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ANNO 4, NUMERO 6 EURO 3,00 dicembre 2014 gennaio 2015

20042014

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in primo piano

ADMO e AIDO per salvare una vita

Anche tu puoi donare una vita V

ivere al fianco di una persona che si ama minata da una malattia letale, consumati da un’angosciante impotenza davanti all’ineluttabile. Un’esperienza che purtroppo può essere compresa appieno solo dagli sfortunati protagonisti toccati da questa sventura. Ma c’è una situazione ancor peggiore: sapere che un rimedio alla propria disgrazia potrebbe esserci se vi fosse maggior solidarietà, sensibilità e informazione verso le problematiche altrui. E’ il caso di alcune delle più inesorabili neoplasie del sangue: linfomi, mielomi e leucemie, in una notevole percentuale oggi guaribili tramite la donazione di midollo osseo. O di altre patologie altrettanto aggressive affrontabili con la donazione dell’organo sostitutivo di quello malato. Siamo certamente nel campo della medicina più avanzata, supportata dalla ricerca più sofisticata, in grado di giungere a risultati un tempo impensabili e per questo sconosciuti all’opinione pubblica. A fare da ponte tra i progressi medici ed i beneficiari vi sono l’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) e l’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi), due movimenti nati per informare e sensibi-

lizzare sul privilegio di poter salvare una vita. I propri iscritti, molti di essi toccati da vicende personali, molti altri semplicemente mossi da propria spontanea generosa sensibilità, costituiscono il tessuto di speranza che caratterizza due associazioni di inestimabile levatura sociale. Senza ignorare il ruolo dell’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue), che già di per sé costituisce un (sottovalutato dai più) motore di soccorso medico di cui beneficiano migliaia di vite sul filo del rasoio, vediamo come operano ADMO ed AIDO. Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la compatibilità genetica è un fattore molto raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. In parole povere il corpo del malato che riceve un organo proveniente da un donatore si ribella a questo corpo estraneo (rigetto) provocando una crisi che porta al decesso, quindi occorre trovare un organo che sia il più possibile tollerato dal malato che lo riceve supportando poi il tutto con adeguati farmaci anti-rigetto. Nel caso del trapianto di midollo, per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari, dei quali cioè sono già note

di giacomo gabriele morelli

Ognuno di noi può godere del privilegio di poter rispondere alla drammatica richiesta di aiuto di un’esistenza


in primo piano

Straordinarie tecniche chirurgiche permettono interventi di trapianto efficacissimi, ma in media vi è un solo donatore per ogni 4 malati richiedenti le caratteristiche genetiche, registrate in una banca dati. In questo panorama ADMO svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale, presso i quali vengono sottoposti alla tipizzazione HLA (cioè una schedatura), che avviene con un semplice prelievo di sangue. I dati vengono poi inviati al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy. Nel 1990, anno di nascita di ADMO, i donatori italiani erano 2.500. A oggi, i potenziali donatori in Italia sono più di 350.000. ADMO punta decisamente sui giovani. Veramente molti sono i giovani donatori volontari impegnati nelle diverse sedi e sezioni dell’Associazione e, fra questi, vari con una donazione di midollo osseo già effettuata. ADMO gode del beneficio di molti testimonial di prestigio. Ci sono molti sportivi, grandi campioni, splendidi nomi negli albi d’oro delle Olimpiadi ancora in attività. E ci sono anche attori, cantanti, personaggi dello spettacolo in genere. Qualcuno di essi ha già effettuato una donazione di midollo osseo e poi è tornato alla normale attività. Ma tutti gli altri sono pronti a rispondere positivamente nel momento in cui dovessero ricevere la richiesta di presentarsi in ospedale per donare il loro midollo osseo, poiché in qualche parte del mondo c’è qualcuno che sta aspettando di ricevere proprio le sue cellule staminali emopoietiche. Per alcune malattie il trapianto di midollo osseo è una soluzione priva di alternative. Come già detto molte speranze di vita sono legate all’esistenza di un elevato numero di persone disposte a offrirsi, con un minimo sacrificio personale, come donatori di midollo osseo. Ma cosa significa divenire

donatore? Che tipo di impegno richiede? Cos’è e come si preleva il midollo osseo? Come avviene e a cosa serve il trapianto? Quando una persona interessata entra in contatto con l’ADMO sono questi i comprensibili interrogativi che si pone. Spesso la mancata conoscenza di ciò che effettivamente comporta la scelta della donazione può creare preconcetti o timori immotivati. Per diventare donatori di midollo osseo è necessario presentarsi presso un Centro Donatori, per sottoporsi al prelievo di un campione di sangue (come per una normale analisi). Il Centro Donatori farà firmare l’adesione al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. A questo punto entra in gioco la “serietà” del donatore: l’adesione iniziale firmata in corrispondenza del primo prelievo ha solo valore morale e fino all’ultimo il potenziale donatore può ritirarsi (con quali conseguenze è facile immaginare per tutti coloro che si sono impegnati sul programma e per le speranze del paziente e dei suoi familiari). La sua disponibilità, gratuita e anonima, non ha limiti geografici; viene infatti a far parte dell’insieme dei donatori di tutto il mondo. Si deve anche sottolineare che, il più delle volte, il donatore selezionato è l’unico al mondo a essere compatibile con quel malato. Qualunque individuo di età compresa preferibilmente tra i 18 anni e i 35 anni può essere un donatore purché, ovviamente, non sia affetto da malattie serie. La disponibilità del donatore resta comunque valida fino al raggiungimento dei 55 anni. Il prelievo dal donatore può avvenire in due modalità: o da una vena del braccio dopo alcuni giorni di assunzione di particolari farmaci, o da una delle due creste iliache (ossa del bacino) con preventiva anestesia; nel secondo caso con momentaneo ricovero ospedaliero. In entrambi i casi il donatore è seguito rigorosamente in modo che non abbia il benché minimo

La disponibilità ad un trapianto talvolta è ostacolata da timori ingiustificati, che possono essere rimossi da riflessioni sia etiche che religiose imprevisto effetto collaterale. Dal 1975, data del primo trapianto, ad oggi, dopo decine di migliaia di trapianti non risulta che i donatori abbiano mai avuto effetti negativi significativi. Qualsiasi chiarimento si può avere consultando il sito www.admo.it o telefonando a ADMO MN 0376.392139, ADMO Veneto 049.8763284, ADMO BS 030.3995474. Estendendo il discorso ai trapianti in generale, al soccorso di vite umane parimenti destinate ad una fine ineluttabile, entriamo nella sfera d’azione dell’AIDO. Il trapianto è l’unica terapia risolutiva per alcune gravi malattie incurabili. Grazie all’esperienza acquisita negli ultimi anni il trapianto consente al paziente una durata e una qualità di vita che nessun’ altra terapia è in grado di garantire. Non tutti i pazienti che necessitano di trapianto però possono riceverlo a causa dello scarso numero di donatori. Ad esempio nel 2012 sono stati eseguiti 1.589 trapianti di rene a fronte di una lista di attesa di 6.731 pazienti. I donatori di organi sono persone di qualunque età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione, a causa di una lesione irreversibile al cervello, o di un prolungato arresto cardiaco

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che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule cerebrali causando la morte del paziente per irreversibile e completa cessazione dell’attività cerebrale. Tutti gli organi sono prelevabili. In presenza di malattie infettive trasmissibili, l’idoneità dell’organo al trapianto è scrupolosamente valutata dai medici con specifici esami. Gli organi prelevati vengono trapiantati ai pazienti selezionati tra tutti quelli iscritti in lista di attesa. La selezione del ricevente è effettuata in base a criteri oggettivi e trasparenti (compatibilità clinica ed immunologica) che favoriscono la massima riuscita del trapianto. I tessuti prelevati possono essere conservati in banche appositamente attrezzate prima di essere utilizzati sul ricevente. Il trapianto di organi in Italia

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viene eseguito negli ospedali o strutture sanitarie accreditate dalle Regioni ed è totalmente gratuito per il ricevente. Gli organi sono prelevati nelle sale operatorie degli ospedali accreditati dalla Regione o dal Ministero, da equipe medico-chirurgiche che operano nel più’ grande rispetto del corpo del defunto. Dopo il prelievo, il corpo del defunto è a disposizione dei congiunti per le procedure relative alla sepoltura. L’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da un collegio di tre medici (medico legale, anestesista-rianimatore, neuro-fisio-patologo) diversi da chi ha constatato per primo la morte e indipendenti dall’equipe che effettuerà il prelievo e trapianto. Questi medici accertano la cessazione totale e irreversibile di ogni attività del cervello per un periodo di osservazione non inferiore a 6 ore. L’ostacolo principale alle donazioni è dovuto in larga parte alle istintive decisioni dei familiari dei defunti, comprensibilmente provati dalla drammaticità della decisione da prendere. Come può allora essere desunta la volontà di ciascuno sull’ipotetico utilizzo dei propri organi in caso di morte? Il principio del “silenzio assenso” non è ancora applicato, in quanto non è stata ancora costituita un’anagrafe informatizzata dei cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale che permetta la notifica a tutti di una comunicazione in cui si informi il cittadino che, in mancanza di una sua esplicita dichiarazione, si presume il consenso alla donazione. In questo periodo transitorio la legge stabilisce il principio del “consenso o dissenso esplicito”, per cui a chiunque è data la possibilità di dichiarare va-

lidamente la propria volontà scegliendo una delle seguenti modalità: 1) la registrazione della volontà effettuata presso gli appositi sportelli delle Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni; 2) una dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti scritta su un comune foglio bianco che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma (come un testamento), 3) la tessera o l’atto olografo dell’A.I.D.O. In caso di questa esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari non possono (e si presume non se la sentirebbero moralmente)presentare opposizione al prelievo degli organi del congiunto durante il periodo di accertamento di morte di quest’ultimo. In molti casi ha un ruolo importante la fede religiosa di chi prende una decisione eticamente così impegnativa. Ebbene la maggioranza delle religioni o confessioni religiose occidentali sostengono senza alcun dubbio la donazione e il trapianto degli organi. La Chiesa Cattolica ha sottolineato in molte occasioni che la donazione degli organi è un atto supremo di generosità, carità e amore. Altre religioni, fra cui quella Ebraica, Islamica e dei Testimoni di Geova non pongono nessuno ostacolo alla donazione. Ogni approfondimento si può ottenere nel sito www.aido.it , oppure telefonando ad AIDO MN 0376.223001, AIDO BS 030.300108, AIDO VR 045.585682. Come sopra detto ogni donazione è anonima. L’unica certezza per un donatore è che, in qualche parte dell’Italia o del mondo, ha un fratello o una sorella gemelli, che può far tornare alla vita.

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AUGURI DI BUONE FESTE!


IL Direttore

SOMMARIO ADMO e AIDO per salvare una vita Ognuno di noi può godere del privilegio di rispondere alla drammatica richiesta di aiuto di un’esistenza

Io sono perché noi siamo

V

eloci si avvicinano le celebrazioni festive conclusive di un 2014 grigio, e quelle iniziali di un 2015 ricco di incognite. Una breve pausa condita di stereotipati festeggiamenti, poi la vita nel nuovo anno riprenderà i suoi soliti ritmi. Riprenderanno i baciati dal benessere economico e familiare, sazi di regali e reduci da vacanze esotiche; e riprenderanno gli indigenti, i malati e le persone sole che vivranno la conclusione delle feste e del

conformista obbligo al divertimento come una liberazione. Per alcuni di noi il suggestivo passaggio da un anno all’altro alimenterà ancora un’ingenua speranza di rinnovamento e di rinascita; per molti altri, disillusi da antiche promesse e speranze infrante, il cambio d’anno si svolgerà nella più totale indifferenza. Comunque sia si ricomincerà.

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VITA TUA AFFARI MIEI Più della metà del tempo che passiamo interagendo e confrontandoci con i nostri simili è riservata al gossip

Riapriranno le aziende nell’ormai quotidiana lotta per la sopravvivenza in una crisi che si trascina pesantemente. Riprenderà la vita scolastica. Riprenderà la ricerca di un posto di lavoro da parte dei disoccupati e la trepida attesa dei cassintegrati. Riprenderanno le rivendicazioni delle categorie più vulnerabili e trascurate. E riprenderanno imperterrite le schermaglie politiche dei governanti, sempre più fini a se stesse piuttosto che non al servizio dei cittadini. Certamente le difficoltà economiche del paese stanno mettendo a dura prova gli equilibri sociali che si erano faticosamente raggiunti alla fine dello scorso millennio. Il moderato benessere di cui poteva godere l’italiano medio si è drasticamente ridimensionato, come se già non pesasse il severo taglio al potere d’acquisto degli stipendi causato dall’avvento dell’Euro. Si riprenderà tutti insieme, ciascuno con le proprie speranze, ma non sempre nella consapevolezza di essere comunque tutti legati gli uni agli altri da un filo invisibile. Molto spesso, chi gode di una situazione privilegiata e vive in un egoistico disinteresse nei confronti degli altri, nella propria cecità non capisce che la qualità della propria vita è legata alla qualità della vita altrui. Non solo moralmente, ma anche nelle cose spicciole di tutti i giorni. Una massima Ubuntu, propria delle tribù africane di etnia Xhosa, che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone ed esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri è “I AM BECAUSE WE ARE” ovvero “IO SONO PERCHE’ NOI SIAMO”. Chi è più “civile” tra noi e loro? A tutti Buone Feste!

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Protagonisti Massimo bottura Lo chef pluristellato spiega la sua ricetta infallibile che lo qualifica come terzo ristorante al mondo

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INTERVISTE SPECIALI David Linch Guru della settima arte, e della sua creatura, l’indimenticale serie televisiva “I segreti di Twin Peaks”

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Il Sogno, consuetudine e mistero Indagine sui sogni spesso influenzati dallo stato d’animo, dalle privazioni, dai suoni, dagli odori e dai farmaci

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Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it

MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli

A PARER MIO

NON CI SI DIMENTICHI DEL TERRORISMO Il 29 giugno 2014 veniva mostrato in Internet un video in cui compariva per la prima volta il capo jihadista Abu Bikr al – Baghdali. Proclamava il così detto “Califfato” e chiamava a raccolta intorno a lui tutti i musulmani del mondo. Dopo la proclamazione dello scorso giugno, i gruppi armati del “Califfato”, che comprenderebbero circa 30 mila combattenti, hanno conquistato una regione, in gran parte desertica, che si estende dai territori nord – occidentali della Siria a quelli nord – occidentali dell’Iraq, dopo aver abbattuto la frontiera tra i due Paesi a colpi di bulldozer. Combattimenti molto aspri hanno contrapposto questi uomini agli eserciti dell’Iraq e del Kurdistan. Alcune città, tra cui Mosul, sono state attaccate e

svuotate di una parte dei loro abitanti, e sono state occupate zone molto vaste. Ma la lotta non si svolge soltanto sul terreno militare, perché coinvolge anche l’opinione pubblica mondiale. Operazioni mediatiche di grande effetto hanno dato rilievo alla decapitazione di tre ostaggi, americani e britannici, promettendo altre messe in scena, poiché numerosi ostaggi sono nella mani di costoro. Una prima reazione militare ha avuto come scopo quello di bloccare queste truppe, per evitate l’eliminazione di intere popolazioni. Non si tratta di “fare la guerra”, ma di utilizzare i mezzi più adatti per arrestare l’aggressione. Di fronte a questo fenomeno e ai rischi provocati dal contagio della violenza, i grandi Paesi occidentali sono stati

di GASTONE SAVIO

colti da paura e si sono coalizzati, allo scopo di porre fine a questa iniziativa pericolosa. Resta infine un altro piano d’azione, quello che riguarda le società civili di quei Paesi e del mondo intero che costituiscono la sede privilegiata di una guerra di propaganda mediatica. Il “Califfato” ha dimostrato una grande capacità di reclutamento. È diventato un polo di attrazione per gli oppositori dell’America e del mondo Occidentale e per un gran numero di mussulmani di scarso livello culturale e fatti oggetto di propaganda, i quali si sentono umiliati e cercano un luogo estremo dove combattere. Ma è anche un polo di attrazione per coloro che non sono soddisfatti della vita politica, sociale e culturale dell’Occidente, musulmani e non.

Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Impaginazione Pulsar Lab Pubblicità Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Biancamaria Rossi, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Giuseppe Sabbadini, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, Paolo Biondo, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Paolo Turina, Patrizia Miotti, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti.


L’approfondimento

di Elena Kraube

cibo per tutti dignità, non elemosina “Per la prima volta nella storia, l’umanità può dire che la miseria non dipende dal fato, e che la fame è completamente evitabile,” ha dichiarato il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva introducendo il Pontefice in visita alla sede della Fao a Roma, in occasione della 2ª Conferenza Internazionale sulla Nutrizione. “La presenza di Sua Santità qui con noi oggi riflette una convergenza ecumenica su questo tema che si sta sempre più diffondendo tra genti di diverse latitudini, culture e punti di vista.” “È doloroso constatare che la lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla ‘priorità del mercato’, e dalla ‘preminenza del guadagno’, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria”. Queste le prime parole di Papa Francesco che ha esortato i leader politici di tutto il mondo a considerare il cibo, la nutrizione e l’ambiente come questioni pubbliche globali in un momento in cui le nazioni sono strettamente interconnesse l’una all’altra come mai prima. “Quando la solidarietà manca in un paese, ne risente tutto il mondo”, ha dichiarato.

Papa Francesco ha esortato i leader politici di tutto il mondo a considerare il cibo, la nutrizione e l’ambiente come questioni pubbliche globali Intervenendo davanti ai delegati delle 172 nazioni presenti alla Seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione (ICN2) il Santo Padre ha chiesto loro di impegnarsi per assicurare che le promesse di una sicurezza alimentare estesa a tutti vengano realmente messe in pratica, affermando che il diritto ad una alimentazione sana è una questione di dignità, non di elemosina. Francesco ha evidenziato che sebbene vi sia abbastanza cibo per tutti, le tematiche relative all’alimentazione sono regolarmente soggette a manipolazioni informative, rivendicazioni sulla sicurezza nazionale, corruzione ed evocazioni strappalacrime della crisi economica. “Questa è la prima sfida che dobbiamo superare” ha detto, sottolineando la necessità che i diritti della persona umana vengano inseriti in tutti i programmi di aiuto e di sviluppo. La lotta contro la fame e la malnutrizione è ostacolata dalla “supremazia del mercato e dalla preminenza del profitto, che ha ridotto il cibo a qualcosa che viene solo comprato e venduto, ed è soggetto a speculazione” ha aggiunto. Il Pontefice, rivolgendo di persona il suo intervento ai delegati da tutto il mondo presenti alla ICN2 nella sede della FAO a Roma, ha anche sottolineato la necessità di preoccuparsi per l’ambiente e di proteggere il pianeta. “Gli esseri umani possono perdonare, ma la natura no” ha detto. “Dobbiamo prenderci cura di Madre Natura, di modo che essa non risponda con la distruzione” segnalando le imminenti conferenze sul clima che si terranno in Perù (COP20) ed in Francia (COP21) come le opportunità giuste per farlo. I leader da tutto il mondo hanno approvato la Dichiarazione di Roma sulla Nutrizione ed il Quadro Operativo, che adotta una serie di principi volontari volti ad affrontare le maggiori sfide odierne legate alla nutrizione, e ad identificare le priorità per una migliore cooperazione internazionale sull’alimentazione. Il Pontefice ha scritto nelle scorse settimane una lettera ai leader mondiali presenti al Vertice del G-20 a Brisbane, indicando la malnutrizione come il primo dei problemi che essi dovrebbero cercare di risolvere. Target specifici Il Quadro delinea meccanismi di responsabilizzazione efficaci, incluso sistemi di monitoraggio per tracciare i progressi fatti ed una serie di obiettivi e traguardi nutrizionali basati su indicatori

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concordati a livello internazionale. I paesi che vi hanno aderito dovrebbero raggiungere risultati specifici entro il 2025, tra i quali gli attuali target sul miglioramento della nutrizione materna, neonatale e della prima infanzia, e sulla riduzione dei fattori di rischio collegati alla nutrizione per le malattie non trasmissibili come il diabete, la cardiopatia ed alcuni tipi di cancro (www.who.int/ nutrition/topics/nutrition_globaltargets2025). Sistemi alimentari sostenibili sono cruciali nel promuovere delle diete sane. I governi sono chiamati a promuovere un’agricoltura a sostegno della nutrizione, integrando gli obiettivi nutrizionali nella pianificazione e nell’attuazione dei programmi agricoli, assicurare la sicurezza alimentare e favorire delle diete più sane. La Dichiarazione e il Quadro Operativo sono il risultato di quasi un anno di intense negoziazioni tra i rappresentanti degli stati membri della FAO e dell’OMS. I paesi hanno riconosciuto che, sebbene siano stati fatti importanti passi avanti nella lotta contro la malnutrizione dalla Prima Conferenza Internazionale sulla Nutrizione nel 1992, i progressi sono stati insufficienti e irregolari. Sebbene l’incidenza della fame sia scesa del 21% dal 1990-92, vi sono ancora oltre 800 milioni di persone affamate nel mondo. Anche il ritardo della crescita (bassa altezza rispetto all’età) e il deperimento (basso peso rispetto all’altezza) sono diminuiti, ma si stima che nel 2013 ancora 161 milioni di bambini sotto i cinque anni siano affetti dal primo, e 51 milioni dal secondo. La sottonutrizione è collegata a quasi metà di tutte le morti infantili sotto i cinque anni, pari a circa 2.8 milioni l’anno. Oltre due miliardi di persone soffrono di carenze di micronutrienti, o “fame nascosta”, dovute ad un’ assunzione insufficiente di vitamine o minerali. Al tempo stesso, il problema dell’obesità sta crescendo rapidamente, con circa mezzo miliardo di persone obese, e un miliardo e mezzo di persone in sovrappeso. Circa 42 milioni di bambini sotto i cinque anni sono già in sovrappeso. Inoltre, diverse forme di malnutrizione spesso coesistono, con persone che vivono nelle stesse comunità - spesso addirittura nella stessa famiglia - e soffrono di fame, carenza di micronutrienti e obesità. Alla fine, metà della popolazione mondiale soffre di una qualche forma di malnutrizione. Sforzi indirizzati a mamme, neonati e bambini La malnutrizione colpisce prevalentemente ai primi stadi di vita. E’ quindi necessario che gli stati indirizzino sforzi speciali per fronteggiare i bisogni nutrizionali delle mamme prima e durante la gravidanza, e dei bambini durante “i primi 1000 giorni” dal momento del concepimento fino

SEBBENE L’INCIDENZA DELLA FAME SIA SCESA DEL 21% DAL 1990-92, VI SONO ANCORA OLTRE 800 MILIONI DI PERSONE AFFAMATE NEL MONDO

all’età di due anni. Una parte chiave in questo sta nel promuovere e favorire l’allattamento materno esclusivo fino ai sei mesi, e il proseguimento dell’allattamento fino all’età di due anni ed oltre. I governi sono esortati ad educare ed informare i loro cittadini su pratiche alimentari più sane, oltre che ad introdurre misure di protezione sociale, come i programmi di alimentazione nelle scuole, e a garantire diete nutrienti per le categorie più vulnerabili. Le iniziative per combattere l’obesità dovrebbero essere rafforzate tramite la creazione di contesti salutari che promuovano l’attività fisica sin dalla prima infanzia. Allo scopo di garantire un accesso universale a delle diete sane, i governi dovrebbero incoraggiare la riduzione della pre-

senza di grassi saturi ed insaturi, degli zuccheri e del sale nei cibi e nelle bevande, e migliorare il contenuto nutritivo dei cibi tramite strumenti regolatori e volontari. La Dichiarazione di Roma esorta inoltre i governi a regolamentare la commercializzazione di alimenti per infanti e a proteggere i consumatori, specialmente i bambini, dal marketing e dalla pubblicità di cibi e bevande non sane. Oggi c’è una migliore comprensione della natura complessa del problema della malnutrizione, e si conoscono le misure per affrontare le diverse sfide. I problemi globali dell’alimentazione richiedono soluzioni globali, e la nutrizione merita un’attenzione assai maggiore nell’agenda internazionale per lo sviluppo.

Via alla sfida Fame Zero La visione di un mondo dove ognuno ha cibo a sufficienza e accesso ad un’alimentazione sana deve essere al centro dei nuovi obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile, ha affermato il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva, partecipando alla presentazione dell’installazione che rappresenterà le Nazioni Unite all’Esposizione Universale Expo Milano 2015. L’istallazione, un grande cucchiaio blu, è stata presentata in una cerimonia presso la sede della FAO a Roma. Fatto di materiale riciclabile, il grande cucchiaio - strumento comune a tutte le tradizioni alimentari nel mondo - rappresenta la Sfida Fame Zero delle Nazioni Unite che punta all’eradicazione della sottoalimentazione cronica. “E’ il riconoscimento visivo del nostro impegno per un mondo sostenibile con sicurezza alimentare per

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tutti” ha affermato Graziano da Silva riferendosi ai lavori in corso da parte dei governi per determinare i nuovi obiettivi globali dello sviluppo per la fine del 2015. L’ installazione presentata alla FAO è solo il primo di 18 esemplari che congiungeranno i contenuti ONU lungo l’itinerario delle Nazioni Unite ad Expo 2015 il cui scopo è quello di promuovere il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, nella “Sfida Fame Zero” lanciata nel 2012: possiamo sconfiggere la fame nell’ arco di questa generazione ovvero zero bambini con ritardi della crescita sotto i due anni, 100% accesso a cibo adeguato durante tutto l’ anno, tutti i sistemi alimentari sostenibili, aumento del 100% della produttività e dei redditi dei piccoli proprietari terrieri, zero perdite e sprechi alimentari.

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PARLIAMO DI

di elena benaglIa

vita tua affari miei Quanto tempo passiamo a parlare con gli altri? Quanta parte della nostra giornata dedichiamo al dialogo con i nostri amici e colleghi, con i nostri familiari? E soprattutto, di cosa parliamo? Sembra incredibile ma secondo una ricerca della Social Issues Research Center ben il 55% delle conversazioni che avvengono tra uomini nel corso della giornata, è dedicato al pettegolezzo! E la percentuale sale al 67% se a parlare tra loro sono le donne. Più della metà del tempo che passiamo interagendo e confrontandoci con i nostri simili è riservata al gossip. Visti questi numeri, viene da chiedersi se sia davvero così frivolo e inutile lo “spettegolare”, l’interessarci della vita degli altri…è davvero una cosa “che non si fa”, che “non sta bene”? Se è così, perché spendiamo una grande parte del nostro prezioso tempo, che ci lamentiamo sempre di non avere, in questa pratica? Perché non vediamo l’ora di interessarci di notizie sulla vita privata e intima delle cosiddette “personalità”, dei VIP? Ci sono diverse teorie antropologiche e psicologiche che giustificano di fatto il fenomeno del pettegolezzo, che addirittura lo considerano molto positivamente, partendo dal presupposto che divulgare fatti privati possa avere rilevanti effetti pubblici. Innanzitutto per capire di cosa stiamo parlando, diciamo che il pettegolezzo, per essere oggettivamente definito tale, deve possedere alcuni elementi di base: deve riguardare una terza persona, quest’ultima deve essere assente nel momento in cui se ne parla, deve essere conosciuta anche indirettamente dai pettegoli e oltre ai fatti e informazioni devono essere espressi giudizi valutativi (normalmente negativi). Alcune teorie ipotizzano che il pettegolezzo in una comunità abbastanza ristretta possa avere la funzione di preservare la stabilità del gruppo e la pacifica convivenza. Sapere chi sono e cosa fanno le persone intorno a noi, avere il massimo delle informazioni possibili sul loro conto, aiuta a prevenire i conflitti e a garantire una certa sicurezza personale. O, quantomeno, ci da una certa tranquillità, anche se effimera e costruita nella maggior parte dei casi su informazioni falsate, errate o incomplete. Il pettegolezzo ha anche la funzione di permettere il confronto sociale. Lo psicologo e sociologo statunitense Leon Festinger, famoso per i suoi studi sulla “coesione dei gruppi” e la “tendenza all’uniformità”, ha formulato la teoria secondo la quale le persone hanno un grande desiderio di valutare le proprie abilità e opinioni e non avendo spesso banchi di prova reali sui quali confrontarsi, cercano di ottenere informazioni sulle capacità altrui attraverso i pettegolezzi. Spettegolare sarebbe

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IL GOSSIP METTE IN LUCE LE DEBOLEZZE DEI VIP CHE VENGONO “UMANIZZATI”. SIAMO FELICI DI SAPERE CHE “ANCHE QUELLO SBAGLIA”, CHE “ANCHE LEI NON È PERFETTA” dunque un modo per conoscere il proprio reale valore confrontandosi (anche se non apertamente) con gli altri. Il gossip è anche importante nella comunicazione sociale, perché fornisce un vocabolario comune. Parlare di personaggi celebri, che tutti conosciamo, che sono vicini e lontani nello stesso tempo, permette di creare un linguaggio condiviso. E’ un modo per facilitare le relazioni tra le persone, affrontando anche argomenti spesso difficili e scabrosi, che per discrezione non verrebbero mai trattati citando situazioni personali. E sentendo così “vicini” i Vip, vedendo che anche loro fanno o dicono certe cose, che sono così simili a noi no-

nostante spesso vengano messi sul piedistallo e siano considerati perfetti... ci fa stare meglio, ci giustifica in certi nostri comportamenti, ci fa sentire parte di un unico grande gruppo umano, non ci sentiamo emarginati e diversi. E poiché il gossip mette in luce soprattutto le debolezze dei Vip, questi ultimi vengono ridimensionati, “umanizzati”, siamo felici di sapere che “anche quello sbaglia”, che “anche lei non è perfetta”.E seguire quotidianamente le novità private delle celebrity, che al giorno d’oggi pubblicano volontariamente ciò che accade nelle loro vite tramite l’infinità varietà di social network, ci fa sentire una certa familiarità con loro, quasi fossero nostri amici intimi o parenti. Il gossip sui personaggi celebri serve anche per sognare, fantasticare, e quindi esplorare le proprie emozioni nel conoscere i particolari di vite completamente diverse: si può provare invidia, ammirazione, disgusto e tutto questo alimenta quello che chiamiamo “divertimento”, cioè tutto ciò che può dare nello stesso tempo svago e piacere. Gli scienziati che studiano l’evoluzione sostengono che il pettegolezzo è essenziale al nostro benessere sociale, psicologico e fisico. Infatti, affermano, l’esigenza di capire prima degli altri cosa stia accadendo intorno a noi, nell’ambiente sociale in cui viviamo, corrisponde a grossi vantaggi per chi meglio riesce nell’impresa; inoltre il pettegolezzo è un mezzo in grado di colmare le lacune che possono venirsi a creare in termini di possesso di uno dei beni più preziosi: l’informazione. A rilassare, però, non sono tutti i pettegolezzi, ma solo quelli “positivi”, che secondo teorie scientifiche riducono la frequenza cardiaca e allentano le tensioni emotive; mentre quelli mossi da invidia e risentimento hanno l’effetto contrario di alimentare il livello di ansia e di agitazione. Il gossip consente inoltre di individuare meglio i comportamenti sociali accettati dagli altri, e quindi di adeguarsi a essi per non essere

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Inseguita dai PAPARAZZI? no, grazie, faccio da sola!

emarginati. E dall’altro lato può fungere da regolatore sociale, determinando automaticamente l’esclusione degli individui che si discostano dai comportamenti unanimemente accettati e che non agiscono in modo cooperativo per il fine comune del gruppo. Certo, in questo modo il gossip può essere visto come un sistema della società per spingerci a uniformarci, ad aderire tutti alle medesime convinzioni e convenzioni, agli stessi comportamenti che il “gruppo” considera morali o virtuosi, per non essere tagliati fuori. Lo scambio di giudizi informali all’interno di una comunità, sui comportamenti dei membri della stessa può, in effetti, essere considerato una forma di controllo sociale. Se non addirittura una “forma di polizia”, una delle configurazioni in cui si esercita la sanzione da parte dell’opinione pubblica, affinché le persone evitino tutta una serie di comportamenti che possono generare imbarazzo o offendere il comune senso del pudore.

ALCUNE TEORIE IPOTIZZANO CHE IL PETTEGOLEZZO IN UNA COMUNITÀ ABBASTANZA RISTRETTA POSSA AVERE LA FUNZIONE DI PRESERVARE LA STABILITÀ DEL GRUPPO Un altro aspetto, non trascurabile, del pettegolezzo è che costituisce un importante strumento di potere, che può essere usato per distruggere la reputazione di rivali e avversari. Ma su quest’ultimo aspetto si può proprio dire “Paese che vai, usanza che trovi”, perché se negli Stati Uniti d’A-

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Il termine “paparazzo”, fotografo che passava le giornate e spesso le notti in appostamenti, che cercava il luogo migliore per catturare anche una sola immagine che però avrebbe creato lo scandalo, nasce dal film di Federico Fellini, “La Dolce Vita”, nel quale il personaggio che esercita la professione di fotografo a caccia di personaggi famosi, fa Paparazzo di cognome. Oggi quella professione è ormai quasi estinta. Fino a qualche anno fa le star sostenevano di “odiare” i paparazzi, li sfuggivano, o fingevano di farlo, li minacciavano di denunce… salvo poi far loro avere indirizzo e orario del ristorante da cui sarebbero uscite in compagnia di un segreto amante o di una nuova fiamma. Ma nel giro di pochissimi anni le cose sono cambiate. I Vip, oggi, si fotografano da soli e, ahinoi, lo fanno costantemente. Documentano, e pubblicano, la loro giornata da quando si alzano, fintamente spettinati, a quando vanno a letto col pigiama con gli anatroccoli. Le foto non le fanno più i fotografi, ma i fotografati…che ci propinano immagini di ogni singolo giorno della loro gravidanza, come se nessun’altra donna avesse mai partorito prima, ci mostrano in quanti diversi modi ci si può baciare con le labbra imbronciate a becco d’oca senza sbavare il rossetto, quali corn flakes pref eriscono a colazione e che frasi dolci scrive la nuova fidanzata sui post-it che lascia attaccati alla porta, che però nel frattempo ha già postato lei sulla bacheca facebook e sintetizzato in twitter. Insomma oggi possiamo sapere tutto, e in tempo reale, della vita privata delle celebrità, e spesso veniamo a saperlo anche se non vogliamo! In quest’ansia di apparire sempre, dovunque e comunque, di apparire per esistere, abbiamo iniziato a considerare con sospetto chi su whatsapp non mette la foto del profilo..”vorrà dire che non lo usa” pensiamo… inconcepibile credere che qualcuno usi questi strumenti semplicemente per comunicare, come una volta si faceva col telefono, a costo zero. Oggi sembra davvero che non serva più pensare per esistere, come sosteneva Cartesio (chissà quanti, tra le nuove generazioni, conoscono la frase ”cogito ergo sum”?), basta apparire. Passare davanti a una telecamera che inquadra un palazzo, e nel frattempo avvisare quanti più amici possibile: “guardami, ci sono, sono anch’io in tv, esisto!”. Oggi abbiamo tutti il diritto di certificare così la nostra esistenza, più che mai quando dubitiamo di averne una…

merica abbiamo visto la carriera di importanti uomini politici letteralmente rovinata dai pettegolezzi, soprattutto riguardanti gli scandali extraconiugali, in Italia il pettegolezzo su questi tipi di notizie serve a riempire l’attesa dal parrucchiere o dal dentista e a condire con un po’ di piccante le chiacchierate del sabato sera a tavola con gli amici..e nulla di più. E proprio a proposito delle chiacchiere durante le serate con gli amici..non ci viene il dubbio che il gossip trovi spazio quando le persone riunite hanno poco in comune, non hanno discorsi o interessi da condividere? Il pettegolezzo in questo caso serve a riempire dei vuoti, a superare momenti di silenzio e noia, e per quanto triste sia questa situazione, il gossip assolve la sua funzione “sociale” anche in questo caso. Oppure può essere utilizzato per nascondere, o almeno tentare di farlo, i propri “inconfessabili” segreti parlando della vita di altri per non dover parlare della propria!

