Mirano Magazine Aprile 2011

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MIRANO Magazine

APRILE 2011

Suppl. a «Guida Casa» - Autorizzazione Tribunale di Venezia N. 1219 del 13/03/1996 - Distribuz. gratuita Direttore responsabile: Laura Colognesi - Coordinatore redazionale: Paolo Leandri - Segretario di redazione: PAOLO TREVISANATO - tel. 041.430036 Associazione ricreativa senza scopo di lucro “Mirano al Pozzo” - Via Giudecca, 26/6 - 30035 Mirano (Ve)

Lettera aperta ai nostri lettori:

dopo una breve sospensione, il giornale torna ad essere distribuito in tutto il Comune di Mirano

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ari lettori, il periodico “Mirano” ritorna nelle vostre case dopo le due mancate uscite della precedente testata, di cui ci scusiamo con voi e, soprattutto, con gli inserzionisti: ma si è trattato del verificarsi di particolari situazioni impreviste e del tutto indipendenti dalla redazione, che si è venuta a trovare nell’impossibilità pratica di poter in qualche modo porvi rimedio. Ma, come si dice, non tutti i mali vengono per nuocere, perché nel frattempo lo staff dirigenziale, composto dal proprietario Paolo Trevisanato, e dai collaboratori, Giorgio Pesce e Paolo Leandri, ha avuto modo di ripensare l’impostazione del giornale: ha modificato il titolo della testata cam-

biando la precedente in “Mirano Magazin” ed ha sostituito il precedente direttore responsabile. Ma la sostanza, quella che ha da sempre contraddistinto la nostra iniziativa, è rimasta quella di prima: una pubblicazione che racconta la vita del nostro Comune, centro storico e frazioni; che è apartitica, ma dà spazio agli interventi di tutti i nostri politici di minoranza e di maggioranza; che offre spunti di approfondimento su tematiche di vario argomento; che accoglie le opinioni di quanti vogliono far conoscere il proprio parere; che valorizza le attività delle numerose associazioni presenti nel territorio; che segue con interesse le tante società sportive. A tutto questo vanno aggiunte le nuove proposte

che vi presenteremo di volta in volta, prima tra tutte quella riguardante le ulteriori possibilità di impiego, oltre quelle già attive, della “Privilege Card” – Città di Mirano –, come troverete dettagliatamente spiegato all’interno di questo numero; i prossimi numeri inoltre avranno un sensibile miglioramento anche per quanto riguarda l’impostazione grafica. Noi di “Mirano Magazin” siamo dunque orgogliosi di poter tornare tra voi, nostri affezionati lettori, con un impegno rinnovato, convinti di poter offrire un prodotto realizzato con passione e dedizione. Il responsabile di redazione Paolo Leandri

Inaugurata la nuova piazzetta Vittorio Emanuele II

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iovedì 17 marzo 2011 è stata inaugurata la nuova piazzetta Vittorio Emanuele II (1820-1878) nel centro Storico con intrattenimento musicale della Filarmonica di Mirano diretta dal maestro Stefano Corrò. La Giunta Comunale ha deciso di dedicare al primo re d'Italia l'area scoperta pavimentata posta a nord di piazza Errera, che tra breve diverrà pubblica nell'am-

io, leggo.

bito dell'intervento edilizio di riqualificazione dell'ex discoteca Seven. Nella piazzetta verrà collocato il monumento che rappresenta Vittorio Emanuele II, che era stato spostato in viale Rimembranze alla fine della seconda guerra mondiale dopo che la piazza centrale, che portava al suo nome, era stata dedicata ai Martiri della libertà in memoria dei quindici miranesi trucidati dai nazifascisti tra il 1944 e 1945.



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Le Acli veneziane per e con la famiglia: nasce il Punto Famiglia

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a costituzione dei Punto Famiglia corrisponde ad una significativa iniziativa che le Acli promuovono a favore della famiglia. Le Acli si sono poste l’obiettivo di sviluppare un progetto innovativo,

formulando sulla carta e concretizzando poi in interventi, progetti e servizi fruibili una effettiva ed efficace politica di valorizzazione e sostegno delle famiglie. Nel confrontarsi con le ricadute che i forti cambiamenti sociali in

Strategie ed opere delle Acli per e con

Venezia

ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI

atto hanno sulle famiglie, l’Associazione ritiene importante mettere a disposizione dei nuclei familiari spazi, risorse, competenze umane e professionali. Da ciò è nata l’idea di costituire i Punto Famiglia, come luoghi in cui le famiglie possano scambiare, ricevere ed offrire esperienze, competenze e risposte ai bisogni espressi. Il Punto Famiglia si propone come uno spazio di aggregazione e di servizi: un luogo di incontro, amicizia e confronto in cui le famiglie possono sperimentare l’appartenenza ad una comunità, ricevere ed offrire sostegno e solidarietà, trovare insieme risposte a bisogni materiali e relazionali specifici. Tale progetto si configura come un centro di partecipazione e impegno rivolto a famiglie, generazioni, culture diverse: luogo in cui crescere e fare esperienze, in cui poter portare richieste, in cui poter trovare risposte, (ri)scoprendo e valorizzando le potenzialità e risorse insite nella famiglia. Partito come formula sperimentale in alcune città, il Punto Famiglia Acli si è rivelato un progetto vincente che si è progressivamente affermato in numerosi comuni del territorio italiano, costituendo al momento presente una realtà ampiamente diffusa nel nostro paese. Anche le Acli di Venezia aderiscono ora a quella che rappresenta una delle più importanti scom-

messe dell’Associazione a beneficio delle famiglie. Il Punto Famiglia delle Acli veneziane si propone come laboratorio di idee ed iniziative in cui mettere a disposizione saperi e risorse del nostro territorio, in un circolo virtuoso in cui domande e offerte trovano un possibile spazio di espressione. Questo progetto si declina in una serie di attività e servizi specifici, in risposta alle esigenze manifestate dal territorio: organizzare eventi ed attività formative, informative e ludico-ricreative, per favorire l’incontro e la partecipazione delle famiglie alla vita della comunità, offrendo spazi ed occasioni di aggregazione, scambio, condivisione e crescita comune; intercettare i principali bisogni che le famiglie incontrano quotidianamente o occasionalmente, ponendosi in ascolto delle richieste e dei bisogni manifestati; promuovere le capacità di auto-tutela e mutuo-aiuto delle famiglie stesse, stimolando ed attivando potenzialità e risorse insite in esse; fornire sostegno, orientamento e consulenza sulle problematiche familiari più comuni, avvalendosi di professionisti competenti ed esperti, capaci di compiere valutazioni e di fornire possibili soluzioni ai bisogni espressi; mettere a disposizione nello specifico consulenza di tipo psicologico

e psicopedagogico, servizi di assistenza fiscale e previdenziale, tutela dei consumatori, orientamento all’assistenza domiciliare, sostegno alle famiglie meno abbienti; creare un collegamento con le risorse e i servizi pubblici e privati del territorio, indirizzando le famiglie con specifiche richieste verso gli interlocutori più adatti e verso soluzioni più mirate ed efficaci, sviluppando accordi e sinergie con soggetti esterni, in modo da garantire alle famiglie un’offerta di servizi ampia e differenziata. Il Punto Famiglia delle Acli Veneziane rappresenta dunque per l’Associazione una importante sfida: un’opportunità di creare un nuovo modo di stare insieme e un prezioso punto di riferimento per le famiglie del nostro territorio. Anna Trevisanato Cristian Rosteghin

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APRILE 2011 Stampa: Centro Servizi Editoriali srl (Grisignano - VI)

Auguriamo una Buona Pasqua a tutti i lettori di Mirano Magazine!!!

Piazzale Pio XII, 1 - 30035 Mirano (Ve) - Tel. 041.430826

Pietre Certificate



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La ricerca dell’”ottimo” porta a non raggiungere il “buono”

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ell’Amministrazione Pubblica il cercare di assecondare le richieste di tutti i cittadini ha come risultato: l’incapacità di fare qualsiasi scelta; l’immobilismo dell’Amministrazione; l’impossibilità di decidere. Questa Amministrazione (ed io in particolare) ha sempre dichiarato che avrebbe cercato la soluzione ai problemi e soddisfatto i bisogni dei cittadini. Questo però sarebbe stato accompagnato dalla necessità di operare delle scelte e prendere delle decisioni. È chiaro che questo tipo di politica e questo modo di fare avrebbe generato alcuni malumori e, a certe decisioni, qualcuno di sarebbe opposto. La capacità dell’Amministrazione è quella di fare in modo che questi insoddisfatti siano una quantità limitata e marginale. Solo per fare qualche esempio, possiamo evidenziare le azioni dei comitati che, essendo portatori prevalentemente di interessi limitati all’area di residenza, si trovano spesso, salvo alcuni casi particolarmente illuminanti, a scontrarsi con le esigenze di altri comitati. Il difficile ruolo dell’Amministrazione è dunque quello di fare scelte che tengano conto delle necessità dei singoli, ma anche della maggioranza, anche se tali scelte possono andare a scapito di un numero esiguo di contrari. Un altro esempio è legato alla distribuzione nel territorio di scelte urbanistiche (vedi PAT “Piano di Assetto Territo-

riale” e PI “Piano degli Interventi”) che privilegiando alcune aree su altre, inevitabilmente, possono creare degli scontenti. L’importante è, comunque, non creare privilegi e massimizzare il risultato per la Comunità. Tutto questo spiega come Amministrare la cosa pubblica sia un mestiere difficile in quanto, chi deve prendere decisioni si trova continuamente a dover operare scelte che sembrano a favore di alcuni e contro altri, creando scenari di sviluppo che non possono essere condivisi da tutti, anche se costruiti tenendo nel massimo conto le esigenze della Comunità e cercando di massimizzare il vantaggio complessivo. Ma, forse, gli ostacoli più importanti sono posti da coloro che, essendo portatori di interessi privati, non riescono a capire che non sempre (o quasi mai) i loro interessi possono essere compatibili con quelli della Comunità. Riteniamo quindi che le persone più dannose ad una gestione pubblica, non siano tanto coloro che prendendo decisioni commettono anche degli errori, ma coloro che sono contrari a qualunque scelta di interesse comune perché ritengono che i loro interessi personali debbano prevalere su quelli generali. Una gestione trasparente che non crea privilegi e che gestisce il rapporto con i cittadini senza disparità, genera una frangia di acerrimi nemici che cercano attraverso cambi di schieramento, le più assurde alleanze con una politica basata sulla menzogna; di scardinare il potere degli onesti

Il parere dell’Assessore

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n questi cinque mesi di gestione degli Assessorati Servizi ai Cittadini e Manutenzione sono stati molti i cittadini che hanno voluto incontrarmi per affrontare le varie problematiche che li riguardavano direttamente o indirettamente e posso dire con soddisfazione che la maggior parte dei problemi sono stati risolti pur in presenza di risorse umane e finanziarie insufficienti rispetto alle attese. Un esempio concreto è stata la sistemazione degli accessi e dei parcheggi all’interno della piazzetta delle poste nella frazione di Scaltenigo: questo è un esempio di intervento a costi ridottissimi ma con benefici multipli per i residenti e per coloro che usufruiscono dei servizi e delle attività commerciali della frazione. Con la predisposizione del bilancio del 2011 cercheremo di intervenire in maniera pro-

grammata e oculata tenendo presente che rispetto all’anno scorso le risorse per l’intero bilancio comunale saranno minori di circa 800.000,00 EURO e, conseguentemente, anche la disponibilità dei servizi manutentivi sarà ridotta. Cercheremo in ogni caso di dare più risposte possibili alle esigenze della cittadinanza tenendo presenti alcuni obiettivi ritenuti importanti che qui si accennano ma che sono in evidenza ai Tecnici dell’Assessorato e ai colleghi di Giunta in quanto sollecitati da tempo dai nostri cittadini: - manutenzione e sistemazione di alcune strade comunali; - ulteriori interventi di manutenzione sulle strade bianche vicinali con stesa di ghiaia; - realizzazione servizio igienico nel Cimitero di Campocroce; - sistemazione e messa in sicurezza di via Accoppè Fratte con interventi nei punti più

pericolosi (in collaborazione con l’Amm.ne Provinciale); - ulteriori interventi di manutenzione sulle strade bianche vicinali con stesa di ghiaia; - inizio lavori pista ciclabile di Campocroce con sistemazione definitiva di alcune problematiche oggi esistenti e segnalate dai residenti; - potenziamento e adeguamento dei punti luce in alcune zone della frazione di Vetrego; - sistemazione di alcune aree con presenza di isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti; - interventi sul patrimonio arboreo con particolare riguardo alle interferenze con le proprietà private ed ai dissesti dei percorsi pedonali; - acquisto di nuove piante in sostituzione di quelle che verranno abbattute; - interventi di manutenzione su plessi scolastici e sportivi. Questi sono alcuni degli interventi programmati mentre con gli altri Assessorati competenti dovremo affrontare il problema di una nuova rota-

per poter, in ogni caso, far prevalere il propri interessi personali. Chi persegue gli interessi della Comunità non può inseguire gli interessi di tutti ma sicuramente deve perseguire gli interessi di molti. Il modo in cui sto gestendo la nostra Amministrazione ed esercitando la funzione pubblica di Sindaco, mi ha creato un certo numero di nemici, i quali, usando la menzogna come strumento politico, cercano di ingannare i cittadini. Tutto ciò è solo la dimostrazione che stiamo progressivamente estirpando da Mirano la politica dell’interesse personale e dell’inganno. Non creare scontenti sarebbe sintomo di non avere capacità di decidere sul malcostume tipico di una certa politica. Voglio che questo messaggio vi arrivi con la massima trasparenza perché a volte, come nei film, possono vincere i “cattivi”.

toria tra via Scaltenigo nell’intersezione con via Caltressa al fine di evitare ulteriori incidenti e assicurare un regolare flusso viario a tutto quel quartiere a nordovest della frazione. Credo che in un momento così particolare del Paese sia importante la presenza sul territorio dei nostri dipendenti comunali in quanto “occhio” dell’Amministrazione pubblica. A loro va il mio ringraziamento per questo periodo di stretta collaborazione che ci ha dato diverse soddisfazioni attraverso attestati di stima scritti e verbali di tanti cittadini. Posso assicurare che questo non lo dimenticherò. Ricordo che il rapporto tra Assessorato e Cittadini potrà avvenire nelle seguenti forme: - inviando per posta una lettera scritta su carta semplice, spiegando i fatti ed i motivi della segnalazione al seguente indirizzo: Comune di Mirano - Assessore ai Servizi ai Cittadini - Rag. Lucio Dalla

Il Sindaco Prof. Roberto Cappelletto

Costa - Piazza Martiri della Libertà, 1 - 30035 Mirano (Ve), oppure inviandola via fax al n° 041 57 98 365; - fissando un appuntamento con l’Assessore, che riceve tutti venerdì esclusi i festivi, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 previo appuntamento presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico al n° 041 57 98 413; - inviando un mail al seguente indirizzo: lucio.dallacosta@comune.mirano.ve.it. Assessore Servizi ai cittadini e Manutenzione Lucio Dalla Costa


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Torneo quadrangolare di calcio “3° Memorial Enrico Maso” il 23.4.2011: sport e solidarietà

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l giorno sabato 23.4.2011, con inizio alle ore 15.00, presso lo Stadio Comunale di via Matteotti a Mirano (VE), tra le squadre di calcio, categoria Esordienti 1998 e 1999 della Miranese, Robeganese Fulgor Salzano, San Pio X Mirano, S.Marco Stigliano, si svolgerà il “3° Memorial Enrico

Maso”, Torneo quadrangolare di calcio, a scopo benefico, in memoria del giovane Enrico Maso, il dodicenne giocatore dell’USD Miranese prematuramente scomparso l’11 novembre 2008. Il Torneo, organizzato dall’USD Miranese Calcio, è patrocinato dal Comune di Mirano (VE) e il ricavato

delle offerte della partita, sarà interamente devoluto alla Fondazione “La Città della Speranza” di Padova, per sostenere i progetti di ricerca dedicati all'Oncoematologia Infantile. La prima manifestazione sportiva spontanea si era svolta il 20.12.2008, giocata dalle due squadre della USD Miranese e del GS Veternigo, tra gli ex compagni di scuola, calcio e amici di Enrico, militanti nelle due squadre. Il 11.4.2009 si è dato inizio alla 1^ edizione ufficiale del “Memorial Enrico Maso” vinta dalla squadra di calcio del Cittadella. La 2^ edizione nel 2010 è stata invece vinta dalla squadra del Città di Spinea. Nel sito internet www.miranosport.it sono visibili alcune foto ed un video relativi alla manifestazione svolta l’anno scorso. Al suddetto torneo di calcio tutti sono invitati a partecipare al fine di trascorrere un pomeriggio all’insegna dello sport, della solidarietà e per tener vivo il ricordo di Enrico.

PROGRAMMA INCONTRI ORE 14.30 Miranese – Robeganese F. Salzano ORE 15.15 S.Pio X Mirano – S.Marco Stigliano ORE 16.00 Finale 3°-4° posto ORE 16.45 Finale 1°-2° posto Il ricavato delle offerte sarà interamente devoluto alla Fondazione “Città della Speranza” di Padova per sostenere i progetti di ricerca dedicati all'oncoematologia infantile

Sandro Baldan

Giuseppe Zampieri, detto Beppi, festeggia cinquant'anni di lavoro La bottega di biciclette aprì i battenti a Mirano nell'agosto del 1960

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iuseppe Zampieri, detto Beppi, festeggia cinquant'anni di lavoro: la sua officina bottega di biciclette aprì i battenti a Mirano nell'agosto del 1960 e la troviamo ancora là, nei pressi del patronato San Pio X. Ma Beppi, come racconta con orgoglio, iniziò a lavorare riparando biciclette all'età di dodici, tredici anni presso l'officina Dori, all'epoca nelle vicinanze del bar “Al Campanile”, oggi un negozio d'abbigliamento. Poi, con l'apertura in proprio dell'attività, la sua officina è diventata, oltre che un lavoro, una passione che definisce "faticosa, ma ricca di soddisfazioni" e che, possiamo dire, l'ha reso un personaggio amato e conosciuto nel miranese. Oggi festeggia con tutta la famiglia cinque decadi di professionalità al servizio degli appassionati delle due ruote. "Con il primo di gennaio suben-

trerà mio figlio", racconta orgoglioso, "è una bottega a conduzione familiare e così passerò a Michele il testimone". Il figlio, appunto, ci spiega come dopo ventidue anni di lavoro presso l'azienda Carraro S.p.A., proseguirà ciò che suo padre ha realizzato con tanti sforzi e sudore della fronte: "Mio padre mi ha sempre insegnato che ci si deve sporcare le mani e fare fatica, così quando potevo, passavo i pomeriggi con lui in negozio a imparare il mestiere, questa è la mia seconda casa". Giuseppe finalmente con la pensione potrà, dice lui, riposarsi, lasciando però un ultimo messaggio alle nuove generazioni che si affacciano al mercato del lavoro: "Non pensate alla stanchezza, ma imparate una professione e metteteci il massimo impegno!". Elena Giubilato

SPINEA VIALE VIAREGGIO Condominio delle Rose 1° piano Appartamento di 86 mq: cucinotto, camera matrimoniale, cameretta, due bagni, garage

MONEGO ETTORE Tel. 041.0993331 Cell. 348.3392731 Il Comitato “Uniti per Campocroce” è lieto di comunicare che a Campocroce in via Lusore, 4 il prossimo 16 marzo riaprirà la nuova farmacia e sarà gestita dal dr. Battista Giuseppe.


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Cesvitem: quando il sostegno a distanza cambia la vita

Il miracolo di Alexander

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lexander ha 18 anni, spalle larghe, voce da uomo e uno sguardo fiero e attento. È iscritto all’università, facoltà di ingegneria agroindustriale, e sogna di laurearsi e trovare un buon lavoro per aiutare la sua famiglia. A prima vista, niente di eccezionale. Se non fosse che Alexander è nato e cresciuto al Milagro, una delle zone più povere delle periferie di Trujillo, terza città del Perù. Una distesa di terra e sabbia dominata da un’enorme discarica dove viene raccolta l’immondizia prodotta da un milione di persone. E dove migliaia di uomini e donne lavorano per appena 75 centesimi di euro al giorno, differenziando a mano i rifiuti e rivendendoli alle aziende del riciclaggio. “Milagro”, triste ironia, in spagnolo significa “miracolo”. Ma qui l’unico miracolo è quello di Alexander. Che si sta costruendo un futuro migliore grazie alla generosità di una famiglia italiana che da anni lo sostiene a distanza attraverso i progetti del Cesvitem. Mai la sua famiglia (papà tassista, mamma casalinga e un fratello di 10 anni) si sarebbe potuta permettere di pagargli gli studi alle scuole secondarie. E tantomeno l’iscrizione all’università. Il talento di Alexander rischiava di andar perso, condannandolo ad una vita di miseria e di umili lavori, magari all’interno della discarica. Eppure questo ragazzo di talento ne ha da vendere: ai test d’ingresso all’Università Nazionale di Trujillo, su 120 candidati (e solo undici posti disponibili), si è classificato quarto. “Quando mi hanno comunicato che ce l’avevo fatta - racconta - la gioia mi è esplosa dentro. Sono felice per me, ma anche per i miei ge-

nitori e per la mia madrina che in tutti questi anni mi ha aiutato dall’Italia: loro mi hanno sostenuto nei primi passi della mia vita, ora potrò cominciare ad aggiungere da solo i passi che mi mancano”. “I successi scolastici di Alexander - sottolinea Simone Naletto, presidente del Cesvitem - sono per noi motivo di grande orgoglio. La sua storia va ad aggiungersi a quelle di tanti ragazzi che in questi anni, grazie alla nostra associazione e ai nostri progetti di sostegno a distanza, hanno potuto dare una svolta alle loro vite, uscendo da una condizione di povertà estrema e assumendo ruoli sempre più significativi all’interno delle loro comunità. Questo, per noi, è il vero autosviluppo”. Alexander, infatti, è solo uno dei 10 mila bambini e ragazzi del Sud del mondo che in questi anni, grazie ai progetti del Cesvitem e alla generosità di tanti sostenitori, hanno ricevuto un aiuto in settori fondamentali come l’istruzione, la salute e l’alimentazione, potendo così gettare le basi per un futuro migliore per sé stessi, le loro famiglie e i loro paesi. Un impegno, quello dell’associazione miranese, basato da sempre su valori quali la fiducia, l’efficacia e l’efficienza, per una solidarietà trasparente e di qualità. Non a caso, negli scorsi mesi, il Cesvitem è stato tra le prime associazioni in Italia ad aderire alle Linee guida per il Sostegno a distanza (Sad) e ad essere di conseguenza inserita nell’Elenco delle Organizzazioni per il Sad promosso dall’Agenzia per le Onlus, il massimo organo di controllo e promozione del non profit italiano. “Il sostegno a distanza - conclude Naletto - è un ponte tra sostenitore e beneficia-

rio finale, una relazione tra persone prima ancora che un contributo economico. In tutto ciò le associazioni giocano il delicato ruolo di intermediari tra il Nord e il Sud del mondo, un ruolo per cui non si è mai preparati a sufficienza: per questo per noi del Cesvitem l’iscrizione all’Elenco non è un traguardo, ma una tappa di un percorso di continuo miglioramento”. Per maggiori informazioni sui progetti del Cesvitem è possibile consultare il sito www.cesvitem.org o contattare la segreteria dell’associazione (via Mariutto 68, tel. 041 5700843, info@cesvitem.it): il “milagro” di Alexander aspetta solo di essere ripetuto.

Riqualificazione del parco di Via Torino

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inalmente dopo 20 anni, per la prima volta, viene risistemato e riqualificato il parco di Via Torino. Da anni i cittadini, riuniti nel Comitato Via Gramsci Via Torino, chiedevano un intervento sul parco, ma l’unica risposta ottenuta dalla precedente amministrazione era stata la presentazione in modo sibillino, senza alcuna concertazione con gli abitanti, di un progetto per un parcheggio di 120 posti auto. All’epoca si era appreso di tale terribile disgrazia direttamente dal giornalino del comune che annunciava la costruzione del parcheggio entro pochi giorni. Immediata fu la reazione dei genitori e dei cittadini della zona preoccupati per una decisione tanto imposta quanto scellerata. Il risultato fu una dura lotta contro l’amministrazione dell’epoca con la conseguente cancellazione del progetto e la minaccia, non tanto velata, che comunque dopo le nuove elezioni il progetto sarebbe comunque stato attuato. Con la nuova amministrazione di colori opposti alla precedente, la conclusione della disputa si ha, invero, oggi: riqualificazione del parco. Vale a dire: acquisto di nuovi giochi per i bambini, messa in sicurezza e ripulitura dei precedenti recuperati, risistemazione del viale centrale,

potenziamento e pulizia dell’illuminazione, recinzione della zona di gioco per i bambini. Niente parcheggi. Solo verde, ordine e amore per il quartiere. Ricevo e rendo nota a tutti una lettera che fa capire quale sia il sentimento che ha pervaso e che ora c’è in Via Torino e Via Gramsci: “IL PRATO. Dopo tanto penare, dopo aver incassato perfino l’arroganza del sindaco della precedente amministrazione, coloro che si sono impegnati affinché il grande prato di Via Gramsci - Via Torino tale rimanesse, oggi possono vantare un importante successo: il risultato è ben visibile a tutti, basta andare in Via Torino. La visuale è notevole: maggior cura del manto erboso, meno sporcizia, alberi rigogliosi, spazio per tutti, specialmente per i bambini che, al riparo dal traffico automobilistico, possono correre sotto gli occhi delle mamme. Quest’area verde è diventata un gioiello da aggiungere alla preziosa collezione dei parchi che già esistono e che sono una particolarità di Mirano. Propongo ai miranesi un sopralluogo per rendersi conto del gran valore pratico e simbolico di questo luogo già destinato ad essere ridotto a parcheggio, anche perché è fondamentale che l’ambiente urbano arricchisca il verde per

il piacere estetico e per il beneficio fisico della gente. Dunque tutto è per il meglio? Vediamo: il gruppo di teppistuncoli notturni pare si sia allontanato dopo che le forze dell’ordine sono state attivate. Finite le scuole gli studenti dell’istituto agrario che erano soliti lasciare i resti delle vettovaglie sul prato, per ora non si sono ancora fatti vivi. Allora tutto apposto? È auspicabile ma non è detto: basta abbassare la guardia ed è possibile che tutto torni come prima. Sarebbe bello un controllo più attento da parte della gente che ha il privilegio di vivere in abitazioni con vista sul prato. Ancora più bello sarebbe che gli studenti dell’istituto agrario, tenuto conto della competenza che dovrebbero avere o acquisire, progettassero soluzioni e s’impegnassero a fare manutenzione pratica. L’attuale amministrazione ha dimostrato finalmente una sensibilità degna di nota per la manutenzione del prato, nonostante i noti problemi economici in cui versa il Comune, ed è suo merito non aver disperso la somma necessaria, come spesso accade, in mille rivoli”. La promessa fatta dal Sindaco Roberto Cappelletto di non fare parcheggi ma di riqualificare il parco è stata mantenuta; naturalmente non è stato pos-

sibile attuarla appena insediato perché i problemi di bilancio erano e sono notevoli, ma grazie allo sforzo congiunto con gli assessori Baschiera, Venturini e Spolaore, grazie a richieste continue di contributi ministeriali e regionali, grazie allo sforzo degli uffici di trovare i soldi nelle pieghe del bilancio, la sistemazione si è stata conclusa nel migliore dei modi. Lo sforzo successivo sarà quello di una riqualificazione della fascia spartitraffico centrale di Via Gramsci, vuota di quei pochi oleandri chiaramente non consoni né al nostro territorio, né all’ambiente in cui sono stati piantati per morire. Risistemare ora via Gramsci diventa necessario, per far rinascere quel quartiere che ancor oggi piange lo stupro subìto dalla selvaggia urbanizzazione che tutti conosciamo e di cui tutti continuano a domandarci i perché. Enrico Baschiera Assessore al Turismo

OSTARIA NOVA La famiglia Libralesso vi augura una BUONA PASQUA BUON APPETITO Aperitivo Antipasti

Primi Secondi Dessert

Prosecco extra dry Carpaccio marinato di branzino, sgombro agli agrumi e julienne di castraure, Fiore di zucca in pastella al baccalà e capasante al prosecco Tagliatelle di pasta fresca alle code di scampo e asparagi Riso del' Grumolo delle Abbadesse alla marinara Dentice al forno ai profumi di primavera Insalata mista Focaccia fresca con crema alla vaniglia e fragole fresche Caffè acqua Vino Incrocio Manzoni bianco doc MENÙ 50.00 CAD


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Impara a fare politica

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mpara a fare Politica”. Questo è il suggerimento che mi è stato dato in modo sarcastico dell’ex Sindaco Franco Marchiori poche settimane fa. Lo ringrazio, perché non essendo nato io politico, non vivendo di politica, e non facendo parte della schiera degli Illustri, ritengo più che giusto continuare ad imparare a tutto tondo, dai fatti ma in particolare dai misfatti di ognuno. In particolare coglierò questo suggerimento per cercare di dare risposte e per quanto sarà possibile soluzioni, ad annose situazioni sgradevoli sorvolate con disinvoltura dalle precedenti Amministrazioni, che ad oggi vedono ancora richieste legittime di Cittadini, in attesa di essere evase. Ma di queste cose tutti preferiscono non parlare, meglio puntare il dito sull’ oramai straconosciuto FOR, e lanciare ogni sorta di insinuazione contro la mia Giunta, piuttosto che ammettere scelte discusse, discutibili e sbagliate delle passate Amministrazioni, molto meglio pontificare dall’alto dello scranno dei saccenti che risolvere i danni. Non sapendo di politica ma cercando di attingere alle elementari norme di rispetto della dignità umana, ho ritenuto giusto tutelare con l’ordinanza 145/2008, il diritto-dovere di ogni singolo di vivere in condizioni igienico sanitarie idonee, il che richiede spazi ed ambienti congrui a tutela di adulti, anziani e bambini. Questa ordinanza non ha visto obiezioni da parte di nessun Cittadino Miranese, salvo dal Presidente dell’ Associazione Marocchina che si riteneva discriminata, ignorando forse che la Legge Regionale – Regione Veneto – 2 aprile 1996, n. 10 ( disciplina per l’ assegnazione e la fissazione dei canoni degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica) adottata dalla precedente Giunta di Sinistra richiede precisi parametri relativi alla superficie utile per tutti i Cittadini. Il perenne attacco dell’opposizione, come da manuale ha faziosamente decretato che si tratta dell’ennesima ordinanza anti immigrati e fino a qua nulla di nuovo l’imperativo è diventato essere contro. A distanza di pochi giorni da un’interpellanza presentata con la nota faziosità, nella quale si chiedeva tendenziosamente di conoscere quali effetti avesse prodotto detta ordinanza, vi è stato un controllo Anagrafico da parte della Polizia Locale di un’abitazione in centro Città portando alla luce che l’immobile era adibito a laboratorio clandestino in cui lavoravano e vivevano in condizioni a dir poco disumane dei Cittadini stranieri, e questo credo sia deplorevole in una Società Civile, rendendo così palese che se l’ordinanza fosse stata applicata con maggior tempismo e più solerzia da chi preposto, scempi del genere sarebbero emersi ancor prima. Ma è evidente che io agisco in modo discriminante ed invece l’ex Giunta Fardin, abbiamo ben presente che ha lavorato con la Città e per la Città. Un esempio lampante di azione per il bene della comunità è stata fatta concedendo alle Società M.E.G.A snc. FINSAIA srl e Tonolo M. , una servitù di accesso carraio su area di proprietà comunale a ridosso dell’ex Scuola Elementare F.Petrarca atto a servire il lotto in via di ristrutturazione di dette proprietarie. Precedentemente detto fabbricato usufruiva di passaggio su Via Vittoria, stradina privata, che in seguito alla concessione del passaggio carraio su Piazzale Garibaldi, ha visto i proprietari opporsi all’esproprio della loro via, non ritenendolo a tal punto necessario. Nel P.R.G dell’anno 2003 su vincolo della Soprintendenza dei Beni Architettonici e per il Paesaggio nella sede del giardino della ex scuola era stato previsto un passaggio pedonale su suolo pubblico, che come tale, non avrebbe nemmeno reso necessario aprire il varco a ridosso del muro di detta scuola demolendo parte della recinzione come è avvenuto, ma sarebbe bastato usufruire del cancello già esistente, evitando così di deturpare il fabbricato e l’estetica della pubblica Piazza e deprezzato irrimediabilmente il valore di questo immobile Comunale. Quantomeno singolare questa concessione, ed è per questa ragione che mi sto occupando personalmente di verificare se vi è una sola possibilità di riportare il passaggio da carraio a pedonale, usufruibile da tutti i Cittadini, come mi occuperò di conoscere queste società nei loro singoli componenti , e di capire, quale sia stata la reale pubblica utilità di tutto ciò. Altra pubblica utilità o scelta infelice che dir si voglia è stata compiuta in tempi più lontani dalla Giunta Marchiori, che nel lontano 1998 fece lastricare parzialmente l’incrocio Via Vittoria, Via Porara, Via Cavin di

Sala, Via XX Settembre, con una spesa pari all’incirca a 560milioni delle vecchie lire. A distanza di più o meno cinque anni, dopo proteste continue dei residenti, minacce di adire a vie legali, la Giunta successiva prese atto del fatto che quell’incrocio interessato quotidianamente da un’alta intensità di traffico tra cui mezzi pesanti, i cubetti di porfido posati non costituivano la pavimentazione più adatta e richiedevano infatti una manutenzione che si aggirava annualmente tra i 3.500,00-5.000.00 euro. Si rendeva necessario dunque rimuovere tutto il porfido e riassestare la sede stradale rimettendo un manto in asfalto con un’onere di spesa di circa 15.000,00 euro. La Giunta Marchiori oltre a questo vanta anche il merito di aver costruito una Scuola immediatamente sotto ad un elettrodotto, ed una causa per il licenziamento di un Dirigente che vede la situazione ad oggi ancora in mano al Tribunale che in sentenza di primo grado ha dato all’ex dipendente piena ragione. Ma questo significa saper fare politica! E’ chiaro il taglio ideologico contro il sottoscritto e la Lega Nord da parte delle sinistre, è ripetitivo lo scagliarsi contro la Giunta di cui faccio parte in tutti i modi possibili ed immaginabili, ma è giunto forse il momento di ribadire un concetto che forse fino ad ora non è stato pienamente afferrato, la mia idea Politica ed amministrativa non è clientelare, non farò discriminazioni agli uni per favorire altri, non ci saranno privilegi per amici o parenti, non userò la mia carica per favorire nessuno, ma solo per portare avanti con la maggiore serietà una giustizia che veda i Cittadini considerati nelle loro esigenze reali, aiutare chi ha veramente bisogno, rendere Mirano una Città in cui si possa vivere bene per quanto sia possibile, un luogo in cui i bulletti di ogni sorta non trovino terreno fertile affinchè ognuno degli abitanti possa vivere tranquillamente e dignitosamente ogni spazio a sua disposizione.

Non uso il Consiglio Comunale per fare comizi, campagna elettorale o distribuire biscotti, come disse Thomas Jefferson, Ci si serve del ridicolo quando si ha la ragione contro. Non mi appartengono le illazioni gratuite sulla vita privata dei miei avversari politici, non mi interessano gli attacchi personali, rispetto il privato ed il vissuto di ognuno e non faccio il moralizzatore, preferisco non filosofeggiare o sentenziare, mi limito ad Amministrare questa Città con senso del dovere ed equità. Questa è la mia idea di fare Politica, e se l’invito ad imparare di più, mi fosse giunto da figure carismatiche come Giorgio Almirante o Enrico Berlinguer, avrei chinato il capo al cospetto di chi la Politica l’ha scritta, vissuta e dimostrata, ma nel contempo ho la certezza che questi veri grandi Uomini e Leader avrebbero, come hanno in realtà fatto nella loro esistenza, insegnato con la dignità la capacità ed il buongusto che è sempre stato Loro, senza imporre il Verbo Assoluto “del Noi Sappiamo” che in realtà è proprio di chi non sa e non fa, e senza autoproclamazioni di sorta. Ringraziando ancora una volta tutti i miei Cittadini Auguro un Buon Natale e un Felice Anno nuovo. Il Vice Sindaco Alberto Semenzato

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aprile 2011

Mirano Magazine

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Privilege Card, polemiche senza senso

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urante l'estate scorsa, la stampa locale ha riportato alcune notizie e illazioni che, pur rientrando pienamente nel diritto di cronaca, hanno generato confusione, equivoci, polemiche e dubbi riguardo alla Privilege Card. Lo abbiamo riscontrato con sincero dispiacere, perché l'iniziativa è del tutto limpida nei suoi intenti, nelle sue modalità e nei suoi scopi: ci sembra quindi giusto ribadire qui, davanti a tutti i cittadini di Mirano, l'assoluta bontà del progetto, che dopo molti anni di gestazione e sperimentazione ha potuto finalmente compiere un definitivo salto di qualità. Innanzitutto, ed è stato il primo equivoco, va chiarito che la Privilege Card non è in alcun modo un'iniziativa politica. Il Comune l'ha presentata e sostenuta perché è normale che una amministrazione divulghi ciò che interessa e coinvolge la sua intera cittadinanza, ma questo sostegno si è limitato ad un'azione informativa: la Privilege Card, infatti, è un progetto imprenditoriale e commerciale, assolutamente priva di qualsiasi colore politico o amministrativo. La ragione per cui il Comune si è attivato nella promozione di un'iniziativa privata risiede nel semplice fatto che tale iniziativa, consistente nell'applicazione generalizzata di sconti nei negozi e negli esercizi aderenti al circuito, è a completo beneficio della cittadinanza nella sua totalità, senza alcuna esclusione: il “privilegio” che dà il nome alla carta, in questo caso, altro non è che il fatto d'essere cittadini di Mirano. Si è poi generato, conseguente al primo, un secondo equivoco: molti si sono chiesti quanto sia costata la Privilege Card al Comune di Mirano. Domanda più che legittima, ma la risposta è assai semplice, come risulta anche dai bilanci: non è costata nulla, perché ogni onere è stato e sarà interamente sostenuto dai negozianti, dai commercianti e dagli esercenti che hanno scelto di aderire. La Privilege Card non contiene denaro, non è una tessera a punti e non prevede un importo massimo di sconti: questi ultimi sono frutto della libera rinuncia, da parte dei negozi e degli esercizi aderenti, ad una parte del proprio guadagno, a puro e semplice vantaggio dei

cittadini-clienti. Lo diciamo e lo ribadiamo: la Privilege Card è a costo zero per il Comune e, quindi, per la collettività. Terzo equivoco, la voce (perché solo di questo si è trattato) in base alla quale la Privilege Card potesse risultare discriminatoria, ovvero favorire maggiormente i cittadini in maggior difficoltà economica: intento che in sé sarebbe lodevole ma che, se applicato, avrebbe esposto le persone meno abbienti ad una sorta di pubblica identificazione, violando la loro riservatezza. Proprio per questo, le migliaia di Privilege Card distribuite sono tutte uguali: tutti i cittadini di Mirano vi hanno diritto e tutti i cittadini di Mirano riceveranno i medesimi sconti, senza che nessuno possa da questo dedurre la loro condizione economica. E se proprio qualcuno, per proprie motivazioni personali, non desiderasse alcuno sconto, basta che lasci la Card a casa oppure in tasca: il suo utilizzo al momento di un acquisto, ovviamente, è facoltativo e non obbligatorio. Quarto ed ultimo equivoco, quello più grave e che ha provocato degli ambigui e fuorvianti “titoloni” su alcuni giornali: la questione della privacy. Si è insomma ipotizzato che, nella sua banda magnetica, la Privilege Card possa contenere informazioni riservate sull'intestatario, che potrebbero essere carpite da negozi ed esercizi per creare un archivio dei propri clienti. Questa è un'invenzione bella e buona: nessun negozio o esercizio è abilitato, autorizzato e neppure attrezzato per leggere alcunché, senza contare che la Privilege Card va semplicemente esibita allo sguardo e non strisciata dentro strumenti di rilevazione ottica. La presenza di informazioni nella banda magnetica è stata presa in considerazione per un eventuale futuro utilizzo esclusivamente agli sportelli comunali e anagrafici, con un risparmio di tempo e di burocrazia. Tali informazioni, insomma, potranno eventualmente essere disponibili per un richiamo veloce da parte di soggetti, comune e anagrafe, che già le detengono: nessun altro, men che meno un negozio o un esercizio, potranno venirne in possesso. Quanto al ri-

schio di smarrire la Card, con la possibilità che qualche malintenzionato ne possa leggere il contenuto con le opportune attrezzature, la cosa fa abbastanza sorridere se pensiamo a quante nostre informazioni riservate ci portiamo dietro ogni giorno, rendendole accessibili tramite l'utilizzo di bancomat, carte di credito, schede per cellulari, tessere sanitarie, codici fiscali e via dicendo. Dispiace davvero che un'iniziativa imprenditoriale, frutto dell'intraprendenza di un uomo – Giorgio Pesce – da vent'anni impegnato anche nell'associazionismo, nel sociale e nello sport, venga danneggiata da equivoci sorti per incomprensioni, quando non addirittura per strumentali (ma insensate) ragioni di polemica di parte. Dispiace non soltanto per il danno che procura allo stesso promotore, che in tale iniziativa ha investito risorse ed energie, ma soprattutto perché rischia d'indurre molti cittadini a rinunciare a dei sicuri vantaggi nei loro acquisti, in tempi in cui ogni opportunità di risparmio è ovviamente benvenuta, e molti negozianti ed esercenti a non aderire e quindi a non proporre sconti, in attesa di vedere “come andrà a finire”. Siano rassicurati gli uni e gli altri: dietro la Privilege Card non c'è proprio nulla di poco chiaro, ma solo la sicura volontà e la felice possibilità di venire incontro a tutti in un momento nel quale, purtroppo, qualsiasi spesa comporta spesso un sacrificio. A tale sacrificio la Card vuole contrapporre un beneficio, anzi appunto un “privilegio”: quello, semplicemente, di essere cittadini di Mirano, senza alcuna distinzione o discriminazione. S.V.

Calcio a 5: concluso il torneo under 21, vittoria al Ris. Tiro a Segno!

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i è concluso giovedì 22 luglio il “Torneo under 21” di calcio a5 al Tennis club Mirano. Per il terzo anno consecutivo la manifestazione, organizzata dal gruppo sportivo Real Campetto, ha coinvolto durante il mese di luglio centinaia di ragazzi di età compresa fra i 14 e 21 anni. Il via è stato dato lunedì 28 giugno, fino alla conclusione della fase a giorni di martedì 13. Quindici squadre partecipanti suddivise in tre gironi da cinque ciascuno, a passare erano solo le prime due di ogni girone più le due migliori terze classificate. A causa dei tempi stretti l’organizzazione ha dovuto chiudere le iscrizioni al raggiungimento della quindicesima squadra, ma altre formazioni si erano candidate per partecipare. Dal 15 luglio invece è iniziata la fase finale, le partite sono state indecise fino all’ultimo. Tutti le squadre ambivano ad arrivare alla finalissima, ma solo le più te-

naci e talvolta esperte ce l’hanno fatta. Nelle semifinali di martedì 20 luglio, i ragazzi della squadra “Rossoneri”, già finalisti nel campionato invernale, l’hanno spuntata su i secondi classificati della passata edizione, i “Blublu settete” , mentre nell’altro match il “Ristorante tiro a segno” ha prevalso di due gol sulla giovane squadra del “S.Pio X”. La finalina del 22 luglio ha consegnato quindi al “S.Pio X” il terzo posto e ai “Blublu settete” il quarto. Nella finale delle ore 21.00 si sono affrontate quindi “Ristorante tiro a segno” contro “Rossoneri”. Primo tempo dove la paura di sbagliare di entrambe le quadre ha prevalso sullo spettacolo e sull’efficacia del gioco, mentre nella seconda frazione il “R. tiro a segno” è riuscito seppur di misura a imporsi per 5-3 sugli avversari dando gioco, grinta e spettacolo ai più di 250 spettatori presenti. I vincitori dalla loro parte avevano buone individualità, che

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si sono ottimamente mescolate con il resto della squadra, mentre i Rossoneri potevano contare su un gioco di squadra molto organizzato, che nella finale non è riuscito al meglio come nelle altre gare. Complimenti comunque per aver onorato al massimo il torneo. Finita la partita il pubblico ha potuto assistere alle premiazioni di tutte le squadre partecipanti alla manifestazione. Premi anche al miglior giocatore Zanon Mattia del “R. tiro a segno”, miglior portiere Nicola da Lio dei “Blublu settete” e miglior marcatore Giovanni Polo sempre del “R. tiro a segno”. A premiare i tre, Alberto del negozio sportivo “Un sesto acca” di Cazzago che offrendo i premi e numerosi buoni ha dato un grosso contributo alla riuscita del torneo. Alla terza squadra classificata insieme alla consueta coppa è andato un buono pizza presso la pizzeria “Squisipizza” di Mirano, alla secondo un altro

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buono presso il ristorante “19 al paradiso” di via Luneo, mentre la prima si è aggiudicata una cena omaggio presso il ristorante pizzeria “da Paolo ai mulini”. Stappata la bottiglia di prosecco, i festeggiamenti per i vincitori e per tutti i partecipanti sono continuati tutta la sera al tennis club, dove per l’occasione è stato allestito un buffet aperto a tutti. Una manifestazione riuscita, con l’aiuto di molte persone. In primis i ragazzi del Real

Campetto che hanno coordinato il tutto, gli sponsor che hanno permesso di mettere in palio i numerosi premi, miranosport.it per le foto e la pubblicità, gli arbitri del gruppo Csain, il Tennis club Mirano con Fulvio e Silvano del bar e soprattutto le quindici squadre partecipanti e i loro sostenitori che con la loro passione e allegria hanno acceso l’estate sportiva miranese al Tennis club. Arrivederci alla prossima estate!


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Mirano Magazine

aprile 2011

Il parere di Confcommercio del Miranese Uno strumento utile quello pensato dall'associazione sportiva e ricreativa senza scopo di lucro MIRANO AL POZZO con il patrocinio del Comune di Mirano e di Confcommercio del Miranese. Sono ben 140 le attività commerciali che in tutto il comune di Mirano hanno aderito all'iniziativa “Privilege Card”, dando la possibilità ai cittadini maggiorenni residenti a Mirano che fanno i loro acquisti nei negozi della loro città di usufruire di agevolazioni e sconti particolari.

E' evidente che non è la totalità dei negozi, ma riteniamo che un numero di adesioni così elevato sia indice della validità di questo strumento e un'ulteriore occasione per incentivare il commercio “sottocasa”, valorizzando non solo la professionalità dei commercianti, ma anche la convenienza economica. Noi stessi come società di servizi abbiamo aderito offrendo assistenza a quanti, possessori della card, vorranno consulenza per l'apertura di una nuova attività. Ricordiamo che ogni attività ha

sottoscritto una convenzione indicando esattamente il tipo di scontistica o di agevolazione che intende effettuare e che tali riferimenti si possono trovare (nero su bianco) nel sito della Privilege Card. Ricordiamo inoltre che l'attività aderente all'iniziativa viene riconosciuta dal possessore di Privilege card perchè riporta sulla vetrina una vetrofania che indica la Privilege Card. In più per tutti coloro che abitualmente utilizzano internet basta entrare nel sito

web www.comune.mirano.ve.it e www.privilegeclubcard.com per trovare l'elenco di tutte le attività che hanno deciso di aderire a tale iniziativa. Altro aspetto da sottolineare è la differenziazione dei negozi aderenti che vanno dal tessile all'alimentare, dai servizi ai mobili, dai ristoranti ai cosmetici, ecc.., in questo modo i cittadini miranesi potranno “approfittare” di molteplici vantaggi, senza essere costretti a fare chilometri e chilometri con la speranza di risparmiare qualche euro.

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La "Nuova Pantofoleria Paola"

CIALE NE COMMER INFORMAZIO

Uno dei più vecchi negozi di Mirano si è rinnovato

La “Pantofoleria PAOLA” di via Mariutto (portici dell’entrata vecchia dell’ospedale) da alcuni mesi ha riaperto con un nuovo look. La bottega, in attività da più di 50 anni, è stata gestita fino agli inizi degli anni ‘80 dalla Gigetta (la mamma di Paola) che oltre al principale lavoro di infermiera in casa di ri-

poso è riuscita a mantenerla aperta sfruttando le ore di intervallo tra un turno e l’altro. Costretta a cercare lavoro dopo la morte del marito Attilio Stevanato “Cerin”, nel ‘62 a soli 38 anni, (i più anziani di Mirano lo ricorderanno per la somiglianza con il cantante dell’epoca Luciano Tajoli) con cui condivideva il lavoro

artigianale di “calzature su misura”, Gigetta confezionava con una vecchia macchina da “mistra” le tomaie che poi il marito montava manualmente sulle scarpe, in quel periodo il negozio aveva sede in via XX Settembre vicino alla piazza. Lo spostamento in via Mariutto e l’inizio dei lavori per l’apertura del negozio di pantofole era avvenuto poco tempo prima che il marito venisse a mancare, tanto è vero che Gigetta, con Paola ancora bambina, dovette far fronte da sola al progetto appena avviato, cercando un lavoro “sicuro” e trovandolo appunto come infermiera alla casa di riposo. Nella piccola attività commerciale, per molti anni, i Miranesi e gli abitanti del comprensorio, oltre alla varietà di pantofole e ciabatte, hanno trovato, anche grazie alla pazienza e alla dimestichezza della Gigetta con “la pelle”, molte soluzioni ai loro problemi con giacche, borse, cinture e altro ancora, da allargare, stringere o rammendare, ha cercato di accontentare tutti, con la sua vecchia SINGER da “mistra” e la

sua frase più usata, “ghe sontemo un tochetin de pee”. Subentrata alla mamma nella gestione del negozio, Paola ha da subito privilegiato il lavoro di ricerca e selezione di nuovi prodotti, introducendo marchi prestigiosi ed esclusivi soprattutto di provenienza Altoatesina, Austriaca, Tedesca, Svedese. Articoli di pantofoleria confezionati con grande esperienza e cura nei paesi dove le pantofole vengono usate quasi più delle scarpe; le famose HAUNOLD in feltro follato, le prestigiose GIESSWEIN in lana cotta, le HAFLINGER in feltro con sottopiede in sughero,

DONNA

le famose BIRKENSTOCK, le FELLHOF e le SHEPHERD in pelo di montone e poi le comode BENVADO, le SABATINI, le LOWENWEISS e molto altro ancora. Una varietà di prodotti introvabili in qualsiasi altro negozio della zona, tanto è vero che la clientela da un po’ di anni arriva anche da fuori, il tutto accompagnato dai consigli esperti di Paola e una cortesia paziente, quasi famigliare. Ora, tutto questo lo potete ritrovare nella “Nuova Pantofoleria PAOLA” in un ambiente rinnovato e moderno ma, ne siamo certi, ancora dedito alla cultura della bottega di paese, di un grande paese come Mirano.

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Caro - petrolio? Ecco la benzina low cost Le Stazioni di servizio San Marco Petroli (ex OMV) di Mirano vendono carburanti a prezzo ribassato come i distributori senza logo, le cosiddette “pompe bianche”.

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n questi mesi in cui la febbre da prezzo dei carburanti continua a salire e i “totem” dei principali distributori italiani sembrano impazziti, tanto cambiano rapidamente le tariffe riportate, con la benzina e il gasolio che toccano ogni giorno nuovi record storici, siamo andati a conoscere da vicino il fenomeno alternativo delle cosiddette «pompe bianche». Si tratta di distributori “low cost” che forse al momento ancora non impensieriscono seriamente le multinazionali regine del mercato, ma che con il passare del tempo rappresentano una realtà sempre più diffusa e in grado di attirare un numero sempre maggiore di nuovi clienti. Il fenomeno, tutto italiano, è sorto inizialmente in alcune realtà locali, ma ormai riguarda l’intera penisola. Si tratta per lo più di piccoli imprenditori che gestiscono uno o due impianti nel loro territorio. La conduzione autonoma dell’impianto permette una gestione più semplice, soprattutto perché non sono presenti i costi legati alle grandi campagne di promozione che vengono puntualmente sostenuti dalle compagnie tradizionali. Abbiamo perciò rivolto alcune domande a Giorgio Pesce, responsabile commerciale della Vianello Carburanti Srl, proprietaria di alcuni impianti SMP (San Marco Petroli) presenti nella Provincia di Venezia sul fenomeno delle pompe bianche e come l’utente possa risparmiare sul prezzo della benzina, dato che i rincari sono diventati oramai di ordinaria amministrazione e incidono sempre più sul bilancio familiare. D: Le pompe bianche come fanno a tenere il prezzo basso? R: “Hanno costi inferiori: campagne promozionali, investimenti, ricerca, logistica, manutenzione, controllo della qualità del prodotto, certificazioni ISO, pubblicità radio – televisione - giornalistica, personale che praticamente scompare dal piazzale (rimane solo uno che figura da custode) visto che i clienti sono obbligati a farsi benzina da soli utilizzando il servizio self – service 24 h e quant’altro. Tutte queste voci, alla fine, incidono notevolmente sul prezzo finale al consumatore”. D: Ci sono dei centri commerciali, come ad esempio Auchan, Carrefour, Conad dove sono presenti delle stazioni di servizio che portano il logo della catena delle grande distribuzione, il prezzo del carburante è ancora più basso……

R:”Vendono il carburante senza margine e, a volte, perdendoci pure perché il carburante diventa un articolo civetta e riversano logicamente questa perdita ( o mancato guadagno) sul prezzo di vendita delle migliaia di articoli presenti sugli scaffali dei supermercati. Chi di noi è in grado di verificare se acqua, pasta, olio, biscotti, barattolame, frutta e verdura e altre migliaia di prodotti rincarano, anche di qualche centesimo o millesimo? Cosicché, sulla vendita di quantità notevoli, recuperano le perdite subite dalla vendita dei carburanti ed aumentano vertiginosamente il volume d’affari. Non dimentichiamoci inoltre che, nel nostro Paese, un’esigenza primaria dell’automobilista rimane il servizio che naturalmente comporta dei costi aggiuntivi ma che non esiste nei punti vendita dei centri commerciali”. D: Quale accorgimento avete adottato per tenere a freno l’aumento dei prezzi della benzina mantenendo però il logo della Compagnia petrolifera? R: “E’ diventato sempre più difficile essere competitivi con l’aumento delle pompe bianche rimanendo con l’insegna della Compagnia petrolifera. L’utente oramai è un acuto osservatore ed è in grado di verificare giornalmente qual è la stazione di servizio che lungo il suo percorso propone il prezzo più basso. La Vianello Carburanti Srl va controcorrente: innanzitutto ha preferito che il servizio del gestore sia fondamentale per la clientela per garantire assistenza e professionalità e soprattutto per contrastare l’aggressione del prezzo di vendita del carburante crede fortemente sulla fidelizzazione del cliente. Non dimentichiamoci inoltre che, nel nostro Paese, un’esigenza primaria dell’automobilista rimane il servizio che comporta dei costi aggiuntivi ma che non esiste nei punti vendita dei centri commerciali. Abbiamo messo a disposizione ai ns. clienti due nuovi strumenti che mirano al risparmio: la Privilege Card e la Vianello Card. La Privilege Card è una carta vantaggi che consente al titolare della tessera di ottenere un ulteriore sconto sul prezzo alla pompa. Questo sconto in denaro (“risparmio gestito”) viene applicato ad ogni rifornimento basterà consegnare la card al gestore che registrerà la spesa sostenuta. Al raggiungimento dei 10,00 € di sconto accumulato il socio della Privilege Card avrà la facoltà di decidere se vuole essere liquidato con del carburante o continuare l’accumulo. Il titolare della Privilege Card potrà verificare in qualsiasi momento l’ammontare del suo risparmio gestito chiedendo al gestore la password personalizzata per collegarsi al sito internet www.vianellocarburanti.net dove potrà verificare on-line il suo estratto conto. Questa tessera inoltre offre la possibilità di effettuare acquisti ed ottenere consulenze e servizi alle condizioni più vantaggiose presso 200 negozi convenzionati. La Privilege Card è gratuita basta chiederla al ns. gestore. La Vianello Card invece è nata per agevolare il pagamento dei rifornimenti consentendo al titolare della card di pagare il rifornimento di carburante a fine mese senza spese aggiuntive come fosse una bolletta. La Card viene rilasciata unitamente ad un codice Pin personalizzato per poter effettuare il rifornimento attraverso il self-service 24 h su

24 h presso la stazione abilitata. D: Quale riscontro avete ottenuto con queste due nuove proposte? R: Possiamo dire che la Privilege Card è stata accolta con entusiasmo dai nostri automobilisti anche perché la gente preferisce accumulare denaro in alternativa della solita raccolta punti o bollini per ottenere premi che in moltissimi casi il cliente è obbligato aggiungere dei soldi per ritirarlo. Con questa fidelity card la Vianello Carburanti ha voluto aderire al circuito promosso e patrocinato dalle Associazioni di categoria del territorio e dal Comune di Mirano perché darà l’op-

portunità a tutti i cittadini di fare la “spesa sotto casa” ottenendo concrete ed immediate opportunità di risparmio. La Vianello Card ha permesso a molte aziende locali di evitare le uscite di cassa immediatamente riducendo i rischi di rapina agli automobilisti o al personale e garantire un controllo maggiore sui rifornimenti effettuati dal personale. Anche con il privato abbiamo raggiunto buoni risultati tenendo conto che ogni componente di un nucleo famigliare può ricevere una card abbinata all’auto da lui o lei utilizzata e pagare i rifornimenti con un unico conto mensile.

