IN PRIMO PIANO
QUANDO LA TECNOLOGIA SA AMMALIARE
SMARTPHONE, FENOMENO DI UN EX STATUS SYMBOL A
mmettiamolo: il cellulare è come le mutande. Se ne rimani senza, senza averlo fatto apposta, vuol dire che sei nei guai. Da quando sono apparsi i primi telefoni da campo, oltre i venti anni fa ormai (li ricordate? erano grandi come zainetti e si portavano a tracolla con una cinghia), il fenomeno ha assunto dimensioni macroscopiche e sociologiche inimmaginabili al loro esordio. E questo oggi soprattutto grazie allo smartphone. Uno smartphone (smart: intelligente in inglese, per cui “telefono intelligente”) è un telefono cellulare con un avanzato sistema operativo mobile che combina caratteristiche di un personal computer con sistema operativo e con altre utili funzioni per l’uso mobile o palmare. In definitiva un computer tascabile con cui telefonare. E questo telefonino-computer collegato ad internet si è inserito in modo invasivo ed irrinunciabile in infiniti risvolti della vita contemporanea, influenzandone la quasi totalità. Internet non è più destinato ad entrare nella nostra vita quotidiana: lo è già. Questo gli investitori lo hanno capito, e lo sviluppo del mercato degli smartphone è ormai inarrestabile.
Basti pensare che nel 2006, dieci anni fa, sono stati prodotti 80 milioni di device (dispositivi) mobili, secondo un’analisi di mercato compiuta da Citibank. Nulla in confronto a oggi. Nel 2016 sono state prodotte 1600 milioni di unità. Avere un smartphone significa avere internet, ed avere internet in ogni istante significa essere un cliente potenzialmente esponibile ad advertising (messaggi, pubblicità) continuo, e questo per le imprese è una manna. A vere internet su uno strumento così utilizzato come uno smartphone significa moltiplicare le possibilità che il proprio advertising sia visualizzato, anche grazie alla penetrazione dei social network nella vita di tutti i giorni. E dato che i Paesi emergenti hanno come modello quelli sviluppati, quindi anche il loro stile di vita e i loro brand, per le imprese e gli investitori operanti nel segmento dei “social media” la naturale conseguenza è un’espansione. In alcuni paesi, come la Corea del Sud, il 99% degli abitanti è in possesso di un telefono cellulare, in Italia si arriva a quota 97%, e persino nazioni come il Brasile e l’India hanno ormai da tempo superato quota 80%. A fronte di questo dato, è stato condotto uno studio che analizza come, quanto e per cosa gli utenti nel mondo utilizzano un telefono cellulare.
DI GIACOMO GABRIELE MORELLI
TELEFONO “INTELLIGENTE”: DA CAPRICCIO ESIBIZIONISTICO PER RICCHI RAMPOLLI AD EPOCALE FENOMENO DI COSTUME DI MASSA
IN PRIMO PIANO
UNO STUDIO RIVELA CHE NOI ITALIANI UTILIZZIAMO PRINCIPALMENTE LO SMARTPHONE PER MANDARE SMS, QUINDI UN IMPIEGO MOLTO PARZIALE DELLE SUE POTENZIALITÀ Lo scenario risultante mostra diversi dati interessanti, soprattutto per quanto riguarda il nostro Paese. In Italia, il 62% di chi possiede un telefonino ha uno smartphone, una percentuale superiore rispetto a Stati Uniti (53%) e Regno Unito (61%), ma inferiore rispetto ad Australia, Cina e Corea del Sud. Più di un terzo degli utenti (38%) utilizza un feature phone (ossia un telefonino tradizionale privo di tastiera QWERTY e sistema operativo avanzato). La vera particolarità dell’utenza italiana si individua nei dati riguardanti le fasce d’età. Mentre nel resto dei paesi analizzati dallo studio i possessori di smartphone sono in gran parte giovani under-30, in Italia la maggior parte di chi utilizza uno smartphone ricade nella fascia compresa tra i 35 e i 64 anni. In generale, sia in Italia che negli altri paesi, la popolazione maschile mostra una maggiore propensione all’acquisto di smartphone che di feature phone. Tra gli utenti italiani, si individua inoltre una spiccata tendenza ad acquistare più di un telefonino. Mentre solo il 16% degli inglesi e il 17% degli americani posseggono due telefoni cellulari, tra gli italiani questa percentuale sale al 31%. È dunque evidente l’amore che gli italiani dimostrano nei confronti dei dispositivi connessi. Ma per cosa utilizzano questi dispositivi? Per mandare SMS, sostanzialmente. Mentre in UK e USA gli utenti acquistano smartphone per poi navigare sul Web, interagire sui social network e utilizzare applicazioni connesse, in Italia queste funzionalità sono ancora in secondo piano e il 50% degli utenti le utilizza solo occasionalmente. Solo il 37% usa il proprio smartphone per navigare in Rete, solo il 47% per accedere a un social network, solo il 49% utilizza applicazioni mobili, e poco più di un italiano su due si serve del proprio smartphone per inviare email. In compenso, l’89% lo utilizza per inviare SMS, cosa che potrebbe benissimo fare con un fe-
ature phone molto meno costoso. Viene da chiedersi, a fronte di ciò, perché tanti italiani si preoccupino di possedere uno smartphone, se poi ignorano gran parte delle funzionalità proprie di questo tipo di dispositivi. La risposta più probabile, è che nel nostro paese, lo smartphone sia ancora un irrinunciabile status symbol. C’è però un altro dato da evidenziare. Anche se per molti versi l’utente italiano tende a discostarsi da quello britannico e da quello americano, questa tendenza non sussiste quando si vanno a individuare le ragioni che spingono un utente a comprare un dispositivo mobile. Se in paesi come il Brasile, l’India e l’Australia si tende a privilegiare il design e la semplicità d’utilizzo di un telefonino, in Italia, come in UK e USA, gli utenti scelgono principalmente in base al rapporto qualità/prezzo e alla percepita bontà del sistema operativo. Insomma, dovendo spendere tanto per uno status symbol, tanto vale assicurarsi che si tratti di un dispositivo eccellente. Fa niente se poi finirà per rimanere in tasca a perdere valore. Cosa si perdono questi fruitori all’acqua di rosa dei telefonini intelligenti? Ricordiamolo brevemente, a rischio di essere un poco noiosi. Nello smartphone sono inclusi: la connessione dati, ovvero l’accesso a Internet, E-mail, pianificazione delle attività (“Scheduler”), fotocamera, rubrica e contatti personali, registratore audio, riproduttore audio-musicale. Sulla gran parte dei modelli sono disponibili pure la navigazione satellitare con GPS e la compatibilità con i più comuni formati di file, come PDF e quelli della suite Microsoft Office. Oggi esistono smartphone con connessione GSM, e sigle affini, che utilizzano le tecnologie Bluetooth, Wi-Fi e NFC per le comunicazioni con altri dispositivi. La caratteristica principale degli smartphone è tuttavia la possibilità di installare applicazioni di
LA QUANTITÀ DI SMARTPHONE PRODOTTA NEL MONDO NEL 2016 È STATA DI 1600 MILIONI DI UNITÀ, CONTRO GLI 80 MILIONI DEL 2006. UN NUMERO DECUPLICATO terze parti (software, giochi, temi) per aumentare le funzionalità del dispositivo mobile. Alcune di queste funzionalità aggiuntive sono rese possibili dall’integrazione nel dispositivo mobile di sensori quali accelerometro, magnetometro, sensore di prossimità, sensore di pressione atmosferica, cardiofrequenzimetro, ecc. A tutte queste funzioni se ne aggiungono altre molto più sofisticate e settoriali, di difficile esposizione, che spalancano prospettive future ancor più vaste e affascinanti. Ma vediamo brevemente quali sono le “applicazioni” più impiegate sugli smartphone. Un’Applicazione (di solito si utilizza il suo abbreviativo App) è un programma creato per essere installato su dispositivi Cellulari o Mobili e che interagisce con i componenti del cellulare stesso. Eccole dunque: 1) Le Email. Tutti inviano Email, ed anche coloro a cui non piace internet sono costretti, per lavoro o per altre necessità di comunicazione, a registrare un account per inviare e ricevere messaggi EMail. Con uno smartphone, si possono inviare mail tramite apposite applicazioni già installate, a volte specifiche per i servizi usati. Ad esempio, Gmail, Yahoo
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Mail, Hotmail e Virgilio Mail hanno la loro applicazione per quasi tutti i modelli. Le email arrivano su uno smartphone come fossero dei messaggi SMS, con notifica sullo schermo, sempre che il telefono rimanga sempre connesso a internet. 2) Facebook. Il social network più usato al mondo, se usato da cellulare, diventa ancora più significativo e, anche coloro che lo usano poco, troveranno dall’uso di Facebook via smartphone uno strumento prezioso. Facebook infatti può essere usato da smartphone per sostituire gli SMS ed inviare gratis messaggi agli amici. È necessario registrare il proprio numero di telefono ed attivarlo per inviare e ricevere sms da Facebook. Il numero di telefono può ovviamente essere nascosto agli amici dalle
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impostazioni di privacy. Si può inoltrare una foto su Facebook direttamente dal cellulare. Si può anche sincronizzare la rubrica estraendo da Facebook le foto degli amici ed i loro dettagli di contatto. 3) Twitter. Anche Twitter diventa un’altra cosa se usato da cellulare rispetto al normale utilizzo via pc. Si può inviare un Tweet (messaggio) da 140 caratteri via SMS (dalle impostazioni Mobile dell’account) oppure tramite l’applicazione Twitter, dalla quale si possono leggere le notizie postate dalle persone seguite. Con Twitter si possono seguire personaggi famosi, blog, giornalisti oltre ovviamente gli amici. 4) Google. Registrare il proprio numero di telefonino su Google (obbligatorio per i cellulari Android) permette di usufruire tantissimi servizi gratuiti che
rendono lo smartphone un oggetto multifunzione e irrinunciabile. Con un account Google o Gmail (in alcuni casi anche senza) è possibile usare applicazioni come: Google Translate per tradurre frasi in lingue straniere, Google Goggles per la ricerca di immagini, Google Docs per leggere documenti Word, Excel e Powerpoint, Gmail, Youtube per vedere i video in streaming, Google Maps per cercare le strade e Google Navigator come navigatore satellitare. 5) Navigatore satellitare. Gli smartphone hanno tutti il ricevitore GPS integrato e, sfruttando la connessione internet, permettono di usare, gratis, un completo navigatore con guida assistita e indicazione vocale delle direzioni da prendere. Tra i migliori navigatori, oltre a Google Navigator per i cellulari Android, ci sono anche Nokia Maps e l’applicazione Waze, navigatore gps con mappe gratis per cellulari. 6) Traffico. Viaggiando in auto lo smartphone, grazie ad applicazioni come Google Maps o altre più specifiche, permette di controllare il traffico sulle strade indicando quindi i tempi di percorrenza. 7) Skype. Con Skype, o altre applicazioni come Viber, è possibile telefonare gratis (oltreché mettersi in comunicazione video) ad altri amici sfruttando la chiamata voip, ossia via internet. 8) Whatsapp Messenger. Con tale applicazione, disponibile per tutti i modelli di smartphone, si possono inviare gratis messaggi di testo, immagini e video via internet. Oltre a Whatsapp ci sono anche altre applicazioni per inviare messaggi gratuiti ai cellulari. 9) Paypal. Utilizzando un account Paypal, è possibile scambiare soldi con gli amici e pagare per acquisti online direttamente dal telefonino. 10) Tripadvisor. Questa applicazione permette di cercare hotel e ristoranti vicini e pubblicare recensioni in diretta. Esprimendo o leggendo una recensione sui luoghi frequentati o da frequentare, si dà un potere al consumatore non indifferente agli esercenti. Ma con uno smartphone si può accendere a distanza una stufa in uno chalet di montagna prima della partenza da casa, oppure telecomandare un drone sopra i tetti di una città, oppure visionare in diretta le riprese di una telecamera di sorveglianza posta in località remote, oppure durante un intervento chirurgico ricevere da un collega d’oltre oceano un video con una procedura particolare da seguire. E via dicendo. Come sopra detto una miniera di impieghi che influenzeranno il progresso nei prossimi decenni.
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IL DIRETTORE
SOMMARIO SMARTPHONE, FENOMENOLOGIA DI UN EX STATUS SYMBOL
Telefono “intelligente”: da capriccio esibizionistico per ricchi rampolli ad epocale fenomeno di costume di massa
IN ITALIA È SEMPRE CARNEVALE
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l Carnevale è una festa che si celebra nei Paesi di tradizione cattolica. La parola Carnevale deriva dal latino carnem levare (“eliminare la carne”), forse influenzata anche dal latino vale (quasi fosse “carne, addio!”), poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (il Martedì grasso) subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. I festeggiamenti tuttora si svolgono spesso in pubbliche e famose parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare l’elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l’uso del mascheramento. E quest’ultimo elemento, il mascheramento, si confà alla popolazione italiana in modo calzante. Abbiamo da poche settimane assistito, in occasione dell’ultimo referendum, ai camuffati voltafaccia riservati a noti personaggi dai propri compagni di partito e dai propri elettori, ma questa non è una novità; in politica, livori, invidie ed interessi personali prevaricano alla grande su quello che dovrebbe essere il compito di governare il Paese. Il voto segreto garantisce a tutti quanti la ma-
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IBERNAZIONE: SOGNO DI VITA ETERNA O NUOVO BUSINESS? La speranza è che le conoscenze medico-scientifiche del futuro permetteranno di tornare a vivere
schera in modo legittimo. A tutto il resto ci pensa la privacy, quella parolina estratta dal vocabolario inglese traducibile in “riservatezza”, ma che adattata alle situazioni italiane assume il significato ancor più adeguato di “copertura”, obbligando i media nel migliore dei casi a cronache orfane di soggetto. Copertura su tutto, o perlomeno sulle cose che contano, dal momento che solo ammirevoli acrobazie giornalistiche ci permettono talvolta di venire a conoscenza della verità esistente dietro note vicende economico/politico/sociali. Tutto il resto rimane mascherato, lasciando all’opinione pubblica solo punti di domanda alti come grattacieli. Il tutto in un clima forzatamente carnevalesco, dal momento che ci si dice di esser sereni, che i conti dello Stato quadrano, che i ristoranti son sempre pieni, che…, che…, che… Il che, il più delle volte, non è vero. Buon Carnevale a tutti. MARCO MORELLI
direttore@mantovachiamagarda.it
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MANTOVAMUSICA 2017, CARTELLONE PER PALATI FINI La nuova stagione concertistica, e non solo, presenta cinquanta spettacolari eventi da gennaio a dicembre 2017
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I PAESAGGI FANTASTICI DI BART HERREMAN Volete vedere elefanti che spingono la luna, gabbie di cielo azzurro che invece di imprigionare gli animali, li rendono liberi?
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DOSSIER COLLEZIONISMO, TRA CULTURA E AMENITÀ Collezioni d’auto d’epoca, ma anche collezioni di autografi di VIP, di maglie di calciatori, di rose antiche, di coleotteri, etc.
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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli
A PARER MIO
Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli
DI GASTONE SAVIO
QUESTA RAI LA VOGLIAMO MODIFICARE? Si discute della Rai e della sua funzione. Il cittadino pretende che il servizio radio – televisivo sia all’altezza dei tempi e si distingua in quanto fonte di emancipazione popolare dalle televisioni commerciali, che fanno più intrattenimento per questioni legate alla rccolta della pubblicità, per loro unica fonte di guadagno. Alla Rai il servizio viene pagato da tutti gli italiani. La rivoluzione digitale sta imponendo al servizio pubblico un nuovo paradigma culturale, non si tratta di ripetere gli stessi contenuti con mezzi nuovi, ma di far passare l’informazione dalla trasmissione, che è del modello broadcasting (tramissione unilaterale), alla condivisione in base alle logiche di sharing (partecipazione).
Prima ancora che i nuovi canali e i nuovi mezzi, il significato rinnovato di servizio pubblico sollecita media come la Rai a pensarsi nell’ottica fondativa di un nuovo modo di comunicare e di comprendersi, che peraltro già appartiene al tempo in cui viviamo. I temi sociali e politici che stanno segnando un cambiamento d’epoca - per esempio, l’immgrazione e il Mediterraneo, l’integrazione, la lotta al terrorismo, la costruzione della cittadinanza europea, l’antropologia del postumanesimo e la laicità dello Stato, la coesione sociale intorno ai principi della Costituzione e le politiche del lavoro – pssono incontrare nel servizio pubblico un luogo relazionale e di formazione in cui approfondire e trovare soluzioni cul-
turali condivise. Ci chiediamo: in che modo la Rai risponde alle nuove sfide del servizio pubblico? Per giungere a ridefinire la missione della Rai occorre riconoscere che il “ cosa comunicare “ non può più prescindere in termini qualitativi da questi altri due elementi: “ come “ e “ a chi “ comunicare. La formazione di una coscienza civile, da sempre riconosciuta nella tradizione della televisione pubblica, può essere garantita soltanto dalla Rai. Non si tratta, come pensano molti, di rifondare una “ Rai insegnate “ – il cui etimo ricorderebbe un “ mettere dentro “, bensì di costruire una “ Rai educante “, e ciò nel senso più alto del termine, del “ tirare fuori “ risorse, innovazione e valori: dai cittadini e dalla società.
Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: MORELLI MEDIA PARTNER, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: GRAFFIETTI STAMPATI S.n.c. - S.S. Umbro Casentinese Km 4,500 S.S. 71 - 01027 Montefiascone (Viterbo) Editore: MARCO MORELLI, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Beatrice Moscatelli, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giulio Mariani, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Paola Stroppiana, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
PARLIAMO DI
DI ELENA BENAGLIA
IN FREEZER PER FUGGIRE ALLA MORTE Il recente caso della quattordicenne inglese morta a causa del cancro, autorizzata da un giudice dell’Alta Corte a essere ibernata, ha riportato in auge l’argomento della crioconservazione. Il desiderio di non morire, di prolungare la vita per sempre è insito nella natura umana, a volte anche solamente per paura dell’’ignoto che ci aspetta dopo la morte. Per chi non ha una fede religiosa pronta a sorreggerlo e a prospettare una vita futura con la resurrezione dei corpi, è il caso di dire che può intervenire la scienza. Il primo corpo umano è stato ibernato nel 1967 negli Stati Uniti, ed è tuttora conservato presso la società Alcor, in Arizona. Ad oggi, però, non si conoscono le tecniche per riportare in vita i corpi congelati e non c’è nessuna garanzia che un giorno si riuscirà a farlo. Alcuni scienziati basano la loro speranza di rianimare un giorno le persone crioconservate su alcuni risultati ottenuti con campioni biologici crio-preservati (mantenuti alla temperatura dell’azoto liquido in modo da fermarne la decomposizione) e riportati in vita: alcuni insetti, embrioni e certi tipi di tessuti umani (es. quelli cerebrali). Anche le continue evoluzioni della biologia molecolare e delle nanotecnologie spingono a credere che un giorno avremo la possibilità di riparare i danni causati da invecchiamento, malattia e congelamento. La scienza, però, non ha un parere unanime sull’argomento. Secondo il Professor Maurizio Genuardi, Direttore dell’Istituto di Medicina genomica dell’Università Cattolica di Roma e del Policlinico Gemelli di Roma «Se sappiamo congelare e risvegliare singole cellule, farlo con un organismo complesso è tutt’altra cosa. E anche se riuscissimo nell’intento di rianimarlo ignoriamo in quali condizioni potremmo “risvegliare” questa persona, non è escluso che non riporti danni irreparabili». Nonostante l’incertezza assoluta del possibile risveglio (ma anche dei possibili danni), le tre società al mondo che si occupano di crioconservazione umana hanno liste d’attesa nutrite. Attualmente ci si può far ibernare (più correttamente crioconservare) solamente in tre centri al mondo: negli Stati Uniti presso la società Alcor in Arizona o presso il Cryonics Institute nel Michigan, e in Russia, dove una decina di anni fa è nata la KryoRus. Nel resto d’Europa si trovano solamente agenzie che si occupano del trasporto dei corpi verso queste destinazioni. Anche in Italia, in Emilia Romagna, c’è un’azienda che si occupa del trasferimento in Russia dei corpi di italiani che hanno deciso di farsi ibernare e che garantisce la sistemazione del corpo nel ghiaccio secco e il trasporto a Mosca su volo di linea come “bagaglio speciale”. Per poter eseguire correttamente l’ibernazione bisogna agire tempestivamente. Si deve poter disporre del lasso di tempo che va dalla cessazione del battito cardia-
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LA SPERANZA È CHE LE CONOSCENZE MEDICOSCIENTIFICHE DEL FUTURO PERMETTERANNO DI TORNARE A VIVERE E DI CURARE LE MALATTIE co alla morte cerebrale. Per questo gli iscritti nelle liste delle tre società portano sempre al collo una targhetta con indicate le proprie intenzioni in caso di decesso. Ma come funziona concretamente? Dopo che avviene l’arresto cardiaco ed è dichiarata la morte legale, nella sala di rianimazione dell’ospedale intervengono prontamente dei tecnici che ripristinano meccanicamente la ventilazione ai polmoni e l’afflusso di sangue al cervello. Il corpo viene immerso in una cella portatile con ghiaccio secco appositamente preparato e mantenuto a una temperatura di -79° e trasportato in uno dei centri di criogenesi.
Una volta lì, viene iniettata in endovena una soluzione apposita per evitare che si congelino tutti i tessuti, poi il corpo viene immerso a testa in giù nell’azoto liquido e portato a una temperatura di -125° per tre ore e successivamente a quella definitiva di -196°. I Centri di criogenesi assicurano che il loro staff provvederà a cambiare l’azoto liquido con una certa frequenza, a tempo indeterminato. Per ora i costi dell’intera procedura sono abbastanza elevati: negli Stati Uniti d’America si va dai 160.000 ai 200.000 dollari, in Russia sono più a buon mercato e il costo è di circa 26.000 dollari (fonte Corriere.it). C’è però la possibilità di crioconservare solamente il cervello (neuro conservazione), nella convinzione che in futuro sarà possibile trapiantarlo in altri corpi, veri o creati artificialmente. Per questa procedura la testa viene tagliata e staccata dal resto del corpo all’altezza della settima vertebra cervicale, in modo da conservare il cervello nel suo luogo naturale, il cranio. In questi casi, ovviamente, i prezzi si abbassano e negli Stati Uniti ce la potremmo cavare con 80.000 dollari, mentre in Russia al prezzo vantaggioso di 18.0000 dollari. Al mondo, secondo i dati diffusi dalle tre società sopracitate, ci sarebbero finora 337 persone ibernate, tra le quali anche alcuni italiani. Secondo i sostenitori della crioconservazione, al momento del risveglio il corpo riacquisterebbe il fisico che aveva prima dell’ibernazione; ovvero, il tempo del congelamento non determinerebbe un invecchiamento. Viene da chiedersi, se così fosse, che senso avrebbe farsi ibernare all’età di 86 anni, come recentemente avvenuto proprio nel caso di una donna italiana. P robabilmente le speranze di queste persone sono ben maggiori, riposte in tecniche di ringiovanimento o in una aspettativa di vita pari ad almeno il doppio di quella attuale! Oltre alla presunta certezza che ci saranno tecniche in grado di curare
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IL SONNO DI GHIACCIO PROTAGONISTA DI ROMANZI E FILM
tutte le malattie ad oggi conosciute. E’ ovvio che questa visione parte dal presupposto che l’essere umano sia solo una macchina, e non abbia anima, visto che un domani basterà “ricollegare i fili della batteria” e ripartirà lo slancio vitale! Chi sceglie di farsi ibernare probabilmente non crede in una religione, ma ha la stessa fiducia cieca che hanno i credenti, solo che è rivolta alla scienza. E non solo. Bisogna avere una grande fiducia nella solidità economica e nelle garanzie offerte dalle società di crioconservazione che promettono di mantenere il corpo nelle condizioni ottimali per un futuro risveglio. Ma soprattutto è necessario avere una grande fiducia nell’umanità futura, in coloro che provvederanno al risveglio tra centinaia di anni…chi saranno? Che lingua parleranno? Che intenzioni avranno? Non sembra che vengano offerte maggiori garanzie per una vita eterna terrena rispetto alla vita eterna nel Regno dei Cieli promessa da altri.
AL MONDO, SECONDO I DATI DIFFUSI DALLE TRE SOCIETÀ SOPRACITATE, CI SAREBBERO FINORA 337 PERSONE IBERNATE, TRA LE QUALI ANCHE ITALIANI Ma il desiderio di immortalità e di eternità è documentato fin dai tempi degli Egizi, che si facevano mummificare e seppellire con gli oggetti a loro più cari e utili, nella speranza di tornare a vivere un giorno futuro. Nel mondo scientifico, molto diviso sul tema, c’è anche chi consiglia di indirizzare le
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«Ci pensi al futuro? A come sarà tornare? Il corpo sarà lo stesso, certo, oppure potenziato; ma la mente? La coscienza rimarrà inalterata? Sarai la stessa persona? Tu muori in quanto quella determinata persona con quel dato nome e con la storia, i ricordi e i misteri raccolti in quella persona e quel nome. Ma ti risveglierai con tutte queste cose intatte? Sarà semplicemente come il mattino dopo una bella dormita?». Sono alcune delle domande poste dallo scrittore americano Don DeLillo nel suo romanzo “Zero K” uscito nel 2016, che parla proprio di ibernazione. Il tema può spaventare, ma non possiamo negare che sia anche molto affascinante. Già all’inizio del secolo scorso, nel 1907, Emilio Salgari nel suo romanzo “Le meraviglie del duemila” raccontava la storia di due uomini che, grazie al principio attivo di una pianta esotica e all’immersione in un liquido congelante alla temperatura di -20°, riuscivano a sospendere le loro funzioni vitali e a viaggiare così nel tempo, fino a risvegliarsi nel lontanissimo (per loro!) 2003. Il tema dell’ibernazione è stato affrontato principalmente nella letteratura fantascientifica e nel mondo del cinema, nella maggior parte dei casi senza pretese (pseudo) scientifiche, ma solamente come espediente narrativo per poter verosimilmente ambientare la storia in un futuro molto lontano, oppure per affrontare in modo credibile la narrazione di viaggi interstellari. Le distanze da percorrere nello spazio sono grandissime e occorrono molti anni per coprirle, quindi una soluzione adottata in molti film (per citarne solo alcuni tra i più conosciuti: Alien, Interstellar, 2001 Odissea nello spazio, per arrivare al recentissimo Passengers) è quella di tenere l’equipaggio “in letargo” per il tempo necessario per compiere il viaggio e risvegliarlo una volta giunto a destinazione. Ma dubbi su quanto possa essere realistico questo espediente li esprimeva anche il famosissimo scrittore di fantascienza Isaac Asimov: «(..) nessuno sa quanto potrebbe durare un corpo in ibernazione. Inoltre, occorrerebbero apparecchiature capaci di funzionare senza guasti per tempi lunghissimi, per mantenere le condizioni idonee all’ibernazione e per richiamare in vita gli astronauti una volta a destinazione. Non è davvero facile immaginare una cosa del genere».
ricerche verso traguardi più facilmente raggiungibili. Ad esempio, per restare nell’ambito dell’ibernazione, si potrebbe studiare il sistema che permette ad alcuni animali di andare in letargo, permettendo loro di resistere a temperature molto basse evitando il danneggiamento degli organi per poi consentire di ridestarsi alle temperature “normali”. Comprendere quali processi cerebrali e fisiologici entrano in campo nel cosiddetto letargo potrebbe essere molto utile in ambito medico e anche, ipotesi per ora ben più verosimile della resurrezione degli ibernati, per i futuri viaggi nello spazio. Come sostiene il Professor Roberto Amici del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Bologna, «(..) questa è ricerca scientifica. Tutto il resto è fascinazione fantascientifica».
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L’APPROFONDIMENTO
DI BEATRICE MOSCATELLI
NON È MAI TROPPO TARDI! VIVA LA TERZA ETÀ Il tempo non si può fermare, la buona notizia è che noi sembriamo riuscire a mantenerne il passo. L’età media si alza, la prospettiva di vita si allunga, ci dicono che vivremo di più, il guaio è che non ci dicono come. Questo perché il come, nei limiti del possibile, ça va sans dire, dipende da noi. Il processo di invecchiamento è determinato a monte dal nostro patrimonio genetico, ma possiamo rallentare e influenzare il suo corso col nostro stile di vita. La percentuale affidata alle nostre mani, stando ad alcune ricerche, è addirittura del 70%. Notizia ghiotta, che però innalza drasticamente la nostra responsabilità e rischia di metterci pressione. Per questo è buona cosa essere lungimiranti, dare uno sguardo a una stagione della vita bistrattata e temuta al tempo stesso, alla quale però saremmo tutti contenti di arrivare. “La giovinezza non è un periodo della vita, è uno stato d’animo” diceva Albert Saben, inventore del vaccino antipolio, grazie a cui molti ex bambini, oggi possono raccontarci la loro terza età. Frase che merita un’attenta riflessione, che non va confusa come invito al sentirsi degli eterni
IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO È DETERMINATO A MONTE DAL NOSTRO PATRIMONIO GENETICO, MA POSSIAMO RALLENTARE E INFLUENZARE IL SUO CORSO COL NOSTRO STILE DI VITA Peter Pan. Il trucco è crescere fare tesoro delle proprie esperienze, ma mantenere vivo in noi il fanciullino tanto caro al Pascoli. L’entusiasmo per il nuovo, per il bello, per la conoscenza non devono venire a meno. Facile a dirsi, molto meno a farsi. Chi si fiderebbe poi a mettere in pratica riflessioni poetico-filosofiche probabilmente mai uscite delle biblioteche? Ebbene questi “consigli letterali e datati” sono gli stessi che gerontologi e psicologi danno. E’ stato dimostrato che chi riesce a mantenere attivo il cervello, a crearsi nuovi stimoli e nuovi ruoli, vive più a lungo e più serenamente. Questo non piove dal cielo, richiede un certo sforzo e una buona dose di determinazione, che però paga. Fare quella cosa che avreste sempre voluto, mettersi in gioco, coltivare hobbies, conoscerete nuove persone, è vitale. Allontana due nemici giurati della pensione, la pigrizia e la noia, che possono sfociare nella depressione. In età pensionabile, convenzionalmente fatta coincidere con la terza stagione della vita, possono venire a meno molte cose, il tempo non è tra queste. Cosa succede quando le ore da riempire passano da sei o sette alle totali ventiquattro? L’agenda bianca può spaventare. Ecco perché gli esperti suggeriscono, almeno all’inizio, di programmarsi la giornata. Tutto è ammesso purchè sia a basso contenuto di stress, tiranno indiscusso dell’età lavorativa. Assolutamente consigliato concedere del tempo se stessi, godersi la famiglia e riscoprire il rapporto primigenio uomo- natura, attraverso camminate e trascorrendo ore all’aria aperta. GLI ESAMI NON FINISCONO MAI Gli anni 80 hanno portato in Italia un interessante espediente per impegnare il tempo libero guadagnato col pensionamento: l’università della terza età. Alternativa ben più impegnativa rispetto ai sempreverdi circoli ricreativi, alle bocciofile e ai club del cucito, queste università, si sono via via diffuse nelle nostre città. Inizialmente guardate con diffidenza, oggi offrono, a coloro che desiderano rimettersi sui banchi, una serie infinta di corsi, al termine dei quali viene rilasciato un attestato di frequenza. Chiunque può trovare un area che stuzzichi il suo interesse. Si va da materie più tradizionali come la letteratura, il latino, la storia dell’arte e l’ archeologia, alle quelle scientifiche o tecnologiche, fino alle più azzardate sessioni di yoga, canto e fotografia. L’intento è quello
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di aiutare gli over 60 a trovare un proprio ruolo nel tessuto socio-culturale ed essere un opportunità di approfondimento e di studio personale. Per accedevi non sono necessari particolari requisiti. Non è richiesto un titolo di studio, né vige un limite di età da rispettare. Anche se la maggior parte degli iscritti risulta avere un diploma di maturità e un età compresa tra i 50 ed i 70 anni, chi ha buona volontà non deve lasciarsi scoraggiare. Oltre alle lezioni frontali, il piano formativo è ampliato con numerose attività straordinarie, visite a monumenti e musei. Secondo le statistiche, sono soprattutto donne ad iscriversi, e molte sono le coppie che decidono di vivere insieme questa esperienza scolastica. Chi invece volesse intraprendere un percorso di studi più impegnativo, che porti al conseguimento di una vera laurea pur senza iscriversi ad un’università tradizionale, può beneficiare degli strumenti che la tecnologia ci mette oggi a disposizione, e iscriversi a un’università telematica. Nati negli anni 2000 gli atenei telematici danno la possibilità di seguire i corsi online, senza muoversi da casa, accendendo dal proprio computer. Senza attribuire a queste università poteri terapeutici, i dati relativi al comportamento di chi le frequenta sono assolutamente positivi. Oltre il 50% dichiara di uscire più spesso di casa, di non aver timore ad interagire con sconosciuti o parlare in pubblico. Circa un terzo poi dice di aver imparato dall’Università a ritagliarsi del tempo per sé e per i propri interessi, e a guardare al futuro in modo propositivo. Degno di nota il boom di iscrizioni registrato lo scorso anno all’Università della terza età di Genova, l’anno accademico si è aperto con 500 nuovi iscritti, per un totale di oltre mille corsisti. I costi contenuti, gli orari agevolati e le lezioni tenute dagli stessi docenti che insegnano ai corsi regolari hanno fatto la loro. Ma gran parte di questo successo va ricondotto ad una serie d’investimenti che la Regione ha messo in atto per promuovere l’apprendimento permanente, inteso come servizio alla città. LA DIETA MEDITERRANEA CI VIENE INCONTRO Che la dieta mediterranea avesse effetti positivi sulla qualità della nostra vita, era noto da tempo. Ora, una ricerca dell’Istituto di neuroscienze del Cnr e dell’Università di Padova, ha evidenziato come questo stile alimentare (anti-ossidante e anti-infiammatorio) incida notevolmente anche sulla vita degli anziani. Lo studio ha preso in considerazione 4.470 americani con un’età media di 61 anni. Nel campione attenutosi ad un regime alimentare riconducibile alla Dieta mediter-
NEI PAESI MERIDIONALI COME ITALIA, GRECIA, SPAGNA, FRANCIA E PORTOGALLO SI VIVE PIÙ A LUNGO CHE IN QUELLI DEL NORD E DELL’EST EUROPA
ranea, è stata riscontrata una minore prevalenza (circa il 30% in meno) di disabilità e depressione, rispetto a chi non rientrava in questi parametri alimentari. La Dieta mediterranea ci viene incontro, contrastando le malattie neurodegenerative, metaboliche e cardiovascolari. Ci protegge dall’infarto e da altre malattie ad alto impatto sociale. Il mangiare in modo sano e regolato, non deve quindi essere una moda passeggera, ma una buona abitudine da praticare per tutta la vita. Non sarà un caso che l’Italia, patria della buona cucina, risulti essere il paese più longevo del vecchio continente. Altro fattore che emerge dai dati Eurostat 2015 e che sembra incidere favorevolmente sull’aspettativa di vita, è il clima.
