Salone del mobile

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Filarmonica della Scala Direttore

Riccardo Chailly

8 aprile 2019


II-III.qxp_Lammermoor.qxp 01/04/19 16:47 Pagina 1

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Il Salone del Mobile e il Teatro alla Scala di Milano: due simboli di eccellenza di una Milano che accoglie, genera cultura, trasmette emozioni. Sono profondamente orgoglioso di poter ospitare qui, nel tempio della musica, i colleghi imprenditori, i designer, gli architetti, i giornalisti da tutto il mondo, per condividere una serata speciale che apre i lavori del Salone del Mobile. Sarà una settimana intensa caratterizzata da molti incontri e, speriamo, interessanti occasioni di affari, ma anche una settimana di relazioni e di stimolo a nuove e innovative progettualità. Il binomio tra musica nobile – quella che il Maestro Chailly e l’Orchestra Filarmonica della Scala regaleranno al Salone questa sera – e il design in tutte le sue manifestazioni – che potremo vedere declinate al Salone del Mobile nei prossimi giorni – è un binomio che ritengo non solo pertinente, ma anche benaugurante. Musica e design sono entrambe espressioni creative generate dalla passione e chiamate a generare emozione: l’emozione che auguro a tutti voi di provare questa sera e di ritrovare in ogni occasione che incontrerete per tutta la settimana del Salone. Claudio Luti Presidente del Salone del Mobile

The Salone del Mobile and the Teatro alla Scala in Milan are two major symbols of a welcoming city that generates culture and transmits emotions. I am deeply proud to be able to welcome my business colleagues, designers, architects and journalists from all over the world here in this temple to music, to share a special evening that marks the opening of the Salone del Mobile. It will be a packed week, crammed with meetings and hopefully interesting business opportunities, as well as a week of interface and stimuli for new and innovative design. The marriage between the great classical music that Maestro Riccardo Chailly and the Orchestra Filarmonica della Scala will perform for us this evening, and design in all its facets, that we will see on display at the Salone del Mobile over the next few days, is one that I believe to be not just to the point but also full of promise. Music and design are both expressions of creativity generated by passion and destined to generate emotion. It is this emotion that I hope you will all feel this evening and discover again and again during the Salone week. Claudio Luti President of Salone del Mobile


Favorire lo sviluppo delle imprese italiane, fungendo da portavoce del design italiano nel mondo, e contribuendo anche alla crescita del “sistema Italia” è la mission di FederlegnoArredo che, tramite Federlegno Arredo Eventi promuove e organizza il Salone del Mobile Milano, dando vita a un avvenimento in perfetta armonia con la migliore tradizione milanese che unisce impresa, ricerca stilistica, industria, estetica e cultura. Una storia che inizia nel 1961, quando un ristretto gruppo di mobilieri sotto l’egida di FederlegnoArredo decide di dare vita a una fiera senza eguali. Da allora Milano e il suo Salone hanno finito in fretta per somigliarsi, e insieme rappresentare il più recente fenomeno continuativo della storia italiana. Il mondo del design, dei mobili, dell’arredo e del complemento va inteso come una “grandiosa orchestra” che va in scena in fiera e in città. Inaugurare al Teatro alla Scala la settimana più importante dell’anno per le nostre imprese e per la città di Milano mi rende quindi particolarmente orgoglioso. Orgoglioso di celebrare una storia imprenditoriale che oggi ancor di più contribuisce a rafforzare il nostro Paese nel campo internazionale della cultura e del design grazie a una cultura del progetto in cui la contaminazione reciproca tra mondi diversi si alimenta e attrae investimenti. Emanuele Orsini Presidente Federlegno Arredo Eventi

Fostering the development of Italian businesses and acting as a mouthpiece for Italian design in the world, as well as contributing to the growth of the ‘Italian system’ is the mission of FederlegnoArredo which, through Federlegno Arredo Eventi promotes and organises the Salone del Mobile Milano, creating an event that is in complete harmony with the best Milanese tradition of bringing business, stylistic research, industry, aesthetics and culture together. It all began in 1961, when a small group of furniture makers under the aegis of FederlegnoArredo decided to produce a trade fair unlike any other. Since then, Milan and its Salone have swiftly come to resemble each other, and together they represent the most recent ongoing phenomenon in Italian history. The world of design, of furniture, furnishing and accessories is like a ‘great orchestra’ that plays out at the fairgrounds and in the city. I am therefore particularly proud to be able to launch the most important week of the year for our companies and for the city of Milan at La Scala. I am proud of being able to celebrate an entrepreneurial history that now, more than ever, helps to bolster our country on the international cultural and design stage, thanks to a design culture that thrives on reciprocal cross-pollination between different worlds and attracts investments. Emanuele Orsini President, Federlegno Arredo Eventi