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Non basta essere Sindaco

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isto che si sono completati tre dei cinque anni di amministrazione Cappelletto (che noi dell’UDC avevamo sostenuto, poi lasciato, essendo venuto a mancare il rapporto fiduciario) ci sentiamo in dovere di fare un bilancio sull’attività di questa Giunta e rilevare gli aspetti più critici, che hanno prodotto malcontento e frenato lo sviluppo dei settori chiave nella vita del Paese. Premesso che anche Mirano, come tutti i Comuni, risente della crisi generale e dei minori finanziamenti dello Stato, ci sembra alquanto stravagante che dopo tre anni dall'insediamento, questa Amministrazione non abbia portato a termine alcun progetto e continui a lanciare accuse ed ad addebitare ai predecessori (specie Fardin) la cattiva situazione finanziaria comunale. L'attuale sindaco (che era stato eletto anche per le capacità professionali nel redigere bilanci) dovrebbe fare un po’ di autocritica e capire che ha una parte della responsabilità di questo decadimento. Cappelletto non si rende conto di aver gestito in modo privatistico, senza dare risposte ai cittadini, senza chiedere e ottenere finanziamenti, senza far sentire la propria voce e il proprio peso politico presso gli Enti superiori come Provincia, Regione, Governo (tra l’altro dello stesso colore politico). La sua assenza è stata pesantissima nell'ottenimento dei diciannove milioni per le opere complementari al Passante; questi soldi non ci sono ancora neppure nel bilancio regionale. L'assenza del sindaco è evidente nelle grandi opere oggi in discussione come Romea commerciale, Veneto City, Centrale elettrica Terna e negli interventi collegati (casello di Roncoduro,chiusura della stazione ferroviaria di Ballò ecc. ). Non si è sentita assolutamente la voce del Sindaco in qualche intervento a favore delle aziende miranesi in crisi (Anderlini e le moltissime attività artigianali e commerciali del territorio). A giugno dell’anno scorso l’amministrazione si è concentrata su un unico evento culturale: la manifestazione FOR (Fare formazione). Pur nella bontà dell’iniziativa, che ha portato a Mirano i nomi più prestigiosi del giornalismo, della musica, dell’imprenditoria, ecc, è da rilevare che tale manifestazione è rimasta sconosciuta alla quasi totalità del Miranesi (scuole comprese) per la scarsa pubblicizzazione, e dal

punto di vista organizzativo è stata concentrata in cinque giorni, con attività di ascolto dalla mattina alla sera , francamente impossibili da seguire anche dal più infaticabile e scrupoloso partecipante. Il risultato, sotto gli occhi di tutti, è stato una scarsissima affluenza, con gli iscritti che si contavano sulle dita di una mano, con un rientro per il Comune di circa € 50.000 (tra quote di iscrizione, biglietti venduti negli spettacoli e sponsorizzazioni) a fronte di una spesa di oltre € 450.000. Avete letto bene!!! Quasi mezzo milione di euro per permettere ad una cinquantina di persone di ascoltare ottimi conferenzieri in un teatro deserto, poi sostituito col parco all’aperto, per evitare di vedere le file di poltrone vuote. E quando si chiedeva qualche spiegazione o come si sarebbe sviluppato FOR, nessun consigliere e nessun assessore sapeva alcunché o era stato coinvolto! Ed ora come viene pagata tale attività che non rientra nel bilancio, che non è stata votata in Consiglio Comunale e neppure è conosciuta dagli assessori? Forse il Sindaco e il suo Direttore Generale hanno deciso di pagare di tasca propria questo evento scelto e voluto da loro? Staremo a vedere perchè fino ad oggi non ci è dato di sapere! Certamente queste cifre avrebbero portato un po’ di ossigeno a tutti i settori del Comune, specie alle attività delle associazioni locali (Filarmonica, Coro Croda Rossa, Corale di Ballò, di Vetrego, Fiorellini, Arcam, Salotto della Musica, Bresadola,Volare, per citare le più importanti). E ancora una volta dobbiamo spezzare una lancia a favore delle Associazioni; dobbiamo essere riconoscenti e ringraziare il loro enorme lavoro di volontariato individuale e di gruppo, se a Mirano si è mantenuto un buon livello di iniziative culturali e di spettacolo e se la piazza è sempre stata viva. Uno dei leit-motiv del nostro Sindaco è che Mirano deve essere una città giardino, ma anche qui sembra che fino ad oggi non sia stata imboccata la strada giusta, perché tutti si rendono conto che sono aumentati la sporcizia e il degrado lungo tutte le vie e i luoghi pubblici del paese, che la manutenzione del verde è carente e che lo sfalcio dell’erba è stato quasi inesistente quest’estate; il risultato è che questo giardino è sempre più incolto anche ora che è inverno.

Le opere pubbliche non si possono attuare per mancanza di fondi, così niente ospedale, niente caserma, niente restauro del teatro Belvedere, niente villa Bianchini, niente nuove piste ciclabili (forse non partirà neppure la pista di Campocroce, data per conclusa entro l’anno scorso), niente parcheggi… Alla mancanza di questi ultimi si sopperisce con l’applicazione di nuove tariffe aumentate e la ZTL è addirittura definita in base al tempo atmosferico (se piove si può entrare in piazza, se c’è il sole si parcheggia fuori) e così si dà il via al caos. La gente pensa ad una burla e subito il vicesindaco corregge il tiro, e per assicurare la sorveglianza della piazza e delle auto che la invadono, acquista telecamere con un progetto per centoquindicimila euro (con l’avanzo di bilancio). Peccato che mentre da una parte si garantisce sicurezza con l’uso delle telecamere, dall’altro aumentano i furti proprio in piazza e dietro il municipio, dove spariscono tutte le bici ottenute con un progetto di bike-sharing, che aveva fatto ricevere a Mirano la bellezza di ottantacinquemila euro. Intanto Mirano, che vorrebbe essere città turistica, continua a dare bella mostra del rudere dei Mulini in via Barche (di privati), l’ex mobilificio Gatti ( di privati), la villa Bianchini a Zianigo, comprata dal Sindaco appena eletto, per essere trasformata in un grande centro universitario, sede di master e catalizzatore del turismo veneziano, ma fino ad oggi rimane chiusa e sempre più in decadimento. Persino gli edifici restaurati dalla precedente Amministrazione, come la ex Casa Roich, a fianco della chiesa, non trovano idonea funzione da due anni e mezzo restando chiusi e non producendo nessun introito per il Comune. E la viabilità? Anche in questo settore il nostro Sindaco è riuscito a deludere tutti, comitati compresi. Non si capisce quale logica possa sottostare alla scelta di portare il senso unico in via Parauro; trasformare la stretta via Zinelli (che è il sito più sensibile di Mirano per la presenza dell’ospedale e della Casa di Riposo Mariutto ) nella via più trafficata del capoluogo. Non si capisce perché non si riesca a piantare qualche albero e installare le barriere fonoassorbenti per favorire la mitigazione ambientale e acustica lungo il passante, o peggio ancora, non si trova soluzione da due anni alle lunghe estenuanti code che si for-

mano nelle ore di punta in via Porara e in via Vetrego, all’entrata dell’autostrada, per l’utilizzo gratuito del tratto fino a Mestre. I Miranesi anzi vengono presi in giro, e il Sindaco tace! Qual è la risoluzione per evitare l’uscita dall’autostrada a Vetrego a chi proviene da Padova? Aumentare le tariffe del tratto Padova-Vetrego da € 0,70 a € 2,90. Chi viene fregato ancora una volta è solo il cittadino di Mirano, che invece di godere di vantaggi per la presenza del Passante si trova a dover pagare la bellezza di € 2,20 di aumento per andare fino a Padova. Vetrego-Padova è il tratto più trafficato e il più caro d’Italia. Gli studenti e i lavoratori Miranesi che di necessità frequentano la città del Santo ogni giorno pagano € 4,40 in più! Qualcuno ha sentito il nostro Sindaco o il Vicesindaco intervenire su questo problema veramente vergognoso? No, forse pensano che questo sia federalismo!!! Questi sono solo alcuni esempi ma potremmo continuare con via Scaltenigo, via Bollati, via Accoppè Fratte, via Vittoria, via Dante e limitrofe che sono oggi riempite di traffico per sopperire ai sensi unici creati dalla sera alla mattina, senza uno studio o un piano del traffico (sembra forse per far lavorare di più i pochi ed efficienti vigili urbani di Mirano, i quali tra l’altro spesso diventano i responsabili e i colpevoli di tutto ciò che nel Comune non funziona!) E pensare che Mirano possiede un Pum (piano urbano della mobilità) per il quale si era speso tempo e denaro! Forse anche per questa Amministrazione vige l’obbligo che tutto quello che è stato fatto dai precedenti, è da buttare! Ciò che sconcerta di più in tema di viabilità, è la creazione della bretella in via Battisti, (zona ad altissima densità abitativa con presenza di scuole) dopo che il Sindaco aveva assicurato nel suo programma che non avrebbe mai costruito nuove strade. Che cosa ci sia alla base di questa scelta francamente non capiamo e certamente non condividiamo essendo queste vie ( Battisti, Sauro, Rosselli, Pertini, ecc..) ogni giorno le più intasate di traffico per la presenza della cittadella scolastica. Sul piano socio-sanitario siamo al disinteresse e non c’è risposta alle richieste di assistenza alle persone con disabilità, agli anziani, alle famiglie in difficoltà, ai malati. Non c’è risposta alla domanda di alloggio. Non si

interagisce col Mariutto, la nostra casa di riposo. Nel campo più strettamente sanitario, dopo che si era sbandierata la costruzione del 3° monoblocco (pareva cosa già fatta con la collaborazione del Sindaco al Direttore Generale nel fare il bilancio ULSS) assistiamo invece ad un continuo ridimensionamento dell’ospedale con chiusura dei reparti doppi di Mirano e Dolo; nell'ottica del risparmio si prospetta il polo medico a Mirano, quello chirurgico a Dolo. Noi ci dibattiamo nelle solite difficoltà delle liste d’attesa, cronica mancanza di posti letto, macchinari obsoleti e totale carenza di parcheggi all’interno e all’ esterno dell’ospedale. Qualcuno ha mai sentito il Sindaco o il Vicesindaco arrabbiarsi, puntare i piedi, appellarsi alla Regione per migliorare la salute e la qualità della vita dei cittadini? Figurarsi se vanno in Regione a battere cassa per l’ospedale, se fino ad ora non sono riusciti neppure ad aprire un centro per il prelievo del sangue nelle frazioni, a favore della popolazione anziana. Molti sarebbero ancora gli argomenti da trattare (primo fra tutti la riorganizzazione del personale e degli uffici comunali, su cui questa Amministrazione ha fallito il bersaglio) e ci sarebbe da ridire sul turismo, sul commercio, sullo sport (qui si pensa ad una nuova cittadella sportiva con cinque campi e non si fa la manutenzione ordinaria dell’esistente, come esempio basti la pista di atletica), ma per il momento stiamo ad osservare con occhio attento e critico questi ultimi due anni di governo Cappelletto, sperando che siano migliori dei primi tre, che hanno sicuramente deluso la stragrande maggioranza dei Miranesi.

Annamaria Tomaello Direttivo UDC Mirano


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I.P.A.B. "LUIGI MARIUTTO" Centro di servizi alla persona

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l Centro di Servizi alla Persona anziana (Casa di Riposo) “Luigi Mariutto” di Mirano è una realtà molto importante nel Miranese per il forte apporto sociale rivolto all’assistenza anziani che esso offre. Il Mariutto ospita più di trecentodieci anziani, dei quali circa 24 autosufficienti; la maggioranza e cioè 288 non autosufficienti. Esso è strutturato in vari Nuclei dei quali: - uno ospita 16 anziani ed è specializzato nell’assistenza a persone affette dal morbo di Alzheimer, - una R.S.A. (riabilitazione) con venti posti letto, - il rimanente è organizzato in Nuclei per Ospiti non autosufficienti in condizioni e situazioni personali inquadrati a livello di media e bassa intensità assistenziale. Per l’assistenza chiamata “ospedaliera” e per quella alberghiera vengono impiegate, con un rapporto di lavoro dipendente con l’Istituto, circa 200 persone in vario modo e settore: infermieristico - cucina - amministrativi per la gestione dell’Istituto e del patrimonio esterno, personale di manutenzione, Ufficio tecnico, Servizi Sociali. A questi va aggiunto il personale proveniente dalle Cooperative che si dedicano alle pulizie, alla cura del giardino, personale infermieristico, guardaroba e con un Global Service che ha in gestione il nuovo Residence chiamato “Arcobaleno”. In ogni Nucleo vi è la presenza di un Medico di Medicina Generale che viene indicato direttamente dall’Ulss, mentre i Fisioterapisti sono liberi professionisti con un rapporto di continuità con l’Istituto. Nella retta cosiddetta alberghiera, che è in carico all’Ospite, è compreso anche il lavaggio degli indumenti dell’ospite e il servizio barbiere /parrucchiera. Da questi scarni dati, si evince immediatamente quale mole di lavoro si sviluppa giornalmente all’interno del “Luigi Mariutto” per l’attività di gestione ordinaria nelle varie forme, e per la cura e la gestione del patrimonio esterno ed interno. Tutta l’attività è scandita dalle linee strategiche e programmatiche che vengono determinate dal Consiglio di Amministrazione alla presentazione del Bilancio preventivo, con il prezioso aiuto della Direzione e di tutti i collaboratori in vario modo impiegati. II programma 2011 si snoda sulle seguenti direttrici:

Rapporto Istituzionale ed aspetti di metodo. A questo riguardo si inquadra il rapporto di collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Mirano per: - le problematiche e valorizzazione riguardante il patrimonio; - il rapporto con l’Assessorato ai Servizi Sociali per la locazione degli appartamenti a fascia sociale che vengono assegnati su indicazione degli Uffici dei Servizi Sociali e per le problematiche più propriamente sociali; - con il lavoro svolto dalla Commissione Comunale decisa dal Consiglio Comunale sul progetto di intervento strutturale dei Residence in applicazione alla Legge Regionale n. 22/2002. Il tutto svolto nel rispetto e riconoscimento della reciproca autonomia giuridica ed amministrativa. Il rapporto con la Regione è costante in quanto è la nostra diretta interlocutrice. Ogni nostro atto deve passare tramite la Regione. Su nostra richiesta, motivata, essa ci autorizza le cessioni patrimoniali e solo dopo l’ottenimento dell’autorizzazione possiamo procedere all’alienazione. La competenza del controllo nell’attività delle IPAB (e noi lo siamo) è della Regione e, pertanto, il nostro Bilancio va sottoposto al suo controllo. Gli stessi interventi ed i progetti, in applicazione alle

ristrutturazioni previste dalla Legge Regionale 22/2002, vanno sottoposti all’esame ed approvazione della Giunta Regionale. Il buon rapporto esistente con la Direzione ed i vari servizi dell’Ulss 13 si esplica per tutta la parte sanitaria; l’assegnazione dei Medici, l’ispezione per la verifica delle condizioni assistenziali e di salute degli Ospiti, il rapporto economico derivante da questi adempimenti e per l’assegnazione degli Ospiti. Non ultimo il coinvolgimento per la redazione del Piano di Zona sul quale noi siamo impegnati alla massima collaborazione applicativa delle linee esposte. Obiettivi organizzativi / amministrativi / economici. Attenzione particolare deve e viene rivolta al rapporto con il personale tramite confronto e concertazione sindacale con le rappresentanze sindacali, sia interne che territoriali; è da questo attento e buon rapporto che ne consegue anche un qualitativo servizio per i nostri Ospiti, con un’organizzazione del lavoro complessiva che porti anche benefici in termini di economie. Assieme a questo va riconosciuto l’importante contributo che viene dal lavoro di equipe che ogni Coordinatore riesce a mettere in campo nei vari Nuclei. Un altro impulso importante proviene dal Volontariato che al “Mariutto” è organizzato in quattro Associazioni: “Giubileo 2000”, “Croce Rossa Italiana”, “G.A.I.A.” e “I.P.L.A.”. Il Volontariato è una realtà molto importante per l’assistenza agli Ospiti, particolarmente per l’aiuto allo svolgimento delle varie attività di animazione, feste, partecipazione alla S. Messa, ricorrenze, ecc., il tutto programmato e coordinato dal nostro personale EducativoAnimativo. Sarà sempre insufficiente il ringraziamento che rivolgiamo ai Volontari in quanto, senza di loro, dovremmo limitare molto l’importante e indispensabile attività di animazione per i nostri Ospiti. Per questo abbiamo voluto fare una giornata di dibattito rivolta al valore del Volontariato. Particolare attenzione rivolgiamo all’opera di reclutamento al Volontariato nelle sue varie forme, aiutando e sostenendolo con la formazione al compito di sostegno all’assistenza all’anziano, e con la relativa assicurazione. Vi è un continuo e positivo rapporto con la costituita Associazione Familiari degli Ospiti; essa è organizzata con un proprio Direttivo e Presidenza eletti direttamente, come previsto da Legge Regionale, dai familiari degli Ospiti ed ha sede in un locale di fronte alla Portineria. Messo a disposizione dall’Ente. Periodicamente e su richiesta si sviluppa il confronto tra Associazione, CdA e Direzione per affrontare le varie problematiche che insorgono giornalmente, per illustrare il Bilancio e per valutare le varie innovazioni che si propongono; in questo modo si mette in atto un rapporto costruttivo per la soluzione dei problemi. L’aprirsi di più al territorio è uno degli intenti già messi in atto, ma vorremmo tentare di dargli maggior corpo tramite l’organizzazione di incontri scientifici, informativi, formativi, culturali, consulenza ed aiuto alle famiglie di ospiti sulla tematica dell’anziano, visite guidate, ecc. Questo per non considerare il Mariutto una realtà separata dal resto della città e per riversare la giusta attenzione e l’affetto che il luogo e la sua missione si merita, lo stesso Piano di Zona ci porta verso la strada dell’apertura sinergica con il Territorio con l’offerta di nuovi servizi. Va mantenuto un continuo monitoraggio dell’organizzazione del lavoro, per mantenerla il più efficace e qualitativa possibile per gli affetti positivi, che essa può riversarsi sul servizio offerto e renderlo qualitativamente competitivo.

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RIPARAZIONI

(Seguire indicazioni Centro Plastica)

Valorizzazione del Patrimonio. Alcuni interventi manutentivi al patrimonio interno di carattere straordinario dovranno essere effettuati alla palazzina Uffici (tetto, serramenti), dipintura di alcune parti comuni al Res. Magnolia; altri importanti interventi manutentivi e ricambio arredi sono stati effettuati nel biennio 2009 - 2010, quali: interventi edili esterni di stabilizzazione cornicioni, e rifacimento tetto in alcuni Residence, dipintura interna dei Residence, ricambio armadi degli Ospiti, arredi e letti. E’ in discussione presso la Regione Veneto la Legge per la trasformazione delle IPAB, che in materia di contabilità prevederà l’adozione della contabilità economico patrimoniale con particolare riguardo ai sistemi di controllo di gestione; in proposito l’Ente si è già attivato per l’implementazione di tale sistema e per una corretta gestione ed individuazione dei Centri di Costo e di responsabilità e di analisi di costi e benefici. Il “Mariutto” possiede un consistente patrimonio, costituito da circa una quarantina di appartamenti dei quali una parte viene locata a prezzi sociali e fasce sociali su indicazione del Comune, terreni dati in affitto e coltivati, rustici da ristrutturare, negozi, uffici, locande, parte dei padiglioni dell’area ospedaliera e la palazzina con gli uffici direzionali. Le rendite provenienti dal patrimonio vengono assommate al Bilancio caratteristico, una parte delle stesse vengono usate per i costi di gestione patrimoniale, spese fiscali, manutenzione, spese condominiali, ecc.. Dal 2008 il Bilancio è stato riportato in equilibrio e progressivamente si sono liberate maggiori risorse provenienti dal reddito del patrimonio immobiliare dell’Ente, che aiuteranno l’impegno economico in programma per la ristrutturazione imposta dalla legge Regionale n. 22/2002. Una parte del patrimonio, quello a basso o non a reddito, dovrà essere alienato per far fronte all’ingente impegno economico derivante dall’obbligo della ristrutturazione del patrimonio strumentale e precisamente dei Residence Ortensia, Magnolia e Fontana. Mentre e precisamente ad Ottobre 2010 è stato presentato in Comune il Progetto di Recupero Edilizio del compendio “Ex Cinema Impero” e della adiacente “Ex Locanda” (così chiamata) dando inizio pertanto all’iter di esame e approvazione del progetto. Il progetto stesso prevede la realizzazione di una parte residenziale e parte commerciale, realizzando in questo modo un aumento della rendita da patrimonio per l’Ente. Alla continua attenzione che rivolgiamo al mantenimento e miglioramento dei servizi interni, vogliamo aggiungere la nostra disponibilità a prendere in considerazione rapporti sinergici con le altre strutture di assistenza all’anziano presenti nel nostro territorio e di aprirci alle richieste e necessità provenienti dal territorio (riabilitazione bagni assistiti per persone non autosufficienti - palestra - assistenza varia), mantenimento dei posti sollievo o temporanei per aiutare le famiglie nei bisogni legati a tempi brevi determinati. Questi sono a grandi linee gli impegni giornalieri e programmatici che si sviluppano al “Mariutto”. Nel chiudere questo breve scritto, voglio ringraziare la redazione che mi ha ospitato e desidero dare un forte messaggio di impegno da parte nostra per il bene del “Mariutto” e dei nostri ospiti. Il “Mariutto”, Centro di Servizi alla Persona Anziana dei Miranesi, ha bisogno di affetto e disponibilità alla collaborazione di tutti ed all’apertura verso tutte le persone di buona volontà per affrontare quei problemi che giornalmente sorgono in un corpo vivo, senza crearne di inesistenti. Il Presidente Gilberto Bellò


