ANNO 4, NUMERO 5 EURO 3,00 ottobre 2014 novembre 2014
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EVA LIND Il giro del mondo in 80 canzoni
FIERA CAVALLI 2014 A Verona con la valigia in sella. Rivivono le tradizioni più nobili ed antiche legate al cavallo.
SFIDA PER LA VITA Medici Senza Frontiere ed Emergency, protagonisti al servizio dell’umanità.
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10 ANNI DI SUCCESSI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.
TOMOMI NISHIMOTO Bella e grintosa. L’unico direttore donna al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra.
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in primo piano
Protagonisti al servizio dell’umanità
La sfida per salvare vite umane D
alla società occidentale europea che, seppur apparentemente sempre più riservata, è sempre depositaria di sentimenti di solidarietà e impegno sociale, prendono vita iniziative umanitarie un tempo irrealizzabili. L’informazione tempestiva e capillare di cui oggi tutti godiamo tramite mezzi di comunicazione sempre più efficaci, ci permette di sensibilizzarci verso problematiche vitali raggiungibili ed affrontabili tramite operatori di cui spesso si ignorano le gesta. Mai come oggi le popolazioni mondiali colpite da calamità possono contare su interventi non solo improvvisati dai governi locali, ma integrati in modo propositivo da organizzazioni umanitarie internazionali di comprovata efficacia. Alla Croce Rossa Internazionale, il più grande movimento mondiale impegnato negli scopi sopra citati, si sono via via affiancate altre iniziative private non meno efficaci, pur non contando sul sostegno governativo mondiale della Croce Rossa. Alcune di queste associazioni umanitarie si sono distinte in modo straordinario per tempestività e concretezza dei propri interventi, spesso sopravanzando la Croce Rossa medesima a volte rallentata da obblighi diplomatici o quant’altro,
meritandosi la stima incondizionata di chiunque abbia potuto e possa avere notizia del loro operato. Senza voler fare torto alcuno ai tanti operatori di soccorso, tutti parimenti encomiabili se motivati da genuino trasporto ed onestà, ci sentiamo qui di citare e descrivere due di essi, ben noti a chi è sensibile all’argomento: Medici Senza Frontiere ed Emergency, aventi non ultimo il pregio di una estrema trasparenza nell’impiego degli ingenti fondi ad essi versati dai rispettivi sostenitori, a garanzia del buon fine raggiunto dagli aiuti economici dei cittadini desiderosi di compiere un’opera di carità. “Emergency” è un’associazione umanitaria italiana, indipendente e neutrale, fondata il 15 maggio 1994 a Milano dal chirurgo Gino Strada e dalla moglie Teresa Sarti, insieme al filantropo Carlo Garbagnati. Essa ha ottenuto il riconoscimento giuridico di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) nel 1998 e di Organizzazione Non Governativa (ONG) nel 1999. Dal 2006, Emergency è partner ufficiale del Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. Obiettivi di Emergency sono offrire cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra e della povertà e promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Nata per fornire soccorso chirurgico nei
di giacomo gabriele morelli
“Emergency” e “Medici Senza Frontiere”, organizzazioni per un prioritario obiettivo: salvare vite umane
in primo piano
Due straordinarie Associazioni umanitarie che pubblicano nel proprio sito internet la precisa destinazione dei fondi ricevuti dai sostenitori paesi in guerra, l’associazione ha nel tempo esteso il raggio delle sue attività alla cura delle vittime della povertà in paesi in cui non esistono strutture sanitarie gratuite. Dal 2005 Emergency opera anche in Italia. Attuale presidente della ONG è Cecilia Strada, figlia di Gino Strada e Teresa Sarti, chiamata a ricoprire la carica dopo la morte della madre, avvenuta il 1º settembre 2009, che era stata presidente di Emergency dalla sua fondazione. Emergency gestisce strutture sanitarie in Afghanistan, Iraq, Repubblica Centroafricana, Sierra Leone, Sudan e Italia. Sono invece stati portati a termine i programmi in Ruanda, in Eritrea, a Jenin in Palestina, a Medea in Algeria, in Kosovo, in Angola, in Nicaragua, in Libia, in Sri Lanka e in Cambogia. Dall’anno della fondazione ad oggi Emergency ha curato oltre cinque milioni di malati e feriti. Tra i vari interventi realizzati, l’associazione ha costruito e ancora adesso gestisce ospedali dedicati alle vittime di guerra e alle emergenze chirurgiche, centri di riabilitazione fisica e sociale, posti di primo soccorso per il trattamento delle emergenze, centri sanitari per l’assistenza medica di base, centri pediatrici, centri di maternità, poliambulatori e ambulatori mobili per migranti e persone disagiate, centri di eccellenza. In Italia, a Palermo, dall’aprile 2006 Emergency ha reso operativo e gestisce un poliambulatorio, che fornisce assistenza sanitaria gratuita agli immigrati e ad altri bisognosi. Nell’inverno del 2010 ha aperto una struttura analoga a Marghera. Sono inoltre presenti nel territorio italiano due ambulatori mobili, che lavorano principalmente nelle zone agricole dell’Italia del sud per offrire assistenza ai migranti impieganti come stagionali nell’agricoltura. Tra il 2005 e il 2007 l’associazione ha portato avanti un programma di assi-
stenza sanitaria in alcune carceri laziali. Parallelamente agli interventi umanitari nelle zone di grave emergenza sanitaria e sociale, numerose sono le attività di Emergency finalizzate alla creazione e diffusione di una cultura di pace, solidarietà e di rispetto per i diritti umani. Alla diffusione dei princìpi di Emergency e al reperimento di fondi per finanziarne gli interventi contribuiscono in maniera fondamentale i volontari presenti in Italia e all’estero. Nel territorio italiano sono presenti circa 160 gruppi locali legati a Emergency, per un totale di circa 4.000 volontari. Ogni gruppo territoriale organizza nella propria zona incontri e iniziative con lo scopo di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui temi della pace e della solidarietà: interventi nelle scuole di ogni ordine e grado, presenza con banchetti informativi e di raccolta fondi a mostre, concerti, spettacoli, incontri e dibattiti in cui vengono fornite testimonianze dirette dell’esperienza dell’associazione. Emergency ricerca costantemente personale qualificato in ambito medico-chirurgico, ma anche tecnici, amministratori e logisti esperti nella gestione di progetti sanitari. Una volta selezionati, questi professionisti possono entrare a far parte periodicamente dei vari team in base alle necessità cliniche e organizzative dei progetti e tenendo conto delle loro disponibilità. A fianco dell’attività umanitaria, Emergency promuove una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani. Interventi nelle scuole, mostre, documentari, libri e pubblicazioni sono alcune delle occasioni di comunicazione attraverso le quali Emergency fa conoscere il proprio lavoro e i valori a cui si ispira. Per approfondimenti: www.emergency.it
Alleviare la sofferenza proteggendo la vita e la salute, per ristabilire il rispetto degli esseri umani, della loro dignità e dei loro diritti “Medici senza Frontiere” (nota anche come Médecins sans frontières, Doctors Without Borders, Médicos Sin Fronteras) è un’organizzazione internazionale privata che, come Emergency, si prefigge lo scopo di portare soccorso sanitario ed assistenza medica nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non sia garantito. La sua fondazione avviene con grandi motivazioni. In Nigeria, durante la guerra di secessione del Biafra, alcuni medici francesi che lavoravano con la Croce Rossa, rimangono scioccati dal genocidio in corso e frustrati dal silenzio a cui erano tenuti. Lo stesso accade ad alcuni giornalisti, reduci di un’emergenza umanitaria in Bangladesh. Assieme decidono così di creare un’organizzazione medica d’urgenza più libera nelle parole e nelle azioni. Nel 1971 Raymond Borel e Philippe Bernier, giornalisti della rivista medica “Tonus”, lanciano un appello per creare un’équipe di medici pronti ad aiutare le persone che soffrono nelle più gravi catastrofi. Medici senza Frontiere nasce ufficialmente il 22 dicembre del 1971 con 300 volontari, compresi i 13 medici e giornalisti fondatori. Il loro sogno è quello di fare un passo in più rispetto ai principi tradizionali dell’intervento umanitario, inaugurando un nuovo
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stile dell’azione d’emergenza, in grado di combinare immediatezza e professionalità con indipendenza e testimonianza. Salvare vite e curare ma anche raccontare e denunciare. Non si voleva diventare una sorta di Croce Rossa, ma essere comunque più tempestivi. Oggi Medici Senza Frontiere è costituita da cinque grandi basi operative in Francia, Belgio, Svizzera, Olanda e Spagna, e da 23 sezioni partner che partecipano al movimento con la gestione diretta di alcuni progetti e/o con attività di raccolta fondi, reclutamento degli operatori umanitari, informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica. MSF è la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico. Ogni giorno circa 30.000 operatori provenienti da diverse parti del
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mondo forniscono assistenza a popolazioni vittime di conflitti, catastrofi, epidemie, oppure senza accesso a cure mediche. Essa è presente in oltre 70 Paesi e interviene nel rispetto dei principi di umanità, indipendenza e neutralità. Fornire assistenza medica in caso di guerre, carestie e disastri naturali richiede una risposta rapida con équipe mediche e supporto logistico specializzato. Azioni che non si possono improvvisare. Per molti MSF è sinonimo di équipe mediche d’emergenza che affrontano cataclismi e guerre in tutto il mondo. Questa è certamente la sua missione primaria ma, come sopra detto, a questa se ne affianca anche un’altra non meno importante: sensibilizzare e creare dibattito con attività di “testimonianza”, parlare in nome delle persone assistite, denunciare violenze, atrocità e negligenze, soprattutto in regioni che ricevono scarsa attenzione da parte dell’opinione pubblica mondiale. Gli uffici che coordinano direttamente le operazioni sul terreno (“centri operativi”) si trovano a Bruxelles, Parigi, Amsterdam, Barcellona e Ginevra. Nei contatti con le Istituzioni e le organizzazioni internazionali come l’Unione Europea e le Nazioni Unite , MSF è rappresentata dall’Ufficio Internazionale basato a Ginevra. La sezione italiana di MSF si costituisce legalmente nel 1993 e si consolida progressivamente. Nel 1998 MSF Italia si costituisce come Onlus con il riconoscimento del Ministero della Sanità e nel 2002 riceve l’idoneità di Organizzazione Non Governativa (ONG) dal Ministero degli Affari Esteri. In Italia oggi è anche basata un’unità operativa (“cellula”) che dipende dal centro operativo di Bruxelles e gestisce
direttamente le attività condotte da MSF nei seguenti paesi: Italia, Bulgaria, Grecia, Mauritania, Libia, Egitto. In Italia Medici Senza Frontiere ha un’organizzazione che coinvolge gruppi di lavoro in 15 città diverse. Nel 2013 ben 241 operatori italiani hanno lavorato nei progetti di MSF. Nel novembre del 1999, dopo l’assegnazione del premio Nobel per la pace, MSF apre un ufficio sovranazionale, la Campagna di Accesso ai Farmaci Essenziali, con lo specifico obiettivo di lavorare per combattere le barriere che, a livello globale, limitano l’accesso alle cure per le popolazioni più povere e vulnerabili. Queste barriere includono politiche commerciali internazionali, tutela dei brevetti, carenza di ricerca e sviluppo e di investimenti per quelle malattie che non rappresentano un mercato proficuo per l’industria farmaceutica. Altro fiore all’occhiello di MSF è “Epicentre”. Epicentre è un centro di studi e ricerca epidemiologica basato a Parigi avente la finalità di supportare l’organizzazione nella risposta operazionale, attraverso un ventaglio di attività che vanno dalle investigazioni epidemiologiche, alle inchieste nutrizionali e di copertura vaccinale, al monitoraggio delle attività sanitarie. Il suo campo di interesse si estende dalle più comuni malattie infettive endemiche nei paesi a basse risorse, alle malattie con potenziale epidemico, alle malattie dimenticate. Proprio in questi giorni il centro è all’avanguardia per controbattere l’epidemia di ebola diffusasi in Africa. Per approfondimenti: www.medicisenzafrontiere.it e msf@msf.it
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Transfilm, l’azienda familiare con ambizioni globali Ben 120 mezzi, 130 dipendenti, oltre 260.000 consegne l’anno, una sede con 12.000 mq coperti: Transfilm è una realtà consolidata nell’ambito del trasporto nazionale e internazionale. Nonostante le dimensioni, l’azienda di Castel Goffredo guidata da Vito Viola unitamente ai fratelli Marco e Cesare, mantiene con orgoglio una struttura familiare fondata dal padre nel 1967. La notevole presenza femminile, l’inserimento in azienda delle nuove generazioni, il contatto diretto con i collaboratori, consentono un controllo e una visione globale d’impresa e al tempo stesso sono la sua più grande risorsa. La costante ricerca di miglioramenti nella qualità del servizio, nella sicurezza, nella formazione e nell’informatizzazione, sono una garanzia per gli oltre 800 clienti attivi, con i quali Transfilm ha un legame diretto. Flessibilità e capacità di risolvere i problemi più complessi consentono un trasporto veramente su misura, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. L’inserimento recente di una nuova
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LA COSTANTE RICERCA DI MIGLIORAMENTI NELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO, NELLA SICUREZZA, NELLA FORMAZIONE E NELL’INFORMATIZZAZIONE, SONO UNA GARANZIA PER GLI OLTRE 800 CLIENTI ATTIVI
figura di consolidata esperienza ha rafforzato ulteriormente le competenze operative interne, supportando la direzione nella relazione con i clienti. La logistica integrata è stata potenziata grazie al nuovo capannone terminato nel dicembre 2013, frutto di un’idea ambiziosa e impegnativa, sia come investimento, sia dal punto di vista progettuale. Tale realizzazione ha prodotto un netto miglioramento dei processi e una migliore organizzazione del personale addetto. La logistica integrata, da sempre in Italia appannaggio delle grandi aziende, per Transfilm rappresenta un elemento di sfida: l’obiettivo è puntare su piccole-medie imprese, permettendo loro di beneficiare di un’interazione più adatta alle loro dimensioni. La finalità di queste operazioni è fare logistica pura,
gestendo il servizio di magazzino per conto terzi. Anche lo sviluppo di nuovi mercati, specie nell’est europeo, coinvolgerà sempre di più Transfilm, in quanto molti suoi clienti si stanno spostando all’estero alla ricerca di una maggiore competitività. Di pari passo continuerà per l’azienda mantovana il miglioramento dell’organizzazione interna, dell’ottimizzazione della produttività e della ricerca di nuovi partners del settore per ampliare l’offerta di servizi ai clienti. TRANSFILM S.N.C. Via Berlino, 62 Castel Goffredo (Mn) Tel. +39.0376.78621 Fax +39.0376.771505 www.transfilm.it
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IL Direttore
SOMMARIO LA SFIDA PER SALVARE VITE UMANE Alleviare la sofferenza proteggendo la vita e la salute, per ristabilire il rispetto degli esseri umani
schiavi degli stereotipi
Q
uasi inconsapevolmente, influenzati pure dai messaggi subliminali dei media, ci lasciamo plagiare da mode e modelli di vita sociale che ci hanno in parte spersonalizzato. L’antico proverbio padano “mangiare a modo proprio e vestire a modo d’altri” nella propria saggezza apriva sì al conformismo esteriore, ma solo superficialmente a quello. I nostri vecchi saggi non immaginavano che i solidi valori che suggerivano le ingenue mode di un tempo, un giorno sarebbero stati sostituiti dal busi-
ness, dal confronto, dalla provocazione. Gli schiavi dell’“apparire” sono diventati così il prodotto più diabolico della cultura consumistica contemporanea, e per assurdo un volano fondamentale che sorregge buona parte dell’economia. È quella del/della fashion blogger (quelle tipe
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SPOSAMI MA DAI BACI ESONERAMI Circa un terzo dei coniugi italiani, pur dormendo nello stesso letto, non si tocca nemmeno per sbaglio super-tirate che consigliano in propri spazi web le mode più spinte) una professione invidiata dalle più giovani frequentatrici/ori del web: la divulgazione della vacuità perfetta. Se la blogger per il sabato in discoteca consiglia che fa moda chiacchierare col vestitino corto tenendo a lungo in mano un drink viola, blu, verde dal nomignolo strampalato, tutte/i a farlo. Nulla di grave, per carità (a parte l’alcool). La psicologia del consumismo, che fa leva proprio sull’istinto di emulazione e su quello di competizione, non trova più freni inibitori se non nell’individuale limitata disponibilità economica di ciascuno. Se comunque sono accettabili nella loro vacuità i messaggi della moda, e i tacchi a spillo da 15 centimetri parimenti alle acconciature da ultimo dei Mohicani non ci toccano più di tanto, se non per la commiserazione di chi subisce fisicamente queste esteriorità, quel che colpisce è la mancanza di rispetto per il proprio corpo. Per cui la chirurgia plastica superflua, i trend più stucchevoli , i tormentoni televisivi imperniati su “tronisti” e “grandi fratelli”, e così via, diventano il supplizio incredibilmente agognato per emulare gli stereotipi di bellezza e comportamento. È ormai assodato che per reggere il confronto con gli altri sia molto più semplice auto-lesionarsi che non coltivare la propria personalità e la propria intelligenza. Se in un adolescente plagiato dalla rock star o dal campione sportivo del momento ciò può essere comprensibile, lo è meno nei confronti di chi le insicurezze da teenager dovrebbe averle superate da un pezzo. Ma si sa che la propria vulnerabilità e pochezza possono essere più facilmente mascherate adeguandosi allo spirito del gregge.
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IL DIRETTORE DONNA CHE ARRIVA DALL’ORIENTE Tomomi Nishimoto, bella, e grintosa: sarà lei l’unico direttore donna al Festival di Musica e Arte Sacra di Roma
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INTERVISTE SPECIALI EVA LIND La famosa soprano austriaca autentica star internazionale propone il giro del mondo in 80 canzoni
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DESIRE CAPALDO: LA MIA VITA TRA LAVORO E CANZONI La talentuosa e bellissima cantante ci racconta come si può conciliare una vita da imprenditrice e cantante
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Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011
A PARER MIO
di GASTONE SAVIO
Direttore Responsabile Marco Morelli
la COESIONE SOCIALE è LA RINASCITA
Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli
I ricordi che passano dalla storia alla nostra memoria, ci possono aiutare a scoprire come dalle difficoltà del periodo in questione si è riesca a venirne fuori per riattivare speranze di libertà, democrazia e progresso. Guardare al passato per proiettare il presente nel futuro, così io la penso quando, come in questo particolare momento di crisi economica e sociale, la Comunità sta vivendo uno dei più pesanti momenti di sbandamento della sua storia. Ricorre quest’anno il settantesimo anniversario dello sbarco alleato in Normandia, il memorabile D – Day del 6 giugno 1944. L’evento è stato celebrato nei luoghi ove si svolse, con particolare enfasi e solennità alla presenza dei capi degli Stati che durante la seconda guerra mondiale costituivano la coalizione degli Alleati, e non soltanto di questi; alla celebrazione infatti era presente anche la Cancelliera della Germania e il
Pubblicità Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn)
Presidente della Repubblica italiana, le cui nazioni furono artefici in Europa del cataclisma della seconda guerra mondiale. Tra tutti, l’ospite d’onore è stato certamente il presidente statunitense Barack Obama, che in questa occasione ha rivendicato con orgoglio il primato etico del suo Paese. Egli, parlando ai reduci dello sbarco nel cimitero di Colleville – sur – Mer, dove sono sepolti più di 10 mila soldati americani, ha detto con toni enfatici che gli statunitensi sono venuti “a liberare l’Europa dal nazi – fascismo, senza chiedere nulla in cambio, solo la terra nella quale seppellire i loro morti”. Tale sbarco – ha continuato – ha cambiato il corso della guerra e della storia e soprattutto ha fatto da testa di ponte verso la democrazia. Non solo, aggiungiamo noi, ma verso il progresso di nazioni, quali l’Italia, che da venti anni vivevano prive di tale fonda-
mento, che sta alla base della convivenza umana, ma soprattutto durante quel periodo private delle libertà individuali. Il 1944 fu un anno decisivo per le sorti dell’intera Europa, duramente provata da quasi cinque anni di guerra rovinosissima, che distrusse gran parte delle città e costò la vita anche a milioni di civili inermi, ma quello fu importante anche per l’Italia. Iniziarono da quel giorno momenti significativi per il nostro Paese, in parte ancora occupato dai nazisti, che con il passa parola davano forza agli abitanti del Nord, mentre al Sud si preparava l’Italia del dopo guerra. Quella che avrebbe affrontato la ricostruzione del Paese, ma soprattutto stabilito rapporti di convivenza nella certezza di essere un grande popolo capace, insieme, di superare le grandi difficoltà del momento. Si creò in tutti la necessità della coesione sociale e fu vincente.
Impaginazione Pulsar Lab
Stampa Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Biancamaria Rossi,Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Giuseppe Sabbadini, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Michela Toninel, Patrizia Miotti, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti.
L’approfondimento
di giacomo gabriele morelli
Cinema e Storia, cultura nello spettacolo Cinema e Storia vivono un rapporto molto stretto. Il loro connubio oltre all’aspetto artistico, ricreativo e commerciale, lascia una traccia culturale molto profonda. Una traccia oggi doppiamente significativa, perché in un’epoca di scarsa propensione per la lettura e lo studio del passato, il cinema svolge un importante ruolo di informazione. Un’informazione gradevole da assimilare, spesso meglio memorizzabile di un’impegnativa lettura, con riserva naturalmente per quanto riguarda la versione data dal regista all’episodio storico oggetto del film di turno. Nel passato alle fasce sociali meno acculturate, ma sicuramente pure nel presente a quelle più distratte, il Cinema ha dato e dà una formazione educativa (o diseducativa) significativa. Certamente per lo spettatore di Schindler’s list, L’ultimo imperatore, Amadeus, Ben-Hur, Via col vento ecc.., vi sono più immediati apprendimenti sul piano storico, in senso sociologico, ambientale, antropologico, culturale, religioso, ecc., che non attraverso la lettura. Il Cinema storico può essere una forma di scrittura del passato, attraverso il suono e le immagini.
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Le versioni cinematografiche di importanti pagine di Storia, e di vicende d’altri tempi, costituiscono una accessibile e didattica fonte di conoscenza Quando ha preso vita il Cinema Storico? Il 29 novembre 1945, durante una seduta del Processo di Norimberga che giudicava i criminali di guerra nazisti dopo la fine della Seconda guerra mondiale, venne proiettato il film intitolato Nazi Concentration Camp. Questo documentario statunitense, prodotto dall’accusa, mostrava una serie di atrocità, sevizie e torture inflitte agli ebrei nei campi di concentramento. Il filmato offerse a tutti i presenti una testimonianza decisiva della crudeltà del regime nazista. Così, per la prima volta, il Cinema divenne una prova in un tribunale ed entrò di diritto nella Storia. Il film, ogni film (e quindi il Cinema come forma d’arte e spettacolo), costituisce sempre un documento storico relativo al periodo in cui è stato realizzato e di cui esprime, spesso oltre le intenzioni dell’autore, risonanze e tendenze. E’ evidente quindi come un film a lungo andare sia destinato a rappresentare sempre qualcosa di “storico” pur trattando argomenti strettamente contemporanei. Quando parliamo di “cinema storico” riferendoci a film ambientati nel passato, più o meno remoto parliamo del Cinema con la C maiuscola, come impone la necessità di riprodurre fedelmente epoche richiedenti sceneggiature, costumi e mille altri accorgimenti che rendano credibile e coinvolgente lo svolgimento dei fatti narrati. La definizione di “film storico” è quella di un’opera cinematografica che ricostruisce un’epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per gli spettatori e contenente una riflessione sulla natura stessa della Storia. Un film, per essere “storico”, deve restituire fedelmente l’atmosfera e i problemi di un’epoca; il regista di un film storico deve farsi contemporaneo degli avvenimenti che narra, filtrandoli attraverso la sua sensibilità e la sua visione del mondo. Il film così si presenta come una sorta di ‘viaggio nel passato’, con intenti d’intrattenimento e d’evasione e, a volte, didattici, pedagogici e di critica sociale. Potenzialmente il campo d’azione del film storico è così esteso da contenere la maggior parte dei vari filoni, quali i film di guerra, di gangster, gli epici, i western, e così via, nonché quelli di tipo biografico e letterario. Il ricorso alla Storia, per un autore, può essere una facilitazione (per il fascino immediato che il genere esercita sul pubblico, e dunque per il
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suo potenziale commerciale) ma pone anche dei limiti all’inventiva e all’immaginazione, occorrendo attenersi a fatti ben precisi. Rappresenta comunque una sfida, perché si tratta di raccontare allo spettatore un mondo in buona parte sconosciuto, rendendolo “reale”, che induce lo spettatore ad annullare le distanze con il passato, a identificarsi con i personaggi e partecipare al racconto, abbandonandosi a quel fenomeno illusionistico che nel mondo dello spettacolo va sotto il nome di ‘sospensione dell’incredulità’. Pregio del regista sta poi non solo nella riproduzione e ricostruzione del mondo voluto, in modo più o meno verosimile, ma pure nel calarsi nella supposta mentalità dei tempi in modo che la sua rilettura della Storia non diventi la rappresentazione di un’epoca dal punto di vista di quella contemporanea. Probabilmente quest’ultimo è lo sforzo che contribuisce a collocare tra i grandi film una pellicola che diversamente sarebbe recensita senza particolari elogi. Esempi tra i più banali: quante volte vediamo guerrieri mitologici greco-romani battersi con mosse di lotta giapponese, o scene di sesso disinvolto oggi consuete collocate assurdamente in epoche di “proibizionismo”, o comportamenti da etica contemporanea affibbiati a rudi personaggi medioevali, e così via! Dettagli insignificanti per la quasi totalità degli spettatori, ma stonature marchiane per i palati fini e per la critica, che impietosamente stronca questi anacronismi. Quanto sopra premesso, ci è evidente come il Cinema storico abbia donato e continui a regalare agli spettatori le pagine più spettacolari della storia cinematografica. Dai kolossal americani di mezzo secolo fa a colori, con trucchi cinematografici posticci ma allora stupefacenti, caratterizzati pure dall’impiego di migliaia di comparse, ai sofisticati prodotti di oggi dagli effetti speciali digitali che permettono di tradurre realisticamente ogni cosa grazie ad una tastiera. L’atmosfera del Cinema storico è sempre più ricca di suggestione rispetto al cinema “normale”, una questione di costumi, di scenografia, di trucco in generale, che sanno indubbiamente catturare la fantasia e affascinare. Ciò che spesso ha suggerito ai produttori più coraggiosi, consapevoli dell’attenzione del pubblico verso il filone, la realizzazione di “film storici” non basati su vicende realmente verificatesi ma su soggetti di pura fantasia ambientati però in un’epoca rigorosamente riprodotta (si pensi a Salvate il soldato Ryan, Balla coi lupi, eccetera) Oltre che strumento per raccontare la storia, e come fonte per conoscere l’epoca in cui sono stati girati, i film storici possono svolgere infine
Il film storico, grazie alla rivoluzionaria tecnica digitale, regala le pagine più spettacolari della storia cinematografica
anche una terza funzione, proponendosi qualche volta come “agenti di storia”, cioè possono addirittura influire sull’e voluzione della società. Ciò accade quando una pellicola diviene essa stessa protagonista di avvenimenti significativi sul piano storico, per le polemiche che può suscitare, o per l’influenza che può avere sull’immaginario collettivo. Un esempio di film “agenti di storia”, al di fuori del cinema storico, sono i capolavori fantascientifici di Stanley Kubrick. E’ riconosciuta la straordinaria incidenza esercitata da certe scene dell’avveniristico 2001: Odissea nello spazio sui mezzi di comunicazione di massa (tv, fumetti, pubblicità, ecc.). Alcuni pensano inoltre che Arancia meccanica,
sempre di Kubrick, abbia addirittura ispirato numerosi atti di violenza teppistica attestati dalla cronaca nera, tant’è vero che il regista, nel 1974, per porre fine alle illazioni sulle presunte colpe del suo film, lo ritirò dalla distribuzione in Inghilterra. Oggi non abbiamo dubbi che sono il cinema, gli spettacoli televisivi e soprattutto Internet gli strumenti di informazione privilegiati, in grado di esercitare, talvolta, un’azione sulle vicende storiche. Anche un film può lasciare delle tracce durature nella storia (nel bene come nel male), e diventare costruttore di eventi storici. Insomma, finzione cinematografica e Storia agiscono costantemente l’una sull’altra.
I film storici di maggiore successo Il Cinema storico si suddivide in vari filoni, di cui sono estimatrici varie frange di spettatori. Film biografici, ad esempio: di musicisti (Amadeus), o di personaggi politici (Gandhi); catastrofici (Titanic); gangster (C’era una volta in America); epico, nelle sue varie tipologie: western (C’era una volta il West), biblico (I dieci comandamenti), guerra (Apocalipse Now); biografico (Braveheart); religioso (Fratello sole, sorella luna); western (Balla coi lupi). Per le pellicole ambientate in determinati periodi storici descritti in modo stereotipato, più che di film storici si preferisce parlare di “film in costume”; ad esempio i film sui pirati (Sandokan) o quelli di cappa e spada (Robin Hood). Le statistiche d’ascolto non rilevano indici di gradimento più elevate per un genere piuttosto che per un altro. Il Cinema storico non è quello che attira il maggior numero di spetta-
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tori in assoluto, anche se Titanic è al secondo posto assoluto di sempre, dietro al solo Avatar, entrambi diretti da James Cameron. Oggi primeggiano negli incassi i film di fantasia, fantascienza ed azione (Harry Potter, Hobbit vari, Transformers, Batman, ecc..), ma i film storici rimangono di gran lunga i preferiti dal pubblico “adulto”. Le preferenze degli italiani nel genere storico, secondo sondaggi incrociati, spaziano su pellicole che indubbiamente hanno lasciato un segno emozionale oltreché d’incasso. Ai primi posti: Il gladiatore di Ridley Scott, Lincoln di Steven Spielberg, Schindler’s List, sempre di Spielberg, gli intramontabili Ben-Hur e Via col Vento, Novecento di Bernardo Bertolucci, Il Vangelo secondo Matteo di P.Pasolini, C’era una volta in America di Segio Leone e naturalmente la saga de Il Padrino di F.F.Coppola.
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PARLIAMO DI
di elena benaglia
sposami ma dai baci esonerami L’Italia è un Paese famoso in tutto il mondo per i suoi latin lovers, per gli uomini seduttori, per le storie di grandi passioni, e anche per le scappatelle extraconiugali…ma oggi pare che all’abusato “si fa ma non si dice” si stia sostituendo un ben più triste “non si fa e non si dice”. Stiamo parlando del fenomeno delle “coppie bianche”, dei matrimoni rati e non consumati, secondo la terminologia del diritto canonico, di un 30% di coppie sposate che non ha attività sessuale. Di questo fenomeno si è iniziato a parlare da poco tempo, da circa un anno, quando l’Associazione avvocati matrimonialisti italiani ha reso pubblici i dati concernenti le motivazioni che stanno alla base di un’alta percentuale di divorzi. Molti di voi si ricorderanno il film “Il bell’Antonio” con Marcello Mastroianni nel ruolo di un marito che non riesce a perpetuare la fama della sua famiglia, conosciuta per avere componenti molto “virili”. Era l’anno 1960, dopo di allora su questo argomento non si è parlato molto, anzi pochissimo. Ma a quell’epoca non esisteva ancora il divorzio, si stava zitti, si faceva buon viso, insomma era un affare privato. Ma anche in base alla nostra giurisprudenza, che fa riferimento a quegli articoli del Codice Civile che regolamentano il matrimonio e addirittura la condotta di vita familiare dei coniugi, l’attività sessuale è considerata uno dei fondamenti dell’unione, il collante stesso del matrimonio, tanto che, sebbene non sia corretto definirla come ‘debito coniugale’, la Corte di Cassazione nel 2005 ha aperto la strada all’addebito della separazione in capo al coniuge che rifiuta sistematicamente di avere rapporti sessuali con l’altro. Questo per tutelare un diritto costituzionalmente garantito, quello della sessualità, che attiene alla stessa salute psicofisica della persona. E’ proprio dall’analisi delle motivazioni più ricorrenti nelle cause di divorzio che possiamo fotografare la situazione delle coppie italiane e percepire l’ampiezza del fenomeno di questa “pace dei sensi”. Secondo l’Ami (Associazione matrimonialisti italiani) il 30% delle coppie sposate da almeno quindici anni non fa sesso o ha una sessualità assolutamente sporadica. Nelle coppie sposate da più di trent’anni si sale al 50%. E secondo la Società italiana di andrologia il numero delle coppie che vivono come fratello e sorella è in costante aumento, anche e soprattutto nelle coppie giovani, quelle formate da coniugi sotto i cinquant’anni. In molti si sono cimentati nella ricerca delle cause di questo venir meno della passione, o addirittura della mancanza di passione, perché in molti casi non si tratta di un calo improvviso del desiderio ma della sua assenza fin dall’inizio della relazione. Coppie che decidono che la loro unione si basa sull’affetto reciproco, sulla tenerezza, sul sostegno psicologico morale e materiale ma senza il contatto e la comunione fi-
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Circa un terzo dei coniugi italiani, pur dormendo nello stesso letto, non si tocca nemmeno per sbaglio sica. E l’unico disappunto per questa scelta pare che derivi dal fatto di non poter così costituire una famiglia (nel senso tradizionale di mamma, papà, e pargoli). Coppie che riservano all’ambito esterno al matrimonio la soddisfazione del loro desiderio, coppie che “l’amore è una cosa, il sesso un’altra”. Ma il calo della passione nei matrimoni partiti “col piede giusto”? C’è chi sostiene che la passione sia a tempo determinato, che “l’amore dura tre anni”, come lo scrittore francese Frédéric Beigbeder che ha intitolato proprio così un suo romanzo edito in Italia da Feltrinelli. Ma gli psicologi e psicoterapeuti della coppia adducono altre motivazioni. Molto spesso, la spiegazione di
un matrimonio bianco è da ricercarsi non tanto nell’assenza di desiderio, quanto nell’esigenza di nascondere, dietro all’astensione dal sesso, problemi e disfunzioni, disagi sessuali che invece andrebbero affrontati attraverso terapie psicologiche adeguate. Ma per gli esperti di psicologia questa non è l’unica ragione. Tra le motivazioni più frequenti si annovera anche qui l’onnipresente stress, la tensione costante a cui si è sottoposti soprattutto in questi periodi di crisi. La precarietà del lavoro, la preoccupazione economica non fanno vivere serenamente e questo può senz’altro avere ripercussioni sulla vita familiare e sessuale, sia dal punto di vista del desiderio che da quello dell’insorgenza di vere e proprie patologie da “ansia”. Per molte coppie il rapporto sessuale è visto come un esame da superare, non riuscendo in quest’”impresa”, in base alle proprie aspettative, la vita di coppia si trasforma in un rapporto di tenerezza, in cui l’unione viene idealizzata e spiritualizzata e la corporeità ritenuta quasi un ostacolo. Una rigida educazione cattolica, assai presente nelle nostre storie di italiani, in molti casi non fa che aggravare questa visione. La psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, intervistata per la rivista Donna Moderna, propone anche una spiegazione, molto attuale, nell’iper-sessualizzazione della nostra epoca, dove il sesso si trova ovunque, in internet in primis, ma anche nelle pubblicità sempre e ovunque ammiccanti, nelle chat, negli innumerevoli siti porno.. “è un’overdose che porta all’indifferenza e a una generale caduta del desiderio” ... il troppo stroppia come dicevano i nonni. E quindi ne deriva una fobia, si arriva a vedere il sesso come qualcosa di mercenario, a buon mercato, ingovernabile, di troppo e sempre presente… si ha voglia di staccarsene, verso qualcosa di percepito come più autentico e puro. Sempre la dott.ssa Rita Parsi sostiene che “se ti danno tutto e subito, la curiosità crolla. Solo le perversioni sembrano interessare”,
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è sicurAMENTE “IN BIANCO” LA RICETTA DELL’AMORE
perversioni che sono spesso usate anche all’interno della coppia per ridestare un desiderio sfibrato e stanco. Ma spesso questi sistemi risveglia-sensi si rivelano inefficaci, se ormai ci si è assuefatti l’uno all’altro, se la vita di coppia è routine, e non è un caso che con una periodicità disarmante i giornali femminili propongano metodi ogni volta assicurati infallibili (!) per riaccendere il desiderio. Qualcuno ha sostenuto, e i seguaci sono molteplici, che il matrimonio sia la tomba dell’amore, che proprio per la sua funzione di “solidificare” e rendere eterno qualcosa che per sua natura non lo è, trasforma il rapporto tra due amanti in qualcosa di simile al rapporto tra fratello e sorella o genitore e figlio. E c’è chi, come lo scrittore belga Eric-Emmanuel Schmitt intervenuto al recente Festivaletteratura di Mantova, afferma che “la vicinanza consuma il desiderio, l’intimità è nello stesso tempo il compimento e la rovina di un sentimento”. E tra le strategie per risvegliare la pas-
IL RAPPORTO SESSUALE SPESSO È VISTO COME UN ESAME DA SUPERARE. LA RELAZIONE SI TRASFORMA COSì IN UN RAPPORTO DI ESCLUSIVA TENEREZZA sione, laddove ci sono sentimenti anche forti e ormai consolidati da tempo, propone una “strategia di incertezza”, cioè un creare dubbi e, se non proprio tradire, forse arrivare a fingere di farlo! “L’amore ha bisogno del desiderio e dell’intelligenza”, dice Schmitt, e invita a “vivere ogni giorno
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Oltre al 30% di matrimoni bianchi per i motivi più disparati, che vanno da disfunzioni fisiche, patologie psicologiche, momenti di stress..etc.. c’è un 3% (almeno) di cosiddette coppie bianche per antonomasia, le coppie “immacolate”. Sono quelle che non hanno mai consumato rapporti sessuali né prima né dopo le nozze. Quelle che hanno fatto della rinuncia al sesso una scelta di vita. Chi sono? Perché questa scelta? Solo una moderna modalità di trasgressione, un rifiuto di modelli mediatici sempre più espliciti? Spesso sono persone che decidono di rinunciare tout court alla sfera sessuale nelle loro relazioni, e vengono definiti “asessuali”. E non sono pochi. Secondo il sessuologo Anthony Bogaert, uno studioso della Brock University di Santa Caterina (nell’Ontario canadese), l’1% della popolazione non ha mai sperimentato, nella vita, alcuna pulsione erotica ed è pertanto da considerarsi un asessuale. Chi è asessuale è una persona che, a prescindere dal genere, dal ceto sociale o dall’età, non ha mai provato alcun eccitamento fisico e sessuale, né nei confronti di persone appartenenti al sesso opposto, né nei riguardi di persone appartenenti allo stesso sesso. Affetti sì, amicizie, relazioni, emozioni.. ma nessuna attrazione fisica. Secondo questo studio, e in particolare secondo il sessuologo e gli studiosi che hanno preso parte a questa ricerca, l’asessualità è da considerarsi come un orientamento sessuale, al pari dell’omosessualità e dell’eterosessualità. Tanto che da più parti si propone di aggiungere la A di Asessuali nella sigla LGTB (Lesbiche Gay Transessuali Bisessuali). Questo soprattutto perché uno dei maggiori problemi cui vanno incontro gli asessuali è il pregiudizio, il pensiero che quest’orientamento sia in realtà un disturbo, una disfunzione, una malattia o una scelta, paragonata a volte a quella della castità (che invece è una decisione, è una rinuncia a un impulso che si possiede, mentre l’asessuale questo impulso non ce l’ha). Naturalmente gli asessuali sono sempre esistiti ma hanno iniziato a ritrovarsi e a formare una loro comunità nell’ultima decina di anni grazie soprattutto ai social network e a internet. In Italia sono tantissimi gli iscritti al forum aven.it, dedicato all’argomento. E c’è chi si impegna attivamente affinché l’asessualità venga riconosciuta come orientamento anche per poter essere così protetti dalle leggi anti-discriminazione che già tutelano le altre minoranze.
come se fosse la prima volta”, a coltivare lo stupore. E poi non dimentichiamo la scienza. Almeno per quel che riguarda le coppie più anziane. La spinta passionale verso l’altro sesso è determinata in larga misura, se non interamente, dalla biologia, dalla Natura che spinge tutte quante le specie viventi alla riproduzione. E, pertanto, se l’età riproduttiva è circoscritta alla giovinezza, perché ci ostiniamo a remare contro e a voler fare con fatica a sessant’anni quel che ci veniva così naturale fare a venti?! Perché stupirsi se non si hanno stimoli? Perché insistere ad assecondare un fatto puramente culturale a dispetto di una forza naturale dall’altro lato?
