Mirano Magazine Dicembre 2011

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MIRANO e n i z a g a M

DICEMBRE 2011

Suppl. a «Guida Casa» - Autorizzazione Tribunale di Venezia N. 1219 del 13/03/1996 - Distribuz. gratuita Direttore responsabile: Laura Colognesi - Coordinatore redazionale: Paolo Leandri - Segretario di redazione: PAOLO TREVISANATO - tel. 041.430036 Associazione ricreativa senza scopo di lucro “Mirano al Pozzo” - Via Giudecca, 26/6 - 30035 Mirano (Ve)

Buon Natale e Felice 2012

Auguri da Paolo Trevisanato, prof. Paolo Leandri, Giorgio Pesce, la redazione, i collaboratori e gli inserzionisti

io leggo

un’avventura a Mirano

All’affezzionata clientela

Lucio e Silvia augurano BUON NATALE Vi aspettiamo


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Mirano: il grande tradimento

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enso che bisogna essere chiari, responsabili e onesti intellettualmente quando si affrontano i problemi che sono sul tappeto della vita politica, economica e sociale di Mirano. Lo dobbiamo a 27.000 nostri concittadini che sono appena usciti dalla fallimentare esperienza dell'amministrazione Cappelletto-Pdl-Lega Nord e che sono stati spettatori e vittime dell'immobilismo di una classe dirigente inadeguata e del tutto incapace di gestire un comune grande e complesso, ma pieno di risorse, come Mirano. A quanto pare a già cominciata la campagna elettorale che porterà alle prossime elezioni amministrative, ma non possiamo correre il rischio che partiti, liste civiche e comitati vari si propongano ai cittadini come se nulla fosse avvenuto in questi ultimi tre anni, ricominciando la solita tiritera di promesse, di scaricabarile e di ricerca di scuse, soprattutto da parte di chi, con il consenso popolare, era stato chiamato a governare nel 2008. Emblematico è il caso dell'accordo di programma sul Passante, siglato il 15 febbraio 2010, fra Regione Veneto, Provincia di Venezia, Commissario Delegato per il Passante e la Giunta Cappelletto.

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DICEMBRE 2011 Stampa: Centro Servizi Editoriali srl (Grisignano - VI)

L'opera è stata realizzata, con i previsti notevoli danni ambientali per il comune, ma nulla è stato realizzato di quanto i cittadini di Mirano si aspettavano come risarcimento e per la riduzione del traffico di attraversamento connesso con il Passante. Mentre negli altri comuni interessati, quali Spinea, Martellago, Salzano le opere di compensazione venivano non solo progettate ma anche realizzate, a Mirano si compiva il più grande tradimento che una classe politica abbia mai commesso ai danni dei cittadini. Né il sindaco Cappelletto, né il Popolo della Libertà, con il suo assessore ai lavori pubblici, Spolaore, e con la presidente miranese del consiglio provinciale, Balleello, né la Lega Nord con i suoi amministratori locali e il suo presidente della Regione, hanno mai fatto nulla di concreto per pretendere, da Regione, Provincia e Commissario per il Passante, il rispetto degli accordi. Il danno provocato ai Miranesi da questi signori si può stimare, complessivamente, in più di 25 milioni di euro. Il risultato di questo tradimento, infatti, è la mancata realizzazione, sia nel capoluogo che nelle frazioni, di opere essenziali per il miglioramento della viabilità e della qualità della vita, per la riqualificazione turistica del paese, per l'utilizzo armonico e compatibile del territorio, per un complessivo sviluppo economico di Mirano. Ecco le principali opere che, a causa della inettitudine amministrativa di PDL e Lega Nord, non sono state eseguite e di cui non c'è nemmeno

il progetto esecutivo, né il finanziamento regionale: Mirano: -Sistemazione dell'argine del fiume Muson, con relativa illuminazione pubblica, nel tratto fra i Mulini di Sopra e Salzano (Ponte Grasso). Questa opera doveva essere progettata e realizzata a cura del Commissario per il Passante, con una spesa prevista di circa 2,5 milioni di euro; - Pista ciclabile tra via Porara e via Scaltenigo, lungo viale Venezia (600.000 euro); - Realizzazione rotatoria fra via Dante, via Mariutto e via Villafranca e riqualificazione delle vie (2.000.000 euro); - Sistema di sicurezza con un impianto di videosorveglianza dotato di 50 telecamere (700.000 Euro); - Vetrego: -Area sportiva e parcheggio in prossimità del casello autostradale (1.000.000 Euro); Scaltenigo: -Pista ciclabile lungo la strada provinciale 26 tra Scaltenigo e Mirano ( con buona pace della portavoce di un comitato per la viabilità che forse sta ancora cercando il progetto esecutivo negli uffici del comune) (2.400.000 euro); Zianigo : - Realizzazione di rotatoria su via Scortegara. Tratto tra Villa Bianchini e via Desman e sistemazione del marciapiedi verso villa Bianchini (600.000 euro); - adeguamento di via Castelliviero e via Desman e nuovo parcheggio cimitero (950.000 euro); -adeguamento via Desman e Rota-

03 torie via Varotara e via Bollati (2.000.000 euro); Luneo: -realizzazione rotatoria tra via Luneo e via Zinelli e riqualificazione e messa in sicurezza di via Luneo (500.000 euro); - pista ciclabile di collegamento con via Luneo lungo via Zinelli e realizzazione ponte di legno sul canale Parauro (350.000 euro); Campocroce: - rotatoria via Chiesa-via Cavin di sala (350.000 euro); -riqualificazione e messa in sicurezza di via don Orione, via Chiesa e via Accopè Fratte, dal ponte delle Fratte alla rotatoria su via Cavin di Sala (1.000.000 euro); Ballò: - risistemazione e realizzazione rotatoria ingresso Ballò (400.000 euro). Purtroppo i Miranesi sono stati traditi due volte. Infatti molte opere di manutenzione delle strade e del territorio, che potevano essere finanziate con parte dei 22 milioni di euro promessi, lo dovranno essere con risorse da reperire nel bilancio ordinario del comune; risorse che, invece, potevano essere destinate all'assistenza delle famiglie in difficoltà, ad aiuti ai giovani disoccupati, alle scuole pubbliche e private, allo sport. Per impedire che si arrivasse a questo, a luglio 2010, tre consiglieri della maggioranza, fra cui il sottoscritto, avevano inviato una lettera al sindaco e alle segreterie locali e provinciali del PDL e della Lega Nord, denunciando la gravissima carenza di capacità amministrativa della giunta, richiamando tutti al

senso di responsbilità nei confronti degli interessi dei Miranesi e invocando un radicale cambiamento di rotta. La risposta è stata un arrogante e irresponsabile silenzio che ha portato all'inevitabile sfiducia della giunta stessa e al commissariamento del comune. E' arrivato il momento che, nell'interesse di Mirano, cittadini, partiti e comitati promuovano una decisa e concreta iniziativa, per obbligare Regione, Provincia e Commissario per il Passante a rispettare finalmente gli impegni assunti. Questo è solo una parte dello sconquasso provocato dal PDL e dalla Lega Nord, attraverso i suoi rappresentanti nella giunta Cappelletto e in consiglio comunale. Assessori e consiglieri che si sono già dimostrati incapaci di amministrare, nei prossimi mesi chiederanno il voto agli elettori, facendo promesse che sanno di non essere capaci di mantenere e tacendo sulle loro passate, gravi reponsabilità.

Claudio Trevisan Ex consigliere comunale Componente del Direttivo Provinciale UDC

Piazzale Pio XII, 1 - 30035 Mirano (Ve) - Tel. 041.430826

Pietre Certificate


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BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI I CLIENTI!

Un sogno nel cassetto fattosi cibo e musica ‌ in un evolversi di emozioni tra suoni e sapori

Vieni anche tu a scoprire il nuovo volto di Mirano


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Dalla Costa: “Bisogna guardare avanti con coraggio e determinazione decidendo di non commettere gli stessi errori”

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a sempre i resoconti delle varie attività si fanno con la fine dell’anno e anch’io voglio produrre alcune considerazioni politico/amministrative di questo periodo. Il dato saliente va identificato con la fine dell’Amministrazione “Cappelletto” avvenuta non solo per l’abbandono di tutto il suo gruppo consiliare passato all’opposizione (caso unico nella storia politica di Mirano), ma anche per una manovra extra istituzionale il cui regista era il suo più fidato collaboratore nonché il dirigente più pagato dell’intera amministrazione comunale. Se in questo contesto già sufficientemente grave inseriamo anche il comportamento di alcuni consiglieri del PDL che, anziché perseguire in primis la buona amministrazione della “cosa pubblica”, hanno curiosamente ritenuto prioritario criticare ed ostacolare immotivatamente l’operato del sottoscritto, solo perché in qualità di Assessore stavo riscuotendo un indubbio successo amministrativo legato ai risultati concreti raggiunti, allora si capisce perché una crisi già latente da diversi mesi, si sia trasformata in una valanga ingestibile che tutto travolge e distrugge. Dopo tutto questo, e considerato anche il grave contesto nazionale sfociato anche in questo

caso nella caduta del governo di centro destra, bisogna guardare avanti con coraggio e determinazione decidendo di non commettere gli stessi errori. Solo cercando tutti insieme, ognuno per la parte di propria responsabilità, di selezionare una nuova classe dirigente politica che emargini ed escluda personaggi noti alle cronache solo per comportamenti negativi, personaggi interessati alla gestione dei beni pubblici al solo fine di incrementare il proprio patrimonio personale, uomini e donne che diano anche il minimo sospetto di esserci solo per favorire qualcuno del “parentato”, potremo fornire un vero servizio alla nostra comunità. Le ricette per evitare che soggetti incompetenti o peggio con interessi di parte non arrivino a ricoprire cariche amministrative ci sono, basta applicarle con serietà e rigore tralasciando almeno per una volta il mero calcolo dei voti e dando finalmente spazio all’inserimento di una nuova classe dirigente che sia imperniata sui giovani e le donne. Oltre alla lista delle cose concretamente fatte come Amministratore, mi piace rammentare l’ottimo rapporto instaurato con i tantissimi cittadini che ho avuto il piacere di incontrare o sentire. A tutti è sempre stata

data l’opportuna risposta. Oltre ad aver seguito i singoli interventi manutentivi ordinari attuati, nel pur breve mandato abbiamo visto l’installazione delle telecamere ai varchi del Centro Storico di Mirano, la pulizia della piazza centrale ogni domenica mattina, l’acquisto di due telecamere mobili da usare sia per la sicurezza che per il controllo del corretto uso dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti nelle varie isole del territorio, l’inserimento delle ”calotte” per la raccolta dei rifiuti in alcune frazioni, iniziando così un sistema più accentuato della differenziazione del rifiuto solido urbano. Si è poi intervenuti per la sistemazione del piazzale delle poste a Scaltenigo ed era stato anche programmato un intervento nei vari cimiteri con particolare riguardo a quello di Campocroce ed inoltre un intervento straordinario di pulizia totale in una parte del territorio di Vetrego grazie all’intervento concreto del Comitato dei residenti lì presente. Abbiamo, altresì, modificato le modalità di realizzazione di alcuni appalti pubblici affinché i servizi fossero più vicini ai bisogni dei cittadini. Infine, per quanto attiene al futuro, l’esperienza di governo e l’attuale situazione economico/congiunturale mi spingono di suggerire ai futuri

Un affettuoso ricordo in memoria di Franca Moron

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Associazione di Promozione Sociale Anziani (APSAM) di Mirano, tramite il presidente Giovanni Vanzan, il segretario Lino Bertoldo e l’intero consiglio, vuole ricordare con una targa in memoria la recente scomparsa della consigliera Franca Moron. Nessuno dimenticherà mai la sua dedizione agli anziani, la sua disponibilità, il suo modo di fare sensibile e il suo sorriso affettuoso verso i soci, per cui è come se Franca fosse ancora tra noi, viva nei nostri cuori e nel nostro ricordo. La nostra preziosa amica si è spenta improvvisamente il 30 ottobre scorso, lasciando nei suoi famigliari, in tutti noi e in quanti la conoscevano un vuoto incolmabile, anche se siamo sicuri che continua a vegliare sui “suoi” anziani che amava e ai quali si è sempre dedicata con tutta se stessa. Ciao, Franca. I tuoi amici dell’APSAM

amministratori di riconsiderare alcuni interventi programmati di elevato costo a favore di altri più modesti investimenti ritenuti essenziali dai nostri concittadini come ad esempio: 1) la costruzione di una rotatoria in Via Scaltenigo all’intersezione di Via Caltressa, punto noto per i tanti incidenti occorsi e per quello mai dimenticato dove ha perso la vita un caro giovane della frazione di Ballò; 2) la sistemazione della pista ciclabile di Via Caltana completandola con l’attraversamento su via Porara e l’inizio dei lavori per la pista ciclabile nella frazione di Campocroce; 3) un radicale intervento di pulizia e sistemazione ciclo/pedonale nella frazione di Vetrego; 4) la rivisitazione dell’accordo sui progetti finanziati con il contributo regionale di 19 milioni di Euro alla luce delle esigenze oggi esistenti nonché delle difficoltà economiche nazionali, regionali, provinciali e comunali; 5 )l’impegno sulla sanità miranese che salvaguardi le potenzialità dell’ospedale di Mirano in un progetto di servizi di rete ponendo al centro del progetto le eccellenze sia di Mirano che di Mestre in modo che cessino le inutili e dannose divisioni e gli utenti possano accedere ad una serie di servizi di altissima qualità in tempi brevissimi.

Ricordiamoci infine che se pur sono importanti le opere pubbliche per la sicurezza e lo sviluppo del territorio, sono e saranno sempre ancor più essenziali per la comunità locale la sanità e l’assistenza socio-sanitaria. E il nostro ospedale di Mirano, proprio per questi motivi, e non certamente per puro campanilismo va rivalutato e salvaguardato pur in un contesto sovra comunale di rete efficiente e di eccellenza. Colgo questa occasione di contatto per porgere a tutti i lettori e alle loro famiglie i più sentiti auguri per le imminenti festività, auspicando che possano veder realizzati nel 2012 le aspettative personali.

Lucio Dalla Costa ex Assessore Servizi ai Cittadini e Manutenzione

Corrado Clini, miranese d’adozione, è il neoministro all’Ambiente nel governo Monti

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a città di Mirano ha un proprio concittadino nel nuovo governo presieduto da Mario Monti: è il neoministro all’Ambiente Corrado Clini. Sessantaquattro anni, laureato in Medicina del lavoro e igiene e sanità pubblica, il prof. Clini ha alle spalle una brillante carriera che lo ha visto ricoprire incarichi di prestigio come quello all’Agenzia europea dell’Ambiente, alla Commissione tecnica del Cipe per la realizzazione del piano nazionale sulla diminuzione dell’inquinamento ambientale e all’Università di Harvard. Originario di Latina, si è trasferito nel Veneto a metà anni ’70 ed ha abitato a Mirano fino al 1990, ricevendo anche il riconoscimento di “Miranese dell’anno”. Quindi si è trasferito nella capitale dopo la nomina a Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, ma il suo legame con la nostra città, dove risiede la famiglia con la moglie Luisa Conti, nota nel territorio per il suo impegno politico, e i quattro figli, è sempre rimasto vivo e profondo.


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Una centrale a biogas a Mirano, all’insaputa dei miranesi Lo sapevate che a Mirano, in via Porara, a due passi dal Centro (vicinissimo alle popolose vie Porara Gidoni, Jacopo da Bassano, Marcuriago e in prossimità dei quartieri Aldo Moro e Gramsci) sta per nascere una centrale a biogas? Certamente pochi sono venuti a conoscenza della cosa e solo perché la settimana scorsa il Comune di Mirano è stato convocato quale diretto interessato, a partecipare alla Conferenza dei servizi della Regione, per valutare la costruzione della centrale a biogas. Premesso che noi dell’UDC, come la maggior parte della popolazione, siamo favorevoli agli impianti a biogas e a tutte quelle tecnologie che combattono l’inquinamento atmosferico e producono energia pulita, vogliamo far presente che ci opponiamo con forza al metodo con cui si procede alla installazione di queste centrali e nello specifico contrastiamo la scelta del sito in via Porara per un impianto industriale. Riguardo al metodo, ricordiamo che è la Regione, non il Comune, a ricevere le domande e rilasciare

concessioni per la costruzione di impianti biogas (in questo caso la ditta Bio 4 Energy di Vigonza, ha presentato alla Regione domanda e progetto di costruzione della centrale in via Porara, su un terreno dove dovrebbe esserci il bosco di mitigazione del Passante); la Regione ha poi convocato una Conferenza dei servizi (fissata per il 30 Novembre 2011) a cui partecipano circa 12 soggetti (Regione, Provincia, Comune, Ulss, Arpav, Avepa, Soprintendenza, Consorzio di bonifica, Enel, Veritas, ecc…). Il Comune si presenterà alla Conferenza dei Servizi con i propri tecnici che dovrebbero dare parere negativo, anche l’Ulss pensiamo farà altrettanto, ma è indispensabile che il commissario prefettizio dott. Gulletta porti avanti le istanze dei miranesi e dei partiti che hanno scoperto le carte su questo impianto di biogas e che ritengono non sia situato al posto giusto in via Porara. Al di là di tutte le rassicurazioni, si sa infatti che una tale struttura porterà un traffico molto intenso di ca-

Fontana di Campocroce

mion per l’approvvigionamento della materia prima e creerà odori non certo piacevoli per l’utilizzo di deiezioni animali che servono per attivare il processo bio-chimico dell’impianto. Infine, l’area di via Porara è e deve restare un’area agricola, meglio se attrezzata a verde per il tempo libero, compresa così com’è tra il canale Taglio e l’area di mitigazione del Passante autostradale. Noi contrastiamo questo modo di fare che lascia fuori dalle decisioni importanti il Consiglio Comunale e passa sopra la testa dei cittadini come un rullo compressore. È vero purtroppo che prima di dare un via definitivo all’impianto, la ditta Bio 4 aveva chiesto il parere del sindaco Cappelletto e della sua Giunta, ed il 26 Maggio 2011, pochi giorni prima di essere mandati a casa e senza portarlo a conoscenza della cittadinanza, la Giunta espresse parere favorevole all’impianto di biogas; in un sito agricolo, a destra di via Porara e prima del cavalcavia del Passante, proprio in prossimità del bosco di mi-

ERBORISTERIA CASTELLANA L’altro modo di stare... bene

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ino a una cinquantina di anni fa non esisteva in paese una rete di distribuzione idrica capillare che raggiungesse tutte le case, e il rifornimento idrico avveniva alle fontane, che per agevolare gli abitanti erano disseminate in quasi tutti gli incroci del paese. Una di queste era collocata ad una decina di metri dall’angolo nordovest della chiesa, dopo il “tombinamento” del fossato, interposto tra la via che attraversa il paese e la chiesa parrocchiale avvenuto nel 1943, è stata prima portata tramite dei tubi vicino alla chiesa e poi chiusa. L’attuale fontana a getto continuo è stata realizzata dopo la costruzione dell’asilo avvenuta tra il 1944 e il 1946. L’opera di arredo urbano che ammiriamo ancora oggi è stata voluta e realizzata da don Antonio Busatto, parroco dal 1922 al 1959 e da don Natale Ferronato, cappellano dal 1936 al 1953, nell’anno santo 1950. La costruzione della fontana è stata favorita dalla collaborazione del conte Ugo Perocco che ha messo a disposizione il suo falegname Ottavio Sanguin per l’armamento, mentre l’esecutore materiale dell’opera per quanto riguarda i getti in calcestruzzo, fu Amedeo Tonolo. Sul perimetro esterno della fontana esisteva fino ai primi anni ‘80 la scritta anno santo 1950; questa fu rimossa quando il perimetro fu rialzato dagli operai del comune di Mirano in concomitanza alla sistemazione del centro paesano. All’interno della vasca troneg-

tigazione al Passante stesso (a quel punto fatto per nulla) e guarda caso a poche centinaia di metri dall’entrata dell’autostrada. Questo purtroppo è un altro regalo del Passante e sappiamo che l’iter approvativo si muove velocissimo e nel giro di un anno potremmo trovarci questo impianto di tipo industriale bello e funzionante. Ricordiamo che qualche tempo fa era stata negata l’autorizzazione all’azienda agricola Frasson che avrebbe prodotto il biogas solo per uso famigliare, ora non si capisce con quali criteri un impianto di tipo industriale possa essere collocato così vicino al Centro e alle abitazioni. Riteniamo pertanto che un simile argomento sia portato a conoscenza di tutta la popolazione, con tutte le implicazioni derivanti da un tale insediamento e solo successivamente si debbano produrre le opportune valutazioni circa l’opportunità del suo inserimento nel contesto del territorio miranese. Annamaria Tomaello Segretaria UDC Mirano

Borgo Pieve, 53 31033 Castelfranco Veneto (TV)

giano due statue ad altezza naturale in pietra di nanto, poste su due piedistalli, che stando ai racconti di alcuni paesani sono provenienti dalla demolita villa Rusteghello in via Accopè Fratte. La vasca della fontana era mantenuta riempita d’acqua da un tubo che era collegato alla fontana a getto continuo che ancora oggi è in azione. Carlo Cacco Non solo storia: Il portavoce del Comitato “Uniti per Campocroce” Roberto Tomaello informa che l’associazione si sta prodigando alla ricerca di fondi necessari per il restauro di quest’opera importante per il paese, e a tal fine è già disponibile un preventivo fornito da una ditta specializzata per attivare la fontana con giochi d’acqua e illuminazioni. Si conta inoltre di ricorrere ad un’offerta libera di tutti i campocrocesi che hanno a cuore il decoro della frazione. Siamo convinti che con il contributo di ciascuno si può fare.

Chiuso per turno: LUNEDÌ Tel. e Fax: 0423 722432


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Dal centro al nord Italia quattro manifestazioni per rendere omaggio ai giovanissimi paracadutisti caduti della Meloria

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on sono stati dimenticati, dopo quarant'anni dalla terribile tragedia dei caduti della Meloria, i quarantasei paracadutisti ed i sei membri dell'equipaggio inglese di Gesso 4 l'Hercules C-130: sono stati ricordati nel migliore dei modi dal centro al nord Italia con quattro manifestazioni per rendere l’omaggio dovuto a dei giovanissimi deceduti. La prima in ordine di tempo si è svolta a Breganze il 9 Ottobre, dove abitava il sottotenente Borghesan, ricordato nel cimitero dello stesso paese assieme a tutti i suoi commilitoni in altrettanti cippi in marmo. Un giorno da ricordare in presenza di alcune delle famiglie dei caduti, le autorità locali, rappresentanze del consolato inglese, un plotone della Folgore direttamente da Livorno e presenti anche molte associazioni dei paracadutisti d'Italia. La seconda giornata del ricordo svoltasi il 16 Ottobre si è trascorsa in un piccolo borgo medioevale del centro Italia, Collescipoli, in provincia di Terni. Nel 1972 esattamente un anno dopo la tragedia, questo piccolo paesino arroccato su di un colle ha voluto rendere omaggio al sacrificio dei giovani militari, pur non essendo direttamente coinvolti nel disastro, intitolando un viale e piantando un piccolo albero per ogni caduto. Dopo quarant'anni la pro loco ha organizzato una manifestazione con lancio di paracadutisti, alla presenza delle autorità locali, associazioni di paracadutisti, rappresentanze militari del consolato inglese di Roma e alla presenza della Famiglia Frasson a nome dell'associazione famigliari dei caduti. Nell'occasione è stata scoperta una targa con tutti i nomi dei 54 caduti della Meloria.

Il giorno 9 Novembre, alla data del quarantennale dalla sciagura, nel Comune di Mirano in provincia di Venezia si è svolta la manifestazione per ricordare i giovani stroncati nell'adempimento del loro dovere, ed è stato il momento ideale per inaugurare la nuova locale Associazione nazionale paracadutisti d'Italia intitolata al caporale Carlo Frasson e al caporal maggiore Sandro Licori. La manifestazione si è svolta presso la piazzetta di calle Ghirardi difronte la targa in marmo che ricorda i due parà caduti. Anche in questa occasione la presenza delle autorità comunali, militari e delle associazioni è stata numerosa, assieme al fratello di Sandro Licori e ad Antonio e Bruna Frasson fratelli di Carlo Frasson. Questa manifestazione ha rappresentato anche la data ufficiale della nascita della sezione miranese dell'Associazione Nazionale Paracadutisti, composta da 32 soci, tra cui i fondatori Pio Gasparini, presidente, Paolo Baldan, Giorgio Cosmo, Livio Belmonte, Paolo Bolzonella e Luigi Moggian Barban. L'ultima data per commemorare la sciagura si è svolta il 12 Novembre a Livorno presso la caserma "Vannucci" sede della Folgore e successivamente in località Banditella per la deposizione di una corona presso il monumento Caduti della Meloria. In tutte e quattro le manifestazioni è stata recitata la toccante preghiera del Paracadutista.

OSTARIA NOVA Vi aspettiamo al cenone!

Auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo


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Tessari: «Otto nuove aule per il Majorana - Corner»

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tto nuove aule ecocompatibili per il Polo Scolastico Majorana - Corner di Mirano. È la risposta della Provincia di Venezia all’aumento di iscrizioni agli istituti compresi nel distretto. Il numero totale degli studenti del Majorana – Corner ha raggiunto quest’anno le 1466 unità, con un aumento costante (l’anno scorso erano 1.437) che ne aveva reso insufficienti gli spazi.