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Manifestare per l’ambiente Attività in Consiglio Comunale Riscoprire e preservare la naturalità delle nostre città di Luigi Gasparini, del Partito di Rifondazione Comunista G Ordine del giorno contro la chiusura dell’ufficio postale di Scaltenigo Il Consiglio Comunale, premesso che: in primavera gli sportelli dell’ufficio postale di Scaltenigo subiranno un drastico ridimensionamento a causa di un piano di riorganizzazione di Poste Italiane S.p.A. che manterrà nella frazione solo i servizi business: non sarà più possibile quindi pagare le bollette, inviare corrispondenza o ritirare la pensione; visto che: a tale ufficio si rivolgono gli abitanti di Scaltenigo, Ballò, Vetrego e Campocroce che dovrebbero, in caso di chiusura, rivolgersi all’ufficio postale di Mirano o in quelli fuori Comune; dato che: la chiusura dell’ufficio postale penalizzerebbe fortemente la comunità locale e specialmente le fasce più deboli di utenti; ritenuto che: sia inaccettabile che, dopo i pesanti tagli operati con la manovra finanziaria, una città come Mirano sia privata anche di servizi essenziali di interesse pubblico; impegna la Giunta comunale nella persona del sig. Sindaco a farsi parte attiva al fine di far recedere Poste Italiane S.p.A. dal proposito di chiudere l’ufficio postale di Scaltenigo e ne siano, al contrario, potenziati i servizi; a intervenire nei confronti di Poste Italiane S.p.A. affinché nessun ufficio postale del comune di Mirano sia soppresso, tutelando i diritti di tutti i cittadini all’universalità del servizio postale. Luigi Gasparini Interrogazione sui recenti disservizi del sistema ferroviario subiti dai miranesi Il sottoscritto dott. Luigi Gasparini, premesso che: la vita del pendolare che si reca al lavoro o in luoghi di studio utilizzando il treno è di per sé stressante perché legata a coincidenze con altri mezzi che anche il minimo ritardo rischia di far saltare con le conseguenze che è facile immaginare specie per i la-

voratori costretti a timbrare il cartellino; dato che: dall’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario si segnalano frequenti episodi dovuti a continui disservizi sulla rete ferroviaria regionale dovuti a treni soppressi, pesanti ritardi e gravi disagi che hanno colpito soprattutto i pendolari, utenti quotidiani del servizio per motivi di lavoro o di studio; visto che: Trenitalia ha presentato nei giorni scorsi la “Carta dei Servizi 2011” per la Regione Veneto: in questo documento sono rappresentati i criteri fondamentali seguiti da Trenitalia per progettare e offrire i suoi servizi cioè sicurezza di viaggio, sicurezza dei passeggeri, uguali diritti, continuità del servizio, partecipazione, libertà di scelta, qualità del servizio; ritenuto che: questi parametri di quantità e qualità relativi al servizio cofinanziato da tutti i contribuenti veneti non siano rispettati da Ternitalia e, anzi, il servizio progressivamente peggiori in quanto è una scandalosa normalità che dalle stazioni di Mira-Mirano e Dolo-Mirano partano convogli inadeguati, sottodimensionati rispetto al flusso di passeggeri, con carrozze fuori uso e utenti costretti a stare stipati in piedi o al freddo per l’intero percorso, con ritardi tali da determinare mancate coincidenze, in particolare nelle ore di punta; constatato che: a causa di queste persistenti inefficienze del sistema ferroviario, oggi per i cittadini miranesi (e non solo) raggiungere il luogo di lavoro e di studio con puntualità si rivela praticamente una chimera, un’impresa quotidiana per i passeggeri e soprattutto per pendolari, privi di adeguati servizi di trasporto e informazioni corrette. Ciò premesso il sottoscritto consigliere chiede al sig. Sindaco: di intervenire presso la Regione del Veneto e Trenitalia per tutelare i cittadini miranesi dai continui disservizi. Con osservanza, Luigi Gasparini

iovedì 10 marzo ore 20.30: in sala consiliare di villa Errera di Mirano un fronte unanime si è levato contro la proposta di una bretella viaria congiungente via Parauro con via Battisti, per collegare il quartiere Nord con quello Ovest della città. Oltre ai rappresentanti dell’Associazione “Punto di incontro” che ha fortemente voluto l’assemblea, vi hanno partecipato un congruo numero di cittadini soprattutto residenti dei quartieri interessati alla nuova proposta di viabilità, come via Battisti, via Minzoni, via Nazario Sauro, via Matteotti. Al momento, sono già state raccolte dai comitati di quartiere 1500 firme contro tale proposta, ma si stima che entro fine mese saranno molte di più. Sabato 12 marzo ore 15.00: un lunghissimo corteo di circa tremila persone, si è formato nel quartiere dei campi sportivi di Dolo e ha sfilato lungo le vie principali della città per manifestare contro l’eccessivo consumo dei suoli previsto per la Riviera del Brenta e per il Miranese in base alle ormai note discutibili scelte urbanistiche regionali, provinciali e comunali. Si parla di circa otto milioni di mq di terreno da occupare per la costruzione di centri polifunzionali, strade commerciali quali la Nuova Romea, la Camionabile lungo l’Idrovia Venezia-Padova, la “Città della moda” a Fiesso d’Artico, “Veneto City” a Mirano, Dolo, Mira, l’elettrodotto aereo Dolo-Camin, il polo della logistica a Dogaletto di Mira. Oltre 98 associazioni hanno manifestato dignitosamente, ma con determinazione, in prima linea i C.A.T. – Comitati Ambiente e Territorio -, che hanno promosso l’iniziativa, sostenuti da un serpentone di donne e uomini, bambine e bambini accompagnati per mano dai propri genitori. Non solo cittadini della Riviera e del Miranese, ma anche provenienti dai comuni limitrofi e da città come Padova, Mestre e Monselice, hanno fatto sentire la propria voce di protesta mostrando striscioni e recitando slogan incisivi contro una invasione di cemento e asfalto. Migliaia di voci in un unico coro: no alla devastazione del territorio, sì all’investimento per il recupero del suolo e del terreno agricolo, sì alla sicu-

rezza idraulica, sì al recupero e potenziamento di uno sviluppo sostenibile, sì alla tutela dell’ambiente e del territorio per proteggere la salute delle attuali e delle future generazioni. I cittadini scendono in campo, quindi, ponendosi almeno una domanda su tutte: che impatto avrà sul territorio e che conseguenze avrà sulla salute dei cittadini una dissennata e quanto mai inutile intensificazione della rete viaria e delle costruzioni edilizie? Per fare un breve elenco, certamente non esaustivo, dei principali inquinanti prodotti dai gas di scarico di vetture e dalle diverse attività antropiche legate ai residenze ed ai capannoni di futura edificazione, si potrebbero considerare i gas nocivi come il monossido di carbonio e il diossido di carbonio, i composti di ossidazione dell’azoto, l’ozono, il biossido di zolfo, il benzene, il cromo esavalente; per non parlare poi dei metalli pesanti quali il piombo e il cadmio, e di altri elementi chimici come l’arsenico e il mercurio. L’”Atlante di mortalità regionale” stilato a cura della Regione Veneto secondo l’Arpav (Agenzia Regionale per la Preservazione e Protezione Ambientale del Veneto) che considera i dati di mortalità della nostra regione dal 1981 al 2000, rivela uno scenario molto allarmante, destinato in questo ultimo decennio a peggiorare ulteriormente: un’elevata incidenza delle morti per tumore alle vie respiratorie, e del tratto gastro-esofageo, dopo il fumo di sigaretta, e l’abuso di sostanze alcoliche, è sicuramente da ricercarsi nell’incremento delle sostanze inquinanti nell’aria. I più recenti bollettini regionali sulla salubrità dell’aria rilevano altresì un implemento del particolato sospeso, ovvero di tutte le particelle, solide o liquide, che rimangono in sospensione nell’aria. Di queste si possono distinguere due categorie: polveri grossolane (dai 2,5 ai 30 micron di diametro) dette anche polveri inalabili e le polveri fini (al di sotto di 2,5 micron di diametro) dette anche polveri respirabili. Infiammazioni alle vie respiratorie, allergie e riniti croniche sono le conseguenze delle prime; tumori al polmone sono particolarmente indotti dalle seconde. Il triste elenco

delle conseguenze di una protratta cementificazione potrebbe continuare, basti pensare all’effetto impattante sotto l’aspetto idrogeologico del nostro territorio, quanto mai martoriato soprattutto a seguito dell’ultima alluvione del novembre del 2010. Molti Comuni del padovano e del vicentino aspettano ancora i fondi per il risarcimento dei danni e per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli argini, in particolare del Bacchiglione. Riscopriamo e preserviamo allora la naturalità di alcuni quartieri delle nostre città! Se si inforca via Refosso Vallone, si percepisce già, a poche centinaia di metri dal centro di Mirano, l’odore dell’erba appena falciata; se si passeggia lungo l’argine del fiume Muson, si sente l’aria umida e tiepida di una giornata di sole dei primi di marzo che, come un’ondata di pura e benefica energia vitalizzante, riscalda l’animo. Si pensi allora a quanto poco basti a volte per ricaricare il proprio umore dopo una settimana di lavoro, impegnata in mille di difficoltà del quotidiano. Lo sguardo si perde quasi oltre l’orizzonte, dietro le case, che in lontananza lasciano ancora scorgere le montagne.. Se ci si volta poi verso il bosco del Parauro: che bellissimo scorcio! Se si osserva la natura della nostra campagna, si scopre che è varia nei suoi particolari: le gemme dei saliconi capitozzati lungo gli argini, i primi fiori dei noccioli nei boschi planiziali, i pioppi che ondeggiano al vento con nidi instabili di gazze, timide primule e viole di campi odorosi di terra bagnata. A cosa rinunciamo con un’eccessiva quanto ormai inutile urbanizzazione? Cosa perdiamo noi e le generazioni future con un’intensificazione della viabilità che strozza i nostri centri urbani, soffocandoli in una nube perenne di polveri e smog? Ecco allora l’importanza di manifestare, di far sentire la propria voce per il rispetto del proprio territorio, per l’amore verso la propria città, per la preservazione della salute di tutti, presenti e futuri. Dott.ssa Monica Francesca Veronese Biologa


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alche anticipaa di registrazione RROR", del quale qu MI tes, si chiudono in sal l ne ni, an e dio e riflessione. oltare durante gli entrano in sala e dopo un tour di quasi du zione si è potuta asc rMa l de Al suo ritorno in Italia lco o. A detta della pa l tri l su i concerti de presentano hi delle espe im ric 06 ca ult 20 e ion , raz E" ist AS reg LE di potenza, di Estate Village "PRE RE Band molto col'album è una miscela rienze anglosassoni. La e l'ampiezza ghera nde impatto strumentale e dal band sività ma anche riflessione e tia aggres ed di gra nosciuta per la simpa , ri- carattere live molto scenografico. In profondità, un mix di sensazioni e sen ali sic mu à cit pa ca d, ni dv og e un rir delle proprie ato off ò gir pu a occasione viene prile del 2000: timenti che la vita prende il Tour nell'a uditorium di quell la al mitico Perife- giorno ad ogni singolo individuo. Matga un in to nta l'a ese te pr come prime da l panorama chitarrista della del triveneto e ria Pub con tanti ospiti de teo, il vocalist nonché luo on lto soddirim Trento, diversi pub esp e ch am o , ha detto: "si o mo la creaale partecipan sicale nazionale nd qu ba mu al y" da rix nd He do 1'" eden Andrea Braido. singhieri consensi. sfatti di come sta proc anche Tolo Marton e um; sarà un batterista di otalb to, o set pp to Bu es gru qu olo me Pa di co 06 a 20 ne l on Ne o e a zio or lav Nel 2001 la band su rità, un colpo di i scu tiv l ll'o va mo ne r sti e pe Fe rship al bagliore di luc timo livello, , ale qu la n supporter dei Mothe co tte nd piena no , insomma ) e dei Carlito al malincuore lascia la ba 7 di pistola in no d pie Ol in li e Ag Rock di Cimolais (BL qu a. iun tur ch en alrà vv lpi fin lo (VE), qualcosa che co aveva iniziato l'a "Birra festival" di Do Years non ribum è stato prepetto..." Il Nuovo Al al li a so mente mane che un 2010 con un imRE tato a DICEMB sen e tat es ra rim he e: rg ion Ma soluz che ha segnato portante spettacolo Village e ospiti al ZING NOISE boccarsi le mal'apertura dell'AMA tà più imporFestival di Pozzocit niche e cercare le erà ch TOUR, che toc novo (PD). Nel un nuovo bata. op ur d'E tanti 2002, dopo una terista adatto di a e ck erc nz Ro ric a ige ga un es lun no e all li OLD 7 YEARS so band. '94 alla ove sonorità, della Band nata nell'Agosto artiere nu 7.Y. si esibito faO. sta qu è , gli Non CITA di Marghera selee dima all for po no do La sco . e, no cil zia dell'interland vene ioni, : Mat- zioni di Arezzo diz nti au me rse ele ve tre da ta os zione è comp o la scelta cade iper): chitarra e Wave portand teo Petroni (The Sn di i o zz rd pe cca Ri e Riccardo , du sso ba su : nte Da voce, Roberto e ion diz tra a . ici, visto on ria am bu tte ba per gli Vianello (Riky Drink): Vianello (Riky Drink e Hard Rock in itarag ga una latun e in pr lta sem vo a ha me quando suona nno anche co e rra Iniziano per la prim ch po ro rip ne ca ch ie , no cch gg lia le ve di tina di fianco a sé che sorse ia nelle sotterraneo, suonando minatorie regionali eli e an all arr i rix pit nd os He è stata aiutata i zoni del loro idolo Jim le. Dopo una Sanremo Rock. Il 2003 li porta ad esi- pause). Questa scelta mico Davide na ll'a r de rso pe pe ne od zio do giate in mo dalla segnala Uniti, a Hollywo ti Sta ad ne gli ta ne on si pr è bir nd an Ba ni tour Ragazzoni che disse: "è cora giova lunga preparazione la i .F l'esattezza, dove li aspetta un mi nd R.D gra la n rà co da tro vi , on tta nc xy fre L'i Ro il famigerato esibirsi dal vivo. ma, se non avete tra te e da ro '98 Da att io lta gg qu vo a di Ma l ne a soddisfazioni". Ancora un Management avviene rsal Room, in presenz suonano in Live ed il New Rehe - vide aveva ragione e per rendersene an pr so y, ur Dr ck il mese successivo tri Pa ore fe utt Ca od pr era l de di Margh od", conto basta vederli dal vivo col loro Concert nell'ambito "principe di Hollywo il tra ; to na sso Society mi cce no su on bu tasiato e dà nuovo progetto il "Black Ozzy dove ottengono un omuo- che nel sentirli rimane es Marzo pr a li i to ist zia sic ini r s mu i Lo tou a ers un il pubblico div OWN Tour", uppo. Sempre gr al e npiù ide me e lle da ov ne fon nu re ta ibi da a itati nel 2008 e che li ha fatti es vono a pieni voti. Un ia, '99, Angeles gli O.7.Y. vengono inv tal io d'I gg k Ma roc i 13 il ion s è az . est ion 7.Y portanti manif erto degli Scorp tale per gli O. im nc co l rde era pa ge la rgh sta ck so Ma ca ba al e arda 'Universal Amphi- una tra tutte l'esibizion o che a detta inizio Tour '99, e gu Pub di Caltana e Whitesnakes all ert IN PROVINCIA tenza è al Voodoo Child ale a Hendrix. teatre dove colgono l'occasione per di- Estate Village, un conc migliore per- LE DATE DI APRILE eci K a Loreggia - PD r di molti critici è stata la (VE) con un tributo sp il 2 al Night Raider SB artisti della serata e pe gli i, n in tiv co É e . ecu Pisani nd ter ns Ba co scu lla ssi de cce Ricky's Pub ad Abbazia collaborazione formance da sempre al he 29 Dopo un'estate di su il alc qu re o ce ma ov ris nu ram sfe il prog 2010 nd si tra l viaggio negli Sta- preparazione da marzo o "BROKEN Villa del Conte - PD alla fine del '99 la ba periodo di stu- futura. 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aprile 2011

GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI MIRANO

ROBERTO ARTUSO

PIERLUIGI BRILLO

MARIA ROSA PAVANELLO

GABRIELE PETROLITO

GIUSEPPE SALVIATO

ROBERTO SALVIATO

Facciamo un pò di chiarezza sul nuovo Teatro di Mirano

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i fronte alla oggettiva difficoltà di tutti i Comuni di far quadrare i bilanci, aggravate dai tagli indiscriminati delle finanziarie targate Berlusconi-Tremonti Lega Nord, si possono avere due atteggiamenti: cercare la collaborazione di tutte le forze che hanno a cuore la qualità della vita di Mirano, oppure ridursi a tirare a campare e a lanciare sul passato accuse e contumelie ingiustificate dalla realtà dei fatti e dei dati. L'Amministrazione attuale di Mirano sembra aver scelto questa seconda opzione come dimostrano le critiche al nuovo Teatro. Per quanto riguarda l’opportunità di un tale investimento si deve evidenziare che la struttura teatrale coinvolge oggi circa 70/80.000 presenze annuali, fra cinema, teatro, concerti, iniziative culturali, convegni, manife-

stazioni di scuole, enti e privati. Questo è il segno della grande vitalità e del forte interesse che tale struttura (nessuno dei Comuni vicini ne ha una di paragonabile) che riveste per il nostro territorio, senza considerare le ricadute economiche che genera, in quanto nella struttura trovano lavoro, tecnici, operatori, artisti, ecc.. Ma c’è anche un pubblico che dalla struttura teatrale si riverbera sulle strutture ricettive locali mettendo in moto una economia che è in linea con gli indirizzi di potenziamento del terziario e del turismo che tutti auspicano. E’ chiaro che se il “teatro” è vissuto come una risorsa, allora su di esso si investe, se è visto come un peso è evidente che non si investe nè in risorse nè in attività, ma non si può certo scaricare sulla gestione della Miranoteatro srl ciò che non è scaricabile sulla

stessa: il mutuo è un investimento del Comune per il quale la società ha solo fatto da mezzo strumentale per risparmiare oltre 1 milione di euro di IVA. Realizzare un campo da calcio con una piccola tribuna costa all’incirca 2 milioni di Euro. Gli spettatori che vanno alla partita sono poche centinaia e quindi poche migliaia in un anno. Nella struttura teatrale ci vanno quasi 80.000 spettatori in un anno, e c’è spazio per ulteriori incrementi, e soprattutto si fa cultura. Su quest’ultimo punto va sottolineato che il nostro Paese e la nostra Mirano in particolare, si caratterizzano per la cultura, l’arte, la storia, senza delle quali l’Italia non sarebbe l’Italia e Mirano non sarebbe Mirano, ma un Comune insignificante. Forse qualcuno pensa che avere investito in passato nei parchi comunali, nella Villa 25 Aprile o

nella Barchessa di Villa Errera, non sia stato pesante per le finanze comunali, quando nessuno dei Comuni limitrofi investiva in questo tipo di attività ? Ma il patrimonio costituito da questi beni, cui si è aggiunto il teatro, richiesto per anni dal pubblico, dagli artisti, dai critici, rappresenta l’elemento che caratterizza Mirano e lo rende un punto di riferimento rispetto a tutti i Comuni vicini,. Per quanto concerne la società Mirano teatro Srl il bilancio 2009 si chiude con una perdita di € 271.240.Va in ogni caso evidenziato che il costo per l’ammortamento del mutuo, che non dimentichiamo ha il contributo del Ministero della Cultura fino al 70% degli interessi, deve ovviamente far carico sul bilancio del Comune come avviene per qualsiasi altra opera pubblica (una scuola, un campo sportivo,

ecc.).E’ chiaro che si possono fare molte cose, ma bisogna innanzi tutto essere convinti di avere a disposizione una struttura di grandi potenzialità, che invece di essere denigrata ha bisogno di essere esaltata e utilizzata al meglio. E paragonare come ha fatto il Vicesindaco la spesa per il teatro a quella per FOR è come paragonare chi accende un mutuo per costruire qualcosa, una casa, un'azienda a chi si indebita per organizzare una festa, bella fin che si vuole, interessante fin che si vuole, ma pur sempre una festa che ancora oggi il Sindaco non è stato in grado di spiegare alla città chi ne pagherà i costi. Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Mirano Maria Rosa Pavanello, Giuseppe Salviato, Roberto Salviato, Roberto Artuso, Pierluigi Brillo

Dichiarazione di voto nel decisivo Consiglio Comunale del 25 ottobre 2010

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i sono momenti in cui la politica diventa chiara, le scelte comprensibili, le decisioni univoche. questo è uno di quei momenti. Fra pochi minuti l’alternarsi di mani alzate od abbassate scinderà le responsabilità, dirà chi vuole e cosa ed ogni cittadino saprà e potrà giudicare in piena coscienza l’operato di ciascuno di noi. Sappiamo già che 9 consiglieri più il Sindaco voteranno compatti per il riequilibrio di bilancio, voteranno per la sopravvivenza come che sia di questa Amministrazione. Non possono certo permettersi di certificare un fallimento che è già nelle cose e cercheranno di prolungare la stentata vita di questa Amministrazione nell’attesa messianica di qualcosa, e si può facilmente immaginare che significa Piano di Assetto del territorio con volumetrie, cambi di destinazione d’uso di immobili, restituzione di favori, potere e soldi. Noi 8 dell’opposizione voteremo compatti contro perché siamo come lo sono i cittadini stanchi. Stanchi di una Amministrazione che in ogni consiglio ci fa assistere ad una rappresentazione teatrale: minacce, insulti, ripicche, insinuazioni, continua instabilità. Stanchi di una maggioranza divisa e inefficiente Stanchi di una Sindaco che manca di capacità di governo, di trasparenza, di efficienza. Stanchi di vedere perse

occasioni storiche come i 19 milioni di euro che sono tuttora roboanti dichiarazioni e solo sulla carta, dispersi in rivoli, rivoletti, rotonde e rotondette che hanno l’unico scopo di risolvere i problemi del traffico di coloro che problemi del traffico non ne hanno e non tolgono una sola automobile davanti alle case di coloro che ne vedono passare invece migliaia. Stanchi di vedere finire Mirano nelle pagine dei quotidiani nazionali per questioni vergognose. Stanchi di vedere una gestione allegra del caso FOR e di sentire dal Sindaco 6 versioni diverse sulla stessa. Stanchi di una riorganizzazione della macchina comunale che ha avuto il dubbio merito di scontentare tutti Cittadini e dipendenti. Siamo stanchi di tutto questo e quindi voteremo contro per poter ridare voce agli elettori . E non perché cerchiamo di ottenere una vittoria scontata, visto che in politica di scontato non c’è nulla e le sorprese sono all’ordine del giorno ma perché siamo estremamente convinti che una nuova amministrazione di qualsiasi appartenenza sia, sarà di gran lunga migliore di questa. Noi siamo pronti a presentare una alternativa politica diversa, da parte mia e di molti siamo pronti qui e ora e riteniamo inaccettabile prolungare la vita artificialmente di una amministrazione già morta al

solo scopo di guadagnare tempo per mettere in atto operazioni di ardita ingegneria politica e di ricerca di ricollocazione personale.Il nostro sarà quindi un voto per far votare i cittadini. Restano solo 3 voti che possono spostare il piatto della bilancia, i voti di quelli che chiameremo per l’ultima volta dissidenti. Di qui a poco infatti o saranno 3 rientrati nei ranghi a capo chino o avranno il merito di chi coraggiosamente e coerentemente con la loro passata e costante critica a questa giunta, prende atto che questa cattiva gestione non può più continuare per il bene della città, perché mi rivolgo a voi direttamente, in questi 2 anni non avete fatto mancare critiche all’operato di questo Sindaco che si sono tradotte talvolta in voti contrari . E anche gli eventi di questi ultimi 20 gg dovrebbero avervi convinti che il Sindaco non possiede le caratteristiche adatte al governo di una città complessa come Mirano e lo sapete bene che non è certo colpa di questo o quell’Assessore , né tantomeno colpa di un Assessore dalle deleghe inesistenti e non serve citarlo, oppure della giovane Assessora alla cultura subentrata. Il difetto sta nella guida e negli uomini di cui si circonda. Prendere atto di questo e votare contro quindi sarebbe l’unica scelta plausibile che giustificherebbe l’empasse di questi giorni, che vi permette-

rebbe di andare a testa alta davanti ai cittadini di Mirano di centro, di destra e di centro sinistra come chi ha anteposto il bene della città al piccolo calcolo di schieramento. Sareste infatti coloro che di fronte ad una situazione insostenibile hanno riportato il tutto al giudizio degli elettori. L’altra scelta possibile, votare a favore prolungherebbe soltanto l’agonia di questa amministrazione e vi renderebbe agli occhi della cittadinanza corresponsabili sia del poco brillante passato che dell’incerto futuro di essa. Siete già giudicati dai partiti del centro destra di Mirano come piantagrane, traditori di cui liberarsi alla prima occasione favorevole, volete davvero passare i prossimi 2 anni e mezzo col timore che se Cappelletto si rafforza sarete i primi a pagare, e se come più probabile si indebolisce ulteriormente sarete anche voi travolti dal suo fallimento?Volete davvero che tutta questa situazione di incertezza e di immobilismo che si protrae ormai da Luglio sia ridotta ad un gioco insulso, gioco che forse avrà divertito voi e chi pensa alla politica come ad un circo ma che ha bloccato e danneggiato inutilmente la città. Volete davvero che si dica che avete ceduto per niente, perché la lista delle richieste è rimasta un libro dei sogni, e che rientrate nei ranghi per calcolo e per ignavia o pensate forse di far passare l’allontanamento del po-

vero Assessore Corò come la decisiva svolta, la svolta verso nuovi meravigliosi lidi della giunta Cappelletto. Fra un po’ per come voterete potrete uscire da quest’aula come persone responsabili, coerenti, verticali oppure potrete uscire come giocatori di poker il cui bluff è stato visto e battuto. La scelta è vostra ,per quanto ci riguarda per come vada a finire ora, per la nostra parte politica è un successo : altri due anni e mezzo di questa amministrazione vivacchiante, divisa e litigiosa non possono che rafforzare l’opposizione. L’unico rammarico che ci resta è che questi anni li paga la città e resta solo da stabilire se al novero dei responsabili che vede già Cappelletto e i suoi fedelissimi dobbiamo aggiungere anche qualcuno di voi tre. P.S. come volevasi dimostrare la maggioranza ha ottenuto l’11° voto che gli serviva per vivacchiare, quello del consigliere Viviani Lorenzon, l’Assessore Corò è stato cacciato, ma nulla è cambiato, l’unica novità è l’ennesima riorganizzazione disorganizzante del Comune e il progetto di una tangenziale in pieno centro ( prolungamento via dispetto) e nuovo cemento a dispetto delle promesse elettorali. Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Mirano Maria Rosa Pavanello, Giuseppe Salviato, Roberto Salviato, Roberto Artuso, Pierluigi Brillo


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Bretella nel quartiere ovest: perche’ non risolve i problemi

L’

Amministrazione comunale sta redigendo il nuovo Piano di Assetto del Territorio (PAT) destinato a dare le indicazioni sullo sviluppo del nostro Comune per i prossimi anni; nel Documento Preliminare al PAT è indicata una sola nuova strada, il collegamento tra la via Scortegara e la via Parauro secondo un tracciato non ancora definito nei dettagli ma che, da quanto si sa anche per dichiarazioni pubbliche del Sindaco, potrebbe essere verosimilmente quello riportato nella piantina: partendo da via Scortegara all’incirca a metà strada tra via Battisti e via Sauro, prosegue verso nord superando il Muson e, dopo una sorta di S all’altezza di via Boschette, piega verso est fino a incrociare via Parauro all’incirca all’altezza del Bosco del Parauro. Su questa ipotesi si è sviluppato negli ultimi mesi un dibattito tra favorevoli e contrari. Si dice per esempio che l’opera era prevista già da anni, addirittura da metà anni ’60 e che quindi ora è il momento per realizzarla; anche se fosse così, il territorio nel frattempo è decisamente mutato e quella che quasi 50 anni fa era non solo periferia della piazza di Mirano ma un’estesa di campi coltivati, ora è un popoloso quartiere di circa 2500 residenti ove i Piano Regolatori e le numerose varianti urbanistiche che si sono succeduti fino ad ora, hanno fatto sorgere scuole di ogni ordine e grado compreso un distretto scolastico provinciale, tutti gli impianti sportivi del capoluogo e zone commerciali. Nell’ipotesi che la famigerata bretella tanto voluta da questa Amministrazione comunale fosse stata realizzata allora, il quartiere si sarebbe sviluppato sicuramente in modo diverso da come si presenta ora (anch’io, che ora ci abito e che allora avevo 6 anni, probabilmente abiterei da

un’altra parte), oppure i cittadini starebbero lottando per eliminare la strada spostando il traffico all’esterno del centro abitato. Un’altra ragione di chi si pone a favore della bretella è la riduzione del percorso stradale per raggiungere l’Ospedale, soprattutto in caso di emergenza, per una parte di cittadini residenti nel territorio a sud del capoluogo. Considerato che un nuovo collegamento con l’Ospedale potrà comunque essere realizzato, quello che più lascia sconcertati è pensarlo all’interno di una zona urbana densamente abitata che nel tempo, si configura ora come “quartiere urbano equilibrato”, con una presenza importante e correttamente dimensionata di strutture, servizi ed aree pubbliche e di uso pubblico, entro cui si integrano le funzioni residenziali. D’altro canto tutti noi sappiamo che, a seguito delle continue riorganizzazioni delle A.S.L., le emergenze vengono gestite direttamente da un unico centro “118” che riceve le chiamate degli utenti e regola le uscite delle ambulanze nel territorio a seconda del codice attribuito alla chiamata per cui non tutte le ambulanze provengono dall’ospedale di Mirano ma, a seconda della disponibilità del momento, dall’ospedale di Dolo o da quello di Mestre. Dato questo che sminuisce sensibilmente la motivazione della realizzazione della bretella come un “salvavita” dei cittadini. In occasione dell’ultima nevicata, per esempio, un cittadino residente in via Refosso Vallone cadde rompendosi una gamba … nonostante il luogo dell’incidente distasse solamente circa 700 mt dall’Ospedale di Mirano, l’Ambulanza lo raggiunse dopo più di 40 minuti – era ovviamente impegnata con altre emergenze – e non è neanche detto pro-

venisse da Mirano. La strada ipotizzata non ha, quindi, stretta correlazione con la gestione delle emergenze che dovranno, semmai, essere risolte in altro modo. L’impressione è che gli attuali Amministratori non abbiano le idee chiare: in campagna elettorale tutti i candidati erano, per loro espressa dichiarazione, assolutamente contrari all’ipotesi di collegamento viario verso nord est in corrispondenza del Quartiere Ovest di Mirano; lo stesso attuale Sindaco Roberto Cappelletto – allora candidato – scriveva via mail ad una cittadina di Mirano residente nel Quartiere e preoccupata: “… Le assicuro che non è assolutamente mia intenzione far diventare via cesare battisti una strada per il traffico pesante e leggero di attraversamento; il nostro scopo anzi è quello di cercare di eliminare il traffico di attraversamento dal comune di Mirano cercando soluzioni studiate e realistiche senza scaricare il nostro traffico da una parte all’altra, cosa che è stata fatta dagli altri comuni limitrofi, che hanno scaricato nel nostro territorio il loro traffico con il consenso, o meglio con il liberismo, che ha lasciato la giunta che finora ci ha guidati. …”. Anche le linee programmatiche dell’attuale Giunta, presentate dopo la vittoria elettorale, indicando la mobilità come una delle sfide più ambiziose e importanti con cui si misurerà l’Amministrazione, sottolineano la necessità di rivedere radicalmente la politica sulla viabilità e l’impegno, con il supporto della cittadinanza, a riorganizzare la viabilità comunale per migliorare la stessa nei centri abitati, gerarchizzando la rete esistente con la separazione dei flussi di traffico tra scala urbana ed extra urbana, con soluzioni che impediscano il traffico di attraversamento nel