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mantova life&style ASOLA
suzzara
festa di ognissanti
Dal 30 Ottobre al 2 Novembre si celebra ad Asola (Mn) la Festa di Ognissanti e dei defunti in modo singolare. Oltre alle celebrazioni sacre, nel centro di Asola, nella piazza dominata dalla splendida Cattedral, si svolge un mercato ricco di prodotti tipici e di artigianato proveniente da ogni parte d’Italia. Per le strade potrete essere accompagnati in degustazioni di vini e sapori mantovani e trascorrere una giornata solitamente malinconica in un maniera spensierata. Durante questi giorni sono molti gli eventi culturali come la rassegna d’arte a palazzo Beffa, il convegno Filatelico Numismatico e le mostre fotografiche. Le origini di questa bizzarra festa sembrano risalire al 1192, quando il Vicario Imperiale, certo “Ortobello”, avrebbe concesso ad Asola di tenere un “mercato di vettovaglie” proprio nei primi giorni del mese di novembre.
GOITO
L’annuale Fiera del Grana Padano e dei prati stabili è una manifestazione che segna il rilancio dei produttori di questo eccellente formaggio. Quest’anno sono dedicati all’evento tre giorni dal 24 al 26 ottobredurante i quali gli interessati troveranno numerosi stand dove le latterie partecipanti esporranno i loro prodotti caseari; non mancheranno anche punti enogastronomici con prodotti di tutte le regioni italiane. Faranno parte della manifestazione alcune degustazioni guidate delle eccellenze gastronomiche del territorio, curate dall’associazione Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani e dalla Pro Loco Sordello, oltre a dimostrazioni di produzione di formaggio a cura di alcune latterie presenti. Nelle serate i ristoratori accolgono i visitatori con menù tipici preparati proprio in occasione della Fiera.
CARBONARA PO
tartufo protagonista A Carbonara di Po (Mn) dal 25 al 31 ottobre e dal 1 al 9 novembre gli amanti di questo prelibato fungo potranno assistere alla 17° edizione di Tartufesta. La sagra si svolge in un ambiente confortevole ed elegante e proporrà, come da tradizione, piatti preparati esclusivamente con tartufo bianco accompagnati da vini pregiati alla carta con servizio al tavolo. Ogni sera sono presenti stand espositivi e commerciali di prodotti tipici locali, non solo ma anche stand con vendita diretta di tartufo e prodotti al tartufo. La manifestazione si terrà presso Palatartufo in piazza 1 Maggio.
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Domenica 19 ottobre a Suzzara (Mn) presso il Parco San Colombano non potrete perdere l’appuntamento fotografico con “Scatta al parco”, maratona fotografica. Si tratta di un’occasione dedicata a grandi e piccoli, rodati e un po’ meno, amatori e tutti coloro alle prime armi che amano scattare fotografie. La visita sarà guidata e chiunque potrà fissare su pellicola tutte le specie animali e vegetali che ritiene più opportune. Per info: 0376.513251 oppure www.comune.suzzara.mn.it.
CASTEL GOFFREDO
antica sagra di san luca Fiera del grana padano
Scatta al parco maratona fotografica
Torna come consuetudine da oltre 500 anni l’antica fiera di Castel Goffredo (Mn), che fu istituita, insieme al mercato del giovedì, con decreto del 1º luglio 1457 da Alessandro Gonzaga, figlio di Gianfrancesco Gonzaga I marchese di Mantova. Puntualmente, ogni anno nello stesso periodo i festeggiamenti riprendono con un ricchissimo programma. Per l’occasione, la sera del 18 ottobre di ogni anno, l’associazione culturale Gruppo San Luca Onlus nella Chiesa di Sant’Erasmo dedica un concerto di musica sacra al santo patrono della città, che ha ispirato anche l’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico locale del gruppo stesso.
MANTOVA
arte e teatro a Segni d’infanzia Dal 5 al 9 novembre torna il Festival internazionale d’arte e teatro per le nuove generazioni. In 18 splendide location si potranno visitare spettacoli teatrali, laboratori, percorsi d’arte e appuntamenti per un totale di 180 eventi dedicati a bambini e ragazzi dai 18 mesi ai 18 anni, per scuole e famiglie provenienti da tutt’ Italia e non solo! Più di 17000 presenze, 65 artisti da tutto il mondo, 170 tra volontari e stagisti, 160 produttori e critici teatrali italiani e stranieri. Un evento culturale unico in Italia! L’animale simbolo designato da Virgilio Sieni quest’anno è la cicogna, un segno che si fa movimento, fatta di linee spezzate e pioggia di punti perché nel movimento la forma si perde e si dissolve.
GAZOLDO DEGLI IPPOLITI
AL VIA I CORSI DELLA SCUOLA DI BALLO mY dANCE Inizieranno ad Ottobre 2014 i corsi della scuola di Ballo My Dance diretti dall’insegnante Lucia Mantelli. E non solo a Gazoldo Ippoliti ma anche a San Fermo di Redondesco (Mn) ed Aquafredda (Bs). Corsi di ballo Liscio unificato e da Sala per principianti ed avanzati, Danze standard di qualsiasi livello, Boogie Woogie, Balli di Gruppo, Zumba, Zumba Kids Jr. Per informazioni: Lucia 339/2661588 mydance.asd@gmail.com
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a cura di Elena andreani mantova
sapori e cultura Successo per “Sapori e Cultura”, la cena dedicata alla valorizzazione gastronomica del territorio mantovano che ha coronato il percorso di formazione promosso dagli Istituti Santa Paola di Mantova in collaborazione con FIPE, la categoria dei ristoratori e dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio Mantova. L’appuntamento, che
GUIDIZZOLO
Ottobre con la storica fiera
si è svolto lo scorso settembre, ha visto all’opera gli studenti del progetto IFTS “Valorizzazione della tradizione enogastronomica e dei processi agroalimentari”, promosso in collaborazione con l’Istituto San Giovanni Bosco di Viadana, Università Cattolica del Sacro Cuore e diverse realtà locali. Sono stati proposti i piatti della tradizione, sapientemente tramandati dagli chef dei ristoranti che hanno ospitato gli stage formativi. Tra questi Il Cigno Trattoria dei Martini (Mantova), Osteria da Pietro (Castiglione delle Stiviere), Ristorante Aquila Nigra (Mantova), Ristorante Il Tartufo (Revere), Ristorante Nizzoli (Villastrada), Locanda delle Grazie (Curtatone). Presenti il sindaco di Mantova Nicola Sodano, la vice-Presidente della provincia Francesca Zaltieri e il Presidente della Camera di Commercio Carlo Zanetti.
MANTOVA
fiera del risotto Una diciotto giorni all’insegna della riscoperta dei sapori locali e non solo. Dal 2 al 19 ottobre, al Boma, tornerà la Fiera del Riso Vialone Mantovano che, a dispetto del titolo, quest’anno affiancherà ai prodotti tipici del territorio sapori provenienti dal Sud Italia, dalla Spagna, addirittura dall’India, in una manifestazione che alla sua sesta edizione si tinge di multiculturalità. Buongustai, curiosi, turisti o semplici passanti non mancheranno di uscire a pancia piena, saranno soddisfatti i desideri anche di chi vorrà imparare qualcosa sulla produzione di queste specialità con laboratori che interesseranno bambini, studenti e il grande pubblico.
ASOLA
Asolantiquaria
Il 5 ottobre nel centro storico di Guidizzolo (Mn) non potrete perdervi l’annule fiera. La manifestazione che anima appunto il centro del comune propone una serie di appuntamenti all’insegna principalmente dell’ottima gastronomia locale e della buona musica. I visitatori potranno rilassarsi con aperitivi in musica, e per chi desidera qualcosa in più gli stand dell’Avis di Guidizzolo ogni anno conquista i palati del pubblico proponendo un’antica ricetta della tradizione gastronomica locale: la quaglia al forno.
Si tratta di uno dei mercati più apprezzati da visitatori ed esperti di antiquariato è quello che si svolge ogni terza domenica del mese, in piazza XX Settembre, nel centro storico di Asola (Mn). Anche l’appuntamento di ottobre e poi novembre è confermato. L’idea dell’evento è quella di richiamare espositori con oggetti di qualità ad un prezzo giusto. Che siate appassionati di antiquariato o inesperti alle prime armi, il mercato di Asola è l’evento giusto da scegliere. Dall’alba al tramonto saranno tantissime le occasioni per fare affari.
VOLTA MANTOVANA
a volta per star bene all’insegna del gusto “A Volta per star bene” è una manifestazione che ha la precisa volontà di far conoscere ed esportare i prodotti tipici, enogastronomici e culturali delle colline moreniche del Garda. Un’ottima occasione per passare un weekend all’insegna di gusto e benessere. L’evento, ad ingresso libero, quest’anno
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si terrà nel weekend dell’8 e 9 novembre. Il profumo di dolci appena sfornati, le castagne che rosolano sul fuoco, gli spumanti che vengono stappati, il caldo accogliente dell’inverno che raccoglie i suoi frutti e li fa assaporare è un appuntamento che da anni allieta i freddi pomeriggi novembrini di Volta Mantovana (Mn). È così che la tipicità incontra il benessere tra le bollicine degli spumanti italiani, gli oli extravergine pregiati, le birre rigorosamente artigianali, la pasta fresca e i prodotti del territorio. La manifestazione si svolge all’interno di tensostrutture adiacenti le Scuderie di Palazzo Gonzaga ogni anno dà la possibilità al proprio pubblico di assaggiare ed acquistare, oltre agli immancabili spumanti, anche oli e tartufi, mentre nel mercato si potrà trovare davvero di tutto: dolci, pane, conserve, mostarde, marmellate, aceti, frutta e verdura di stagione. Immancabili saranno gli appuntamenti con i corsi di cucina tipica locale, gli altri eventi collaterali che intratterranno anche i più piccoli e i tour all’interno di Palazzo Gonzaga, sulle Torri e nel Mastio.
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brescia life&style BRESCIA-CHIARI-GARDONE RIVIERA
tutto per gli sposi
Si sa l’autunno è la stagione migliore per iniziare i preparativi per organizzare un indimenticabile matrimonio da favola nel successivo periodo primaverile e dunque l’offerta di fiere per gli sposi è assolutamente ricca. Ecco il calendario con date e location che i futuri sposi dovranno appuntare nelle proprie agende: Castello Malvezzi a Brescia l’11 e il 12 ottobre; Villa Mazzotti a Chiari il 25 e 26 ottobre e per concludere Villa Alba a Gardone Riviera l’8 e il 9 novembre. Nelle varie fiere verranno dati suggerimenti utili per organizzare al meglio qualsiasi dettaglio per una giornata da sogno. Da proposte floreali alla tavola bianca, dalle location alle bomboniere, dalla luna di miele agli abiti da cerimonia. Tanti utili suggerimenti per tutti, da chi desidera organizzare un matrimonio in grande a chi si accontenta di una cerimonia più intima.
BRESCIA
Come ogni anno il Gruppo Grotte Brescia “Corrado Allegretti” annuncia le date per il corso di speleologia di primo livello, aperto a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla pratica ed alla conoscenza di questa attività. Il corso, che ha avuto inizio lo scorso 24 settembre terminerà con l’ultima lezione, mercoledì 22 ottobre. Il corso è aperto a tutti i maggiorenni e non sono richieste particolari esperienze tecniche. E’ comunque necessario munirsi del certificato medico attestante l’idoneità fisica per la pratica di attività sportiva non agonistica. Le esplorazioni e le spedizioni, sia nel nostro paese che ai quattro angoli della terra, sono parte integrante del gruppo accanto a didattica, promozione, escursionismo, un risvolto culturale, l’impegno nella tutela ambientale delle grotte. Tutto infarcito di sano e divertente spirito goliardico tipicamente speleologico.
PUEGNAGO DEL GARDA
Fiorin terzo best-seller Presso la Cantina Marsardri. di Puegnago del Garda il 12 ottobre verrà presentato il terzo legal thriller che sta portando in auge in tutta la provincia, e non solo, Nicola Fiorin, stimato avvocato del foro bresciano, Numerose sono le presentazioni che in questa estate l’avvocato ha organizzato insieme con il suo editore riscuotendo numerosi consensi dal pubblico che lo ha seguito. “Il canto delle sirene”, ecco il titolo de romanzo che conclude una trilogia che ha appassionato i lettori in questi ultimi anni. Il romanzo (prezzo di copertina 18 € pp.336) merita realmente una attenta lettura!
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Profumi di mosto Non perdetevi domenica 12 ottobre dalle 10 alle 18 l’appuntamento con profumi di mosto nelle cantine della valtènesi. L’atteso itinerario enogastronomico nelle cantine della Valtènesi che ogni anno richiama centinaia di visitatori sulla sponda bresciana del lago di Garda. A questa edizione parteciperanno numerose cantine con suggestivi itinerari che accompagneranno i visitatori alla scoperta dei sapori e dei profumi dell’autunno gardesano.
CASTEGNATO
Festival dei prodotti caseari Corso di speleologia
VALTENESI
Torna Franciacorta in Bianco, dal 10 al 12 ottobre, manifestazione di promozione gastronomica che si è conquistata il primato del più importante appuntamento annuale per operatori, appassionati ed intenditori dei prodotti lattiero caseari. Soddisfazioni per il paese di Castegnato, che ha ideato e organizzato questa rassegna per valorizzare prodotti delle regioni italiane, con una particolare attenzione a quelli della Lombardia. È un’occasione di confronto dei produttori e dei consumatori, ma è anche una grande occasione di festa che sviluppa la cultura, l’educazione, l’economia reale fatta da coloro che coltivano e trasformano i prodotti della terra.
MARONE
Cicloraduno d’Epoca del Lago d’Iseo Domenica 19 ottobre ecco la seconda edizione della “Lacustre” una pedalata d’altri tempi lungo le sponde bresciane e bergamasche del Lago d’Iseo. Il ritrovo, alle 8.00, intende assumere un’impronta d’epoca quindi con la tipologia di bici e di abbigliamento che rievoca il fascino del ciclismo del passato. Il percorso di 70 km circa percorrerà il giro del lago d’Iseo passando per i comuni di Iseo - Clusane - Paratico - Sarnico - Predore Tavernola Bergamasca - Parzanica - Riva di Solto - Castro - Lovere -Costa Volpino - Pisogne - Marone - Sale Marasino - Sulzano - Iseo. Sulla sponda bresciana dopo il comune di Pisogne verrà percorso il favoloso tratto chiuso al traffico dell’antica litoranea Toline-Vello.
SERLE
Bröstoi & formai Nel centro storico del comune di Serle (Bs) il 19 ottobre potrete assistere ad uno degli appuntamenti dell’enogastronomia bresciana tra i più tradizionale giunta alla quindicesima edizione. La festa si sviluppa lungo la via principale della contrada Villa e nei vicoli adiacenti, per poi aprirsi nei vari cortili (loc) ed ambienti rurali con oltre 30 stand. Potrete degustare piatti tipici autunnali serlesi, abbinati a vini bresciani in una kermesse enogastronomica che va dagli antipasti al caffè. Troverete anche manufatti artigianali locali di legno e pietra e rassegna di opere di scultura e pittura.
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a cura di elena andreani ROVATO
Vintage autunnale È in programma il 18 e 19 ottobre la terza edizione di “Mercanti in Viaggio”, evento dedicato al Vintage, Handmade e riciclo creativo, nella sontuosa cornice di Castello Quistini a Rovato (Bs) per un’edizione autunnale pronta a replicare il successo delle edizioni passate. “Mercanti in Viaggio” è una mostra mercato ri-
Bovezzo-Caino-Nave
16ª Sagra del marrone
conosciuta come una delle più importanti fiere di settore del nord Italia. Con oltre 50 espositori provenienti da tutto il nord; troverete abbigliamento e accessori Vintage, ma anche handmade, riuso e riciclo, oggettistica, arredo rivisitato, bijoux, e tanto altro. “Mercanti in Viaggio” è l’evento dello stile senza tempo, dove si potranno ammirare pezzi unici che andranno sicuramente a stimolare la vostra curiosità e creatività. Castello Quistini è una splendida dimora franciacortina del 1600, famosa per i suoi curatissimi giardini e, in particolare, per la sua collezione di rose antiche, moderne e inglesi, presenti e coltivate in oltre 1500 varietà che per due giorni faranno da perfetta scenografia ad uno degli eventi più attesi dell’autunno.
TREMOSINE
Al via le superbike Metti alla prova i tuoi limiti sul monte Tremalzo! Il 12 ottobre prenderà forma su un tracciato ineguagliabile con partenza e arrivo a Pieve di Tremosine. Grazie ad una naturale disposizione del territorio lo splendido comune gardesano è l’unico nel suo genere in grado di lambire le azzurre sponde del Lago di Garda e poi spingersi fino ai quasi 2000 mt di Passo Tremalzo. Un tracciato completamente sterrato che prevede subito la mitica scalata del Tremalzo, seguita da una inebriante discesa che ricalca un’antica militare che riporta a Tremosine. Un anello di 54 km per 2000 mt di dislivello caratterizzato dall’alta spettacolarità offerta sia ai bikers che al pubblico.
LIMONE DEL GARDA
SKYRUNNING WORLD SERIES L’11 ottobre siete pronti per rivivere la “Limone extreme SkyRace”, una nuova corsa a fil di cielo? La Limone Extreme è stata promossa sul campo e sarà nuovamente sede della finale vertical & SkyRace. Il calendario 2014 prevede 5 sky, 5 ultra e 5 vertical distribuite tra 6 nazioni e continenti. Queste sono solo alcune delle novità di un calendario di sicuro appeal, iniziato a Maggio con la Transvulcanica con finale a Limone del Garda. La Limone Extreme lo scorso anno ha impressionato tutti per tecnicità, durezza, livello organizzativo e location.
Appuntamento tra quelli di maggior rilievo nei comuni di Nave, Bovezzo e Caino, la Sagra del Marrone della Valle del Garza. La manifestazione itinerante dedicata ai marroni la farà da padrona nel mese di ottobre (le date non sono ancora definitive). Come ogni anno si terrà la tradizionale passeggiata “Il Sentiero del Gusto”, con visita a ristoranti e agriturismi locali. Per maggiori informazioni potrete contattare il Comitato Sagra all’indirizzo: comitatosagradelmarrone@gmail.com.
CHIARI
Capitale della microeditoria italiana Sarà la città di Chiari (Bs) ad ospitare per la XII edizione la Rassegna di Microeditoria italiana. Si tratta del tradizionale appuntamento d’autunno con la piccola e media editori indipendente. Dal 7 al 9 novembre tre giorni di cultura a tutto tondo con cento editori provenienti da tutta Italia e con oltre novanta
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appuntamenti tra presentazioni con gli autori, incontri con i grandi ospiti, reading, mostre, concerti e laboratori per i più piccoli. La rassegna è organizzata dall’Associazione culturale L’Impronta in collaborazione con il comune di Chiari, confermandosi un’esperienza culturale eterogenea e diffusa sul territorio; la cornice dell’evento è la storica Villa Mazzotti, edificio in stile liberty, da sempre sfondo della manifestazione, a cui quest’anno si aggiunge il centro storico. Il tema di quest’anno è la felicità, oltre a far crescere il PIL prodotto interno lordo, come contribuire ad aumentare la felicità, un nuovo indicatore di benessere che oltrepassa il concetto di produzione industriale e tiene conto altresì di parametri diversi da quello economico per determinare la sensazione di stare bene, quali l’istruzione e l’offerta culturale. Molti a questo punto gli ospiti che contribuiranno ad analizzare le possibili facce della felicità. Tra questi vanno ricordati: Andrea De Carlo e Nikola Savic vincitore di Masterpiece e promessa della letteratura, Federica Angeli giornalista di Repubblica e tanti altri ancora. L’ingresso è come ogni anno gratuito. Info: www.microeditoria.it.
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verona life&style LAZISE
I GIORNI DEL MIELE
Grande appuntamento il 3, 4, e 5 Ottobre a Lazise (Vr) per i cosiddetti “Giorni del Miele”. La Fiera Nazionale, rinomata a livello europeo, torna per la 35ª edizione con un’ampia esposizione di miele, dei suoi derivati, attrezzature e materiale apistico, editoria e associazioni del settore. L’obiettivo della manifestazione è quello di solleticare l’interesse dei visitatori e degli appassionati, invitandoli a conoscere qualcosa in più sulla cultura dell’apicoltura, e cercando di promuovere il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ape. Durante la Fiera verranno assegnati il premio “L’Ape della Serenissima” ai migliori mieli di produzione locale, e il premio “L’Ape d’oro” ai migliori mieli di produzione italiana. L’orario di apertura al pubblico va dalle ore 10 alle ore 20, l’ingresso è gratuito. Per info www.comune.lazise.vr.it
VIGASIO
Dal 16 Ottobre al 9 Novembre, Vigasio (Vr) ospita la ormai famosa Festa della Polenta, giunta alle 18^ edizione. Una manifestazione che vuole esaltare un prodotto povero di antiche origini. Il menù proposto accontenta tutti i gusti: primi, secondi, contorni e pure dolci a base di mais. Chi vorrà assaggiare una semplice fetta di polenta, potrà abbinare alla medesima diverse varietà di carni e formaggi. Vini, birre e grappe completano la degustazione. Non può mancare l’intrattenimento musicale, offerto da rinomante orchestre e band. La festa si terrà presso gli impianti sportivi di Via Alzeri; due i parcheggi gratuiti nelle vicinanze. www.festadellapolenta.com
VERONA
NATALE IN PIAZZA Verona si riconferma città dell’amore anche durante il periodo natalizio: da metà Novembre fino a metà Dicembre tornano i suggestivi Mercatini di Norimberga. Piazza dei Signori, conosciuta anche come Piazza Dante, ospita anche quest’anno le caratteristiche bancarelle in legno. Più di 60 espositori di prodotti tipici della tradizione, sia culinaria che artigianale: vin brulè, dolci, castagne, addobbi. Aperto tutti i giorni, dalla Domencia al Giovedì dalle 10 alle 21.30, Venerdì e Sabato dalle 10 alle 23. Per info: www.nataleinpiazza.it
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63ª FESTA DELLA MELA La prima domenica di Ottobre si svolgerà la 63^ edizione della Festa della Mela. Un’occasione per esaltare questo prodotto la cui coltivazione nella zona di Belfiore (Vr) e dintorni è favorita dai terreni permeabili del fiume Adige: il frutto che cresce in questa zona del veronese è riconoscibile dalla buccia chiara e dal gusto dolce e succoso. Non solo mele ma molti altri prodotti, molti dei quali biologici, saranno protagonisti degli stand gastronomici. Per info: www.comune.belfiore.vr.it
CAVALCASELLE
TORNA L’ANTICA FIERA FESTA DELLA POLENTA
BELFIORE
L’Antica Fiera di Cavalcaselle (Vr) vi aspetta da Venerdì 14 a Lunedì 17 Novembre. Una tradizione con antiche radici: le origini risalgono all’anno mille, e si suppone che sia nata come fiera di asini e pastori, che sostavano in attesa del loro turno per traghettare sul Mincio. Un via vai che ha attirato nei secoli mercanti e venditori ambulanti, così che l’appuntamento su Colle San Lorenzo si è nel tempo trasformato in un’occasione di ritrovo. Ingrediente principale della sagra è il folklore: musica, giochi di strada, spettacoli equestri e premiazione dei “migliori bivacchi”. Per info: www.comune.castelnuovodelgarda.vr.it
BARDOLINO
85ª FESTA DELL’UVA E DEL VINO Si rinnova anche quest’anno l’imperdibile appuntamento sul lungolago di Bardolino (Vr), in occasione della 85^ edizione della festa dell’Uva e del Vino. Dal 2 al 6 ottobre, cinque giorni dedicati alle eccellenze del vino locale, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Viticoltori, enologi, turisti e appassionati potranno passeggiare per il paese fermandosi a degustare un buon bicchiere di Bardolino, approfondendo la conoscenza del territorio e della cultura vitivinicola lacustre. In accompagnamento, chioschi gastronomici, bande musicali, convegni ed incontri sul tema. Momento clou della festa è il grande spettacolo pirotecnico, che si terrà Domenica 5 alle ore 23. Per info: www.bardolinotop.it
BRENZONE
FIERA DI SANTA CATERINA L’Olio d’Oliva diventa protagonista a Novembre a Brenzone (Vr). Per tutto il mese si celebra il cosiddetto oro liquido, e la festa culmina il 25 Novembre con la Fiera di Santa Caterina, da più di un secolo un appuntamento importante per il mondo agricolo del Garda. In questa data si chiudevano le serre dei limoni e si teneva la fiera del bestiame al ritorno dai pascoli del Baldo. Immancabili gli stand enogastronomici con mercatino di prodotti tipici. I ristoranti del luogo propongono menù degustazione che vedono come protagonista l’olio extra vergine novello. Per info: www.brenzone.it
n. 5 Ottobre-Novembre 2014
a cura di martina borghetto SAN ZENO DI MONTAGNA
11ª FESTA DEL MARRONE Mettetevi in agenda queste date: 18, 19, 25, 26 Ottobre; 1 e 2 Novembre: tre weekend di svago a San Zeno di Montagna (Vr), dove da più di dieci anni si svolge la Festa del Marrone. La castanicoltura svolge da secoli, fin dal Medioevo, un ruolo fondamentale per agricoltura del territorio e per l’economia delle popolazioni di mon-
ERBè
AL VIA LA SAGRA DELL’ANARA
tagna, ed il prodotto è a tal punto riconosciuto da essere stato insignito del marchio D.O.P. Durante la sagra, le vie e le piazze si animano ed ospitano, oltre alle bancarelle di esposizione e vendita di marroni, anche stand enogastronomici, degustazioni di birra castanea ed altre specialità a base di castagne. In più, serate musicali, esibizioni di arti antiche e mestieri, mercatini dei sapori tipici. Alcuni ristoranti selezionati offrono menù degustazione completi di piatti a base di castagne, formaggio Monte Veronese e vino Bardolino. La Festa è organizzata dal Comune di San Zeno di Montagna e dal Consorzio di Tutela del Marrone in collaborazione con le Associazioni di Volontariato. San Zeno di Montagna. Verranno premiati i migliori prodotti. Per info: www.comunesanzenodimontagna.it
RIVOLI VERONESE
FESTA DEL TREBIANEL A GAIUM La prima domenica del mese di Ottobre, in località Gaium, si tiene l’antica Sagra del Trebianel, in occasione della quale vengono serviti vini tipici: il Trebianel, un vino bianco secco leggermente amarotico, ed il Torbolin, simile ma un po’ più torbido. Abbinamenti consigliati sono castagne e risotto al tastasal. Gaium, detta anche Gaion, è una piccola frazione di Rivoli Veronese (Vr) il cui nome vanta origini longobarde. Questa festa popolare è un evento molto importante per gli abitanti del luogo, che una volta all’anno vedono il loro territorio riempirsi di visitatori e appassionati provenienti da ogni angolo della provincia. Per info: www.comune.rivoli.vr.it
LAZISE
L’ESTATE DI SAN MARTINO La festa del patrono San Martino di Tours viene festeggiata tradizionalmente l’11 Novembre. Per l’occasione, le calli del paese di Lazise (Vr) si vedono riempite di vari banchetti che propongono specialità locali e prodotti artigianali. Una ricorrenza di carattere folkloristico chiamata “Estate di San Martino” per il particolare clima soleggiato che si instaura in quei giorni. Un chiaro riferimento alla leggenda secondo la quale il cavaliere, in una fredda giornata offrì il suo caldo mantello ad un povero mendicante. Info su: www.comune.lazise.vr.it.
Come da tradizione, torna anche quest’anno la Sagra dell’Anara, organizzata dalla Pro Loco di Erbè (Vr). Appuntamento quindi a Parco Due Tioni, da giovedì 2 a domenica 5 Ottobre. La festa paesana, oltre al classico intrattenimento musicale e ai vari stand enogastronomici, si concentra sul menù, ricco di specialità: fettuccine con l’anatra, risotto al tastasal, pasticcio, anatra arrosto, petto d’anatra, bollito con pearà, fogazin coi pomi e strudel. Per info: www.prolocobassaveronese.it
VERONA
TORNA FOR WEDDING LA FIERA DEL MATRIMONIO Se siete una giovane coppia promessa e non sapete da che parte iniziare per organizzare il vostro matrimonio, l’occasione giusta è dietro l’angolo. ForWedding è una manifestazione dedicata ai futuri sposi e volta ad accompagnarli nell’organizzazione del loro giorno più bello. La
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fiera è itinerante e tocca città come Roma, Milano e Kyoto ogni anno: sulla scia del successo delle scorse edizioni, a Novembre la rassegna torna a Verona. I percorsi espositivi disponibili sono due: il percorso della moda si concentra sull’aspetto estetico, quindi su abiti da sposa, addobbi floreali, make-up, acconciature, gioielli, fedi e quant’altro. Il secondo è quello dedicato al ricevimento, nel quale si potranno scoprire tutti i segreti su location, catering, bomboniere, partecipazioni, foto e video, lista nozze, luna di miele, intrattenimento, wedding planning eccetera. I percorsi sono guidati da esperti che sapranno indirizzarvi a seconda dei gusti e del budget. Il programma della manifestazione prevede la partecipazione attiva degli sposi con concorsi, prove menù, showcooking, dimostrazioni. Non mancheranno sfilate, premiazioni, degustazioni e molti altri eventi per rendere l’iniziativa interattiva e piacevole. Sul sito web della manifestazione, www.forwedding.it, è possibile conoscere tutte le informazioni ed i dettagli, e non può di certo mancare un blog con consigli, video e news.
