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Quattro e venti

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Lecoqtail

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QUATTRO E VENTI

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by Alessandro Byther edit by Giovanna Repossi

On this particular date Americans and a large part of the world celebrate the wonderful discovery of grass. Weed, you know, Mary Jane, internationally known as Marijuana. It has been legalised in the past years in over 15 US states, New York was one of the last, believe it or not, in 2021. It is wide spread and one of the largest business investment and industries since before the pandemic. You can only imagine today. It is generally stated that 4/20 derives from a group of high school kids that would gather in California circa 1971 to smoke joints at 4:20pm. Why that is beats me and why it took so long to make this a legal thing, go ask our governments. I suspect power and money is involved. Let’s not get tangled in these matters and instead feed our curiosity. So if you smoke at that hour and convert it to a date using the inverted American system of doing things differently from the rest of the world you get April 20th. Why am I writing about this in regards to design? One obvious answer is that most creatives need this drug more than air to be able to do their job. Another could be that prohibition has always spiked our interest and made the human kind more inventive to come up with solutions to get around the problem. In reality I just want to show you some interesting contraptions that the industry came up with to facilitate consumers around the world. Just like so many other things, design plays a fundamental role when it comes to delivering the goods. Here are my favourite: In questa data particolare gli americani, e gran parte del mondo, celebrano la meravigliosa scoperta dell'erba. La Maria, dai, Mary Jane, conosciuta a livello internazionale come Marijuana. È stata legalizzata negli ultimi anni in oltre 15 stati degli USA, New York è stato uno degli ultimi, che ci crediate o no, nel 2021. È ampiamente diffusa ed e' uno dei più grandi investimenti e industrie aziendali da prima della pandemia, immaginiamoci oggi. Si dice generalmente che 4/20 derivi da un gruppo di ragazzi delle scuole superiori che si sarebbero riuniti in California intorno al 1971 per fumare canne alle 16:20. Non ho la più pallida idea perché e perché ci è voluto così tanto tempo per renderla legale. Chiedetelo ai nostri governi. Sospetto che ci sia in gioco parecchio potere e denaro. Non ci ingarbugliamo in queste faccende e alimentiamo invece la nostra curiosità. Quindi, se fumi a quell'ora e lo converti ad una data del calendario usando il sistema americano invertito, i quali insistono a fare le cose in modo diverso dal resto del mondo, ottieni il 20 aprile. Perché scrivo di questo riguardo al design? Una risposta ovvia è che la maggior parte dei creativi ha bisogno di questo rimedio naturale più dell'aria per poter svolgere il proprio lavoro. Un altro potrebbe essere che il proibizionismo ha sempre aumentato il nostro interesse e ha reso il genere umano più inventivo per trovare soluzioni nell’aggirare il problema. In realtà, voglio solo mostrarvi alcuni aggeggi interessanti che l'industria ha escogitato per facilitare i consumatori di tutto il mondo. Proprio come tante altre cose, il design gioca un ruolo fondamentale quando si tratta di consegnare

Il 20 aprile e’ passato senza lasciare traccia su LinkedIn, o almeno cosi pare... Su tutti gli altri social ha invece lasciato immagini più o meno degne di nota. Lasciate che vi dia un piccolo cenno storico riguardo quella che potrebbe essere la festività più interessante ad oggi.

la merce. Ecco i miei preferiti: Heirloom Stack di Castor Design viene creato a Toronto. Questa gamma di accessori per marijuana in tonalità rosa è modellata ispirandosi ai vasi di cristallo vintage come piatti di caramelle. Mi piace particolarmente perché mi ricorda la cristalleria di mia madre nel periodo storico degli anni '70. I designer speravano che gli oggetti dalla forma familiare piacessero ai fumatori di età più avanzata poiché non assomigliano ai tipici accessori per la marijuana e credo che abbiano centrato il segno al primo colpo. Il set di tre pezzi comprende un posacenere che funge da base per un macinacaffè e un tubo a forma di cono che può essere impilato sopra. Le pipe Donut di John Quick sono chiamate così perché sono una collezione di pipe in ceramica progettate per assomigliare ai famosi snack fritti. Il laureato John Quick ha finito ciascuna delle pipe delle dimensioni di un palmo con smalti colorati per assomigliare a ciambelle classiche, cosparse con piccoli confetti, glassate e al cioccolato. Gli anelli cavi in ceramica hanno dei fori per l'aria alle due estremità, uno per inalare e l'altro per rilasciare il fumo. L'unico problema che posso prevedere con questa versione "Pop" è che qualcuno potrebbe avere la “fame chimica" e potrebbe rompersi qualche dente. A parte questo, impossibile sbagliare facendo delle ciambelle fumanti? Ken Block, se sei là fuori, ci siamo capiti. Per chiudere con euforia, scusate il gioco di parole, abbiamo WEED'D di Simone Bonanni, Valerio Sommella e Maddalena Casadei. Io sono milanese d’adozione con 18 anni all’attivo quindi ho dovuto scegliere questa serie di sculture in ceramica che mi ricordano molto casa mia. Con l'obiettivo di colmare una lacuna nell'affollato mercato della cannabis, il trio di designer italiani ha creato un bong ciascuno per il marchio milanese WEED'D, lanciato di recente. Progettato per contrastare i tradizionali oggetti da fumo, il trio di accattivanti bong è disponibile in giallo, blu navy e tonalità nude. Il brand sperava che le forme insolite e i colori accesi rendessero la collezione impossibile da perdere di vista anche "quando la mamma ritorna a casa". n Heirloom Stack by Castor Design is created in Toronto. This range of pink marijuana accessories is modelled on vintage crystal vessels such as candy dishes. I particularly like it because it reminds me of my mothers crystal set back in the ’70’s.The designers hoped that the familiarly shaped objects would appeal to smokers in older age brackets as they don't look like typical marijuana accessories and I believe they hit the mark on the first shot. The three-piece set comprises an ashtray that serves as the base for a grinder and a cone-shaped pipe that can be stacked on top. Donut Pipes by John Quick are named this way because they are a collection of ceramic pipes designed to resemble the popular fried snacks. College graduate John Quick finished each of the palm-sized pipes with colourful glazes to resemble classic, sprinkled, frosted and chocolate doughnuts. The hollow ceramic rings have air holes at either end – one for inhaling and the other for releasing smoke. The only issue that I can see with this “Pop design” version is that someone might get the “munchies” and break some teeth. Other than that, who has ever gone wrong with smoking donuts? Ken Block, if you are out there, we understand. To end on a high note, pardon the pun, we have WEED'D by Simone Bonanni, Valerio Sommella and Maddalena Casadei. I was Milanese for 18 years so I had to pick this series of ceramic sculptures that hit close to home. Aiming to plug a gap in the crowded cannabis market, the Italian designer trio created a bong each for the recently launched Milanese brand WEED’D. Designed to contrast traditional smoking objects, the trio of eye-catching bongs come in yellow, navy blue and nude hues. The brand hoped that the unusual shapes and bright colours would make the collection impossible to lose sight of even "when mum comes home”. I personally believe that they spent many hours in the Politecnico of Milan with a joint in the left hand while skimming through a book of Sottsass with the right. What do I know? I’ve never liked weed and I’ve just turned 46 on Hitlers birthday! n 111

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