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Viaggio alla scoperta della SLOVENIA
Apochi chilometri dal confine che divide l’Italia dalla Slovenia si nasconde un porticciolo dal sapore veneziano. Qui inizia il nostro viaggio alla scoperta di paesaggi, specialità e modi di vivere che sanno di casa. Dal relax operoso dell’Istria slovena ci siamo diretti verso la capitale, Lubiana, ma non prima di goderci la pace di Laško. Tre universi battenti bandiera slovena con differenze inattese ed un filo rosso inaspettato fatto di cura dell’ospite e capacità di raccontarsi, dalle materie prime alle tradizioni, dall’acqua al vino. Malvasia su tutti.
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Partiti in macchina da Trieste raggiungiamo in batter d’occhio le cittadine di Portorose e Pirano, vicine e complementari, esempi perfetti della mescolanza culturale, linguistica ed enogastronomia istriana. Buen retiro, ma anche rifugio silenzioso per coppie e famiglie, le due cittadine slovene incontrano le necessità di chi vuole godersi il silenzio mentre soffia un lieve vento primaverile. Se da una parte la calma è una vocazione, dall’altra Portorose e Pirano offrono a chi le visita e le vive una serie di esperienze uniche e difficili da imitare, di certo imperdibili. A tenere insieme ognuna delle emozioni vissute in Istria, il mare. Che fosse per la pesca, un semplice orizzonte o lo sfondo di una passeggiata nel centro storico, l’Adriatico fa sentire la propria presenza, fondamentale seppur discreta.
Dalle camere dell'Hotel Slovenija di Portorose è impossibile non notarlo. Del resto, il gioiellino a cinque stelle scelto per l’occasione ha l’acqua nel proprio DNA. Immergendosi nel centro nevralgico del gruppo Life Class ci si ritrova dalla camera ad un resort in cui l’acqua termale è la protagonista, assieme ai benefici del Mare Primordiale al quale gli ospiti possono accedere. Concluse le pratiche dell’arrivo e la parentesi termale, inizia un itinerario che osservando dall’interno l’Istria slovena ci porta a scoprire quanta Italia ci sia nella zona e viceversa. Con una manciata di minuti si arriva a Pirano e il porticciolo già citato suona come una dichiarazione d’intenti: omaggiare lo stile veneziano senza snaturare la tradizione piranese. Da piazza Tartini la nostra guida ci indica ogni dettaglio, ogni elemento, ogni ispirazione veneziana: difficile vederne così tante fuori dal nostro
Paese. Qualche esempio? La torre della Chiesa di San Giorgio è una riproduzione, in scala, del campanile di San Marco, mentre il palazzo veneziano che sovrasta la piazza, scendendo con lo sguardo, è figlio di una leggenda romantica. Un mercante giunto a Venezia, innamoratosi perdutamente di una giovane locale, acquistò l’edificio per lei e in risposta al mormorio dei concittadini fece scrivere la frase “lassa pur dire”. Lasciali parlare. Pensando all’amore senza confini dei due con gli occhi rivolti al tramonto sul mare è arrivato il momento di tuffarci nella cucina slovena. Circondati dalla luce soffusa e il design elegante del ristorante La bottega dei sapori, un menù degustazione a base di pesce e vino locale ci conquista, assieme all’affabilità del personale di sala. All’indomani, è il momento delle esperienze uniche offerte da Pirano e Portorose.
La storia di Pirano passa per le Saline di Sicciole
Le Saline di Sicciole sono uno storico complesso che ogni anno rende possibile la raccolta del pregiatissimo sale di Pirano e le sue imperdibili declinazioni, grazie a metodi antichi e all’esperienza dei salinai, trasmessa di generazione in generazione. La zona delle saline è aperta alle visite guidate, tenute in prima persona da chi le vive e vi lavora tutto l’anno. Passeggiando tra le vie delle saline si ha l'impressione che il tempo si sia fermato. Il silenzio, il legno delle vasche e gli strumenti dei salinai danno vita ad un'atmosfera unica nel suo genere, in cui immergersi per conoscere meglio Pirano, che dal primo secolo dice ancora la sua in un settore che si è profondamente trasformato.
Nella visita, superato il cancello d'ingresso, si entra subito nel cuore delle saline, tra i canali che fanno fluire l'acqua dal mare alle vasche in cui il sale verrà tirato fuori, già purissimo. La raccolta del sale di Pirano avviene mediante un processo difficile e minuzioso, che i salinai tramandano di generazione in generazione. La cura dei dettagli è fondamentale in ogni fase, dalla raccolta dell'acqua fino all'estrazione del sale, passando per lo sviluppo della petola, uno strada di microrganismi che separa l'acqua dal fango e incide sulla qualità del prodotto finale.