IL PROBABILE TRACCIATO DELLA NUOVA BRETELLA

nostro territorio. Di fronte a queste condivisibili indicazioni di principio, come mai la stessa Amministrazione propone un’opera che le contraddice in modo così eclatante ? Non lo capiamo, ed anzi la contraddizione tra indicazioni e soluzioni è una delle evidenze incomprensibili del Documento Preliminare al PAT. La nuova strada, qualora malauguratamente fosse realizzata, comporterebbe invece una serie di effetti negativi sul territorio del Comune in generale e del Quartiere in particolare, che possiamo così sintetizzare: - contrasta con ogni elementare regola di redazione dei piani della mobilità che dovrebbero puntare a liberare i centri abitati dalla morsa del traffico, anzi l’intervento porterà ad attrarre tutti i flussi provenienti da Nord (Scorzé, Salzano, ecc.) e diretti verso Sud/Ovest (autostrada, passante, S. Maria di Sala, ecc.) e viceversa, realizzando di fatto un nuovo asse viario simile per importanza al tratto compreso tra Martellago e la rotonda in località Fossa, portando, quindi, all’interno di un quartiere urbano fortemente popolato e sede di numerosi servizi – impianti sportivi e istituti scolastici in particolare – un incremento esponenziale del traffico stesso; - aumenta il traffico, l’inquinamento ambientale e la probabilità di incidenti stradali in una zona residenziale dove è anche presente un flusso considerevole di pedoni/ciclisti diretti/provenienti ai già citati istituti scolastici/impianti sportivi; - la contemporanea istituzione, preannunciata dal Sindaco anche sulla stampa, di una serie di sensi unici tra le diverse vie del Quartiere per suddividere il traffico della nuova bretella, congestionerebbe ancora di più l’intera zona trasformandola in una sorta di gigantesca rotatoria; - compromette in modo irreparabile la zona vincolata paesaggisticamente del Fiume Muson Vecchio, dove l’Amministrazione Comunale propone contemporaneamente l’istituzione di un Parco Fluviale, e uno degli ultimi esempi di campagna veneta rimasti nel capoluogo: l'ansa del Muson che dal ponte di via dei Vettori si dirige ai Mulini, vocata a diventare una pista ciclopedonale anche dalle previsioni del PAT; - separa di fatto la zona ad Ovest di via Battisti dal resto del centro città; - diminuisce il valore economico delle abitazioni della zona, in molti casi unico immobile di proprietà delle famiglie residenti; - peggiora la qualità della vita e la salute dei residenti, apportando un aumento dei rischi di incidenti/infortuni, dell’inquinamento ambientale (rumore, gas di scarico) e dello stress; - non è supportata né da studi approfonditi sugli scenari che si aprirebbero né da una raccolta di dati aggiornati sui flussi di traffico (creare una nuova strada è come creare un nuovo canale, le auto come l’acqua occupano tutti gli spazi concessagli). Appare inoltre incomprensibile come una simile arteria ipotizzata all’interno di uno dei più estesi e densamente abitati quartieri del Comune, ove risiedono circa 2500 abitanti e dove tutte le mattine si recano circa 5000 studenti di varie fasce d’età per frequentarvi le scuole costruite negli ultimi vent’anni, non faccia nascere nel Sindaco, il quale è anche la prima “autorità sanitaria locale” preoccupazioni in merito alla salute dei propri concittadini, bene primario che andrebbe tutelato in qualsiasi circostanza. Per esprimere la propria posizione fermamente contraria alla previsione della nuova strada, il Comitato di Quartiere Ovest ha avviato una raccolta di firme per presentare una petizione al Consiglio Comunale ed al Sindaco, che al momento in cui scriviamo questo pezzo ha già superato i 1.500 aderenti e che chiunque può sottoscrivere (per contattarci: ovest.mirano@hotmail.it), nella certezza che l’opinione dei Cittadini non possa essere ignorata da un’Amministrazione responsabile. Antonio Torricelli portavoce Comitato di Quart. Ovest


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Sconti, promozioni, svendite: sono l'unica strategia possibile?

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rande successo giovedì sera 24 febbraio 2011 al seminario dal titolo “Sconti – Promozioni – Svendite: sono l'unica strategia possibile?”. Quasi cento commercianti provenienti da diversi settori si sono presentati alla sede Confcommercio di Mirano, per affrontare assieme il tema tanto attuale e tanto discusso “Sconti, svendite, promozioni, quali metodologie, quali strumenti da adottare, come allestire il proprio punto vendita ........... “ I relatori hanno sottoli-

neato l'importanza della pianificazione nella gestione di ogni attività commerciale, pianificazione che deve avvenire durante tutto l'anno pensando già anche al periodo dei saldi, allo scopo di avere maggiori margini ed un'azienda più dinamica. L'imprenditore deve acquistare maggiori competenze e professionalità, deve conoscere perfettamente il suo magazzino in qualunque momento dell'anno, deve dare la giusta considerazione a tutti gli aspetti della sua attività, senza dimenti-

carne nessuno. Gioca per ben il 60%, secondo il dott. Valter Toppan , responsabile retail di Geox, la forza lavoro, quindi titolare e/o dipendenti impegnati direttamente nella vendita. Dal seminario è emersa inoltre la necessità di collaborare, di fare squadra, di lasciare perdere l'individualismo a favore della promozione del territorio e quindi delle proprie attività, collaborare significa risparmiare e nello stesso tempo rilanciare i negozi con un immagine unica e di impatto. Da qui l'importanza di Confcommercio come punto di riferimento per crescere assieme e per raggiungere assieme nuovi obiettivi, partner ideale per affrontare nuove sfide. Presenti al seminario anche gli Assessori al Commercio del Comune di Mirano Enrico Ba-

schiera, del Comune di Noale Fabio Furlan, del Comune di Salzano Lino Manente, del Comune di Spinea Gianpier Chinellato, il Presidente del Consiglio Provinciale della Provincia di Venezia Marina Balleello, coinvolti su questo importante tema ed alle logiche che stanno alla base dello sviluppo del centro commerciale naturale dei nostri centri storici. “E' stata una un'occasione di confronto- afferma Ennio Gallo, presidente Confcommercio – che deve dare a noi imprenditori spunti, stimoli per rinnovarsi e dare nuovo slancio e impulso al commercio”. Confcommercio non si ferma e ricorda i prossimi appuntamenti: Il 28 aprile si terrà il seminario “Commercio Elettronico, poco presente e tanto futuro, un'opportunità per tutti”.

SEMINARI 2011 BANCA: RATING (valutazione dell’impresaflussi di cassa e antiriciclaggio) 23 Marzo 2011 con la collaborazione della Banca Credito Cooperativo di Martellago

COMMERCIO ELETTRONICO poco presente tanto futuro, un’opportunità per tutti 28 Aprile 2011 con la collaborazione di Cambiamenti nelle Organizzazioni

INCONTRI SINDACALI: Alimentaristi: requisiti-tracciabilità-autocontrollo Distributori Carburante: sicurezza nel lavoro Agenti di Commercio: accordo collettivo-fine rapp.

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aprile 2011

Formazione per l’anno 2011


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La tracciabilita’ del latte nella Provincia di Venezia Iniziativa della Provincia a difesa della produzione locale

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a tracciabilità rappresenta la possibilità di ricostruire passo dopo passo il percorso di tutto ciò che entra a far parte della catena alimentare in modo che se ne conosca la storia e il percorso dalle materie prime fino al piatto del consumatore finale. La tracciabilità rappresenta quindi un importante fattore di trasparenza commerciale e di controllo della qualità, uno strumento fondamentale per individuare e selezionare i prodotti nella garanzia della provenienza e del processo produttivo Si tratta perciò del presupposto necessario per l’affermazione dei prodotti italiani di qualità sui mercati internazionali. Il mercato deve essere libero ma anche trasparente: il cittadino ha il diritto di poter scegliere la provenienza di quello che consuma! E’ proprio partendo da queste considerazioni e dalla consapevolezza che in Italia circa il 50% del latte attualmente destinato al consumo fresco o alla trasformazione in formaggio risulta di provenienza estera, che la Provincia di Venezia – Attività Produttive e Agricoltura ha deciso di realizzare, avvalendosi della collaborazione di qualificati laboratori universitari, un progetto pilota di Indagine preliminare per l’individuazione degli elementi determinanti la tracciabilità del latte. Lo studio, portato a termine da G3 industriale srl e dal Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e igiene veterinaria dell’Università di Padova si propone di individuare traccianti naturali presenti nell’ambiente, nell’acqua e negli alimenti del nostro territorio e attraverso la catena alimentare trasferiti nel latte prodotto nelle stalle della nostra provincia. In collaborazione con l’Associazione Allevatori di Venezia è stata analizzata la produzione lattiera all’origine sull’intero territorio provinciale mediante raccolta ed analisi di campioni di latte prelevati direttamente presso aziende della provincia di Venezia con conseguente realizzazione di una banca dati/mappatura su base provinciale.

Sono stati poi confrontati i traccianti ottenuti dall’analisi di alcuni campioni di latte prelevati presso produttori extraprovinciali e/o esteri di provenienza certa. DESCRIZIONE DI CAMPIONI

ORIGINE

DESCRIZIONE

1

Venezia

Venezia orientale Portosummaga

2

Venezia

Venezia orientale Cessalto

3

Venezia

Venezia Sud Adige

4

Venezia

Venezia Sud Adige

5

Venezia

Venezia centrale Mirano

6

Venezia

Venezia centrale Mira

7

Venezia

Venezia centrale Sala

8

Francia

Francia Lione

9

Francia

Francia Vienne

10

Sudtirolo

Sudtirolo Vipiteno (Sterzing)

11

Austria

Austria -Villach

12

Austria

Austria Tirolo

13

Austria

Austria Tirolo II°

14

Austria

Austria Tirolo - estate

15

Austria

Austria Grunden

16

Germania

Germania Monaco

17

Germania

Germania Bissigen

Tra gli elementi minerali analizzati sono risultati quantificabili: Li (litio), B (boro), Na (sodio), Mg (magnesio), Al (alluminio), P (fosforo), K (potassio), Ca (calcio), Mn (manganese), Fe (ferro), Co (cobalto), Ni (nichel), Cu (rame), Zn (zinco), Se (selenio), Rb (rubidio), Sr (stronzio), Sb (antimonio), Cs (cesio), Re (renio), Pb (piombo), Bi (bismuto), U (uranio). Lo studio preliminare seppur condotto su un numero limitato di campioni ha dimostrato che l’analisi dei rapporti tra isotopi stabili e l’analisi del profilo minerale riesce a differenziare ad un livello di attendibilità del 100% il latte prodotto nel comprensorio agricolo della provincia di Venezia da quello prodotto in Austria, Sud Tirolo, Francia e Germania. È verosimile che l’uso del mais come base del razionamento delle lattifere in provincia di Venezia spieghi la sostanziale differenza dei valori di abbondanza dell’isotopo del carbonio. La diversa composizione pedologica del terreno, nonché la latitudine inferiore e la ridotta distanza dal mare rispetto le zone estere considerate sono altri elementi di variabilità efficaci ai fini della discriminazione dell’origine geografica. I risultati ottenuti indicano la potenziale capacità discriminante degli strumenti diagnostici impiegati. Tuttavia, tali risultati necessitano di essere confermati su un numero maggiore di campioni (considerando ulteriori fattori di variabilità quali la stagione di campionamento) al fine di assicurare la migliore rappresentatività degli areali di produzione del latte. I risultati sono quindi molto incoraggianti e permettono di individuare un metodo efficace ed innovativo per la ricerca dell’origine del latte considerato che la sua tracciabilità mediante lettura dei geni risulta impossibile dal momento che il prodotto commerciale è costituito da una mescolanza proveniente da più stalle e da moltissimi animali. Siamo certi che questa ricerca fornirà i parametri tecnico/scientifici per l’esatta individuazione, anche a livello nazionale ed europeo, dell’origine reale dei prodotti lattiero-caseari con indubbi vantaggi e garanzie per i consumatori e per i produttori che da troppo tempo operano in settore ben poco trasparente. Massimiliano Malaspina Assessore All’agricoltura della Provincia di Venezia

Mirano: salvaguardiamo il territorio e la sua vivibilità

N

el 2008, quando la lista Città PossibilePartito Socialista partecipò alle elezioni amministrative, presentò un programma che metteva al centro la promozione della “qualità” di vita nella città. Tra le molte proposte nei vari settori, una particolare attenzione veniva posta alla protezione del territorio, della salute e dell’ambiente, già messi in pericolo dalla ferita del Passante, che se da un lato ha contribuito alla velocità degli spostamenti, dall’altro non ha ancora visto realizzate quelle opere di mitigazione che la passata Amministrazione aveva richiesto e ottenuto fossero previste nell’Accordo di Programma. Si citavano come interessi da salvaguardare il decoro urbano e la cura del bello, e ci si opponeva alla realizzazione di nuove strade, puntando l’attenzione sulla necessità di prevedere , invece, strumenti di dissuasione e controllo del traffico di attraversamento. Come metodo si auspicavano maggior partecipazione e trasparenza, a garanzia del corretto utilizzo delle risorse di tutti. A questi riferimenti ho cercato di improntare la mia azione di

Consigliera, consapevole che il ruolo dell’opposizione consiste nel controllo dell’azione amministrativa che spetta alla maggioranza, pur senza dimenticare di fornire nelle sedi opportune suggerimenti e proposte, in un’ottica di collaborazione volta a perseguire il bene comune. In meno di un anno dal mio insediamento in Consiglio la mia attività si è concentrata sui seguenti temi, tramite interrogazioni: le opere di mitigazione al Passante, la questione del casello di Vetrego, i costi del festival FOR, il decoro e l’utilizzo degli spazi in Piazza Martiri, la macchinosità della procedura per ottenere l’idoneità alloggiativa, il processo legato al declassamento di tratti di strade provinciali, la pulizia dei percorsi pedonali nel quartiere A.Moro. Con le altre forze di opposizione, ho collaborato per sostenere la presenza dell’ufficio postale a Scaltenigo e intendo continuare a far luce sull’ennesima riorganizzazione della macchina comunale, affinché vengano a cessare i continui spostamenti di personale , a danno dell’efficienza e con comprensibili ricadute sui servizi erogati agli utenti.Dichiaro

la mia contrarietà al prolungamento di via Battisti, che porterebbe ad un considerevole aumento del traffico di attraversamento verso centri attrattori di traffico, come il casello autostradale e lo sventurato insediamento di Veneto City, in un quartiere centrale, popoloso e dove gravitano la maggior parte degli istituti scolastici. La priorità, su quella strada, è invece la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, con l’obiettivo di rendere ancora meno pericolosi i percorsi casascuola per ragazzi e bambini. In questi ultimi anni, a mio avviso, l’attenzione dell’Amministrazione non si è concentrata sugli obiettivi importanti e, per certi versi trasversali, che avrebbero potuto determinare una crescita del nostro territorio: un atteggiamento pregiudizialmente e ideologicamente ostile nei confronti dell’opposizione e di ogni sua istanza, nonché l’estrema litigiosità della maggioranza, hanno determinato una inazione politica e amministrativa che hanno danneggiato tutta la comunità. Anche l’iter per il riconoscimento di Mirano come città turistica si è dimostrato un flop, pur

se era facile, tra Amministrazioni dello stesso colore politico, concordare la correttezza e il felice esito dell’istanza. Altro pubblico denaro verrà speso per opporsi all’esito negativo con un ricorso al TAR, quando in tempi di ristrettezze per i Comuni, questi soldi potrebbero essere usati per manutenzioni e servizi necessari.A garanzia delle cittadine e dei cittadini miranesi, non solo di quanti hanno contribuito alla mia elezione, continuerò il mio lavoro con impegno costante, poiché credo nella politica come diritto/dovere di salvaguardia del nostro territorio e di tutela della comunità cittadina e delle sue relazioni umane, guardando alla sostanza delle questioni. M. Elena Tomat Consigliera Capogruppo lista “Città Possibile-Partito Socialista”


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Assessore allo sport, agricoltura, attivita’ produttive: Adriano Prete Piscina Comunale: Si stanno concludendo i lavori di restauro del tetto della Piscina Comunale situata in Mirano via Matteotti. Dopo tre anni dal rifacimento, si sono verificati degli inconvenienti, l’acqua continuava a entrare e parte della pittura cadeva. I gestori in questi anni hanno cercato di risolvere il problema rattoppando alla “meno peggio”. Ora con i nuovi lavori di restauro si può finalmente contare su un tetto efficiente e sicuro. La spesa è stata divisa in tre attori: la ditta che aveva fatto il lavoro precedentemente si accolla la spesa per un terzo, la società Mirano Nuoto per un altro terzo, e il Comune di Mirano la restante parte. Da sottolineare però che il Comune, imponendo un particolare tipo di isolamento nel tetto, ha usufruito della defiscalizzazione prevista in una delle ultime leggi statali. Altro intervento, sempre nella Piscina Comunale, è la modificazione dell’ altezza della battuta dell’acqua sulla vasca piccola, in modo da permettere attività sportive e di riabilitazione a disabili. Questo intervento è stato realizzato grazie ad un contributo regionale di 40.000 € che l’Assessore Prete è riuscito ad avere, facendo in modo che il Comune non spendesse niente. Bocciodromo di Scaltenigo: E’ stato dato il via all’Iter che permetterà l’ampliamento del Bocciodromo di Scaltenigo per poterlo così usare durante tutto l’arco dell’anno. Infatti al momento, le piste del gioco delle bocce si trovano all’esterno, coperte solo da un tendone permeabile. Con questo intervento i campi verranno coperti e riscaldati o climatizzati in base alla stagione. La spesa dell’intervento è divisa fra Comune e Bocciofila Scaltenigo. Tennis Club Mirano: si prevede anche per il Tennis Club Mirano la ristrutturazione

della zona bar, spogliatoi e uffici, per permettere un più regolare svolgimento delle attività dell’associazione e un maggior numero di presenze. La spesa dovrebbe essere divisa fra Comune e Tennis Club. Tribuna campo sportivo di Campocroce: verranno ultimati nei prossimi giorni i lavori nella tribuna del campo sportivo di Campocroce, che presentava notevoli defezioni, soprattutto nei giorni di pioggia. La spesa non sarà a carico del Comune, in quanto il lavoro è coperto da assicurazione. Festa dello Sport 2011: anche quest’anno, nonostante le difficoltà economiche, verrà organizzata la Festa dello Sport. Si svolgerà nei giorni 2 – 3 – 4 – 5 Giugno presso l’area degli impianti sportivi. Già in programma l’ormai solito Torneo di rugby a 7 organizzato dall’associazione La Colonna, si stanno in questi giorni definendo le ultime attività da svolgere nei giorni di festa. La serata clou sarà la domenica con la partecipazione straordinaria dei Monaci Shaolin che faranno una dimostrazione di queste particolari arti marziali cinesi. L’associazione sportiva che sarà a Mirano è conosciuto in tutta Italia per i suoi spettacoli coinvolgenti e particolari. Parte di questo gruppo ha partecipato anche il Gran Maestro Shi De Li, monaco buddista di Shaolin della trentunesima generazione, tra gli ultimi rappresentanti esistenti. Già presenti in tour in varie città italiane come Roma, Lignano, Palermo, Padova, li aspettiamo con curiosità a Mirano nel mese di giugno. Palestra Villafranca. L’assessore allo sport si è impegnato in prima persona per permettere la restaurazione della palestra di via Villafranca. È stata fatta la manutenzione dei muri, spogliatoi e ingressi del centro, oltre che al rifacimento per intero

L’Echinacea Una pianta che ci può difendere tutto l'anno

d e l campo da gioco. La Fip, federazione ital i a n a pallacanestro, ha infatti approvato la nuova tracciatura di alcune zone del campo da basket, cui tutte le società sportive affiliate devono adeguarsi. Inoltre il vecchio pavimento in parquet presentava numerose defezioni per il rimbalzo della palla. L’assessore, rappresentante del comune, insieme alla società sportiva del basket Mirano hanno trovato un accordo per permettere il normale svolgimento dell’attività agonistica 2010-2011, riuscendo in tempi brevissimi ad adeguare tutta la palestra alle vigenti norme e rendendola così di fatto una delle migliori nel veneto. Nel ambito dell’accordo, l’assessore Prete è riuscito ad ottenere anche la segnatura dei campi di tutte le altre palestre del territorio miranese. Anziani in movimento: l’Assessorato allo sport del comune di Mirano ha attivato il progetto “Anziani in movimento”. Tutti i residenti nel Comune di Mirano e relative frazioni, di età superiore ai 60 anni per le donne e 65 per i maschi, hanno la possibilità di accedere alle attività motorie in palestra o in piscina utilizzando un contributo messo a disposizione dell’amministrazione Comunale che permette loro di ridurre il costo dell’attività stessa. L’obiettivo è quello di favorire la pratica dell’attività motoria da parte della popolazione anziana nel nostro comune, contribuendo alla realizzazione di un miglioramento dello stile di vita a tutto vantaggio della salute e del vivere meglio.

Il genere appartiene alla famiglia delle composite, e comprende ben nove specie, ma quelle utilizzate in fitoterapia sono solo tre: E. Angustifolia, E. Pallida, E. Porpurea. Personalmente io penso sia una delle piante che diano più risultati in fitoterapia, il suo nome deriva dal greco Echinos che significa riccio. Tutte le echinacee sono originarie del Nord America e sono diffuse dalla pianura alle alte montagne. Gli indiani americani la utilizzavano a scopo medicinale sia per uso interno sia per uso esterno, in particolare utilizzavano le radici che contengono la maggior parte di principi attivi per combattere il raffreddore, il mal di testa, lo stomaco; per uso locale invece curavano le ferite, i morsi da serpenti, le ustioni. Studi recenti confermano molte delle proprietà attribuite dalla popolazione indiana, si ritiene quindi che l'Echinacea abbia l'attività più importante come immunostimolante, e che il suo spettro d'azione sia de-

PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2011 FESTA DEI FIORI Lunedì 25 Aprile I ZOGHI DE QUANDO GERIMO PUTEI Sabato 28 Maggio FESTIVAL MUSICALE “PREMIO CASTELLETTO” Giugno GITA SOCIALE Da Venerdì 17 a Domenica 19 Giugno FIERA DI SAN MATTEO Da Venerdì 16 a Martedì 20 Settembre MOSTRA Da Sabato 5 a Domenica 20 Novembre FIERA DE L’OCA CON ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA 12 e 13 Novembre FESTA DELLA BEFANA 6 Gennaio 2012 FESTA DEL RADICCHIO Domenica 15 Gennaio 2012

terminato da un aumento delle difese immunitarie; presenta inoltre proprietà antivirali ,antibatteriche e antinfiammatorie. Per uso topico esterno è indicata per ridurre il rischio da infezioni cutanee, o di tipo infiammatorio come ulcere, ferite, afte, acne. In campo cosmetologico l'estratto glicolico viene impiegato per formulare creme cosmetiche dalle proprietà dermopuriticanti, antirughe, oppure in pomate con azione disinfettante o contro le screpolature. E' chiaro che abbiamo a che fare con una pianta di notevoli proprietà, in fitoterapia la si può trovare sottoforma di estratto tintura madre, compresse, sciroppo, o le loro radici per ottenere un decotto. Le controindicazioni? Da non usare in gravidanza o bambini al di sotto dei tre anni di età, per le persone con gravi patologie consultare il proprio medico prima dell'uso. Erborista: Casagrande Livio


aprile 2011 L'EQUILIBRIO COMPOSITIVO DI GIORGIO NALETTO Giorgio Naletto, pittore che abita a Mirano (Ve) in Via della Vittoria 29, è molto apprezzato dal pubblico e dalla critica. Ha tenuto molte mostre e ricevuto numerosi premi. Le sue opere sono custodite in collezioni pubbliche e private e in numerose gallerie e presso parecchi enti. Hanno scritto di lui alcuni critici: "Con l'esatto equilibrio compositivo - cromatico, con il tratto fresco e dinamico, Giorgio Naletto può con certezza considerarsi tra i più interessanti interpreti del nostro panorama artistico nazionale". (Anna Francesca Biondolillo) "Il valido fare pittura di Giorgio Naletto è manifestazione di spiccato talento compositivo riversato ad una narrazione tematica dalla comprovante ed emozionante volontà comunicativa. Assistiamo così ad evoluzioni pittoriche che donano slancio al pensiero dell'artista permettendo una fruizione interessante e ricca d'appigli intellettuali. Compostezza ed un'anarchica creatività collocano l'operato dell'artista tra le più interessanti manifestazioni pittoriche del nostro periodo. Un riappropriarsi del valore pittorico, un valorizzare l'essenza basilare della tecnica, la poetica consistenza del sogno, del oggetto ritratto, dell'evento immortalato. Pittura mai fine a se stessa, mai insensata o devota a sterili decorativismi, piuttosto deputata dalla volontà del Naletto a dar conferme, così come a smentire le fallaci illusioni della vita". Sandro Serradifalco

REALTÀ E SIMBOLISMO NELLA PITTURA DI WILLY PONTIN Quello di Willy Pontin, affermato pittore noalese per l'originalità delle sue tematiche e per gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti, è un percorso che attraversa tutto il nostro entroterra veneto e che diventa nello stesso tempo un itinerario che trasfigura l’ambiente attraverso una continua riproposizione di simboli e di memorie, segno quindi di una maturazione artistica sempre più ricca di riflessione e di contenuto. Il risultato diventa così una sintesi di elementi tanto reali quanto immaginari, aperti ad una analisi che ripropone gli oggetti ritratti da punti di vista sempre nuovi. Infatti ogni quadro di Pontin rende evidenti le variazioni sul tema attraverso il gioco della luce, il taglio espressivo, la pennellata che fa risaltare l’impaginazione prospettica, per cui le sequenze diventano componenti dinamiche di ritmi e di profili pregni di concettualità. Questo non significa che Pontin abbia abbandonato il proprio passato artistico, ma che lo rielabora attraverso una sensibilità più profonda che sa armonizzare realtà e simbolismo, come ha scritto Giulio Gasparotti presentando la mostra di Willy a Mirano “Simboli e memorie della mia terra”: «Oggi, l'arte di Willy Pontin si è emancipata dalle precedenti vicende, pur richiamate in paradigmi di ricerca critica, ma rimosse negli antefatti e nelle analogie. Rimane il nucleo fondamentale. Muta la logica degli accostamenti nella ribalta prospettica, portati in prima per farceli godere nella rara poesia di emblemi e di sentimenti, di visioni e di ricordi, nella morbidezza di appoggio alle immagini attuali dipinte nella consapevolezza di una perenne preghiera». Paolo Leandri

MONDI RECUPERATI, MONDI REINVENTATI Gianni, Renato, Toni Trevisan: tre artisti rivisitano il paesaggio veneto contemporaneo A Renato Trevisan, pittore paesaggista, autodidatta, scomparso da due anni, il comune di Mirano, Assessorato alla cultura, ha voluto dedicare una mostra presso la Barchessa di Villa XXV Aprile a cui hanno partecipato con le loro opere i fratelli Gianni e Toni. Renato Trevisan ha esposto in importanti gallerie d’Arte e partecipato a mostre e concorsi ottenendo unanimemente consensi e lusinghieri successi. Della sua attività artistica si sono occupati diversi critici con recensioni e articoli in diverse testate giornalistiche e riviste specializzate. Riportiamo l’intervento di Federico Burbello tratto dal catalogo dedicatogli per l’occasione dall’amministrazione comunale e intitolato “Per un amico artista. Ricordo di Renato”: «È un Paesaggio con casone veneto, un’ulteriore testimonianza dell’amore per la sua amata terra, l’ultimo quadro appoggiato al cavalletto dello studio a cui stava lavorando Renato Trevisan (1941-2009). Tanti hanno scritto della sua opera e molti ancora ne scriveranno, di questo siamo certi; egli attraverso la pittura non documentava soltanto i luoghi e le cose ma ne dava poesia. E proprio la poesia è il tratto comune che contraddistingue non solo la sua opera ma anche quella dei fratelli Gianni (1940) e Antonio (1947) accomunati, seppure nelle diverse declinazioni stilistiche, in un singolare sodalizio fatto di ideali ed esperienze. La mostra era già stata ospitata a Venezia in contemporanea con la 53ª Biennale

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“IL MARE ALLE SPALLE” DI MARCO TAGLIARO Marco Tagliaro ha presentato il suo dipinto ad olio su tavola eseguito in dieci anni di lavoro nell'isola di Alicudi (ME) e intitolato “Il mare di spalle”. Scrive di lui il critico d’arte Eugenio Manzato nel catalogo intitolato “Un pittore venuto ad Alicudi”: “Marco Tagliaro è pittore veneto: nato a Mirano, ha studiato nel prestigioso Istituto d'Arte ai Carmini di Venezia, ricevendone una importante formazione di base; mentre la sensibilità al paesaggio gli deriva anche dall'esser cresciuto in una terra di delicata bellezza, una campagna in equilibrio tra natura e lavoro dell'uomo, una cittadina con vie porticate e piccole piazze eleganti intervallate da ville raffinate e discrete nei volumi, immerse in vasti parchi”. E' doveroso richiamare queste radici culturali per comprendere appieno il soggetto di questo quadro. Nel percorso di Marco Tagliaro Il mare di spalle è il terzo dipinto elaborato "in statione": la parola latina "statio" indica un luogo di sosta e meditazione, e tale diventa di volta in volta la postazione in cui egli, per mesi o per anni, lavora. La prima postazione fu nei dintorni di Combai - l'ameno paese delle colline trevigiane che sarebbe divenuto suo luogo di residenza - per realizzare il dipinto Valsana, terminato nel 1967. Dopo un lungo intervallo, durante il quale sperimenta tecniche diverse e vive importanti momenti sul piano umano e professionale, attende a una seconda opera "in statione", La raccolta delle mele, a Mazzon di Egna, nel Trentino, dove "in un'area vicino a una chiesetta un melo era stato lasciato crescere negli anni, per ornare il panorama". Quindi l'artista pone mano ad una nuova "statione" di soggetto oliano: egli aveva infatti preso a frequentare fin dal 1975 la Sicilia e le isole Eolie e dal 1981 passava i mesi estivi ad Alicudi acquistandovi, in seguito, una tipica vecchia casa, lasciata allo stato di ruvida integrità. L'esecuzione di questo grande disegno impegna Tagliaro per 52

LO SGUARDO SERENO E RIFLESSIVO DI ALDO GABBANA Lavora su più fronti Aldo Gabbana: paesaggio, corpo, ritratto, reportage. In bianco e nero per scoprire la struttura intrinseca del soggetto, attento alle suggestioni dei passaggi luministici, a colori per catturare le magiche policromie che investono forme, luoghi, persone che incontra nei suoi innumerevoli viaggi. Con la curiosità e l'umiltà che lo contraddistinguono, da trent'anni guarda il mondo attraverso l'obiettivo collezionando una quantità strepitosa di scatti. "Sfogliare" le immagini di Aldo è come partecipare a qualcosa che si può non conoscere, ma in qualche modo aver già vissuto perché svelano sensazioni che appartengono alla storia della cultura e alla vita intima degli uomini. La pulita composizione formale, la nitidezza morbida e satura del bianco e nero e del colore, l'essenzialità delle inquadrature ne fanno sempre un racconto visuale di grande impatto descrittivo ed evocativo. Il percorso espositivo è scandito da oltre 100 fotografie, dal 1979 a oggi, in un grande affresco: Australia, Messico, Birmania, Yemen, Cina, Libia; poi alberi, fiori, rocce e corpi. Tematiche differenti, unite però da misteriose corrispondenze come quelle dei desertici profili di sabbia che sconfinano in sinuose forme femminili o quelle dei "Nudini" che disvelano pittoricamente atmosfere paesaggistiche. Trent'anni di fotografia che mostra il delicato connubio tra dovere professionale (documentato dalla serie dei "Baci") e libertà espressiva, polorità con le quali Aldo ha dovuto sempre confrontarsi con la convinzione che nel lavoro di un artista ogni esperienza, anche se costrittiva, possa diventare feconda quando impellenza creativa è autenticamente necessaria. Maria Angela Tiozzi Aldo Gabbana, nato nel 1953, unisce al "dovere" professionale la propria ricerca espressiva da oltre trent'anni. Il primo studio fotografico risale al 1979; nel 1985 apre l'attuale sede in via Colombo 16/a a Mirano, dove, dal 2008, è presente anche con una vetrina-galleria in Piazza Martiri. Internazionale d’Arte 2009 presso la sede dell’ESU e promossa con sensibilità dall’avvocato Paolo Dalla Vecchia. I temi prediletti sono i paesaggi del Veneto, dalle Dolomiti alla Laguna, in particolare l’Asolano e la sua Rocca dipinti nelle repentine escursioni “en plen air” e, più recentemente, anche l’Istria e la Dalmazia. Questo sentimento per il paesaggio trova nella grande tradizione del vedutismo veneto il suo filo rosso; la luce e il colore sono i caratteri che contraddistinguono questa continuità soprattutto con i grandi pittori che hanno operato nella prima metà e a cavallo del secolo scorso». Gianni Trevisan Un cantore sommesso, un attento osservatore di questa nostra terra veneta, dalla pianura alla pedemontana. Nelle sue incisioni, nei suoi acquerelli pare quasi di notare il segreto di un filo d’erba e poi il colore di un campo coltivato: la “spellatura” della argentea corteccia di una betulla e poi lo stormire di un pioppeto; il goffo incedere di una anatra femmina dietro il variopinto germano e il fluire lentissimo di un fiume di pianura. ed il perpetuarsi di una nostalgica cultura contadina. L’attimo e il tempo si fissano nel particolare grazie ad una sensibilità e abilità sperimentatissime; i rapporti tonali emergono con il bianco e il nero, il colore tende a sfumare. Emidio Maguolo Toni Trevisan Evidenzia con contrasti tonali forti, con pochi gesti e pochi segni, una struttura ben determinata. La sua emozione davanti ad una realtà osservata, diventa esaltazione poetica, diventa “una sequenza di rivoli emozionali”, sembra quasi colare dalla tela assieme a “rapidi squilli di colore”. In queste penombre forti, ricche di contrasto c’è quasi la ricerca di una quiete che forse neanche il colore sa dare, c ‘é un tacito rapporto con l’infinito ed i suoi richiami. Emidio Maguolo

giorni di lavoro durante i quali egli traccia le linee di contorno, calibra i chiaroscuri e definisce i particolari: la capacità di entrare in simbiosi con il sito che lui stesso ha scelto ma che lo ha anche, in qualche modo, "chiamato", gli consente una trasposizione intensamente emozionale, in cui ogni minimo particolare si rivela quale parte imprescindibile di un insieme unitario. Vi è al centro una veduta di rocce maestose che altro non è che l'accesso alla grotta dal sentiero a scalini; e tutt'intorno vedute di luoghi particolari, tra cui anche la rappresentazione di un angolo della terrazza della sua casa. Marco Tagliaro può apparire un artista fuori dal nostro tempo per i modi e i contenuti della sua ricerca artistica: in realtà da quando ha scelto questo modo di vivere vicino alla natura, egli ha scelto anche il modo di dipingerla.

LA FELICITÀ DELL'IMMAGINE DI RENZO POPPI Unicamente chi permuta la felicità dell'immagine con la facilità della forma, mostrando quasi di dimenticare l'assioma leopardiano in base al quale niente è più difficile che essere facile, niente è più complicato di ciò che è semplice, potrebbe trascurare l'opera artistica di Renzo Poppi. Nell'epoca contemporanea un artista senza ideologia, senza artifici, senza superfetazioni, diretto, può sembrare ai più non moderno. E anzi Poppi, stilisticamente tanto riconoscibile, è un artista così estraneo alla vacua problematicità dell'arte moderna che quando lo si osserva lo si ama, e quando non lo si osserva si rischia di dimenticare. Capita, contrariamente, di rimembrare opere che non è necessario osservare, che sono palesemente ottuse e inconcludenti. E’ questo un implicito pregiudizio nell'estetica contemporanea che, diffusamente, legittima come degno di considerazione solo ciò che è tradizionale, riconoscibile, banale. Renzo Poppi, al contrario, appartiene a quella rara categoria di creatori di oggetti fascinatori che è necessario osservare, verificare nella tecnica, in base a un principio di qualità e relativamente a una struttura formale di perfetto controllo, esattamente come un artista sublime. Andrea Diprè

LE DIMENSIONI PITTORICHE DI LUIGI RIZZO Fra gesti fugaci e decisi, atmosfere fluenti e gioiose, ambientazioni evidenziate dalle brillanti cromie, sgorgano i paesaggi e ambienti rurali di questo intenso autore miranese il quale con un temperamento energico indaga entro le suggestioni interiori per rivelare le forze vitali che regolano l'esistenza. Le sue dimensioni pittoriche penetrano, al primo impatto, dal profondo della psiche e dalla natura per trasfigurare emozioni e sensazioni rapprese nell'uso di colori brillanti alternati a tonalità più cupe, in tocchi lievi insieme a segni incisivi che scivolano liberamente sulla superficie per dar vita a rilievi, a forme fluenti, a sprazzi cromatici che fanno emergere atmosfere ricche di sottili evocazioni simboliche. Luigi Rizzo da autentico neo-espressionista segue il momento creativo, libera il gesto che si addensa oppure si dilata per offrirci scarti veloci di vero lirismo. Dott. Gabriella Niero

GIOVANNI RASA E LA MAESTRIA DEL BASSORILIEVO LIGNEO Giovanni Rasa si dedica con innegabile maestria al bassorilievo ligneo raggiungendo straordinari effetti pittorici. Le forme lisce e levigate assumono lievi riflessi tonali sulle superfici attraverso l'uso del colore che l'autore stende in calibrate sfumature. Questi dati emergono da una ricerca espressiva coinvolgente che traduce gli echi della realtà in suggestive "presenze" plastiche. Cultura ed originalità diventano i fili conduttori di un percorso che unisce la migliore tradizione figurativa ai risvolti emotivi della modernità. Dott. Gabriella Niero Nato a Fregona (TV), ma residente da molti anni a Scaltenigo-Mirano, si definisce semplicemente "hobbista del legno". Ha partecipato a molte collettive ricevendo significativi consensi di pubblico e critica e non disdegna anche certi mercatini per i suoi lavori più piccoli.

MARIA LAZZARONI La donna come punto privilegiato d'osservazione L'arte di Maria Lazzarini assume la donna come punto privilegiato d'osservazione e si apre alle dimensioni dell’assoluto e dell'infinito. I volti femminili, caratterizzati da sguardi intensi ed assorti, incarnano le speranze di un'intera umanità alla ricerca di senso, a tal punto che, spesso, nell'impianto figurativo, orizzonti luminosi e profili sinuosi si intersecano, perdendosi gli uni negli altri. Dunque, l'intera arte di Maria Lazzarini adotta come pretesto l'omaggio alla donna per trasformarsi immediatamente in riflessione esistenziale ed umana. E' chiaro come Maria Lazzarini, con la sua delicatezza ed armoniosità espressiva, inviti a compiere un percorso introspettivo, per rintracciare già in noi scintille di infinito. (dott. Patrizia Fiasconaro) L'atmosfera romantica e sognante che pervade i quadri di Maria Lazzarini nasce da un sentimento profondo per la conoscenza di sé e degli altri. E' un viaggio spirituale che nasce dall'osservazione esterna delle cose e poi gradatamente si fa analisi della psiche umana, degli ambienti e delle situazioni nelle quali ognuno di noi verrebbe a trovarsi. (...) L'espressione di Maria Lazzarini è dunque legata un mondo interiore fatto di desideri e sogni, un diario di ricordi e momenti interiori, di silenzi che accompagnano la riflessione. Il tocco è leggero, i colori dilatati ma sempre sostenuti dal rigore del disegno che nell'autrice rappresenta l'elemento fondamentale di ogni tema. Dott. Gabriella Niero Nata a MIRANO (VE), autodidatta, ha esposto in mostre-concorso regionali ed internazionali, collettive e personali conseguendo significativi consensi di pubblico e critica. Molte opere si trovano in prov. di Venezia, Padova, Treviso, Trento, Ferrara e Leibnitz-Austria.


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aprile 2011

L’attività della Presidente del Consiglio Provinciale Marina Balleello

Il Patriarca di Venezia in visita pastorale a Ca' Corner l saluto di Marina Balleello, in qualità di presidente del Consiglio provinciale, ha introdotto la visita pastorale del cardinale Angelo Scola a Ca' Corner, il 26 ottobre 2010. “Benvenuto Patriarca, nel Consiglio provinciale di Venezia, luogo del confronto, nell’esercizio del nostro impegno politico, civile e sociale” – sono state le parole di Balleello. “Le siamo grati per aver inserito la Provincia nella sua visita pastorale alla Diocesi di Venezia, rispondendo all'invito della presidente Francesca Zaccariotto. Grazie per l’attenzione alle Istituzioni che distingue il suo cammino pastorale, un cammino che ha voluto occupare anche della quotidianità della nostra assemblea, espressione democratica del popolo sovrano”. Pensando alle “profonde contraddizioni e problematiche alle quali siamo chiamati a dare risposte, spesso urgenti e non facili, ai cittadini, al mondo dell'impresa, ai vari livelli della comunità provinciale” - ha continuato la presidente del Consiglio – “la sua parola costituisce un riferimento imprescindibile. La sua visita ci ricorda che 'la presenza delle religioni nello spazio pubblico non è un'intrusione ingiustificata, bensì una risorsa utile per individuare la strada del bene comune, nel rispetto delle distinzioni'. Raccogliamo la sfida di un nuovo approccio all'agire

politico, come mezzo decisivo di valorizzazione sociale, economica ed ambientale della nostra comunità”. Passando alle questioni concrete, Balleello ha parlato di “lavoro ed occupazione, come i temi più drammatici ed urgenti

che siamo chiamati ad affrontare. La Provincia di Venezia ha ritenuto di affrontarli in un dibattito concreto e dai toni pacati, nel rispetto dei lavoratori e delle famiglie, che stanno pagando il prezzo della crisi”. La presidente ha altresì accennato alla nuova carta statutaria del Veneto, rispetto alla quale il Consiglio provinciale ha elaborato precise proposte, così come si è soffermata sulla “presenza femminile nelle Istituzioni e nei luoghi delle decisioni, così rilevante a Ca’ Corner, ma altrettanto desolante nel panorama nazionale”. Proprio sulla questione femminile, Balleello ha concentrato le riflessioni conclusive, “perché la politica e le Istituzioni, oggi più che mai in uno scenario di crisi, necessita di uno sguardo e di un pensiero femminile, che sappia andare oltre le appartenenze e le militanze, alla ricerca del compromesso nobile, per la costruzione del bene comune. In questo, Eminenza, il suo contributo e quello della Chiesa veneta risultano di assoluta importanza. In particolare, mi riferisco a quella Chiesa da lei così ben descritta nella sua ultima fatica letteraria: una Chiesa che sostiene la politica, senza sostituirsi ad essa, che offre orizzonti e strumenti per allungare lo sguardo oltre il presente, ad un futuro di fiducia e speranza per la nostra comunità”.

8 MARZO: LE MIMOSE DELL'IMPEGNO

IL PROGETTO EDUCATIVO DEL RUGBY

IN MEMORIA DI LINO SABBADIN

I

In occasione della festa dell'8 marzo, abbiamo chiesto a Marina Balleello una riflessione sulla condizione femminile, in qualità di donna con un rilevante ruolo politico: oltrechè presidente del Consiglio provinciale, Balleello fa infatti parte della Consulta nazionale di parità, di cui è stata una promotrice. “Ho condiviso pienamente il pensiero espresso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quando ha detto che le donne italiane sono ancora lontane dal conquistare la parità in molti ambiti e settori. Allo stesso modo, sono convinta che per intervenire sia necessario incidere sulla cultura diffusa, sulla concezione del ruolo della donna, sugli squilibri persistenti e capillari, su un'immagine consumistica che rischia di ridurre la donna da soggetto ad oggetto”. Per Balleello è fondamentale la presenza delle donne in politica e nei luoghi delle decisioni, “poichè solo in questo modo ci può essere piena rappresentanza e tutela dei diritti di tutte le persone, la cui uguaglianza passa inevitabilmente attraverso le diversità. Per questo sono convinta che le donne possano portare un valore aggiunto, un punto di vista “altro”, femminile e concreto, in tutti i settori della vita e del lavoro, compresa la politica”. Una questione che sta molto a cuore a Balleello è quella dell'impegno, che è richiesto in modo speciale alle donne che come lei rivestono ruoli di responsabilità: “Quante operano a rappresentanza delle Istituzioni – sostiene – dovrebbero impegnarsi nel creare le condizioni normative e sociali, affinché altre donne possano accedere ai luoghi decisionali e dirigenziali, sia della politica che del lavoro. Ad esempio, aiutando le famiglie nell'organizzazione del tempo e nella gestione dei figli, per consentire un giusto equilibrio tra affetti, famiglia e lavoro”. Sulla questione quote rosa, di cui si sta dibattendo al Governo con la proposta del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, la presidente del Consiglio provinciale Balleello ha dichiarato: “Per cultura e formazione sarei propensa ad una visione meritocratica: nella scuola, nella società, nella vita. Tuttavia, sono perfettamente consapevole che l'Italia oggi è fanalino di coda in Europa in tema di rappresentanza femminile nei ruoli politici e di responsabilità. Ragione per cui, se le quote rosa fossero davvero in grado di migliorare questa situazione diffusa, mi sentirei di accettarle”.

SCORZÉ: ELETTRODOTTO DA INTERRARE Il 15 dicembre scorso la presidente del Consiglio provinciale, Marina Baleello, ha partecipato a Scorzè ad un’assemblea pubblica sul progetto dell’elettrodotto a 380 kilowatt trasversale in Veneto, Venezia Nord–Volpago. In quell'occasione Balleello, a nome della Provincia di Venezia, ha presentato il voto unanime con il quale il Consiglio provinciale si è espresso in favore dell’interramento dell’elettrodotto, come richiesto dal Comune di Scorzè. “Si è trattato di un parere analogo a quello sull’elettrodotto Dolo-Camin – ha commentato la presidente – in conformità al Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Venezia, Ptcp, il quale esclude linee aeree per la realizzazione di elettrodotti».

La Provincia di Venezia ha sostenuto il progetto formativo del Rugby Mirano, dal titolo “Sport ed educazione. Saper far squadra... per crescere insieme”. In particolare, la presidente del Consiglio provinciale, Marina Balleello, ha partecipato a tutti e tre gli incontri pubblici del progetto, organizzati al Teatro Nuovo di Mirano tra febbraio e marzo 2011. “La Provincia ha deciso di appoggiare l'iniziativa per la sua alta valenza sociale” - ha commentato Balleello. “Io stessa considero questo progetto una proposta nobile, come antica e nobile è la storia del rugby, disciplina sportiva che si fonda sul massimo rispetto dell'avversario. Si tratta di uno sport che sa trasmettere ai giovani messaggi positivi, che li coinvolgono a tutto tondo: a livello corporeo, ma anche nella mente e nel cuore. Il marchio di garanzia dell'iniziativa era assicurato dal Rugby Mirano, associazione sportiva fondata nel 1957 da Ferruccio Bianchi.”.

BALLEELLO E I 150 ANNI DELL'ITALIA UNITA

Marina Balleello, presidente del Consiglio provinciale di Venezia, ha fermamente voluto una seduta consiliare straordinaria, tenutasi il 16 marzo nella sede di Ca' Corner, per celebrare i 150 dell’Unità d’Italia. “Abbiamo accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio dei Ministri di confermare il 17 marzo giornata di festa nazionale, - ha introdotto Balleello - convinti che tutti i cittadini, insieme, debbano ricordare la storia, gli uomini e gli eventi che in questi centocinquant’anni hanno fatto l’Italia. Si tratta, inoltre, di un anniversario nel quale le Province celebrano con l’Italia unita la nascita della loro istituzione”. La presidente ha quindi continuato: “Un’occasione come questa merita che le ragioni dell’economia, pur condivisibili, siano superate dallo spirito di appartenenza e di indivisibilità delle nostre radici, che la celebrazione intende confermare, guardando al futuro della Nazione. Per onorare senza retorica questo anniversario, ricordiamo a tutti il valore della memoria e dell’Unità nazionale, quali condizioni essenziali per consolidare la nostra democrazia e rafforzare la solidarietà fra tutti i cittadini”. Infine, Balleelo ha precisato: “Abbiamo ritenuto di celebrare per conoscere, che per noi significa intrecciare la storia di Venezia e dei Veneti con quella dell’Italia unita. Ma oggi non è il momento della riflessione critica. Oggi dobbiamo rivolgere un pensiero riconoscente alla passione, alla forza, e al coraggio di quanti, anche nostri concittadini, si spesero con un’idea nel cuore: l’Italia unita”.

Il primo febbraio Marina Balleello ha ricevuto a Ca’ Corner, assieme alla presidente della Giunta provinciale, Francesca Zaccariotto, Adriano Sabbadin e la madre Amalia, rispettivamente figlio e moglie di Lino Sabbadin, il commerciante ucciso a Santa Maria di Sala nel 1979 dai terroristi Pac (Proletari armati per il comunismo). “Ammiro la famiglia Sabbadin, - ha dichiarato Balleello - per la serenità e la compostezza con le quali continuano a convivere con un dramma senza fine. Oltre trent’anni sono trascorsi da quel tragico evento, senza che la giustizia abbia ancora concluso il suo corso. Non è pensabile che un simile dramma possa essere cancellato dalla memoria dei Sabbadin; allo stesso modo, non è accettabile che questa ferita venga continuamente riaperta, come sta accadendo con le notizie che arrivano dal Brasile. Eppure, nonostante tutto, Adriano Sabbadin ha più volte ribadito la sua fiducia nella giustizia e nelle Istituzioni, dimostrando un profilo civico esemplare”. Affinché questa tragedia non cada nel dimenticatoio, ma diventi motivo di insegnamento per le generazioni future, Balleello sostiene con forza la proposta di dedicare una piazza nel comune di Santa Maria di Sala, nella frazione di Caltana, alle vittime del terrorismo.

300 MILA EURO PER IL LICEO MAJORANA La Giunta provinciale ha recentemente stanziato un finanziamento di 295.995 euro per la realizzazione dei nuovi spogliatoi della palestra del liceo scientifico “Majorana” di Mirano, per il cui intervento è già stato approvato il progetto preliminare. Grande soddisfazione è stata espressa dalla presidente del Consiglio provinciale, Marina Balleello, miranese, da tempo impegnata per il miglioramento della sua città. “Con questa delibera – ha dichiarato Balleello – si vanno a soddisfare le aspettative scolastiche della comunità miranese, perfezionando un progetto che di fatto era nato incompleto. Da parte, mia ho sempre sostenuto che la realizzazione della terza palestra, priva di spogliatoi, era come costruire una casa senza i servizi igienici. Con questo intervento, la Provincia di Venezia risponde ad una chiara richiesta del territorio”.


