Voce ai giovani

Page 1

Anno 37 - 14 Settembre 2013 - Numero 37

Settimanale indipendente di informazione

euro 0,50

di Francesco Fotia

La creatura di Danilo Sirianni e Salvatore Capolupo, con gli “zebedei elettronici danneggiati” è presentata al Lamezia Comics SPECIALE CERISANO

SVILUPPO SOSTENIBILE

Vicoli in musica al Festival delle Serre

Villa Rendano, promessa mantenuta

di Lucia De Cicco

Un calendario che ha spaziato dalla musica live agli artisti di strada

di Federica Montanelli

Accordo tra Comune di Cosenza e Ministero dell’Ambiente


II

sabato 14 settembre 2013

Panorama nitido dai banchi «'Importanti novità per Università, Ricerca e personale scolastico'» dichiara il presidente della Fuci di Catanzaro

Istruzione all’ottimismo o di Sebastian Cianci

cambierà ancora la procedura: i dirigenti scolastici saranno selezionati annualmente attraverso un corso concorso di formazione della scuola nazionale dell’amministrazione.

Presidente Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana) di Catanzaro

Il dl Scuola approvato il 9 settembre dal Consiglio dei ministri, se entro sessanta giorni verrà convertito in legge, aprirà scenari di profondo cambiamento e rinnovamento per un settore quale l’Istruzione da anni allo sbando e abbandonato a se stesso. Soddisfazione per l’abrogazione del cosiddetto “bonus maturità” per le prove di ammissione ai corsi universitari a numero chiuso vale a dire del sistema di assegnazione di punti-extra legati al voto del diploma. Come sempre affermato dal sottoscritto si trattava di un sistema iniquo e mal organizzato, di espressioni aritmetiche senza garanzia di uniformità nel giudizio e che nascondeva evidenti lacune basandosi su valutazioni ambigue, discrezionali, incerte o comunque non univoche in tutt’Italia. Una commissione è attualmente al lavoro per definire proposte alternative per la valorizzazione del percorso scolastico al di fuori di questa modalità. Peccato che l’approvazione del decreto sia arrivata in ritardo e proprio il giorno del test d’ingresso per i corsi di laurea in Medicina, Chirurgia ed Odontoiatria, cancellando graduatorie e classificazioni già emesse, inficiando forse la regolarità del test stesso. Permangono quindi molte perplessità sulla tempistica e prevedo una serie di ricorsi contro l’emendamento. Sempre in campo universitario, a partire dall’anno accademico 2013/2014, l’importo dei contratti dei medici specializzandi sarà determinato a cadenza triennale e non più annuale e l’ammissione alle scuole di specializzazione avverrà sulla base di una graduatoria nazionale. Novità assoluta in termini di trasparenza, meritocrazia e lotta alla corruzione. Bisognerà comunque attendere il testo del decreto e la conversione in legge del Parlamento (non scontata vista la perpetua instabilità del Governo), per avere un quadro chiaro e definitivo sulla riforma del concorso nazionale. Sempre per valorizzare il merito e l’eccellenza nella ricerca, la quota premiale del fondo di finanziamento degli enti di ricerca sarà erogata, in misura prevalente, in base ai risultati ottenuti nel procedimento di valutazione della qualità della ricerca (Vqr) e ricercatori, tecnologi e personale di supporto alla ricerca, per un massimo di 200 unità, potranno essere assunti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per attività di protezione civile, di sorveglianza sismica e vulcanica, nonché di manutenzione delle reti di monitoraggio. Il Ministro Carrozza ha previsto con questo emendamento misure concrete per facilitare l’assunzione di ricercatori e tecnologi da parte degli enti di ricerca. Sono stati, inoltre, stanziati cento milioni di euro per aumentare il “Fondo per le borse di studio degli studenti universitari” a partire dall’anno prossimo e per gli anni successivi. In questo progetto saranno investiti ben 15 milioni, mentre altri 15 saranno impiegati, sempre per le scuole superiori, per aumentare la connettività wireless. Saranno spesi, infine, 6,6 milioni (i cui 1,6 per il 2013 e gli altri per l’anno prossimo) per orientare gli studenti fin dal quarto anno di scuola superiore, coinvolgendo anche le Camere di commercio e le agenzie del lavoro. Un’ investimento sapiente che aiuterà i giovani nelle scelte, riducendo le forme di disagio che spesso di presentano nei momenti di passaggio e di cambiamento. Per quanto riguarda i prèsidi, nelle regioni in cui i concorsi non si sono ancora conclusi, saranno assegnati incarichi temporanei a reggenti assistiti da docenti incaricati, esonerati dall’insegnamento. Ma per il futuro

«Il dl Scuola approvato dal Consiglio dei ministri, se convertito in legge, aprirà scenari di cambiamento per un settore da anni allo sbando e abbandonato a se stesso»

Capitolo libri di testo: per evitare di far spendere centinaia e centinaia di euro alle famiglie, gli studenti potranno usare i libri delle edizioni precedenti, dando così spazio alla compravendita dei libri usati. I docenti, volendo, potranno anche sostituire i libri con altri materiali, come estratti fotocopiati, diminuendo così i costi complessivi dei libri da acquistare. I tetti di spesa dovranno essere assicurati dai dirigenti scolastici, che potranno mettere il veto alle delibere del collegio dei docenti che superano certi limiti. Mentre otto milioni verranno usati per finanziare l’acquisto, da parte di licei e istituti professionali, di libri di testo e e-book da dare in comodato d’uso agli alunni più disagiati economicamente. Una decisione oculata e pratica in tempi di crisi. Altro punto saliente del decreto è indubbiamente il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche a scuola: moda sempre in più voga tra gli adolescenti e gli ex-fumatori. Alternativa che rischiava di sostituirsi, senza titolo, alle attività di prevenzione e di tutela della salute. Nel decreto si è pensato anche agli studenti stranieri, che d’ora in avanti potranno godere di un permesso di soggiorno esteso a tutto il periodo di durata degli studi, mentre per gli italiani si punta al raggiungimento del livello più elevato di istruzione tramite dei bonus destinati ad essere assegnati in base a tre parametri: l’esigenza di alleggerire la spesa delle famiglie per pasti e trasporti; le condizioni economiche dello studente sulla base dell’Isee; il merito negli studi in base alla valutazione scolastica. Un modo per garantire pienamente il diritto all’istruzione e all’integrazione sociale. Annunciati interventi anche sul personale in primis scolastico: a partire dal primo gennaio saranno previste nuove assunzioni di personale ausiliario, tecnico e amministrativo (Ata), mentre sul fronte docenti è in programma l’assunzione a tempo indeterminato di 26 mila insegnanti di sostegno, da regolarizzare nel corso del prossimo triennio. Altri stanziamenti saranno stati destinati all’edilizia scolastica (40 milioni) e alla lotta alla dispersione (15 milioni). Un’operazione da 400 milioni di euro che verrà finanziata dall’accisa sugli alcolici. Con questo decreto si rende competitivo, concreto ed efficiente il nostro sistema scolastico. Sistema che negli anni precedenti ha sofferto di circa 10 miliardi di tagli. Se qualcosa si sta muovendo e con questa celerità è veramente un’ottima notizia.


sabato 14 settembre 2013

Sanità in evoluzione

Spazio al tirocinio

La Scuola Focus e L'Università della Calabria attivano un corso di formazione dei giovani

La Scuola Focus e L’Università della Calabria, con il suo Centro Sanitario, insieme per un percorso di formazione dei giovani, attraverso delle attività di tirocinio in ambito sanitario, da inserire poi nel mondo del lavoro. Circa 150 giovani, tra laureati e diplomati, si sono presentati, presso le strutture dell’Università della Calabria, per partecipare ad un corso di formazione intensivo di 40 ore, richiesto dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, avendo come materia di studio le politiche territoriali e gli aspetti gestionali del servizio sanitario regionale. I giovani hanno risposto ad un avviso di selezione pubblica, per titoli ed esami, curata dalla Scuola Focus, avendo come finalità la selezione di 18 figure professionali da inserire come tirocinanti, per un periodo di sei mesi, rinnovabili per altri sei, in tre aree di interesse indicate dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza: area amministrativa, area sanitaria e area tecnica. L’iniziativa è stata adottata in base alle disposizioni dell’art.1, commi 34-36, della legge 28 giugno 2012 n.92, conosciuta come legge Fornero, che pur riconoscendo l’attribuzione di una indennità di partecipazione durante il periodo di tirocinio, non comporta, ad ogni effetto, l’instaurazione di rapporti d’impiego, di prestazione d’opera professionale o di collaborazione coordinata e continuativa con l’Azienda sanitaria di Cosenza. La Scuola Focus garantirà la copertura assicurativa per la responsabilità civile verso i terzi e l’obbligo assicurativo contro gli infortuni sul lavoro presso l’Inail. Il tirocinio, per i 18 giovani che verranno selezionati, attraverso il corso base di formazione, costituirà non solo una occasione per migliorare la propria formazione, ma anche una possibile esperienza lavorativa all’interno dell’Asp di Cosenza. Al corso partecipano anche dei giovani in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado, ai quali sarà riconosciuta la partecipazione al solo corso di formazione intensivo e non quella della selezione per le attività di tirocinio. A dare il via alle attività del corso, oltre che al direttore della Scuola Focus, Nicola Buoncristiano, sono intervenuti il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli e Luigi Palumbo. Con tale iniziativa - è stato precisato - l’Azienda sanitaria di Cosenza intende offrire ai giovani laureati residenti e/o domiciliati nella Regione Calabria la possibilità di frequentare temporaneamente le strutture dell’Asp al fine di: acquisire conoscenze specifiche, po-

Un percorso intensivo di 40 ore richiesto dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, avendo come materia di studio le politiche territoriali e gli aspetti gestionali del servizio sanitario regionale

tenziare competenze e capacità professionali, effettuare attività pratica post - lauream, incrementare il proprio curriculum vitae per future selezioni, migliorare la competitività nel mondo del lavoro e nel sistema produttivo, sviluppare metodiche in ambito di ricerca ed applicazioni, con il supporto collaborativo del Centro Sanitario dell’Università della Calabria. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato spendibile ai fini concorsuali e di partecipazione ai prossimi bandi di tirocinio dell’Asp di Cosenza. Franco Bartucci

III


IV

sabato 14 settembre 2013

Vita comunitaria Reggio, l'associazione Attendiamoci onlus organizza un English summer camp

Giovani all’ascolto L’associazione Attendiamoci onlus, a conclusione della stagione estiva durante la quale numerose sono state le occasioni formative, organizza, presso il Villaggio dei Giovani (sito nei pressi della stazione Omeca, bene confiscato, gestito e riqualificato dall’associazione) un English summer camp. Dal 27 al 29 settembre, sarà offerta ai ragazzi che prenderanno parte all’iniziativa l’opportunità di vivere tre giorni di vita comunitaria “all’inglese”: giorni nei quali l’unica lingua per comunicare tra i partecipanti sarà, appunto, quella inglese. Questa particolare attività nasce dall’idea di offrire ai giovani la possibilità di sperimentarsi con la conoscenza della lingua più parlata al mondo, attraverso lezioni frontali, ascolto e conversazione. È richiesto ai partecipanti un livello di lingua inglese pari alla certificazione di Livello B2 (Pet). Ricca è stata l’offerta formativa proposta in questa stagione estiva dall’associazione Attendiamoci: fin dal mese di giugno, sono stati avviati laboratori creativi, importanti per riscoprire il piacere di vedere il frutto del proprio lavoro e la bellezza di coltivare la propria passione. Così i ragazzi si sono cimentati tra tecniche di realizzazione di murales e metodi per imparare la chitarra di accompagnamento; hanno studiato le tecniche di base della fotografia digitale e, con il laboratorio di deejay, hanno acquisito le basi per poter gestire le danze durante le feste; hanno messo alla prova se stessi con il corso di teatro, con il corso di conversazione in lingua spagnola e con il laboratorio di cucina latino-americana; hanno costruito canoe, con le quali fare uscite in acqua. Numerose sono state anche le esperienze residenziali organizzate al Villaggio dei Giovani: quattro giorni di vita comunitaria per irrobustire le relazioni create ed educarsi alla disciplina e alla condivisione. Così, dal 24 al 27 giugno, si è svolto un campo lavoro per gli under 18, volto alla sistemazione del bene confiscato, giorni intensi di lavoro e formazione, nel segno del sacrificio e della fatica. Dal 27 al 31 luglio, sempre per i ragazzi under 18, è stata organizzata una esperienza residenziale, a carattere formativo, incentrata sui rischi del mondo informatico. Dall’1 al 4 agosto è toccato ai ragazzi over 18 dedicarsi alla sistemazione del bene confiscato e delle altre strutture che ospitano le attività associative, una esperienza nell’ottica dell’educarsi, con la fatica, alla gratuità dell’amore e del servizio. Sempre ad agosto il Villaggio dei Giovani ha ospitato due esperienze residenziali di gruppi esterni: il campo nazionale degli animatori di strada (guidato da padre Giovanni Tulino del Pime e da suor Chiara delle Missionarie dell’Immacolata) e un campo parrocchiale di un gruppo giovanile della diocesi di Salerno, guidato da padre Francesco. C’è di più: ogni giorno i ragazzi hanno avuto modo di “sfidarsi” in avvincenti match di beach volley, basket 3 vs 3 - in campi realizzati interamente da loro - ping pong e calcioballila, ed ogni giovedì sono stati coinvolti in eventi serali, tra karaoke, feste, spaghettate, giochi sulla spiaggia, esibizioni live e serate a tema. Un pomeriggio a settimana è stato allietato dalle note dell’Orchestra giovanile dello Stretto, diretta dal maestro Monorchio, composta dai tanti giovani che nei mesi invernali si sono riuniti alla “Casa dei Giovani Peppe Condello” per provare i pezzi da suonare nelle esibizioni, proseguendo dunque la collaborazione con questa realtà giovanile del nostro territorio. Ed ampio spazio è stato riservato alla collaborazione con altre realtà associative del territorio, con lo scopo di regalare serate di allegria e divertimento, spensieratezza e riflessione, per moltiplicare le occasioni di fare del bene, tramite rappresentazioni teatrali promosse e curate da alcune compagnie reggine (nello specifico, l’Accademia dei Saperi creativi “Pentakàris”, la Compagnia teatrale “La Brigata del sorriso”, l’associazione culturale-teatrale “Giovani insieme” e il circolo culturale “Vivarium”). Nello scenario del Villaggio dei Giovani, in cui, anche questa estate, si è continuato a scrivere, nella nostra città, pagine di concretezza al servizio dei giovani, ci si appresta, dunque, ad affrontare la stagione invernale, salutando l’estate quasi volta al termine, offrendo una ulteriore possibilità di crescita e formazione: l’English summer camp, per partecipare al quale è possibile effettuare la preiscrizione attraverso il form presente nel sito web associativo www.attendiamoci.it.

