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NEGLI ULTIMI 30 ANNI LA TV HA PERSO IL REGISTRO DI UN TEMPO

Caja tonta la scatola stupida i

n Spagna hanno un modo particolare di chiamare la televisione: la chiamano “Caja tonta”, la scatola stupida. Credo che a ciascuno di noi venga spontaneo pensare che non ci sia miglior definizione! Però, anche se la chiamiamo in questo modo sono pochissime le persone che non hanno almeno un televisore nella propria abitazione, anzi di solito sono più di uno: in cucina per non perderci le news durante i pasti, in salotto per guardare comodamente partite di calcio e film, e spesso anche in camera da letto per addormentarci cullati dalla parole di un talk show o le immagini di un reality. Quindi, in realtà, proprio stupida non la consideriamo. C’è da dire che ai suoi esordi la Tv (all’epoca c’era solo quella pubblica) si era assunta un ruolo pedagogico- educativo, e in effetti è servita a recuperare carenze scolastiche, povertà linguistiche e il diffuso sottosviluppo culturale dell’epoca. Inoltre, è a partire da quel momento che gli italiani hanno iniziato a parlare tutti nella stessa lingua superando le barriere comunicative della miriade di dialetti presenti nella penisola. In quel periodo il registro linguistico utilizzato in televisione era più alto dell’attuale, addirittura le annunciatrici, le

famose “signorine buonasera”, facevano corsi di dizione. Secondo l’Accademia della Crusca negli ultimi 30 anni la Tv ha perso il registro di un tempo, e si è anche allontanata dalla lingua comunemente parlata per sviluppare nuove forme linguistiche, artificiose e spettacolarizzate. Oltre all’evidente impoverimento linguistico, ci sono veri e propri errori, il sacrificio dei periodi ipotetici e del congiuntivo, la nascita di veri tormentoni o tic linguistici, ad esempio “un attimino” e “assolutamente sì” o “assolutamente no”. Lo scrittore Alessandro Gnocchi su ilgiornale.it sostiene che “Spettacolarizzazione, semplificazione e stereotipia sono i tre killer che in Tv attentano alla ricchezza della lingua italiana”. La crisi del modello pedagogico è in parte da attribuire all’avvento delle televisioni commerciali. La pressione della concorrenza ha portato la Tv pubblica ad abbandonare progressivamente le trasmissioni con finalità educative o a trasferirle in fasce orarie di minor ascolto. Oggi anche i programmi di divulgazione culturale e scientifica cercano una spettacolarità che tradizionalmente non apparteneva a questo genere di trasmissioni, dovuta essenzialmente alla sudditanza al mercato. La legge dell’audience spinge le varie emittenti a cercare il sensazionalismo,

di ELENA BENAGLIA

“SPETTACOLARIZZAZIONE, SEMPLIFICAZIONE E STEREOTIPIA SONO I TRE KILLER CHE IN TV ATTENTANO ALLA RICCHEZZA DELLA LINGUA ITALIANA”


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IL PUBBLICO VIENE PLASMATO A UNA VISIONE DEL MONDO IN CUI CONTANO I VALORI D’USO DELLE MERCI E IL LORO POTERE SIMBOLICO e questo di rado coincide con la qualità. Il filosofo Karl Popper nel provocatorio saggio “Una patente per fare televisione” proponeva l’istituzione di un corso per svolgere il ruolo di educatori di massa al termine del quale poter ottenere la patente per fare Tv. Tale patente sarebbe soggetta a revoca, nel caso di mancato rispetto di certi criteri, da parte di un organo competente a ciò adibito. Ma chi stabilirebbe quei criteri e in base a quali logiche? Purtroppo la risposta è oggi solo una: il mercato. Il pubblico viene plasmato a una visione del mondo in cui contano i valori d’uso delle merci e il loro potere simbolico. Ultimamente assistiamo ogni giorno e in ogni fascia oraria a trasmissioni zeppe di volgarità, insulti, risse, nelle quali si fa a gara a chi urla di più e il personaggio più seguito è quello che prevarica sugli altri senza alcun rispetto per le opinioni altrui. Non è un caso, è stato dimostrato che sono queste le trasmissioni con maggior ascolto, ed è un circolo vizioso, poiché più si utilizza violenza, sesso e sensazionalismo più si spinge la gente a richiederne. Ovviamente la banalizzazione e volgarizzazione dei contenuti ha come ricaduta il formarsi nella collettività di un stile di vita oltre che mediocre e frivolo, spesso maleducato e irrispettoso. Stando così le cose c’è da rallegrarsi della perdita di istanze educative da parte della “scatola stupida”! I produttori televisivi si giustificano sostenendo di accontentare il gusto del pubblico, di dare allo spettatore ciò che vuole. Ma quello che lo spettatore vuole finisce con l’essere inevitabilmente influenzato dalla scarsità di scelta tra ciò che viene trasmesso, e quindi infine la scelta è solo quella tra avere o no l’apparecchio televisivo. Ma la Tv resta ancora il mass media più capillarmente diffuso; è, come dicevamo, nelle case della maggioranza

degli italiani, e resta la fonte di informazione principale per tutti coloro che non navigano in internet. Le notizie dal mondo e i dibattiti politici in grado di influenzare le masse si svolgono ancora quasi esclusivamente in televisione. Ma attenzione, perché ciò che ci arriva dalla Tv “bypassa” la mente logica e va a inserirsi direttamente nel subconscio, fa presa più sulle emozioni che sulla logica, ed è per questo che lo spettatore di un dibattito televisivo è molto più influenzabile di chi sullo stesso argomento legge una pagina di giornale. La pagina scritta costringe a pensare allineando e concatenando concetti in modo logico-dimostrativo, non si limita alle sensazioni. Mentre la forma comunicativa audiovisiva gioca tutto sulle sensazioni, avvalendosi di suoni, colori ed effetti speciali che impediscono di fatto al cervello di svolgere ragionamenti. La televisione ci bombarda di informazioni che noi riceviamo acriticamente, non avendo il tempo di riflettere e di elaborarle prima di assimilarle, indotti in uno stato semi-conscio che pare vada a influenzare direttamente i meccanismi della memoria, del linguaggio, delle percezioni. Pensiamo poi che agli stessi messaggi e immagini sono esposti allo stesso modo adulti e bambini. TV E BAMBINI Oltre metà dei minori segue la Tv dalle due alle quattro ore al giorno, spesso in completa solitudine, dedicando a essa un tempo superiore a quello impiegato nelle attività scolastiche, sportive o relazionali (1.100 ore di televisione l’anno contro 800 ore di scuola, secondo i dati di notizieprovita.it). Il problema sorge quando manca una scala valoriale trasmessa dalla famiglia o dalla scuola e i bambini si trovano ad assorbire come valori quelli trasmessi e comunicati dalla Tv, percependo la realtà mediatica come un codice normale. La

MOLTI PSICOLOGI SOSTENGONO CHE LA TELEVISIONE INCORAGGIA I BAMBINI A PARLARE COME SE FOSSERO MOLTO PIÙ ANZIANI ED ESPERTI, MENTRE IN REALTÀ PENSANO ANCORA DA BAMBINI televisione tende a desensibilizzarci, con la continua riproposizione di scene di violenza, ma mentre per un adulto vedere un reportage di guerra può essere un’informazione, su un bambino ha un effetto del tutto diverso. Secondo la dottoressa Anna Rezzara, della Facoltà di Scienze della Formazione all’Università Bicocca di Milano, la Tv provoca anche pericolose forme di adultizzazione precoce dei bambini, ad opera della pubblicità che inculca in essi modelli di comportamento e atteggiamenti sessuali tipici degli adulti, con conseguenze sulla sfera cognitiva, emotiva e sociale. “Quanto appena affermato è la conseguenza di un investimento pubblico annuale per il marketing rivolto ai minori di dimensioni non paragonabili a nessun livello raggiunto in precedenza: i bambini sono diventati l’obiettivo principale di un grande business e con lo sviluppo della televisione digitale si avviano a esserlo sempre di più.” Molti psicologi sostengono che la televisione incoraggia i bambini a parlare e ad agire come se fossero molto più anziani e molto più esperti, mentre in realtà sentono e pensano ancora da bambini, ed è per questo che vanno protetti, accompagnati nella

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informatico statunitense Nicholas Negroponte nel suo libro “Essere digitali” sosteneva (nel 1995) che la televisione “è un esempio di sistema di comunicazione in cui tutta l’intelligenza è contenuta sul punto di origine. Chi trasmette definisce ogni cosa e chi riceve prende ciò che gli viene dato”. Intuiva, però, le frontiere aperte dalla “Tv on demand” nel conferire potere di scelta non solo dei programmi ma anche degli orari. Vent’anni dopo confermiamo che ciò è avvenuto: i social hanno consegnato agli spettatori uno strumento potentissimo con il quale i produttori sono costretti a fare i conti e soprattutto in tempo reale. La comunicazione non è più una strada a senso unico che va dal produttore al consumatore, dal programma televisivo al telespettatore. Oggi si dialoga con i produttori dei programmi Tv preferiti, si comunicano i propri gusti e le proprie critiche o suggerimenti, si creano comunità di persone con gli stessi interessi. Non disperate se siete ancora inesperti del mondo di internet, recentemente la Tv pubblica ha ripreso in mano il suo ruolo educativo attraverso una mini serie chiamata “Complimenti per la connessione” con la quale si propone di accompagnare i cittadini, tra il serio e il faceto, nel mondo digitale mostrando loro i nuovi strumenti di comunicazione e spingendoli a “entrare in internet”, una sorta di nuova alfabetizzazione italiana.

visione dei programmi televisivi, dando loro una formazione idonea a esercitare un giudizio di valore. Con la speranza di potergli insegnare a usare la Tv per aumentare la propria comprensione del mondo e di se stessi, maturando come cittadini e come persone. LA TV AL TEMPO DEI SOCIAL Di fronte alle infinite risorse offerte dalla Rete, compresa quella, utilizzatissima, della possibilità per ognuno di noi di interagire con altri, postare foto e pubblicare filmati, la televisione “vecchia maniera” può apparire obsoleta, soprattutto ai più giovani. Dagli anni 90 con l’esplosione di internet tutti i media, radio, televisioni e giornali, hanno dovuto ripensare a un loro riposizionamento nel campo

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dell’informazione e dell’intrattenimento. Però, da un recente studio pubblicato dall’Ericsson Consumer Lab emerge che spesso Tv e internet coesistono, cioè vengono utilizzati nello stesso momento dagli utenti. In base ai risultati emersi il 62% dei consumatori utilizza i social media mentre guarda la televisione. Questo per un bisogno (che è in costante crescita) di interagire, commentare e influenzare i contenuti, non guardando quindi più la Tv da soli, ma creando un feeling con la comunità di spettatori, postando i propri commenti e interagendo in tempo reale con gli altri. Il fenomeno, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è limitato ai giovani: il 30% di chi dichiara di utilizzare i social network mentre guarda la televisione ha un’età compresa tra i 45 e i 59 anni. Il celebre

TV E OPINIONE PUBBLICA Un esempio lampante dell’avvenuta interconnessione tra i due mondi, quello dei media tradizionali (radio, Tv, giornali) e quello dei social media è l’esperienza del Movimento 5Stelle, che ha orientato fortemente il risultato elettorale del febbraio 2013. Beppe Grillo, con una accorta strategia di comunicazione, è riuscito a trasferire il suo messaggio politico dal suo blog alla Tv, alla radio e ai giornali tradizionali. Per cercare di rimanere obiettivi e non cadere in trappole propagandistiche, bisogna sempre ricordarsi dell’esistenza dell’ “Astroturfing”. Si tratta di una tecnica (illegale) con la quale si vuole manipolare l’opinione pubblica su determinati argomenti, mediante la creazione di falsi consensi o addirittura di movimenti a base popolare. Questo avviene principalmente e più facilmente sul web, ma anche in Tv, con finte telefonate di spettatori, claque a pagamento, etc. E riguarda non solamente l’ambito pubblicitario o politico, ma può coinvolgere tutti i temi, come la riforma sanitaria, i cambiamenti climatici, le norme finanziarie, le emissioni di carbonio, la teoria gender, etc. creando percezioni alterate relativamente al gradimento dell’oggetto o del tema in questione.

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IL Direttore

SOMMARIO la CAJA TONTA LA SCATOLA STUPIDA

Quando il pubblico viene quotidianamente plasmato ad una visione del mondo spesso distorta

la valanga di superpillole

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e i problemi del Paese di tipo economico ed occupazionale appaiono irrisolvibili, e non vi sia formula politica o medicina fiscale o programma d’investimenti capace di sbrogliare la delicata situazione in cui ci dibattiamo ormai da anni, nel mondo sanitario la ricerca sofisticata sta approntando farmaci che permettono (o promettono) di affrontare patologie sino ad oggi ritenute inaffrontabili. Il rovescio della medaglia è rappresentato però dal costo di queste terapie, spesso inaffrontabile. Con una battuta si potrebbe dire “farmaci salvavita, ma cari da morire”. Certi farmaci futuristici infatti promettono di sconfiggere alcune forme tumorali, mettere la museruola all’Hiv, combattere l’Alzheimer, ma con costi spesso intorno ai 100 mila euro per un ciclo terapeutico, che affosserebbero in breve il nostro sistema sanitario o, come già accade per l’epatite C, permetterebbero di confinarne l’uso solo ai malati più gravi. Il bello, meglio dire il problema, è che di farmaci capaci di curare quel che prima non lo era, ne sono in arrivo una valanga. L’Fda, l’agenzia del farmaco americana, ne ha autorizzati lo scorso anno 43, in attesa di sbarcare anche da noi con prezzi anche più alti di quelli della super pillola anti-epatite C. Tanti sono anche i farmaci in stato avanzato di sperimentazione.

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PABLITO ROSSI, VI RACCONTO IL MIO MUNDIAL Intervista al cannoniere di Spagna ‘82 che a Sirmione mette in mostra tutti i suoi gloriosi cimeli

Recentemente sono intanto sbarcate sui banconi delle nostre farmacie le nuove iniezioni d’oro anticolesterolo; per chi può permettersele alla modica cifra di 1200 euro per un mese di terapia. Anticorpi monoclonali capaci di ridurre il colesterolo del 75-85%, molto più delle vecchie statine; pur abbattendo i costi della metà, probabilmente questi farmaci saranno mutuabili solo per chi ha alle spalle malattie gravi quali ischemie o infarti. E sempre a caro prezzo sono in arrivo nuovi antibiotici. È però sul fronte dei farmaci oncologici che si profila una vera rivoluzione. Si è aperta una nuova era della medicina che consente di trovare la chiave per colpire le singole cellule di certi tumori o di generare reazioni dell’organismo in grado di sconfiggere la malattia. La speranza si affievolisce però parlando dei costi attuali. Per una delle terapie in avanzato stato di sperimentazione, quindi non di certa efficacia, si parla già di un milione di dollari per un anno di cura. Inevitabile che il tema delle pillole super costose entrasse con forza nella campagna elettorale italiana. Con esso, non sarà in balia del mondo politico, come al solito, il nostro portafoglio, ma lo sarà pure la nostra pelle! Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it

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HOSTARIA, LA FESTA DEL VINO e della vendemmia Torna, dopo il grande successo dello scorso anno, la grande festa popolare che si svolge nel centro storico di Verona

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FIERACAVALLI 2016, sempre solo SUCCESSi Al via a Verona l’appuntamento più atteso da esperti del settore, appassionati e famiglie. Da oltre un secolo solo consensi

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IL CONTRABBANDIERE DI GIOCATTOLI La storia di Rami Adham è un concentrato di emozioni che portano con se un messaggio di grande solidarietà e speranza

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli

A PARER MIO

SE IL PADRE è “ASSENTE” C’è FAMIGLIA? “Si dice che la nostra società è una società senza padri”. Nella cultura occientale, la figura del padre sarebbe simbolicamente assente, distorta, sbiadita. La scomparsa dei padri è una delle più grandi crisi che la cultura mondiale sta affrontando. Se manca un sano rapporto con i padri i bambini piccoli diventano radicalmente insicuri. Sono i padri che danno il coraggio ai figli: la forza per diventare sempre più indipendenti. La società nel bene e nel male ha avuto un’evoluzione tale e tanto rapida da stratificare le epoche, tanto che il presente vede nel passato le stesse figure avvolte nel grigio della non definizione, quindi difficilente correlabili.

Per cui i padri di oggi non hanno modelli di riferimento da seguire, devono pertanto reiventarsi adattandosi alle esigenze dei tempi. In passato dai padri ci si aspettava che fossero investitori finanziari, ma raramente essi erano tenuti ad investimenti emozionali nei confronti dei loro figli. La necessità di essere più che un mero capofamiglia è scoraggiante. Si tratta di un territorio muovo ed inesplorato, che l’evolversi della famiglia e la facilità in cui si dissolve, il padre diventa un semplice uffiuciale pagatore e per i figli un estraneo. Per cui il padre si trova davanti ad una tentazione a doppio taglio: o interpretare la patenità come un assoluto che lo rende del tutto autorita-

di GASTONE SAVIO

rio, o dissolvere la patenità a tal punto che il suo rapporto con i figli diventa blando ed insipido, senza alcun vincolo di autorità. Il problema dei nostri giorni non sembra essere più tanto la presenza invadente dei padri, quanto piuttosto la loro assenza, la loro latitanza. I padri sono talora così concentrati su se stessi e sul proprio lavoro e, alle volte, sulle proprie realizzazioni individuali, da dimenticare anche la famiglia. Tra questi due poli esiste un equilibrio: è il modello della paternità basata sull’autorevolezza anziché sull’autoritarismo, sul servizio piuttosto che sul servilismo, sulla leadership senza boria, sulla disciplina senza repressione.

Pubblicità: Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: Pignani Printing Srl Via Cassia km 36,300 – Settevene 01036 Nepi (VT) Editore: Marco Morelli, Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessio Pinza, Anna Maria Catano, Anna Rossignoli, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Beatrice Moscatelli, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giulio Mariani, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.


PARLIAMO DI

di beatrice moscatelli

CLOCHARD LA VITA DEGLI INVISIBILI Lontani dagli ideali filoromantici degli hobo, dalle convinzioni spirituali degli yoghi indiani e dai più recenti movimenti di controcultura libertari, i senzatetto assumono profili familiari e connotati sempre più simili ai nostri. La quantità di termini usati per definire la condizione di homeless - barbone, vagabondo, accattone - e l’uso scorretto di questi, lasciano intendere quanta confusione ruoti attorno a questa difficile realtà. Di certo ciò non contribuisce a far chiarezza su un argomento spinoso, generalmente poco amato, dalla politica e dai media in primis, e forse proprio per questo poco dibattuto; fatta eccezione per il periodo natalizio, in cui dovremmo, per chi ci crede, essere tutti più buoni col prossimo. Chi ha pensato che la vita da clochard fosse una scelta intenzionale, riservata a persone eccentriche, anti materialiste, o la consequenziale risposta ad un approccio negligente al mondo lavorativo, è costretto a ricredersi. Diventare homeless al giorno d’oggi è un rischio concreto e quasi mai una scelta. I numeri parlano chiaro. Secondo l’ultimo censimento Istat, in Italia, sono più di 50 mila le persone che vivono per strada. Cifra triplicata rispetto ai rilevamenti pre-crisi economica e che sembra destinata a salire nei prossimi anni. Triste trand a cui nessun paese della comunità europea sfugge, nemmeno quelli più all’avanguardia, come Germania e Finlandia, che anni fa erano riusciti a dimezzare il numero dei senzatetto con politiche di prevenzione e aiuto nella ricerca del lavoro. CIRCOLO VIZIOSO La domanda che viene da porsi, ma che non formuliamo, più per paura della risposta che per mancanza di interesse è: Come si diventa clochard? Cosa innesca la spirale centripeta che trascina le persone ai margini della società, rendendo spesso fallimentare ogni tentativo d’uscita? Le risposte, date dai reportage e dagli studi in materia, rivelano una molteplicità di cause che agiscono sugli scenari più disparati. Alcune sono improvvise o relativamente veloci. E’ il caso di chi perde tutto ciò che possiede, abitazione compresa, in seguito a disastri naturali o guerre. Stesso discorso vale per le vittime di truffe o di malagiustizia alle quali non viene riconosciuto nessun risarcimento e per chi perde il lavoro e non riesce ad essere riassunto. Altre volte, invece, l’approdo all’homlessness è dovuto alla cronicizzazione, o al lento peggioramento, di una situazione di partenza già precaria. Chi è dipendente da alcol, da sostanze stupefacenti o soffre di disturbi mentali, spesso fatica a trovare e, soprattutto, a mantenere, un lavoro. Lo stesso si può dire per la casa. Queste persone spesso finiscono per perdere la rete di legami, e isolarsi - o essere isolate- dalla realtà sociale. Ne consegue una prima frattura, uno strappo difficilmente ricucibile che il più delle

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Sempre più persone a gonfiare le file del popolo della strada, in Italia si va oltre le 50mila. Fenomeno difficile da arginare volte sfocia in una vera e propria disgregazione. I motivi per cui i nostri concittadini finiscono per strada sono principalmente due: la perdita del lavoro e il divorzio. Accoppiata che resta saldamente in testa in tutti i paesi dell’occidente. I DATI RELATIVI ALLA SITUAZIONE ITALIANA Come la maggior parte delle problematiche sociali, in particolar modo quelle legate alla forbice economica, la questione clochard trova una forte rilevanza nelle grandi città. Qui infatti si concentrano le strutture e i servizi di aiuto ai più poveri, mense, dormitori, perciò risulta più semplice trovare generi di conforto e riparo, nonché vivere

di elemosina dato l’elevato numero di abitanti. Milano e Roma sono le città italiane che accolgono più senzatetto: rispettivamente il 23,7% e il 15,2%. Al terzo posto troviamo Palermo che ne ospita il 5,7%. Seguono tutti capoluoghi di regione: Firenze col 3,9%, Torino col 3,4%, Napoli col 3,1%, chiude la lista Bologna con il 2%. Per quanto riguarda la distribuzione generale sul nostro territorio, il 38% degli homeless vive nelle regioni del Nord-ovest. Rispetto alla rilevazione precedente, datata 2011, si conferma il profilotipo dei senzatetto: sono in maggioranza uomini, più della metà immigrati, con un basso titolo di studio (solo 1 su 3 ha un diploma di scuola media superiore). Il dato che preoccupa maggiormente, emerso soltanto ora, riguarda l’allungamento della permanenza nella situazione di homeless e l’innalzamento dell’età media. Per la strada vivere è possibile, si vive anche più a lungo che un tempo. Quel che resta difficile è il riassorbimento nel tessuto sociale, le possibilità di reintegrarsi infatti diminuiscono col prolungarsi del tempo trascorso senza fissa dimora. TRA TAGLI SOLIDALI E SLEEP BUS Si chiama Joshua Coombes e di professione fa il barbiere. Lo si può trovare nel salone di Exter, cittadina del Davon dove lavora, o per le vie di Londra e di altre città inglesi, mentre taglia barba e capelli alla gente di strada. Con la campagna “DoSomethingforNothing” incoraggia le persone ad un altruismo disinteressato verso il prossimo, a fare qualcosa di concreto per chi ne ha bisogno. “Facile dare soldi a organizzazioni o fare la carità. Generare coscienza nelle persone, mostrare umanità a chi non ne ha ricevuta, invece, è una sensazione impagabile”. L’idea, maturata assieme agli amici Matt Spracklen e Dave Burt al ritorno da un viaggio nella Grande Mela, è nata proprio a imitazione di un collega che regalava tagli ai senzatetto nelle highway newyorkesi. “Se

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DA IMPRENDITORE A SENZATETTO STORIE DI STRADA

ognuno di noi aiutasse gli altri senza chiedere nulla in cambio, saremmo in grado di cambiare il mondo”. Seguendo questo principio, taglio dopo taglio, Coombers posta sui social il risultato del suo operato, che continua ininterrottamente da più di un anno. Non c’è da stupirsi che l’iniziativa abbia spopolato sui social, suscitando l’interesse degli utenti instagram e facebook. L’espressione di queste persone, che si rivedono puliti e sistemati, di nuovo padroni della loro dignità, mettono a dura prova anche i cuori meno sensibili. Altra dimostrazione di solidarietà, questa volta partecipativa e non individuale, arriva dall’Australia e si chiama “Sleep Bus”. L’ideatore del progetto è Simon Rowe, ex clochard di Melbourne, che ha pensato di convertire i vecchi autobus in rifugi sicuri, dove, chi non ha un tetto sopra la testa, può passare la notte. Per realizzare il suo progetto ha lanciato un crowdfunding in rete con la speranza di raggiungere la cifra necessaria alla messa in atto

LE POSSIBILITÀ DI REINTEGRARSI DIMINUISCONO COL PROLUNGARSI DEL TEMPO TRASCORSO SENZA FISSA DIMORA dell’operazione, fissata a 50 mila dollari. Ogni Sleep Bus prevede 22 postazioni-letto, sei gabbiette per animali, una toilette pulita regolarmente e dei caricatori con prese usb. “Questa non vuole essere una soluzione a lungo termine”, fa sapere il sito dell’associazione, “vogliamo solo dare, a chi vive

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Giancarlo lo incontriamo a Verona, seduto sul marciapiede alla confluenza di due strade, ha lo sguardo basso e tiene in mano un pezzo di cartone con scritto “sono italiano.. qualcosa per mangiare, mille grazie”. E’ contento di rispondere alle nostre domande: “Se più persone si fermassero a chiedermi la mia storia, o anche solo a scambiare due parole, sarei un uomo più felice”. Alla fine della chiacchierata ci nega però una fotografia. “Foto no, non vorrei che nessuno mi vedesse in questo stato, e che oggi sono anche pulito”. Ci racconta di essere un ex imprenditore del tessile, di aver cominciato a lavorare a 18 anni nella fabbrica di famiglia, nel Barese. Con la crisi economica in pochi anni ha perso tutto. La concorrenza della Cina è diventata schiacciante, ha cominciato ad andare in perdita, ha chiesto i primi prestiti alla banche, che non sono bastati a risollevare le situazione. Da lì la scelta che non rifarebbe, e che non avrebbe mai fatto, se non fosse stato disperato: mettersi nelle mani di persone poco raccomandabili. Le minacce di morte e gli atti intimidatori non si sono fatti attendere. Giancarlo ha divorziato dalla moglie e allontanato di proposito i figli, per 14 mesi ha vissuto sotto scorta, spostandosi da un hotel all’altro. “Già quella non mi sembrava vita, figuriamoci questa!”. Poi, da un giorno all’altro, qualcuno ha ritenuto che la protezione non fosse più necessaria, e così che si è ritrovato senza casa, senza soldi, senza lavoro e senza famiglia. Mentre ce lo racconta pronuncia quel “qualcuno” alzando la voce mimando un passaggio di soldi, evidentemente convinto di essere vittima di malagiustizia. Da quattro anni vive per strada, e non riesce a trovare lavoro. “Mi guardi, lei mi assumerebbe? E oggi sono anche pulito, ieri sono riuscito a farmi una doccia”. Ci spiega perché uscire da questa situazione sia a dir poco impossibile. “Possiamo dormire massimo 12 notti al mese nel dormitori, poi ci turnano, bisogna lasciare posto agli altri, le docce sono aperte 2 giorni alla settimana, ma ci sono ore di fila. Quando finalmente è il tuo turno, la doccia è messa in condizioni che non ti viene nemmeno voglia di entrarci. Non possiamo lavare i vestiti, quindi li tengo finché non sono da buttare, poi cerco una maglietta al “tutto 1 euro” e via così”. Prima di lasciarlo ci ringrazia ancora per avergli dato la possibilità di dire la sua, e si scusa per averci negato la foto, ma… “Se la vedessero i miei figli o quelli del mio paese?.” La vergona di essere in questa situazione è troppa.

in strada, la possibilità di fare un sonno tranquillo, al caldo e al sicuro, non pensiamo di sostituirci alle istituzioni”. “Poter dormire è tutto” dice Rowe, che da ex clochard conosce bene le criticità della vita di strada, “il sonno è vitale per la salute delle persone, riuscire a dormire di notte serve a salvaguardare sia la salute mentale che quella fisica”. Per i senzatetto la notte è il momento più difficile. Proprio nelle ore di buio infatti sono maggiormente soggetti ad aggressioni, atti di bullismo, tentativi di rapina, senza contare l’esposizione al freddo e alle intemperie. “Avere un sonno regolare in queste condizioni è impossibile”. Secondo Rowe sarebbero necessari almeno 300 autobus per ospitare tutti gli homeless che attualmente dormono per le strade australiane, obiettivo che si augura di poter raggiungere nell’arco di sei anni.

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L’approfondimento

di giacomo gabriele morelli

Paralimpiadi vibrante messaggio di umanità Non si è ancora spento l’eco delle Paralimpiadi tenutesi a Rio dal 7 al 18 settembre scorso, e molte riflessioni si susseguono, permeandosi tra loro, sia in campo sportivo che, più generalmente, “sociale”. Le emozioni per le vittorie, i piazzamenti e comunque le gesta dei nostri e altrui atleti, lasciano spazio ai sentimenti postumi di queste performance, complessivamente tinti di speranza e positività. Lo sport ci ha portato in un’altra realtà. All’Estadio Olimpico e al Maracana si stava in Paradiso: tutto accessibile, le persone viste come tali e non per la loro condizione. Ora ci si deve svegliare, si scende dal luna park paralimpico. La Paralimpiade di Rio sarà un punto fermo nel pensare al nuovo. Le centinaia di migliaia di persone che hanno affollato stadi e impianti (mai accaduto prima) e i milioni di telespettatori porteranno nel cuore e nella mente ciò che hanno visto e vissuto. E speriamo ne facciano tesoro per cambiare la propria mentalità. L’attenzione per le Paralimpiadi non si comprende se sia spinta da un coinvolgimento emotivo per chi (crediamo) sia più infelice di noi, oppure da stima

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La vita egoisticamente tende ad emarginare ciò che è “diverso”, ciò che non è “conforme” ricordandoci il dolore, le difficoltà, la malattia reale per gli sportivi. Non esiste una risposta univoca se ci riferiamo al sentiment personale, ma ciò che si percepisce è che il tipo di approccio a questo mondo è cambiato, ci si è maggiormente sensibilizzati. Siamo sinceri, da sempre lo standard sociale, lo stile di vita nel quale siamo immersi, emargina ciò che è “diverso”, ciò che non è “conforme” ricordandoci il dolore, le difficoltà, la malattia. Occhio non vede, cuore non duole. A meno che non sia una pubblicità progresso, l’utilizzo di testimonials disabili è limitato. Belen Rodriguez è attraente e vende, Nicole Minetti è pure lei attraente ma… non vedente, e non vende (questo almeno per ora…, Bocelli docet). Il sentimento di pietà che molti provano verso un disabile che credono più triste e sfortunato di loro, si è trasformato però negli anni in sorpresa e grande stima per grandi atleti. Lo sport paralimpico è più avanti della società. Chi ha visto le immagini che arrivavano da Rio lo ha capito. Dopo pochi minuti la disabilità scompariva, o meglio, rimaneva come condizione, ma l’attenzione era all’atleta. Nelle venue paralimpiche il mondo era quello che dovrebbe essere: ognuno, con le sue differenze, a esprimere valori e umanità. Peccato che sia finita. Si spera che alle gare abbiano assistito tanti disabili, tanti parenti di disabili, tanti amici di disabili, tanti operatori socio-sanitari, tanti fisiatri, tanti insegnanti di educazione fisica e di sostegno, tanti tecnici di società sportive, per rendersi conto di cosa è in grado di fare una persona disabile. Ogni atleta una storia da raccontare, un traguardo da raggiungere nello sport, ma soprattutto nella vita. Lo sport per i disabili è avvicinarsi alla disabilità, accettare il proprio corpo, convivere con esso ma soprattutto vivere bene, perché la vita continua nonostante un arto mancante o una menomazione neurologica, senza la vista o l’udito. Lo stemma dell’IPC, la Federazione Internazionale Paralimpica, è composto da tre gocce, a simboleggiare corpo, mente e anima: dove non arriva il corpo arriva la mente. E dove non arriva la mente arriva l’anima. Auguriamoci che la percezione della disabilità da parte della società civile possa gradualmente cambiare; che cambi lo sguardo verso la persona disabile. Il lavoro da fare è ancora tanto. Sarebbe riduttivo, tuttavia, pensare allo sport prati-

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cato da persone con disabilità solo come una delle possibili vesti che assume un’attività con valenza riabilitativa. La possibilità di praticare attività sportiva (ludica o agonistica) è, per le persone con disabilità, anzitutto un diritto umano fondamentale, riconosciuto, da ultimo, dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. È l’Articolo 30 della Convenzione dell’ONU a parlare di sport e lo include tra un’altra serie di attività che sono altrettanti diritti fondamentali per le persone con disabilità: la cultura, le attività ricreative e il gioco. Non quindi, o quantomeno non solo, un modo alternativo di fare riabilitazione o abilitazione. Poter praticare attività sportive, a qualsiasi livello, è prima di tutto un diritto umano che trova la propria soddisfazione nelle effettive possibilità che ogni persona con disabilità ha di sperimentare un’attività sportiva all’interno del proprio progetto di vita, al pari di chiunque altro. Nello specifico, sempre l’articolo 30 della Convenzione sopra citato, precisa che gli Stati hanno dei compiti precisi per permettere alle persone con disabilità di partecipare alle attività sportive e ricreative: a) incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità alle attività sportive ordinarie a tutti i livelli; b) garantire che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per le persone con disabilità e, a tal fine, incoraggiare la messa a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, di adeguati mezzi di istruzione, formazione e risorse; c) garantire che le persone con disabilità abbiano accesso a luoghi che ospitano attività sportive, ricreative e turistiche; d) garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico; e) garantire che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi forniti da coloro che sono impegnati nell’organizzazione di attività ricreative, turistiche, di tempo libero e sportive. L’applicazione dei cinque punti dell’articolo 30 della Convenzione comporta che le comunità, dal livello nazionale fino al singolo comune, si strutturino in modo tale che le attività sportive ordinarie, così come quelle ricreative, ludiche e culturali, possano essere svolte anche dalla persone con disabilità. La prospettiva fondata sui diritti umani della Convenzione se, da un lato, toglie allo sport quell’aura medica, riabilitativa e curativa, dall’altro, conferisce allo stesso una dimensione ben più importante: quella dell’ordinario. Non più (o quanto meno

La possibilità di praticare attività sportiva ludica o agonistica è, per le persone colpite da disabilità, un diritto umano fondamentale

non solo), quindi, un’attività che abbia per desinenza il termine “terapia” (sport-terapia, così come arte-terapia, ippo-terapia, musico-terapia, ecc.), ma un’attività «ordinaria», di quelle che qualunque cittadino che vive in una comunità mediamente organizzata può svolgere in piena autonomia. La Convenzione non rinnega il valore riabilitativo e abilitativo alla pratica sportiva, ma ne amplia la sua portata, estendendo il suo valore al di là della sola dimensione socio-sanitaria. Quindi un’evoluzione straordinaria dell’iniziativa del neuro-chirurgo inglese Sir Ludwig Guttmann, che nel 1944 nell’ospedale di Aylesbury, vicino Londra, intravide nello sport un’importante attività che poteva avere delle ripercussioni positive nel percorso di riabili-

tazione post-ospedaliera dei giovani appartenenti alle forze armate britanniche che avevano riportato lesioni midollari dovute a cause belliche. Fu proprio Ludwig Guttman a lanciare nel 1948 i Giochi di Stoke Mandeville (il nome dell’ospedale), a cui aderirono militari disabili di varie nazionalità, manifestazione che nel giro di pochi anni si trasformò in Giochi Paralimpici, sino alla sontuosa organizzazione dei nostri giorni. Un evento dagli straordinari contenuti civili e morali, scevro dal doping e dai risvolti commerciali, alimentato solo dalla voglia di vivere.

Alex Zanardi, come riprendersi una vita Le vicende passate ed attuali di Alex Zanardi hanno conquistato tutte le copertine dei rotocalchi e sono state celebrate in una moltitudine di trasmissioni televisive. La sua gravissima menomazione subita durante una gara automobilistica colpì subito i tifosi di Formula 1 a lui legati, ma tale sentimento si estese anche a tutta l’opinione pubblica, che si strinse attorno all’uomo, più che non al Campione automobilistico caduto. Nessuno si aspettava che il Campione sarebbe un giorno risorto, e che la sua fama avrebbe conquistato gradini molto più alti di quelli a cui avrebbero potuto portare i suoi ipotetici successi automobilistici. In questo certamente ha contribuito la predisposizione di Zanardi alla competizione, alla ricerca del successo. Naturalmente la sua disabilità scatena un effetto leva sui consensi che gli attribuiamo, ma alla base di questa

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fulgida notorietà sta l’ammirazione per il carattere, l’animo, la forza interiore, il sacrificio con cui l’uomo ha saputo battersi per reagire ad una tragedia che l’aveva annullato. Uno straordinario esempio di cosa possa portare la reazione alle negatività della vita, di come la lotta alle avversità possa ribaltare situazioni apparentemente irrisolvibili. E’ lui senza ombra di dubbio l’atleta italiano simbolo dei Giochi Paralimpici, nessuno prima di lui ha saputo trasmettere il messaggio paralimpico con maggiore forza, serenità e persuasione, attirando su di sé i media, con i conseguenti messaggi positivi che quest’ultimi hanno saputo trasmettere. Il titolo del programma di divulgazione sportiva che Alex Zanardi conduce dal 2012 su Rai 3 riassume tutta la sua filosofia di vita: “Sfide”. Un atteggiamento che molti di noi potrebbero e dovrebbero fare proprio. Grazie.

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mantova life&style VOLTA MANTOVANA

gazoldo ippoliti

a volta per star bene

Nel weekend del 7 e 8 novembre durante A Volta per star bene, appuntamento che da anni allieta i freddi pomeriggi novembrini di Volta Mantovana, potrete assaporare dolci appena sfornati, castagne che cuociono sul fuoco, i frutti dell’autunno. Ogni anno la tipicità incontra il benessere tra le bollicine degli spumanti italiani, gli oli extravergine pregiati, le birre rigorosamente artigianali, la pasta fresca e i prodotti del territorio. All’interno del salone delle scuderie viene allestito il banco d’assaggio. Animano la kermesse aperitivi con sciabolata, corsi di capunsei, visite guidate al palazzo e alle torri, convegni, mostre, esposizioni di tartufi, storie di una volta e spazi interamente dedicati ai più piccoli. La manifestazione, a ingresso libero, si svolge sempre al coperto. Tutte le informazioni su www.avoltaperstarbene.it.

