M il Magazine n. 4

Page 1

MODA

L’edizione Gold del Gala

“Catania, Talenti & Dintorni” Turismo

Il Brand Sicilia


Tutti i diritti riservati (vietata la riproduzione)

in copertina: look DSquared2 - collezione A/I 2009-2010

“Glamour delicato e insolito” è stato definito quello dei gemelli

Dean e Dan

Dsquared2, marchio internazionale. I fratelli Caten sono gemelli, Caten,

ovverosia

canadesi, sono simpatici,

sono vestono le

star, amano la moda e l’Italia, loro seconda patria. Le sfilate Dsquared2 sono

seguitissime da tutte le fashion addicted che amano lo stile unico, elegante ma contemporaneo, per certi versi sorprendente.


05 06 17 23 31 33

L’EVENTO

Catania, talenti & dintorni

25-28

TENDENZA

36 42 44 47 49 50

LA CARTOLINA Curiosità - di Agata Patrizia Saccone

e-commerce Alla moda con un clic - di Eliana Nisi

DESIGN & DESIGNER

34 PERSONAGGIO

Giovanni Tomarchio: “Io e l’Etna”di Antonella Gurrieri

L’E-motion di Marticorena

STELLE NASCENTI L’acuto di Adelaide

BENESSERE Coccole & Co - di Francesca Marchese

INVITO IN SICILIA SCATTI L’I-sola - di Orazio Cristaldi

DOSSIER ISTITUZIONI Porto di Catania: Si salpa!

DOSSIER ISTITUZIONI Provincia Regionale di Catania Catania, una provincia vulcanica da vivere

DOSSIER ISTITUZIONI Università di Catania I nuovi step dell’Ateneo catanese

LEX Così x tutte - di Antonio Fiumefreddo

INPUNTADIPENNA Solidarietà d’autore

21 07 - 15

Fitness sui tacchi a spillo di Mariella Caruso

FASHION BOOK

40 DOSSIER ISTITUZIONE: TURISMO

Il Brand Sicilia



la cartolina

Agata Patrizia Saccone

A

Curiosità

chi di noi non è mai capitato, almeno una volta nella vita, di sognare ad occhi aperti? A me è accaduto, appena 10 anni fa, in una notte d’estate -una di quelle notti in cui non si riesce a dormire e non si fa altro che fantasticare, rimuginare, pensare a ciò che hai fatto quel giorno- di far vagare la mia mente tra un pensiero e l’altro e cullavo il sogno di dedicarmi alla mia grande passione, la MODA! All’epoca “Donna Sotto le Stelle”, il defilé di Piazza di Spagna a Roma, era un appuntamento fisso nel calendario degli eventi dell’estate italiana: magnifico vedere sfilare in una cornice assai suggestiva come la scalinata di Trinità dei Monti gli abiti meravigliosi di stilisti che hanno fatto la storia del made in Italy. Look esclusivi, curati nei minimi dettagli e indossati dalle top model più belle e pagate del mondo, da Claudia Schiffer a Cindy Crawford,

da Linda Evangelista a Naomi Campbell… Lustrini e paillettes che non potevano non catturare l’attenzione di una ragazza universitaria reduce dall’esperienza della passerella del concorso di Miss Italia. Così iniziai a pensare all’idea di trasferire, almeno in parte, quello spettacolo della moda in Sicilia e, perché no, a Catania, città che peraltro vanta una sua tradizione sartoriale d’alto livello. Quella notte sembrava un sogno destinato a rimanere tale… ma, mi piace crederlo, evidentemente qualcosa nel destino stava già scritto. Così, forse pure per una serie di congiunture astrali favorevoli, nel 2000, sfidando qualsiasi ostacolo, ho firmato per la prima volta un appuntamento che volevo far crescere negli anni. Piano piano questa “creatura” si è plasmata e, dieci edizioni dopo, è diventata l’evento che oggi, in estate, chiude idealmente gli appuntamenti del calendario della moda in Europa: il Gala della Moda “Catania, Talenti & Dintorni”.

5


e-commerce

U

na tendenza che può decisamente definirsi in aumento. Resiste alla crisi economica e forse ne è un suo prodotto. è l’e-commerce con gli Stati uniti in testa seguiti dall’Europa. Sembra proprio che nel bel mezzo della recessione sia più conveniente acquistare online. Le vendite online stanno contagiando anche l’Italia, dove le stime di crescita sono per il 2009 del 30 per cento in più rispetto all’anno precedente. Dentro i negozi in rete ci sono realtà diverse, un archivio virtuale che spazia dal comparto turistico ai beni di consumo, fino alla moda. Crescono quindi gli acquisti negli store “dotcom”, un nome per tutti Yoox, la principale boutique multimarca online che, con sette milioni di utenti mensili, è leader nel mondo. Yoox è un marchio bolognese che nasce dalla mente di Federico Marchetti nel 2000, una vetrina virtuale con diverse proposte moda e design che ha anche ideato un servizio di supporto strategico ed operativo, Yoox Services, ai marchi tradizionali che intendono realizzare negozi online. Tra questi Giorgio Armani e Valentino ma anche brand giovani come Miss Sixty e Diesel. Gli acquirenti sono per lo più appassionati di moda, design, arte ma anche alla ricerca di prezzi accessibili. Colpisce tra gli utenti l’immediatezza dell’acquisto e la comodità di sce-

6

gliere il capo da casa propria, come conferma Luca, un giovane imprenditore: “Dal computer di casa tua puoi scegliere tra diverse proposte. Solitamente acquisto oggetti di design ed elettronica, c’è molto più assortimento e puoi risparmiare e poi da quando hanno reso il sistema più sicuro per gli acquisti online sono stato più incentivato”. Ma soprattutto la gente compra moda attraverso la “rete”. Per le fashion victims la scelta spazia dalla collezioni moda ad una accurata selezione di capi di fine stagione a prezzi concorrenziali, fino al must del vintage. “Devo confessarlo sono yooxdipendente -afferma Sara-. Il vantaggio oltre che economico sta nel fatto di poter trovare più griffe, esclusive, concentrate in un unico posto. I sistemi di pagamento sono sicuri ed esiste anche il diritto di recesso”. Punto di forza degli store online la sicurezza nei pagamenti, la garanzia di privacy e la consegna in tempi rapidi: “Ho solo riscontrato vantaggi nell’acquisto online soprattutto su Yooxafferma Ivano, -. Da cinque anni ormai che acquisto solo ed esclusivamente capi di abbigliamento -il vantaggio è il risparmio economico e le consegne sono assicurate anche nei posti più disparati”. Una rivoluzione dei consumi che l’Italia sta imparando a gestire.


FASHION BOOK

“La

moda

ci permette di

colorare le nostre

giornate,

rendendole più

semplici e

divertenti anche nei

momenti più

difficili

7


moda

LUISA BECCARIA Autunno/Inverno 2009 - 2010 Una voluttuosa femminilità

8

Il nuovo sogno Luisa Beccaria racconta una donna dalle mille anime, poliedrica, volubile, ma sempre autentica. Voluttuosa e audace ma anche poetica ed elegante, sognatrice ma allo stesso tempo decisa e contemporanea. Nella collezione Luisa Beccaria AI 09-10 interpreta tutte queste sfaccettature con una sfilata dove la continua ricerca ha dato vita a pezzi dalla forte personalità, seducenti e mai effimeri. Luci ed ombre si alternano sulla passerella. La pallette cromatica spazia da tenui colori cipriati a tonalità cupe e profonde, al bagliore dell’argento. L’opacità del panno double contrasta con i riflessi del raso. Il tweed è illuminato da fili argentei. Jacquard sfumati intrecciano fili di lana con trame metalliche. Tessuti corposi come il satin, il razmir e il mikado lasciano spazio a impalpabili nuvole di chiffon e tulle. Per la nuova stagione la parte giorno diventa molto importante. Capi di uso quotidiano come lo chemisier e piccole vestaglie vengono impreziositi da tessuti e dettagli pregiati e stampe sfumate che ricordano i colori di un cielo autunnale. Capi rubati dal guardaroba sportivo e resi glamour: il piumino diventa couture quando realizzato in taffetas chinez a fiori; il trench è in tessuto agugliato dalle ampie maniche, soffici mini pulls sono arricchiti da piccole rouches di lana e chiffon. Fasciati abiti sirena con strascico o fruscianti robe-chemise lunghi in taffetas croccanti vestiranno le serate invernali.


MODA DSQUARED2 DONNA AUTUNNO INVERNO 2009/2010 Bambine prodigio crescono diventando giovani donne un po’ involontarie icone di stile, un po’ ragazze “interrotte”. Reduci da notti folli, di giorno mixano con disinvoltura capi evening, preziosi e riccamente ricamati, con altri che sembrano recuperati da un vecchio baule. Abiti opulenti con piume e pietre si alternano con capi di pelle, pantaloni in felpa e giacche chiodo. Materiali pregiati, come il pitone dai colori pastello, l’astrakan cioccolato, la volpe, il visone e il cavallino a stampa leopardo, si contrappongono ai tessuti di lana dagli scozzesi tipicamente canadesi e al denim. Giustapposizioni nette anche per gli accessori che alternano raso, swarovski, perle e vernice nera a vinile trasparente e catene. Scarpe da ballo e anfibi. Cappelli e maxi sciarpe tricot si abbinano a spille antiche che ricordano gli anni d’oro di Hollywood. Scozzesi dai colori autunnali per gli accessori: arancione, cammello, bordeaux e blu. Peacock, nero, cipria, viola e verde muschio per gli abiti.

9


moda Suggestioni etniche e psichedeliche, per una collezione colorata, eclettica, luminosa. Le lavorazioni e i ricami artigianali attingono a culture lontane e vicine. Segno distintivo del mondo di Custo Barcelona, una palette vastissima di colori saturi, intensi e pieni di luce. Tonalità accese e a volte addirittura abbaglianti, a ravvivare le fredde atmosfere invernali. Tuniche e mini abitini dal taglio ergonomiche. Sui leggings. Le maglie in tricot oversize si indossano su rasi sottilissimi e ultrafemminili. I pantaloni con stampe grafiche si abbinano a preziosi capi di ispirazione etnica con ricami eseguiti a mano. Cappotti e giacche si caratterizzano per gli interni con lavorazioni patchwork figurative o geometriche che danno un ulteriore tocco di colore alla collezione. Spessi tricot di angora o mohair in diverse lavorazioni si accostano a impalpabile satin di seta o a leggerissimi tessuti trattati ad effetto froissé permanente, dando vita a capi dal forte contrasto materico. Fantasie molto colorate spiccano su sete di pesi diversi. Stampe vivacissime catturano l’attenzione sulle T-shirt in jersey. I capi tecnici in nylon vengono interpretati in colori vibranti o con stampe che richiamano piume multicolori. Vere decorazioni gioiello realizzate a mano, con ricami in filato di lana più spesso e più sottile creano trame inedite e impreziosiscono T-shirt, abiti o tuniche e perfino cappotti e giacche.

CUSTO Barcelona Autunno/Inverno 2009 - 2010

10


moda RAFFAELLA CURIEL AUTUNNO - INVERNO 2009/2010

OMAGGIO aux femmes Orientalistes

E’ arduo definire il tema delle linee in quanto il caleidoscopio della creatività è così vasto da crearne un’esplosione di fantasie. Tutta l’arte del mondo antico dell’Oriente e dell’Occidente è espressa come un bouquet di gioia e di colori. Spalle a volte costruite, altre morbidissime; scollature audaci oppure più moderate; il punto vita è segnato basso ed avvolto da fusciacche appoggiate a

morbide gonne sia fasciate che costruite con drappeggi fluttuanti. Tessuti: lane tweed ricamate o stampate come tappeti Kilim, Seichour o Daghestan; lane cotte ricamate in fili di lana e di seta; velluti cangianti, mousselines dorate e brodées, broccati. Molte stampe sia orientaleggianti che con disegni barocchi. Colori: rubino, verde smeraldo, verde bosco, ametista, nero

11


moda

UNRATH & STRANO AUTUNNO INVERNO 2009/2010 Le creazioni del duo italo-tedesco Klaus Unrath e Ivan Strano sono un accattivante mix di tessuti lucidi in cui colpiscono i contrasti di colore. Viola accanto a toni nero e oro; oppure i colori sabbia e marrone scuro, mentre il verde petrolio e il blu elettrizzano la tavolozza. Combinazioni di pelle e pellicce, seta e lana per creare un inconfondibile look. ZigZag e forme sono stati inseriti tra girovita e scollature. Giacche con spalle imbottite, abiti e cappotti in stile kimono, calzoni da cavallerizza. Ad adornare, cerniere in metallo. Oversized cardigan in cashmere, abiti e sciarpe realizzati a maglia e logo jacquard ad aggiungere un tocco finale.

12


moda

ROSATO Circle L’oro incontra il design in questa nuova collezione Rosato. Gioielli dalle forme morbide, sinuose, l’oro e le pietre dure si mescolano in un gioco di alternanze molto elegante. L’oro giallo è satinato, traforato, leggermente stondato per esprimere leggerezza e portabilità. Le pietre seguono i contorni del metallo prezioso creando spirali di colore, gocce, cerchi. Orecchini, bracciali, collane raffinati con un tocco di brio. Per una donna elegante ma allegra che ama vestirsi di un gioiello prezioso eppure moderno, colorato, alla moda.

13



moda NARA CAMICIE Autunno Inverno 2009/2010 Per la donna look Nara autunno-inverno 2009-2010 con gilet nero taglio frac su camicia cotone con doppio colletto botton down e plissettatura davanti; per l’uomo camicia in cotone bianco con piccolo plissè sull’abbottonatura e colletto profilato a contrasto in trama scozzese.

15



l’e-motion di

marticorena

L

a critica lo giudica un artista accessibile e contemporaneamente controverso, che realizza opere d’arte concettuali e pezzi di design abitualmente con forme di provenienza eterogenea, tramite soprattutto il recupero di materiali. GASTON MARTICORENA, designer americano, è nato nel New Jersey, è cresciuto in Florida, ha studiato a Chicago. Nei primi anni ’90, ha organizzato la sua prima personale alla ModernAge Gallery di New York. Da lì la sua scalata: i pezzi d’arredo, le lampade e le creazioni di Marticorena hanno presto incontrato il favore del pubblico, anche se il suo stile, talvolta forte, non ha mancato di far discutere. I suoi pezzi di design, spesso discussi e a volte fraintesi, sono stati pure acquistati da personaggi dello star system come Sarah Jessica Parker e David Bowie. Anche gli stilisti di Dsquared2 sono rimasti colpiti dalle creazioni, che combinano arte e design, di Marticorena e hanno recentemente deciso –in occasione del Salone del Mobile di Milano 2009di lavorare insieme ad un’opera di design a “sei mani”, lampade/scultura, Kinetic Art, luminosi caleidoscopi ispirati ai primi esperimenti cinematografici. Riprodotte vere e proprie e-motion: emozioni in movimento. Sei lampade, poste nelle vetrine principali della boutique milanese, hanno proiettato soggetti luminosi differenti: ballerini in frac, moderni Fred Astaire provenienti dal mondo degli spettacoli teatrali della Broadway anni ’30, silhouette femminili rubate direttamente dalla passerella dell’ultima collezione donna e figure stilizzate di animali (cervi, gufi, orsi, insetti), che rappresentano un sicuro rimando ai boschi canadesi.

