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ISOLA DESIGN DISTRICT
Una realtà senza confini che unisce persone e design
- a cura di Margherita Bruni -
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Viviamo sempre di più immersi in un mondo in cui la realtà fisica ha aperto le sue porte alla dimensione digitale, rendendo i confini tra la prima e l’ultima ogni giorno un pò più sfumati. È un’era, questa, che in parte segue e asseconda il crescente desiderio dell’uomo di connettersi e comunicare, di sentirsi parte di qualcosa, di essere presente. Il senso di comunità, sia questa virtuale o fisica, e tutto ciò che ne deriva - condivisione di idee, esperienze, progetti e conoscenze - è ciò che ci rende propriamente umani. Isola Design District nasce seguendo esattamente questo obiettivo: offrire a designers di tutto il mondo un luogo fisico e digitale in cui sentirsi parte di una Community. Nata nel 2017, in concomitanza con la riqualificazione del quartiere che ha reso Isola uno dei distretti più vivaci e amati di Milano, Isola Design District oggi può essere definita come la comunità internazionale di design con la più rapida crescita, una rete che ambisce ad unire un sempre maggior numero di talenti, professionisti e aziende del settore. Distretto, piattaforma digitale e community: queste sono le tre parole chiave attraverso le quali poter cogliere al meglio ciò che Isola è e ciò che aspira a realizzare.
DISTRETTO Anche quest’anno il quartiere Isola ha visto le sue strade riempirsi di visitatori, in occasione della Milan Design Week 2022. La sesta edizione dell’Isola Design Festival è stata accolta, infatti, con un entusiasmo e una partecipazione senza precedenti, favorendo davvero l’integrazione di Isola negli storici distretti del Fuorisalone. Più di 250 designers e studi di design hanno avuto occasione di esporre i propri progetti, in un’atmosfera di connessione e condivisione, coerente con il tema portante dell’Isola Design Festival: “Together As One”. PIATTAFORMA DIGITALE “Con Isola ci impegniamo da sempre a mettere in contatto designers emergenti e professionisti del settore. Le piattaforme fisica e digitale supportano la rapida crescita di un network che connette persone provenienti da differenti ambiti e discipline” - Gabriele Cavallaro, Co-founder e CEO di Isola Design Group. Entrare in contatto con l’altro, fare spazio e accogliere ciò che non si conosce o non si comprende ancora, è ciò che più ci permette di crescere. La piattaforma digitale di Isola nasce esattamente con il proposito di creare un luogo permanente per la condivisione, in cui designers da tutto il mondo possano “navigare” senza limiti ed ispirarsi reciprocamente, in un continuo processo di apprendimento e maturazione.
COMMUNITY 622 sono i designers e gli amatori che attualmente hanno deciso di entrare a far parte della Community di Isola. 622 profili e 1089 progetti, selezionati dal team curatoriale di Isola. Una grande parte di questa Community ha esposto il proprio
progetto alla Milan Design Week di quest’anno, nelle mostre collettive di Isola, portando un pezzo di mondo in qualche metro quadro e raccontando storie di artigianato e design, affiancando opere di produzione locale a progetti dall’identità più internazionale. La rubrica di Milano Incontra nasce per incoraggiare, ancora una volta, la condivisione e donare ai lettori del magazine uno spazio in cui scoprire storie di designers italiani emergenti. I lavori del Gruppo 190 sono un bellissimo esempio di artigianalità applicata al mondo del design, con il quale poter cominciare questa rubrica. Tuscania è il nome del progetto presentato dal Gruppo 190 alla Milan Design Week, ospitato in una delle location di Isola. Gli splendidi lavori di Daniele Giannetti, Jonathan Bocca, Paolo Pupparo e Sasha Ribera sono stati riuniti in soli 25 metri quadrati, dialogando perfettamente tra di loro poiché accomunati dalla voglia dei loro designers di raccontare la propria terra d’origine: la Toscana.