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FOCUS
di marco morelli
FIERACAVALLI
A VERONA CON LA VALIGIA IN SELLA Da oltre un secolo Fieracavalli accende i riflettori sul mondo equestre, riunendo a Verona più di 158 mila visitatori che, in soli quattro giorni, rivivono le tradizioni più nobili ed antiche legate al cavallo, scoprendone al tempo stesso gli aspetti più innovativi: dall’ippoterapia fino all’equiturismo. E proprio su questo aspetto punta la 116ª edizione della manifestazione veronese con un padiglione, il numero 4, a disposizione di appassionati e curiosi per scoprire, in sella all’animale che da sempre accompagna l’uomo, le bellezze del nostro Paese e non solo. Fieracavalli, ogni anno, riunisce a Verona più di 3.000 cavalli, 35 associazioni allevatoriali, 650 espositori mostrando - con più di 180 iniziative tra gare, mostre e spettacoli - il mondo equestre in tutti i suoi aspetti. Per la 116ª edizione si è deciso di puntare tutto sull’affinità naturale che lega l’uomo, il cavallo e il territorio per far scoprire, ad appassionati e curiosi, le bellezze di ciascun luogo, insieme ai suoi prodotti tipici, restando in sella al cavallo! Il padiglione 4, sviluppato in collaborazione con E.A.R.T.H. Academy, è la piazza principale dove conoscere il meglio delle proposte ippo-turistiche nazionali ed internazionali, con la presenza di tutte le strutture (alberghi, maneggi, agriturismi e ippovie) messe a sistema, in grado di parlare tra loro e di offrire una rete di servizi dedicati per chi va a cavallo o per chi desidera vivere questa esperienza per la prima volta. Non solo le principali regioni italiane con i loro prodotti tipici e i percorsi più belli della nostra penisola, quindi, ma anche Paesi al di fuori dell’Europa – come l’Oman – in cui il cavallo è considerato un compagno di avventure per scoprire paesaggi, solitamente lontani dagli occhi dei turisti chiusi nei resort. Dedicato ad una delle più affascinanti e antiche razze del mondo, il salone raccoglie i più nobili esemplari equestri che si esibiscono durante i quattro giorni della kermesse veronese. Lo spazio di oltre 8.000 mq, organizzato in collaborazione con ANICA (Associazione Nazionale Italiana del Cavallo Arabo) e allestito con le maestose scenografie della Fondazione Arena di Verona, promuove al suo interno moltissime competizioni ed esibizioni tra cui il Campionato Mondiale di morfologia ed il Gran Premio Fieracavalli, riservato ai purosangue arabi nati ed allevati in Italia. A fare da cornice, una tribuna vip riservata a personalità del mondo dello spettacolo, politici e reali. Principi, sceicchi e magnati con la passione per il cavallo arabo sono passati da questo padiglione. Venite a scoprire chi saranno quest’anno le prestigiose presenze che amano mantenere l’anonimato fino all’ultimo. Lo sport, protagonista indiscusso della passata edizione, resta la punta di diamante della manifestazione veronese soprattutto grazie al Jumping
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Da giovedì 6 a domenica 9 novembre Fieracavalli riunisce più di 3.000 cavalli, 35 associazioni allevatoriali, mostre e spettacoli Verona, unica tappa italiana della Longines FEI World CupTM che chiama a raccolta a Verona, da più di 13 anni, il Gotha del Salto Ostacoli internazionale. Le emozioni vissute durante l’edizione 2013 di Jumping Verona sono ancora nitide negli occhi delle migliaia di appassionati che hanno seguito dagli spalti, o in tv, l’unica tappa italiana della Longines FEI World Cup di salto ostacoli. I migliori specialisti del circuito internazionale in gara a Fieracavalli, hanno infatti regalato tre giornate intense e momenti di grande equitazione, emozioni che ci auguriamo possano essere ripetute anche nell’edizione 2014. Non solo i grandi nomi della Coppa del Mondo, ma spazio ai cavalieri di domani con le competizioni del Progetto Giovani, del 27° Campionato Nazionale Pony (pad. 5) e della 39° edizione della Coppa delle Regioni Under 21 che, quest’anno, si svolge sul terreno di gara della Longines FEI World CupTM (pad.8). Adrenalina pura anche per gli Speed Events
del WesternShow (pad. 11 e 12) che con i suoi 20.000 mq ospita le spettacolari competizioni di Team Penning, Barrel Racing, Pole Banding e Gimkana Western oltre al Campionato Europeo Pony Western a cura della WSGA (Western Speed Game Association Pony). Le aree commerciali della manifestazione si confermano uno dei punti di maggiore attrazione non solo per il pubblico specializzato, ma anche per chi cerca le tendenze più innovative e la merceologia più all’avanguardia. La grande vetrina internazionale – che riunisce i marchi più importanti del comparto – offre così ai visitatori l’opportunità di acquistare abbigliamento, articoli per l’equitazione, attrezzature tecniche, veterinaria e complementi per maneggi e scuderie in soli quattro giorni. Per la sua 116ª edizione, Fieracavalli si conferma, come una delle mete irrinunciabili per famiglie e bambini. Da sempre punto di riferimento per appassionati e operatori del mondo equestre, la manifestazione riesce ancora una volta a dedicare ampio spazio ad una delle aree più amate dalle famiglie, il Villaggio del Bambino. Qui ogni anno 20.000 bambini si ritrovano per divertirsi, imparando a conoscere il mondo equestre e la natura che li circonda. Tante le attività in programma: il battesimo della sella, le dimostrazioni di ippoterapia, la Fattoria Sociale, i laboratori teatrali. Nell’ambito della 116ª edizione di Fieracavalli, Veronafiere, in collaborazione con l’Assessorato Istruzione del Comune di Verona e la Banca Popolare di Verona, promuove l’iniziativa “Un Cavallo per Amico”. Lo storico appuntamento torna per divertire, intrattenere e - perché no? - educare i bambini delle scuole primarie della provincia di Verona grazie a due giornate, giovedì 6 e venerdì 7, interamente dedicate a loro con spettacoli, dimostrazioni e lezioni su come avvicinarsi e interagire con il cavallo. Le esibizioni degli artisti di Talenti&Cavalli – il
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Dal 1978 ad oggi la Fei World Cup™ ha conquistato Il Mondo Passione, emozione e suspense sono sinonimi del circuito della FEI World Cup™, che iniziò con le gare di Salto Ostacoli nel 1978, per poi essere esteso alle competizioni di Dressage nel 1985, di Attacchi nel 2001 e di Concorso Completo di Equitazione nel 2003. La FEI World Cup™ è nata con la stagione indoor 1978/79 dalla felice intuizione di Max Amman, giornalista svizzero considerato tra gli specialisti di settore un vero e proprio “guru”, e grazie al forte slancio dell’Associazione Internazionale dei Cavalieri. Grazie ad essa la Federazione Equestre Internazionale ha trovato la chiave di volta per traghettare al momento giusto il concorso ippico dal bacino degli addetti ai lavori all’oceano del grande pubblico. Al mondo dell’equitazione, da sempre etichettato come snob, un po’ retrò e distante dal panorama sportivo in genere, serviva una formula di gara che, sulla scorta di esempi già felicemente sperimentati in altre discipline (lo sci, la formula 1, il tennis) potesse fidelizzare gli appassionati, far crescere l’interesse fuori dai confini dei praticanti ed uniformare la proposta tecnica formalizzando un circuito che riunisse sotto la stessa titolazione eventi di grande spessore tecnico e spettacolare. Con la World Cup l’equitazione è passata dalle grandi arene all’aperto ai Palazzetti dello Sport, dai campi d’erba naturale ai fondi di sabbia e materiali sintetici. Anche la tecnica ha dovuto adeguarsi: percorsi più brevi, ostacoli con fronte più stretto, barriere più leggere, fossi e riviere mobili. La World Cup ha segnato un cambiamento epocale e le grandi piazze internazionali dell’equitazione hanno fatto carte false per essere chiamate per prime a far parte del circuito. Le nazioni considerate come “le grandi potenze” del salto ostacoli mondiale hanno tutte accettato la sfida: Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Svizzera, Olanda si sono subito candidate per capeggiare la “lega” dell’Europa Occidentale, che quest’anno è titolata Longines FEI World Cup™. Stati Uniti, Canada, Argentina, Messico e Brasile hanno contemporaneamente formulato da oltreoceano la risposta al Vecchio Continente. Una vera e propria sfida raccolta successivamente da altri paesi rappresentanti l’Est europeo, l’Asia o ancora l’emisfero australe. Quanto ai vincitori delle 35 finali fin qui disputate, i cavalieri americani e quelli tedeschi figurano nell’albo d’oro, entrambi con nove vittorie. La finale 2013 ha visto ancora sugli scudi l’equitazione americana con Beezie Madden e il suo Simon vittoriosi difronte al pubblico di Göteborg.
talent show made in Fieracavalli arrivato alla sua quarta edizione – e le animazioni folkloristiche del saloon sono poi la compagnia perfetta per tutta la famiglia e, una volta tramontato il sole, si alza il sipario sul Gala d’Oro 2014 di Fieracavalli che è divenuto negli anni un appuntamento internazionale irrinunciabile per tutti gli amanti dell’Arte equestre. Due ore di spettacolo nelle quali il regista Antonio Giarola sa creare dei quadri emozionanti che coniugano perfettamente bellezza ed eleganza con la tecnica equestre. Il titolo scelto per l’edizione 2014 è “Visions” poiché lo spettacolo promette di essere un viaggio poetico con immagini che spaziano nella storia antica e in luoghi mitici del nostro folklore come la Sicilia o del folklore nordafricano, ricco di fascino e di mistero con i cavalieri berberi e Tuareg.
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Anche questa edizione prevede la presenza per la prima volta a Verona di vari artisti internazionali quali Christophe Hasta Luego e Jean-Marc Imbert, e il ritorno a Fieracavalli di Clemence Faivre dopo lo straordinario successo ottenuto nel 2010. “Visions” sarà anche l’occasione per ricordare il centesimo anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale alla quale sarà dedicato un grande e suggestivo quadro equestre con la presenza di muli vestiti con bardature originali. Fieracavalli Verona da giovedì 6 a domenica 9 novembre. Info: www.fieracavalli.it
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9-13 Ottobre Veronafiere
L’Evento
La manifestazione da quest’anno entra nel portafoglio di Veronafiere
di PAOLO CARLI
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all’acquisizione nel 2014 di ArtVerona|Art Project Fair da parte di Veronafiere, primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia, la fiera d’arte moderna e contemporanea, che quest’anno festeggia la sua decima edizione da giovedì 9 a lunedì 13 Ottobre 2014, si presenta rafforzata grazie al know how e al piano di investimento da parte dell’Ente, che vede nella manifestazione uno strumento e un’opportunità di crescita per il territorio e l’economia della nuova Italia. «Abbiamo investito in ArtVerona, tra le principali fiere d’arte moderna e contemporanea in Italia – dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - per il ruolo attivo che ricopre nel mercato dell’arte, comparto importante dell’economia del nostro Paese». ArtVerona è riuscita quest’anno a raccogliere importanti risultati quali la nascita di un fondo acquisizione di 100 mila euro nato dall’affiancamento di Fondazione Domus, sostenuta da Fondazione Cariverona e nuovo main partner della manifestazione; un rafforzamento dell’incoming che rivela un incremento del 30% delle partecipazioni al Programma VIP; la partnership con ANGAMC, Associazione Nazionale Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea, e l’ingresso di nuovi interlocutori, che hanno permesso la nascita di interessanti iniziative.Tra tutte, il focus sul possibile virtuoso rapporto tra mondo dell’arte e dell’impresa quale reale fattore di sviluppo per il nostro Paese: tema che sarà oggetto di stimolo e confronto anche all’interno di ArtVeronaTalk come pure di ArtVe-
Collectors for Celeste Verrà riproposto Collectors for Celeste, il Concorso che coinvolgerà un collezionista nell’acquisto di un’opera tra quelle esposte in Raw Zone e LEVEL 0, l’iniziativa che vedrà alcuni direttori di musei d’arte contemporanea italiani (da Bolzano a Rovereto a Firenze) evidenziare, tra le gallerie presenti, ciascuno un artista, impegnandosi a promuoverlo entro Luglio 2015 con un talk o una presentazione o una mostra.
ronaLab, che vede coinvolti quaranta tra i più influenti interlocutori del sistema dell’arte per una riflessione sul sistema fieristico di settore. Sono numerose le iniziative volte a porre le gallerie al centro dell’attenzione di questa edizione, quali ICONA, il Concorso, supportato quest’anno da Desall – piattaforma di crowdsourcing nata nel 2012
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ArtVerona/Art Project Fair all’insegna del consolidamento Per il decimo anniversario ArtVerona persegue l’indirizzo di ricerca e sperimentazione avviato da alcuni anni
incubata in H Farm – che, attraverso una Commissione presieduta da Cristiana Collu, direttrice del MART, individuerà l’opera più rappresentativa dell’edizione 2014, tanto da diventare l’immagine di campagna della manifestazione per l’edizione successiva, oltre ad entrare in deposito al Museo di Rovereto. Maggiore sinergia e sensibilizzazione anche da parte della città che, oltre alla decennale collaborazione con l’Area Cultura del Comune di Verona, per la prima volta vedrà la collaborazione tra ArtVerona e l’Università degli Studi di Verona, oltre a quella già collaudata con l’Accademia delle Belle Arti. Il Comune di Verona, come da tradizione, ospiterà in diverse sue sedi istituzionali mostre e collaterali tra cui Ad Naturam a cura di Angela Madesani al Museo Civico di Storia Naturale (10.10-30.11 2014); Steve Sabella. Archaeology of the future a cura di Karin Adrian Von Roques al Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri (8.10-16.11 2014) e Noli me tangere. L’arte in movimento e la malattia dei sentimenti di Michelangelo Antonioni a cura di Eva Comuzzi e Andrea Bruciati (131.10.2014) in Biblioteca Civica, sede dell’Archivio Regionale di Videoarte del Veneto, e al Museo di Castelvecchio, tutte realtà con cui sono state strette anche convenzioni e agevolazioni consultabili sul sito www.artverona.it.
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21 Novembre Casalmoro
L’Evento
La caratteristica peculiare della manifestazione è il susseguirsi, in orari ben definiti, di esplosioni di botti e mortaretti che scandiscono i tempi della festa
Madonna del Dosso tra sacro e profano di Massimo Fornari
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l 21 novembre si rinnova l’appuntamento più importante dell’anno per i casalmoresi. La festa in onore della Madonna del Dosso è un evento dove si mescola il sacro col profano, caratterizzato da riti e gesti che si ripetono da almeno due secoli, gelosamente custoditi e tramandati di generazione in generazione. La caratteristica peculiare della manifestazione è il susseguirsi, in orari ben definiti, di esplosioni di botti e mortaretti che scandiscono i tempi della festa. Proprio l’esplosione dei mortaretti ( grossi tronchi conici in metallo riempiti di polvere da sparo pressata, disposti in lunghe fila sul prato adiacente al santuario) rende unica quella che è anche conosciuta come la sagra della “polastrèla”, denominazione che deriva probabilmente dal menù tipico del tempo. È il Gruppo Mortaristi che si occupa della preparazione dei mortaretti, seguendo un procedura specifica e decisamente faticosa: pressare la polvere con mazze grosse e pesanti, soprattutto alle 5 del mattino, è una attività che viene svolta con precisione e passione dai veterani ma anche dai giovani casalmoresi, nel ricordo dei nonni Beruffi, Botturi, Ales-
Il Santuario
Parenti e amici pur abitando lontano fanno ritorno al paese d’origine per non perdersi l’emozionante evento sio, Ghio, Scandolara che, con la stessa tenacia e devozione, preparavano gli ormai famosi “murter”. E’ antico e radicato il legame della gente con questo “rito”: numerose famiglie casalmoresi hanno offerto in epoche diverse un mortaretto che reca incisi la data e il nome dei donatori. Si è pertanto accumulato nel tempo un materiale che costituisce una sorta di archivio e documenta un affetto immutato per la Madonna del Dosso. L’esplosione di alcuni colpi nel pomeriggio della vigilia, domenica 20 (alle 16.30 ), porta la gente a disporsi in uno stato d’animo adeguato per affrontare l’appuntamento religioso che ha il suo momento più emozionante nella messa delle 5.30 del lunedi, molto spesso celebrata dalle maggiori autorità religiose della provincia ma accuratamente preparata dal parroco don Roberto Tac-
La chiesa, intitolata alla Beata Vergine Maria al Tempio (la festa è il 21 novembre), sorge su un dosso impensabile nella piatta Padana, che venne costruito dagli abitanti, affinchè il santuario dominasse il paese. Secondo la tradizione, agli inizi del ‘600 gli operai di una fornace difettosa poterono riprendere il normale lavoro solo dopo un’invocazione alla Madonna, suggerita dall’immagine di una vicina edicola. Vollero allora onorare quell’immagine portandola in chiesa, ma poichè questa tornò ripetutamente su un pioppo presso l’edicola, costruirono sul posto una cappella, che nel 1780 lasciò il posto al santuario attuale. Sulla controfaccia una copia ottocentesca della Presentazione di Maria al Tempio di Tiziano: è questo l’episodio che dà il titolo al santuario; pur se non è attestato dai Vangeli, la pietà cristiana lo recepisce per esprimere la verità della totale consacrazione che Maria ha fatto di sè a Dio.
cuso. Al termine della funzione religiosa è usanza popolare fare una colazione a base di tagliatelline in brodo, trippa e lenticchie nei bar e nei ristoranti del paese. La famiglia Maffina (nella foto), a tal proposito, rappresenta la migliore espressione di questa tradizione. Molteplici gli impegni organizzativi nelle famiglie: la festa è infatti spesso occasione di incontro con parenti e amici che pur abitando lontano fanno ritorno al paese d’origine per non perdersi l’emozionante evento. Dopo il tramonto, terminata l’ultima celebrazione liturgica, si tiene il tradizionale spettacolo pirotecnico offerto dai mortaristi, volontari che si occupano della organizzazione e della buona riuscita della festa. La sagra si conclude ufficialmente solo a mezzogiorno del giorno successivo con lo sparo degli ultimi mortaretti.
Meglio conosciuta come “la Pollastrella” La sagra di Casalmoro è ancora definita dagli abitanti dei centri limitrofi “ la Pollastrella”, denominazione antica poi caduta in disuso, che deriva probabilmente dal menù tipico del tempo. Alla minestra con i fegatini seguivano infatti il pollo o il cappone migliore, allevati e risparmiati per l’occasione più importante dell’anno: in genere erano ripieni e abbinati al cotechino con le verze; il “bussolano” o la torta “sbrisolona” chiudevani il pasto.
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
Alla fiera, animata da un’unica giostra, i bambini ammiravano il lavoro di preparazione della tiramolla, bollita nei paioli di rame e cucinata e intrecciata sul posto. La presentazione della statua della Vergine al fedele è improntata ad una grande spettacolarità, secondo il criterio che muoveva l’antica produzione degli apparati barocchi : il desiderio di stupire ed emozionare il devoto, per rapirne l’attenzione, coinvolgendolo sul piano emotivo. Da mol-
ti decenni anche le strade del borgo sono illuminate per accogliere festosamente la ricorrenza della Madonna del Dosso. All’imbocco di via Valle Maria, in corrispondenza del digradare della piccola direttrice stradale, una luminaria recante il testo “ Ave Maria “ apre lo scenario di luci colorate che si susseguono a brevi intervalli, culminando nel grandioso impatto dell’edificio neoclassico che si staglia nel cielo.
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3.4.5 Ottobre Colline Moreniche
L’Evento
L’edizione si concluderà domenica 5 ottobre a Cavriana dove alle 18 si affronterà il tema de “La bellezza nell’architettura” con Federico Bucci e Vittorio Longheu
15° MOSAICOSCIENZE tra scienza e cultura di Doni Ferrari
una manifestazione targata colline moreniche del garda MosaicoScienze è un prodotto di “Colline Moreniche del Garda”, associazione senza scopo di lucro nata per favorire la promozione della zona collinare a sud del Lago di Garda mediante la valorizzazione dei beni storici, artistici, culturali ed ambientali del territorio. Sorta nel 1987, ne fanno parte dieci comuni mantovani (Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Marmirolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino e Volta Mantovana) e uno bresciano (Pozzolengo). Socio e partner è inoltre la Provincia di Mantova. Per informazioni: www.collinemoreniche.it
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ontinua dal 3 al 5 ottobre negli undici comuni dall’associazione Colline Moreniche del Garda MosaicoScienze, il festival scientifico e a tema che attraverso un percorso tra scienza e cultura vi condurrà in un viaggio tra le bellezze naturalistiche, artistiche, architettoniche ed enogastronomiche del territorio. Le tessere del Mosaico, i singoli eventi, compongono un quadro pensato e organizzato dall’Associazione per la promozione turistica Colline Moreniche del Garda che si è incaricata di proporre momenti di riflessione insieme con proposte di valorizzazione della cultura locale. Un susseguirsi di eventi e convegni tenuti da personaggi di spicco animeranno la 15esima edizione dal titolo “Le grandi bellezze. Una promessa di felicità”. La manifestazione è organizzata da Colline Moreniche del Garda – ente che opera sul territorio da oltre vent’anni – in collaborazione con la Fondazione Banca Agricola Mantovana. MosaicoScienze rientra nel progetto “Terre dell’Alto Mantovano” co-finanziato da Fondazione Cariplo.
Esordio con personaggi di grande spessore culturale La manifestazione ha preso il via lo scorso giovedì 25 settembre presso la Sala Verde di Goito, che alle 20.30 ha ospitato Aco Bocina e Fernando Manuel Augusto con “Musiche mediterranee”, nonchè la conferenza “Bellezza e senso della vita” del professor Stefano Zecchi. Venerdì mattina è proseguito a Castiglione delle Stiviere con “Scienza dell’eternità: ascoltare il pianto delle cose” di Stefano Faravelli. La sera ci si è spostati a Medole dove alle 21 si è parlato di “Cinema è bello!” con Giorgio Diritti, Alberto Cattini
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
Dopo un inizio con il botto il festival venerdì 3 ottobre riprenderà in mattinata a Guidizzolo con Stefano Arienti e il “Concetto di bellezza nell’arte contemporanea”. Venerdì sera alle 21 a Monzambano toccherà a “Bellezza e diversità nell’agroalimentare” con Gabriele Canali, che lascerà poi la parola a Luigi Cattivelli con “Biodiversità nelle specie coltivate”. Sabato ci si sposterà a Pozzolengo con numerosi appuntamenti a partire dalle 18: “I droni: dalla tecnologia per scopi bellici all’utilizzo per scopi civili” con Mario De Bellis; “Pomì in quota - i droni per la coltivazione dei pomodori” con Costantino Vaia; “La musica è una cosa meravigliosa” con Quirino Principe, Maria Luisa Dalla Chiara, Eleonora Negri e Antonio Riccardo Luciani. In contemporanea il Teatro di Marmirolo alle 21 accoglierà Arturo Calzona, Angelo Lorenzo Crespi e Mauro Lucco per parlare de “Il tempo della bellezza nell’arte antica e moderna”. L’edizione si concluderà domenica 5 ottobre a Cavriana dove alle 18 si affronterà il tema de “La bellezza nell’architettura” con Federico Bucci e Vittorio Longheu. Tutte le conferenze saranno ad ingresso gratuito.
Dopo un inizio con il botto il festival venerdì 3 ottobre riprenderà in mattinata a Guidizzolo con Stefano Arienti e il “Concetto di bellezza nell’arte contemporanea”
e Gabriele Cremonini. Il giorno seguente MosaicoScienze ha fatto tappa a Solferino dove alle 17.15 Ledo Prato ha parlato di “Eco-luoghi. Rigenerazione urbana”. Alle 20.45 Volta Mantovana ha invece ospitato Massimiano Bucchi con “Il pollo di Newton. La scienza in cucina”. Altro appuntamento dedicato alla gastronomia è stato quello di domenica alle 18 con lo chef Gualtiero Marchesi, che a Ponti sul Mincio ha trattato “Se il bello è il buono”.
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20.21.22 Novembre Veronafiere
L’Evento
grande attesa per la fiera dedicata all’orientamento, alla scuola, alla formazione e al lavoro
Job & Orienta 23ª edizione di Vittoria Bisutti
PRESENTI I DIRETTORI DELLA SCUOLA DI 28 PAESI
P
romosso da Veronafiere e dalla Regione Veneto, con la collaborazione del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero del Lavoro e Previdenza Sociale, Job & Orienta si pone a livello nazionale come manifestazione leader nel campo dell’orientamento, della formazione, della scuola e del lavoro. La partecipazione a Job & Orienta è forte anche da parte di espositori provenienti da diversi contesti, tra cui scuole di ogni ordine e grado, associazioni di categoria, enti di formazione professionale, oltre ad aziende priva-
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A caratterizzare la manifestazione un importante calendario culturale che comprende numerosi convegni, dibattiti, tavole rotonde te e pubbliche, associazioni no profit e tanto altro ancora, il tutto per garantire un’offerta il più possibile ampia e soddisfacente. La Mostra-Convegno è strutturata in due aree tematiche: la prima dedicata al mondo dell’istruzione che comprende le sezioni JOBScuola, JOBItinere, JOBEducational e MultimediaJOB, la seconda all’università, la formazione e il lavoro con le sezioni Pianeta Università, Arti, mestieri e professioni e TopJOB. Un’attenzione speciale è data alle realtà che offrono percorsi di istruzione, formazione e occupazione all’estero grazie al profilo JOBInternational, trasversale all’intera manifestazione. A caratterizzare JOB&Orienta un importante calendario culturale che comprende numerosi convegni, dibattiti, tavole rotonde e seminari, con l’intervento di relatori di spicco, esperti e rappresentanti dei diversi mondi. Non mancheranno, infine, laboratori, spettacoli e momenti di animazione che mirano a coinvolgere attivamente i visitatori e a valorizzare tutta la creatività dei giovani e delle scuole. JOB&Orienta vede come sempre un fitto programma di incontri con personaggi di spicco della politica, dell’economia e della cultura, rivolti sia agli addetti ai lavori che ai giovani e alle famiglie. Oltre 63.000 i visitatori dell’edizione 2013, 500 le realtà in rassegna, 150 gli appuntamenti culturali tra convegni, dibattiti, tavole rotonde e workshop, 200 i relatori: numeri che testimoniano un costante trend di crescita negli ultimi anni (+ 12% dal 2012) e l’autorevole livello della manifestazione.
Nell’ambito del Semestre di Presidenza Italiana UE e in stretto raccordo con i due Cantieri per la Scuola voluti dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, per tradurre in azioni i contenuti delle Linee Programmatiche presentate in Parlamento, a JOB&Orienta si incontreranno anche i 28 Direttori Generali dell’Istruzione dei Paesi dell’Unione Europea. La Riunione servirà per definire le politiche dell’Unione a partire dal focus “dispersione scolastica e leve dell’orientamento per combatterla” e dal testo di conclusioni del Comitato Istituzione “Imprenditorialità e scuola”: come migliorare le capacità dei giovani nell’individuare le proprie skill rispetto all’attuale mercato del lavoro nell’ottica di stare bene a scuola.
PARTNER E PATROCINI Nel corso delle edizioni sono costantemente cresciute le collaborazioni e le partnership di JOB&Orienta, contribuendo ad aumentare le opportunità di conoscenza a disposizione dei visitatori. Si tratta di istituzioni ed enti locali e nazionali, associazioni di categoria, associazioni del sistema scuola, formazione e lavoro, realtà del terzo settore e del volontariato: anche la loro partecipazione attiva e vivace rende grande la manifestazione, fino a identificarla nel panorama nazionale come la più importante mostra-convegno che riguarda l’orientamento, la scuola e la formazione, le politiche attive per il lavoro.
L’ingresso alla manifestazione e agli eventi correlati è libero Orari: dalle 9.00 alle 18.00 Biglietti: ingresso libero
n. 5 Ottobre-Novembre 2014
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3.4 Ottobre Brescia
L’Evento
UN GRANDE EVENTO CHE COINVOLGE I GRANDI NOMI DELL’IMPRENDITORIA ITALIANA, GIOVANI STARTUPPER, ARTISTI DI FAMA INTERNAZIONALE E RELATORI D’ECCEZIONE
SUPERNOVA CREATIVE INNOVATION FESTIVAL di paolo carli
promotore dell’evento È TALENT GARDEN brescia
A
ppuntamento con l’innovazione a Brescia, il 3 e 4 ottobre per Supernova Creative Innovation Festival: il primo evento italiano che unisce il mondo dell’imprenditoria industriale con quello delle startup con lo scopo di stimolare il dibattito sui cambiamenti in atto e creare soluzioni condivise su come affrontare le sfide future. In programma oltre 60 eventi, suddivisi in quattro aree tematiche (Business, Society, Educational e Art) tra: conferenze con alcune delle voci più autorevoli del panorama imprenditoriale nazionale e internazionale, incontri tematici sull’innovazione, laboratori digitali per adulti e bambini, workshop con i maker, performance artistiche, installazioni interattive e spazi espositivi per le aziende. Promosso e organizzato da Talent Garden Brescia, la prima community di innovatori del digitale in Italia, l’evento unico nel suo genere si pone l’obiettivo di mettere in contatto i giovani, le imprese storiche del territorio, le istituzioni e le università per favorire il dialogo e lo sviluppo di sinergie concrete. «Supernova Creative Innovation Festival sarà il
Ma come fare soldi attraverso internet? Lo scopriremo a Pane, Web e Salame 5 (venerdì 3 ottobre dalle 9 alle 16 presso il Cinema Eden): il più importante evento italiano per i professionisti della comunicazione social organizzato da Talent Garden Brescia e Gummy Industries. La quinta edizione sarà dedicata proprio alla presentazione di esperienze di piccole e medie imprese italiane che hanno scelto la via dell’innovazione e hanno ideato nuovi modi di comunicare il brand e il punto vendita utilizzando i social network per vendere
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
primo esperimento di contatto tra la città e il mondo dell’innovazione» spiega Lorenzo Maternini, co-founder di TAG Brescia. «Il nostro intento è coinvolgere, nel ruolo di attori protagonisti, tutti i soggetti delle attività produttive, siano esse creative, imprenditoriali o istituzionali, con la volontà di rendere ogni cittadino consapevole della necessità di partecipare attivamente alla costruzione del proprio futuro e del suo ruolo fondamentale nel definire il cambiamento». Importanti occasioni di scambio e di confronto saranno quelle offerte dai numerosi appuntamenti in programma nell’Area Business, a partire dalla Supernova Innovative Dinner di venerdì 3 ottobre organizzata in collaborazione con la Bocconi Alumni Association per parlare di futuro e innovazione con alcuni dei rappresentanti più illustri tra i quali Pietro Guindani, Presidente di Vodafone Italia e Presidente Bocconi Alumni Association e Giovanni Valotti, Presidente A2A. Sabato 4 ottobre ritorna lo storico appuntamento Imw organizzato dal Gruppo Giovani Industriali Bresciani di AIB. Dalle 14.30 alle 17.30 al Teatro Grande con i grandi nomi dell’imprenditoria italiana si confronteranno sul palco. Tra i big che hanno già confermato
di più in negozio. Supernova Creative Innovation Festival è ideato e promosso da Talent Garden Brescia in collaborazione con Comune di Brescia e Associazione Industriale Bresciana ed è realizzato grazie al patrocinio ed alla collaborazione di: Ministero dello Sviluppo Economico, Amministrazione provinciale di Brescia, Camera di Commercio di Brescia, A2A, Apindustria, Confartigianato Brescia, Università degli Studi di Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Foppa Group, Diocesi di Brescia, Provveditorato agli Studi (CSA), Gruppo Editoriale Bresciana (Giornale di Brescia, Teletutto e Radio Bresciasette), Edelman, Redbull, Jeco, Cast Alimenti, Superpartes, Bocconi Alumni Association. L’evento è organizzato grazie al supporto di Ubi Banca (main sponsor).
Talent Garden è un CoWorking Campus, un network fisico di innovatori del settore digitale in cui essi trovano gli strumenti per trasformare le loro realtà. Oggi TAG è uno dei principali player dell’innovazione in Italia che aggrega più di 500 talentuosi in otto città e raccoglie menti creative aperte al confronto su tematiche di digitale, tecnologia, startup. Tra i primi a portare il concetto di condivisione di idee e lavoro sul territorio italiano, già a partire dal dicembre 2011 con l’apertura della sua prima sede a Brescia, non è solo un coworking ma un nuovo modello per aiutare i talenti di un territorio fornendo loro non solo tutti i servizi di cui hanno bisogno per realizzare un progetto di business, ma soprattutto creando connessioni affinché dalla condivisione di un luogo di lavoro i talenti possano conoscersi, contaminarsi e accelerare lo sviluppo di nuovi progetti. Talent Garden Brescia, Via Cipro, 66 T: 030 7776849, http://brescia.talentgarden.org/
L’evento unico nel suo genere si pone l’obiettivo di mettere in contatto i giovani, le imprese storiche del territorio, le istituzioni e le università la propria presenza: Oscar Farinetti, fondatore della catena Eataly, Victor Massiah, Amministratore Delegato Ubi Banca, Marina Salomon, Presidente Doxa e Stefano Firpo Sottosegretario Ministero dello Sviluppo Economico. Nell’Area Exhibit, allestita in Piazza Vittoria (sabato dalle 9 alle 22) troveranno spazio invece le proposte più innovative delle imprese che hanno portato il Made in Italy nel mondo a fianco alle idee dei giovani startupper. Il programma completo è disponibile sul sito dell’evento: www.festivalsupernova.it
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protagonistI
TOMOMI NISHIMOTO
Il Direttore donna che arriva dall’Oriente
Q
uello del Direttore di Orchestra è un mestiere prettamente maschile, almeno nell’immaginario collettivo. Provate a chiedere il nome di qualche Maestro famoso e subito vi citeranno Abbado, Muti o von Karajan. Neanche l’ombra di una donna! Persino i vocaboli sono declinati esclusivamente al maschile. Avete mai sentito parlare di una Maestra d’Orchestra? Ma le cose stanno cambiando e Tomomi Nishimoto ne è la prova vivente: una donna/Direttore d’Orchestra giapponese di fama internazionale con alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Studi all’Osaka College of Music e al Conservatorio Statale di San Pietroburgo, poi primo Direttore Ospite Principale alla State Symphony Orchestra of Russia e alla St. Petersburg Mussorgsky State Accademic Opera and Ballet Theatre. Oggi Direttore dell’IlluminArt Philharmonic Orchestra giapponese e della Royal Chamber Orchestra. Bella, grintosa e perennemente in giro per il mondo. Dal 22 al 29 Ottobre 2014 potremo ammirarla dal vivo in occasione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra che si svolgerà nelle più belle Basiliche Papali di Roma. Tomomi Nishimoto discende da una famiglia di Kakure Kirishitan (cristiani nascosti) dell’isola di Ikitsuki vicino Nagasaki, dove tra il Seicento e il Novecento una parte della popolazione mantenne viva la propria fede cristiana nonostante i divieti e
di Patrizia Miotti
Bella e grintosa: sarà lei l’unico direttore donna al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra la distruzione di tutte le fonti scritte. Tra le preghiere tramandate oralmente per più di quattrocento anni, sopravissero dei canti chiamati Orasho, derivati dal canto gregoriano (infatti il nome viene dalla parola latina oratio) con testi in latino, misto a portoghese e giapponese. Affascinata dalla forza della fede in tempi di persecuzione, Tomomi Nishimoto ha iniziato un lavoro di ricerca su queste antiche preghiere cantate che per lei costituiscono una fusione misteriosa tra occidente e cultura giapponese. Ma in che lingua viene cantato l’Orasho? «In Latino - ci spiega - ma la melodia si è trasformata in un canto molto vicino alla musica indigena giapponese. Trovo una piacevole cadenza in questa fusione misteriosa». Nasce così un paziente lavoro di ricostruzione e restauro, con il desiderio di far rivivere la melodia dell’Orasho nel cuore della cristianità. Dove vi esibirete? «Per tutti noi sarà un grande onore e un’esperienza importante poter partecipare al Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra ed eseguire l’Orasho nella Basilica Vaticana». L’appuntamento quindi è per venerdì 24 Ottobre 2014 alle ore 17 nella Basilica di San Pietro con la Santa Messa celebrata dal Cardinal Angelo Coma-
stri animata dal Coro e dall’Orchestra IlluminArt Philharmonic diretti da Tomomi Nishimoto. Sarà emozionante poter ascoltare i canti Orasho sotto lo sguardo dei quattro evangelisti. Altra data da segnare è la sera del 26 Ottobre quando il Coro e l’Orchestra nipponica interpreteranno il Requiem di Verdi nella splendida Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Come nasce l’idea del Festival? A rispondere questa volta è il Dott. Hans-Albert Courtial, ideatore e promotore del Festival, che ci ha ospitato sulla terrazza della Residenza Paolo VI con un panorama mozzafiato sul “Cupolone” come lo chiamano affettuosamente i romani. La sua è una storia veramente interessante. Affascinante
XIII FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA E ARTE SACRA Dal 22 al 29 Ottobre 2014 si svolgerà a Roma e in Vaticano la XIII edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra. Le più belle Chiese e Basiliche Papali risuoneranno di note celestiali, interpretate dalle più importanti orchestre internazionali. Tra gli appuntamenti più attesi il concerto dei Wiener Philharmoniker la sera del 23 ottobre con una prima assoluta in Italia: il Lazarus di Schubert. Attesissimo anche il concerto dell’Illuminart Philharmonic Orchestra il 26 Ottobre diretto da Tomomi Nishimoto. Per informazioni: www.fondazionepromusicaeartesacra.net
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n. 5 Ottobre-Novembre 2014
Nel corso dei secoli scultori, musicisti, pittori e poeti hanno cercato di dare forma al “senso del divino” lasciando testimonianze incredibili, realizzate nel linguaggio dell’arte e in grado di emozionare chiunque
imprenditore di successo, cattolico, grande appassionato di arte, nel 2002 crea la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra con l’unico scopo di promuovere la musica e l’arte sacra ad altissimo livello. «Arriva un momento nella vita di un imprenditore in cui bisogna guardarsi indietro e ringraziare per quanto ricevuto e possibilmente condividerlo con le generazioni future». È con questo spirito e con il motto “l’Arte salva l’Arte” che nasce il Festival di Musica e Arte Sacra, giunto ormai alla sua XIII edizione con un successo di pubblico mondiale. Ci può anticipare qualcosa del programma? «Wiener Philharmoniker - Austria, IlluminArt Philharmonic - Giappone, Coro e Orchestra del Conservatorio di Kazan- Russia, Filarmonica delle Nazioni sono solo alcuni dei nomi illustri che nel corso del Festival interpreteranno musiche di Händel, Schubert, Bruckner, Brahms e Verdi. Sarà un’occasione unica per vivere le composizioni musicali nei luoghi sacri per cui sono state originariamente composte: ascoltare un Te Deum tra i maestosi marmi della Basilica di Santa Maria Maggiore, o un Requiem sotto lo sguardo dei 263 papi nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, o un Jubilate Deo tra i meravigliosi affreschi della Basilica di Sant’Ignazio di Loyola è un’esperienza forte, di grande suggestione». Mentre parliamo ha un grande sorriso stampato sul viso e la voce profonda ed energica trasmette tutta la sua passione per l’arte. Mi spiega che nel corso dei secoli scultori, musicisti, pittori e poeti hanno cercato di dare forma al “senso del divino” lasciando testimonianze incredibili, realizzate nel linguaggio universale dell’arte e in grado di emozionare chiunque si avvicini ad esse. Si tratta di un tesoro di valore inestimabile per tutta l’umanità che la Fondazione è fortemente intenzionata a sostenere con progetti ed eventi speciali, primo tra tutti il Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra. E la sua amicizia con il Direttore Nishimoto? «Il primo invito risale all’anno scorso. Ero venuto a sapere dei suoi studi sui canti Orasho e mi è sembrato naturale invitarla. La reazione è stata di grande entusiasmo e il risultato si è tradotto in
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due splendidi concerti con un’Orchestra e un Coro di 500 elementi giapponesi. Un’esperienza incredibile che speriamo di rinnovare anche quest’anno con la nuova interpretazione del Requiem di Verdi». La collaborazione musicale ha aperto le porte al mondo asiatico e permesso alla Fondazione di trovare nuovi sostenitori anche nel lontano Giappone. È davvero un Festival senza frontiere e, sfogliando il programma, salta agli occhi la sera del 23 Ottobre in cui i Wiener Philharmoniker suoneranno per la prima volta in Italia il Lazarus di Shubert. «Sono quelli del famoso capodanno a Vienna, tanto per capirci! E noi li avremo gratuitamente a Roma durante il Festival». Il concerto è previsto per le 21 del giovedì 23 ottobre tra le magnifiche mura della Basilica di San Paolo Fuori le Mura pronta ad ospitare più di 4000 appassionati. I biglietti per il Festival Tutti i concerti del Festival sono gratuiti. Per i soci e gli amici della Fondazione vi sono dei settori de-
dicati con posti a sedere riservati. È il modo più bello per partecipare attivamente al Festival. Con una semplice donazione di 75 euro si possono ascoltare comodamente seduti alcune delle più famose Orchestre al mondo con la certezza che ogni singolo euro donato verrà utilizzato per realizzare importanti opere di restauro o per iniziative culturali volte a far conoscere l’arte e la musica sacra nel mondo. Vale la pena fare una visita sul sito della Fondazione per scoprire tutte le iniziative realizzate negli anni e i magnifici concerti che ci attenderanno ad ottobre. Noi di MantovaChiamaGarda saremo sicuramente presenti! Ulteriori informazioni sul sito www.fondazionepromusicaeartesacra.net
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INTERVISTE speciali
EVA LIND È MOLTO BELLA, AFFASCINANTE, PARLA PERFETTAMENTE L’ITALIANO ED È DI UNA SEMPLICITÀ DISARMANTE. AMA L’ITALIA, DOVE HA CANTATO PIÙ VOLTE CONSERVANDO UN RICORDO SPECIALE DI LUCIANO PAVAROTTI, DEL MAESTRO RICCARDO MUTI E DEL DIRETTORE CLAUDIO ABBADO
la soprano
eva lind Vi farò fare il giro del mondo in 80 canzoni
di mARCO mORELLI
E
va Lind, la più famosa soprano austriaca e star internazionale del mondo della Lirica, sta per debuttare con quello che sarà l’evento più atteso per i prossimi mesi. Uno show con musiche che vanno da Mozart a Shubert, dal tango argentino alla musica cinese, russa, etc. Un autentico Giro del mondo in 80 canzoni, uno spettacolo della durata di tre ore che la vedrà impegnata ad interpretare qualcosa come 60 canzoni con l’accompagnamento di un semplice pianista. L’abbiamo incontrata al For Friend Hotel a Seefeld, dove terrà prossimamente una serata di Gala prima di iniziare in Austria e in Germania il suo ambizioso progetto e di volare poi, in Cina, per una tournèe di 3 settimane. Eva Lind è molto bella, affascinante, parla perfettamente l’italiano ed è di una semplicità disarmante. Ama l’Italia, dove ha cantato più volte nelle classiche cattedrali della lirica ( Arena di Verona, La Scala di Milano, Teatro Massimo Bellini di Catania, etc) e conserva un ricordo speciale di Luciano Pavarotti, del Maestro Riccardo Muti e del direttore Claudio Abbado. Ha esordito al Wiener Staatsoper nel 1984 come Eine Modistin in Der Rosenkavalier con Gundula Janowitz. Ma è con il suo debutto alla Wiener Staatsoper come Regina della Notte nel Flauto magico di Mozart con Kurt Moll e Lucia Popp ed a Basilea come Lucia nella Lucia di Lammermoor, che l’allora diciannovenne Eva Lind ha iniziato una carriera internazionale che l’ha vista nel ruolo di frequente ospite nei grandi teatri lirici e nelle più importanti sale per concerti: Londra (Royal Albert Hall, Royal Festival Hall), New York (Carnegie Hall), Washington (National Gallery of Arts), Parigi (Théatre des Champs- Elysées), Berlino (Staatsoper unter den Linden, Deutsche Oper, Philharmonie), Monaco di Baviera (Bayerische Staatsoper, Herkulessaal, Philharmonie am Gasteig, Cuvilliéstheater), Amburgo (Staatsoper, Musikhalle), Vienna (Staatsoper, Volksoper, Musikverein, Konzerthaus), Zurigo (Opera House, Tonhalle), Madrid (Teatro de la Zarzuela), Siviglia (Teatro de la Maestranza), Stoccolma (Royal Opera House), Tel Aviv (Mann Auditorium), Buenos Aires (Teatro Colon), Tokyo (Suntory Hall, Tokyo Opera
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City), Shanghai (Opera House) e molte altre città. Il fulcro della sua attività è offerto dal teatro lirico, sul cui palcoscenico ha saputo impersonare e interpretare innumerevoli ruoli del suo repertorio. Per esempio, Gilda (Rigoletto), Violetta (La traviata), Amina (La sonnambula), Nannetta (Falstaff), Euridice (Orfeo ed Euridice), Lucia (Lucia di Lammermoor), Adina (L’elisir d’amore), Konstanze (Il ratto dal serraglio), Sophie (Il cavaliere della rosa), Rosalinde (Il pipistrello), Marie (La Fille du Régiment), Ophélie (Hamlet), Giulietta (Romeo e Giulietta), Micaela (Carmen). Inoltre è una richiesta concertista e cantante liederistica. Il repertorio che riguarda i Lieder annovera le opere di Mozart, Schubert, Brahms, Wolf, Mahler, Strauss, Schumann, Mendelssohn, Berg, Fauré, Debussy, Satie, Verdi, Donizetti e Bellini. Eva Lind ha cantato con colleghi come Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, José Carreras, Alfredo Kraus, e con direttori come Riccardo Muti, Claudio Abbado, Sir Georg Solti, Lord Yehudi Menuhin, Sir Neville Marriner, Sir André Previn, Sir Colin Davis, Seiji Ozawa oppure Kurt Masur. La discografia dell’artista si rifà sia a registrazioni di opere complete (La sonnambula, I racconti di Hoffmann, Il franco cacciatore e molte altre), sia a produzioni discografiche di duetti (per esempio con José Carreras, Francisco Araiza e Plácido Domingo), nonché a registrazioni da solista (Coloratura Arias, Stille Nacht, Sentimento).
