Mirano Magazine Marzo 2016

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MIRANO e n i z a g a M

MARZO 2016

Suppl. a «Guida Casa» - Autorizzazione Tribunale di Venezia N. 1219 del 13/03/1996 - Distribuz. gratuita Direttore responsabile: Laura Colognesi - Coordinatore redazionale: Paolo Leandri - Segretario di redazione: PAOLO TREVISANATO - tel. 041.430036 Associazione ricreativa senza scopo di lucro “Mirano al Pozzo” - Via Giudecca, 26/6 - 30035 Mirano (Ve)

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Una Mirano più sicura migliora la qualità della vita

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Il sogno di una città funzionale e attrattiva può diventare realtà!! pag. 5

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EDITORIALE

DA SANREMO A MIRANO: LA CULTURA DEL “FARE INSIEME” GLI STADIO AL SUMMER FESTIVAL

Si è svolto alla fine di febbraio scorso, a 106 anni dalla nascita di Confindustria, l’incontro in Vaticano dei settemila imprenditori italiani intervenuti, rappresentati dal presidente Giorgio Squinzi, con il Papa Francesco: un avvenimento a cui la maggior parte dei mass media ha dedicato poche righe, mentre si tratta di un fatto degno di attenzione in quanto premessa ad un auspicabile cambiamento, non solo a livello culturale ma soprattutto pratico, nel modo di operare da parte del mondo della produzione economica. Nel suo intervento il presidente Squinzi ha detto: «Santità, Lei ci ha fortemente sollecitati (…) ricordandoci che la crisi finanziaria che attraversiamo ci fa dimenticare che alla sua origine vi è una profonda crisi antropologica: la negazione del primato dell’essere umano». A sua volta Papa Bergoglio ha parlato dell’attività produttiva come di un “bene comune” in grado di far crescere «un’economia di tutti e per tutti, che non sia insensibile allo sguardo dei bisognosi». Sono questi due concetti, primato dell’essere umano ed economia come bene comune, che indicano come stia maturando oggi una svolta epocale, come ha detto ancora il Papa: «Stiamo vivendo non tanto un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca», in cui prende forma l’idea del “fare insieme”, datori di lavoro e operai, promuovendo un concetto che «ispira a collaborare,

Il Summer Festival compie dieci anni e regala a Mirano l’ospite d’eccezione: quest’anno alla kermesse musicale estiva, che si rinnova nel piazzale degli impianti sportivi di via Cavin di Sala, ci sarà una serata speciale con gli Stadio, vincitori dell’ultimo Festival di Sanremo con la canzone “Un giorno mi dirai”. E’ stato infatti concluso l’accordo con la band di Gaetano Curreri, una delle voci più belle della musica italiana. La band, nata nel 1977 a Bologna, attualmente comprende anche

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N O S T R I PREVENZIONE E IGIENE ORALE RADIOLOGIA DIGITALE ESTETICA DENTALE

NOTTE BIANCA MIRANO 11 GIUGNO 2016 pag. 21

AGESC INCONTRA PAPA FRANCESCO pag. 24

SUMMER FESTIVAL CONCERTO DEL GRUPPO STADIO pag. 36

MIRANO MUSICA 2016 CALENDARIO CONCERTI pag. 48

TORNEO DI CALCIO: 7° MEMORIAL “ENRICO MASO”

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marzo 2016 Editore: Supplemento a “Guida Casa” Registrazione al Tribunale di Venezia N.1219 del 13/03/1996 Direttore responsabile: Laura Colognesi Coordinatore redazionale: Paolo Leandri Segretario di redazione: Paolo Trevisanato Tel.041/430036 miranomagazineweb@gmail.com

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In questo numero di marzo 2016 Editoriale

pag. 1

Le donne sono ovunque

pag. 5

L’importanza dello sportello sociale pag. 7 Distretto del commercio di Mirano

pag. 19

Il sindacato

pag. 22

Il villaggio solidale di Mirano

pag. 24

La storia del gelato

pag. 33

Marketing & Comunicazioni: Giorgio Pesce miranoalpozzo@gmail.com

Monaco di Baviera

pag. 34

Le nobili origini di Stigliano

pag. 35

Direzione e Amministrazione: ASD Mirano al Pozzo miranoalpozzo@gmail.com

Amici Micologi Mirano

pag. 38

Mirano Pulita

pag. 38

Mirano Al Pozzo

pag. 45

Le posizioni del sonno

pag. 47

Coro Croda Rossa

pag. 47

Concentus Musicus Patavinus

pag. 49

Spazio Giandomenico Tiepolo

pag. 49

Stampa: Centro Servizi Editoriali S.r.l. Grisignano – Vicenza

Officina della Scherma

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San Pio X calcio

pag. 50

Periodico Mirano Magazine: Distribuzione Gratuita

Dai Laghi Masuri… a Vetrego

pag. 51

Mangiare e bere da Gino

pag. 51

Kardines Nordic Walking

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Pallacanestro Mirano

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a condividere, a preparare la strada a rapporti regolati da un comune senso di responsabilità». A differenza della vecchia visione che contrapponeva l’industriale al dipendente, “fare insieme” significa invece riconoscere la pari dignità tra le persone, il saper ascoltare l’altro, l’aver fiducia nel prossimo per essere artefici di un nuovo “umanesimo del lavoro”. E questo coinvolge non solo le fabbriche, ma in ogni aspetto della vita, da quello familiare a quello sociale, da quello politico a quello associativo, mettendo al centro di ogni attività l’uomo, «non quello astratto, ideale, teorico, ha precisato Papa Francesco, ma quello concreto, con i suoi sogni, le sue necessità, le sue speranze e le sue fatiche». È un invito quindi a non scambiare i fini con i mezzi, che rendono l’uomo un mero ingranaggio al servizio di una produzione e di una ricchezza fine a se stesse. Il presidente Squinzi ha definito l’attuale situazione economica come una “crisi antropologica”: come non concordare con lui quando ci si trova di fronte a una ricchezza sempre più sganciata dalla creazione di occupazione lavorativa negando di fatto un futuro di dignità alle nuove generazioni, quando certe decisioni bancarie sono prese sulla pelle dei risparmiatori, quando la politica non affronta i veri problemi sociali ma si attarda in sterili discussioni di convenienza partitica? È dunque un forte impegno al cambia-

03 mento quello delineato da Confindustria nell’incontro con Papa Francesco, che deve coinvolgere ciascuno in prima persona, dall’imprenditore al lavoratore, dal politico al cittadino, in modo concreto, nella consapevolezza che si tratta di una sfida da vincere con il “fare insieme”. È lo stesso pensiero espresso anche dal dr. Pietro Frasson, referente di Confindustria locale in un’intervista pubblicata in internet, per quanto riguarda la situazione di Mirano: è noto che il nostro Comune non ha una spiccata valenza industriale e le aziende, operanti prevalentemente nel settore dei servizi e del commercio, stanno risentendo della precaria situazione economica nazionale, per cui alcune hanno dovuto chiudere, mentre altre sono riuscite a sopravvivere riducendo i costi gestionali e il personale. Anche per il dr. Frasson, allora, è vitale che «in questi anni di crisi tutti, qualunque ruolo si rivesta, debba far di tutto per salvaguardare l’occupazione e le aziende (…) l’imprenditore deve perseguire i fini aziendali, il lavoratore deve fare di tutto affinché l’azienda sia più competitiva, la struttura pubblica deve costare di meno perché il livello attuale di tassazione è tale da non essere più conveniente produrre. Solo così, quando vi sarà questa consapevolezza del ruolo delle aziende e della necessità che queste debbano vivere e stare con le proprie gambe sul mercato, potremo iniziare a uscire fuori da questa pesante e fortissima crisi». Paolo Leandri

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Una Mirano più sicura migliora la qualità della vita Mirano è ogni giorno un po’ più sicura. A fine gennaio è stata completata l’installazione delle nuove telecamere di sicurezza per il complesso della palestra “Azzolini”, che in passato era stato oggetto di furti. È stato realizzato un impianto costituito da otto telecamere di ultima generazione (sostenuto da tecnologia wi-fi), che permettono di sorvegliare la palestra, la scuola e gli immediati dintorni. Cinque telecamere sono all’interno della palestra, una speciale speed dome controlla il campo di gioco e i suoi accessi e due telecamere sono poste all’esterno. Queste ultime, in particolare, aiutano ad innalzare il livello di sicurezza delle adiacenze della palestra. Quello installato è un impianto particolarmente efficiente, votato anche alla lungimiranza: infatti, a seconda di ulteriori esigenze che potranno sopravvenire, la struttura potrà essere ampliata fino a sedici telecamere, tra scuola e palestra. Questi otto nuovi strumenti vanno ad aggiungersi agli altri sistemi di controllo video presenti in città. Tra questi, si contano le quattro telecamere mobili acquistate per il controllo del conferimento rifiuti ma utili anche per altri scopi. Ci sono poi quelle che garantiscono la sicurezza del centro città. Oltre alla telecamera installata sulla facciata del municipio, infatti, ci sono quelle delle attività private (ad

esempio le banche) e, non ultima, c’è anche la risorsa dell’impianto di sorveglianza per la Ztl, che studiata per rilevare gli accessi irregolari in piazza, permette, volendo, attraverso la rilevazione della targa, di riscontrare transiti di auto segnalate dalle forze dell’ordine (es. quelle rubate). A questi occhi elettronici se ne aggiungerà presto un’altra decina. Saranno le nuove telecamere per la sicurezza del centro cittadino e delle attività che vi risiedono previste dal progetto del Distretto del Commercio, in corso di realizzazione. Una volta terminato, il centro città avrà una copertura per la sicurezza completa. Ma sicurezza, a Mirano, non è solo telecamere e sorveglianza, è anche provvedimenti concreti, tanto di prevenzione quanto di riduzione e riparazione del danno. Ad esempio, il Comune ha di recente messo a disposizione dei cittadini la possibilità di stipulare una polizza assicurativa “collettiva” che garantisce (previa denuncia alle forze dell’ordine) un risarcimento a favore dei nuclei familiari residenti nel territorio comunale che saranno vittime di furti, rapine e atti vandalici. La Giunta comunale lo scorso dicembre ha approvato un atto di indirizzo per l’attivazione della polizza. Le famiglie interessate potranno sottoscri-

La collaborazione dei Rifugiati del Mali e della Nigeria per una Mirano più pulita

È ripartito martedì 23 febbraio il progetto di coinvolgimento dei Rifugiati in attività di collaborazione con il Comune. Dopo l’esperienza positiva terminata a fine dicembre che ha visto il loro impegno nel restauro dei balconi del piano terra di Villa Bianchini Primo Maggio, immobile di proprietà comunale a Zianigo, altri sei ragazzi provenienti sempre dal Mali e dalla Nigeria hanno iniziato a collaborare in un nuovo intervento. Questa volta si parla di pulizia delle piste ciclabili spesso piene di immondizie ed erbe. Per un paio di mesi lavoreranno tre mattine alla settimana armati di sacchetti, guanti, scope e vanghetti. Al Comune di Mirano, che ha sottoscritto un’apposita convenzione con la Prefettura di Venezia e con la cooperativa di accoglienza “Il Villaggio Globale”, a cui si affianca in collaborazione anche la cooperativa Gea, spetta il compito di coordinare gli interventi, di fornire l’attrezzatura e i dispositivi di sicurezza e di trasportare i ragazzi nei luoghi dove si svolgono le attività. Qui vengono accolti e presi in consegna da 2 tutor, cioè da cittadini che si prestano volontariamente per coordinare la pulizia dei percorsi e nel caso anche di fornire informazioni ai cittadini che, vedendoli all’opera, si possono chiedere cosa succede e chi siano questi volenterosi. Il progetto, oltre ad avere un ritorno po-

sitivo in termini di manutenzione delle piste ciclabili e delle aree comunali individuate dal progetto, serve anche e soprattutto a dare modo a questi ragazzi di sentirsi utili e di ricambiare in questo modo dell’accoglienza ricevuta, favorendo uno scambio reciproco di conoscenza che aiuta a superare stereotipi e carenze di informazione. Il primo intervento si è svolto il 23 febbraio: sei rifugiati hanno pulito i due chilometri della pista ciclabile di via San Silvestro, raccogliendo trenta sacchi di immondizie sotto la guida dei volontari del Comitato di Vetrego. In queste settimane sono in programma la pulizia delle ciclabili di Vetrego est e di via Porara, la pulizia di alcuni marciapiedi del quartiere Aldo Moro ed altri interventi nella frazione di Scaltenigo. Dopo la metà di marzo, invece, la squadra dei rifugiati ritornerà in villa Bianchini, per la manutenzione del piazzale antistante la villa e la pulizia delle sale interne, in previsione della sua apertura in occasione delle giornate del FAI (19-20 marzo) in cui diverse classi visiteranno l’affresco del Tiepolo. Federico Vianello Assessore alle Politiche ambientali e politiche della mobilità, Progetto piste ciclabili, Valorizzazione del paesaggio, Parchi e ville

vere la proposta assicurativa predisposta dagli uffici comunali e versare la somma di € 25,00/anno quale quota parte di premio assicurativo. Il Comune si farà carico di sottoscrivere il relativo contratto di polizza nella forma disciplinata dall’art.1891 del Codice Civile. L’iniziativa si inserisce nel più vasto programma di sicurezza che l’Amministrazione comunale si pone tra le proprie priorità per fronteggiare il fenomeno della microcriminalità presente nel territorio, con una attenzione particolare rivolta alla tutela delle fasce più deboli. Gli uffici comunali attiveranno a breve (da aprile) tutte le procedure necessarie per raccogliere le adesioni e la relativa quota a carico dei nuclei familiari aderenti alla polizza. Presso gli stessi uffici comunali saranno disponibili tutti i dettagli relativi alle condizioni della polizza. A breve, inoltre, verrà distribuito in maniera capillare del materiale informativo. Con queste nuove iniziative Mirano punta a rinforzare ulteriormente il proprio status di città sicura. Un aspetto, questo, fortemente voluto dall’Amministrazione e confermato dalla classifica 2015 dei comuni più vivibili d’Italia, stilata da Sole 24 Ore e Centro Studi Sintesi. Nelle otto categorie valutate per stilare la graduatoria, la sicurezza è quella in cui Mirano ottiene il piazzamento mi-

gliore, attestandosi come 15° comune più sicuro d’Italia; e con una tendenza che parla di crescita, dato che siamo riusciti a migliorarci rispetto al 2014, quando figuravamo al – comunque più che soddisfacente – 27° posto nazionale (su oltre 8.000 comuni in Italia). Ma il nostro percorso non si fermerà qui: continueremo, a partire dai prossimi interventi legati ai distretti del commercio, a lavorare per garantire il più alto grado di sicurezza possibile a tutto il territorio di Mirano e delle sue frazioni.

Maria Rosa Pavanello Sindaca di Mirano

Le donne sono ovunque: un omaggio alla straordinaria impresa di Caterina Borgato

Rovaniemi 150: una gara di 150 km in una tappa unica, a pochissima distanza dal Circolo Polare Artico, l’ultramaratona invernale della città di Rovaniemi della Lapponia norvegese, un percorso tra foreste, distese di neve e città, da coprire in bicicletta, o correndo, o con gli sci entro 42 ore, attraverso tappe obbligatorie e con un kit di sopravvivenza con l’attrezzatura di emergenza. Caterina Borgato, miranese, è l’unica donna italiana che ha partecipato all’impresa, con il nordic walking, che è una delle sue passioni. La nostra concittadina, in questa gara, ha unito la sua passione per il nordic walking, di cui è insegnante, con quella per i viaggi estremi, che ha trasformato in un lavoro, accompagnando i Viaggi Kailas in Socotra, Etiopia, Algeria, Marocco, Ladakh.

Il frutto di questi viaggi, di questa ricerca appassionata di conoscenza dell’altro sarà presentato in una mostra fotografica a Mirano, nella Barchessa XXV Aprile, dal 19 al 27 marzo all’interno delle manifestazioni promosse dall’Amministrazione comunale e organizzate dalla Commissione Pari Opportunità. Fa parte della commissione cultura della sezione Cai di Mirano, ama lo scialpinismo, le lunghe attraversate in quota e il trekking. Una grande donna che con la sua forza di carattere e le sue passioni vive la natura sfidandone i limiti estremi, e ci ricorda che le donne sono ovunque, e l’avventura è una scelta possibile per tutte, quando ci muovono la passione e il coraggio. Grazie Caterina, dalla commissione Pari Opportunità di Mirano e dalle donne che si ispirano al tuo esempio. La commissione Pari Opportunità di Mirano Sandra Pegoraro Elisa Capitanio, Margherita Citton Erika Niero Nicoletta Simionato Redenta Tomaello


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NUOVO APE, NUOVO LIBRETTO CLIMATIZZAZIONE L’APE si rinnova: le dieci cose da sapere sulla targa energetica e le nuove procedure di calcolo. L’APE, ossia l’Attestato di Prestazione Energetica (il documento che fornisce informazioni sull’efficienza energetica di un immobile) dal 1° ottobre 2015 è cambiato: si rinnova la veste grafica e le modalità di analisi. Scopo della riforma è fornire dati più attendibili rispetto al passato, con parametri più rigorosi e indicazioni di maggior dettaglio per tutti i fruitori, attribuendo ad ogni abitazione una “targa energetica” che definisca in modo univoco, sull’intero territorio nazionale, prestazioni, consumo annuale e fabbisogno energetico degli immobili. Ecco le 10 principali novità introdotte da tre decreti ministeriali pubblicati nel mese di luglio e in vigore dal 1°ottobre 2015. 1 | Il criterio di calcolo diventa unico in tutta Italia Le modalità di calcolo per la classificazione energetica degli edifici si uniformano per l’intero territorio nazionale. Sono, quindi, abolite le procedure regionali e al loro posto viene introdotta una base di calcolo unica, tale da consentire una classificazione energetica omogenea in tutte le regioni d’Italia. Attenzione: in passato molte Regioni virtuose, specie al nord, avevano varato dei propri sistemi di rilascio dell’APE più rigorosi rispetto alla normativa nazionale. Oggi tali criteri non sono più validi e solo alcune Regioni – quelle che hanno recepito interamente la direttiva europea 2010/31/UE – potranno mantenere attivo il proprio sistema di calcolo, che dovrà comunque essere modificato per renderlo più simile a quello nazionale. 2 | Il decreto introduce nuove classi energetiche: A1, A2, A3 e A4 I livelli energetici complessivi passano da 8 a 10. Spariscono le classi A e A+ che indicano gli immobili che consumano meno energia. Al loro posto è stata introdotta una nuova classe A composta da 4 sottoclassi, dove la A4 rappresenta il livello TOP, il più efficiente. Resta invariata, la denominazione delle altre classificazioni energetiche B, C, D, E e G. Attenzione:G indica il livello (energetico – prestazionale) meno virtuoso ma è anche il più diffuso. In Italia, gran parte delle abitazioni costruite nel periodo compreso tra gli anni 50 e 90 risiede in questa classe. 3 | La procedura di calcolo introduce importanti novità Sono due le novità sul procedimento di calcolo: – rispetto al passato, il procedimento di calcolo per l’attribuzione della classe energetica prevede un confronto attivo tra l’indice di prestazione globale dell’edificio e quello di un modello virtuale di riferimento chiamato edificio ombra; – la nuova procedura di calcolo introduce indici e parametri inediti, che tengono in egual conto il fabbisogno sia invernale sia estivo. La precedente impostazione dava maggiore importanza al fabbisogno invernale e rischiava di attribuire un livello energetico molto favorevole ad immobili con buone prestazioni nei mesi freddi, ma che viceversa in estate risultavano molto caldi e poco confortevoli. Con il nuovo APE, un immobile con targa energetica di livello A garantisce consumi limitati e confort termico in tutti i periodi dell’anno. Il consumo annuale di riferimento è sempre espresso da un valore la cui unità di misura è il Kwh/mq anno (Kilowatt ora per metro quadro – annuo). 4 | L’attestato è sempre obbligatorio

