Magma #6

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gennaio - febbraio 2017

No6

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania >>> NEWS Gli appuntamenti del mese

#02

>>>INTERVISTA Maria Cristina Polidori, docente e ricercatrice

#03

>>> INSERTO Intervista e notizie utili dal Patronato Ital-Uil

#04

>>> TEATRO "Ferite a morte" di Serena Dandini a Düsseldorf

#06

>>> CULTURA Intervista alla scrittrice Valeria Vairo

#08

EDITORIALE UN ANNO DI MAGMA Un anno fa usciva il primo numero di Magma. Una scommessa, quella di realizzare un giornale cartaceo nell'epoca del web, ma anche un'esperienza affascinante. In questi dodici mesi abbiamo raccontato le storie degli italiani in Germania, le loro iniziative, i loro desideri, le loro speranze. Abbiamo dato informazioni utili, grazie anche alla collaborazione con il Patronato Ital-Uil, e provato a divulgare il meglio della cultura italiana. Soprattutto abbiamo provato a fare rete, a essere strumento di incontro e di dialogo tre le varie anime della comunità italiana in Germania. Adesso ci attende una nuova sfida: consolidarci e crescere. Per farlo abbiamo bisogno del vostro supporto: delle associazioni, delle aziende e dei professionisti italiani presenti in Germania. E del sostegno delle istituzioni: Ambasciata, Consolati e Istituti di Cultura. Sul prossimo numero troverete tutte le informazioni su come abbonarvi al magazine. Per ora buona lettura. E buon compleanno a Magma!

Dopo il terribile attentato di dicembre

BERLINO NON HA PAURA, BERLINO NON CAMBIA La città ha deciso di reagire al terrore scegliendo la normalità di Alessandro Campa

B

erlino, sabato 14 gennaio, ore 10.15. Da giorni le strade della città sono innevate. Camminare ed ev itare di scivolare sul ghiaccio rappresenta una sfida. Ho sottovalutato le temperature e adesso ho bisogno di comprare dei vestiti che mi aiutino a superare questa rigida stagione. Vorrei qualcosa di caldo, ma allo stesso tempo bello. Abito a Prenzlauer Berg, nord est di Berlino. Per soddisfare i miei desideri posso recarmi solo sulla Kurfürstendamm, il viale dello shopping

per eccellenza. Devo prendere la linea U2 della metropolitana. Aspetto tre minuti. I posti a sedere sono tutti occupati. Attorno a me un papà tiene in braccio uno dei due figli. L'altro gli gira intorno mimando il gesto di un aeroplano. Quattro spagnoli osservano attentamente la cartina di una guida turistica. C'è una coppia di ragazzi con facce da chi sta tornando da una lunga festa che occupa scompostamente tre posti a sedere. Märkisches Museum, Postdamer Platz... Ecco Kur f ürstenda mm, la mia


fermata. Cerco un negozio dove anni fa comprai un bel piumino dimenticato poi in Italia. Non ricordo mai se si trovi a destra o a sinistra della strada. Mentre cerco di orientarmi lo sguardo si ferma lì dove un tempo vedevo solo una chiesa monumentale, la celebre Gedächtniskirche, chiesa del Ricordo, famosa per non essere mai stata completamente restaurata dopo i bombardamenti del 1945, ma che un mese fa migliaia di televisioni hanno inquadrato per altre ragioni. Intorno a lei ha vita Breitscheidplatz, la piazza del mercatino di Natale che sabato 19 dicembre è stata teatro della morte di 12 persone, con 56 feriti. Tra loro anche Fabrizia Di Lorenzo, ragazza che non ho mai conosciuto, ma che ho idealmente incrociato nella redazione di Berlino Magazine dove scrisse qualche anno prima che arrivassi io. Dell'attacco si è scritto e letto tanto. Io stesso il giorno dopo sono andato sul posto per realizzare un servizio. Qualche giorno fa ho letto che i parenti delle vittime rischiano di non essere risarciti, che il camion dell’attentato potrebbe essere esposto in un museo e che al centro della piazza verrà eretto un memoriale. A lc u ne not i z ie si cont r add icono tra loro, ma poco importa. Di veramente importante, almeno penso in quel momento, c’è ciò che mi sta davanti agli occhi. Lì dove poche settimane prima eravamo tutti commossi e preoccupati per un futuro che metteva in crisi l'idea stessa