Sole e temperature miti non aiutano solo il fisico, soprattutto dopo una certa età, ma sono un toccasana per la mente. Nei paesi meridionali come Italia, Grecia, Spagna, Francia e Portogallo si vive più a lungo che in quelli del nord e dell’est Europa. Se fino ad una decina d’anni era lecito guardare alla vecchiaia con sospetto e timore, oggi possiamo essere confortati da ciò che gli studi ci dicono. Non ci resta che pensare alla terza età come a un traguardo da raggiungere in totale serenità, una stagione dalla vita da riscoprire, nella quale la nostra capacità d’azione sul mondo non deve per forza essere depotenziata.
117 CANDELINE PER EMMA. ETÀ DA RECORD È Emma Morano, originaria di Civiasco provincia di Vercelli, la donna più vecchia della Terra. La sua carta d’identità segna con orgoglio l’anno 1899. La tenace signora piemontese è l’unica persona al mondo a poter vantare natali antecedenti il ventesimo secolo. Lo scorso 29 novembre, giorno del suo compleanno, la pluricentenaria si è vista recapitare un telegramma da Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica, a nome di tutti gli italiani, ha voluto congratularsi per il traguardo raggiunto e augurarle altrettanti anni di serenità e salute. Ma non sono arrivati solo auguri ufficiali. Grazie alle nipoti, che per l’occasione hanno aperto una pagina facebook in suo onore, tutto il mondo ha potuto esserle vicino telematicamente in questo grande giorno. Emma da tempo vive a Pallanza, una frazione di Verbania e, fino all’ anno scorso,
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quando il suo orologio biologico segnava 116 anni di età, beveva mezzo bicchiere di vino rosso al giorno, mangiava tre uova con carne macinata e un omogeneizzato di frutta. Ora il menù è leggermente variato: può concedersi solo due uova, una al mattino e una al pomeriggio. Oltre alla dieta, non troppo invitante, a farle spegnere 117 candeline sono state la tempra e lo spirito che la contraddistinguono. Emma non ha avuto una vita facile: ha perso un figlio e ha avuto un rapporto difficile col marito che ha lasciato quando ancora avvocati e divorzi erano fantascienza. Una per una, ha superato tutte le difficoltà che 117 anni di vita le hanno messo davanti. Per il resto dice: “Sono sempre stata tranquilla, ho lavorato senza pensare ad altro e mi sono arrabbiata il meno possibile.” Questo è il segreto che l’ha portata a vedere ben 42.734 albe.
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MANTOVA LIFE&STYLE MANTOVA
CASTEL GOFFREDO
NIDAL TOUR 2017
La danzatrice Eleonora Nidal e la sua compagnia Nidal Caravan, saranno a Mantova nella loro prima tappa del tour 2017. La città accoglierà Eleonora conosciuta in Europa e in America, con i suoi spettacoli presso il Teatro Spazio Studio S. Orsola, sabato 25 Febbraio. La leggiadria sinuosa dei suoi passi, le note musicali che echeggeranno nella sala ed i mille toni colorati che illumineranno di emozioni gli occhi del suo pubblico, renderanno lo spettacolo unico nel suo genere. Uno spettacolo in cui il connubio tra antico e moderno sta alla base e sarà altresì inserito in un’atmosfera magica. Ricordiamo che Eleonora Nidal è ideatrice ed organizzatrice di “SHARQY DAY ROME” un evento di rilevante importanza nella capitale; nel quale cura ogni minimo particolare, per far si che la danza orientale assuma i caratteri di una disciplina elegante, raffinata e ricca di tecnica.
CERESARA
Da oltre 60 anni a Ceresara si rinnova l’appuntamento con la Fiera della Possenta, celebrando l’Annunciazione della B. Vergine Maria (25 marzo). Inizialmente la ricorrenza aveva una dimensione religiosa, con il trascorrere degli anni si è insinuata la vena popolare, trasformandola in una vera e propria fiera di bestiami e merci. Oggi, rappresenta un importante punto d’incontro per l’agricoltura e l’artigiano, dove poter conoscere le novità crescenti di questi settori, assaggiare prodotti tipici e a Km 0 e trascorrere qualche ora in compagnia, onorando le tradizioni. Siete tutti invitati a Ceresara dal 24 al 28 marzo. È il primo appuntamento primaverile di agricoltura, gastronomia, cultura, spettacoli e divertimento non solo per la comunità di Ceresara ma anche per i paesi limitrofi.
MONZAMBANO
GITA CULTURALE L’Università della Cultura di Monzambano tra i numerosi progetti per il nuovo anno sta organizzando un’uscita didattica a Rimini e Ravenna per l’1 e il 2 aprile. Nella due giorni sarà possibile visitare le Basiliche di San Vitale, Galla Placidia, Sant’Appolinare, la Domus del Chirurgo e il Tempio Malatestiano. La quota di partecipazione è di 120 € e sono accettate le prenotazioni sino al 16 febbraio. All’interno della quota sono compresi il viaggio, pernottamento con cena e colazione, l’assicurazione e l’entrata ai musei. Per info 3384842216 oppure 3475348998.
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La tradizione vuole che per il Carnevale a Castel Goffredo avvengano incessanti festeggiamenti in onore di Re Gnocco impastando e offrendo gli gnocchi, che oggi vengono cotti e conditi alla presenza dei cittadini affamati. Se ne hanno notizie già nel ‘600, anche se la tradizione del VENERDI’ GNOCCOLARO risale alla seconda metà del 1800. Tra le numerose maschere e carri il protagonisti saranno senza dubbio i bambini travestiti con gli abiti più strani. L’appuntamento è per domenica 26 febbraio.
MANTOVA
FESTIVAL DELLA CUCINA MANTOVANA SAGRA DELLA POSSENTA
AL VIA IL CARNEVALE GNOCCOLARO
Si concluderà il 26 marzo il Festival della Cucina Mantovana al Palabam. Ogni weekend (il sabato a cena e la domenica sia a pranzo che a cena), si potranno degustare i migliori piatti della tradizione nostrana in collaborazione con le migliori Associazioni del territorio. Sabato 11 e domenica 12 febbraio 2017 Macarun col stracot e riso coi saltarei. Sabato 18 e domenica 19 febbraio 2017 Riso alla villimpentese e agnoli . Sabato 11 e domenica 12 marzo 2017 Tortelli di zucca alla cesolana e risotto lambrusco e salsiccia. Sabato 18 e domenica 19 marzo 2017 Riso alla pilota de.co. e risotto zucca e salsiccia. Sabato 25 e domenica 26 marzo 2017 Gran galà del riso.
VOLTA MANTOVANA
RASSEGNA DEL CAPUNSEL Il magico e gustoso Carnevale del Capunsel si svolge ogni anno a Volta Mantovana e rappresenta un’occasione di incontro tra l’allegria e il divertimento. Nel tardo pomeriggio nella piazza principale, vengono serviti capunsei e salamelle, piatti tipici voltesi. Il Pupà del Capusel è la maschera locale incaricata di aprire i festeggiamenti. Sfileranno maschere, gruppi a bordo di incredibili carri, la musica ad alto volume riecheggerà per le vie del centro e tanto divertimento allieterà soprattutto i più piccoli. Un carnevale a tutto tondo che non lascia insoddisfatti i più grandi con la distribuzione di vin brulè e con le osterie e i ristornati che propongono, solo in questi giorni, i piatti tipici a prezzi vantaggiosissimi. Il tutto si terrà sabato 5 marzo in notturna.
ASOLA
PROTAGONISTA L’ORIENTE In Giappone i pasti sono un vero e proprio rituale: non si mangia solo con la bocca, ma con tutti e 5 i nostri sensi. Come ci si comporta a tavola secondo le buone maniere giapponesi? Come si apparecchia e si servono le pietanze? Scoprirete i segreti della cucina nipponica nel seminario del 12 febbraio promosso dall’ Associazione culturale Kokeshi, con iscrizione obbligatoria. Mentre domenica 19 marzo si terrà un laboratorio di calligrafia cinese con Alessandra Martina, mediatrice culturale, denominato “Ni hao Cina!” Il tutto avrà luogo al Museo Civico “Goffredo Bellini” di via Garibaldi.
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A CURA DI ELENA ANDREANI MANTOVA
ALLA CORTE DI RE TRIGOL Mantova ridà vita ad una bella fiaba che ci ricorda la flora e la fauna dei tre laghi che la circondano. Il “TRÌGOL”, (trapa natans = castagna di lago importata quasi cent’anni fa dal Giappone e felicemente ambientatasi nelle nostre acque) viene eletto Re con tanto di corte costituita da Regina Natura, Principessa Ninfea, dal Principe Caplàs, Principessa
MANTOVA
MONDOVISIONI AL “CARBONE”
Fior di Loto, dalla Fata, dal Mago, la Strega, Principe Papasìn, Principessa Caresa, il Generale Zanzara, il Cuoco Nebbia, la Spulverina. Nella stupenda cornice delle antiche piazze e dei favolosi palazzi gonzagheschi oltre mille figuranti creeranno, attraverso la loro rappresentazione, un’atmosfera incantata al centro della Città. Il corteo prenderà vita nel primo pomeriggio di domenica 26 febbraio. Il pubblico potrà ammirare le opere di cartapesta che solo i migliori allestitori riescono a comporre. La manifestazione è promossa dall’associazione “Comunali Oggi”, con il patrocinio e contributo del Comune.L’evento si inserisce alla perfezione nella Mantova degli splendidi palazzi gonzagheschi un’atmosfera incantata. In città sono attesi oltre mille figuranti provenienti da ogni parte d’Italia con costumi storici, stendardi e cantori.
CASTEL GOFFREDO
CLICK! ACCENDI IL MAST Lo scorso dicembre il Gruppo San Luca Onlus ha lanciato la campagna di crowdfunding (si chiama così la colletta ai tempi di internet) “CLICK. ACCENDI IL MAST E LE SUE INFINITE STORIE”. Collegandosi alla piattaforma dedicata al crowdfunding culturale “Innamorati della Cultura”, è possibile donare una determinata cifra a favore del MAST il Museo della Città. Sostenendo questa iniziativa contribuirai a realizzare l’allestimento del museo e a puntare i riflettori su opere straordinarie, espressione di identità di tutta la comunità, che sveleranno le tantissime e affascinanti storie di una città e di un territorio che da migliaia di anni partecipano alla grande storia europea.
CASTEL D’ARIO
LA BIGOLADA
Gli otto film inseriti ogni anno ad ottobre nel programma di Internazionale a Ferrara e poi proposti in tour rappresentano la migliore selezione di documentari a livello mondiale sui temi dell’attualità geo-politica, della libertà d’espressione, e dei diritti umani. Dal 2013 MONDOVISIONI fa tappa fissa a Mantova, al cinema del Carbone. I documentari, proposti in lingua originale con sottotitoli in italiano, verranno proiettati in esclusiva al cinema di via Oberdan ogni martedì alle 18.15 e dalle 21.15.
La Bigolada di Castel d’Ario si svolge il mercoledì delle ceneri e apre le celebrazioni della Quaresima, quest’anno si terrà il primo marzo. Si tratta di distribuzione gratuita di spaghetti conditi con acciughe e tonno, cotti in enormi paioli per dare inizio alla Quaresima. Molti sono gli ospiti che arrivano dai paesi vicini e soprattutto dalla città di Mantova. Nell’occasione l’ospitalità di Castel d’Ario non si limita alla preparazione di più di dieci quintali di “bigoi” ma ogni anno vengono organizzati diversi spettacoli.
CASTELLARO LAGUSELLO
ANTICA SAGRA DI SANTA MARGHERITA L’Antica Fiera di Santa Margherita torna nell’entroterra mantovano, dove l’Associazione Borgo di Castellaro Lagusello, con il patrocinio del Comune di Monzambano ha ripreso a organizzare e festeggiare quella che anticamente era la fiera del bestiame. L’evento che avrà luogo domenica 5 marzo a
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partire dalle ore 10.00 e fino al tramonto ospiterà negli stretti vicoli del borgo e nelle piazze animali della tradizione contadina: galline, oche, anatre, mucche, pecore, capre e cavalli. Potrete degustare ed acquistare anche prodotti tipici alimentari del territorio (olio, miele, verdure, formaggi, ecc...) e artigianali. Il momento clou della giornata è rappresentato proprio dal palio della torta margherita, durante il quale i ristoranti ma anche i privati cittadini, proporranno la degustazione della Torta Margherita da essi stessi confezionata e valutata da una giuria che poi premierà la torta meglio riuscita. In contemporanea sarà possibile visitare la Torre accompagnati da una guida che spiegherà i dettagli della ristrutturazione ma anche la storia di questo incantevole borgo. Per gli amanti della natura e del territorio si potrà inoltre prendere parte ad una passeggiata in carrozza trainata da splendidi cavalli di razza, immersi nel verde della riserva naturale, in una stagione in cui l’inverno ci sta salutando e ci si appresta ad apprezzare il tepore delle giornate primaverili.
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BRESCIA LIFE&STYLE MONTICHIARI
FIERA AGRICOLA ZOOTECNICA
Dal 17 al 19 febbraio prossimi il Centro Fiera di Montichiari (Brescia) ospiterà l’89ª edizione della FAZI – Fiera Agricola Zootecnica Italiana, rassegna trasversale dedicata al comparto primario con 9 padiglioni dedicati alla meccanica agricola, ai mezzi tecnici, alle strutture e soluzioni per l’allevamento, la mangimistica e il benessere animale, l’agricoltura e la zootecnia di precisione. I numeri della FAZI 2017 sono quelli delle grandi occasioni, con oltre 40mila metri quadrati di superficie espositiva (dei quali 10mila coperti) e una vetrina zootecnica di assoluto prestigio, con la 16ª edizione dello European Open Holstein Show, la 49ª Mostra nazionale della razza Bruna, concorsi di morfologia con il coinvolgimento degli istituti scolastici. Domenica 19 le finali di tutte le categorie dello European Open Holstein Show. Info: www.centrofiera.it
BAGOLINO
Uno tra i carnevali più originali e per la sua complessità cerimoniale è il Carnevale Bagosso, che si celebra ogni anno nei giorni di domenica, lunedì e martedì grasso e quest’anno cadrà dal 27 al 29 di febbraio. L’aspetto più spettacolare è rappresentato dai ballerini, vestiti con giacca e pantaloni al ginocchio scuri ornati da ricami, calze bianche lavorate, camicia bianca, cravatta scura, un lungo scialle di seta e tracolla di velluto ricamato, i quali danzano sotto le case di amici e parenti. L’altra parte del carnevale è rappresentata dalle maschere: personaggi che, travestiti da vecchio e vecchia e con la voce in falsetto, si divertono a fare dispetti senza mai farsi riconoscere. Rappresenta una festa in cui ancora oggi Bagolino si identifica e coinvolge tutto il paese.
VALLE CAMONICA
ADAMELLO SKI RAID I ghiacciai dell’Adamello sono un’arena ideale per praticare l’entusiasmante disciplina dello scialpinismo grazie a un’infinita scelta di percorsi per una singola randonnée o per raid di più giorni. Per atleti e appassionati di sci alpinismo, la data da ricordare è quella del 2 aprile 2017 quando tornerà un appuntamento tra i più attesi dello scialpinismo ovvero l’Adamello Ski Raid, una gara internazionale a squadre che fa parte del prestigioso circuito La Grande Course, con un tracciato che presenta un dislivello complessivo in salita di 4.000 m e una lunghezza di 42 km.
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ANTICA FESTA DI SAN GIUSEPPE Si tratta della 115ª edizione della Festa di San Giuseppe: si terrà a Pozzolengo il 18 e 19 marzo. Il programma della Fiera di San Giuseppe è ricco di eventi, in primis segnaliamo quelli enogastronomici di degustazione dei prodotti tipici, ma anche mercatini, laboratori, gare ciclistiche diurne e notturne, sfilata di auto d’epoca, torneo di briscola, oltre che mostre, appuntamenti teatrali e presentazioni di libri. In più bancarelle di hobbystica senza dimenticare l’edizione annuale de “La Dispensa Morenica”.
BRESCIA
LABORATORI, PERFORMANCE PER L’INFANZIA MASCHERE E BALLERINI
POZZOLENGO
L’iniziativa “Il Grande per i piccoli”, giunto alla settima edizione, torna a coinvolgere bambini e famiglie, avviandoli ai linguaggi della contemporaneità attraverso attività legate all’infanzia, forte delle numerose partecipazioni degli appuntamenti precedenti. Gli spazi noti e meno noti del Teatro Grande di Brescia accoglieranno esperienze creative appositamente ideate e realizzate per i bambini e gli adulti in un percorso che si snoda tra arte, illustrazione, architettura, spettacolo, scienza e tecnologia. La manifestazione avrà luogo il 4 marzo alle 15.00.
BRENO
FIERA DELLA SPONGADA A Breno si svolgerà la Fèra de la Spongada, detta anche Focaccia Camuna, si tratta di una pagnotta dolce di circa 150 grammi, impastata con ingredienti molto semplici e poveri, che richiede una complessa lavorazione, pienamente ripagata con il risultato. Durante la festa emerge un aspetto che ci lega profondamente alla nostra terra e alle nostre usanze: la tradizione. Tra le tante tradizioni trovate proprio la Spongada. Il dolce tipico di Breno e viene celebrato tutti gli anni con l’omonima sagra, nel paese d’origine. L’appuntamento è fissato per il 9 Aprile, la Domenica delle Palme come vuole la tradizione, ed avrà luogo lungo le vie del centro storico di Breno, per una giornata all’insegna del gusto, della tradizione e dei valori.
BRESCIA
CORSO BREVE DI BONSAI L’Università del Bonsai propone corsi brevi, della durata di 9 ore, per un primo approccio all’arte bonsai. Il programma prevede la trattazione delle tecniche basilari dell’arte bonsai, quali potatura, avvolgimento, trapianto e modellatura oltre a cenni di fisiologia delle piante e fitopatologia. Le tecniche vengono applicate durante il corso sotto la supervisione del docente su piante fornite direttamente dalla scuola, che rimarranno di proprietà dello studente. Le date del corso 4, 11 e 18 febbraio. Il tutto si terrà a Brescia presso lo Show Room Crespi Bonsai, dalle 15 alle 18.
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A CURA DI ELENA ANDREANI SALÒ
ROTARY YOUTH EXCHANGE Si sono ritrovati a Salò lo scorso settembre, i 50 ragazzi provenienti da diversi Paesi del mondo e giunti in Italia grazie al programma RYE del Rotary (www. rye2050.org). Il “Rotary Youth Exchange – Scambio Giovani” dà la possibilità ogni anno a migliaia di studenti di provare un’esperienza di vita all’estero. Partecipare ad uno scambio significa: servire da am-
SALÒ
LE MOSTRE DEL MUSA
basciatori per il proprio Paese e la propria comunità, beneficiare dei vantaggi derivanti dall’immersione in un’altra cultura e in un nuovo stile di vita, fare amicizie che dureranno tutta la vita, conoscere lo stile di vita e i traguardi raggiunti in altri Paesi e tornare a casa con una maggiore consapevolezza del mondo e una più profonda comprensione di se stessi e della propria cultura. “Il programma – spiega Giorgio Giambiasi, referente della Commissione Scambio Giovani per il Distretto 2050 - coinvolge annualmente, in tutto il mondo, circa 8.000 studenti (oltre 400 in Italia), ai quali viene permesso di trascorrere all’estero periodi di tempo più o meno lunghi, a seconda del tipo di scambio”. Lo “Scambio Giovani” è un service che non si ferma mai: in ogni mese dell’anno c’è sempre qualche studente italiano ospite di un Distretto estero o viceversa.
SIRMIONE
PEOPLE OF PHOTOGRAPHY La Mostra fotografica “Pop – People of Photography” che si concluderà all’interno del Palazzo Callas Exhibitions in Piazza Carducci a Sirmione, il 5 marzo, raccoglie le immagini del Premio Sirmione per la Fotografia e propone una inedita visione del territorio e di questa splendida località lagunare. Le opere fotografiche più interessanti saranno esposte anche all’esterno grazie all’iniziativa denominata “Pop Out” che le inserirà in ambientazione singolari e affascinanti: nelle acque che circondano il Castello Scaligero. L’intento è quello di accompagnare i visitatori in un itinerario coinvolgente all’interno delle mura cittadine, celebrando attraverso gli scatti fotografici l’unicità di Sirmione.
MONTICHIARI
VITA IN CAMPAGNA Vita in Campagna, la rivista specializzata in agricoltura amatoriale che conta 82.000 fedelissimi abbonati in tutta Italia presenta “La Fiera di Vita in Campagna”, la manifestazione interamente dedicata all’agricoltore hobbista (hobby farmer). Si conta che il 46,2% degli italiani si dedichi ad un piccolo orto a uno spazio verde. e sono sempre di più. dal 2011 le vendite – secondo Coldiretti – sono aumentate del 10-15%. Arrivi da tutta la Lombardia e dall’Emilia per questa fiera: 30.000 mq tra laboratori, stand espositivi e un padiglione intero dedicato agli animali. Dal 24 al 25 marzo 2017.
Quattro nuove mostre sono state inaugurate a Salò presso il MuSa lo scorso dicembre e saranno visibili sino al 19 febbraio. Le mostre sono: “Era una notte che pioveva” a cura di Gian Marco Montesano; “Poi spuntò l’alba. Ed era il 25 aprile. La Resistenza in Italia” a cura di Roberto Chiarini e Elena Pala; “Civica Raccolta del Disegno di Salò” Nuove acquisizioni; “Ninfe” a cura di Angelo Aime. L’apertura del Museo da lunedì a domenica dalle 10 alle 18.
VEZZA D’OGLIO
CIASPOLATA NOTTURNA PER LA VAL CAMONICA La manifestazione “CASPOLADA AL CHIARO DI LUNA” avrà luogo l’11 febbraio a Vezza d’Oglio e consiste in una passeggiata non competitiva in notturna al chiarore della luna piena. Nata nell’anno 2001 è divenuta fiore all’occhiello dell’Alta Valle Camonica richiamando nelle precedenti edizio-
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ni atleti ed appassionati sia da numerose regioni italiane sia da oltreconfine superando le 4.000 presenze. Partendo dal centro storico del paese e dopo aver calzato ai piedi le racchette da neve (chiamate in dialetto locale “caspe” o “caspole”), ci si avventura in un percorso completamente innevato che si snoda lungo il fondovalle per una lunghezza di circa 9/10 Km, attraversando le bellissime e suggestive pinete circostanti i luoghi abitati. Per i meno allenati, o per chi “vuole fare meno fatica”, è previsto un percorso ridotto della lunghezza di circa 5/6 Km. Tale avvenimento può essere intrapreso da tutti, piccoli e grandi, non necessita di alcuna preparazione atletica particolare e il tutto si svolge nella massima sicurezza. Bevande calde e prodotti tipici locali vengono distribuiti a tutti i partecipanti presso i ristori allestiti lungo il percorso; inoltre, al termine della camminata, c’è la possibilità di cenare presso il Centro Eventi Adamello o presso i ristoranti convenzionati trascorrendo una serata all’insegna dell’allegria e del divertimento.
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VERONA LIFE&STYLE VERONA
MOUNTAIN FILM FESTIVAL
Dopo il successo della prima edizione svoltasi lo scorso anno, dal 28 febbraio al 4 marzo Verona ospita all’interno dell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia il Festival Internazionale del Cinema di Montagna. L’omaggio alle montagne ed al mondo dell’esplorazione, dell’arrampicata e dell’alpinismo, si promuove attraverso un concorso cinematografico, aperto a registi e produttori italiani e stranieri. Le proiezioni avverranno sia in italiano che in lingua originale. Al contest cinematografico se ne associa anche uno fotografico dedicato al tema della montagna, dei paesaggi e della natura dal livello dolomitico al livello internazionale. L’evento si concluderà con il Gran Galà della Montagna, con la premiazione dei vincitori dei due concorsi ed uno spettacolo di intrattenimento del pubblico. Ingresso gratuito. www.montagnaitalia.com
CEREA
Il 9 marzo il Palio della Stortina Veronese raggiungerà lo storico traguardo delle 21 edizioni. Un evento straordinario, nato per volontà della Condotta Slow Food Valli Grandi Veronesi con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere la produzione artigianale del celebre salame veronese dalla caratteristica forma leggermente ricurva. L’evento prenderà il via alle 19 con l’atteso aperitivo – incontro con i produttori amici di Slow Food, i cui prodotti – prosciutto crudo, grissini, crostini, formaggi, verdure di stagione accompagnate da ottimo vino - saranno in degustazione per tutta la serata. Il momento clou del Palio consiste nella degustazione alla cieca di dieci tipi di stortine in gara: alla fine, i voti raccolti dai commensali decreteranno il vincitore. Per info e prenotazioni www.cerea.net
OPPEANO
DONNE E SAPORI Sabato 4 marzo a Vallese sarà una giornata di festa a tema. Dalle ore 9 e fino alle 18 si terrà il mercatino Donne e sapori, per festeggiare in anticipo la Festa della donna, con prodotti per la cura e la bellezza del corpo, erboristeria e artigianato locale. La rassegna di prodotti tipici sarà seguita dall’esibizione di artisti di strada e animazione per i bambini. Il pomeriggio prosegue poi dalle ore 14,30 con la sfilata di carri allegorici e maschere, con tanto divertimento e stand a tema carnevalesco. Per info www.comune.oppeano.vr.it
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CARNEVALE DEL MARCIAPIÈ Le maschere, i carri e il divertimento arrivano su Lungolago Marconi a Lazise: il Carnevale del MarciapIè quest’anno si festeggia martedì 28 febbraio e mercoledì 1 marzo. Il primo giorno dalle ore 11.00 alle 18.00 gnocchi, frittelle e molto altro con i gonfiabili per i più piccoli e il giorno successivo, mercoledì, oltre agli stand enogastronomici vi aspettano dalle ore 15.30 l’investitura del Capo Valar e della sua Corte e successivamente la sfilata delle maschere. www.comune.lazise.vr.it
PARONA
LA FAMOSA FESTA DELLA RENGA PALIO DELLA STORTINA
LAZISE
Appuntamento mercoledì 1 marzo a Parona con la famosa Festa della Renga, tradizionale manifestazione dedicata al piatto tipico veronese della polenta con aringa, che riempie il paese di persone provenienti da tutta la provincia e oltre, essendo la chiusura del carnevale veronese e l’apertura del periodo di Quaresima. Nel primo pomeriggio ci sarà la sfilata allegorica con due tra le maschere più famose del carnevale veronese: la “Parona”, la maschera locale nata nel 1985, e il “Papà del Gnoco”. Sfileranno per le strade tra la gente regalando caramelle ai bambini, ravvivando così la giornata. Per info: www.cittadiverona.it
VERONA
APPUNTAMENTO CON L’AMORE Dall’11 al 14 febbraio torna una nuova edizione di Verona in Love, l’evento dedicato agli innamorati che offre un programma ricco di idee accattivanti per trascorrere giornate indimenticabili ascoltando musica d’autore, assistendo a presentazioni di libri e rappresentazioni teatrali, o visitando gli angoli più romantici della città di Giulietta e Romeo. Per l’occasione le principali vie del centro storico vengono addobbate con cuori e luminarie a tema che creano una suggestiva atmosfera, nelle piazze ci sono bancarelle e concerti di musica dal vivo. Ad attendervi degustazioni di cioccolato, cene romantiche nei ristoranti, spettacoli nei teatri, feste nei locali e nelle discoteche. www.veronainlove.it
LEGNAGO
RENDEZ-VOUS CON IL LUSSO Legnago come Forte dei Marmi e Roma. Domenica 5 marzo dalle 9 alle 19, le vie del centro storico saranno invase dai prodotti di alta qualità dell’artigianato della Versilia, in particolare capi di abbigliamento e pelletteria. Si svolgerà infatti il «Mercato del Forte» organizzato dall’omonimo Consorzio che raggruppa i commercianti versiliesi che fanno tappa con i loro stand in parecchi centri di tutta Italia, a cominciare proprio da piazza Marconi di Forte dei Marmi (Lucca), che rappresenta l’appuntamento fisso di questo evento dedicato ai prodotti di lusso. www.comune.legnago.vr.it
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A CURA DI MARTINA BORGHETTO VERONA
MOSTRA MERCATO DEL DISCO Da Claudio Villa ai Genesis, da Mina ai New Trolls, dai Pink Floid a Michael Jackson. Domenica 12 marzo torna la mostra mercato del disco, che si svolge nei padiglioni della Fiera di Verona. Un appuntamento consolidato da anni, in cui gli appassionati di musica possono vendere, acquistare e scambiare dischi, cd e dvd.
VERONA
GIULIETTA&ROMEO HALF MARATHON
Il successo delle edizioni precedenti e la presenza di quasi un centinaio di espositori rende questa manifestazione un ritrovo assolutamente imperdibile ed importante per tutti i collezionisti del settore e per i semplici appassionati. Un meeting in cui i nostalgici del vinile possono scovare dischi introvabili, edizioni limitate e fuori catalogo importati da Giappone, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. All’interno della rassegna è presente anche una interessantissima mostra mercato del fumetto usato e da collezione, in cui viene presentata un’ampia panoramica delle nuove tendenze dell’editoria sia amatoriale che di massa. Non mancherà una grande offerta di posters, gadgets, magliette, modellini e pupazzi. www.verona.net
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UN SÌ DA SOGNO Verona Sposi, in programma nei giorni 4 e 5 Febbraio, è l’appuntamento primaverile irrinunciabile per i futuri sposi che potranno trovare le più interessanti proposte di prodotti e servizi per organizzare al meglio il giorno del matrimonio. Anche in questa edizione saranno presenti numerosi espositori, pronti a deliziare i visitatori con le immagini delle proprie location, abiti, fedi, e felici di dare consigli proponendo tantissimi altri prodotti indispensabili per il giorno più bello. L’evento si terrà ancora all’Arsenale nel centro storico di Verona a due passi da Piazza Bra, facilmente raggiungibile e con ampi parcheggi per visitatori. Cittadiverona.it
VERONA
SFILATA DI VENERDÌ GNOCOLAR Anche quest’anno si rinnova lo storico appuntamento con il carnevale veronese: venerdì 24 febbraio da non perdere la sfilata di carri allegorici nelle vie del centro, con la partecipazione di majorettes e gruppi musicali provenienti da tutta la provincia, migliaia di figuranti e quasi centomila spettatori assiepati nelle strade. Il sabato pomeriggio il carnevale veronese fa tappa nel Rione dei Filippini con la regata storica che vede il Principe Reboano discendere in canoa l’Adige e sbarcare con la sua corte nel porticciolo della Dogana. www.verona.net
C’è l’associazione sportiva dilettantistica GAAC 2007 dietro la Veronamarathon; un team che, assieme a Veronamarathon Eventi ed al Comune di Verona, è riuscito in pochi anni a fare della maratona di Verona uno degli appuntamenti del settore più apprezzati in Italia. Riconosciuta da IAAF e FIDAL, GAAC 2007 affonda le proprie radici nella metà degli anni ’50, quando un gruppo di amici appassionati di escursioni in altura fondò il “Gruppo Alpinisti Amici del Carega”.
VERONA
ROMANTICO GIARDINO IN PIAZZA BRA Dal 24 al 26 marzo torna l’evento con il quale Verona saluta la primavera. Un weekend dedicato ai fiori, alle piante e al loro benessere, con esperti del settore e professionisti impegnati nella cura del verde cittadino. Ed ecco che Piazza Bra diventa un giardino romantico nel quale passeggiare
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alla ricerca di una bella pianta da portare a casa e di consigli utili su orti di tutte le dimensioni, tra laboratori per bambini e per adulti, nei quali i fiori vengono abbinati alla cucina, al vino, alle emozioni. Tra gli appuntamenti vi saranno iniziative dedicate alle famiglie, al cake design, al vino Bardolino e al suo bouquet di profumi e alla pasticceria. Professionisti del settore daranno al pubblico di Verona Mio Fiore informazioni sul mantenimento delle piante e sulla scelta del fiore più adatto alle varie occasioni. Spazio alla didattica con la passeggiata alla ricerca delle piante da orto e con la presentazione dell’orto di Sprea e del giardino d’Europa, ovvero il Monte Baldo. Idee e consigli utili saranno proposti durante la presentazione delle soluzioni verdi per l’arredo di casa. Molti gli appuntamenti in programma per una manifestazione originale, che oltre alla mostra mercato porta in piazza i temi dell’ecologia, della valorizzazione delle risorse e del rispetto città e delle sue aree verdi. Per info visitare la pagina www.facebook.com/ veronamiofiore.
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Fino a Dicembre 2017 Mantova
L’EVENTO
DOPO IL GRANDE SUCCESSO DELL’ANNO SCORSO TORNA LA GRANDE KERMESSE MUSICALE MANTOVANA
A CURA DI M.T. SAN JUAN
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i è aperto ufficialmente l’11 gennaio scorso al Teatro Bibiena la stagione 2017 di Mantova Musica. Protagonisti del concerto sono stati il violinista russo Sergej Krylov e il pianista uzbeko Michail Lifits. Alcune opere importanti del repertorio da camera per duo strumentale si sono legati, in questo prestigioso primo appuntamento, all’intesa fra due musicisti di grande talento e di notevole esperienza internazionale. La nuova stagione concertistica, e non solo, presenta cinquanta eventi da gennaio a dicembre, con concerti, serate di poesia, film e visite guidate alle mostre. Il programma è stato presentato a dicembre nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dal sindaco Mattia Palazzi e dai tre direttori artistici della manifestazione: Stefano Giavazzi di Società della Musica, Stefano Maffizzoni di Arti.Co e Leonardo Zunica di Diabolus in Musica. Il contributo del Comune è stato confermato dal sindaco Palazzi nella misura di 50mila euro già disponibili, più altri 10mila promessi per la seconda metà del 2017. La rete tra le 3 associazioni, nata nel 2016 sotto l’egida del Comune nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura, propone un cartellone complessivo molto variegato, in grado di attrarre ampie fasce di spettatori, come testimoniato dalle 3500 presenze registrate nel corso della prima edizione. Confermati i Concerti della Domenica, mentre la stagione estiva, oltre al Parco delle Bertone e alla Loggia di Davide di Palazzo Te, si terrà anche nel cortile di Palazzo D’Arco.
TAKUYA OTAKI TRA I PROTAGONISTI Si chiama Takuya Otaki, ha ventotto anni, e lo scorso anno tra gli altri ha vinto tre riconoscimenti nell’ambito del XII Concours International de piano d’Orléans (il primo premio Blanche Selva, il premio speciale Olivier Grief e il premio speciale Maurice Ohana). Sarà in scena a Mantova il prossimo 23 giugno 2017 alla Madonna della Vittoria.