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mantova life&style MANTOVA

MANTOVA

tra cultura e coltura

La Festa della cucurbitacea che come ogni anno si apre l’8 settembre, si chiude quest’anno l’8 dicembre, seguendo non a caso due date importanti (la Natività della Beata Vergine Maria e l’Immacolata concezione). Da ben 18 anni, durante i tre mesi della manifestazione, nelle corti agricole del mantovano la zucca diviene regina, in primo luogo a tavola, grazie alla tradizione gastronomica mantovana portata avanti e reinventata dalle rasdore contadine, ma non solo. Sono numerosi, infatti, gli appuntamenti che si susseguono da settembre a dicembre, dedicati alla versatilità della zucca che diviene oggetto da scolpire, scavare, dipingere, plasmare, decorare, trasformare; ci saranno corsi di cucina, mercati contadini, feste popolari, mostre di zucche, incontri culturali. Per informazioni Consorzio Agrituristico Mantovano Verdi Terre d’Acqua 0376 324889.

GUIDIZZOLO

Il Presidente dell’Ente Filarmonico di Guidizzolo, Franco Marchesini, è stato accolto al rientro da un periodo di vacanze dai docenti e dai ragazzi della Scuola secondaria di primo grado “Don I. Fortunati” per valorizzare la consegna di strumenti musicali da parte dell’Ente stesso. Il presidente ha consegnato un pianoforte, un’arpa, cinque clarinetti e cinque flauti traverso, sottolineando che l’investimento rappresenta un valore aggiunto per la scuola ma anche la cura e l’interesse che un ente filarmonico ha per la crescita culturale dei ragazzi. In quella giornata era presente parte dell’Amministrazione comunale e il Sindaco, il quale ha evidenziato non solo l’apporto culturale ma anche la possibilità che questa attività scolastica porti all’impiego di nuove figure professionali e posti di lavoro.

CASTEL GOFFREDO

Shopping day È tradizione che a Castel Goffredo, l’antivigilia di Natale, siano tutti invitati a ritrovarsi nelle piazze e nelle strade della città per scambiarsi gli auguri e godere insieme dell’atmosfera pre-natalizia. Il percorso natalizio per le vie del centro è costellato di banchetti con polenta e cuspetù, vin brulè e caldarroste, tè da gustare con panettone e pandoro, ma anche cioccolate calde e dolci generosamente offerti da alcune associazioni di Castel Goffredo. Fino alle 24.00 i negozi del centro rimarranno aperti per gli ultimi acquisti. Un consiglio: non perdetevi una tappa alla pasticceria da Nene.

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Si concluderà l’11 gennaio la mostra dedicata alle materie del libro e alle legature storiche dei tomi conservati presso la Biblioteca Teresiana di Mantova. La mostra, che venne inaugurata il 4 settembre, potrete ammirare le più significative e rare rilegature conservate nella Biblioteca Teresiana, la mostra che a gennaio chiuderà ha visto il susseguirsi di appassionati del mestiere ed è da considerarsi una delle mostre documentarie di maggior pregio che si sono susseguite nella provincia di Mantova.

MANTOVA

Provincia animata per il Natale strumenti musicali

Le legature del libro

Si sa il periodo del Natale è un momento ricco di preparativi per rendere il freddo inverno più accogliente e festoso. Da alcuni anni il centro storico di Mantova ospita un mercato di bancarelle natalizie e non solo che vendono oggetti fatti a mano, pezzi d’artigianato, prodotti della gastronomia locale. Tutto il necessario per poter acquistare regali originali da mettere sotto l’albero. Ecco allora che il centro storico di Mantova, Piazza Sordello e Piazza Erbe ospiteranno dal 12 al 14 dicembre innumerevoli espositori provenienti da tutta Italia e il Comune proporrà una scaletta di eventi collaterali con spettacoli di strada per tutti i visitatori.

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI

Biennale arte giovani 2014 Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti presso Villa Ippoliti fino al 31 dicembre ospiterà la rassegna artistica Biennale d’Arte Giovani 2014 curata nei minimi dettagli da Gianfranco Ferlisi e Renzo Margonari. Al museo MAM, ricco di storia e aperto al sentire della contemporaneità, vengono ospitate le opere di sedici giovani talenti. La Biennale d’Arte Giovani 2014 è un progetto espositivo volto a realizzare una nuova edizione di una rassegna dedicata ad artisti emergenti, giovani anagraficamente, ma non solo: una sfida alla limitatezza di risorse di questi tempi che si rigenera con l’intento di presentare molteplici aspetti del discorso artistico.

GUIDIZZOLO

Stagione teatrale 2014/2015 Tra l’autunno e la primavera, si accendono i riflettori su Guidizzolo e sul cartellone del suo Teatro che ospita nomi di importanza nazionale. Ogni fine settimana, sul palcoscenico si alterneranno commedie, tragedie, cabaret e musica dal vivo sempre di altissimo livello. Il 18 dicembre potrete assistere a “Nuda proprietà” con Lella Costa e Paolo Calabresi; il 23 gennaio “Ospiti” con Cesare Bocci, Eleonora Ivone e Marco Bonini. Gli spettacoli hanno tutti inizio alle ore 21.00, ma la biglietteria è attiva già dalle 19.30. Per info contattare il Comune di Guidizzolo al 0376.1620428.

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a cura di Elena andreani CASTIGLIONE DELLE STIVIERE

Le rassegne del natale Il freddo pungente, i canti, il vin brulè e la compagnia di amici e familiari sono queste le cose che caratterizzano l’atmosfera natalizia. Se vi recate a Castiglione delle Stiviere, dall’8 dicembre fino all’Epifania, potrete trovare tutto questo e molto di più. La pista di pattinaggio e i mercatini natalizi, sono

POGGIO RUSCO

protagonista il tartufo

presenti ogni domenica e qui potrete acquistare prodotti tipici e regali artigianali intanto che scegliete le ultime statuine per il presepe o ascoltate i canti di Natale. Se volete conoscere il paese da un’altra prospettiva, scegliete di fare un giro sul trenino che vi accompagna in una visita inedita di Castiglione, oppure, per vivere a pieno l’esperienza natalizia, partecipate a mostre, concerti o saggi scolastici aperti a tutti o ancora visitate la mostra del presepe e il presepe vivente presso l’oratorio. Durante i mercatini di Natale potrete gustare il piacere i trascorrere un’intera giornata con la famiglia. In piazza troverete artigianato manuale, opere dell’ingegno, vintage, usato, mercatino del libro, e tutto ciò che gira intorno al mondo degli hobbisti. Per maggiori informazioni: 3478251363.

ALTO MANTOVANO

il sapere che accresce Dopo il successo del primo ciclo di corsi di formazione sul patrimonio culturale delle Terre dell’Alto Mantovano (“Qui si è fatta l’Italia. Il Risorgimento tra congiure e battaglie” e “Dipinti di Pietra. Un viaggio tra tarsie di marmi e pietre dure”), è con vero piacere che presentiamo le tre nuove proposte formative che si articoleranno da novembre 2014 a gennaio 2015: - Il Rinascimento. Palazzi, chiese e conventi, 8 incontri dal 4 al 22 novembre; - Arte e fede nelle terre dell’Alto Mantovano, 6 incontri dal 2 al 13 dicembre; - Il romanico tra pievi e castelli, 9 incontri dal 13 al 31 gennaio. Per informazioni: info@terrealtomantovano.it oppure 0376 781218.

EREMO DI CURTATONE

WinterDance2014

Dal 12 al 14 dicembre a Poggio Rusco si terranno tre serate dedicate all’assaggio del tartufo. La manifestazione denominata Poggio al tartufo vuole proporre delle serate in cui i vari locali aderenti all’iniziativa daranno ai propri clienti assaggi o piatti a base di tartufo. Per chiunque volesse maggiori informazioni sarà possibile contattare il Comune al 0386 51001. l’obiettivo è quello di far conoscere un piatto celebre e dal gusto intenso quale è il tartufo.

Quest’anno il Concorso di Danza “Città di Curtatone” avrà luogo al PalaSiglaCom domenica 14 dicembre, il termine ultimo per le iscrizioni scade il 5 dicembre. Le sezioni che verranno giudicate sono: classico/neoclassico, modern/jazz/contemporaneo, hip hop, creativa e le categorie considerate prevedono la seguente ripartizione: piccoli (fino a 9 anni), bambini (10/12 anni), junior (13/16 anni) e senior (dai 17 anni). Il montepremi finale è in denaro: 6.000 euro. Saranno possibili vincite anche di borse di studio, trofei e menzioni speciali.

MONZAMBANO

Presentazione Valgrisenche nel silenzio del ricordo Il 12 dicembre alle ore 19,30 presso l’Agriturismo Il Filos di Monzambano della rinomata Famiglia Zenegaglia verrà presentato il libro “Valgrisenche nel silenzio del ricordo” di Amos Cartabia, un libro parte da storie realmente accadute all’autore, la vita di campeggio estivo con l’oratorio in questa

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splendida Valle della Valle d’Aosta, le prime amicizie, gli amori, la montagna. Poi il romanzo inizia nella sua invenzione con il 2013 quando i lavori di ristrutturazione della diga portano una vecchia amica a ricontattare il gruppo poiché riappare una vecchia storia legata ad uno strano caso di omicidio proprio accaduto quella lontana estate del 1984. Il gruppo sarà riportato così in Valle e lì, uno dopo l’altro, i protagonisti si ritroveranno coinvolti in una serie di omicidi che porteranno il lettore a seguire le indagini sino alla fine. Non sveliamo altri dettagli e vi invitiamo ad assistere a questa serata letteraria organizzata dall’edicola libreria L’Informazione di A&B di Monzambano. Ricordiamo che Amos Cartabia, alla sua ventesima pubblicazione non è nuovo a storie di questo genere, “Local Thriller”, filone inventato proprio per portare il lettore ad apprezzare le bellezze di un luogo ripercorrendo i passaggi di protagonisti inventati e di situazioni anche al limite del reale. L’agriturismo proporrà alla fine un menù a base di piatti tipici per tutti coloro che desidereranno fermarsi. Per info 0376.809483.

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brescia life&style BRESCIA

sull’orlo della vita

La Galleria dell’Incisione presenta l’edizione italiana di “Sull’orlo della vita”, opera teatrale scritta nel 1993 da Gao Xingjian, scrittore e artista di origini cinesi insignito nel 2000 del Nobel per la Letteratura. Il libro sarà esposto in galleria per tutto il mese di dicembre insieme ad alcuni inchiostri dell’artista. “Sull’orlo della vita” è il monologo di una donna che confessa in terza persona lo sfacelo della sua vita, ed include nell’edizione italiana suggestive immagini dell’autore in un connubio tra letteratura e pittura che rappresenta una costante nel suo lavoro. Edito in Italia nel novembre 2014 dai Cento amici del libro e realizzato dalla stamperia veronese di Anna Ziliotto, il libro è tradotto da Simona Polvani. La pittura di Gao, esclusivamente monocroma, coniuga l’eco della tradizione orientale con le esperienze europee.

CASTEL MELLA

Dal 13 al 28 dicembre la piazza Unità d’Italia di Castel Mella si vestirà di un vero e proprio villaggio natalizio con la casa di Babbo Natale, attrazioni, musiche, animazioni, spettacoli, giochi per bambini e il tradizionale mercatino natalizio. Inoltre, una grande area dedicata ai sapori e alla gastronomia tipica natalizia: dalle dolcezze alle tipicità più salate; oltre cinquanta gli espositori presenti. Imperdibile è la casa del Babbo più famoso al mondo e il villaggio tutto allestito e dedicato ai bambini che si colora delle tinte e degli addobbi natalizi più tipici. Passate nei giorni precedenti al Natale e lasciate la vostra lista dei desideri chissà che un generoso Babbo Natale non si decida ad esaudire un vostro piccolo sogno. La manifestazione nasce in sinergia con il comune di Castel Mella e offre ai visitatori due settimane magicamente natalizie.

FRANCIACORTA

impazzano le feste Nei comuni della Franciacorta di Castegnato, Ome, Predore e Paratico imperdibili saranno gli appuntamenti per i visitatori più attenti alle tradizioni del Natale. Potrete trovare bancarelle di Natale sul Lungolago Marconi a Paratico l’8 dicembre; il 6 e 7 dicembre a Castegnato: bancarelle natalizie, giocolieri, mago e clown, trucca bimbi, zampognari, Santa Lucia presso Parco Calini; altri mercatini a Predore il 21 dicembre dalle ore 9 alle 17 in Piazza Bortolotti; nel centro storico di Ome numerosi banchetti offriranno i loro prodotti natalizi il 14 dicembre e il 26 dicembre rievocazione storica della Natività.

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Beretta Sky Suite nuova Vip Lounge E’ stata inaugurata la nuova Vip Lounge dell’Aeroporto di Brescia, dedicata ai voli executive, denominata Beretta Sky Suite. La nuova lounge è sponsorizzata da Beretta, prestigiosa azienda multinazionale che ha sede nel bresciano, che ha “vestito” con i propri colori le pareti della sala e della relativa area di accesso. La nuova Sky Suite è uno spazio di 200 mq luminoso, silenzioso e dotato di ogni comfort dove attendere il proprio volo privato.

DARFO BOARIO

grande attesa aspettando il natale magiche atmosfere

BRESCIA

Il comune camuno Darfo Boario domenica 21 dicembre organizza per il terzo anno consecutivo un’intera giornata dedicata ai profumi e ai colori del Natale, dove si potrà spaziare tra le bancarelle natalizie per il miglior shopping annuale. Proporrà ai più piccoli uno spettacolo di divertenti burattini dal titolo “Il Natale di Gioppino” alle ore 15.00 e alle 16.00 “Canti e suoni di Natale”, un saggio degli allievi della Libera Accademia di Musica A. Vivaldi di Darfo. Per tutta la giornata potranno essere visitate le numerose bancarelle dedicate ai mercatini natalizi presso il Piazzale Comunale. Nella giornata troverete stand e punti di ristoro.

CARPENEDOLO

La dolcezza del torrone A Carpenedolo l’appuntamento più dolce dell’anno è con la nona edizione della Fiera del Torrone e la Festa della Madonna del Castello, ottimo prologo per i festeggiamenti natalizi attraverso le innumerevoli bancarelle dedicate a tutti i tipi di dolciumi oltre che a caldarroste, vin brulè e specialità agroalimentari locali. Sarà il torrone il protagonista indiscusso con il suo sapore dolce perfetto connubio di albume d’uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci o nocciole tostate, spesso ricoperto da due ostie. Quest’anno la manifestazione si terrà il 7 e l’8 dicembre e la Pro Loco certa del sicuro successo proporrà a tutti i carpenedolesi e non solo grandi festeggiamenti e le novità saranno innumerevoli.

BRESCIA

irresistibile Corso di pizzica Il corso, condotto da Enzo Santoro – voce, chitarra, e tamburello de La Compagnia della Vocata – vuole far muovere i passi fondamentali dell’antica danza di corteggiamento salentina. Sul ritmo ipnotico-tribale del tamburello suonato dal vivo, verranno esplorate le posture, la dinamica della coreografia e l’uso del fazzoletto. Il secondo modulo del corso inizierà il 12 gennaio 2015, ciascun modulo è autonomo ed è costituito da 5 incontri a cadenza settimanale, il lunedì sera dalle 21:00 alle 22:30. Il corso è tenuto presso il Teatro19, via Marziale Ducos a Brescia. Per info info@alchechengi.org.

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a cura di elena andreani CHIARI

microeditoria sugli scudi Grande successo ha riscosso la dodicesima rassegna di Microeditoria tenutasi il 7, l’8 e il 9 novembre nel fascino liberty di Villa Mazzotti Biancinelli, a Chiari. Le migliaia di visitatori dell’edizione appena conclusa testimoniano il successo crescente di un evento che, di anno in anno, incuriosisce sempre di più il pubblico grazie alle proposte particolari,

BRESCIA

Corriamo con i santa claus

raffinate e di nicchia, che vengono offerte durante i tre giorni. Una tre giorni di cultura a tutto tondo che quest’anno ha visto personaggi di pregio intervallarsi, da Beppe Lopez, nota firma de Il Fatto Quotidiano, che ha descritto e presentato la sua ultima pubblicazione “Indecenti!”: critica senza mezze misure alla classe dirigente italiana, a Luca Mercalli, illustre metereologo, Nikola Savic, vincitore di Masterpiece con il suo libro “Vita migliore”, Annarita Briganti con “Non chiedermi come sei nata”, nota giornalista di Repubblica. Con il grandioso successo non possiamo che attendere l’edizione 2015. E’ stata curata dall’Associazione Culturale l’Impronta, in collaborazione con il Comune di Chiari e il patrocinio della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia, Consiglio Regionale della Lombardia.

TEMù

vivere i mercatini Come ogni anno si rinnova a Temù, comune della Vallecamonica il tradizionale appuntamento Natalizio con i mercatini di Natale. Nelle caratte ristiche casette di legno allestite nel centro storico del paese si potranno trovare, degustare ed acquistare prodotti tipici del Natale e non solo: dai dolci agli addobbi, dai biscotti alle piccole idee regalo, dalle bambole in pezza alle candele, dalle statue di legno agli oggetti in vetro e ceramica, ai giocattoli per i più piccini. L’appuntamento è previsto per la fine di dicembre e i primi giorni dell’anno nuovo ma per maggiori informazioni e date è possibile contattare l’ufficio turistico al numero 0364.94152.

MONTICHIARI

Sposi&Progetti Il matrimonio, si sa, è un passo importante e dunque la rassegna per gli sposi è un evento che si rivolge alle coppie e ai futuri sposi con una panoramica di tutti i prodotti, le soluzioni e i servizi per organizzare al meglio il giorno del proprio matrimonio, per rendere questo giorno unico, speciale ed indimenticabile. I padiglioni del Centro fiera di Montichiari dal 23 al 25 gennaio daranno sfoggio ai visitatori di tutte le “hit” che il mercato propone in tema di “Wedding”, dai servizi più economici ai più dispendiosi per un matrimonio da favola.

“A Natale tutti i sogni possono diventare realtà” - è questo il motto che porta centinaia di atletici uomini, donne e bambini all’ormai sesta corsa con i Babbi Natale. Imperdibile corsa atletica in un dicembre gelido ma festaiolo per i più, agghindati con i costumi più tipici di questa festività costume rosso e cappello da Santa Claus. Quest’anno la gara sportiva si terrà domenica 21 dicembre dalle 8.30, con ritrovo in Via del Castello. L’evento è organizzato dal Dopolavoro del Comune di Brescia.

ISEO

natale con gusto sapori e tradizioni Concerti, mostre, degustazioni e assaggi di prodotti tipici passando per i tradizionali mercatini di Natale nei due fine settimana 6-7-8 e 13-14 dicembre di “Natale con Gusto”, il festival dei sapori, delle tradizioni e delle tipicità, giunto quest’anno alla tredicesima edizione.

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Un’occasione unica per la degustazione delle specialità tipiche del luogo immersi nell’atmosfera natalizia dell’incantevole scenario del lago d’inverno fatto di luci, profumi, sapori e colori. I vicoli del borgo storico di Iseo, le piazze e le vie saranno costellati dalle tradizionali casette in legno, che proporranno l’eccellenza della produzione enogastronomica del nostro Paese: dalle birre artigianali ai vini del Roero, dall’olio del Farnese al miele. Ma anche tantissime creazioni artigianali di qualità tra cui le meravigliose decorazioni natalizie fatte a mano e le originalissime idee regalo da mettere sotto l’albero come i cosmetici a base di latte d’asina, le calde sciarpe in lana o le matitone in legno per i più piccini. E per i più piccoli un giro sulla giostra storica affacciata sul lago e zucchero filato gratuito, ma anche una passeggiata sull’asinello di Santa Lucia e un laboratorio in inglese, aspettando Santa Claus. Non perdete dunque questo magico appuntamento che per due fine settimana consecutivi darà la possibilità di tuffarsi in un Natale con gusto!

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verona life&style VERONA

mercatini di santa lucia

Dal 10 al 13 dicembre in Piazza Brà ci saranno i famosi Banchetti di Santa Lucia. Un tradizionale mercatino che ogni anno vede oltre 300 banchi di venditori ambulanti proporre dolci, prodotti tipici e articoli da regalo. “I Banchéti de Santa Lussia”, come vengono chiamati in dialetto, sono dedicati alla Santa siciliana vissuta alla fine del terzo secolo. Secondo la tradizione veronese, la notte tra il 12 e 13 dicembre ogni membro della famiglia deve lasciare sulla tavola un piatto vuoto. Durante la notte, la Santa accompagnata dal suo asinello e dal Gastaldo, porterà dolciumi e giocattoli ai bimbi buoni e pezzi di carbone a quelli cattivi. A coronamento della festa la grande archiscultura di Olivieri: una stella di Natale illuminata che parte dall’invaso dell’Arena e si tuffa luminosa, in piazza Brà. Per info: www.cittadiverona.it.

GARDA

L’iniziativa “Natale tra gli Olivi”, fa divenire Garda il punto di riferimento del lago, non solo in estate ma anche in inverno. La 16° edizione, iniziata il 28 novembre 2014 e si concluderà il 6 gennaio 2015, sarà caratterizzata dalla notevole varietà di proposte rivolte alle famiglie.Per l’occasione il paese si vestirà a festa, trasportando il visitatore nella magica atmosfera tipica dei paesi nordici. Attrazione permanente sarà il colorato Mercatino di Natale, conchioschi-gazebo schierati sul lungolago e sulla Piazza Catullo, a ridosso del porto. A partire dall’8 dicembre sarà visibile il famoso Presepe del Borgo, mentre la notte di San Silvestro grande festa in piazza con intrattenimento musicale e fuochi pirotecnici. www.gardabyweb.it.

VILLAFRANCA

BABBO NATALE IN MOTO Il 20 dicembre si terrà a Villafranca la 17ª edizione di “Babbo Natale in moto”, raduno di centauri che per l’occasione arrivano vestiti con il classico costume rosso. Questo evento motociclistico nasce come raccolta fondi, che verranno destinati ad associazioni che operano nel sociale, specialmente nella provincia locale, e che hanno bisogno di aiuto. La manifestazione è aperta a tutti i tipi di moto e prevede una quota di iscrizione di 5,00 euro. A seguire, cena tutti insieme ed intrattenimento musicale. Info su: www.theghostmotoclub.it.

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GRANDE FESTA DI CAPODANNO L’Amministrazione Comunale di Villafranca di Verona organizza il Capodanno in Piazza. Una grande serata musicale dalle 20.00 in Piazza Castello, all’insegna della musica e dell’intrattenimento. Bar e locali saranno aperti e pronti ad accogliere sia i residenti sia i visitatori che sceglieranno di trascorrere l’ultimo dell’anno in questo vivace Comune. I festeggiamenti inizieranno in diretta nazionale alle ore 22.00 e si concluderanno alle ore 01.30. Per info: www.comune.villafranca.vr.it.

FUMANE

AL BORGO nel nome del territorio NATALE TRA GLI ULIVI

VILLAFRANCA

Torna “Natale al Borgo” il 13 e 14 dicembre a Cavalo di Fumane. L’evento natalizio prevede un mercatino di Natale di prodotti del territorio, mostre e dimostrazioni di antichi mestieri, laboratori per bambini, una carrozza trainata da cavalli che porterà i visitatori alla scoperta del borgo di pietra di Cavalo.
Domenica 14 verrà organizzata la “Marcia verso il Borgo”, una passeggiata di 5,5 km da Fumane a Cavalo. Lungo il tragitto, accompagnato da guide, ci saranno ristori e un apertivo di benvenuto. La manifestazione vedrà poi l’esibizione della corale Santa Cecilia di Cadidavid. Informazioni su www.valpolicellaweb.it.

SOAVE

tradizione tra sacro e profano Dalla 3ª Domenica di dicembre alla 3ª Domenica di gennaio, l’atmosfera delle feste natalizie avvolgerà Soave. Sarà l’occasione per ammirare tanti presepi, realizzati in tutte le chiese del centro del Comune e di tutte le frazioni limitrofe. Da ricordare la mostra dei Presepi nella chiesa di Santa Maria di Monte Santo, ed il Presepe del Santuario della Madonna della Bassanella che vanta la presenza di animali viventi nella rappresentazione. Le feste si concludono il 6 gennaio con il “Femo su el Mas-cio”, manifestazione volta alla riscoperta di una tradizione delle nostre terre: lavorazione della carne di maiale si tiene a Porta Verona dalle ore 8.00 alle 12.00. Per informazioni: www.comunesoave.it.

PESCHIERA DEL GARDA

presepe del lago Dall’8 dicembre fino al 6 gennaio Peschiera ospita il famoso Presepe del Lago. Nel punto in cui le acque del Garda confluiscono nel Mincio, vengono adagiati tutti i 26 personaggi, composti da sculture metalliche proporzionate a misura d’uomo e scolpite con fiamma ossidrica, successivamente verniciate con pittura riflettente. Il punto migliore per contemplare l’opera è senza dubbio ponte San Giovanni. Per non perdere tutti gli altri eventi che si tengono a Peschiera, tra cui il Concerto di Capodanno e il Concerto dell’Epifania, visitare il sito web www.comune.peschieradelgarda.vr.it.

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a cura di martina borghetto COLOGNA VENETA

32ª FESTA DEL MANDORLATO Anche quest’anno si rinnova a Cologna Veneta, lunedì 8 dicembre, il prestigioso appuntamento che celebra il mandorlato, un dolce prodotto nella zona. Nato dalla combinazione di pochi ingredienti, esso è diventato il ‘dolce’ delle feste natalizie. E’ così duro che si consuma rompendolo aiutandosi con il manico di un coltello.

COSTERMANO

SQUISITA FESTA DEI BISCOTTI

Le origini di questo dolce natalizio si stimano intorno al 1840, quando uno speziale ebbe l’intuizione di amalgamare il miele, con albume d’uovo, zucchero e mandorle sbucciate. I tempi di lavorazione, le tecniche e la ricetta rimangono gli stessi, nonostante negli ultimi anni si stia procedendo ad una produzione industriale e più moderna di questo dolce. Durante i giorni di festa sulla piazza principale sarà possibile degustare e acquistare il mandorlato e le altre squisite tipicità della zona. Non mancheranno intrattenimenti musicali e folkloristici, mostre d’arte e chioschi gastronomici. Sarà presente anche l’altra specialità locale, il radicchio, che sarà al centro di ricette e convegni a tema. Per info: www.festadelmandorlato.it.

ISOLA DELLA SCALA

è tempo di luci e MERCATINI Il secondo weekend di dicembre tornano per la seconda edizione i Mercatini di Natale al coperto. All’interno del Palariso riscaldato verranno allestite 4 diverse aree: una dedicata alle idee regalo, una gastronomica, una per gli spettacoli ed una per i bimbi. Giocattoli, oggettistica, abbigliamento e addobbi natalizi saranno i protagonisti dei banchetti. La manifestazione verrà arricchita da spettacoli musicali e di burattini. Durante l’evento sarà inoltre possibile degustare piatti di tradizioni diverse. Il giovedì e il venerdì il Palariso aprirà dalle ore 18.00, mentre il sabato e la domenica dalle 10.00 del mattino in poi. Per informazioni: www.isolafiere.it.

LAZISE

A TAVOLA CON IL MONTE dop Tutte le domeniche di dicembre, il 26 dicembre e il 6 gennaio, Dogana Veneta di Lazise aprirà le porte, dalle ore 10 alle ore 19, per farvi degustare il Monte Veronese. Classico formaggio da taglio e da polenta, ve ne sono due tipologie: quello grasso con stagionatura fino a due mesi, e quello magro o d’allevo stagionato da sei mesi fino a due anni. Il Monte è un prodotto DOP che si sposa bene con un buon bicchiere di Soave o di Valpolicella, e vi verrà servito in abbinamento a ricette tipiche della tradizione. Per info: www.comune.lazise.vr.it.

Marciaga, frazione di Costermano, anche quest’anno ospita la dolce Festa del Biscotti. Un vero e proprio paradiso del gusto, che con le sue tante e coloratissime bancarelle di dolciumi accontenta il palato e la vista dei grandi ma soprattutto dei più piccoli, che verranno attirati anche dalle numerose bancarelle di giocattoli. Non manca la possibilità di assaggiare altri prodotti locali come le trippe e di scaldarsi con un fumante vin brulé. Per informazioni: www.comunecostermano.it.

MALCESINE

CASTELLO DI NATALE E VILLAGGIO ELFICO Dal 5 dicembre al 6 gennaio, non perdetevi la magica atmosfera che avvolge Malcesine, che mai come nel periodo invernale sa meritarsi il soprannome di “perla del lago”. L’iniziativa natalizia, messa in campo dall’amministrazione comunale di Malcesine con la collaborazione dell’istituzione

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Malcesine Più, vede il Castello e le vie del paese animati da un variegato calendario di appuntamenti. Il castello in particolare si vede trasformato per l’occasione nella dimora di Babbo natale e si riempirà di clown, giocolieri, maghi, scultori di palloncini, burattinai, elfi e truccatori per bambini che allestiranno colorati spettacoli di animazione, laboratori creativi e giochi per divertire i più piccini all’interno della Casermetta, dove sarà presente anche la cucina di Babbo Natale, uno spazio goloso ricco di dolci, torte, cioccolata calda e bibite per tutti. In Sala Labia si terranno inoltre due spettacoli durante la giornata, uno alle ore 14.30 e uno alle 16.30, per ricreare un’atmosfera fiabesca e unica all’interno di questa splendida fortezza scaligera. Il biglietto d’ingresso è di 4,00 euro per gli adulti, 2,00 euro per i bambini. In Piazza Statuto saranno inoltre allestite la pista di pattinaggio e la giostra del bruco. Dal 22 dicembre all’1 gennaio la piazza ospiterà inoltre bancarelle dove gustare specialità enogastronomiche tipiche.
 Per info: www.malcesinepiù.it.

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Il backstage dello spot video realizzato per il decennale di mantovachiamagarda

MCG, 10 anni di successi in 30 secondi

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no spot per il cinema e la Tv, per celebrare i 10 anni di MCG MantovachiamaGarda, ci voleva. L’idea di affidarne l’ideazione e la realizzazione a Matteo Zapparoli (Skydesign Group) e a uno dei più interessanti registi mantovani in ascesa, Luca Trentini, si è rivelata vincente. «Dieci anni di successi sotto gli occhi di tutti» è il claim del primo spot targato MCG MantovachiamaGarda, un filmato che sintetizza, in 30 secondi, le peculiarità di un magazine che è riuscito ad essere trasversale in 10 anni di presenza in edicola in abbinamento a due quotidiani di prestigio (La Voce di Mantova e La Stampa), che ha riscosso numerosi consensi da lettori molto diversi tra di loro a livello culturale e di interessi, che è cresciuto grazie ad un radicale restyling grafico che lo equipara a magazine editi da grandi gruppi del settore, che si avvale della collaborazione di un team di collaboratori e giornalisti professionisti di caratura nazionale, sapientemente guidati dal direttore Marco Morelli.

Il risultato ottenuto in pochi fotogrammi vuol essere un sincero grazie a quanti hanno seguito, amato e sostenuto MCG in questi anni di successi

Luca Trentini

Marco Cavalli

Matteo Zapparoli

Diego Fusari Doppia pag Back stage MCG.indd 3

L’idea che ha dato vita allo spot è nata in modo quasi naturale come sintesi di quella che è la storia e la crescita di MCG. Mantovachiamagarda ha rappresentato e rappresenta una voce autorevole fuori dal coro, una finestra aperta sul territorio, un mix di contenuti di alto valore, un momento di piacevole relax per un lettore attento ed esigente che ricerca e apprezza il modo disincantato, autoironico, diretto e sempre attento che MCG ha nel fare notizia. Il risultato ottenuto in pochi fotogrammi vuol essere anche un sincero grazie a quanti hanno seguito, amato e sostenuto MCG in questi anni di successi, rinnovando sempre la propria fedeltà al magazine.

Roberto Bona e Denni Dondi 21/11/14 11.18


Laura Tonelli Raffaele Latagliata

Beatrice Cotifava e Matteo Bertoni

Federica Restani

Si ringraziano: Laura Torelli (la casalinga) Raffaele Latagliata (il turista a Sirmione) Beatrice Cotifava e Matteo Bertoni (i giovani al parco) Diego Fusari (l’imprenditore) Roberto Bona e Denni Dondi (gli enogastronomi) Federica Restani (la manager) Skydesign Group ARS creazione e spettacolo Compagnia Campogalliani Marco Cavalli (Direttore di Produzione della Perseo Produzioni) Luca Trentini (Regista) che ha magistralmente diretto la realizzazione dello spot. L’editore ringrazia, infine, per le location, Alessandra e Paola Calciolari delll’azienda Le Tamerici di Bagnolo San Vito (Mn), i titolari e il personale della Caffetteria Pasticceria La Fenice di Lugana di Sirmione (Bs), Chiara Tuliozi dell’azienda agricola Cantina Ricchi di Monzambano (Mn), i titolari del nuovo Ristorante Caruso a Sirmione (Mn), il Consulente Artistico del Comune di Sirmione Michele Nocera, i titolari dell’agenzia di comunicazione Sigla.it di Mantova.