17





tendenze

Fitness

sui Tacchi a spillo A

di Mariella Caruso

rrivare in palestra con le scarpe da tennis e sfilarsele per calzare stiletti da dodici centimetri prima di varcare la soglia della sala d’allenamento. Non è il remake dell’incubo ricorrente delle newyorchesi in carriera degli anni ’90, che correvano da una parte all’altra della Grande Mela in sneakers ma ‘armate’ di scarpe col tacco stipate nella borsa d’ordinanza, ma soltanto l’ultima ‘tendenza’ dei corsi di fitness. Obiettivo dichiarato far sì che le donne sui TACCHI A SPILLO possano essere ‘portatrici sane’ di quella sensualità trasmessa dalle ammalianti calzature che fanno l’occhiolino dalla vetrina, quindi non si trasformino in brutto anatroccolo dalla postura improbabile per la paura di cadere dai tacchi e slogarsi una caviglia. La nuova frontiera del fitness parte dai villaggi Virgin Active di Milano che, sulla scia del successo stelle e strisce di una disciplina che ha letteralmente conquistato Manhattan, hanno lanciato anche in Italia il ‘LADIES SENSUAL TRAINING’, «un corso pensato per tutte le donne che

non vogliono rinunciare alla loro femminilità e sensualità, nemmeno in palestra», spiega Annas Allouch, responsabile delle pr di Virgin Active. Prima delle donne italiane il ‘fitness in tacchi a spillo’ ha stregato Madonna, che nel videoclip di ‘Hung up’ di proponeva in palestra con tuta e tacchi. Ma anche Paris Hilton, Victoria Beckham e Julia Roberts sono fan

di questi moderni ‘corsi di portamento’ che sconfinano nel benessere psicologico perché, continua Allouch, «infondere autostima e sicurezza in se stesse

per poter sfoggiare sensualità, eleganza e armonia de movimenti non è cosa da poco». Ecco perché le donne, soprattutto dai 16 ai 26 anni (ma i corsi sono aperti alle donne di tutte le età), affollano le lezioni, che si svolgono con un sottofondo musicale a base di ritmi latino-americani. Le insegnanti svelano alle loro ‘allieve’ come si fa ad avere un portamento da modella e sfoggiare andature sinuose e sensuali attraverso esercizi che migliorano tonicità e capacità aerobica. Tecnicamente, la lezione è divisa in tre parti. Dopo una prima fase di riscaldamento con esercizi molto armoniosi si passa all’allenamento vero e proprio. I primi movimenti sono dedicati a collo, colonna vertebrale, arti superiori, cosce e glutei; poi via alle coreografie di danza aerobica con un’attenzione particolare alla postura, all’equilibrio, alla coordinazione e alla sinuosità dei movimenti. Infine lo stretching con rilassamento che punta «ad aumentare la flessuosità del corpo – conclude Allouch -indispensabile poi nell’arte di sedurre». La promessa finale, rassodare polpacci e glutei ma soprattutto far diventare lo ‘stiletto’ una vera propaggine del proprio piede. Date le credenziali, è facile immaginare che la ‘DISCIPLINA’ spopolerà al più presto in tutto lo… Stivale!

21



stelle nascenti

G

iovane, bella, una voce d’incanto. ADELAIDE MUIR, soprano americano, dell’Italia è innamorata. In tutti i sensi. “Il mio sogno più grande è sempre stato quello di trovare l’amore e lo ho realizzato con Luca –afferma subito-. La mia vita è cantare e così seguirò la volontà di Dio, nella mia America o in Europa o in Australia…”. Un curriculum di tutto rispetto. Si è esibita con la Yale Opera ne La Bohème (Musetta), Orphèe aux enfers (Euridice), Faust (Margherita), The Rake’s Progress (Anne Trulove), La rondine (Bianca); con la Hartford Symphony Orchestra in Lakmè (Rose), I pescatori di perle (Leila), Il flauto magico (Papagena); con la University of Illinois Opera Theatre ne L’incoronazione di Poppea e Don Giovanni (protagonista); ha cantato inoltre come soprano

solista nei Carmina Burana e nella Fantasia corale di Beethoven (Champaign-Urbana Symphony Orchestra). - Hai calcato palcoscenici importanti: c’è un momento o uno spettacolo che ricordi con particolare emozione? “Tanti! Tanti tanti bellissimi ricordi e momenti surreali! Un momento davvero speciale è stato quando ho avuto l’opportunità di cantare con l’Orchestra della Metropolitan Opera nella Metropolitan Opera House di New York! Fare musica con dei musicisti straordinari, nel teatro d’Opera più grande del mondo, trovarmi sulla scena da sola, respirare l’atmosfera magica di quel palco, ricevendo l’attenzione, il calore e gli applausi del pubblico. È stata per me un’esperienza davvero fantastica”. - C’è un ruolo che Ti piacerebbe in particolare interpretare o un’Opera dove vorresti recitare? “Sicuramente! In questo momento, prediligo il ruolo di Manon dall’ omonima opera di Massenet. La musica è stupenda e il dramma è irresistibile. Credo che questa musica si adatti perfettamente alla mia voce”. - La bellezza e il fisico di una modella, la voce da brivido. Il canto con il mondo fashion può trovare abbinamento, magari con l’ambizione di diventare testimonial di qualche brand? “Certamente! L’abbinamento fra il mondo dell’opera e quello della moda funziona molto bene. La combinazione fra l’arte vocale del belcanto e quella visuale della moda produce un effetto unico, eccentrico ed innovativo. Entrambe, sono espressione di bellezza e creatività. Quando pensiamo all’ opera, pensiamo alla bellezza, alla grandezza, all’eleganza, alla passione, alla storia e molto di più”.



10

. Un compleanno da ricordare per CATANIA, TALENTI & DINTORNI, il Gala della Moda abbinato all’omonimo Premio internazionale, che ha fatto conoscere

“la moda a Catania e Catania alla moda”.

Un merito per il nostro direttore Agata Patrizia Saccone, che ha scommesso contro tutto e contro tutti in un’impresa ardua, sotto molti punti di vista. Grazie a questo evento sulla passerella di Catania, divenuta così capitale della moda del Sud Italia, sono arrivati nomi illustri e abiti da sogno, creazioni esclusive e pezzi da museo. Oltre a personaggi di chiara fama mondiale –e non szoltanto dell’ambito fashion- che hanno ricevuto l’emblematico elefantino d’argento, simbolo del Premio divenuto assai ambito.

100 ELEFANTINI conferiti in queste dieci edizioni (dal 2000 ad oggi), un palmares ricco e che

solo in parte l’album può ricordare.

1000

, adesso, i nuovi impegni che attendono l’organizzazione con l’asupicio di altri analoghi successi.


album...

2008

Matteo Marzotto

2007

2007

Santo Versace

2005

2006

Unrath & Strano

2008

Rita Airaghi (dg Fondazione Ferrè)

2006

Piero Guidi

Maison Raffaella Curiel

2008

2008

Diego Dolcini

2007

First (Emanuele Farneti)

Antonio Catania

2003

Rai Med (Giancarlo Licata)

2004

Catena Fiorello

2007

2006

Rosario Messina

2006

Lancome Parfum

2004

Mario Boselli (Pres. Camera Moda Italiana)

2006

Donatella Finocchiaro

Alessandro Valenti

2005

2001

M Missoni

Paola Frani

Eleonora Abbagnato

2007

Bric’s

2008

2008

Armani Parfum

Luca Madonia

2005

Patty Shelabarger kids

2005

Roselina Salemi (Anna)


2008

2005

Silvana Giacobini (Diva & Donna)

2008

Mont Blanc

2008

Dior cosmetique & parfum

2004

La Perla

L’Italia sul 2

2004

Vanity Fair (Silvia Nucini)

2000

Tiziana Lodato

2005

Luisa Beccaria

2008

Teresa Mannino

2005

2008

Custo Barcelona

2003

Flair (Donatella Borghesi)

2007

Angelo D’Arrigo

Fashion TV

2007

2006

Kaspar Capparoni

2006

Francesco Cafiso

2003

Simona Rosato

2000

Paolo Buonvino

2004

2007

Zoòn (Marco Rossi)

2008

Velvet (Michela Gattermayer)

Mario Venuti

Nara Camicee (Mario Pellegrino)

