5 minute read

anche il vaccino Antipneumococcico

grafe nazionale vaccini mette a disposizione delle Regioni e Province Autonome le informazioni relative alle vaccinazioni effettuate in una Regione o in una Provincia autonoma diversa da quella di residenza. Il decreto ministeriale 15 luglio 2019 ha ripartito i fondi a livello regionale per l’istituzione dell’Anagrafe.

Gli strumenti per sostenere il Modello

Alla luce dell’esperienza maturata nel corso della pandemia, in considerazione della rete e della capillarità delle farmacie presenti sul territorio nazionale, la previsione che le farmacie vengano sempre più coinvolte nell’attività vaccinale, per la somministrazione di diverse tipologie di vaccini - anche innovativi - nella popolazione adulta, appare sempre più realistica. Tuttavia, alcuni aspetti saranno cruciali per coinvolgere i farmacisti in questo nuovo servizio, tra cui: • Aspetti organizzativi e logistici legati al reperimento ed alla disponibilità delle dosi di vaccino, oltre che all’adeguamento dei sistemi informatici e degli spazi atti a garantire il servizio • Aspetti ecwonomici connessi alla previsione di risorse necessarie e di un adeguato supporto per l’attuazione del modello rendendo strutturale l’attuale sperimentazione Questi aspetti non sono trascurabili in considerazione dell’invecchiamento progressivo della popolazione, della cronicizzazione delle malattie e dello shift progressivo verso le cure territoriali. In considerazione di ciò sarebbe utile erogare i vaccini e/o effettuare le somministrazioni dei vaccini anche nelle farmacie per la popolazione più anziana, in particolare il vaccino per lo Streptococcus Pneumoniae. Nei paragrafi seguenti verrà indagata ogni strategia proposta per risolvere le future challanges (figura 3) ipotizzate di seguito.

Affidare alle farmacie i vaccini anti-Covid 19 e antinfluenzale non basta, sarebbe utile inserire anche il vaccino Antipneumococcico

La malattia pneumococcica comprende una numerosa serie di infezioni determinate dallo Streptococcus Pneumoniae. Esistono due tipologie di vaccino antipneumococcico: il vaccino polisacca-

Modello Farmacia dei Servizi verso nuovi scenari, dalla vaccinazione per gli adulti all’ottimizzazione dei percorsi

Figura 3 Sfide future per i farmacisti di comunità in Italia e proposte

ridico ed il vaccino glicoconiugato, con caratteristiche e indicazioni differenti. Entrambi provocano l’induzione di risposta immune nei confronti dei polisaccaridi, che costituiscono la capsula batterica, il principale fattore di virulenza, che sono differenti tra i diversi sierotipi di pneumococco. Ogni vaccino è caratterizzato dal numero di antigeni polisaccaridici che lo compongono e quindi dal numero di sierotipi contro i quali si attiva (Franco E, D’Alò G., 2017). L’efficacia del vaccino nel ridurre le malattie invasive da pneumococco (IPD) nell’adulto, sia in termini di efficacia negli studi clinici, che di efficacia sul campo, è stata confermata da numerosi studi come la revisione Cochrane del 2013, mentre altre pubblicazioni evidenziano che, nella fascia di età oltre i 65 anni, la progressiva riduzione delle ospedalizzazioni per IPD è associata all’incremento dei tassi di copertura vaccinale in età pediatrica (OchouGondar O. et al, 2014; Griffin MR et al., 2013). Il vaccino è particolarmente consigliato in presenza delle seguenti patologie o condizioni predisponenti (Epicentro, Gruppi rischio): • Cardiopatie croniche; • Malattie polmonari croniche;

• Diabete mellito; • Epatopatie croniche, inclusa la cirrosi epatica e le epatopatie croniche evolutive da alcool; • Alcolismo cronico; • Soggetti con perdite liquorali da traumi o intervento; • Presenza di impianto cocleare; • Emoglobinopatie quali anemia falciforme e talassemia; • Immunodeficienze congenite o acquisite; • Infezione da HIV; • Condizioni di asplenia anatomica o funzionale e pazienti candidati alla splenectomia; • Patologie onco-ematologiche (leucemie, linfomi e mieloma multiplo); • Neoplasie diffuse; • Trapianto d’organo o di midollo; • Patologie richiedenti un trattamento immunosoppressivo a lungo termine; • Insufficienza renale/surrenalica cronica. Secondo le raccomandazioni contenute nel Piano Vaccinale 2017-2019 (Pnpv) nel corso dell’età adulta sarebbe opportuno somministrare ogni 10 anni il vaccino anti difterite-tetano-pertosse con dosaggio per adulto, verificare lo stato di suscettibilità per morbillo, rosolia, parotite e varicella ; offrire attivamente 2 dosi di vaccino MPR (anche ai soggetti suscettibili a una sola delle tre malattie) e 2 dosi di vaccino contro la varicella nei soggetti anamnesticamente negativi per la malattia che non siano già stati immunizzati attivamente in precedenza. Inoltre, anche la vaccinazione contro epatite A e pneumococco deve essere somministrata agli adulti appartenenti a gruppi a rischio raccomandando infine la vaccinazione contro l’influenza ad ogni stagione autunnale. Dal 2017 il vaccino anti-pneumococco è previsto nel PNPV ed offerto nei LEA alla popolazione over 65 e può essere offerto simultaneamente alla vaccinazione antinfluenzale, ma può essere altresì somministrato singolarmente in qualsiasi stagione. Il Pnpv ha come obiettivo il raggiungimento della copertura vaccinale di almeno il 75% negli adulti sopra i sessantacinque anni (tabella 4). Secondo i dati ISTAT, al 1 gennaio 2019 sono 13,8 milioni (56,4% donne e 43,6% uomini) gli italiani over 65 anni (Rapporto Annuale ISTAT 2019). La quasi totali-

Modello Farmacia dei Servizi verso nuovi scenari, dalla vaccinazione per gli adulti all’ottimizzazione dei percorsi

Tabella 4 Previsioni di copertura PNPV 2017-2019:

Fascia d’età Vaccinazione 2017 2018 2019 Adulti sopra i 65 anni Pneumococco (PCV13+PPV23) 40% 55% 75%

tà delle persone che ha compiuto o superato i 65 anni, pari al 22,8% degli italiani, ha ottenuto dal Servizio sanitario nazionale farmaci erogati dalle farmacie pubbliche e private “in regime di assistenza convenzionata e per conto”. Tutti i vaccini contenuti nel nuovo Calendario del Pnpv 2017-2019 sono stati inseriti nel DPCM relativo all’adozione dei nuovi LEA, la vaccinazione è garantita su richiesta del cittadino, relativamente alle coorti di nascita o ai gruppi a rischio individuati dal Piano stesso in tutte le Regioni e Province Autonome. L’ISTAT ha sottolineato, inoltre, che il 56,2% degli utenti che entrano in farmacia ha un’età superiore o uguale a 65 anni, il 43,8% ha meno di 65 anni di età. Il 17 Aprile 2020 è stata firmata l’ordinanza dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti su proposta dell’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, per rendere obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica per tutti i cittadini over 65 anni e tutto il personale sanitario. L’ordinanza è decorsa a partire dal 15 settembre 2020 il cui mancato adempimento avrebbe comportato per le persone ultra 65 anni l’impossibilità di accedere a centri anziani o altri luoghi di aggregazione che non consentano di garantire il distanziamento sociale (Regione Lazio, Coronavirus: ordinanza per vaccinazione antinfluenzale e anti-pneumococcica obbligatoria, 2020) La capillarità, le caratteristiche della farmacia di comunità e la numerosità degli utenti over 65, nell’ottica dell’implementazione delle coperture vaccinali, gioverebbero sia all’organizzazione della logistica dei vaccini, che all’adempimento degli obiettivi di vaccinazione. In considerazione di ciò sarebbe utile erogare i vaccini e/o effettuare le somministrazioni dei vaccini anche nelle farmacie per la popolazione più anziana, in particolare contro lo Streptococcus Pneumoniaee contro il virus dell’Herpes Zoster responsabile del cosiddetto “fuoco di S. Antonio”.

This article is from: