giugno - agosto 2016
No3
Il nuovo magazine per gli italiani in Germania >>> INTERVISTA Andrea D'Addio, direttore di Berlino Magazine
#03
>>>SPECIALE ITG Il mondo delle piccole e medie imprese
#04
>>> INSERTO Intervista e notizie utili dal patronato Ital-Uil
#05
>>> LO SPECCHIO Due generazioni di italiani a confronto
#06
>>> INCONTRI Italia Altrove, associazione attiva a Düsseldorf
#08
EDITORIALE NON C'È DUE SENZA TRE Puntuale come l'estate ecco il terzo numero di Magma. Questa volta andiamo alla scoperta di una delle più importanti istituzioni italiane all'estero: l'Istituto Italiano di Cultura. Un avamposto della presenza italiana nel mondo che, come sta accadendo ai Consolati, è "vittima" di tagli notevoli da parte del Ministero degli Esteri. Ne parliamo con il dottor Lucio Izzo, direttore dell'IIC di Köln. Nella rubrica "La Valigia di Cartone" incontriamo invece Andrea D'Addio, giornalista e direttore del sito Berlino Magazine. Sempre a Berlino facciamo la conoscenza della responsabile Ital-Uil della capitale che ci parla del ruolo del suo patronato, mentre a Düsseldorf troviamo l'associazione Italia Altrove. E non è finita: ecco le nostre rubriche utili soprattutto ai neoarrivati e l'angolo delle recensioni. Quando avrete in mano questo numero di Magma gli Europei di calcio saranno già iniziati: forza Italia, allora. E buona lettura!
La promozione della cultura e della lingua sono essenziali per ogni Paese che voglia interagire sulla scena internazionale" Intervista esclusiva
QUALE FUTURO PER GLI ISTITUTI DI CULTURA? Ne parliamo con Lucio Izzo, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Colonia di ROBERTO CALABRÒ
“Il ruolo di un Istituto Italiano di Cultura oggi è diverso dal passato e per diverse ragioni. Da un lato per via di Internet e della rivoluzione informatica. Dall'altro è cambiato significativamente il modo di essere italiani non solo in Italia, ma anche all’estero e in particolare in Europa. Ritengo, dunque, che l’IIC debba interpretare tutti questi cambiamenti in modo dinamico ed essere sempre aperto a ogni
tipo di interazione e collaborazione con la collettività e le istituzioni". Non ha dubbi su quale debba essere il ruolo degli Istituti Italiani di Cultura, il dottor Lucio Izzo, da tre anni a capo dell'importante istituzione culturale a Colonia, con l'obiettivo di divulgare quello che di meglio l'Italia sta producendo nei campi della letteratura, dell'arte, del teatro, della musica, del cinema.
È cosa nota che gli Istituti, come i Consolati, debbano fare i conti con pesanti tagli ministeriali. Non ritiene che un Paese che voglia rivestire un ruolo importante in Europa e nel mondo debba puntare molto sulla diffusione della propria cultura? >>> “Naturalmente sì: la promozione della cultura e della lingua sono essenziali per ogni Paese che voglia validamente interagire sulla scena internazionale, ma anche un dovere di ogni comunità per mantenere la ricchezza della multiculturalità in un mondo globalizzato. Il processo di riorganizzazione non riguarda solo l'Italia: il Goethe Institut, gli Istituti culturali francesi, il Cervantes si trovano al centro di analoghe strategie con una radicale revisione del numero e della natura dei loro istituti nel mondo. In realtà la riorganizzazione in corso sta ingenerando anche cambiamenti benefici, moltiplicando le occasioni di sinergie tra diverse istituzioni e agenzie culturali, stimolando in tal modo nuove aggregazioni che producono nuova cultura. Si tratta, quindi, non solo di mettere in comune risorse economiche ma anche idee, progetti e punti di vista. Ciò a riprova del fatto che tutti i cambiamenti, se attivamente gestiti, possono produrre sviluppi positivi”. Parliamo della programmazione culturale dell'Istituto che lei dirige. Più che un accento su un passato importante non sarebbe il caso di presentare soprattutto cosa accade ora in Italia nei vari campi del sapere e della cultura? >>> “L'enfasi del nostro programma è già sulla contemporaneità. L'IIC di Colonia in questi anni ha offerto una programmazione molto ricca e diversificata di attività culturali, e in tal senso intendiamo continuare. Le manifestazioni organizzate sono state più di settanta l’anno. La grande cultura del passato è certamente presente, e non potrebbe essere altrimenti, ma se si scorrono i programmi degli ultimi tre anni si osserva come l’offerta di eventi che rappresentano l’Italia di oggi sia prevalente in ogni settore e al massimo livello di qualità. In campo letterario abbiamo avuto ospiti Alessandro Baricco, Gianrico e Francesco Carofiglio, Antonio Scurati, Dacia Maraini, Paolo Giordano, Alessandro Pallavicini, Antono Maria Costa, Andrea Molesini, Carmine Abate, Marcello Fois, Paolo Di Paolo, Davide Longo, solo
per citarne alcuni tra i più celebri. Per non parlare poi delle mostre realizzate in Istituto e dedicate ad artisti italiani contemporanei, e anche quelle realizzate in collaborazione con soggetti esterni: ultima, in ordine di tempo, la bellissima antologica presso il K21 di Düsseldorf dedicata ad Alberto Burri. E degli eventi musicali sia in ambito pop (Max Gazzè, Nicolò Fabi, Daniele Silvestri, Jovanotti, Raphael Gualazzi, Erica Mou, il recente concerto del bravissimo Renzo Rubino), sia in ambito jazz (tra gli altri Paolo Fresu, Gabriele Mirabassi, Enrico Pieranunzi, Luca Bulgarelli, Rita Marcotulli e Luciano Biondini), in particolare nell’ambito del Festival Italiana. Quanto al cinema, ospitiamo prevalentemente rassegne di nuovi film italiani cercando di avere gli autori con noi, talvolta anticipando tendenze e riconoscimenti. È il caso della rassegna dedicata a Gianfranco Rosi lo scorso mese di ottobre, prima della sua vittoria alla Berlinale.” Qual è il rapporto dell'Istituto con le associazioni e gli enti italiani presenti sul territorio? >>> “Sin dal mio arrivo a Colonia ho puntato a creare un rapporto fattivo e cordiale con tutte le associazioni, enti e istituzioni attivi sul territorio, consapevole delle specificità di ciascuno degli interlocutori. Molte delle manifestazioni che ho citato sono appunto il frutto di tale collaborazione e il mio impegno è che essa possa crescere ulteriormente. Sono convinto che solo cooperando si possa offrire un’immagine il più possibile reale e completa del nostro Paese, attraverso le diverse chiavi di lettura che ciascun soggetto propone. Solo lavorando insieme possiamo rappresentare correttamente quel che si definisce, appunto, il Sistema Paese. Quella dell'Istituto è anche una funzione di catalizzatore e facilitatore per mettere insieme non solo risorse finanziarie ma sopratutto energie, idee e punti di vista.” Il programma e i servizi dell'Istituto sono disponibili sul sito www.iiccolonia.esteri.it
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#02
>>> Sosti e ni M AGM A Fa i c o n o sc la tua att ere ività
La Valigia di Cartone >>> Giornalista Andrea D'Addio dirige il sito d'informazione Berlino Magazine
Intervista al direttore del portale Berlino Magazine
ANDREA D'ADDIO:
“Il segreto per farcela a Berlino? Imparare il tedesco, avere pazienza e idee chiare” Giornalista freelance, oggi direttore di un interessante portale web rivolto agli italiani residenti (o in arrivo) nella capitale, ci racconta la sua storia professionale. E offre dei preziosi consigli. di ROBERTO CALABRÒ Mi racconti la sua Germania. Quando e perché ha scelto di vivere a Berlino? Come è stato l'approccio iniziale e come si trova adesso? >>> “Arrivato a marzo 2009 per potere continuare quella carriera da freelancer che già avevo in Italia ma che volevo espandere, pensai che Berlino sarebbe stata sempre più rilevante da un punto di vista geopolitico e culturale e quindi più interessante per i giornali. Era economica, lo è in parte tuttora, e non c'erano molti giornalisti italiani. Approccio iniziale molto sereno, senza nessuna scossa. Ho iniziato ad andare a scuola di tedesco tutti i giorni per dieci mesi la mattina, mentre nel pomeriggio scrivevo articoli per le riviste per cui già collaboravo da Roma, stavolta però cercando storie berlinesi e non più legate solo a cinema e spettacolo. Ora vivo la città con la stessa serenità di allora, sono cambiato io e la città con me”. In breve ha dato vita a Berlino Magazine, un interessante portale di informazione rivolto alla comunità italiana presente in città. Ci racconti di questa sfida professionale e di cosa
l'ha spinta a realizzare un sito che oggi può vantare una redazione corposa... >>> “È nato come blog dal nome "Berlino Cacio e Pepe" appoggiato alla piattaforma Zingarate ad ottobre 2010. Volevo uno spazio dove pubblicare la mia vita quotidiana berlinese e scrivere quelle storie che, come proposte, mi erano state rifiutate dai giornali per cui collaboravo. Volevo dimostrare che potevano avere successo. Gradualmente il blog è aumentato in termini di visite, mi ha dato la possibilità di organizzare eventi per la comunità italiana del posto e così, a marzo 2014, ho deciso di aprire un mio sito e cominciare a fare scrivere anche altri. Contestualmente, per finanziare il tutto, abbiamo aperto una Scuola che offre vari corsi (fotografia, teatro, giornalismo, scrittura creativa) sia in italiano che tedesco a vari livelli”. Come è cambiata Berlino da quando è arrivato? Quali sono le difficoltà che si incontrano e le opportunità che la capitale è in grado di offrire? In altre parole, che tipo di città è Berlino oggi? >>> “Berlino si è imborghesita e continua a farlo. Tutto è più controllato e regolamentato. Sono arrivati
investitori da tutto il mondo e tanti centri operativi e direzionali tedeschi prima di base a Francoforte o Monaco si sono spostati qui portando denaro e persone. Ci sono tanti giovani con gradi di istruzione molto alti, trovare un lavoro soddisfacente senza fare gavetta è più difficile ora che qualche anno fa. Berlino oggi è una città consapevole della sua centralità nella cultura e nella geopolitica mondiale e che, per questo, cerca di dare il buon esempio. Esistono problemi di vario tipo, ma in generale è una città in cui si vive bene e in cui ognuno, se si impegna, può trovare la propria dimensione”. La crisi economica e la mancanza di sbocchi lavorativi in Italia hanno determinato un nuovo flusso migratorio. In base alla sua esperienza, cosa consiglierebbe a un giovane italiano che sta pensando di trasferirsi in Germania? >>> “Di venirci con le idee chiare, già con un po' di tedesco in testa o con soldi da parte per studiarlo bene. Di essere paziente e non perdersi dietro una movida così economica che rischia di travolgerti”. http://berlinocacioepepemagazine.com
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Speciale Existenzgründung
>>> Giuseppe Azzacconi Esperto di contabilità e costituzione aziendale in Germania
Incontro con Giuseppe Azzacconi, titolare di ITG Consulting GmbH
GIUSEPPE AZZACCONI:
“Mettersi in proprio in Germania, creazione, start-up e gestione”
Le Piccole e Medie Imprese rappresentano il tessuto connettivo dell’economia tedesca con il 40% del fatturato e il 70% dell’export
Considerando il forte richiamo dell'economia tedesca, cosa significa per un aspirante imprenditore creare un'impresa in Germania? >>> “Indubbiamente la Germania rappresenta ancora oggi una delle economie più forti d’Europa. Inoltre le politiche attuate dai vari Länder a sostegno delle Piccole e Medie Imprese rendono ancora più attraente l’opportunità di avviare un’attività sul territorio tedesco. Bisogna tuttavia considerare che il processo di creazione di un’impresa in Germania così come in Italia, passa attraverso delle tappe che comprendono innanzitutto i criteri di fattibilità del progetto con le sue problematiche da risolvere caso per caso con razionalità e competenza tecnica.” Occorrono quindi dei prerequisiti per avviare un’attività, ovvero diventare imprenditore sul territorio tedesco? >>> “Certamente bisogna trasformare l’idea di partenza in un piano ben definito in tutte le sue fasi, senza dimenticare che imprenditoria significa anche creatività, fantasia, intuizione, sensibilità, metodo e competenza tecnica.” Che percorso suggerirebbe a un aspirante imprenditore per concretizzare l’idea di partenza? Ci può fare qualche esempio? >>> “Potremmo considerare lo sviluppo dell’idea di partenza come un percorso a tappe, dove ogni tappa
#04
rappresenta un obiettivo da raggiungere focalizzando caso per caso i criteri di fattibilità, ad esempio avviare un’attività da lavoro autonomo piuttosto che un’attività d’impresa, verificare la propria attitudine a diventare imprenditore considerando le proprie motivazioni e l’impatto che l’attività avrà sulla propria vita personale. Considerare il proprio know-how e le effettive competenze tecniche, spesso la passione non basta se non è accompagnata da esperienza e formazione. Verificare i punti di forza dell’idea, ma anche i punti critici calcolando i fattori di rischio, effettuare preventivamente un’analisi di mercato o quanto meno un ricerca approfondita per stimare la domanda effettiva in termini di prodotto della vostra proposta sul mercato tedesco. Figurarvi la vostra azienda dal punto di vista organizzativo e logistico, attrezzature, approvvigionamento delle materie prime, ubicazione della sede operativa, reperimento del personale, gestione amministrativa, ecc. In questa fase è di fondamentale importanza redigere un business-plan ovvero un progetto d’impresa che vi consenta di verificare i criteri di fattibilità dell’iniziativa sotto il profilo tecnico, commerciale, economico e finanziario. Un documento indispensabile per poter accedere, se esistono le condizioni, ad eventuali crediti d’impresa da parte degli istituti bancari nonchè agli incentivi statali o regionali riservati alle Piccole e Medie Imprese
operanti sul territorio tedesco.” Ora che l’idea si è concretizzata, quali sono i passi successivi da seguire per iniziare l’attività? >>> “Al fine di incentivare le iniziative imprenditoriali, gli adempimenti burocratici per avviare un’attività in Germania sono rapidi e relativamente economici. Per le fasi successive è tuttavia consigliabile affidarsi a degli esperti che vi possono accompagnare durante la fase di sviluppo e successiva gestione dell’azienda. La scelta della forma giuridica ad esempio, è importante non solo per definire se sarete titolari voi stessi o in società con altri, ma anche per valutare eventuali convenienze fiscali, tributarie o di altra materia. Gli adempimenti fiscali, amministrativi, l’accesso al credito nonchè l’adeguamento alle normative europee per l’attività svolta, rappresentano una parte importante nella gestione della vostra azienda insieme alla parte assicurativa e previdenziale. Un capitolo a parte va dedicato al settore marketing e comunicazione che rappresenta, in un mercato globalizzato come quello attuale un elemento indispensabile per distinguersi e farsi conoscere.” Cosa suggerirebbe ad un neo-imprenditore per far crescere la sua attività? >>> “Naturalmente di rivolgersi senza esitare a ITG Consulting GmbH, per telefono al numero 221 8308258 o via e-mail: info@itgconsulting.de".
Inserto Ital-Uil
GLI ASSEGNI FAMILIARI IN GERMANIA: A CHI SPETTANO? di GIUSEPPE BARTOLOTTA
Intervista alla responsabile ITAL-UIL di Berlino
KATIA SQUILLACI:
“Il ruolo sociale dei Patronati è decisivo” di GIOVANNI BARATELLI Da quanto tempo è la responsabile Ital-Uil a Berlino e in cosa consiste il lavoro del Patronato? >>> “Dal 2003. Oltre che da me, il nostro team è formato da altre due operatrici. Nonostante tutto quello che viene scritto sull'utilità dei Patronati, posso confermare che ho sempre visto aumentare, e mai diminuire, le richieste di consulenza. Le ultime normative hanno dato molti più incarichi ai patronati per servizi di cui prima si occupava direttamente l'INPS . Noi operatori sociali svolgiamo il nostro lavoro con dedizione e professionalità, convinti che ogni diritto riconosciuto rappresenti un valore positivo nella vita dei nostri assistiti. Il nostro è spesso un ruolo di psicologo, guida, punto di riferimento, sostegno morale: per molti dei nostri assistiti siamo come una famiglia. Purtroppo spesso svolgiamo anche un ruolo di parafulmini, in quanto la rabbia dei concittadini che si vedono togliere un diritto da parte dello Stato italiano trova sfogo nei nostri uffici. Ma di questo, a quanto pare, al nostro Governo interessa poco!". Quali sono le caratteristiche della comunità italiana di Berlino? >>> “Negli ultimi anni i giovani sono attratti da Berlino alla ricerca di nuove opportunità, ma anche famiglie e pensionati decidono venire qui. Le ragioni che spingono molti anziani a lasciare l´Italia sono soprattutto le agevolazioni fiscali sulle pensioni e il ricongiungimento familiare con i figli che vivono ormai da anni in Germania. Per venire incontro alle esigenze dei connazionali