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Quando la musica e il design si incontrano non può che nascere qualcosa di straordinario e unico: soprattutto se a rappresentare queste realtà sono, da una parte, il Teatro alla Scala e, dall’altra, il Salone del Mobile. Vedere dialogare tra loro due delle istituzioni culturali milanesi più apprezzate al mondo è motivo di profondo orgoglio ed emozione. Entrambe, infatti, raccontano e riflettono la storia, l’estro, l’originalità e l’apertura di Milano. Dare il via ai lavori del Salone con il concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala, diretta dal Maestro Riccardo Chailly, assume dunque un forte valore simbolico. La vivacità di cui si nutre la nostra città deriva proprio dalla volontà di collaborare e di trovare occasioni per condividere visioni e valori che hanno manifestazioni differenti, allo scopo di crescere insieme per il bene di Milano. È questa sinergia di intenti e una vicinanza di sensibilità che hanno dato origine all’appuntamento di oggi. Ospitare al Teatro alla Scala questo evento è il migliore benvenuto che possiamo offrire ai designer, ai progettisti, agli architetti e agli imprenditori impegnati nei prossimi giorni negli appuntamenti del Salone del Mobile, oltre che uno splendido modo per celebrare l’arte, nelle sue molteplici espressioni e forme, sonore e visive. Ringrazio la Scala e auguro buon lavoro al Salone del Mobile. Giuseppe Sala Sindaco di Milano

When music and design come together something extraordinary and unique is bound to happen, especially when the parties involved are La Scala, on one hand, and the Salone del Mobile, on the other. Seeing two of the world’s most admired Milanese cultural institutions dialogue with each other is a matter of great pride and emotion. Both narrate and reflect the history, the creativity, the originality and the openness of Milan. Launching the Salone with the concert by the Orchestra Filarmonica della Scala conducted by Riccardo Chailly has huge symbolic value. The energy that drives our city derives precisely from a desire to collaborate and to find opportunities to share visions and values that manifest themselves in different ways, so that we can grow together for the good of Milan. It’s this synergy of intents and these shared sensibilities that have inspired today’s event. Holding this event at La Scala is the best welcome we can give the designers, planners, architects and business people who will be working at the Salone del Mobile over the next few days, and it is a great way of celebrating art in its many expressions and forms, both audio and visual. I express my warmest thanks to La Scala and my best wishes to the Salone del Mobile. Giuseppe Sala Mayor of Milan

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La forza di Milano è sempre stata nella sua complessità, nella compresenza di realtà culturali e produttive diverse che tutte contribuiscono alla fisionomia della città. La sfida decisiva è quella di rafforzare sempre di più il dialogo tra queste realtà facendone le tessere di un mosaico unitario, il cui disegno sia riconoscibile tanto dai cittadini milanesi quanto dal pubblico internazionale, che è sempre più numeroso. Per questo il concerto con cui questa sera accogliamo la serata inaugurale della 58a edizione del Salone del Mobile, con la Filarmonica della Scala diretta dal Maestro Riccardo Chailly in un programma che accosta la tradizione operistica italiana al repertorio internazionale, vuole essere molto più di un’occasione di festa. L’unione tra due realtà centrali per la vita della città come il Salone del Mobile e il Teatro alla Scala è il segno di una Milano culturale che dialoga e collabora, e anche di un Teatro alla Scala che, grazie all’aumento degli spettatori, a iniziative come la stagione autunnale e gli spettacoli per i bambini e anche a serate come questa, è sempre di più la casa di tutti i milanesi. Auguro a tutti voi una grande serata di musica e una meravigliosa settimana di incontri e scoperte al Salone del Mobile. Alexander Pereira

The strength of Milan lies in its complexity, in the many cultural and production realities that all add to the city’s personality. The decisive challenge is to keep strengthening the dialogue among these different realities so that they can form a cohesive mosaic, the design of which should be recognizable both to Milanese citizens and to the ever-increasing international public. This is why this night’s concert, which celebrates the opening of the 58th edition of the Salone del Mobile with the Orchestra Filarmonica della Scala conducted by Maestro Riccardo Chailly in a program that combines Italian operatic tradition and the international repertoire, is meant to be much more than a mere festive occasion. This juxtaposition of two realities that are fundamental to the life of the city - the Salone del Mobile and the Teatro alla Scala - marks Milan as a cultural city open to dialogue and collaboration, and highlights how the Teatro alla Scala, thanks to the increase in spectators, to initiatives like the autumn season and the performances for children, and also to evenings such as this, is becoming more and more home to all Milanese citizens. I wish you all a great evening of music and a wonderful week of meetings and discoveries at the Salone del Mobile. Alexander Pereira

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Serata d’inaugurazione della 58 a edizione del Salone del Mobile

Filarmonica della Scala

Riccardo Chailly Direttore

EDIZIONI DEL TEATRO ALLA SCALA

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TEATRO ALLA SCALA Lunedì 8 aprile 2019, ore 19.30

SOMMARIO PAGINA 11

Lo scherzoso impegnato e il rivoluzionario pittore PAGINA 25

Riccardo Chailly PAGINA 27

Filarmonica della Scala PAGINA 30

Teatro alla Scala


PROGRAMMA

Gioachino Rossini da Semiramide Sinfonia da Guglielmo Tell Sinfonia

Modest Musorgskij Quadri da un’esposizione Promenade Gnomus - Promenade Il vecchio castello - Promenade Tuileries (Dispute d’enfants après jeux) Bydlo - Promenade Ballet de poussins dans leurs coques Samuel Goldenberg und Schmuyle Limoges. Le marché (La grande nouvelle) Catacombae (Sepulchrum Romanum). Cum mortis in lingua mortua La cabane sur des pattes de poule (Baba-Yaga) La grande porte de Kiev

(Durata del concerto: 57 minuti ca.)

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Lo scherzoso impegnato e il rivoluzionario pittore Franco Pulcini

Constance Mayer-Lamartinière (?), Gioachino Rossini, 1820 in un ritratto del 1820. Collezione privata.

