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L’EVENTO DEL MESE

Evviva il Capunsel, prodotto tipico voltese

Come prenotarsi e avere informazioni

I capunsei o capunsel è un piatto tipico Mantovano. Sono gnocchetti di pane grattuggiato. Un’autentica leccornia da assaggiare

Per curiosità, chiarimenti e prenotazioni potete scrivere all’indirizzo mail: turismoecultura@comune.mn.it o telefonare allo 0376-839431

di Vittoria Bisutti Quello nero pregiato ha un profumo gradevole ed intenso

Il tartufo: un miracolo della natura

10-11 NOVEMBRE Volta Mantovana, Palazzo Gonzaga Guerrieri, dalle 10.00 alle 21.00

Il tartufo é un frutto della terra conosciuto fin dai tempi più antichi e decantato nel corso dei secoli da poeti e scrittori. Plinio il Vecchio, infatti, lo considerò “un miracolo della natura” e Cicerone un “figlio della terra”. Fu presente a lungo solamente sulle tavole di nobili e di ricchi.Il tartufo è costituito in alta percentuale da acqua e da sali minerali assorbiti dal terreno tramite le radici dell’albero (quercia, pioppo, salice, carpino nero, tiglio) con cui vive in simbiosi e soprattutto, in particolari condizioni ambientali, dove le caratteristiche dei suoli che hanno contribuito a formarli sono uniche. La colorazione, il sapore ed il profumo dei tartufi sono, inoltre, determinati dai tipi di alberi presso i quali si sviluppano. La gastronomia delle colline moreniche ma soprattutto quella gardesana si è recentemente arricchita di una preziosa riscoperta: il tartufo, che i cercatori trovano sulle colline moreniche del Garda. Il tartufo nero pregiato ha profumo gradevole ed intenso ed è di ottima digeribilità per cui è uno dei più apprezzati, secondo solo al tartufo bianco pregiato.Ha dimensioni variabili tra quelle di una noce e quelle di una mela ed ha un aspetto tuberiforme; in genere matura da novembre a marzo. Di minor pregio ma alquanto diffusi nella ristorazione sono il tartufo nero d’estate o scorzone e la trifola nera, il tartufo nero d’inverno.

Tutti a “Volta per Star Bene”! Attesa per la XIII edizione L’Amministrazione Comunale, unitamente alla Pro Loco voltese, proseguendo nell’intento di promozione turistica e culturale del prestigioso territorio di Volta Mantovana, ubicato nelle splendide colline moreniche, darà vita il 10 e 11 Novembre 2012, alla tradizionale manifestazione enogastronomica “A Volta per star bene”, giunta quest’anno alla sua XIII edizione. L’assessore comunale Giuseppe Basso e il Presidente della Pro Loco Mauro Segna sono orgogliosi di riproporre, in un clima di crisi generale dove diventa necessario moltiplicare gli sforzi per garantire il buon livello delle manifestazioni, questa serie di incontri dedicati alla tipicità e al benessere. Lo scorso anno l’associazione Colline Moreniche del Garda, proseguendo nell’intento di promozione turistica e culturale del territorio, aveva creato le basi insieme al consorzio Garda Colline Garda Hills per la creazione di un paniere di prodotti tipici locali che permettesse di capirne immediatamente la provenienza geografica, facendo così conoscere le specialità locali, a testimonianza dell’importanza, della qualità e del livello dei prodotti di tutto il territorio dell’Alto Mantovano. “A Volta per star bene”, originariamente nata come festa del vino novello, è la classica vetrina per rimarcare come l’Olio Extra Vergine di oliva, i tartufi e i vini spumanti Metodo Classico e Charmat dell’alto mantovano rappresentino un tris assoluto di eccellenze agroalimentari italiane. Non mancherà un corner dedicato al Lam-

brusco mantovano, il vino che identifica la nostra provincia a livello nazionale. La manifestazione, che lo scorso anno ha avuto migliaia di presenze, aprirà sabato mattina, 10 novembre, alle 10.00 e fin da subito sarà possibile assaggiare e acquistare i prodotti provenienti dalle belle colline mantovane. Oltre ai sopracitati spumanti, oli e tartufi in degustazione, potrete trovare ed assaggiare, nel mercato allestito presso Palazzo Gonzaga Guerrieri, davvero di tutto: dolci, pane, conserve, mostarde, marmellate, aceti, frutta e verdura di stagione. Il primo evento della due giorni è previsto per le 11.30 quando, in modalità aperitivo, sarà possibile assaggiare gli spumanti sapientemente abbinati ai prodotti del mercato. Ad accompagnarvi in questa commistione di gusti, ci saranno come sempre esperti sommelier e analisti sensoriali, che quest’anno daranno prova di maestria sciabolando le bottiglie. Uno spettacolo inusuale, assolutamente da non perdere. L’aperitivo verrà ripetuto anche in serata alle 18.30 e la domenica con gli stessi orari e modalità. Gli eventi collaterali alla mostramercato saranno ricchi e vari. Immancabi-

le l’appuntamento con la storia: gli “Alfieri di Volta” accompagneranno i visitatori in un tour all’interno del palazzo (che ricordiamo essere dimora storica gonzaghesca), sulle torri e al mastio, che anche quest’anno riservano novità e sorprese, grazie ai continui lavori di ricerca e ristrutturazione. Le visite verranno svolte nel corso di tutta la giornata a titolo gratuito. Per gli amanti del buon mangiare, nella “Casa del giardiniere”, adiacente al Palazzo, si svolgeranno dei veri e propri mini corsi di Capunsel, il prodotto tipico voltese a denominazione De.Co. Le signore di Volta Mantovana mostreranno, a chiunque volesse partecipare, quali sono gli ingredienti e come si preparano i mitici gnocchetti di pane. Al termine del corso, ognuno potrà portarsi a case e gustare, con calma e sicura soddisfazione, i frutti del proprio lavoro. Per i più piccini, durante i pomeriggi di sabato e domenica, ci sarà la Compagnia de l’Ordallegri: gli artisti racconteranno e metteranno in scena storie della tradizione antica, leggende, fiabe e favole, il tutto accompagnato da un’ottima merenda! Anche l’associazione culturale Kokeshi intratterrà i bambini insegnando loro giochi di carta e origami, mentre alle 17.00, per i più grandi, proporrà l’antica arte del sevizio del tè e la

I ristoranti di Volta Mantovana ancora protagonisti

Tra menù luculliani e piatti della tradizione I Ristoranti di Volta Mantovana presentano nei giorni 10 e 11 Novembre 2012 un menù a prezzo convenzionato da € 25,00 incluse le bevande, i vini locali, lo spumante ed il caffè. Potrete assaggiare non solo i classici capunsei: ogni ristorante, infatti, proporrà un proprio specifico menù che esalterà le caratteristiche di ogni singolo chef.

Mini corsi di Capunsel, il prodotto tipico voltese a denominazione De.Co

sua degustazione secondo i canonici rituali. Domenica tocca agli amici a quattro zampe che, nel bosco dei giardini di Palazzo Gonzaga, con il loro incredibile fiuto andranno alla ricerca del prelibato frutto: il tartufo! A Volta per star Bene, che non a caso viene realizzata durante l’11 novembre, giornata Europea dell’Enoturismo, è una manifestazione che ha la precisa volontà di far conoscere ed esportare i prodotti tipici, enogastronomici e culturali delle colline moreniche del Garda. Un’ottima idea per passare un pomeriggio all’insegna del gusto e magari approfittarne per

acquistare un regalo sicuramente gradito, anche in vista del S. Natale. La manifestazione, a ingresso libero, si svolgerà in luogo caldo e coperto. Per chi volesse c’è la possibilità di acquistare il classico bicchiere per le degustazioni di spumanti e vini al costo di 3 euro. Durante la due giorni potrete, infine, assaggiare i prodotti tipici anche nei ristoranti del paese convenzionati con la manifestazione, che riservano agli avventori, un menù “all inclusive” al modico prezzo di 25 euro. Tutte le informazioni le potrete trovare sul sito internet: www.avoltaperstarbene.it.

Ecco l’elenco completo di chi ha aderito all’iniziativa: Agriturismo Addis Abeba tel. 0376/83558 Borgo Tirolo, 1/A Volta Mantovana Agriturismo Bortolino tel 0376/801564 Str. Volta Monzambano,52 Volta Mantovana Agriturismo Bellaria tel e fax: 0376/803237 Str. Ferri 10/A Volta Mantovana Agriturismo Cà Roma tel. e fax 0376/803128 Str. Dei Colli Sud 5/C Volta Mantovana Agriturismo Corte Aquileia tel. 0376/83478 Via Avis, 1 Volta Mantovana Agriturismo Cascina Boschi tel. 0376/812887 Via dei Boschi, 20 Volta Mantovana L’Osteria di Edmondo tel. 0376/ 819748 Loc. Castelgrimaldo, 5 Volta Mantovana Trattoria da Rita tel. 0376/83333

Str. Volta-Pozzolo, 28 presso “Piscine da Rita” Volta Mantovana Trattoria Stangada tel. 0376/801769 Via Mondini, 12 – Via 1848,12 Volta Mantovana Ristorante Buca di Bacco tel. 0376/ 8012 77 Via S. Martino , 131/B Volta Mantovana Ristorante la Fontana tel. 0376/ 838096 Fraz. Ferri - Volta Mantovana Ristorante Locanda La Valle tel. 0376/803217 Via Goito, 51 Volta Mantovana Ristorante Miramonti tel. 0376/83496 Piazza Garibaldi 1, Volta Mantovana Ristorante Villa Boselli tel. 0376/ 83312 Via Boselli, 10 Volta Mantovana Ristorante Sqola tel. 0376/838249 Str. Colli Nord 25 Volta Mantovana

E’ gradita la prenotazione


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L’EVENTO DEL MESE

Gli orari da giovedì a domenica

Gala d’Oro “SYMPHONIA” al Padiglione 7B

Si entrerà dagli ingressi Cangrande e San Zeno, e Re Teodorico dalle ore 8.30 alle ore 19.00 info: wwwfieracavalli.it

Grandi artisti italiani e non coinvolgeranno il pubblico attraverso saggi di volteggio e dressage, virtuosismi tecnici e coreografie

di Vittoria Bisutti Al padiglione 8 un appuntamento da non perdere

Salone Italialleva - Razze italiane

8-11 NOVEMBRE A Veronafiere è tempo di Fieracavalli 2012

Il fascino del nostro territorio visto dall’alto di una sella Girare l’Italia a cavallo in soli quattro giorni: un viaggio che diventa realtà a Fieracavalli 2012. La manifestazione internazionale di riferimento per il mondo equestre, infatti, torna alla Fiera di Verona dall’8 all’11 novembre per un’edizione, la numero 114, all’insegna della scoperta del territorio…dall’alto di una sella. Un ricco intreccio di spettacoli, competizioni, concorsi ed attività che rispecchiano le tradizioni più nobili e antiche di cui il cavallo è protagonista e ambasciatore naturale. Eventi ed iniziative che propongono, ad un pubblico appassionato e sempre più competente, gli aspetti più innovativi del settore. Dalle migliori proposte equituristiche con Cavallo, in tutti i sensi al meglio delle competizioni sportive con l’unica tappa italiana della Rolex FEI World Cup™. Un itinerario che, quest’anno, parte dal padiglione 1 con Cavallo, in tutti i sensi, il nuovo progetto di Fieracavalli. Uno spazio interdisciplinare in cui poter scoprire le migliori proposte equituristiche; un catalogo viaggi vivente dove acquistare direttamente la propria vacanza a cavallo; un’emozionante anteprima di una vacanza in sella grazie alla rete di istituzioni, associazioni e strutture turistiche che raccontano la propria terra, le eccellenze produttive e i servizi offerti. Nella Piazza del Cibo da Strada si possono ammirare le razze di ogni regione sfilare sulle note delle musiche popolari, mentre si assaporano

ph. Stefano Grasso

Un intero padiglione, organizzato in collaborazione con l’A.I.A. (Associazione Italiana Allevatori), dedicato alla valorizzazione del prodotto italiano, dal cavallo all’asino, dall’allevamento alle biodiversità equine. Esposti, sotto il marchio Italialleva, circa 350 soggetti iscritti ai Libri Genealogici e al Registro Anagrafico a cui quest’anno si sono aggiunte quattro razze: il Knabstrupper, l’Asino Viterbese, il Cavallo Romano della Maremma Laziale e il Cavallo Appenninico. Dopo il successo dello scorso anno, tornano anche per l’edizione 2012 “Italialleva con gusto”, dove i visitatori possono assaggiare i prodotti di origine zootecnica 100% Made in Italy attraverso la cucina della Federazione Nazionale Personal Chef, e la “Giornata didattica”, in cui gli esperti di Italialleva presentano le razze italiane agli studenti degli istituti di agraria. Segnaliamo inoltre, all’Area D, il grande ritorno per l’edizione 2012 del Saloon di Fieracavalli. Animazioni folkloristiche, performance di line dance, musiche e balli country animano l’area esterna adiacente ai padiglioni western con punti di ristoro a tema.Non mancano le occasioni per lo shopping e per sentirsi dei veri cowboys. ph. Ennevì

ph. Stefano Grasso

gustosi menu take away. Dalla terrazza ristorante di Cucina che spettacolo, piatti creati da chef stellati accompagnano poi la visione del talent show Talenti & Cavalli e della preparazione agonistica dei protagonisti di Fieracavalli on stage. Grande spazio allo sport Il Jumping Verona si appresta a tagliare il traguardo delle dodici edizioni in qualità di unica tappa italiana della prestigiosa Rolex FEI World Cup™. La Coppa delle Regioni giunge alla sua 37^ edizione e il Concorso Nazionale Pony, che vede sfidarsi sul filo dei secondi le promesse del salto ostacoli italiano, festeggia la sua Silver Edition. Resta forte il focus sulle rassegne allevatoriali grazie all’A.I.A. (Associazione Italiana Allevatori) che presenta oltre 350 cavalli, prodotti e associazioni che si fregiano del marchio Italialleva, alla continua crescita della presenza degli allevatori di ANICA (Associazione Nazionale Italiana del Cavallo Arabo) che promuove e organizza il Salone del Cavallo Ara-

bo, e al prestigioso ingresso di U.A.I.P.R.E. (Unificazione Associazioni Italiane di Pura Raza Española), l’unica associazione italiana ufficialmente riconosciuta dall’ANCEE (Asociación Nacional de Criadores de Caballos de Pura Raza Española), che coordina i concorsi, le attività e gli appuntamenti dedicati alla razza spagnola. La morfologia è ancora disciplina principe per Fieracavalli che, come ogni anno, ha in calendario numerosi concorsi internazionali per i migliori esemplari di cavalli Arabi, Spagnoli, Criolli, Frisoni, Paint, Quarter, Appaloosa. Riflettori puntati anche sul mondo western che potenzia il calendario delle competizioni con gare di Barrel racing, Team penning, Pole banding e cutting, facendo rivivere l’atmosfera del vecchio West grazie al ritorno del Saloon di Fieracavalli. Le aree commerciali della manifestazione si confermano uno dei punti di riferimento per chi cerca le tendenze più innovative e la merceologia più all’avanguardia del settore. Quasi 30.000 mq e 300 stand “shop in shop” per una vasta e qualificata esposizione che offre ai visitatori - dagli addetti ai lavori ai semplici appassionati - l’opportunità di acquistare abbigliamento e accessori per l’equitazione, attrezzature tecniche, veterinaria, alimenti per ca-

Dalle migliori proposte equituristiche con cavallo, al meglio delle competizioni sportive con l’unica tappa italiana della Rolex FEI World Cup™

valli e complementi per maneggi e scuderie. Per la prima volta il visitatore può indicare lo stand preferito attraverso l’inedita iniziativa Vota l’espositore. Nel Villaggio del Bambino, tra le mete più apprezzate dalle famiglie, il palinsesto dell’intrattenimento ludico-interattivo si fa sempre più ricco e fitto di appuntamenti: oltre al programma dedicato alle scuole “Un cavallo per amico” e all’immancabile battesimo della sella, tanti laboratori didattici per imparare, giocando, i delicati equilibri della natura. Novità per l’edizione 2012 è un villaggio lette-

ralmente a misura di bambino, dove tutto non supera il metro e quaranta di altezza, dal saloon al laboratorio per preparare il latte: vietato l’ingresso a mamma e papà! Dopo il successo della precedente edizione tornano concorsi e talent show come Talenti & Cavalli e Un clic fuori dal ring, mentre per i professionisti la manifestazione propone dei master class con Fieracavalli On Stage. Torna, infine, anche lo spettacolo serale, sold out nella scorsa edizione, che ogni anno appassiona migliaia di visitatori. Info: www.fieracavalli.it

Dopo il successo della precedente edizione Fieracavalli punta sul binomio cavallo-turismo

Equitazione non competitiva: il cavallo compagno di vacanza ideale L’equiturismo, ecosostenibile ed emozionale, è il connubio tra l’equitazione non competitiva e l’esplorazione del territorio. In Italia, nel 2010, gli appassionati di questa pratica hanno compiuto 10,7 milioni di escursioni per un indotto di 6,3 miliardi di euro e con una spesa media di 590 euro: dati che confermano quanto il cavallo sia il naturale ambasciatore del territorio, mezzo e protagonista di un fenomeno, quello dell’ecoturismo, in continua crescita. Per la sua 114a edizione, Fieracaval-

li 2012 punta quindi sul binomio cavallo-turismo, dedicando 20.000 mq a Cavallo, in tutti i sensi, il nuovo spazio multidisciplinare in cui si possono scoprire le migliori proposte equituristiche, approfittando di

speciali offerte e pacchetti studiati insieme a enti e associazioni partecipanti in esclusiva per i visitatori. Un catalogo viaggi vivente dove acquistare direttamente la propria vacanza a cavallo. Fulcro dell’iniziativa è il

padiglione 1, dove istituzioni, comuni e tour operator, dall’8 all’11 novembre a Veronafiere, raccontano la propria terra, le eccellenze produttive e i servizi offerti, in un’emozionante anteprima di una vacanza in sella. Sono oltre 50.000 i cavalieri, esperti e meno esperti, che nel 2010 si sono avventurati sulle più belle ippovie italiane, ripercorrendo il sistema difensivo costiero del Granducato di Toscana attraverso i Parchi Regionali di Maremma, San Rossore e delle Alpi Apuane, oppure ammirando gli ulivi secolari e i trulli pugliesi partendo da Fasano e arrivando a Montalbano. Fieracavalli apre un dialogo diretto e immediato con il popolo degli appassionati e dei potenziali equituristi di domani.


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il direttore

Sommario

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Benzina, propulsore sociale. C’è bisogno di cambiare sistema

Rendere questo paese migliore e più credibile dipende, in primis, dalla nostra volontà di cambiare sistema: la sola teoria del lamento non ci può portare altro che ad ulteriori momenti ancor più drammatici

Dieci anni fa la benzina costava meno di un euro al litro, oggi più di due. Dall’ avvento dell’Euro molti sono i prezzi più che raddoppiati, dimezzando il potere d’acquisto dei nostri stipendi sempre fermi al palo, la progressiva escalation del costo della benzina però ha colpito l’opinione comune più di altri aumenti. L’abbinata auto/benzina nel dopoguerra ha rappresentato una conquista di benessere e libertà, un progresso inestimabile per il lavoro e un magnifico mezzo di relazione e ricreazione. E’ comprensibile quindi l’avvilimento e la preoccupazione che ci assale vedendo ineluttabilmente aumentare i costi legati all’auto, peggiorare i conti del bilancio familiare, nonché minata la nostra autonomia. Non sappiamo con chi prendercela. Da cosa sono influenzate queste impennate di costi? Le accise (la fetta del prezzo della benzina che va al governo come tassa) sono le più alte d’Europa, ma le casse vuote dello Stato non permettono di abbassarle. Il prezzo del petrolio, che paghiamo in dollari, è in aumento a causa della crisi dell’Euro e del conseguente peggioramento del cambio euro/dollaro. Il petrolio rincara inoltre anche a causa delle aumentate richieste dei paesi emergenti (se un miliardo e mezzo di cinesi ed un miliardo di indiani cominciano ad andare in auto..); tanta domanda, e offerta inalterata, causa inevitabilmente un aumento del prezzo. Calmierare il prezzo del greggio chiedendo un incremento delle estrazioni da parte dei paesi produttori è pressoché impossibile, essendo molti di questi ultimi in situazioni politiche disastrose (Afghanistan, Irak, Libia) con i pozzi petroliferi in larga parte inattivi. In definitiva ci troviamo di fronte alla cosiddetta “tempesta perfetta”, in cui tutto gioca gravemente a sfavore. Cosa comporta tutto questo? L’auto è uno dei volani principali della nostra economia, coinvolgendo centinaia di settori produttivi ad essa legati. Un forzato minore utilizzo dell’auto per contenerne i costi, significa un conseguente danno ingente per i milioni di posti di lavoro che ruotano attorno ad essa; si pensi non solo alle contrazioni delle vendite automobilistiche, ma all’immenso indotto, e a tutto ciò che si muove quando si muove il trasporto su ruote. Se poi, come qualche economista d’assalto auspicherebbe, l’Italia fosse costretta ad uscire dall’Euro, ci ritroveremmo a pagare il petrolio con la riesumata Lira svalutata del 50-60% su euro e dollaro, e in tal caso la benzina secondo semplici calcoli schizzerebbe in Lire all’equivalente di 3-4 euro attuali al litro. Ciò significherebbe uno scenario economico desolante, un tuffo nella povertà! Non ci resta che fare ogni tipo di scongiuro possibile, sperando che a Bruxelles si riesca a trovare un’ insperata via d’uscita da questa crisi devastante. Ma, in occasione delle prossime elezioni, oltre ad alzare le antenne e a diffidare dei recenti movimenti che si comportano come se la politica - quella autentica e «in carne e ossa» - iniziasse con loro, documentiamoci e guardiamoci bene dal sostenere, soprattutto, coloro che ci hanno trascinato in questa miserevole situazione. Fare una scelta oculata non sarà facile. C’è bisogno di gente preparata, credibile e, soprattutto, che dimostri di aver voglia di lavorare per la gente: basta politici di professione in perenne contrasto tra di loro, basta leader dalle facili promesse, basta personaggi che pensano che sia sufficiente una scopa in mano per far dimenticare le proprie magagne, basta incontrollati, immorali “magna magna” alla faccia di chi non arriva alla fine del mese svenandosi a pagare tasse su tasse. Sarà una buona occasione sicuramente per fare pulizia. Rendere questo paese migliore e più credibile dipende, in primis, dalla nostra volontà di cambiare sistema: la sola teoria del lamento non ci può portare altro che ad ulteriori momenti ancor più drammatici, che mi auguro di non conoscere mai.

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A VOLTA PER STAR BENE Il 10 e 11 novembre torna a Volta la mostra mercato di prodotti tipici

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FIERACAVALLI 2012 Dall’8 all’11 novembre a Veronafiere il territorio italiano visto da una sella

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CAMELLINI Il nuoto? Si può fare… ad occhi chiusi! 18 CECILIA La campionessa racconta le emozioni vissute

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Marco Morelli Direttore Responsabile morelli.vocedimantova@mynet.it

Per informazioni e pubblicazioni Tel: 333 6272824 mantovachiamagarda@mynet.it

GIUSEPPE ADAMI Intervista al primo cittadino della prestigiosa località collinare

SILVIA DAMATO Nel nome di Mino. Continua l’opera di solidarietà della “Fondazione Bambini in Emergenza”

LUNGER A 23 anni è stata la più giovane donna 28 TAMARA a scalare un 8000. Intervista esclusiva

a parer mio La necessità dell’amicizia

di GASTONE SAVIO

“Se perlomeno potessi sentire qualcosa!” così G. Lipovetsky nel suo libro: “L’Era del Vuoto” – saggio sull’individualismo contemporaneo; Barcellona 1986 – questa espressione traduce ciò che prova un numero sempre maggiore di persone. Alcuni studiosi dell’individualismo contemporaneo, indicano, infatti, che il narcisismo, sviluppatosi negli ultimi decenni, ha portato all’assorbimento dell’Io nel proprio clima psicologico ed ha creato un deserto interiore che trova

nel vuoto emotivo la sua ultima manifestazione. Paradossalmente, quanto più la città, lo sviluppo tecnico offre occasioni d’incontro, gli esseri umani si sentono più soli; quanto più liberi sono di ogni principio etico, più difficile diventa loro instaurare un rapporto profondo e duraturo; le persone scoprono la loro impossibilità di amare, di trascendersi nell’altro. In questa situazione il tema dell’amicizia si pone con una nuova urgenza. Ci si chiede infatti se esista e in

che cosa consista; qual è il suo valore, la sua possibilità. L’amicizia come rapporto interpersonale duraturo, non è forse un’aspirazione irraggiungibile? Non è una velleità? Una relazione fragile, egoistica, mutevole? Questi interrogativi sembrano rivelare una segreta, profonda nostalgia. Un rivolgersi all’antica concezione dell’amicizia che ne faceva la centralità del rapporto umano. Sentite cosa ne pensava Aristotele, che attribuiva della “necessità” all’amicizia e invitava

a riflettere sul valore universale che la stessa amicizia riveste “com’essa è naturalmente vissuta e percepita”. Parlando dell’amicizia con Aristotele non può sfuggire l’esordio della sua celebre trattazione nell’ Etica Nicomachea: “Nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se possedesse tutti gli altri beni; l’amicizia è una cosa non soltanto necessaria ma anche bella”. L’aridità del momento attuale tutto incentrato sull’economicità dell’indivi-

duo, si vincerà sostituendo alla venalità del possedere il valore dello stare insieme. L’amicizia non costituisce, in tal senso, soltanto un bisogno o un bene tra altri. Come l’amore personale che ne è a fondamento, l’amicizia è una dimensione profondamente radicata nell’essere umano; nel buio dei tempi attuali va, semplicemente, riscoperta. Di qui si comprende ch’essa, come ben vide Aristotele, costituisca un valore fondamentale. Infatti solo l’amicizia, o l’atteggiamento conforme ad essa, la benevolenza, risponde pienamente al bene che la persona rappresenta. Si può concludere sull’amicizia con l’altra esigenza, che l’uomo moderno sta misconoscendo, quella del rapporto con Dio. Nella perfezione eminente realizzata nell’amore e nei rapporti amicali, si vede, poi, riflesso qualcosa di Dio e del destino ultimo dell’uomo: la natura personale di Dio, il suo amore disinteressato per gli uomini è l’amicizia, se intenderà riscoprirla, l’uomo, proverà a riscoprirlo e ad imitarlo.


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Mantova e dintorni

POGGIO RUSCO Scadrà il 10 ottobre, tema “I quattro elementi”, la 1ª edizione del concorso letterario per opere inedite. Per maggiori info telefonare al numero 0386 51057 - www.comune.poggiorusco.mn.it.

MANTOVA

Cinema d’autore protagonista La città di Virgilio tornerà nuovamente ad essere la capitale del Cinema d’Essai, rassegna giunta alla sua XII edizione, la quale quest’anno si terrà dal 9 all’11 ottobre. Lo scorso settembre, in occasione della Mostra del Cinema di Venezia, è stata ufficialmente presentata l’edizione 2012 con annessi gli Incontri del Cinema d’Essai. Durante la presentazione, all’interno dello spazio Incontri Venice Film Market, la FICE -Federazione Italiana del Cinema d’Essai – ha illustrato programma dell’edizione, dei meeting, i quali toccheranno Mantova durante il mese di ottobre. Alla cerimonia, a cui ha partecipato anche il sindaco di Mantova Nicola Sodano, si è voluto sottolineare quanto gli incontri del Cinema d’Essai rappresentino il principale appuntamento professionale italiano del cinema di qualità,

al quale intervengono professionisti del settore come esercenti, distributori, produttori e naturalmente artisti. La città si aprirà, quindi, ad anteprime, trailer, convegni in particolare legati a temi di grande attualità, e saranno tutti gli addetti del settore. Novità di quest’anno, sarà per l’appunto la presenza di una selezione di film proveniente dal Festival di Vene-

zia, affinché le opere continuino ad essere promosse e valorizzate in modo costante, sono solo durante la mostra ma anche in seguito. Inoltre l’intero incasso derivante dall’anteprima del film francese Paris-Manhattan di Sophie Lellouche, sarà devoluto al restauro della “Camera degli Sposi” del Castello di San Giorgio, danneggiato dal recente sisma.

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Ma non solo, appassionati e non, potranno quindi conoscere in anticipo le proiezioni dei prossimi film in uscita, ed evento conclusivo clou, essere presenti alla consegna dei Premi FICE per un anno di cinema d’autore. Sede principale della manifestazione sarà la Multisala Ariston di Mantova; la premiazione, invece, si svolgerà presso l’affascinante Teatro Bibiena. Da ricordare, inoltre, l’interessante opportunità di prendere parte ai diversi convegni aperti al pubblico. Alla riuscita degli Incontri del Cinema d’Essai hanno contribuito il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Comune di Mantova, la Fondazione Banca Agricola Mantovana, Mantova Film Commission e la Regione Lombardia. Per informazioni, scrivere all’indirizzo mail: teatroaristonmantova@gmail.com.

la otografia

mn

a cura di Elisa Turcato

MANTOVA

Fiera del gusto e buongusto Presente all’appello l’appuntamento con prodotti tipici e prelibatezze provenienti da tutta Italia. Parliamo, infatti, del mercato delle specialità gastronomiche e dell’artigianato di qualità, il quale si terrà nella suggestiva cornice di Piazza Sordello dal 12 al 14 ottobre. Lo si può definire un vero e proprio viaggio nello stivale, pur rimanendo fermi nella città di Virgilio, ma dal quale si potranno trarre esperienze sensoriali di palato uniche. Una manifestazione, volta anche alla promozione e all’incontro tra il grande pubblico e le piccole produzioni nazionali. L’iniziativa, organizzata dall’associazione Gusto e Buon Gusto e Novecento srl di Parma, in collaborazione con Confesercenti ed il comune, è composta da circa quaranta operatori. Nota importante, l’evento non tratta solo vendita e degustazione di prodotti alimentari, ma tra pecorini, salami, dolcezze siciliane, trentine, e di tante altre regioni, troveranno posto anche stand di abbigliamento, bigiotteria e artigianato. Per info, telefonare ai numeri: 339.2478985 - 340.2229041. RIVALTA SUL MINCIO

Valli del Mincio, in canoa È prevista per domenica 7 ottobre, l’iniziativa promossa da provincia e comune di Mantova, Parco del Mincio e Pro Loco locale, legata ad un suggestivo itinerario attraverso il fiume, allo scopo di riscoprire spazi nascosti ai più della Riserva Naturale delle Valli del Mincio. Si attraverseranno canali, laghetti e affascinanti distese di fiori di loto, habitat naturale di aironi, svassi e falchi di palude. La partenza è fissata per le 10.00 con arrivo intorno alle 12.30 sempre a Rivalta. Per info: www.ilmincioincanoa.org. Gli organizzatori consigliano di scaricare e compilare prima della partenza il modulo di iscrizione. PEGOGNAGA

Festa d’autunno

Con la vittoria della coppia Vesco-Guerini a bordo di una Fiat 508 S Balilla Sport del 1934, già vincitori dell’edizione 2010, si è conclusa la ventiduesima edizione del Gran Premio Nuvolari organizzata dalla Scuderia Mantova Corse, in collaborazione con il Museo Tazio Nuvolari e l’Automobile Club di Mantova.

Castellaro Lagusello

Alla scoperta del SIC Cosa significa SIC? Sigla che sta per “Complesso morenico di Castellaro Lagusello”, diverrà domenica 7 ottobre oggetto di escursione a cura degli “Amici di Castellaro” in collaborazione con la Festa dell’Uva. Dalle 14.30 si avrà perciò la possibilità di visitare il suddetto territorio, con il prezioso apporto di personale esperto, quali naturalisti, archeologi e storici. Saranno previste soste presso diversi habitat, punti panoramici ed aree interessate ai siti archeologici, tra i quali, la “Palafitta” dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Ingresso gratuito. Per info: www.parcodelmincio.it GUIDIZZOLO

Sapori e colori sotto la torre Torna la 2ª edizione della rassegna di arte, musica e specialità agroalimentari. Sabato 6 ottobre dalle 10.30 presso il Parco Barriera si terrà l’evento inaugurale della mostra vivaistica e floreale; mentre domenica 7, a partire dalle 9 fino alle 22 in Via Veneto, appuntamento con degustazioni di prodotti locali e musica. Saranno ospiti infatti i Diap Ason & Amm Drums e la Percussions band. Nella tarda mattinata di domenica stuzzicante aperitivo… in musica. Chiuderà la kermesse, lunedì 8, presso il teatro comunale il concerto dedicato ai leggendari Pooh, con una raccolta fondi destinata alle popolazioni mantovane colpite dal sisma. Ingresso libero. Per info, scrivere: info@prolocoguidizzolo.it.

Dal 12 al 14 ottobre, si potranno gustare i veri prodotti tipici legati al territorio, ed ammirare gli antichi mestieri della tradizione contadina. Una sorta di rievocazione di un mondo superato, ma ancora vivo negli animi delle persone a stretto contatto con la terra. L’evento rientra all’interno degli appuntamenti messi in rete dal sistema Oltrepo, tesi a valorizzare e promuovere il paesaggio, la storia, l’arte, la musica, il folklore e i sapori delle antiche Terre Matildiche mantovane. Per maggiori informazioni, consultare i siti web: www.terredimatilde.it; www.oltrepomantovano.eu.

COLLINE MORENICHE

Caccia ai tesori ok! Un successo la quarta edizione della Caccia ai Tesori di GardaColline tenutasi il 15 e 16 settembre scorsi. Buona l’affluenza che ha visto la partecipazione di squadre-equipaggi provenienti dalle varie Provincie di: Roma, Milano, Pavia, Trento, Bergamo e naturalmente Mantova e Brescia; ma soprattutto ottimo il gradimento espresso dagli ospiti per la formula “TUTTI IN CARROZZA” che ha permesso percorsi immersi in uno splendido paesaggio delle colline attraversando boschi e campagne ma anche antichi borghi e piccoli paesi caratteristici. La partenza sabato mattina è stata con una visita al Museo Risorgimentale di Solferino e all’Ossario da parte dei partecipanti che hanno poi raggiunto le carrozze radunatesi nelle splendido Parco sottostante. Nel pomeriggio di sabato visita al Santuario di Madonna della Scoperta. Domenica mattina, dopo il passaggio e il raduno delle carrozze a Cavriana, i partecipanti hanno visitato il Castello

e il Museo Archeologico. Molto gradite le degustazioni alla Cantina Bertagna di Cavriana con Vini, Olio e Salame Morenico di Pozzolengo De.Co. Molto apprezzati anche i Vini eccellenti e i cibi gustati presso gli Agriturismi e i Ristoranti con piatti locali come i Capunsei e i Tortelli di zucca all’Agriturismo Dalla Bertilla di Pozzolengo, il Risotto alla Zafferano di Pozzolengo alla

Trattoria Quattro Gatti di Monzambano, i Bigoli alla mantovana all’Agriturismo Cascina Le Volpi di Solferino. Particolarmente gradita anche la Torta di San Biagio De.Co. di Cavriana, gustata domenica con i Ciottoli (i biscotti dell’accoglienza delle colline del Garda), in un particolare contesto rurale all’Antica Fontana del Torcolo di Cavriana. Il gioco, realizzato grazie all’impegno di Cassa Padana, consistente in una serie di domande riferite a ciò che i partecipanti hanno potuto conoscere durante i due giorni sulle colline, si è concluso domenica, dopo il pranzo all’Agriturismo Cascina Le Volpi, con la premiazione dei partecipanti che ha visto primeggiare l’equipaggio del Gruppo Italiano Attacchi.


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Ottobre - Novembre 2012

mn

MANTOVA Sabato 24 e domenica 25 novembre, il Palabam di Mantova, ospiterà l’esposizione internazionale felina, a cura di Anfi e F.i.f.e. Per maggiori informazioni: www.palabam.it.

mantova

Appuntamento con “Segni d’infanzia”

CARBONARA DI PO

Tartufesta Una kermesse molto attesa, la quale prenderà il via sabato 27 ottobre per terminare domenica 11 novembre. Giunta alla sua XV edizione, anche quest’anno il tartufo sarà il prelibato ingrediente proprio della cucina più raffinata. Con il suo intenso e ineguagliabile sapore, condurrà il visitatore in un viaggio attraverso gusto ed espressività. La manifestazione si svolgerà in un ambiente confortevole ed elegante, con annesso un comodo servizio al tavolo. Gli organizzatori, fanno notare inoltre, che i piatti del menu saranno preparati esclusivamente con tartufo bianco, accompagnati da vini pregiati presenti sulla carta. Ogni sera saranno presenti stand espositivi e commerciali di prodotti tipici locali, con annessi invitanti stand di vendita diretta tartufo e prodotti al tartufo. Per info: www.prolococarbonarese.org.

Torna anche quest’anno la VII edizione del festival per l’infanzia da giovedì 8 a domenica 11 novembre. Un grande evento artistico dedicato ai bambini, e molto atteso non solo dai più piccoli ma anche da scuole e da famiglie. Come di consueto ad ogni edizione, c’è fibrillazione anche per la scelta dell’animale simbolo, il quale andrà a caratterizzare la oramai prossima kermesse 2012. Tra i tanti disegni inviati dai bambini, tra le coccinelle, i gufi, il camaleonte e le lumache, vi erano anche delle api. Indagando nella numerosa famiglia delle Apidae, gli organizzatori del festival si sono imbattuti nel bombo dalla grossa pancia pelosa e dalle piccole ali. Particolarissimo insetto il quale, viene comunemente associato al calabrone ma che purtroppo non può volare, poiché il rapporto fra peso,

Durante la manifestazione, artisti provenienti da vari paesi d’Europa e del mondo si esibiranno in spettacoli, laboratori, percorsi d’arte, performances multidisciplinari

forma del corpo e superficie alare risulta decisamente a favore della forza di gravità. Naturalmente questo dettaglio viene beatamente ignorato dallo stesso, e perciò continua a volare. Questo curioso aspetto è stato per anni oggetto di studi, nella speranza di svelare il mistero del suo volo impossibile. Tornando a questo spettacolare festival internazionale d’arte e teatro, Segni d’infanzia rappresenta un punto

di riferimento per bambini e ragazzi dai 18 mesi ai 18 anni, in un connubio di arte, ricerca e variegati linguaggi d’arte. Durante la manifestazione, artisti provenienti da vari paesi d’Europa e del mondo si esibiranno in spettacoli, laboratori, percorsi d’arte, performances multidisciplinari in cui musica, pittura, teatro, scultura, danza si mescolano in una continua contaminazione tra le arti.

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Prerogativa di Segni d’Infanzia, è quella di offrirsi come supporto alla didattica e come punto di forza grazie agli stimoli creativi che offre al bambino e allo studente. Evento nato nel 2006 da un’idea di Dario Moretti, artista mantovano di fama internazionale, il festival nel giro di sei edizioni ha acquisito un’identità fortemente riconoscibile e si trova oggi a vivere - con la settima edizione - una nuova avventura con un nuovo e curioso animale. Per maggiori info, consultare il sito web: www. segnidinfanzia.org, oppure scrivere all’indirizzo segreteria@segnidinfanzia.org.

la otografia

MANTOVA

Fiera del riso vialone nano La festa del riso vialone nano di Mantova è un evento organizzato dall’associazione Strada del Riso e dei Risotti Mantovani con il patrocinio del Comune di Mantova. La festa proporrà infiniti tipi di piatti a base di riso cucinato secondo le ricette tipiche mantovane dove non potrà mancare il famoso risotto alla pilota vera e propria specialità mantovana. La festa del riso vialone Mantovano è in programma dal 4 al 21 ottobre 2012.

MANTOVA

Concorso per ricordare i Diritti dell’Infanzia In occasione della giornata mondiale sui diritti dell’infanzia, il comune di Mantova ha indetto un concorso internazionale per bambini dai 3 ai 14 anni. La data del 3 novembre è il termine ultimo per la consegna dei disegni, i quali avranno tematica e tecnica facoltative. L’iniziativa, vuole ricordare la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia approvata il 20 novembre 1989. Tornando al concorso, la premiazione, con mostra dei disegni sarà prevista per domenica 25 al PalaBam. Primo premio assoluto, un soggiorno presso un Resort europeo per tre persone. Per info: www.dirittiacolori.it.

Il Presidente della Repubblica sentita la Giunta dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ha conferito al Maestro prof. Sergio Maffizzoni (al centro della foto) l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per singolari meriti riconosciuti nel corso dell’attività lavorativa e nella collettività.

GONZAGA

SUZZARA

Ritorna il magico Christmas Village Kermesse giunta alla sua quattordicesima edizione, con il tempo si è trasformata in un vero e proprio appuntamento da tenere evidenziato in agenda. Un’anteprima del Natale, ma soprattutto di quella tanto attesa atmosfera pre-natalizia, la quale prenderà il via venerdì 16 per poi concludersi domenica 18 novembre, presso i padiglioni della Fiera Millenaria di Gonzaga. In particolare quest’anno la manifestazione si ripropone con un ritorno al passato, abbandonando la parvenza di fiera campionaria degli ultimi anni e tornando all’aspetto più tradizionale. L’area espositiva, coperta e riscaldata, sarà ripartita in tre padiglioni e si concentrerà sulle eccellenze e sulle consuetudini natalizie composte da articoli da regalo, artigianato artistico, addobbi natalizi, specialità enogastronomiche. Un’occasione unica per i 15.000 visitatori, oramai aficionados, che ogni anno non mancano a questo must del Natale gonzaghese. Si parla quindi di una valida alternativa rivolta a chi, nella dura

arte dell’acquisto dei regali natalizi, voglia trovare idee originali e divertenti, lontano dalla calca propria dei grandi centri commerciali. La kermesse fieristica, si pone, inoltre, come uno dei principali obiettivi quello di soddisfare le richieste degli ospiti più esigenti, indirizzando le proprie esposizioni sulla qualità e sulle peculiarità puntando sul pezzo unico ed introvabile. Oggetti dal design raffinati propri degli anni cinquanta, per poi passare al coloratissimo ventennio sessanta e settanta, e ancora libri, stampe, bigiotteria in argento,

con pietre dure. Non mancheranno nemmeno articoli per la casa e pregiati tessuti. Sempre legato al tema “casa”, invece, come non prevedere un’area dedicata all’arte in cucina con produzioni d’eccellenza prettamente italiane, in cui sarà possibile partecipare a corsi di cucina corredati dalla sapienza di esperti nell’apparecchiare la tavola in uno dei periodi dell’anno in cui serenità e convivialità restano indubbiamente le caratteristiche più evidenti. Eccellenti chef mostreranno infine l’arte del stupire, con sculture di cioccolato e finger food, il tutto ovviamente con un occhio di riguardo all’economia e al risparmio. All’interno della fiera, a disposizione dei visitatori saranno attivi servizio bar, punti ristoro in comode aree debitamente arredate, ampi parcheggi gratuiti.

Giornata del paesaggio All’interno della maxi rassegna comprensiva di tutta la vasta provincia mantovana, spiccano alcuni appuntamenti novembrini degni di nota. Un esempio è Suzzara con un convegno previsto per mercoledì 21 novembre alle 21.00, volto alla tutela e alla conservazione del patrimonio paesaggistico del fiume Po. La Giornata del Paesaggio, giunge quest’anno alla sua VI edizione, sempre promossa da Mondi Locali, una comunità di pratica di ecomusei, la quale dal 2004 lavora per sensibilizzare le comunità residenti al proprio patrimonio materiale e immateriale. PONTI SUL MINCIO

Si parla di “Faber” Appellativo datogli dall’amico d’infanzia Paolo Villaggio, Fabrizio De André resta uno dei cantautori italiani di maggior spessore e rilievo. In quasi quarant’anni di attività, ha inciso ben tredici album più alcuni singoli. Testi complessi, vere e proprie poesie inserite nelle antologie scolastiche. A questo grande personaggio, è dedicata la mostra, la quale si terrà sabato 10 novembre a Ponti sul Mincio, presso l’affascinante cornice della Sala delle Colonne, sita in Via Marconi 30. All’inaugurazione seguirà uno speciale intrattenimento canoro. Per info: 349 – 5017374.


10 | Ottobre - Novembre 2012

Brescia e dintorni

LOVERE Dal 3 al 7 ottobre “Sapori d’ottobre”: festa enogastronomica con servizio di cucina tipica locale e intrattenimento musicale.

BRESCIA

Al via Hosp & Food 2012 Dal 21 al 24 ottobre quattro giorni dedicata ai professionisti, dove gli operatori dei servizi di ristorazione, e non solo, potranno trovare tutte le novità di settore per il proprio business. Da alcuni anni il mercato del fuori casa è in costante e continua trasformazione per soddisfare sempre di più le esigenze del pubblico, con un’attenzione particolare alla qualità e innovazione nell’ospitalità. Hosp & Food si prefigge come obiettivo principale di diventare il riferimento per le aree di Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna nell’ambito dell’Hospitality, Contract, Wellness, Food e Food Equipment. Le soluzioni più innovative per creare o rinnovare gli arredi interni ed esterni di strutture alberghiere, SPA e tutto ciò che è inerente all’area benessere, ristoranti e bar, allestimenti ed acces-

sori con le proposte top di gamma per la tavola e le sue preparazioni. Tipicità di alta gamma ed eccellenze vitivinicole per la ristorazione di qualità. Tutto ciò che riguarda pane, pizza, pasta, insaccati, caffetterie, pasticcerie, gelaterie. All’interno dell’ambito Food interessante l’iniziativa “Sette Cereali a Hosp & Food” porterà alla discus-

sione in fiera del tema della multifunzionalità ricettiva degli edifici rurali lombardi attraverso la creazione di un network che possa favorire la ristrutturazione legata alla riconversione delle cascine in immobili a carattere turistico-ricettivo. Nell’ambito di questo progetto si sta impegnando a costruire rapporti con proprietari di cascine quali

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committenti interessati a cominciare il processo di recupero dei loro immobili rurali per sviluppare una rete che permetta di creare business fra le parti interessate. Il progetto “Sette Cereali” ha infatti l’obiettivo di costruire una nuova dimensione imprenditoriale, oltre che culturale, economica e ambientale del territorio agricolo e rurale mettendo in relazione pianificazione territoriale, progetti di ristrutturazione, alimentazione e turismo. Impianti, attrezzature ed accessori per la ristorazione, apparecchiature per la trasformazione e la conservazione dei prodotti alimentari, macchine per food service, ristoranti, pizzerie, mense aziendali, self-service, take-away, salumerie, gastronomie, macellerie, ortofrutta, GDO e piccola distribuzione.

la otografia

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a cura di Elena Andreani

DELLO

22ª Sagra del fungo chiodino Come ogni autunno si rinnova l’appuntamento con la prestigiosa Sagra del Fungo Chiodino di Dello. Evento che rappresenta un vero e proprio appuntamento imperdibile per golosi e appassionati, per scoprire la gastronomia locale accompagnata ai funghi chiodini, i veri protagonisti della tre giorni di eventi, dal 26 al 28 ottobre. E poi buon vino, eventi correlati, mercatini e tanto ancora.. nel centro storico di Dello. Per chi non lo conoscesse ancora, il fungo chiodino è una varietà caratterizzata da uno stelo sottile e particolare nel gusto, poiché molto aromatica. Questa particolarissima varietà verrà celebrata in tutta la sua bontà nei numerosi stand enogastronomici. Non mancheranno anche altre degustazioni dei prodotti del territorio, proposti negli stand riscaldati che verranno allestiti per le vie del paese. E ancora, castagne, zucchine, formaggi vino e prodotti tipici locali, oltre a una serie di mostre di artigianato locale. Per finire, tanta tanta musica. GARDONE RIVIERA

Rivivendo il Vintage Gardone Riviera, meta molto gradita dai turisti per la sua ricchezza storica e culturale legata al vate nazionale D’Annunzio ospiterà sul lungolago Zanardelli l’ormai consueto “Vintage”: Design & Fashion Market. L’edizione autunnale dell’evento vuole celebrare tendenze e colori degli anni trascorsi per riaffermare un Vintage che non passerà mai di moda. Stile unico, inconfondibile, ricco di accessori e dettagli selezionati. Non solo abbigliamento fashion ma anche elementi di design verranno proposti domenica 21 ottobre a partire dalle 10 del mattino per la durata dell’intera giornata. VALTENESI

Profumi di mosto in Valle

Si sono svolte lo scorso settembre le audizioni del 13° Festival di Ghedi. Dei 41 cantanti ammessi alla semifinale, sono rimasti in dieci. E saranno loro ad accedere alla finalissima di sabato 20 ottobre 2012 al Palabrescia e la sera prima a esibirsi a Montirone duettando con i “big” ospiti della “speciale serata Sanremo”.

ROVATO

Mostra della pastorizia Torna il 28 e il 29 ottobre la Mostra della pastorizia e Festa della montagna a Rovato, che riallaccerà i suoi storici legami con la montagna: durante l’evento sarà infatti di scena la rassegna che, tra animali tipici dell’allevamento di montagna (ovini, caprini ed equini) e stand di esposizione e vendita di prodotti gastronomici montani (formaggi, salumi, miele), che permette a tutti di avvicinarsi al mondo della montagna. La manifestazione apre inoltre la settimana delle celebrazioni in onore di San Carlo Borromeo, patrono di Rovato. Sempre rilevante la partecipazione alla fiera rovatese di allevatori ed espositori da tutta la Lombardia e dal Nord Italia. POLPENAZZE

“Ottobre in Festa” Ogni weekend di ottobre, la città bresciana festeggia le prelibatezze del territorio: dallo spiedo bresciano, alla polenta tiragna, dalle castagne al vino nuovo, al tartufo l’eccellenza tra i tuberi che deve i propri natali a queste colline gardesane e un week-end da brivido dedicato ad Halloween, che concluderà il mese. Il “Gruppo Podistico Felter”, da oltre 30 anni dedito ad organizzare feste dai grandi numeri è pronto anche quest’anno ad inaugurare la stagione autunnale. Non mancate ai cinque appuntamenti ottobrini e alla degustazione di tipici piatti della tradizione!

Il 14 ottobre un goloso itinerario tra varie cantine suddivise in differenti percorsi farà da scenario all’undicesima edizione di “Profumi di mosto”. Trattasi di un circuito enogastronomico, che ogni anno celebra la vendemmia nelle cantine del Garda Classico, in Valtènesi, sulla riviera bresciana del lago di Garda, evento fra i più popolari e seguiti della Lombardia. Ogni cantina proporrà in degustazione un vino della propria gamma abbinato a piatti della tradizione gastronomica gardesana, proposti in collaborazione con gli chef di alcuni fra i migliori ristoranti della zona.

ROVATO

Il giardino senza tempo di Castello Quistini Arriva l’Autunno e riaprono i giardini di Castello Quistini, luogo magico senza tempo tra le terre della Franciacorta che già a partire dalla prima domenica di settembre ha inaugurato la nuova stagione dedicata alle fioriture autunnali; per tutto il mese di ottobre sarà dunque possibile visitare alcune sale della splendida dimora del 1500 e il giardino botanico del palazzo, dove poter ammirare collezioni di rose antiche, moderne e inglesi, varietà rare di piante aromatiche e frutti antichi come il biricoccolo, frutto molto succoso dato dall’incrocio tra l’albicocco e susino. Potrete godere dell’energia data dal Giardino Bioenergetico, innovativa tecnica per progettare e realizzare Parchi e Giardini di particolare beneficio per il nostro organismo, che nasce da un approfondito studio della relazione elettromagnetica che si può verificare per risonanza tra la Biosfera locale, l’uomo e le piante; potrete inoltre ammirare il labirinto di rose, che consiste in tre ampi cerchi concentrici composti esclusivamente da

rose. Tra le splendide fioriture di rose autunnali potrete ammirare e acquistare Rhapsody in Blue, dal nome di una delle più famose composizioni musicali, rappresenta una delle rose rifiorenti più particolari grazie al suo colore che tende al viola. Continuando il percorso vi troverete nel “brolo”, nelle zone bresciane considerata l’area produttiva della casa, sono stati reinseriti molti frutti antichi o abban¬donati, ne citiamo alcuni che i turisti nei periodi di fruttificazione posso anche gustare: il biricoccolo, che nelle sue tre declinazioni varietali si distingue in “nostrano” “gigante” “vesuviano”. Il nashi, il fico brogiotto, il pero cotogno. Molte varietà di frutta anticamente prodotte hanno lasciato il posto a frutti sempre più resistenti e appariscenti, ma non sempre questo è sinonimo di gusto e bontà. Il tour è intitolato “tra rose, storia e leggenda” e l’ingresso a pagamento prevede una mappa con la descrizione di tutti gli angoli verdi, vere oasi di pace immerse tra i profumi di centinaia di fiori. A Castello Quistini è presente

anche un’azienda agricola dove potrete acquistare tutte le rose e varietà botaniche che troverete lungo il percorso. Appuntamento quindi a Rovato, per un tour dal titolo “tra rose, storia e leggenda”. Apertura fino a fine Ottobre tutte le Domeniche e festivi dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00. Per informazioni: www.castelloquistini.com.


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Ottobre - Novembre 2012

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Festival dei Motori A Montichiari dal 13 al 14 ottobre la kermesse che accende i riflettori sul mondo dei motori. Una festa nata per soddisfare la curiosità e tutte le esigenze degli appassionati.

CILIVERGHE DI MAZZANO

Made in Vintage “mania”

BRESCIA

Successo per “Meeting in the green” Si è svolta con successo la manifestazione più importante dedicata al verde e al giardinaggio, organizzata dall’Associazione Florovivaisti Bresciani che ha colorato le strade e le piazze di Brescia, iniziata il 15 settembre e terminata il 23. Svoltasi in oltre 1200 mq di giardino gli incontri e gli eventi hanno avuto come cornice la splendida Piazza Duomo, non solo rassegne dedicate al verde ma anche mostre mercato e serate con musica e spettacoli. In particolare domenica 16 settembre grande successo ha riscosso l’incontro aperto al pubblico sul legame tra il giardino e l’uomo. L’illustre Maria Rosa Gatti, esperta floriterapeuta, in occasione di Fiorinsieme ha presentato il suo libro “Alchimie in giardino”, ha dialogato con gli ospiti presenti per far comprendere, sentire, vedere, gustare, udire, la bellezza, l’energia che un giardino riesce ad emanare.

Dall’8 all’11 novembre 2012 presso i Musei Mazzucchelli torna Made in Vintage, la mostra mercato di abiti e accessori d’epoca. L’evento giunto alla quarta edizione propone interessanti proposte e spunti per l’autunno-inverno. La Casa Museo, intitolata al noto letterato del Settecento, è visitabile attraverso un percorso lungo durante il quale è possibile ammirare arredi e oggetti d’epoca. Il museo vanta una sezione dedicata alla moda e al costume costituita da circa 5000 pezzi databili tra l’inizio del Settecento e la nascita dell’alta moda nel Novecento. Attraverso abiti, accessori, monili, abbigliamento infantile e biancheria per la casa, viene documentata l’evoluzione del “gusto” in età moderna, anche attraverso una ricca raccolta di stampe antiche, cartoline e foto storiche. Dunque nella tre giorni

L’evento giunto alla quarta edizione propone interessanti proposte e spunti per l’autunno-inverno.

l’appuntamento Vintage si prefigge di promuovere la cultura del vintage d’autore, al quale, proprio in virtù della presenza di selezionati espositori, non potranno mancare tutti gli appassionati e coloro che sono alla ricerca di piccoli pezzi che hanno fatto la storia della

moda nel mondo. Gli organizzatori fermamente dicono che stanno proseguendo il proprio cammino alla ricerca del Vintage di qualità, selezionando operatori che meglio interpretano la vera essenza del Vintage inteso come modo di essere e di vivere, oltre che come moda

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e vogliono perseguire questi obiettivi di anno in anno. La manifestazione ospiterà un’originale mostra collaterale dedicata alla storia del bottone, in collaborazione con l’archivio Vintage di Franco Jacassi, e allestita nelle gallerie per esposizioni temporanee dei Musei Mazzucchelli. Gli organizzatori della mostra desiderano inoltre rendere la manifestazione più viva e dinamica arricchendola di altri eventi collaterali ma che non si discostano dal Viantage – primi fra tutti le Sfilate di Moda con dj set- che sapranno attirare e intrattenere un pubblico eterogeneo.

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MANERBA DEL GARDA

L’olio nuovo si mette in mostra L’olio extravergine che si estrae dai frantoi di questa parte di lago è l’ambasciatore della gardesanità, di uno stile di vita che è dato praticare unicamente sulle sponde del Benaco. Manerba del Garda ne celebra il tempo della nascita il 17 e il 18 novembre all’interno di Palazzo Minerva. L’olio d’oliva sa innovarsi con mestiere e costanza per rispondere alle esigenze gustative della contemporaneità. Bene lo sanno i soci fondatori della neonata cooperativa “Antica Qualità Benacense”, un sodalizio che intende fornire servizi al mondo agricolo e a quell della produzione olearia. MONTICHIARI

Green economy Energy Days è l’evento riservato alla green economy specialistica che si rivolge al pubblico ed agli operatori dei settori del risparmio energetico, delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile e dell’edilizia moderna. La manifestazione prevede 22 appuntamenti nelle piazze e nei poli fieristici italiani fra cui Montichiari, Vicenza, Pordenone, Forlì, Cosenza, Messina, Perugia, Pesaro, Livorno. Dal 9 all’11 novembre in esposizione attrezzature per impianti fotovoltaici, attrezzature per impianti solari termici e altro.

Si svolgerà dal 12 al 14 ottobre 2012 a Castegnato (Bs) la XVII edizione di Franciacorta in Bianco, la rassegna nazionale di riferimento per gli appassionati e gli operatori del settore lattiero-caseario. Quest’anno la manifestazione vedrà l’abbinamento con il Friuli Venezia Giulia, terra di formaggi come il Montasio.

CHIARI

MONTICELLI BRUSATI

“Il Vento dello Spirito. Ripartiamo dall’uomo” Appuntamento a Chiari, Brescia il 9, 10, 11 novembre per la X edizione della Microeditoria, l’imperdibile appuntamento con le piccole e piccolissime case editrici italiane e i loro autori, i Grandi Ospiti, i readings, gli eventi, le tavole rotonde e i laboratori per i bambini. Tema dell’edizione 2012 ‘Il Vento dello Spirito. Ripartiamo dall’Uomo’. Nell’anno del decennale la Microeditoria celebra l’uomo e riparte dalla sua dimensione autentica e spirituale. In un momento in cui la crisi economica sembra non dare spazio al futuro, la creazione di sé si riafferma come terreno di gioco, avventura e confronto, offrendo una molteplicità di percorsi possibili, che trovano nella cultura la loro espressione più composita ed eterogenea oltre che una preziosa chiave di lettura della realtà. Ecco quindi che, più di altri anni, la Microeditoria invita alla riflessione e torna ad offrire al pubblico una rete fittissima di incontri e di occasioni

uniche per confrontarsi con gli autori e con alcuni dei maggiori esponenti della cultura italiana. Tra gli ospiti che hanno già confermato la loro adesione per l’edizione 2012, il teologo e biblista italiano Paolo De Benedetti, che alla Microeditoria porterà la sua riflessione partendo dalla Teologia degli Animali - che indaga e sostiene in un’ottica cristiana, l’ipotesi che la sensibile sofferenza patita dagli animali, venga un giorno riscattata cosicché tutti gli esseri viventi possano rientrare nel piano di salvezza divino realizzato per l’uomo - e il famoso conduttore televisivo e radiofonico molto apprezzato dai giovanissimi Daniele Bossari, che in Rassegna presenterà un libro per bambini. Microeditoria 2012 significa anche esplorare nuovi territori e ‘Leggere sé stessi’ con lenti diverse come quelle offerte dalla meditazione con le campane tibetane o attraverso l’incontro dedicato alla ‘Spiritualità degli Yogi’.

La Rassegna della Microeditoria, diretta dal 2003 da Daniela Mena, è curata dall’Associazione Culturale l’Impronta, in collaborazione con il Comune di Chiari, con il patrocinio della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia, del Consiglio Regionale della Lombardia e della Consigliera Provinciale di Parità. Come di consueto la Microeditoria si svolgerà negli splendidi saloni in stile liberty di Villa Mazzotti a Chiari, Viale Mazzini, 39 - la residenza del conte ideatore della famosa gara automobilistica Mille Miglia - che resterà aperta durante tutti i tre giorni rispettando i seguenti orari: venerdì 9 novembre dalle 17.30 alle 22.00, sabato 10 dalle 10.00 alle 22.00 e domenica 12 novembre dalle 10.00 alle 20.00. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti. Ulteriori informazioni sul programma, indicazioni per arrivare in Rassegna e consigli su dove alloggiare a Chiari, sono disponibili all’indirizzo web: www.rassegnamicroeditoria.it.

“Cioccolatando per Monticelli” Il 17 e il 18 novembre Monticelli Brusati si profuma di cioccolato con la squisitezza della consueta sagra. I festeggiamenti in onore dei Santi Tirso ed Emiliano fanno da sfondo alla

tradizionale fiera. All’interno di una tensostruttura saranno ad accogliere i visitatori esperti maestri cioccolatai, mentre negli spazi esterni adiacenti ci sarà la presenza di varie bancarelle. Non solo il profumo del cioccolato ma anche stand con degustazioni di specialità artigianali al cioccolato, degustazione di prodotti tipici bresciani, spettacolo pirotecnico conclusivo accoglierà i visitatori. MARONE

Pane e olio in frantoio Grande appuntamento il 24 e il 25 novembre a Marone per valorizzare l’olio extra vergine d’oliva DOP, un appuntamento dedicato all’olio nuovo abbinato al pane locale e ad altri prodotti tipici del territorio. La manifestazione offre anche l’occasione per un incontro e confronto fra differenti realtà italiane e quindi un connubio tra oli dalle caratteristiche uniche e ben definite. L’evento prevederà visite guidate ai frantoi e agli uliveti del comprensorio, rievocazione del rito della raccolta e della molitura, gruppi folkloristici e figuranti in costume.


12 | Ottobre - Novembre 2012

Verona e dintorni

BELFIORE Da sabato 6 a domenica 8 ottobre, tra le vie e le piazze del borgo si terrà la “Festa della Mela”. La giusta occasione per conoscere le varietà di questo frutto. Per info: 340/7372025.

Bardolino

Se c’è la vite, c’è il vino? Grazie clima, che sei diverso a seconda delle varie aree del mondo. La molteplicità degli ambienti presenti sulla Terra è dovuta proprio grazie a te. Ogni luogo ha la sua peculiare temperatura, il suo livello di umidità, la sua quantità di luce solare. Parliamo di elementi naturali che servono non solo alle persone, ma soprattutto alle piante. Infatti, è esclusivamente merito di queste ultime se gli esseri viventi hanno l’ossigeno necessario per respirare e per crescere. Alberi, arbusti o piccoli cespugli che affondano le radici laddove il terreno è più favorevole o più adatto. Vegetazioni che si mescolano ad altre, riuscendo a creare innumerevoli ventagli di colori, di profumi e di frutti. Inoltre, ci sono delle particolarità: due “ventagli”, che portano con sé tratti assai simili tra loro (se non ugua-

Dal 4 all’8 ottobre, sul lungolago del borgo gardesano, si terrà la tradizionale ricorrenza conosciuta col nome de “La Festa dell’Uva e del Vino”

li), possono essere presenti anche a svariate migliaia di chilometri di distanza l’uno dall’altra. Il motivo? Uno solo, climi affini. Insomma, la medesima pianta può attecchire sia in Italia che in America, o in altre nazioni. Così è successo per molte specie e, come conseguenza, noi uomini abbiamo la possibilità di incontrare diverse metodo-

logie di utilizzo e diverse tecniche di agricoltura. La vite ne è un esempio. Il suo frutto viene raccolto e destinato a una fermentazione più o meno prolungata. Il risultato di tale processo è il vino. Il nettare che scaturisce dalle vigne italiane è apprezzato in tutto il mondo e quello che proviene da Bardolino è assai rinomato. Dal 4 all’8 ottobre, sul lun-

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golago del borgo gardesano, si terrà la tradizionale ricorrenza conosciuta col nome de “La Festa dell’Uva e del Vino”. Si parlerà non solo del prodotto finito e lavorato, ma anche dello zucchero e dell’acqua presenti in ogni acino. Si ammireranno i colori all’interno delle bottiglie, si tenderà il naso ai profumi dei vitigni che circondano la regione. E, per finire, si potrà indirizzare la mente alla natura e al suo clima, per conoscerli un po’. Per informazioni e programmi: tel. 045/6212586 oppure consultare il sito www.bardolinotop.it.

la otografia

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a cura di Daniele Adami

San Mauro di Saline

Sagra dei marroni Un piccolo paese situato sulle colline veronesi, circondato dal verde delle piante di castagno. Un terreno “speciale”, che consente a questi alberi di far nascere e crescere un prezioso dono. Un frutto che verrà poi adoperato sulle tavole in svariate ricette. Infatti, lo si potrà consumare lessato o al forno, nella preparazione di dolci o in zuppe, ma tradizione popolare e contadina vuole che venga abbrustolito. Si prende in mano la castagna, la si incide con un piccolo taglio e la si mette laddove il fuoco è potente. Dopo alcuni minuti, quando l’incisione si apre e si intravvede l’interno, scatta il momento del vero e proprio assaggio. L’importante è aspettare qualche istante prima di sbucciarla. La “Sagra dei Marroni”, giunta quest’anno alla 42sima edizione, si svolgerà a San Mauro di Saline da venerdì 26 a domenica 28 ottobre. Per maggiori informazioni: 045/7840009. Lazise

I giorni del miele Iniziamo con una domanda: il Lago di Garda è un ambiente adatto alle api? La risposta è netta, sì. Data la moltitudine di piante e di fiori presenti sulle sue sponde e nell’immediato entroterra, tali insetti hanno parecchio cibo a disposizione. E se il nutrimento è presente in abbondanza, abbondante sarà anche il miele. A Lazise, da venerdì 5 a domenica 7 ottobre, si terrà la fiera nazionale intitolata “I Giorni del Miele”. La manifestazione, che ha raggiunto la 33sima edizione, si svolgerà presso il tendone appositamente allestito in via Prà del Principe. Info: 045/6445130. Torri del Benaco

Festa della pizza

Wella Professionals, che da più di trent’anni cura il look delle miss, anche per l’edizione 2012 di Miss Italia ha messo in luce il fascino di ogni candidata attraverso la competenza e la creatività dei suoi migliori hair stylist. Quest’anno a Montecatini, per le finali, è arrivato da Verona anche Simone Spazian, titolare del Salone Sintesi.

Valeggio sul Mincio

Si veste il “vintage” Nuovo appuntamento con la manifestazione intitolata “Valeggio veste il Vintage”. Nel centro storico della cittadina adagiata sulle sponde del fiume Mincio, domenica 7 ottobre, a partire dalle ore 9.30, espositori provenienti da tutta Italia mostreranno a curiosi e appassionati il fascino di collezioni sartoriali della prima metà del secolo scorso, cui si possono legare, inoltre, cappelli, borse, valigie e bauli. Oggetti di un tempo passato, ma che spesso vengono chiamati ad apparire anche nel presente. Per insegnarci qualcosa, probabilmente. Info: 045/7951880. Malcesine

Cicloturistica d’epoca L’invenzione della ruota è un mattone assai pesante nella storia del progresso scientifico, non solo per quanto riguarda i mezzi di trasporto. Ciò nonostante, se volgiamo gli occhi a un passato non troppo lontano da noi, la bicicletta era lo strumento maggiormente utilizzato negli spostamenti. Domenica 28 agosto, a Malcesine, si svolgerà un particolare evento: la cicloturistica d’epoca. Il ritrovo è fissato per le ore 8.00 presso la Piazza dei Capitani, situata nella zona del porto. E dopo aver pedalato, un bel piatto di spaghetti. Info: www.malcesinepiu.org.

Italia, terra di pietanze conosciute in tutto il mondo. Piatti che sono stati esportati e che si sono adattati alle diverse tradizioni e stili di vita. La pizza può considerarsi l’elemento principe di questa categoria. Un cibo che si è insediato ovunque, ma che porta sempre con sé alcuni tratti originari che non si possono cancellare. A Torri del Benaco, dal 5 al 7 ottobre, nei forni a legna decine e decine di ingredienti si combineranno per dare ai palati un ventaglio di sapori e gusti. Le serate saranno accompagnate da intrattenimenti musicali. Info: www.prolocotorri.it.

Lazise

C’era una volta l’olivo Volgiamo lo sguardo al passato e affidiamoci, per il momento, all’antichità. E a una sua leggenda. Parliamo di una competizione fra due dei, Atena e Poseidone. Entrambi desideravano dominare sull’importante regione dell’Attica. Dopo una difficile lotta, il dominatore dei mari dovette arretrare e lasciare la vittoria alla regina della guerra. Quest’ultima, per celebrare il trionfo, portò un olivo sull’Acropoli. Rimaniamo ancora un po’ in Grecia, lasciandoci però alle spalle la leggenda: alcuni rami di tale albero venivano offerti ai vincitori dei Giochi Olimpici e, sempre a Olimpia, le sue foglie si legavano a quelle di alloro per dare vita alle corone che venivano consegnate agli atleti sul podio. Restiamo nell’antichità, ma passiamo a Roma. Nonostante venissero portati in mano dai soldati durante i cortei militari (in onore di Minerva), i ramoscelli

d’olivo assunsero anche un significato non bellico e divennero simbolo di pace. Un richiamo, seppur breve, a storia e narrazioni, diviene fondamentale se si vogliono conoscere le basi di un qualcosa che è presente anche ai gior-

ni nostri. Ancora un passo in avanti: la pianta d’olivo, assieme alla sua coltivazione, sono una realtà molto forte in Italia, soprattutto al sud. Al nord, d’altro canto, stanno acquisendo un peso e una fama sempre maggiori e le zone che costeggiano il Garda si sono rivelate adatte a codesta tipologia di agricoltura. A Lazise, per due fine settimana consecutivi, l’olio prodotto su queste rive verrà versato sui piatti tipici del luogo. Pertanto, il 20, 21, 27 e 28 ottobre, presso la piazza Vittorio Emanuele II, le manifestazioni intitolate “L’Olio del lago” e “Piatti e sapori del lago” si stringeranno per creare un unico evento culinario di stampo popolare. Si riproporranno alcuni eventi della precedente edizione: una degustazione guidata, una mostra di attrezzature per la coltura, una dimostrazione di macinatura, una esposizione di cosmetici a base di olive. Nonostante tutto, la rassegna non metterà in secondo piano altri pregiati beni del posto, come il miele, le grappe, la frutta, il formaggio e le uova. Dunque, una festa con le fondamenta situate nell’antichità. Non importa che siano leggendarie. Per ulteriori informazioni: tel. 045/6445130 oppure consultare il sito www.comune.lazise.vr.it.


Ottobre - Novembre 2012 | 13

Ottobre - Novembre 2012

vr

Tregnago Anche in questo borgo situato nella Val d’Illasi il 10 e l’11 novembre si svolgerà la Festa di San Martino. Spazio ai prodotti e alla gastronomia locali. Per info: www.comune.tregnago.vr.it.

Isola della Scala

Il Robin Hood dei piatti

Cerea

Fiera Campionaria Prodotti di natura alimentare, articoli per il matrimonio, arredamento per la casa, materiali artigianali e da costruzione, oggetti per trascorrere il tempo libero. Questi sono solo alcuni degli ambiti commerciali presenti alla Fiera Campionaria di Cerea. La manifestazione, che ha raggiunto oramai una fama di livello regionale, è in programma il prossimo novembre, ed è suddivisa in due tronconi: dapprima, da giovedì 1 a domenica 4, in seguito, sabato 10 e domenica 11. Col passare delle varie edizioni (si è giunti alla 14sima) i visitatori sono notevolmente aumentati, giungendo a oltre 40.000 presenze. In costante crescita anche il numero delle aziende espositrici, più di 200. Tale evento si lega fortemente al territorio ed è mosso dalla volontà di presentare nuove idee su come vivere, al meglio, al giorno d’oggi. Per informazioni: 0442/365439 oppure consultare il sito www.cereafiere.it.

Lui è il bollito, lei è la pearà, la salsa veneta per eccellenza, densa e cremosa, realizzata con brodo, pane raffermo grattugiato, midollo di bue, olio e pepe nero. Un’unione così felice, questa del bollito con la pearà, che dura da secoli. Leggenda vuole che il piatto sovrano della tavola invernale veronese sia stato ideato nel VI secolo, ai tempi delle invasioni barbariche, per restituire l’appetito alla regina Rosmunda. Costretta a sposare il re dei Longobardi Alboino e affranta per l’uccisione del padre proprio per mano del marito, Rosmunda fu obbligata, dal tutt’altro che umano compagno, a bere da un calice ricavato dal teschio del genitore assassinato. A salvare la vita della regina, decisa a lasciarsi morire di fame per il dolore, fu l’invenzione del cuoco di corte: la pearà, un intingolo così ben riuscito che la so-

La “Fiera del bollito con la pearà e sapori d’autunno”, è giunta alla sua dodicesima edizione. Da giovedì 8 a domenica 25 novembre potrete gustare il piatto re della cucina scaligera

vrana riacquistò l’appetito, la voglia di vivere e il desiderio di vendicarsi, eliminando dalla scena Alboino con l’aiuto del suo amante. Una storia “piccante” che fa sorgere qualche dubbio: forse il cuoco aveva esagerato con il pepe? Da portata regale a cibo della cucina povera: il bollito misto era la pietanza delle feste, preparata con ossa,

tagli di scarto o con le galline che non facevano più uova. È solo verso la fine del XIX secolo che conquista la cucina delle famiglie signorili, emancipandosi dall’immagine di piatto ad esclusivo appannaggio del mondo agricolo. Immancabile sulla tavola nei giorni in cui si riunisce la famiglia, oggi del bollito con la pearà ne esistono molte

versioni: c’è chi aggiunge il formaggio agli ingredienti base, chi usa tagli di carne più pregiati per dare più sapore, ma tutti servono la salsa ancora fumante, proprio come vi verrà servita a Isola della Scala, alla “Fiera del bollito con la pearà e sapori d’autunno”, giunta alla sua dodicesima edizione. Da giovedì 8 a domenica 25 novembre potrete gustare il piatto re della cucina scaligera. Sperando che il cuoco non esageri con il pepe…! Per informazioni e programmi: tel. 045/7300089 oppure consultare il sito: www.isolafiere.it.

f

la otografia

Bardolino

Il vino novello in festa il 10/11 novembre Pensiamo ad alcuni sinonimi del termine “novello”: non ancora pronto, giovane, inesperto, immaturo. Tali parole, che possono ben riferirsi alle persone, se legate al vino che significato potrebbero assumere? Una bevanda piuttosto dolce e morbida, meno alcolica, in cui i colori non sono molto intensi, ma dove il profumo è già fruttato. Insomma, ecco il “giovane” Bardolino, che porta con sé sia tratti ancora poco sviluppati che caratteristiche già ben visibili. Quest’anno la “Festa del vino novello” si terrà il 10 e l’11 novembre. Info: www.bardolinotop.it. Peschiera del Garda

Festa di San Martino Un giorno dedicato alla solidarietà e all’agricoltura. Ecco la tradizionale festa di San Martino, che cade l’11 novembre. Peschiera del Garda si sta impegnando nel preparare una manifestazione che possa conciliare divertimento, gastronomia e desiderio di stare assieme. Alle ore 15.30 si svolgerà il “Palio”, la speciale regata di voga veneta. Alla sera, invece, a partire dalle ore 19.30, il cielo e l’aria si riempiranno con i suoni e i colori dello spettacolo pirotecnico a ritmo di musica, sul Canale di Mezzo. Info: tel. 045/6402385 o consultare il sito www.comune.peschieradelgarda.vr.it.

L’ immagine del primo volo Aer Lingus a Verona e la cerimonia d’inaugurazione con il tradizionale angelo d’acqua. Per quanto riguarda i collegamenti italiani la novità riguarda l’intensificazione dei voli sulla tratta Verona-Dublino. Dal 30 ottobre 2012 Aer Lingus volerà su Dublino tre volte la settimana nei giorni di martedì, giovedì e sabato.

San Zeno di Montagna

Bevilacqua

Cena da Medioevo

Gli ingredienti di un “monte” La conoscono un po’ tutti, la castagna: già Ippocrate, padre della medicina, ne esalta l’alto valore nutritivo, mentre Plinio il Vecchio si sofferma sull’impiego del frutto in ambito culinario, suggerendo di mangiarlo tostato. Di Bardolino ce n’è uno solo e la sua fama è tale che nulla di nuovo può essere detto sul conto di questo vino che nasce nell’anfiteatro morenico orientale del Lago di Garda e che viene esportato, per il 70%, nei mercati esteri di Germania, Francia e Inghilterra (sono solo alcuni dei più importanti). Il Monte Veronese, un formaggio che, con il nome che si ritrova, avrà a che fare con le montagne. Meglio allora saperne qualcosa di più su codesto bene tipico della zona montana. Le sue origini sono lontane nel tempo e la sua storia è assai dibattuta, anche se sembra non si possano aver dubbi su un dato: viene alla luce nel corso del Medioevo. Poco importa che quest’epoca copra un periodo lungo dieci secoli, ciò che conta è l’intreccio di verità e fantasia

che contribuisce a dare più sapore al nostro protagonista: utilizzato, secondo alcuni, come merce di scambio in sostituzione della moneta prima dell’anno 1000, oppure prodotto due secoli dopo con l’arrivo dei Cimbri o, ancora, diffusosi per merito dei formaggiai lombardi che, in seguito alla caduta degli Scaligeri, misero a disposizione la loro esperienza. Pascoli rigogliosi, la favorevole esposizione solare e la scarsa pendenza delle valli: ecco i fattori che hanno contribuito allo sviluppo dell’allevamento del bestiame e alla conseguente produzione di latte e formaggio. E dove è possibile degustare una simile combinazione di sapori, se non a San Zeno di Montagna, sul Monte Baldo? Il balcone naturale affacciato sul Garda ospiterà anche quest’anno la rassegna enogastronomica denominata “Castagne, Bardolino e Monte Veronese”. Qui potrete assaporare, dal 14 ottobre al 13 novembre, i tre ingredienti della cucina autunnale veronese combinati in cin-

Abiti di una volta, usi e comportamenti di una volta, leggende di una volta. Ma esistono anche i cibi di una volta? Non si può che indagare e…assaggiare. Tutti questi elementi del passato si uniranno per dare vita a uno spettacolo intriso di Medioevo. Infatti, sabato 17 novembre, presso il Castello di Bevilacqua, vi sarà una insolita cena, nel corso della quale ciascun invitato dovrà fare i conti con abili giocolieri, esperti musici e divertenti giullari di corte. Il Medioevo “inizierà” alle ore 20.30. Info: tel. 0442/93655 o consultare il sito www.castellodibevilacqua.com. VERONA

Numismatica in Fiera que menù degustazione preparati dagli chef di alcuni noti ristoranti del luogo. Un’occasione, oltre che per assaggiare piatti prelibati, per conoscere quel caratteristico spicchio di terra che ci offre beni così gustosi e densi di storia. Per informazioni e programmi: tel. 045/6212567 oppure consultare il sito www.ilbardolino.com.

Collezionisti e appassionati di filatelia e numismatica possono darsi appuntamento a Verona, per una tre giorni all’insegna di passioni non troppo conosciute o diffuse ma, senza alcun dubbio, alquanto affascinanti. “Veronafil” si terrà in fiera da venerdì 23 a domenica 25 novembre. Non solo monete e francobolli, comunque. La manifestazione annovera sezioni dedicate all’hobbistica, alle cartoline, agli oggetti di antiquariato. Ecco gli orari dell’evento: venerdì dalle 10 alle 18, sabato dalle 9 alle 18, domenica dalle 9 alle 13. Info: 045/8007714 o consultare il sito www.veronafil.it.


14 | Ottobre - Novembre 2012

di don MARCO BELLADELLI

L’apostasia prossima ventura Il 7 Ottobre prossimo a Roma si apriranno i lavori della XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi su un tema fondamentale per la Chiesa di oggi e di domani: “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”. Nel Settembre 1965 Paolo VI istituì il Sinodo dei Vescovi come organismo consultivo composto da circa 250/300 Vescovi, in rappresentanza di tutte le Conferenze episcopali del mondo, da esperti sul tema all’ordine del giorno e da personalità esplicitamente invitate a dare il loro contributo, che si riunisce a discrezione del Papa con scadenza di circa tre o quattro anni, in modo ordinario o straordinario, per discutere di temi di particolare attualità ecclesiale e per offrire su di essi un parere autorevole al Santo Padre, a cui spetta trarre le conclusioni, elaborate e sintetizzate successivamente in una esortazione apostolica. E’ uno strumento che esprime la collegialità del Papa con tutti i Vescovi del mondo e la comune sollecitudine per il governo della Chiesa. Il Papa parla ai vescovi nell’aula del Sinodo A proposito del tema del prossimo Sinodo, il primo a parlare esplicitamente di “nuova evangelizzazione” è stato il Beato Giovanni Paolo II. Con questo termine egli intendeva suscitare nella Chiesa un nuovo entusiasmo per l’annuncio del Vangelo, la ricerca di modalità più adeguate ai tempi e alle situazioni che stiamo vivendo, che corrispondes-

La conseguenza più immediata della secolarizzazione è una “apostasia silenziosa”, cioè l’abbandono di fedeli della prassi cristiana sero alla forza dello Spirito Santo, e uno speciale impegno per risvegliare la fede cristiana nei Paesi di antica evangelizzazione, per esempio quelli europei. Nella sostanza il problema si collega alle stesse motivazioni che indussero il Beato Giovanni XXIII a convocare il Concilio, quando pensava ad un semplice aggiornamento pastorale. Fu però Paolo VI ad accorgersi quanto fosse grave la frattura che si stava venendo a creare tra la Chiesa e il mondo moderno. Una divaricazione che nel corso degli anni si è trasformata in una vera e propria contrapposizione. Per questo Benedetto XVI ha deciso di rompere ogni indugio e indicare a tutta la Chiesa come priorità assoluta quella di fare propria la missione che il Signore Gesù ha affidato agli Apostoli, e cioè di andare di nuovo in tutto il mondo, fare discepoli in tutti i popoli, battezzandoli e formandoli alla testimonianza (cfr. Mt 28,19-20), e avendo il coraggio di misurarsi con trasformazioni sociali e culturali che stanno profonda-

Il 7 ottobre partirà la XIII Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi su un tema: “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana” mente modificando la percezione che l’uomo ha di sé e del mondo, generando ripercussioni anche sul suo modo di credere in Dio. Leggendo i documenti preparatori del prossimo Sinodo, sintesi di una consultazione capillare delle varie Diocesi sparse nel mondo, risulta che tutti devono fare i conti con la secolarizzazione. Nato in occidente, diversamente dal passato quando si caratterizzava per una esplicita negazione di Dio e della religione, oggi questo fenomeno culturale ha assunto la forma di una invasione della vita quotidiana delle persone, favorendo lo sviluppo di una mentalità in cui Dio è di fatto assente, in tutto o in parte, dall’esistenza e dalla coscienza umana. La conseguenza più immediata della secolarizzazione è una “apostasia silenziosa”, cioè il progressivo abbandono di numerosi fedeli della prassi cristiana, una vera e propria emorragia nella quasi assoluta indifferenza di molte Chiese locali, che non farebbero nulla per arrestarla. Ugualmente preoccupante è la difficoltà che oggi s’incontra a trasmettere la fede alle giovani generazioni sia in famiglia, come in parrocchia. Oggi non si riesce più a far sentire a chi non crede la presenza del Signore Gesù vivo in mezzo a noi, perché si realizzi quell’incontro personale che sta a fondamento di ogni esperienza di fede cristiana. Sorprende come, nonostante i ripetuti appelli del Papa, molti pensino ancora di risolvere questi problemi per mezzo di un aggiornamento strategico. Preoccupano molto di più coloro che non hanno ancora compreso l’urgenza di affrontare queste situazioni prima di tutto attraverso una profonda conversione personale e comunitaria. Un cambiamento di vita che si risolva in una priorità assoluta dello Spirito, in una riscoperta della propria anima e del desiderio di prendersi cura di essa, perché, come dice Gesù: “Non di solo pane vivrà l’uomo” (Mt 4,4). http://clericusvagus.blogspot.com/

In cima alle classifiche internazionali. Richiamato dal Nyt, seconda notizia più letta su Le Monde. 903 commenti sul sito della Bcc (dove è stata in cima agli share). Le parole dell’ultima intervista del Cardinal Martini (rilasciata a padre Georg Sporschill e Federica Radice, pubblicata dal Corriere sabato 1 settembre) fanno discutere e pensare (forse anche «scandalo»). Nell’intervista dell’8 agosto, il cardinal Carlo Maria Martini parla di «una Chiesa stanca» e di una «cultura Occidentale invecchiata». Temi di atroce contemporaneità che non avrebbero, probabilmente sortito nessun affetto se non le avesse pronunciate un uomo, che anche la Chiesa ufficiale ha riconosciuto padre . Padre Georg Sporschill, il confratello gesuita che lo intervistò in Conversazioni notturne a Gerusalemme , e Federica Radice hanno incontrato Martini l’8 agosto: «Una sorta di testamento spirituale. Il cardinale Martini ha letto e approvato il testo». Come vede lei la situazione della Chiesa? «La Chiesa è stanca, nell’Europa del benessere e in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l’apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi? (...) Il benessere pesa. Noi ci troviamo lì come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventare suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il vescovo Romero e i martiri gesuiti di El Salvador. Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli dell’istituzione». Chi può aiutare la Chiesa oggi? «Padre Karl Rahner usava volentieri l’immagine della brace che si nasconde sotto la cenere. Io vede nella Chiesa di oggi così tanta cenere sopra la brace che spesso mi assale un senso di impotenza. Come si può liberare la brace dalla cenere in modo da far rinvigorire la fiamma dell’amore? Per prima cosa dobbiamo ricercare questa brace. Dove sono le singole persone piene di generosità come il buon samaritano? Che hanno fede come il centurione romano? Che sono entusiaste come Giovanni Battista? Che osano il nuovo come Paolo? Che sono fedeli come Maria di Magdala? Io consiglio al Papa e ai vescovi di cercare dodici persone fuori dalle righe per i posti direzionali. Uomini che siano vicini ai più

“La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni”

poveri e che siano circondati da giovani e che sperimentino cose nuove. Abbiamo bisogno del confronto con uomini che ardono in modo che lo spirito possa diffondersi ovunque». Che strumenti consiglia contro la stanchezza della Chiesa? «Ne consiglio tre molto forti. Il primo è la conversione: la Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse sono anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un’autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? Il secondo la Parola di Dio. Il Concilio Vaticano II ha restituito la Bibbia ai cattolici. (...) Solo chi percepisce nel suo cuore questa Parola può far parte di coloro che aiuteranno il rinnovamento della Chiesa e sapranno rispondere alle domande personali con una giusta scelta. La Parola di Dio è semplice e cerca come compagno un cuore che ascolti (...). Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all’interiorità dell’uomo. Tutte le regoLe parole dell’ultima intervista del Cardinal Martini (rilasciata a padre Georg Sporschill e Federica Radice, pubblicata dal Corriere sabato 1 settembre) fanno discutere e pensare

le esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. La Chiesa sostiene l’indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono (...). L’atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l’avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: “Signore non sono degno...” Noi sappiamo di non essere degni (...). L’amore è grazia. L’amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?» Lei cosa fa personalmente? «La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall’aiuto degli altri. Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l’amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l’amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?». (Georg Sporschill SJ, Federica Radice Fossati Confalonieri)


Ottobre - Novembre 2012 | 15

Pierpaolo Adda

a cura di Silvano Tommasoli

Sotto la lente

Pierpaolo con Tommy Emmanuel

Pierpaolo Adda è nato a Soave (Vr) nel 1944. Conseguita la maturità scientifica nel 1963, si è iscritto a Scienze Politiche e ha iniziato una significativa carriera artistica come batterista del gruppo rock veronese Dino e i Kings e, dal 1965, I Kings. Tra produzione discografica, attività concertistica e presenze televisive, trova il tempo di fare alcune partecipazioni cinematografiche (ne La congiuntura, con V. Gassman e Joan Collins, e nel film musicale Per un pugno di canzoni), e per comporre – con Ennio Ottofaro, chitarra soli-

sta del gruppo – buona parte delle canzoni dei Kings, tra le quali Caffè amaro, diventato uno degli inni della generazione beat. Dopo la laurea in Scienze Politiche nel 1971, lavora nel mondo bancario fino al 1998, quando decide di convertire il suo hobby in un’attività professionale, che attualmente si divide tra ricerca e commercio di chitarre d’epoca e un’intensa attività pubblicistica come collaboratore della rivista “Guitar Club”. All’inizio degli Anni ’90, ha dato grande visibilità alla sua professione inventando il “Soave Guitar Festival”,

che nel 2012 ha vissuto la sua ventunesima edizione. Nel 2003 ha pubblicato, per le Edizioni CIERRE, nato a Soave… in casa, poemetto autobiografico in dialetto; l’anno dopo, una raccolta di poesie in lingua italiana, dal titolo Briciole d’amore, seguito, nel 2007, da Caffè amaro libro autobiografico sulla sua esperienza nel mondo della musica. Ancora, nel 2009, Soave Guitar Festival – Scene e retroscena. Felicemente sposato, è padre di quattro figli.

“Vivo immerso nell’armonia della musica” Lo ringrazio del tempo che mi ha dedicato, e ci salutiamo. Sto per uscire dal suo “Guitar Ranch” – dove con il suo racconto mi ha davvero sorpreso – e quindi butto là, quasi con nonchalance, la mia “domanda delle cento pistole”. Gli chiedo se si senta in armonia con la vita, e lui mi fulmina con una risposta che è la più bella sintesi di tutta la sua storia «La musica è armonia, e non può suscitare sentimenti negativi; potrei non essere in armonia con la vita io, che vivo nella musica?». Quella di Pierpaolo Adda potrebbe assomigliare alla storia di molti ragazzi dei “mitici Anni Sessanta”. Da piccolo ha studiato pianoforte, ma il suo strumento del cuore è sempre stata la chitarra, da quando, nel 1959, ha avuto modo di ascoltare la Gretsch 6120 di Duane Eddy in Rebel Rouser e, successivamente, Hank Marvin, solista de The Shadows, che, lanciando dalla sua Fender Stratocaster nell’aria le note del brano Apache, ha saputo emozionare i giovani di un’intera generazione. Mi racconta anche di essere stato invitato dietro le quinte del concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano, nel giugno del ’65. E qui, l’invidia del vostro cronista raggiunge punte stellari. Anche Pierpaolo comincia a suonare la chitarra e la batteria, e in breve il sacro fuoco per la musica diventa incendio e poi professione, e subito produce un successo bruciante, proprio nel periodo d’oro del rock. Professione e successo interrotti, come di prammatica, dalla fatale cartolina rosa che chiama alle armi e distrugge sogni, speranze e, qualche volta, la realtà della nostra meglio gioventù. Alla fine del periodo di ferma, rientrando a Verona, Pierpaolo trova che il gruppo musicale che aveva fondato si è sciolto, forse proprio per la sua assenza. Non gli rimane – si fa per dire, naturalmente – che riprendere gli studi universitari, laurearsi in Scienze politiche e, dopo una breve esperienza come assistente universitario di Diritto Costituzionale italiano (vinto il regolare concorso, eh!), impiegarsi in un importante istituto bancario di interesse nazionale. Ecco che qualcuno dei miei cinque lettori starà pensando che in tutto questo non sembra esserci nulla di straordinario e che, come dicevamo adesso adesso, la storia di Pierpaolo Adda è proprio simile a quella di molti altri ragazzi di quegli anni. La musica nel sangue e un po’ di sregolatezza fino ai vent’anni, per poi mettere la testa a posto e trovarsi un bell’impiego fisso e sicuro, magari in banca, miraggio mai rinnegato da tutte le mamme e i papà d’Italia, particolarmente quelli della sana provincia padana. No, mio caro lettore, non è sempre così! Dovresti ben sapere che il primo amore non si scorda mai, e così Pierpaolo – dopo più di un quarto di secolo di attività bancaria, durante il quale raggiunge la brillante posizione di direttore di agenzia – prende il coraggio a due mani e ricomincia tutto da capo, dando

A Verona, nel suo Guitar Ranch, presenta alcune tra le chitarre acustiche migliori del mondo corpo e sostanza alla sua passione di sempre, la chitarra acustica. Fonda il Guitar Ranch, un posto pieno zeppo di chitarre d’epoca di grande valore acustico – e non solo – e di tutti quei congegni elettronici necessari a riempire una sala con le note dello strumento. Fermo! Qui mi ci vuole una piccola correzione: il coraggio, Pierpaolo, lo prende a quattro mani, le proprie e quelle di sua moglie, che gli è sempre accanto incoraggiandolo e sostenendolo. Con molta semplicità mi dice che, senza questa propulsione, non sarebbe andato da nessuna parte. Se mai ce ne fosse stato bisogno, ecco un’altra bella dimostrazione del famoso assioma che dietro un uomo di successo c’è sempre una grande donna. Certo, durante gli anni di attività finanziaria Pierpaolo si è sempre interessato di musica e di poesia, e ha dedicato la maggior parte del suo tempo libero alla chitarra sotto il profilo storico-collezionistico. In breve, è diventato uno dei maggiori esperti e collezionisti di chitarre acustiche, conosciuto da musicisti e liutai di tutto il mondo. Nel suo negozio di sole chitarre acustiche d’epoca, ci sono decine di strumenti anche di grande valore, tant’è che nell’ottobre del 2006 ha subito il furto di ben 157 chitarre, per un valore complessivo di oltre un milione di euro! Di questi strumenti, ne sono stati ritrovati soltanto quindici, ed è ben comprensibile come questa brutta vicenda avrebbe

Pino Daniele al Guitar Ranch per il video Pigro

potuto mettere chiunque con le quattro ruote a terra. Ma non Pierpaolo, che con grande energia e forza d’animo – e l’immancabile sostegno della famiglia – ha considerato questa sventura un nuovo punto di partenza, si è rimboccato le maniche ricominciando da capo. Ha comprato molte altre chitarre e trasformato il negozio in una mostra permanente, che presto potrebbe diventare un museo, e in un luogo di incontro e di scambio culturale per appassionati e professionisti di chitarra acustica di tutto il mondo. E la storia del furto, com’è finita? «È stato sicuramente un furto su commissione, per incarico di collezionisti senza molti scrupoli. Ho avuto la soddisfazione di far condannare, definitivamente, da un tribunale inglese il commerciante che ha ricettato almeno sessantuno delle mie chitarre, e che, probabilmente è stato il reale mandante di quel crimine. Oltre alle poche chitarre che abbiamo ritrovato, nelle mani delle polizie di tutto il mondo c’è un elenco, dettagliato, di tutto ciò che mi è stato sottratto. Se anche tra molti anni qualcuno si azzardasse a immettere sul mercato una delle mie preziose chitarre, e fosse beccato, lo strumento mi verrebbe restituito». Ai tempi di Internet tutto questo è, paradossalmente, sia più facile sia più difficile: molti scambi, anche di oggetti importanti, avvengono sulla rete e sotto gli occhi di tutti, ma il numero delle transazioni si è così tanto moltiplicato e velocizzato che è diventato molto difficile seguire le tracce anche di una chitarra molto preziosa e quindi ben identificabile. «Ho salvato, incredibilmente, tre chitarre preziosissime che quella notte avevo portato a casa, dopo averle portate a vedere a un collezionista. I ladri non le hanno trovate e quella è stata una grande fortuna: ho potuto venderle e con il ricavato e il rimborso parziale, molto parziale, avuto dall’assicurazione, mi sono rimesso in piedi. È stata una batosta terribile, ma io

E a a a a a aaaaaaaaaaaaaa

Nel suo negozio di sole chitarre acustiche d’epoca, ci sono decine di strumenti anche di grande valore, tant’è che nell’ottobre del 2006 ha subito un furto per un valore di oltre un milione di euro

di carattere non mi abbatto mai, non mi deprimo mai. Sono un ottimista». Ma una chitarra diventa “preziosa” per la sua qualità di strumento musicale o perché è appartenuta a un musicista famoso? «Io ho sempre privilegiato, e preferito collezionare, strumenti di grande qualità per la purezza del suono e le caratteristiche acustiche. Ma certamente i grandi musicisti vanno in cerca degli strumenti migliori, e quindi le due cose finiscono per coincidere». Infatti, tra le chitarre che gli sono state rubate c’erano anche strumenti suonati da musicisti famosissimi, alcuni ancora vivi e altri non più. In ogni modo, Pierpaolo era molto affezionato a queste sue chitarre, ognuna di esse rappresentava per lui, oltre che una fonte di armonia musicale, anche il ricordo di dove l’aveva scovata, e qualche volta inseguita e fortemente voluta. E poi, naturalmente, anche senza rappresentare per lui un feticcio, la consapevolezza delle mani che ne avevano toccato le corde: musicisti di tutto il mondo, che Pierpaolo ha conosciuto e di molti dei quali è diventato amico proprio sulla spinta di questo comune amore per lo strumento a corde. Qualche nome? Tommy Emmanuel, per esempio. O il grandissimo Les Paul – forse il più grande di tutti – con il quale è stato a parlare di chitarra per tre giorni interi. E tra gli italiani, Zucchero, Ligabue, Pino Daniele e Dodi Battaglia. Con Dodi, in particolare, l’amicizia è diventata importante, al punto che quando il musicista dei Pooh si è sposato due anni fa, ha voluto che fosse proprio Pierpaolo a officiare la cerimonia, grazie a un’apposita delega del sindaco di Castel Maggiore. Pino Daniele ha girato il video del suo disco Pigro proprio all’interno del Ranch, la mattina di una domenica delle Palme. E anche Luciano Ligabue ha inserito in un suo Dvd un pezzo girato qui. In questo negozio unico al mondo sono passati tutti i grandi della musica acustica contemporanea; qui, questo ex dirigente bancario dall’aspetto sereno e tranquillo dispensa a tutti un consiglio, un’opinione e anche un aiuto. Qui, ha potuto far emergere la sua “anima nascosta”. «Tutti abbiamo un’anima nascosta, la mia è stata fatta uscire allo scoperto quando ho scoperto la chitarra acustica. Sai, penso proprio che la musica sia la strada principale della mia vita».


16 | Ottobre - Novembre 2012

Due scuole verdi per la Karamoja Il prossimo 19 ottobre 2012, all’Hotel Armani di Milano, si terrà la 4° serata di beneficenza della Costa Family Foundation a favore del X° progetto per la prima volta pianificato in Africa. La Costa Family Foundation O.N.L.U.S. ha lo scopo di rendere la presenza dei bambini nelle scuole, un’ovvietà. Inoltre, attraverso un piano di sviluppo sostenibile, intende migliorare la produzione agricola da parte dei contadini del distretto di Moroto (Uganda), favorendo un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione stessa per arrivare a potenziare l’accesso alle risorse delle scuole. Grazie alla cooperativa sociale “Insieme Si Può” con sede a Belluno, la fondazione ha individuato due scuole che saranno le protagoniste di questo progetto. Tre delegati della Costa Family Foundation, pochi giorni prima della cena di beneficenza del 19 ottobre, torneranno dal viaggio in Africa e in occasione della serata, racconteranno la prima esperienza sostenibile della Fondazione che in questo progetto si fa carico, inoltre, di avviare corsi di educazione verde (per insegnanti e alunni) ristrutturando due scuole nel rispetto dell’ambiente e installando impianti energetici alternativi che sfruttino le risorse presenti. Il progetto copre tre settori di intervento: l’educazione, la sicurezza alimentare, l’acqua. Gli obiettivi specifici saranno: aiuto e supporto agli agricoltori karimojong, miglioramento dell’approvvigionamento d’acqua nelle scuole, ottimizzazio-

ne delle risorse energetiche delle scuole, promozione di programmi educativi agro-forestali presso le scuole elementari Il progetto del valore di € 75.180 andrà a beneficio della popolazione del Karamoja. Il Karamoja è una regione situata nel nord-est dell’Uganda e ricopre un’area di ca. 27.000 km quadrati (più del 10% del Paese). Confina ad est con il Kenya e a nord con il Sudan. È la regione più povera dell’Uganda e una tra le più povere di tutta l’Africa. Nella regione soltanto il 33% degli adulti ha ricevuto un’educazione. Nel distretto di Moroto, distretto del Karamoja, la percentuale di alfabetizzazione è del 13%. Circa l’80% dei bambini iscritti alla scuola primaria abbandona prima del completamento. Solo il 18% dei maschi ed il 6% delle femmine attualmente sono alfabetizzati. Tuttavia dal 1996 al 2007 gli iscritti alla scuola primaria sono aumentati da 5.764 a 19.353, ed il numero delle scuole primarie è cresciuto da 36 a 45. Il numero dei beneficiari diretti è calcolato in 1050 individui, cosi suddivisi: 810 studenti, 40 insegnanti, 200 contadini. Il numero dei beneficiari indiretti, calcolando un nucleo medio di 5 persone per famiglia, è di 5.250 unità. La Costa Family Foundation Onlus è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale ai sensi del D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460. La Fondazione non ha scopo di lucro, non può distribuire nemmeno in modo indiretto utili né gli avanzi di

gestione né le riserve né i fondi né il capitale durante la sua vita. Essa è aconfessionale ed apolitica ed è volta all’esclusivo perseguimento di finalità sociali e benefiche. Scopo della Fondazione è la promozione e protezione dei diritti dei minori – secondo la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia – in ogni parte del mondo. La Fondazione svolge la propria attività esclusivamente in Alto Adige – Südtirol nel settore della cooperazione in favore delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, dell’assistenza psicologica, sociale, pedagogica e socio-sanitaria, come di ogni altra forma di assistenza e soccorso ai bambini che vivono in condizioni disagiate o di emergenza. L’opera di volontariato della Costa Family Foundation viene svolta dai componenti della famiglia Costa e da alcuni collaboratori dell’hotel La Perla, Corvara, Italia.

COSTA FAMILY FOUNDATION o.n.l.u.s. Col Alt, 105, 39033 Corvara in Badia Tel. 0039-0471-831076 info@costafoundation.org codice fiscale: 92028490214 iban IT 46 I 08010 58340 000300020001 www.costafoundation.org


Ottobre - Novembre 2012 | 17

Giuseppe Adami

a cura di Marco Morelli

Orgoglioso di amministrare un paese come Volta Mantovana Dalle colonne di “Voltapagina”, periodico del comune di Volta Mantovana, non molto tempo fa emergeva questa descrizione: “Abbiamo la fortuna di vivere nelle colline moreniche, un paesaggio davvero unico, che ci stupisce per la dolcezza dei suoi declivi, per i colori dei campi, delle vigne, degli alberi, per i monumenti storici e i casolari che ne definiscono il profilo. Ci piace passeggiare a piedi, in bicicletta o a cavallo per gli innumerevoli sentieri che percorrono queste colline, perché questo paesaggio ci appaga la vista, il cuore, l’anima”. Sono ben oltre 7.000 i suoi abitanti e la sua vicinanza al lago di Garda (20 Km), a Mantova (26 km) e a Verona (29 km)

Una stagione di lavori iniziata verso fine gennaio con l’approvazione del PGT, da considerarsi elemento cardine dell’anno

rappresenta un plus per decidere di andare a vivere in collina. Nello splendide sale di Palazzo Gonzaga abbiamo incontrato il sindaco Giuseppe Adami. Ci dica Sindaco, come si profila il bilancio dell’annata? «Io penso sia stato abbastanza positivo. Abbiamo iniziato verso la fine di gennaio con l’approvazione del PGT e questo è de considerarsi l’elemento cardine dell’anno. Nonostante ci siano ancora delle transenne, penso che i primi risultati siano già evidenti, con il recupero del Centro Storico attraverso le demolizioni di strutture dismesse, soprattutto, e lo evidenzio, a costo zero. Sono già programmati altri recuperi che dovremmo vedere realizzati entro la fine di quest’anno e per gli inizi del 2013. Credo che queste siano le operazioni cardine del nostro PGT. Ovviamente non ci fermiamo a quello che è il recupero di quelle che sono delle strutture industriali dismesse, perché attraverso il PGT nasceranno delle aree dove l’intenzione è quella di far crescere i primi parchi verdi di Volta Mantovana: una particolare attenzione quindi a quella che è la salvaguardia dell’ambiente. Sono state predisposte inoltre facilitazioni per quanto riguarda strutture artigianali e agricole che sono già state individuate nell’ambito del PGT, che possono essere demolite e recuperate con nuove volumetrie, cosa che riqualificherà l’ambiente medesimo e potrà generare economia sia per chi edifica, sia per chi porta avanti iniziative di vario genere, indirizzate verso l’attività agrituristica». Le manifestazioni di promozione del territorio che ci sono state nell’anno, legate all’attività della Pro loco, vi hanno come sempre gratificato? «Si, abbiamo avuto l’ennesima conferma di un trend positivo. Soprattutto la Mostra mercato dei Vini passiti, che

Foto Cavazza

è quella che io ritengo più importate (l’unica in tal senso rimasta in Italia), e che si rivolge ad un pubblico nazionale, è stata un grande successo. Tutte le altre manifestazioni susseguitesi nell’arco dell’anno hanno avuto altrettanta attenzione e partecipazione determinando un maggiore afflusso di visitatori nell’ambito del nostro territorio con un ritorno considerevole anche in termini propriamente economico turistici. Queste manifestazioni non sono quindi esclusivamente delle attività promozio-

nali, ma hanno anche dei risvolti di tipo pratico che incidono positivamente su quelle che sono le attività del Comune. Da parte nostra, nonostante le difficoltà e i momenti di ristrettezza, siamo impegnati a trovare risorse affinchè queste attività non vengano meno, ma anzi vengano potenziate». Le aziende vi aiutano a sostenere economicamente le manifestazioni? «Al momento le sponsorizzazioni sono abbastanza limitate perchè non abbiamo grosse industrie che ci appoggiano.

Se è vero che ci sono peculiarità che possono essere solo di Cavriana piuttosto che di Monzambano o Volta Mantovana, dall’altra deve essere necessariamente il territorio delle Colline Moreniche a prevalere e quindi al turista va offerto il pacchetto completo

Abbiamo conosciuto la crisi dell’Allison e c’è tuttora la crisi della ditta Reni e, soprattutto quest’ultima, ha una ricaduta piuttosto pesante su quello che è il nostro territorio. Al di la di ciò, le varie attività fondamentalmente sono state sostenute dall’amministrazione comunale con il supporto di numerosi piccoli imprenditori,artigiani e commercianti che tuttora hanno rinnovato la loro disponibilità nel continuare ad appoggiarle». Ci sono paesi del mantovano dove l’integrazione nel tessuto sociale da parte dei sempre più numerosi extracomunitari sta diventando un problema. Volta Mantovana è un isola felice al proposito? «Se escludiamo Reni da una parte, e la Marcegaglia dall’altra, a Volta Mantovana abbiamo per lo più delle attività di ordine artigianale, che lavorano con pochi dipendenti. Probabilmente questa tipologia di economia non ha favorito l’afflusso di molti extracomunitari. Quelli che ci sono rappresentano una percentuale minima all’interno di un tessuto già preesistente, e pertanto certe problematiche vengono diluite all’interno della comunità». Volta Mantovana è vista, non solo a livello provinciale ma anche regionale, come il Comune “leader”, fra i più intraprendenti delle colline moreniche. Questa responsabilità quanto vi pesa? «Per noi non è un peso, anzi, è un piacere. Ci stiamo muovendo in questa direzione. I recuperi che sono stati fatti e i progetti in essere, il lavoro che sta emergendo dalla riqualificazione di via Fosse (dove è stata fatta la Casa del Giardiniere), non sono ad esempio investimenti a se stanti ma dovranno riqualificare in positivo l’ambiente per offrire qualcosa di più al turista, come elemento di richiamo e con una ricaduta maggiore relativamente all’affluenza turistica che spesso fa del passaparola la sua forza. Pertanto c’è un’attenzione che va si nella direzione della protezione dell’ambiente, ma con una finalità anche di tipo economico. Ammesso che noi siamo il punto di riferimento dell’alto mantovano, teniamo a consolidare la posizione». Nonostante la presenza di alcune associazioni di promozione del territorio l’Area delle Colline Moreniche è spesso vista, dal di fuori, non come un’area coesa ma come un territorio difficileda identificare e dove ognuno guarda un pò a casa propria. «Sicuramente è vero che esistono ancora dei campanilismi però ci sono altrettante manifestazioni in cui si e andati verso una fattiva collaborazione. Piccoli ma importanti segnali, in quanto l’esigenza di andare tutti in un’ unica direzione è un sentimento che ormai è condiviso da tutti. È ovvio che il percorso non è breve: i piccoli egoismi personali, prima o poi, dovranno essere abbandonati ma ci si augura che quanto prima si possa intraprendere una politica comune. C’è già anche nell’ambito normativo un tentativo di aggregare le comunità. Ma se è vero, da una parte,che ci sono delle peculiarità che possono essere solo di Cavriana piuttosto che di Monzambano o Volta Mantovana, dall’altra deve essere necessariamente il territorio delle Colline Moreniche a prevalere e quindi al turista va offerto il pacchetto completo. Il nostro territorio è davvero un angolo di paradiso, non dobbiamo mai dimenticarlo».


18 | Ottobre - Novembre 2012

Cecilia Camellini

a cura di Doni Ferrari

Il nuoto? Si può fare… ad occhi chiusi! Il giorno senza luce, le stelle un vocabolo vuoto. Rimangono i desideri, le aspirazioni, i sogni. Cecilia Camellini e’ una campionessa assoluta: la sua forza, la sua tenacia e il suo talento sono quelli di una generazione di giovani diversamente abili che il nostro Paese troppo spesso ignora e che vanno invece valorizzati e sostenuti. Il valore e la determinazione che questa atleta ha profuso per raggiungere gli importanti e prestigiosi traguardi che hanno cambiato la percezione dell’handicap e dello sport per disabili sono di immensa portata e valore. Valore che ha il colore della passione, della sfida, del riscatto, della volontà, del sacrificio, del cuore. Determinazione che le ha permesso di sormontare ostacoli e difficoltà, di annullare limiti e preconcetti, alla faccia di una sorte che le ha regalato tutte le difficoltà e i disagi di chi ha una vita da portare avanti con un handicap. Alle Paralimpiadi di Londra 2012 Cecilia ha vinto due medaglie d’oro stabilendo due nuovi primati mondiali nei 100 metri stile libero categoria S11, con il tempo di 1’07”29, e nei 50 metri stile libero categoria S11, con il tempo di 30”94. Il 2 settembre ha vinto la medaglia di bronzo nei 100 metri dorso con il tempo di 1’19”91, realizzando un’impresa grandiosa, storica, emozionante, da brividi. «Sarebbe bellissimo poter alzare la testa è dire… Ok! Sono arrivata prima, seconda, terza però nel momento in cui arrivo cerco intanto di riprendere fiato perchè sono mezza morta. Dopo cerco di ascoltare i rumori dello stadio, perchè in base a chi sta facendo più casino si capisce chi sia arrivata prima, seconda o terza. Mi sono sempre messa d’accordo con gli italiani,soprattutto con mio padre,di urlare come un matto: se sono prima magari lo sento anche se è difficile perchè sono sempre lontanissimi. E’ un’attesa un pò snervante perchè passa anche un buon minuto prima di sapere il risultato, un minuto lunghissimo. Chissà come siamo arrivate, ripeti a te stessa!». Una passione precoce per il nuoto, nata per gioco a soli tre anni, per imitare il fratello maggiore. Poi il passaggio alla vasca grande, a sei anni, e un talento che cresce. Fino all’adolescenza, quando un allenatore importante la nota, le chiede di aumentare l’impegno agonistico. Allenamento tutti i giorni, se vuole diventare una campionessa, andare alle Paralimpiadi. E Cecilia Camellini, classe 1992, non vedente, originaria di Formigine, un paese in provincia di Modena, accetta. “Con

Un gruppo di atleti che ha reso onore alla vita e allo sport

Nel nuoto erano undici gli atleti in partenza: Nicolò Bensi, Francesco Bettella, Fabrizio Sottile, Federico Morlacchi, Francesco Bocciardo, Michele Ferrarin, Efrem Morelli, Cecilia Camellini,Stefania Chiarioni, Emanuela Romano e la veterana Immacolata Cerasuolo un pizzico di incoscienza e di coraggio”, dice col senno di poi. Sfogliando il palmares di Cecilia c’è da rimanere esterrefatti per la ricchezza e l’ importanza dei riconoscimenti. Una carriera fulminante, che non ha nulla da invidiare a quella di molti nuotatori famosi. Viene da Modena e, con l’ironia e l’ottimismo che contraddistinguono la gente emiliana, ha dichiarato: «Il nuoto si può fare anche ad occhi chiusi. Sin da bambina ho sognato di cantare l’inno di Mameli alle Olimpiadi. E ci sono riuscita. Nei 50 e nei 100 stile libero. I record mondiali sono un regalo che ho fatto a me stessa». Cieca dalla nascita, Cecilia l’acqua la sente, non ha bisogno di vederla. Dentro l’acqua ha addirittura avvertito la scossa più forte di terremoto a maggio. Si è fermata un attimo, poi ha ricominciato a macinare bracciate. «Con il nuoto ho imparato a conoscere il mio corpo ed è l’unico sport che mi rilassa e mi fa sentire in un ambiente protetto. Ho provato anche l’atletica, lo sci, e l’equitazione e posso dire che se proprio dovessi lasciare il nuoto, forse andrei a cavallo. Ma quando sto solo tre giorni senza nuotare divento matta e faccio impazzire chi ho attorno». Lei, che vive a Formigine con i genitori e suo fratello, da ottobre avrà un cane-guida. L’ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha accolto, infatti, la domanda di contributo arri-

Sopra: Cecilia sul podio e insieme al capo dello Stato Giorgio Napolitano. A destra, mentre mostra uno degli ori olimpici vinti a Londra. A sinistra, un momento della gara, e l’accoglienza a Formigine

vata dal Comune di Formigine (Modena), stanziando 6 mila euro per l’acquisto di un cane addestrato alla guida dei non vedenti. Cecilia, iscritta all’Università di Bologna alla facoltà di Psicologia parla anche del suo legame con il nuotatore tetraplegico Francesco Bettella e di come questo sentimento l’abbia aiutata a vincere. «Il mio fidanzato mi ascolta e mi dà coraggio. Ci siamo incontrati agli Europei in Islanda e da lì abbiamo iniziato a frequentarci. A livello sportivo condividiamo molto, ma ovviamente non c’è soltanto il nuoto. Ci comprendiamo. Lui è sicuro di sé e mi trasmette tranquillità. Mi sa capire: le donne fanno un po’ i capricci ogni tanto, bisogna sapere starci dietro». A chi maliziosamente ha voluto opporle la disfatta di Federica Pellegrini, Cecilia ha risposto sorridendo, ma con decisione: “E’ un’amica” e la polemica è finita lì. Quando si ricorda a Cecilia la recente impresa in terra britannica lei risponde: «È un’emozione così forte che a volte ancora non ci credo. Ma penso anche che ci siano ancora dei grandi pregiudizi sulla disabilità, anche tra gli stessi disabili: fa paura pensare che, se non sei vedente o hai qualche disabilità, puoi comunque fare le cose che fanno gli altri». Cecilia ha venti anni, spesi per dimostrare che il marcio sta solo nella mente delle persone mediocri, che non c’è nulla di impossibile, se ci si crede, e che innalzare il livello delle proprie aspirazioni è sempre legittimo e auspicabile. Noi, tutti in piedi, le riserviamo la nostra standing ovation: ma con l’applauso che porta con sé non un sentimento di pietà, ma solo grande gioia e orgoglio.


Ottobre - Novembre 2012 | 19

Silvia Damato

a cura di Marco Morelli

Nel segno di Mino: la mia vita per i bambini di Singureni Il fenomeno dell’abbandono nei paesi dell’est non è qualcosa che appartiene al passato. Migliaia di bambini spinti ai margini della società, con la loro presenza, urlano al mondo intero quello che è l’autentico scandalo della Romania. Il loro numero negli anni progressivamente aumenta. Dopo la crisi economica del 2009 il fenomeno è estesissimo in tutta lo Stato dove, secondo l’Unicef, il numero dei neonati lasciati nelle culle, tra reparti di maternità e di pediatria, tocca le 9mila unità ogni anno. Dal 2005 una legge vieta anche le adozioni internazionali. Decisione presa dopo che sono state perse le tracce di 1500 bambini adottati in Usa, Svizzera, Spagna e Italia. In questo paese lontano, che continua a documentare casi di traffico di esseri umani con giovanissime che, uscite dagli istituti, finiscono a prostituirsi lungo le strade delle città italiane, Mino Damato ha dedicato parte della sua vita ai bambini “in emergenza” ma soprattutto a quelli abbandonati e affetti da Aids. Mino era presidente e direttore della “Fondazione bambini in emergenza” che opera in Romania, a Singureni, attraverso la “Fundatia Bambini in Emergenza”, una Fondazione con personalità giuridica rumena costituita, nel mese di ottobre 1996, al fine di poter ottenere le autorizzazioni ad operare sul territorio a pieno titolo, così come previsto dalle leggi rumene. E’ la sua eredità che è stata raccolta, dopo la sua scomparsa, dalla moglie Silvia. «Mino diceva che Singureni poteva morire con lui, la vedeva come una grande responsabilità, e spesso mi diceva “ Quel giorno fai come ti senti”. So che sarebbe stato d’accordo anche se non avessi accettato. Ma questa è la mia vita, non potrei fare altro lavoro. Mi sento privilegiata a fare quello che faccio e ad avere conosciuto Mino. Faccio fatica a ricordare la mia vita prima di averlo conosciuto: il mio posto è con questi ragazzi che abbiamo cresciuto insieme». Silvia Saini Damato è una donna molto intelligente, semplice, umile ma capace e determinata. Ebbi la fortuna di conoscerla insieme a Mino qualche anno fa, in Val di Non, in occasione di “Pomaria”, la festa dedicata alle mele trentine. Non a caso, nel Centro Pilota Andreea Damato che Mino ha fondato a Singureni fa bella mostra di se un meraviglioso meleto impiantato dai volontari trentini. Sono passati due anni dalla scomparsa di Mino: come procede l’attività della Fondazione? «Le cose sono cambiate anche perché una persona come Mino è insostituibile: a volte

L’eredità di Mino Damato: il Centro Pilota

Un’eredità pesante, che comporta rischi, sacrifici, rinunce, l’affidarsi spesso alla Provvidenza per risolvere problemi che sembrano insormontabili. Ma che regala vita e sorrisi, quelli senza prezzo dei bambini non è per niente vero che morto un papa se ne fa un altro. Siamo cambiati anche noi, anche se lo staff è pressoché immutato e con specifiche competenze: suor Maria e le suore francescane missionarie di Assisi, Tania (assistente sociale che mantiene i rapporti con le autorità), Dan (manutenzione e logistica) e Giulia, la mia più stretta collaboratrice in Italia. Il primo anno dopo la scomparsa di Mino è stato molto duro sotto tutti i punti di vista: farsi conoscere dalle autorità locali, gestire con scelte innovative la Fondazione (dato che i tempi erano cambiati e le stesse si imponevano) non è stato facile». Qual è stata la scelta più significativa? «Sono sempre stata convinta che i bambini devono rientrare in famiglia dopo la “casa famiglia”. Anche se il personale al Centro garantisce la copertura per le 24 ore con cuoche, animatrici, assistenti, psicologhe non si respira la calda atmosfera della casa. I bambini al Centro Pilota disegnano sempre oggetti, naturalmente mai un riferimento ad una casa, ad una mamma, ad un papà. Ho ideato e avviato un progetto in tal senso nonostante le molte resistenze incontrate attorno a me: ma dopo i primi 4 mesi ha già iniziato a dare i suoi meravigliosi frutti. I bambini che accogliamo nel Centro Pilota Andreea Damato di Singureni, sono tutti bimbi abbandonati. Arrivano da noi di pochi

mesi, abbandonati subito dopo il parto da una madre che non si è nemmeno “presa la briga” di dare loro un nome ( sul foglio al posto del nome c’è una X) mentre ha lasciato in loro denutrizione, dipendenza da droghe o alcol e/o il virus dell’HIV e/o dell’epatite. Quando un nuovo bimbo arriva in una delle case famiglia del nostro Centro viene amato subito, da tutti, soprattutto dagli altri bambini. Nella nuova casa finalmente troverà chi penserà a nutrirlo, lavarlo, vestirlo, che giocherà con lui, lo consolerà, lo proteggerà, lo educherà, gli rimboccherà le coperte la sera...ma non troverà, purtroppo, una famiglia vera, una mamma soprattutto. Se un bambino non vive l’esperienza della famiglia diventa in pochi anni un “disadattato sociale” e da adulto non saprà crearsene una propria perchè non l’ha mai “vissuta». La finestra temporale per reinserire un bimbo in un nucleo familiare, è limitata (massimo i 6-8 anni di età). Da diversi anni esiste in Romania la figura dell’assistente maternale e cioè di una donna (con determinati titoli e requisiti) che accetta di accudire uno o due bimbi con un minimo rimborso delle spese sostenute. Qualche mese fa abbiamo organizzato e finanziato il corso di formazione per 10 assistenti maternali e a maggio di quest’anno abbiamo “trasferito” il nostro primo bambino, Andrei (6 anni) ovviamente dopo

A sinistra: Il momento della consegna da parte di Silvia Damato del Premio Mino Damato (alla sua seeconda edizione) a Robert Gallo, medico e virologo statunitense, noto per aver scoperto nel 1983 il virus HIV di tipo 1, insieme al dottor Luc Montagnier.

visite reciproche e periodiche. Il bambino è rinato: nella nuova famiglia ha trovato non solo una mamma ma anche un papà, e due “fratelli” che sono diventati i suoi compagni di gioco. Lunedì scorso per Andrei è stato il primo giorno di scuola...è entrato nella nuova scuola fiero per la sua cartella di Spiderman, per la sua divisa con giacca e cravattino, ma soprattutto per la“mamma” e il “papà” al suo fianco. Questi sono i nostri più grandi successi!” Cosa le ha trasmesso Mino e in quali scelte risente i suoi insegnamenti? «Mino mi ha insegnato a fare le cose bene, belle, velocemente. A Singureni la gente ci considera alla stregua degli untori di un tempo: sputano per terra quando ci incrociano e io dico a tutti di non abbassare mai lo sguardo per dimostrare ai nostri bambini che non devono mai avere paura e non hanno motivo di vergognarsi. I bambini sanno poi riconoscere il bello anche se hanno provato l’orrore degli ospedali lager. Il bello è curativo, soprattutto quando lo si partorisce lavorando coi ragazzi nei laboratori artistici. L’ agire velocemente ha, infine, gli occhi di Doru. Un bambino straordinario che dava a Mino una lista di giochi da comprare non per se, ma per gli altri bambini e al quale Mino aveva

promesso che nel nuovo padiglione sarebbe stato il primo ad entrare. Ma è morto la sera prima». Prossimamente Silvia sarà ospite a Mantova dell’Associazione “Restituiamogli i sogni” che contribuirà a finanziare il suo splendido progetto e il lavoro di un grande indimenticabile uomo. Fondazione Bambini in Emergenza Piazzale delle Belle Arti, 1 00196 Roma | Tel. +39 06.32.20.611 www.bambiniinemergenza.org fondazione@bambiniinemergenza.org Bollettino postale intestato a: Fondazione Bambini in Emergenza c/c postale 316.000 Bonifico bancario intestato a Fondazione Bambini in Emergenza IBAN: IT 14 D 02008 05007 000400543115 CODICE BIC SWIFT: UNCRITM1003 presso Unicredit Banca di Roma


20 | Ottobre - Novembre 2012

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benessere,periodo 05.01.2013 25.01.2013: a partire da 429 € a persona. Includono: 7 giorni in mezza pensione benessere più spuntino pomeridiano, 1 buono di 50 € per il centro benessere, Skipass da 6 gg disponibile al prezzo di 5 gg, Visita dell’annessa azienda agricola,1 escursione guidata alla Malga Fane.

L’hotel è infatti incastonato nella suggestiva cornice dei pascoli alpini di Luson, Larice... che raccontano l’essenza di questa valle. Fino al 4 novembre. www.naturhotel.it

Dalla spettacolare terrazza di 850 metri quadri, i vigneti si dilatano a perdita d’occhio. Stando comodamente nella whirlpool si possono degustare i prestigiosi vini della zona. Qui non c’è fretta: il tempo si ferma tra wellness, arte e cantine aperte per i numerosi eventi che celebrano il rito della vendemmia, come il “Vinosafari” di Caldaro in programma il 4 ottobre e il 1° novembre, le visite guidate in bicicletta tra i vigneti, organizzate nell’area Bolzano e dintorni oppure la festa del Törgellen a Termeno il 5-6 ottobre. Tra Merano e Bolzano, nel cuore della Strada del Vino, l’hotel Napura ha 41 eleganti apartment suite. La particolare struttura si integra perfettamente nel paesaggio vinicolo. Vetro, legno e pietra sono il leitmotiv dell’architettura

Un giorno con il pastore per scoprirne il segreto Una Sardegna fuori stagione, ancora calda e piena di colori,mare e pastorizia, terra di ultracentenari. Una giornata con il pastore per scoprire il ritmo di vita e il segreto della loro longevità: un pacchetto proposto dall’hotel Costa dei Fiori di Santa Margherita di Pula. Un hotel 4 stelle in riva al mare, cene a lume di candela a bordo piscina, un’escursione dal pastore, nel suo ovile, per assaggiare vino e formaggio e per scoprire i suoi antichi strumenti di lavoro. Ecco l’offerta: fino al 13 ottobre, 3 pernottamenti in mezza pensione e 1 escursione dal pastore costano 261 euro a persona in camera doppia.

Il fascino del sigaro toscano Un’occasione per scoprire il suggestivo Fumoir Concept dedicato alla degustazione di esclusivi prodotti di grande qualità, dai classici prodotti da fumo ai più blasonati sigari di tutto il mondo che permettono l’abbinamento ad altre selezionate tipologie di prodotto come vini, distillati, cioccolato e caffè. Il Fumoir Parco dei Principi potrà essere riservato alla migliore clientela per business educational e ogni altra occasione di incontro. Apre la kermesse di 4 appuntamenti dedicati al sigaro Toscano in tutte le sue tipologie, la serata con i prestigiosi vini Antinori in abbinamento all’Extravecchio, a seguire l’appuntamento con i cru di cioccolato Domori in abbinamento al Soldati, il terzo evento vede protagonista il caffè mono-

rigine Illy in abbinamento all’Antico, e conclude il ciclo di appuntamenti la serata con i distillati Nonino in abbinamento all’Originale. Il Fumoir Parco dei Principi, ideato dal General Manager Gerardo Fruncillo, è solo la prima di una serie di attività promozionali che partono con la stagione autunnale e che prevedono eventi settimanali legati alla gastronomia e altri numerosi appuntamenti a tema. Parco dei Principi Grand Hotel & Spa Via G. Frescobaldi 5 (Villa Borghese) Roma Tel. 06/854421 www.parcodeiprincipi.com

Il fascino di Capri in... autunno: assolutamente al Punta Tragara

Alpine Wellness Hotel Masl Unterlände 21 39037 Valles/Rio di Pusteria (Bz), Tel. 0472 547187 www.hotel-masl.com

Autunno di design tra i vigneti e i più bei colori autunnali

Info: Tel. 070 – 9245333 www.costadeifiori.it

NATURHOTEL LUSNERHOF

la “dritta”

Una vacanza benessere fra le montagne della val Pusteria in Alto Adige

L’Alpine Wellness Hotel Masl sorge a 1.300 m di quota nel romantico paesino di Valles, fra i monti che sovrastano la val Pusteria, nel cuore del comprensorio sciistico Gitschberg Jochtal. Nato nel 1680 come locanda del paese, l’hotel a tre stelle superior è situato direttamente sulle piste ed offre un armonioso connubio tra ospitalità e tradizione, accogliente romanticismo e moderno comfort. Gestito oggi in quarta generazione, con dedizione e passione, dalla famiglia Messner, presenta ambienti curati e camere arredate in tipico stile con legni locali. Disponibili anche suites, ampie camere famiglia con stanza separata per i bambini nonché appartamenti. Il Masl si propone anche come hotel ideale per famiglie, sia per la sua posizione vicino alle piste sia per l’attenzione da sempre dedicata ai piccoli ospiti. Il fiore all’occhiello della casa è il centro “Alpine wellness” con splendida vista sulle montagne circostanti: 800mq di benessere con piscina coperta, saune, pale-

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Mamma, ho preso alloggio in aereo

dell’hotel, tre elementi che garantiscono il suo equilibrio e la sua eleganza. Altro fiore all’occhiello, è la magnifica terrazza “Sky Terrace” posta sul tetto: 850 mq di spazio dedicati al benessere del corpo e della mente, grazie ad una spettacolare vista sull’intera Val d’Adige e su tutte le Dolomiti. Le vasche idromassaggio riscaldate, la spa con il suo bagno a vapore e cromoterapia, sauna finlandese, docce emozionali, una esclusiva zona relax e, last but not least, il bar, aperto fino alle 22.30, con il suo ampio salotto con comode sdraio, poltrone e confortevoli angoli, dove sorseggiare le migliori proposte delle cantine altoatesine. Pacchetto Autunnale valido fino al 23.12.12: 3 pernottamenti da venerdi a lunedi mattina con late check-out a partire da 258 euro per persona Info: Napura Art & Design Hotel // Suites & Apartements, Via Steurer 7, Settequerce / Terlano (BZ). Tel.: 0471 195 60 56

Lussureggiante, incantevole, dal fascino senza tempo, Capri con la sua bellezza quasi magica, è il sogno che almeno una volta nella vita deve essere vissuto. Magari a ottobre,quando il clima è più fresco e il traffico turistico meno convulso. Per chi vuole concedersi un long weekend, imperdibile la proposta del Punta Tragara, il 5 stelle lusso gioiello caprese unico nel suo genere, a picco sul mare, proprio di fronte ai Faraglioni: fino al 14 Ottobre 2012 è disponibile il pacchetto “3 notti al prezzo di due”. Programmando un soggiorno di 3 notti, si avrà la terza notte in omaggio. E non è tutto: agli ospiti è riservato anche

www.napurahotel.it

il suggerimento di ANNA MARIA CATANO

Tra le dolci colline della Garfagnana - che l’autunno colora di mille sfumature di giallo, di rosso, di marrone - s’incontra a 500 metri d’altezza il Renaissance Tuscany Ciocco Resort & Spa, primo Renaissance Resort d’Europa, marchio di lusso del gruppo Marriott. Immerso in una tenuta di duemila ettari, antica riserva di caccia, Il Ciocco è un piccolo borgo, arroccato in una cornice naturale dove il tempo sembra essersi fermato. Ma senza nulla togliere alle più moderne comodità. L’atmosfera è intima ed elegante. Non a caso il nome – di pa-

Renaissance europeo

uno sconto del 15% sui trattamenti presso la spa Unica e uno sconto del 15% per una cena al ristorante Monzù. La tariffa parte da € 420,00 per camera doppia al giorno, prima colazione inclusa. Con le sue 44 stanze, il Punta Tragara è un resort 5 stelle lusso, membro di Small Luxury Hotels of the World, ricco di storia che si respira in tutti i suoi ambienti. Lo scorso anno è stata inaugurata la nuova spa UNICA, un’oasi di benessere per la remise en forme degli ospiti. Punta Tragara Via Tragara 57, Capri Tel. +39 081 8370844 www.hoteltragara.it

scoliana memoria – ricorda il legno che arde nel camino, simbolo del calore del focolare domestico. Un lusso “semplice” pensato per soddisfare ogni possibile desiderio dell’ospite. Dall’ottima cucina toscana accompagnata da vini selezionati. Ai trattamenti della beauty spa Daniela Steiner, agli eventi realizzati secondo la filosofia “IntriguingMeetings” – con una grande attenzione ai particolari di design e alle atmosfere alle serate danzanti a tema. Tanti i pacchetti benessere. Ma il vero plus è la vista mozzafiato - sulle Alpi Apuane e sull’Appennino tosco emiliano - che si gode dal ristorante e dalla piscina esterna. Numero Verde: 800 82 00 12. www.renaissancetuscany.com


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Alla tavola dei Re

Il 14 ottobre 2012 il Castello apre le antiche cucine e le dispense per portarvi a scoprire cosa si serviva “Alla Tavola dei Re”. www.castellodigropparello.com

La dispensa magica

Dall’1 al 31 ottobre l’appuntamento più gustoso è a Fié allo Sciliar. Dodici chef propongono i menu della tradizione altoatesina www.alpedisiusi.info

APPUNTI DI VIAGGIO di Marco Morelli

Shopping contadino firmato Gallo Rosso Appuntamento da non perdere il 20 ottobre 2012. Nella vivace ed accogliente piazza Walther, i prodotti agricoli saranno i protagonisti della Festa del Ringraziamento. Dalle 8.30 i coltivatori diretti altoatesini, le cooperative di produttori e varie associazioni di contadini, presenteranno in rassegna i prodotti agricoli e i generi alimentari altoatesini più rinomati. La Festa del Ringraziamento ha radici che risalgono ad un passato lontano, e che, ancor oggi, costituiscono un valore che non ha perso il suo antico e orgoglioso significato. In autunno, alla fine dei raccolti che hanno accompagnato il lavoro agricolo durante i mesi estivi, i contadini festeggiano e ringraziano per i prodotti che la natura ha loro donato. Sulle bancarelle del mercato centinaia di prodotti di prima qualità, provenienti direttamente dalle fattorie e dai masi altoatesini, molti dei quali sono affiliati Gallo Rosso. Dai formaggi di alpeggio, alle marmellate di frutta maturata al sole, dal miele ai distillati, dal pane alla frutta secca. Per un soggiorno “contadino” a 360° si può scegliere un autentico maso altoatesino “Gallo Rosso”, dove vivere e gustare l’atmosfera della fattoria: al maso Gallo

A Kitzbühel si respira un mix tra tradizione alpina e art de vivre contemporaneo

Rosso Quellenhof, ad Appiano sulla Strada del Vino ed immerso nei frutteti, si può osservare da vicino il lavoro della famiglia Pertoll e degustare succhi, erbe aromatiche, marmellate, frutta e verdura fresca del maso. La cantina offre un luogo davvero insolito per serate in compagnia: il legno e il profumo delle botti invadono gli ambienti, creando una situazione particolarmente accogliente. Sopra Bolzano, nell’incantevole e panoramica zona del Renon con vista sulle Dolomiti, a 1020 metri d’altitudine, c’è invece il maso Haidgerberhof Gallo Rosso che offre l’occasione di vivere la vita del maso. Tra frutteti e animali della fattoria (galline, maiali, pecore e conigli), l’atmosfera è autenticamente contadina: si ha la possibilità di collaborare al maso e osservare da vicino il lavoro agricolo. La famiglia Pechlaner organizza serate con grigliate e preparazione “in diretta” del pane. Proprio come una volta. Gallo Rosso Tel. 0471-999308 www.gallorosso.it

Autunno: wellness alpino. Kitzbühel lifestyle e glamour Ritenuta la Montecarlo delle Alpi è oggi rinnovata nel look e nell’hotellerie di lusso, con il restyling di alberghi storici e con nuovi 5 stelle davvero top Kitzbühel, la più nota delle località austriache di montagna, è da anni il salotto dell’alta società in quota. Ritenuta la Montecarlo delle Alpi, per tutto il glamour e il lifestyle che si respira tutto l’anno, è oggi rinnovata nel look e nell’hotellerie di lusso, con il restyling di alberghi storici e con nuovi 5 stelle davvero top con servizi e standard di altissima qualità. Una zona ben estesa, che oltre alla cittadina di Kitzbühel, comprende i villaggi di Reith, Aurach e Jochberg che insieme costituiscono uno scenario variegato e differente per carat-

teristiche e aspetti. Il carico di energia alpina è assicurato per il corpo, per la mente e per lo spirito, grazie ai panorami mozzafiato, ai soffici prati, alle verdi foreste e ai laghi cristallini. Nelle SPA degli hotel, i professionisti del wellness alpino hanno ideato trattamenti e pacchetti per un benessere totale. La sua energia contagiosa coinvolge gli ospiti ogni giorno. Oltre ai negozi per lo shopping griffato, il suggestivo centro storico della cittadina si anima nel tardo pomeriggio, per dar vita all’inimitabile rito dell’aperitivo, un

appuntamento imperdibile tra musica internazionale e divertimento, nei mitici locali come lo Stamperl, il Fünferl, il Ganslernalm e il Londoner. Anche la gastronomia è al top, i numerosi ristoranti gourmet dove gustare le specialità locali e non solo, costituiscono il polo culinario più importante del Tirolo. Un concentrato di hotel di lusso In questi ultimi anni l’offerta turistico-alberghiera di alto livello si è rinnovata grazie a investimenti notevoli e all’apertura di nuove strutture. Sono stati inaugurati due nuovi hotel a 5 stelle, il Grand Tirolia Golf & Ski Resort – www.grand-tirolia.com raffinato, accogliente e con una forte identità alpina e il Kempinski Hotel Das Tirol di Jochberg, moderno, spazioso e con una SPA tra le più grandi delle Alpi. In più si sono rinnovati alcuni storici hotel di lusso, come lo Schwarzer Adler Kitzbühel – www.adlerkitz.at con un’atmosfera retrò-chic e un ristorante gourmet, il Kitzhof Mountain Design Resort – www.hotel-kitzhof.com con ambienti che mixano modernità e stile alpino con sobrietà ed eleganza, e poi lo Schloss Lebenberg – www.austria-trend.at/leb e il Maria Theresia – www.hotel-maria-theresia.at. Info e offerte: Kitzbühel Tourismus Hinterstadt 18 Kitzbühel T. 0043535666660-77 www.kitzbuehel.com

Bratislava e Kosice, accoppiata vincente della Slovacchia Le due perle più luminose di uno Stato in piena evoluzione e crescita, entrano di diritto nel novero delle nuove destinazioni turistiche europee

il giramondo di ALESSANDRA CAPATO

In Uganda con i gorilla Se vi siete stancati di safari in savana e ricordate con un brivido il film Gorilla nella nebbia, siete pronti per andare in Uganda. A Azonzo Travel (info: www.azonzotravel.com) propone un viaggio unico e specia-

Una delle icone turistiche identificative della Slovacchia, il piccolo Paese dell’Europa centrale rinato, di fatto, dopo la caduta del muro e la successiva separazione dalla Repubblica Cechia, è la città di Kosice, Capitale Europea della Cultura nel 2013. Si tratta di una città medioevale che si trova nella parte sud-orientale del Paese, adagiata sulle rive del fiume Hornad. Il suo centro storico, si estende intorno alla piazza a forma di fuso e circondata da splendidi edifici e, un po’ più isolata, dalla cattedrale di Santa Elisabetta, la più grande chiesa della Slovacchia, considerata una delle più belle strutture gotiche del Pianeta. Di fronte alla cattedrale, ecco la vecchia torre del XIV° secolo che, insieme alla cappella di San Michele e all’ossario, costituiscono un esempio unico di

le. Un incredibile itinerario in un Paese ancora vergine e selvaggio, capace di regalare ancora forti emozioni. Accompagnati da guide esperte si vivrà un’esperienza a contatto con la natura. Il tour parte dalla capitale, Kampala e da lì in direzione NordOvest, verso la città di Masindi e il Parco Nazionale delle Murchison Falls. A Masindi, si potrà fare una passeggiata all’interno della Riserva di Ziwa, nata da un progetto di conservazione che ha riportato qui i rari rinoceronti bianchi e neri. Si proseguirà poi verso il Parco Nazionale Murchison Falls, il più grande nel Paese, sosta al Top of the Falls, la sommità delle cascate, dove il Nilo

edifici monumentali gotici. Infine suggeriamo di visita il Východoslovenské Muzeum, famoso per il Golden Hoard di Košice, un tesoro costituto da 11 chili di monili del metallo giallo e l’unica collezione al mondo di monete d’oro del XV°, XVI° e XVII°

si restringe in una stretta gola di soli sette metri prima di compiere un salto di quarantatre metri creando un ruggito assordante e una serie di spruzzi e arcobaleni incantevoli. E poi ancora Fort Portal con la regione dei laghi craterici Kasenda e la foresta del Parco Nazionale di Kibale dove vivono numerosi scimpanzé. Si raggiungerà il Parco Nazionale Queen Elizabeth, celebre luogo dove i leoni sono soliti arrampicarsi sugli alberi. Si proseguirà verso la foresta tropicale di Bwindi fino a raggiungere il confine con il Ruanda, dove si potranno avvistare con permessi speciali i pochi esemplari di gorilla di montagna.

secolo, provenienti da 81 diverse zecche di tutta Europa. (www. kosice.info). La capitale Bratislava, in passato luogo di incoronazione dei re d’Ungheria, è una città ricca di architettura medievale e barocca. Da qualche anno è facilmente raggiungibile anche per mezzo di un aliscafo che parte da Vienna e navigando sul Danubio, in meno di due ore, raggiunge questa splendida città, che si estende su entrambe le rive del Danubio, ai piedi dei piccoli Carpazi. La città è oggi caratterizzata un palpitante vita sociale unita ad un fascino storico che risale al XIV° e XV° secolo quando, con lo sviluppo degli scambi commerciali si rafforzò anche la sua importanza culturale, culminata con l’apertura dell’Academia Istropolitana (1467), una delle prime università dell’Euro-

pa Centrale. La parte più attraente di Bratislava è la città vecchia dove sono concentrati i monumenti storici più importanti e le istituzioni culturali. Il castello di Bratislava è visibile anche da molto lontano essendo stato edificato su di un costone roccioso che domina il Danubio e dal quale, nelle giornate più limpide è possibile scorgere anche Vienna e parte dell’Ungheria. Nei pressi del castello troviamo la cattedrale gotica di St Martin, il simbolo religioso di Bratislava, con la sua suggestiva torre impreziosita dalla copia dorata della corona ungherese, a ricordo degli undici re e delle otto regine inclusa Maria Teresa - che sono stati incoronati in questo luogo, tra il 1563 e il 1830 (info in Italia: 333 4885545). Paolo Ferrari

Colazione originale? Caffè e Champagne in Ovovia! Cominciare in Austria la giornata in salita non è una cattiva idea. I Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia e Hotel Sonnenalpe nella regione di Nassfeld/Hermagor, per assicurarsi di regalare ai propri ospiti un ricordo fuori dal comune offrono la possibilità di fare colazione direttamente sulla moderna ovovia Millennium Express, verso il Tressdorfer Alm ad una altezza di 1.590 m o ancora più su verso il Madritsche posta a 1.919 metri: un cestino da picnic completo e servizio champagne Butler presso la stazione intermedia e vista sulla montagna e sulla natura di Nassfeld. Per info: www.falkensteiner.com | www.sonnenalpe.falkensteiner.com



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MODENAFIERE

1-4 NOVEMBRE 2012

L’inverno comincia a Modena? Ebbene sì, con Nissan Skipass! Nissan SKIPASS, il Salone del turismo, degli sport invernali e del freestyle, è la manifestazione dedicata alle vacanze e agli sport sulla neve. Organizzata da studio Lobo e Modena Fiere, rappresenta l’evento di riferimento in Italia per gli appassionati della montagna e degli sport invernali, per gli operatori turistici, le aziende ed i negozi di attrezzatura e abbigliamento sportivo 500 le località turistiche presenti 500 località turistiche, vale a dire l’intero panorama sciistico europeo, (con qualche seducente incursione proveniente da oltre Oceano), hanno scelto, fin dal 1994, di aprire a Modena la loro stagione sciistica. La centralità della location, al centro di un territorio più o meno a metà strada tra la catena alpina e quella appenninica, situata strategicamente a poche decine di metri dal nodo autostradale A1/A22, ha decretato il successo di Nissan Skipass. L’aspetto espositivo è inoltre completato ed arricchito dal tradizionale workshop della neve, che da anni mette a contatto diretto gli operatori turistici presenti in fiera, con centinaia di rappresentanti del cosiddetto turismo organizzato. 800 marchi e 100 produttori Oltre 100 produttori di attrezzatura ed abbigliamento sportivo, in rappresentanza di circa 800 marchi, sono presenti nei padiglioni Modena Fiere per presentare le novità della stagione. Si provano sci, attacchi, bastoncini, caschi, tavole, tute e scarponi. Si fanno confronti e – volendo - si possono anche provare sulla mega pista (30 metri altezza e 140 metri lunghezza), ricoperta da 800 tonnellate di neve prodotta in quattro giorni. Accanto al prodotto neve vero e proprio, Nissan Skipass propone inoltre una vasta gamma di accessori per gli sport invernali, dai pali per lo slalom, ai gusci per proteggere la schiena, agli altimetri, agli slittini da gara etc. etc. La formula di Nissan SKIPASS, garantisce quattro giorni di contatti diretti con circa 100 mila visitatori e con gli addetti ai lavori, riuniti in fiera.

LA FIERA IN SCATTI...

“Numeri” anche su sci e snowboard Qualche automobilista in transito sulla A1, ci ha confessato che pensava di sognare. A pochi metri dalla sua auto lanciata ad oltre 100 chilometri all’ora, ha visto sfrecciare in aria sciatori e snowboardisti, “decollati” dalla poderosa rampa di neve sistemata nel piazzale della fiera, attiguo all’autostrada. E’ il cuore dello spettacolo offerto da Nissan Skipass che ogni anno si arricchisce di novità: eventi ufficiali e contest di snowboard, freeski, skate, bmx, mountain bike, arrampicata, oltre alle lezioni gratuite di sci e di snowboard per i più piccoli. Inoltre sleddog, gastronomia, e la grande parata di campioni che intervengono a Nissan Skipass per la Festa degli Azzurri, prevista quest’anno alle 19 di giovedì 1 novembre.

a cura di Marco Morelli



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Modena 500 località turistiche presenti in Fiera, vale a dire l’intero panorama sciistico europeo

Otto “case history” della neve, a Nissan Skipass 2012 a cura di Paolo Ferrari

Due vallate dolomitiche (Alta Badia e Val di Fiemme), e due località appenniniche di rango (Abetone e Roccaraso); tre località dell’eccellenza turistica d’oltralpe (Seefeld in Austria, Les Deux Alpes in Francia e Saint Moritz in Svizzera); una società regionale di marketing turistico (Trentino SPA). Saranno tutte presenti a Skipass 2012 per presentare la prossima stagione sciistica. Vediamo chi sono, e quali sono i loro plus sciistici

Alta Badia, vocazione ecologica

Qualche numero ? 5.600 abitanti, una disponibilità di poco meno di 17.000 posti letto e quasi due milioni di pernottamenti l’anno, tra estate e inverno. Ecco l’Alta Badia, la vallata ladina che termina davanti al massiccio del Sella, all’imbocco dei due passi dolomitici del Gardena e del Livinallongo. Potremmo aggiungere 500 chilometri di piste da sci collegate tra loro nel comprensorio del Dolomti Superski (incluso il mito della Gran Risa, che ospita ogni anno il gigante più famoso della Coppa del Mondo), ma ci preme soprattutto sottolineare la grande vocazione ecologica dell’Alta Badia, evidenziata dal teleriscaldamento che permette di riscaldare gran parte del paese de La Villa con il solo aiuto della legna, e dalla recente decisione del paese di San Cassiano di chiudere definitivamente al traffico il centro della cittadina, che verrà animato sempre più spesso da numerose manifestazioni. tel. 0471 836176 info@altabadia.org Val di Fiemme, mondiali alle porte

Sono oltre 100 le gare di Coppa del Mondo organizzate in Val di Fiemme negli ultimi 20 anni, incluse le due tappe conclusive del Tour de Ski, che rappresentano l’evento con il maggiore share televisivo della stagione invernale. Tra il 20 febbraio ed il 3 marzo, La Val di Fiemme ospiterà i Campionati del Mondo di discipline nordiche, un evento che ha già organizzato altre due volte (1991 e 2003) negli ultimi anni. Confermata inoltre la finale del Tour de ski, in programma il 5 e 6 gennaio 2013. Passando agli sci da discesa, segnaliamo l’alpe di Pampeago come uno dei centri più importanti della vallata, cuore dello Ski Center Latemar, che da quota 1.757, si sviluppa verso Predazzo e Obereggen per un totale di 40 km

di piste. Segnalazione doverosa infine per la pista Olimpia dell’Alpe del Cermis (Predazzo) che si conclude a Predazzo dopo 7,5 km di piacere sciistico e 1.400 metri di dislivello tel. 0462 241111 info@visitfiemme.it Abetone, la neve dei campioni

Sulle piste dell’Abetone, sono sciisticamente cresciuti Zeno Colò, Celina Seghi, e Vittorio Chierroni, tre autentiche icone dello sci del passato. Questa località, posta orograficamente sul versante emiliano, ma amministrativamente toscana a tutti gli effetti, propone un vasto comprensorio sciistico formato da oltre 50 chilometri di piste e 22 impianti di risalita, un’accoglienza alberghiera ed extralberghiera qualificata, ottima cucina e prezzi contenuti: ecco il sontuoso biglietto da visita che oggi l’Abetone esibisce con orgoglio. Situato a poca distanza da quattro città (Bologna, Modena, Firenze e Pistoia) che garantiscono un bacino di utenza potenziale di diverse centinaia di migliaia di sciatori, il comprensorio sciistico dell’Abetone è composto da tre aree: la Selletta, il Monte Gomito - Pulicchio con le famose piste Zeno e Stucchi, e la Val di Luce che si collega con la vetta del Monte Gomito. tel. 0573 60186 info@abetoneovovia.it Roccaraso, montagna bianca, mare blu

Di tutto il bacino sciistico abruzzese, composto da una ventina di località, Roccaraso rappresenta la punta di diamante, l’eccellenza assoluta. Consente, in più di mezz’ora d’auto, dalle piste innevate di Roccaraso, di raggiungere il mare classificato come uno dei più puliti e limpidi del nostro Paese. Il suo comprensorio sciistico, che gravita attorno alle cime più alte dell’Appennino Centrale, dove vivono l’aquila, l’orso marsicano ed il lupo, è

suddiviso in tre zone collegate tra loro, sci ai piedi. La zona del Pizzalto, quella dell’Aremogna e quella del Montepratello, che costituiscono un grande carosello di piste (120 km.) e impianti (34), con cinque diversi punti di arroccamento. Si scia da dicembre a marzo, grazie ad un nuovo impianto di innevamento. Ha ospitato le finali di Coppa Europa nel 2005 e i mondiali juniores nel marzo scorso tel. 0864 845049 info@skipassaltosangro.net Seefeld, l’eccellenza alpina in Tirolo Adagiata su un altopiano a circa 1200 metri quota, Seefeld è un mix di sole, qualità della vita ed eccellenza delle strutture ricettive. E’ la principale delle località che formano l’Olympiaregion (che comprende anche Leutasch, Moesern/Buchen, Reith, Scharnitz), e vanta un primato invidiabile: è la seconda città austriaca (dopo Vienna, of course) come numero di presenze turistiche annuali, e l’unica località austriaca ad annoverare ben 5 alberghi a 5 stelle nel suo territorio. Particolarmente amata dagli italiani (qui, tutti parlano la nostra lingua), è considerata il tempio planetario dello sci nordico (262 chilometri di tracciati battuti e segnalati), prescelta dai lettori del DSV Atlas Ski Winter sulle 232 aree sciistiche di tutto il mondo, in queste discipline. Anche lo sci alpino è praticabile in diverse zone del territorio con una ventina di impianti e circa 50 chilometri di piste. tel. +43 (0)5 0880-50 info@seefeld.com Les Deux Alpes, la città della neve

Sorta intorno alle baite degli antichi villaggi di Venosc e Mont de Lans, oggi Les Deux Alpes è divenuta un domaine skiable di prima grandezza che si sviluppa dai 1300 ai 3600 metri di altitudine, dove si può praticare lo sci estivo sul ghiacciaio sciabile più vasto del continente. Si trova nel cuore dell’Oisans, nella Regione Rhone Alpes, a circa un’ora d’auto da Grenoble. La fotografia sciistica inquadra bel 1400 ettari di area sciistica non battuta per gli amanti del fuoripista, con 104 piste battute e segnalate (14 nere, 18 rosse, 45 blu e 27 verdi), 51 impianti di risalita che assicurano una portata oraria di più di 70.000 persone. Dagli anni ’90, Les 2 Alpes ha inoltre inaugurato diverse aree “slide” per il freesty-

le, tra cui il Vallon de la Meje, con un dislivello di 2150 metri in neve fresca che rappresenta un autentico must a livello internazionale. tel. +33 (0) 476792200 info@les2alpes.com St. Moritz, noblesse oblige

Culla del turismo invernale da quasi centocinquanta anni, nel capoluogo dell’Engadina, si sono disputate due edizioni dei Giochi Olimpici Invernali (nel 1928 e nel 1948), e quattro edizioni dei Mondiali di sci alpino. Favorita da un clima particolarmente generoso (una media di 322 giorni di sole ogni anno), il suo nome simboleggia esclusività, eleganza e classe a livello internazionale. Con 350 chilometri di piste per lo sci alpino (e 55 impianti di risalita per 65000 persone/ ora), Saint Moritz dispone di uno dei più vasti comprensori sciistici delle Alpi. Il domaine skiable si sviluppa intorno al Piz Nair con neve quasi sempre abbondante e impianti di risalita veloci. Tappa d’obbligo, la funicolare che porta a Corviglia, a 2.486 metri di altitudine, ed una imperdibile cena a lume di candela al Muottas Muragl (mt. 2456) dove, al tramonto, si scorgono i quattro laghi fino al Passo Maloja tel. + 41 (0) 818373333 stmoritz@estm.ch Trentino SPA, 360° L’immagine turistica e territoriale del Trentino in senso ampio: questo il compito di Trentino SPA che ha preso il posto dell’Apt nel 2003. Dalla gestione del marchio, alla promozione e pubblicità del Trentino come sistema integrato di valori e attività; dalla valorizzazione delle specificità, all’attività di marketing sui diversi mercati; dalle relazioni esterne e dei rapporti con i media, alla ricerca e analisi. Non solo promozione del turismo pertanto, ma marketing di tutto un territorio, dai prodotti tipici alla cultura, per finire con il coordinamento con tutti gli altri soggetti che operano nel settore: Provincia, Camera di Commercio, Università, APT d’ambito, Consorzi Pro Loco, Associazioni di categoria, operatori, imprese. Tra i numerosi compiti della Trentino SPA, una segnalazione particolare per l’area comunicazione, che svolge un’attività articolata per consolidare una buona immagine complessiva del Trentino. tel. 0461 219300 booking@visittrentino.it marketing a



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Activ & Relax a San Vigilio (BZ)

All’Excelsior Resort ****S mountain style spa resort di San Vigilio per immergersi nelle atmosfere incantate delle Dolomiti fino al 4 novembre www.myexcelsior.com

Un massaggio in fondo al mare

Dall’unione di acqua e shiatsu, il Falkensteiner Hotel & Spa Iadera, a Punta Skala, in Croazia propone lo Watsu. www.iadera.falkensteiner.com

PARADISI DEL BENESSERE di Marco Morelli

Terme di Comano: amiche per la pelle, ogni giorno Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Psoriasi, ma alle Terme di Comano le affezioni cutanee si curano con successo tutti i giorni. In modo naturale, senza l’impiego di farmaci, grazie ad antiche acque benefiche, la cui efficacia è confortata da numerosi lavori clinici che ne garantiscono scientificamente la validità( un ciclo di balneoterapia,confrontata con pazienti trattati con acqua di rete, ha dimostrato miglioramenti nel 64% dei pazienti a distanza di 3 mesi). Situate nelle Valli Giudicarie, alle spalle del Lago di Garda le Terme di Comano sono le uniche in Europa a poter vantare una specifica indicazione dermatologica, in primis per curare psoriasi e dermatite atopica Un passaparola entusiasta contribuisce alla scelta da parte degli

oltre 15.000 ospiti che ogni anno si affidano alle Terme di Comano. Dal 27 al 29 ottobre le Terme offriranno a tutti, malati e non, speciali momenti di approfondimento sulla Psoriasi e sulle nuove frontiere curative. Innanzitutto il check-up dermatologico gratuito per la psoriasi, riservato a chi viene per la prima volta alle Terme di Comano (su prenotazione, allo 0465/701277) con cura idropinica gratuita. Per tutti, invece, il 27 e 29, la possibilità di partecipare a visite guidate ai reparti cura del centro termale. Di psoriasi si parlerà domenica 28 ottobre alle 10.00: gli specialisti delle Terme di Comano illustreranno le nuove frontiere curative per la stessa e risponderanno alle domande del pubblico (ingresso libero). Convenzionate con il S.S.N.

e aperte fino al 4 novembre, le Terme di Comano offrono anche una breve stagione invernale (7 dicembre 2012-13 gennaio 2013) nel moderno stabilimento all’interno del Grand Hotel Terme. Quest’ultimo, classificato 4 stelle superior, immerso nel parco delle Terme di ben 14 ettari, rappresenta il luogo ideale per una cura/vacanza. Al suo interno potrete effettuare tutte le cure (alcune direttamente nella stanza dell’hotel) ed essere seguiti quotidianamente da uno dei medici del centro Termale, godendo della privacy e degli spazi relax che l’hotel offre, dell’area wellness, dei numerosi trattamenti benessere nonché della rinomata cucina che il Grand Hotel offre.Ecco una delle tante proposte che troverete sul sito www.ghtcomano.it. Honeymoon Short Stay: a parti-

re da € 806,00 a coppia. 3 notti/4 giorni in camera doppia Superior da 2 persone in pensione completa e programma benessere con: 2 massaggio relax ( 50 min), 2 trattamenti viso (50 min), 1 accesso alla Private Spa con idromassaggio, sauna finlandese e bagno turco agli aromi ( 90 min) con spumante e fragole. Per informazioni: APT Terme di Comano-Dolomiti di Brenta, tel. 0465.702626, fax 0465.702281, www.visitAcomano.it e info@visitAcomano.it.