nell'affrontare la burocrazia tedesca abbiamo costituito con la UIM locale un servizio di prima accoglienza. In ogni consulenza vengono dati consigli e informazioni utili e viene consegnato materiale informativo come la guida “Primi passi in Germania” realizzata dai Comites in collaborazione con l´Ambasciata. Uno degli ostacoli più difficili è l'apprendimento del tedesco. Per questo motivo sono state individuate delle scuole finanziate dalla UE che offrono corsi gratuiti di lingua tedesca. Per quanto concerne l'orientamento al lavoro garantiamo un'assistenza personalizzata in base alla formazione, al livello d'istruzione e al grado di conoscenza del tedesco dell'utente che aiutiamo nella stesura del CV europeo e nella redazione di una lettera di presentazione in tedesco da inserire nella banca dati della Jobbörse. Forniamo inoltre assistenza per la richiesta dei documenti necessari alla stipula di un contratto di lavoro.” Che rapporti avete con l'Ambasciata? >>> “I nostri rapporti con l´Ambasciata a Berlino sono ottimi: l'Ital-Uil è presente una volta alla settimana presso gli uffici della cancelleria consolare. Il che indica la grande disponibilità del Consolato nel voler andare incontro alle esigenze dei nostri concittadini. I Patronati rappresentano gli interlocutori principali nel dialogo tra i cittadini italiani e l'amministrazione tedesca. Per questo ritengo che a tutt'oggi il nostro ruolo sociale non si è esaurito. Anzi, in ragione della grave crisi economica e occupazionale, i Patronati andrebbero rilanciati e non penalizzati.”
Chi svolge un lavoro subordinato o autonomo, chi è disoccupato o in pensione e risiede sul territorio tedesco (o anche in Italia), ha diritto, facendone domanda, a usufruire degli assegni familiari per i propri figli naturali o adottati o assunti in famiglia. Dal 2016 gli importi per gli assegni familiari sono stati adeguati: per il primo e il secondo figlio ammontano a 190 Euro mensili, a 196 Euro per il terzo, dal quarto un poi a 221 Euro per ogni figlio. Per molte situazioni familiari stabilire il diritto e l’ammontare può diventare un po' più difficile. In particolar modo quando uno dei genitori vive in un altro paese della UE con o senza figli. Tutta questa materia è regolata – per i Paesi dell’Unione e per la Svizzera nonché per i Paesi facenti parte dello Spazio Comune Europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) - dai Regolamenti Comunitari sulla sicurezza sociale (883/2004 e 987/2009 con il relativo Regolamento applicativo) che coordinano le varie legislazioni sociali dei diversi Paesi. Questi stabiliscono una sorta di ordine gerarchico di chi ha diritto e la relativa competenza dello Stato che deve liquidarli. In ordine: i lavoratori subordinati o autonomi, i pensionati, i residenti. Nel caso più diffuso e concreto tra i nostri connazionali (un genitore lavora in Germania, l’altro risiede in Italia con i figli), l’ente preposto, la Familienkasse di Norimberga, è quello tedesco, che dovrà verificare se i figli percepiscono in Italia assegni familiari, magari perché l'altro coniuge lavora, e concedere/liquidare la quota differenziale. L’altro caso tipico è quello del connazionale pensionato che risiede sul territorio tedesco o italiano per il quale valgono le stesse regole del caso precedente. Affinchè la Familienkasse possa decidere in breve è molto importante accelerare il rilascio del modello E 401 (stato di famiglia su modello europeo), che emette l’amministrazione comunale del luogo in cui risiedono i figli, e del modello E 411 rilasciato dalla competente sede INPS in Italia.
