Mirano magazine settembre 2017

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SETTEMBRE 2017 - COPIA GRATUITA

Suppl. a «In&Out» Distribuz. gratuita - Direttore responsabile: Laura Colognesi Coordinatore redazionale: Paolo Leandri • Progetto grafico: Studio 2 di Dal Corso Massimiliano • Segretario di redazione: PAOLO TREVISANATO - tel. 041.430036 Associazione ricreativa senza scopo di lucro “Mirano al Pozzo” - Via Giudecca, 26/6 - 30035 Mirano (Ve)

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Programmi e progetti che non lasceranno indietro nessuno

Giunta Comunale Orari di ricevimento del pubblico

Insieme per il bene comune

Barriere architettoniche: Ascensore in Municipio di Mirano

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EDITORIALE I GIOVANI MIRANESI VOGLIONO PIU ATTENZIONE DALLE ISTITUZIONI Tra i Comuni del Miranese c’è una convenzione in scadenza a fine dicembre di quest’anno che riguarda il coordinamento per le “Politiche giovanili”: un argomento, soprattutto oggi, di estrema importanza, che coinvolge, oltre alle Amministrazioni locali, anche le U.L.S.S con i propri servizi territoriali, gli istituti scolastici superiori del territorio e le varie realtà associative che si occupano del settore. Si legge nel documento che «le Politiche Giovanili non possano e non debbano più essere considerate politiche di emergenza sociale, ma anzi normali e ordinari interventi rivolti alla popolazione giovanile, su base progettuale, concertata e condivisa

con gli stessi giovani e con la rete territoriale, nell’ambito di una più ampia politica comunale e intercomunale di formazione ed educazione permanente dei cittadini, in un clima di sempre maggiore partecipazione di questi alla gestione delle risorse pubbliche (cittadinanza attiva)». Di fatto, però, considerando la situazione di crisi socioeconomica aggravatasi in questi anni, forse bisognerebbe capovolgere i termini del documento, definendo tali interventi non più “normali e ordinari”, ma, appunto, di “emergenza sociale”, in quanto ormai il malessere che coinvolge il settore giovanile (dai 15 ai 30 anni, come lo delimita la sindaca nell’intervista rilasciata a Mirano Magazine) è facilmente percepibile, come indicano alcuni fatti accaduti durante il periodo immediatamente precedente le elezioni amministrative. Il primo, piuttosto indicativo, è che i giovani dei diversi schieramenti presenti nelle 14 liste politiche comunali hanno voluto mettere da parte per un momento le rispettive appartenenze ideologiche e hanno dato vita ad un’iniziativa denominata “Giovani in Comune”, per sottolineare la loro volontà di “contare di più” all’interno del consiglio comunale, convinti di avere nuove idee per una politica basata sulla partecipazione e sul confronto democratico. Ed hanno scelto come occasione simbolo per divulgare questa loro determinazione una serata della movida in Piazza Martiri, cioè un momento del loro stare insieme, che, oltre al divertimento, sta ad indicare la voglia di condividere la loro realtà di giovani, con i problemi e le aspettative di chi vede davanti a sé un futuro piuttosto incerto, se non incolore. Un secondo fatto è costituito dal giudizio negativo emerso durante un incontro pubblico preelettorale organizzato dalle ACLI con i candidati sindaco: Mirano non sarebbe una città per i giovani in quanto proprio quelle strutture che dovrebbero favorire il mondo giovanile, come la scuola, l’associazionismo, la “piazza” stessa, in realtà non sarebbero una risposta alle loro esigenze, ma resterebbero semplicemente una cassa di risonanza inascoltata delle loro problematiche. C’è dunque molta carne al fuoco per la nuova giunta consigliare che inizia il proprio continua a pag. 03

Villa Patriarca Nuova gestione pag. 18

Confcommercio del Miranese pag. 23

Shaula Italia “Vele d’Epoca in laguna” pag. 35

Un caro addio a Elio Boschello pag. 35


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In questo numero di SETTEMBRE 2017

Proprietario Paolo Trevisanato Direttore responsabile Laura Colognesi

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Coordinatore redazionale Paolo Leandri Responsabile di redazione Paolo Trevisanato Tel.041/430036 / 348 3431191 miranomagazineweb@gmail.com

Editoriale 01 Progetto sollievo Alzheimer

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Dove va a finire l’acqua che utilizziamo? 21

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mandato amministrativo. Comunque, dalle prime dichiarazioni della sindaca Pavanello e degli assessori direttamente coinvolti, le prospettive sembrano promettenti. La prima cittadina pensa proprio di puntare sulla qualità dell’associazionismo per avere nel modo più diretto il “polso” della situazione, in accordo con l’assessore alla “Promozione e valorizzazione attività sportive” Cristian Zara che elenca una serie di interventi sulle strutture sportive del centro storico e delle frazioni del Comune, coinvolgendo proprio l’associazionismo nella manutenzione degli impianti sportivi. Per Renata Cibin, con delega alla Cultura, la presenza a Mirano di un polo studentesco delle superiori che sfiora le 4000 presenze, è vitale per l’intero paese: per questo l’Amministrazione continuerà a favorire l’interazione tra la propria offerta culturale (laboratori teatrali, giornate dell’Expo, ecc.) e la scuola. Un augurio quindi di “buon lavoro” alla nuova Amministrazione Pavanello, anche perché la realtà giovanile è un mondo continuamente in evoluzione e non è quindi facile recepirne con tempestività le sempre nuove aspettative emergenti.

Teconologia domestica 22 34

Franco Volpato “ 60 anni di lavoro” 38 38° Mostra micologica Mirano” 40 Basket Mirano: una grande stagione! 50 Dai laghi Masuri (Polonia)

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I sapori della solidarietà

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Cultura: patrimonio della collettivita La cultura è il patrimonio intellettuale e materiale di cui è dotata ogni società, la sua identità in divenire. Avvicinare le persone di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali al teatro, all’arte, alla musica, al godimento del bello per favorire il senso di appartenenza ad una collettività e viverla con agio è l’obiettivo da raggiungere in vista del benessere spirituale e anche fisico. Perciò si intende il termine cultura in senso ampio, antropologico, aperto alle culture della legalità, dei diritti, della solidarietà, del volontariato, una cultura delle relazioni umane fondate sulla condivisione di valori riconosciuti. Correntemente e coerentemente si parla di cultura a livello politico-amministrativo, intendendo l’insieme delle Manifestazioni artistiche musicali teatrali prodotte o promosse dal Comune e il Patrimonio monumentale e ambientale che è, come il nostro, un vero museo a cielo aperto. In particolare il nostro parco che racchiude in mezzo ad alberi secolari la villa Belvedere con annesso teatrino e la Villa Morosini XXV Aprile, di recente restaurata, con annessa Barchessa, può a buon diritto considerarsi ‘Parco della Cultura’ per le manifestazioni artistiche, musicali e teatrali che vi si tengono. E’ degno di nota che, dopo anni di abbandono, nella Barchessa al primo piano sia stato ripristinato l’ufficio Cultura, sport e turismo, vero presidio dei luoghi, che meglio può continua a pag. 07

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PROGRAMMI E PROGETTI CHE NON LASCERANNO INDIETRO NESSUNO Intervista alla sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello Rieletta con il 62,84% delle preferenze, Maria Rosa Pavanello inizia il suo secondo mandato di sindaca del Comune di Mirano con la ferma volontà di continuare la linea politica del primo incarico 2012-2017, attenta alle esigenze concrete della comunità. «Continueremo ad investire nel potenziamento di un welfare di comunità in grado di rispondere ai nuovi bisogni derivanti da crisi economica e finanziaria» si legge infatti nel suo programma elettorale. «È un impegno non facile, ci conferma, ma io sono una persona che vuole portare a termine ciò che promette, dedicando tutta me stessa a tempo pieno. Anche per questo sono sempre aperta al confronto, al dialogo, a discutere le proposte che servano a risolvere i problemi dei miei concittadini». Questo vale anche nel rapporto con l’opposizione in consiglio comunale? «Certamente, per quanto mi riguarda, nonostante l’atteggiamento di alcuni miei avversari (non “nemici”, sottolinea) politici tenuto durante la campagna elettorale: un comportamento che gli stessi miranesi, indipendentemente dalla loro scelta elettorale, hanno giudicato inopportuno. Al di là di questo, la qualità dei rapporti tra maggioranza e minoranza emergerà in seguito, in quanto si tratta di un Consiglio comunale con nominativi diversi da quello precedente».

A che cosa si riferisce quando parla di “programmi e progetti che non lasceranno indietro nessuno”? «Mi riferisco a fattori molto concreti. Ad esempio: la difesa dei diritti delle persone più deboli attraverso l’aumento delle risorse disponibili; l’attenzione alla realtà famigliare che in questi ultimi anni è molto cambiata nelle esigenze e nelle aspettative; la tutela dei minori: anche se non sempre evidente, purtroppo nella nostra realtà territoriale è presente la violenza nei loro confronti, per cui serve un adeguato sostegno con la collaborazione, ad esempio, del volontariato cattolico, molto sensibile a questa problematica; la valorizzazione del territorio attraverso un turismo basato sia sull’aspetto enogastronomico che su quello culturale. Si tratta solo di alcuni aspetti, ma ce ne sono tanti altri non meno importanti, tra cui il problema dell’emigrazione, soprattutto giovanile, da Mirano verso altre località». Al riguardo, come commenta il giudizio “Mirano non è una città per giovani” espresso durante l’incontro promosso dalle ACLI e riferito al fatto che il 50% dei giovani tra i 18 e i 35 anni cambiano residenza? «Innanzitutto credo sia opportuno precisare il termine “giovani”, che io ritengo vadano compresi quelli tra i 15 e i 30 anni. Per costoro esistono nel nostro Comune diverse iniziative a livello associazionistico, soprattutto nel settore dello sport: non va dimenticata, al riguardo, l’impiantistica sportiva presente sia nel centro storico che

in alcune frazioni come Scaltenigo. Anche nell’ambito scolastico la collaborazione tra i vari tipi di Istituti e l’Amministrazione comunale vede la realizzazione di parecchie attività socioculturali giovanili durante i vari periodi dell’anno scolastico». E per quanto riguarda i “giovani” dopo i 30 anni? «In questo caso i problemi riguardano prevalentemente i costi delle abitazioni per le nuove famiglie: è vero, gli appartamenti a Mirano sono costosi e ciò causa emigrazione. Come Amministrazioni di Centro Sinistra siamo intervenuti nelle aree Peep di Zianigo e in parte di Vetrego realizzando abitazioni a prezzi contenuti; abbiamo tentato di farlo anche per altre aree a Ballò, Scaltenigo e Campocroce, ma siamo condizionati dalla legge regionale che non favorisce affatto l’edilizia economica». Un altro punto molto importante per Mirano riguarda il settore sanitario. Quali le prospettive? «Attualmente siamo in una fase di studio per quanto riguarda l’organizzazione della nuova ULSS 3 che da quest’anno sostituisce l’ULSS 13: bisogna quindi attendere per valutarne le prospettive. In ogni caso il nostro impegno è quello di non diminuire i servizi al cittadino e di far funzionare al meglio le eccellenze presenti nel territorio. Ma per ottenere questo è fondamentale che tutte le Amministrazioni del nostro Comprensorio lavorino in sinergia». Ringraziamo la sindaca Maria Rosa Pa-

vanello per il suo prezioso tempo concessoci, chiedendole un’ultima cosa: come riesca a conciliare l’impegno politico con la sua vita privata. «Quasi non avendo una mia vita privata. Per fortuna sono aiutata da mio marito e dai quattro nonni dei miei due splendidi figli, per cui riesco a dedicarmi con professionalità al mio lavoro, coadiuvata da uno staff di collaboratori veramente all’altezza delle loro mansioni». Paolo Leandri

Maria Rosa Pavanello Presidente dell’Unione dei Comuni del Miranese e Sindaca di Mirano

IL COMUNE MANTIENE GLI IMPEGNI PER IL DOPOSCUOLA A ZIANIGO E IL NUOVO DOPOSCUOLA DI SCALTENIGO L’Amministrazione comunale di Mirano prosegue anche per il prossimo anno scolastico il percorso, avviato nel precedente mandato della Sindaca Maria Rosa Pavanello, di sostegno alle famiglie con figli nell’azione di cura e nella conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. La Giunta ha autorizzato lo svolgimento del servizio di doposcuola nelle primarie di Zianigo e Scaltenigo per rispondere alle esigenze delle famiglie con entrambi i genitori lavoratori, vista anche la riduzione dei rientri pomeridiani in orario scolastico. E, sempre per agevolare le famiglie, ha garantito la mensa per gli scolari che frequentano il doposcuola con le stesse modalità della refezione scolastica. Sarà quindi uguale anche il costo del buono pasto perché il Comune si farà carico della differenza tra quanto pagato dai genitori (€ 3,85 per il buono intero) e il prezzo effettivo del pasto (che è di € 5,00).

L’impegno economico del Comune si tradurrà in un piccolo ma significativo risparmio mensile per le famiglie (circa 50 euro), considerato che sono previsti cinque rientri settimanali. A Zianigo il doposcuola viene già realizzato da alcuni anni negli spazi della scuola “V. Alfieri”. Il progetto si chiama “Pomeriggio insieme” è proposto dall’associazione “Il puzzle” di Santa Maria di Sala, dalle 13.00 alle 18.00 da lunedì a venerdì. A Scaltenigo l’iniziativa è proposta per la prima volta dal “Comitato genitori per il doposcuola di Scaltenigo” nella scuola “G. Carducci”. Sarà gestita dall’associazione Asd “Il sole” di Cazzago di Pianiga. Il progetto prevede, oltre al doposcuola per cinque pomeriggi settimanali dalla 13.00 alle 18.00, anche la realizzazione del pre-scuola dalle 7.00 alle 8.00. Anche il servizio di anticipo dell’orario scolastico per gli alunni con genitori

che lavorano è supportato dal Comune. Restando nell’ambito dei servizi socio-educativi, merita alcune considerazioni l’asilo nido comunale “L’Aquilone” di via Meneghetti, che nell’ultimo triennio ha migliorato la qualità e quasi dimezzato la spesa a carico del bilancio comunale. Nell’anno scolastico 20152016 l’asilo è stato concesso in gestione ad una cooperativa sociale mentre prima era affidato tramite appalto. Ciò ha permesso di avere un netto risparmio, circa 226mila euro rispetto al bilancio del 2014. Oltre all’aspetto economico va sottolineato che la nuova concessione ha ampliato l’orario del servizio part time, che ora finisce alle ore 14.30 anziché alle 12.30 e comprende il pasto. Inoltre sono stati forniti nuovi arredi e ridefinita l’organizzazione spaziale, con un ampliamento dell’offerta formativa. E la soddisfazione del Comune per l’andamento del nido riguarda anche il clima sereno e gli ottimi rapporti tra geni-

tori e coordinatrice, contatati durante tutto l’anno scolastico. L’asilo nelle sezioni a tempo pieno e part time può accogliere in totale 58 bambini da 3 ai 36 mesi. Questo servizio garantisce ai bambini un ambiente qualificato, accogliente e stimolante e risponde alle esigenze dei genitori che lavorano, offrendo orari f lessibili che permettono di conciliare i tempi di vita. L’importo della retta mensile è invariato dal 2014 e può essere ridotto per chi presenta una certificazione ISEE al di sotto di certi limiti o nel caso di due o più fratelli frequentanti contemporaneamente l’asilo. La differenza con il costo intero del servizio viene coperta da un contributo a carico del bilancio comunale. Maria Rosa Pavanello Presidente dell’Unione dei Comuni del


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LA NUOVA GIUNTA COMUNALE Sindaca - Maria Rosa Pavanello

Federico Vianello

Pianificazione finanziaria, bilancio e tributi, Pianificazione del territorio, Politiche di promozione del turismo, Politiche di Smart City e Informatizzazione, Sicurezza, urbana, Società partecipate, Eventi lo sviluppo dei centri storici, Pro loco, Gestione opere complementari e di mitigazione del Passante

Assessore a Politiche ambientali, Manutenzione e valorizzazione di parchi, ville e aree verdi, Piano della Mobilità

Lunedì e mercoledì 9.30 - 13.00 - previo appuntamento presso la Segreteria del Sindaco, tel. 041 57 98 353 sede: Municipio, primo piano e-mail: segreteria.sindaco@comune.mirano.ve.it

Martedì 16.00 - 17.30 - previo appuntamento presso la Segreteria del Sindaco, tel. 041 57 98 353 sede: Municipio, primo piano ammezzato e-mail: federico.vianello@comune.mirano.ve.it

Vice Sindaco - Giuseppe Salviato

Cristian Zara

Assessore a Patrimonio, Opere pubbliche, Manutenzioni e decoro urbano, Edilizia privata, Protezione civile

Assessore a Valorizzazione e promozione Attività Produttive e Attività Commerciali, Promozione e valorizzazione Attività sportive, Politiche abitative, Politiche per il lavoro

Venerdì 9.30 - 11.30 - previo appuntamento il servizio Attività culturali, tel. 041 43 10 28 sede per Attività sportive: Barchessa di Villa Giustinian Morosini, via Mariutto 1, primo piano sede per gli altri referati: Municipio, primo piano ammezzato e-mail: cristian.zara@comune.mirano.ve.it

Giovedì 15.00 - 17.30 - previo appuntamento presso la Segreteria del Sindaco, tel. 041 57 98 353 sede: Municipio, primo piano ammezzato e-mail: giuseppe.salviato@comune.mirano.ve.it

Anna Gnata

Gabriele Petrolito Assessore a Scuola e biblioteca, Politiche del personale (organizzazione interna etc.), Comunicazione, Scambi culturali e cooperazione internazionale

Assessore a Politiche Sociali, Salute e diritti, Rapporti con il volontariato

Martedì 14.00 - 17.30 - previo appuntamento presso la Biblioteca, tel. 041 57 98 490 sede: Municipio, primo piano ammezzato e-mail: anna.gnata@comune.mirano.ve.it

Martedì 14.00 - 17.30 - previo appuntamento presso lo Sportello Sociale, tel. 041 57 98 364 sede: Municipio, primo piano ammezzato e-mail: gabriele.petrolito@comune.mirano.ve.it

Presidente del Consiglio Comunale - Renata Cibin Consigliera delegata a Promozione e valorizzazione delle attività culturali, in particolare le Attività teatrali e Promozione delle mostre d’arte, Promozione del benessere

Lunedì e mercoledì 9.30 – 13.00 - previo appuntamento presso la Segreteria del Sindaco, tel. 041 57 98 353 sede: Municipio, primo piano e-mail: segreteria.sindaco@comune.mirano.ve.it

Via Gramsci, 23 - Mirano (VE) - redfashionbysilvia@libero.it si riceve su appuntamento Tel. 041 5700632 - Cell. 339 4644064

La nuova giunta comunale


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coordinare le attività e gestirle. Inoltre la costituzione, in Barchessa, della ‘Casa delle Muse’ definisce la vocazione conservativa oltre che espositiva di uno spazio che ha visto in questi anni la presenza di una cinquantina di Mostre, artistiche, fotografiche, storiche, documentarie. È cultura anche quella che si studia a scuola non come oggetto fisso e tramandato ma come interazione tra chi apprende e il sapere. A scuola si produce cultura. Nella formazione delle giovani generazioni si attua un processo di acquisizione di consapevolezza di sé e senso critico fondamento della cittadinanza compiuta. Nel caso di Mirano, inoltre, la presenza di un polo studentesco delle superiori con molteplici indirizzi, attrattivo dell’intera area dell’Unione e oltre, che sfiora le 4000 presenze, fornisce linfa vitale e culturale all’intero paese. L’amministrazione ha e continuerà a tessere relazioni con questa realtà favorendo l’interazione con la propria ‘offerta culturale’. Istruzione e cultura sono diritti di cittadinanza e la loro fruizione è democratica se a tutti/e è data l’opportunità di accedervi, secondo il dettato costituzionale. Le politiche scolastiche e culturali di un comune non producono profitti in denaro ma, garantiscono la qualità della vita e delineano l’orizzonte spirituale della cittadinanza attiva.

NUOVE SFIDE PER POLITICHE SOCIALI E VOLONTARIATO La fine di un’epoca sconvolge assetti economici e sociali, creando nuove diffuse fragilità, povertà, bisogni. I Servizi sociali del nostro Comune hanno radici nella storia di una comunità e di una città, Mirano, che ha saputo conservare e aggiornare: spazi pubblici ed occasioni di socializzazione, arricchimento culturale, solidarietà, relazioni, attività organizzate e autonome del tempo libero, impegno associativo - un rapporto città-campagna non solo di contiguità ma di continuità, economica e relazionale - la tutela del verde pubblico nello sviluppo urbano. La qualità dei servizi alla persona è lo specchio di questo clima cittadino positivo e aperto alla socialità, un clima che, ancora oggi, si sostanzia nella qualità dei nostri servizi sociali, in un numero enorme di associazioni di volontariato e in comunità parrocchiali vive e solidali. Non era affatto automatico che ciò avvenisse. Oggi tuttavia non ci è permesso di limitarci a gestire l’esistente, mentre la fine di un’epoca storica sta sconvolgendo gli assetti economici e sociali del paese, creando nuove fragilità, povertà, bisogni: la perdita del lavoro, le difficoltà delle famiglie, quelle numerose in particolare, rinuncia a cure e accertamenti medici per ragioni economiche, l’epidemia delle ludopatie e delle

altre forme di dipendenza, etc. La rete tra Comune e Associazioni di volontariato potrà diventare preziosa: - per fare emergere situazioni che, per “vergogna”, restano nell’ombra - per possibili ruoli sussidiari nei casi in cui i servizi non riuscissero, da soli, a rispondere a tutte le necessità. In questo inizio della tornata amministrativa saremo anche impegnati, in collaborazione con i servizi pubblici per l’impiego, a conoscere la reale consistenza e tipologia dei concittadini coinvolti nella mancanza di lavoro, per studiare possibili nostri interventi mirati. Per quanto riguarda poi le politiche in favore della famiglia, seguiamo con interesse la Conferenza programmatica nazionale sulla famiglia del 28-29 settembre p.v. ed i provvedimenti che dovrebbero seguirne nella prossima legge di stabilità. Se i risultati saranno inferiori alle aspettative, l’amministrazione, per quanto è nelle sue prerogative, cercherà di realizzare un “fattore famiglia” comunale che integri e migliori le valutazioni ISEE e gli interventi comunali. Infine le Amministrazioni comunali sono oggi chiamate a seguire attentamente la profonda riorganizzazione dei servizi sanitari ospedalieri, territoriali e socio-sanitari. La creazione di una ULSS provinciale

caricata del pesante disavanzo economico portato in dote dalle ULSS di Venezia-Mestre e Chioggia, mentre Mirano-Dolo era in attivo, comincia a concretizzarsi con una “riorganizzazione” che sembra ispirata solo da esigenze di risparmio. Avendo la nuova legge regionale depotenziato il ruolo delle ex-conferenze dei sindaci, la necessaria azione di controllo, in qualità di rappresentanti dei cittadini, potrebbe richiedere interventi non convenzionali, per non trovarsi domani con servizi sanitari depotenziati nella loro efficacia-efficienza, a spese delle componenti sociali più fragili e svantaggiate. Gabriele Petrolito Assessore delle politiche sociali, della salute, dei diritti e dei rapporti con il volontariato.

