4 minute read

Il logo Ciüf The "Ciüf" logo

Next Article
Cortina d'Ampezzo

Cortina d'Ampezzo

Manuel Bottazzo Creative Director

Nicola Rizzo

Advertisement

Art Director Senior Coordinatore del Progetto CIÜF Coordinator of Project CIÜF

Fabio Zanni Graphic Designer

Sebastian Pablo Aroca Graphic Designer

Federico Fusetti

Testo di Manuel Bottazzo naturaleUn logo

Faccio orgogliosamente parte della generazione dei creativi che per far questo mestiere dovevano, conditio sine qua non, “saper disegnare” ... e pure bene aggiungerei. Nel tavolo perennemente sporco di trucioli di matite e residui di gomma, campeggiavano costosi pennarelli Pantone e preziosi Rapidograph Rotring. Un creativo doveva saper esprimere le sue idee, in primis disegnando bene, per poter convincere il cliente.

Il computer era uno strumento già in uso ma non superava di certo il talento umano. Nessuna ricerca Google: per pensare ad un logo servivano studi; serviva cultura artistica, conoscenza, dovevi aver un tuo archivio ben aggiornato nella mente costruito con mostre, cinema e studi personali...ricordo bene la sala riunioni dell’agenzia in cui cominciai: c’erano libri d’arte, raccolte di grafica internazionale, libri di fotografia, enciclopedie, testi rari. Questo era il “motore di ricerca” di un creativo della mia generazione.

Questa premessa per spiegare che l’approccio alla creazione di un logo per me è sempre stata una cosa molto seria. Nel tempo ho trasferito questa visione anche al mio staff, una metodica abitudine alla ricerca, al pensare, all’attenzione, all’uso della matita e al muoverla liberamente sul foglio bianco lasciando scorrere le idee.

Il nuovo logo Ciüf ci ha portati ad accettare la sfida di rinunciare totalmente alla tecnologia. Un approccio non anni 80 ma d’inizio secolo, un approccio puro, primordiale, artistico, aiutandoci con testi storici di botanica e prendendo spunto da illustrazioni d’epoca, acqueforti e caratteri tipografici tratti da antichi libri d’arte. Per nostra formazione siamo naturalmente appassionati delle tecniche di stampa, della tipografia e di tutto ciò che è ed è stata la parte analogica del nostro lavoro.

Nel nostro team abbiamo un giovane artista che ha ripreso con grande umiltà e passione l’antica arte dell'incisione e della stampa a torchio.

Il progetto creativo Ciüf è un lavoro eseguito a otto mani. Siamo partiti dal disegno, prima a matita e successivamente con la china, inciso poi su linoleum per creare la prima matrice e in fine stampato con tirabozze tipografico per dar vita al logo Ciüf che oggi vedete riprodotto.

A completamento del progetto abbiamo illustrato piante e fiori dell’Alta Badia seguendo lo stesso stile e lo stesso tratto presente negli antichi libri di botanica dell’ottocento per creare dei pattern che troverete riprodotti sulla maglia celebrativa e sui materiali di comunicazione.

Il nuovo logo Ciüf ci ha portati ad accettare la sfida di rinunciare totalmente alla tecnologia.

www.manuelbottazzo.com

Scopri il video del Making Of

Text by Manuel Bottazzo

The new Ciüf logo led us to take on the challenge of giving up technology entirely.

A natural logo

I am proud to be part of the generation of creatives who, in order to do this job, had to “know how to draw” conditio sine qua non... and had to know how to do it well I might add. On my table, which was permanently littered with sharpened pencil shavings and rubber residue, you could find expensive Pantone markers and precious Rotring Rapidographs. A creative had to know how to express their ideas, first and foremost by drawing well, in order to win over the customer.

The computer was a tool that was already in use, but it certainly did not exceed human talent. There were no Google searches: to think of a logo you needed to study, you needed artistic culture, knowledge, you had to have your own up-to-date archive in your mind, built with exhibitions, films and personal studies ... I remember the meeting room in the agency where I started working really well: there were art books, collections of international graphics, photography books, encyclopaedias and rare books. That was the “search engine” of a creative of my generation.

This background information aims to explain that for me, the approach to the creation of a logo has always been something serious. With time, I have transferred this vision to my staff too, this methodical habit of researching, thinking, paying attention, using a pencil and moving it freely on a sheet of white paper, letting the ideas flow.

The new Ciüf logo led us to take on the challenge of giving up technology entirely. An approach not from the 1980s but from the turn of the Century, a pure, primordial, artistic approach, where we got help from historical botanical texts and drew our inspiration from period illustrations, etchings and typographical characters taken from ancient art books. Due to our professional training, we are naturally passionate about printing techniques, typography and everything which used to be and still is the analogue part of our job.

In our team, we have a young artist who has taken up the ancient art of engraving and the printing press with great humility and passion.

The Ciüf creative project was carried out by eight hands. We started with the drawing, first using a pencil and subsequently with China ink, then engraved on linoleum to create the first matrix and lastly we printed with typographic proofs to give rise to the Ciüf logo that you see replicated today.

To complete the project, we illustrated plants and flowers from Alta Badia following the same style and the same trait present in ancient 19th Century botany books to create patterns that you will find replicated on the commemorative jersey and on the communication materials.

This article is from: