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ISSN: 2384-8189
20182
bm Editore - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, NE/UD editore
ISSN 2384-8189
MIA magazine NUM. 16 ANNO 2018 2,50 â‚Ź Trimestrale di moda bellezza cultura benessere del FRIULI VENEZIA GIULIA
Galleria Asquini, 3 - Pordenone // Piazza del Sole, 68 - Lignano Pineta info@fmexclusive.com - M. +39 338 7562976
Agosto 2018 Q
editoriale
uesti mesi estivi sono stati per la Redazione di Mia Magazine molto frenetici: per presentarvi il numero che state per leggere, abbiamo lavorato davvero intensamente per organizzare tutti gli eventi contenuti all’interno del nostro magazine. Il file rouge che accomuna tutte le nostre pagine è solamente uno: la nostra bellissima Regione. A partire dalle Location utilizzate, alle modelle, passandoperfotografi,abiti,protagonistiemergenti, tutto è made in F.V.G. Orgogliosi di aver lavorato con professionisti del comparto moda e design, con questo editoriale vogliamo stupire i nostri lettori e augurarvi una buona lettura, nella speranza che quanto realizzato piacciaavoiquantoèpiaciutoanoi. Vi aspettiamo, come sempre, in edicola con il prossimo numero.
Il Direttore Editoriale
instagram / facebook: Mia Magazine
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Mia Magazine
sommario
Sommario #16
FOTO DI: IRENE GUARNERI. MODELLA: MARTINA MANIAS. MUAH: SAMIA LAMUA ABITI: FM EXCLUSIVE - Lignano Pineta (UD) + Poredenone. LOCATION: TAHIRI - Lignano Sabbiadoro (UD)
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01
editoriale
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contributi
06
speciale
16
moda
Bohemien Garden
26
moda
Lo specchio. Realtà o Illusione?
30
moda
Matilde
60
trend
Le Frange Son Tornate!
40
speciale
72
beauty
Au Naturel
78
salute
Più Liscia del suo Specchio
82
viaggi
Formentera. I Caraibi del Mediterraneo
Lidia Dice...
Mia Magazine Fashion Night
modelle
Martina Brussa Barbara Ballico Martina Manias
Abiti: FM Exclusive - Lignano Pineta (UD) & Pordenone Make-up gentilmente concesso da: Profumeria Elisir - Udine
Samia Laoumri make-up artist / fashion editor Nata e cresciuta in Italia di origini arabe, Samia è sempre stata attratta dai colori. Conseguiti gli studi presso l’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna si sposta a Milano, affermandosi in poco tempo nel mondo della Moda. “Mi piace dire che uso i volti delle mie modelle come se fossero delle tele, per creare CAOS e ARMONIA. Due concetti a me indispensabili per la riuscita di un make-up. Pensate solo a Rothko o a Pollock e capirete di che cosa sto parlando.” Abolito il cliché della make-up artist che giocava con i trucchi della madre fin da bambina racconta di un percorso ben diverso, fatto di studi e collaborazioni nel campo della medicina estetica come l’azienda COSMECEUTICS passando per RM Project, leader nel settore Hairceutico che utilizza polveri naturali di origine alimentare che ristrutturano e colorano il capello. Nell’ultimo anno collabora attivamente con l’associazione no profit “Lidia dice...” che sostiene i giovani talenti e li aiuta a ridurre le minacce sull’identità e gli stereotipi.
Cesare Bellafronte fotografo Classe ‘68, riceve in regalo la prima macchina fotografica a 16 anni, una semplicissima compatta, e a 21 la sua prima Reflex, mentre lavora in uno studio fotografico di Udine. Nel ‘93 incontra colui che diventerà il suo mentore e diversi anni dopo decide di fare il passo nel professionismo. Comincia come reportagista e ritrattista, per poi dedicarsi alla fotografia pubblicitaria ed industriale. Approfondisce l’aspetto del ritratto arrivando al nudo quasi mai esplicito, mantenendo sempre un delicatissimo equilibrio tra la sensualità ed un raffinato erotismo. Occasionalmente lavora nell’ambiente musicale e della danza, temi che lo appassionano e che ama profondamente. Adora l’essenziale e il contatto diretto con i soggetti che deve fotografare, dove cerca sempre di instaurare un trasparente rapporto di complicità ed empatia, sempre a favore del risultato finale che vuole ottenere. Fa emergere la persona in ogni ritratto e sa vedere oltre la semplice figura.
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the list
Mia Magazine
moda
le 10 tendenze viste in passerella a cui non possiamo rinunciare
a cura della Redazione 1
frange e piume: sono le vere protagoniste di questa stagione. Che richiamino lo stile da Cowgirl o che siano in versione romantica Black&White non potranno assolutamente mancare nel nostro guardaroba invernale. Menzione d’onore anche per il grande ritorno delle piume: già presenti nelle precedenti stagioni, ora più che mai possono impreziosire il nostro outfit donandogli un sapore vagamente couture.
2 neon: dal rosa shocking al verde lime, fino all’arancione e al giallo acceso: i colori di capi e accessori
propostidaglistilistiperl’autunno-inverno2018-2019ricordanoquellideglievidenziatori.Mettiamodunque al bando le tinte neutre e il nero: questa sarà la stagione dei colori, e in particolare delle tonalità fluo.
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western: il richiamo a colori, stampe e disegni ispirati a terre lontane è uno dei tanti trend che abbiamo potuto ammirare durante le passerelle per la nuova stagione fredda in arrivo. Camperos, cinturoni, camice western e tantissime frange sono i must have da possedere per sfoggiare un total-look che prende ispirazione dal profondo west.
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maxi-righe: per questo inverno diamo spazio a maxi righe super pigmentate e multicolor. Solitamente appannaggio della sola stagione estiva queste stampe fanno capolino anche nelle passerelle dedicate all’inverno-autunno 2018-2019. Attenzione però, il trend detta delle regole precise: per la stagione invernale devono essere esclusivamente in versione oversize e ipergrafiche.
5 argento vivo: una cascata d’argento invade le passerelle e le illumina di uno stile iperglamour che richiama le atmosfere spaziali in voga nei Sixties. Look super sparkling, outfit metallici e tocchi laminati ad effetto shining ci faranno risplendere nelle fredde e grigie giornate invernali. Occhi puntati soprattutto sul ritorno delle paillettes, che diventano preziosi ricami che decorano ogni tipologia di capo: dai maglioni di morbida lana ai long dress in stile Red Carpet.
6 mix&match: un vero e proprio puzzle di stampe e di pezzi che ricoprono abiti e accessori della prossima stagione invernale. È un mix e match di tessuti, colori e forme quello visto sulle passerelle degli stilisti che vuole richiamare, e al tempo stesso omaggiare, la Pink Revolution della fine degli anni ‘60: patchwork colorati, cuciti e ricamati a mano, decorazioni artigianali che rappresentano un valore imprescindibile della tradizione femminile.
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animalier: quest’inverno ritorna in grande spolvero la stampa per eccellenza: l’animalier! Che sia zebrato, leopardato, muccato o tigrato non conta, l’importante e che sia portato in versione total look, dalla testa ai piedi, o accostato a diversi pattern e fantasie. Per l’animalier è tempo di una nuova vita glam che darà una carica di energia al nostro guardaroba.
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oversize: è un vero e proprio tributo alla moda degli anni ‘80 quella vista sfilare sulle passerelle internazionali: forme oversize, spalle imbottite e dettagli decorativi giganteschi. Lasciamoci alle spalle lo stile essenziale e minimalista, l’extra large, che rilegge i mitici anni ‘80 grazie a sovrapposizioni e volumi esagerati che nascondono il corpo nella sua interezza, è tornato con tutta la sua forza!
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scarpe waterproof: le nuove icone di stile sono le scarpe di tendenza nella prossima stagione invernale che traggono ispirazione dal mondo dello sport e del tempo libero rivisitando in chiave glamour tessuti e lavorazioni tecniche. Scarpe di tutte le tipologie, dalle décolleté agli stivali, rigorosamente declinate in versione anti-pioggia e impermeabile.
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maxi orecchini:preziosi, brillanti e maxi: sono queste le caratteristiche principali che accomunano gli accessori visti sfilare sul catwalk invernale. Forme geometriche e definite per lunghi orecchini pendenti che sfiorano il collo e illuminano la figura creando un allure iper-femminile. 6
marni
sacai
max mara
prada
N°21
alberta ferretti
1941 coach
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Mia Magazine
L
idia Dice… è un’associazione no-profit nata nel 2016 dalla volontà di Lidia Carew di interrompere le debilitanti e umilianti conseguenzedellastigmatizzazioneedeglistereotipiecrearecosì una safe community. Il lavoro di Lidia, performer friulana, e dei professionisti che la supportano consiste proprio nel dar voce a chi ha un sogno, ma soprattutto nel trasformare le difficoltà in opportunità, affinché un percorso o un passato difficile non incidano negativamente sul loro futuro. L’associazione scova, guida e fa da mentore a coloro che hanno bisogno di supporto. Una parte della safe community sopracitata è testimoniata all’interno di questa rubrica dove troverete citazioni, immagini, biografie e racconti. Testimonianze di professionisti che si sono messi in gioco con l’associazione e per l’associazione. Tutto ciò ha dato vita a progetti, workshop e riflessioni che speriamo troverete interessanti quanto noi.
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speciale
Mia Magazine
speciale
SOCI@LE
a sostegno del talento testo a cura di Federico Ferrante
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l Workshop/incontro, che si è svolto il 13 e il 14 giugno nello spazio INVISTA del Città Fiera di Udine, si è concentrato su make-up, fotografia, moda e social media. Ad organizzare la due-giorni Samia Laoumri, make-up artist professionale di personaggi noti, riviste, campagne pubblicitarie e passerelle; e Lidia Carew, ballerina, attrice e modella, che insieme sono l’anima di “Lidia Dice…”, associazione no-profit friulana che sostiene i giovani talenti. L’evento, intitolato “Soci@le”, ha visto la partecipazione del fotografo Cesare Bellafronte, della youtuber Oks Dane e di Mr. Italia, Mirko Pividore. L’associazione ha creato un set fotografico che è servito a condividere consigli e trucchi del mestiere, oltre che storie ed esperienze utili. É stata un’opportunità per la realtà friulana di scovare nuovi talenti e fornire un’occasione di crescita, nonché progetti innovativi, creando ponti tra realtà improbabili e sogni quotidiani. L’esigenza nasce da semplici richieste di supporto arrivate da numerose giovani che, spesso sottovalutate, sentono invece di voler diventare figure oggi molto conosciute, come blogger, youtuber, influencer o anche modelle e fotomodelle. Il compito di “Lidia dice…” risulta quello di provare ad essere utili e a sostenere il talento, dove possibile. I sostenitori principali dell’evento sono stati: MIA MAGAZINE, spazio INVISTA, VistaCasa, DSevents di Daniela Colombo e Silvia Di Bert, Gruppo illiria S.p.A, BU.CO. Burger&Cocktails e il centro estetico Paula Brasil.
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S S A M I A L A M UA ildecalogo
1 - Non ci sarà make-up che coprirà le vostre insicurezze; quindi care mie, il primo trucco che vi consiglio non si compra, è dentro di voi.
2 - Una beauty blender, uno stippling brush ed una cipria trasparente libera vi cambieranno la vita, come i tre Re Magi per Gesù bambino!
3 - Ogni viso ha il proprio ovale, sappiatelo valorizzare! Il contouring SI, ma con parsimonia. C’è già chi campa di questo e di Kim Kardashian ce ne una sola.
4 - Sopracciglia folte? si, grazie a matite ed ombretti ma che non diventino delle strisce pedonali. Vi prego.... c’e un limite a tutto. Usate questi brevi step come se fossero la Bibbia.
5 - Ognuna di noi deve avere un “Enzo Miccio” come amica sempre al suo fianco. L’errore è dietro l’angolo e anche le più esperte vi ci possono inciampare. Quindi circondatevi sempre di quelle amiche sincere che non sifannoscrupoliacorreggereilvostroabbaglio. “Macometiseitruccata?”èlafrasechesugellaunaveraamicizia. 6 - INCARNATO PERFETTO? Il sogno di tutte noi è avere un colorito luminoso e nessuna discromia, ma dove madre natura non è intervenuta ecco che il giusto make-up arriva a salvarci. Parliamoci chiaro: la cosa fondamentale non è tanto il trucco, vi ricordo che vivo di questo, ma senza un’adeguata detersione e cura della pelle non c’è fondotinta che vi potrà salvare. 7 - PRIMER, SI! Ma non ogni giorno. Questo prodotto vi conferisce un aspetto visivamente levigato, ma a voi lo dico senza remore “è come buttare petrolio sul viso” non è altro che uno strato di plastica trasparente che occlude tutti i pori della pelle rendendola uniforme. Il risultato è magnifico ma preferisco consigliarvi qualche scrub in più. 8 - COLORE DEL FONDOTINTA GIUSTO vi prego fate attenzione... ogni volta che vi fanno provare il fondotinta sul dorso della mano una make-up artist MUORE. Quindi, attenzione... se vi capita di nuovo, correte, correte più veloce degli upload delle foto pubblicate di Leocino sui social. Regola che pensavo di non dover mai ripetere, il fondotinta si prova tra il collo e la mandibola! 9 - NO al filtro “Effetto Bellezza” et simili. Non aggiungo altro. 10 - Ultima ma non per questo meno importante, affidatevi il più possibile a dei professionisti: in questo
campo è bello improvvisare e sviluppare le proprie capacità artistiche ma se volete mettervi in gioco bisogna rientrare in canoni non solo estetici ma anche in quelli tecnici, in linea con quello che oggi il mercato richiede. Ma vorrei anche ricordarvi di non prendervi troppo sul serio perchè la piattaforma social, se di social si parla, premia anche e soprattutto le personalità genuine, simpatiche e a volte improbabili che non hanno paura del giudizio dei loro spettatori, anzi lo sfruttano a loro favore. I social media sono apparenza ma anche strategia e genio.
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BACKSTAGE foto di Cesare Bellafronte e Sophie Toso
ph:C esare Bell afro nte
ph:CesareBellafronte
#SOCI@LE
Sam dur ialamua lezi ante la one di msua ake mo -up del . : Con Cangiano cet Befo ta re & Afte r. nte afro Bell sare Ce ph:
ph:CesareBellafronte
Intervento delle partecipanti durante il workshop #SOCI@LE. ph:CesareBellafronte
Cesare Bellafronte fotografoufficiale dell’evento in un momento di confronto con la fondatrice dell’Associazione no-profit Lidia Dice... e fautrice del workshop.
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phie To
ph: So
ph: Sophie Toso
ph:C esare Bell afro nte
ph: Sophie Toso
ph: Sophie Toso
Seconda sessione dedicata alla parte pratica del workshopmake-up.
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tu che sei? ;-)
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emoji
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foto di Cesare Bellafronte
uranteilworkshop“Soci@le”tenutosipressolospazioInVistadeigiorni 13 e 14 giugno si è affrontato il discorso sull’immagine, più precisamente sulsapercomunicareattraversol’espressionefaccialeecorporea.Abbiamo quindiutilizzatounlinguaggiouniversaleconlepartecipanti,attraversodelle emoticon (smile) chiedendo loro: “che emoticon sei in questo momento?”. Questo esercizio aveva lo scopo di aiutare le ragazze a manifestare una spontaneità davanti l’obiettivo grazie all’inerimento di elementi emotivi ed espressivi attraverso il nuovo linguaggio contemporaneo.
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millenials interview testo a cura di Federico Ferrante foto di Cesare Bellafronte
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giovani friulani sono attivi e partecipi in tutta Italia, infatti, oltre la presenza delle venti ragazze per l’iniziativa “Lidia Dice…”, anche due ospiti speciali hanno dato il loro contributo raccontandol’esperienza di vita nel settore dell’immagine. Stiamo parlando di Mirko Pividore, diciannovenne Mister Italia 2018, e la giovane influencer diciottenne Oks Dane. La giovane Oks, millennial, ha sviluppato la sua passione “in un modo buffo” osservando alcuni suoi coetanei che si filmavano parlando della propria vita come fosse un diario personale. “Quindi un giorno ho deciso anche io di aprire un canale Youtube dove parlo delle mie passioni e dei problemi che gli adolescenti affrontano, cercando di aiutare persone che si ritrovano nella mia stessa situazione”. Prosegue: “Per me Youtube non è solo un lavoro, anche se a volte collaboro con delle aziende, rimane soprattutto un hobby dove posso continuare a parlare delle mie passioni e delle mie esperienze di vita”. Tutto ciò è realizzabile tramite un investimento di tempo, come lo è per un lavoro, perché dietro all’apertura di un canale Youtube e, quindi, a una produzione di filmati, oltre a esserci la necessitàdeglistrumenti(macchinefotografiche,accessori e software per il montaggio), c’è bisogno di molto tempo per il montaggio video. Oks evidenzia per l’appunto quanto la figura dei genitori sia
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stata rilevante: “I miei genitori mi sostengono, e sono molto grata a loro, perché mi aiutano. Impiego molte ore a fare i montaggisperando che un giorno possa diventare un lavoro”. Mirko, invece, racconta come non fosse tra le sue ambizioni quella di partecipare al concorso di bellezza, ma è stata la famiglia a spingerlo ad affrontare le selezioni, per poi passare alle finali regionali e infine nazionali. Afferma infatti come fosse “incredulo, non capivo cosa stesse succedendo quando hanno nominato il mio nome, sono rimasto per 3-4 secondi fermo immobile”. Il più bello d’Italia senza rendersene conto. Inoltre, ci racconta, come tra le sue passioni ci siano il mondo della cinematografia e soprattutto della musica perché li percepisce come mezzi nei quali sente la possibilità di comunicare idee e emozioni. Per la musica ha maturato per l’appunto una forte passione, anche grazie alla collaborazioneconunamico“fraterno”conilquale produce musica elettronica e non esclude un futuro legato alla produzione musicale o nel mondo del cinema. Una spinta all’avviare un nuovo percorso data da una forte attitudine a relazionarsi, ma soprattutto dall’aiuto e i consigli della famiglia che sono un dono da non rifiutare. Ce ne danno, infatti, l’esempio storie di giovani come Mirko e Oks Dane.
Supporter
MAURO PUCCINI
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-Boy dal 1983, appassionato di Urban Culture e Street Style, ho sempre cercato di fondere queste passioni con la fotografia, aspirando a portare l’immaginario e l’attitudine di quel mondo nei miei scatti. Da sempre ricerco i soggetti che amo nelle città che hannocreatolecultureurbanechemiaffascinano:NewYork,Londra, Tokyo,fotografandolepersoneperstrada,neiplaygrounds,neiclub, ai concerti. Dal 2003 al 2006 ho avuto l’occasione di incontrare e lavorare come assistente per alcuni importanti fotografi Italiani nel campo della Moda e del Ritratto, spostandomi tra Roma e Milano. Da loro acquisisco la tecnica e mi viene trasmesso l’amore per il ritratto in posa, cose che riporterò anche in strada. Nel 2005 fondo Labrena Photography, iniziando a lavorare indipendentemente come fotografo nella moda e specializzandomi nel ritratto di artisti, soprattutto nel settore musicale grazie alla collaborazione con Superfly Magazine. Negli anni allargo i miei orizzonti, spaziando in vari campi della fotografia,confrontandominonsoloconilritratto,maconilreportage sociale, quello di viaggio, la fotografia d’azione, gli interni e lo still life, imparando qualcosa da ognuno di essi e riportandola in tutti i miei lavori, sempre con quell’attitudine proveniente dalle mie radici. ”
“perche tutti hanno dei sogni e Lidia aiuta i suoi ragazzi ad avere gli strumenti per realizzarli”
Mauro Puccini
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storyteller DESIRÈ BIASIZZO
Tra i giovani talenti, l’associazione “Lidia Dice...” ha avuto il piacere di conoscere e sostenere un’altra promessa del Friuli Venezia Giulia, Desirè. Una ragazza giovanissima con la passione per la danza e con il desiderio di imparareemigliorarsi. Infatti Desirè, dopo esser cresciuta nelle varie scuole di danza, da Tarcento a Udine, e avendo frequentato il liceo coreutico, meno di un mese fa è riuscita a passare le audizioni e a vincere una borsa di studio per continuare gli studi della professione a Milano, il centro pulsante della danza. Desirè è contentissima delrisultatoraggiunto, ed è riconoscente per l’opportunità creata dall’associazione “Lidia Dice...”. Il contatto con Lidia non è stato istantaneo, l’associazione ha difficoltà a dare risposte immediate ai giovanidatol’impegno che si assume per ogni sfida:laconseguenzaè che lo spazio rimanga per pochi. La volontà di conoscersi è stata la forza che ha spinto ad avvicinare le due amanti della danza, e a fare in modo che ognuno si impegnasse a trarne dei benefici.
foto di: Mauro Puccini mua: Samia Lamua assistant make up: Alice Pontoni
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Desirè è entrata nella dimensione facendo un primo set fotografico a Udine e conoscendo il gruppo “Black swan” che lei stessa ha definito “forte, che ricerca talenti e li indirizza fino a farli sbocciare”. Come un fiore appena sbocciato, Desirè sarà pronta ad affrontare le nuove sfide che gli si presenteranno nel nuovo ambiente in cui vivrà, tra cui la severità degli insegnanti di danza che ritiene una caratteristica molto importante per imparare al meglio la tecnica.
testo a cura di Federico Ferrante
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Mia Magazine
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moda
Bohemien garden Ph: Cesare Bellafronte Muah: Samia Laoumri Gioielli: Profumeria Elisir Models: Barbara Ballico Martina Brussa - Martina Manias
camice foulards in seta SILVIA BISCONTI per RAPTUSE & ROSE
mantella in broccato reversibile ERMANNO GALLAMINI - edizione limitata.
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abiti in raso di seta ERMANNO GALLAMINI - edizione limitata pochettes in velluto e passamanerie BACIDIDAMA VENEZIA foulards in seta e lurex D’ANIELLO DI D’ANIELLO ELENA scarpe camoscio e pitone ALEXANDRA VOLTAN - edizione limitata
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partendo da sinistra: Abito svasato seta kimono di fine ‘800 IBRIGU - edizione limitata,sandaloargentoinnappadivitelloALEXANDRAVOLTAN,colannavintage. Blazer doppiopetto in seta kimono fine ‘800 IBRIGU - edizione limitata, sandalo camoscio e piume. Giacca in nappa di vitello oro con interno dipinto da Giuseppe Fioroni D’ANIELLO di D’ANIELLO ELENA - edizione limitata, pantalone palazzo in seta kimono di fine ‘800 IBRIGU - edizione limitata, sandalo oro in nappa di vitello ALEXANDRA VOLTAN, bracciale vintage.
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cappotto unisex in broccato ERMANNO GALLAMINI - edizione limitata, spilla vintage.
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a partire da destra: giacca in seta FM EXCLUSIVE - edizione limitata, gonna con maxi spacco in seta kimono fine ‘800IBRIGU - edizione limitata, sandalo oro rosa con pietre swarovsky GIALLO POSITANO, borsa taglio laser cucita a mano ALMALA, orecchini e bracciale vintage. a partire da sinistra: cappotto unisex fatto con tappeto uzbeko ricamato in seta e lana con collo inpellicciadilapinvintageIBRIGU -edizionelimitata,pantalonefoulardinrasodisetaIBRIGU -edizionelimitata,ciabattina lucertola argento con ricamo leone di San Marco ALEXANDRA VOLTAN, pochette in lucertola con ricamo leone di San Marco e tracolla con murrine veneziane ALEXANDRA VOLTAN. giacca viola in velluto di seta reversibile in seta operata con pelliccia di visone, pantalone foulard raso di seta IBRIGU - edizione limitata, pantofola lucertola oro con ricamo leone di San Marco ALEXANDRA VOLTAN, pochette e tracolla lucertola con ricamo leone di San Marco ALEXANDRA VOLTAN.
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abito e giacca in voilè di seta FM EXCLUSIVE - edizione limitata, borsa in pitone con pietre swarovsky e tracolla con frange EMANUELA CARUSO CAPRI. a destra: giacca patchwork “the bengala Kantha” ERMANNO GALLAMINI edizione limitata, pantalone di seta crop ERMANNO GALLAMINI, sneakers camoscio e piume ALEXANDRA VOLTAN - edizione limitata.
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Mia Magazine
Lo specchio REALTÀ O ILLUSIONE testo a cura di Manlio Boccolini foto unsplash.com Prima di uscire il gesto di specchiarsi è essenziale per controllare che la nostra immagine sia gradevole o, come direbbe Coco Chanel, per togliere qualcosa prima di affrontare il mondo esterno. Lo specchio esiste fin dai tempi antichi perché è utile a verificare il nostro aspetto esteriore e a servire, anche, la nostra vanità. L’uomo ha sempre cercato l’approvazione negli occhi degli altri, anche a costo di sacrificare il proprio gusto personale, e questo aspetto è molto ben conosciuto dagli esperti del web che, monitorando costantemente le nostre mosse sui cellulari, tablet e personal computerciripresentanoimmediatamenteimmaginiadeguatealnostrogustoestetico moltiplicandol’immaginerassicurantedelmondochevogliamo.Ildiffondersideiselfie ha amplificato ulteriormente la nostra irresistibile voglia di specchiarci riprendendoci in ogni momento del quotidiano, diffondendo il nostro ego nel fantastico mondo dell’immaterialità virtuale, restando in attesa dei like di approvazione che regalano quel picco adrenalinico che scaturisce da una piccola vittoria. Nell’antichità i reali, non possedendoicellulariconfotocamera,usavanoaltrisistemididiffusionedell’immagine come le statue, i busti o le monete e ne misuravano il gradimento in base al tempo dellaloroesistenza prima della distruzione o alla sua lunghezza dell’uso pratico. Come vediamo,nulladinuovosottoilsole.Latecnologiamodernapermetteoggidisoddisfare questo bisogno primario con altri mezzi e, a differenza che nel passato, a tutti. Anche chi vuole oggi proporre nuovi prodotti non può sottrarsi a questo aspetto del mercato. I nuovi designers fotografano tutte le loro idee e le postano utilizzando i social in attesa di verificare i feedback dei loro followers che, come nell’antica Roma, alzando il pollice o abbassandolo, decretano la vita o la morte di un nuovo prodotto ancora prima che sia disponibile per provarlo fisicamente. Questa rivoluzione sembra positiva perché permette di ottimizzare gli investimenti di chi produce, rispecchiando l’opinione della maggioranza delle persone che poi acquisteranno i prodotti, ma alla lunga potrebbe portareaunappiattimentogeneraledellacreativitàcome,sembra,stiagiàaccadendo. Quante volte un esperimento sbagliato o un prodotto pensato per una funzione hanno portato a creare qualcosa di non programmato e di enorme successo? La creatività serve proprio a regalare emozioni inaspettate e, soprattutto, a far progredire l’uomo. Immaginate se Steve Jobs di Apple non avesse immaginato il pc e, contro tutto e tutti, non lo avesse prodotto perché all’inizio gli dicevano che non serviva, oggi saremmo ancora a scrivere sulle tavolette di cera con uno stecco, perché si può scrivere anche così… Solo rompendo la bolla costruita intorno a noi ritroveremo il gusto della scoperta di novità e ci libereremo dalla gabbia del passato, facendoci scoprire nuovi orizzonti inesplorati. Lo specchiarsi, perciò, funziona se questa azione serve a portare armonia in noi stessi e non per capire come gli altri ci vorrebbero vedere. Peggio sarebbe se, comemoltospesso oggi accade,chi si specchia si trovasse irresistibile e si convincesse che per tutti gli altri sia la stessa cosa solo perché cliccando un pulsante accendono un cuoricino rosso…il Narciso che si trova in ognuno di noi ci porterebbe ad affogare con lui in un mare di inconsistenti like.
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moda
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Seguici su:
Pordenone Galleria Asquini, 3 Lignano Pineta Piazza del Sole, 68 - info@fmexclusive.com - M. +39 338 7562976
foto:WalterMenegaldo
Matilde FOTO DI: CESARE BELLAFRONTE MODELLA: MATILDE TREZZI MAKE-UP & HAIR: SAMIA LAMUA STYLIST: PAULA BRAZIL SET: VILLA PRIVATA
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SPECIAL THANKS TO: MARCO NEOPENSI
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the contents
contributi inordinealfabetico
Manlio Boccolini
nasce a Udine nel 1966, quarta generazione di una famiglia di commercianti cividalesi, respira moda dalla nascita. Si definisce un pigro salvato dalla curiosità e proprio questa virtù lo porta in contatto col mondo di Vogue Italia e Franca Sozzani. Con lo pseudomino di MANLIO B. (GOOGLE: manlio b. vogue) viene selezionato come free contributor per varie attività della testata (Vogue Encyclo, Live on Vogue Pitti, “Love your age” di Lancome, Dream Photo Contest Illy e varie recensioni su sfilate e argomenti di attualità). Un fashion lover e consulente immagine, impegnato anche in attività di scouting di nuovi talenti e brand emergenti.
Francesca Dorigo nasceaUdinenel1973,findabambinadimostraunospiccatosensoartistico
e un attenzione per tutto ciò che riguarda l’immagine, la moda e la bellezza. Dopo aver frequentato l’istituto d’arte, ha lavorato diversi anni nel settore della moda come responsabile di prestigiosi negozi d’abbigliamento. Il makeup rimaneva comunque la sua passione più grande. Decide di intraprendere un percorso fatto di seminari e corsi di trucco, beauty e sposa, moda, fotografico e face painting, per riuscire ad avere quelle competenze e quella professionalità che le permetterà poi, nel 2013, di iniziare ufficialmente la professione di make-up artist e consulente d’immagine.
Sebastian Laspina
nel 2000 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Udine.Nel2004conseguelaspecializzazioneinDermatologiaeVenereologiapressolostessoateneo.Nel2008ottiene il Master S.I.D e. M.A.S.T. in Dermochirurgia, presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Siena. Nel 2009 consegue il Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Cliniche presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Udine. Dal 2007 è dermatologo di riferimento presso la LILT di Udine (Lega Tumori per la prevenzione dei tumori della pelle).
Federica Morello
nata a Casarsa (PN) nel 1992, creativa per passione e ammaliata dallo stile di Marta Marzotto, Chaterine Babà e Iris Apfel. Dopo gli studi al liceo classico, ho frequentato l’Istituto Marangoni di Milano dal 2011 al 2014, diventando fashion stylist. Successivamente consegue un master allo IED di Milano in Image Cunsulting e nello stesso anno, 2015, ha il piacere di collaborare come stagista al progetto “Silos” di Giorgio Armani e come visual merchandiser con il gruppo Zegna per il progetto e-commerce “Storytalia. La sua ambizione? qualche boutique “FM EXCLUSIVE” nel mondo per far conoscere il vero artigianato italiano d’eccellenza, la qualità e la bellezza per il piacere di piacersi, per essere originali, diversi, unici e per essere semplicemente se stessi. Ama pazzamente il suo lavoro e tutto ciò che è bello.
Elena Romanelli
nata a Udine nel 1987, fin da piccola guarda il suo futuro e s’immagina con la valigia in mano pronta a scappare e scoprire il mondo. Finiti gli studi di tecnico dei servizi turistici ha realizzato il suo sogno ed è diventata una agente di viaggio. Adora realizzare i sogni dei suoi viaggiatori. Partecipa a moltissimi workshop, meeting, fiere in Italia e all’estero per essere sempre aggiornata sulle mete più trendy e sulle destinazioni più particolari. Nel tempo libero viaggia per scoprire ogni angolo del mondo.
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Mia Magazine
Mia Magazine Fashion Night Galleria Asquini, 3 - Pordenone // Piazza del Sole, 68 - Lignano Pineta info@fmexclusive.com - M. +39 338 7562976
Fotografo uff iciale evento: Cesare Bellafronte Fotografi backstage: Irene Guarneri & Niccolò Loschi
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Mia Magazine Fashion Night Supporter Un doveroso ringraziamento va alla Signora Natalina che ha gentilmente omaggiato i nostri ospiti con le linee di prodotti per la pelle firmate Menard, che trovate in esclusiva da Profumeria Elisir (Udine).
MENARD is dedicated to providing our customers with safe, beneficial and effective products. We also believe beauty products should come in beautiful containers that accent the elegant times and places of your life. Foto di: Cesare Bellafronte Muah: Samia Lamua Make-up di: Profumeria Elisir (Udine) Total Looks: FM Exclusive Models: Martina Manias, Barbara Ballico, Martina Brussa
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Refresh massage: Una crema per massaggio dalla texture vellutata che ringiovanisce la pelle e favorisce una bellezza serena. Può essere usato anche come crema detergente.
Lotion: Una lozione concentrata per la pelle che ridona un aspettogiovanile, tonificato e senza rughe.
Day cream: Una crema da giorno specifica per tonificare e mantenere l’idratazione e l’elasticità mentre protegge la pelle dai pericolosi effetti dei raggi ultravioletti.
Emulsion: Un’emulsione dalla consistenza setosa che ridona e conserva idratazione ed elasticità,favorendo bellezza serena.
Eye cream: Una crema per gli occhi intensamente idratante, che favorisce e mantiene la zona del contorno occhi perfettamente idratata ed elastica.
Night cream: Una crema dalla consistenza setosa che ridona e mette in risalto una pella giovane, elastica e frizzante.
Washing cream: Una crema detergente per il viso che pulisce delicatamente la pelle. 51
MIA FASHION NIGHT BACKSTAGE
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LOOK 1 Vanessa Manfrin LOOK 2 Federica Imbalzano
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LOOK 3 Martina Brussa LOOK 4 Gaia Falcone Cescutti
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LOOK 5 Laura Imbalzano
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LOOK 6 Sara Marino LOOK 7 Camilla Somma
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SFILATA FM EXCLUSIVE
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LOOK 9 Dalila Lestani LOOK 10 Chiara Busetti
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LOOK 11 Elisabetta Stocco
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LOOK 12 Michelle Masullo LOOK 13 Barbara Ballico LOOK 14 Martina Manias
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foto: Cesare Bellafronte muah: SamiaLamua Sponsor make-up: Profumeria Elisir (Lignano Pineta) Models: Workshop Soci@le by Lidia Dice...
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Il Beach Club - l’anima glamour e pulsante del Tahiri. Una location esclusiva, nella giovane spiaggia di Lignano Sabbiadoro, darà spazio ai vostri incontri. Il nostro team di bartender vi conquisterà con ricercati aperitivi fronte mare a ritmo dei migliori sound. Non mancherà la frizzante atmosfera dell’after-dinner per vivere l’euforia e la vivacità della stagione estiva. Il tutto accompagnato da prodotti premium e spiriti di qualità, selezionati da Max, per la creazione dei vostri cocktail.
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LE MASCHIETTE rien à mettre ORARI 9.30 – 12.30 | 16.00 – 19.30 56
chiuso Lunedì mattina
Le Maschiette Borgo San Nicolò 50/52 - 30026 - Portogruaro (VE) Italy - T. 042174114 info@lemaschiette.com
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moda
LE MODELLE
victoria beckham
IN PASSERELLA
NON SORRIDONO. testo a cura di Manlio Boccolini
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A
lbert Einstein, tra i mille pensieri che teorizzò sull’universo e il mondo, trovò il tempo per occuparsi anche di felicità, d’altronde cosa c’è di più relativo dell’essere felici? Le emozioni sono assolutamente personali e definirle in modounivocopertuttirisultaarduo,anche perungeniocomeAlbert.Recentemente sono tornati alla luce due suoi piccoli manoscrittisull’argomentochesonostati messiall’astadauneredediuncameriere di hotel, che li aveva ricevuti come “mancia”nonmonetariadalloscienziato. Sulla carta intestata dell’albergo dove era ospite, Einstein scrive tra l’altro: “…Una vita tranquilla e modesta dà più felicità che la ricerca del successo legata a costante inquietudine…”. Questa affermazione si lega molto al mondo moderno intriso di inquietudini quotidiane e mi fa ripensare a quando assisto alle sfilate di moda e non posso non notare che le modelle, o i modelli, non sorridono mai. La serietà dei loro volti mi trasmette un po’ di inquietudine e stride con la situazione che dovrebbe essere giocosa e allegra, visto che sono pagati per portare abiti bellissimi e visto che si presenta il risultato finale di un duro lavoro, durato mesi, nell’appuntamento clou della stagione. Devo riconoscere che i volti di pietra, però, mi permettono di concentrarmi meglio sui vestiti che indossano, sui dettagli, sugli accessori che li accompagnano, per il mio lavoro è fondamentale concentrarsi su quello. Un’espressione non neutra mi distrarrebbedaquellochelostilistavuole comunicare:ilsuopensiero,lasuavisione e il suo impegno nel creare abiti stupendi che vestiranno clienti, loro sì, felici. In questo si materializza la differenza tra la finzione della passerella, dove il corpo viene usato come sostegno di bellissime realizzazioni e la realtà delle nostre strade,doveilcorpodeverappresentarci e trasmettere la nostra personalità anche oltre a quello che indossiamo e che viene valorizzato da un bel sorriso spontaneo. Ultimamente,però,questesituazionisono meno vere che in passato. Come in altri ambiti c’è stato un ribaltamento dei ruoli.
Oggi, sempre più spesso, si assiste a sfilatedovevengonopresentatispettacoli piùcomplessiescenograficichemiranoa coinvolgereemotivamenteglispettatori. Ambientazioniinluoghimagici,modelle che ballano, che cantano, che giocano o scherzanofraloro(emblematicol’evento mondialeannualediVictoria’sSecretcon i suoi angeli), si realizzano show dinamici e divertenti, mettendo in secondo piano l’attenzione sui vestiti e amplificando l’emozione che la gioia trasmette nel suo insieme, finalmente sorridendo. Al contrario, nelle strade delle nostre città e non solo, noto che pochissimi sorridono e ascoltare il suono di una bella risata in pubblico mi fa quasi sobbalzare dallo stupore. Un ribaltamento del modo di essere e apparire che fa riflettere. Sicuramenteitempicheattraversiamonon agevolanolaspensieratezzachebisogna possedere per essere felici. Anche per essere allegri ci vuole impegno e oggi l’impegno spaventa molti. Le modelle sono pagate e questo le aiuta a essere qualunque cosa venga loro richiesto, noi dobbiamo essere qualcosa senza contropartitaapparenteesembrarefelici senza esserlo è sicuramente stressante. La finta felicità poi si trasformerebbe in una recita stucchevole senza pathos. Molti filosofi, pensatori e scrittori si sono cimentati nella definizione di felicità, per Oscar Wilde “…non è avere ciò che si desidera ma desiderare ciò che si ha…”, perciò il solo indossare il nostro abito migliore, acquistato a volte con sacrificio, mettendo in secondo piano altre necessità, dovrebbe regalarci la gioia di possedere un pezzo di paradiso che se illuminato dal nostro sorriso sarà ancora più brillante. Concludendo, vi invito a osservare come di una persona chesorridenotiamoprimalasuabellezza interiore, viceversa, di una persona triste e seria notiamo l’esteriorità della sua malinconia che si riflette nel suo abbigliamento, perciò, a meno che non indossiate una abito da passerella vi consiglio di sorridere moltissimo…
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foto: Al Bruni
Calzaturificio Norton srl via Nazionale, 10 - 33030 Coseano (ud) - Italy T. + 39 0432 862003 info@norton-shoes.it
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trend
LE FRANGE SON TORNATE!
Ebbene sì, se non avete mai osato sfoggiare qualcosa con le frange questo è il momento giusto, perchè saranno le grandi protagoniste di abiti, scarpe, borse, accessori e bijoux sia nella stagione primavera/estate 2018, che in quella autunno/inverno 2018/19. Un trend talmente forte che prende piede anche nel campo dell’arredamento. I nuovi interior designer propongono complementi d’arredo e accessori per la casa strutturati o decorati con le frange.
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testo a cura di Federica Morello fashion stylist e consulente d ’ immagine
ra fine ‘800 e inizio ‘900 l’industria si amplia sempre più e la modernità inizia a prendere piede creando nella gente comune nuove prospettive di libertà. Uno scontro politico e sociale si manifesta tra il vecchio continente, l’Europa, e l’America. Infatti l’Europa così rigida e legata alle concezioni passate si trova davanti al colosso americano che ha iniziato la sua ascesa sociale. Durante il periodo dei così detti “ruggenti” anni 20 le donne americane iniziano a cambiare le loro abitudini e a prendere più consapevolezza del loro ruolo. Proprio in quel decennio le frange cominciano a farsi largo nella moda femminile. Nuove mode e tendenze nascono nel cuore della notte. I balli sfrenati nei locali proibiti forniscono la giusta occasione per scatenarsi fino all’alba. La musica jazz e il charleston diventano simbolo della nuova generazione di donne, le “flappers”, così sfacciate ed eccessive. Porta voci di libertà, frivolezza e frenesia, sicure di loro stesse, vogliono rompere con la tradizione e quale strumento migliore se non la moda? Gli abiti si accorciano, il punto vita si abbassa, lunghi scolli scoprono la schiena e il petto, compaiono i primi spacchi e tante tante frange. La silhouette si fa esile e divertente. Clara Bow, Bee Jackson, Louise Brooks e Josephine Baker sono le dive del momento, si sfidano a colpi di ballo e lasciano tutti gli spettatori a bocca aperta. Nei loro succinti abiti tutti frange e pendenti sembrano avere corpi snodati e instancabili. L’euforia che trasudano coinvolge l’intero pubblico. Il tintinnio e il fruscio dei loro abiti sono musica per le orecchie di chi le ammira. Nel 1923 esce il film Salomone interpretato dall’attrice Alla Nazimova. Il suo copricapo è formato da importanti piume e da frange in cristallo che scendono lungo le spalle e vanno a formare delle ali. Il fotografo Arthur Rice la ritrae in un’immagine molto glamour. Bataclan, Folies Bergère e Moulin Rouge diventano i locali di riferimento degli anni ‘20 e ‘30 (nel 2002 viene girato il film “Chicago” in cui le attrici Renee Zellweger e Chaterine Zeta Jones si calano nei panni di due flappers e ci fanno rivivere queste sfrenate atmosfere). Sono gli anni in cui le ballerine, Chorus Girls, si esibiscono in balli di gruppo e i loro abiti da scena sfrangiati sono perfettamente coordinati alle loro movenze; dove qualsiasi donna possiede almeno un copricapo di sole frange; gli stessi anni in cui l’attrice Gloria Swanson si sposa con un abito ultra moderno e iper-femminile. Frange che luccicano come i diamanti ricoprono ogni singolo centimetro del suo abito nuziale, il ventaglio è composto da lunghe piume bianche, mentre il diadema che porta in testa è un intreccio di pietre preziose.
L’attrice Anita Luise nel 1935 si ritrova ad interpretare il ruolo della regina Tatiana per il film “A Midsummer Night’s Dream”. Il suo costume fatto di sole lunghissime frange è assolutamente favoloso, e il fatto che la pellicola sia in bianco e nero lo rende ancora più incredibile. Molto fiabesca la scena in cui la regina è attorniata da tutte le sue fate mentre le sorreggono le frange. Assolutamente degno dellamemoriadiWilliamShakespeare.Unabito identico verrà fatto indossare all’attrice Judy Garland per il film “Ziegfield Girls” del 1941. Una corrente latina inizia a farsi largo sul grande schermo. Dolors Del Rio si trova ad interpretare il film “Follia Messicana” (1935) e porta in scena frange dal gusto sudamericano. Il tango e il flamenco diventano i balli del momento. Un tocco gitano viene aggiunto agli abiti. Frange rosse e nere si mescolano ai pizzi degli scialli, degli abiti e delle crocchie per capelli. A fine anni ‘50 il cantante country-rock Elvis Presley indossa una giacca in pelle nera con spalle e maniche fitte di frange e con la sua inseparabile chitarra inizia a salire su tutti i palcoscenici d’America. Ma solo nel 1969 grazie al singolo “Easy Rider” (“See See Rider”) verrà incoronato re del rock’n’roll. I suoi look sono un tripudio di frange e pelle: camicia, pantaloni, stivali e perfino la tracolla della chitarra. Indimenticabile la sua tuta in pelle bianca ricca di frange. Qualche decennio più tardi il cantate Bob Dylan si rifarà a lui per le giacche in pelle dalle lunghe frange. Negli anni ‘60 si delineano due nuove correnti modaiole ben distinte: lo stile “Space” e lo stile “Classy”. Stilisti come Paco Rabanne e Guy Laroche si vedono protagonisti in questi anni, rispondendo alle esigenze della moda e riportando in auge le frange in due versioni completamente diverse. Paco Rabanne si fa portavoce della nuova generazione, quella che vuole rompere le regole, gli schemi, lanciarsi nel futuro. Grazie a questa Maison le frange assumono una forma futuristica e spaziale, mai vista prima. Nuovi materiali vengono utilizzati nella creazione degli abiti, quali il metallo e la plastica. Numerosi gli scatti proposti dalle più prestigiose riviste di moda che ritraggono le modelleinposerigideeschematicheconquesti abitiinnovatividovelefrangelafannodapadrone (Samantha Jones by Bert Stern for Vogue Italia, 1967).Assolutamentedinotaèl’interpretazione di Jane Fonda nel film “Barbarella” del 1968, dovel’attriceindossaunmini-dressfirmatoPaco Rabanne che presenta frange metalliche verdi chiare e scure. Guy Laroche, invece, rispecchia la classe aristocratica ancora legata ai dettami di una ristretta cerchia sociale.
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Nelle sue collezioni le frange si trasformano in piume assumendo così una forma raffinata e sofisticata (l’Officiel, 1966). In bilico tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70 un nuovo stile di vita si fa largo tra i giovani, i quali professano e inneggiano all’amore libero e alla pace. Le frange si rivoluzionano ancora e diventano le protagoniste della moda “BohoChic”, stile indiscusso dei “Figli dei Fiori”. Reminiscenze folkloristiche si mescolano al gusto afro e allo stile Apache. Le frange invadono qualsiasi abito e accessorio,possonoesserein pelle,incamoscioointessuto, lunghe o corte, fitte o larghe. Possono cingere la vita o decorare la fronte, diventare elementistilisticinegliscialli, nei foulard, nelle borse, nelle giacche, negli stivali e nei pantaloni. Una vera e propria “frangia-mania” che si fa portavoce di un senso di libertà. La designer Ossie Clarck realizza un’intera collezione in camoscio sfrangiato e anche la celebre coppia formata dai due cantanti Cher e Sonny si lascia trascinare da questa nuova corrente stilistica. Nel pieno degli anni ‘70 si delinea la figura della “Disco-Diva” che calca palcoscenici di discoteche, locali e televisioni completamente ricoperta da frange, piume e pendenti di paiettes. Le regine indiscusse dell’epoca sono Diana Ross, Donna Summer, Cher e Tina Turner. Lo stilista Bob Mackie realizza per loro incredibili abiti luccicanti. Frange leggere e scintillanti adornano gli abiti e li rendono glamour. Il celebre locale “Studio 54” diventa punto di ritrovo e di performance delle “DiscoDive”. Chiunque cerca di entrarvi solo per vederleesibirsineilorosfavillantiabitidifrange. Negli anni ‘80 le frange assumono una sfaccettaturaesagerata,sfacciataedesuberante, dove gli stili biker, rock e disco si mescolano e si fondono insieme per dar vita al “Glamrock”. Elton John e David Bovie, portavoci di questa nuova tendenza, si presentano ai loro concerti ed eventi con strascichi di lunghe e frivolefrange.Traigiovanispopolanolegiacche blue-jeans arricchite da borchie e impreziosite da frange fatte con strass e perline, in oro o in argento,neicolorifluoolaminati,neipiùsvariati materiali. Spesso queste giacche si abbinano a
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trend
lunghi stivali bianchi stile gaucho arricchiti anch’essi da strass e frange. Anche i costumi da bagno non riescono a sfuggire a questo mare in piena di frange. Bellissima la Modella Gia Carangi in costume intero bianco a frange . Negli stessi anni si riscopre lo stile cow-boy. Nel 1980 esce il film “Urban Cowboy” interpretato da John Travolta e Madolyn Smith. Camice a quadretti, canottiere e jeans si riempiono di frange. Già negli anni ‘30 e ‘40 si parlava di stile western al cinema e nell’abbigliamento, grazie anche alle innumerevoli pellicole che venivano propostesulgrandeschermo (“Buffalo Bill” di William Wellman, 1944). Stile che si rafforza negli anni ‘60 con film indimenticabili quali la trilogia del dollaro “Per un pugno di dollari” del 1964, “Per qualche dollaro in più” del 1965 e “Il buono, il brutto, ilcattivo”del1966, tuttidiretti daSergioLeoneeinterpretati da Clint Eastwood. Le frange, che diventano elementi indispensabili per giacche, jeans e stivali richiamano l’atmosfera del Texas, dell’Arizona del Dakota e dell’Oklahoma, dove la vita selvaggia e delle scorribande si mescola a quella tranquilla e rilassata delle praterie. Tre diverse figure si delineano in questi film: i primitivi indiani, gli inaffidabili messicani e i conquistatori bianchi, un unico elemento in comune: le frange. In camoscio e mescolate a piume colorate per i primi, in tessuto e corda come decoro per ponchos per i secondi, in pelle e cuoio per gli ultimi. Nel 1991 Chanel e Fendi realizzano entrambi delle collezioni improntate sulle frange. Nel 1992 la griffe italiana Atlier Versace, in occasione della sfilata Couture per la stagione primavera-estate, realizza una collezione tutta focalizzata su un tripudio di frange gold. Le più importanti top model del momento, come Kate Moss, Naomi Campbell, Elena Christensen, Linda Evangelista e Claudia Schiffer sfilano in passerella con creazioni ricche e barocche, fitte frange luminescenti. A risposta di tutta questa abbondanza, nel 1993 Miuccia Prada propone per la collezione primavera-estate abiti dove le frange sono monocolore e quasi tubolari. Di pari passo con la nuova tendenza minimal
che si afferma negli anni ‘90, le frange si liberano della frivolezza e diventano semplici, spesso iniziano come intrecci per bustini, top e abiti e poi si districano singolarmente. Trend riproposto ampiamente anche nel nuovo millennio. Infatti con le prime passerelle degli anni 2000 e fino ai giorni nostri troviamo svariate rielaborazioni delle frange. Una tendenza che lascia spazio alla creatività dei designer. La modella Kate Moss nel 2009 posa per la campagna pubblicitaria di Topshop, le cui foto vengono scattate in movimento per esaltare la fluidità e la leggerezza delle frange. Indimenticabile la passerella di Gucci per la ss 2012, una rielaborazione moderna delle frange decò anni ‘20. A chiudere il filo conduttore di questa nuova ondata di frange ci pensa il regista Buz Luhrman che nel 2013 rielabora il film “The Great Gatsby”, del ononimo romando di FrancisScottFitzgerald(1925).Grazieagliattori Leonardo di Caprio, Carey Mulligan e Toby Maguire riviviamo i “ruggenti anni ‘20”, con i loro balli sfrenati elefesteinterminabili,dove i corpi femminili sembrano fluttuare sempre più. Ermanno Scervino per la pe 2013 dona alle sue frange una romantica nota mediorientale; Roberto Cavalli nella ss 2014 elabora delle stole con frange in pelliccia da appoggiare su una spalla; Olivier Rousteing disegna per la fw 15/16 di Balmain una collezione con frange tropicali ed esotiche, l’arancione si mescola con il viola e il rosso con il blu; ritorno alle frange in camoscio per la collezione Burberry Prorsum ideata da Christopher Bailey per l’inverno 15/16 con un forte richiamo ai viaggi in India negli anni ‘60. Per la stagione pe 2016 la maison Valentino crea una collezione afro dove le frange sono l’elementoperfettoperabitieaccessori.Mentre Alberta Ferretti ne dà una visione più romantica con in chiffon di seta. Nella sesta stagione si inizianoadintravederele“fringed-bags”grazie adAltuzzarraeBalenciaga.Esattamenteunanno dopo riviviamo ancora la stagione delle frange: Anna Sui, Coach1941 e Rodarte le realizzano in stile western; Gucci riprende la scia glamrock; Hermes le popone in colori bon-ton, ma
sempre in pelle; Tommy Hilfiger cuce abiti a stelle e strisce con scintillanti frange in lurex. Le trend-setter Anna dello Russo, Chiara Ferragni e Olivia Palermo fanno spesso sfoggio di abiti, accessori e bijoux con frange, piume, nappineependenti,eilfront-rowcomelostreetstyle le segue per catturare le nuove tendenze. Importanti attrici come Cate Blanchett, Kesha Ward, Jessica Chastain e Emma Stone non rinunciano alle apparizioni ai grandi eventi con look solo frange. Non di meno sono le nuove top model: le sorelle Bella e Gigi Hadid, Stella Maxwell e Kendall Jenner. Ci sono Kylei Jenner, Kim Kardashian e Chrissy Teigen le quali non rinunceranno ad un scintillante abito tutto frangeinquestestagioni.Lefrangeraggiungono il loro apice modaiolo nell’evento più cool della primavera(fineaprile)americana:il“Coachella Musica and Art Festival”. Che tua sia una star o una persona comune le frange prenderanno il sopravvento sul tuo outfit. Le frange sono soprattutto interpretate in chiave anni ‘60 e ‘70, con uno una mescolanza fra lo stile hippie, biker, rock, cow-boy/girl. Quest’anno la cantante Kelela si è esibita indossando un bianco cappello da cowboy innondato da un drappeggio di frange in cristalli swarovski. Molto glamour, soprattutto per il perfetto abbinamento con una gonna in tulle e swarovski disegnata da Christopher Kane. Per la stagione ss 2018 la “FRINGED-BAG” è stata consacrata come it-bag di stagione. Infatti la nuova generazione di ragazzi, i così definiti MILLENNIALS, vogliono vestirsi in modo casual, rilassato e con un tocco modaiolo. Cosa meglio di una borsa con le frange per rappresentare rilassatezza e libertà, e al tempo stesso trendy?! Ma le frange non si limitano a riempire solo le borse,le troviamo, infatti, in svariate forme, colori e materiali in tutti quelli che sono i nostri capi di abbigliamento. Sulle passerelle sono stati parecchi gli stilisti che ne hanno dato una loro interpretazione.
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Mia Magazine La it bag della stagione, la “Fringed-bag”, viene proposta in versione maxi dalla Maison francese Balenciaga in colori vivaci; Calvin Klein la crea con frange laminate, simili ai pon-pon da cheerleader; Michael Kors fa sfilare delle maxi clutch con frange in rafia; la storica casa di moda italiana Fendi realizza una borsa tracolla le cui frange sono in pitone. Bustini e top con frange vengono realizzati da Dolce&Gabbana e Vionnet in versione multicolor,effettoreteperJacquemuseJilSander. Ci sono aziende come Balmain, Bottega Veneta, Sally LaPointe che lavorano con pelle e camoscio, e le frange che decorano gli abiti hanno un gusto che richiamano e mescolano lo stile safari a quello afro e a quello rock. A.W.A.K.E propone una collezione di collane fatte con lunghe frange in legno; Acne Studios, Calvin Luo e Mary Katrantzou elaborano abiti in versione uncinetto con il fondo sfrangiato; Anna Sui, regina dello stile hippie, crea sciarpe e ponchos con romantiche frange che si mescolano al pizzo. Sulla scia del romanticismo Chistopher Kane e Marchesa disegnano abiti con frange abbinate al pizzo, il primo in nero, bianco e rosso, la seconda in versione degradè; mentre Ulla Johnson dà una versione di una romantica contadina vestita di frange. Stilisti come Naeem Khan e Sachi&Babi che ci fanno sognare i paesi medio-orientali con le loro frange e nappine, mentre Elie Saab e Julien Macdonald ci portano ai tropici. Per chi è amante delle scarpe consiglio di prestare assoluta attenzione alla griffe Tod’s: mocassini nei colori neutri con frange in pelle perfettamente abbinate a quelle dei bauletti. Se, invece, piacciono gli abiti stile foulard Loewe fa il caso giusto. Frange super colorate sono state fatte sfilare da H&M con un’intera collezione di gonne, e da Marc Jacobs con un richiamo retrò agli eccentrici anni ‘60. Monse realizza una collezione dedicata al mondo dello sport americano con richiamo al baseball e al basket, dove le frange diventano sporty-chic; Nina Ricci, sempre sulla scia patriottica, realizza abiti con le frange che richiamano il mondo militare, ma che si avvicinano anche al mondo dei “Millennials” grazie ai colori come il rosa e l’azzurro. Paco Rabanne rimane fedele alle sue frangeinstilespace/futuristicoelesfoggianella variante metallica; in cristallo sono quelle che arricchisconogliabitivedo-non-vedodiPamela Rolland;minimaledaltagliolasersonolefrange monocolore di Ralph Russo, mentre colorate e sfumate sono quelle disegnate da Marco de Vincenzo.LestoricheMaisonfrancesiChristian Dior e Chanel optano per una rivisitazione con le frange del classico tweed, la prima nel color denim con tanto di logo, la seconda multicolor abbinandole ad accessori in pvc. Sempre sulle 66
trend
passerelle parigine vediamo sfilare maxi abiti disegnati dal marchio Celine, dove le frange assumono un’allure iper-femminile, sofisticata e leggiadra, magnifiche se abbinate ad un trench-coat color kaki destrutturato! Diane Von Furstemberg,semprefedelealmood“Studio54” degli anni ‘70, elabora una collezione colorata e vivace, dove le frange sono glamour e chic. Attenzione! Alle porte si sta affacciando la nuova stagione, fw 2018/19 in cui le frange continueranno ad essere una costante nei nostri capi e accessori. Ritorno a tutta forza degli anni ‘80 con la loro stravaganza ed esagerazione. Le frange si fanno largo nello stile yuppie, nel glam-rock, nello stile biker e in quello cowboy/girl, a volte sono un po’ folk o un po’ afro, si mescolano con gli anni ‘20 e ‘30, ma sempre con il nuovo gusto Millennial. Forte ispirazione lo stile cowboy/girl, che si fa spazio nelle frange: Dsquared2 propone gilet e cinture; Coach1941 realizza gonne e giacche in pelle nera ; David Koma disegna mini dress e jumpsuit con bordature di frange nere rosse e bianche; un completo rosso stile texano con lunghe frange bianche sulla giacca e sui pantaloni è quello di Dolce&Gabbana; Ci sono le modelle con le frange in stile gaucho nelle sfilate di Etro e Missoni; Isabel Marant e Philosophy by Lorenzo serafini rimangono fedeli all’immagine della cowgirl romantica con le classiche frange in pellame; Proenza Schouler mixa lo stile cowgirl a quello afro e la collezione che ne esce è ricca di frange in pelle e tessuto per abiti, top, collane, borse e cinture. Riguardo lo stile “yuppie”, ovvero quello della business-woman, vengono realizzati classici completi con frange nei colori a contrasto. La giusta ispirazione ce la danno le sfilate di Each x Other, Jacquemus Louis Vuitton e Ports1961. Continualatendenzaestivadella“fringed-bag” grazie a designer come Lanvin, No.21 e Linder. Quest’ultimo in particolare realizza anche una collezione di guanti frange lunghissime. Proposte più in linea con le frange stile millennial ci vengono date da Valentino con un abito tutte frange rosa, da Prada con i suoi look sporty dove le frange sono color evidenziatore, oppure da Balmain con la scelta del holographic; l’iridescenza tipica del gusto glam-rock è presentata nelle sfilate di Blumarine,ChristianCowangrazieallegiacche biker brillantinate, Dolce&Gabbana con abiti luccicanti, Gucci con i suoi top-collana, Kenzo perglistivali.Anchelesovrapposizionivengono create interamente con le frange, Christian Siriano le propone in color avorio mentre Erika Cavallini nel color fango. Paco Rabanne con le sue frange in pcv e metallo rimane fedele agli anni ‘60, ma ci aggiunge un tocco sporty-chic abbinandole alle t-shirt bianche. Alexander Mcqueen e Roberto Cavalli si
ispirano alle farfalle e le frange dei loro abiti si sfumano nelle svariate gradazioni dei rosa. Scia romantica che segue anche Jonathan Simkhai realizzando abiti con frange in voile di seta. Uno sguardo alla Spagna e al flamenco ce lo fanno dare Eliee Saab e Naeem Khan che propongono scialli in pizzo nero con ricami rossi e frange latineggianti. Per chi soffre particolarmente il freddo, ma non vuole rinunciare al trend della stagione ci sono le maxi sciarpe in lana, con sfrangiatura finale proposte nelle sfilate di Les Copains e Max Mara. Miu Miu, invece, le realizza con frange corte, ma da abbinare con colori contrastanti al total-look. Donatella Versace, che propone un’altra collezione tributo al defunto fratello Gianni, crea orecchini dai colori vivaci, stivali tartan, foulard-dress, il tutto condito da tante, tante frange che possono essere in seta o in cristalli. Sulla stessa scia stile Beverly-Hills anni ‘80/’90 troviamo Tom Ford con una collezione molto focalizzata sul nero e sulle frange argento. Nello stesso mood troviamo il marchio Luar che propone esagerati orecchini in strass con lunghe frange pendenti abbinati ad outfits in pelle nera. Givenchy guarda al passato con un classico bianco e nero le cui frange, molto sinuose ma al tempo stesso minimal, ricordano molto gli anni ‘20 e ‘30. Andrew Gn con i suoi stivali fatti con frange in perle dà un tocco di classe a questo accessorio, mentre Area che realizza collane sfrangiate da posizionare sull’ombelico le rende più giovanili. Se siete amanti della stravaganza e dell’eccesso posso consigliare la sfilata di Libertine. Ad uno sguardo attento non sfuggirà la manicure composta da lunghissime frange che sfiorano la passerella...ma quanto saranno comode?!?!? Nell’ambito dell’interior design troviamo invece frange ad ispirazione retrò. Echi del passato che ci riportano negli anni della musica jazz e dei sfrenati balli charleston. Le frange sono leggere, lucenti affascinati e preziose, danno leggerezza all’arredamento.Sempreconuntoccocontemporaneo,lefrange possono decorare i divani: infatti la designer Lorena Bozzoli ne ha realizzato uno chiamato “Amami” per il marchio Mooi. C’è chi come Agustina Bottoni che crea tende e sculture sospese interamente con le frange di seta. Le frange possono essere in ecopelle per uno specchio o per dei suppellettili (collezione “Masai”) come quelli creati da Serena Confalonieri; possono decorare una poltrona in velluto celeste, come quella proposta dall’azienda Munna. Frange in seta abbinate al marmo striato, tutto rigorosamente rosa millennial, per il tavolino “Tripolino” ideato da Cristina Celestino, edizione limitata...ovviamente! L’azienda Masiero Group assieme al designer Marco Zito realizza una “capsule collection” di lampade dai colori tenui, con forme geometriche, quasi decò, e con tante frange oro, avorio, burro e panna; mentre il nuovo brand scandinavo di interior design , Warm Nordic, sta lanciando sul mercato una riedizione della famosa “Fringe Lamp” disegnate da Hans-Agne Jakobsson negli anni ‘60. La collezione chiamata “classic” sarà disponibile in due varianti colore, rosa o crema, mentre la struttura sarà in ottone. Lampade perfette anche per arredare un ufficio e rendere il lavoro meno noioso. Bellissimo e luminoso lo specchio “Half Moon” realizzato da Ben & Aja Blanc; interessante la collezione “Couture” di pouf con le frange firmata dalla designer milanese Lorenza Bozzoli: colori vivaci, leggerezza, un tocco retrò e un richiamo all’esotico che si amalgamano alla perfezione. Quindi.. opterete per un semplice accessorio come la “fringedbag”,osereteconqualchefrangiapiùappariscenteoproveretead inserireincasaqualchesuppellettilesfrangiato??avoilascelta! 67
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trend
LOOK’S EDITOR: FRANGE a cura di Federica Morello fashion stylist e consulente di immagine
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abito: CHRISTOPHER KANE - body: VERSACE - zaino: ETRO - stivale: GIVENCY - orecchini: JOSIE NATORI
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caftano: STELLA JEAN - sandalo: MR BY MAN REPELLER - borsa: CUSHNIE ET OCHS - occhiali: STELLA MCCARTNEY - bracciale: TOMMASO LONARDO
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tranch coat: ROCHAS - completo: SALLY LAPOINTE - stivale: BALMAN - marsupio: ALEXANDER WANG collana: PROENZA SCHOULER
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tranch coat: BLAZE MILANO - abito: ZIMMERMANN - stivale: MAISON MARGELA - borsa: CHLOÈ orecchini: BEAUFILLE
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È QUESTIONE DI TEMPO Il miglior design nel cuore di Udine
foto: Virginie Foubert
via Gemona 28, Udine - www.hourslifestore.it
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-ACCESSORYMUSTHAVESA/W2018-
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Ragazzi di campagna 1- Gucci. 2 - Zara. 3 - Zara. 4 - Petit Bateau. 5 - Gucci. 6 - Zara. 7 - Petit Bateau. 8 - Jacadi. 9 - Dior. 10 - Zara. 11 - Zara.
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bimbi
-ACCESSORYMUSTHAVESA/W2018-
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Ragazzi di campagna 1- Zara. 2 - Zara. 3 - Jacadi. 4 - Il Gufo. 5 - Il Gufo. 6 - Zara. 7 - Il Gufo. 8 - Gucci . 9 - Zara. 10 - Mayoral.
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beauty
foto: Irene Guarneri modella: Martina Manias muah: Samia Lamua
Naturel Au TENDENZE MAKE-UP AUTUNNO 2018: a cura della Redazione
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ssenzialità è la parola d’ordine che accomuna tutti i trend makeupchaabbiamopotutovederesullepasserellededicateallaprossima stagione invernale. Un ritorno alla semplicità che gli stilisti hanno voluto interpretare partendo proprio dai volti delle loro modelle: visi diafani esaltati da pochi tocchi opalescenti che sanciscono la definitiva fine del trend che voleva una pelle iper-illuminata grazie all’ausilio di strobing e highlighter. Le guance si scaldano con veli di blush color pesca e albicocca che hanno lo scopo di valorizzare i dettagli del viso e l’armonia della figura femminile. La stessa “regola” viene applicata anche per il trucco che concerne occhi e labbra: sguardi esaltati da delicate tinte neutreerossettinudecheincornicianounvisonaturaleeimpalpabile. In netta contrapposizione con il nude-look non potranno mancare tocchi di colore presi in prestito dai mitici anni ’80. Rosa shocking, verde smeraldo e blu elettrico potranno essere utilizzati per creare un make-up grafico ispirato alle sfilate delle grandi maison di moda. Lasciamo da parte i sofismi, questo inverno ci porterà a riscoprire una bellezza autentica e priva di fronzoli.
foto: Irene Guarneri modella: Martina Manias muah: Samia Lamua total look: FM Exclusive
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Beauty Bag la trousse perfetta
a cura di Francesca Et VoilĂ makeup artist consulente di immagine
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EVANGARDEN Hyghlight Foundation Fondotintafluido incredibilmente confortevole e leggero, estremamente naturale, valorizza la luminosità dell’incarnato per un effetto “pelle nuda” che dura tutto il giorno.
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CLINIQUE Palette All Shadows Formula setosa, texture dall’effetto opaco, brillante o perlato. Sfuma i colori da soli o mixali in differenti combinazioni. Non creano sbavature e pieghe. Oftalmologicamente testati e sicuri anche per chi indossa lenti a contatto.
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NEVE COSMETICS Vernissage gloss Regala alle labbra un effetto vernice duraturo e confortevole grazie a pregiati ingredienti vegetali tra i quali olio di noci di macadamia ed estratto di melograno. Per labbra da ammirare!
NARS Blash Pigmenti in polvere micronizzati setosi e superfini in tonalità opache e brillanti assicurano un’applicazione irresistibilmente morbida e sfumabile. Un’applicazione leggera anche delle tinte più intense offre un rossore dall’aspetto naturale. Le sfumature morbide e costruttive offrono una vasta gamma di effetti, che vanno dall’ultra puro al potente tocco di colore.
DIOR Diorshow Waterproof Diorshowassociaallostraordinario potere dell’applicatore XXL una formulazione in crema ultra modulabile per un volume professionale su misura.
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BIONIKE Defence color sculpt mascara Formula avvolgente che scolpisce le ciglia con effetto allungante e incurvante per uno sguardo naturale e seducente. La particolare forma dell’applicatore consente di definire e modellare le ciglia con estrema precisione. Si strucca facilmente.
NEVE COSMETICS Blush in polvere Blush 100% minerale in polvere libera. Per accendere di salute guance e zigomi in modo naturale ed elegante.
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4 ESTEE LAUDER Pure Color Envy Matte Sculpting Lipstick La formula leggera e ultra cremosa scivola senza sforzo, copre uniformemente. Sensualmentemorbidoeliscio, lussuosamente confortevole.
HUDA BEAUTY
desert dusk eyeshadow palette dai colori vivaci e altamente pigmentati La nuova formula iridescente duo-cromo è il punto forte di questa palette.
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it ’s Asia MANIA Le geishe sono da sempre famose per la loro pelle impeccabile. L’utilizzo di prodotti naturali,comel’oliodicameliasecolare,sono il segreto dei prodotti asiatici che vantano di grandi risultati. In questo articolo potrete trovare una selezione di prodotti orientali di qualità, dalle creme alle maschere, per avere una pelle invidiabile.
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beauty
TONYMOLY Panda’s Dream White Magic Cream Questa maschera da notte rivelatrice di luminosità idrata la pelle e agisce sulle macchie per una pelle radiosa e rimpolpata grazie agli estratti botanici.
MENA RD Sanari D Questa ay Cream masch da nott e e rivela ra di lum trice inosità idrata la pell e e agis ce macch sulle ie per una pelle ra d e rimp iosa olpata grazie a botanic gli estratti i.
T+ JAR DR. aclear m Der schera a si sta m che Que rgilla, una n i ’a l l a a ente form tras deterg con uma ntatto ge i h c s a co a, svol : ne qu l’ac ice azio tà, i l trip rofond ed a n p u i por ta in idra rifica i pelle. pu ia la l o f es
MENARD Embellir Crema da giorno che rende la pelle più luminosa e idratata
DR.JART+ Firm Lover Mask Maschera modellante rassodante freschezza istantanea,cheimpedisce l’evaporazionedegliattivi rassodanti.
ERBORIAN Bamboo Waterlock A base di fibre e linfa di bambù contribuisce a idratare la pelle, che appare come rinfrescata SHISEIDO e rimpolpata d’acqua. Benefiance I segni di stanchezza Day Creme appaiono attenuati, la antietà Una crema pelle è come levigata, ultra nutriente che morbida e lenita. preserva dalle rughe e dall’inaridimento sue grazie alle eccezionali proprietà idratanti; per ritrovare una pelle vellutata come la seta e un incarnatopiùluminoso.
TONYMOLY Painting Therapy pack Maschere 100% minerali naturali a base di argilla sono perfette per estrarre impurezze profonde ed espellere le tossine
EIDO nte SHISer mine rata Eud senza id s e Un’e viso ch mpo te il per e al con ione z svolg elicata a ando ig d una ante, lev endola li d n esfo e e re te ll la pe ibilmen d incre osa. in lum
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testo a cura del Dott Sebastian Laspina Specialista in Dermatologia e Venereologia e della Dottssa Silvia Codogno Specialista in Dermatologia e Venereologia foto: www.unsplash.it
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salute
PIÙ LISCIA DEL SUO SPECCHIO! N
el 2005 Christopher Wild, noto epidemiologo direttore dell’ICRC di Lione, ha coniato il termine di “esposoma”per definire come i fattori ambientali ai quali siamo esposti durante tutto l’arco della nostra vita influenzino il nostro stato di salute. Il concetto estremamente innovativo comprende gli agenti ambientali quali inquinamento come agenti chimici e fisici di acqua e aria ma anche tutto ciò che è legato al nostro stile di vita, alimentazione, fumo, alcool, attività fisica. Parlandodiinvecchiamentocutaneo,sembrerebbe che solo una quota minore, il 20%, sia dovuto all’invecchiamento intrinseco cellulare mentre l’80% sia legato all’azione degli agenti ambientali e tra questi i principali nemici della pelle sono le radiazioni UVA, UVB ma anche l’infrarosso fino al visibile. Tra i fattori esogeni dell’esposoma un ruolo rilevante è attribuito all’inquinamento ambientale e questo sia per la presenza di metalli pesanti e di polveri sottili, sia a causa dei gas quali azoto atmosferico, biossido di zolfo e biossido di azoto. L’esposizione a tutti questi fattori infatti causa una massiva produzione di radicali liberi in grado di superare le difese antiossidanti cellulari con conseguenti danni irreversibili della cellula stessa e del patrimonio genetico. Gli effetti nocivi legati a questi fattori esterni si sommano poi ai danni indotti dallo stile di vita scorretto e anche in questo caso i danni sono dovuti allo stress ossidativo cellulare. Tutte queste aggressioni a carico delle nostre cellule si manifestano clinicamente con i caratteri dell’invecchiamentocutaneo.Lapelledanneggiata presenta una pigmentazione discromica (disomogenea) , il colorito appare spento, la cute è segnata da solchi , microrughe e rughe, pori dilatati, risulta ispessita e ipotonica. Fin dell’antichità il sesso femminile conosce l’importanza della cura e dell’igiene del corpo, e della necessità di applicare oli, creme, pomate, unguenti al volto per mantenerlo più giovane e bello. Nell’antico Egitto la preparazione di prodotti di bellezza era un’arte praticata da professionisti,
nei suoi scritti Plinio descrive l’Egitto come il più importante produttore nel campo cosmetico. Ovidio nel suo poemetto “Medicamina faciei feminae ” invita le donne a prendersi cura di sé stesse sia nel carattere che nell’estetica e, a questo fine, fornisce una ricetta a base di orzo, uova e bulbi di narcisi per una maschera che dovrebbe rendere la pelle del volto “più liscia del suo specchio”! Dall’antichità ad oggi l’evoluzione della scienza e le maggiori conoscenze in ambito dermatologico e tecnologico hanno permesso di sviluppare prodotti per la cura e la bellezza della pelle la cui efficacia è comprovata da studi scientifici. Come contrastare gli effetti dannosi dovuti all’esposoma e quindi rallentare l’invecchiamento cutaneo? È indispensabile l’applicazione di antiossidanti in grado di bloccare gli effetti nocivi dei radicali liberi. La conoscenza più approfondita della struttura della pelle ha permesso la formulazione di prodotti idratanti di ultima generazione che non si limitano a impedire la perdita d’acqua attraverso la pelle ma che trattengono efficacemente le molecole d’acqua e vanno a integrare il film idrolipidico stesso reintegrando la protezione della barriera cutanea. Le novità più interessanti per le “ over 30” riguardano però i prodotti antiaging! Le maggiori conoscenze delle cause e dei processi dell’ invecchiamento cutaneo hanno indirizzato le ricerche verso principi attivi che contrastino proprio questi. L’acido ialuronico è uno tra i principi attivi più noti e più utilizzati nelle formulazioni cosmetiche antiaging. È un componente fondamentale della cute, prodotto naturalmente dalla pelle, alla quale conferisce compattezza e tonicità. È una sostanza che per la sua conformazione chimica è in grado di legare moltissime molecole d’acqua, ha quindi un importante effetto idratante. L’acido ialuronico utilizzato nei cosmetici antiaging più recenti si presenta in forma idrolizzata e viene incorporato in liposomi.
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Grazie a questa formulazione innovativa resa possibile dai progressi delle nanotecnologie, si ritiene che la sostanza possa penetrare in profondità arrivando a stimolare i fibroblasti stessi a sintetizzare altro acido ialuronico. In pratica quello che possiamo affermare è che le creme che contengono acido ialuronico utilizzate con regolarità conferiscono alla cute una buona idratazione e un aspetto più compatto e tonico, anche se temporaneo. Tra le sostanze ad elevato potere antiinvecchiamento ci sono (e come potevano mancare…!) le vitamine. Le più utilizzate, grazie a le loro specifiche proprietà sono indubbiamente le vitamine liposolubili A e E e le vitamine idrosolubili come la C e la vitamina B3; in particolare, la Vit A è in grado di aumentare la proliferazione dei cheratinociti e di GAG (glicosaminoglicani) aumentando lo spessore e l’idratazione della pelle, mentre la Vit E viene utilizzata per l’elevato potere antiossidante, in grado di bloccare la cascata di stress ossidativo dovuta ai radicali liberi, responsabili del danneggiamento cellulare. Per la capacità di inibire la iperpigmentazione cutanea e le proprietà idratanti la Vit B3 viene normalmente impiegata nelle formulazioni cosmetiche anti aging. Sarebbe anche in grado di favorire la sintesi di collagene. La Vit C viene invece utilizzata per le ben note alte capacità anti ossidanti, anche se l’impiego in cosmesi è limitato per la scarsa stabilità della molecola. Non possiamo inoltre dimenticare, oltre alle vitamine, anche gli alfa idrossi acidi, frequentemente usati in combinazione nelle varie formulazioni anti aging. Gli alfa idrossiacidi, più comunemente conosciuti come acidi della frutta, vengono difatti utilizzati nelle formulazioni cosmetiche anti invecchiamento per la loro capacità di esfoliare e levigare la pelle in superficie, mentre a livello dermico stimolano la produzione di materiale da parte dei fibroblasti. Tra le sostanze con una notevole capacità antiossidante spicca anche il Resveratrolo, già da alcuni anni infatti sarebbero state dimostrate le proprietà anti ossidanti di questa molecola, il cui uso è fortemente limitato dalla scarsa stabilità della sostanza. Gli studi più recenti si sono indirizzati quindi verso formulazioni che mantengano intatte le proprietà anti ossidanti e questo è stato reso possibile dall’utilizzo di
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complessi dendrimeri-resveratrolo grazie agli sviluppi della nanotecnologia. Tra le più recenti pubblicazioni scientifiche una ulteriore novità è rappresentata dal diretto impiego della melatonina nella formulazione di creme anti aging. La melatonina è una sostanza con elevato potere antiossidante e citoprotettore, inoltre ha un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’omeostasi della pelle; la melatonina cutanea e i suoi metaboliti hanno infatti un forte effetto protettivo verso lo stress ossidativo e le radiazioni ultraviolette. Nonostante le evidenze a sostegno di quanto suddetto ad oggi l’impiego della melatonina topica era limitato da problemi di stabilità della molecola e scarsa capacità di penetrazione attraverso gli strati epidermici. Grazie alle nanotecnologie sono stati recentemente formulati dei prodotti che contengono la melatonina veicolata da liposfere che ne consentirebbero la penetrazione fino al derma. È da sottolineare come uno studio recentemente pubblicato ha comunque dimostrato che l’impiego della melatonina contribuisce ad un aumento notevole della tonicità e dell’idratazione cutanea nonché ad una significativa riduzione delle rughe. Le sostanze elencate sono solo alcune tra i principi attivi più nuovi utilizzati nella preparazione di prodotti topici anti invecchiamento, anche se, ricordiamo, che in quest’ambito la ricerca e la scienza sono in continua evoluzione, basti pensare che prima dell’avvento delle nanotecnologie la gran parte dei risultati ottenuti attualmente sarebbe stata impossibile. Da ultimo ricordiamo come una giusta combinazione tra stile di vita e utilizzo di validi prodotti cosmetici con regolarità sia probabilmente il mix vincente per combattere o quantomeno rallentare l’invecchiamento cutaneo! Buona estate!
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Formentera
i caraibi del mediterraneo
foto:www.pixabay.it
testi e foto a cura di Elena Romanelli agente di viaggio
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viaggi
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n tantissimi conoscendo la mia professione e la mia “sindrome di wanderlust”, ossia la cosiddetta malattia del viaggiatore, sono curiosi di sapere quale sarà la mia prossima meta. Informandomi attraverso vari siti e blog specializzati ho individuato quella che per eccellenza è ritenuta essere il paradiso del Mediterraneo: Formentera, sono in molti a sostenere che questa piccola isola detenga il primato del più bel mare al mondo. Inoltre mi è stata fortemente consigliata anche dalla mia grande amica Erica, assidua frequentatrice di Formentera, il magnifico luogo dove suo martito le ha chiesto di sposarlo. Formentera è un angolo di paradiso, un piccolo isolotto di pochi chilometri contornato da acque cristalline: un vero e proprio sogno ad occhi aperti! L’isola spagnola non è direttamente accessibile poiché non vi è un aeroporto: si può atterrare ad Ibiza e raggiungerla attraverso una barca veloce o un traghetto. Oppure si può optare per un soggiorno ad Ibiza (ben più nota e affollata) per poi visitare Formentera con un’escursione in giornata. Formentera è la più piccola delle isole spagnole delle Baleari e il modo più pratico ed economico per visitarla è attraverso il noleggio di uno scooter, ma si può anche scegliere di noleggiare una bicicletta per spostarsi da spiaggia a spiaggia e godere di splendidi scenari naturali. Una delle più belle e famose spiagge di Formentera è senza alcun dubbio Platja de ses Illetes. La spiaggia si trova a quattro chilometri da La Savina, centro turistico di Formentera e la sua baia, caratterizzata da una costa lunga quasi 500 metri, è protetta da alcuni isolotti. Questa è contraddistinta da finissima sabbia bianca mista con polveri di corallo rosa e da acque azzurre che brulicano di una ricca fauna marina. Tale spiaggia è consigliata anche per famiglie con bambini poiché il suo fondale digradante è ideale per godersi appieno le sue acque incontaminate anche con dei bimbi piccoli. Illetes è sicuramente la spiaggia più alla moda e più amata di Formentera. Un’altra spiaggia da visitare è sicuramente Platja de Llevant. Meno conosciuta e affollata rispetto alla precedente essa è costituita da una lunga spiaggia di 1500 metri che merita sicuramente una passeggiata in tutta la sua estensione. È una spiaggia vergine, con fine sabbia bianca e un mare trasparente che generalmente è leggermente più mosso rispetto a quello di Ses Illetes ma in compenso mostra delle varietà cromatiche meravigliose. La sua peculiarità è la presenza di numerosi promontori rocciosi e di dune sabbiose che contornano questo litorale creando un paesaggio mozzafiato.
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n’altra spiaggia da segnalare è quella di Es Arenal, in assoluto quella maggiormente frequentata, soprattutto grazie alla sua vicinanza all’attrezzatissimo centro urbano di Mar y Land (detto anche Maryland), che dispone di imponenti e moderni complessi alberghieri. Qui si trova anche il famoso “PirataBus”, uno storico chiringuito dove si possono gustare degli ottimi aperitivi. Ma il vero cuore turistico e mondano di Formentera è Es Pujol: un tempo piccolo villaggio di pescatori è cresciuto rapidamente con il boom del turismo di massa e oggi si possono trovare diversi ristoranti, locali e bar di tutti i generi e per tutte le tasche. A pochi chilometri da Es Pujol si trova San Francisco Xavier la piccola capitale amministrativa dell’Isola: un insieme di casette bianche e piccole vie ricche di negozietti che propongono prodotti locali e tipici. Se volete portarvi a casa un ricordo di questa vacanza questo è il posto ideale dove fare acquisti. Non posso di certo non citare anche Pilar de la Mola, l’ultimo paese dell’isola che si trova sulla parte più alta di Formentera. 86
“Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi” Anonimo
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ui, da maggio ad ottobre ogni mercoledì e domenica pomeriggio, si tiene il famoso mercatino hippy: musica dal vivo e una varietà molto ampia di oggetti farà di questo luogo una tappa obbligatoria nell’itinerario di viaggio! Un’altra delle attrazioni di questa località è certamente il faro: situato sulle scogliere ad un’altezza di 200 metri, da qui si può godere di un panorama sorprendente e di un vertiginosostrapiombosulmare.Dopoavervisitato il faro concedetevi una pausa e fermatevi al vicino bar dove potrete assaggiare deliziosi salumi e formaggi tipici della zona. Chi è stato a Formentera mi ha raccontato che ciò che più li ha colpiti sono i persistenti profumi dell’isola: il profumo del mare, della macchia mediterranea, del rosmarino e del pino marittimo... sono le delicate fragranze che rimango nel cuore di chi ha visitato questa soleggiata isola del mediterraneo. Come in tutti i posti del mondo anche per Formentera ci sono dei pro e dei contro: negli anni si è affermata come luogo di villeggiatura di vip e gente dello spettacolo, di conseguenza sono sorti
sull’isolaunodopol’altro numerosi locali e ristoranti mondani affiancanti sempre più spesso da hotel extra lusso. Ciò ha portato sicuramente numerosi vantaggi per quanto riguarda l’elevata qualità delle strutture alberghiere ma d’altro canto ha provocato una snaturalizzazione della stessa modificandone profondamente i caratteri propri.
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ra non c’è più alcun dubbio: per il mare cristallino,pergliaperitivialtramonto,periprofumi della macchia mediterranea e per la sua vita mondana, Formentera sarà la mia prossima meta! 87
dal 1924
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Trimestrale di Moda, Bellezza, Cultura e Benessere del Friuli Venezia Giulia Anno IIII° numero 16 Pubblicazione trimestrale registrata presso il Tribunale di Udine, n. 10/2014 il 10 maggio 2014 Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale di testi, fotografie, marchi e loghi non è consentita. CASA EDITRICE
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2018
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Friuli Venezia Giulia
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