Al momento giusto, studiando la salinità dell'acqua, i salinai calzano i taperini e si spostano di vasca in vasca, tirando fuori il sale fino a caricarlo nei carrelli. Da lì in poi manca davvero poco alla "nascita" del sale di Pirano. Se passate da quelle zone, visitare le saline di Sicciole è un'esperienza da non perdere, sia per conoscerne la storia che per provare i prodotti a base di sale che si trovano nel loro shop, dal cioccolato ai prodotti per la skincare. Nella bella stagione, inoltre, c'è la possibilità di accedere alla spa delle saline, godendo dei benefici del sale sulla pelle e sullo spirito.
Allevamento ittico Fonda, dal mare alle stelle
I pregiudizi spesso sono duri a morire, ma nel caso dell'Allevamento ittico Fonda è impossibile non rimanere rapiti al cospetto della passione che il team di lavoro impiega ogni giorno per portare avanti un'idea, un modo speciale di vedere il mare e gli esseri viventi che lo abitano. Durante il nostro soggiorno nell’Istria slovena, abbiamo vissuto l’ennesima esperienza unica offerta dal territorio istriano, questa volta accolti dalla biologa Irena Fonda, figlia del fondatore dell’allevamento. Attraverso i suoi occhi, le sue parole e una degustazione dei suoi prodotti più prelibati, abbiamo avuto l’onore di entrare in punta di piedi nella storia della famiglia che porta in alto la fama dei branzini di Pirano, apprezzati nei ristoranti sloveni ed europei.
Dal racconto di chi ha visto nascere, crescere e ora fa brillare l'impresa fondata da Ugo Fonda, un sogno diventato realtà, abbiamo scoperto da vicino quanta passione si possa mettere nel proprio lavoro, con il solo obiettivo di portare in alto la qualità.
La parola allevamento potrebbe essere fuorviante, perché l'attenzione posta in ogni fase della crescita dei branzini di Pirano rende il loro pesce un prodotto che sa di eccellenza.
Foto bonus - Fonda
La vera experience con Fonda non si ferma all'assaggio del branzino fresco: l'allevamento si può visitare, in modo da scoprirne segreti e peculiarità. Nel bel mezzo del parco nazionale delle saline di Pirano si estendono le gabbie flottanti che accolgono gli avanotti, quotidianamente nutriti a mano dal team di Fonda con mangimi di altissima qualità, in tempi di crescita compatibili con la buona riuscita del prodotto: senza fretta, in modo che nulla sia lasciato al caso. Tutto questo, oltre all'ottenimento di branzini di altissima qualità, ha come fine ultimo uno scopo nobile: far diventare il mondo sottomarino di Fonda un rifugio per le specie marine che in passato hanno lasciato il loro habitat e ora stanno tornando pian piano "a casa". Un sogno diventato realtà.
Gramona Farm
A Portorose, quindi restava un’ultima esperienza da vivere, risalendo le verdi colline della cittadina. Tra ulivi e piante aromatiche sorge Gramona Farm, raggiungibile in pochi minuti in automobile dall’area marittima. Risalendo dalle coste che ospitano Fonda si scorge un angolo di paradiso: così si mostra Gramona Farm al nostro arrivo, incorniciata da un tepore piacevole e una vegetazione che più rigogliosa non si potrebbe. Non fatevi ingannare: non si tratta di una casa di campagna qualunque. È in effetti un un'impresa agricola a conduzione familiare che offre una fuga dalla città per tenere la frenesia quotidiana lontana. Accompagnati da chi lavora, cura e si occupa ogni giorno dei terreni che si affacciano sulle Saline di Sicciole, potrete passeggiare all'ombra degli alberi fino ad arrivare al patio fiorito dell’azienda agricola. Un luogo ideale per trascorrere una manciata di ore di relax, nel bel mezzo delle coltivazioni istriane. Tra un ulivo e l'altro potrebbe capitare di scorgere anche alcuni degli animali che popolano i terreni di Gramona. Volete di più? C’è la possibilità di consumare un picnic a pochi passi da caprette e gatti del posto, preparato dalle sapienti mani di Nina, la padrona di casa.
Olio e prodotti a chilometro zero, per davvero, sono il vero valore aggiunto alla visita. Con un blend tra varietà d'olive istriane e non, la famiglia che anima Gramona Farm realizza un olio inconfondibile dal profumo al gusto. La vera sorpresa, poi, l’olio al limone e all'arancia. Due specialità realizzate riuscendo a mantenere tutte le proprietà organolettiche dei prodotti, macinando insieme olive e agrumi. E poi sale di Pirano con il trito d'olive e paté sopraffini. Un tuffo tra i sapori istriani prima di tornare a bordo alla volta di Lasko.
Relax e benessere le parole d’ordine all’Hotel Thermana Park Lasko
Piscine, spa, massaggi ayurvedici e cene deliziose, con la possibilità di immergersi nella natura passeggiando lungo il fiume su cui affaccia l'Hotel Thermana Park Lasko. Tutto questo e molto altro ci ha accolti al termine del viaggio che dalla costa istriana ci ha condotti tra le colline di Lasko, una bomboniera più che una cittadina, ricca di case ordinate, colorate e accoglienti. Per scoprirle abbiamo seguito un percorso forse insolito, ma d'effetto certo.
Entrando nella hall dell'Hotel Thermana Park Lasko, un 4 stelle Superior, è subito chiaro cosa aspettarsi: una cascata di gocce domina la maestosa scalinata d'ingresso, che conduce ai ristoranti, pronti a mettere a disposizione degli ospiti una scelta vasta e ricercata di pietanze e stili culinari, con un unico obiettivo: occuparsi del benessere di chi si trova lì.
IG: @thermana_lasko #thermanalasko #thermelasko
Le camere, essenziali ma spaziose, sono evidentemente pensate per accogliere ospiti di tutte le età, nessuno escluso. Tornando alla hall un passaggio sul retro si apre sul fiume, dove un ponte collega l’hotel al sentiero che conduce al centro, dove vi suggeriamo di provare la birra Lasko, prodotta nella città a cui ha soffiato il nome ma apprezzata anche fuori dai confini sloveni. Lo stesso vale per le piscine, il vero punto di forza dell'Hotel. Il nome lo lascia intuire: se siete alla ricerca del relax che solo le terme possono regalare, probabilmente siete nel posto giusto. Sette piscine interne, con caratteristiche diverse e complementari, compongono il grande complesso termale al quale si può accedere direttamente dalle camere. Con la bella stagione la grande cupola di vetro che sovrasta le piscine viene aperta e finalmente anche gli spazi esterni diventano un'attrazione irrinunciabile. Idromassaggio per tutti, scivoli e divertimento per i bambini, specchi d'acqua che affacciano sul fiume. Uno spettacolo per gli occhi e la mente.
Se si sceglie l'Hotel Thermana Park Lasko è tuttavia impossibile non trascorrere qualche ora nel centro benessere, con cui in un batter d'occhio ci si ritrova in India. Un team di esperti arrivati direttamente dalle zone in cui l'approccio ayurveda è nato. Massaggi a base d'olio, percorsi personalizzati e un medico specializzato saranno a disposizione per farvi vivere un'esperienza insolita e speciale, da estendere anche ai pasti. Chi questo approccio multidisciplinare alla vita nel soggiorno a Lasko ha l’occasione di assaggiare i menù pensati e bilanciati dallo chef ayurveda. Per un’esperienza dal sapore tradizionale invece vi suggeriamo il ristorante À la carte, un trionfo di prodotti locali rivisitati in chiave moderna.
Lubiana da bere, da visitare e da amare
Ebbri di oli aromatici e con il silenzio della città a fare da sfondo alla ripartenza, il nostro viaggio in Slovenia si dirige verso una tappa irrinunciabile, che dovreste valutare se siete alla ricerca di un luogo da raggiungere con una manciata di ore dall'Italia, per una fuga all'insegna del divertimento, del relax o della cultura. Difficile raccontare tutte le sfaccettature di Lubiana, ma provarci è d’obbligo. Per orientarsi nella capitale slovena c'è solo una cosa da fare: seguire il fiume Ljubljanica e guardarsi intorno, scrutando i tanti orologi presenti in città, uno per ogni campanile. Da un lato la città antica, dal gusto medievale, in larga parte ha mantenuto per quanto possibile intatto, dall'altra una nuova estetica che avanza, le grandi piazze, i palazzi che contano e un mondo enogastronomico da scoprire in ogni sua declinazione. Alzando gli occhi al cielo tra le vie di Lubiana, una presenza ingombrante catturerà il vostro sguardo, oltre alla moltitudine dei suoi campanili: il Castello, che svetta sul colle che sovrasta la città. In virtù di una restaurazione moderna ma non invasiva, il Castello si può visitare arrivando a piedi o con la funicolare, che in pochi minuti vi farà entrare nella fortezza per farvi scoprire com'era vivere lì nel medioevo. Oltre alla visita canonica, potrete ascoltare tutto quel che circonda la leggenda del drago che avrebbe salvato la città dagli invasori, o ancora visitare il museo che si trova all'interno della struttura e guardare rappresentazioni animate sulla storia della città. Se siete lì, poi, vi consigliamo di salire sulla torre panoramica, dalla quale avrete una visione a 360° della città, dal suo punto più alto.
