novembre - dicembre 2018
No 11
Il nuovo magazine per gli italiani in Germania
>>> LIBRI
Regali sotto l'albero pag. 3
>>> SOCIETÀ
Kann man Müllfrei leben? pag. 4
>>> LUOGHI
Il fascino del Mittelrhein pag. 5
>>> CINEMA Suspiria, ieri e oggi pag. 7
>>> QUI BERLINO La rubrica a cura di Berlino Magazine pag. 8
EDITORIALE BUON NATALE Si avvicina il Natale ed ecco arrivare sotto l'albero un nuovo numero di Magma, l'ultimo di questo 2018 che si avvia al termine. Un anno difficile, in Italia, in Europa e nel mondo. Con la crisi economica che non accenna a dare tregua, mentre il cosiddetto Governo del cambiamento si è mostrato incapace di affrontare con soluzioni adeguate i tanti problemi che attanagliano il Belpaese. L'esecutivo a guida Lega-M5S sta cavalcando le paure della gente, creando una situazione sociale esplosiva con proclami e leggi dal profondo contenuto xenofobo come il famigerato Decreto sicurezza. C'è però un'Italia che resiste all'avanzare della barbarie e lo fa, in assenza di uno spazio politico condiviso, attraverso gli strumenti di sempre: la cultura, la solidarietà, l'accoglienza, l'impegno in prima persona. Noi di Magma saremo sempre pronti a raccontare quello che accade nella società italiana e in quella tedesca, attenti a segnalare ogni possibile deriva verso un passato che non vogliamo che ritorni. Ai nostri lettori auguriamo buon Natale e un felice 2019.
ITALIA: SOS RAZZISMO Omicidi e aggressioni a sfondo razziale. La fine dell'esperienza Riace. Il decreto sicurezza che crea cittadini di serie B. L'Italia è diventata un paese razzista? di ROBERTO CALABRÒ
O
ttanta anni dopo le famigerate leggi razziali promulgate dal fascismo (1938-2018) l'Italia torna a sperimentare un'ondata di xenofobia senza precedenti dal secondo Dopoguerra. Di fronte a un fenomeno epocale come le migrazioni dal continente africano stremato da fame, regimi dittatoriali, interessi famelici delle multinazionali di mezzo mondo (Cina inclusa), la politica non ha saputo dare risposte decisive: sotto i precedenti governi l'accoglienza è stata spesso al centro
di una gestione clientelare, quando non malavitosa, mentre adesso l'approccio muscolare del ministro Salvini gli consente di fare propaganda a presa rapida ma non di gestire un problema complesso. Le sue dichiarazioni al vetriolo sono servite però ad alimentare il clima di odio verso lo straniero. Così il 2018 che sta per andare in archivio resta un annus horribilis per il nostro paese che si è improvvisamente scoperto razzista. O almeno con un'anima nera che non pensava di avere. →