Gioachino Rossini (1792-1868) è famoso per le sue opere comiche – Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola – ma scrisse anche molte opere serie, basate sul belcanto. L’ultima di queste è Semiramide, rappresentata nel 1823 come ultimo titolo composto per i teatri italiani, prima del trasferimento a Parigi. Alla fine della sua carriera, completò ancora una grande opera romantica, diversa da tutte le altre: Guillaume Tell (1829), una fatica che segna il suo addio definitivo dalle scene e decreta l’inizio di un autopensionamento durato quasi quarant’anni, perché Rossini vivrà fin oltre l’unità d’Italia senza portare a termine altro per il teatro. Semiramide, tratta dal dramma di Voltaire e musicata per la prima moglie del musicista, il soprano spagnolo Isabella Colbran, ha una Ouverture molto famosa, divisa in due parti, la prima lenta e la seconda in tempo più rapido. In quest’ultima Rossini sviluppa in modo molto brillante la forma del “crescendo”, una delle tecniche musicali che lo contraddistinguono. In questo elettrizzante pezzo strumentale, il ritmo e la velocità rendono le figurazioni musicali ipercinetiche. Non a caso, nelle caricature del primo Ottocento, il pubblico delle opere di Rossini veniva rappresentato nell’atto di dare il tempo coi propri corpi a una musica che non permetteva loro da stare fermi… Mentre Semiramide è un dramma sullo sfondo di un regicidio, Guglielmo Tell nacque come opera immersa nel paesaggio alpino, un’opera “ecologica”, sullo sfondo del coraggioso eroe della balestra e della mela. L’Ouverture ne preannuncia il clima, ne chiarisce l’azione, ne evidenzia le tensioni, ne anticipa l’esito. Consta di quattro sezioni, secondo uno schema che potrebbe anche riassumersi in: canto-ritmo-canto-ritmo. Non è il solito Rossini scherzoso. Nell’Andante iniziale, archi bassi e timpani intonano l’armonia del dolore romantico, dell’incertezza amorosa, della solitudine. L’Allegro che segue è il temporale, non come allegoria di piccole avversità, ma come minaccia alla libertà del popolo svizzero. Torna la calma nell’Andantino (Ranz des vaches), un assolo a due, per corno inglese e flauto, fra bovari idealizzati. L’Allegro vivace conclusivo ha un attacco improvviso, di sorpresa, a tradimento. Le simboliche vacche danno luogo a simbolici cavalli, che scandiscono un battagliero galop, il più celebre “Arrivano i nostri!” della storia musicale.

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Il motivo da cui nacquero i Quadri da un’esposizione “composti in memoria di Viktor Hartmann” fu una mostra di acquarelli e disegni del citato architetto moscovita di origine tedesca, morto improvvisamente per un aneurisma a soli quarantun anni, poco meno della stessa età a cui morirà Modest Musorgskij (1839-1881), che gli era amico. Nella sua eterna polemica contro l’accademismo musicale, il genio russo della composizione s’improvvisò pittore con l’arte dei suoni: letteralmente, l’originale Kartinki s vystavki, completato nel 1874, andrebbe tradotto Quadretti da un’esposizione. Essi rapModest Musorgskij in un’immagine giovanile. Entrato insieme al fratello nella Scuola dei Cadetti, divenne ufficiale della Guardia Imperiale nel 1855.

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Il’ja Efimovicˇ Repin, Modest Musorgskij (particolare), 1881. Mosca, Galleria Tret’jakov.

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Modest Musorgskij, un passo da “Limoges, il Mercato�, nell'orchestrazione di Maurice Ravel, da Quadri di un'esposizione.

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presentano la trasposizione musicale per pianoforte di una serie di dieci quadri, i cui titoli originari sono divenuti anche i sottotitoli della composizione. Tali titoli – francesi, italiani, tedeschi, polacchi e russi – si mostrano consoni al giovanile cosmopolitismo di Musorgskij. Ma l’opera termina con una glorificazione nazionale: il tema finale della “Grande porta”, ricorda infatti l’inno della Chiesa ortodossa russa Come tu sei battezzato in Cristo. Il musicista trovò modo di dare forma originale all’opera e di far spiccare l’unicità delle singole immagini pittoriche grazie a un geniale espediente formale: l’uso di un tema di “Promenade”. Sono così intitolati l’introduzione e alcuni interludi, in cui l’autore ritrae se stesso nel passeggiare per la mostra. Le varie promenades sono in forma di tema e quattro variazioni, curiosamente inframmezzate da uno o due quadri, ovvero episodi musicali. Sono ben poche le immagini che hanno bisogno di una spiegazione: forse Bydlo, un carro polacco con ruote enormi, tirato da buoi, o La cabane sur des pattes de poule, il disegno di un orologio a pendolo rotondo, posto su zampe di gallina, rassomigliante alla capanna della strega Baba-Jaga, un personaggio del folclore russo. Per tutti gli altri l’evocazione è intuitiva e spettacolare. La maggiore opera pianistica di Musorgskij rimase inedita fino alla morte del musicista; venne pubblicata nella rielaborazione di Rimskij-Korsakov solo nel 1886. L’autore non espresse mai nelle sue lettere l’intenzione di darle veste orchestrale, ma vi si applicarono in molti. Ravel fu invitato a curare una sua trascrizione per orchestra dei Tableaux d’une exposition da Sergej Kusevickij, che ne dirigerà infatti la prima esecuzione all’Opéra di Parigi il 19 ottobre 1922. L’orchestrazione di Ravel appartiene così intimamente alla storia musicale da essere indiscutibile, come un monumento di piazza, per la nitidezza delle linee, per l’originalità e la varietà con cui le tante pagine musorgskiane vengono esaltate. Ravel ce le fa ascoltare con eleganza e discrezione, accostando crudezza e tenerezza. Lo stile bizzarro, umoristico e selvaggio di Musorgskij ottiene una patina brillante. Il terrigno, il celestiale, l’arcaico e il macabro vengono lustrati da Ravel come un gioiello, senza perdere nulla dello scabro disegno originario per pianoforte.

The playful activist and the revolutionary painter Gioachino Rossini (1792-1868) is famous for his comic operas – Il Barbiere di Siviglia, La Cenerentola – but he also wrote many serious operas, based on the bel canto style. The last of these is Semiramide, first performed in 1823, the last work composed for Italian theatres before Rossini’s move to Paris. At the end of his career, he completed Guillaume Tell (1829), a grand Romantic opera completely different from his other operas. It was a work that marked his final farewell to the stage and the beginning of a self-imposed retirement that was to last almost forty years, as Rossini lived until after the unification of Italy but wrote nothing else for the theatre. Semiramide, based on Voltaire’s drama and set to music for the composer’s

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Gioachino Rossini.

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LigiĂŠ e Bergrom, Gioachino Rossini, fotografia del 1865-1866. Collezione privata.

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first wife, the Spanish soprano Isabella Colbran, has a very famous two-part overture: a slow first section and a second part with a much quicker tempo. In the latter, Rossini developed brilliantly the crescendo form, one of the techniques that made his music so distinctive. In this electrifying instrumental piece, the rhythm and speed make the musical representations highly energetic. It is no wonder that early-19th-century caricatures depicted audiences at Rossini’s operas beating time with their bodies to a music which simply did not allow them to keep still… While Semiramide is a drama against the backdrop of a regicide, Guglielmo Tell comes to life as an opera set in an Alpine landscape, an “ecological” opera, with a courageous hero carrying a crossbow and an apple. The Overture sets the atmosphere, makes the action clear, highlights its tensions and anticipates its ending. It comprises four sections, according to a pattern that might be summed up as singing-rhythm-singing-rhythm. It is not the usual playful Rossini. In the initial Andante, cellos, basses and timpani express the harmony of romantic sorrow, the uncertainty of love, loneliness. The Allegro which follows is a storm, not as an allegory of life’s small adversities, but as the threat to the Swiss people’s freedom. The calm returns with the Andantino (Ranz des vaches), a two-instrument solo for English horn and flute representing idealised herdsmen. The closing Allegro vivace begins suddenly, surprisingly, unexpectedly. The symbolic cows make way for symbolic horses that beat a warlike gallop in what is the most celebrated “Here comes the cavalry” in the history of music. The inspiration for Pictures at an Exhibition, “composed in memory of Viktor Hartmann”, was indeed an exhibition of watercolours and drawings by the Moscow architect of German descent, who died suddenly of an aneurism at the age of just 41, a little younger than his friend, Modest Mussorgsky (1839-1881), when he died. In his ongoing polemic against musical academism, the Russian genius of composition improvised as a painter in the art of sound: the original Kartinki s vystavki, completed in 1874, should literally be translated as Little Pictures at an Exhibition. They represent the musical transposition for piano of a series of ten pictures, the original titles of which also became the subtitles of the work. These titles in French, Italian, German, Polish and Russian are in keeping with Mussorgsky’s juvenile cosmopolitanism. The work ends, however, with a glorification of the nation: the final theme of the “Great Gate” recalls the Russian Orthodox hymn As many of you have been baptised into Christ. The composer found a means of giving the work an original form and of bringing out the uniqueness of each individual painting through an ingenious expedient: the use of a theme he called Promenade. This is the title of the introduction and some interludes, in which the author portrays himself strolling through the exhibition. The various “promenades” take the form of a theme and four variations, curiously interrupted by one or two pictures, i.e. musical episodes. Very few of the images require an explanation: perhaps Bydlo, a Polish cart

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Modest Musorgskij in una fotografia del 1870.

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with huge wheels, pulled by oxen, or La cabane sur des pattes de poule, the drawing of a clock on a hen’s legs, resembling the hut of Baba Yaga, a character from Russian folktales. For the rest, the imagery is intuitive and spectacular. Mussorgsky’s greatest work for piano remained unpublished until after his death and it was only published in Rimsky-Korsakov’s reworking in 1886. In his letters, the author never expressed his intention to develop the piece into an orchestral work, but many did attempt it. Ravel was invited to provide a transcription for orchestra of Pictures at an exposition by Sergei Koussevitzky, who conducted the first performance at the Opéra in Paris on October 19, 1922. Ravel’s orchestration is so much a part of the history of music that, like a public monument, it stands incontrovertible, thanks to the sharpness of its contours, the originality and variety with which it highlights Mussorgsky’s pages . Ravel presents them with elegance and discretion, mixing harshness and tenderness. Mussorgsky’s bizarre, humorous and wild style assumes a brilliant gloss. The earthy, the heavenly, the archaic and the macabre are made to shine by Ravel like a jewel, but they lose none of the terse design of the original piano work. (Traduzione di Chris Owen)

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Étienne Carjat Caricatura di Gioachino Rossini, 1856-1857.