MANTOVA

Un grande evento artistico dedicato in particolare ai bambini e ai giovani, ma anche al mondo delle scuole, delle famiglie e a tutti coloro che amano il teatro, la ricerca e i linguaggi delle arti. Artisti provenienti da vari paesi d’Europa e del mondo si esibiscono in spettacoli, laboratori, percorsi d’arte, performances multidisciplinari in cui musica, pittura, teatro, scultura, danza si mescolano in una continua contaminazione tra le arti. Ogni anno il festival è rappresentato da un animale, disegnato dai più grandi artisti come Dario Fo, Altan, Bergonzoni, Sanna, Moretti, che diventa il simbolo dell’edizione. Quest’anno il simbolo è proprio il lupo. Non perdetevi questa incredibile kermesse: Segni d’Infanzia dal 26 ottobre al 2 novembre.

ASOLA

Festa dei morti Nella città di Asola la celebrazione dei defunti viene omaggiata con feste ed eventi: dal 30 ottobre al 2 novembre oltre alle celebrazioni sacre, previste nelle giornate dell’1 e 2 novembre, nel centro si terrà un mercato ricco di prodotti tipici e di artigianato locale. Per le strade affollate sarà possibile degustare vini e sapori mantovani e trascorre una giornata apparentemente triste in un modo davvero diverso. Durante questi giorni sono molti gli eventi culturali, non mancheranno nemmeno i concerti a cura della corale di Santa Cecilia e le feste pubbliche e private durante la notte di Halloween.

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Si è svolto dal 25 settembre al 2 ottobre, la seconda edizione di “Raccontiamoci le mafie. Rassegna di autori, libri e arti su mafie, legalità e giustizia”. Una settimana di eventi culturali aperti a scuole, cittadini, amministratori locali, volti a valorizzare e a promuovere memoria e impegno civile. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Gazoldo degli Ippoliti in collaborazione con Avviso Pubblico e l’Ente Manifestazioni. Numerosi i personaggi e i profili istituzionali che si sono succeduti e che, a vario titolo, sono impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, come il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il già procuratore di Palermo e Torino, Giancarlo Caselli, il sociologo Nando Dalla Chiesa, l’esperto anticorruzione Alberto Vannucci, gli imprenditori calabresi che hanno denunciato il racket, Gaetano Saffioti e Rocco Mangiardi e tanti altri.

GOITO

la festa del Grana Padano Il lupo a Segni d’Infanzia

grande successo per raccontiamoci le mafie

Da anni il comune di Goito, le varie associazioni e il Consorzio del Grana Padano rendono omaggio ad uno dei prodotti più apprezzati nel panorama italiano: il grana padano. Dal 28 al 30 ottobre sarà possibile trascorrere un intero weekend assaggiando il famigerato formaggio stagionato e rendendo omaggio ai prati stabili, cioè quei prati che non hanno subito alcun intervento di aratura o dissodamento, non coltivati e lasciati a vegetazione spontanea per moltissimo tempo. Alla Fiera di Goito saranno inoltre presenti stand nei quali le latterie partecipanti esporranno i loro prodotti caseari, e come ogni anno non mancheranno la degustazione guidata delle eccellenze gastronomiche del territorio e la dimostrazione di produzione di formaggio.

CASALMORO

Celebrazione della Madonna del Dosso Il 21 novembre, ricorre la Festa della Madonna del Dosso, i cui rituali si tramandano ininterrottamente di generazione in generazione da almeno due secoli. Si tratta di una tra le giornate più importanti per i cittadini di Casalmoro. La sagra coincide, nel calendario liturgico, con la presentazione di Maria al Tempio. Il tratto caratteristico della festività è la pratica dell’esplosione dei mortaretti: grossi tronchi conici in metallo pesante riempiti di polvere da sparo. I primi botti vengono esplosi il pomeriggio della vigilia, ulteriori scoppi precedono le celebrazioni della giornata ed evidenziano con forza i momenti salienti della liturgia, con una manifestazione al limite tra sacro e profano.

casaloldo

sagra di san luigi gonzaga La tradizionale Sagra dedicata a San Luigi Gonzaga sarà ancora l’occasione per promuovere cultura, arte e bellezza a Casaloldo . Gli eventi saranno diluiti nei mesi di fine Settembre ed Ottobre e verranno via via pubblicizzati sul sito istituzionale del comune: appuntamenti per tutte le età e per ogni gusto, serate culturali, performances teatrali e concerti, visite guidate a luoghi d’interesse, incontri letterari, percorsi sensoriali. Domenica 23 Ottobre, giorno della Sagra, non prendetevi impegni! Il centro storico del paese vi accoglierà con l’apprezzatissimo e variegato “Mercatino CreAttivo” .

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a cura di Elena andreani CASTEL GOFFREDO

antica fiera di San Luca L’Associazione Culturale Gruppo San Luca Onlus nella Chiesa Prepositurale di Sant’Erasmo dedicherà il 18 ottobre il sedicesimo concerto di musica sacra di organo e soprano al santo patrono della città. L’antica fiera di San Luca, compatrono della città assieme a Sant’Erasmo, avrà inizio già domenica 16 ottobre. La manifestazione attira moltissime

BORGOFRANCO SUL PO

protagonista il tartufo

presenze: tantissimi i castellani, e non solo, che si riversano per le vie del centro storico, a passeggiare tra i banchi della fiera. Importante da alcuni anni è il mercato dei Ri: Riciclo/Risparmio/Ricreo/Rispetto dove è possibile trovar di tutto, dal vestiario all’arredamento. all’oggettistica alle nuove creazioni che per vari motivi vanno scartate. Il vetro, la plastica, il legno, la carta e il cartone sono materiali molto preziosi che possiamo recuperare e riutilizzare grazie al riciclo creativo. È un mercato delle curiosità e del recupero, tutto molto ordinato e in buono stato, lontano dall’effetto “discarica”, infatti ogni espositore deve allestire la propria merce su appositi piani d’appoggio al fine di rendere piacevole il proprio spazio espositivo. Il tutto è gestito dalla Pro Loco di Castel Goffredo.

CASTELLARO LAGUSELLO

Bandiere arancioni Castellaro Lagusello è stato scelto quale testimonial per la campagna 2016 di promozione del prestigioso Touring Club Italia per la manifestazione del prossimo 9 ottobre “Bandiere Arancioni”. “Siamo orgogliosi – dice Davide Raja, assessore al turismo del comune di Monzambano – di questa scelta che ci dà la possibilità di far conoscere il nostro splendido borgo. Un lavoro, quello dell’Amministrazione, che intende promuovere le tipicità di questo borgo incantato attraverso eventi che ben sappiano fondersi con l’ambiente creando una sorta di filo rosso che lega la storia millenaria dell’abitato con la bellezza della riserva naturalistica e con l’offerta enogastronomica”.

MANTOVA

Isole futuristiche

Tuberfood è la Fiera Nazionale del tartufo bianco di Borgofranco sul Po che da venerdì 30 settembre a lunedì 17 ottobre torna per stupire tutti gli appassionati del tartufo. Giunta alla XXII edizione la fiera prosegue anno dopo anno nella promozione del territorio all’insegna del gusto e della tradizione. Proprio in onore di Mantova Capitale della Letteratura 2016 ed in sinergia con Festivaletteratura è stato indetto il primo “Concorso Letterario dedicato al tartufo”.

Mantova si espande e crea un arcipelago di isole a filo d’acqua, la cui forma richiama le foglie del loto che incredibilmente popola questi laghi. Alla costruzione dell’arcipelago, con materiali sostenibili e di riciclo, hanno contribuito i cittadini di Mantova attraverso una serie di laboratori partecipati. L’arcipelago sarà mobile e riconfigurabile: si animerà di musica, teatro e performance varie. Per accedere all’Arcipelago il costo del trasporto è di € 5,00 e la prenotazione è obbligatoria e sarà possibile partecipare sino al 31 ottobre.

MONZAMBANO

Scuola aperta e lezioni per tutti i gusti Avranno inizio ad ottobre i corsi che l’Università della Cultura ha organizzato per l’anno 2016/2017, in collaborazione con la Fondazione Città di Monzambano e patrocinati dal Comune. Un programma davvero ricco e per tutti i gusti. Fino al 20 ottobre saranno aperte le iscrizioni per i corsi di lingua (in-

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glese, tedesco, spagnolo e italiano per stranieri), che si svolgeranno rispettivamente il lunedì e il mercoledì con cadenza settimanale dalle 20 alle 21,30; il giovedì potrete rilassarvi al corso di yoga posturale presso la palestra sita in Piazzetta Don Zefirino Agostini; potrete partecipare a un corso di alfabetizzazione informatica; ma anche ad un corso di teatro per adulti e ragazzi e da un ultimo iscrivervi ad un corso di fotografia gestito dal Fotoclub di Monzambano. Da febbraio 2017 verrà attivato un corso di disegno ogni mercoledì dalle 20 alle 22 e da marzo 2017 potrete prendere parte al corso di Nordic Yoga della durata di otto lezioni. Sarà possibile iscriversi presso l’Ufficio Scuola del Comune di Monzambano il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11,00 alle 12,30, il sabato dalle 9,00 alle 12,30 oppure scaricando il modulo dal sito www. monzambano.gov.it. È chiaro che i corsi verranno attivati con il raggiungimento di un numero minimo di iscritti. La presentazione ufficiale di ogni corso si terrà venerdì 14 ottobre alle 20,45 presso la Sala consigliare del Comune di Monzambano dove i docenti presenteranno i loro programmi.

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brescia life&style CHIARI

W La Microeditoria

Torna a Chiari, per il quattordicesimo anno, la Rassegna della Microeditoria, l’appuntamento annuale dedicato alle piccole e piccolissime case editrici italiane, ideato e promosso dall’associazione culturale L’Impronta, il 5 e 6 novembre. Tema dell’edizione 2016: “In cammino”. Ad ispirare la scelta il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che ha proclamato il 2016 l’Anno Nazionale dei Cammini. Il cammino sarà oggetto di numerosi incontri, dibattiti, reading e presentazioni e verrà analizzato nei suoi molteplici significati. Testimonial d’eccezione sul tema sono ancora una volta i grandi ospiti chiamati a Villa Mazzotti. Tra le presenze illustri quella di Paolo Rumiz, viaggiatore visionario e instancabile. Atteso in Rassegna anche il matematico Piergiorgio Odifreddi, che partirà dal suo libro “La via lattea”.

VALLE CAMONICA

Torna puntuale anche quest’anno, alla sua 15°edizione, la rassegna enogastronomica autunnale della Valle Camonica. Dal 3 Settembre al 30 Ottobre le Settimane della Gastronomia Camuna andranno in scena organizzate dai Ristoratori della Valle Camonica. La rassegna propone quest’anno un ciclo di incontri che porteranno il visitatore alla riscoperta dei prodotti che il territorio è in grado di offrire, portando a conoscenza le origini dei formaggi della Valle Camonica, delle carni, della viticoltura e frutticultura. Molta attenzione verrà dedicata al racconto del pane con degustazioni sensoriali guidate. Nei ristoranti che partecipano all’iniziativa troverete dei menù a prezzo fisso con i migliori prodotti della Valle: formaggi, salumi, carni, vino, olio extravergine di oliva, frutti e tisane dalle caratteristiche particolari.

esenta di LONATO

fondazione alex dolce Il giovane cuore di Alexander Nicolaidis ha cessato di battere improvvisamente due mesi fa. Tanti sogni irrealizzati che trovano una continuità nell’impegno dei genitori che hanno costituito una fondazione che porta il suo nome, “Alex Dolce” (Iban IT98F0538754460000002479067). “Trovarlo senza vita è stato un dolore troppo grande e ora l’unico modo per far fronte a questo strazio è cercare di fare qualcosa nel suo ricordo. Alex aveva tanti sogni e come lui tanti giovani ne hanno, ma spesso non hanno la possibilità di realizzarli: vogliamo aiutare questi giovani a esaudire i loro desideri” ha affermato la mamma Sabine.

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Tremosine con gusto Ghiotte occasioni per scoprire le ricette tipiche di Tremosine con la rassegna enogastronomica Tremosine con gusto. L’evento promosso dall’associazione Pro Loco, vede la partecipazione dei ristoranti, locande e agriturismi del luogo con menù tematici cucinando piatti a base di prodotti tipici locali. Nel mese di Ottobre: Venerdì 7 lo Spiedo; Sabato 8 la Cucina di una volta; Venerdì 14 la Selvaggina; Giovedì 20 cucinare con l’Acqua delle Valli Tremosinesi; Sabato 29 la Selvaggina. Nel mese di Novembre: Venerdì 4 la Selvaggina e Sabato 12 il Tartufo.

ROVATO

Creatività, vintage E artigianato Gastronomia Camuna

TREMOSINE

A Castello Quistini è in programma Sabato 8 e Domenica 9 Ottobre l’edizione autunnale di “Mercanti in Viaggio”, evento ormai famoso che richiama migliaia di persone da tutto il nord Italia dove si potranno trovare collezionisti vintage, creativi handmade, designer e giovani stilisti. Si terrà come sempre nella meravigliosa cornice di Castello Quistini a Rovato, un luogo reso incantevole grazie ai giardini in particolare di rose, che circondano sale e porticati della dimora franciacortina, e che per questa speciale occasione sarà quasi interamente aperta al pubblico. A Mercanti in Viaggio saranno presenti ben 90 mercanti selezionati più che mai e provenienti da tutto il nord Italia.

SERLE

Brostoi, Formai e... Giunta alla sua sedicesima edizione la degustazione si sviluppa lungo la via principale della contrada Villa e nei vicoli adiacenti, per poi aprirsi nei vari cortili ed ambienti rurali con oltre 30 stand di piatti tipici autunnali serlesi, abbinati a vini bresciani in una kermesse enogastronomica, dagli antipasti al caffè. Produzione ed esposizione di manufatti artigianali locali di legno e pietra e rassegna di opere di scultura e pittura allieteranno la rassegna. Inoltre la manifestazione sarà aperta ad esibizioni folkloristiche di notevole interesse e, durante tutta la kermesse, verrà rallegrata da canti, musiche e danze. Non perdetevela il 16 ottobre!

PADERNELLO

Mercati della birra Domenica 16 Ottobre a Padernello, torna con il “Mercato della Terra” progetto Slow Food, che si basa sulla costruzione di reti tra enti, istituzioni, produttori e associazioni ed i Mercati della Terra, i quali rappresentano una rete internazionale di mercati riservati a piccoli agricoltori e produttori artigiani. I prodotti venduti corrispondono a criteri qualitativi precisi, che riflettono i principi del buono, pulito e giusto: tre semplici aggettivi atti a valorizzare i prodotti e a salvaguardare le radici, la storia, la cultura alimentare di una comunità ed il paesaggio del territorio. Tema del mercato di quest’anno: il cibo quotidiano.

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a cura di elena andreani VALTENESI

Profumi di mosto Domenica 9 ottobre torna in scena “Profumi di Mosto”, il circuito eno-gastronomico che celebra la fine della vendemmia nelle cantine del Garda bresciano nel cuore della Valtènesi. Profumi di mosto, ormai consolidata manifestazione organizzata dal Consorzio Valtènesi, taglia quest’anno il traguardo della 14esima edizione.

BRESCIA

ALIMENTAZIONE? Meglio Bio

Le aziende apriranno le loro cantine e i partecipanti potranno visitarle in tre suggestivi itinerari articolati fra le colline moreniche del Garda. Ogni cantina proporrà in degustazione i vini prodotti in prevalenza con uve del vitigno autoctono Groppello, abbinati a piatti della tradizione gastronomica bresciana. Tutti i vini di Profumi di Mosto saranno inoltre in degustazione presso la sede del Consorzio di Tutela in Villa Galnica a Puegnago del Garda dove alle 19.00 si terrà il tradizionale brindisi finale con la musica dal vivo. Il Carnet di degustazione (inclusi bicchiere e tasca portabicchiere) è acquistabile il giorno della manifestazione presso ogni cantina del percorso al costo di 28,00 € o in prevendita a 25,00 € presso tutte le filiali di Cassa Padana e presto on-line.

CASTEGNATO

Franciacorta in Bianco Dal Bagoss alla robiola di Roccaverano; dal Silter camuno-sebino alla Casatta di Corteno Golgi, al Morlacco del Grappa, al sardo Casizolu. Ecco alcuni dei tipici formaggi in mostra alla rassegna nazionale dei prodotti Lattiero-Caseari in scena dal 7 al 9 ottobre a Castegnato, presso il Polo fieristico. La manifestazione vede uno scenario dedicato al mondo del latte e dei suoi derivati. Ricordiamo che l’edizione 2015 archivia numeri da record con 8.500 ingressi, grazie ad un viaggio tra i raffinati sapori francesi. Un’edizione in cui particolarmente apprezzata la nuova distribuzione degli stand e il palco dedicato agli showcooking che ha accentuato la vetrina gastronomica della rassegna.

DESENZANO

Concerti e musica

L’appuntamento per il format itinerante organizzato a Brescia dall’associazione di produttori biologici “La Buona Terra” in collaborazione con il Comune di Brescia, si terrà domenica 9 ottobre in Largo Formentone. La manifestazione propone un mercato con espositori, produttori e preparatori alimentari biologici, prevalentemente provenienti sia dalla provincia bresciana che da altre località lombarde, e con prodotti non alimentari (erboristici e cosmetici, abbigliamento, ecc.) di origine biologica o “naturale”.

Desenzano è sempre più città della musica. Torna la stagione concertistica con grandi interpreti, solisti di fama internazionale e realtà del territorio cittadino per offrire eventi di prestigio e un mix di spettacoli e generi musicali a un pubblico sempre più ampio. I concerti, tutti a ingresso libero, si svolgono in varie sedi per diffondere idealmente la musica in tutta la città. Sabato 5 novembre ore 21.00 - Duomo di Desenzano Concerto inaugurale. Domenica 20 novembre ore 17.00 Chiesa di S. Giovanni Decollato Concerto cameristico.

SALò

successo culturale per scambio giovani Si sono ritrovati a Salò, domenica 11 settembre, i 50 ragazzi provenienti da diversi Paesi del mondo e giunti in Italia grazie al programma RYE del Rotary. Questa esperienza dà la possibilità ogni anno a migliaia di studenti di provare un’esperienza di vita all’estero. Questo porta i giovani ad entrare in contat-

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to con altre culture e stili di vita, a responsabilizzarsi, a mantenere rapporti e amicizie con i ragazzi stranieri conosciuti che dureranno tutta la vita. È possibile intraprendere scambi a lungo termine, durante i quali gli studenti hanno l’opportunità di trascorrere un intero anno scolastico in un Paese straniero, frequentando una scuola locale e vivendo presso due o più famiglie ospitanti, a quelli a breve termine che hanno una durata variabile da pochi giorni a qualche settimana in base al tipo di scambio e si svolgono nel periodo estivo. Lo “Scambio Giovani”, come altri programmi del Rotary International, è un servizio che non si ferma mai: in ogni mese dell’anno c’è sempre qualche studente italiano ospite di un Distretto estero (outbound) o qualche studente straniero ospite dei Distretti italiani (inbound). L’inizio ufficiale dell’anno di scambio 2016/17 è stato ai primi di giugno quando tutti i ragazzi in partenza per scambi lunghi, brevi e camp si sono riuniti a Cremona insieme alle loro famiglie per ascoltare consigli, regole, raccomandazioni e suggerimenti”. Auguriamo che ognuno ritorni soddisfatto e con un bagaglio accresciuto di esperienze ed emozioni.

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verona life&style BELFIORE

FESTA della mela

Da venerdì 30 settembre a domenica 2 ottobre torna a Belfiore la tradizionale festa della mela. La 64ª edizione della sagra, dedicata al prodotto tipico locale, prevede oltre alla tradizionale mostramercato della mela anche esposizioni di prodotti bio, attrazioni e stand gastronomici. Durante la manifestazione sono previste anche serate musicali e dibattiti sulla mela. Nata negli anni ‘50 come esposizione dei prodotti agricoli locali, la festa è divenuta anche momento d’incontro delle attività collegate con il mondo dell’agricoltura. La melicoltura di Belfiore, sviluppatasi agli inizi del ‘900, è favorita dai terreni permeabili dell’Adige che assicurano caratteristiche peculiari e qualità al prodotto. La mela di Belfiore si contraddistingue per la polpa dolce, succosa e ricca di zuccheri e la buccia chiara. www.comune.belfiore.vr.it

LAZISE

In concomitanza con l’apertura della stagione della raccolta delle olive, sabato 22 e domenica 23 ottobre torna a Lazise la Mostra mercato “L’olio del lago”: un evento dal sapore fortemente improntato alla esaltazione delle tradizioni, oltre che una vetrina dei prodotti della terra, olio extravergine in particolare, e dei territori del lago. Agli oli, inoltre, si aggiungono vini e prodotti alimentari della tradizione locale, oltre ad attrezzature per l’olivicoltura, prodotti per l’igiene personale e la cura del corpo a base di olio d’oliva, prodotti dell’artigianato locale, come lavori eseguiti ago su tela che rappresentano con originalità i connotati locali. Il tutto si svolgerà all’interno di un’area espositiva coperta di 2400 mq, dove non mancheranno zone di ristoro. Comune.lazise.vr.it

CASTELNUOVO DEL GARDA

FIERA di CAVALCASELLE A Castelnuovo del Garda si rinnova l’appuntamento con la tradizione: da venerdì 18 a lunedì 21 Novembre si festeggia l’Antica Fiera di Cavalcaselle: musica e giochi di strada, stand gastronomici, raduno equestre, fiera agricola ed esibizione della Banda Cittadina. La fiera ha radici antiche: i pastori sostavano sul colle allestendo bivacchi allietati dai fuochi, richiamando presto l’attenzione dei venditori ambulanti che presero a scambiare merci. Ecco che quindi la Fiera si afferma come occasione di incontro e di ritrovo. Eventiesagre.it

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In aRSENALE TORNA VERONA SPOSI 2016 Dopo il successo della scorsa edizione, il 30 e 31 ottobre torna in Arsenale Verona Sposi, l’appuntamento dedicato ai futuri sposi che potranno trovare le più interessanti proposte di prodotti e servizi per organizzare al meglio il loro giorno più importante. Tanti espositori per far conoscere alle coppie le ultime tendenze per organizzare il giorno più bello ed importante e renderlo indimenticabile. Ad affiancare la parte espositiva, eventi, aperitivi e tagli della torta. Cittadiverona.it

BRENZONE

antica FIERA di SANTA CATERINA L’OLIO DEL LAGO

VERONA

L’Olio d’Oliva diventa protagonista a Novembre a Brenzone. Per tutto il corso del mese si celebra il cosiddetto oro liquido, e la festa culmina il 25 Novembre con la Fiera di Santa Caterina, festa che da più di un secolo è un appuntamento importante per il mondo agricolo del Garda. In questa data infatti si chiudevano le serre dei limoni e si teneva la fiera del bestiame al ritorno dai pascoli del Baldo. Non mancheranno gli stand enogastronomici con mercatino di prodotti tipici. I ristoranti del luogo propongono menù degustazione che vedono come protagonista principale l’olio extra vergine novello. Per info: www.brenzone.it

LAZISE

I dolci GIORNI DEL MIELE Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre a Lazise torna, per la 36ª edizione, la fiera nazionale “I giorni del Miele”, dedicata all’apicoltura, al miele e ai suoi prodotti usati per la salute e la bellezza della persona. Oltre alla tradizionale mostra-mercato dei mieli prodotti in Italia è possibile visitare una grande area espositiva con i prodotti dell’apicoltura, macchine e attrezzature dedicate, prodotti dell’alveare, materiali apistici ed editoria del settore. Obiettivo della manifestazione è sviluppare la cultura e le conoscenze legate all’apicoltura, alla produzione del miele e dei suoi derivati, e una coscienza rispettosa dell’ambiente per la salvaguardia dell’ape. Info su www.comune.lazise.vr.it

PESCHIERA

PALIO DI SAN MARTINO Dal 7 all’11 novembre torna a Peschiera la tradizionale Festa di San Martino, evento che si svolge in occasione delle celebrazioni del Santo Patrono. Molto ricco il calendario delle manifestazioni, che prevedono animazioni, mercatini, gara di bisse, pesca di beneficenza e musica. Domenica si svolgerà il vero e proprio Palio, gara di voga in onore del Santo Patrono. Da non perdere la degustazione di caldarroste e del vino Lugana Doc. Gran finale con l’atteso spettacolo piromusicale con l’”incendio dei Voltoni” sul cinquecentesco Ponte dei Voltoni del Canale di Mezzo. Gardaconcierge.it

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a cura di martina borghetto SAN GIOVANNI ILARIONE

SAGRA DELLE CASTAGNE Ottobre e Novembre sono i mesi delle castagne e in Italia sono numerosissime le sagre che festeggiano e valorizzano questo prodotto autunnale utilizzato in mille modi, ma già ottimo arrostito come nel caso delle caldarroste. Da giovedì 6 a lunedì 10 ottobre la Pro Loco di San Giovanni Ilarione organizza la 80a Sagra delle Castagne e la 23a Mo-

SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA

SAPORI ANTICHI ALLA FESTA DELLE FAVE

stra dell’Artigianato e dei prodotti locali. Durante la Sagra delle Castagne le vie del paese si rivestono di rami di castagno e addobbi, tanto che nella piazza principale nasce, come per magia, un vero e proprio bosco: il Castagneto. Il ricco programma dell’annuale prevede appuntamenti culturali, musicali e folcloristici, come la Mostra dell’Artigianato e dei prodotti locali e la sfilata della banda e degli sbandieratori. Imperdibile infine l’appuntamento con la gastronomia locale con stand per la degustazione della castagna, della “polenta e scopeton”, assieme al buon “Vin Torbolin”, vino fresco di prima fermentazione. Grandi e piccini potranno anche assistere alla battitura dei “Marroni”, particolare tipo di castagna, e alla dimostrazione di produzione del formaggio. Cittadiverona.it

SAN ZENO DI MONTAGNA

FESTA DEL MARRONE Sabato 15 e Domenica 16, Sabato 22 e Domenica 23, Sabato 30 e Domenica 31 ottobre, a San Zeno di Montagna avranno luogo la 13ma Festa del Marrone di San Zeno DOP e la 44ma Festa delle Castagne. In concomitanza con la raccolta delle castagne, la piazza e le vie del centro diventano mete di visita per bongustai. Mostre fotografiche, serate di ballo e musica, pesca di beneficenza, degustazioni di birra castanea (bevanda prodotta in quantità limitata proprio con Marroni D.O.P.), mercatini dei sapori e altre interessanti iniziative faranno da corollario alla festa, il cui momento culminante è rappresentato dal Palio Gastronomico delle Contrade. Cittadiverona.it

VERONA

MERCATINI DI NORIMBERGA Dal 18 novembre fino al 26 dicembre in Piazza dei Signori a Verona torna il tradizionale Mercatino di Natale di Norimberga.
La piazza ospiterà le caratteristiche casette in legno del “Christkindlmarkt” con espositori che propongono prodotti tipici tradizionali e dolci. Oltre a cusiosare tra la moltitudine di oggetti artigianali che richiamano la tradizione nordica, sarà possibile gustare il vin brulè, accompagnandolo con Lebkuchen e Stollen, i tipici dolcetti speziati o, per gli amanti dei gusti più decisi, con i saporiti Bratwurst. Cittadiverona.it

Domenica 13 novembre torna a San Giorgio di Valpolicella la “Festa delle Fae”, una manifestazione dal sapore antico che ricorda un piatto povero ma fondamentale per l’alimentazione delle famiglie di una volta: le “fae” (fave). Come ogni anno si ripete la celebrazione rituale del cibo: viene distribuito ai pressenti un piatto di fave. La Festa affonda la sua remota origine nella cultura degli Arusnati, il misterioso popolo che abitava la Valpolicella in epoca preromana. Valpolicellaweb.it

VIGASIO

TIPICITà VENETE E NON SOLO ALLA FESTA della polenta Dal 13 ottobre al 6 novembre, la polenta è protagonista indiscussa a Vigasio con la Festa della Polenta, organizzata dall’Associazione Vigasio Eventi. Una speciale festa durante la quale è possibile degustare piatti a base di polenta, pizze e dolci a base di mais. Birra e vini locali completano

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l’offerta enogastronomica della festa, ravvivata da buona musica dal vivo la sera. Durante la festa, oltre a ottimi piatti di polenta fumante serviti in abbinamento a insaccati, carne e formaggi, si potrà prendere parte a una mostra-mercato, divertirsi in serate di balli di gruppo, gareggiare in competizioni sportive, assistere ad un convegno agricolo, a momenti comici di cabaret o a esibizioni di cori alpini. Immancabili anche gli intrattenimenti gonfiabili per i più piccoli e la magia degli spettacoli di clown, mangiafuoco e giocolieri. La polenta veronese, piatto tipico della tradizione contadina, è ancora oggi una prelibatezza della cucina veneta. Giunto in Italia con molta probabilità a metà del XVI secolo a seguito dei traffici di Venezia con l’oriente, il mais, da cui si ricava la polenta, è stato per molti secoli un elemento essenziale della cucina veneta. La preparazione, allora come oggi, rimane invariata: si fa cuocere la farina gialla in acqua o brodo e la si abbina a formaggi, sughi e carne. Per il programma dettagliato visitare il sito www.festadellapolenta.com.

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INTERVISTE speciali

GIORNALISTA, GUIDA TURISTICA E STORICO PER PASSIONE PARLA E SCRIVE DI COSE MANTOVANE E NON SUL SUO BLOG WWW.MANTOVASTORIA.IT

giaCOMO CECCHIN

Cinque cose da sapere su Mantova e i mantovani

di m.t. san juan

M

antova è una città piena di storie da raccontare, basta sapere dove cercare. Ne è convinto Giacomo Cecchin, giornalista, guida turistica e storico per passione che parla e scrive di cose mantovane e non sul suo blog www. mantovastoria.it. Per Mantova Capitale 2016 ha lanciato Mantova1516 - quando eravamo capitale e il progetto “5 cose da sapere su Mantova e sui mantovani”: un modo nuovo e divertente di osservare la città da diversi punti di vista. Durante l’ultima edizione del Festivaletteratura Giacomo Cecchin ha “passeggiato con le statue” in compagnia della scrittrice Chicca Gagliardo. Nonostante l’orario di inizio del percorso fosse alle 6 del mattino la grande richiesta di biglietti ha fatto sì che fosse necessario aggiungere un’ulteriore passeggiata alle due già previste. Durante il fine settimana del Festival le statue hanno accolto le persone raccontando le loro storie e mostrandosi in orari e da punti di vista inconsueti. Siamo partiti da questo spunto per intervistare Giacomo Cecchin in una chiacchierata a tutto campo tra arte, cultura e storia. Da dove nasce l’idea della passeggiata con le statue? «L’idea è di Alessandro Della Casa di Festivaletteratura e di Chicca Gagliardo e sono molto contento che mi abbiano coinvolto nel progetto. Chicca ha spiegato ai partecipanti come utilizzare il loro occhio poetico e come guardare le statue, mentre io ho fatto “parlare” le statue che hanno raccontato la loro storia e le loro vite». Quali statue avete interrogato? «Quelle di personaggi molto conosciuti come Dante e Virgilio, per arrivare a figure meno note come Santa Speciosa, una dei santi posti sulla sommità del Duomo, o il filosofo Roberto Ardigò, il cui bassorilievo si trova sulla facciata della Biblioteca Teresiana. E’ stata una sfida interessante e ci siamo divertiti molto. Tra l’altro Mantova non è una città di statue e quelle che ci sono continuano ad essere spostate». Come spostate? Le statue si muovono? «In una città in cui poco si muove, si muovono le

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Giacomo Cecchin in piazza Broletto durante l’itinerario di Festivaletteratura

statue. Possiamo definirle erranti: Dante, prima di essere nella piazza omonima, era in piazza Broletto, mentre Garibaldi, ora in piazza dei Mille era in piazza Martiri di Belfiore e potremmo continuare». Nella presentazione del Festivaletteratura Giacomo Cecchin è definito come un esperto di storia mantovana, si riconosce in questa definizione? «Più che un esperto sono un appassionato della storia di Mantova che è tra le più ricche che si possano trovare in Italia. E’ impossibile non essere affascinati da questa città che ha un centro storico e una skyline unici al mondo. Esperto sembra presupporre una conoscenza che non può essere ulteriormente sviluppata e invece io continuo a leggere, studiare e documentarmi perché si può sempre scoprire qualcosa di nuovo. La città è come un palinsesto che viene continuamente riscritto». Qual è il suo pubblico? «Devo dire che spesso sono soprattutto i mantovani a rispondere con molto interesse alle storie sulla loro città. L’anno di Mantova capitale infatti è una grande occasione per ritrovare l’orgoglio di appartenere ad una città splendida ma soprattutto per riscoprire aspetti inediti e nascosti delle sue vicende». Ha parlato di Mantova capitale: cosa significa questo titolo per la città? «E’ un invito a osare di più ma soprattutto non è una novità per i mantovani. Mantova infatti era già una capitale in passato e per questo abbiamo voluto

Giacomo Cecchin al Teatro Sociale di Mantova durante un evento organizzato da Apindustria su Shakespeare e l’impresa

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giocare con la storia proponendo un progetto culturale dal titolo Mantova1516. L’iniziativa è promossa da Apindustria, con la partecipazione di Enaip per la parte didattica ed è stata inserita nel programma di Mantova2016. E’ un modo di creare un parallelismo tra due periodi storici che hanno molti punti in comune, stimolando confronti e nuove idee». Mantova 1516: succede qualcosa di particolare quell’anno? «In realtà l’anno perfetto per questo salto indietro di 500 anni sarebbe stato il 1519 quando Federico II diventa marchese di Mantova e Carlo V imperatore ma il 1516 rappresenta il momento centrale di un trentennio dove tutto cambia: dalla riforma protestante (1517) al sacco di Roma (1527) si perdono tutti i consueti punti di riferimento e solo gli uomini che, come Federico II e Carlo V, sanno decifrare i nuovi paradigmi riescono ad essere vincenti. Mantova nel 1530 diventa per alcuni giorni l’ombelico del mondo quando a Palazzo Te l’imperatore conferisce al marchese il titolo di duca». Qualche altro progetto a cui sta lavorando? «Sto scrivendo una storia di Mantova sviluppando notizie, curiosità e storie inedite raggruppate secondo lo schema della cinquina. E’ un modo divertente e inusuale di vedere la città. Le faccio un esempio: quanti sono i laghi a Mantova? La maggior parte dei mantovani risponderebbe tre: lago superiore, lago di mezzo e lago inferiore. Io dico cinque perché considero il lago del Paiolo, prosciu-

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I protagonisti dell’evento Passeggiando con le statue al Festivaletteratura 2016: da destra Davide Foroni, Chicca Gagliardo, Daniele Braghini, Giacomo Cecchin e uno dei partecipanti al percorso

gato ma il cui alveo è ancora esistente, e il lago delle Grazie che è l’inizio del lago superiore ma provate a chiedere agli abitanti del borgo del santuario cosa ne pensano: la geografia è anche fatta di punti di vista». È curioso questo approccio: ci può fare qualche altro esempio? «Si va da cinquine che fanno riferimento a luoghi fisici della città come ad esempio le cinque salite mozzafiato o i cinque passaggi segreti urbani, a quelle che invece giocano con la storia come i cinque mo-

menti storici dove sarebbe stato bello essere a Mantova o quelli dove sarebbe stato meglio non essere a Mantova, oppure i cinque luoghi frequentati da Romeo nel suo esilio in città. In ogni caso è un invito a guardare la città con occhi nuovi ma soprattutto a camminare, ad uscire di casa e a rendersi conto ad esempio che Mantova città di pianura presenta invece dislivelli notevoli in pieno centro che ho definito salite mozzafiato». Dove si possono trovare tutte queste storie? C’è una pubblicazione? «L’idea è di raccogliere in volume queste cinquine per creare un modo diverso e stimolante di affrontare la storia di Mantova. Oggi chi volesse leggerle può andare sul mio blog www.mantovastoria.it e trovare tutte le 5 cose già pubblicate. Iscrivendosi agli aggiornamenti riceverebbe inoltre tutte le nuove uscite e sarebbe informato sulle prossime iniziative e progetti che porterò avanti». Cosa si trova sul blog oltre alle cinquine? «Io sono un lettore che prende appunti e sul blog pubblico storie, articoli, recensioni, in altre parole scrivo di tutto ciò che mi interessa cercando sempre di trovare un modo leggero di affrontare gli argomenti e puntando su titoli che attraverso l’ironia possano stimolare la curiosità dei lettori. Ad esempio ho intitolato un post I Mantovani sono emiliani di cattivo umore?, parafrasando la celebre frase di Jean Cocteau sui francesi che sarebbero italiani di cattivo umore. Con l’ironia si crea interesse e si invitano le persone ad approfondire gli argomenti trovando un loro punto di vista originale». Prima di chiudere l’intervista cosa ne dice di rispondere ad alcune domande e curiosità sulla storia di Mantova anche per offrire alcuni spunti ai lettori? Iniziamo: qual è il migliore tra i Gonzaga che hanno dominato la città? «Dipende da cosa si intende per migliore: Ludovico II Gonzaga, quello della Camera degli Sposi, vive un periodo splendido per la città ma anche Federico II che commissiona Palazzo Te o Guglielmo Gonzaga che è il vero realizzatore del Palazzo ducale come lo conosciamo oggi sarebbero da considerare. E’ sempre una questione di punti di vista». Rigoletto è mai esistito? «Rigoletto non è un personaggio storico anche se i Gonzaga avevano numerosi giullari, spesso scelti tra i nani di corte. La storia è ambientata a Mantova dopo che la censura austriaca costringe Giuseppe Verdi a traslocare le vicende del buffone da Parigi nella nostra città. Il primo nome di Rigoletto è Triboulet e il duca di Mantova era nella versione originaria Francesco I re di Francia. Un esempio di come le storie inventate, se ben raccontate, diventano più vere del vero». Ultime domande: un suggerimento per un percorso inusuale in città. «Attraversare Mantova sulle tracce del Rio che appare tra le case, scompare, riappare utilizzando i ponti che lo attraversano e recuperando storie e luoghi che spesso rimangono ai margini degli itinerari turistici come ad esempio la Casa quattrocentesca della Beata Osanna Andreasi: un luogo magico e splendido della città con il suo giardino segreto da godere soprattutto in primavera. La trovate in via Frattini al numero 9». Un luogo da riscoprire? «Il forte di Pietole, a due passi dalla città 33 ettari dove il tempo si è fermato all’epoca di Napoleone, degli Austriaci e delle guerre di indipendenza. E’ una fortezza incredibile che rappresenta, a mio parere, il luogo con maggior potenziale turistico della nostra città. Da non perdere». E da ultimo il suo luogo del cuore in città. «Oltre a Casa Andreasi le biblioteche di Mantova. Il centro Baratta che con il suo cortile interno e gli scaffali aperti invita alla ricerca e al confronto e la Teresiana che, dopo il restauro e la riapertura, è uno dei luoghi più incredibili da frequentare insieme all’Archivio di Stato. D’altra parte se uno cerca delle storie è proprio nei libri e nei documenti che le può trovare».

