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Arte e artigianato nelle valli ladine Art and craftsmanship in the Ladin valleys
ARTE E ARTIGIANATO NELLE VALLI LADINE
Le valli ladine non vantano soltanto bellezze naturali incomparabili, ma godono di un patrimonio artistico di notevole valore. Nei secoli passati l'artigianato artistico ha svolto un ruolo economicamente importante in quasi tutta la Ladinia. È interessante osservare come nelle diverse vallate si sia sviluppata una produzione specifica, molto specializzata e complessivamente di buon livello qualitativo, che ha contribuito a uno sviluppo socioeconomico in seno a una società in prevalenza contadina.
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ART AND CRAFTSMANSHIP IN THE LADIN VALLEYS
The Ladin valleys not only boast unparalleled natural beauty, but also enjoy an incredibly valuable artistic heritage. Over the past centuries, artistic craftsmanship has played an important economic role in almost all of Ladinia. It is interesting to note how different valleys have developed their own specific and highly specialised areas of production, with a high overall level of quality, contributing to social and economic development in a society that is mainly rural.
LA FILIGRANA DI CORTINA D'AMPEZZO
A Cortina d'Ampezzo si sviluppa sul finire del diciottesimo e soprattutto in quello successivo, l'arte della filigrana d'argento che gli artigiani ampezzani, noti per la loro attitudine ai valori artistici e per l'estro creativo, hanno appreso dagli orafi veneziani.
CORTINA D'AMPEZZO FILIGREE
Towards the end of the 19th century, and especially in the subsequent decades, Cortina d’Ampezzo witnessed the development of the art of silver filigree, which the local craftsmen, famous for their tendency towards artistic values and creative flair, learnt from Venetian goldsmiths.
I PITORES DELLA VAL DI FASSA
In Val di Fassa sono attivi i pitores, pittori itineranti che soprattutto nel diciannovesimo secolo, attraversando i valichi alpini, si spingono oltre il Tirolo per prestare il loro servizio in Austria, Germania, Svizzera e in Ungheria. L'uso ardito del colore, lo stile peculiare e lo spiccato decorativismo sono gli elementi che contraddistingue l’arte di questi pittori itineranti che di paese in paese e di porta in porta offrono il proprio servizio a domicilio.
THE ‘PITORES’ OF VAL DI FASSA
Val di Fassa is home to the ‘pitores’, travelling painters who, especially during the 19th century, crossed the Alps to move towards the Tyrol, going on to offer their services in Austria, Germany, Switzerland and Hungary. A bold use of colour and an unusual, strongly decorative style are the distinguishing characteristics of the art of these travelling painters, who move from town to town, door to door, offering their services to people.
LE CASSAPANCHE DELLA VAL BADIA
In Val Badia si sfrutta invece una materia prima disponibile in abbondanza: il legno. Qui sono attivi numerosi falegnami specializzati nella produzione delle tipiche cassapanche che ancora oggi si trovano un po' ovunque in valle.
THE WOODEN CHESTS OF VAL BADIA
Artists in Val Badia, on the other hand, make use of a raw material that is available in abundance: wood. Here, many carpenters are specialised in the production of traditional wooden chests, which are still common throughout the valley.
FODOM
Le miniere di ferro del Fursil a Colle Santa Lucia sono davvero antiche: il primo documento storico risale al 1177. Sono state per secoli una delle risorse economiche più importanti del Fodom e per ammirarle da vicino basta prendere la Strada da la Vena che collega le Miniere del Fursil con il Castello di Andraz, il Passo Valparola con Alfur a Piccolino in Badia. Dal secolo scorso non sono più utilizzate.
FODOM
The Fursil iron mines in Colle Santa Lucia are truly ancient: the first historical document referring to them dates back to 1177. For centuries, they were one of the most important economic resources in Fodom. To admire them close-up, simply take the ‘Strada da la Vena’ path that links the Fursil mines with the Andraz Castle and the Valparola Pass with Alfur in Piccolino, in Badia. The mines have not been used since the last century.