Dal cortile in pochi minuti di passeggiata sarete in grado di tornare nel bel mezzo della capitale, seguendo il sentiero che dalla collina scende verso il fiume. Nell’attraversarlo, magari al tramonto, quando i locali che si trovano ai suoi fianchi si animano, avrete l'imbarazzo della scelta: se tanti sono gli orologi, tanti sono anche i ponti sul Ljubljanica. I più curiosi?
Il ponte dei macellai, ricoperto di lucchetti come ponte Milvio a Roma, il ponte dei draghi, che omaggia la mascotte della città, e infine il triplice ponte, unico nel suo genere. Ogni grande città che si rispetti ha il suo grande fiume e attraversando il Ljubljanica si va alla scoperta dei punti d'attrazione più moderni, dalle piazze ai palazzi delle istituzioni. In ogni angolo c'è un elemento, un’iscrizione o un monumento che racconta la storia della città, significativa nonostante la giovane età. Cosa vedere in questa zona? Non perdete la piazza del Congresso, dove sorgono l'edificio dell'Università e la Filarmonica, ma anche il palazzo della Biblioteca nazionale, progettata dall'architetto Jože Ple č ni k, e la piazza della Repubblica. Nella stessa zona troverete ristoranti, hotel e locali per tutti i gusti.
Per apprezzare al meglio una località bisogna conoscere chi la abita e assaggiare i sapori tipici. Nei nostri giorni di permanenza nella capitale slovena "accoglienza" è stata la parola d'ordine. Dai ristoranti all'hotel selezionato per il weekend a Lubiana, abbiamo toccato con mano cosa voglia dire non lasciare nulla al caso e saper coccolare gli ospiti. All'arrivo il personale dello Zlata Ladjica Boutique Hotel vi accoglierà con un drink nella hall diffusa, dai toni accesi a contrasto con la pietra chiara e ruvida delle pareti.
Parte integrante del soggiorno presso lo Zlata Ladjica Boutique Hotel è la visita alle camere, ognuna con un nome che ne racconta la storia o una peculiarità. Qualche esempio? La stanza ribattezzata "The cut" prende il nome dal taglio di una porzione dell'edificio originario, necessario per facilitare la viabilità nella zona. Un'altra, "The bell", ospita tra le mura la campanella che si utilizzava per annunciare il coprifuoco. Non solo di storia ci si nutre, ma di certo il fascino si sente tutto. Lo standard è tenuto decisamente alla stessa altezza dalla colazione, rigorosamente servita a tavola e capace di soddisfare ogni palato, rubando il meglio della cucina europea.
Design impeccabile e posizione strategica sono la ciliegina su una torta già squisita. L'hotel si trova in pieno centro e affaccia sul fiume Ljubljanica; un dettaglio non trascurabile e che consente agli ospiti di spostarsi a piedi per raggiungere i punti d'attrazione della città, dai ponti al centro storico, dalle grandi piazze al mercato, fino alla funicolare che porta al castello. Tenendosi sulla stessa riva dell'hotel, attraversando la piazza del Congresso, in pochi minuti si arriva ad esempio al P.E.N. Klub.
Immersi nell'atmosfera sofisticata della sala del ristorante, dominano la scena i sapori creati dallo chef Mojmir Marko Šiftar e dal suo staff, cordiale e presente al punto giusto, capace di raccontare materie prime e preparazioni. Attraverso il menù degustazione, disponibile in diverse versioni, si passa da paté raffinatissimi a preparazioni complesse e ricercate, tartare, mousse e salse elaborate. Il P.E.N. Klub di Lubiana rappresenta la sintesi enogastronomia di una Slovenia che tiene alla propria tradizione ma non ha paura di osare e tutto ciò si avverte in ogni portata. La cura del dettaglio tutta slovena è una lezione di empatia e attenzione al prossimo. Provare per credere.
IG: @zlataladjica_boutiquehote
IG: @restavracija.penklub