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protagonistI

PABLITO ROSSI

Il mundial ’82? Unico ed irripetibile!

A

ncora per pochi giorni, a Palazzo Callas Exhibitions in piazza Carducci, nel cuore del centro storico di Sirmione (esattamente sino al 9 ottobre), scelta dalla Associazione Elle2A e Fondazione Paolo Rossi come una delle sedi del tour mondiale della mostra “Pablito Great Italian Emotions”, potrete ammirare la raccolta di cimeli unici, testimonianze, articoli, foto e filmati del bomber della Nazionale, campione del mondo nel 1982. “Pablito Great Italian Emotions”, la mostra ufficiale dedicata all’ex calciatore Paolo Rossi, agli indimenticabili Mondiali di Spagna e all’Italia dell’82, è organizzata dal Comune di Sirmione in collaborazione con il Consorzio Albergatori e Ristoratori di Sirmione e con il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia di Brescia. Per chi come me ha giocato a calcio e, soprattutto, ricorda perfettamente quel periodo e ogni minuto di quelle partite, è un privilegio poter intervistare un atleta che ha fatto la storia del calcio. Decisamente alla mano (si passa immediatamente al “tu”), umile, sempre sorridente, classico accento toscano che lo rende oltremodo simpatico: un signore. Che ha messo in ginocchio le difese più blasonate del mondo, che col suo fisico gracile ha ubriacato difensori dai portentosi muscoli e dai tacchetti taglienti, che ha saputo regalare emozioni che nemmeno il mondiale vinto da Lippi nel 2006 ci ha saputo ridare.

di marco morelli

“abbiamo regalato agli italiani un momento di riscatto dopo anni fatti di sacrifici e sofferenze” “Credo che la cosa più bella da ricordare sia di aver fatto vivere agli italiani un’emozione così forte e, forse anche l’illusione che qualcosa stava cambiando in Italia, perché quel mondiale è stato qualcosa di realmente diverso. Anche il 2006 è stato un mondiale vinto e, quando si vince, si sa bene quanto sia difficile. Però il mondiale dell’82 è stato qualcosa di unico e, soprattutto, come dico sempre, di irripetibile per mille motivazioni. Per come sono andate le cose, per l’evoluzione delle medesime da una settimana all’altra, per la prima parte non certo brillante del campionato del mondo, perché in pochi di voi ci credevano, perché poi alcuni giocatori sono esplosi, io per primo che sembravo un fantasma. Nel giro di poche settimane io sono diventato dal giocatore più scarso della terra il giocatore più osannato del mondo. Una cosa incredibile per un evento così importante come un campionato del mondo di calcio! Ho ricevuto migliaia di lettere da italiani sparsi in ogni parte del mondo ed ognuno, in quelle lettere, mi confermava quanto la nostra vittoria avesse significato un momento di riscattato dopo anni fatti solo di tanti sacrifici e sofferenze”. “Pablito Great Italian Emotions”, perchè una mostra e perchè Sirmione... «E’ la terza esposizione che facciamo e nasce

dall’idea dei miei curatori, che ringrazio, di fare una mostra su Paolo Rossi e l’82, un momento di storia calcistica ancora caro a tante persone, mettendo in mostra tutti quei cimeli che abitualmente ogni campione, prima o poi, relega o in cantina o in soffitta. L’idea si è rivelata vincente perché le prime due mostre hanno avuto grande successo tanto che ne andremo a fare anche alcune all’estero. In un momento attuale della nostra Italia sicuramente non facile, dove l’economia è in crisi, siamo sempre in sofferenza e la gente sembra quasi in apnea, regalare agli italiani il ricordo di un’emozione positiva c’è sembrata una cosa sicuramente costruttiva e bella da fare. Un tuffo nel passato per ricordare un’Italia vincente, un’Italia

pablito great italian emotions fino al 9 ottobre

Sopra: uno scorcio della mostra. A lato, con Paolo Rossi. Nella pagina a fianco il sindaco di Sirmione Mattinzoli, l’assessore Mariastella Gelmini con Paolo Rossi

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I visitatori potranno lasciare un messaggio a Paolo ricordando il luogo e le persone con cui erano nel luglio 1982, quando l’Italia batteva in modo straordinario prima il Brasile, poi l’Argentina e la Polonia e, infine, la Germania in finale davanti al presidente Pertini e a 99.000 spettatori al Bernabeu, mentre ben 36 milioni di italiani seguivano davanti alla tv. Fu subito storia. Per la tappa di Sirmione, dedicata ai terremotati e a don Paolo De Grandi, amico fraterno di Paolo Rossi, gli allestitori hanno creato un video con i più bei goal di Paolo Rossi. Orari: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 22. Ingresso: 2 euro.

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al giro d’onore ero sfinito e coi crampi. MI SONO BUTTATO SOTTO UN CARTELLONE PUBBLICITARIO, HO ALZATO LA TESTA E HO VISTO QUESTO STADIO PIENO DI BANDIERE ITALIANE. UN’ EMOZIONE CHE NON DIMENTICHERò MAI

che davvero ha cambiato qualcosa. Vorrei interpretare questa mostra come una botta di ottimismo da poter infondere nella gente che oggi ha bisogno di un po’ di positività. Per quanto riguarda la scelta di Sirmione posso dirti che, personalmente, venire a Sirmione è una cosa che mi fa bene, perchè mi fa stare bene l’idea, quando parto dalla mia Toscana, di arrivare in una località che è una perla. Qui ogni angolo ti rapisce per tanta bellezza. Quando mi è stata prospettata l’idea di allestire la mostra anche in questa location mi son detto che sarebbe stato impossibile non avere successo in una località tanto bella». Qual è il ricordo più intenso di quel mondiale? «Ho un flash che mi è rimasto nel cuore di quella finale mondiale ed è relativo al fatto che, quando ci hanno consegnato la coppa del mondo, durante il giro d’onore, a causa dei crampi mi sono dovuto fermare. Mi sono buttato sotto un cartellone pubblicitario, ho alzato la testa e ho visto questo stadio pieno di bandiere italiane. L’emozione che ho provato allora, e che provo anche adesso (ndr Paolo si commuove realmente) raccontandovelo, è stata indescrivibile. Ancora oggi tutte quelle bandiere italiane mi fanno venire la pelle d’oca. In quel momento mi sono sentito fortemente nazionalista, un momento di appartenenza fortissimo che auguro un giorno a tutti di poter vivere. Una gioia immensa che, solo dopo pochi istanti, ti sembra sfuggire di mano mentre vorresti che rimanesse così per sempre. Il fatto di essere qui oggi, a distanza di 34 anni, per me è sempre una cosa gratificante ed emozionante! Non certo come fare gol alla prima del Mondiale, però è un ripercorrere in qualche modo un cammino che c’è stato e che abbiamo fatto, noi in campo e voi da casa, tutti insieme. Un tuffo nel passato pieno di grandi emozioni». Nel calcio milionario odierno, c’è ancora spazio per le emozioni? «Oggi nel calcio si parla troppo di soldi e poco di altre cose. E questo va a scapito proprio del gioco medesimo nel senso che forse la nostra epoca è stata più poetica, con tanti personaggi decisa-

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mente particolari, ancora portati nel cuore delle varie tifoserie». Qual è stato il tuo gol più importante al mundial e che ricordo hai di Bearzot? «Il primo gol col Brasile è stato quello che mi ha ridato completamente la vita: mi ha riaperto qualcosa che sentivo in me essersi chiuso. A volte basta un episodio che ti cambia veramente tutto. Allora è stato fondamentale il gruppo e il condividere tutto con tutti: uscivo da una situazione delicata e mi ricordo che i miei compagni mi prendevano in giro sull’argomento e lo facevano per darmi coraggio, morale, stimolo. Bearzot per me è stata una figura di riferimento. Ha avuto coraggio a scegliermi ma ha avuto sempre coraggio in tutte le sue scelte: quelle che faceva Bearzot avevano sempre un fine preciso. Per quel che mi riguarda lui aveva in mente quello che 4 anni prima ero stato in Argentina e ed era fiducioso che io tornassi ad essere quel giocatore. Il mio ritorno allora era visto come quello del salvatore della patria e sono stato felice che gli eventi non l’abbiano deluso». Cosa ne pensi del calcio odierno e dei pochi talenti italiani che riescono ad eccellere? «Dal punto di vista tattico c’è più accortezza, siamo molto bravi in queste cose. Dall’altro posso tranquillamente dire che tante partite sono real-

mente noiose. Credo che bisognerebbe imporre un limite alla presenza degli stranieri in squadra per rilanciare il calcio nazionale e dar spazio a nuovi talenti cercando anche di rinvigorire i settori giovanili. Dopo quei 30 che vediamo in Nazionale dobbiamo renderci conto che c’è il vuoto assoluto. E, di quei 30 che giocano in nazionale, almeno un terzo gioca pochissimo da titolare nella propria squadra». A quale campione ti sei ispirato? «Da giovane andavo a vedere la Fiorentina e mi piaceva molto Kurt Hamrin: io avevo iniziato a giocare come ala destra e lui era un’ala destra che giocava all’attacco e faceva tutti questi gol di rapina. E’ stato un pò il mio modello. E’ venuto alla mia prima mostra e mi ha fatto molto piacere». Boninsegna è un nostro lettore. Un centravanti diverso da te. Quale il tuo giudizio sul Bobo? «Io ero un centravanti atipico. Boninsegna è stato uno dei più forti centravanti al mondo. Potente, fortissimo di testa, al volo, si faceva valere in tutte le situazioni. L’ho rivisto a Mantova con piacere 4 anni fa alla presentazione del mio libro». Hai progetti legati al calcio? «Ho la mia scuola calcio internazionale a Perugia. Da me vengono ragazzi da tutto il mondo. Li teniamo tutto l’anno: vanno dai 15 ai 18 anni. Il bello è che studiano da noi, parlano italiano e si allenano. Abbiamo molti allenatori bravi e cerchiamo di trovare qualche buon talento. Le mie energie le ho riversate e le riverso sui giovani perché mi piace lavorare con loro. Non ho mai voluto fare l’allenatore proprio per questo. Coi ragazzi mi piace stare perché apprendono e perché mi piace insegnare ai ragazzi. È più facile far capire tante cose a loro che non a giocatori già arrivati». Quali sono stati i difensori, autentici “mastini”, che ti hanno marcato? «Vierchowod, Canuti, Karlheinz Förster...ma anche tanti altri. Allora si giocava con difensori che ogni domenica te le facevano sentire...». Dei protagonisti del mundial sei rimasto in contatto con qualcuno? «Cabrini e Tardelli sono cari amici. Sono gli unici due con i quali mantengo una frequentazione costante. Con gli altri capita di sentirsi». Lei ha avuto a che fare con Liedholm e Scirea. Che ricordo conserva di entrambi? «Liedholm veniva spesso in auto con me a Milanello. Aveva sempre lo stesso tono di voce ed era talmente intelligente, raffinato come persona, soprattutto nella sua vita aveva raccolto talmente tanti successi, e non solo nel calcio, che tutti gli portavano il massimo rispetto. A volte c’erano dei giocatori giovani che non giocavano, ne ricordo uno in particolare, Macina, di San Marino. Prima della partita il mister gli diceva: questa settimana ti ho visto bene, hai lavorato bene, sei in grande forma ma oggi però vai in tribuna! (e sorride). Non un grande lavoratore sul campo, lasciava fare molto al suo preparatore atletico, ma era attentissimo, oltre che alla tecnica, alla conoscenza della persona. Sapeva come prenderti, cosa dirti, cosa non dirti. Un allenatore per farsi voler bene dai propri giocatori deve essere un pò tutto questo. Su Scirea posso sembrare retorico nel dire che è stato un ragazzo straordinario, un professionista in tutti i sensi, un carissimo ragazzo, serio, perbene, un grande calciatore con una continuità di rendimento incredibile. Non gli trovavi un difetto! Un signore nel vero senso della parola. Un esempio in assoluto per tutti noi. Un ragazzo che sapeva stare al suo posto ma che sapeva anche imporsi, fuori e dentro il campo. Di lui rimarrà sempre un ricordo indelebile». Regalo a Pablito il libro di Marco Sguiatzer “No alla Sla”. Mi chiede la sua e-mail e mi saluta dicendomi “Gli scriverò!”.

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14.15.16 Ottobre Verona

L’Evento

Dopo il grande successo dell’anno scorso torna la grande festa popolare nel centro storico di Verona

di M.T. SAN JUAN

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i svolgerà nel terzo weekend di ottobre la seconda edizione di “Hostaria”, la grande festa popolare dedicata alla vendemmia e ai vini veronesi che animerà gran parte del centro storico di Verona e dove i partecipanti potranno degustare le eccellenze vinicole di tutta la provincia in una speciale atmosfera di convivialità e creatività artistica. Dopo il grande successo dell’anno scorso con più di 20.000 presenze, Hostaria ritorna proponendo la stessa formula che unisce le cantine veronesi provenienti dalle zone di produzione del Valpolicella, del Custoza, del Bardolino, del Lugana, del Soave e del Durello. Insieme ai vini si saranno ancora le eccellenze della gastronomia scaligera (il risotto all’isolana, i tortellini di Valeggio, il formaggio Monte Veronese) a cui quest’anno si aggiungeranno una decina di “sbecolerie”, punti di distribuzioni di “stuzzicherie” improntate sulla promozione dei prodotti tipici locali. Oltre alle degustazioni il Festival propone anche un ricco programma di attività collaterali, conferenze pubbliche e momenti artistici di grande impatto emotivo. Rispetto alla prima edizione ci saranno poi 2 “cantoni” AGSM, piccoli palcoscenici davanti all’Arsenale e in Piazza Brà dove si succederanno concerti, reading poetici ed altri momenti di intrattenimento e di suggestioni artistiche. Il costo del biglietto è di 15 euro se acquistato in prevendita e comprende 10 degustazioni più il bicchiere celebrativo. L’acquisto del biglietto in prevendita tramite una apposita applicazione, oltre allo sconto di 5 euro permette di evitare la fila e dà diritto ad una serie di bonus come la documentazione di tutte le

gianluca impastato protagonista Il debutto del Festival, venerdì 14 ottobre alle ore 21.00 in Piazza San Zeno, coinciderà con lo spettacolo del comico Gianluca Impastato nelle vesti del famoso sommelier Chicco D’Oliva. Lo show è aperto a tutti. Info: www.hostariaverona.com

degustazioni fatte nel percorso. E’ inoltre possibile acquistare l’abbonamento per tutti 3 i giorni del Festival al costo di 30 euro e da quest’anno anche un particolare biglietto di coppia al costo di 20 euro. Aggiungendo poi un solo euro ci sarà la possibilità di viaggiare e di spostarsi con gli autobus cittadini di ATV.

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HOSTARIA LA FESTA DEL VINO E DELLA VENDEMMIA DI VERONA “Hostaria” nasce per esprimere il concetto popolare di ospitalità legata alla degustazione dei vini. Evoca luoghi di incontro, convivialità, divertimento e libertà comunicativa

L’organizzazione è curata dall’Associazione Culturale “Hostaria Verona” in collaborazione con il Comune di Verona, Assessorato al Tempo Libero, ed il supporto logistico delle aziende partecipate AGSM, Amia e Acque Veronesi. Con Hostaria la cultura del vino torna popolare diventando esperienza ed emozione, divertimento e partecipazione. GLI APPUNTAMENTI VENERDI’ 14 OTTOBRE Ore 18.00 Piazza Brà INAUGURAZIONE Ore 21.00 Arsenale CONTRADA LORI’ concerto Ore 21.00 San Zeno GIANLUCA IMPASTATO show

DOMENICA 16 OTTOBRE Ore 14.00 Arsenale ORCHESTRINA VERTICAL concerto Dalle 15.00 alle 18.00 Piazza dei Signori RIDO RIDO’ giochi per bambini con il Ludobus Ore 16.00 Piazza San Zeno conferenza pubblica Area Conad Ore 18.00 Piazza Brà ORCHESTRINA VERTICAL concerto Ore 18.30 Chiesa di Santa Anastasia Santa Messa di benedizione della Vendemmia Ore 20.00 Ponte Pietra ROBERTO PULIERO recita L’Adese LE CANTINE MANTOVANE OSPITI A HOSTARIA Anche quest’anno ci sarà una forte presenza delle cantine mantovane. Le troverete nel cuore della città, al Cortile Mercato Vecchio: cantina Bertagna, cantina Ricchi, cantina Gozzi, cantina Virgili.

SABATO 15 OTTOBRE Ore 14.00 Piazza Brà GIOIA LATINA, ballo di gruppo Ore 16.00 Piazza San Zeno conferenza pubblica e PREMIO CONAD a TANIA CAGNOTTO Ore 18.30 Domus Mercatorum filiale Banca Popolare (Piazza Erbe) CARLO VANONI conferenza artistica Ore 19.30 Piazza Brà/Arsenale FUNKASIN street parade & concerto Ore 21.00 Piazza Brà – CONTRADA LORI’ Ore 21.30 San Zeno – FUNKASIN concerto

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10.11.12.13 Novembre Verona

L’Evento

LA MANIFESTAZIONE è RIUSCITA A TRASFORMARSI, DA SEMPLICE MERCATO EQUINO NEL 1898, NELL’APPUNTAMENTO ANNUALE PIÙ ATTESO DA ESPERTI DI SETTORE, APPASSIONATI E FAMIGLIE

fieracavalli 2016 da oltre un secolo UN Successo di BEATRICE MOSCATELLI

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n successo che dura da oltre un secolo quello di Fieracavalli (www.fieracavalli.it), l’appuntamento dI riferimento nel panorama equestre internazionale che si prepara alla 118ª edizione. Quattro giorni no stop di competizioni, eventi e spettacoli, che rendono Verona – da giovedì 10 a domenica 13 novembre –ambasciatrice della cultura legata al cavallo nel mondo. Molte novità in programma: il padiglione 1 interamente dedicato al turismo slow, le Kids Islands per i più piccoli, il progetto Try and Ride, lo Street Food Festival e l’appuntamento, presentato da BMW, con l’unica tappa italiana della Longines FEI World CupTM. Dalla monta inglese a quella americana, dalle gare di morfologia agli attacchi – competizioni con carrozze trainate da cavalli –, Fieracavalli negli anni è riuscita a Trasformarsi, da semplice mercato equino nel 1898, nell’appuntamento annuale più atteso da esperti di settore, appassionati e famiglie. L’edizione 2015 si è conclusa con oltre 160.000 visitatori provenienti da più di 85 paesi e 3000 cavalli; la manifestazione ora è pronta per la 118ª edizione: quattro giorni – alla Fiera di Verona dal 10 al 13 novembre – di gare, show e intrattenimenti, senza dimenticare il grande ruolo di promozione

Jumping Verona – unica tappa italiana della Coppa del Mondo di Salto Ostacoli Longines FEI World Cup™ – e per la Coppa della Regioni Under 21. Al Pala FixDesign (pad. 5), invece, giovani cavalieri e amazzoni si sfidano nel Campionato Nazionale Pony – arrivato alla 29ª edizione – e nel Fixdesign Master Tour internazionale 2*. Spazio allo sport anche negli altri padiglioni. Tra gli eventi di richiamo per gli appassionati, il Westernshow (pad. 11 e 12) propone le finali del Campionato italiano di Team Penning, la Coppa Italia di Gimkana Western, il Campionato Europeo di Barrel Racing e il Campionato italiano di Working cow horses. Dopo i successi dello scorso anno, al padiglione 9, si assistere alle competizioni dell’International Mountain Trail, la disciplina che consente di esibire le capacità del cavallo da ranch all’interno di un percorso prestabilito, dove il binomio uomo/cavallo esprime al massimo collaborazione e fiducia.

INIZIA IL VIAGGIO VERSO LA 118ª EDIZIONE. QUATTRO GIORNI NO STOP DI EVENTI E SPETTACOLI, CHE RENDONO VERONA AMBASCIATRICE DELLA CULTURA LEGATA AL CAVALLO NEL MONDO per il settore allevatoriale. IL TURISMO SLOW IN MOSTRA A FIERACAVALLI Equiturismo, turismo dei centri minori e rurale ed enogastronomia: sono queste le realtà che si mettono a sistema per creare la prima piazza internazionale del turismo slow. Un’area (pad. 1) completamente dedicata al tema dove sono presenti le migliori proposte nazionali e internazionali con il coinvolgimento di tutte le strutture della filiera (ospitalità, agriturismi, enti territoriali, ecc.) e dove trovare uno spazio di informazione e confronto: un viaggio alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze. VERONA, CAPITALE DELLO SPORT EQUESTRE Forte il focus sullo sport, protagonista indiscusso della rassegna veronese. Competizioni di alto livello, di carattere nazionale e internazionale, con il Pala BMW (pad. 8) che si conferma teatro di gara per il

LE NOTTI DI FIERACAVALLI Le Notti della 118ª edizione di Fieracavalli sono no stop. L’orario continuato fino alle 23 – ad eccezione dei padiglioni commerciali – permette, a chiunque voglia godersi spettacoli e gare dopo le 19.30, di acquistare un biglietto a prezzo ridotto. Ad arricchire l’offerta serale anche un’altra novità: lo Street Food Festival (area D) che insieme ad una selezione dei migliori food truck italiani propone eventi e animazioni fino a dopo il tramonto. Per gli appassionati di arte equestre, inoltre, sul ring d’onore di Fieracavalli (pad. 8) va in scena, venerdì 11 e sabato 12, il Gala d’oro. Diventato un’istituzione, lo spettacolo diretto da Antonio Giarola, presenta uno show unico nel suo genere con esibizioni di dressage, coreografie, caroselli e lavori in libertà. L’appuntamento è a Verona da giovedì 10 a domenica 13 novembre 2016 (www.fieracavalli.it)

DIVERTIMENTO FORMATO FAMIGLIA Con le Kids Island il divertimento formato famiglia si presenta distribuito in cinque diverse aree ludicodidattiche:dove i più piccoli possono muovere i primi passi nel mondo del cavallo, sperimentando e cimentandosi in numerose attività. L’area Family (area A), realizzata in collaborazione con Fix Design, propone spettacoli equestri, attività e dimostrazioni di Pony Games tra cui – per la prima volta a Verona – il “Trofeo 4

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regioni”: dove bambini dai 5 anni in su in sella ai loro pony gareggiano a squadre in un circuito a quattro tappe a valenza nazionale. Quest’anno Fieracavalli pensa anche ai più grandi che vogliono provare l’emozione di cavalcare per la prima volta: con il progetto Try and Ride esordisce, infatti, il battesimo della sella a misura di adulto nel ring del padiglione 9.

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24.25.26 Novembre Verona

L’Evento

JOB&ORIENTA SARÀ L’OCCASIONE PER FARE IL PUNTO SU QUANTO SI STA FACENDO NEL NOSTRO PAESE PER FAVORIRE IL PASSAGGIO DAL MONDO DELLA SCUOLA E DELL’INFORMAZIONE A QUELLO DEL LAVORO

imparare lavorando in italia si può di M.T. SAN JUAN

RICCO E ARTICOLATO IL PROGRAMMA CULTURALE Ricco e articolato, come sempre, il programma culturale di JOB&Orienta: convegni, dibattiti e seminari, destinati sia agli addetti ai lavori che ai giovani e alle famiglie, con l’intervento di personalità di rilievo del mondo dell’economia, della politica e dell’imprenditoria, di esperti dei diversi settori, ma anche di giovani chiamati a raccontarsi in prima persona. Spazio, infine, anche ai laboratori interattivi e a simulazioni, spettacoli e momenti di animazione. JOB&Orienta è anche sui social: Facebook (www. facebook.com/joborienta); Twitter (@Job_Orienta #joborienta #TopJOB); e, novità di questa edizione, Instagram (@job_orienta) e Telegram (telegram.me/ job_orienta). La manifestazione è a ingresso libero. Per informazioni: www.joborienta.info

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un anno dall’avvio nelle scuole italiane dell’attività obbligatoria di alternanza scuola-lavoro, la 26a edizione di JOB&Orienta, in programma alla Fiera di Verona dal 24 al 26 novembre prossimi, sarà l’occasione per fare il punto su quanto si sta facendo nel nostro Paese, anche grazie alla sperimentazione del “sistema duale”, per contrastare la dispersione scolastica e favorire il passaggio dal mondo dell’istruzione e della formazione a quello del lavoro. Filo conduttore di questa edizione è il tema “Imparare lavorando: in Italia si può”, per valorizzare - anche attraverso il racconto delle migliori esperienze già in atto a livello nazionale e sui territori - modalità formative che rafforzano le competenze coniugando lezioni in aula a esperienze lavorative “sul campo”, e che intendono così anche accorciare i tempi d’ingresso dei giovani nel mercato occupazionale. Con l’obiettivo da un lato di aiutare i giovani a compiere scelte formative e professionali più consapevoli ed efficaci, dall’altro di potenziare il dialogo tra

promossa da veronafiere e regione veneto JOB&Orienta 2016 è promosso da VeronaFiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Realizzato in partnership con ASFOR-Associazione italiana per la formazione manageriale, Camera di Commercio di Verona, Comune di Verona, COSPComitato provinciale Orientamento scolastico e professionale, CNOS-FAP-Centro nazionale Opere salesiane - Formazione e aggiornamento professionale,

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la scuola e le imprese valorizzando le alleanze tra i due mondi, il Salone si conferma anche quest’anno punto di riferimento per dirigenti scolastici, docenti e operatori dei diversi ambiti, ma anche per studenti, famiglie e giovani, sui temi dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro. Nel 2015 sono stati oltre 65mila i visitatori, 500 le realtà presenti tra scuole, accademie e università, enti di formazione, istituzioni, imprese, centri per l’impiego e agenzie di servizi per il lavoro, associazioni di categoria,…; più di 350 i relatori intervenuti nei 200 appuntamenti in calendario, tra convegni, dibattiti e workshop. La rassegna espositiva è articolata in due aree tematiche sviluppate in sei percorsi contrassegnati da diversi colori. La prima, dedicata al mondo dell’istruzione e dell’educazione, comprende i percorsi Educazione e Scuole (arancione), Tecnologie e Media (oro) e Lingue straniere e Turismo (verde); della seconda, riservata a università, formazione e lavoro, fanno parte i percorsi Formazione accademica (blu), Formazione professionale (argento) e Lavoro e Alta formazione (rosso). In quest’ultimo anche la Saletta TopJOB, spazio per workshop, incontri con

LA RASSEGNA ESPOSITIVA È ARTICOLATA IN DUE AREE TEMATICHE SVILUPPATE IN SEI PERCORSI CONTRASSEGNATI DA DIVERSI COLORI aziende e seminari per imparare a stendere il curriculum, a sostenere colloqui di lavoro e a individuare gli strumenti e i canali più efficaci per cercare occupazione, guardando in particolare ai settori in crescita e ai profili più richiesti. E per evidenziare le realtà presenti che si occupano di formazione nei settori creativi d’eccellenza del made in Italy (in particolare nei settori moda, design e gastronomia) c’è CreativityJOB, profilo trasversale a tutti i percorsi espositivi. Tornano poi anche quest’anno JOBInternational, con proposte di stage e tirocini all’estero, opportunità di lavoro, scambi culturali e viaggi studio in tutto il mondo, e JOBinGreen, il profilo che valorizza le buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

ENAIP-Ente nazionale Acli istruzione professionale, ISFOL-Istituto per la Formazione dei lavoratori, Italia Lavoro, Provincia di Verona, Ufficio scolastico regionale per il Veneto, Unioncamere, Università degli studi di Verona. Gode del patrocinio di ANP-Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, CNA Verona-Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, Confindustria Verona, CRUI-Conferenza dei rettori delle Università italiane, INDIRE-Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

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5.6 Novembre Verona

L’Evento

DUe giorni dedicati al benessere e alle sue pratiche, con proposte, workshop e conferenze riguardanti il nutrimento del corpo, il tempo libero e l’ambiente

IO BENE 2016 la FIERA DEL BENESSERE di VITTORIA BISUTTI

un parterre di affermati relatori

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a sesta edizione di IO BENE Fiera del Benessere è in programma sabato 5 e domenica 6 novembre 2016 a Verona, presso il Palaexpo di Veronafiere. Facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo e vicino al centro storico di Verona, il Centro Congressi Palaexpo di VeronaFiere dispone di spazi e servizi all’avanguardia per ospitare la Fiera nel Salone Margherita e nelle sale conferenze Vivaldi e Salieri. IO BENE sarà aperta al pubblico dalle ore 10,00 alle ore 19,00 e offrirà al pubblico proposte per il benessere con una rassegna di prodotti biologici per il nutrimento del corpo e il benessere della mente, per il tempo libero, per l’ambiente e molto altro. Gli espositori della quinta edizione di IO BENE saranno selezionati tra aziende che producono e/o commercializzano prodotti di qualità nel campo dell’alimentazione, della cosmesi, dell’abbigliamento,

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ANCHE QUEST’ANNO TECNOLOGIA, INNOVAZIONE E STILE DI VITA SONO LE LINEE GUIDA DEL PREMIO COSMOBIKE TECH AWARD CHE RICERCA IDEE E PRODOTTI dell’arredo, della bioedilizia, del fitness, del biologico, del benessere in generale. Come per le precedenti edizioni, si svolgeranno eventi, workshops, conferenze, seminari, presentazione di volumi da parte degli autori, spettacoli musicali. Un’occasione per confrontarsi con gli esperti su temi legati all’alimentazione, alla cura del corpo e della mente, alla bioedilizia, al benessere a 360°. Realtà diverse e proposte innovative: un’esperienza veramente unica, un appuntamento ormai imperdibile per un pubblico sensibile e attento al benessere quotidiano. Ecco alcuni degli argomenti trattati: Mindfulness, un nuovo approccio per gestire lo stress ed il dolore cronico; Le nuove Frontiere della Medicina Complementare; Curare con la luce; Le connessioni corpospirito-mente; Come creare la realtà; L’arte della trasformazione; Hanumh. Dentro di te ogni verità; Materiali da costruzione e benessere; Le nuove frontiere della medicina; Come superare i dolori del passato; L’alimentazione secondo il DNA; Le patologie invernali adulto/bambino in omeopatia e in omotossicologia; La moda etica; Come comunicare con gli animali; Bagno armonico con campane tibetane ed altri strumenti; Codice Europeo contro i tumori: stili di vita per ridurre il rischio di ammalarsi di tumore; Mamma ho mal di pancia!; Cibo e psicosomatica; Ciò che stai cercando...già lo sei!; Gli occhi: lo specchio dell’anima, il radar del corpo, il punto d’incontro tra anima e corpo; Il metodo Louise Hay; Cimatica: Suono, Frequenze ed Elementi Biologici; Rituali di guarigione; Come allenare la mente a vincere nello sport.

Ecco tutti i relatori degli eventi a IO BENE Fiera del Benessere: Annamaria Molino: specialista in Oncologia. Heide De Togni: chimica e tecnologa farmaceutica. Francesca Ciuffi: biologa. Maurizio Sacchi: Ingegnere Elettronico. Massimo Bavieri: fondatore e presidente di LAM (Laboratorio Alchemico Moderno). Herta Peer: esperta in bioedilizia e co-titolare di Casa Salute. Caterina Polini: educatrice visiva. Olivia Flaim: pratiche spirituali di tradizione occidentale. Irene Rapisarda: insegnante certificata HYL® - Metodo Louise Hay, Trainer e Love Coach. Simone De Clementi: filosofo della scienza e coach. MariaGiovanna Luini: scrittrice e medico, senologa IEO. Nicoletta Carbone: giornalista esperta di salute. Catia Algieri: ricercatrice del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Laura Donato: ricercatrice del CNR. Maurizio Insana: responsabile alla comunicazione del Centro Ricerche di Fiorano Finlinea SpA. Marie Noelle Urech: counselor e Direttrice del programma anticancro del Centro “Terapie CorpoMente VIRIDITAS. Giancarlo Fornei: formatore motivazionale conosciuto come “il coach delle donne”. Chiara Tedeschi: specializzata in tecniche di rilassamento e Mindfulness. Antonio Masini: ricercatore nel campo della Medicina Complementare e della Nutraceutica. Anna Nirvikalpa Monferdin: counselor a mediazione corporea. Paola Marchesani: medicina preventiva e rigenerativa. Piernando Binaghi: coach in PNL. Zelia Reggianini: scrittrice e ricercatrice del benessere. Silvia Belleri: riflessologa. Giuliana De Faveri: operatore olistico. Karim Saleh: ricercatore e divulgatore spirituale. Piero Primavori: geologo. Maria Grazia Palmeri: Cardiologa. Paola Donnini: studi in counseling psicosomatico e psicobiologico. Karla Pinheiro: nutrizionista. Maurizio Fracassetti: creativo. Fabio Leone: medico chirurgo, Omeopata, Specialista in Geriatria e Gerontologia. Andrea Contri: fondatore di Animal Talk Italia. Giuseppe Marino: esperto operatore del suono terapeutic.

Info: www.iobene.it

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Ottobre-Dicembre Mantova

L’Evento

Diviso in tre sezioni la 35ª edizione inizierà con ospiti come John Scofield, Dee Dee Bridgewater, Mark Guiliana, Kurt Rosenwinkel… ma anche cinema!

mantova jazz 2016 nove concerti e grandi artisti di M.T. San Juan

musica e fotografia tra gli eventi collaterali Due gli eventi collaterali dedicati al cinema: il primo, all’Auditorium Monteverdi sabato 3 dicembre alle 21,15, mette in scena la grande musica dei film di animazione Disney arrangiata da Mauro Negri e affidata alle voci del trio vocale Boo Boo Dolls. Il secondo evento propone al Cinema Mignon, dal 26 ottobre al 9 novembre, una monografia cinematografica del regista Jim Jarmusch. Il Jazz sarà raccontato alla Casa del Rigoletto anche per immagini dagli scatti di Nicola Malaguti che ha immortalato alcuni momenti di spettacolo dei grandi del jazz dal 29/10 al 27/11/2016.

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el ricchissimo programma di eventi di Mantova Capitale Italiana della Cultura si inserisce anche la 35ª edizione di Mantova Jazz, uno dei più longevi festival in Italia, organizzato da Arci Mantova insieme al Circolo del Jazz Roberto Chiozzini, promossa da Comune di Mantova, Regione Lombardia e Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova (www.mantovajazz.it). Tratto caratteristico del Mantova Jazz, che lo distingue da altri festival europei, è la volontà di non privare la musica jazz di quegli ingredienti che la hanno resa grande, fin alla sua nascita nella multietnica New Orleans: lo swing e la conquista, da parte del musicista, di una voce poetica fortemente individuale. L’edizione 2016 della rassegna è dedicata proprio alla celebrazione di questi due caratteri e ospita grandi nomi del panorama italiano e internazionale. Il programma è articolato in tre sezioni: la prima è denominata Just Jazz! L’apertura del festival, il 22 ottobre alle 21,15, è affidata all’ultimo batterista di David Bowie, Mark Guiliana, sperimentatore di nuovi linguaggi delle percussioni. Con lui sul palco del Teatro Ariston il suo

not just jazz, musica e improvvisazione Not Just Jazz! Data la vastità dell’attuale offerta musicale che, nei modi più diversi, fa comunque riferimento a jazz e improvvisazione, il festival ha deciso di dedicare una sezione per segnalare al pubblico tre delle proposte più fresche e interessanti della scena musicale attuale. L’eclettica violinista, compositrice e improvvisatrice italiana Eloisa Manera porta all’Arci Virgilio, venerdì 28 ottobre, il suo lavoro su Le città invisibili di Italo Calvino, che la conferma come una dei protagonisti più creativi del nuovo jazz italiano. Con lei in scena: Gianluca Barbaro ai flauti dolci, Piero Bittolo Bon al sax e clarinetto, Andrea Baronchelli

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Jazz Quartet. All’Auditorium Monteverdi del Conservatorio “Lucio Campiani”, il 27 ottobre sempre alle 21,15, è la volta di un quintetto angloamericano di musicisti impressionanti: The Impossible Gentlemen, composto dall’incontenibile pianista gallese Gwilym Simcock e il geniale batterista Mike Walker e dagli americani Adam Nussbaum alla batteria e Steve Rodby al basso, che propongono al pubblico la loro ritmica leggendaria. Il chitarrista John Scofield è uno dei pochi musicisti dei quali si può veramente dire che hanno cambiato la storia del jazz negli ultimi quarant’anni. Si esibisce in anteprima nazionale, il 5 novembre al Teatro Ariston, con i suoi Country for old men: Larry Goldings all’organo e al piano, Steve Swallow al basso e Bill Stewart alla batteria, per proporre le più belle canzoni della tradizione country (ore 21.15). Sabato 12 novembre alle 21,15 è la volta della regina del canto jazz: la strepitosa ed esplosiva Dee Dee Bridgewater, vincitrice di tre Grammy Awards sarà sul palco del Teatro Sociale per far innamorare, con la sua voce impareggiabile, il grande pubblico atteso nella Capitale della Cultura da tutta Italia. Il 18 novembre, all’Auditorium Monteverdi, si esibisce l’intenso trombettista afroamericano Am-

brose Akinmusire. Con lui sul palco il pianista Sam Harris, il bassista Harish Raghavan e il batterista Rodney Green (ore 21.15). Kurt Rosenwinkel presenta, il 25 novembre all’Auditorium Monteverdi il suo nuove progetto, CAIPI, nel quale convivono elementi di musica brasiliana, rock e jazz. Si esibisce insieme a Pedro Martins, Olivia Trummer, Frederico Heliodoro ,Antonio Loureiro e Bill Campbell alla batteria (ore 21.15).

al trombone, Pasquale Mirra al vibrafono, Danilo Gallo al contrabbasso e basso elettrico, Ferdinando Faraò alla batteria, Roberto Zanisi per string guitar, cumbus, bouzouki, steel pan, doumbek, gunja cajon, çiftelia e baglama. Martedì 29 novembre sale sul palco dell’Arci Tom, la violinista canadese Sarah Neufeld, che con l’album The Ridge firma uno dei capolavori del nuovo minimalismo indie, unendo alle profonde tessiture del suo violino una voce evocativa. È accompagnata alla batteria e alle percussioni da Stefan Schneider. Protagonista, con il suo liuto barocco, della colonna sonora del film di Jim Jarmush Only lovers left alive, arriva a Mantova Jozef van Wissem, ospite all’Arci Virgilio domenica 6 novembre. Grazie al suo particolarissimo strumento si è affermato come autore di alcune tra le più interessanti architetture sonore contemporanee. Tutti gli spettacoli della sezione Not Just Jazz avranno luogo alle ore 22 con ingresso libero per soci Arci.

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AL MANTOVA JAZZ FESTIVAL DOMINA LA VOLONTÀ DI NON PRIVARE LA MUSICA JAZZ DI QUEGLI INGREDIENTI CHE L’HANNO RESA GRANDE, FIN DALLA SUA NASCITA NELLA MULTIETNICA NEW ORLEANS



solidarietà

rami adham il contrabbandiere di giocattoli

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ibo, medicine, generi di prima necessità, 25 orsacchiotti e 36 Barbie. Il primo carico che Rami Adham ha contrabbandato attraverso il confine con la Turchia conteneva anche i regali che sua figlia voleva mandare ai bambini di Aleppo. In cambio ha chiesto una nuova bambola. Di origini siriane, Rami vive in Finlandia da dove ha deciso di aiutare i rifugiati ammassati nei campi dentro il Paese in guerra da oltre cinque anni e mezzo. E’ Presidente dell’organizzazione umanitaria Suomi Syyria Yhteiso Ry e da quando ha iniziato questi viaggi della speranza la sua associazione ha ricevuto molte donazioni. Ha affrontato ventisette volte dal 2011 i pericoli delle strade o dei sentieri tra le montagne che deve percorrere per non farsi intercettare dalle bande estremiste o dai soldati del regime di Bashar Assad. Ogni due mesi raggiunge la Turchia e poi, illegalmente, rischiando per la sua incolumità, entra in Siria con centinaia di giocattoli per i bambini. Da quel primo viaggio i giocattoli non mancano più, anzi sono diventati buona parte del carico. “In questo periodo di bombardamenti su Aleppo non posso fare niente, almeno provo a rendere felici questi bambini portando loro dei giocattoli. Quando arrivo l’entusiasmo dei bambini è indescrivibile, è come avessero un amico che può essere solo loro”. A luglio è stato in un campo profughi vicino alla città di Atmeh dove vivono decine di migliaia di persone, tra cui molti bambini e ha portato con se, in un sacco portato sulle spalle, ben 700 giocattoli . Ha raggiunto così a piedi i bambini siriani in quanto usare un auto è molto pericoloso. Mentre spacchettava i giocattoli alla scuola alRahma, 200 allievi hanno formato una coda ordinata, allungando il collo per cercare di vedere cosa aveva portato Adham. “I giocattoli facevano sentire gli studenti che qualcuno si preoccupa e occupa di loro“, ha detto Bassam, un insegnante della scuola. Suo figlio di cinque anni, ha ricevuto un pupazzo Buzz Lightyear “e si

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di M.T. San juan

La sua è una di quelle storie uniche al mondo. c’è guerra, dolore e paura nella sua vita ma soprattutto tanta speranza per un mondo migliore ricorda il giocattolo più di ogni altra cosa a scuola”. “Questa è stata la mia 27ma visita al Aleppo a partire dal 2011, ed è stata la più pericolosa“, ha detto Adham. “Il pericolo che abbiamo di fronte, il dolore, è indescrivibile. Sei degli orfani che sostenevamo sono morti quando ero lì”. Save the Children ha denunciato che “negli ultimi cinque anni, in tutto il territorio siriano le scuole sono state colpite ripetutamente dagli attacchi. Sono state danneggiate, distrutte o occupate, privando così i bambini della possibilità di ricevere l’educazione fondamentale per la loro vita. Un’intera generazione rischia di non avere un futuro. Da cinque anni in Siria ogni giorno più di 3.000 bambini sono stati costretti a lasciare le loro case a causa della guerra, e sono più di 5 milioni e 800 mila bam-

bini sfollati all’interno del Paese o rifugiati nei paesi confinanti: più dell’intera popolazione della Norvegia o dell’Irlanda. Oltre 6 milioni i minori vittime del conflitto. Stiamo rischiando di perdere un’intera generazione di bambini in Medioriente. Sono 2 milioni e ottocentomila i bambini che non vanno a scuola nel Paese. L’educazione è una forma essenziale di protezione dei minori in contesti di crisi, che garantisce anche alle famiglie opportunità di crescita e sviluppo. Prima dell’inizio della guerra, il tasso di scolarizzazione in Siria si avvicinava alla totalità e ora è sceso al 6% in alcune parti del Paese. Una scuola su quattro è stata danneggiata o occupata”. Il gesto eroico di Rami Adham, ‘ il contrabbandiere di giocattoli’, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica verso la sempre più drammatica condizione dei bambini siriani, di fronte ai quali c’è la vergognosa assenza della comunità internazionale, incapace di porre fine a sofferenze, morti, distruzioni. “Quella prima volta, siamo andati in un campo profughi vicino al confine. Noi avevamo portato cibo, ma quando abbiamo iniziato a distribuire i giocattoli, si è creato un enorme polverone. I bambini venivano da ogni dove. Mi sono reso conto che non stavano pensando al cibo, volevano solo un giocattolo“. Rami, padre di 6 figli, ha promesso a sua figlia Yasmine che continuerà a portare giocattoli in Siria. Ogni volta non sa se tornerà a casa e se quel viaggio sarà l’ultimo per lui, ma l’idea di poter aiutare i rifugiati nei campi profughi è più forte della paura. “Un giocattolo può aiutare i bambini a affrontare in certi momenti paure, ansie, insicurezze” dice Rami quando viene avvicinato dai media che gli chiedono cosa lo porta a rischiare ogni volta la vita. Dall’inizio del conflitto sono stati uccisi 7000 bambini in Siria (stima l’Onu). Un’ autentica catastrofe! Info: http://ssyrelief.fi/fi/

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incontri

gabriele fabris a strasburgo porto un cappio

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n papà separato di Chioggia (Ve), Gabriele Fabris, è l’ideatore ed il protagonista del “DADDY’S PRIDE on bike” un evento itinerante a favore della BIGENITORIALITA’ che si terrà a Strasburgo, al fine di far emergere nel nostro paese le problematiche gestionali dei figli conseguenti alle dinamiche di genitorialità fragile, separazione e divorzi. Gabriele Fabris è partito in bici da Venezia. l’11 settembre 2016 per arrivare a Strasburgo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ai primi di ottobre, dove verrà accolto dall’Europarlamentare Lorenzo Fontana (Lega Nord), percorrendo circa 1100 km, passando per Chioggia, Este, Verona, San Giovanni Lupatoto, Mantova, Cremona, Brescia, Bergamo, Como, Lugano, Bellinzona, Biasca, Andermatt, Altdorf, Lucerna, Aarau, Basilea, Mulhose. L’evento intende dar voce ai genitori che si trovano in condizioni di genitorialità fragile, che spesso di conseguenza versano in situazioni di grave disagio sociale ed economico, e per sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica le condizioni dei bambini che si vedono spesso privati dell’affetto di uno dei genitori, non riuscendo a vivere pienamente il diritto ad usufruire di tempi paritari tra padre e madre. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, peraltro in più occasioni, ha palesato che il nostro Paese non predispone di un sistema giuridico e amministrativo adeguato per tutelare il diritto inviolabile dei figli a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori. (Legge54 /2006), “Affido Condiviso”, istituto che ad oggi di fatto rimane per lo più inapplicata. L’Associazione Bi. Genitori Diritti dei Minori Cremona & Mantova, come fatto in precedenza per Papi Gump, al fine di promuovere sul territorio cremonese e mantovano il principio della Bigenitorialità e della tutela dei diritti dei bambini, ha ritenuto di aderire all’iniziativa “DADDY’S PRIDE on bike”, contestualmente alla realizzazione di Spazi di Ascolto Orientato in diversi Comuni dei territori, in esito alla interlocuzione e collaborazione con diverse Amministrazioni Comunali, sensibilizzate anche sulla istituzione del Registro della Bigenitorialità. Gabriele Fabris, pertanto, è stato accolto dall’Associazione a Mantova, presso la sede del Comune di Mantova lo scorso venerdì 16 settembre alla presenza dell’Assessore comunale al Welfare Andrea Caprini e al Consigliere comunale Chiara Sortino; a Cremona, presso la saletta Spazio Comune in

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di m.t. san juan

ALL’ARRIVO A STRASBURGO GABRIELE CONSEGNERÀ AD UN REFERENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO UN CAPPIO, QUALE GESTO PER IMPEGNARE I RAPPRESENTANTI DEGLI STATI MEMBRI AD ATTIVARSI PER SANARE LA LEGISLAZIONE ITALIANA

P.zza Stradivari 7, lo scorso sabato 17 settembre, alla presenza dell’Assessore comunale Welfare di Comunità Mauro Platè, ai Consiglieri comunali Fanti Alessandro, Carletti Paolo Giuseppe Andrea. L’iniziativa specifica e l’attività di Bi. Genitori trova la sua cornice anche nelle politiche che Regione Lombardia a decorrere dal 2013 ha messo in atto in tema di tutela della genitorialità, in particolare con figli minori, nonché nelle iniziative promosse per favorire il riscatto sociale dei genitori separati o divorziati con figli minori in situazioni di fragilità economica ed abitativa. All’arrivo a Strasburgo Gabriele Fabris consegnerà ad un referente del consiglio Europeo, un cappio, quale gesto simbolico per impegnare i rappresentanti degli Stati membri ad attivarsi per sanare le criticità della legislazioni Italiana, rivelatasi inadeguata nel garantire il diritto dei bambini a permanere in un contesto familiare, godendo pienamente dell’amore di entrambe i genitori.

L’Associazione Bi. Genitori Diritti dei Minori Onlus L’Associazione Bi. Genitori Diritti dei Minori Onlus–Cremona & Mantova, partendo dal presupposto che Il futuro di un bambino si costruisce sulla somma degli affetti, si prefigge di offrire un supporto legale, sociale ed assistenziale ai genitori separati, ai loro familiari, con particolare attenzione ai figli minori dei genitori separati, coordinando la propria azione con i Comuni, la Regione, le Provincie, le ASST del territorio, l’ATS Val Padana, ALER, Tribunali, AIAF Lombardia, Avvocati, Psicologi, Mediatori Familiari ed Organizzazioni del Terzo Settore, tramite la propria struttura, articolata sui territori, suddivisa in aree, sulla base di una distribuzione del personale dell’Associazione, altamente qualificato professionalmente (Avvocati, Psicologi, Mediatori Familiari, Assistenti Sociali), al fine di raggiungere in maniera capillare il target di interesse. Allo stato attuale l’attività dell’Associazione promuove sul territorio di Mantova e Cremona, il diritto alla bigenitorialità e la tutela dei diritti dei bambini a mantenere un rapporto stabile ed equilibrato con entrambe i genitori, anche in caso di separazione e divorzio, nonché il diritto a mantenere relazioni con l’ambiente familiare.

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aziende italiane l’impresa di fare impresa

a cura di marco morelli

gardaffare

La giusta guida al bene rifugio per eccellenza Sulla sponda occidentale del lago di Garda, da ben 30 anni, si è affermata nei fatti, e con grande professionalità, Gardaffare, agenzia immobiliare con sede a Manerba del Garda (Bs) e filiale a Colombare di Sirmione (Bs). I soci titolari sono Alberto Sandrini e Massimo Beltrami che si avvalgono di un gruppo di lavoro estremamente preparato ed affiatato che rende leader del settore l’agenzia gardesana. Li incontriamo nella loro agenzia di Sirmione. Come nasce e da quanto opera nel mercato immobiliare Gardaffare? “Col mio socio abbiamo festeggiato proprio quest’anno il trentennale della società, 19862016” afferma Alberto Sandrini. “Gardaffare nasce trent’anni fa a Manerba fondamentalmente dall’amicizia tra me e Massimo Beltrami. Il sottoscritto proveniente dal settore bancario, dopo anni di proficuo lavoro e una passione innata per il mercato immobiliare, e Massimo, geometra, che già operava nel settore. Insieme abbiamo fondato Gardaffare a Manerba, con sede in piazza del Comune. La nostra storia parte da lì”. “Nel 1988” continua Massimo Beltrami ”si aggiunse un terzo socio, Angiolino Bertaiola di Solferino, col quale aprimmo la nuova filiale di Sirmione. Insieme a lui abbiamo felicemente lavorato fino a gennaio 2000 quando, improvvisamente, un incidente stradale ha interrotto la sua vita”. Quali sono le differenze più significative tra il mercato immobiliare di allora e quello odierno? Cosa è cambiato per voi in questi ultimi anni? “L’avvento dell’Euro in Europa ha comportato una grave crisi economica ed il mercato immobiliare, che è stato un evidente problema per l’Italia, è rimasto sensibilmente penalizzato. Fino a 8 anni fa nel rapporto con la clientela registravamo più richieste e meno offerte. Oggi è, invece, l’esatto contrario: ci sono molte più offerte e meno richieste” afferma Sandrini. “Se poi parliamo di

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L’AGENZIA IMMOBILIARE DIRETTA DA MASSIMO BELTRAMI E ALBERTO SANDRINI COMPIE QUEST’ANNO IL TRENTENNALE D’ATTIVITà. RARA PROFESSIONALITà, MAI COME OGGI, GARANZIA DI SUCCESSI immobili veramente belli, di case prestigiose, di residence fatti bene, di appartamenti piccoli ma architettonicamente ben studiati, di case vista lago oppure vicinissime al lago, il numero degli immobili è diventato esiguo. Alla stessa stregua sono gli immobili ad indirizzo commerciale o artiginale fronte statale, oppure ad indirizzo industriale fronte autostrada oppure fronte svincoli autostradali: questi immobili fanno parte di un mercato ristretto e molto richiesto e con pochissime ultime opportunità di buon investimento. Perciò consiglio a chi è interessato di affrettarsi! Ci sono anche numerosi terreni molto interessanti, ma la recessione mondiale scoraggia ancora gli investitori a mettere sul mercato qualcosa di nuovo. Di gru per l’edilizia in giro, ahimè, se ne vedono pochissime anche se ultimamente si registrano, nei vari comuni del lago, progetti in corso di approvazione per interventi residenziali. Sicuramente questo è un bel segnale che promette per il futuro (fine 2017 inizio 2018) l’inizio di nuovi cantieri e finalmente una ripresa quasi certa del mercato immobiliare”. Può farci un sintetico bilancio generale della situazione attuale, ovviamente soprattutto in base alla vostra esperienza? “Per le cose meno pregiate la crisi si è fatta sentire” afferma Beltrami, “mentre gli appartamenti di pregio hanno registrato flessioni di prezzo in una percentuale minima. Andiamo da immobili che hanno perso un 35% a immobili che hanno perso solo un 5% negli anni. Oggi, comprare un appartamento non di pregio, ad un prezzo favorevole viste le quotazioni vataggiose del momento, magari per puntare ad un affitto alle quotazioni di mercato, può regalare in termini di risparmio un interesse decisamente appetibile che nessuna banca vi potrebbe mai dare. Oltre ad una sicura rivalutazione dell’immobile”. In questi anni di negatività come si sono mosse le agenzie immobiliari, e nello specifico, la vostra, per far fronte a questo stato di reale crisi? “La differenza sostanziale l’hanno fatta, e la fanno, le continue ricerche di mercato realizzate dai nostri dipendenti, le numerose riunioni con tutti i collaboratori per invitarli a cercare il bene immobiliare di pregio, a buon prezzo, da mettere in

pubblicità con una descrizione, nonchè foto, di grande attrattiva, emozionali, che colpiscano il cliente al primo impatto. E il lavoro paga sempre” afferma Sandrini. Visto che operate in una zona tipicamente turistica ne approfitto per chiedervi una vostra opinione sul lago di Garda e su cosa si aspetta di trovare il turista nelle località che presidiate… “Il Garda spesso rappresenta il mare dei turisti stranieri. Quando arriva in agenzia l’investitore è perchè ha già scelto il lago: nessuno viene mai da noi solo per curiosare pensando magari a Toscana oppure alla Romagna come luoghi ove investire. Qui trovano un clima salubre, la vicinanza alla Milano-Venezia che li rende prossimi a numerosissimi capoluoghi di rara attrazione artistica e culturale” dice Beltrami. “Sul lago di Garda c’è molto verde a differenza di tante altre località turistiche massacrate dal cemento. I vacanzieri possono scegliere, in base alle esigenze del gruppo famigliare, di andare in mountain bike, a farsi una passeggiata in collina o in campagna, oppure in spiaggia, oppure a divertirsi nei numerosi parchi d’attrazione, o a far shopping nei rinomati negozi delle cittadine più famose del lago. Ristorazione e divertimento rappresentano poi un must. Da Salò a Sirmione il lago offre il meglio, con una varietà anche di strade alternative che lo rendono frequentabile senza mai dover

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Agenzia di Manerba (Bs)

Agenzia di Sirmione (Bs)

Da sx, Massimo Beltrami e Alberto Sandrini

fare il conto con code allucinanti che, invece, si registrano regolarmente sull’altra sponda del lago”. Qual è il vostro mercato di riferimento? “Abbiamo come clientela un 70% di italiani e un 30% di clienti stranierei (nell’ordine tedeschi, austriaci, belgi e olandesi)” afferma Beltrami. “Nel recente passato si registrava un 85% di italiani e un 15% di stranieri. Se il tedesco oggi torna in Italia ad investire, vuol dire che continua a fidarsi del Paese Italia, soprattutto sotto il punto di vista della stabilità finanziaria. E questo è un dato molto positivo che fa sempre ben sperare. Il mercato probabilmente non tornerà ai livelli del 2005-2006 ma è destinato, nel giro di 3-4 anni, visti anche gli interessi ridicoli che stanno proponendo le banche ai risparmiatori, sicuramente a risalire. In questi ultimi anni registriamo un rinnovato interesse per l’immobile usato, grazie anche agli incentivi statali per le ristrutturazione. Ma anche un interesse per gli affitti sui quali non vanno a gravare, in termini di costi, le onerose spese condominiali che, per chi non entra nell’ottica del corretto investimento immobiliare da valutare nel medio-lungo termine, diventano un deterrente, e non un incentivo, all’acquisto”. Le vicine colline moreniche sono ambite a livello di turismo residenziale? “Oggi, tra le nostre richieste, registriamo un rap-

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porto 80%-20% tra chi cerca al lago e invece chi vuole acquistare un appartamento nel blasonato entroterra, meglio conosciuto come colline moreniche”. Come agenzia immobiliare, oltre ai normali servizi, offrite anche dei plus? “Ci riteniamo un’agenzia che tratta il cliente a livello famigliare” afferma Sandrini. “Dal 1986 abbiamo sempre preso la provvigione esclusivamente al momento dell’atto notarile, a differenza di altri, perchè riteniamo indispensabile e corretto che il cliente vada seguito dalla A alla Z. Il cliente non è un qualcuno che compra e basta: bisogna accompagnarlo all’atto notarile, provvedere a fargli le volture delle utenze accompagnandolo quando necessario dagli organi competenti, etc.. Fortunatamente con i clienti si instaura anche un rapporto di amicizia, per cui siamo spesso a soddisfare esigenze per la ricerca di una cameriera, di un antennista, di un mobiliere, di un idraulico, etc. Indichiamo a titolo assolutamente gratuito professionisti per consulenze bancarie e/o finanziarie. Gestiamo l’appartamento in termini di affitto qualora il cliente, che ha acquistato l’appartamento, decidesse in un secondo tempo di affittarlo. La professionalità e la cortesia pagano sempre: in più di un’occasione il cliente, che da noi non era riuscito a trovare l’appartamento che desiderava, ci ha poi mandato dei propri co-

noscenti dicendo loro che si sarebbero trovati a proprio agio e nell’agenzia migliore sulla piazza. Molto spesso diciamo ai nostri collaboratori che per un cliente perso, e trattato male, si possono perdere altri centro clienti. Un cliente invece trattato bene, indipendentemente dal fatto che acquisti o meno una casa, rappresenterà sempre un investimento da parte dell’Agenzia”. Delle vendite che trattate come agenzia quante riguardano l’acquisto di una seconda casa? “Seconda casa almeno 70-80%, soprattutto a Manerba e Valtenesi. Mentre a Desenzano e Sirmione registriamo anche tanti interventi per la prima casa: circa un 30%”. Come si crea un annuncio efficace? “Bisogna avere una struttura agile nella ricerca (agenti, impiegati, ect) online, visitare l’immobile con attenzione per cercare di coglierne pregi e difetti, realizzare fotografie reali ed accattivanti, scegliere i mezzi mediatici migliori per pubblicizzarlo. Ci stiamo adattando al mercato: oggi investiamo un 80% dei nostri budget su internet e un 20% sul cartaceo, e adottiamo strategie opportune per monitore i ritorni dai diversi mezzi mediatici che usiamo”. Ci elencate tre ragioni per cui rivolgersi a Gardaffare. “Cortesia, riservatezza, professionalità ed esperienza sul mercato. Ne aggiungiamo una quarta: non abbiamo mai imbrogliato nessuno. Avremmo rovinato noi stessi. Da 30 anni siamo, invece, ancora qui”. Per quale motivo risulta ancora vantaggioso investire nell’immobile? “Su tutti i quotidiani attualmente leggiamo che il mercato immobiliare risulta ai minimi storici. Mai come oggi diventa opportuno, per chi vuole diversificare il proprio patrimonio, valutare un investimento immobiliare come classico bene rifugio, che sia oculato e proiettato nel medio lungo termine. Le analisi sul mercato immobiliare vedono il medesimo in tendenza al rialzo: sicuramente non ci sarà la corsa per l’acquisto della casa, ma questo è sicuramente il momento per approfittare di fare gli acquisti migliori. Si sa che, come in Borsa così nel mercato immobiliare, anticipare un trend positivo non può che regalare grandi soddisfazioni”. Info: www.gardaffare.it

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aziende italiane l’impresa di fare impresa

noleggiare

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ABITARE

TOTEM LIVING, mobili CHE SI FANNO PARETI Natural Skin, una delle innovative collezioni cucina di Minacciolo, si espande per essere adattata a qualsivoglia spazio abitativo. La linea dalle geometrie ben definite rende particolarmente facile la progettazione degli spazi della casa: grazie all’ampia gamma di elementi componibili ed adattabili su misura, sia in altezza, che in larghezza e profondità, la zona giorno può essere trattata come una location sezionabile in più aree. Un nuovo input per ridisegnare l’ambiente. Senza difficoltà si possono innalzare colonne che, complice la libera componibilità degli elementi danno vita ad infinite soluzioni e diventano monoliti accessibili da ogni lato, capaci di soddisfare specifiche esigenze d’uso e di valorizzazione degli spazi. Con l’aiuto dei moduli si riesce ad incontrare il bisogno di semplificare il vivere moderno, si rende possibile una grande flessibilità di assemblaggio che permette di creare composizioni utilizzabili per

di barbara gazzi

creare mobili personalizzati nei quali contenere dispense ed elettrodomestici e, allo stesso tempo, che fungono da elementi divisori tra gli spazi vivibili. All’interno di un unico blocco multifunzione si possono organizzare, così, diverse tipologie di cesti estraibili e di cesti girevoli, capaci di rispondere alle necessità di contenimento, veri e propri scrigni che organizzano e celano tutto l’occorrente. I monoliti Natural Skin, completamente neri al loro interno, possono essere composti esternamente da HDF, composto ligneo ad altissima densità, tinto in pasta, idrofugo ed ignifugo, elegante nella sua semplicità e disponibile in diverse colorazioni, oppure possono essere ricoperti con vari materiali come la pietra, il legno o vari tipi di tessuto. Nei totem possono addirittura essere integrati caminetti ad etanolo che si affacciano da entrambi i lati e zone tv che possono essere nascoste dai meccanismi automatici ad altissime prestazioni.

TENDENZE

MATCH E FLY ABBINAMENTO PERFETTO

casa dinamica con MASTER

MATCH, tavolo allungabile con struttura in legno e piano in vetro o ceramica. Il cuore del progetto di Match è l’incastro tra le sezioni ellittiche delle gambe e del traverso, dettaglio stilistico che ne esalta la qualità ebanistica artigianale. Il design si coniuga perfettamente con la tecnica. Il giunto infatti non risulta solo armonioso ed elegante, ma anche funzionale e solido quanto necessita un tavolo allungabile. Match, per le sue caratteristiche, è unico nel suo segmento commerciale ed è pensato per conferire personalità e un tocco deciso di design all’interno del contesto domestico. FLY, la collezione si compone di sedute a due altezze, sedia e sgabello, dedicate all’uso residenziale e contract con scocca in multistrato curvato e telai metallici. Dal punto di vista estetico, la sedia trova ispirazione nelle sedute della tradizione nordica, sia nelle forme pulite che nelle finiture naturali. La cifra stilistica è data soprattutto dal design dello schienale ampio e avvolgente che, oltre a conferire un grande comfort di seduta, ne ridefinisce le proporzioni generali rendendolo estremamente attuale. Lo schienale largo, inoltre, contribuisce a ridefinire i “connotati” morfologici della seduta che si colloca a metà strada fra la sedia e la poltroncina. I designer e l’azienda hanno ottenuto una forma molto ambiziosa e “plastica” in un unico pezzo di multistrato curvato. La scelta di mantenere visibile la vena del legno in senso orizzontale ha complicato ulteriormente la creazione del prodotto. Questo, infatti, da un lato esalta le linee curve e avvolgenti dello schienale, dall’altro rende ancora più delicato il processo produttivo, ma ne esalta la qualità di elaborazione ed esecuzione. In sostanza Fly è una sedia semplicema rivela la competenza e un processo di ricerca e innovazione da parte di Domitalia.

Dielle si fa interprete di un nuovo concetto grazie alle librerie modulari Master, un sistema che si adatta alle diverse zone della casa come l’area living, l’home office e la camera dei ragazzi. Le librerie Master a fianco portante sono caratterizzate da uno spessore importante - 35 mm - dei piani e dei fianchi. I caratteri distintivi come l’aspetto estetico, le dimensioni e le finiture rendono possibile una perfetta integrazione con gli altri sistemi Dielle. La libreria Master infatti, rappresenta una vera e propria fonte d’ispirazione per l’arredatore che può ripensare le diverse composizioni contrapponendo i piani irregolari delle librerie Snake, intersecare con profondità di volumi dei pensili Game, prolungare i piani con scrivanie e top degli stessi spessori e materiali, integrandone così i sistemi per l’arredamento della casa moderna e dinamica. Master è quindi una proposta che rappresenta infinite opportunità di progetto a misura di ogni ambiente. La qualità e il gusto raffinato delle finiture e dei laccati fanno sì che le soluzioni siano sempre versatili e funzionali.

LAMPADA WOOD DI SKITSCH Disegnata da Fernando e Humberto Campana, ricorda un albero con i suoi giochi d’ombra. Costituita da sottili listelli in teak, Wood, nell’intenzione dei designer, si erge come simbolo della necessità di riforestare l’Amazonia. I materiali per la lampada da terra o da tavolo con struttura in massello di teak e acciaio inox, cappello regolabile in 2 posizioni.

WHITE SPACE CABINA DOCCIA La nuova cabina doccia White SPAce di Grandform è un’autentica oasi di relax da vivere comodamente a casa propria. La purezza del bianco si combina a incredibili funzioni terapeutiche, regalando momenti di puro piacere: la cromoterapia e il bagno turco sono ideali per rigenerare il fisico dopo una lunga giornata.

SISSY PELLET SEMPLICE ED ESSENZIALE Le stufe a legna di Sergio Leoni sfruttano il sistema di riscaldamento ad accumulo, senza dover essere murate a parete, diventano complementi di arredo, capaci di adattarsi sia ad ambienti contemporanei sia ad abitazioni di gusto più classico. Il riscaldamento a legna ad accumulo è un sistema naturale e sano, non sposta polveri e mantiene la giusta umidità nell’aria.


ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

Come dormono gli animali

Animali metropolitani, una reale minaccia?

Tutti gli animali dormono. Il sonno è un meccanismo necessario per riposare il cervello. Durante il sonno di mammiferi e uccelli si alternano due fasi: la REM (Rapid eyes movement, movimenti rapidi degli occhi), che è quella in cui si sogna e il sonno profondo. Non tutti gli animali però hanno bisogno dello stesso numero di ore di sonno, i carnivori dormono più a lungo, mentre gli erbivori di meno, inoltre il numero di ore di sogni sembra dipendere dalle dimensioni e dall’età: più un animale è piccolo e giovane più sogna. Gli esseri umani dormono in media 8 ore con una fase REM di 1,9 ore. L’animale che più ci somiglia in questo è il maiale, che ha il nostro stesso numero di ore di sonno e sogno. Il mammifero che dorme di più è il pipistrello, 20 ore, mentre il primato per i sogni più lunghi va all’ornitorinco che su 14 ore di sonno, sogna per 8 ore. L’animale che dorme

di meno, invece, è il cavallo, con appena 2-3 ore di sonno. Alcuni animali tra cui i delfini, le otarie e gli uccelli, sono in grado di avere un sonno uniemisferico, ovvero dormono con solo mezzo cervello alla volta e chiudendo un occhio solo. Questo gli consente di difendersi dai predatori e nel caso degli uccelli, di continuare a dormire anche durante i voli migratori. L’argomento dei sogni resta invece sconosciuto. L’ipotesi è che, come noi, rivivano eventi del passato.

Periodicamente i quotidiani nazionali, ma spesso pure i rotocalchi televisivi, divulgano con stucchevole allarmismo notizie riguardanti presenze animali inconsuete nei nostri centri urbani. Secondo molti giornalisti vissuti sempre tra quattro mura, aventi come unica esperienza naturalistica la gita allo zoo da bambini col proprio nonno, dopo il tramonto orde di cinghiali, lupi, orsi, ecc., ci minaccerebbero tanto quanto i fantomatici terroristi ISIS. Inutile dire che la nostra scarsa cultura naturalistica ci porta a suggestionarci per eventi di

curiosità

Braynikl, il dito gelido della morte I Braynikl sono stalattiti marine di ghiaccio. Si formano nei mari dell’Artico, dove la temperatura in superficie è di -20 gradi, mentre quella sottomarina di -2. La differenza di temperatura e la diversa densità dell’acqua salata vicino al ghiaccio, consente la formazione di correnti vorticose che ghiacciandosi creano delle stalattiti sommerse. Il

rimedi naturali

Golden milk, oro per il tuo organismo Un latte d’oro per rafforzare il sistema immunitario. Il golden milk è una bevanda a base di latte, curcuma e pepe, con molte proprietà. Il nome viene dal colore dorato che la curcuma da al latte. Ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, aiuta a prevenire e curare infiammazioni, dolori articolari e nevralgie, facilita la digestione e contribuisce a ridurre il colesterolo. Per rinforzare il sistema immunitario si dovrebbe bere il golden milk per 1 mese. Per preparare la bevanda basta sciogliere la punta di un cucchiaino di pasta di curcuma in un bicchiere di latte (animale o vegetale), aggiungere 1 cucchiaino di olio di mandorle dolci o di cocco per alimenti e un po’ di miele per addolcire. La pasta si prepara facendo rassodare 1/4 tazza di curcuma in polvere, 1/2 tazza d’acqua e 1/2 cucchiaino di pepe nero macinato. Il latte può essere bevuto caldo o freddo, secondo il proprio gusto.

n. 3 Giugno-Luglio 2013

ghiaccio imprigiona al suo interno tutto ciò che si trova dentro la corrente. In poche ore le stalattiti raggiungono il fondale dove continuano a espandersi, uccidendo tutti gli organismi nel raggio di alcuni metri, da cui il nome “dito della morte”. Il fenomeno è stato fotografato nel 2011 da un team della BBC.

Coppetta mestruale comoda ed ecologica Una coppetta in silicone al posto di assorbenti e salvaslip. La coppetta mestruale ha la forma di una campana con un gambo o un anellino per facilitarne la rimozione. Si inserisce in vagina e raccoglie il sangue mestruale, evitando che questo resti a contatto con la pelle, garantendo una migliore igiene e una maggiore libertà. Una volta inserita può essere lasciata in posizione anche per 8-10 ore, in caso di flusso normale, la si può mettere alla mattina e dimenticarsela fino alla sera. Questo dispositivo è riutilizzabile per diversi anni, per questo è economico (le più comuni costano intorno ai 20€) ed ecologico. Basta sterilizzarla prima e dopo il ciclo facendola bollire. Le coppette si possono acquistare in farmacia, parafarmacia, su internet e in alcune erboristerie.

scarso rilievo. Ovunque nel mondo, dove le specie animali sono tutelate e numericamente consistenti, la loro saltuaria presenza nei centri urbani è vissuta come un normale e piacevole evento. La disinformazione che invece impera in Italia, grazie al gratuito sensazionalismo di cui sono farcite le notizie, porta a timori infondati. Nessun naturalista si sognerebbe di dipingere come pericolose per la cittadinanza le famiglie di cinghiali (madre con al seguito i piccoli) che a volte si spingono nelle periferie cittadine, o qualche sporadico lupo che si avvicina alle discariche nel periodo invernale. Anche l’episodio dell’orsa Daniza, abbattuta nel 2014 in Trentino per aver ferito alle braccia e alle gambe un cercatore di funghi avvicinatosi casualmente (o incautamente) ai suoi cuccioli, e

rea di avvicinarsi spesso all’abitato, avrebbe potuto essere gestito con maggior criterio. Uno web quotidianamente in cerca accanita in tutto il mondo di eventi macabri da scodellare ad un pubblico sempre sensibile al sangue, rarissimamente riesce a scovare notizie di aggressioni di animali nei centri urbani, e questo semplicemente perché … non ne avvengono. La saltuaria pericolosità degli animali sopra menzionati è dovuta ad una reazione in caso di ferimento, o alla difesa della prole. Nel mondo non c’è notizia di decessi se non nelle savane indiane e africane causate dai grandi felini, o casualmente nei grandi parchi americani dai plantigradi; mai nell’abitato.

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TRUVIVITY BY NUTRILITE

di Alessandra FusÉ

L’amico della pelle

Maschere viso e cura delle mani

Clarins,

colorito radioso

Truvivity by Nutrilite è il nuovo brand dedicato al trattamento della pelle dal suo interno, nato dall’unione delle competenze di Amway in ambito nutrizione e cosmetica, e, in particolare, dalla sinergia tra NUTRILITE, marca numero uno al mondo nella vendita di vitamine e integratori alimentari, e ARTISTRY, uno dei cinque marchi più venduti nel segmento dei prodotti skin-care di prestigio. Truvivity by Nutrilite segna un nuovo approccio al trattamento della pelle attraverso l’integrazione alimentare: grazie ai complessi PhytoInfuse e PhytoCeramide, a base di estratti vegetali e grano, i prodotti di questa nuova linea distribuita in esclusiva da Amway agiscono dall’interno, per una bellezza ancora più profonda.

Masque Multi-Régénérant di Clarins è una maschera viso che permette di ritrovare un colorito radioso e di sentirsi nuovamente bene nella propria pelle: levigata e riposata, visibilmente ringiovanita. Proprio come dopo un week-end di riposo! La maschera associa un’azione levigante sulle rughe da stress: un’inedita texture color malva, incredibilmente sensoriale. L’estratto di seme di acerola: favorisce l’ossigenazione cellulare ravvivando lo splendore del colorito. Crème Mains, sempre di Clarins, contribuisce a nutrire e levigare la struttura delle unghie, rinforzandone la resistenza e restituisce alle mani il tocco levigato e “pieno” di una pelle più giovane e tonica.

& acqua gratinica

Fleur

de Rocher Il principio attivo principale di Aqua Infini di Galénic è il Fleur de Rocher, che non muore mai; vive nel deserto messicano del Chihuahua e si accontenta della rugiada del mattino per sopravvivere alle temperature desertiche. Questa pianta della risurrezione ha il potere di preservare l’acqua all’interno delle sue cellule, grazie a delle proteine-spugna. Pureté Sublime è invece un fluido opacizzante, che lascia sulla pelle un velo polveroso, dalle note verdi acidule sottolineate da un bouquet floreale delicato di fiori d’arancio e gelsomino, il principio attivo è l’acqua granitica dei Pirenei.

ACQUA TERMALE

levigare

e detergere PhysioLift occhi di Avène contiene AscofillinaTM, Mono-Oligomeri di Acido ialuronico e Retinaldeide , ingredienti che riempiono le rughe e distendono la pelle del contorno occhi: la pelle è ricaricata in Collagene e Acido ialuronico; il Solfato di destrano attenua le borse e le occhiaie persistenti e l’acqua termale d’Avène risulta lenitiva ed addolcente. La piacevole consistenza “patch” originale libera i principi attivi in modo mirato durante la notte. Senza profumo. Per detergere il corpo: Gel Douche douceur di Avène; la sua base detergente molto delicata (a pH fisiologico) deterge senza aggredire anche le pelli più delicate mentre i suoi agenti idratanti e nutritivi di origine vegetale apportano comfort e morbidezza alla pelle. La sua morbida schiuma e il suo delicato profumo rendono la doccia o il bagno un momento di vero piacere. Senza sapone, senza coloranti, senza parabeni.

Salute & Bellezza AQUAPOWER

bellezza

al maschile

Quando nel 2002 è arrivata per la prima volta nei negozi, l’innovativa consistenza del gel leggero di Aquapower, ideata per fornire un’idratazione quotidiana, ha rappresentato una grande novità per i trattamenti della pelle maschile. In questi 14 anni, con oltre 4 confezioni vendute al minuto, Aquapower Gel rimane l’idratante Biotherm Homme più venduto al mondo. Con Aquapower gli uomini scoprono una freschezza idratante che dura tutto il giorno rimanendo impalpabile. L’originaria formula oligotermale, una combinazione di aminoacidi idratanti e rivitalizzanti, vitamine E, C e B5 potenziate, dal Life PlanktonTM, resta immutata. Aquapower rinfresca la pelle: 48 ore dopo, la pelle è ancora più idratata.

INTERVISTA AL dott. LUCA PIRETTA

mamme

e alimentazione LA COLAZIONE IDEALE DEI BAMBINI

Un’indagine realizzata dall’Osservatorio Doxa – AIDEPI “Io comincio bene”, alla vigilia della riapertura delle scuole, ha indagato quanto ne sanno le mamme sulla prima colazione e cosa mangiano i loro bambini. Ecco alcuni dati: mamme “rimandate” su calorie e nutrienti, ma solo 1 su 4 ammette che dovrebbe/vorrebbe saperne di più. Gli errori delle mamme sulla colazione: sottostimano la quantità di calorie necessarie perché sia adeguata alle necessità del proprio bambino. Ce ne parla Luca Piretta, nutrizionista gastroenterologo e docente dell’Università Campus BioMedico di Roma: “I bambini italiani

prima di andare a scuola fanno colazione quasi tutti i giorni (93% tutti i giorni, 6% 3-4 volte a settimana). Noi medici lo ripetiamo da anni: prima di andare a scuola non si dovrebbe mai saltare la colazione o farla in maniera insufficiente o inadeguata. Che le mamme italiane abbiano recepito il messaggio è un buon inizio. Il mix corretto a colazione è dato da cereali, come pane, fette biscottate, biscotti o cereali da prima colazione, che apportano zuccheri a lento rilascio e danno energia per tutta la mattina. Non va trascurata, poi, la presenza del latte o suoi derivati, perché apportano la quota

di proteine e grassi utili a stimolare il senso di sazietà in quantità tutto sommato contenute, e contengono buone quantità di calcio e fosforo molto biodisponibili. Per finire un frutto o una spremuta: apportano fibre, sali minerali, vitamine, polifenoli, come antiossidanti e acqua. Un menù intorno alle 400 kcal, indicato per un bambino di 6-10 anni, può essere composto da una tazza di latte parzialmente scremato da 150 cc (o uno yogurt alla frutta senza zucchero), una fetta di pane tostato con marmellata o miele, due biscotti con cereali e una spremuta d’arancio o un kiwi.


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CATTIVI STILI DI VITA RIDURRE IL RISCHIO CON LE TERME, L’ALIMENTAZIONE E L’ESERCIZIO FISICO

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ettimana FIT all’Ermitage Bel Air Medical Hotel di Abano dal 22 al 29 ottobre. Grazie ai risultati di una ricerca condotta per 8 anni da esperti universitari, un efficace programma di riabilitazione fisiologica che favorisce un’equilibrata riduzione del peso e dei principali fattori di rischio cardio-vascolare. Uno stile di vita sbagliato può uccidere. Le malattie dello stile di vita, chiamate anche malattie non trasmissibili (MNT), costituiscono la prima causa di morte in Europa. Per intenderci, sono quelle associate all’ambiente e al modo in cui vive una persona. Le quattro principali sono quelle cardiovascolari (infarto e ictus), respiratorie (bronchite cronica ostruttiva e asma), il cancro e il diabete. Malattie che progrediscono in modo lento, ma l’evidenza scientifica dimostra che più di 9 milioni di decessi attribuibili alle MNT avvengono prima dei 60 anni. I campanelli d’allarme, ovvero i fattori di rischio intermedio, sono rappresentati da pressione arteriosa aumentata, glicemia elevata, livelli di colesterolo oltre i limiti, sovrappeso e obesità. Conseguenza di cattive abitudini alimentari, sedentarietà e stress… L’Ermitage Bel Air Medical Hotel di Abano Terme (dotato al proprio interno oltre ad uno stabilimento termale ed un centro benessere anche di un centro medico specialistico di riabilitazione e medicina fisica) ha messo a punto un programma di prevenzione, che associa alla vacanza termale uno specifico protocollo di rieducazione ad un corretto stile di vita, frutto della collaborazione con due ricercatori di fama internazionale, i professori Arsenio Veicsteinas (ordinario di Fisiologia Umana) e Fulvio Ursini (Biochimica e Scienza dell’alimentazione), rispettivamente delle Università di Milano e di Padova. I due esperti hanno verificato come un soggiorno all’Ermitage impostato secondo il protocollo di ricerca FIT basato su l’integrazione di terme nutrizione ed esercizio fisico contribuisca a ridurre in modo sensibile i fattori di rischio intermedio sin dal settimo giorno, educando contestualmente l’ospite ad un corretto stile di vita, capace di garantirgli il mantenimento dei risultati ottenuti, anche al rientro a casa. Otto anni di intensa attività di ricerca, svolta presso Ermitage, confermano la significatività statistica dei

di m.t. san juan

il programma di cura più corretto ed appropriato. La supervisione del personale medico e degli specialisti in fisioterapia e scienze motorie del centro medico di Ermitage, consente la partecipazione in sicurezza alla Settimana Fit anche a persone con limitate capacità di movimento che conducono una vita sedentaria. I professori Veicsteinas e Ursini, saranno presenti per offrire la loro consulenza a tutti i partecipanti. Costo del programma: 980 €.

risultati e la positiva integrazione tra gli effetti fisiologici della fango- balneo-terapia tradizionale e il programma di allenamento e nutrizione personalizzato. Il riscontro si ha soprattutto nella riduzione di peso (2% in media), dei grassi sottocutanei (con riduzione delle circonferenze di vita, addome e fianchi del 2%), una generale riduzione dei trigliceridi (fino al 20%), del colesterolo (fino al 10%), una migliorata risposta cardiorespiratoria e muscolare ed un salutare spostamento dei liquidi interstiziali dagli arti inferiori verso il tronco (con contestuale riduzione media della circonferenza delle cosce del 3%). La Settimana FIT Nella Settimana FIT (Fitness), che quest’anno si terrà dal 22 al 29 ottobre, gli ospiti seguono il protocollo di cura messo a punto dai due ricercatori, sperimentando un programma di alimentazione con regime calorico individuale, di allenamento cardio fitness personalizzato con personal trainer, unitamente ad un ciclo completo di cure termali con fango balneo-terapia. I principali fattori di rischio sono misurati ad inizio e fine soggiorno per dare evidenza dei risultati ottenuti. Inoltre la misura diretta di metabolismo basale, composizione corporea e capacità aerobica permette di definire per ciascun ospite

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Durante tutto l’anno Durante tutto l’anno si potranno seguire individualmente programmi personalizzati della Settimana FIT, sotto la supervisione degli specialisti e del dietologo dell’Ermitage. Per informazioni: Ermitage Bel Air – Medical Hotel Via Monteortone, 50 - 35031 Abano - Teolo (PD) Tel +39 049 8668111 - Fax +39 049 8630166 ermitage@ermitageterme.it www.ermitageterme.it Ermitage Medical Hotel: www.medicalhotel.it Blog: www.ricettedelbenessere.it Responsabilità sociale: www.ilsognodieleonora.it

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LA CAMERA DI SOphIA

Assertività OVVERO l’arte di saper porre dei limiti

Assertività è un termine che circola da un po’ e che tutti noi, prima o poi, abbiamo orecchiato. Non tutti, però, sanno esattamente cosa significhi. L’assertività non è altro che un’abilità fondamentale che ci consente di gestire con diplomazia le tante situazioni quotidiane nelle quali gli altri si prendono più libertà di quanto sarebbe legittimo. Può sembrare, questa, una definizione poco ortodossa ma è quella che forse meglio risponde

ad una realtà che tutti dobbiamo affrontare: la sempre più diffusa mancanza di rispetto dei diritti altrui da parte di alcuni. Di fronte a questo fenomeno, imparare a porre dei limiti in modo fermo e pacifico può essere fondamentale per la nostra sopravvivenza. Senza contare che, imparando a porre limiti agli altri, ci diamo la possibilità di imparare a riconoscere e rispettare i diritti altrui. Innanzitutto, è necessario definire quali comportamenti degli altri si è disposti a tollerare a seconda del tipo di relazione in cui ci si trova coinvolti e cominciare a stabilire i limiti, a tracciare una sorta di linea rossa immaginaria che non va superata (con i debiti margini di tolleranza, un minimo di flessibilità è doverosa). Non vanno, inoltre, dimenticati i punti chiave sulla base dei quali esprimere i concetti con assertività. Per dire le cose in modo assertivo, infatti, non

di marzia sandri è sufficiente far sapere agli altri i limiti che non si vuole siano oltrepassati o dire all’altro “stai esagerando, per favore, rispettami”. Oltre ad avere le idee chiare e a saperle dire in modo pacifico, bisogna anche sapere cosa dire. Quindi: - avvisare gli altri che si ha qualcosa da dire senza esternare una reazione emotiva e senza inviare un messaggio di accusa; - spiegare qual è il problema e perché. Spiegare in cosa consiste il fastidio ed esporre le proprie ragioni; - spiegare agli altri come si desidera che si comportino nei propri confronti e i benefici che possono scaturire per entrambi; - cercare un accordo e comprendersi; - chiedere una pausa nel corso di una discussione, se necessario. Questo tipo di comunicazione, chiara e aperta, può essere di grande aiuto per correggere comportamenti lesivi del reciproco rispetto. E se l’altro non si dimostra disponibile a cambiare totalmente il proprio atteggiamento, almeno si saranno poste le basi per un’intesa pacifica e per la ricerca di un costruttivo compromesso. In qualsiasi caso, avrete evitato un inutile e sfinente confronto violento o aggressivo.

METTERE DA PARTE IL PROPRIO EGO E ACCETTARE L’ALTRO ESATTAMENTE PER QUELLO CHE è

Avere una relazione sana è facile Anche se è chiaro per tutti che una buona relazione di coppia si basa sull’amore, sul rispetto, sulla fiducia e sulla reciprocità, non sempre si riesce ad intraprendere relazioni sane o essere felici con il proprio partner. Spesso, infatti, si dimentica che, quando si ha una relazione, è necessario mettere da parte il proprio ego e accettare l’altro esattamente per quello che è, senza pretendere di cambiare l’altro, la sua essenza, il suo modo di essere. In genere, le relazioni infelici raggruppano una serie di caratteristiche che le rendono facilmente riconoscibili. I partner di coppie che non funzionano sono spesso molto esigenti e pretendono che l’altro agisca secondo i loro criteri, che considerano gli unici davvero validi, innescando inevitabili discussioni che puntano a cambiare il comportamento del proprio partner. Come risultato, si giunge allo sfinimento reciproco e ad un perenne sentimento di rabbia in entrambi. I partner di coppie infelici, inoltre, sono poco tolleranti dimostrando di non essere capaci di lasciar correre ed accettare certi errori - o comportamenti che vengono considerati come errori - del proprio partner. All’estremo opposto stanno coloro che tollerano troppo. Un conto, infatti, è accettare che l’altro non sia perfetto e che, a volte, non agisca come ci piacerebbe, ed un’altra è tollerare gli insulti, la mancanza di rispetto, gli atteggiamenti egoistici e manipolatori. Poi ci sono coloro che incolpano il partner del proprio stato d’animo attribuendogli il potere di renderli felici o infelici. In realtà, nessuno è dotato di questa facoltà ed ognuno ha la possibilità e gli strumenti per influire autonomamente sul proprio stato interiore. Colpevolizzare l’altro per come ci si sente, avrà come unico risultato quello di crearsi problemi

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Marzia Sandri è - Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) - Iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti) - Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali) Si è recentemente specializzata in Counseling transpersonale. Tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per chi fosse interessato agli argomenti trattati: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it

immaginari. Partner infelici sono anche quelli che non sanno formare una squadra, non sanno essere amici. La mancanza di spirito di collaborazione o di desiderio di condividere porta allo sfilacciamento della relazione, finendo per allontanare i componenti. Essere una squadra significa lottare insieme contro le avversità, così come assaporare appieno e insieme la vita. Infine, le coppie infelici discutono sempre per accaparrarsi la ragione senza mai arrivare a nulla di costruttivo. La cosa migliore è affrontare il problema, verificare come risolverlo insieme e cosa ogni membro può apportare all’altro. Girarci intorno, discutere, arrabbiarsi o mancarsi di rispetto non risolverà il problema, ma ne creerà di nuovi probabilmente peggiori rispetto a quelli iniziali.

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speciale viaggi

L’HOTEL MUSEO SULLE ALPI

MOOD ALPINO, WELLNESS NATURALE E ANTICHI CIMELI RACCONTANO LA STORIA DEL MASL DA PIù DI TRECENTO ANNI

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arcare l’arco in pietra dell’Hotel Masl significa accedere a due mondi paralleli, uno intriso di comfort e modernità, l’altro antico e proiettato nel passato. Un primo indizio di questo trascorso secolare è impresso sulla facciata: sulla banderuola segnavento è inciso l’anno 1680. La vecchia stube, posta a ridosso dell’ingresso, accoglie tra boiserie dipinte a mano, stufe di ceramica e pavimenti in cotto locale, rimasti inalterati da più di duecento anni. Nicchie di cimeli e mobili d’antiquariato altoatesino accompagnano l’ospite lungo i piani dell’hotel, nelle aree comuni e nei corridoi, invitandolo a scoprirne la sua gloriosa storia, risalente alla fine del XVII secolo. In quegli anni il Masl ottenne la prima licenza di locanda a Valles. Da semplice maso contadino si trasformò in un punto di riferimento e d’accoglienza per tutti quei viaggiatori che transitavano lungo l’antica via del sale che collegava Austria e Val Pusteria: commercianti, contrabbandieri, carovane di circhi ed eserciti sapevano di trovare un rifugio di calore e disponibilità al Masl. Ne sono testimonianza i tanti oggetti risalenti a quel tempo: portamonete, occhiali con fodero, cappelli, breviari liturgici, binocoli, tabacchiere, cimeli che ancora rivivono, raccolti amorevolmente ed esposti in nicchie vetrate all’interno dell’hotel. Una così lunga tradizione nell’ospitalità si riflette inevitabilmente nella conduzione dell’hotel a quattro stelle, ispirata all’accoglienza genuina e al servizio discreto ma sempre cordiale. Genuina è anche la cucina, realizzata con ingredienti biologici provenienti dall’azienda agricola di famiglia. Naturale è il wellness, effettuato con erbe del territorio e acqua purissima delle sorgenti locali. Naturali e anallergici sono anche i materiali impiegati nell’arredo delle camere: cirmolo e pietra accompagnano i momenti di relax mentre un impianto di teleriscaldamento a legno cippato infonde calore ecologico a tutto l’albergo. C’è chi chiama tutto questo “sostenibilità”, ma per la famiglia Messner, titolare dell’hotel, è da sempre un modo di vivere. Valles è la loro casa da sempre, l’ambiente alpino, la quiete e la genuinità che distinguono questi luoghi ispirano anche la loro filosofia di esistere e di accogliere.

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di m.t. san juan

per una sessione di benessere rustico e unico! Anche per i bambini è prevista un’area riservata, con una piscina ad altezza differenziata dove possono tuffarsi senza pericolo. Il loro divertimento prosegue nel giardino dell’albergo, allestito di un’ampia area gioco, e nell’allegro minizoo della famiglia Messner, popolato di pony, caprette e mucche. Nel miniclub li attendono comode poltrone pouf e ampi divani per disputare interminabili partite a Playstation 4, NintendoWii, giochi di società e un maxi-tablet 42 pollici “Fun for four” con funzione multi touch. Sfiniti e divertiti, possono inseguire i loro sogni in spaziose camere per famiglie con lettino separato o in esclusive suite a due piani.

Ma il Masl è soprattutto un autentico tuffo nel presente, la sua area wellness, estesa su una superficie di oltre 2.000 metri quadrati, si nutre della forza rigeneratrice dei monti della Val Pusteria, con trattamenti e proposte attinte dall’ambiente alpino circostante e metodologie ispirate all’avanguardia estetica. Bagni al latte, impacchi al miele di fattoria, peeling ai sali di montagna, massaggi al cirmolo o ai fagottini ripieni di erbe naturali, bagni di fieno dei pascoli di Valles contribuiscono alla rinascita del benessere psicofisico e alla riscoperta della natura. La zona wellness & pool “Masl Acqua” offre invece un susseguirsi di piacevoli sensazioni all’interno della piscina con vasca interna/esterna (costantemente riscaldata a 30°C), hot whirlpool, sala relax con caminetto, sala fitness, saune, vasche Kneipp, cabine benessere a infrarossi, docce emozionali e solarium. Da provare la sauna tirolese immersa nel verde parco dell’hotel,

Alpine Wellness Hotel Masl Unterlände 21 Valles - Rio Pusteria (BZ) Tel. 0472 547187 www.hotel-masl.com info@hotel-masl.com

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Fashion

WEEK

tessuti d’inverno

Pelle, pizzo e velluto: ecco i tre tessuti protagonisti di questa stagione invernale

Come ogni anno il cambio di stagione porta aria di novità, anche nel campo della moda. La pelle è sicuramente uno dei tessuti must-have della stagione, che quest’anno non si limita solo alla classica giacca (che comunque non tramonta mai), ma contagia anche top, vestiti, gonne e pantaloni, ed è arricchita molto spesso da ricami colorati e frange. Proposta in moltissimi colori, il nero e il testa di moro rimangono però le nuance da preferire. Anche il pizzo diventa protagonista, soprattutto di vestiti, lunghi o corti, come quelli proposti da Ermanno Scervino alla Milano Fashion Weeek, per una stagione invernale all’insegna del romanticismo. In ultimo, ma non meno importante, bisogna ricordare il ritorno del regale velluto, che si è guadagnato il trono come il tessuto più glamour e sensuale dell’autunno-inverno 2016-2017. Riportato in auge da alcune grandi maison, come Fendi, che lo propone arricchito da ricami fatti a mano e stampe colorate e multicolor, si declina in sontuosi completi e morbidi vestiti, come quelli proposti da Philosophy, di Lorenzo Srafini.

La essence

di vittoria bisutti

L’inverno di La Perla La prestigiosa maison italiana La Perla per l’autunno-inverno 2016-2017 propone una collezione dallo stile femminile e romantico, con un allure seducente grazie alla realizzazione di giochi di trasparenze, a cui si accostano delle lavorazioni in pizzo raffinate che si insinuano in reggiseni, slip, body e sottovesti. Le tonalità evergreen del bianco e nero dominano sulla palette dei colori, accostati da altre nuances come il cipria e il blu. La collezione si completa inoltre con una selezione di completini bon ton che si tinge della delicatezza del bianco e del nude. Fra le molte proposte spiccano anche le camicie da notte in raso di seta, in versione lunga o corta e con una profonda scollatura, eventualmente da abbinare con le vestaglie in tinta.

collection

La collezione essence di Pandora, che comprende sottili bracciali in argento e bracciali a filo accompagnati da un assortimento di delicati charm rifiniti a mano, ognuno volto a rappresentare un valore personale, ci ricorda che i gioielli servono a ricordare importanti momenti di vita e a trasmettere emozioni. Per questo autunno charm già presenti vengono rivisitati con l’utilizzo della madreperla. La madreperla bianca, grazie alla sua naturale luminosità impreziosisce la superficie del charm Generosità comunicando una sensazione di gentilezza e apertura verso gli altri, mentre il motivo a mosaico dello charm Equilibrio rappresenta stabilità.

Jimmy Choo

eleganza e grinta invernale Forme classiche ma grintose, con il tacco protagonista, per la collezione autunno inverno 20162017 di Jimmy Choo

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Secondo le prime sfilate di Milano, in questa stagione fredda si camminerà su stiletto iper-femminili e tacchi finissimi. E quando si parla di eleganza e femminilità Jimmy Choo rimane sempre una garanzia per le shoe addicted più incallite. Per questo autunno-inverno lo stilista malaysiano ci presenta una collezione che punta sulle forme classiche ma grintose, con una palette di colori avvolgenti. Il trend delle punte strette e spigolose, molto amato durante l’anno scorso, è riconfermato anche quest’anno, con decollètès e ankle boot a tacco altissimo e lavorazioni cut out che scoprono il piede creando giochi molto seducenti, perfette sia per il tempo libero che per occasioni più formali. Anche il sandalo, nonostante il freddo, sarà uno dei modelli di punta, proposti sia con tacco squadrato e plateau sia, per le più temerarie, con tacco sottile e alto e chiusura alla caviglia.

Charm ricchi di significato sono stati rivisitati con l’utilizzo di madreperla per questo inverno

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Fashion

IL CAPPOTTO

WEEK Perfetto per il look metropolitano, si presta ad essere indossato nell’arco di tutta la giornata

COOL SE di CAMMELLO Oltre alla mantella, più estrosa e stilosa, sarà ancora una volta il cappotto, il pezzo cool anche per la prossima stagione invernale. Perfetto per il look metropolitano, si presta ad essere indossato nell’arco di tutta la giornata, conferendo classe ed eleganza moderna, grazie ai tagli sartoriali, ai materiali tecnici, ai colori. Tra questi è sicuramente la tonalità cammello la vera protagonista di questo capo sinonimo di eleganza, che grazie a forme e dettagli contemporanei, è diventato un capo urban chic che a seconda del proprio look e del proprio mood, fa la differenza. Soprattutto se abbinato a abiti scuri come il grigio, il nero e il blu con varianti di stagione come il marrone e il verde.

I morbidi PANTA SLIM I pantaloni da uomo saranno slim con gamba larga o gamba asciutta. La differenza la faranno il velluto e la seta come materiali e i tessuti a quadri, che sono la tendenza più significativa del prossimo inverno. Valentino li ha scelti per i suoi abiti grigi o rossi, come per le camicie. Una collezione con giubbotti di pelle marrone e nera lucida, abbinati ai pantaloni grigi dritti con varianti come il trench beige e i giacconi. I nuovi colori saranno invece i verdi, gli azzurri, i rossi.

di antonio scolari

colori e abbinamenti

vige la libera associazione I colori di tendenza sono blu, nero, beige cammello, grigio e marrone con le novità come il rosso, il viola bordeaux e il beige. Libera associazione, per spezzare e valorizzare un vestito cammello che può essere indossato con un maglione verde, mentre il cappotto sempre cammello, sta bene a sua volta con un calzone verde. Interessante anche il marrone dei pantaloni abbinato a camicia e giacca grigio scuro, tono su tono. Bello il cappotto nero indossato sopra a maglia e pantaloni neri, un completo total black dallo stile sportivo elegante. Sempre molto apprezzato il blu, che può essere mixato al nero dei pantaloni e al bordeaux del golf. Tessuti tweed per rompere l’effetto cromatico troppo compatto.

LA SCIARPA è TRENDY

Oggi è un accessorio trasversale, la sciarpa. Fuori dai canoni classici, che la volevano stretta e monocolore da indossare sotto la giacca, la moderna tendenza la predilige maxi e lunga - per quelli slanciati e alti - con la raccomandazione a non farle fare troppi giri e annodamenti intorno al collo. E’ ormai presente in tutti gli outfit con varianti sempre piacevoli, come quelle lisce con le frange o quelle lavorate e intrecciate o quelle a mantella, decisamente eccessive. Nella versione corta, quelle a collo sono pratiche, morbide e soprattutto non predominano sugli altri capi ma li esaltano. Righe, fantasie e dettagli come le frangie sono le novità del prossimo inverno.

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I pantaloni da uomo saranno slim con gamba larga o gamba asciutta

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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

HOTEL AQUA DOME Wellness in Tirolo a cinque stelle Temperature miti e colori dorati: l’autunno fa venire voglia di prendersi una pausa dalla vita di tutti i giorni. Riposarsi, ricaricare le batterie, avere tempo per se stessi, fare di nuovo un respiro profondo prima che arrivi l’inverno. Tutto questo fa parte di una vacanza termale. Passeggiate guidate, feste, merende all’aperto dopo il trekking, camminate emozionanti come quella sul ponte sospeso, lungo 82 metri e alto 150 metri, relax alla spa, brunch e pic nic: AQUA DOME, le più belle terme del Tirolo, hanno in serbo sempre tante sorprese. Aperta tutto l’anno, AQUA DOME attende gli ospiti con le sue vasche di acqua tiepida all’aperto, la sua atmosfera futuristica, riposanti idromassaggi, trattamenti di bellezza e di benessere di ogni genere, dall’olio fossile tirolese al più esotico rituale Ajaran, saune e hammam per tutti i gusti e un hotel progettato per combattere l’insonnia e ritrovare l’energia attraverso il Feng Shui: una fusione architettonica tra natura e innovazione. Dopo dieci anni dall’apertura, l’entusiasmo e i servizi offerti agli ospiti sono sempre al top. Per valorizzare il complesso termale e renderlo unico al mondo, la natura si è affiancata all’architettura: le gigantesche vetrate e le pareti trasparenti consentono agli ospiti di vivere anche negli spazi interni l’atmosfera autentica del paesaggio alpino che circonda Längenfeld. Con i singolari giochi di luci e di specchi che creano le superfici acquatiche con le maestose cime delle montagne, il connubio tra la natura e la struttura termale è perfetto. L’acqua curativa sulfurea, che da millenni sgorga dalle rocce delle montagne di Längenfeld, piccola località alpina a un centinaio di km dal Brennero, scorre tra gli scenografici bacini di pietra, cemento e vetro dalle linee minimaliste. Il centro termale promette un paradiso di riposo su oltre 20.000 m². Un totale di 12 piscine coperte e scoperte vi invitano alla sana balneazione in acqua termale sulfurea (34 ° a 36 ° Celsius); 8 diversi tipi di sauna e grotta del ghiaccio, zone relax, centro Beauty e Spa, palestra con 4 sale di allenamento e training specifico con Spacecurl (lo strumento tecnico elaborato dalla NASA per l’allenamento degli astronauti), un’area termale specifica per i bambini, con scivolo di 90 metri, due piscine interne, due esterne e sale giochi con animazione gratuita, un competente centro medico e la zona VeryRelaxedPerson con area dedicata, piscina privata, snack e

cocktail gratuiti. Ovunque troverete fumi caldi e avvolgenti, vapori profumati, nebbia e grotte di ghiaccio, docce che simulano piogge tropicali, con gocce di varia intensità e temperatura per un tonificante risveglio dei sensi, cascate di varia intensità e bagni di nebbiolina che avvolgono il corpo come un abbraccio. Splendida l’innovativa SPA 3000 ad uso esclusivo degli ospiti dell’hotel AQUA DOME, dove si diffonde il profumo aromatico delle erbe e dei fiori alpini. Nei 2.000 metri quadrati vengono proposti agli ospiti le erbe dell‘Ötztal, minerali, fuoco e acqua, tipici e autentici del territorio. La sauna alle erbe alpine, l’angolo delle tisane così come l’area rilassante della piscina decorata con muschio vero alle pareti, garantiscono puro benessere. Di rilievo i trattamenti benessere ed estetici che vengono effettuati alla Spa Morgentau, che coccola con strepitosi massaggi utilizzando prodotti di alta qualità. Le camere e le suite dell’hotel 4 stelle superior promettono un’ospitalità alpina tirolese circondata dalle più moderne attrezzature; la ristorazione è sicuramente d’eccellenza. In autunno si possono ammirare i paesaggi tinti di giallo e delle sfumature di marrone facendo splendide passeggiate a piedi o in bicicletta. Ecco alcuni numeri: -120 km di percorsi per jogging e nordic walking -150 km di sentieri marcati -70 km di piste ciclabili di cui 40 km per mountain bike -2 vie ferrate e palestre di roccia Nell’offerta Aqua Dome sono anche comprese gite guidate giornaliere per scoprire i dintorni: ogni giorno è a disposizione degli ospiti il servizio navetta per i camminatori fino a Sölden e ritorno (noleggio gratuito di zaini e bastoni); utilizzo gratuito degli impianti di risalita a Sölden, con pranzo al sacco da portare via per la camminata o per la gita in bicicletta; bici a noleggio gratuito (dietro pagamento: noleggio E-Bike).

Un vacanza in un luogo da sogno dove nessun desiderio resta inesaudito

Per informazioni sui pacchetti vacanza: AQUA DOME – Tirol Therme Längenfeld Oberlängenfeld 140 6444 Längenfeld / Österreich Tel.: +43-5253-6400 Fax: +43-5253-6400-480 office@aqua-dome.at www.aqua-dome.at



SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI A CADIPIETRA IN VALLE AURINA

L’autunno nel Burgenland meridionale

allegria resort stegersbach by reiters Allegria Resort Stegersbach by Reiters è un hotel 4 stelle, nel cuore del Burgenland meridionale (Austria), ideale per le vacanze in famiglia. Tra gli highlight, il grande parco termale con 14 vasche, per un totale di 1.500 mq di superficie acquatica: l’acqua termale calda sgorga qui dalla profondità di 3.000 metri e ha proprietà curative. Grandi gli spazi riservati ai bambini, che possono divertirsi nell’area giochi all’aperto di 6.700 mq: per loro sabbiera, castelli gonfiabili, beach volley, trampolino gigante, tavoli da ping pong e un pascolo con cavalli “American Mini Horses”. E all’interno, altri 1.000 mq per il divertimento. Per gli adulti, oltre al relax alle terme, alla SPA e al centro estetico Dolce Vita, la possibilità di giocare sul più grande impianto golfistico di tutta l’Austria (il Reiters Stegersbach-Lafnitztal, due percorsi da 18 buche, uno da 9 buche e un percorso fun da 5 buche). A disposizione degli ospiti, tre distinte zone residenziali: la zona Village, con camere doppie a tariffe molto vantaggiose, la pratica soluzione Family (la novità di quest’anno), con camere comunicanti o appartamenti, modulabili a seconda delle singole esigenze, e infine le camere Residenz, doppie o suite, grandi, luminose, soleggiate e molto tranquille. Il complesso si trova 130 km a sud di Vienna, a 180 km dall’aeroporto di Bratislava e a circa 3 ore di auto da Trieste. www.allegria-resort.com

invito al castello alla tavola dei re Domenica 9 ottobre 2016, il Castello di Gropparello (PC) apre le porte delle proprie cucine, per farvi entrare dietro le quinte della preparazione di un banchetto all’insegna della storia e dell’avventura. Le sale dell’antico maniero tornano a pullulare di cuochi e servitori, all’opera in uno scenario trionfale di cibo, fiori e frutta, in costante e frenetico movimento tra tavole imbandite e pareti decorate da trofei di cacciagione. Ai partecipanti, istruiti sulle usanze e sui piatti da una dama di corte, viene concesso l’onore di curiosare nel retroscena di un evento antico, assistendo alla sfilata dei cacciatori, all’arrivo dei carrettieri e della popolazione. Info: www.castellodigropparello.it

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LOST IN PARADISE AUTUNNALE Una vacanza rilassante al Wellnessresort AlpenSchlössl & Linderhof! La A&L Spa, di oltre 3.000 mq, mette a disposizione spazi ampi e luminosi, eleganti e moderni, come la Sky Lounge, un ambiente esclusivo riservato agli adulti, con la Sky Relax, in legno, con i lettini sospesi, appesi al soffitto come fossero amache e le grandi vetrate che offrono uno splendido panorama sulle montagne. La stagione ancora bella permette di godere degli ambienti esterni della A&L Spa, via libera quindi al relax nella Sky Pool panoramica con lettini idromassaggio e nel grande e curato giardino che circonda il resort. Chi soggiorna al Wellnessresort può scegliere poi tra una vasta tipologia di sistemazioni, tra cui le nuove camere e suite del Linderhof, caratterizzate da stile moderno, design contemporaneo e materiali naturali. Tutte arredate con legno di pino cembro, loden e lino, pavimento in legno naturale, letto Box-Spring con materasso termoregolatore, cielo stellato, angolo soggiorno e balcone, alcune anche con caminetto. Pacchetto “Lost in Paradise”, valido fino al 28 ottobre e poi dal 6 novembre al 2 dicembre da 403 euro a persona.

di ANNA MARIA CATANO

IL SUGGERIMENTO

The Gentleman of Verona, Una storia di charme 5 stelle luxury

The Gentleman of Verona propone ai suoi ospiti squarci di epoche lontane e raffinate. Entrando nella quieta hall s’immagina subito d’un qualche Casanova che passi dal giardino a queste suite d’antan. E di mille altre celebrità che qui nei secoli qui venivano, protette dalla discrezione del cinquecentesco palazzo Trezza d’Acquarone. Siamo in un angolo appartato della vivacissima Verona, a pochi metri da piazza Brà e dall’Arena, dove la ricerca del bello, del piacere estetico fine a sé stesso è ancora aspirazione di gentiluomini e signore. The Gentleman of Verona del Leoncino Hotels Luxury Experience è la punta di diamante di un nuovo concept d’hotellerie a 5 stelle. Le 14 suite, tutte diverse l’una dall’altra, e la residenza Gentleman, che occupa l’intero piano nobile del relais, sono un ensemble unico di preziosi mobili d’epoca e moderne tecnologie. Altra particolarità è che ogni

oggetto d’arredo può essere acquistato. Perché questo boutique hotel è anche vetrina per artisti, designers, fotografi e manufatti italiani di pregio. Tra i plus un breakfast curatissimo, i servizi della Cantina, la Cigar room e la Blue spa. E una visita guidata (meglio, una serata) nel più famoso teatro lirico all’aperto del mondo. L’Arena d’estate offre un cartellone d’opere famose e scenografie insuperate. D’inverno invece balletti e musica classica sono in programma al Teatro Filarmonico. E non lasciatevi scappare un’altra chicca in zona: al museo Nicolis di Villafranca fino al 31 ottobre c’è la mostra “vintage” dedicata alla Vespa, 70 modelli icona del made in Italy nel mondo.

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SPA &

BENESSERE

SAUNA AL FIENO BIOLOGICO e stanza della neve alle terme di merano Alta Valtellina

tra natura e wellness L’autunno è il periodo ideale per l’avvistamento in natura del cervo, l’animale più rappresentativo del Parco, e per ascoltarne il bramito, l’inconfondibile richiamo del maestoso ungulato, durante le parate dei maschi per la conquista delle femmine. Il potente richiamo d’amore riecheggia tra i boschi in tutte le ore del giorno, ma è in particolare all’inizio della notte che diventa più frequente e, complice il buio, rende l’atmosfera estremamente coinvolgente. È anche l’occasione per uno straordinario safari fotografico autunnale, accompagnati da una guida alpina. Per informazioni e iscrizioni (costo a partire da 40 € a persona) ci si può rivolgere all’Ufficio turistico di Bormio, tel. 0342 903300, info@bormio. eu. Dopo i momenti sportivi, anche in autunno non può mancare una pausa dedicata al wellness: Bormio è famosa in tutto il mondo per le sue calde acque termali naturali (tra 37° e 43° C), conosciute fin dai tempi degli antichi Romani. Bormio Terme, QC Terme Bagni Nuovi e QC Terme Bagni Vecchi, offrono oltre settanta differenti tipi di pratiche termali, comprese vasche e piscine interne ed esterne accessibili tutto l’anno, con la possibilità inoltre di provare massaggi, fanghi, trattamenti estetici e molto altro ancora. Per maggiori informazioni: www.bormio.eu – info@bormio.eu Tel. 0342 903300

il giardino delle meraviglie Il giardino delle meraviglie è in Alto Adige: il Mondo delle Orchidee della famiglia Raffeiner. Si tratta di un paradiso tropicale ai piedi delle Alpi nel comune di Gargazzone, nell’area turistica di Lana e dintorni. Un vero e proprio museo dell’orchidea da vivere con tutti i sensi per ammirare questi incredibili fiori nel loro habitat naturale, circondati da vegetazione esotica, uccelli tropicali e laghetti con tartarughe. La piccola azienda familiare è da sempre specializzata nella coltivazione di orchidee di rara bellezza ed elevata qualità, ottenute selezionando le piante più sane, ricche di radici, foglie brillanti e con fiori duraturi dai colori, forme e profumi più variegati. La selezione ha portato a un assortimento di 150 varietà di Südtirol Orchidee, orchidee nate e cresciute in Alto Adige, destinate alla vendita in Italia, Austria e Germania. Il Parco è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 eccetto il martedi. www.raffeiner.net/it/benvenuti-1.html

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Terme Merano continua a rinnovarsi e in particolare l’area sauna. Dopo il recente restyling che ha interessato la sauna finlandese esterna e il bagno di vapore Trauttmansdorff, è la volta di altri due ambienti esclusivi. Dall’autunno 2016 infatti gli ospiti di Terme Merano potranno godere della Sauna al fieno biologico dell’Alto Adige e della nuova Stanza della neve. L’offerta professionale e di qualità, che da sempre contraddistingue il centro termale meranese, incontra il design e la bellezza degli ambienti amplifica il benessere di corpo e mente.L’esperienza nella sauna al fieno farà rivivere l’atmosfera autentica delle malghe di montagna, dove si sprigiona il profumo del fieno e il calore avvolge il corpo in un rilassante abbraccio. Una sensazione di benessere unica, per lasciare alle spalle lo stress della vita di ogni giorno. Massaggio con la neve Era già un’originalità, un vanto dell’area sauna di Terme Merano, oggi riapre tutta nuova: è la Stanza della neve. L’ambiente, ampio e luminoso e dal design moderno, con una panca in legno di abete antico, accoglie i salutisti che si abbandonano alle temperature glaciali, -10° C, per raffreddare il corpo dopo la seduta in sauna. Tornano le Special Nights Contraddistinguono la stagione autunnale e invernale di Terme Merano: sono le Pools & Sauna Special Nights con piscine e saune aperte fino a mezzanotte! Una volta al mese, dalle ore 20 in sala bagnanti e nel reparto saune si vivrà un’atmosfera magica e rilassante con speciali giochi di luce, musica e in-

trattenimento. Nell’area esterna delle piscine sarà posizionato un maxischermo con proiezioni di concerti e musical, mentre un menu particolare a tema soddisferà il palato di chi vorrà cenare nel Wintergarten vicino alla sala bagnanti. Nella sauna finlandese esterna sarà possibile assistere a speciali gettate di vapore, mentre si potranno effettuare particolari peeling nel bagno di vapore Trauttmansdorff. Primo appuntamento venerdì 4 novembre 2016, a seguire il 2 dicembre 2016 e il 13 gennaio 2017. Martedì 14 febbraio 2017 la Special Night sarà dedicata alla festa degli innamorati, mentre il 3 marzo 2017 concluderà l’evento. Info: Terme Merano, www.termemerano. it, tel. 0473.252000.

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

“DELIZIA D’AUTUNNO” in quel di MERANO Baciata da un clima mite tutto l’anno, Merano è un autentico eden, con parchi e giardini scenografici dove esplodono colori e profumi in ogni stagione, anche in autunno. Si possono apprezzare prenotando all’Hotel Terme Merano, nel cuore della città, uno degli alberghi più esclusivi dove rilassarsi in ambienti dal design contemporaneo e i materiali naturali, contemplando la vegetazione tipica di montagna al pari di palme e altre piante mediterranee ed esotiche. Per questa stagione, l’hotel propone il pacchetto “Delizia d’autunno” che comprende 5 pernottamenti con ricca colazione a buffet, 5 cene gourmet per chi sceglie la mezza pensione, ogni lunedì aperitivo con il direttore Rudi Theiner, il mercoledì menù tipico altoatesino con caldarroste e passeggiata fino al castello Rametz con visita del museo del vino e degustazione di vini, grappe e spumanti della tenuta. Infine, utilizzo della “5 Elements Spa” privata, con acqua minerale, infusi, tisane e mele fresche durante tutto il giorno e accesso libero alle piscine delle Terme Merano, collegate all’albergo da un tunnel. Nel pacchetto anche il noleggio biciclette e 2 E-bikes gratuito. Salute, bellezza, relax e rigenerazione sono le parole d’ordine del centro benessere di 1250 m2 dove si possono scegliere programmi di bellezza e trattamenti personalizzati con cosmetici

naturali. Come quelli della linea Cinq Mondes, in esclusiva per l’albergo in tutto l’Alto Adige, oppure l’anti-aging !QMS e Piroche Cosmétiques. Piscine interna ed esterna, sauna, bagno turco e palestra sono aperti fino a sera tardi. Direttamente in accappatoio, dalla Spa privata dell’hotel, si raggiungono le Terme di Merano, con piscine interne ed esterne e diverse proposte, sempre all’avanguardia di wellness, prevenzione e cura. Tra le novità 2016 del centro Spa & Vital, ci sono il massaggio schiena-cervicale-testa, che con delicatezza va a rilassare le rigidità localizzate, e diversi pacchetti per il benessere della schiena, fra cui il massaggio con miele altoatesino dall’effetto disintossicante. Anche per due. www.hoteltermemerano.it; www.termemerano.it

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PARTIAMO Finita l’estate, inizia il divertimento! Con i suoi 25.680 ettari, il Parco Naturale FanesSenes-Braies è uno dei più grandi dell’Alto Adige/ Südtirol, al cui limitare sorge l’Excelsior Dolomites Life Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), hotel votato alla natura. In uno dei periodi più belli dell’anno per le Dolomiti – la fine dell’estate, propone avventure quotidiane alla scoperta dei luoghi più suggestivi della splendida area protetta. Fino al 23 ottobre 2016 si può usufruire dell’offerta “Excelsior Life” che comprende escursioni giornaliere con l’albergatore Werner Call e la guida Aktiv Willi ai Parchi Naturali FanesSennes-Braies e Puez-Odle nei luoghi più belli delle Dolomiti. Ci si dedica a scalate, passeggiate, escursioni al sorgere del sole in vetta seguite da una ricca colazione, passeggiate tematiche alla scoperta della cultura ladina

i giardini di valsanzibio Caratterizzato da terrazzamenti, architetture fuse con il verde, scenografie che inquadrano il paesaggio e grande presenza di acqua, nel Seicento il giardino all’italiana subisce le influenze barocche e si carica di significati simbolici. Il Giardino di Villa Barbarigo - Pizzoni Ardemani a Valsanzibio di Galzignano Terme (Pd) è uno degli esempi originali meglio conservati di questo gusto per la simbologia che fonde elementi cristiani e figure mitologiche. Vi si accede dal grandioso Portale di Diana, punto d’approdo del canale che collegava la villa alla Valle di Sant’Eusebio (‘’San Zibio’’) e alla laguna: da qui un tempo infatti si poteva arrivare direttamente a Venezia, Il Labirinto in bosso è uno dei rari originali ancora esistenti, nonché uno dei più estesi con i suoi 1500 metri di sviluppo. Da non perdere l’isola dei conigli che costeggia il Gran Viale concepita come simbolo della ristrettezza degli esseri viventi tra spazio e tempo. www.turismotermeeuganee.it www.valsanzibiogiardino.it

occasioni i l i b i d er p m i no l’autun meranese 50

e delle malghe, Wild Watching per avvistare la fauna selvatica del Parco Naturale. E ancora consigli personalizzati con l’Excelsior-Track App e la “Summercard” (shuttle gratuito al Parco Naturale e al Passo Furcia, e utilizzo gratuito di tutti i mezzi pubblici dell’Alto Adige, per una vacanza eco). 7 pernottamenti con trattamento di pensione benessere ¾ a partire da 707 euro a persona, i bambini fino agli 8 anni soggiornano gratis. EXCELSIOR Dolomites life resort****S Via Valiares, 44 - 39030 San Vigilio di Marebbe (BZ) Tel. 0474 501036 www.myexcelsior.com

Il rito del Törggelen in Val Renon si compie a bordo dello storico trenino, inaugurato nel 1907 per collegare il Renon al capoluogo Bolzano. Il trenino a cremagliera è sopravvissuto a guerre, cambiamenti politici e crisi economiche. Ancora oggi collega alcuni paesi quali Soprabolzano, Costalovara, Stella e Collalbo, dove si possono trovare numerose “Buschenschänke” e “Hofschänke” (le osterie dei contadini) in cui celebrare il Törggelen. Le prime offrono vini di produzione propria, le seconde hanno etichette altoatesine ma non producono vino. Tutte propongono il mosto (“Süßer”), il vino nuovo (“Nuier”) accompagnate da caldarroste (“Keschtn”) e, per i più golosi, dai dolci “Krapfen” del contadino. Proseguono anche le passeggiate guidate lungo il sentiero Freud, sull’altopiano del Renon (BZ), in occasione del 160° compleanno di Sigmund Freud. Le passeggiate guidate fungono da pretesto per ripercorrere i temi tanto cari a Freud: venerdì 14 ottobre si passeggia in compagnia dei partecipanti al seminario “settimana freudiana”, venerdì 21 ottobre si approfondisce il mondo onirico con l’interpretazione dei sogni. Punto di partenza per questo itinerario è l’Hotel Am Hang: un piccolo, panoramicissimo, albergo adagiato in uno in uno degli angoli piú mozzafiato e soleggiati dell’altipiano del Renon. La padrona di casa, Ehrentraud Hinteregger, si occupa personalmente della cucina. www.hotelamhang.it

Voglia di autunno green, in strutture ecologiche dove la natura si tocca con mano? In Austria, l’argomento “green” è tra i più popolari, basti pensare che il Ministero austriaco dell’ambiente è stato il primo ministero al mondo a creare un marchio ecologico nazionale per gli operatori turistici. Tra gli hotel dell’Associazione Austria per l’Italia (hotel situati in Austria, dove però il personale parla italiano e dove ci sono attenzioni particolari per gli ospiti italiani, info: www.vacanzeinaustria. com ) ci sono alcuni nomi che hanno dei primati in fatto di ecologia: in Carinzia, a St. Oswald, il Biolandhaus Arche è un nome “green” molto conosciuto. Vincitore del prestigioso premio Green Brands (primo hotel della Carinzia a ricevere il premio), è un hotel dove conta la filosofia del turismo sostenibile: questa missione che la famiglia Tessmann porta avanti da decenni in modo costante e concreto ha regalato a Bio Landhaus, romanticamente inserita in un paesaggio naturale incontaminato, ai limiti di un bosco, titoli prestigiosi. La Bio-ARCHE ha ricevuto il numero di registrazione 001 nella categoria alberghi. L’hotel Bio-Arche è al primo posto tra gli “Eco – hotel in Austria” e al primo posto tra i “Bio – Hotel inCarinzia”, un traguardo im-

a cura di mARCO MORELLI

TÖRGGELEN in val renon

portante. L’hotel è realizzato con mattoni, legno e argilla, le stanze sono arredate in legno naturale non trattato con formaldeide, l’acqua è riscaldata con energia solare, finestre, porte e pareti sono verniciate con colori naturali, i pavimenti in parquet e linoleum rivestiti di tappeti in cotone, i tessuti sono naturali, i posti letto sono dislocati secondo il concetto radioestetico, la colazione è senza confezioni in alluminio, plastica o tetrapak, l’acqua è di sorgente e l’aria pura invita a riempire i polmoni. Pacchetto “Vacanze biologiche”, fino al 31.10.2016. 3 notti in mezza pensione, ingresso area benessere, cartina dei sentieri escursionistici, gite accompagnate, un cioccolato biologico, sconto del 10 % su trattamenti e massaggi. Da Euro 123.75 a persona.

di Elena kraube

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i 500 anni del KLOSTERBRÄU Esperienza Kränzelhof

Tra le mura dello storico monastero di Seefeld, fondato nel 1516 dall’imperatore Massimiliano I, si trova uno degli alberghi più romantici e ricchi di storia del Tirolo austriaco, che quest’anno compie 500 anni dalla sua fondazione. Un hotel a 5 stelle dove il design moderno e l’ambientazione storica del convento si fondono creando un ambiente unico e accogliente. Mobili antichi e materiali preziosi caratterizzano gli interni delle sale e delle 97 camere e suite. Cinque ristoranti di alta classe e relativi ambienti assicurano che anche i gourmand trovino piena soddisfazione.

Il Giardino della tenuta di Kränzel, a Cermes in Alto Adige, è un paradiso naturale immerso tra innumerevoli piante in fiore, ambienti acquatici, architetture vegetali e installazioni artistiche.20 mila metri quadrati di verde che racchiudono 7 giardini, un labirinto di vitigni, una tenuta vinicola e un antico mulino - oggi un rinomato ristorante; il tutto tra innumerevoli piante in fiore, ambienti acquatici, architetture vegetali e installazioni artistiche. Potrebbe sembrare frutto di fantasia, invece questo luogo esiste e si trova in Alto Adige a Cermes nell’area turistica di Lana e dintorni, vicino Merano. E’ il Kränzelhof, giardino nato nel 1998 su iniziativa del proprietario, il Conte di Pfeil: un luogo in cui il visitatore può entrare in diretto contatto con la natura verso il benessere interiore, tramite un’esperienza sensoriale a 360°. I cinque sensi (vista, udito, gusto, olfatto e tatto) vengono rapiti entrando nel Kränzelhof; la vegetazione e gli alberi, il verde e i colori della vita in fiore creano strutture architettoniche naturali che fanno da cornice a opere e installazioni di oltre 20 artisti in una perfetta fusione di arte naturale e artificiale. www.lana.info

THE SPIRIT of trauttmansdorff Aspiranti fotografi, professionisti o semplici appassionati da tutto il mondo sono chiamati a rapporto per uno speciale concorso fotografico che avrà come protagonista uno dei parchi botanici più amati al mondo. I Giardini di Sissi, meta turistica numero 1 in Alto Adige saranno il set d’eccezione per uno dei contest di fotografia più importanti a livello internazionale. Giunto alla sua 10^ edizione, il concorso “International Garden Photographer of the Year” mette alla prova migliaia di persone accumunate dalla stessa passione per la fotografia. Con i suoi 80 paesaggi botanici, piante da ogni angolo del Pianeta, spettacolari piattaforme panoramiche da cui ammirare la splendida città giardino di Merano, i Giardini di Sissi sono stati scelti quale palcoscenico ideale per una delle categorie del concorso. “The Spirit of Trauttmansdorff” è infatti una sezione appositamente creata per dare risalto al parco botanico meranese. La missione dei fotografi sarà quella di cogliere in uno scatto l’identità dei Giardini, le sensazioni e le emozioni che scaturiscono dal connubio unico di arte e natura. Partecipare al concorso è semplice: basta collegarsi al sito www.igpoty.com e nell’apposita sezione “The Spirit of Trauttmansdorff” caricare le foto scattate ai Giardini.

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Il Klosterbräu gode di un romantico cortile con cappella per matrimoni privati e di un giardino che si estende per 150.000 m² con zona relax e vista panoramica sulle montagne. Per i festeggiamenti dei 500 anni, la famiglia albergatrice Seyrling ha rinnovato la hall e la lounge bar ma soprattutto la sauna: interamente intagliata a mano rappresenta un esemplare unico in tutto il mondo senza angoli e spigoli. Anche le camere con letto boxspring, giardino privato e caminetto sono una novità di quest’anno. L’area wellness offre spa private dotate di tutti i comfort, una piscina esterna di 17 metri riscaldata tutto l’anno con accesso dall’interno e una grande piscina interna con zona relax, varietà di saune e soffitto a volta. L’hotel Klosterbräu organizza attività per i propri ospiti come lezioni su erbe e ortaggi nel giardino del convento, la scuola di apicoltura, varie escursioni settimanali con le guida alpine, corsi di yoga, di cucina, e degustazioni di vini, birre e grappe. www.klosterbraeu.com

il viaggiatore E’ iniziato a settembre e fino al cinque dicembre ristoranti e trattorie del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige si sfideranno con ricette innovative a base di baccalà. La settima edizione del Festival Triveneto del Baccalà Trofeo Tagliapietra, punta ai giovani Chef, dando una pennellata di garbo e femminilità in cucina grazie alla presenza di tre donne Chef. Sono trentasette i ristoranti in gara per l’edizione targata 2016 della manifestazione enogastronomica itinerante. Chef e brigate si sfideranno per ideare la “ricetta più innovativa” a base di baccalà e stoccafisso. La manifestazione è organizzata dalla Dogale Confraternita del Baccalà mantecato, dalla Venerabile Confraternita del Baccalà alla vicentina, dalla Patavina Confraternita del Baccalà, dalla Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati in collaborazione con Tagliapietra e Figli Srl, una tra le più importanti aziende leader importatrici di baccalà e stoccafisso con sede a Mestre. Sono sei gli stellati: il Ristorante AGA (San Vito di Cadore) della coppia Chef Oliver Piras e Alessandra del Favero; il Dopolavoro - Dining Room del JW Marriott Venice Resort & Spa sull’Isola delle Rose a Venezia con lo Chef stellato Giancarlo Perbellini e Chef Federico Belluco. Rimanendo a Venezia, partecipa anche il Ristorante Met dell’Hotel Metropole, con lo Chef Luca Veritti; a Padova c’è il Lazzaro 1915 (Pontelongo) con Chef Piergiorgio Siviero; in provincia di Vicenza ci sono gli Chef Alessandro Dal Degan de La Tana Gourmet (Asiago) Chef Renato Rizzardi de La Locanda di Piero (Montecchio Precalcino). Sono tre le Donne Chef in gara: Chef Carolina Lotta Cirino Szurmiej del ristorante Franziskanerstuben di Bolzano, Chef Silvia Moro dell’Aldo Moro di Padova, Chef Alessandra Del Favero che affianca Chef Piras all’AGA. Al Festival si affianca “Baccalando”, il percorso ideato per i giovani. Tutte le info su www.festivaldelbaccala.it

di alessandra capato

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speciale viaggi

san’ambrogio al drumlerhof a cura di M.T San Juan A dicembre, con l’atmosfera natalizia, il bellissimo paesino di Campo Tures, a due passi da Brunico, in Alto Adige, si veste di luci e di profumi che invitano a passare una vacanza alpina per fare il pieno di energie prima del Natale. Situato nella piazza principale del paese, l’hotel Drumlerhof vanta una cucina raffinata e gourmet con un’attenta selezione delle materie prime, specializzata anche per le intolleranze alimentari come la celiachia: a dicembre si assaggiano le prelibatezze natalizie anche senza glutine, una vera delizia. Completamente rinnovato nel 2010 ha preservato l’atmosfera dei suoi 100 anni di tradizione, proponendosi come un hotel innovativo con il calore della conduzione famigliare, ricco di proposte sempre nuove e programmi sportivi anti-noia. Proprietari da quattro generazioni, i padroni di casa dell’Hotel Drumlerhof sono i coniugi Fauster: Ruth Innerhofer, esperta podista, trainer e punto di riferimento per la gastronomia in hotel e per quella senza glutine (lei stessa è intollerante) e il marito Stefan Fauster, agricoltore ed escursionista. La struttura è anche attenta all’eco-sostenibilità ambientale, utilizza infatti le risorse rinnovabili

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e l’energia idroelettrica; filosofia che continua sia alla spa sia in cucina, con utilizzo di prodotti naturali e impiego, come healthy food, di ingredienti sani e genuini, come ad esempio le uova bio delle “galline felici”, i galletti allevati esclusivamente per l’hotel Drumlerhof oppure le marmellate fatte in casa utilizzando solo frutta alto atesina. Lo stare bene è una priorità che si manifesta in ogni dettaglio, dalle attenzioni in cucina a quelle quotidiane fino a quelle per il buon sonno con le stanze con i letti Hastens. L’interior design è alpine–chic, atmosfera alpina con il tocco contemporaneo: l’arredo delle stanze fa largo uso di legno (in alcune è stato utilizzato anche il cirmolo con proprietà anti insonnia), ma rivisto in chiave contemporanea e abbinato a elementi d’arredo originali, come ad esempio le poltrone dal verde sgargiante o i divani rosso fiamma. E la tradizione? E’ sempre presente con i tocchi giusti, come la deliziosa vasca da bagno in legno che ricorda il fascino del passato. Ogni ambiente è stato pensato per permettere una vista emozionante sulle montagne circostanti, dalle camere alla ZIrm SPA, con di fronte la Zillertal, una cocconing area su due piani con il reparto saune e dove per i trattamenti si utilizzano prodotti naturali come erbe e miele del territorio. La piscina è sempre panoramica, si trova al quarto piano con la suggestiva whirlpool esterna sulla terrazza. Per le vacanze invernali c’è l’imbarazzo della scelta: i comprensori sciistici sono Speikbo-

den a 2 km di distanza, Klausberg a 7 km e Plan de Corones, il comprensorio numero uno in Alto Adige, che dista soli 15 km. Sant’Ambrogio a Campo Tures, offerta speciale 3 pernottamenti - 07.12.2016 - 11.12.2016 da 316,00 € a persona. Servizi inclusi: •Pass Premium per viaggiare gratuitamente con tutti i mezzi pubblici sudtirolesi e usufruire di altri vantaggi. •Cucina regionale e stagionale - Grande buffet per la prima colazione con prodotti altoatesini, strudel e dolci fatti in casa nel pomeriggio, cena a 4 portate (anche senza glutine) •Spa con piscina panoramica coperta, jacuzzi esterna, sauna bio e sauna al pino cembro e tanto spazio per rilassarsi •Escursioni guidate e gratuite con le ciaspole •Calde atmosfere in una location meravigliosa •Partecipazione al programma Active Mountain •zaini, bastoni da trekking, cartine escursionistiche e borracce da noleggiare gratuitamente •deposito sci con scalda scarponi … e tant’altro

Hotel Drumlerhof **** Via del Municipio 6 Campo Tures (Bz) www.drumlerhof.com info@drumlerhof.com Tel. 0474 678 068

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speciale viaggi

Riscopri l’acqua di Abano nel Nuovo Giardino Termale dell’hotel Mioni Pezzato

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uando la salute è buona basta molto poco per raggiungere uno stato di benessere. Basta abbandonarsi ai getti d’acqua calda di uno dei tanti centri benessere nati di recente in molte città italiane. Ma se quello di cui avete bisogno è qualcosa di più, se non siete proprio in salute perfetta, se avete qualche sintomo da curare, insomma, se volete una terapia efficace allora dimenticatevi di risolvere tutto in un comune centro benessere. Dovete scegliere le Terme vere con terapie vere, quelle che in epoca romana venivano definite “Salus Per Aquam” (che è poi l’origine dell’acronimo SPA). Abano Terme è il luogo ideale per una vacanza corroborante, una vera e propria Spa destination. Scegliere un soggiorno presso l’Hotel Terme Mioni Pezzato significa scegliere di pensare a se stessi. Lo potete fare per un week end, ma potete anche decidere di dedicare a voi stessi un pò più di tempo. Una settimana ma anche, perché no, 14 giorni. In fondo siete la persona più importante che avete. L’Hotel Terme Mioni Pezzato non è il classico albergo termale ma un vero e proprio omaggio al design con spazi ampi e luminosi, curati in ogni minimo dettaglio, arredati con pezzi contemporanei. Così le camere, autentiche oasi di quiete, con balcone e terrazzo che si affaccia nel verde del parco. L’ACQUA AUTENTICA PROTAGONISTA L’hotel è dotato di sei piscine termali con oltre mille metri quadri di superficie d’acqua. La California inoutdoor Pool è un “inno al colore” in cui immergersi e godere, oltre che dei benefici effetti delle acque termali, del potere rilassante della cromoterapia. Questa piscina, composta da due vasche collegate interna ed esterna, è l’ideale sia per il periodo estivo, sia per i periodi più freddi dell’anno. Ampie zone relax, grandi vetrate, musica lounge. Le temperature medie della vasca interna vanno dai 32° durante l’Estate ai 36° nella stagione Invernale. Quelle della vasca esterna vanno dai 32° durante l’Estate ai 37° per l’Inverno. Ben 40 postazioni e 7 tipologie di idromassaggio: in più una cascata cervicale assolutamente da provare. Una nuova piscina di 300 mq con 8 tipi di idromassaggi per gambe e glutei, percorso Kneipp, altalena con acqua nebulizzata, camminata contro corrente e fiume con corrente, casetta rilassante con caminetto in acqua, 2 tipi di Vichy Shower, pediluvio, Bio bagno turco e il nuovo reparto relax con calidarium,

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di m.t. san juan

docce emozionali, nidi e poltrone a dondolo, amache, materassi ad acqua e sdrai basculanti hanno perfezionato e reso indescrivibilmente bello quanto si pensava fosse difficilmente migliorabile, Per gli ospiti che desiderino una particolare situazione di quiete è a disposizione anche la piscina “tranquilla”, in cui operatori specializzati vi propongono particolari terapie rilassanti e di recupero del tono muscolare. L’acqua termale salso-bromo-iodica, grazie all’azione miorilassante, antalgica, decontratturante è consigliata per rilassare la muscolatura, e possiede una forte capacità normalizzatrice in molti casi di disturbi del sonno. Tutto ciò si traduce in un assoluto miglioramento nella percezione del proprio benessere e di un ritrovato equilibrio psicofisico. Accanto al nuovo reparto termale, il centro benessere e bellezza TEA ROSE progettato in stile zen, con emozionanti massaggi al cioccolato, al miele, Chakra stone e Pindasweda, circuito kneipp, moderna e attrezzatissima palestra, campo da tennis. medico reumatologo, medico dermatologo, dietista, massaggiatori, fisioterapista e personal trainer a disposizione. FANGO, UN INVESTIMENTO PER IL PROPRIO FUTURO Grazie alla rilettura in chiave moderna della fangoterapia il cliente dell’Hotel Mioni Pezzato può usufruire di un trattamento rilassante, rigenerante e allo stesso tempo curativo e preventivo. La moderna medicina termale, infatti, riconosce l’efficacia di questi antichissimi rimedi naturali, ideali per curare e prevenire patologie di tipo reumatico, artrosico, post-traumatico. Il fango viene impiegato anche per cefalee e sinusiti croniche, mentre inalazioni e aerosol hanno un’azione depurativa sulle mucose dell’apparato respiratorio. All’interno del modernissimo centro benessere dell’hotel la fangoterapia tradizionale (con fango maturo naturale doc) viene

reinterpretata in un ambiente moderno,elegante e funzionale con percorsi curativi e rigeneranti che abbinano fango termale maturo doc e balneoterapia con l’acqua termale salso-bromoiodica con massaggi terapeutici, fisioterapia, personal training e mobilitazioni in acqua termale. UNA CUCINA PER RAFFINATI GOURMET Nella nuovissima sala ristorante, recentemente ristrutturata, lo chef e il suo staff firmano un menu con il meglio della cucina del territorio a base di ingredienti selezionati e stagionali. Accanto ai piatti tradizionali, rielaborati in chiave leggera, sono proposti anche ricchi buffet vegetariani. La carta dei vini è davvero notevole e propone, oltre ad una lista di vini di grande pregio, un’ottima selezione di vini locali, che arrivano dalle cantine più prestigiose dei Colli Euganei. HOTEL MIONI PEZZATO & SPA Abano Terme tel. 049-8668377 www.hotelmionipezzato.it

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gli speciali di

lusso e raffinatezza ai piedi delle dolomiti Abbandono l’autostrada del Brennero all’altezza di Bressanone e, dopo aver percorso un tratto della statale della Val Pusteria, imbocco la statale della Val Badia. Il percorso è dolce, lo immaginavo maggiormente contrastato. Il paesaggio s’imbianca della precipitazione nevosa che i giorni precedenti ha tardivamente interessato la regione, portando ossigeno alle attività sciistiche. Poi d’improvviso ecco apparire in lontananza gli imponenti bastioni granitici che il sole prossimo al tramonto ha già acceso di un rosa intenso. Esistono luoghi pieni di magia. Luoghi immersi nella natura che ci conquistano a prima vista. Luoghi in cui percepiamo attraverso tutti i nostri sensi che siamo “arrivati”. La Val Badia è uno di questi, un patrimonio naturalistico che tutto il mondo ci invidia, situato nel cuore delle Dolomiti. Nel comprensorio dell’Alta Badia, raggiungo il pic-

colo centro di San Cassiano in Badia, collocato in una conca valliva dominata tutt’attorno da suggestive vette dolomitiche. In questo tipico villaggio placidamente adagiato nella valle eletta “Regina delle Alpi” dal Touring Club, eccomi finalmente all’ Hotel & Spa Rosa Alpina, noto come una delle eccellenze internazionali in fatto di ospitalità, rinomato per il suo signorile ed elevatissimo standard, contraddistinto dalle cinque stelle. Potrò soddisfare il desiderio e la curiosità di verificare questa fama. Vengo accolto con sollecita e squisita cortesia da un team di persone giovani e dinamiche, e mi ritrovo in tempi brevissimi nella suite che mi è stata assegnata. La sistemazione è davvero sontuosa, persino oltre le aspettative. Le suite del Rosa Alpina sono note per essere le più belle dell’Alta Badia, caratterizzate da un’atmosfera particolare e da un arredamento ricercato

di Giacomo Gabriele Morelli che richiama la tradizione locale, senza dimenticare i comfort d’avanguardia del mondo moderno. Le ampie vetrate sono affacciate sull’abetaia innevata retrostante l’hotel, e si gode un impagabile scorcio sulle vette rocciose soprastanti. Torno nella hall al piano terra, un vivace camino ravviva un ambiente caldo e accogliente, da tipica dimora di montagna ricca di fascino e di storia. Soggiornando in questa esclusiva struttura scoprirò l’essenza di un glamour pacato, con un approccio all’ospitalità che si affida sia al classico che ad aspetti contemporanei, apparendo allo stesso tempo informale e raffinata. Ci si sente pervasi da una sensazione di benessere. Si avverte una sensazione di pace e serenità; la frenesia della vita quotidiana non vi è mai stata così lontana… . Distaccati dalla quotidianità, nella tranquillità e spensieratezza della vostra vacanza,


Hotel Rosa alpina

si ha tutto il tempo di cogliere le sorprese e l’atmosfera di questo superbo Hotel: un rapporto personalizzato, con un forte riferimento alla natura e alla regione in cui sorge. Di proprietà della famiglia Pizzinini da tre generazioni, il Rosa Alpina ha subito nei decenni una progressiva evoluzione grazie alla lungimirante laboriosità della proprietà, che sin dal lontano anteguerra ha pure contribuito in modo determinante allo sviluppo turistico di San Cassiano, con opere civili e infrastrutturali di grande rilevanza (centrali elettriche, impianti di risalita, ecc.). Alla vigilia della partenza ho la possibilità di colloquiare con il signor Paolo (Paul) Pizzinini a cui dono un mio libro di cinofilia venatoria. Subito mi ricambia con un volumetto da lui scritto in memoria del padre “Mariangel Pizzinini d’Rungg, Memorie di un kaiserjaeger e albergatore”. Nel libro, che apprezzerò nei giorni seguenti, oltre al ritratto umano del fondatore Mariangel, c’è tutta la storia della metamorfosi del Rosa Alpina da pensione di paese ad Hotel di gran lusso, nonché una cronistoria delle vicende legate alla prima guerra mondiale (di cui Paul Pizzinini è grande appassionato e conoscitore) e all’ influenza che quest’ultima ebbe prima degli sviluppi turistici. Una piacevole celebrazione di questo struttura alberghiera che, entrata nella ristretta élite degli Hotel di lusso, contribuisce a dar lustro e a far eccellere l’Alta Badia nel panorama alberghiero e gastronomico delle Alpi italiane. UN PO’ DI STORIA Tutto inizia nel 1939 allorché, come racconta il libro di memorie di Mariangel Pizzinini, questi prende in affitto quel che allora era una piccola pensione con annesso un maso, riuscendo poi nel 1942 ad acquistarla esercitando il diritto di prelazione sulla proprietà, messa in vendita in seguito alle rocambolesche vicende politico-economiche verificatesi durante la seconda guerra mondiale. Dopo anni difficili, la ripresa del turismo all’inizio degli anni ’50, e gli sviluppi più intensi di esso negli anni immediatamente successivi, videro il progressivo affermarsi del Rosa Alpina, che venne progressivamente ampliato. Nel 1968 la gestione

LA FAMIGLIA PIZZININI POSSIEDE E GESTISCE L’HOTEL ROSA ALPINA DA TRE GENERAZIONI. IMMERSO NELLE DOLOMITI, SI TROVA IN UN CONTESTO UNICO, A 1.500 METRI DI ALTITUDINE dell’albergo passò a Paul, ed iniziò la svolta qualitativa che un giorno avrebbe portato il Rosa Alpina ai massimi livelli europei. Paul infatti, profondo ammiratore degli sfarzi dei Grand Hotel del periodo e della elevatissima qualità di servizi che essi offrivano, sognava di poter emulare queste gestioni a San Cassiano. Questa ambizione, meglio definirla passione, lo portò a visitare alcuni degli alberghi più rinomati e di gran fama, raccogliendo idee e sviluppando progetti che, irrealizzabili al momento, guidarono però ad ulteriori ampliamenti e miglioramenti del Rosa Alpina, con impiantistiche a quei tempi rivoluzionarie: piscina, sauna, ecc. . Il dramma della precoce scomparsa della consorte di Paul rallentarono i progressi dell’albergo, che solo negli anni ’80 riprese il suo sviluppo progredendo con radicali rinnovamenti sino all’assegnazione delle quattro stelle. Negli anni ’90 ulteriori e innovativi lavori, specialmente nel centro bellezza, fecero guadagnare all’albergo una fama che via via lo rese ovunque noto ed affermato ad alti livelli turistici. Nel 2000 il Rosa Alpina entrò a far parte del prestigioso gruppo dei Relais & Chateaux, impressionando per l’accuratezza della progettazione degli interni e potendo contare sullo straordinario asso nella manica costituito dalla propria ristorazione, gestita da uno chef autoctono, Norbert Niederkofler, perfezionatosi presso alcuni dei più prestigiosi chef del mondo prima di ritornare nella propria regione. Nel 2011 all’albergo viene assegnata la quinta stella. Il sogno iniziale di Paul Pizzinini di portare il Rosa Alpina nell’élite degli hotel di lusso viene così coronato; un successo che si abbina alla filosofia cara alla proprietà di sostenere la qualità, anche a scapito della quantità, per valorizzare le bellezze della Val Badia al turismo più qualificato, preservandola dall’usura di quello di

L’HOTEL HA OTTENUTO PRESTIGIOSI RICONOSCIMENTI AFFERMANDOSI ANCHE COME STRUTTURA ECOSOSTENIBILE. PRESTANDO ATTENZIONE ALLA SCELTA DI MATERIALI massa. Oggi, è il figlio di Paul Pizzinini, Hugo Pizzinini, che ha assunto la guida della gestione dell’Hotel coadiuvato dalla moglie Ursula. I PRINCIPALI RICONOSCIMENTI Come sopra accennato nel 2000 l’Hotel entra a far parte della prestigiosa associazione Relais & Châteaux. Nello stesso anno viene conferita al proprio ristorante denominato “St. Hubertus”, di cui parlerò successivamente, la prima Stella Michelin, confermata anche gli anni successivi. Nel contempo Il “Gambero Rosso” definisce lo chef Nobert Niederkofler come “Rising Star of Italy”. Il St. Hubertus viene premiato come migliore ristorante del Trentino-Alto Adige, qualificandolo come uno dei 20 migliori in Italia. La rivista tedesca “Bunte” lo definisce uno dei cinque migliori ristoranti in tutta Italia. Paul Pizzinini decide coraggiosamente di abolire il servizio di mezza pensione, offrendo solamente la formula di camere con prima colazione; una soluzione ritenuta più consona al suo obiettivo di hotellerie di gran classe. A fine 2003 Condé Nast Traveller premia il Rosa Alpina come uno dei migliori Spa Hotel europei. Il ristorante St. Hubertus viene coronato con le prestigiose Tre Forchette del

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Gambero Rosso, piazzandosi tra i 16 migliori d’Italia, inoltre la Guida dell’Espresso lo premia con 16,5 punti. Nel marzo 2004 il Relais & Châteaux Rosa Alpina organizza con grande successo la 1° Chef’s Cup, alla quale hanno aderito oltre 50 cuochi stellati provenienti da tutta l’Europa, nonché grandi produttori di vini e distillati. Nel marzo 2005 si organizza il 1° World Stars Ski Event sotto il patrocinio del Principe Alberto di Monaco che alloggia al Rosa Alpina. Nel gennaio 2006 si tiene la seconda edizione dello Chef’s Cup a San Cassiano. Nel 2006 il St. Hubertus viene insignito anche della seconda Stella Michelin, incrementando ulteriormente il prestigio del Rosa Alpina. Ad ottobre 2007 alla presentazione della guida 2008 del Gambero Rosso vengono confermate le “Tre Forchette” per il St. Hubertus. Al congresso mondiale di Relais &

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Châteaux a Washington alla fine di novembre il St. Hubertus diventa Relais Gourmands. Vengono confermate le due stelle Michelin. Dal 20 al 23 gennaio 2008 si tiene la terza edizione dello Chef’s Cup. All’inizio di febbraio 2010 viene conferito alla Spa dell’Hotel Rosa Alpina il Condé Nast Traveller Readers‘ Spa Award 2010 per la categoria “Best Hotel Spa in Europe, Asia Minor and Russian Federation”. A settembre 2012 il Rosa Alpina vince il “Food&Travel Readers Award 2012” nella categoria come miglior hotel internazionale. Nell’ottobre 2013 il Ristorante St. Hubertus entra a far parte di Les Grandes Tables Du Monde.

vista completano la già superba dotazione. Un silenzioso ed ampio ascensore rivestito di specchi vi conduce celermente ad una corposa lobby, allietata la sera dal fuoco di un camino tradizionale attorno a cui è estremamente gradevole soffermarsi per un aperitivo, allietati pure dalle note del pianoforte annesso al ricco bar. Una vetrata ritaglia un’appendice adibita a sala TV. Un elegante percorso (ma naturalmente pure tramite ascensore) vi conduce ai locali ricreativi dell’hotel: un’ampia e moderna sala lettura pure allietata da un caminetto centrale, una saletta biliardo, una sala cinema esclusiva per 12 persone, un salone riservato a meeting di varia tipologia. L’area benessere è stata recentemente rinnovata, per godere di indimenticabili momenti di relax e per abbandonarsi a rigeneranti cure del corpo. Infine, per quanto riguarda la buona cucina, il Rosa Alpina offre l’opportunità, unica nel suo genere, di quattro punti di ristorazione per sentirsi massimamente liberi di scegliere dove cenare.