L’APE è obbligatorio sia per le compravendite che per le locazioni, e deve essere rinnovato ogni qual volta vengano eseguiti lavori di ristrutturazione sull’immobile, che ne modifichino l’assetto energetico. Precisazioni: – per le nuove costruzioni l’obbligo ricade sul costruttore; – per i lavori di ristrutturazione o risanamento, l’obbligo ricade sul proprietario dell’immobile. In ogni caso, L’APE deve essere consegnato all’atto della compravendita o della locazione del fabbricato o dell’unità immobiliare. In particolare: – in caso di vendita: l’APE va allegato all’atto; – in caso di affitto: l’APE deve essere allegato al contratto (in questo caso si allega una copia – l’originale resta sempre in possesso del proprietario). Attenzione: Se il contratto è privo di APE, non può considerarsi nullo, ma il locatario è soggetto a sanzioni onerose. 5 | Il format è più intuitivo e accessibile a tutti Il documento redatto secondo il nuovo modello ministeriale è un elaborato di cinque pagine suddiviso in due parti. La prima parte, più generica, è di facile comprensione per tutti e indica: – la classe energetica del fabbricato o dell’unità immobiliare; – l’indice di prestazione energetica globale, che specifica se nel fabbricato sono presenti fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, etc.) e relativi risparmi energetici ed economici; – foto e dati identificativi dell’immobile; – raccomandazioni per migliorare l’efficienza prestazionale dell’edificio, con eventuali suggerimenti su interventi economicamente convenienti che ne potrebbero migliorare le prestazioni. La seconda parte, più tecnica, contiene tutte le informazioni di dettaglio arricchite da contenuti specifici, utili agli addetti ai lavori per una conoscenza più approfondita dell’immobile. Importante: il nuovo format rende più intuitiva per tutti la lettura delle caratteristiche energetiche dell’immobile perché introduce nuovi simboli di immediata lettura (tipo emoticon). 6 | Costo medio richiesto dal tecnico qualificato L’onorario richiesto per la stesura dell’elaborato varia da regione a regione ed è influenzato da molti fattori che dipendono principalmente dalla metratura e dalle caratteristiche dell’edificio. Non esistono tariffe fisse, ma i costi normalmente oscillano da 150 a 1.000 euro. Il nuovo decreto stabilisce anche che l’ENEA– ente designato per la produzione di materiale informativo destinato ai cittadini – dovrà effettuare e divulgare analisi statistiche sul costo medio delle prestazioni professionali, per agevolare l’orientamento dei consumatori. 7 | Se si è già in possesso di un attestato non è necessario rifarlo Per chi ha già un attestato energetico in corso di validità, il nuovo APE deve essere redatto solo nei casi in cui la vecchia certificazione energetica è in scadenza o non sia stata registrata. Normalmente, la scadenza è 10 anni a partire dalla data di rilascio. Attenzione: l’APE scade e va rinnovata ogni qual volta: - si realizzano interventi di ristrutturazione invasivi che modificano le caratteristiche prestazionali

dell’involucro o degli impianti; - gli impianti termici non sono stati sottoposti alle manutenzioni periodiche previste per legge (fra i vari controlli, il più comune riguarda l’efficienza energetica della caldaia, il cosiddetto bollino blu). 8 | Con i nuovi criteri di calcolo può cambiare la classe energetica In molte regioni è possibile che nel passaggio dal calcolo vecchio a quello nuovo si possano verificare dei declassamenti. Esempio: un' abitazione di classe A può essere retrocessa in classe B. Ma la classe energetica potrebbe anche salire di categoria nelle aree virtuose che imponevano sistemi di calcolo alternativi più rigorosi (come ad esempio la Provincia di Bolzano). 9 | Il decreto introduce un Format obbligatorio negli annunci di vendita e locazione. È obbligatorio indicare la classe energetica negli annunci di vendita o di locazione. Il nuovo decreto impone, ad agenzie immobiliari e privati, dei format specifici per tutte le offerte di vendita o locazione, qualsiasi sia il mezzo di comunicazione attraverso cui l’annuncio viene pubblicato (esclusi gli annunci via internet e a mezzo stampa). Il format è riportato nelle linee guida del decreto e ha come scopo quello di evidenziare: - la classe energetica di riferimento; - l’indice di prestazione energetica dell’involucro; - l’indice di prestazione energetica globale. 10 | Controlli e sanzioni se l’attestato manca o non rispetta la normativa vigente Il nuovo decreto prevede un aumento delle verifiche d’obbligo sugli attestati energetici depositati. I controlli saranno di tipo random e interesseranno almeno il 2% degli APE, con maggiore attenzione per quelli delle classi più efficienti. Per chi non verrà trovato in regola scatteranno varie sanzioni, tra cui: - se il tecnico che rilascia l’APE non rispetta i requisiti normativi, rischia una sanzione amministrativa da 700 a 4.200 euro, più la segnalazione all’ordine di riferimento; - se gli edifici – di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni sostanziali – sono privi di APE, il costruttore rischia una sanzione amministrativa da 3.000 a 18.000 euro - se l’atto di compravendita è privo di APE, il venditore incorre in multe fra 3.000 a 18.000 euro; - per un contratto di locazione privo di APE, il Locatore rischia multe da 300 a 1.800 euro. Per redigere il nuovo attestato e' importante avere il nuovo libretto di climatizazzione qualora fosse presente l'impianto. Dal 15 ottobre è entrato in vigore il nuovo libretto d'impianto per la casa, che prevede due importanti novità. La prima è che verranno considerati tutti gli impianti presenti nell'abitazione, non solo caldaie e sistemi di riscaldamento, ma anche sistemi di climatizzazione o impianti solari; la seconda è che questa nuova disposizione prevede una diagnosi completa per verificare sicurezza, salubrità e igiene. Domotecnica ha elaborato un utile vademecum per chiarire qualsiasi dubbi. Come si ottiene un libretto d’impianto? Innanzitutto va precisato che con il 15 ottobre non deve scattare la ‘corsa al libretto’ per mettersi in regola. La normativa prevede, infatti, che a partire da

questa data, e secondo le scadenze di manutenzione degli impianti già regolamentate dalle singole regioni, ogni cittadino si doti del libretto d’impianto, che affianca quello vecchio che non deve essere buttato. In ogni abitazione ci saranno perciò due tipologie di libretti: uno per il rapporto sull’efficienza in cui registrare le prestazioni degli impianti e uno per l’uso e la manutenzione per la sicurezza che indica gli interventi di controllo ed eventuale manutenzione per garantirne la sicurezza e la salubrità. “Ogni cittadino dovrebbe provvedere in maniera indipendente a cercare e compilare il proprio libretto d’impianto, ma questo è un’utopia, per ovviare al problema sarà sufficiente durante il prossimo controllo dell’impianto di riscaldamento richiederlo al manutentore che verrà a casa. Chi deve chiamare il manutentore? chi è il responsabile dell’impianto? Il responsabile d’impianto (di riscaldamento e climatizzazione) è l’occupante dell’abitazione a qualunque titolo, quindi il proprietario nel caso di abitazione privata e l’inquilino in caso di affitto. Fa eccezione l’affittuario in un condominio con riscaldamento centralizzato, dove la responsabilità è dell’amministratore. Se è però presente nell’appartamento un impianto di climatizzazione estiva, la responsabilità è dell’affittuario che deve farne verificare la sicurezza. Come scegliere il manutentore? Per effettuare i nuovi controlli di sicurezza, è necessario rivolgersi a manutentori o installatori in possesso dei necessari requisiti di legge (lettere c, d ed e del decreto 37/08, ex 46/90) ovvero che siano abilitati per operare su impianti di riscaldamento e di climatizzazione, su impianti idrosanitari, e che possano realizzare, manutenere e controllare cisterne e condutture di gas allo stato liquido o aeriforme all’interno degli edifici. Per tutelarsi i cittadini possono richiedere al manutentore di esibire il modulo della camera di commercio che certifica i suoi requisiti e la sua professionalità. Una volta chiamato l’installatore o il manutentore, cosa aspettarsi? Cosa verrà verificato e quanto costa l’uscita del tecnico? Il tecnico effettuerà un controllo e un’eventuale manutenzione, monitorando le funzionalità dell’impianto, verificandone il rendimento e la salubrità, controllando non solo caldaie e generatori di caldo o freddo, ma ogni componente dell’impianto. Se un intervento di controllo su un impianto domestico variava in media tra i 100 e i 120 euro, con l’aggiunta dei controlli e della sanificazione, prevista dal nuovo libretto, una famiglia con una caldaia collegata a 4/5 caloriferi ed un impianto di climatizzazione con 2 o 3 split verrà a spendere mediamente 200 Euro. Un costo superiore che vale però la garanzia di sicurezza degli impianti. A chi spetta il pagamento del controllo e della manutenzione? Dato che il responsabile è l’occupante, sia che esso sia proprietario o inquilino, deve farsi carico delle spese del controllo e della manutenzione, come è avvenuto fino a oggi. Chi è in affitto dovrà farsi carico delle sole spese ordinarie. Le spese straordinarie, come la sostituzione di tecnologie o interventi significativi sull’impianto che verranno indicati dal manutentore, sono a carico del proprietario dell’appartamento.

Scantamburlo Alberto Cosa succede a chi non effettua questi interventi? Per i cittadini è prevista una sanzione che parte dai 500 euro e arriva sino ai 3mila euro. Anche per l’installatore che comunica in maniera errata o incompleta l’esito del controllo è prevista una multa che va dai mille ai 6mila euro Ogni quanto verranno effettuati questi controlli? La manutenzione per l’efficienza, e quindi la sua periodicità, rimarrà a discrezione delle singole regioni e potrebbe variare dai due ai quattro anni (salvo indicazioni diverse). Mentre per tutto ciò che riguarda la manutenzione e la verifica della sicurezza e salubrità fa fede quando indicato dal manutentore. Spetterà al tecnico indicare la frequenza di questi controlli, anche se, salvo eccezioni, si tratterà di una revisione annuale. A chi verrà comunicato l’esito della diagnosi effettuata e come avverranno le verifiche? Il rapporto di controllo verrà inviato dal manutentore agli enti preposti. Le verifiche non verranno più effettuate a campione, ma si partirà da coloro che non hanno effettuato gli interventi e del cui impianto non è arrivata alcuna notifica al catasto preposto. A seguire verranno effettuati controlli sugli impianti ‘segnalati’. Sono in affitto, il manutentore segnala la necessità di opere straordinarie di cui deve farsi carico il proprietario di casa: se non vengono effettuate e sono oggetto di controllo cosa succede? l’occupante dovrà inviare al proprietario copia del libretto d’impianto, in cui sono richieste dal tecnico le opere di manutenzione straordinaria, chiedendo che vengano effettuate. In caso di controllo, il libretto di controllo è un vero e proprio documento di garanzia in cui vengono registrati non solo i dati dell’occupante, ma anche quelli del proprietario: gli enti preposti saranno dunque a conoscenze delle responsabilità ascrivibili a ciascuno soggetto Il libretto d’impianto può far emergere le situazioni più critiche, come impianti non a norma e pericolosi anche per i vicini? La scarsa manutenzione degli impianti è infatti spesso al centro di episodi di cronaca nera ma il libretto d’impianto è uno strumento che può contribuire a denunciare situazioni abitative critiche questo perché da un lato i controlli si concentreranno su chi non ha fatto l’intervento, dall’altro perché il manutentore è tenuto a riportate agli enti preposti anomalie degli impianti, da risolvere entro un determinato lasso di tempo. Immobiliare La Miranese la aiuta a ottenere l'attestato di prestazione energetica se le interessa lo richieda, in meno di 24 ore un tecnico la chiamerà per fissare un'appuntamento e visitare il suo immobile. In pochi giorni avrà il documento che certifica la sua qualificazione energetica F.to SCANTAMBURLO ALBERTO


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L’importanza dello sportello sociale presso i servizi sociali del comune di Mirano Tutte le leggi e la programmazione del settore sociale e socio-assistenziale e, in particolare, il Piano Nazionale hanno sempre parlato della necessità di “creare un sistema integrato di servizi sociali, che si realizza mediante di percorsi attivi volti a ottimizzare l’efficacia delle risorse, impedire sovrapposizione di competenze e settorializzazione delle risposte” (Legge Quadro 328 del 2000); si ribadisce l’importanza del segretariato sociale con capacità di ascolto, funzione di orientamento, accompagnamento, funzione di filtro, funzione di osservatorio e monitoraggio dei bisogni e delle risorse, funzione di trasparenza e fiducia nei rapporti tra cittadino e servizi, specie nella gestione dei tempi di attesa nell’accesso ai servizi. Era previsto anche l’istituzione in ogni ambito sociale di una “porta unitaria di accesso” ai servizi, per facilitare i cittadini nel disporre di informazioni ed evitare barriere di tipo burocratico, specie per i cittadini in situazioni di bisogno e meno informati. Questa “porta unitaria” è lo sportello sociale. A me piace che la comunicazione sia semplice, diretta e comprensibile, ma bisogna ricordare queste normative per far capire alla gente come sono nati e a che cosa servono gli sportelli sociali. Ogni giorno purtroppo rilevo che, al di là di quello che le leggi dicono e prevedono, molti concittadini non sanno neppure che potrebbero avere degli aiuti, o essere supportati in modi diversi, non richiedono quegli interventi a cui avrebbero diritto e non accedono a determinati servizi. Ancora una volta purtroppo, i meno informati sono sempre coloro che avrebbero più diritto di fruire del servi-

zio, così utilizzo le pagine di Mirano Magazine per dirvi dove trovate lo sportello sociale e cosa fa. In sintonia con le direttive nazionali e delle Regione Veneto, il 14 Maggio 2009 fu inaugurato con l’allora Assessore A. Semenzato (ora Consigliere Regionale) lo sportello sociale del comune di Mirano, al piano terra del Servizio Interventi Sociali; allora c’erano due aperture settimanali, oggi sono tre volte alla settimana: lunedì e mercoledì 9.00-12.00, giovedì 15.00-17.00. E come tutti gli sportelli sociali, fornisce informazione e orientamento ai cittadini sui diritti e le opportunità sociali, sui servizi e gli interventi del sistema locale, nel rispetto dei principi di semplificazione e trasparenza. Questo sportello si avvia a compiere 7 anni ed io, che ho il referato delle politiche sociali, sono fiera di dire che è diventato un punto di riferimento insostituibile per i nostri cittadini, per la diversificazione, la pluralità e l’enorme mole di risposte che riesce a dare e di questo dobbiamo essere riconoscenti e ringraziare l’ottima professionalità del nostro personale. I numeri parlano da soli e se guardiamo gli accessi totali degli anni 2012/13/14/15, si aggirano sempre sui 3000 per anno; quest’anno c’è stato una lieve diminuzione (2954, per assenza di un operatore) in compenso come assessore nel 2015 ho ricevuto circa 250 persone (compresi enti e associazioni) con problematiche e progetti sociali, sicuramente legati alla crisi economica, la quale ha danneggiato e continua a colpire tutte le famiglie e tutti i settori produttivi. Le funzioni essenziali che caratterizzano lo sportello sociale è:

giore turismo e migliore qualità della vita. Il compito del Consiglio Metropolitano di cui faccio parte e della Conferenza dei 44 sindaci sarà quello di lavorare in un’ottica di condivisione affinché, sfruttando l’importanza e la valenza nazionale ed internazionale di Venezia, sia possibile valorizzare e promuovere anche tutti i territori circostanti e tra questi il Miranese è destinato a giocare un ruolo determinante.

Giorgio Babato

La città di Mirano si è connotata negli anni passati per la sua lungimiranza nel creare condizioni favorevoli per una migliore qualità della vita dei suoi cittadini preservando il suo territorio, valorizzandone il patrimonio storico, acquisendo e mantenendo fruibili aree verdi e favorendo la disponibilità di servizi per i suoi cittadini (scuole, ospedale, casa di riposo Mariutto, trasporti ecc.). Questa centralità rispetto al territorio circostante conquistata negli anni è messa oggi a dura prova dalla crisi economica generale, dalla drastica riduzione dei finanziamenti a disposizione dell’amministrazione comunale e, non per ultimo, della realizzazione del nuovo passante di Mestre che, anziché drenare traffico dal nostro territorio, ha contribuito far crescere a dismisura il traffico di attraversamento per il centro storico e per le frazioni. Anche la questione dei parcheggi inizia a rappresentare una criticità per Mirano in particolare in concomitanza con

le molte manifestazioni ed iniziative svolte che attirano sempre molti visitatori. Analoghe difficoltà di parcheggio si riscontrano molto frequentemente quando ci si reca all’ospedale o in diverse zone residenziali del centro pesantemente modificate dall’applicazione del piano casa regionale. Ragionando in una logica di prospettiva futura per Mirano e per le sua frazioni, è prevedibile che i disagi attuali siano destinati inevitabilmente ad aggravarsi in futuro ed altrettanto inevitabilmente il rinviare in avanti la ricerca di appropriate soluzioni comporterà l’adozione di accorgimenti sempre più complicati e più costosi. Per questo si ritiene doveroso iniziare a ragionare con senso di responsabilità per risolvere le diverse problematiche esistenti. È necessario riflettere per individuare nuove vie di comunicazione capaci di portare fuori dai centri abitati il traffico di attraversamento via via più intenso, così come hanno fatto tutti i comuni

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L’Ostricaro

dei servizi, (anche da noi trovate un foglio dove l’utente esprime il grado di soddisfazione (customer satisfaction) cioè è il primo momento di valutazione della sperimentazione erogata. In sintesi ricordo che questo servizio è di estrema importanza per i nostri cittadini; invito tutti coloro che hanno qualche necessità o dubbi sull’espletamento di pratiche, di rivolgersi allo sportello sociale; questo è un filtro dove, presentando l’ISEE (indicatore della situazione economica), i nostri concittadini troveranno la prima importante risposta alle loro richieste! Concludo augurando a tutti i Miranesi di trascorrere una buona Pasqua in serentià.

Annamaria Tomaello Vicesindaco e Assessore alle politiche sociali e attività commerciali

La Mirano di ieri, di oggi e di domani

Notizie della Città metropolitana di Venezia dal Consigliere metropolitano di Mirano Giorgio Babato Il 22 febbraio 2016 è entrato in vigore lo Statuto della Città metropolitana di Venezia adottato dal Consiglio metropolitano dell'11 gennaio 2016 e approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana del 20 gennaio 2016. La Città metropolitana di Venezia di cui oggi stiamo ponendo le basi è certamente una sfida che inizia volta a creare nuove opportunità soprattutto per il nostro territorio. E' in questa ottica, infatti, che si è predisposto lo statuto nel quale sono state salvaguardate l'autonomia e la specificità dei singoli comuni o aree omogenee. In questo scenario la finalità della Città metropolitana, quale ente sovraordinato, non sarà quindi imporre regole o sostituirsi ai territori, ma riuscire ad offrire risorse e prospettive aggiuntive, maggiore benessere e ricchezza, maggiore competitività, mag-

1 - Informazione sulle risorse disponibili nel nostro Comune e altri Enti, modalità di accesso ai servizi esistenti, partendo sempre dall’ascolto delle richieste e dei bisogni del cittadino, che si presenta allo sportello (es. come presentare la richiesta per assegno di maternità, per nucleo numeroso, per trasporto, utilizzo telesoccorso, ecc…); 2 - Promozione sociale dei vari servizi e la loro visibilità nel territorio, assicurando il corretto utilizzo del sistema integrato dei servizi sociali e socio-sanitari (ad esempio pochi sanno che a Vetrego c’è il nostro Centro diurno per anziani, che permette a persone sole, anziane o con qualche problema, di vivere insieme agli altri anziani sotto la guida di operatori esperti per 3 giorni alla settimana, dalle 9.00 alle 15.00, con la modica spesa di circa cento Euro mensili, che comprende trasporto e mensa. 3 - Accompagnamento/orientamento ai servizi, che indirizza attivamente l’utente verso precise strutture che erogano servizi. Ricordo che nella prima fase dell’accesso lo sportello può esaurire la propria funzione col contatto diretto (può essere sufficiente il rilascio di informazioni, chiarimenti, aiuto nel disbrigo di pratiche, compilazione domande, moduli, bandi, consegna documenti, ecc…). Per bisogni complessi che richiedono una presa in carico da parte del servizio sociale o il subentro di figure professionali diverse, lo sportello avvia ai servizi di competenza. 4 - Osservatorio: consiste nella raccolta dati sulla domanda e il bisogno espresso dai cittadini ed è una funzione fondamentale che serve sempre per l’analisi, il monitoraggio, valutazione ed eventuale riprogrammazione

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confinanti. Occorre predisporre una migliore segnaletica che indichi le diverse possibilità di parcheggio a Mirano, compreso il parcheggio gratuito sotto il nuovo teatro comunale generalmente vuoto, nonché individuare nuove aree a ridosso del centro da destinare a parcheggio. Considerata la crescente richiesta di aree verdi fruibili da parte dai residenti, è opportuno prevedere in prossimità del capoluogo ulteriori aree verdi da adibire a parco sia per riqualificare il territorio sia per rendere disponibili nuovi spazi protetti all’aria aperta per attività ricreative e associative. Condividendo poi il principio di contenimento del consumo del suolo, alla politica dei grossi sviluppi urbanistici concentrati in zone circoscritte, è preferibile una politica di recupero del patrimonio esistente ed una rivalutazione delle diverse richieste singole fatte in tutto il territorio comunale per dare risposta ai diversi bisogni espressi. Giorgio Babato

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Buona Pasqua

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PASSANTE PER MIRANO La realizzazione del Passante autostradale di Mestre è stata accompagnata nel tempo da una serie di atti relativi alla progettazione di opere complementari e di compensazione dei disagi inferti al territorio. Nel corso degli anni sono stati sottoscritti diversi Accordi di programma tra il Comune di Mirano, la Regione Veneto, la Provincia di Venezia e il Commissario Delegato per il Passante di Mestre. In particolare nel 2004 il Comune di Mirano ha sottoscritto il Protocollo d’intesa per le opere complementari al Passante di Mestre che prevedeva la realizzazione - in fascia B (da finanziare) - di una tangenziale sud ovest di Mirano €6.800.000, di una tangenziale nord di mirano € 3.000.000 e di una tangenziale ovest di mirano € 5.000.000 Nel 2010 il Comune di Mirano ha sottoscritto un Atto aggiuntivo che ha modificato i precedenti eliminando l’obiettivo originario di realizzare un sistema di tangenziali per ridurre il traffico di attraversamento con una spesa di 19 milioni di euro finanziata dalla Regione e sostituendolo con una lista di 23 interventi sulla viabilità ordinaria. Ad oggi, osservando il territorio circostante a Mirano,delle opere complementari al Passante previste in fascia A risultano completate: la variante di Roncoduro nei comuni di Dolo - Mira – Pianiga; il collegamento Oriago SR11 nel comune di Mira, l’adeguamento SP36 da Fossa a Rossignago, il collegamento Rossignago – Asseggiano e il collegamento via Martiri via Capitanio nel comune di Spinea, la Circonvallazione est di Quarto d'Altino. Si è giunti alla progettazione definitiva della Variante di Salzano e della Circonvallazione sud Robegano in comune di Salzano e alla progettazione preliminare del Collegamento SP84 – SR515 a Scorzè.