MIRANO: CITTA DI PACE

Renata Cibin Presidente del Consiglio Comunale

Vivere in pace. Non è forse un desiderio comune a molti? Cosa si intenda per pace, tuttavia, non è scontato. Alcuni si lasciano ingannare dalle false promesse di pace individuale dell’anarchia: “che ognuno agisca secondo coscienza” - e non secondo la legge, “la tua libertà finisce dove inizia la mia” - ma la mia non deve avere limiti. Questa prospettiva dimentica che la pace, quella vera, si fa con gli altri, non contro gli altri. Anche a Mirano, dove la delega alla Promozione di una cultura di pace e dei diritti umani è stata affidata al consigliere Francesco Venturini di Io Scelgo Mirano. La pace inizia con, e si fonda su, un principio cardine: il dialogo. Il territorio comunale, di dimensioni contenute nella sua complessità, offre lo spazio ideale per rilanciare quel dialogo fra cittadinanza e amministrazione, nonché fra cittadinanza stessa, che è la democrazia. Nell’ambito della delega alla democrazia partecipata (al consigliere Alessio Silvestrini - PD), è necessaria da un lato una spinta alla di-

gitalizzazione che punti all’immediatezza e alla comodità della e-democracy, la democrazia online. Come contraltare, una spinta al dibattito di persona – dibattito impossibile se fatto solo dietro uno schermo – con la creazione di un Ufficio della Città, un luogo fisico che possa informare i cittadini e stimolare il confronto, con anticipo sui tempi di approvazione dei progetti. Ma il dialogo fra cittadini si fa anche fra le diverse comunità del territorio: da qui l’importanza fondamentale nel continuare i progetti SPRAR di integrazione delle comunità migranti e i progetti interculturali come Sing for Me, ma anche la creazione di una Consulta delle comunità straniere, perché per con-vivere in pace, oltre a una corretta integrazione, resta essenziale un dialogo inclusivo con tutta la cittadinanza. Il dialogo porta alla non-violenza, in un circolo virtuoso possibile solo in presenza di entrambe le spinte. Si può credere che la non-violenza sia un movimento puramente internazionale e istituzionale, in cui

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il Comune si iscrive da anni partecipando all’iniziativa Mayors for Peace (Sindaci per la Pace) per la messa al bando delle armi nucleari entro il 2020. Ma la non-violenza deve partire dalle nostre case: dall’eliminazione di ogni forma di violenza fisica, verbale e psicologica sulle donne. Se è importante il dialogo fra partner, è ancor più importante poterne parlare con una figura esperta: a questo scopo, il “Centro Antiviolenza Sonia” dovrà continuare a essere il punto di riferimento per le donne del territorio. Mirano è, resta e deve restare una città di Pace. Una città antifascista che non confonde la libertà di opinione con la violenza, che sostiene tutte le iniziative ANPI nelle scuole e nelle piazze per non dimenticare cosa fu davvero il Ventennio. Vivere in Pace, quella vera, non solo è possibile: è una doverosa responsabilità di ciascuno per il rispetto reciproco. Anche a Mirano. Giulia Querini per Io Scelgo Mirano

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IL PROGRAMMA DELL'ASSESSORE CRISTIAN ZARA Commercio e attività produttive Il nostro lavoro continuerà ad essere volto a creare le condizioni ottimali affinché gli operatori economici si possano esprimere nel migliore dei modi. A tal proposito continueremo il dialogo con le Associazioni dei commercianti e degli artigiani per rendere più vivibile e attraente il Comune alle attività commerciali e ai cittadini. L’Amministrazione deve fungere da intermediario e facilitatore tra le attività commerciali e artigiane e tutte le istituzioni coinvolte nel processo di inserimento di nuove attività. Studieremo delle modalità per diminuire le tasse comunali per i piccoli negozi artigianali e a conduzione familiare, e cercheremo uno strumento che possa permettere una riduzione dei costi degli affitti. Questa misura si inserisce in una cornice più ampia di attività di tutela e valorizzazione dell’artigianato che prevede anche contributi per le attività formative, promozionali, di comunicazione. Intendiamo incentivare manifestazioni legate alla nostra tradizione, distribuite tra centro e frazioni anche con l’obiettivo di ingenerare effetti virtuosi per le attività commerciali. Agricoltura Quella di Mirano è la tipica realtà agricola veneta, frutto di uno sviluppo che ha sempre considerato il settore agricolo come attività produttiva marginale, come riserva di manodopera del territorio da utilizzare per altri settori. Nonostante ciò, nel nostro comune sono presenti aziende agricole e zootecniche che si distinguono a livello regionale e nazionale per professionalità e capacità produttiva. È ormai consolidato che la forza del settore agricolo non sta nella dimensione aziendale, ma nel rapporto che esiste tra agricoltura e società, fra territorio e ambiente, tra produzione e qualità della vita. Siamo contrari alla utilizzazione dei terreni agricoli per scopi diversi da quelli tradizionali: no al fotovoltaico a terra, no alla realizzazione di centrali a biomassa o a impianti di biogas che penalizzano il mondo agricolo. Coerentemente con quanto previsto dalle nuove normative, siamo disponibili ad allargare l’affidamento dei lavori di sfalcio dell’erba pubblica alle aziende agricole del territorio. Il Comune contribuirà così a creare occasioni di lavoro per gli operatori del settore primario. Ci impegniamo inoltre, in sede di Unione dei Comuni, a promuovere l’aggiornamento e l’unificazione dei regolamenti inerenti

la pulizia rurale e delle acque che attualmente sono diversi per ciascun comune. Politiche per la casa Per la prima volta dopo 20 anni il Comune, sotto l’Amministrazione Pavanello, è riuscito a recuperare 12 alloggi ATER da assegnare a persone e famiglie bisognose. Proseguiremo nel lavoro avviato negli anni di reperimento delle risorse economiche affinché anche gli altri alloggi ATER del Comune ancora sfitti e bisognosi di restauro, vengano assegnati. Sempre con l’ATER insisteremo affinché si riprenda il progetto di realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, concedendo l’uso di aree comunali. Preserveremo il “fondo affitti” per persone e famiglie che rientrano nei requisiti di sostegno. Sport L’Amministrazione uscente ha fatto sì che lo sport fosse finalmente inteso come diritto di cittadinanza che richiede spazi urbani e impianti di qualità, progettati sulla pratica sportiva diffusa e sui bisogni dei cittadini. Lo sport deve diventare sempre di più, e ci impegneremo su questo, uno strumento di inclusione. Valorizzeremo e sosterremo l’associazionismo, anche attraverso il suo coinvolgimento nella manutenzione degli impianti sportivi. Interventi sulle strutture sportive • Con l’attuazione del Pat procederemo all’ampliamento dell’area di sportiva di Ballò. • Intendiamo realizzare un circuito di un chilometro per i ciclisti nel parco di via Porara e una pista di pump-track. • Interverremo sullo “skate park” di Via Paganini, adeguandolo alle emergenti future esigenze degli utenti. • Troveremo le modalità, usufruendo degli strumenti del credito sportivo, di realizzare un campo sintetico di allenamento per il rugby (sviluppo del progetto della “cittadella del rugby”) e un campo di allenamento per il calcio in area impianti sportivi in Via Cavin di Sala. • Completeremo l’adeguamento e la messa a norma della pista di pattinaggio di Scaltenigo. • Realizzeremo un nuovo impianto di illuminazione per lo stadio comunale di Mirano, utilizzando il finanziamento già ottenuto.

• Realizzeremo gli spogliatoi e le tribune per il campo da calcio di Zianigo. • Intendiamo acquistare il campo parrocchiale di Vetrego, ottenendo un risparmio di risorse significative rispetto alla realizzazione di un campo ex novo. • Intendiamo infine impegnarci per reperire fondi per il rifacimento della pista di atletica dello Stadio Comunale Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che con il proprio voto hanno contribuito a far sì che la coalizione guidata dalla Sindaca Maria Rosa Pavanello risultasse vincente alle elezioni dell’11 e 25 giugno scorso. Ringrazio chi ha riposto la propria fiducia nella lista “IO SCELGO MIRANO”, della quale faccio parte, oltre che sulla mia persona. La cittadinanza ha voluto premiare la Sindaca e la coalizione uscente, segno che è stato recepito quanto di buono era stato realizzato dalla precedente amministrazione e quanto ancora potrà essere messo a frutto prossimamente per il bene della nostra Città. Ringrazio la Sindaca Maria Rosa Pavanello che mi ha rinnovato la sua fiducia chiamandomi al suo fianco nella nuova Giunta: a Lei e a tutta la cittadinanza garantirò il massimo impegno nello svolgere al meglio il compito che mi è stato assegnato e che è per me motivo di orgoglio e di gioia.

Cristian Zara Assessore Promozione e valorizzazione attività produttive e attività commerciali, Promozione e valorizzazione attività sportive, Politiche abitative, Politiche per il lavoro.

ANNAMARIA TOMAELLO: "INSIEME PER IL BENE COMUNE" L’edizione di settembre di “Mirano Magazine” mi offre l’occasione per ringraziare, assieme al consigliere Giorgio Babato e a tutti i componenti della lista “Insieme per il bene comune”, i cittadini che alle elezioni di giugno, avevano condiviso il ns. progetto politico e avevano scelto di dare la preferenza alle persone e al programma della lista. Anche se io non sono entrata in consiglio per qualche manciata di voti, sono stata gratificata da ben 334 preferenze ( la più votata in assoluto ), a significare che le idee e i programmi portati avanti sono stati apprezzati e condivisi. Il candidato sindaco Giorgio Babato (che ora siede in Consiglio tra i banchi della minoranza, ma è anche consigliere metropolitano e consigliere dell’Unione del Miranese ) è riuscito quasi a raddoppiare i voti, rispetto al 2012, ottenendo l’importante risultato del.11,6 %. A queste 1290 persone va il ns. grazie in particolare, ma ringraziamo tutti i Miranesi , ai quali garantiamo di voler essere interpreti, attraverso Giorgio Babato, di quella attività politica che sia sempre finalizzata al bene comune, svolta nella trasparenza, nel rispetto reciproco e con grande spirito di servizio alla Comunità. A chi ci rilevava che siamo usciti tardi dalla maggioranza, o viceversa, avrebbe preferito che continuassimo l’esperienza amministrativa con la Pavanello, possiamo dire che il ns. gruppo politico, dopo aver attentamente ponderato, aveva scelto di rimanere in maggioranza fin quasi alla fine, per rispondere al precedente mandato degli elettori, amministrando in nome di quei valori, nei quali ci siamo identificati e abbiamo sempre lavorato con spirito di servizio ( famiglia, rispetto per la vita,lavoro, scuola ....) Quando sono iniziate inutili battaglie ideologiche, di una sinistra sempre più alla deriva,( testamento biologico, fine vita, unioni civili e ute-

ri in affitto ) di cui Mirano non ha certo bisogno, e c’è stato un sempre maggior scollamento e contrasto con la gestione e la dirigenza di alcuni settori, in particolare lavori pubblici, ( mancata installazione dell’ascensore in Comune o cifre spropositate per metterlo, progettazioni che non andavano mai in porto o sbagliate, continui incarichi a ditte esterne) ed è stato evidente che la ns città cominciava a perdere quel ruolo e quella centralità che l’hanno sempre contraddistinta, abbiamo deciso unanimemente di correre da soli, con la ns lista civica, formata da tante donne e uomini, motivati e pronti a lavorare per il bene comune. Tutto questo anche dimostrando che non ci teniamo strette le sedie su cui ci siamo seduti , anzi , e abbiamo fatto patti con nessuno, né a destra né a sinistra, contrariamente a quanto predicava qualcuno, che oggi razzola decisamente male ! Grazie ancora, cittadini di Mirano e confidate in un lavoro costruttivo da parte del consigliere Babato e di tutto il gruppo.

Annamaria Tomaello ex vicesindaco Mirano


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L'OPPOSIZIONE METTE KO AL PRIMO ROUND LA MAGGIORANZA CHE ABBANDONA L'AULA Nella prima convocazione delle commissioni consiliari la nuova maggioranza miranese ha già manifestato molto nervosismo e difficoltà. Giovedì 20 luglio 2017, infatti, in occasione della convocazione delle cinque commissioni fatta dalla Presidente del Consiglio Renata Cibin avente per oggetto “Nomina del Presidente della Commissione” e “Varie ed eventuali” la maggioranza ha già dimostrato di scegliere lo scontro anziché la collaborazione con le altre forze politiche elette in consiglio dai cittadini. L’accaduto, senza precedenti per Mirano, è da ritenersi fortemente oltraggioso nei confronti del valore della democrazia e della sovranità dei cittadini di Mirano e delle frazioni che al primo turno hanno attribuito alle forze che siedono in opposizione il 49 % dei consensi (Lega 15.12, Movimento cinque stelle 12.97, Insieme per il bene comune 11.54, Forza Italia 4.22, Evoluzione Mirano 3.53, Mirano cinque punto zero 1.94,) e solo il 38 % alle liste che hanno sostenuto la Sindaca (PD 17.33, Avanti insieme per Mirano 12.56, Io Scelgo Mirano 7.88). Prima scorrettezza senza precendenti a Mirano a memoria del sottoscritto è il tentativo di sabotaggio della mia nomina a Presidente della Commissione Controllo e Garanzia da parte della maggioranza, pur essendo previsto da statuto comunale che la nomina spetta alla minoranza stessa. Dopo l’apertura della commissione da parte della Presidente del Consiglio Renata Cibin il consigliere Antonio Milan ed il sottoscritto, come opposizione, abbiamo proposto e votato per la carica di Presidente Babato Giorgio contrariamente alla maggioranza che invece ha votato due volte per Milan e una scheda bianca. Dopo un tira e molla incomprensibile, in un clima di forte tensione, la maggioranza di sinistra dopo aver tentato di nascondere la grave scorrettezza compiuta (invocando la segretezza del voto espresso quando ormai di segreto non c’era proprio niente), ha dovuto prendere atto che la Presidenza della Commissione Controllo e Garanzia spettava al sottoscritto. L’illegittimità del tentativo della maggioranza di sabotare la mia nomina è sancito anche dalla stessa giurisprudenza che ha già dichiarato in passato illegittime le votazioni della maggioranza quando hanno inciso “nella scelta del candidato rappresentativo della minoranza , optando, ad esempio, per l’elezione di quello ritenuto dalla maggioranza “meno scomodo”, anziché di quello considerato nella libera determinazione della sola minoranza meglio rappresentativo di essa. In questo caso la maggio-

ranza ha palesemente violato il diritto di quest’ultima di essere adeguatamente e pienamente rappresentata, non solo dal punto di vista formale.” Secondo colpo di scena. Se prima della mia nomina presiedeva la seduta la Presidente del Consiglio Renata Cibin, dopo l’avvenuta nomina ho preso io le funzioni di presidente della commissione e come da prassi, essendoci all’ordine del giorno anche il punto “varie ed eventuali”, ho chiesto ai commissari se ci fossero varie ed eventuali. Come Presidente, infatti, ho il dovere di rispettare l’ordine del giorno scritto nella convocazione (fatta, tra l’altro, dalla maggioranza). Milan mi ha chiesto di prendere la parola e a questo punto è successo il secondo fatto estremamente grave. La Sindaca, pur non essendo componente o chiamata in causa, con un gesto di grande nervosismo si è alzata dal pubblico chiedendo a gran voce e con gesti evidenti alle tre componenti di maggioranza di abbandonare la commissione. Fatto gravissimo è stato che le tre componenti si sono alzate e sono state spinte fuori della porta dalla Sindaca facendo venir meno il numero legale! È decisamente superfluo dire che il confronto civile e democratico si attua con il dialogo, ed eventualmente anche con risposte negative motivate, ma non interrompendo i lavori di una seduta pubblica di commissione comunale.

Giorgio Babato

Mirano e le frazioni devono ancora aspettare per la videosorveglianza e per l'ampliamento della caserma dei carabinieri. Se in campagna elettorale abbiamo letto più volte dalla stampa le dichiarazioni della Sindaca sull’avvio dei lavori per l’ampliamento della caserma dei carabinieri di Mirano, in pratica il vero messaggio era l’ammissione di non riuscire a realizzare una nuova e più idonea caserma dei carabinieri per il nostro territorio. In aggiunta, infatti, occorre sottolineare che in campagna elettorale non c’era ancora nessuna copertura di spesa per l’ampliamento che è stata invece deliberata solamente nel secondo consiglio comunale di venerdì 28 luglio scorso. Il percorso è comunque ancora molto lungo perché, per ora, si è deciso esclusivamente di “cofinanziare l’espletamento delle indagini di vulnerabilità sismica nonché eventuali verifiche tecniche” che dovranno essere assegnate ad un professionista. In funzione degli esiti finali della perizia del professionista incaricato sarà possibile affidare la progettazione dei lavori di ampliamento e adeguamento dell’attuale sede dei Carabinieri di Mirano sita in Via Vivaldi; una volta completato tutto l’iter progettuale ed autorizzativo sarà possibile assegnare i lavori di ampliamento e quindi si assisterà alla posa della prima pietra. Anche per quanto riguarda la Videosorveglianza, che molti comuni limitrofi hanno ormai già realizzato come efficace misura di sicurezza e prevenzione per i cittadini e per il territorio, occorre avere ancora pazienza. Dopo anni di richieste da parte del sottoscritto, il nostro Comune ha addirittura perso la possibilità di finanziare le videocamere con un finanziamento regionale disponibile dal 2015 e scaduto a luglio 2017. Questo caso è emblematico ed estremamente penalizzante per i cittadini perché, se a parole chi comanda l’amministrazione parla di priorità per la sicurezza, in realtà pur avendo a disposizione le risorse da diversi anni non è stata in grado di realizzare i lavori. A differenza quindi dei cittadini dei comuni vicini che già dispongono di queste forme di controllo e prevenzione del territorio, auspichiamo che anche i cittadini di Mirano e delle frazioni possano disporre quanto prima di queste forme di scurezza. Giorgio Babato


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Barriere architettoniche: Ascensore in Municipio a Mirano Barriere architettoniche e fruibilità delle sedi comunali sono certamente due capisaldi di un’amministrazione pubblica. In quest’ottica troverebbe pieno titolo la realizzazione in Municipio a Mirano di un elevatore che permetta di portare al primo piano le persone con difficoltà di movimento. Da anni si aspetta la realizzazione di quest’opera che il sottoscritto e la ex vice sindaca Tomaello hanno ripetutamente sollecitato senza aver purtroppo alcun risultato. Sulla questione merita sottolineare che dopo anni di impegni mai realizzati, nell’ultimo consiglio comunale è stato deliberato nuovamente un finanziamento di quasi 150 mila euro, stanziamento che inizialmente era ancora maggiore, per la realizzazione di un ascensore in Municipio. La considerazione inevitabile da fare riguarda il fatto che un comune confinante con Mirano ha speso per un intervento simile meno di 20 mila per la “progettazione, fornitura, trasposto e montaggio di n. 01 piattaforma elevatrice” installata all’interno del Municipio storico e che quotidianamente porta agli uffici dei piani superiori i cittadini e dipendenti svolgendo un servizio eccellente. Se il Comune di Mirano adottasse una soluzione analoga, risparmierebbe circa 130 mila euro che potrebbero essere spesi per altri servizi ai cittadini. È “spiacevole” pagare le tasse comunali o giustificarsi che non ci sono soldi se poi si spendono in questo modo! Giorgio Babato

Mirano ha perso anche il Consorzio di bonifica Acque Risorgive La centralità ed importanza di Mirano nel comprensorio storicamente non è mai stata messa in discussione, anzi ne ha ispirato anche la denominazione “Miranese”. Con il termine Miranese, infatti, si intende l’area centrale della città metropolitana di Venezia che comprende i sette comuni di Mirano, Spinea, Salzano, Noale, Scorzè, Martellago e Santa Maria di Sala e confina ad Ovest con la Provincia di Padova, ad Est con il Comune di Venezia, a Sud con la Riviera del Brenta e a Nord con la Provincia di Treviso. In questi ultimi anni, tuttavia, si sta verificando un fenomeno contrario. Diversi enti hanno trasferito le loro sedi in comuni limitrofi in quanto le rispettive amministrazioni comunali sono state in grado di offrire condizioni più favorevoli al punto da determinarne il trasferimento fuori Mirano. È questo il caso della sede INPS, estremamente preziosa e fortemente frequentata dai miranesi, che però si è trasferita a Dolo in quanto ha avuto la possibilità di disporre dal Sindaco dolese di spazi adeguati a costi inferiori. Anche la scuola ENAIP ed il centro di cura Antalgic hanno trasferito le loro sedi in altri comuni privando i giovani di una importante offerta scolastica e gli anziani di poter accedere facilmente a cure e terapie. A queste perdite si è aggiunta anche quella molto pesante del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive che ha deciso di spostare la storica sede da Mirano. La sindaca ne era a conoscenza, esclusivamente con la sua cerchia ristretta, senza condividere niente con le altre forze politiche. Risulta infatti che dopo diversi quanto inutili tentativi da parte della Direzione del Consorzio con l’amministrazione di Mirano per trovare una soluzione che permettesse di mantenerne la sede nel nostro comune, la direzione del Consorzio Acque Risorgive è stata costretta a valutare altre ipotesi. Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, con delibera n. 334 del 01 giugno 2017, e successivamente l’Assemblea, con delibera n. 57 del 04 luglio 2017, vista l’impossibilità di rimanere, hanno deliberato di prendere in considerazione l’offerta estremamente vantaggiosa del Comune di Noale di un terreno idoneo in quanto, come riportano testualmente le delibere, “notevolmente inferiore ai prezzi di mercato”. Un’amministrazione comunale ha come obiettivo principale quello di offrire servizi ai propri cittadini utilizzando i beni mobili ed immobili di cui dispone. In questo caso, come purtroppo nei precedenti, i cittadini di Mirano e delle frazioni risultano fortemente penalizzati a fronte delle maggiori capacità dei sindaci di Noale (V. consorzio) e Dolo (V. INPS) che sono riusciti ad ottenere ex novo servizi molto importanti mentre i Miranesi dovranno fare i conti con l’ennesima perdita per l’incapacità di questa amministrazione di sinistra di mantenere a Mirano servizi presenti da decenni.

UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE Nel Consiglio dell’Unione dei Comuni del 27 luglio 2017 presieduto per quest’anno dalla sindaca di Mirano, è stato deliberato (all’insaputa del comandante in carica) di portare all’interno dell’Unione, oltre alle funzioni esistenti della Polizia locale e della Protezione civile, anche il servizio risorse umane dei sei comuni consociati. In particolare questo servizio unificato per i sei comuni dovrebbe occuparsi di gestione giuridica ed economica sia dei dipendenti dell’Unione che dei dipendenti ed amministratori dei Comuni partecipanti, di organigrammi e regolamenti di organizzazione di tutti gli uffici e servizi, della formazione e delle assunzioni di personale, della gestione previdenziale e sindacale. La Giunta dell’Unione composta dai rispettivi sindaci stabilirà il criterio per il riparto dei costi. Indubbiamente un percorso di aggregazione che consenta di mettere assieme le risorse per svolgere maggiori e migliori attività a favore dei cittadini è certamente un percorso virtuoso da sostenere. Per arrivare a questo però c’è ancora molto da fare. È sufficiente dire che le news del sito istituzionale dell’Unione sono (non)aggiornate

al 21/10/2015, momento in cui ha preso la presidenza di turno il precedente Presidente dell’Unione, il Sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni. Il numero verde pubblicizzato sul sito ufficiale per chiamare la Polizia Locale per interventi ed emergenze è fuori uso da diverso tempo. La convenzione del Comune di Venezia deliberata con una serie di modifiche dall’Unione per una migliore gestione associata di alcuni servizi, non è stata trasmessa al Comune di Venezia. Risultato che non avendo ricevuto modifiche dall’Unione, il Comune di Venezia ha deliberato il testo iniziale senza le modifiche che avrebbero maggiormente favorito il nostro territorio. Detto questo, l’invito è condividere maggiormente con tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, ed in particolare con il personale in servizio, i processi decisionali e gestionali dell’Unione per migliorarne il funzionamento e quindi il servizio ai cittadini. Giorgio Babato

LA LEGA NORD MIRANO RIPARTE DA DUE GIOVANI CONSIGLIERI La Lega Nord di Mirano è pronta a ripartire dopo le elezioni amministrative di giugno. Due sono i consiglieri eletti all’interno del consiglio comunale: Andrea Tomaello, 27 anni e Matteo Cappelletto, 31 anni. Il primo, che assume anche il ruolo di capogruppo, è stato eletto come Vice Presidente del Consiglio comunale e nella 3° Commissione “Sicurezza e Politiche sociali, Pubblica Istruzione, Cultura, Sport”. Cappelletto, figlio dell’ex sindaco Roberto, è stato eletto invece nella 1° Commissione “Affari generali ed istituzionali, Attività produttive e Turismo” e nella 4° Commissione “Bilancio, Finanza, Personale”. Dopo il primo consiglio del 17 luglio, l’attività politica e amministrativa è continuata senza sosta anche durante l’estate con un consiglio comunale il 28 luglio e uno a fine agosto. Sarà una opposizione costruttiva, ma anche vigile e critica alla stesso tempo. La Lega Nord di Mirano ha attentamente seguito la politica dell’amministrazione Pavanello negli ultimi cinque anni, e il giudizio non è per niente positivo. Molti sono stati gli interventi mancati, ma soprattutto quello che più risalta è l’immobilismo della giunta di centro sinistra verso l’impoverimento della città per quanto riguarda commercio, eventi e sociale. Poco è stato fatto, e i cittadini di Mirano non si accontentano di certo delle opere di manutenzione stradale avviate a meno di due mesi dalle elezioni per cercare di rimediare. Nel discorso di insediamento del 17 luglio, il Sindaco non ha infatti citato alcuna effettiva opera compiuta, ma si è limitata a immaginare una Mirano del futuro con programmi e progetti molto vari. La Lega Nord di Mirano cercherà di portare le proprie proposte all’interno delle Commissioni e del Consiglio, nella speranza possano essere accettate e condivise anche dalla maggioranza. Giovani, viabilità, sicurezza, sport e commercio: queste sono le priorità

per i prossimi cinque anni. Ai giovani vogliamo offrire nuove opportunità di crescita nel territorio, con interazione tra i vari istituti scolastici e le realtà imprenditoriali del comune. Una città giovane e rispettosa dei valori che sappia rigenerare movimento nella piazza e nelle frazioni. La viabilità, da rivedere completamente dopo i disastrosi interventi della giunta Pavanello (quartiere Aldo Moro e via Dante). Servono idee e progetti a medio-lungo termine, che prendano in considerazione il veloce e ormai già avviato cambiamento di molti quartieri miranesi. La sicurezza, sia stradale che dalla microcriminalità, con interi quartieri e frazioni ormai senza controllo delle forze dell’ordine. Telecamere e collaborazione cittadini-forze dell’ordine possono contribuire a limitare il fenomeno. Il commercio, partendo dalla piazza per arrivare alle frazioni, ormai depauperato di servizi e di vivibilità a discapito dei centri commerciali, sembra sopravvivere a fatica. La piazza di Mirano deve essere il nostro grande centro commerciale. Lo sport, come strumento primario per la salute degli abitanti e la crescita dei giovani nel territorio: valorizzare, riqualificare e aprire gli impianti sportivi esistenti, creando collaborazioni tra le società per mettere i miranesi al centro dei progetti. Partiremo da questi presupposti e dal fallimento di cinque anni di giunta Pavanello per portare nei prossimi cinque anni le nostre proposte e per stimolare l’amministrazione a nuovi interventi. Per proporre e comunicare con i due consiglieri comunali potete scrivere agli indirizzi mail: andrea.tomaello@comune.mirano.ve.it matteo.cappelletto@comune.mirano.ve.it


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4 GIUGNO 2017: la Fanfara Bersaglieri di Ceggia a Mirano Evento molto ben riuscito quello che si è svolto, sotto un sole cocente, a Mirano domenica 4 giugno in prosieguo delle celebrazioni per la Festa della Repubblica del 2 giugno. Patrocinata dal Comune di Mirano e mirabilmente organizzata dalla locale “Associazione Nazionale Bersaglieri”, si è svolta nella piazza di Mirano una bella manifestazione bersaglieresca (presente un blocco di “Fanti piumati” delle sezioni di Mirano e Mestre) alla presenza delle varie Associazioni combattentistiche (con labari, medaglieri e gonfaloni) e autorità cittadine e militari. Le celebrazioni sono iniziate alle ore 11 quando le “Piume nere” si sono radunate in Piazza Martiri davanti al monumento dedicato ai Caduti. Qui si è tenuta la solenne cerimonia dell’alzabandiera, seguita dalla deposizione di una corona di alloro ai piedi del Monumento ai Caduti e ai piedi dei cippi del “Bersagliere” e del “Fante da Mar”, rispettivamente in via Bastia Fuori e Calle Ghirardi. A seguire, gli interventi e i saluti delle Autorità presenti e dei rappresentanti delle Associazioni combattentistiche. L’evento ha vissuto il suo momento clou a fine manifestazione, con il concerto della Fanfara Bersaglieri di Ceggia in favore dei

cittadini spettatori e la successiva sfilata al passo di corsa del Raggruppamento Bersaglieri di Mirano e Mestre. La Fanfara di Ceggia, affermatasi sia a livello regionale che nazionale, è formata da 45 elementi, in parte giovani e in parte anziani, che eseguono con maestria il classico repertorio delle musiche bersaglieristiche. La sua venuta a Mirano e il suo sfilare festoso per il centro storico cittadino è stata sicuramente una apprezzata novità per la folta cittadinanza presente, che non ha mancato di far sentire la propria soddisfazione per una esibizione musicale sicuramente “fuori ordinanza”.

Al termine della manifestazione d’arma e concertistica i Bersaglieri, i loro famigliari e i musicanti si sono radunati all’interno dello spazio mangereccio allestito dal bersagliere Antonio Gallo presso la propria “Macelleria Gallo” di Mirano in via Cavin di Sala, con la presenza del “Primo cittadino” di Mirano e dei responsabili regionali e provinciali dell’Associazione, che hanno premiato i nostri bersaglieri più anziani. Dulcis in fundo”, l’esibizione canora del piccolo Nicola, uno dei nipoti di Antonio Gallo che ha cantato in modo impeccabile l’Inno di Mameli, presente anche Giovanni il nipotino più grande in braccio al nonno. Massimo Masetto


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TUTTE LE NOVITA NELLA GESTIONE DI VILLA PATRIARCA Dopo un periodo di trascuratezza e di scarsa efficienza, da un anno Villa Patriarca ha cambiato gestione e i risultati e le soddisfazioni non si sono fatti attendere: bar, ristorante, cicchetteria, piscina e campi da calcetto stanno riscuotendo un notevole successo da parte della clientela che ha ripreso a frequentare uno dei luoghi storici di Mirano. Ne abbiamo parlato con i nuovi proprietari ... Da quanto avete in gestione Villa Patriarca? Io e mio fratello siamo i nuovi gestori da poco più di un anno, per la precisione dal 1° luglio 2016. E’ già passato più di un anno! Villa Patriarca è uno dei luoghi storici di Mirano, molti abitanti della zona lo hanno frequentato negli anni, sia per la piscina che per i ricevimenti di nozze. Poi qualcosa è cambiato. Devo dire che appena arrivati abbiamo dovuto scontare le trascuratezze, chiamiamole così, di alcune passate gestioni. Molti abitanti della zona avevano smesso di frequentare la Villa perché non trovavano un ambiente ben tenuto e accogliente. Adesso però, mi lasci dire, le cose sono cambiate. Abbiamo cercato di impegnarci al massimo per riportare Villa Patriar-

ca al livello che merita e che meritano i clienti. Che cambiamenti avete fatto principalmente? Innanzitutto il ristorante. Adesso è aperto al pubblico tutta la settimana, proponiamo cucina sia di carne che di pesce, anche se, avendo uno chef pugliese doc, il pesce ovviamente è la nostra specialità. Inoltre, periodicamente, è possibile provare un menù basato su ingredienti di stagione ad un prezzo fisso. Abbiamo puntato su materie prime fresche e della zona, come ad esempio i salumi. Arrivano da soli 8 chilometri di distanza da qui. Poi abbiamo aperto la cicchetteria, con un menù basato sia su cicchetti tradizionali che su specialità del nostro chef. Ovviamente accompagnati da uno spritz o da una delle birre (anche belghe) che abbiamo a listino. Quali altri servizi ci sono? Abbiamo una piscina con annesso bar all’aperto, i campi da calcetto appena ristrutturati ed una sala eventi. La piscina è aperta anche a chi non soggiorna presso di noi e le tariffe prevedono sconti per bambini piccoli o coppie, oppure si può fare un abbonamento. Per il pranzo c’è, come accennavo, il bar a lato piscina dove prepariamo sia piatti freddi che caldi, compresa una selezione di piatti dal menù del ristorante.

I campi da calcetto a 5 sono anche questi noleggiabili da chi lo desidera e a disposizione dei giocatori ci sono spogliatoi e docce. La sala eventi contiene più di 100 persone ed è adatta sia a eventi aziendali che a feste private, matrimoni compresi. Mi diceva che, a proposito di matrimoni, state organizzando un evento importante, è corretto? Sì, il 17 settembre sarà il giorno del 1° Mirano Wedding Day. Sarà un giorno in cui i futuri sposi potranno venire a visitare la Villa e, oltre a vedere esempi di allestimento per il ricevimento di nozze, potranno parlare con molti professionisti per organizzare il matrimonio perfetto. Per fare qualche esempio, avremo fotografi, parrucchieri, truccatrici, noleggio auto, agenzia di viaggi, fioristi e altro ancora. Ovviamente, a chi decide poi di sceglierci come location per il ricevimento di nozze, faremo un omaggio speciale.

pure ci hanno scelti per il pranzo di nozze, anche per l’anno prossimo. Siamo soddisfatti ma non abbastanza. Abbiamo ancora molto da fare! Chi volesse seguirci su Facebook o sul nostro sito www.villapatriarca.it troverà tutte le iniziative che ci riguardano.

Insomma molte novità dopo un periodo di ristagno. Sì, stiamo cercando di curare tutti gli aspetti che rendano l’ambiente un vero 4 stelle: la qualità in cucina, la pulizia degli ambienti, l’accoglienza verso gli ospiti. Devo dire che iniziamo anche a vedere dei buoni risultati: molte persone frequentano sia il ristorante che la cicchetteria, hanno fatto l’abbonamento in piscina, op-

VI ASPETTIAMO

SABATO 21 OTTOBRE 2017 ALLE ORE 20.00

per la serata a tema

“ A tavola con sua Maestà il Fungo ”

SRI LANKA, UNA GOCCIA NELL' OCEANO INDIANO Sri Lanka, terra risplendente. Un nome musicale per una languida isola tropicale dal fascino esotico, satura di spiritualità e serenità, capace di evocare immagini di zaffiri scintillanti, di tè aromatici, di elefanti al lavoro, di spiagge sterminate, di imponenti resti di antiche civiltà, di enormi statue del Budda, di dimore coloniali, di giungle intricate. Sri Lanka, la vecchia Ceylon dei colonialisti europei e la Serendib degli arabi, l’isola a forma di lacrima – o di una goccia di tè per il suo prodotto più famoso (terzo produttore al mondo) – grande tre volte la Sardegna e situata ad appena 35 km di distanza dalla costa sud orientale della penisola indiana, in un braccio di mare dove una serie di isolotti corallini formano una specie di ponte naturale – è tutto questo e molto di più ancora. Costituisce infatti la culla del buddismo, una delle più elevate espressioni del pensiero umano, e la terra delle spezie per eccellenza, meta da sempre di trafficanti e di colonizzatori alla ricerca di avorio, pietre preziose, perle, gomma, tè e tessuti dai colori sgargianti. Foreste rigogliose si susseguono a montagne coltivate a terrazze, dove il verde assume mille gradazioni diverse; sembra impossibile poter trovare in mezzo all’oceano Indiano, a poca distanza dall’Equatore, una tale abbondanza di fiumi, cascate e laghi, che gli antichi cingalesi seppero regimentare con enorme perizia idraulica, ricavandone

una terra estremamente fertile.. Il clima è tropicale equatoriale, con due diversi monsoni. La scoperta degli imponenti resti di antiche civiltà risalgono alla metà del 1800, quando l’avanzare delle piantagioni ha rivelato gli splendidi monumenti fino ad allora celati dalla vegetazione. Sarebbe un errore pensare a quest’isola come ad un’appendice dell’India: nonostante la vicinanza e le inevitabili influenze, essa costituisce un’entità autonoma. Marco Polo, uno che di Oriente se ne intendeva, la definì l’isola più bella del mondo. Qualcuno si è spinto a paragonarla al giardino dell’Eden: un paragone sicuramente un po’ audace, ma non si può negare che contenga un minimo di verità. Al visitatore

colto e curioso l’isola ha parecchio da offrire. A cominciare dalla sua pluralità etnica, che se dal punto di vista politico e amministrativo pone non pochi problemi, da quello turistico rappresenta una considerevole risorsa: un crogiuolo di razze, un mosaico di culture dove ogni gruppo conserva un patrimonio di fede, usanze, abiti e riti che regolano la vita individuale e il comportamento sociale. Poi il buddismo, nato proprio qui come religione ufficiale da oltre duemila anni,, capace di influenzare sensibilmente la cultura e l’arte: basta visitare gli innumerevoli templi e monasteri sparsi in tutto il paese, oppure gli imponenti resti delle grandi capitali antiche o l’incredibile fortezza di Sigirya, eretta su una

rupe alta 200 metri, un maestoso monolite vulcanico roccaforte di un principe locale. E che dire della sua rigogliosa vegetazione: fitte foreste tropicali, piene di piante pregiate come ebano, teak, palma da cocco, banani, mango e frangipane, con tremila specie di fiori (di cui mille autoctoni) dove spiccano le orchidee selvatiche e le piante officinali. Per non parlare poi di spiagge d’incanto, dei giardini dove si coltivano le odorose essenze medicinali, di una delle più alte cascate della terra, del fascino di residenze coloniali e di piantagioni di tè, di coloratissime cerimonie religiose, del luccichio di zaffiri, di sbuffanti treni d’epoca, di erbe terapeutiche e di intrugli portentosi, di piccanti piatti aromatici e di frutti esotici.

Rudy De Pol


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DOVE VA A FINIRE L'ACQUA CHE UTILIZZIAMO? I consumi di cui non ci accorgiamo Quando indossiamo una t-shirt, che pesa 250 grammi, in realtà stiamo “indossando” anche 2.700 litri di acqua. Quando beviamo un bicchiere di vino, ne beviamo anche 120 di acqua. Quando mangiamo un hamburger ne arriviamo a “mangiare” circa 2.400 litri. Si chiama impronta idrica l’indicatore del consumo di acqua dolce durante il ciclo di lavorazione e commercializzazione dei beni che ogni giorno consumiamo. L’impronta idrica è la quantità di acqua consumata da un individuo, un insieme di persone o un’industria. Se quando si parla di emissioni nocive si fa riferimento alla quantità di gas a effetto serra immessi in atmosfera, quando si parla di impronta idrica, si fa riferimento alla quantità di acqua consumata! Impronta Idrica, Definizione L’impronta idrica di un singolo, di una collettività, di un’impresa è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre i beni e i servizi consumati da quell’individuo, comunità o azienda. L’impronta idrica è l’indicatore di sostenibilità che permette di valutare il quantitativo totale di acqua consumato o inquinato per la

realizzazione di un prodotto. L’acqua che impieghiamo tutti i giorni - per lavarci, cucinare gli alimenti, irrigare il prato o semplicemente da bere - rappresenta solo una minima parte rispetto a quanta ne viene utilizzata ogni giorno nel mondo e nel nostro Paese. Sentiamo spesso parlare di impronta idrica alimentare o impronta idrica indiretta perché anche dietro i gesti più inaspettati si cela un consumo d’acqua. Si calcola che solo per la produzione, l’impronta idrica è di 70 miliardi di metri cubi di acqua all’anno. Per quanto riguarda il consumo, l’impronta idrica ammonta a 132 miliardi di metri cubi all’anno. Consumo d’acqua in Italia Un consumo di 132 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno è immenso... ma dove va a finire tutta quest’acqua? In Italia 1’85% del consumo idrico si consuma nel settore agricolo per l’irrigazione dei campi destinati all’alimentazione umana e destinati a fornire mangime al bestiame. Per cui, consumando carni o latte, aumentiamo - in modo indiretto - la nostra impronta idrica. L’8% dei consumi d’acqua si registra

INTERVENTI ECONOMICI DI SUPPORTO ALLE FAMIGLIE CHE ASSISTONO A CASA PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI Interventi economici temporanei o straordinari di supporto alle famiglie che assistono a casa persone in condizione di non autosufficienza (DGR 3960/2001). In continuità con gli interventi per il “sollievo”, avviati negli scorsi anni a favore delle famiglie che assistono in casa persone in condizioni di non autosufficienza, con lo scopo di sostenere situazioni temporanee di fragilità della famiglia attraverso un sostegno economico, si possono presentare le nuove istanze: Possono accedere al contributo tutte le persone residenti nel Comune di Mirano: - anziani con Invalidità Civile o che ne abbiano inoltrato la domanda; - minori in carico a servizi specialistici e/o con certificazione di cui alla L. 104/92 e D.G.R 2248/07; - persone adulte con riconoscimento di invalidità civile o con riconoscimento di “condizione di handicap” L. 104/92 art. 3; - persone adulte in condizione di temporanea fragilità socio sanitaria documentata. Devono inoltre possedere: una ATTESTAZIONE ISEE inferiore ad € 16.700,00 per l’anno 2017.

E’ possibile presentare domanda di accesso al beneficio, con riferimento ad interventi nel periodo 01.01.2017 24.11.2017, entro il 24.11.2017. Il Servizio Interventi Sociali del Comune di Mirano, previo appuntamento telefonico al numero 041-5798364 fornirà assistenza alla compilazione della domanda e nella elaborazione di un apposito progetto concordato. In base alla approvata successiva graduatoria delle domande pervenute per l’anno in corso, verranno liquidate le somme disponibili in base ai finanziamenti regionali erogati. Il modulo di Domanda è disponibile: • presso lo Sportello Sociale, Viale Rimembranze n. 1 Mirano o presso il Multi Sportello Mirano, Via Bastia Fuori n. 54/56 Mirano • o nel sito comunale www.comune.mirano.ve.it nella sezione Sportello del cittadino/ Guida ai servizi/Servizi alla persona/ Benefici economici.

nel settore industriale e solo il 7% in ambito domestico. Impronta idrica pro capite Sulla base dell’impronta idrica registrata in Italia, si può stabilire che, nel normale svolgimento della sua vita quotidiana, ogni italiano ha un impronta idrica teorica di 6.000 litri d’acqua al giorno. Una quantità enorme! Questo dato riguarda il consumo complessivo che si fa dell’acqua, in ogni sua forma. Come ormai dovrebbe esservi chiaro, non va calcolata solo l’acqua che si consuma in modo diretto. Ogni giorno, ognuno di noi consuma 6.000 litri d’acqua in modo diretto e indiretto, tenendo quindi conto anche dell’acqua impiegata per produrre e trasportare i cibi che mangiamo, dell’acqua usata per fabbricare la maglietta che indossiamo e per svolgere ogni tipo di attività. L’impronta idrica degli alimenti Cereali, frutta e verdura sono gli alimenti con il minore impatto in termini di consumo di risorse idriche. Viceversa, la carne e i derivati animali sono i cibi a cui è associata una maggiore impronta idrica. Tradotto in dati, il consumo di acqua per ali-

mentarsi varia da circa 1.500-2.600 litri nel caso di una dieta vegetariana fino a raggiungere i circa 4.000-5.000 litri per una dieta ricca di carne. L’impronta idrica nel mondo e nel futuro Il dato più allarmante sta nella carenza d’acqua in alcune località del globo. Mentre noi italiani consumiamo (anche se solo virtualmente) 6.000 litri di acqua al giorno, un miliardo di persone, nel mondo, non ha accesso all’acqua potabile. Quasi 4 miliardi di persone non ha acqua a sufficienza o non ne può usufruire in modo costante. Cifre, che stando alle stime del wwf, sono destinate ad aumentare significativamente. Le ricerche condotte da Un-Water (l’agenzia Onu che si occupa dell’emergenza idrica mondiale), hanno evidenziato che tra il 2025 e il 2030 la carenza d’acqua coinvolgerà un terzo degli abitanti della terra e il restante 2/3 si ritroverà in condizioni di stress idrico. Bisognerebbe correre ai ripari il prima possibile! Paolo Leandri

RIAPRE DOPO LA PAUSA ESTIVA IL CENTRO DIURNO ARCOBALENO per anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Il Centro Arcobaleno è un servizio fondamentale per gli anziani che vivono da soli o in famiglia, autosufficienti o parzialmente autosufficienti, che qui possono svolgere attività di socializzazione, continuando a vivere nel loro ambiente familiare. Il centro offre: - servizio mensa,- attività di animazione e socializzazione, - incontri culturali, - gite sul territorio,- rapporti con la comunità locale. Il Centro Arcobaleno è aperto il - Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 15.00 presso l’ex scuola elementare di Vetrego.

E’ coordinato dall’Assistente Sociale ed è gestito da personale specializzato, in collaborazione con il volontariato locale. Il costo del servizio, a carico degli utenti, per tre giorni la settimana, comprende il servizio di mensa (€ 5,26/pasto), il trasporto (€ 36,00 mensili) e la socializzazione (€ 36,00 mensili). Per essere ospiti del Centro Arcobaleno si presenta apposita domanda al Servizio Interventi Sociali del Comune di Mirano (Tel. 041 - 5798319).

PROGETTO SOLLIEVO ALZHEIMER Previsto un percorso di stimolazione socio-cognitiva per persone affette da demenza. Sono previsti massimo 20 posti. Alle persone con decadimento cognitivo lieve-moderato viene offerto uno spazio utile allo stimolo e al rinforzo delle capacità cognitive residue, con conseguente rallentamento della progressione di malattia, con due incontri settimanali della durata di tre ore ciascuno. Vengono proposte attività finalizzate alla stimolazione delle abilità cognitive e sociali. Ai familiari viene offerto un’opportunità di supporto per alleggerire il carico assistenziale attraverso incontri mensili di gruppo per fornire indicazioni sulle migliori modalità relazionali da adottarsi con i propri familiari.

Il progetto fa parte del sistema integrato dei servizi socio-sanitari comunali ed implementa i servizi erogati dall’Amministrazione Comunale a favore della domiciliarità. Il progetto è partito nel mese di luglio 2015 con i primi incontri organizzativi, la formazione del personale e dei volontari. Le attività si svolgono presso i locali del Centro Diurno Arcobaleno di Vetrego, con due aperture settimanali. Non è prevista nessuna spesa da parte degli utenti. Per informazioni contattare il Servizio Interventi Sociali del Comune di Mirano (Tel. 041 – 5798319).