Il centro benessere Passer Wellness & Spa per chi desidera il massimo della privacy

Sempre più coccolati all’ Hotel Terme Merano L’Hotel Terme Merano ha contribuito al rilancio e alla svolta di questa destinazione turistica e di cura, insieme all’adiacente complesso termale. E’ l’albergo più trendy della città, decisamente moderno ma con accenti alpini rivisitati al suo interno

Hotel Terme Merano si rinnova. Dopo il recente passaggio di proprietà, dalla Provincia a una cordata di imprenditori e albergatori altoatesini ( Sanoner, Demetz, Nestl e Athesia ) si appresta a vivere un nuovo percorso in fatto di accoglienza. Le novità sono l’introduzione della mezza pensione, il potenziamento delle offerte Spa con incremento dello staff e nuovi trattamenti, la fusione dei due ristoranti Olivi e Wolkentein per la mezza pensione e la colazione con cucina a vista, la trasformazione del bar

Il nuovo direttore è Rudi Theiner. La sua strategia è di apertura verso la clientela leisure, target da incrementare

Piazza in bistrò, con show cooking e una terrazza aperta tutto l’anno (con tavoli in stile brasserie e un menù à la carte con prelibatezze di vario genere, uno spazio unico in Alto Adige e per Merano). Piccoli ritocchi anche per le stanze e per l’area wellness dove i colori, hanno delineato meglio i principi del feng shui. Il nuovo direttore è Rudi Theiner, giovane e brillante altoatesino di 32 anni. Idee chiare e determinazione nel raggiungere gli obiettivi, con investimenti sul marketing online e risorse

umane preparate per tali propositi e compiti. La sua strategia è semplice e di apertura verso la clientela leisure, target che vuole incrementare. “Innanzitutto vorremmo in parte cambiare la tipologia di pubblico. Un po’ meno hotel di città con uomini d’affari e clientela da week end, ma prevalentemente hotel di vacanza con soggiorni prolungati (nel 2011, il 70 % dei pernottamenti era riferito a clienti in vacanza per brevi periodi ed estimatori del benessere e della SPA” ). Ad esempio, prima da noi l’ospite poteva solamente mangiare “à la carte” mentre ora, con l’introduzione della mezza pensione, ce lo coccoliamo. Non vogliamo ridimensionare la clientela business, ma vogliamo aumentare i pernottamenti dei vacanzieri. Gli ospiti business potranno continuare a prenotare l’alloggio in b&b e chiedere la maggiorazione di prezzo per la mezza pensione: e le possibilità strutturali per organizzare meetings e congressi rimarranno inalterate. Per fidelizzare la clientela leisure intendiamo dare valore

Il segreto della bellezza Ritemprarsi con i trattamenti “Shanti” a Loipersdorf Un ‘tempio del wellness’ al cospetto dell’ “Imperatore selvaggio”, quel massiccio del Wilder Kaiser che è un simbolo del Tirolo. Nel centro benessere del Biohotel Stanglwirt, c’è davvero da ‘perdersi’ fra le mille possibilità di prendersi cura di sé. Per la cura preventiva e rigenerante della pelle del viso e del corpo qui si utilizzano nuovi cosmetici naturali e bio, ispirati alle millenarie conoscenze dell’Ayurveda, con oli essenziali di altissima qualità. Si tratta dei prodotti ‘Shanti’, di Andrea L’Arronge. www.stanglwirt.com

Le Terme di Loipersdorf in Stiria, il resort termale più grande d’Europa, ha registrato 75.000 visitatori in più dall’inaugurazione del nuovo Acquafun, lo scorso novembre 2011. Ai numeri positivi corrispondono importanti investimenti e novità: trattamenti innovativi, nuove aree di benessere e restyling di ambienti già esistenti, per un’offerta sempre più ricca e al passo con i tempi. “Lasciarsi andare”, “sperimentare” e “rinvigorirsi”: questi sono i tre pilastri delle Terme di Loipersdorf, fondamenti del vero benessere. La tecnica del Life Balance insegna proprio l’armoniosa combinazione dei tre elementi, secondo il “Metodo Olistico

alle esigenze dei nostri ospiti cercando di soddisfarle in modo personalizzato”. L’Hotel Terme Merano, ha contribuito al rilancio e alla svolta di questa destinazione turistica e di cura, insieme all’adiacente complesso termale. E’ l’albergo più trendy della città, decisamente moderno ma con accenti alpini rivisitati al suo interno. Insieme al design contemporaneo, arredi e accessori dalle tinte vivaci, legno e pietra, tappeti in pelle di mucca e lampadari fatti di corna di cervo, esaltati da colori come l’oro, il bordeaux e il verde mela.

Loipersdorf ”. Una nuova zona di 700 mq ne “Il Mio S chaffelbad” ospiterà l’Area Sauna Romana per un investimento di 600 mila euro. 6 nuove saune di diverse tipologie, arredate con materiali completamente naturali del posto, saranno a disposizione degli ospiti delle Terme di Loipersdorf. Due volte al giorno i maestri di sauna, vestiti negli abiti tradizionali romani, eseguiranno la cerimonia romana illustrando il percorso da seguire e gli effetti benefici del calore. Fanno parte del resort termale cinque hotel da cui è possibile accedere comodamente alle terme che sono aperte tutti i giorni. L’area “Ter-

L’hotel dispone di 115 camere e di 24 suite, del centro benessere Passer Wellness & SPA di 1.250 mq con piscina interna ed esterna immersa in un esclusivo giardino, soprattutto dell’accesso diretto alle adiacenti Terme tramite un comodo tunnel sotterraneo rinnovato di recente. Il cocktail bar Terrazza dei Cedri è il living dell’hotel dove domina un ritratto gigante di Sissi. Hotel Terme Merano Piazza Terme 1 – Merano (Bz) T. 0473/259.000 www.hoteltermemerano.it

me da vivere” è la parte più grande dedicata al divertimento di tutte le età, comprende: 21 piscine interne ed esterne, 9 saune, l’Acquafun con gli scivoli, il Babybeach e l’Acquapark per i bambini, un ristorante. L’area “Il mio Schaffelbad” è invece la parte più elegante ed esclusiva, dedicata a chi cerca benessere e relax, con 14 piscine, 14 saune, sale relax, cabine per i trattamenti, un ristorante e una biblioteca. Il biglietto giornaliero per le “Terme da vivere” è di 27,50 euro; quello per entrambe le aree invece è di 39,50 euro. Per gli altri prezzi, gli orari e le prenotazioni è possibile consultare il sito www. therme.at.


28 | Ottobre - Novembre 2012

Gaggenau, l’eccellenza in cucina

ABITARE di Barbara Gazzi

TENDENZE Se non siete ancora attrezzati per l’inverno, un piccolo suggerimento vi scalderà la stanza e anche l’anima: il camino elettrico! Un’ accattivante camino elettrico ad acqua di forma quadrata, dimensioni contenute e finiture di tendenza lo rendono un acquisto che da solo può cambiare l’aspetto della casa, regalando un angolo di magia ai fortunati possessori. Disponibile bianco lucido o “nero motorbike”, o nell’eccentrica finitura a specchio. Effetto fumo e brace di incredibile realismo grazie alla raffinata tecnologia “Optimyst” by Glen Dimplex, pratica funzione riscaldamento a due potenze, telecomando fornito di serie. E’ possibile appendere il camino elettrico a parete, no incasso, completo di rivestimento.

Il camino elettrico ad acqua Le dimensioni si aggirano tra una larghezza di 713mm, una profondità di 180mm e un’ altezza di 710mm. Tra le principali caratteristiche tecniche si evidenziano il consumo orario solo effetto estetico, 212 watt, un peso di 22.6 kg, i colori sono disponibili in bianco laccato, nero opaco “motorbike”/specchio. E ora siete pronti a sedervi in poltrona osservando le fiamme del fuoco e coccolarvi con la copertina della nonna, la cioccolata calda chi l’avrà preparata?!

VIAGGIO NELL’ARREDAMENTO

La casa dei sogni vicino a Parigi Nel luogo magico per eccellenza, amato dai grandi e dai piccini, è possibile trovare la Casa dei Sogni del XXI secolo, immaginata dalla Disney. La “casa del futuro”, ipertecnologica e interattiva, è stata ricreata al Disneyland Resort e, dal 16 giugno scorso, è anche visitabile. Entrare in questa abitazione è come fare un salto avanti nel tempo, oppure nel mondo delle favole: schermi giganti, specchi Magici che trasformano la nostra immagine, proiezioni, musica di sottofondo secondo i nostri gusti, stampanti tridimensionali. Quando si varca la soglia della Innoventions Dream Home si viene accolti con fare cortese dalla famiglia (immaginaria) Elias. Al proprio passaggio le pareti si colorano e parte una musica di accompagnamento. Naturalmente è possibile personalizzare i disegni sui muri ed i brani musicali rispettando i propri gusti. La cucina è un insieme di funzioni interattive all’avanguardia. Un tavolo speciale ricorda i vari appuntamenti, oltre alla spesa da fare ed i cibi e le bevande sono memorizzate dal sistema.

Entrare in questa abitazione è come fare un salto avanti nel tempo, oppure nel mondo delle favole

Le scorte alimentari sono totalmente automatizzate ed i gusti di chi li consuma memorizzati. La camera dei bambini sarebbe un sogno per tutti i più piccoli: letto a forma di nave pirata con cannone incorporato e stanza che reagisce alla favola che il papà sta raccontando con proiezioni video a parete e luci e suoni soffusi in tema con la fiaba. La stanza dei ragazzi più grandi, invece, c’è la possibilità di connettersi con gli amici o con le postazioni di gioco. La sala da pranzo è caratterizzata da un grande tavolo con schermi e computer con cui è possibile interagire in svariati modi. Un megaschermo da 100

pollici, un impianto audio 7.1 e una stampante tridimensionale sono invece i punti forte dello studio. E per chi volesse giocare a travestirsi, la casa è dotata di Specchi Magici che consentono di agghindare la propria immagine in svariati modi, dai tipi di vestiti ai baffi. Insomma, grazie alle nuove tecnologie disponibili, tra cui quelle RFId, che consentono il riconoscimento a distanza di oggetti, animali e persone sfruttando le onde radio, la Disney è riuscita come sempre ad andare oltre e a proporre qualcosa che nessun altro ancora aveva osato. Tutto questi a pochi passi da Parigi, per conti-

nuare la favola nella magia, passeggiare per gli champs elisée, tuffarsi nella cultura del Louvre, concedersi un romantico tour sui famosi bateau mouches sulla Senna. Per i più curiosi, i quartieri latini, senza dimenticare che è anche il posto migliore per mangiare, dove trovare fornite bancarelle di libri usati, un susseguirsi di vie una più suggestiva dell’altra, negozietti caratteristici, accompagnati da musica di artisti da strada per raggiungere la famosa cattedrale del Sacro cuore. Per concedersi un ultimo lusso, salire fino in cima alla tour eiffel e brindare con una coppa di prestigioso champagne, a quel punto sentirete realmente scendere una magica polvere di stelle, non provate ad esprimere un desiderio perché sarebbe davvero chiedere troppo!

La serra domestica C’era una volta…

I netsuke giapponesi I Netsuke giapponesi sono piccole sculture di avorio o legno la cui origine risale al XV secolo. Queste piccole sculture erano forate da due buchi per i quali passava un cordoncino in seta ed erano destinate a fissare alla cintura del kimono la scatoletta delle medicine o la scatola del tabacco o l’astuccio della pipa. Questi meravigliosi oggetti antichi sono ora diventati pezzi d’arte raffinata da alloggiare in una vetrinetta in salotto, offrendovi la sensazione della magia d’oriente ogni volta che andrete a sfiorarlo con le vostre mani.

Volevo il meglio e alla fine l’ho trovato, Gaggenau. Gaggenau rappresenta oggi per architetti, designer, chef di tutto il mondo l’eccellenza nell’ambito degli elettrodomestici per la cucina, ha presentato, in anteprima ad Eurocucina, le novità 2012. Materiali selezionati, prestazioni eccezionali e il fascino di una presenza marcata nello spazio: negli apparecchi per la cottura della Serie Vario 400 di Gaggenau, la tecnica professionale più innovativa al servizio della cucina domestica e il design scultoreo confluiscono e formano un tutt’uno. Le manopole di regolazione in acciaio massiccio posizionate sul pannello frontale sottolineano il rigoroso linguaggio formale. Per la prima volta gli apparecchi speciali come il grill elettrico, la piastra Teppan Yaki, la vaporiera o la friggitrice possono essere abbinati secondo il proprio gusto e desiderio con i piani cottura a gas o a induzione da 38, 60, 80 o 90 cm, andando a creare un’unità estetica perfetta. Grazie alla precisa lavorazione dell’acciaio inox da 3 mm di spessore, i piani cottura della Serie Vario 400 di Gaggenau possono essere installati completamente a filo top o in appoggio, per mettere in evidenza i loro profili al vivo e possono essere installati uno accanto all’altro creando un perfetto allineamento. Tra i piani cottura a gas, a induzione e gli apparecchi speciali possono essere inseriti fino a quattro unità di aspirazione da piano VL 414. Collegati ad un gruppo motore regolabile comodamente con un’unica manopola comandi, essi garantiscono un’aspirazione ottimale direttamente nel punto di cottura. Per le cucine a isola e per gli ambienti aperti e spaziosi Gaggenau propo-

ne una nuova soluzione : il centro di aspirazione da piano telescopico AL 400. I vapori e gli odori vengono efficacemente aspirati direttamente nel punto di cottura. Il tutto, nell’assoluto silenzio. Il centro di aspirazione da piano telescopico AL 400 si sposa perfettamente con i piani cottura della nuova Serie Vario 400. Il suo design minimalista riprende il rigoroso linguaggio formale degli apparecchi della Serie Vario 400. Quando non è in uso, si ritrae per scomparire totalmente nel suo alloggiamento. Per la prima volta tutta la superficie del piano si trasforma in un’unica, grande area di cottura senza limiti, proprio come nelle cucine professionali. Nel piano cottura Full Induction CX 480 tutta la superficie diventa quindi un’unica, grande area di cottura, senza zone e senza limiti. La posizione della pentola viene automaticamente riconosciuta e si scalda solo il punto in cui si trova. Ancora non sapete cosa cucinare, non importa riuscirei a restare immobile, con la mano ferma sul piano cottura, in un sorriso contemplativo per molto molto tempo, sapendo che Gaggenau non è solo un sogno.

RENDERE UNICA LA PROPRIA CASA

La birra la servo io Ciò che non manca mai in casa, soprattutto a tavola, sono le bevande, acqua, coca cola, aranciata, birra, vino e quant’altro, oltre ai liquori da assaporare durante la giornata, da offrire ad amici, ospiti. Ma perché accontentarsi dei soliti recipienti, come caraffe, bottiglie, per servire le bibite? Esiste un originale contenitore per bevande la cui forma è davvero eccentrica: il dispenser per bevande a forma di pompa di benzina retrò. Il suo design ricorda le vecchie stazioni di rifornimento americane. Il materiale di cui è costituito è la plastica dura, il colore è silver, mentre la parte interessata a contenere i liqui-

Un complemento d’arredo in grado di stupire e sorprendere, la Serra Domestica Smeg permette di concepire e vivere in maniera differente il verde all’interno degli spazi domestici. Progettato in collaborazione con lo studio Piano Design, l’elettrodomestico unisce il rigore della struttura in vetro e acciaio temperato con le luci diffuse ed il nebulizzatore interni, esaltando forme e colori delle piante poste all’interno di esso. Realizzata su concetto d’arredo con il verde, la Serra Domestica è un complemento d’arredo, ideale per chi ama dedicarsi alle piante pur non avendo a disposizione un giardino o un terrazzo. Particolarmente pratica e funzionale, si colloca su qualsiasi piano o sull’apposito piedistallo, mentre i vasetti contenuti al suo interno si estraggono comodamente evitando, a chi li deve sfilare, di chinarsi. Le virtù estetiche di questo oggetto di design s’accompagnano a soluzioni tecnologiche di altrettanto valore. Il programma manuale permette di impostare a propria discrezione i differenti para-

di è in plastica trasparente con tacche graduate stampate, in modo da avere sempre sotto controllo il livello del contenuto e rifornirlo quando è necessario, il dispenser è in grado di contenere fino a 900 cl di liquido ed è alto 48 cm circa. Per servire i drink basta premere la “pistola della pompa di benzina” che si trova alla fine del tubo di gomma flessibile ed erogare la bevanda nei bicchieri. È un regalo perfetto per tutti quelli che hanno voglia di dare un tocco di novità agli oggetti d’uso quotidiano, portando una ventata di divertimento ai soliti gesti come quello di versare bevande in un bicchiere!

metri dell’ambiente interno, individuando così le condizioni ideali per la crescita di particolari tipi di piante. A questo si aggiungono altri tre programmi automatici che consentono di ricreare differenti microclimi, adeguati alla crescita ed al mantenimento di diversi tipi di piante: Tropicale, adatto per orchidee, piante verdi, bonsai e talee; Desertico, ideale per le piante grasse e Temperato per quelle fiorite. Per ottenere il clima desiderato è sufficiente premere un tasto sul telecomando e automaticamente la serra individua i parametri necessari alla sua impostazione. Inoltre, grazie ad un’apposita funzione che riscalda il terriccio, è possibile adoperarsi nella riproduzione delle piante per talea: l’attività che mediante il radicamento delle talee, i rametti potati, permette di riprodurre le piante desiderate. Progettata sul modello di un’ abitazione, con tetto ed ingressi, la Serra Domestica diventa un regalo perfetto per gli appassionati del verde e per chi ama oggetti dal design sobrio ed elegante.


Ottobre - Novembre 2012 | 29

stile libero di ANTONIO SCOLARI

Quando l’accessorio è indispensabile!

di Vittoria Bisutti

Le tendenze ai piedi È lo stivale il protagonista della moda maschile per il prossimo inverno. Un accessorio che è stato definito come il fondamento dal quale partire per costruire quello che sarà il look preferito. Del resto, la calzatura è molto importante, un dettaglio in grado di stabilire l’eleganza o meno della persona. I materiali sono la pelle e il camoscio, nelle tonalità classiche e anche in quelle più colorate e vistose. Le forme sono anch’esse differenti: da quelli alti a quelli più corti e accessibili, stringati e con lacci e fibbie, a quelli semplici con cerniera laterale. Nel primo caso sono più casual e adatti a chi indossa un abbigliamento sportivo, fatto di jeans e di felpa, altro accessorio cool, oppure con un altro capo trendy dell’inverno, i maglioni armatura, così definiti perché di lana rigida e lavorazione grossa quasi come una maglia metallica. Inoltre sono proposti con particolari dettagli, dalle suole

FASHION STYLE

colorate o dalla particolare consistenza, alle finiture con le borchie, altro vezzo di questa moda invernale e presenti anche su capi in pelle e giubbini. Lo stivale dalle sobrie fattezze, liscio ed elegante, si abbina meglio all’abbigliamento classico e dai tagli sartoriali come dettano le regole degli stilisti, con abiti in grigio chiaro o scuro, che sono quelli più giusti per la prossima stagione e ancor di più se in total look ovvero con camicia e cravatta grigie. Le sneackers sono riproposte nella riedizione dei classici dei marchi più noti, mentre borse e borsoni sono da usare senza troppi eccessi.

Borse e scarpe contraddistinguono da sempre l’eleganza e lo stile di ogni donna sottolineandone il gusto e la personalità. Diciamoci la verità: non ce ne sono mai abbastanza... Alzi la mano chi non è mai stata presa in giro da mariti, fidanzati o amici per la “piccola” collezione di questi capi d’abbigliamento! Per quanto riguarda il pianeta scarpe quest’anno state tranquille, non dovrete fare spese pazze per stare dietro alle nuo-

ve tendenze dal momento che, rispetto alle collezioni dello scorso autunno- inverno, non ci sono stati troppi cambiamenti, soprattutto nel fronte degli stivali col pelo e del tacco alto e plateau, quest’ultimo emerso prepotentemente già nelle collezioni delle stagioni precedenti, che però non da segno di volerci abbandonare. Le linee di quest’inverno diventano però più aggressive e spregiudicate, spesso impreziosite da borchie e paillettes, mentre

rimane un must la scarpa pino dai maxi bauletti alle valigie tonata (come propone Fendi e tonde in pelle o con stampa a Manholo Blanik) insieme con coccodrillo o in vernice, tuti fiocchetti in punta (vedere la te allo stesso tempo eleganti e collezione di Valentino). funzionali, per far fronte alle Accanto al classico tacco, semesigenze della donna moderna. pre intramontabile, e agli imEssendo uno degli accessoperdibili tronchetti o scarponri preferiti dalle donne anche cini alla caviglia, quest’anno quest’anno gli stilisti ne prodiventano estremamente attuali anche i mocassini e le ballerine, come moLe linee di quest’inverno diventano stra la collezione del grande stilista Chripiù aggressive e spregiudicate, stian Loubotin che propone, accanto spesso impreziosite da borchie all’ormai famoso tacco 12, anche una e paillettes, mentre rimane un must collezione di mocasla mitica scarpa pitonata sini con le linee impreziosite da strass, borchie e altri incredibili dettagli. pongono molteplici tipologie Le ballerine questa stagione per soddisfare ogni tipo di esiavranno un successo enorme, genza. Dalla borsa a trapezio, proposte in vari colori o con accessorio ideale per le donne fiocchetti in punta. Lo stile doin carriera (proposto da Gucminante però sarà quello retrò ci in molteplici varianti) alla con creazioni davvero originatracolla, comoda e per tutti i li. giorni ma ormai diventata irriSpesso una delle prime cose che nunciabile per tutte le fashion guardiamo quando cerchiamo victim, fino alla pochette, per le una borsa sono le dimensioni, serate più eleganti, impreziosita per avere lo spazio per portarci da inserti in oro e pietre preziovia tutte le nostre cose. La colse. Si sa: il dettaglio fa la diffelezione di Luis Vuitton proporenza... quindi sbizzarritevi! ne una linea di borse che van-

UN MARCHIO, UNA STORIA Fratelli Rossetti è uno dei marchi di alta moda Made in Italy, un’eccellenza che ci rappresenta nel mondo. Questa azienda calzaturiera italiana, che produce scarpe di lusso per uomo e donna, trae le sue origini dall’attività di calzolaio di Renzo Rossetti che nel 1945 a Parabiago iniziò la produzione artigiana di calzature sportive per il negozio Brigatti di Milano e successivamente quelle per ciclisti per Atala Sport. Nel 1953 nasce la Fratelli Rossetti SPA e inizia la produzione di ballerine da donna e scarpe semplici da uomo. Nel 1961 i mocassini da uomo con i fiocchetti vengono esportati negli Stati Uniti insieme a quelli morbidi “yacht” con grande successo anche nel resto del mondo, dove l’azienda si afferma alla grande. Le collaborazioni con Armani, Ralph Lauren, Yves Saint Laurent e Pierre Cardin, inducono alla produzione di scarpe di lusso da donna che debutta nei primi anni settanta. Negli anni ottanta entrano in azienda i tre figli di Renzo, Diego, Luca e Dario Rossetti,attualmente Consiglieri Delegati. La linea “Flexa”, scarpe casual da uomo, che lo stesso Renzo definisce calzature multiuso “sportivo-cittadino”

Occhiali gioiello Raffaella di Montalban - Luxury Frame

L’accessorio perfetto per il dopo vacanza Tristi per il rientro dalle vacanze? Vorreste uscire spensierate di casa con kafkano e infradito e dovete infilarvi tailleur e decoltè? Alla scrivania in ufficio ripensate con nostalgia a come bastava poco nelle giornate estive per sentirsi belle? Gli occhiali- gioiello Raffaella di Montalban sono l’accessorio perfetto per rendere felice una donna donandole quella sensazione di bellezza naturale che il relax e la serenità estive sanno dare. Per l’inizio della nuova stagione, la collezione Raffaella di Montalban – Luxury Frame propone

due modelli dalla mascherina tartarugata in linea con le ultime tendenze fashion che riscoprono gli stampati animalier e i tessuti più particolari, dal velluto all’astrakan. www.raffaelladimontalban.com

risale agli anni novanta, mentre nel 2003 l’azienda ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni dalla fondazione, con un francobollo emesso dalle Poste italiane. Nella boutique di via Montenapoleone a Milano, il secondo piano è dedicato al progetto ‘Su Misura Uomo’, il nuovo servizio sartoriale per soddisfare anche la clientela più esigente alla ricerca di un prodotto fatto a mano come da tradizione aziendale e modellato per le singole necessità. www.fratellirossetti.com

Woman Collection P/E 2013 “The Tale of Philipp Plein” Per le principesse e le eroine di oggi, alla corte del romanticismo più raffinato, del fantasy più immaginifico e del rock’n’ roll più estremo. Ogni scarpa, ogni borsa, ogni accessorio fa sognare come in una fiaba. Per design e manifattura. Grazie all’impareggiabile maestria di esperti artigiani. Grandi Maestri del made in Italy capaci di interpretare la creatività cosmopolita della Maison svizzera. Il designer Philipp Plein vuole che le sue creazioni facciano sentire ogni donna la protagonista di una favola contemporanea. Come Biancaneve. Cenerentola. O Alice nel Paese delle Meraviglie. Oggi. Con un lato punk

rock così passionale da renderla assolutamente sensuale. Philipp Plein Shoes&Accessories Primavera/Estate 2013 propone una collezione di calzature ricche di dettagli preziosi: décolleté tempestate di Crystallized Swarovski Elements che disegnano le stelle e le strisce della bandiera Americana; cinturini alla schiava, plateau e tacchi vertiginosi con borchie e schegge metalliche che richiamano i decori delle giacche biker; oppure lavorate a tricot sempre intarsiate di Crystallized - Swarovski Elements. Non mancano le comodissime slippers da smoking, con il vessillo della Maison svizzera: il teschio impresso sulla tomaia. E poi le ballerine di ogni

colore e materiale, i camperos in tessuto fiorato e le sneakers alte in pelle di serpente profilate in pelle laminata oro e argento.


30 | Ottobre - Novembre 2012

LIVING THE NIGHT

Decibel Disco, caribe ma non solo

Spazio Mad, quella pazzia che ci fa vivere

Aperto solo nei week end, la sua serata di punta è il venerdì latino, diventando un punto di riferimento. Decibel - Via degli artigiani 58, Verolavecchia (Bs)

Aperto ogni sabato notte dalle 22 alle 04, con ingresso 5 - 15 euro, ha un sito molto piacevole, design curato e proposte multimediali. Spazio Mad - Castenedolo (Bs)

di Paolo Filipin

la “dritta”

Ispirata dall’ambiente in cui vive, suoni, colori e persone che frequenta

Bolgia Disco, nuova stagione

Catrina Davies, nuova vita alla console Molti di voi la ricorderanno come ragazza scatenata al Gf di qualche anno fa ma, cosa peraltro non comune, Catrina ha saputo inventarsi una passione che è diventata mestiere. Ecco cosa ci ha detto: Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica? «Ho iniziato a muovermi a tempo quando ero ancora nella pancia di mia mamma, me l’ha detto lei! E non mi muovevo sempre, mi muovevo solo quando c’era la musica, se spegneva lo stereo mi fermavo. Si vede che già allora avevo il ritmo nel sangue, proprio come mia mamma. Non molti sanno che mia mamma è ancora oggi una dj specializzata in musica reggae! Insomma, la musica è proprio una passione di famiglia». Qual è la tua ispirazione quando suoni e quando produci la tua musica? «La mia musica nasce prima di tutto dentro di me. Sono poi ispirata dall’ambiente in cui vivo, i colori che vedo, le per-

Catrina Davies, figlia d’arte

L’ex ragazza scatenata del GF ha saputo inventarsi una passione che è diventata in breve tempo un lavoro sone che frequento e conosco, il panorama che mi godo quando viaggio. Sono sempre in giro a guardare tutto… Noi dj abbiamo la fortuna di viaggiare molto e a me viaggiare piace. Non certo gli hotel di lusso, che non mi interessano affatto. Mi piacciono di più le persone…». Parlaci del tuo nuovo singolo… «A dire la verità “Every Time” è stato uno sbaglio… nel senso che sarebbe dovuta uscire lo scorso anno. Ho già prodotto un album, che uscirà l’anno

Posh Nightlife al Be Club Lonato

prossimo. Ma non appena Domenico Gallotti della G Records ha sentito “Every Time”, se n’è innamorato. E dire che ho scritto e registrato la parte vocale in mezz’ora! Ero a Miami, per la WMC (un incontro annuale che dj e produttori non si perdono mai, ndr), stavo ascoltando la base creata dai miei produttori Daniele di Marino e Francesco Radaelli e in un atti-

mo è venuto fuori tutto. Per gli altri brani, il processo creativo è invece molto più lento…». Quali sono tre brani che non togli mai dalla tua valigia dei dischi e quali sono tre brani che suoni più spesso nei tuoi dj set di questo periodo? «È difficile rispondere… tre brani sono proprio pochi. Ma ci provo! Tra i classici Novy vs Snap Rhythm is a Dancer, Sidekick - Deep Fear e “Love is Gnuk” di Nari & Milani. Tra i brani che suono di più in questo periodo senz’altro c’è la mia “Every Time”, ci sono Ingrosso & Alesso con “Calling” e c’è “Walking Alone” dei Dirty South & Those Usual Suspects feat. Erik Hecht».

“La Belle Epoque”, punto d’incontro a Commessaggio Non capita spesso che la provincia mantovana veda la nascita di un nuovo locale ma quando questo accade è d’obbliga partecipare all’entusiasmo di chi decide di intraprendere un’avventura tanto ardua quanto gratificante. Apre in questi giorni infatti La Belle Epoque a Commessaggio e gli facciamo un poderoso in bocca al lupo. Ho incontrato uno dei proprietari, Stefano che descrive così la sua creatura: “Appena visto il locale, gli spazi, le possibilità che essi davano, subito Un locale abbiamo capito che sfruttare polivalente, un luogo del genere in un solo capace verso sarebbe stato davvero di accogliere varie uno spreco. categorie Così mettendo a frutto le nostre di persone, esperienze sia lavorative che di sia per età vita vissuta abbiamo deciso di che per gusti creare un locale polivalente, d interessi capace di accogliere varie categorie di persone, sia per età che per gusti ed interessi. La Belle Époque è un insieme di possibilità e di attrazioni.

E’ possibile passare una piacevole serata immergendosi nell’atmosfera più classica della Roma anni 50’, diciamo alla Sordi, con piatti tipici delle fraschette romane di Ariccia. Oppure semplicemente gustarsi una buona birra e un panino. Tutto seguito o accompagnato da piacevoli momenti di svago che spazieranno dalle più classiche serate con DJ a cose ben più particolari, come cene a tema in cui i commensali verranno coinvolti nel gioco, serate a tema GLBT, serate con karaoke, spettacoli di burlesque, danza, canto, siparietti comici e molto altro ancora. Tutto questo suddiviso tra 4 sale, ognuna con uno stile diverso, adatto al tipo di serata che si desidera passare. In più l’ampio spazio esterno offre la possibilità di un location suggestiva e accogliente, a tema orientale, dove trascorre piacevoli momenti in compagnia o in intimità”. La Belle Epoque, Via Mazzini 5 46010 Commessaggio (Mn) Tel 3487310666 mail: labelleepoque@live.com

Ha inaugurato l’8 settembre la nuova stagione 2012-2013 del Bolgia di Dalmine. Poche chiacchiere, poche dichiarazioni e molta sostanza. Al Bolgia suonano soprattutto coloro che stanno per diventarlo. Basta guardare le scelte degli anni passati per accorgersene. www.bolgia.it

Il locale è aperto anche il week end ma uno degli appuntamenti più attesi è senz’altro quello del lunedì. “E’ un party da sogno, I nostri ospiti li coccoliamo cercando di offrire loro il meglio”, spiega Vittorio Scala. E allora, via a lusso, ironia, moda, splendide performer e ottima musica da ballare. Be Club - Lonato (Brescia)

Too late, uno stile di vita

Too Late Design Cafè nasce a Brescia perché Too Late, il marchio italiano di easy design è bresciano. L’ha creato Ale Fogazzi, bresciano d.o.c. Lo stile Too Late, chic, facile e contemporaneo sta spopolando in Europa, Italia, negli USA e non solo… ed aveva bisogno di uno spazio che in qualche modo lo rappresentasse. Un meeting point diverso dagli altri, in cui bere qualcosa oppure dare un’occhiata alle ultime novità. Too Late Design Cafè (Bs)

Mix sensuale al Nikita

Si ispira nel décor interno agli ambienti dell’Hermitage, del Palazzo d’Inverno, degli storici palazzi di San Pietroburgo unito agli arredi contemporanei. Muri a vista e cornici barocche Lampadari di cristallo e boiserie Pedane luminose ed arredi di design costituiscono un mix sensuale e stimolante dove atmosfere retrò si fondono con la moderna “ club culture “ originando un insieme di sensazioni uniche. Nikita - Telgate (Bg)

Hollywood, passato e futuro

Abbiamo celebrato con loro l’anno scorso i 25 anni di attività sottolineando nella voglia continua di rinnovamento il segreto della longevità. Dopo un’estate all’insegna della classe e della buona musica Hollywood rimarrà aperto per tutto il mese di Ottobre il sabato quasi per non abbandonare bruscamente gli aficionados… Hollywood DanceClub Via Montavoletta, Bardolino Tel. 045 7210580 www.hollywood.it

Skylight disco, notte giocosa

Aperta il sabato sera lo Skylight Disco è uno dei locali più frequentati dalla fashion people di Verona .Organizzato in un gran complesso con tanto di giardino e piscine utilizzate nelle notti calde d’estate, è un ambiente elegante e trasgressivo, quasi surreale, animato da una particolare e spettacolare animazione. Al sabato propone musica house, revival, hip hop, r&b e commerciale. Skylight - San Bonifacio(Vr)


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A che cosa serve il cuscino? Un cuscino basso e leggermente rigido, comunque, permette di mantenere la curvatura fisiologica della cervicale (il tratto della spina dorsale che comprende le prime sette vertebre). È invece sconsigliabile usare cuscini alti…

LO SAPEVATE QUESTO? di Valentina Tomirotti

Che cosa significa “don”? È la forma tronca dell’antico “donno”, derivato dal latino dominus, signore. Si usava come appellativo d’onore per ecclesiastici e laici come principi, duchi, cadetti e nobili. In Meridione don e donna si usano al posto di signore e signora.

perché si dice avere la coda di paglia? L’espressione deriva da una favola di Esopo che narra di una volpe cui una tagliola mozzò la coda. La bestiola si vergognava, così deturpata nella sua eleganza, e gli altri animali decisero di farle una coda di paglia. Un giorno un gallo si lasciò scappare il segreto e la notizia della volpe con la coda di paglia arrivò fino all’orecchio dei contadini. Conoscendo il punto debole della volpe, questi accesero dei fuochi vicino ai pollai, perché non potesse più rubare i loro polli. La volpe sapeva che la paglia prende fuoco facilmente, e per paura di bruciarsi non si avvicinò più ai pollai. Da qui “avere la coda di paglia”, che significa temere ogni tipo di critica per un comportamento su cui si teme che gli altri possano infierire.

la durata dell’inverno diminuisce? Che cos’è il behaviorismo? Il behaviorismo (dall’inglese: behaviour = comportamento), detto anche comportamentismo, è una teoria psicologica elaborata per la prima volta in modo sistematico dall’americano John B. Watson nel 1913 e approfondita poi da Edward Tolman. Per i behavioristi la psiche può essere studiata in modo scientifico solo attraverso le sue manifestazioni esterne, ovvero il comportamento umano. Al contrario, i fenomeni interni della psiche non sono conoscibili, perché i dati ricavati attraverso l’introspezione sono soggettivi e impossibili da verificare. La psicologia behaviorista si dedica quindi allo studio del comportamento per risalire alle caratteristiche dell’attività mentale degli individui.

Nell’emisfero nord, sì. Bisogna precisare che l’inverno è più corto dell’estate (89 giorni, contro 93 giorni e 15 ore). Il motivo è che la Terra corre più veloce quando è più vicina al Sole e questo succede proprio tra il 21 dicembre (solstizio d’inverno) e il 21 marzo (equinozio di primavera). Fa più freddo perché l’asse terrestre è inclinato, i raggi solari arrivano più obliqui e quindi scaldano meno. L’equinozio di primavera avviene ogni anno un istante prima dell’anno precedente, e così anche il solstizio d’inverno. L’emisfero boreale comincia a percorrere il tratto di orbita “invernale” sempre un po’ prima e ne esce un po’ prima (appena 20 secondi l’anno). Così, il periodo invernale coincide sempre più con il tratto di orbita più vicino al perielio, dove la Terra corre di più. Questo continuerà fino a quando la rotazione conica dell’asse sposterà il solstizio e l’equinozio in modo che il perielio si trovi a metà strada: secondo il calcoli tra circa duemila anni l’inverno avrà la durata minima, 88 giorni e 13 ore. Poi tornerà ad allungarsi.

Che effetti ha il cortisone?

Quali pianeti sono visibili a occhio nudo?

Il cortisone è un potente farmaco antinfiammatorio: diminuisce cioè i sintomi dell’infiammazione ma non ne elimina la causa. Abbassa anche la risposta immunitaria e per questo si usa nella terapia antirigetto nei trapianti e nella cura delle allergie. Sostanza naturale. Il cortisone viene prodotto anche nel nostro organismo a partire dal cortisolo, ormone prodotto nella zona superiore delle ghiandole surrenali. Viene quindi usato anche nei casi di cattiva funzionalità di queste ghiandole. Soprattutto se usato a lungo, ha numerosi effetti collaterali, come aumento del glucosio del sangue, distribuzione anomala del tessuto adiposo, perdita di calcio dalle ossa, aumentata suscettibilità alle infezioni, diminuita escrezione dei liquidi, gonfiore, eccetera. Va quindi sempre utilizzato sotto costante controllo medico.

Sono visibili a occhio nudo tutti i pianeti del sistema solare, esclusi Nettuno e Plutone. Però, per la rotazione terrestre attorno al Sole, la loro posizione non è mai la stessa rispetto alle stelle. Quindi, per vederli è meglio consultare un calendario astronomico (l’effemèride). Mercurio e Venere, per la vicinanza al Sole, sono visibili solo per alcune ore. Mercurio appare di colore rossastro e più luminoso di una stella, anche se di dimensioni simili. Venere è addirittura l’oggetto celeste più luminoso dopo il Sole e la Luna. Marte ha una vivida colorazione rossa e si vede un anno sì e uno no. Giove, il gigante del sistema solare, è riconoscibile molto bene per almeno otto mesi all’anno. Urano: pur visibile a occhio nudo, è stato sempre scambiato per una stella, e solo nel 1781 l'astronomo inglese William Herschel si accorse che era un pianeta.

Come si formano le nuove targhe? Le nuove targhe delle auto non comprendono più la sigla della provincia. Dato che per ragioni di leggibilità non era possibile utilizzare più di 7 simboli, un numero progressivo avrebbe permesso al massimo 9.999.999 targhe. Perciò è stata adottata una sequenza di 2 lettere, 3 cifre e altre 2 lettere. La prima targa è AA 000 AA, la seconda AA 000 AB, e così via fino a AA 000 ZZ. Poi si passa ad AA 001 AA fino ad AA 001 ZZ. Dopo la sigla AA 999 ZZ seguono AB 000 AA, AB 000 AB, eccetera. Si usano 22 lettere (sono escluse la I, la O, la Q e la U perché si possono confondere con altre lettere o cifre) e le combinazioni possibili sono 234.256.000, sufficienti per 80-90 anni.

Perché si dice "fare il biscotto" nel calcio? Verosimilmente l'espressione deriva dal mondo dell'ippica, in particolare dagli ambienti delle scommesse clandestine. Il "biscotto" in questione (ultimamente si usa anche la parola "torta") sarebbe una galletta, impastata con sostanze proibite (stimolanti o sedative, a seconda dello scopo), che viene dato da mangiare a uno o più cavalli prima della gara, per alterare il risultato della competizione (e gli esiti delle scommesse). In quegli ambienti "preparare un biscotto" è diventato così sinonimo di "truccare a proprio vantaggio" l'esito di una gara. E con modalità diverse, ma finalità analoghe, è stato adottato nel mondo del calcio.

Che cos’è il taoismo? Il nome deriva dalla parola cinese tao (“via”) e si riferisce al sistema filosofico e mistico elaborato tra il V e il IV secolo avanti Cristo dal filosofo cinese Lao Tzu. Essenza della dottrina è il tao, principio universale di tutte le cose, entità indeterminata che rappresenta il continuo mutamento della natura e il suo alternarsi tra fasi positive e fasi negative, che l’uomo non deve tentare di modificare, ma alle quali deve adeguarsi. Il taoismo si diffuse in Cina tra il IV e il III secolo a.C., periodo nel quale il Paese fu sconvolto da violente lotte tra regni feudali. Mancini si nasce o si diventa? Il mancinismo è dovuto a una prevalenza dell’uso dell’emisfero destro del cervello in alcune attività Quindi i mancini, oltre a usare di più la mano sinistra, usano di più occhio e orecchio sinistri. I mancini presentano uno sviluppo motorio e intellettivo pari a quello degli altri, ma talvolta mostrano iniziali difficoltà nell’usare alcuni utensili o nello scrivere, mostrando la tendenza a sviluppare una scrittura speculare. Mancini si può anche diventare per necessità: nel caso di una paralisi della parte destra del corpo diventa necessario utilizzare la mano sinistra e quindi se ne sviluppa la capacità. Quanto è buio il cosmo? La luce che arriva sulla Terra è diffusa e riflessa in ogni direzione dalle particelle di aria: da qui l’impressione di illuminazione generalizzata. Nello spazio non c’è aria, di conseguenza esiste una divisione netta tra luce e ombra: un astronauta che gira le spalle al Sole può percepirne la luce solo se qualche oggetto la riflette. Totalmente buio, però il cosmo non è, perché da ogni punto si possono distinguere le luci delle stelle: la vera differenza rispetto alla Terra è che se un oggetto è all’ombra, risulta totalmente invisibile.

Come si conservano le scorie radioattive? La soluzione più frequente è quella dei bidoni antiradiazioni, riempiti di scorie e immagazzinati in luoghi appositi o in centrali inattive. In Italia, il deposito principale si trova a Casaccia (Roma), gestito dalla società Nucleco: vi sono immagazzinati 6.000 metri cubi di bidoni. In tutto, in varie aree d’Italia, si trovano circa 23 mila metri cubi di scorie. In altri Paesi, per esempio in Francia, Germania, Usa, i bidoni vengono sigillati in un bozzolo di vetro, bitume e cemento e poi chiusi nei depositi di lungo periodo: in genere miniere abbandonate, caverne, cavità naturali o create apposta lontano dalle zone sismiche. Nulla del genere è ancora stato fatto per le scorie nucleari italiane.

Chi ha inventato le marche da bollo? L’idea di attestare la validità di un documento con l’apposizione di un marchio fornito a pagamento dallo Stato sembra sia stata dell’imperatore Giustiniano: nel 537 avrebbe ordinato ai pubblici scrivani di redigere gli atti ufficiali solo su carta munita del nome del funzionario addetto alla cassa imperiale. In realtà sembra che l’invenzione sia avvenuta verso il 1624 in Olanda, da parte di un cittadino allettato dal premio offerto dagli Stati Generali (il parlamento) a chi avesse inventato una nuova imposta proficua per il fisco. Altri storici sostengono che le marche furono create nello stesso secolo in Spagna e subito dopo in Lombardia, a Napoli e in Toscana, provocando tumulti e rivolte popolari. Genova le adottò nel 1655 e il Piemonte nel 1694. Nello stesso anno furono introdotte in Inghilterra per far fronte alle spese di guerra e rimasero in vigore per sempre. In Francia furono introdotte nel 1673 e nello Stato pontificio nel 1741.

prossimamente anche su www.mantovachiamagarda.it



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Distribuito nei Musei della guerra e negli Ecomusei

DA LEGGERE

La Grande Guerra spiegata ai bambini

di Serena Maioli

Henri Matisse

Jazz “Sulle tracce della Grande Guerra in Trentino” è una pubblicazione illustrata da una giovane disegnatrice, Federica Periotto, che da qualche giorno viene consegnata gratuitamente ai piccoli ospiti dei musei dedicati alla Grande Guerra e degli Ecomusei presenti sul territorio. Questa iniziativa si inserisce in un’ampia rete di attività programmate in vista del centenario dall’inizio del Primo conflitto mondiale. Il 1914, infatti è l’anno in cui la nostra terra, in anticipo sul resto d’Italia, entrò in guerra. L’obiettivo, in questo caso, è incuriosire i bambini fra gli 8 ed i 13 anni e sollecitare i genitori ad accompagnarli sul territorio per cercare e scoprire i numerosi manufatti della Prima guerra mondiale ancora oggi visibili in Trentino. La possibilità di coniugare una gita o una piccola escursione in montagna ad una visita ai luoghi della Grande Guerra può essere infatti molto allettante, oltre che educativa. Nel fumetto, attraverso una breve narrazione, si ripercorrono i temi principali: dalla vita in trincea ai prigionieri, dall’assedio alla “guerra bianca”, dalla costruzione dei forti ai paesi distrutti, per finire con una breve riflessione su cosa rimane di quel conflitto e con un invito a riflettere sul tema della guerra e della pace oggi. Ogni tavola illustrata è accompagnata da fotografie che mostrano oggetti come elmetti e pinze e strutture come forti e trincee nelle quali il giovane visitatore si può imbattere nella sua ricerca. Tutti i Musei della Rete Trentino Grande Guerra e gli Ecomusei del Trentino sono infine presentati su una cartina nelle ultime pagine della guida. «Un progetto che - è il primo bilancio di Camillo Zadra, provveditore del Museo storico italiano della guerra di Rovereto - è stato accolto dai bambini con grande curiosità ed interesse. Il libretto è realizzato in tre lingue, oltre all’italiano anche in tedesco ed in inglese, visto che si rivolge ad un pub-

blico internazionale. Una scelta sicuramente azzeccata se si considera che negli ultimi mesi i visitatori stranieri sono aumentati considerevolmente». L’iniziativa rappresenta uno dei tasselli verso la grande celebrazione, che cadrà fra due anni, La Provincia autonoma di Trento sta mettendo in campo, attraverso la rete di musei e di forti ristrutturati presente su tutto il territorio e in collaborazione con il Museo della guerra di Rovereto, un percorso di grande suggestione che lega diverse località, teatro di scontri, che ci raccontano molto della nostra storia, indicandoci anche la strada affinché certi errori non vengano più commessi. Un impegno forte che ha consentito, in collaborazione con le amministrazioni locali, di ristrutturare le testimonianze più significative presenti sul territorio, mettendole in rete e evitandone il degrado, per consegnarle ai nostri figli intatte nella loro suggestione.

Il ricordo del Primo conflitto mondiale sul territorio provinciale diventano un fumetto

Jazz di Henri Matisse è probabilmente il più bel libro d’artista pubblicato nel corso del Novecento. Uscito nel 1947 da Tériade, raffinato editore d’arte parigino, fu stampato in una tiratura limitata di 250 copie. Quelle oggi ancora in circolazione, in alcuni musei e presso collezionisti privati, hanno un valore di mercato inestimabile. Electa pubblica l’edizione in fac-simile, in accordo con la Fondazione Matisse, con l’ambizione di riprodurre con massima fedeltà l’opera originale in tutti i suoi aspetti, dalla resa dei

colori alla qualità della carta. Un cofanetto rivestito in tela contiene 38 quartini sciolti, insieme a un volume che raccoglie due contributi: uno di Corrado Mingardi sul collezionismo bibliofilo dei libri d’artista, e un saggio a cura del critico Francesco Poli sul libro di Matisse. Anche l’edizione originale di Jazz non era rilegata, ma costituita di quartini sciolti. Le tavole sono ispirate al circo, alla danza, al teatro, al viaggio, e anche se non direttamente al jazz, il titolo dell’opera, coniato dall’editore Tériade in accordo con l’artista, si riferisce all’assemblaggio di testi e immagini che in questo libro d’artista seguono un principio di improvvisazione ritmica, tipica del jazz.

Le tavole sono affiancate da frasi e pensieri, scritti da Matisse con inchiostro nero e pennello, relativi alla sua vita da pittore. Quando lavorò a Jazz, Matisse era ultrasettantenne e malato. Non riuscendo più a dipingere con i pennelli, si inventò un modo per “dipingere con le forbici” creando la tecnica del papier découpé: colorava dei fogli con la tempera dai colori intensi e brillanti, ritagliava delle sagome di figure e forme, le assemblava su grandi tavole, creando composizioni di carattere astratto. Alcune tavole come Icaro o Il circo sono vere e proprie icone dell’arte moderna. Sono tutte papier découpé le opere degli ultimi anni della sua vita, in particolare la celeberrima serie dei Nudi blu.

Engadina-Val Bregaglia e Val Poschiavo: Itinerari e trekking nelle valli svizzere L’Engadina è una valle svizzera del Canton Grigioni. Un opuscolo turistico potrebbe recitare che “qui si trova pace e serenità; la mente e lo spirito ne traggono giovamento e non è necessario essere esperti alpinisti o escursionisti per godere delle bellezze del posto. E’ una valle baciata dal sole ed i suoi abitanti hanno saputo fondere insieme natura e storia, con la saggezza propria dei valligiani.” La guida prende in esame vari aspetti: culturali, paesaggistici, escursionistici ed alpinistici, per chi desidera visitarla d’estate ma anche per gli amanti della stagione invernale. Questi ultimi non dovranno essere necessariamente sciatori provetti, perché in Engadina c’è una fitta rete di facili sentieri invernali ben tenuti e battuti.

Engadina, in romancio “giardino dell’Inn”. Un posto dove i villaggi hanno mantenuto le loro caratteristiche con una profonda differenza fra l’Alta e la Bassa Engadina. La prima vuole dire grandi spazi, i ghiacciai del Bernina, del Palù, i laghi del Maloja, nonché piccole chiese che nella parlata locale vengono chiamate baselgia. Ma significa anche la mondanità, di St. Moritz. La valle che ha incantato scrittori e personaggi famosi di un tempo per i suoi laghi, le sue montagne, i suoi sentieri e per la sua cultura. Il libro di Daniela Pulvirenti vi stimolerà in questo viaggio in cui c’è spazio per tutti i gusti. C’è chi apprezzerà un tour sulla carrozza Gurmino della Ferrovia Retica per gli assaggi delle specialità svizzere; chi preferirà go-

dersi i panorami comodamente seduto in auto. Ma soprattutto ci sono tante idee per quelli che amano la montagna; dai ciclisti agli amanti del trekking e del sano e semplice relax.

VISTI PER VOI di Marzio Pecchioli

IL CAVALIERE OSCURO

OTTIMO - La trilogia firmata da Christopher Nolan si chiude qui. Batman diventa definitivamente leggenda, salvando ancora una volta la sua Gotham City dal nemico di turno che si rivela essere il più ostico da lui mai incontrato. Bane è una montagna e Batman a confronto sembra dapprima un piccolo pipistrello e poi finalmente tira fuori le unghie e si riscatta sacrificandosi. Sicuramente è uno dei migliori film dell’anno, come dimostrano i dati al botteghino, soprattutto negli USA. REGIA: Christopher Nolan INTERPRETI: Christian Bale, Tom Hardy, Michael Caine, Anne Hathaway

I mecenari 2

Prometheus

Shark 3D

Ted

SUFFICIENTE - I nomi sul tabellone parlano chiaro: Stallone, Schwarzenegger, Lundgren, Van Damme, Chuck Norris, Bruce Willis. Ci troviamo di fronte ad uno dei film d’azione più memorabili che siano mai stati fatti con i duri più duri di Hollywood? No. La pellicola, nonostante questi marchi di garanzia, produce esattamente l’effetto opposto, trasformandosi in una commedia. Più che fare a gara tra chi ha i muscoli più grossi, si sfidano su chi fa ridere meglio. E’ di Chuck Norris la battuta più bella del film.

BUONO - Ridley Scott firma il prequel del suo leggendario “Alien”, che aprì le porte del cinema al suo mostruoso e ferocissimo alieno, figlio della coppia Hans Rudolf Giger e Carlo Rambaldi (il primo è stato la mente, il secondo il braccio). Una squadra di scienziati per rispondere alla domanda “chi sono i nostri creatori?”, solca lo spazio e approda su un pianeta dove vengono rinvenute le rovine di un’ antichissima civiltà aliena. La scoperta delle nostre origini potrebbe essere la nostra fine.

BUONO - Se state pensando ad un remake de “Lo squalo” di Spielberg invertite la marcia, avete sbagliato strada. Ciò non significa che il film demeriti. Anzi. La costa australiana vive l’incubo di un maremoto che ha devastato il suo intero paesaggio inghiottendo ogni cosa senza risparmiare nulla. Per i pochi supertiti all’interno di un supermercato i guai non sono certo finiti: a fargli “compagnia” ci pensano due ferocissimi e affamati squali bianchi arrivati con le onde. Suspense delle migliori.

DISCRETO - Il creatore del cartone animato “I Griffin” fa il suo debutto sul grande schermo. Ted è un orsacchiotto di peluche. Ma non è quello che sembra: è soffice, certo, ma è anche sboccato, volgare, donnaiolo, alcolizzato e si fa di stupefacenti. Eppure è il migliore amico di John, il suo compagno d’avventura con il quale ogni giorno se la spassa cercando di ingannare il tempo come meglio può, ovvero parlando di ragazze, cose da uomini molto intime e dimostrando così una sfrontatezza quasi senza pari.

REGIA: Simon West INTERPRETI: Sylvester Stallone, Jason Statham, Dolph Lundgren, Terry Crews

REGIA: Ridley Scott INTERPRETI: Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron

REGIA: Kimble Rendall INTERPRETI: Julian McMahon, Xavier Samuel, Phoebe Tonkin

REGIA: Seth MacFarlane INTERPRETI: Mark Wahlberg, Mila Kunis, Giovanni Ribisi, Laura Vandervoort


34 | Ottobre - Novembre 2012

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Torna il 10 novembre al Forum di Assago. Il maestro festeggia 10 anni di concerti Info: www.forumnet.it

SPETTACOLI di Federico Martinelli

Anche quest’anno il Teatro Nuovo di Verona, il palcoscenico più prestigioso del Veneto e sede della rassegna comunale “Il Grande Teatro”, ospiterà gli spettacoli più rilevanti della stagione 2012-2013, con attori e registi di indubbio spessore artistico. Si comincia con “Cosi è (se vi pare)” di Luigi Pirandello, in scena dal 6 all’11 novembre per la regia di Michele Placido con Giuliana Lojodice, Pino Micol e Luciano Virgilio. Sarà poi il turno del Teatro Stabile di Genova con Tullio Solenghi e lo “zelighiano” Maurizio Lastrico che, guidati dalla regia di Marco Sciaccaluga, saranno in scena dal 20 al 25 novembre con “Moscheta” di Angelo Beloco, detto Ruzante. Toccherà al Teatro Stabile di Catania, in scena dall’11 al 16 dicembre, mettere in scena “Miseria e Nobiltà”, classico di Eduardo Scarpetta con Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargilli, per la regia della Gleijeses. Dopo la pausa natalizia, riprende la stagione con il Teatro della Pergola, dall’8 al 13 gennaio con “Il gioco dell’amore e del caso” di Marivaux, per la regia di Piero Maccarinelli con Paolo Briguglia, Antonia Liskova, Francesco Montanari e Fabrizia Sacchi. Un classico poi, uno dei drammi più intensi di William Shakespeare, terrà col fiato sospeso il pubblico dal 22 al 27 gennaio; si tratta di “Macbeth” per l’allestimento di Fondazione Teatro Stabile di Torino/

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Ennio Morricone

Wilco: la band

10 ottobre: Gran Teatro Geox di Padova. Proporranno il loro sound raffinato Info: www.zedlive.com

Verona, Palasport

Da Ruzante a Marivaux, ecco il calendario più atteso del Veneto

A Verona l’autunno si tinge di prosa Si comincia con “Cosi è (se vi pare)” di Luigi Pirandello, in scena dal 6 all’11 novembre per la regia di Michele Placido con Giuliana Lojodice Teatro Stabile del Veneto; in scena Giuseppe Battistion e Frédérique Loliée, guidati da Andrea de Rosa. Giulio Scarpati, anche lui conosciuto dal pubblico televisivo, per una produzione similare a quella precedente, Teatro Stabile del

Veneto/Fondazione Teatro Stabile di Torino, sarà in scena dal 12 al 17 febbraio con “Oscura immensità”, tratto dal romanzo di Massimo Carlotto per la regia di Alessandro Gassman. La rassegna volge al termine con due spettacoli con interpreti

d’eccezione: dal 5 al 10 marzo “La resistibile ascesa di Arturo UI” di Bertolt Brecht con Umberto Orsini e, dal 19 al 24 marzo “Art”, di Yasmina Reza, con Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti per la regia di Giampiero Solari. Come sempre gli appuntamenti sono alle ore 20.45 tranne l’ultimo spettacolo del turno, in rappresentazione pomeridiana alle 16.00. Informazioni: www.teatrostabileverona.it Teatro Nuovo Tel. 045 8006100 Box Office via Pallone12/a, Tel. 045 8011154

Accanto al Grande Teatro, prosegue il Divertiamoci, spensieratezza nel segno della qualità

Gran Teatro anche per ridere Info: www.teatrostabileverona.it Teatro Nuovo Tel. 045 8006100 Box Office via Pallone 12/a, Tel. 045 8011154

Con la nuova stagione, riprende anche la rassegna “Divertiamoci a teatro”, caratterizzata da un successo sempre crescente; il calendario affianca quello del “Grande Teatro”, differenziandosi per una scelta drammaturgica più leggera, connotata da una sana vena ironica. A inaugurare il cartellone sarà il duo comico Ficarra e Picone con “Apriti cielo”, in scena dal 13 al 15 novembre con uno spettacolo interamente scritto, diretto e interpretato da loro stessi. Si prosegue, sempre a novembre, dal 28 al 30, con “Oblivoion 2.0” per la regia di

Gioele Dix. Il gruppo di attori comici si alternerà in una serie di sketch a testimonianza dell’elevato valore artistico delle loro proposte. A gennaio, dal 15 al 17, per la regia di Leo Muscato, saranno sul palcoscenico veronese Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino in “Due di noi” di Michael Frayn. A febbraio, dal 5 al 7, un altro classico del teatro del Novecento: “Se devi dire una bugia dilla (ancora) più grossa” di Ray Cooney con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Nini Salerno e Raffaele Pisu per la regia di Gianluca Guidi. A febbraio si

prosegue con “Stand up Balasso” di e con Natalino Balasso, in scena dal 19 al 21. Un altro comico e attore d’eccezione: Gioele Dix, dal 12 al 14 marzo in “Nascosto dove c’è più luce” spettacolo di gioiose, spudorate, rabbiose e sofferte opinioni di un comico. Dal 26 al 28, Franco Oppini sarà in scena con “Tartufo” di Moliere, per la regia di Giovanni Anfuso. Si conclude dal 9 all’11 marzo con “Una vita da strega”, di Elvio Porta e Armando Pugliese, che firma anche la regia. In scena Bianca Guaccero e Francesco Venditti.

Biagio Antonacci, successo per il nuovo tour Il 2 novembre, al Palasport di Verona, si esibirà Biagio Antonacci. Dopo il successo della prima parte del tour primaverile, lo spettacolo, che ha registrato quasi ovunque il tutto esaurito, e già imposto il raddoppio di alcune tappe fra cui Roma e Bari a cui si aggiungono Eboli (SA), Firenze e Torino, replica in versione autunnale e invernale nei vari palasport d’Italia. Il nuovo album di inediti, “Sapessi dire no”, uscito il 17 aprile, è in vetta alle classifiche di vendita ed è dedicato a Lucio Dalla, suo autore preferito. Riguardo al successo dell’album è lo stesso Antonacci a sottolineare: “E’ vero, sto passando un bel momento e sinceramente non mi aspettavo che solo al secondo singolo di un album che ho scritto pensando ad una vita lunga, si potesse

arrivare a questi traguardi. In questa seconda parte del tour, ho “esauriti” un po’ dappertutto e addirittura in alcune città mi chiedono di raddoppiare la data perché i palazzetti fanno fatica a contenere le richieste”. Le 14 tracce inedite, tutte scritte da Antonacci, spaziano da tematiche socali e politiche, dalla corruzione alla crisi economica fino all’immancabile tema dell’amore. Info: Tel. 045.8039156 www.eventiverona.it

Mantova, Palabam

Grande attesa per il mitico Pino Daniele Era previsto per il 24 aprile il concerto di Pino Daniele a Mantova ma, per problemi logistici, è stato posticipato al 17 ottobre, sempre al Palabam. Dopo la tournée primaverile ed estiva che ha seguito l’uscita (20 marzo 2012, n.d.r.) del nuovo album “La Grande Madre”, Pino Daniele proseguirà anche nei mesi invernali il suo lungo percorso di esibizioni dal vivo. Il disco ha visto il cantautore napoletano impegnarsi nella stesura dei testi e delle musiche di quasi tutte le undici tracce che lo compongono, ad eccezione del brano “Searching For The Water Of Life”, scritto da Kathleen Hagen e di “Wonderful Tonight” il cui testo è la traduzione di un brano di Eric Clapton. L’album, inoltre è il primo a essere autoprodotto dal cantautore stesso per trami-

te della sua casa discografica, la Blue Drag. Un’occasione quindi, per i numerosi fan, di assistere a un concerto dove a trionfare sarà il perfezionismo di un artista che, nel suo lavoro, con grande coerenza, ha sempre fatto trasparire passione e anima, pubblicando album solo quando aveva emozioni da trasmettere e comunicare. Durante il tour il cantante metterà in evidenza nuove sonorità, sempre attento a stupire il pubblico con la sua inconfondibile voce blues. Info: Box Office 0376 224599 www.mantova.com

Brescia, PalaBrescia

I Pooh a Brescia, rock e orchestra I Pooh sbarcano al PalaBrescia per un concerto che si terrà il 6 novembre alle ore 21.00. In queste settimane hanno ultimato, in sala di registrazione, il nuovo album “Opera Seconda”, che strizza l’occhio al loro “Opera Prima”, del 1971. In uscita il 9 ottobre l’album, pubblicato da Trio e distribuito da Artist First, vede Roby, Dodi e Red al lavoro insieme a Danilo Ballo (che sta curando gli arrangiamenti), a Phil Mer (alla batteria) e ad una grande orchestra sinfonica. Per il titolo del disco non potevamo non utilizzare la parola “opera”, perché è proprio di questo che si tratta – raccontano Roby, Dodi e Red – È un progetto “veramente speciale“, artisticamente stimo-

lante ma molto complesso… è facile immaginare quanto lavoro ci sia per inserire una grande orchestra all’interno di un “suono” così definito e “solido” come quello dei Pooh. Sui palcoscenici più prestigiosi, per la prima volta i Pooh saranno accompagnati dalla Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno e riproporranno anche, con nuovi e originali arrangiamenti, i successi che dal 1966 ad oggi li hanno fatti apprezzare da più generazioni. Info: 030/2791881


Ottobre - Novembre 2012 | 35

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Mika: “we are golden”

9 novembre, Gran Teatro Geox di Padova. Torna la voce più inconfondibile degli ultimi anni Info: www.zedlive.com

Non poteva mancare Emma, al Geox di Padova. Il 15 novembre, con tutta la sua grinta Info: www.zedlive.com

Le stelle italiane brillano al Geox La nuova stagione del Gran Teatro Geox di Padova sarà caratterizzata dalla presenza di grandi musicisti, autori e interpreti della musica italiana. Si comincia con Fiorella Mannoia il 6 ottobre per poi proseguire il 13 ottobre con Antonello Venditti e il tour “Unica”, evento tra passato e presente che presenterà tutti i maggiori successi e le più recenti poesie in musica del cantautore romano. Il 20 ottobre, il vento della rivoluzione musicale degli anni 70 sarà ripreso da due

delle più importanti band dell’epoca: Banco di Mutuo Soccorso e Le Orme. Sono loro, assieme alla PFM, ad aver fatto la storia del rock italiano; inoltre, fu il Banco di Mutuo a ricevere, da una giuria di 300 critici americani, il premio per il miglior disco progressive. Il concerto, si può dire davvero “unico”, sarà un appuntamento che sa già di storia della musica, che proporrà il meglio di quell’avventura musicale che fu il progressive italiano. Il 7 novembre si torna agli anni

Novanta con Cesare Cremonini, che sbarca a Padova per l’unica data del Nord Est. Il nuovo disco di inediti, il cui singolo “Il comico” staziona al numero uno della classifica dei brani più trasmessi dalle radio, si dimostra un album maturo. Il live è costruito attorno alle sonorità maturate nel corso di quegli anni: non mancheranno i pezzi di “Squerez”, “Bagus” e “Maggese”, album che hanno segnato il viaggio musicale di Lunapop e di Cremonini.

Leonard Cohen infiamma l’Arena di Verona per l’impeccabilità degli arrangiamenti e degli assolo che tutti i musicisti ci concedono, perfetto per l’eleganza con la quale il “cantautore più grande e più influente” della storia del rock – secondo Lou Reed – tiene il palco, si toglie l’immancabile cappello quando un suo musicista suona da solo, esce di scena saltellando come un ragazzino. Proprio così. Questo “ragazzino” nato nel 1934 ci ha regalato tre ore di emozioni incalzanti e di brividi continui, eseguendo, con grande generosità, una trentina di brani tra quelli tratti dal suo ultimo album, Old Ideas, e quelli classici, di sempre. Come i

famosissimi So Long, Marianne e Hallelujah. E ancora Suzanne, dal suo primo lavoro del 1966 e che, all’Arena, non ha dimenticato di dedicare al suo amico Fabrizio (De André). Tutti i musicisti del gruppo – dai “vecchi” Roscoe Beck (basso) e Mitch Watkins (chitarra), al più giovane Alexandru Bublitchi (violino) – si sono esibiti all’altezza della loro fama individuale, sorprendendoci non solo per le qualità musicali e vocali ben note, ma anche con eleganti performance extramusicali, come The Webbe Sisters (vocalist soprani) che, durante l’esecuzione di The future, si sono prodotte

12 novembre. Milano, Filaforum. Si celebra il ventennale della carriera del mitico Gigi

Fiera di Brescia, PalaEib

Il concerto dello scorso 24 settembre è stato un memorabile successo

Scrivo, non appena uscito dall’Arena di Verona, in una sera d’inizio autunno che ci ha ingannato tutti, con quella bufera di pioggia a metà pomeriggio. Scrivo, ho i piedi ghiacciati ma il cuore è bollente. Per i testi e la musica delle canzoni di Leonard Cohen, che ai cuori di “ragazzi” come me dà fuoco da quarant’anni. Questa sera, in più, mi ha riscaldato il fantastico tributo di affetto che i diecimila dell’Arena hanno reso al grande cantautore e poeta canadese. Alla fine del concerto, una standing ovation di 35 minuti, forse mai vista prima. Meritatissima, i diecimila tutti in piedi per il tronfo di Cohen. E lui concede ancora una canzone, e un’altra e un’altra ancora. Per cinque volte, fino a quando, sulla musica di uno dei suoi successi, intona «I try to leave you», sto cercando di lasciarvi, e i diecimila ridono, applaudono, lo chiamano a gran voce, si stringono ancora di più attorno al palcoscenico. Lui s’inginocchia davanti al pubblico in delirio, congiunge le mani e ringrazia con un gesto delicato e gentile che ricorda la sua fede buddhista. Finisce così un concerto memorabile. Lo è stato sicuramente, per tutti i diecimila. Perfetto

in un esercizio ginnico, un’impeccabile ruota. Per tutti i diecimila presenti all’Arena di Verona, la gioia di aver partecipato a uno straordinario concerto del cantautore e poeta canadese, per la prima volta in Arena. Per tutti coloro che si sono lasciati intimorire da questo freddo inizio d’autunno, il rimpianto che, questo di Verona, sia stato l’unico concerto italiano nel tour mondiale che prende il titolo dall´ultimo album di Leonard Cohen, il dodicesimo e bellissimo Old Ideas. Silvano Tommasoli

Fabio Bartolo Rizzo: il rapper Marracash Sabato 20 ottobre, alle ore 21.00 all’interno del PalaEib, alla Fiera di Brescia, si esibirà in un nuovo ed energico spettacolo il rapper Fabio Bartolo Rizzo, meglio noto come Marracash. L’infanzia del rapper, nato ad Enna nel 1979, ne influenza fortemente la formazione artistica: a dieci anni la sua famiglia viene sfrattata e si trasferisce a Milano, nel quartiere periferico della Barona, dove vive tutt’oggi. Nel 2005 autoproduce una “compilation di strada”, in cui collaborano nomi noti della scena hip hop italiana. Nel 2008 firma con la Universal Music, un contratto per il quale pubblica l’album Marracash, che raggiunge il disco d’oro. Il nuovo tour, “Giusto un giro”,

Si intitola “Rock Economy” il doppio concerto di Adriano Celentano in programma l’8 e il 9 ottobre all’Arena di Verona. L’evento che segna il ritorno del Molleggiato allo spettacolo dal vivo dopo qualche anno di assenza dai riflettori sarà trasmesso in diretta su Canale 5 e vedrà il cantante esibirsi nei suoi maggiori successi musicali. Inevitabile dire che, visto il titolo dell’evento, Adriano di certo non mancherà di messaggi e dichiarazioni espressi in libertà sulla situazione economica e politica dell’Europa intera, come d’altronde è nel suo stile fare. E’ stato infatti Adriano stesso a svelare sul suo sito ufficiale le motivazioni dell’evento che vuole, appunto, essere incentrato su temi di attualità economica a base, però, di musica rock. Per annunciare e confermare le voci riguardanti, appunto, la sua esibizione live, Adriano ha pubblicato sul suo blog un promo che si apre

Rezzato (BS), Teatro CTM

Maratona per l’Orchestra di Mantova Una spettacolare due giorni di concerti ed eventi in musica ha visto protagonista l’Orchestra da Camera di Mantova per solidarietà lo scorso 28 e 29 settembre dal titolo “L’arte batte il Terremoto - Due giorni a tutta classica”, una maratona di solidarietà che si è sviluppata in 26 comuni dall’Alto al Basso mantovano con oltre 50 concerti per raccogliere fondi destinati al recupero del complesso monastico del Polirone a San Benedetto Po.

Info: 030/2791881

Iniziato il countdownd per Celentano Live

Un memorabile 28-29 settembre 2012

avere successo anche al di fuori dei talent show. “Siamo morti a vent’anni riassume in parole e musica gli ultimi dieci anni della mia vita. Una vita (come spesso accade per i miei coetanei, ma accade anche con le generazioni più giovani e accadeva con quelle passate) fatta di sensazioni altalenanti, di equilibri precari, di gioie immense che si traformano in immensi vuoti, ma anche di paure che diventano speranze, come crisalidi che si trasformano in farfalle e volano dove l’aria sembra essere più leggera”.

prende il nome da un brano tratto dalla sua ultima fatica, “King del rap” (2011) in collaborazione con Emis Killa. Il tour parte proprio da Brescia per poi proseguire per oltre dieci date già confermate. Inutile dire che il successo che lo aveva consacrato sul palco dell’Alcatraz è destinato a ripetersi. Si preannunciano già i “tutto esaurito”.

Arena di Verona, 8 e 9 ottobre

Lorenzo Cilembrini: “Siamo morti a vent’anni” Venerdì 19 ottobre alle ore 21.00, al Teatro CTM di Rezzato, Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile, presenterà il suo primo disco “Siamo morti a vent’anni”, album che dal 28 agosto ha immediatamente scalato la vetta della classifica di album di iTunes. Sembra un successo destinato a consolidarsi, quello del giovane cantautore che gode già della stima di pubblico, critica e web. Il suo primo singolo “Cemento armato”, ha superato il milione di visualizzazioni su Youtube, confermando che si più

Gigi D’Alessio

da non perdere

Padova, Gran Teatro Geox

Si comincia la rassegna dei brillanti concerti il 6 ottobre con Fiorella Mannoia

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Emma, energia pura

Un’occasione unica che coincide con le celebrazioni per i vent’anni di “Tempo d’Orchestra” e le Giornate Europee del Patrimonio. Una moltitudine di concerti, con la musica che si mette al servizio della ricostruzione cui hanno aderito tutti i musicisti dell’Orchestra. Insieme a loro artisti e interpreti di grande fama internazionale che da sempre colla-

con le immagini di una pantera nera molto tranquilla, e si chiude con il bell’animale che ruggisce con fare minaccioso. La moglie Claudia Mori ha chiarito le voci che circolavano sulla presenza di ospiti importanti ai due concerti: “devo smentire ancora una volta la partecipazione di Jovanotti, Battiato e Giuliano Sangiorgi ai concerti di Adriano all’Arena perché lo spettacolo, così com’è costruito, non la prevede”. Confermata sul palco, invece, la partecipazione di Gianni Morandi, grande amico ed estimatore di Adriano con cui ha condiviso notevoli emozioni, non ultima quella sul palco di Sanremo 2012.

borano con l’Orchestra da Camera di Mantova durante la stagione musicale. A sostenere la singolare iniziativa si sono prodigati la Provincia di Mantova, la Fondazione della Comunità Mantovana Onlus e tutti i comuni che hanno aderito, compreso il capoluogo, insieme ad alcuni sponsor tecnici.


36 | Ottobre - Novembre 2012 21 nazioni, più di 100 studenti per un’annata di grande musica

Casalmaggiore: un international festival da incorniciare

LE TRE MUSE di Elide Bergamaschi

Loro ricorderanno l’Italia per l’ospitalità, per la bellezza ad ogni angolo, per una cucina che a noi appare normale ma che dalle loro parti proprio non esiste, ma forse ancor prima per quell’infinito concerto di campane – immancabile, sinfonico, un tripudio di combinazioni e di echi per un totale di dieci minuti di anarchica surrealtà – che puntualmente assaliva le esecuzioni pomeridiane in Aula Magna di S. Chiara. Noi per tutto il resto: per l’informalità con cui sciorinano il loro talento quasi senza capirne la grandezza, per la tenuta di muscoli e di nervi con cui, dopo ore di studio, giorno dopo giorno, si cimentano in nuove sfide, per la gioiosa voglia di stare insieme costruendo un puzzle di storie e di lingue a cui il collante della musica regala un’eleganza e armonia senza pari. Più che tre settimane di Festival, quelle regalate a Casalmaggiore dai 127 studenti provenienti da ben 21 nazioni del mondo sono state picaresche esperienze suddivise in 21 segmenti di giorni e di notti in cui anche l’ascoltatore finiva per essere risucchiato dal gorgo fascinoso di questa avventura sempre nuova, puntualmente diversa dal cartellone annunciato dal libretto, frutto di una ancora perfettibile macchina organizzativa fatta di pochi eroici volontari ma per questo arricchita del valore aggiunto della generosità. Lo scorso 29 luglio, sull’edizione n°16 dell’Interna-

il loggione Lo scorso 29 luglio, sull’edizione n°16 dell’International Festival calava il sipario. Grande soddisfazione da parte del Direttore Artistico del Festival Anne Shih tional Festival calava il sipario. Una lunga notte, lunghissima, perché – come ha ricordato sul palco il Direttore Artistico del Festival Anne Shih – è impossibile sintetizzare la vitalità e la molteplicità che si trovano

Cime, uno sguardo sul presente indicativo della musica

in questo tranquillo lembo di terra in riva al Po. Si sono esibiti i più rappresentativi, come in ultimo giorno di scuola in cui ci si saluta e insieme si scattano le foto da appendere accanto alle altre:

il violino da condottiero prussiano della bulgara Irina Bourissova, quello rinascimentale dell’ungherese Agnes Langer, quello affilato come lama di Sean Riley, quello strepitoso di Belle Ting e di Royce Richert, poco più di vent’anni in due. Il violino sciamanico, da hippy illuminato, di Jan Bislin, quello ferreo, sotto l’insinuante malìa di un fraseggio seduttivo, di Valeria Kapko, già volata nella sua Mosca. Il violoncello evocativo, a tratti orfico, di Amelia Boyarsky. E il pianoforte: su tutti, quello carnalissimo – fatto di polposa freschezza e di una classe che non si imparano – di Julia Kociuban, polacca come la raffinata Radoslawa Jasik; il pianismo terso, riflessivo, dell’austriaco Andreas Eggertsberger e la ormai sicura strumentalità di Samson Tsoy. E, chiuso il sipario, ormai quando mancava poco all’una di notte, l’ex sindaco Araldi non ha mancato di rilanciare il dado: “Arrivederci al 4 luglio 2013”.

Brahms dioscurale, Liszt drammatico

Prove generali per cavalli di razza La splendida violinista Agnes Langer

Casalmaggiore, serata di metà luglio. Prova generale a qualche ora dal debutto londinese degli interpreti. Sala gremita. Sul leggio, l’integrale per violino e pianoforte di Johannes Brahms; un viaggio lungo tre Sonate, musica intinta nella macerazione di un’epoca ormai lontana dalle febbrili atmosfere di primo Ottocento, fatta di silenzi più che di furibonde scintille, di lirica decantazione pur irrorata di sanguigna, tragica ebbrezza. A dipanarla, il violino di Agnes Langer e il pianoforte di Pavel Kolesnikov: connubio di opposti complementari, in un gioco di geometrie ancora da assestare nella cura del cesello, rubate ad una fucina ancora in piena attività. Un Brahms avvolgente e dioscurale: latteo nell’immacolato arco della Langer e nella sua visione “classica” stesa a pasta grumosa e a tempi larghi, estatici;

pungente e spiritato nel contrappunto in crescendo di Kolesnikov, magistrale nell’insinuare in questo incontaminato idillio il tarlo del dubbio, dell’humor, dell’improvvisa vampata che sorprende e che rimescola le carte. E la trama si faceva così ordito, drammaturgia, gioco di specchi. Il giorno prima, un’altra stella nasceva sul palcoscenico del Casalmaggiore Festival: il pianista lettone Andrejs Osokins, indelebile per sinfonismo, immaginazione, intelligenza, feroce esattezza del gesto. L’erotismo morente del suo “Isolde Liebstod”, il climax d’amore e di congedo ultimo con cui Isotta cade trasfigurata sul corpo di Tristano e si unisce così a lui nella morte, aveva nella cordiera i colori e il respiro di un’intera orchestra, guidata dall’immaginaria bacchetta di un direttore – sciamano.

Palpita d’incanto la promenade sentimentale di Roussel Il passo sicuro e il lucido sguardo di Emanuele Torquati, giovane alfiere della contemporaneità quanto illuminato esploratore del caleidoscopio tardoromantico, sono i binari che conducono l’ascoltatore nel regno segreto di Albert Roussel, attraverso i colori e le fragranze di un mondo – quello della Francia a cavallo tra XIX e XX secolo – insieme familiare e inedito. Un doppio CD firmato Brilliant con cui il pianista toscano si affaccia con la classe di sempre sull’intero percorso creativo del compositore, svelandone assonanze e peculiarità. Da un lato, le visionarie sinestesie attinte da

Fauré e condivise con Debussy, la ricerca di timbri evocativi, quella leggerezza impalpabile di scritture avvolte nell’aria; dall’altro, le severe profondità contrappuntistiche, tese ad una verticalità quasi orante, rubate a Franck e a d’Indy. Sul sentiero, miniature come il fatato “Conte à la poupée” o lo sghembo “Doute”, pagine di cesellato lirismo, conducono alle opere più articolate, su cui spiccano le scapricciate libertà ritmiche delle Rustiques op. 5 e soprattutto la pulsante trilogia dell’op. 49, tre pezzi in cui il suono pare sciogliersi in una danza che è inno alla gioia.

Il nome di Casalmaggiore, così familiare nella sua colloquiale vicinanza geografica e affettiva, sembra nelle settimane di luglio un minuscolo atollo di nostrana italianità disperso nel mare di suoni consonantici e nel mosaico di volti qui approdati per prender parte al miracolo del suo Festival internazionale, giunto all’ultima settimana di quest’edizione numero sedici. Oltre alla cornice di S. Chiara, rutilante cantiere per assestare l’insieme e per divertirsi nelle formule più disparate è stato l’Auditorium di S. Croce, dove è andato in scena il CIME, una rassegna nella rassegna interamente sbilanciata sul contemporaneo in alcuni casi ancora fresco d’inchiostro. Musiche fluide, spesso imprendibili per mercuriale liquidità stilistica, per genetica compenetrazione alla letteratura, all’immagine, alla sinestesia delle arti. Ne ha dato il più vertiginoso esempio il pianista Everett Hopfner , tanto timido e urbano fuori scena quanto dionisiaco, surreale istrione nel dare carne e vita alle parole (e con esse alle urla, ai battiti, al commovente delirio) di Sunflower Sutra, scritto da Jerome Kit-

Preziosa, nella cornice del Festival la mini rassegna sul contemporaneo zke su testo di Ginsberg. Ma applausi generosissimi vanno anche alla sua insegnante, quella magnifica figura umana e artistica che è Megumi Masaki, discreta e immaginativa, quasi oracolare nel dispiegare il fitto lino di “Ferrovia” di Brent Lee (qui in prima mondiale). Infine, in uno stimolante raffronto con il presente indicativo, due sere dopo erano le disarmanti profezie schubertiane del Quintetto D 956 in Do maggiore ad aprire il sipario su un appuntamento magico, giocato sullo scacchiere del tempo come in un contrappunto tra bianchi e neri: un unico abbraccio di inquietante visionarietà il cui sguardo, oggi come in quell’ultima estate del 1828, alla faccia del contemporaneo, non smette di turbare.

Guiducci, avventuroso cantador Un cobra e un vulcano; da un lato la spietata lucidità di Simone Guiducci e della sua chitarra, dall’altro la tracimante istintualità della fisarmonica di Fausto Beccalossi. E’ attorno a questo nucleo di opposti complementari che si raggruma la ciurma del Gramelot ensemble, formazione mantovana che dell’urgenza del racconto, delle sue incessanti metamorfosi, fa da sempre una bandiera creativa. Nelle terre di Virgilio “Cantador” significa proprio questo: cantastorie, narratore inteso anche nella sua seduttiva capacità di ricreare, forse barando, orizzonti sempre nuovi. E in questo viaggio di qualche anno fa, sette tracce tutte a firma di Guiducci, la scheggia germinale sembra dilatarsi, lirica e mai scontata,

su ritmi che recuperano il popolare e ne rimestano le acque andandone a recuperare anche lo spurio, il torbido, il quotidiano. Avventure in musica, senza rete, a finale aperto (non è forse questo il jazz?) in cui la riflessione, l’esercizio di autocoscienza di uno striminzito appunto prende il volo e si accende nella complicità di un’intesa che alimenta questo avvincente dialogo fino all’ultima nota.


Ottobre - Novembre 2012 | 37

C’è un’indiscutibile ripresa per il figurativo nell’arte. In primo piano: la ritrattistica

Michela Bogoni: volti dipinti che scavano nell’anima

I volti di Michela Bogoni, pittrice veronese originaria di San Bonifacio, scavano nell’anima partendo dalla fisicità. Dice di essere nata con la passione “mania” per l’arte, e che certe cose non si possono scegliere, si puo solo accettarle e dirigerle verso il loro compimento. Si definisce un’artigiana poichè lavora con le mani e crea. Per Michela Bogoni l’artista è chi apporta un cambiamento al corso della storia dell’arte con il proprio operato. Nata nel 1973 l’artista fin da piccola sognava di dipingere. All’età di 15 anni ha iniziato a vivere di pittura lavorando come madonnara e realizzando dipinti su commissione. Diplomata con 110 e lode all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Michela Bogoni ha fatto dell’arte la sua professione. Attualmente vive a Monteforte d’Alpone insieme al marito, anche lui pittore, e alle loro due bambine: Stella e Celeste. La sua famiglia sostiene e rafforza il suo amore per l’arte e nonostante dedicarsi a loro tolga molto tempo al dipingere silenzioso e prolungato, costringendola a lavorare ad intervalli, per lei ne vale la pena. Perchè ha optato per la ritrattistica? «Perchè mi emozionava sentirmi scrutata dagli occhi che avevo appena dipinto. La fisiognomica che si anima di sentimento è misteriosa e affascinante: può raccontare moltissimo dell’essere umano e del suo vivere». Ci descrive come nasce e si con-

Per Michela Bogoni l’artista è chi apporta un cambiamento al corso della storia dell’arte con il proprio operato

cretizza una sua opera? «L’idea parte dal ricordo di un momento che ho vissuto e che ho fotografato. Seleziono le foto fino a stringere un’inquadratura e farla mia. L’emozione di quel momento si rivela nel dipingerla. E’ sempre tutto piacevole quando il pennello traccia le forme di un sentimento. Nei miei volti posso leggere mille pensieri fluttuanti che mi fanno sognare. Alla fine adoro rimirare i dipinti più volte per immaginare piccole sfumature del pensiero dei miei personaggi». Quale tecnica utilizza e su quali materiali? «La pittura ad olio su tela con cui ho stretto profonda amicizia. Dipingere è una sorta di terapia e i colori ad olio sono le mie medicine!». Quali personaggi l’hanno sostenuta e quali l’hanno ostacolata? «Non ho mai cercato grandi consensi. L’ostacolo più grande è la paura di non poter più un giorno avere il privilegio di vivere di pittura». Come si svolge la sua giornata tipo? «Vorrei essere sempre al cavalletto molto prima, ma famiglia e committenti mi occupano molto tempo. Amo riuscire a rispondere alle aspettative dei miei committenti, anche se alle volte hanno richieste che non condivido.

Questo è l’altro lato della medaglia. La mia fortuna è la rapidità. Eseguo i miei lavori in un giorno, al massimo due. Ciò mi consente di comunque di soddisfare le mie esigenze creative». Con chi collabora attualmente? «Non sono supportata da nessuna galleria, ma in effetti non l’ho mai neanche cercata . Vivere di pittura ha aperto varie strade che mi hanno comunque permesso una discreta visibilità». Dove ha allestito le sue mostre personali? «A Verona all’ex macello e allo Spazio Arte Pisanello, a Vicenza e alla Galleria ArteArte di Mantova. La mia esperienza espositiva è limitata a causa del poco tempo a disposizione per propormi alle gallerie d’arte. Le mie opere sono presenti nelle abitazioni e nei locali pubblici di molte città». Quali sono stati a suo parere i migliori artisti del passato e quali quelli attuali? «Amando la pittura figurativa mi piace tutta la storia dell’arte del passato. Tra i contemporanei apprezzo Luciano Ventrone, virtuoso maestro di una tecnica che non potrà mai essere sostituita dall’arte concettuale». Quali sono le sue aspirazioni per il futuro? «Sogno il mio futuro pieno di pittura e lavori grandi che abbiano una possibile collocazione. Aspiro a migliorare, ad emozionarmi e ad emozionare sempre più dipingendo. Poche convinzioni ma solide: dipingere, dipingere, dipingere!». Per informazioni cell 3475934228

LA CASA DEGLI ARTISTI di Barbara Ghisi

F.Vimercati: “Tutte le cose emergono dal nulla” A Franco Vimercati, grande protagonista della fotografia italiana, è dedicata la principale delle mostre autunnali di Palazzo Fortuny, a Venezia. “Tutte le cose emergono dal nulla” questo il titolo evocativo per questa rassegna che vanta di essere la più esaustiva, fino ad oggi, nel mostrare gli scatti di Vimercati, e che descrive perfettamente lo spirito suggerito dalle opere, in mostra dal 1° settembre al 19 novembre 2012. Protagonisti indiscussi delle fotografie sono gli oggetti, quegli oggetti della vita quotidiana che l’artista sceglie di rappresentare come fossero sospesi in uno spazio indefinito, senza

confini. Si tratta di piccoli vasi, di un bicchiere, di un ferro da stiro, di una grattuggia, di un bricco del latte, della famosa Bialetti. È con questi oggetti semplici che Vimercati (19402001), ha sovvertito un ordine: non più una ricerca sulla realtà tramite la macchina fotografica ma una ricerca sulla fotografia che utilizza elementi presi dalla realtà. Come diceva lui stesso: “si tratta del piacere di lavorare senza essere disturbato dal soggetto. A me interessava che scoccasse la fotografia, non mi interessava leggere l’oggetto, ma assistere ogni volta a questo miracolo”. L’effetto è meraviglioso: più che fotografie sem-

bra di vedere effetti luminosi, quasi intrisi di un’atmosfera da sogno. Siamo di fronte a infinite variazioni dal nero al grigio, con qualche tocco più chiaro, che smaterializzano l’oggetto facendoci varcare la soglia della poesia. Info Palazzo Fortuny: da Sestiere San Marco, 3958 - 30124 Venezia - 041 520 0995. ( f.m.)

le mostre Sopra: un particolare dell’opera “Matilde”, olio tela 60x80. Sotto “Nei tuoi pensieri”, olio su tela, 60x60 (2012)

Vicenza Basilica Palladiana Dal 6 ottobre – 20 gennaio ‘13

RAFFAELLO VERSO PICASSO

Ferrara Palazzo dei Diamanti Dal 13 ottobre al 13 gennaio ‘13

BOLDINI, PREVIATI E DE PISIS.

MAG Museo Alto Garda Arco, Palazzo dei Panni Fino al 9 dicembre 2012

KOEN VAN DEN BROEK SHADOWS

Milano Gall. Cred. Valtellinese Dal 19 ottobre al 2 dicembre

LE METAMORFOSI DEL VIAGGIATORE


38 | Ottobre - Novembre 2012 Le foreste indonesiane sono l’habitat delle ultime tigri di Sumatra

Editori ecologisti: da dove viene la carta di un libro?

ANIMALI E AMBIENTE di Benedetta Bottura

Se di libro elettronico proprio non vogliamo sentire parlare ma, non vogliamo nemmeno essere responsabili della distruzione delle ultime foreste indonesiane, dobbiamo stare più attenti ai libri che acquistiamo. Ogni anno sono sempre di più gli editori italiani che stampano i loro libri in Cina, dove le multinazionali della carta indonesiane APP (Asia Pulp & Paper) e APRIL (Asia Pacific Resources International Holdings Limited) hanno il loro impero. Le foreste indonesiane sono l’habitat delle ultime tigri di Sumatra, dell’orango e dell’albero ramino, specie ormai in via d’estinzione e rappresentano una risorsa contro l’inquinamento dell’aria. APP e APRIL nel loro statuto s’impegnano a non acquistare legno illegale ma, a livello pratico, Greenpeace in un’analisi della carta, ha trovato tracce di questo legno. La correttezza di queste multinazionali appare, quindi, controversa. Greenpeace ha fatto analizzare, inoltre, la carta di undici libri italiani, stampati in Cina ed è risultato che in nove di questi, c’erano tracce di legno delle foreste indonesiane. In seguito a questi risultati, l’associazione ha posto un questionario sulla carta, alle principali case editrici italiane e ha stilato una classifica degli editori più virtuosi (http:// www.greenpeace.it/deforestazionezero/salvaforeste/). Le risposte delle case editrici fanno ben sperare. Gli editori italiani

mondo da cani Greenpeace stila una classifica degli editori italiani virtuosi e di quelli che possono fare di meglio “ecologisti”, sono circa il 40%, usano per lo più carta riciclata, inserendo fibre vergini sole se necessarie e provenienti da foreste FSC (Forest Stewarship Council: foreste gestite responsabilmente), tra di loro troviamo Altraeconomia, Terra nuova; Fandango; La gru; Macro;… Molti utilizzano solo carta certificata FSC, ma non la riciclata, tra questi troviamo Garzanti; Feltrinelli; Laterza; Sonzogno; Einaudi stile libero; Sellerio; Zanichelli; Longanesi; il Saggiatore; Bompiani;

di GIACOMO MORELLI

Welsh Corgi, il piccolo bovaro gallese, razza eletta dei Reali inglesi

Tea; De Agostini;…. Ci sono poi alcuni editori che pur non essendo “verdi” hanno risposto al questionario, dimostrando trasparenza e voglia di migliorarsi, come Fabbri; Harmony;

Il Mulino; Fazi; Adelphi; Hoepli editore;… e altri che messi a conoscenza della situazione, hanno deciso di migliorarsi, ripulendo la loro filiera dal legname illegale e fissandosi degli obiettivi concreti per l’utilizzo di carta riciclata: Giunti e Mondadori. Infine troviamo numerose case editrici che si sono rifiutate di partecipare al questionario, dimostrando disinteresse per l’argomento e nessuna volontà di migliorarsi. Naturalmente questo problema non riguarda soltanto i libri e gli editori ma, richiede un maggior controllo e scelte responsabili anche di tipografie, produttori di packaging e rivenditori di carta.

Il Welsh Corgi Pembroke è un vivace, curioso ed intelligentissimo piccolo cane, con una caratteristica testa da volpe, gambe piuttosto corte, con o senza coda, originario e diffuso particolarmente nel Pembrokeshire del Galles. L’aggettivo “piccolo” va riferito solo alla sua taglia, poiché il carattere è quello di un cane grande, di un cane da lavoro. E’ stato usato, e lo è ancora oggi anche se in misura sempre più ridotta, come pastore di mucche, famoso per la sua particolare caratteristica di mordere i garretti dei bovini e subito dopo appiattirsi al suolo per evitarne il calcio.

Le sue capacità lavorative però non finiscono qui, il Corgi è un ottimo cacciatore di topi e conigli e talvolta anche di fagiani, può essere addestrato all’obbedienza e alle prove di agility e resta per natura un ottimo cane da guardia. Anche i soggetti cosiddetti “da esposizione” mantengono inalterate queste caratteristiche, contrariamente a quanto è accaduto a molte altre razze che, selezionate solo in base a caratteristiche morfologiche, hanno sì raggiunto alti livelli di perfezione estetica, ma hanno perso nel contempo qualità di carattere e di attitudine al lavoro.

Com’è diventato il cane ufficiale della Regina?

Eccezionali rimedi naturali, purtroppo ai molti sconosciuti

Quando la natura fa miracoli Artemisia per la malaria; Ganoderma per la chemioterapia; Argilla verde per assorbire i mali e Scorpione per il cancro

La natura ci ha sempre offerto tutto quello di cui avevamo bisogno, anche se con la vita moderna certi rimedi si sono dimenticati. Tra le tante cose utili in natura, talvolta si trovano elementi davvero miracolosi, non solo piante ma, anche, funghi, minerali e animali. L’Artemisia, è una pianta cinese, che serve a curare la malaria, una malattia che colpisce circa cinquecento milioni di persone l’anno, soprattutto bambini e in Africa vengono quotidianamente salvate molte vite con questa pianta. Il Ganoderma lu-

Uno sguardo sui nostri acquisti

Biologico, locale o equo e solidale? Le nostre scelte influiscono sul pianeta. Lo sappiamo e per questo fare la spesa è sempre più difficile. Gli scaffali del supermercato sono pieni di prodotti bio, a km zero ed equi e solidali. Che cosa sono e quali è meglio scegliere? Biologico è un ortaggio coltivato senza pesticidi, o un alimento fatto con animali nutriti con prodotti bio; garantisce un alimento naturale e l’abbattimento dell’inquinamento da pesticidi, ma ha prezzi elevati per i numerosi controlli cui è sottoposto. A

km zero è un alimento fatto localmente; costa poco, garantisce un prodotto di stagione e l’eliminazione dell’inquinamento causato dal trasporto delle merci, ma non sempre si trova tutto quello che serve. Equo e solidale, è una forma commerciale, che lotta contro lo sfruttamento e la povertà; garantisce che ciò che stiamo comprando è stato prodotto nel rispetto dei lavoratori, però è molto caro, non esclude l’uso di pesticidi e le merci devono fare lunghi viaggi.

cidum è un fungo parassita degli alberi, in grado di influire sui principali organi umani: cuore, fegato, polmoni, pancreas e reni. I suoi principi attivi hanno un effetto benefico sulla circolazione sanguigna; rafforzano il sistema immunitario aiutando a prevenire le influenze e le allergie; risanano il sistema respiratorio, curando l’asma e la bronchite; agiscono sul sistema nervoso, riducendo lo stress e gli stati depressivi e rallentano gli effetti dell’invecchiamento. Questo elisir di lunga vita viene anche usato

per prevenire i tumori e ridurre gli effetti negativi della chemioterapia. L’argilla verde, è usata fin dai tempi degli antichi romani, come disinfiammatorio e nelle cure disintossicanti per la sua capacità di “assorbire” i mali. Di recente in Italia si è sentito parlare anche di Escozul, un farmaco cubano, fatto con un estratto del veleno di scorpione azzurro, che sembra fare miracoli nella cura del cancro. Questo costoso farmaco, però, è illegale in Italia e i risultati sono ancora tutti da verificare.

Il Corgi, nonostante le sue doti e le sue capacità non comuni, sarebbe rimasto un cane da fattoria se il suo destino non avesse previsto un giorno l’incontro con una bambina molto particolare. Nel 1933, l’allora duca di York, divenuto poi re Giorgio VI, acquistò un cucciolo di questa razza per regalarlo alla figlia Elisabetta (poi diventata regina Elisabetta II ). Il cane, dal nome altisonante Rozavel Golden Eagle, venne ribattez-

zato Dookie e conquistò immediatamente il cuore della famiglia reale. A questo primo soggetto se ne aggiunsero presto molti altri dando vita all’allevamento della famiglia reale conosciuto con l’affisso Windsor. Da allora i Corgi sono divenuti per definizione “i cani della regina”, definizione entrata nell’uso corrente e conosciuta da tutti, mentre il nome ‘Welsh Corgi Pembroke’ è ancora poco conosciuto in Italia.


Ottobre - Novembre 2012 | 39

“Conto Energia”, un sistema di incentivazione per favorire la produzione di energia elettrica

Energia dal sole: sana e sempre più incentivata! Specchi, teli o coperture: a chi non è capitato di chiedersi che cosa fossero quella distese di materiale luccicante posizionate sopra tetti o su varie costruzioni? Si tratta di pannelli fotovoltaici, (termine derivante dalla parola greca phos, cioè luce, e Volt, cioè unità di misura della tensione elettrica), ossia di dispositivi che trasformano la luce in energia elettrica grazie alla presenza di materiali semiconduttori. I pannelli possono essere posizionati su impianti isolati o installati su edifici ed intergrati alla rete elettrica. Queste due tipologie di applicazioni, che hanno permesso al mercato del fotovoltaico di avere un notevole sviluppo negli ultimi anni, sono state largamente usate in Giappone, Stati Uniti e Germania e, di recente, anche apprezzati nel nostro paese. Dal 2001, infatti è iniziato il programma “Tetti fotovoltaici” ed oggi si parla sempre più del “Conto Energia”, un sistema di incentivazione per favorire la produzione di energia elettrica da una delle fonti rinnovabili più facilmente utilizzabili: il solare fotovoltaico. “Dal 27 agosto 2012 è in vigore la 5^ edizione di questo sistema incentivante” spiega Federico Obrietan, Am-

I pannelli possono essere tranquillamente posizionati su impianti isolati o installati su edifici ed intergrati alla rete elettrica

Benefici del mare alla Thalasso SPA di Alassio

Un centro benessere di 1500 mq su tre diversi piani con luce naturale, piscina di acqua salata e prodotti naturali di origine marina: questa è la offerta della Spa del Grand Hotel di Alassio tornato al suo splendore dopo una recente ristrutturazione. La piscina interna, esclusivamente di acqua di mare riscaldata e microfiltrata, ha un temperatura che oscilla tra i 30/35° che mantiene intatte le proprietà organolettiche marine. A questo si

aggiungono trattamenti che utilizzano esclusivamente cosmetici in linea con la filosofia talassoterapica e sfruttano prodotti naturali di origine marina, (quali alghe, sali, fanghi e impacchi marini, ecc.) che favoriscono la naturale detossinazione, il rilassamento e la tonicità tissutale favorendo il rilassamento psichico e fisico. La Thalassio Spa offre: molteplici trattamenti come cure disintossicanti, antiaging, dimagranti e masso fisioterapiche; cabine dotate di vasche Niagara, Osmosis, Vicky Talasso e Talax idro; un’area thermarium con camera relax; fitness corner con personal trainer e un terrazzo solarium. Il centro è anche dotato di un ambulatorio di medicina-estetica e dietologia e gode della prestigiosa consulenza del Dott. Giacomo Urtis. www. grandhotelalassio.it

trucchi & strucchi di ISOLDE SEEBER

di ELEONORA CAFFELLI pianto fotovoltaico della potenza di 6 kWp, è come se piantassimo, ogni anno, fino a 1 ettaro di bosco! E grazie agli incentivi statali il costo dell’investimento può rientrare in 6 anni per arrivare a un guadagno in 20 anni, sommando gli incentivi e i risparmi in bolletta, fino a 38.000 Euro”. Tra i vari vantaggi: l’inesauribilità del sole, la non produzione di scorie, elevata durata e quasi assenza di manutenzione, impianti senza limiti inferiori di grandezza e ampliabili successivamente in modo facile. Si prevede che gli incentivi durino ancora pochi mesi, quindi chi ha intenzione di investire in questa tecnologia è meglio che non attenda troppo! Maggiori info su www.greenplus.it.

Legumi e cereali: zuppe buone e rapide! Le proprietà nutrizionali dei legumi sono ben note: sono ricche di fibra, sono un’ottima fonte di proteine vegetali e i loro semi sono i vegetali con il più alto tenore di proteine di valore nutrizionale medio. Nei piatti tradizionali della cucina mediterranea le leguminose sono spesso associate ai cereali e questo garantisce una ottimale composizione delle proteine ingerite. Grazie al basso contenuto d’acqua i legumi secchi si distinguono per l’elevato contenuto anche di altre importanti sostanze nutritive, la presenza di fibra, elementi minerali e vitamine e poveri di grassi. Questi vegetali sono utilizzate dall’uomo fin dai tempi più remoti ma di recente il loro impiego è diminuito (In Italia, negli ultimi 60-70 anni il consumo giornaliero è passato da circa 50 grammi pro capite agli attuali 5-6 g) principalmente per il lungo tempo di cottura che poco si concilia con i ritmi della vita di oggi. L’azienda Pedon ha di recente presentato “le Purezze”, creme naturali di legumi e cereali, 100% biologiche e senza glutine che si preparano in soli due minuti. Questa nuova linea è proposta in tre varianti: ceci, piselli e cereali e legumi (un mix bilanciato di quinoa, fagioli, mais e ceci). Le confezioni, pensate per due porzioni, contengono unicamente farine precotte di legumi e cereali ricche di fibre, proteine e ferro, al 100% naturali e biologiche, senza aggiunta di conservanti, addensanti, coloranti, glutammato e aromi e sono di facile preparazione: basta versare il contenuto della busta in acqua fredda e cuocere per soli due minuti di tempo. solutamente femminile e sofisticata, in cui l’eyeliner diventa una vera e propria opera d’arte per uno sguardo che lascia a bocca aperta. Dior propone una donna felina che ama il trucco fatale, uno smalto animalier che ricorda la pelle di un serpente, occhi in primo piano e bocche scarlatte. L’ultimo nato in casa Collistar

Donna Felina e China Doll Cosa ci propongono le aziende di cosmetici per l’autunno 2012? Per valorizzare il nostro viso in questa stagione dai colori caldi e dalle temperature fresche, abbiamo bisogno di un look che richiama riflessi iridescenti e perle preziose per un’allure as-

di Michela Toninel

la psicologa risponde

ministratore Delegato dell’azienda vicentina Greenplus srl, che promuovere l’utilizzo di energia generata da fonti rinnovabili in Veneto e Lombardia, con particolare riguardo al fotovoltaico, e aggiunge: “Vengono concessi per 20 anni due tipi di incentivo: una tariffa omnicomprensiva corrisposta dal Gestore Servizi Energetici al cliente per l’energia che viene immessa in rete e una tariffa premio per l’energia autoconsumata”. Incentivi maggiorati sono previsti se si utilizzano componenti europei oppure se per l’installazione si rimuove l’amianto o se l’impianto è completamente integrato con il tetto dell’abitazione. E conclude Obrietan “Installando un im-

TENDENZE

IN FORMA

è il rossetto effetto tatuaggio duo che, da un lato, si presenta come base liquida colorata (alcohol-free), fondamentale per fissare il colore per tutto il giorno, mentre dall’altra sfodera un rossetto in stick superconfortevole, rigorosamente in nuance, che intensifica la resa

cromatica, ne esalta l’effetto “inchiostro” ed in più idrata, rendendo le labbra turgide ed idratate. Il colore dominante della proposta Lancome è il viola in tutte le sue tonalità, dal rosa chiaro per il blush al prugna per i gloss fino ad arrivare al viola scuro per l’eyeliner in gel con la relativa crayon khola. Per Pupa, l’autunno incontra la preziosità e l’eleganza dell’oriente, per un nuovo raffinato stile neo-geisha: ombretti wet & dry dalla formula innovativa creano uno sguardo magnetico per una luminosità estrema; i nuovi colori multiplay completano il look con delicati dettagli oriental chic; labbra piene e definite sublimano il make-up con un tocco di colore puro e le guance si vestono con una delicata carezza di luce.

Quando è tempo di tornare a scuola Che sia scuola dell’infanzia, scuola primaria o secondaria, il ritorno a scuola può rappresentare, per bambini e ragazzi, un momento difficile. La vacanza in luoghi ameni, ma anche starsene semplicemente a casa, rappresenta quasi sempre una sorta di zona franca in cui i doveri diminuiscono notevolmente. Mamma e papà sembrano più comprensivi, più disponibili all’ascolto e all’attenzione. Anche i ritmi biologici si allentano durante l’estate: c’è più tempo per dormire, per stare all’aria aperta, per giocare, per incontrare gli altri. Rinunciare a tutto questo, per alcuni può essere particolarmente faticoso; mentre altri bambini sono ben felici di tornare a scuola e di poter godere della compagnia di altri ragazzini e degli insegnanti. Cosa fare allora per facilitare il rientro a scuola? La psicologa Maria Rita

Parsi nel suo “manuale anti ansia per genitori” ci regala qualche suggerimento: - la gradualità: organizzarsi per abituare i bambini ai ritmi invernali ; - no ai predicozzi di inizio anno a favore di un piano di studio mirato; - favorire l’amore per la cultura con opportune integrazioni, come la visita al museo, cinema, teatro; - ricordare, da adulti, le proprie esperienze di studenti; - organizzare una festa per celebrare l’inizio di un nuovo anno scolastico.

Gentile dottoressa, il rapporto con gli insegnanti è fondamentale. Mio figlio frequenterà quest’anno la seconda media e so bene che dovrei essere in sintonia con i suoi insegnanti, ma lo scorso anno è stata una guerra ai colloqui. Cosa dovrei fare o non fare? Scuola e famiglia sono le due basilari agenzie educative ed ha ragione quando scrive che dovreste essere in sintonia o almeno in comunicazione. E’ importante che i colloqui con gli insegnanti diventino un

momento in cui si parla del bambino come persona e non come figlio o allievo. L’accordo tra genitori e insegnanti moltiplica le energie e le forze, e il bambino è il primo ad avvalersi di tale energia.

Cara dott.ssa, ho 30 anni , una bambina di 4 e sono in dolce attesa. La mia bimba ha cominciato a darmi problemi nell’andare a scuola già da un po’ di tempo . Non riesco a capire se il problema è la scuola o la gravidanza. Piange fino provocarsi il vomito. Ho provato a parlarne con la maestra e mi ha risposto che la colpa è della mia pancia. Confesso che ho anche pensato di cambiarle scuola. Grazie Carissima, mi risulta difficile credere che la colpa sia della sua pancia. A 3/4 anni i bambini sono felicissimi all’idea di avere un fratellino o una sorellina e durante l’attesa si mostrano impazienti, mentre alla nascita l’atteggiamento cambia. L’idea di avere un fratellino per loro è avere un compagno di giochi, della loro età. A questo stato d’animo seguirà la delusione e quindi la gelosia quando si rendono conto di avere per casa un

neonato che ha bisogno di attenzioni e cure. L’opposizione all’asilo può avere tuttavia un legame con la sua pancia: sua figlia sente che c’è un cambiamento in arrivo, e il bisogno dei bambini quando sentono una perturbazione è quello di rimanere vicini alle persone che danno loro stabilità, cioè a voi genitori. Le consiglio di dare ancora un po’ di tempo a sua figlia, magari ha solo bisogno di più tempo per adattarsi e tutto il resto è in più.


40 | Ottobre - Novembre 2012

il consiglio del mese LINEA ALLO SPORT

di ENRICO MARIA CORNO

di Paolo Carli

Dove risparmiare sull’outdoor

21 ottobre 2012 La Gara è giunta alla nona edizione

Daniele Molmenti testimonial per l’Adigemarathon 2012 Oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano Borghetto d’Avio, ai limiti della provincia di Trento, da Pescantina

Sarà Daniele Momenti, medaglia d’oro alla Olimpiadi di Londra nella canoa slalom, il testimonial 2012 della nona edizione dell’Adigemarathon di canoa, kayak e rafting in programma domenica 21 ottobre sul fiume Adige. Il fuoriclasse friulano va così ad arricchire l’albo d’oro dell’Adigemarathon che, oltre ad Antonio Rossi ambasciatore dello sport italiano nel mondo, riporta i nomi olimpici di Sara Simeoni, Livio Berruti, Klaus Dibiasi, Fulvio Valbusa, Paola Pezzo, Beniamino Bonomi: sportivi

che sono entrati nel cuore non soltanto degli italiani e che contribuiscono a rendere ancora più prestigiosa la maratona. Domenica 21 ottobre sul fiume Adige si confronteranno in gara, grazie al fondamentale supporto di Hydro Dolomiti Enel e di Se Hydropower per la regolazione del livello dell’acqua dell’Adige e del Genio Civile di Verona, oltre 400 atleti lungo i 35 chilometri che separano Borghetto d’Avio, ai limiti della provincia di Trento, da Pescantina. Mentre gli atleti saranno in piena gara,

dall’isola di Dolcè partiranno almeno 800 canoisti amatori, con lo stesso obiettivo di raggiungere Pescantina dopo 20 chilometri, e gli equipaggi del rafting. Si tratterà, per l’ennesimo anno, della più grande e colorata festa della canoa italiana. L’Adigemarathon sarà inaugurata nella serata di sabato 20 ottobre a Pescantina con l’accensione del tripode tricolore e l’incontro pubblico con Daniele Molmenti. “Quest’anno l’Adigemarathon si fregia di un nuovo riconoscimento internazionale in quanto

concluderà, quale prova unica italiana, le Word Series 2012 di maratona classica fluviale, la cosiddetta Coppa del Mondo di Maratona Fluviale” precisa Bruno Panziera, presidente dell’Adigemarathon nonché del Canoa Club Verona che recentemente ha sottoscritto un accordo con la società calcistica ChievoVerona ed il Comune di Verona per la realizzazione imminente di un centro di eccellenza della canoa a Verona. Anche quest’anno l’Adigemarathon rafforzerà la missione di manifestazione nel segno di “Sport & Solidarietà”. Gli organizzatori hanno aderito al progetto del Comune modenese di Cavezzo, che prevede tra l’altro la costruzione di una struttura pressostatica per consentire ai bambini ed ai ragazzi del paese lo svolgimento di attività sportive al coperto durante l’inverno.

Un vecchio adagio recita che ‘il tempo non è mai orribile per stare all’aria aperta. Semmai è orribile ciò che abbiamo addosso’. Parole sante. Se la scorsa estate abbiamo preso la buona abitudine di camminare, correre, andare in bici o ancor meglio andare in montagna, non perdiamo l’abbrivio solo perché fa più freddo o c’è il rischio di pioggia. Del resto, lo sapete bene, i capi di abbigliamento (e l’attrezzatura) in commercio oggigiorno sono incredibilmente traspiranti, antivento, impermeabili, caldi, morbidi, resistenti ed efficienti. E perfino belli a vedersi. Certo, meglio acquistare un ottimo capo tecnico che dura tanto tempo piuttosto che tre capi di scarsa qualità ma quel capo tecnico costa. Vogliamo quindi informarvi di una serie di outlet monomarca presenti nella zona intorno a Mantova dove, per le collezioni invernali 2011-12, si può trovare uno sconto ben oltre il 50%. Tutti sanno che marchi come Slam per la vela e Salewa per la montagna hanno un punto vendita al Manto-

Last 10Km Marathon: chilometri per solidarietà La VeronaMarathon è pronta ad abbracciare il 7 ottobre con partenza ore 9.00 i podisti di tutto il mondo per un evento unico e indimenticabile! “Last 10KM Marathon si prefigge di lanciare un messaggio di solidarietà a favore delle numerose Associazioni locali e nazionali che necessitano di risorse da destinare alla Ricerca in ambito medico e sociale. Al 32°km di gara, in da Piazza Bra, l’attesa dei maratoneti sarà allietata dai colori della marcia “del cuore” che percorrerà gli ultimi 10 km di percorso. Due i risultati: divertirsi con lo sport che più appassiona e trasformare la sfida in una opportunità di aiuto. La “marcia della solidarietà” partirà alle ore 9 da una gremita Piazza Bra per seguire un

percorso lungo il centro storico con taglio della linea di arrivo all’interno dell’Arena di Verona, dove sono attesi con trepidazione i campioni che si sfidano per vincere la grande Maratona. Per l’edizione 2012 sarà possibile sostenere Medici Senza Frontiere, organizzazione internazionale di soccorso medico d’emergenza che dal 1971 porta assistenza medica gratuita in oltre 68 paesi. Della quota di iscrizione di € 10,00, € 4,00 saranno destinati alle attività di MSF in Sud Sudan.Info VeronaMarathon Tel: 345 4638168. Ma le marce autunnali non si fermano qui: a Cerea il 6 ottobre si terrà la “Marcia dei Tre Gemelli”, a Casaleone il 7 ottobre la “Caminada ne la val del Caselon” e a Peschiera del Garda la “Marcia

della Città fortificata”. A Malcesine il 14 ottobre sarà di scena l’International Lake Garda Marathon, evento podistico di livello internazionale che prevede per i partecipanti una distanza di 42,195 km da percorrere da Limone sul Garda a Malcesine, su di un tracciato unico e irripetibile, dalla sponda lombarda del Lago di Garda fino a quella ve-

va District (il brand altoatesino ha anche un outlet esclusivo a Bussolengo, tra Verona e il Garda - Via I Maggio 26, tel.045-6717781) dove – da Adidas e Nike – si può trovare anche qualche capo o accessorio outdoor di tanto in tanto. Nel veronese si acquistano anche le giacche da sci di seconda scelta di Aesse (via Ca’ Magre 33, Isola della Scala, tel.0456630551) mentre Dainese a Vicenza, vicino al suo grande centro logistico sulla MIVE (via dell’Economia 64, tel.0444-224153) non vende solo giacche a protezioni per la moto ma anche quelle per i winter sport, caschi da sci, guanti e protezioni. In Italia abbiamo il più importante produttore al mondo di scarpette da arrampicata e di scarponi da alta montagna - LaSportiva - ma, per trovarne l’outlet (dove si vende anche molto abbigliamento tecnico - Via Ischia 2, tel.0462-571800) bisogna arrivare in fabbrica a Ziano di Fiemme in Trentino. Sulla strada in effetti ci si potrebbe fermare anche da Bailo, appena fuori Trento (Località Coldanè, Pieve Tesino, tel.0461-591241). RipCurl (presente al Franciacorta Outlet Village di Brescia) non ha solo linee surf ma anche una collezione per sci e snowboard. E poi c’è Vuarnet a Grassobbio (Bg), Vist a Bassano (Vi), Saxe a Brescia per la bici…

neta, passando dal Garda Trentino! Uno scenario e un contesto meravigliosi, tra le acque del Garda e le montagne a farne cornice, per cimentarsi in una competizione sportiva e non solo. L’occasione è ghiotta per assaporarsi anche una “rilassante” vacanza attiva in quest’angolo di mediterraneo che si affaccia appena dopo le Dolomiti.