Tra tutte queste opere non risulta purtroppo nessun intervento nel territorio del Comune di Mirano che ha subito il maggior danno dalla realizzazione del Passante di Mestre. Il sottoscritto, ed il gruppo che rappresento, ritiene che sia giunto il tempo di riprendere con forza le redini della questione. L’indecisione dimostrata negli anni nel sostenere i diritti dei miranese è certamente una delle concause della situazione attuale del nostro territorio. La viabilità è certamente una questione fondamentale per il futuro di Mirano. Considerando però le scarse risorse regionali a disposizione occorre modificare le strategie per ottenere il finanziamento di nuovi interventi strutturali come nuove tangenziali esterne ai centri abitati da individuare e che siano in grado di dare respiro alla Mirano di domani. Per questo riproponiamo con forza che parte dei proventi del Nuovo Passante di Mestre siano reinvestiti con un piano pluriennale per il finanziamento delle di opere complementari e di compensazione al territorio di Mirano. È innegabile e irrinunciabile che i cittadini che hanno subito i maggiori danni dalla realizzazione dell’opera ed ora soccombono gli effetti del suo utilizzo debbano ottenere parte dei proventi per risolvere i disagi causati. Ulteriore richiesta che diventa giorno per giorno sempre più importante è rivedere il piano delle tariffe sia per la tratta Padova Venezia che del Nuovo Passante. È necessario, infatti, abbassare le tariffe nel collegamento tra Padova e Venezia e lungo il tragitto del passante per incentivare l’uso dell’asse autostradale sia per il traffico locale che per quello di attraversamento. Solo così sarà possibile ridurre il traffico nelle nostre strade provinciali e comunali che dall’aumento delle tariffe autostradali è diventati insopportabile.

SITUAZIONE OPERE COMPLEMENTARI IN FASCIA A INT.

OPERA

COMUNE

STATO DEL PROCEDIMENTO

1

Variante di Roncoduro

Dolo - Mira - Pianiga

opera conclusa

4

Collegamento Oriago - SR11

Mira

opera conclusa

8

Adeguamento SP36 da Fossa a Rossignago

Spinea

opera conclusa

8 bis

Collegamento via Martiri - via Capitanio

Spinea

opera conclusa

9

Collegamento Rossignago – Asseggiano

Spinea - Venezia

opera conclusa

12

Variante di Salzano

Salzano

Progettazione definitiva

13

Circonvallazione sud Robegano

Salzano

Progettazione definitiva

14

Circonvallazione sud-est di Martellago;

Martellago

non più prevista a seguito realizzazione SR245var

19

Collegamento SP84 – SR515

Scorzè

progettazione preliminare

42

Circonvallazione est di Quarto d'Altino

Quarto d' Altino

opera conclusa

43

Circonvallazione est di Quarto d'Altino

Quarto d' Altino

opera conclusa

CONFINDUSTRIA: STATO DI SALUTE DELLE AZIENDE DEL MIRANESE Confindustria, come ben noto è una associazione priva di scopi di lucro, interamente mantenuta dai contributi versati dalle aziende che, su base volontaria, hanno deciso di iscriversi. I contributi variano in base alla dimensione aziendale, lo scopo associativo e’ quello di rappresentare le aziende nel loro insieme e di fornire alle aziende associate alcuni servizi come ad esempio nei settori: fiscale, ambientale, sindacale, estero. Nonostante “Confindustria” sembri rappresentare solamente il mondo dell’industria, in realta’ a questa associazione fanno parte anche innumerevoli aziende del settore dei servizi e del commercio ed in generale, aziende anche con poco personale, ma che hanno necessità di servizi particolari. Ho voluto fare questa premessa perchè talvolta si pensa che certe associazioni siano dei carrozzoni mantenuti dallo Stato, ma questo non è il caso, Confindustria e Confindustria Venezia dipende per il suo mantenimento in vita, solamente dai versamenti degli associati con bilanci pubblici e trasparenti. Relativamente alComune di Mirano, Confindustria Venezia associa un buon numero di aziende di diversi settori, come ben noto Mirano non ha una spiccata valenza industriale, vi sono solamente due zone industriali commerciali di dimensione tra l’altro contenute, con aziende per lo più del settore dei servizi e del commercio. Lo stato di salute delle aziende miranesi risente molto della situazione economica complessiva nazionale, con aziende storiche che davano lavoro a molte persone, che hanno dovuto chiudere, vedi i casi della storica azienda di scope F.lli Salviato di Mirano o della azienda di sacchetti di polietilene Andelini, mentre altre sono riuscite a mantenersi in vita, attuando politiche di espansione in settori e/o mercati diversi, in ogni caso tutte hanno contratto al minimo i costi gestionali e il personale. Anche il settore immobiliare che per tantissimi anni rappresentava un settore quasi privo di rischi in Mirano, dove ad esempio non si trovavano capannoni in affitto ne’ case a buon mercato, adesso ha un eccesso di offerta, per cui è molto semplice trovare capannoni industriali e case. Diciamo che a Mirano forse l’unico “settore” che ha conosciuto crescite in questi ultimi cinque anni di forte crisi è stato il centro cittadino di Mirano, con una sua forte attrattività, dovuta ad una bella piazza, molti locali alla moda, la facilità di accesso, la presenza di molti parcheggi gratuiti intorno alla stessa, per cui molti giovani, specialmente nel week end che provengono da paesi vicini preferiscono Mirano. A differenza di altri paesi come ad esempio Mestre, che ha scelto la strada di multare chiunque vi transiti nelle ZTL attraverso efficientissimi occhi elettronici, di avere di fatto solamente parcheggi a

pagamento, tra l’altro permettendo la nascita di enormi centri commerciali nell’hinterland (ed i cui risultati si vedono: attività commerciali che chiudono, negozi vuoti, clienti che non vanno più a comprare nulla nel centro di Mestre, forte microcriminalità, ecc.), dicevo che nel tempo Mirano è riuscita a diventare una calamita in grado di esercitare una forte attrattività di persone che da altri paesi limitrofi la scelgono ogni giorno. E’ di questi giorni la decisione del Comune di Mirano di non mettere ulteriori parcheggi a pagamento, va dato merito all’Amministrazione Comunale e alla sua Sindaca di aver ascoltato le varie voci del mondo dell’impresa e dei cittadini, non ultima quella del sottoscritto, che sottolineava i rischi di scelte che ostacolano la fruibilità di quello che è il nostro centro commerciale, culturale, direzionale: “La Piazza di Mirano”, e come nessun centro commerciale al mondo faccia pagare i parcheggi ai propri clienti. Diciamo che in questi anni di crisi è opportuno che tutti, qualunque ruolo si rivesta, debba far di tutto per salvaguardare l’occupazione e le aziende, per molti anni si è visto l’azienda solo dagli aspetti negativi si è pensato all’azienda come un qualche cosa che inquina, fa incidenti, sfrutta, è dedita al profitto (quasi fosse un’azione negativa e peccaminosa), adesso in questi anni,con ritmi di perdite di lavoro come in luglio, di mille persone al giorno, si sta riscoprendo che avere un lavoro è importante e un pò alla volta si sta comprendendo che sono solamente le aziende a creare lavoro, reddito, salari, stipendi. Quindi ogn’uno deve fare il suo per permettere alle aziende di sopravvivere, l’imprenditore deve persegue i fini aziendali, il lavoratore deve fare di tutto affinchè l’azienda sia più competitiva, la struttura pubblica deve costare di meno perché il livello attuale di tassazione è tale da non essere più conveniente produrre, gli amministratori locali e nazionali quando prendono le loro decisioni devono chiedersi “con questa decisione favorisco oppure creo un ostacolo in più alle aziende?”, solo così quando vi sarà questa consapevolezza del ruolo delle aziende e della necessità che queste debbano vivere e stare con le proprie gambe sul mercato, potremo iniziare ad uscire fuori da questa pesante e fortissima crisi. Frasson dr. Pietro referente di Confindustria di Mirano


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Il sogno di una città funzionale e attrattiva può diventare realtà!! ZTL si, ZTL no, ZTL forse, è stato il titolo di un recente dibattito, svoltosi a Chioggia lo scorso gennaio, l’ultimo di una serie di successo, dedicato alle scelte che le Amministrazioni comunali della Città metropolitana di Venezia hanno compiuto o hanno intenzione di compiere in merito alla pedonalizzazione dei centri storici e, più in generale, sul delicato tema della mobilità in città. Cito questo dibattito, perché come esempi sono stati presentati proprio due casi… di casa nostra, Mirano e Noale con l’autorevole presenza dei due sindaci, Maria Rosa Pavanello e Patrizia Andreotti. Credo sia dunque utile partire da qui per compiere un piccolo viaggio tra le testimonianze di chi vive gli effetti della pedonalizzazione, come i commercianti e più in generale gli operatori economici, testimonianze che vorremmo fossero utili per inquadrare l’argomento ma soprattutto per capire se, quando e come un intervento. Per cominciare, possiamo dire che il Sindaco di Mirano ha mantenuto la promessa di non andarci con la mano pesante nel pedonalizzare il centro? Bisogna dire sempre la verità e quindi, sì, il Sindaco Maria Rosa Pavanello ha effettivamente contenuto la chiusura del centro di Mirano ai soli giorni festivi e durante l’estate, dal giovedì alla domenica, dalle ore 21 alle 6 di mattina, accettando lo scorso anno di limitare quest’ultima a parte del mese di luglio e tutto il mese di agosto. A lei ribadiamo un… Brava! Ma anche ferma così: buona la prima! Perché quanto fatto a Mirano dimostra capacità di dialogo e di confronto sia con i cittadini sia con le categorie economiche e soprattutto di conoscere davvero la città, le sue dinamiche e di avere compreso che la chiave della mobilità è determinante per la sopravvivenza del centro stesso. Attenzione dunque ad ascoltare ogni singola via, ogni singolo plateatico… bisogna avere una visione di insieme e di prospettiva. Spostiamoci a Noale. Qui per non avere ascoltato, anzi per aver di punto in bianco, dalla sera alla mattina – e non è una battuta, è una verità comprovata – deciso di chiudere il centro, venendo meno per altro alle sbandierate promesse elettorali, un sindaco è stato letteralmente mandato a casa appena finito il suo primo mandato. Un po’ perché gli accordi vanno rispettati, un po’ perché c’era quasi da chiedergli i danni erariali, tanto le entrate diminuivano a causa della depressione nella quale erano cadute tutte le attività economiche del centro. Ecco un esempio di come non ascoltare e non confrontarsi porta al disastro, politico e della città. Il Sindaco Patrizia Andreotti ha pensato bene di apprendere la lezione e diciamolo, sarebbe partita con il piede giusto. Ora però occorre fare presto, anzitutto le cose semplici, come la cartellonistica, e andare sino in fondo con i progetti di modifica della viabilità, per tornare a ripristinare i transiti fondamentali come quello tra le due piazze, anche qui mantenendo le promesse. Noale ha già sofferto abbastanza, e i risultati in termini di desertificazione sono sotto gli occhi di tutti – dice Giovanni Liziero capodelegazione di Noale -. Avevamo fatto un sondaggio 6 mesi dopo la modifica della viabilità la quale, di fatto tagliava in 2 Noale, raccogliendo 1500 firme di cittadini insoddisfatti. Poi una sottoscrizione tra 100 attività del centro storico di cui 96 chiedevano di ripristinare la vecchia viabilità, e lamentando un forte calo delle entrate dovute alle nuove modifiche. Hanno chiuso diversi negozi e, altri si sono trasferiti o stanno per farlo. Noale lo sappiamo, è uno dei centri storici più tipici e belli ma anche, dal punto di vista della mobilità, tra i più complessi da gestire. Anche qui la chiusura definitiva del centro sarebbe davvero disastrosa: il motto per il centro di Noale dovrebbe invece essere quello di “Muoversi!, Muoversi!” Ennio Gallo, Presidente Confcommercio del Miranese, ribadisce l’importanza del confronto: “Francamente, come rappresentanti delle imprese del terziario, quelle che per parlar chiaro sono la schiena della città, siamo sempre pronti al confronto, anzi, a sederci con i tecnici delle amministrazioni, per progettare insieme le migliori soluzioni. L’ascolto consente di prevenire tanti mali!” Ma non va sempre così, come mostrano le altre due testimo-

nianze raccolte nel nostro viaggio, giunto solo a metà… Ed eccoci infatti a San Donà di Piave. Scendiamo dallo storico Ponte sul Piave, vogliamo andare a prendere uno spritz davanti al duomo ma… Alt! Fermi tutti, si gira a destra! Area pedonalizzata. Che cosa è successo??? Lo chiediamo a Angelo Faloppa, Presidente di Confcommercio San Donà di Piave-Jesolo, che la battaglia con l’Amministrazione comunale la porta avanti da oltre un anno. “Poche centinaia di metri, altro che area pedonale, un tratto di strada, l’asse portante non solo del centro ma del Comune, la vetrina per i Sandonatesi prima ancora che per i nostri negozi chiusa. Qui si è fatto il deserto. Le auto costrette a deviare, e chi viene per la prima volta, magari perché sta rientrando dalle vacanze a Jesolo e vorrebbe fermarsi a fare un ultimo acquisto, dirottato fuori, ma proprio fuori perché sembra proprio che ti dicano: per favore, l’uscita è di là, argine e poi o ponte o verso l’autostrada.” E se volete farmi infuriare l’amico Faloppa ditegli se a questo punto è più semplice allungare fino a Noventa dove c’è l’outlet…. In questo caso la sperimentazione dell’Amministrazione che non ha voluto sentire ragioni, neanche di tipo tecnico – perché c’è da dire che un lavoro di ricerca e di analisi è stato fatto - ha prodotto il danno più devastante. “La chiusura di poche centinaia di metri del Corso Silvio Trentin” – tiene a precisare Angelo Faloppa – “sono del tutto incoerenti con il contesto urbano di quel quartiere, con i flussi in entrata e in uscita, ma soprattutto con gli stili della gente di San Donà. Ecco quello che è mancato: considerare il comportamento dei cittadini che ora trovano più semplice e rapido uscire da San Donà anche quando potrebbero rimanerci.” Ma gli affari sono davvero calati? In fin dei conti stiamo parlando di pochi metri… “Ma è proprio per questo che sono precipitati gli affari: per pochi metri la gente non ha più la percezione che lì vi siano attività economiche, e per giunta anche se trovano parcheggio altrove, di là proprio non ci passano più”. Gli chiediamo se comunque l’arredo urbano del tratto pedonalizzato abbia in qualche modo reso più elegante lo scenario… “Se due gazebo mobili da sagra di paese e un po’ di fioriere che fanno ancor di più barriera vi sembrano arredo urbano” – sbotta Faloppa – “avete voglia adesso a dire che l’Amministrazione sistemerà il tutto con un arredo più consono…” Ecco dunque un esempio da non esportare… non ci resta che augurare agli amici di San Donà di Piave che il Comune ritorni letteralmente più che sui suoi passi sulle sue auto, e ridiano a Corso S. Trentin l’identità perduta e la sua utilità. Portiamoci infine un po’ più in là in questo viaggio metropolitano e arriviamo a Portogruaro. Città antica, centro storico preziosissimo ma anche ricco di attività. Una mobilità recentemente modificata dalla nuova “tangenziale” che ha unificato di fatto la Statale Triestina, fino all’anno scorso “interrotta” proprio dalla Città sul Lemene. Ad aspettarci proprio a ridosso di una delle antiche porte l’amico Manrico Pedrina, Presidente di una delle Confcommercio più estese del veneziano, che comprende anche Bibione e Caorle. “Benvenuti… proseguiamo pure diritto, entriamo in città” – ci invita sospendendoci. Eh sì, perché l’ultima volta che ci siamo venuti, qualche mese fa… non si poteva. “Tranquilli: la nuova amministrazione del Sindaco Maria Teresa Senatore ha modificato la viabilità ed ora in centro ci si entra”. Una vera rivoluzione per Portogruaro, non c’è che dire. “E’ stato come ridare ossigeno a questa città” – continua Pedrina – “perché a pochi mesi dall’accesso in centro, le attività, negozi, pubblici esercizi, hanno visto di nuovo clienti, e gli affari sui stanno muovendo. Ma si è rischiato grosso: qualcuno prima non ce l’ha fatta. La nuova “tangenziale” ha sottratto da sola una gran parte del passaggio, basti pensare a quanti turisti arrivano sulle nostre spiagge e a quanti potrebbero raggiungerci per lo shopping ma che ora tirano letteralmente dritto per l’autostrada.” Certo anche a Portogruaro non sono tutte rose e fiori. Le contestazioni e persino qualche esposto non manca. Ma intanto l’economia della città ne sta risentendo positivamente.

Troviamo parcheggio con facilità, a pagamento, ma tutto sembra ordinato, shopping veloce, ma non manca chi si rilassa a bere un caffè o si attarda a fare due chiacchiere, chiavi dell’auto in mano, davanti al Municipio… “Mobilità a velocità controllata, certo” – riprende Pedrina – “questa è pur sempre un centro storico, un salotto delicato, ma non c’è aria di intasamento, di smog: parcheggi a pagamento, ma ce ne sono per tutti, la rotazione è garantita. Se ci saranno degli aggiustamenti da fare si faranno, ma così va già molto meglio della chiusura totale”. Abbiamo concluso questo viaggio e stiamo rientrando a casa nel Miranese. A pensarci su pare proprio che a vincere sia la formula più semplice della pedonalizzazione… intelligente, cioè in grado di comprendere e assecondare gli stili dei cittadini, che variano con gli orari della giornata, con i giorni della settimana. Intelligente perché comprende e si adatta fino in fondo anche il contesto della città e del centro storico e le funzioni che questo svolge per i cittadini e gli operatori economici nell’arco dei sette giorni. Può diventare piazza della festa, salotto della domenica, ma anche e soprattutto luogo di riferimento per chi deve recarsi con urgenza in un ufficio, soddisfare una necessità, compiere un acquisto o anche solo sceglierlo come elegante contorno per un caffè o una veloce colazione di lavoro con un ospite che viene da fuori città.

Ennio Gallo

Francesco Antonich

Giovanni Liziero

Conclude questo viaggio tra le città del Veneto il Presidente Ennio Gallo che raccoglie i messaggi delle testimonianze: ”Dalle testimonianze raccolte risulta quindi evidente che vi sono delle caratteristiche specifiche che consentono ai nostri centri storici di attrarre le persone, piuttosto che allontanarle: una viabilità che consenta la facilità di accesso, un numero adeguato di parcheggi facilmente raggiungibili e ben individuati, una buona offerta commerciale, un curato arredo urbano e per ultimo, anche se non per importanza, una rete tra tutte le attività presenti che dia modo di dare un’immagine unica durante gli eventi organizzati allo scopo di promuovere il centro.” La collaborazione tra tutti gli attori presenti nel territorio, amministrazioni, associazioni, attività commerciali, cittadini, consente sicuramente di raggiungere l’obiettivo di riqualificare i nostri centri rendendoli funzionali e attrattivi. Vice Direttore Provinciale Confcommercio Metropolitana di Venezia Francesco Antonich

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Presentazione Progetto 2016-2020: “Commercio locale, Servizi al Cittadino,Turismo e Sviluppo locale”

La gestione delle informazioni e dei dati per personalizzare i servizi ai cittadini e alle imprese attraverso il coordinamento di semplici strumenti. La città è il luogo dove il cittadino vive e lavora, matura ed esprime i propri bisogni. In città “incontra” l’offerta dei servizi e, laddove possibile, sceglie quelli che maggiormente lo soddisfano. Sempre più la dimensione urbana è, da un lato, il terreno di prova dell’ecosistema che la moderna tecnologia sta costruendo attorno alla cittadinanza digitale, dall’altro, una grande piattaforma di raccolta ed elaborazione dati per produrre opportunità. Quanto più i sistemi urbani di raccolta ed elaborazione dati sono ben disegnati e funzionanti, tanto più è possibile offrire servizi sempre più rispondenti ai bisogni dei cittadini e delle imprese. Da un recente sondaggio personale dove i cittadini più giovani, ormai abituati ai sistemi digitali, cercano le soluzioni ai loro bisogni, nasce la nostra proposta. Principalmente acquisti e servizi a prezzi contenuti nel rispetto della qualità. Il punto della convenienza emerge in ogni risposta; in maniera prevalente si cerca il miglior prezzo per l’acquisto e a seguire i servizi. L'indagine ci svela che chi fa più acquisti è il giovane, e usa strumenti informatici moderni per informarsi. Aumenta la percentuale di coloro che uniscono la ricerca, l’informazione precisa in rete per successivamente fare spese nei negozi. Tra i 18 e i 45 anni, con un reddito medio, si trova la fascia di consumatori che fa acquisti informandosi ed è sempre alla ricerca di prodotti. Il 37% preferisce il canale digitali con smartphone e tablet, il 22% utilizza esclusivamente il canale online attraverso il Personal Computer, mentre il 19% li usa entrambi prima di entrare nel negozio più vicino. Più aumenta l’età e più i clienti si affezionano ai negozi della propria città. Uno dei motivi principali per cui i giovani si affidano alla rete è il fatto di non dover recarsi in negozio impreparati, ma entrare per approfondire con l’esperto le caratteristiche, farsi consigliare e sicuramente la necessità di toccare con mano il prodotto prima di acquistarlo. I miglioramenti nel campo informatico sono continui e anche i consumatori richiedono una continua innovazione tecnologica e una maggiore integrazione tra canale web e punti vendita. Maurizio Foffano Tecnosoft Servizi e Soluzioni Informatiche Come si fa a trasformare la città di Mirano in una vera piattaforma che qualifichi chi offre servizi a presentarne sempre più efficaci e chi li cerca a trovarne sempre di più rispondenti ai propri bisogni? Su questa domanda si apre uno scenario complesso e di grande interesse sulla quale abbiamo sviluppato alcune idee. PORTALE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE E PRODUTTIVE: Prevede una attività finalizzata alla ri-

vitalizzazione del centro storico e delle frazioni che punta alla riqualificazione delle attività commerciali attraverso il web. Un portale concepito per essere uno strumento di informazione, formazione e assistenza ma soprattutto di unione delle attività economiche e produttive di Mirano. Tra le novità figura una sezione ecommerce non per la vendita online, ma per la prenotazione dei prodotti da acquistare in negozio. Gestione dei sotto-costi; un paniere di prodotti sottocosto che i singoli iscritti mettono a disposizione. Prodotti in promozione con disponibilità controllata da prenotare per ritirare in negozio. PRIVILEGE CARD: Stiamo implementando attraverso questo strumento ormai divenuto popolare e semplice nel suo utilizzo, una serie di servizi a vantaggio dei cittadini e delle aziende basati su effettive necessità e interessi. La formula di partecipazione al progetto della Privilege Card è pensata per offrire visibilità verso una platea quantificata di persone e aziende, in un contesto ideato a portare sicuramente dei vantaggi economici ai cittadini e la creazione di relazioni e contatti fra privati e imprese e fra imprese e imprese. Convenzioni commerciali per usufruire di sconti e/agevolazioni, Accesso WiFi gratuito o a pagamento, Accesso controllato ai servizi documentali (isole/totem), Card Turistica temporanea, altro da coordinare con la P.A. …… PORTALE ACQUISTI CON PRIVILEGE CARD TESSERA SCONTO: Grazie alla Privilege Card si offrire al cliente la possibilità di godere di sconti. RACCOLTA PUNTI: Sono le attività di fidelizzazione più diffuse e dal funzionamento semplicissimo: ogni volta che il cliente effettua un acquisto, riceverà un quantitativo di punti proporzionale all'importo speso. CARTE PREPAGATE O GIFT CARD: Le carte prepagate, o anche Gift Card, sono le fidelity card che permettono al cliente di poter usufruire di un credito prepagato da utilizzare all'interno dell’esercizio commerciale. Ogni volta che il cliente effettuerà un acquisto, la spesa verrà detratta dal credito presente nel portale acquisti Privilege Card. Possono essere utilizzate anche come regalo. ABBONAMENTI: È la modalità con la quale un cliente acquista in anticipo un pacchetto con un certo numero di prestazioni e servizi. Il vantaggio è di incassare subito e in anticipo la somma con la certezza che il cliente tornerà nel per un numero di volte pari alla quantità di prestazioni acquistate. ACQUISTI RIPETUTI: Grazie alla fidelity card dedicata agli acquisti ripetuti il cliente verrà premiato al raggiungimento di una soglia di prodotti o servizi, della stessa tipologia, acquistati presso l’esercizio. Con gli acquisti ripetuti si ha la certezza che molti clienti torneranno per raggiungere il numero concordato necessarie per il premio. CIRCUITI PRIVILEGE CARD: Un circuito di fidelizzazione è un associazione di più aziende che condividono la medesima campagna di fidelizzazione (generalmente la raccolta punti o la campagna sconti). I clienti dei vari esercizi commerciali possono acquisire punti presso qualsiasi esercente aderente al circuito. AIUTO ALLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE, SOCIALI, CULTURALI: Un piccolo ma importante contributo per sostenere le associazioni di Mirano per dar vita a qualsiasi progetto a discrezione dell’acquirente. Il 5 per 1000 ha aperto la strada. Destinare i punti accumulati alle associazioni di Mirano per trasformarli in sponsorizzazioni. SERVIZIO DOCUMENTI PRIVILEGE CARD: Per mezzo dei Totem informativi, attraverso il codice identificativo su barra magnetica, accedere alla documentazione personale e poterla stampare in carta semplice.

SERVIZIO ACCESSO PARCHEGGI PRIVILEGE CARD: Permetterebbe l’accesso gratuito ai parcheggi a pagamento del Comune di Mirano aprendo la barra SERVIZIO ACCESSO WEB PRIVILEGE CARD: Permetterebbe, attraverso il codice PIN associato, di accedere gratuitamente alla rete WIFI di Mirano centro. SERVIZIO CARBURANTE PRIVILEGE CARD: Permetterebbe di accedere, all’interno di una stazione di servizio carburanti Fratelli Vianello, ad un’area denominata “ZONA FRANCA CITTA’ DI MIRANO” mediante un accordo di fornitura con la formula prepagata per ottenere sempre il prezzo più economico del mercato senza perdere tempo nella ricerca della convenienza. SERVIZIO RICARICA ELETTRICA PRIVILEGE CARD: Permetterebbe la ricarica dei autoveicoli, moto e biciclette elettriche a prezzi supervantaggiosi con la comodità di un servizio nel centro città. Predisposizione di colonnine e soluzioni consolidate a sostegno di una rapida diffusione di veicoli elettrici per soddisfare una sempre più crescente fascia di clienti. PORTALE METEOMIRANO: www.meteomirano.it ha lo scopo di dotare il nostro territorio di un servizio in grado di soddisfare le curiosità e le esigenze di informazione in campo meteorologico espresse dai cittadini per diversi settori. MeteoMirano.it è il frutto della collaborazione tra volontari che si occupano a diverso titolo del settore ambiente e qualità della vita. Tra le ragioni che hanno spinto alla sua realizzazione è l’interesse per l’ambiente in generale alimentato da una community di utenti che, partecipando al suo aggiornamento, condividono immagini, video, contenuti e naturalmente la passione per il territorio e la natura. MESSAGGISTICA/AVVISI: Il primo portale a inviare Allert gratuiti (messaggi di posta o sms ) agli iscritti al superamento di valori temperatura, velocità e direzione del vento, inizio/ fine attività piovosa. WEB CAM: La Webcam principale è posizionata sul Centro della Vittoria come anche la centralina, le altre sono in fase di trattativa per accordarsi su modalità e tipologia di inquadratura nel rispetto della privacy dei cittadini. Le immagini proposte dalle webcam non sono recuperate da strumentazione installata per ragioni di sicurezza, ma semplicemente per dare visione delle condizioni meteo in tempo reale. Una sorta di finestra sulla Città di Mirano. Le webcam gestite da MeteoMirano non registrano e le immagini sono "volatili" aggiornate ogni 5 secondi; non inquadrano aree private e le persone non sono riconoscibili nel rispetto della normativa sulla privacy. Ogni webcam sponsorizzata può dare animazione alla propria attività. Altre webcam possono inquadrare i parcheggi di Mirano per dare una visione alla disponibilità di posti. PORTALE MIRANOMAGAZINE: www.miranomagazine.it, nella versione online, vuole essere solo un ulteriore mezzo di informazione, un riferimento locale e uno strumento di consapevolezza e di possibile sollecitazione della coscienza. La prospettiva è quella di arricchire ulteriormente la capacità informativa, estendere il più possibile la raccolta di informazioni, migliorare l’organizzazione della comunicazione. Mirano come esempio per riproporre la stessa formula anche ad altri comuni vicini. Giorgio Pesce

L’Osteria dalla Pierina vi aspetta per il pranzo di Pasqua, per informazioni e prenotazioni tel. allo 041 430143, saremo lieti di passare con voi una lieta giornata. Nicoletta e Giorgio vi augurano una serena e buona Pasqua. Via Mariutto, 32 - 30035 Mirano (Ve) osteriapierina@gmail.com Chiuso il Giovedì


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PUNTO MEDICO S.R.L. Punto Medico Mirano S.r.l. apre il 2016 all'insegna del miglioramento e delle novità. Promotrice del centro e titolare è la Dott.ssa FT Laura Crivellari, mentre la direzione sanitaria è affidata al Dott. Luca Londei. La struttura si avvale della collaborazione di più di 50 medici specialistici di svariate specialità che erogano attività di consulenza medica, visite medico

specialistiche, attività di fisioterapia e riabilitazione e terapie fisiche. Lo staff di riabilitazione è composto da più figure professionali che trattano tutte le patologie e operano in equipe con lo staff medico. Nel Settembre 2015 abbiamo poi finalmente ottenuto l'ultima specialità medica che ci mancava: la Medicina Dello Sport. Il Punto Medico Mirano è stato anche pensato per privilegiare

la collaborazione tra i medici della struttura e del territorio per assicurare precisione e affidabilità nelle risposte e nelle prestazioni ai propri pazienti. La nostra mission è quella di mettere il paziente e i suoi interessi in primo piano. Punto Medico Mirano collabora inoltre con le società sportive garantendo agli atleti in tempi brevi, prestazione fisioterapiche ad un prezzo favore-

vole. Collaboriamo anche con studi legali e con società di infortunisitca, assicurando il percorso di recupero con visite mediche e terapie riabilitative post traumatiche. Altro aspetto che ci caratterizza è la presenza della Stanza di Sale, indicata per tutte le affezioni respiratorie e della pelle. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci allo

041/5701995, il personale di reception composto da Donatella, Giulia e Martina sarà a vostra disposizione per darvi delle risposte più specifiche possibili. Seguite la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati su tutte le novità e le promozioni o visitate il nostro sito internet per avere tutte le informazioni riguardanti il centro!

DISTRETTO DEL COMMERCIO DI MIRANO MIRANO: CULTURA SHOPPING ED ENOGASTRONOMIA

Si è conclusa la prima fase di monitoraggio realizzata durante la primavera/estate, sia attraverso interviste mirate alle persone presenti nelle diverse vie di Mirano con oltre 400 contatti di cui 200 locali e 200 di visitatori esterni (residenti a più di 30 km), che con l’analisi di ben 184 punti vendita suddivisi in 5 aree presenti all’interno del distretto. Il 2 dicembre, sono stati presentati i risultati dell’indagine conoscitiva sulle caratteristiche e sui bisogni dei clienti, sui comportamenti e le esigenze di chi visita Mirano, sullo stato qualitativo dell’offerta commerciale e su quello che pensano gli operatori economici. A seguire è stata quindi avviata la seconda fase del progetto. A partire da fine gennaio si stanno svolgendo una serie di incontri tra i commercianti delle diverse aree di Mirano e il Manager del distretto Dr. Tiziano Minuzzo. Scopo degli incontri è, attraverso il confronto

e l’analisi dei risultati dell’indagine, definire gli obiettivi e le strategie per un piano di Marketing che possa essere efficace per portare la gente a Mirano, e la incentivi a sceglierne i negozi per i propri acquisti “Entrare nei negozi per acquistare”. Si cercherà inoltre di definire le modalità per coordinare il gran numero di eventi che si svolgono sia nel centro che nelle zone periferiche, in modo da evitare sovrapposizioni e soprattutto per riuscire a comunicare bene le iniziative. E’ stato poi pianificato, con ulteriori fondi, un progetto formativo rivolto agli operatori economici di Mirano che prevede una serie di incontri per affrontare temi quali: “come migliorare la comunicazione visiva del punto vendita, fare rete per innovare, conoscenza del marchio e posizionamento, innovazione nella relazione di vendita, comunicare e ven-

dere attraverso i social media”. Il percorso formativo, che ha una durata di 37 ore totali, inizierà il 15 marzo per finire a fine aprile con 12 incontri serali dalle ore 20,00 alle 23,00 due giorni alla settimana. Si pone come uno degli strumenti fondamentali per aiutare tutte le realtà economiche che stanno affrontando i grandi cambiamenti che il mercato impone e ben si sposa con gli obiettivi del Distretto del Commercio. Al termine del percorso sarà data la possibilità a quanti parteciperanno, di avere una consulenza personale e gratuita da parte di professionisti presso la propria azienda, per analizzare i punti di forza e di debolezza rispetto all’attuale mercato. Per ulteriori informazioni potete visitare il sito del Distretto del Commercio di Mirano, oppure inviare una mail a: centromirano@gmail.com


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CIBIEFFE RACING s.n.c. di Giacomin Giuseppe & Spolaor Michael

La Cibieffe Racing Vi invita nella nuova sede in via Villafranca, 28B

REVISIONI BOMBOLE METANO INSTALLAZIONE AUTORADIO INSTALLAZIONE GANCI TRAINO Via Villafranca, 28B - 30035 Mirano (VE) Cell. 320.3465719 - cbf2006@libero.it


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Confcommercio del Miranese: “difendere in Veneto i piccoli esercizi commerciali” Sarebbe importante fermare la nascita indiscriminata in tutto il Veneto di punti di grande distribuzione che danneggiano i piccoli negozi, soprattutto nella provincia di Venezia. Il negozio di prossimità rappresenta un fattore di economia diffusa nella provincia di Venezia, di occupazione e soprattutto di servizio ai consumatori. Questo è vero in ogni contesto, dal quartiere cittadino alla periferia urbana, ma è tanto più importante nei

tanti piccoli paesi come ad esempio nel comprensorio miranese, dove questo elemento di vitalità sociale si avverte con ancor maggiore intensità e immediatezza. Certo la difesa dei piccoli negozi purtroppo non può più essere fatta come in passato con limitazioni numeriche di apertura, ma una forma importantissima di sostegno è quella che la Regione Veneto potrebbe concedere mediante la modulazione del carico fi-

Lavori nei cimiteri e nell’accesso a corte Errera Nei mesi scorsi sono stati conclusi alcuni lavori nei cimiteri e nelle sedi comunali, effettuati su progetto e direzione lavori del Servizio comunale Gestione edilizia pubblica, cimiteri e parchi. Nel cimitero della frazione di Ballò è stato realizzato un nuovo blocco cinerari con n. 28 nicchie per un importo di € 4.998,40. Nel cimitero di Mirano capoluogo è stato costruito un nuovo blocco ossari con n. 36 nicchie per un importo di € 7.722,00. Queste nuove strutture permettono di soddisfare le crescenti richieste di sepoltura dell'utenza sempre più orientate alla cremazione e di garantire nuova disponibilità di spazi per i piani di estumulazioni conclusi e di prossima programmazione. Oltre a questi lavori già programmati, è stato effettuato anche il ripristino della copertura della sede municipale in viale delle Rimembranze, al fine di eliminare alcune infiltrazioni capillari d'acqua piovana, per un importo di € 14.625,00. Contestualmente si è provveduto alla riqualificazione, mediante risanamento e ridipintura, di alcuni uffici comunali: ufficio portineria e ufficio contratti nella sede municipale di piazza Martiri, ufficio patrimonio ed ex ufficio provinciale (che verrà destinato a nuovo ufficio comunale) presso la sede di viale delle Rimembranze. L’importo di questo lavoro è di € 3.660,00. Riguardo ai cimiteri, va detto anche che l’Amministrazione ha stabilito di mantenere invariate tutte le tariffe cimiteriali per il quarto anno consecutivo in considerazione del perdurare delle precarie condizioni economico-finanziarie a livello nazionale. Inoltre è stato confermato fino al 14 novembre 2016 l’affidamento a VERITAS S.p.A. del servizio di manutenzione e gestione tecnica dei sei cimiteri comunali, come da precedente deliberazione di Consiglio comunale n. 76/2014. Entro marzo saranno terminati i lavori di posa della nuova pavimentazione dell’accesso alla corte di Villa Errera da via Bastia Fuori, sul lato nord della sede comunale al civico n. 54/56, a Mirano capoluogo. Il progetto prevede la sostituzione dell’attuale pietrisco con cubetti di porfido in un’area di circa 200 mq. Sarà così migliorata la calpestabilità in funzione dell’utenza pedonale che accede ai servizi comunali situati nella corte (biblioteca e servizio sport e cultura, sala consigliare e Informagiovani, sala conferenze, sala studio). Il porfido è stato scelto perché è un materiale simile a quello storico delle superfici pedonali adiacenti che circondano la sede comunale. I lavori sono stati realizzati in economia per un importo di € 37.288,31. Quest’opera rientra nel più ampio progetto “Mirano: cultura, shopping ed enogastronomia” finalizzato a valorizzare il centro storico di Mirano e le sue imprese. Giuseppe Salviato Assessore ai Lavori pubblici, Edilizia privata

scale. In questo senso sarebbe utile una tariffa estremamente limitata a carico degli esercizi con queste caratteristiche. Lanciamo questa proposta alla Regione Veneto, di un provvedimento non solo simbolico, che va nel senso di incentivare chi in questo momento fa più fatica a tenere le saracinesche alzate anche nelle frazioni in cui si articola soprattutto il territorio del veneziano. Siamo consapevoli che le ristrettezze e i vincoli di

bilancio imposte agli amministratori rendono sempre più difficile rinunciare a gettiti fiscali, così come siamo consapevoli che questa è una misura non applicabile da tutti i comuni. Si tratta comunque di una proposta che potrebbe essere applicata per proteggere la colonna vertebrale del commercio veneziano rappresentata da tante piccole attività commerciali che hanno delle difficoltà ad andare avanti.

Giorgio Pesce

MIRANO NOTTE BIANCA AMERICAN STYLE 11 GIUGNO 2016 Una Notte Bianca con uno stile tutto nuovo! Questo è l’obiettivo che la delegazione Confcommercio di Mirano si è data per il 2016. Un evento interamente in stile “Americano”, valorizzando i diversi luoghi e culture con i quali da sempre viene riconosciuto il paese a “stelle e strisce”. Ed ecco che nasce la “Notte Bianca – American Style” con tantissime animazioni, gruppi musicali, giochi, esposizioni, scuole di ballo rigorosamente in chiave USA. L’intero centro storico sarà diviso in zone tematiche che richiameranno atmosfere e sapori come: il Country; le strade metropolitane con Rappers, Writer e Hip Hop; i mitici anni ’30 con i drive –in, il twist e il rock & roll; la musica di colore come il blues, il jazz e lo spiritual; le immagini e i suoni di Hollywood; la grande passione per i motori con le gigantesche super car e il mito delle due ruote; gli sport divenuti vere e proprie icone come il baseball e il basket e molto altro. Naturalmente ampio spazio sarà dato al settore gastronomico, con un percorso studiato ad hoc con i tantissimi ristoranti, bar e pasticcerie i quali sapranno rendere particolare anche il “gusto” di una serata americana. Allo scopo di valorizzare le tantissime eccellenze del territorio, Confcommercio del Miranese sta organizzando una selezione, invitando attraverso i canali social, le

varie associazioni, gruppi musicali, scuole di ballo ma anche singoli artisti che vogliano esibirsi a presentare la propria candidatura inviandola via mail all’indirizzo marketing@confcommerciodelmiranese.it, ovviamente verranno prese in considerazione solo coloro che rispecchieranno uno o più generi indicati. Altra grande novità è legata alla presentazione di un pacchetto turistico legato ai diversi eventi che vengono organizzati nel territorio di Mirano, abbinando aspetti culturali, eno-gastronomici e di divertimento. Sarà quindi possibile usufruire di particolari condizioni offerte da alberghi e ristoranti, visite guidate presso i luoghi più caratteristici (come il Castelletto, il parco di villa Belvedere, ecc..) o percorsi ciclopedonali per visitare la “Terra dei Tiepolo”, il tutto in concomitanza

con le manifestazioni più importanti. Riteniamo sia un importante passo in avanti per creare una sensibilità e vocazione turistica, che potrà dare molte soddisfazioni, riconoscendo il giusto ruolo ad un territorio ricco di cultura e opportunità, grazie anche al lavoro cominciato un anno fa con il progetto “La Terra dei Tiepolo” e che ha visto ritrovarsi attorno allo stesso tavolo amministratori, associazioni culturali e di categoria dei sette comuni del Miranese. Ecco quindi un evento che punta ad essere sempre più riferimento per tutto il territorio e che da sempre riesce ad esprimere al meglio le opportunità offerte dalla collaborazione tra commercianti, Confcommercio e Amministrazione Comunale.


