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NATALE (SENZA GLUTINE) CON I PROPRI BAMBINI

<psicologia>

TRADIZIONE E TRASFORMAZIONE RISCOPRIRE IL NATALE (SENZA GLUTINE) CON I PROPRI BAMBINI

Dott.ssa Francesca Miglio

NATALE: la magia delle luci, le canzoni natalizie, gli addobbi, le atmosfere, i classici Disney in tv, il presepe con il Bambinello Gesù, l’albero con i regali che il buon Babbo Natale porterà a tutti i bambini del mondo.

Questi sono i ricordi che ogni anno, ogni bambino, rievoca poco prima dell’inizio del mese di dicembre, assaporando già i momenti di festa e di intimità con la propria famiglia, in cui ci si sente più amati, si passa più tempo insieme, si gioca e si parla di più, ci si scambiano tanti doni e… si preparano e si mangiano tante cose buone, tipiche del periodo natalizio. I nostri piccoli, nonostante ogni preoccupazione, hanno (per fortuna) la capacità di mantenere la curva del sorriso sempre in su, guardando oltre i pensieri negativi e scorgendo sempre un raggio di sole, al di là delle nuvole.

Ancora, purtroppo, quest’anno, ci ritroviamo ad affrontare momenti duri, talvolta soffocanti, che ci mettono alla prova e ci fanno perdere la capacità di sorridere alla vita; altre volte, al contrario, generano diniego, tale da non accettare la realtà, rifiutandoci, così, consciamente o inconsciamente, di connotarla e di attivare le nostre abilità di fronteggiamento dello stress e creatività di pensiero.

Ognuno, infatti, reagisce in maniera distintiva, con lucidità o nella confusione assoluta. Ma…il NATALE… è, certamente, un’opportunità, un’occasione per ritagliare un momento di affettività e intimità mai necessari e terapeutici quanto adesso! I bambini, con il loro irrefrenabile entusiasmo ne sanno cogliere il significato profondo e… ce lo insegnano; ascoltiamoli, osserviamoli, lasciamoci guidare, per una volta, da loro, che hanno tanti anni in meno di esperienza rispetto a noi adulti, ma sono gli unici con in tasca SEMPRE una manciata di “polvere di stelle”, per poter volare… al di là del buio. Perciò: FIDIAMOCI di loro e indossiamo il costume di Peter Pan, per comprendere il significato più semplice e vero del Natale! Impariamo, almeno in questo periodo speciale dell’anno, a sganciarci dal limite della dimensione spazio-temporale, che ci assilla, vivendo il tempo e lo spazio come fanno i bambini: qui e ora… e nulla più!

Godiamoci le luci, i colori, le atmosfere, le canzoni… e i SAPORI del

NATALE.

Mantenendo sempre, innanzitutto, la percezione del senso autentico

del Natale (riguardo il suo significa-

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to umano e religioso), senza scadere nel renderlo una “festa del consumismo” impariamo a mettere anche in tavola quella famosa polvere di stelle, magica, che servirà, anche, a rendere le preparazioni gastronomiche speciali.

Ogni piatto ha una sua storia e ogni storia è una tradizione, che possiamo far conoscere, attraverso il racconto, sempre affascinante e gradito per i bambini, ai nostri figli. Prendiamoci del tempo (di qualità), dunque, per coinvolgere i bambini non solo sulla preparazione dell’allestimento dei menù del Natale, ma anche nella narrazione della tradizione del singolo piatto, così da trasformarlo in un sogno da gustare, che, ad ogni morso, poi continuerà ad essere motivo e momento di fantasia.

RECIPROCITA’, quindi, nel rapporto coi nostri figli: loro ci insegneranno a sorridere e a vivere il momento (senza passato e senza futuro) e noi gli offriremo nuove storie su cui poter fantasticare.

Facciamo in modo che il cibo prenda vita, educando anche al contatto con le materie prime dei nostri piatti, con gli ingredienti, coi sapori, “sentendo” le mani, il gusto, l’olfatto etc…

Il CIBO ha sempre un valore prezioso, un significato importante e rappresenta la convivialità e la socialità, soprattutto in momenti intimi e profondi come il Natale. Ogni famiglia ha le sue tradizioni, dentro la tradizione, e ogni famiglia ama rispettarle, creando un filo conduttore tra le generazioni (dai nonni ai nipoti).