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Nel 2007 Eva Lind ha debuttato nella Carnegie Hall a New York, uno dei luoghi più importanti della musica classica e leggera a livello mondiale, e nel dicembre 2008 a Washington nella National Gallery of Arts. Nel 2009 ha partecipato insieme a René Kollo ad un concerto a Dubai nel Burj al Arab e nell’ ottobre dello stesso anno ha cantato il Concerto di Gala per la Principessa Carolina di Monaco. Dal febbraio al marzo 2010 ha partecipato a Flames of Classic a Francoforte sul Meno (Alte Oper), Berlino (Tempodrom), Stoccarda (Liederhalle) , Düsseldorf (Tonhalle) e Dresda (Kulturpalast). Memorabile la sua Gilda accanto a Leo Nucci nell’opera “Rigoletto” al Classic Open Air Festival di Soletta (Svizzera). Accompagnata dall’Orchestra Sinfonica di Berlino Eva Lind ha fatto numerose tournée in Cina (Pechino, Shanghai, Qingdao, Dalian, Hangzhou, Souzhou, Changsha, Meizhou) nonché in Giappone. Oggi che è una star della canzone cosa e come ricorda dei suoi esordi nel mondo della musica? «A 3 anni ho sentito con i miei genitori Carmen alla televisione e mi sono rivolta a mia madre dicendo “anch’io voglio fare la cantante!”. Da quel giorno quel pensiero non mi ha mail lasciato». Qual è stata un’insegnante fondamentale per la sua formazione artistica? «Citerei una su tutte Marta Lantieri di Trieste, insegnante di canto di fama internazionale, regista teatrale e docente di arte scenica. Sono andata a Trie-
ste qualche volta da lei per studiare ma mi ha molto aiutato il fatto che lei era nello studio dell’Opera di Vienna e mi era più facile frequentarla». Quanto tempo serve per acquisire una tecnica che consenta di arrivare sui grandi palcoscenici? «Dipende, c’è gente che apprende molto velocemente. Altri che ci impiegano di più. Diciamo 6 anni in media. Ma c’è sempre da imparare». Ha un consiglio particolare da elargire ai giovani che si avvicinano al mondo della lirica? «Ai giovani serve la volontà. Se la volontà è forte è già molto. E’ altrettanto importante che ci sia un professore a misura per te, soprattutto in sintonia con te.
Nel canto si deve lavorare molto con le immagini e quindi devi trovare un insegnante che se, per esempio, ti dice “canta come se avessi una patata che scotta in bocca”, solo per insegnarti ad aprire di più la medesima mentre canti, tu possa riuscire a capire immediatamente ciò che cerca di trasmetterti». Quali ritiene siano gli autori e le musiche che aiutano a studiare la tecnica di canto? «Luigi Ricci. Variazioni, cadenze, tradizioni per canto. E’ stato il mio primo libro, non è proprio un caso che l’Opera è nata in Italia». Quali sono gli autori principali che hanno guidato la sua carriera? «Mozart è l’autore migliore per imparare il canto. Ti insegna a controllare la voce. Quando sai cantare Mozart sai cantare tutto». Qual è il personaggio a cui è particolarmente legata? «Il ruolo che mi piace di più è Lucia di Lammermoor.Ero giovanissima quando l’ho interpretata per la prima volta. Avevo 19 anni. Un ricordo bellissimo». Com’è il suo rapporto con i giovani direttori d’orchestra oppure con i registi che talvolta propongono regie originali? «Con i direttori d’orchestra non c’è problema. Con i registi invece ogni tanto c’è qualche problema. È difficile passare 2 mesi con un regista che interpreta un’opera con le sue idee. Rimanere insieme alla troupe per così tanto tempo, tra albergo e scena, è realmente molto impegnativo». Ci parla di suoi prossimi progetti artistici? «È appena uscito il mio nuovo Cd con canzoni francesi “Bijoux”. Ma il mio impegno più significativo sarà “Il giro del mondo in 80 canzoni». Lei torna spesso in Tirolo. Come descrive e definisce il legame che ha con la sua terra? «Ogni volta che vengo sono felice, come oggi. “C’è solo un Tirolo”, è un nostro motto. Più vedo il mondo e più mi piace tornare. Sono figlia unica e mi piace rivedere mia madre appena mi è possibile». Quale brano del suo repertorio assocerebbe come colonna sonora alle sue splendide montagne? «Il Concerto per clarinetto di Mozart secondo movimento». Eva Lind e l’Italia: che ricordi la legano al nostro paese? «Torno spesso in Italia, mi piace il vostro paese. All’ Arena di Verona, in occasione de Un Ballo in Maschera di Verdi, c’era molto caldo e i costumi accentuavano la difficoltà nell’esibirsi: ma la luna vista dall’Arena è sempre un’emozione impagabile!».
MOZART È L’AUTORE MIGLIORE PER IMPARARE IL CANTO. TI INSEGNA A CONTROLLARE LA VOCE. QUANDO SAI CANTARE MOZART SAI CANTARE TUTTO
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L’INCONTRO
RITA CONTI E IL grande TEATRO DEL FUTURO di LARA FERRARI
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i chiama Teatro Sociale di Gualtieri, si legge teatro del futuro. Tra me e Rita Conti, la referente di questa intervista, ci sono oltre 400 km di distanza. Lei si trova all’Elba mentre sto seguendo la Mostra del Cinema, a Venezia. E’ nella Laguna che prende forma un progetto a lungo cullato da entrambe: parlare del Teatro Sociale e di “come tutto è nato”, per questa straordinaria realtà drammaturgica fra Reggio e Mantova che si fregia di un riconoscimento dal quale non si torna indietro: il premio nazionale della Critica 2014. Alloro conquistato da un collettivo che non sta mai fermo, come dimostra un progetto ai nastri di partenza. «E’ il nostro Festival d’autunno. Si tratta di Direction Under 30, il 3 / 4 / 5 ottobre 2014, spiega la Conti, factotum della struttura, un festival dedicato alle drammaturgie giovanili, diretto da una giuria e un pubblico under 30. Per finanziarne una parte abbiamo aperto una campagna di Crowdfunding sulla piattaforma BeCrowdy». Teatro Sociale di Gualtieri, presentatevi. Quando avete deciso di “costruire” il teatro? «Era il 2005 quando ho messo piede per la prima volta in questo spazio. Tutto è nato grazie all’amica Maria Luisa Montanari, che lavora come disegnatrice per lo studio di ingegneria di Gualtieri che, negli anni Ottanta, si era incaricato dei lavori di restauro e consolidamento del Teatro. Solo una parte di quei lavori fu portata a termine perché vennero a mancare i fondi. E il Teatro rimase chiuso per quasi trent’anni. L’idea di condurci lì venne da Maria Luisa. Prima che ci istituissimo come “Associazione” per gestire il Teatro (2009), eravamo, e siamo un gruppo di “amici”, molto curiosi. Un giorno è maturata in noi la volontà di provare ad allestire completamente, da zero, il nostro primo spettacolo. Una profonda riflessione sul tema della mercificazione dell’Arte, in tutte le sue declinazioni. Scultura, Musica, Poesia, Danza, Pittura, Letteratura. Le Arti, imprigionate dal Dio Denaro / Venditore delle Arti, un essere spregevole, denunciavano al pubblico la loro disperata condizione.
L’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri è costituita da 15 soci, 7 dei quali fanno parte del consiglio direttivo.
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Al carcere di Volterra il Teatro Sociale ha vinto il premio della Critica Italiana «Lo consideriamo un entusiasmante punto di partenza – spiega Rita Conti. Quando ho ricevuto la telefonata con la quale mi si annunciava la vincita non ci volevo credere. Dopo sei anni di stagioni, ecco arrivare un prezioso successo, che abbiamo dedicato a un “noi” allargato e collettivo. Alle difficoltà, ai nostri sforzi e ai nostri sorrisi. Fin da quel 6 giugno 2009 quando nel Teatro Sociale di Gualtieri, dopo quasi trent’anni di silenzio, è tornata a riaffiorare la vita. A Maria Luisa, che nel 2005 ci condusse all’interno di questo spazio unico. Alle nostre bottiglie di vin brulé e alle carriole che hanno trasportato quintali di terra, sabbia e ghiaia, a...».
Rita Conti
Avevamo previsto un duplice finale. Porgendo una pistola ai presenti, si chiedeva al pubblico di prendere posizione: scegliere se decretare o meno la morte delle Arti decidendo di sparare all’abietto Venditore. Nessuno ebbe il coraggio di esporsi a questo gesto. Lo spettacolo terminò con un suicidio collettivo delle Arti. La prima assoluta dello spettacolo era un percorso itinerante nell’Oasi Naturalistica Ex-Cave di Corazza di Poviglio. E Marialuisa era venuta a vederlo. Ne rimase colpita perché fu sua l’idea di condurci in quell’abbandonato Teatro. Da anni aveva infatti cercato di sollecitarne la riapertura. Senza successo. Un giorno mi dice: “ Ce l’ho io un posto nel quale potreste provare a riallestire lo spettacolo». E così… Oggi, l’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri è costituita da 15 soci, 7 dei quali fanno parte del consiglio direttivo. La direzione artistica ed ogni aspetto decisionale vengono portati avanti a livello collettivo. La vostra età media? «Ad oggi, circa 29 anni». Gli spettacoli. Da Mario Perrotta, che conquista il premio UBU nei panni di Antonio Ligabue, a Ezio Bosso. State crescendo a vista d’occhio... dove volete arrivare? «Vorremmo poter fare di più. Prossimo sogno, trasformare il TS in un centro di produzione teatrale. Il futuro del Teatro sta scritto sui suoi mattoni! E’ Lui che ce lo suggerisce». Perché fare teatro oggi? «Perché l’uomo ha bisogno di continuare a sognare».
LA DIREZIONE ARTISTICA ED OGNI ASPETTO DECISIONALE VENGONO PORTATI AVANTI A LIVELLO COLLETTIVO
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INTERVISTE speciali
SEMPLICE, AFFASCINANTE, UMILE, DESIRE SA USARE LA VOCE COME FOSSE UNO STRUMENTO: E LE SUE INTERPRETAZIONI, SONO SEMPRE CAPACI DI PARLARE AI CUORI COME POCHI SANNO FARE
DESIRE CAPALDO
Un sogno nel cassetto? Il Festival di Sanremo, ma non come ospite
di marco morelli
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i sono delle maravigliose voci che hanno il potere di cambiare il corso della vita. Delle voci che danno la pelle d’oca appena le sentiamo e che non possiamo dimenticare mai. E’ il caso di Desire Capaldo, artista di origini salernitane che, dopo aver vissuto in un paesino della provincia di Latina, da dieci anni vive nella capitale. Avrete avuto sicuramente l’occasione in questi anni di ascoltarla, in una delle tante trasmissioni Rai alle quali ha partecipato oppure alle selezioni di “The Voice”, dato che la sue eliminazione ha destato feroci polemiche da parte del pubblico che non si è capacitato della sua esclusione. Semplice, affascinante, umile, Desire sa usare la voce come fosse uno strumento: e le sue interpretazioni, sono sempre capaci di parlare ai cuori come pochi sanno fare. La sua ultima apparizione, in ordine temporale, è stata su Rai Uno lo scorso 27 settembre in “Nostra Madre Terra”, un programma televisivo trasmesso davanti la Basilica Superiore di San Francesco, che è stata l’occasione per divulgare i temi salienti trattati nel convegno “La Fragile bellezza, ambiente e arte fra umanesimo e scienza” con la partecipazione di artisti italiani come Piero Mazzocchetti, Eddie Oliva, Giuseppe Gambi e il coro dell’Istituto Assisi 1 diretto da Giulia Rinaldi. Ma la carriera di Desire parte da lontano. L’artista pontina studia canto operistico al Conservatorio “O. Rispieghi” di Latina. Nell’estate 2006 diventa la vincitrice del Premio Giovani Emergenti nella musica e del Premio Jupiter in qualità di miglior interprete del sud-pontino. La sua voce piena, calda e magnetica non ci ha messo molto per stregare professori e giudici di Castrocaro: su settecentocinquanta aspiranti cantanti e cantautori provenienti da tutta Italia, si classifica tra i dodici protagonisti della finalissima, ancora una volta in diretta televisiva su Rai Uno. La trasmissione diventa il trampolino di lancio, nel 2007, per partecipare alla tramissione televisiva diretta da Carlo Conti “I Raccomandati”. In coppia con Al Bano, Desiré propone preziose interpretazioni dei successi del suo prestigioso partner di palcoscenico e qualche brano lirico che riesce a va-
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lorizzare le sue straordinarie doti canore. Desire si ritrova ad inseguire il suo sogno coltivato sin da piccolissima, quando per familiari ed amici l’idea che il mondo dello spettacolo potesse divenire una scelta professionale, e di vita, era assolutamente lontana dalla realtà. “Ho scoperto che la musica lirica, con le sue regole e la pretesa di una profonda padronanza tecnica, è bellissima. Ma la mia passione rimane la musica leggera in ogni sua forma, dal rock al pop melodico, che mi lascia la piena libertà di fare ciò che so fare meglio: interpretare. Ma di certo ascolto di tutto”. Dopo aver fatto parte del gruppo delle Divas, ed aver cantato col talentuoso gruppo di soprani anche insieme col tenore Andrea Bocelli prima dello scioglimento del gruppo, Desire decide nel 2011 di partecipare al Dus Super Talent, iscritta allo show dal cugino residente in Germania. Unica donna finalista per Desire è un grandissimo successo, tutt’altro che inaspettato per chi conosceva la sua voce. Impressionante la sua interpretazione sulle musiche di Ennio Morricone, degna di una grandissima artista, che potete riascoltare online anche voi visitando il suo profilo Facebook oppure cliccando direttamente il filmato su You Tube. “Il Talent non è proprio il genere di trasmissione che preferisco, anzi. Ma se da una parte devo dire che ho partecipato in Germania solo per l’invito che mi era stato organizzato da mio cugino, dall’altra posso altrettanto dire che mi sono realmente emozionata
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nel cantare uno dei miei brani preferiti davanti ad un pubblico che ha realmente apprezzato la mia performance, dedicandomi una standig ovation”. Voce cristallina, interpretazione fantastica, Desirè con la sua esibizione riesce a far riempire gli occhi di lacrime ad un pubblico entusiasta. “Devo dire che mi sono anche commossa davanti a tanto calore. I primi piani della Tv tedesca lo metteno chiaramente in evidenza. Credo che oltre alla esibizione sia stato apprezzato il mio modo di pormi, senza fronzoli, estremamente semplice.” La parentesi dei Talent ha riservato, ahimè, a Desire una delusione: a The Voice la sua esibizione viene penalizzata in quanto, chissa per quali esigenze, la produzione decide di tagliare la parte alta del brano che presentava, di fatto non permettendogli di esprimere le sue doti vocali. Il maestro Cocciante, l’ultimo dei “giudici” a selezionare l’ultima delle concorrenti sembra quasi infastidito dal fatto che Piero Pelù, Raffaella Carrà e Noemi lo spingano a fare quella che sembrerebbe la scelta più logica da fare: arruolarla. Così non è, un talento come Desirè Capaldo viene scartata da Cocciante impedendo così al grande pubblico,che in massa l’avrebbe votata, di ascoltare questa cantante dalla voce rara che regala brividi e emozioni. Desire non si perde d’animo, continua nella sua collaborazione con la Rai, e dopo aver partecipato a “Una Voce per Padre Pio”, a “I Nostri Angeli” momento clou del premio giornalistico internazionale
Marco Lucchetta, dopo aver sopperito nella meravigliosa cornice del Duomo di Catania, dedicato a San Lorenzo, all’imporvvisa assenza dei tre giovani tenori de “Il Volo”, riscaldando i cuori dei presenti che gremivano il Duomo, si esibisce durante il Premio Biagio Agnes, lo scorso Giugno, in una serata condotta da Gerardo Greco e Laura Chimenti con la partecipazione speciale (e vivace) di Claudia Gerini.
Desire ama fare anche volontariato e non disdegna la sua partecipazione a serate di beneficenza ricche di musica, spettacolo e ospiti prestigiosi che hanno l’obiettivo di raccogliere fondi com’è stato per il progetto di sviluppo sanitario e di solidarietà sociale “Donne e Bambini della Costa d’Avorio in primo piano” organizzato da “AmicoDoc Onlus” (presieduta dal dottor Paolo Mezzana) svoltosi nell’Oratorio del Gonfalone di Roma con madrina l’attrice Claudia Gerini e ambasciaotre della serata il giocatore della Roma e nazionale ivoriano Gervinho. Mi risulta Desire che lei sia anche la titolare della Dlady ricevimenti, un’azienda esperta nel settore ricevimenti e grandi eventi. «Credo che non si possa vivere di sogni oppure di gloria. Quest’attività è nata un pò per gioco, con l’intento di coinvolgere un’amica nella valorizzazione di una villa di sua proprietà. Diciamo che non è andata bene, ma benissimo e l’attività ha preso decisamente piede. Ne sono coinvolta in prima persona collaborando con esperti di ristorazione e banqueting, di fiori e allestimenti, di fotografi di gran fama, di grandi stilisti per abiti personalizzati, di truccatori e acconciatori, di musicisti cantanti e cabarettisti di grande spessore, di personale qualificato per l’accoglienza e la sicurezza dell’ evento. Ma senza mai rinunciare alla musica che mi vede frequentemente protagonista in prima linea». Ma un sogno nel cassetto lo coltiva? «Non le nascondo che mi piacerebbe partecipare al Festival di Sanremo come concorrente. E’ il Festival della canzone italiana e poco importa se molti dei vincitori che hanno solcato quella passerella sono poi passati nell’anonimato. Mi auguro un giorno di esserci, mai dire mai». La devo lasciare. Mi dica, che ascolta in cuffia stasera? «Shadey!». In bocca al lupo Desire. Alla faccia di tanti “giudici” che poi tali non sanno proprio essere, non ci privi mai della sua voce. Non è stato un dono stupendo solo per lei!
CREDO CHE NON SI POSSA VIVERE DI SOGNI OPPURE DI GLORIA. LA MIA ATTIVITà È NATA UN Po’ PER GIOCO, CON L’INTENTO DI COINVOLGERE UN’AMICA NELLA VALORIZZAZIONE DELLA SUA VILLA
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ritratti veronesi
Francesco Girondini Quidam propheta in Patria
di Silvano Tommasoli
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ualcuno è profeta in patria. Non voglio rivisitare i Vangeli – un po’ di autostima va anche bene, ma questo sarebbe un delirio di megalomania – ma comincia a starmi stretto che nessuno possa vedersi riconosciuti, nella propria terra, i meriti acquisiti con un serio e capace lavoro. E poi, se questa mia rubrica porta il nome di “Ritratti Veronesi”, vorrà ben dire che di veronesi che fanno cose buone anche qui, in riva all’Adige, ce ne sono! Forse, da noi, la sindrome dei Montecchi e Capuleti è più mordace che altrove, trovi sempre chi è con te e chi è contro di te; se ne chiedi le ragioni, raramente ottieni una risposta motivata. Al massimo, qualche battuta di spirito, tipo rivalità calcistica tra scapoli e ammogliati. Siedo di fronte a Francesco Girondini, nell’arioso ufficio del Sovrintendente della Fondazione Arena. Tanti capelli, viso incorniciato da una barba corta, alla moda, occhi chiarissimi e molto vivaci. Sembra un ragazzino, eppure ha superato i cinquant’anni. Penso che essere il Sovrintendente sia un po’ come essere l’allenatore della Nazionale di calcio, tutti sono più bravi, ma poi… L’Arena è il più grande e fascinoso teatro lirico all’aperto del mondo. Portarci seimila spettatori per uno spettacolo equivale a fare il tutto esaurito alla Scala di Milano per tre serate consecutive. I quasi cinquecentomila spettatori, che varcano i cancelli dell’Arena in due mesi e mezzo, occuperebbero tutte, ma proprio tutte, le poltrone della Scala una sera sì e una no per un anno e mezzo. Si griderebbe al miracolo, senza contare la ricaduta economica sulla città, qui stimata in circa 450 milioni in tre mesi. Lui, da sette stagioni, riesce a portarli, in Arena, questi quasi cinquecentomila spettatori. Un bel successo, per uno al quale si imputa, come fosse una colpa, di aver gestito una piccola galleria d’arte. «Da bambino avrei voluto fare il veterinario – amo molto gli animali – ma l’arte ha sempre avuto un posto preminente nella mia vita. Come Tosca, vorrei dirti “vissi d’arte”… All’inizio, arte visuale contemporanea e d’avanguardia, a bottega da alcuni importanti galleristi cittadini. Dalla metà degli Anni Ottanta, Verona occupava un posto di rilievo in Europa, con le mostre di Paul Klee, Kandisky, Magritte, Picasso, il Surrealismo spagnolo e il Dadaismo alla Galleria d’Arte Moderna, il pubblico in coda fino a Piazza Erbe. Poi, qui c’era Enzo Ferrari, che ha legato il nome di Verona all’arte d’avanguardia in tutto il mondo. Posso dire di essere cresciuto alla Galleria Ferrari. Da Enzo, ho comperato il mio primo quadro, pagandoglielo a rate. Finalmente, ho aperto una mia galleria, e poi una seconda, cercando di imprimere uno stile personale, come è giusto che sia. Ho allestito solo mostre di artisti viventi, perché prima di dedicare spazio e tempo alle opere, ho cercato di entrare in sintonia con loro, frequentandoli nei loro studi, cercando di capirne pensieri e prospettive. Sia per sete di conoscenza, sia per rivestire quello che ritengo il vero ruolo di un gallerista, essere il trait d’union tra artista e collezionista. Ho fondato, con due
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Il Sovrintendente è un amministratore delegato, che ha il compito di proporre un buon prodotto facendo molta attenzione ai conti amici, una libreria antiquaria, specializzata negli ex libris, dei quali sono ancora oggi un buon collezionista. Sono sempre stato guidato dall’idea del bello, di vivere ricercando la bellezza, della quale abbiamo molto bisogno». E la musica? «Mio padre amava molto la lirica. In casa nostra si ascoltava solo musica classica e lui mi ha trasmesso l’amore per tutta la buona musica; inizialmente, da ragazzo, molto rock e pop. Più tardi, con la maturità, mi sono avvicinato sempre di più alla musica classica e lirica, che oggi rappresenta il 70% della mia discoteca di almeno 15.000 vinili. Ancora oggi, il vinile rappresenta il sistema di riproduzione musicale più vicino a una esecuzione dal vivo». Certo, oggi, altre forme di spettacolo si sono sostituite alla lirica, erede della Grand Opéra, e il livello di cultura musicale è sceso, la musica si insegna poco e solo fino alle medie inferiori. «Non è che sia necessaria una preparazione specialistica, per seguire un’opera lirica. Quando, più di cent’anni fa, Verdi e Puccini erano vere e proprie star idolatrate dal pubblico, c’era molta gente semplice, con la sensibilità per apprezzare una romanza e un passaggio musicale, un do di petto e un acuto. Ecco, la sensibilità! L’impresa è quella di accendere questo tipo di reazione nei più giovani, abituati a condurre una vita tutta di corsa, che non ha certo i tempi e i ritmi di un’opera lirica». Nel 2008 sei stato “proiettato” alla sovrintendenza della Fondazione… «Vedi, il Sovrintendente è un
amministratore delegato, che ha il compito di proporre un buon prodotto facendo molta attenzione ai conti. Considerando che il nostro anfiteatro può contenere circa 14.000 spettatori, e i costi sono in linea, il prodotto ¬– chiamiamolo così – deve essere adeguato alla media di quelle 14.000 persone. Se programmassimo spettacoli troppo elitari, adeguati a un teatro-bomboniera, ci troveremmo con un pubblico da teatro-bomboniera, qualche centinaio di paganti. Non sono arrivato per caso, qui, dato che dal 2000 al 2005 sono stato Segretario regionale alla Cultura e all’Istruzione della Regione Veneto, curando il coordinamento delle attività dell’Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto; nel 2007, sono tornato nella mia Verona con l’incarico di Direttore operativo della Fondazione. L’anno successivo, il Presidente mi ha voluto come Sovrintendente». Deve andare al palazzo comunale per firmare non so più quali documenti. Usciamo insieme da quel suo arioso ufficio e ci immergiamo in una folla composta e tranquilla che si prepara a occupare i posti in Arena per godersi il Roméo et Juliette di Charles Gounod.
In alto il grande palcoscenico dell’Arena è votato alle scene di massa. Qui, il III atto del Roméo et Juliette di Charles Gounod, andato in scena lo scorso 23 agosto. A lato una gran massa di capelli, viso sorridente incorniciato da una barba corta e occhi chiarissimi. Girondini sembra un ragazzino
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onlus e solidarietà
Lega del Filo d’Oro compie 50 anni
di DONI FERRARI
La Lega del Filo d’Oro (1964–2014) da 50 anni assiste, educa, riabilita e reinserisce nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. L’associazione è stata fondata nel 1964 ad Osimo da Sabina Santilli, sordocieca dall’infanzia, e tre anni dopo ha ricevuto riconoscimento come ente morale. Nel 1974 avviene il riconoscimento come “Istituto di riabilitazione” da parte del Ministero della Sanità, e due anni più tardi il Ministero della Pubblica Istruzione la dichiara “Istituzione sperimentale nel campo dei pluriminorati psicosensoriali sordociechi” per la sua attività di ricerca. Nel 1998 avviene il riconoscimento come Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) mentre nel 2004, in occasione del quarantennale dalla fondazione, le Poste italiane emettono un francobollo commemorativo. Quello della Lega del Filo d’Oro è un impegno complesso che necessita una perfetta articolazione degli interventi.Ecco perché nel corso della sua evoluzione l’Associazione ha curato, in particolar modo, lo sviluppo di precise sinergie fra i diversi ambiti di intervento e le diverse attività svolte all’interno dei suoi centri e quelle rivolte verso l’esterno. “Assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali”. È questa la
ASSISTERE, RIABILITARE E REINSERIRE NELLA FAMIGLIA E NELLA SOCIETÀ LE PERSONE SORDOCIECHE E PLURIMINORATE PSICOSENSORIALI mission della Lega del Filo d’Oro, un impegno costante che ha come finalità il miglioramento della qualità della vita delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, attuato attraverso: - La creazione di strutture specializzate; - La formazione di operatori qualificati; - Lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione nel campo della sordocecità e della pluriminorazione psicosensoriale; - La promozione di rapporti con enti, istituti, università italiane e straniere; - La sensibilizzazione degli organismi competenti e dell’opinione pubblica nei confronti di questo tipo di disabilità. Oltre a questo l’associazione svolge attività di ricerca scientifica e sperimentazione in collaborazione con diverse università, in particolare con l’unità di epidemiologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Effettua diagnosi per individuare malattie rare o ereditarie che causano sordocecità come la sindrome di Usher.
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Da oltre venti anni il musicista Renzo Arbore è testimonial dell’associazione e sicuramente ricorderete ora le pubblicità televisive promosse dall’associazione nonché le numerose pagine sui giornali a più larga diffusione. L’associazione ha sede principale ad Osimo (Marche) e quattro sedi in cui svolge l’attività di riabilitazione, tutte certificate UNI EN ISO 9001:2000 ovvero Lesmo (dal 2005), Molfetta (nel 2000 aperta a Ruvo di Puglia, nel 2007 trasferita a Molfetta), Termini Imerese (dal 2010) e Modena (dal 2012). Inoltre vi sono diverse sedi territoriali in cui l’associazione offre assistenza alle persone pluriminorate psicosensoriali cercando di favorire l’inserimento nella società. Per celebrare il mezzo secolo dalla fondazione, la Lega ha pensato innanzitutto a un simbolo in grado di accompagnare le tante iniziative che si svilupperanno nel corso di questo 2014 fino al giorno del compleanno, il 20 dicembre prossimo. Oggi sono 376 i bambini, ragazzi e adulti considerati “senza speranza”, che gli specialisti della Lega del Filo d’Oro mettono invece nelle condizioni di sviluppare le proprie potenzialità e di vivere il quotidiano con piena dignità. Oggi sono 376 i bambini, ragazzi e adulti considerati “senza speranza”, che gli specialisti della Lega del Filo d’Oro mettono invece nelle condizioni di sviluppare le proprie potenzialità e di vivere il quotidiano con piena dignità.
Per info e donazioni www.legadelfilodoro.it
PERDERE UN’AMICIZIA FA SEMPRE MALE Incredulità, disorientamento, a volte persino rabbia. Ma soprattutto, delusione: sono questi i principali stati d’animo che proviamo di fronte all’improvviso voltafaccia di una persona che, fino a un giorno prima, ci cercava con frequenza e condivideva con noi tempo, progetti, amicizia. Poi di colpo e senza spiegazioni cambia atteggiamento e si mostra disinteressata, estranea, talvolta persino offesa. Un’esperienza che ognuno di noi ha fatto almeno una volta nella vita e che può lasciare il segno se non la si affronta nel modo giusto perché contiene due elementi molto insidiosi: l’inspiegabilità e la freddezza. Chi volta le spalle in modo cosciente o meno - di solito non spiega i motivi del suo brusco cambiamento e non manifesta tristezza per l’ amicizia che ha deciso di recidere così nettamente. Conseguentemente non capisce la delusione che provoca nell’altro. Non capendone i motivi, cercheremmo invano da lui una spiegazione. Non sappiamo se sentirci traditi o se abbiamo fatto qualcosa di male: tutto ciò, soprattutto se siamo un po’ emotivi e temiamo il giudizio degli altri, ci mette sotto scacco al punto che spesso non osiamo nemmeno chiedere il perché del suo cambiamento. Restiamo lì, attoniti a subire passivamente la delusione. Ci sentiamo scoraggiati e al contempo rabbiosi perché crediamo sia assurdo perdere un’ amicizia in questo modo. Cosa può essere accaduto? Qual è il motivo che ha spinto l’altro a un comportamento così inaspettato? Se teniamo davvero a questa amicizia, è comprensibile voler tentare un chiarimento. Ma non più di una volta; poi riprendiamo la vita di prima. Se non ci vedrà increduli e rabbiosi, forse sarà proprio l’amico o l’amica in questione a cercare il dialogo, magari per spiegarsi. Altrimenti dovremo arrenderci alla perdita di questa amicizia come a uno dei tanti eventi della vita. Accettiamo il fatto che alcuni comportamenti non abbiano una spiegazione logica. Il “responsabile” della situazione a volte non sa neanche lui perché l’ha fatto: può essere causato dal cambiamento d’umore in una personalità lunatica, può esservi opportunismo, superficialità, indole sospettosa....In ogni caso, non possiamo farci carico noi di un problema che l’altro non sente di avere. Se la delusione, dopo diversi mesi, è ancora molto forte può trasformarsi in un’ossessione che ci rovina la vita e rivela la presenza di un problema in noi. Forse quell’ amicizia simboleggiava qualcosa di più, o rappresentava un modo essere superato da cui però non vogliamo staccarci. Capirlo è fondamentale per ripartire senza zavorre.