Previsti anche tre viaggi culturali: sabato 21 gennaio, a Palazzo Reale di Milano per la mostra Escher e le sue Metamorfosi, con visita guidata a cura di Giovanni Pasetti. Poi trasferte a Torino e a Roma. Il 5 marzo, al Bibiena, evento dedicato alla Festa della Donna con Fabio Testi che leggerà le poesie
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MANTOVAMUSICA 2017 OLTRE 50 EVENTI PER UN ANNO DI GRANDI NOMI LA RETE TRA LE 3 ASSOCIAZIONI, NATA NEL 2016 SOTTO L’EGIDA DEL COMUNE NELL’ANNO DI MANTOVA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA, PROPONE UN CARTELLONE COMPLESSIVO VARIEGATO
d’amore di Garcia Lorca e Neruda. Spazio anche al cinema, il 19 giugno al Cinema del Carbone, con la prima nazionale di Kafka e le sue Metamorfosi. Tra gli artisti anche Takuya Otaki, pianista giapponese vincitore dell’ultima edizione, che suonerà il 23 giugno alla Madonna della Vittoria. Tra gli ospiti più attesi la pianista Marcella Crudeli (12 novembre, Bibiena) e il baritono Dario Giorgelè (3 dicembre, Bibiena tra musica e magia). Spazio anche al talento mantovano Marco Tariello, che il 21 aprile sarà in concerto con la flautista Gaia Bergamaschi all’auditorium Cavazzoni per un appuntamento dedicato agli ospiti delle case di riposo. “Un evento di successo, grazie anche al lavoro di sinergia – ha detto il sindaco Palazzi –. Lancio una proposta agli organizzatori. Scegliete una piazza del centro storico e trasformatela in luogo della musica per ospitare una stagione estiva di concerti”. I biglietti per i singoli eventi si potranno acquistare anche nel luogo dello spettacolo e online sul sito www.mantovamusica.com.
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11.12.13.14.15 Febbraio Castello di Brescia
L’EVENTO
LA MANIFESTAZIONE È PROMOSSA DAL COMITATO AMICI DEL CIDNEO ONLUS CON LA DIREZIONE ARTISTICA DELL’ASSOCIAZIONE CIELI VIBRANTI
FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLE LUCI 2017 DI BEATRICE MOSCATELLI
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l Festival propone un itinerario tra installazioni luminose, proiezioni e performance live che condurrà il pubblico attraverso la storia del Castello e della città; sarà il primo festival delle luci in Europa realizzato interamente in un castello e un’iniziativa unica nel suo genere in Italia. I tratti caratterizzanti del progetto sono due: da un lato una vocazione internazionale e il desiderio di coinvolgere un ampio bacino d’utenza con una proposta culturale e artistica originale e di alto profilo, dall’altro la conservazione di un radicamento profondo con la città e il territorio, che ne valorizzi la storia e il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, elementi tutti che il Castello racchiude e rappresenta in maniera esemplare. Per tali ragioni, il Festival prevede una condivisione diffusa del progetto con il territorio, con il coinvolgimento dell’Università Statale e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, del Conservatorio “Luca Marenzio”, delle scuole della città e della provincia, delle associazioni di categoria e di numerosi altri enti e realtà associative che operano sul territorio nel campo della promozione turistica e culturale. Il percorso sarà accessibile ad ingresso libero ogni giorno dalle 18.30 (con ultimo ingresso alle 22.30), e prevede un totale di quindici installazioni, curate da artisti internazionali. Nei giorni del festival, l’accesso al Castello non sarà consentito alle auto, ma garantito da un apposito servizio “Light Bus”, realizzato da Brescia Mobilità, con navette (gratuite) che partiranno a intervalli regolari da piazzale Cesare
II nel 1238 e del Sacco di Brescia del 1512, quello delle armi nell’eroica resistenza delle Dieci Giornate del 1849, il fuoco della rivoluzione industriale. La leggendaria apparizione dei Santi Patroni sarà oggetto della prima installazione, una grande videoproiezione sulle mura del Castello realizzata dal giovane regista bresciano Marco Santi, già vincitore del concorso internazionale di Los Angeles «48 Film Project» per il cortometraggio “Clara”. La Torre di Mezzo diventerà invece un libro a cielo aperto che racconta la storia di Brescia, grazie al progetto degli artisti tedeschi Detlef Hartung e Georg Trenz: sulla superficie della torre saranno proiettati e animati nomi di personaggi, frasi e date che racchiudono il passato e il presente della città. Il fuoco, infine, sarà protagonista dell’installazione principale, una fiamma alta 9 metri collocata sulla Torre dei Francesi, che sarà visibile da tutta la città, come un’ideale torcia che restituisce al Castello la sua centralità nello spazio urbano e nella vita della comunità.
UN’INIZIATIVA DI GRANDE RILIEVO MEDIATICO COME IL FESTIVAL COSTITUISCE UN’OCCASIONE IRRINUNCIABILE PER AVVIARE IL PERCORSO DI RILANCIO DEL CASTELLO Battisti e piazzale Arnaldo e dal trenino messo a disposizione dalla stessa Brescia Mobilità. L’itinerario del Festival muoverà dalle origini celtiche del Castello per proseguire con il periodo romano, medievale e giungere al Risorgimento e al presente. Ciascuna installazione avrà un proprio accompagnamento musicale, così che il Festival sia anche l’occasione per ricostruire una sorta di “colonna sonora” della città, dalla polifonia di Luca Marenzio al pianoforte di Arturo Benedetti Michelangeli. La musica verrà riprodotta tramite altoparlanti, ma anche proposta dal vivo, con la partecipazione di giovani artisti, in collaborazione con il Conservatorio “Luca Marenzio”. Simbolo del percorso sarà il fuoco: il fuoco dei falò delle tribù celtiche, il fuoco dello Spirito che anima i santi Patroni Faustino e Giovita che apparvero sulle mura per salvare il Castello e la città nel 1438, il fuoco dell’assedio di Federico
IL FUTURO, IL CASTELLO RITROVATO Il Festival internazionale delle luci in Castello non si configura come un occasionale fuoco d’artificio, ma intende essere la miccia per il rilancio complessivo del Castello come luogo di aggregazione, spazio culturale e ricreativo, sede di iniziative ed eventi di ampio respiro. Il Festival, quindi, non solo diventerebbe un appuntamento annuale capace di porre Brescia e il suo simbolo in grande evidenza nel panorama culturale nazionale, ma
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anche e soprattutto un modello da replicare, e attorno al quale, aggregare nuove energie e professionalità. Le numerose priorità individuate per il rilancio del Castello nel Libro Bianco prodotto dal Comitato Amici del Cidneo Onlus, troveranno così la spinta ideale per essere realizzati, portando in prospettiva enormi benefici alla comunità, in termini di immagine, presenza di visitatori e anche di occupazione di personale qualificato.
IL GLOW FESTIVAL DI EINDHOVEN DOCET Il progetto sarà realizzato in collaborazione con il Glow Festival di Eindhoven, uno dei più importanti festival delle luci d’Europa, e aspira ad entrare a far parte della rete dei festival delle luci europei, grazie al supporto del suo ideatore Robbert Ten Caten – Fondatore dello stesso Glow Festival di Eindhoven e Responsabile della International Light Festival Organisation. Il Festival ha gli autorevoli patrocini di: Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Brescia, Università degli Studi di Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Fondazione ASM, Brescia Tourism, Associazione Confraternita dei Santi Faustino e Giovita, e potrà realizzarsi grazie a il fondamentale supporto della Fondazione Cariplo, il sostegno e contributo di: Camera di Commercio di Brescia, Confagricoltura Brescia, UBI Banco di Brescia, Associazione Amici di Lino Poisa dei Rotary Club Bresciani.
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25.26.27.28 Febbraio Montichiari
L’EVENTO
TUTTO È PRONTO PER LA SESTA EDIZIONE DEL SALONE DEDICATO A FOOD E ATTREZZATURE PER LA RISTORAZIONE. TRA LE NOVITÀ L’ARENA EVENTI, DOVE I CUOCHI SARANNO PROTAGONISTI
GOLOSITALIA IL CIBO FA SPETTACOLO A CURA DI DI M.T. SAN JUAN
FEDERICA CEGALIN, I MIEI CORSI A GOLOSITALIA Federica Cegalin, food blogger del sito “Il profumo del deja vu” racconta il suo entusiasmo per i 3 corsi che terrà a Golositalia. Si tratta di “Tre tocchi di pepe in cucina”, “Curry o Masala: riscopriamo le origini” e “Spezie in cucina: e se non fosse solo salato?” Tre appuntamenti in cui ci trasmetterà la sua passione per la cucina. “Dovete sapere che pochi giorni fa ho ricevuito una bellissima notizia” dice Federica. “Golistalia mi ha invitato a tenere tre corsi sulle spezie. In queste mie lezioni verrà spiegata la storia, l’uso e le caratteristiche delle medesime, andando ad approfondire alcune di esse in modo dettagliato. Per questi tre eventi ho pensato a delle ricette che possano andare ad esaltare al meglio le spezie che andrò ad illustrare e che utilizzerò nei mie show cooking”
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olositalia&Aliment torna al Centro fiera del Garda di Montichiari (Bs) dal 25 al 28 febbraio 2017. Un connubio che ha permesso di completare la proposta espositiva dell’evento raggiungendo tutti gli attori del settore agroalimentare: consumatori, operatori Ho.RE.CA e buyers della filiera distributiva. Dopo il successo della scorsa edizione, frequentata da oltre 70mila persone, ci sono tutte le premesse per confermare - e ulteriormente accrescere - il consenso verso una formula unica nel suo genere, che coniuga le ultime novità del professional equipment ai prodotti tipici delle regioni italiane e di svariati paesi esteri. Un evento che interessa tanto il pubblico professionale quanto gli appassionati di enogastronomia che qui possono conoscere, degustare ed acquistare prodotti spesso introvabili. Il segreto di Golositalia sta in questa duplice anima, di rivolgersi ai professionisti e ai buongustai, e nel suo legame con il territorio. L’edizione 2017 vede un’ulteriore crescita rispetto all’anno precedente, non solo nelle dimensioni,
TRISMOKA CHALLENGE SFIDA TRA BARISTI JGolositalia&Aliment torna con la sfida tra Baristi del Trismoka Challenge. Dopo il successo della scorsa edizione, frequentata da oltre 70.000 persone, ci sono tutte le premesse per confermare – e accrescere – il consenso verso una formula unica nel suo genere, che coniuga le ultime novità del professional equipment ai prodotti tipici delle regioni italiane e di svariati paesi esteri. Un evento che interessa tanto il pubblico professionale quanto gli appassionati di enogastronomia che qui possono conoscere, degustare ed acquistare prodotti spesso introvabili. n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
ma anche nella qualità dell’offerta. 640 espositori, il 15% in più rispetto al 2016, suddivisi in sei padiglioni, di cui tre dedicati al mondo professionale. Sei le aree tematiche: food, wine, beer, bio-vegan-gluten free, professional technology & restaurant e franchising. «La manifestazione è giovane - afferma il sindaco di Montichiari, Mario Fraccaro - ma Golositalia si è già affermata come un appuntamento imperdibile, per la quantità e la qualità degli espositori, per gli eventi che si susseguono nei quattro giorni». «Quest’anno - spiega Mauro Grandi, direttore di Golositalia - pensiamo di arrivare a 78mila presenze. È un evento molto sentito nel territorio a cui la gente sente di non poter mancare, ma sta crescendo anche il pubblico degli operatori professionali, come ristoratori, gestori di bar, birrerie e gelaterie, catering e grossisti specializzati, ma anche buyer e operatori della Gdo». Completa il calendario degli eventi un fitto programma di corsi di cucina, convegni, seminari e dimostrazioni, rivolti sia all’operatore del settore che vuole aggiornarsi, sia all’appassionato che intende mettersi alla prova. Molto varie le tematiche
Da segnalare il nuovo concorso per Bartender e la nuova edizione del Trismoka Challenge, il concorso che selezionerà il miglior barista di Brescia e Bergamo per la finale del Campionato Italiano Baristi e Caffetteria 2018. L’edizione 2017 vede un’ulteriore crescita rispetto all’anno precedente, non solo nelle dimensioni, ma anche nella qualità dell’offerta. 640 espositori, il 15% in più rispetto al 2016, suddivisi in sei padiglioni, di cui tre dedicati al mondo professionale. Sei le aree tematiche: food, wine, beer, bio-vegan-gluten free, professional technology & restaurant e franchising. Novità di quest’anno sarà l’Arena Eventi, uno spazio in cui gli chef saranno protagonisti di show cooking e dibattiti con un confronto diretto con il pubblico. Tra le presenze finora confermate spicca il nome del maestro pasticcere di fama internazionale Ernst Knam.
LA RASSEGNA ESPOSITIVA È DIVISA IN SEI AREE TEMATICHE: FOOD, WINE, BEER, BIO-VEGAN-GLUTEN FREE, PROFESSIONAL TECHNOLOGY & RESTAURANT E FRANCHISING affrontate: dai corsi di pasticceria pensati per i più golosi a quelli per chi convive con intolleranze o allergie; dai consigli per avviare un bar o un’altra attività nel campo dell’enogastronomia alle master class con sommelier e degustatori. - Orari di apertura: PAD. 1 e 5 sabato/domenica/ lunedì/martedì dalle 9 alle 19 PAD.6,7 e 8 sabato/domenica/lunedì 9-22 – martedì 9-19 - Ingresso: € 8. Ingresso gratuito per disabili e bambini fino ai 10 anni. Ridotto scuole € 6 - Parcheggio: auto € 3, pullman € 10
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3.4.5 / 10.11.12 Febbraio Milano
L’EVENTO
MOSTRE, BAZAR, STAND COMMERCIALI, GASTRONOMIA TIPICA, CERIMONIE TRADIZIONALI, SPETTACOLI, MEDICINA ORIENTALE, DANZE E ARTI MARZIALI. SHOW, INCONTRI, SEMINARI ED ESIBIZIONI
ALLA RISCOPERTA DELL’ANTICO E MODERNO ORIENTE DI VITTORIA BISUTTI
LA RITUALE VESTIZIONE DEL KIMONO
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on è da tutti i giorni potersi immergere nelle culture e nelle tradizioni di un Continente sconfinato. Il 3-4-5 e 10-11-12 Febbraio 2017, il Festival dell’Oriente torna a Milano, presso la Fiera Milano City. Nei padiglioni del Festival verranno presentate, in contemporanea nei diversi palchi e nelle decine di aree tematiche dedicate ai nuovi e vecchi paesi, le Cerimonie tipiche e le Tradizioni d’Oriente: dalla vestizione del Kimono alla Cerimonia del the, dal circo Cinese ai massaggiatori tradizionali Tailandesi dagli Origami all’Ikebana, dalla Cerimonia del Mandala al Matrimonio indiano, dai contorsionisti Vietnamiti alla Pittura su stoffa, alla cura dei Bonsai, dal Cerimoniale dei guerrieri indiani alla Capanna sudatoria, dal Teatro NO ai Maestri gourmet Giapponesi dal Carving alle lanterne galleggianti e un infinità di altre in un percorso coinvolgente alla scoperta delle culture e
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NEI PADIGLIONI DEL FESTIVAL VERRANNO PRESENTATE LE CERIMONIE TIPICHE E LE TRADIZIONI D’ORIENTE NELLE DECINE DI AREE TEMATICHE DEDICATE AI NUOVI E VECCHI PAESI del folklore di paesi lontani e affascinanti. Un susseguirsi ininterrotto di oltre 400 spettacoli, esibizioni, dimostrazioni, seminari e show che si articoleranno da mattina sino a sera nelle decine di aree tradizionali che rappresentano il cuore pulsante della manifestazione per uno spettacolo straordinario e davvero imperdibile . Atmosfere magiche e ovattate si inseguono nei numerosi e affollatissimi mercati tradizionali e nei vari bazar orientali che vedranno in questa edizione oltre 500 espositori di prodotti tipici provenienti dai paesi orientali di tutto il mondo. Il pubblico potrà perdersi tra stoffe, vestiario, borse, calzari, tessuti, monili, gioielli antichi, amuleti, incensi, candele, oli essenziali, tattoo, oggettistica da interni ed esterni, mobilio, elementi di arredo, quadri, tappeti, arazzi, pietre, vasi, ceramiche, statue, libri, prodotti di erboristeria, infusi, spezie, thè, campane tibetane, gong, sari, kimoni, scatole cinesi, lacche giapponesi, calligrafie, promozione viaggi, creme, prodotti vegani biologici e naturali, ed un’infinità di molti altri ancora interamente dedicati all’oriente. Sarà possibile degustare i prodotti tipici della cucina orientale Tailandese, Indiana, Giapponese, Cinese, Mongola, Tibetana, Nepalese, dello Sri Lanka e di tutte le nazioni presenti in una grande area preallestita oppure direttamente nei loro stand. Ascoltare i concerti dei grandi intepreti del Sol levante, lasciarsi rapire dalle sinuose danze orientali, dal folklore tradizionale di tutti i paesi presenti, partecipare ai numerosissimi convegni sulla salute e il
Vestito tradizionale giapponese finemente tessuto in seta, rappresenta uno dei maggiori simboli della cultura tradizionale giapponese. L’arte della vestizione del kimono cela dietro sé un complesso rituale tramandato fedelmente nel corso degli anni. Per la maggior parte delle donne infatti è impossibile indossare un kimono senza aiuto, dato che il tipico completo da donna consiste di almeno dodici parti separate, da indossare, unire e fissare secondo regole precise. Ancora oggi esistono assistenti professionali che aiutano le donne ad indossare i kimono. La scelta del kimono da indossare in un’occasione è legata a numerosi simboli e sottili messaggi sociali. La scelta riflette l’età della donna, il suo stato civile e la formalità dell’occasione Per un kimono da cerimonia si richiedono ore di preparazione, ma in occasione del Festival dell’oriente sarà possibile assistere in esclusiva alla vestizione di un kimono per occasioni particolari con la presenza di esperti del settore, specializzati in arte e cultura giapponese, che forniranno al pubblico le chiavi di lettura necessarie per comprendere l’indiscutibile fascino che si cela dietro il rito della vestizione.conosciuto come “il coach delle donne”.
benessere, prendere parte agli incontri interreligiosi, sperimentare gratuitamente decine e decine di massaggi, discipline per il benessere e l’integrazione corpo mente. Partecipare ai numerosi corsi organizzati con alcuni dei piu grandi maestri ed esperti: una novità di questa edizione assolutamente da non perdere. L’arte dei tamburi giapponesi, le lezioni dei Maestri del the, la preparazione dei sushi, le danze orientali, la scrittura tradizionale, l’arte dell’ikebana, il confezionamento e la cura dei bonsai, i massaggi delle varie tradizioni, il tai chi chuan, lo yoga: un grandissimo, unico e formidabile happening dedicato al mondo orientale ed a tutti i suoi aspetti tradizionali e moderni. Info: www.festivaldelloriente.com
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11.12 Marzo Verona
L’EVENTO
ANCHE QUEST’ANNO IL PUBBLICO SARÀ COINVOLTO DA UN CALENDARIO SEMPRE PIÙ RICCO DI EVENTI INTERATTIVI, ALCUNI DEI QUALI SPETTACOLARI, GRAZIE ALLE PERFORMANCE DEI GRANDI CAMPIONI
MODEL EXPO ITALY LA FIERA N° 1 IN ITALIA A CURA DI DI M.T. SAN JUAN
LA SANTA MARIA, È PRONTO IL KIT PER I NAVIMODELLISTI E’ il modello della nave ammiraglia di Cristoforo Colombo, una delle più famose della storia della navigazione: la Santa Maria della Amati riproduce in miniatura uno dei modelli delle famose tre caravelle che portarono nel 1492 Colombo alla scoperta dell’America. Fedele nei dettagli e adatta anche a chi non possiede grande esperienza nel campo del modellismo, si ispira alla nota nave proveniente dalla costa cantabrica e originariamente chiamata La Gallega. Questo modello può essere arricchito di dettagli, sempre forniti dalla Amati, oppure decorato a piacere.
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orna nel suo posizionamento tradizionale nel weekend di sabato 11 e domenica 12 marzo 2017 la 13^ edizione di Model Expo Italy, la più importante rassegna nazionale dedicata al modellismo e al gioco. Sono 6 le aree tematiche dedicate ai principali settori del modellismo -automodellismo, aeromodellismo, ferromodellismo, modellismo statico, navimodellismo, Special Area- che, oltre a presentare le ultime novità in tema di macchine movimento terra, treni ad alta velocità guidati da uno smartphone, droni, diorami e slot cars, saranno animate da gare e spettacoli, grazie alla collaborazione delle principali Associazioni nazionali di modellismo. Tornano nelle aree esterne le esibizioni delle auto a scoppio con raduni nazionali e più ricca si presenta la sezione dell’aeromodellismo con la consueta area indoor e un programma di esibizioni degli ultimi modelli di elicotteri, aerei e droni. Il padiglione 6 con il modellismo navale, grazie alla collaborazione dell’Associazione Modellismo & Storia DLF Pontassieve (FI), storica presenza di Model
SPECIAL AREA DEDICATA A SIMULATORI E MINI 4WD Nella sezione SPECIAL AREA trovano posto diverse attività. Model Expo Italy presenta Slotlandia: un’area di 1.200 mq dedicata ad appassionati e produttori delle slot car. Molto in voga negli anni Ottanta, sono particolari modelli di auto da utilizzare su apposite piste elettriche. I primi esempi di autopiste e relativi modellini elettrici risalgono al 1920! Binari, resistenze e circuiti elettrici sono alla base di fedeli riproduzioni di autodromi in scala, scenari ideali per gare avvincenti. Model Expo Italy presenta anche un’importante area dedicata ai simulatori civili e militari. Grazie alla potenza degli odierni computer ed alla n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
Expo Italy, diventa il punto di riferimento per tutti gli appassionati di imbarcazioni storiche, dai modelli a vela alle caravelle, ai galeoni. Riconfermata la partnership con l’Associazione Think Comics per Games District, il format interamente dedicato al gioco in tutte le sue forme, dai videogiochi al cosplayer, fenomeno in crescita nel nostro Paese. All’interno del padiglione 2, Games District vedrà la presenza di più palchi con un programma di eventi che coinvolgerà il pubblico durante le intere due giornate. La nuova Area LEGO® è una sezione che occupa un intero padiglione, dedicata alle creazioni dei mattoncini colorati della storica azienda danese. Nato da CLV LUG con la partecipazione di ITLUG-LEGO User Group e moltissimi AFOL-Adult Fan Of LEGO, questo spazio permette di presentare una panoramica ampia dei più fortunati soggetti che da sempre affascinano un pubblico senza età. Numerose sono le novità 2017 che renderanno quest’area ancora più spettacolare e interattiva: dalla Robotica alla serie Lego Technic, dal Nido dell’aquila della nota serie “Games of Thrones” alla TAV che riproduce spettacolari treni ad alta velocità. Pick’n’Build è la zona dedicata ai più piccoli che po-
continua evoluzione del software, i simulatori consentono di sorvolare scenari naturali e manufatti spesso rappresentati con qualità fotorealistica, pilotando dai più tranquilli aerei di aviazione generale ai più performanti aerei militari completi di sistemi d’arma. E’ molto attiva anche la sezione dedicata alla simulazione ferroviaria con diversi simulatori presenti sul mercato quali Msts -Open Rials -Train simulator 2015 -Simulatore Sbaccheri. Salite a bordo per provare all’interno di cockpit superaccessoriati esperienze fantastiche assistiti da veri piloti! C’ è infine una sezione dedicata alle Mini4WD, modellini di piccole auto da corsa in scala 1/32. Sono dotate di motore elettrico e corrono all’interno di una pista composta da un numero variabile di corsie: ciascuna corsia è delimitata da “muretti” che permettono ad una Mini4WD di rimanere all’interno della pista. In curva il modello, che è dotato anche di ruote orizzontali sulle fiancate, si appoggia al muretto.
SONO 6 LE AREE TEMATICHE. AUTOMODELLISMO, AEROMODELLISMO, FERROMODELLISMO, MODELLISMO STATICO, NAVIMODELLISMO, SPECIAL AREA tranno inventare, costruire e portare a casa un oggetto fatto tutto con i Lego. Da bambino giocavi con i LEGO e, crescendo, sei diventato modellista? Da oggi puoi unire queste due passioni: la startup americana Flybrix ha progettato un drone con alcuni pezzi lego rigorosamente originali! Nel kit vengono forniti i famosissimi mattoncini colorati, motori a spazzole, eliche, flight control, batteria lipo, cavo USB, ESC e il pilota LEGO.
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INTERVISTE SPECIALI
SE L’ARTE È ESPRESSIONE ESTETICA DELL’INTERIORITÀ UMANA, PER REBECCA RUSSO L’ARTE CONTEMPORANEA, OPPORTUNAMENTE SELEZIONATA, PUÒ CURARE L’INTERIORITÀ STESSA E DIVENTARE STRUMENTO PER L’ACCRESCIMENTO DEL BENESSERE DELL’INDIVIDUO E DELLA COMUNITÀ
REBECCA RUSSO
Nell’arte c’è verità e cura
DI PAOLA STROPPIANA
(per gentile concessione de La Gazzetta di Torino)
L’
appuntamento con Rebecca Russo, psicologa, psicoterapeuta e collezionista d’arte contemporanea, è una preziosa occasione per parlare dei nuovi progetti – un libro autobiografico, un contest, una app – della Fondazione Arte Scienza Videoinsight®, organizzazione privata no-profit, nata per volontà di Rebecca nel 2013 e oggi importante realtà che da Torino è arrivata a coprire un vasto ambito internazionale. Il centro di Via Bonsignore, sede di mostre, performance e incontri legati al metodo e al concept Videoinsight®, innovativa cura basata sull’interazione con selezionate opere di arte contemporanea ad alto impatto psico-terapeutico, è un luogo conosciuto e frequentatissimo. Se l’arte è espressione estetica dell’interiorità umana, per Rebecca Russo l’arte contemporanea – opportunamente selezionata – può curare l’interiorità stessa e diventare strumento per l’accrescimento del benessere dell’individuo e della comunità, e questo attraverso la visione di opere che generino l’insight, termine traducibile con intuizione o illuminazione. In forza di un’esperienza di pratica clinica di molti anni e di una profonda passione per l’arte, Rebecca ha concretizzato la sua personale intuizione sul grande potenziale terapeutico delle immagini, effetto provato in primis su se stessa, quindi sui pazienti, e infine su un pubblico più vasto, pubblicando tre volumi e diversi articoli sulle riviste scientifiche. Oggi questa intuizione, organizzata in metodo, è stata riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale in ambito medico ed ha avuto una diffusione e applicazione esponenziale. Scienza e Arte hanno trovato un connubio straordinario nella forza di una persona che ha creduto in questa potenzialità e ne ha fatta una missione di vita, coniugando con intelligenza creativa e approccio scientifico le sue passioni e due ambiti apparentemente distanti, relativi al mondo delle immagini e a quello della scienza, che hanno trovato una complementarità in una nuova formula, totalmente originale. Non sfugge il fatto che la stessa Rebecca abbia una fisicità e un carisma fuori dal comune, modello di estrosità e rigore, forza e dolcezza, ricercata estetica
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Ronald Ventura. Untitled 2015
(che compie su se stessa al pari di una performance vivente) e ieratico coraggio che l’hanno condotta a concretizzare una profezia che si è auto-avverata. “La realtà non è ai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione”. Vorrei partire con questa frase di René Magritte per chiederle qual è la sua idea dell’arte. «L’arte rende il mondo migliore. Se noi scegliamo l’arte con consapevolezza, con verità possiamo trovare in essa l’energia per rendere la nostra vita e il mondo migliore. Questo non vuol dire che la vita non comprenda il dolore: nella mia vita il dolore ha dato un forte contributo alla creatività in termini di grinta e coraggio perché l’ho sublimato, non gli ho permesso di essere distruttivo. L’arte che cerco è quella che contiene verità. La verità della vita: la posso scoprire dentro un quadro ma la posso scoprire anche nella vita stessa che sto vivendo. A breve uscirà un libro autobiografico nel quale
racconto come all’inizio di questo mio percorso io scegliessi consapevolmente opere d’arte che si legassero alla mia storia. In seguito è successo qualcosa di magico che ha capovolto la prospettiva: mi sono ritrovata a vivere nella mia vita le opere che avevo scelto, come se loro mi portassero a vivere delle esperienze. Questo nuovo insight sono certa che provocherà una nuova frontiera e auspico che ogni persona crei un proprio museo interiore per fare questo tipo di esperienza: scegliere le opere d’arte come via di cura e poi in secondo momento per plasmare il proprio io e la propria vita grazie all’arte». Come è nata questa sua predilezione per le “immagini”? «Ho sempre prodotto molte immagini nella mia mente; tutti produciamo immagini mentali, inconsce, oniriche, e questo da sempre, persino nella vita embroniale, a livello proto-mentale. Io, in modo privilegiato, ho sempre sviluppato una capacità di immaginare molto importante: disegnavo molto nella mia infanzia, ritagliavo immagini, le catalogavo persino. Ho studiato molti anni pianoforte e quando suonavo “vedevo” molte immagini in parallelo alla musica. In seguito ai miei studi che mi hanno portato ad essere psicologa e psicoterapeuta scelsi di specializzarmi nel test di Rorshach, diagnosi della personalità che consiste in dieci tavole con macchie di inchiostro speculari che vengono mostrate alle persone richiedendo una risposta interpretativa per indagare la loro personalità. Adoravo applicare questo test, anch’esso fatto sostanzialmente di immagini, e l’ho sottoposto per molti anni ai miei pazienti; è stato poi naturale mostrare immagini di arte, sempre con lo stesso obbiettivo, per indagare, o meglio scoprire l’altro». Lei le collezionava? «Ho incominciato a collezionare arte a vent’anni, precocemente; priva raccoglievo le immagini dalle riviste e le organizzavo per tematiche: un’attività non ossessiva, ma utile per indagare le prospettive delle realtà. Mi sono poi direzionata verso immagini d’arte che mi facessero stare bene, rispondendo ad un bisogno di cura di me stessa attraverso immagini “curative” di miei bisogni, un collezionismo finalizzato ad una sorta di autoterapia. Dopo molti anni mi sono resa conto che si trattava di una vera e propria collezione
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terapeutica e scelsi il nome Videoinsight®: era quindi l’insight provocato dalla visione ad avere effetti terapeutici». Quando ha deciso di provare a verificare l’effetto anche sugli altri? «Una mattina ho avuto l’intuizione di traferire un’opera d’arte della mia collezione nello studio, dalle pareti volutamente bianche, dove ricevevo i pazienti: tutti, nessuno escluso, reagirono all’opera con entusiasmo, creatività, interesse, molto più di quanto avessi potuto ipotizzare. L’opera d’arte aveva impattato fortemente. Certo non ero così stupita, ma la risposta è stata superiore alle mie aspettative: da quel momento ho incominciato a mostrare opere d’arte scegliendo soggetti specifici per pazienti specifici, sia per effettuare una diagnosi che per proporre una prevenzione o un sostegno. Avevo organizzato le opere d’arte per tematiche: maternità, dolore, conflittualità… La quantità e l’esperienza hanno fatto la differenza e ho applicato questo metodo per più di dieci anni su centinaia di pazienti». Qual è stato il passo successivo? «Solo dopo molto tempo, in cui ho strutturato il metodo riservandolo solo ai pazienti, ho incominciato a parlarne, a documentarmi, scoprendo che non c’era nulla nella letteratura scientifica che corrispondesse a questa pratica: non era cinematerapia, videoterapia, fototerapia ma nemmeno arteterapia: l’approccio era totalmente innovativo.
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Pubblicai nel 2011 “Videoinsight®: curare e con l’arte contemporanea”, poi pubblicai la ricerca su molte riviste scientifiche internazionali di psicologia e in seguito coinvolsi il mondo medico». A chi lo ha rivelato per primo? «Lo dissi a Marina Abramovic. Nel 2009 lei era Torino per parlare alla GAM, io cercai l’incontro con lei, per me lei è una donna e artista, coraggiosa, aperta, ricercatrice della verità: lei prese un foglio, tracciò il profilo della mia mano e disegnò un flusso che partiva dal mio dito indice e mi disse di procedere senza paura, di scrivere e divulgare il metodo. Due settimane dopo trovai e presi questo spazio dove poter ricevere tante persone, non solo una o due e aprire il metodo a tutti: l’insight fatto in gruppo è un’esperienza più evolutiva rispetto a quella fatta singolarmente. Ho incominciato a ricevere gruppi di persone fuori dal setting terapeutico con regolarità, settimanalmente». Quale è stata la risposta nel mondo scientifico? «Io scelsi di presentare il metodo fuori dal mondo della Psicologia dove aveva avuto ottimi riscontri, per proporlo all’ambito medico; scrissi all’ Istituto Rizzoli di Bologna per proporre l’applicazione del metodo Videoinsight® in una loro ricerca scientifica rigorosa che fosse approvata dal comitato etico e fui selezionata, probabilmente perché presentavo qualcosa di assolutamente nuovo. Cento pazienti operati al legamento crociato anteriore sono stati divisi in due gruppi: 50 hanno guardato
immagini d’arte ad alto impatto videoinsight®, gli altri immagini d’arte placebo: i risultati sono stati sorprendenti, dimostrando che i primi 50 guarivano effettivamente prima ottenendo risultati migliori in quasi tutti i parametri di ricerca. Da lì, pubblicati i risultati su riviste internazionali del settore con elevato impact factor, sono stata invitata a presentare questi risultati in 16 congressi di ortopedia mondiali e ho creato la Fondazione Videoinsight®, registrandone il marchio». Lei continuia a collezionare opere d’arte? «Io continuo sia come Rebecca Russo sia come Fondazione Arte e Scienza Videoinsight® ad acquisire opere d’arte per cui la collezione è in continuo incremento, seguendo nella scelta il concept. L’opera scelta, pittura, scultura, video, fotografia, performance, deve rispettarne il principio: deve essere quindi un’opera la cui visione promuove il benessere psicofisico. Le opere non devono essere perturbanti; vengono escluse quindi opere a contenuto politico, religioso, sessualmente esplicite, ma anche che sollecitino rabbia, aggressività, tristezza, ansia. Tra le ultime opere che ho acquisito ad Artissima c’è un’opera che mi ha personalmente creato un forte insight: è il disegno di William Kentridge “Drawing for Triumphc and Laments #2” del 2014 che ritrae l’estasi di Santa Teresa del Bernini e il braccio dell’angelo che la sta svelando o sollevando: per me è esattamente ciò che sento per l’arte, un rapimento estatico e allo stesso tempo l’agnizione della verità: dove c’è verità c’è inevitabilmente gioia suprema e anche dolore, ma questo può essere sublimato e trasformarsi. La Fondazione Videoinsight® è un’organizzazione non-profit che non intende guadagnare ma rimane proprietaria delle opere e del metodo, che dal 2011 è un marchio registrato a livello internazionale. Dal 2016 anche il nome e l’immagine di Rebecca Russo sono divenuti marchi registrati. Io non ho figli: la Fondazione è il mio parto e il mio testamento». Lei si pone nei confronti degli altri con un’estetica molto forte, quasi come fosse lei un’opera? Cosa ci può dire a questo proposito? «Io credo fortemente che la persona sia un’opera d’arte e anche la vita è da intendere in questo senso: la nostra vita può essere plasmata come un’opera d’arte. Io lavoro sulla mia immagine come un artista lavora su un’opera d’arte. Questo approccio rompe la rigidità del sistema dell’arte, nel separare l’arte dalla vita: io sono una performer spontanea, io sono anche le opere d’arte che scelgo, che a loro volta sono vita degli artisti che le hanno create. Non c’è separazione tra arte e vita. Mi è capitato di realizzare dei progetti in cui io ero opera d’arte: sono stata performer per Vanessa Beecroft, Christian Jankowski, Elena Kovylina, Marina Abramovic, Entang Wiharso». Quali sono i prossimi obiettivi della Fondazione? «Tra le novità quest’anno La Fondazione Videoinsight® ha lanciato la rivoluzionaria Applicazione Videoinsight® Art for Care App per la Promozione del Benessere Psicofisico studiata per essere utilizzata dai dispositivi mobili: gli iPhone e gli smartphone con sistema operativo Android; la versione per iPad sarà presto disponibile. A breve voglio anche indagare il mondo delle GIF, brevi video di pochissimi secondi in loop continuo: la velocità e l’incisività, per mia esperienza personale, possono ottenere ottimi risultati. Ho in progetto un contest, un festival e un premio intitolati GIF INSIGHT® per selezionare GIF terapeutici. Il progetto Videoinsight® è stato spontaneo, si è sviluppato in modo esponenziale e magico, ed è destinato a crescere, sorprendendomi di giorno in giorno così come ha fatto finora. Profezie e sogni si sono realizzati, le energie si sono moltiplicate seguendo sempre l’istinto sostenuto da un’attività concreta che segue un’idea chiara e precisa: l’arte cura. Non solo gli artisti ma tutti quelli che ne usufruiscono».