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settembre 2017

LA TECNOLOGIA DOMESTICA DI CUI FARESTI A MENO Cosa butteresti dalla finestra? Gli elettrodomestici ci circondano; siamo talmente abituati a vederli nelle nostre case e ad usarli che un guasto o la loro mancanza ci cambia la giornata. Dal frigorifero, alla lavastoviglie, dall’aspirapolvere al forno a microonde, siamo in compagnia di comodità tecnologiche imprescindibili. Un televisore lcd in ogni casa, un cellulare in ogni tasca, e un computer nella maggior parte delle famiglie sono le nuove entrate. Ma, se si fosse costretti a scegliere, qual è la tecnologia di cui si farebbe a meno? Non mi permetterei mai di discutere sull’effettiva utilità o sul punto di vista informativo-comunicativo, tutti questi dispositivi possono essere considerati come importanti presenze, a sostegno delle nostre attività, oppure discrete entità in grado di riempire i vuoti di tempo e di affetti. Secondo i dati Istat, i beni tecnologici più diffusi in Italia sono il televisore accopiati al frigorifero e alla lavatrice, il cellulare, presenti in ogni famiglia, mentre il computer e la connessione internet raggiungono appena metà della popolazione. La tecnologia domestica

è entrata prepotentemente nelle nostre case; dai sistemi multimediali audio video, alla climatizzazione interessando la sicurezza per gli impianti anti-intrusione all’illuminazione intelligente. Posso tranquillamente affermare che nella nostra società oggi la tecnologia interessa tutto ciò che la circonda, ed è diventata per noi un bene di prima necessità che ci aiuta ad affrontare e velocizzare le necessità quotidiane e molto altro; ma cosa ne sarebbe della nostra vita senza tutto ciò? Sicuramente si potrebbero riscoprire molti aspetti della vita che abbiamo perso di vista, ma c’è da dire che la tecnologia ha anche dato una grande mano all’economia e al benessere. Le comodità degli elettrodomestici e dell’ambiente comunicativo, formativo ed informativo, culturale, determinano uno stile di vita e di pensiero. L’innovazione crea nuovi campi di interesse e di interazione, nuovi comportamenti e nuovi modi di essere, stimola l’intelligenza, reinventa forme creative, migliora la conoscenza e le relazioni. Uno degli studi ingegneristici e di applicazione delle nuove tecnologie è quello delle Smart

Home, che portano a soluzioni per il comfort e la gestione intelligente della casa. Il moderno concetto di Smart Home e della domotica fa riferimento a un ambiente domestico in cui apparati ed elettrodomestici sono connessi e governati con l’obiettivo di ottimizzare i tempi, i costi, i consumi ed energia per migliorare la nostra vita.

Le motivazioni della dotazione di tecnologia domestica possono essere diverse, ma abbiamo veramente bisogno di tutto questo? Mi sono divertito a pensarlo, e voi, a cosa rinuncereste della tecnologia? Maurizio Foffano IT Manager Tecnosoft

IO VITTIMA DI UN ATTACCO HACKER La scorsa settimana ho subito un furto, non una violazione di domicilio, ma una violazione del mio domicilio informatico: attacco a tutti i file del mio computer che sono stati criptati e quindi “sequestrati” a scopo di estorsione da un malware del riscatto (ransomware): Cryptolocker un flagello che prende di mira privati ed aziende indistintamente, agli hacker basta monetizzare! Non sapevo nemmeno cosa fosse successo. Ma certo la percezione era precisa: molte cose non sarebbero state più come prima. Mi ha assalito una sensazione di impotenza. Cosa dovevo fare? A chi dovevo rivolgermi? Mi sono trovato catapultato in un film …volevo continuare a pensare che fosse fantascienza e non realtà! Sembrava un gioco, adesso non lo era più: la paura di non riuscire più a recuperare niente, una paura mai avuta prima. È successo anche a me, chi lo avrebbe mai detto! Io che dicevo sempre, “ma a chi vuoi che interessino i miei dati! perché dovrebbero attaccare proprio me?” Il fatto che non ci sono risposte certe dovrebbe farci pensare, è un’esperienza che può insegnarci qualcosa. Se pensate che la criptazione dei vostri file sia un processo lento, sbagliate! Mentre voi pensate il da farsi, il malware lavora e blocca dai 10.000 ai 400.000 file/ora. Sappiate che tutti quei file vengono criptati con una chiave che è impossibile da recuperare (se non pagando) e sono irrimediabilmente persi. Solo in quel momento realizzate l’importanza che hanno i vostri dati: sono tutto ciò che avete e fino ad ora non avevate mai pensato di poterli perdere in pochi attimi. Pensavate, con i vostri super firewall, antivirus iper-aggiornati e tecnologia di ultima generazione, di essere sufficientemente protetti? Solo ora realizzate la gravità della situazione, ma non avete ancora compreso il calvario che vi aspetta. Cosa non fare: Non toccare assolutamente il computer, basti pensare che solo una modifica ad una configurazione, può essere devastante, in quanto il decriptatore, ottenuto pagando somme salate, non riconoscerebbe la situazione hardware originale e si potrebbe bloccare. Non pensare che la situazione richieda poche ore per essere risolta, bisogna mantenere la calma. Non improvvisate soluzioni avventate, il computer non deve essere toccato, aperto o modificato. Non affidatevi a gente inesperta, neppure a società che si occupano dell’IT sola-

mente, sempre che non abbiano profonde conoscenze ed esperienza in ambito sicurezza e la capacità di adottare scelte idonee. Gli Step: Sostanzialmente si è incappati in una forma fraudolenta di ricatto. Siete in ostaggio non di semplici hacker, che agiscono essenzialmente per motivi ludici, ma di organizzazioni criminali ben articolate e strutturate, con conoscenze profonde in tutti i settori. Queste sono libere di agire in totale anonimato nello spazio sconfinato del web ed allo stato attuale di gestire questo business in zone franche (per lo più in Europa orientale e fuori da accordi o rogatorie internazionali). È una guerra strana, è nello spazio internet, è dappertutto: nel senso che non ci sono fisicamente confini da difendere o da attaccare o dove mandare qualcuno. Il nemico non è più davanti a noi, te lo trovi dentro! Il primo pensiero è quello di sapere chi sono, perché nessuno va a cercarli e perché non si riescono a prendere? Il riscatto è il loro fine, ma come operano? Su ogni cartella del computer attaccato, vengono creati dei file contenenti i link, dai quali si otterranno delle istruzioni: i termini del riscatto e i tempi ai quali bisogna sottostare. Come vogliono essere pagati? Qui subentra il primo grosso scoglio: queste società vogliono, appunto per non essere mai tracciate, essere pagate non in valuta corrente ma in Bitcoin, una moneta virtuale non regolamentata da banche, ma reperibile su internet. L’acquisto generalmente avviene tramite bonifico dalla vostra banca verso società di cambio valuta, successivamen-

te la valuta convertita in Bitcoin viene depositata in un portafoglio “wallet” privato, che si deve appositamente aprire su siti appropriati. La difficoltà sta proprio nell’individuare il canale giusto d’acquisto. Si potrebbe infatti anche qui incappare in persone, che una volta ricevuto il bonifico, non corrispondano la cryptovaluta. Bisogna essere consapevoli che una volta deciso di percorrere questa strada, il pagamento del riscatto va a finanziare la criminalità organizzata. Quali vittime della condotta estorsiva dei criminali informatici, e in ragion del fatto che i file bloccati dalla criptazione rivestono la massima importanza per il funzionamento e la prosecuzione dell’attività dell’azienda, ci si trova costretti a piegarsi alla richiesta di pagamento in BITCOIN. Nel caso ci si trovi in questo “stato di necessità” non c’è altra scelta che versare la cifra richiesta nel portafoglio BITCOIN, anonimo, dei criminali, per tentare di rientrare in possesso di tutti i file e documenti di interesse criptati dal malware. È quindi fondamentale tenere traccia di tutti i passaggi che si eseguono per le opportune denunce all’Autorità giudiziaria, onde evitare di essere a propria volta perseguiti penalmente. Una volta ottenuti i vostri Bitcoin si procederà al versamento su un conto indicato da queste organizzazioni criminali. A questo punto l’attesa di ricevere il decriptatore varia da pochi minuti a diverse ore. Supponendo che i criminali forniscano effettivamente la chiave una volta pagato (mi è stato raccontato che nel 15% dei casi), il decriptatore purtroppo non viene spedito, determinando la perdita definitiva del contenuto dei computer infettati. (E’

meglio nemmeno immaginarsi un simile film!) Come operano un attacco e perché sono irrintracciabili? In pratica queste società sfruttano la vulnerabilità dei siti web esposti in Internet. Basti pensare che nel mondo oltre il 50% dei siti web non vengono aggiornati o mantenuti. Entrando da remoto in un server dove viene ospitato uno di questi siti, (potrebbe essere anche il vostro) con strumenti o reti d’anonimato che rendono irrintracciabile la fonte dell’attacco, i criminali lo sfruttano da ponte centrale per infettare una serie di computer che riceveranno le istruzioni di riscatto. Il fattore tempo nel acquistare le chiavi di decriptazione è fondamentale, perché se nel frattempo l’azienda del sito web, da dove è maturato l’attacco, dovesse bonificare il proprio server, decadrebbe la gestione automatica del caso. Il collegamento tra la vittima e la società criminale verrebbe meno e quindi sarebbe impossibile ottenere la chiave di decriptazione. In Italia la situazione è drammatica e le cifre d’attacco spaventose: oltre 1 milione di tentativi di spam a settimana per ogni singolo gruppo criminale con il risultato di un computer aziendale infettato ogni 40 secondi e uno personale ogni 10, che corrispondono ad enormi giri di affari. La domanda da porsi non è quindi mi succederà mai? ma quando mi succederà? Vi do un consiglio: mi sono trovato a gestire tutto questo ed ho capito che era una situazione molto complicata che da solo non sarei riuscito a risolvere. Val la pena farsi assistere da esperti per evitare di sottovalutare anche un singolo passaggio tra quelli descritti. Ora ne parlo con tutti, giusto per spiegare che tutto questo è accaduto proprio a me. È realtà! Magari in una dimensione virtuale che sentiamo più lontana … ma non è un film. Ho stilato questo articolo i cui contenuti sono il risultato di interviste a soggetti vittima di ransomware, casi reali che ho gestito ed aiutato a risolvere, augurandomi che tutto questo serva a sensibilizzare privati ed aziende e ad aumentare la consapevolezza dell’importanza della formazione e la cultura sul tema della sicurezza informatica. Stefano Benato www.linkedin.com/it/stefanobenato Presidente Veneto Tecnologia e socio Clusit Titolare di Hard Service www.hardservice.it


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IL BLACK FRIDAY ANCHE A MIRANO Occasioni e sconti il 24 novembre in citta Un Black Friday anche per Mirano. Sbarca in città una delle ultime tendenze del commercio mondiale, nato negli Stati Uniti e poi esportato in molti paesi per promuovere gli acquisti, in particolare sotto Natale, con promozioni e sconti unici nel corso dell’anno. La data è il 24 novembre e quel giorno a Mirano i negozi resteranno aperti in via eccezionale fino alle 23: sarà possibile effettuare acquisti, iniziare lo shopping natalizio e approfittare delle tante occasioni organizzate dai negozianti per l’inizio dell’Avvento. Una vera e propria campagna di promozione anche per la città, che come ogni anno aspetterà il Natale con luminarie e iniziative particolari, ricreando quel clima magico che ha pochi eguali nel territorio. A proporre questa nuova manifestazione, che si aggiunge alle altre organizzate dai commercianti in città nel corso dell’anno, sono stati proprio gli appartenenti al gruppo di lavoro di Confcommercio, che ha deciso di fissare un “venerdì nero” in una delle sue ultime riunioni. Il Black Friday sarà preceduto da una campagna di comunicazione particolare, con vetrofanie ad hoc per i negozi che hanno aderito al pacchetto di iniziative in cui anche questa manifestazione è stata inclusa. Sarà per Mirano un ulteriore occasione di promozione e avvicinamento dei cittadini alla realtà del commercio, che mantiene viva la piazza con continue iniziative e manifestazioni, in tutti i periodi dell’anno.

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RINASCE IL MERCATINO DELL'ANTIQUARIATO, GESTIONE AFFIDATA A CONFCOMMERCIO Vecchie tradizioni, nuova formula: il mercatino dell’antiquariato di Mirano cambia veste e dopo anni nell’ombra, l’appuntamento della terza domenica del mese riparte con un nuovo gestore, un nuovo marchio e soprattutto nuovi espositori e prodotti di qualità. La novità è partita a maggio, dopo un approfondito studio compiuto fra Confcommercio del Miranese e il Servizio SUAP del Comune di Mirano: alla fine la gestione è stata affidata in via sperimentale, fino a dicembre, proprio alla Confcommercio, da sempre in prima linea a fianco dei commercianti del centro storico per mantenere viva la bella piazza cittadina. Un affidamento che premia proprio gli sforzi dell’associazione di categoria e conferma il percorso di iniziative per legare le attività commerciali con le manifestazioni. Fino a dicembre dunque, Confcommercio curerà l’intera gestione del mercatino, dedicato all’antiquariato e al collezionismo: non solo oggetti antichi dunque, ma anche hobbismo in mostra nella piazza e nelle vie adiacenti, con un occhio che guarderà soprattutto alla qualità. Quella che secondo esperti e addetti ai lavori (ma anche semplici cittadini con l’occhio critico) era mancata in questi anni. Per il nuovo corso, Confcommercio e il Comune, con il Servizio SUAP, hanno concordato delle nuove soluzioni organizzative per rinnovare il mercatino e favorire la partecipazione di più operatori. Così Confcommercio ha potuto avviare un meticoloso lavoro di selezione dei professionisti e degli hobbisti da portare in

MIRANO IN VETRINA NOTTE BIANCA PER 50 MILA Premiato il coraggio delle attivita che hanno investito sull'evento clou dell'estate È stata a rischio fino all’ultimo, poi Mirano ha deciso di salvare la “regina”. La Notte Bianca, la più attesa e frequentata delle Notti nel Miranese organizzate da Confcommercio, si è confermata un successo anche in questo 2017, merito stavolta anche del Comune, che ha dato un contributo decisivo affinché la manifestazione potesse svolgersi, nonostante le poche adesioni della vigilia. Piaciuta la formula old-style, che sabato 10 giugno ha portato la piazza e i viali del centro storico a riempirsi subito di gente, con oltre 50 mila visitatori stimati. Ben 27 gli intrattenimenti allestiti per tutta la sera in piazza Martiri e nelle via adiacenti, in via Gramsci e presso molti locali, anche fuori dal centro storico. Un evento “diffuso” che, complice la serata mite e il bel tempo, ha richiamato a Mirano moltissimi visitatori, anche da fuori comprensorio, segno evidente che la manifestazione non smette di attirare persone di tutti i gusti e le età. «Al di là del pienone e del colpo d’occhio che più di ogni altra cosa rende l’idea del successo della serata», afferma Tiziana Molinari, direttore di Confcommercio del Miranese, «ci ha colpito l’interesse della gente anche per le prossime date negli altri centri del territorio. Questo dimostra che il format piace. Riscontri positivi si sono avuti anche

dagli stessi commercianti, anche a serata conclusa: abbiamo ricevuto complimenti per l’organizzazione e la proposta, molto gradita in particolare l’ambientazione vintage. Continuiamo a credere, e i fatti ci danno ragione, che sia i negozi che i pubblici esercizi possono godere pienamente di eventi come questo e soprattutto sfruttarlo per far conoscere la propria attività. È importante quindi lavorare ancora su questa strada, creando eventi che portano benefici ben oltre la serata in cui si svolgono». Per quanto riguarda le presenze, grazie al questionario sottoposto da Confcommercio a un campione di visitatori, è risultato che solo il 30% di persone in centro proveniva da Mirano e frazioni: «Significa che erano moltissime le presenze di gente da fuori», aggiunge Molinari, «la maggior parte delle quali tra l’altro è arrivata prima di cena, partecipando così al percorso enogastronomico, quest’anno molto ricco e che ha coinvolto anche attività esterne alla piazza». Sempre il questionario di gradimento ha svelato che la maggior parte degli intervistati (il 60% del totale) ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, confermando dunque il target di riferimento delle Notti nel Miranese: giovani e soprattutto famiglie.

città, cercando i migliori espositori nelle piazze più rinomate del settore, da Mogliano Veneto a Piazzola sul Brenta, solo per citarne alcune. In piazza Martiri ora si possono esporre solamente prodotti in linea con quanto previsto dal regolamento comunale, tutto votato alla qualità della merce. L’associazione dei commercianti cura anche la promozione dell’appuntamento mensile, si occupa della raccolta delle adesioni degli espositori, dell’assegnazione degli spazi e della pubblicità, non solo dell’evento, ma dell’intera piazza, in linea con la nascita del nuovo Distretto commerciale di Mirano. Il segreto del nuovo mercatino è infatti l’inserimento a pieno titolo dell’appuntamento nel filone promozionale del distretto del commercio, che punta a legare manifestazioni ed eventi alla vita quotidiana della piazza, fatta di colazioni e aperitivo, cena e after-dinner, shopping ed enogastronomia tipica. Oltre 200 attività commerciali coinvolte, che ora potranno contare anche su un mercatino di antiquariato e hobbismo di tutto rispetto, appuntamento da non perdere anche per chi arriva da fuori città, appassionati del settore ma non solo, che potranno trascorrere a Mirano una piacevole domenica tra parchi, ville, piazze e negozi aperti. «Abbiamo accettato questo incarico difficile e importante di rilanciare il mercatino dell’antiquariato», spiega il presidente di Confcommercio del Miranese, Ennio Gallo, «su richiesta dell’Amministrazione comunale e sollecitati dalla gente e soprattutto dalle attività del centro storico, che chiedevano da tempo un mercatino

degno come quello di una volta, dedicato a una passione che accomuna molte persone e che indubbiamente necessitava di una rivisitazione. Abbiamo lavorato mesi per questo obiettivo, i risultati forse non si sono visti subito, ma siamo certi che in pochi mesi Mirano potrà tornare a essere un’importante piazza di incontro ogni terza domenica del mese, come lo era un tempo». Il mercatino tornerà, dopo la pausa estiva, domenica 17 settembre, in concomitanza con la Fiera di San Matteo e sarà per questo trasferito, in via eccezionale, lungo via Gramsci. Da ottobre tornerà poi nella sua tradizionale location di Piazza Martiri.

LA PEDONALIZZAZIONE CHE PIACE torna il 24 settembre "A piedi in centro" Negozi in piazza e festa del gusto per la Settimana europea della mobilita sostenibile Muoversi passeggiando, vivere la città con lentezza, fermarsi ad assaporare le prelibatezze del territorio e incontrare la gente in piazza, a cominciare da chi ci vive e ci lavora: negozianti, baristi, ristoratori. È ancora una volta “slow” la parola d’ordine della “Settimana europea della mobilità”, che a Mirano culmina il 24 settembre prossimo con “A piedi in centro”, organizzata grazie agli operatori economici del centro storico. Quattordicesima edizione per la manifestazione organizzata da Confcommercio del Miranese con la collaborazione del Comune di Mirano e di Explicom, inserita nelle iniziative di questa “European mobility week” per promuovere la mobilità sostenibile e gli stili di vita sani a misura di cittadino. Sarà anche l’occasione per tutte la attività di Mirano, sia quelle del centro che dei quartieri limitrofi e delle frazioni, di partecipare a un evento unico nel suo genere, che consente di promuoversi e promuovere i propri prodotti, facendosi conoscere alla città e ai suoi residenti. Attori principali della manifestazione, aperta per tutta la giornata dalle 9 alle 20, saranno infatti proprio le attività commerciali di Mirano, che per l’occasione porteranno in piazza i loro prodotti, costruendo così un “unico grande negozio a cielo aperto”. Ampio spazio verrà dato anche alle bancarelle di specialità enogastronomiche regionali

tipiche dell’Italia. Ma oltre a fare acquisti ci si potrà anche divertire, con iniziative e animazioni per i più piccoli. «L’obiettivo», spiegano il presidente di Confcommercio del Miranese Ennio Gallo e la direttrice Tiziana Molinari, «è valorizzare le grandi risorse che i negozi di Mirano possono offrire ai propri clienti, senza che questi debbano spostarsi altrove. È evidente che nessuno conosce i propri clienti e le loro esigenze come i negozi “sotto casa” e che la loro presenza nei centri abitati è fondamentale per mantenere quel tessuto sociale che rende vivo un paese. Che per questo motivo è anche più piacevole da frequentare a piedi e lentamente».

Ennio Gallo


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PUNTO MEDICO MIRANO INFORMAZIONE, PREVENZIONE E CURA Un nuovo centro prelievi è attivo da lunedì 17 luglio a Mirano. E’ il primo punto prelievi che apre nel comune: l’iniziativa è di “Punto Medico Mirano”, realtà sanitaria storica e già molto conosciuta per il servizio di Poliambulatorio specialistico e per il servizio di fisioterapia e riabilitazione (il centro conta più di 50 professionisti in 30 specialità mediche). Il nuovo punto prelievi, oltre ad offrire una serie di pacchetti di esami di alta specializzazione, effettua tutti quegli approfondimenti di routine che hanno un costo molto vicino al ticket. Nella stessa sede del già noto Poliambulatorio “Punto Medico Mirano” in Via della Vittoria 88, a due passi dall’ospedale civile, sarà possibile effettuare prelievi con e senza appuntamento nei giorni di lunedì, mercoledì e sabato e tutti i referti saranno scaricabili online. Tale iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione tra “Punto Medico Mirano” ed il Gruppo “Centro di Medicina”. “Con questo servizio daremo ai pazienti di Mirano ed al comprensorio un nuovo servizio di prima utilità che, per i costi molto vicini al ticket, è di facile e immediato accesso ai pazienti – spiegano la titolare Dott.ssa Ft Laura Crivellari e il direttore sanitario Dott. Luca Londei – “Questo nuovo servizio arriva a potenziare una struttura già molto conosciuta per il servizio di fisioterapia-riabilitazione e di poliambulatorio polispecialistico, integrando ora i check up e la prevenzione, con le analisi di laboratorio”. Il punto prelievi sarà attivo 3 giorni a settimana, ma per qualsiasi informazione in merito la segreteria del Poliambulatorio risponde dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 20:00 e il sabato dalle 8:30 alle 12:00. Settembre, inoltre, ha in serbo grandi novità. Nuovi professionisti inizieranno a collaborare con il centro in nuove specialità. Il settore Fisioterapia offrirà un servizio attivo dalle 8:00 alle 20:00 con prezzi ancora più accessibili per sopperire anche alla chiusura del centro convenzionato a Mirano. Saranno creati pacchetti specifici che consentiranno di seguire varie patologie con qualità e professionalità e a costi contenuti. Saranno sfruttate le risorse della Stanza del Sale/Halotera-

pia per creare, assieme ai professionisti del centro, percorsi di prevenzione e di raccolta dati. Grande traguardo sarà l’apertura di una nuova sede adiacente alla sede attuale. Sono stati realizzati 4 nuovi ambulatori, due dei quali destinati alla Medicina dello Sport e altri due dedicati ad altre svariate specialità mediche e fisioterapiche. Uno dei locali della nuova sede è stato dedicato, finalmente, ad una palestra riabilitativa. Punto Medico Mirano ha grandi progetti in mente che un po’ per volta andrà a realizzare. Le attività che si svolgeranno sono le seguenti: • ginnastica correttiva posturale di gruppo e singola per le patologie del rachide (scoliosi) • ginnastica vertebrale posturale per la prevenzione delle patologie del rachide • back school • attività di allungamento e mobilità della colonna e degli arti • corsi pre-parto e post-parto con la collaborazione di diversi specialisti • rieducazione del pavimento pelvico singolo e di gruppo • attività guidate per la terza età • pancafit rieducativa • riabilitazione post-chirurgica ed eventuale recupero del gesto sportivo • attività di gruppo per patologie neurologiche svolte da professionisti sanitari • attività di rilassamento e gestione delle emozioni • psicomotricità • massaggio del bambino • progetto per la donna in menopausa e per la prevenzione dell’osteoporosi • progetto per la prevenzione delle malattie cardio-vascolari e controllo del peso attraverso la Medicina dello Sport Un obiettivo sarà quello di creare delle serate informative gratuite sia per i professionisti del settore sia per i cittadini. “Crediamo che la prevenzione delle patologie e la conoscenza di alcuni processi parta da una corretta informazione” continua la Dott.ssa Ft Laura Crivellari.

