Magma #14

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maggio - giugno 2019

No 14

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania

>>> STORIE

L'architetto Silvia Cortellesi si racconta pag. 3

>>> GERMANIA

I 70 anni della Costituzione tedesca pag. 4

>>> CINEMA

Sergio Leone e gli spaghetti western pag. 5

>>> INCONTRI Erri De Luca a Colonia pag. 6

>>> QUI BERLINO La rubrica a cura di Berlino Magazine pag. 8

EDITORIALE PUNTO DI SVOLTA Le elezioni europee di fine maggio potrebbero darci una mappa dell'Europa completamente ridisegnata in termini di rapporti politici. Come racconta Francesca Polistina nel nostro articolo di copertina, la battaglia è tra europeisti e sovranisti: i primi credono nell'Unione Europea senza se e senza ma, gli altri la mettono fortemente in discussione e vorrebbero un ritorno agli Stati nazionali. Uno schema bipolare che penalizza un dibattito serio sull'essenza stessa dell'Unione Europea, sulla sua crisi di identità, sul suo deficit democratico, sul suo essere avvertita lontana dai popoli che pure sono chiamati a esprimere il loro voto alle urne. Il tutto con il paradosso dei cittadini britannici che andranno a votare, nonostante il processo della Brexit sia stato avviato senza che peraltro si veda una chiara via d'uscita. Non si parla solo di Europa in questo numero di Magma, ma anche di Italia e di Germania. Storie di successo di italiani all'estero, un ritratto di Sergio Leone a trent'anni dalla scomparsa e molto altro. Un nuovo numero ricco di contenuti da leggere tutto d'un fiato.

QUALE EUROPA dopo le elezioni ?

di FRANCESCA POLISTINA

Tra le elezioni politiche e quelle europee ci sono sostanziali differenze. Il successo di queste ultime, ad esempio, non si misura solo in base al risultato elettorale, ma anche e soprattutto in base all’affluenza alle urne. L’affluenza alle urne è una sorta di parametro vitale dell’Unione: quanti cittadini si interessano ancora di Europa? Negli ultimi quarant’anni, cioè dalle prime elezioni europee a oggi, la partecipazione al voto è lentamente ma inesorabilmente diminuita. Non solo nei Paesi “storici”, ma anche in quelli di

recente adesione come Repubblica Ceca e Ungheria, dove la percentuale dei votanti è sempre stata bassa. A pochi giorni dalle urne viene dunque da chiedersi: come sarà questa tornata? A giudicare dalla copertura mediatica, almeno in Germania e Italia, l’attesa per l’appuntamento elettorale di fine maggio è alta. Ciò è positivo se si considera che la più infausta diagnosi che l’UE possa ricevere è probabilmente quella della disaffezione. Se si analizzano a fondo le radici di questo interesse, però, di politiche →


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