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SPECIALE MOSTRE
WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR S DI MARCO MORELLI
arà il Forte di Bard, la spettacolare roccaforte all’ingresso della Valle d’Aosta, a ospitare l’anteprima italiana della 52esima edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più prestigioso riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine. Dal 4 febbraio al 4 giugno 2017 negli spazi delle Cannoniere, il pubblico potrà ammirare un’emozionante gallery che ripercorre gli scatti più spettacolari realizzati nel 2016: 100 immagini che testimoniano il lato più affascinante del mondo animale e vegetale, spaziando da sorprendenti “ritratti” rubati ai più sublimi paesaggi del nostro pianeta. «Da otto anni – dichiara il Presidente del Forte di Bard Augusto Rollandin - il Forte di Bard ospita il meglio della fotografia naturalistica mondiale grazie alla proficua collaborazione instaurata con un’istituzione di prestigio come il Natural History Museum di Londra. Una partnership che sottolinea la vocazione della Fortezza nella promozione delle eccellenze di tutte le arti. Una cornice unica nel suo genere in grado di presentare con grande modernità le meraviglie dei paesaggi mozzafiato della Regione proponendo mostre ed eventi di richiamo internazionale e offrendo un palcoscenico senza eguali ai più grandi protagonisti del mondo della fotografia».
Gideon Knight, (UK) La luna e il corvo Vincitore: Young Wildlife Photographer of the Year 2016
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IL FORTE DI BARD OSPITA IL MEGLIO DELLA FOTOGRAFIA NATURALISTICA MONDIALE. DAL 4 FEBBRAIO AL 4 GIUGNO BEN 100 IMMAGINI CHE TESTIMONIANO IL LATO PIÙ AFFASCINANTE DEL MONDO ANIMALE E VEGETALE In mostra anche le foto vincitrici nelle sedici categorie del premio, selezionate da una giuria internazionale in base a criteri tecnici, artistici e interpretativi tra le quasi 50.000 foto candidate e inviate da 96 Paesi di tutto il mondo. In mostra anche le fotografie selezionale dal pubblico nell’ambito del People’s Choice Award e presentate in un suggestivo video slideshow. In un secondo video il pubblico potrà ammirare le immagini vincitrici del Master di fotografia naturalistica 2016 promosso dal Forte di Bard. «Il Wildlife Photographer of the Year mette in evidenza alcune delle problematiche più attuali della società e dell’ambiente” ha commentato Sir Michael Dixon, Direttore del Museo di Storia Naturale di Londra. “Come possiamo proteggere la biodiversità? Siamo in grado di vivere in armonia con la natura? Le immagini vincitrici toccano i nostri cuori e ci sfidano a pensare in modo diverso all’ambiente». Vincitore assoluto, il fotografo americano Tim La-
Tim Laman, (USA) Vite intrecciate Vincitore: Wildlife Photographer of the Year 2016
man con lo scatto “Vite intrecciate”: la fotografia immortala – da circa 30 metri d’altezza - un orangotango del Borneo che si arrampica sul tronco di un albero, come una fuga simbolica dalla distruzione della foresta pluviale indonesiana, suo habitat naturale. Ha invece sedici anni l’autore del miglior scatto per la categoria giovani - il Young Wildlife Photographer of the Year - : dalla Gran Bretagna, Gideon Knight ha catturato la silhouette di un corvo e del sicomoro su cui riposa, poetiche figure nere che si stagliano contro il profondo blu e la luna di un magico cielo notturno. Jan English, Responsabile delle Mostre Itineranti al Museo di Storia Naturale di Londra ha dichiarato: «Il Wildlife Photographer of the Year celebra
Stefano Unterthiner (Italia), Spirito delle montagne Vincitore: categoria Sul territorio
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Audun Rikardsen (Norvegia), finalista WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR
Tony Wu (USA), il party dei lutiani Vincitore: categoria Foto subacquee
la miglior fotografia naturalistica ed è con certezza una delle esposizioni esterne di maggior successo, con milioni di visitatori ogni anno. Queste immagini raccontano storie che ci fanno riflettere e riconsiderare il nostro rapporto con la natura e
il nostro futuro». Molti nomi italiani tra gli autori degli scatti esposti in mostra, tra i quali i finalisti Walter Bassi, con “Verme ipnotico” (categoria Invertebrati), Hugo Wassermann con “Ritiro alpino” (categoria Urbano), Fortunato Gatto con “Dopo la tempesta” (categoria Terra), Stefano Baglioni con “Piccola Stella” (categoria Piante e funghi) e Nicola Di Sario con “Luce degli occhi” (categoria Bianco e nero). Vincitori invece, rispettivamente per le categorie Rettili, anfibi e pesci, Piante e funghi e Sul territorio i tre reporter naturalistici Marco Colombo, con “Piccolo Tesoro”, Valter Binotto con “La composizione del vento” e Stefano Unterhiner con “Spirito delle montagne”. Nell’ambito della mostra, dopo il successo dello scorso anno, il Forte di Bard ripropone il Master di Fotografia Naturalistica: un percorso formativo altamente qualificato in modalità residenziale con professionisti del settore dedicato all’approfondimento delle tecniche, alla lettura del portfolio dei partecipanti e all’utilizzo degli strumenti di fotoritocco. Il master si terrà il 6 e 7 maggio 2017 e contempla oltre all’attività in aula, anche un’uscita in un’area naturalistica della Valle d’Aosta. Per prenotare, contattare il numero 0125 833886 oppure inviare un’email a eventi@fortedibard.it.
Valter Binotto (Italia), La composizione del vento Vincitore: categoria Piante e funghi
Javier Sandoval Vincitore: categoria Impressioni
Info: Wildlife Photographer of the Year Forte di Bard. Valle d’Aosta 4 febbraio – 4 giugno 2017
Ganesh H. Shankar (India), Tentativi di sgombero Vincitore: categoria uccelli
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Orari 4 e 5 febbraio: 11.00-19.00 dal 6 febbraio da martedì a venerdì: 10.00 – 18.00 sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00 chiuso il lunedì Tariffe Intero 7,00 euro Ridotto 5,00 euro Cumulativo con la mostra Robert Doisneau Icônes Intero 12,00 euro Ridotto 8,00 euro
Nayan Khanolkar (India), Il gatto randagio Vincitore: categoria Ambiente urbano
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PROTAGONISTI
DA SEMPRE ATTRATTO DALLA VISIONE MITOLOGICA DEL MONDO, L’ARTISTA CONFONDE TUTTI I CODICI COMPORTAMENTALI CHE RISPONDONO AL VERO, IN PARTICOLAR MODO IN RIFERIMENTO AL RAPPORTO FRA UOMO E ANIMALE
BART HERREMAN
Onyricon, viaggio nella fantasia di un grande fotografio
A CURA DI DI M.T. SAN JUAN
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asce in Belgio Bart Herreman dove vive fino agli anni 60, frequenta l’accademia Sint Joost di Breda in Olanda. Si trasferisce in Italia alla fine degli anni 60 e inizia la sua carriera fotografica: dalla moda alla fotografia di reportage, d’arredamento, architettura e still life. Parallelamente, con l’avvento della fotografia digitale, continua la sua ricerca creando un mondo di fantasie e surrealismo: animali e personaggi vivono all’interno di un mondo che di volta in volta rappresenta luoghi reali resi improbabili e momenti quotidiani. “Sono convinto che per creare qualcosa di surreale non siano necessari troppi artifici ma che vi si arrivi anche solo realizzando l’infinito, con un cielo o un orizzonte sciolti e lasciati scevri da dettagli superflui. Le mie opere non sono surreali nel loro significato e non possono essere paragonate al surrealismo di Magritte. Il mio surrealismo è innato. Già quello ci porta ad andare oltre la realtà, a concepire cose astratte e ad affrontare tematiche anche di rilievo. L’ironia è un elemento spesso presente nelle mie opere, è un modo per riderci sopra”. Da sempre attratto dalla visione mitologica del mondo, Herreman confonde tutti i codici comportamentali che rispondono al vero, in particolar modo in riferimento al rapporto fra uomo e animale. Per questo motivo la follia si trasforma in normalità, piccoli animali diventano giganti e il contrasto e l’estremo sono le linee fondamentali per seguire la sua logica rovesciata. Ritagli, scontorni, riposizionamenti sono alla base dell’elaborazione delle sue opere; nulla è prodotto per caso, ma tutto è pensato in anticipo. Dal risultato emerge una “giusta sistemazione di uomini, animali, elementi della natura, come rettangoli di cielo, e oggetti”, resi credibili dall’accurato studio delle inquadrature, delle luci e delle prospettive. Formatosi con l’utilizzo della pellicola, Bart Herreman quarant’anni fa già immaginava un mondo mitologico che animava le foto che scattava, ma per il quale occorrevano astuzie e costi eccessivi per la realizzazione grafica. L’era di Photoshop, “utilizzato a modo suo”, ha permesso all’artista di esprimere il suo estro creativo e realizzare foto “imperfette e balorde”, così come osa definirle.
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La rappresentazione di un mondo onirico è iniziata con lo studio della giraffa, un animale difficile da gestire per gli ingombri. La giraffa ha segnato uno dei capitoli fondamentali della ricerca di Herreman; Twiga, nome dell’animale in lingua swahili, è anche
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il titolo del suo libro di fotografie in cui confluiscono visioni, viaggi e mondi al limite della realtà. Il rapporto uomo-animale finisce per essere inserito anche nel mondo mistico, tema che da sempre affascina l’artista per i fasci di luce negli edifici religiosi, il silenzio e l’odore d’incenso. Herreman finisce così per inserire giraffe o rinoceronti all’interno di edifici di culto. Il mistero e lo sbigottimento emergono dal tentativo dell’animale di difendere il proprio territorio in un luogo inconsueto. Questo capitolo ed un nuovo zoo fantastico, saranno la sua nuova personale: ONYRICON, 30 fotografie fantasiosamente costruite. L’artista belga ha inaugurato lo scorso 26 gennaio 2017 alla Galleria Mario Giusti HQ-HEADQUARTER di Milano, in Via Cesare Correnti 14. Si intuisce dal titolo, che siamo di fronte ad una felice presentazione dell’immaginario, allo sfogo di una forte curiosità, alla ricerca di un mondo fantastico. La mostra durerà fino al 25 febbraio. In quest’epoca di photoshop, usato per camuffare e stravolgere la verità sostanziale e visiva con l’imbarbarimento estetico, molta della nostra “salvezza” può risiedere nel ricorso alla fantasia più sfrenata e poi articolata in opere d’arte, meglio se fotografiche, che dichiarino l’uso dell’onirico come antidoto, la forza dell’irreale fantastico. Questo fa Bart Heremann: traduce e compone il contenuto del sogno, gli toglie la latenza ed esaudisce il desidero proibito rendendolo pubblico. E lo fa con un contenuto ironico, che possa essere vissu-
to e condiviso, lo rende storia da vivere nello stato di veglia. Questa è la sua filosofia, che coniuga un sorprendente realismo alla finzione e all’illusione. Anche per questo è stato definito fotografo surrealista, definizione che lui non condivide ed ha ragione. Dice l’artista: “…Sono convinto che per creare qualcosa di surreale non siano necessari troppi artifici ma che vi si arrivi anche solo realizzando l’infinito, con un cielo o un orizzonte sciolti e lasciati scevri da dettagli superflui…” Certamente vi è un riferimento al surreale, non nei contenuti, quanto nell’impatto visivo che le opere
hanno sullo spettatore, ma, mentre i surrealisti hanno utilizzato la fotografia per spingere la realtà oltre i propri limiti, oggi, grazie all’evoluzione digitale, ciò che può sembrare un’eco surrealista in realtà è un mish-mash di psicologia, eleganza, nuova grammatica della visione, finzione e realtà senza secondi fini o bisogno di autodeterminazione. Il racconto di questi artisti contemporanei sfugge ad etichette formali, a movimenti: modificare con l’ausilio delle nuove tecnologie sì, ma evitando sterili virtuosismi e ragionamenti di appartenenza. Un’arte dilatata che compie un servizio alla fantasia soggettiva. Poi arriva la tecnica. Herreman pesca per questa mostra nel suo immenso archivio; animali, chiese ed esseri umani sono i soggetti più ricorrenti di queste 30 rappresentazioni dell’artista, il cui obiettivo non è quello di creare il normale, bensì l’ironico assurdo. Nelle sue fotografie predomina il rapporto tra animale e ambiente e dove la figura umana è ora sovrastata da animali divenuti improvvisamente giganti come elefanti, giraffe, zebre e animali domestici e tutto sembra straordinariamente credibile. Un viaggio infinito fatto di visioni spontanee, unite da una genuina vena ironica dove in ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente e affascinante. “Per anni mi sono dedicato alla fotografia di moda. Ho abbandonato quel tipo di lavoro ed il mio interesse si è spostato verso questo ambito che ancora oggi mi gratifica e mi piace, e ho continuato a farlo proprio perché la fotografia, a parer mio, è soprattutto una questione di gusto di chi scatta. Ognuno è giusto che proceda non in base alle mode e alle tendenze, bensì in base ai propri stimoli e gusti personali” dice Herreman. Una mostra rivolta ad ogni tipo di pubblico, a tutti quelli capaci di lasciarsi andare alle emozioni e che quindi riescono ad oltrepassare i limiti che ci impone la realtà e la vita concreta di tutti i giorni. Una mostra da andare a vedere senza pregiudizi o preconcetti ma semplicemente pronti ad un’esperienza unica: un modo per sognare, ognuno a modo suo. Ammirando le foto si ha la sensazione, alquanto bizzarra, poiché si sta parlando di rappresentazioni fantastiche, di essere trascinati all’interno, come in un vortice, in cui la nostra immaginazione e la nostra fantasia, in quel preciso istante, trovano la più ampia valvola di sfogo. Sono racconti, non foto.
HERREMAN PESCA PER QUESTA MOSTRA NEL SUO IMMENSO ARCHIVIO; ANIMALI, CHIESE ED ESSERI UMANI SONO I SOGGETTI PIÙ RICORRENTI DI QUESTE 30 RAPPRESENTAZIONI DELL’ARTISTA, IL CUI OBIETTIVO NON È QUELLO DI CREARE IL NORMALE, BENSÌ L’IRONICO ASSURDO
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AZIENDE ITALIANE l’impresa di fare impresa
A CURA DI MARCO MORELLI
TONINI SERRAMENTI Sicuri, robusti, belli ed ecologici La serietà e la dedizione sono i principi su cui la Tonini Serramenti di Medole, azienda mantovana leader nel settore dei serramenti in PVC, fonda le relazioni con clienti, fornitori ed agenti: un plus, oggigiorno, per nulla da dare per scontato. Tonini serramenti offre la più ampia gamma di serramenti PVC sul mercato. La linea comprende: serramenti, persiane, antoni, tapparelle, frangisole, scuri e portoncini. Abbiamo incontrato Paola Tonini, contitolare dell’azienda, presidente uscente dopo due mandati di ANFIT (Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra made in Italy), che col padre Francesco Tonini, il marito Mauro Della Tratta, lo zio Luigi Tonini ed il fratello Stefano Tonini, dirige da sedici anni l’azienda con ottimi risultati. Quando nasce la Tonini Serramenti? “Siamo nati come azienda nel 2000 e, nel 2006, abbiamo dato vita ad una serie di iniziative commerciali mirate, sia per quanto riguarda le finestre che per quanto riguarda gli scuri esterni, con tutte quelle che sono le peculiarità che richiede il mercato italiano in termini di qualità, isolamento, sicurezza, estetica, variazione di colori, etc. Nessuno, infatti, in Europa costruisce i serramenti come li costruiamo noi in Italia.” Quali sono le strategie commerciali dell’azienda nel contesto del mercato attuale? «Abbiamo modificato, in questi anni, quelle che erano le nostre strategie commerciali, che vengono sempre ragionate, in termini di territorio, a livello nazionale. Da un rapporto diretto coi clienti (ci siamo riservati solo una stretta fascia dei medesimi che gravitano nelle dirette vicinanze della nostra azienda a Medole, e che vengono seguiti direttamente da un ufficio vendita e post vendita interno alla nostra azienda e da posatori qualificati sempre di nostra competenza, etc.) siamo passati alla gestione delle vendite affidandoci totalmente ad un Direttore commerciale che fa capo ad una rete di agenti su tutto il territorio nazionale».
Da sinistra: Luigi Tonini, Paola Tonini, Mauro Della Tratta, Francesco Tonini e Stefano Tonini
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UN PRODOTTO AD ALTE PRESTAZIONI CON UNA POSA IN OPERA CERTIFICATA, CORRELATA DA UN OTTIMO SERVIZIO DI RILIEVO MISURE E DI POST VENDITA SONO LA BASE DELLA FILOSOFIA DELL’ AZIENDA MANTOVANA Qual è stata l’evoluzione in questi 30 anni della Tonini serramenti e, soprattutto, qual è la filosofia aziendale che l’ha sostenuta sino ad oggi? «Un prodotto ad alte prestazioni con una posa in opera certificata, correlata da un ottimo servizio di rilievo misure e di post vendita sono la base della nostra filosofia aziendale. Noi abbiamo un claim che ci rappresenta da sempre: “Pensati con amore, creati con passione”. Molto spesso si identifica un serramento come un qualcosa che va a chiudere un’apertura oppure come un semplice punto luce: se lo si vede da un altro punto di vista, che è quello della nostra azienda, il serramento è una cornice sul mondo esterno e come tale va valorizzato. Il “Pensare con Amore” significa finestre che regalino luce e sensazioni di benessere, integrandosi con l’ambiente che le circonda e definendo un tutt’uno con il nostro mondo. Esprimiamo invece la “Passione” per il nostro lavoro cercando sempre nuove soluzioni tecniche ed estetiche. Per farle un esempio abbiamo creato, tra le tante, anche una linea di serramenti Fashion Collection, con un brevetto internazionale, dove ci piace giocare con la pelle, la lamina, i brillanti e qualsiasi altro materiale riesca a stimolare la fantasia dei nostri clienti. Oppure potrei parlarle di Tonini colors, che rappresenta per il settore serramenti in PVC la massima espressione di flessibilità. Il cliente può scegliere il colore delle finestre in una gamma pressoché infinita di tinte: abbiamo introdotto, accanto al tradizionale sistema a pellicola, un’innovativa finitura verniciata, completamente personalizzabile e garantita. Non solo, tramite questo sistema siamo in grado di applicare il colore scelto sui QUATTRO LATI del profilo evitando l’effetto bicolore della finitura classica». Come vi presentate agli operatori del mercato serramentistico e quali tecnologie utilizza l’azienda? «Posso dirle che non abbiamo mai privilegiato la cantieristica ma abbiamo sempre cercato di tenere un livello medio- alto sia in termini di qualità del prodotto che di servizio, sia che riguardasse il cliente privato oppure il rivenditore. Per quanto riguarda le tecnologie, esprimiamo la passione per il nostro lavoro cercando sempre nuove soluzione tecniche ed estetiche: abbiamo scelto gli impianti tecnologicamente più avanzati che ci hanno permesso di realizzare prodotti innovativi. E tutti questi valori ed investimenti sono stati rico-
nosciuti dai più importanti istituti di ricerca e certificazione. I prodotti sono tutti collaudati in azienda e si cerca di evitare, quindi, che arrivino alla destinazione finale serramenti che presentino delle problematiche. Qualora si verificasse quest’ultima rara eventualità, il prodotto viene sostituito immediatamente perché ci sentiamo responsabili della piena soddisfazione e della sicurezza dei nostri clienti che, diversamente, si ritroverebbero per tempi prolungati con un “buco aperto” ben difficile da gestire. Ove i nostri rivenditori, oppure il privato, si trovino con qualche problematica da risolvere noi non cerchiamo di trovare soluzioni a distanza ma mandiamo direttamente i nostri tecnici, estremamente competenti, a risolvere il tutto». In fatto di salubrità e sostenibilità ambientale che accorgimenti sta attuando l’azienda? «E’ invisibile alla vista e al tatto ma in grado di purificare ambienti interni e ridurre lo smog esterno: è una finitura di ultima generazione proposta in esclusiva dalla nostra azienda sui propri serramenti. Un rivestimento intelligente coperto da brevetti internazionali in grado di ridurre drasticamente i livelli di smog, C.O.V. (Composti Organici Volatili), I.P.A. (Idrocarburi Policiclici Aromatici) e di eliminare i cattivi odori presenti negli ambienti interni compreso fumo di sigaretta, odore di cottura di cibo, odore di muffa e dei vari allergeni. Purefin® è un serramento con superficie –sia vetro che profilo– trattata
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Il Green Park di Mantova
che garantisce eco compatibilità e risparmio. Il trattamento esclusivo Purefin® di Tonini Serramenti, consiste in una soluzione nanometrica di Biossido di Titanio di terza generazione a base d’acqua che trasforma il serramento in un “polmone” purificatore dell’ambiente ed è applicabile a tutti gli infissi Tonini. La sua natura di self cleaning rende la superficie trattata superidrofilica in grado di rimuovere con l’acqua smog, inquinamento e residui organici. La fotocatalisi è un fenomeno naturale in cui il Biossido di Titanio opera da fotocatalizzatore; attraverso l’azione combinata dei raggi UV presenti nella luce solare e artificiale e dell’umidità, innesca un’azione ossidante che disgrega tutto ciò che è organico. Riduce i costi della pulizia del 50% che deve essere fatta solo ed esclusivamente con acqua, quindi il non utilizzo dei detergenti lo rende ecocompatibile e aiuta in modo sostanziale la salvaguardia dell’ambiente, assicurandogli una lunga durata». Quale ritiene siano i punti cardine sui quali la Tonini serramenti ha costruito il proprio successo? «I punti fondamentali a cui teniamo particolarmente sono: •Una qualità medio-alta, indipendentemente dal prezzo e dalle varie linee che proponiamo. I nostri serramenti vengono realizzati in azienda, con il classico “tutto a norma”. Tutti in Classe “S”, tutti esenti da prodotti tossici e tutti garantiti contro la radioattività. Chi si porta in casa un serramento Tonini porta nei propri ambienti un oggetto salubre.
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•Resistenza e affidabilità: di fondamentale importanza è la resistenza ad irraggiamento UV ed alle alte temperature dei profili, definita dalla norma EN 12608 che classifica in due aree il territorio europeo. La zona centro sud, incluso il territorio italiano, dove è richiesta la Classe S (irraggiamento e clima Severo) e zona del centro nord dove invece è accettata la Classe M (irraggiamento e clima Moderato). Tonini Serramenti propone su tutta la gamma dei propri sistemi, profili in Classe S (come suggerito dalla norma EN 12608). Oltre al rispetto della norma, disporre di profili in Classe S e a base CalcioZinco, esenti da piombo, qualificano notevolmente la mescola e rende, di conseguenza, le finestre straordinariamente stabili agli agenti atmosferici, conservando il grado di bianco (o avorio) e la brillantezza inalterati nel tempo anche in zone con clima ed esposizioni estreme. Sono pochi i clienti che conoscono questa differenziazione e sta solo alla professionalità di chi vende un serramento fornire al proprio acquirente il meglio che c’è sul mercato. Da evidenziare, inoltre, l’uso che si fa dell’acciaio nel serramento. Non è inusuale, infatti, che i rinforzi in acciaio del serramento medesimo (che non si vedono) vengano da alcune aziende fatti solo in prossimità delle cerniere e della maniglia, cosa che provoca a lungo andare una seria compromissione della affidabilità e tenuta del prodotto. •Isolamento Termico ed acustico: grazie ai profili multicamera in PVC c’è la possibilità di risparmiare
fino al 40% sulle spese di riscaldamento e un potere di isolamento acustico fino a 46 dB. •Sicurezza: la nostra azienda offre diverse classi di resistenza all’effrazione con vetrature speciali e dispositivi di sicurezza adeguati alle esigenze del cliente. Inoltre il PVC è ignifugo ed autoestinguente. •Assenza di manutenzione: l’azione del tempo e di agenti atmosferici quali umidità, salinità ed irraggiamento solare, non alterano il PVC che nel tempo necessita solo della normale pulizia. •Tenuta all’aria e all’acqua: telaio, ante apribili e guarnizioni speciali assicurano una perfetta tenuta contro le infiltrazioni, anche in condizioni climatiche estreme. •Estetica e versatilità progettuale: per me, una delle poche donne operative nel settore, è sicuramente fondamentale. L’estetica ha lo stesso valore della qualità». Quali i progetti per il futuro? «Stiamo facendo questo nuovo serramento chiamato Matilde, legato a Mantova, che richiama molto il serramento in legno di una volta, presente soprattutto nei palazzi di un certo pregio. I profili sono più piccoli con una maggior vista esterna, una maggior luminosità dell’ambiente, un nodo centrale molto più piccolo e più stretto che richiama il vecchio nodo dei serramenti in legno. Tra le tante soluzioni innovative realizzate in questi anni posso anticiparle, inoltre, che presenteremo a brevissimo l’ennesima grande novità Tonini serramenti. Non le posso rivelare la sorpresa ma posso dirle che si tratterà di una esclusiva Tonini serramenti legata alla sicurezza del serramento, che sarà blindato e garantito per la totale tranquillità del cliente». Tante sicuramente le realizzazione di pregio, in questi anni, della Tonini serramenti in ambito sia privato che pubblico. Le va di citarcene una? «Siamo orgogliosi di aver stretto un’importante collaborazione con l’architetto Gianluigi Nicchio, che ci ha portato nel 2015 alla realizzazione del parco della salute, il Green Park, struttura polispecialistica di 10mila metri quadrati».
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DOSSIER / UNO DEGLI HOBBY PIÙ COLTIVATI
COLLEZIONISMO TRA CULTURA ED AMENITÀ
C’è chi raccoglie in un caveau blindato quadri e dipinti di impressionisti francesi del valore unitario di decine di milioni, da ammirare da soli in religioso silenzio, e chi raccoglie maniacalmente in un’ampia vetrina lattine decorate di bevande di ogni tipo provenienti da tutto il mondo, vuote e di nessun valore. In entrambi i casi, poco importa se con impegno economico agli antipodi, siamo al cospetto di quella passione talvolta simpatica e rilassante, talvolta venale ed ossessionante, che si chiama Collezionismo. Di essa si hanno i primi riscontri già ai tempi dell’ Impero Romano, allorché celebri generali (in primis Giulio Cesare) innescarono la consuetudine di raccogliere, conservare ed esporre i trofei di guerra più disparati provenienti dalle proprie campagne militari. Ma per parlare di collezionismo nel vero senso della parola, cioè dettato dai valori psicologici attuali, occorre fare un salto di molti secoli, dalla civiltà romana antica a quella pre-rinascimentale,
A CURA DI GIACOMO GABRIELE MORELLI
COLLEZIONI D’AUTO D’EPOCA PER MILIONARI, MA ANCHE COLLEZIONI DI AUTOGRAFI DI VIP, DI MAGLIE DI CALCIATORI, DI ROSE ANTICHE, DI COLEOTTERI, DI LIBRI, DI VINI, DI MILLE ALTRE COSE
allorché il benessere incoraggiò lo sviluppo del mecenatismo e del collezionismo nelle corti e nell’ambiente della ricca borghesia. Oggetto di collezione a quei tempi erano soprattutto le opere pittoriche. I musei moderni ci permettono di conoscere opere appartenenti a collezioni laiche risalenti alla Borgogna francese, o alle Fiandre belga, che avevano un carattere privato ed esclusivo. In Italia la grande fioritura delle arti figurative dei sec. XV e XVI favorì la formazione delle numerose collezioni rinascimentali, come quelle dei Medici a Firenze, dei Gonzaga a Mantova e dei Visconti a Milano. Una curiosità per noi mantovani: in Inghilterra le prime raccolte d’arte si formarono nel sec. XVI, con la dinastia dei Tudor, e il maggior collezionista inglese, il re Carlo I, nel 1627 acquistò la favolosa galleria dei duchi di Mantova, composta in prevalenza di opere italiane. Da ciò si deduce che il gusto della collezione ormai non rispondeva più
UN BUSINESS CHE NON CONOSCE CRISI E SOSTIENE ATTIVITÀ COMMERCIALI
BUSINESS STRANEZZE E FOLLIE DA COLLEZIONISTI OGNI GIORNO 105 MILIONI DI UTENTI VENDONO O ACQUISTANO VIA INTERNET NEL MONDO UN PEZZO DELLA PROPRIA COLLEZIONE
esclusivamente a motivazioni di carattere estetico, ma soprattutto culturale, sociale, psicologico ed economico: le molle che sostengono questa passione al giorno d’oggi. E’ comunque solo nel 19° secolo che la passione nel raccogliere “oggetti” si è evoluta e ampliata, raggiungendo progressivamente ampie quote di popolazione. I motivi sono vari: la disponibilità economica in primis, la varietà dei generi offerto dal mercato, lo sviluppo del consumismo con l’attrazione dei marchi e delle firme, la conseguente ampia possibilità di scelta e i bassi costi per iniziare. In tempi rapidi il collezionismo si è ritagliato uno spazio sempre maggiore, diventando un fenomeno di costume, imponendosi anche in ambiente domestico nelle forme più semplici e talora ingenue del cosiddetto “collezionismo minore”. Il collezionismo è stato da sempre un terreno di speculazione per i teorici della cultura e per gli psicologi. Lo stesso Sigmund Freud, accanito collezionista di antichità greche, romane ed egiziane, sosteneva di aver speso più tempo a leggere di archeologia piuttosto che non di psicologia. Sull’argomento l’orientamento degli studiosi è sempre stato positivo, individuando nella passione per la raccolta un atteggiamento innato e positivo, specialmente nell’età evolutiva sino all’adolescenza, stimolante all’ordine, alla conoscenza, alla comparazione delle analogie, nonché alla ricerca ed al confronto. Oggi più che mai le scelte collezionistiche si affinano sotto l’influenza dei mezzi di comunicazione e della famiglia, soggetta anch’essa a tale influenza. I genitori, per esempio, suggeriscono per primi al bambino l’acquisto di un album di figurine o di un oggetto con cui iniziare la serie della raccolta, avviandolo ai meccanismi di acquisto e
Nel mondo si colleziona di tutto e ogni epoca ha le sue mode. In Italia, sempre secondo la ricerca Ipsos Explorer, gli oggetti più collezionati sono le monete (il 16 per cento dei collezionisti), i “classici” francobolli (12%) e, a pari merito, i modellini di auto e le bambole (11%). Tra le col-
lezioni più originali non mancano quelle di preservativi, il cui record mondiale è detenuto proprio da un italiano, l’ottuagenario Amatore Bolzoni che ne possiede 1947, tra cui rari pezzi americani dell’800 in budello di pecora. Sempre in Italia Angela Bettelli possiede la più vasta collezione di etichette di abiti: 2180 raccolte con molta pazienza. Christian Cavalletti detiene il record di lattine di bibita di una sola marca: ne ha più di 3284, tutte diverse e provenienti da 71 nazioni. Altri due italiani sono entrati nel Guinness dei primati. Il primo è Alessandro Benedetti, grazie ai suoi 1180 dischi di vinile colorato. Il secondo, Lorenzo Pescini, ha ben 5115 etichette di acque minerali del mondo. Potrebbe far coppia con il tedesco Manfred Klauda che ha raccolto 9400 vasi da notte, i più antichi dei quali risalgono al XVI secolo. E centinaia di altre “follie” collezionistiche.
I COLLEZIONISTI ITALIANI SONO STIMATI ESSERE PIÙ DI 7 MILIONI DA ALCUNI DECENNI IL COLLEZIONISMO DI OPERE D’ARTE, DOCUMENTI RARI, GEMMOLOGIA E NUMISMATICA, IN MANI ESPERTE PUÒ RIVESTIRE UN’IMPORTANTE FORMA ALTERNATIVA D’INVESTIMENTO
di scambio, di calcolo del “patrimonio” posseduto, e di educazione alla valutazione dei valori. Chi non ha mai collezionato qualcosa, almeno per qualche tempo? Ma perché si raccoglie di tutto? Cosa ci spinge ad accumulare articoli rari quanto comuni, preziosi quanto dozzinali? Gli appassionati di collezionismo si possono ritenere pazzi? Se fosse così, vivremmo circondati da squilibrati. I collezionisti italiani sono stimati essere più di 7 milioni, ma sono soltanto la punta dell’iceberg. Esistono poi coloro che sono “collezionisti” pur non sapendo di esserlo. Sono quelli che conservano le saponette degli alberghi dove sono stati, i cerini dei ristoranti dove hanno mangiato, etc. . Ma qual è dunque l’identikit psicologico del collezionista? Il desiderio di possesso e il perfezionismo sono le due spinte principali, sostenute da un ideale di completezza e perfezione da raggiungere con ostinazione e pignoleria. Una dedizione che può sfociare in una professione vera e propria. Molti commercianti professionali di oggetti da collezione, talvolta vacui, talvolta di gran valore, hanno iniziato la propria attività e carriera proprio da semplici collezionisti.