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Filarmonica della Scala

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Foto Marco Brescia


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Foto Brescia - Amisano


Riccardo Chailly

Direttore musicale del Teatro alla Scala dal gennaio 2017, dal novembre 2015 è Direttore principale della Filarmonica della Scala, con cui ha programmato un denso calendario di tournée internazionali e incisioni discografiche. Nato a Milano, ha compiuto gli studi musicali nei Conservatori di Perugia, Roma e Milano, perfezionandosi all’Accademia Chigiana di Siena ai corsi di Franco Ferrara. Il primo incarico da Direttore musicale gli è stato conferito dalla Radio-SymphonieOrchester di Berlino dal 1980 al 1988. Nel 1988 ha assunto la carica di Direttore principale dell’Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, incarico che ha mantenuto per sedici anni. Nello stesso tempo è stato Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna e dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano. Nel 2016 si è concluso, dopo 11 anni, il suo impegno come Kapellmeister del Gewandhausorchester di Lipsia, la compagine sinfonica più antica d’Europa. Dall’agosto 2016 ha assunto l’incarico di Direttore musicale dell’Orchestra del Festival di Lucerna, succedendo a Claudio Abbado. Dirige regolarmente le maggiori orchestre sinfoniche europee, tra cui i Wiener Philharmoniker, i Berliner Philharmoniker, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la London Symphony Orchestra, l’Orchestre de Paris. Negli Stati Uniti ha collaborato con la New York Philharmonic, la Cleveland Orchestra, la Philadelphia Orchestra e la Chicago Symphony Orchestra. In campo operistico ha collaborato regolarmente con i maggiori teatri, oltre alla Scala: il Metropolitan di New York, la Lyric Opera di Chicago, l’Opera di San Francisco, il Royal Opera House Covent Garden di Londra, la Bayerische Staatsoper di Monaco, la Staatsoper di Vienna, l’Opera di Zurigo. È presente con regolarità nei principali festival internazionali tra cui Salisburgo, Lucerna e i Proms di Londra. Da quarant’anni ha un contratto esclusivo con la casa discografica Decca, per cui ha inciso oltre 160 CD. La rivoluzionaria incisione delle Nove Sinfonie di Beethoven con il Gewandhaus gli è valsa il prestigioso premio Echo Klassik come miglior direttore del 2012. Nel 2013 sono stati pubblicati, tra l’altro, l’integrale delle Sinfonie di Brahms con il Gewandhaus, che ha vinto il Gramophone Award come disco dell’anno, e Viva Verdi, realizzato con la Filarmonica della Scala in occasione del bicentenario verdiano. Nel 2018, in occasione del bicentenario della sua collaborazione con Decca, è uscito il box “The Symphony Edition”, contenente 55 CD con le sue orchestre principali, nonché la Messa per Rossini con il Coro e l’Orchestra del Teatro alla Scala e il DVD e il Blu-ray della produzione di Madama Butterfly con la regia di Alvis Hermanis che ha inaugurato la Stagione 2016-2017 alla Scala. È Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana e membro della Royal Academy of Music di Londra. Nel 1998 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana; nello stesso anno la Regina dei Paesi Bassi lo ha insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine del Leone d’Olanda. Nel 2011 è stato nominato Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministro della Cultura francese Frédéric Mitterrand.

Appointed Musical Director of Teatro alla Scala in January 2017, since November 2015 he has been the Principal Conductor of the Filarmonica della Scala, with which he has a busy schedule of international tours and recording sessions.

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Born in Milan, he studied music at the Conservatories of Perugia, Rome and Milan, completing his studies at the Accademia Chigiana in Siena with Franco Ferrara. His first appointment as Musical Director was with the Berlin Radio Symphony Orchestra from 1980 to 1988. In 1988 he was appointed Principal Conductor of the Royal Concertgebouw Orchestra in Amsterdam, a position he held for sixteen years. During the same period, he was Musical Director of the Teatro Municipale in Bologna and of laVerdi Symphony Orchestra in Milan. He has been for 11 years, until 2016, Kapellmeister of the Leipzig Gewandhaus Orchestra, the oldest symphony orchestra in Europe. In August 2016 he was appointed Musical Director of the Lucerne Festival Orchestra, taking over from Claudio Abbado. He has conducted all major European orchestras, including the Wiener Philharmoniker, the Berliner Philharmoniker, the Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, the London Symphony Orchestra, and the Orchestre de Paris. In the United States he has collaborated with the New York Philharmonic, the Cleveland Orchestra, the Philadelphia Orchestra and the Chicago Symphony Orchestra. Besides conducting operas at La Scala, he guests regularly at major opera houses throughout the world, such as the Metropolitan in New York, the Chicago Lyric Opera, the San Francisco Opera, the Royal Opera House Covent Garden in London, the Bayerische Staatsoper in Munich, the Wiener Staatsoper and the Zurich Opera. He is regularly invited at leading international festivals including Salzburg, Lucerne and the London Proms. He has had an exclusive recording contract with Decca for 40 years, producing over 160 recordings. His revolutionary recording of Beethoven’s Nine Symphonies with the Gewandhaus Orchestra earned him the Echo Klassik Award 2012 as Conductor of the Year. 2013 saw the release of the complete cycle of the Symphonies of Brahms with the Gewandhaus Orchestra (Gramophone Classical Music Award 2014), and of Viva Verdi, produced with the Filarmonica della Scala on the occasion of the Verdi bicentennial. In 2018, on the occasion of the 40th anniversary of his collaboration with Decca, the box “The Symphony Edition” was released, containing 55 symphonic CDs with his main orchestras, and also the Messa per Rossini with the Chous and Orchestra of La Scala, and the DVD and Blu-ray of the production of Madama Butterfly directed by Alvis Hermanis that opened the 2016-2017 Season of La Scala. He is a Grand Officer of the Republic of Italy and a member of the Royal Academy of Music in London. In 1998 he was appointed Knight Grand Cross of the Republic of Italy; in the same year he was made a Knight of the Order of the Netherlands Lion by the Queen of the Netherlands. In 2011 he was appointed Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres by the French Minister of Culture Frédéric Mitterrand.