Il progetto Tuscania nasce dalla volontà di valorizzare le risorse locali, per creare pezzi unici dall’aspetto scultoreo. Le opere in esposizione hanno posto interrogativi sull’ambiguità tra la crescente insofferenza verso le nuove tecniche di produzione industriale e la loro indifferente accettazione. Un’ambiguità che il Gruppo 190 propone di risolvere con il ritorno a un metodo di produzione che tenga maggiormente conto del pensiero progettuale che vive alla base di ogni realizzazione e della componente emozionale, inscindibile dal prodotto finale. Isola stessa incoraggia un’idea di design che sappia raccontare non solo del prodotto finale, quanto del processo che ha condotto alla sua realizzazione e la storia che lo ha ispirato. Il design è, infatti, inteso soprattutto come strumento per costruire soluzioni in grado di cancellare i confini e affrontare con coraggio e creatività le sfide attuali.
Mostra Tuscania Foto di: Fabiola Catalano Progetto New Ancestral di Daniele Giannetti
Foto di: Brigida Brancale
Emmpathy Blue e Emmpathy Red di Paolo Pupparo
Foto di: Fabiola Catalano Onda Library di Jonathan Bocca; Sedia dalla collezione Summer on a solitary bench di Sasha Ribera
Foto di: Fabiola Catalano
Pattern di Sasha Ribera
Foto di: Sasha Ribera
IL PACKAGING DI SIBEGANCORA PIÙ SOSTENIBILE
Luca Busi AD Sibeg
L’Ad Luca Busi della “SIBEG”: «Una nuova scommessa che conferma il nostro impegno per l’ambiente e consente di sostenere l’imprenditoria virtuosa dell’Isola» Un altro passo in avanti nel percorso di responsabilità e sostenibilità che Sibeg azienda che in Sicilia produce, sviluppa e commercializza le bevande a marchio The Coca-Cola Company porta avanti ormai da anni. Da questo mese gli imballaggi secondari, ovvero gli involucri di plastica utilizzati per le confezioni multiple, verranno realizzati con l’80% di plastica riciclata. «Il nuovo film estensibile “ecologico” sottolinea Luca Busi viene prodotto da un’azienda siciliana: un’operazione che consente anche di sostenere l’imprenditoria virtuosa dell’Isola. Una nuova scommessa che conferma il nostro impegno per l’ambiente, già al centro di molteplici azioni e investimenti: dall’impiego delle auto elettriche, agli impianti fotovoltaici, passando per tutte le best practices messe in campo. Già oggi tutti i packaging in plastica, vetro e alluminio utilizzati sono riciclabili al 100% e in parte già in materiale riciclato: con questo ulteriore investimento, l’azienda si concentra anche sulle confezioni esterne, quelle non a diretto contatto con il prodotto (il cosiddetto pack secondario)». L’economia circolare portata avanti da Sibeg e racchiusa nel “Bilancio di sostenibilità” dell’evoluzione del packaging in ottica sostenibile l’obiettivo è quello di riuscire a produrre per il mercato siciliano il 100% delle nostre bottiglie in plastica riciclata.
ABOUT SIBEG Sibeg nasce nel 1960 per opera di imprenditori locali già occupati in Sicilia nel settore farmaceutico. La società in poco tempo conosce una forte espansione sul territorio: nel 1970 ha già 3 stabilimenti produttivi Catania, Palermo e Siracusa e ben 9 depositi. Sibeg nel 1976 viene rilevata dal Gruppo Busi, già imbottigliatore Coca-Cola nelle Marche e nella Romagna, su invito della The CocaCola Company. Nel 1991 Maria Cristina Elmi Busi diventa amministratore delegato di Sibeg: è lo stesso anno in cui viene lanciata Coca-Cola light, la bevanda a basso contenuto calorico. Dal 2001 al 2009 i volumi di vendite crescono di oltre 3 milioni di casse e il numero di dipendenti da 174 a 253 con un incremento del 38%.Sibeg si trova a Catania presso la zona industriale. Lo stabilimento si estende su un'area totale di 58.000 mq, di cui 21.000 al coperto. La struttura dal 2000 ospita sia la zona dedicata alla produzione, che quella degli uffici amministrativi, commerciali e di direzione.