Rimanete in contatto per le novità e per le tempistiche di attivazione di tutti i servizi. Per informazioni potete contattare lo 041 5701995, scrivere all’indirizzo puntomedicomirano@gmail.com consultare il nostro sito www.puntomedicomirano.it o la nostra pagina Facebook. Si ricorda che è disponibile un ampio parcheggio seminterrato dal quale potete raggiungere il centro comodamente e facilmente da ogni entrata. Ortopedia e Traumatologia Fisiatria Chirurgia Medicina dello Sport Senologia Proctologia Ostetricia e Ginecologia Cardiologia Allergologia e Dermatologia Oculistica - Oftalmologia Neurologia Neurochirurgia Endocrinologia Anestesia e Terapia del dolore Chirurgia Plastica ed Estetica Diagnostica per Immagini Urologia e Sessuologia Medicina del Lavoro Otorinolaringoiatria Reumatologia Radiologia Gastroenterologia Angiologia e Medicina Interna Oncologia

Pneumologia Dietologia e Scienze dell’Alimentazione Psichiatria Psicologia Logopedia Podologia Fisioterapia ed Osteopatia Massofisioterapia LE TERAPIE CHE ESEGUIAMO: Elettrostimolazione Ionoforesi Laser puntato Laser scansione Magneto terapia Paraffina Tecar Tens Ultrasuoni Interferenziale Diadinamica Bemer

Artigiani e piccole imprese quale sara il prossimo futuro? La nostra società è in evoluzione perché il mondo produttivo, dei servizi e commerciale è in evoluzione. In un momento delicato come questo cosa fare? Con un atteggiamento pessimista o si molla tutto o si attente, mentre con un atteggiamento positivo, si consolida, si ottimizza e si progetta il futuro. Ciò che complica la crisi è la staticità e quindi l’artigiano e la piccola impresa dovranno investire per essere pronti a presentarsi ai mercati. Pronti a farsi conoscere, pronti a far conoscere le proprie professionalità e pronti a far conoscere i propri prodotti. La necessità aguzza l’ingegno, ecco perché oggi come non mai è l’imprenditore che deve cercare il mercato mentre prima, nell’epoca del consumo di massa, il mercato cercava l’imprenditore. Come sarà il prossimo futuro per le nostre imprese? Indubbiamente siamo da sempre “Maestri del Fare” e abbiamo ancora un buonissimo futuro davanti se non sprechiamo tempo e opportunità. Gestire un negozio, una attività commerciale artigianale o una piccola industria significa mettersi in gioco con la propria personalità. Essere imprenditori è un modo di pensare, è l’arte dell’uomo messa a disposizione di un prodotto, è l’ingegno che usa la macchina e non si fa usare da essa è l’emergere che unisce sacrificio e ambizione. E’ uno spirito innato che accompagna gli italiani da sempre. Anche se il mondo è basato sui consumi non bisogna puntare solo alla quantità ma sulla qualità. Innovazione e bellezza, manualità e alta tecnologia accompagnate da creatività sono le nuove frontiere dell’economia fonte di ricerca, sviluppo e quindi lavoro. Questa consapevolezza, anche a fronte di soluzioni per il momento critico attuale, vede artigiani e aziende in discussione sulla nuova rivoluzione industriale: “saper fare il bello e il buono”; il meglio dell’Italia. Un investimento sul ritorno alla manifattura e alla valorizzazione delle piccole attività può garantire un nuovo futuro all’imprenditoria italiana, che deve impegnarsi in prima linea nella promozione della cultura del sapere. Coniugare i saperi antichi con le nuovissime frontiere tra genio, creatività e richieste generali è la ricetta di base con cui il no-

stro lavoro può partecipare a risollevare l’economia italiana. Il saper fare unito all’alta qualità di prodotti e servizi sono le chiavi della crescita, quel binomio vincente che fa la differenza in tutte le attività economiche e continua, nonostante tutto, ad essere apprezzato anche all’estero. E’ necessario dunque fondere il lavoro manuale con le nuove tecnologie per produrre l’eccellenza, cercando di rendere “moderni” i vecchi mestieri. Una buona idea in mente ad un imprenditore non è più sufficiente. In un mercato altamente concorrenziale e selettivo, le tendenze moderne sottolineano un affiorare continuo di corporazioni al fine di unire le “forze” per conquistare posizioni sempre più competitive sul mercato. L’idea che sta maturando è quella di promuovere progetti di “partnership tecnio-commerciale” attivando una sinergia fra le parti impiegando risorse commerciali e tecniche al fine di incrementare il parco clienti e le relative vendite con l’obiettivo di far acquisire ed acquisire una maggior e più sicura quota di mercato. In Italia, anche se in ritardo rispetto al resto dell’Europa, stiamo assistendo alla diffusione di una nuova forma imprenditoriale: le Startup. Creare una Startup significa avere un’idea innovativa analizzarla e applicarla. Sfruttare tutte le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per proporre un nuovo prodotto o un nuovo servizio per avere un profitto economico. Le recenti indagini del mercato mettono in evidenza che nuove idee saggiamente applicate fanno emergere aziende ad alto contenuto tecnologico anche dopo pochi anni dalla nascita. Lavorare in rete e proporre un proprio modo di innovare specifico; è “il fare rete” a distinguere gli artigiani e i piccoli imprenditori legati alla tradizione da quelli proiettati verso il futuro. Un enorme aiuto potrebbe arrivare dalla politica e dalle associazioni di categoria; l’invito sarebbe quello di ampliare le norme agli investimenti che dovrebbero considerare non solo i macchinari in senso stretto, ma anche tutte quelle componenti produttive di alta tecnologia e di conoscenza che fanno funzionare l’azienda. Riqualificare gli spetti organizzativi, di comunicazione e di gestione, sen-

za i quali è impossibile fronteggiare le sfide competitive del mercato. Si deve uscire da una visione in cui le macchine e gli strumenti stanno da una parte e tutto il resto dell’azienda sta dall’altra. Per quanto indispensabile non è sufficiente agevolare le assunzioni; bisogna creare prima i presupposti per assumere. La società moderna accelera le richieste e il modo produttivo è diventato sempre più dinamico, veloce ed esigente, di conseguenza i processi gestionali non sono più quelli di una volta. Gli esempi di successo sono fatti da soluzioni innovative per la progettazione, per la programmazione degli acquisti, per nuovi metodi e tempi di lavorazione e per la logistica, associati alla giusta professionalità. I sistemi informativi aggiornati permettono un salto di qualità non indifferente, la formazione del personale, l’organizzazione delle reti di vendita, sino alle piattaforme di commercio elettronico ecc. sono aspetti vitali per la valorizzazione degli strumenti. Risorse umane e risorse tecniche non più operai e macchine. Per questo non si parla più di informatica nel senso tradizionale, ma di Global Digital Market o Industry. Una fusione di componenti che stanno cambiando il volto di quello che era una volta il settore informatico e delle telecomunicazioni, la relativa organizzazione del lavoro e gli equilibri di mercato e della comunicazione. Le aree a più rapido sviluppo non richiedono solo capacità produttiva e di servizi, ma una profonda capacità manageriale industriale. Si tratta di apparecchiature informatiche, di software e di applicazioni innovative. Si tratta di recuperare velocemente dati e informazioni, saperli elaborare per poter prendere le giuste decisioni. Una capacità che alcuni artigiani e piccole aziende italiane hanno già dimostrato di avere e che altre, con un po’ di coraggio, potrebbero esprimere. Il lavoro crea lavoro e il lavoro crea occupazione, l’occupazione incrementa i consumi. Un concatenamento che difficilmente si può modificare e dove ogni componente deve mettere la sua parte perché il sistema società moderna funzioni. Giorgio Pesce


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Punto Medico Mirano S.r.l Via Della Vittoria, 88 int. 11 - 30035 Mirano (VE) Tel. +39 041 5701995 - Cell. 334 5866031 - Fax. +39 041 5727651 e-mail: puntomedicomirano@gmail.com

Agenzia principale di Noale/Mirano Rappresentanti Procuratori BERNARDI SILVANO E MARCATO PIERPAOLO SAS Via della Bova, 4 - 30033 Noale (VE) Tel. e Fax 041.4433933

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Innovazione La mission Dentalcoop, ispirata alla consapevolezza dell’alto valore della salute orale, è di poter offrire una migliore qualità di vita alle persone, fornendo servizi di eccellenza a prezzi competitivi, mettendo al centro il paziente in quanto persona e prendendosene cura a 360°. La relazione con i pazienti si fonda sull’attenzione, sull’ascolto costante e sulla misurazione della soddisfazione.

La nostra idea di qualità • •

livello tecnologico all’avanguardia qualità razionale: centralità della relazione con il paziente significa valorizzare il rapporto medico-paziente e team-paziente alto livello di assistenza e servizio: • accessibilità a persone diversamente abili • area giochi per bambini orario continuato prenotazione semplice qualità clinica di primo livello

Cliniche attrezzate con innovative tecnologie di ultima generazione e biomateriali ad alto livello qualitativo fanno la vera differenza, professionisti medici per tutti i settori odontoiatrici, odontotecnici italiani garanti di un made in italy certificato dalle dichiarazioni di conformità.

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Dentalcoop vuole sempre garantire la massima sicurezza: guanti, mascherine, bicchiere, tovagliolino, aspira saliva, pellicole trasparenti di protezione sono tutti monouso. Gli strumenti sono sterili ed imbustati. Per offrire tutto ciò sono fondamentali: la formazione e l’aggiornamento costante del personale, l’efficienza organizzativa, i protocolli scientificamente convalidati e linee guida rigorose, l’utilizzo di tecnologie e materiali di ultima generazione.

Prevenzione e igiene orale. La prevenzione e l’igiene dentale rappresentano un cardine per scongiurare o ridurre le principali patologie odontoiatriche: carie e malattie infiammatorie dei tessuti di sostegno dei denti. Un controllo accurato della presenza della placca batterica è fondamentale per una efficace prevenzione.

Bambini. La loro salute dentale è importante La Dentalcoop è lieta di presentare il programma “carie zero”. Il programma è rivolto ai bambini dai 4 ai 14 anni e viene attuato mediante una visita specialistica da parte di un professionista, il quale saprà consigliarvi semplici istruzioni di igiene orale, terapie preventive come la fluoro profilassi e le sigillature o terapia ortodontica.


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Noi di Dentalcoop abbiamo come unico obiettivo quello di combinare la soddisfazione del paziente con l’eccellenza delle cure odontoiatriche a condizioni chiare e vantaggiose. Un grande gruppo unito per abbattere i costi e assicurare le eccellenze garantendo a tutti il diritto alla salute dentale.

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COMBUSTIBILE A BIOMASSA: CARATTERISTICHE E CONSIGLI D'USO DI CERAMICHE VOLPATO Se si decide di utilizzare le biomasse legnose (legna e pellet) come combustibile domestico, è innanzitutto importante capire cosa si brucia e come. Per la legna, è senza dubbio preferibile scegliere quella stagionata - da almeno due anni, stoccata anche all’aperto ma coperta e rialzata rispetto al terreno -, non trattata e con un’umidità inferiore al 20% rispetto a quella verde o umida che, oltre ad avere una resa energetica minore, produce quantitativi di emissioni inquinanti più elevati. Per il pellet, invece, è consigliabile usare quello di buona qualità, proveniente da aziende certificate, con un considerevole potere calorifico e un più basso contenuto di ceneri (tutti dati, questi, che devono essere riportati sulla confezione). A differenza delle caldaie a pellet dove il caricamento avviene in maniera automatica, in quelle manuali la quantità di legna inserita nella camera di combustione deve essere ade-

guata alla sua dimensione al fine di garantire un’accensione ottimale. Naturalmente, non si possono bruciare rifiuti, plastiche, carta, imballaggi, giornali, riviste stampate a colori, cartone, Tetra Pak, gommapiuma, legno verniciato e truciolato. La manutenzione è fondamentale tanto quanto la qualità della biomassa legnosa bruciata, dal momento che una buona cura dell’impianto significa ridurre le emissioni inquinanti, risparmiare combustibile, prevenire intossicazioni e incendi, rivelare per tempo eventuali danni o problemi strutturali. Di qui l’importanza sia della pulizia quotidiana sia del controllo a opera di spazzacamini esperti. Come accortamente ricorda l’Associazione Nazionale Fumisti e Spazzacamini (ANFUS), “è una responsabilità avere il caminetto oggi e, pertanto, bisogna meritarselo; un utilizzo giornaliero di una stufa necessita di un’attenta pulizia da

MICHELANGELO STREGAPEDE una carriera ricca di soddisfazioni Michelangelo Stregapede, classe 1969, musicista apprezzato sia nel Veneziano, sua terra d’origine, sia all’estero, è figlio d’arte: le prime lezioni di pianoforte le riceve infatti dal padre anch’egli appassionato musicista, dimostrando subito quelle spiccate doti naturali che gli consentono, ancora giovanissimo, di frequentare il conservatorio “Benedetto Marcello” a Venezia sotto la guida del Maestro Ezio Lazzarini. Debutta in pubblico, a soli undici anni, al Teatro “La Fenice” con gli “Improvvisi” di Franz Schubert e la sonata “Patetica” di Beethoven. Ottiene il diploma in pianoforte a 21 anni, nel 1990, sotto la guida del maestro Eugenio Bagnoli, con il massimo dei voti e la lode, perfezionandosi poi con il Maestro Aldo Ciccolini, di cui Michelangelo conserva un affettuoso ricordo: «Con Aldo Ciccolini, pianista di fama mondiale, ho scoperto un Maestro insostituibile, la sua bravura è pari solo alla sua umanità. Mi ha insegnato a riflettere sul significato di essere un solista in concerto, e ad accettare la durezza dello studio, di qualunque studio, ma anche l’importanza dell’amicizia». Quindi inizia, in Italia e all’estero, la sua intensa carriera di concertista, spaziando da Scarlatti, Chopin, Rachmaninov, Gershwin, Beethoven, Schubert e Liszt, ad autori a noi più vicini come Piazzolla, Joplin e Morrico-

ne, applaudito per la sua notevole tecnica di alto livello e la sua capacità interpretativa in grado di affrontare anche i brani più ostici. Nel 2014 inizia il duo con Valentina Giovannoli, anche lei musicista di collaudata esperienza: entrambi spinti dalla passione per i brani di repertorio classico suonati nelle loro numerose partecipazioni ad eventi concertistici. Attualmente il Maestro Michelangelo Stregapede risiede a Mirano, dove è disponibile anche per lezioni private. Nel suo sito web scrive: «Nell’accurata, infinita ricerca volta ad eseguire e interpretare al meglio i brani di musica classica, sono molto spontaneo. Nelle prime fasi dello studio presto molta attenzione allo spartito e ai segni, palesi e reconditi, che mi indicano le intenzioni dell’autore; poi sento il bisogno di sperimentare altre possibili variazioni dinamiche. (…) C’è qualcosa di ingovernabile e misterioso nella musica che non rimanda a tastiere o bacchette speciali, né può essere tradotto da alcun segno… Uno degli obiettivi fondamentali, comunque, è dare luogo, con chi e per chi ascolta, ad una dimensione di bellezza e di sogno, emozioni ancora significative nel mare di efficientismo e pragmatismo, talvolta opprimenti, della quotidianità». Paolo Leandri

parte dell’utente, evitando così di peggiorare l’aria che respira e l’atto della combustione stessa. […] La canna fumaria si sporca a prescindere dal materiale con cui è costruita e va controllata annualmente da uno spazzacamino referenziato. In questo modo si rispetterà l’ambiente e lo stesso generatore di calore della stufa funzionerà meglio, assicurando inoltre un rendimento più duraturo”. Prima di acquistare una stufa o una cucina a legna, si consiglia di consultare un esperto, visto che un impianto dimensionato correttamente permette un impiego e una combustione ottimali. Con i prodotti ecosostenibili di ultima generazione è peraltro possibile non dover rinunciare al tepore del camino o a un vecchio caminetto grazie all’installazione di un inserto in ferro e ghisa che permette grandi risparmi, evitando nel contempo inutili dispersioni di calore. Senza dimenticare la possibilità di scegliere una termostufa (sia a legna sia a pellet) che, una volta allacciata all’impianto esistente, scalda non solo l’ambiente ma anche l’acqua dei caloriferi, con un forte abbattimento dei costi. Questi impianti avanzati, caratterizzati da un fattore di emissione di polveri molto basso e dunque sostenuti da strutturati incentivi statali anche in Italia, rappresentano attualmente un percorso sostenibile che si pone l’obiettivo di produrre energia termica rinnovabile, nel rispetto dell’ambiente e delle future generazioni.

PRIVATASSISTENZA PRIVATASSISTENZA è la prima rete nazionale di assistenza domiciliare, con oltre 190 centri in tutta Italia. Il Centro di Mirano-Dolo è a Mirano in via dei Pensieri 11/B (mail: privatassistenza.dolomirano@gmail.com) ed è operativo tutti i giorni, 24 ore su 24, al numero 041 413004. Effettuiamo gratuitamente visite domiciliari e preventivi per ottimizzare i nostri servizi; garantita serietà, qualità e riservatezza. Offriamo servizi con personale qualificato e/o con esperienza e ci occupiamo prevalentemente di Assistenza Domiciliare a persone anziane, malate e disabili. Servizi principali: • Elettrocardiogramma a domicilio • Accompagnamento assistito per anziani e disabili con automezzo attrezzato di pedana idraulica per trasporto di persone anche in carrozzina (servizio garantito con tre giorni di preavviso e comunicazione preventivo in poco tempo) • • • • • •

Servizi infermieristici Servizi con operatori specializzati Podologo Fisioterapia Massoterapia Logopedia

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DEDICATO A TE, CHE SEI NATO PRIMA DEL 1970 A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!! Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag. I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari. Bevavamo l’acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che orrore!! Andavamo in bicicletta senza usare un casco. Passavamo interi pomeriggi a costruirci i nostri “carri giocattolo”. Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!! Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo. Non esistevano i cellulari. Incredibile!! Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non c’erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa. Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai.

Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero... ma nessuno di noi era obeso. Ci dividevamo una aranciata con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi. Non avevamo la Playstation, né il Nintendo, né dei videogiochi. Né la TV via cavo, né le videocassette, né il PC, né internet; avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello ed entravamo. Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! Nel mondo freddo e crudele! Senza controllo! Come siamo sopravvissuti?! Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi. Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano ripetere la seconda elementare. Che orrore!!! Non si cambiavano i voti, per nessun motivo. I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe. Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure.

Nessuno si nascondeva dietro a un altro. L’idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge. Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo. Sapevamo che quando i genitori dicevano “NO”, significava proprio NO. I giocattoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa. E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo. Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi. Negli ultimi 50 anni c’è stata un’esplosione di innovazioni e nuove idee. Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli. Tu sei uno di loro. Complimenti!!! (Fai leggere questo articolo ad altri che abbiano avuto la fortuna di crescere prima che gli avvocati e i governi regolassero la nostra vita).

CONTINUA IL NOSTRO VIAGGIO NEGLI ANNI SESSANTA LA BICICLETTA Il rogo della vecia era riuscito particolarmente bene. Nonostante la serata di freddo pungente, sul campo del Todaro, vicinissimo alla piazza del paese, si era riunita parecchia gente. Certamente per leggere, attraverso la direzione presa dalle faville del crepitante fuoco, gli auspici sulla futura stagione agricola di quell’anno di grazia 1936, ma anche per riscaldarsi dal freddo dell’imminente notte. Che prometteva, per l’indomani mattina, l’abituale omaggio di brina e ghiaccio. Mario, ventiduenne operaio da poco rientrato al lavoro in fabbrica a Porto Marghera dopo il servizio militare particolarmente lungo e lontano da casa, era particolarmente felice quella sera. Aveva rivisto una bella ragazza diciottenne di un paese vicino e consolidato un’amicizia che prometteva molto bene. Capelli lunghi, acconciati a boccoli di rosa, bel visetto, corpo aggraziato e florido seno, la ragazza rispondeva perfettamente ai canoni di bellezza che venivano richiesti dalla famiglia di Mario, agricoltori di Santa Maria di Sala. Giunonica ma non troppo. Vigorosa. Carattere dolce e ben predisposto all’obbedienza verso l’autorità maschile allargata. Facilmente utilizzabile nel duro lavoro dei campi. Mario era soddisfatto e speranzoso. Ma non poteva trattenersi oltre alla festa paesana. L’indomani mattina lo attendevano oltre trenta chilometri di bicicletta per arrivare al lavoro. Che si sarebbe sviluppato non certo in ufficio, al caldo, ma all’aperto e con una stilografica dalla punta larga trenta centimetri tanto poteva misurare la vanga, suo abituale attrezzo di lavoro da muratore. Era la condizione di tutti coloro che avevano preferito la fabbrica ai campi e Mario l’aveva accettata senza ripensamenti. Si recò allo stazio del paese per ritirare la sua sgangherata

bicicletta e poiché gli era stata risparmiata la fatica di spostare decine e decine di altri cicli sovrapposti al suo, decise di reinvestire i minuti recuperati per un ultimo saluto alla ragazza che aveva lasciato in compagnia di altre sue amiche nei pressi del falò. Rasentando pericolosamente il fuoco, fece tutto il giro del campo ma del gruppo di ragazze, più nessuna traccia “Forse saranno in coda allo stazio o già incamminate verso casa” pensò tra sé Mario, e decise pure lui di avviarsi alla propria abitazione, situata in piena campagna a circa cinque chilometri dalla piazza del paese. Lasciata la strada asfaltata illuminata da fioche lampadine, alcune spente perché gradito bersaglio per le fionde dei ragazzini, Mario infilò il viottolo di campagna, vestigia storica del graticolato romano della zona, con una pedalata costante. Quella sera il sentiero era immerso nell’oscurità più assoluta. Il lato sinistro era delimitato da un fossato completamente ghiacciato, mentre sul lato destro un combinato alla rinfusa fatto di alberi, arbusti e basse siepi, impediva di debordare involontariamente in aperta campagna o su proprietà private, ben custodite da aggressivi cani il cui abbaiare si sentiva in lontananza a regolari intervalli. Mario si era appena infilato nel sentiero e si preparava ad attraversarlo alla massima velocità come poteva consentirlo il combinato di terreno, la tenuta della bicicletta, la sua pedalata e gli ostacoli più naturali, quando notò un fatto insolito ed inquietante. Proprio dietro di lui, quasi a volerlo abbracciare, una fioca luce lo stava inseguendo. “Forse è un altro ciclista che mi segue a ruota e vuole offrire una dimostrazione di velocità” pensò subito Mario aumentando d’istinto la pedalata. Niente da fare. La luce aumentava con la velocità e si affievoliva quando Mario rallentava. L’inquietudine cominciò ad insinuarsi nel giovanotto. Cosa poteva essere quella luce che non lo abbandonava un istante? Accertato che non era un altro ciclista oppure un uomo con una pila che si divertiva ad inseguirlo, quali spiegazioni potevano mai esserci? E se fosse un fantasma, uno di quegli spiriti che già nella sua infanzia ed oggi ancora di più, venivano richiamati nei filò delle stalle da vecchi rimbambiti? Via, un uomo di ventidue anni, con la naja già alle spalle, che aveva fatto a botte con quei quattro coglioni di fascisti che pretendevano di comandare a Mirano, posto sicuro in fabbrica, non poteva farsi prendere da quelle assurde paure. Questo pensava Mario per darsi coraggio mentre la strada si faceva ancora più buia, il percorso apparentemente ancora più lungo e la sinistra luce sempre lì, arpionata dietro di lui e senza la minima intenzione di andarsene. Una folle ed irrazionale paura lo prese totalmente. Iniziò a pedalare forsennatamente con il rischio di cadere sul duro ghiacciato terreno del sentiero oppure nel fosso altrettante poco invitante, oppure stamparsi addosso a un bel platano. Ad un certo punto il ragazzo capì che essendo ancora lontano da casa e mantenendo quell’andatura aveva di fronte due alternative. O si sarebbe sfracellato in una rovinosa caduta sul ghiaccio, oppure avrebbe potuto fermarsi e difendersi, ani-

ma e corpo contro la cosa che lo stava inseguendo. Scelse la seconda ipotesi e con il cuore che ormai gli era arrivato in bocca, si fermo. Appoggiata la bicicletta per terra Mario ebbe la sensazione che anche il fantasma si fosse fermato, se non addirittura fuggito. La luce inseguitrice era sparita, totalmente inghiottita nel buio. E Mario si rinfrancò, contento di aver vinto la paura. Ma rimaneva la curiosità di sapere cosa era successo. Iniziò quindi un’ accurata ispezione alla bici e alla natura circostante che da qualche minuto era ritornata buia e silenziosa. E non si beffava più di lui. E finalmente capì. Incastrato tra la retina a molla di protezione della ruota posteriore e il parafango, un grosso arbusto ancora fumava verso la sua sommità sprigionando al contempo scintille di fuoco che ora si facevano sempre più rade. Da quel ragazzo intelligente che era, Mario realizzò subito quanto era successo. Con l’ultimo giro intorno al falò la bicicletta doveva aver imbarcato uno sgradito clandestino che iniziava a manifestarsi solo in presenza del più assoluto buio. Il tratto di strada asfaltata, illuminato dalle sporadiche lampadine aveva ben mimetizzato l’opera dell’arbusto. Altro che fantasmi, spiriti o inquiete anime dei morti. Mario inforcò di nuovo la bicicletta e cantando e fischiettando allegramente riprese a pedalare con rinnovato vigore, arrivando senza altri incidenti al cason dei genitori. Era doppiamente felice. Per aver saputo vincere con la forza della sola ragione assurde paure E perché la domenica successiva avrebbe rivisto Pasqua, la ragazza dai bellissimi capelli arricciati a boccoli, alla quale raccontare l’assurda avventura. Con la speranza di poterla baciare, come premio per il coraggio e la determinatezza dimostrati.