Il primo stralcio dei lavori, del valore di 300mila euro, sarà completato già entro il 2012, portando alla realizzazione di 4 nuove aule e del corridoio di servizio utilizzando gli spazi attualmente occupati dal portico a piano terra. «La realizzazione delle nuove aule porterà anche alla copertura del percorso pedonale che collega il nuovo complesso con quello realizzato nel 2006 – spiega l’assessore all’istruzione Claudio Tessari – trasformandolo di fatto nel

corridoio di servizio alle nuove aule, che sorgeranno sui due lati». Il secondo lotto di lavori, con la realizzazione delle successive quattro aule, sarà completato entro il 2013. Le nuove aule saranno particolarmente ampie, misurando circa 66 metri quadrati ciascuna, dimensione rispondente alla normativa recentemente emanata dal Governo sulla metratura minima per numero di studenti presenti in aula. In totale l’aumento di superficie utilizzabile del Polo scolastico sarà di oltre circa 700 metri quadrati di cui oltre 500 per le aule e poco meno di 200 per i corridoi di accesso e gli spazi di servizio. «Soprattutto le nuove aule soddisferanno tutti i criteri di risparmio energetico attraverso strutture innovative per la realizzazione di muri e soffitti che permetteranno di contenere i costi per il riscaldamento – sottolinea Tessari – Discorso analogo per l’impianto di il-

luminazione che, oltre a garantire il massimo confort ai ragazzi che dovranno studiare all’interno di quelle aule, è pensata per massimizzare la quantità di luce a fronte di bassi consumi». Gli interventi erano stati concordati con la stessa Dirigenza del Polo Scolastico dopo una serie di incontri a seguito soprattutto dell’esubero di iscrizioni al Liceo per l’anno scolastico in corso. «Fa certamente piacere che il Polo Scolastico Majorana – Corner

sia diventato un punto di riferimento per un’ampia fascia del territorio provinciale, non limitata alla sola città di Mirano ma estesa a numerosi comuni del Graticolato Romano, ma ciò comportava un sovraffollamento della struttura, costretta a trasformare in aule anche spazi non idonei alla didattica – conclude Tessari – Con la nuova serie di interventi il prossimo anno scolastico potrà iniziare in maniera decisamente più serena».

Nuovi spogliatoi alla palestra del Majorana – Corner Tessari: «Un centro sportivo al servizio della collettività»

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nizieranno a fine anno i lavori per i nuovi spogliatoi della palestra del Majorana – Corner. «L’obiettivo è quello di rendere la nuova palestra, realizzata nel 2009, indipendente dal resto del complesso – spiega l’assessore provinciale all’istruzione Claudio Tessari – in modo da renderne più semplice l’uso anche per scopi extrascolastici». I nuovi spogliatoi, pavimentati con gres antiscivolo, sa-

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ranno dotati di 8 box doccia, bagni per disabili, spazio infermeria e magazzini per una superficie complessiva di circa 200 metri quadrati. «La realizzazione dei nuovi spogliatoi insieme alla buona disponibilità di parcheggi della struttura aumentano decisamente la fruibilità della struttura al di là dell’orario scolastico – conclude l’assessore Tessari – e possono fare delle palestre del Majorana – Corner un vero e proprio punto di riferimento per la pratica sportiva disponibile per la collettività e in grado di servire un bacino d’utenza particolarmente ampio, proponendo quindi il distretto scolastico come un ambito aperto al sistema urbano e non destinato alla sola attività didattica».


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Andiamo oltre e guardiamo avanti

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on è più tempo di sprecare ancora parole per parlare del fallimento dell’alleanza PDL e LEGA qui a Mirano,un fallimento certificato e sotto gli occhi di tutti nessuno degli impegni presi in campagna elettorale è stato mantenuto. Dopo tre anni di amministrazione PDL-LEGA è migliorato qualcosa? E’ migliorata l’efficienza organizzativa del Comune (da subito abbiamo denunciato le disastrose riorganizzazioni)? E’ stato risolto il problema della viabilità? E soprattutto sono arrivati i 19 milioni di euro per le opere di compensazione del Passante?C’è maggiore sicurezza grazie alle mitiche Ronde di Semenzato, durate neanche un mese ?C’è stata una politica culturale degna di questa città? no se non si intendono per offerta culturale le feste consentite alle associazioni private in ville e quant’altro. Hanno proclamato in ogni occasione che avrebbero tutelato il territorio e invece, sempre proni alle esigenze dei loro capi in regione e in provincia, nulla hanno fatto contro Veneto City e Romea Commerciale e soprattutto contro i loro devastanti effetti su di noi. Di tutte le promesse strombazzate per 3 anni resta come eredità della giunta fatta da Baschiera,Spolaore, Semen-

zato e ovviamente dal dinamico duo Cappelletto- Martellini e con la regia remota di Marina Balleello, restano: una voragine nei conti, 3 telecamere 3 in piazza (costosissime),la “bella” festa degli ocheti e poi solo una marea di rimpasti,di liti e di risibili giustificazioni. E per fortuna che grazie alla nostra opposizione a quella di altre formazioni politiche responsabili e a quella di tanti comuni cittadini, siamo riusciti a fermare la disastrosa ipotesi di una tangenziale in mezzo alle scuole e a alle case di Via Cesare Battisti, altrimenti nell’eredità sarebbe stato compreso questo sfregio incancellabile. Ci avevano promesso una Mirano “città giardino” quello che ci hanno dato è una Mirano Cortile per le loro baruffe. Avevano promesso una Mirano al centro dell’attenzione e ci siamo finiti, nostro malgrado, soltanto per i commenti razzisti nella pagina Facebook del Vicesindaco. QUESTO È IL PASSATO ORA CI ATTENDE LA SFIDA DEL FUTURO. Per quanto ci riguarda come partito di maggioranza re-

lativa e più ancora come miranesi vorremmo ora lasciarci alle spalle questa parentesi, vogliamo parlare del futuro e della Mirano che vogliamo rilanciare, di un progetto organico di governo della città che coinvolga tutte le sue energie positive. Siamo aperti al dialogo e alla condivisione di idee con le altre forze politiche, culturali e sociali che intendono collaborare con noi nel buon governo della nostra comunità. Dobbiamo insieme continuare a garantire una buona qualità dei servizi e dell’offerta culturale del Comune di Mirano nonostante i tagli indiscriminati alle risorse per gli enti locali che stanno operando a livello nazionale, non sarà semplice ma noi vogliamo provarci e soprattutto riuscirci, vogliamo progettare la Mirano di domani; una cittadina che, a parte questa triste parentesi di 3 anni, si è sempre contraddistinta per la sua intraprendenza, solidarietà e vitalità: in altre parole una città viva. Abbiamo le forze, le esperienze,le competenze,la credibilità e la capacità di ascolto per farlo. Circolo PD di Mirano e ex Gruppo Consiliare del PD

Il parere di Alberto Semenzato

I

n veste di Ex Vice Sindaco da queste pagine colgo l’occasione per rispondere al pietoso attacco sferrato dall' ex Consigliere Comunale Claudio Albano Trevisan nei confronti del sottoscritto e di tutta la Giunta Cappelletto. Da ex DC ex Forza Italia ex PdL ed ora UDC unito alla sinistra per far cadere una Giunta Comunale CDXLega Nord, è a dir poco sconcertante che il Trevisan definisca il sottoscritto saltimbanco, ammesso che conosca il significato del termine nella sua pienezza perché se è vero che le tanto decantate lauree apportano nozioni importanti, non hanno il pregio di conferire l’intelletto.Il livore e il malanimo che traspaiono dalle sue parole, derivano certamente dal fatto che l’ex Sindaco Cappelletto nonostante le varie pressioni subite dal Trevisan non gli abbia concesso lo scranno tanto bramato della Presidenza del Consiglio. Da li il crescere in maniera esponenziale della sua malcelata rabbia, fino ad arrivare all’insulto. Caro Trevisan lei ha sproloquiato a vanvera di cose non fatte confondendo progetti e tempi ma probabilmente mentre venivano emanate ordinanze importanti per i Cittadini lei era in altre faccende affaccendato. Le ricorderei quella contro l’accattonaggio molesto, l’allontanamento degli “ abusivi-pseudo parcheggiatori“ dal park dell’ospedale grazie all'impiego prima, di un addetto al servizio civico poi, in un secondo tempo, di un dipendente di una cooperativa di lavoro e servizi, il ripristino di una zona come quella del quartiere A. Moro, lasciata per troppo tempo, dalle passate amministrazioni di CSX, quasi al degrado a causa di frequentazioni

costanti di spacciatori. Grazie ad interventi ripetuti e di sinergie delle Forze dell’ordine su precise richieste del sottoscritto è stata restituita ai Miranesi.I controlli anti doping effettuati grazie all’accordo con il Questore di Venezia, oppure il progetto or drink or drive primo in Italia che ha fatto si che i soggetti in evidente stato di alterazione da alcool o sostanze stupefacenti, non guidassero le proprie autovetture, in quei frangenti, pericolose per se e per gli altri,. E’ passato anche alla sua disattenzione il progetto di unire in una stessa abitazione più soggetti disagiati per una coabitazione, con ingenti risparmi di gas, luce, spese condominiali per le casse del comune e ultimo ma non ultimo poter reperire ulteriori alloggi per chi versa in altrettanto reale stato di bisogno. Ultimo ma non ultimo Esimio Dottore, le faccio presente che la differenza di costi dei sofrtware delle telecamere di videosorveglianza e/o ZTL, è ingente in quanto destinate ad usi diversi più semplice il primo e ben più complesso il secondo. Ma mentre ciò accadeva evidentemente lei Trevisan era impegnato in contrattazioni per cercare qualche simbolo che lo potesse accogliere tra le proprie fila affinchè la sua mania di presenzialismo fosse in qualche modo assicurata, dopo il suo primo tentativo di minare l'amministrazione, meramente fallito. Però del sig, Claudio Albano Trevisan non conosciamo nessun intervento politico a favore della Città. Solo chiacchiere contro tutti , corredate di grande malanimo, ma i fatti languono avvolti dall’opacità di cui il signore è pervaso. Ci dica di lei delle sue iniziative, dei risultati ottenuti in questo territorio, di che cos’ha fatto per la comunità. Nulla,

l’unica cosa che ha saputo ordire subdolamente è stata delegittimare la giunta con l’aiuto di qualche suo compagno passando con indifferenza dalla rive droite alla rive gauche. Onore alla sua onestà intellettuale lampante.Consigliere Trevisan abbia la bontà di guardarsi allo specchio, magari il famoso specchio che sta al “Vittoriale” sotto il quale vi è incisa una d‘annunziana frase che sembra coniata per la sua persona “teco porti lo specchio di Narciso, questo è piombato vetro o mascheraio, aggiusta le tue maschere al tuo viso, ma sappi che sei vetro contro acciaio”. Caro Dott Trevisan, o Badoglio miranese che dir si voglia, mi spiace dirle che attaccando il sottoscritto e la mia giunta, sentenziando a destra e a manca lei è caduto in fallo dimostrando che oltre a rancore, megalomania e presunzione, non le rimane altro da dimostrare, la propaganda da regime sinistro che ha illustrato con piglio scientifico, è una verità ben diversa dalla realtà. E’ convinto che di colpo, agli occhi del mondo lei abbia smesso di apparire ipocrita e accettando i canti delle sirene della sinistra trovi il tanto mendicato innalzamento della sua figura sullo scranno? Non credo! Tuttavia non possiamo continuare a rimanere allo scoperto facendoci bagnare dalle lamentele sue e di una sinistra che in tre anni non ha fatto una sola proposta costruttiva, priva di amor Cittadino, che durante la propria gestione, aveva trascinato il comune fuori dal patto di stabilità lasciando l'amministrazione Cappelletto senza un centesimo in cassa.Ma a voi banda bassotti uniti per lo sfascio è mai importato qualcosa di questa Città?Lei che sbraita enfaticamente da un pulpito di car-

tapesta crede che i Cittadini Miranesi non abbiano provato disgusto vedendo uomini di centro destra trasformatisi in giullari , vendere la propria ideologia politica ai sinistri con tanto di brindisi e sorrisi fotografici? Attendibili per governare Mirano? Basti richiamare l’ attenzione su un particolare: da autori della disgraziata politica vi siete accomunati sotto al segno degli irresponsabili lasciando una Città come Mirano commissariata per quasi un anno.Ed ora in tema di elezioni vi attendete un voto senza dire che auspicando le “larghe intese” e provenendo da ideologie radicalmente opposte, non vi trovereste praticamente in accordo su nulla.Da ottimi professionisti della menzogna ci portereste al collasso scaricando le vostre colpe sul Governo Cappelletto.

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I.P.A.B. “LUIGI MARIUTTO” Centro di servizi alla persona - Relazione di fine mandato Il Consiglio di Amministrazione del Mariutto è composto di 5 componenti, di cui 4 nominati dal Sindaco di Mirano e dura in carica quattro anni. L’attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dal Sindaco Gianni Fardin con decreto del 4 settembre 2007 nelle persone di Bellò Gilberto, Bressan Sante, Fassini Alessandro e Favaretto Vittorino oltre al componente di diritto, Monsignor Regazzo Lino. Nella riunione di insediamento il Consiglio di Amministrazione elegge quale proprio Presidente Bressan Sante e Vice presidente Bellò Gilberto. Questo mandato amministrativo, sotto il profilo istituzionale, è stato caratterizzato dalle anticipate dimissioni del consiglierepresidente Bressan Sante e dal ritardo nella nomina del suo sostituto, ritardo durato per ben due anni. Ciò ha comportato un surplus di impegno da parte degli altri consiglieri, quantomeno per il vincolo di presenza per garantire il numero legale delle sedute del CdiA. Eletto alla fine di Aprile 2008 il neo Sindaco di Mirano, Roberto Cappelletto, come primo approccio con la complessa realtà del Mariutto chiede, senza alcuna consultazione e attraverso comunicati stampa, le dimissioni del Consiglio di Amministrazione motivandola con l’assenza di fiducia, da parte sua, nei consiglieri nominati dal precedente Sindaco. Ravvisata l’illegittimità di tale pretesa nessuno dei consiglieri rassegna le dimissioni. Per cercare una soluzione concordata e utile alla gestione del Mariutto e per motivi personali Sante Bressan il 10 ottobre 2008 comunica le proprie dimissioni sia come Presidente che come componente del Consiglio di Amministrazione. Attesa inutilmente la surroga di un consigliere da parte del Sindaco, a norma dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione il 12 novembre 2008 nomina quale Presidente Bellò Gilberto e Vicepresidente Fassini Alessandro. La sostituzione del consigliere dimissionario avverrà solo il 17 novembre 2010 con la nomina di Scanferlin Alberto. Il mandato quadriennale è scaduto, anche se con breve successiva proroga da parte del Commissario Prefettizio, il 4 settembre 2011. Oggi, dopo la crisi della maggioranza che aveva supportato Roberto Cappelletto e il formale scioglimento del Consiglio Comunale di Mirano, la scelta dei consiglieri del Mariutto non è affidata ad un Sindaco eletto dai miranesi, ma al commissario prefettizio estraneo ai miranesi elettori. Veniamo comunque agli interventi portati a termine o avviati da questa Consiglio di Amministrazione. La mission del Mariutto Il “Mariutto” offre attualmente ospitalità e assistenza agli anziani autosufficienti e non autosufficienti in quattro residence: 1 - il Fontana, padiglione storico con 86 posti letto per non autosufficienti, 16 posti letto dedicati

ai malati di Alzheimer e 20 posti letto di una RSA (riabilitativa); 2 - un padiglione degli anni sessanta con 86 posti letto per non autosufficienti, residence Magnolia 3 - un padiglione degli anni sessanta con 72 posti letto, residence Ortensia, n. 24 posti per non autosufficienti e n. 48 posti per autosufficienti; 4 - il nuovo residence Arcobaleno, aperto a fine 2008, con n. 58 posti letto per non autosufficienti. Se nel 2007 gli ospiti non autosufficienti erano 196, oggi sono 288, compresi il nucleo Alzheimer e la RSA. Gli ospiti autosufficienti che nel 2007 erano oltre una settantina, ora sono limitati a 24; il mancato turnover si presume sia dovuto essenzialmente alla situazione economica generale ed il ricorso ad assistenze private “badanti”. A tutti gli ospiti sono garantiti i servizi di ospitalità alberghiera, di assistenza socio-sanitaria e psicologica, attività motoria, attività ricreative, servizio di parrucchiere, ecc.; da quest’anno è assicurato, sempre compreso nel costo della retta, il servizio lavanderia, non solo per l’intimo ma anche per l’abbigliamento esterno. All’ingresso ad ogni ospite viene consegnata la carta dei servizi che l’Istituto è impegnato a fornire. Un’importante presenza per l’assistenza nelle attività per gli ospiti è quella del volontariato con quattro associazioni: Croce Rossa (con sede all’interno del “Mariutto”) che ci aiuta anche per il trasporto degli ospiti nelle visite ospedaliere, il Giubileo 2000, IPLA e Gaia. Presenza importante per interfacciarsi sulle problematiche legate all’assistenza agli ospiti, è quella del Comitato Familiari, che svolge un attento lavoro, anche di pungolo nei confronti dell’Amministrazione; esso è dotato di sede all’interno del “Mariutto”. L’assistenza religiosa è garantita, in base alla convenzione con la Diocesi di Treviso, da una collaboratrice pastorale e da un sacerdote dei padri Giuseppini, senza dimenticare la presenza affettuosa che i sacerdoti della zona mantengono con i loro parrocchiani-ospiti. Il patrimonio strumentale Nell’ottobre 2008 viene aperto il nuovo Residence denominato “Arcobaleno” con 58 posti letto per non autosufficienti. La realizzazione di questo Residence, costato € 7.834.159 (arredi esclusi) è stata possibile anche grazie all’intervento economico a fondo perduto di quasi il 65% da parte della Regione Veneto. Il Residence Arcobaleno è dotato di camere a 2 letti e 1 letto, palestra, sala culto, sala bivalente, locale bar, locali per le attività di fisioterapia, ecc… E’ il primo tassello del complessivo intervento per l’adeguamento alla legge regionale 22/2002 che l’Istituto dovrà affrontare per i prossimi anni e il cui programma di attuazione per stralci funzionali è all’esame della Regione. Il Residence è gestito in global service da una cooperativa; tale scelta è stata effettuata per consentire la verifica dei livelli occu-

pazionali che deriveranno dalla ristrutturazione imposta dalla normativa della legge Regionale 22/02. Il risultato di tale gestione si è configurato con ottimi benefici sul fronte assistenziale per i nostri ospiti e sul piano economico per l’Istituto. Interventi riguardanti i padiglioni Ortensia e Magnolia (scale esterne, ecc…), hanno portato al riconoscimento del certificato prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco. Altri interventi manutentivi hanno interessato tutti i residence: dipinture di tutte le camere e delle parti comuni, manutenzione e consolidamento esterno dei residence; tende, dipinture esterne ed interne, impianti di condizionamento ed aspirazione, gli impianti elettrici, le pavimentazioni, gli interventi di controsoffittatura ecc… Si sono dotati tutti i residence di letti elettrici ad altezza variabile, bagni assistiti, armadi nuovi in tutte le camere, arredi vari (uffici, ecc) e ausili per gli ospiti (ad esempio sollevapersone). Si è intervenuto sulla rete telefonica con un nuovo centralino, con la creazione di una rete informatica dell’Istituto e con l’acquisto di nuovi computer. E’ stata sistemata tutta la viabilità interna con una nuova asfaltatura e pavimentazione in mattonelle autobloccanti; è stato acquistato il nuovo gazebo per le attività estive esterne. Per gli interventi sopra riportati, nel quadriennio 2008/2011 sono stati investiti circa € 1.250.000,00 . Il patrimonio a reddito Abbiamo portato a termine l’alienazione di Villa Bianchini – 1° maggio (Zianigo) con il Comune di Mirano, che ha esercitato il diritto di prelazione, per utilizzare le risorse economiche ricavate per completare il nuovo Residence (Arcobaleno) e utilizzare il resto nella ristrutturazione degli altri padiglioni. E’ tornato di nostra piena disponibilità il terreno residenziale di Vetrego del quale era stato assunto impegno d’acquisto con caparra da una società che poi ha dovuto rinunciare per sopraggiunti problemi di vario tipo, con beneficio economico per l’istituto derivante dall’incameramento della caparra stessa. Quindi successivamente alla nuova gara pubblica per la vendita, l’intero ricavato sarà destinato al finanziamento del primo stralcio dell’intervento di ristrutturazione legge 22. E’ stata fatto un intervento di manutenzione straordinaria alla Villa Tessier per complessivi € 160.000. E’ stato definito un contenzioso aperto da anni in un terreno a Santa Maria di Sala che rimane, senza alcun vincolo, in piena proprietà e quindi possibile di cessione, previa gara. E’ stato completato il lavoro di riqualificazione della Barchessa di Villa Tessier destinata ad abitazioni civili e spazi commerciali. L’intervento di manutenzione ordinaria per il patrimonio residenziale a locazione è stato nel quadriennio di circa € 65.000,00. Sono state portate a termine, dopo trent’anni, le 35 pratiche di

condono edilizio (con pagamento dei relativi oneri) che riguardavano il patrimonio dell’Istituto. E’ stato finalmente approvato dal Comune il progetto di recupero dell’ex-cinema Impero; sarà ora possibile procedere alla gara pubblica di vendita della volumetria residenziale del piano primo e secondo e ottenere in cambio, oltre al recupero del piano terra a negozi che rimarranno di proprietà del Mariutto, anche un conguaglio in monetario che sarà destinato agli interventi sul patrimonio di mission. Il reddito lordo da patrimonio è attualmente di € 1.028.000 annui, frutto del continuo impegno a ricercare sempre la massima valorizzazione del patrimonio stesso. La gestione delle risorse umane L’attività da noi svolta ci ha visti impegnati nel definire un aggiornamento della pianta organica con l’obbiettivo del riequilibrio nel rapporto tra personale addetto all’assistenza e quello dei servizi generali e modulando il primo con l’entità degli ospiti. E’ stato anche prevista in organico, procedendo all’assunzione la figura del RSPP (responsabile della sicurezza), dando in questa maniera continuità, con la collaborazione del medico del lavoro, alla sicurezza e salute del lavoratore, con interventi formativi e protocolli di prevenzione. Nel corso del 2010 (utilizzando il fondo di produttività derivante dal bilancio 2009) è stata attribuita, in accordo con le OO.SS., la progressione economica per tutti i lavoratori che ancora non ne beneficiavano. E’ stato anche possibile permettere al personale di usufruire di ferie arretrate e dei riposi compensativi accumulati negli anni: ora la situazione di “credito” da parte dei dipendenti è riportata nei corretti parametri fisiologici. Alla fine di un laborioso impegno della commissione tecnica ristretta formata da compenti dell’Amministrazione e delle 00.SS. si è definito il testo di un ipotesi di accordo per il Contratto aziendale, la cui formalizzazione seguirà nei prossimi giorni. La situazione finanziaria Il Bilancio Consuntivo dell’Istituto negli ultimi tre anni a partire dal 2008 si è chiuso in positivo pur effettuando significativi investimenti sul fronte manutentivo nelle infrastrutture esterne ed interne e con l’acquisto di ausili e attrezzature di vario tipo. Da sottolineare che la rinuncia alla vendita dell’area residenziale di Vetrego nel 2010 ha comportato un parziale utilizzo degli avanzi di amministrazione degli anni precedenti per far fronte agli impegni già assunti in previsione di tale vendita con ripercussione nell’ammontare dell’avanzo dell’anno. Peraltro anche il bilancio 2011 ha evidenziato, con le ultime verifiche di settembre, la concreta prospettiva di un avanzo d’amministrazione, che sarà vincolato ad essere speso per investimenti. L’andamento positivo degli ultimi bilanci testimonia come gradualmente il reddito da patrimonio non strumentale possa essere utilizzato per il man-

tenimento-accrescimento del patrimonio strumentale (di mission). Per meglio capire perché debba ancora essere utilizzato parte consistente del reddito da patrimonio non strumentale per far fronte ai costi di gestione è utile ricordare che fanno capo alle Ipab, Mariutto compreso, oneri che un’impresa privata non deve sostenere e cioè l’Irap (imposta regionale calcolata sul monte stipendi) e i costi del personale assente per maternità, malattia, legge 104, in quanto tali costi non sono sostenuti dagli istituti di previdenza-assistenza ma restano a carico dell’ente, che deve pagare il normale stipendio. Nel 2010 tali costi sono ammontati ad € 814.000,00 su un totale di costo di gestione (Titolo primo del bilancio) di € 11.276.000. In questi quattro anni l’aumento della retta alberghiera è stato mantenuto sostanzialmente al passo con il tasso di inflazione. Alcune note finali. Nei prossimi 24/30 mesi saranno accreditati circa 200 nuovi posti letto nell’ambito dell’Ulss 13 (un centinaio a Spinea, una cinquantina a Noale e i rimanenti a Dolo). Poi ci saranno quelli già autorizzati a Camponogara e Mira. Poi ….. Se le quote regionali rimarranno personali e immutate (o di poco incrementate) nel numero ci sarà molta più offerta che domanda assistita con conseguente ridistribuzione - quantomeno per il prevalere nella scelta del fattore vicinanza dei parenti- degli accreditamenti di cui oggi beneficiano le esistenti case di riposo. Indubbiamente anche il Mariutto con i suoi 288 posti per non autosufficienti risentirà di tali effetti. Cosa fare per contenere la certa riduzione di ospiti assistiti da contributo regionale? Essere competitivi nella qualità del servizio offerto e nei prezzi praticati. La competitività nel prezzo è data essenzialmente dalla flessibilità organizzativa che dipende dalla flessibilità della struttura e della gestione delle risorse umane. Relativamente alla flessibilità della struttura dovrebbe dare risposta, nel tempo, il programma di adeguamento agli standard della legge regionale 22/2002 previsto proprio a stralci, per recuperare la provvista finanziaria necessaria alla copertura degli onerosi investimenti e per meglio conformarsi alla nuova mutevole realtà e all’introduzione di nuovi servizi. Relativamente alla gestione delle risorse umane, l’organizzazione e l’utilizzo delle stesse dovranno essere continuamente monitorati e rivisti non solo per componenti marginali. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Gilberto Bellò, Alessandro Fassini, Vittorino Favaretto, Alberto Scanferlin, Mons. Lino Regazzo.