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Continua il nostro viaggio negli anni sessanta

Il sindacato Sono stato assunto alla Montedison di Porto Marghera il 16/7/1968 con la qualifica di manovale specializzato. Retribuzione mensile Lit. 70.000 corrispondente a 685 euro/2015. Un’ immediata concessione alla sirena del ricordo. “Ragazzo, quanti anni ti mancano per la pensione?” Mi chiese subito il primo operaio che incontrai in officina. “41, sig. Armando” – risposi con granitica certezza. Allora i 60 anni di età oppure 35 di contributi INPS rappresentavano riferimenti fissi assimilabili ai dettati costituzionali, quindi legge a vita. Si cominciava a lavorare intorno ai 14 anni e se tutto andava bene, verso i cinquanta si andava tranquillamente in pensione.

Il costo della vita nel 1965

(coefficiente di rivalutazione: 19,989) Stipendio di un operario 86.000 lire Costo del giornale quotidiano 50 lire Biglietto autobus 50 Tazzina caffè 60 1 kg di pane 170 1 kg. di pasta 260 1 kg. di riso 250 1 kg. di carne 1.900 1 kg di zucchero 245 1 litro di latte 130 1 litro di vino 180 1 litro di benzina 120 1 grammo di oro 870 1 vestito confezionato 35.000 1 televisore 150.000 1 paio di scarpe 6.000 Canone TV 12.000 1 libro di noto autore 1.800 1 frigorifero 60.000 Biglietto treno 2° classe 1000 km. 7.700 Pedaggio autostrada Fiat 600 da Milano a Napoli 2.950 Costo Fiat 600 640.000 Costo Simca 1000 965.000 Bollo patente C 3.000 Soggiorno a Cesenatico in agosto in hotel al giorno 2.000 Soggiorno a Casenatico in agosto in pensione 1.100 NB per aggiornare le cifre esposte al valore 2013 in euro occorre moltiplicare il costo del prodotto per il coefficiente di rivalutazione in lire che per il 1965 è pari a 19,989 e dividere il prodotto ottenuto per 1.936,27. Esempio: se dobbiamo rivalutare il costo della tazzina del caffè nel 1965 (60 lire), dobbiamo moltiplicare detto importo per 19,989. Otterremo 1.1999,34 lire, che divise per 1.936,27 (cambio lira/euro) fanno euro 0,62. Per un caffè preso in un bar nel 1965 avremmo dovuto pagare 0,62 euro. Esattamente la metà di quanto costa oggi.

L’iscrizione al Sindacato era obbligatoria e la tutela dei propri diritti doveva esercitarsi in una triangolazione che aveva per protagonisti il padronato, la classe impiegatizia, titolare di vergognosi privilegi, la classe operaia. Una classe di lavoratori che aveva raggiunto la piena occupazione e solo in quegli anni stava prendendo coscienza della sua importanza immettendo sul mercato tutto il peso della sua potenzialità in tema di domanda di beni di consumo. Dopo aver lasciato per tutti gli anni cinquanta, reddito e privilegi all’intera classe padro-

nale e impiegatizia. Le battaglie sindacali di allora erano ben diverse da quelle attuali. Siamo nel 1968 e lo statuto dei lavoratori, che sarebbe stato varato due anni dopo, non poteva garantire il diritto alle manifestazioni di protesta. Che erano sistematicamente disperse dalla polizia, la Celere, nel nome della legge. Ho visto in azione manganelli e idranti e solo la bontà o saggezza o rispetto per l’adolescenza o per tutte e tre le cose, espresse da alcuni operai, mi hanno allontanato dai focolai di protesta e dai rischi materiali e legali che gli stessi comportavano. A quegli incanutiti operai che per protesta bruciavano i copertoni sul cavalcavia di Mestre/Marghera e che hanno calmierato il mio giovanile ardore va tutta la mia riconoscenza e il rimpianto di non poter dare loro né un nome, né un volto.

Il 68/69 è stato un periodo difficile per Porto Marghera. Si scioperava in Montedison per il rinnovo del premio di produzione (un maggior importo mensile di 5.000 lire e l’astensione dal lavoro era quasi obbligatoria). Si formava un picchetto davanti ai cancelli delle fabbriche, di solito scelto tra i più corpulenti e facinorosi operai e chi osava forzarlo - andava incontro a pesanti conseguenze non ultima e non esclusa la violenza fisica. Che talvolta e in casi estremi, si risolveva scaraventando il recidivo crumiro nelle putride acque della darsena del molo A. L’informazione circolava con volantini distribuiti capillarmente all’esterno dei cancelli delle fabbriche, così che ogni lavoratore poteva averne copia. Già rifiutare il foglio ciclostilato poteva rappresentare una pesante offesa verso chi scioperava, oltre che un’assunzione ideologica gravida di conseguenze nell’ambito della cellula produttiva di appartenenza in fabbrica. Lo sciopero dunque era sciopero di tutti. Non lo facevano gli impiegati in quanto, come ricordato, erano categoria d’élite, titolari di privilegi (ovviamente un miglior ambiente di lavoro, maggiore retribuzione, stipendio pieno in caso di malattia) differenziati anche per la titolarità accademica che allora poteva essere rappresentata dalla licenza di scuola media inferiore, in rapporto al diploma di quinta elementare della stragrande

maggioranza degli operai. Ho sempre avvertito con odioso fastidio questa differenziazione di classe e quando l’ho dovuta io stesso subire per la prima volta nel 1973, in occasione dell’assunzione a impiegato alla Lavorazione Leghe Leggere di Fusina (Venezia), me ne vergognai profondamente. Ma l’anno successivo, a prova conclusa, la mia scelta ideologica era già definita: con l’operaio, con il sindacato contro il padrone, contro le sue anacronistiche regole. L’ambiente di lavoro nelle fabbriche degli anni 60 era tremendo. Rumorosità altissima, polveri di pirite e ammoniaca ammorbavano l’aria che spesso diventava irrespirabile. Bastava salire su un’alta ciminiera per godersi lo spettacolo di infiniti comignoli che vomitavano all’aria le più colorate sostanze. Mentre di notte, da quelle stesse ciminiere lingue di fuoco si innalzavano nel cielo, come a disegnare realisticamente l’inferno dantesco. Si doveva attraversare via dell’elettricità a Marghera, all’altezza della chiesa del Gesù Lavoratore, con i finestrini dell’auto rigorosamente chiusi. Né per i residenti era pensabile esporre all’aria la biancheria ad asciugare. Si rischiava di ritirarla completamente annerita. Le soluzioni padronali avallate dai contratti di lavoro monetizzavano la salute, per cui esistevano indennità e superminimi per i lavoratori che a tempo pieno o

fronteggiare i problemi di iscrizione sindacale a livello individuale. I distaccati a tempo pieno non erano molti ma, in compenso, ad essi facevano capo delle responsabilità notevoli, dovendo rappresentare decine di migliaia di operai che avrebbero poi dovuto relazionare nelle assemblee senza la rete della migliore educazione che avrebbe caratterizzato l’evolversi culturale della stessa classe operaia. Oggi, dopo quasi cinquant’anni dagli avvenimenti che ho ricordato, nel giudicare sindacato e classe lavoratrice rispondo con i versi di Pier Paolo Pasolini tratti dalla raccolta Le ceneri di Gramsci. “Lo scandalo del contraddirmi, dell’essere con te e contro te. Con te nel cuore, in luce, contro te nelle buie viscere”. Allora Pasolini si riferiva alla classe operaia amata come espressione di solidarietà di gruppo ma odiata per le sue degenerazioni di violenza. Io estrapolo quei versi per affermare che sono sempre con il Sindacato come Istituzione, ma contro il Sindacato quando questo degenera, come ha degenerato, nell’illegalità, sopruso, spreco di risorse, idiozie decisionali, opportunismo. E poco mi conforta il sapere che sono gli uomini a sbagliare. L’istituzione Sindacato che metaforicamente salvo, opera comunque con una ramificazione territoriale fatta da uomini spesso di dubbia moralità. Nuovi Socrate, Platone, Aristotele dovrebbero indirizzare la classe lavoratrice (ex operaia, ex impiegatizia, ex dirigenziale) verso moderni orizzonti dettati dal progresso, la democrazia, la libera imprenditorialità, il mercato, la concorrenza, la tutela del merito, la salvaguardia del lavoratore e non del posto di lavoro. Oggi come oggi, questi uomini sono ben lontani dall’apparire all’orizzonte.

parziale, dovevano o volevano operare in quegli orrendi reparti. Il sindacato tendeva a ratificare detta monetizzazione in quanto non aveva ancora preso piede la cultura ecologica, e le malattie professionali sarebbero statisticamente esplose solo nei successivi decenni. Ma il sindacato, come gestiva il proprio mandato? Allora esisteva una formale democrazia interna retta nella sua primaria cellula base dalla commissione interna, e dal consiglio di fabbrica successivamente. La rivalità tra CGILCISL-UIL non era marcata come ai nostri giorni e questo favoriva una certa coesione di comportamento unitario. Esisteva la FLM, Federazione lavoratori Metalmeccanici, punta di diamante dello stesso movimento sindacale. I leader sindacali del tempo erano pochi. Impregnati di sinistra e marxismo, parlavano solo nelle sale mensa di fronte a migliaia di operai in occasione di vertenze contrattuali e non svolgevano proselitismo, in quanto non dovevano

Oscar de Gaspari

(continua) Nel prossimo numero: Gli occhi più belli di Padova

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BARATTO AMMINISTRATIVO L’art.24 della legge n. 164 del 2014 prevede “Misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio” disciplinando la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati. Gli interventi riguarderanno la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade, ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità d’interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano, da svolgersi nel periodo stabilito dal progetto proposto, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Con un regolamento che determini passo dopo passo tutto quello che deve essere fatto per l’applicazione della norma (identificazione delle aree di intervento, i tempi di presentazione dei progetti, la procedura di valutazione da parte degli uffici competenti, le procedure di approvazione e valutazione del van-

taggio per l’ente, le modalità di realizzazione e la rendicontazione dei progetti, la verifica dell’attuazione, l’inerenza tra progetto e tributo, i criteri di commisurazione della retribuzione e di ripartizione della retribuzione in caso di associazione) non si presta il fianco ai quei detrattori che vedono questa “cosa”, come il via libera alla consuetudine di non pagare le tasse, o la necessità di fare propaganda elettorale per affermare una appartenenza politica. La motivazione che ha portato la maggioranza dei consiglieri comunali a dare il via allo studio di fattibilità per l’applicazione del “Baratto Amministrativo” conferendomi l'incarico attraverso la Sindaca il 26 gennaio di quest'anno, è dettata dalla volontà di perseguire le strade della partecipazione, volendo mettere in atto le condizioni di poterlo fare, all’interno delle limitazioni imposte nella formulazione bilancio e le contraddizioni in esso contenute. Basti pensare che se ci sono soldi in cassa per effetto della traslazione di un lavoro e/o saldo di una fattura, diventano avanzo, determinando l’imposizione di un obiettivo il cui raggiungimento di-

venta ogni anno sempre più difficile raggiungere. Devono poter collimare le esigenze di equilibrio delle entrate e delle uscite, la spesa corrente, il conto capitale, il patrimonio immobiliare, con gli obbiettivi del risparmio senza incidere sui servizi, eliminando gli sprechi. La mancanza di certezze sui trasferimenti crea preoccupazione, servono contro misure nel rispetto della legge e della comunità, col baratto amministrativo non si superano le difficoltà, altre sono le strade per trovare le risorse! Questa iniziativa trova legittimità se si considera che i consiglieri comunali sono i rappresentanti della città ed hanno la funzione di raccordo e d’interpretazione dei bisogni della popolazione, quindi fare in modo che le “urgenti necessità”, siano tradotte in delibere di Giunta, per rendere consapevole la cittadinanza che tutto non è dovuto, tutto ha un costo e tutti devono partecipare. Creando le condizioni favorevoli per l’accrescimento della fiducia nei confronti della pubblica amministrazione, attraverso la concessione di una agevolazione a fronte del servizio reso, significa anche andare incontro a chi non può sod-

disfare i propri obblighi verso il comune e quindi la collettività, distinguendo tra chi non è riuscito pagare e chi non ha voluto pagare, ricordando che un popolo non ha solo doveri ma anche diritti. Considerando che talvolta il costo per la riscossione è del tutto antieconomico, non c’è una perdita per l’amministrazione, perché siamo di fronte ad uno scambio equivalente, attuato con ragionevolezza e nel rispetto della corrispondenza tra benefici resi e agevolazione concessa. La norma prevede che il riconoscimento dell’agevolazione deve essere legittimo, in altre parole proposto da soggetti “abilitati”, che a mio avviso hanno tributi comunali (TARI, TASI, TOSAP) non pagati. Facciamo in modo che quanti non hanno pagato una tassa, non entrino nel vortice dell’indebitamento verso gli strozzini, della depressione, o ancor peggio nella devianza, perché così facendo garantiamo il mantenimento della dignità della persona, la fiducia sociale e non l’occasione della dipendenza politica. Con un regolamento che determini le aree di intervento, i tempi

di presentazione dei progetti, la procedura di valutazione da parte degli uffici competenti, le procedure di approvazione e valutazione del vantaggio per l’ente, le modalità di realizzazione e la rendicontazione dei progetti, la verifica dell’attuazione, l’inerenza tra progetto e tributo, i criteri di commisurazione della retribuzione e di ripartizione della retribuzione in caso di associazione. Per trovare nuove fonti di risorse per l’attuazione delle “POLITICHE”, bisogna mettere al lavoro le menti.

Giovanni Boldrin capogruppo IDV

Incontro Comitato Viabilità Sicura Scaltenigo e Ballò con la presidente della CAV Dott.ssa Serato e il Dr. Fusco il g. 20/01/016 Una delegazione del nostro Comitato Viabilità Sicura di Scaltenigo e Ballò, è stata cortesemente ricevuta dalla neo eletta presidente della CAV dott.ssa Serato e dal Dr. Fusco. Grazie all’attenzione accordataci l’incontro si è svolto in un clima sereno e costruttivo, dove il Comitato ha esposto tutte le criticità esistenti lungo il percorso del passante nel nostro territorio e i gravi danni dallo stesso provocati. E’ stato esposto ai vertici della CAV come la valutazione di impatto ambientale del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio, prevedesse sostanziali opere di mitigazione (all’infuori dei 19.000.000.= di euro concordati e mai consegnati per la realizzazione delle opere complementari stabilite). Lo studio dei venti realizzato dal Ministero dell’Ambiente relativamente alle stazioni di Mira e Mogliano evince che prevalentemente i venti si dispongono principalmente da NORD-NORD EST e da SUD EST, portando così la nostra frazione ad essere gravemente investita sia

dall’inquinamento acustico che atmosferico. Per l’inquinamento acustico erano previste barriere fonoassorbenti che potevano variare dai 2 mt. ai 5 mt. di altezza. E’ stata consegnata una serie di foto dove si evidenzia che anche nelle immediate vicinanze di abitazioni mancano completamente. In alcuni tratti esistono solo delle reti facilmente valicabili, ed è facile immaginare il pericolo che questo comporta. I piccoli tratti dove le barriere sono state installate peggiorano la situazione, perché troppo basse e inconsistenti, fungono da cassa armonica favorendo l’amplificazione del rumore, soprattutto all’uscita dei sottopassi, come in Via Caltana. Il rumore si propaga fino al centro del paese, persistendo anche di notte, questo rumore di fondo, un tono grave (forse non superiore ai decibel consentiti) ma infastidisce e inibisce il riposo. La Presidente ha motivato la già avvenuta installazione di barriere fono assorbenti e la prossima di altre già appaltate in altri comuni a

noi limitrofi, con la necessità di proteggere grossi agglomerati urbani. Questo è comprensibile, ma non per questo si possono trascurare i piccoli centri o le abitazioni singole: bisogna riconoscere a tutti i cittadini uguale diritto alla salute. Abbiamo ricevuto l’assicurazione che in tempi brevi dei tecnici saranno inviati lungo il tracciato del passante nel nostro territorio per riscontrare questi problemi messi in luce e relazioneranno sia la Presidente che il Dr. Fusco e siamo certi saranno finalmente presi dei provvedimenti. Molto il comitato ha insistito sulla disattesa realizzazione della fascia arborea con piante autoctone ad alto fusto, profonda non meno di 30 metri per tutta la lunghezza del passante e non a macchia di leopardo, questo per proteggere il territorio dalla ricaduta delle pericolose polveri sottili e micro polveri, che minano la salute dei cittadini e inquinano altresì i prodotti agricoli che in prossimità dei bordi del passante vengono coltivati e finiscono sulle nostre tavole.

Per questa fascia arborea prevista il passante era stato denominato”PASSANTE VERDE” e le opere a mitigazione dovevano essere eseguite prima e durante la realizzazione del manufatto. Purtroppo nella fretta di portare a termine questa arteria, corridoio per il traffico Barcellona – Kiev, non solo qualcuno si è dimenticato dei sacrosanti diritti dei cittadini, ma li ha calpestati. Ora la CAV vorrebbe coinvolgere i proprietari dei terreni lungo il passante: chi per realizzare opere per il bene comune volesse cedere i mt. di terreno necessari si vedrebbe regalate tutte le piante e il lavoro per la messa a dimora. Sarebbe oltretutto una cosa encomiabile. Su richiesta del comitato è stata fornita un ampia e precisa spiegazione di come vengono trattate e purificate le acque piovane che dal passante fluiscono nei fossi laterali per far sì che le falde acquifere non vengano contaminate. La dott.ssa Serato nominata presidente solo da tre mesi ha manife-

stato la lodevole volontà di sentire ad una ad una tutte le amministrazioni i cui territori sono stati danneggiati da questa grande opera. Il Comitato Viabilità Sicura, ritenendo, che la frazione di Scaltenigo abbia fino ad ora subito delle discriminazioni visto che nessuna direttiva nei suoi riguardi è stata ottemperata, ha chiesto alla gentile presidente se si poteva sperare che questi Suoi incontri con gli amministratori potessero iniziare proprio dal Comune di Mirano La dottoressa Luisa Serato ha prontamente aderito alla nostra richiesta, e di questo il Comitato ha subito avvisato la Sig.ra Sindaca Maria Rosa Pavanello. Il Comitato Viabilità Sicura ringrazia ancora chi l’ha accolto con tanta disponibilità e resta in attesa assieme ai cittadini di questo incontro fra CAV e amministrazione con la certezza che sarà proficuo. Per il Comitato Viabilità Sicura La presidente Cagnin Ivana

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A.GE.S.C. Associazione Genitori Scuole Cattoliche e della Formazione Professionale

COMITATO CITTÀ METROPOLITANA DI VENEZIA AGESC INCONTRA PAPA FRANCESCO PER I 40 ANNI DELL’ASSOCIAZIONE In occasione del 40° anniversario dalla fondazione dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche, Papa Francesco ha ricevuto in Sala Clementina i rappresentanti AGeSC con le loro famiglie provenienti da tutta Italia. Per AGeSC Città Metropolitana di Venezia erano presenti il Presidente Giuliano Barbiero (e Coordinatore Nord-Est Amici ed Ex Allievi dei Giuseppini del Murialdo), con la moglie Alberta Sbroggiò; il Presidente AGeSC del CFP ENGIM Veneto “Don Giulio Costanino” di Mirano Luca Michieletto, con la moglie Martina Bolgan; il Segretario e Presidente AGeSC Istituto San Francesco di Sales di Venezia Ombretta Mazzariol, con il marito Michele Dal Bon e le figlie, Foscarina e Diletta; il Tesoriere e Referente AGeSC CFP San Luigi di San Donà di Piave Cristina Navarro, con il marito Fabio Langiù (ritratti nella foto). “L’AGeSC è una famiglia numerosa estesa su tutto il territorio nazionale, che ha risposto a una particolare chiamata del Signore per dedicarsi a un servizio mis-

sionario verso tutti i genitori. È un’Associazione ecclesiale che si occupa di formazione umana e spirituale e dell’approfondimento dei temi dell’educazione cattolica tra i genitori, ma anche con i figli e i nonni e che si pone tra le finalità primarie la difesa, attraverso una battaglia affrontata in tutte le sedi politiche e sociali, del pluralismo scolastico/formativo e del diritto dei genitori alla libertà di scelta educativa, quali diritti fondamentali, che in Italia sono negati alle famiglie più povere e agli alunni disabili”. Con queste parole il Presidente nazionale Roberto Gontero ha salutato il Santo Padre, primo maestro della fede e guida nel cammino dell’associazione, al quale l’AGeSC ha chiesto nuove indicazioni per proseguire il proprio cammino e per affrontare con coraggio le fatiche e le sfide lanciate dall’attuale contesto socio-culturale. Papa Francesco, rivolgendosi ai circa 400 rappresentanti AGeSC, li ha esortati a “promuovere l’educazione cattolica ovvero a promuovere un’educazione alla pienezza dell’umanità, che faccia posto a tutti e non selezioni in maniera elitaria i destinatari del suo impegno. Gettare ponti tra scuola, famiglia e istituzioni. Costruire unione dove avanza la divisione, generare armonia

quando sembra avere la meglio la logica dell’esclusione e dell’emarginazione. Ai genitori – ha aggiunto il Pontefice – spetta il diritto/dovere irrinunciabile di educare i figli e di richiedere un’educazione integrale, aperta ai valori umani e cristiani. Però anche ai genitori compete far sì che la scuola sia all’altezza del compito educativo che le è affidato. Essere genitori cattolici fa la differenza. Siate vivi come il lievito nella pasta. Sappiate fare la differenza con la qualità formativa. Sappiate trovare modi e vie per non passare inosservati dietro le quinte della società e della cultura. Non destando clamori. Non con progetti farciti di retorica. Sappiate distinguervi per la vostra costante attenzione alla persona, in modo speciale agli ultimi, a chi è scartato, rifiutato, dimenticato. Sappiate farvi notare non per la facciata, ma per una coerenza educativa radicata nella visione cristiana dell’Uomo e della Società. In un momento in cui la crisi economica – ha concluso Papa Francesco –si fa sentire pesantemente anche sulle scuole paritarie, molte delle quali sono costrette a chiudere, non ci si deve scoraggiare, perché la differenza si fa con la qualità della vostra presenza e non con la quantità di risorse in campo. Non svendete mai i valori

umani e cristiani di cui siete testimoni nella famiglia, nella scuola, nella società e date generosamente il vostro contributo perché la scuola cattolica non diventi mai un ripiego o un’alternativa insignificante tra le varie istituzioni formative”. L’ AGeSC Città Metropolitana di Venezia ha voluto lasciare al Santo Padre un personale ricordo di questo incontro, portando in dono un gagliardetto dell’AGeSC Metropolitana e uno del Centro di Formazione Professionale ENGIM Veneto “Don Giulio Costantino” di Mirano, ove ha sede l’associazione veneziana, che sono stati consegnati assieme agli altri doni del Consiglio Nazionale AGeSC: il libro dal titolo “Quando il giorno era una freccia” di Roberto Alborghetti, dedicato alle esperienze scolastiche del giovane Jorge

Il Villaggio Solidale di Mirano L’idea di base del Villaggio Solidale è che oggi più che mai sia necessario recuperare i valori fondamentali e il clima cooperativo delle corti rurali di un tempo, dove la qualità delle relazioni, la solidarietà, la vicinanza e l’aiuto reciproco potevano contribuire a risolvere le diverse situazioni di bisogno. Il Villaggio Solidale accoglie per un periodo determinato persone che vivono situazioni di temporanea difficoltà, tra cui anziani, nuclei familiari, mamme sole con figli, persone disoccupate e persone con disagio psico-fisico. Al Villaggio sono attive una comunità alloggio e dei gruppi appartamento per persone con disabilità psico-fisica; nel Villaggio abitano anche persone che provengono da altre città per studio o lavoro, come ad esempio insegnanti ed infermieri e dal 2014 fanno parte del Villaggio anche i richiedenti asilo. Inoltre nel Villaggio sono residenti alcune famiglie dell’associazione “Il Grappolo” che hanno scelto una vita comunitaria e di vicinato solidale.

CERCHIAMO NUOVI VOLONTARI Tra Aprile e Giugno il Villaggio Solidale organizza cinque incontri per la formazione dei volontari: 7 Aprile - Presentazione e accoglienza 21 Aprile - Motivazioni e storia 5 Maggio - Le relazioni nel villaggio 26 Maggio - Le storie di chi vi abita 9 Giugno - L’organizzazione del villaggio Gli incontri si svolgono dalle 19:00 alle 22:00 con cena “porta e offri”. Per iscriversi ai corsi di formazione contatta: Il Villaggio Solidale, via Miranese 13, 30035 Mirano, VE Email: larete@villaggiosolidale.it Cell.: 392 9974145 (lun-ven, 15:0017:00) Oppure iscriviti via internet sul sito web del villaggio: Sito web: www.villaggiosolidale.it

Mario Bergoglio e ai suoi insegnamenti sui temi della scuola e dell’educazione quale Arcivescovo di Buenos Aires, e una ceramica dipinta con il logo creato per i 40 anni dell’Associazione. Al termine dell’incontro Papa Francesco ha voluto salutare ad uno ad uno i presenti ed in modo speciale i bambini, chinandosi a baciarli e accarezzarli tutti con grande tenerezza. Abbiamo vissuto un momento di forte emozione e commozione – racconta Giuliano Barbiero - e per l’AGeSC questo incontro, dopo 17 anni da quello con Papa Giovanni Paolo II, costituisce un’occasione importante di riflessione e di rinnovamento per rendere la nostra azione e testimonianza di famiglie cristiane ancora più concreta ed efficace. Ombretta M.

NONNA “INA” Il 12 febbraio nonna INA ha spento 99 candeline. Girardi Giovanna è nata a Campocroce di Mirano, 12-02-1917, ultima di cinque figli; dopo la terza elementare, fatta presso la Scuola Elementare di via Caorliega, imparò l'arte della sartoria. Con la sorella rammendava e realizzava abiti per civili ma specialmente per militari che poi, in bicicletta da Campocroce andava a consegnare alla Caserma Mater di Mestre. Ciò che le riusciva meglio erano le busete (asole). Lavorava anche i campi aiutando i suoi genitori, ed era certamente la maggior risorsa per la vita quotidiana di

allora. Nel giugno del 1940 si sposò con Salviato Antonio da cui nacquero 4 figli e successivamente 8 nipoti che con amore e generosità ha allevato e accudito entrambi. L'unico suo mezzo di locomozione è sempre stata la bicicletta con cui arrivava ovunque era richiesta. A questa donna-quercia figli, nipoti e i pronipoti vogliono augurarle con infinita riconoscenza tanti auguri. i tuoi Nipoti

Sosteniamo il futuro, un viaggio lungo un anno Si è conclusa, a fine gennaio, con un evento finale a Roma, l’avventura di “Sosteniamo e condividiamo il futuro”, progetto promosso da La Gabbianella, coordinamento nazionale per la promozione del sostegno a distanza, e finanziato dalla Tavola Valdese attraverso i fondi dell’8 per mille. Protagonisti dell’iniziativa sono stati cinque gruppi di studenti di scuole superiori italiane, coordinati da altrettante associazioni aderenti a La Gabbianella: tra queste ultime c’era anche il Cesvitem, che con i ragazzi dell’Enaip di Mirano (VE) ha creato un ponte di cono-

scenza e solidarietà con il Perù e con gli studenti sostenuti dalla nostra sede di Trujillo. «Le attività del progetto - sottolinea il presidente del Cesvitem Simone Naletto - hanno permesso ai ragazzi coinvolti di toccare con mano il valore più profondo del sostegno a distanza. Questa forma di solidarietà non è un semplice atto di beneficenza, un obolo economico con cui metterci a posto la coscienza. Il sostegno a distanza è un’opportunità straordinaria per costruire un mondo migliore, in cui tutti abbiano davvero le stesse opportunità e possano por-

tare il proprio contributo per il benessere della propria comunità e del proprio paese». Come detto, per i ragazzi dell’Enaip tutto ciò è stato possibile grazie al contatto diretto con la nostra sede in Perù, culminato in una lunga videochiamata con Alex e Leydin, due studenti universitari del Progetto Borse Futuro. “Eravamo curiosi – racconta Nicola, uno degli studenti italiani coinvolti - di conoscere la loro realtà, le loro abitudini, le loro passioni. Alla fine ci siamo resi conto che, pur abitando letteralmente dall’altra parte del mondo, le cose che ci uniscono

sono molte di più rispetto a quelle che ci differenziano. È un punto di partenza molto importante, perché proprio partendo dalle cose che ci accomunano possiamo trovare la strada per costruire un domani più giusto per tutti”. Un impegno che i ragazzi dell’Enaip hanno cominciato a concretizzare negli ultimi mesi con alcune piccole iniziative di raccolta fondi proprio a favore delle borse di studio di Alex e Leydin. “A Natale abbiamo venduto piccoli presepi artigianali provenienti proprio dal Perù, mentre a Carnevale i nostri compagni del corso di estetica

hanno fatto da truccatori per le feste dei bambini. Piccoli gesti, semplici ma concreti, che ci hanno permesso di tenere aperta una finestra sul mondo”. «C’è un proverbio cinese - conclude Naletto - che a mio parere riassume nel migliore dei modi l’esperienza vissuta con i nostri ragazzi in Italia e in Perù. “Se stai pensando al prossimo anno, coltiva riso. Se stai pianificando i prossimi dieci anni, pianta alberi. Ma se stai pensando ai prossimi cento anni, istruisci le persone”. In questi mesi, attraverso il sostegno a distanza abbiamo pensato ai prossimi cento anni».


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Tanti auguri di Buona Pasqua

Auguri di Buona Pasqua!


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Piatti salutisti di Gio'

A Mirano è stato riaperto il Ristorante Pizzeria "Ai Molini". I titolari Paolo e Giovanna, dalla loro affermata professionalità, hanno ripreso la conduzione del locale. Sicuramente ritornerà ad essere apprezzata e gustata la tradizionale loro buona cucina.

Menù di Pasqua Aperitivo dei Molini Antipasti Insalata di Mazzancolle in salsa cocktail Baccalà “in tecia” con polentina al cucchiaio Primi Piatti Risotto mantecato al branzino e fiori eduli Lasagnetta alla marinara

Secondo Piatto Coda di rospo al rosmarino e flan di spinaci e pomodoro alla provenzale Frittura di Barena (centro tavolo) Sgroppino al Basilico Dolci Colomba Pasquale Da Bere Caffe, Acqua e Chardonnay “Palladin”

Euro 50 a persona (è gradita la prenotazione)

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Innovazione La mission Dentalcoop, ispirata alla consapevolezza dell’alto valore della salute orale, è di poter offrire una migliore qualità di vita alle persone, fornendo servizi di eccellenza a prezzi competitivi, mettendo al centro il paziente in quanto persona e prendendosene cura a 360°. La relazione con i pazienti si fonda sull’attenzione, sull’ascolto costante e sulla misurazione della soddisfazione.

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via Basse, 58 - Vetrego di Mirano (VE) cell. 349 8642722 AZIENDA AGRICOLA PANE E TULIPANI Da un’esperienza decennale nel campo della panificazione e della produzione di prodotti da forno biologici, nasce l’idea di tornare alle origini attraverso la coltivazione diretta delle materie prime da trasformare. Una filiera corta che offre la garanzia di un prodotto genuino e a km zero.

In controtendenza rispetto le politiche commerciali e di industrializzazione dei prodotti, l’azienda crede in un ritorno ai metodi di produzione più tradizionali, senza l’utilizzo di espedienti chimici (cosiddetti miglioratori). Il nostro pane è lavorato con pasta madre e lievitato naturalmente a favore di una maggior digeribilità e qualità. Le farine utilizzate provengono dai cereali coltivati direttamente nei campi attigui l’azienda, cosi come la maggior parte degli ingredienti utilizzati nel resto della nostra produzione. Seguendo la naturale stagionalità degli ortaggi, i prodotti si diversificano per offrire sempre una scelta consapevole. La cottura avviene interamente mediante forni a legna. I nostri prodotti li potete trovare nei mercati degli agricoltori di Dolo (martedì), Fiesso (giovedì) Mirano (venerdì), Mira (sabato).


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VIRGINIA LOMBARDI GELATERIE DI UN TEMPO

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VIRGINIA LOMBARDI STORYTELLING Una incredibile storia di gelati e sorbetti che viene da lontano, quella di Virginia; erano gli anni della grande guerra. Una fredda sera autunnale, qualcuno bussò al portone di casa Lombardi a Malcesine, Bernardo andò ad aprire. Un uomo infreddolito, chiese di entrare, disse di essere trentino ed in fuga dall’Austria come disertore. Bernardo, padrone di casa gli offrì alloggio e lavoro per oltre un anno, “perché nella mia casa c’è posto per tutti”. L’uomo si mise subito a raccontare dei suoi gelati e dell’arte che

aveva svolto per anni come Maestro Gelatiere in alcune tra le gelaterie più rinomate di Vienna. Virginia appena quindicenne rimase affascinata ed incuriosita. “ma come – pensava incredula – nella nostra cascina le vacche ci regalano tanto latte, produciamo panna, burro, abbiamo anche un centinaio di alveari, dalle nostre galline raccogliamo uova freschissime e non sappiamo niente di gelato. Custodiamo anche il ghiaccio recuperato dalla “pozze” e mettiamo nel buco della neve, come riserva del freddo”.

Visto il grande interesse, quel maestro gelatiere svelò tutti i suoi segreti e trasmise con passione la sua arte alla giovane che raccolse le numerose ricette per poi trasferirle sul suo quadernone nero. E venne l’estate, Virginia volle seguire le mandrie in alpeggio “perche lassù tra quei pascoli del Monte Baldo la natura sa esprimere tutta la sua forza, lì posso raccogliere i migliori frutti di bosco, more di rovo, fragole, mirtilli, lamponi, profumi di menta. Ho il miglior latte di montagna appena munto, la panna fresca e le

uova ancora calde, e li produrrò il miglior fiordilatte del mondo.” Il suo sogno di aprire una gelateria proprio a Vienna, non si avverrò; vinse il concorso regionale come insegnate elementare e finì tra i pascoli dell’Altopiano di Asiago, ed ancora latte, panna e miele. Lì continuò le sue sperimentazioni che trasmise con tanto entusiasmo ai suoi alunni di Valle di Sopra, così quella piccola scuola di montagna divenne anche un luogo dove si insegnava anche a fare il gelato. Poi ci fu l’emigrazione, quasi tutti quei gio-

vani allievi partirono per le vie del mondo, chi verso le Americhe, chi in Australia, altri verso la Germania. E, fu soddisfazione grande per lei, apprendere molti anni più tardi che alcuni dei suoi allievi fecero fortuna proprio con il gelato aprendo le loro gelaterie a Sidney, New York, Buenos Aires. La passione, la determinazione, la volontà di crescere di Virginia Lombardi ci hanno spinto a ripercorrere la via da Lei segnata per offrire alla gente un gelato genuino, sano, proprio come quello di quel tempo.

LA STORIA DEL GELATO Guerre ed invasioni contribuiscono in maniera determinante a diffondere l'uso del gelato, in Turchia, in Arabia, in Sicilia e poi in Europa. Anche gli Etruschi pare che consumassero volentieri misture di latte, miele, frutta fresca e neve. 55-65 DOPO CRISTO... La tradizione orale ha tramandato che Nerone, mentre Roma stava bruciando, facesse servire agli invitati a un suo banchetto uno dei primi sorbetti all'acqua di rose e resina. Una staffetta di bighe trasportava anfore ricolme di neve fresca e pressata dalla Sila, dagli Appennini e dall'Etna fino alla sua mensa. 827... Gli Arabi, invadendo l'Occidente nelle loro guerre di conquista e di espansione, introducono una formula migliorata di gelato in Sicilia da dove, nei decenni e nei secoli a seguire, si espanderà nel resto d'Italia e d'Europa. 1000... Crollato l'Impero romano d'occidente, sopravvenute le invasioni barbariche e le guerre tra il Papato ed i vari Imperi, anche tra l'imperversare di ricorrenti pestilenze, calamità naturali e carestie, si continuò a servirsi delle ghiacciaie naturali e nobili e "signori" non persero il gusto per il gelato in tavola. 1300... Marco Polo, nel "Milione", dettato durante la prigionia genovese ad un compagno di sventura, ricorda le squisitezze gelate consumate in Cina nel suo soggiorno durato 24 anni. Su tali indicazioni, gli esperti veneziani dell'epoca crearono varie specialità consumate nei fastosi pranzi dei Dogi a Palazzo Ducale. 1500... I toscani Buontalenti e Ruggeri "inventano" il gelato all'italiana. È la corte del duca Cosimo I, a Firenze, ad accogliere con entusiasmo queste deliziose specialità, peraltro ancora ben lontane dal gelato mantecato come viene inteso oggi. Fu l'intenzione di sbalordire una delegazione spagnola ospite del duca, lasciando un'immagine indelebile della terra toscana, a dare lo spunto per la preparazione di una miscela a base di ghiaccio e di paste dolci cremose. Nella Firenze gaudente dei nobili ebbe un incredibile successo. 1533... Caterina de' Medici, andata sposa a Enrico II di Francia, esporta dalla Corte toscana a Parigi la specialità - unitamente a un nutrito staff di cucina- sbalordendo i Francesi per la raffinatezza della preparazione. Per un secolo circa, in quella nazione, la ricetta del gelato rimase peraltro - coperta da segreto - una specialità riservata ai sovrani e all'aristocrazia in genere. 1560... Il gelato può finalmente essere ghiacciato in grandi quantità grazie alla scoperta di Blasius di Villafranca - un medico spagnolo a Roma - delle proprietà di congelamento del salnitro aggiunto alla neve o ghiaccio. Tale scoperta, nel mondo occidentale, è storicamente accettata. 1602... Bortolo Bensari – italiano - apre a Vienna la prima gelateria. 1643... Ancora a Parigi, regnante il sovrano Luigi XIV, compaiono per la prima volta sulla mensa reale i gelati al cioccolato e alla vaniglia (prodotti nuovi giunti

in Europa dall'America successivamente alla scoperta colombiana). Artefice della novità fu il famoso cuoco del gran Condé, monsieur Vatel. I convitati sono stupiti e ammirati per la "sorpresa ghiacciata e zuccherata", compatta come il marmo, che viene loro ammannita. 1644... Sempre nell'ambito di una Corte reale, presso quella di Carlo I d'Inghilterra, prende servizio un cuoco francese, Gerard Tirsain, il quale ha introdotto nei propri gelati latte e crema. Il risultato riscuote un tal successo che viene chiesto all'autore di mantenere segreta la ricetta. 1649... Gerard Tirsain viene lasciato libero di divulgare il segreto del suo preparato, per il quale aveva dovuto addirittura prestare giuramento... La ricetta viene ceduta ad una sala da tè. 1660... Il siciliano Procopio Coltelli (o Cultelli) apre a Parigi il "Café Procope", o, secondo altre versioni, "de Procope", per lasciar intendere una nobiltà del casato... La sua fama di gelatiere si estende in breve a tutta Parigi e il quartiere di SaintGermain, dove sorge il locale, diventa meta frequentatissima. Merito di Coltelli è soprattutto quello di aver fatto uscire il gelato dai "palazzi" nobiliari, diffondendone il consumo a livello popolare... di chi poteva permetterselo. Il locale era preso d'assalto in particolare dagli artisti della Comedie Francaise, ubicata a due passi. Specialità della "casa" erano: un gelato a forma d'uovo, servito in un bicchiere; oppure, la "Parigina", gelato proposto tra due biscotti. Nello stesso periodo, un altro italiano, il Tortoni, inaugura, sempre a Parigi, il "Café Napolitaine". 1676... La moda del gelato conquista Parigi. In quell'anno vengono registrati nella capitale francese ben 250 gelatieri in attività. Il fenomeno, in espansione, si estende ad altre numerose città in Europa. Il gelato rimaneva, però, sempre un prodotto di élite. 1770... Il gelato si fa strada nel "nuovo mondo". A New York si apre la prima gelateria. Non si conosce la data precisa della introduzione del gelato in America. Sembrerebbe, peraltro, che anche questo primato spetti a un italiano, il genovese Giovanni Bosio, primo importatore di gelati nel continente americano. • 1777... L'italiano Filippo Lenzi pubblica il primo annuncio pubblicitario concernente il gelato. Sulla "New York Gazete", infatti, viene decantato il gelato di sua produzione. Naturalmente gelato "all'italiana"! 1789... Con la rivoluzione francese il gelato diviene una ulteriore conquista del popolo. 1798... Il napoletano Tortoni (già citato) proprietario del "Café Napolitaine" di Parigi inventa le specialità del "biscotto gelato" e della "bomba gelato". 1846... Una intraprendente donna di casa americana, Nancy Johnson, inventa la