Oscar De Gaspari (continua) Nel prossimo numero: Morte dei vecchi guardiani


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Shaula Italia protagonista al V Trofeo Principato di Monaco Special Edition "Vele d'Epoca in Laguna" A fine Giugno si è svolto a Venezia il V Trofeo Principato di Monaco le Vele d’epoca in Laguna, Banca Generali Special Cup, prestigiosa manifestazione velica con barche d’epoca. Un evento suggestivo inserito in uno scenario unico come solo Venezia sa offrire alla quale hanno preso parte ben 26 barche costruite tra la metà dell’Ottocento e gli anni Duemila (Coch y Bondhu di Paolo Zanbheri / Ketch Marconi 15,20 mt.,1936, Al Na’Ir III di Fabio Mangione / sloop Marconi 14,50 mt, 1964, Shaula di Emanuela Aggio / mt.11,20 imbarcazione in legno progettata da Kaufman e costruita dai cantieri De Cesari a Cervia nel 1977, Strale di Antonio Bandini / sloop bermudiano 13,47 mt., 1967, Santa Maria di Nicopeja / ‘cutter pilot’ 13 mt., 1901), suddivise in cinque categorie che hanno preso parte alle due regate in programma del Trofeo, nato con lo scopo di promuovere il Principato di Monaco sotto il profilo sportivo, turistico, culturale ed economico. Protagonista assoluto per la categoria spirit of tradition, ovvero quelle barche costruite in tempi recenti ma su progetti del passato, ha vinto Shaula Italia. Siamo orgogliosi di far parte di questo equipaggio perché questa vittoria ha per molti versi un doppio valore: il prestigio della competizione sportiva ma soprattutto il ricordo del “Comandante” Giuliano Benetti che ci ha lasciato da pochi anni. Quella sulla quale noi, che siamo il resto dell’equipaggio, continuiamo a navigare è la sua barca, un guscio in apparenza piccolo e fragile, ma preparato meticolosamente per affrontare ogni mare. Giorgio Pesce

VANZAN RIELETTO PRESIDENTE DEL CENTRO ANZIANI DI MIRANO Giovanni Vanzan è stato rieletto Presidente del Centro Anziani di Mirano, nonostante avesse espresso la volontà di non proporre nuovamente la propria candidatura. In occasione della scadenza del suo mandato infatti nel maggio scorso aveva annunciato agli iscritti del Centro la sua decisione di non ripresentare la propria disponibilità per un ulteriore incarico, dopo i tanti già ricoperti negli anni scorsi, a causa di sopraggiunti motivi personali. Dunque, per le votazioni del 25 maggio 2017 si rendeva necessario trovare altri nominativi disponibili, altrimenti il Centro Anziani sarebbe stato chiuso e questo avrebbe rappresentato una grave perdita per quanti trovano nella Associazione Promozionale Sociale Anziani di Mirano (A.P.S.A.M.) un importante punto di riferimento con le sue numerose attività ricreative durante tutto l’anno. Di fatto però nessuno si è voluto assumere un tale incarico che, come ben sa Giovanni, richiede impegno, disponibilità, dedizione, inventiva, al di là delle immancabili critiche di qualche insoddisfatto che però non si vuole esporre in prima persona. Per questo Giovanni, consapevole della situazione, ha deciso per il momento di soprassedere alla sua intenzione e ha accettato la nomina a Presidente del Centro Anziani, ma solo fino a quando non si sarà reso disponibile un suo sostituto.

50 ANNI DI MATRIMONIO per Gianni Bovo e Annamaria Nicolini il 27 Maggio 2017 GIANNI BOVO e ANNAMARIA (CARLA) NICOLINI hanno festeggiato le “Nozze d’Oro” con il raggiungimento del loro 50° Anno di Matrimonio, circondati dall’affetto dei parenti ed amici. Ai due “sposini” giungano gli auguri più sinceri anche da parte dei loro concittadini e della Redazione del nostro giornale Mirano Magazine.

TANTI AUGURI PER IL 50esimo di Vanzan Giovanni e Marchetto Flora Grande festa per i 50 anni di matrimonio di VANZAN GIOVANNI e MARCHETTO FLORA presso il ristorante “Antica Postumia” di Vedelago con famigliari e amici I migliori auguri e felicitazioni anche dalla redazione di Mirano Magazine

UN CARO "ADDIO" AL MAESTRO DI FISARMONICA ELIO BOSCHELLO Il 6 settembre scorso ci ha lasciato il Maestro di Fisarmonica Elio Boschello, molto conosciuto a Mirano e a livello internazionale per aver fondato nel 1951, dirigendola fino ad alcuni anni fa, la Scuola di Musica “Luciano Fancelli”, noto fisarmonicista del 1° 1900. Il Maestro Boschello ha dedicato la sua vita a diffondere la conoscenza della Fisarmonica, portando questo strumento musicale alla dovuta notorietà anche a livello accademico e riscuotendo meritati consensi sia a livello nazionale che mondiale. Per questo il M. Elio ha occupato e continuerà ad avere un posto importante nell’ambito della cultura musicale, soprattutto grazie al contributo di cui è stato artefice attraverso la formazione di numerosi giovani musicisti nella sua Scuola “Fancelli-Boschello” che hanno saputo imporsi nelle varie manifestazioni concertistiche a livello europeo e mondiale. Ma il M. Elio Boschello va ricordato, oltre che per la sua scru-

polosa professionalità, anche per le sue doti umane di attenzione, di simpatia e di rispetto con cui sapeva entrare nell’animo delle persone che lo avvicinavano, sempre con un caldo sorriso di amicizia sulle labbra. A tutta la famiglia del Maestro Elio le più sentite condoglianze da parte della Redazione di Mirano Magazine e di tutti i suoi concittadini miranesi.


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24' FESTA DELL'AGRICOLTURA A MIRANO Un futuro pieno di prospettive e di progresso Si è svolta dal 25 agosto al 4 settembre 2017 a Mirano, presso i campi sportivi, la 24ª Festa dell’Agricoltura, organizzata dal Gruppo Imprenditori del Miranese “La Campagna ti è Amica”: un’occasione ormai tradizionale che serve a richiamare migliaia di persone da tutto il Veneto con i suoi innumerevoli intrattenimenti per adulti e bambini, ma che è anche un importante momento per riflettere sull’attuale situazione dell’agricoltura grazie alla presenza dei responsabili locali e regionali del settore e delle autorità politiche. «Anche per quest’anno le tre parole chiave che evidenziano il nostro impegno sono “Innovazione, Tradizione e Comunità” per far conoscere ai cittadini il mondo agricolo», ha ricordato il presidente del Gruppo Imprenditori del Miranese Mario Sorato, sottolineando come il momento di difficoltà che sta attraversando il settore, anche a causa delle recenti perturbazioni climatiche, possa essere superato attraverso la proposta di una maggiore garanzia di qualità e sicurezza del made in Italy. La realtà agricola, ha detto a sua volta il parroco di Mirano don Artemio Favaro durante la Messa, può essere giustamente rivalutata solo se non vanno persi alcuni valori fondamentali, antichi ma sempre attuali, come l’onestà, lo spirito di sacrificio, il rispetto. «Di fronte alle calamità naturali, ha ribadito, il contadino è una persona concreta che sa riprendersi con dignità e pazienza, perché ama l’ambiente in cui vive, convinto che la sua attività è in sintonia con l’opera del Creatore. Per questo la Festa dell’Agricoltura è anche la “giornata del ringraziamento”: il “grazie” che parte dal cuore per tutto ciò che Dio ci dona attraverso la natura». Anche la sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello ha voluto sottolineare l’importanza, non solo economica ma soprattutto socio-culturale, del settore agricolo nel nostro territorio, fiduciosa che esso rappresenti una fonte di sempre maggiore occupazione e di benessere per le famiglie e i giovani del Miranese. «È una prospettiva, ha precisato, che trova un concreto riscontro nella presenza a Mirano dell’Istituto “Konrad Lorenz” il cui scopo è proprio quello di avviare gli studenti

all’attività agricola, aperti nel recepire le novità del settore». Una realtà, dunque, ricca di prospettive, come ha detto il senatore Mario Dalla Tor, della Commissione Permanente Agricoltura e Produzione Agroalimentare, ricordando i 38 miliardi di esportazione realizzati quest’anno, nella prospettiva di arrivare in poco tempo ai 50 miliardi di euro. Prospettive che, tuttavia, spesso si trovano impacciate dalla burocrazia e che devono quindi essere liberate dalla volontà politica di chi governa, ha ribadito da parte sua il presidente della Coldiretti Venezia Iacopo Giraldo. A conclusione degli interventi sono stati premiati con tre borse di studio altrettanti allievi che si sono diplomati quest’anno con il punteggio più alto: Irene Furlanetto, Monica Mandato e Alessandro Candian. Diversi gli appuntamenti durante i 10 giorni della Festa, dalle attività per i più piccoli agli spettacoli legati al mondo contadino, alle serate danzanti, all’insegna dello stare insieme anche attraverso i menù offerti dallo stand gastronomico. Il tutto reso possibile dal lavoro degli oltre 200 volontari che hanno profuso il loro impegno senza risparmio di energie: a loro il grazie più sentito da parte di tutta la città di Mirano. Paolo Leandri

LA FILARMONICA DI MIRANO IN CONCERTO SUL LAGO DI GARDA La Filarmonica di Mirano è stata protagonista di un’esibizione molto apprezzata in occasione della manifestazione “Musica nel cuore” svoltasi a Peschiera del Garda dal 13 luglio al 24 agosto; una manifestazione organizzata dal Comune di Peschiera, ridente cittadina sul lago che figura nell’elenco del patrimonio dell’umanità dell’Unesco e dalla Banda musicale locale. Il complesso musicale miranese si era fatto conoscere a Peschiera in occasione dell’inaugurazione della Biennale internazionale d’arte il 1° aprile di quest’anno; la positiva impressione lasciata ha fatto in modo che scattasse l’invito a partecipare al “festival bandistico” che ha visto protagoniste, oltre alla Banda di Mirano, quale unica rappresentante della provincia di Venezia, altre cinque bande dalle province di Trento, Vicenza, Bergamo e Verona. Nonostante la calda serata il pubblico ha dimostrato di gradire il programma musicale proposto dal gruppo, diretto dal M° Stefano Corrò, indirizzato a soddisfare i vari gusti musicali strizzando anche l’occhio, in questa particolare occasione, alla peculiare tipologia di pubblico costituito da turisti, soprattutto stranieri.

Ancora un volta l’associazione musicale miranese ha dato buona prova di sé: al termine del concerto i saluti e gli scambi di omaggi tra i due complessi si sono infatti conclusi con l’augurio reciproco di poter replicare in futuro collaborazioni musicali di questo tipo. Dopo questa “escursione” sul lago di Garda la Filarmonica ha ripreso il consueto e fitto programma musicale con la sfilata in occasione dell’inaugurazione della Festa dell’agricoltura di Mirano il 27 agosto e con la preparazione dei concerti già fissati: ai tradizionali appuntamenti presso il teatro di Mirano (con il concerto di S. Cecilia il 23 novembre e il Concerto di Natale il 21 dicembre) e presso la Sala polivalente di S. Leopoldo Mandic (con il Concerto dell’Immacolata l’8 dicembre) si aggiungerà un’inedita e prestigiosa esibizione serale presso il teatro Toniolo di Mestre sabato 4 novembre. Ulteriori informazioni e dettagli sono disponibili nel sito dell’associazione www.filarmonicadimirano.com

LUIGI RIZZO il paesaggista di Mirano Sono trascorsi tre anni, era il giugno del 2014, dalla scomparsa del nostro concittadino Luigi Rizzo, pittore molto apprezzato a Mirano, ma non solo, per l’amore alla sua terra che esprimeva attraverso le sue tele. Originario di Zianigo, impiegato per diversi anni presso l’allora Banca Popolare di Novara, aveva trovato nella pittura il modo di esprimere la sua passione per quell’ambiente che fin da piccolo l’aveva circondato con il suo alone di mistero e di meraviglia. «Se non dipingo sto male» era solito ripetere ai visitatori delle sue esposizioni, rivelando così il profondo attaccamento alle tradizioni e alla cultura che lo portava a immergersi nella “sua” natura: a volte solare, impreziosita da volti angelici di donna, o vivacizzata dai campi biondeggianti di grano, altre avvolta nella nebbia autunnale da cui emergono casolari isolati appena tratteggiati. Non a caso il critico d’arte Paolo Rizzi ha scritto che Luigi Rizzo è stato un artista che “si commuove quando dipinge”. Proprio per questo, per questo suo “sentire” così genuino e profondo, Luigi è stato un artista internazionale, in quanto i suoi lavori sono conosciuti e apprezzati, oltre che in Italia, in diversi Stati europei e oltre oceano, ad esempio a New York, Toronto, Quebec. Paolo Leandri

LA REALTA DIPINTA DA MARCO TAGLIARO Marco Tagliaro è un pittore non solo miranese perché nato nella nostra città, di cui ha saputo cogliere l’anima rappresentandone l’ambiente urbano e rurale; ma è soprattutto trevisano, essendosi stabilito definitivamente, dopo un periodo trascorso a Mestre, a Combai, paese collinare tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene; ed è anche altoatesino, avendo soggiornato nel 1995 a Egna, in provincia di Bolzano. Combai ed Egna possono considerarsi l’inizio della sua maturità artistica in quanto rappresentano quell’approccio alla realtà, sintetizzato nel dipinto “La raccolta delle mele”, in cui l’attenzione del pittore è rivolta alle persone ritratte nella umanità quotidiana del loro lavoro, in un mondo in cui uomo e natura vivono in idilliaca simbiosi. Tema approfondito ne “La grotta”, un lavoro durato cinque anni ad Alicudi, altro luogo di permanenza di Marco, una sperduta isola delle Eolie, in cui il pittore ambienta scene di vita semplice scandita su ritmi naturali, in una dimensione quasi senza tempo, sospesa tra gli scogli e il mare. Marco Tagliaro però è anche un artista europeo per i riconoscimenti ottenuti in Germania e in Polonia, con una personale a Praga organizzata nel maggio 2016 presso l’Istituto Italiano di Cultura. Per non parlare dei suoi soggiorni nei paesi tropicali, soprattutto in Tailandia, che sono stati per lui un’altra preziosa fonte di ispirazione per la sua pittura. Ma è a Mirano che egli ama ritornare periodicamente per esporre i risultati della sua continua vena espressiva, come nell’ultima mostra allestita nell’aprile scorso nella barchessa 25 Aprile intitolata “Marco Tagliaro e Mirano, un pittore e la sua città”: un’autobiografia pittorica come sintesi del suo lungo percorso artistico dagli anni giovanili pieni di entusiasmo e voglia di sperimentazione, alla maturità caratterizzata da una tecnica da cui traspare la paziente ricerca del perfezionismo. Prima di iniziare il lavoro su un soggetto, infatti, Tagliaro lo analizza meticolosamente in ogni sua singola componente, come facevano il grande Leonardo da Vinci e i maestri del Rinascimento, fino a quando non sente di averlo assimilato tecnicamente e interiormente. Per questo con la sua pittura Marco, come è stato scritto, «riesce a risvegliare tante emozioni perché il luogo che dipinge deve avere caratteristiche tali che non solo l’occhio ne risulti appagato, ma anche l’animo rasserenato. Attraverso la sua pittura vediamo un paesaggio reale, ma anche la visione ideale di una raggiunta meta spirituale». Paolo Leandri


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ZETATRE DI SILVESTRO ZECCHINATO un laboratorio di artigianato artistico a livello industriale Avere le idee chiare sul proprio futuro ad appena 11 anni non è da tutti. Invece, per il titolare della Zetatre di Mirano Silvestro Zecchinato, l’apprendistato di quella che sarebbe stata la sua carriera imprenditoriale iniziava mentre frequentava ancora la scuola elementare: voleva dedicarsi alla ideazione e costruzione degli “imbottiti”, un settore che spazia dai divani, alle poltrone, ai letti. Così, dopo la gavetta, nel 1964, a soli 18 anni, inizia l’attività vera e propria a Mirano, un’avventura che progressivamente ha portato Silvestro a quei livelli internazionali di cui ora Zetatre, Gruppo Industriale Imbottiti, va giustamente fiera: anni di sacrificio, di dedizione, di inventiva per dare al mercato del settore prodotti tecnologicamente innovativi che fanno della Zetatre un’azienda all’avanguardia, come dimostrano la partecipazione alle grandi esposizioni europee e i diversi riconoscimenti ottenuti, tra cui nel 1977 “L’europremio” alla Fiera del Mobile di Colonia, il “Premio Città di Venezia” l’an-

no successivo e, nel 1998 a Padova, alla Fiera “Casa su Misura”, il meritato riconoscimento conferito dalla Cna. Da come ne parla, si capisce che Silvestro Zecchinato è innamorato della sua professione, convinto che la sua attività non sia un lavoro di routine, ma un impegno che richiede creatività e originalità, intuizione e dedizione costante, in cui certamente la meccanizzazione è utile, ma non deve costituire l’aspetto principale. Per ottenere un buon prodotto di qualità infatti ciò che serve è lavorare con intelligenza e delegare la produzione finale ai programmi computerizzati unicamente per i controlli e i collaudi. Dunque, la Zetatre di Mirano come laboratorio di artigianato artistico a livello industriale? È così che Silvestro Zecchinato ama considerare la sua attività ed è per questo che non fa mancare il suo contributo nel sostenere iniziative culturali anche ad alto livello. Paolo Trevisanato


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ASSOCIAZIONE CULTURALE CORO "CRODA ROSSA" – MIRANO ... e se passerai da queste parti, canteremo insieme Un meritato riposo per coristi e per coloro che supportano le attività del coro, dopo sei mesi di impegno non solo per le prove (il repertorio è stato arricchito con nuovi brani), ma anche e soprattutto per i concerti tenuti nel territorio e in varie località del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige: complessivamente nove uscite più la tradizionale rassegna, giunta alla sua 41ª edizione che ha avuto luogo presso la sala polivalente della parrocchia di San Leopoldo Mandiç di Mirano e che ha visto, come sempre, una grande partecipazione di pubblico. Mi piace ricordare in particolare i due concerti che si sono svolti nelle case di riposo “L. Mariutto” di Mirano e “Villa Fiorita” di Noale durante i quali è stato presentato un programma “a misura” per gli ospiti dei due istituti, con lo scopo di far rivivere ricordi ed emozioni della loro giovinezza. Inoltre ha destato notevole interesse la serata con l’audiovideo “Volti della montagna” che ha avuto luogo nella Chiesa di Salzano, in collaborazione con il gruppo “Amici della montagna” e “Tavola dell’accoglienza” durante la quale è stata richiesta un’offerta libera interamente destinata alla scuola materna parrocchiale. Lo stesso audiovideo è stato presentato nel teatro di Villa Belvedere per l’Associazione culturale “Agorà”. Questo per citare le

attività più significative svolte sul territorio e che hanno evidenziato non solo gli aspetti contenutistici ed esecutivi del vasto repertorio del Croda Rossa, ma anche la sua attenzione, nel segno della solidarietà e della concretezza, ad alcuni problemi della nostra società. Grande consenso e numeroso pubblico hanno avuto tre trasferte su invito dei cori “Voci del Delta” di Taglio di Po, “Castel Flavon” di Bolzano e “Tita Copetti” di Tolmezzo. Tre esperienze da non dimenticare in quanto al nostro gruppo è stata riconosciuta grande accuratezza esecutiva a fronte di un repertorio non sempre facile da interpretare. La partecipazione a rassegne e il contatto con altri cori costituisce un momento importante, perché permette uno scambio diretto di esperienze, di consigli, di confronto: un arricchimento insomma che favorisce una reciproca crescita. Con la ripresa delle prove, ricomincia anche l’impegno dei concerti. Il calendario è già piuttosto intenso. A settembre a Levico Terme (Trento) per una rassegna e a Briana (chiesa parrocchiale) con l’audiovideo “Volti della montagna”; a ottobre a Fontanafredda (Pordenone) per una rassegna; a dicembre canti di Natale a Zianigo e la 21ª rassegna natalizia in Duomo a Mirano.

L’amore e la passione per il buon canto, l’attaccamento alla tradizione canora della nostra terra, l’apertura verso nuove e stimolanti esperienze sostengono e vivacizzano la vita del nostro Coro che rappresenta sicuramente un importante e peculiare tassello nel campo culturale della nostra città.

FESTEGGIAMO CON FRANCO VOLPATO I SUOI 60 ANNI DI LAVORO Volpato Franco è nato a Mirano (VE ) il 15 luglio 1942. Tutta la sua vita è stata dedicata al lavoro ed alla passione per la musica. Fu il primo allievo del Maestro Boschello: in quegli anni a Mirano la fisarmonica non era uno strumento conosciuto, ma parlando con gli amici decise di frequentare questa scuola dopo il lavoro: non era semplice dopo una giornata di fatica, ma lui dava coraggio a tutto il gruppo per continuare insieme. Nel 1953 frequentò la scuola di avviamento professionale presso l’istituto dei Padri Giuseppini dove ancora oggi continua l’amicizia e la dedizione alle feste ed incontri con ex allievi. Ancora bambino si avventurò nel mondo del lavoro in una carrozzeria di Mestre; visto il costo dei mezzi di trasporto, la bicicletta era l’unica alternativa, così il padre decise di ritirarlo optando per una carrozzeria a Mirano gestita dai Signori Pattaro Egisto e Pesce Mario che appena videro questo ragazzino decisero di assumerlo perché avevano intuito in lui l’amore e la passione per il lavoro che lo attendeva (1956). I primi anni furono durissimi: gli inverni erano gelidi e senza le comodità odierne, così Franco partiva alle 6:00 del mattino a cercare legna lungo il percorso nelle rive dei fossati per riscaldare l’acqua e far trovare tutto pronto agli operai più anziani; naturalmente non “esistevano” domeniche e festività, ma questo non pesava perché tutto era in previsione del futuro. I titolari, per gratificare la disponibilità di questo ragaz-

zo volenteroso, decisero di offrirgli la possibilità di diventare socio perché anche per loro si annunciava l’età della pensione e volevano una continuità dell’attività: Franco non ci pensò due volte e con altri quattro operai incominciò questa nuova avventura. Gli anni passarono e piano, piano, rimasto solo, con tante preoccupazioni dovette rimboccarsi le maniche per liquidare tutti gli altri soci trascorrendo tante notti insonni piene di pensieri. Si fece tenace, e con il suo carattere buono strinse con i suoi operai un rapporto familiare per continuare insieme l’attività. Nel 1968 decise di sposarsi, anche se gli impegni erano molteplici, ma voleva costruirsi una famiglia ed avere dei figli. Nel 1978 tutte le attività dovettero trasferirsi dal centro di Mirano alla zona industriale periferica; ed ancora una volta fu un “fulmine a ciel sereno” perché significava ricominciare. Assieme ad un altro socio comprò un pezzo di terreno in Via G. Galilei per costruire la Carrozzeria Miranese rispettando la promessa fatta ai suoi fondatori di non smettere mai tale lavoro (1982). Si trovò in una zona che non era ancora sviluppata con il timore di non riuscire a mantenere la clientela. Ma i suoi tanti clienti (attualmente più di 6000) non l’anno abbandonato. Nel 2004 è stata inaugurata la nuova CARROZZERIA MIRANESE SNC gestita da Franco con il figlio Piergiorgio che, come lui, intraprese il lavoro di carrozziere gio-

vanissimo prima come dipendente e poi come socio. Nel 2015 il passaggio del testimone alla figlia Mariangela che con il fratello gestisce l’attuale Società e per Franco la meritata pensione ed i festeggiamenti per i suoi 60 anni di lavoro. Quindi, si può dire, una gestione familiare con una tradizione da padre in figlio!


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ISTITUTO MUSICALE

FANCELLI BOSCHELLO MIRANO VE

SONO APERTE LE ISCRIZIONI La scuola di musica per tutti gli strumenti, per tutte le età e per tutte le esigenze Una istituzione con oltre sessant’anni di affermazioni nazionali ed internazionali La scuola che ha formato innumerevoli artisti di fama internazionale Una scuola pedagogicamente all’avanguardia, con programmi allineati a quelli conservatoriali, e in cui viene praticato ogni genere musicale: classico, jazz, rock, pop, con esami annuali per il rilascio di diplomi di autentico valore didattico.

L’Istituto Musicale Fancelli Boschello, fondato a Mirano nel 1951 dal Maestro Elio Boschello, rappresenta una realtà di assoluto rilievo nell’ambito della didattica musicale locale, regionale e senza dubbio nazionale. Migliaia di studenti, dalla sua fondazione ad oggi, si sono avvicinati alla musica suo tramite , e, grazie alla qualità dell’insegnamento in esso praticato, molti di essi sono oggi a loro volta didatti e musicisti di valore. Innumerevoli le manifestazioni, i concorsi e i concerti nazionali ed internazionali in cui, nella sua lunga storia, formazioni e singoli allievi della nostra Scuola hanno primeggiato. L’Istituto, oggi condotto dai figli del fondatore, anch’essi valenti musicisti e didatti, si caratterizza per la preparazione del selezionato corpo docente, costituito da professionisti di pluriennale esperienza, e per l’adozione di metodologie esclusive continuamente aggiornate, aspetti questi che ci mettono in grado di offrire qualunque grado di studio desiderato: dall’istruzione musicale di base, all’iniziazione amatoriale; dal dilettantismo meno esigente, pur tuttavia sempre supportato da un solido percorso formativo, al professionismo, fino al virtuosismo più evoluto. Viene naturalmente assecondata la scelta dell’allievo, sia per lo strumento, sia per la vocalità, e per il genere di musica, che può essere classica, pop, rock, jazz, latino americana, offrendo professionalità d’insegnamento per ciascun stile e per ogni esigenza.

ALCUNI QUESITI CHE SPESSO CI VENGONO POSTI I corsi della scuola sono accessibili a tutti? Certamente, ai corsi di musica possono iscriversi persone di qualsiasi età e formazione culturale. E’ necessario possedere delle doti particolari per frequentare un corso? Se hai deciso di avvicinarti alla musica in modo amatoriale, è sufficiente che tu abbia solamente passione ed entusiasmo. Quando iniziano i corsi della Scuola? La Scuola inizia l’anno scolastico il 1 settembre e lo termina il 30 giugno; essendo però la maggior parte dei corsi individuali, si può iniziare in qualsiasi momento dell’anno, compatibilmente con i posti rimasti liberi. Cosa devo fare per iniziare a frequentare un corso di musica della Scuola? E’ sufficiente contattare la segreteria allo 041-5701568 o inviare una mail all’indirizzo ist.mus.boschello@alice.it

Come sono impostate le lezioni della Scuola: Possono essere individuali ( per i corsi di strumento o di vocalità) o collettive ( per la musica d’assieme o la propedeutica musicale). La loro durata può variare dai 40 ai 60 minuti per le lezioni individuali, da una a due ore per quelle di musica d’assieme. La frequenza è di una lezione settimanale; alcuni corsi di musica d’assieme hanno frequenza quindicinale. I corsi hanno un indirizzo musicale particolare? Sulla base delle tue esigenze avrai la possibilità di scegliere tra corsi ad indirizzo classico e corsi ad indirizzo moderno. C’è un programma del corso? Certamente! Per l’indirizzo classico i programmi vengono continuamente aggiornati in base agli indirizzi ministeriali, i corsi moderni altresì vengono sviluppati seguendo costantemente le tendenze della miglior didattica sia europea che americana.

Quanto dura un corso della Scuola? E’ impossibile stabilirlo a priori, senza conoscere le capacità dell’allievo e il tipo di impegno applicato. Tutto dipende dall’obiettivo musicale che ci si prefigge di raggiungere. Quali sono gli orari della Scuola? La Scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 20; il sabato dalle 8,30 alle 18,00. Chi sono i docenti della Scuola? Sono tutti professionisti diplomati in Conservatorio o in una Scuola riconosciuta, con un’esperienza didattica pluriennale. C’è la possibilità di conoscere l’Insegnante prima di iniziare il corso? Certamente. L’Istituto Musicale Boschello-Fancelli ti dà la possibilità di conoscere il Maestro/a prima di decidere di iniziare qualsiasi corso di musica.

ISTITUTO MUSICALE FANCELLI - BOSCHELLO MIRANO - VE PIAZZALE GARIBALDI 15 TEL 0415701568 (DALLE 14 ALLE 20) Mail: ist.mus.boschello@alice.it


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38' MOSTRA MICOLOGICA A MIRANO UN IMPORTANTE IMPEGNO CULTURALE

7 - 8 OTTOBRE 2017 L’organizzazione di una Mostra Micologica comporta sempre uno sforzo economico e organizzativo per il Gruppo “Amici Micologi Mirano”, ma alla fine il successo di pubblico, l’affetto dei visitatori, l’interesse scientifico, i complimenti, ci ripagano delle fatiche, delle inevitabili tensioni e delle spese.

GRUPPO - AMICI MICOLOGI MIRANO -

Coloro che ci aiutano da anni a concretizzare tutto questo, a volte, giungono da molto lontano (come gli amici Cadorini) o da luoghi molto vicini e noi, a tutti quanti, dobbiamo riconoscenza per la loro amicizia e la loro collaborazione. Non dimentichiamo, naturalmente, le collaborazioni interne, come quelle fornite dall’Amministrazione Comunale di Mirano, che ha patrocinato da sempre le molte rassegne micologiche, e tutti coloro che contribuiscono fattivamente ad arricchire la nostra manifestazione culturale-naturalistica.

Grazie a tutti

QUEST’ANNO SARANNO ASSEGNATI DEI PREMI SPECIALI QUALI: IL “FUNGO PIÙ GROSSO” IL “FUNGO PIÙ RARO” PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA A CHI FORNIRÀ VARIETÀ, ORDINE E QUALITÀ PER LA MOSTRA. IL PRESIDENTE Paolo Trevisanato


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ARINO DI DOLO Vendesi appartamento al piano terra con piccolo scoperto privato, soggiorno, cucina abitabile separata, camera matrimoniale, studio, bagno e garage. Classe E, Euro 78,000 Rif. 1547 MARANO CENTRO Vendesi ultimo appartamento disponibile, composto da soggiorno con angolo cottura, bagno, camera matrimoniale, sottotetto dove è possibile ricavare un secondo bagno e due ampie camere, garage. Consegnato completamente finito. Classe B. Euro 168.000 Rif. 1386

SALZANO CENTRO Vendesi appartamento su due livelli, con ingresso indipendente, composto da soggiorno, cucina separata, bagno, lavanderia, tre camere spaziose, terrazza solarium, magazzino e garage. Euro 127.000 Rif. 1229 MIRANO CENTRO Vendesi appartamento di recente costruzione, composto da ingresso su soggiorno con cucina, terrazzo abitabile, due bagni, due camere , ripostiglio, garage. Classe C, Euro 185.000 Rif. 1353

BALLO’ CENTRO Vendesi porzioni di villette a schiera con soggiorno e angolo cottura (separabili), tre camere con terrazza, due bagni, lavanderia e una piccola taverna con garage. Completa l’immobile uno scoperto privato su due o tre lati. A partire da Euro 148.000 Rif. 1308 MIRANO CENTRO Vendesi porzioni di rustico ristrutturate, con ottime finiture e composte da ampio soggiorno, cucina abitabile, tre camere, due bagni, ripostiglio e scoperto privato di 130 mq con pompeiana e posto auto coperto. Euro 355.000 Rif.1548 MIRANO CENTRO Vendesi porzione centrale di rustico da riattare, con ingresso, soggiorno, cucina separata, sette stanze, due bagni, lavanderia, garage/magazzino di 50 mq e uno scoperto privato. Ideale anche per due nuclei familiari ! Classe G, Euro 299.000 Rif. 1534 MIRANO CENTRO Vi proponiamo un luminoso appartamento al primo piano completamente ristrutturato nel 2009. Composto da ingresso, soggiorno, cucina separata, due camere e doppi servizi. Completano l’immobile il garage e un piccolo scoperto privato. Euro 119.000 Rif. 1572


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ANCORA UN "GRAZIE" DA PLINO Quest’anno il “Bar da Plinio” festeggia i 30 anni di attività e nel numero precedente del nostro giornale Mirano Magazine il titolare Plinio ha ringraziato tutti coloro che, in vario modo, hanno contribuito ad arrivare a questo traguardo. Ora lo stesso Plinio vuole riconfermare la propria riconoscenza agli affezionati clienti e amici per le innumerevoli manifestazioni di stima ricevute in questo periodo. Un affetto che non immaginava così grande, profondo e sincero, sintetizzabile in questa frase di un suo caro amico: «Plinio, maestro di vita, il fratello che non ho avuto e che avrei voluto avere». Plinio, quindi, attraverso il nostro giornale, desidera esprimere ancora il suo “grazie” per il sostegno ricevuto durante gli anni della sua attività, in modo particolare: l’Amministrazione comunale con la sindaca Pavanello e l’assessore Zara e la Confcommercio con il presidente Gallo per le due targhe ricevute; l’Associazione Bersaglieri con il presidente Vecchiato, l’U.C. Mirano con il presidente dott. Bustreo e i parroci di Mirano e di Zianigo.


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ASD MIRANO AL POZZO: ANNO ZERO www.meteomirano.it

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ASD MM AL POZZO

SI RICOMINCIA! Mai come quest’anno, la parola ricominciare porta dentro di se’ una moltitudine di novità e di voglia di cambiare rispetto al passato. Alla fine dello scorso campionato, finito con una mesta retrocessione, tutto il gruppo dirigenziale del Mirano Al Pozzo, si era rimesso in discussione, tanto che il Presidente Federico Favaretto aveva espresso la volontà di trovare un sostituto per il proprio incarico. Esigenza dettata da impegni personali, ma anche dal fatto che si dovesse cercare qualche altra figura da inserire in società, per riportare entusiasmo e nuove energie, in un ambiente che non riusciva a trasmettere il proprio appeal nella comunità. A volte, poi, bisogna lasciar scorrere (panta rei….) gli eventi, ed ecco, infatti, l’incontro con la società Martellago calcio a 5, che veniva da un campionato più che dignitoso, trovando la salvezza con molte giornate di anticipo. Da subito le esigenze delle due società sono sembrate similari e la buona propensione delle due dirigenze a trovare una strada comune, ha portato alla fusione federale delle due squadre, generando la nuova squadra denominata MM AL POZZO C5. Si sono definite di comune accordo le nomine societarie, che vede ancora al comando della nuova realtà il presidente Federico Favaretto, coadiuvato dal vicepresidente Marco Barusco e dal segretario Giorgio Pesce. Completano poi il gruppo dirigenziale Cesarino Simonato, Renzo Calzavara, Daniele Coletto e Bruno Grandese.

A livello tecnico, coordinati dal direttore tecnico Giuseppe La Rocca e dal direttore sportivo Raffaele Crivellaro, troviamo il primo allenatore Alessandro Foffano ed il suo vice Manuel Visentin, coadiuvati dal preparatore dei portieri Manuel Pangalli.

Raffaele e Giuseppe hanno lavorato duramente in estate per mettere a disposizione di Alessandro ed il suo staff, una rosa competitiva e vogliosa di ben figurare, assem-

blando un giusto mix di giovani emergenti e di giocatori più esperti che hanno fatto la storia di questi ultimi anni nel Mirano e nel Martellago. La scelta di Alessandro quale guida tecnica non è stata certamente casuale, Avevamo l’esigenza di avere un volto nuovo nel panorama degli allenatori di categoria e nel contempo una figura che avesse già fatto esperienza a livello giovanile, per far crescere nella maniera più opportuna le risorse che avrà a disposizione. Certamente l’obiettivo richiesto è quello di raggiungere la salvezza quanto prima possibile, ma Alessandro avrà anche il compito di far vedere un gioco divertente e coinvolgente. Siamo, quindi, proiettati al futuro, per far emergere nel panorama sportivo miranese una nuova realtà del calcio a 5, che possa far da riferimento nel Futsal Veneto, con il chiaro intento di coinvolgere sempre più appassionati e creare un movimento sportivo familiare, ma professionale, tale da generare altre realtà giovanili e non. Il lavoro è appena iniziato e molte difficoltà ci attenderanno, ma l’alchimia creatasi e l’aria che si respira in questa nuova realtà ci fanno ben sperare che sia l’inizio di un nuovo ciclo avvincente e vincente. Vi aspettiamo, quindi, numerosi al Venerdì sera alle 21.30, presso la palestra ‘Majorana-Corner’, in via Rosselli a Mirano. Il Presidente Favaretto Federico

Mirano in via Vittoria, 86 presso il CENTRO VITTORIA


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Disteso sulla schiena, sul fianco o sulla pancia scopri quale posizione e meglio per dormire. Una buona postura è essenziale sia quando siamo svegli sia quando dormiamo. Indipendentemente dalle posizioni in cui ci addormentiamo e che assumiamo durante il sonno, è fondamentale che la nostra colonna vertebrale rimanga in posizione neutra, mantenendo le naturali curve del corpo. Qual è la posizione migliore per dormire: Ecco come le diverse posizioni di dormire posso influire sul nostro riposo: Posizione supina (distesi sulla schiena) Dormire stesi sulla schiena è ritenuta la posizione migliore per dormire in quanto evita l’insorgere di dolori alla schiena ed eventuali contratture muscolari; inoltre contrasta il reflusso gastro esofageo. Per dormire a pancia in su è sufficiente avere un cuscino dell’altezza giusta, che mantenga la testa in posizione neutra, cioè non troppo piegata né in avanti né indietro. Anche la rete ed il materasso sono importanti per mantenere le giuste curve fisiologiche della colonna vertebrale. Attenzione però a non dormire a pancia in sù con le mani dietro la testa: oltre alla comparsa di fastidiosi formicolii alle mani, vanno in tensione anche i nervi del plesso brachiale. Questa è la posizione per dormire consigliata per chi soffre di reflusso, acidità o bruciori di stomaco. In alternativa, è bene evitarla in quanto provoca delle pressioni a stomaco, fegato e polmoni. Inoltre, sui materassi di vecchia generazione, si possono creare punti di pressione dove il sangue non circola bene; questi causano fastidiosi formicoli, con conseguente interruzione del sonno. Comunque, è sempre opportuno mantenere la schiena in posizione neutra e le gambe piuttosto allungate; sono invece da evitare le posizioni troppo raccolte che mettono in tensione muscoli, legamenti e dischi. Infine, il sistema letto adatto non dovrà essere troppo rigido, bensì assecondare forma e peso

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del corpo, permettendo alla zona della spalla e del fianco di adattarsi al materasso, per un ottimale sostegno anatomico. Per coloro che soffrono di dolori alla schiena, un cuscino posto sotto il ginocchio aiuta a scaricare il peso del bacino. Posizione prona (distesi sulla pancia) Questa è la posizione per dormire più sconsigliata in quanto è potenzialmente dannosa per la colonna vertebrale. In questa posizione la testa viene ruotata da un lato creando tensione ai muscoli e ai legamenti del collo. Inoltre, se il letto è troppo morbido, si viene a creare un eccessivo inarcamento, e quindi stiramento, della zona lombare. Comunque, se questa è l’unica posizione in cui riuscite ad addormentarvi, verificate che la testa non sia troppo flessa o estesa, optate per un guanciale anatomico e mettete un cuscino basso sotto il bacino. Questa posizione può rivelarsi dannosa anche se flettiamo l’anca di oltre 90°; questo in quanto si crea una torsione del bacino che stira i tessuti lombari. E in situazioni particolari qual è la posizione corretta da assumere durante il sonno? La posizione migliore per dormire in gravidanza? Gli specialisti consigliano alle donne in dolce attesa di dormire sul fianco sinistro, con le gambe piegate e circondate da cuscini. Questi aiuteranno a non girarsi durante la notte e, quindi, a non assumere una posizione supina o sul fianco destro; così facendo, oltre a riposare meglio, si alleggerisce il peso esercitato soprattutto su fegato, reni e intestino. Inoltre, per sentirsi più comoda ed essere il più possibile a proprio agio per tutta la notte, si può mettere un cuscino dietro la schiena, uno sotto il pancione e uno tra le

gambe. In questo modo, oltre a scongiurare la comparsa delle emorroidi, anche il senso di nausea si placa. I dolori cervicali non ti danno tregua? La posizione per dormire per chi soffre di cervicale più corretta è quella che mantiene la linea del collo naturalmente curva e in asse con il resto della colonna. Quindi, il consiglio è di dormire supini con un cuscino basso; questo deve sostenere il collo senza essere troppo morbido e accompagnare la naturale curvatura dello stesso e delle spalle senza forzarne la rigidità. In alternativa, si può dormire anche senza cuscino purché il materasso sia in grado di modellarsi perfettamente alle forme della colonna. In che posizione puoi dormire se soffri di sciatica? La posizione migliore per dormire con la sciatica è di lato, in posizione fetale, magari con un cuscino tra le gambe per ridurre la pressione sul nervo sciatico. Come guanciale invece opta per un modello sufficientemente alto (13 – 14 cm) e compatto affinché le cervicali siano allineate alla colonna vertebrale. In alternativa, puoi provare a dormire supino; in questo caso, posiziona il cuscino sotto le ginocchia per sollevarle e ridurre così anche la pressione esercitata dal corpo sulla sciatica. Il reflusso ti sveglia di notte? Da recenti ricerche pubblicate sul “The Journal of Clinical Gastroenterology” è emerso che dormire sul fianco sinistro mantiene la giunzione tra esofago e stomaco al di sopra del livello dell’acido gastrico, limitandone così il reflusso gastrico. In alternativa, una valida ed efficace soluzione è data dalla

rete “anti reflusso”; questo tipo di supporto è appositamente studiato per inclinare l’intera superficie di appoggio della zona testa e spalle di circa 20° così da aiutare e favorire la normale digestione e contrastare, con la forza di gravità, la risalita dei succhi gastrici. Infine, come terza soluzione, in commercio si trovano dei materassini triangolari, detti “cuneo”, per rialzare il materasso nella zona cervicale e, quindi, dormire con una leggera pendenza. Come è meglio alzarsi dal letto? A molti l’alzarsi dal letto potrà sembrare una cosa ininfluente ma, in realtà, è molto importante. Durante il sonno i dischi della colonna vertebrale si riempiono di liquido e, quindi, l’alzarsi rappresenta un momento delicato per la nostra schiena. Per questo motivo, prima di saltare giù dal letto, sarebbe buona abitudine “scaldare” la schiena con movimenti leggeri. Comunque, il modo migliore di alzarsi consiste nel girarsi sul fianco, piegare le ginocchia e portarle fuori dal letto, quindi spingere con le mani per sollevarsi. In conclusione, ognuno di noi ha la sua posizione preferita per dormire e per riuscire a prendere sonno. Nel caso di posture scorrette, l’usare dei piccoli accorgimenti, oltre ad un sistema letto (rete, materasso e cuscino) adatto alla persona e al proprio dormire, aiutano sicuramente a migliorare la qualità del riposo, essendo così più attivi durante la giornata. Per ulteriori approfondimenti sulla migliore posizione per dormire, Marco e lo staff consulenti (tel. +39 041 942831) sono con piacere a vostra disposizione! Per essere invece sempre aggiornati sulle nostre promozioni ed iniziative… il nostro sito è www.centromaterasso.com. Siamo presenti anche su Facebook. A cura di Marco Piccoli

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"QUANDO ABBIAMO FATTO DEL NOSTRO MEGLIO, DOBBIAMO ASPETTARE I RISULTATI IN PACE." (John Lubbock-scrittore e archeologo ) Si sapeva che la retrocessione dello scorso anno fosse parzialmente immeritata, non solo dopo la grande rimonta del girone di ritorno, la vittoria al Lido in gara 2 dei Play Out, ma anche per il percorso di maturazione che la squadra aveva intrapreso nella sventurata annata. Quello che il nostro pubblico ha visto nella primavera 2016 è stato solo l’inizio di quello che abbiamo potuto ammirare nella stagione appena passata e non solo grazie all’inserimento dei tre Tenori(Bonivento, Serena R. e Zanatta), alla ritrovata giovinezza del duo inossidabile Scaramuzza- Casarin, ad un Pippo Serena a tratti dominante, ad un Negri che quando gioca è difficile tenerlo, alla “costante” Ranzato, ma soprattutto all’apporto dei giovani che si sono dimostrati prima di tutto dei validissimi compagni in allenamento e quando chiamati anche in partita hanno offerto un contributo essenziale, ci riferiamo ai nostri Gambato, Baretta, Laggia, Birello, Giacomello e Monetti. Grandissimi risultati sono arrivati dal Settore Giovanile: gli Under 18 dopo aver concluso la Fase Provinciale del Torneo al secondo posto, nella Final Four di Salzano hanno prima vinto, non senza soffrire contro la Pallacanestro Favaro la Semifinale e poi in Finale hanno compiuto un autentico capolavoro sconfiggendo di soli 3 punti la corazzata Jesolo, peccato poi che per differenza canestri non si sia potuto accedere alla Finale Regionale. Gli Under 16 dopo essere arrivati secondi in un Girone Interprovinciale con squadre anche di Treviso e Padova Hanno mancato per poco la qualificazione alle Finali Regionali, centrando la Semifinale sia Interprovinciale che Regionale nel Campionato Csi. Bene gli Under 15 Elite che si sono classificati tra le prime otto squadre nel Veneto, gli Under 14 Elite che partiti un po’ lenti hanno chiuso il loro Campionato in grandissima crescita, veramente ottimo il percorso degli Under 13, squadra all’inizio sottovalutata ma capace di grandi prestazioni specialmente contro le squadre più quotate. Sulle loro spalle poggiano grandi speranze e grandi responsabilità, siamo sicuri che i nostri giovani sapranno supportare il gruppo della Prima Squadra, che vedrà per l’anno prossimo al timone il confermato Coach Dino Girotto, il nuovo Assistente Carlo Squizzato, la conferma del Preparatore Fisico Simone Tamiello e tutto lo Staff Dirigenziale. Grandissimi risultati anche nel Femminile: per la Se-