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Le nomine al Mariutto fanno discutere

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l commissario prefettizio dott. Capocelli ha nominato i nuovi componenti del CdA del Mariutto, dopo che il presidente uscente Gilberto Bellò ha concluso la sua più che positiva esperienza presso la casa di riposo. Nel valutare le 28 domande pervenute il commissario aveva affermato di dare priorità a competenze, esperienza nel settore e titoli di studio, poi ha scelto in piena autonomia i 4 componenti del nuovo CdA nelle persone di: Roberto Farinati, Marino Vescovo, Alberto Celin e Alessandro Fassini (quest’ultimo già vicepresidente nel precedente consiglio). Subito sono sorte molte polemiche per il rilievo dato in primis dagli stessi giornalisti su tutti i quotidiani, dell’appartenenza dei tre nuovi membri ad una precisa parte politica e per le dichiarazioni del segretario del PdL locale di grande soddisfazione per queste nomine. Io sono rimasta delusa che non sia stata scelta neppure una donna (nonostante ci fossero le domande!) perché ho sempre ritenuto fondamentale la componente femminile all’interno della Casa di riposo; la

donna, per la sua natura pratica, per la diversa sensibilità nel cogliere i bisogni diversamente dall’uomo, sarebbe stata quel valore aggiunto che è sempre mancato nel CdA del Mariutto, inoltre si sarebbe andati nella direzione delle leggi nazionali che prevedono la presenza femminile nei CdA. (purtroppo non è ancora così nelle IPAB). Al di là della critica, che anch’io ho mosso in qualità di segretaria UDC di Mirano, cioè che le nomine sembravano fatte da un sindaco di una precisa parte politica, piuttosto che da un commissario prefettizio, e al di là di aver inviato una lettera di protesta al signor Prefetto di Venezia e all’assessore regionale ai servizi sociali (firmata dai segretari e da tutti i consiglieri che hanno fatto commissariare Mirano), ritengo fondamentale fare alcune riflessioni sul Mariutto, che sempre di più diventerà la casa di riposo dei Miranesi, visto il proliferare e la concorrenza delle case di riposo in provincia (Spinea, Mira, Noale, ecc…) e alla luce degli “ospedali di comunità” previsti nelle ULSS con la riforma sanitaria. Ci piace ricordare che in questi anni

il Mariutto ha sempre avuto bilanci positivi, anche se sono state spese cifre importanti per interventi di manutenzione nelle strutture vecchie (Fontana, Magnolia, Ortensia) ed acquisti di attrezzature di vario tipo, inoltre è stato aperto il nuovo residence Arcobaleno con 58 posti per non autosufficienti. L’Arcobaleno è una struttura attraente, dotata di ogni confort, accreditata per la tipologia e la metratura delle camere e la presenza di spazi come la palestra, bar, sala bivalente, fisioterapia, sala culto, ecc…, e risponde perfettamente alla legge regionale 22/02, cosa che non si può dire per le altre strutture più difficili da mettere a norma per poi essere accreditate in Regione (qualche volta è sorto il dubbio se convenisse di più costruire ex novo piuttosto che restaurare, ma possiamo concludere che il Mariutto è tale perché si configura ed è sempre stato caratterizzato da queste strutture e quindi bisogna adeguare ‘esistente). È bene che per l’accreditamento il nuovo CdA tenga conto del programma già predisposto dal precedente consiglio. Secondo me solo in questo modo, e procedendo a

stralci, si riuscirà ad accreditare la nostra Casa di riposo, mantenendola competitiva e riducendo al minimo i disagi per gli ospiti. Chi entra al Mariutto, non dovrà mai avere l’idea che c’è un cantiere in funzione perché i servizi all’ospite come la sicurezza e la tranquillità, saranno sempre il fine principale e più importante a cui tutti dobbiamo tendere. Solo in questo modo riusciremo a mantenere i nostri 300 ospiti, che in pochi anni sono diventati quasi tutti non autosufficienti (erano 196 nel 2007, oggi sono 280). Un altro aspetto importante, su cui il CdA è chiamato ad esprimersi, sarà l’apertura al territorio. Il Mariutto dovrà mettersi in rete con le altre strutture pubbliche e private, dovrà far funzionare il Centro diurno (ricevere ospiti dalla mattina alla sera), essere Centro sollievo (ospitare anziani soli per brevi periodi o durante le ferie estive), essere il luogo di riabilitazione (dopo degenze ospedaliere per fratture ecc…). La palestra, le sale polivalenti, gli ambulatori dovranno funzionare anche per gli esterni e potranno fare

interagire gli ospiti interni con i loro coetanei, amici e parenti. Chi decide di fare domanda per diventare componente del CdA sa che avrà un lavoro oneroso da svolgere a titolo completamente gratuito, sa che porterà via molto tempo alla propria famiglia e alle proprie attività, (ricordiamo che c’era la buona abitudine, istituita dal dott. Sante Bressan e continuata poi dal presidente Bellò, di convocare il CdA ogni sabato mattina per discutere e far fronte a tutte le problematiche dell’Ente). Voglio sperare che i nuovi membri del CdA (ai quali auguro buon lavoro) abbiano questa disponibilità e questo senso di responsabilità nell’accingersi a guidare il Mariutto. Solo con questo spirito di servizio e mettendo sempre al centro “la persona ospite”, si riuscirà a valorizzare il Mariutto, si riuscirà a salvaguardare il patrimonio e a farlo rendere sempre più, si potrà rendere competitiva la nostra Casa di riposo e si farà in modo che sia prescelta fra le tante che presto si offriranno sul mercato. Annamaria Tomaello Segretaria UDC

La Regione assegni a Mirano i finanziamenti delle opere complementari al Passante e mantenga fede all’accordo stipulato

L’

UDC di Mirano è sempre stato attento nel controllare i numeri del bilancio regionale per verificare la distribuzione delle risorse in generale; in particolare ha avuto un occhio più vigile in questi ultimi anni per capire dove fossero (o siano) i 19 milioni di euro destinati al Comune di Mirano con l’accordo sottoscritto tra Regione, Provincia e Comune (sindaco Fardin), a titolo di risarcimento per i pesantissimi disagi derivanti dalla realizzazione del Passante. Purtroppo i tre anni di amministrazione del sindaco Cappelletto, con gli assessori del PdL Spolaore, Baschiera, Balleello, cioè tutti emanazione dell’assessore regionale Chisso, non hanno raggiunto alcun risultato e al di là di sbandierare che i soldi erano sempre in arrivo, in trances una volta di 5 milioni, una volta di 3 milioni, ecc, hanno solo fatto confusione e cercato di coprire le inadempienze della Regione. Erano arrivati addirittura ad af-

fermare che i 19 milioni potevano essere persi perché Cappelletto era stato mandato a casa anzitempo. A questi millantatori, noi dell’UDC non abbiamo mai creduto, anzi li abbiamo subito sbugiardati perché, se come dice il proverbio “carta canta”, la lettura attenta dei bilanci regionali ci ha sempre permesso di capire che non sono mai stati assegnati i 19 milioni e neanche gli altri 4 previsti per il campo di calcio di Vetrego, pista ciclabile, asfaltatura e illuminazione delle strade. Il sindaco Cappelletto e il suo vicesindaco leghista Semenzato non hanno portato a casa niente e sono stati sempre presi in giro dal PdL locale e regionale, e da chi credeva che la partita del passante Vetrego-Quarto d’Altino si potesse risolvere subito dopo l’inaugurazione. Questo non lo pensiamo di certo noi che continuiamo, attraverso i nostri consiglieri regionali, a tenere sotto controllo il bilancio della Regione. Proprio in questi giorni

possiamo osservare che il Consiglio Regionale sta approvando (da martedì 15 a venerdì 18 novembre) l’assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011, e la Regione incassa dallo Stato 20 milioni di euro per le opere complementari al Passante (variazione di cassa allo stato di previsione dell’entrata, al capitolo 100287 “Assegnazione statale per gli interventi di realizzazione per le opere viarie complementari al passante MiraQuarto d’Altino” di +20.000.000,00 euro) e contestualmente stanzia in uscita (capitolo 100854) a favore delle “opere complementari al Passante, l’importo di 9.500.000,00 euro. L’UDC di Mirano chiede alla luce degli impegni in essere in capo alla Regione, che non solo siano assegnati tutti i 9,5 milioni di euro al comune di Mirano, ma che anche gli altri stanziamenti, incassati specificatamente per interventi di realiz-

zazione di opere viarie complementari al passante Mira-Quarto d’Altino, siano assegnati al nostro Comune (10.500.000,00 euro). Questa cifra è fondamentale per Mirano, ormai congestionata e impossibilitata con le proprie forze a riscattarsi dallo sconvolgimento causato dal nuovo Passante autostradale, e non può non essere riconosciuta al nostro territorio, così come non potranno le forze politiche che saranno chiamate a governare Mirano in primavera del 2012, esimersi dal raggiungere risultati concreti e in tempi rapidi; impegno che l’Udc si assume fin d’ora, tramite anche i propri consiglieri regionali Peraro, Valdegamberi, Grazia, facendo chiarezza sulle risorse da assegnare quanto prima al nostro territorio. In questi giorni forse si tenta di fuorviare l’attenzione parlando di passante verde, un’iniziativa meritevole che però non ha nulla

a che fare con le opere concordate tra il Comune e la Regione. È ora quindi che la Regione rispetti gli impegni presi e non prenda in giro ancora una volta i cittadini di Mirano. Annamaria Tomaello

Segretaria UDC Comune di Mirano


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Mercatini di Natale: Alto Adige, Austria, Germania

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l Natale è ormai alle porte e l’atmosfera si fa frenetica per grandi e piccini. Ecco, allora, suggerimenti e idee che si possono trovare visitando i Mercatini natalizi in Alto Adige, in Austria e in Germania. Passeggiare per i “ Christkindelmarket” è, indubbiamente, un’esperienza entusiasmante che risveglia il desiderio di scovare qualche oggetto particolare da regalare o regalarsi e portare a casa un po’ della incantata atmosfera di quei luoghi. Il profumo di cannella e dei dolci tradizionali, il luccichio degli ad-

dobbi sulle bancarelle, le note musicali delle canzoni dell’Avvento, le decorazioni delle vie dei centri storici rendono tutto molto romantico. Sulle bancarelle a Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno si possono trovare tante originali idee regalo: oggetti dell’artigianato locale come tovaglie, mazzolini fatti con erbe aromatiche e spezie, candele artistiche, vetri dipinti, composizioni floreali e decorazioni per abbellire la casa e l’albero, pantofole in lanacotta ma anche gustose “tentazioni” come i tradizionali

biscotti e pasticcini, lo “zelten” (dolce di frutta secca), il vin brûlè, spiedini di frutta al cioccolato. Chi, invece, vuole visitare i mercatini austriaci può andare a Salisburgo dove l’apertura del mercatino in Domplatz e Residenplatz è annunciata dal suono di tutte le campane delle chiese della città mozartiana. Il più antico mercatino dell’Austria è quello di Vienna che si svolge nella Piazza del Municipio ed è sempre una grande festa per i fanciulli per l’enorme quantità di giocattoli e per la possibilità di pattinare sul laghetto ghiacciato. I più conosciuti e tipici sono,tuttavia, i mercatini natalizi tirolesi. Ad Innsbruck il mercatino viene allestito nella pittoresca e medievale Città Vecchia di fronte al Tettuccio d’Oro tra le vecchie case e un grande abete illuminato. Particolarmente affascinante la piazza centrale di Lienz che viene trasformata da artisti in un gigantesco calendario d’Avvento. Dall’Austria alla Germania è tutto un susseguirsi di mercatini ognuno con una sua fisionomia e tipicità. Nel cuore di Monaco sulla famosa Marienplatz si allestisce il mercatino del Bambin Gesù. La sua particolarità è che il venerdì precedente la prima domenica del-

l’Avvento, alle ore 17, il mercatino viene inaugurato dal sindaco con l’accensione delle 2500 luci dell’abete alto 30 metri. Le caratteristiche casette di legno mettono in mostra una grande quantità di prodotti, decori e specialità gastronomiche dagli invitanti profumi,come salsicce arrostite, panpepato, mandorle tostate, caldarroste, vino caldo. Ogni anno la cittadina medievale di Rothenburg ob der Tauber si trasforma in una fiaba invernale. Le stradine e i vicoli attorno al Municipio e alla piazza Marktplatz sono ornate da casette di legno dove è possibile comperare graziosi oggetti e assaggiare le golosità tipiche del Natale. Proprio davanti alla Cattedrale gotica di Ulm, con il campanile più alto del mondo, si svolge il mercatino, senza dubbio, uno dei più suggestivi della Germania Meridionale. Oltre 120 casette di legno decorate formano, ai piedi dell’enorme campanile, una piccola città nel centro della città ed invitano a fare piacevoli passeggiate e compere godendosi una incantevole atmosfera.” e la collezione di stampi Corista Fischer nel Museo tedesco del Pane. A Stoccarda tutto brilla della luce di una grande festa e ovunque si odora il profumo del vîn brulè e

delle cialde alla cannella. Il mercatino di Stoccarda ha circa 300 anni ed è divenuto il più grande d’Europa. 200 casette in legno, addobbate con angioletti, palline colorate, rami d’abete, propongono un’incredibile varietà di articoli. Qualunque sia la località o il mercatino che sceglierete di visitare, lasciatevi trascinare nel vortice delle emozioni che sprigionano queste espressioni tradizionali e fate rivivere il “fanciullino” che è in ognuno di voi.

Rudy de Pol

Il “Palio” e il “Zogo de l’oca” in primo piano tra le manifestazioni autunnali del Miranese, con le vittorie dell’oca “Toto” e del team di Campocroce

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i è svolta a Mirano all’inizio dello scorso mese di novembre la “settimana dell’oca” con gli ormai consueti appuntamenti del “Palio” in via Luneo domenica 6 novembre e il “Zogo” nel centro storico di Piazza Martiri il 13. Nonostante un po’ di suspense per il tempo capriccioso durante la gara in via Luneo, tutta la manifestazione ha ottenuto il successo degli anni scorsi con un’affluenza di visitatori che ha raggiunto e forse superato le 70 mila presenze. Ma non bisogna dimenticare la meticolosa preparazione messa in campo dagli organizzatori “Stare Insieme a Luneo” e dalla Pro Loco, che hanno alle spalle anni di esperienza e di impegno: per il “Palio” infatti si è trattato della 25ª edizione e della 14ª per il “Zogo”. Ha scritto al riguardo nel suo mes-

saggio di saluto il Presidente della Pro Loco di Mirano Roberto Gallorini: “Abbiamo ormai Amici in tutta Italia ed i lusinghieri messaggi che ci giungono alla fine di ogni edizione ne sono la conferma”. La “corsa” delle 45 oche iscritte è stata, come sempre, appassionante e combattuta, applaudita dai fan delle squadre concorrenti e dagli spettatori forniti di macchina fotografica, nonostante il tempo piovoso, per immortalare i diversi momenti della gara: 419 metri da percorrere con precise norme da osservare nel condurre il pennuto al traguardo di fronte al ristorante “19 al Paradiso”, pena la squalifica. Alla fine del percorso si è qualificata “Toto”, autentica “miss” da competizione, guidata da Enzo Malvestio del team di Veternigo, ormai abit-

uato da più competizioni a ricevere il primo premio. A seguire, secondo e terzo posto, due concorrenti miranesi, Enrico Lucato e Gioia Santin, quattro anni, assistita dai genitori. Durante tutta la manifestazione era possibile la degustazione di riso, pastasciutte e salsicce, naturalmente al fegato d’oca, il tutto innaffiato col buon vino offerto dal “padrone di casa” del quartiere. Il “Zogo de l’oca” si è svolto invece la domenica successiva, 13 novembre, in Piazza Martiri, anche se la festa era iniziata già sabato 12 con il mercatino dell’“Ocaria”, gli intrattenimenti per il divertimento dei bambini, le attrazioni dei saltimbanchi, gli attori di strada, i figuranti in costume, gli stand gastronomici a base, ovviamente, d’oca. Poi,

alle 15.00 di domenica pomeriggio il via alla competizione in cui, dopo undici anni, è tornata a trionfare la frazione di Campocroce che, proprio con il tiro finale del suo capitano Tiziano Zampieri, si lasciava alle spalle le dirette concorrenti Mirano e Ballò. È stata una gara tra Ballò, Campocroce, Mirano, Scaltenigo, Vetrego e Zianigo con diverse prove, tra cui i classici tiro alla fune e corsa coi sacchi, ma in cui ci ha messo del suo anche la sfortuna, come nel caso di Zianigo incappato nella “casella della morte” e quindi costretto a ripartire da capo. Ora le squadre in testa alla classifica con tre vittorie sono Mirano, Vetrego e, neopromossa, Campocroce. Paolo Leandri

MENÙ NATALE 2011 ANTIPASTI • Finger food di polenta aringa • Zuppetta di fagioli all’occhio guanciale di vitello e spuma di cren

SECONDI PIATTI • Cappone in umido con patate di Avezzano (AQ) • Bondoeta bollita e salsa verde all’italiana

PRIMI PIATTI • Risotto di fegatini • Ravioli ripieni al broccolo fiolaro saltati al verde di Montegalda

• Dolci natalizi • Vini abbinati • Caffè

info@ristorantetiroasegno.com - info@ristorantetiroasegno.com cell. 333.5284114


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Questione di risparmio. Impariamo ad usarla!!

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ur a fronte di un servizio offerto gratuitamente al cittadino, a costo zero per l’amministrazione Comunale patrocinatore dell’iniziativa e, come già diverse volte sottolineato, usufruibile con la massima libertà da parte degli interessati, dobbiamo assistere all’ennesimo “fraintendimento” di cui un quotidiano locale non ha perso occasione di farsi promotore, titolando l’articolo scritto dal suo corrispondente miranese «Flop della “Privilege Card”». Ma di quale “flop” si tratta? Del fatto che non tutti, nella più assoluta autonomia, la usano? Come si trattasse di un “obbligo” che in realtà non vuole essere né per i commercianti, né per gli utenti? Per il fatto che “lederebbe la privacy”, quando lo stesso Garante ha decretato il contrario? E dove sono finite le spiegazioni e le precisazioni che il promotore della Card Giorgio Pesce ha fornito all’autore dell’articolo e che invece nel suo pezzo non trovano spazio? Perché non si è mai parlato del progetto proposto al Comune di Mirano che prevede l’utilizzo della Privilege Card quale strumento per ottenere documentazione in carta semplice attraverso uno sportello automatico utilizzabile 24 h su 24 h, evitando ai cittadini inutili sprechi di tempo? Scrive inoltre testualmente il corrispondente alla fine della sua “fatica” giornalistica: “Spetterà alla prossima giunta trovare un modo per rivalutare l’iniziativa”, dimenticando quanto gli è stato detto e cioè che si tratta di una iniziativa messa in atto da privati cittadini e non dal Comune. La Redazione di “Mirano Magazine” spera di non dover tornare ulteriormente sull’argomento, anche se permane il dubbio che l’uscita dell’articolo proprio in questo periodo non sia del tutto casuale. Comunque, per dare un’ulteriore testimonianza

Il bisciaio

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ei suoi termini volgari e dispregiativi per BISCIAIO si intende quel luogo abitato da TOPI, SERPI e NUTRIE il quale, finché lo ritroviamo in natura e in aperta campagna, non rappresenta niente di particolare, anzi. Il problema si crea quando il "BISCIAIO" ce lo troviamo sotto casa e/o, peggio ancora, all'interno del centro abitato di Mirano, quotidianamente sotto gli occhi di tutti. Stiamo parlando della darsena alle "Barche" ridotta ad un vero "Bisciaio e allevamento di topi e nutrie

di serietà e di trasparenza sull’iniziativa, riproponiamo i punti principali a cui si ispira la “Privilege Card”. Negli ultimi 12 anni Giorgio Pesce (Vice Presidente dell’Associazione Mirano “Al Pozzo”) ha studiato, elaborato, sperimentato e poi distribuito un efficace strumento di Marketing che può permettere un miglioramento delle condizioni di mercato. Il sistema mira essenzialmente al raggiungimento di due obiettivi: il risparmio economico a vantaggio delle famiglie e lo sviluppo delle imprese. Analogamente a quello che il marchio Visa è per le carte di credito, Privilege Card (marchio registrato all’ufficio Italiano Brevetti e marchi – Roma) è il sistema che accomuna vari Servizi ed integra una grande quantità di vantaggi attraverso convenzioni d’acquisto, di prestazioni o di sconto stipulate con fornitori di rilevanza primaria in grado di garantire i rispettivi impegni, gratuiti o a condizioni irraggiungibili per il singolo. Cuore del sistema è l’Associazione Mirano “Al Pozzo” che svolge l’indispensabile ruolo di garante del funzionamento del Circuito la cui affidabilità deve essere fuori discussione. Il notevole interesse che Privilege Card ha incontrato presso Aziende, Enti ed Associazioni ha determinato una rapida crescita del circuito. Infatti il circuito Privilege Card offre una serie di interessanti agevolazioni, di servizi e di assistenza: - non “sconti strepitosi” ; - non “viaggi/omaggio” , diffusissimi e che implicano comunque altre spese da parte del socio o disponibilità di tempo non sempre possibili; ma possibilità di usufruire di “reali sconti” nell’acquisto di mille altri prodotti diversi che magari il socio aveva già in programma di comperare: un risparmio gradito ed inaspettato; - oppure offrire “valide assistenze” per risolvere

nel termine più vero. Uno spettacolo indecoroso che non dovrebbe far mostra di sé in una realtà così in bellavista. Il decoro urbano e le norme che lo tutelano impongono, a chi di dovere, l'uso di tutti i mezzi possibili per mantenere un aspetto che non offende il paesaggio urbano e la sensibilità di chi passando, è costretto a vedere il livello di degrado e di incuria in cui viene tenuta la nostra città. E se la proprietà o la gestione non si muove, che sia l'Amministrazione Comunale ad obbligare ad una pulizia consona al valore storico-paesaggistico dell'area collocata in pieno centro urbano. Paolo Trevisanato

problemi quotidiani che normalmente implicano spese ed angosce. Accolta inizialmente come curiosità e trattenuta dal destinatario nel proprio portafogli in funzione dei vantaggi offerti, la Carta Servizi agisce come veicolo permanente e reiterante di promozione dell’Azienda che la distribuisce. Questo è il Sistema Privilege Card e per questo operiamo in una continua ricerca di ampliamento e rinnovamento dei servizi, contattando aziende qualificate e sensibili ad un sistema di servizi che, pur essendo partito da pochi anni, sta già diventando un fatto di costume ed una sempre più consistente opportunità di promozione.» L’invito all’utilizzo della Card è rivolto in primis ai cittadini , perché possano rendersi conto che questa tessera consente loro un tangibile risparmio nel quotidiano e in secondo luogo ai commercianti, perché l’esortazione ai clienti ad esibire la tessera consente in automatico una fidelizzazione del cliente stesso, pertanto tutti i negozi convenzionati devono facilitare il titolare della card all’individuazione di quali siano le attività convenzionate e quali sconti / agevolazioni vengano offerti. Giorgio Pesce

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L’Istituto Agrario “Konrad Lorenz” di Mirano sede degli esami di abilitazione per gli agrotecnici

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li esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Agrotecnico hanno luogo ogni anno in un'unica sessione in sede regionale o interregionale. Per le Regioni Veneto e Friuli, nel 2009 era stata designata come sede Feltre in provincia di Belluno, lo scorso anno Montagnana in provincia di Padova e quest'anno tocca all’Istituto Agrario “Konrad Lorenz” di Mirano. Da quando fu istituito l'esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Agrotecnico, è la prima volta che viene scelta la provincia di Venezia, nella quale il “Lorenz” è l'unico Istituto che presenta sia l'indirizzo Professionale Agrario, che l'indirizzo Tecnico Agrario. A partire dal prossimo 10 novembre, pertanto, Mirano ospiterà 68 candidati, di cui 58 provenienti dal Veneto e 10 dal Friuli, in parte ex studenti diplomati di Istituti Professionali o Tecnici Agrari ed in parte laureati in Scienze e tecnologie Agrarie o in corsi di laurea affini, come ad esempio

“Scienze Zootecniche”, “Viticoltura ed Enologia” e “Tecniche Forestali”. Per potersi cimentare con le prove di esame, i candidati hanno dovuto precedentemente svolgere almeno due anni di praticantato presso uno studio tecnico di un Agrotecnico, di un Perito agrario o di un Agronomo oppure, in alternativa, almeno tre anni di lavoro dipendente con mansioni tipiche del diploma di Agrotecnico o, infine, solo per i laureati, sei mesi di tirocinio certificato. Va infine tenuto presente che solo dopo aver superato l'esame di abilitazione, i diplomati agrotecnici potranno iscriversi all'Albo e svolgere alcune specifiche attività professionali come, ad esempio, incarichi a livello di direzione, amministrazione, assistenza tecnica nei settori agrario, zootecnico, forestale e nell'ambito del comparto agroalimentare, oppure attività catastali, perizie, stime di immobili o ancora progettazione e gestione di aree verdi nella riqualificazione del territorio. Massimo Andriolli


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Il coro Croda Rossa nel suo quarantennale: una storia e non solo

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entinaia di concerti, più di cinquemila ore di prove. Centinaia di incontri per definire, pianificare e programmare. Centinaia di viaggi e di ritorni a notte fonda. Migliaia di persone ad ascoltare ed applaudire. Questo in termini pratici il significato di quarant'anni di canto corale! Il semplice elenco degli impegni di quest'anno testimonia la realtà di questi numeri. 06 gennaio - Casa di Riposo Mariutto a Mirano Marzo/Aprile - Scuola elementare "Dante Alighieri" di Mirano: due lezioni-concerto con gli alunni della 4ª e 5ª classe 07 maggio - Martellago: musica e immagini sull'emigrazione veneta a cura del prof Aldo

Celeghin 14 maggio - Concerto a Favaro Veneto Mestre 23 maggio - Teatro di Mirano: Concerto del Quarantennale 03 giugno Chiesa di Zianigo: per i 120 Anni della Società Operaia: musica e parole sull'emigrazione 18 giugno - Partecipazione alla manifestazione "Salve, o mia montagna" a Bobbio (PC) 08 ottobre - Concerto a tema nella chiesa di Vetrego 20 ottobre - Teatro Comunale di Mirano: Concerto-evento con Gualtiero Bertelli 4 novembre - Dolo: musica e immagini sulla Grande Guerra a cura del prof Aldo

