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ASPETTI SOCIALI
Aspetti sociali
Da quando la somministrazione di trastuzumab SC è stata approvata dall’EMA, il setting extraospedaliero (domiciliare) è stato descritto come un approccio incentrato sul paziente che risponde al crescente burden che il cancro esercita sulla società. In seguito ad una revisione accurata della letteratura, un recente studio di Cool L et al (2018) ha evidenziato che l’88% dei pazienti oncologici preferisce la terapia extraospedaliera (domiciliare).
Diversi studi hanno mostrato un'elevata soddisfazione e preferenza da parte dei pazienti per la somministrazione sottocute (SC) rispetto ad intravenosa (IV) in ambito ospedaliero principalmente a causa del risparmio di tempo per i pazienti e gli operatori sanitari [Pivot X, 2017; Jackisch C, 2014]. È prevedibile che la soddisfazione e la preferenza del paziente possa essere maggiore nel caso in cui le iniezioni di trastuzumab SC vengano somministrate a casa.
Nonostante l’evoluzione in termini di somministrazione, dosaggio e tossicità dei chemioterapici, l'alta frequenza e spesso la continuità necessaria per questi tipi di trattamenti li rendono emotivamente stressanti per i pazienti e interferiscono con il loro “funzionamento sociale” [Kelly et al., 2004; Hall e Lloyd, 2008]. Inoltre, l'alta frequenza di visite ospedaliere insieme alla crescente prevalenza e cronicità della malattia, compromette inevitabilmente il funzionamento delle attuali strutture per la cura del cancro [American Society of Clinical Oncology, 2015; Department of Health Cancer Policy Team, 2010].
Negli ultimi anni si è diffusa la modalità di somministrazione delle terapie oncologiche all’interno del contesto extraospedaliero (domiciliare). Più del 70% dei pazienti oncologici che hanno avuto modo di sperimentare tale modalità terapeutica sembra essere soddisfatto dell'assistenza extraospedaliera (domiciliare) fornita e ha segnalato di aver sperimentato benefici o vantaggi (ad esempio, non è necessario il viaggio in ospedale, il servizio è personalizzato, nessun tempo di attesa, ecc.) associati al ricovero extraospedaliero (domiciliare) [Lal et al., 2015; Luthi et al., 2012; Anderson et al., 2003; Cocquyt et al., 2016].
Al fine di valutare il livello di soddisfazione dei pazienti, è stato formulato ed erogato un questionario ad 11 pazienti trattate con trastuzumab SC nel setting extraospedaliero (domiciliare). Il questionario si proponeva di indagare la patient preference delle pazienti in trattamento con trastuzumab SC nel setting extraospedaliero (domiciliare), nonché il livello di soddisfazione delle cure ricevute e la gestione di eventuali eventi avversi. Inoltre, il questionario ha permesso di valorizzare i tempi di trattamento al fine di poter elaborare un’analisi dei costi sociali legati alle perdite di produttività. Dalle analisi delle risposte del questionario è emerso che il 100% delle pazienti ha espresso una preferenza nei confronti del setting extraospedaliero (domiciliare) di somministrazione rispetto alla modalità day hospital e quindi la consiglierebbe. Le pazienti intervistate si sono trovate concordi nel rispondere di aver provato poca o nessuna ansia, anzi di essersi sentite sicure, durante il trattamento con trastuzumab SC al domicilio. La totalità delle pazienti ritiene, altresì, di aver ottenuto molti benefici da tale modalità assistenziale. Tali risultati risultano in linea con recenti studi che riguardano la patientpreference [Denys et al., 2020].