Quando le mamme e le nonne cucinano, i profumi delle pietanze tradizionali, che hanno, però, quell’ingrediente “segreto”, peculiare della famiglia, rendono l’atmosfera perfetta, per sentirsi accolti e amati sempre. E… se in famiglia qualcuno è celiaco? Se il celiaco è un bambino?

Cosa vuol dire per un bambino celiaco non poter condividere la stessa porzione di “felicità a tavola”? Niente panico: è tutto più semplice e naturale di quanto si possa immaginare; il Natale si sveste di glutine e si veste di gusto, tradizione e nor-

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malità! Il risultato è: la gioia dei pic-

coli e la serenità degli adulti!

Nessun “sacrificio”, ma solo alternative creative, nuove… e che, senza smentire le ricette tradizionali, seguono i cambiamenti e le trasformazioni che la vita, nel suo decorrere, a volte anche incomprensibile e imprevedibile, propone (o impone).

Nessun trauma, nessuna modifica al menù, nessuna rinuncia al panettone, al pandoro o al dolce preferito del Natale, che la nonna porta da sempre in tavola, una volta all’ anno… e che i nipotini e anche mamma, papà e zii, attendono con l’acquolina in bocca!

Il mercato offre, ormai, ogni genere di prodotto, sia confezionato che naturalmente privo di glutine, da poter utilizzare per le pietanze preferite!

I bambini potranno mettere ancora le “mani in pasta”, creare oggetti di pasta di sale o di farina di mais, per realizzare doni o segnaposti fatti a mano; lasagne, tortellini, paste al forno di ogni tipo, stuzzichini, pastasfoglia, grissini etc… e persino biscotti di Natale: tutto è concesso; nessun divieto, nessuna limitazione!

Babbo Natale potrà avere, ai piedi del camino, o sul tavolo della cucina, oppure sotto l’albero addobbato, il suo spuntino di mezzanotte, preparato dai suoi bimbi buoni, impazienti di ricevere i loro meritati e tanto sognati regali; quelli che loro stessi hanno richiesto, nelle loro letterine.

Quest’anno, probabilmente, il Natale, sarà molto diverso, a causa della pandemia, che ci costringe a vivere una realtà anomala e poco serena, per tutti.

Probabilmente non potremo condividere con tutta la famiglia il momento del Natale, a tavola...

Ma, se effettivamente dovesse essere così, i membri della famiglia conviventi, mamma, papà e figli, saranno insieme, a prendere spunto da questo momento triste e viverlo anche come un’opportunità per sentirsi più uniti e amarsi di più, dimostrarselo di più, ponendo l’accento sui veri valori del Natale, della gioia, della famiglia e della vita.

A volte, il cambiamento, la trasformazione, sono motivo di ansia, insicurezza, paura di perdere ciò che, conosciuto, è una strada da poter percorrere ad occhi chiusi, per giungere alla meta, porto sicuro di sempre; in realtà, accettare di cambiare (accettazione, non rassegnazione), aprire gli occhi e guardare la realtà, la novità, con la consapevolezza e la voglia di inventare e reinventarsi, è la vera strada che porta al benessere, alla serenità… Camminare ad occhi chiusi è SEMPRE pericoloso: gli ostacoli non possono essere superati se non si vedono! Il Natale è un dono in sé; per questo motivo, è e deve continuare ad essere la magia intima e speciale di ritrovare, tra le tante lucine colorate, la propria luce, la propria normalità, e goderne tra i profumi e le tradizioni, che scandiscono un tempo…che farà ripercorrere ciclicamente l’Attesa di una Rinascita per TUTTI, anche nella convivialità di una ben addobbata e imbandita tavola, senza glutine, ma non senza i sapori antichi , se pur rivisitati, né senza gioia e armonia; una tavola a cui non mancherà niente!

Non rendiamo il Natale un “limite”, non priviamolo del suo significato universale e profondo; nelle trasformazioni della vita, della crescita, degli eventi… ci sono dei punti fermi, fondamentali, che fungono da bussola, per non perdersi mai.

Non importa se a tavola si è in 2 o in 20 persone; ciò che conta è l’atmosfera e il desiderio di ESSERCI.

NON PERDERE NIENTE E NON

PERDERSI: questo è l’ obiettivo, il buon proposito, da portare avanti in un Natale, che tocca i cuori e apre la porta per un nuovo anno, tutto da VIVERE.

Dott.ssa Miglio Francesca

In Psicologia clinica e scienze dell’educazione e della formazione. Istruttore Mindfulness.

francescamiglio@hotmail.it

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