Soluzioni per l'Ambiente Impianti trattamento acque e rifiuti Smaltimento rifiuti industriali Bonifiche ambientali Analisi chimiche e ambientali La Società Depuracque festeggia 40 anni di attività. Attualmente occupa più di 100 dipendenti diretti ed altrettanti esterni. Gli ambiti di eccellenza sono: - Progettazione e realizzazione di impianti di trattamento acque e rifiuti; - Smaltimento di rifiuti industriali su proprie piattaforme autorizzate; - Realizzazioni di impianti in Project Financing; - Bonifiche ambientali anche con impianti mobili autorizzati; - Monitoraggi e prelievi per analisi chimiche con il proprio laboratorio accreditato. L'attività è iniziata il 7 aprile 1971 con lo studio del processo di depurazione, la progettazione e la realizzazione, con la migliore tecnologia allora disponibile, di un primo impianto di trattamento di acque contenenti cromo esavalente. In seguito sono stati realizzati da Depuracque più di 1.500 impianti di depurazione delle più diverse tipologie e grandezze da aziende industriali, artigiane e da enti pubblici in Italia ed anche all'estero. Tra i recenti impianti progettati e costruiti c'è quello che tratta il percolato prodotto dalla discarica per rifiuti solidi urbani più grande d'Europa a Roma. Dal 1988 Depuracque, in un impianto realizzato in proprio a Salzano differenzia e tratta rifiuti liquidi a base acquosa prodotti da terzi. Questi rifiuti nella maggior parte sono provenienti dal bacino scolante nella laguna di Venezia. Nel trattamento si pone particolare attenzione al massimo recupero/riciclo di sostanze ed al totale abbattimento di inquinanti in acqua ed in atmosfera. Negli impianti sono state sempre applicate le migliori tecnologie disponibili per ottenere il massimo dei risultati di depurazione. Depuracque opera dal 1983 nel settore del recuperosmaltimento, per conto terzi, di rifiuti speciali e tossici nocivi con proprie piattaforme polifunzionali di smaltimento, il servizio offerto ad utenti pubblici e privati comprende analisi, raccolta, trasporto e trattamento di rifiuti liquidi e solidi, ed è svolto su tutto il territorio nazionale grazie alla

sezione logistica che coordina i trasporti tra le diverse piattaforme Depuracque ed al proprio parco automezzi per le attività di trasporto. Da giugno 1988 Depuracque, in una piattaforma simile a quella di Salzano realizzata in proprio a Chieti depura/recupera rifiuti liquidi, prodotti da terzi, provenienti dall'Abruzzo e dal Centro Sud Italia. In impianti propri in diversi siti in Italia a Salzano, Chieti, Portogruaro (VE), Depuracque ha trattato per conto terzi nel 2010 complessivamente 660.000 tonnellate di acque inquinate. Da sempre tutta l'attività di produzione e di trattamento di Depuracque, titolare di brevetti, è stata sostenuta da un proprio centro/laboratorio di ricerca per l'analisi delle acque, dei rifiuti, delle emissioni e degli ambienti di lavoro, struttura fondamentale per la ricerca e per l'applicazione delle migliori tecnologie di depurazione. Il laboratorio Lecher è dotato di moderne tecniche analitiche strumentali: - Spettrometie di assorbimento atomico e di emissione con sorgente al plasma; - Polarografia differenziale, pulsata; - Spettrofotometria UV, VIS, FTIR; - Mineralizzazione a microonde; - Sistemi automatici SPME/URGC/MS; - Purge & Trap/HRGC/MS; - Cromatografia liquida (HPLC) e ionica; - GC/MS, GC/FID, GC/NPD, GC/TCD; - Sistema per analisi TOC;

- Sistema per l'estrazione accelerata con solventi organici; - Microscopia ottica. I principali settori di attività della Società Lecher riguardano: - Analisi e monitoraggi acque superficiali,di falda, potabili e di scarico; - Analisi rifiuti urbani a industriali; - Analisi in ambito alimentare, agricoltura e zootecnia; - Emissioni in atmosfera, ambienti di lavoro, sicurezza e igiene industriale - Valutazione e mappatura materiali contenenti amianto; - Valutazione di impatto ambientale (VIA); - Valutazione rumore interno/esterno; - Consulenze. In collaborazione con Enti di Pronto Intervento, Depuracque mette a disposizione una propria struttura di Pronto Intervento Ambientale per i casi più urgenti (dispersione di idrocarburi o prodotti chimici su sede stradale e terreni adiacenti o in corsi d'acqua e fognature). Con le proprie competenze nella manipolazione di sostanze pericolose Depuracque fornisce alla clientela una squadra specializzata negli interventi in condizioni gravose quali le operazioni di pulizia industriale (cisterne, serbatoi, linee industriali, ecc..). Depuracque dispone di tecnici per la progettazione che, grazie a dispositivi per l'esecuzione di indagini ambientali e laboratori per analisi di caratterizzazioni, valutano e propongono adeguate soluzioni di bonifica; tale progettazione prevede anche di sperimentare su scala pilota l'efficacia delle tecnologie ritenute applicabili. Con i propri impianti mobili autorizzati Depuracque è in grado di fornire una risposta immediata con diverse soluzioni ad esigenze ambientali, particolarmente per la messa in sicurezza delle falde sotterranee. Con la partecipazione ad iniziative di ricerca nel campo ambientale per il trattamento/recupero di rifiuti e/o terreni contaminati, Depuracque è stata la prima azienda in Italia a conseguire: - il Brevetto per il trattamento del percolato di discarica con l'applicazione della tecnologia di evaporazione sottovuoto; - la Qualificazione ENEA ed il Brevetto per l'inertizzazione di rifiuti contenenti amianto. Depuracque ha sviluppato attività di ricerca meritevoli di finanziamento dalla CEE per progetti innovativi nel settore del trattamento di rifiuti zootecnici (progetto LIFE) ed agroalimentari (trattamento acque di vegetazione dell'industria olearia) dal Ministero dell'Ambiente. Questi tipi di attività e altri studi attualmente in corso, vedono Depuracque partner attivo in Consorzio Venezia Ricerche, in particolare nel lo studio per la decontaminazione delle frazioni tossico nocive nei fanghi da scavo dei canali Lagunari (Se.R.Tech.). Per questo studio ha ottenuto un finanziamento dal MIUR L'impegno ambientale trova coerenza anche nelle scelte territoriali e strutturali di Depuracque che per soddisfare in parte le proprie esigenze energetiche produce da anni energia elettrica con due impianti fotovoltaici, mentre un contributo alla riduzione della produzione di CO2 viene fornito con la cura al mantenimento di superfici boschive di proprietà. Il Gruppo Depuracque festeggia i 40 anni di attività ma è ancora molto giovane nella gestione, nelle strutture e nelle progettualità per dar vita ad un percorso sempre nuovo, innovativo e di avanguardia.


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Sabato 20 Marzo 2010 inaugurata l’opera idraulica a Mogliano Veneto (TV) intitolata all’Ingegnere Miranese CHRISTIAN SIMIONATO

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già trascorso un anno da quando, il 20 marzo 2010, è stato inaugurato il nuovo impianto idrovoro a servizio dell’area di Mogliano Veneto, realizzato dal Consorzio di Bonifica Dese Sile (Acque Risorgive). La creazione di tale opera si è resa necessaria dopo l’importante alluvione del 26 settembre 2007, che colpì un’ampia zona, già a rischio per la sicurezza idraulica, a nord di Mogliano, provocando ingenti danni. Dopo tale avvenimento, un Commissario Delegato per l’Emergenza Idraulica, la Provincia di Treviso, il Comune di Mogliano e, l’allora Consorzio di Bonifica Dese Sile, stipularono un accordo

di programma per ovviare ad eventi simili futuri. Tale idrovora è stata significativamente intitolata al Capo Commessa Progetto di Realizzazione Impianto, l’Ingegnere miranese Christian Simionato, prematuramente scomparso (33 anni) nelle acque di Alghero nel settembre 2008 mentre effettuava immersioni in apnea, la grande passione della sua vita. Durante la cerimonia e dopo i ringraziamenti alle autorità partecipanti al progetto, è stato tagliato il nastro e scoperta la targa di intitolazione dell’impianto, da parte degli stessi genitori di Christian Simionato, Sandro e Fiorella. Nel miranese Christian (Ciccio) era conosciuto nel set-

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OLIMPIA 1961 - 2011 50° Anniversario

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ra il giugno del 1961, quando Ernesto Libralesso e la moglie Pierina a Mirano, vicino all'Ospedale civile, aprirono il Bar "Olimpia 2000". Ernesto e Pierina portarono con sé una qualificata esperienza, acquisita nelle gestioni di alcuni ristoranti ed alberghi di prestigiose località, quali Venezia, Jesolo, Borca di Cadore e Longarone. A Borca di Cadore, nell'Albergo "Antelao", avevano ospitato alcuni campioni dello sci durante le Olimpiadi invernali di Cortina del 1956 e le prove del Campionato del Mondo di sci del 1958. Il contatto con i campioni dello sci era stato per loro molto significativo, li aveva entusiasmati e per questo a Mirano hanno intitolato il loro locale "Olimpia Subito "Olimpia", che era anche albergo, ristorante, pizzeria e pasticceria, divenne un ambiente ricercato dalla clientela di Mirano e punto di sosta di medici, infermieri e paramedici dell'Ospedale nelle pause caffé. Oggi "Olimpia" è pasticceria artigianale, caffetteria, e sandwich corner .... è, pure, un frequentato "Games point", dove spesso è di casa la fortuna per far felici chi gioca al Super Enalotto e alla Sisal. Ernesto e Pierina hanno insegnato l'arte

ai figli, soprattutto al figlio Paolo che dal 1987, assieme alla moglie Fulvia, gestisce il locale, apportando continue novità, per rispondere e per anticipare le richieste della clientela. Anche dopo 50 anni il bar “Olimpia” vuole essere elegante nell’arredo, cordiale e cortese nel servizio; un ambiente, dove desideri ritornare, perché ti sei già e più volte sentito a tuo agio. Nel maggio 2007 a 81 anni, dopo breve malattia, è morto papà Ernesto. Il suo ricordo è tutt'ora molto presente nella cittadina e nel territorio del Miranese, dove lo ricordano come una persona sempre positiva, appassionata del gioco delle bocce, amante del ballo e dell'allegra compagnia. I cinque figli e la moglie Pierina ricordano Ernesto come un padre ed un marito che credeva nei “grandi valori della famiglia”, intesa come il dono più prezioso e la forza più grande che si possono ricercare nella vita. Nel ricordo di papà Ernesto, il 22 maggio prossimo saranno ricordati i 50 anni di vita del bar “Olimpia", per prendere slancio nel continuare il cammino per ulteriori e prestigiosi traguardi ed anniversari.

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tore della pallacanestro come giocatore, avendo iniziato a giocare a bel 5 anni e mezzo, e come allenatore del settore minibascket fino al conseguimento della laurea, e, anche quest’anno, come d’altronde l’anno scorso, nelle serate dal 21.06 al 26.06, in piazza a Mirano, si è svolto il torneo di pallacanestro tre contro tre in memoria del giovane ingegnere. A significare quanto Christian fosse legato da un amore morboso con l’acqua, nei ricordi fotografici di famiglia Lo si trova maggiormente in prossimità o in immersione nel mare, con abbigliamento diverso Lo si nota solo al matrimonio della sorella Serena che il 02.07.2010 lo avrebbe fatto diventare zio del piccolo Simone.

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Grande successo e tutto esaurito per “Sulle ali del canto” rande successo di pubblico Giovedi 10 marzo al Teatro Comunale di Mirano per lo spettacolo “Sulle Ali del Canto”. La manifestazione organizzata dall’associazione miranese MusicoTeatro ha fatto registrare anche quest’anno, dopo il“Musical Tabarin”dello scorso anno, il tutto esaurito. Per molti miranesi, e non, è un appuntamento ormai fisso quello con la compagnia miranese. Già dopo tre giorni di prevendita biglietti, gli organizzatori hanno costretto molti ad inserirsi in una provvisoria“lista d’attesa”, nella speranza che magari qualche biglietto si liberasse. Lo spettacolo promosso dall’amministrazione comunale si è aperto ufficialmente una settimana prima con la conferenza stampa di presentazione della serata. L’Assesore Prete, uno dei maggiori promotori dell’iniziativa, ha parlato di“federalismo culturale”, ovvero spettacolo che valorizza gli attori e cantanti locali, persone semplici che di giorno hanno un proprio lavoro ed una famiglia, e di sera con grande passione e voglia si cimentano nel canto e nella recita. Il Direttore Generale

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Dott. Martellini ha invece sottolineato come in tempi di crisi per le casse comunali, l’amministrazione vuole comunque cercare di promuovere e sostenere manifestazioni di associazioni locali di questo tipo. Ha ringraziato inoltre chi si adopera e presta risorse e tempo per l’ottima realizzazione della serata. Anche l’Assesore alla cultura Brugnoli è intervenuta, inserendo nella giornata dello spettacolo, la prima tappa di una serie di incontri dedicati alla donna nel mese di Marzo. Lei stessa ha aperto la serata del 10 marzo ricordando alle oltre 400 persone presenti l’importanza della donna nella società e illustrando i futuri incontri organizzati dal suo Assessorato in tema di pari opportunità. Sono poi iniziate le varie performance dei cantanti, attori e ballerini. Quest’anno la produzione MusicoTeatro, presieduta da Piero Stella, ha voluto proporre un galà che si rifà al teatro della sorpresa futurista, in cui i brani musicali si sono alternati alla danza e alla recita. La direzione artistica affidata alla cantante lirica di altissimo livello Rosetta Pizzo, ha previsto un inizio con la

commedia rusticale per proseguire con l’ottocento ed una rapsodia di musiche popolari, cafè chantant, tabarin e verismo. Si è passati poi all’età del Jazz e alla canzone ritmata, che ha coinvolto il pubblico facendolo battere le mani a tempo con gli attori. Gran finale con la canzone regionale e soprattutto con la canzone veneziana, pezzo forte ormai da anni del MusicoTeatro. Nel’intermezzo dello spettacolo si è esibita la danzatrice del ventre Aniram, anche insegnante di danza presso una scuola del territorio miranese. Quest’anno poi lo spettacolo si è reso ancor più vivo grazie anche alla collaborazione con il Ballet Center di Padova, che era presente con due danzatrici, il Cast, la Compagnia Svanisci con due attori, Filippo Crispo e Veneto Cultura. Al pianoforte a dirigere il tutto come al solito, il Maestro Francesco Signor, anche egli cantante lirico di grandissimo successo. Chi vuole rivedere le migliori immagini e filmati della serata può visitare il sito dell’associazione www.musicoteatro.it Andrea Tomaello

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A.S.D. Atletica Libertas Mirano: vivaio di atleti e campioni

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e tre prime gare di Cross ( Corsa Campestre ) Regionali svoltesi all’inizio dell’anno 2011 a Galliera Veneta (PD), Vittorio Veneto (TV) e Marostica (VI), hanno visto ben 4 vittorie degli atleti bianconeri dell’A.S.D. Atletica Libertas Mirano. Un risultato davvero importante in termini di "qualità" individuali che la nostra squadra, in passato, non aveva mai raggiunto. I due fortissimi fratelli Francesco ed Emanuele Pinton si sono aggiudicati entrambi "due gare su tre” superando la forte concorrenza degli altri atleti regionali, lottando tra i terreni impervi delle prealpi Venete e le paludi di casa nostra, finendo per attirare l'attenzione dei media e dei tecnici federali della FIDAL. Naturalmente tale risultato non è stato casuale. I due fratelli Pinton si sono allenati con impegno e dedizione per tutta la stagione invernale, in ogni condizione di tempo, per giungere a questi livelli, naturalmente senza trascurare gli studi, sotto l'attenta direzione del prof. Luciano Bonaldi e del team di tecnici che li aiutano. Il Campionato Regionale Veneto di Cross ( Corsa Campestre ) che si è svolto Domenica 6 Marzo a Vedelago (TV), ha visto partire, insieme ai due già citati fratelli Pinton (Francesco, giunto 3° nella categoria “Ragazzi” 1,5 km. ed Emanuele giunto 3° nella Categoria “Cadetti” – 2,5 Km.), Alberto Centenaro (giunto 13° nella cat.”Allievi” - 5 Km.), Luigi Bacco (Categoria “Senior” , giunto 12° nel cross Lungo 10 Km). Un bel gruppetto di giovanissimi atlete/i , nati nel 1999, della categoria "Ragazze - Ragazzi" - 1 Km., hanno esordito, tra circa più di 200 atleti, nella loro prima gara regionale (Bacco Allegra, Baldan Laura, Bortolozzo Estifanos, Gasparini Camilla) figurando, ottimamente e dignitosamente, in posizioni di centro classifica, a pochi secondi dalle prime arrivate. E’ da rilevare

Nella foto le atlete miranesi della cat. “Ragazze”: da destra Baldan Laura, Bacco Allegra, Gasparini Camilla

che gli stessi atleti della categoria “Ragazze/Ragazzi”, con anche Bigari Giorgia, e Molnar Dorian e Papini Matteo (assenti alla gara di Vedelago), si erano distinti in precedenti competizioni invernali provinciali di cross – corsa campestre, figurando sempre tra i primissimi posti. Anche se non iscritta con la società miranese di atletica ma all’Assindustria Sport Padova, va citata l’ottima prova

dell’atleta Ilaria Fantoni, allenata nella pista di Mirano dal prof. Luciano Bonaldi, giunta 6^ nella categoria “cross lungo” 6 Km., e incoronata a Vedelago quale campionessa regionale cat. Promesse. I giovani atleti dell’A.S.D. Atletica Libertas Mirano, nella finale Regionale di Vedelago, hanno messo in campo quanto assunto nei nebbiosi, piovosi e nevosi mesi invernali, in termini di condotta di gara e di allenamento, cosa di non poco conto in una età ove molti evitano gli sport di fatica e sacrificio. La A.S.D. Atletica Libertas Mirano conta ora circa 140 soci (dalle categorie Esordienti alle categorie Amatoriali) che si allenano regolarmente nello stadio di Atletica di Mirano. Negli ultimi anni si è confermata quale realtà di livello provinciale ed ogni anno porta a casa un buon numero di titoli, podi, nelle diverse discipline (velocità, staffetta, salto in lungo e alto, corsa ad ostacoli, lancio del peso etc), sia nella stagione estiva su pista che in quella invernale. Da pochi anni, infine, svolge una buona attività nelle dure competizioni atletiche a livello regionale. E’ da auspicare, dopo tutti questi risultati positivi in crescendo e data la passione dei giovani atleti e dello staff tecnico, quanto prima l’interessamento da parte delle istituzioni locali e di qualche sponsor per rendere meno faticoso e pericoloso l’allenamento in una pista e negli impianti ora degradati e per sostenere le spese vive gestionali organizzative. Matteo Gallo presidente ASD Atletica Libertas Mirano Sandro Baldan socio ASD Atletica Libertas Mirano

I fratelli Pinton: due campioni dell’A.S.D. Atletica Libertas Mirano

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manuele Pinton, classe 1996, di Spinea (VE), è una delle ultime leve del mezzofondo veloce più interessanti a livello regionale. Emanuele, secondo il suo allenatore, prof. Luciano Bonaldi dell’ASD Atletica Libertas Mirano, ha una facilità di corsa non comune. E’ completo in qualità fisiche, in forza, resistenza, velocità e può ancora migliorare nell'economia della corsa. A Emanuele correre è sempre piaciuto, sin da quando viveva in Etiopia. Anche ora, quando esce da scuola per ritornare a casa segue, correndo, gli amici che però tornano in bicicletta.… Emanuele Pinton Francesco, classe 1998, il più

giovane, ma comunque ormai esperto, si allena nella stessa pista del fratello e sotto la direzione del prof. Luciano Bonaldi per le medesime discipline. Anche lui ha ottenuto sempre risultati di ottimo livello, arrivando con merito sul podio in diverse competizioni da lui affrontate sia provinciali che regionali, sia su pista che in campestre. I due fratelli si allenano tre volte alla settimana nelFrancesco Pinton l'impianto sportivo di Mirano “Marcellino Gallo” ed a volte, il sabato, per i viottoli del Montello. Lo scorso anno, Emanuele, ai Campionati italiani di

Il “Centro Anziani” di Mirano verso le nuove elezioni dello staff direttivo

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l presidente Giovanni Vanzan e la vicepresidente Marisa Cappellotto fanno il punto sulla situazione del Centro Anziani di Mirano che si prepara alle nuove elezioni di maggio: la struttura è stata rinnovata, resa più accogliente, tanto che sembra un “salottino” e si sono aggiunti molti nuovi tesserati, formando così un gruppo più consistente. Questi gli appuntamenti “fissi” per stare insieme all’insegna dell’amicizia: ogni 2° giovedì del mese è presente la Croce Rossa per l’effettuazione gratuita di vari esami agli anziani presenti; si gioca a carte, a tombola e ci si diverte con molti altri passatempo; ogni domenica si fa festa in sede con pranzo e musica da ballo. Un sincero ringraziamento va dunque a tutto lo staff direttivo uscente per l’attività svolta a vantaggio degli iscritti, al segretario-cassiere Lino Bertoldo e a quanti volontariamente contribuiscono alla buona riuscita di tutte le varie attività. Si sta intanto avvicinando il giorno del rinnovo del Direttivo, previsto con le elezioni a fine maggio 2011, e il presidente Giovanni Vanzan si augura che qualche altro socio voglia prendersi l’impegno, non certo facile, di portare avanti la gestione

del Centro Anziani con nuove idee e nuove iniziative.

Cles (TN) è arrivato settimo nei 1000 mt.categoria Cadetti, (primo comunque della classe 1996) e quarto nei 1000 metri ai campionati Regionali Veneti che aveva comunque vinto da “Ragazzo” nel 2009. Entrambi naturalmente sono anche campioni provinciali in carica nei 1000 metri. Nell’ultima edizione del campionato Regionale Individuale di corsa Campestre, svoltosi a Vedelago (TV) il 6.3.2011 si sono piazzati entrambi terzi, dopo però aver vinto tra Gennaio e Febbraio 2011 n° 2 Cross regionali a testa. Due ragazzi che, con il loro impegno, passione e dedizione, supportati da un pizzico di fortuna, meriterebbero di arrivare alla maglia nazionale. Matteo Gallo presidente ASD Atletica Libertas Mirano

POESIE MAMMA, MI PIACI QUANDO … Mamma, mi piaci quando … mi aiuti perché sono in difficoltà. quando mi consoli perché son triste. Mamma, mi manchi quando … sei via per lavoro quando mi sei lontana mi manchi quando… Quando mi fai le coccole sono tanto felice, tu sei la mia felicità. grazie a te vado a scuola bellissima. Mi piace quando mi sei vicina perché mi mandi affetto Mamma, quando stai male … mi dispiace e ti penso tantissimo. Mi piace stare con te. Gioia Mariasole Galiazzo N.B. Gioia Mariasole, 8 anni, è la nipotina del famoso Gemerino che ci allieta con la sua simpatia durante le festività.

Sandro Baldan socio ASD Atletica Libertas Mirano

OCCHI Occhi che hanno visto il mondo che di gioia hanno anche pianto e, molto spesso, per un amore perso, occhi che sanno parlare al cuore occhi che il cuore sa capire occhi che non sanno mentire occhi frammenti di mari lontani, di delfini, di gabbiani, occhi che si chiudono per poter meglio ascoltare la musica del mare, occhi che non si possono dimenticare perché non ce ne sono di uguali. Alba R. PRIMAVERA Il cielo terso chiazzato di piccole e grandi nuvole, cantano gli uccelli l’aria è soffusa del dolce profumo di rose e di glicine in fiore; la primavera è dolce sensuale hai voglia di camminare non solo … più di camminare … volare, ti senti leggera come la spuma del mare vai adagio, corri, ti soffermi calpestando l’erbetta dei prati sperando di trovare un quadrifoglio per metterlo nel libro come ricordo e in ogni momento … che il libro leggerai della primavera trascorsa ti ricorderai. Alba R.


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I CORPI DI LUCE svelano l’enigma dei Cerchi sul Grano Simbolica cerchiana – Crop Circles

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egli ultimi anni il nome di Maria Morganti, contattata di Mogliano Veneto, è diventato sempre più conosciuto e ripetuto non solo tra gli appassionati di ufologia e gli addetti ai lavori del mondo del mistero, ma anche tra il grosso pubblico; e questo grazie all’infaticabile opera di divulgazione che la presidentessa del gruppo “La Corona” da diversi anni attua metico-

losamente attraverso giornali, congressi e partecipazioni televisive di grande ascolto come il Maurizio Costanzo Show, a Piazza Grande con Giancarlo Ma galli, a Domenica In con Paolo Bonolis, a pomeriggio Cinque di Barbara D’Urso e di recente in uno speciale di Studio Aperto su Italia 1. In questo libro Maria Morganti racconta le sue ultime ricerche ed i suoi incontri con alcuni Esseri o Sfere di Luce, affettuosamente da lei chiamati “Perle del Cielo” che, presentate da Neuronice (creatura extraterrestre che già da molto tempo contatta la sig.ra Morganti) si presentano come Etram, Enoir ed Atez. Grazie così all’eloquio della sig.ra Morganti, spesso facile ed appassionato, ma altre volte erudito e complesso nella descrizione di eventi tecnologici ed evolutivi narratagli da queste creature, il lettore viene introdotto alla conoscenza di “segrete rivelazioni” concernenti la nostra stessa esistenza. Nella seconda parte di questo libro, ecco poi che, con una documentazione precisa, tecnica ed esaustiva, il ricercatore Luciano Gasparini espone il sistema per la decodifica dei crop-circles: questi agriglifi invitano le nuove generazioni alla conoscenza di un nuovo pensiero, ed alla costruzione di nuove elaborate cogitazioni che portate a livello emozionale, garantiscono istruzioni e discipline terrene e cosmiche nello stesso tempo. Ciascuno di essi, retaggio di civiltà dotate di una consapevolezza più elevata, compendiano nella loro interezza la “Molecola Pensante” che distribuisce pensieri, simboli, forme e linguaggio.