18° Trofeo Marco Magelli

Countdown per il Trofeo Marco Magelli 2012 Si tratta di un evento di regolarità non competitiva con rilevamento di passaggio valido per il trofeo di regolarità Vittorio Zanon

Il club federato ASI Associazione Mantovana Auto e Moto Storiche Tazio Nuvolari organizza per le giornate del 6 e 7 ottobre 2012 il 18° Trofeo Marco Magelli: consueto omaggio che ricorda la figura di Marco Magelli, socio fondatore dell’Amams Tazio Nuvolari, scomparso prematuramente nel 1994. La manifestazione fa parte del Trofeo ASI V. Zanon, con un numero di prove da 10 a 30, una lunghezza del percorso libera e velocità media-massima non superiore a 40 km/h.e utilizzo di strumentazioni analogica con lancette. Come da regolamento ASI e come per le passate edizioni, sa-

ranno ammesse vetture in possesso di Omologazione o Certificato di Identità ASI, ovvero Carta di Identità FIVA, o permesso di partecipazione rilasciato dall’ASI. La manifestazione si svilupperà secondo il seguente programma che verrà puntualizzato prossimamente e sarà disponibile, insieme al regolamento, sul sito www. amams.org: Sabato 6 Ottobre 2012 la città di Mantova farà da cornice alla partenza della manifestazione per prolungare il percorso raggiungendo le prime prove nel paese del “Mantovano Volante” Tazio Nuvolari. Il percorso proseguirà tra le morbide colline moreniche

mantovane, fino a raggiungere Gardone Riviera, con serata di gala e pernottamento in uno degli alberghi più belli incastonato in un contesto Liberty, ridondante su tutto il litorale Bresciano. Domenica 7 ottobre 2012 percorso di ritorno, attraversando i borghi sulle rive del fiume Mincio, le colline moreniche mantovane e le prove speciali. La città di Mantova farà nuovamente sfondo per le premiazioni e saluti. Per ulteriori informazioni www.amams.org Tel: 0376 648205 Fax: 0376 649302 E-mail: infoamams@amams.org


Ottobre - Novembre 2012 | 41

Tamara Lunger

L’ebbrezza della fatica tra le vette dell’Himalaya Era partita lo scorso fine giugno con l’obiettivo di salire ben due cime: prima il Muztagh Ata con gli sci (7546 metri, in Cina) e poi il Broad Peak (8051 metri, in Pakistan). Quest’ultimo sarebbe stato il suo secondo Ottomila, ma le condizioni terribili del tempo e la neve nella quale si sprofondava fino all’anca hanno fatto desistere, dopo alcuni tentativi, l’alpinista altoatesina salita alle ribalte internazionali per essere stata la donna più giovane,a 23 anni, a conquistare il mitico Lhotse (8.516 metri), la quarta cima più alta del mondo, cancellando così il precedente primato condiviso dalla ceca Sonja Bostikova, in vetta a 27 anni nel 1999, e dalla cilena Maria Ibarra Letelier, salita nel 2006. Il primo obiettivo, sulla vetta del Muztagh Ata, è stato, invece, brillantemente raggiunto il 3 luglio 2012, insieme al compagno di spedizione Paul Augscheller. La storia di Tamara Lunger è quella di un sogno che si realizza. Un percorso costellato non solo da immense conquiste e gratificazioni ma anche da drammatiche esperienze legate alla montagna, che hanno segnato profondamente la sua vita. Tamara si trovava,infatti, sul Cho You negli stessi giorni in cui perse la vita il famoso alpinista Walter Nones: dopo aver aiutato i soccorritori a riportare a valle il corpo dell’amico, decise di rinunciare alla sua salita. Come andò quella giornata Tamara? «Il pomeriggio del 3 ottobre Manuel Nocker venne a dirmi che Walter si era schiantato! Rimasi frastornata della gravità della cosa e decisi di andare nel loro campo per aiutarli. Una scelta che si rivelò importante. Quel 3 ottobre mi ha cambiato molto. Alcuni giorni prima avevamo festeggiato insieme con Walter, e mi ritrovavo a partire alle 8.00 della mattina per andare alla parete sud a recuperare il corpo“. Fu un’ esperienza dolorosa ed impegnativa. Il luogo dell’incidente era a quota 6400 m: abbiamo recuperato il corpo e lo abbiamo trasportato alla fine

La conquista del Lhotse è un obiettivo che parte da lontano e ha un padrino d’eccezione: il fuoriclasse alpinista bergamasco Simone Moro

Tamara Lunger a 23 anni è stata la donna più giovane a scalare un 8000 mt, il mitico Lothse

Servizio a cura di Marco Morelli del ghiacciaio dove lo abbiamo lasciato agli sherpa che lo hanno portato al campo base avanzato. Dopo ben 10 ore eravamo tornati alle nostre tende: una lunga giornata dove mi ero illusa che mi sarei liberata un po’ del dolore. Ma non è stato così. Ho anche pensato di scalare ugualmente la cima per Walter, ma quel che era successo fece scemare la mia voglia e la gioia di scalare». Una scelta che le fece onore, un segno di grande rispetto per l’amico e per quella montagna, spesso fatale per molti, di cui si è innamorata sin da quando era in fasce. Tamara è nata e cresciuta in Alto Adige, a San Valentino in Campo (Cornedo). Figlia del noto sci alpinista italiano Hansjörg Lunger, ha sempre vissuto in montagna ed è stato forse inevitabile che proprio la montagna avesse un’enorme influenza su di lei e diventasse

Vado in montagna non con paura, ma con rispetto e prudenza. La vita è un grande dono che cerco di non mettere mai a repentaglio

La storia di Tamara Lunger è quella di un sogno che si realizza. Un percorso costellato non solo da immense conquiste e gratificazioni ma anche da drammatiche esperienze legate alla montagna che hanno segnato profondamente la sua vita

la sua più grande passione. Tamara inizia a praticare lo sci alpinismo nel 2002 e, identificando presto i suoi punti di forza, ottiene alcuni successi nelle gare classiche. Nel 2007, alla sua seconda esperienza di arrampicata su ghiaccio, porta a termine l’ascesa della parete nord dell’Ortler (3905 m): si tratta della sfida per lei più estrema compiuta fino a questo momento (…giurerà a se stessa che sarà l’ultima volta sul ghiaccio). Ma solo pochi giorni dopo già sente di dover tornare a sfidare la montagna, e in quel momento capisce che l’alpinismo sarà la missione della sua vita. Dall’Alto Adige al Nepal il salto è lungo. Raccontaci come è andata «La conquista del Lhotse è un sogno che parte da lontano e ha un padrino d’eccezione: il fuoriclasse bergamasco Simone Moro. Sua moglie, Barbara Zwerger, era la mia ex insegnante. Durante il ballo della maturità ho semplicemente chiesto a Simone«Mi porti con te?». Lui mi ha risposto :”potresti venire con me in ottobre al Cho Oyu!”. Ero al settimo cielo!». Simone Moro ha avuto parole entusiaste per Tamara Lunger: «E’ lei il futuro dell’alA sinistra pinismo Tamara Lunger femminile». sulla cima del DichiarazioLothse. ni che hanno Sotto: durante subito acceso un allenamento i riflettori sule in Tibet la ventitreen-

ne diventata la donna più giovane al mondo a salire il Lhotse. Con Dawa Sherpa, che l’ha accompagnata in vetta il 20 maggio 2010, è partita dal campo base, sfruttando una finestra di bel tempo. A mezzanotte del 22 maggio la partenza dal campo 3, che si è conclusa positivamente in vetta ben 10 ore e mezza più tardi. Che si prova Tamara a 8516 metri di altezza? «Una sensazione indescrivibile. In cima al Lothse più che altro avevo fretta di fare alcune belle foto. Eravamo in cima in sette, era ora di iniziare la discesa, perché dovevamo andare ancora fino a campo 2. In certe condizioni anche i minuti sono importanti (Non è un caso che la giovanissima scalatrice ha dovuto fare i conti con un principio di congelamento ai piedi). Sono molto felice di aver fatto il mio primo ottomila, ho imparato molto da quella esperienza». Qual è il tuo rapporto con Dio? «Sono credente. Il silenzio e il contatto con la natura che si ha vivendo con la montagna mi riporta a Dio che ringrazio ad ogni mia impresa. Vado in montagna non con paura, ma con rispetto e prudenza. La vita è un grande dono che cerco di non mettere mai a repentaglio». Tamara ha due bellissimi occhi blu, un sorriso contagioso. E’ una bella ragazza: fisicamente una autentica roccia. Riesce a trasmettere la sua semplicità, la sua energia, il suo entusiasmo. D`estate lavora al Rifugio Croce di Latzfons gestito dai suoi genitori e continua ad allenarsi duramente facendo parte del team di local atlete THE NORTH FACE. Quali sono i tuoi progetti futuri? «Mi auguro di tornare presto in Himalaya per conquistare altri 8000, e non solo dalle vie tradizionali. Inoltre cercherò di soddisfare la mia passione di esplorare montagne ancora inviolate. Voglio continuare a faticare sulle montagne: coricarsi la sera prima di dormire e sentire la sensazione della fatica sul corpo è per me una sensazione meravigliosa. E in questo mi sento una privilegiata». Simone Moro sostiene che “non ci sono sogni impossibili, ma dobbiamo lavorare per raggiungerli e renderli realtà. Quando il tuo obiettivo è ambizioso, hai un lavoro duro e intenso davanti a te. Ma questo è il modo migliore per sentirsi totalmente vivi”.


42 | Ottobre - Novembre 2012

MOTORI di Alberto Gazzoli

NUOVA PANDA 4x4

BMW X1: nuova star di Holliwood? La X1 si può descrivere come il risultato della tendenza dei costruttori verso il downsizing dei motori per ridurre i consumi e le emissioni e per allargare la propria clientela

Arriva con un po’ di ritardo nel mercato più interessante del momento, quello del Nord America, la BMW X1. Se per le grandi strade americane si vedrà per la prima volta, per noi invece è la seconda generazione del Suv compatto della casa dell’elica. Presentata al Salone di New York 2012, la X1 si può descrivere come il risultato della tendenza dei costruttori verso il downsizing dei motori per ridurre i consumi e le emissioni da una parte e per allargare la propria clientela dall’altra. Come la versione precedente, anche la nuova BMW X1 sfrutta

Il nuovo design conferisce alla X1 un aspetto più possente e moderno che valorizzano la sua natura sportiva

il pianale dell’ultima generazione della Serie 3 con opportune modifiche sia dal punto di vista estetico che tecnico. Il nuovo design conferisce alla X1 un aspetto più possente e moderno che valorizzano la sua natura sportiva. La BMW X1 si caratterizza per la sua forma due volumi con un cofano slanciato, un passo lungo ed un abitacolo arretrato mentre, sul margine inferiore della carrozzeria e le ampie arcate passaruota, è in evidenza la bordatura nera ma aumenta la parte di carrozzeria verniciata, mettendo in risalto l’eleganza della vettura. Per caratterizzare

ulteriormente l’aspetto della propria BMW X1 i clienti potranno scegliere anche gli esclusivi pacchetti xLine e Sport Line Sportivo è l’aggettivo seguito per il rinnovo degli interni della X1, caratterizzati da versatilità e qualità premium. La plancia è orientata verso il guidatore a tutto vantaggio della comodità di guida. Per il momento, l’attuale gamma motori BMW X1 è composta dalle motorizzazioni che vanno dai benzina a quattro cilindri (sDrive18i sDrive20i xDrive20i) con potenza da 150 a 184 CV e sei cilindri (xDrive25i da 218 CV xDrive28i da 258 CV). Per quanto riguarda la gamma diesel della BMW, ci sono i quattro cilindri in linea (sDrive18d xDrive18d sDrive20d xDrive20d xDrive23d) con potenza da 143, 177 e 204 CV. A questi motor viene abbinato un cambio manuale a 6 velocità oltre all’automatico Steptronic sempre a sei marce.Inoltre è prevista sia la versione a due ruote motrici che quella con sistema di trazione integrale BMW xDrive.

Toyota GT 86: vettura di successo E’ stata commercializzata senza troppa enfasi e troppo clamore, eppure la nuova sportiva giapponese ha le carte in regola per diventare, nella sua nicchia di mercato, una vettura di successo. Stiamo parlando della Toyota GT86, sportiva 2+2 in vendita da Ottobre 2012 a meno di 30.000 euro. La Toyota Celica ha rappresentato, per tutti gli anni 90, un’idea particolare di auto sportiva. Ora, nonostante la crisi mondiale che colpisce soprattutto il mondo delle quattro ruote, Toyota decide di tornare a presenziare la nicchia delle sportive abbordabili. Il look della GT86 è decisamente forte ma complessivamente apprezzabile: compatta nelle dimensioni, con soli 4,24 metri di

lunghezza, con una seduta bassa che più bassa non si può (ci si siede a soli 38 centimetri da terra), si fa apprezzare più per lo slancio e la linea della fiancata che per frontale e posteriore, che hanno qualcosa di già visto. l posto guida è ben congeniato, il volante è piccolo e regala immediatamente la sensazione di guidare un’auto sportiva. I sedili anteriori sono sagomati sportivamente e riscaldati mentre quelli dietro, pur essendo ben realizzati, sono pressochè inutili, almeno per quanto riguarda gli adulti. La Toyota GT86 è un’auto divertente, senza dubbio, anche se occorre, prima di procedere al suo acquisto, tenere presente il fatto che il suo motore, un due litri 4 cilindri boxer con 200 ca-

Una delle station wagon più amate in europa

Bmw Serie 3 Touring, la Serie 3 Station Wagon

valli di potenza, è aspirato. L’assenza del turbo si fa sentire, specie nei regimi bassi. La GT86 necessita infatti di arrivare oltre i 5.000 giri per farsi apprezzare. Il vantaggio rispetto alle concorrenti deriva però dai consumi, in particolare in autostrada e nelle lunghe percorrenze mentre in città, se tirata a dovere, risulta essere poco parsimoniosa e Splendida anche la versione station wagon della Bmw Serie 3: la Nuova Bmw Serie 3 Touring avrà, rispetto alla berlina, il passo allungato e la carreggiata maggiorata rispetto alla berlina. Le caratteristiche della Bmw Serie 3 Touring sono sempre le medesime, quelle che l’hanno resa una delle station wagon più amate e desiderate in Europa: eleganza che rasenta il lusso, affidabilità BMW, allestimenti ricchi, molto spazio a bordo. I 5 centimetri di passo in più della versione station wagon rispetto alla berlina portano la vettura ad avere una lunghezza totale di 4,624 metri (quasi 10 cm in più). Modifiche nelle dimensioni che consentono di ottenere maggiore spazio a bordo, sia per i passeggeri anteriori che, soprattutto, per quelli occupanti il divanetto posteriore, oltre ad una capacità di bagaglia-

quanto meno sullo stesso livello delle rivali. La tenuta di strada è ottima, così come l’agilità. La GT86 dispone di un sound proveniente dal motore che non lascia indifferenti, mentre le asperità del terreno vengono piuttosto ben assorbite per passeggero e pilota mentre vengono decisamente patite e subite dietro. io notevole, da 495 fino a 1.500 litri, con possibilità di frazionare i sedili ribaltabili con rapporto 40/20/40. Con la versione Touring la Serie 3 si arricchisce di tre nuovi allestimenti: Sport Line, Luxury Line, Modern Line, oltre al consueto pacchetto sportivo M Sport. Al lancio, i motori saranno il benzina 328i Touring 4 cilindri TwinPower Turbo da 245 cavalli di potenza, con una coppia massima di 350 Nm a 1500 giri; l’accelerazione 0-100 km/h si ottiene in 6 secondi e la velocità massima è di 250 km/h. Contenuti, almeno stando a quanto dichiarato, i consumi: 6,8 litri per percorrere 100 km con un livello di emissioni inquinanti di CO2 pari a 159 g/km. Seguono due versioni alimentate a gasolio: la 2.0 da 184 cavalli, 380 Nm di coppia max, 7,7 per accelerare da 0 a 100 km/h e 230 km/h di velo-

Amore a prima vista

E’ decisamente attesa la versione 4×4, quella più amata ed apprezzata, la più ricca di dotazioni e quella che regala maggiori emozioni. Nessuna auto del gruppo torinese, infatti, ha mai goduto di consensi unanimi come la piccola Panda, sin dal suo debutto nel 1980. Ed ogni versione della Panda a trazione anteriore è stata accompagnata da una sublime versione a 4 ruote motrici. Capace di riuscire laddove riuscivano solo le vecchie fuoristrada. Le novità stilistiche per la 4×4 sono poche ma riusci-

te: dai paraurti anteriori e posteriori rinforzati all’assetto rialzato, proseguendo per gli inserti in plastica a rinforzare la carrozzeria nei punti nevralgici, oltre all’utilissimo scivolo anteriore e la tipica placca posteriore. La Panda 4×4 2012 sarà equipaggiata con il motore 0.9 TwinAir da 85 cavalli e con il 1.3 Multijet da 75 cavalli, mentre la trazione integrale disporrà del giunto elettromeccanico utilizzato per la ripartizione della coppia motrice tra ruote anteriori e ruote posteriori. Il cambio sarà manuale a 6 marce, mentre nella versione 2 ruote motrici è a 5 rapporti: la prima marcia sarà corta, in modo da agevolare le ripartenze in condizioni offroad.

Opel Adam, la citycar fashion La Opel Adam si appresta a lanciare la sfida alle regine delle city car chic. Le caratteristiche della Opel Adam sono quelle che, almeno sulla carta, garantiscono l’approvazione del pubblico: una linea moderna con qualche tocco retrò che non guasta mai, molti dettagli ricercati ed un elevato livello di personalizzazione. La Opel Adam, piccola auto fashion in arrivo ad inizio 2013, è una vettura che cercherà sicuramente di farsi apprezzare nonostante la scelta del nome (scelta che deriva dal nome di battesimo del fondatore dell’azienda tedesca: Adam Opel). La Opel punta di ingredienti di sicuro impatto: linee originali, eleganti e con qualche richiamo al passato, un forte livello di personalizzazione, optional e accessori di categoria superiore, prezzo non da citycar (probabilmente superiore, seppur di poche centinaia di euro, rispetto a quello della Fiat 500, ndr). In particolare, la Opel Adam avrà un frontale pronunciato, il tetto nero a contrasto rispetto a quello del resto della carrozzeria, il montante posteriore in vetro trasparente, il taglio dei finestrini piuttosto alto e tagliato. Le dimensioni della Adam saranno all’incirca quelle delle rivali, sui 3,70 metri, superiori quindi a quelli della 500 (3,55) e inferiori rispetto a quelli della DS3 (3,95 metri); con carrozzeria a tre porte. Tra le motorizzazioni verranno selezionate quelle già disponibili per la Corsa, con l’aggiunta, dal 2014, degli Ecotec turbo iniezione diretta da 1 e da 1,5 litri di prossima generazione.

cità massima. Contenuti i consumi: 4,7 litri per 100 km con 124 g/km di emissioni di CO2. Consumi che si abbassano ulteriormente per la versione dotata di cambio automatico (4,6 litri per 100 km). La seconda motorizzazione diesel è la 330d, 3 litri di cilindrata, con motore TwinPower Turbo, con 258 cavalli di potenza, una coppia massima di

560 Nm a 1.500 giri. Ottime le prestazioni: accelerazione 0-100 km/h in 5,6 secondi, velocità massima di 250 km/h e consumi nell’ordine dei 5,1 litri per 100 km, con 135 g/km di CO2. Entro la fine dell’anno, saranno disponibili anche le motorizzazioni 320i benzina da 184 cavalli, 318d da 143 cavalli e 316d da 116 cavalli.



44 | Ottobre - Novembre 2012 Essere organizzate per gestire questo tipo di situazione diventa fondamentale

GUSTO di Flora Lisetta Artioli

Frico di patate e formaggi Ingredienti: 300 gr formaggio latteria, 300 gr gruyere, 200 gr pancetta affumicata o bacon, 300 gr patate, qb Sale, 300 gr fontina Lessate le patate intere in una casseruola; scolatele morbide, sbucciatele, lasciatele raffreddare e schiacciatele con la forchetta. Tagliate a pezzettini 300 g di formaggio tipo latteria, 300 g di formaggio gruyere e 300 g di formaggio fontina; aggiungete 200 g di pancetta affumicata a pezzetti e versate il tutto nella ciotola delle patate. Mescolate bene e regolate di sale. Mettete sul fuoco una padella: versatevi il composto di formaggi e patate quando e calda e livellatelo affinche lo spessore sia uniforme. Poi alzate il fuoco per qualche minuto per ottenere un tortino morbido all’interno e dorato all’esterno.

INSALATONA TEDESCA Ingredienti (x 4 persone): 6 patate di media grandezza, 4 grossi würstel, 4 cetriolini in agrodolce, capperi, senape, erba cipollina, vino bianco secco, aceto balsamico, olio extravergine d’oliva, sale Lessare le patate, sbucciarle, affettarle e unirle ai würstel, tagliati a tocchetti, i cetriolini a fettine non troppo sottili, un cucchiaio di capperi. Condire con un’emulsione preparata con 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, un cucchiaino di aceto balsamico, un pizzico di sale, un cucchiaio di senape e 1/2 bicchiere di vino bianco secco; mescolare, spolverizzare di erba cipollina tritata e servire. Servito caldo è davvero invitante!

Come preparare una cena… all’ultimo momento “Ciao, abbiamo finito ora la riunione. La pizzeria è chiusa. Se vengo con gli amici ci prepari qualcosa al volo?”. Quante volte vi è capitato di ricevere questa telefonata quando magari avevate già preventivato una serata del tutto tranquilla, senza imprevisti. L’importante è non lasciarsi prendere dal panico: con la giusta organizzazione tutti sono in grado di preparare una buona cenetta in quattro e quattr’otto. Che fare allora per non farsi trovare impreparati di fronte a questa situazione? In primis assicuratevi di avere la dispensa sempre fornita con degli alimenti che non si deteriorano (riso, pasta, passata di pomodoro, scatolette e simili). La stessa cosa vale per il congelatore, dove non dovrebbero mai mancare scorte di alimenti da mettere in forno e cuocere in pochi minuti (bastoncini di pesce, crocchette,piatti precotti e surgelati e simili). Certo, non è il cibo da preferire per tutti i giorni, ma seguendo questo suggerimento sarete sempre in grado di far fronte ad ospiti inaspettati anche a corto di provviste fresco. Sicuramente si rivelano un valido aiuto anche se arrivate a casa in ritardo e la voglia di mettersi ai fornelli è praticamente nulla! In seconda battuta concentratevi su un piatto semplice (una pasta, una frittata ripiena e simili) e mettetevi sul piano da lavoro tutti gli ingredienti. Organizzatevi coi tempi: se dovete far bollire l’acqua, prendetela dal rubinetto dell’acqua calda; se devi sbucciare e tritare diversi alimenti fallo in una volta sola anche se li dovrete utilizzare poi

in tempi diversi. Usate il timer, così eviterete continui assaggi per timore che i cibi scuociano. I piccoli elettrodomestici elettrici come tritaprezzemolo, frullatore, spremiagrumi ecc., sono indispensabili per cucinare in fretta. Qualcuno storcerà il naso pensando, ad esempio, alla qualità di un pesto nel mortaio, ma sono raffinatezze da grandi chef: quello che conta per noi che abbiamo poco tempo è solo la qualità degli ingredienti. Preparate, infine, in un angolo piatti, bicchieri, posate e tovaglioli e quando gli ospiti finalmente arriveranno, invitateli cortesemente ad apparecchiarsi la tavola mentre voi gli preparerete, seduta stante, “dei buoni manicaretti”. E se volete ridurre al minimo il vostro impegno dopo la cena vi consiglio

È davvero ottimale concludere una cena tra amici con una torta semplice ma raffinata

E per i dolci veloci basta affidarsi alla tradizione Vi suggeriamo di seguito un paio di ricette facili facili da realizzare e soprattutto non impegnative a livello di elaborazione.

I dolci della tradizione italiana sono sinonimo di gusto, piacere, fantasia e lavorazione artigianale.

Torta con crema pasticciera Ingredienti: 1 confezione Pasta Frolla, Crema per pasticceria, legumi secchi Preparazione: sistemare 1 disco di pasta frolla pronta già stesa in uno stampo di 24 cm di diametro oppure suddividere la pasta frolla in più stampi per tartellette. Punzecchiare il fondo con i rebbi di una forchetta, coprire con un foglio di alluminio e riempire di legumi secchi. Cuocere per

circa 40 minuti la torta grande o per 25 minuti le tartellette in forno già caldo a 180 gradi, finchè la pasta sarà cotta. Lasciare raffreddare, togliere alluminio e legumi e farcire con crema pasticcera (questa non ve la possiamo insegnare, sta nel Dna di ogni brava cuoca) e frutta fresca a pezzetti o frutti di bosco. Torta a strati Ingredienti: 125 g Farina, 2 di Lievito Vanigliato, qb Limone Succo Conservato, 1 Limone Succo Fresco, 3 Mele, 1 dl Olio Di Oliva, 3 Uova, 220 g Zucchero, Zucchero A Velo, 100 g Burro

Versa in una ciotola 125 g di farina 00, 2 cucchiaini di lievito per dolci setacciato e 220 g di zucchero. Monta il composto, unendo 3 uova e 100 g di burro fuso o 1 dl di olio di oliva. Taglia a spicchietti 3 mele sbucciate e private del torsolo e irrorale con il succo di 1 limone. Disponi 1/3 delle mele in uno stampo di 24 cm di diametro foderato di carta da forno bagnata e strizzata. Versaci sopra 1/3 del composto. Prosegui gli strati, fino a esaurire gli ingredienti. Cuoci la torta in forno gia caldo a 180 ?C per 40 minuti. Servila spolverizzata di zucchero a velo.

il buongustaio di ELENA CARDINALI

Si chiama GiuRo, sposando le iniziali di Giulietta e Romeo, e vuol diventare un goloso ambasciatore della città dell’amore, Verona. GiuRo è un cioccolatino realizzato con materie prime di alta qualità dall’Altea di Cuneo, a forma di cuore, del peso di 18 grammi, proposto in un’elegante confezione da servire in occasione di eventi speciali. L’idea di realizzare questa dolce promessa d’amore

è di Leopoldo Ramponi, titolare della Trattoria al Bersagliere di Verona, che ha voluto creare un prodotto e un marchio che inconfondibilmente facciano pensare a Verona città degli innamorati. Il progetto si propone di posizionare all’interno del mercato, sia nazionale che internazionale, un prodotto in grado di rappresentare con passione la storia d’amore shakespiriana

Risotto allo Champagne

In primis assicuratevi di avere la dispensa sempre fornita con degli alimenti che non si deteriorano

di optare per il “tutto carta”. Al vostro compagno, certamente soddisfatto della vostra capacità e fantasia in cucina, non resterà che gettare tutto nel secchio dell’immondizia. Vedrete, lo farà volentieri… finalmente ringraziandovi di cuore.

Ingredienti: brodo vegetale q.b. (almeno 500 ml), burro 50 gr, champagne 500 ml, cipolle 1 piccola, parmigiano reggiano grattugiato 100 gr, riso carnaroli 350 gr Il risotto allo Champagne è un primo piatto classico, semplicissimo nella preparazione, velocissimo nell’esecuzione, molto raffinato e leggero. Per preparare il risotto allo champagne, ponete in un tegame 30 gr di burro, aggiungete la cipolla finenemente tritata e fatela imbiondire; versate il riso,a pioggia che farete tostare qualche istante a fiamma vivace girando con un cucchiaio di legno.Poi versate nel tegame tutto lo Champagne; mescolate continuamente il riso in modo che non attacchi al fondo e se necessario aggiungete qualche mestolo di brodo vegetale per terminare la cottura.Pochi istanti prima del termine della cottura spegnete il fuoco e mantecate il riso con il rimanente burro (6) e il parmigiano reggiano.Servite il risotto allo champagne ancora caldo accompagnato da un flute dello stesso champagne usato per la cottura.

Pasta con verdure e ricotta dura Ingredienti: 2 carote, 200 gr fagiolini, 6 cu olio di oliva extravergine, qb origano secco. 200 gr pasta di semola, 40 gr ricotta dura, 2 zucchine, 4 pomodoro perino, 1 porro, qb pepe Spellate 2 carote piccole e tagliatele a rondelle; pulite 1 piccolo porro, 150 g di fagiolini verdi, spezzettateli, poi scottate tutte e 3 le verdure per 4 minuti in acqua bollente salata. Scolatele con un mestolo forato, mettete di nuovo l’acqua sul fuoco e quando bolle unite 200 g di ruote. Lavate 4 pomodori perini e tagliateli a cubetti. Lavate, spuntate e affettate 2 zucchine. Versate 6 cucchiai di olio extravergine di oliva in una capace padella antiaderente. Appena sara caldo, fatevi dorare le zucchine per 5 minuti circa, unite le carote, i fagiolini e i pomodori e cuocete per altri 5 minuti. Scolate la pasta al dente, rovesciatela nella padella, cospargetela con un pizzico di origano, 40 g di ricotta dura grattugiata e una generosa macinata di pepe. Fate saltare tutto a fiamma viva in modo che la pasta risulti ben condita, e servite.

GiuRo, ambasciatore della città dell’amore

collegandola con il territorio veronese, un territorio ricco di storia, ma soprattutto avvolto in una straordinaria magia che rapisce ogni anno i cuori di milioni di visitatori.

Per saperne di più contattare la trattoria: Al Bersagliere Tel. 045.8004824 Fax. 045.8004932 www.trattoriaalbersagliere.it



46 | Ottobre - Novembre 2012

LUOGHI E SAPORI

IACONO CONQUISTA I TRE BICCHIERI®

Mundus Vini 2012: oro all’Amarone Rocca

È un Pinot nero in purezza, è il Francesco Iacono Villa Crespia Franciacorta Riserva 2004 il Franciacorta che ha conquistato il traguardo dal Gambero Rosso

Al Gran Premio Internazionale MUNDUSvini 2012 l’Amarone Rocca Sveva 2006 di Cantina di Soave conquista l’ambita medaglia d’oro e arricchisce il suo già folto carnet

di Marco Morelli

Pomaria 2012: la festa delle mele dop Pomaria è per tradizione l’appuntamento con la raccolta delle mele che hanno reso la Val di Non famosa in tutto il mondo e con i sapori “di prossimità” che si presentano al pubblico nella piazza rinascimentale e nelle vie del borgo di Casez. Per l’edizione 2012, esattamente il 13 e il 14 ottobre, tuttavia, sarà fatta un’eccezione e tra le eccellenze enogastronomiche locali figureranno anche alcuni ospiti delle zone dell’Emilia colpite dal terremoto. Qualche numero è sicuramente utile per mettere a fuoco l’identità della festa: 18.000 le presenze del 2011, più di 50 espositori, 20 appuntamenti Slow Food, 10 degustazioni guidate, 10 laboratori, circa 25 attività per i bambini. I partecipanti non si limitano alla visita, ma se lo desiderano hanno la possibilità di prendere parte a numerose attività che, oltre alle mele e ai prodotti eno-gastronomici, sono la vera anima della manifestazione: raccolta delle mele, laboratori dove si lavora veramente per confezionare dolci e marmellate, degustazioni Slow Food in cui si viene invitati a dire la propria sui pro-

18.000 le presenze del 2011, più di 50 espositori, 20 appuntamenti Slow Food, 10 degustazioni guidate, 10 laboratori, circa 25 attività per i bambini dotti presenti, concorsi d’arte e sfide tra gli esemplari di mela più belli e più “grandi”. Un capitolo a parte è dedicato ai bambini che sono coinvolti sia nella preparazione di dolci e confetture, sia in numerosi laboratori artigianali di piccola falegnameria e lavorazione di lana e feltro, creati appositamente per loro. A Pomaria si mettono davvero le mani in pasta e guidati da esperti si impara a preparare lo strudel e a confezionare marmellate a base di mela. Un’altra attività che raccoglie l’entusiasmo del pubblico è la possibilità di raccogliere personalmente la propria

cassetta di mele direttamente dagli alberi. Un campo di mele viene lasciato a disposizione dei visitatori che sotto la guida dei “maestri contadini” imparano la tecnica per staccare i frutti dal melo. Ci si può portare a casa la propria cassa da 15 chilogrammi e provare la soddisfazione di gustare la croccantezza di un frutto appena raccolto. Come da tradizione, a Casez saranno presenti tutte le varietà di mele del consorzio Melinda, ma anche quelle antiche e rare esposte in un’interessante mostra pomologica che grazie alla sua varietà riesce a sorprendere intenditori

e botanici. Chi desidera vivere il week end di Pomaria, godendo dell’ospitalità locale può approfittare dei pacchetti offerti dagli agriturismi e dagli hotel che aderiscono all’iniziativa.Per due pernottamenti, la tariffa parte da 143,00 Euro a persona in camera doppia con trattamento di pernottamento e prima colazione. Per info: Guida Vacanze Malè (TN) Tel. 0463 900177 www.guidavacanze.it Per info su Pomaria: www.pomaria.it, www.visitvaldinon.it, www.stradadellamela.it www.melinda.it

YouChef: inno ed omaggio al Made in Italy Un regalo veramente originale, declinabile in ben 25 varianti? Da ottobre arriva sugli scaffali YouChef, magica scatola regalo che contiene i prodotti di 5 aziende che operano in settori diversi ma complementari, che si sono unite intorno all’idea di realizzare una serie di nuovi prodotti a favore di un consumatore attento: i Franciacorta delle Tenute La Montina, le pentole di Risolì, le lame del Consorzio Premax, le paste (anche senza glutine) e le salse di Tradizioni Padane, le creme e i cosmetici di GirziLine. In ciascuno dei kit si troveranno vari prodotti di queste aziende, suddivisi in 4 linee: Prestige (tutto quello che occorre per cucinare sano), Senza Glutine, Beautè (prodotti per lui e per lei creati sfruttando le qualità dell’uva unite a quelle delle acque termali), Art&Craft (dedicati all’inventiva, alle capacità sartoriali, all’ alto artigianato domestico). Un progetto innovativo, il primo in Italia, i cui prodotti saranno in vendita (ad un prezzo compreso fra i 50 e i 300 euro) oltre che nei canali specifici di ciascun partner, in negozi di oggettistica, design, food.

You Chef si presenta nel settore CUCINA con i marchi di linea “Prestige” e “Senza Glutine”. Di You Chef “Prestige –cucinare sano, mangiare e bere italiano” fanno parte 7 kit: 1 Tete à Tete - tutto per una serata indimenticabile 2 Visibilio - per cucinare sano e mangiare italiano 3 Vintage - il piacere della pasta fatta in casa 4 Cin Cin - delizie, sorrisi e un po’ di fantasia per stare bene insieme 5 Vista mare - la magia la mettiamo noi, i gamberi li mettete voi. 6 Dolcezze - una crèpe con una farina di grano antico è tutta un’altra storia… 7 Chi ben comincia - un classico da grandi chef You Chef “Senza Glutine” propone strumenti di cottura e accessori facilmente distinguibili. 3 i kit: 1 Safety Cooking - I primi 2 Safety Cooking - Completo per un intero menù 3 Safety Cooking - I secondi www.youchefonline.com

il ristorante di MORELLO PECCHIOLI

in vino veritas Lotta integrata per Bardolino e Custoza Ben 3500 ettari di vigneto gestiti coi criteri della difesa integrata in agricoltura (che diventerà obbligatoria in tutt’Italia dal 2014): Bardolino e Custoza l’hanno anticipata di vent’anni. È infatti dal 1992 che nella zona, si riunisce con cadenza settimanale una commissione tecnica formata da agronomi e periti agrari, rappresentanti di consorzi agrari, consulenti di cantine locali, tecnici di ditte di agrofarmaci e titolari di aziende agricole con l’obiettivo di stabilire se, quando e come intervenire contro le malattie della vite, riducendo così al minimo indispensabile i trattamenti. “La difesa integrata – dice Chiara Turazzini, responsabile tecnico del Consorzio del Custoza - è una difesa a basso apporto di pesticidi

che privilegia, quando possibile, metodi non chimici e pratiche fisiche o prodotti che presentino il minor rischio per la salute umana, l’ambiente e gli organismi non bersaglio del trattamento”.

Graz, città del vino che sa sorprendere

Autunno, tempo di vino. Anche in Austria e, soprattutto, a Graz, la città insignita del titolo di Capitale del Gusto. Il vino in Stiria è sinonimo di cultura, tradizione, innovazione, passione. In città il vino è onnipresente. Si degusta in molte enoteche di grande qualità. Da Wein & Co ( Joanneumring 13, tel. 0043/316/826676), nel cuore della città, si fanno golosi acquisti, ma soprattutto si possono assaggiare più di 2000 bottiglie diverse, abbinando il vino a pranzi sfiziosi e deliziose cene con tre, cinque o sette portate. Vinothek bei der Oper (Tummelplatz 1,

tel. 0043/316/828834) è la più antica enoteca cittadina. Vale la pena fare una visita, poi, anche da Der Steirer (Belgiergasse 1, tel. 0043/316/703654), l’enoteca più pazza della città. Ci sono anche sfiziosi ristoranti con superbe cantine. Si può scegliere la trattoria tradizionale Steinzerbauer oppure il Restaurant Das Florian con i suoi piatti della tradizione austriaca. Imperdibili il Landhaus Keller nello splendido cortile rinascimentale del palazzo del governo regionale, dove la cucina tradizionale stiriana raggiunge il suo apice, e l’Erzherzog Johann, segnalato da tutte le migliori guide. Infine c’è da segnalare un appuntamento imperdibile: mercoledì 7 novembre c’è il debutto dello Junker 2012, il vino novello. Produttori, enoteche e Buschenschanken proporranno non solo il primo vino stagionale ma anche musica, danze, conferenze, mostre. Info: www.steirischerwein.at

Un angolo di Venezia: il Ristorante Arche Cerchi la Verona segreta e trovi un angolo di Venezia. Nel cuore della città scaligera, in uno degli angoli più belli in assoluto, tra le Arche Scaligere, Piazza Erbe e Piazza dei Signori, si apre il ristorante Arche. Il luogo è di quelli che emozionano. Il locale è ospitato nell’edificio adiacente alla casa di Romeo. Medioevo e leggenda a parte, alle Arche si vive a tavola il legame con la Serenissima: pesce, pesce e ancora pesce. Fresco di pescato antico di ricette. Il ristorante è gestito dalla famiglia Gioco dal 1879. Giancarlo Gioco, terza generazione, e la figlia Silvia, quarta, propongono un menu

di pesce fantastico. Monumentale il Plateau Royal di crostacei appena scottati. Da non perdere, ma va prenotato, “Nuvola”, gran fritto di crostacei e verdurine. Le Sardelle in saòr sono preparate secondo una ricetta del XIV secolo. Il Baccalà sfida qualsiasi locale vicentino. Altrettanto buoni i piatti di carne. Grande carta di vini e champagne. Signorilità e tanta cortesia. Dall’antipasto ai dolci casalinghi 70-80 euro. Ristorante Arche Via Arche Scaligere, 6 (Vr) Tel. +39.045.8007415 www.ristorantearche.com


ottobre - Novembre 2012 | 47


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