#05
Lo Specchio
LO SPECCHIO Italiani residenti in Germania: due generazioni a confronto di SILVIO CISAMOLO Giuseppe Fontana, 58 anni, pizzaiolo
Cristina Priolo, 30 anni, commessa
Una storia comune a molti italiani di prima generazione, quella di Giuseppe Fontana, nato 58 anni fa in Calabria e da 40 in terra tedesca. Quando arrivò la situazione era molto diversa: gli italiani espatriavano per fuggire dallo stato di povertà in cui si trovavano e Svizzera e Germania erano le mete preferite. Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia? >>> “Vengo da una famiglia povera ed è stato tutto dettato dalla necessità: prima è venuto mio padre, poi tre miei fratelli e io non appena finite le scuole. A quei tempi a Caloveto, il paesino in provincia di Cosenza da cui provengo, non c'era niente. E nessuna speranza di poter trovare un impiego”. La Germania si è rivelata come te l’aspettavi? >>> “Allora si vedevano ancora i segni della guerra, era tutto in fase di ricostruzione, quindi c'erano molte possibilità di trovare un lavoro. Prima di arrivare qui non avevo ancora sentito parlare della Germania, per me era tutto nuovo: ricordo lo stupore nel vedere la modernità, i tram, gli autobus per potersi spostare in città. Cose che da noi in Calabria non esistevano”. Saresti disposto a lasciare per tornare in Italia? >>> “No. Ormai mi sento tedesco. Ho dei cugini che sono stati qui due-tre anni e poi hanno sentito nostalgia della propria terra e sono tornati in Italia, ma io qui mi trovo bene. I miei figli sono nati qui e anche a loro dico sempre di studiare e costruire il loro futuro qui in Germania!”.
Quali sono gli ingredienti per condurre una vita felice? Vivere in una bella città, fare un lavoro che soddisfa. Cristina Priolo invece ha deciso di mettere al primo posto la tranquillità personale come specchio della propria vita. Oggi vive a Berlino. Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia? >>> “Ho deciso di lasciare l'Italia quattro anni fa. Lavoravo, lavoravo, lavoravo e non riuscivo a trovare tempo per me, nè tanto meno potevo permettermi di vivere da sola. C'è forse anche da dire che vengo da Roma, una città cara e molto stressante dove il mio tempo libero, al di fuori del lavoro, lo trascorrevo quasi esclusivamente in auto nel traffico. Ho cambiato diversi lavori e anche città alla continua ricerca di una situazione che mi rendesse tranquilla e serena, ed è così che ho deciso di proseguire la mia ricerca in Germania”. La Germania si è rivelata come te l’aspettavi? >>> “Sì, molte cose sono come me le aspettavo, altre mi hanno nel tempo positivamente stupito. Per altri versi sono ora scontenta, ma i motivi riguardano Berlino, il modo e la velocità con cui la città si sta trasformando ed evolvendo”. Saresti disposta a lasciare per tornare in Italia? >>> “Sì, credo proprio di sì: l'Italia mi manca! Soprattutto la mia famiglia, gli amici di una vita e i miei nipotini che non posso vedere crescere. Anche al mio ragazzo, che è tedesco, l'idea non dispiacerebbe. Soprattutto per il cibo e per il vino! Ma tornerei solo se potessi avere le stesse condizioni di vita che ho qui e la vedo come una cosa impossibile”.
GUIDA UTILE: IL MINIMO VITALE In Germania, chi ha accesso al mercato del lavoro e guadagna non sufficientemente (per esempio con il Minijob) ha diritto all’integrazione al minimo vitale detta Grundsicherung für Arbeitsuchende. Gli importi del cosiddetto "minimo vitale" mensile per coloro che hanno accesso al mercato del lavoro, per quelli che percepiscono una pensione bassa o perché non sono in grado di poter svolgere un’attività lavorativa sono state adeguate dal 1.1.2016 come segue:
#06
Per coloro che vivono da soli
400 Euro
Per coloro che vivono in coppia (sposati o non)
728 Euro
Per un ulteriore componente familiare dal 18. al 25. anno di età
324 Euro
Per un ulteriore componente familiare dal 15. al 17. anno di età
306 Euro
Per un ulteriore componente familiare dal 7. al 14. anno di età
270 Euro
Per un ulteriore componente familiare fino al compimento del 6.anno di età
237 Euro
Inoltre è previsto un sussidio per il pagamento di un canone di affitto “adeguato” (per una singola persona intorno a 450/ 500 euro), che può variare da un Land all’altro. I suddetti importi mensili possono essere decurtati se si percepisce contemporaneamente un altro tipo di reddito, per esempio da lavoro dipendente: i primi 100 euro non vengono considerati; dai 200 agli 800 euro la quota di reddito non considerata è del 20%. Sono previsti, inoltre, dei limiti patrimoniali, ad esempio per il possesso di una macchina o di altri beni di valore, il cui importo minimo è di 3.100 euro.