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dossier / ombre preoccupanti sul futuro del settore
Crisi dell’editoria che fine farà la carta stampata?
La dimensione della crisi dell’editoria è tale da gettare “ombre preoccupanti sul futuro di un settore la cui importanza non si esaurisce in una dimensione meramente economica, ma evoca valori di rilievo costituzionale”. A lanciare l’allarme è la Fieg, la federazione degli editori, nel suo rapporto annuale sull’andamento economico del settore. I dati nel triennio 2011-2013 fotografano “con evidenza e meglio di ogni commento il momento di crisi che attraversa il settore”, sottolinea la Fieg. La ripresa economica, che si è manifestata nell’ultimo mese del 2013 e nella prima parte di quest’anno, avrà un “impatto assai limitato” sull’editoria giornalistica, i cui problemi sono allo stesso tempo “strutturali e congiunturali”. La crisi ha portato alla chiusura di 12mila edicole tra il 2005 e il 2013. Il taglio dei prezzi di copertina si traduce in un dimezzamento del guadagno per chi lavora con una percentuale sul ven-
a cura di ELENA kraube
I giornali non sono morti e neppure moriranno così presto. Il futuro sarà fatto di intuizioni con un cambiamento costruito sulla contaminazione tra il vecchio e il nuovo
duto. Così, a fronte di costi di gestione che nella migliore delle ipotesi restano gli stessi, presto resteranno solo le edicole con un giro di vendite altissimo. Nel 2005 c’erano infatti 43mila edicole mentre attualmente si è scesi sotto le 35mila, un calo di oltre un quarto dei punti vendita. Dei 31 mila punti vendita solo 18 mila sono ‘’puri’’: gli altri 13 mila sono associati prevalentemente a bar e tabacchi . Ma tranquilli. I giornali non sono morti e neppure moriranno così presto. Il futuro sarà sicuramente fatto di innovazione, creatività, intuizioni con un cambiamento costruito sulla contaminazione tra il vecchio e il nuovo. Spesso si ripete in giro che le piattaforme digitali e il web, che è poi la massima espressione, stanno uccidendo l’editoria: ma quanto c’è di vero in questa affermazione? Possiamo con sicurezza affermare che la rivoluzione che ha colpito l’editoria passa attraverso
Finanziamento pubblico. Un evergreen nel dibattito politico italiano
Ma di cosa parliamo quando discutiamo di contributi pubblici per l’editoria? Le questioni che vi s’intrecciano sono di grande rilevanza per la vita democratica di un Paese a garanzia del pluralismo dell’informazione
Internet, ma non è causata dalla Rete di per se stessa. Carlo De Benedetti in una recente intervista ha dichiarato che, al giorno d’oggi, il giornale sul web non ha ragione di esistere senza il giornale di carta e viceversa. Sperando che gli editori capiscano che per loro sarebbe un suicidio aumentare progressivamente gli investimenti sul web per disinvestire contemporaneamente dalla carta, diventa inevitabile un ridimensionamento del numero dei punti vendita, peraltro già in numero eccessivo ancor prima della crisi del settore editoriale e della crisi mondiale, in quanto il fatturato editoriale non sarà più in grado di soddisfare tutti gli attuali edicolanti. Conseguentemente, le edicole del futuro dovranno essere gestite con una più forte professionalità, aiutate da una maggiore professionalità della distribuzione, e dovranno essere in grado di poter fornire ai cittadini, attraverso il web, una serie di servizi, sia istituzionali sia commerciali. Sarebbe sbagliato vivere il web come il nemico da abbattere. Il progresso non si può fermare. Si deve invece poter guardare ad internet come ad una grande opportunità, aggiuntiva e complementare, non sostitutiva della carta stampata. Il sistema editoriale, la sua filiera, dall’organizzazione interna e dal tipo di proposta di lettura degli editori, alle rivendite, passando per distributori nazionali e locali, richiederà un profondo ripensamento. L’attuale crisi non è il frutto della tanto declamata rivoluzione digitale, ma della staticità dell’offerta e del sistema nel suo complesso che allo scossone dato da crisi economica e dall’avanzare dei media digitali ha mostrato con la propria inadeguatezza. All’estero in campo editoriale si sperimentano formule innovative: avete visto per caso in Italia
Il sottosegretario Luca Lotti ha firmato il decreto del presidente del Consiglio dei ministri volto a istituire un Fondo straordinario per gli interventi a sostegno dell’editoria che ammonta a 120 milioni di euro per il triennio 2014-2016. La firma del decreto, che disciplina i criteri di erogazione per i circa 45 milio-
ni previsti per l’anno in corso, “è il punto di arrivo di un lavoro durato diverse settimane: siamo di fronte a un provvedimento che definirei innovativo. Soldi che vogliono incentivare gli investimenti in innovazione tecnologica, l’assunzione di giornalisti con sgravi fiscali al 100% per 36 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato, al 50% per quelle a tempo determinato, sostenere programmi di ristrutturazione aziendale che prevedano una revisione dell’organico con il ricorso ai prepensionamenti e un parziale finanziamento degli ammortizzatori sociali”. La situazione italiana è stata definita da più parti come un’anomalia. Ma allargando lo sguardo all’Europa il giudizio cambia. La Francia presenta, ad esempio, aiuti diretti che comprendono agevolazioni nelle tariffe di trasporto ferroviario dei quotidiani, aiuti alla modernizzazione della rete di vendita, fondi specifici per favorire la diffusione mondiale della stampa francese.
CAUSA CRISI CHIUSE 12mila edicole tra il 2005 e il 2013 Per gli altri Paesi del vecchio continente benefit di vario genere sono garantiti per favorire il pluralismo informativo. Se in Irlanda e in Gran Bretagna sono assenti gli aiuti diretti da parte dello Stato gli altri Stati europei come il Lussemburgo, la Svezia, il Portogallo e i Paesi Bassi hanno un sistema che li prevede
esempi analoghi? Esistono start up degne d’essere menzionate? Solo qualche raro esempio. Il modello economico del giornale che si fonda sul binomio vendite/raccolta pubblicitaria (con l’integrazione degli aiuti pubblici) non è più sufficiente. E’ altrettanto chiaro che non esiste più un modello di business generalizzato, valido per ogni testata, per ogni quotidiano. Ciascuno deve trovare una sua strada, a seconda di caratteristiche, know-how e lettori. Le possibilità, dai servizi di marketing alla fornitura di contenuti, passando per e-commerce e mobilecommerce, magari attraverso utilizzo di QR code e realtà aumentata, sono presenti. Si tratta di perseguirle e di coglierle. Ma che fine farà la carta stampata? La maggioranza dei giornali sopravviverà ancora a lungo. Sono in molti ad azzardare un’ipotesi: almeno per i prossimi 20-30 anni il futuro dei giornali tradizionali sarà ibrido, fatto di soluzioni integrate, di multimedialità fruibile anche dal cartaceo. Anche le edicole sopravviveranno se, partendo dall’informatizzazione, saranno un centro di prodotti e di servizi a valore aggiunto per le persone e per gli editori.
aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di marco morelli
CAsabella mantova 65 anni di storia di un’azienda nella propria città La Giuseppe Michielotto 2004 è l’azienda che racchiude numerosi punti vendita di riferimento per il settore casa e non solo. Nasce dall’intraprendenza e dalla lungimiranza di Maria Assunta e Giuseppe Michielotto che, nel 1948, aprirono Casabella in un elegante palazzo cinquecentesco del centro storico di Mantova. Era appena finita la seconda guerra mondiale e l’attività era per così dire “accampata” nel garage di via XX Settembre 10, che esiste tutt’ora. «Con l’impegno di tutta la famiglia e, successivamente, di capaci collaboratori siamo riusciti a crescere realizzando l’attuale azienda - ci dice Giuseppe Michielotto -. Un lavoro e un impegno costante negli anni. Nel 1955 iniziammo a partecipare alle fiere del Palazzo della Ragione con i nostri stand e con le nostre collaboratrici. Nel 1959 ricevemmo il primo diploma di medaglia d’oro per aver partecipato alla Mostra della Casa Moderna. Nel 1960 ricevemmo il secondo diploma per la migliore e più originale esposizione e per il particolare pregio degli articoli esposti. Nel 1962 dalla Camera di Commercio fu conferita la medaglia d’oro quale riconoscimento del lavoro e del progresso economico. Nel 1970 con lo sviluppo e la crescita della città si resero necessari alcuni cambiamenti: l’apertura di un nuovo punto vendita in viale Partigiani mentre nella sede di via XX settembre si diede più spazio ad alcune delle più importanti firme del mondo della casa: Herend, Rosenthal, Christofle, Meissen, Baccarat, Lalique, Venini, Royal Copenahgen, Richard Ginori, etc. Il primo piano del negozio venne utilizzato per organizzare mostre ed esposizioni di particolari collezioni. Nel 1995 i vari successi, grazie soprattutto ai nostri collaboratori, ci portarono ad organizzare degli eventi a loro dedicati con la consegna di numerosi premi». «È il 2004 - sottolinea Michele Michielotto - quando arriva il riconoscimento da parte del Gia (Global Innovator Award, sponsorizzato da Casastile ed Il Solo 24 Ore) concorso internazionale per la selezione del migliore negozio di articoli per la casa, quale migliore negozio di tutto il mondo durante la fiera di Chicago». È nel 2005, quando le esigenze di mercato sono in continuo cambiamento che arriva la decisione di
un’azienda a conduzione familiare che, tra Innovazione e tradizione, è cresciuta con la consapevolezza che la risposta ai nuovi stili di vita risiede in una più ampia gamma di proposte che, anche diversificate, si trovano nei DUE punti vendita
rinnovare la sede principale per dare più spazio ai casalinghi e renderla adatta ai Corsi di cucina ed alle dimostrazioni della estrema qualità dei prodotti venduti. Viene anche creato il nuovo reparto Le Fruttiere dove sono raccolte tutte le migliori firme del complemento casa e tavola. «Sono passati tanti anni ma l’impegno per il lavoro non ci ha mai lasciato” contionua Giuseppe Michielottio. “Nel 2007 decidemmo di aprire Casabella anche a Verona e nel 2010 ricevemmo la Nomination Global Innovator Award sezione italiana, ovvero “negozio eccellente”, concorso organizzato e sostenuto da Casastile, Il Sole 24 Ore ed il sostegno di Alessi, Villeroy &Boch e Guzzini. La famiglia Michielotto, sempre “tutta” impegnata nell’azienda che ha compiuto 65 anni, “vuol ricordare e ringraziare tutti i suoi collaboratori, dal primo del 1948 a quelli di oggi e, soprattutto, tutti gli affezionati clienti che ci hanno seguito con simpatia
e ci hanno consentito di crescere» conclude Michele Michielotto. Oggi Casabella intende, grazie alle nuove generazioni, continuare nel proprio lavoro inserendo anche tante iniziative che confermano la propria vitalità e lungimiranza sul mercato: ad esempio corsi di cucina per adulti e per bambini, il calendario delle promozioni per l’anno 2014-2015 e tutta una serie di eventi che verranno organizzare durante l’anno per vivacizzare l’offerta verso clienti sempre più attenti ed esigenti.
via XX Settembre, 10 46100 Mantova tel. 0376325287 fax 0376289266 www.casabella.it info@casabella.it
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aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di paolo carli
agenzia aste pubbliche Mobili nuovi a prezzi da stock Offrire la possibilità di acquistare arredamenti nuovi a prezzi contenuti. Questa la mission dell’Agenzia Aste Pubbliche che ha sede a Castiglione delle Stiviere (Mn) e filiale a Poggio Rusco (Mn). Costituitasi nel 1984, l’azienda si occupa della vendita e dell’acquisto di mobili ed arredamento per la casa e ufficio esclusivamente nuovi. L’acquisto avviene in prevalenza da fallimenti di aziende di produzione, ritiri stock, liquidazione di negozi di arredamento e, considerata le peculiarità degli acquisti, Agenzia Aste Pubbliche è in grado di poter effettuare la vendita degli articoli ritirati con prezzi estremamente interessanti, offrendo ai clienti altissima qualità, occasioni uniche e, molto spesso, rare ed irripetibili. “Lavoriamo per l’80% coi privati e per il 20% coi commercianti” ci dice Lino Spazzini che, insieme a Paolo Grumi, rappresenta il vertice della società. “E non ci limitiamo esclusivamente alla vendita presso le nostre esposizioni di Castiglione delle Stiviere (6000 mq) e Poggio Rusco (1000 mq) ma offriamo un servizio a 360 gradi anche nel post vendita, mettendo a disposizione il trasporto, la consegna ed il montaggio di quanto acquistato, oltre ad offrire un accurato servizio di progettazione e falegnameria per eventuali modifiche”. Lino Spazzini, per 25 anni dipendente della BNL, ha iniziato a collaborare con Agenzia Aste Pubbliche nel 2004 prelevando la società nel 2012. “La mia passione per il legno e per i mobili deriva probabilmente da una lontana esperienza di lavoro fatta nel reparto verniciatura della SIS. Il caso ha voluto che, negli anni in cui ero dipendente della BNL, i vecchi titolari di Agenzia Aste Pubbliche fossero miei clienti e fui felice di aderire alla loro richiesta di collaborare con loro in questa attività. Il resto è storia recente”. Nelle esposizioni dell’azienda il vantaggio è che si può toccare con mano il materiale che si vuole acquistare e i prezzi vengono indicati in maniera chiara ed inequivocabile. Nessuna asta per aggiudicarsi il prodotto, nessun catalogo: tutto viene lasciato al “naso per il buon affare” dei clienti. Ciò che è in esposizione, se interessa, si può comprare immediatamente.
“Da noi si possono trovare marchi d’eccellenza che possiamo pubblicizzare solo in sede, e non attraverso i media. Le garanzie rimangono le medesime del negozio, mom c’è da avere alcuna preoccupazione: la merce la si vede, la si tocca e se piace la si compra. Potendo contare sulla nostra consulenza, assistenza ed esperienza trentennale nel settore. Abbiamo tre squadre di montatori esperti che soddisfano le tempistiche di consegna, cosa che rappresenta un plus non indifferente per un’azienda. Come vede sono tanti i motivi per i quali da noi vengono indistintamente il dipendente, il libero professionista e anche l’esperto di mobili visto che, talvolta, ci capita di rilevare mobili in alcuni negozi d’antiquiariato”. Dalle parole di Spazzini si coglie immediatamente il vantaggio tra l’acquistare presso Agenzia Aste Pubbliche piuttosto che recarsi in grossi e pluri pubblicizzati magazzini che portano come bandiera si il prez-
NELLE ESPOSIZIONI DELL’AZIENDA IL VANTAGGIO È CHE SI PUÒ TOCCARE CON MANO IL MATERIALE CHE SI VUOLE ACQUISTARE E I PREZZI VENGONO INDICATI IN MANIERA CHIARA ED INEQUIVOCABILE
Da sinistra Lino Spazzini e Paolo Grumi
zo e la vastità dell’offerta ma hanno, ahimè, il grave handicap della realizzazione dei mobili con materiale estremamente scadente, molto spesso proveniente da paesi dove la qualità non è assolutamente testata. “Noi di Agenzia Aste Pubbliche trattiamo direttamente con grandi ditte che ci segnalano dove andare a ritirare il materiale” continua Spazzini. “Poter trovare mobili nuovi e qualità a prezzi più che dimezzati oggi fa la differenza. Per questo, visti gli ottimi risultati ottenuti nel mantovano, stiamo cercando di espanderci nell’alto bresciano, a Gavardo, e stiamo valutando anche dove poter aprire nel bergamasco”. AGENZIA ASTE PUBBLICHE Via Giuseppe Mazzini, 107, Castiglione delle Stiviere Mantova Telefono:0376 670555 www.agenziaastepubbliche.it
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aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di paolo carli
ren car spa Evoluzione vincente Una progressione aziendale che ha origini lontane. Ren Car Spa nasce, infatti, a Castiglione delle Stiviere (Mn) nel 1981. Forte di rappresentare la grande casa automobilistica francese, Ren Car ha saputo inizialmente affermarsi in un’ Area, quella dell’Alto mantovano, non solo votata all’utilizzo della vettura privata ma anche del veicolo commerciale. La sede principale è, infatti, a Castiglione delle Stiviere ed offre, oltre all’esposizione di vetture Renault e Dacia un vasto parco di veicoli commerciali, un’officina attrezzata con personale qualificato (costantemente aggiornato sia per quanto riguarda le vetture che per quanto riguarda i veicoli commerciali), un magazzino rifornito di tutti i ricambi originali Renault e Dacia, una moderna carrozzeria e un Centro Revisioni all’avanguardia, nello specifico il primo Centro Revisioni autorizzato in provincia di Mantova nel 1997 e terzo Centro Revisioni autorizzato in tutt’Italia. L’evoluzione dell’azienda, oggi diretta dai tre soci Bruno Piccinini, Marco Gandini e Amos Tabai, ha visto l’insediamento della prima filiale a Casalmaggiore (Cr) nel 2003, in via Beduschi 29. Oggi la medesima è stata trasferita in via G. Galluzzi n° 1/3, in una nuova ampia e prestigiosa sede che presenta, in tre show room divisi, tutti e tre i brand: Renault, Dacia e Nissan. Nel 2005 venne invece fondata a Cremona, in via Milano n. 18, la terza bellissima sede Ren Car, sempre gruppo Renault e Dacia, e dal prossimo 5 ottobre si aggiungerà il nuovo marchio Nissan ampliando così i suoi orizzonti; vasta esposizione in una superficie di oltre 1000mq, rinomata officina, magazzino ricambi ben assortito, carrozzeria e Centro Revisioni. Ren Car Spa oggi è quindi un unico nome per tre grandi concessionarie. Circa una cinquantina di dipendenti, professionalità, qualità, servizo assistenza a 360°e una minuziosa attenzione che Ren Car dedica ai propri clienti, rappresentano i punti di forza di una concessionaria che oggi opera in 3 aree ben distinte: alto mantovano, basso bresciano e tutta la provincia di Cremona (eccetto Crema).
ren car spa oggi è un unico nome per tre grandi concessionarie con sede a castiglione delle stiviere (Mn) e filiali a casalmaggiore (Cr) e cremona. fiore all’occhiello del gruppo la consociata multibrand scuderia srl
I soci del gruppo
Lo studio delle migliori strategie di mercato e di marketing aziendale (nonchè di sponsorizzazione come per il Castiglione calcio e il Rugby Calvisano) rappresentano una costante per il gruppo che, come ci dice uno dei titolari il Sig. Bruno Piccinini, “ha nella consociata Scuderia srl (col quarto socio Massimo Mazzoni) un motivo di grande orgoglio e soddisfazione”.
REN CAR S.P.A Via la casina N°2 Castiglione delle Stiviere (MN) Tel: 0376/638263-631196 Fax: 0376/670018 www.rencar.it
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ABITARE
alma e L’ARTE DEL PAVIMENTO IN LEGNO Alma, uno dei più rinomati marchi di pavimenti in legno e parquet a livello internazionale e brand della storica azienda Giorio, ha collaborato con lo studio di progettazione MAD56 di Alba, come partner per le pavimentazioni in legno nel recupero di un vecchio laboratorio di arrotino nel centro storico di Alba trasformato in una cioccolateria country chic in puro stile provenzale. Si tratta del punto vendita di una fabbrica di cioccolato e delizie naturali nella capitale delle Langhe, la cui struttura, in precedenza, vedeva la presenza di una pesante controsoffittatura che restringeva notevolmente gli spazi. Una volta eliminato il controsoffitto, il progettista Andrea Corino ha potuto lavorare su pareti di 4,80 metri realizzando un soppalco ad uso magazzino, che conferisse al luogo un’aura di accoglienza. Per poter ricreare lo stile provenzale desiderato dalla committenza, si è deciso di utilizzare principalmente due materiali: il legno dei parquet Alma ed il ferro effetto corten. Perfetto per la
di barbara gazzi
circostanza si è dimostrato il parquet Rovere Adone di Alma, un parquet prefinito, spazzolato e verniciato bianco. L’effetto desiderato era quello di conferire al materiale una leggera sbiancatura ed una spazzolatura lieve, impreziosite da nuance tendenti all’azzurro. Il parquet Rovere Adone fa parte della Collezione Mito di Alma che comprende le ultime tendenze dal mondo del parquet, coniugando un’elevata qualità a prezzi accessibili.Per ottenere le suggestive atmosfere retrò richieste è stato necessario unire all’utilizzo del legno anche quello del ferro, così da giocare su uno stile vintage unito al calore di un luogo familiare. Al ferro è stato applicato un effetto ruggine trattato, che andasse a riprendere tutti i ferramenti e gli arredi del locale, disegnati e progettati dallo studio MAD56 nello stesso materiale. Peculiarità del rinnovo è stato il recupero di una scala a chiocciola di un palazzo dell’800 di Torino, che è risultata essere il collegamento ideale tra il pian terreno e la zona soppalco.
TENDENZE
bagno su misura? f.a.b. arredamenti
GUMBALL PER VIVERE IL GIARDINO CON EFFETTO
La F.A.B. di Asola (Mn) è una azienda artigianale da anni specializzata nel settore dell’arredo bagno. Da più di trent’anni sul mercato ha il pregio di seguire e consigliare il cliente nelle fasi di progettazione e realizzazione del mobile moderno, classico o in arte povera. Con una ordinata esposizione di circa cinquanta componibili pronti alla consegna, il cliente che si recherà in sede ad Asola potrà sia toccare con mano la qualità dei prodotti sia decidere sul come orientarsi in base al proprio gusto e alle proprie esigenze di arredo casa, potendo contare sul fatto che alla F.A.B. si trova sempre la migliore soluzione. Con una gamma di prodotti che vanno dal medium density per il laccato lucido o opaco a varie essenze di legno, marmo, quarzo, cristallo, corian, cristalplant, grès e “cemento” lo staff di F.A.B. arredamenti è sicuro di poter accontentare tutte le esigenze. Oltre ai componibili per bagno, si realizzano anche mobili su misura, armadi a muro, progetti su disegno del cliente, lavori per progetti residenziali a prezzi competitivi con manodopera e installazione sul posto. Il preventivo, con sopralluogo, è gratuito. FAB Fabbrica Arredamenti Bagno di Barozzi Pietro & C. snc via Cremona 62, Asola (Mn) Tel.0376.729560 www.fabarredamentobagni.it
Come ogni anno sono moltissime le novità in fatto di arredamento da giardino che permettono all’acquirente di poter decidere in tutta libertà cosa inserire nei propri spazi verdi senza avere limitazioni né di spazio né di forma. Dalle sfere luminose alle pietre come comode sedute ecco quindi qualche nuova entrata da prendere in considerazione se si ha deciso di progettare il proprio giardino dell’Eden. Gumball è una soluzione d’arredo particolare e d’effetto che consente di caratterizzare piccoli e grandi spazi a cielo aperto. La poltrona, buffa e dalla forma vezzosa, è stata studiata per essere particolarmente ergonomica e comoda. Infatti, la sua forma, consente al fruitore di sentirsi avvolto da un abbraccio confortevole. Per poter poi accontentare tutti, è stata proposta in differenti varianti cromatiche ed anche in una versione luminosa che permette quindi di avere una duplice funzione. Se poi ricercate il particolare potete scegliere o la soluzione realizzata con una particolare resina morbida che la rende ancora più confortevole.
PORTA SCOTTEX PSYCO
BANANA FAMILY, IO TARZAN TU???? Stiamo vivendo situazioni difficili, momenti che mettono a dura prova il nostro self control, tutto questo però non deve farci commettere follie…..tranne in cucina! Se sei sotto stress, se adori i thriller del maestro del brivido Alfred Hitchcock e vuoi portare un po’ di suspense nella tua casa, questo porta scottex non può assolutamente mancare! Affrettati!
Dalla collaborazione dell’italiana Alessi e il National Palace Museum di Taiwan nasce l’idea di progettare articoli di design nel pieno spirito della globalizzazione. L’icona della Banana Family è la scimmia, celebrato nella cultura popolare. Troviamo Banana Bros, le scimmiette sale e pepe e tanti altri simpatici oggetti, decorati a mano, realizzati in termoplastica.
IL MANDARINO IN UN POUFF Il pouf Mandarin progettato da Vyacheslav Chupakhin e Gennady Martynov è una struttura sferica, morbida e flessibile composta da otto spicchi. Una soluzione giocosa, un design capace di arredare e decorare con semplicità differenti ambienti, e di adattarsi a diversi utilizzi, trasformandosi da divano su cui rilassarsi a letto su cui riposare.
di matteo zapparoli
we want web
www@mantovachiamagarda.it
Opere inedite e veramente uniche, nate da un foglio di carta grazie alla pazienza e alla abilità di una artista americana. Il suo nome è Maude White e potete vedere tutte le sue produzioni visitando il sito www.bravebirdpaperart.com
Lampadari innovativi che richiamano i classici palloncini gonfiati ad aria. Oltre al tocco di colore, creano una piacevole illusione. Possono essere fissati a soffitto o a parete.
Suggestivi esempi di 3D Street Art. L’illusione della profondità data dalle opere è impressionante. Luxury Island Yacht. Un Concept 3D della Yacht Island Design Ltd. Uno yacht immenso, con bungalows, spiaggia, palme, cascate e un piccolo monte. Estrema espressione della creatività e del lusso no-limits. Non manca una piccola isoletta galleggiante per chi preferisce il mare alla piscina.
Un normale porta che all’occorrenza diventa un tavolo da ping-pong. Ottima soluzione, se non fosse per lo spazio di gioco molto ristretto.
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la camera di sophia
Conoscere se stessi per crescere
Quando mi hanno proposto di tenere la nuova rubrica che prende il via a partire da questo numero, ho dovuto affrontare per prima cosa il dilemma del nome da darle. Una scelta non banale in quanto va a definire confini, contenuti e obiettivi di questo spazio di scambio con i lettori. Uno spazio che mi sono figurata come una “camera”, intendendo un luogo protetto in cui poter esplorare in libertà le parti più delicate e a volte critiche della nostra quotidianità e delle nostre parti più profonde. Ad accompagnarci in questo cammino delicato e impegnativo ho voluto evocare la figura di Sophia, elemento filosofico e religioso comune allo gnosticismo, all’ebraismo e al Cristianesimo, ma anche figura mitologica della tra-
dizione mediterranea in quanto dea della Sapienza. Nello gnosticismo cristiano Sophia è la componente femminile di Dio e coincide con lo Spirito Santo della Trinità. Sophia risiede in tutti noi sotto forma di scintilla divina che va risvegliata dagli inganni del mondo, per i greci, è il sacro divino femminile nel suo aspetto di saggezza, principio destinato a colmare non la fame del corpo né i bisogni dei sensi, bensì la sete di conoscenza, di crescita e di elevazione ed evoluzione spirituale, tutto ciò che andiamo cercando quando abbiamo risolto i bisogni primari. Sophia è là, quando vediamo la nostra vita come un cammino verso la conoscenza, presiede all’apertura mentale, è il ponte tra lo sconosciuto e il conosciuto, è colei che può liberarci dalla schiavitù dell’ignoranza. Secondo la tradizione gnostica l’angoscia e la paura di perdere la vita le provocarono confusione e brama. Ciò provocò la creazione della materia sotto forma dei quattro elementi, fuoco, terra acqua e aria, all’interno della quale rimase, seppur oscurata, una scintilla divina. Fu dopo varie peripezie che il Redentore (Cristo) le permise di rivedere nuovamente la luce, facendole recuperare la conoscenza dello spirito. Nella nostra vita ci troviamo tutti ad attraversare situazioni difficili. Viviamo periodi di buio in cui ci dibattiamo tra emozioni negative, difficoltà, crisi di ogni tipo che non sappiamo come affrontare, ci procurano fatica, dolore e sofferenze interiori, alternati ad altri in cui le parti migliori di noi trovano
La crisi come opportunità Consapevolezza e crisi. Sono questi i due termini fondamentali nel cammino da intraprendere per cercare di vivere con maggior serenità, forza ed equilibrio, per uscire dai periodi bui, per sopportarli meglio finchè durano e per migliorare la qualità della nostra vita. Non va, infatti, sottovalutato che le situazioni di disagio che scaturiscono da periodi di inquietudine e di forte squilibrio psichico possono diventare l’occasione per adottare scelte che portano ad una crescita. Ad esporre questo concetto, sono stati in tanti pensatori. Karl Jaspers, filosofo e psichiatra tedesco, affermava, ad esempio, che la crisi non è altro che “un momento in cui tutto subisce un cambiamento simultaneo, dal quale l’individuo esce trasformato”. Interessante anche il significato etimologico del termine che deriva dal greco krino, “separare” e indicava il procedimento finale della trebbiatura: la “separazione”(krisis), della granella del frumento dalla paglia e dalla pula. Ovvero la distinzione della parte buona dalla cattiva. Da qui il significato figurativo di “scegliere”. Trovarsi nel pieno di una crisi costituisce, di per sé, una condizione di particolare fragilità, nel corso della quale si deve fare molta attenzione in quanto ci espone, allo stesso tempo, sia ad una possibilità di recupero e di riscatto, sia ad uno stato di ulteriore degrado. Ecco che a sostenerci viene proprio quella consapevolezza citata qualche riga fa. Sta a noi scegliere quale via intraprendere, se quella che ci porta a subire gli eventi, o piuttosto quella che ci permette di farne strumenti di evoluzione e comprensione di noi stessi, e delle dinamiche della vita, facendoci compiere un balzo in avanti sul cammino della nostra crescita personale. Una corretta, equilibrata
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di marzia sandri modo di emergere e di manifestarsi, in cui sentiamo la corrente della vita che ci attraversa vivificandoci e dandoci forza e serenità. Fortunatamente, in quanto esseri umani, abbiamo la possibilità di intervenire, dotandoci degli strumenti adeguati, se non per evitare del tutto i periodi più difficili, almeno per amplificare quanto più possibile l’effetto della luce nella nostra vita e per trarre dalle inevitabili crisi cui l’esistenza ci sottopone, insegnamenti preziosi per la nostra crescita interiore e per lo sviluppo della nostra consapevolezza. E’ quello che cercheremo di fare in questo spazio, darci spunti di riflessione che si facciano strumento di conoscenza di noi stessi e di crescita interiore.
il calendario delle conferenze Le prossime conferenze si terranno a Castelnuovo del Garda (VR) - Sala civica, ore 21 (Per info: cell. 333.1373214). Di seguito le date degli incontri: Giovedì 23 ottobre: “Niente più stress” - Strumenti e tecniche per migliorare la qualità della nostra vita Giovedì 20 novembre: “Padrone di me stesso” Come trasformare le emozioni negative e vivere meglio Giovedì 18 dicembre: “Le chiavi della felicità” - Tutti meritiamo di essere felici Sabato 22 novembre dalle ore 15 alle ore 18: Seminario di approfondimento e pratica sul tema della gestione delle emozioni: “Vincere le emozioni per vivere in armonia con sè e con gli altri”.
ed armonica gestione dei pensieri e delle nostre emozioni, prende le mosse dalla piena comprensione e consapevolezza che siamo noi i responsabili dei nostri stati d’animo. E’ il modo in cui noi reagiamo agli eventi, in cui noi li viviamo ad avere influenza su come ci sentiamo, e non gli eventi stessi. E questo dipende, a sua volta, dall’immagine che abbiamo di noi. Da qui l’importanza andare alla scoperta di sé. Le crisi sono opportunità straordinarie per capire meglio chi siamo e per darci lo stimolo decisivo per procedere ad una vera trasformazione di noi stessi. Non sprechiamole.
Marzia Sandri è Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) e iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti). Membro del direttivo del Cismo (Centro Italiano Studi Medicine Orientali), tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia, nella zona dell’Alto mantovano e del Basso Garda veronese. Per contatti e informazioni su prossimi corsi, incontri e seminari: marziasandri@virgilio.it Facebook :“Torna a volare”
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La wellness philosophy
di Alessandra FusÉ
hotel Best Wellness Analizzando la base scientifica della medicina naturopatica, il gruppo Best Wellness Hotels Austria che riunisce sotto il suo marchio 24 top hotel benessere dell’Austria e dell’Alto Adige di quattro e cinque stelle, ha riscoperto un tesoro di esperienze appartenenti all’area alpina, che era andato quasi dimenticato. La linea “BALANCE ALPINE 1000+” riunisce questo sapere grazie alla partecipazione di luminari. Nella foto uno dei cosmetici della linea Balance Alpine, prodotto utilizzando specie di erbe secondo la dottrina riguardante l’equilibrio acido-basico del metabolismo. L’estrazione di principi attivi, basata su ricette alchimistiche abbinate alla più moderna tecnologia, realizza prodotti che agiscono olisticamente sull’essere umano. Info: www.wellnesshotel.com
all’hotel monika di sesto
Massaggio
alle erbe alpine
Relax alla spa (con piscina, whirlpool, 3 saune, un bagnoturco, docce emozionali), ottima cucina dello chef Karl Kirchler che entusiasma gli con sapori inediti e creatività nel piatto, camere di design (14 stili diversi per accontentare i diversi gusti degli ospiti) e un programma attivo. All’hotel Monika di Sesto, affacciato sulle Dolomiti dell’Alta Pusteria, il benessere si coniuga con i numerosi trattamenti del centro benessere, come quello con sacchettini di erbe alpine, un cocktail geniale di classico massaggio e fitoterapia, come aromaterapia e termoterapia. Il tamponamento a caldo con sacchetto di erbe stimola la vascolarizzazione e il rinnovamento cellulare, favorendo il completo rilassamento del corpo. Info: www.monika.it
Con estratto di malachite
crema tonificante MINERALMA
La crema tonificante di Mineralma offre una naturale protezione UVA per la presenza di burro di karitè. Si tratta di una crema molto ricca, con oli vegetali tra cui Olio di Avocado, Olio di Mandorle dolci, Olio di Rosa Moscheta ed estratti vegetali tra cui Malva, Salvia, Rosmarino, Hamamelis. che permette l’apporto di sostanze lipo-idrorestitutive all’epidermide che risulta tonica, idratata, elastica. La crema è arricchita da estratti di Malachite e Rodocrosite fonte di oligoelementi importanti per l’epidermide, sorgente di oligoelementi. Tra questi spicca il rame che gioca un ruolo anti-radicalico, favorisce la produzione di collagene ed elastina. www.mineralma.it
VICHY AQUALIA THERMAL
Idratazione termale
Un pratico vasetto con coperchio a specchio per vedere subito i risultati della Aqualia Thermal di Vichy, crema che associa la freschezza di un trattamento altamente idratante alla morbidezza di texture fondenti, ricche, per pelle normale e mista, oppure avvolgenti per pelle secca. Ad ogni applicazione il viso è dinamizzato, la pelle è rinfrescata. Uno studio ha dimostrato come l’acqua di Vichy sia in grado di facilitare il passaggio di acqua tra le cellule attraverso l’apertura di canali intercellulari. Nel corso della giornata, la bellezza del viso perde la sua freschezza in quanto l’acqua si ripartisce in modo disomogeneo nelle diverse zone del viso. Per la prima volta, l’Acqua Termale di Vichy è associata a zuccheri specifici per dinamizzare la ripartizione dell’acqua, rendendola omogenea.
Salute & Bellezza La Roche-Posay
Con Acqua Termale
La crema Nutri-Ricostituente intensa per pelle molto secca e sensibile ridona comfort e morbidezza, riduce la sensazione fastidiosa di pelle che tira. Senza parabeni, è una crema ricca avvolgente che ricostituisce la barriera cutanea dell’epidermide. L’innovazione MP-lipidi consiste nella nuova generazione di lipidi con efficacia dimostrata sulla sintesi dei fattori d’idratazione, dei lipidi e proteine indispensabili al comfort e alla protezione della pelle. Toleriane Ultra Fluide è studiato per la pelle ultra-sensibile o allergica, idrata e lenisce intensamente. Giorno dopo giorno, la reattività della pelle diminuisce per ripristinare il comfort cutaneo a lungo. La texture è fluida e fresca, adatta anche al contorno occhi.