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Filarmonica della Scala

La Filarmonica della Scala viene fondata da Claudio Abbado e dai musicisti scaligeri nel 1982. L’anno seguente si costituisce in associazione indipendente e si dedica al repertorio sinfonico, parallelamente a quello operistico del Teatro alla Scala. Carlo Maria Giulini guida le prime tournée internazionali; Riccardo Muti, Direttore principale dal 1987 al 2005, ne promuove la crescita artistica e ne fa un’ospite costante nelle più prestigiose sale da concerto internazionali. Da allora l’orchestra ha instaurato rapporti di collaborazione con i maggiori direttori del nostro tempo, quali Leonard Bernstein, Georges Prêtre, Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch, Zubin Mehta, Esa-Pekka Salonen, Yuri Temirkanov, Daniele Gatti. Stretta è la collaborazione con Myung-Whun Chung, Daniel Harding e con Daniel Barenboim, Direttore musicale del Teatro dal 2006 al 2015, e Valery Gergiev, entrambi nominati membri onorari. Riccardo Chailly ne è diventato Direttore principale nel 2015, dirigendo oltre 80 concerti a Milano e in tournée. La Filarmonica realizza la propria stagione di concerti ed è impegnata nella stagione sinfonica del Teatro alla Scala. Sono oltre 800 i concerti all’estero tenuti durante le numerose tournée. Ha debuttato negli Stati Uniti con Riccardo Chailly nel 2007 e in Cina con Myung-Whun Chung nel 2008. Nelle recenti stagioni è stata in tournée in Europa, guidata da Riccardo Chailly, ospite delle più importanti istituzioni concertistiche. A gennaio si è esibita a Madrid, Parigi, Dortmund, Amsterdam, Lussemburgo ed è attesa ancora a Lucerna e Baden-Baden. Da cinque anni è protagonista del Concerto per Milano, il grande appuntamento sinfonico gratuito in Piazza Duomo, tra le iniziative Open Filarmonica nate per condividere la musica con un pubblico sempre più ampio: ne fanno parte anche le prove aperte, il cui ricavato è devoluto in beneficenza ad associazioni non profit milanesi che operano nel sociale, e il progetto didattico Sound, Music! dedicato ai bambini delle scuole primarie milanesi. Particolare attenzione è rivolta al repertorio contemporaneo: la Filarmonica della Scala commissiona ogni anno un nuovo lavoro orchestrale a compositori del nostro tempo. Hanno scritto per la Filarmonica autori quali Giorgio Battistelli, Carlo Boccadoro, Azio Corghi, Luis de Pablo, Pascal Dusapin, Peter Eötvös, Ivan Fedele, Matteo Franceschini, Luca Francesconi, Carlo Galante, Mauro Montalbetti, Salvatore Sciarrino, Giovanni Sollima, Fabio Vacchi. Consistente la produzione discografica per Decca, Sony ed EMI: in occasione del bicentenario verdiano l’Orchestra ha inciso con Riccardo Chailly il CD Viva Verdi (Decca) che è risultato il disco di musica classica più venduto del 2013 in Italia, ed è stato pubblicato di recente anche in DVD. Con Sony ha intrapreso il progetto ’900 Italiano, articolato in 3 DVD diretti da Georges Prêtre, Fabio Luisi e Gianandrea Noseda. Decca ha pubblicato il CD con la registrazione dal vivo della Sinfonia n. 9 di Mahler diretta da Daniel Barenboim alla Scala il 15 novembre 2014. Da gennaio 2017 è disponibile il nuovo CD Decca diretto da Chailly che include Ou-

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vertures, preludi e intermezzi di opere che hanno debuttato al Teatro alla Scala. Un nuovo CD diretto da Chailly e dedicato a Nino Rota è in uscita nel 2019. L’attività della Filarmonica della Scala non attinge a fondi pubblici ed è sostenuta da UniCredit, Main Partner istituzionale dell’Orchestra, e dallo sponsor Allianz.

Filarmonica della Scala was first set up by Claudio Abbado and the musicians of La Scala Opera House in 1982 with the aim of developing a symphonic repertoire. Carlo Maria Giulini conducted the Orchestra in its early international tours. Riccardo Muti has been its Principal Conductor from 1987 to 2005, marking a decisive contribution to the Orchestra’s artistic development. Riccardo Chailly was named Principal Conductor in 2015. Filarmonica della Scala has collaborated with some of the greatest conductors of the time, such as Georges Prêtre, Lorin Maazel, Wolfgang Sawallisch, Zubin Mehta, Esa-Pekka Salonen, Yuri Temirkanov, Daniele Gatti. Daniel Barenboim and Valery Gergiev are honorary members. The Orchestra works in close collaboration with Myung-Whun Chung and Daniel Harding, and with Daniel Barenboim (Musical Director of the Theatre from 1987 to 2005) and Valery Gergiev, both of whom are honorary members. Filarmonica has a concert season of its own, besides being the resident orchestra for the concert season of the Theatre. It performed more than 800 concerts abroad in many international tours. Important milestones have included the Orchestra’s debut in the United States with Riccardo Chailly in 2007, and in China with Myung-Whun Chung in 2008. In recent years it has been led by Riccardo Chailly on tour in important venues in Europe. In January the Orchestra was a guest in Madrid, Paris, Dortmund, Amsterdam, Luxembourg, and it is expected in Lucerne and Baden-Baden. From 2013 Filarmonica hosts the Concerto per Milano in Piazza Duomo, one of the Open Filarmonica initiatives to bring music to a wider public, as well as open rehearsals; another initiative is the educational project Sound, Music!, addressed specifically to primary school children. Filarmonica has had a particular interest in contemporary music since the beginning; every season features a new commission to an important composer of our time. Authors the like of Giorgio Battistelli, Carlo Boccadoro, Azio Corghi, Luis de Pablo, Pascal Dusapin, Peter Eötvös, Ivan Fedele, Matteo Franceschini, Luca Francesconi, Carlo Galante, Mauro Montalbetti, Salvatore Sciarrino, Giovanni Sollima, Fabio Vacchi wrote works for the Orchestra. Filarmonica has made numerous recordings for Decca, Sony ed EMI, such as the album Viva Verdi for Decca with Riccardo Chailly (Italian 2013 best seller for classical music) and, for Sony, the project ’900 Italiano that by now counts 3 DVDs conducted respectively by Georges Prêtre, Fabio Luisi and Gianandrea Noseda. A new CD for Decca conducted by Riccardo Chailly, with Overtures, Preludes & Intermezzi of operas that premiered at the Teatro alla Scala, has been released in January 2017, and a new one dedicated to Nino Rota, again with Chailly, will appear in 2018. The Filarmonica della Scala does not draw on public funds; the activity of the Orchestra is supported by its Main Partner UniCredit and by its sponsor Allianz.

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FILARMONICA DELLA SCALA

Violini primi Francesco De Angelis (spalla) Francesco Manara (spalla) Laura Marzadori (spalla) Salvatore Quaranta* Daniele Pascoletti* Eriko Tsuchihashi* Duccio Beluffi Rodolfo Cibin Alessandro Ferrari Agnese Ferraro Alois Hubner Fulvio Liviabella Kaori Ogasawara Andrea Pecolo Gianluca Scandola Enkeleida Sheshaj Dino Sossai Gianluca Turconi Corinne Van Eikema Elitza Demirova Claudio Mondini Lucia Zanoni Suela Piciri Violini secondi Giorgio Di Crosta* Roberto Righetti* Anna Longiave Anna Salvatori Emanuela Abriani Damiano Cottalasso Stefano Dallera Silvia Guarino Stefano Lo Re Paola Lutzemberger Antonio Mastalli Roberta Miseferi Roberto Nigro Gabriele Porfidio Estela Sheshi Evgenia Staneva Francesco Tagliavini Alexia Tiberghien Cristina Ardizzone Susanna Nagy Enrico Piccini

Viole Simonide Braconi* Danilo Rossi* Luca Ranieri* Matteo Amadasi Giorgio Baiocco Carlo Barato Maddalena Calderoni Marco Giubileo Olga Gonzalez Cardaba Joel Imperial Francesco Lattuada Emanuele Rossi Giuseppe Russo Rossi Luciano Sangalli Filippo Milani Catharina Rauch Eugenio Silvestri Adriana Tataru Violoncelli Sandro Laffranchini* Alfredo Persichilli* Massimo Polidori* Martina Lopez Jakob Ludwig Alice Cappagli Gabriele Garofano Simone Groppo Tatiana Patella Cosma Beatrice Pomarico Marcello Sirotti Massimiliano Tisserant Gianluca Muzzolon Nasim Saad Andrea Scacchi Sara Spirito Contrabbassi Giuseppe Ettorre* Francesco Siragusa* Roberto Benatti Attilio Corradini Omar Lonati Roberto Parretti Emanuele Pedrani Claudio Pinferetti Alessandro Serra Gaetano Siragusa Yen Chi Liang Claudio Nicotra

Flauti Marco Zoni* Andrea Manco* Massimiliano Crepaldi Ottavino Giovanni Paciello Oboi Fabien Thouand* Guido Ghetti* Augusto Mianiti Gianni Viero Corno inglese Renato Duca Clarinetti Mauro Ferrando* Fabrizio Meloni* Christian Chiodi Latini Pierluigi Capezzuto Clarinetto basso Stefano Cardo Fagotti Gabriele Screpis* Valentino Zucchiatti* Maurizio Orsini Nicola Meneghetti Controfagotto Marion Reinhard