Società
ASSISTENZA LEGALE SUL MERCATO TEDESCO “Siamo partiti trattando prevalentemente diritto di famiglia e diritto penale. Con il passar del tempo le richieste del mercato, e in particolare dei nostri clienti italiani, ci hanno portati ad approfondire anche tematiche diverse, quindi abbiamo aggiunto alla nostra attività nuove competenze”. Rosario Centamore, avvocato di origine italiana, ha sempre vissuto in Germania, dove ha compiuto tutto l'iter di studi e di pratica necessario per l'esercizio della professione. Consulente della Camera di Commercio italo-tedesca, insieme al socio Christian Loghman-Adham ha fondato nel 2006 lo Studio Centamore- LoghmanAdham a Offenbach sul Meno, a pochi chilometri da Francoforte. Negli ultimi anni dai suoi uffici stanno transitando non pochi imprenditori italiani, anche di medie dimensioni. Inizialmente si rivolgevano allo studio in prevalenza aziende che avevano bisogno di assistenza fiscale o penale. Oggi la clientela si è evoluta. “L'imprenditore italiano che arriva da noi –
spiega Centamore – spesso è già presente con i propri prodotti sul mercato tedesco, ma fattura dall'Italia, con tutto il peso burocratico e fiscale che questo comporta. Il passo che la maggior parte di questi nostri clienti vuole fare è quello di aprire una sede in Germania, per poter lavorare sul posto con il mercato locale e, perché no, muoversi anche verso altri mercati europei dal momento che Francoforte è uno snodo fondamentale per la logistica”. “Noi gestiamo la parte legale di queste costituzioni societarie – specifica – e collaboriamo con uno studio di commercialisti italiani, presente a Francoforte, per tutto ciò che attiene la parte logistica, fiscale e organizzativa. E devo dire che questo connubio sta funzionando molto bene; ho riscontri positivi da parte della clientela italiana. Per il futuro mi aspetto quindi un aumento di questo genere di richieste, ma ci adegueremo alle necessità dei clienti: abbiamo la fortuna di poter attivare una vasta rosa di competenze e di poter gestire una vasta gamma di problematiche”.
STUDIO LEGALE
CENTAMORE & LOGHMAN-ADHAM MAINSTRASSE 157 · 63065 OFFENBACH TEL. +49.69.15344826 · FAX +49.69.15344828 INFO@CENTAMORE-LOGHMAN.DE WWW.CENTAMORE-LOGHMAN.DE
Inserto UIM - Unione Italiani nel Mondo
U.I.M. PREPARAZIONE DEL CONGRESSO: VERSO UNA CONFEDERAZIONE Il 25 aprile 2016 si sono riuniti a Dortmund i responsabili delle Associazioni locali Uim Germania per stabilire un percorso comune che porti a un congresso nazionale da tenersi nel mese di ottobre di quest'anno, al fine di costituire una Confederazione per la Germania, che faccia tesoro delle esperienze e delle attività realizzate nelle singole realtà per affrontare e riproporre in sede nazionale iniziative comuni, che corrispondano alle aspettative emerse e riscontrate localmente. Le Associazioni già operanti a Colonia, Berlino, Wiesbaden, Villingen e Ludwigshafen hanno convenuto, per semplicità organizzativa, di incaricare la responsabile della Uim di Berlino, di costituirsi quale punto di riferimento per le attività preparatorie del Congresso Nazionale.
La preparazione stessa del congresso, oltre agli aspetti organizzativi, sarà momento di elaborazione, confronto e “presa di posizione” circa i problemi e le aspettative della vecchia e nuova emigrazione italiana in Germania per quanto riguarda in particolar modo i temi del sociale (disoccupazione e/o occupazione precaria, anziani e pensionati, assicurazione malattia e per i non autosufficenti in Germania e in Italia), i servizi consolari, il ruolo della piccola impresa italiana in Germania. Temi su cui si sta preparando ed elaborando, appunto, un documento congressuale. Firmatari: Gianfranco Segoloni, Katia Squillaci, Domenico D’Angelo, Pino Maggio, Francesca Marinese, Marilena Rossi, Giuseppe Bartolotta, Antonella Di Cataldo, Giusto Piccionello
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Incontri - Ascolti
OGGI INCONTRIAMO...
Vogliamo consolidarci come associazione nella quale gli italiani si identifichino e desideriamo intercettare le esigenze dei connazionali"
IMPRESSUM MAGMA «La nostra associazione è nata nel gennaio del 2014 per l'esigenza di portare a Düsseldorf la cultura italiana più recente di cui molti sentivano la mancanza». In poco più di due anni ITALIA ALTROVE e.V. è diventata un punto di riferimento specialmente per gli italiani di nuova immigrazione che arrivano in Germania disorientati. La presidente Chiara Leonardi si racconta a Magma: «L'idea era di mostrare all'estero la parte migliore del nostro paese, quella dei giovani talenti o di esponenti culturali già famosi in Italia e qui ancora sconosciuti”. Le proposte dell’associazione sono numerose: incontri con autori, concerti, spettacoli teatrali e visite guidate ai musei, attività sportive e per bambini. «L'aspetto interculturale e le difficoltà a integrarsi sono state affrontate attraverso dei workshop tenuti da esperti, mentre un commercialista ha spiegato il sistema fiscale tedesco. Abbiamo anche organizzato serate sul tema dell'antimafia con l'intervento di Nando Dalla Chiesa e Franco La Torre, per raccontare un'Italia impegnata di cui all'estero si sa poco». La presidente continua: «La maggior parte dei nostri eventi è in
italiano per mantenerne l'autenticità e perché c'è un vasto pubblico di italiani che non padroneggia il tedesco. Per noi è molto importante anche l´integrazione nel tessuto cittadino: parteciperemo all´Europatag di Düsseldorf e alla festa per i 70 anni del Nord Reno Westfalia». Un programma così vasto non si sarebbe potuto realizzare senza l’aiuto prezioso di una ventina di volontari. L’associazione è sempre alla ricerca di soci che vogliano impegnarsi attivamente anche solo per brevi periodi o singoli eventi. Italia Altrove può vantare inoltre la nascita della prima “sorella”, Italia Altrove Francoforte, con la quale fa rete e crea nuove sinergie. «Oltre a collaborare con le istituzioni italiane di Colonia, siamo a stretto contatto con l´associazione Mafia? Nein, Danke! di Berlino, con Italienverein di Dortmund e con le associazioni italiane di Duisburg, Coblenza, Jena e la Rete Donne di Amburgo». Gli obiettivi di Italia Altrove per il prossimo futuro sono chiari: «Consolidarci come associazione nella quale gli italiani si identifichino davvero e continuare a intercettare le esigenze dei connazionali con l’entusiasmo che ci ha sostenuto finora». Manuela Carzo
DA ASCOLTARE: PETRINA "BE BLIND" Debora Petrina, in arte semplicemente Petrina, è un'artista dal percorso peculiare: cantante, pianista, compositrice e danzatrice. Stimata da musicisti del calibro di David Byrne e John Parish, vanta collaborazioni internazionali di grande prestigio. Per il jazzista Paolo Fresu si tratta di "una tra gli artisti più originali a essere emersi nell'ultimo decennio". Musicista italiana di passaporto ma dal profilo internazionale: lo conferma oggi "Be Blind", il suo terzo album da poco uscito per Ala Bianca, in cui tutti i brani che compongono la scaletta sono cantati in inglese.
#08
Raffinata negli arrangiamenti, con una voce cristallina ed evocativa capace di cambiare registro nell'arco della stessa canzone, Petrina riesce a mescolare con successo rock, elettronica e orchestrazioni per dare un vestito sempre cangiante alle sue composizioni. "Be Blind" è un disco per larghi tratti emozionante i cui momenti migliori rispondono ai titoli di November 10th, Supercharged Machine (pezzo trascinante per cui è stato realizzato anche un video) e Miles. Un album e un'artista da scoprire. Roberto Calabrò
Il nuovo magazine per gli italiani in Germania Caporedattore: Roberto Calabrò Redazione: Giuseppe Bartolotta Manuela Carzo Hanno collaborato: Giovanni Baratelli Silvio Cisamolo Progetto grafico, impaginazione e illustrazioni: Sandra Theumert, Fotolia V.i.S.d.P. Giuseppe Bartolotta Wallrafplatz 7 50667 Köln 0221/5626323 e-mail:
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>>> Petrina "Be Blind" è il titolo del nuovo album dell'artista padovana