Questa particolare attività nasce dall’idea di offrire ai giovani la possibilità di sperimentarsi con la conoscenza della lingua più parlata al mondo, attraverso lezioni frontali, ascolto e conversazione

A Reggio, dal 17 al 24 settembre

WWW: We willing women Dal 17 al 24 settembre 2013, si svolgerà a Reggio Calabria il progetto “WWW: We willing women”. Il progetto, approvato nell’ambito del programma europeo “Gioventù in azione”, è stato realizzato dall’associazione New deal per dar vita ad un confronto che permetta la ricerca di nuove idee e di nuove strategie per far fronte ai problemi che risiedono nel tema che concerne le donne e la loro considerazione nelle nostre culture e società. Tale confronto, che sarà trattato attraverso metodologie di educazione non formale, nasce dal bisogno di creare una rete giovanile attiva e consapevole che riesca a trarre nuove idee e nuovi spunti per riflettere sul tema della donna. L’obiettivo del training è quello di sensibilizzare i partecipanti sul tema dei diritti umani e delle donne, sul loro impiego e la loro creatività imprenditoriale e sull’attività e la promozione sociale delle stesse. Il progetto, guidato da Silvia Crocitta, sfrutta nuove tecniche di apprendimento, è interamente realizzato in lingua inglese e vede attualmente coinvolti 24 partecipanti provenienti dall’ Estonia, dalla Lettonia, dalla Lituania, dalla Repubblica Ceca, dall’Azerbaijan, dalla Romania, dalla Serbia, dalla Spagna e dall’Ucraina. Al termine del training, presso la sede dell’associazione New deal (in Via Filippini n.71), sarà realizzata una conferenza stampa di presentazione riguardante i risultati ottenuti.


sabato 14 settembre 2013

Storie da non perdere La creatura di Danilo Sirianni e Salvatore Capolupo è presentata in anteprima al Lamezia Comics

Zed

Balloons 2.0 made in Calabria

di Francesco Fotia

La terza rivoluzione industriale - per intenderci, l’avvento del web 2.0 con l’impatto socio-economico che n’è derivato - da non troppo tempo ha investito anche il mondo del fumetto. Così, seppure la carta, almeno in questo campo, non ha ancora perso il suo fascino, sempre più è possibile accedere alle amate storie disegnate anche dai nostri pc e tablet vari. Provano a giocarsi le proprie chance in questo ramo anche due giovani calabresi, Danilo Sirianni, in arte Das, lametino di origine, e Salvatore Capolupo, vibonese, che si firma col nick Headwolf. Si conoscono qualche anno fa a Roma tramite amici comuni, nel corso di un concerto degli Iron Maiden: scopriranno presto che ad unirli è il gusto di inventare, e raccontare, storie. Da questa passione nasce Zed, un web-fumetto che vuole sfruttare le possibilità della rete per espandersi. «Ho incominciato a pensare a quello che sarebbe diventato Zed qualche anno fa - racconta Das -; inizialmente si trattava di un progetto molto serioso, strutturato con personaggi creati per approfondire psicologicamente alcune tematiche filosofiche che avevo incontrato, studiato e approfondito nel corso dei miei studi universitari. Dopo un po’ - prosegue - non mi piaceva più quanto stava nascendo». Ed è qui che entra in scena Headwolf, uno che dell’informatica, oltre che una passione, ha fatto il suo lavoro. «Parlando del progetto Zed - spiega - abbiamo finito col renderlo simile a una parodia, non solo sulla società contemporanea, ma anche sul nuovo modo di fare marketing: l’universo in cui, grazie all’interattività della rete, tra azienda e cliente sembra quasi istaurarsi un rapporto di amicizia. Così come questa nuova forma di pubblicità porta le aziende a “interpretare” se stesse, siamo io e Das i protagonisti del web-fumetto. Strizzando l’occhio all’autoironia - continua - all’interno delle storie siamo due “nerd sociopatici”, dotati dei rispettivi amici immaginari, che vivono la loro esilarante battaglia quotidiana contro la divinità virtuale che vuole inghiottirli». La divinità è, appunto, Zed, la dimensione della rete in grado di rendere reale tutto quanto interagisce con i protagonisti all’interno del cyber-spazio. Questo essere è alla ricerca di qualcosa, e per trovarlo risucchia nel suo mondo anche Danilo

Provano a giocarsi le proprie chance in questo ramo anche due giovani calabresi Si conoscono a Roma e scoprono ben presto che a unirli è il gusto di inventare e raccontare

e Salvatore, i protagonisti del fumetto, che avranno così modo di giocare con le possibilità che gli offre il concretizzarsi della realtà virtuale. Le trame del fumetto promettono di risentire degli echi fantascientifici e horror che, da sempre, animano il cinema e la letteratura che Salvatore e Danilo prediligono, e che con tutto il carico di stereotipi che si portano dietro offrono grandi possibilità parodistiche. A fargli compagnia in questo mondo, come anticipato, due amici immaginari: Jack e Cherry Darling. Il primo ricorda l’Eta Beta del caro vecchio Topolino, ma non adora le palline di naftalina: la sua caratteristica principale è che ha preso vita dai jack di una chitarra elettrica. La seconda è invece la protagonista di Grindhouse - Placet Terror, interpretata da Rose McGowan. Il fumetto, che Das, il disegnatore della coppia, ama definire CyberNerd, sarà presentato tra oggi e domani al Lamezia Comics; nel frattempo sono già disponibili sul sito www.zedfumetto.it (è già attiva l’omonimo pagina Facebook) le prime tavole di “Game Over”, la puntata zero, incentrata sul mondo dei videogame, una particolare passione di Headwolf. Diverse sono le idee che a breve i due creativi metteranno appunto tra le web-pagine sviluppate da Salvatore: permettere al lettore di incidere sugli sviluppi della storia, mettere a loro disposizione dei videogame da alternare alla lettura e altre diavolerie interattive impensabili solo pochi anni fa. «Tra le curiosità di Zed - fa notare in conclusione Headwolf - c’è che, pur essendo totalmente fantascientifico, è ambientato qui e ora, nel 2013. In parte, una scelta che fa il verso a certe pellicole, e a certa letteratura, ambientate in epoche lontanissime dal presente, in parte perché crediamo che, ormai, si siano concretizzate già oggi realtà che pochissimi anni fa sembravano inverosimili. Pensiamo ad esempio ai profili social: uno sdoppiamento di personalità che ci trasporta in universi paralleli». Universi a pochi click di distanza, che da oggi si arricchiscono dei bizzarri personaggi partoriti dalla fertile mente di due giovani artisti calabresi.

Danilo Sirianni e Salvatore Capolupo In primo piano, una delle tavole di Zed

V


VI

sabato 14 settembre 2013

Il sacchetto naviga Raccolta differenziata a Cosenza: suggerimenti utili su facebook Cosenza, riconosciuta l’attenzione alla mobilità

Pedone, scacco al traffico congestionato

La rete che fa la differenza Prosegue in città la raccolta differenziata dei rifiuti, che, dopo gli inizi di qualche mese addietro in centro storico, si sta gradualmente espandendo in tutti gli altri quartieri, preceduta dalla consegna alle famiglie dei kit necessari. E, di pari passo, si va diffondendo tra i cittadini la consapevolezza della necessità di una scelta che, se costa qualche piccolo sforzo per acquisire nuove abitudini, ripaga con la certezza di stare costruendo un presente ed un futuro migliore per tutti. Ecologia oggi, che si occupa della raccolta per conto del Comune di Cosenza, molto si sta impegnando anche nella comunicazione quale base indispensabile per raggiungere nel più breve tempo possibile i risultati auspicati. Due le novità in proposito. Innanzitutto, un numero telefonico dedicato alle informazioni agli utenti, lo 0984/24685. Rispondono gli addetti dell’ufficio Start Up di via Galeazzo da Tarsia che Ecologia oggi gestisce in collaborazione con il Conai. Poi, accanto alla campagna comunicativa di stampo più tradizionale con locandine, manifesti e spot tv, grande attenzione anche ai nuovi strumenti come face book, dove è ora attiva una pagina specifica, “Fai la differenziata”, per offrire a cittadini e commercianti ogni notizia utile ad una corretta raccolta differenziata e riceverne osservazioni, critiche, suggerimenti. Chi invece vuole conoscere la destinazione finale dei contenuti dei sacchetti di diverso colore dove le famiglie sono invitate ad infilare i rifiuti per tipologia, può andare alla pagina fb “Ecologia oggi”, dove si possono visionare diversi filmati esplicativi, che hanno l’ulteriore effetto di incoraggiare a continuare su questo percorso virtuoso e ad abbandonare definitivamente e a cuor leggero le vecchie prassi che vedevano ammassare tutto in un unico sacchetto della spazzatura.

La sostenibilità guadagna sempre più spazio in città. Il Comune di Cosenza vince il premio di “Città amica del camminare 2013”, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente e dall’associazione “Federtrek - Escursionismo e Ambiente”. Le azioni a favore della mobilità pedonale e intermodale, realizzate lo scorso anno, hanno permesso a Cosenza di rientrare tra i primi tre Comuni italiani più attenti a tale realtà. Il 17 settembre sarà conferito il riconoscimento alla città in occasione dell’evento “Smart mobility per città più vivibili - Italia e Olanda a confronto sulle soluzioni per la nuova mobilità urbana - Buone pratiche internazionali”, inserito all’interno delle iniziative previste per la “Settimana europea della mobilità sostenibile”. Il premio assicura alla città maggiore visibilità mediatica, poiché potrà disporre di alcuni spazi editoriali sulla rivista “Trekking &Outdoor” e pubblicizzare i progetti relativi allo sviluppo della mobilità pedonale sul suo territorio. Inoltre, sarà realizzato un articolo che illustrerà i diversi percorsi per muoversi a piedi e in bicicletta, oltre a disporre di cinque abbonamenti alla rivista, da destinare a scuole, biblioteche o associazioni locali.

Battute finali in sila

Accanto alla campagna comunicativa più tradizionale, grande attenzione anche ai nuovi strumenti come i social network dove è ora attiva una pagina specifica

Sapori e colori lungo le sponde dei laghi Ultime battute per l’evento “Sapori e colori lungo le sponde dei laghi silani” organizzato dal Gal della Sila nell’ambito del progetto di cooperazione “Le strade delle colture in Calabria”. Sabato 14 e domenica 15 settembre è previsto un programma ricco di visite guidate degustazioni, vendita diretta e menù a base di patata della Sila Igp e caciocavallo silano Dop, all’interno delle aziende agroalimentari e turistiche del territorio della Sila Grande aderenti al Club di prodotto turistico contraddistinto dal marchio d’area “Silautentica - Ospitali per natura”. La manifestazione inserita all’interno del programma Silafestival Transumanze 2013 della Provincia di Cosenza ha fatto registrare nei primi due week-end di settembre un notevole interesse ed un gradimento da parte dei visitatori, Raggiunto quindi l’obiettivo di valorizzare i prodotti e i sapori del territorio attraverso la riscoperta dei valori della cultura contadina e delle sue tradizioni secolari. Una opportunità offerta alle imprese coinvolte di qualificazione e commercializzazione delle loro produzioni tipiche, tradizionali e biologiche ed, ai consumatori, sulla certezza e qualità delle produzioni .locali. Gli operatori economici del territorio sono i veri protagonisti del processo di sviluppo territoriale della Sila Grande e l’impegno costante del Gal è quello di consentire e stimolare il loro coinvolgimento e il senso di appartenenza al sistema turistico che si va costituendo.


sabato 14 settembre 2013

La Calabria contribuisce Il 29 settembre torna l'appuntamento con la Giornata nazionale sulla Sla

