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di Giovanni Tomai - Libreria Tarantola
In libreria I CONSIGLI DEL LIBRAIO
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di Giovanni Tomai - Libreria Tarantola di Udine
“Conoscere il vino”, Francesco Scalettaris e Gio Di Qual (Becco Giallo, 2021)
Che cos’è “Conoscere il vino”, il libro di Francesco Scalettaris e Gio di Qual? Un manuale tecnico per approfondire la conoscenza del mondo del vino? Un saggio irriverente? Un fumetto? Tutto questo insieme, sapientemente distillato nelle 143 pagine di questo volume uscito da pochissimo per l’editore Becco Giallo. Infatti ci troviamo davanti al primo manuale a fumetti che insegna in modo chiaro e semplice come si assaggia e come si abbina il vino al cibo; il volume contiene inoltre informazioni, segreti e consigli per avvicinarsi al mondo dell’enologia. I due autori creano una trattazione tecnica e minuziosa che riesce nell’impresa di non prendersi troppo sul serio senza scadere nella sua qualità, con i testi di Francesco, Sommellier, che si abbinano perfettamente ai disegni di Gio proprio come un buon vino è il perfetto complemento a un gran piatto. Mi piace proporre questo vino, pardon, questo libro perché ha la capacità di raccontare il mondo dell’enologia in maniera chiara, articolata e non banale aprendolo ad un pubblico più ampio e meno specializzato. É una modalità di raccontare una terra, un percorso, un microcosmo che sta finalmente prendendo piede qui da noi. Per questo provo a fare anche io il Sommelier di libri, e vi consiglio di abbinare a questo volume anche la lettura di “Storie di vino e di Friuli Venezia-Giulia” di Matteo Bellotto (Biblioteca dell’Immagine, 2019). Potrete consumarli entrambi anche a stomaco vuoto, ma non dimenticateli in cantina: temono l’umidità.
“La via del Torre. Il fiume delle sorprese tra forre, anfratti, grotte e grave”, Cristina Noacco (Ribis Edizioni, 2021)
Se si volesse applicare l’etichetta di “scrittrice di viaggi” a Cristina Noacco di sicuro non si sbaglierebbe, ma sarebbe una definizione riduttiva. Docente di Letteratura francese del Medioevo all’Università di Tolosa, fuori dalle mura accademiche Cristina è davvero sempre in cammino, esplorando non solo i territori, ma le loro origini e radici alla ricerca di quella che è in definitiva l’anima profonda di un luogo. Come viaggiatrice dello spirito ha raccontato le sue esperienze in vari libri fra cui “La forza del silenzio”, “Lo zaino blu”, “Sul filo delle creste. Da un capo all’altro della Corsica”. e “I segreti del Tagliamento”, in cui ci racconta della risalita del principale fiume friulano. Ed è nuovamente l’acqua il centro del suo ultimo libro, “La Via del Torre, Il fiume delle sorprese tra forre, anfratti, grotte e grave” per i tipi delle Edizioni Ribis, che scorre tumultuosa in questo volume impreziosito da un ricco apparato fotografico. Alle parti dedicate alle caratteristiche ambientali e geologiche del Torre, Cristina aggiunge le sue emozioni personali; con il corso del fiume si intreccia infatti anche la vita dell’autrice, cresciuta lungo il suo corso (è nata infatti a Cortale). Insomma questo libro diventa l’occasione per un’esplorazione interiore, oltre che geografica. Questo viaggio lungo il fiume e dentro sé stessa, dalla sorgente alla confluenza con l’Isonzo e poi al mare, ha in sè una vena poetica che si palesa nei brevi versi con cui l’autrice intermezza la prosa. Un libro caleidoscopico che spazia tra i vari strumenti della scrittura: forse l’unico modo per capire, profondamente, un territorio come il nostro.
““Humanification” è il termine che mi ha ispirato durante questo ultimo anno. A causa del COVID ci siamo allontanati ma, io, con il mio brand We-re®, voglio tenere fede al mio concetto di partenza: “we are”, in inglese, “noi siamo”. Voglio che la mia idea, nata dalla mia esperienza, a tutti gli effetti provata sulla mia pelle, si rivolga ad un pubblico più ampio, ad un “NOI”, per riportarci ad una dimensione più umana. I prodotti in circolazione non erano pensati per un utilizzo quotidiano, di massa, lo scopo sì, ma senza un occhio di riguardo alla pelle del consumatore. We-re® igienizzante è, invece, la risposta più vicina alle esigenze di tutti noi, quasi una crema, un prodotto che si usa volentieri e senza controindicazioni, più “umano”, quindi.”
Andrea Birri - CEO We-re ®
Parliamo con Andrea Birri, ideatore del brand We-re.
Come nasce l’idea di un gel igienizzante?
Da molti anni mi muovo nel settore dell’immobiliare. We-re è nata così ma non ha mai voluto essere solamente questo. Lo scorso anno, in piena pandemia, mi sono trovato ad utilizzare, come tutti, i gel igienizzanti. Ho notato sin da subito la scarsa qualità dei prodotti in circolazione, dai gel che lasciano residui sulle mani, odori fortemente chimici e, soprattutto, rovinano la pelle delle nostre mani. Ho fatto molte ricerche e non sono riuscito a trovare dei prodotti che fossero all’altezza delle mie aspettative. Da qui nasce l’idea: LO CREO IO!
Come sei riuscito a creare il tuo gel?
Ho girato mezza Italia ma nessuno riusciva a fare il prodotto che volevo io. Allora mi sono scervellato e...sapevo che c’era la soluzione...eccola: conosco un alchimista, Simone Maion, ne ho parlato con lui e gli ho chiesto di aiutarmi a trovare chi potesse risolvere la situazione. Le linee guida erano le seguenti: utilizzare solo ingredienti naturali, che il gel avesse un gradevole profumo d’arancio e che il colore rispecchiasse quello arancione che caratterizza il brand We-re®, insomma renderlo unico. Ci tengo molto a sottolineare che il prodotto è elitario, di certo non tra i più economici sul mercato (questo dovuto all’utilizzo di alcohol alimentare). Poi ho depositato il brevetto. Il gel We-re igienizzante è, quindi, un prodotto cosmetico di alta qualità, basato su scelte ecosostenibili e totalmente prodotto in Italia!
Quale è stato il riscontro?
Ho voluto inizialmente pensare di farlo testare, di contare sul passaparola per esperienza diretta. E così è stato. Ho da subito ricevuto ottimi feedback, sul nostro sito e sui nostri canali social trovate moltissime testimonianze di chi lo ha testato. Le presone si sono fidate, anche se, inizialmente, mi davano del pazzo! Ho iniziato a produrre flaconi da 100 ml, adatti ad essere portati in borsa, tenuti in auto o nel borsello. Ora, visto il riscontro, sto pensando di mettere sul mercato anche i flaconi con dispenser da 500 ml, per uffici aperti al pubblico e/o attività commerciali.
Dove possiamo trovare il tuo gel?
Mi sono detto: “Bene, il prodotto c’è, e adesso? Mi mancano le competenze per la vendita online, devo trovare qualcuno che le abbia, una mente giovane che lo fa per professione...mi viene in mente una persona, la chiamo: “Gabriii, ho inventato un prodotto fighissimo, ti va di fare società con me?” Lo vado a trovare, gli faccio testare il prodotto...ed eccoci qui!”. Chi è Gabriele? Gabriele Pettenò si è subito dimostrato entusiasta dell’idea e mi ha aiutato ad aprire il sito per la vendita del prodotto. Gli ordini sono arrivati anche dall’estero e il riscontro sul mercato è stato subito molto soddisfacente. Sul sito potete trovare tre offerte lancio per l’estate, basta inquadrare il QRcode e ti verrà riservato un prezzo accattivante! Stiamo anche lavorando sul packaging che ricorderà delle scatole di cioccolatini, come quelle che sono ormai entrate nell’immaginario di tutti noi, ottime anche per un bel regalo.