LE STRUTTURE E I PLUS DELL’HOTEL Soggiornare al Rosa Alpina (nell’hotel vi sono 51 camere e suites di varia tipologia, e uno “chalet”) permette di riassaporare lussuosamente tra le mura la suggestiva atmosfera dolomitica che si è lasciata all’esterno dopo le proprie attività sportive e ricreative. I materiali pregiati con cui gli alloggi sono realizzati, dal lino al legno ed al marmo, li relazionano con il territorio circostante, in autentico stile di montagna. Le balconate private con splendida

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Hotel Rosa alpina

st.hubertus & NORBERT NIEDERKOFLER L’ECCELLENZA STELLATA Coronare una giornata trascorsa rincorrendo il fascino delle mete dolomitiche, sedendosi alla sera compiaciuti e un poco esausti nella calda atmosfera di una ristorante a due stelle Michelin, è uno dei piaceri ineffabili della vita che vi può donare una visita in Val Badia. Il ristorante St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano in Badia vi trasmette queste sensazioni, un susseguirsi di piaceri degustativi di alta scuola, proposti dallo chef Norbert Niederkofler, che si inanellano con studiata cadenza nel calore di un ambiente creato ad hoc per esaltarne la raffinatezza. Il locale, in tipico stile alto-atesino caratterizzato da legni e loden, consta nella sala di soli nove tavoli, posti tra loro ad una distanza generosa, a cui si aggiungono il “tavolo dello chef” in una saletta privata con una finestra aperta verso la cucina e un tavolo più appartato vicino al camino aperto. Non appena accomodati si apprezza la sobrietà di tovagliati e posateria, e si è attorniati dalla discreta attenzione di un personale efficiente e comunicativo con cui si instaura subito un rapporto di spontanea naturalezza. Un piacevole impatto, che ammorbidisce l’etichetta a cui ci si sente obbligati in un locale di fama internazionale. Il menù, sdoppiato, consta di due linee guida. Il primo menu degustazione, denominato “Le nostre radici”, è una compilation dei piatti classici che hanno reso famosa questa cucina. Il secondo menù, denominato “Cook the Mountains”- Quo Vadis, nasce invece da una idea di Norbert Niederkofler e Hugo Pizzinini (figlio di Paul Pizzinini) in collaborazione con Nordic Gastronomical Services e la Provincia di Bolzano. Un’idea che va oltre il ristorante, con l’obiettivo di creare sinergie tra gli chef dell’Alto Adige, i produttori di vino e gli agricoltori della regione. Ragionando di palato, questo secondo menu propone esclusivamente prodotti di montagna e di stagione, dal pesce alla carne alle verdure, con piccole escursioni extra-confine. Naturalmente volendo si può attingere da entrambi i menù i piatti “alla carta”. Tutte le portate vengono descritte e servite con estrema eleganza, i piatti appoggiati in perfetta sincronia sui vari lati del tavolo. Insomma ci si sente davvero “coccolati” da un servizio attento ma mai invadente che si svolge durante tutta la serata come in una collaudata coreografia. Anche i palati più esigenti assaporeranno una cucina Ineccepibile per tecnica e concept, trovando classe cristallina e spunti di approfondimento. Lo chef Norbert Niederkofler Norbert Niederkofler, nato nel 1961 a Luttago (Alto Adige), ha raggiunto in pochissimo tempo la cerchia ristretta dei migliori chef al mondo. Dopo il diploma in ragioneria conseguito a Brunico (Alto Adige), ha frequentato la scuola alberghiera Dr. Speise sul Tegernsee in Germania prima di tornare nuovamente in Alto Adige come cuoco apprendista. Ben presto avvertì il bisogno di ampliare le proprie conoscenze in materia e così decise di andare all’estero; trascorse in questo modo numerosi anni in Svizzera, Stati Uniti (Cleveland e New York), Germania (Hotel Überfahrt sul Tegernsee) e Austria (Brunnenhof al Lech). Successivamente,

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IL DOLOMITICO CHEF porta in tavola le eccellenze gastronomiche alpine, in piatti sofisticati dalle sublimi alternanze di colori e sapori

Norbert Niederkofler lavorò per altri 3 anni per Alfons Schuhbeck a Sylt per Jörg Müller, a Monaco di Baviera da Eckart Witzigmann al Ristorante Aubergine e da Nadia Santini, a Canneto sull’Oglio in provincia di Mantova, al Ristorante Dal Pescatore. Nel 1993 fece finalmente ritorno in Alto Adige come chef nello Sporthotel Teresa e al Ciastel Colz a La Villa. Dal 1994 Norbert Niederkofler lavora nell’Hotel & Spa Rosa Alpina che dal 2000 è entrato a far parte della rinomata associazione Relais & Châteaux. Qui, nel 1996, Norbert Niederkofler ha inaugurato come chef il Ristorante St. Hubertus, che viene insignito nel 2000 di una stella Michelin. Alla fine del 2003 Norbert Niederkofler pubblica il suo primo libro di cucina “St. Hubertus - Cucinare con Norbert Niederkofler” (Athesia casa editrice) che è diventato subito un best seller. Nel marzo 2004 il Relais & Châteaux organizza su iniziativa di Norbert il 1° Chef’s Cup a San Cassia-

Norbert Niederkofler

no. L’evento, un incontro divertente ed informale tra chef, vignaioli e giornalisti viene accolto con grande entusiasmo. Per tutto il mese di luglio 2004 “Hangar-7” a Salisburgo, in Austria, è stato sotto il segno della cucina di Norbert Niederkofler. Nello stesso mese Norbert ha cucinato a Gstaad (Svizzera) nell’ambito del festival “Saveurs”. Nell’ ottobre 2004 il Gambero Rosso conferma le “3 Forchette” per il Ristorante St. Hubertus. Lufthansa Sky Gourmet (LSG), nei mesi di novembre e dicembre 2004, ha visto come protagonisti Norbert Niederkofler e il suo collega Karl Baumgartner: in questo periodo su tutti i voli della Business e First Class di Lufthansa, in partenza dalla Germania, venivano serviti i loro piatti. Nell’aprile 2005 Norbert partecipa come uno dei migliori chef al mondo al “World Gourmet Summit“ a Singapore. Nell’ autunno 2005 il Gambero Rosso, Guida ristoranti dell’Espresso, gli riconferisce le “3 Forchette”. Nel Settembre 2005 il mensile tedesco “Der Feinschmecker“ lo premia come chef del mese. Sempre nel 2005 la Guida dell’Espresso conferisce 17 punti al Ristorante St. Hubertus. Nel gennaio 2006 a San Cassiano ha luogo la seconda edizione della Chef’s Cup Alta Badia – Dolomiti / Südtirol. Al Congresso di Relais & Châteaux a Monte-Carlo, a metà novembre 2006, viene premiato con la “Rising Chef Trophy 2007” da parte di Relais & Châteaux. Un altro importantissimo traguardo è la seconda stella Michelin conseguita nel 2007. Dal 5 all’11 novembre 2007 Norbert Niederkofler è “Guest Chef” al Ristorante Foliage del Mandarin Oriental di Londra. Nel 2011 riceve 19 punti (4 caps) nella guida Gault Millau . “I piatti semplici sono sempre i migliori però, allo stesso tempo, anche i più difficili da realizzare” sostiene Norbert Niederkofler e descrive la sua filosofia di cucina come “semplice, chiara e pulita”, non mettendo mai più di tre o quattro sapori assieme poiché il palato non riuscirebbe ad apprezzarne a pieno di più. Norbert Niederkofler ama viaggiare,

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Hotel Rosa Alpina

l’hotel propone ben 4 ristoranti. massima scelta dove cenare Il Rosa Alpina offre l’opportunità, unica nel suo genere, di quattro punti di ristorazione per sentirsi massimamente liberi di scegliere dove cenare: la Fondue Restaurant dallo stile intimo, oppure l’informale Restaurant Wine Bar & Grill, oppure il Restaurant Limonaia dotato grandi vetrate in una scenografia spettacolare o, ancora, l’elegante e raffinato Restaurant St. Hubertus, due stelle Michelin, nota di massimo orgoglio e prestigio dell’hotel. Ristornate Limonaia La luce del mattino giunge attraverso una cupola in vetro esagonale e le ampie vetrate, arricchendo la colazione di una scenografia assolutamente spettacolare! La sera da provare le specialità tipiche su prenotazione. La fondue restaurant Una serata tra amici in una tipica accogliente stube, fondute di carne,formaggio, frutta e cioccolato. Su prenotazione e minimo per 2 persone. sia per lavoro che in forma privata, alla ricerca di spunti ed ispirazioni sempre nuovi per i suoi piatti. In particolare, ama soggiornare a New York da David Bouley, cuoco dell’anno 2000 negli Stati Uniti, nei due ristoranti Danube e Bouley Bakery. Ha pubblicato altri due libri: “St. Hubertus e il sapore delle Dolomiti.” 2006 Gribaudo-Verlag e “Norbert Niederkofler - My Alto Adige” 2011 Coll. Rolf Heyne-Verlag, Niederkofler ha festeggiato con un menu gourmet di venti portate un traguardo professionale e personale importante insieme al St. Hubertus e al Rosa Alpina Hotel & SPA: vent’anni di collaborazione di successo e di amore per la montagna e la cucina. Ben 20 piatti iconici, uno per ogni anno di lavoro al St. Hubertus. «È un ritorno che parla di partenza, è un guardare indietro per trovare una strada nuova, creativa, degna, soddisfacente e promettente», ha raccontato Norbert. Ecco i piatti proposti in ordine di portata: 2011 Insalata di erbe del Maso

I PIATTI SEMPLICI SONO SEMPRE I MIGLIORI. PERò ALLO STESSO TEMPO ANCHE I PIU’ DIFFICILI DA REALIZZARE Aspinger. 2006 Solo pomodoro. 2001 Carpaccio di scampi con vinaigrette di finocchio e melone. 2007 Vitello tonnato St. Hubertus. 2010 Orto di lumache. 2000 Variazione di fegato grasso d’oca creme brûlée e terrina di fegato grasso con anguilla. 2009 Tortelli ripieni con zabaione di porcini aglio nero fer-

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Ristorante Wine Bar & Grill Questo ristorante informale serve carne e verdure alla griglia, piatti di pasta fresca, diverse insalate - una pizzeria tradizionale con forno a legna. Il menu è accompagnato da un vasto numero di vini serviti a bicchiere. Durante i mesi estivi c’è una terrazza esterna. Matrimonio sulle Dolomiti all’Hotel Rosa Alpina Che sia una cerimonia intima per pochi o con tutta la famiglia e gli amici, un matrimonio in alta montagna con il contorno delle bellissime Dolomiti e la cucina di Norbert Niederkofler saprà trasformare questo momento speciale in un’esperienza davvero indimenticabile. Con le vostre idee e l’esperienza targata Rosa Alpina riuscirete a creare un evento da sogno.

mentato, olio di abete e crumble di porcini. 2012 Orzotto con burro di capra gelatina di verbena al limone. 1996 Tagliolini con rapa bianca tartufo nero di Norcia e rucola. 2013 Gnocchi di rapa rossa terra di birra - crema di daikon. 1997 Risotto al pino mugo con petto di faraona affumicata. 2002 Risotto con wasabi e anguillla leggermente affumicata. 2016 Salmerino & Cavoli. 1999 Triglia ripiena con pomodori e basilico su calamari croccanti e salsa al coriandolo. 2004 “Geröstel” di sanguinaccio con rombo, scalogno e fegato grasso affumicato. 2005 Trippa al latte - Schiuma di Vino Terlano. 2003 Variazione di maialino da latte. 1998 Bue di malga servito in due portate: Filetto cotto nel Fieno e Milanese di animelle di vitello su coda di bue brasata con spugnole e asparagi verdi. 2008 Tarte Tatin. 2014 Enrosadira. 2015 Mille Foglie al cioccolato gelato alla stracciatella - essenza di pesca di Saturnia. “Sempre avanti” è il motto di Norbert. E si lavora per raggiungere sempre nuovi traguardi.

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chalet zeno, pENTHOUSE SUITE E NUOVA AREA WELLNESS La privacy di uno chalet con i servizi di un hotel a cinque stelle. Chalet Zeno rappresenta il lato migliore dell’hotellerie nelle Dolomiti: l’espressione della tradizione di montagna con qualche spunto moderno. Châlet Zeno è un corpo indipendente situato sopra il Ristorante Wine Bar & Grill: coniuga, con raffinatezza, contemporaneitá e autenticità. Lo Chalet è composto da tre camere doppie di cui una Master Suite, una Suite ed una De Luxe, tutte collegate fra di loro. La Master Suite e Suite dispongono di una doccia hammam. L’ampio soggiorno con le travi di legno a vista si affaccia da un lato sul centro del paese di San Cassiano, dall’altro su un giardino privato con un’esclusiva Jacuzzi e una sauna finlandese esterna. Un elegante banco bar divide la zona living con caminetto dalla cucina e dal tavolo dove gli ospiti possono richiedere lo chef del Restaurant St. Hubertus ad accogliere i propri ospiti. Pensato come Chalet e quindi separato dall’hotel, l’accesso può avvenire con ascensore privato oppure tramite un collegamento con l’hotel stesso. Dallo Chalet Zeno si può quindi accedere alla piscina, spa e palestra con lo stesso ascensore. La superficie totale dello Chalet è di 310 m². PENTHOUSE SUITE SOLUZIONI PENSATE IN OGNI DETTAGLIO Situata al quarto piano dell’edificio denominato “Engelstrakt”, la paziosa Penthouse Suite, con due camere matrimoniali ed una camera per lo staff, offre una sistemazione ideale per la famiglia. È dotata di una cucina interamente accessoriata, un’area soggiorno spaziosa per il relax ed il divertimento, ed un caminetto. Dalle finestre si gode di una magnifica vista sulle montagne tutto intorno. L’area soggiorno offre un caminetto, la tavola da pranzo ed un divano ampio e confortevole, se necessario trasformabile in letto supplementare.

Penthouse suite

l’area benessere è stata rinnovata

PER UN PURO RELAX LA RINNOVATA AREA WELLNESS VI ATTENDE CON L’ACCOGLIENTE PISCINA INTERNA, LA BIO SAUNA, LA PALESTRA E UN BOUQUET DI TRATTAMENTI ESEGUITI DA MANI ESPERTE

L’Hotel & Spa Rosa Alpina è ideale per un break dedicato al benessere nel cuore delle meravigliose Dolomiti: a vostra disposizione una vasta gamma di trattamenti e servizi. Situata al piano inferiore della costruzione principale, la lussuosa area Spa, recentemente rinnovata, è il luogo perfetto dallo stile impeccabile, dove coccolare e ritemprare corpo e mente. Caratterizzata da interni estremamente delicati e preziosi, nonché da attrezzature tecnologicamente avanzate per la forma fisica, piscina interna con vista sul giardino e i boschi circostanti, bagno turco, bio sauna, sauna finlandese, vasca immersione e cabine per trattamenti ricercati ed esclusivi, la Spa vi regalerà ottimi risultati di relax, benessere e forma fisica. Vasta la selezione di massaggi, trattamenti viso-corpo, manicure e pedicure. Qui potrete godere di cure tradizionali così come di cure innovative e personalizzate. Terapisti ed estetiste altamente qualificati consigliano e seguono l’ospite sviluppando e personalizzando programmi per soddisfare i bisogni individuali di ciascuno. Il Fragranteum Rosa Alpina è un esperienza assolutamente da vivere che vi insegnerà a conoscere i vostri gusti ed i raffinati profumi della natura montana. I profumi agiscono sul nostro stato d’animo e sulla nostra emotività, grazie ai ricordi profondi che suscitano in noi. Il Fragranteum Rosa Alpina è strutturato in categorie di profumazione, in base alle note olfattive delle singole essenze. Fragranteum mette a disposizione gli stessi ingredienti pregiati dei grandi profumieri internazionali, che hanno fatto la storia delle fragranze più famose del mondo, affinché si possa creare il proprio profumo. Il profumo perfetto, infatti, avrà uno o più componenti da ogni categoria, ma gli ingredienti e le dosi saranno il frutto della sensibilità e del gusto di chi ne farà uso. Il gusto è ciò che piace, che affascina, mentre la sensibilità è influenzata dall’essenza stessa, ci aiuta a trovare il sorriso nella tristezza, o ci rilassa, dandoci equilibrio, facendoci ritrovare nella memoria più profonda, momenti di gioia appassionata.

E’ dotato di un grande TV LCD, lettore DVD e WII console per giocare tutti insieme. Due altri televisori si trovano nelle camere. Il tavolo da pranzo può ospitare fino a 6 persone e la cucina Bulthaup è completamente accessoriata. Su richiesta uno Chef ed un cameriere saranno a vostra disposizione per cene private, corsi di cucina e degustazioni di vini e distillati. Ulteriori servizi includono la linea telefonica diretta, high speed Internet, una cassaforte, una zona di lavoro appartata e grandi armadi. Due bagni, che offrono accessori per la bellezza, vasca da bagno separata, cabina doccia in vetro e WC.

Chalet Zeno esterni

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TANTI PACCHETTI PER LA STAGIONE INVERNALE Due i pacchetti invernali proposti dall’hotel Rosa Alpina: Skiing All Inclusive da cinque oppure 7 notti! Nello specifico, il soggiorno dal 07/12/2016 al 26/03/2017 prevede 5 pernottamenti in una camera doppia di categoria De Luxe, Junior Suite o Suite al prezzo di 4! Una bottiglia di vino dell’Alto Adige in camera al vostro arrivo inaugurerà la vacanza. Ogni giorno ricca prima colazione a buffet con prodotti tipici dell’Alto Adige, pane e marmellate fatte in casa nonchè uno chef a disposizione per la preparazione delle uova e degli affettati. - 2 voucher per persona, del valore di € 50,00 ciascuno per 2 cene in 2 serate a scelta nel Ristorante “Wine Bar & Grill”. - 1 Fonduta a scelta x due persone nella “Fondue Stube” (vini e bevande esclusi). - 1 cena con menu di degustazione a 5 portate per due persone al Restaurant St. Hubertus” (2* stelle nella Guida Michelin e membro delle Grandes Tables du Monde), naturalmente vini e bevande esclusi. Inoltre un credito del valore di EUR 60,00 a persona per un lussuoso trattamento di bellezza di vostra scelta presso la Beauty Spa “Rosa Alpina” (da usufruirsi entro le ore 14:00 di un qualsiasi giorno della vostra permanenza). Accesso libero alla zona benessere dell’hotel (con piscina, sauna, bagno turco, idromassaggio e palestra. Ski pass “Dolomiti Superski” valido per 4 giorni, per accedere ai 450 impianti di risalita/1.200 km di piste, noleggio di sci Carving 4 o 5 stelle (per 4 giorni), assistenza per la prenotazione di istruttori di sci e per il noleggio dell’attrezzatura, servizio shuttle per gli impianti di risalita (300 metri) Naturalmente vi potranno accompagnare i vostri bambini, e fino a 6 anni un bimbo in ciascuna camera è gratuito in pernottamento e prima colazione. Per tutte le altre quotazioni potete contattare l’ufficio prenotazioni dell’hotel. Le tariffe del pacchetto sono a partire da € 1.710,00 per persona (per un soggiorno di 5 notti) in una camera matrimoniale De Luxe (occupazione doppia) Naturalmente le prenotazioni di questo pacchetto sono soggette alla verifica della disponibilità delle camere destinate a quest’offerta.

meeting e formazione nel cuore delle dolomiti Il Resort può essere di grande stimolo ed inspirazione grazie ad una perfetta unione tra attività all’aria aperta e sessioni di lavoro che vogliano coniugare dinamicità e creatività. Rosa Alpina Hotel & Spa attorniato da paesaggi mozzafiato, offre grandi opportunità e possibilità per esperienze di team building, educational e motivazione. Per ogni tipo di cliente l’organizzazione dell’hotel sa creare il soggiorno e l’esperienza più esclusiva! Contattate l’hotel per un’offerta personalizzata!

Il pacchetto non è disponibile nel periodo di NATALE e CAPODANNO, in periodi di alta stagione o durante eventi particolari Il pacchetto per 7 pernottamenti prevede in più una divertente serata in rifugio con inclusa cena per 2 persone (bevande escluse) e servizio di trasporto, Ski pass “Dolomiti Superski” valido per 6 giorni, per accedere ai 450 impianti di risalita/1.200 km di piste, noleggio di sci Carving 4 o 5 stelle (per 6 giorni).Le tariffe del pacchetto sono a partire da € 2.420,00 per persona (per un soggiorno di 7 notti) in una camera matrimoniale De Luxe (occupazione doppia). Avete anche la possibilità di regalare una Gift card per un’esperienza unica al Rosa Alpina! È un modo indimenticabile per festeggiare qualsiasi ricorrenza, nei ristoranti dell’hotel o come soggiorno realmente indimenticabile!

Norbert Niederkofler, Ursula e Hugo Pizzinini

Relais & Châteaux Rosa Alpina Hotel & Spa Strada Micurà de Rü, 20 39036 San Cassiano in Badia (BZ) Dolomiti – Italia T: +39 0471 849 500 F: +39 0471 849 377 info@rosalpina.it www.rosalpina.it

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MUSICA cinema & arte Una serata di musica e di parole, presentata dal giornalista Testa

LEO NUCCI RE per una notte SULLE NOTE DI VERDI La serata, resa ancor più suggestiva dallo scenario naturale, la cornice del cortile delle scuderie di Villa Pallavicino di Busseto, non poteva che aprirsi con la proiezione di “Celeste Aida”, irrinunciabile omaggio al compianto Carlo Bergonzi. Lo scorso 24 luglio, a ricevere l’ambito Verdi d’oro sono state la voce e la generosità senza tempo di Leo Nucci. Il grande baritono lodigiano, oggi l’incarnazione assoluta del teatro verdiano con i suoi 524 Rigoletto ufficiali ed una immensa galleria quasi tridimensionale di ritratti maschili dipinti con insuperata arte introspettiva, ha ricevuto con palpabile emozione il Premio dalle mani di Vittorio Testa. Ad applaudirlo, insieme ad un pubblico numerosissimo, il soprano Aprile Millo, ma soprattutto la famiglia

Al celebre baritono lodigiano, l’ambita onorificienza del Verdi d’oro consegnata dalla città natale del Maestro

VISTI PER VOI AL CINEMA

Bergonzi. L’Orchestra Filarmonica Italiana diretta con passo sicuro da Fabrizio Cassi ha traghettato una platea entusiasta dall’iniziale Sinfonia di Luisa Miller verso pagine tratte da Trovatore, Don Carlos, fino all’imperioso “Eri tu”, drammatica aria di Renato da Un ballo in maschera.

di elena kraube

DOCTOR STRANGE

INFERNO

Il Doctor Strange, dopo un terribile incidente d’auto, scopre il mondo della magia e delle dimensioni parallele. Il film, diretto da Scott Derrickson e sceneggiato da Jon Spaihts, segue la storia del neurochirurgo Stephen Strange, dopo un orribile incidente d’auto. Il doctor Strange scopre il mondo nascosto della magia e delle dimensioni alternative.

Inferno continua le avventure sul grande schermo del simbolista di Harvard: quando Robert Langdon si risveglia in un ospedale italiano con un’amnesia si affida al medico Sienna Brooks per recuperare i suoi ricordi e impedire che un pazzo liberi una piaga globale collegata al tomo immortale di Dante.

GO WITH ME Un vero western autunnale, disperato ma dalla morale di ferro in un mondo infame. Un film di Daniel Alfredson. Con Anthony Hopkins, Julia Stiles, Ray Liotta, Alexander Ludwig, Lochlyn Munro, Hal Holbrook, Steve Bacic, Aleks Paunovic. Uscita giovedì 13 ottobre 2016. Presentato Fuori Concorso alla 72. Mostra del Cinema di Venezia, il film ha come protagonista Anthony Hopkins nei panni di un ex taglialegna a caccia di giustizia.

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IN GUERRA PER AMORE Dopo il grande successo del suo esordio cinematografico La mafia uccide solo d’estate, Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, torna dietro la macchina da presa. Al centro del film vi è ancora la Sicilia, e al centro della storia vi sono ancora Arturo e Flora, sempre protagonisti di una complicata storia d’amore. Cambia però l’ambientazione storica: non più la Cosa Nostra degli anni Ottanta/Novanta ma lo sbarco degli alleati del luglio ‘43.

DI ELIDE BErGAMASCHI

nuove atmosfere aLL’AUDITORIUM PAGANINI Un crescendo rossiniano. Giunta al suo undicesimo anno di vita, Nuove Atmosfere, la rassegna concertistica che la Filarmonica Arturo Toscanini organizza nella suggestiva cornice dell’Auditorium Paganini di Parma, dal 10 novembre 2016 attende il suo numeroso pubblico con un cartellone di proposte che si snoderanno fino al 14 maggio 2017: 28 appuntamenti sinfonici suddivisi per turni tripartiti, con ultima replica in pomeridiana di domenica, attendono la valorosa compagine intitolata al grande direttore parmigiano in un dedalo di pagine imprescindibili della letteratura sinfonica. In programma, concerti con pianoforte di Mozart, di Beethoven e di Ciaikovskij, il violino di Brahms e nuovamente di Ciaikovskij; il violoncello di Schumann. A loro corona, alcune sinfonie tra le maggiori di Schubert (la “Grande” e l’”Incompiuta”), di Mahler (la Quinta) e di Beethoven (la Sesta, universalmente nota come “Pastorale”), senza trascurare importanti pagine di Mendelssohn, Brahms, Bruckner, né dimenticare i due poemi sinfonici che Respighi dedicò ai Pini e alle Fontane di Roma.

HAYDN SECONDO ANTONINI DA CAPO AL FINE Secondo mattone di una vertiginosa cattedrale che attende il 2032 per posare l’ultima tegola sull’integrale delle 107 Sinfonie, quella ingaggiata da Giovanni Antonini e dal suo Giardino Armonico con il genio di Franz Joseph Haydn è ben più di una sfida a lunga gittata. Piuttosto, ne “Il filosofo”, l’ascoltatore accorto può cogliere quella minuziosa arte orafa propria di chi fa della lettura musicale una lente privilegiata per esplorare l’autore nella sua più intima cifra. Un viaggio esistenziale steso per temi, dritto a catturare il caleidoscopio di affetti che Haydn continua a dispensare. Il progetto si avvale inoltre della preziosa collaborazione della celebre agenzia fotografica Magnum (fondata nel 1947 da un gruppo di fotografi tra i quali spiccano Robert Capa e Henri Cartier-Bresson) che ha realizzato le immagini delle copertine e dei libretti per creare, anche sul piano visivo, un forte legame con il contenuto del disco.

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Dalla Serbia all’Italia sul sentiero dell’arte

Zvezdana Stella Milosavljevic, decoratrice d’interni nel mantovano, e pittrice per indole e passione

Zvezdana Stella Milosavljevic, decoratrice d’interni nel mantovano, e pittrice per indole e passione. L’arte con tutte le sue sfaccettature e i suoi diversi campi di applicazione permette sempre più spesso, a persone intraprendenti e creative, di reinventarsi un lavoro. Ne sa qualcosa l’artista e decoratrice Zvezdana Stella Milosavljevic nata a Novi Sad in Serbia, da anni residente a Castel Goffredo nel mantovano. Fin da bambina dipingeva tutto quello che vedeva intorno a sè, dai paesaggi ai fiori, dagli animali ai ritratti dei compagni di classe. Senza mai abbandonare la passione per l’arte, per necessi-

tà familiari ed esigenze lavorative, si è laureata in Scienze Agrarie nel 1992 all’Università della sua città natale. Contemporaneamente ha frequentato gli studi di diversi pittori a Novi Sad dove ha imparato tecniche artistiche particolari, come l’olio su vetro e la creazione di icone su legno. Per conoscere meglio la sua storia l’abbiamo incontrata e le abbiamo rivolto alcune domande: In cosa consiste attualmente il suo lavoro? «Svolgo principalmente il lavoro di decoratore in collaborazione con studi di architettura o colleghi pittori. Decoro interni ed esterni di case private, negozi ed esercizi pubblici. Realizzo Trompe l’oeil figurativi sui muri, ma anche decorazioni astratte e moderne. Il mio compito é quello di personalizzare e abbellire gli ambienti in cui si vive o lavora. A volte realizzo opere eseguendo le richieste del committente, altre volte progetto il lavoro in base allo stile dell’ambiente o alla moda del momento». Cosa le piace dipingere e perchè? «L’arte é sempre stata la mia vera passione, da sempre fa parte della mia vita. Senza non saprei vivere. I temi che propongo nelle mie opere sono diversi. Mi attira molto la natura viva, come fiori, piante, animali e volatili in particolare, come anche la natura morta. I soggetti li scelgo in base all’ispirazione del momento, ai particolari che mi colpiscono o alla storia che immagino rivelino». Che tecniche usa e su quali supporti? «Anche le tecniche che utilizzo per le realizzazioni sono diverse a seconda dei supporti o delle pareti sulle quali bisogna operare. Olio su tela, olio su vetro, acrilici su cartone, matite colorate, acquerelli, semplicemente tutto ciò che mi capita fra le mani e ben si adatta alla realizzazione delle opere». Quali artisti del passato ammira, e quali quelli

contemporanei? «Gli artisti del passato che ammiro sono tanti, di diverse epoche e di diversi movimenti. Li apprezzo per il contributo artistico e spirituale che hanno trasmesso all’umanità. Tra i contemporanei seguo in particolare il filone dei pittori Iperrealisti: Luciano Ventrone, Giuseppe Zvezdana Muscio e Paolo TagliaStella ferro, solo per citarne alcuni». Un suo sogno nel cassetto? «Avere a disposizione più tempo da dedicare alle cose e ai progetti che mi interessano. Imparare ed approfondire altre tecniche pittoriche e sperimentare idee nuove per nuovi spazi di applicazione”. Dove si possono vedere i suoi quadri? “Ho esposto in passato in alcune mostre d’arte collettive nel mantovano, a Castel Goffredo e a Medole presso la Torre Civica del paese. Inoltre dal 10 al 29 Settembre di quest’anno, cinque miei dipinti raffiguranti cigni su tele di grandi dimensioni e uccelli vari, sono stati esposti nella mostra Animals Art a Palazzo, presso le sale del Palazzo Ducale di Revere, antica Reggia dei Gonzaga di Mantova dove hanno riscosso notevole successo di pubblico e critica». Per informazioni Tel. 339 6184433.

DI Barbara Ghisi

SANDRO CHIA AL CIAC DI FOLIGNO

le mostre

Una mostra dedicata al più importante esponente della Transavanguardia italiana, Sandro Chia. Una mostra che, attraverso opere inedite e altrettanti approfondimenti e apparati iconografici, presenta la figura di un artista unico nel suo genere. Circa cinquanta tele per un percorso antologico dal 1998 a oggi: viaggio tra colori, forme geometriche, pennellate ricche e dense ma anche, per contrasto, un tuffo nei verdi, nei blu, in paesaggi delicati e poetici. Poi studi, schizzi e ricerche sulla figura umana, realizzati magistralmente su carta quasi ad aggiungere suggestione alla suggestione. Aperta dal 14 ottobre 2016 al 29 gennaio 2017.

Libri

Milano Palazzo Reale dal 22 settembre al 29 gennaio HOKUSAI

Bologna Fondazione Mast dal 12 ottobre all’8 gennaio DAYANITA SINGH

Mamiano di Traversetolo Fondazione Magnani Rocca dal 3 settembre all’11 dicembre MONET. Quelle ninfee che anticiparono l’Informale

Rovigo Palazzo Roverella dal 17 settembre al 14 gennaio I NABIS, GAUGUIN E LA PITTURA ITALIANA D’AVANGUARDIA

DI veronica ghidesi

FINE TURNO

IL PROBLEMA è CHE TI AMO

Dopo Mr. Mercedes e Chi perde paga, Stephen King ha scritto l’atteso capitolo conclusivo della sua trilogia poliziesca, nella quale l’autore, come ci ha ormai abituato, combina il suo impareggiabile senso della suspense con uno sguardo lucidissimo sulla fragilità umana.

A pochi giorni dall’uscita, ecco il nuovo ed entusiasmante romanzo di Jennifer L. Armentrout, “Il problema è che ti amo”, edizioni Nord, col quale l’autrice ci regala una storia bellissima, per certi versi cruda e violenta, ma allo stesso tempo tenera, pura e romantica. Un’amicizia d’infanzia che si trasforma in un amore assoluto, che incontrerà infiniti ostacoli, che anela rispetto e riscatto per rimarginare le cicatrici del passato. È un romanzo che dona luce e speranza, facendoci comprendere che solo accettandoci per quello che siamo potremo raggiungere quei piccoli angoli pieni di felicità.

LA RAGAZZA PERFETTA

LA MOGLIE DELL’AVIATORE

La ragazza perfetta è un’esplorazione profonda della mente di un’adolescente talentuosa, con un’intelligenza fuori dal comune ma anche con un passato che sembra impossibile lasciarsi alle spalle. Ancora una volta la scrittura di Gilly Macmillan guida il lettore per mano in una storia labirintica e avvincente, in cui il colpo di scena decisivo si nasconde dietro ogni pagina.

Il colonnello Lindbergh è timidissimo. Ha solo venticinque anni, ma sette mesi prima ha conquistato l’Atlantico, primo uomo a volare sull’Oceano dalla costa est degli Stati Uniti alla periferia di Parigi. È a Natale del 1927 che Anne lo conosce, a Città del Messico, dove papà Morrow, ambasciatore USA, ha voluto ospitare per le feste una celebrità nazionale. Questo è il romanzo di Charles Lindbergh ma soprattutto di Anne, “La moglie dell’aviatore” dell’americana Melanie Benjamin, pubblicato da Neri Pozza e poi dalle edizioni Beat.

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musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

RUGGERi, TOUR “INCREDIBILE” Mantova / Palabam

SMITH&WESSON e NATALINO BALASSO A verona

Il 29 ottobre, al Teatro Sociale di Mantova, Enrico Ruggeri, dopo il successo di pubblico e critica ottenuto al Festival di Sanremo con il brano Il Primo Amore Non Si Scorda Mai, arrivato al quarto posto, torna a Mantova con un nuovo live. Per l’occasione presenterà i numerosi brani che hanno segnato il successo e l’evoluzione della sua carriera, con particolare attenzione alle tracce contenute nel doppio album “Un viaggio incredibile”, raccolta contenente ben nove inediti, numerose canzoni dal 1986 al 1991 e alcune cover di David Bowie. Il suo genio musicale, la sua poliedricità artistica di musicista e paroliere emergerà in tutta la sua forza per quasi tre ore di energia.

Verona / Teatro Nuovo

Con Smith&Wesson, per la regia di Gabriele Vacis, prende il via la nuova edizione della rassegna “Il Grande Teatro” presso il Teatro Nuovo di Verona. Protagonista uno degli attori comici più applauditi degli ultimi anni: Natalino Balasso. In veste drammatica, Balasso, si calerà in un personaggio ricco di sfumature, una caratterizzazione assolutamente particolare grazie anche alla penna dell’autore dell’opera: Alessandro Barrico. Ambientata nel 1902, alle pendici delle cascate del Niagara, la vicenda racconta la storia di una moltitudine di personaggi, in primis quella di un metereologo con la passione per le invenzioni e quella un pescatore che spesso raccoglie dal fiume i corpi dei suicidi. C’è poi una giovane giornalista in cerca di successo professionale e una misteriosa signora. Lo spettacolo sarà in scena i giorni 8- 9 - 10 - 11 - 12 novembre alle 20.45 e il 13 novembre alle e 16.

i COLOMBO viaggiatori alla scoperta DEL BRASILE

DIVERTIAMOCI A TEATRO Verona / Teatro Nuovo

Sarà Virginia Raffaele a inaugurare la nuova edizione di “Divertiamoci a Teatro”, storica rassegna del teatro comico veneto, presso il Teatro Nuovo di Verona. L’attrice comica presenterà, dal 16 al 19 novembre, “Performance”, girandola delle imitazioni dei personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo ma anche rappresentazione di ipotetiche figure prese dalla realtà di tutti i giorni. Appuntamento, fuori rassegna, il 24 e 25 novembre con “Le Olimpiadi del 1936”. In scena un volto noto del giornalismo sportivo, Federico Buffa. Il giornalista-attore interpreterà un personaggio realmente esistito: Wolgang Fürstner, capitano della Wehrmacht incaricato di dirigere il villaggio olimpico.

Brescia / Palabanco

PAOLO CONTE JAZZ

Risate assicurate, il 19 e 20 novembre, con “I Colombo viaggiatori”, divertentissimo spettacolo dei Legnanesi ormai appuntamento fisso al PalaBanco di Brescia dove avverrà la rappresentazione. Un viaggio sull’oceano, in nave da crociera, caratterizza l’avventura della divertente famiglia partita per incontrare un bambino adottato a distanza. Come nella tradizione dei Legnanesi, non può mancare un finale di primo tempo scintillante, coloratissimo e pieno di musica.

Appuntamento con la grande musica italiana, sabato 29 ottobre, al PalaBanco di Brescia con Paolo Conte. L’avvocato, che ha scritto le pagine più suggestive della musica italiana, torna a esibirsi dal vivo, alla soglia degli ottant’anni, con un concerto intimo, poetico e dal sound sempre suggestivo. Per l’occasione presenterà i brani del nuovo album “Snob” anche se non mancheranno i grandi successi di un tempo.

A MANTOVA RISATE CON “PIGMALIONE”

NEW TROLLS. IL CANTO LIBERO…

MANTOVA. SHAKESPERARE A TEATRO

Il 6 ottobre alle 21.00 al Teatro Sociale di Mantova la Compagnia Teatrale Camogalliani presenterà Pigmalione di George Bernard Shaw. Il testo racconta la storia di un professore di fonetica che decide di trasformare in duchessa una fioraia capace solo di esprimersi solo in dialetto.

Sabato 8 ottobre alle 21.00 al Teatro Sociale di Mantova i New Trolls saranno impegnati nel tour “New Trolls. Il nostro canto libero in emozioni”. Durante il concerto il gruppo presenterà i suoi successi e reinterpreterà i più grandi successi di Mogol – Battisti.

Sarà “La dodicesima notte” ad animare le assi del Teatro Sociale di Mantova giovedì 13 ottobre alle ore 21:00. L’intreccio e la trama narrata da Shakespeare rivive in un allestimento fedele all’originale dove tra tempeste, travestimenti e conti si consumano le vicende dei protagonisti.

UNO SPETTACOLO DAL RITMO COSTANTE CHE PRESENTA UNA VARIETÀ DI PERSONAGGI E DI CARATTERI. AD AUMENTARE LA SUGGESTIONE COSTUMI, LUCI E SUONI CHE LA DRAMMATURGIA DI BARRICO È IN GRADO DI TRASMETTERE

Brescia / Palabanco


night life A BRESCIA GRANDE MUSICA

I POOH, un concerto CHE È GIA LEGGENDA Brescia / Area Fiera Lunedì 21 novembre, appuntamento con la storia della musica, presso l’Area Fiera di Brescia. Una delle date destinate a entrare nella leggenda della musica pop&rock italiana. Si, perché, proprio a Brescia è prevista una delle ultime date dei Pooh che, a fine del 2016 diranno concluderanno la loro avventura di gruppo. Tre ore di energia, musica e tanta emozione, per una delle band che è parte integrante della storia d’Italia. Sul palco anche Stefano d’Orazio e Riccardo Fogli.

ANDREA BOCELLI A OPERA ON ICE tra realtà e sogno

Tre grandi appuntamenti musicali, tra ottobre e novembre, animeranno il Pala George di Montichiari (BS). Nel ricco calendario di ZedLive, nella cittadina bresciana, a far da protagonista sarà la musica italiana con tre tra i più attesi eventi musicali dell’anno. Ad alternarsi, infatti, saranno Emma, Joe di Tonno, Lola Ponce e tutto il cast di “Notre Dame de Paris” e l’icona pop internazionale Elisa. Il 17 ottobre primo appuntamento con Emma, che, a seguito di numerosi sold, ha aggiunto nuove date al tour. Nel concerto sarà suonata con particolare energia “Io di te non ho paura”, brano particolarmente caro alla cantante fiorentina. «L’istinto di sopravvivenza ci porta a scappare da qualcosa o qualcuno che ci fa paura», racconta. «Scappiamo perché temiamo di non avere il coraggio e di non essere abbastanza forti per restare e affrontare i nostri “demoni”. Questa è una storia di presa di coscienza di se stessi dove la voglia di liberarsi dalle oppressioni e dalle prigioni dell’anima diven-

Verona / Arena di Verona

VIRGINIA RAFFAELE, PERFORMANCE IN…IMITABILE

Il ghiaccio scintilla ad ogni nuova spinta, uno slancio verso l’alto, la musica si alza. Le luci si accendono e la pista si scalda di emozione… è questo l’incipit emozionale di Opera On Ice, emozioni e suggestioni che il pubblico potrà vivere il 7 e 8 ottobre all’Arena di Verona. Lo spettacolo quest’anno è ambientato tra realtà e sogno: il viaggio fantastico di ventiquattro ore dei due protagonisti Bel e Hero; una danza che accompagnerà lo spettatore dalle prime luci dell’alba a quelle di un romantico tramonto, un giorno eccezionale, che stupisce, incanta ed emoziona nella cornice esclusiva delle antiche mura veronesi. Ospite d’eccezione Andrea Bocelli. Info: www.eventiverona.it

Mantova / Teatro Sociale Sarà lo one- woman-show “Performance”, domenica 20 novembre al Teatro Sociale di Mantova, a mostrare al pubblico gli innumerevoli volti di una delle più straordinarie artiste italiane: Virginia Raffaele. Dalle maschere dei personaggi popolari del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’arte alla raffigurazione e rappresentazione di personaggi tratti dalla realtà di tutti i giorni la Raffaele incanterà il pubblico per voce delle sue imitazioni. Un appuntamento che, in molte città ha già segnato il sold-out e che non mancherà di proporre alcuni “classici” come Ornella Vanoni e Virginia Raffaele. A far da accompagnamento allo spettacolo saranno le musiche originali di Teo Ciavarella.

ta più forte di tutto. Non avere più vergogna di farsi aiutare, vivere, respirare». Ma il concerto sarà anche un occasione per ascoltare i successi di questa giovane cantante che in poco più di dieci anni di attività ha già ottenuto successi e riconoscimenti di livello. Quattro appuntamenti, invece, ( venerdì 11 novembre 2016, ore 21:30, sabato 12 novembre 2016, ore 16:00 e 21:30, domenica 13 novembre 2016, ore 16:00) per Notredame de Paris. Il musical, dopo quasi mille repliche in undici anni, torna in scena in Italia con buona parte del cast originario. Un’alchimia tra musica (Riccardo Cocciante), parole (Pasquale Panella), coreografie (Martino Müller), scene di (Christian Rätz) e costumi (Fred Sathal) per una storia tanto emo-

RISATE ASSICURATE Cerea (VR) / Area Exp Il 12 novembre, all’Area Exp di Cerea sarà il turno del comico Pucci con il nuovo spettacolo “In… tolleranza zero”.

FRANCESCO RENGA scriverò il tuo nome Brescia / Area Fiera Mercoledì 19 ottobre presso la Fiera di Brescia Francesco Renga e la sua band saranno impegnati in Scriverò il tuo nome tour. Info: www.cipiesse-bs.it

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PROGRESSIVE ROCK CON BANCO MUTUO SOCCORSO Brescia / PalaBanco Il 12 novembre, al PalaBanco di Brescia, appuntamento con il Banco di Mutuo Soccorso. La famosa band internazionale si esibirà con le nuove canzoni per un concerto dal sapore internazionale. Non mancheranno i grandi successi che hanno segnato la storia della band. Info: www.palabancodibrescia.com

zionante quanto affascinante. Altro appuntamento importante, il 23 novembre con “On Tour”, nuovo imperdibile appuntamento live di Elisa. Ad aprire il concerto sarà Lele Esposito, giovane finalista di Amici 15. Un concerto, preceduto da un nuovo disco che è un ritorno al ritmo energico dell’artista triestina. Tredici brani inediti, di cui undici in inglese, ma anche i grandi successi pop&rock faranno vibrare la platea di energia e poesia. Info: www.zedlive.com

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FANTASIA DI VERDURE IN AGRODOLCE 100 gr. di cipolline, 3 zucchine sode, 100 gr. di sedano bianco, 200 gr. di carote, 1 finocchio, 1 peperone giallo, 1 peperone rosso, 1 piccolo cavolfiore, ½ bicchiere di olio extravergine d’oliva, ½ cucchiaio di sale, 1 cucchiaio di zucchero, ½ bicchiere di aceto bianco Cuocere insieme tutte le verdure precedentemente pulite, lavate e tagliate a pezzi, (possibilmente della stessa dimensione), con l’olio, il sale, lo zucchero e l’aceto per 45 minuti. Le verdure dovranno rimanere croccanti e non troppo cotte. Se rimanesse troppo liquido di cottura, scolare le verdure, rimetterlo sul fuoco, farlo restringere e versarglielo poi sopra. Consumare entro 3 o 4 giorni.

il gusto della semplicità di flora lisetta artioli

TORTA DI PRUGNE

TAGLIATA DI MANZO AL GINEPRO 800 gr. di filetto di manzo, 3 cucchiai di olio, sale e pepe. Per la marinata: ½ bicchiere di olio extravergine d’oliva, 20/25 bacche di ginepro, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di aceto balsamico

GRISSINI AL PARMIGIANO 300 gr. di farina 00, 60 gr. di formaggio grattugiato, 1 cucchiaio di rosmarino tritato, ½ cubetto di lievito di birra, 4 cucchiai di olio evo, 1 cucchiaino di zucchero, sale In una tazza sciogliere il lievito con poca acqua tiepida e lo zucchero. In una terrina mescolare la farina, un cucchiaino di sale, il formaggio ed il rosmarino, aggiungere il lievito e l’olio, impastare e poi lasciare riposare a temperatura ambiente per un’oretta. Prelevare una noce si pasta, formare un grissino lungo circa 20 cm. e del diametro di 1 cm., appoggiarlo su una placca rivestita di carta da forno, fare lo stesso con il resto della pasta e mettere a cuocere a 180° per 20 min., poi abbassare la temperatura a 150° per altri 10 minuti. Lasciarli raffreddare e poi servire

Lo Zincarlìn della Valle di Muggio ioni s r u c s E rmet 68 gou

Sistemare il filetto in una terrina, bagnarlo con l’olio, condirlo con sale e pepe e lasciarlo riposare in luogo fresco. Per la marinata: soffriggere l’aglio schiacciato con due cucchiai di olio, unire le bacche di ginepro, l’olio rimasto l’aceto e scaldare dolcemente per pochi secondi e poi versare in una ciotola e far insaporire per almeno un’ora. Scaldare una griglia o una padella antiaderente e quando è ben calda grigliare il filetto a fuoco alto 4 minuti per lato se lo si vuole al sangue, altrimenti proseguire la cottura per qualche minuto ancora. Spegnere il fuoco e lasciare riposare la carne 15/20 minuti prima di tagliarla a fette. Servire con la marinata al ginepro.

La Valle di Muggio è una delle zone più autentiche e legate alla tradizione del Canton Ticino, tanto che nel 2014 è stata eletta “paesaggio dell’anno” dalla Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio. Qui nasce lo Zincarlìn, un formaggio dal gusto intenso che fino al 19° secolo si produceva ancora in ogni casa. Scomparso nel tempo, nel 2005 un gruppo di entusiasti locali ne rilanciò la produzione. Ottenuto da latte di vacca e capra proveniente dagli alpeggi del Monte

Generoso, lo Zincarlìn si pregia del marchio Slow Food. A chi desidera saperne di più sulla storia, sui metodi di produzione e affinamento di questo particolarissimo formaggio raccomandiamo una gita a Salorino, nel Mendrisiotto, dove le piccole forme piramidali maturano in secolari cantine naturali. Per i gruppi di almeno tre persone vengono organizzate ogni settimana visite guidate con degustazione. www.mendrisiottoturismo.ch

200 gr. di farina, 100 gr. di mandorle tritate, 2 uova, 100 gr. di burro, 130 di zucchero, 1 bustina di lievito vanigliato, 1 cucchiaino di cannella in polvere, buccia tritata di ½ limone, 2 cucchiai di brandy, confettura di prugne, 5 o 6 prugne mature Mescolare la farina con il lievito, la cannella, lo zucchero, il sale e le mandorle, versare al centro le uova leggermente sbattute, la buccia di limone tritata, il burro morbido a pezzetti, impastare velocemente fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Stendere l’impasto sul fondo di uno stampo rivestito di carta oleata cercando di farlo aderire anche ai bordi, distribuire la confettura di prugne con il dorso del cucchiaio. Lavare e asciugare le prugne, aprirle a metà, togliere il nocciolo e sistemarle sulla torta, completare con una spolverata di zucchero e cannella quindi infornare a 180° per 45 min. Servire tiepida.

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

Astoria festeggia un bilancio da 43 milioni di euro

CUVÈE MERLOT-CABERNET 2013 IN VISTA PER HANS TERZER L’annata 2015 ha regalato alla cantina San Michele-Appiano vini rossi di grande struttura, dal colore intenso e profumo spiccato. Pinot nero, Merlot e Cabernet di grande corpo, tannini morbidi e un grande potenziale di invecchiamento. Anche i vini bianchi come Schulthauser, Pinot Grigio e Sauvignon Sanct Valentin ne hanno giovato in profumo e struttura. «Le temperature alte ci hanno regalato uve sane e molto mature, pronte per la produzione di vini bianchi e rossi importanti» spiega Hans Terzer, winemaker della cantina San Michele-Appiano dal 1977. La qualità non conosce compromessi per Hans Terzer: «Sono convinto che i vini della cantina San Michele-Appiano miglioreranno ulteriormente; abbiamo tanti vigneti ancora giovani che, man mano che invecchieranno, ci regaleranno grande qualità». Dopo la creazione nel corso del 2014 di De Piano Alto Adige Merlot Cabernet 2011 nel 2015 dell’eccelso APPIUS 2010 proveniente da vigneti storici e APPIUS 2011 che sarà presentato al 50° Vinitaly di quest’anno, Hans Terzer è pronto alla creazione di una nuova cuvèe Merlot-Cabernet 2013. Il blend in stile bordolese sarà presentato entro la fine di quest’anno.

Grana Padano, Una storia di qualità Si chiama “Grana Padano: Una storia di qualità”, il libro edito da Mondadori, uscito il 13 settembre, che ripercorre oltre otto secoli di storia di uno dei prodotti più significativi della cultura gastronomica italiana, noto e apprezzato oggi in tutto il mondo. Un formaggio unico, perché ha caratteristiche proprie di un territorio e una lavorazione fatta di processi antichi e tradizioni immutate. Ha origini lontane, che risalgono all’anno 1134, quando alcuni frati dell’Abbazia di Chiaravalle riuscirono a capire come poter conservare a lungo il latte, trasformandolo in un formaggio a pasta dura che poteva durare nel tempo, da qui il nome caseus vetus (cacio invecchiato) e successivamente Grana. Dall’intuizione dei frati si è arrivati al Novecento, con la volontà di regolarizzare e controllare la produzione per garantire la massima qualità e le caratteristiche organolettiche. La nascita del Consorzio Tutela Grana Padano, nel 1954, ha proprio l’obiettivo di riunire le cooperative e le industrie casearie dedite alla produzione secondo un disciplinare ben preciso, a tutela del consumatore. E proprio ai suoi diversi consumatori il Consorzio si è sempre rivolto, con l’obiettivo di informare e fare cultura attraverso progetti nazionali e internazionali. Il Consorzio non si è mai fermato, e non si ferma. Promuove e continua a comunicare, oggi più che mai, i suoi valori ad un sempre più vasto pubblico. E oggi, proprio per sin-

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Terminata la vendemmia per Astoria Vini che è partita come sempre dai vigneti di Pinot Grigio, che quest’anno si potrà fregiare della DOC Venezia. Le previsioni confermano ottimi livelli qualitativi e una quantità sostanzialmente costante rispetto agli ultimi anni: merito del caldo degli ultimi mesi che ha rimediato ad una primavera troppo piovosa. “Le anomalie sono ormai una costante con cui dobbiamo convivere – dichiarano Paolo e Giorgio Polegato, titolari di Astoria – ma di certo il caldo degli ultimi giorni unito allo sbalzo termico sono un toccasana per le uve, perché ne aiutano la completa maturazione.” Astoria, oltre ai suoi 40 ettari di vigneto sulle colline di Refrontolo (TV), ha raccolto le uve di circa 80 conferitori, confermandosi il primo produttore privato dell’area del Prosecco DOCG: saranno vinificati in totale circa

45mila quintali di uva. Nel 2015 l’azienda ha registrato un incremento del 22% sulle vendite all’estero. Il fatturato totale 2015 è stato di 43 milioni di euro (+10%) confermando la crescita costante del marchio negli ultimi 10 anni.

Pinoy Saver’s Mart Da quando la popolazione filippina è cresciuta in Italia è naturalmente aumentato il bisogno di trovare risposte specifiche alle sue necessità, specialmente a quelle, particolarmente sentite, che riguardano il cibo. Da qui l’apertura di negozi specializzati nei cibi provenienti dalle Filippine. A Padova, Pinoy Saver’s Mart , Cavalcavia Borgomagno, n° 8, Tel. 049. 7443121/2, 328.5943783, gestito da Boboy Oscar Calolot e dalla moglie, Lorna Mabute Calolot, soddisfa questa esigenza. Propone sia prodotti filippini freschi (verdura e frutta) che confezionati. Lorna Mabute Calolot ha anche recentemente aperto il ristorante filippino Kusinang Pinoy che potete trovare in via Venezia n° 59, Padova, Tel.049. 2021682. Tra i vari piatti tipici potete provare anche il piatto unico che viene servito su di un letto di gole di banano e comprende pesce, carne, pollo verdure di tutti i tipi e riso basmati come piovesse. Il piatto va prenotato prima perché ha una lavorazione un pò lunga. Assolutamente da provare. Nella foto, la titolare del negozio Pinoy Saver’s Mart Lorna Mabute Calolot (la prima a dx).

tetizzare le peculiarità e la storia di un orgoglio italiano, il Consorzio ha deciso di scrivere un volume che racchiude il percorso fatto fino ad oggi, descrivendolo anche attraverso le campagne pubblicitarie nazionali e internazionali ideate e prodotte fino a Expo 2015. “Questo libro – afferma Nicola Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio – racconta la storia millenaria di un prodotto che fa parte di tutti noi perché è da sempre sulle tavole delle famiglie italiane, e non solo. Rappresenta la cultura gastronomica del nostro Paese, la storia millenaria e le tradizioni socio culturali di un territorio”.

SECONDO COMPLEANNO PER IL CARROPONTE È stata una festa di compleanno in piena regola, un autentico bagno di folla, quella che ha avuto luogo lo scorso giovedì 15 settembre Al Carroponte di Via E. De Amicis a Bergamo. Le candeline celebravano i due anni dall’apertura dell’enobistrò che in breve tempo è diventato una solida realtà nel panorama enogastronomico bergamasco. Un successo non facile in tempi di crisi. Una scommessa vinta però grazie alla professionalità e competenza del talentuoso Oscar Mazzoleni e di Silvia Mazzoni, soci in affari e nella vita. Al Carroponte si è imposto in breve tempo come sinonimo di qualità, come testimoniano i numerosi e prestigiosi premi già attribuiti al locale, che offre una cantina ricchissima, circa 900 etichette, abbinata a una cucina creativa di alto livello, con grande attenzione alle materie prime. Il delizioso dehors, frutto della recente ristrutturazione di inizio estate, era gremito.

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Guida

Ristoranti

il nuovo “Vecio Fritolin” Il nuovo “Vecio Fritolin” ha preso forma. In sala e in regia la personalità e la professionalità di Irina Freguia, che interpreta al meglio il ruolo di anfitrione di un ristorante in grado negli anni di meritare lodi e citazioni sulle guide di tutto il mondo. “La cucina – racconta Irina – ha ripreso con vigore un pensiero strettamente veneziano e territoriale, con eccellenti materie prime locali, della Laguna e del vicino Mercato di Rialto, interpretate nel rispetto della tradizione ma con una moderna e auspicata leggerezza”. Per garantire coerenza e qualità al nuovo approccio, Irina Freguia ha scelto la figura di Pierluigi Lovisa, al quale è affidata oggi la consulenza del menu del ristorante. Lovisa vanta una lunga esperienza in cucina e una conoscenza capillare del territorio e delle sue ricchezze. Al Vecio Fritolin ha il compito di studiare il menu e guidare uno staff di cucina che rappresenta una garanzia di continuità con il corso precedente. ll nuovo menu include i grandi classici della tradizione veneziana come il Baccalà mantecato, le sarde in saor, i “cicchetti”, e il fritto di pesce. Tutti piatti riconoscibili nel gusto e realizzati con gli in-

gredienti migliori a disposizione, ma rivisti nella presentazione e in parte negli abbinamenti. Ad esempio il baccalà si completa con un tuille al nero di seppia, o le sarde trovano un perfetto bilanciamento grazie al saor di fragole e prosecco. Info: Calle della Regina 2262 Sestiere Santa Croce, Venezia Tel. +39 041 5222881 www.veciofritolin.it

Irina Freguia

les petites madeleines Il Ristorante Les Petites Madeleines, all’interno del rinnovato Turin Palace Hotel, offre un’esperienza enogastronomica unica, tra piatti tradizionali del territorio rivisitati in chiave moderna e ricette più internazionali in un sapiente connubio tra classico e innovazione. Il nome, ispirato al capolavoro proustiano e alla sua ricerca del tempo perduto, evoca il potere e la magia del ricordo che passa attraverso il profumo e il gusto, la ricerca dell’armonia tra i sapori, fra tradizione e semplicità. Quello che viene offerto è dunque un vero e proprio viaggio sensoriale: il cibo, attraverso la memoria dei sensi e la convivialità della tavola, diventa pura emozione. Le materie prime sono selezionate nel pieno rispetto delle stagioni ed esaltate da cotture che ne valorizzano i sapori, mantenendole riconoscibili alla vista e al gusto, ma rendendole ineguagliabili grazie ad accostamenti originali, ricercati e mai banali. La sala accoglie gli ospiti in un’atmosfera delicatamente francese, dal vago richiamo parigino. Info: www.turinpalacehotel.com

caviale in castello Una cena in un castello difeso dalle Dolomiti. È il Romantik Oberwirt di Marlengo (BZ), a pochissimo da Merano, che tra i suoi tetti rossi a punta accoglie le coppie con un menù afrodisiaco che si apre con un piatto per le occasioni speciali, un antipasto di capesante, panna cotta di vino bianco, asparagi e caviale Keta. A tavola sfilano portate da sciogliere il palato: Crema di vino Gloria Dei e pralina di pesche, risotto al radicchio e petto di quaglia, steak di sella di cervo, millefoglie, con accompagnamento di vini, riserva per un momento da ricordare. E la gola ringrazia. Prezzo del menù: 89 euro, inclusi i vini. Per informazioni: Romantik Hotel Oberwirt Marlengo-Merano (BZ) Tel. 0473 222020 info@oberwirt.com www.romantikhotels.com

Guida Vini lehen 2014 sauvignon ALOIS LAGEDER Colore giallo chiaro con riflessi verdi. Bouquet marcato ed elegante con note di frutta tropicale, erbe e spezie. Sapore aromatico con una buona acidità. Vino dal corpo pieno, equilibrato e persistente al palato. Se ben conservatosi presenterà in beva ottimale nei prossimi 4 - 6 anni.

MEROL 2015 CHARDONNAY ST. MICHAEL-EPPAN Le eccellenti condizioni delle vigne della zona di Merol producono uno Chardonnay che si distingue per la piacevole pienezza, l’eleganza setosa e un armonico rapporto fra acidità e morbidezza. A ciò si accompagna un persistente retrogusto fruttato. Presupposti per una fantastica piacevolezza di beva

DRUMO RUBBIA AL COLLE ARCIPELAGO MURATORI Di buona struttura e morbidezza, ostenta un color rosso vermiglio che si accompagna alla fragranza tipica del Sangiovese, in cui si riconoscono frutti maturi, sensazioni floreali e balsamiche, note di cuoio e vegetali. di Rubbia al Colle. Il vitigno è ubicato in ambiente maremmano.


sPECIALE Olio DOP Garda Bresciano

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L’Ulivo ed il Frantoio Manestrini hanno una lunga storia

l Frantoio Manestrini produce olio extravergine di oliva sul Lago di Garda dal 1960, un olio di alta qualità e dalle connotazioni sensoriali inconfondibili. Comparsa per la prima volta probabilmente nell’Asia occidentale, la pianta dell’ulivo si diffuse in tutta l’area mediterranea, dove il suo culto fu consacrato da tutte le religioni. Il Frantoio Manestrini nasce sulle rovine di un antico convento Francescano del 12° secolo. In loco si trovano testimonianze della coltivazione dell’ ulivo, simbolo di spiritualità e sacralità. Grazie alle sostanze antiossidanti contenute sia nella pianta che nell’olio, l’ulivo è sinonimo di fertilità e rinascita, di resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, simbolo di pace e valore, l’olivo rappresentava nella mitologia, come nella religione, un elemento naturale di forza e di purificazione. A conferma della millenaria storia dell’ulivo ricordiamo come la tradizione pone di fronte all’antica Gerusalemme il “Monte degli Ulivi”, o come la bellezza di questa pianta sia cantata spesso nell’ “Antico Testamento” (sono circa settanta le citazioni che se ne fanno nella Bibbia). D’altra parte che questo fosse un simbolo è chiarito anche dall’episodio della colomba che torna all’arca di Noè tenendo nel becco un rametto d’olivo. Ed è un rametto di olivo benedetto che viene distribuito a tutti i fedeli la Domenica delle Palme, in ricordo della resurrezione e come simbolo pace. Nell’antica Grecia agli Ateniesi vincitori venivano offerti una corona di ulivo ed un’ampolla d’olio; mentre gli antichi Romani intrecciavano ramoscelli di ulivo per farne corone con le quali premiare i cit-

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zia. Il Frantoio Manestrini produce olio extra vergine di oliva Garda DOP, oli monovarietali Calsiva e Leccino, oli aromatizzati, prodotti sott’olio, vino e cosmetici all’olio ricchi di polifenoli ed antiossidanti. Accoglienza e attenzione, sono le doti che caratterizzano quest’azienda, anche per una semplice degustazione d’olio extra vergine di oliva o il ricercato olio Garda Dop.

tadini più valorosi. L’olio spremuto dalle olive non era soltanto, nell’antichità, una risorsa alimentare; era usato anche come cosmetico e come coadiuvante nei massaggi. Inoltre, gli atleti, in particolare coloro che si dedicavano alla lotta, usavano cospargere i muscoli di purissimo olio, sia per il riscaldamento degli stessi, sia per contrastare la presa degli avversari. In un pur breve excursus storico non possiamo dimenticare che la cultura dell’olio di oliva è giunta sino a noi, attraverso il Medioevo, per opera di alcuni Ordini religiosi come è successo per il Frantoio Manestrini. Passeggiando per gli uliveti del Frantoio si possono trovare delle testimonianze di ciò: ci sono piante millenarie e reperti storici in pietra che servivano per la produzione dell’olio nell’antichità. Il frantoio Manestrini ora usa le più moderne tecnologie di estrazione che garantiscono una qualità dell’olio più elevata rispetto ai sistemi antichi. Il Frantoio Manestrini ha aperto nel 1960 con un sistema di estrazione tradizionale, che utilizzava le molazze (ruote) in granito e le presse con i dischi di juta. Nel tempo il sistema di estrazione si è evoluto passando al ciclo continuo, macchinari moderni in acciaio inox che garantiscono temperature controllate e puli-

Frantoio Manestrini vi aspetta per degustare l’olio dal lunedì a sabato nei seguenti orari: 9.00-12.00 e 14.30-18.00 Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) in via Avanzi 7, Tel +39 0365 502231 GPS N 45.52616°, E 10.50980° www.manestrini.it Anche su Facebook: (Frantoio Manestrini) Instagram e Twitter Oliomanestrini

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sport

a cura di giulio mariani e di michela Toninel

Stings, tante novità e la solita fame di vittorie Una nuova partnership, nuovi acquisti di valore e tanta voglia di stupire ancora: la Dinamica Generale Mantova è pronta per la nuova stagione di A2 che, a giudicare dall’ottima pre-season dei virgiliani, promette grandi soddisfazioni. La Dinamica si muove anche fuori dal campo e instaura un rapporto di reciproco vantaggio con la Confcommercio Mantovana: il mondo dello sport e quello imprenditoriale si prendono a braccetto ed instaurano una speciale collaborazione che coinvolge anche il virtuoso progetto Mantua Sport Network, un’esperienza di rete innovativa che offre la possibilità di attivare nuovi rapporti commerciali e di godere di

verona

trekking urbano l’ultima scalata Si chiude sabato 22 ottobre il ciclo di appuntamenti col Trekking Urbano organizzato nei luoghi più suggestivi di Verona. Dopo aver affrontato nei mesi scorsi il Parco delle Mura, il Parco dell’Adige e le Porte di Verona, sarà la volta del Bastione delle Maddalene e della Provianda di Santa Marta. Il percorso prevede dunque quasi un chilometro di distanza da ricoprire nel giro di 2 ore e mezza circa. La partenza è prevista per le 10 presso il Bastione delle Maddalene, mentre l’arrivo alla Provianda di Santa Marta, tra mezzogiorno e l’una. Organizzano l’evento il Centro Trekking Batteria di Scarpa e il Comitato per il Verde veronese; la partecipazione è gratuita e il livello di difficoltà della manifestazione è stato catalogato come medio-facile, adatto alla maggior parte delle persone che intendessero iscriversi. Come detto, si tratta dell’ultima tappa del Trekking Urbano veronese che chiuderà il suo ciclo per poi riprendere nel 2017: vietato mancare.

una significativa visibilità anche grazie all’entusiasmo e alla passione degli Stings. Anche il mercato ha portato buone notizie: dalla Paffoni Omegna è arrivato Andrea Casella, una guardia classe 1990, mentre dal Follo è stato prelevato un elemento di valore anche in prospettiva futura, ovvero Luca Rinaldi, ala classe 1996. Insomma ottobre ormai è arrivato e subito alla seconda giornata, domenica 9 ottobre, arriverà la trasferta proibitiva di Treviso che testerà subito le ambizioni degli Stings. La missione è fare un campionato all’altezza della passata stagione; il sogno invece è sempre quello e si chiama A1.

Ecco come andare in montagna in autunno Lo stress della vita quotidiana ci fa venire voglia di un’ultima escursione in giro per sentieri, prima dell’inverno? Che si vada a funghi o che ci si ponga l’obiettivo di una lunga giornata di cammino in quota, in questi mesi bisogna stare ben attenti, fin da quando si prepara lo zaino. Non scordiamoci che molti dei rifugi sul percorso saranno chiusi e bisognerà portare viveri e bevande con sé. Controllate le previsioni meteo prima di partire, anche per sapere la quota dello zero termico e poter decidere come vestirsi: “Come sempre, il capo più importante è quello che si mette sulla pelle. Con le tecnologie di oggi, dobbiamo pretendere che il ‘baselayer’ sia prodotto con un tessuto altamente traspirante, che tenga la pelle asciutta anche sulla schiena dove poggia lo zaino e che sia resistente”, ci dice Giuliano Bordoni, guida alpina valtellinese. “Io in questo periodo indosso con un Norrøna Super Hoodie in Polartec Powerdry che ha tutte queste caratteristiche

di enrico corno

(www.norrona.com) ed è anche esteticamente gradevole. D’inverno lo uso anche per sciare. Proprio per queste settimane in cui a volte fa caldo e a volte fa troppo freddo Norrøna ha realizzato il gilet Lyngen 100, in Polartec Alpha, che è molto più leggero di un piumino e occupa meno spazio, l’ideale da indossare sotto un guscio impermeabile e antivento”. Oltre all’attrezzatura corretta, serve anche la testa: “Non molti sanno che ci sono molti più morti in montagna in queste settimane tra i cercatori di funghi che in tutta l’estate tra gli alpinisti che arrampicano e vanno sui ghiacciai. Andare per funghi è un’attività che assorbe completamente la testa e alla lunga si finisce col perdere il senso dell’orientamento e del tempo. Le statistiche del Soccorso Alpino Nazionale parlano chiaro. Esserne consapevoli risolve metà del problema: l’ideale è andare sempre accompagnati”.

La corsa in rosa contro il cancro

Race for the cure Una tre giorni di sport e solidarietà nel territorio bresciano: da venerdì 14 fino a domenica 16 ottobre andrà in scena la “Race for the Cure”, ovvero la competizione podistica di stampo nazionale dedicata al gentil sesso. La Race for the Cure è l’evento simbolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale. È una manifestazione ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà che culmina la domenica con la tradizionale corsa di 5 km. Caratteristica principale dell’evento è la presenza

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delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare un atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta ed un cappellino rosa. La Race for the Cure è arrivata in Italia nel 2000, a Roma: visto il successo sempre crescente ottenuto nel corso degli anni, la Race ha varcato dal 2007 i confini della Capitale per raggiungere anche Bari, Bologna, Napoli e Brescia dal 2015. Appuntamento da non perdere dunque: un’occasione per coniugare le gioie dello sport con la lotta alla malattia del ventunesimo secolo.

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FACCIOSNAO SURF, SNOW E ALTRO Il Surf è poesia, tramonti in spiaggia, racconti della giornata attorno al tavolo per cena. Facciosnao vuol dire “Hossegor Surf Houses” nella “capitale del surf d’Europa” famosa per avere onde al pari di quelle Hawaiane, un luogo culto per il surf da onda che si trova vicino l’Italia nella costa sud ovest della Francia. Il team di “Facciosnao” dal 1992 insegna ad andare in snowboard, produce eventi e si occupa dell’edizione del sito 47mag.com. “Abbiamo collaborato con le migliori aziende - spiega Erika Guareschi, e aggiunge - i più forti riders e i più importanti artisti, creando un mondo unico, riconosciuto a livello

VILLACH NUOTARE COME LA SIRENETTA Il sogno di nuotare come Ariel, la sirenetta Disney, si avvera presso le terme della cittadina di Warmbad in Austria, a soli 15 minuti dal confine italiano di Tarvisio, dove si organizzano corsi per principianti. Qui piccole sirene e tritoni possono imparare la tecnica del nuoto pinnato con istruttrici professionali. Le lezioni da 50 minuti si tengono il venerdì e sabato. Presso le KärntenTherme è possibile ordinare o noleggiare la monopinna. Le affascinanti “code” sono dipinte a mano, realizzate su misura e fatte con molteplici combinazioni di stoffe e colori. Il corso è per bimbi da 7 anni che sanno già nuotare. Per info e inscrizioni ci si può rivolgere al desk del ricevimento dell‘ Hotel Karawankenhof Tel. +43 4242 3001-2099 karawankenhof.com/kh-it

ALLENATORI E ARBITRI

Al VIA I CORSI DI PESISITICA La pesistica ti invita a sollevare il peso della vita! Con questo motto si sviluppa il calendario ricco di gare e corsi di formazione del comitato regionale Veneto della Federazione Pesistica, che vedrà atleti, tecnici e arbitri impegnati nei prossimi mesi. Per l’attività agonistica, gli atleti scenderanno in pedana per sfidarsi in diverse competizioni nei classici esercizi di strappo e slancio. Ad ottobre al centro Bentegodi sono in programma il “Gran Premio Prime Alzate” Sabato 15 e il “Criterium regionale Over 20” il 22. Nel mese di novembre i pesisti Under 20 parteciperanno al “Criterium regionale” il 5 e al “Gran premio regionale di Slancio” il 17 dicembre. Come sempre pubblico e simpatizzanti potranno seguire le competizioni, aperte a tutti e ad accesso gratuito. Le attività di aggiornamento vedranno in prima linea allenatori e arbitri con diversi percorsi formativi. Chi aspira a diventare trainer e personal coach avrà la possibilità di seguire il corso federale allenatori a Verona tra settembre e novembre. I coach che già hanno ottenuto il diploma di 1° livello potranno approfondire le conoscenze con il “Corso regionale di aggiornamento tecnici” e il corso di aggiornamento specialistico ad invito, riservato ai tecnici attivi in campo agonistico. Al via anche il nuovo “Corso Strappo e Slancio” anche per gli amanti del CrossFit. Per i nuovi aspiranti arbitri al via il “Corso di formazione Ufficiali di Gara”. Per informazioni: Sezione Veneto su http://www.federpesistica.it/

CICLOMECCANICA

LA MANUTENZIONE DELLA BICI Cura della bici e posizione in sella: il Dolci Colli Bike & Family Hotel di Peschiera del Garda ospiterà i nuovi corsi di formazione di ciclomeccanica, organizzati in collaborazione con Bikeitalia.it, sia per gli addetti ai lavori che per gli appassionati per imparare a mettere le mani sul proprio mezzo. Omar Gatti, responsabile della sezione tecnica e formatore certificato presso l’Associazione Italiana Formatori, seguirà i partecipanti passo dopo passo dalla teoria alla pratica. Ogni partecipante avrà a disposizione una postazione con cavalletto, banco di lavoro e attrezzatura profes-

sionale e il materiale cartaceo con le informazioni tecniche da applicare nella propria ciclofficina o a casa. Il 15 ottobre ci sarà il corso “Biomeccanica e Bikefitting professionale” sui temi della formazione in biomeccanica e messa in sella professionale in cui un fisioterapista analizzerà il corpo e la postura del ciclista. La “Meccanica Avanzata” sarà affrontata in due date: il 19 dicembre e il 12 Maggio 2017 con un corso di specializzazione che prevede interventi professionali sulla centratura della ruota, lo spurgo dei freni o la revisione della forcella. Informazioni e iscrizione sul sito www.bikeitalia.it

internazionale”. Facciosnao è un modo di sport ed eventi legati anche alla musica e alla cultura. Ne è un esempio il forte rapporto di collaborazione che per 10 anni ha legato la “family” al FIAT Freestyle Team, con cui ha progettato e realizzato spettacoli, gare e format di altissimo livello europeo. Oggi la squadra Facciosnao viaggia tra le vie asfaltate di Torino, le spiagge di Hossegor e le vette innevate di Les Deux Alpes proponendo camp e attività di surf e snowboard 365 giorni l’anno. Mentre la surf house di Hossegor è aperta sempre, dal 20 ottobre al 1 novembre sarà riattivato il centro de Les Deux Alpes. La Snow House francese ha 27 appartamenti, una zona relax con 2 jacuzzi, 1 hammam 1 sauna e centro test. L’area esterna è attrezzata con mini ramp, tappeto elastico per gli allenamenti e terrazza per aperitivi e Dj Set. Nel tempo libero ci si può rilassare allo Snaocafé, la zona bar e ristorante con Wi-Fi Zone. Vivere l’esperienza della “family” è facile e divertente: si mangia assieme ad atleti e istruttori, si vive in spazi condivisi spaziosi che trasudano sport e snowboard, ci si immerge nelle mille bolle della jacuzzi, si sudano sette camicie nella sauna e tutto questo dopo una giornata passata sulle piste in snowboard! A differenza di altri camp, qui si applica la formula: “Arrivi quando vuoi, parti quando vuoi”, infatti si può stare un giorno, un week-end, una settimana o un intero mese! www.facciosnao.com


speciale viaggi

di Elena Benaglia

una vacanza che diventa un viaggio nel tempo Abbiamo visitato per voi il Grand Hotel Imperial, a Levico Terme (Tn). Che ci passiate una settimana o un week-end, appena metterete piede nella storica residenza estiva degli Asburgo dove ha sede questo meraviglioso Hotel a 4 stelle, sarete trasportati nella magica atmosfera della Belle Époque, ricca d’incanto e di charme. L’Hotel, impregnato di storia e fascino, offre 81 splendide camere e suite di alto livello, elegantemente arredate e con pareti finemente decorate che richiamano lo stile austro-ungarico. La fiabesca Suite Sissi offre 41 metri quadrati di sfarzo principesco accompagnato dalle più con-

fortevoli modernità, tra cui un bagno con doccia e vasca idromassaggio. In questo hotel da favola anche la cucina è speciale e raffinata, i due chef Devis Cameli e lo stellato Walter Miori creano un perfetto mix di creatività ed esperienza prediligendo i prodotti del territorio. La cantina è ricca di etichette prestigiose soprattutto dell’antica tradizione vinicola trentina. Da gustare una particolarità locale: il Lagorai brut, spumante metodo classico prodotto dai fratelli Romanesi (cantinaromanesi. it). Il vigneto e la cantina sono a due passi dall’hotel, le bottiglie vengono affinate per 500 giorni nei fondali del lago a una profondità di 20 metri e a una temperatura di 8 gradi costante. Il ristorante è aperto a tutti e in occasioni speciali è in funzione il barbecue esterno affacciato sull’esclusivo giardino. Levico è famosa per le sue acque termali e il Grand Hotel Imperial è l’unico albergo della città ad avere un reparto termale annesso, dove l’acqua curativa arriva direttamente attraverso speciali condotti, così che gli ospiti possono usufruirne senza dover uscire dalla struttura. E’ un’acqua unica in Italia utilizzata soprattutto per la cura di problemi dermatologici, disturbi ginecologici, del sistema muscolo-scheletrico e respiratorio. L’hotel dispone di un centro benessere con piscina, sauna finlandese, bagno turco, vasca idromassaggio, per una vera e propria immersione nel piacere. Esperti professionisti sono a disposizione dei clienti per coccolarli con massaggi e trattamenti cosmetici, per fare il pieno di serenità ed energia. Un’altra fonte energetica la si trova nel meraviglioso parco di 15 ettari su cui si affaccia

l’hotel, al quale si accede direttamente per farsi circondare dalla maestosità di stupendi alberi secolari. Levico terme è una cittadina elegante affacciata sulle acque verdi-blu dell’omonimo lago balneabile (Bandiera Blu d’Europa), un luogo ideale per rilassarsi e ottimo punto di partenza per escursioni nelle vicine Trento, Padova, Verona o nella splendida Valsugana. Si può scoprire questo fantastico territorio attraverso i sentieri e gli itinerari di trekking, la ciclabile della Valsugana, il circuito “Dolomiti Lagorai Bike”. I portali visitvalsugana. it e livelovevalsugana.it offrono tutte le proposte per vivere davvero una vacanza da sogno. www.hotel-imperial-levico.com

Monterosaterme, l’acqua che guarda l’acqua Il nostro organismo è costituito principalmente da acqua e proprio dall’acqua possiamo trarre energia, salute, bellezza e vitalità. Ispirandosi a questo principio il Centro Benessere Monterosaterme (monterosaterme.com), situato ai piedi dell’imponente ghiacciaio del Monte Rosa in Valle d’Aosta, ha creato un ciclo di benessere secondo la filosofia dell’acqua che guarda l’acqua. L’elegante struttura sorge a Champoluc (Ao), in uno spazio verde circondato da boschi di conifere d’incomparabile bellezza e le ampie vetrate che contornano le piscine si affacciano proprio sul ghiacciaio, creando la suggestione che l’acqua e i vapori “dialoghino” a distanza con il ghiaccio e con il torrente Evançon che scorre a fianco del Centro. Quasi un’immersione totale nell’acqua. Il Centro Benessere è un vero gioiello elegante e lussuoso dove recuperare l’equilibrio tra corpo e mente, disintossicarsi, rimettersi in forma, rilassarsi portandosi a casa una preziosa scorta di energia rigenerante. Monterosaterme è suddiviso in diverse macro aree: piscine, benessere e beauty, fitness, meeting, area garden. L’offerta dell’area benessere è molto ampia e prevede trattamenti riequilibranti e anti-age, rituali

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luogo che fa dell’armonia uno dei suoi punti di forza. Una sensazione che ci si porta dentro nella scoperta del territorio circostante, la splendida Val d’Ayas. In inverno famosa per le piste da sci, in estate offre chilometri di sentieri e piste per mountain bike. Per dormire c’è solo l’imbarazzo della scelta tra un alloggio romantico in una delle piccole case dei villaggi Walser recentemente ristrutturate e immerse nella natura; oppure un hotel di design suggestivo e incantevole a pochi passi dalle piste del Monterosa sky, a 2.020 mt di altitudine in una location spettacolare con un alto livello di servizi e una spa con vista panoramica (champoluc.it); o un hotel di charme caratterizzato dal recupero creativo di elementi della tradizione architettonica valdostana a Challand St.Anselme (latorrettahotel.com). Più vicino al Centro Benessere Monterosaterme, La Rouja a Champoluc (hotellarouja.com). curativi e cosmetici, naturopatia, cerimonie disintossicanti, attività ricreative e antistress, oltre a trattamenti personalizzati e percorsi estetici effettuati da personale specializzato cui affidarsi in completo relax; una nota speciale è data dalla possibilità di utilizzo dei prodotti delle valli valdostane, con trattamenti ispirati alla tradizione e alle eccellenze del territorio. Per chi preferisce un benessere più “dinamico”, nell’area fitness è a disposizione una palestra attrezzata e una parete dedicata all’arrampicata con vista sulle montagne circostanti. Le piscine sono otto, di cui una esterna con un panorama spettacolare sul ghiacciaio durante il giorno e illuminata da una cascata di stelle nelle ore serali, e un’ imperdibile vasca marina con acqua addizionata a calcio e magnesio, speciale per problemi circolatori o alle articolazioni. Monterosaterme è un

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