di una Berlino simbolo di tolleranza e multiculturalità ora, più dei fiori e le candele, si vedono bustoni pieni degli ultimi acquisti. Dalle vetrate dei caffè sembra che non ci sia un tavolino vuoto. Ci sono turisti alle fermate dei bus, clacson che suonano ai semafori, uno spazzino che prova a raccogliere l'immondizia che emerge dalla neve. Non si vede polizia. Faccio due passi verso la piazza. Ora mi sento in dovere di commemorare, di compensare quello che mi appare come menefreghismo. Almeno io. Dopo una decina di metri di fermo. Forse Berlino ha deciso di reagire così. Non reagendo. Come se fosse tutto in ordine per dimostrare che la paura si sconfigge non avendo paura. E vivere come se fosse ancora il 19 dicembre.

“Forse Berlino ha deciso di reagire così. Non reagendo. Come se tutto fosse in ordine per dimostrare che la paura si sconfigge non avendo paura”

berlinocacioepepemagazine.com

>>> Fabrizia Di Lorenzo, la giovane italiana rimasta uccisa nell'attentato di Berlino

NEWS DIE MATERIE DER WELT

IL BAROCCO NAPOLETANO

JAZZ ITALIANO

OMAGGIO A MASTROIANNI

VENDITTI IN MOSTRA

ILVA FABIANI AD AMBURGO

Dal 5 febbraio al 19 marzo, presso la fondazione Michael Horbach di Colonia, mostra e video installazione della fotografa Francesca Magistro e del regista Geremia Carrara che hanno immortalato la MenschenSinfonieOrchester nelle sue differenze culturali e sociali. photoszene.de

All'Istituto Italiano di Cultura di Berlino un omaggio al grande attore. Fotografie e locandine dei film del Centro Cinema Città di Cesena in collaborazione con la cineteca di Bologna. L'inaugurazione è prevista per l'8 febbraio, presenterà la mostra il direttore della Cineteca Gian Luigi Farinelli. iicberlino.esteri.it

#02

Continua fino a metà febbraio la mostra sulla pittura barocca napoletana presso il Museo Wiesbaden. Gran parte dei dipinti, provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Capodimonte, illustrano il contributo che Napoli ha dato all'arte barocca in Europa. museum-wiesbaden.de

Il 15 febbraio verrà inaugurata la mostra dell'artista napoletano, ma milanese d'adozione. L'esposizione documenta tutta la sua attività. Una pittura incentrata sulla luce e il colore, che unisce la tradizione della pittura napoletana al segno metropolitano. iiccolonia@esteri.it

Il 22 febbraio a Stoccarda un viaggio sonoro nella tradizione del jazz italiano con musicisti del calibro di Lorenzo Petrocca (chitarra), Jens Loh (basso), William Lecomte (piano) e Antoine Fillon (batteria). bix-stuttgart.de

Il 24 febbraio, all'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo, presentazione del romanzo di Ilva Fabiani, "Le lunghe notti di Anna Alrutz" (Feltrinelli), vincitore nel 2013 del concorso "Il mio esordio". Il volume si è anche aggiudicato il Premio della critica Scuola Holden per l’opera più originale. iic-hamburg.de


La Valigia di Cartone

Colloquio con la ricercatrice e docente all'Università di Colonia

MARIA CRISTINA POLIDORI

La Germania come meta di un percorso professionale ricco di esperienze. Storia di un'eccellenza italiana di Roberto Calabrò

Professoressa Polidori, lei può essere definita - utilizzando un'e spre ssione abu s ata - un "cer vello in fug a". Ci racconta come è arrivata in Germania e il suo percorso professionale? >>> “Non amo molto questa definizione perché non mi ritengo in fuga, semmai ho scelto un percorso in cui studiare e lavorare all'estero facesse parte della mia formazione. Laureata in Medicina e Chirurgia all'Università di Perugia, ho scelto subito la ger iatr ia come ca mpo d'azione e, avendo deciso di fare un'esperienza all'estero, sono stata assunta come research fellow a l l' Un i ver sit à d i Harvard, negli Stati Uniti. Qui ho conosciuto i due grandi amori della mia vita: la persona che è poi diventata mio marito e un argomento scientifico, la prevenzione delle malattie età-correlate, che viene studiato anche in un centro d'eccellenza in Europa a Düsseldorf, vicino alla città d'origine di mio marito. Così, dopo due anni in America, sono arrivata in Germania avendo potuto combinare in maniera tanto rara quanto fortunata gli aspetti della vita privata con quelli professionali. Oggi, all'attività clinica, affianco la ricerca e sono la responsabile del Centro Studi sull'Invecchiamento del Dipartimento di Medicina Interna II del Policlinico Universitario di Colonia ”. Quali sono oggi le principali differenze tra il sistema italiano e quello tedesco per ciò che riguarda la ricerca scientifica? >>> “In tutti i paesi in cui ho lavorato (l'Ita-