GLI SCULTORI DEL LEGNO IN VAL GARDENA
L'arte scultorea in Val Gardena si può far risalire al 1634, anno in cui è menzionato per la prima volta lo scultore Christian Trebinger. La dinastia più importante in tutta la valle è quella dei Vinatzer, attivi durante il diciottesimo secolo e noti per le sculture a carattere sacro di buon livello qualitativo destinate alle chiese e alle cappelle del Tirolo. Sulla scia di questo successo, inizia ben presto una produzione parallela da parte di dilettanti senza istruzione specifica, ovvero di quei contadini che possono sfruttare la relativa inoperosità dei mesi invernali per realizzare piccoli oggetti di legno che sono venduti su scala sempre più ampia dai cosiddetti crameri (venditori ambulanti). La produzione si svolge principalmente entro le mura domestiche e ben presto ci si specializza nella realizzazione della cosiddetta chiena, ovvero piccoli giocattoli in legno che con il tempo diventano sempre più ingegnosi e ambiti. Leggenda vuole che scultori gardenesi giungano a piedi fino in Portogallo e al Mar Baltico con le gerle colme di preziosi oggetti in legno.
WOOD SCULPTORS IN VAL GARDENA
Sculpture in Val Gardena is documented as dating back to 1634, which is when the sculptor Christian Trebinger was mentioned for the first time. This valley's most important dynasty is that of the Vinatzers, who worked during the 18th century and were famous for their high-quality, sacred sculptures destined for churches and chapels in the Tyrol. In the wake of this success, amateur sculptors without any specific training soon began to work in parallel with the Vinatzers; these were often farmers who could use their relatively quiet winters to make small wooden objects that went on to be sold on an increasingly large scale by the so-called ‘crameri’ (travelling salesmen). These objects were mainly made at home and the sculptors soon specialised in creating ‘chiena’, small wooden toys that, over time, became increasingly ingenious and grew in popularity. Legend has it that Gardena's sculptors arrived all the way to Portugal and the Baltic Sea with their panniers full of precious wooden objects.
IL PASSATO PEDALA NEL CONTEMPORANEO
La Maratona dles Dolomites - Enel tira la volata al passato per condurlo nel contemporaneo. Attraverso la tecnica degli stickers cara agli street artists, sono collocati lungo il percorso graffiti giganti che hanno come soggetto gli elementi chiave dell’artigianato artistico ladino. Il progetto è stato affidato agli studenti del Liceo Artistico/ Scola d’Ert "Giuseppe Soraperra" Sèn Jan di Fassa. Ringraziamo gli studenti della classe 4 Arti Figurative: Roberto Bolgiani, Fabiana Bonelli, Matteo Bottarelli, Nicola Gualdi, Sofia Luci, Vittoria Pedrotti, Chiara, Scarangella , Irene Tabanelli, Alex Volcan, il sostituto Sorastant prof. Claudio Valentini, ed i professori Miriam Weber, Lara Steffe, Ginevra Lombardo e Claus Soraperra.
THE PAST PEDALS INTO THE HERE AND NOW
The Maratona dles Dolomites - Enel is opening a window on the past, bringing it to the present day. Using the stickers technique that is so well-loved by street artists, huge graffiti images are featured along the route this year, depicting key elements of Ladin artistic craftsmanship. This project was entrusted to the students of the “Giuseppe Soraperra” from Sèn Jan, Fassa. We would like to thank the students of the 4th class of Figurative Arts: Roberto Bolgiani, Fabiana Bonelli, Matteo Bottarelli, Nicola Gualdi, Sofia Luci, Vittoria Pedrotti, Chiara, Scarangella, Irene Tabanelli, Alex Volcan, the substitute school headmaster prof. Claudio Valentini, and the teachers Miriam Weber, Lara Steffe, Ginevra Lombardo e Claus Soraperra.