1 minute read

l’Unità Laburista - Europa o barbarie - Numero 36 del 9 gennaio 2021

Politica

Io sto con Francesco

Advertisement

Antonella BUCCINI

Non c'è niente da fare. Non siamo abituati. Siamo scettici. Sospettosi. Non ci fidiamo.Perché i fatti che seguono le parole, qui da noi sono eccezioni e quando unacongiunzione astrale ne favorisce un decimo, siamo esageratamente entusiasti

53

(vedi l'Italia migliore del mondo nella prima ondata pandemica). Bene. C'è invece chi sul suolo italico, ma solo il suolo perché lo Stato è un altro, con inusuale tenacia, intuizione e consapevolezza ci sta provando. Papa Francesco, insomma, si è messo in testa di praticare il Vangelo e a molti, prelati e buona parte dei cattolici, è sembrata una novità insopportabile. La straordinaria crisi che ha investito la Chiesa negli ultimi decenni è stata compresa profondamente da questo Papa e il suo modo di affrontarla si è declinato nel cambiamento abiurando ottusi arroccamenti. L'accoglienza, l'omosessualità, il lavoro, la fragilità, i conflitti sono concetti che hanno trovato in Francesco una rivoluzionaria formulazione. La pervasiva corruzione di molti e l'ostilità di lobbies interne ed esterne così come le coperture infami alle stragi di abusi sessuali sono combattute in questo tempo con una determinazione che non è altrettanto rinvenibile nei papi che lo hanno preceduto. La liturgia celebrata in una piazza S. Pietro deserta, in quella giornata uggiosa di questo inverno, nel pieno della pandemia, è l'immagine emblematica della tragedia che stiamo attraversando ma forse anche della dolorosa solitudine di un uomo che lotta per il riscatto di tutti. È plausibile per qualcuno sospettare in questo Papa un esercizio strategico in luogo di una sincera istanza di rinnovamento a fronte proprio delle accennate difficoltà di una chiesa a corto di vocazioni e anacronistica nei suoi principi. Ma per tutti può valere, da ultimo, a proposito anche dei fatti che seguono le parole, la recente adozione di una fondamentale riforma della Curia romana. Papa Francesco ha infatti affidato all' Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede A- postolica) i fondi della Segreteria di Stato. L' Apsa, comunque soggetta a stringenti controlli interni ed esterni, sarà l'unica istituzione abilitata a gestire il patrimonio mobiliare e immobiliare. Quindi niente Ior né Segreteria di Stato. Gli odiosi scandali recenti hanno probabilmente dato impulso a un processo già avviato pur tra le tante prevedibili resistenze. Ah, se Francesco potesse occuparsi del recovery plan!

54

This article is from: