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Africa

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Paese natale

Paese natale

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Dalla Tunisia mio padre scriveva lettere rassicuranti, chiudendole con un “vinceremo“: arrivavano aperte, censurate. Erano veline leggere in buste leggere, posta aerea. Restarono rassicuranti ma col passar del tempo sempre più gravi.

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Scriveva che sotto bombardamento si metteva in una buca di bomba perché era impossibile che due bombe cadessero nello stesso posto. Scriveva di amici feriti o peggio. Scriveva che doveva ritornare ma non c'erano navi per farlo: il Mediterraneo era dominato dall'aviazione nemica e le navi italiane erano continuamente sotto tiro.

Ma alla fine tornò, indenne e dimagrito..

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Dai nonni

Dopo i primi bombardamenti in città siamo sfollati dai nonni paterni. La casa aveva una grande cucina con un grande focolare, la cucina economica, ca§on (madia), credenza , tante sedie, la macchina per cucire, una grande tavola su cui mangiavamo noi cinque, i nonni, tre zie e talvolta altri zii e cugini.

Contro il freddo invernale la stanza veniva ridotta con provvisori tramezzi di legno e veniva posta una pedana nell’angolo dove le zie lavoravano. A ovest della cucina c’era un largo corridoio: varie cose alle pareti, la porta a sud. Nell’angolo nord-ovest, nel sottoscala, c’era il seciaro, una vasca di pietra di grande superficie e piccola profondità sopra la quale erano appesi quattro secchi e la ca§a, il mestolo dalla tazza capace e quasi cilindrica; a destra la scala di legno saliva a camere e granaio; poco prima, a destra, era l’entrata del “tinello”, diventato allora la nostra camera da letto.

Sopra il soffitto di tavole di cucina, tinello e corridoio c’erano tre camere al primo piano; al secondo si trovava il granaio con i mucchi di mele, di noci, di frumento, di pannocchie e la macchina per sgranarle facendo girare la grande ruota-manovella. Dalla nostra camera si passava per una stanza ingombra di non so cosa, si finiva nella stalla dov’erano un asino e due mucche e si usciva nel portico per un grande portone.

Sopra il solaio di stanza e stalla un ampio spazio conteneva il deposito delle ceste, utensili vari, cose vecchie

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