MAGMA #18

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aprile - maggio 2020

No 18

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania

>>> ANALISI

Le contrapposizioni politiche sul Covid-19 pag. 3

>>> MUSICA E VIRUS

Intervista al musicista e compositore Teho Teardo pagg. 4 /5

>>> INTERNET

Come la Rete ci ha aiutati a superare la quarantena pagg. 6 /7

>>> QUI BERLINO La nostra rubrica dalla Capitale pag. 8

EDITORIALE DISTOPIA O REALTÀ? L'esplodere della pandemia da Covid-19 ci ha fatto piombare in un incubo da futuro distopico. Ci è sembrato di vivere all'interno di un romanzo di J.G. Ballard o in una delle scene del film "Contagion". Eppure era, ed è, tutto vero. La pandemia ha messo in evidenza le differenze esistenti all'interno dell'Europa, tra Italia e Germania, ad esempio. Come ci racconta Tonia Mastrobuoni, la corrispondente da Berlino di "Repubblica" intervistata nell'articolo di copertina. Questo numero di "Magma" è interamente dedicato al virus che ha scosso le fondamenta delle nostre vite e rivoluzionato abitudini e comportamenti. E che continuerà a farlo non si sa ancora per quanto. Abbiamo cercato di capire come e quanto abbia inciso nel mondo della politica, in quello della cultura (con un'intervista esclusiva al compositore Teho Teardo) e come l'arte e la musica ci abbiano aiutato a superare il lockdown. Si prova a tornare lentamente alla normalità, ma il virus è ancora tra noi. Massima cautela, dunque, e coraggio. E un pensiero rivolto a chi non c'è più.

Italia e Germania divise dal Covid-19 L'emergenza coronavirus ha portato morti e cambiato le nostre vite. Come hanno affrontato l'emergenza Italia e Germania? La nostra intervista alla corrispondente di "Repubblica" Tonia Mastrobuoni di DANIELA BACCHINI

I numeri parlano da soli: al momento in cui scriviamo sono 230mila contagiati e più di 32mila morti per Covid-19 in Italia, 179mila contagi e circa 8mila decessi in Germania. La gestione della crisi ha messo a nudo punti di forza e debolezze dei due Paesi, basti pensare ai 28mila posti letto in terapia intensiva della Germania e ai 5.300 dell’Italia all'inizio dell'emergenza. Ne abbiamo parlato con Tonia Mastrobuoni, corrispondente da Berlino del quotidiano "La Repubblica". Che cosa non ha funzionato nel nostro Paese? «Va fatta una distinzione in Italia: c’è stato un buon lavoro in Veneto, e in particolare

a Vo’, citato come caso virtuoso anche dai giornali internazionali; c’è stata una pessima gestione in Lombardia, dove il virus si è diffuso in ospedali e ospizi con effetti letali. In Veneto si è cercato da subito di tracciare le catene dei contagi - elemento centrale della lotta al virus anche in Germania, basti pensare alla Webasto - e si sono fatti tamponi a tappeto, in Lombardia evidentemente no. In Germania poi hanno contribuito anche fattori casuali alla diffusione del virus: i primi focolai sono stati in un’azienda e delle feste di Carnevale; il virus è stato diffuso da scolaresche e famiglie ammalatesi in settimana bianca nel Tirolo e a Ischgl. L’età media dei contagiati →


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