prima "sorbettiera" a manovella. 1859... Un commerciante, Filippo Carré, inventa una macchina per la produzione di ghiaccio artificiale. Unita alla precedente invenzione della signora Johnson, questa innovazione rivoluziona letteralmente il mercato, dando l'avvio alla modernizzazione dei procedimenti. 1864... Nasce negli Stati Uniti la prima grande fabbrica di creme-gelato al mondo: la Horton Ice-Cream and Co. 1870... L'immagine del venditore ambulante italiano di gelato, a Londra, diventa familiare. I bambini inglesi lo chiamano birichinamente "Hockey pokey". 1889... Il notissimo cuoco Auguste Escoffier, francese, crea la celebre coppa "Pesche Melba", in onore della decantata soprano canadese. 1892... Fanno la loro comparsa in quell'anno i primi "secchielli" di vetro e carta, atti a contenere i gelati da passeggio. 1904... Le Olimpiadi di Saint Louis, in America, vengono - come si direbbe oggi - "sponsorizzate" dall'industria del gelato. Nel corso della contemporanea Fiera mondiale, si assiste per la prima volta alla vendita di coni gelati, chiamati "cornucopie" (dal corno della mitica capra Amaltea che se ne serviva per nutrire Giove, futuro padre degli Dei dell'Olimpo greco). 1905... Nasce a Nizza la prima associazione dei gelatieri francesi. La presiede una donna, Francoise Natta. 1912... Frederick Bruckman, un inventore di Portland, nell'Oregon (Usa) brevetta una macchina in grado di produrre meccanicamente i coni per gelato. Fino a quel momento erano stati fabbricati a mano. 1924... Nasce per caso il gelato su "stecca". L'inventore, l'americano Frank Epperson, aveva dimenticato infatti nel frigorifero un bicchiere di succo di frutta con dentro un cucchiaio. Il congelamento del tutto aveva prodotto il caratteristico ghiacciolo. Da quella sorpresa all'idea del gelato su stecca il passo fu conseguente. In Francia, si registra l'apertura della

prima fabbrica di creme-gelato. Primo gusto lanciato: il cioccolato. 1949... Nasce il primo gelato industriale italiano, il "Fiordilatte" della Motta. Primi nel gelato artigianale, gli italiani giungono un po' tardi nel settore del prodotto industriale. 1955... Prima Mostra del gelato artigianale alla Fiera di Milano, poi proseguita come Salone delle gelaterie nell'ambito dell'Expo Tour, attualmente con cadenza biennale. Si svolge a Milano il primo Convegno nazionale dei gelatieri italiani. Alla Fiera di Lodi è presentato per la prima volta un gelato allo yogurt. 1956... In 300 cinematografi italiani si proietta un film sul gelato artigianale. In media, gli Italiani consumano in quell'anno mezzo chilo di gelato a testa. 1959... A Longarone (Belluno, Italia) cittadina posta alla confluenza di vallate alpine legate per tradizione all'attività del gelato artigianale - Cadore e Zoldano in particolare - nasce la Mostra Internazionale del Gelato (Mig), rassegna specializzata del settore destinata a divenire, nel tempo, uno dei principali punti d'incontro annuali a livello mondiale. Le statistiche assegnano un consumo di gelato pro-capite di due chili all'anno. 1961... A Roma debutta EUROGLACES. A Milano, il professor Ragazzi propone un progetto di legge sul gelato. 1963... A Roma, è organizzato un simposio internazionale sulla microbiologia degli alimenti. A Padova, nell'ambito della Fiera, si tiene un convegno nazionale su: "La futura legislazione sulla produzione e sulla vendita del gelato e le esigenze dei gelatieri in rapporto alla legge 283". 1964... I dirigenti dei Comitati regionali costituiscono il "Comitato nazionale per la vendita e la diffusione del gelato artigianale", il quale collabora subito alla costituzione dell'Assoglace, organismo dei gelatieri della Comunità europea. 1965... Nasce l'Europa unita del gelato, l'Assoglace. Ne fanno parte Italia, Francia, continua a pag. 34


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Lussemburgo, Belgio, Germania e Olanda. Presidente è il tedesco Hainemann, vice l'italiano Angelo Grasso. 1966... Si svolge a Milano la "Expo Ct", prima rassegna delle attrezzature mercantili e turistiche. È allestita una gelateria-tipo. Il consumo pro-capite di gelato tocca ora in Italia i tre chilogrammi all'anno. 1967... Nell'ambito della seconda "Expo Ct" di Milano ha luogo un congresso internazionale sui problemi del gelato. 1968... Sesto convegno nazionale gelatieri a Padova: si tracciano le linee fondamentali per una normativa comunitaria. A Firenze, alla presenza del ministro della Sanità, onorevole Mariotti, i gelatieri artigiani in assemblea, in vista di una legge speciale, rifiutano norme che limitino l'estro e la professionalità degli operatori. A Milano Mirko Stocchetto del Bar "Basso" registra ufficialmente la specialità "mangia e bevi". 1969... A Francoforte nasce l'Uniteis, l'associazione dei gelatieri italiani in Germania. Assieme alle altre associazioni di categoria dei gelatieri italiani all’estero A.G.I.A. (Austria) e ITAL (Olanda) coinvolge circa 16.000 addetti tra artigiani, piccoli imprenditori e loro familiari, dipendenti e collaboratori. 1970... Nell'ambito della 11ª Mig di Longarone si svolge il primo concorso "Coppa d'Oro" per il gelato artigianale. Prevale il trevisano di Oderzo, Armido Bellese.

A Bordeaux (Francia) viene organizzata la prima mostra internazionale sulle "Tecniche del freddo" e della gelateria. 1973... A Parigi si svolge INTERGLACES, primo salone delle tecniche del gelato. A Napoli, primo raduno internazionale dei gelatieri artigiani. Vi partecipano centinaia di operatori provenienti da tutta Europa. 1974... A Milano partecipano a una tavola rotonda sulla situazione igienica del gelato i maggiori igienisti e nutrizionisti di fama mondiale (Ragazzi, Formisano, Ritter, Salvadori, Pierin, Ottogalli, Stazzi, Brugheria ed altri). La mozione finale dice: "... È emerso che la tecnologia applicata dai produttori di gelato artigianale ha fatto in questi ultimi anni enormi progressi. Ha raggiunto livelli tali da garantire la salubrità del prodotto". Una campagna di stampa (su Panorama, Epoca ed altri settimanali) ha per slogan: "C'è più gusto in un gelato appena fatto". 1975... Il Comitato nazionale gelatieri artigianali passa da 110 a 440 delegati. Il consumo di gelato pro-capite tocca la punta di 5 chilogrammi per abitante all'anno. 1976... Il gelato si ammanta di solidarietà. Viene organizzato un piano assistenziale per i gelatieri del Friuli colpito dal terremoto. Ai gelatieri viene conferita la qualifica di "Artigiani". 1977... Prima edizione del "Salone della gelateria artigianale" (Sage Sud): si svolge a Messina. Un convegno apposito tratta il tema: "Aspetti igienici del con-

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sumo di gelato". 1978... Battuta d'arresto del gelato. Parecchie gelaterie artigianali chiudono i battenti. Il consumo pro-capite non aumenta. 1979... A Rimini si svolge la prima Edizione del Sigep (Salone italiano del gelato e della pasticceria), destinato in pochi anni a emergere con la componente del gelato. 1980... Ad Alicante (Spagna), si svolge la prima Fiera Internazionale del Helado Artesano y Afines. In Francia si crea una importante sinergia. Difatti, i tre saloni: EUROPAIN, INTERSUC e INTERGLACES firmano a Versailles (Parigi) un patto di alleanza generale strategico-produttiva. 1981... Ad Ischia (Napoli), i gelatieri artigiani d'Europa tengono il loro raduno. A Roma, nasce il Sindacato italiano dei gelatieri artigianali (Siga). Il gelato ha ripreso a... correre. Consumo annuo pro-capite, sei chili e mezzo. Le gelaterie artigianali hanno raggiunto la bella cifra di 40 mila. Più di mille sono a Roma, 500 a Milano. 1982... I gelatieri artigiani d'Europa svolgono il raduno a Palma di Majorca. Gli operatori italiani presenti sono oltre 200. Calcoli abbastanza precisi fanno i conti in tasca ai consumatori di gelato: in Italia è stata spesa la bella somma di mille miliardi per addolcirsi il palato. L'Assoglace (gelatieri d'Europa) adotta un suo marchio di qualità. 1984... Gli Italiani consumano otto chilogrammi di gelato all'anno ciascuno, in

media. Roma ha il primato assoluto: 13 chili a testa. 1989... Al parco delle esposizioni di Bordeaux-Lac avviene il gemellaggio dei saloni EXPOTEL & INTERGLACES. Nel trentennale della Mig di Longarone il ministro Andreotti manifesta ripetutamente simpatia ed apprezzamento per il gelato... dopo ripetuti assaggi. 1991... Nel corso della 32ª Mig di Longarone nasce l'idea di un "Monumento al Gelato", da erigersi in loco. Motivazione: memoria-omaggio agli abitanti delle vallate bellunesi che hanno portato in giro per il mondo il gelato partito da tanto lontano, raggiungendo vette eccelse di qualità e popolarità. 1994... Si conclude a Venezia, nella cornice dell'Hotel Excelsior al Lido, il I Campionato Italiano dei Gelatieri organizzato dalla Rivista "Gelato Artigianale". 1998... Il gelato al Viagra è "inventato" dal gelatiere artigianale Franco Corradi, di Moneglia (54 anni... Genova). Il numero dei gusti di gelato sale a 211. Il gelato artigianale è preferito dal 55 per cento dei consumatori. Il gelato industriale dal 54 per cento. 1999... È l'anno delle ricorrenze. 40 anni per la Mig di Longarone. 30 anni per l'Uniteis (Francoforte). 20 anni per il Sigep di Rimini che festeggia diventando internazionale. Gli Italiani si addolciscono la bocca con 11 chilogrammi di gelato ogni anno, in media. In Germania, Austria, Olanda e Russia con 20.

MONACO DI BAVIERA

Atmosfera della metropoli e charme della campagna, tesori d’arte, usanze tradizionali e Hightech, birrerie all’aperto e haute cousine, teatro dell’Opera e Kunstpark: Monaco, capitale della Baviera, è oggi una delle città più glamour d’Europa. Dopo Berlino, Monaco è la metropoli più vivace e innovativa della Germania. E’ una città d’arte con un’anima culturale assai ricca, straordinari musei, pinacoteche, teatri lirici e d’avanguardia, grandi parchi, giardini e una delle zone pedonali più grandi d’Europa. Ogni anno richiama migliaia di turisti da tutto il mondo e “day by day” diviene punto di riferimento per artisti, stilisti, musicisti, designers e business-men. Cosmopolita, plurietnica, aperta alle

novità e alle tendenze, pur rispettando le sue tradizioni, la capitale bavarese è un meraviglioso cocktail di culture e abitudini che si sono concretizzate nella realizzazione di atelier, negozi, ristoranti, concept-bar, locali notturni e club da far invidia alla più gettonata Barcellona.Un ampio ventaglio di azzeccate location assicurano un piacevole time-shopping per faction-victims e animate serate per i night-lovers più mondaioli. Alta moda nelle eleganti Maximilianstrasse, Theatinerstrasse e Residenzstrasse, stravaganze nelle gallerie di quartieri come Gartnerplatz e Glockenbach, leccornie presso Dallymar o Kafer, le boutique di delikatessen più importanti in Europa. Tanti,vari e particolari i ristoranti e i locali pre o after-dinner che risulta dif-

ficile la scelta ma basta girare per la città e saranno loro a farsi scegliere. Impossibile non venir coinvolti dalla sana allegria che si sprigiona dall’Hofbrauhaus e dall’Augustinerbrau le due più vecchie birrerie di Monaco con cucina bavarese e musica folkloristica. In Marienplatz, il salotto della città sull’Isar, fra palazzi neogotici e sfavillanti vetrine si inseriscono bar e caffè con terrazze all’aperto dove i Monachesi amano sedersi per guardare e farsi vedere. Passeggiando per il centro si incontrano storia, arte e angoli caratteristici: dal Municipio neogotico che domina Marienplatz alla monumentale Residenz, dalle torri gemelle della Frauenkirche al rococò dell'Asamkirche e del Teatro Cuvilliés... Una delle piazze più belle del capoluogo bavarese nonché uno degli angoli più italiani è la Odeonsplatz. A dominare la scena sono infatti la seicentesca Theatinekirche, primo esempio di barocco italiano in Baviera e la Feldherrnhalle, la copia ottocentesca della Loggia dei Lanzi di Firenze. Dalla Odeonsplatz inizia la Ludwigstraße, una via monumentale che collega il centro storico con l'Università e il quartiere di

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Schwabing. All'inizio della via spicca il monumento in bronzo di Ludwig I a cavallo attorniato dai Ministeri regionali degli Interni e delle Finanze. Tra i vari palazzi, al numero 13, c’è l'Herzog Max Palais dove il 24 dicembre 1837 nacque la principessa Sissi, futura imperatrice d'Austria. Piacevole sia per i colori che per i profumi un giro per i banchi del Viktualienmarkt il più famoso mercato di Monaco che si trova nel pieno centro della città. E' in funzione da oltre due secoli ed è uno dei pochi mercati ad essere aperto dal lunedì al sabato. Durante la seconda guerra mondiale fu bombardato e subì notevoli danni ma già negli anni '50 il Viktualienmarkt tornò a rifiorire e venne arricchito di piccole e graziose fontane sparse qua e là tra i diversi banchi a ricordo di alcuni tra i più amati esponenti del cinema e del teatro popolare bavarese. Oggi il Vitkualienmarkt non si presenta come un comune mercato rionale ma come una sorta di grande negozio all'aperto, con banchi ordinati, tutti rigorosamente di colore verde scuro. L'area su cui si estende il mercato è di 22.000 m² mentre il numero dei negozianti presenti è 140. Per

chiudere in bellezza la visita si consiglia una sosta nel grande Biergarten, il caratteristico giardino della birra ai piedi del Maibaum, il colorato albero del 1 maggio. Oggi più che mai Monaco è vicina a Venezia grazie al nuovo collegamento aereo operato da Transavia. www.transavia.com

Rudy De Pol


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Gli allievi del “Konrad Lorenz” alla “Festa del Radicchio” di Mirano Nell'ambito della scorsa edizione della “Festa del radicchio” di Mirano, il 10 gennaio, la Sezione Agraria “Konrad Lorenz” dell'Istituto “8 Marzo – Lorenz” di Mirano ha organizzato una

visita guidata aperta alla cittadinanza, sul tema “Il radicchio: coltivazione e sperimentazione”. Nell'azienda agraria didattica del “Lorenz” gli allievi della classe 4ª APL

LE NOBILI ORIGINI DI STIGLIANO Questo studio su “Stigliano”, frazione di S. Maria di Sala, è un’ulteriore conferma di quanto il dottor Vittorio Boesso si senta figlio della sua terra d’origine e la ami in modo veramente profondo. Lo fa notare anche il parroco don Rodolfo Budini nella presentazione del libro: «Con insistenza, nelle prime pagine, ricorre la frase: "per ricordare", certo nello stile dell'autore c'è questa preoccupazione e invito: ricordare le gioie e le fatiche di un paese, per non perdere di vista i valori che guidano la storia delle persone». L’indagine dell’autore parte da lontano, dall’origine del nome “Stigliano”: «Chi ha regalato la denominazione Stigliano (Stian) a questo piccolo agglomerato civile, presente nella Pianura Padana? In

quale periodo storico, in quali anni? Deriva da un luogo, da un casato nobiliare, da una famiglia patrizia? Quest'ultima ipotesi sembra essere la più vicina alla realtà. Un canonico del 1500, Scardeone, ha trovato due lapidi nel museo civico di Padova, che inducono a ritenere che il nome Stigliano corrisponda (con ovvie storpiature) a quello di una famiglia nobile»: la gens Sestilia o la gens Hostilia. Gli Stiglianesi dunque devono essere fieri di questa nobile discendenza di origine romana, a cui hanno fatto seguito importanti eventi storici di cui oggi dà testimonianza il maestoso monumento rappresentato dal Castello. Paolo Leandri

hanno spiegato e mostrato a circa 60 partecipanti quanto sia complesso e laborioso ottenere un radicchio di buona qualità, attraverso le varie fasi della filiera, dalla coltivazione in campo, al-

l'imbiancamento nella vasca con l'acqua della falda sotterranea, fino al confezionamento con il marchio IGP. Gli allievi hanno anche illustrato le prove sperimentali del “Lorenz”, coordinate dal Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali (TESAF) dell'Università di Padova, finalizzate a promuovere tecniche agronomiche ecosostenibili nella coltivazione del radicchio. Per gli allievi, questa particolare esperienza di alternanza scuola lavoro è stata un'occasione di cimentarsi nella veste di “professionisti del settore agrario”, che, con l'aiuto degli insegnanti e dei tecnici dell'Istituto, sono in grado di trasmettere le conoscenze e le competenze precedentemente acquisite a scuola.

RIAPERTO A LUGLIO 2015 L’UFFICIO POSTALE DI SCALTENIGO Il Comitato Viabilità Sicura di Scaltenigo e Ballò che tanto si è prodigato per la riapertura dell’Ufficio Postale di Scaltenigo, attraverso le pagine di questo giornale che entra in tutte le famiglie, vuole lanciare un appello a tutta la popolazione a sud del Miranese: Scaltenigo, Ballò, Campocroce, Vetrego affinché ritorni a servirsi degli sportelli di questo ufficio, chiuso per molto tempo e finalmente riaperto a tutte le necessità e operazioni dei cittadini. Risulta infatti che molte persone non ne sono ancora al corrente e affrontano disagi per recarsi a Mirano capoluogo, o paesi limitrofi dove magari c’è difficoltà per parcheggiare e tempi lunghi di attesa. Vi chiediamo di tornare, come in passato, a frequentare la sede di Scaltenigo, dove ora con l’apporto di valido personale nuovo, con ampio parcheggio adiacente all’ufficio, tutto è più semplice e sbrigativo! E’ importante che l’Ufficio postale di Scaltenigo ritorni ai ritmi del passato regime. Sarebbe veramente triste, dopo tanta fatica di raccogliere firme, appelli indirizzati ai politici e dirigenti delle poste, ri-

chieste alla nostra sindaca, vederlo nuovamente richiudere e per sempre. Scaltenigo sarebbe veramente colpita da questa funesta evenienza! E’ una frazione lontana dal capoluogo, con strade pericolose e nessun mezzo di collegamento, pertanto i concittadini sono intenzionati a tenere ben stretti i servizi di cui attualmente dispongono. È a questo proposito che il Comitato Viabilità Sicura che da 25 anni si preoccupa delle problematiche del territorio a sud di Mirano raccomanda di tornare a servirsi dell’Ufficio Postale di Scaltenigo, e inoltre qualche volta rinunciare ai Centri Commerciali, e privilegiare i negozi locali. Di recente sono state aperte nuove attività commerciali da giovani ammirevoli che hanno bisogno di essere incoraggiati in questi difficili tempi di crisi. Per favorire e incrementare lo sviluppo del proprio paese bisogna cercare il più possibile di viverlo in tutti i suoi aspetti, con l’orgoglio dell’appartenenza ad una comunità. COMITATO VIABILITÀ DI SCALTENIGO E BALLÒ La presidente Cagnin Ivana

Franco Cavaliere e famiglia Vi augurano Buona Pasqua


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Giovanni Pezzoli (batteria), Roberto Drovandi (basso elettrico) e Andrea Fornili (chitarra). Saranno loro ad infiammare il palco miranese proponendo tutti i migliori successi di questi 39 anni. Pur avendo la possibilità di rappresentare l'Italia il prossimo maggio all'Eurovision Song Contest 2016 in quanto vincitori del Festival di Sanremo, gli Stadio hanno deciso di non prendere parte all'evento di Stoccolma perché impegnati nel loro tour. Proprio il tour che il prossimo 15 luglio farà tappa a Mirano. L’Associazione Volare sfoggia dunque in questo 2016 un’edizione effervescente dove il concerto del gruppo bolognese sarà la punta di diamante, ma non l’unica novità a cui gli organizzatori stanno lavorando in questi mesi. Torneranno certamente le migliori cover band (alcune inedite) con i più grandi successi italiani e internazionali, tornerà soprattutto un giardino estivo con cucina, bar, bancarelle che i miranesi hanno dimostrato di apprezzare in questi anni, dal 2007 ziana. ad oggi, confermando il Mirano Summer Festival come una Il grande concerto degli Stadio sarà l’unica serata a pagamento delle manifestazioni più attese e seguite della terraferma vene- di una manifestazione tutta gratuita che anche quest’anno guarderà alla beneficienza. La kermesse aprirà ufficialmente i battenti il 1 luglio, per chiudere il 24, con serate dedicate ai giovani talenti emergenti, alla moda e alla bellezza. L’8 luglio, inoltre, previsto uno speciale ricordo per la Riviera del Brenta, a un anno dal devastante tornado che ha messo in ginocchio i Comuni di Dolo, Mira e Pianiga. “Volevamo fortemente rimanere a Mirano e ci siamo riusciti – dice Paolo Favaretto, patron del Summer Festival -. Quest’anno festeggeremo la decima edizione di una manifestazione che anno dopo anno ha sempre continuato a crescere attirando moltissime famiglie non solo da tutto il Miranese ma anche dalla Riviera, da Mestre e dalla provincia di Padova. Sentiamo il calore della gente e questo ci spinge a migliorarci sempre più. La macchina organizzativa è già in moto, ad aprile annunceremo altre grandi novità”.