Celeghin 5 novembre - Pianiga: musica e immagini sulla Grande Guerra a cura del prof Aldo Celeghin 18 novembre - Pianiga: musica e immagini sull'emigrazione veneta a cura del prof Aldo Celeghin 26 novembre - Campocroce musica e immagini sull'emigrazione veneta a cura del prof Aldo Celeghin 08 dicembre - Concerto nella chiesa parrocchiale di Ballò 17 dicembre - Rassegna di Canti del Natale nel Duomo di Mirano 24 dicembre - Commento corale alla Messa di Mezzanotte presso la Chiesa dei Padri Giuseppini a Mirano A questi impegni si aggiungono le serate di guida all'ascolto della Musica Lirica, i corsi di vocalità ed altri interventi in determinate occasioni. Durante quest'anno il coro ha voluto farsi sentire soprattutto a casa sua, per dare testimonianza presso il suo pubblico della sua presenza e vitalità. Abbiamo cantato come sempre con entusiasmo e partecipazione provando e sperimentando qualche modo nuovo di presentare le nostre canzoni. La nostra prossima stagione ci vedrà intenti a ripensare a quello che il coro vuole essere per poter continuare ad esistere in un mondo che è fondamentalmente cambiato dal 1971, anno in cui il coro ha preso vita: come fare per attirare più giovani al canto, quale repertorio proporre per accontentare il pubblico di oggi, quali iniziative prendere per far sì che la vita del coro stimoli ed interessi i coristi verso gli impegni che li aspettano? Sono i temi di riflessione che dobbiamo affrontare. Quest'anno è stato impegnativo dal punto di vista essenzialmente organizzativo. L'anno prossimo lo sarà da un punto di vista strategico. Se crediamo che organizzazioni come la nostra portino contributo sociale, allora

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dobbiamo insistere e fare in modo che il coro diventi luogo di sperimentazione e di affermazione del principio che il mondo può migliorare solo sulla memoria e sulla conoscenza. Per noi memoria significa tradizione, conoscenza significa studio e perfezionamento nel canto e nella musica. Dovremo credere in questo e allora potremo dimostrare ancora come un sogno può perdurare nel tempo, maturare e continuare a venir condiviso da tante persone diverse. Voglio, a conclusione, ricordare e ringraziare quanti hanno aiutato il coro: dall'Amministrazione Comunale che ci ha sostenuto nell'organizzazione del programma di quest'anno, alle Amministrazioni Regionali e Provinciali che ci hanno concesso il patrocinio, ai nostri sponsor che ci hanno economicamente sostenuto, ai parroci delle chiese delle frazioni dove siamo andati a cantare ed esibire per l'accoglimento gentile ed entusiasta, ai tecnici del teatro di Mirano per la loro attenta e competente presenza durante le manifestazioni più impegnative, al maestro Gualtiero Bertelli per la sua graditissima partecipazione, a tutte le persone del Coro che hanno profuso senza risparmio il loro tempo per la realizzazione del programma, al pubblico che sempre ci ha seguito ed applaudito. A tutti questi dico: grazie di cuore. A questi ringraziamenti segue un augurio, il più semplice e spontaneo da tutto il Coro Croda Rossa: che questo prossimo Natale passi in felicità ed affetto e che il prossimo 2012 porti a tutti serenità e tranquillità. Buon Natale e Felice Anno nuovo Per il Coro Croda Rossa Il presidente Marco Lavazza Seranto

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I Bersaglieri di Mirano e il 150° anniversario dell’unità d’Italia

L'

Associazione Nazionale Bersaglieri Sezione di Mirano (VE) per celebrare il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, ha organizzato per il 25 giugno 2011 una manifestazione presso il Centro di Servizi alla Persona " Luigi Mariutto " in Via Zinelli a Mirano. Tale evento ha avuto lo scopo di dare lustro all'Unità e perseguire, altresì, finalità di volontariato, in quanto sono stati coinvolti sia tutti gli ospiti che i famigliari degli stessi. Alla cerimonia ha partecipato tutta la Dirigenza dell'I.P.A.B., il Consigliere Regionale del Veneto bers. Roberto Peruzzi, i bersaglieri delle vicine sezioni di Mestre e Santa Maria di Sala e la fanfara dei bersaglieri della città di

Ceggia (VE), tornata da pochi giorni dal 59° Raduno Nazionale di Torino. La Fanfara diretta dal bers. cav. Giampaolo Trevisan, suonando un ampio repertorio musicale, ha allietato e coinvolto tutti i presenti. Durante una pausa musicale, il Consigliere Regionale Roberto Peruzzi ha consegnato al Presidente della sezione di Mirano bers. Luigi Vecchiato una targa ricordo, quale riconoscenza da parte del Direttivo e di tutti gli iscritti della sezione di Mirano per l'iniziativa. Associazione Nazionale Bersaglieri Sez. Mirano

Ottobre 2011: Il mese del benessere psicologico, prima edizione Si è svolta con successo l’iniziativa dedicata al mese del benessere psicologico: dal 1 al 31 Ottobre psicologi- psicoterapeuti della S.i.p.a.p (Società Italiana Psicologi Area Professionale) sono stati impegnati nel territorio veneto in seminari, incontri e consulenze gratuite aperte a tutti i cittadini. Mirano e molti altri comuni delle province venete hanno sposato il progetto, concedendo il patrocinio e mettendo a disposizione dei professionisti sale civiche e altre strutture. Lo scopo degli incontri è stato quello di promuovere la cultura del benessere psicologico come valore fondante ed essenziale per vivere bene in armonia con se stessi e con gli altri. A tale proposito il comune di Mirano ha ospitato il seminario della Dott.ssa Bortolato Lara, psicologa-psicoterapeuta ad orientamento analitico transazionale, dal titolo: “Io sono Ok tu sei Ok: insieme verso il benessere”, tenutosi sabato 15 Ottobre presso la sala conferenze di Villa Errera. Con il seminario si è voluto creare un percorso di conoscenza della figura e del lavoro dello psicoterapeuta differenziando le sue competenze da quelle degli altri professionisti come lo psichiatra e lo psicoanalista e sfatando molti luoghi comuni e falsi miti che molte persone hanno rispetto alla psicoterapia. Si è sviluppato il concetto “Io sono Ok, tu

sei Ok”: una delle quattro posizioni di vita che consiste nell’insieme delle convinzioni fondamentali che una persona ha su di sé e sugli altri, utilizzate per giustificare le proprie decisioni e il proprio comportamento. Quindi è importante capire in che modo la psicoterapia possa aiutare tutti a raggiungere il proprio benessere, ricercare il vero sé, guarire la ferita del non amato che è la ferita dell’uomo. La psicoterapia è vista anche come una carezza che consente alla persona di riconquistare l’autonomia, passando dall’auto-tormentarsi all’autoamarsi. Il seminario ha suscitato molto interesse e con i partecipanti, piacevolmente coinvolti, alla fine della presentazione è nato un proficuo dibattito con domande, curiosità e interazioni reciproche. Chi ha scelto di dedicare uno spazio a se stesso, ha fissato una consulenza presso lo studio della dottoressa per un incontro conoscitivo, intimo che, a discrezione di ognuno, è potuto divenire un percorso personale. Una timida ma viva adesione alla prima edizione del mese del benessere psicologico fa ben sperare ad una sempre maggiore partecipazione e coinvolgimento di altre persone nella riedizione dell’anno 2012. Dott.ssa Lara Bortolato

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settembre 2011

I settantenni preparano la loro festa I settantenni a Mirano stanno organizzando la loro festa 1942-2012: un lungo periodo, in cui le storie personali si sono intrecciate con quelle di tanti altri. L'Italia, in tale periodo, ha conosciuto trasformazioni formidabili e i nostri settantenni, in questa grande storia, sono sempre stati in prima linea. Nonostante gli anni si aggiungano agli anni, essi mostrano ancora una grande vitalità, un evidente desiderio di fare, di progettare e soprattutto di essere sereni e socievoli. Oramai molti di essi hanno raggiunto la meritata pensione, altri non hanno più impegni impellenti di famiglia, per cui desiderano dar spazio e qualità a tempo libero. Sicuramente, allora, vorranno partecipare alla festa che alcuni loro coetanei stanno organizzando: INCONTRO della Classe 1942 Carissimo/a, 1942-2012: settant'anni da tutti noi vissuti con im-

pegno, fantasia e creatività. Sicuramente siamo stati protagonisti nel costruire, ideare e sviluppare tanti progetti. A parte le inevitabili delusioni o i momenti di sofferenza, siamo orgogliosi della storia o delle storie che abbiamo scritto con le nostre realizzazioni. Perché non ritrovarci assieme per raccontare il tutto? Rivedremo i nostri volti un po’ segnati dagli anni; sorrideremo ai nostri ricordi e ai nostri piccoli o grandi errori e così dimenticheremo i primi acciacchi. Forse riprenderemo il coraggio per ricominciare "a pedalare ", non dico a sognare. I tuoi coetanei ti aspettano, la tua partecipazione (assieme alla moglie o marito) alla mega festa, che si farà verso la fine di marzo p.v. Nel segnalare la presenza si prega di aderire alla cena. Telefonando a Paolo Trevisanato: 041/430036 dalle ore 9.00/12.00 3483431191 - tutte le ore Paolo Trevisanato

Un nuovo negozio per i nostri amici animali

U

n centro urbano così importante come quello di Mirano, in continua crescita sia in termini demografici che economici, dove la convivenza con l’animale domestico è da considerarsi la fotografia della normalità quotidiana, ha accolto favorevolmente l’arrivo del nuovo negozio di animali della città. Nuova gestione, nuovo centro commerciale, nuovo punto di riferimento nel vasto universo del Pet. Con serietà e professionalità, durante questi due anni di attività la Junglegian ha saputo rispondere ottimamente alle esigenze di una domanda sempre più vasta e, nel contempo, sempre più specifica: spaziando tra uccelli esotici, pesci d’acqua dolce e tropicale, rettili, roditori, cani e gatti di ogni razza. Il titolare del negozio (laurea in Sicurezza Igienico Sanitaria degli Alimenti, Facoltà di Medicina Veterinaria di Padova), ha dimostrato di saper gestire perfettamente qualsiasi necessità del cliente, consigliando gli alimenti più indicati al loro animale d’affezione (sia che si tratti di diete o di mantenimento), ma anche

l’accessoristica per ogni evenienza (viaggio, alimentazione, toelettatura, cuscineria, etc), soprattutto non lesinando mai cortesia e dimestichezza. Non di rado egli sarà in grado di strapparvi un sorriso, complici anche i cuccioli e i gattini che la fanno da padrone in una realtà ben pensata per tutti gli amanti degli animali. A proposito di cani e gatti, è corretto segnalare le condizioni a cui questi vengono consegnati; forti di una sempre nutrita passione verso il genere animale, alla Junglegian essi presentano sempre almeno due vaccinazioni, due trattamenti antiparassitari del tratto gastroenterico, un primo esame delle feci, il microchip (cani), venduti sempre con garanzia scritta (tra cui quella di provenienza), regolare libretto veterinario e passaggio di proprietà. “L’amore verso l’animale è la cosa più importante. Ci sono emozioni che non si possono spiegare a parole. Ma di certo, siamo in grado di comprenderle appieno. E’ un sentimento che condividiamo quotidianamente con il cliente.”

Noi-insieme “Noi-insieme” è un’Associazione Interculturale di Promozione Sociale che opera in uno scenario di attività socioculturali, ricreative e di svago. Il riconoscimento di questi aspetti fondamentali diviene così punto di partenza dell’Associazione poiché mira, attraverso le attività, a conoscere se stessi e riconoscere gli altri. In quest’ottica l’Associazione intraprende un cammino per conoscere mondi e persone, culture e tradizioni a partire dalla valorizzazione dell’individualità di ciascuno e accogliere l’altro per un costante arricchimento reciproco. L’idea che ha ispirato la nascita di Viaggi-Cultura si sostanzia nel messaggio di creare e diffondere il “valore dell’amicizia”. Cerchiamo di fornirti e motivarti attraverso le nostre proposte e servizi affinché puoi sviluppare e perseguire questo valore. L’avventura di Viaggi-Cultura inizia nel gennaio 2008 dove emerge la passione per un progetto interculturale nella promozione di conoscenze di persone, culture e tradizioni per un costante reciproco arricchimento. Abbiamo creato due siti www.noiinsieme.org www.viaggicultura.it un luogo dove ci si può trovare, un modo perché ti avvicini per creare le premesse e le condizioni intorno alle quali sviluppi l’amicizia. Le nostre proposte: gite di giornata, weekend di fine settimana, soggiorni brevi nelle spa benessere della Slovenia, corsi di ballo, incontri su temi specifici e tanto altro, basta dare un’occhiata ai siti.

Per coloro che non hanno internet possono contattarmi al seguente numero telefonico 3332590091 per concordare un appuntamento presso la nostra sede che si trova a Scaltenigo via Ballò 2. FINALITÀ: il nostro progetto propone di educare al rispetto dei diritti umani, educare alla solidarietà, tolleranza e amicizia, educare alla relazione e comunicazione interculturale, valorizzando le differenze personali e culturali. Tutto ciò trova riscontro nelle nostre iniziative da realizzare attraverso le diverse proposte. OBIETTIVI: gli obiettivi da perseguire riguardano il saper riconoscere l’identità personale degli altri, saper interagire con gli altri, saper stabilire rapporti di amicizia, di benessere e saper cooperare nella realizzazione di un progetto comune. CONTENUTI: verranno focalizzati i concetti fondanti dell’educazione interculturale, aspetti culturali, psicologici e relazionali. METODOLOGIA: dialoghi e conversazioni, seminari, produzioni grafico-pittoriche e discussioni libere, testi descrittivi e argomentativi, attività per la valorizzazione delle varie attività. ORGANIZZAZIONE: il progetto coinvolgerà tutti i soci dell’Associazione, le attività si svolgeranno presso la nostra sede e prevedono l’attivazione di studi, seminari, incontri e divulgazione di materiale con finalità alla premessa.

Auguri di Buone Feste


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Franco Cavaliere e famiglia Vi augurano Buone Feste


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QUATTRO PIANTE PER DEPURARSI DOPO LE FESTE Nel periodo delle festività natalizie, i piaceri della tavola, con la degustazione dei piatti tipici, accompagnati da vini pregiati, e l'abbondanza di dolci ipercalorici,fanno sì che il nostro metabolismo ne risenta sia per il valore calorico che per quello nutrizionale. L'organo ad essere maggiormente interessato è il fegato, dove si accumulano gran parte delle tossine che il nostro metabolismo non riesce a smaltire. Un aiuto naturale per depurarsi e ricostituire il fisiologico equilibrio si può trovare nei rimedi che la tradizione erboristica da sempre ci tramanda. Non a caso ho scelto quattro piante molto comuni, per le note proprietà depurative: il carciofo, il cardo mariano, la bardana e il tarassaco; andiamo quindi ad elencarne le caratteristiche e le proprietà . Carciofo: nome latino (Cynara cardunculus L.) appartiene alla famiglia delle Asteraceae, coltivata in tutta Italia e in altri Paesi soprattutto per uso alimentare, secondariamente per scopi medicinali e liquoristica. Il carciofo è una pianta erbacea perenne e raggiunge l'altezza di 1,5 metri; ci sono molte varietà fra le più famose si annoverano il " Paestum", proveniente dall'omonima città della Magna Grecia di Capaccio -Paestum, lo spinoso Sardo , il Catanese e il violetto di Toscana. Tra i principi attivi, i componenti principali sono i carboidrati, tra i quali si distinguono l'inulina e le fibre. I minerali principali sono il sodio, il potassio, il fosforo e il calcio. Le vitamine contenute sono B1, B3 e piccole quantità di vit C . In medicina naturale e fitoterapia, l'uso del carciofo viene impiegato nei rimedi per disturbi funzionali della cistifellea e del fegato e in caso di stitichezza; il contenuto di cinarina ha dimostrato buone capacità nella riduzione del colesterolo.

Cardo Mariano: nome latino (Silybum marianum L) appartiene alla famiglia delle Asteracee, è una pianta erbacea, biennale, dal portamento vigoroso; il primo anno forma una rosetta basale di foglie e, nel secondo anno, la parte fiorale raggiunge un'altezza fino oltre 150 cm . L'intera pianta si presenta spinosa e glabra, il fiore si presenta con corolla tubolosa di colore rosso-purpureo; è diffusa in tutte le regioni del Mediterraneo, dal mare fino alle zone montane, si rinviene lungo le strade, nei prati incolti, nei ruderi. Il cardo mariano è una pianta officinale, usata nel trattamento delle affezioni a carico del fegato. Per le sue proprietà, è usato come ingrediente nella preparazione di liquori d'erbe. Il principio attivo principale è la silimarina, nota appunto per le proprietà depurative. Bardana maggiore: nome latino (Arctium lappa L.) appartiene alla famiglia delle Asteracee, è una pianta erbacea, eretta e biennale. Il suo nome deriva dal suo ricercatore Linneo, ma sicuramente è più antica: Arctium in greco vuol dire "orso", probabilmente si fa riferimento all'aspetto ispido della pianta. Per scopi officinali viene usata la radice,che è grossa e fittonante, simile alla carota; il fusto è eretto, ramificato e raggiunge una altezza di circa 80 cm, i fiori sono unicamente tubulosi, la corolla tende al violetto o rosso porporino e il periodo di fioritura va da luglio a settembre . La pianta è diffusissima in tutta Italia, dall'Europa all' Asia, il suo habitat naturale è rappresentato da prati incolti, boschi e lungo i fossati. La medicina popolare la indica valida per cure depurative di inizio stagione per depurare il sangue, è antibatterica, diuretica e ipoglicemica. Si può definire la pianta della pelle per le note proprietà antinfiammatorie cutanee: nelle pomate viene impiegata contro l'acne,

sfoghi cutanei e dermatiti. I principi attivi, come inulina, vitamine del complesso B, potassio , magnesio e acidi fenolici, come l'acido caffeico, fanno sì di avere a che fare con una pianta molto importante in campo officinale. Tarassaco comune: nome latino (Taraxacum officinale Weber), ma forse meglio conosciuto come " radicio de can", oppure "dente di leone", appartiene alla famiglia delle Asteracee, è una pianta erbacea, perenne, di altezza compresa tra i 3 e i 9 cm, la fioritura avviene in primavera ma si prolunga fino all'autunno. Lo si riconosce nei campi per il suo bel fiore giallo, nei giardini è considerata una pianta infestante, cresce spontaneamente dalla pianura ai monti. Nelle arti culinarie è apprezzata come insalata primaverile, sia da sola che mescolanze varie anche i fiori possono contribuire a dare sapore e colore a varie pietanze. E' una pianta di rilevante interesse apistico, che fornisce alle api sia polline sia nettare. Il tarassaco in medicina popolare viene usato come depurativo epatico, diuretico, blando lassativo. Concludendo, le piante che vi ho descritto si possono trovare sottoforma di estratto idroalcolico da somministrare a gocce, oppure di tisana facendo bollire le rispettive piante per 2/3 minuti il contenuto di 4 cucchiaini e, una volta filtrata, dolcificata con un buon miele, per chi invece ama il lato pratico si possono assumere in compresse. Per quanto riguarda le controindicazioni, da non usare in gravidanza o bambini al di sotto dei tre anni di età, le persone con gravi patologie, consultare il proprio medico prima dell'uso. Erborista: Livio Casagrande

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Cesvitem: 25 anni con i bambini e i ragazzi del Sud del mondo

La nostra meglio gioventù

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l 2012, ormai prossimo nei nostri calendari, sarà un anno davvero speciale per il Cesvitem. A settembre, infatti, l’associazione miranese taglierà il significativo traguardo dei venticinque anni di attività. Venticinque anni, un quarto di secolo a fianco dei popoli del Sud del mondo, un impegno ininterrotto per costruire e rafforzare ponti di conoscenza e rispetto reciproci tra popoli lontani. Un momento davvero significativo, soprattutto per una realtà come il Cesvitem abituata a fare sempre un passo alla volta con l’aiuto di centinaia, migliaia di amici e

sostenitori. È inevitabile, in un momento del genere, guardarsi alle spalle e vedere cosa ne è stato di tutto quello che dal 1987 ad oggi è stato seminato in tanti angoli del Sud del mondo. “Certo - sottolinea Simone Naletto, presidente dell’associazione - ci sono gli oltre cento progetti di cooperazione portati a termine in undici diversi paesi. C’è il tessuto di relazioni creato con tante persone di diversa origine e cultura. C’è il costante lavoro di sensibilizzazione e di promozione della solidarietà realizzato in Italia. Ma se ci voltiamo indietro vediamo soprattutto

una piccola foresta, cresciuta poco alla volta, in silenzio. Sono gli oltre diecimila bambini e ragazzi che sono passati per i nostri progetti di sostegno a distanza. Alcuni sono rimasti dei piccoli alberelli, aiutati solo per alcuni anni nella fase più delicata della loro crescita. Altri invece sono piante ormai solide, con le radici ben piantate in terra e i rami protesi verso il cielo di domani”. D’altronde proprio il sostegno a distanza è il marchio di fabbrica più riconoscibile del Cesvitem, simbolo del modo d’agire dell’associazione. “Nell’epoca del “tutto e subito” - prosegue Naletto - dei risultati immediati, della selezione spinta al massimo, può sembrare fuori dal mondo investire su dei bambini. Un investimento ad alto rischio, perché basta una folata di vento contrario, fatto quasi quotidiano nei contesti estremamente precari in cui operiamo, per mandare all’aria anni di lavoro. Eppure noi ci proviamo, convinti che questa sia la strada migliore per uno sviluppo davvero duraturo. Ci vuole tanta, tantissima pazienza. Ma poi, quando i risultati arrivano, la soddisfazione è davvero grande. È il caso dei vari ragazzi che, grazie ai nostri progetti, sono arrivati negli ultimi anni ad iscriversi all’università. Ragazzi che spesso abbiamo accolto quando erano ancora bambini, provenienti da famiglie così povere che a stento avevano da mangiare. E che ora, quasi senza che ce ne accor-

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gessimo, sono giovani uomini e donne pronti a spiccare il volo”. “La nostra meglio gioventù”, la chiamano al Cesvitem. Una gioventù in maggioranza femminile, a dimostrazione di come il futuro del mondo sia sempre più in mano alle donne. Ragazze come Yuliana, peruviana, che ha promesso al papà, da poco scomparso, di continuare a studiare, e che l’anno prossimo arriverà alla laurea in giurisprudenza. O come Alima, mozambicana e musulmana, che si sta specializzando in ginecologia pensando a tutte le donne che non vogliono farsi visitare da un medico uomo. E ancora Katharine, che studia fisica e che dalla sua madrina italiana ha imparato “la lezione importante della mia vita: dare anche senza ricevere nulla in cambio”. O Cesaltina, che in Mozambico si sta per laureare in chimica con una tesi sulla depurazione dell’acqua attraverso

metodi tradizionali. Sul sito dell’associazione (www.cesvitem.org) è possibile leggere le storie di questi ragazzi e ragazze. “In tutto - conclude Naletto , sosteniamo undici studenti universitari, ma nei prossimi anni, con l’aiuto dei nostri sostenitori, contiamo di aumentare questo numero, per formare non solo figure dall’alto profilo professionale, ma anche persone che, ricordando le loro origini e l’aiuto ricevuto, si mettano a servizio della loro gente e dei loro paesi. Basta davvero poco per scrivere un nuovo capitolo di questa storia di solidarietà e sostenere la crescita di uno dei bambini o dei ragazzi dei nostri progetti”. Per maggiori informazioni sui progetti di sostegno a distanza del Cesvitem è possibile consultare il sito www.cesvitem.org o contattare la segreteria dell’associazione in via Mariutto 68 (tel. 041 5700843, e-mail info@cesvitem.it).

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E la bretella? Noi non ce ne siamo dimenticati!

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no degli argomenti che più ha alimentato il dibattito a Mirano negli ultimi mesi è sicuramente quello della viabilità, che tanto incide sulla qualità della vita dei cittadini. La famigerata “bretella”, tra la zona di via Battisti e via Parauro, è stata oggetto di interventi sulla stampa, dibattiti pubblici ed altre iniziative, ma soprattutto ha causato una forte mobilitazione tra gli abitanti del Quartiere Ovest, che comprende il territorio tra le vie Cavin di Sala a sud e Parauro ad est, il cui Comitato, attivo fin dai primi anni novanta, ha promosso una raccolta firme per una Petizione contraria alla proposta, che è stata sottoscritta da più di 3330 cittadini miranesi. Ecco le principali conseguenze della costruzione della “bretella”: - è in contrasto con ogni elementare regola di redazione dei piani della mobilità che dovrebbero puntare a liberare i centri abitati dalla morsa del traffico, perché attrarrà tutti i flussi provenienti da Nord (Scorzé, Salzano, ecc.) e diretti verso Sud/Ovest (autostrada, passante, S. Maria di Sala, ecc.) e viceversa, realizzando di fatto un nuovo asse viario simile per importanza al tratto compreso tra Martellago e la rotonda in località Fossa, portando, quindi, all’interno di un quartiere urbano fortemente

popolato e sede di numerosi servizi – impianti sportivi e istituti scolastici in particolare – un incremento esponenziale del traffico stesso; - aumenteranno il traffico, l’inquinamento ambientale e la probabilità di incidenti stradali in una zona residenziale dove è anche presente un flusso considerevole di pedoni/ciclisti diretti/provenienti ai già citati istituti scolastici/impianti sportivi; - comprometterà in modo irreparabile la zona, vincolata paesaggisticamente, del Fiume Muson Vecchio, uno degli ultimi esempi di campagna veneta rimasti nel capoluogo, dove è tra l’altro prevista la costituzione del “Parco Fluviale del Muson”, con cui è in evidente contrasto, visto che la ipotizzata nuova arteria lo taglierebbe in due; - separererà di fatto la zona ad Ovest di via Battisti dal resto del centro città; - diminuirà il valore economico delle abitazioni della zona, in molti casi unico immobile di proprietà delle famiglie residenti; - peggiorerà la qualità della vita e la salute dei residenti, apportando un aumento dei rischi di incidenti/infortuni, dell’inquinamento ambientale (rumore, gas di scarico) e dello stress; - non è supportata né da studi approfonditi sugli scenari che si aprirebbero, né da una raccolta di dati

aggiornati sui flussi di traffico. Il numero di firme raccolte è un risultato senza precedenti, sul quale, a quanto stabilisce lo Statuto del nostro Comune, doveva pronunciarsi il Consiglio Comunale. Le posizioni all’interno del Consiglio erano le più varie, anche se tra gli stessi Consiglieri di maggioranza si erano ultimamente evidenziate posizioni critiche sull’idea; sembrava che solamente il Sindaco – che peraltro in campagna elettorale si era pubblicamente dichiarato contrario ad ogni ipotesi di nuova strada – volesse strenuamente difendere quest’idea. Lo scioglimento del Consiglio Comunale ha sostanzialmente “congelato” la Petizione, di cui finora non si è più parlato, ma che sicuramente ripresenteremo al nuovo Consiglio dopo le elezioni. Il 25.11.2011 abbiamo incontrato il sub Commissario dott Gulletta il quale ci ha assicurato che durante la gestione commissariale la questione “bretella” non sarà affrontata, perché non ci sono le condizioni né economiche né tecniche per farlo. Ci stiamo preparando allora per la prossima primavera, quando si voterà per il nuovo Sindaco; già sono cominciate le manovre tra i partiti per stabilire alleanze, coalizioni e individuare le persone “più adatte” a ricercare il consenso dei cittadini.