Torna Aisla in piazza

Il 29 settembre Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, celebra la VI Giornata nazionale sulla Sla, con il patrocinio del presidente della Repubblica e dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani. La giornata nasce per ricordare il sit-in dei malati a Roma del 18 settembre 2006 in cui vennero avanzate al ministero della Salute precise richieste per la difesa della cura e dell’assistenza ai malati di Sla. Il 29 settembre Aisla sarà presente in 120 piazze italiane per promuovere la campagna di raccolta fondi “Un contributo versato con gusto”: a fronte di una piccola offerta sarà infatti possibile ricevere una bottiglia di vino Barbera d’Asti Docg. Le bottiglie sono state fornite da Camera di Commercio di Asti, Fondazione Cassa di risparmio di Asti, Comune di Asti e Consorzio tutela vini d’Asti e del Monferrato. In Calabria Aisla sarà presente in sei piazze: - Catanzaro, Parco della Bio-diversità - Cosenza, Piazza XI Settembre - Castrolibero (Cs), Piazza Papa Giovanni XXIII - Mangone (Cs), Mangone SS19 - Guardavalle Superiore, Piazza del Municipio - Reggio Calabria, Piazza San Giorgio I fondi raccolti saranno utilizzati da Aisla per finanziare il progetto “Operazione sollievo” che nasce con il principale obiettivo di alleviare concretamente le sofferenze dei malati che si trovano a convivere ogni giorno con una malattia fortemente invalidante come la Ssla. Il progetto prevede sostegno economico, supporto per la gestione del malato tra le mura domestiche e fornitura di strumenti utili a migliorare la qualità della vita, come ad esempio i comunicatori. Da una ricerca Nielsen, realizzata a giugno 2012 su un campione di popolazione italiana, emerge infatti come per un malato l’assistenza sia considerata la priorità di intervento di cui la comunità deve farsi carico, con una percentuale del 77%. Seguono la ricerca scientifica con il 66%, le cure con il 61% e le politiche di sostegno con il 42%*. Aisla dal 1983 al 2012 ha destinato complessivamente una cifra superiore ai 5 milioni di euro in progetti destinati a migliorare la vita delle persone affette da SLA e dei loro famigliari, e nello specifico 1,2 milioni in investimenti per l’assistenza. Massimo Mauro, presidente di Aisla, ha dichiarato: «La Giornata

La giornata nasce per ricordare il sit-in dei malati a Roma del 18 settembre 2006 in cui vennero avanzate al Ministero della Salute precise richieste per la difesa della cura e della assistenza ai malati di Sla

nazionale è un momento molto importante per la nostra associazione e per tutti i malati di Sla. Come per le edizioni passate, anche quest’anno auspichiamo una grande partecipazione all’iniziativa. Aisla vuole infatti poter offrire ogni giorno aiuti sempre più concreti ai malati e alle loro famiglie e, senza sostituirsi agli interventi istituzionali vuole attuare un’azione di supporto e affiancamento reale al malato». I volontari saranno a disposizione della cittadinanza per fornire informazione sulla malattia e sulle attività dell’associazione che da oltre trent’anni opera concretamente sul territorio in sostegno dei malati e delle loro famiglie. In occasione della VI Giornata nazionale sulla Sla parte inoltre la campagna di reclutamento volontari Aisla per i quali saranno programmati corsi di formazione specifici. Per maggiori informazioni scrivere a volontari@aisla.it o contattare il numero 02-43986673. Dal 16 settembre al 6 ottobre sarà inoltre possibile sostenere Aisla inviando un sms di 2 euro al 45502 da tutti i cellulari Tim, Vodafone,Wind, Tre, Poste mobile, CoopVoce e Noverca, di 2 euro chiamando da rete fissa Twt e di 2 o 5 euro chiamando da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. I fondi raccolti con l’sms andranno a sostenere un progetto di ricerca della Fondazione Arisla finalizzato a testare gli effetti della molecola “morfolino” su modelli animali affetti da Sla. (progetto di ricerca “Alssimo” - Morpholino antisense oligomer against Sod1 for the development of Als therapy, condotto dai ricercatori del Dipartimento di Fisiopatologia Medico Chirurgica e dei Trapianti, Università degli Studi di Milano guidati da Monica Nizzardo) Il 2013 è un anno molto significativo per Aisla, che oltre alle celebrazioni per la Giornata Nazionale, ha raggiunto l’importante traguardo dei 30 anni di attività e a dicembre si appresta ad ospitare a Milano l’Als International Symposium, la più grande conferenza medicoscientifica sulla Sla a livello internazionale. L’elenco aggiornato delle piazze è consultabile sul sito Aisla www.aisla.it * Le percentuali si riferiscono al rapporto tra gli intervistati e la base totale Italia: 52,5 milioni di persone di età superiore ai 14 anni. Aisla onlus nasce nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di Sla, favorendo l’informazione, la ricerca e la formazione sulla malattia e stimolando le strutture competenti a una presa in carico adeguata e qualificata dei malati. L’associazione attualmente conta 58 rappresentanze territoriali in 19 regioni italiane e 1636 soci grazie al lavoro di oltre 200 volontari e di 8 collaboratori.

VII


VIII

sabato 14 settembre 2013

Calabria in bella copia Fiumefreddo Bruzio, al via un progetto per veicolare le bellezze artistiche del centro storico

Scatto sulla storia Trasformare il borgo antico di Fiumefreddo Bruzio in un set fotografico naturale per dare modo ai monumenti e alla storia di mostrare la loro instancabile bellezza al mondo intero. È questo l’intento dell’associazione culturale “Viverefiumefreddo” che si è attivata per candidare il proprio paese, in provincia di Cosenza, al famoso concorso fotografico “Wiki loves monuments” organizzato da Wikimedia Italia. «Oggigiorno - spiegano i promotori del progetto - tutti possono cimentarsi nella fotografia. Grazie alle nuove tecnologie ognuno di noi può creare e strutturare una bella foto. Le immagini realizzate arricchiscono il nostro archivio personale, ma se decidiamo di rendere pubbliche tali immagini dobbiamo stare attenti ad una serie di vincoli, regolamenti e diritti che variano a seconda dell’uso che ci prefiggiamo di raggiungere. Se le foto rappresentano monumenti dobbiamo in particolare fare attenzione ai vincolo contenuti nel cosiddetto “Codice Urbani”, secondo il quale per poter fotografare un qualsiasi monumento italiano e pubblicarne l’immagine occorre ottenere l’autorizzazione da parte del legittimo proprietario, sia esso ente statale o meno. Quest’ultimo può imporre il pagamento di un canone qualora lo scopo delle foto scattate non sia personale». «Partendo da questo presupposto - affermano Settimo Martire e Pompeo Colonna, gli artefici dell’iniziativa - ci siamo attivati con il sindaco di Fiumefreddo Bruzio, Vincenzo Aloise, affinché anche il nostro piccolo e caratteristico borgo fosse “liberato” da tale vincolo. Grazie all’aiuto dello staff di “Wiki loves monuments” siamo riusciti in questo intento, facendo la gioia dei tanti appassionati di fotografia che, per questa seconda edizione italiana del concorso nazionale, avranno la possibilità di effettuare liberamente i propri scatti del Castello della Valle, delle tre piazze che affacciano sul mare, della porta merlata d’ingresso e dell’ex convento di San Francesco, attuale sede del comune. Le modalità di partecipazione al concorso fotografico sono semplici: è sufficiente scattare una fotografia ad uno dei nostri monumenti “liberati” e caricarla sul sito di “Wiki loves monuments” (www.wikilovesmonuments.it) fino al prossimo 30 settembre, con licenza “Cc-By-Sa”. Nel prossimo mese di novembre le migliori fotografie dei monumenti italiani verranno incluse nel contest internazionale del progetto». L’associazione "Viverefiumefreddo" ha programmato anche dei tour fotografici aperti ai tanti appassionati. Per le informazioni del caso è sufficiente consultare il sito www.viverefiumefreddo.it.

È sufficiente scattare una fotografia ad uno dei nostri monumenti “liberati” e caricarla sul sito di “Wiki loves monuments” entro il 30 settembre A novembre le migliori fotografie verranno incluse nel contest internazionale del progetto

Panoramica di Fiumefreddo Bruzio dal centro storico Sopra, il Castello della Valle


sabato 14 settembre 2013

Cooperazione per lo sviluppo sostenibile Accordo siglato fra Comune di Cosenza e Ministero Ambiente

Villa Rendano, promessa mantenuta nelli di Federica Monta

Con un’intesa si fa di Villa Rendano un centro di eccellenza e alta formazione per lo sviluppo sostenibile. Promessa, dunque, mantenuta: Villa Rendano diventa sede per l’alta formazione nel campo della gestione delle risorse energetiche ed ambientali. L’obiettivo dell’accordo di cooperazione per lo sviluppo sostenibile è stato presentato martedì, nel gioiello del patrimonio della città vecchia, tra il Ministero dell’Ambiente, il Comune di Cosenza, la Fondazione “Attilio ed Elena Giuliani” e con la partecipazione di Safe (Sostenibilità ambientale fonti energetiche). L’iniziativa mira a promuovere ed aggregare competenze ed esperienze per lo sviluppo sostenibile e la “decarbonizzazione” dell’economia in una Regione del Mezzogiorno. «La Calabria - dichiara Corrado Clini, direttore generale per lo Sviluppo sostenibile, il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente - segna un punto in controtendenza rispetto a quanto accade nel paese. Si fa punto di forza, colto in tutto il suo valore, rispondendo ad una situazione che rischia di avvitarsi su se stessa».

Diventa sede per l’alta formazione nel campo della gestione delle risorse energetiche ed ambientali

luppo sostenibile in una regione in ritardo di sviluppo. L’attenzione va ai contenuti, ma, soprattutto, a tutte le giovani risorse che divengono parte attiva di un indirizzo politico ben evidente dell’amministrazione comunale. Tra le priorità si assicura, dunque, il coinvolgimento dell’Università della Calabria, attraverso la partecipazione di neo laureati in stage formativo alle attività della Fondazione anche mediante l’erogazione di borse di studio. Si aggiunge la disponibilità a titolo gratuito dei risultati delle attività realizzate nell’ambito dell’Accordo e l’organizzazione in merito alle modalità di partecipazione finanziaria al programma sulla base di un co-finanziamento delle parti. Da qui l’auspicio che la cosiddetta “fuga dei cervelli” diventi soltanto un banale luogo comune.

La novità della proposta formulata non consiste nel creare le infrastrutture necessarie, bensì nell’usufruire al meglio della struttura offerta. «Una piattaforma - prosegue Clini - costituita da giovani risorse». Le stesse che un tempo contribuivano alla fuga dei cervelli e che ora vengono, finalmente, impiegate in virtù delle proprie competenze. Ad effettuare, dunque, la prima riunione operativa a Villa Rendano, il primo cittadino della città bruzia, Mario Occhiuto, che si mostra entusiasta del protocollo d’intesa siglato. L’accordo, di durata triennale, sarà accompagnato da un piano di lavoro annuale. «Il progetto lungamente atteso - spiega il sindaco - non trova più ostacoli. Attraverso l’avvio della collaborazione si intende costituire a Cosenza, una base per l’elaborazione dei progetti e per la promozione dello sviluppo sostenibile». L’uso sostenibile dell’energia si realizza nel contesto dei programmi europei per le Regioni Obiettivo 1. Tra i punti nodali vi è anche il coinvolgimento dell’Università della Calabria, attraverso lavori di ricerca scientifica orientati all’approfondimento di problematiche economiche e sociali del mezzogiorno d’Italia. «Il restauro della struttura - conclude Occhiuto - rende l’idea che abbiamo della città. Non esiste la politica delle persone né dei luoghi. Esiste una qualità della vita che si fa superamento di parametri quantitativi». Mediante l’accordo, le parti intendono avviare una collaborazione per promuovere ed aggregare competenze ed esperienze per lo svi-

Corrado Clini e Mario Occhiuto Sopra, il tavolo dei relatori

IX


X

sabato 14 settembre 2013

Fate largo in cielo Liberazione di quattro rapaci, due poiane e due gheppi, accolti e curati dal Centro recupero animali selvatici di Rende

Libertà al volo

Sopra, il momento della libertà per uno dei gheppi Qui accanto, una poiana

Volare, volare, volare, per essere liberi e sentirsi liberi nello spazio infinito, avendo sotto di se un ambiente incantevole e puro come il Parco nazionale della Sila. Avrà certamente avvertito tutto questo il gheppio liberato, presso il Centro di accoglienza “Cupone” di Camigliatello Silano, il cui volo ha preso slancio dalle mani della presidente del Parco, Sonia Ferrari. È stato fondamentalmente bello assistere alla liberazione di quattro rapaci, due poiane e due gheppi, accolti e curati, per ferite inferte e subite da situazioni cagionate dall'uomo, dal Centro recupero animali selvatici (Cras) di Rende, diretto dal professor Mauro Tripepi, felice anch'esso per il lieto evento, avendo accanto a se i suoi collaboratori: Daria Stepancich e Antonio Iantorno. Una nota di apprezzamento per tale evento va indirizzata alla polizia provinciale di Cosenza e al Corpo forestale dello Stato per essere riusciti a recuperare in tempo utile questi rapaci feriti nelle aree di Spezzano Albanese, Tarsia e Camigliatello Silano e consegnarli al Centro recupero animali selvatici di Rende per le cure del caso, che come abbiamo visto sono riuscite perfettamente per la gioia di quei visitatori occasionali del Centro visite Cupone, che hanno avuto l'opportunità di assistere alla liberazione dei quattro rapaci per mano, nell'ordine, di: Michele Laudati, direttore del Parco nazionale della Sila; Angela Polillo, capo del Cta Corpo forestale dello Stato di Cosenza; Alessandro Serra, ispettore del Corpo forestale di Cosenza; e di Sonia Ferrari, presidente del Parco della Sila, per come già detto in precedenza. L'iniziativa ha rafforzato l'ottimo rapporto di collaborazione già in atto da tempo tra il Parco nazionale della Sila ed il Centro recupero animali selvatici di Rende, ma soprattutto si inserisce in un quadro ampio di attività che il Parco sostiene allo scopo di promuovere nelle giovani generazioni il rispetto e la tutela dell'ambiente e la conoscenza delle problematiche con-

L’evento, avvenuto presso il Centro di accoglienza “Cupone” di Camigliatello Silano, si inserisce in un quadro ampio di attività che hanno lo scopo di promuovere il rispetto e la tutela dell’ambiente

nesse alla conservazione delle specie selvatiche e della biodiversità, tenendo in alta considerazione la candidatura del Parco, da parte dell'Unesco, quale patrimonio dell'umanità. Una giornata splendida completata anche dalla visita alla mostra fotografica Osis 2012, collocata all'interno della vecchia segheria del Centro visite “Cupone”, dove si possono ammirare delle immagini fotografiche bellissime del mondo animale, compreso alcuni aspetti di povertà e sofferenza legati al mondo degli uomini. Franco Bartucci

Cani abbandonati

Chi è la bestia? L’assessorato alla Sostenibilità ambientale del Comune di Cosenza denuncia nuovi casi di abbandono presso la struttura comunale del canile sanitario di Donnici. Di seguito la nota diffusa dall’ufficio stampa: Nei pressi dell’accesso principale alla struttura, sono stati abbandonati sei cuccioli e un cane di razza rottweiler. Dopo gli ordinari controlli sanitari, per evitare che possa nuocere agli altri randagi, il rottweiler è stato collocato in un box isolato, creando inoltre disagi nella struttura che da qualche tempo rischia il sovraffollamento. L’assessorato ricorda che l’abbandono di cani e altri animali è un reato penalmente perseguibile e che la violazione della normativa prevede l’arresto fino ad un anno e ammende dai 1000 ai 10000 euro. L’assessorato informa poi che sono state riattivate le consuete attività di cattura: i cittadini sono invitati a collaborare nella lotta contro il randagismo denunciando ogni caso di abbandono, maltrattamento o cani vaganti tramite segnalazioni alla polizia municipale.


sabato 14 settembre 2013

Progetto Bioeuparks Continuano le iniziative del Parco nazionale della Sila

Passi avanti per l’ambiente Continuano le iniziative del Parco nazionale della Sila per rendere edotta la comunità del Parco sulle prospettive di sviluppo e crescita economica e sociale del territorio, dentro e fuori i confini di appartenenza, con il riconoscimento dell’Unesco grazie al progetto MaB, la cui candidatura è in fase di elaborazione, studio ed osservazione ad opera dell’apposito Consiglio internazionale di coordinamento del Programma Mab costituitosi a Parigi. Questa volta sono stati gli operatori del mondo agricolo, imprenditoriale e dell’associazionismo ad essere convocati presso l’Ufficio Territoriale per la biodiversità di Cosenza, dove hanno avuto modo di apprendere l’evoluzione della pratica, ad opera del direttore del Parco, Michele Laudati, il quale ha reso noto che il 25° Consiglio internazionale di coordinamento del Programma Mab, tenutosi nello scorso mese di maggio, ha concluso il procedimento di valutazione con la seguente dichiarazione a favore del Parco nazionale della Sila: «...Ha apprezzato la qualità della proposta e l’impegno profuso dal parco con riguardo al soddisfacimento dei criteri previsti dal programma MaB. In particolare, è stato riconosciuto il valor naturalistico del sito, unica area hotspot del sud Europa con il gradiente di biodiversità più elevato della media europea, parte della Rete Natura 2000, e caratterizzato da cinque diverse tipologie di ecosistemi forestali. E’ stato, altresì, positivamente valutato il valore delle attività agricole storiche e tradizionali e di un turismo sempre più orientato sull’elemento naturale ed educativo...». Nella circostanza il direttore Laudati ha pure precisato che il Consiglio ha, altresì differito la candidatura a settembre 2013 raccomandando di estendere l’area Mab oltre i confini del Parco attraverso il coinvolgimento delle istituzioni e delle collettività locali nel processo di zonizzazione e gestione della riserva. Questo ha fatto sì che, oltre ai 21 comuni ricadenti nell’area del Parco, sono stati coinvolti nel progetto ulteriori 55 comuni per una estensione di 407 mila ettari di terreno, che richiede da ora in avanti un rapporto costante sinergico di collaborazione nel fare sistema e rete nella valorizzazione dei rispettivi patrimoni culturali e turistici. L’incontro ha consentito di approfondire il significato, i contenuti, i valori ed i benefici che ne deriverebbero per il Parco della Sila, con il riconoscimento del Progetto Mab ad opera dell’Unesco, quale patrimonio dell’umanità, grazie al contributo dell’ingegner Stefano Benini, del Consorzio interuniversitario Cueim, il quale ha sottoli-

Iniziativa finanziata dalla Ce che mira ad aumentare l’offerta locale di biomassa forestale con l’obiettivo di sviluppare una filiera efficiente e sostenibile in 5 Parchi naturali europei

neato che l’impegno profuso per il riconoscimento è fondamentale, ma è altrettanto impegnativo fare quanto necessario per rimanere nel Mab promuovendo piani e processi di sviluppo territoriale sostenibile, guardando alla ricerca e innovazione. L’aspetto della ricerca e innovazione è stato trattato da Giuseppe Scarascio, dell’Università della “Tuscia” di Viterbo, che ha parlato di un Progetto Pon, denominato “Ambifillegno”, il quale ha consentito, attraverso la collaborazione sinergica tra l’ Università della Calabria, l’Università di Reggio Calabria, il Cnr di Cosenza e il Cra di Roma, di costituire un Laboratorio pubblico e privato per la valorizzazione e l’innovazione della filiera legno - ambiente - energia. Aspetti legati anche all’altro Progetto denominato “Bioeuparks”, che mira alla valorizzazione delle aree protette come modello per l’energia intelligente in Europa, del quale ne ha parlato l’ingegner Domenico Cerminara, del Parco nazionale della Sila. Un progetto, finanziato dalla Commissione europea, nell’ambito del programma Altener Eie (Energia intelligente in Europa), che mira ad aumentare l’offerta locale di biomassa proveniente dalle foreste gestite in modo sostenibile e dai residui agricoli, con l’obiettivo di sviluppare una filiera della biomassa efficiente e sostenibile in 5 Parchi naturali europei e contribuire alla promozione di filiere corte. I cinque Parchi europei coinvolti nel Progetto sono: Il Parco nazionale della Sila (Italia), il Parco nazionale del Danubio - Ipoly (Ungheria), il Parco Kozjanski (Slovenia), il Parco nazionale di Rodopi (Grecia), il Parco naturale Solktaler (Austria). Poi ci sono altri quattro partner che rappresentano le associazioni ambientaliste e gli organismi di ricerca sulle biomasse e la bioenergia, i quali sono: Agenzia per le risorse rinnovabili (Germania), Università Democrito di Tracia (Grecia), Legambiente (Italia), Sloveno Istituto forestale; mentre la Fondazione Pan Parks, in qualità di network internazionale dei Parchi nazionali, ne sostiene la comunicazione e l’integrazione del progetto a livello internazionale. Per questo Progetto si è dato il via ad una fase di realizzazione attraverso una strategia mirata alla condivisione di obiettivi e alla co - progettazione con gli attori chiave locali che prevede incontri di discussione e condivisione. Franco Bartucci

XI


XII

sabato 14 settembre 2013

Finale di stagione incandescente Rombi dal cuore

Automobilismo sulla strada della solidarietà Domenica 6 ottobre a Santo Stefano d’Aspromonte gara dedicata alla memoria di Giuseppe Lucisano organizzata dalla Scuderia Aspromonte in collaborazione con il Team Palikè Nel contempo sarà attivo il gazebo dell’Associazione donatori midollo osseo nell’intento di sensibilizzare piloti, dirigenti sportivi e semplici cittadini alla donazione

Strade in salita

La settima edizione della cronoscalata si correrà il 28 e 29 settembre su un tracciato di 5,95 chilometri

Sono aperte ufficialmente le iscrizioni alla settima "Salita di Cellara", affascinante cronoscalata calabrese che si correrà il 28 e 29 settembre. La manifestazione è inserita nel calendario del Trofeo Italiano Velocità Montagna, serie cadetta CSAI, ed è organizzata dalla scuderia Cosenza corse presieduta da Sergio Perri. Su un tracciato tecnico e guidato, che dalla località Castagneto va a raggiungere, dopo 5,95 km, il suggestivo Colle d'Ascione di Cellara, sono pronti a sfidarsi i grandi dell'automobilismo montano per un finale di stagione incandescente. L'ultima su questo tracciato si disputò nel 2011 con la vittoria di Scaramozzino davanti ad un esordiente Domenico Scola jr., oggi tra i piloti più agguerriti e attualmente in corsa per il titolo italiano nel Civm, e leader in Tivm davanti a Conticelli e al siciliano Cubeda. Le iscrizioni si chiuderanno il 23 settembre, a una settimana dalla competizione. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Cellara. Le verifiche tecniche alle vetture, e le sportive per quanto riguarda i piloti, avranno luogo venerdì 27 a Piano Lago, presso il salone "Auto per tutti". Sabato 28, dalle 9,30, il segnale di start delle prove, che si disputeranno in due manche. Sempre alle 9,30, domenica 29, il direttore di gara darà il via a gara uno della settima Salita di Cellara. La premiazione è prevista all'apertura del parco chiuso presso il municipio di Cellara.

L’evento è inserito nel calendario del Trofeo italiano Velocità montagna, serie cadetta Csai, ed è organizzato dalla scuderia Cosenza corse presieduta da Sergio Perri

Domenica 6 ottobre per l’organizzazione della Scuderia Aspromonte in collaborazione con il Team Palikè, ed in sinergia con il Comune di Santo Stefano in Aspromonte ed il supporto della Provincia di Reggio Calabria, con inizio alle ore 10 si disputerà la 8a edizione dello Slalom Santo Stefano - Mannoli “Memorial Giuseppe Lucisano”, importante gara nazionale automobilistica di Slalom che interesserà il tortuoso e panoramico percorso Santo Stefano - Mannoli, sul tracciato della mitica Santo Stefano - Gambarie, lambendo il Parco nazionale d’Aspromonte. L’evento è reso possibile grazie alla fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale di Santo Stefano in Aspromonte che vede in testa il sindaco Michele Zoccali e l’infaticabile assessore allo Sport e consigliere provinciale Francesco Cannizzaro con il proficuo supporto della locale ProMannoli. L’evento ha - anche - due momenti di solidarietà, in piena sinergia con lo sport dei motori, la gara è dedicata alla memoria di Giuseppe Lucisano e nel contempo nella piazza Zanotti Bianco di Mannoli, nella giornata di domenica sarà attivo il gazebo dell’Admo (Associazione donatori midollo osseo) nell’intento di sensibilizzare piloti, dirigenti sportivi e semplici cittadini alla donazione. La partenza della gara avverrà sulla Provinciale nell’immediata periferia del Centro abitato di Santo Stefano e dopo circa 2,990 chilometri a Mannoli è posizionato l’arrivo; durante il tragitto sono posizionate ben 8 postazioni di slalom composte da 12 “coni” ciascuna che obbligano i piloti a deviazioni della traiettoria, riducendo la velocità di percorrenza e che i piloti devono attraversare senza incorrere in infrazioni (10” di penalità per ogni birillo spostato o saltato). Il percorso che si snoda tra i secolari boschi, esalterà sia le capacità di guida dei piloti sia le prestazioni tecniche ed aerodinamiche delle autovetture (molte delle quali sono state rielaborate) e dei prototipi. All’importante appuntamento stagionale su un tracciato altamente impegnativo parteciperanno i migliori piloti meridionali della specialità. Per conoscere in diretta chi aggiungerà il proprio nome nell’albo d’oro della Santo Stefano-Mannoli è sufficiente assistere alla gara. La direzione della gara è stata affidata al competente ed esperto Massimo Minasi, che per l’occasione sarà coadiuvato dal solito impeccabile staff di ufficiali di gara (molti dei quali sono del versante aspromontano). L’inizio della gara è previsto per le ore 10 (mentre il percorso già dalle ore 8.00 sarà chiuso al traffico - sarà possibile raggiungere l’arrivo a Mannoli da Gambarie) e si svolgerà con un giro di ricognizione ed in due manche cronometrate (sarà considerato ai fini della classifica il miglior tempo realizzato in una delle due manche), sono previste classifiche di classe, classifiche di gruppo, classifica femminile ed una classifica assoluta. Nella giornata di sabato 5 ottobre 2013 con inizio dalle ore 15,30 presso la Villetta Comunale di Santo Stefano in Aspromonte ci saranno le verifiche sportive, mentre dalle 16,00 nello spazio antistante la stessa Villetta si terranno le sessione di “verifiche” tecniche ed il pubblico potrà ammirare da vicino i bolidi che nella giornata di domenica parteciperanno alla gara. La premiazione è prevista 1 ora dopo il termine della gara (ore 14.00 circa) di domenica nella Piazza Zanotti Bianco di Mannoli.


sabato 14 settembre 2013

Una cura per l’anima Si chiude il Festival "Terme Sibarite sotto le stelle"

Tuffo nella solidarietà Con la manifestazione “Legal...art. Le Terme per il sociale” si è chiuso il programma di eventi “Terme Sibarite sotto le stelle” organizzato dalle Terme Sibarite di Cassano allo Ionio. «Ogni serata è stato un vero successo - ha dichiarato il presidente Mimmo Lione - ringrazio Anna De Gaio e Pierluigi Martucci, gli altri componenti del cda, per aver collaborato a questa iniziativa e dato lustro a questo meraviglioso luogo che ho il piacere di amministrare. Spesso le terme sono state identificate come luogo destinato alla cura e alla prevenzione di alcuni tipi di patologie in realtà le terme rappresentano tanto altro in termini di cultura, promozione del turismo, un luogo attraverso il quale veicolare l’immagine positiva della regione Calabria. Eventi fortemente voluti per promuovere lo stabilimento termale, e le particolarità delle sue acque, nelle nostre zone e in Italia». I ristretti della casa circondariale di Castrovillari hanno esposto i loro lavori in una mostra mercato: «Dalla discussione - ha continuato Lione - alla quale sono intervenuti gli stessi creatori dei manufatti con commoventi testimonianze, è risultato chiaro come attività di questo genere e manifestazioni di questo tipo aiutano i detenuti nel loro percorso rieducativo perché c’è bisogno sempre di pensare al futuro e in positivo, non al passato e in negativo. Chi sbaglia paga e dopo aver saldato il proprio conto con la comunità ha il diritto di guardare avanti con positività». Sulla stessa lunghezza d’onda tutti gli altri interventi. Hanno preso parte al convegno: Alessandra Oriolo, assessore alle Politiche sociali del Comune di Cassano Ionio, Fedele Rizzo, direttore della casa circondariale di Castrovillari, Gianluca Gallo, consigliere regionale e membro commissione Politiche sociali della Regione Calabria, monsignor Nunzio Galantino vescovo della Diocesi di Cassano all’Ionio e il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, alla sua prima uscita ufficiale post-nomina. A fine convegno tutti i presenti hanno preso letteralmente d’assalto gli stand per dare un esempio tangibile di cosa voglia dire poter essere d’aiuto e dare un sorriso a chi ha sbagliato, è consapevole di ciò e sta facendo tanto per andare avanti.

I ristretti della casa circondariale di Castrovillari hanno esposto i loro lavori in una mostra mercato Gli stessi artisti sono intervenuti con commoventi testimonianze

Incontro Coni Cs-Commissario prefettizio a Rende

Il futuro degli impianti sportivi Si è svolto nei locali del Municipio di Rende, un proficuo incontro fra il delegato provinciale e consigliere nazionale del Coni Giuseppe Abate e il commissario prefettizio Maurizio Valiante, alla presenza del sub commissario Giuseppe Di Martino e del segretario del Coni Luigi D’Aiello: scopo della riunione l’esamina di alcune problematiche emerse riguardo l’utilizzo dell’impiantistica sportiva presente sul territorio rendese. La valutazione della situazione attuale ha portato alla decisione di avviare una momentanea sospensione delle concessioni relative alle strutture sportive di Rende, al fine di rivedere i criteri di assegnazione degli stessi, in nome di una maggiore equità nelle assegnazioni e convenienza per le società sportive in possesso dei requisiti richiesti per le concessioni. Il commissario Valiante, riconoscendo allo sport l’importante ruolo di agente di socializzazione e aggregazione, ha garantito al presidente Abate la sua massima disponibilità al fine di sbloccare al più presto la situazione, consentendo l’avvio delle attività agonistiche e amatoriali sportive.

XIII


XIV

sabato 14 settembre 2013

Non solo musica

Invasioni in mediateca

Il centro storico di Cosenza addobbato a festa con giochi di cerchi luminosi coinvolge anche il Chiostro di Santa Chiara e la Biblioteca civica

Mario Toscano e Antonio Curcio Sopra, il chiostro di Santa Chiara

Partono le “Invasioni” a Cosenza con una nuova veste e location. Dall’otto al 22 settembre, il centro storico, addobbato a festa con giochi di cerchi luminosi, coinvolgerà anche il Chiostro di Santa Chiara e la biblioteca civica, piazza dei Valdesi e la già notissima Villa Vecchia e con l’arte di strada per tutto il corso, Bernardino Telesio, Invasioni di musica, angolo dei Bambini, recital e acrobati tra i vicoli più famosi come quello di Santa Lucia e le piazze più famose come la XV marzo, per finire alla Cattedrale. Già partito, con la direzione di Franco Dionesalvi, e con un convegno dal tema “dal Pil al Bes”, nel corso del quale è stato presentato il progetto di un gruppo di ricerca, che coinvolge i due atenei di Rende l’Unical - e di Pavia, finalizzato a realizzare un’indagine, che valuti il livello di significatività degli indici del benessere e della qualità della vita nelle due città, che appaiono simili. Le due città, distanti e diverse per tipologia architettonica, si presentano come città di dimensioni molto simili e caratterizzate dalla presenza di un Ateneo importante che svolge una funzione d’istruzione fondamentale sul territorio. L’interesse nasce per una forma di quantificazione del Bes (misuratore di progresso diverso dal Pil) della città di Cosenza, per l’individuazione e il calcolo di un indicatore più attendibile e rilevante di quanto possa essere il Prodotto interno lordo pro-capite e ai fini della valutazione dell’intero benessere collettivo. Difatti, secondo il rapporto Stiglitz del 2009 Il Pil, misuratore di produzione di un paese non è in grado di fornire alcuna indicazione sulla qualità della vita dei cittadini, in termini di progresso della società e nel suo insieme, cose che invece fornirebbe il Bes (Benessere equo e sostenibile) che terrebbe conto della sostenibilità ambientale e l’esclusione sociale. Le invasioni di quest’anno prevedono anche le proiezioni di film per rilanciare e fare conoscere la bellissima cornice del Chiostro di Santa Chiara e la biblioteca e volendone sapere di più su questo aspetto nello svolgere delle giornate

Una cornice affascinante, nella parte antica della città bruzia

che emozionano Cosenza, abbiamo chiesto ad Antonio Curcio, collaboratore della biblioteca e in particolare si occupa dell’organizzazione dei convegni e degli incontri di parlarci di questo nuovo rapporto tra città e cultura. «L’organizzazione della biblioteca civica prevede quattro proiezioni cinematografiche scelte dalla direzione artistica del Festival delle Invasioni e lo svolgimento delle serate dedicate ai convegni sempre nel chiostro. Una cornice affascinante, che si apre nel centro storico della Città bruzia, guardando, favorevolmente, alle collaborazioni tra Amministrazione comunale e i soci della biblioteca civica. Il lavoro che svolgiamo continua da anni con collaborazioni tra la biblioteca civica e la cooperativa Infomedia e la Teca srl e in questo momento per la gestione della mediateca presso la biblioteca civica. Ciò per noi è un continuare un’attività, che ormai portiamo avanti nel tempo, quindi giacché la proiezione cinematografiche sono state proposte in loco nasce naturale il nostro coinvolgimento». Abbiamo chiesto quali saranno gli obiettivi futuri per rilanciare il chiostro. Ci risponde Mario Toscano. «La mediateca con la cooperativa Infomedia era gestita per conto della Regione Calabria. Un progetto che nel tempo non è stato più rifinanziato. Dodici Mediateche che in Calabria sono state chiuse, un paio di anni fa. Il nostro lavoro era quello comunque di fare manifestazioni di questo tipo. C’è stato un rilancio del posto, tra convegni e mostre, la biblioteca ha avuto un aspetto un poco diverso e nel tempo orientato verso le tecnologie e i nuovi media. Operazioni aperte ai giovani e non solo un luogo di testi antichi. La cosa auspicabile sarebbe continuare in questo percorso, che ci ha visto anche organizzatori di concorsi con le scuole. La sezione delle nuove tecnologie era una buona base per invogliare l’utente al contatto con i media e le tecnologie ed essere al passo con il tempo che cambia. Era anche piattaforma di concerti quindi un camminare accanto del Cd con il Dvd». Lucia De Cicco


sabato 14 settembre 2013

Evasione e riflessione A Catanzaro Festival d'autunno XI edizione dal 12 ottobre al 30 novembre Un evento che ha già attirato l'attenzione dei media nazionali Evasione e riflessione. Due mondi che si incontrano con l’XI edizione del Festival d’autunno. Alla presenza di Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura della Regione Calabria, di Paolo Abramo, Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, di Francesco Fusto, sindaco di Borgia, capofila del network “Musica & Musae”, e di Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, la rassegna, diretta da Antonietta Santacroce, ha vissuto il primo atto della sua nuova stagione con la presentazione del cartellone che, ancora una volta, si presenta ricco ed eterogeneo. Accanto alle istituzioni già citate anche quest’anno hanno voluto dare il consueto sostegno la Fondazione Carical, la Confindustria di Catanzaro, Igea Calabra, Rubbettino Editore e il Gruppo Guglielmo. Prova di una credibilità che il Festival ha costruito nel corso degli anni.

Spettacolo sotto le foglie gialle A dimostrazione che la parola cultura non è un termine abusato, la manifestazione anche quest’anno si caratterizza con due momenti diversi che la rendono unica nel suo genere. Accanto alla sezione esclusivamente legata alla musica, anche quest’anno viene proposta quella legata all’approfondimento culturale. «Questa edizione del Festival - ha affermato il direttore artistico - è stato dedicata ai generi musicali più amati dal pubblico. Da qui l’idea di dare il titolo “Musica dal mondo”. Il cartellone si sviluppa in un percorso tra musica e religione, sacro e profano, alla ricerca, nell’anno della fede voluto da Papa Ratzinger, dei valori fondamentali sui quali costruire il proprio percorso di vita». Con il suo intervento Paolo Abramo ha evidenziato che «quest’anno il Festival d’autunno presenta una serie di eventi nell’evento, grazie al quale sicuramente riuscirà a toccare vertici ancora più alti». Dello stesso parere l’assessore Caligiuri che oltre ad aver sottolineato quanto la Calabria sia un territorio ricco di cultura ha affermato che «è attraverso attività come quella del Festival d’autunno che si promuove l’immagine positiva della nostra terra». Sulla stessa linea di pensiero il sindaco di Borgia Fusto: «La Calabria, oltre ad offrire bellezze artistiche, diffonde il suo nome nel mondo anche attraverso le valide iniziative culturali come questa diretta da Antonietta Santacroce». Nell’arco di un mese sono ben nove gli appuntamenti che formano il programma. Si parte sabato 5 ottobre con l’incontro di due tra i personaggi che ultimamente, con il loro tour, stanno catalizzando l’attenzione dei media. Nina Zilli e Fabrizio Bosso, con il loro spettacolo “We love you” cavalcheranno l’onda della musica soul e blues con un omaggio alle voci di Amy Winehouse, Otis Redding, Nina Simone e Aretha Franklin, per citarne solo alcuni. Sabato 12 ottobre sarà la volta di Al Di Meola, uno dei più grandi chitarristi al mondo, che presenterà il suo nuovo progetto dedicato alle musiche dei Beatles riproposte in versione acustica. Gradito ritorno sarà quello di Ray Gelato sabato 26 ottobre. La sua miscela di swing, rhythm ‘n’blues e jive da sempre lo caratterizzano da sempre come uno dei più talentuosi interpreti nel suo genere. Dopo il successo dello scorso anno de “La vedova allegra”, sabato 9 novembre la Compagnia Nazionale di Operette presenterà l’operetta in tre atti “Cin cin là”. Titolo tra i più amati dal pubblico, non mancherà di divertire con la sua trama ricca di comicità e doppi sensi. Scenario di questi spettacoli sarà il Teatro Politeama di Catanzaro con inizio alle ore 21. Giorno 20 ottobre il fado di Margarina Guerriero, in un luogo suggestivo come il chiostro del Museo “San Giovanni” di Catanzaro, non mancherà di affascinare grazie alle doti interpretative di una tra le cantanti più in vista del momento. Tutti gli spettacoli musicali sono proposti in anteprima ed in esclusiva per la Calabria. A chiudere la sezione musica, presso la sala concerti di Palazzo De Nobili, “W Verdi. Le più belle arie verdiane”, concerto in cui si esibiranno i giovani talenti del Conservatorio di Musica “Torrefranca” di Vibo Valentia. Martedì 15 ottobre, alle ore 18, al Teatro Politeama di Catanzaro, “La questione Dio oggi. I giovani e la fede” sarà il primo di tre appuntamenti a carattere sociale e religioso. Relatore sarà il cardinale

Anche quest’anno ci saranno due momenti diversi Accanto alla sezione esclusivamente legata alla musica, viene proposta quella legata all’approfondimento culturale

Ruini, presidente dei vescovi italiani e vicario del Papa per la diocesi di Roma. Interverrà don Antonio Matteo, docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università di Roma. Venerdì 25 ottobre presso la Biblioteca Comunale di Catanzaro sarà Pippo Corigliano, giornalista, scrittore e portavoce dell’Opus Dei a interrogarsi sulla ricerca della felicità in terra nel corso dell’incontro “Quando Dio è contento. Il segreto della felicità”. Nell’ultimo approfondimento, giorno 31 ottobre, sempre presso la Biblioteca Comunale di Catanzaro, il giornalista e scrittore calabrese Luciano Regolo parlerà di “S. Pio e Natuzza. Due sindoni viventi”, due persone umili che hanno cercato Dio attraverso le proprie esperienze di vita. Anche quest’anno sarà possibile avere maggiori informazioni consultando il sito www.festivaldautunno.com. PROGRAMMA Sabato 5 ottobre Teatro Politeama Ore 21 Nina Zilli e Fabrizio Bosso “We love you” Sabato 12 ottobre Teatro Politeama Ore 21 Al Di Meola “Plays Beatles and more” Martedì 15 ottobre Teatro Politeama Ore 18 “La questione Dio oggi. I giovani e la fede” Conversazione con il cardinale Camillo Ruini e don Armando Matteo Domenica 20 ottobre Chiostro Museo “San Giovanni” Ore 18 Margarida Guerriero Venerdì 25 ottobre Biblioteca Comunale Ore 18 “Quando Dio è contento. Il segreto della felicità” Conversazione con Pippo Corigliano Sabato 26 ottobre Teatro Politeama Ore 21 Ray Gelato Giovedì 31 ottobre Biblioteca Comunale Ore 18 “San Pio e Natuzza. Due sindoni viventi” Conversazione con Luciano Regolo Giovedì 7 novembre Sala Concerti Palazzo De Nobili Ore 18 “W Verdi. LE più belle arie verdiane” Allievi del Conservatorio di Musica “Torrefranca” Vibo V. Sabato 9 novembre Teatro Politeama Ore 21 Cin cin là Compagnia nazionale di operette Info: cell.: 388.8183649 mail: info@festivaldautunno.com sito web: www.festivaldautunno.com

XV


XVI

sabato 14 settembre 2013

Speciale Festival delle Serre - Cerisano Bilancio complessivo soddisfacente per il sindaco Salvatore Mancina e l'organizzatore Ugo Carella

Vicoli in musica di Lucia De Cicco

Sono state oltre venticinquemila presenze complessive quelle del Festival delle Serre Cosentine, dal 30 all'8 settembre scorso, a Cerisano alle porte di Cosenza e con un calendario che ha spaziato da musica live agli artisti di strada, dal teatro alle conversazioni. Bilancio complessivo soddisfacente per il sindaco Salvatore Mancina, l'organizzatore Ugo Carella e l'addetto stampa Vittorio Pio. Presentazione in conferenza stampa, lo scorso 30 agosto con l'assessore Mario Caligiuri, con delega alla cultura e con i beni culturali della Regione Calabria e il vice presidente della Provincia Domenico Bevacqua, delegato, perché assente per motivi istituzionali, il Presidente Provinciale, onorevole Mario Oliverio assente anche lui per motivi istituzionali, il governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Il Festival, che l'anno scorso aveva sollevato le sorti degli anni precedenti, questo anno registra grande affluenza, soprattutto, per gli artisti di strada, il cinema, gli spettacoli live non a pagamento anche se la cifra era minima per accedere agli artisti più quotati, purtroppo la crisi economica pesa anche sul divertimento. Tuttavia sedie piene per teatro, Gigi e Ross, Due X Duo e i Malinconici; Brunori Sas con altri artisti nel ricordo di Lucio Battisti degli anni '70 e così per tutti gli altri, dal jazz, al Raggae, tributo Manouchet, il Gospel, il Soul, Blues, Latin Jazz, Classica. Le sezioni storiche del Festival resistono ai tagli economici, ridotte nel calendario, ma pur sempre quello di quest'anno un Festival di alta qualità. Aprono il Festival delle Serre i giovanissimi di Cerisano dell'Orchestra Istituto comprensivo, diretti dal maestro Fabrizio Zecca, nella suggestiva cornice di Palazzo Sersale, il 3 settembre scorso. Lo abbiamo raggiunto e farci raccontare del suo progetto, che porta ormai avanti da tantissimi anni, riscuotendo approvazioni da grandi maestri della musica d'autore e con premi classificandosi sempre ai primi posti. Fabrizio Zecca, il direttore, ci ha raccontato di questo affascinante e gratificante percorso: «Il sindaco Mancina ha ritenuto di invitarci poiché l'orchestra è risultata vincitrice di diversi premi nel corso di questi anni. Volendo che la ventunesima edizione del Festival delle Serre fosse aperta proprio da noi. Abbiamo accettato con piacere l'invito proponendo al pubblico del Festival il nostro repertorio, che verte da Verdi a Mascagni, Morricone, Rota, percorrendo una sorta di racconto storico tra gli autori, che ricordano avvenimenti importanti come il bicentenario della nascita di Verdi, i 150 anni di Mascagni e le varie vicende di vita degli autori proposti fino a Rota e Amarcord. Vogliamo non solo fare didattica, ma proporre anche un prodotto artistico non scolo tra virgolette scolastico. Lo studio di uno strumento musicale apre le possibilità a chi avesse voglia di continuare in questo percorso di accedere al conservatorio. Ci sono diversi ragazzi hanno talento, ma da solo esso non basta ci vuole applicazione e studio, infatti, alcuni di essi che abbiamo con gli altri maestri indirizzati verso il Conservatorio hanno superato le prove selettive. L'orchestra, che è formata delle realtà dell'Istituto comprensivo, Marano Marchesato, Marano Principato e Cerisano, ogni anno permette a qualche ragazzo di proseguire in questa direzione». E per la nuova stagione cosa c'è in programmazione? «Il 30 settembre e l'1 ottobre ci recheremo a Napoli al teatro San Carlo, riprende il Maestro Zecca, invitati alla manifestazione "Mediterranea" a tenere un concerto, poiché già vincitori, lo scorso giugno, del Premio San Carlo».

25mila presenze dal 30 all’8 settembre Un calendario che ha spaziato dalle note in live agli artisti di strada, dal teatro alle conversazioni

Sopra, un momento del concerto degli Almamegretta; a sinistra, il Drago Bianco; qui a lato un altro momento dello spettacolo

Tra i premi vinti dalla Giovane Orchestra: primo premio al concorso Media musicale in Costa d'Amalfi, e per la migliore direzione d'Orchestra, a Lauriana di Borrello grande realtà di sensibilità musicale, a Campobasso come migliore arrangiamento. Fabrizio Zecca ha avuto da ragazzino la passione per la musica, da bambino già nel coro del maestro Mario Longo, la passione per la chitarra arriva con il maestro Mario Greco sul finire della scuola primaria, ha proseguito in conservatorio i suoi studi e dal 1978 ha seguito molte discipline dalla chitarra classica al jazz, tecnologie mu-


sabato 14 settembre 2013

Speciale Festival delle Serre - Cerisano dal dub al reggae al rock indie, il tutto con i testi napoletani. Dopo un periodo di assenza e di varie vicissitudini che hanno toccato il gruppo, partecipano al Festival di San Remo quest'anno con "Mamma non lo sa". Abbiamo raggiunto Gennaro Tesone per farci raccontare del sound Alma e della partecipazione al Festival delle Serre. «L'occasione è stata importante sapendo della ottima organizzazione che c'era alle spalle e anche perché in questa estate in Calabria non abbiamo suonato, per cui ci è sembrata una buona opportunità. Un contenitore ottimo per la gioia di suonare sempre al Sud». I pezzi che hanno proposto sono quelli del nuovo album "Controra", ma anche qualche pezzo del passato attualizzato con i nuovi arrangiamenti per l'ultimo tour. Riprende Tesone, partendo dal pezzo Sanremese "Mamma non lo sa", raccontando la storia di un lavoratore che parte dal Mezzogiorno e arriva in un paese industrializzato del nord dell'Europa, dopo vari anni vissuti in questo luogo, in cui l'abbandono della cultura e del suo modo di vivere, lo mettono davanti alla sua solitudine e con un pugno di mosche in mano, dovuto alla crisi economica, è licenziato e non può fare riferimento ai valori culturali. Questa canzone rappresenta bene la condizione del nostro Sud. Il messaggio da lanciare quindi ai giovani che vogliono fare qualcosa proprio al Sud? «Una volta che si è individuato il discorso musicale da portare avanti, devono insistere senza mollare davanti alle prime difficoltà esse sono proprio quelle alla base del rilancio. Non possiamo abbandonare credendo che in altre aree sia più semplice avere successo, se pensiamo che anche al Sud è nata la grande musica d'autore». Le esperienze di contaminazione delle vostre musiche da quali luoghi provengono? «Si deve già dire che la musica napoletana nasce da esperienze miste. Essendo città al centro del Mediterraneo ha avuto sempre incontri e scontri con culture diverse. Essa risente molto di un certo tipo di musica araba, con le nostre influenze che nascono proprio dall'ascoltare vari generi come il raggae e il dub, che è il nostro maggiore punto di riferimento». E San Remo? «Si decide la partecipazione a questa edizione, perché fatta in un certo modo, più vicino a noi. Siamo stati felici dell'invito, perché è comunque una bella platea, e riuscire a comunicare con persone che magari non ti hanno mai ascoltato, è un grande passo. Occasione promozionale per il nostro album dopo dieci anni che non lo proponevamo e poi certo è un palco emozionante». E dopo il Festival accoglierà gli Almamegretta la Campania, Bologna, il Meeting delle etichette indipendenti, le date del tour sono sul sito almamegretta.net e nella pagina facebook.

sicali. È stato l'ideatore del format iniziale del Festival delle Serre, direttore artistico fino al 2000, coniugando la funzione politica con la professione e offrendo anche competenza gratuita per i comuni che avevano già da allora difficoltà economiche. La descrive come una grande esperienza coronata da un'immensa soddisfazione in quanto all'epoca il Festival delle Serre era diventato uno dei più importanti Festival jazz del territorio provinciale. Tra i ricordi d'autore, Stefano Bollani, che partecipò per ben tre volte, Danilo Rea, Enrico Rava, Antonello Salis. Puntando sull'Italianità del jazz, che stava evolvendosi e varcando i confini Europei, dalle parole del Maestro Zecca, assunto anche ai palcoscenici internazionali di oltre oceano come New York. Il Festival delle Serre di quest'anno si conclude con il concerto degli Almamegretta, gruppo campano con una musicalità contaminata da ritmi arabeggianti. Gruppo di nicchia per cultori del genere e che hanno richiamato un pubblico di intenditori. Formatosi nel 1988, arriva presto al successo, con la contaminazione di stili che vanno

Dall’alto: il premio al maestro Fabrizio Zecca durante il Festival delle Serre, con il sindaco a sinistra e il presidente del consiglio comunale a destra; nel riquadro, l’orchestra da lui diretta; qui sopra, l’associazione Proiezione Calabria con il presidente Carmen Ignoto sulla destra

Per le Arti visive abbiamo scelto un'associazione che da qualche tempo si occupa anche di sociale e non solo di cultura. In questa mostra in particolare tra i partecipanti anche un giovane che si trova in carcere con un permesso speciale e un bersagliere molto cattolico che però appunto per problemi inerenti al servizio ha fornito solo le proprie opere per l'esposizione a Palazzo Sersale. L'associazione di cui parliamo è quella di Carmen Ignoto, Proiezione Calabria. Gli artisti sono Barbara Lio per i tessuti e Maria De Santo, di Cerisano con le sue bellissime riproduzioni di donne, Pino Grosso, Raffaele Mazza. La passione di Barbara Lio passa oggi al dipinto sui tessuti, è un momento originale di alternativa al ricamo con il recupero dei tessuti antichi. Il genere è paesaggistico, animali e fiori. Maria De Santo s'ispira all'estetica essendo anche stilista nella moda, ecco perché riproduce le donne in abiti con colori accesi e le tonalità calde. I soggetti sono le figure umane, soprattutto, i bambini e le donne e gli animali, soprattutto i cavalli. Raffele Mazza ci colpisce per la sua attitudine al Sacro sia nella pittura sia nella scultura del legno, utilizzando materiali come l'argilla e il bronzo. Pino Grosso di Laurignano è il ragazzo che grazie all'associazione può fare emergere da un luogo terribile come il carcere, la propria creatività, colpisce la grande capacità della prospettiva e il simbolismo dei suoi dipinti, come la scacchiera e le sfere, le curvilinee, i pilastri. Un simbolismo che riporta al coraggio, alla famiglia, le radici e la vita. Dietro questi quadri c'è un grande lavoro, essi, infatti, sono realizzati almeno in un paio di mesi. Una nota merita un artista di strada: il Drago Bianco, meglio conosciuto come Mangiafuoco, che con i giochi di fuoco ha richiamato in più serate tanto pubblico. Siciliano, ci ha detto che questo gioco lo appassiona e che è stata soddisfacente l'accoglienza che il pubblico gli ha riservato; alla fine sono state davvero tante le monete raccolte dal cappello di chi lavora e che come tale deve essere retribuito, riscuotendo strette di mano e grande approvazione da grandi e piccini. Era presente una notevole folla di gente ai ristorantini locali così come a quelli temporanei, con l'accompagnamento in tutte le serate di Radio Libera Bisignano, stazionata in Via San Pietro.