lia, gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania), pur con le dovute differenze, il merito vince sempre e su tutto. Trovo stereotipata l'idea che si ha del lavoro all'estero. Per farcela in un sistema come la Germania bisogna essere preparati e

nel 2010 con il patrocinio del Consolato Generale d'Italia a Colonia con un duplice obiettivo: il primo è quello di riunire ricercatori e scienziati italiani residenti inizialmente nel Nord-Reno Vestfalia, e oggi in tutta la Germania, per poter facilitare lo scambio di idee e di informazioni; il secondo è valorizzare l'istruzione degli studenti di origine italiana, in particolare dei bambini e dei ragazzi che frequentano le scuole primarie, medie e superiori, per potere superare l'ostacolo della maturità tedesca. Le statistiche evidenziano come gli italiani abbiano il più basso tasso di raggiungimento della maturità, la cosiddetta Abitur, >>> Maria Cristina Polidori tra tutte le comunità straniere presenti sul territocompetenti. rio tedesco. Per questo motivo orgaÈ difficile, è una sfida continua, ma alla nizziamo seminari nelle scuole per dimostrare che essere ita liani in fine chi è bravo ce la fa. Per fare una semplificazione estrema dirò che in ItaGermania non esclude il raggiungimento lia è più difficile lavorare semplicemente di titoli di studio superiori che aiutino a essere molto competitivi nel mercato del perché mancano i mezzi economici per lavoro tedesco”. esprimersi, di conseguenza i percorsi professionali sono meno lineari Molti connazionali hanno ripreso a emigrare verso la Germania. Quali consigli che in Germania. Il motivo è prettamente darebbe a chi è arrivato da poco o ha economico: qui esistono maggiori risorse intenzione di trasferirsi a vivere qui? e la distribuzione dei fondi per la ricerca >>> “Innanzitutto consiglierei a chi arriva è molto chiara. Per accedervi basta una di essere molto preparato, non solsemplice domanda di finanziamento e se tanto in ambito universitario ma anche si hanno i requisiti e il profilo giusti non si linguistico. Bisogna essere pronti a hanno particolari problemi: come sempre, però, bisogna essere preparati, confrontarsi con una realtà professionale estremamente qualificata dove la cononessuno ti dà niente per niente. D'altro scenza del tedesco è fondamentale. Il canto, posso dire che la formazione in processo di adattamento alla società e Italia, sicuramente per quanto al mondo del lavoro tedesco, che è molto riguarda la mia generazione, è di competitivo, non è semplice. Allo stesso altissimo livello e nettamente di spicco modo, però, posso anche dire che la rispetto a quella di molti altri paesi”. Lei è la presidente del Forum Accademico società tedesca è aperta alle altre culItaliano. Può dirci esattamente di cosa ture perché è perfettamente consapesi tratta? vole del miglioramento che lo scam>>> “Il Forum Accademico Italiano è nato bio culturale porta al paese ospite”.

#03


Inserto ITAL-UIL

Intervista alla responsabile ITAL-UIL di Wiesbaden

FRANCESCA MARINESE:

"SERVE UN MAGGIOR COINVOLGIMENTO DELLE ISTITUZIONI" di Giovanni Baratelli

Da quanto tempo è la responsabile del Patronato ITALUIL di Wiesbaden e come è cambiato il suo lavoro in questi anni? >>> “Sono responsabile del Patronato ItalUil di Wiesbaden da settembre 1986. In questi trent'anni sono cambiati i bisogni delle persone così come è cambiata la società in cui viviamo. Fino a qualche anno fa vivevamo nella sicurezza del lavoro e dei diritti e noi servivamo da supporto ai bisogni della nostra comunità nella certezza dei diritti acquisiti o da acquisire. Oggi viviamo nell’incertezza: non ci sono rapporti di lavoro nè diritti sicuri e duraturi. Tutto sembra essere provvisorio. L’insicurezza dei diritti rispecchia un po' l’incertezza e l’insicurezza della classe politica che ci rappresenta sia a livello nazionale che europeo. Tutti parlano dei giovani, ma quale futuro assicuriamo loro? E poi perchè parlare solo dei giovani? Un società di diritto dovrebbe rispettare sia i giovani che gli anziani e lavorare per la sicurezza di entrambi. Come responsabile del Patronato ITAL-UIL di Wiesbaden non guardo la carta di identità nè l'etnia: cerco solo di verificare la sfera d’intervento che possa garantire un minimo di difesa dei diritti della gente che a noi si rivolge con fiducia. Naturalmente ci vorrebbe un

maggiore raccordo con le istituzioni italiane presenti in Germania. Mi riferisco al Consolato e all’Ambasciata che ci interpellano solo quando serviamo, dandoci l’impressione di essere sopportati e non supportati”. Quali sono le caratteristiche della comunità italiana di Wiesbaden ?

>>> “A Wiesbaden c'è una forte concentra zione di persone provenienti da Sicilia, Puglia, Calabria, Campania. Anche se di diverse regioni, hanno uguali bisogni. C’è l’anziano che si rivolge a noi per il mancato pagamento della pensione, il rilascio del Cud o la dichiarazione dei redditi. C’è il lavoratore prossimo alla pensione che vuole verificare la sua situazione. C’è il giovane appena arrivato in Germania che ha bisogno di capire quali sono i suoi diritti nel sistema del welfare tedesco. E così via. La nostra sfera di intervento è varia e posso assicurare che non è assolutamente vero che la collettività italiana all’estero è integrata e non ha quindi bisogno di essere assistita”.

Che rapporti avete con il Consolato? >>> “Direi buoni anche perchè conosco il mio lavoro, la mia professionalità e non accetto lezioni da chi sta in emigrazione per un periodo limitato. Dal 1986 sono anche corrispondente consolare. In

questa veste posso dire che ci sono delle criticità da superare. Come rappresentanti di Patronato e corrispondenti consolari dovremmo avere una corsia preferenziale. Prima dell'estate 2016 in Consolato c'era uno spazio orario (dalle 14 alle 17) dedicato ai corrispondenti consolari, spazio che è stranamente sparito subito dopo le ferie estive. Ci è stato detto che la procedura postale funziona bene e pertanto che quella è l'unica modalità da seguire. Alla fi ne, però, i passaporti e le carte di identità si ritirano in Consolato, i ragazzi sono costretti a perdere un giorno di scuola per farlo. Da qui la richiesta della cittadinanza tedesca. Si ha l’impressione che la rappresentanza italiana al posto di avvicinare i ragazzi all’Italia li voglia allontanare. In più ci si dimentica degli anziani, dei lavoratori, degli studenti, dei sofferenti, delle ragazze madri e di quanti hanno difficoltà a raggiungere il Consolato". Quale sarebbe un soluzione al problema? "Una maggiore collaborazione delle forze sociali presenti sul territorio, tra i corrispondenti consolari, tra le missioni italiane. Anche i Comites dovrebbero essere di supporto, nel senso di regolarizzare i rapporti tra il Consolato, gli operatori sociali e i connazionali”.

NOVITÀ 2017: I MINIMI SALARIALI Anche se di poco è stato adeguato il minimo salariale (Mindestlohn) previsto, per legge, da 8,50 € a 8,84 € Euro per ogni ora di lavoro. Alcuni contratti collettivi (Mantel- und Tarifverträge) prevedono un minimo salariale anche più alto. Alcuni esempi: • I lavoratori della nettezza urbana (Abfallwirtschaft): 8,84 € • I lavoratori edili (Bauhauptgewerbe): 11,30 € e 14,70 € per lavoratori specializzati • Gli elettricisti (Elektrohandwerk - Montage): 10,65 €

#04

• Per gli addetti alle pulizie degli edifici (Gebäudereiniger handwerk): dai 10 ai 13,25 € • Per gli addetti al giardinaggio (Gartenbau): 8,60 € • Imbianchini e verniciatori (Maler- und Lackiererhandwerk): dai 10,10 ai 13,10 € • Per gli addetti alle cure per gli anziani (Pflegebranche): 10,20 € • Per I lavoratori assunti dalle ditte interinali (Leiharbeit/ Zeitarbeit): dai 9 ai 9,96 €


Inserto UIM

UIM GERMANIA: IL CONGRESSO COSTITUTIVO Lo scorso 25 novembre si è svolto a Berlino il congresso costitutivo della Confederazione delle associazioni aderenti alla U.I.M. in Germania, presenti gli 85 delegati in rappresentanza degli iscritti UIM (Unione Italiani nel Mondo) dei vari circoli locali e dei pensionati aderenti al sindacato UILP (UIL Pensionati). Il Congresso si è aperto con gli interventi di Marilena Rossi (Presidente del Patronato ITAL-UIL Germania), del dott. Francesco Marino (Ambasciata d’Italia a Berlino), Romano Bellissima (Segretario generale UILP), Mario Casterlengo (Presidente della UIM nel Mondo) e Angelo Mattone (Segretario della UIM nel Mondo). Sono, poi, intervenuti, tra gli altri, Gianfranco Segoloni (Vicepresidente del Patronato ITAL-UIL in Germania) e Pino Maggio (Presidenza ITAL-UIL in Germania). La discussione congressuale ha registrato 23 interventi. Giuseppe Bartolotta (delegato della UIM di Colonia) ha introdotto il dibattito toccando varie tematiche socio-politiche: dai problemi della scuola e formazione professionale per la vecchia e la nuova collettività italiana in Germania ai servizi consolari, dalle problematiche inerenti ai pensionati e agli anziani che vivono sul territorio tedesco all’associazionismo di vecchio e nuovo stampo. Bartolotta ha anche fatto cenno al dibattito attuale tra le forze politiche

e sociali tedesche circa una possibile riforma del sistema pensionistico che ne garantisca il finanziamento a lunga durata e sulle intenzioni del governo di modificare il welfare escludendo da alcune presta zioni socia li a nche i cittadini comunitari non residenti da almeno cinque anni. Un altro tema importante ha riguardato la “valenza politica” della collettività italiana in Germania che, fra le diverse presenti sul territorio tedesco, è quella che “si fa sentire di meno”. Nel contesto della discussione è emersa l’esigenza di rileggere la realtà della presenza degli italiani in Germania che, alla luce della nuova ondata migratoria, si avvicina al milione di presenze: quasi il doppio rispetto agli '90. Da qui la necessità di aggiornare l’analisi e le proposte di soluzione dei problemi che, evidentemente, non possono essere rivolte solo verso l’Italia. Considerando che l’emigrazione italiana in Germania si stabilizza sempre più, lo sguardo deve essere svolto principalmente verso il Paese in cui viviamo. Questo deve significare più partecipazione sociale e politica sul territorio tedesco perché è qui che si devono cercare le principali soluzioni ai nostri problemi. È altrettanto vero che gli italiani all’estero vivono in modo ancora più vicino l’Italia di oggi e questo deve potere significare, negli interessi stessi dell’Italia intesa come

“area economica”, la convenienza a considerare la collettività all’estero una risorsa prima di tutto dal punto di vista economico. Proprio per questo motivo - secondo i vari interventi congressuali - le istituzioni italiane non dovrebbero abbandonare il rapporto con gli italiani all’estero e, anzi, valorizzare e sostenere chi lavora o svolge un’attività fortemente qualificata, la piccola impresa e l’associazionismo, puntando molto sulla diffusione della lingua e sul ruolo degli Istituti Italiani di Cultura. Servizi e politica saranno i principali modi di operare della Confederazione. Servizi perché è principalmente in questo ambito che oggi si aderisce a una associazione. Quindi servizi per gli anziani e i pensionati, in difesa dei consumatori e degli utenti (p.e. nei confronti dei Comuni italiani per le imposte IMU, TARI, TASI o dei Consolati da cittadini che usufruiscono dei servizi dello Stato). Politica perché avendo preso atto dell’esigenza di rappresentare gli interessi dei connazionali in Germania, si deve ritornare a “fare politica” e, quindi, a prendere posizione sulle singole questioni. A conclusione del Congresso è stato approvato un documento politico e sono state elette le seguenti cariche: Katia Squillaci (Presidente), Gianfranco Segoloni (Amministratore), Giuseppe Bartolotta (Responsabile Coordinamento Politico).

GUIDA UTILE: IMU, TASI, TARI E CANONE RAI L’esenzione dall’IMU è possibile solo per i pensionati che risiedono all’estero, sono iscritti all’AIRE e percepiscono una pensione dallo Stato estero in cui risiedono. L’esenzione è valida solo per la prima casa (solo a titolo di proprietà o usufrutto). Gli stessi requisiti valgono per la richiesta di riduzione della TARI e della TASI. L’istanza deve essere presentata presso il Comune dove è sita l’abitazione di cui si è proprietari, a mezzo di una autocerticazione da inviare per raccomandata o posta elettronica certificata. Per il canone RAI possono

chiedere l’esenzione dal pagamento, entro il 31 gennaio, i residenti all’estero che non hanno un televisore nella casa in Italia. L'istanza si deve inoltrare alla sede dell’Agenzia delle Entrate di Torino. A quest’ultima si potrà indirizzare anche la richiesta di rimborso da parte di coloro che hanno subito la trattenuta nell’anno precedente. Per ulteriori informazioni e inoltrare le domande ci si può rivolgere a una delle sedi locali della UIM in Germania. www.uim.it

#05


Teatro

>>> Ferite a Morte Il progetto teatrale contro il femminicidio andato in scena a Düsseldorf lo scorso novembre

FERITE A MORTE

In scena a Düsseldorf il reading di Serena Dandini contro il femminicidio

di Manuela Carzo

“Dietro le persiane delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l'omicidio è solo la punta dell'iceberg”

>>> L'attrice Margarita Broich durante il reading

#06

F

igure femminili, contorsioniste e ballerine che si intrecciano a fiori, farfalle e uccelli: immagini evocative che creano attesa fra il pubblico. Ecco cosa ci si trova di fronte all’ingresso in sala al Savoy Theater di Düsseldorf che ospita - unica data in Germania - lo spettacolo “Ferite a morte Tödlich Verletzt” di Serena Dandini e Maura Misiti. Una serata speciale nata dalla collaborazione tra l’Associazione Italia Altrove, l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, l’Ufficio Pari Opportunità del Comune di Düsseldorf, con l’alto patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berlino. A presentare il reading, nato per sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sul fenomeno sempre più diffuso del femminicidio, è Pietro Benassi, ambasciatore italiano in Germania. Dopo il suo intervento si avvicendano sul palco quindici magnifiche donne. Artiste, giuriste, giornaliste, politiche, professoresse universitarie. Ciascuna di loro indossa una collana, una sciarpa, guanti in velluto o un altro accessorio rosso: rosso come la passione e l’amore purtroppo tradito, rosso come il sangue versato per mano di un uomo, un compagno o un amante. Ognuna racconta una storia. Storie di apparente amore e di quotidiana violenza, di mortificazioni e maltrattamenti, un’escalation di episodi sempre più gravi che portano alla morte. Le attrici sul palcoscenico, alcune professioniste, altre squisitamente e magnificamente “improvvisate”, strappano lacrime e sorrisi amari fin dalla prima parola. Raccontano in prima persona, come nella toccante "Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Master, il tragico momento in cui si passa dalla vita alla morte per mano di qualcuno: non uno sconosciuto ma un uomo nel quale

avevano riposto fiducia. «Tutti i monologhi di "Ferite a morte" ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica», afferma l'autrice dello spettacolo, Serena Dandini. I motivi di una tale escalation di violenza, che la cronaca ci restituisce quotidianamente, sono da ricercare nell'incomunicabilità della coppia e nell’evoluzione dell’immagine della donna: il suo ruolo sta cambiando e molti uomini non accettano l'emancipazione femminile. Il cammino che la società deve percorrere per una reale parità tra i sessi è lungo. Serve un cambiamento innanzitutto culturale, e poi una legislazione ancora più adeguata ad arginare e contrastare il fenomeno. Intanto l'attenzione che "Ferite a morte" sta ottenendo è incoraggiante. Oltre che in Italia e ora in Germania, il reading è stato messo in scena nelle più importanti città del mondo, dalla Tunisia alla Turchia, dal Messico al Portogallo, dagli Stati Uniti alla Francia, per testimoniare che la barbarie della violenza domestica è un fenomeno diffuso a tutte le latitudini e che bisogna abbattere pregiudizi e differenze culturali per sconfiggerlo.