7' GIORNATA ECOLOGICA La manifestazione si è svolta il 2 aprile u.s., prima che la vegetazione rendesse più difficoltosa la raccolta di materiale. Nelle varie zone di sono sati raccolti 38 sacchi di materiale vario: bottiglie di plastica, barattoli, borse di plastica, contenitori di varie specie, televisori e computer abbandonati e altro ancora. Noi del Gruppo "Amici Micologi Mirano" dedichiamo ogni anno una giornata, e chiediamo la collaborazione di Enti, Associazioni, volontari ecc.. , per far tenere pulita la nostra 'Mirano'. Un ringraziamento alla Sig.ra Sindaca, Maria Rosa Pavanello e all’Ufficio Ambiente del Comune di Mirano; alla VERITAS, per la collaborazione e la consegna del necessario per agevolare la raccolta. Un grazie particolare a quei pocchi ma validi collaboratori che si sono prodigati in quella giornata: Tiso Vittorio, De Liberali Adriano, Trevisan Giuseppe, Mandruzzato Francesca, Palmieri Francesco, Calzavara Giancarlo, Minto Carlo, Trevisanato Paolo e Niero Diego Presidente C.T.G. Paolo Trevisanato

rie “C” un Campionato iniziato alla grande con quattro altisonanti vittorie, poi due bruschi stop, alcuni infortuni ed abbandoni a torneo in corso, la sfida casalinga con la prima in classifica persa meritatamente, ancora due sconfitte di due punti, una posizione in griglia non proprio agevole. Tutto ciò non ha demoralizzato le atlete e lo staff, che, dal 25 Aprile al 24 Maggio hanno messo in campo tutto quello che avevano, trascinate da un pubblico, che nel femminile erano anni che non si vedeva, non solo alla Villafranca ma anche in trasferta. Sei su sei ai Playoff e impresa servita!!!! Complimenti vivissimi alle atlete, all’allenatore Federico Polo e al senior assistant Renzo Boato al Preparatore Fisico Simone Tamiello e ai due immancabili Dirigenti Emanuele Bonaldi e Diego Zamengo. Risultato incredibile anche per le Under 18, che hanno ottenuto l’accesso alla seconda fase con una squadra molto più giovane delle contendenti e con molte di queste ragazze impegnate sia con la Promozione Femminile che con la Serie “C”. In crescendo anche le Under 16 che hanno chiuso il loro campionato come le sorelle più vecchie…6 su 6 e primo posto nel Gironcino Finale. Molto bene le Under 13 inserite in un girone, tra i più competitivi d’Italia, hanno ottenuto la qualificazione tra le 12 squadre più forti in Regione. Come sempre un occhio di riguardo al nostro Settore Giovanile ove cerchiamo di coniugare oltre all’aspetto Sociale, vera e propria Mission(“…. diffondere e sviluppare la pratica sportiva fra i giovani con intenti formativi, educativi, ricreativi ed agonistici…..” dallo Statuto Societario) anche l’aspetto agoni-

stico attraverso la creazione di situazioni personalizzate per l’apprendimento della nostra disciplina, tutte le nostre gare giovanili hanno registrato un aumento di pubblico, composto non solo dai genitori, ma anche da appassionati. Poggiando su queste basi abbiamo coinvolto nella stagione appena trascorsa oltre 250 tra ragazzi e ragazze dal 12 ai 20 anni, oltre un centinaio di atleti tra Prime Squadre e Gruppi Amatoriali e oltre 180 bambini dai 6 agli 11 anni attraverso il Centro Minibasket Mirano vera e propria Scuola di Apprendimento e formazione dei bambini al Gioco-Sport del Minibasket, l’alto numero di bimbi e bimbe coinvolte nelle attività del Centro è il risultato : 1)di un’attività nelle scuole che ha visto la partecipazione dei nostri Istruttori e delle nostre Istruttrici a più di 400 ore nelle Scuole Primarie del Comune di Mirano; 2) la partecipazione attiva dei nostri Istruttori alla Settimana dello Sport presso le Scuole del Comune; 3)della partecipazione delle nostre formazioni a tutte le attività proposte non solo dal Settore Minibasket di Venezia della Federazione, ma anche da quello Regionale e Nazionale; 3) dall’organizzazione interna di Feste e Tornei tra cui ricordiamo: la Festa del Pulcino per i Bimbi e le Bimbe che si avvicinano alla nostra disciplina per la prima volta, la Festa delle Bambine per le atlete che vogliano cimentarsi nella prova al Minibasket, La Festa di Natale, i Quattro appuntamenti legati alle Stagioni per i più piccoli della categoria Pulcini insieme con altri Centri Minibasket della nostra zona, la Festa dello Sport organizzata dal Comune di Mirano e i Tornei organizzati durante la Festa per il 47° Anniversario della Associazione che hanno avuto una grandissima partecipazione non solo di bimbi e bimbe ma anche di pubblico, che ha approfittato per chiudere la stagione in compagnia anche dal punto di vista gastronomico; 4) dai Centri Estivi che da oramai 25 anni riproponiamo ogni Estate e che vedono una media di 20 bimbi e bimbe che partecipano ogni settimana. Tutte queste attività coordinate e gestite in collaborazione tra Allenatori/Istruttori e un Consiglio Direttivo dalla grandissima disponibilità.


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Polisportiva San Pio X Mirano novita e conferme La Polisportiva San Pio X Mirano è pronta a ripartire per una nuova stagione calcistica con molte novità ma con altrettante conferme! La stagione 2016/2017 è stata chiusa l’11 giugno con la consueta partita genitori contro figli, che ha fatto seguito alla partecipazione ad un torneo allo stadio Menti di Vicenza che ha visto alcune formazioni del San Pio X scendere in campo dalla mattina fino al tardo pomeriggio. Dopo alcuni aggiustamenti estivi all’interno del direttivo, quest’anno la Polisportiva continuerà ad operare in due settori: calcio e basket per disabili psichici. La squadra di basket ormai da due anni svolge uno speciale campionato interno con partite mensili contro varie associazioni del miranese. Gli atleti, circa una ventina, si ritrovano ogni mercoledì sera dalle 19 alle 20 presso la palestra del Patronato e svolgono veri e propri allenamenti in preparazione delle partite. Per quanto riguarda il settore calcio, continua anche quest’anno la collaborazione con la Polisportiva Città di Mirano che punta a garantire una continuità sportiva ai ragazzi che terminano il settore calcio di base all’interno del Patronato. Le formazioni al via a settembre saranno 5: dai più piccoli dell’annata 2012 (con allenamenti al coperto in palestra durante l’inverno) fino alla categoria esordienti 2005. Gli allenamenti in media sono due a settimana dalle 17.30 alle 19, tutti presso i due campi e la palestra del Patronato di Mirano in via Cavin di Sala 9. Molte iniziative sono già in programma per il nuovo anno, primo tra tutti il torneo di San Matteo, giunto alla sua terza edizione, sempre ovviamente la domenica della fiera di Mirano, che vede la partecipazione di tutte le società di calcio del comune di Mirano. Sicuramente sarà riproposta l’uscita in uno stadio di serie

A per assistere ad una partita del campionato, che fa seguito alle visite di quest’anno a San Siro a Milano e di quello scorso presso lo stadio Bentegodi di Verona. Per tutte le informazioni sulla Polisportiva e sugli allenamenti, seguiteci nella nostra pagina Facebook “Polispostiva San Pio X Mirano A.S.D.”, oppure contattateci direttamente

al numero 3490772075. La segreteria presso il Patronato è aperta il lunedì, martedì e venerdì dalle 18:00 alle 19:30. A Settembre si ricomincia, vieni con noi: crescere giocando è più bello!


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LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI Per capire cos’è stata la stagione agonistica appena conclusa per la nostra serie C femminile, bisogna cominciare dalla fine. Rovigo sabato 20 Maggio , mancano pochi secondi alla fine dell’ultimo quarto di gioco, Elena scocca un tiro dai limiti dell’area ed è parità a quota 58. Poco dopo , a cinque secondi dalla fine di un drammatico doppio supplementare, Alessandra con una penetrazione mancina segna da sotto canestro. Il suono liberatorio della sirena consegna la vittoria alla galleria dei ricordi più belli. Mirano mercoledi 24 Maggio, un’altra sirena annuncia al mondo la fine di una partita e l’inizio dei festeggiamenti per questo fantastico gruppo che ha dominato i play off con un percorso netto di sei vittorie su sei partite disputate! L’urlo della nostra gente in tribuna, serie B serie B , rimarrà sempre la colonna sonora di questo dolce e indimenticabile maggio 2017. È stata una stagione lunga e faticosa, fatta di tante cose e culminata con una bellissi-

ma promozione che premia il lavoro fatto in palestra e la cura messa anche nei particolari. Ed è per questo che dal mio privilegiato posto di osservazione desidero fare alcuni doverosi ringraziamenti. Grazie a tutte le ragazze per l’impegno profuso in questi mesi, le numerose battaglie agonistiche sostenute e la pazienza di sopportare uno staff tecnico appesantito dalla presenza di un assistente brontolone e a volte vagamente pessimista. Desidero anche ricordare chi ha giocato poco a causa di infortuni, la loro presenza e il loro sostegno è stato comunque importante. Grazie alla nostra associazione sportiva che ha sempre sostenuto e seguito con affetto la squadra, i nostri dirigenti responsabili che con dedizione hanno garantito tranquillità a tutto il gruppo. Grazie al mio collega non che amico coach Polo, da tre anni seguo e assecondo il suo lavoro tecnico e psicologico volto al miglioramento della squadra. Ci siamo sostenuti a vicenda nel lungo cammino

di questo triennio confrontandoci su molte cose ma con l’unico obbiettivo di far crescere questo gruppo. Per finire un doveroso ringraziamento al nostro pubblico che ci ha seguito con calore non solo nell’ultimo atto ma per tutta la stagione, facendoci capire che

non eravamo mai soli. Concludendo nell’esprimere la mia gioia per questa fantastica esperienza vissuta da assistente allenatore di questa squadra posso finalmente gridare al mondo : missione compiuta!

SERIE C MASCHILE, UNA GRANDE STAGIONE! Ci eravamo lasciati all’inizio di settembre, quando la squadra stava cominciando a sudare per preparare la nuova stagione sportiva. Sono trascorsi ben nove mesi (un bellissimo parto!) ed il gruppo ha salutato con qualche rimpianto, ma anche con notevoli soddisfazioni, in quel parquet di Riese, il campionato di serie C Silver. E lo ha fatto, spendendo come natura di questa squadra, ogni singola goccia di energia posseduta in corpo! In una serie così tirata, anche se la somma totale ci ha visto in vantaggio di qualche punto, i sogni di questo gruppo si sono infranti negli ultimi secondi di una partita giocata sempre con la consapevolezza di poterla portare a casa. Ma onore ai vincitori, che vanno ad affrontare la finale. Nel tirare le somme di una stagione entusiasmante, percorrendo le tappe di costruzione di un nuovo gruppo, non si può dimenticare che molti di questi ragazzi, hanno cominciato a lavorare con abnegazione ed entusiasmo già nello scorso mese di Giugno. È vero che per le cronache, si ricordano spesso solo i nomi che appaiono nei tabellini, ma la qualità di una squadra si costruisce in palestra, durante la settimana, ad ogni allenamento, tutti assieme, e qui è giusto evidenziare che non è mai mancata la disponibilità nel “Progetto” dei ragazzi giovani, delle seconde linee che hanno potuto apprendere tecnicamente, atleticamente e mentalmente da giocatori più

navigati nel mondo della palla a spicchi. La squadra rinforzata nell’estate da giocatori di spessore, è stata plasmata ad immagine e somiglianza dal coach Girotto Dino, coadiuvato dal punto di vista tecnico dall’assistente Baldan Andrea e da quello fisico- atletico dal preparatore Tamiello Simone. Un lavoro costante di crescita ed entusiasmo, sfociato nel traguardo di quasi completa soddisfazione: mancava la ciliegina della finale! La tranquillità trasmessa ad un gruppo nuovo da amalgamare, dopo l’amarezza della retrocessione nella scorsa stagione, è stata l’arma vincente, per un inizio di campionato addirittura esaltante: le prime sei vittorie consecutive, con la prova convincente sulla corrazzata Verona, ed un girone d’andata strepitoso alle spalle proprio dei veronesi, dove la sola trasferta di Summano, aveva dato indicazioni discutibili. Indubbio il fatto che il risultato ha fatto crescere l’entusiasmo e la consapevolezza nel gruppo, che nonostante qualche intoppo nel girone di ritorno, in linea con l’andamento fisiologico di molte altre squadre, magari partite con propositi anche più ambiziosi dei nostri, ci ha permesso di mantenere un onorevolissimo 4°posto nella fase di qualificazione. Il tempo di compattare il gruppo per il rush finale, e si comincia la prima serie con Albignasego: si perde in casa gara 1, in modo rocambolesco, per la seconda volta nella stagione in casa

ai supplementari. Ma la squadra è di spessore, anche nelle qualità emozionali. Con una prova di forza, nella tecnica messa in campo, ma soprattutto di carattere, va a ribaltare il fattore campo in gara 2, e chiudere la serie con una bella vittoria in casa, ribadendo la superiorità nei confronti di una buona squadra padovana. Nella successiva serie, con Riese, partiamo forte in casa loro, sbancando il parquet trevigiano, dopo un primo tempo equilibrato, l’energia profusa dai nostri ragazzi dimostra la crescita convinta del gruppo. Nella partita successiva, invece subiamo la “rabbia” dei trevigiani, che nella partita del “dentro o fuori” ci restituiscono il break, lasciandoci la convinzione di un’amara partita, giocata con troppo poco tempo di recupero. La fine la conoscete già… E’ doveroso ringraziare ognuno di questi atleti, che hanno dimostrato una professionalità ed uno spirito sportivo di alto spessore: capitanati dall’esperto Federico, che nonostante i suoi impegni professionali, non ha mai lesinato l’entusiasmo che ha sempre caratterizzato il suo percorso, quando sia da presente in palestra che distante, ha incitato il gruppo come vero condottiero. Del gruppo storico Alberto, prossimo sposino, e Pippo, sempre affidabili e rappresentativi dello spirito societario, hanno guidato l’inserimento dei nuovi arrivi Mattia e Paolo, che con grande disponibilità si sono calati nel gruppo apportando oltre a qualità

sportive, anche rilevanti qualità umane, apprezzate da tutto l’ambiente. Leader silenzioso, si è invece dimostrato Riccardo, che non bisognoso di tutor sportivi, ha sempre lavorato in palestra e in campo, trasmettendo il suo entusiasmo e la sua determinazione a tutta la squadra. La conferma dei “giovani” Alvise e Giulio, disponibili a supportare le prime linee, con abnegazione e sacrificio. Il gruppo è completato dalla “cantera miranese” che inserita nel progetto di crescita, ha visto l’esplosione di Riccardo, protagonista anche nelle gare finali, e la disponibilità di tutti gli altri che lavorando settimanalmente in palestra hanno potuto crescere sotto diversi punti in questa stagione: Giacomo, Marco, Jack, Nadir e Luca in modo sistematico alle partite e agli allenamenti, ma anche il coinvolgimento di molti altri ragazzi che hanno potuto supportare il lavoro necessario negli allenamenti! Il lavoro di amalgama è stato completato dallo staff dirigenziale che settimanalmente ha vissuto le emozioni prodotte da questa squadra: il presidente nella figura di regista, Renzo e Federico nel ruolo di accompagnatori e Maurizio che è stato un valido supporto nelle partite casalinghe. Ma l’emozione vera l’avete prodotta voi, quando in gara 2 di semifinale, avete riempito entusiasticamente il Palazzetto!!! Grazie per averci creduto insieme a noi!

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Dai Laghi Masuri (Polonia) a Vetrego - puntata feriale -

Il proverbio dice “nessuna nuova…buona nuova”. E per il paese di Vetrego in effetti nulla o poco è cambiato in questo periodo… Per ciò che riguarda il Calcio Vetrego, dopo qualche incertezza a livello societario, tutto è tornato come prima: ci sono ancora il solito Presidente ed il Vice presidente boss-manager Giuseppe Vesco coadiuvati da un ottimo staff. La notizia veramente gratificante è che il campo da calcio è stato reso omologabile dalla FIGC, quindi i vetreghesi potranno assistere alle partite della propria squadra (2^ categoria) direttamente sotto il proprio campanile. Ma veniamo ai fatti di casa Gornik. Come già preannunciato nella puntata precedente, l’”evento editoriale” dell’anno si è verificato qualche settimana fa in un noto ristorante di Cappelletta di Noale. Alla presenza di quasi duecento invitati è stato presentato il libro “E bueae de Enio”, ovvero vita, personaggi e storie di un commesso viaggiatore. Per chi ancora non ne fosse a conoscenza ribadiamo che l’autore del volume sopraccitato è il nostro giocatore Enio (con una enne sola, come da anagrafe) Carraro, miranese doc. Non lasciatevi impressionare dal titolo (pura invenzione dell’autore)… In sostanza si tratta di una raccolta più che altro di strafalcioni grossolani che in tanti anni di mestiere Enio ha accumulato e descritto con solerte arguzia. Visto infatti che il suo mestiere (commesso viaggiatore) lo portava in giro per l’Italia e l’Europa, ha potuto assistere e avere a che fare con episodi, frasi, personaggi di tutti i generi. E in tutto ciò la sua “parlantina” facile e talvolta logorroica, allenata durante l’attività lavorativa, di certo gli è stata utilissima, quasi indispensabile. Lo stesso professore universitario Carlo Marchiori (presentatore del libro) descrivendo l’autore ne ha esaltato le caratteristiche espressive e la spontanea naturalezza per quanto riguarda il lessico e il parlato. Per l’occasione anche il sottoscritto ha parlato alla numerosa platea, descrivendo il buon Enio dal lato sportivo ed atletico. Nonostante qualche acciacco fisico si è rivelato un buon “bomber da calendario” (coniazione personale) un po’ cocciuto e un po’ caparbio nel porsi dei limiti un po’astrusi (mille gol…)! Dopo questo lungo “peana”, l’autore comunica che sono a diposizione ancora alcune copie del libro e…udite udite… gira la voce di una seconda fatica letteraria…. auguri! Per quanto riguarda il Gornik sono sempre proseguiti gli impegni sportivi anche durante le

Mangiare e bere da Gino...dove (non) occorre il palato sopraffino! Ed eccoci al consueto appuntamento culinario con lo “chef de noantri”. Diceva un saggio che la propria salute comincia a tavola. Consapevoli di questo, è importante seguire una dieta bilanciata e varia, composta di vitamine, proteine, minerale e tutte le sostanze più preziose per il nostro organismo. Seguendo questo principio, il nostro Gino ci “sforna” ogni puntata una ricetta di pura e personale iniziativa. Anche questa volta le sue indicazioni per la preparazione di questa ricetta si adattano perfettamente alla stagione in corso. Ed inoltre risulta non troppo impegnativa né in termini di tempi di preparazione né dal punto di vista del carico nutrizionale. Sarà facile constatare che il piacere che deriverà dal risultato sarà di gran lunga superiore alla fatica impiegata per conseguirlo. “CARTOCCIO DI BRANZINO AI PROCINI AL PROFUMO DI TIMO” Ingredienti per 6 persone 3 branzini 3-4 porcini 3 patate Vino bianco secco Olio Extra Vergine di oliva Sale (fino e grosso) e pepe 1 Scalogno

1 Spicchio d’aglio piccolo Qualche rametto di timo 6 fogli di carta fata Procedimento Dal pescivendolo far preparare i filetti senza pelle, con una pinzetta togliere con attenzione le eventuali spine rimaste. Tritare molti finemente aglio e scalogno. Tagliare a piccoli cubetti le patate, a fettine i porcini e in tre pezzi ogni filetto di branzino. Disporre al centro del foglio di carta fata: due cucchiai di olio extra vergine d’oliva, un cucchiaio del trito di aglio e prezzemolo, il filetto di branzino tagliato in tre pezzi, un pizzico di sale grosso, poi i porcini, le patate a cubetti, una spruzzatina di vino bianco, un filo d’olio, sale e pepe ed un rametto di timo fresco. Chiudere il cartoccio; disporlo in una padella antiaderente e lasciarlo sul fuoco a fiamma bassa per 15 minuti da quando l’interno inizierà a bollire. Lasciare fuori per circa 5 minuti dal fuoco e servire il cartoccio ancora chiuso. Prosit (stolat-stolat) e buon appetito. Buona Pasqua ed auguri da Gino. Arrivederci alla prossima PORTATA!!! Silvano Bertoldo - Presidente Gornik F.C

ferie per gentile concessione del dottor Fernando Bozza che col suo “Nou Camp” tiene tutti gli atleti-giocatori “e non” sotto pressione. A tal riguardo le cosiddette “gambe sotto la tavola” la fanno come sempre da padrone. Per finire nella prossima puntata renderemo conto con maggior dovizia di particolari di tutte le attività sportive e benefiche svolte in questa calda e afosa estate. Evviva il Gornik F.C Mirano. Silvano Bertoldo Presidente Gornik F.C.

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APPLAUSI PER L'A.S.D. DANCE STUDIO AL SUMMER FESTIVAL DI MIRANO Lunedì 3 luglio al Summer Festival di Mirano, organizzato da Paolo Favaretto, si è esibita sul suggestivo palco l’A.s.d. DanceStudio diretta da Germana Scarazzato; è stato un successo senza precedenti che ha piacevolmente stupito il pubblico presente. Di fronte ad oltre duemila persone, lo spettacolo ha alternato momenti di danza classica, contemporanea, streetdance, con acrobazie aeree su tessuti, suscitando a più riprese gli applausi del pubblico presente. La direttrice Germana presta molta attenzione al mondo della danza che inizia con il giocodanza per bambini dai tre anni e prosegue con specializzazioni per ragazze e ragazzi.

riescono a raggiungere risultati a volte impensabili. Ospiti della serata sono stati alcuni bambini e famiglie dell’associazione Famiglie e Abilità presieduta da Alessandra Boran, che da anni lavora nel campo dell’autismo, aggiungendo emozioni allo spettacolo con la lettura di alcune poesie. Germana, oltre a gestire con professionalità, riesce a creare attraverso la scuola un punto di ritrovo e socializzazione importante per tutte le famiglie e i bambini. La capacità di aggregazione è stata ampiamente dimostrata dalla numerosa presenza del pubblico che ha sbalordito anche l’organizzatore del Summer.

Particolare attenzione è dedicata ai bambini con problemi di disabilità i quali, attraverso il movimento guidato,

Germana Scarazzato

Il 7 maggio 2017 si e' svolta a Mirano la manifestazione " I sapori della solidarieta'" iniziativa a scopo benefico, il cui ricavato e' stato devoluto alla Fondazione “Ciitta' della Speranza " una onlus nata nel 1994 con lo scopo di raccogliere fondi per finanziare la ricerca contro le malattie tumorali infantili. Grazie all'Associazione "Buthers for children", a Moreno Favaretto promotore dell'iniziativa, ad un valido gruppo di collaboratori, alla Proloco di MIrano, ma soprattutto grazie a tutti i partecipanti, si e' riusciti ad

organizzare una bellissima festa all' insegna del buon cibo e della solidarieta'. Nell' occasione c'e' stato il gemellaggio Comune di Mirano - Fondazione “Citta' della Speranza”, alla presenza della Sindaca Maria Rosa Pavanello, dell'Assessore Cristian Zara e del Presidente della Fondazione Franco Masello. Il ricavato della manifestazione e' stato di euro 11.317,00 che sono stati interamente devoluti alla Fondazione. Maso Eustasio

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