XVII


XVIII

sabato 14 settembre 2013

Il racconto

«Non ti posso mai vedere vestito pulito, pettinato, con le scarpe legate…»

Una madre nei ricordi del cuore di Giuseppe Aprile

Non volevo entrare in chiesa. Mia madre s’è incavolata. Visto che resistevo, mi disse: «Se non entri, chiamo tuo padre e gli dico che sei uno scomunicato». Feci per camminare in avanti, per i fatti miei, dimostrando che avevo ben altro a cui pensare in quel momento. Prima dimostrò indifferenza. Entra, non entra, avrà pensato. Quando si rese conto che non c’era niente da fare, gridò: «Così la vuoi ? Così sia. Devi tener conto che non hai madre. Non ti preoccupare, non ti preoccupare!» Tornai a darle retta. «Si può sapere perché devo fare sempre quello che vuoi tu? Perché devi costringermi a fare quello che non mi va? Sei una madre o sei una padrona?». Restò un po’ perplessa. Ma solo per un istante. Poi riprese con più vigore: «Io devo rispondere della tua educazione. Il fatto è che non hai né mamma, né padre, ma se non vieni in chiesa questa sera, quando verrai a casa faremo i conti. Te lo farò vedere io come mi chiamo! Non c’è figlio di persona per bene che non va in chiesa a pregare. Tu sembri dei peggiori; di quelli che sono vagabondi, che vivono per i fatti loro; scalzi, nelle strade vecchie a giocare dalla mattina alla sera. Non ti posso mai vedere vestito pulito, pettinato, con le scarpe legate. Mi sembri uno scialacquone; senza regole, senza misura. Il disordine e la strafottenza verso tutti sono il tuo Dio». «E tu mi sembri un uomo da come parli. Altro che delicatezza di donna! Hai l’ira di chi vuole solo ubbidienza, questa è la verità», conclusi. E decisi di andarmene per i fatti miei, veramente, questa volta. Camminai per diverse stridette. Mi resi conto, ad un certo momento, che le vie del paese erano quasi deserte. Aveva ragione mia madre a sostenere che in chiesa ci vanno tutti. Non avendo altro da fare, decisi di ammazzare il tempo avvicinandomi verso la piazza della chiesa. Sentendo l’organo e i canti delle ragazze che formavano il coro, entrai. Tutte le navate erano piene di donne, uomini, bambini. Da lì a poco sarebbe finito tutto. Ormai stava calando la sera e la funzione religiosa era alle ultime battute, quando mi accorsi che due uomini stavano per uscire. Uno teneva una mano sopra le spalle dell’altro, con molta affettuosità. Li seguii con lo sguardo, prima. Poi, mi avvicinai per sentire i loro discorsi; come se avessi capito che parlavano di cose importanti. Ero sul più bello, quando venni afferrato da una mano, con violenza. Era mia madre che non mi aveva abbandonato un istante. «Fatti gli affari tuoi!» gridò. «Che non sai cosa la gente ha da discutere» proseguì. Si avvicinò uno zio e aiutò mia madre per convincermi che era preferibile non sapere i fatti della gente. E disse: «Una volta parlavamo con l’uno e con l’altro. Volevamo sentire i discorsi che si facevano tra di loro. Per apprendere, per istruirci un po’. Ora è diverso. Ora ci sono più mezzi: la scuola la frequentano tutti, c’è la televi-

Non volevo entrare in chiesa Mia madre s’è incavolata Visto che resistevo mi disse: «Se non entri, chiamo tuo padre e gli dico che sei uno scomunicato» Mi resi conto, a un certo momento, che le vie del paese erano quasi deserte Aveva ragione mia madre a sostenere che in chiesa ci vanno tutti


sabato 14 settembre 2013

Il racconto

sione, i giornali. Non è come una volta che si viveva di racconti che si tramandavano di generazione in generazione, di padre in figlio, da una persona all’altra. Una volta si riunivano i vecchietti nella piazza, dove c’era il mercatino. C’era il sedile e ci mettevamo lì; uno, due vecchietti e tanti giovanotti. Ne sentivamo di storielle! Ora che volete che si senta più? Non ci sono più cose belle da raccontare. I nostri giovani di oggi non vogliono più favole, né barzellette: Parlano di altro. È bene che ognuno si faccia i fatti propri e non vada a sentire quello che si dicono le persone tra loro. La vita è fatta di brutti affari. Di vicende oscure. Oggi ci sono intrallazzi, interessi gravi, questioni che è preferibile non sapere. Per questo, segui il consiglio di tua madre che vigila, per il tuo bene, sui tuoi passi».

Una madre è tutto nella vita di un ragazzo di paese Gioia perché a nessuno poteva sfuggire quanto una madre faceva per un figlio a cui non faceva mancare niente; ma sopratutto dolore perché non veniva mai pensata la libertà di pensiero e di vita di un figlio

Dopo avere sentito tale discorso, non sapendomi dare pace per i controlli assillanti di mia madre, scappai senza lasciare più traccia di me per diverse ore. Lungo la via principale del paese, andando e venendo, passai un po’ del mio tempo sfuggendo tutti. Mi sentivo nervoso, arrabbiato, incredulo, disorientato, abbandonato nelle mani di un destino sicuramente indecifrabile. Ho passato uno dei momenti peggiori della mia vita in quel paese buio, privo di gente impegnata e colta, senza interlocutori e cui chiedere consigli, con cui distrarsi, scambiare quattro parole poter discutere di altro, di cose diverse, di fatti interessanti. So bene che mia madre mi voleva bene; me ne ha sempre voluto. Ma con la mentalità ristretta del paese, dove i genitori si sentivano solamente educatori, guida per i figli, disponibili a dirti di tutto e di più pur dio vederti crescere come loro pensavano, con un fare che di fatto li rendevano padroni dei figli, vivevano per i figli, per dare consigli, per guidarli nel senso che richiedevano ubbidienza assoluta. Una madre è tutto nella vita di un ragazzo di paese. Gioia e soprattutto dolore. Gioia perché a nessuno poteva sfuggire quanto una madre faceva per un figlio a cui non faceva mancare niente, per il quale dedicava tutta intera la sua vita. Ma sopratutto dolore perché non veniva mai pensata la libertà di pensiero e di vita di un figlio. Il figlio era legato alle abitudini, alle conoscenze, al sapere dei genitori. La madre venerava la chiesa ed il santi e per lei anche il figlio doveva fare altrettanto. La madre accettava il potere dei capi locali ed anche il figlio veniva ridotto alla stessa maniera. Il pensiero dei genitori era la guida del figlio, l’ossessione del figlio. Uscivi di casa ed i genitori dovevano sapere dove andavi, quando tornavi, cosa facevi, con che compagnia trascorrevi il tempo della tua assenza. Andavi al campo per giocare al pallone ed i genitori, fino al tuo ritorno, non pensavano ad altro che a te, a quale che facevi, al tuo gioco, al tuo fare. Per la scuola era peggio di peggio. Sembrava che dovevano insegnarti tutto, guidarti in tutto e per tutto, che ogni tuo fare fosse sotto la loro vigilanza indiscutibile e normale prassi. Io quel giorno avevo tendenza a non sopportare l’assillante guida di mia madre che mi voleva in chiesa, a sentire le prediche che odiavo perché capivo le stupidaggini che contenevano. Non potendo fare altro, girovagando per i fatti miei in una profonda solitudine e senza guida vera, per molte ore stetti con me stesso camminando per le vie senza meta; solo nervoso ed arrabbiato. Sul tardi andai a sedermi sul ponte della via Cresima; da lì guardavo il monte e la riviera che si disperdeva nelle tenebre della sera. Verso il mare oramai avvolto in una nebbia quasi nera. Pensai: «Come si può vivere con madri come questa? Dice delle cose qualche volta esatte, ma non le puoi percepire. La cosa che ti domina è la violenza nel pretendere di controllare ogni tua mossa; anche ogni tuo pensiero». Tutti i ragazzi del paese vivono situazioni più o meno uguali. Le madri, ogni sera, prima di ritirarsi in casa, si chiamano i figli. Non feci in tempo a pensare ad altro. Spuntò in fondo alla curva mio zio Vincenzino. «Pepè, che stai facendo lì? Vieni a casa. Tua madre sta piangendo perché non sa dove sei».

XIX


XX

asabato 14 settembre 2013

Pillole di fede La mostra ospitata dal Festival delle Serre Cosentine che si tiene a Cerisano, giunto alla ventunesima edizione

Presepe fuori stagione di Lucia De Cicco

L’arte dei presepi conserva, sempre, il suo fascino, in ogni stagione. Momento di grande creatività per gli artigiani del diorama di Natale, essa prende sempre più piede ed è tanto l’amore per le mostre, che vedono il presepe da tutti i lati, alla lente di ingrandimento, parliamo di quelli in miniatura, a quelli riflesso nello specchio, che danno l’effetto ottico di un mondo doppio come in una sorta piramidale. Non mancano i presepi costruiti in contenitori, i presepi classici e con abiti preziosi fra le colonne romane. I materiali sono tra i più svariati: legno, cemento, mattoni, scatole, cofanetti, sete, lamiera, polistirolo e naturalmente i pastori di ogni dimensione, a volte, creati anche con argille e terrecotte dai maestri del presepe, ma anche in plastica e resina. L’ultima mostra che abbiamo visitato è stata ospitata da uno dei festival che chiudono l’estate che è quello delle Serre Cosentine e che si tiene nel paese di Cerisano, alle porte di Cosenza, giunto ormai alla sua ventunesima edizione. Nel corso affollatissimo che giunge alla parrocchia di San Lorenzo Martire, un locale ospita la sezione cosentina della “Associazione italiana amici del presepio”. Presidente è Massimiliano Battaglia, il vicepresidente, Davide Serra, assistente ecclesiastico, don Fabio De Santis. L’Associazione nazionale nasce nel 1953 con lo scopo di mantenere viva la tradizione più antica che è quella del presepio artistico, mettendone in evidenza tutti gli aspetti che vanno da quello puramente cattolico, religioso quindi, a quelli folcloristici e tecnici. Ogni sede organizza dei corsi di formazione tecnica, con allestimento di mostre, conferenze e concorsi. Essa inoltre aderisce alla Federazione presepistica internazionale Unfoprae che, ogni quattro anni organizza un concorso internazionale. La sede cosentina è alla sua seconda mostra, preparata da artigiani locali. Il presidente, Battaglia, ci accompagna per mano alla scoperta di questa mostra inerente al Festival che potremmo ribattezzare, Stella di Betlemme nelle Serre cosentine, illustrandoci le varie caratteristiche delle opere, che vanno dal classico all’originale, dal presepe tipico palestinese all’arte del presepe napoletano. A quest’opera hanno collaborato anche gli Amici del presepe di Paola, nel Cosentino, cui presidente è Fedele Scrivano. A questa mostra non hanno partecipato solo gli associati, ma anche tanti simpatizzanti dell’associazione. Come tutte le associazioni o la gran parte di esse, finanzia interamente i propri progetti senza ricevere alcun contributo da parte delle istituzioni. In particolare, tra i tanti esposti, colpisce quello di un giovane artista di questa tecnica, che è Rosario Macrì, di Cosenza e che ci presenta un presepe con scene di vita quotidiana. Dalle piccole finestre si possono vedere le sale delle case antiche, il bagnetto fuori come si usava nel passato, piatti decorati in miniatura e ci confessa che ad aiutarlo in questi decori è la moglie Gisella, la quale ha fatto a maglia anche la coperta rossa e verde che pende ad asciugare dal balcone di una delle casette. Una scena quella di questo presepe dei borghi antichi dei paesi della Calabria, di forte appartenenza locale e familiare, di quella vita contadina e dignitosa delle campagne del Cosentino.

Rosario Macrì è il secondo da sinistra; il primo a destra è il presidente Battaglia

Nel corso che giunge alla parrocchia di San Lorenzo Martire, un locale ospita la sezione cosentina della Associazione italiana amici del presepio

«I materiali che ho usato, ci dice Rosario, sono il legno, intonaco, e materiale per le costruzioni. Ci sono le grondaie e le discendenti pluviali fatte con rame, e i lampioni fatti con quest’ ultimo materiale, poi le crete e il das vanno a riprodurre le persiane delle casette». Rosario Macrì per molto tempo è stato catechista alla chiesa Madonna di Loreto a Cosenza; ora si dedica a tempo pieno alla lavorazione del presepe, per motivi di salute non può dedicarsi attivamente alle classi che prima seguiva che andavano dall’oratorio fino alla preparazione della prima Comunione. Nella sua vita di bambino c’è un evento straordinario, che lo ha sempre fortemente legato alla spiritualità e che forse ha segnato in qualche modo il suo cammino di fede nella Chiesa cattolica. L’evento di cui parliamo è l’avere conosciuto personalmente un Santo dei nostri tempi che è padre Pio da Pietralcina. «Avevo l’età di sei anni. E lui (riferendosi a padre Pio) ricordo aveva appena finito di dire messa e saliva la scala per ritirarsi in convento. La folla attorno, è inutile dirlo, era davvero tanta. Mio padre mi teneva stretto appoggiato a sé, per non farmi calpestare dalla gente, che era in preda al farsi notare dal Santo, che chiamavano da ogni direzione. Arrivato a mio padre, con il suo modo di fare che tutti conoscevano, non era docile, gli chiese: e tu che cosa vuoi? Mio padre rispose: niente, soltanto che mio figlio (cioè io) possa baciare il suo saio. Mio padre era preso da grande emozione in quel momento non seppe dire altro che pensare a me e padre Pio mi avvicinò il saio alla bocca ed io lo baciai. Altra bella emozione è stata per la mia famiglia, che sempre si recava a incontrarlo, la prima Comunione di mia sorella, tra le ultime celebrate da padre Pio. Mio padre era devotissimo alla figura di questo grande uomo e noi due volte l’anno ci recavamo ad ascoltarlo, e adesso spero con tutto il cuore che lui possa ricordarsi di me». Gli altri autori della mostra sono stati Francesco De Luca, Antonio Marino di Rende, Francesco Greco di Cerisano, Francesco Morcavallo di Rende, Tonino Morrone di Rende, Cesare Magliocchi di Rogliano, Pino Bozzarello di Montalto Uffugo e Mario Aloise, Franco e claudia Nicita di Cosenza, Antonio Aquilino, Francesco Suraci, Franco Pronti (che realizza anche i pastori) e fedele Scrivano di Paola.


sabato 14 settembre 2013

XXI

Progetto arti visive Mercoledì 18 settembre, presso il Museo delle Arti e dei mestieri, mostra Collettiva di artisti promossa dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Cosenza

Pennelli che sorprendono Sarà inaugurata mercoledì 18 settembre, alle ore 18.00, presso il Museo della Arti e dei Mestieri, in corso Telesio, n. 17, la mostra collettiva di tutti gli artisti che hanno esposto per il progetto “Arti visive”, promosso dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Cosenza. Dopo oltre un anno che i trenta artisti si sono alternati nelle mostra personali, le loro opere più significative sono state raccolte in un pregevole catalogo che verrà presentato in questo stesso contesto, dove interverranno il presidente della Provincia Mario Oliverio, l’assessore provinciale alla Cultura Maria Francesca Corigliano, Loredana Barillaro, critico d’arte. La collettiva d’arte sarà fruibile da giovedì 19 fino a mercoledì 25 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e, nel pomeriggio, dalle ore 14.00 alle ore 20.00, offrendo, pertanto, un’ottima occasione a chi è appassionato d’arte di poter avere accesso ad un momento culturale di buon livello. Entusiasti gli artisti coinvolti, che si sono visti protagonisti di una performance valida per offrire loro visibilità, avendo la Provincia di Cosenza dato la possibilità di mettere le loro opere in vetrina, rendendo disponibili gli ambienti ospitanti, proiettandole verso un ampio pubblico che ha avuto modo di conoscerle e apprezzarle. Gli artisti interessati alla mostra collettiva di prossima inaugurazione sono: Antonio Oliva, Maria Lecce, Marcello La Neve, Rita Mantuano, Lina Francesca Amendola, Simona Marigliano, Giulia De La Via, Barbara Lio, Giovanni Daluiso, Maria De Santo, Anna Maria Panarace, Marco Tiano, Enrico Coppola, Franco Pitrelli, Antonio Viscardi, Francesca Manna, Paola Fedele, Angelo Sabato, Assunta Mollo, Mario D’Angelo, Fabrizio Trotta, Marbaf, Clara Silvana Fiore, Maria Ilaria Montenegro, Nunzia Ruffolo, Rosa Alba Galeandro, Pier Paolo Nudi, Mario Tosti.

Volontariato a colori

Chiamata alle arti È stata inaugurata venerdì 13 settembre la seconda edizione della collettiva d’arte organizzata e curata dalla socia dell’associazione “Gianmarco De Maria”, Chiara Miceli. Dunque Chiamata alle arti per tutti gli artisti che vorranno esporre le loro opere. Gli artisti questa volta dovranno misurarsi con un tema caro alla cultura di ogni secolo: il viaggio, inteso come percorso di vita, sentiero che avvicina e allontana persone, cose, luoghi e ricordi, bivio e incrocio della storia dell’uomo. Si vuole, pertanto, cancellare il limite del significato letterale di ‘spostamento’ affinché si focalizzi l’attenzione sui rapporti e sulle esperienze, dirette e indirette, che esso produce. Gli artisti di ogni età sono invitati a utilizzare le tecniche e i supporti che si ritengono più adatti allo sviluppo di tale concetto e alla sua condivisione. Nel pomeriggio di sabato 14, dalle 16 alle 18, i bambini di tutte le età potranno partecipare al laboratorio d’arte creativa gratuita sempre presso la sede dell’associazione.

Sarà fruibile da giovedì 19 fino a mercoledì 25 settembre dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e, nel pomeriggio dalle 14.00 alle 20.00


XXII

sabato 14 settembre 2013

Una croce pesante La presentazione a Gerace nella chiesa di San Francesco d'Assisi, domenica 15 settembre del libro scritto da Romina Arena, Paola Bottero, Francesca Chirico, Cristina Riso e Alessandro Russo

La ‘ndrangheta davanti all’altare Cosa succede quando i confini tra Chiesa e ‘ndrangheta diventano cosi’ labili da confondersi? E cosa accade se accanto alla Chiesa che resiste c’e’ un’altra Chiesa, che si volta dall’altra parte? Le risposte a questi e altri interrogativi legati al rapporto tra Chiesa e ‘ndrangheta si possono trovare tra le pagine di La ‘ndrangheta davanti all’altare (Sabbiarossa edizioni, 2013), un libro - il primo nel suo genere, almeno per quanto riguarda la criminalità organizzata che affonda le proprie radici in Calabria - scritto da Romina Arena, Paola Bottero, Francesca Chirico, Cristina Riso e Alessandro Russo, che sarà presentato nella Chiesa di San Francesco d’Assisi a Gerace domenica 15 settembre, a partire dalle ore 16. «Nel coraggio dei suoi pastori la gente ritrova il suo coraggio». Così amava ripetere don Italo Calabro’, indimenticato sacerdote reggino che si e’ battuto a viso aperto contro la presenza mafiosa nella propria parrocchia e nella propria terra. Dal suo insegnamento e’ nata la sinergia tra sabbiarossa Edizioni e l’archivio stop ‘ndrangheta, che ha portato alla nascita di La ‘ndrangheta davanti all’altare. Un libro che mette insieme i tanti, troppi fatti di cronaca in cui l’organizzazione criminale, nel suo espandersi in collusione con zone sempre più ampie della società, entra in contatto con la Chiesa. La ‘ndrangheta, infatti, ha bisogno della religione: sulla religione poggia molti dei propri “credo”, a partire dal rituale del “battesimo” con il santino di San Michele Arcangelo. E in nome della religione tenta di accrescere il consenso tra la gente. Ecco perché diventa indispensabile il coraggio dei sacerdoti, in cui i fedeli possono ritrovare il proprio coraggio. Declinando i dieci comandamenti, gli autori - grazie anche ai contributi di Giuseppe Creazzo, don Pino Demasi, don Giacomo Panizza e don Ennio Stamile -, raccontano i troppi esempi in cui la ‘ndrangheta si e’ presentata davanti all’altare e nessuno l’ha cacciata. Per fortuna, però, esiste il “contraltare”: il libroinchiesta racconta infatti anche dove, come e quando da dietro all’altare, sull’esempio di don Italo Calabrò e dei tanti apostoli della “Chiesa che resiste” venuti dopo di lui, sono venuti dei no forti, secchi e definitivi, capaci di restituire un senso e una speranza al valore alto del coraggio e alla fede. Organizzata dall’associazione “Cultura e tradizione per lo sviluppo del territorio” onlus di Gerace, in collaborazione con “Leggendo tra le righe” a cura di Marisa Larosa e Stefania Zuccala’ per Radio Touring 104 - che ne curerà la trasmissione in diretta -, e con il Comune di Gerace, la presentazione di domenica 15 nella città del-

Un libro che mette insieme i tanti, troppi fatti di cronaca in cui l’organizzazione criminale nel suo espandersi in collusione con zone sempre più ampie della società, entra in contatto con la Chiesa

lo sparviero sara’ introdotta dal primo cittadino geracese Giuseppe Varacalli. A seguire, il duo radiofonico composto da Marisa Larosa e Tonino Massara, modererà gli interventi di tre degli autori - Paola Bottero, Cristina Riso e Alessandro Russo - e il confronto tra le esperienze di don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme, e di Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, che e’ nato e vive a Gerace. L’incontro sarà “contaminato” dal rapping&playing book a cura di Mad Simon e Enzo de Liguoro.

Festa in Municipio

Il nonnino di Sellia Marina arriva a cento La data di nascita sulla carta d’identità riporta il 13 settembre 1913, e quindi il 13 settembre 2013 nonno Domenico compie 100 anni. Originario di Simeri Crichi, il centenario vive da anni a Sellia Marina, paese di cui si sente cittadino a tutti gli effetti. Lui che il mondo l’ha girato davvero tanto: come soldato d’artiglieria è stato in Spagna, in Albania, a Nola e a Bari, è ritornato nel suo borgo natio e lo ha lasciato solo perché «avevo bisogno di cambiare aria», dice il nonnetto che di cognome fa Pugliese. È possibile, perché abituato com’era a girovagare, per lui stare fermo in un posto doveva essere un vero supplizio. Ciò nonostante a Sellia Marina c’è rimasto. Ha festeggiato il 13 settembre presso la sala consiliare del Municipio di Sellia Marina, circondato da parenti e amici. «Mia mamma e’ morta che avevo solo due anni e mio papà si è risposato, per cui ho tanti fratelli, tuttavia io sono il primo a festeggiare il secolo di vita» racconta Domenico. E sorride, con quel sorriso da far invidia ad un ragazzino, mentre afferma che «questi sono soltanto i miei primi cento anni».


sabato 14 settembre 2013

Qui passa lo straniero Alma Edizioni sceglie Reggio Calabria come prima "tappa" al Sud Italia per la I giornata formativa, il 26 ottobre

Il mondo in italiano Si terrà a Reggio Calabria il prossimo 26 ottobre la prima giornata di formazione gratuita per docenti di italiano a stranieri e addetti ai lavori dal titolo “Un mondo di italiano. Insegnare italiano a stranieri”. Teatro dell’evento sarà la sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale e anche suggestivo scenario che ospita, momentaneamente, il laboratorio di restauro dei Bronzi di Riace. Iniziativa fortemente voluta proprio da una giovane ed affermata professionista reggina, la dottoressa Simona Argento, docente di italiano a stranieri, formatrice in materia di glottodidattica, referente scientifico e formatrice della certificazione Ditals per l’Università per Stranieri di Siena formatasi tra Messina, Milano e Siena e che ha consolidato la sua esperienza professionale presso la Northeastern University (Neu) di Shenyang in Cina, in cui ha insegnato italiano LS ed è stata responsabile di alcuni contingenti del progetto Marco Polo (Miur). Entusiasmo e professionalità che hanno trovato da subito una risposta concreta in Alma Edizioni, casa editrice leader nazionale ed internazionale nel settore della lingua italiana a stranieri distribuita da Rcs edizioni, che ha accettato subito l’idea di organizzare proprio a Reggio Calabria una giornata di formazione. Alma edizioni infatti non è nuova a queste iniziative, sono già due anni consecutivi che nel mese di marzo organizza questa tipologia di eventi al Maxxi di Roma ma non solo, perché numerose sono le città italiane e nel mondo che hanno ospitato iniziative del genere. Ma per il sud Italia questa è la prima volta in assoluto e la sua portata non è sfuggita alla Regione Calabria, che messa a conoscenza del progetto formativo ci ha creduto concedendone anche il patrocinio. «Iniziative di questo genere dovrebbero essere una costante per la nostra terra - commenta così la dottoressa Argento - un’appuntamento fisso e assolutamente da non mancare nel calendario di ogni studente, tirocinante, docente e operatore del settore. La formazione non può assolutamente fermarsi agli studi universitari ed i giovani ed anche i meno giovani, anzi oserei dire soprattutto, devono comprendere e fare proprio questo bisogno, perché per “stare sul

Teatro dell'evento sarà la sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale

mercato” e non essere considerato “superato” o non “all’altezza” bisogna aggiornarsi, soprattutto in queste nuove professioni, i cui studi sono in costante aggiornamento e poi essere flessibili, in costante movimento e fare rete non chiudendosi, come spesso invece avviene, nelle proprie realtà come se fossero un nostro esclusivo patrimonio da custodire gelosamente. Nel mettermi in prima linea nell’organizzare quest’iniziativa - prosegue la dottoressa Argento - ho pensato soprattutto ai giovani, come ad un’opportunità nella nostra terra e per la nostra terra come occasione per formarsi e confrontarsi e, per una volta, non fuggire altrove. Io sarò pure controcorrente ma sono una giovane donna calabrese il cui cervello orgogliosamente non è fuggito via anzi è tornato per una scelta voluta e consapevole, anche se con numerose e costanti parentesi fuori dalla Calabria. Mi auspico che questa giornata sia dunque, grazie alla partecipazione di tutti, solo uno dei tanti appuntamenti formativi fissi che insieme calendarizzeremo secondo i bisogni di ciascuno. L’invito è rivolto a tutti, soprattutto a chi vive nella nostra Italia meridionale e si occupa, direttamente o indirettamente, dell’insegnamento dell’italiano a stranieri e ad operatori del settore». Un appuntamento da non mancare dunque, a cui interverranno oltre a Simona Argento, Giuseppe Scopelliti, presidente della Giunta regionale della Calabria, Francesco Talarico, presidente del Consiglio regionale della Calabria, Mario Caligiuri, assessore regionale alla Cultura, Istruzione e Ricerca della Regione Calabria, l’Ufficio scolastico regionale della Calabria, Maria De Martino, presidente dell’associazione interculturale International house, Antonio Ricci, Idos - Immigrazione dossier statistico e Emn Italia - Roma, Clelia Capua, Università Ca’ Foscari di Venezia e King’s college of London e Chiara Sandri di Alma edizioni. A spezzare gli interventi della giornata è prevista una visita al laboratorio di restauro dei Bronzi di Riace a cura dell’associazione no profit Sos Beni culturali. Ai partecipanti inoltre verrà dato in saggio un manuale di Alma edizioni e verrà rilasciato l’attestato di partecipazione da Rcs Libri spa che è anche ente formatore accreditato per la formazione del personale della Scuola ai sensi della Direttiva ministeriale n°90/2003. Per tutte le informazioni e per iscriversi è necessario inviare una mail ad info@unmondoditaliano.it entro e non oltre il prossimo 14 ottobre o visitare i siti web www.unmonditaliano.it e www.almaedizioni.it.

XXIII



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.