LUNARIO PER TRAVASARE E IMBOTTIGLIARE IL VINO dal 19 Marzo al 3 Aprile dal 18 Aprile al 3 Maggio dal 17 Maggio al 1 Giugno dal 15 Giugno al 1 Luglio dal 15 Luglio al 30 Luglio dal 13 al 29 Agosto dal 12 al 27 Settembre dal 12 al 26 Ottobre dal 10 al 25 Novembre dal 10 al 24 Dicembre

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Lettera testamento del Ten. Adolfo Ferrero

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enne scritta alla vigilia della battaglia dell'Ortigara, precisamente alle ore 24.00 del giugno 1917, dal Ten. Adolfo Ferrero, torinese della classe del 1897 (20anni), arruolato nel 3° Reg. Alp. Btg. Valdora, insignito di medaglia d'argento. V.M. Gli venne conferita la Laurea ad Honorem in lettere e filosofia, trovò eroica morte il 19 giugno 1917 e le sue spoglie riposano al Sacrario Militare di Asiago, questa venne rinvenuta dopo oltre 40 anni, in perfetto stato di conservazione e con ancora alcune tracce di sangue, assieme ai resti mortali di un soldato che si presume fosse l'attendente, al quale aveva consegnato la lettera perché la recapitasse. 18.06.1917 ore 24,00 Cari genitori Scrivo questo foglio nella speranza che non vi sia bisogno di farvelo pervenire. Non ne posso fare a meno: il pericolo è grave, imminente. Avrei un rimorso se non dedicassi a voi questi istanti di libertà, per darvi un ultimo saluto. Voi sapete che io odio la retorica, ...no, no, non è retorica quello che sta facendo. Sento in me la vita che reclama la sua parte di sole, sento le mie ore contate, presagisco una morte gloriosa, ma orrenda... Fra cinque ore qui sarà l'inferno. Tremerà la terra, s'oscurerà il cielo, una densa caligine coprirà ogni cosa, e rombi, e tuoni e boati risuoneranno fra questi monti, cupi come le esplosioni che in quest’istante medesimo odo in lontananza. II cielo si è fatto nuvoloso: piove... Vorrei dirvi tante cose...tante...ma voi ve l'immaginate. Vi amo, Vi amo tutti tutti. Darei un tesoro per potervi rivedere, ...ma non posso... Il mio cieco destino non vuole. Penso, in queste ultime ore di calma apparente, a te Papà, a te Mamma, che occupate il primo posto nel mio cuore, a te Beppe, fanciullo innocente, a te o Adelina.. addio.. che debbo dire? Mi manca la parola, un cozzare di idee, una ridda di lieti, tristi fantasie, un presentimento atroce mi tolgono l'espressione... No, no, non è paura. Io non ho paura! Mi sento ora commosso pensando a voi, a quanto lasciò, ma so dimostrarmi dinanzi, ai miei soldati, calmo e sorridente. Del resto anche essi hanno un morale elevatissimo. Quando riceverete questo scritto fattovi recapitare da un'anima buona, non piangete e siate forti, come avrò saputo esserlo io. Un figlio morto per la Patria

Medaglia d’onore

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l bersagliere Giuseppe Bove, della Sezione di Mirano ci informa che: La Repubblica italiana con la Legge n. 296 del 27/12/2006, articolo 1, commi 1271 - 1276, ha stabilito la concessione di una "MEDAGLIA d' ONORE" ai cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra. Tutti possono usufruire di questo beneficio, ciascun cittadino, che abbia notizia di familiare, ancora in vita o deceduto, militare o civile, che sia stato nella posizione di deportato ed internato presso lager nazisti, ha pieno titolo di poter usufruire di questo beneficio. Quando il diretto beneficiario è deceduto, il riconoscimento viene attribuito al familiare più stretto. Questa medaglia nella sua semplicità racchiude un significativo valore intrinseco: è un tangibile segno di rispetto e di riconoscenza per chi ha sacrificato la propria vita per dare ai posteri un mondo più libero e più giusto. La domanda di richiesta, per la quale non c'è scadenza di presentazione, può essere inoltrata al seguente indirizzo: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Comitato per la concessione della Medaglia d'Onore Via della Mercede, 9 00186 ROMA

Il Sacrario Militare di Asiago

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l sacrario militare di Asiago sorge sul colle Leiten a quota 1058, nella città omonima. Venne progettato dall'architetto Orfeo Rossato di Venezia, ed è stato ultimato nel 1936. Il monumento è a pianta quadrata ed è composto di due parti essenziali: la parte inferiore a base quadrata con lato di 80 metri, che costituisce la vera e propria cripta dove in gallerie sono ospitati i loculi con i resti dei caduti. Le gallerie convergono al centro alla cappella ottagonale dove sono collocati i resti di dodici Medaglie d'Oro al Valor Militare. La parte superiore è costituita da un grande arco trionfale alto 47 metri con scalinate larghe 35 metri. Al centro dell'arco è stata posta una simbolica Ara Votiva. Si accede alla struttura tramite una scalinata che termina in prossimità di una cancellata in ferro battuto. Ai lati dell'ingresso principale due rampe di scale permettono di accedere alla terrazza sovrastante da cui si può ammirare il panorama della conca dell'altopiano di Asiago. Sul parapetto sono sistemate frecce indicatrici rivolte verso le cime storicamente più importanti: Pasubio, Spitz di Tonezza, Zebio, Verena, Malette di Gallio, Sisemol, Valbella, Lemerle e Cengio. Nel sacrario riposano 54.286 caduti della Prima Guerra Mondiale e 3 della Seconda Guerra Mondiale.

non è mai morto. Il mio nome resti scolpito indelebilmente nell'animo dei miei fratelli, il mio abito militare, e la mia fidata pistola (se vi verrà recapitata) gelosamente conservati stiano a testimonianza della mia fine gloriosa. E se per ventura mi sarò guadagnata una medaglia, resti quella a Giuseppe... O genitori, parlate, frà qualche anno, quando saranno in grado di capirvi, ai miei fratelli, di me, morto a vent'anni per la Patria. Parlate loro di me, sforzatevi a risvegliare in loro ricordo di me... M'è doloroso il pensiero di venire dimenticato da essi... Fra dieci, venti anni forse non sapranno nemmeno più di avermi avuto fratello... A voi poi mi rivolgo. Perdono, vi chiedo, se v'ò fatto soffrire, se v'ò dati dispiaceri. Credetelo, non fu per malizia, se la mia inesperta giovinezza vi à fatti sopportare degli affanni, vi prego volermene perdonare. Spoglio di questa vita terrena, andrò a godere di quel bene che credo essermi meritato. A voi Babbo e Mamma un bacio, un bacio solo che vi dica tutto il mio affetto. A Beppe e a Nina un altro. Avrei un monito: ricordatevi di vostro fratello. Sacra è la religione dei morti. Siate buoni. Il mio spirito sarà con voi sempre. A voi lascio ogni mia sostanza. E' poca cosa. Voglio però che sia da voi gelosamente conservata. A Mamma, a Papà lascio... il mio affetto immenso. E' il ricordo più stimolabile che posso loro lasciare. Alla mia zia Eugenia il crocefisso d'argento, al mio zio Giulio la mia Madonnina d'oro. La porterà certamente. La mia divisa a Beppe, come le mie armi e le mie robe. Il portafoglio (l 100) lo lascio all'attendente. Vi Bacio Un bacio ardente di affetto dal vostro aff. mo Adolfo. Saluti a zia Amalia e Adele e ai parenti tutti.

1° Anniversario Raduno Provinciale Bersaglieri Sez. di Mirano

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Associazione Nazionale Bersaglieri Sez. di Mirano in occasione del l° anniversario del raduno svoltosi a Mirano nel 2009 ha voluto festeggiare tale evento organizzando per tutti gli iscritti, i simpatizzanti e i familiari un'uscita per il 17/10/2010 a Caorle. La giornata si è svolta con la visita guidata ai reperti archeologici dell'Impero Romano siti in Concordia Sagit-

taria per poi proseguire con il pranzo a Caorle. Al termine del pranzo, il Presidente Luigino Vecchiato a sorpresa, coadiuvato dal Segretario Giuseppe Bove, ha consegnato una targa ricordo a Luigi Boldrin quale presidente più anziano e ha voluto premiare anche tutti gli iscritti e i simpatizzanti che nel corso del 2010 con la loro continua partecipazione ai raduni, alle cerimonie combatten-

tistiche, alla disponibilità a svolgere anche attività di volontariato hanno permesso di tenere alto il nome della sezione di Mirano L'Associazione è sempre disponibile ad accettare nuove iscrizioni sia di bersaglieri che di simpatizzanti ed Augura a tutti i Miranesi un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo. Per informazioni, tel. 041.430951. Il Presidente Luigi Vecchiato



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Dai Laghi Masuri (Polonia)… a Vetrego

Si salvi chi può! ...arriva Renzo Groppello

Seconda puntata Incerta è l’origine del nome Vetrego. Il Bonamico cita “Vitricum” che significa dimora di villici o lavoratori di terreno; potrebbe però anche voler dire “vecchie regole”come esprime don Pietro Mozzato (parroco di Vetrego)… ma “vecchie” quanto? La prima forma di abitazione costruita dall’uomo è stata la capanna, che ha sostituito le caverne che lo avevano ospitato per tanto tempo. Il primitivo si è costruitola casa con il materiale che aveva a disposizione. Ed è qui che entrano in ballo, e ne sono ancora testimonianza visibile, le fondamenta di molte case della zona che sono fatte di mattoni romani trovati nei campi mentre si arava. Si riconoscono subito perché risultano molto appiattiti, come si usava allora. Non ci sono molti documenti scritti a riguardo, ma molto si può dedurre dai reperti archeologici che restano come testimonianza della cultura e dello stile di vita delle popolazioni che abitavano qui. Probabilmente prima che sorgesse il graticolato romano, qui abitavano delle popolazioni che avevano raggiunto un certo tipo di civiltà e che sapevano lavorare la creta (terreno ottimale) e la lana (come testimoniano molti ritrovamenti di attrezzi per la lavorazione). Se le cose stessero così (e ci piace pensarlo), la piccola frazione di Vetrego risulterebbe antecedente alla nascita di Cristo, oltre duemila anni fa. Teniamo a precisare che tutte queste specifiche osservazioni sono state riportate da don Pietro Mozzato

che a suo buon volere ha nominato tutti i componenti del Gornik Fc vetreghesi d’adozione. E veniamo perciò ai polacchi-vetreghesi … Anche noi abbiamo le nostre origini che nascono dalle ceneri di una vecchia polisportiva di Mirano che con l’apporto di alcune figure storiche (in primis G. Titolo, S. Masetti, C. Tomolo, Zanier ed altri) si è tramutata in Gornik F.C. l’origine del cui nome è stata spiegata nella puntata precedente. Dopo alcuni anni di peregrinare, Vetrego (don Pietro) ci ha ospitato in questo centro sportivo, ottimo ritrovo per tutti noi. Ci si riunisce immancabilmente ogni lunedì sera per una breve sgambatura e seguire una partita vera e propria. Siamo supportati in codesta attività da due ottimi allenatori (Renzo Groppello e Mario Gasparini), da un preparatore atletico, (Giancarlo Tonolo), da un direttore sportivo e factotum, (Graziano Salviato) ed infine assistiti dal lato sanitario dal dottor Fernando Bozza. Tutti questi, da notare, sono ancora irriducibili atleti praticanti, in compagnia di tanti altri.

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Ma dove si riflette la nostra migliore qualità è nello stare seduti a tavola; questo in effetti diventa un campionato a parte, dove sicuramente non temiamo rivali. Siamo coadiuvati in questa particolare attività dai bravissimi Barbara e Marco (prima c’erano Bepi Stocco e la signora Gabriella). Ogni settimana si alternano i turni del baccalà, del pasticcio, del prosciutto, della verdura, dei neretti, delle costicine…In ogni caso tutto va a finire “a tarallucci e vino” (Casa Cais – Chinellato). La nostra preoccupazione infatti non è chi sia l’avversario da affrontare, bensì cosa si debba degustare dopo la partita… Arrivederci alla prossima Silvano Bertoldo Presidente Gornik F.C.

Il perché di questo titolo è presto detto. Stiamo parlando di mister Renzo Groppello che dalle giovanili della Miranese(1969-70) viene ceduto al Piacenza per tre anni (serie C e B); il giocatore ormai ventenne passa poi a Caserta (serie C) dove si comporta magnificamente e dove conosce la splendida moglie Rosalba, donna semplice e solare che lo seguirà poi per tutta la sua carriera di giocatore prima e di allenatore poi. Un breve passaggio per la Novese (serie D), poi col Venezia per tre anni (serie D e C). La sua carriera di giocatore si conclude con la vittoria della Miranese che conquista la serie D. Renzo si presenta come un atleta un po’ “minuto” ma con l’argento vivo in corpo, un po’ scontroso eppure molto educato. Uno di quelli che il grande Boniperti preferiva (vedi Furino ed Oriali); infatti il grande presidente torinese diceva che prediligeva una squadra di undici generosi lottatori come i campioni sopraccitati. Chiaro che bisogna poi guardare la naturale scala dei valori, ma questi paragoni servono per dare una chiara idea del valore di Groppello come atleta. A parere dei giocatori e dei tecnici degli anni ’70’80 il vero condottiero in campo era proprio lui: si occupava in definitiva di guidare i compagni sul campo, indicare posizioni e controlli a seconda delle circostanze... Già allora quindi si intravvedeva l’occhio vivo ed intelli-

gente del futuro allenatore, magari un po’ singolare ma attuabile in quegli anni di sano respiro provinciale. E qui comincia il suo “valzer” delle panchine... Prima con le categorie inferiori (Maerne, Malcontenta) per passare poi a Mirano (Eccellenza e promozione in serie D). Il suo girovagare lo porta poi sulla panchina di Dolo, Mestre, Lendinara, Rovigo, Pordenone, Giorgione, Pievigina e Vigonza dove sfiora la promozione in serie D. Mister Groppello è per lo più chiamato a campionato in corso (serie C2, Eccellenza e serie D), dove le squadre di bassa classi-

fica stentano a fare risultati. E guarda caso arriva lui e la situazione si capovolge in maniera eclatante. Tipico esempio è stato il campionato testé concluso, 2009-2010, in cui viene chiamato dal Belluno (serie D) che naviga in bruttissime acque (14 punti dalla zona salvezza). In tre mesi e mezzo con una progressione incredibile riesce addirittura a sfiorare la zona playoff. Il suo motto “lavoro, sudore, lavoro” ha sempre gratificato le squadre dirette dal mister Renzo Groppello, miranese “doc”. Silvano Bertoldo

L’impianto sportivo di Vetrego attende ancora una risposta Era stato previsto tra gli interventi di mitigazione ambientale, ma dal 2008 stanno arrivando solo promesse

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on il presente articolo, la scrivente Società Sportiva A.C.D. Vetrego, che annovera nel proprio parco giocatori oltre cento iscritti militanti nelle diverse categorie giovanili e non, denuncia la totale mancanza di informazioni da parte dell'Amministrazione Miranese relativamente alla costruzione del campo sportivo, promesso nell'accordo fatto nell'anno 2008 dall'allora Sindaco Fardin Dott. Gianni e il Commissario Delegato del Passante di Mestre, Sig. Vernizzi. Nelle opere complanari al Passante di Mestre, visto il notevole disagio procurato dalla realizzazione dello stesso alla Comunità di Vetrego, è stato di comune accordo sottoscritto un documento che, oltre alle opere di mitigazione ambientale, prevedeva anche la realizzazione di un impianto sportivo il cui costo era stato preventivato in l milione di euro. A seguito degli innumerevoli incontri che il Comitato Difesa di Vetrego, assieme al rappresentante dei Lavori Pubblici del Comune di Mirano, ebbe a suo tempo con Veneto Strade per la realizzazione di tutte le possibili mitigazioni e sistemazioni viarie locali, si parlò anche della costruzione dell'impianto sopra detto e fu palesemente dichiarato che tale opera, da individuarsi nella zona proprietà Mariutto adiacente la rotonda autostradale, poteva essere eseguita a patto che 1' Amministrazione Co-

munale di Mirano desse la possibilità a Veneto Strade di realizzare a fianco della struttura un parcheggio scambiatore necessario ai mezzi che escono dall'attuale uscita autostradale in località Vetrego. Fu il Dott. Vernizzi ad esprimersi in tal senso, e questo fu detto nel 2009, fin tanto che ci si incontrava per organizzare di comune accorto (Comitato, Amministrazione Comunale e Veneto Strade) la realizzazione fattiva delle opere di mitigazione. Da allora fu chiesto a più riprese da parte del Comitato Difesa di Vetrego, all'Assessore ai Lavori Pubblici, quando e con quale tempistica si intendeva procedere alla realizzazione del Campo sportivo, dando comunicazione e relativa approvazione a Venento Strade del relativo parcheggio che era condizione necessaria alla realizzazione dell'impianto stesso. Impianto Sportivo per il quale si era ipotizzato e accettato un costo inferiore al milione di euro precedentemente messo nero su bianco nell'accordo di massima del 2008, vista la scarsità dei fondi a disposizione di Veneto Strade, ma che si poteva ugualmente realizzare a condizione del parcheggio scambiatore. Ad oggi, non esiste alcun documento in possesso della scrivente Società sportiva, e/o del Comitato Difesa di Vetrego che faccia capire se e dove il campo sportivo di verrà realizzato.

Di recente la Società Sportiva ACD Vetrego e il Comitato Difesa di Vetrego hanno avuto un colloquio con l'Assessore allo sport Sig. Prete, chiedendo anche a Lui se ne sapeva qualcosa al riguardo e fu con amara sorpresa che lo stesso ci disse che si doveva informare al riguardo e che poi ci faceva sapere. Aspettiamo entrambi un'esauriente risposta. Sono passati due anni dalla realizzazione del passante di Mestre e l'attuale Amministrazione Miranese deve ancora presentare a Veneto Strade la bozza dell'impianto da realizzarsi con relativo parcheggio scambiatore. Nei vari articoli precedenti di “Vivi Mirano”, abbiamo avuto la possibilità di leggere che sono stati messi a disposizione dell'Amministrazione Comunale i fondi necessari per la realizzazione dei lavori complanari al Passante. Non si capisce perché si parla di tante opere viarie (rotonde, piste ciclabili, asfaltatura di strade, realizzazione di Piazze ecc) tutte previste nel mandamento del Comune di Mirano, (centro e frazioni) ma a Vetrego, dove realmente la popolazione vive il disagio quotidiano del passante di Mestre, visto che lo stesso taglia la frazione in due parti, non viene citata alcuna opera, tanto meno quella promessa nell'accordo siglato nell'anno 2008.(campo sportivo).

Come se non bastasse, è opportuno ricordare che non solo il campo sportivo sembra essere stato messo nel dimenticatoio, ma non si smuovono di un centimetro nemmeno le opere al momento più importanti, quali la realizzazione della barriera ferroviaria (zona ovest di Vetrego), ancora mancante e la realizzazione delle barriere fonoassorbenti all'altezza del civico 2 di Via Basse, oltre alla messa in sicurezza dell'incrocio all'altezza della rotonda autostradale, direzione Vetrego. Queste richieste, è giusto saperlo, sono state sin d'ora fatte a Veneto Strade dal Comitato Difesa di Vetrego e non risulta agli atti che sia il Comune di Mirano ad interessarsi di tali questioni. Come sempre è successo nella storia Miranese, la frazione di Vetrego viene ancora considerata la meno importante, nonostante tutte le belle parole pubblicamente espresse nelle varie riunioni di Consiglio e/o giunta o di piazza, ma alle quali non si vede concreto riscontro oggettivo. Si chiede pertanto all'Amministrazione Miranese di attivarsi proficuamente, visto che le opere sopra dette sono stata promesse e accordate. Perché quindi perdere tale occasione per Vetrego? Ci sorge il dubbio che l'Amministrazione Miranese voglia orientare tali risorse verso siti e luoghi dove del Passante di Mestre non ne sanno ancora l'esistenza.


MIRANO ‘AL POZZO’: 20 ANNI DI PASSIONE N

el panorama sportivo miranese, si contraddistingue una piccola ma significativa realtà che, al termine della stagione agonistica 2010/2011, festeggerà con pieno merito i 20 anni di attività. Nel 1991, infatti, fu fondata la società di Calcio a 5, Mirano ‘Al Pozzo’, da un gruppo di amici della piazza di Mirano, che era solito ritrovarsi presso il pozzetto di Piazzetta ‘Donatori di Sangue’ e che intravedevano in questo sport semi-sconosciuto un futuro roseo. Molte società di Calcio a 5 sono sorte nel veneziano, da allora, ma poche unità resistono dai primi anni 90, senza fusioni, collaborazioni o altro. La compagine del Mirano ‘Al Pozzo’, infatti, ha saputo reinventarsi negli anni, cambiando presidenti, allenatori, giocatori, ma rimanendo fedele al proprio credo di non elargire alcun rimborso spese ai giocatori, ma di fornire, piuttosto, una possibilità gratuita a molti atleti di partecipare ad uno sport avvincente ed in continua crescita. Il filo conduttore di tutti questi anni per il ‘Pozzo’ è sempre stato il blocco dirigenziale, che per puro spirito di volontariato cerca ogni anno di allestire compagini competitive e rispettose del campionato a cui viene iscritta la squadra. A guidare la società miranese troviamo il Presidente Favaretto Federico, coadiuvato dal vice Pesce Giorgio e dal segretario Simonato Cesarino. A completare il gruppo dirigenziale ci sono Chinellato Matteo, Montin Domenico, Peplis Simone, Perissinotto Walter e Stefani Alberto. La squadra è stata affidata quest’anno al tecnico Calzavara

Renzo, vecchia conoscenza del calcio miranese, e al vice Perissinotto Mauro, da sempre tesserato con questa società, ed è stata iscritta al campionato FIGC di serie D di Calcio a 5.

Dopo un’annata difficile, il Mirano ‘Al Pozzo’ si é presentato, comunque, ai nastri di partenza di questa stagione con ottime prospettive e con obiettivi ambiziosi. La rosa dei giocatori a disposizione del mister Calzavara, infatti, è alta-

mente competitiva ed il lavoro svolto in estate da tutto lo staff dirigenziale ha portato 6 nuovi inserimenti che vanno a colmare ruoli chiave, spesso scoperti nella scorsa annata. Al temine del girone di andata la classifica non era poi così rosea, ma la ripresa delle partite nel girone di ritorno, ha visto la squadra del Mirano ‘aL Pozzo’ superare anche gli avversari più insidiosi, lottando per un posto ai play off promozione. Tale realtà non sarebbe possibile se in questi anni il Mirano ‘Al Pozzo’ non avesse fidelizzato i propri sponsor, creando, tramite il suo ideatore ed organizzatore, Pesce Giorgio, una rete di visibilità e di fiducia insita nel progetto ‘Privilege Card’, che da quest’anno grazie alla collaborazione con il Comune di Mirano, si è potuto distribuire una carta vantaggi a tutte le famiglie di Mirano. Questo nuovo tipo di sponsorizzazioni varca i canonici confini di palazzetti o campi sportivi e si presta ad essere un riferimento per tutte le realtà sportive miranesi. La storia del Mirano ‘Al Pozzo’ è, quindi, ancora tutta da scrivere e per vedere all’opera i nostri beniamini, basterà venire numerosi, a seguire le partite casalinghe, che si svolgeranno al Venerdì sera alle 21.30, presso la nuova struttura sportiva del Liceo Scientifico ‘E. Majorana’ di Mirano, dove il Presidente Favaretto e tutto lo staff saranno lieti di tifare assieme a voi, per vivere un’annata piena di vittorie. Il Presidente Favaretto Federico


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Il mondo pacifico dei funghi

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olti di noi girano da decenni per boschi e parchi e possono dire di averne viste ... di tutti i colori. I colori della natura, che non finiranno mai di stupire nemmeno il più esperto e navigato escursionista, con i fiori, gli alberi, i funghi, gli animali, sempre inimitabili. I colori del tempo, con i cieli azzurri, i temporali, le nebbie fitte che ti tolgono l'orientamento, le nevicate improvvise. Ma ci sono i "colori" del vario mondo degli uomini. Qualcuno riesce a rilassarsi passeggiando, assorbendo quel senso di pace che un bosco può regalare, dimenticando per un attimo il resto dei problemi o lasciando tutte le tragedie quotidiane che una scatola più o meno quadrata ci riversa puntualmente sulle coscienze. Altri proiettano la lotta di tutti i giorni sulla ricerca af-

fannosa di ambite prede. Bisogna arrivare prima, e se qualcuno ci ha preceduto, lo si aggira con abile manovra di accerchiamento. Si sente dire addirittura di risse per quel fungo in più o per un posto migliore per parcheggiare. E così, tra scherzi e cose serie calpestiamo frettolosamente un mondo che, a soffermarci un po’ di più, potrebbe insegnarci tante cose. Che armonia! Aria, acqua, terra, piante, animali ... funghi. Che rispetto! Ognuno nel suo ruolo determinante e nel rispetto di una legge naturale, da sempre. Che pace! Crescono insieme, anche di "razze" diverse, si offrono al ciclo inesauribile della vita, senza voler nulla in cambio, senza recriminare. Paolo Trevisanato

Associazione Micologica Bresadola gruppo "Amici Micologi Mirano"

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on tanto entusiasmo e grande soddisfazione siamo pronti ad intraprendere la 32ª annata Micologica. La stesura del programma 2011 è frutto di una scrupolosa analisi sulla valenza delle attività concretizzate negli anni scorsi. Ci siamo proposti un percorso che ci porta dentro la Natura per scoprirla nelle sue varie manifestazioni. Ad una visione globale, senza frammentari confini, fatta di tanti anelli che si chiudono uno sull’altro, in una Natura fatta di uomini e cose, che conserva il profumo dell'Umanità. Non a caso, nella prima parte del programma, non proponiamo solo "FUNGHI", ma molteplici proposte affinché gli incontri (il lunedì lezioni sui funghi) del 2° e 4° giovedì di ogni mese, diventino momenti di condivisione anche con chi non

ha interessi micologici, ma semplicemente voglia trascorrere qualche ora in compagnia. Ci siamo proposti di continuare il dialogo intrapreso con le Scuole, in quanto crediamo che attraverso i nostri interventi Micologici-Naturalistici, sia possibile avere un domani migliore. SE AMI LA NATURA SE VUOI VIVERA UN RAPPORTO DIRETTO A CONTATTO CON ESSA PARTECIPA ALLE LEZIONI E ESCURSIONI ORGANIZZATE DAL GRUPPO "AMICI MICOLOGI MIRANO" VI ASPETTIAMO IL PRESIDENTE Paolo Trevisanato

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Il gialletto

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l CANTHARELLUS CIBARIUS, comunemente chiamato gialletto o gallinaccio, appartiene alla famiglia delle Cantharellaceae. Il cappello ha dimensioni che variano da 1 a 15 cm a seconda della specie o varietà, è carnoso e sodo con un aspetto imbutiforme da giovane, poi appianato con margine involuto sinuoso lobato. La cuticola è liscia, asciutta e opaca. Il colore è di un bel giallo dorato nella sua forma tipica, con cappello più bianco nella varietà BICOLOR. La parte fertile è formata da pseudo-lamelle, molto decorrenti sul gambo, simili a lamelle ma che in realtà sono costolature, nervature anastomizzate, forcate. La carne è bianco-giallina, l'odore è di sapore fruttato. Il gialletto è una specie micorrizica con le radici di molte piante, cresce in gruppi numerosi in luoghi umidi e muschiosi, è un ottimo commestibile, molto ricercato, si presta alla conservazione sotto olio e sott'aceto. Raramente è confuso con specie velenose (solo in alcuni casi ricercatori inesperti lo hanno confuso con l'Omphalotus olearius per via del suo aspetto imbutiforme e il colore giallo delle lamelle), infatti, per non confondersi basterebbe ricordarsi che

1'Omphalotus olearius è una specie lignicola e cresce su ceppaie marcescenti e quando lo troviamo a terra è sempre attaccato ad una radice, mentre il gialletto è una specie terricola. Ci sono in alcune stazioni di crescita anche la varietà AMETHYSTEUS, più appianato, tormentoso, con la parte centrale del cappello di colore violetto-carnicino. Paolo Trevisanato

Ricette TORTA DI CAROTE E FINFERLI Ingredienti per 4 persone 300 gr. di Finferli 100 gr. di carote 100 gr. di zucchero 100 gr. di mandorle tritate 50 gr. di farina 00 2 uova 1 noce di burro Tagliare le carote a listelli e lasciarle asciugare per 4/5 ore: nel frattempo tagliare i finferli a quadratini piccoli e farli dorare in padella già calda con una noce di burro e un pizzico di zucchero. Passare metà dei finferli in un setaccio in modo di ottenere una crema; montare i tuorli d'uovo con lo zucchero, aggiungere le mandorle tritate, le carote, la farina, i funghi ed infine gli albumi montati a neve; amalgamare il tutto e mettere in una tortiera di 22 cm. guarnendo la superficie con dei pezzettini di finferli. Infine cuocere in forno a 160 gradi per 40 minuti circa. CREMA DI CANTARELLI 100 gr. di funghi (Cantharellus cibarius) 120 gr. di burro mezzo bicchiere di vino bianco secco 3 cucchiai d'olio prezzemolo tritato 2 bicchieri di brodo di carne 30 gr. di farina mezzo litro di latte un bicchiere di crema di latte parmigiano crostini di pane sale e pepe

Tagliare i funghi a piccoli pezzi, passarli al tritaverdura e metterli a cuocere con l'olio e un po' di burro. Lasciar consumare l'acqua di vegetazione che formeranno, bagnare col vino, spolverizzare di prezzemolo tritato, aggiungere sale e pepe e completare la cottura per circa 30 minuti. Preparare a parte una besciamella stemperando la farina in 40 gr. di burro sciolto e diluendo con latte; lasciar cuocere per 5 minuti. Incorporare alla besciamella i funghi cotti e passare il tutto al setaccio. Rimettere al fuoco la crema così ottenuta, aggiungere 50 gr. di burro e il brodo, aggiustare di sale e far bollire per qualche minuto. Prima di portare in tavola aggiungere, fuori dal fuoco, la crema di latte, abbondante parmigiano grattugiato e servire, infine, con crostini di pane precedentemente fritti in poco burro. CANTARELLI AL PROSCIUTTO 500 gr. di funghi (Cantharellus cibarius) 80 gr. di burro mezza cipolla 100 gr. di prosciutto crudo salsa worcester una manciata di prezzemolo poca farina sale e pepe Tagliare i funghi a piccoli pezzi, infarinarli e friggerli nel burro con la mezza cipolla affettata e un pizzico di sale. Aggiungere il prosciutto crudo tagliato a dadini, un po' di salsa worcester. Portare a cottura senza far bollire. Prima di servire, cospargere i funghi con il prezzemolo tritato e un pizzico di pepe.




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