2008

2005

Massimo Romeo Piparo

2004

Mario Opinato

Massimo De Luca

2005

Sugarfree


...continua

ANTONELLO MONTANTE, impren-

ALDA D’EUSANIO

è uno dei volti noti più amati delle reti Rai. Giornalista e volto di punta del Tg2 per anni, ha lasciato il telegiornale quando ha cominciato a firmare e condurre programmi televisivi che hanno sempre riscosso un buon consenso di pubblico. Il più recente, “RICOMINCIO DA QUI”, di cui è anche autrice, ha ottenuto ascolti tra il 15 e il 20% di share medi affrontando storie e problematiche di gente comune. “Lo scopo del programma –ha spiegato la D’Eusanio- è dare un reale sostegno per aiutare concretamente le persone. RICOMINCIO DA QUI è un esempio di tv che non si limita a raccontare vicende, ma cerca la soluzione giusta per permettere di ricominciare. E spesso, con l’aiuto dei nostri esperti, siamo riesciti a coronare storie con un lieto fine ”.

ditore siciliano, con i suoi 46 anni è tra i più giovani Cavalieri del Lavoro della storia, nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano il 2 giugno 2008 in occasione della festa della Repubblica. La storia imprenditoriale di Antonello Montante parte da lontano in sella ad una bicicletta, la stessa che nel 1926 il nonno iniziò a produrre. E’ dalla passione per il ciclismo e le biciclette che nasce l’attività del Gruppo Montante, con la realizzazione di esclusive bici in stile retrò. Giovane lungimirante ed innovativo Antonello Montante in pochi anni consolida la loro posizione nei mercati internazionali, con la nascita della MSA SPA azienda leader nel mercato internazionale nella progettazione e produzione di ammortizzatori per veicoli ferroviari, industriali ed applicazioni speciali, presenziando nei mercati internazionali con i suoi marchi MSA, GIMON e SEBAC. Già Presidente dell’associazione degli industriali di Caltanissetta, Presidente Vicario della Confindustria Sicilia, dal dicembre 2008 è delegato della Confidustria, su nomina della Presidente Marcegaglia, per i rapporti con le Istituzioni preposte al controllo del territorio.

CINZIA MALVINI (giornalista e conduttrice del programma “M.O.D.A.” de La 7) è da anni “madrina” del Gala della Moda abbinato al Premio Internazionale “Catania, Talenti & Dintorni”, che presenta dal 2004. Da tre edizioni con lei è sul palcoscenico di piazza Università MARCO LIORNI, voce conosciutissima di Rds e volto noto delle reti Mediaset e Rai per i programmi “Verissimo”, “Angeli”, “Grande Fratello” e, adesso, “I sogni son desideri”, in prima serata su Rai 1. Due professionisti della televisione per l’evento catanese che ha portato alla ribalta la moda nel Sud Italia.

EDMONDO CONTI

, produttore esecutivo per ENDEMOL ITALIA, ha seguito una serie di programmi di successo trasmessi dalle reti Rai e Mediaset oltre ad alcune produzioni pilot. Per citare alcuni titoli, Da 1 CONTRO 100 a GENTE COME NOI, da TUTTI PAZZI PER LA TELE a I SOGNI SON DESIDERI, da TIRA & MOLLA a SARABANDA. Giovanissimo, laureato in giurisprudenza con Master Europeo in Gestione d’Impresa Cinematografica e Audiovisiva, occupa il ruolo in Endemol dal 2007, dopo anni di esperienza a Mediaset.

CLASS Nell´informazione finanziaria, nel lifestyle e nei

28

luxury good products Class Editori è la casa editrice dal 1986 leader in Italia. Oggi è un gruppo multimediale che diffonde informazioni attraverso tutti i mezzi di comunicazione. Class è una delle testate di punta (in edicola, con MF, Italia Oggi e Capital, per citare altri esempi), mentre tra i new media seguitissime sono oggi sul digitale terrestre (Class News il nuovo canale televisivo all-news presente nel multiplex trasmesso da Mediaset) e Class Life, il primo canale televisivo dedicato al piacere di vivere.

KLEDI KADIU, ballerino albanese giunto in Italia su

una nave di “clandestini”, è arrivato da sconosciuto in Italia pur essendo il primo ballerino dell’Accademia Nazionale di Danza del teatro dell’ OPERA DI TIRANA, sua città natale. Nel 1997 la sua vita cambia: diventa ballerino di punta di “BUONA DOMENICA”, trasmissione di Canale 5. Sulla scia di questo successo italiano, fonda coraggiosamente una delle più note scuole di danza nella capitale. Poi l’incontro con Maria De Filippi e l’exploit in “Amici”, dove raggiunge successo e notorietà. Ha scritto un libro, “MEGLIO DI UNA FAVOLA”, che racconta della sua vita e della sua straordinaria storia di integrazione.


Sabato 25 Luglio 2009 servizio speciale trasmesso su

programma condotto da Cinzia Malvini



benessere

di Francesca Marchese

T

re ore in una romantica suite, rigorosamente per due, dove l’atmosfera calma i bollenti spiriti e fa condividere emozioni e relax. Un massaggio shiatsu, ancora più rilassante perché immerso nell’acqua. O ancora, un trattamento che nell’isola di Giava è riservato solo alle promesse spose. Tutte coccole possibili, anche a Catania: sono tanti, infatti, i centri benessere che non hanno niente da invidiare alle grandi Salus Per Aquam. La più innovativa ha aperto i battenti l’aprile scorso dentro l’Aga Hotel, al lungomare: si chiama “Profùmia - Daily SPA” e porta la firma di Alfio Baudo, il papà delle storiche profumerie catanesi. Il fiore all’occhiello è la tecnologia, sfoderata soprattutto prima di ogni trattamento: si affida a svariati computer, infatti, l’ “area diagnosi” per viso e corpo, necessaria per capire le caratteristiche del proprio fisico e scegliere il percorso migliore “su misura”. Con lo “skin test”, ad esempio, una luce dermatologica illumina l’incarnato con colori precisi: lilla se la pelle è disidratata, arancio se è impura, bianco se ci sono ispessimenti. C’è anche la piastra “skin control” che si appoggia sull’epidermide e rivela il proprio ph ed il livello di idratazione.

“Con undici linee diverse per il viso - spiega la responsabile Rossella Gullotta - possiamo occuparci di tutti i tipi di pelle. Offriamo anche trattamenti di naturopatia, pedane vibranti, un nuovo solarium antipanico (chi di noi non si è fatto la doccia solare temendo di rimanere chiusa dentro?) ed un ampio hamam doppio, dove ritrovarsi in coppia in un percorso di benessere”. La remise en forme passa anche dal Wellness Center del Grand Hotel Baia Verde, noto per la sua ampia piscina con acqua di mare a 36°. Una chicca è l’esclusivo “trattamento allo yogurt”, a base di riso, spezie e yogurt aromatizzato agli agrumi o alla frutta tropicale. Riattiva la circolazione, migliora il tono dei tessuti, equilibra il ph fisiologico e nutre la pelle. Ma, soprattutto, ci porta con la mente sull’isola di Giava, dove questo è un regalo riservato a chi si prepara alla prima notte di nozze. “E’ proprio un rito: si inizia con un pediluvio tiepido con foglie di menta ed olii essenziali - racconta la responsabile Cristina Scroppo - poi, con un telo umido, si avvolgono entrambi i piedi lasciandoli così per qualche minuto. E’ allora che inizia una danza speciale che, con l’aiuto di un altro telo di lana e seta, friziona tutto il corpo con movimenti di allungamento e stretching. Comincia il massaggio, con lo yogurt e le spezie (zenzero, cardamomo, peperoncino), che si conclude con venti minuti di elettrosauna, una doccia e un’ultima coccola idratante a base di yogurt”. Qualcosa di simile avviene anche con il miele e persino con il cioccolato, puro al 99%, colato sul corpo in un massaggio per veri golosi. La specialità, però, è quello con le pietre calde, rigorosamente vulcaniche e provenienti dall’Etna, poggiate sui sette punti chakra del corpo, dai glutei al capo. 60 minuti di paradiso!