#07


Cultura

Intervista alla giornalista e scrittrice italiana residente a Monaco

VALERIA VAIRO: IL SAPORE DELLA VITA di Elisa Occhipinti Gelsomino

Valeria Vairo, caporedattrice di “Buongiorno Italia”, vive a Monaco da quasi vent'anni. Dopo il successo di "Profumo d´Italia – Ein Hauch Italien", che per mesi è stato il libro più venduto della collana bilingue di dtv Verlag, è tornata in libreria con “Il sapore della vita – Der Geschmack des Lebens”. "Il sapore della vita" è una storia di emigrazione: quella di Giulia, che da Como si trasferisce a Monaco, e ancor prima quella dei genitori, emigrati nel Nord Italia dalla Puglia. >>> “Sì, emigrazione e integrazione sono il fil rouge della vita di Giulia, che cresce in un "mondo di mezzo" in cui le radici meridionalie la quotidianità del Nord Italia si intrecciano, sovrappongono e spesso contraddicono. Giulia trascorre l´infanzia in una casa che, pur essendo al Nord, profuma di Sud e durante l’adolescenza si accorge di vivere in un mondo diverso da quello che ha conosciuto tra le mura domestiche: non si sente del Nord perché un certo razzismo le ricorda che i genitori sono meridionali, ma neanche del Sud perché parla e si comporta diversamente dai parenti pugliesi. Ma con il passar del tempo inizia a calibrare le due culture, riuscendo ad amarle entrambe - e il “mondo di mezzo”, caratterizzato all’inizio dall’esclusione (non si sentiva né del Nord né del Sud), diventa un mondo di inclusione e convivenza: Giulia è sia del Nord sia del Sud”. Giulia trova l'equilibrio poco prima di emigrare a sua volta in Germania: con quale consapevolezza? >>> “Il secondo “allontanarsi” di Giulia è un rimettersi in gioco consapevole e maturo. Mentre la prima emigrazione è stata una decisione di altri, la seconda è sua, anche se

in qualche modo “obbligata” dalla situazione economico-politica del suo paese, come per tanti italiani in questi anni. Emigrare in Germania non le fa paura: Giulia ha una mentalità già allenata all’apertura e all’accettazione del diverso ed è quindi contenta di ampliare ulteriormente i suoi orizzonti e, insieme ad essi, la sua comprensione del mondo”. Il percorso di integrazione di Giulia e della sua famiglia passa anche attraverso la cucina... >>> “Il cibo segna le emozioni e le abitudini, le continuità e i cambiamenti della vita e rappresenta il richiamo alle origini. Ho voluto descrivere i miei personaggi anche attraverso questo elemento essenziale della nostra esistenza. E così, per esempio, i pizzoccheri della Valtellina che la mamma di Giulia cerca di cucinare poco dopo il suo arrivo a Como riportano a un primo tentativo di integrazione fallito, la parmigiana di melanzane evoca i lunghi viaggi in treno dal Nord al Sud per ricongiungersi alla famiglia e lapolenta uncia segna l’innamoramento di Giulia per il lago di Como”. Cos'è per te il sapore della vita? >>> “Il sapore della vita è dato dalla miscela di tutto ciò che per noi è importante: gli affetti, la lingua, le nostre abitudini, la nostra cultura, la nostra interpretazione del mondo, le regole non dette ma condivise, i sapori e i profumi a cui siamo abituati. Quando si emigra si abbandona il sapore della vita antico, a cui si è abituati, e se ne deve creare un altro. Spesso passano anni ma certo è che, alla fine, chi riesce ad amalgamare con saggezza e rispetto ingredienti della sua cultura di partenza e ingredienti della cultura di arrivo può dirsi integrato”.

“Il sapore della vita è dato dalla miscela di tutto ciò che è importante per noi: gli affetti, la lingua, le nostre abitudini, la nostra cultura...”

IMPRESSUM MAGMA

Il nuovo magazine per gli italiani in Germania Direttore: Roberto Calabrò Redazione: Giuseppe Bartolotta Manuela Carzo Hanno collaborato: Giovanni Baratelli Alessandro Campa Elisa Occhipinti Gelsomino Progetto grafico, impaginazione e illustrazioni: Sandra Theumert, Fotolia V.i.S.d.P. Giuseppe Bartolotta Wallrafplatz 7 50667 Köln 0221/5626323 e-mail:

redazionemagma@gmail.com

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#08


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