Giorgio Rizzo e il figlio Michele

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ono due campioni del chioccolo, vale a dire imitatori del canto degli uccelli: Giorgio fischia da quarant'anni e il figlio da venti, in

mezza Italia e all'estero. In Spagna: Palma de Maiorca, Valencia e Villa Real. In Francia ad Aups, Santropé Giorgio ha vinto il titolo di

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campione Europeo a squadre. Nel 2005 quello individuale e nel 2011 a Sacile ed è stato a Bruxelles (Belgio) nel Palazzo dei Congressi, ricevendo tanti applausi. Il figlio Michele, seguendo le orme del padre, a undici anni vinceva a Vittorio Veneto la gara under trenta e partecipava così al programma TV Piacere RAI UNO. A sedici anni partecipava al 1° campionato Italiano fra imitatori di uccelli dove si classificava secondo alle spalle del padre e adesso partecipa con lui a tutte le fiere e lo batte quasi sempre: 1° a Santangelo di Piove di S., 1° a Maerne, a Montopoli Val D'Arno, a pari merito, a Terranova Brauciolini (Arezzo), a Gradisca D'Isonzo (Gorizia), a Trebaseleghe partecipa in coppia con il padre. Per concludere, Giorgio e Michele sono due fischiatori molto richiesti in tutto il territorio nazionale, dove accumulano molte soddisfazioni.

Il Comitato di Quartiere Ovest, in occasione della campagna elettorale, incalzerà tutti i candidati di tutti i partiti, in particolare i diversi candidati Sindaco, per sapere che soluzioni ipotizzano per la viabilità di Mirano ed in particolare se propongono tra le soluzioni la famigerata “bretella”. Nel caso la escludano (e speriamo lo facciano tutti), chiederemo che esplicitino tale contrarietà fin dall’inizio in maniera chiara ed inequivocabile, traducendo questo impegno in atti concreti e inserendolo nel programma amministrativo del Sindaco, su cui si fonderà il successivo quinquennio di gestione del Comune. Abbiamo ancora ben presente infatti il cambiamento avvenuto tra quanto affermato in campagna elettorale e quanto effettivamente proposto in sede di preparazione del piano di Assetto del Territorio (PAT), territorio che, lo ricordiamo, è una risorsa unica e non inesauribile. Chiediamo troppo? No, chiediamo solo che chi si presenterà al giudizio dei cittadini sia fin dall’inizio veritiero, leale e successivamente sia coerente … purtroppo parole che sembrano avere sempre minore significato ma, soprattutto, valore. Il portavoce del Comitato di Quartiere Ovest di Mirano Antonio Torricelli


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Amore, rispetto e salvaguardia dell’ambiente contraddistinguono l’impegno del Gruppo “Amici Micologi” Mirano

Associazione micologica “Bresadola” Il gruppo, una organizzazione naturalistica micologica e culturale che si rivolge ad amatori e studiosi, è indipendente, apolitica e senza scopo di lucro. L’associazione intende accentuare, nelle proprie attività, l’aspetto culturale e formativo, nonché quello ecologico, educativo e sociale; approfondisce i valori della micologia e si impegna nello studio scientifico dei miceti, divulgandone la conoscenza con mostre, conferenze, lezioni per le scuole, corsi di micologia, comitati scientifici, escursioni, ecc. Corsi di micologia: a Mirano, Dolo e Paese (Tv). Le lezioni saranno tenute da Adriano Camoli, Antonio Granziero, Paolo Popolizio, Roberto Cerello, Wally Bernardi e Luciano Michelin. Alla fine di ogni corso verrà rilasciato un volumetto (sintesi del corso) ed un attestato di partecipazione. LE NORMALI ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE MICOLOGICA - Serate micologiche in sede - Creazione di gruppi di lavoro - Incontri con le scuole - Colloqui con micologici ed ecologici nelle scuole - Censimento e studio dei funghi raccolti - Collaborazione con 1’ASL n. 13 Dolo – Mirano – Noale - Serate micologiche in Cadore e varie località - Partecipazione ai Comitati Scientifici Nazionali

- Organizzare C. S. per il gruppo in varie località - Collaborazione con altri gruppi e associazioni micologici - Organizzare mostre micologiche - Organizzare convegni sulle Piogge acide - Previste 2 o 3 uscite didattiche per la raccolta funghi con date da definire - Si prevedono fine settimana di studi micologici in data da definire - Le date sia delle gite che degli studi micologici saranno da definire nei periodi più interessanti per lo studio e la raccolta funghi. Il nostro comitato scientifico, formato da esperti micologi, partecipa ai seminari di studio estivi e autunnali organizzati dall’Associazione Micologica Bresadola “A M B” di Trento e dalla Federazione Gruppi Veneti, in località sempre diverse per classificare i funghi della zona, per approfondire le proprie conoscenze scientifiche e per realizzare il progetto “Mappatura dei’ funghi”. Il gruppo A. M. B. è a disposizione, nei limiti di tempo derivanti dagli impegni dei suoi esperti micologi, per altre iniziative da concordare con associazioni ed enti vari. SE AMI LA NATURA Rispetta il bosco senza lasciare segni del tuo passaggio. Raccogli solo funghi interi e in buono stato di conservazione: lascia che quelli maturi completino il ciclo biologico nel loro ambiente naturale.

Trasporta i funghi in contenitori rigidi ed aerati; solo gli esemplari più pregiati, ben conosciuti ed in ottimo stato sono adatti per uso di cucina e vanno cotti il più presto possibile. Rivolgiti agli esperti sanitari per controllare i funghi raccolti finché non sarai in grado di riconoscerli o, meglio ancora, frequenta gli incontri ed i corsi di micologia presso i numerosi Gruppi A. M. B., dove apprenderai “pericoli e delizie dei funghi”. Rispetta le norme che regolamentano la raccolta dei funghi. Non rompere o calpestare i funghi che non conosci: provochi un danno al bosco e dimostri cattiva educazione. Non raccogliere funghi troppo piccoli e immaturi: è una vera strage degli innocenti! Non raccogliere mai a scopo culinario funghi che non conosci con certezza; è meglio lasciarli nel bosco che rischiare lavande gastriche o, peggio ancora, seri avvelenamenti. Non fidarti dei praticoni che dicono di “sapere” tutto sui funghi; purtroppo ci sono ancora molti casi di avvelenamento anche mortali. Non si può rischiare la vita per ignoranza, leggerezza, cattivi consigli. In caso di intossicazione o avvelenamento da funghi interpellare l’ispettorato micologico: ASL n° 13 di Dolo (VE) Tel. 041.5133422 ASL n° 13 di Noale (VE) Tel. 041.58966751 E concludiamo con la massima fonda-

mentale del buon micologo: nel dubbio astieniti! Se ami la natura, vieni a conoscerla attraverso la micologia: chi conosce la natura la ama e la rispetta L’Associazione Micologica Bresadola .partecipa attivamente alla salvaguardia dell’ambiente promuovendo 1’educazione e la cultura ecologica dei suoi Soci: iscriviti all’Associazione presso il Gruppo “Amici Micologi Mirano” dove troverai tante persone con cui condividere la tua passione. Siamo nati nel 1980 e contiamo ormai più di tremila soci, sparsi in tutto il Miranese. Organizziamo serate per lo studio dei funghi dal vero, proiezioni di diapositive, mostre con visite guidate, corsi; presso la sede si possono consultare pubblicazioni micologiche, visionare diapositive ed utilizzare attrezzature scientifiche. Di funghi non si deve più morire tutti dovrebbero sapere cosa è un fungo, dove e come vive, qual e il suo importante ruolo nel delicato e complesso ciclo naturale. Ma micologia significa anche vita associativa, escursioni in paesaggi meravigliosi, curiosità e conoscenza scientifica, nuove amicizie: il tutto all’interno di una cultura ecologica intesa sia come conoscenza delle problematiche relative alla tutela e al miglioramento degli ecosistemi ambientali, sia come promozione dei comportamenti più corretti.

Cross provinciale a Murano: in evidenza gli atleti della ASD Atletica Libertas Mirano

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omenica 27.11.2011, presso il “Parco Angeli”, adiacente alla pista di atletica di Sacca San Mattia a Murano, si è svolta la “seconda prova di Cross” per tutte le categorie, organizzata dalla FIDAL C.P. di Venezia, dalla ASD Venezia Runners Atl. Murano. La giornata, fredda, ma soleggiata, non ha scoraggiato i numerosi atleti provenienti non solo dalla provincia di Venezia ma anche da altre limitrofe. Si sono sfidati gli alunni di quarta e quinta elementare, quindi tutte le altre categorie di atletica

della disciplina del cross. Questi i risultati finali che hanno visto gli atleti miranesi dell’Atletica Libertas Mirano tra i primi posti: Senior: 1 Luca Solone (Atletica Biotekna Marcon), 5 Alessandro Bonaldi (Atletica Libertas Mirano) Allievi M: 1 Riccardo Donè (Atletica Jesolo Turismo), 6 Alberto Centenaro (Atletica Libertas Mirano) Esordienti M: Lula Ardit (Atletica Audace Noale) Esordienti F: Linda Boscaro (Atletica Riviera del

Brenta) Ragazze: 1 Molena Giulia (Atletica Riviera del Brenta), 17 Laura Baldan (Atletica Libertas Mirano) Ragazzi: 1 Francesco Pinton (Atletica Libertas Mirano), 4 Estifanos Bortolozzo (Atletica Libertas Mirano), 7 Dorian Molnar (Atletica Libertas Mirano) Cadetti F: 1 Vian Irene (Atletica Audace Noale) Cadetti M: 1 Emanuele Pinton (Atletica Libertas Mirano) Allievi F: 1 Angela Doni

I 7 atleti dell’Atletica Libertas Mirano che hanno partecipato al 2°Cross di Murano

A.S.D. ATLETICA LIBERTAS MIRANO: una realtà sportiva a livello nazionale Nell’articolo pubblicato nel giornale MIRANO del settembre 2011 dedicato all’ASD Atletica Libertas Mirano, a causa di un refuso, è stato attribuito nel paragrafo relativo alla gara “Sport e Scuola” un tempo errato all’atleta velocista miranese Laura Marchiante. Naturalmente per l’atleta resta confermato il titolo di “ragazza” più veloce di Mirano delle 2^ Medie. Inoltre, nel citare il risultato ottenuto in altre competizioni, si evidenzia che la stessa atleta è giunta 4^ in competizioni a livello regionale. Ci scusiamo con i lettori e con la famiglia dell’interessata. Sandro Baldan – socio ASD Atletica Libertas Mirano


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GUIDA CASA: ECCO DUE PRINCIPALI NOVITÀ Cedolare Secca "fa risparmiare i proprietari e gli affittuari". Vediamo come.

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articolo 3 del Decreto Legislativo del 14 marzo 2011, n. 23 ha introdotto, a partire dal 2011, un nuovo regime facoltativo di tassazione dei redditi derivanti dalla locazione per finalità abitative degli immobili ad uso abitativo e delle relative pertinenze. L'Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 26/E del 1° giugno, ha fornito i primi chiarimenti sulle nuove modalità di tassazione delle locazioni di immobili ad uso abitativo, con riferimento ai destinatari, alla scelta

del regime, alle modalità di pagamento e alle sanzioni. La circolare stessa può essere considerata una guida alla nuova regolamentazione che porta notevoli vantaggi ai contribuenti con aliquota marginale elevata. Cos'è la cedolare secca? Si tratta di un sistema di tassazione alternativo a quello ordinario. L'opzione comporta l'assoggettamento del canone di locazione ad un'imposta operata nella forma della cedolare secca. L'opzione per (La novità della..) la cedolare secca consente al locatore di applicare un regime di tassazione agevolato e semplificato. Chi è interessato? La possibilità di optare per il regime facoltativo di imposizione è riservata alle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate, che non agiscono nell'esercizio di un'attività di impresa o di arti e professioni. Quali imposte si risparmiano? L'opzione da parte del locatore dell'immobile per il regime della cedolare

secca esclude l'applicazione per il periodo di durata dell'opzione: - dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), secondo le aliquote progressive per scaglioni di reddito, e delle relative addizionali sul reddito fondiario prodotto dall'immobile locato; - dell'imposta di registro dovuta sul contratto di locazione, generalmente prevista nella misura del 2% del canone pattuito; - dell'imposta di bollo sul contratto di locazione dovuta nella misura di euro 14,62 per ogni foglio. La cedolare secca sostituisce le imposte di registro e di bollo, ove dovute, anche sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto di locazione. Quali effetti per il conduttore? L'opzione da parte del locatore per l'accesso a detto regime esplica, tuttavia, effetti anche nei confronti del conduttore che non è più tenuto, per il periodo di durata dell'opzione, al versamento dell'imposta di registro sul contratto di locazione concluso. Per il periodo di durata dell'opzione, inoltre, è sospesa per il locatore la fa-

coltà di chiedere l'aggiornamento del canone, anche se detta facoltà è prevista nel contratto di locazione. A tal fine, il locatore è tenuto a comunicare preventivamente, con lettera raccomandata al conduttore, l'intenzione di esercitare l'opzione e la rinuncia all'aggiornamento del canone. Qual è l'aliquota per la cedolare secca? L'imposta dovuta nella forma della cedolare secca è determinata con l'applicazione di un'aliquota ordinaria del 21% (l'aliquota è ridotta al 19% per i contratti a canone concordato). Null'altro è dovuto, quindi si pagherà il 21% sul redditto da locazione. C'é un inasprimento delle sanzioni? Insieme alla cedolare secca dal decreto sul Fisco municipale sono introdotte super-sanzioni. La principale interessa chi viene pizzicato a percepire un affitto non dichiarato e che dovrà quindi riconoscere all'inquilino un canone a prezzo di saldo, inferiore fino a190% rispetto ai valori di mercato. Il tutto per quattro anni a partire dalla verifica o dalla denuncia del conduttore.

Conviene sempre chiedere l'attestasto di certificazione energetica

L'

attestato di certificazione energetica è un documento che attribuisce all'immobile una classe energetica in base all' energia consumata per riscaldarlo. Esattamente come la lavastoviglie e la lavatrice, ora anche le case in vendita e in affitto saranno catalogate in base alla loro efficienza energetica e suddivise per classi (da A a G). E' sempre conveniente quindi richiedere quest'atto per rendersi conto di quanto ci andrà a costare il mantenimento dell'abitazione. La stima del valore dell'immobile sarà quindi influenzata dall'attestato di certificazione energetica; minore sarà il consumo dell'abitazione, più alto sarà il valore della stessa. Chi rilascia l'attestato di certificazione energetica? L'attestato deve essere redatto da un professionista abilitato nel rispetto delle norme attuative, imposte dalla regione di competenza. Nel documento vengono indicati la classe energetica di appartenenza dell'immobile, oltre a possibili interventi migliorativi delle prestazioni energetiche del sistema edificio-impianti. L'attestato di certificazione deve essere necessariamente predisposto ed avvallato da un professionista accreditato, estraneo alla proprietà, alla progettazione o alla realizzazione dell'immobile. Per quanto è valido un Attestato di Certificazione Energetica? Il documento ha una validità massima di 10 anni a partire dal suo rilascio ed è aggiornato ad ogni intervento che modifica le prestazioni dell'edificio o dell'impianto in termini di assorbimento di energia. Quando serve l'Attestato di Certificazione Energetica? La certificazione energetica può risultare utile nei seguenti casi: Se siete un privato potreste avere bisogno di un certificatore energetico che rediga la certificazione energetica

in quanto avete la necessità di usufruire della detrazione del 55% sull'IRPEF a seguito di interventi di riqualificazione energetica; Se avete la necessità di rogitare (vendere) un'immobile sappiate che è obbligatoria la certificazione, per tutti gli edifici, anche per le singole unità (appartamenti), nel caso di trasferimento a titolo oneroso dell'intero immobile. Dal 1° luglio 2010 è obbligatoria la certificazione, degli edifici e delle singole unità immobiliari soggette a locazione (o successivamente rinnovato) con contratto stipulato successivamente a tale data. Nel caso dobbiate pubblicizzare il vostro immobile. La certificazione energetica di un immobile è necessaria anche in caso si successione o donazione? No, in caso di successione non è necessario avere l'attestato di certificazione energetica. Se l'edificio è privo del generatore di calore occorre l'ACE? Se l'edificio è privo dell'impianto termico o dell'impianto di climatizzazione, non è richiesto l'A.C.E. Quanto costa il servizio di Certificazione

Energetica di un immobile? Non esiste un listino che prevede un prezzo per deteminate tipologie di edifici (non esiste un listino che preveda specifici prezzi per le varie tipologie di edifici); il prezzo varia a seconda dalla dimensione dell'immobile, dalla tipologia degli impianti presenti, dalla quantità e dalla qualità del materiale che il cliente mette a disposizione. Ad ogni modo, per un preventivo gratuito non esitate a chiamarci. In caso di vendita dell'immobile a chi spetta pagare la certificazione? Se il documento non è già presente, è onere del venditore fornirlo, pertanto è proprio il venditore che deve pagare un certificatore energetico affinché rediga l'attestato. Chi è il Certificatore Energetico? Il Certificatore Energetico è il professionista in grado di redigere un Attestato di Certificazione Energetica, in virtù delle proprie conoscenze in materia. Quanto tempo ci vuole per fare la certificazione di un immobile? L'Attestato di Certificazione Energetica è un documento che va prodotto sulla base di calcoli, disegni e sopralluoghi, pertanto i tempi vanno da pochi giorni ad alcune settimane. Il fattore che influisce maggiormente nell'elaborazione dell'atto è la dimensione dell'immobile. Abbiamo tuttavia sviluppato una procedura d'urgenza per offrire ai clienti che necessitano della certificazione, la sicurezza dei soli tempi materiali di realizzazione della pratica. L'attestato di certificazione mi serve ai fini fiscali? Per ottenere il beneficio di alcuni sgravi fiscali è necessario che un tecnico abilitato (certificatore energetico) verifichi che le opere effettuate abbiano apportato effettivamente un risparmio in termini energetici. Si può detrarre, in tre anni il 55% di tutte le spese sostenute (consulenza compresa).

Il pagamento della fattura deve essere effettuato con bonifico bancario e la causale deve contenere i dati dell'installatore, la data e il numero della fattura. Cosa devo fare se richiedo una certificazione energetica? Praticamente niente, pensa a tutto il professionista. A seguito della domanda/richiesta, riceverete il preventivo di spesa e verrete contattati per fissare un sopralluogo in loco (necessario ai fini della certificazione). Una volta effettuato, si procederà alla realizzazione della certificazione energetica e che poi vi verrà consegnata. Cosa cambia con la modifica della legge dell'obbligo di allegare il certificato energetico all'atto di compravendità? Deve sempre essere allegato all'atto oppure si può chiedere l'annullamento dell'atto di compravendita con tutte le conseguenze che questo comporta. Cocludendo, nel vendere, locare ed acquistare casa è sempre conveniente affidarsi ad un professionista del settore che saprà ancora una volta consigliarvi al meglio.

Alberto Scantamburlo


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Nordic Walking: un nuovo modo di camminare e di pensare

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iovedì 10 Novembre 2011, una bella serata e un bel cielo terso illuminato da una splendida Luna: era un piacere fare due passi per raggiungere la casa S. Bertilla nel centro di Mirano. Chi l’avrebbe detto che quella piacevole passeggiata al ritorno avrebbe avuto un sapore ancora più intenso… In casa S. Bertilla, su gentile concessione di Don Alberto, quella sera andavo ad assistere ad una presentazione sui benefici del Nordic Walking, una disciplina sportiva di cui ultimamente si sente molto parlare, un nuovo modo di camminare con l’ausilio di bastoncini simili a quelli per lo sci di fondo. E in quella casa, quella sera, chi ha avuto il piacere e la fortuna di essere presente, ha imparato molte cose, trovando profondi momenti di riflessione. Ha imparato che camminare è salute e che camminare in modo corretto può essere addirittura una terapia preventiva e curativa per molte malattie.

Ha capito che la tecnica del Nordic Walking non è una banale passeggiata con i bastoncini, ma un innovativo modo di deambulazione in cui tutti e quattro gli arti e il busto lavorano in sincronia e soprattutto in armonia, costituendo una tecnica importantissima per l’equilibrio psico-fisico del nostro corpo. Carla Bolgan e Caterina Borgato, istruttrici di Nordic Walking a Mirano hanno presentato in sintesi svolgimento e scopo di questa nuova attività. Gli interventi del Dott. Silverio Valerio e di alcune testimonianze dirette di pazienti hanno dato prova della estrema importanza di questa tecnica sportiva per la prevenzione e la cura di malattie anche gravi e riabilitazioni post operatorie. La musica e le foto di Pino Dellasega, fondatore della Scuola Italiana Nordic Walking scorrevano sullo schermo a farci intuire le grandi emozioni e sensazioni che le passeggiate immerse nella Natura possono dare.

I paesaggi vengono percorsi e percepiti nei loro profumi, nei loro suoni e nei loro colori, mentre la spinta delle braccia, delle gambe e del pensiero ci trasporta con insolita leggerezza, con lo sguardo rivolto all’orizzonte, a cercare quello che ancora non si vede… Ma il crescendo di emozioni ha raggiunto una dimensione ancora più spirituale e profonda quando Pino Dellasega ha preso la parola per raccontare il suo personale progetto del Trekking del Cristo Pensante. Un racconto straordinario che ha fatto riflettere, emozionare e ha lasciato attoniti per più di un’ora tutti i presenti, di fronte a qualcosa di mistico e soprannaturale. La grande capacità oratoria di Pino è stata quella dell’uso di un linguaggio semplice e sincero, ma soprattutto umile. Tutti ammutoliti ascoltavamo l’incredibile avventura del Cristo Pensante, la meravigliosa statua di marmo che oggi domina la cima del Monte Castellazzo, al Passo Rolle, arrivata in quel luogo grazie alla perseveranza di Pino e ai segnali del Cielo che in ogni momento egli aveva saputo interpretare. Immagini di un uomo inginocchiato su un prato a pregare, un’altra di un incontro apparentemente banale: quanti di noi sarebbero stati capaci di leggere un messaggio soprannaturale in quell’apparente normalità? Qual era il segreto che lo aveva saputo rendere quasi un eroe, portando avanti il suo nobile Progetto, nonostante la derisione e lo scoraggiamento da parte di tutti? Come era riuscito quell’uomo ad essere lì a raccontare la realizza-

zione di un sogno apparentemente impossibile, documentato giorno per giorno dai suoi diari e dalle magnifiche foto, con una semplicità che quasi oscurava la sua grande determinazione? Lui stesso poco dopo ci dava la risposta: provate ad osservare, a riflettere e ad ascoltare con umiltà e con la fede, anche i più piccoli segnali che vi circondano. La fede in Dio non è necessariamente la stessa per tutti, ma prima fra tutte proviamo a far crescere quella che dobbiamo avere in noi stessi! E così piano piano il discorso si ricongiungeva a tutto quello che avevamo sentito poco prima, quando si parlava di passeggiate in mezzo alla Natura e ai momenti più tristi della vita segnati dalle malattie, in seguito alle quali occorre ritrovare se stessi. Camminare è vita, soprattutto quando si utilizzano tutti i sensi e si ascoltano le proprie emozioni. Il Trekking del Cristo Pensante è stata una ricerca di tutto questo. Abbiamo capito che il mondo è pieno di storie meravigliose, ma-

gari nascoste in qualche masso abbandonato, a cui noi siamo passati vicino senza accorgerci. Ha ragione Pino quando dice che in fondo, nella vita, non si deve essere troppo normali, se la normalità significa dare tutto per scontato, tutto già prestabilito. Meglio essere matti e a volte vedere quello che altri non vedono: ecco che anche una roccia, trasformata in un volto, potrebbe riuscire a comunicarci qualcosa di Immenso. Grazie ai relatori, grazie a Pino, grazie a quel Cristo con la corona di spine che siede accanto alla sua croce sopra al monte Castellazzo, perché quella sera, insieme a Lui, abbiamo ricominciato a pensare. La neocostituita ASD Nordic Walking Mirano ha in programmazione corsi per apprendere la tecnica base e per proseguire con le tecniche avanzate. Organizza gruppi di cammino per praticare nordic walking e sedute di allenamento vero e proprio per sportivi più esigenti ed esperti. www.nordicwalkingmirano.it info@nordicwalkingmirano.it

ASD NORDIC WALKING MIRANO COS’E’ IL NORDIC WALKING Una camminata naturale alla quale viene aggiunto l’utilizzo funzionale di due bastoncini: è un nuovo modo di praticare sport che si sta affermando in tutto il mondo. Sport per tutti, tutto l’anno, offre un modo facile, poco costoso e divertente per seguire uno stile di vita sano ed attivo. Si pratica all’aria aperta, fa bene al cuore e alla circolazione, rafforza braccia e spalle, migliora la postura della schiena, tonifica glutei e addominali. I BENEFICI 1.è un allenamento per tutto il corpo per-

ché si muove fino al 90% della nostra muscolatura; 2.fa perdere peso perché fa consumare il 45% in più di una normale camminata (400 Kcal/h rispetto alle 240-280 del semplice camminare); 3.migliora la flessibilità e mobilità delle articolazioni e della colonna vertebrale; 4.migliora la postura e ottimizza il metabolismo dei dischi intervertebrali prevenendo, riducendo o eliminando i dolori alla schiena; 5.migliora la capacità aerobica; 6.grazie all’uso dei bastoncini si riducono le sollecitazioni sulle articolazioni in parti-

colare su ginocchia, caviglie e schiena: per questo è particolarmente adatto a persone in soprappeso o con problemi alle articolazioni; 7.aiuta a stimolare e migliorare la coordinazione motoria; 8.è un ottimo allenamento cardiocircolatorio e riduce i fattori di stress e depressione. FACILE A ALLA PORTATA DI TUTTI Il nordic walking si può praticare nei parchi in città, in campagna, in montagna, al mare. Lo si può fare tutto l’anno e per le sue caratteristiche è consigliato a persone di tutte le età sia per benessere e fitness, ma

anche come sport vero e proprio o come base di allenamento per altri sport. GLI ISTRUTTORI DELLA SCUOLA ITALIANA NORDIC WALKING Gli istruttori certificati dalla Scuola Italiana Nordic Walking sono garanzia di professionalità e competenza . PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI AI CORSI: ASD NORDIC WALKING MIRANO

info@nordicwalkingmirano.it Caterina 3496145724 www.nordicwalkingmirano.it Carla 3463566661

LE PROPOSTE DI ASD NORDIC WALKING MIRANO Minimo 4 - massimo 8 partecipanti per corso Tutti i Corsi sono di 3 giornate di 2 ore ciascuno per un totale di 6 ore complessive. I corsi svolgeranno nel bellissimo parco di Villa Belvedere e lungo l’argine del fiume Muson a Mirano. Per il costo contattare direttamente le istruttrici. I bastoncini vengono forniti dall’associazione; sono sufficienti un buon paio di scarpe da jogging, un abbigliamento traspirante e confortevole, il desiderio di provare la magnifica camminata nordica con i bastoncini. Non sono previsti recuperi di lezioni perse se non per condizioni meteo avverse.

Il “Nordic Walking Pilotato” è una camminata della durata di 1 ora e mezza, durante la quale l’Istruttore, oltre ad allenare i partecipanti in maniera più o meno intensa, darà indicazioni sulla tecnica per migliorare la prestazione. E’ riservata ai soci ad un costo mensile che dà diritto ad una seduta la settimana. Vengono organizzati anche corsi ed allenamenti ad hoc su richiesta, con giorni, orari e costi da definire. Per iscrizioni ed informazioni: info@nordicwalkingmirano.it Caterina 3496145724 www.nordicwalkingmirano.it Carla 3463566661


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Intervento del presidente del Consiglio Provinciale Marina Balleello

Convegno “La crisi si tinge di rosa” Signore e signori, porgo a questo convegno il saluto mio personale, della presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto e di tutta l’istituzione provinciale. Vorrei iniziare questa mia breve esposizione con un dato confortante, un tocco di “rosa”, parafrasando il titolo di questo convegno. Penso che ce ne sia bisogno in questi tempi di crisi. A fronte di dati allarmanti per quanto riguarda l’occupazione femminile, e più in generale, per il mondo del lavoro visto dalle donne, almeno un dato positivo per il nostro territorio c’è. Il numero delle imprese guidate da donne, che in Provincia di Venezia sono circa 30mila, ha registrato nell’ultimo anno una crescita attorno all’uno per cento. Certo, sul nostro territorio solo un’impresa su cinque è guidata da una donna, e il dato è ancora leggermente inferiore alla media nazionale, ma il crescere di queste “capitane coraggiose” è un bel segnale. Che dimostra come le donne, di fronte a momenti difficili, sappiano stringere i denti e inventarsi il modo per andare avanti. Vengono in mente le nostre nonne e le nostre bisnonne che, ai tempi delle guerre mondiali, con gli uomini al fronte, seppero rimboccarsi le maniche per tirare avanti la carretta di famiglie ben più numerose di quelle di oggi. Il paragone con le donne in guerra potrà forse sembrare eccessivo, ma non è così. Se un economista ha paragonato gli effetti di questa crisi a quelli di una guerra senza caduti né macerie, risalta ancora di più il coraggio e la capacità di intrapresa di quel migliaio di donne venete, di cui un centinaio in Provincia di Venezia, che tra il 2010 e il 2011 hanno deciso di

aprire un’attività. Nonostante condizioni decisamente avverse per l’universo femminile. Certo, nel secondo e terzo trimestre del 2011 c’è stata una decisa ripresa delle assunzioni che ci fa ben sperare. Ma ha riguardato soprattutto lavoratori maschi. Nel primo trimestre di quest’anno, addirittura, a fronte di un aumento in Veneto del 12 per cento delle assunzioni di lavoratori maschi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il numero di assunzioni di donne era rimasto esattamente lo stesso. Solo nel secondo trimestre del 2011 le assunzioni di donne sono cresciute del nove per cento rispetto al secondo trimestre 2010, ma a fronte di una crescita ben più importante di assunzioni maschili, salite del sedici per cento. Tutto ciò, peraltro, in una ben nota situazione di divario salariale tra lavoratrici donne e lavoratori uomini che la crisi ha accentuato con il diffondersi di contratti precari. Aggiungerei che questi divari salariali spesso, se non sono decisamente illegali, sono quantomeno molto dubbi. Qualcuno dovrebbe spiegare, infatti, come mai, nonostante i contratti nazionali stabiliscano un’uguale remunerazione per uomini e donne, dopo dieci anni un lavoratore e una lavoratrice che hanno iniziato con lo stesso inquadramento si trovano spesso a livelli diversi. Il che vuol dire con salari diversi. E non mi si può certo venire a dire che le donne sono meno capaci degli uomini. Non solo sarebbe un discorso inaccettabile per me e per il buonsenso, ma per gli stessi dati del nostro territorio. Il periodo peggiore della crisi in Provincia

SALUTO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARINA BALLEELLO ASSEMBLEA REGIONALE DELLE PRO LOCO MIRANO - 11 SETTEMBRE 2011 -

di Venezia, infatti, quello tra il 2009 e il 2010, che speriamo di esserci lasciato alle spalle, aveva infatti falcidiato le nostre imprese, prima della ripresa di quest’anno dell’imprenditoria cui accennavo prima. Ma se il calo nelle imprese maschili era stato superiore all’uno per cento, quello delle imprese femminili era stato solo dello 0,1 per cento. Certo, le imprese femminili spesso sono attive in settori, quali i servizi alla persona che rappresentano il 44 per cento delle imprese in rosa sul nostro territorio, che non necessitano in genere di grossi investimenti e quindi sono meno esposte a rischi di fallimento. Ma resta il fatto che l’impresa femminile ha tenuto duro più di quella maschile. Al di là del dato economico in senso stretto, la Provincia di Venezia stessa può essere un esempio. A fronte, infatti, del ruolo generalmente minoritario delle donne in politica, l’istituzione che rappresento ha fatto parlare di “nuvola rosa” per la sua presenza femminile ai suoi vertici amministrativi. È una donna la presidente della Provincia stessa, la dottoressa Francesca Zaccariotto, sono donne la presidente del Consiglio Provinciale, cioè chi vi parla, e la vicepresidente, sono donne le capogruppo di un partito di maggioranza e di uno di opposizione. E ciò basti a dire la sensibilità che possono trovare i temi toccati in questo convegno nell’istituzione che rappresento. Concludo tornando al paragone che avevo tracciato con il coraggio e l’abnegazione delle nostre nonne ai tempi delle guerre. Da quei tempi tragici le donne uscirono rafforzate. Il valore dimostrato dovendo

forza composta di persone che sanno fare squadra. In Veneto si contano oltre 70 mila volontari e questo numero è più che mai esplicativo sulla loro consistenza. E’ vero, il momento che stiamo vivendo è di forte crisi, e a farne le spese sono anche le amministrazioni comunali. Una situazione che incide anche sui nostri volontari e viene minacciata la sopravvivenza di numerosi eventi che rappresentano la ricchezza del tessuto sociale e culturale della nostra regione. Ma non ci scoraggeremo, ne sono convinta. E sono altresì sicura che magari facendo qualche sacrificio in più, gli amministratori non metteranno a rischio e non dilapideranno questa grande “ricchezza”.

SALUTO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE MARINA BALLEELLO VENERDÌ 28 OTTOBRE 2011 Buon giorno a tutti e grazie per l’invito. Porto i saluti della Provincia di Venezia, che ho il piacere di rappresentare oggi in qualità di Presidente del Consiglio. Porto anche i saluti della presidente della giunta provinciale Francesca Zaccariotto che ben conosce ed apprezza questo prestigioso appuntamento regionale. Oggi, inoltre, permettetemi di dire che “gioco” in casa, nella mia Mirano dove per anni ho seduto nei banchi del Consiglio comunale e della giunta. Una giornata importante per la nostra città, senza dubbio oggi non siamo solo qui a contarci e a festeggiare. Ma siamo qui a riflettere e a programmare. Non so se basterebbe una giornata parlare e dibattere sul ruolo delle Pro Loco: sulla loro attività, il loro impegno e la loro voglia di migliorarsi anno dopo anno. Un Comune, grande o piccolo che sia, non può vivere senza la forza delle Pro Loco. Mi sembra doveroso ricordare che oggi è un giorno da ricordare per la storia delle nostre Pro Loco: sono infatti chiamate a esprimere il voto sul nuovo statuto regionale, una svolta importante per questa realtà che ha solo portato benefici ai territori. Non si può vivere senza chi anima e contribuisce a dare vita al nostro territorio. A volte, specialmente nei piccoli Comuni, si sentono frasi scoraggianti del tipo “qui non si fa niente oppure qui domina la noia”. Forse sono solo luoghi comuni. Eppure l’impegno delle Pro Loco da anni è quello di arricchire il territorio, di coinvolgere la gente di creare forti legami. Pensiamo solo alle sagre e alla loro organizzazione fatta solo ed esclusivamente dai volontari. Oppure ad altri eventi legati alla promozione della cultura del territorio, dei prodotti legati all’enogastronomia. Tutti eventi che richiamano gente di tutte le età, questo deve essere chiaro. Sì, appunto, quei volontari che rappresentano una risorsa unica, una

«Signore e Signori, Autorità civili e militari, illustri Rappresentanti del Clero, buona sera. E’ con grande gioia e piacere che porto i saluti della Provincia di Venezia, che questa sera rappresento. Non si poteva davvero scegliere un luogo migliore, quale appunto il Teatro La Fenice, luogo di arte e di cultura, dove in più occasioni sono stati eseguiti inni alla libertà. E dove sono state spesso eseguite opere che avevano per leitmotiv proprio il tema della libertà. Questa sera assisteremo al Concerto che conclude simbolicamente i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e voglio ricordare il contributo straordinario di questa città e di questo territorio a questo grande e prestigioso traguardo che ha caratterizzato la storia del 19° secolo. Il popolo veneziano lo ha fatto con forza e determinazione. Lo ha fatto attraverso la capacità di comunicare e divulgare grandi ideali, incarnati dai grandi uomini che abbiamo ricordato durante questi mesi di ricorrenze. E’ doveroso precisare che Venezia e la sua terraferma ebbero un ruolo determinante per il completamento di questo processo storico, che ha portato al compimento dell’unione dell’Italia; 150 anni rappresentano un traguardo prestigioso da festeggiare e celebrare, e nel corso dell’anno che sta per terminare, con la partecipazione corale di tutte le istituzioni del territorio, sono stati organizzati dibattiti, convegni e interventi di studiosi su un argomento che coinvolge tutti noi, e che merita un approfondimento, anche alla luce di nuove interpretazioni. Nelle scuole sono stati realizzati progetti che hanno coinvolto i nostri ragazzi, perché potessero comprendere che l’Unità d’Italia rappresenta sì una grande conquista, ma è allo stesso tempo un immenso patrimonio dal valore inestimabile. La provincia di Venezia e il suo capoluogo hanno avuto un ruolo importante nella storia, contribuendo in modo concreto all’unità di un

sostituire gli uomini al fronte o sapendo lottare per l’Italia, non poté non essere loro riconosciuto a conflitto terminato. Con il loro valore si conquistarono il diritto di voto, di ricoprire incarichi pubblici e tutti quegli altri diritti che non ne facevano più cittadini di seconda categoria. E seppero essere protagoniste nella neonata Repubblica italiana. Di quelle donne cito solo un nome, quello di Lina Merlin, che, anche se era nata in Provincia di Padova dove il padre si trovava per lavoro, era originaria di Chioggia e in questa città trascorse tutta l’infanzia e la giovinezza. Seppe portare le sofferenze delle donne di cui era stata testimone all’Assemblea Costituente e fu lei a far inserire nel terzo articolo della nostra Costituzione il comma che stabilisce che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge «senza distinzioni di sesso». La stessa legge sull’abolizione delle case di tolleranza che porta il suo nome, al di là di frequenti ipotesi di revisione odierne, ai tempi fu certamente un atto di civiltà verso le donne. E nell’anno del Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia è giusto ricordare una madre della Repubblica italiana come la chioggiotta Lina Merlin. L’auspicio, quindi, è che anche da questa crisi, come da quella guerra, le donne possano uscire più forti, più consapevoli del proprio valore, e più determinate nell’affermare i propri diritti e il loro essere cittadine. Marina Balleello Presidente del Consiglio della Provincia di Venezia

Paese che non c’era, fino al 1861 disgregato e formato da piccoli Regni e Granducati. La nostra città fu uno dei cuori pulsanti della rivoluzione del 1848 e dei fermenti che invasero le città del Nord. Un grande ruolo, nel periodo dal 1848 al 1860, di ribellione verso il dominatore austriaco, lo ha avuto la stampa, che ha saputo far presa sulla gente, denunciando e mettendo in luce ideali di libertà e democrazia. Oggi non dobbiamo disperdere questo immenso patrimonio, consegnatoci da chi ha combattuto per noi e per le generazioni future, perchè potessimo vivere in un Paese libero, con amministratori democraticamente eletti. Grazie di cuore al Consiglio regionale, e al suo presidente Clodovaldo Ruffato, per l’organizzazione di questa bella serata di festa, che serve a ricordare, a riflettere e a farci sentire più uniti. Viva la Repubblica Italiana, unita ed indivisibile!

MIRANO, GLI AUGURI DI NATALE DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE MARINA BALLEELLO Ci stiamo avvicinando al 25 dicembre, una data importante per la nostra società, per la nostra tradizione e per la nostra cultura, ma soprattutto per la nostra comunità all’insegna della fede e della carità: una grande festa della cristianità che ci richiama a praticare i valori di solidarietà, fraternità e amicizia. La nascita di Gesù, in questi tempi difficili, sia per tutti un invito alla speranza e alla perseverante testimonianza di quei valori, laici e cristiani, che ci rendono comunità di cittadini prima che di credenti. Nelle differenze tra i singoli auspico che, come la pluralità di pensiero è sintomo di democrazia, l’amicizia sia frutto di rapporti sinceri. Un pensiero speciale ai lavoratori che stanno pagando il prezzo di una crisi di cui non sono responsabili, ai giovani precari che attendono una sicurezza, a chi sogna un futuro più equo, a chi è impegnato nel sociale o nella difesa dell’ambiente, alle donne e al loro lavoro domestico, spesso più oneroso del lavoro esterno. L’augurio per il nuovo anno è che maturi in tutti noi la consapevolezza e la responsabilità del ruolo che rappresentiamo, come madri e padri, come lavoratrici e lavoratori, come cittadini e come amministratori, e quanto, semplicemente con il nostro esempio, possiamo fare per gli altri. Il più sincero e sentito augurio per un sereno Natale e un felice nuovo anno a tutti i cittadini di Mirano e, nell’anniversario dell’unificazione nazionale, a questo splendido paese che è l’Italia.


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A.S.D. “I SILURI 97”

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l 18 Dicembre si chiuderà l’anno agonistico della nostra Associazione con il consueto appuntamento gastronomico Al GOTO STORTO di Trebaseleghe. Nell’occasione verranno premiati i Pescatori che si sono distinti nelle varie specialità. Questo è anche il momento di fare dei bilanci delle attività svolte durante l’anno sociale. In primo luogo merita risalto il progetto portato avanti nelle scuole primarie del Comune di Mirano per far avvicinare i Giovanissimi ad una disciplina sportiva molto educativa soprattutto dell’ambito ambientalistico. Nel corso delle lezioni tenute in alcune classi dei due Circoli didattici del territorio miranese sono stati trattati argomenti importanti, quali il comportamento da tenere nei confronti dell’ambiente acquatico, i problemi dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la conoscenza delle specie ittiche che popolano il bacino idrico comunale e provinciale. Si è parlato dell’anatomia dei pesci, delle nicchie alimentari occupate dalle loro specie di

appartenenza, di ecosistemi e delle varie specie di pesci in via di estinzione. Le lezioni sono state tenute da istruttori federali della F.P.S.A.S. in collaborazione dell’A.S.D. I SILURI 97. Gli alunni partecipanti al progetto “A pesca con la scuola”(tredici classi) sono stati condotti lungo la sponda del Fiume Muson dove hanno potuto cimentarsi nella pesca vera e propria;è riduttivo dire che si sono solo divertiti. Questo progetto giunto ormai alla sesta edizione, ha raccolto grande consenso sia dagli insegnanti e sia dai genitori degli alunni, e naturalmente dagli scolari: ciò è dovuto alla serietà e professionalità dimostrata dal Nostro gruppo di appassionati pescatori sportivi nell’esporre le varie argomentazioni. Il giorno 4 giugno abbiamo organizzato con successo, nell’ambito della festa dello sport, la dodicesima edizione del Trofeo Boldrinceramiche . Presso il sito della festa dello sport abbiamo allestito un mini ambiente acquatico esponendo alcune specie di pesci ed una cartellonistica raffigurante la fauna tipica che

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vive nelle acque del nostro territorio provinciale. Molti alunni delle scuole elementari miranesi si sono ritrovati attorno ai nostri gazebo per osservare i vari pesci ed ascoltare le spiegazioni degli insegnanti, dopo di che molti ragazzini si sono avvicinati alle piattaforme del lancio tecnico, dove hanno potuto cimentarsi nel lancio con la canna da pesca La Nostra Associazione “I Siluri97”può vantarsi di essere una delle pochissime associazioni di pesca sportiva della provincia di Venezia ad annoverare tra i propri iscritti una ventina di giovanissimi, tra i quali Yuri Visentin, che ha partecipato ai campionati italiani assoluti di categoria piazzandosi all’ottavo posto assoluto nella specialità trota lago ed ha ben figurato nella specialità pesca al colpo. I nostri associati adulti hanno dato vita ad un combattuto campionato sociale del quale è risultato vincitore della classifica generale Piergiovanni Tositti; mentre i vincitori delle specialità sono stati: Italo Spagnolo per le acque interne, Luciano Soranso per le acque mare e Lionello Vedovato per la specialità trota lago. Il presidente ed i soci si augurano che il prossimo anno si aggreghino nuovi pescatori alla nostra associazione per dar vita a tante nuove iniziative ed a un campionato sociale più agonistico. A tale scopo coloro che volessero aggregarsi a noi, possono trovarci ogni giovedì sera dopo le 21 presso la nostra sede in Via Pirandello a Scaltenigo presso la Bocciofila Scaltenigo Bocce.

Cogliamo l’occasione per ringraziare gli amici gestori del bocciodromo della ospitalità che ci offrono. L’A.S.D. “I SILURI 97” coglie questa occasione per augurare a tutti un caloroso BUONE FESTE.

Polisportiva San Pio X Anno recordo per il numero di iscritti

A

nno “record” per la Polisportiva San Pio X Mirano che dopo 13 anni di attività, risale al 1998 la fondazione, raggiunge un numero di iscritti alle formazioni calcistiche mai visto prima. La giovane società dell’omonimo patronato San Pio X è pronta ad affrontare questa nuova sfida in cui dovrà cercare di conciliare divertimento e sano movimento atletico all’insegnamento del gioco del calcio ai molti tesserati suddivisi nelle 5 formazioni iscritte ai vari campionati di categoria. La squadra dei piccoli amici conta quindici atleti dai 5 ai 7 anni che ogni settimana, oltre all’allenamento del lunedì, svolgono una partitella con altre formazioni limitrofe il mercoledì. Nei giorni più freddi, per consentire il regolare svolgimento dell’attività i giovani calciatori si allenano all’interno della palestra del patronato. I pulcini invece schierano ben tre formazioni. I pulcini nati nell’anno 2003 si allenano il Martedì e Giovedì, mentre il sabato disputano la partita. Dopo un avvio di campionato un po’ difficile, la

squadra sta prendendo forma, e i risultati non tarderanno ad arrivare. Per i pulcini 2002 invece gli allenamenti si svolgono al lunedì e mercoledì e il sabato la partita. Anche in questa squadra il numero di iscritti è alto. I pulcini 2001 contano ben 14 atleti, allenamenti il martedì e giovedì e gare al sabato. Tutte le formazioni si sono comportate al meglio nei campionati “autunnali” finora disputati. Nonostante la federazione calcio abbia deciso di non compilare una classifica ufficiale, i pulcini 2002 sono riusciti a disputare ottime partite alternando risultati buoni a prestazione sottotono, mentre i pulcini 2001 sono riusciti a vincere tutte le gare in programma, pareggiandone solo una. Il regolamento dei vari campionati prevede poi la disputa di tre tempi da 15 minuti, con il giusto obbligo di far giocare a tutti i giocatori presenti alla gara, almeno un tempo. Gli esordienti nati nell’anno 2000 si stanno comportando bene nel loro nuovo torneo “A 9 giocatori”. Oltre ai consueti allenamenti del lunedì e giovedì, è prevista la partita al sabato pomeriggio che, a differenza delle altre formazioni del San Pio X, disputa le gare interne, per problemi di regolarità dei campi, al campo comunale B vicino il bocciodromo di Mirano. Per riuscire a tenere in attività e impegnati i ragazzi, la società ha iscritto due formazioni di pulcini al torneo di calcio a 5 di Noale che si disputerà esclusivamente nel periodo natalizio nella palestra comunale. Il torneo ha visto la partecipazione del San Pio X per

molti anni, insieme a formazioni del calibro di Venezia, Giorgione, Noale, Spinea. Una vera novità è rappresentata invece dal “1° Torneo dell’epifania” organizzato dalla stessa polisportiva San Pio X nel periodo post natalizio e che durerà per tutto gennaio, periodo di riposo per i campionati. Il torneo si svolgerà presso il tennis club di Mirano, nel campo di calcetto coperto e vedrà impegnate varie formazioni di esordienti e pulcini. Altro appuntamento importantissimo per la polisportiva e per tutto il patronato sarà a maggio con l’ormai consueto torneo in memoria di Gigi Boldrin. Per quel giorno il patronato si trasformerà in un luogo che si riempirà di giovani atleti fra i 6 e gli 11 anni che, in ben tre campi, disputeranno varie gare fra di loro per tutta la giornata. Un ottimo momento per condividere esperienze e momenti piacevoli in compagnia di diversi atleti di diversi paesi limitrofi, senza accanirsi per la vittoria o per battere l’avversario a tutti i costi. Queste sono le vere finalità delle polisportiva che ogni anno, combattendo con mille difficoltà, cerca sempre di trasmettere valori di solidarietà, amicizia e semplicità, chiedendo il massimo impegno per ottenere il massimo dei risultati possibili, sia all’interno che soprattutto all’esterno del campo, ma imparando a riconoscere e rispettare la bravura dell’avversario, bravura che può arricchire tutti noi.

Polisportiva S. PIO X Patronato - Mirano Settore Calcio Settore Basket Disabili Il direttivo della POLISPORTIVA S. PIO X di Mirano vuole ringraziare tutte le persone, aziende ed imprese che con il loro piccolo o grande contributo ci aiutano a sostenere il calcio giovanile, dando a tutti i bambini la possibilita’ di giocare. Grazie da PIERINA e da tutti i componenti del Direttivo.


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TUTTI INFORMA DOPO L’ESTATE

D’

ma r o f n I ro t n e C l I i t t u t a augura e!

t s e F e Buon

estate capita spesso di lasciarsi andare a qualche tentazione: si dimenticano le buone abitudini alimentari e si tende a trascurare la propria forma fisica. Finite le vacanze ci si trova dunque a dover fare i conti con qualche chilo di troppo. In questi casi una valida soluzione per tornare a sentirsi snelli e tonici e quella di chiedere una consulenza specializzata,che sappia fornire risposte efficaci e personalizzate. Il centro INforma di Mirano offre trattamenti mirati per ritrovare e mantenere la linea, oltre che per prendersi cura di sé e del proprio aspetto, conciliando al meglio estetica e benessere fisico. Attrezzature di ultimissima generazione, trattamenti innovativi, prodotti specifici e naturalmente ottime abilità professionali, portano il Centro INforma ad essere all’avanguardia nel mondo dell’estetica e un punto di riferimento per quanti desiderano avere un aspetto migliore in un ambiente rilassante e confortevole.

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Nel meraviglioso salone delle feste organizziamo il cenone di Fine Anno Ci incontriamo verso le ore 20,00 - 20,30 per l’aperitivo. Il menù è a base di carne, poi BRINDISI DI MEZZANOTTE CON BOLLICINE DOC. DOPO LA MEZZANOTTE LENTICCHIE E COTECHINO Musiche e balli con la Venice Dance School

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Pubblicato il libro “Le avventure di Giovanni”

Pubblicato il libro “Liquidambar”

di Monica Francesca Veronese

di Monica Francesca Veronese

Un piccolo libro che contiene racconti brevi dell’autrice miranese Monica Francesca Veronese, docente presso il Liceo Scientifico di Mirano, impreziosito da numerosi disegni, eseguiti dalla stessa, con la tecnica dell’acquerello e china. E’ la storia di Giovanni, un bambino solare, sereno con sé stesso e con gli altri, che ama la natura, la osserva, ma anche la vive, facendola propria e condividendola con gli altri. Un libro per fare riscoprire ai nostri figli i valori della dolcezza e dell’amore. Un valido e utile regalo per i bambini. Il libro è acquistabile, oltre che dal sito internet della casa editrice CLEUP di Padova, anche presso la Cartoleria Corò in Piazzetta A.Moro a Mirano (VE).