31



turismo

n i o t i Inv

a i l i c Si

33


personaggio

Giovanni Tomarchio è un inviato speciale della Rai. Telecineoperatore, firma di splendidi reportage sull’Etna che hanno fatto il giro del mondo, ha realizzato tre documentari “Trasparenza” 1991-93, “Eruzione” 2001, “La corda spezzata” 2002.

Giovanni Tomarchio

IO e l’Etna di Antonella Gurrieri

IL SUO SGUARDO È RIVOLTO SEMPRE ALL’INSÙ, MA NON IN ALTO IN ALTO. SI FERMA PRIMA DI ARRIVARE AL CIELO, E RESTA COSÌ, BLOCCATO A QUOTA 3340 METRI. GUARDA L’ETNA GIOVANNI TOMARCHIO, E LO FA CON GLI STESSI OCCHI CON CUI IL POETA OSSERVA IL PROPRIO PRODIGIO. E’ QUESTO IL FERMO IMMAGINE CHE HO DI LUI QUANDO SCIVOLA NEI MIEI PENSIERI. E GLI DEVO IL RINNOVATO AMORE PER “SUA MAESTOSITÀ”, PERCHÉ COME SPIEGA GIOVANNI L’ETNA, I SUOI UMORI E LE SUE BELLEZZE, MAI NESSUNO È RIUSCITO A FARE. NON CI SONO PAROLE CHE BASTEREBBERO PER RACCONTARE IL GRANDE VULCANO, MA LE IMMAGINI DI TOMARCHIO RIESCONO AD ANNIENTARE QUALSIASI TRATTATO, QUALUNQUE SERVIZIO SCRITTO.

- Il respiro del vulcano, le eruzioni, la forza che così esprime la natura: è l’ambiente che trasmette emozioni. Qual è il momento in cui avverti maggiormente un coinvolgimento? “Quando il vulcano il respiro lo trattiene. Solo fuori dai momenti eclatanti trovo ormai gli attimi di vera magia del vulcano. In quanto a coinvolgimento, non è per me un fatto né fisico, né geografico e tantomeno temporale. Il vulcano, senza farla difficile, rappresenta per me un punto di riferimento importante fisso e costante”. - Sei stato in diversi teatri di eruzioni, assistendo ad una serie di fenomeni apparentemente uguali ma ogni volta diversi. C’è stata un’occasione in cui il Gigante ti ha messo paura? “Di un vulcano attivo non bisogna avere paura solamente in determinate circostanze, potrebbe essere già troppo tardi. E’ necessario nutrire un sano timore sempre, e sempre un infinito rispetto…Se poi vuoi proprio sapere un momento molto

vicino al “tardi”, ti ricordo, ne conosci le immagini, di un incontro assai ravvicinato con il cratere di Sud-Est due anni fa, ne porto ancora i segni dentro, e sono segni che valgono per me come poche altre cose al mondo (ndr-questo momento è stato filmato da Tomarchio e poi trasmesso in più edizioni dal Tg1)”. - Tra le righe dei tuoi documentari dedicati all’Etna, traspare una denuncia dell’intervento umano a cui il vulcano sembra reagire. E’ una percezione? “L’uomo osa, poi messo alle strette tenta di corrompere il vulcano. L’Et-


na nella migliore delle ipotesi, forse nella peggiore, rimanda. La natura ha qui sistemi di bonifica straordinariamente efficaci. E’ un gioco delle parti nel quale non è certamente il vulcano dalla parte sbagliata. E poi le forze… troppo sproporzionate!”. - Vivere l’Etna da bambino, per chi come Te è nato e cresciuto alle pendici del vulcano, a Zafferana Etnea, dove abiti ancora, influisce su questa alchimia che è più di una passione verso il vulcano? “Immagino di sì. Ma questo potrebbe far pensare ad un legame profondo tra gli indigeni ed il vulcano. E non è così. Questo è un luogo comune, un rapporto finto. Tutti lo vestono di amore ed odio e non è né l’uno nè l’altro… per la stragrande maggioranza è soprattutto indifferenza”.

- Hai filmato ore e ore di immagini per conto della Rai. Sei l’inviato più specializzato e famoso per splendidi reportage che hanno fatto il giro del mondo. Hai mai pensato di scrivere pure un libro? “Tento di raccontare il vulcano con gli strumenti a me più congeniali, con quello straordinario mezzo espressivo che è l’immagine, con servizi e documentari, e se per libro, a prescindere dal supporto fisico, si intende qualcosa che trasporta storie e trasmette emozioni, forse, più che pensato, l’ho già fatto”. - E se qualcuno volesse dedicare un cortometraggio a questo Tuo profilo, accetteresti? “Si, ma non mi pare un progetto interessante…”

35


scatti di Orazio Cristaldi Quando, parecchi anni addietro, ricevetti in regalo una piccola “scatola”, che con un clic assai rumoroso ritraeva in modo perfetto tutto ciò che gli stava davanti, non capii molto, non apprezzai quel regalo, lo diedi a mia madre che lo riposò in fondo all’armadio. Fu dopo qualche anno che me ne innamorai. Alle scuole medie, ebbi da ridire, mettendomi in forte contrasto con la mia professoressa di educazione artistica, a causa di una mostra di pittura contemporanea che andammo a visitare. Alcune delle opere esposte non suscitavano in me nessuna emozione. La mia insegnante, piuttosto arrabbiata, mi disse: “La pittura non può essere identica alla realtà, se vuoi un’immagine reale fai fotografie”. Io le sorrisi. Era proprio ciò che avrei fatto! Da allora sono passati più di trent’ anni, e conservo questo ricordo con affetto. Nel frattempo ho firmato parecchi reportage per varie riviste nazionali ed estere, facendo conoscere scorci suggestivi della Trinacria. Certo, con non poche difficoltà, perchè pare, per i più, che della Sicilia si debba scrivere solo di mafia e di malaffare. Viceversa,” il pezzo non tira” , mi hanno risposto talvolta in gergo. Fortunatamente esistono parecchie riviste che offrono ampie pagine dedicate al turismo, alla cultura, alla moda, alla gastronomia,e alle tradizioni popolari. Dopo tanto lavoro, finalmente mi sono deciso ad impaginare il mio primo (e forse ultimo) libro fotografico sulla Sicilia, spinto dalla voglia di divulgare particolari inediti di una Terra ancora oggi poco conosciuta, consapevole del fatto di riuscire a suscitare curiosità e interesse. Ora manca solo l’Editore.

36


scatti

un tramonto. Mi sono trovato avvolto nel vivo di feste antiche di secoli, nel mezzo di genti antiche di altrettanto secoli, dove il tempo pare essersi fermato. Mi sono trovato a stringere mani dure e consunte dal lavoro dei campi, e a guardare volti bruciati dal sole e dalla salsedine. …...E mi “RITROVO” nei sorrisi spensierati di bambini che giocano chiassosi, tra le vie di un paese nel quale sono cresciuto ma che non ho mai visto prima. L’ isola, così viene geograficamente chiamata una terra circondata dal mare. Nello stesso tempo è l’ I-SOLA. Questa originaria condizione geologica, di solitudine forzata, ha modellato nel tempo non solo le coste, i litorali, le spiagge, ma sopra ogni cosa l’umore ed il carattere della sua gente. L’ isolitudine, come scriveva Bufalino, è proprio questa, una condizione voluta. Spesso anch’io, nel mio continuo peregrinare in lungo e in largo per questa Terra, a scattare fotografie, ho cercato e voluto questa solitudine, non per isolarmi da, ma per “ISOLARMI” CON, cercando di capire meglio me stesso e questa Terra, INSIEME. Non credo mi sia ancora riuscito. Contraddizioni forti e laceranti la attraversano, ma, come forze opposte, ne cancellano i mezzi toni, lasciandola al tempo stesso inalterata, statica, facendone il luogo dove tutto è fermo e nulla cambia. Mi sono trovato a guardare dentro al passato, da questa terra che espone senza pudori le testimonianze di ognuna delle relazioni alle quali si è concessa senza mai prostituirsi: Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi, Aragonesi, Spagnoli, Sabaudi, Austriaci e Borboni, tutti, credendo di dominarla, l’avranno amata e prima di perderla, “tutti ciannu abbagnatu u pani”, ieri come oggi. Mi sono trovato sulla vetta di una montagna inquieta, investito da paesaggi di straordinaria bellezza, mi sono trovato a camminare sulla lava ancora calda, oppure in un rifugio ad ascoltare la tempesta, o ancora a bagnare di sudore la creta di un campo di grano, o seduto, muto e solo, ad aspettare