LAV SYSTEM™, IL MEGLIO DEL MADE IN ITALY: ALTA TECNOLOGIA E ALTA QUALITà
Guanciali LAV™
un SOFFICE mondo di BENESSERE
LAV SYSTEM™ , azienda che ha sede in quel di Villongo (BG), offre materassi e sistemi riposo di qualità ad un prezzo molto competitivo. L’esperienza di un’intera vita impegnata nella creazione e lavorazione dei materiali di imbottitura, la passione mirata al miglioramento qualitativo e all’aggiornamento costante dei prodotti, unita al dinamismo ed entusiasmo dei collaboratori, alle capacità ed all’impegno del personale, caratterizzano il successo commerciale di un’azienda che è riuscita a distinguersi in un mercato oggi sempre più selettivo. L’esperienza nella produzione e il continuo contatto con il cliente hanno
reso LAV SYSTEM™ un vero e proprio esperto del dormire, in grado di comprendere le esigenze dell’acquirente e di consigliarlo al meglio. Nella grande area espositiva ex-Tuste a Villongo (Bergamo), all’insegna SPECIALISTI DEL RELAX troverete il materasso LAV™, la gamma completa dei vari sistemi di riposo: materassi, supporti a doghe, guanciali, piumini, accessori ed inoltre letti e imbottiti tessili e in pelle su misura. I guanciali LAV™ offrono il miglior supporto al capo, deformandosi per distribuirne il peso uniformemente e ritornando dopo l’uso alla forma originaria, in modo lento e controllato.
Inoltre grazie alla loro conformazione, sostengono nella posizione più naturale le vertebre del collo, garantendovi ogni mattina un dolce risveglio ed una ricarica di energia. La schiuma viscoelastica LAV™ con cui sono prodotti i guanciali è realizzata nel massimo rispetto dell’uomo e dell’ambiente, senza utilizzo di prodotti chimici nocivi. LAVSYSTEM - Specialisti del Relax via Martiri delle Foibe, 1 (Laterale via Pizzigoni) 24060 - Villongo (BG) Tel. 035.926980 info@lavsystem.it www.lavsystem.it
Fashion
WEEK
La moda d’inverno
La pelle diventa la protagonista delle collezioni della prossima fredda stagione. A farle compagnia la long skirt
Puntuali come sempre le passerelle delle quattro Big della moda (New york, Parigi, Londra, Milano) hanno mostrato quali saranno le novità più glamour che ci accompagneranno nella, ahimè, ormai fredda stagione. La pelle, che già aveva animato le collezioni precedenti con un tocco di glam rock quest’anno diventa la protagonista indiscussa delle tendenze moda dell’autunno-inverno 2014. È il caso dei vestitini di Louis Vuitton proposti sia in pelle nera che in cuoio, sia dritti che sfasati, con la gonna leggermente a ruota. Non solo vestitini, anzi, la pelle va alla grandissima anche in spezzato, sia nelle camicie, sia nelle gonne, che ci riportano indietro nel tempo negli anni ’80. Saint Laurent ha presentato nella sua nuova collezione tantissime gonne arricchite da un sacco di inserti come zip e borchie, tutte assolutamente imperdibili. Altra tendenza che ha spopolato la scorsa primavera-estate, e che non accenna a scomparire, tutt’altro, è quella della long skirt. Non importa di quale colore, fantasia, tessuto, la condizione fondamentale è che sia sotto al ginocchio!
Camminare
di vittoria bisutti
spalla da scoprire Sarà un inverno colorato. Questa insolita tendenza per la stagione fredda si ripropone anche per quanto riguarda i cappotti dove mai si sono visti così tanti modelli colorati, non solo per i cappotti, ma anche per pellicce e trench coat. Colori forti e accesi, tonalità pastello, stampe e fantasie, senza ovviamente dimenticare le tinte tipicamente invernali come il nero, il blu, il grigio e il marrone. E se riguardo ai colori c’è l’imbarazzo della scelta lo stesso vale per i modelli. Sulle passerelle hanno sfilato cappotti lunghi, oversize, parka sportivi, giubbotti in pelle.. ma se si dovesse eleggere la protagonista incontrastata non si avrebbero dubbi: la mantella, che diventa un capo da sfoggiare non solo nelle occasioni più chic, diventando quindi il perfetto complemento anche per un look da lavoro.
con stile
La scarpa quest’inverno si farà sempre più grintosa. Spazio quindi a modelli in vernice, con applicazioni particolari come borchie e inserti di pelliccia e dalle forme eccentriche. Stuart Weitzman ripropone il trend degli stivali overknee: che siano con il tacco alto o bassi, scamosciati, di pelle o addirittura verniciati, l’importante è che superino il ginocchio, arrivando addirittura alla coscia. Per pumps e décoltés i modelli prediletti rimangono sempre quelli col tacco a stiletto nei quali si alternano toni classici a modelli più aggressivi con stampe colorate di ogni fantasia.
The Bloomsbury girls Stampe floreali, foglie e tappeti decorati: ecco i motivi dominanti della collezione Burberry
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The Bloomsbury girls, è questo il nome che Crhistopher Bailey, designer di Burberry, ha dato alla collezione per il prossimo autunno-inverno, chiaramente influenzato dal Bloomsbury Group (formato da artisti e scrittori) nato nell’omonimo quartiere di Londra; collezione che sarà quindi all’insegna della celebrazione delle arti figurative. I motivi dominanti, caratterizzati da stampe floreali, foglie e tappeti decorati si combinano in un patchwork di texture dove i colori predominanti vanno dal verde scuro al rosso accesso, fino al giallo e al blu intenso, con note metalliche dorate e argentate. Capo chiave della collezione è il poncho proposto in diversi modi, o stile trench o stile coperta, sempre decorato con il mood della collezione. E che dire della nuova “It bag”, quest’anno realizzata in pelle e camoscio e dipinta a mano, assolutamente in stile “Bloomsbury”.
Stivali overknee, sia col tacco che bassi, uno dei capi più glam per il prossimo inverno
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Fashion
WEEK
eleganza sobria
I marchi più importanti abbinano eleganza a dettagli casual con sartorialità contaminata dallo sportwear
o sperimentale
Ritorna l’inverno e la moda propone tendenze e novità. Ci si può dividere in due schieramenti: da un lato quello dove l’attitudine è più verso lo stile formale e sobrio, dall’altro quello sperimentale o futuristico e decisamente più creativo, che mescola stili diversi e ricercatezze di vario genere. Quest’autunno/inverno i marchi più importanti abbinano eleganza a dettagli casual con sartorialità contaminata dallo sportwear per risultati interessanti ed innovativi. Le linee sono pulite e morbide e oltre a materie prime pregiate hanno come valore aggiunto, fibre naturali, textures all’avanguardia e pattern grafici che animano i capi. Per tutti i toni preferiti sono quelli del grigio, del nero e del blu, con sfumature di cammello, grigio cenere e nuances terrose.
GIACCA: trendy o INSOSTITUIBILE
E’ sicuramente il capo maschile per eccellenza che in questi ultimi anni, grazie a forme e tessuti diversi, è diventato più fruibile e quindi più usato. Classica o di lana, la giacca contribuisce a rafforzare lo stile meno formale o a spezzare il rigore di quello classico. Le varianti che questo capo offre sono molte e vanno dalla scelta del colore al taglio sartoriale, al tipo di materiali, per creare il proprio look adatto alle diverse occasioni della giornata.
di antonio scolari
PARKA E PELLICCIA
IL FREDDO INVERNO FASHION Capo sportivo indiscusso, quest’inverno il Parka è un pezzo da indossare per ripararsi dal freddo ma anche per il piacere di sfoggiarlo. Di ispirazione militare, la sua origine è russa in pelliccia ma successivamente è stato naturalizzato americano per poi negli anni declinarsi all’uso sportivo legato alla neve e allo sci, viene proposto con varianti diverse che vanno dai tagli sartoriali, ai materiali tecnici, alla pelle. Sono i dettagli a renderlo particolare, trasformandolo in un capo anche elegante che diventa l’antagonista del cappotto che sarà in competizione con la pelliccia in versione maschile, per un guardaroba anti animalista con visoni, cavallino e sherling a riscaldare anche la vanità.
legendary belstaff
Belstaff viene fondata nel 1924 a Longton (UK) da Eli Belovitch e suo figlio Harry Grosberg. Da subito diviene celebre per capi impermeabili realizzati con cotone egiziano lavorato con oli naturali. La popolarità arriva grazie a personaggi come Lawrence d’Arabia, Che Guevara e Arthur Miller che indossano i capi del brand. Negli anni novanta inizia un periodo di crisi e nel 2004 la proprietà diventa italiana (Clothing Company). Sempre in quell’anno inizia a sfilare a Milano. Testimonial famosi mantengono alta l’immagine affidata allo stiliista Martin Cooper. Dal 2011 la proprietà non è più italiana ma della Jab Holding. www.belstaff.com
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Classica o di lana, la giacca contribuisce a rafforzare lo stile meno formale o a spezzare il rigore di quello classico
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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
HOTEL TERME MIONI PEZZATO Non solo un paradiso d’acqua termale Abano Terme è oggi considerata una vera e propria Spa destination, un luogo eccellente per rigenerare la mente e il corpo. Proprio come avviene all’Hotel Terme Mioni Pezzato: non il classico albergo termale, ma un omaggio al design con spazi ampi e luminosi, arredati con pezzi contemporanei che regalano all’ambiente un tocco unico e raffinato dove il cliente sta realmente al centro del quotidiano impegno di uno staff di persone di rara professionalità e gentilezza. L’hotel mette a disposizione, ad uso esclusivo dei suoi ospiti, cinque piscine termali con oltre mille metri quadri di superficie d’acqua. Grazie alle due sorgenti termali dell’hotel le piscine, comprese quelle esterne, sono aperte tutto l’anno con una temperatura che varia dai 29°-34 ° in estate e 34°-37° in inverno. Entrambe offrono molteplici varietà di idromassaggi per stimolare ogni parte del corpo sciogliendo stress e tensioni. Inoltre percorso Kneipp, per riattivare la circolazione degli arti inferiori, e nuoto controcorrente, dall’effetto tonificante su braccia e gambe. Per gli ospiti che desiderino una particolare situazione di quiete è a disposizione la piscina “tranquilla” in cui operatori specializzatisi prepongono particolari terapie rilassanti e di recupero funzionale. L’acqua termale salso-bromo-iodica, infatti,grazie all’azione miorilassante, antalgica, decontratturante è consigliata per rilassare la muscolatura e possiede una forte capacità normalizzatrice in molti casi di disturbi del sonno. Il fiore all’occhiello dell’albergo è il Tea Rose. L’équipe, formata da medici (reumatologo, dermatologo) e massaggiatori/trici, fisioterapista e personal trainer per gli esercizi in palestra, è a disposizione degli ospiti per consigli personalizzati. Chi desidera perdere anche qualche chilo può provare bendaggi, talasso-pressoterapie, trattamenti rassodanti. Per chi, invece, ha voglia di rilassarsi e pensare solo a se stesso, ci sono massaggi emozionali e terapie da abbinare a manipolazioni d’ispirazione orientale, come il Chakra stone, che sblocca le tensioni e consente all’energia di fluire libera nel corpo, o il Pindasweda, con sacchettini caldi contenenti erbe aromatiche, che vengono tamponati sul corpo. Per cancellare segni d’espressione, piccole rughe, ma anche il colorito spento dovuto all’inquinamento atmosferico, sono proposti trattamenti all’acido glicolico, peeling profondi che permettono alla pelle di rigenerarsi.
FANGO: UN INVESTIMENTO PER IL PROPRIO FUTURO Grazie alla rilettura in chiave moderna della fangoterapia il cliente dell’Hotel Mioni Pezzato può usufruire di un trattamento rilassante, rigenerante e allo stesso tempo curativo e preventivo , ideale per patologie di tipo reumatico, artrosico, post-traumatico. Il fango viene impiegato anche per cefalee e sinusiti croniche, mentre inalazioni e aerosol hanno un’azione depurativa sulle mucose dell’apparato respiratorio. All’interno del centro benessere dell’hotel la fangoterapia tradizionale (con fango maturo naturale doc) viene reinterpretata in un ambiente moderno e funzionale.
qui il cliente È posto realmente al centro del quotidiano impegno di uno staff di persone di rara professionalità e gentilezza
UNA CUCINA PER RAFFINATI GOURMET Lo chef e il suo staff firmano un menu con il meglio della cucina del territorio a base di ingredienti selezionati e stagionali. Accanto ai piatti tradizionali, rielaborati in chiave leggera, sono proposti anche ricchi buffet vegetariani. La cantina è ben fornita, soprattutto con un’ottima selezione di vini locali. IL LUSSO DEL TEMPO LIBERO All’Hotel Terme Mioni Pezzato ogni desiderio viene assecondato. Ci si può dedicare alla lettura oppure, per i più sportivi, divertirsi con emozionanti partite a tennis o dedicandosi al Golf nei vicini circoli di Padova (27 buche), Montecchia (27 buche) e Frassanelle (18 buche). Abano è un ottimo punto di partenza per gite culturali a Padova, Venezia Verona, Vicenza, le ville palladiane, la riviera del Brenta, Montagnana e molte altre mete che il cliente potrà scoprire per poi tornare e scaricare le fatiche della giornata nella suggestiva atmosfera della coloratissima nuova piscina coperta aperta fino a mezzanotte.
L’OFFERTA AUTUNNALE DEL’’HOTEL MIONI PEZZATO Per l’autunno l’Hotel Mioni Pezzato vi propone il seguente pacchetto: - 6 Impacchi di Fango Termale Terapeutico - 6 bagni con ozono - 6 massaggi 25 min. (dopo fango) - 1 visita medica - 1 Scrub corpo - GRATIS : 3 inalazioni termali - prezzo a persona in mezza pensione 7 notti a partire da euro 962.
HOTEL MIONI PEZZATO & SPA Abano Terme tel. 049-8668377 www.hotelmionipezzato.it
Il Gruppo Hit tra gioco online e itinerari eno-gastronomici nel Carso
di Biancamaria Rossi
Il Gruppo Hit, la corporate turistica slovena più importante del divertimento sviluppata all’interno dei suoi otto centri di gioco ed intrattenimento, ha presentato le nuove opportunità di divertimento, messe a disposizione grazie al rinnovamento del portale per il gioco online Hitstars.it e all’introduzione della nuova applicazione per smartphone e tablet. Con l’offerta gioco online, il Gruppo Hit, che quest’anno festeggia 30 anni di attività nel settore casinò, offre al pubblico ulteriori possibilità di divertimento che si aggiungono a quelle proposte all’interno dei casinò landbased. Si possono infatti trovare ulteriori opportunità di divertimento grazie al gioco in rete sviluppato sia sul portale dedicato Hitstars.it, sia dall’omonima applicazione scaricabile da iTunes e Google Play. Sul portale Hitstars.it gli utenti sono continuamente aggiornati anche sugli eventi, le promozioni, i bonus per il casinò online, le offerte last/first minute promosse dal Gruppo. I pacchetti transfrontalieri dedicati al turismo del-
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
la memoria che il Gruppo Hit propone tutt’ora in collaborazione con SPIRIT Slovenia, l’Ente Sloveno per il Turismo, e l’Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia, fanno parte del programma di aggiornamento dell’offerta turistica del Gruppo, ed il continuo rinnovamento ottenuto anche grazie a nuove collaborazioni hanno portato, nel 2013, a distribuire ben 6.200 pacchetti turistici, acquisendo il 23% di nuovi clienti: un risultato importante che sarà certamente superato nel 2014. I tre pacchetti turistici speciali che coinvolgono le strutture del Gruppo (Perla, Casinò & Hotel, Park, Casinò & Hotel, Hotel Lipa e Hotel Sabotin), si sviluppano lungo itinerari transfrontalieri, alla scoperta della storia e dell’enogastronomia della regione Goriška, del Carso, e della valle del fiume Isonzo (in auto o in bici), e prevedono ciascuno un soggiorno in almeno due località, una in Friuli Venezia Giulia e una in Slovenia. Una di queste proposte itinerante, valida fino al 30 dicembre 2014, prevede il soggiorno presso gli hotel Perla e Park di Nova Gorica, Lipa di Sempeter ed Hotel Sabotin di Solkan, tutti concentrati nel territorio carsico lungo il confine con l’Italia. Il pacchetto (due notti, tre giorni), prevede prezzi a partire da 172,50 euro per persona, e comprende due pernottamenti (uno a Nova Gorica ed uno a Gorizia), pranzi presso i ristoranti locali, ed un programma che include visite dei monumenti storici e turistici dei luoghi del fronte isontino e degustazioni enogastronomiche. In particolare, ricordiamo le visite al convento di Castagnevizza, alle tombe degli ultimi eredi della dinastia reale francese della famiglia Borbone,
alla Piazza Transalpina (Piazza d’Europa), che divide le città di Gorizia e Nova Gorica, ed alla collezione museale Kolodvor. Ma non è finita: presso il villaggio Zalošče, il programma prevede una degustazione di vini tipici del Litorale, che precede la visita del castello di Kromberk. Info e prenotazioni: Tel. 386/53311341 800.788852 - booking@hit.si – www.hit.si
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SCELTI DA NOI
a cura di mARCO MORELLI
IL DAS CENTRAL NELL’OLIMPO DEI MIGLIORI HOTELS DI MONTAGNA
QUANDO IL VINO DIVENTA FILOSOFIA DI VACANZA
Il rinomato DAS CENTRAL di Soelden da oltre 40 anni è l’indirizzo di richiamo per gli amanti del vino e del cibo gourmet. La struttura alberghiera a 5 stelle si trova nel centro di Sölden in Ötztal. Qui, la padrona di casa Angelika Falkner, appassionata di vini, ha creato un collegamento trasversale dedicato al prezioso nettare di bacco. Sotto le volte della cantina dell’hotel riposano oltre 30.000 bottiglie tra le più pregiate e rinomate. Anche i trattamenti in Spa sono ispirati a questo prezioso nettare e vengono eseguiti utilizzando la linea Vinoble, creata con il vino. Il 5 stelle Das Central (Best Wellness Hotels Austria) è una struttura che coniuga il lusso alla calda ospitalità di questa valle. Il grande centro SPA è uno dei punti di forza dell’hotel. La residenza del benessere, creata secondo i principi feng shui propone anche trattamenti asiatici, orientali e pratiche curative sciamane. L’area wellness “Mondo dell’acqua Venezia” è dislocata su 3 piani. Tra i must del Central la cucina gourmet di Gottfried Prantl, considerato uno tra i migliori chef d’Austria. PACCHETTO SOGGIORNO VINO DE LUXE, 3 notti a partire da € 535,00 a persona (prenotabile fino al 18.10.2014). Per informazioni: Das Central – Alpine Luxury. Life, Sölden +43 (0) 5254/22600 - www.central-soelden.at
Soggiorno con vista dal cielo Volare con il parapendio in Ticino è sempre spettacolare e un volo in tandem con un esperto pilota è una chance in più per chi non ha esperienza di volo. I prezzi dell’offerta partono da CHF 1265 (circa 1060 €) a persona con tre pernottamenti all’Hotel Eden Roc, prime colazioni e cene in uno dei ristoranti del resort incluse, oltre al volo in parapendio in tandem dal Monte Cimetta che sovrasta Ascona, consentendo una prospettiva del lago Maggiore completamente differente. L’offerta è prenotabile fino al 19 ottobre 2014. In riva al Lago Maggiore, l’Hotel Eden Roc di Ascona offre una veduta indimenticabile sulle acque scintillanti del lago. Per info: Hotel Eden Roc Tel. +41 (0)91 785 71 71 o visitare il sito www.edenroc.ch
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L’HOTEL FORUM DI ROMA
UNA TERRAZZA SULLA STORIA Nelle sue camere hanno alloggiato personalità internazionali, è situato in uno dei luoghi di maggiore interesse storico e culturale della città a due passi dai Fori Imperiali, e la sua terrazza è conosciuta come una delle più belle di Roma per lo splendido panorama e l’impeccabile servizio del Ristorante e dell’American Bar. L’Hotel Forum è fra gli storici fondatori del gruppo alberghiero Space Hotels che si distingue per l’ampia scelta di strutture indipendenti da 3 a 5 stelle di elevato standard qualitativo, sia in termini architettonici che di servizi e che rispondono a precisi criteri di selezione. Soggiornare in una delle 80 camere di questo hotel storico è la scelta ideale per sentire pulsare intorno a sé il cuore antico della Città Eterna. Tanti gli ospiti illustri che hanno attraversato la hall dell’Hotel Forum e soggiornato nelle sue camere.La direttrice Maria Grazia Espositi, nell’hotel da 50 anni, conserva ancora oggi ricordi indelebili di molte di queste personalità da Liz Taylor a Brigitte Bardot ed ancora, da Gregory Peck a Juliette Gréco. Informazioni: www.spacehotels.it
IL SUGGERIMENTO di ANNA MARIA CATANO
La Svizzera celebra l’ascesa al Cervino Cime innevate, ghiacciai, e tanti tanti panorami. La Svizzera si prepara a celebrare con una serie di eventi i 150 anni dalla prima ascesa al Monte Cervino, la cui storia il prossimo anno diventa un’opera teatrale. Ma intanto oggi chiunque può salire in funivia sul ghiacciaio, il Matterhorn Glacier Paradise, a 3889 metri di quota, e godere di una vista straordinaria. Mentre la piccola deliziosa Zermatt, ai piedi della grande montagna, accoglie turisti e sportivi. Tutto sci ai piedi... L’accesso alle auto è vietato, il paese si raggiunge esclusivamente in treno. La Svizzera già da tempo offre ai visitatori un sistema di trasporto integrato. Acquistando una Swiss card si può viaggiare su treni, funivie, cremagliere, autobus, battelli, tram con un’ unico biglietto. E allora qualche chicca tra le tante località da vedere: Gruyeres, paese cartolina, che dà il nome al famoso formaggio, e il suo castello. Dal Moleson, la vetta che sovrasta la regione di Friburgo, si vedono ben tre laghi, il Vallese, l’Italia. Si cammina o si scia (a seconda della stagione) e si assaggia il formaggio d’alpeggio prodotto in loco con lavorazione manuale. Un’esperienza gourmet, davvero da provare, è una cena al La Pinte de Mossettes a Cerniat a base di erbe
e verdure fresche. Anche St Moritz, meta vip, celebra 150 anni di turismo invernale. E centocinquant’anni appena compiuti e....splendidamente portati festeggia il Kempinski Grand Hotel des Bains, totalmente rinnovato, albergo di grande charme e dal servizio impeccabile. Intorno le cime innevate e i laghi dell’Engadina offrono la possibilità di ogni tipo di sport, cavallo, bici, golf, vela, escursionismo. E per chi voglia aggiungere uno zero, e tornare nel suggestivo, dolce Vallese - il cantone più accogliente della Svizzera, che tra l’altro ospita ben 45 vette sopra i Quattromila metri – c’è un’altra, storica ricorrenza. Compie 1500 anni l’abbazia di San Maurizio, la più antica dell’Europa occidentale, ancora abitata da monaci. www.myswitzerland.com
n. 4 Agosto-Settembre 2013
SPA &
BENESSERE
SPECIALE PACCHETTO DETOX ALLE TERME DI MERANO Terme della Salvarola
Il Benessere di Bacco® È il posto in cui gli antichi Romani si sarebbero volentieri cosparsi delle proprietà dell’uva. Sulle colline di Modena, infatti, filari di vigneti di Lambrusco decorano le Terme della Salvarola, dove l’essenza delle portentose e antiche acque termali incontra il Benessere di Bacco®. Le prime in Italia a proporre la Vinoterapia, offrono disparate possibilità a base di vite, mosto e vinaccioli. L’offerta “Wine&Gold” include, 2 pernottamenti in camera doppia Classic con prima colazione a buffet, 1 spumeggiante bagno in botte con polifenoli, mosto e acqua termale, 1 Peeling Massage Sucre, Honey & Grapes per ammorbidire e nutrire la pelle (mani esperte massaggeranno sul corpo il mix di ingredienti naturali per un piacere tutto da provare), 3 giornate da trascorrere al Centro Benessere Balnea con 5 tra vasche piscine a diverse temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate e zona relax, utilizzo della grande palestra attrezzata cardiofitness, infusi alla frutta. Assistenza medica e kit benessere (accappatoio in uso, ciabattine e campioni di cosmetici termali in omaggio). Prezzi di 209 euro per persona in camera doppia Classic. www.termesalvarola.it/balnea
LEBOIS TRA LE 100 TOP SPA D’ITALIA Il Centro Benessere Lebois dell’Hotel Sant’Orso di Cogne è stata inserito nella guida alle 100 Spa più prestigiose d’Italia stilata dal Touring Club. La Guida “100 top Spa in Italia” del Touring ha selezionato le strutture più suggestive in base alla qualità dei servizi alberghieri offerta in generale, ma con un’attenzione particolare all’offerta wellness. Questo permette ai lettori di concedersi un lungo weekend di relax e coccole tra bagni e idromassaggi in strutture qualitativamente elevate ma accessibili anche grazie al “Passaporto del Benessere”, il programma di sconti che permette di scegliere la struttura e il momento preferito e testare massaggi, trattamenti o pacchetti. Il Centro Benessere Lebois propone un design moderno e minimale, si sviluppa su una superficie di 500 mq e comprende una parte Spa & Wellness e una parte Beauty Farm suddivise su due piani, più una suggestiva area esterna con vasca idromassaggio che guardano il ghiacciaio del Grand Paradiso.
n. 5 Ottobre-Novembre 2014
Scorci di fine estate, luce rarefatta, tramonti infuocati e un’esplosione di colori. E’ l’autunno in Alto Adige. Una stagione ricca di spunti e di svaghi abbinata al benessere di Terme e SPA. L’hotel Terme Merano, collegato direttamente al rinomato complesso termale, è situato nel cuore della cittadina, a ridosso del fiume Passirio noto per le sue passeggiate rigeneranti lungo il corso d’acqua. Complesso architettonico di pregio dal design moderno e raffinato, l’hotel Terme Merano è Il luogo del benessere per tutti i “Termenauti” ovvero gli appassionati di wellness ma con l’aggiunta dei benefici delle terme, il cui accesso è diretto e tramite un passaggio riservato. La 5 Elements SPA nei suoi 1250 mq racchiude bagno turco, piscina interna ed esterna, sauna e area relax, oltre alle stanze per i trattamenti con un menù ricco di piacevoli momenti come massaggi corpo, speciali soin de beautè per il viso e molto altro. Settembre e ottobre sono mesi all’insegna del detox con uno speciale pacchetto da abbinare al soggiorno. L’ambiente feng shui, è ispirato alla filosofia che ruota intorno alla teoria dei Cinque Elementi, perno del pensiero filosofico cinese, che si pone come obiettivo quello di comprendere i fenomeni e le trasformazioni dinamiche dell’universo. Legno, fuoco, terra, metallo e acqua, sono in relazione tra loro, creando un equilibrio nel corpo che in contrapposizione al modo frenetico, si traduce in totale rilassamento. L’hotel si è rinnovato negli anni, dalla SPA alle sue proposte, agli spazi comuni come la lounge delle palme, che ora
è il salotto dell’albergo per un drink o per rilassarsi nelle avvolgenti poltrone di velluto, fino alle offerte soggiorno con formule diverse e pacchetti speciali. Il programma Detox a € 280,00 prevede: - Impacco alle alghe e massaggio drenante - Massaggio plantare stimolante - Bagno detossinante e massaggio himalayano Hotel Terme Merano Piazza Terme 1 – Merano (Bz) T. 0473/259.000 www.hoteltermemerano.it
VI CONSIGLIO di rita bertazzoni
RELAIS & CHÂTEAUX SAN MAURIZIO Nel cuore delle Langhe, patria di vini e tartufi pregiati, un antico monastero seicentesco, restaurato nel rispetto dello stile e delle atmosfere originarie, è diventato un gioiello dell’ospitalità più esclusiva che coniuga bellezza, eleganza, discrezione, romanticismo. È il Relais & Châteaux San Maurizio, sull’omonima collina che domina il borgo di Santo Stefano Belbo. Un paradiso del relax e del benessere nonché tempio dell’alta cucina, con un ristorante stellato Michelin meta di raffinati gourmet. Le camere e le suite, mixano con equilibrio tradizione e modernità e alcune conservano affreschi, pietre, legni e arredi originali. Ma si può soggiornare anche nell’annessa Villa San Luigi, un casale settecentesco con interni di design e ambienti di grande riservatezza. Immerso in un parco secolare e circondato da filari di vigne che disegnano il paesaggio, il luxury resort si trova lungo una delle cinque storiche Vie del Sale che nell’antichità venivano percorse per portare l’oro bianco del mare dalla Liguria alle Alpi. Proprio il sale è protagonista della Medical & Beauty Spa del Monastero, oltre mille metri quadrati dedicati a trattamenti e percorsi innovativi. Come la Grotta del Sale, anfratto naturale di grande suggestione con tre vasche di “acqua dei monaci” (proviene da una venatura
sotterranea ed era già sfruttata dai Cistercensi) ad alta densità salina e con diversa concentrazione di magnesio dagli effetti drenanti e disintossicanti. Il ciclo delle tre vasche comprende il percorso Kneipp con cromoterapia. Nel centro benessere anche piscina interna riscaldata con idromassaggio, hammam, sauna, bio-sauna, doccia emozionale, palestra, area relax con vista sui vigneti, cabine per trattamenti estetici e terapie personalizzate. Il pacchetto “Wellness in our Nature”, per due persone, offre: una notte in camera doppia, prima colazione a buffet, visita a una cantina storica, brunch di benvenuto, ingresso alla Grotta del Sale e alla Spa, tisane con erbe dell’orto officinale, aperitivo, cena a lume di candela nel ristorante stellato, free wi-fi in camera. Da 710 €. www.relaissanmaurizio.it
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Il resort termale delle alpi
benessere x 2 valido fino al 21.12.2014
benessere x 2: 2 pernottamenti e 2 trattamenti. Scegliete tra i pacchetti A, B oppure C! A: 1x massaggio corpo completo, 1x impacchi aromatici B: 1x bagno alle erbe, 1 Beauty Lomi (50min) C: 1 crema-peeling al sale marino, seguito da un bagno, 1 massaggio anti-stress (25 min)
Vi preghiamo di comunicarci la scelta del pacchetto almeno 7 giorni prima dell‘ arrivo. ... e tutto questo è incluso nel pacchetto: 2 notti nella camera prenotata Mezza pensione „Vital Thermal“ con colazione a buffet e cena con menu di 5 portate a scelta o buffet a tema Utilizzo delle terme con sauna e fi tness su 20.000m², dalle ore 9.00 del giorno dell’arrivo fi no alle ore 11.00 del giorno di partenza Hotel Spa 3000 – Rilassatevi su oltre 2 mila metri quadri di diverse saune e bagni turchi Accappatoio, asciugamani e borsa da piscina per tutta la durata del vostro soggiorno Programma di attività nel nostro centro fitness Minibar rifornito giornalmente con bevande analcoliche Parcheggio sotterraneo gratuito e connessione internet gratuita
da EUR 393,- per persona
GRAZ CAPITALE DEI SAPORI AUTUNNO DI CRISTALLO
Genusshauptstadt significa Capitale dei Sapori. È il titolo che il Ministero dell’Agricoltura austriaco ha assegnato, nel 2008, a Graz. Da allora il capoluogo della Stiria, continua a crescere come centro di eccellenza enogastronomico. Crescono, per numero e qualità, i ristoranti partner del progetto Capitale dei Sapori, e aumentano il numero di “cappelli” Gault Millau, i riconoscimenti della migliore guida austriaca dedicata ai ristoranti: a Graz i ristoranti segnalati sono ben 56 per un totale di 321 cappelli assegnati.
Il sale di Hall. La montagna di cristallo. I famosi Mondi di Cristallo Swarovski. Una settimana alla scoperta del magico triangolo di cristallo. Il sole scalda ancora le giornate, ma passeggiare è più semplice e piacevole. E allora perché non approfittare delle offerte che provengono d’oltralpe e andare alla scoperta del magico triangolo di cristallo? Pochi chilometri dopo il confine la Regione Hall Wattens riserva una strepitosa occasione: fino al 31 ottobre 2014, 7 notti a partire da 215 euro per un itinerario luccicante nella regione dei cristalli. Hall, la principale cittadina di Hall Wattens, è forse una più belle del Tirolo: la storica Zecca di Hall e l’esemplare restauro della città vecchia la rendono un vero gioiello, tanto da essere attualmente nominata per il titolo di Patrimonio mondiale della cultura Unesco. Gli eleganti palazzi testimoniano un passato di ricchezza: nel Medioevo Hall era diventata il centro economico più importante del Tirolo grazie all’estrazione del sale. E proprio sulla via del sale inizia la vacanza dei cristalli. Un’escursione semplice, della durata di circa 2 ore, che porta a conoscere la storia della città di Hall in un percorso in mezzo alla natura. Info: www.swarovski.com/kristallwelten
LA FESTA DELLA TRANSUMANZA Inizia l’autunno, le giornate si accorciano, ma nella Capitale delle Alpi e nei suoi Villaggi d’incanto è festa! Qui, a pochi chilometri dal confine italiano del Brennero, rivive il rito ancestrale della transumanza. Mucche e pecore vengono addobbate per scendere a valle e invadono le strade dei piccoli villaggi, guidate dal richiamo dei pastori. Uno spettacolo emozionante, che i più piccoli difficilmente dimenticheranno. Potranno passeggiare tra gli animali, divertirsi al suono dei campanacci e scoprire una delle più antiche tradizioni di montagna del Tirolo. Alla fine dell’estate, quando si faceva ritorno dai pascoli alle dimore invernali, le mucche che avevano dato più latte venivano addobbate prima di scendere a valle in corteo: sfarzose corone di fiori adornavano il capo, grandi campanacci rispecchiavano la ricchezza del loro possessore. Nei villaggi d’incanto che circondano Innsbruck, Natters, Mutters, Rinn a Ellbögen, si può ancora assistere a questo spettacolo: il loro arrivo in paese è atteso e vengono organizzate feste con musica e balli tipici tirolesi. Info: Innsbruck Tourismus, www.innsbruck.info
n. 5 Ottobre-Novembre 2014
Ma la fama di Graz come Capitale dei Sapori non si limita alla ristorazione. Arriva direttamente dalla disponibilità di materie prime di altissima qualità e dalla possibilità di acquistarle in città, dai produttori. Nell’area che circonda Graz le aziende agricole sono più di 800 e molti hanno uno stand o un chiosco nei mercatini contadini in città. Il più ricco e vivace è quello, storico, di Kaiser Josef Platz, a due passi dal Teatro dell’Opera. C’è poi un lunghissimo calendario di eventi gastronomici. Ci sono visite guidate per tutti i gusti: per gli appassionati di birra (ogni venerdì sino al 24 ottobre), per chi vuole scoprire i sapori più innovativi o segreti della città (sabato sino al 25 ottobre o domenica sino al 26 ottobre) e poi degustazioni di olio di semi di zucca (il 10 ottobre e il 14 novembre). Per vitare Graz e partecipare a tutti gli eventi (a pagamento) basta semplicemente rivolgersi al consorzio turistico Graz Tourismus http://www.graztourismus.at/it
il viaggiatore A ognuno il suo Festival: sottointeso non quello della canzone ma gastronomico. Non uno qualsiasi. Il 12 settembre riparte la Quinta edizione del Festival Triveneto del Baccalà dedicata all’Expo 2015 che porterà il nostro Paese e il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” al centro dell’attenzione mondiale. Saranno ben trentadue le cene evento, organizzate per contendersi il Trofeo Tagliapietra e il prestigio di essere il migliore. Bravissimi. Con e senza stelle. Più di trenta gli chef pronti al via divisi per provincia e rappresenteranno le seguenti regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Trentino. Dovranno anche rispettare alcune regole precise. Si cimenteranno in ricette decisamente nuove utilizzando solo baccalà salato e stoccafisso escluso da questa edizione il merluzzo fresco. I piatti richiesti sono un antipasto, un primo e un secondo. Dimenticate però le classiche preparazioni alla Vicentina o mantecato alla Veneziana perché gli chef si confronteranno mettendo in pentola lo spirito creativo e originale senza scadere nel banale. Dovranno preparare il piatto perfetto che conquisterà giuria e palati esigenti come quelli di coloro che si siederanno alle tavole dei rinomati ristoranti. Sfida difficile. Critiche da digerire. La scelta è affidata al giudizio della Commissione tecnica organizzatrice per le sezioni provinciali, regionali e interregionali mentre i sei finalisti saranno valutati da una Giuria stellata. Tra questi siederà anche Alfio Ghezzi della Locanda Margon di Ravina di Trento, che detiene lo scettro del 2013 orgogliosamente aggiudicatosi con l’antipasto Blanc de Blancs. Il Festival è organizzato dalle quattro omonime Confraternite del Nordest (la Dogale del Mantecato, la Venerabile Bacalà alla Vicentina, la Patavina e la Vulnerabile dello Stofiss dei Frati di Rovereto) insieme al maggior importatore di stocco delle isole Lofoten del Nord Italia, Tagliapetra e Figli di Mestre.
di alessandra capato
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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
AQUA DOME LANGENFELD Solo tempo per se stessi Temperature miti e colori dorati: l’autunno fa venire voglia di prendersi una pausa dalla vita di tutti i giorni. Riposarsi, ricaricare le batterie, avere tempo per se stessi, fare di nuovo un respiro profondo prima che arrivi l’inverno. Tutto questo fa parte di una vacanza termale. Passeggiate guidate, feste, merende all’aperto dopo il trekking, camminate emozionanti come quella sul ponte sospeso, lungo 82 metri e alto 150 metri, relax alla spa, brunch e pic nic: AQUA DOME, le più belle terme del Tirolo, hanno in serbo sempre tante sorprese. Aperta tutto l’anno, AQUA DOME attende gli ospiti con le sue vasche di acqua tiepida all’aperto, la sua atmosfera futuristica, riposanti idromassaggi, trattamenti di bellezza e di benessere di ogni genere, dall’olio fossile tirolese al più esotico rituale Ajaran, saune e hammam per tutti i gusti e un hotel progettato per combattere l’insonnia e ritrovare l’energia attraverso il Feng Shui: una fusione architettonica tra natura e innovazione. Dopo dieci anni dall’apertura, l’entusiasmo e i servizi offerti agli ospiti sono sempre al top. Per valorizzare il complesso termale e renderlo unico al mondo, la natura si è affiancata all’architettura: le gigantesche vetrate e le pareti trasparenti consentono agli ospiti di vivere anche negli spazi interni l’atmosfera autentica del paesaggio alpino che circonda Längenfeld. Con i singolari giochi di luci e di specchi che creano le superfici acquatiche con le maestose cime delle montagne, il connubio tra la natura e la struttura termale è perfetto. L’acqua curativa sulfurea, che da millenni sgorga dalle rocce delle montagne di Längenfeld, piccola località alpina a un centinaio di km dal Brennero, scorre tra gli scenografici bacini di pietra, cemento e vetro dalle linee minimaliste. Il centro termale promette un paradiso di riposo su oltre 20.000 m². Un totale di 12 piscine coperte e scoperte vi invitano alla sana balneazione in acqua termale sulfurea (34 ° a 36 ° Celsius); 8 diversi tipi di sauna e grotta del ghiaccio, zone relax, centro Beauty e Spa, palestra con 4 sale di allenamento e training specifico con Spacecurl (lo strumento tecnico elaborato dalla NASA per l’allenamento degli astronauti), un’area termale specifica per i bambini, con scivolo di 90 metri, due piscine
interne, due esterne e sale giochi con animazione gratuita, un competente centro medico e la zona VeryRelaxedPerson con area dedicata, piscina privata, snack e cocktail gratuiti. Ovunque troverete fumi caldi e avvolgenti, vapori profumati, nebbia e grotte di ghiaccio, docce che simulano piogge tropicali, con gocce di varia intensità e temperatura per un tonificante risveglio dei sensi, cascate di varia intensità e bagni di nebbiolina che avvolgono il corpo come un abbraccio. Splendida l’innovativa SPA 3000, inaugurata a dicembre 2012, ad uso esclusivo degli ospiti dell’hotel AQUA DOME, dove si diffonde il profumo aromatico delle erbe e dei fiori alpini. Nei 2.000 metri quadrati vengono proposti agli ospiti le erbe dell‘Ötztal, minerali, fuoco e acqua, tipici e autentici del territorio. La sauna alle erbe alpine, l’angolo delle tisane così come l’area rilassante della piscina decorata con muschio vero alle pareti, garantiscono puro benessere. Di rilievo i trattamenti benessere ed estetici che vengono effettuati alla Spa Morgentau, che coccola con strepitosi massaggi utilizzando prodotti di alta qualità. Le camere e le suite dell’hotel 4 stelle superior promettono un’ospitalità alpina tirolese circondata dalle più moderne attrezzature; la ristorazione è sicuramente d’eccellenza.
Aperta tutto l’anno, AQUA DOME promette ai propri ospiti un paradiso di riposo distribuito su oltre 20.000 mQ
In autunno si possono ammirare i paesaggi tinti di giallo e delle sfumature di marrone facendo splendide passeggiate a piedi o in bicicletta. Ecco alcuni numeri: - 120 km di percorsi per jogging e nordic walking - 150 km di sentieri marcati - 70 km di piste ciclabili di cui 40 km per mountain bike - 2 vie ferrate e palestre di roccia Nell’offerta Aqua Dome sono anche comprese gite guidate giornaliere per scoprire i dintorni: ogni giorno è a disposizione degli ospiti il servizio navetta per i camminatori fino a Sölden e ritorno (noleggio gratuito di zaini e bastoni); utilizzo gratuito degli impianti di risalita a Sölden, con pranzo al sacco da portare via per la camminata o per la gita in bicicletta; bici a noleggio gratuito (dietro pagamento: noleggio E-Bike).
Per informazioni sui pacchetti vacanza: AQUA DOME - Tirol Therme Längenfeld Oberlängenfeld 140 6444 Längenfeld / Österreich Tel.: +43-5253-6400 Fax: +43-5253-6400-480 office@aqua-dome.at www.aqua-dome.at
LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
NATURHOTEL LÜSNERHOF Autunno detox sull’Alpe di Luson
In autunno la montagna regala silenzio, serenità, lungimiranza, specie in un luogo incontaminato come l’Alpe di Luson, incastonata in una piega laterale della Valle Isarco, avulsa da impianti di risalita, piste da sci o roboanti parcheggi. Per acquisire forza dalla natura, al Naturhotel Lüsnerhof si fa la sauna in cima all’albero, il kneipp nel torrente, il bagno nel laghetto alpino. I trattamenti benessere, manco a dirlo, en plein air... Il paradiso è a portata di mano, basta infatti oltrepassare la città vescovile di Bressanone e addentrarsi nella piega laterale della Val d’Isarco per raggiungere l’idillica Alpe di Luson: le colline ricoperte di vigneti cedono il posto a pinete incontaminate e prati da sfalcio. In paese, il campanile a punta della chiesa barocca di San Giorgio scandisce il trascorrere delle ore; il secentesco mulino Stricker, perfettamente restaurato e tuttora in funzione, racconta i sacrifici di antichi mugnai; mentre il laghetto d’acqua naturale balneabile accoglie i tuffi rigeneranti di bambini e adulti senza arrossarne gli occhi. In questo scenario fiabesco, perennemente inondato di sole e ben riparato dal vento, il NaturHotel Lüsnerhof vive in simbiosi con la natura, trasportando i propri ospiti in un idillio di pace e in una dimensione (fortunatamente) non ancora perduta. Dalle sue stanze si può ascoltare la voce del torrente Gargitter, risvegliarsi al cantare del gallo, odorare il profumo del fieno appena falciato e della legna appena raccolta. Quando il contatto con la natura si fa urgente, si slacciano le scarpe e si cammina a piedi nudi sull’erba tenera oppure ci si concede un bagno nel laghetto alpino dell’hotel, con le rondini che al tramonto planano a pelo d’acqua. Ogni momento fornisce l’occasione per osservare la prorompente natura circostante e carpirne la forte carica energetica: un ottimo presupposto per massaggiare la mente e rasserenare lo spirito. La notte, poi, si dorme in camere intrise di larice, cirmolo e abete rosso, provenienti dai boschi della valle. Muri in paglia e argilla assicurano la perfetta coibentazione,
mentre arredi realizzati dai maestri intagliatori senza l’ausilio di colle, chiodi né materiali sintetici, caratterizzano gli ambienti secondo lo stile wood wellness design. Per recuperare la forma fisica, non resta che concedersi qualche bagno all’olio fossile, un massaggio alle pietre primordiali, o impacchi al cembro alpino: perché al Lüsnerhof anche il wellness è 100% naturale. La suggestiva grotta salina con sali delle saline alpine e acqua a temperatura corporea introduce al relax incondizionato. Imperdibile il percorso kneipp nel torrente e le saune in legno e pietra per un detox d’urto. A tavola, a coronamento di una giornata distensiva, prevale una cucina leggera e biologica, di appartenenza regionale. Lo chef Matthias Hinteregger impiega solo prodotti del territorio, nel pieno rispetto della filosofia
In uno scenario fiabesco, inondato di sole, il NaturHotel Lüsnerhof vive in simbiosi con la natura
a km zero, elimina le farine raffinate, abolisce i grassi nocivi e vieta l’uso di preparati industriali. Insaccati, salumi di cervo e prosciutto di agnello provengono dalla Val di Funes, la selvaggina dai cacciatori di Luson, mentre latte, burro e formaggio dalle malghe della zona. Il formaggio di capra è prodotto dal maso Blauschmidt di Luson; le uova derivano dalle galline rigorosamente allevate all’aperto del maso Flitzhof; il burro dai vicini di casa, lavorato fresco e al momento, garantendo il massimo della qualità e della genuinità. Qualche fetta di buon formaggio alpino Per chi volesse acquistare del buon formaggio di malga l’indirizzo giusto è il maso Kreuzwiesen Alm (www.kreuzwiesenalm.com), raggiungibile con una passeggiata a piedi sull’Alpe di Luson, direttamente dal NaturHotel Lüsnerhof. In questo rifugio interamente costruito in legno di larice e pietra, risalente agli anni Trenta, si producono ancora in maniera tradizionale ottime tome profumate alle erbe alpine, formaggio magro grigio, ziggolan, yogurth e burro. Il latte d’alpeggio, l’aria incontaminata e l’acqua di sorgente ne fanno un vera leccornia, da consumare al tagliere, tra melodie folcloristiche alla fisarmonica, o da acquistare come souvenir gastronomico.
NATURHOTEL LÜSNERHOF****S Famiglia Hinteregger Via Rungg 20 Luson – Alto Adige (BZ) Tel. 0472 413633 www.naturhotel.it www.luesnerhof.it
MUSICA cinema & arte Il ritorno del grande pianista, Premio Busoni del 1956
AL BOLZANO FESTIVAL LA LEZIONE DI CLASSE DI DEMUS Della ricca messe del Festival, nell’annata di selezione dei 27 pianisti candidati a contendersi la vittoria all’omonimo Concorso, il suo era forse il concerto più atteso. A ottantasei primavere, Jörg Demus è riapprodato sul palco del Conservatorio Monteverdi per una matinée che aveva il sapore di una lezione di classe suggerita a mezza voce, con l’affabile intimismo con cui da una vita dipana la musica come pellicola di un privato racconto. Un racconto che oggi pare conservare gelosamente l’essenza delle cose, la voce più autentica di ogni pagina, pulsante sotto lo scintillio di una brillantezza digitale certo meno scalpitante ma forse anche per questo ancor più saggia, tenace, visionaria. Delle otto fantasie della schumanniana Kreisleriana ri-
Sul palco del Festival Busoni, una matinée di commovente intensità suggellata da un commiato schubertiano
VISTI PER VOI AL CINEMA
maneva così il calco della sinopia, mentre mirabili, suonavano la Fantasia in re minore di Mozart, nel fraseggio anticato del suo canto, e le miniature debussiane di una manciata di Preludi. Commovente il commiato: il quarto Impromptu schubertiano, musica nella quale l’anima di Demus abita per genetica assonanza.
di elena kraube
Fury
Interstaller
Ambientato durante la fine della seconda guerra mondiale, il film narra di un sergente dell’esercito americano, da tutti chiamato Wardaddy, che guida un’unità di cinque soldati in una missione finale dietro le linee nemiche nell’aprile 1945, con la Germania nazista appena collassata. L’unità militare è composta, tra gli altri, da Norman Ellison, un tipografo dell’esercito, che vorrebbe diventare un cecchino.
In un futuro imprecisato, un cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un “whormhole” per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l’unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell’umanità.
The rover
Torneranno i prati
Dieci anni dopo il collasso dell’economia occidentale anche l’Australia si ritrova vittima di una desertificazione sociale che ha condotto tutti sulla strada della violenza. Eric è alla guida del suo fuoristrada impegnato a lasciare il suo oscuro passato alle spalle. Quando l’automezzo gli viene rubato da una banda di disperati cerca di recuperare la sua unica proprietà. Non solo, in un mondo ormai privo di remore, intende eliminarli fisicamente.
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Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto.
DI ELIDE BErGAMASCHI
UNA CASCATA DI GIOVANI TALENTI SULL’ESTATE DI CASALMAGGIORE Continua a stupire il Casalmaggiore International Music Festival. Di quest’annata, a spiccare erano il raffinato pianismo di Ingmar Lazar e Sarah Kirsh. Antiche infatuazioni sono invece quelle per il caleidoscopio di violini costituiti da Agnes Langer e compari e per la sempre parlante morbidezza del violoncello di Young Joon Jo. Ma ad accendere il palcoscenico di internazionalità sono stati soprattutto Georgy Tchaidze e Pavel Kolesnikov. Del Festival, i loro due recital sono stati i momenti apicali: scultoreo e dirompente quello di Tchaidze, araldico nel passo e capace di trasmigrare dagli indugi della schubertiana Sonata D959 alle dionisiache deflagrazioni dello skrjabiniano “Vers la flamme”, quanto intimamente indagatore quello di Kolesnikov. Un concerto, il suo, pungolato dal sottilissimo cesello di una lente da miniaturista: leopardiana la luna evocata nella celeberrima “Sonata Quasi una fantasia” di Beethoven, con un alone di disincanto svaporante fino alle sopraffine miniature schubertiane dei Momenti Musicali e al corrosivo, fatato Humor degli schumanniani Nachtstücke.
A Parma spicca il cartellone di Nuove Atmosfere Ci siamo. Nello scrigno dell’Auditorium Paganini, la nave musicale di “Nuove Atmosfere” sta per risalpare con un ricco cartellone che si snoderà fino al 31 maggio prossimi: ben 22 appuntamenti sinfonici che vedranno sfilare sul palcoscenico parmigiano alcuni dei protagonisti del panorama internazionale. In questa edizione, molto spazio sarà dedicato al Novecento, ad autori italiani come Respighi e ad illustri europei come Martinu. Nel segno di Richard Strauss si aprirà il sipario il prossimo 22 novembre con un atteso concerto affidato alla bacchetta da Kazushi Ono. E nella fitta ragnatela di date, imperdibile si rivela quella del 16 gennaio 2015, anniversario della scomparsa di Arturo Toscanini: lo stesso Ono dirigerà Ekaterina Siurina nell’Exultate, Jubilate di Mozart prima di affrontare il controverso mondo mahleriano della Quarta Sinfonia e “Sensibile” .
n. 5 Ottobre-Novembre 2014
Igor Strozzega e il suo iperrealismo pittorico L’artista figurativo crea dipinti a pennello talmente realistici che sembrano fotografie stampate su tela
Adesso basta con le semplificazioni concettuali, la pittura di getto e l’informale. Con la pittura ad olio su tela dell’artista Igor Strozzega si fa sul serio. Il pittore è torinese di nascita e dall’età di 6 anni abita in provincia di Bolzano. Attualmente insegna educazione artistica o “arte dell’immagine” nelle scuole medie dell’Alto Adige nelle province di Trento e Bolzano. Una delle cose che più mi colpiscono quando penso alle sue tele è la precisione tecnica. L’impegno e la dedizione per arrivare al realismo radicale o all’iperrealismo più sottile, al confine con il fotografico che trae in inganno anche il più attento
osservatore. La bellezza delle sue tele riporta alla perfezione dell’immagine reale, stupefacente soprattutto per la ricchezza dei dettagli. La luce delle opere risulta sempre naturale e rende brillante i colori dei soggetti. Le ombre creano tridimensionalità e volume. L’uso del colore è magistrale. Sembrano foto stampate su tela. E invece no! Sono dipinti lavorati in punta di pennello, punta sottilissima per lasciare piccoli tocchi diretti e precisi. Niente effetti speciali se non quelli ponderati da un abile colorista. Il suo percorso artistico è basato su una ricerca di composizioni di ogni genere riguardanti ciò che ci circonda nella vita di tutti i giorni. Igor Strozzega ha vissuto diversi anni a Venezia dove si è diplomato all’Accademia di Belle Arti. Affascinato dalla Natività del Tintoretto vista nella basilica del Santissimo Redentore e da altre opere rinascimentali degli artisti italiani della scuola veneziana, ha iniziato il suo percorso verso la creazione di immagini figurative e realistiche. Le visite continue a musei e chiese lo hanno condotto fino a Roma, dove nella chiesa di San Luigi dei Francesi è rimasto folgorato dalle tre tele di Caravaggio. Dice l’artista: ”La mia arte nasce dal mio mondo interiore ovattato e delicato che mi spinge a creare qualcosa di bello e sublime. Le immagini che dipingo hanno il semplice scopo di emozionare, senza bisogno di dover esprimere un concetto o trasmettere un messaggio a tutti i costi. A parer mio nella padronanza tecnica c’è la riprova del talento di un vero artista”. L’artista dal 1995 ha esposto le sue opere in numerose mostre collettive e personali. Dal museo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia alla Galleria d’arte Fedrizzi di Cles (Trento), fino al Palazzo della Provincia Autonoma di Trento. Ha tenuto mostre personali di pittura in Ita-
AMODIO & ORLANDO ARTE
La luce delle opere risulta sempre naturale e rende brillante i colori dei soggetti.
lia presso la Galleria d’arte Fedrizzi di Cles (Trento) e in Francia a Parigi presso il museo del Cafè d’Orsay. Numerosi sono stati i concorsi di pittura che dal 2001 l’hanno visto classificarsi al primo posto. Le sue opere sono in collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero. Dal 4 al 23 ottobre 2014 diversi dipinti ad olio su tela di Igor Strozzega saranno in esposizione nella mostra collettiva “Tra Realismo e Iperrealismo” curata da Barbara Ghisi presso il Club La Meridiana di Casinalbo in provincia di Modena. Immagini tratte da elementi naturali e Still life, figure femminili e paesaggi resteranno in visione al pubblico tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Ingresso libero. Per informazioni Cell. 328 8662152.
le mostre
Dal 15 al 29 novembre, Antonio Amodio torna con una nuova affascinante mostra Amodio studia il volto attraverso un tratto lineare, semplice e pulito in grado di sintetizzare, con pochi colori, le innumerevoli sfaccettature dell’animo umano. Il mondo pittorico dell’artista veronese è un paradiso di purezza, immerso in un significativo quanto raffinato utilizzo del colore. In mostra troviamo ballerine e raffigurazioni di donne in un infinito ventaglio di stati d’animo. Poi il mondo della lirica, affascinanti paesaggi e idilliache vedute di Venezia. Presso Orlando Arte – Via Marconi Roncadelle. Info: www.orlandoarte.it
Libri
Reggio Emilia Palazzo Magnani Dal 4 ottobre all’11 gennaio L’ORLANDO FURIOSO Incantesimi, passioni e follie. L’arte contemporanea legge Ariosto
Milano Palazzo Reale Dal 18 ottobre all’8 gennaio VAN GOGH
Rovigo Palazzo Roverella Dall’11 ottobre all’11 gennaio I COLORI DEL SACRO: IL VIAGGIO Settima rassegna Internazionale di Illustrazione
Milano Palazzo Reale Fino al 1 febbraio CHAGALL. UNA RETROSPETTIVA
DI veronica ghidesi
UN PADRE è UN PADRE
Il vascello fantasma
A ventidue anni, Paola è una giovane donna che ha vissuto solo il calore dell’abbraccio materno, e quelle parole sono il primo contatto con il padre, l’uomo che non ha mai conosciuto. È il giugno del 1982, a Catania, stanno per iniziare i mondiali e alla radio Giuni Russo canta Un’estate al mare, ma Paola si è appena ritrovata sola. Prima di lasciarla, la madre le ha dato un foglio con un indirizzo e un nome: quello dell’uomo che le ha abbandonate. Così lei lo ha contattato, vincendo il proprio rancore. Si chiama Roberto, e quando si incontrano per la prima volta è un colpo di fulmine.
Antologia che raccoglie i quattordici racconti finalisti del concorso Emilio Salgari Short Stories, accompagnati dalla novella di Emilio Salgari che ha dato il tema alla competizione. “Leggete, sì leggete queste storie brevi. Ritroverete, come per incantamento, lo spirito del Padre degli Eroi: il suo senso dell’avventura, la sua forza vitale, la sua fantasia senza barriere e senza confini. Emilio Salgari continua a guidare, con il suo cipiglio e il suo ardore, una ciurma di guerrieri della penna, capaci e valorosi. Questo è il miracolo del Capitano: sfidare le leggi del tempo e dello spazio, la malinconia dell’oblio”.
La pazienza dei bufali sotto la pioggia
IL COLLARE ROSSO
Questo libro racconta molte storie in poche righe, perfette per i viaggi in autobus, aspettando un amico, la mattina bevendo il caffè. Donne e uomini assai diversi si fanno avanti uno per uno. Con energia e onestà assoluta, proclamano una speranza, una vergogna, un desiderio, un dolore. Quando sembrano rimproverarti qualcosa, dici no, non sei tu, tu non ti comporti così. Non sei la donna che ha venti uomini all’attivo e ha già adocchiato il ventunesimo, o quella che la notte si abbarbica al suo uomo come a un salvagente, Ti aspetta una storia che c’entra molto con te.
Da una parte Morlac, il prigioniero che non vuole chiedere scusa, l’eroe di guerra. Dall’altra il maggiore Lantier, giudice militare e fiero di esserlo. Tra i due c’è il cane pietra dello scandalo, il fedele animale che ha seguito Morlac al fronte per tutta la guerra e a causa del quale lo stesso Morlac rischia ora la deportazione alla Cayenna. Per il giudice Lantier si tratta dell’ultimo caso della sua carriera prima di tornare alla vita civile. Ma non è un caso facile, per quanto le circostanze siano apparentemente semplici, il prigioniero non si difende, sembra quasi contento di farsi condannare al bagno penale.
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speciale mangiacinema
LA FESTA DEL CIBO D’AUTORE E DEL CINEMA GOLOSO
T
utto pronto per Mangiacinema – Festa del cibo d’autore e del cinema goloso, che si svolgerà a Salsomaggiore Terme (Pr) dal 1° all’8 ottobre. La prima edizione è dedicata a Ugo Tognazzi, con la partecipazione ed il supporto dell’azienda La Tognazza Amata, che il grande attore creò 50 anni fa a Velletri per “dare sfogo” alle sue passioni culinarie. Oggi la manda avanti il figlio attore Gianmarco che, compatibilmente con impegni di lavoro, sarà a Salso per questo omaggio che coinvolgerà l’intera città. Mangiacinema, organizzato dal giornalista Gianluigi Negri e dall’associazione culturale Mangia come scrivi, vede infatti coinvolti il Comune di Salsomaggiore Terme, l’Istituto Alberghiero “Magnaghi”, le Terme, il Palazzo dei congressi, il cinema Odeon e la maggior parte dei produttori salsesi che da anni spiccano per la qualità del loro lavoro in ambito enogastronomico. Senza tralasciare qualche mirata e “gustosa” presenza di importanti produttori delle Terre Verdiane e della Food Valley. «Inoltre – aggiunge Negri – stiamo chiedendo ai ritrovi, ai ristoranti e agli alberghi della città di aderire a questa grande festa, proponendo aperitivi a tema (i vini “Tapioca”, “Antani”, “Conte Mascetti” della Tognazza Amata), menu dedicati al protagonista de “La grande abbuffata” e “Amici miei”, gelati fantasiosi al gusto Supercazzola». Tante le conferme dagli artisti del mondo dello spettacolo (cinema, televisione, letteratura) che, secondo l’originale formula voluta da Negri, verranno “abbinati” agli artisti del gusto. Venerdì 3 ottobre arriverà a Salso Enrico Vaime per presentare il suo nuovissimo libro “Cin cin”. Domenica 5 ottobre sarà, invece, la giornata di Edoardo Raspelli, storico conduttore di “MelaVerde” su Canale 5. Lo chef stellato Massimo Spigaroli sarà, poi, protagonista di un evento inedito: per la prima volta si racconterà in pubblico. In primissimo piano ci sarà il “Magnaghi”, con i propri studenti ed
Domenica 5 ottobre sarà la giornata di Edoardo Raspelli, storico conduttore di “MelaVerde” su Canale 5
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di PAOLO CARLI
GIANLUIGI NEGRI IMPAREGGIABILE PATRON DELLA MANIFESTAZIONE Gianluigi Negri è giornalista professionista e direttore artistico della rassegna Mangia come scrivi. Ha organizzato eventi, rassegne, mostre e concerti. Ha lavorato per Fiere Parma organizzando mostre e festival su Star Trek ed Elvis Presley. E’ stato redattore della Gazzetta di Parma, quotidiano con il quale collabora da 18 anni. Vanta 15 anni di esperienze radiofoniche (Radio 12 e Radio 24) e ha scritto i libri Cyber movies, Culti non colti e Natale al Cinema.
Gianluigi Negri il proprio corpo docente: saranno loro a “guidare” le tante degustazioni che il Festival promette al pubblico. «Ovviamente – precisa Negri – i produttori, con le loro “creazioni” golose saranno protagonisti tanto quanto gli artisti: sarà una festa per gli occhi (con diverse proiezioni) ed una festa per il palato». Tra gli eventi da non perdere, una cena di gala dedicata a Tognazzi giovedì 2 ottobre all’Alberghiero “Magnaghi”, il primo mercato del “made in Salso” sabato 4 nel foyer della Sala Cariatidi (Palacongressi), i laboratori “Crea & gusta” per turisti e appassionati di cucina. Tra gli artisti del cibo di MangiaCinema 2014, il maestro pasticciere Claudio Gatti, il maestro gelatiere Corrado Sanelli, la società agricola Butteri, l’Azienda agricola Castello di Contignaco, il caseificio Lanfredini, l’agriturismo Il colore del grano, l’apicoltura Casa Pietra, il liquorificio Colombo, il cioccolatiere Marco Biolzi, il caseificio Persegona (Parmigiano bio), Branchi Prosciutti di Felino (miglior cotto d’Italia per “Gambero Rosso”). L’iniziativa è sostenuta da Ascom, Confesercenti, Cna, Liberty Center, Adast, Aasta, Gas Sales, Reale Mutua Assicurazioni. Mangiacinema nasce, come idea, nel 2012, dall’esperienza di Mangia come scrivi, rassegna che ha visto la luce nel 2006 e che, in otto anni, ha messo a tavola 250 scrittori e 100 artisti italiani, trasformando la cultura del cibo e dei libri in spettacolo-intrattenimento. L’idea di Mangiacinema è “abbinare” personaggi del mondo dello spettacolo ad artisti del gusto in maniera nuova e originale. Il tutto condito da proiezioni, degustazioni, laboratori Crea & Gusta per una partecipazione attiva del pubblico.
Mangiacinema nasce dall’esperienza di Mangia come scrivi, rassegna che, in otto anni, ha messo a tavola 250 scrittori e 100 artisti italiani
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musica/danza/teatro
spettacoli
di federico martinelli
biagio SBARCA A MANTOVA Mantova / Palabam
tempo d’orchestra 2014-2015
Palamantova segna un altro colpo e aggiunge al proprio calendario di eventi, già ricco con nomi del calibro di James Blunt, Francesco Renga e Cesare Cremonini, il concerto di Biagio Antonacci, in programma per il 29 novembre al Palabam. L’artista salirà sul palco per portare a Mantova il suo “L’amore comporta tour 2014”, che comincerà da Roma il prossimo 8 novembre. Le prevendite sono aperte. Durante il nuovo spettacolo, Biagio Antonacci interpreterà dal vivo i successi del suo ultimo disco L’Amore comporta, uscito l’8 aprile su etichetta Iris/Sony Music e stabile nella top ten dei dischi più venduti, insieme ai suoi brani più noti che lo hanno reso uno dei cantautori italiani più amati di sempre.
al via la stagione il prossimo 4 novembre L’Orchestra da Camera di Mantova vara la XXII edizione della sua stagione concertistica: “Tempo d’Orchestra 2014/15” prende avvio il prossimo martedì 4 novembre, con una serata di assoluto richiamo che vede protagonista la star del pianoforte Maria Joao Pires. Con lei e la giovane ma già affermata Lilit Grigoryan, ci saranno l’Orchestra da Camera di Mantova e il direttore Umberto Benedetti Michelangeli: una pattuglia di specialisti indiscussi del repertorio mozartiano in programma, a garanzia di un’inaugurazione di tutto rispetto. Il cartellone si articola in 21 appuntamenti, tra concerti serali, spettacoli mattutini e conferenze di avvicinamento all’ascolto e andrà a protrarsi fino al 24 marzo 2015, combinando serate sinfoniche con appuntamenti cameristici, spettacoli in cui la musica incontra il teatro.
la campagna abbonamenti si protrarrà fino all’inaugurazione, il 4 novembre. Le formule tra cui scegliere, diversificate per caratteristiche, numero di concerti e data di apertura sottoscrizione, sono molteplici
LA LIRICA protagonista AL TEATRO GRANDE Brescia / Teatro Grande / novembre Novembre di Lirica al Teatro Grande di Brescia. Nei giorni 7, ore 20.30 e 9 ore 15.30 per la Stagione d’Opera andrà in scena Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto dell’italiano Lorenzo Da Ponte. La regia è affidata a Graham Vick e la direzione al Maestro Josè Luis Gomez Rios. Giovedì 27 (ore 20.30) e sabato 29 novembre (ore 15.30) invece, a essere protagonista sarà Nabucco di Verdi. Maestro concertatore e Direttore sarà Marcello Mottadelli.
BRANCIAROLI APRE IL GRANDE TEATRO Verona / Teatro Nuovo / 25-30 novembre
Franco Branciaroli prosegue l’indagine sui grandi personaggi del Teatro con Enrico IV. La ricerca prosegue con un peronaggio complicato e affascinante, caratterizzato dalla penna di Luigi Pirandello. Il dramma, che riflette sul significato della pazzia, oscilla continuamente tra finzione e realtà, in un complesso rapporto tra personaggio e persona. Branciaroli, nel suo riadattamento a monologo, enfatizza ancor di più il testo, portando a una clamorosa riflessione sul personaggio: Enrico è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita da chi gli sta intorno e sceglie quindi di ‘interpretare’ il ruolo fisso del pazzo.
francesco renga Mantova / Palabam / 16 ottobre
Il celebre cantautore udinese, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo e la pubblicazione dell’album “Tempo Reale”, prosegue il lungo e omonimo tour. Saranno presentate le canzoni del disco, che è tra i più venduti del 2014, e i successi che fino ad oggi hanno caratterizzato la sua carriera. Info: www.mantova.com
SUBSONICA, NUOVO E INNOVATIVO SHOW
A MANTOVA VA IN SCENA ARTHUR MILLER
GRANDE LIRICA AL TEATRO GRANDE DI BRESCIA
Giorno dopo giorno cresce tra il pubblico l’attesa per il ritorno dei Subsonica. La band torna a Verona con un tour che presenterà i successi e il nuovo disco uscito a settembre. Appuntamento quindi al Palasport per il 5 novembre. Info: www.eventiverona.it
Debutta, presso il Teatrino di Palazzo D’Arco di Mantova nei giorni 3, 4, 5, 10, 11 e 12 ottobre 2014 “Il crogiuolo” di Arthur Miller per la regia di Raffaele Latagliata. Lo spettacolo è messo in scena dalla scuola di Teatro Francesco Campogalliani e Ars Creazione e Spettacolo.
La Stagione d’Opera del Teatro Grande di Brescia, tra le più seguite della Lombardia, inaugura nei giorni 3 e 5 ottobre, rispettivamente alle ore 20.30 e alle ore 15.30, con Madama Butterfly di Giacomo Puccini per la regia di Giulio Ciabatti e la direzione del Maestro Giampaolo Bisanti.
night life FUTURISMO A VERONA
divertiamoci a TEATRO Verona / Teatro Nuovo Grandi appuntamenti per l’edizione 2014-2015 di “Divertiamoci a Teatro”, rassegna ormai considerata tra i punti di riferimento del teatro Veneto – e non solo! La rassegna, infatti, è una delle più seguite della Regione e, negli ultimi anni, sta avendo un successo sempre crescente grazie a una proposta artistica sempre più valida e consolidata. A inaugurare la rassegna saranno gli Oblivion. Il vivacissimo e spassoso gruppo sarà impegnato dal 18 al 20 novembre in “Othello e la H muta”.
claudio baglioni tanti SUCCESSI INTRAMONTABILI
Martedì 4 novembre, tuffo nel passato al Teatro Ristori di Verona con Zang Tumb Tumb, serata futurista ideata da Roberto Floreani messa in scena da una selezione di rinomati attori, cantanti, declamatori, aero-ballerini e musicisti. Il Ristori fu tra i teatri più prestigiosi che nel 1913 – e non solo – ospitò la nutrita schiera di artisti futuristi, artisti innovatori e provocatori che spalancarono con clamore le loro idee rivoluzionarie e stravolgenti all’alba di un secolo nuovo. Lo spettacolo, di alto coinvolgimento emotivo, ripercorrerà le sensazioni e le suggestioni che i futuristi erano soliti far vivere al pubblico durante le famose “serate”. Sull’emozionante, e a tratti pirotecnica colonna sonora per pianoforte, i tre attori sul palco declameranno i testi indelebili di Marinetti, Cangiullo, Fòlgore, una rara poesia di Boccioni, (scritta nel 1915 proprio sulle montagne veronesi del Redecol e Dosso Casina), oltre ad alcuni testi dei Futuristi veronesi Anselmi, Aschieri e Scurto, accompagnati dalle sequenze plastiche di ae-
Mantova / Palabam / 3 novembre
a tutto “Zedlive”
ConVoi ReTour, seconda parte del nuovo progetto live di Claudio Baglioni, sbarca anche a Mantova. Il concerto, attraverso un gruppo di 13 polistrumentisti, ripercorre l’eccezionale repertorio del cantautore romano e presenta i diversi pezzi inediti. “La ricostruzione – spiega Baglioni - non è un fatto individuale, ma un processo collettivo. Tutti sono chiamati a mettere in gioco idee, valori, in una parola: se stessi, perché il futuro è una città che si disegna e si costruisce insieme. Ognuno di noi operaio di questa opera”. Lo spettacolo sarà arricchito da effetti di luce e suoni, da scenografie particolari che non mancheranno di rivelare l’anima rock e il sound ricco, solido e sapiente della band.
Padova e provincia / novembre
rodanza, dall’intensa partecipazione dell’Orchestra sparpagliata tra il pubblico (tromba, violino e percussioni) e dell’originale presenza antigraziosa del Coro di Popolo Attore che interagiranno vertiginosamente tra loro, per tutta la durata dello spettacolo. Floreani, tra i più apprezzati studiosi di Futurismo e autore di testi e saggi sul tema, realizza serate futuriste da oltre 15 anni, a diretto contatto con gli eredi di Marinetti dai quali è stato coinvolto per numerosi eventi nei maggiori teatri d’Italia sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali. Proprio per questo i progetti delle serate garantiscono alta spettacolarità ma anche rigorosa attendibilità storiografica, essendo realizzate su testi originali dell’epoca, molto spesso inediti e messi a disposizione di Floreani per la sua professionalità.
Grandi appuntamenti nel segno della musica sotto l’egida di ZedLive. La grande organizzazione di eventi di Padova propone, anche quest’anno, appuntamenti musicali per tutti i gusti. Vi segnaliamo, il 1 novembre al gran teatro Geox, il concerto di Anastascia per il “#RessurectionTour”, l’8 novembre appuntamento con Claudio Baglioni per il concerto “Con voi” all’area Zoppas di Conegliano. Poi, il 15 novembre, al Geox live Club, “Il viaggio tour” dei Sohnora. Infine, al Palafabris, il 22 novembre, grande concerto con Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè.
stagione impiria Verona / Teatro Nuovo / fino a marzo Sul sito internet www.teatroimpiria.net è consultabile il programma completo delle repliche della compagnia.