Pubblicata la raccolta di racconti brevi dell’autrice miranese e docente presso il Liceo Scientifico di Mirano, Monica Francesca Veronese. I sentimenti e le passioni dell’animo umano sono avulsi dall’ambiente naturale o intrinsecamente legati? I protagonisti di questi racconti brevi, in un irresistibile giallo, mettono a nudo la propria indole fatta di debolezze, ossessioni, malinconie e rimpianti, ma anche di tenacia, perspicacia, curiosità e talento, riflettendosi e confondendosi nelle caratteristiche delle essenze botaniche che accompagnano l’evoluzione dell’Uomo. Tutti i racconti di donne, uomini e piante sono impreziositi da piccoli disegni fatti a mano dalla stessa autrice. “La passione di biologa, l’amore di madre, l’entusiasmo di insegnante trovano nella fantasia di Monica Francesca Veronese, sollecitata da spunti di cronaca, il terreno fertile per questi raccontini di ordinaria quotidianità in cui si insedia il germe di una crisi. E, allora, per un fatto inspiegabile, un evento imprevisto, talvolta un crimine, la narrazione vira sul giallo …Il nuovo sta nel creare un legame simbolico tra umani e piante, in un linguaggio rigoglioso e floreale ma di impianto composto, classico.” (Renata Cibin) Il libro è acquistabile, oltre che dal sito internet della casa editrice CLEUP di Padova, anche presso la Cartoleria Corò in Piazzetta A.Moro a Mirano (VE).

Il 2011 è stato dichiaro dall’Assemblea Generale delle Nazioni ‘Anno Internazionale delle Foreste’ e per questa occasione l’associazione culturale Concerto d’Arte Contemporanea e lo spazio PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano (VE) hanno organizzato un progetto culturale a tema ecologico imperniato intorno alla mostra d’arte contemporanea dal titolo Adamà. Cantica per la terra, un inno alla natura con uno sguardo alla salvaguardia del pianeta e della biodiversità. All’inaugurazione sono state effettuate alcune performances La pausa del cuore di Loredana Galante e canti indiani di Yogacharini Sangeeta. Sono state esposte opere di land art, installazione ambientali, dipinti, fotografie e sculture di artisti italiani e stranieri che spaziano da una visione mitica, sublime della natura ad una più artificiale ricreata dall’uomo in laboratorio e realizzata con i nuovi media di Rudy Barborini, Alessandro Cadamuro, Elena Candeo, Roberto Cannata, Alessandro Cardinale, Andrea Carpita, Wanda Casaril, Bruno Ceccobelli, Juan Carlos Ceci, Chen MeiYuan, Miguel Chevalier, Barbara Codogno, Fulvio Di Piazza, Christiane Draffehn, Alex Dragulescu, Serge D’Urach, Dorit Feldman, Amedeo Fontana, Roberto Fontanella, Jernej Forbici, Alessia Francescato, Loredana Galante, Antonio Giancaterino, Nicola Giol, Cristina Gori, Bobo Ivancich De La Torriente, Jonathon Keats, Anna Kennel, Abdallah Khaled, Yayoi Kusama, Roberto Marconato, Gianna Moise, Pain Azyme, Barbara Pelizzon, Aldo Pallaro, Tobia Ravà, Santina Ricupero, Raffaele Rossi, Mauro Sambo, Yogacharini Sangeeta (Laura Biagi), Santorossi, Sevn, Hana Silberstein, Sandy Skoglund, Annamaria Targher, Cristina Treppo, Cesare Vignato, Luigi Viola, Carla Viparelli, Paola Volpato, Stefano Zaratin. La mostra a cura di Maria Luisa Trevisan è stata allestita

presso lo spazio espositivo Pardes – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano (VE) nel parco storico e nella barchessa della villa che ai primi dell’Ottocento fu proprietà del banchiere veneziano Giorgio Daniele Heinzelmann, il quale a Mirano soggiornava insieme al figlio e alla nuora Paolina Edvige Blondel, sorella di Enrichetta, moglie di Manzoni. Ed ecco che risulta ancora più stimolante per chi sperimenta questo percorso pensare che anche questi ultimi - soggiornando qui - abbiano passeggiato per questi vialetti e magari immaginare che lo scrittore abbia tratto ispirazione anche da questi luoghi. Le opere esposte sono pubblicate accompagnate da testi di Maria Luisa Trevisan ed Antonio Costanzo con impaginazione grafica ed allestimento di Tobia Ravà e Giulia Curet. Nell’ambito della mostra sono organizzati incontri con scrittori, filosofi, docenti universitari, film maker, quali Nucleare, rinnovabili e il declino del petrolio incontro con Mirco Rossi; Filosofia ed ecologia. Gregory Bateson, il "filosofo" dell'ecologia della mente, con Tiziano Possamai presentato da Annamaria Corradini; Adamà Adam Edamè con Nadav Crivelli; Chernobyl, Fukushima e poi ….? con Roberto Franzina e Sakata Yumiko. Nonché presentazioni di libri (I sassi in Perle di Maria Zaffira Secchi; Piave. Cronache di un fiume sacro di Alessandro Marzo Magno; La mia stirpe di Ferdinando Camon con la presentazione di Giancarlo Boccotti; e video, film, performance musicali. PaRDeS - Laboratorio di Ricerca D’Arte Contemporanea, Concerto d’Arte Contemporanea - Associazione Culturale, Via Miranese 42 – 30035 Mirano (VE) TEL / FAX+39 0415728366 cell. 3491240891 cartec@alice.it; mltrevisan@libero.it www.artepardes.org; www.concertodartecontemporanea.org


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Il Teatro di Mirano - difficoltà e prospettive future

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l dibattito di venerdì 25 novembre nella sala conferenze della Barchessa di villa Errera si è dimostrato utile per approfondire questioni fondamentali per il futuro del teatro di Mirano. La presidente Daniela Boato ha ricordato le finalità del convegno, aperto ai contributi degli associati e dei cittadini partecipanti, liberi da vincoli di partiti. Ha rinviato ad una specifica scheda, a disposizione del pubblico, la presentazione di alcuni dati di bilancio e la riflessione su alcune proposte tese al mantenimento del teatro nell’ambito del patrimonio comunale anche dopo lo scioglimento della società Mirano Teatro srl imposto dalla legge entro il 31.12.2012. Si tratta infatti, date le perdite accumulate, di ridurre i costi di gestione e il debito contratto con il mutuo di 4.000.000 nel 2006. La presidente D.B. evidenziando la necessità anche di scelte di utilizzo, partecipate e consape-

voli , ha presentato il lavoro di consultazione e ricerca svolto dall’Associazione riguardo alla Fondazione teatro città di Schio. Tale Fondazione può contare sul contributo finanziario ed organizzativo di soci sostenitori e di sponsor che permettono un’ampia attività rivolta ad un territorio di 45 comuni ed articolata nella stagione teatrale , nella rassegna del teatro popolare e nel forte coinvolgimento del mondo della scuola e delle giovani generazioni. La ricerca è proseguita con la presentazione della realtà teatrale bellunese fatta da Labros Mangheras, presidente della cooperativa Tib teatro di Belluno che produce spettacoli e gestisce l’attività teatrale in convenzione con la Fondazione Teatro delle Dolomiti, i cui soci sono i Comuni di Belluno e Feltre , la Provincia di Belluno, la regione e la cassa di Risparmio di Verona. Ma le difficoltà sor-

gono in quanto ora la Regione e la Provincia di Belluno non garantiscono il loro contributo. Anche questa realtà è articolata nel territorio ed in particolare nei Comuni di Feltre, Auronzo e Domegge. Il teatro è prodotto per tutte le fasce di età a partire dai bambini di tre anni. L’attività coinvolge una quarantina di operatori. Il teatro deve essere uno spazio aperto in continuo dialogo con la città per la quale può essere divertimento ma anche servizio. Mirano dovrebbe iniziare un processo partecipativo per individuare i suoi bisogni e valorizzare le competenze del territorio con strutture elastiche e leggere. L’intervento di Luciana Mion ha richiamato l’attenzione verso i giovani affinchè oltre alla Movida trovino a Mirano un luogo, il teatro , per coltivare la cittadinanza. Renata Cibin promotrice nell’ambito della scuola superiore di esperienze teatrali giovanili, ha evidenziato il paradosso dato dal fatto che mentre a suo tempo nel piccolo teatro di villa Belvedere si potevano ospitare esperienze dei bambini della scuola elementare e dei giovani, oggi , nel nuovo teatro, non hanno ancora trovato spazio simili esperienze, le rassegne studentesche,come del resto le compagnie locali. Ma la testimonianza più viva e sentita è venuta dai dipendenti o ex della ditta che gestisce il cinema e la biglietteria: Alice Masiero, Noemi Salamone, Luis Prudentio. Il cinema non và sottovalutato, per la qualità della programmazione coinvolge un

pubblico proveniente dai comuni vicini , così il teatro potrebbe valorizzare le potenzialità di utilizzo compresa la convegnistica teatrale e cinematografica e la stessa produzione. L’esigenza di un maggiore collegamento con quanto avviene nel territorio dei comuni vicini, dove c’è un fermento di iniziative , è stata sollevata da Renzo Niero. C’è bisogno di allargare alla partecipazione dei cittadini e creare un nuovo modello specifico per Mirano. Un intervento critico sui risultati della gestione è venuto da Claudio Trevisan che, fra l’altro, ha proposto la riduzione del debito contratto con il mutuo con la vendita e il reinvestimento delle azioni Veritas, strada, questa, ritenuta non praticabile da Emilio Frasson. Maria Rosa Pavanello, del PD, ha proposto la rinegoziazione del mutuo affinchè ,

con il prolungamento della durata, si possa avere una riduzione della rata annuale. Marina Baleello , del PDL, ha ricordato le proposte di inserimento del teatro di Mirano nel progetto provinciale sulla convegnistica. Da entrambe queste esponenti è stata dichiarata l’esigenza di mantenimento del teatro in ambito pubblico. Il dibattito si è chiuso oltre la mezzanotte e ci si augura che da qui in avanti, anche in vista della prossima competizione elettorale, si prosegua nella convergenza, da parte dei partiti, del mantenimento del teatro nel patrimonio comunale e del rilancio ed ampliamento delle attività verso fasce più ampie di cittadini. Ci saranno ulteriori occasioni per individuare le proposte più efficaci per la riduzione dei costi o per procurare maggiori entrate. Associazione Punto d’incontro

Tagliaro e la memoria delle mura di Cittadella Da mesi lo si nota per Cittadella con il classico cavalletto mentre riprende tutti gli scorci delle mura duecentesche che cingono il centro storico. Il pittore Marco Tagliaro non sta solo dipingendo, ma documentando lo stato delle mura come non lo si vedrà mai più, visto che è in corso un grande intervento di restauro. (…) Un risanamento conservativo necessario, precisa Marco. «Però personalmente le preferisco così come le vedo

adesso, decadenti ma possenti in tutto i1 loro fascino (…), con tanta vegetazione spontanea». (…) Particolari che Tagliaro traspone nelle sue tele che vedranno la luce in una mostra su Cittadella, mura e natura, ospitata tra ottobre e novembre del 2012 nella chiesa sconsacrata del Torresino: oli, acquarelli, pastelli e incisioni mostreranno una Cittadella che non ci sarà più. Tagliaro non è nuovo a questo genere di

imprese, dato che già nel 1994 aveva fatto una mostra a Mirano, «Sette città venete», dove aveva esposto opere realizzate in quasi un decennio che ritraevano palazzi, piazze, angoli, abitazioni rurali e la campagna veneta di Mirano, Maser, Cornuda, Follina, Feltre, Bassano e Pieve. Senza contare il percorso pittorico iniziato alla ricerca di un quadro perfetto e sublimale, come «La raccolta delle mele» a cui è arrivato dopo innumerevoli studi, disegni e

dipinti durati quattro anni (…) e «Il mare di spalle», un olio su tavola che rappresenta un uomo, una donna e una ragazza che sgusciano cesti di fave all’interno di una grotta dove, da un pertugio, è visibile il mare. Tutti gli studi e le realizzazioni sono stati oggetto di una splendida mostra che si è tenuta a Treviso nel settembre 2010 presso Fondazione Benetton. Lieta Zanatta (da “La Tribuna” di Treviso, 5-10-2011)


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Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!!!

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Dopo


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Anche quest'anno enorme successo per le Mostre organizzate dal Gruppo "Amici Micologi Mirano"

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rande successo ha ottenuto la 32a Mostra Micologica allestita nella Barchessa di Villa Giustinian-Morosini, a un passo dal centro storico, dal Gruppo "Amici Micologi Mirano": si calcola una presenza di quasi cinquemila visitatori nei due giorni 8/9 ottobre scorso. Sono state esposte 246 specie di funghi velenosi e commestibili, vipere ed ofidi conservati in vasi di vetro; frutti di bosco di stagione. Nonostante le difficoltà dovute alla stagione particolarmente avara di funghi, con l'aiuto degli innumerevoli amici e Soci, siamo riusciti ad allestire due Mostre di tutto rispetto, quella sopracitata a Mirano (VE) e quella a Rivale di Pianiga (VE) con ben 214 specie esposte. Sia a Mirano e a Rivale è stato un vero piacere costatare, oltre all'affluenza sempre costante di numerosi visitatori, anche alla presenza all’inaugurazione di ospiti di riguardo quali l'Assessore alla Pubblica

Istruzione della Provincia di Venezia Claudio Tessari, che ha avuto parole di elogio per il perfetto ordine di classificazione dei funghi esposti e per l'originale idea di costruire un boschetto riproducendo un ambiente ideale per la raccolta dei funghi, nel bel mezzo della sala. Mentre a Rivale di Pianiga la presenza del sig. Sindaco e della Giunta Comunale all'inaugurazione della seconda rassegna, ha incoraggiato gli organizzatori a proseguire nell'attività micologica con sempre più passione. A Mirano, dall'Assessore Provinciale sono giunte parole confortanti per una costante collaborazione complimentandosi per l'ottimo lavoro che il Gruppo "Amici Micologi Mirano" svolge non solo all'interno del Comune ma nell'intera Regione Veneto.

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Gemerino “Babbo Natale”

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i avvicina il Natale 2011 e “Gemerino” (Umberto Calzavara di Zianigo) si prepara per allietare le Feste natalizie vestito da Babbo Natale in bicicletta tutta illuminata Ecco il suo programma Domenica I dicembre: ore 14,30 a Mirano in Piazza Martiri per raccogliere le letterine dei bambini richiedenti i doni per il Natale che poi ritroveranno sotto l'albero la Notte santa. Babbo Natale Gradisce trovare una tazzina di brulé per scaldarsi. Dal giorno 12 Dicembre la via Varotara a Zianigo sarà

illuminata con l'albero di Natale alto 14 metri addobbato di lampadine colorate con il fusto dell'albero attorcigliato da cordoni di luci ad arcobaleno. Da molte parti vengono a vederlo e fotografarlo Sabato 17 dicembre: ore 15,30 Babbo Natale sarà in palestra di Zianigo per far divertire i fiorellini e i loro accompagnatori. Domenica 18 dicembre: ore 14 all'Agriturismo di Giorgio Ribon Via Sana, per poi proseguire per Mirano Piazza Martiri. Al ritorno per le vie di Zianigo. Durante la settimana sarà

IL PRESIDENTE Paolo Trevisanato

negli asili, scuole, palestre e case di riposo. Lunedì 19 dicembre: ore 10,30 a Mirano. Verrà ripreso da due emittenti televisive: Rete Veneto e TeleVenezia I giorni 21,22 e 23 dicembre sarà nei vari paesi vicini a Mirano. Sabato 24 dicembre (Vigilia di Natale): ore 15,00 a Mirano. Al ritorno per le vie di Zianigo. Ore 23,30 in Piazza a Zianigo per allietare la nascita dei Bambin Gesù suonando con le zampogne le pastorelle natalizie Dal giorno 2 Gennaio 2012 Gemerino indosserà la veste della Befana percorrendo le stesse vie di babbo Natale. Lunedì 3 gennaio alle ore 10,30 a Mirano e alla sera per le vie di Zianigo. Il 6 gennaio Gemerino sarà alll'istituto Berna di vai Bissuola a Mestre per partecipare come concorrente di Mr Babbi Natale e Miss Befane organizzato dalla C.O.I.S.P Sindacato della Polizia del Veneto con le massime Autorità.

L’angolo del Burraco

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l gioco del Burraco ha raggiunto negli ultimi anni i connotati di un gioco agonistico che vede impegnati migliaia di giocatori, ogni mese, in campionati nazionali, tornei regionali e provinciali. Nato negli anni ’40 come gioco da passatempo sotto l’ombrellone, per molti, è rimasto un piacevole motivo di aggregazione che spinge migliaia di amici a ritrovarsi dopo cena nei salotti per sfidarsi all’ultima pinella. Nel territorio del Miranese ci sono

diversi circoli che offrono la possibilità, a tutti, di poter partecipare a partite libere, mini tornei o alla vita agonistica dei giocatori più impegnati, offrendo più giornate infrasettimanali oltre a quelle del fine settimana, in cui è possibile recarsi per giocare. Un gioco dalle poche regole semplici, che può essere imparato facilmente, vede l’avvicinarsi giocatori di ogni età. Oltre al gioco fine a se stesso, diventa il motivo per condividere una cena, uscite a mostre d’arte, al cinema e per la visita in compagnia a città turistiche oltre che la condivisione dell'emozione della nascita di un nipote o come aiuto del perduto lavoro di un figlio. Notevole è la crescita del numero di nuovi giocatori, forse anche perché F.IT.A.B (Federazione Italiana Associate Burraco) che nel territorio veneto offre una vasta gamma di iniziative (tornei liberi, di beneficenza, sotto le stelle ecc) ci crede fortemente anche per la levatura dei giocatori riconosciuti a livello nazionale e per la presenza dei circoli più prestigiosi. Non solo gioco di aggregazione, si connota come importante esercizio per la mente. Proprio per questo semplice allenamento mentale, viene consigliato da molti medici di aiuto per alcune malattie come l’alzaimer o la demenza senile in quanto si presta per la poca fatica fisica, lo sforzo

di ricordare le carte e il forte senso di protezione e rispetto che gli avversari offrono al tavolo. Un motivo per non cimentarsi almeno una volta in una partitella tra amici…non esiste!!! Se poi lo si fa all’interno di un circolo che ha come unico scopo quello di far conoscere, amare e far appassionare….. ben venga, le iscrizioni sono sempre aperte. Simonetta Niero Delegata Stampa Nazionale F.IT.A.B ufficiostampa@fitab.it

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Quando si ballava in Riviera Abbiamo già parlato nei precedenti numeri di Mirano Magazine delle mitiche sale da ballo di Mirano; la Scala d’oro e la Lanterna. Ma il veneziano ospitava moltissimi altri locali, tutti egualmente ben distribuiti lungo la riviera del Brenta fino ai confini con il padovano. Li avevamo già citanti en passant, nei precedenti servizi, ma in questa sede ritorna la voglia di descriverli più dettagliatamente. Eccoli, chiamati tutti in simbolica adunata musicale. Il leopardo nero, il Vettore e la Colonna a Oriago La Vetrata (o Rosetta) a Mira Cervo Rosso a Noale L’Imperial, poi Sound palace a Chirignago Moron, Mocambo e Gabbiano a Dolo La taverna a Fiesso d’Artico L’arlecchino a Ponte di Brenta Dancing 2000 a Campagna Lupia Le capannine ad Arsego Acquarius a Campodarsego Big a Mestre La Caravella a Mogliano Veneto Tavernetta da Bruno a Spresiano Garden club a Ponte della Priula New Time a Treviso Tutti, o quasi tutti poi, osservavano un analogo orario di apertura. Alle 20 e 30 di sabato e domenica. Serate che non erano dettate da politiche commerciali legate allo sfruttamento del cliente, ma dalle leggi morali e comportamentali che regolamentavano la libertà delle ragazze frequentatrici queste sale da ballo. Prezzo del biglietto: 1.500 lire. L’equivalente di tre pacchetti di siga-

rette Astor, sostanzialmente la stessa cifra dei giovani d’oggi quando entrano in discoteca. Esisteva una sorta di fidelizzazione verso uno specifico locale. Nel senso che ogni dancing aveva una sua clientela femminile legata alla logistica della residenza, orari e collegamenti di autobus, che a sua volta richiamava e alimentava un’altrettanta frequentazione maschile. Di conseguenza non esisteva un pendolarismo musicale notturno. Bisognava scegliere un locale e su quello investire le tre ore di tempo a disposizione per incontrare l’amore o l’avventura. A seconda del punto di vista. Ma volendo, seppur forzatamente, fare una classificazione tra i diversi locali della Riviera, otterremmo comunque una singolare mappatura. C’erano i locali per giovanissimi (Leopardo Nero, Sound Palace), per giovani (Scala d’oro, Dancing 2000), per clientela stagionata (Lanterna, Acquarius), per benestanti (Max, New Time) per utenza modesta (Moron, Mocambo), locali ricercati per capienza ed eleganza (Capannine, La Taverna), locali famosi per litigiosità (Arlecchino), per licenziosità (Tavernetta da Bruno). Ovvio che queste fantasiose categorie rispondevano a valutazioni ed esperienze soggettive consolidate nel tempo per qualche oscura ragione, ma per quegli anni la scelta del locale dove passare le due serate del sabato e della domenica, rispondeva anche a queste classi di merito o demerito. Ma torniamo all’interno della nostra balera. L’approccio al ballo poteva essere diretto, con una formulazione ben pre-

cisa e telegrafica “ Scusi, balla?” Oppure intuitivo attraverso languidi sguardi e sorrisi, espressione di un preciso investimento dell’attenzione del giovanotto su una determinata ragazza. Tutto finiva verso le 23 di sera. Entro quell’ora o si erano poste le premesse per rivedere la ragazza (che piacesse ovviamente, perché il ballo in se stesso non interessava a nessuno), oppure si decretava l’insuccesso domenicale. Da rimuginare durante il viaggio di ritorno sull’unica auto posseduta dal giovanotto più scaltro, ricco e scapestrato della compagnia. Ecco allora un fantasioso bilancio di quella domenica 6 ottobre 1968 così come potrebbe essere stata descritta tra gli amici. “Ho quasi sempre ballato, ma in tarda serata ho conosciuto la Claudia. Mi piace moltissimo, ha 22 anni e fa l’operaia alla Specialmarmi di Spinea. Ci siamo lasciati con l’impegno di rivederci domenica prossima. I suoi non hanno il telefono, però mi ha detto dove lavora e se domenica dovesse tirarmi un bidone so dove rintracciarla. Basta che l’attenda all’uscita della fabbrica. Non l’ho baciata ma ho sentito le sue prosperose tette ballonzolarmi addosso. Ed anch’io le ho fatto sentire il peso di tutta la mia eccitazione. Ragazzi, tra un mesetto me la faccio, eccome!” Ma non sempre andava così bene. Le spacconate tra amici non erano poi così frequenti perché il combinato di rigidità negli orari di rientro, moralità delle ragazze, rigoroso rispetto da parte dei giovanotti, una generalizzata timidezza, interagivano tutti nel calmierare i bollenti ardori del sesso. Ci avviamo alla chiusura del locale. Sono le undici di sera alla Taverna di

Fiesso d’Artico. Pochissime ragazze sedute ai tavoli, molti giovanotti al bar per il bicchiere della staffa, il complesso che suona stancamente walzer e tanghi per gli appassionati del liscio. Tra poco le luci si spegneranno e tutti se ne andranno a casa a dormire. Perché all’indomani non c’è un confortevole ufficio o l’accogliente aula universitaria ad attendere questi giovani ventenni, ma la fredda officina o il malsano reparto di una fabbrica di Porto Marghera od un qualsiasi laboratorio a manodopera femminile. Addio ragazzi e ragazze del 1968. I vostri coetanei delle generazioni successive vivono una ben diversa esperienza nelle discoteche. Devastati da altissima musica, droga, alcol e volgarità. Ma la mia umile penna di cronista dell’epoca vorrebbe comunque accostare due realtà giovanili formalmente accumunate dalla musica e dall’età anagrafica, e vuole essere sfacciatamente di parte. Senza auto, cellulare, soldi, benessere, scelte di svago, vestiti mal rinnovati, abbiamo vissuto una giovinezza emotivamente più intensa di quella che vivono oggi i nostri nipoti. Perché nulla dà più autentica felicità quanto lo sperare di rivedere in potenziale amore o la speranza d’amore per la settimana successiva. Senza disporre, nell’intervallo di sette giorni, di una sofisticata tecnologia in grado di azzerare, seppur involontariamente, le emozioni dell’attesa. Oscar de Gaspari Fine I precedenti articoli sono stati pubblicati su Mirano aprile 2010 e marzo 2011.