IN QUESTE PAGINE: testo, pensieri e foto di Orazio Cristaldi – 1) La lava, le nuvole e il cielo: vista dal vulcano Etna; 2) La copertina del libro; 3) Il Duomo di Ragusa; 4) Il Castello di Venere ad Erice; 5) Il Teatro di Segesta; 6) La bontà del frutto di ficodindia; 7) Paesaggio dell’Oasi di Vendicari.


scatti

Penso, umilmente e in punta di piedi, che a questa Terra dobbiamo tanto tutti… e non solo chi su questa terra ci vive… e non è semplicemente per il sole, il mare, il clima, i paesaggi. La Sicilia ha dato i natali a personaggi illustri della letteratura, dell’architettura, del cinema, della scienza, persone che hanno contribuito e continuano a far conoscere l’aspetto migliore di quest’Isola. Certo non viviamo sugli allori, abbiamo anche dei problemi non indifferenti da affrontare, ma sdrammatiziamo sposando l’ironia di Roberto Begnini, che in un suo film li ha ridotti a tre: “la siccità, il traffico e soprattutto…l’Etna!” (O.Cristaldi)


Il Parco intorno al Vulcano

Il Parco dell’Etna, con i suoi 59000 ettari, rappresenta un ambiente straordinario e unico attorno al vulcano attivo più alto d’Europa. Con i suoi boschi, i sentieri, i centri storici dei suoi venti comuni, i prodotti tipici, il Parco è in ogni stagione dell’anno un accattivante invito per gli amanti della natura, dell’enogastronomia, degli sport all’aria aperta in scenari irripetibili. Ente Parco dell’Etna, Parco regionale Via del Convento 45 (ex Monastero Benedettino di S. Nicolò La Rena), 95030 Nicolosi (Ct) telefono 095 821111, fax 095914738, indirizzo e.mail ufficiostampa@parcoetna.it Sito Internet: www.parcoetna.it

39


turismo

Il BRAND

L

a magia del folklore, i giochi di colore, la storia, i miti e le leggende. E poi gli odori, i paesaggi, le tradizioni, la gente. “L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto”, scriveva JOHANN WOLFGANG GOETHE. Uno dei tanti autori di dediche appassionate nei confronti di una terra che si distinghe da tutte, per le sue caratteristiche di Universo. L’UNIVERSO SICILIA. La natura è sovrana, l’arte si fa storia: è questa il brand della bella Trinacria (citata pure da Dante), che ha dato i natali a personaggi illustri che ne hanno descritto le peculiarità. Da Tomasi di Lampedusa a De Roberto, da Pirandello a Verga, da Quasimodo a Bufalino, da Sciascia a Camilleri. Quest’ultimo ne ha persino immaginato una città, Vigata. Forse perché - come diceva proprio SCIASCIA “l’intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza immaginazione?”. I contrasti dell’isola non sono soltanto climatici o paesaggistici. Emergono pure visitando in lungo e in largo paesi e città. Ci sono angoli in cui il tempo sembra essersi fermato: tra i monti Sicani resistono i piccoli centri rurali, dediti ancora all’agricoltura e all’allevamento come principali attività. Si incontrano pascoli, mandrie e pastori; si gustano piatti tipici e produzioni uniche; si scoprono piccoli grandi tesori archeologici. Questo l’entroterra. Lungo le coste, invece le Oasi. Spettacolare quella di Vendicari, nel siracusano, rifugio prediletto dei volatili. Ospite fisso, qui, il cavaliere d’Italia, uccello simbolo che ha scelto questi luoghi per nidificare. Le Oasi e le Riserve, habitat in cui la natura trionfa: dal Simeto a Cavagrande del Cas-

40

Sicilia

sibile fino al fiume Belice, ambienti da tutelare da inquinamenti e scempi edilizi. Come i Parchi: dalle Madonie ai Nebrodi fino all’Etna, regni di flora e fauna. C’è il verde dei boschi e c’è il nero della lava. Altro contrasto. Come i colori dell’alba e del tramonto, mutevoli da est ad ovest dell’Isola. “La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria in primavera è tutta un profumo”, diceva GUY DE MAUPASSANT. La posizione geografica nel Mediterraneo ne ha fatto un CROCEVIA DI POPOLI, sin dall’antichità. Ovunque tracce di civilità millenaria. Tutta la STORIA DELLA TRINACRIA è permeata da una continua sovrapposizione di culture. Dalle influenze greche a quelle arabe, dagli spagnoli ai francesi. I segni della dominazione bizantina e di quella dei Borboni, del regno normanno svevo, degli angioini e degli aragonesi. Più che un filo conduttore un intreccio, che forse spiega la complessità della


Assessorato Regionale Turismo mosaici di piazza Armerina) o normanna (vedi la cappella Palatina di Palermo o il Duomo di Monreale) o saracena (soprattutto le fortezze). L’ARTE, quella che forse ha ispirato maestri come Antonello da Messina o Renato Guttuso, in Sicilia, non si scopre, quasi si respira. Tutto qui è arte: dai riti religiosi alle feste popolari, la teatralità emerge sempre con forza La natura fa spettacolo, l’estro fa spettacolo, la cucina fa spettacolo, il contesto architettonico fa spettacolo: il palcoscenico è allestito, il sipario si è alzato. Sulla Sicilia, il Bello del Mondo. Il mare di Sicilia, azzurro e cristallino come quello delle Egadi. Al largo di Favignana (nella foto di A. Carbone) yacht e imbarcazioni. Nelle altre foto, due facce del barocco siciliano: la Cupola del Duomo di Catania, dove domina il nero della lava (foto di Natale De Fino), e la Cattedrale di Noto (in uno scatto notturno di Salvo Finocchiaro).

41

dossier istituzioni

società isolana. Il MARE e le coste: le spiagge presentano scorci da Tropici. Acqua azzurra e cristallina, sabbia bianca e fine oppure ciottoli o sassi lavici. Da Marina di Ragusa a Portopalo di Capo Passero, da Vendicari a Lido di Noto, dalla Plaja di Catania ai Faraglioni di Acitrezza, dalla Timpa di Acireale alla spiaggia di Fiumefreddo, dall’Isola Bella di Taormina a Sant’Alessio, da Capo Calavà a Capo d’Orlando, dalla Riserva dello Zingaro a San Vito Lo Capo, fino a tutta la costa meridionale. Capitolo a parte meritano gli ARCIPELAGHI circostanti: le Eolie, le Egadi, le Pelagie, vere “costellazioni” dell’Isola maggiore. Sarebbe quasi per intero da proclamare patrimonio dell’Unesco, la Sicilia. Ne fa comunque parte tutta la Val di Noto, regno del barocco che domina incontrastato. Capolavori che si amalgamano con altre rappresentazioni architettoniche di diversa epoca e fattura, eredità dello sviluppo artistico di epoca bizantina (come i


Autorità Portuale

“Collegare in rete i porti della Sicilia Orientale, Catania, Pozzallo, Siracusa, al fine di presentare un’area di influenza comune e centrale in grado di inserirsi e svilupparsi non solo fra i mercati del Mediterraneo ma di potenziarsi anche nei confronti del mercato globale”.