CREMONINI, TUTTI I SUCCESSI DAL ’99 A OGGI Mantova / Palabam / 21 novembre Il 21 novembre torna al Palabam di Mantova Cesare Cremonini. Il cantante presenterà il “Logico Tour”, live energico che riproporrà i suoi maggiori successi dal 1999 a oggi.
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GILBERTO ANTONIOLI POESIA, MUSICA E ARTE A VERONA E PROVINCIA Verona e Provincia Saranno numerose le serate e i pomeriggi dedicati alla poesia di Gilberto Antonioli, tra i più apprezzati e prolifici autori veronesi contemporanei. Il poeta e declamatore sarà impegnato, infatti, in numerosi incontri e appuntamenti dove, accompagnato da attori e musicisti, presenterà i suoi inediti. www.quintaparete.it
Lo spettacolo rientra in un più ampio progetto che vedrà protagonista l’artista Floreani stesso, presso il Palazzo della Gran Guardia dal 24 novembre al 30 gennaio con La città ideale, nuova mostra di pittura e scultura organizzata dalle associazioni culturali “La Centrale” di Vicenza e “Quinta Parete” di Verona, dove Floreani presenterà numerose opere d’arte inedite insieme a quelle dei successi ottenuti al Maga di Gallarate, a Palazzo Te, Palazzo Ducale, Biennale di Venezia.
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QUINOA CON CARCIOFI E OLIVE NERE 200 gr. di quinoa, 300 gr. di carciofi a spicchi (anche surgelati), 20 olive nere denocciolate, 1 spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, sale e pepe In una padella versare far rosolare 2 cucchiai di olio, con lo spicchio d’aglio intero, aggiungere i carciofi, un bicchiere di acqua calda, sale e pepe, cuocere fino a quando saranno ben cotti, unire le olive tagliate a rondelle. Lavare la quinoa molto bene sotto il getto dell’acqua, cuocerla in acqua leggermente salata calcolando una parte di quinoa e tre parti di acqua. Sarà cotta quando avrà assorbito tutta l’acqua. Mescolare insieme la quinoa con i carciofi e le olive e servire.
i cereali in cucina di flora lisetta artioli
INSALATA DI ORZO CON ORTAGGI PICCANTI
BISCOTTI AL GRANO SARACENO
200 gr. di orzo, 2 zucchine, 1 melanzana , 1 scalogno, 1 peperone rosso e 1 giallo, 2 pomodori, 1 trito di erbe aromatiche , 2 cucchiai di olio, una spruzzata di tabasco (oppure un pizzico di peperoncino in polvere), sale
TORTA SALATA DI FARRO E ERBETTE 250 gr. di farro, 2 uova, ½ bicchiere di latte, 500 gr. di erbette, 2 cucchiai di formaggio, 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di rosmarino, noce moscata, 1 cucchiaio di prezzemolo, 2 cucchiai di olio, sale
Lessare l’orzo in acqua salata per circa 30/35 minuti finché risulterà cotto al dente, quindi scolarlo e tenerlo da parte. Tagliare le zucchine e la melanzana prima a fette e poi a bastoncini, tagliare i peperoni, la cipolla e i pomodori a cubetti. Scaldare l’olio in un’ampia padella antiaderente e unisci tutte le verdure, salare e cuocere per circa 10 minuti a fuoco medio e poi alzare la fiamma finché le verdure risulteranno ben asciutte e ben dorate. Aggiungere il trito di erbe, una spruzzata di tabasco, infine versare l’orzo nella padella delle verdure, mescolare bene, lasciare intiepidire e trasferire in una insalatiera.
Lessare il farro inserendo nella pentola anche l’aglio e il rosmarino. Scolare, togliere l’aglio, il rosmarino, condire con l’olio e far intiepidire. Cuocere le erbette con un pizzico di sale in una padella antiaderente lasciandole asciugare, poi tritarle e unirle al farro mescolando insieme anche le uova, il formaggio, il latte, il prezzemolo, un pizzico di noce moscata e di sale. Versare il composto in uno stampo da plumcake rivestito con carta da forno, cuocere in forno a 180° per circa 45/50 minuti. Servire tiepida.
come preparare lo stinco alla birra
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Ingredienti: 4 stinchi di suino, 150 g di olive nere, 70 g di capperi, 2 foglie di alloro, 1 lt di birra scura, 100 g di burro, chiodi di garofano, sale e pepe Procedimento: disporre della carta forno in una casseruola e adagiarvi gli stinchi. Versare la birra nella casseruola, aggiungere le olive, i capperi, l’alloro, i chiodi di garofano, il burro a fiocchetti e aggiungere sale e pepe. Coprire il cartoccio e mettere in forno a 200 gradi per circa 1 ora e trenta minuti. Di tanto in tanto controllare che il fondo di cottura non si asciughi troppo e aggiungere se necessario dell’acqua
180 gr. di farina di grano saraceno, 100 gr. di farina di frumento 00, 100 gr. di burro, 100 gr. di zucchero, 2 cucchiai di zucchero di canna, 1 uovo, 4 cucchiai di latte, buccia di limone grattugiata Impastare rapidamente tutti gli ingredienti, formare una palla, ricoprirla con la pellicola trasparente e riporre in frigorifero per almeno mezzora. Stendere, con l’aiuto di un matterello, la sfoglia tra due fogli di carta da forno, dello spessore di 5 mm. circa, tagliare i biscotti della forma desiderata. Disporre i biscotti su una placca o una teglia da forno rivestita con carta da forno, spolverare con zucchero di canna e infornare a 180° per 20/25 minuti. Togliere dal forno, lasciar raffreddare e conservare in una scatola di latta o in un vaso di vetro con chiusura ermetica.
bollente affinché gli stinchi rimangano sempre immersi nel liquido per un terzo. Togliere la teglia dal forno, aprire il cartoccio, girare gli stinchi e irrorarli abbondantemente con il fondo di cottura. Richiudere il cartoccio e rimettere in forno per un’ora e trenta minuti. Controllare sempre il fondo di cottura come sopra. Trascorsa l’ora e trenta, aprire il cartoccio e far rosolare per circa 20 minuti a 200 gradi. Servire ben caldi irrorando con il fondo. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net
n. 2 Aprile-Maggio 2013
IL BUONGUSTAIO
CALESTANO, per un mese torna sulle tavole la PERLA NERA
Il birrificio San Gabriel Ultimamente sta diventando una sorta di moda nel mondo dell’enogastronomia ma la tradizione delle birre artigianali è antichissima in Europa. Ora spopolano anche in Italia con conseguente nascita di birrifici e locali che ne propongono la degustazione. In Veneto il birrificio San Gabriel, in provincia di Treviso, nasce nel 1997, da un’idea di Gabriele Tonon, Biersommelier diplomato alla Doemens Academy di Monaco di Baviera. La produzione iniziò in una antica villa, a Busco di Ponte di Piave, proprio a ridosso dell’antica abbazia benedettina dove già nel medioevo si preparavano le bevande medicate, tra le quali anche la birra. Nella sua gamma c’è la Rossa di Verona, curiosa quanto gustosa combinazione tra il radicchio rosso e il luppolo, molto versatile in cucina. Colore rosso ambrato con schiuma persistente, delicati sentori caramellati e vegetali, corpo rotondo e maltato in sintonia con il nobile amaro del radicchio. Lievemente frizzante, retrogusto erbaceo e morbido. Ha una gradazione alcolica di 5.5 gradi e si abbina bene a carni bianche, selvaggina, formaggi a pasta molle, e con il pesce. www.sangabriel.it
Un borgo in festa per un mese intero. Saranno infatti cinque le domeniche dedicate a una delle eccellenze gastronomiche protagoniste dell’autunno parmense. La “Fiera nazionale del tartufo nero di Fragno” torna a Calestano (PR) con la sua 24esima edizione dal 19 ottobre al 16 novembre 2014 e un programma ricco di eventi legati al prezioso tubero. Dallo scorso anno il comune della val Baganza può vantare anche l’ammissione tra i comuni dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Per tutto il periodo sarà una grande festa di profumi, sapori e colori tra le bancarelle del mercatino e nei ristoranti, trattorie e agriturismi del capoluogo e delle frazioni che offriranno menù appetitosi a tema per deliziare tutti i palati. Tutte le domeniche verrà allestito anche il Palatartufo Sapori con prodotti tipici di Parma e dell’Appennino a Km Zero. Raccolto dalla
Tiare, la miglior cantina emergente Tiare di Dolegna del Collio è la miglior cantina emergente d’Italia: a decretarlo è la prestigiosa Guida Vini del Gambero Rosso 2015 che, oltre agli ambiti Tre Bicchieri, assegna anche 9 Premi Speciali, che celebrano i migliori vini e le migliori cantine in tutta Italia. “Una piccola azienda che in pochi anni ha saputo crescere in qualità e si sta costruendo una solidissima reputazione con i suoi vini del Collio, anche oltre i confini nazionali” questa la motivazione del Premio, che sarà ritirato da Roberto e Sandra Snidarcig il 25 ottobre a Roma. Sempre la Guida del Gambero Rosso assegna i 3 bicchieri al Sauvignon di Tiare, che si era aggiudicato la scorsa primavera la Medaglia d’oro e il Trofeo speciale alla 5ª edizione del Concorso Mondiale del Sauvignon di Bordeaux, primo riconoscimento in assoluto di questa portata che viene tributato ad un vino italiano. Il Premio Speciale è un nuovo, importantissimo successo per Tiare, dato che premia il lavoro di Roberto Snidarcig. Info: www.tiaredoc.com
di elena cardinali
BOLZANO, L’AUTUNNO nelLE SUE DECLINAZIONI 30 giorni per festeggiare l’autunno con i suoi sapori e i colori inconfondibili. Le sfumature del marrone colorano piatti e paesaggi: funghi, castagne, boschi che sembrano cartoline. Rigorosamente autunnali. In poche parole, ecco l’autunno di Bolzano. Dal 14 ottobre al 15 novembre sono 8 i ristoranti che propongono piatti autunnali, accompagnati naturalmente dal buon vino di Bolzano. La città di Bolzano parla di vino da est a ovest: la collina del Santa Maddalena che conferisce il nome ad uno dei rossi più apprezzati, scende dolcemente verso il centro intrecciando i suoi filari con l’architettura urbana. Il terreno della pianura è invece luogo ideale per far crescere il Lagrein, vitigno autoctono dal ricco bouquet e dal colore intenso. Nei sabati di ottobre, l’Azienda propone “Bacchus Urbanus”, escursioni guidate nelle zone di produzione del Santa Maddalena e del Lagrein con visita e degustazione a una cantina vinicola. Ecco gli appuntamenti: Sabato 4 ottobre – maso Kandlerhof . Sabato 11 ottobre – tenuta Eberlehof . Sabato 18 ottobre – tenuta Schmid Oberrautner . Sabato 25 ottobre – tenuta Rottensteiner. Intanto, per tutto l’autunno, nei masi situati tra vigneti e i castagneti, si possono assaporare i piatti tradizionali del Törggelen, assieme al vino novello.
n. 5 Ottobre-Novembre 2014
fine di settembre e per tutto l’inverno con l’aiuto di cani addestrati, il tartufo nero di Fragno si consuma prevalentemente fresco e si utilizza in molti piatti tipici della tradizione gastronomica locale come tortelli, tagliatelle, risotto, carni, uova e polenta. Info:www.tartufonerofragno.it
Un’antica tradizione che consiste in una sorta di cammino a tappe di maso in maso, tra vigneti e castagneti, dove le contadine preparano pietanze semplici e gustose della tradizione familiare. Sapore d’autunno anche in centro città: 8 ristoranti propongono menu a base di funghi, castagne e altre prodotti autunnali. Ecco la ista dei ristoranti che dal 14 ottobre al 15 novembre propongono pietanze autunnali in occasione di Autunno in festa: Hotel Città Stadthotel, Forsterbräu Central, Franziskanerstuben, Löwengrube, Lunas, Paulanerstuben, Vögele, Fink. Info: www.bolzano-bozen.it
Comacchio capitale dell’Anguilla Un vivo passato di attività artigianali legate a questo pesce tipico ha costruito l’identità della “piccola Venezia”, che da 16 anni rende alla regina della laguna. Per 3 weekend, a partire dal 27 settembre fino al 12 ottobre 2014 (4, 5, 11 e 12 ottobre), Comacchio si trasforma in un brulicare di gente alla scoperta delle ricette più prelibate, in uno scenario di eventi che spaziano dalla cucina allo sport, dalla musica allo spettacolo, da scoprire grazie al consorzio Visit Ferrara. È la 16esima Sagra dell’Anguilla di Comacchio che avvolge i canali della suggestiva città in una nube di profumi e tante degustazioni e piatti da provare: tra gli altri il brodetto all’Anguilla alla comacchiese, il risotto, il brodetto alla verza, l’anguilla ai ferri. L’offerta “A Comacchio per la Sagra dell’Anguilla”, parte da 99 euro a persona. Info: www.visitferrara.eu
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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
FOR FRIENDS HOTEL In Tirolo una nuova filosofia di qualità Ha aperto i battenti il 5 luglio 2014 il nuovo “For Friends Hotel” di Mösern. 5 stelle, 5 ristoranti, 57 camere, 1500 mq di spa. Immerso in un paesaggio montano da favola, il “nido di rondine del Tirolo”, la località più piccola della regione olimpica di Seefeld, uno dei luoghi più spettacolari del Tirolo austriaco, già scelto da Albercht Dürer come sfondo per un suo autoritratto e soli 15 minuti da Innsbruck. Wolfgang Eder, albergatore visionario, realizza questo nuovo Hotel all’insegna del lusso senza ostentazioni, lontano dal turismo di massa. Destinato a una clientela esigente, alla ricerca della vera ed autentica ospitalità, che solitamente si riserva agli amici. Spiega il patron Wolfgang Eder: “Cosa faccio quando invito degli amici a casa? Uso tutte le attenzioni e le premure possibili nei loro riguardi, affinché i miei ospiti si sentano come a casa loro”. Una filosofia vissuta da tutti i 60 collaboratori, a partire dal direttore Vinzenz Triendl, hanno ricevuto una formazione basata sulla filosofia del For Friends Hotel, un training mentale per intensificare l’empatia nei confronti del cliente. La filosofia del for Friends Hotel si basa su 4 cardini concettuali: - natura e relax con il Möserer See - il lago balneabile più caldo del Tirolo, il Wildmoossee e il Lottensee. - energia e movimento con un programma di mental coaching anti-burn-out che prevede allenamento fisico e mentale studiato da Toni Innauer, allenatore di sci nordico ed ex sciatore austriaco, oro ai Giochi Olimpici del 1980. Un’autentica yurta, costruzione tipica di molti popoli nomadi dell’Asia, adagiata su uno sperone roccioso di fianco all’hotel, luogo geomantico di meditazione e fonte di energia spirituale. - arte e cultura - scenari culturali in cooperazione con artisti locali e internazionali, oltre ad una biblioteca con 2000 volumi in 4 lingue - infine, piacere e gastronomia celebrati da cinque ristoranti tutti differenti che rappresentano il Culinarium Alpinum: con chef pluripremiati e un concetto basato su una cucina che rivaluta e celebra le solide basi delle materie prime autoctone e regionali, a chilometro zero. A completare l’appagamento dei sensi enoteca, cigar-lounge, grapperia locale.
L’architettura,tradizionale leggerezza e vista mozzafiato Tutto ciò che l’architetto Arkan Zeytinoglu esperto di architettura alberghiera e responsabile del padiglione espositivo austriaco alle Olimpiadi di Shanghai nel 2010 - ha progettato in questo hotel è orientato alla natura. Ampie vetrate fondono l’interno all’esterno e consentono alla vista di spaziare a 360° sulle vette delle alpi tirolesi. Il “For Friends Hotel” dispone di 57 sistemazioni suddivise in quattro tipologie, che variano dai 35 metri delle camera standard “Dürerblick” ai 118 metri quadri delle Roof Top Suite con sauna e giardino privato. La Mountain Spa, il centro benessere dell’hotel consiste in un vero e proprio rifugio fatto di vetro, pietra e acqua calda su 1.500 mq con saune panoramiche, una piscina interna e un’esterna a sfioro, entrambe riscaldate tutto l’anno, idromassaggio riscaldato a 35 gradi, palestra, cabine per trattamenti estetici e massaggi all’avanguardia. I trattamenti proposti sono di La Biosthétique e Vinoble. L’autunno è la stagione d’oro per Mösern e Seefeld Tra passeggiate ed escursioni si riscoprono le tradizioni legate alla stagione del raccolto con molteplici occasioni per assaporare i prodotti della terra. L’autunno è inoltre la stagione degli sport come il tennis e il Golf. Fino a ottobre inoltrato si può accedere a 4 campi da Golf e 5 campi da tennis, che invitano a godere del clima mite e rigenerante.
Lontano dal turismo di massa, un concetto davvero innovativo di accoglienza: si arriva come sconosciuti, si parte da amici
Wolfgang Eder con la famosa cantante Eva Lind
Out of the sun coccole per la pelle e l’anima Dopo le vacanze estive, l’esposizione al sole, la salsedine e il vento, la pelle ha bisogno di recuperare lipidi e idratazione per prolungare l’abbronzatura, recuperare il tono e riequilibrarsi in previsione dell’inverno. Questo il pacchetto proposto dall’Hotel: 2 notti in camera “Dürerblick” comprese di prima colazione - Upgrade di categoria in base alla disponibilità - una cena a 3 portate presso il ristorante Maultasch - un trattamento “azione profonda” della durata di 50 minuti composta da un impacco idratante, calmante e rigenerante applicato sul lettino ad onde sonore che potenzia l’effetto – un trattamento al viso “l’oro dell’uva” della durata di 50 minuti (per signore) oppure “campioni di stile” (per signori). Totale Euro 445,00 per persona in camera doppia. Notti aggiuntive da Euro 160,00. Valido fino al 02/11/2014.
For Friends Hotel Am Wiesenhang 1 Austria - 6100 Mösern Seefeld (Tirolo) Telefono: +43/(0)5212/20300 www.for-friends-hotel.at
Gusto e freschezza!
Sterilgarda Alimenti S.p.A. - Via Medole 52 - 46043 Castiglione delle Stiviere - Mantova - Italy - tel. +39 0376 6741 - www.sterilgarda.it
sport
di Michela Toninel
QUANTO CORRERE? LO SCEGLI TU! Verona e la corsa. Un matrimonio che continua, cresce e si esalta sempre più. Un successo confermato dall’edizione di quest’anno della Giulietta&Romeo Half marathon di febbraio. L’appuntamento con i mitici 42,195km della Veronamarathon è per Domenica 5 ottobre 2014. Gara organizzata sempre da G.A.A.C. 2007 Vveronamarathon ASD e Veronamarathon Eventi, in collaborazione con il Comune di Verona. Una gara speciale, affascinante, inserita nei calendari internazionali: IAAF (International Association Athletics Federation) e Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera). 21,097km - Ma c’è di più.
Brescia
Grande tennis Internazionale Il tennis internazionale maschile sbarca a Brescia. Dall’8 al 16 novembre, il Palazzetto del Centro Sportivo San Filippo ospiterà, dopo le qualificazioni che si svolgeranno al Centro Sportivo Mario Rigamonti di Brescia, i campioni della racchetta. L’ultima edizione di un torneo Challenger a Brescia risale 1984 e premiò Cristophe Roger Vasselin, che l’anno prima aveva raggiunto le semifinali al Roland Garros. Poi, un buco di 30 anni. Ci sono meno punti e dollari in palio rispetto al circuito maggiore, ma i challenger offrono un esaltante mix di giocatori. In questi tornei, infatti, si mischiano tre tipologie di tennisti: il giovane emergente, l’ex campione che vive un momento di difficoltà e il tennista di categoria, agguerrito perché desideroso di compiere il salto di qualità. L’entry list ufficiale sarà diramata soltanto a tre settimane dal torneo, ma certamente vedrà la presenza dei migliori giocatori italiani, soprattutto i giovani, con la speranza di portare dall’estero qualche nome di rilievo e arricchire il campo di partecipazione.
Anche tutti coloro che non se la sentono di affrontare i 42,195 chilometri potranno partecipare alla festa e correre con noi. La novità di quest’anno è la nuova Cangrande Half Marathon 21,097km. Stessa partenza e arrivo. Medesimo percorso fino al chilometro 19. Sempre grandi emozioni. LAST 10km – Confermatissima e di grande successo la competizione tutta cittadina da circa 7km con scopo solidale che ha visto nelle ultime edizioni oltre cinquemila persone al via. Corsa o camminata non competitiva, non è necessario alcun certificato medico, tutti possono prenderne parte anche con la famiglia e i bambini.
hotel di lusso a vocazione sportiva Non c’è periodo migliore per andare in montagna: la luce chiara che c’è solo all’inizio dell’autunno, poca gente sui sentieri, i colori della natura che cambiano. Trentino Charme è la scelta giusta perché lusso ed eleganza ben si sposano con lo sport. Chi segue i trend lo ha chiamato “Easy Chic”. Un concetto innovativo di ospitalità: chi entra in uno degli alberghi di Trentino Charme (www.trentinocharme.it) si sente a proprio agio come a casa ma non smette di stupirsi dell’eleganza di arredi e servizi. Qui tutti hanno la capacità di anticipare i desideri dell’ospite e di personalizzarne il soggiorno fino a renderlo indimenticabile: anche quando si parla di sport da praticare, anche in questo periodo. Tutti e nove gli alberghi, ognuno a proprio modo e in funzione della valle che li ospita, possono diventare un punto di riferimento per chi ama muoversi all’aria aperta. A cominciare dal DV Chalet Hotel a Campiglio che si trova nel paradiso dell’arram-
di enrico corno
picata, davanti alle pareti più famose del Brenta. È un albergo di design con tanto di ristorante stellato: in una suite mansardata c’è anche una parete artificiale da arrampicata all’interno del bagno padronale! L’elegantissimo Carpe Diem a Vigo è perfetto per chi vuole pedalare su una bici da strada (sia sui passi dolomitici che lungo la ciclabile che attraversa le valli di Fassa e Fiemme) o in MTB sui sentieri dove passa la “Fassa Bike”, valevole per la Coppa del Mondo. Poi c’è il Villa Kofler Resort a Campitello proprio sotto la funivia che porta in quota al Col Rodella e il Relais Vecchio Maso a Sopramonte per il trekking e parapendio dal Bondone. A Comano Terme si può scegliere di fare base all’Hotel Villa Di Campo per pedalare tra le vigne fino al Garda. Proprio ad Arco invece, le Vivere Suites & Rooms - l’agriturismo più cool d’Italia - prenota catamarani e lezioni di kite sul lago.
la squadra maschile esordirà il 20 ottobre
la pallamano dossobuono ci crede È ormai dallo scorso 11 agosto che i ragazzi e le ragazze dell’Olimpica Dossobuono sono impegnati nella preparazione atletica in vista del prossimo impegno nella massima serie di entrambe le squadre. Questo doppio impegno rappresenta per la società villafranchese un eccezionale traguardo sportivo ma nel contempo un carico di responsabilità e di obblighi non indifferente che la dirigenza della Pallamano Olimpica Dossobuono sta affrontando con serenità ed entusiasmo. Per quanto riguarda il settore maschile, la doppia promozione avvenuta nelle due ultime stagioni, dalla serie B, alla serie A2 e quindi alla serie A1, ha cementato il gruppo di ragazzi artefici di questo ri-
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sultato sportivo. La squadra è affidata al confermato tecnico bosniaco Admir Jasarevic. Sempre nel settore maschile alla prima squadra si affiancheranno anche tre compagini giovanili, un under 18, un under 16 e un under 14 che verranno affidate a Carlo Nordera che dopo la pluriennale esperienza nelle giovanili femminili, si cimenterà nel salto nel mondo maschile e avrà sicuramente modo di dimostrare tutto il suo valore. La squadra maschile inizierà il campionato il prossimo 20 ottobre con l’impegno in trasferta della “corazzata” Carpi, occasione per testare le capacità dei ragazzi di mister Jasarevic con una delle più forti ed attrezzate formazioni d’Italia.
n. 5 Ottobre-Novembre 2014
SPIDER SLACKLINE EQUILIBRISTI OROBICI In equilibrio sulla fune non per gioco ma per sport! Sono gli “slakers” e sono gli atleti che uniscono prestanza fisica a un’ottima dose di capacità di equilibrio. Non è la stessa, cosa ma il legame tra l’acrobata funambolo e chi pratica lo slacklining è inevitabile! Il gesto atletico dello Slacklining prevede che gli atleti restino in equilibrio su una fettuccia (corda piatta larga dai 2,5 ai 5 cm) tesa tra 2 ancoraggi (alberi o supporti vari) che crea una linea flessibile ed elastica. Lo Slackline è la moda del momento e si sta sviluppando nelle palestre e in ambienti di allenamento all’aria aperta. Sulla
mauro magagna fuoco sullo sport In generale la disciplina sportiva è magica e coinvolge anche chi non la pratica in prima persona. Nello sport quasi sempre anche il pubblico è parte del gioco e il “visitatore” si trova spesso coinvolto nel vortice di emozioni che caratterizzano gli eventi e i loro partecipanti. In molti, volendo bloccare questi momenti, si trovano a fare foto per imprimere sensazioni. Come si riesce ad esprime con un click tutto quello che si vede e vive? Un idea per avere consigli e suggerimenti per fare una buona fotografia si potranno avere confrontandosi con Mauro Magagna, fotografo professionista, sportivo e amante dei paesaggi naturali. Con i corsi, base ed avanzato, proposti dalla School of Art di Colognola ai Colli di Verona si potranno conoscere norme e trucchetti per realizzare foto anche in azione e ambiente sportivo. http://www.schoolofart.it
BICI PIEGhEVOLE
DISCESA RAPIDA E FACILE Si chiama “BACK C6” ed è una particolarissima bicicletta artigianale italiana senza pedali né sella! È un mezzo in carbonio, pieghevole, smontabile, da portare nello zaino, da usare per scendere dai sentieri e dalle forestali. Si tratta di una bicicletta che facilita il “tornare indietro” (da qui il nome Back) e il rientro dall’allenamento in quota. Infatti, dover tornare a piedi lungo sentieri o discese può richiedere tempo e comportare rischi per le articolazioni degli arti inferiori. La bici è leggerissima (ci sono 6 modelli e la più leggera pesa poco più di 4kg) e si porta sulle spalle ripiegata in uno zaino. Il telaio è fatto di materiale composito con fibra di carbonio ed è formato da 3 pezzi con giunzioni in lega di alluminio. Uno speciale zaino la contiene in andata e, al rientro, diventa protezione per la schiena e contenitore di materiale con appositi scomparti per la piccola attrezzatura (indispensabile per il veloce montaggio). La bici Back C6 può essere personalizzata lasciando invariati telaio e ruote. Sull’ onda dell’entusiasmo per il lancio di questo prodotto è nato il progetto “Backtouring”, a cura di Davide Paolo, per far conoscere la nuova disciplina sportiva di montagna con eventi ed uscite. La promessa dei produttori è quella che, usando questo mezzo, ci si potrà concentrare sulla salita, rilassarti nella discesa e lasciare che il divertimento accompagni il tragitto finale. www.backc6.com
GUIDE E NOVITà
FERRATE A PORTATA DI MANO Le terre del Garda sono molto apprezzate per essere delle palestre all’aria aperta con un’offerta che va dalla vela alla bici, passando per il trekking e l’arrampicata. Tra le attività che maggiormente hanno contribuito a rendere famose queste zone, rientrano le “passeggiate alpinistiche” su vie ferrate, cioè su percorsi artificiali creati su pareti rocciose con chiodi, scalette e cavi d’acciaio per consentire la risalita in sicurezza. Proprio agli amanti delle ferrate è dedicata la nuova guida “Ferrate dell’Alto Garda” di Fabio Della Casa, scalatore di origine vicentina, proposta da “Idea Montagna Editoria e Alpinismo”. Il testo descrive 25 itinerari, da ferrate a
sentieri attrezzati, di diverse lunghezze e difficoltà. Le notizie tecniche sono abbinate a informazioni culturali che descrivono le imprese messe in atto dalle persone che hanno contribuito alla loro realizzazione. La lettura è piacevole e le notizie consentono di affrontare le vie con una maggiore consapevolezza. La guida è adatta anche ad un pubblico straniero, visto che le presentazioni sono sempre fatte in 3 diverse lingue: italiano, tedesco e inglese. I percorsi si intrecciano in un’area che comprende il versante bresciano del Garda, Riva, la Valle del Sarca, a nord Mezzolombardo e finisce a est del lago con i gruppi del Bondone e del Monte Baldo.
fettuccia si può accrescere l’equilibrio, camminare o fare evoluzioni e 3 sono le categorie: Trickline o freestyle (tricks, trucco in inglese) cioè quando si fanno evoluzioni e salti sulla fettuccia; Longline quando si cammina su fettucce molto lunghe che, per la distanza, diventano molto instabili; Highline se la sfida si svolge ad alta quota, ad esempio in montagna tra due rocce o tra due palazzi, in cui si deve superare la paura dell’altezza per trovare la concentrazione e in cui si usa un imbrago per proteggersi da eventuali cadute. La passione di un gruppo di amici per questo sport ha fatto nascere a Bergamo “Spider Slacklines” la prima azienda italiana che produce attrezzatura per questa disciplina e ha dato vita ad un team di atleti professionisti che gira l’Italia, tra piazze e manifestazioni, per fare dimostrazioni o test. I prossimi mesi gli atleti Spider saranno il 3-5 ottobre a l’Aquila al “Festival della montagna”, a Bergamo per “Altaquota fiera della montagna” E IL 10-12 ottobre e a novembre alla Fiera di Modena per l’evento “Skypass”. Spider si sta muovendo anche fuori dall’Italia ed oltre alla Spagna si stanno sviluppando i primi contatti in Giappone con atleti che utilizzano il materiale prodotto in Italia. Il team all’opera è stato ripreso da Paolo Bacchi nel video “Highline Trip 2014 Frasassi” che illustra l’approccio, lo studio e la realizzazione di una highline nelle Marche. Info su www.spider-slacklines.com
auto
di pAOLO CARLI
Nuova Nissan Xtrail La nuova Sport Utility di casa Nissan si rigetta nel mercato dopo parecchi anni di assenza portando in dote una nuova linea volutamente ispirata al family feeling e una tecnologia da prima della classe. La linea creata dai designer è stata completamente rivista partendo da un frontale piu sportivo. Anche all’interno il salto di qualità è notevole e si percepisce immediatamente lo sforzo fatto per migliorare la qualità di bordo e la sensazione di lusso.L’ergonomia è ripresa dalla piu piccola Qashqai ma tutto è al posto giusto con la strumentazione che accoglie al centro un comodo e versatile display a colori che La linea creata dai designer è stata completamente rivista partendo da un frontale piu sportivo
DACIA DUSTER Si rinnova restando fedele a se stessa. La Dacia Duster nel suo segmento non ha rivali, se vogliamo prendere in considerazione la possibilità di offrire un SUV 4x4 accessibile a tutti. Non a caso parliamo di un best seller della sua categoria, che adesso si presenta al pubblico ancora più entusiasmante. Le novità cominciano dagli esterni per merito di un nuovo frontale, con una griglia ridisegnata e gruppi ottici con luci diurne. Altra novità la nuova barra portaoggetti sul tetto. Ci sono una nuova plancia, nuovi colori per i materiali, pannelli delle portiere e tappezzeria dei sedili. Il che conferisce un aspetto più curato alla vettura, ancora meno low cost. Sotto il cofano arriva un motore a benzina sovralimentato con turbocompressore 1.2 Tce da 125 CV di origine Renault con cambio manuale a sei marce, che con iniezione diretta di benzina consuma 6,3l/100 km con emissioni di CO2 pari a 145g/km e scatta da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi. Ecco prezzi della Dacia
renault trafic la terza generazione
Duster 2014, motori e allestimenti relativi. Dacia Duster 1.6: 11.900 euro, Dacia Duster 1.6 Ambiance: 12.550 euro, Dacia Duster 1.6 Ambiance 4x4: 14.650 euro, Dacia Duster 1.6 Ambiance Gpl: 13.550 euro, Dacia Duster 1.6 Laureate: 13.450 euro, Dacia Duster 1.6 Laureate 4x4: 15.550 euro, Dacia Duster 1.6 Laureate Gpl: 14.450 euro, Dacia Duster 1.2 TCe Laureate: 14.950 euro, Dacia Duster 1.5 dCi 90 CV Ambiance: 14.050 euro, Dacia Duster 1.5 dCi 110 CV Ambiance: 14.850 euro, Dacia Duster 1.5 dCi 110 CV Ambiance 4x4: 16.950 euro, Dacia Duster 1.5 dCi 110 CV Laureate: 15.750 euro. Info: Ren Car Spa, www.rencar.it
Renault ha presentato ufficialmente il Nuovo Trafic che sarà in vendita in Italia nell’autunno 2014. La terza generazione di uno dei veicoli commerciali più venduti in Europa offre caratteristiche che lo fanno assomigliare sempre più a un ufficio mobile, andando a incontrare le esigenze di professionisti più dinamici e tecnologici. Nuovo Trafic è caratterizzato da un design dinamico e robusto. L’abitacolo si è rinnovato profondamente integrando fino a 14 vani portaoggetti, per un totale di oltre 90 litri di spazio. La console centrale a forma di totem raggruppa il sistema multimediale e i pulsanti di controllo del climatizzatore. I nuovi sedili assicurano la corretta posizione grazie a tre regolazioni, il sedile conducente è ribassato di 36 mm, rispetto a Trafic II, e lo schienale più inclinato, portando il comfort a livelli di una mo-
ripete anche le informazioni di navigazione e l’immancabile schermo multifunzione da 7 pollici posizionato al centro della plancia da dove si possono comandare tutti i menu di infotainment. Quel che sorprende comunque è la qualità dei rivestimenti e la grande versatilità, con 7 posti a sedere. Molto ricca la dotazione di sicurezza con il Safety Shield per la protezione dei passeggeri, l’intelligent Parking Assistant e il sistema di sensori e telecamere Around View Monitor. Tre infine gli allestimenti previsti Visia, Acenta e Tekna con un listino davvero interessante che va da 27.500 a 34.300 Euro. Unico il motore, diesel 1.6 da 130 cv (0-100 Km/h in 10”5, 188 Km orari,20,4 Km/litro in media) abbinabile alla semplice trazione anteriore o alla sofisticata All-Mode 4×4-i a controllo elettronico. Info: Ren Car Spa, www.rencar.it
RENAULT TWINGO NUOVA GENERAZIONE A vent’anni dall’uscita della prima serie, ecco la nuova Twingo. La francesina ha un look particolarmente espressivo, caratterizzato dalla massima libertà di personalizzazione da parte del cliente. Il motore è posteriore, e la trazione pure. La nuova Renault Twingo torna a essere rivoluzionaria, con scelte tecniche che la allontanano dalla concorrenza. Ma non è su questo che punta: la nuova Twingo si mette in mostra concentrandosi sulla simpatia delle sue linee, sui colori e sulle personalizzazioni che la city-car francese permette. Poco più di 3 metri e mezzo di lunghezza permettono alla Renault Twingo di mantenere forme compatte e guidabilità a misura di città (il raggio di sterzata è quasi da record), con un passo di circa 2,50 metri che regala un’abitabilità sorprendente per la categoria. E all’interno, numerosi vani portaoggetti che estendono la capacità di trasportare piccoli oggetti, affiancandosi a un bagagliaio dalla capacità di 219 litri. “Un mondo estetico molto Renault – afferma Bernard Chretien, Direttore Generale di Renault Italia - Uno stile divertente, con colori e personalizzazioni, per una macchina molto agile in città”.
Info: Ren Car Spa, www.rencar.it
novolume. Sulla plancia, a destra del volante, è stato posizionato un supporto per smartphone orientabile e compatibile con apparecchiature fino a 4,7’’. Il vano di carico mantiene la sua caratteristica forma cubica, la lunghezza è stata leggermente aumentata e consente a Trafic III di arrivare fino a 3,75 m su L1 e a 4,15 m su L2 di spazio utile in lunghezza. Un sistema di blocco della porta posteriore sinistra, inoltre, permette di caricare oggetti ancora più lunghi. Il Nuovo Trafic offre anche
nuova gamma di motorizzazioni: un 1.6 dCi da 90 CV e 260 Nm e lo stesso motore declinato nella versione da 115 CV e 300 Nm di coppia. La cilindrata è sempre di 1,6 litri, e le potenze di 120 e 140 CV con, rispettivamente, 320 e 340 Nm di coppia e consumi molto contenuti. Il prezzo di partenza è di 20.000 euro più iva per la versione furgone da 90 C.
Info: Ren Car Spa, www.rencar.it
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