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Stereotipi da bar, sempre attuali
Ho assistito in un bar della zona ad una delle solite discussioni della domenica pomeriggio. Mentre si discuteva animatamente, è entrata nel locale una signora in piena forma che s’è presa un caffè. E subito sono partite le prime considerazioni di dileggio: “Quella è una moldava e fa la badante...”, “Ah! Ormai siamo pieni di stranieri!” “Io ho paura soprattutto degli albanesi...gli albanesi son tutti ladri ...” e così via. Mi sono alzato e me ne sono andato disgustato...tu che ne dici?
I romeni son tutti ladri, le moldave sono tutte badanti, le polacche non sono affidabili, i russi sono tutti ricchi, gli arabi picchiano le donne, i tedeschi sono ancora mezzi nazisti, e i francesi sono superbi e antipatici. Questo è quello che pensano gran parte degli italiani, le etichette che vengono appiccicate sulla fronte altrui ogni volta che si incontra uno straniero. Nulla di più sbrigativo e sbagliato, ma molti di noi, da buoni paesani, si fanno grandi di questa dabbenaggine e, nel caso di romeni, albanesi e arabi, si permettono il lusso di guardarli dall’alto in basso. Ma è un errore, esattamente come sbagliano quegli stranieri che dicono: “Gli italiani sono tutti mafiosi”. Quante volte, recandomi all’estero, e ho girato mezzo mondo, mi son sentito deriso con gente che sottovoce diceva: “Ecco è un italiano, è un mafioso...” E che potevo dire, sarebbe stato inutile spiegare loro che l’Italia è lunga 1.500 chilometri ed è composta da popolazioni e da mille culture diverse. É tempo sprecato parlare agli ignoranti che si credono superiori. Ma perché noi dobbiamo comportarci allo stesso modo di questi buzzurri? Perchè se sentiamo parlare una persona con accento dell’est dobbiamo guardarla con commiserazione e diffidenza? Perchè se è una persona di colore dobbiamo sempre pensare che rappresenti sempre un pericolo per noi? Io ho conosciuto romeni che sono persone splendide, albanesi grandi lavoratori e fior di galantuomini, uomini di colore cordiali ed amichevoli, tedeschi amorevoli e francesi affabili... Apriamo le nostre menti e mettiamo da parte l’idiotismo, il mondo sta cambiando, cerchiamo di capirlo. (a.a.)
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