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Avvento in Europa Dicembre-Gennaio

L’Evento

Profumi di zenzero e cannella, vino speziato per riscaldarsi e mille luci tutt’intorno

di PAOLO CARLI

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uando la temperatura scende a dicembre, a Stoccolma scende anche la notte in pieno giorno. A dare una luce calda alla città ci sono caffetterie e ristoranti che si riempiono di candele, le vie risplendono delle luminarie natalizie e le finestre delle case sono illuminate dai candelabri dell’Avvento, ma soprattutto il 13 dicembre arrivano Santa Lucia e il suo coro vestiti di bianco con candele sul capo e fra le mani. Quando poi comincia a nevicare l’atmosfera diventa quella di una favola d’altri tempi. Il vin brûlé svedese, glögg, servito con mandorle e uvette, è un “must” durante un soggiorno in questo periodo dell’anno. Un altro atto doveroso è la degustazione delle prelibatezze del buffet natalizio, julbord, con tutte le specialità svedesi come le aringhe, salmone, polpettine di carne con salsa di mirtilli rossi, prosciutto cotto marinato al forno e servito con senape, gratin di patate e acciughe e così via. Lo julbord è servito in diversi ristoranti e a bordo di battelli d’epoca. Il primo mercatino ad aprire, e fino al 23 dicembre, si trova nella piazza principale della Città Vecchia, mentre alcuni sono aperti solo durante i quattro weekend dell’Avvento. Kungsträdgården, City: in questo giardino si trovano un mercatino e una pista di pattinaggio sul ghiaccio, il tutto a pochi passi dalla principale via dello shopping e dalle maggiori attrazioni. Fino al 22 dicembre. Aperto dalle 11.00 alle 18.00 (www.kungstradgarden.com). Hovstallet, sede delle scuderie reali è invece il setting per un mercatino di Natale con artigianato, cibo, cavalli e carrozze. Dal 28 – 30

Mercatino Ambientale Il mercatino di Natale ecologico di Berlino è situato in una delle più antiche strade di della città, direttamente dietro i cortili Hackescher. Per ciascuno dei quattro week-end prima di Natale è possibile trovare idee regalo creative fra pezzi di design alla moda e produzioni eco-sostenibili. Anche i punti di ristoro offrono un’ampia scelta di prodotti regionali e artigianali.

novembre (www.svenska-slottsmassor.se). Info: www.visitstockholm.com A Düsseldorf fino al 23 dicembre la città celebra l’Avvento con sei mercatini diversi e attività per grandi e bambini. Un’unica città, tanti stili: i mercatini di Natale a Düsseldorf. Profumi di zenzero e cannella, vino speziato per riscaldarsi e mille luci

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STOCCOLMA, DUSSELDORF, BERLINO all’insegna del magico Natale Tanti i mercatini ad ogni angolo delle città, decorazioni ed oggettistica fatta a mano, dolci e bevande locali ed un’ampia varietà di eventi

tutt’intorno. La visita ai mercatini di Natale inizia nella Marktplatz, dove le bancarelle fanno da corona alla statua a cavallo del principe elettore Jan Wellem. All’Engelchenmarkt, invece, l’atmosfera si ispira ai primi del novecento e all’art nouveau.. Al mercatino di Flingerstrasse, poi, lo stile muta ancora, perché qui l’architettura degli stand si rifà alle eleganti case borghesi della città vecchia. In Schadowsplatz, infine, casette e decorazioni sono un tributo al design semplice e lineare dei paesi del Nord: nel fare acquisti e curiosando fra le merci sembrerà un po’ a tutti di trovarsi in Scandinavia. Ulteriori sorprese attendono i visitatori al mercatino di Gustaf-Gründgens-Platz, dove ogni anno, per la gioia di grandi e piccini, viene predisposta una pista di pattinaggio di 450 m2, e allo Sternchenmarkt, allestito nella corte della Wilhelm-Marx-Haus con casette illuminate da decine di stelle e cristalli, che conferiscono al tutto un’aurea di magia. Info: www.duesseldorf-tourismus.de Ogni anno, dal 24 novembre al 31 dicembre, la città Berlino si anima delle fiabesche luci del Natale e le sue strade si riempiono dei profumi tipici delle leccornie di stagione. Più di 50 mercatini ad ogni angolo della città, decorazioni ed oggettistica fatta a mano, dolci e bevande locali ed un’ampia varietà di eventi che spaziano fra la musica, le

esibizioni circensi e tanto tanto da fare per i più piccoli. Dormire a due passi dai luoghi cardine del Natale berlinese è possibile: il Maritim Pro Arte Hotel ed il Maritim Hotel Berlin sono due punti di riferimento per chi si trova a Berlino per piacere o per affari e si trovano nei punti strategici della città. Prezzo a persona in camera doppia a partire da euro 184,00.Valido nei quattro weekend dell’Avvento: dal 24 novembre al 31 dicembre. I principali mercatini di Natale che troverete a Berlino sono: Santa Lucia a Kulturbrauerei, WeihnachtsZauber Gendarmenmarkt, Spandau e,infine, al Castello di Charlottenburg. Info: www.spacehotels.it

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Avvento in Italia Dicembre-Gennaio

L’Evento

Ci sono saperi che fanno parte di autentiche tradizioni e che si lasciano svelare solo in particolari periodi dell’anno

MAGIC CHRISTMAS TRA SACRO E PROFANO di Doni Ferrari

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ercatini di Natale a Castelrotto, l’emozionante concerto dell’Avvento con i Kastelruther Spatzen e la prima neve sulle Dolomiti: le proposte sono speciali nell’area vacanze Alpe di Siusi. Tra le Dolomiti (Patrimonio Mondiale Unesco) tutto accade nel periodo che avvolge il Natale, quando le casette alpine, sovrastate da cime imbiancate, fanno da sfondo alle più originali creazioni artigianali, alle ricette tramandate da generazioni, alle musiche di dolci canti e melodie, alle luci soffuse e colorate che riempiono l’atmosfera di festa ove si vaga tra bancarelle illuminate, a caccia di storie da ascoltare e di sapori da gustare. Con “Natale ai piedi dello Sciliar”, dal 4 al 28 dicembre, si resta per 4 giorni e 3 notti (130 euro a persona, scegliendo tra hotel, b&b, agriturismi e appartamenti) nella magia natalizia dell’area vacanze Alpe di Siusi. L’arrivo è il giovedì. I visitatori ricevono in dono 24 prodotti selezionati del maso Pflegerhof, il primo maso delle erbe biologiche in Alto Adige. Vengono inoltre accompagnati alla sco-

Un NatalE coi fiocchi in Valle di Ledro

Suggestioni nordiche e tipicità locali si incontrano in atmosfere accoglienti e festose, offrendo la possibilità di acquistare regali e prodotti della zona perta del campanile di Castelrotto, sui cui 82 metri d’altezza si può salire percorrendo 298 scale, una piccola fatica ripagata dall’impareggiabile vista sul paese, le montagne e i colori del mercatino. Info: www.alpedisiusi.info. Tutta l’area turistica di Bolzano e dintorni (www. bolzanodintorni.info) è pronta a festeggiare: dall’Avvento Alpino in Val Sarentino (www.alpenadvent.sarntal.com/it) fino al Trenatale sull’Altipiano del Renon (www.trenatale.it), sono davvero tanti gli appuntamenti in programma a partire da inizio dicembre. Anche quest’anno il fulcro del Mercatino di Natale di Bolzano sarà piazza Walther. Info: www.mercatinodinatalebz.it. Il Consorzio degli Operatori della Valle di Cogne propone una vacanza in un’atmosfera sognante, dal 19 al 26 dicembre. Un paradiso innevato per

Tra le Dolomiti e il Garda esiste un luogo che nel mese di dicembre viene avvolto dalla neve, tutto Natura, candore e Spirito Natalizio. È la Valle di Ledro, paradiso incontaminato sospeso sopra le acque del Lago. Il ricco calendario di iniziative programmate per festeggiare il “Natale ledrense” prevede dal 14 dicembre (e fino al 6 gennaio) negli angoli più caratteristici del piccolo borgo di Biacesa, faranno la loro comparsa 30 presepi: un itinerario suggestivo che inizia dalla fontana sulla piazza del paese e si snoda nei cortili e negli antichi avvolti delle case. Il 27 dicembre da non perdere il grande concerto di Natale. Info:www.vallediledro.com.

gli amanti degli sci ai piedi, che offre innumerevoli possibilità di vivere grandi emozioni sportive unite all’atmosfera del Natale e alle tradizioni tipiche di un paese che ha saputo mantenere negli anni la sua genuinità. Info: www.cogneturismo.it. La magìa dell’atmosfera natalizia anche quest’anno tornerà ad allietare i visitatori del Garda Trentino. Fra le principali attrazioni torna la “Casa di Babbo Natale”, ubicata all’interno della Rocca di Riva del Garda dove dal 5 al 30 dicembre i bambini, e non solo, possono (e devono) curiosare in tutte le stanze, animati dal desiderio di incontrare Santa Klaus, avendo la possibilità di giocare nella sua Officina, scrivere una lettera dal suo Ufficio Postale e, infine, ascoltare i racconti dei suoi straordinari viaggi in tutto il mondo. Info: www.gardatrentino.it/inverno.

Riscopri l’anima verde del tuo Natale Mentre l’aria di festa comincia a invadere le strade e, puntuale, scatta la caccia ai regali, ecco l’alternativa per uno shopping “con l’anima”, dove trovare qualcosa di originale e assolutamente unico, oltre che in linea con il rispetto per l’ambiente. Sotto la Madonnina a Milano il week end del 13-14 dicembre ritorna Green Christmas, il mercatino natalizio all’insegna di uno stile di vita “total green”, giunto quest’anno alla sua terza edizione. In un angolo del quar-

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tiere Isola dove il tempo sembra essersi fermato, tra le mura antiche della Fonderia Napoleonica Eugenia, esempio di archeologia industriale accuratamente restaurato (via Thaon di Revel 21 – MM3 Zara), un percorso alla scoperta del meglio dell’artigianato a impatto zero, con mille idee per un acquisto consapevole ed etico, senza rinunciare a un tocco di glamour ed eleganza. Arredi bio-design e cosmesi naturale, abbigliamento eco-fashion e gioielli di sabbia e

pietre dure: troverete mille idee (per tutte le tasche) da mettere sotto l’albero (ecologico). E visto che Natale, si sa, è la festa soprattutto dei bambini per loro Green Christmas mette in fila molte proposte regalo dedicate ai più piccoli come giochi di costruzione in materiali naturali, passatempi per sorridere, “giochi intelligenti” e rielaborazioni ispirate ai tempi dei nostri nonni. www.fonderianapoleonica.it

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24 Gennaio-14 Giugno Brescia

L’Evento

CAPOLAVORI DEI GRANDI MAESTRI DAL SEICENTO A WARHOL PER LA PRIMA VOLTA A PALAZZO MARTINENGO

IL CIBO NELL’ ARTE TRA STORIA E CURIOSITà di Doni Ferrari

CAPOLAVORI DELL’ARTE ANTICA E DELL’ARTE CONTEMPORANEA

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uesta sorprendente mostra, strettamente legata al tema dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, è la più importante esposizione dedicata al cibo nell’arte mai organizzata finora in Italia. Per la prima volta Palazzo Martinengo ospiterà una prestigiosa selezione di oltre 100 dipinti di altissima qualità, che coprono un arco temporale di oltre quattro secoli, per offrire al pubblico l’occasione unica ed irripetibile di compiere un emozionante viaggio alla scoperta della rappresentazione del cibo e degli alimenti nelle varie epoche storiche. L’accurata scelta delle opere, effettuata dal curatore Davide Dotti coadiuvato da un comitato scientifico internazionale, dimostrerà quanto le ricerche specialistiche più recenti hanno confermato, vale a dire l’esistenza di un secolare e forte legame fra il cibo e le arti figurative, fra la straordinaria tradizione eno-gastronomica e la cultura artistica italiana, caratteri distintivi della nostra identità nazionale. Sala dopo sala il visitatore scoprirà così che i pittori

indetto un interessante CONCORSO PER LE SCUOLE In concomitanza della mostra l’Associazione Culturale Amici di Palazzo Martinengo, ente promotore dell’evento, ha deciso di indire un concorso a premi per le scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi all’affascinante mondo dell’arte in modo originale ed innovativo, consentendo loro di mettere in campo estro e creatività. Il concorso prevede la realizzazione in classe da parte degli studenti di un lavoro artistico su una delle seguenti tematiche che fungono da traccia:

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attivi tra XVII e XIX secolo amavano dipingere i cibi e i piatti tipici delle loro terre d’origine, ed incontrerà in talune opere pietanze ed alimenti oggi completamente scomparsi di cui è difficile immaginare il sapore. Inoltre, grazie alla collaborazione con alcuni dei più rinomati dipartimenti di Scienze dell’Alimentazione delle Università italiane, che analizzeranno in maniera scientifica le tavole imbandite e le dispense immortalate nelle tele del ‘600 e ‘700, lo spettatore avrà preziose informazioni sull’alimentazione e i gusti dell’epoca.L’esposizione, che si articolerà secondo un suggestivo percorso iconografico e cronologico, sarà suddivisa in dieci sezioni tematiche rispettivamente dedicate a: L’allegoria dei cinque sensi, Mercati dispense e cucine, La frutta, La verdura, Pesci e crostacei, Selvaggina da pelo e da penna, Carne salumi e formaggi, Dolci vino e liquori, Tavole imbandite, Il cibo nell’arte del XX secolo. La mostra di Palazzo Martinengo, sorprendente ed innovativa, lascerà il pubblico letteralmente “a bocca aperta” facendogli vivere un’indimenticabile esperienza plurisensoriale che delizierà non solo l’occhio ma anche il più fine palato.

1) La “natura morta” dopo Caravaggio: la frutta e la verdura dei nostri giorni 2) Sapori in mostra: la tavola imbandita 3) I luoghi del cibo: mercati, dispense e cucine 4) I cinque sensi 5) Mangiar di gusto: banchetti, pranzi e cene, l’amore per il cibo in famiglia e tra gli amici 6) Gusto “di-vino”: l’uva e il vino. La partecipazione è divisa in base agli ordini di scuola. La scadenza per la presentazione delle opere è fissata per il 30 aprile 2015, mentre la premiazione del concorso è prevista per il 22 maggio 2015 alle ore 15:00 presso Palazzo Martinengo di via Musei 30. È consigliata la visita alla mostra prima della realizzazione del lavoro artistico, quale momento di ispirazione e di riflessione per gli studenti.

In Palazzo Martinengo i capolavori dell’arte antica di Campi, Recco, Baschenis, Brueghel, Guercino, Salini, Todeschini ed altri ancora, dialogheranno in maniera avvincente con quelli dell’arte moderna e contemporanea di Magritte e De Chirico, Manzoni e Fontana, Lichtenstein e LaChapelle fino a Andy Warhol, solo per citare i nomi dei più famosi. A conclusione del percorso espositivo, quale ultima sorpresa della mostra, il visitatore sarà meravigliato dalla visione della “piramide alimentare”, una stupefacente istallazione che è stata commissionata per l’occasione ad un noto artista contemporaneo italiano. Un’affascinante racconto attraverso quattro secoli di storia dell’arte per esplorare le differenti correnti pittoriche succedutesi nel corso del tempo – dal barocco al rococò, dal romanticismo ottocentesco alle avanguardie del novecento – ed apprezzare, mai come prima d’ora, le varie iconografie correlate alla rappresentazione del cibo che gli artisti hanno affrontato esprimendo al massimo grado estro ed originalità.

Sala dopo sala il visitatore incontrerà in talune opere pietanze ed alimenti oggi completamente scomparsi di cui è difficile immaginare il sapore

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Fino all’11 Gennaio Bussolengo (Vr)

L’Evento

Luminoso e misterioso come le stelle, prezioso come la cometa, affascinante e romantico come un cielo stellato

NATALE DA FAVOLA TARGATO FLOVER di Vittoria Bisutti

LA TRADIZIONE DEL PRESEPE

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l Villaggio di Natale Flover, a Bussolengo (Vr), il più famoso mercatino di Natale al coperto in Italia, con oltre 7 mila metri quadrati dedicati alla festa più amata e attesa, quest’anno si veste di stelle. Babbo Natale, gli gnomi e gli elfi aspettano tutti i bambini con le loro famiglie con tante attività, giochi e spettacoli dedicati al Natale. Le Stanze tendenza proporranno i colori dell’anno per avere una casa addobbata con le decorazioni più trendy, bancarelle con addobbi provenienti da tutto il mondo, idee da ricreare a casa, corsi per chi vuole realizzare regali home made, pause golose dal sapore natalizio. Per chi è in cerca di un’idea nuova Flover propone un Natale… profumato: pro-

Tante novità, addobbi, decorazioni per la casa, presepi, luci, alberi, corsi e spettacoli nel più famoso mercatino di Natale al coperto in Italia fumi personalizzati, che ognuno può creare per farsi ricordare. E per tutti i bambini la possibilità di farsi immortalare con Babbo Natale e i suoi amici elfi con l’operazione Scatta la foto e il tour natalizio alla nuova Casa di Babbo Natale con simpatiche renne pronte a farsi coccolare. Il Natale è magico sotto un cielo stellato Un magico volo tra tetti innevati e stelle che danzano nella notte di Natale. Stelle a base di zucchero e sogni di bambini che brillano nel cielo. E’ il suggestivo mondo fatato della 18a edizione del Villaggio di Natale Flover. Lo gnomo Stelliere aspetta i bambini nel suo laboratorio e li invita ad accendere la loro stella. E’ quella dei loro sogni. Un’atmosfera da favola che incanta i più piccoli, ma coinvolge anche i più grandi, che si sentono proiettati indietro nel tempo. Ispirato al suggestivo borgo medievale Rothenburg ob der Tauber, in Germania, il Villaggio di Natale Flover conquista tutti: i bambini rimangono incantati nel vedere gli gnomi all’opera, luci, colori, i più grandi hanno la sensazione di fare un passo indietro nel tempo e di rivivere la propria spensierata infanzia. Come in un vero villaggio, ai bordi delle strade, gli artigiani al lavoro: il pirografo che realizza quadretti bruciando il legno, la decoratrice dei fiori pressati, l’artigiano delle bambole in stoffa, la pittrice che decora il vetro, che creano le loro opere davanti agli ospiti. Nei fine settimana ci saranno anche il calzolaio e l’intagliatore di gnomi portafortuna.

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Le dolci colline del Garda, i paesaggi dei monti Lessini. La tradizione del presepe rivive in ambientazioni molto particolari. La riproduzione di uno scorcio caratteristico del lago di Garda, Borgo Campo, accoglie una suggestiva rappresentazione della Natività a grandezza naturale, con statue, anche in movimento, che rappresentano la vita contadina e i mestieri di un tempo. Poco lontano uno splendido presepe artigianale, realizzato dall’Associazione Italiana Amici del Presepe sede di Verona, riproduce una corte contadina, tipica del paesaggio dei monti Lessini, con statue di legno e stoffa, create a mano dagli artigiani della Heide di Ortisei (BZ). La Galleria dei Presepi viene completata dal Presepe in movimento, realizzato dalle abili mani di un mastro presepaio marchigiano scuola.

Tutte le info In un click Il Villaggio di Natale Flover si trova a Bussolengo (VR), in via Pastrengo 16. Il Villaggio è aperto fino all’11 gennaio 2015. Unici giorni di chiusura il 25 dicembre 2014 e il 1 gennaio 2015. Orari: dalle 9 alle 19.30, con orario continuato. Biglietto d’ingresso: 1 euro solo nei giorni di sabato e domenica dal 2 novembre al 14 dicembre e l’8 dicembre 2014 Tutte le novità Flover si trovano sul sito www.flover.it e www.ilvillagiodinatale.it per essere sempre aggiornati basta cliccare Mi piace sulla fan page di Facebook.

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31 Dicembre Capodanno

L’Evento

UN VIAGGIO ALL’ESTERO NON SOLO PER TRASCORRERE LA FESTA PIù ATTESA DELL’ANNO MA ANCHE PER SCOPRIRE TRADIZIONI INCANTEVOLI

HAPPY NEW YEAR TRA LE DUNE O NELLA FREDDA COPENAGHEN di vittoria bisutti

Capodanno in Val Gardena

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l Sultanato dell’Oman è ideale per un Capodanno da fiaba. Punto di partenza per chi è in cerca di tradizioni millenarie è la capitale Mascate, “gioiello d’Arabia” e antico porto e nodo commerciale, dominata dall’imponenza della Grande Moschea. Un susseguirsi di montagne rocciose, quelle di Nizwa, le più alte dell’Oman, lasciano spazio al deserto di Sharqiyah Sands, dove è possibile avventurarsi a dorso di cammello o in 4x4, e trascorrere la notte in un campo tendato. Dopo il deserto, il viaggio continua sul mare di Sur nelle cui vicinanze si può assistere alla deposizione delle uova delle tartarughe marine. Quasi fosse sospeso nel tempo, l’Oman si apre al moderno con un occhio di riguardo per le proprie tradizioni: sport estremi e animati souq, lussuosi resort con moderne SPA convivono con antiche fortezze e tradizioni dei popoli del deserto. E quale sarà il menù delle feste? Piatto originario del sud del paese è il rabees, uno squaletto bollito e poi fritto, mentre il montone è la carne più diffusa accompagnato dall’harees, piatto tipico con grano cotto e carne bollita, condito con lime,

Brindisi di fine anno Al Centro Tao Per Capodanno e per la settimana dell’Epifania, il Centro Tao e il Park Hotel Imperial***** hanno pensato di offrire la possibilità di festeggiare, dedicando tempo a se stessi e prendendosi cura della propria salute. Quale modo migliore, infatti, che iniziare il 2015 ritrovando il proprio equilibrio sia fisico sia psichico a Limone sul Garda, il luogo dove si vive a lungo e bene. Anche se ci si farà sicuramente contagiare dall’atmosfera tipica delle feste natalizie, si avrà l’occasione di seguire un corretto percorso di trattamenti e alimentazione per iniziare davvero in forma

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peperoncino e cipolla. E ancora da degustare è lo shuwa, carne marinata cotta in forno d’argilla e servita con il rukhal, tipica foglia di pane. Dulcis in fundo, l’halwa, dolce a base di datteri, zafferano, cardamomo, mandorle, noci e acqua di rose, da accompagnare con un buon caffè aromatizzato omanita, il Kahwa. www.omantourism.gov.om Se desiderate “vivere” invece una notte di San Silvestro ricca di feste e tradizioni locali, Copenaghen è la capitale che fa per voi! In Danimarca la vigilia di Capodanno è per tradizione una grande festa, da trascorrere in casa. La tradizione vuole, infatti, che dopo il discorso della Regina alla nazione, che si tiene ogni anno dal 1942 alle 18.00, si spenga la televisione e si cominci il cenone, aspettando la mezzanotte in compagnia. Il piatto tipico della vigilia di Capodanno è il merluzzo bollito o al forno, servito con salsa alla senape, barbabietole, cavoli stufati e altre salse in agrodolce; questa tradizione risale al 1800, quando grazie al trasporto della merce via treno, anche la gente di campagna aveva la possibilità di mangiare il pesce. Qualche minuto prima di mezzanotte, come vuole la tradizione, i danesi si tolgono le scarpe e salgono su

l’anno nuovo. Le proposte per trascorrere il Capodanno al Centro Tao, sono due; la settimana Tao Salute e il Tao Minicura di 3 giorni. Il programma Tao Salute, inizierà domenica 28/12 e terminerà domenica 04/01/2015. I trattamenti e le terapie di riequilibrio energetico-funzionale saranno quelle solitamente incluse nel programma. La grande novità è rappresentata dal Galà Dinner Tao “Aspettando il 2015” (ovviamente la sera del 31/12), con un menù ricco di piatti gustosi e sani, oltre a spumanti pregiati per brindare all’inizio del nuovo anno. Il prezzo per passare l’intera settimanaal Centro Tao è di euro 2.180,00, per persona in camera doppia. Per il Tao Minicura la proposta è da domenica 28/12 a giovedì 01/01/2015 al prezzo di euro 1.500,00, per persona in camera doppia. Per ulteriori informazioni www.centrotao.com www.parkhotelimperial.it

Un programma da grandi emozioni quello che la Val Gardena ha in serbo per Capodanno. I festeggiamenti si apriranno il 28 dicembre allo Stadio del Ghiaccio di Pranives, a Selva Gardena, con Christmas on Ice, il grande show di pattinaggio artistico in cui si esibiranno, oltre alle giovani atlete dell’Eisclub Gardena, anche atleti professionisti di fama internazionale come Carolina Kostner, Tomas Verner, Kim Luciene. La prima delle tante fiaccolate di Capodanno sarà organizzata il 29 dicembre presso il Campo Frëina alle 21.30. Il programma per l’ultimo giorno dell’anno prevede la fiaccolata di Capodanno a Ortisei alle 18.15 con salti acrobatici mozzafiato, cui seguiranno, alle 18.45, i fuochi d’artificio. Dopodiché, avrà inizio ufficialmente la grande festa all’aperto della Val Gardena, che coinvolgerà tutti i paesi della valle: Ortisei dalle 19, Selva Gardena dalle 20 e Santa Cristina dalle 21. Info: www.valgardena.it

Qualche minuto prima di mezzanotte, come vuole la tradizione, i danesi si tolgono le scarpe e salgono su una sedia per poi saltare giù al rintocco delle campane una sedia per poi saltare giù al rintocco delle campane: è il momento di stappare lo champagne e gustarsi la Kransekage, il tipico dolce danese di marzapane, e di intonare l’inno nazionale per dare il benvenuto al Nuovo Anno. Per il secondo anno consecutivo il celebre parco Tivoli nel cuore di Copenaghen rimarrà aperto per tutta la giornata del 31 dicembre. www.visitdenmark.it

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protagonistI

massimo BOTTURA

Lo Chef che il mondo ci invidia

S

e hai visione, tecnica, pensiero, puoi fare tutto”. Parola di Bottura. Massimo Bottura. Lo chef che il mondo ci invidia sta avvolgendo le platee europee e australiane in un sogno gastronomico fatto di arte e ispirazione, le stesse che mette nei suoi piatti all’Osteria Francescana di Modena. 52 anni, eloquio sciolto e raffinato, moglie newyorkese, palato fine per vocazione, prima che per mestiere, chef Bottura è così. Prendere o lasciare. Un’ora e mezza di chiacchiera in cui è passato dal tortellino della nonna all’incontro con una reggiana vincitrice di un concorso, alla quale non pareva vero di essere arrivata fin lì, che ha lavorato nel suo ristorante il primo anno di apertura, nel 1995. A proposito! Siamo in pieno clima di Feste ed è già pronto il menu di San Silvestro alla Francescana, in cui spicchia un Cannolicchio e i suoi amici e tutta la carta reca il titolo di ‘Nuovi Classici’: filosofia di vita che lo ispira fin da bambino. Bottura esprime un monito rivolto ai più giovani, che manco Steve Jobs: “Oggi c’è la generazione Google. Ma non dovete accontentarvi di una navigata superficiale, bisogna immergersi in profondità nelle cose. Conoscerle”. Il cuoco tre stelle Michelin, ora a Sydney per il suo tour nel Nuovissimo Mondo, ma lo rivedremo a dicembre, parla per aforismi dietro i quali si cela un’esperienza radicata, intrecciata al talento. I piatti sembrano quadri e sfidano l’avventore, im-

di Lara Ferrari

IL CUOCO TRE STELLE MICHELIN, PARLA PER AFORISMI DIETRO I QUALI SI CELA UN’ESPERIENZA RADICATA, DI TALENTO merso nella piacevolezza del gusto che sta assaggiando, a capire di quale artista stanno parlando. C’è Picasso, c’è Fontana, macchie di colore alla Jackson Pollock. Ma c’è anche il design più ricercato. Tutto in una portata. Dodici tavoli nel cuore di Modena raccontano una storia di tradizione in evoluzione: è l’Osteria Francescana, 3 stelle Michelin, terzo miglior ristorante al mondo e lui primo italiano nella top ten dei The Best in the World. Abbiamo incontrato lo chef ospite di una Libreria traboccante di gente per presentare il suo libro “Vieni in Italia con me”, pubblicato in contemporanea mondiale da L’Ippocampo e Phaidon, viaggio attraverso la carriera venticinquennale di Bottura, contenente 48 ricette accompagnate da testi che svelano le ispirazioni, gli ingredienti e le tecniche per cui è noto. Non una biografia, ma un iter filosofico, a cominciare dalla copertina e dalla struttura, inaspettate. La curiosità è tanta davanti al fantasista che ha trasformato il bollito misto emiliano nello skyline di Central Park e l’ossobuco nello Yin Yang. E’ stato l’incontro con un modenese dop e un italiano doc. Quali sono i tre elementi fondamentali della sua cucina? «Tanta umiltà, molta passione e sogni. Piedi

per terra e soprattutto vivere nel quotidiano. Mantenere sempre vivo il rapporto con artigiani, contadini e casari. E’ un mestiere fatto di duro lavoro quotidiano e poco talento». Qual è la sua caratteristica principale? «Io dico che l’ossessione e ciò che ti porta ad arrivare all’Eccellenza. Conoscere le materie prime, il lievito madre, per dare il meglio. Perché se io divento il miglior fornaio del mondo, ti vengono a cercare. La Provincia è un place. Non ti limita, come invece pensano molti giovani. Se hai usato l’etica nel tuo lavoro, il mondo lo riconosce e viene da te». Ha un motto? «Se lo puoi sognare, lo puoi fare. Del mio conterraneo Enzo Ferrari».

Vieni in Italia con me Non solo un libro di RICETTE Vieni in Italia con me di Massimo Bottura è un’importante opera prima sull’arte culinaria dal più prestigioso ambasciatore della cucina italiana moderna, che inaugura una partnership in cobranding tra L’ippocampo e la prestigiosa casa editrice inglese Phaidon. Vieni in Italia con me si snoda lungo la carriera venticinquennale di Bottura, rendendo omaggio ai suoi successi e all’evoluzione dell’Osteria Francescana. Composto da quattro capitoli, il libro contiene 48 ricette accompagnate da testi che svelano le ispirazioni, gli ingredienti e le tecniche di Bottura.

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Parla come un novello Steve Jobs della cucina, citando Enzo Ferrari e JFK quali esempi per i giovani. “Non accontentatevi di leggere le notizie su google. Approfondite! Immergetevi nelle cose”

A chi si rivolge il suo volume? «A tutti. Non è un libro di ricette, ma insegna a gestire tecnicamente qualcosa, la competenza della cucina. A recuperare un’identità che gli italiani – lo vedo – hanno smarrito. Vorrei citare una frase: Non pensare a cosa deve fare lo Stato per te. Ma che cosa tu puoi fare per il tuo Paese. E’ di Kennedy. Bottura avrebbe amato Luigi Veronelli. Lui era a favore di una mappatura dei vini e dei cibi migliori delle 20 regioni italiane già 40 anni fa, pioniere di quell’idea che ora ha preso piede di turismo eno-gastronomico. Patron della Francescana ha preso questo concetto elevandolo allo zenith, mettendo l’Italia nel piatto e conducendovi gli italiani. A vederlo, i membri del Consorzio Parmigiano Reggiano e gente che pendeva dalle sue labbra: “A me non interessa se un casaro conosce l’avanguardia, ma voglio che capisca che sto facendo un discorso di qualità nel cibo”». Che cosa dice ai ragazzi? «Viaggiate. Lasciatevi contaminare in modo saggio e non selvaggio. Ma dovete conoscere le cose. Sennò non potete parlare. Questo assioma viene da un credo fondamentale che Bottura applica ad ogni pietanza servita. Che cosa gli avventori non troveranno mai alla Francescana? Improvvisazione, nel senso di approssimazione. C’è un’altra parola che provoca repulsione in quest’uomo ed è Ogm. I suoi gusti personali sono semplici, puri.“Sto pensando al panino alla mortadella. Lo proporremo all’Expo 2015 di Milano. Ridaremo vita al pane povero. Sarà un pane secco rivisitato. Perché Bread is Gold. Era un componente del mio piatto preferito da bambino: pane, latte e zucchero. L’iniziativa dell’Expo è un fatto di coscienza e responsabilità. Come un imperativo etico, che ti dice: “Tu hai avuto tutto. Ora bisogna che restituisci”. Si permette di contraddire il decano e maestro Gualtiero Marchesi, quando afferma: “No, per me il cibo dev’essere prima buono, poi bello”. Non resistiamo e gli facciamo altre domande». E’ recentissima la conferma delle tre stelle Michelin. Visto il rigore della selezione e gli ag-

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guerriti concorrenti, cos’ha determinato questa conferma? «Per noi la terza stella è stata un punto di partenza per cambiare tutto, ricostruire il ristorante e ripensare la nostre struttura interna per guardare oltre e cercare di fare sempre meglio». Vieni in Italia con me rappresenta un unicum e un primato rispetto alla normale editoria di cucina. Lo si può guardare come un catalogo d’arte? «Vieni in Italia con me è la compressione di 20 anni del mio lavoro e della mia vita. Guardandolo bene credo che si trovi ogni aspetto delle mie passioni, arte, musica e cucina. In questo libro si trova il mio passato, il mio presente e le indicazioni per il futuro che inseguo. La sua regione è l’Emilia. Quando gliela nominano lei a cosa pensa? «Non solo a livello gastronomico. Nebbia, salumi aceto balsamico, parmigiano, macchine veloci e cibo lento.E’ un paesaggio mentale che ogni emiliano porta nel cuore quando lavora o viaggia per il mondo».

TANTA UMILTÀ, MOLTA PASSIONE E SOGNI. PIEDI PER TERRA E SOPRATTUTTO VIVERE NEL QUOTIDIANO. MANTENERE SEMPRE VIVO IL RAPPORTO CON ARTIGIANI, CONTADINI E CASARI

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INTERVISTE speciali

IL REGISTA, SCENEGGIATORE, PRODUTTORE, PITTORE, MUSICISTA E SCRITTORE STATUNITENSE ERA L’OSPITE D’ONORE DELLA DECIMA EDIZIONE DEL LUCCA FILM FESTIVAL

David Lynch

Guru della settima arte e della sua creatura “I segreti di Twin Peaks”

di lara ferrari

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a annunciato nove nuovi episodi della serie culto che più di ogni altra ha influenzato il modo di fare televisione e cinema oggi, e noi non stiamo già più nella pelle. Parliamo di David Lynch, guru della settima arte, e della sua creatura, “I segreti di Twin Peaks”, che uscì in Italia nel 1991 e incollò al piccolo schermo milioni di telespettatori, i quali si ritrovarono a spasimare davanti al fotogramma di un passerotto verde e blu, sullo sfondo di una segheria. Famiglie, studenti, nonni, nipoti, insegnanti, il giorno dopo se lo raccontavano, rapiti. Normale? Mica tanto. Invece sì, se parliamo del genio nato nel 1946 a Missoula (Montana-USA) che voleva fare il pittore e lo ha fatto, prestando il suo sguardo spalmato sullo spettro colorato di un prisma alle suggestioni del cinema, esaltandone e rimettendone in discussione i capisaldi, nello stesso momento, e fornendo una gamma di incubi nuovi agli spettatori di ogni paese. Nella fascia che va dal 1970 al 2006, fino al monumentale film del pensiero, Inland Empire, si esprime ai massimi livelli la creatività di quest’uomo che siede davanti a noi, in un Auditorium di Lucca gremito. Nel 2016 arriveranno le nuove puntate delle avventure del tenente Dale Cooper – suo alter ego – principale inquirente nel caso di omicidio di Laura Palmer, accanito bevitore di caffè nero e vittima di incontri ravvicinati con strani folletti rossi e donne fantasma. Se pensiamo, oggi, a un True Detective o a un’altra fortunatissima serie come Breaking Bad, quanto c’è della fantasia noir senza fondo del nostro cineasta in questi ultimissimi modelli di telefilm? Lo abbiamo incontrato David, e per chi scrive è da annoverare tra gli incontri della vita. Per qualche anno, non era destino. “Bucato” a Milano, due volte, in Triennale e all’Università, finalmente la città toscana mi ha offerto la chance. Il regista, sceneggiatore, produttore, pittore, musicista e scrittore statunitense era l’ospite d’onore della decima edizione del Lucca Film Festival, i cui responsabili avevano costruito intorno a lui un percorso artistico che intercettava il cinema, l’arte, la musica e gli studi sulla meditazione trascendentale. Era la sua prima volta, in Toscana. “Mi avete messo in un albergo con le scuri, i pomelli di legno, di cui

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Il regista con la nostra inviata

ammiro le venature, e la vista su un parco verde di alberi secolari. I pini marittimi sono gli alberi più belli del mondo. A Los Angeles non ci sono queste cose”. E no, MR. Lynch, lei le cerca nel posto sbagliato. Ma la naivete del turista americano in vacanza ci piace, avvertiamo che essa è genuina, poiché tanto distante dalla maschera di personaggio irraggiungibile con cui lo disegnano. Quasi due metri, rayban wayfarer e capelli piegati in quel becco ossigenato che ormai è un suo marchio di fabbrica, Lynch è rock nel cinema e buono nella vita. Perché ha imparato a essere felice. Ma non ha perso, neanche un grammo, di lucidità. Ha davanti a sé una platea di 80 persone che lo guardano con amore e lui ricambia. “Non vedo molti film. Mi piace creare. Ho 4 figli, di cui due bimbi”. A proposito di bambini. Forse non tutti sanno che l’artefice di Eraserhead – La mente che cancella ha inventato la Scuola senza stress, metodo particolare di insegnamento che prevede un minuto di silenzio nell’arco di ogni lezione, per permettere al ragazzo di raccogliere i propri pensieri e riflettere in serenità. Lui ci crede molto ed è riuscito a mettere insieme una équipe di medici e studiosi che fanno capo a una David Lynch Foundation, che si occupa di meditazione trascendentale ma anche di possibilità formative per i più giovani. E dunque più vulnerabili. Ad oggi almeno 300mila studenti hanno ricevuto questo tipo di educazione: “Dobbiamo vincere il tormento interiore che si è

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impadronito degli studenti e dei bambini, in età sempre più giovane, sottoposti come sono a visioni di un mondo sempre più barbaro, violento e corrotto. Tutto ciò genera in loro rabbia e frustrazione, che però può essere fermata. Vi spiego come. Esisteva una scuola, fino a qualche anno fa, nella San Francisco Visitation Valley. Una scuola orribile. Frequentata dai cosiddetti ragazzi difficili, spesso preda di crimini di varia natura, fino a quando un giorno non ci è scappato un omicidio. Da lì non si poteva più tornare indietro, ma il preside voleva migliorare la situazione. Impegnandosi per i suoi studenti. Gli piacevano le ricerche, così si mise studiare il modo di portare il bello in un luogo del genere. Tutta la scuola, a poco a poco, dopo un anno, è migliorata e gli allievi hanno cominciato a prendere bei voti, le liti sono finite e sono migliorate le relazioni. L’istituto non aveva un’area dedicata all’arte. Ora tutti fanno musica e c’è voglia di apprendere, prevalsa sulla stanchezza e sulla demotivazione. Ci ho fatto un salto e ho trovato alunni più fiduciosi e autosufficienti”. L’attività educativa lanciata dallo statunitense gode di testimonial illustri: “Ringo e Paul dei Beatles stanno supportando la David Lynch foundation . È un bellissimo inner circle. Sta a significare che il percorso di ognuno di noi è unico”. E unico e raro è quello di David. Uno nessuno e centomila. La maschera dell’attore, anche se attore non è, lui la indossa nella vita, dove svolge numerosi ruoli, tutti complementari a un sé proteiforme e sfaccet-

tato come nessuno. Lynch ha sviluppato un nuovo stile artistico, che si contraddistingue per il surrealismo, l’onirismo e le suggestioni che estrapola dalla profondità della mente e grazie al quale è diventato un’icona universale della contemporaneità. Nel tentativo di fermare il tempo di Lynch, sospeso in una dimensione metafisica, al pubblico giungono in soccorso due progetti espositivi. La grande mostra Lost Visions. L’indiscreto fascino dello sguardo, all’Archivio di Stato di Lucca, dedicata all’attività di

fotografo e litografo del regista americano. Lost Visions ci racconta di immagini perdute, ritrovate e cristallizzate su carta, visioni inquietanti, superstrade dimenticate sulle quali lo sguardo ripercorre i sentieri perturbanti prodotti dall’universo creativo di Lynch e che hanno caratterizzato i suoi film più famosi, da The Elephant Man a Velluto Blu, da Cuore Selvaggio a Lost Highway, fino a Mulholland Drive. Sin dagli esordi della sua carriera cinematografica negli anni 60’, David non si è fatto mancare niente. Pubblicitario d’avanguardia, performer teatrale, autore di graphic novel, musicista, designer, quello del regista americano è un talento poliedrico che prefigura tendenze e aggiorna l’immaginario ormai da più di mezzo secolo. Filtrando l’unicità del suo fraseggio visivo in oltre un centinaio di opere, l’artista ha dato vita a due serie fotografiche in bianco e nero di grande e medio formato, Small Stories in versione completa e Women and Machines, e a una suite di litografie realizzate dal 2007, lavori in gran parte inediti in Italia. Il “cacciatore di idee” si è trovato a creare all’Idem Paris, il famoso atelier dove esprimevano il proprio genio figurativo Matisse, Picasso e Braque. L’altra mostra da non perdere e visibile fino al 31 Dicembre 2014, si trova al MAST di Bologna, e presenta Factory Photographs, ovvero la fascinazione di Lynch per le fabbriche, la sua passione quasi ossessiva per comignoli, ciminiere e macchinari, per l’oscurità e il mistero. In un arco di tempo di oltre trent’anni ha fotografato i monumenti decadenti dell’industrializzazione, edifici in laterizio decorati con volte, cornicioni, cupole e torri, finestre e portali, impressionanti nella loro somiglianza con le antiche basiliche. Rovine di un mondo che va scomparendo, scenografie per storie cariche di quell’aura emozionale caratteristica di Lynch Le fotografie sono state scattate tra il 1980 e il 2000 nelle fabbriche di Berlino, in Polonia, in Inghilterra, a New York City, nel New Jersey e a Los Angeles. È come se la fuliggine che avvolgeva quei luoghi si fosse posata sulla superficie della carta: ne risultano immagini di straordinaria potenza sensoriale. E visto che ci stiamo avvicinando alle Feste, la proposta è: perché non andare in visita proprio il 25 o il San Silvestro, senza paura di iniziare l’anno avvolti in un nuovo, sorprendente labirinto lynchiano?

LA MASCHERA DELL’ATTORE, ANCHE SE ATTORE NON È, LUI LA INDOSSA NELLA VITA, DOVE SVOLGE NUMEROSI RUOLI, TUTTI COMPLEMENTARI A UN SÉ PROTEIFORME E SFACCETTATO COME NESSUNO

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L’INCONTRO

Elvia Grazi Il suo libro è considerato un caso letterario

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lvia Grazi ha diretto diversi settimanali tra cui DiTutto e StarTv, ha collaborato stabilmente con più di 30 testate, da Donna Moderna a Grazia o Io Donna del Corriere. Come copywriter ha ideato importanti campagne pubblicitarie e ha collaborato come autrice e conduttrice a diversi programmi televisivi, eppure, a sorpresa, sta facendo parlare di sé come scrittrice. Lasciami contare le stelle, il suo ultimo libro (Casa editrice Tea), è uscito solo il 23 ottobre, ma già sta impazzando sul web. Da Repubblica a Cosmopolitan, tutti ne scrivono e alcune frasi del libro stanno già diventando virali. Cos’ha di così intrigante questo libro? «Intanto è il racconto di una vicenda vera, e il lettore lo avverte, anche se pare impossibile, che le cose siano andate proprio così. Le storie autentiche sono sempre più forti di quelle partorite dalla fantasia, risvegliano sensazioni a fior di pelle. E questa fa ridere fino alle lacrime, commuove, spinge a riflettere». Una storia virata al femminile. «Non esattamente, in realtà è un romanzo a due voci che, a sorpresa, piace molto agli uomini». Secondo lei perché? «Non è melenso, è divertente ma profondo, non si ferma alla superficie delle cose. Non a caso c’è molta psicologia. Niente a che vedere però con i trattati. Certe dinamiche vengono analizzate e spiegate in modo semplice tant’è che la storia si legge davvero d’un fiato, però si riescono a mettere a fuoco molti meccanismi della mente».

“Ognuno potrà trovare nella storia di Bianca e Walter qualcosa di personale: sta in questo la grandezza delle storie d’amore. Ed è il motivo per cui non smettiamo di leggerle e di raccontarle”

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di vittoriA BISUTTI

Lasciami contare le stelle edizioni Tea. la trama. Bianca è in crisi, dopo il naufragio del suo matrimonio. Incontra Walter e se ne innamora ma lui è esattamente il prototipo dell’uomo da fuggire come la peste. E’ un ribelle, vive su una barca a vela, pensa solo a se stesso; nessuna donna può privarlo della sua libertà. In fila per due non si faceva mettere nemmeno all’asilo. Bianca sogna di fare nido, lui di sfidare l’oceano. La scelta è difficile ma chi ama non si ferma a pensare: vive. Questa folle avventura, per i due protagonisti, diventerà un viaggio di formazione, durante il quale riusciranno ad afferrare ‘il senso’ di molte cose. Un racconto che fa venire voglia di dire di sì alla vita.

Elvia Grazi Ci può fare un esempio? «Prendiamo un amore che non siamo capaci di lasciare andare. Non riusciamo a pensare ad altro, ci tiene come in catene. In pratica è una prigione mentale. Ha sbarre di fumo, non ci sono le abbiamo inventate noi, ma sono più forti dell’acciaio. E’ la stessa dinamica che guida certe scimmie in India. Per catturarle i cacciatori mettono alcune noccioline all’interno di un vaso dall’imboccatura stretta. Le scimmie infilano la mano nel vaso, stringono la nocciolina nel pugno e non riescono più ad estrarlo dal vaso. Potrebbero aprire la mano e sarebbero libere, ma il condizionamento della mente è più forte di tutto». Walter è un uomo imprendibile, che Repubblica ha definito ‘a progetto zero’. Un soggetto che sfugge come un’anguilla e ha più di una donna. Eppure da certi soggetti le donne si sentono attratte... «È vero, un uomo che sin dal primo incontro sottolinea: “io non mi innamoro” è una bella sfida. Ci spinge a metterci in gioco. E’ un portone chiuso, qualche volta ci lascia entrare, ma poi si richiude per proteggere il proprio mondo, nel quale non fa entrare nessuno. Questo però succede in linea di massima. Per quanto una serratura sia difficile da forzare c’è sempre una chiave che riuscirà ad aprirla. L’importante è trovare quale. Noi donne non ci arrendiamo facilmente, e quando siamo innamorate, non lo facciamo mai».

Una storia di mare e libertà tratto da una storia vera che ricorda Le parole che non ti ho letto di Nicolas Sparks

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ritratti veronesi

Roberto Floreani La grande arte che nasce da disciplina e ribellione

di Silvano Tommasoli

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a molti anni, ai miei studenti del corso di Creatività insegno che la divergenza è “il soffio del movimento creativo”. Le situazioni più stabili nascono dal confronto-scontro tra due convincimenti abitualmente contrapposti. È così in retorica, dove attraverso l’ossimoro – che consiste proprio nell’accostamento di due parole che esprimono significati antitetici – diamo l’idea fulminea di quello che vogliamo dire, ad esempio chiudendoci in un silenzio eloquente. È così in amore; lo sostiene anche un recente studio della Baylor University (Texas, USA), nel quale si dimostra come litigare ferocemente con il partner, utilizzando anche parole negative e offensive, non sia sempre dannoso. È così anche in arte, dal ready-made di Duchamp (il funzionale de-funzionalizzato e ri-funzionalizzato nell’arte) a tutta la poetica del Futurismo e di grandi artisti dell’era moderna, come Tamara de Lempicka, con il suo gusto innato dei contrasti tra modernismo estremo e purezza classica, tra provocante morbidezza di corpi nudi e statico rigore di grattacieli. Roberto Floreani racconta di sé e del crocevia delle sue interiori contraddizioni con la grande serenità dell’uomo che riesce a controllare la forza dei suoi sentimenti. Gli occhi, chiarissimi e quasi irridenti, lasciano intuire la compresenza di un carattere fortemente temprato. «Sono sempre stato un ribelle indomabile. Ma ho cinquantotto anni e pratico arti marziali da cinquantadue, cresciuto da Giancarlo Piccoli, a sua volta allievo di Cesare Barioli, unico samurai italiano e padre storico del judo nel nostro Paese. Allevato secondo i dettami del Bushido – più che un codice di condotta è un modo di vita, adottato dai samurai e assimilabile alle regole cavalleresche in Occidente – che segue le dottrine del buddhismo e del confucianesimo esigendo dal “guerriero” il rispetto di valori fondamentali, come onestà, lealtà, giustizia, pietà, dovere e onore. Questa scuola, affiancata dalla presenza fondamentale di mia madre – alsaziana di origine ma friulana di educazione – mi ha insegnato ad affrontare serenamente tutte le difficoltà della vita e le competizioni dello sport. Ho vinto molto, nelle arti marziali, in motocross e sugli sci». Non è sempre stato tutto facile, però… «Come per tutti, anche per me procedere sulla mia strada non è stato facilissimo». Dopo il liceo, Roberto si è laureato in quattro anni in Economia e commercio, discutendo una tesi finale di ambito finanziario. Aveva già presentato la sua prima mostra di quadri a ventun anni, ma la pittura non sembrava ancora il suo principale e esclusivo interesse, come è oggi. È stato difficile conciliare l’arte con la matematica finanziaria? «No! Arte e matematica rappresentano due distinte letture del mondo, interpretazioni della medesima realtà da due punti di vista differenti. Se pensi che il primo a intuire dove sarebbe andato a finire il mondo finanziario e delle banche è stato Ezra Pound, ti puoi rendere conto di quanto arte e scienza siano vicine. Lo sai che Mary de Rachewiltz, figlia del poeta, per introdurre la mia mostra al Palazzo delle Stelline nel 1999, mi ha dedicato una “memoria” commentando il mio lavoro con versi tratti dai Canti Pisani scritti da suo padre durante la prigionia?» Un viaggio del grande poeta futurista attraverso un’in-

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GLI OCCHI, CHIARISSIMI E QUASI IRRIDENTI, LASCIANO INTUIRE LA COMPRESENZA DI UN CARATTERE FORTEMENTE TEMPRATO terpretazione dell’arte e della cultura dal Rinascimento fino a Manet, che la de Rachewiltz ripercorre per ritrovarvi l’arte e la tecnica di Floreani. Particolarmente nel Regno di Mezzo, serie di opere in tecnica mista su carta ispirate dagli originali dei Canti scritti a mano dal poeta, perché quando “il pittore ascolta la sua guida… il segno torna alla Natura… tutto torna e confluisce nella contemplazione della bellezza e nell’amore”. Oggi, Floreani pratica il Tai Chi Chuan, antica arte marziale cinese basata sul concetto dell’eterna intesa tra gli opposti. Nel corso dei secoli, da tecnica di autodifesa, il Tai Chi Chuan – che letteralmente significa “boxe con l’ombra” – si è evoluto nella elegantissima esecuzione di una serie di movimenti lenti che ricordano una danza silenziosa. «Questa disciplina, nella quale ho raggiunto il livello di istruttore federale, è una delle cose che mi hanno cambiato la vita perché ho accettato tutta la realtà indotta dalla grande meccanica celeste. Che funziona così e che tu devi condividere. Questa è una filosofia di vivere e non una religione, tant’è che io sono cattolico e praticante». In che cosa ti ha aiutato questa visione della vita? «A superare le grandi difficoltà. Come quando, a seguito della separazione dalla mia prima moglie, avrebbero potuto cambiare le modalità di frequentare le mie figlie, andate a vivere con la madre in una città vicina alla mia. Invece, ho accettato la

cosa considerandola come un’evoluzione della mia vita, mi sono sobbarcato un centinaio di chilometri in auto ogni giorno per andare a prenderle a scuola, accompagnarle a casa e ritornare nella mia città. Tutto con grande positività, molto lontana dalla rassegnazione». E l’arte, la pittura, come riesci a conciliarla con questa tua vita così dinamica e, per certi versi, vorticosa? «Proprio nel contrasto con questa mia ansia di vivere. Se la mia quotidianità è nero, cioè yin, ecco che l’arte rappresenta lo yang, il bianco. O viceversa! Produco i miei lavori con straordinaria lentezza, nella quale disciolgo la velocità della vita. Posso impiegare un’ora o anche quindici giorni per fare uno strato di colore di pochi centimetri quadrati, perché l’arte per me ha un valore salvifico, potrei dire che rappresenta un bisogno quasi fisiologico. Chiuso nel mio studio, accantono la tensione impulsiva del quotidiano». Il solito ossimoro, la divergenza creativa, come insegno sempre ai miei studenti.

In collaborazione con Quinta Parete, il Palazzo della Gran Guardia di Verona ospita dal 23 novembre 2014 al 31 gennaio 2015 La Città ideale di Roberto Floreani. Nella foto, Ritual Blue Eye

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aziende italiane l’impresa di fare impresa

a cura di veronica ghidesi

centro del riposo Tecnologie del dormire Un’attività che non nasce dal caso, o da mere esigenze commerciali, ma bensì da un’ esperienza trentennale maturata sul campo che ha avuto, nell’apertura del negozio di via Dugoni 19 a Mantova, la naturale evoluzione di un prezioso percorso. Stiamo parlando del Centro del Riposo, negozio conosciutissimo della città, cha ha come titolare Cristian Rubin. Produttore nell’azienda di materassi del padre prima, esperto fornitore a centri specializzati poi, Cristian Rubin decide di aprire due negozi in centro a Mantova: nel 2004 un piccolo negozio in centro in via Corridoni (oggi chiuso) e l’attuale negozio in via Dugoni, aperto nel 2007. Una scelta vincente, che ha aperto a Cristian Rubin il mondo della vendita diretta al cliente che si sa, solo se rimane soddisfatto si riesce a fidelizzare nel tempo. Così è stato, così è. “Per me è fondamentale poter consigliare un materasso specifico alle persone, indirizzandole in base alla mia esperienza pluriennale non solo verso il miglior prodotto ma, soprattutto, verso quello che meglio si adatta alle esigenze peculiari del soggetto in questione. Non abbiamo il semplice rete-materasso da proporre ma numerosi prodotti specifici, dal sanitario al medicale. Realizziamo a richiesta anche la struttura del letto, su misura, un servizio decisamente interessante per il cliente privato” . Il Centro del Riposo si appoggia a due grosse aziende produttrici di materassi, Sirio e Bacciflex, leader nel settore. In un momento dove molto spesso tutto è incentrato sul prezzo, spesso con televendite che stuzzicano ed incentivano all’acquisto ma, alla fine, mal indirizzano il potenziale cliente che si ritrova ad acquistare un prodotto che non fa assolutamente per le proprie esigenze, Centro del Riposo si colloca come il partner ideale da consultare. “Molto spesso il lattice usato, così come le molle, non sono assolutamente di prima qualità. Un buon molleggio poi deve avere almeno 400 molle, mentre molti dei materassi venduti a prezzi “eccezionali” non arrivano nemmeno a 300. Si risparmia sulla qualità, cosa che poi si ripercuote sulla soddisfazione del cliente. La nostra consulenza, invece, parte proprio dalle esigenze di chi acquista cercando di capire i problemi che ha, dai dolori alle allergie, valutando la sua corporatura, facendogli provare senza confondergli le idee quelli che sono per noi i 3 o 4 materassi più addatti alla sua persona. Quello che secondo la nostra esperienza è il prodotto giusto da adottare”.

Il valore aggiunto che offrono i prodotti venduti dal Centro del Riposo sono le certificazioni. “Lo studio sui materiali è in continua evoluzione. Vendiamo materassi anallergici, ipertraspiranti, studiati per la miglior vascolarizzazione, i cui tessuti possono andare a contatto con la pelle di un bimbo inferiore a 3 anni, certificati Oeko-Tex Standard 100 classe 1. Il marchio Oeko-Tex “Fiducia nel tessile” che contrassegna i prodotti e la sicurezza garantita dei prodotti tessili è un ulteriore argomento di vendita che, stando ai sondaggi, per i consumatori è più importante del prezzo, della funzionalità e della marca. Grazie alla sua diffusione, il marchio OEKO-TEX® sta assumendo un carattere simile a quello di un marchio di fabbrica ed è richiesto attivamente dai consumatori. Proponiamo, inoltre, il materasso a presidio medico, che viene prescritto dal medico. Con fattura e certificato medico il cliente può detrarre il 19%”. Oggi si parla tanto di memory in fatto di materassi. Che ci dice al proposito? “Anche qui bisogna stare molto attenti. Il memory oggi è il materiale più venduto e pubblicizzato ma c’è

L’azienda mantovana gestita da cristian rubin si propone con assoluta competenza e grande disponibilità come punto di riferimento nel settore del riposo e del relax

Cristian Rubin e Sergio Negro

un memory che è una spugna classica visco elastica con una elasticità a lento ritorno che comunque non è porosa ed è lavorata con derivati del petrolio e invece ci sono degli espansi, delle schiume termiche visco elastiche lavorate con oli vegetali, lavorazione a base d’acqua quindi a cellule aperte traspiranti e porose. Quindi, quando vi trovate di fronte a prezzi che vanno dai 200 ai 1000 ed oltre euro, capite bene che le motivazioni per la differenza nel prezzo ci sono, eccome!”. Centro del Riposo fornisce un servizio completo di consulenza, visita a domicilio, prova in negozio e consegna. Considerato che passiamo un terzo della nostra vita su un materasso, così importante per il nostro equilibrio psico-fisico, meglio fidarsi di chi le cose come Cristian Rubin le sa, non le urla, né le improvvisa. I numerosi corsi di aggiornamento che frequenta per essere sempre in linea con quanto di meglio si possa offrire al cliente ne sono ulteriore garanzia. CENTRO DEL RIPOSO VIA E. DUGONI, 19, MANTOVA MN TEL. 0376 329259 WWW.CENTRODELRIPOSO.IT

n. 1 Settembre 2013

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we want web

di matteo zapparoli

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Fantastico tavolo da conferenza montato utilizzando il motore di un Jumbo Jet Boeing 747. Prodotto da MotoArt, una ditta che produce mobili da oggetti presi da vecchi aeroplani. Fantastici scorci fotografici delle Cascate del Drago in Venezuela. Sono parte delle Cascate dell’Angelo che scendono dal monte Auyantepui da una altezza di 979 mt. Le più alte del mondo.

Della serie, “Oggetti inutili quanto costosi”. Carta igienica in Oro massiccio a 22 carati. Costo indicativo, 1 milione di euro; al momento del bisogno.

In stile vintage ma concettualmente molto moderno. Per geni della matematica, si chiama Orologio Matematico e riporta ogni ora sfruttando formule algebriche. 30 cm di diametro, acquistabile online per 35,00 eruo

Raffreddare i vostri drinks con cubi di granito riciclato. Un ottimo modo per bere “on the rocks” senza annacquare cocktails e altre bevande. Basta riporli in freezer e toglierli all’occorrenza. Una volta utilizzati e ben lavati, possono tornare al fresco. Confezione da 6 cubetti, acquistabile online per 19,00 euro.

Progettato da Rotimi Solola & Cait Miklasz, un bellissimo concept di macchina fotografica che si ispira al fascino retrò dello scooter italiano famoso nel mondo. La Vespa.

n. 6 Dicembre - Gennaio 2015

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Di proiettori per Smart Phone ne abbiamo già visti molti ma questo è particolare perchè fatto di cartone. Facile da montare e capace di ingrandire l’immagine di ben 10 volte. Pesa meno di 500 g ed è acquistabile online per meno di 23,00 euro. Un bel regalo di Natale, senza spendere troppo.

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di Rita Bertazzoni

ECOTUBE

LA VIA DEL TÈ

un regalo sostenibile

COSTELLAZIONI

Il primo GiftBox che tratta il turismo sostenibile e responsabile. Oltre 400 proposte regalo per cene, weekend, attività ed esperienze benessere in 250 strutture affiliate, tra alberghi diffusi, b&b, agriturismo, ostelli, bioresort, masserie, osterie, ristoranti, attente al rispetto ambientale, risparmio energetico, valorizzazione della cultura locale, prodotti a km zero. Le proposte sono racchiuse in un una confezione anch’essa sostenibile: tubo e cataloghi realizzati con materiali riciclati e riciclabili, colle naturali. EcoTube è disponibile, oltre che sul sito ufficiale www. equotube.it, presso ipermercati Coop, negozi Trony, la catena Ecostore, botteghe del commercio equo solidale, negozi biologici, librerie e agenzie di viaggio.

È la nuova linea del brand fiorentino La Via del Tè dedicata ai segni dello Zodiaco. Una collezione di tè a foglia intera con specifica miscela per ogni segno. Aries, ad esempio, è un mix di tè neri dolcemente speziato dove pepe rosa, ginger, pera si sposano con l’aroma di cannella. Taurus ha un profumo fruttato di fragolina e pesche mentre tè verdi e gelsomino caratterizzano Gemini. Leo è una miscela corposa di tè neri, rose, agrumi e lamponi, Virgo sa di mela, agrumi e fico, Libra ha lo punto floreale di orchidea e rose. Scorpio esprime note di cioccolato e vaniglia; morbido ed equilibrato agli agrumi è Sagittarius. www.laviadelte.it

TERENZI E T’A

PASSITO & CIOCCOLATO È il connubio perfetto per regalare momenti di squisita dolcezza, rigorosamente made in Italy: in una raffinata confezione, il Passito di Petit Manseng della Cantina Terenzi di Scansano è accompagnato dalle migliori praline al cacao di T’A Sentimento Italiano, cioccolateria d’autore dei fratelli Alemagna. Euro 40,00. www.terenzi.eu

payot

coffret natalizi

CAUDALIE

PARFUM DIVIN

Femminile e sensuale, è il primo profumo Caudalie voluto da Mathilde Thomas, fondatrice della casa francese. Una creazione dal tocco vellutato, con note di rosa del Marocco e rosa di Bulgaria, precedute da accordi di pompelmo fondente, pepe rosa speziato, baccelli di rara vaniglia Planifolia Uganda e cedro di Virginia. www.caudalie.com

almanacco

BARBANERa 2015

IL BORGO

DEL BAlsamico

Cilindro o Cofanetto? A voi la scelta, per dare un tocco speciale ai piatti delle feste. La bottiglia da 250 ml nel cilindro costa circa 45 € (edizione regalo), pack quotidiano 35 €. Il Grande Tris invece è il cofanetto degustazione con le 3 versioni di Condimento del Borgo: etichetta Gialla (minimo 3 anni di affinamento in barriques), Arancio (minimo 4 anni) e Rossa (minimo 5 anni). Da 85 €. www.ilborgodelbalsamico.it

È tornato in tutte le edicole l’Almanacco più celebre e longevo d’Italia. Giunto alla sua 253a edizione – la prima fu nel 1762 - è un classico impedibile e una bellissima strenna natalizia da regalare ad amici e parenti quale migliore augurio per l’anno che verrà. L’Almanacco Barbanera 2015 è come sempre ricco di consigli per vivere bene il quotidiano in armonia con gli uomini, le cose e la natura, uno scrigno prezioso di saperi della tradizione, buone pratiche, segreti e suggerimenti che arrivano dal passato e dal presente. Piccoli e grandi semi gettati per un domani migliore, per una vita più consapevole e sostenibile. Nelle

sue pagine, riccamente illustrate da Monica Zani, scorre il tempo scandito dai ritmi del cielo e della terra, dal sole e dalla luna, dal vento, dalle nuvole e dalle stelle, dai riti del lavoro e delle feste. Con notizie utili per la famiglia, la casa, il benessere, l’orto e il giardino, ricette e rimedi naturali per ogni giorno dell’anno, per ogni età. Senza dimenticare gli amici a quattro zampe con cui si condividono spazi e occasioni. E alla voce di Barbanera si uniscono in questa nuova edizione le parole di personaggi straordinari e autorevoli dell’attualità che ci parlano con saggezza di terra, cibo, agricoltura, biodiversità. Da Mas-

5 splendidi cofanetti regalo a prezzi speciali, dedicati a diversi tipi di pelle ed esigenze. Vitalité Minérale, con Eau de Soin, Douche e Gommage Minéral, rivitalizza l’epidermide (48 €) mentre Sensi Export (crema viso, occhi e maschera) è lenitivo per le pelli più sensibili (50 €). Techni Liss è il programma completo per prevenire e correggere le rughe (viso, occhi e maschera a 65 €), Hydro-Nutritive è per pelli disidratate: Nutricia Crème, Douceur Des Mains ed Elixir d’Eau a 56 €. Infine, Optimale è per l’uomo con Soin Régénerant, Rasage Précis e Déodorant 24h (49 €). www.payot. com

simo Montanari, storico dell’alimentazione, a Stefano Mancuso, botanico e neurobiologo vegetale, da Vandana Shiva, filosofa ambientalista a Palmira Stella, ortolana che legge le nuvole… Come di consueto, l’Almanacco giunge in edicola con un doppio regalo: la rivista Oroscopo 2015 con le previsioni per i 12 segni dello zodiaco, e il pratico calendario La Luna in Casa: suggerimenti, curiosità per il verde, la casa, il benessere seguendo le fasi lunari. Per un nuovo anno di felicità! In tutte le edicole a 8 €, 224 pagine, www.barbanera.it


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ABITARE

IMMAGINA,PUOI! MARTINI MOBILI Il progetto di total living “Immagina” è la nuova sfida presentata da Martini Mobili. Un esempio concreto delle infinite capacità progettuali, fiore all’occhiello dell’azienda, nel realizzare ambienti completi e curati nei più piccoli dettagli. Con “Immagina” Martini si rende interprete dell’esigenza arredativa classica, con eleganza, stile e capacità artigianali del vero Made in Italy, realizzato esclusivamente da professionisti italiani in Italia. La composizione è caratterizzata da un’anta in tulipier laccato bianco e patinata con particolari su bolo e dettagli in argento meccato. Gli accessori interni sono in finitura noce (completi di portaspezie, portarotoli, portacoltelli...) con posateria pregiata. Un dettaglio interessante è la griglia decorata delle vetrine e il decoro curvato sulla colonna terminale, interamente realizzati artigianalmente. Lo schienale delle vetrine è rivestito con tessuto Rubelli (Les Indes Galantes colore perla) e tutti gli interni sono illuminati al Led. La cappa centrale presenta linee curve e morbide ed in-

di barbara gazzi

serti con decori intagliati a mano. È stata introdotta una nuova tipologia di lesena con riccioli patinati e spigoli levigati che lasciano emergere il bolo di fondo, creando vibrazioni di colore in contrasto con l’argento meccato. Il bancone funzionale è caratterizzato da un top sagomato che segue la forma delle lesene che si rincorrono lungo il perimetro. I due angoli del bancone nascondono delle aperture segrete che permettono di riporre oggetti e utensili da cucina. Con l’obiettivo di sfruttare tutti gli spazi, Martini ha progettato una colonna inclinata che, al momento dell’apertura, ruota sia verso il piano cottura che verso il lavello, permettendo di accedere agevolmente alla dispensa da ambo i lati. Il Top è in marmo grigio amani, spessore 4cm, con bordo lavorato e le maniglie sono traforate laccate e patinate oro chiaro, in sintonia con il decoro dell’anta. Non c’è limite al dettaglio in queste cucine, purezza e bellezza sapranno avvolgere il tuo tempo a casa. E’ il caso di dirlo... Immagina... puoi!

TENDENZE

NUOVE TENDENZE SPAZIO AI COLORI

L’ALBERO DI NATALE BELLISSIMO

Spazio ai colori! Questo sembra essere il motto delle nuove Tendenze Arredamento per il 2015. Dalle nuances discrete ai colori d’impatto, l’importante è che trasmettano una sensazione. Sei sei un’amante dei colori, impazzirai per le nuove tendenze, se invece il tuo stile è più orientato verso il classico Black&White, niente paura, l’anno nuovo riserve grandi sorprese anche per te! Quando si parla di colori il pericolo di esagerare troppo è sempre dietro l’angolo. Bisogna prestare attenzione a fare gli accostamenti giusti per evitare di creare ambienti troppo pesanti oppure anonimi. Per ottenere un effetto armonioso ed equilibrato, quando si parla di colori, l’utilizzo del cerchio di Itten è sempre il più valido degli aiuti: per creare armonia in un ambiente basta abbinare colori che si trovano nello stesso spicchio del disco cromatico, mentre per vivacizzare bisognerà accostare tra loro i colori complementari. Per scegliere il colore giusto lo studio Patone View home e interiors ha individuato i nove colori che segnano le Tendenze per l’Arredamento 2014. Diversi abbinamenti divisi in nove categorie: Techno Color, Physicality, Sculpted Simplicity, Fluidity, Collage, Intimacy, Moda, Tribal Threads ed Eccentricities. I colori nelle nuove Tendenze Arredamento conquistano anche i mobili e gli oggetti di arredamento. Nell’ Arredamento 2015 non è necessario avere porte, pareti e pavimenti colorati. Rimanere sul monocromatico è possibile, a patto che nell’ambiente ci siano degli oggetti che si differenziano per design particolare e vivacità. Che ne pensi di questi nuovi trend per la casa?

Ogni anno le idee originali sugli alberi di Natale aumentano sempre più, vengono usati oggetti e decorazioni fuori dal normale e gli effetti sono spesso sorprendenti. Cosa ne pensate dell’albero fatto di libri? E realizzarlo non è affatto difficile. Se avete tanti libri in casa dunque potete cimentarvi: io utilizzerei quelli più grossi per la base e man mano proseguirei verso l’alto con quelli più piccoli e leggeri. Lasciare i dorsi a vista potrebbe essere un ottimo modo per sfoggiare titoli e parole a voi care, realizzando una scultura che celebri le storie da voi più amate. Tra uno strato e l’altro vanno posizionati i fili delle luci, in modo che rimangano adeguatamente nascosti; nell’immagine sono utilizzati dei bulbi colorati, anche le luci a LED andranno benissimo!

COLLEZIONE iITTALA

IL SEMPLICE TOCCO DI UNA CANDELA La collezione Iittala autunno/inverno vanta complementi di arredo e accessori per la tavola unici e straordinari. A realizzarli sono stati i grandi designer del momento, i quali hanno creato un sistema di scaffali componibile, un elemento che si può trasformare da vassoio a tavolino, diverse tipologie di lampade da tavolo, un candelabro e accessori per la cucina.

L’atmosfera e le luci delle candele sono perfette per le feste di Natale, poiché lasciano gli angoli nella penombra e mettono in risalto i luoghi scelti. Con piccoli gesti potete creare una decorazione speciale, qualche pallina colorata, un vassoio in vetro e infine le candele. Sarà un piacere stare a guardare la fiammella in un crescendo di emozioni.

IL SEGNAPOSTO NATALIZIO La vostra tavola Natalizia non sarà completa senza un’idea creativa per realizzare dei segnaposto. Ecco un idea simpatica: potete riciclare i tappi di sughero per dare ai vostri invitati anche un piccolo omaggio alla fine del pranzo o della cena. Aggiungete un pezzo di agrifoglio o rami di pino per inserirlo nel vostro tappo. Un progetto facile da realizzare.


ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

Fukushima tre anni dopo

li chiamano Cani molecolari, ma è un appellativo inappropriato

A tre anni dalla fusione della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, la zona non è ancora stata bonificata. In un raggio di 20 km dalla centrale le ottantamila persone evacuate, non possono ancora tornare a casa. Tutti gli studi affermano che l’esposizione prolungata, seppure a basso dosaggio, a radiazioni ionizzanti (quelle nucleari) provochi alterazioni genetiche di tutti gli esseri viventi: uomini, animali, insetti e piante. I dati raccolti sul sito hanno rivelato gravi effetti sugli organismi non umani, soprattutto su uccelli, animali marini e farfalle, che hanno subito malformazioni e un aumento della mortalità. Nonostante la catastrofe, di livello 5 della scala INES (da 0 a 7), sia stata gestita abbastanza bene, non ci sono infatti, morti per l’esposizione alle radiazioni, gli effetti indiretti sono stati notevoli: il Giappone ha registrato un aumento record di infarti, depressione

e suicidi legati alla paura delle radiazioni invisibili. É in atto uno studio che seguirà quattrocentomila bambini per vent’anni, per cercare gli effetti a lungo termine, il problema è che non esistono dati precedenti alla fusione. In definitiva si sa ancora molto poco dei reali effetti del nucleare. Nel frattempo, la federazione giapponese delle cooperative agricole, ha ricominciato l’esportazione del riso Koshihikari di Fukushima e lo presenterà all’Expo Milano 2014.

Spesso durante le trasmissioni televisive o radiofoniche si sente parlare di “cani molecolari”. La tal persona è sparita in un bosco, la talaltra durante un tragitto urbano, e così via. Esaurite senza risultato le ricerche tecnologiche di questi dispersi, come ultima spiaggia si fa intervenire il “cane dal superolfatto”. Il cane è protagonista coi propri sensi sviluppati nella ricerca di persone anche in varie altre occasioni, pensiamo all’individuazione di sciatori seppelliti da una valanga, o a sventurati coinvolti nel crollo di edifici durante terremoti o

curiosità

L’albero dai quaranta frutti L’artista Sam Van Aken ha creato un’opera d’arte vivente realizzando, con degli innesti, un albero che produce quaranta frutti. Durante l’anno l’albero non sembra diverso da un altro qualsiasi, ma a primavera la sua fioritura eccezionale si riempie di sfumature che vanno dal bianco, al rosa, al viola, lilla, rosso e porpora,

austerity

Vivere senza frigorifero Il frigorifero è l’unico elettrodomestico a cui non rinuncerei, eppure non è sempre esistito. Si può vivere senza frigo? Per molte persone la risposta è sì. In effetti, la maggior parte degli alimenti si conservano anche fuori dal frigo che diventa quindi una specie di dispensa, senza contare che per sei-sette mesi all’anno la temperatura esterna sarebbe sufficiente. Come per tutte le cose, basta un po’ di organizzazione, si deve pensare la spesa in modo che non ci sia roba di troppo e magari farla due volte a settimana. Save food from the fridge è la soluzione di design della coreana Jihyun Ryou che ha realizzato una serie di mensole per conservare gli alimenti seguendo i “rimedi della nonna”: tenere le radici, come le carote, in verticale dentro la sabbia; mettere insieme mele e patate per evitare che germoglino. Perché farlo? Per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità, inquinare meno e riscoprire i sapori della tradizione.

n. 3 Giugno-Luglio 2013

uno spettacolo magnifico che, d’estate, produce altrettanti differenti frutti, tra cui diverse varietà di pesche, albicocche, prugne, ciliege e mandorle. Ogni varietà rispetta il proprio periodo di maturazione, assicurando un raccolto per tutta la stagione. Sono stati piantati sedici alberi come questo e mandati a musei e centri di ricerca.

Vegetariani per intolleranza Una zecca che fa diventare vegetariani. La Lone Star Stick è una zecca, diffusa negli Stati Uniti, che rende intolleranti al galattosio, uno zucchero contenuto nella carne di mammifero. Chi viene punto diventa intollerante a: mucca, maiale, cavallo, montone, cervo… ma non ha nessun effetto con uccelli, pesci, crostacei e molluschi. Alcune persone, hanno avuto reazioni anche con latticini, prodotti industriali e alcuni farmaci. L’allergia è difficile da individuare, perché i suoi effetti compaiono molte ore dopo aver mangiato carne, ma i sintomi (orticaria, vomito, difficoltà respiratorie e problemi di pressione), possono essere anche molto gravi e può dare shock anafilattico. L’effetto è temporaneo: dopo mesi, o alcuni anni, è possibile ricominciare ad essre onnivori.

esplosioni. Vi sono soggetti in dotazione al pronto intervento della Protezione Civile o dei Vigili del Fuoco insigniti di varie decorazioni per il numero di salvataggi decisivi effettuati. Ma in questi casi la ricerca è ristretta in spazi ben definiti, e quindi mirata. Altra cosa dover risalire ad una persona sparita non si sa dove. E infatti per “cani molecolari” la fantasia popolare porta ad immaginare infallibili soggetti dotati di olfatto potente, capaci di risalire le orme invisibili lasciate da un galeotto fuggiasco, o di un escursionista smarritosi in zone impervie. Non si sa chi abbia inventato la definizione “cani molecolari”, essa è un’invenzione giornalistica dell’ultim’ora, poiché nel gergo cinognostico e cinotecnico proprio non esiste, quindi impropria. Un odore è causato da molecole

odoranti dissolte in aria e percepite dalla membrana olfattiva del naso di qualsiasi essere dotato di odorato. Per cui chiunque di noi ha un olfatto “molecolare”. La definizione più corretta per quei cani capaci di rinvenire debolissimi indizi odorosi sul terreno anche dopo moltissime ore (dipende dalla meteorologia) dal momento in cui essi sono stati lasciati, è quella di “cani da traccia”. Questi speciali soggetti, appartenenti in genere a razze da caccia ma non necessariamente ad esse, sono dotati di una personalissima e superiore concentrazione nel valutare gli odori. Pur non potendo fare miracoli possono veramente rappresentare l’ultima speranza.

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I SEGRETI DI NUXE

di Alessandra FusÉ

Formula anti-età Studiando l’invecchiamento accelerato della pelle dei diabetici, la Ricerca NUXE si è concentrata sulla glicazione delle proteine dermiche, mettendo in luce le proprietà di una proteina chiave, finora poco esplorata nel campo della cosmesi, ma da cui dipende l’integrità dell’architettura della pelle: la vimentina. NUXE si spinge oltre e innova con una formula antietà in grado di assicurare una doppia azione che protegge e ripara le 3 proteine fondamentali del derma: il collagene, l’elastina e la vimentina. L’oleoattivo della pianta “bella di giorno” ha consentito di mettere a punto una formula antietà di impareggiabile efficacia. Questo principio attivo ha dato origine a tre nuovi brevetti NUXE altamente efficaci.

Benessere all’hotel Pfösl

i bagni

naturali

Neve, tranquillità e uno scenario spettacolare: l’hotel Pfösl si affaccia sul Catinaccio, lo Sciliar e il Latermar, facendo sognare gli ospiti in un’atmosfera incantata. Dalla nuova Alpine Lounge con i lettini sospesi, il caldo tepore, i profumi dei delicati vapori del centro benessere, pare di essere in un luogo-non luogo dove il tempo si è fermato. Un invito a rilassarsi. Tra i numerosi trattamenti ci sono i bagni naturali, con latte fresco e miele dall’effetto idratante e rilassante; il bagno alle rose, armonizzante su corpo e anima, ideale per un profondo relax e il bagno all’olio fossile, un toccasana per il benessere generale di corpo, mente, spirito. www.pfoesl.it

LIZ EARLE

Cofanetto Beauty

Tra le numerose proposte presenti sul sito www. qvc.it, in vista dell’inverno abbiamo scelto il cofanetto beauty di Liz Earle, con 5 prodotti di qualità per la cura del viso. Il detergente viso elimina rapidamente le impurità, rimuove con delicatezza le cellule morte per lasciare una pelle luminosa (ottimo anche come struccante); il tonico rinfresca la pelle e le dona luminosità; l’idratante ha una formula ricca ed efficace e il concentrato rende più morbida la cute, è adatto a pelli mature, ha una formulazione ricca e adatta a tutti i tipi di pelle. Il tutto è incluso in una comoda pochette bianca.

BELLEZZA IN VIAGGIO

nuova vita ai capelli

Dopo il grande successo che Invati sta riscontrando sul mercato, Aveda aggiunge al formato standard e al formato da 1 litro, anche la versione in formato travel. Invati è un trattamento in 3 fasi creato per donare ai capelli luminosità, vigore e forza: Curcuma e Ginseng sono gli ingredienti naturali alla base della tecnologia Densiplex™, un complesso che unisce i più avanzati progressi scientifici con l’antica saggezza ayurvedica, per energizzare e riequilibrare la cute nella zona dei follicoli. La linea si compone di: Exfoliating Shampoo: deterge, esfolia e rinnova la cute; Thickening Conditioner: restituisce forza, vigore ed elasticità ai capelli riducendone la rottura; Scalp Revitalizer: favorisce le condizioni ottimali per avere capelli sani e belli.

Salute & Bellezza NOVITà RODIAL

SUPER ACIDS

GLI ACIDI DELLA FRUTTA Rodial presenta la nuova linea Super Acids: un cocktail di acidi della frutta e acidi organici per un incarnato luminoso e effetto anti-lucido. Il nuovo x-treme acid rush peel è una combinazione di acidi azelaico, glicolico e lattico, esfolia efficacemente, portando in superficie il nuovo strato cutaneo, riducendo imperfezioni, linee di espressione e rughe. Il nuovo SPF30 x-treme dark-spot sun filter agisce come schermo solare ad ampio spettro, ultra-protettivo ad idratazione profonda, contro l’azione dei raggi UV per combattere i segni visibili dell’età. I nuovi x-treme pore shrink cleansing pads, dischetti ultra detergenti, rimuovono efficacemente trucco, residui di sporco, oltre a ridurre i pori dilatati.

INTERVISTA AL dott. FERRUCCIO CAVANNA

GLOBESITY

CIBO E CERVELLO UN PROBLEMA… DI TESTA E DI PANCIA

Nell’ambito del convegno “Cibo e Cervello. Neurogastronomia tra piaceri alimentari e disordini dietetici” organizzato a maggio al CAM di Monza, il Dr. Ferruccio Cavanna, Responsabile Scientifico, Ricerca e Sviluppo della struttura, ha affrontato il fenomeno noto come Globesity e i suoi correlati clinico-metabolici. Cibo e cervello, qual è la natura di questa relazione? «La stragrande maggioranza delle nostre conoscenze relative al controllo dell’appetito sono basate sulle cascate di segnali molecolari, da cui emerge che il cervello è il sito chiave di regolazione del bilancio fame/ sazietà. Infatti, il cervello riceve una gran

varietà si segnali omeostatici riguardanti lo stato energetico, che vengono integrati con segnali sociali (derivanti dall’ambiente) ed edonistici (personali)». Quali sono le connessioni della “globesity” con l’attività cerebrale? «L’obesità è ormai una problematica di portata mondiale, condizionata dall’asse intestino-cervello. In ognuno di noi, oltre al cervello vero e proprio, esiste un secondo cervello: l’intestino. Il nostro organismo, infatti, è in grado di produrre ormoni di origine gastroenterica, per lo più intestinale, capaci di regolare il nostro bisogno di nutrirci o di placare il bisogno di fame. Il cervello, ricevendo questi segnali, oltre che

input di tipo sociale ed edonistico, elabora delle risposte che sfociano in un bisogno di fame o in uno stato di sazietà. Se nel caso di una diminuzione di energia, questo sistema di controllo è molto sensibile e attiva subito il senso di fame, nel caso di sovrappeso e obesità, la regolazione è più fallace, e la fame non viene inibita quanto dovrebbe. Lo stile alimentare, cioè la qualità e la quantità di cibo ingerito, ha un’importanza fondamentale nella costituzione e nel mantenimento di una corretta flora intestinale. Indagare ed eventualmente correggere i disequilibri dei vari nutrienti è senza dubbio un punto di partenza essenziale per affrontare il problema».



LA CAMERA DI SOphIA

Strategie per UNA VITA SENZA STRESS

Il termine stress viene utilizzato sempre più spesso per identificare uno dei principali nemici della vita moderna. Lo sentiamo ovunque, dal medico, in televisione, sui giornali. Ma cos’è e come combatterlo? Stress è come un grande contenitore in cui sta ciò che ci rende tutto più complicato e che rende le nostre giornate difficili e faticose da affrontare: la stanchezza di un lavoro che non ci piace o nel quale non ci sentiamo realizzati, il conflitto nei rapporti che viviamo con i colleghi, con il capufficio, con il partner, con i figli, con i genitori, con i vicini di casa, tutte quelle emozioni che ci portiamo dentro e che per tanti motivi non esprimiamo.

In definitiva, stress è non sapere più cosa siano la serenità, l’armonia, la felicità ed esserci convinti che non esistano e che sia normale vivere nella carenza di bei momenti, nell’assenza di pace e fiducia nel prossimo e in noi stessi, nel conflitto, nel rancore, nell’insoddisfazione, perennemente arrabbiati e frustrati. Ma allora, cosa fare? La cosa migliore è cominciare dall’inizio, ovvero da se stessi! Senza aspettare che siano le cose e le persone al di fuori di noi che si decidano a cambiare. Cominciare da noi stessi significa cominciare a conoscerci di più, capire le nostre dinamiche interiori, i nostri bisogni, le radici di certe nostre resistenze o reazioni. Nella consapevolezza che stiamo lavorando per migliorare la qualità delle nostre relazioni e, di conseguenza, quella di tutti. L’approccio ideale lavora su tre livelli: fisico, psicologico o mentale, interiore. Il rilassamento fisico profondo apre la strada alla pace interiore. Rappresenta un antidoto fisico allo stress fondamentale in quanto va a contrastare la produzione di quegli ormoni in grado di innescare

COMUNICARE SENZA CONFLITTI

MIGLIORARE LE NOSTRE RELAZIONI Quante volte ci siamo scontrati con gli altri per far valere quelle che per noi erano legittime ragioni o, viceversa, ci siamo trovati ad ingoiare bocconi amari, rinunciando a farci rispettare e a far rispettare le nostre idee, pur di evitare di entrare in conflitto con qualcuno? Probabilmente è capitato a tutti noi, almeno una volta. Ma esiste, allora, un modo per affermare noi stessi senza schiacciare gli altri? Per ascoltare e venire incontro agli altri senza dimenticare se stessi e i propri bisogni? E’ possibile confrontarsi con chi ci sta vicino stimolando la benevolenza propria ed altrui, sviluppando e favorendo un clima di fiducia e il piacere di collaborare anziché scontrarsi. Così da uscirne tutti vincitori? La risposta è sì. Comunicare riuscendo ad esprimere quello che conta per noi, tenendo presenti sia noi stessi che il nostro interlocutore (partner, amico, conoscente, datore o collega di lavoro) è una vera e propria arte che si può apprendere e che sulla quale ci si può esercitare. L’importante è tener presente che, come per ogni altra cosa che prima di diventare semplice è difficile, anche quest’arte va imparata e allenata. L’obiettivo che non dobbiamo mai dimenticare è lo sviluppo della capacità di comprensione e il rispetto reciproco nelle relazioni, cioè lo sviluppo della capacità di relazionarsi con il cuore e di utilizzare al meglio gli strumenti della comunicazione che ci permettono di trasmettere il nostro messaggio e di far valere le nostre posizioni senza per questo aggredire il nostro interlocutore. Questo comporta non perdere mai di vista il nostro obiettivo (ciò che vogliamo comunicare) ma anche il vissuto di colui

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di marzia sandri una serie di processi fisiologici che incidono sulla nostra salute e sul nostro benessere. A questo livello si lavora anche con la respirazione che favorisce il contatto con la nostra parte più profonda e determina un rallentamento delle funzioni vitali con conseguente azione benefica sugli stati d’ansia. Inoltre, prendere consapevolezza del nostro stato di stress, delle cause che lo determinano e delle cure ci rende consci del fatto che possiamo imparare a lasciare andare lo stress cambiando i nostri atteggiamenti, le percezioni e le prospettive. Cosa che ci porta a trasformare lo stress in una lezione di vita. Il concetto di consapevolezza è fondamentale in questo processo e si riferisce all’essere presenti a tutto ciò che accade nel momento presente, ai nostri muscoli, alle emozioni e ai pensieri. Questo riduce l’ansia perché si diventa osservatori e si prendono le distanze dai processi fisici e mentali. Infine, il livello interiore. Quando cominciamo ad adottare un punto di vista diverso e cominciamo a scorgere le lezioni che la vita ci impartisce attraverso le difficoltà, non solo l’impatto dello stress diminuisce, ma noi ci sentiamo pervadere da una nuova forza ed energia che, come una sorgente, diventa un fiume.

ritrovare l’armonia in famiglia .

Quando, nell’ambito di un nucleo familiare, sorgono difficoltà dovute a momenti critici o al particolare ciclo vitale della famiglia (nascita di un figlio, adolescenza, acquisto della casa, separazioni, lutti, pensionamento), può essere utile rivolgersi a chi, nell’ambito della relazione d’aiuto, offre una mediazione, in modo che le persone possano essere ascoltate e ascoltare con l’obiettivo primario di ripristinare una comunicazione costruttiva, basata su un ascolto attento dei sentimenti e dei bisogni di tutti ed evitando che si sfoci in conflitti distruttivi. Il processo di counseling (ascolto) consiste in una serie di incontri con l’intero nucleo familiare formato dalla coppia o dai genitori con figli; può far ricorso al counseling anche un solo membro (counseling unilaterale di coppia) per suoi specifici problemi relazionali all’interno della coppia.

che abbiamo di fronte. La comunicazione senza conflitti è un processo che potremmo definire in qualche modo ecologico in quanto dà modo di trasformare l’energia contro in energia per, il negativo in positivo, la distruttività in costruttività. Per far questo bisogna imparare a declinare i fatti senza scivolare nella critica e nel giudizio, saper leggere i nostri sentimenti e i relativi bisogni, formulare richieste in termini chiari e positivi mettendo l’altro in condizione di accoglierci ed essere disposti a fare altrettanto con ciò che l’altro ci presenta. Facile? Forse no, ma sicuramente possibile.

Marzia Sandri è Counselor relazionale, esperta di comunicazione, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) e iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti). Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali), tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per contatti e informazioni su tutte le metodiche proposte e i vari corsi: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it

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auguri

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FOCUS

di giacomo gabriele morelli

il sogno consuetudine e mistero Ogni uomo in media dorme per un terzo della propria esistenza, una quantità impressionante di tempo. Dormire però non è tempo perso, ma un processo biologico e fisiologico assieme, indispensabile per il nostro benessere e la salute. L’uomo si ammala o subisce gravi squilibri se non può dormire a sufficienza e sognare con regolarità. Sempre in rapporto alla durata media della vita, noi sogniamo complessivamente per sei anni, circa due ore per ogni notte. Queste due ore possono essere percorse da sogni della gamma più varia, dalle sensazioni più piacevoli ai peggiori incubi, talvolta con strascichi d’umore significativi dopo il risveglio. Il più delle volte non serbiamo alcun ricordo delle nostre esperienze oniriche (dal greco òneiros=sogno). Molti erroneamente affermano di non sognare mai, altri sempre, alcuni addirittura tengono un diario per annotare i sogni, tuttavia quello che si riesce a ricordare è solo l’ultimo di essi o quello sviluppatosi in concomitanza con il risveglio, mentre non rimane traccia dei precedenti. Non si conosce ancora l’area del cervello da cui hanno origine i sogni, né sappiamo se essi abbiano origine in una singola area o se più parti del cervello vi concorrano, né conosciamo lo scopo dei sogni per il corpo e la mente. Ma cos’è il Sogno? Il Sogno è un fenomeno psichico legato al sonno, in particolare alla fase REM di quest’ultimo, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni, riconosciuti come apparentemente reali dal soggetto sognante. Cos’è la fase REM del sonno? Nel 1953, il fisiologo americano di origine russa Eugene Aserinsky, padre della ricerca sul Sogno, scoprì la fase REM lavorando come assistente dello scienziato suo connazionale Nathaniel Kleitman. Mentre usava un poligrafo per registrare le onde cerebrali, Aserinsky notò che gli occhi dei dormienti in alcune fasi si muovevano rapidamente pur con le palpebre chiuse (Rapid Eye Movement, REM, rapido movimento degli occhi). In una sessione svegliò un paziente che stava piangendo durante la fase REM, potendo quindi trovare conferma su quanto aveva presupposto precedentemente. Un altro studioso, lo psichiatra americano William Dement, pure allievo di Nathaniel Kleitman, constatò sperimentalmente svegliando i soggetti durante le varie fasi del sonno, che solo nel periodo di sonno REM (detto anche sonno paradosso o sonno paradossale) si sogna con autorappresentazioni apparentemente reali. In questa fase si nota chiaramente sotto le palpebre del dormiente il rapido movimento degli occhi accompagnato da altre alterazioni corporali fisiologiche come irregolarità cardiaca, respiratoria e variazioni della pressione arteriosa. Infiniti studi si sono svolti e si svolgono tuttora sul fenomeno del Sogno. Lo studio e l’analisi dei sogni

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La fase REM dei sogni è caratterizzata dalla percezione di immagini e suoni, riconosciuti come apparentemente reali dal soggetto sognante inducono a riconoscere un tipo di funzionamento mentale avente leggi e meccanismi diversi dai processi coscienti di pensiero che sono invece oggetto di studio della psicologia tradizionale. Sigmund Freud, il noto neurologo austriaco fondatore della psicoanalisi, nel ‘900, nella sua opera L’interpretazione dei sogni, tentò di spiegare questa modalità di funzionamento dell’apparato psichico descrivendo la psicologia dei processi onirici, e suddivise il funzionamento dell’apparato psichico in due forme che chiamò “processo primario” e “processo secondario”. Secondo tale teoria psicoanalitica classica, il Sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio rimasto inappagato durante la vita diurna. Dopo Freud, molti analisti di varie correnti si sono interessati al Sogno. Contributi originali sono stati portati nel 1952 dallo psicanalista scozzese Ronald Fairbairn, per il quale il Sogno sarebbe un fenomeno schizoide, mentre il collega americano Walter Bonime nel 1962 propose una teoria basata sulla

concezione che il Sogno sia un autoinganno volto a preservare e a rafforzare il proprio modello di vita. Ci sono insomma molte ipotesi relative alla funzione dei Sogni. Durante la notte ci possono essere molti stimoli esterni, ma la mente rielabora gli stimoli e di essi ne fa parte integrante dei Sogni. La mente sveglia l’individuo nel caso questi si dovesse trovar in pericolo o se predisposto a rispondere a certi suoni, ad esempio un bambino che piange. I Sogni possono permettere anche alle parti represse della mente di essere soddisfatte attraverso la fantasia, mentre tengono la mente lontana da pensieri che ne causerebbero un risveglio improvviso. Freud suggerì che i Sogni lasciano esprimere alla mente sensazioni che sarebbero normalmente soppresse da svegli, tenendo così un’armonia interna. Inoltre, l’attività onirica, può offrire una vista sulle emozioni legate ad eventi futuri. Sandor Ferenczi, scienziato ungherese, propose per il Sogno analogie con le operazione di manutenzione automatica dei computer operate quando questi sono in modalità offline. Egli cioè sostenne che I Sogni possono aiutare a rimuovere e dimenticare le informazioni mentali inutili raccolte durante il giorno, archiviando quelle utili, proprio durante il sonno quando il corpo non è impegnato ad interagire col mondo esterno.Suggestiva anche la teoria di Christopher Nolan, regista del pluripremiato film campione di incassi Inception. Secondo essa il soggetto ha due modalità di sogno: una inconscia e l’altra “lucida”. In entrambe le modalità, le sensazioni visive, olfattive, sonore e tattili sono in tutto e per tutto uguali alla realtà, poiché tutti i dati sensitivi che il soggetto incamera durante la fase di veglia vengono proiettate nel sogno; tant’è che nella maggior parte dei casi il soggetto non sa di essere in un sogno. Tuttavia a causa di indizi presenti nel sogno, il sognatore può rendersi conto di sognare. In questo caso ci troviamo di fronte ad un “sogno lucido”. Certo è che sogniamo tutti quanti, chi in modo rilassante,

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CHE cosa sognano di notte gli italiani? Ma quali sono i sogni notturni ricorrenti degli italiani? Da un nutrito sondaggio condotto da ricercatori universitari emerge un curioso ritratto del sognatore, o meglio della sognatrice di oggi. Infatti sono le donne che riferiscono un numero maggiore di sogni e di particolari onirici, mentre gli uomini quando si parla di questo argomento hanno la memoria corta. Tra gli uomini intervistati infatti solo il 40% conferma di sognare, e dato che i sogni rispecchiano gli interessi del sognatore, non stupirà sapere che i maschi più giovani sognano di avventure, sport ed erotismo, mentre i più maturi sognano soprattutto di impegni di lavoro e di carriera. Alle donne spetta il primato nel cercare di comprendere i messaggi onirici, (cosa che lascia piuttosto indifferenti i maschi), evidentemente per dare voce alla propria interiorità e maggiore sensibilità, e infatti nei sogni delle donne emergono soprattutto emozioni e forti sentimenti, spesso legati a rapporti interpersonali. Ciò che sorprende dal sondaggio è un tema molto comune per uomini e donne di tutte le età: quello del volare in sogno. Equamente tra i sessi invece si riscontra la frequenza dei “sogni lucidi”, cioè la consapevolezza di star sognando. Inutile dire che è molto più rimarcato ed influente negativamente il fenomeno ed il ricordo di brutti sogni o addirittura incubi, questi ultimi con risvegli a volte drammatici. La tecnologia potrà influenzare il sonno migliorandone i sogni? Pare di sì; è quanto auspicano vari ricercatori medici intenti a creare speciali emissioni musicali in grado di influenzare l’attività cerebrale nel sonno; da terapeutiche queste applicazioni potrebbero diventare migliorative del sonno e dei sogni anche dei più sani.

chi in modo neutro, chi in modo disturbato. Come e da cosa sono stimolati e influenzati i sogni? Secondo la studiosa americana Lauri Loewenberg, analista e membro della Associazione Internazionale per lo Studio dei Sogni sono 6 i fattori esterni che possono influenzare in modo positivo o negativo il nostro mondo onirico. Naturalmente quello principale è lo stato d’animo. Il nostro stato mentale, non solo ciò che accade a noi e attorno a noi, ha un enorme impatto sui nostri sogni. Calma, ansia, euforia o depressione, influenzano sogni più o meno tranquilli in bianco e nero o a colori, caratterizzati da sole o pioggia, luci od ombre. Lo “smettere di fare qualcosa”, l’interrompere un’abitudine, è un’altra infallibile fonte di stimoli onirici. Lo smettere di fumare, di bere, di mangiar dolciumi, si riversa immediatamente nei sogni, in una ricerca di appa-

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gamento compensativo. Terza influente causa di sogni è la posizione in cui si dorme, che agevolando o ostacolando la respirazione, stando proni o supini, riporta a situazioni di respirazione analoga, che riporta a sensazioni di sentirsi legati, o soffocati, o in attività sessuali. Quarta e quinta fonte di sensazioni nei sogni sarebbero suoni ed odori. Addormentarsi sollecitati in modo significativo da questi due elementi porta inevitabilmente ad una loro presenza o influenza onirica. Ultima sollecitazione di sogni sarebbe infine una vasta gamma di farmaci, antidepressivi in primis, nonché la vitamina B6, quest’ultima efficace nel processo del ricordare. Inutile aggiungere che, oltre a queste cause confutate con la ricerca, l’imperscrutabile labirinto della mente nasconde chissà quali altri fonti da cui sgorgano le nostre divagazioni notturne.

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Fashion

Un Capodanno sfavillante

WEEK Parola d’ordine: brillare. Glitter e pailettes faranno da padrone nei vostri abiti per Capodanno

Lo si sente nell’aria, lo si vede nelle decorazioni e nelle luci sfavillanti: le Feste sono ormai è alle porte. La scelta del look per il Capodanno è diventata una vera e propria corsa allo shopping per accaparrarsi il vestito che ci faccia sentire gli occhi addosso. Se c’è un’occasione in cui si può osare e indossare capi audaci è sicuramente questa: attenzione però a scegliere il proprio abito tenendo conto della location della festa (giusto per non passare tutta la serata a congelare nel caso sia all’aperto). Oltre al tradizionale Red dress, da indossare quest’anno o con sofisticati scolli sulla schiena o con cristalli e paillettes, come propone Saint Laurent, sono tantissimi i modelli messi a disposizione dagli stilisti. Il mood dominante è “tutto che sbrilluccica”: glitter e paillettes faranno da padrone. Ovviamente le più giovani potranno indossarle in un mini dress abbinato con calze nere e decoltè o ankle boots per essere più sbarazzine, mentre le signore potranno optare per un abito lungo, più chic e sofisticato, magari abbellito con nastri e scollature particolari. I colori da sfruttare di più sono l’oro e l’argento e, perché no, anche il nero, purché sia caratterizzato da qualche dettaglio particolare, come inserti di piume o sensuali aperture sulla schiena.

Calzedonia

di vittoria bisutti

borse come gioielli È vero che la scelta dell’abito è fondamentale, è altrettanto vero che un utilizzo azzeccato di borse, collane, orecchini, insomma degli accessori, sarà in grado di valorizzare al meglio il vostro outfit. Piccole, eleganti, raffinate le “borse gioiello” sono diventate un accessorio must have da sfruttare in tutte le occasioni. Il brand italiano Le Silla, famoso in tutto il mondo per le sue creazioni sofisticate, propone ancora una volta come modello privilegiato la tipica minaudiere coperta da cristalli preziosi nelle versioni con serratura nascosta o con chiusura a gioiello. Il marchio offre inoltre una vasta gamma di tonalità che ricopre le tinte pastello, senza dimenticare il classico nero e argento. Bellissime anche le clutch con chiusura a gioiello proposte da Nina Ricci e le mini borsette firmate Dior proposte in tinta unita nelle tonalità del turchese e del giallo.

gambe protagoniste La calza, in tutte le sue varianti, quest’anno è decisamente tornata in primo piano. Il brand italiano Calzedonia presenta una collezione grintosa investendo nelle tonalità scure dove predomina il nero, colore dell’eleganza per eccellenza. La linea di collant propone come ogni anno tantissimi modelli dove, accanto alle versioni più classiche in nylon, che rimangono un passepartout per qualsiasi evenienza, si trovano anche calze all’ultima moda con applicazioni a pois, in pizzo, a rete, per essere perfette per ogni occasione e pronte a sedurre con le vostre gambe.

Quando la scelta

dell’intimo si fa difficile Che sia rosso, nero, di pizzo o liscio la scelta dell’intimo è fondamentale per la notte di Capodanno

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Che sia rosso, colore che rappresenta non solo l’amore, ma anche secondo la tradizione, un buon auspicio per l’anno a venire, nero, di pizzo o liscio la scelta dell’ intimo per la notte di Capodanno rimane sempre una scelta fondamentale da parte di tutte le donne. La cosa importante è che si adatti perfettamente con lo stile dell’abito che avete scelto. Se siete alla ricerca di lingerie rossa, sono tantissimi i brand che hanno sviluppato capi che rispondono ai gusti più svariati. Dai completini sensuali di Victoria’s Secret si passa alla linea di Intimissimi, non solo in total red ma anche con capi neri impreziositi da fiocchi o altri dettagli in rosso fuoco. La Perla, uno dei brand Made in Italy più amato dalle donne, offre una collezione sexy e maliziosa, costruita con un accostamento di tessuti moderni e pizzi e merletti “di altri tempi” che rendono ogni singolo capo unico e perfetto per una serata importante.

Anche quest’anno sono tantissimi modelli imperdibili: dai pois, al pizzo e all’intramontabile calze a rete

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Fashion

ACCESSORI

WEEK I marchi più importanti abbinano eleganza a dettagli casual con sartorialità contaminata dallo sportwear

AD OGNUNO IL SUO L’outfit perfetto esige gli accessori giusti. Per l’inverno la wishlist al maschile è fatta di alcuni pezzi ai quali non si può rinunciare. La sciarpa, maxi, colorata e di filati preziosi, avvolgente e calda soprattutto, si può portare anche sopra la giacca nelle situazioni meno fredde e informali. La borsa da portare a mano, ampia e capiente, per contenere dal tablet ai documenti dell’ufficio. I guanti, di lana e pelle, con interno in cachemire e pelliccia, sono anch’essi un segno distintivo di eleganza quando particolarmente ricercati e raffinati. E poi gli occhiali, ormai vezzo di tutte le stagioni, da quelli da hipster ai modelli più alla moda, rendono il look più particolare sottolineando ancor di più la personalità di chi li indossa.

FESTE

E DRESS CODE Party, feste, serate, cosa mettere? Nel guardaroba di un uomo c’è sempre tutto quello che serve, l’importante è scegliere in base al luogo e all’invito se formale o non. Camicia e pantalone elegante vanno sempre bene abbinati a una bella giacca, se invece l’invito è casual, anche il look potrà esserlo, facendo attenzione a non esagerare con le tshirt (meglio una camicia) con i colori troppo sgargianti, cedendo a qualche tentazione stilistica in base al luogo.

di antonio scolari

LA BARBA

TRENDY E VIRILE Sicuramente non è un accessorio, e definirla tale sarebbe un po’ azzardato, ma la barba negli ultimi anni è ormai così trendy, da diventare il lato caratterizzante dell’aspetto maschile e una vera e propria esperienza. Largamente diffusa, quasi tutti ormai se la sono fatta crescere, c’è chi la porta lunga, chi la tiene rasata e curata e chi incolta. Forme e geometrie delineano i tratti del viso e la corsa a chi ce l’ha più originale è ormai scattata. Del resto l’uomo barbuto è sempre piaciuto e oggi ancor di più. Un tratto fisico che è sinonimo di virilità, anticamente significava potere, che le donne sembrano apprezzare, perché è magnetica, non passa inosservata e incuriosisce. E poi chi la porta sembra non prendersi troppo sul serio.

XACUS CAMICIE

Alberto Xoccato, creativo e geniale artigiano, è il promotore e fondatore di un progetto di lavoro condiviso e affidato alle sapienti mani di dieci esperte sarte della zona, che lo ha portato per lungo tempo ad essere tra gli interpreti della nobile arte della camiceria maschile. E’ così che nel 1956 nasce Xacus Camicie nel vicentino, azienda famigliare nella quale negli anni ottanta entrano a far parte i due figli Giorgio e Paolo, portandola ad un’affermazione internazionale e produttiva consolidatasi nel 2000. Un successo imprenditoriale con 50 tra shop in shop e corners in Italia e nel mondo, per la produzione prestigiosa di camicie a marchio proprio e per nomi importanti del Made in Italy. xacus.com

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La sciarpa, maxi, colorata e di filati preziosi, avvolgente e calda soprattutto, si può portare anche sopra la giacca nelle situazioni meno fredde e informali.

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! tra fiordi, traghetti, strade panoramiche e ferrovie di montagna

norvegia on the road

Avventura itinerante norvegese, partendo da Bergen, piccola, grande città definita la Porta dei Fiordi Norvegesi, alla Flåm Railway, la più spettacolare ferrovia montana senza cremagliera, raggiungibile anche attraverso il Sognefjord, passando per l’Atlantic Road, una strada panoramica tra le isole della costa. L’antico porto di Bergen, rappresenta un esempio forse unico della cultura architettonica delle città facenti parte della Lega Anseatica che, dal tardo medioevo fino all’inizio dell’era moderna, mantenne il monopolio dei commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del mar Baltico. Bergen è una città costiera della contea di Hordaland, nella parte sud-occidentale della Norvegia. Seconda città più popolata del Paese, dopo Oslo (quasi 400.000 abitanti), si trova sulla penisola di Bergenshalvøya, ed il suo splendido centro storico si affaccia sul Byfjord, circondato alle spalle dalle famose sette montagne. I resti delle banchine dell’epoca sono attualmente incorporati nel quartiere di Bryggen, riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco dal 1979. Da sempre considerata la porta di accesso ai fiordi norvegesi, è essa stessa delimitata dal Sørfjord e il Byfjord a nord; dal Raunefjord e dal Grimstadfjord a ovest. La visita della città non può prescindere dalla principale delle sue eccellenze storico culturali, il Bryggen che, nei secoli, ha rappresentato il cuore pulsante dell’economia della città. Questo luogo magico comprende ciò che resta degli antichi edifici del porto, e costituisce uno dei siti medioevali meglio conservati di tutta la Norvegia. La visita delle vecchie strade ed i ripidi vicoli di ciottoli, che sfiorano le piccole case in legno(a piedi, in autobus o con uno speciale trenino), rappresentano una delle esperienze più autentiche dentro la cultura nordica. A circa tre ore d’auto verso nord est da Bergen (ma raggiungibile anche con il traghetto), ecco la Ferrovia di Flåm, una autentica chicca della Norvegia che, dopo alterne vicende, si è affermata come una delle eccellenze tristiche più gettonate del Paese scandinavo (718.195 passeggeri nel 2013). Questo spettacolare viaggio in treno, che collega la stazione di Myrdal (linea ferroviaria Oslo-Bergen), con il pittoresco borgo di Flåm situato nell’angolo più

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interno del Aurlandsfjord, supera un dislivello di 864 metri, misura circa 20 chilometri, quasi l’80% dei quali che si sviluppa lungo una pendenza del 5,5%, con raggio di curva di soli 130 metri, senza l’uso della cremagliera. I tratti in galleria sono 20, e misurano complessivamente circa 6 chilometri. L’intero percorso si muove all’interno di un territorio praticamente intatto, caratterizzato da fiumi, gole profonde, cascate, e minuscole fattorie di montagna aggrappate alle pareti a strapiombo. Definita dal Guardian, il più suggestivo viaggio in auto del Pianeta, l’Atlantic Road è uno spettacolare nastro d’asfalto che collega alcuni isolotti con otto ponti, alcuni dei quali costituiscono autentiche opere di ingegneria d’avanguardia. L’opera è stata realizzata collegando diversi isolotti e scogli, con tratti di strada rialzata, viadotti e ponti, il più importante dei quali è lo Storseisundet, chiamato anche “ponte ubricaco”. In realtà, vi suggeriamo di percorrere l’intero tracciato del reticolo viario oceanico che collega le città di Molde e Kristiansund, i due maggiori centri della contea di Møre og Romsdal nella Norvegia dei fiordi, che misura complessivamente 108 chilometri, e richiede poco meno di due ore (soste escluse). Definita la “costruzione norvegese del secolo”, l’Atlantic Road regala splendidi scorci paesaggistici e, quando il cielo è sereno, si possono facilmente avvistare le balene, che transitano assai vicine alla costa. (Info: www. visitflam.com - www.fjordnorway.com www.visitnorway.it)

Wild Atlantic Way l’Irlanda come non l’avete mai vista

Da Malin Head, il punto più settentrionale del Paese, alla splendida penisola di Old Head of Kinsale, lungo 2.700 chilometri di litorale oceanico, attraversando, tra gli altri, il Connemara, la baia di Galway, le scogliere di Moher, e Durset Island, che ci regala l’ultimo tramonto d’Europa. La Wild Atlantic Way l’itinerario costiero segnalato più lungo al mondo, non è una strada nel senso letterale della parola. Si tratta piuttosto di un reticolo viario con numerose varianti che caratterizzano l’intero territorio oceanico delle Contee occidentali irlandesi che si affacciano sull’Atlantico. Il primo tratto dell’itinerario parte da Malin Head, nella penisola di Inishowen, misura circa 550 chilometri (varianti a parte), e termina a Donegal, la cittadina sulla baia omonima che dà il nome alla Contea. Imperdibili la penisola ed il faro di Fanad Head, le scogliere di Slieve League (alte oltre 600 metri), ed il cosiddetto Anello di Pietra, una fortezza circolare posta su una collina a 243 metri sul mare, risalente al 1700 a. C. La seconda tappa

(ca. 630 km.) ci porta dalla Contea di Donegal al Mayo, lambendo il tratto di costa della Contea di Sligo, unico posto del Pianeta dove si formano le cosiddette “prowler”, le gigantesche onde oceaniche che raggiungono (pare) i 20 metri di altezza, un autentico mito per gli amanti del surf. Degna di una visita, la spiaggia di Keem Strand ed il vicino villaggio abbandonato di Bunowna. Il terzo tratto della Costa Atlantica Selvaggia (circa 530 km.), ci conduce nella Contea di Clare passando per il fiordo di Killary Harbour, e Derrigimlagh Bog, il luogo dove atterrò (si fa per dire…) il biplano di John Alcock e Arthur Whitten Brown che, decollato da Terranova sedici ore prima, dopo 1.890 miglia nautiche, completarono il primo volo transatlantico del mondo, schiantandosi su questo lembo di terra. Quasi caraibiche, le spiagge della Mannin bay, e della Ballyconneely bay, ben visibili percorrendo la R341. D’obbligo infine, una visita alle famose scogliere di Moher che, formatesi circa 320 milioni di anni fa, si sviluppano per circa otto chilometri raggiugendo un’altezza massima di 214 metri sul mare. Il quarto segmento della Wild Atlantic Way (ca. 550 km.), ci porta nella Contea di Kerry, passando per la penisola di

Loop Head che, nel 2013, è stata definita il miglior luogo per le vacanze in Irlanda. In questo territorio, ricco di scogliere e scenari incredibili, potremo osservare le Isole Blasket (oggi disabitate), divenute famose per una diffusa predisposizione dei suoi abitanti alla scrittura, le cui opere descrivono le tradizioni e lo stile di vita in questi luoghi, fino al 1953. L’ultima parte del viaggio (470 km.) si concluderà nella splendida penisola di Old Head of Kinsale, situata a circa 40 chilometri dalla città di Cork, dopo aver visitato le Dursey Island, un luogo per lupi solitari, dove non ci sono negozi, pub o ristoranti, raggiungibile con l’unica funivia dell’Irlanda. Chiamata l’isola dei Sunsets Europe’s last, è infatti collegata con la terraferma dalla Ballaghboy cable car che, in dieci minuti, attraversa l’Oceano a 25 metri di altezza sul pelo dell’acqua. (info: Turismo Irlandese: tel. 02 581773 – www.irlanda.com – informazioni@ tourismireland.com - Ireland’s Blue Book (residenze di charme in Irlanda): tel. +353 16769914 www.irelandsbluebook.com - mail@irelandsbluebook.com)


di Biancamaria Rossi

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regione slovacca

Žilina, seducente regina dei Carpazi La regione Slovacca che confina a settentrione con la Repubblica Ceca e la Polonia, è ricca di possenti massicci montuosi, dolci vallate, storici villaggi del passato, una cultura ultra-centenaria, la cui icona più rappresentativa è Juraj Jánošík, un bandito gentiluomo vissuto tra il 1600 ed il 1700. Non solo montagne, filosofia outdoor, ed ecoturismo. La Žilina, la più suggestiva delle regioni Slovacche, stupisce i (per la verità ancora pochi) turisti italiani che la visitano, per la varietà delle proprie proposte culturali, artistiche e sportive Si, perché anche dal punto di vista degli sport e dei soggiorni invernali, qui, c’è tanto da scoprire, a partire dall’attrezzatissimo ski resort di Jasna, un moderno comprensorio sciistico sulla catena dei Bassi Tatra. Questa Regione, che confina a nord ovest con la Repubblica Ceca e a nord est con la Polonia, è infatti un concentrato di natura distribuito su poco meno di 7mila kmq., dove convivono numerose opportunità turisticosportive (trekking, sport invernali, bike e mountain bike), sorprendenti eccellenze naturalistiche (le grotte di Demänovskà, e l’Area Protetta di Hornà Orava), preziosi edifici o villaggi storici di rilevante

interesse culturale come il castello di Oravsky’. Un discorso a parte meritano le case di legno dipinto di Čičmany, con tetti spioventi e ricche decorazioni e ornamenti murali geometrici in colore bianco che risaltano cromaticamente sul legno scuro. I decori riprendono la tipologia di ricami utilizzati nella manifattura dei costumi tradizionali e nella biancheria usata per le feste. In origine ci si limitava ad decorare gli angoli delle abitazioni, prima con fango e in seguito con calce, anche per sigillare le fessure tra i tronchi. Dal XIX° secolo, si sono aggiunti i motivi ornamentali dipinti su tutte le pareti esterne, allo scopo di proteggere i tronchi dai raggi solari. Le case sono state costruite a incastro e a caduta, senza usare alcun chiodo. Sono 136 le case protette e registrate come riserva nazionale di architettura popolare. Di notevole interesse architettonico, anche il villaggio di Vlkolínec, inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Tra le esperienze più inaspettate e consigliabili, la discesa del fiume Orava con le tipiche zattere in legno, che regala magici scorci della rocca del castello omonimo, situato su uno sperone di roccia di oltre 110 metri sul pelo dell’acqua. Da non perdere infine i monumenti storici e culturali della città di Zilina e delle sue province, i parchi nazionali dei Tatra occidentali e dei Bassi Tatra, di Mala Fatra e Velka Fatra, i laghi artificiali e le numerose terme, la chiesa lignea a Paludza. E poi c’è Juraj Jánošík, un bandito gentiluomo vissuto tra il 1600 ed il 1700, oggi considerato eroe nazionale. Quest’uomo, in pratica una sorta di Robin Hood conteso tra Polonia e Slovacchia, importava (forse rubava) cavalli dai nobili polacchi, dividendo successivamente i guadagni con le famiglie povere del territorio di Terchová, la sua terra di origine. Il suo mito sopravvive tutt’ora, ed è divenuto l’icona identificativa della Regione, al punto che gli sono dedicate statue e cippi in tutto il territorio della vallata di Vrátna, e la cui leggenda rappresenta uno degli assi portanti della promozione turistica legata al folklore, alla storia, alla cultura popolare. Niente affatto trascurabile infine, l’aspetto eno-gastronomico della Regione, di cui ricordiamo un importante comparto lattiero-caseario, ed alcuni birrifici artigianali degni della migliore cultura bavarese (info in italiano: tel. +42191433008 - www.turismoslovacchia.it; (in inglese): tel. +415032306 www.ztk-kocr.sk - www.tikzilina.eu).


SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

Castelir Suite Hotel****s

Nel punto più panoramico dell’Alpe di Siusi

DESIGN E NATURA IN QUOTA TRA LE DOLOMITI Natura e charme, uniti al design: il cinque stelle Alpina Dolomites Gardena Health Lodge & SPA è una struttura unica e raffinata. Realizzata con criteri ecologici e un basso consumo energetico, è sicuramente uno dei progetti di design più significativi in Alto Adige. Dispone di 56 tra camere e suites tutte con spettacolare vista sulla natura circostante. Per gli interni sono stati usati legno antico, stoffe dai colori caldi, complementi di arredo moderni. La SPA e l’area wellness sono estremamente raffinate: la vista dalla piscina coperta e scoperta è emozionante. Un panorama unico che non ha eguali in tutta la regione. Gli SPA addicted possono usufruire di una beauty farm che è una straordinaria oasi di benessere per ritrovare nuova vitalità. Direttamente sulle piste, è il massimo per avventurarsi in un attimo sulle piste del comprensorio. Anche l’offerta enogastronomica è di alto livello. L’Alpina Dolomites dispone di due ristoranti, per offrire una scelta gustosa e anche personalizzata. Innumerevoli sono le attività di svago e sport proposte in ogni stagione dell’anno. Settimana relax & benessere: prezzo camera per persona a partire da 1.534 euro. ALPINA DOLOMITES - ALPE DI SIUSI (BZ) Loc. Compatsch (1860 m.) Tel. 0471-796004 - www.alpinadolomites.it

Romantik Hotel Stafler Dal 21 al 30 dicembre 2014, “Vivi un Natale magico al Romantikhotel”, regala una vacanza indimenticabile da 4 o fino a 7 notti. Comode camere o suite, decorate nel tradizionale stile contadino dell’Alto Adige, con un coloratissimo albero natalizio, attendono i piccoli accompagnati da mamma e papà, che possono approfittare anche del meraviglioso centro benessere “Romantica” con sauna finlandese panoramica e bagno di vapore ai sali marini. Arrivando in hotel il 21 dicembre, si può addobbare con la famiglia Stafler il grande albero che troneggia nell’atrio. Menu di gala per festeggiare l’incanto del Natale. L’offerta va da 440 euro a persona per 4 notti e da 715 euro a persona per una intera settimana. www.stafler.com

IL SUGGERIMENTO

Quando una vacanza non è intesa solo a scatenarsi sugli sci ma a prendersi cura di se stessi e del proprio copro. In una struttura che trasmette sensazioni benefiche. Tutto l’albergo è stato progettato con una grande sensibilità “bio” ed la zona benessere è la più grande di tutto il Trentino per mq in relazione al numero degli ospiti. Qui si conta una sauna finlandese, bagno turco e doccia aromatica. Un grande idromassaggio chiamato dagli ospiti “salotto nell’acqua” che si affaccia direttamente sul giardino e dove alcune grandi aziende sono solite tenere i propri CDA.La splendida piscina, riscaldata anche in inverno, è in quarzite della Val di Vizze, con ingresso dall’interno, che invita a fare il bagno in qualsiasi ora del giorno o romanticamente sotto le stelle. Non manca la palestra per i più sportivi e la poltrona massaggiante per i meno attivi. (Aperto dal 1 dicembre Prezzi a partire da 70€ al giorno in junior suite per pernottamento e prima colazione per soggiorni della durata di minimo 4 giorni). Panchià, Val di Fiemme Tel. 0462/810001 www.castelir.it

di ANNA MARIA CATANO

Scoprite la Corsica con Elvy Tours

Una montagna in mezzo al Mediterraneo. È l’aspra Corsica, antico crocevia di traffici e commerci dove molti popoli, navigatori o conquistatori, han fatto tappa: fenici, cartaginesi, etruschi, greci, romani. E che troppo spesso viene ricordata solo perchè patria del suo cittadino più illustre, Napoleone Bonaparte. L’imperatore dei francesi che amava soprattutto Bonifacio, non a caso definita “il giardino dell’Eden”. La Corsica infatti è bella soprattutto dal punto di vista paesaggistico. Cime aguzze e spiagge dorate, falesie e scogli d’ogni forma, sabbia dorata e acque color smeraldo. Dai monti (che superano i 2700 metri d’altezza) al mare, in pochissimo tempo. Un’ambiente naturale tutto da scoprire. “Da genovese sento che la Corsica è in parte il pro-

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TRENTINO CHARME a tutto WELLNESS

lungamento della mia Liguria. Il legame tra i due popoli è ancora forte, un tempo la Corsica era il granaio della Repubblica di Genova” racconta Aldo Sacco titolare della genovese Elvy Tours che si autodefinisce “un artigiano del viaggio”. “ Così nel 2006 dopo essermi occupato a lungo di Austria ho cominciato a proporre anche questa destinazione. Oggi abbiamo 71 strutture, siamo il primo T.O. italiano nell’isola”. Nel catalogo, che potete trovare nelle agenzie di viaggio, Elvy Tours propone sia hotel che villaggi che residence. Ma soprattutto, a richiesta, Elvy è in grado di costruire soggiorni su misura perchè Aldo conosce perfettamente il territorio e le strutture... le ha girate tutte, ma proprio tutte (www.elvytours.it) La Corsica è perfetta per una vacanza relax già in primavera, quando la macchia mediterranea fiorisce. Consigliata a chi ama la natura, il trekking, il silenzio. Sia per un long weekend che per periodi più lunghi. Alberghi ce n’è per tutti e gusti e per tutte le tasche. Un resort particolarmente raffinato è l’hotel 4 stelle Mariosa a Porto Vecchio, in legno e materiali naturali. A collegare invece regolarmente Savona e Livorno alla Corsica (Bastia o Calvi) ci sono i traghetti Corsica Ferries (14 linee, 7 dall’Italia e 7 dalla Francia). (www.corsicaferries.com)

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SPA &

BENESSERE

HOTEL ANGELO, Rigenerante remise eN FORME FONTEVERDE AL TOP TRA LE SPA

Wellness Travel Awards Nei giorni scorsi, il Wellness Travel Awards, il nuovo prestigioso riconoscimento che Spa Finder ha voluto istituire per premiare spa, hotel, resort e ‘rifugi’ che eccellono nell’offrire esperienze di vacanza ‘tutta salute & benessere’, è stato assegnato al resort toscano nella categoria “Country Award: Favorite Wellness Travel Property in Italy”. Un’élite di 26 giornalisti del settore travel & wellness ha selezionato 373 location in 40 Paesi e i vincitori sono stati poi scelti dal voto diretto del pubblico che ancora una volta ha messo Fonteverde ‘sul podio’. Un altro importante successo a livello internazionale per l’esclusivo resort termale di San Casciano dei Bagni. Questo premio, infatti, va ad aggiungersi ai tanti riconoscimenti che negli ultimi anni hanno decretato il successo della Spa di Fonteverde e che ne hanno fatto la protagonista assoluta nel settore del wellness. Anche quest’anno, inoltre, il noto marchio d’hôtellerie The Leading Hotels of The World ancora una volta, ha riconosciuto a Fonteverde il marchio di qualità “Leading Spa”, di cui si fregiano solo le migliori spa almondo, dopo essere state oggetto di un’accurata ispezione che valuta ogni struttura in base a ben 200criteri di qualità. www.fonteverdespa.com

BaGNO RILASSANTE AL BAD MOOS Gennaio è il mese delle settimane bianche! Sci, fondo, ciaspole, slittino,... qualunque sia il vostro sport, una vacanza allo Sport & Kurhotel Bad Moos****S di Sesto, in Val Fiscalina, vi permetterà di trascorrere il tempo divertendovi sulla neve. Dopo una giornata all’aperto, d’obbligo una tappa nella SPA Bad Moos per regalare al corpo la giusta dose di rigenerante tepore. Ci si potrà rilassare nella Panoramic Sauna e nella preziosa Stube gotica del 13° secolo come sala relax, nella Textil Sauna con obbligo di costume da bagno e nella sala relax con caminetto e docce a cascata con acqua sulfurea. Mentre solo le signore troveranno sollievo nella Lady Sauna. Tra le proposte della SPA Bad Moos, diversi sono i bagni salutari che permettono di sciogliere la muscolatura, nutrire la pelle e ritrovare il benessere psico-fisico. Tra questi il Bagno al rosmarino, ideale in caso di dolori muscolari, pesantezza agli arti, ritenzione idrica. Info: www.badmoos.it

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Per chi vuole coniugare una remise en forme generale con lo spirito della montagna dolomitica consigliamo vivamente l’hotel Angelo di Ortisei in Val Gardena. Ristrutturato di recente, camere in legno di cirmolo che vanta proprietà di ridurre lo stress fisico e mentale ed addirittura la frequenza cardiaca l’hotel Angelo racchiude uno dei migliori centri benessere della zona. Troverete 400 mq di centro benessere, con 5 cabine arredate a tema, una sala per i massaggi Thai, Relax, Solarium UVA, diverse Saune e bagni a vapore, Idromassaggio e una saletta attrezzata per la ginnastica. Una piscina coperta ed una scoperta, entrambe riscaldate e utilizzabili in estate e inverno, quella esterna con una nicchia idromassaggio. Una simpatica sauna alle erbe è dedicata esclusivamente alle signore per intrattenersi in tranquillità e riservatezza. E’un albergo a conduzione familiare che vi accoglierà nella calda atmosfera e ospitalità altoatesina. Da ben 4 generazioni la famiglia Demetz si prende cura dei propri clienti con amorevole attenzione, simpatia e cura dei dettagli. L’Hotel Angelo è uno dei primi, storici alberghi di Ortisei, in posizione privilegiata, tranquilla, soleggiata ed allo stesso tempo molto centrale. Si trova a pochi passi dagli impianti, dalla zona pedonale con i suoi bar, gelaterie e negozi, che invitano al passeggio in un’atmosfera di spensierata vacanza. Ad ogni adeguamento ed innovazione é stata dedicata particolare attenzione alla conservazione del carattere tradizionale dell’hotel.

TRATTAMENTI NATURALI Alcuni esempi? Il peeling e l’impacco alle erbe, il massaggio con i cristalli di montagna o il massaggio con le erbe alpine . Poi ci sono i prodotti della linea Babor, con trattamenti specifici per la pelle. Inoltre programmi personalizzati per lui e per lei. Prezzo camera p/p in mezza pensione da euro 133 PRE-NATALE IN BEAUTY Tutti i trattamenti e massagi prenotati in anticipo (prima del arrivo) sono scontati del 40%. È valido per soggiorni tra il 09/12 e il 23/12 Info: www.hotelangelo.net – tel. 0471-796336.

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

BERGIDYLL HOTEL TRATTERHOF L’idillio ce l’ha scritto nel nome ed è una promessa mantenuta. Il Bergidyll Hotel Tratterhof di Maranza, tra la Val Pusteria e la Valle Isarco, ai piedi del Gitschberg-Jochtal, è un autentico paradiso del benessere di cui innamorarsi a prima vista. Inserito in un paesaggio mozzafiato con vedute panoramiche che regalano emozioni in ogni stagione dell’anno, fa parte dei Vitalpina Hotels (www.vitalpina.info) ed è specializzato in escursionismo, offrendo una vacanza naturalistica indimenticabile sia in estate che in inverno. Gestito da 30 anni dalla famiglia Gruber, è famoso per l’accoglienza squisita, attenta e calorosa, che riserva ai suoi ospiti e per la cucina genuina e raffinata, attenta anche ai celiaci. Un punto di riferimento gourmet per tutta la valle. Le camere e suite sono incantevoli, declinate in toni e materiali naturali, con splendida vista sulle Dolomiti; gli ambienti profumano di essenze alpine che distendono e aiutano a respirare meglio. Direttamente in hotel si organizzano gite in slitta, passeggiate con le ciasposle, discese con gli sci ed escursioni sulla neve con accompagnatrici d’eccezione, Regina e la figlia Evelyn, specialista dei programmi ‘Respira’ dei Vitalpina Hotels: una sequenza di semplici esercizi respiratori per liberare stress e tossine. Dopo una giornata attiva all’aria

aperta ci si rifugia nell’ampio centro wellness Idyllis Alpinum, con piscina interna ed esterna riscaldata, diverse saune, bagno turco, sale relax. Offre percorsi, rituali e trattamenti con ingredienti del territorio. Massaggi e peeling con estratti di mela e ginepro per favorire il metabolismo e depurare l’organismo, bagni rilassanti: di fieno tirolese per lenire i dolori articolari, al pino cembro per pacificare il sistema nervoso, all’argilla curativa per rafforzare il sistema immunitario e la colonna vertebrale. Diversi i pacchetti: “Offerta Natale 7=6” con 7 notti al costo di 6 in 3/4 pensione, “Short Stay Wellness Days” per 3 o 4 notti, “Settimana della famiglia” con gratuità e sconti per bambini in camera con i genitori. Info: www.tratterhof.it

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URBANIA, LA BEFANA ABITA QUI La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte... Ad Urbania, la Befana invece arriva il pomeriggio del 2 gennaio, volando dalla torre civica, nel bel mezzo di scintillanti e colorati fuochi d’artificio che lascia tutti con il naso all’insù. Ad accoglierla con tutti gli onori sarà il primo cittadino che le consegnerà le chiavi della città marchigiana, a due passi da Urbino. E pure le chiavi della sua nuova abitazione, sì, perché - ed una della novità di quest’anno – sarà inaugurata “la nuova Casa della Befana”. Qui i bambini potranno inviare

Avvento in Ticino Ad Ascona, durante l’Avvento, regna un’atmosfera già festiva e mistica. In molti paesi del Canton Ticino sono già allestite scene di Natività mentre la Piazza Grande di Locarno è animata dall’evento ‘Locarno on Ice’che permette ai pattinatori di scivolare con eleganza lungo una pista di ghiaccio di 46 metri. E’questa una motivazione più che sufficiente per concedersi una breve vacanza nel soleggiato Ticino prima del periodo festivo e per godersi la speciale atmosfera che si respira in riva al Lago Maggiore in questo periodo dell’anno. Con le sue proposte speciali per l’Avvento l’Hotel Eden Roc e l’Albergo Carcani, appartenenti allo stesso gruppo alberghiero - Tschuggen Hotel Group - offrono proprio questa opportunità. L’offerta “Advent, Advent” dell’Hotel Eden Roc è prenotabile fino al 21 dicembre 2014 a partire da CHF 485 (circa € 380) per persona in camera doppia per due notti in mezza pensione al Marina Restaurant. Il prezzo include un welcome drink all’Eden Bar, accesso alla Eden Spa e un omaggio: deliziosi dolcetti dell’Avvento preparati dallo chef pasticcere. Per informazioni e prenotazioni: Hotel Eden Roc – Tel. +41 (0)91 785 71 71 - www.edenroc.ch.

Magico Natale all’AROSEA Natale all’AROSEA Life Balance Hotel significa coniugare la festività con la persona amata o la famiglia e godere della pace in uno dei posti più spettacolari dell’Alto Adige. La Val d’Ultimo è poco distante dalla frenetica Merano, dove i mercatini tanto conosciuti e visitati portano lo spirito inconfondibiledel Natale tra gli stand di decorazioni fatte a mano, prodotti tipici locali, luci e colori festanti. Dopo una giornata di acquisti natalizi, la pace dell’AROSEA accoglie gli ospiti come un abbraccio caloroso e regala momenti di intimità. Appuntamento in area wellness per un massaggio con le pietre di fiume e i cristalli di rocca della Val d’Ultimo che attivano nel corpo nuova energia e svolgono un’azione rinvigorente ed energizzante. E per dimenticare definitivamente lo stress della vigilia natalizia, un tuffo nella piscina senza cloro, ideale per i bambini, e tempo prezioso nella biosauna al pino cembro o all’esterno nella sauna panoramica finlandese. I regali si aprono a tavola durante la cena di gala nel ristorante dell’AROSEA. AROSEA Life Balance Hotel - Tel. 0473 785051 www.arosea.it.

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le loro lettere scritte “last minute”, indicando sogni e desideri: e sarà proprio la cara Vecchietta a rispondere ad ognuno. Come fare? Tramite lettera all’indirizzo “La Befana – Casella postale aperta – 61049 URBANIA (Pu)”; o tramite internet al sito www.labefana.com. E questo vale per tutto l’anno, anche solo per chiedere un consiglio o fare una promessa di essere sempre buoni ogni giorno. Si apre così una tradizionale kermesse che fino al 6 gennaio, animerà le strade e le piazze con feste, mercatini, stand di enogastronomia (per deliziare il palato con prelibati crostoli e le gustose frittelle) e tante sorprese e doni per i piccoli. Oltre 4000 calze appese alle finestre, porticati addobbati e luminarie nelle vie del centro storico, pupazzi Befana a grandezza naturale e befane in carne e ossa provenienti da ogni parte. Non mancherà la Calza più lunga del mondo, un vero record: ben 50 metri che si dispiegherà nel cielo del centro storico.

il viaggiatore Venti milioni di anni fa, la Stiria, il cuore dell’Austria, era ricoperta dal mare. Ora è verdissima, con morbide colline dove scorrono i filari delle vi- gne e si producono vini bianchi come il Sauvignon Blanc, Muskateller e il Morrion. I boschi profumano di castagne. Sono invece fiabeschi i campi di zucche, i cui semi colorano l’olio di Kurbirskernol, specialità del territorio, introvabile fuori dall’Austria. Terra romantica, dove viaggiare è un po’ perdersi, la Stiria piace anche alle cicogne. Come nelle favole amano posarsi sui camini delle Buschenschnken, taverne che da 200 anni, dai tempi dell’imperatore Giuseppe II, sono autorizzate a servire vino, mosto di frutta che accompagna il pane di grano, la carne affumicata, i formaggi e l’irresistibile prosciutto Vulcano. Ma se volete fare una fuga di benessere in un oasi di pace il posto giusto sono le Terme di Loipersdorf (info: www.therme.at) il più grande resort termale d’ Europa: il Mio Schaffelbad è il “catino” dove fare i bagni termali nella versione più elegante ed esclusiva riservata agli ospiti dai 16 anni in su. Nelle 14 piscine e altrettante saune un maestro vi insegnerà l’autentico rito. Mentre le “Terme da Vivere” sono la parte dedicata al divertimento familiare, al nuoto e al rilassamento più giocoso con venti piscine, nove saune, l’Acquafan con gli scivoli e il Babybeach. Tra le novità: l’area del Sole dove si può provare la sauna Giardino Aromatico, la Bindenberg e la Lautenberg. Ad assicurare un piacevole beneficio per la pelle e migliorare il metabolismo, basta rilassarsi una mezz’ora nella grotta salina racchiusa in blocchi di sale di 250 milioni di anni e provenienti dall’Himalaya. Un consiglio: prima di ripartire sosta obbligatoria al Castello di Riegersburg e per le delicatessen fermatevi ad assaggiare il cioccolato Zotter (info: www.zotter.at) nelle sue infinite variazioni e perdetevi nel visionario Zoo Commestibile.

di alessandra capato

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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

HOTEL EXCELSIOR RESORT Suggestive vacanze invernali Le notti in bianco sono un piacere all’Excelsior Mountain Spa Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), soprattutto se per bianco si intende quel manto nevoso che rappresenta la gioia di tutti gli sciatori. Perché in questa fortezza del benessere e del buon vivere, le piste sono direttamente fuori dalla porta: basta fare un passo per prendere le funivie che portano ai migliori comprensori sciistici dell’Alto Adige, ovvero Plan de Corones e Sellaronda con il suo giro dei 4 passi. L’hotel – premiato qualche anno fa come miglior resort sciistico – è un luogo ameno con 49 tra camere e suite, caratterizzato dal Castello di Dolasilla con 5 piani di benessere e una ristorazione da applauso. Volete trascorre realmente una vacanza indimenticabile quest’inverno? Accomodatevi! Con “Dolomiti Super Première”, dal 4 al 20 dicembre 2014 si soggiorna 4 notti al prezzo di 3 e l’offerta è cumulabile: chi rimane 8 notti ne ha ben 2 omaggio. Ma non è tutto: ogni 4 giorni di permanenza, si ha diritto ad uno skipass completamente gratuito. Il prezzo è a partire da 450 euro per persona con pensione benessere ¾. Il Cenone a base di prodotti freschissimi provenienti da produttori locali e dalla macelleria di famiglia non è, da par suo, l’unico buon motivo per trascorrere il Natale all’Excelsior Mountain Spa Resort. Tra le montagne Patrimonio dell’Umanità UNESCO si va a caccia di regali introvabili tra i Mercatini di Natale dell’Alto Adige, ci si adagia nell’oasi di benessere del Castello di Dolasilla e ci si perde tra le affascinanti usanze natalizie della tradizione. I bimbi poi si sentono come piccoli maghi e fatine grazie ai giochi e divertimenti proposti dallo Junior Kids Club con Diana, che organizza ogni giorno un’ infinità di attività grazie alla sua sfrenata creatività. L’ambiente dell’Excelsior è incantevole: ci sono un’elegante hall con caminetto e biblioteca, cocktail bar, stube tirolese, sala panoramica con vista sulle Dolomiti, giardino d’inverno. Dal 20 al 27 dicembre 2014, si può approfittare dell’offerta “Natale all’Excelsior”, per una settimana super con tutta la famiglia. La proposta comprende cocktail di benvenuto, pacchetto benessere, pacchetto sci service, la possibilità di partecipare il giorno di Santo Stefano ad un’allegra festa con vin brulé seguita da una suggestiva fiaccolata con gli sci, grazie alla guida del signor Werner Call, il quale accompagnerà gli

ospiti in un’escursione indimenticabile con le fiaccole, mentre la signora Tamara Call sarà il cicerone di un’avventura alla malga di Fanes con il gatto delle nevi, per riscendere a valle con lo slittino oppure passeggiando. Non mancheranno buffet con specialità ladine e musica live. Il giorno della Vigilia c’è poi Babbo Natale in persona pronto a regalare doni a tutti i bimbi. La banda darà vita ad un piacevole concerto natalizio e poi alle 23.00 si potrà raggiungere la chiesa di San Vigilio per la messa. Per il 25 dicembre verrà preparato uno sfizioso banchetto, mentre nel pomeriggio ci si potrà deliziare con tè e dolcetti. Il prezzo è da 1330 euro a persona a settimana in camera doppia Fanes. Ma nella settimana di Natale, per i bimbi i prezzi sono molto speciali: fino a 2 anni d’età 40 euro al giorno, dai 3 ai 7 anni 80 euro al giorno, dagli 8 agli 11 anni 99 euro al giorno, dai 12 ai 17 anni 115 euro al giorno. Ma se fosse invece la vacanza un modo per curare il malessere che ci affligge e per scoprire come far ritrovare la forma alla propria schiena acciaccata? L’Excelsior Mountain Spa Resort ha studiato un programma ad hoc per tutti gli ospiti che hanno problemi con la schiena. Prima di tutto il materasso: i visitatori possono scegliere tra le tipologie che più si adattano al loro sano modo di dormire. Poi c’è un programma di ginnastica ed esercizi di gruppo in palestra e in acqua, che possono essere replicati anche a casa e magari in ufficio. Nel Castello di Dolasilla ci si può immergere in saune e in trattamenti ai raggi infrarossi per sciogliere le tensioni, o provare i trattamenti specifici per la schiena a seconda dei problemi di ognuno. Una volta che le tensioni si sono dissolte, non c’è niente di meglio di una scivolata sulla neve fresca d’alta quota, un tour sulle ciaspole, l’esplorazione dei sentieri del parco naturale di Fanes-Sennes-Braies o degli sport invernali che più si preferiscono. Ma c’è anche, infine, un pacchetto wellness di 4 giorni dedicato a tutti coloro che soffrono di

L’hotel dispone di 49 tra camere e suite, 5 piani di benessere Castello di Dolasilla e una ristorazione da applauso

contratture muscolari e dolori vari. Il pacchetto comprende un impacco all’arnica sul lettino fluttuante ad acqua, massaggio antistress alla schiena con oli pregiati, sollievo per la schiena, Hydrojet, massaggio e coppettazione: energia per la schiena con massaggio alla schiena con oli pregiati ed impacco al fango per donarle energia, ed infine un massaggio energetico plantare. Il prezzo è di 269 euro.

Excelsior Resort ****S Mountain Style Spa Resort Via Valiares, 44 39030 San Vigilio di Marebbe (BZ) Tel. 0474.501036 info@myexcelsior.com www.myexcelsior.com


dorint alpen resort seefeld L’hotel di lusso Dorint Alpin Resort Seefeld in Tirolo è in ogni periodo dell’anno una meta di viaggio da sogno. Già le magnifiche Alpi tirolesi sono un motivo sufficiente per visitare l’Austria. D’inverno divertendosi sulla neve sciando, andando in slittino e snowboard e facendo sci di fondo. d’estate vivendo la natura in tutto e per tutto tra i boschi rigogliosi attraversati dai raggi di sole o giocando a golf davanti ad un affasci-

nante palcoscenico. Godetevi dal balcone della vostra camera o suite l’incredibile panorama mozzafiato sulle montagne tirolesi. E provate a vivere un wellness da sogno! Il reparto coccole del Dorint Alpin Resort Seefeld esteso su un’area di 3.500 m² vi promette benessere totale e salute naturale. L’oasi perfetta per rilassarsi veramente. Fatevi viziare e coccolare da noi 365 giorni all’anno! Vi aspettiamo!

Offerta sci fondo Special

- 4 pernottamenti in Camera Doppia Deluxe - mezza pensione gourmet con cocktail di benvenuto - 279 km di piste di fondo vi aspettano biglietto per 3 giorni incluso - 2 x 60 min. di lezioni private - 1 massaggio di relax (50 min) - 1 bottiglia di acqua minerale all’arrivo - accappatoio in camera con la vostra borsa da spiaggia e asciugamano da utilizzare durante il soggiorno - l’uso gratuito dell’area benessere con oltre 3.500 m² - Variegato programma di sport e attività

A partire da € 474,00 a persona e soggiorno L’offerta è valida dal 5.12.2014 fino al 29.03.2015, con l’eccezione di Natale e Capodanno. Dorint Alpin Resort ****s A-6100 Seefeld, Krinz 32 Tel.: +43 5212 4431-0 Fax: +43 5212 4431-350 www.dorint.com/seefeld info.seefeld@dorint.com

magia d’inverno Al seespitz Un hotel elegante classificato con ben 4 stelle comfort per una vacanza all’insegna dello sport, del wellness e della buona cucina. Le prelibatezze gastronomiche dello chef sono da gustare durante l’intera giornata! Rilassatevi nei 600 m2 della Panorama SPA con piscina esterna riscaldata, e godetevi i trattamenti eseguiti da personale specializzato. Gli sciatori si troveranno le piste da fondo davanti alla porta dell’hotel e 2 comprensori sciistici nelle vicinanze con servizio trasporto gratuito. Che aspettate? Hotel Seespitz-Zeit Innsbrucker Straße 1 6100 Seefeld in Tirol - Austria Tel.: +43 5212 / 22 17 Fax: +43 5212 / 22 18-50 www.seespitz.at info@seespitz.at

PACCHETTO SCI DI FONDO DAL 03.01. AL 21.03.2015 • 4 o 7 notti in elegante camera doppia • inclusa la mezza pensione & buffet di torte il pomeriggio • utilizzo della Panorama SPA • pass per le piste da fondo dell’Olympiaregion (279 km.)

4 notti da € 459,00 7 notti da € 799,00 Troverete altri pacchetti sul nostro sito!

in vacanza a... seefeld

Seefeld località da vivere e scoprire per 3 generazioni Seefeld conquista tutta la famiglia con la sua variegata offerta che permette a grandi e piccini di vivere la vacanza perfetta. Ci s’incontra a fare due passi nel cuore della vivace zona pedonale tra i suoi attraenti negozi, a giocare la sera al Casinò o nei numerosi ristoranti, bar, caffè e discoteche. Sui 279 km di piste da fondo della regione (per stile classico e skating) si sentono a proprio agio sia gli sportivi professionisti che i dilettanti. Gli appassionati dello sci alpino e dello snowboard, invece, troveranno due moderni comprensori sciistici per soddisfare le loro esigenze: la Rosshütte e lo Gschwandtkopf. Ma Seefeld offre la cornice ideale anche per tutti gli altri sport invernali: 142 km di sentieri escursionistici battuti e sgombrati dalla neve, campi di pattinaggio sul ghiaccio, piste da slittino e molto altro ancora completano l’offerta per chi ama l’attività fisica. Seefeld, cuore della Regione, è da un lato moderna e orientata al futuro, dall’altro permette di respirare l’idilliaca atmosfera dei paesini tirolesi con la loro animata zona pedonale e la loro ricchezza di tradizioni secolari. Sia d’estate sia d’inverno numerosi eventi, come la variopinta manifestazione floreale “Blumencorso” di Seefeld, la tradizionale festa degli artigiani o la rinomata “Festa della Neve”, attirano i visitatori nel paesino, che per l’occasione sprigiona il flair di una metropoli mondana del turismo. Proprio la scelta giusta per tutti gli amanti della bella vita che sanno apprezzare un tocco di lusso nella loro vacanza. Info: www.seefeld.com. Offerte top www.seefeld.com/nordic/it

SCI E BENESSERE all’hotel Hochland

All’hotel Hochland tutte le camere gno turco, vasca d’acqua calda e sono dotate di bagno con vasca gelata, cabina a raggi infrarossi, o doccia e wc, la maggioranza con angolo del tè, lettini per rilassarsi, bidet, asciugacapelli, specchio solarium, massaggi terapeutici, cosmetico, tv con canali austria- servizi benessere, sala fitness. ci, tedeschi, svizzeri, francesi e Per la salute dei nostri ospiti il noitaliani, piccola cassaforte, radio, stro hotel è fornito di acqua viva quasi tutte con frigo-bar e telefo- secondo “Johann Grander”. no. Gli accappatoi sono messi a Per il tempo libero saranno a vovostra disposizione dall’ hotel. stra disposizione sala con tavolo Per quanto riguarda la cucina da biliardo, calcio balilla, videotroverete abbondante colazione giochi e ping-pong. Una volta alla a buffet, inclusi prodotti biologici settimana vi proponiamo musica e per diabetici, nel pomeriggio dal vivo e ballo o una serata con dolcio merende e per la sera un musica popolare nel salone per menu con quattro portate a scelta il giusto svago e divertimento. e un vasto assortimento d’insala- Per i vostri affari potete usufruire temiste. Una volta alla settimana dell’accesso ad internet con il vococktail di benvenuto e cena di stro computer portatile. Naturalgala con musica dal vivo. Se in- mente abbiamo una sala giochi vece parliamo di Wellness, per riservata ai bambini. una vacanza all’insegna del riposo è a vostra disposiziomagia d’inverno ne un complesso balneare con piscina, idromassaggio, Scoprite più di 142 km di sentieri preparati oppure piscina per bambini, sauna 279 km di piste di sci di fondo preparate tradizionale, sanarium, badalla regione olimpica di Seefeld. - 4 notti incl. mezza pensione Hotel Residenz Hochland**** Wettersteinstraße 184 - 1 massaggio completo A-6100 Seefeld in Tirol - scipass gratuito per le piste di sci di fondo Tel +43 (0)5212 2211 www.hrh.at Da € 396,00 per persona info@hotel-hochland.com


MUSICA cinema & arte La “tragedia giapponese” di Puccini è approdata a cremona

CONVINCE LA BUTTERFLY FIRMATA ASLICO

DI ELIDE BErGAMASCHI

I RAGAZZI DELLA BSYP. CON LORO IL BALTICO È UN MARE CALDO

Pregevole coproduzione del Circuito teatrale lombardo, la pucciniana Madama Butterfly è passata dal Ponchielli di Cremona, con un allestimento affidato alla sapiente regia di Giulio Ciabatti. Una “tragedia giapponese”, quella qui proposta, giocata sul raffinato esotismo di scene minimali, a ricreare una Nagasaki privata e preziosa, solo screziata di rare citazioni localistiche. Ad incarnare l’ardua vocalità di questa geisha quindicenne immolata alla vita e ai suoi rovesci, una intensa Cellia Costea, in crescendo dalla difficile entrata ad un magnifico secondo atto fino al culminante finale dell’harakiri. A smerigliare iridescenze e trascolorazioni di una partitura tutta onomatopee, citazioni e giochi d’acqua non aiutava la conduzione a tratti

scroscianti Applausi al teatro ponchielli per un’intensa e raffinata Cellia Costea

VISTI PER VOI AL CINEMA

eccessivamente generosa di decibel di Giampaolo Bisanti, alla testa dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Bravo invece Pinkerton di Giuseppe Varano, così come impeccabili risultavano lo Sharpless di Domenico Balzani, la sorvegliata Suzuki di Annalisa Sprovieri e il nitido Goro di Domenico Balzani.

di elena kraube

Scusate se esisto

Magic in the Moonlight

Una commedia con protagonista Paola Cortellesi al fianco di Raul Bova! Serena è un architetto dal talento straordinario che ha deciso di tornare a lavorare in Italia. Nell’avventurosa ricerca di un posto di lavoro si trova di fronte alla scelta di farsi passare per quello che tutti si aspettano che lei sia: un uomo. Nel frattempo incontra Francesco. Bello e affascinante. Tra Serena e Francesco nasce un rapporto intenso e diventano la coppia perfetta.

Wei Ling Soo è il più celebrato mago della sua epoca, ma pochi sanno che il suo costume cela l’identità di Stanley Crawford, uno scorbutico ed arrogante inglese con un’altissima opinione di sé stesso ed un’avversione per i finti medium che dichiarano di essere in grado di realizzare magie. Stanley si reca in missione nella residenza della famiglia Catledge, in Costa Azzurra: si presenta come un uomo d’affari di nome Stanley Taplinger per smascherare la giovane chiaroveggente Sophie Baker.

MOMMY

UN AMICO MOLTO SPECIALE

Un’esuberante giovane mamma vedova, si vede costretta a prendere in custodia a tempo pieno suo figlio, un turbolento quindicenne affetto dalla sindrome da deficit di attenzione. Mentre i due cercano di far quadrare i conti, affrontandosi e discutendo, Kyla, l’originale nuova arrivata del quartiere, offre loro il suo aiuto. Insieme, troveranno un nuovo equilibrio, e tornerà la speranza.

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È la vigilia di Natale e Antoine, sei anni, ha una sola idea in mente: incontrare Babbo Natale e fare un giro in slitta con lui tra le stelle. Così, quando Babbo Natale gli cade come per magia sul balcone. Antoine è troppo stupito per capire che sotto il classico costume rosso e bianco si nasconde in realtà un ladro intento a svaligiare gli appartamenti dei quartieri alti. I due finiranno per formare un’improbabile coppia in giro per i tetti di Parigi.

“Tre tempi!”, ammoniva gracchiando qualche assiro – veronese allo scoppio, sul finire del primo movimento, di un incontenibile applauso. Ma, anche per chi conosce a menadito lo snodarsi del Concerto per pianoforte e orchestra di Grieg, è risultato difficile trattenere il desiderio di rompere gli schemi e gridare “Bravo!” al miracolo di smalto, saggezza e finissimo gusto narrativo che il diciottenne Ian Lisiecki dispensava lì, sotto i nostri occhi, con una naturalezza a dir poco disarmante. Con lui, perla del fitto cartellone scaligero del “Settembre dell’Accademia”, la strepitosa ciurma di ventenni della Baltic Sea Youth Philarmonic guidata dalla carismatica bacchetta di Kristjan Järvi. Una formazione che raccoglie la meglio gioventù di 10 Paesi affacciati su quello specchio d’acqua che troppo spesso scambiamo per placido e che, al contrario, ribolle di magmatica energia; un concerto che ricorderemo a lungo, con la sua lunga scia luminosa protesa sul Novecento più spinto. Pirotecnico il finale, dove lo strimpellare della tromba richiamava alla spicciolata tutti sul palco a suonare: in piedi, danzanti, liberi, come conviene ad una festa.

ILLUMINATA E VITALE, L’ORCHESTRA DI TERESA Quanto sarebbe piaciuta alla grande sovrana illuminata la ciurma festosa che recentemente ha condotto il pubblico lodigiano attraverso un sorprendente itinerario nei chiaroscuri del tardo Settecento! Lei, Maria Teresa d’Austria, a cui la formazione di eccellenze europee under 30 nata dal coraggioso mecenatismo di Mario Martinoli, avrebbe di certo riconosciuto nella TYBO i cardini del suo Stato ideale. L’autorevole presenza di Chiara Banchini alla guida dell’orchestra pareva suggerire, rilanciare senza imperiosità, in un contagioso quanto raffinato gioco delle parti. Sul leggio, posti a chiasmo come spade incrociate in gioioso duello, i nomi di Haydn e di Boccherini; a snocciolarne i grani, la leggerezza armata di un impasto sonoro morbidissimo e all’occorrenza affilato. In questa filologia senza stucchevolezza, la patina anticata decantava, naturalissima, sul fondo di una temperata spontaneità saldata al fuoco di un sentire attuale. Un’orchestra refrattaria alle etichette, e per questo già da ora vincente.

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A Verona La città ideale di Roberto Floreani

Al Palazzo della Gran Guardia un’antologica dell’artista veneziano formatosi a New York

Le associazioni culturali “La Centrale” di Vicenza e “Quinta Parete” di Verona presentano, presso le ampie sale del Palazzo Espositivo della Gran Guardia “La città ideale”, antologica dell’artista Roberto Floreani che vanta il Patrocinio della Regione Veneto, della Provincia e del Comune di Verona. La mostra che ha aperto con grande partecipazione di pubblico lo scorso 22 Novembre resterà in visione fino al 31 gennaio 2015. Roberto Floreani nato a Venezia nel 1956, espone alla Gran Guardia dopo le grandi mostre dedicate negli anni alle opere della collezione di Giuseppe Panza di Biumo, ad Andrea Mantegna, a Camille Corot, Claude

Monet e alla retrospettiva su Paolo Veronese. L’artista è considerato tra i più maturi e convincenti astrattisti della sua generazione anche a seguito del nutrito percorso museale istituzionale delle sue esposizioni. Nella metà degli anni ’70 compie alcuni importanti viaggi in Europa. Tra il 1977 e il 1979 visita al Centre Pompidou la grande triade di mostre Parigi-Berlino, Mosca, New York, che svolge un importante ruolo formativo sui successivi esiti artistici. Poi nel 1980 si laurea presso l’università agli studi di Padova e si trasferisce per diverso tempo a New York. Negli ultimi anni tra il 2011 e il 2012 Roberto Floreani è inserito nella selezione “Storyboard” da Bonelli Arte Contemporanea a Canneto sull’Oglio (Mantova). Concepisce il progetto Roma per le Gallerie Russo a Roma e a Milano. Nella mostra di Verona l’imponente spazio espositivo sarà dedicato in toto dall’artista che ha appositamente realizzato una grande installazione composta da oltre sessanta opere su tela. A completare e ad arricchire la mostra una decina di sculture, altre trenta opere anche di grande formato, e numerose altre provenienti da precedenti mostre museali e dalle esposizioni della Biennale di Venezia. Le tematiche della mostra riguarderanno l’evoluzione della presenza tematica del Concentrico, autentica “sigla” espressiva dell’artista, abbinato ad una nuova ricerca sul pattern geometrico e sulle tonalità cromatiche (con l’importante inserimento del blu Klein), che evocano anche suggestioni legate all’Oriente delle arti marziali, praticate dall’artista da quasi cinquant’anni. Il progetto “La Città ideale” prende spunto dalla celeberrima opera rinascimentale conservata nel museo di Urbino e considerata l’immagine dell’utopia e della perfezione. In questa scelta appare evidente l’intenzione da parte di Floreani di ribadire la centralità della pittura nell’ambito del contemporaneo, la sua continuità storica, il superamento degli stili, l’importanza della tecnica, la rilevan-

Ben 60 le opere su tela esposte nella mostra

za espressiva riferibile alla bellezza, alla misura e alla possibilità che l’opera d’arte possa contenere anche un messaggio di natura spirituale. Quest’ultimo aspetto in particolare suscita da anni grande interesse da parte dell’artista che, attivo nell’ambito della ricerca astratta dal 1981, intende attualizzare le tematiche espresse dallo “Spirituale nell’Arte” di Kandinskij già nel 1912, riprese poi dai Sublime Optics di Josef Albers, fino alla sacralità cromatica di Ettore Spalletti o alle astrazioni di Sean Scully, Peter Halley e Lawrence Carroll, riconducibili al medesimo ambito tematico. Completerà il progetto la pubblicazione di una monografia arricchita da un’estesa antologia critica dedicata all’artista in questi ultimi anni. Info tel. 045 8033400.

DI Barbara Ghisi

La nascita di Magnum

le mostre

A Cremona al Museo del Violino, fino all’8 febbraio potrete ammirare la mostra “La nascita di MAGNUM. Robert Capa Henri Cartier-Bresson George Rodger David Seymour”. L’evento esplora la nascita della più celebre agenzia fotografica del mondo attraverso le immagini di coloro che di quella nuova, grande avventura furono i primi protagonisti. Dalle immagini della guerra civile spagnola a quelle del conflitto fra Cina e Giappone fino alla Seconda Guerra Mondiale. Poi la nascita dello stato di Israele, i campi di rifugiati, la tribù dei Nubas in Sudan, le immagini dall’India e il dramma degli orfani di guerra.

Libri

Alba (Cuneo) Fondazione Ferrero Fino al 1 febbraio FELICE CASORATI Collezioni e mostre tra Europa e Americhe a cura di Giorgia Bertolino

Sàrmede (Treviso) Casa della Fantasia Fino al 18 gennaio LE IMMAGINI DALLA FANTASIA 32ª mostra internazionale di illustrazione per l’infanzia

Vicenza Palladio Museum Fino all’8 febbraio DONATO BRAMANTE e l’arte della progettazione

Milano Galleria Gr. Credito Valtellinese Fino al 14 gennaio BEPI ROMAGNONI il racconto interrotto cura di Ruggero Montasio

DI veronica ghidesi

Sergio leone

È la notte che vince

Chi era, o meglio chi è Sergio Leone? Nessuno poteva prevedere il suo straordinario successo e che sarebbe diventato il western italiano più conosciuto nel mondo. Se il film – seguito un anno dopo da Per qualche dollaro in più, un altro successo – segnò a sorpresa una data fondamentale nella storia del cinema non solo italiano, Il buono, il brutto, il cattivo (l’ultimo della cosiddetta «trilogia del dollaro») sancì definitivamente l’affermazione di un nuovo grande regista, anzi di un nuovo grande autore, inventore di uno stile che entusiasmò la critica e appassionò il pubblico.

A Washington D.C si aggira uno strano personaggio. Si chiama Spero Lucas, ed è un veterano dell’Iraq deciso a (ri)trovare un posto nel mondo, dopo che il suo senso della moralità si è un po’ offuscato a Fallujah. Si porta sempre dietro un taccuino con cui prende nota di cose di cui è meglio non prendere nota, legge e rilegge gli stessi passi della Bibbia, e non manca mai, la sera, di fare un colpo di telefono alla madre – con le altre donne ha rapporti più… occasionali, ma non meno devoti. In bilico perenne tra il bene e il male, il protagonista di questa nuova serie di George Pelecanos è destinato a lasciare il segno.

La pazienza dei bufali sotto la pioggia

Avrò cura di te

Questa storia inizia tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento nelle vaste praterie d’America, dove un indiano sioux provò a opporre la forza della visione all’oppressione del suo popolo e del suo ambiente. Inizia nell’Emilia Romagna degli anni Settanta, dove un gruppo di giovani di città decise di inventarsi il proprio lavoro, e imparò così ad amare le api grazie a un eclettico professore di disegno. Inizia sulle colline marchigiane, dove Gino Girolomoni consacrò l’intera esistenza al ripopolamento delle campagne e all’affermazione del biologico come inno alla vita.

Giò ha 36 anni, una storia familiare complicata e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l’ha abbandonata. Disperata, Giò prova a scrivere al suo angelo custode. Che, incredibilmente, le risponde. E le fa una promessa: avrò cura di te. Poi rilancia. L’angelo non solo ha una fortissima personalità, ma ha un nome: Filèmone, e una storia. Il finale, sorprendente, sembrerà confondere tutto. Ma a tutto darà un senso... Massimo Gramellini e Chiara Gamberale - Avrò cura di te.

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musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

illustri nomi tempo di risate

Verona / Teatro Nuovo / DICEMBRE-GENNAIO

il salieri NEL SEGNO Della QUALITÀ

Prosegue la rassegna “Divertiamoci a teatro”. Il Teatro Nuovo di Verona ospiterà, tra dicembre 2014 e gennaio 2015, grandi nomi del teatro italiano. Ad aprire il bimestre sarà Giuseppe Fiorello, ormai costellato da un meritato e sempre crescente successo. Dal 2 al 4 dicembre sarà in scena con “Penso che un sogno così”: aneddoti, canzoni e spensieratezza per due ore intense e travolgenti. Poi un classico del teatro: “L’importanza di chiamarsi Ernesto”. Sarà poi il turno di Claudio Bisio, sempre attento a raccontare e raccontarsi rendendo omaggio anche a grandi cantautori e musicisti. In questo caso in “Father and son” a far da filo conduttore saranno le note di Cat Stevens, ma non solo. Buona visione a teatro.

Legnago (VR) / Teatro Salieri

Tra dicembre e gennaio si susseguiranno spettacoli per tutti i gusti: dal teatro alla musica, dalla danza all’operetta. Il 10 dicembre sarà il turno de “I Fiori Blu”, spettacolo evento per le coreografie di Adrian Aragon e Erica Boaglio e le musiche di Astor Piazzolla, F. De Andrè, C. Gardel, M.Mores, J.C. Cobian. Il 13 dicembre “Il Testamento del Capitano”, concerto per ricordare il 100° Anniversario della Grande Guerra con Massimo Bubola e numerosi altri musicisti. Sabato 10 gennaio il gruppo “Teatro Musica Novecento” metterà in scena “Il Paese dei Campanelli”, operetta in due atti di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo. Sabato 17 gennaio Marco Morandi sarà impegnato nel concerto “Nel nome del padre” dove, alle canzoni sue e a quelle di Gianni, alternerà aneddoti e ricordi della sua famiglia “musicale”. Info: www.teatrosalieri.it

I GRANDI NOMI DELLA CANZONE D’AUTORE E DELLA DANZA SI SUSSEGUIRANNO SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO SALIERI PRESENTANDO SPETTACOLI PER TUTTI I GUSTI E PER OGNI ESIGENZA

DEAR JACk energia e successi Mantova / Palabam / 6 dicembre Dear Jack sbarcano al Palabam di Mantova. Lanciata dal programma Amici, la band presenterà “Domani è un altro film tour”. La band è reduce dal grande successo come opening act dei Modà nei trionfali show di “Stadi 2014” allo Stadio Olimpico di Roma e al Stadio San Siro di Milano. Il loro disco è tra i più venduti dell’anno, con picchi assoluti che gli hanno valso il “disco di platino”. Lo show si preannuncia come energico e intenso. Info: www.mantova.com

GRANDE TEATRO DEL NOVECENTO

Verona / Teatro Nuovo / DICEMBRE-GENNAIO Dopo il successo dell’originale rilettura del Riccardo IV da parte di Franco Branciaroli, prosegue “Il Grande Teatro”, vera e propria punta di diamante nel panorama delle rassegne del Veneto. Ad aprire il bimestre dicembre-gennaio sarà “Il giardino dei ciliegi” struggente dramma di Anton Cechov qui allestito per la regia di Luca de Fusco. Si prosegue poi, dal 13 al 18 gennaio con “Sogno di una notte di mezza sbornia”, di Eduardo de Filippo per la regia di Armando Pugliese. Lo spettacolo vede tra i protagonisti il figlio Luca. Infine, dal 27 gennaio 2014 al 1 febbraio 2015, “Le ho mai raccontato del vento del nord” di Daniel Glattauer con e Chiara Castelli e Paolo Valerio, che firma anche la regia. Info: www.teatrostabileverona.it

TEMPO D’ORCHESTRA Mantova e provincia / fino a marzo

Tempo d’orchestra giunge alla XXII edizione. Numerosi, tra dicembre 2014 e gennaio 2015, gli appuntamenti musicali. Capolavori assoluti e di vasta popolarità come i concerti per pianoforte di Chopin, Čajkovskij, Mendelssohn, Mozart, i concerti per violino di Barber e ancora Schubert e molte altre novità. Info: 0376/360476.

BIAGIO ANTONACCI, IL TOUR A VERONA

WILSON, A VERONA IL SUCCESSO INTERNAZIONALE

UN TRANQUILLO WEEK END DI FOLLIA

Venerdì 5 dicembre, dopo il successo dei due concerti evento “Palco Antonacci”, uno all’Arena della Vittoria di Bari e l’altro allo Stadio San Siro di Milano, “L’Amore comporta tour 2014” sbarca a Verona, presso il Palasport. Info: www.eventiverona.it

Il 13 dicembre, al Teatro Nuovo di Verona, grande appuntamento con Cassandra Wilson. Trent’anni di carriera alle spalle, due Grammy, un’infinità d’altri premi, l’approvazione di pubblico e critica e il titolo di “America’s best singer” attribuitole dal Times. Info: www.eventiverona.it

Il 21 gennaio presso il Circolo Ufficiali di Verona, replica lo spettacolo della compagnia “Luci della Ribalta”. Due attori ed ex coniugi sono costretti a trascorrere un weekend nella villa di famiglia: lui accompagnato da una giovane attricetta di belle speranze, lei da un singolare ammiratore.


night life antonioli sugli scudi

GLENN MILLER ORCHESTRA Mantova / Palabam / 14 dicembre The history of big bands, nuovo spettacolo della Glenn Miller Orchestra, ensamble, tra le tappe del suo tour internazionale, sbarca al Palabam di Mantova. Lo show proporrà omaggi a Miller e ai più grandi musicisti dello swing anni ‘40: Fitzgerald, Basie, James. “Moonlight serenade”, “A string of pearls”, “Little brown jug”, “Pennsylvania 6-5000”, “In themood” e tanti altri brani per una formazione orchestrale numerosa. Info: www.mantova.com

RISATE ASSiCURATE con BRIGNANO E I LEGNANESI

Dopo il successo del pomeriggio cultural-enogastronomico dedicato alla poetica di Gilberto Antonioli, presso Villa Spinosa a Negrar (Vr), proseguono gli appuntamenti dedicati alle presentazioni delle sillogi poetiche di Antonioli, tra i più autorevoli autori di poesia del secondo Novecento, già vincitore di numerosi concorsi nazionali, membro attivo di diverse associazioni e circoli culturali, nonché curatore e ideatore di rassegne, raccolte e momenti di incontro dedicati all’arte e alla poesia. Due gli appuntamenti nel mese di dicembre. Peculiarità di questi è l’interattività degli stessi difatti, accanto alla presentazione dei volumi da parte di esponenti di spicco nel settore della poesia, si alterneranno diversi musicisti che accompagneranno gli attori intenti a declamare le poesie. Musica, teatro e dibattiti per invitare il pubblico a riflettere sull’importanza della poesia, come una delle arti più significative della nostra cultura. Il pubblico potrà infatti confrontarsi con docenti, esperti e appassionati, instaurando un vero e proprio

Brescia / Palabanco / dicembre

giorgia & tozzi

La rassegna del Palabanco di Brescia, a dicembre, si arricchisce di due spettacoli che vi garantiranno risate assicurate. Il 12 dicembre, dopo il successo di “Rugantino in Italia” e la conclusione trionfale del tour a New York, torna Enrico Brignano. Il comico romano racconterà i nostri tempi con uno show tutto nuovo, dedicato all’evoluzione dei comportamenti e al nostro rapporto ormai vitale con la tecnologia. Immancabile, tra una risata e l’altra, la riflessione e il messaggio dolceamaro che non manca mai nella sua comicità. Il 19 e 20 dicembre altro gradito ritorno: i legnanesi! “La finestra sui cortili” prosegue a raccontare le nuove esilaranti avventure della famiglia Colombo.

Padova / Gran Teatro Geox / dicembre-gennaio

dibattito addolcito dalle altre arti: musica e recitazione! Il tema dell’arte non è nuovo al poeta che, da lungo corso, collabora con la pittrice di fama internazionale Maria Teresa Cazzadori, autrice di numerose copertine del poeta e che, molto spesso, lo segue in rassegne in cui pittura, incisioni e scultura si fondono con la parola, dando vita ad un abbraccio culturale emozionante. Primo appuntamento, venerdì 5 dicembre alle ore ore 17.30, presso Via Marin Faliero 77 (Quartiere Saval di Verona), con la presentazione di “Mace” (Quinta Parete Editore), nuovo libro di poesie dialettali. Venerdì 12 dicembre, invece, presso la Biblioteca Capitolare, si terrà la presentazione di “Capitello, poesie religiose” (Quinta Parete Editore). La silloge, pubblicata nel 2014,vanta la prefazione del Vicario del Vescovo alla

Il Gran Teatro Geox sarà invaso da protagonisti assoluti nel panorama della musica, del balletto e del musical. Segnaliamo il 12 dicembre “Ma che vita la mia” concerto e aneddoti con Roby Facchinetti, il 18 dicembre il tour di Giorgia e il 20 quello di Umberto Tozzi. Tutti e tre, oltre ai grandi successi, suoneranno i brani inediti dei loro album. Per il mondo del balletto segnaliamo il 25 dicembre “Il lago dei cigni” e il 26 “Lo schiaccianoci”, entrambi messi in scena dal gruppo “Ballet of Moscov”. Non poteva mancare il musical, il 30 gennaio…”Sette spose per sette fratelli. Info www.zedlive.com

filarmonico al top Verona / Teatro filarmonico / dicembre-gennaio Come ogni anno virtuosi musicisti e direttori d’orchestra, animeranno la rassegna. www.arena.it

FIORELLA MANNOIA a tutto cover verona / teatro filarmonico / 1 dicembre Fiorella Mannoia incanterà il pubblico con le mille sfumature della sua voce reinterpretando i brani di importanti cantautori italiani. www.eventiverona.it

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TEATRO ASTRA NUMEROSI SPETTACOLI NEL SEGNO DEL ‘900 S.G.Lupatoto (VR) / Cinema Teatro Astra Programma carico di eventi per l’Astra: il 5 dicembre “Cyrano de Bergerac” (Teatro degli Incamminati), il 13 dicembre “Il vento del gospel” (Davoamoci Gospel Singers), il 16 gennaio “Velodimaya” (Natalino Balasso), il 23 gennaio “Antigone” (Ippogrifo) e il 30 gennaio “Amadeus” (Tullio Solenghi). Info: www.cinemateatroastra.it

Cultura Mons. Giancarlo Grandis. Le poesie in essa contenute sono state recitate in diversi concerti e contesti natalizi nel 2014, decretando il successo di una poesia, quella religiosa, di rara presenza e composizione. L’occasione è quindi duplice: visitare la Biblioteca Capitolare e poter assistere a una presentazione dai contenuti profondi ma adatti ad un ampio pubblico, grazie alla capacità del poeta di rendere semplice una tematica così difficile e profonda.

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FARAONA AL VINO ROSSO Ricetta di Gianfranco Vissani

1,5 kg faraona tagliata a pezzi (tenere da parte il petto intero), 1 cipolla, 1 salsiccia, 60 gr, di panna, 20 gr. burro, 30 gr. funghi secchi ammollati, 1 bicchiere di vino rosso, olio

natale da grande chef

In una casseruola a fondo pesante far appassire la cipolla tritata con il burro e 2 cucchiai di olio, quando avrà preso colore adagiare i pezzi di faraona tenendo da parte il petto, farli rosolare bene, bagnarli con il vino, salare, pepare cuocere per circa 40 min. a fiamma bassa con il coperchio. In una padella antiaderente scottare il petto da ambo i lati e fare in modo che la parte interna rimanga rosata. Sgocciolare i pezzi di faraona e tenerli al caldo, filtrare il fondo di cottura, farlo sobbollire con i funghi, la salsiccia sbriciolata e la panna. In un piatto da portata sistemare i pezzi di faraona, disporre attorno in petto tagliato a fettine, coprire il tutto con il fondo di cottura.

di flora lisetta artioli

RAVIOLI DI GRANO ARSO, ASIAGO CON SALSA DI PANE E ACCIUGA

SFORMATINO DI CIOCCOLATO Ricetta di Luisa Valazza “Al sorriso”

Ricetta di Carlo Cracco

FOIE GRAS CON PESCHE E SALSA AL PASSITO Ricetta di Nadia Santini 300 gr. di foie gras, 30 gr. di burro, 40 gr. frullato di pesca, 1 rametto di rosmarino, ½ bicchiere di vino passito o altro vino dolce, 8 fettine di pesche, aceto balsamico

Per la pasta: 280 gr. di farina di grano arso, 100 gr. di farina 0, 2 uova + 8 tuorli, 20 gr. di olio, 1 cucchiaino di sale. Per il ripieno: 200 gr. di formaggio asiago invecchiato, panna. Per il condimento: 250 ml. di latte, 40 gr. di acciughe salate, 8 fette di pancarrè Per la pasta: unire tutti gli ingredienti, lasciarla riposare per un’oretta. Grattugiare il formaggio e impastarlo con qualche cucchiaio di panna. Stendere la pasta a strisce larghe 5 cm., tagliare dei quadrati, sistemare al centro un cucchiaino di ripieno, piegare a triangolo, premere leggermente per sigillare i ravioli. Mettere le acciughe, ben lavate, a cuocere nel latte, lasciarle sciogliere e poi filtrare. Frullare il pancarrè con il latte e acciughe filtrato e con questa salsa condire i ravioli.

In una padella far soffriggere il burro, aggiungere il frullato di pesche, il rosmarino e il passito. Cuocere finché si sarà formata una salsa di media consistenza, unire le fette di pesca e spegnere il fuoco. Scaldare una padella antiaderente con un velo di burro, adagiare il foie gras tagliato a fette alte 1,5 cm. , attendere che si formi la crosta da entrambe le parti, unire la salsa, servire aggiungendo qualche goccia di aceto balsamico.

Tortino con cuore morbido al cioccolato

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Ingredienti per 4 tortini: 2 uova, 50 g di zucchero, 100 g di burro, 100 g di cioccolato fondente, 30 g di farina. Ingredienti salsa alla vaniglia: 4 uova, 60 g di zucchero, 300 g di panna fresca, 1 pezzo di bacca di vaniglia Montare le uova con lo zucchero, fondere a bagnomaria il cioccolato con il burro e amalgamare al composto con la farina. Imburrare e infarinare quattro stampini,versarvi il composto e cuocere in forno già caldo a 180°per 10 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare. Per la vellutata alla vaniglia: mettere sul fuoco la panna con la bacca di vaniglia aperta a metà. In una piccola casseruola

150 gr. di cioccolato fondente 70%, 120 gr. di burro, 100 gr. di zucchero, 40 gr. di crema di nocciole, 40 gr. di farina 00, 2 uova intere. Per la salsa: 100 gr. di lamponi, 100 gr. di fragole, 50 gr. di zucchero, il succo di ½ limone Sciogliere il cioccolato e il burro, sbattere uova e zucchero. Unire le uova e lo zucchero al cioccolato e burro, aggiungere la crema di nocciole e la farina. Amalgamare bene, riempire gli stampini imburrati e infarinati. Cuocere a 200° per 8 min. Frullare tutti gli ingredienti per la salsa. Servire lo sformatino con la salsa ai frutti di bosco.

sbattere i tuorli con lo zucchero. Aggiungere la panna bollente, rimettere sul fuoco a fiamma dolce e, mescolando con la frusta, addensare senza far bollire. Togliere dal fuoco e mettere la crema in una ciotola fredda immersa in acqua e ghiaccio, continuando a mescolare per far raffreddare velocemente. Togliere i tortini dagli stampi, disporre sul piatto, guarnire con una spolverata di zucchero a velo e la vellutata alla vaniglia. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

Con il “panino senza” la sosta sugli sci diventa gourmet

Una dolce Piccola Arena per far buone le feste Un’idea per le festività natalizie che ha anche un risvolto solidale. È un dolce nato da un’intuizione di due artigiani veronesi, Fausto Bertolini e Marco Savoia, a cui è stato dato il nome di Piccola Arena che racchiude la lunga tradizione dolciaria veronese e l’esperienza di 18 rinomati pasticceri di Verona e provincia. Il dolce è stato ideato in occasione dei cento anni della lirica all’Arena di Verona. La forma circolare ricorda l’architettura del famoso anfiteatro veronese diventato uno dei luoghi simbolo della lirica mondiale. Lievito madre profumato all’arancia, bacche di vaniglia e una glassa croccante di mandorlato prodotto a Cologna Veneta sono gli ingredienti fondamentali del dolce che ciascun pasticcere poi rielabora con qualche leggera variante. E per ogni dolce venduto, due euro vanno devoluti all’ABEO, Associazione Bambino Emopatico Oncologico di Verona. La Piccola Arena è reperibile tutto l’anno nelle pasticcerie aderenti al progetto, e può essere acquistata in un’elegante scatola di cartone o in una preziosa latta da collezione disegnata a mano dall’artista Francesco Musante. Se vi è venuta la voglia di assaggiare Piccola Arena e non avete la possibilità di andare fino a Verona, c’è anche la possibilità di acquistarla online sul sito www.piccolaarena.it, pagando le relative spese di spedizione.

di elena cardinali

n. 6 Dicembre-Gennaio 2015

La sosta breve sugli sci diventa gourmet: tutto merito dello chef Ivan Matarese – del ristorante gourmet Viel dal Pan – e dei salumi rigorosamente privi di antibiotici prodotti dal padovano Attilio Gorza, l’inventore della linea di prodotti “Senza” (www. megliosenza.it). Dal loro incontro nasce il “panino senza”, che quest’anno gli sciatori e gli amanti della montagna potranno gustare al Rifugio Luigi Gorza, nella ski-area Porta Vescovo Dolomiti Resort (www.dolomitiportavescovo.it), a 2.478 metri di quota. Dunque panini “firmati”, fatti con pagnottelle sfornate fresche ogni giorno e farciti con salamino, wurstel o prosciutto cotto senza antibiotici e di altissima qualità: per una sosta che “fa bene” a 360°, capace di combinare al gusto i principi di un’alimentazione consapevole e attenta alla selezione delle materie prime. I prodotti “Senza” si trovano in

tutti i punti-ristoro di Porta Vescovo Dolomiti Resort. Questa rivoluzione gastronomica “sulla neve” nasce grazie all’impegno di Manuela Gorza, sorella di Attilio, la donna che ha preso saldamente il comando della ristorazione di Porta Vescovo.

Antonio Pappalardo conquista l’Australia Dopo i numerosi riconoscimenti ottenuti in patria, Antonio Pappalardo, giovane patron de La Cascina dei Sapori (Rezzato - BS), si prepara a portare la sua arte bianca in Australia, dove ha aperto un nuovo locale a Sidney. Ad attenderlo oltreoceano c’è Stefano Manfredi, australiano di origini italiane che nel suo paese è una vera istituzione in campo gastronomico. Antonio Pappalardo avrà l’onore di curare l’apertura della nuova pizzeria di Manfredi al “The Star” di Sidney, un locale che si chiamerà “Pizzaperta” e che proporrà la filosofia del giovane patron de La Cascina dei Sapori, capace di proporre l’eccellenza sia della pizza napoletana, sia della pizza gourmet. Una pizza che ha guadagnato in poco tempo i “Due Spicchi” sulla guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso e l’inserimento sulla guida Ristoranti d’Italia 2015 dell’Espresso. Un progetto innovativo per l’Australia, dove però la nuova pizza italiana contemporanea sta conquistando le attenzioni del pubblico e degli addetti ai lavori, tra i quali lo stesso Manfredi.

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Guida

Ristoranti

Una Stella PER l’Umami L’edizione 2015 della Guida Michelin porta a Bormio la sua prima stella: tutto merito dello chef Antonio Borruso dell’ Umami, il ristorante gourmet dell’Hotel Eden. Il termine “umami” deriva dal giapponese e indica una delle cinque tipologie di gusto. Le prime quattro sono rappresentate dalle categorie “dolce”, “salato”, “amaro” e “aspro”, mentre umami richiama quel sapore di glutammato che è particolarmente presente nei formaggi, in alcuni tipi di carne e nei cibi ricchi di proteine. Il giovane chef partenopeo arrivato a Bormio nel dicembre 2013 ha portato una vera e propria rivoluzione, in meno di un anno. La sua è una cucina che nasce dall’incontro tra vecchi e nuovi stili, seguendo un percorso di innovazione che non dimentica mai le proprie radici. Un esempio? Il “pizzocchero sferico con insalatina di verza e polenta croccante” – uno dei piatti che l’ha reso celebre – o ancora le ricette che richiamano le sue origini mediterranee, dall’esplosione di ragù partenopeo alla zuppa di pastiera napoletana. Lo chef Classe 1979, Antonio Borruso decide giovanissimo di ampliare i propri orizzonti gastronomici e professionali

e, per circa quindici anni, gira tantissime cucine italiane ed europee. Nel suo curriculum ci sono grandi chef e importanti corsi di formazione. Nel 2007 approda al Gimmy’s Restaurant all’Aprica che, grazie alla sua direzione, ottiene la prima stella Michelin. A Bormio è arrivato nel dicembre 2013. www.umamirestaurantbormio.com

Ristorante Kuppelrain Alla guida del collaudatissimo team lo chef Jörg Trafoier e la moglie Sonya, il figlio Kevin e la figlia Nathalie. Kevin affianca papà Jörg ai fornelli, arricchendo ed elaborando i creativi piatti con il suo stile personale. Fanno parte del team anche Wule, un giovane cuoco, Lucia e Stefano che si occupano del servizio e Sabine. Un bistrò che accoglie gli ospiti dalle 10 alle 17 a orario continuato. Dalle 12 alle 16, vengono serviti leggeri menù di mezzogiorno come insalate fresche, una selezione di piatti di pasta, delicati carpacci e anche uno o due piatti di carne, ogni giorno diversi. Gli antipasti costano tra i 12 e i 15 euro, le portate principali tra i 22 e i 26 euro. Al prezzo di 35 euro, inoltre, ogni giorno viene presentato un “Lunch Menù” di tre portate, in cui il dessert potrà essere scelto a piacere tra la deliziosa selezione di torte e dolci di Nathalie. Già a partire dalle 10 si viziamo gli ospiti con irresistibili colazioni, caffè, raffinate specialità da forno o strudel di mele. www.kuppelrain.com

Viel dal Pan e Cesa da Fuoch Per gli sciatori che si recano a Porta Vescovo due ristoranti top: per la gioia dei gourmet c’è il Viel dal Pan affacciato sulle vette dolomitiche, chicca all’interno del Rifugio Luigi Gorza – solo dieci tavoli dedicati all’alta cucina. In località Pescoi si trova invece la Cesa da Fuoch, a pochi passi dalla stazione intermedia della telecabina, a fianco della seggiovia Sas de la Vegla. “Cesa da Fuoch” è il termine che indica “cucina” in ladino: lasciandosi ispirare da questa idea, la famiglia Gorza ha voluto creare uno spazio accogliente e d’atmosfera, una bella cucina a vista e il contatto diretto con gli ospiti. In menù tanti piatti che vengono preparati al momento. La griglia e il forno della pizza sono sempre in funzione. Oltre al pranzo, la Cesa da Fuoch è perfetta per la prima colazione sulle piste con pane caldo, burro di malga e marmellata fatta in casa o per un aperitivo con bocconcini deliziosi. Novità di questa stagione, il menù vegano preparato dallo chef Gabriele Braschi.

Guida Vini APPIUS VINO DA SOGNO È nato il “vino da sogno” di Hans Terzer, Appius, cui nome è radice storica e romana del nome Appiano. Da 30 anni nella mente del famoso winemaker, perché per produrlo sono necessarie solo uve di qualità proveniente da vecchie viti. L’edizione Appius è limitata, ognuna delle 4.000 bottiglie è numerata. www.stmichael.it

GEWÜRZTRAMINER TERMINUM Il Gewürztraminer Terminum di Cantina Tramin è il più premiato e aromatico tra i vini da dessert altoatesini. Una pregiata bottiglia da regalare durante l’Avvento unitamente ad una confezione di Roggenkas, formaggio di 100% latte caprino dai masi altoatesini al prezzo di 59,00 Euro. Info: www.cantinatramin.it

Frühroter Veltliner Il Frürhoter Veltliner dell’azienda agricola Alfio Nicolodi è ottenuto da uve coltivate a pergola trentina nel comune di Cembra su vigneti con un’altitudine di 600 metri. Il colore è giallo chiaro, tra i profumi gradevolmente aromatici di fiori ed erbe si riconoscono anche alcune note di pepe nero.



sport

di Michela Toninel

PALUANI CHRISTMAS RUN 2000 BABBO NATALE IN PIAZZA BRA Il 14 dicembre, grazie agli oltre 2mila Babbo Natale che parteciperanno alla Christmas Run, la corsa di Babbo Natale, sarà una Verona colorata di bianco e di rosso. Una corsa benefica, organizzata in collaborazione con il Comune di Verona, per festeggiare il Natale in ‘modalità sport’ e contemporaneamente fare del bene: la ‘Christmas Run’ è una gara non competitiva di 5 o 10km aperta a tutti, da fare correndo o a passo libero, adatta a tutta la famiglia e ai bambini. Organizzata da VeronaMarathon Eventi, sinonimo di efficienza organizzativa grazie ai successi della Giulietta&Romeo Half Marathon e della Veronamarathon, anche quest’anno l’incasso verrà devoluto a fa-

Mantova. no alla sla

LE COMPAGNIE CHE CI MANCANO Il 27 dicembre tutti in campo a Mantova per dare un calcio alla Sla. E’ lo stesso Marco Sguaitzer, dalle pagine di Facebook a lanciare il suo appello:” Cari amici maschietti e non, vi ricordate quelle partite tra compagnie che contrassegnarono tante stagioni della nostra adolescenza? Quante pacche ci siamo dati? Ma anche quante nuove amicizie... il rispetto, in ogni caso, non mancava mai. Non mancano anche a voi? Vogliamo rivivere quei momenti sabato 27 dicembre, alle 14.30, presso il campo del Centrale Te. Vi chiederemo un piccolo sforzo finanziario, per una buona causa:50 € che comprenderanno una copia del mio libro e che, una volta versati all’Osteria Libenter dove vi verrà rilasciata ricevuta per la donazione, costituiranno il pass per giocare. Vogliamo che sia una festa, in campo e fuori. Ci saranno anche i giocatori del Mantova attuale e vecchie glorie…”. Cari lettori, non mancate a sostenere questa manifestazione a favore della ricerca sulla Sla.

vore dei bambini affetti da gravi patologie del reparto di terapia intensiva pediatrica dell’Azienda Ospedaliera universitaria integrata a Borgo Trento. Il reparto è diventato da anni un punto di riferimento per gli altri ospedali della regione, lo dirige il Dott. Paolo Biban che può contare su 9 medici e 30 infermieri altamente specializzati. Per mantenere questi elevati standard è necessario un continuo aggiornamento anche di tecnologie sempre più sofisticate e costose. Parte dei fondi necessari già negli anni scorsi sono stati raccolti grazie al contributo di questo nostro particolare evento, e per questo non possiamo che essere infinitamente grati a tutti i nostri Babbo Natale-Runners!

Niente canoe d’estate a Peschiera Riceviamo e volentieri segnaliamo quanto accaduto a centinaia, probabilmente migliaia, di turisti (e non solo) nel Basso Garda e Alto Mincio durante la scorsa estate. In questa rubrica si dovrebbe parlare di sport da praticare ma in questo caso parliamo di una mancanza di sport. Nello specifico, di una mancanza di canoe a Peschiera sul Garda. Tutti sanno che il Giro delle Mura è un itinerario molto suggestivo da percorrere in canoa o in kayak, un bellissimo percorso che attraversa tutto il centro di Peschiera regalando al fortunato che pagaia sull’acqua la possibilità di osservare il borgo da un punto di vista esclusivo. Un’escursione fantastica, alla portata di tutti, famiglie comprese. Non fosse altro che in tutta Peschiera - né sul lago né più giù, lungo il Mincio - esiste un punto in cui si possano noleggiare le canoe! Chi vi scrive ha controllato di persona, cercandole più volte in tutti gli stabilimenti balneari sulla costa, dagli stessi noleggiatori di

di enrico corno

barche a motore, presso l’Associazione Remiera... niente da fare. In ultimo non abbiamo potuto che riscontrare come anche l’Ufficio Turistico abbia confermato che l’accesso ai canali lungo le mura è ovviamente consentito al pubblico passaggio ma che solo un campeggio lungo la costa offre canoe - solo ed esclusivamente ai propri clienti e mai, in nessun caso, a chi viene da fuori. Non possiamo nascondere il disappunto per la faccenda, replicato anche in qualche forum specializzato. Organizzare un servizio del genere per la prossima primavera significherebbe dare una valida ragione per venire dalle nostre parti al turista medio che già ne ha tante. E, perché no?, significherebbe forse anche un’occasione di lavoro. Nel caso in cui - e non ci risulta - non esistano vincoli di alcun genere sul noleggio e sull’uso delle canoe (come non ne esistono altrove sul Garda), ci auguriamo che nel 2015 tutti possano pagaiare felicemente sotto i nostri ponti.

Il ciclismo ciessino guarda al futuro. Sarà un 2015 ricco di novità

E il 6 gennaio tutti per la Befana bike I ciclisti ciessini si preparano alla pausa invernale ma è già tempo di pensare al futuro e di imbastire il 2015 delle due ruote. Con questo obiettivo le società arancioblù si sono incontrate nella sede provinciale di via Chiusure cogliendo l’occasione per presentare la nuova commissione ciclismo guidata da Giuseppe Chiarini. Per quando riguarda il calendario di corsa su strada all’orizzonte importanti novità grazie all’arrivo di nuove società che andranno ad arricchire il panorama degli appuntamenti stagionali. Una di esse ha già in cantiere tre tappe a Iseo, Bagolino e Sirmione. Confermata la suggestiva corsa in Castello a Brescia, inserita nel programma della “Settimana della mobilità”. Via libera anche per tutti i

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campionati disputati nell’annata 2014. Si riparte l’1 marzo con il trittico gardesano Lonato, Muscoline, Manerba organizzato dalla Leonessa ’99, che aggiungerà altri 5 appuntamenti per completare le 8 gare previste per il Giro della Provincia. Il Velò Team Leno si dedicherà a 3 gare a cronometro più una 100 km in linea, mentre nel calendario del Team Loda ci saranno 5 tappe. Nella mountain bike non si potrà più fare affidamento con rammarico sulla competenza di Alberto Glisoni e Grazia Colosio, ma la stagione sarà comunque ricca dopo l’esordio del 6 gennaio con la Befana Bike organizzata dal Pedale Orceano, protagonista anche in altre occasioni così come Team Loda e Croce Verde Orzinuovi.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2015


CORNETTA RECORD DECENNALE Da un record imbattuto da 10 anni nasce l’idea di una palestra per trasmettere la passione per il sollevamento pesi, uno sport ancora poco conosciuto in Italia. Giuliano Cornetta è un ex atleta della nazionale italiana di pesistica che detiene tutt’ora un record italiano nella categoria di peso 62kg. Mai nessun atleta infatti, in questa categoria di peso, ha sollevato nell’esercizio dello strappo 127,5kg (sollevati da Giuliano nel 2004 all’europeo di Kiev) oltre a 151kg nell’esercizio dello slancio e 266kg di totale (quando Cornetta ha partecipato ai Campionati Europei di Strasburgo nel 2007). “Ricordo ancora come fosse ieri la mia gara perfetta

PATAGONIA NOVITà PIUMA TRACCIABILE Altro passo in avanti per Patagonia, l’azienda californiana d’abbigliamento e attrezzatura outdoor nota per l’impegno nella produzione di prodotti di alta qualità associati ad una particolare attenzione all’ambiente. Ora il focus è su oche ed anatre il cui piumaggio è usato per la fodera dei piumini! Infatti, dalla stagione autunno/inverno 2014, la collezione di prodotti imbottiti in piuma sarà fatta con un prodotto 100% tracciabile. Ogni singola piuma deriverà da oche ed anatre non sottoposte ad alimentazione forzata né a spiumaggio e la piuma sarà tracciata con un sistema detto “Traceable Down Standard”. Le giacche imbottite in piuma continuano quindi ad essere un capo fondamentale nella collezione Patagonia per il prossimo inverno. www.patagonia.com

SNOWBORAD

THE GARDEN SCHOOL Le ‘rose di The Garden’ rifioriscono nel giardino di Campiglio. A Dicembre un fine settimana a tutto snowboard! Il team della scuola di ‘tavola da neve’ della Val Rendena saranno schierati e pronti ad accogliere ‘pro’ e principianti per le prime nevicate. Tra le attività proposte, il camp “Funky Snowboard incontra The Garden School a Madonna di Campiglio”. Nel camp di snowboard di 3 giorni (da sabato 6 a lunedì 8 dicembre) oltre a lezioni in pista e park, sarà possibile incontrare atleti di “The Garden” e “Funky” e testare gratuitamente tavole e materiali. I rider potranno partecipare anche ad eventi e contest collegati. La scuola di snowboard The Garden inaugura così la stagione invernale nella skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta, la più grande del Trentino, che offre più di 150km di piste per sciare e surfare da Pinzolo a Folgardida-Marileva passando per Campiglio tutto sci ai piedi. L’area offre diversi tracciati: dalle grandi classiche di Campiglio alle nuove nere di Pinzolo con 5 snowpark tra cui spicca l’ “Ursus Snowpark” (una delle migliori aree dedicate al freestyle delle Alpi con i suoi 50.000mt di sviluppo dedicati a kicker, box, rail e jibbing features con strutture sicure, sia per principianti che per esperti). Per la stagione in arrivo il park si rinnova e in arrivo ci saranno nuove strutture. Non resta che sciolinare la tavola, rifare le lamine e tenere sotto controllo gli eventi su www.thegardensnowboard.com

GARDA-BALDO

XADVENTURE TEAM “Questa è una storia” inizia cosi il Presidente Marco Heltai, spiegando chi è e cosa fa l’associazione sportiva Xadventure Team, “dedicata a chi cerca nell’avventura emozioni, formazione, cultura e vuole fare esperienze attraverso lo sport. Siamo un gruppo variegato di appassionati e professionisti come guide alpine, maestri di sci, di canoa, di rafting e vela, insegnanti di yoga, skipper, tree climbers, infermieri e tanti appassionati di montagna”. L’obbiettivo è promuovere e far conoscere il Garda-Baldo, cioè la parte del territorio veronese che tocca il lago di Garda e accarezza il cielo grazie alle vette del Monte Baldo. Quest’area è unica per la

flora e fauna e ricca di possibilità sportive e ricreative per grandi e piccoli a pochi passi da Verona e Mantova. L’inverno è alle porte e l’XAdventure promette che non serve andare distante per fare: free ride al motto “lasciati andare, falli correre”, sci alpinismo per allontanarsi dalla massa o attività per la sicurezza sulla neve. L’associazione propone anche parapendio con voli invernali, ciaspolate, kids adventure e corsi per uso di ramponi e piccozza! Il team è presente nel fine settimana al Rifugio Chierego, raggiungibile a piedi da Spiazzi o Prada, per attività e cene con pernottamento. www.xadventure.it

di strappo, ero in forma come non mai, si parlava di qualificazione per le Olimpiadi” spiega Giuliano che si è visto sfumare la partecipazione alle olimpiadi di Pechino a causa di un infortunio. Il suo sogno è cambiato: da atleta è diventato allenatore con l’apertura, a Dossbuono di Verona nel 2012, della palestra “Snatch 127 ½”, in onore del suo record più importante. Da settembre una nuova sfida per Giuliano. Presso la palestra è stato inaugurato un particolare centro di specializzazione pesistica, kettlebell e functional in collaborazione con la professionista Fausta Gazzella. Un centro che nasce dall’idea di avvicinare atleti agonisti di tutti gli sport, personal trainer, appassionati e adolescenti ad allenamenti ad alta intensità. L’allenamento, fatto da istruttori con elevate competenze nel settore della pesistica olimpica e dei kettlebell, ha lo scopo di aumentare le performance senza gravare sul proprio fisico. Negli allenamenti di functional trainer, tra gli attrezzi utilizzati ci sono anche i bilanceri (usati nella pesistica) “il cui utilizzo corretto è fondamentale e non scontato, visto che molti credono (sbagliando) che strappo e slancio siano semplici,” spiega Giuliano. Nei prossimi mesi sono in programma delle lezioni particolari, denominate “Clinic”, di alta specializzazione e con focus particolari su determinati esercizi. Un clinic sarà sulla pesistica propriocettiva ovvero si attiveranno le capacità motorie dei partecipanti affinché ognuno possa riconoscere postura e lavoro dei muscoli senza il supporto della vista. www.palestrasnatch.it


auto

di pAOLO CARLI

CAPTUR L’URBAN CROSSOVER Renault Captur si pone come la nuova auto per vivere la città a 360°. Per questo Renault Captur viene definito un Urban Crossover che è insieme SUV, monovolume e berlina compatta. È un’auto dalla grande personalità grazie alle sue linee morbide ed equilibrate che la rendono elegante ma non esagerata. Il suo design si ispira al concept car Captur al quale ha rubato il nome. All’esterno è un vero crossover dalla linea ancora più dinamica grazie ad un parabrezza avanzato e inclinato. La tinta di Renault Captur è bicolore e consente di differenziare la carrozzeria dai padiglioni e dai montanti. È una monovolume dalÈ un’auto dalla grande personalità grazie alle sue linee morbide che la rendono elegante ma non esagerata.

MINI TULLO PEZZO LA NUOVA 5 PORTE «Vorrei una Mini, ma ho famiglia». La soluzione arriva con la nuova Mini 5 porte, pensata per quanti finora dovevano fare i conti con esigenze che mal si sposavano con la berlina più sportiva. I maghi del MINI design center sono riusciti, come recita lo slogan per il lancio della nuova autovettura, “a farcene stare altre due”, una per fiancata, senza togliere alla MINI quell’espressione di auto che sa cosa vuole. E invece il risultato è straordinario e la Nuova MINI 5 porte guadagna spazio, per le persone e per i bagagli, senza perdere nulla di quella guidabilità che ha fatto la sua storia ed è parte integrante del suo carattere. Il classico go-kart feeling è preservato al 100% e i sei motori della gamma (tre benzina da 102 a 192 CV e tre diesel da 95 a 170 CV) lo esaltano a tutte le andature, dando una nuova dimensione al modo di vivere la MINI: quella di seguire la sua naturale sportività in compagnia di amici che viaggiano con noi nel comfort più totale. Sono ben 16 i centimetri extra in lunghezza, che arriva così a 3 metri e 98 sulla Cooper. Le sportive Cooper S e Cooper SD, con i loro paraurti più sporgenti, toccano i 4 metri tondi tondi.

Dei 161 millimetri aggiunti, 72 si trovano all’interno del passo (2 metri e 56) e sta qui la ragione della maggior abitabilità interna della cinque porte rispetto alla Mini tradizionale. Non cambia la larghezza, mentre in altezza ci sono 11 millimetri di “aria” in più per i passeggeri. A incrementare le proprie “prestazioni” è anche il bagagliaio, passato da 211 a 278 litri di capacità. Completo il corredo di dispositivi hi-tech derivato interamente dalla tre porte, quindi con lo schermo da 8.8 pollici che racchiude l’infotainment, oppure l’head up display, il cruise control adattivo, l’avviso di collisione con attivazione della frenata d’emergenza, gli abbaglianti automatici, il rilevatore di segnaletica e la telecamera posteriore. La concessionaria Mini Tullo Pezzo ha presentato la nuova Mini 5 porte lo scorso 7 novembre al Caffe’ Noir in Corso Vittorio Emanuele II a Mantova. Con l’immancabile stile ed accoglienza targate Tullo Pezzo. Le sorprese in arrivo da parte della concessionaria mantovana non sono finite, ma avremo modo di parlarvene con un ampio servizio nel prossimo numero. Info: www.tullopezzo.mini.it

le dimensioni compatte, ma spaziosa e abitabile perchè le dimensioni interne sono molto generose. Colore è la parola d’ordine dell’abitacolo di Renault Captur, anch’esso completamente personalizzabile come la carrozzeria. Il comfort è assicurato grazie alla posizione di guida rialzata, al grande vano bagagli, alla modularità e alla presenza di innovativi vani portaoggetti. L’offerta di serie di Renault Captur propone Easy Access System (apertura e avviamento senza chiave), assistenza alle partenze in salita, camera e radar di parcheggio, tutte funzionalità presenti nel segmento superiore. Inoltre Renault Captur dispone di R-Link, il nuovissimo tablet multimediale integrato e connesso, che si compone anche di un impianto audio 6 HP, Bluetooth® e streaming audio, sistema Arkamys® per il suono di grande qualità. Info: www.rencar.it


speciale motori

yokohama W.DRIVE V905 Il pneumatico invernale ad alte prestazioni

E

Yokohama presenta il nuovo modello di pneumatico invernale Yokohama W.drive V905, che garantisce un’ottima tenuta su neve e un’eccellente frenata su fondi ghiacciati e innevati, in virtù delle migliorie sviluppate e applicate dalla casa giapponese al nuovo prodotto. Questo pneumatico va ad arricchire la famiglia W.drive (dove “W.” indica “winter”), cioè la gamma di modelli studiati da Yokohama appositamente per affrontare la guida in tutta sicurezza nonostante le basse temperature della stagione invernale. Il V905, dunque, conferma l’impegno di Yokohama nell’offrire ai propri utenti dei prodotti di qualità sempre superiore, sviluppati con le tecnologie più all’avanguardia, in grado di assicurare high performance in situazioni di guida critiche. Il nuovo profilo W.drive V905 presenta tre importanti innovazioni: il disegno del battistrada, la composizione della mescola e la tipologia di costruzione. Innanzitutto, il nuovo disegno è stato creato per massimizzare l’effetto spigolo e di conseguenza garantire l’aderenza su fondi innevati e ghiacciati. Allo stesso tempo, le larghe scanalature oblique e il disegno direzionale migliorano il drenaggio dell’acqua e lo smaltimento dei residui nevosi dal battistrada. Il nuovo V905 assicura, dunque, migliori prestazioni per quanto riguarda la stabilità laterale, la trazione e la tenuta su ghiaccio e neve. Altra importante novità è rappresentata dalla mescola del pneumatico, arricchita con Silica Endlocked, che fornisce ottime prestazioni su un più

Il nuovo profilo W.drive V905 presenta tre importanti innovazioni: il disegno del battistrada, la composizione della mescola e la tipologia di costruzione

n. 6 Dicembre-Gennaio 2015

di paolo carli

IL V905 CONFERMA L’IMPEGNO DI YOKOHAMA NELL’OFFRIRE AI PROPRI UTENTI DEI PRODOTTI DI QUALITÀ SEMPRE SUPERIORE, SVILUPPATI CON LE TECNOLOGIE PIÙ ALL’AVANGUARDIA ampio range di temperature invernali, consentendo inoltre un minor consumo di carburante grazie alla bassa resistenza al rotolamento. L’Orange Oil, la tecnologia Yokohama che prevede l’utilizzo di olio estratto dalla buccia degli agrumi, rende invece la mescola del pneumatico W.drive V905 più elastica, così da avere una maggiore superficie di contatto su terreni bagnati e asciutti, garantendo pertanto una guida in tutta sicurezza. Il nuovo tipo di costruzione del profilo V905, infine, rappresenta un’altra importante miglioria perché, grazie alla rigidità della carcassa, assicura al veicolo un’ottima stabilità di guida e tenuta in curva. Il W.drive V905 Yokohama sarà inizialmente distribuito in Italia solo per alcune misure in affiancamento al V902, mentre per avere a disposizione l’intera gamma si dovrà aspettare il 2015. Per info: www.yokohama.it

GUIDA SICURA IN INVERNO PIOGGIA E NEVE? ECCO COSA FARE L’inverno rappresenta la stagione più critica per la guida. Le condizioni atmosferiche, climatiche ed ambientali sono più difficoltose e problematiche, tali da generare rischi ed insidie. Inverno significa temperature rigide, pioggia abbondante, e, talvolta, neve. Guidare bene e con particolare attenzione in condizioni atmosferiche come quelle elencate è quindi più che mai importante. Guidare concentrati, a testa alta, con tranquillità e pazienza: questi sono le premesse fondamentali ogni volta che vi mettete al volante, consigli che diventano ancora più importanti in condizioni non ottimali. La guida a testa alta vi può trarre d’impiccio, per esempio permettendovi di scorgere in anticipo le pozze d’acqua. Quando vi approssimate a una pozzanghera, non fatevi prendere dal panico: frenate dolcemente solo se siete abbastanza lontani, viceversa rilasciate il gas e, tenendo saldamente il volante, fate scivolare la vettura sull’acqua sin che non riacquista aderenza. La guida in inverno, su terreni bagnati, è quindi tanto rischiosa proprio quando la pioggia, in particolare, ci può mettere di fronte al fastidioso problema della perdita di aderenza. Per minimizzare questo effetto, i battistrada invernali sono disegnati appositamente per espellere l’acqua in modo efficace. La prima cosa da fare in via preventiva è un controllo delle gomme della vostra auto, che sono gli unici punti di contatto del veicolo col suolo e devono essere sempre tenute in ottime condizioni. Una buona regola è quella di controllare periodicamente il battistrada e, quando si avvicina ai 3mm residui non esitate, cambiateli. Ciò vale per qualsiasi tipologia di pneumatico. I pneumatici invernali (definiti anche termici) rappresentano un ulteriore vantaggio per gli automobilisti perchè garantiscono una guida in tutta sicurezza durante il periodo più freddo, eliminando la scomodità e l’obbligo di dispositivi supplementari (come le catene da neve). Questi prodotti, data la loro mescola termica (studiata per “agire” con temperature rigide garantendo morbidezza e maggior tenuta di strada dai + 7° a scendere) ed il loro disegno battistrada (studiato per espellere maggiori quantità di acqua e per “aggrapparsi” a fondi stradali freddi e ghiacciati), rappresentano la migliore soluzione di sicurezza attiva. Numerosi test dimostrano l’utilità e l’efficacia dei pneumatici invernali: ad esempio, con temperature inferiori a +7 gradi centigradi, lo spazio di frenata è più corto, aumenta la tenuta laterale e ne guadagna la trazione. Vi consigliamo di montare i pneumatici invernali ai primi di novembre, con i primi freddi e quando la temperatura notturna comincia a scendere ai parametri indicati e di smontarli verso fine marzo/aprile, quando le temperature minime cominciano a salire sopra i +7 gradi centigradi.

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