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CAP. V – I TRE TESORI (SAN BAO 三寶)

Secondo la teoria taoista alla nascita ci vengono donati tre tesori che rimarranno con noi fino al giorno della nostra morte. Di questi tre tesori dovremmo prendercene cura in modo da farli espandere nel corso della nostra vita. Essi sono chiaramente differenti gli uni dagl i altri corpi, sono completamente interdipendenti e strettamente connessi con la vita umana. Essi coprono i tre piani fondamentali della vita umana: energetico, fisico e mentale. Questi tre tesori sono il Qi, la forza vitale essenziale (energia), il Jing, l’essenza della vita (lato fisico), lo Shén, lo spirito della vita (lato mentale). I tre tesori Shén, Qi e Jing, sono situati nei tre Dantian o "centri energetici" (simili ai chakra induisti), assegnati rispettivamente superiore del cervello, nell’area centrale del torace e nella regione inferiore dell'addome.

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I. QI (CH’I) Non esiste un termine occidentale che possa tradurre esattamente il concetto di Qi (pronuncia: Ci): generalmente lo indichiamo con il termine Energia, Energia vitale, Soffio vitale.

Il Qi è l’energia vitale dell’universo. Non è visibile, è silenzioso, ma è in grado di produrre cambiamento e movimento, quindi di manifestarsi con effetti materiali e visibili: il sole che brilla, le onde del mare che si infrangono sugli scogli, il ve nto che soffia, i petali di un fiore che si aprono… sono tutte manifestazioni del Qi della natura. Negli uomini si manifesta con il sangue che scorre nei vasi, con il cuore che pulsa, la respirazione, la digestione, ecc., inclusi gli aspetti emozionali (paura, rabbia, tristezza…). L’ideogramma del Qi rappresenta il vapore che sale dalla pentola dove si sta cuocendo il riso. Troviamo quindi espressi due concetti:

- nella parte superiore è rappresentata l’energia leggera e sottile, immateriale, che si alza e si diffonde verso il cielo e diventa il principio generatore di ogni cosa (il vapore è lo Yang che si trasforma dall’acqua per mezzo del fuoco, simbolo di forza e dinamismo); - la parte inferiore dell’ideogramma, rappresentata dal riso fumante, è invece l’elemento più materiale dell’energia, quella legata alla terra, madre e nutrice, fonte primaria di alimentazione per i cinesi. Potremmo quindi dire che il Qi è l’energia del vapore (energia Yang, per definizione dinamica, calda, mobile) che si genera dal riso (energia Yin, per definizione statica,

fredda, immobile) quando cuoce. Il Qi influisce direttamente sulla nostra salute e su tutto ciò che facciamo. Negli uomini circola ininterrottamente attraversando tutto il corpo per mezzo di determinati canali energetici, i meridiani. Attraverso questo continuo movimento del Qi vengono generati tutti i processi fisiologici come la respirazione, la digestione, la circolazione sanguigna e linfatica, la secrezione e l'escrezione. Secondo la tradizione cinese, il flusso di tale energia non deve essere interrotto o alterato, quindi non devono verificarsi ristagni o rallentamenti, pena l'insorgenza di malesseri e disturbi. Quando il Qi nel nostro organismo è abbondante e il suo movimento è armonico, ci sentiamo forti, tranquilli ed equilibrati, quando è insufficiente, ci sentiamo stanchi e spossati; se ristagna, potremmo avere dolori acuti nel corpo o un umore depresso. Il Qi di ogni persona è costituita dalla somma di più forme di energia. o Vi è innanzitutto un Qi congenito (o Energia ancestrale, Yuan Qi). Si eredita dai genitori e dagli antenati, al momento del concepimento. Si trova nel Cielo anteriore. Yuan Qi è necessario per formare il Qi acquisito che si riceve dal cibo e dall’aria. E’ una forza non modificabile né rinnovabile e, una volta esaurita, l'individuo muore: ha quindi necessità di protezione per non essere dispersa.

Per il pensiero taoista, la “quantità” di Yuan Qi che ci è data al momento della nascita determina la potenziale durata della nostra vita, che viene chiamata “cifra di Qi” e che non può superare la soglia massima di 120 anni. o Energia nutritiva (o Yin Qi): è il qi che deriva dagli alimenti che ingeriamo, che si trasformano in pura energia da utilizzare. Questa energia circola all’interno dei vasi e dei meridiani insieme al

Sangue (Xue) in tutti i canali del corpo ed è in stretta connessione con l'energia del respiro. o Energia respiratoria (o Tian Qi, energia celeste). E’ l'aria che inspiriamo. o Energia difensiva (o Wei Qi). Origina dalla parte “impura” degli alimenti. Non circola nei meridiani, ma in due livelli separati: di giorno si muove nei meridiani tendino-muscolari (Jingjin) e nello spazio fra pelle e muscoli (Couli) per proteggerci dagli attacchi dei patogeni esterni, riscaldare la superficie, controllare apertura e chiusura dei pori; di notte invece si approfondisce e circola all’interno del corpo, dove protegge e ripara organi e visceri. Le funzioni fisiologiche del Qi. Il movimento continuo del Qi nel nostro corpo è responsabile di varie attività:

1. Attività di trasformazione: il Qi ha la capacità di trasformare l’aria in una sostanza che ci permette di respirare; possiede inoltre la proprietà digestiva, trasformando gli alimenti solidi e liquidi in tanti elementi necessari per il sostentamento del nostro corpo. 2. Attività di propulsione: attraverso l'azione del Qi il cuore è stimolato a battere, il sangue circola, noi possiamo respirare, digerire, avere una regolare motilità intestinale, camminare, svilupparci, ed anche pensare e avere progetti. 3. Attività di riscaldamento: regola la temperatura corporea per mantenere attivi i processi metabolici. 4. Attività di difesa: il Qi fornisce la protezione contro i patogeni e allo stesso tempo li espelle; l’indebolimento dunque determinerà la malattia, o prolungati tempi di guarigione, ricadute frequenti, salute cagionevole. 5. Attività di trattenimento: grazie al Qi gli organi e i visceri rimangono nella loro sede, così come il sangue è trattenuto all’interno dei vasi; se tale funzione viene a meno, o è debole, possono derivarne emorragie, prolassi, aborti, ecc.

APPENDICE. In medicina cinese si parla spesso di cielo anteriore e cielo posteriore riferendosi a due diversi tipi di energia in grado di connotare la vitalità umana determinandola nel bene e nel male. Il Cielo anteriore (Xian tian) fa riferimento all’energia costitutiva dell’individuo. Rimanda a tutto ciò che è antecedente alla nostra nascita. Chiama in causa gli aspetti genetici (l’energia dei nostri genitori e dei nostri antenati) ma anche energie più sottili, fino ad arrivare a quella che viene anche definita “eredità karmica”. Il cielo anteriore è, in un certo senso, la rappresentazione della nostra unicità fin dal momento del concepimento, momento in cui si uniscono le energie dell’uomo e della donna (i nostri genitori) ma anche le energie del cosmo intero (astri compresi), per come sono in quel determinato momento. Le caratteristiche del cielo anteriore sono determinanti. D’altro canto, chiariamo subito che il cielo anteriore è un “dono” che riceviamo alla nascita e non è modificabile. Non è, infatti, possibile agire direttamente sul nostro cielo anteriore per modificarlo o aumentarne l’energia. A noi spetta solo il compito di “interpretarlo” durante la nostra vita. Se è vero che non possiamo integrare il nostro cielo anteriore, possiamo però preservarlo e proteggerlo, affinché mantenga il più a lungo possibile il suo vigore. Ciò è possibile grazie ad una condotta di vita equilibrata e alla possibilità di intervenire quotidianamente sull’energia del cielo posteriore mediante alimentazione e pratiche energetiche riequilibranti come l’agopuntura, il tuina e il qi gong. La medicina cinese riconosce ai Reni il ruolo prioritario nel tesaurizzare l’energia del cielo anteriore, definendoli la “radice del cielo anteriore”. I Reni, quindi, sono l’organo Zang in cui viene conservata questa “essenza congenita” fonte della vita. Il Cielo posteriore (Hou Tian) fa riferimento all’energia che l’uomo rinnova quotidianamente fin dal momento della nascita, soprattutto attraverso la respirazione e l’alimentazione. Nella pratica, il cielo posteriore è costituito da quelle essenze assunte costantemente dall’esterno: cibo, aria, acqua, ma anche il nutrimento psicoaffettivo dato dalla qualità e dall’armonia dell’ambiente che scegliamo per la nostra vita! L’equilibrio nell’acquisizione di questo tipo di “carburante” permette il mantenimento delle funzioni vitali ed è garanzia per il nostro benessere psico-fisico.

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