ABITARE
CUCINA SANA E GUSTOSA CON EASY QUICK Una cucina delicata, semplice e veloce, che non dimentica le tradizioni ma è soprattutto salutare è la cucina desiderata dalle famiglie italiane per unire sapore, salute e facilità d’uso la gamma dei metodi di cottura AMC si arricchisce con l’ultima novità EasyQuick, il coperchio che permette di cuocere a Super Vapore, un metodo salutare che allo stesso tempo consente di risparmiare tempo in cucina. In acciaio inossidabile e completo di tutti i brevetti dell’azienda, EasyQuick è semplicissimo da usare sulle unità di cottura AMC, basta versare una minima quantità di liquido, collocare gli alimenti nei cestelli Softiera ed EasyQuick cuoce a Super Vapore la pietanza sempre al di sotto dei 100 °C, l’ideale per mantenere intatte le proprietà nutritive degli alimenti. I diversi sapori non si mescolano, anzi vengono esaltati, le verdure sanno di fresco, il pesce non risulta asciutto e mantiene un gusto intenso. La tecnologia sofisticata e intelligente di AMC raf-
DI BARBARA GAZZI
forza questa novità: il punto di forza di EasyQuick sta proprio nella cottura automatica e veloce, resa possibile dall’abbinamento con Navigenio, punto di cottura mobile in vetroceramica e Audiotherm, che controlla la temperatura; dispositivi esclusivi del sistema AMC. In questo modo il controllo della temperatura e dei tempi è automatizzato e rende semplice la preparazione delle pietanze. La cottura a Super Vapore di EasyQuick utilizzato in funzione automatica permette un risparmio di tempo fino al 50% rispetto alla cottura automatica tradizionale. EasyQuick funziona senza alcuna pressione, infatti è possibile in ogni momento sollevare il coperchio per controllare il processo di cottura e dare il proprio tocco creativo al piatto con l’aggiunta di spezie o altri ingredienti per ampliare il sistema in modo da poter offrire il metodo di cottura più idoneo per ogni alimento e ricetta.
TENDENZE
DAA, TAVOLINI IN METALLO URUSHI
SUPERFICIE DEKTON ULTRACOMPATTA
Daa è l’incontro tra un processo dedicato alla produzione di meccanica pesante e il design del mobile. Una via alternativa alla produzione seriale che pone quindici designer e l’eccellenza industriale Made in Italy di fronte a una sfida inedita, realizzare complementi d’arredo attraverso gli strumenti e le abilità con cui si creano benne, bracci e telai per macchine movimento terra. Come l’acqua reagisce alla temperatura assumendo sempre forme nuove, così un processo destinato a monolitici componenti meccanici genera, catalizzato dal confronto con il progettista, una nuova visione del design. È nello spazio bianco e nell’assoluta libertà creativa che risiede la forza e la sfida di questa esperienza di frontiera. L’assenza di un possibile confronto con percorsi precedenti e la possibilità di non riferirsi a stilemi predefiniti, generano un perfetto equilibrio tra la personalità dei singoli designer e l’idea che Daa vuole affermare e trasmettere. Un’identità caratterizzata da un costante “in divenire” e, al contempo, da una precisa e consistente unicità. Daa include nell’oggetto una pluralità di voci per crearne una nuova, più forte e netta, fatta del rapporto plastico che si crea tra designer e materie, il metallo e non solo, processo industriale e abilità artigiana nel saldare, piegare, rifinire. Una coesione capace anche di dare nuova collocazione e valore al saper fare industria in Italia, la capacità produttiva, la ricerca di nuove soluzioni tecnologie, il recupero e valorizzazione di tecniche di lavorazione millenarie.
La superficie ultracompatta Dekton by Cosentino inaugura una nuova categoria di superfici. Nasce con l’obiettivo di essere leader a livello mondiale nell’architettura e nel design, sia in spazi interni che esterni. È una miscela sofisticata di materie prime utilizzate per fabbricare vetro, materiali ceramici di ultima generazione e superfici in quarzo. Consente di ricreare qualsiasi tipo di materiale con un elevato livello di qualità. Viene realizzato in lastre di grande formato, in dimensioni fino a 3200 mm x 1440 mm e tre spessori. Possiede proprietà tecniche superiori come resistenza ai raggi UV, ai graffi, alle macchie, agli shock termici, oltre a presentare un ridottissimo assorbimento di acqua. Viene prodotto con la tecnologia di sinterizzazione delle particelle associato a un processo innovativo di ultra-compattazione che contribuisce in modo significativo a rendere Dekton un prodotto totalmente rivoluzionario, a bassissima manutenzione, di lunga durata.
LA CAMERA DA LETTO INDUSTRIAL CHIC Pareti dalle finiture industrial, complementi dalle linee minimal, la commistione stilistica regna sovrana nella nuova camera da letto. Ispirandosi alla matericità e alle tonalità brune del soffitto, le tavole del parquet Must di Woodco, conferiscono agli interni calore e armonia. La lavorazione artigianale delle doghe impreziosisce l’intero ambiente.
SYNUA LA TUA CASA FORTEZZA Elegante, bella, sicura, personalizzabile, un vero e proprio oggetto d’arredo. È Synua, la blindata di grandi dimensioni (fino a 2,2 metri per 3 di altezza) con apertura a bilico e complanare al muro. Garantisce la classe 3 di serie per l’antieffrazione, i 38 dB di isolamento acustico e un valore di isolamento termico pari a 1,6 innalzabile a 1,2 su richiesta.
VENTO PRIMAVERILE SULLE LENZUOLA Il tema animalier nella variante zebrata con preziosi effetti tridimensionali racconta le proposte delle collezioni TWIGA. Le parure soddisfano ogni tipo di esigenza stilistica presentando, accanto ai toni classici del bianco seta e dell’avorio, le intense coloriture di stagione. Un refolo di vento primaverile scompiglia un bouquet fiorito.
ECO&GREEN
FOCUS DI GIACOMO GABRIELE MORELLI
DI BENEDETTA BOTTURA
CHE COS’È IL VIRUS ZIKA? Lo Zika è un virus diffuso soprattutto nelle zone equatoriali. Il virus è stato scoperto nel 1947, in Uganda nella Foresta Zika, da cui prende il nome. La Zika di solito non da sintomi, alcune volte può provocare una leggera febbre che si risolve in una settimana. Allora perché fa tanta paura? La Zika è pericolosa per le donne incinta. Il virus, infatti, si trasmette da madre a figlio e può provocare nel feto la microcefalia (malformazione che porta al blocco della crescita della testa) a cui purtroppo non c’è soluzione. Il principale modo di diffusione del virus è la puntura di zanzara Aedes Aegypti. Altri modi di contagio sono il sangue, la saliva, i rapporti sessuali e il latte materno. Per la Zika non esiste né vaccino né cura, dunque l’unica soluzione è la prevenzione. L’organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato delle raccomandazioni, suggerendo alle donne
IN GERGO ZRC, ZONE DI RIPOPOLAMENTO E CATTURA incinta di non recarsi nelle zone di diffusione del virus (Brasile, Colombia, El Salvador, Guiana francese, Guatemala, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Paraguay, Puerto Rico, Repubblica Dominicana, Suriname, e Venezuela); a chi è in viaggio di usare repellenti per zanzare e di avere rapporti sessuali protetti. Al rientro da un viaggio è utile fare gli esami del sangue e in caso di malattia, si deve evitare il contatto con le zanzare, per ridurre il rischio di contagio.
Guidando nel Mantovano l’occhio talvolta si posa su bianche tabelle riportanti la dicitura “Divieto di Caccia, Zona di Ripopolamento e cattura”, affisse a bordo strada su appositi paletti, o abbarbicate a pali della luce/telefono e a recinzioni esterne di abitazioni. Queste tabelle delimitano i perimetri di aree, denominate appunto “Zone di Ripopolamento e Cattura”, in gergo ZRC, distribuite sul territorio equamente, a mantello di leopardo. Queste aree, in cui è vietata la caccia, sono istituite dalle Amministrazioni Provinciali su esplicita ri-
AD AFAR, IN ETIOPIA
L’INCANDESCENTE PORTA DELL’INFERNO La porta dell’inferno è il più antico lago di lava al mondo e si trova ad Afar in Etiopia. Si tratta di un vulcano attivo di nome Erta Ale (significa montagna che fuma), è alto 613 metri e ha un cratere di 45 metri. La lava nel cratere è in continuo movimento dandogli l’aspetto di un lago. Il vulcano è attivo da oltre
CURIOSITÀ
A ROTTERDAM LA FORESTA GALLEGGIANTE Il porto di Rotterdam, in Olanda, è il più grande d’Europa ed è anche l’unico al mondo a ospitare una foresta galleggiante. La Bobbing Forest, questo il nome dell’opera, è stata ideata dall’artista Jorge Bakker in collaborazione con l’associazione Mothership. Si tratta di una vera e propria foresta ma non è stata realizzata sulla
terra, bensì nell’acqua. Dopo anni di ricerche sono stati scelti gli olmi olandesi che ben sopportano l’acqua salata. Gli alberi sono stati piantati in boe riciclate, recuperate dal Mare del Nord, dove galleggiavano abbandonate da anni. La foresta è stata una vera e propria sfida ingegneristica, si sono dovuti risolvere diversi problemi sul modo di far galleggiare le boe senza farle rovesciare, ancorarle al fondo e fornire agli alberi acqua e nutrimento. Si tratta di un’opera d’arte, ma è anche un progetto per salvaguardare l’ambiente realizzando nuovi spazi verdi.
n. 3 Giugno-Luglio 2013
un secolo, fin dal 1906, il che ha contribuito ad alimentare le leggende dei locali che credono che questo luogo sia davvero la porta dell’inferno. L’ultima eruzione risale al 2005. Avvicinarsi al bordo del cratere è quasi impossibile. Le foto di questo incredibile posto si devono a Joel Santos che le ha scattate con il supporto di un drone.
3BEE IL TECNOLOGICO ALVEARE DEL FUTURO Un alveare tecnologico per salvare le api. Le api sono insetti impollinatori, ovvero contribuiscono alla riproduzione delle piante. Secondo alcune ricerche, se scomparissero, sparirebbe anche la maggior parte dei cibi che magiamo. Purtroppo negli ultimi anni a causa dell’inquinamento le api si ammalano, si indeboliscono e muoiono. Niccolò Calandri, dottorando in Elettronica al Politecnico di Milano, Riccardo Balzaretti, biologo ed Elia Nipoti, tecnologo alimentare, hanno ideato 3Bee, un alveare hi-tech per proteggere i piccoli insetti. L’alveare è dotato di sensori che monitorano i suoni e gli odori prodotti dalle api. Questi dati sono poi elaborati da un computer che permette di valutare lo stato di salute degli insetti e di prevenire eventuali malattie.
chiesta dei cacciatori. Lo scopo è quello di favorire all’interno di esse lo sviluppo di un’ importante popolazione di animali selvatici (nel Mantovano prevalentemente lepri), da cui attingere con catture effettuate con apposite reti, destinando gli animali catturati al ripopolamento di territori rimasti sguarniti al termine della stagione venatoria, oppure ad oasi o ZRC di nuova realizzazione. Questi prelievi vengono effettuati con criteri rigorosi, limitandosi a prelevare gli interessi senza intaccare il capitale. Oltre a lepri si possono catturare fagiani e starne, all’estero caprioli e addirittura cervi. Il Mantovano in questo tipo di gestione faunistica è a livello nazionale la provincia faro, invidiata da tutti per l’alta concentrazione di animali selvatici presenti nelle proprie ZRC, garantita
dalla competenza con cui i cacciatori sanno gestire e salvaguardare queste aree. Di queste numerose zone di divieto venatorio (nel Mantovano il 50% del territorio complessivo) beneficiano per la riproduzione innumerevoli specie. Oltre alla selvaggina stanziale trovano habitat ideale anche anatidi e trampolieri, colombiformi, e infinite specie di avifauna. Questo avviene anche grazie al rapporto che i cacciatori sanno intrattenere col mondo agricolo, ottenendo collaborazione e tolleranza per i danni (risarciti puntualmente) arrecati dal numero elevato di animali. L’opinione pubblica, mai tenera con la caccia, può in questo caso riconoscerne indubbi meriti.
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SOLO PRINCIPI ATTIVI
DI ALESSANDRA FUSÉ
BAKEL: INNOVAZIONE E QUALITÀ “Cosa c’è dentro i prodotti BAKEL?” L’azienda risponde: “100% Principi attivi, Zero sostanze inutili”. BAKEL è un’idea semplice, ma forte e innovativa, basata sulla preparazione di prodotti realizzati esclusivamente da principi attivi, selezionati dalle migliori materie prime. Questa rinuncia a tutto il superfluo rappresenta un’assoluta novità, un allontanamento dalla cosmetica tradizionale a tutto vantaggio dei risultati. Nella foto: Elastin, il fluido elasticizzante, che grazie alla sinergia delle proteine idrolizzate di riso e lupino, è formulato per mantenere costante o stimolare nuovamente la produzione di fibre di elastina, donando nuova elasticità e compattezza alla cute. Sin dalle prime applicazioni, distende la pelle, prevenendo ed attenuando i piccoli segni d’espressione.
IDEE PER SAN VALENTINO
LUSH: PRODOTTI
PER STUPIRE
I prodotti Lush sono 100% vegetariani, vengono prodotti manualmente e l’imballaggio è ridotto ai minimi termini, per rispettare l’ambiente. Per San Valentino si possono regalare confezioni colorate contenenti prodotti profumati: nella foto, la confezione “Relax” contiene French kiss spumante da bagno (schiuma di lavanda e rosmarino per una pelle morbida); un profumatissimo gel doccia; La Wanda coccola da bagno (lavanda, sandalo e avena per fare rinascere la pelle); Butterball bomba da bagno (doppia dose di coccole: idrata la pelle e rilassa la mente con la dolce vaniglia). Nella foto altri prodotti fantastici, come il sapone che pare una fetta di pane nero e la maschera viso corpo con vero caffè macinato esfoliante.
PREVENIRE L’INVECCHIAMENTO
CIELO ALTO CAPELLI
Quando si pensa all’invecchiamento ci si concentra su viso, collo e mani: non tutti sanno però che ad invecchiare non è solo la pelle ma anche i capelli. L’avanzare dell’età, l’inquinamento ambientale, i trattamenti chimici, lo stress psico-fisico, innescano l’azione dei radicali liberi. Questo fenomeno sui capelli si traduce in indebolimento, sfibratura, perdita di corpo. Lo shampoo energizzante di Cielo Alto deterge ed idrata, mentre il fluido riempitivo texturizzante grazie ai suoi principi attivi, lavora sulla perdita di texture dei capelli, restituisce corpo e tono ai capelli. Dona un effetto di aumentata densità capillare al tatto.
ICNODERM E LA SUA FORMULA
BELLEZZA MADE IN SARDEGNA
Icnoderm è una start-up innovativa che nasce nel cuore del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna e opera nel settore delle formulazioni dermocosmetiche. Grazie al know-how apportato dai fondatori, è oggi una giovane realtà che vanta una specifica esperienza nel settore “skin-care”, in particolare nello sviluppo di formule innovative in grado di conferire qualità e originalità ai prodotti dermocosmetici. Nella foto: Sostantia Repair, una formula appositamente studiata per esplicare un’azione rigenerante, levigante e riequilibrante, capace di ripristinare la corretta omeostasi cutanea grazie alle proprietà eudermiche, trofiche e anti-age. La composizione essenziale di Sostantia Repair, basata sull’innovativo sistema brevettato da Icnoderm, è priva di emulsionanti, tensioattivi e profumo; indicata anche per le pelli più sensibili.
Salute & Bellezza CAUDALIE
NOTTE
DI FRESCHEZZA Un’idea per San Valentino? La nuova Acqua Fresca Rose de Vigne di Caudalie, che sprigiona la freschezza vegetale della rosa di vite di primo mattino, umida di rugiada, frizzante e fresca, il cui profumo si mescola alle note acidule del rabarbaro. Un risveglio dei sensi. I prodotti Caudalie racchiudono molecole innovative e brevettate: tutti i prodotti sono in formula “aperta”; ciò significa che sono oggetto di costante miglioramento per integrarvi i progressi scientifici e garantire il massimo dell’efficacia. Caudalie fa parte dell’associazione “1% for the Planet” e devolve l’1% del fatturato mondiale a favore di associazioni che tutelano l’ambiente. Entro il 2020 saranno piantati 6 milioni di alberi in tutto il mondo.
INTERVISTA AL DOTT. NICOLA SPINELLI CASACCHIA
MALATTIE RARE
SCREENING E SERVIZI
Secondo MonitoRARE, il 2° Rapporto sulla Condizione delle Persone con Malattia Rara in Italia, in Italia il numero complessivo di persone affette da malattia rara è stimato tra i 450.000 e 670.000, con una prevalenza tra lo 0,75% e l’1,1% della popolazione. Ma i malati rari potrebbero essere molti di più: purtroppo i Registri Regionali non hanno ancora una copertura totale sul territorio e, di conseguenza, quello Nazionale delle Malattie Rare non è in grado di restituire informazioni precise. Il Dottor Nicola Spinelli Casacchia, presidente UNIAMO F.I.M.R – Rare Diseases Italy, ci spiega alcuni punti. Quando una malattia è “rara”? «Le malattie rare (MR) sono un ampio ed
eterogeneo gruppo di patologie definite dalla bassa prevalenza nella popolazione: si definisce “rara” una malattia che colpisce non più di 5 pazienti su 10.000 abitanti. Nel loro insieme queste patologie sono numerose, infatti l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che esistono tra 6.000 e 7.000 distinte MR, che colpiscono complessivamente circa il 3% della popolazione». Quali sono i punti principali evidenziati nel 2° Rapporto MonitoRARE? «In primis c’è lo screening neo-natale: dal 2016 la copertura degli screening neonatali per ipotiroidismo congenito, fenilchetonuria e fibrosi cistica è totale in tutte le Regioni. Non è invece omogeneo sul territorio
nazionale il complesso delle patologie metaboliche ereditarie sottoposte a screening neonatale esteso. Per quanto riguarda i farmaci orfani: in Italia nell’ultimo periodo è aumentato il numero di farmaci orfani complessivamente disponibili: in 4 anni da 22 sono diventati 66 nel 2015. Servizi socio-sanitari, sociali e del lavoro: sono stati approvati importanti provvedimenti normativi che interessano da vicino la vita delle persone con disabilità tra cui il provvedimento, noto come legge sul “Dopo di noi”, che prevede l’istituzione del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare».
TENDENZE MODA
SPECIAL EDITION
ARTHUR ARBESSER FOR SILHOUETTE
DI VITTORIA BISUTTI
A
lle sfilate di Londra, New York, e ultima novità a Milano, l’iconico occhiale Titan Minimal Art, nelle sue edizioni speciali firmate da giovani e promettenti fashion designer, sta facendo risplendere i volti delle modelle! Anche quest’anno, Silhouette, azienda austriaca di eyewear, collabora con una stella nascente del mondo della moda per la realizzazione della sua terza Special Edition, una collezione che sarà lanciata a Gennaio 2017. Il risultato di questa collaborazione è: “Arthur Arbesser for Silhouette”. Arthur Arbesser è uno dei fashion designer più promettenti nell’area di Milano. «Il suo forte talento è uno dei motivi della nostra collaborazione» afferma Jan Rosenberg, CEO Silhouette, e aggiunge: «Sosteniamo i talenti nel mondo del fashion e ci facciamo volentieri ispirare dalle nuove idee che apportano all’industria della moda. Quello che lega Silhouette e Arthur Arbesser è la vivace e fresca prospettiva in chiave minimalista, le radici austriache coniugate a un focus internazionale e ad un approccio integrato di creazione, e una produzione di massima qualità a tutti i livelli. Noi creiamo e produciamo in Austria, come Arthur Arbesser lo fa in Italia». Da parte sua, il giovane designer dice: «Come austriaco che vive all’estero, sono particolarmente fiero di lavorare per un’azienda austriaca così rinomata e conosciuta in tutto il mondo». Dopo il diploma alla Central St. Martins di Londra e l’esperienza di sette anni con Armani, Arbesser ha lanciato il proprio brand. Oltre alla sua passione nell’esplorare i contrasti, sia lui che Silhouette mettono enfasi nel portare il design alle sue forme più essenziali, con una qualità sartoriale accompagnata da un grande senso per lo stile – «Il mio design è focalizzato sull’eccezionale, per essere senza tempo», dice Arbesser. Nel creare la sua prima collezione eyewear, Arthur Arbesser ha preso ispirazione dal lifestyle di Arthur Miller quando frequentava Marilyn Monroe. La collezione di occhiali da sole “Arthur Arbesser for Silhouette” gioca su appassionanti contrasti di colori e forme, mixando elegantemente linee di design rotonde e squadrate, colori caldi con colori freddi. Le 4 combinazioni di colore degli occhiali da sole - Glossy Caramel, Glossy Purple, Dark Green Gra-
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
dient and Classic Grey Gradient – sono il risultato di speciali processi manifatturieri. Due lenti di diverso colore sono inserite una nell’altra e unite senza alcuna giuntura. «Degli occhiali da sole senza montatura con lenti di due colori che diventano un’unica lente, sono senza dubbio qualcosa di molto originale», aggiunge orgoglioso Arthur. Questa speciale tecnologia permette anche, se necessario, di poter graduare l’occhiale da sole. La parte esterna della lente rimane la stessa, mentre per la parte interna è utilizzata una lente graduata colorata. Per tutti e quattro i modelli della special edition ‘Arthur Arbesser for Silhouette’, il designer ha anche creato delle speciali pezzuole per la pulizia degli occhiali. Ha scelto tra le sue palette di tessuti, quelle con i suoi tipici elementi grafici in colori contrastanti per esaltare la pulizia del design di questa preziosa collezione di occhiali da sole.
SILHOUETTE Ciò che è iniziato nel 1964 con una semplice visione – quella di creare occhiali che fossero accessori di qualità, belli da vedere e piacevoli da indossare –- oggi è divenuto il marchio, leader in tutto il mondo nel segmento occhiali alto di gamma: Silhouette. Sotto questo brand si producono gli occhiali più leggeri del mondo, realizzati quasi interamente a mano con grande amore per il dettaglio, utilizzando tecnologie e materiali all’avanguardia. Creati interamente in Austria questi occhiali dal design unico, che coniuga minimalismo a stile e leggerezza, sono esportati in oltre 150 paesi di tutto il mondo. Con i suoi ultraleggeri occhiali a giorno Titan Minimal Art senza viti né cerniere, l’azienda nel 1999 ha rivoluzionato il mondo dell’eyewear. Gli occhiali Silhouette sono saliti a bordo di oltre 35 spedizioni NASA nello spazio, accompagnano la Filarmonica di Vienna nelle trasferte mondiali e sono la scelta quotidiana d’importanti nomi della politica, del mondo degli affari, dell’arte, del design e dell’intrattenimento
Per ulteriori informazioni: www.silhouette.com Hashtag: #SilhouetteEyewear www.facebook.com/silhouette Facebook: @silhouette Instagram: @silhouetteeyewear Twitter: @silhouette_1964 La leggerezza di Silhouette sui social: Facebook: La Visione della Leggerezza Twitter: AvantLiteStyle Instagram: AvantLitestyle Pinterest: AvantLiteStyle
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Fashion
IL VELO NELLA TRADIZIONE
WEEK Grande ritorno per il velo nuziale per questo 2017, soprattutto per i modelli lunghissimi e riccamente decorati
Oltre ad essere considerato da sempre uno degli accessori più romantici e allo stesso intriganti, è importante ricordare che il velo nuziale si carica anche di un valore simbolico che affonda le sue radici nell’antichità. Nell’antica Roma era indossato dalla sposa come simbolo di buon augurio e durante la cerimonia era posto anche sulla testa dello sposo, come per proteggere la coppia. Con il passare degli anni il velo ha perso gran parte del suo valore simbolico, assumendone uno prevalentemente estetico, sempre in linea con le tendenze del momento. Se per un certo periodo il velo era stato in parte sostituito da altri accessori, come diademi, nastri e cappelli, il 2017 lo vede di nuovo un grandissimo protagonista, soprattutto per quelli così chiamati in stile cattedrale: ricamati e lunghissimi (rigorosamente più lunghi dello strascico). Il velo all’americana, molto lungo dietro e corto davanti, rimane uno dei più classici, mentre la veletta, che può essere appuntata o sulla parte alta della testa o lateralmente, è un velo molto corto, perfetto per matrimonio stille anni ’20-30.
LA SPOSA
DI VITTORIA BISUTTI
TATUAGGIO DI PIZZO Protagonista delle preziose collezioni dello scorso anno, il pizzo si riconferma come must-have per il 2017. Uno dei trend più gettonati per quest’anno è quello degli abiti tattoo, amati soprattutto dalle giovani spose, particolarmente seducenti ma allo stesso tempo di gran classe. Queste creazioni sono chiamate così perché presentano delle aree di tulle elasticizzato che scoprono velatamente la silhuette, sulle quali sono elegantemente applicati dei ricami in pizzo, il tutto solitamente presente in zone strategiche dell’abito quali la schiena, il corpetto e le maniche, fino ad estendersi a tutto l’abito, in un’ardita ma composta trasparenza. Al trend hanno ceduto moltissime case di moda, che hanno rivisitato secondo la filosofia del proprio brand: dal romanticismo d’altri tempi di Pronovias si passa ai modelli più seducenti di Pnina Tornai e alle profonde scollature sulla schiena di Aire Barcelona.
DI LOUBOUTIN Tra le collezioni più attese per il 2017 c’è sicuramente quella del designer parigino Christian Louboutin, che affianca allo stile classico dei dettagli moderni e sofisticati. Il look total white lascia un po’ di spazio a qualche tocco di nude. Non mancano le soluzioni più particolari, che vedono modelli laminati in oro o argento. Tra le creazioni più fashion troviamo le dècolletès, ispirate alle iconiche Pigalle, talvolta impreziosite da elementi come piccoli fiocchi gioiello, punti luce o perle luminose. Spazio anche alle ballerine, in materiali pregiati, per chi vuole stare comoda e chic allo stesso tempo.
PER DIRE IL “SÌ” C’È PRONOVIAS L’eleganza della seta mikado e l’intramontabile pizzo rappresentano le due principali proposte della maison spagnola
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Romanticismo ed eleganza: ecco cosa contraddistingue la collezione del famoso brand spagnolo Pronovias per il 2017. La maison specializzata nel settore bridal, ha inserito nel suo catalogo abiti per qualsiasi esigenza, dai modelli a gonna ampi a strascico, a quelli a sirena, senza trascurare i modelli midi. Sicuramente un posto di primo piano è riservato al pizzo, il tessuto sinonimo di stile ed eleganza senza tempo, che quest’anno è più che mai protagonista sia nei modelli a gonna larga, con corpetto rigido e sagomato o con bustier strapless, sia nei modelli a sirena, in cui abbellisce spesso profonde scollature sulla schiena. Altra proposta iconica della maison è rappresentata dagli abiti in mikado, più classici ed estremamente raffinati. Gli abiti di questo tipo sono spesso privi di scollatura con decorazione in pizzo riservata al solo corpetto o cinture gioiello a sottolineare il punto vita.
Stile classico ma dai dettagli moderni e sofisticati, ecco l’essenza della collezione sposa di Louboutin
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
Fashion
PITTI 2017
WEEK Meglio un look classico ad uno esasperatamente aspirazionale e inadeguato
LE ANTICIPAZIONI Pitti uomo ha inaugurato nei giorni scorsi, la sua 91esima edizione. Tre giorni durante i quali espositori, giornalisti e buyer si riuniscono per decretare la tendenza del prossimo anno. La città fiorentina diventa il palcoscenico dove esibirsi, con gli uomini del fashion system che si contendono lo scettro di più cool. Spesso con eccessi di abbinamenti e stile, che non sempre sono azzeccati, meglio un look classico ad uno esasperatamente aspirazionale e inadeguato. Ma questo momento, si trasforma anche in un’occasione perfetta per scovare nuove tendenze e capi originali. Da sempre la kermesse fiorentina è la vetrina per brand e capi di ricerca e con un valore aggiunto significativo, per chi vuole la tendenza maoriginale.
LO STILE DI
AERONAUTICA MILITARE Aeronautica Militare propone una collezione per il prossimo inverno forte e decisa, come coloro che la indossano, ma anche audace e intraprendente come coloro che la scelgono, ed è inconfondibile per coloro che la vogliono. Con 3 linee : Official – Action – Urban e tre modi di essere: coraggio ma con disciplina, tradizione ma con innovazione, distinguersi ma con stile. Dai capi iconici di chi ama il volo, allo stile military con moderna sensibilità a un easywear informale da indossare tutti i giorni.
DI ANTONIO SCOLARI
UN NODO DI STILE
LA CRAVATTA RAFFINATA E ARTIGIANALE Colori sobri, disegni piccoli e tessuti pregiati creano piccoli capolavori di artigianalità per un uomo raffinato ed elegante, dal look classico ma che segue le tendenze del momento. Sono 80 anni che Bigi Cravatte Milano, in questi piccoli centimetri di stoffa ci mette tutta l’attenzione dalla scelta delle materie prime alla meticolosa cura dei dettagli che costituiscono l’essenza di ogni prodotto, grazie alla precisione e all’accuratezza di un lavoro che ancora si basa sull’esperienza di mani abili. E per la prossima stagione invernale, colori sobri, disegni piccoli e falsi uniti insieme a rasi e armature in seta effetto cangiante per accostamenti eleganti.
UNCONVENTIONAL FORMAL
Alberto Guardiani interpreta l’esigenza di stile dell’uomo contemporaneo, con una collezione versatile e polifunzionale per l’Autunno/Inverno 2017-18. Interpreta la necessità di accessori trasversali, in grado di combinare l’originalità del design, la qualità e un approccio spontaneo e disinvolto. Ecco quindi calzature da indossare 24/7, perché capaci di coniugare appeal dressy, piglio pratico e un tocco fashion, come colori blu, verde e prugna, in un gioco di equilibri con il patrimonio della propria arte calzaturiera.
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
Aeronautica militare: dai capi iconici di chi ama il volo, allo stile military con moderna sensibilità a un easywear informale da indossare tutti i giorni
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SCELTI DA NOI
A CURA DI MARCO MORELLI
TEMPIO TERMESANA
HOTEL ALBAVILLA&CO E RISTORANTE LARIÒ
LA LOCATION PIÙ ESCLUSIVA DELLA BRIANZA È un hotel in stile contemporaneo firmato dall’architetto Gabriele Talpo e di proprietà del Gruppo Plinio Hotels&Restaurants di Giuseppe De Lorenzo. Hotel 4 stelle Superior è una struttura formato business unica nel suo genere. Primo boutique hotel della Brianza è dotato di 100 camere e di un’area wellness per i momenti di relax. Ad accogliere gli ospiti una lounge bar sontuosa e una selezione di bottiglie da tutto il mondo per un cocktail metropolitano, ma anche per un dopo cena tra amici. Al primo piano l’area relax completamente a vetri, da cui ammirare uno panorama mozzafiato, pensata per incontri d’affari. La dovizia dei particolari e degli abbinamenti che caratterizzano le camere e i bagni sono il marchio distintivo degli hotel del Gruppo Plinio Hotels&Restaurants. L’hotel Albavilla&Co non è quindi solo un semplice hotel di arrivi e di partenze, ma un salotto easy chic, una galleria di arte moderna per vivere ogni momento come fosse una nuova esperienza. Il Ristorante Lariò è da par suo una raffinatezza unica per il palato. Un viaggio nei sapori del Bel Paese. Ideale per una colazione di lavoro o una cena, per un aperitivo tra amici o per un business lunch, è un piacevole angolo del gusto. Lariò è un tributo alla cultura per il cibo con proposte easy light, un laboratorio di stile e di provocazioni food.
CARNEVALE AL PRINCIPE DI PIEMONTE È quello viareggino il Carnevale italiano più amato: con la sua sfilata di carri allegorici, con i colori ed i profumi che solo la Toscana regala. Il pacchetto di Carnevale a Viareggio include: una notte in camera doppia; prima colazione a buffet; libero accesso alla piscina panoramica con acqua salata riscaldata a 36°C; accesso alla Spa Suite62; utilizzo area fitness; buffet brunch domenicale per 2 persone: antipasti, primo e secondo piatto, dessert (acqua e caffè inclusi altre bevande escluse); omaggio di benvenuto e delizie dello chef; laboratorio dimostrativo “Carta Pesta”; 2 biglietti per il Carnevale. Prezzo a partire da euro 128 a persona. www.principedipiemonte.com
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SAN VALENTINO AL BAD MOOS Il Tempio Termesana del Bad Moos mette a disposizione numerosi trattamenti e pacchetti da condividere col partner. Sicuramente adatta a una giornata speciale come quella di San Valentino è la proposta “Giorno romantico per coppie” comprensivo di: 1 peeling corpo Vulcania per due (40 min), 1 bagno romantico in due nella Rustically Balneo Suite (60 min) e 2 massaggi rilassanti (50 min). Il tutto al costo di 290 euro a coppia. La grotta Vulcania è un altro degli ambienti suggestivi della Spa, una sala che sembra scavata nella roccia, con sedili di pietra, luce soffusa, umido tepore e una leggera musica di sottofondo. Il peeling avviene dal mix di tre elementi benefici naturali: fango, acqua sulfurea e erbe aromatiche. Il corpo e il viso vengono massaggiati con delle argille speciali, ottenute da diversi fanghi mescolati all’acqua sulfurea, mentre i pori della pelle assimilano i vapori alle erbe aromatiche, sprigionati all’interno della grotta. Dopo alcuni minuti una luce si illuminerà a segnalare la doccia dove sciacquare il fango, per poi accomodarsi nella saletta relax. www.badmoos.it
DI ANNA MARIA CATANO
IL SUGGERIMENTO
DOLOMITI SUPERSKI, EVENTI IN QUOTA. ALTA BADIA META PER BUONGUSTAI
Sci per palati raffinati. Ovvero gourmet skisafari. In Alta Badia, ormai, sono una tradizione. Per tutta la stagione invernale - fino al 2 aprile - 14 rifugi in alta montagna propongono ricette gustose di altrettanti chef. L’iniziativa, battezzata “Top of the mountains”, vede protagonisti cuochi provenienti da tutto il mondo. Al punto che la val Badia, negli ultimi anni, è diventata ritrovo e punto di riferimento per buongustai di tutto il mondo. Chef e non solo: anche i sommellier scendono in pista, per sei weekend, abbinando vini a piatti stellati. Mentre gli amanti della montagna si godono un attrezzato comprensorio sciistico, tra i 1400 e i 2700 metri d’altezza, 130 chilometri di piste nella sola Alta Badia. Per i più sportivi c’è da provare la Gran Risa, il
tracciato dove si è disputata la Coppa del mondo, o la sua variante più dolce, una rossa adatta a tutti. Il mitico Sellaronda o il Giro della Grande Guerra. Siamo tra gli impianti del Dolomiti Superski, il carosello sciistico più vasto del mondo, 1200 km di strade bianche dove l’innevamento programmato (anche sulle piste di collegamento e su quelle che scendono a valle) garantisce il divertimento per tutta la stagione, nonostante le bizzarrie metereologiche. Per tutte le novità dei dodici comprensori del Dolomiti Superski, che ogni anno sono davvero tante, consultare il sito: www.dolomitisuperski.com
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
SPA &
BENESSERE
UN RICHIAMO DETOX SUL LAGO DI COMO TROPEA, HOTEL DI CHARME
VILLA PAOLA TUFFO NELL’EDEN Sognate un San Valentino romantico e sontuoso in un guscio chic? L’Alpin Garden Wellness Resort **** (Ortisei, Val Gardena) è un mini Boutique Hotel da favola con 33 camere e una Spa di ben 1000 mq, che vanta due primati: è il più piccolo 5 stelle dell’Alto Adige e il primo hotel in Val Gardena ad accogliere solo adulti. Perfetto per una fuga in coppia indimenticabile garantisce una vista in prima fila, mozzafiato, sul Sassolungo. A due passi dalle piste più belle della Val Gardena, all’Alpin Garden Wellness Resort ci si immerge in un mondo unico e fastoso, destinato a un pubblico adulto in cerca di relax e pace assoluta. Servizi di prim’ordine e accoglienza calorosa, divani in stile impero e morbide coperte invitano all’ozio. Le camere, accoglienti e con tutti i comfort, promettono sogni d’oro. Il pacchetto SAN VALENTINO, dal 13/02 al 15/02/2017, prevede 2 notti in camera doppia comprensivi della pensione ¾ Gourmet e l’uso del centro benessere. Inoltre 1 bagno romantico a lume di candela e 1 cena romantica nella stube gourmet. Da Euro 1200,- a coppia. www.alpingarden.com
CHIACCHIERE E BELLEZZA ALLE TERME Amiche desiderose di trascorrere rigeneranti momenti di relax e di sfuggire almeno per un po’ al trambusto quotidiano? Con il pacchetto “Speciale festa della donna”, il centro estetico sensoriale Balnea ha ideato un trattamento rinnovatore per la pelle, in modo da liberarsi dall’inverno e prepararsi ad accogliere in forma la primavera. Si tratta del Body Face gommage, un delicato gommage viso corpo di 30 minuti, da abbinare ad un massaggio nutriente Body-Face, che con la sua crema ricca alla zucca e vinaccioli, rende la pelle setosa e morbidissima. La proposta include anche una notte in camera matrimoniale con prima colazione, assistenza medica, e 2 giornate benessere nella Spa termale Balnea, tra piscine a varie temperature con idromassaggi, percorso vascolare, sauna, bagno di vapore con aromi e sala relax, oltre all’uso della grande palestra cardiofitness. Il prezzo è di 168 euro a persona. (Tel. 0536.871788, www.termesalvarola.it/balnea)
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
Varenna ha la sua grande bellezza: l’hotel Royal Victoria, un’incantevole dimora storica per trascorrere soggiorni unici tra itinerari in quota e lungo il lago. Abbandonati i piumini e i pile, lasciate le racchette da neve e gli sci, il lago di Como in primavera riserva tante novità glam. Fra tramonti mozzafiato e fioriture uniche grazie al micro clima mediterraneo, il Lario diventa un luogo magico fatto di itinerari architettonici e paesaggistici immersi nel verde, buon cibo e momenti di benessere per lasciarsi andare alle coccole nella Suite Spa. A Varenna, a pochi chilometri da Lecco e Sondrio, la bella stagione si tinge di profumi e di colori all’hotel Royal Victoria che propone alla riapertura (10 febbraio 2017), una serie di eventi dedicati ai buongustai e ai turisti alla ricerca di alternative green per il fine settimana. L’hotel, un’antica dimora oggi quattro stelle di proprietà del Gruppo Rocchi (sul lago di Como vanta anche strutture come il Grand Hotel Victoria di Menaggio e il Regina Olga di Cernobbio), è il punto di partenza ideale per un viaggio alla scoperta dei sapori e delle tradizioni eno gastronomiche lombarde, tra prodotti a chilometro zero e ricette sfiziose abilmente create dallo chef Maurizio Lazzarin. Per San Valentino, una cena molto speciale con un pacchetto dedicato alla coppia: una notte in camera vista lago o nel centro di Varenna e una cena al Victoria Grill, con un’ora nella Suite Spa da 259,00 euro. E, per il prossimo mese di maggio 2017, una strepitosa esibizione a quattro mani con Maurizio
Lazzarin e lo chef del Monopol di Saint Moritz, Claudio della Pedrina. Ecco le proposte primavera: Primavera a Varenna (validità 10.02 - 31.03) Una notte inclusa colazione a buffet a partire da 129,00 euro per una camera vista centro storico a 169,00 euro per la vista lago. Per chi, dopo una gita sul lago vuole un po’ di relax, anche l’ingresso nella Suite Spa (su richiesta e prenotazione). I sapori del nostro Grill (validità 10.02 - 31.03) Una notte inclusa colazione a buffet e una cena al ristorante Grill a partire da 180 euro. Con la possibilità diun po’ di relax nella Suita Spa (su richiesta e prenotazione). Info: www.royalvictoria.com
VI CONSIGLIO DI RITA BERTAZZONI
IL PARADISO A VILLA EDEN È un’oasi di benessere riconosciuta in tutto il mondo dove tutto è pensato per “far star bene” l’ospite. Il luogo ideale per una fuga di relax, salute e bellezza. A Villa Eden – The Leading Park Retreat, nel cuore di Merano (Bz), ogni ambiente e proposta sono curati nei dettagli per far vivere non una semplice vacanza ma un’autentica esperienza dei sensi. Ci sono un grande parco secolare con laghetto delle ninfee e viste sui monti, camere e suite eleganti e silenziose, un ristorante gourmet di healthy cuisine e una Medical e Beauty Spa d’eccellenza che offre i migliori trattamenti e i percorsi più innovativi. Qui, chi cerca il suo angolo di paradiso è certo di trovarlo. Sono tantissime, del resto, le proposte per una remise en forme a 360° dove salute, wellness e bellezza vanno a braccetto. E, grazie alle consulenze personalizzate offerte dall’equipe di esperti e professionisti coordinati da Angelika Schmid, il soggiorno diventa davvero taylor made. Basta una settimana a Villa Eden per ritrovare il proprio equilibrio psicofisico, per lasciare al corpo e alla mente il tempo di riallinearsi, produrre nuova energia e ripartire con un sorriso. La filosofia che anima questo luogo esclusivo è proprio quella di offrire un nido, un retreat appunto, dove prendersi cura di sé e imparare a
volersi bene, seguendo uno stile di vita sano per il corpo e la mente. Grazie a cure mirate, si possono eliminare i chili di troppo e la cellulite; con trattamenti estetici all’avanguardia si cancellano i segni del tempo; esercizi fisici specifici migliorano la postura mentre lezioni di yoga aiutano ad ascoltarsi, seguendo il ritmo del proprio respiro. Fra le ultime proposte dell’estetica: Happy lift, il ritocchino senza bisturi per regalare al viso tono ed elasticità e ottenere un aspetto decisamente più giovane. Si tratta di un piccolo intervento ambulatoriale in anestesia locale, non invasivo, che si risolve in una seduta breve, nel tempo di un aperitivo! L’effetto è immediato e non lascia alcuna cicatrice o segno post operatorio. www.villa-eden.com
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PARTIAMO RELAX & GOURMET AL MONTEMARTINI
L’hotel romano, con i numerosi programmi spa, le sue eleganti suite e l’offerta gourmet è il luogo giusto per il relax di coppia ma anche per coloro in viaggio per affari. A due passi dalle terme di Diocleziano e dalla stazione Termini, Palazzo Montemartini è il luogo del piacere tante sono le opportunità che esso offre in un’atmosfera rilassante a contatto con la grande storia e cultura. Per i cultori del wellness c’è l’esclusiva Caschera Spa da 600 mq con sale dedicate ai trattamenti, una piscina riscaldata, una rigenerante e idroterapica, e ancora l’hammam, una sauna, una stanza del sale e del suono, docce cromo terapiche, una palestra attrezzata ed un’area relax con un corner per la degustazione di tisane. Di ottimo livello anche l’offerta enogastronomica. Il ristorante & lounge bar
CARNEVALE RINASCIMENTALE Nella città di Ferrara si torna ai fasti di corte del ‘400 e ‘500 con il Carnevale Rinascimentale. Quattro giorni, dal 23 al 26 febbraio 2017, dedicati al mondo del Rinascimento con spettacoli, cene e visite guidate a tema, balli in maschera, conferenze, teatro ed iniziative per grandi e piccoli. Madrina della grande manifestazione è Eleonora d’Aragona, sposa del duca Ercole d’Este, che il 25 febbraio guiderà il corteo storico tra le vie del centro estense. Per scoprire tutti gli eventi www. carnevalerinascimentale.eu e per prenotare le attività e le proposte di soggiorno, c’è il sito del Consorzio Visit Ferrara: www.visitferrara. eu/it/eventi/carnevale-rinascimentale-2017. Tra queste, il pacchetto di 3 giorni e 2 notti dal 24 al 26 febbraio compresa una cena rinascimentale e una visita guidata alla città è da 195 euro a persona. Chi resta 4 giorni, può approfittare dell’offerta di 3 notti con ingresso all’inaugurazione del Carnevale Rinascimentale, biglietto per un ballo in maschera, 2 pranzi tematici e una visita guidata, da 295 euro a persona. www.visitferrara.eu
OCCASIONI I L I B I D R E P M I LE CHATEAU DE SALETTES
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“Senses” è il luogo privilegiato d’incontro per scoprire le proposte dell’executive chef Simone Strano, impegnato quotidianamente a coniugare i piatti tipici della tradizione italiana e mediterranea con quelli della grande cuisine internazionale, affiancato da esperti mixologist. L’angolo della Champagneria offre un’ampia carta delle bollicine con sfizi italiani, in uno scenario di grande suggestione, circondati da colonne, marmi ed acqua e con una estensione all’aperto nel giardino accanto alle Mura. Per informazioni e prenotazioni visita il sito www.ragostahotels.com
In occasione della Festa degli Innamorati, THE VIEW Lugano celebra la settimana dedicata al romanticismo con una proposta esclusiva che renderà indimenticabile questa ricorrenza. Gli ospiti, circondati dall’ineguagliabile panorama e immersi nel relax e nel lusso di questa location unica, potranno godere di un soggiorno di due notti in una meravigliosa Junior Suite vista lago. Petali di rose, Champagne Ruinart Rosé con fragole e cioccolato e colazione servita in camera ogni mattina completeranno l’atmosfera. Durante il soggiorno gli ospiti potranno inoltre degustare una romantica cena gourmet a lume di candela preparata dallo Chef, presso il Ristorante THE VIEW Lugano. La tariffa speciale San Valentino include: • Due notti in una Junior Suite con colazione romantica in ca mera • Una cena gourmet romantica di 5 portate a lume di candela (bevande escluse) • Petali di rosa in camera e set up romantico • Una bottiglia di Champagne Ruinart Rosé con fragole e cioccolato • Accesso illimitato presso THE VIEW SPA •Accesso Wi-fi illimitato •Parcheggio gratuito •Utilizzo gratuito delle Smart Cars elettriche e delle biciclette elettriche •VAT e servizio. CHF 1’365 per coppia per due notti. Valido per soggiorni dal 10 al 19 febbraio 2017 e prenotabile fino al 18 Febbraio 2017.
Nel cuore del vigneto millenario di Gaillac, svettano le torri del Château de Salettes, circondato dalle mura di cinta. Residenza di carattere e di charme, risalente ai secoli XIII-XV, il castello di Salettes è stata la dimora del ramo cadetto dei Toulouse-Lautrec e, in seguito, della famiglia d’Hautpoul. Oggi, proprietà della famiglia Le Net e trasformato in hotel ristorante di charme, il castello di Salettes ha conservato l’autenticità e lo spirito di un luogo fuori dal comune. L’allestimento delle stanze nelle torri del castello e il muro di cinta, rendono la struttura originale e favoriscono la tranquillità e il riposo. Tutte di dimensioni diverse, le stanze sono spaziose e confortevoli; caratterizzate da uno stile contemporaneo, si affacciano sulla natura: ogni finestra è un quadro vivente. 13 camere e 5 suite sul verde. Lo spirito di Salettes si ritrova a tavola. La cucina valorizza i prodotti tradizionali della regione, prodotti di alta qualità, pur essendo sempre al passo con i tempi. La presentazione è curata, i sapori ricercati e declinati in base alle stagioni e all’ispirazione del momento. Due sale ristorante dall’arredamento zen, intime e accoglienti, accolgono fino a 80 coperti per turno di servizio e fino a 120 persone per i banchetti. Ai piedi di uno sperone roccioso,
A CURA DI MARCO MORELLI
THE VIEW LUGANO
a strapiombo su un vigneto, godetevi la piscina: relax e sole nella calma più assoluta. Il ristorante. Questa bellissima struttura splendidamente restaurata dispone di una sala contemporanea arredata in modo sobrio, dove sarete accolti con un sincero sorriso. Un menù breve regolarmente rinnovato vi guiderà nella scelta tra i tanti piatti in sintonia con le stagioni e i prodotti del mercato. Coerente e maledettamente efficace come con il merluzzo di lenza cotto a bassa temperatura, servito con crema di piselli, asparagi verdi e una spuma di frutti di mare, la carta del Château de Salettes merita molta attenzione. La carta dei vini, è composta da 269 referenze. https://www.logishotels.com/it/hotel/hotel-duchateau-de-salettes-5975
DI ELENA KRAUBE
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
TUTTI A RIO DE JANEIRO RICETTE D’AMORE A VILLA CASSIA
Una festa che è un modo di vivere, dove l’allegria si fa contagiosa e il mondo diventa improvvisamente solo gioia e colori: è il vero Carnevale, che conserva il suo spirito originario a Rio de Janeiro. Ciò che emerge è il sovvertimento temporaneo dell’ordine, delle regole, che consente di entrare in un mondo altro fatto di libertà e pura espressione personale. Che in questa terra meravigliosa trova il migliore compimento. Con un soggiorno alla Guesthouse di Favela Para Ti Tour si può vivere il vero Carnevale di Rio, cogliendone ogni aspetto. La sfilata dei carri in centro
In un’atmosfera di serenità inattesa, nel cuore della Toscana a due passi dalle colline del Chianti, una villa rossa e un antico frantoio rivivono lo splendore del tempo che fu, quando Villa Cassia di Baccano era una fiorente fattoria dove si producevano olio e vino. Oggi gli occhi degli ospiti ammirano il candore di un rinnovato resort, respirando la stessa quiete e assaporando la medesima purezza di spirito. Trekking, passeggiate a cavallo, sessioni di golf e corsi di meditazione allietano le giornate degli ospiti, con esclusive incursioni in cucina per apprendere, in coppia, alcune ricette della tradizione locale. Si fa assieme la spesa al mercato a Km zero e poi si prepara il piatto a quattro mani, sotto la guida dello chef Giancarlo, prima di degustarlo la sera di San Valentino. L’appuntamento col romanticismo prosegue negli appartamenti della Villa Rossa, casa patronale del 1900, davanti al fuoco di un camino, ai bordi della piscina esterna o sulla terrazza affacciata sulle colline toscane. Prezzo pacchetto Ricetta d’amore: a partire da 320,00 euro la coppia www.lovelyhotels.it
ECO WELLNESS HOTEL NOTRE MAISON Situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, nella Valle di Cogne, Eco Wellness Hotel Notre Maison è una struttura che offre ai propri ospiti un servizio di alto livello nel confortevole clima di uno chalet d’alta montagna a conduzione famigliare. Dotata di 30 camere suddivise in 14 camere standard, 10 superior, 3 mini-suite e 3 suite, Eco Wellness Hotel Notre Maison si posiziona come una struttura particolarmente adatta sia per le coppie che per le famiglie che desiderano concedersi un periodo di relax in contesto autentico in grado di rendere memorabile il proprio soggiorno. Tutti gli ospiti dell’Eco Wellness Hotel Notre Maison possono apprezzare la cucina “à la carte” del ristorante della struttura che, nel caso si scelga per un trattamento di mezza pensione o completa, è sempre inclusa senza alcun supplemento. La cucina propone piatti della tradizione. L’Hotel è dotato di un centro benessere dove gli ospiti possono trovare tutti i servizi di una Spa di alto livello: piscina coperta con acqua riscaldata a 35°, cascate e nuoto controcorrente. Due vasche idromassaggio (una interna ed una esterna) con acqua riscaldata a 35°, due saune, bagno turco e doccia solare. www.notremaison.it
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
è infatti il coronamento di mesi di preparazione. La Guesthouse si trova in posizione ideale per vivere Rio al massimo: gustandone allo stesso tempo l’energia e godendo della tranquillità della natura. Si trova su una collina a pochi passi dalla foresta e dalla favela Vila Canoas, e a soli 400 metri da una delle spiagge più belle, quella di Saô Conrado. Gli ospiti possono trascorrere parte della vacanza a contatto con gli abitanti della favela adiacente, e nel periodo del Carnevale vivere i preparativi che coinvolgono proprio tutti, dai bambini agli anziani, dipingendo sorrisi su volti di ogni età. La particolarità che rende il Carnevale di Rio così celebre è proprio la mescolanza di riti e tradizioni di diversa provenienza, che mai come qui si sono combinati in una miscela perfetta. Un mix incredibile di razze, tradizioni, culture che esprime al meglio il melting pot che è il Brasile, in un crescendo di gioia di vivere. La versione attuale, che culmina nelle scenografiche sfilate al sambodromo, conserva lo spirito del Carnevale nella capacità di infilarsi in ogni strada e casa. www.favelaparatitour.com
IL VIAGGIATORE La natura e la neve. E il benessere. Tutto questo si trova quando si sceglie lo Stanglwirt, l’hotel gioiello a Going poco lontano da Kitzbuhel. E’ un tempio del lusso sostenibile e l’unico biohotel austriaco a cinque stelle riscaldato con biomassa. L’hotel è composto da un insieme di edifici dalla struttura in legno quasi interamente in legno e materiali naturali, e utilizza al cento per cento energia green che arriva da piccole centrali idroelettriche e da un sistema di pompe di calore a energia geotermica. L’attività alberghiera” racconta Maria Hauser, della famiglia proprietaria dell’hotel, “è stata portata avanti dai miei genitori e mio padre ha avuto le idee e le intuizioni”. Balthasar Hauser è il vero genio. Il benessere pi è racchiuso nella sublime spa che è solo da provare: qui si ha la straordinaria occasione di vivere un sogno. Gli ambienti profumano di pino e tutto è in sintonia: nulla è fuori posto. La cura e l’attenzione nei dettagli potrebbe valere ancora un’altra stella. Il pacchetto Stangl Winter Moments è valido fino al 23 febbraio, e poi di nuovo dal cinque marzo al sette aprile, una bella opportunità da cogliere, quando ancora la stagione dello sci è nel suo pieno nel grande comprensorio della zona, uno dei più importanti d’Austria e d’Europa, lo Skiwelt Wilderkaiser con 283 km di piste, così come nella vicina Kitzbühel. La posizione è ottima perche lo Stanglwirt rientra nel carosello, Skiwelt e collega con gli sci ai piedi, una valle all’altra. (www.skiwelt.at). Il pacchetto di tre notti comprese fra domenica e venerdì con colazione e tè pomeridiano, serata fondue la seconda sera nella Gasthof, un voucher di 30 euro a persona spendibili nella spa e i circa 100 servizi già normalmente inclusi nel soggiorno, costa solo da 520 euro a persona in doppia comfort (fino a 893,50 euro in una suite di lusso da 65 mq). Inoltre fino al dieci marzo, speciali offerte per famiglie in studio o suite a partire da 1696 euro per 4 notti con colazione. Biohotel Stanglwirt Green Spa Resort 6353 Going (Tirol) tel. +43.(0)5358.2000; www.stanglwirt.com (anche italiano).
DI ALESSANDRA CAPATO
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LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza
HOTEL EUROPÄISCHER HOF Benessere termale nel cuore dell’Austria
Immerso nel parco Nazionale degli Alti Tauri, nel Salisburghese, alla base del pendio su cui sorge il delizioso paesino termale di Bad Gastein, sorge l’hotel Europäischer Hof, che verrà rinominato Cesta Grand in seguito al recente cambio di gestione della struttura. Costituito da 111 camere e suite in cui tradizione e modernità si incontrano creando un’ambiente confortevole e accogliente, l’hotel Europäischer Hof rappresenta un rifugio ideale per le famiglie e per chi cerca un’immersione di benessere nell’aria pura di montagna. La posizione strategica di questa struttura, aperta tutto l’anno, la rende un perfetto punto di partenza per innumerevoli attività. Dalla primavera all’autunno la valle di Gastein offre una grande varietà di attrazioni: i suoi 350 km di sentieri segnati e numerosi percorsi ciclabili per tutti i livelli, in mezzo alla natura incontaminata, lo rendono il posto ideale per ricaricarsi e liberarsi dallo stress della vita quotidiana. Anche i giocatori di golf non avranno di che preoccuparsi: il campo del golf Club Gastein si affaccia infatti proprio sulla soglia dell’hotel. L’inframmezzarsi di terreni ondulati e pianeggianti, la presenza di alberi secolari e ai ruscelli di montagna rendono questo circuito non solo stimolante per giocatori di tutti i livelli, ma anche indimenticabile dal punto di vista paesaggistico. Nella stagione invernale invece la vallata si trasforma in un tripudio di vette imbiancate che, grazie ai suoi 220km di piste battute e e ai 90 km di piste da fondo, la rendono un paradiso per gli appassionati di sci e snowboard. Non mancano attività per i meno sportivi, come le passeggiate in mezzo alla natura con le ciaspole o suggestive escursioni sulla neve con slitte trainate da cavalli. E cosa c’è di meglio, dopo tutte queste attività, se non rilassarsi in una SPA. Il centro benessere dell’hotel offre una piscina coperta e luminosa, circondata da grandi vetrate, che permette di fare piacevoli bagni in acqua termale. In più bagno turco, sauna finlandese, bio sauna, grotta con doccia emozionale, vasca Keipp con cascata e sala fitness, contribuiscono garantire un relax e
una rigenerazione totale. La salute e il benessere psico-fisico sono aspetti della vita sempre più importanti. Per questo motivo il beauty center propone diversi massaggi e trattamenti viso e corpo con prodotti di altissima qualità studiati per soddisfare le esigenze di ogni cliente. Non bisogna dimenticare però che sono le cure termali la vera attrazione di Bad Gastein. L’acqua termale è infatti leggermente mineralizzata e arricchita di radon, un gas dotato di una leggera radioattività, che se assorbito in modalità terapeutiche, attraverso dei bagni termali in apposite vasche, svolge un effetto positivo sull’organismo, migliorando le difese immunitarie e alleviando alcune patologie come dolori reumatici o articolari, problemi respiratori e cutanei. Come ospiti dell’hotel sarà possibile sperimen-
LA NUOVA GESTIONE DELL’HOTEL, NELLA CONTINUA RICERCA DEL BENESSERE A 360 GRADI, HA FATTO DEL CONCETTO DI SELFNESS LA PROPRIA FILOSOFIA
tare questo trattamento, sotto l’attenta supervisione dello staff medico, in una apposita vasca del centro termale. In alternativa, possono essere organizzati degli appositi trasporti presso le Heillstollen, o gallerie curative riempite di acqua termale in cui la combinazione della temperatura, che arriva anche ai 41 °C, e di un’umidità relativa del 95%, garantiscono le condizioni ottimali per l’assorbimento del radon attraverso la pelle e le vie respiratorie, consentendo al gas di esplicare i suoi effetti curativi. La nuova gestione dell’hotel, nella continua ricerca del benessere a 360 gradi, ha fatto del concetto di selfness la propria filosofia, abbracciando un approccio olistico per il benessere della persona, in cui anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Lo chef Franz Schönegger vizia i suoi ospiti con piatti raffinati realizzati con ingredienti genuini, molti dei quali locali, in cui la tradizione si fonde con l’innovazione. Non mancano però le proposte più light, grazie ad una variante del menu più “dietetico”, ricco di piatti vegetariani o vegani e gluten free, il tutto senza mai rinunciare al gusto e alla raffinatezza. (Vittoria Bisutti) Info e prenotazioni: Hotel EUROPÄISCHER HOF Miesbichlstraße 20, 5640 Bad Gastein Tel. 0043 6434 2526 0 Fax. 0043 6434 2526 262 www.europaeischerhof.at E-mail. office@europaeischerhof.at
LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza
AQUA DOME TIROL THERME Un assaggio di primavera tra sci e benessere
I mesi di febbraio e marzo promettono in Ötztal meravigliose sciate. Ben 150 km di piste, 33 moderni impianti di risalita e innevamento garantito fanno di Sölden e delle sue due stazioni sciistiche a Rettenbach e a Tiefenbach il posto più hot delle Alpi, promettendo agli amanti dello sci tanto divertimento invernale fino a maggio inoltrato. L’AQUA DOME, vicinissima alle cime del comprensorio sciistico di Sölden, è l’ideale per le avventure sciistiche per qusto periodo. E se il dolore ai muscoli dopo una giornata di sci si fa sentire, potrete alleviarlo rinvigorendovi alla SPA, nella zona saune o nella SPA 3000. Un regno “acquatico” incastonato tra le più belle montagne, dove l’aria pura di montagna si accosta al piacere del bagno nell’acqua termale che sgorga a 40°C da una fonte naturale (che si trova a ben 1.865 metri di profondità) nei pressi della struttura: 12 piscine interne e esterne con acqua calda a 34 - 36°C, innumerevoli saune da scoprire e riposanti sale relax dove sognare. Nelle tre vasche esterne a forma di semicerchio, che sembrano fluttuare nell’aria, gli ospiti si immergono a 36 gradi in acque termali e si godono la vista mozzafiato sulle montagne dell’Ötztal. Ogni vasca contiene una speciale attrazione: nella vasca salina c’è un contenuto di sale del 5%, si ascolta una dolce musica subacquea e gli effetti di luce rendono il bagno davvero speciale. Il rilassamento profondo si può sperimentare nella vasca idromassaggio; mentre nella vasca di zolfo dove scorre ogni 15 minuti acqua solforosa termale ci sono piacevoli panchine con gli idromassaggi. Un’ulteriore vasca di 25 metri, con acqua più fresca, soddisfa i nuotatori sportivi che desiderano nuotare all’aria aperta. Per chi vuole fare sport all’interno c’è una piscina sportiva di 15m² dove si fa aqua gym. Nell‘innovativa SPA 3000 si diffonde il profumo aromatico delle erbe e dei fiori alpini ricordando che l’estate si avvicina. Nei 2.000 metri quadrati vengono proposti agli ospiti le erbe dell‘Ötztal, minerali, fuoco e acqua, tipici elementi del territorio. Ogni sauna ha un suo nome: c’è quella arredata in stile alpino moderno, con camino centrale,
con una magnifica vista panoramica: si chiama “Schluchtensauna” e permette di sudare piacevolmente a 70 ° C e, in piena tranquillità. La rustica loft-sauna con travi di legno massiccio e pietra delle montagne della Ötztal è costruita su diversi piani: sedendosi a diverse altezze, si può scegliere la temperatura desiderata, tra i 60°C e 90°C. Le gettate di vapore sono a disposizione ogni 30 minuti. Un bel contrasto è dato dalla struttura in acciaio con la ruota del mulino. Il calore vero si trova nella sauna “Erdsauna”: l’origine della cultura della sauna. La casetta in legno di pino, con travi in legno e pavimento in pietra, è seminterrata, e raggiunge la temperatura di circa 90°, che sono qui ben tollerati, in quanto l’ambiente è molto secco. Il camino è inserito con stile nella parete.
INFO: AQUA DOME OBERLÄNGENFELD 140, A-6444 LÄNGENFELD TEL.: +43 5253 6400 www.aqua-dome.at office@aqua-dome.at
Pittoresca e progettato secondo la natura: la sauna del fienile richiama il fascino rurale tirolese e porta piacevolmente a sudare a 70° C. Nel fieno, gli oli essenziali preziosi hanno un effetto benefico sul corpo e sulla mente; le vecchie travi in legno e le tipiche lampade di una fattoria forniscono una piacevole, calda, atmosfera. L’angolo delle tisane così come l’area rilassante della piscina decorata con muschio vero alle pareti, garantiscono puro benessere. Anche la sera il relax è assicurato, soprattutto il venerdì sera, quando le terme sono aperte fino a mezzanotte, per guardare le stelle galleggiando nell’acqua calda. L’Aqua Dome unitamente alle terme tirolesi di Langenfeld rappresentano il più moderno e architettonicamente imponente resort termale delle Alpi. Giunto al suo dodicesimo anno, questo mondo d’acqua futuristico nel cuore della Ötztal propone per ogni stagione emozionanti attrazioni all’aperto e al coperto su più di 50.000 metri quadrati di superficie. Oltre a varie piscine per il nuoto e per il wellness AQUA DOME offre anche una grande area separata per i bambini, l’Arca di Noè alpina, il mondo delle saune “Gletscherglühen”, il centro beauty “Morgentau” e il centro fitness “Gipfelsturm”. AQUA DOME Special Days Periodo: fino al 12.02.2017. Numero di notti: 1 … e tutto questo è incluso nel pacchetto: 1 notti nella camera prenotata. Mezza pensione „Vital Thermal“ con colazione a buffet e cena con menu di 5 portate a scelta o buffet a tema. Minibar rifornito giornalmente con bevande analcoliche. Parcheggio sotterraneo nell’area riservata per tutta la durata del soggiorno. Accesso WLAN in tutto l’hotel. Utilizzo delle terme con sauna e fitness su 20.000 m², dalle ore 9:00 del giorno dell’arrivo fi no alle ore 11:00 del giorno di partenza e dell’hotel spa 3000 (rilassatevi su oltre 2 mila metri quadri di diverse saune e bagni turchi). Accappatoio, asciugamani e borsa da piscina per tutta la durata del vostro soggiorno. Prezzo: da Euro 167,00 per persona. (G.G.M.)
MUSICA CINEMA & ARTE A BUSSETO, OTTIMA PROVA PER I GIOVANI VINCITORI DEL CONCORSO VOCI VERDIANE
RIBALDI E SCAVEZZACOLLO, I MASNADIERI SENZA NOME A Busseto, per “I Masnadieri” che chiudeva il Festival Verdi di quest’anno, i manifesti non indicavano (colpevolmente) i nomi del cast, costituito dai vincitori del concorso Voci Verdiane tenutosi la scorsa estate nella città natale del Maestro. In scena, a rendere questa crudelissima vicenda tratta da Schiller, l’assito sconnesso del palco era efficace metafora della sua sbilenca girandola di passioni: un figlio ripudiato per mano del fratello, un padre odiato al punto da essere sepolto vivo, il figlio onesto che diventa capo di una banda di masnadieri coprendosi di orrendi delitti e uccide di sua mano la donna che ama per non trascinarla nell’orrore della propria vita. Massimiliano aveva la voce morbida del georgiano George Andguladze; Carlo
ESSENZIALE E CORAGGIOSA LA SCELTA DELLA REGIA, BEN ASSECONDATA DALLA BUCA E DALL’ORCHESTRA
VISTI PER VOI AL CINEMA
era invece Giovanni Maria Palmia, talora disomogeneo nelle dinamiche. Infine, a Leon Kim era affidato il ruolo di Francesco Moor, che il coreano rendeva con voce importante per colore e volume. Marta Torbidoni infine era un’ottima Amalia, lirica e drammatica senza durezze.Travolgente il gruppo dei Masnadieri del Coro del Regio preparati da Martino Faggiani. Simon Krecic guidava con sicurezza e coraggio la valorosa Orchestra dell’Opera Italiana.
DI ELENA KRAUBE
CINQUANTA SBAVATURE DI NERO
THE DANISH GIRL
Dai produttori di Scary Movie e Ghost Movie, le più grandi parodie campioni di incassi in tutto il mondo (oltre 500 milioni di dollari), arriva la satira della saga evento più discussa degli ultimi tempi: Cinquanta sfumature. Marlon Wayans sarà un nuovo Christian Grey tutto da scoprire.
Lo stile innocuo di Hooper trasforma una storia di corpi in una di sguardi neutralizzandone il potenziale. L’adattamento del libro omonimo su Einar Wegener/Lili Elbe che nel 1931 si sottopose alla prima operazione ufficiale per il cambiamento del sesso.
IL CASO SPOTLIGHT
BILLY LYNN - UN GIORNO DA EROE
Al “Boston Globe” nell’estate del 2001 arriva da Miami un nuovo direttore, Marty Baron. E’ deciso a far sì che il giornale torni in prima linea su tematiche anche scottanti, liberando dalla routine il team di giornalisti investigativi che è aggregato sotto la sigla di ‘Spotlight’. Il primo argomento di cui vuole occuparsi è quello relativo a un sacerdote che nel corso di trent’anni ha abusato numerosi giovani senza che contro di lui venissero presi provvedimenti drastici.
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Il film è la storia del soldato semplice Billy Lynn che si trasforma in eroe dopo una estenuante battaglia in Iraq e come premio torna a casa in un tour per la vittoria. Tramite una serie di flashback che culminano nel giorno del Ringraziamento, il film rivela ciò che era veramente accaduto al gruppo di soldati - mettendo a nudo il contrasto tra il realismo della guerra e le percezione degli americani della guerra stessa.
DI ELIDE BERGAMASCHI
LACRIME E COMMOZIONE. SUCCESSO SENZA TEMPO DI BOHEME La soffitta sui tetti di Parigi? Un covo con le pareti ingrigite e prende luce da uno squarcio sul muro che guarda il miserabile mondo dei bohémien, senza il velo misericordioso della poesia. Al Municipale di Piacenza, la scena per la pucciniana Bohème recentemente rappresentata era semplicissima: una gradinata sul fondo e alcune quinte mobili. La Mimì della giovanissima Benedetta Torre incantava per bellezza, realismo e aderenza al personaggio disegnato dalla regia. Il Rodolfo di Alessandro Scotto di Luzio aveva un timbro caldo e luminoso, facile all’acuto ma un po’ leggero per questo repertorio. Ben riuscita la Musetta di Damiana Mizzi, amicale e complice. Ed ottimo l’intervento del coro di voci bianche Farnesiano preparato da Mario Pigazzini così come quello del Coro del Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati. Nicola Paszkowsky, alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, impostava tuttavia un andamento compassato e spesso poco duttile. Ma la morte di Mimì, comunque vada, mette tutti d’accordo: si piange.