è l’obiettivo del presidente dell’Autorità portuale di Catania che da tempo esprime l’esigenza di realizzare una piattaforma comune dei porti della Sicilia Orientale. Questa rete, secondo Santo Castiglione, dovrebbe basarsi sull’offerta di quelli che ormai rappresentano i principali segmenti dell’attività marittima, non solo quello tradizionale e commerciale, ma anche le crociere, il traffico containers, il cabotaggio e il diporto. “Ognuna di queste realtà- spiega - potrebbe creare a seconda del segmento trattato, i presupposti per una “sub-rete” capillare in grado di calamitare i traffici locali per poi presentarli forti del supporto di un’azione integrata, sui mercati nazionali ed internazionali. Occorrerebbe, pertanto sviluppare un modello sinergico nella prospettiva di rendere più incisiva la programmazione sia delle attività commerciali, sia quelle che riguardano i comparti crocieristico e diportistico”. In particolare il porto di Catania ha raggiunto degli importanti obiettivi per consolidare la propria crescita strutturale: sono aumentate le linee di collegamento (Livorno, Patrasso, Napoli, Ravenna, Malta con transhipment fino in Libia, Civitavecchia con transhipment fino in Spagna e Genova con transhipment sino in Francia), è incrementato il numero di auto e semirimorchi dirottati dalle strade alle cosiddette “Autostrade del Mare” (oltre 170.000 pezzi l’anno con un incremento del 2,5% nei primi sei mesi del 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007), si è decuplicato il numero di passeggeri per traghetti che insieme ad i croceristi superano le 300.000 unità l’anno, lo scalo etneo è stato scelto quale porto di partenza ed arrivo del-

42

le crociere con oltre 800 passeggeri in imbarco la settimana, la compagnia MSC ha di recente comunicato l’intenzione di potenziare il numero di approdi delle proprie navi da crociera a Catania passando da circa 30 a oltre 60 per la stagione in corso, per un numero complessivo di navi da crociera previsto in aumento del 30% nel 2009. Anche il settore containers ha confermato la propria presenza nello scalo etneo, movimentando circa 20.000 TEUS nel 2008. Per garantire la concretizzazione di questi obiettivi l’Autorità Portuale ha lavorato intensamente sul piano infrastrutturale. Sono stati completati i lavori di prolungamento del molo foraneo e l’allargamento della banchina interna del molo di levante. E’ stata realizzata una stazione marittima provvisoria che insiste su di un’area di 2.000 mq. con 900 mq. di spazi coperti per check-in, depositi, aree sterili di security, zone commerciali, ristoranti, parcheggi. E’ in corso di esecuzione l’intervento di ristrutturazione dell’edificio storico della Vecchia Dogana che, con i suoi 4.000 mq coperti ospiterà il fulcro del sogno del waterfront etneo: un centro culturale, ricreativo, turistico, commerciale e servizi, per consentire ai catanesi di iniziare il percorso di riconquista del proprio mare. E’ stato installato un sistema di videocamere a circuito chiuso, fornite di tecnologia motion detection, per migliorare le condizioni di sicurezza del porto contro gli attacchi terroristici. E’ stata messa in gara la realizzazione della più importante infrastruttura portuale della Sicilia orientale, una darsena per traghetti e containers che consentirà di incrementare del 90% la movimentazione dei traghetti sia merci che passeggeri nel porto di Catania.




vulcanica

provincia da vivere

L

a provincia di Catania è una meta turistica ideale in qualsiasi periodo dell’anno ed offre un panorama di risorse, di idee e di servizi variegato e di qualità, ma unitario in termini di prodotto. Il fuoco, l’acqua, la luce, s’incontrano, si mescolano, s’intrecciano, per donare al visitatore uno spettacolo unico. Poche destinazioni al mondo sono in grado di offrire l’emozione di passeggiare sulla vetta di un vulcano attivo, osservare al contempo la magia di un’eruzione in un paesaggio lunare e l’estasiante panorama del mare a pochi chilometri di distanza. I motivi che rendono la nostra provincia una destinazione unica sono molteplici. Per citarne solo alcuni, si pensi alle 205 sale congressi per oltre 36.000 posti, ai 18.000 posti letto, agli oltre 2.000 ristoranti che propongono l’ottima cucina mediterranea, al nostro aeroporto, che è il terzo d’Italia per traffico passeggeri e che dista meno di dieci minuti dal centro storico. Consideriamo anche la fortuna di avere il più grande vulcano attivo d’Europa, tre siti culturali UNESCO, 65 chilometri di costa e splendido mare; e ancora, una movida e divertimento serale tutto l’anno, un clima ideale, il calore umano e un’innata cultura dell’ospitalità. Il nostro territorio possiede una elevata varietà di risorse turistiche (naturali, culturali e antropiche) e servizi a supporto, ma la sua capacità di attrarre la domanda dipende dalla misura in cui tali risorse e servizi sono parte di specifici sistemi di offerta, fruibili come prodotti integrati da parte dei turisti attuali e potenziali, secondo una logica di sistema. In questo nuovo modello di

sviluppo turistico-territoriale, un ruolo fondamentale è svolto dalla Pubblica Amministrazione che deve stimolare e favorire la cooperazione, collaborazione e integrazione tra i diversi attori della destinazione. Ma per attrarre flussi turistici nel nostro territorio occorre anche saper presentare un’offerta culturale di livello qualitativo elevato, attraverso eventi ed appuntamenti di rilievo. A tal proposito, la Provincia di Catania ha pensato alla creazione di un Festival Belliniano, che rilanci in grande stile le opere del Cigno. Crediamo sia doveroso, infatti, che la città di Catania ricordi uno dei suoi concittadini illustri, nonché uno dei compositori più importanti e talentuosi del diciannovesimo secolo con una manifestazione che potrebbe coinvolgere appassionati da tutto il mondo. Allo stesso modo abbiamo ritenuto opportuno istituire un premio internazionale dedicato a Giovanni Verga, ed ospitare a Catania la mostra sul Futurismo, in occasione del centenario della pubblicazione del Manifesto firmato da Filippo Tommaso Martinetti. E’ già in corso d’opera Etnafest, la più importante rassegna di cultura contemporanea del Mezzogiorno, che quest’anno è stata arricchita nella sezione cinema e dai grandi nomi della musica internazionale. Anche il premio “Catania Talenti e dintorni”, naturalmente, si inserisce nel calendario di appuntamenti d’eccellenza, nello specifico settore della moda e della cultura, che accende i riflettori nazionali sulla nostra provincia, ma soprattutto sull’eleganza ed il buon gusto con cui siamo capaci di organizzare tali eventi, di mettere in risalto le intelligenze, la vivacità, le risorse straordinarie che sono presenti all’interno del nostro territorio.

Nella foto il Presidente della Provincia Regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione

45

Provincia Regionale di Catania

una

dossier istituzioni

Catania



catanese

L’Università degli studi di Catania ha siglato nei giorni scorsi un contratto, in ATI, con la Cofathec, filiale della Branche Servizi Energia del gruppo GDF SUEZ, finalizzato alla gestione dei servizi energetici dell’Ateneo catanese. Il contratto di un valore di 48 milioni di euro, prevede presso i 78 edifici dell’Università di Catania i servizi di fornitura dell’energia elettrica, ottimizzazione energetica e manutenzione impiantistica, per 20 anni. Specializzata nell’efficienza energetica, l’azienda realizzerà un sistema di telecontrollo per lo spegnimento intelligente del sistema di illuminazione e di tutte le utenze energetiche, come il condizionamento ed i personal computer, in modo da abbattere la spesa energetica. Saranno installate anche lampade ad alta efficienza energetica per ottimizzare i consumi energetici. Attore impegnato nello sviluppo delle energie rinnovabili, Cofathec migliorerà il bilancio energetico e ambientale dell’Università attraverso la realizzazione di 47.000 mq di pannelli solari fotovoltaici, suddivisi su 10 impianti e in grado di generare una potenza di 2.523 kWp. La soluzione «verde» adottata dall’Università di Catania permetterà un taglio di emissioni di CO2 per 2.970 tonnellate all’anno e garantirà un risparmio energetico per oltre 5 milioni e 600 mila kWh all’anno (pari a 680 Tep/anno). “L’attività a cui abbiamo dato il via rappresenta una tappa importante verso la realizzazione di quel sistema integrato di servizi energetici che rientra fra gli obiettivi del nostro Ateneo - commenta Antonino Recca (nella foto), Rettore dell’Università di Catania -; ciò attraverso l’attuazione di un progetto di efficientamento energetico per tutte le nostre sedi finalizzato a sviluppare, migliorare e consolidare un legame sostenibile tra l’Università e l’ambiente in cui essa interagisce. Esso riguarda, in partico-