Trombe Francesco Tamiati* Marco Toro* Gianni Dallaturca Mauro Edantippe Nicola Martelli Tromboni Daniele Morandini* Torsten Edvar* Riccardo Bernasconi Renato Filisetti Giuseppe Grandi Tuba Brian Earl Javier Castano Medina Timpani Andrea Bindi* Percussioni Gianni Arfacchia Giuseppe Cacciola Gerardo Capaldo Francesco Muraca Arpe Luisa Prandina* Olga Mazzia* Tastiere Lorenzo Bonoldi

Corni Jorge Monte De Fez* Danilo Stagni* Roberto Miele Stefano Alessandri Claudio Martini Stefano Curci Piero Mangano

Main Partner

* prima parte

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Fondazione di diritto privato

SOVRINTENDENZA

DIREZIONE GENERALE

Sovrintendente Alexander Pereira Responsabile Ufficio Stampa Paolo Besana Responsabile Controllo di Gestione Enzo Andrea Bignotti

Direttore Generale Maria Di Freda Responsabile Archivio Storico Documentale Dino Belletti Coordinatore Segreteria e Staff Andrea Vitalini Responsabile Ufficio Promozione Culturale Carlo Torresani Responsabile Segreteria Organi e Legale Germana De Luca Responsabile Provveditorato Antonio Cunsolo Direzione Tecnica Direttore Tecnico Marco Morelli Responsabile Manutenzione Immobili e Impianti Persio Pini Direzione del Personale Direttore del Personale Marco Aldo Amoruso Responsabile Amministrazione del Personale e Costo del Lavoro Alex Zambianchi Responsabile Servizio Sviluppo Organizzativo Rino Casazza Responsabile Ufficio Assunzioni e Gestione del Personale Marco Migliavacca

Direzione Marketing e Fund Raising Direttore Marketing e Fund Raising Lanfranco Li Cauli Responsabile Ufficio Marketing Francesca Agus Responsabile Biglietteria Manuela Fraschetti Responsabile di Sala Achille Gozzi Direzione Amministrazione e Finanza Direttore Amministrazione e Finanza Claudio Migliorini Capo Contabile Sefora Curatolo Museo Teatrale alla Scala Direttore operativo Museo Teatrale alla Scala Donatella Brunazzi


DIREZIONE ARTISTICA

DIREZIONE ALLESTIMENTO SCENICO

Direttore Artistico Alexander Pereira Responsabile Compagnie di Canto Toni Gradsack Responsabile Servizi Musicali Michele Sciolla Direttore Editoriale Franco Pulcini Responsabile Archivio Musicale Cesare Freddi

Direttore Allestimento Scenico Franco Malgrande Assistente Direttore Allestimento Scenico Elio Brescia Responsabile Reparto Macchinisti Giuseppe Tolva Responsabile Realizzazione Luci Marco Filibeck Realizzatori Luci Andrea Giretti Valerio Tiberi Responsabile Reparto Elettricisti Roberto Parolo Responsabile Cabina Luci Antonio Mastrandrea Responsabile Audiovisivi Nicola Urru Responsabile Reparto Attrezzisti Luciano Di Nicuolo Responsabile Reparto Meccanici Castrenze Mangiapane Responsabile Parrucchieri e Truccatori Tiziana Libardo Responsabile Calzoleria Alfio Pappalardo

Direzione Ballo Direttore del Corpo di Ballo Frédéric Olivieri Coordinatore del Corpo di Ballo Marco Berrichillo Direzione Organizzazione della Produzione Direttore Organizzazione della Produzione Andrea Valioni Assistente Direttore Organizzazione della Produzione Maria De Rosa Responsabile Direzione di Scena Luca Bonini Direttori di Scena Andrea Boi Davide Battistelli Regista Collaboratore Lorenza Cantini

Capi Scenografi Realizzatori Stefania Cavallin Emanuela Finardi Flavio Erbetta Capo Reparto Scultura Venanzio Alberti Scenografi Realizzatori Claudia Bona Verena Redin Massimo Giuliobello Sergio Mariotti Carlo Spinelli Barrile Costanzo Zanzarella Scenografo Realizzatore Scultore Silvia Rosellina Cerioli Responsabile Laboratori Scenografici Roberto De Rota Responsabile Reparto Costruzioni Paolo Ranzani Responsabile Reparto Sartoria Cinzia Rosselli Responsabile Sartoria Vestizione Patrizia D’Anzuoni


EDIZIONI DEL TEATRO ALLA SCALA DIRETTORE EDITORIALE

Franco Pulcini

Ufficio Edizioni del Teatro alla Scala REDAZIONE

Anna Paniale Giancarlo Di Marco PROGETTO GRAFICO

Emilio Fioravanti G&R Associati

Le immagini degli spettacoli scaligeri provengono dall’Archivio Fotografico del Teatro alla Scala Realizzazione e catalogazione immagini digitali: “Progetto D.A.M.” per la gestione digitale degli archivi del Teatro alla Scala Si ringrazia per la collaborazione il Museo Teatrale alla Scala Il Teatro alla Scala è disponibile a regolare eventuali diritti di riproduzione per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte Finito di stampare nel mese di aprile 2019 presso Pinelli Printing srl © Copyright 2019, Teatro alla Scala

ISSN 2611-898X


II-III.qxp_Lammermoor.qxp 01/04/19 16:47 Pagina 1

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