A.A.A. HAUSMUSIK PREZIOSI CONCERTI IN SALOTTO OFFRENSI Si chiama Hausmusik e prevede concerti a numero chiuso in abitazioni private. L’Associazione organizzatrice pubblica date, orari, programma e località con tutti i riferimenti per le prenotazioni. A ospitare questi appuntamenti, rigorosamente ad ingresso libero, che hanno per protagonisti giovani interpreti italiani e stranieri, non sono solo dimore storiche o antichi giardini, ma anche normali appartamenti in condominio. E così è stato per l’evento organizzato a Rovereto, il primo di una rete allestita tra Trentino e Friuli fino allo scorso 16 dicembre, prodotto dalla collaborazione tra l’associazione musicale triestina Winderkammer e la Theresia Barock di Rovereto. Protagoniste di questo debutto di pregio erano le affascinanti ragazze del polacco Amalia String: Klaudia Matiak al violino, Agnieszka Papiersk alla viola e Maria Misiarz al violoncello.
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
PER L’ARTISTA NILO BAZZANI VIVERE D’ARTE SI PUÒ
L’AVERE SEGUITO LE PROPRIE IDEE ARTISTICHE INNOVATIVE È CIÒ CHE CONSIDERA LA SUA FORTUNA
«Per lavorare nel mondo dell’arte bisogna essere aperti a vari sbocchi, preparati per operare in varie direzioni e logicamente essere seri e professionali. Adattarsi ad ogni tipo di commissione, essere eclettici, assumersi responsabilità di ogni genere, anche per l’iter burocratico. Io mi sono avvicinato al mondo della decorazione, della progettazione di interni, del restauro della pittura sia classica che moderna. Ora come ora prediligo l’ arte contemporanea». Queste le parole del Pittore e Decoratore veronese Nilo Bazzani che dell’arte ne ha fatta una professio-
ne per tutta la sua vita, incontrando più difficoltà solo negli ultimi anni. Chi è Nilo Bazzani? «Parlare di se stessi è sempre difficile. Ricordo che fin da bambino disegnavo moltissimo nella casa di campagna a Isola della Scala, dove sono nato. Disegnavo con carboncini sulla vecchia pietra di un banco da bar dismesso. Mi divertivo a improvvisare caricature dei vecchi frequentatori della trattoria gestita dai nonni. Notavo allora l’ammirazione di queste persone. La passione e l’interessamento per l’ arte aumentarono col tempo. Frequentai così il Liceo Artistico e più tardi i corsi liberi in Accademia». Come si è appassionato all’arte? «Frequentando l’ambiente artistico di Verona, anche se in tempi di grandi contestazioni io non ero in linea con con le teorie anarchiche di alcuni artisti che sconvolgevano la mia visione di fare arte. Provenivo a quel tempo da un mondo legato all’arte classica e al Verismo accademico, poi mi sono evoluto verso l’arte moderna». Quale è la sua poetica artistica? «Bella domanda! L’ arte non puoi improvvisarla devi sentirla, amarla. L’importante è approfondire ed essere attenti a ogni cambiamento. Ultimamente l’ispirazione arriva dai fatti e dalle immagini di ogni giorno. A mio parere ogni artista dovrebbe rappresentare il periodo storico e sociale in cui vive. Quindi nelle mie opere trasmetto la velocità, il dinamismo della vita nelle città, gruppi di persone in giro per strade, locali, ecc. Le auto con i fari accesi e le luci delle insegne. Quando si parla di velocità mi sento ispirato dal Futurismo e altri movimenti artistici». Di quali associazioni fa parte? «Sono presente in varie associazioni artistico culturali. Quello più importante è la SBAV: Società di
Belle Arti Verona fondata nel 1856 da vari artisti, letterati e poeti dell’epoca. Sono stato ammesso nel 2010 dopo aver superato la selezione». Cosa ne pensa dell’attuale mercato dell’arte? «Bisogna essere molto attenti alla qualità. In passato famiglie borghesi investivano in pseudo artisti dell’epoca comprando cosucce di scarsa qualità. Risultato? Svalutazione nel tempo del 50%. A parer mio la qualità è importante! Ha sempre avuto il suo valore e si trova con attenzione soprattutto in diversi artisti emergenti». Cosa pensa sia stato sopravvalutato nella storia dell’arte? «Forse il Minimalismo anni ‘60 e il Concettuale. Più lavoro per i critici d’arte e meno per pittori e scultori. Anche alcune opere Pop art. L’arte per me è quella magia che ci fa stare bene e ci fa dimenticare cose negative. L’arte è una cosa seria, non bisogna bleffare ma essere sinceri anche con se stessi. Bisogna porsi nel fare arte con dignità, senza sentirsi mai arrivati. E’ una continua ricerca nell’isolamento del proprio studio, lontano dai riflettori. Poi saranno gli altri a giudicare, ma l’importante è non passare inosservati».
DI BARBARA GHISI
GUIDO PIGOZZI ALLA GRAN GUARDIA
LE MOSTRE
Per tutto il mese di marzo, al Palazzo Espositivo della Gran Guardia di Verona, sarà possibile visitare una mostra antologica del pittore contemporaneo Guido Pigozzi. L’evento, a ingresso gratuito, presenta l’intero percorso dell’artista veronese. Circa 90 opere porteranno l’osservatore a riflettere sulla ricerca artistica di Pigozzi. Dapprima affascinato dal suo territorio in ogni sua forma – celebri le sue vedute della Lessinia, lo studio della vegetazione quali betulle e faggi – Pigozzi giunge poi a un’ ulteriore ricerca pittorica: l’architettura industriale. Info: www.quintaparete.it
LIBRI
Vicenza Palladio Museum Fino al 4 giugno ANDREA PALLADIO Il mistero del volto
Forlì Musei San Domenico dal 11 febbraio al 18 giugno ART DÉCO Gli anni ruggenti in Italia
Mamiano di Traversetolo (Pr) Fondazione Magnani Rocca dal 18 marzo al 2 luglio DEPERO il mago
Milano Galleria Credito Valtellinese Refettorio delle Stelline dal 9 febbraio al 27 marzo RENATO MAMBOR Connessioni invisibili
DI VERONICA GHIDESI
LA VELOCITÀ DELLA FIDUCIA
PRONTO SOCCORSO PER CANE E GATTO
“Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”! E questo il paradigma millenario che ci accompagna dalla nostra infanzia e che Stephen M.R. Covey ha deciso di sfidare. Un testo sulla fiducia, un tema difficile, eppure così aziendalmente attuale. La fiducia vista non come una sorta di necessaria panacea o atteggiamento buonista, ma come uno strumento concreto per migliorare i propri risultati economici e di sviluppo.
Gli animali domestici sono membri a tutti gli effetti della nostra famiglia. Eppure, quando hanno un incidente sappiamo valutare subito la situazione e agire di conseguenza? L’autrice ci spiega come preparare il nostro ambiente familiare “a prova di animale”; quando programmare le visite dal veterinario; come fare una prima diagnosi e prestare le prime cure indispensabili, in caso di convulsioni, fratture, piccole lesioni, intossicazioni ecc. Con tanti esempi presi dalla vita professionale e privata dell’autrice.
LUSSURIA
CARVE THE MARK. I PREDESTINATI
Emiliano Fittipaldi è stato processato in Vaticano nel 2016 per un libro, “Avarizia. Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della Chiesa di Francesco”, di cui si è parlato in tutto il mondo. Nel 2017 torna con una nuova inchiesta. “Da qualche tempo sto scartabellando nuovi documenti riservati, intercettazioni delle procure italiane e straniere, atti di commissioni internazionali.
In una galassia lontana tutti hanno un “dono”, ovvero un potere unico e particolare, ma solo alcuni, gli “eletti”, hanno ricevuto in sorte un “destino”. La vita dei fratelli Eijeh e Akos Kereseth, entrambi “predestinati”, viene stravolta il giorno in cui viene reso noto quale sia il loro.
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MUSICA/DANZA/TEATRO
SPETTACOLI
DI FEDERICO MARTINELLI
VITTORIO SGARBI E CARAVAGGIO CEREA / AREAEXP
ACCORSI E BALIANI “GIOCANO”
“Caravaggio e il suo tempo”, spettacolo – evento di Vittorio Sgarbi, sbarca nel veronese il 12 febbraio 2017 all’AreaExp di Cerea. “Caravaggio è doppiamente contemporaneo” –spiega Sgarbi – “È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera”. Sgarbi ci condurrà attraverso la vita e la pittura rivoluzionaria dell’artista in uno spettacolo arricchito dalla musica di Valentino Corvino. Biglietti in vendita sui circuiti Ticketone, Geticket e presso le filiali Unicredit.
MANTOVA / TEATRO SOCIALE
Stefano Accorsi e Marco Baliani. Ludovico Ariosto e il gioco del teatro nel teatro. Questo il binomio dello spettacolo “Giocando con Orlando” che andrà in scena al Teatro Sociale di Mantova mercoledì 8 marzo alle 21. Uno spettacolo che riesce a mantenere equilibrio e misura, senza intaccare la poesia del poema, senza deridere i personaggi. Tema trainante è l’amore, corrisposto e non, violento, tradito e non, in un continuo cambio tra un personaggio e l’altro. I due attori, infatti, giocheranno sul tema, entrando e uscendo da un personaggio all’altro, ne creeranno altri, grazie a immedesimazione e improvvisazione, ogni gesto parola suono musica temporale, vento e accidenti vari sarà emesso dai loro corpi affannati e saltellanti. Grazie a questo “gioco teatrale” emergerà, minuto dopo minuto, la passione dell’amore, la forza dell’amicizia, la fratellanza, la gelosia e tutti i sentimenti narrati nell’Orlando Furioso.
ACCORSI, IN SCENA, È IL CANTORE DEI VARI EPISODI DELL’ORLANDO FURIOSO. BALIANI, OLTRE CHE REGISTA, È UN FOOL CHE DIVENTA ORA SPALLA ATTO A TENDERE TRAPPOLE E INVENTARE STROFE
MANTOVA SI TINGE DI JAZZ, ROCK E BLUES CON MAYALL MANTOVA / TEATRO SOCIALE L’indiscussa star del blues made in UK, John Mayall, torna in Italia per un grande concerto, venerdì 24 febbraio, al Teatro Sociale di Mantova. Mayall è uno dei grandi del blues inglese, capace come non mai di mescolare con la sua chitarra i mondi di jazz, rock e blues avvalendosi di co-piloti di spicco come Blue Mitchell, Red Holloway e molti altri. Il concerto sarà un momento memorabile, un percorso di due ore e mezza sulla carriera di questo straordinario artista.
IL PICCOLO PRINCIPE IN MUSICAL BRESCIA / PALABANCO
Momento di musical con un grande appuntamento al Palabanco di Brescia. Il 19 marzo, da un’idea di Chiara Noschese, che cura anche adattamento e regia, sarà il turno della rivisitazione teatrale de “Il Piccolo Principe”. La celebre favola di Antoine De Saint– Exupéry, nota per la semplicità e il linguaggio adatto ai bambini, rivivrà in una straordinaria versione musicale. Il pubblico sarà coinvolto in un’esperienza unica: un vortice di magia e poesia esaltati da effetti sonori e proiezioni tecnologiche. La musica grazie ad alcuni temi dei Pink Floyd declinati in arrangiamenti quasi sconosciuti, esalterà le immagini suggerendo ulteriore poesia grazie anche agli effetti sonori e ai giochi di luci.
SIANI & DE SICA BRESCIA / PALABANCO
Torna a teatro “Il principe abusivo” (21 febbraio al Palabanco di Brescia). Alessandro Siani e Christian De Sica di nuovo insieme, quindi. Ecco rivivere, in versione teatrale, l’esilarante storia del ciambellano (De Sica) di un piccolo principato che dovrà insegnare i modi per stare a corte a un rozzo napoletano scroccone (Siani), innamorato di una principessa triste. Info: www.palabancodibrescia.it
L’AFFASCINANTE MONDO DI BRACHETTI
IL SUGGESTIVO SOUND DI IDAN RAICHEL
BARCELONA GIPSY BALKAN ORCHESTRA
6 febbraio, Palabanco di Brescia: torna il nuovo atteso one man show di Arturo Brachetti. In questo spettacolo Brachetti aprirà le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie: una casa senza luogo e senza tempo in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire…
22 febbraio, Teatro Camploy di Verona. Idan Raichel, musicista di Tel Aviv, sarà protagonista di un originale concerto in compagnia solo dei suoi strumenti: il pianoforte acustico, il piano elettrico, le percussioni, il drum pad & looper.
01 marzo, Teatro Camploy di Verona. Spazio alla musica dei Balcani, dei gitani e degli ebrei dell’est: una miscela originale che combina sonorità latino americane alle canzoni tradizionali catalane, italiane, greche, russe e del medio oriente, fino al jazz, al flamenco, e al rockabilly.
NIGHT LIFE CONSOLI E GIORGIA A VERONA
TEATRO DIALETTALE A GAZOLDO GAZOLDO DEGLI IPPOLITI / CIRCOLO FENICE Appuntamento col teatro dialettale a Gazoldo degli Ippoliti. Presso il Circolo “Nuova Fenice” ha preso il via una rassegna dedicata al teatro della tradizione mantovana. Le rappresentazioni, con ingresso gratuito alle 20.45, vedranno in scena alcune tra le più conosciute compagnie teatrali del mantovano. Sabato 4 febbraio “L’eredità dla siura Jolanda” di L. Cont con la compagnia As fa par dì di Macaria, sabato 18 febbraio il gruppo teatrale “La rocca” di Montanara sarà impegnata in “Al filos” di G. Bortolotti. Chiude la rassegna lo spettacolo “Al Spaventapassar” di W. Marescotti, messo in scena dal gruppo “I girasoli” di Redondesco.
GRANDE TEATRO NEL SEGNO DI ARTHUR MILLER
“Cantautori DOC”, ormai una delle più significative rassegne musicali del nord Italia, si tinge di rosa. Tra febbraio e aprile, infatti, nella già ricca proposta musicale, sbarcano a Verona due delle più straordinarie cantautrici dei giorni nostri: Carmen Consoli e Giorgia. Due eventi che uniscono la “voce” italiana al “cantautorato”, in questo caso femminile, finemente ricercato. Dopo l’annuncio di Giorgia, il cui concerto è previsto all’AGSM Forum di Verona il 20 aprile, a portare la sua arte musicale al Teatro Filarmonico sarà Carmen Consoli, che calcherà il palco del celebre teatro veronese il 27 febbraio dalle 21.00. Due spettacoli molto diversi tra loro: una contrapposizione tra la grandezza scenica dell’impianto live di Giorgia e intimità essenziale di Carmen Consoli. Un fiume di energia che farà ballare per la cantante romana “contro” una ricercatezza di suoni e arrangiamenti frutto del lavoro di sole tre persone sul palco per la musicista catanese. Le due artiste, che esprimono la loro arte in
VERONA / TEATRO NUOVO
ARRIVA ARLECCHINO IL SERVITORE DI DUE PADRONI
Due appuntamenti dedicati a un grande del Novecento: Arthur Miller. Al Nuovo di Verona, infatti, andranno in scena “Morte di un commesso viaggiatore” e “Il prezzo”. Il primo, dal 21 al 26 febbraio vedrà in scena Elio Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio e Marco Bonadei, impegnati a raccontare il desiderio di Willy Loman, commesso viaggiatore, di riscattare la sua vita attraverso la possibilità di vedere il trionfo e il successo del figlio. Secondo appuntamento con “Il prezzo”. In scena Umberto Orsini e Massimo Popolizio. Con lucidità e immediatezza il testo racconta le conseguenze della crisi economica del ‘29. Due fratelli si incontrano per sgomberare un appartamento del padre.
VERONA / TEATRO NUOVO Arlecchino, la maschera simbolo del teatro italiano, e “Il servitore di due padroni”, il testo di Carlo Goldoni più rappresentato al mondo, tornano a Verona, al Teatro Nuovo (dal 27 febbraio al 2 marzo) in una nuova inedita versione. Una soffitta ingombra di vecchi bauli e una vivace compagnia di attori. All’arrivo del pubblico i comici aprono i bauli, riemergono abiti usati, attrezzeria ammaccata e strumenti musicali impolverati, quanto basta per far rivivere questo capolavoro. La perfetta macchina teatrale goldoniana si rimette in moto, la polvere vola via a suon di canti e musica, i personaggi e le maschere riprendono vita in una girandola di colori, emozioni e divertimento.
due diversi modi, diventando tra le personalità che hanno scritto e segnato la storia della musica italiana più recente, a questi appuntamenti lavorano da tempo e promettono emozioni e sorprese. Il talento indiscusso di Carmen Consoli emergerà grazie a questo nuovo progetto in trio: “Eco di sirene”. Sul palco, con la sua chitarra, Carmen Consoli sarà accompagnata “in punta di plettro con violino e violoncello”da Emilia Belfiore e Claudia della Gatta. Il concerto vedrà accostate le canzoni più recenti a quelle del suo repertorio, straordinari successi arrangiati in versione “intima ed essenziale”. Ci sarà poi Giorgia, che prima di Verona sarà a Mantova il 19 Marzo, energica protagonista di “Oronero Tour”. Il concerto veronese del 20 aprile all’Agsm Formum, presenterà il nuovo album e di
ANGELO PINTUS MANTOVA / TEATRO SOCIALE 18 marzo all’insegna dell’allegria, della spensieratezza con la comicità irriverente e contemporanea di Pintus.
MINETTI SVELA IL RUOLO DEL TEATRO VERONA / TEATRO NUOVO Grande teatro, dal 14 al 19 marzo, al Teatro Nuovo di Verona, con “Minetti” di Thomas Bernard. In scena Eros Pagni con una compagine di attori di primo piano.
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SKETCH E MOMENTI ESILARANTI CON LILLO&GREG MANTOVA / TEATRO SOCIALE All’insegna dell’allegria, il 30 marzo, al Teatro Sociale di Mantova saliranno sul palco Lillo&Greg. Lo spettacolo riproporrà i loro cavalli di battaglia tratti dal repertorio teatrale, televisivo e radiofonico. Intrattenimento allo stato puro, per due ore di irresistibile e contagiosa allegria. Info: www.teatrosocialemantova.it
conseguenza i diversi stili di Giorgia, da vent’anni al top delle classifiche di vendita. Qui l’artista, oltre ad avere la voce sempre più matura, si presenta anche in veste di autrice (dieci brani dei quindici del nuovo disco sono scritti da lei). Un’occasione unica per assistere, nel giro di poche settimane, a due degli appuntamenti musicali più significativi del panorama musicale italiano…due vere e proprie regine della musica.
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LONZA DI MAIALE CON MANDARINI E CIOCCOLATO 1 kg. di lonza di maiale, 200 gr. di mandarini cinesi, 50 gr. di cioccolato fondente, 1 cipolla, 3 foglie di salvia, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 bicchierino di cognac, ½ litro di brodo vegetale, sale Far soffriggere la cipolla tagliata a metà con la salvia e l’olio, aggiungere la lonza e rosolarla bene in ogni sua parte, salare e sfumare con il cognac, lasciarlo evaporare poi aggiungere poco per volta il brodo. A metà cottura mettere i mandarini cinesi insieme alla carne e portare a termine la cottura della carne salando se necessario. In un pentolino unire due o tre cucchiai di sugo della lonza con il cioccolato e sempre mescolando far sciogliere a fuoco basso. Servire la lonza di maiale affettata con i mandarini cinesi e la salsa al cioccolato.
CIOCCOLATO MON AMOUR DI FLORA LISETTA ARTIOLI
GNOCCHI AL CACAO AMARO CON FUNGHI PORCINI
ASPARAGI, PATATE, MELA VERDE E FONDENTE 4 piccole patate lessate, 400 gr di asparagi, 40 gr di cioccolato fondente ridotto a scaglie, 2 piccole zucchine freschissime, 1 mela verde (granny smith), succo di ½ limone, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale Pulire gli asparagi, togliere la parte finale dura, lessarli 10 min. e quando sono freddi tagliarli a pezzi. Tagliare a julienne le zucchine, salarle e condirle con due cucchiai di olio. Sbucciare la mela, togliere il torsolo, affettarla sottilmente e spruzzarla con il succo di limone perché non annerisca. Tagliare a piccoli pezzi le patate, mescolarle con gli asparagi, le zucchine, la mela, le scaglie di cioccolato, il sale e l’olio rimasto
METTI UNA DOMENICA A PRANZO IN CANTINA NEI DOMÌNI VENETI ioni s r u c s E rmet 64 gou
1 kg. di patate per gnocchi, 250 gr di farina bianca 00, 2 uova, 40 gr di cacao amaro, 350 gr di funghi porcini surgelati, 100 ml di panna da cucina, 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, ½ bicchiere di vino bianco, sale Lessare le patate in acqua salata, schiacciarle ancora calde, aggiungere la farina, il cacao, le uova, il sale, impastare con cura per amalgamare tutti gli ingredienti. Con l’impasto così ottenuto ricavare degli gnocchi di 2 cm. di spessore ognuno. In una padella rosolare lo spicchio d’aglio con l’olio, toglierlo quando è dorato, aggiungere i funghi ancora surgelati, sfumare con il vino bianco, salare, lasciare cuocere a fuoco moderato per 20 minuti quindi unire la panna. Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata, quando vengono a galla, scolarli e versarli nel sugo con i funghi, far insaporire per pochi secondi quindi servire ben caldi.
Anno nuovo, convivi nuovi per Cantina Valpolicella Negrar. La cantina che nel 1936 ha coniato il nome Amarone, il rosso veronese più famoso al mondo, apre le porte per una domenica al mese agli enoappassionati con proposte culinarie gourmand studiate per esaltare i sapori territoriali di stagione insieme ai vini top quality, i cru selezionati Domìni Veneti, nel cui nome riecheggiano i fasti della Serenissima, di cui la Valpolicella nel ‘500 era parte integrante. Sunday Wine experience. La ricercatezza delle pietanze proposte - dai risotti alle erbe di montagna, dal pesce del lago di Garda al pranzo della
vendemmia sino ai menù con tartufi e castagne - va di pari passo con la complessità dei vini in abbinamento, tutti pluripremiati in concorsi internazionali e dalle guide del settore, che saranno raccontati da un’esperta sommelier e che comprenderanno i vini simbolo della Valpolicella classica, dal Ripasso all’Amarone al passito rosso Recioto. Obbligatoria la prenotazione (referente Natascia Lorenzi tel. 045-6014300 info@dominiveneti,it, evento realizzato al raggiungimento di almeno 15 prenotazioni). Info: www.dominiveneti.it
TORTA MORBIDISSIMA AL CIOCCOLATO
200 gr di cioccolato fondente, 150 gr di burro, 150 gr di zucchero a velo, 4 uova, 3 cucchiai di farina, ½ cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di lievito vanigliato per dolci Sciogliere a fuoco basso il burro con il cioccolato. Separare i tuorli dagli albumi. Montare gli albumi a neve ferma con il sale. Sbattere i tuorli con lo zucchero, incorporare il cioccolato fuso con il burro, aggiungere gli albumi montati a neve, la farina setacciata e per ultimo il lievito. Versare nella tortiera e infornare a 150° per un’ora circa. Lasciar raffreddare 15 minuti prima di sformare. Cospargere con zucchero a velo prima di servire.
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IL BUONGUSTAIO
TORNA A MARZO “PITTI TASTE” LE ECCELLENZE DEL GUSTO E DEL FOOD DESIGN
TANGO & INNAMORATI IN VILLA BAIANA
Da sabato 11 a lunedì 13 marzo 2017, Pitti Immagine presenta la dodicesima edizione del salone dedicato alle eccellenze del gusto, dell’Italian lifestyle e del design della tavola. Nato dalla collaborazione di Pitti Immagine col gastronauta Davide Paolini, Pitti Taste andrà in scena alla Stazione Leopolda di Firenze e presenterà i prodotti e le novità di circa 350 aziende, selezionate tra le migliori produzioni di nicchia e specializzate provenienti da tutta l’Italia. Un viaggio attraverso i sensi e le idee, alla scoperta delle tante e spesso nuove modalità in cui oggi si esprime e si sperimenta il gusto: tra tradizione e innovazione, tendenze e scuole di pensiero, attrezzature e tecniche professionali, food & kitchen design. Con uno spazio speciale al termine del percorso, il Taste Shop, dove acquistare i prodotti in esposizione. Evento
Villa Baiana di Monticelli Brusati, location unica in Franciacorta, in febbraio apre le porte per due eventi esclusivi: Tengo el Tango (sabato 11) e San Valentino in Villa Baiana (martedì 14). Per tutti gli appassionati di tango, sabato 11 i saloni della villa si animeranno di tinte e note spumeggianti e dalle 18.30 faranno da cornice ad un evento veramente speciale, Tengo el Tango. Saranno travolti tutti i sensi dei partecipanti: camminare in mezzo a quadri meravigliosi, sentire i sapori e i profumi di prelibati cibi, assaporare i bouquet di vini inebrianti... E non ultima la musica dal vivo per ballare, ballare, ballare. Gli ospiti avranno anche modo di visitare la mostra d’arte “I Tango”, raccontata da Serenella Oprandi, autrice delle opere. La serata avrà inizio alle 18,30 con la visita delle cantine de La Montina. Dalle 19 un aperitivo con isole di degustazione accompagnerà gli ospiti fino alla cena, servita al tavolo, in Villa Baiana. Alle 21,30 il via alle danze, con spettacolo di Tango Argentino e tanta altra musica e balli (Per info e prenotazioni: 3295895270, 3403317182, info@ sanvitoevents.it). Il 14 la festa degli innamorati celebrata in una delle location più romantiche della Franciacorta.Un raffinato menù di pesce, pensato dagli chef di Villa Baiana per essere consumato a lume di candela. Info: www.villabaiana.it
CASINO DI CACCIA WINE RESORT Casino di Caccia, un’antica residenza di campagna del 1700 anticamente luogo eletto per l’attività venatoria dei nobili. Ancora oggi la stessa famiglia gestisce il suggestivo resort, come ricordano gli stemmi alle pareti che raccontano la storia della famiglia Bresaola o Bresavola, baroni di Aquileia di origini trentine. Quando si varca la soglia di Casino di Caccia la sensazione è quella di essere accolti in una splendida casa d’altri tempi, ed è questa la filosofia che accompagna ogni ospite nel suo percorso, che sia di passaggio per una cena al ristorante Villanova o si trattenga per un soggiorno nelle camere arredate con mobili antichi familiari. Tre eleganti sale contornate da specchiere, raffinata oggettistica di vero antiquariato, lampadari di vetro di Murano costituiscono il ristorante Villanova magistralmente diretto dallo chef Gianluca Da Rin Perette. La sua è una cucina raffinata ma ben radicata alla tradizione territoriale, che spazia dai classici a picchi creativi che fanno apprezzare i suoi piatti, abbinati a vini che sono stati selezionati tra le migliori produzioni locali e le grandi etichette venete ma non solo. Tra gli antipasti da segnalare la tartare di gambero rosso di Sicilia con vellutata di patate fumé e sapori e colori in diverse consistenze. Tra i primi imperdibile il risotto Acquerello mantecato con zucca, salsiccia dolce di Brà, amaretto e perle di aceto balsamico e tra i secondi le Costolette di
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
nell’evento, il FuoriDiTaste a ogni edizione riesce ad animare Firenze e i suoi luoghi più celebri con cene, degustazioni a tema, installazioni, spettacoli e performance creative, dibattiti e tanti nuovi modi conviviali di interpretare il mondo del food e del gusto. Un programma di circa 150 appuntamenti che registrano un successo e una partecipazione crescenti, e che ogni anno riserva grandi sorprese.
IL MANZO DELLE NEVI Ogni giorno, dal 3 al 19 febbraio 2017, Beef & Snow offre l’opportunità di godersi il piacere delle piste sostando alla scoperta del gusto inimitabile della carne di manzo della Val d’Ega. Le baite di Carezza e Obereggen, nonché i ristoranti dell’area turistica, serviranno tante ricette speciali a base di carne di manzo di qualità proveniente dall’area turistica nel cuore delle Dolomiti. A fare da contorno, un ricco programma di eventi che si apre il 4 febbraio, con “Beef & Beats” presso la Baita Gardoné nel comprensorio di Obereggen, e continua, il giorno dopo, con Cestino dal maso Val d’Ega: Presentazione e vendita di prodotti freschi di agricoltori locali presso la stazione a valle Paolina nella ski Area Carezza, evento riproposto sabato 11 presso il locale “Platzl” a Obereggen . Il 9 febbraio la Visita guidata all’agriturismo Maso Stadlalm è il preludio alla merenda tipica con prodotti del maso, mentre il 12 febbraio la Grigliata “Beef & Snow” presso la malga Mayrl si preannuncia già come uno degli eventi della stagione. Il Gran finale, il 19 febbraio, con la festa di chiusura presso la stazione a valle della seggiovia Laurin III sulla malga Frommer nella Ski Area Carezza. Info: www.valdega.com
agnello con salsa leggera alle acciughe del Cantabrico e polvere di olive taggiasche. Concludete con la sacher scomposta in versione autunnale o la bignolata mantovana in trasparenza. Menu degustazione a 65 euro per 6 assaggi; “il mare a mano libera” per 55 euro per 5 assaggi e “la terra a mano libera” 50 euro per 5 assaggi. Casino di Caccia Wine Resort Via Ossario, 64, 37066 Custoza (VR) Tel +39 045 516271
SALON DU CHOCOLAT DI MILANO Il 2017 si apre a Milano con il più importante evento mondiale dedicato al cioccolato. Ernst Knam, Carlo Cracco, Iginio Massari, Davide Oldani, Davide Comaschi, Andrea Besuschio sono solo alcuni dei protagonisti che animeranno i palchi della manifestazione. Il tutto, inoltre, verrà raccontato in diretta da RDS, media partner dell’evento. In programma degustazioni, spettacoli, pensieri dedicati agli innamorati e tante sorprese per la gioia di golosi e foodlovers. Ad arricchire il palinsesto ci saranno sessioni di workshop ed uno spazio speciale dedicato ai bambini con laboratori, giochi e animazioni. Space Hotels, con ben sei strutture affiliate in città, è una sicurezza quando si vuole scegliere un albergo che abbia alti standard e un’attenta cura dell’ospite. Space Hotels – Numero verde 800.813.013 E-mail: space@spacehotels.it - www.spacehotels.it
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SPECIALE FRANTOIO MANESTRINI OLIO DOP GARDA BRESCIANO
PERCHÉ NEI SUPERMERCATI TROVIAMO L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA A BASSO COSTO?
L’
olio extravergine di oliva è un alimento estratto dalle olive: la dicitura extra vergine indica che è ricavato dalla sola spremitura meccanica delle olive e si può quindi definire un succo di oliva. L’olio d’oliva è uno degli alimenti base della tradizionale cucina Mediterranea ed è particolarmente usato per le sue proprietà benefiche, dovute anche alla presenza di sostanze antiossidanti (fenoli e tocoferoli). Come noto aiuta a ridurre la percentuale di colesterolo Ldl (quello “cattivo”), a ridurre il rischio di occlusione delle arterie, a ridurre il tasso di zucchero nel sangue, è un prezioso alleato del sistema cardiovascolare, aumenta la secrezione di bile ed aumenta anche l’apporto di vitamine importanti. L’olio extravergine di oliva ha un suo costo dovuto alla gestione dell’oliveto (potatura delle piante, concimazione, irrigazione, ecc), alla raccolta delle olive (che deve essere il più tempestiva possibile e deve essere fatta solo dalla pianta lasciando a terra le olive cadute che produrrebbero un olio molto scadente), alla lavorazione delle olive, alla filtrazione dell’olio, all’imbottigliamento ed a tutti i costi connessi con la commercializzazione del prodotto finito. Oggigiorno purtroppo c’è una grande confusione perchè, se ci rechiamo in un supermercato, troviamo una vasta gamma di olio a prezzi stracciati. Ma com’è possibile? Possiamo fidarci di quest’olio low cost? Sicuramente No! La campagna 2016 è stata particolarmente difficile per la massiccia presenza della mosca dell’olivo che è stata combattuta con opportuni trattamenti sulla pianta, in mancanza di trattamenti si sarebbe persa molta oliva. I trattamenti però vanno fatti in maniera oculata, al momento giusto e con prodotti che non lascino residui nell’olio. Il Frantoio Manestrini sta molto attento a queste
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
procedure e con orgoglio riferisce che, dalle analisi chimiche effettuate sul suo olio, non risultano residui di fitofarmaci. Per questo motivo in un’annata così difficile come quest’anno, il Frantoio Manestrini ha deciso di mettere in commercio un olio extra vergine di oliva Biologico a tutela della salute dei suoi clienti ed in rispetto dell’ambiente. Nei cosi detti oli “low cost” che si trovano nei supermercati c’è un alta concentrazione di antiparassitari e pesticidi e non c’è attenzione alla raccolta: vengono raccolte olive da terra ed olive sovramature che danno maggiore quantità di olio ma bassa qualità. Questa bassa qualità viene poi corretta con “correttori chimici” che riducono l’acidità, eliminano il sapore di rancido ma che compromettono la genuinità e le qualità benefiche dell’olio stesso. Spesso l’olio extravergine che si trova in commercio a basso costo viene da olio deodorato. Il processo di deodorazione permette di eliminare odori sgradevoli presenti nell’olio ottenuto da olive ammassate per lungo tempo sotto il sole, oppure stipate nei cassoni degli autocarri prima di essere pressate. Oppure subisce una raffinazione chimica, per fargli riacquistare il “normale” colore, sapore e odore dell’olio di oliva. Quest’olio di bassissima qualità (nocivo per la salute) viene poi miscelato con l’olio extravergine per essere trasferito sugli scaffali dei supermercati ad un prezzo molto basso. Come fare per riconoscere un buon olio extravergine di oliva? Anzitutto bisogna ricordare che al di sotto di una certa cifra l’olio non può essere vero e genuino extra vergine. Le etichette potrebbero essere d’aiuto ma sono spesso difficili
da leggere ed interpretare. La cosa fondamentale che può aiutare nella scelta dell’olio è imparare ad assaggiare quest’ultimo crudo, un po’ come si fa con il vino, apprezzandone l’aroma e il sapore e facendo un confronto tra una bottiglia a basso costo e una bottiglia di buona qualità: noterete subito che il sapore tipico dell’oliva e il suo gusto presentano delle notevoli differenze; oltretutto un olio di buona qualità mantiene integro il suo sapore anche dopo mesi. Al Frantoio Manestrini è sempre possibile assaggiare l’olio prima dell’acquisto permettendo al consumatore di fare una scelta consapevole basata sulla qualità del prodotto. Il Frantoio Manestrini produce: - olio extra vergine di oliva DOP Garda Bresciano - oli monovarietali Leccino e Casaliva - il nuovo olio Biologico tutti in degustazione come lo sono pure gli altri prodotti presenti nello show room. Su richiesta è possibile anche visitare il frantoio ed organizzare visite guidate per gruppi a partire da 6 persone.
Lo show room del Frantoio Manestrini vi aspetta per degustare l’olio dal lunedì a sabato nei seguenti orari: 9.00-12.00 e 14.30-18.30 Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) in via P. Avanzi 7, Tel +39 0365 502231 GPS N 45.52616°, E 10.50980° www.manestrini.it info@manestrini.it Anche su Facebook: (Frantoio Manestrini)
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Guida
Ristoranti
BANCO & CUCINA A Roma da pochi mesi è partita una nuova collaborazione fra due eccellenze capitoline. Il Pagliaccio (il ristorante due stelle Michelin in Via dei Banchi Vecchi) e La Tradizione (la storica bottega gastronomica in Via Cipro) hanno deciso di dare nuova vita a Secondo Tradizione. Banco & Cucina. L’insegna in Via Rialto 39, a due passi da La Tradizione, con il 2017 cambia così volto e rinnova l’offerta portando nelle proprie cucine l’esperienza di una realtà al vertice della ristorazione romana. Materia prima e professionalità unite a anni di esperienza nella selezione dei prodotti e nella ricerca danno così vita a un progetto nuovo. Al Banco si trovano i prodotti di Stefano Lobina e Francesco Praticò, anime e volti della Tradizione. Una garanzia di qualità che arriva da una realtà che ha fatto della materia prima il proprio credo. Chi ama assaporare chicche particolari e ricercate di artigiani selezionati può quindi scegliere per pranzo e cena, ma anche per un aperitivo dopo le 18.00, fra diverse combinazioni di salumi e formaggi non solo italiani preparate dal gastronomo Marco Marcelli. In cucina troviamo due giovani
Chef che nell’insegna di alta ristorazione in Via dei Banchi Vecchi hanno lavorato per tre anni e fatto gran parte della loro esperienza: Piero Drago e Jacopo Ricci. Trait d’union fra Il Pagliaccio e Secondo Tradizione Francesco Di Lorenzo, il noto e fidato sous chef di Anthony Genovese. In sala il tocco femminile della giovane Giulia Quintigliani che presenta i piatti del Banco e della Cucina.
Jacopo Ricci, Piero Drago, Stefano Lobina, Marco Marcelli, Francesco Praticò, Francesco Di Lorenzo
BUON RICORDO ,“FORZA 8” Dal Friuli Venezia Giulia alla Campania, sono 8 i nuovi ristoranti che entrano a far parte nel 2017 dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo. Queste le specialità delle new entry 2017: Gnocchi di pane con cavolo cappuccio e salsiccia per il Ristorante Al Sole di Forni Avoltri, Bocconcini di vitello in crosta di sesamo vestito di San Daniele e salsa Montasio per il Ristorante La Pergola di San Daniele del Friuli, Seppioline “in tecia” e sedano rapa per lo Storico Ristorante Al Ponte di Gradisca d’Isonzo, Arancini di Taroz per il Ristorante Hotel Camino di Livigno, Ravioli d’astice per il Ristorante 13 Giugno Brera di Milano, Guancialetti di maiale al forno con cipolle rosse di Parma caramellate per l’Osteria di Fornio di Fidenza, Fritto del Convento per la Trattoria Il Francescano di Firenze, Linguine alla colatura di alici secondo Erminia per l’Hostaria di Bacco di Furore. Oltre un centinaio sono dunque i ristoranti associati al sodalizio, fondato nel 1964 per salvaguardare le tante tradizioni e culture gastronomiche del Bel Paese. Info: www.buonricordo.com
IL CAPPERO Il ristorante “Il Cappero” del Therasia Resort Sea & Spa, unica struttura cinque stelle presente sull’isola di Vulcano, è tra gli 8 ristoranti con cambio Chef che hanno confermato la stella Michelin. Un grande risultato conquistato grazie alla perfetta sintonia tra il giovane Chef Giuseppe Biuso, il maitre Salvio di Scala, il sommelier Andrea Prizzi, insieme ai direttori della struttura, Pierpaolo Tiretti e Umberto Trani. Il ristorante “Il Cappero” ha così una stella, quella Michelin, formata proprio da cinque “punte” d’eccellenza proprio come le stelle del Therasia Resort Sea & Spa. In questo luogo magico ed affascinante l’ospite ha la possibilità di vivere una esperienza culinaria d’hoc, che lo accompagna in un elegante percorso di sensazioni ed emozioni mediterranee. Giuseppe Biuso, a soli 28 anni, ha saputo imporre il suo stile autenticamente siciliano e a farsi notare per la sapienza con cui propone piatti della tradizione locale. Chef Giuseppe Biuso
La ricetta ANTICO BROLO (PD) TORTELLI DI BACCALÀ INGREDIENTI (per 4 persone) Per la pasta: 400 g di farina, 4 uova Per il ripieno: 200 g di stoccafisso bagnato, cipolla, capperi, prezzemolo, 100 g di ricotta, formaggio grana grattugiato, latte Per la passata: 200 g di fagioli borlotti, 2 cipolle medie sale Per la guarnizione: 100 g di guanciale stagionato, olio extravergine d’oliva, rosmarino PREPARAZIONE La ricetta richiede tre operazioni preliminari. Innanzitutto lavorare la farina con le uova e accantonare l’impasto a riposare. Poi l’infusione aromatica: versare 100 grammi d’olio in un tegame, aggiungere rosmarino fresco e portare a 80 gradi, filtrandolo quando si sarà raffreddato. Infine, la crema di fagioli: rosolare la cipolla tritata; aggiungere i legumi e una presa di sale, coprire d’acqua e far bollire per una mezz’ora, frullando poi il tutto. Al momento, invece, si tratti il pesce: imbiondire della cipolla tritata, unire stoccafisso e capperi, coprendo con latte; cucinare per 7-8 minuti e frullare il tutto; lasciare raffreddare e amalgamare la ricotta, il formaggio grattugiato e il trito di prezzemolo. A questo punto dedicare un minuto a un’operazione interlocutoria: tagliare una cipolla a rondelle fini e metterla a bagno nel latte. Arriva così il momento di tirare la pasta a sfoglia sottile e di ritagliare i riquadri per formare i tortelli; porre del ripieno al centro di ognuno e richiuderlo su se stesso. Lessare i tortelli in brodo, possibilmente di pesce, e scolarli. Nel frattempo infarinare e friggere delle rondelle di cipolla e rosolare delle fettine di guanciale. Alla fine velare il piatto con la passata di fagioli e deporvi sopra i tortelli, guarnire con cipolla e guanciale, e completare con un giro d’olio aromatico.
a cura di MARCO MORELLI
Il sommelier consiglia BREGANZE CABERNET DOC 2008 - MIOTTI
VITTORIO E FRANCESCA MORETTI HANNO DECISO DI DEDICARE QUESTO PREMIO A TUTTI GLI AMICI E GLI APPASSIONATI DEL PRESTIGIOSO MARCHIO
BELLAVISTA È CANTINA DELL’ANNO 2017 PER IL GAMBERO ROSSO
“Da quarant’anni rappresenta l’eccellenza enologica italiana ed è capostipite, oltre che “faro” di un gruppo imprenditoriale di successo che comprende al suo interno le realtà Contadi Castaldi in Franciacorta, Petra e Tenuta La Badiola in Toscana”. È questa la motivazione principale che sta alla base della scelta, da parte dell’autorevole guida “Il Gambero Rosso”, di conferire all’azienda “Bellavista” il Premio “Cantina dell’anno 2017”. A ritirare il premio è stato lo stesso Vittorio Moretti, che nel 1977 decise di trasformare in azienda una piccola attività vitivinicola fondata su alcuni ettari di proprietà di famiglia ubicati sulla collina Bellavista, ad Erbusco. Sono passati quasi 40 anni e oggi Bellavista conta 190 ettari di vigne per una produzione annua di 1.550.000 bottiglie, con un fatturato di 29 milioni di Euro e 106 dipendenti. Nella storia enologica delle cantine italiane, Bellavista è prima di tutto “La Franciacorta”, di cui rappresenta uno degli emblemi riconosciuti a livello internazionale. E alla creazione del “brand” Franciacorta da allora ha concretamente contribuito in modo determinante grazie ai suoi vini che ne esprimono i valori più autentici e, al tempo stesso, sono portatori della lungimirante ed originale visione del suo fondatore e proprietario, Vittorio Moretti, e della
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sua famiglia. “Sono particolarmente orgoglioso per questo premio, che costituisce in primo luogo un riconoscimento al Franciacorta e alla Franciacorta, a tutti gli imprenditori che come me hanno creduto in questa terra e nelle sue potenzialità, hanno investito nelle proprie vigne e cantine, hanno riscoperto e valorizzato antiche tradizioni, hanno costruito un severo disciplinare e hanno lavorato, con impegno e passione, alla costruzione di un sogno”, afferma Vittorio Moretti, che dal 2016 è anche presidente del Consorzio per la tutela del Franciacorta. “Ma, insieme, il premio “Cantina dell’anno 2017” del Gambero Rosso è anche un riconoscimento alla mia famiglia, che mi ha accompagnato passo dopo passo in questo progetto e che ora trova in mia figlia Francesca l’emblema di un presente che si rinnova costantemente guardando al futuro, oltre che all’enologo Mattia Vezzola, che ha saputo dare un’identità precisa alla nostra cantina e ai suoi vini, fondendo in una sintesi di eccellenza i più autentici elementi che caratterizzano questa terra con la mia visione e con la sua sensibilità e il suo gusto. Eleganza, struttura, longevità e naturalità: nei vini Bellavista questi caratteri trovano la loro massima espressione e si fondono in un’armonia che riflette un carattere tipicamente italiano. Infine, questo è un riconoscimento a tutti coloro che in Bellavista lavorano, contribuendo in modo decisivo, con passione, determinazione e competenza, a trasformare ogni visita in un’esperienza indimenticabile: ogni vino in un racconto unico, avendo quale obiettivo sempre la soddisfazione completa delle attese degli appassionati che riconoscono in Bellavista serietà e identità di stile”.
Affinato per il 50% in legno e per la restante parte in acciaio, mantiene il carattere forte e vivo che contraddistingue i vini di Miotti. Denominazione: Breganze DOC Vitigni: cabernet sauvignon 50%, cabernet franc 50% Alcol: 13% Formato: 0.75l Consumo ideale: 2014/2020 Temperatura serv: 18/20 °C Abbinamenti: Secondi di carne PREZZO INDICATIVO: EURO 14,50
MERLOT IGT “SITO DELL’ULMO” 2011 - PLANETA Vino che da sempre, sin dalla prima annata, gode delle attenzioni degli appassionati di tutto il mondo, il “Sito dell’Ulmo” è Merlot in purezza che nasce dai vigneti sulle sponde del Lago Arancio. Denominazione: Sicilia IGT Vitigni: merlot 100% Alcol: 14,5% Formato: 0.75l Consumo ideale: 2014/2018 Temperatura serv: 16/18 °C Abbinamenti: primi e secondi piatti di terra PREZZO INDICATIVO: EURO 24,00
ROSSO IGT “‘A NACA” 2008 - CALATRASI Un vino di grandissima struttura, morbido ed avvolgente, profondo ed elegante Denominazione: Sicilia IGT Vitigni: nero d’avola Alcol: 14,5% Formato: 0.75l Consumo ideale: 2013/2019 Temperatura serv: 16/18 °C Abbinamenti: primi piatti di terra PREZZO INDICATIVO: EURO 25,00
n. 1 Settembre 2013
In vetrina
NOVELLO DI CANTINE SPADAFORA
MIGLIORE DEL MERIDIONE 2016 Nell’ambito del 10° “Salone del vino novello del Meridione” che si è svolto al Castello aragonese di Castrovillari (Cs) sono stati assegnati i riconoscimenti alle migliori produzioni provenienti dalle regioni del sud Italia nell’unica competizione presente a livello nazionale. La giuria di esperti, sommelier e giornalisti, ha decretato come “Miglior vino novello del Meridione 2016” quello delle cantine Spadafora di Mangone (Cs). Cantine Spadafora Z.I. Piano Lago 18 - Mangone (Cs) Tel 0984969080 www.cantinespadafora.it
LE VIGNE DI SAN PIETRO REFOLÀ IGT Sergio e Franca Nerozzi iniziano e produrre tutti i vini tipici del territorio di San Pietro, sul lago del Garda, molto vocato per la viticoltura: Bardolino e Valpolicella soprattutto. La situazione ambientale è ideale, sia per la natura morenica del terreno, sia per il microclima favorevolmente influenzato dalla vicinanza del grande lago e l’Azienda Cantina Le Vigne di S. Pietro, gestita dal 2007 da Carlo, figlio di Sergio, compie ogni sforzo per produrre vini che siano la massima espressione del terroir, che rispettino le tradizioni della zona, senza nulla concedere a deviazioni verso mode e tecnicismi che potrebbero snaturare l’intima essenza del vino. Fiore all’occhiello è il Refola’ igt, un vino unico che mantiene la tradizione veronese dell’appassimento delle uve per esprimere l’eleganza e la forza del Cabernet Sauvignon e del Merlot. Perfetto con agnello al forno, stufati speziati e formaggi stagionati e piccanti. www.levignedisanpietro.it
IL CONSIGLIO D.O.C.
SAPER LEGGERE L’ETICHETTA Cosa fare di fronte allo scaffale del supermercato quando non si sa quale vino acquistare? La maggior parte delle persone, infatti, non si intende davvero di vino e il più delle volte si lascia influenzare, durante l’acquisto, da aspetti che non hanno nulla a che vedere con il gusto, come ad esempio prezzo ed estetica della bottiglia. Nel packaging del vino nulla è lasciato al caso. Il marketing ha studiato una serie di codici differenziati a seconda dei prodotti. Ad esempio, le confezioni bianche e dorate vengono usate più per i moscati; il blu va bene per i vini bianchi e il nero per quelli molto invecchiati. E che dire dell’etichetta? L’occhio si sofferma decisamente più sulla grafica che sui dati del vino e lo sanno bene i produttori che spesso studiano piccoli trucchi visivi per favorire una buona prima impressione. Come leggerla? Ecco una breve guida: -Imbottigliatore: va indicato il nome o la ragione sociale e poi comune e stato membro. Per gli spumanti solo venditore o produttore; -Annata: obbligatoria solo per i vini DOP, esclusi
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
CANTINA RAUSCEDO CARATTERE FRIULANO 65 anni di storia per creare, vendemmia dopo vendemmia, un vino di grande qualità che nasce da terre brulle e sassose. La tradizione, tramandata sin dai tempi dei Romani, ha saputo tutelare il segreto per trasformare un terreno così inospitale nella terra migliore per produrre vini che non hanno eguali in tutto il mondo. A Rauscedo, tra fiumi che sgorgano impetuosi all’improvviso per poi scomparire di nuovo nella terra, si dice che “l’acqua divide gli uomini: il vino li unisce”. Medaglia d’oro ad Amsterdam al WBWE per il Sauvignon 2016. Vino giovane ma di gran carattere che già prima del suo imbottigliamento si conferma campione!
quelli spumanti, frizzanti e liquorosi. Spesso è sul fronte dell’etichetta; -Dicitura allergeni: vanno dichiarati i solfiti e dal 2012 uova e latte; -Categoria del prodotto: è la tipologia del vino, obbligatoria solo per i vini senza denominazione o indicazione di origine; -Denominazione di vendita: per un vino Dop si indica “Denominazione di origine protetta” o DOP, o la dicitura italiana “Denominazione di origine controllata” più il nome della denominazione (per esempio Malvasia delle Lipari Doc); -Grado alcolico effettivo: indica la quantità (ml) di alcol etilico presente in 100 ml dello stesso vino; -Provenienza: per i vini italiani senza denominazione si indica “prodotto in Italia”; per Dop e IGP di altri stati va indicato “prodotto in…” e il nome dello stato in cui è stato prodotto il vino.
MONTE SAN VITO (AN) - MARCHE
FATTORIA PETRINI La Fattoria Petrini è un’azienda a conduzione familiare che produce pregiati oli di oliva extra vergini biologici con le olive provenienti dagli uliveti di proprietà nel comune di Monte San Vito,a circa 20 km da Ancona, capoluogo della regione Marche. L’azienda è situata sul colle “SAN VITO”, noto fin dai tempi degli antichi Romani per il suo clima e la sua posizione particolarmente favorevoli alla coltivazione dell’ulivo. L’esistenza di ulivi secolari testimonia quanto questo colle sia stato importante per lo sviluppo socio-economico delle genti che lo hanno popolato, dedite, sin dai tempi remoti, alla produzione di un olio di rara bontà. Un mulino del ‘600 viene ancora oggi conservato a Monte San Vito con la potente macina di pietra e i grossi torchi di legno. Francesca Petrini è stata testimonial Marche nel Mondo ad Expo 2105. www.fattoriapetrini.it
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SPORT
A CURA DI GIULIO MARIANI E DI MICHELA TONINEL
BRESCIA IN FERMENTO ARRIVA L’ART MARATHON Arriva l’evento podistico più importante dell’anno e più atteso dall’intera cittadinanza. Brescia il 12 Marzo 2017 accoglie con entusiasmo il popolo dei runners con l’evento Brescia Art Marathon. Una grande festa quella che si sviluppa attorno alla manifestazione internazionale, uno splendido connubio di sport e arte arricchito dai molti eventi collaterali che spaziano dalla solidarietà, all’avviamento all’attività della corsa per i giovanissimi, affinché tutti gli appassionati possano condividere fatica e soddisfazione sulle strade bresciane. Il ventaglio agonistico completo prevede la maratona vera e propria coi suoi 42 km, la “Half Mara-
OLIMPIADI DEL 1936
BUFFA RACCONTA A MANTOVA L’inizio della primavera porterà con sé il ritorno di uno dei più grandi conoscitori di storia e sport a livello nazionale: Federico Buffa. Mercoledì 22 marzo al Teatro Sociale, il noto giornalista, si esibirà nella sua performance intitolata “Olimpiadi del 1936”. Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. Buffa, come solo lui sa fare, racconterà le storie nelle storie di questa vicenda avvolta nel contesto tedesco hitleriano di allora: dovevano essere l’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Appuntamento per tutti gli sportivi e non solo: il 22 marzo alle 21 presso il Teatro Sociale di Mantova.
thon” di 21 km, la “Brescia Ten” di 10 km e infine la 10 km ludico- motoria (non competitiva) denominata “Easy Ten” lungo il medesimo percorso della “sorella” agonistica. A completare la giornata di sport, per i giovanissimi e per le famiglie, saranno previsti due ulteriori eventi: “Tomorrow Runners” gara riservata agli alunni delle Scuole Elementari della città, volta a sensibilizzare i più giovani verso questa disciplina sportiva e la “Family Walking” una passeggiata solidale e non competitiva per le famiglie svolta in collaborazione con AIL. Un evento imperdibile per tutti: la Art Marathon vi aspetta.
GLORYFY, OCCHIALI E MASCHERE DA SCI INDISTRUTTIBILI Tutti noi siamo ben consapevoli di quanto sia importante per la nostra sicurezza avere un paio di occhiali o una maschera da sci di buona qualità. Una buona lente non solo ci protegge dal sole il cui riverbero sulla neve, soprattutto in primavera, può dare parecchio fastidio ma è in grado anche di risaltare il contrasto facendoci vedere un avvallamento sulla neve con il giusto anticipo. Tutti noi siamo anche consapevoli di quanto sia pericoloso cadere sugli sci e accidentalmente subire un colpo alla testa con il rischio di rompersi il setto nasale per un occhiale troppo rigido o, peggio ancora, avere qualche problema agli occhi per una lente che si rompe. Per ovviare anche la inevitabile seccatura di trovarsi nella borsa gli occhiali con una bacchetta rotta o la maschera con un bruitto graffio sulla lente specchiata, la soluzione è Gloryfy. L’azienda austriaca, distribuita anche in Italia, produce occhiali e maschere da sci (ma anche da bici o semplicementre da vista) che sonmo virtualmente
DI ENRICO CORNO
indistruttibili grazie ad un brevetto incredibile. Voi potreste prenderli e accartocciarli stringendoli tra le mani, prenderli a martellate, calpestarli, sbatterli contro il muro, passarci sopra con la bicicletta e saranno ancora interi e senza un graffio. Quando li trovate in un negozio, fate la prova voi stessi. Questo è il modo più efficace per mettere in sicurezza i vostri occhi. La maschera nella foto è la GP3 Transformer POL Silver, la linea top di gamma e ultra leggera (solo 68 grammi a 189,00 €). Il design ampio e senza cornici consente la massima apertura del campo visivo con il massimo comfort di portabilità. La doppia lente infrangibile I-Flex garantisce un’eccellente visibilità in tutte le condizioni di luce e gode di un rivestimento antiappannamento e protezione UVA/UVB totale (www.gloryfy.com).
A VERONAFIERE
SPORT EXPO SI FA BELLA PER I SUOI 10 ANNI Sport Expo compie 10 anni e torna più forte che mai. La tre giorni che ormai è diventata un must per tutti i veronesi riprende dal record di presenze della scorsa edizione e ripropone un programma ampio e variegato per tutti i partecipanti nelle date del 18, 19 e 20 marzo. Nato nel 2007 per merito di Stefano Bianchini, ideatore e coordinatore della manifestazione che ha luogo presso la Fiera di Verona, l’evento ha come target bambini dai 6 ai 14 anni e si presenta come una rassegna di discipline sportive tramite la partecipazione di diverse Federazioni e Società che ogni anno accorrono sempre più numerose.
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Il programma dell’evento si articola in tre giornate, sabato e domenica e lunedì mattina, scandite da molteplici appuntamenti, come entusiasmanti percorsi per i piccoli ciclisti nell’area esterna, campionati regionali, tornei ed esibizioni. Sport Expo ospita anche discipline di nicchia, ma non per questo meno interessanti, quali la canoa kayak, la danza sportiva, l’arrampicata sportiva, l’hockey su prato, il kendo, oltre ai più classici basket pallavolo e tennis. Presenti anche attività subacquee, windsurf e pesca sportiva. Un’occasione per inserire i propri figli nel mondo dello sport con l’aiuto di professionisti e per dar loro un’alternativa al solito calcio.
n. 1 Febbraio-Marzo 2017
BIKE HOTEL TONALE IN BICI SULLA NEVE Sono ancora aperte le iscrizioni per il più pazzo appuntamento di mountain bike sulla neve in programma in Trentino per l’inverno. Al Tonale il 3 e 4 marzo si terrà la 5ª edizione della Winter Downhill un evento con competizioni organizzate in notturne e sulle piste da sci aperta a bikers ed amatori. Tre le categorie in sfida: bici muscolari, fat bike e per il primo anno anche e-bike! La prima gara sarà la sfida “Eliminator” con partenza di massa nel pomeriggio per continuare poi la sera con la spettacolare sfida “Downhill” sulla pista da sci adattata per l’occasione di appoggi, paraboliche
BULLSKY MASCHERA MADE IN ITALY Fatta in Italia e distribuita nel mondo! Si chiama Valdez ed è la nuova edizione della maschera da sci prodotta da Bullski, azienda di attrezzatura sportiva italiana, fondata nel 2011 con il patrocino di Gaetano Coppi dalle famiglie Coppi e Francalanci. La maschera, disponibile anche con lente polarizzata in vari colori, è caratterizzata da un innovativo trattamento anti-nebbia e anti-graffio per garantire una visione nitida in ogni condizione atmosferica, ha un design moderno ed è adattata a tutti i tipi di volti grazie alla doppia lente e alla flessibilità del telaio. È un occhiale di medie dimensioni con una struttura minima per garantire il massimo del campo visivo ed e confortevole grazie alla leggerezza della struttura e ai 3 strati di schiuma presenti all’interno. www.bullski.com
SCI ALPINO
SKY TEAMUP ALLA RISCOSSA! È nato da poco ma ha già dato le prime soddisfazioni sulle piste! Da qualche mese gli atleti del nuovo gruppo sportivo “Ski TeamUp ASD” si aggirano tra i percorsi innevati a caccia di risultati. Nata nella primavera del 2016, con l’obiettivo di creare un punto di riferimento a Verona per lo sci agonistico giovanile ad alto livello, questa squadra annovera tra le fila l’atleta Alessandro Zanotto (classe 2000) che fa parte del team regionale del Comitato Veneto insieme ad altri giovani bellunesi e veneti trasferiti in provincia di Belluno. In questo ambizioso progetto sportivo è coinvolto il veronese Fabrizio Cesamolo, allenatore di grande esperienza nel livello giovanile, che per tanti anni ha seguito i giovani veneti dello Sci Club 2000. “Tra gli obbiettivi di questo piano di lavoro” spiega il coach “c’è il fatto di far esprimere al massimo le potenzialità degli atleti. Abbiamo circa 50 sciatori iscritti al Club tra cui spiccano i nomi di Schenal Andrea, Menegalli Nicolò e Dal Corso Valentina. Inoltre vorremmo valorizzare al massimo le capacità di Zanotto, il nostro atleta di punta, ha aperto l’anno classificandosi al terzo posto della Coppa Veneto nella categoria Aspiranti (anni 1999 e 2000)”. Con lo SkiTeamUp collaborano anche i preparatori atletici Damiano Scolari e Checca Bogoni e, a testimonianza del fatto che questo team si sta consolidando nel panorama dello sci alpino giovanile, Alessandro Zanotto ha fatto da apripista alla gara di Coppa del Mondo di fine gennaio a Cortina d’Ampezzo. Fb: Ski Yeam UP.
VERONA
RACCONTI DI VIAGGIO IN NEPAL Racconti di trekking: 17 marzo al CAI di San Pietro e il 18 aprile al CAI Verona in via Santa Toscana. Da marzo al via una serie di serate per raccontare l’esperienza nepalese fatta dall’esperto di montagna, Beppe Pighi, con un gruppo di veronesi nel parco nazionale del Sagarmatha, tra le montagne più altre del mondo (i famosi 8.000 metri) e i sentieri che portano ai piedi del monte Everest. Le serate, organizzate nei CAI della provincia di Verona, daranno la possibilità di dare uno sguardo su un’area del mondo particolare, tanto famosa per chi pratica lo sport dell’alpinismo ma ancora poco conosciuta dal grande pubblico. I
racconti, accompagnati da foto e immagini di Michela Pighi, racconteranno il famoso trekking che porta alla base del monte Everest e che raggiunge alcuni fra i luoghi più belli del Nepal: come la vetta del Kalapattar (5.545 metri) o i laghi dì Gokyo che si trovano ai piedi del monte Cho-Oyu (la 6^ montagna più alta del mondo). Durante la serata si vedranno anche immagini di particolari cittadine nepalesi, (come Namche Bazar, Lukla e Katmandu) o della scuola Rarahill di Kitipur, fondata dall’alpinista Fausto De Stefani, diventata un punto di riferimento per il benessere di queste popolazioni dopo il terremoto del 2015.
e salti di neve. I partecipanti dovranno sfoggiare doti di equilibrio, per passare tra le porte da slalom gigante, e velocità per arrivare nel minor tempo possibile all’arrivo. Alla gara potranno iscriversi massimo 150 partecipanti utilizzando bici da downhill, cross country, enduro, all mountain o fat bike e non saranno ammessi pneumatici chiodati o che presentino estremità metalliche sul battistrada. Venerdì 3 sarà organizzato un bike tour sulla neve aperto a tutti con ritrovo alle 16:00 al Grand Hotel Miramonti www.miramonti.com e discesa con guida su pista da sci Tonalina-Pegrà dal Tonale a Ponte di Legno (11km) e rientro in Telecabina da fare anche con fat bike ed e-bike motorizzate Bosch, organizzata in collaborazione con Tecno Bike Terni (info e iscrizioni su facebook “EBike MTB Experience - Passo del Tonale” o experience@tecnobiketerni.it). L’area di PontedilegnoTonale Bike sta puntando molto sul settore del cicloturismo anche nella stagione invernale. La zona presenta vari tipi di percorsi: dalle leggendarie salite del Giro d’Italia (come Gavia e Mortirolo) ai percorsi dedicati agli amanti del Downhill; inoltre il bike park del Passo Tonale ed i percorsi gravity nei boschi di Ponte di Legno e Temù danno sfogo ai i riders più spericolati e la pista ciclabile Ponte di Legno-Vezza d’Oglio accoglie le famiglie e chi è in cerca di natura e relax. www.valdisolebikeland.com
AUTO
DI PAOLO CARLI
VOLVO DEDICA IL 2017 ALLA S60 n 2017 dedicato alla famiglia 60: è il turno della U Volvo S60, protagonista di un restyling generale che le conferirà un aspetto più grintoso. Anche la S60 avrà interni molto ben rifiniti e materiali pregiati, oltre ad un ampio display tramite il quale controllare tutte le funzioni multimediali del sistema Sensus. Per quanto concerne la gamma motori, la S60 potrà disporre di un 2.5 turbo a 5 cilindri da 250 cavalli e 360 Nm di coppia, propulsore che potrebbe essere disponibile per tutti i mercati o solo per quelLa S60 avrà interni molto ben rifiniti e materiali pregiati, oltre ad un ampio display tramite il quale controllare tutte le funzioni multimediali del sistema Sensus.
NUOVO CROSSOVER TOYOTA CH-R Toyota prosegue con il piano di rinnovamento della gamma e si conferma il costruttore leader nel settore delle auto ibride. Il nuovo crossover Toyota C-HR sfrutta la nuova piattaforma modulare “Toyota New Global Architecture” (TNGA) che ha debuttato sulla Nuova Prius e che verrà condivisa in futuro dalla gran parte dei nuovi modelli Toyota e Lexus. Il nuovo crossover Toyota è caratterizzato da un design muscoloso ed aerodinamico, quasi da coupè, una lunghezza complessiva di circa 4,40 metri, cinque comode porte e un abitacolo spazioso per cinque persone nonostante il tetto molto spiovente. La gamma della Nuova Toyota C-HR è articolata su tre allestimenti (Active, Style e Lounge) e due motorizzazioni: il benzina da 1.2 litri e 116 CV, abbinabile al cambio manuale a 6 marce o all’automatico a variazione continua CVT e alla trazione integrale 4x4, oppure il sistema ibrido composto dal 1.8 a benzina unito ad un motore elettrico per una potenza complessiva di 122 CV. La Toyota C-HR ibrida è offerta solo a trazione anteriore in abbinamento al cambio CVT. Prezzi a partire da circa 25.700 euro.
CITROEN PICASSO CI SIAMO LA SECONDA GENERAZIONE DELLA C3 PICASSO STRIZZA L’OCCHIO ALLE CROSSOVER: IN VENDITA DA MAGGIO 2017 DA CIRCA 18.000 EURO
Nel segno della “Creatività e Tecnologia Lo stile della C3 verrà ripreso dalla monovolume Citroën C3 Picasso, in procinto di ricevere un corposo aggiornamento e attesa nelle concessionarie italiane da maggio 2017. Il nuovo modello, che anticipiamo nella ricostruzione qui sopra, riprenderà dalla C3 la soluzione dei fari anteriori su due livelli e adotterà le vistose protezioni sulle fiancate, gli Airbump, che proteggono la carrozzeria dagli urti accidentali nei parcheggi. Le appendici laterali e sui fascioni conferiranno alla nuova C3 Picasso un’estetica più massiccia, complice anche la soluzione dell’assetto rialzato, che rende l’auto più modaiola e di tendenza: la Citroën pensa che questi accorgimenti possano rendere la monovolume una concorrente delle fortunatissime crossover compatte, fra cui ad esempio le Fiat
lo nordamericano, ancora non è ancora chiaro. C’è poi il 4 cilindri 2.0 turbo della serie Drive-E, abbinato ad una trasmissione automatica ad 8 rapporti, mentre la versione sportiva Polestar avrà trazione integrale ed un propulsore 3.0 da 350 CV e 500 Nm di coppia. Accanto alla berlina S60 dedicata a cinesi e statunitensi troviamo anche la variante in abito lungo, la Volvo V60 che sicuramente avrà successo in Italia, Germania e Francia dove le station wagon prevalgono sulle berline. Tra il 2017 ed il 2018 verrà lanciata sul mercato la nuova Volvo XC80, sostituta della XC70. Per lei, sia internamente che esternamente, un family feeling molto simile a quello della sorella minore XC60 e della maggiore Volvo XC90. Voci sempre più insistenti parlano anche di sviluppi per la famiglia 40, specialmente di un crossover compatto denominato XC40 che aumenterebbe i volumi di vendita in Europa ma anche negli USA dove i downsize piacciono sempre di più, specie se interessano i suv.
BMW SERIE 4 IL RINNOVAMENTO Insieme al rinnovamento di tutta la gamma Serie 4 che BMW ha svelato in anteprima, la Casa di Monaco annuncia piccole novità anche per le due top di gamma sportive, la BMW M4 e BMW M4 Cabrio. Le ultra sportive della famiglia adottano le stesse novità estetiche delle sorelle “normali” (Sere 4 Coupé, Serie 4 Cabrio e Serie 4 Gran Coupé), con ritocchi leggeri al paraurti posteriore, nuove prese d’aria e gli inediti gruppi ottici BiLed all’anteriore. Anche dentro le M4 e M4 Coupé 2017 si concedono delle piccole novità estetiche con nuove rifiniture e colorazioni per la tappezzeria, oltre all’introduzione di accessori di ultima generazione come la piattaforma per la ricarica dello smartphone senza fili, il nuovo infotainment con pacchetto ConnectedDrive e un hotspot wifi per la connessione a internet. Sotto il cofano rimane invariato il sei cilindri in linea da 3 litri TwinPower Turbo da 431 CV che, da ora, potrà essere però potenziato con il pacchetto Competition che ne eleva la potenza a 450 CV. IN quest’ultimo caso migliora anche lo sprint da 0 a 100 km/h, coperto in 4 secondi netti (4,1 per la M4 ‘normale’).
500X e Renault Captur, vetture oggi molto popolari e di tendenza. Solo a trazione anteriore La Citroën C3 Picasso 2017 riprenderà la base costruttiva EMP2 della più lunga C4 Picasso, comune a numerose altre vetture del gruppo PSA, ma conserverà dimensioni adatte al traffico di tutti i giorni: la lunghezza dovrebbe attestarsi a circa 410 cm,
in linea con il modello oggi sul mercato e poco inferiore alla Fiat 500L, lunga 415 cm, che resta una delle poche avversarie oggi sul mercato. La gamma motori sarà composta da unità con alimentazione benzina o diesel, le stesse già disponibili per la C3. si troveranno il 1.2 benzina da 68 CV, 82 CV e 110 CV e il 1.6 diesel da 75 CV e 99 CV.