lare, la razionalizzazione del consumo energetico e il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti a servizio del patrimonio edilizio universitario e l’autoproduzione di energia tramite fonti rinnovabili, grazie anche alle opportunità offerte dall’accesso al mercato libero dell’energia”. L’amministrazione universitaria etnea intende inoltre intraprendere iniziative efficaci per riuscire ad attivare altri meccanismi virtuosi. Tra essi, quelli relativi al GPP (Green Public Procurement: acquisti verdi della pubblica amministrazione), basato sulla possibilità di razionalizzare l’impiego delle risorse della pubblica amministrazione, introducendo considerazioni di carattere ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi: andrà opportunamente valutata – anche attraverso il conferimento di un’apposita delega – la possibilità di inserire criteri di qualificazione ambientale nelle procedure negoziali attivate dall’Ateneo; ciò, al fine di diminuire l’impatto ambientale di quanto acquistato, esercitando altresì un positivo “effetto traino” sul mercato dei prodotti ecologici. Infine, sempre nel quadro delle politiche ambientali e nella consapevolezza che Catania è una delle città italiane più esposte al rischio sismico, sarà svolta con la massima attenzione l’attività di valutazione della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici dell’Ateneo; tale attività è stata avviata – quando ancora non si era condizionati emotivamente dai recenti accadimenti in Abruzzo – con l’istituzione dell’ufficio RISPE (Rischio Sismico Patrimonio Edilizio), già dotato di una propria sede e di adeguato personale a supporto, che avrà cura di raccordarsi con il Dipartimento regionale della protezione civile, anche al fine di ottenere le risorse economiche necessarie alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare di Ateneo.

47

dossier istituzioni

Università degli Studi di Catania

STEP dell’Ateneo I nuovi


cinenostrum

Dedicata a NICOLA PIOVANI la rassegna 2009 di Cinenostrum, ad Acicatena, dove negli ultimi anni si sono passati il testimone Vincenzo Cerami (con ospite Roberto Benigni), Giuseppe Tornatore, Ennio Morricone e Carlo Verdone. Il maestro Piovani (pianista, compositore e direttore d’orchestra) ha firmato numerose colonne sonore per film diretti da registi quali Bellocchio, Monicelli, i fratelli Taviani, Moretti, Fellini, Tornatore e Benigni, solo per citare gli italiani. L’Oscar è arrivato proprio con le musiche de La vita è bella di Roberto Benigni. Poi gli altri premi: tre David di Donatello (per Ginger e Fred di Fellini, Caro diario e La stanza del figlio di Moretti), quattro premi «Colonna sonora», due Nastri d’argento e due Ciak d’oro. Con L’équipier di Philippe Lioret ottiene la «nomination» al César, il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria al festival «Musique et cinéma» di Auxerre. Le Terme di Santa Venera trasformate in sala di proiezione all’aperto e luogo di appuntamento di cinefili di ogni età. Ma anche palcoscenico del “Concerto in quintetto” con il maestro Piovani al pianoforte e un piccolo gruppo di solisti a proporre un repertorio di brani (rivisitati ad hoc) scritti per il cinema e per il teatro. Soddisfatto della risposta del pubblico anche il sindaco di Acicatena, on.Raffaele Nicotra, tra i primi a credere all’iniziativa sin dalla prima edizione. (*redazionale)


lex

“Signor Giudice, nel mio Paese le donne non hanno diritti e sono sottomesse ai maschi. Al padre, ai fratelli, ai mariti, ed anche ai figli. Quando mia moglie sbaglia io devo picchiarla perché altrimenti sarei un debole”.

Questa è, parola più parola meno, la frase pronunciata da un cittadino marocchino di 47 anni davanti ai giudici della Corte di Appello di Milano che lo processavano per maltrattamenti nei confronti della giovane moglie, sua connazionale. La Corte meneghina lo ha condannato e il cittadino nordafricano si è rivolto alla Suprema Corte di Cassazione invocando le attenuanti giuridiche in quanto non sarebbe stato correttamente valutata la circostanza che “…i coniugi erano portatori di cultura, religione e valori differenti da quelli italiani”. La Corte di Cassazione, quindi, intervenendo per confermare la condanna del marito violento ha tentato di enunciare un importante principio e cioè che l’obbligatorietà dell’azione penale (art. 3 del codice penale italiano) è valida per tutti coloro che si trovano nel territorio dello Stato, siano questi italiani o stranieri. I Giudici hanno aggiunto che le tradizioni consuetudinarie e religiose sono rispettabili, quale patrimonio culturale diverso, a condizione che non violino la nostra legge penale ed i nostri principi costituzionali, che nel caso specifico salvaguardano la parità dei sessi e l’uguaglianza tra l’uomo e la donna quale insopprimibile valore della dignità della persona. La Cassazione così ha fatto chiarezza nel dibattito equivoco che talvolta confonde il rispetto per le culture diverse con l’accettazione di pratiche e consuetudini che offendono la dignità delle donne. Gli uomini, quindi, da dovunque vengano e qualunque “cultura” portino, in Italia sono uguali alle donne. Il caso di dire “finalmente”!

Antonio Fiumefreddo

(professore di diritto penale internazionale presso la Link Campus University of Malta di Roma)


inpuntadipenna

Uno dei libri più richiesti, “IL DESTINO DEL CACCIATORE” di WILBUR SMITH, che ha fatto lievitare l’asta fino ad 81 euro. Ma le offerte non sono mancate per nessun’opera tra quelle proposte su ebay, con tanto di firma autografa dell’autore, vendute per raccogliere fondi destinati a Telethon. Un’iniziativa, “SOLIDARIETÀ D’AUTORE”, che ha riscosso un buon successo sul più noto portale mondiale di vendite all’asta on line. Gli scrittori che hanno messo la firma per Telethon: Isabel Allende, Alberto e Piero Angela, Alessandro Baricco, Geraldine Brooks, Andrea Camilleri, Tracy Chevalier, Paulo Coelho, Bernard Cornwell, Giorgio Faletti, Ken Follett, Khaled Hosseini, Nick Hornby, Rosetta Loy, Valerio Massimo Manfredi, Margaret Mazzantini, Enrico Mentana, Giorgio Montefoschi, Sergio Rizzo, Wilbur Smith, Susanna Tamaro e l’indimenticata Susanna Agnelli, fondatrice di Telethon. Un libro autografato non ha prezzo e chi ha comprato uno di questi volumi ha comunque fatto un affare. Fonte ebay: “IL TAILLEUR GRIGIO” di ANDREA CAMILLERI è stato venduto 45,50 euro, mentre “IL CAMPO DEL VASAIO” 51 euro; “VENUTO AL MONDO” di MARGARET MAZZANTINI è costato all’acquirente 61,00 euro; “PAULA” di ISABEL ALLENDE 45,50 euro; “OMERO, ILIADE” di ALESSANDRO BARICCO 43,50 euro; “VESTIVAMO ALLA MARINA – Questo libro è tuo” di SUSANNA AGNELLI 40,50 euro. L’intero ricavato è stato devoluto a favore della ricerca scientifica contro le malattie genetiche. Per Telethon anche raffinate ed eleganti penne stilografiche, sono state donate in edizione limitata da AURORA, VISCONTI E PARKER. Un’occhiatina alle aste on line –è un suggerimento- è sempre da dare. L’iniziativa potrebbe ripetersi. Il consiglio è inserire tra i venditori preferiti il “comitato telethon”: garantiscono il nome e i feedback!




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.