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Una nuova idea per Mirano

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irano polo attrattivo per i giovani. Ma qual è l’elemento urbanistico, storico e culturale che ha scatenato la forza attrattiva della nostra città? Certamente la morfologia urbanistica del centro ha favorito l'aggregazione attorno alle sue piazze: da una parte la storica piazza Martiri e dall'altra piazzetta Errera con l'ampia fontana che attribuisce a Mirano una connotazione cittadina. Ma a noi piace pensare che una formidabile funzione attrattiva l'abbia svolta la cultura. Mirano è da sempre un realtà culturale di grande rilievo. Il teatro, la banda musicale, il cinema, le scuole di pittura, le tante associazioni culturali e sportive e le moltissime iniziative che tengono vivo il legame con la tradizione fanno di Mirano un vivacissimo polo culturale riconosciuto in tutta la provincia e oltre i suoi confini. È così che ci è venuta l'idea di realizzare una rivista che si occupi di cultura, rivolgendosi ai giovani, ma non solo. Il prossimo numero del periodico "Mirano", la cui uscita è prevista per il periodo pasquale, potrebbe avere un inserto di otto pagine che sarebbe la concretizzazione di questa idea. La rivista dovrebbe essere una vetrina delle iniziative culturali; un luogo dove conoscere i personaggi e le associazioni miranesi che fanno oggi cultura; un'occasione di dibattito sul presente e sul futuro di Mirano. Una sezione potrebbe contenere recensioni, commenti e idee dei cittadini. Un’altra sarebbe dedicata alla pubblicazione di racconti, poesie e fotografie. Questo è il progetto. Come avete visto è declinato al condizionale perché la sua realizzazione dipende dalla risposta che avremo da tutti voi che ci leggete, giovani e meno giovani, e dal contributo che vorrete dare a questa nostra iniziativa. Potreste pubblicare le vostre fotografie artistiche, i vostri disegni, le vostre testimonianze e i vostri racconti. Siamo convinti che una cittadina vivace come Mirano meriti di essere "letta", conosciuta, partecipata. Per questo abbiamo bisogno delle vostre proposte e della vostra collaborazione. Perché, come diceva lo scrittore George Bernard Shaw: ”Se io ho una mela e tu hai una mela e ce le scambiamo, allora avremo entrambi una mela per una. Ma se io ho un’idea e tu hai un’idea e ce le scambiamo, allora avremo entrambi due idee”. Paolo Gallina, Gabriele Pipia Per chi fosse interessato a questa avventura contattare: marquez55@virgilio.it


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Anche quest’anno l’associazione Airone, associazione sportiva dilettantistica, propone corsi di Biodanza A Mirano ormai da 10 anni c’è un’interessante proposta aperta a chiunque abbia voglia ed interesse di fare un percorso personale di conoscenza di sé. L’Associazione Airone, con sede a Mirano, nasce nel 2003 ad opera di un gruppo di volontari per promuovere attività di educazione al movimento e benessere psicofisico, atte a riunire gruppi di persone interessate all’attività motoria non agonistica Così anche quest’anno si riaprono i corsi di Biodanza. Ma che cos’è la Biodanza? È un sistema di integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e di riapprendimento delle funzioni originarie della vita. Attraverso gli esercizi proposti, permette di entrare in contatto con la propria natura, con le caratteristiche della propria personalità e scoprire le qualità che ci caratterizzano e i diversi modi che usiamo per interagire col mondo. La sua metodologia consiste nel favorire

esperienze “integranti” attraverso la musica, il movimento e situazioni di incontro di gruppo. Fare Biodanza significa INTEGRARE la parte fisica a quella somatica. L’essere umano è un essere “olistico” – l’organismo è considerato solo nella sua totalità e completezza e non come somma di parti non correlate tra loro - in cui corpo e mente agiscono come “insieme” in relazione con l’ambiente circostante. E’ “influenzato” nell’espressione da ciò che gli accade intorno. A volte può accadere che, rispetto ad una situazione esterna, “sentiamo” una cosa (emozione), ne pensiamo un’altra e ne agiamo un’altra ancora, per mille ragioni e motivi, anche non consapevoli. Il nostro essere agisce in questo caso in modo “dissociato” rispetto allo stimolo ricevuto. Il movimento “aiutato” attraverso la musica e il gruppo, favorisce la conoscenza e la riconoscenza delle emozioni che proviamo o che abbiamo provato, e il riappropriarci dei vissuti attivando un processo di consapevolezza di sé. Ad esempio, un

movimento inconscio, una rigidità alla nuca, o un’intonazione vocale particolare, possono allo stesso modo parlare di “qualche cosa” quanto le parole stesse. Biodanza ci aiuta a “muoverci” a partire dalla nostra emozione in relazione continua con l’ambiente che ci circonda, sia esso familiare o lavorativo o di altro genere. Può permetterci di: Migliorare la relazione con noi stessi, diventando più consapevoli di ciò che ci accade. Ogni individuo è unico e irripetibile”, sosteneva Carl Gustav Jung separando l’originalità individuale dal rischio di omogeinizzazione collettiva. “È infatti nell’affermazione dell’unicità che aumenta l’autostima, la sicurezza, la fiducia nelle proprie capacità. Ma per affermare bisogna conoscere”. Migliorare la relazione con gli altri Migliorare la relazione con l’ambiente in cui viviamo Il termine “Biodanza” fu creato per des-

ignare una disciplina dalle caratteristiche inedite. Occorreva ristabilire il concetto originale di danza nella sua più vasta accezione: come movimento di vita non assimilato né al balletto né ad altre forme di danze strutturate. Il prefisso ‘bio’ deriva dal greco bios, ‘vita’. Il senso primordiale della parola ‘danza’ è ‘movimento naturale’, connesso all’emozione e pieno di significati. La metafora è quindi: “Biodanza, la danza della vita” CORSI 2011-2012 I corsi si tengono una volta alla settimana a partire da Martedì 4 ottobre 2011. Altro corso per chi già conosce biodanza tutti i giovedì alle 20.30 da giovedì 29 settembre 2011 — conducono Patrizia Palliotto (patty@biodanza.it) e Franco Dalla Libera (franco@biodanza.it). Potete anche visitare il nostro sito: www.biodanzavenezia.it. Vi aspettiamo per conoscere e sperimentare il sistema Biodanza!

ARCAM Associazione Ricreativa Culturale Ambientalista Sportiva Dilettantistica Affiliata ARCI e UISP Presso Centro Civico “Aldo Masenelo” Via Paganini 2/B Mirano

PROGRAMMA 2011-2012 La STORIA di Lino Gatto STORIA DELL’EUROPA MODERNA vicende europee dalla scoperta dell’America (1492) al Congresso di Vienna (1815) 10 CONFERENZE da venerdì 7 Ottobre 21.00-22.30 Attività gratuita. E’ richiesta la prenotazione e l’affiliazione. ATTIVITÀ FISICA con Matteo Faggian GINNASTICA DOLCE e STRETCHING Tutti i Lunedì e Giovedì da lunedì 31-10 a tutto Maggio quattro corsi di un’ora a partire dalle 8.00 fino alle 12.00 € 45,00 a bimestre. Cauzione all’atto dell’iscrizione di € 20,00. AMBIENTE e NATURA Vivere l’ambiente LE PAROLE DELLA MONTAGNA 16° ciclo di attività culturali-naturalisticheambientalistiche dedicato alla Letteratura di Montagna in collaborazione con CAI - Inizio attività: primavera 2012 Programma in sede e su Internet BAMBINI e FAMIGLIA PUNTO DI ASCOLTO PER GENITORI Elena Cristofoli, Psicologa, è disponibile gratuitamente per incontri individuali con genitori che cercano ascolto e risposte ai “piccoli-grandi” problemi nel rapporto con i figli, da Ottobre a Giugno 1° e 3° Giovedì del mese, orario 14-15. E’ consigliata la prenotazione. GIOCARE CON L’ARTE con Stefania Debole e Maria Luna Gambato minimo 5 bambini/e, età 5-11 anni DIPINGERE UNA FAVOLA - laboratorio di acquerello. Moduli mensili da mercoledì 5 Ottobre a Maggio 16.30-17.30. Quota partecipazione mensile € 15.00, materiali compresi. CREARE CON L’ARGILLA laboratorio di ceramica e terracotta. Moduli di 4 incontri da venerdì 18 Novembre -16.30-17.30. Quota partecipazione mensile € 15.00, materiali compresi. E’ prevista la partecipazione alla VIII Biennale d’Arte del Bambino che si terrà a Maggio 2012 a Treviso, Ca’ da Noal.

LABORATORIO CREATIVO PER DIVERTIRSI E IMPARARE IN COMPAGNIA di Cristina Rampin e Luciana Annunziata incontri per realizzare oggetti con tecniche e materiali vari e laboratori di cucina; ricette della nostra tradizione e del mondo a SAN MARTINO, NATALE, CARNEVALE, PRIMAVERA da lunedì 7 Novembre ore 16.30-18.30 - max 15 bambine/i attività gratuita, richiesti solo 2-3 € per materiali e pulizie. E’ necessaria l’iscrizione: tessera bambini. GIRAMONDO viaggi popoli culture tradizioni solidarietà cooperazione PROIEZIONI Immagini e filmati per raccontare il mondo da Gennaio - calendario in programmazione, il giovedì - ore 20.45 - INGRESSO LIBERO e GRATUITO SOLIDARIETÀ collaborazione e sostegno a progetti sodali e umanitari di EMERGENCY, ASSOCIAZIONE MANUEL RUMI e ANIMALS ASIA FONDATION ARTI E MESTIERI “i LABORATORI” RICAMO con Fausta Santoni Un incontro a settimana da Ottobre a tutto Giugno, Due gruppi pomeriggio martedì o giovedì 14.00-18.00 da martedì 4 Ottobre e/o da giovedì 6 Ottobre Un gruppo mattina martedì 9.00-11.30 dal 4 Ottobre Quota partecipazione € 25,00 a bimestre per informazioni telefonare a Fausta 041 432845 MERLETTO ad AGO (BURANO) e a FUSELLI con Giuliana Sinigaglia da Ottobre a Maggio ogni martedì e giovedì dal 4 Ottobre - ore 15.00-17.00 - principianti, corso 10 lezioni. Quota partecipazione € 70.00 - esperte, moduli bimensili. Quota partecipazione € 25.00 per informazioni telefonare a Giuliana 041 999501 RICAMO e MERLETTO vanno a SCUOLA continua la collaborazione con la Scuola Primaria “Azzolini” di Mirano per l’insegnamento di ricamo e merletto. PATCHWORK: LE BASI con Nadia Giusto - in programmazione in primavera

MACRAME’: GIOIELLI con Barbara Salviato - in programmazione in primavera CORSI e FATTI D’ARTE DISEGNO, ACQUERELLO e COLORE PER-CORSO di Roberto Mazzetto fornisce un ampio bagaglio tecnico-artistico sia a principianti che ad esperti. Il metodo didattico, stimolante e di facile apprendimento, è personalizzato per favorire l’espressione e la crescita individuale. Attività articolata in 3 moduli di 10 lezioni cadauno. Min.10 iscritti. Inizio mercoledì 12/10 16.30-19.30. Un modulo € 150,00. Quota iscrizione € 50,00, restituiti a chi frequenta tutti i 3 moduli. CALLIGRAFIA CORSO BASE con Nadia Giusto 6 lezioni di 2 ore - 20,30-22,30 da lunedì 7/11 minimo 7 iscritti € 30,00 STUDIARE LA CALLIGRAFIA UMANISTICA con Monica Dengo 6 seminari nel 2012: 28-29/1, 25-26/2, 24-25/3, 28-29/4, 3-4/11, 1-2/12. € 780,00. Materiale € 100,00 circa. Sabato 14.30-19.30 domenica 9.30-12.30;14.00-18.30 Min 12 Max 15 iscritti CERAMICA Corso di SCULTURA il mercoledì sera 20-22 - in programmazione da Febbraio DIVERTIMENTO e FESTE BALLO: 4 PASSI A TEMPO DI MUSICA con Mimmo Caldato corso di BALLI DA SALA per principianti da martedì 8 Novembre min 10 max 12 partecipanti 1° turno 20-21 quota partecipazione € 30,00 bimensili 2° turno 21-22.30 quota partecipazione € 50,00 bimensili DANZA ORIENTALE (del ventre) con Elisa Martin 2 moduli da 10 lezioni da lunedì 9 Gennaio orario 21,00-22,30 min 10 max 12 partecipanti -10 lezioni € 75,00 CENA SOCIALE giovedì 24/11- ristorante da definire Tel e fax 041-5701662 www.arcam-mirano.it info@arcam-mirano.it


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Dai Laghi Masuri (Polonia)… a Vetrego

La Banda di Mirano in marcia……..Verde!

Quarta puntata Il nome di Vetrego e una sintetica descrizione del suo territorio si rintracciano per la prima volta in un atto di vendita del 15 giugno 1117 a seguito dell’estinzione di un debito fra nobili della Marca Trevigiana. Al monastero benedettino di Sant’Ilario di Malcontenta venivano cedute parecchie proprietà fondiarie fra cui, appunto, Vetrego. Nella storia dei Benedettini di Sant’Ilario, che avevano fondato nel 918 il convento ormai scomparso nella barena di Malcontenta, si racconta che avessero costruito quattro cappelle per il culto nella zona a loro affidata. La quarta fu edificata nel 1008 e, anche se non è riportato esplicitamente, conoscendo l’esistenza e il nome delle altre tre, si può presumere che si trattasse della nostra chiesetta, situata nell’attuale via Ca’ Rezzonico. Talvolta, quando è tempo dell’aratura, affiorano in superficie ossa umane, qualche strana pietra o qualche ornamento funerario, testimonianza di un cimitero posto vicino alla chiesa stessa. Qui, come avviene in terra di missione, un sacerdote veniva a celebrare la Messa solamente qualche volta l’anno, quando passava a visitare le comunità sparse nella campagna. Come si evince dai dati raccolti e repertati dall’attuale parroco di Vetrego, don Pietro Mozzato, nel 1260 i Padri Benedettini cedettero la loro parrocchia di Borbiago alla diocesi di Treviso. Vetrego che di tale parrocchia faceva parte passò quindi sotto la giurisdizione religiosa di Treviso di cui tuttora fa parte. Nel 1305 le due cappelle di Ballò e Vetrego si distaccarono dalla parrocchia madre per formarne una nuova. Vetrego sarà annessa a Ballò per 607 anni e le due chiese resteranno unite, non sempre pacificamente, fino al 1912. Il “pasticcio” male combinato in partenza era dovuto al fatto che le due comunità non erano confinanti, bensì posizionate come le due pance di un 8, separate da un corridoio

abbastanza largo che congiungeva Scaltenigo a Cazzago, che si trovava sotto la diocesi di Padova. Perciò un “vetreghese” che voleva andare a Ballò, che era la sua parrocchia, doveva attraversare quella di Scaltenigo… e, come ben sappiamo, il campanilismo ha sempre avuto un ruolo molto importante in queste terre. Con la scoperta dell’America arrivarono anche qui il granturco, i pomodori, i peperoni, le patate e le zucche. Da queste parti già piantavano frumento, fagioli, riso, i cavoli e…la vite! Perché l’uomo senza il vino è perduto, almeno così dicono qui. Ed è proprio il vino che ci fornisce il legame tra questi cenni storici e la squadra amatoriale del Gornik Mirano. Di seguito il racconto di un episodio accaduto anni fa, durante una nostra partecipazione ad un torneo amatoriale a carattere internazionale. Si era negli anni ’80, quando era scoppiato il caso del “metanolo” nel vino e tutti noi eravamo alquanto preoccupati, dato che in quella trasferta in terra di Cecoslovacchia avevamo deciso di omaggiare la squadra ospitante con due cartoni di ottimo vino delle Basse di Vetrego. Il nostro dirigente accompagnatore C. Tonolo (grande chimico) ebbe la brillante idea di etichettare tutte le bottiglie con la dicitura “metanolo puro”… Dopo aver disputato le eliminatorie, vinte brillantemente, ci si doveva trasferire a Praga per la finalissima contro i “Leoni d’Inghilterra”, ma nella marcia di avvicinamento sbagliammo strada per

ben tre volte. Al quarto tentativo la gendarmeria locale ci fermò contestandoci l’eccessiva velocità. Tutto sembrava perduto: il pulmino requisito e soprattutto la finale a Praga saltata… Ma un gendarme si accorse dei cartoni nel bagagliaio e masticando un po’ di tedescoveneziano e inglesepadovano riuscimmo a far commuovere il capo della gendarmeria che comprese la nostra intricata situazione. Tutto ciò ebbe però un prezzo: un cartone di “metanolo puro” lo trattenne per sé ma in cambio ci scortò con le sirene spiegate fino al campo da gioco, giusto in tempo per disputare la finalissima. I Gornik, quella volta, giocarono veramente col cuore ed il nostro team polacco-miranese, capitanato da Salviato e Bindoni, sconfisse i famosi “Leoni d’Inghilterra” per 2 a 1. Fu così che il buon vino delle Basse di Vetrego prese la via di Praga e di Londra, dato che omaggiammo anche la squadra seconda classificata. Potenza del vino!!! Arrivederci alla prossima e ultima puntata.

Calendario Sabato 4 febbraio 2012 Compagnia “Del Mondonego” di Torreglia (Pd) “Gek, l’amico ‘merican” – da Gino Rocca

Un’occasione speciale ha portato la “Filarmonica di Mirano – Banda Cittadina” a partecipare attivamente alla 33° marcia “Mirano Città Verde”: la medaglia-ricordo dedicata, come ogni anno, ad un edificio simbolo della città; in questa edizione, infatti, è stata raffigurata la sede della storica associazione miranese, cioè la “Casa della Musica” di Via Gramsci. Così, in una fredda mattina di ottobre, un gruppo di aspiranti podisti, accantonati per una volta i propri strumenti musicali, ha provato a sostituire alla “marcia in musica” la “corsa campestre”. Ecco il racconto di uno dei protagonisti: E’ domenica. Una domenica mattina. Una domenica mattina particolarmente fredda. Ci troviamo in Piazza Martiri, pronti alla partenza; obiettivo prefissato: portare a termine il percorso di 13 chilometri. Il nostro gruppo è ridotto, causa un concomitante impegno musicale; cominciamo con un ritmo prudente ma con incedere sicuro, scambiando battute di spirito con gli altri partecipanti. La corsa ci porta nei dintorni di Mirano, in un’alternanza di fondo asfaltato, sassi, terra ed erba. I tratti stradali sono ridotti al minimo, spesso ci troviamo a correre tra campi e stradine dimenticate. Zone che conosco, eppure lo sviluppo del percorso, in alcuni tratti, lo scopro solo man mano che andiamo avanti. E forse è meglio così… meglio non sapere di preciso quanto manca, soprattutto nella fase centrale della corsa, quando si parla sempre meno e si soffre sempre di più. L’atmosfera è ovattata, l’unico suono che avvertiamo è quello dei nostri passi; intorno a noi si sta svolgendo l’odierno “duello” tra la foschia dell’alba e i raggi del sole mattutino; fenomeno frequente in questa stagione, di solito, però, non ce ne accorgiamo perché troppo presi dai nostri impegni. Avanziamo compatti, con una buona andatura

regolare: non ci azzardiamo nemmeno a fermarci ai punti-ristoro, per il timore di non riuscire a riprendere il ritmo. In un susseguirsi di campi, boschi e prati, con la mente che vola via, ormai svuotata da problemi e pensieri, quasi con sorpresa ci accorgiamo di essere giunti a pochi chilometri dall’arrivo. La sensazione, così tangibile, di poter arrivare alla fine, fa emergere anche le ultime riserve di energia, e ci porta addirittura ad accelerare. Ultimo chilometro… entriamo nel parco di Villa Belvedere, ormai è fatta…! Una svolta a destra, una a sinistra ed eccoci in Calle Ghirardi… il traguardo di Piazza Martiri già si vede. Sono passati settanta minuti dalla nostra partenza… non male per dei suonatori che non si possono certo definire degli “habitué” delle corse podistiche; la soddisfazione al momento del passaggio sotto lo striscione dell’arrivo è ben visibile sul viso di ognuno. Un plauso agli organizzatori dell’evento, il Gruppo Podistico Bancarella: il percorso ci ha fatto scoprire angoli di natura suggestivi attraverso strade che ogni giorno ognuno di noi sfiora, magari in auto, ma che non immagina nemmeno dove possano portare. E’ lo spirito di questa manifestazione: riscoprire l’ambiente promuovendo lo sport della corsa e la vita all’aria aperta. I podisti che via via concludono la propria fatica vanno ad ingrossare la folla in piazza, mentre noi andiamo a ritirare la (meritata) medaglia. Ce la rigiriamo tra le mani soddisfatti, ammirando il familiare edificio impresso sul retro: la “Casa della Musica”, la sede della Banda e della relativa scuola di musica. Ora possiamo tornare a fatiche di altro tipo e utilizzare il fiato non per correre e lasciarci chilometri alle spalle, ma per suonare. La stanchezza e la fatica dei momenti di crisi durante la corsa sono ormai dimenticati, si sta già insinuando nella mente di tutti noi la voglia di ritornare l’anno prossimo, tentando magari di migliorare i tempi…

Musica & Corsa, due mondi lontani…ma non troppo Silvano Bertoldo Presidente Gornik F.C.

RASSEGNA TEATRALE “SIPARIO DI CARNEVALE” 13ª edizione 2012 Luogo: Comune di Martellago Teatri: teatro “Spes” di Martellago (4 e 18 febbraio); teatro “La rondine”, Maerne di Martellago (11 e 25 febbraio) Prezzi: biglietto € 6,00 abbonamento ai quattro spettacoli € 15,00

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Sabato 11 febbraio 2012 Compagnia “Proposta teatro collettivo” di Arquà Polesine (Ro) “La badante de Costante” – di Gianni Sparapan Sabato 18 febbraio 2012 Compagnia “Arca” di Vicenza “I me ga copà el capon” – di Antonia Mantiero Sabato 25 febbraio 2012 Compagnia “Formigheta” di Martellago (Ve) “Formigheta cabar.net d.o.c. 2012”

Per ulteriori informazioni: Maria Reato 333 876687 – 347 5558708 Sito: www.fatamorganateatro.it

Con la partecipazione della Banda di Mirano alla “Marcia Verde” sono venuti a contatto due mondi apparentemente lontani fra loro: la musica e la corsa. A pensarci bene, però, molti sono gli aspetti in comune che si possono riscontrare: la possibilità, sia correndo, sia suonando, di staccarsi dall’ambiente circostante permettendo alla mente di “volar via” in piena libertà. La riduzione di stress e nervosismo grazie alla diffusione di un benessere generale, una sorta di “euforia”: benefici, questi, i cui effetti si prolungano anche dopo l’attività. Anche “l’esibizione” in pubblico (concerto o gara che sia) presenta caratteristiche simili: la tensione dell’attesa, la concentrazione e l’impegno nel corso del-

l’evento, la grande soddisfazione finale. Ci sono, poi, dei termini comuni, per esempio “MARCIA” che si può intendere come “corsa” o come “sfilata musicale” (le fanfare dei Bersaglieri, addirittura, hanno unito la musica alla corsa, effettuando contemporaneamente entrambe); come “RITMO”, che nella musica è rappresentato dalle percussioni e varia in base alle esecuzioni, mentre il podista se lo crea da sé, adeguandolo alle sensazioni del proprio corpo. E’ importante riuscire a ritagliarsi un po’ di tempo per se stessi, anche quando sembra che di tempo libero non ce ne sia; sono le attività di questo tipo che aiutano a vivere meglio perché vanno ad influenzare positivamente tutti gli altri aspetti della nostra vita. Marciare, andare avanti…vivere Seguire un ritmo, un battito vitale… Il cuore Musica?Corsa? …no…VITA!


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MIRANO AL POZZO: OBIETTIVO PROMOZIONE

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a stagione agonistica 2011/2012 è giunta ormai al giro di boa per la compagine del Mirano ‘Al Pozzo’, che milita nel campionato di serie D di Calcio a 5. I risultati fin qui ottenuti sono confortanti e fanno ben sperare per il raggiungimento di quegli obiettivi che tutta la società si è prefissata ad inizio anno. “Siamo partiti con l’obiettivo dichiarato di raggiungere almeno i play off promozione” dichiara il Presidente Favaretto Federico “La squadra era già competitiva alla fine dello scorso anno e abbiamo cercato di dare la giusta continuità di risultati in questo torneo, cercando di migliorare il gioco e la mentalità della squadra. Un passo importante è stato il mini ritiro effettuato a Santo Stefano di Cadore, poco prima dell’inizio del campionato. Questo ha permesso una maggiore coesione e fiducia in un gruppo di atleti che già avevano condiviso le fatiche della preparazione”. La partenza è stata molto positiva e nonostante qualche infortunio, la rosa ampia ha permesso al mister Calzavara Renzo ed al suo vice Ervaz Luciano di poter schierare sempre una formazione competitiva ed impostata per vincere. “Stiamo lavorando molto sul possesso palla” afferma il mister Calzavara “e sull’approccio alle partite. So di avere a disposizione un gruppo di ragazzi coesi e vogliosi di ben figurare, ma bisogna lavorare ancora molto sulla mentalità vincente di questa squadra. Non è facile lavorare con persone di età diverse (la rosa presenta atleti di 18 anni, fino ai 40 del nostro ca-

pitano), ma l’obiettivo di ben figurare è comune a tutti e assieme a Luciano stiamo lavorando per poter riportare il Mirano ‘Al Pozzo’ nelle categorie che più gli competono”.

Oltre alla mentalità vincente, però, lo spirito che ha pervaso tale società in tutti questi anni (quest’anno si festeggiava il 20° anno di attività della società miranese) è stato quello di far sentire i propri atleti e dirigenti, uniti come una famiglia. A volte, come in tutte le famiglie,

qualche elemento si perde per strada, ma la stragrande maggioranza degli atleti si sente partecipe di qualcosa di speciale e di una società calcistica che fa dell’amicizia la sua prerogativa. Ecco spiegato la rosa numerosa che ogni anno il mister prende sotto la propria regia e che a volte comporta scelte dolorose, ma necessarie (nella lista delle partite si possono inserire al massimo 12 atleti, mentre il gruppo è composto da 20 giocatori). Questi quindi sono i nominativi dei giocatori a disposizione del mister Calzavara, pronti a darsi battaglia anche in allenamento per un posto in squadra: Portieri: Mazzucco - Stefani – Totaro Centrali difesa: Dazzara – Giacomin - Perissinotto Universali: Bedin - Peplis - Strano Laterali: Criscuolo A.- Cucinotta - Favaretto – Manzi - Marcon – Masiero – Sisti – Zanetti Pivot: Criscuolo F. – Libralesso – Pilon Le partite casalinghe del Mirano ‘Al Pozzo’ si svolgono presso la nuova palestra del Liceo Scientifico ‘E. Majorana’ al Venerdì sera alle 21.30. Vi aspettiamo numerosi a tifare i nostri beniamini, per poter gioire assieme delle vittorie che ci aspettano. Il Presidente Federico Favaretto


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