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UN CONCORSO PER DARE IL “BENVENUTO” ALLA PRIMAVERA Il concorso “Benvenuta Primavera” si inserisce all'interno del programma di divulgazione della cultura e cura del verde e dell'ambiente che la ditta Gardin Piante, con sede a S. Maria di Sala, propone ormai da diversi anni. Avrà inizio il 21 marzo 2016. Gli interessati a partecipare sono invitati a inviare una foto (scattata da loro), a tema primaverile, entro domenica 3

aprile a info@vivaigardinpiante.com Le foto ricevute verranno postate su Facebook, sulla cartella “Concorso Fotografico Benvenuta Primavera”, facente parte degli Album della pagina aziendale. La foto che riceverà più “Mi Piace” entro domenica 17 Aprile 2016 vincerà il concorso. La premiazione verrà fatta in concomitanza con

La classe quinta dell’Alfieri-Zianigo 2ª al Concorso Nazionale sul “Confine Orientale” La classe V della scuola primaria “Vittorio Alfieri” di Zianigo-Mirano si è classificata al secondo posto al Concorso Nazionale indetto dal MIUR sul tema del Confine Orientale. I ragazzi hanno affrontato il tema dell’esodo giuliano-dalmata attraverso la testimonianza del figlio di esuli lussignani in seguito alla quale hanno prodotto delle riflessioni sull’importanza di conoscere questa parte dolorosa della storia italiana affinché simili fatti non abbiano più a ripetersi. L’elaborato prodotto da ragazzi si intitola “Giorno del ricordo… ma ricordo di cosa?” La premiazione è avvenuta il 10 febbraio presso il Senato della Repubblica Italiana a Roma durante la commemorazione ufficiale della Giornata del Ricordo.

la celebrazione della “Giornata della Terra” di sabato 23 aprile 2016. Al vincitore andrà in premio una Carta Regalo dell' azienda del valore di 100,00 euro, valida per l’acquisto di piante ornamentali da interno ed esterno presenti in Garden. Per informazioni: Tel. 049 9221783 Uff. Marketing Gardin Piante info@vivaigardinpiante.com


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Il primo marzo di 37 anni fa è nato il Gruppo "AMICI MICOLOGI MIRANO" E ne siamo orgogliosi 37 anni sono tanti, ma ci sentiamo ancora giovani, desiderosi di crescere, di imparare, di fare sempre nuove esperienze e di farci conoscere. Siamo certi di non avere, ancora, offerto l’aspetto migliore di noi stessi, anche se tante, diremmo innumerevoli, sono state le proposte, le attività e i progetti realizzati. Abbiamo, infatti, organizzato oltre duecento Mostre Micologiche in varie località prestigiose della Regione Veneto, nelle vallate delle Dolomiti siamo di casa, con le Mostre allestite a Auronzo, S. Stefano, Calalzo, Lorenzago, Domegge, Vigo-Laggio e Borca di Cadore. Abbiamo incontrato molti Istituti Scolastici nei 24

Concorsi letterari proposti alle Scuole di Auronzo, Lorenzago, Cortina, S. Vito, Santo Stefano e Borca di Cadore. Nel territorio del Miranese abbiamo realizzato, per la popolazione, ogni anno Corsi di Micologia e serate con le "Erbe". Per concretizzare la conoscenza di Corsi e delle serate, facevamo 20 uscite naturalistiche e due o tre escursioni, di media, all'anno. Nel desiderio di conoscere i funghi, abbiamo imparato ed insegnato ad esplorare, con occhio più attento e sensibile, il mondo affascinante della Natura. Da questa conoscenza, siamo certi che si sia sviluppata, in noi e nel territorio, una più matura

Mirano pulita: un impegno morale per tutti Da sei anni il Gruppo “Amici Micologi Mirano” dell’Associazione Micologica “Bresadola” organizza una giornata ecologica per la raccolta di bottiglie di plastica, contenitori di bibite, barattoli, ecc., che si trovano nei fossati, lungo le strade e i viottoli nel Comune di Mirano. Quest’anno gli Amici Micologi, tramite Mirano Magazine, lancia un appello: «Chiediamo la collaborazione dei cittadini miranesi e delle varie Associazioni presenti nel territorio affinché Mirano diventi sempre di più una pulita e presentabile». I rifiuti raccolti potranno essere

lasciati in posti accessibili, come lungo le strade: il ritiro del materiale sarà a cura del Gruppo Amici Micologi, che provvederà anche a fornire sacchi di plastica e guanti a chi ne farà richiesta, telefonando allo 041.430036 – cell. 3483431191. «Ci auguriamo, conclde il presidente “A. M. M.” Paolo Trevisanato, una nutrita partecipazione da parte dei nostri concittadini, perché rendere Mirano più vivibile deve rappresentare un impegno morale per tutti». L’appuntamento è per il 24 aprile 2016.

coscienza ambientale. Non possiamo non evidenziare, anche, che i 37 anni, vissuti nella ricerca e nello studio, ci hanno fatto scoprire la bellezza e il valore dell'amicizia e il gusto dello stare insieme. Il ripetuto apprezzamento del territorio e delle sue Istituzioni sociali e politiche rivolte al nostro Gruppo ci è sempre stato fonte di soddisfazione e di stimolo per nuovi traguardi. Il Gruppo "Amici Micologi Mirano" è sempre lieto di accogliere tutti coloro che desiderano gustare e conoscere i meravigliosi doni che la Natura ci offre. Troverete competenza, disponibilità, professionalità e tanta e tanta amicizia.

L’Aquila d’oro a Ferdinando Moruzzi per i 40 anni nel commercio ambulante Il giorno 15 novembre 2015, presso la Scuola Grande S. Giovanni Evangelista di Venezia, è stato premiato, dalla Confcommercio, Ferdinando Moruzzi con l’Aquila d’oro per i quarant’anni e più di attività nel settore del commercio ambulante. E’ stato riconosciuto, pure, Maestro del Commercio, con la consegna del relativo Diploma. La cerimonia è stata organizzata da

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RISTOELITE LA NUOVA GASTRONOMIA Sicuramente i profumi del buon cibo hanno già attirato vari buongustai di Mirano, in via Bastia Fuori, 9. Questo è avvenuto perché, nei locali dell'ex Ristorante K 2, da tre mesi ha aperto "RISTOELITE", una nuova gastronomia. In un primo momento i clienti sono stati attratti dalla curiosità ma, ora, essi si stanno moltiplicando, vista la qualità, la preziosità e la novità dei cibi offerti. RISTOELITE è una tavola calda, in cui vengono preparate varie specialità di cibo, dal pesce alla carne, dal pasticcio ad altri piatti, tipici della cucina Veneta. Il cibo lo puoi consumare in una ben attrezzata sala interna al locale, oppure lo porti a casa per

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la gioia dei tuoi familiari. RISTOELITE non è solo tavola calda, ma offre anche servizio bar. Con gli amici puoi assaggiare i “cichetti”, sorseggiare vini di qualità e festeggiare con il calice il pieno di varie qualità di birre. Se hai fretta e necessità di energie, entra pure in RISTOELITE, perché ti attende una tazzina di caffè, a cui puoi aggiungere, oltre lo zucchero, anche alcune gocce di liquore. Se, per incontrare gli amici, esci di casa per fare una passeggiata in Piazza a Mirano, o nelle sue vicinanze, puoi fare sosta nel locale RISTOELITE, in via Bastia Fuori, 9: troverai un ambiente amico e accogliente. Certamente vi ritornerai. Paolo Trevisanato


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Il mio cioccolato Venezuela Fino alla fine del XX secolo si credeva che la pianta del cacao fosse originaria del Messico, tuttavia, alcune ricerche recenti sulla distribuzione geografica del cacao hanno confermato che molte delle specie sono nate in Venezuela. Il Venezuela si trova a nord del Sud America, il suo clima tropicale caldo ed umido, più la sua vicinanza a diverse fonti di acqua favoriscono in modo speciale la coltivazione della pianta del cacao. La prima pianta di Criollo del pianeta nacque a sud del Lago di Maracaibo, nella regione del Zulia. La varietà Forastero nacque nella regione amazzonica del Venezuela. Nel delta del fiume Orinoco, è stato piantato il Deltano o Trinitario, un incrocio tra il Forastero ed il Criollo; varietà più resistente, ma con il sapore delicato del cacao Criollo. Gli indigeni furono i primi a preparare bevande con il cacao. In Venezuela ed in altri paesi delle Ande veniva chiamato "Chorote", in Messico e Guatemala "Chokolatl". Il nostro produttore - Casa Franceschi (Venezuela) • Basa i propri principi sulla giustizia sociale e dignità dell'uomo, non impiegando manodopera minorile e dando ai lavoratori la giusta remunerazione. • Sostiene lo sviluppo del cacao in Venezuela attraverso campagne di formazione e tutela delle popolazioni impegnate nelle piantagioni delle fave che producono ed esportano. • Promuove la sostenibilità ambientale lavorando la terra con metodi artigianali e materiali naturali. In Venezuela ci sono diverse piantagioni di cacao Trinitario e ciascuna dà origine ad una varietà specifica. Alcune delle più rappresentative e più diffuse sono il Carenero, il Sur del Lago ed il Rio Caribe. Souvenir di Mirano

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e ringraziano gli amici delle aziende:

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per il sostegno che ci hanno dato in questo anno sportivo. GRAZIE!


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SALVEZZA E POI? AL POZZO TRA PRESENTE E FUTURO

M

irano Al Pozzo si giocherà la salvezza nel campionato di serie C2 di calcio a 5, disputando le ultime 5 partite contro dirette rivali alla salvezza, delle quali tre tra le mura amiche, nella palestra ‘Majorana-Corner’ diventata la casa del Pozzo negli ultimi 4 anni. Sono attualmente 6 i punti che separano la compagine miranese dalla penultima posizione, che significherebbe play out contro qualche formazione della serie D, pertanto queste partite saranno fondamentali per riconfermarsi nella categoria regionale e poter programmare con qualche giornata di anticipo le mosse future. Prima di tutto bisognerà organizzare qualche evento per festeggiare degnamente i 25 anni di attività che matureranno a Giugno di quest’anno. Risulta doveroso, infatti, condividere con la comunità miranese quanto costruito in questo quarto di secolo e ritrovarci assieme a tutti quelli che hanno fatto parte di questa splendida famiglia, per rinverdire le ‘battaglie’ sportive e gli innumerevoli aneddoti che hanno contribuito a rendere ‘speciale’ questa decennale esperienza. Dovrà, a mio avviso, essere anche un

Favaretto Federico

Calzavara Renzo

momento di riflessione per tutti noi, prendendo spunto dal passato, ma proiettandosi all’immediato futuro e alla definizione di un progetto sportivo più articolato. Un progetto che riporti entusiasmo e divertimento tra i componenti della società e tra il pubblico, entrambi scemati negli ultimi tempi, per le notevoli difficoltà gestionali e le complessità amministrative o burocratiche di una pur piccola realtà.

Le idee stanno già maturando nelle nostre teste e sarà significativo il confronto con altre realtà di Calcio a 5, o se riterremo opportuno con altre realtà sportive per capire come sono cresciute associazioni molto più giovani, ma gestite in maniera più coinvolgente e professionale. Le basi del Mirano Al Pozzo sono solide e fondate su principi di tutto rispetto, pertanto non sarà difficile trovare la strada più opportuna, senza disperdere quanto di

buono è stato fatto in tutti questi anni, anzi amplificando lo spirito di gruppo e l’aggregazione che si respira al Pozzo. Negli ultimi anni stiamo collaborando con una sorprendente compagine femminile di Calcio a 5, coordinata da un nostro ex giocatore, cosa che può darci un ulteriore spunto a formare un sodalizio con altre realtà sportive del territorio per far fronte alle spese ingenti, per utilizzare al meglio gli spazi delle strutture sportive sempre più esigui e per mettere insieme le sinergie necessarie a far funzionare un progetto sportivo. I sogni, pertanto, non devono rimanere nel cassetto, ma devono diventare fatti reali e tangibili. La creazione di una squadra juniores e di un settore giovanile di livello potrebbe essere il sogno più bello, per svegliarsi e vedere il nome ‘Mirano Al Pozzo’ brillare sempre di più nel mondo del Calcio a 5 Veneto. Seguiteci nei nostri canali social (Internet o facebook) o nelle pagine del Mirano magazine per conoscere il presente ed il futuro di questa splendida società miranese Il Presidente Favaretto Federico


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“LE POSIZIONI DEL SONNO” Durante la notte assumiamo diverse posizioni per addormentarci, a seconda delle nostre abitudini, carattere, fisicità. Molti fra noi hanno una posizione preferita e spesso assumiamo posture diverse durante la notte. Indipendentemente dalla posizione che assumiamo mentre dormiamo, è fondamentale che la nostra colonna vertebrale rimanga in posizione neutra. La nostra schiena quando è distesa a letto, deve mantenere le sue curve naturali, al fine di minimizzare gli stress meccanici che potrebbero favorire l'insorgere del dolore. Inoltre ci dobbiamo ricordare che per avere un riposo ideale è indispensabile affidarci ad un adeguato sistema letto che ci deve aiutare a riposare nel modo giusto. - DISTESI SULLA SCHIENA: è ritenuta la posizione migliore per dormire in quanto evita l'insorgere di dolori alla schiena, contratture muscolari e contrasta il reflusso gastro esofageo. Per dormire a pancia in sù è

sufficiente avere un cuscino dell'altezza giusta, che mantenga la testa in posizione neutra, cioè non troppo piegati in avanti né indietro. La rete ed il materasso offriranno il giusto sostegno per garantire il mantenimento delle curve fisiologiche della colonna vertebrale. - DISTESI SUL FIANCO: è una posizione che può andare bene per chi soffre di reflusso, acidità o bruciori di stomaco. Se non si ha alcun problema tuttavia è meglio non assumere questa posizione in quanto si provoca pressione allo stomaco, fegato e polmoni. Inoltre, senza un materasso adeguato, si possono creare punti di pressione dove il sangue non circola bene e provocare un conseguente risveglio ed interruzione del sonno. Quando si dorme sul fianco è opportuno mantenere la schiena in posizione neutra e le gambe piuttosto allungate. Vanno evitate le posizioni troppo raccolte che mettono in tensione i muscoli, legamenti e dischi. Il SISTEMA LETTO adatto non dovrà essere troppo rigido, ma dovrà assecondare forma e peso del corpo, permettendo alla zona della spalla e del fianco di adattarsi al materasso, per un ottimale sostegno anatomico. Per coloro che soffrono di dolori alla schiena, un cuscino posto sotto al ginocchio aiuta a scaricare il peso del bacino. - DISTESI SULLA PANCIA: questa è la più sconsigliata tra le posizioni per

Allergia da acari: chi, che cosa, come, quando e perché A cura di Margherita Favaro, consulente del Centro del Materasso - www.centromaterasso.com Gli acari della polvere sono organismi microscopici, che ci fanno “compagnia” spesso per tutto l’anno. L’ambiente prediletto dagli acari è proprio la camera da letto e, in particolare, il materasso e il guanciale. Il materasso è il prodotto, dopo gli indumenti, a più stretto contatto con il nostro corpo. In alcune persone possono contribuire a causare reazioni allergiche (i sintomi sono simili a quelli delle allergie al polline o delle fioriture stagionali) e anche attacchi di asma. Con dei piccoli accorgimenti si possono ridurre questi sintomi… Innanzitutto è importantissimo prestare particolare attenzione alla cura della camera da letto, mantenendola pulita ed arieggiata. Poi, il nostro consiglio è quello di utilizzare materassi in memory, puracell (schiuma ecologica a base d’acqua) e antiacaro. É fondamentale inoltre che materasso e cuscino siano realizzati in fibra anallergica su entrambi i lati e rivestiti con tessuti traspiranti. Tutto ciò garantisce al nostro corpo di dormire in un ambiente sano e asciutto. Come procedere in presenza di allergia da acari? • Rivestire materassi e cuscini con prodotti antiacaro certificati; lavare questi rivestimenti a 60°C (gli acari muoiono solo a temperature superiori ai 55°C). Ogni settimana, al cambio delle lenzuola, passare sia il materasso che i cuscini con un panno umido ben strizzato per eli-

minare la polvere in superficie. • Usare le stesse accortezze per tutti i letti, soprattutto se sono i bambini a soffrire di queste allergie. • Utilizzare piumoni e coperte con trattamento antiacaro. • Preferire divani e poltrone di pelle, alcantara o altro materiale impermeabile agli allergeni. • Evitare prodotti acaricidi su materassi, cuscini e divani: vengono eliminati solo i pochi acari che vivono in superficie. Inoltre questi prodotti contengono sostanze chimiche che potrebbero avere un effetto tossico e irritante su pelle e mucose, soprattutto nel caso di un contatto prolungato. • Togliere dalla stanza tappeti e moquette: è molto difficile rimuovere gli acari da queste sedi. • Arieggiare spesso, anche solo per pochi minuti, gli ambienti della casa, quali bagno e cucina, dove potrebbe essere presente maggiore umidità. • Fare le pulizie di casa prettamente con un panno umido oppure usare un aspirapolvere con “tecnologia ciclonica”. • Evitare l'uso di umidificatori. • Pulire periodicamente i filtri del riscaldamento ad aria o del condizionatore. Per ulteriori approfondimenti …questi i nostri contatti: Telefono: 041 942831, info@centromaterasso.net, www.centromaterasso.com. Ci trovi anche su Facebook

dormire in quanto è potenzialmente dannosa per la colonna vertebrale. In questa posizione la testa viene ruotata da un lato creando tensione ai muscoli e ai legamenti del collo. Inoltre, se il letto è troppo morbido, si viene a creare un eccessivo inarcamento e quindi stiramento della zona lombare. Se questa è l'unica posizione in cui riuscite ad addormentarvi, verificate che la testa non assuma una posizione troppo flessa o estesa. Posizionare un cuscino basso sotto il bacino e utilizzare un guanciale anatomico può aiutare. POSIZIONI SCONSIGLIATE: come precedentemente descritto, dormire a pancia in giù può essere dannoso sopratutto se flettiamo un'anca oltre i 90° perchè andremmo a creare una torsione del bacino che stira i tessuti lombari. Anche dormire a pancia in sù con le mani dietro alla testa tuttavia, non è ottimale perchè mette in tensione i nervi del plesso branchiale. Per evitare il fastidioso formicolio alle mani e altri dolori è meglio non assumere questa posizione. COME ALZARSI DAL LETTO: a molti potrà sembrare una cosa ininfluente ma in realtà è molto importante, perchè durante il sonno i dischi della nostra colonna vertebrale si riempiono di liquido e quindi il mattino, quando ci svegliamo, è sempre un momento delicato per la nostra schiena. Sarebbe una buona abitudine mettere

in movimento la schiena con movimenti leggeri, evitando la fretta di saltar fuori dal letto. Il modo migliore di scendere dal letto è girarsi sul fianco, piegare le ginocchia e portarle fuori dal letto, quindi spingersi con le mani per sollevarsi. In conclusione, ognuno di noi ha la sua posizione preferita per dormire e per riuscire a prendere sonno. Nel caso di posizioni scorrette possiamo iniziare a cambiare abitudine e cercare di addormentarci in posizioni più corrette che, unite ad un sistema letto composto da rete, materasso e cuscino adatti alla persona, ci consentirà di migliorare la qualità del riposo e ad essere più attivi durante la giornata. Marco Piccoli

CRODA ROSSA - UN CORO CHE VANTA 45 ANNI DI ATTIVITÀ. È piacevole, oltre che doveroso, affidare al Trimestrale "MIRANO" alcune comunicazioni sulla vita del Croda Rossa. Nato nel lontano 1971, diretto da Gianni Ancilotto, il coro compie i suoi 45 anni di ininterrotta attività. “Ininterrotta” è parola da sottolineare in tutti i suoi aspetti: è garanzia di continuo valore, ovviamente affinatosi col passare del tempo, il costante impegno, la continua opera esigente del Direttore e coi coristi sempre pronti ad una collaborazione partecipe. La fedeltà ad un repertorio popolare viene supportata dalla fedeltà del pubblico, non solo miranese, e sottolineata da conferma calorosa di ascoltatori di altra regione o paese. Nell'anno 2015 il Croda Rossa si è esibito in 15 concerti o rassegne, prestando più volte la sua vocalità alle serate audiovideo "La Grande Guerra sull'Altopiano", immagini e parole del prof. Aldo Celeghin volte a illustrare í dolorosi fatti avvenuti nel 1916, ma anche a segnalare allo spettatore ogni impegno affinché lutti e tristezze di guerre non abbiano più a coinvolgerci. Già in partenza per la Rassegna corale di Laives (BZ) - sabato 27 febbraio -, il prossimo 4 aprile saremo nel Teatro Comunale di Mirano, in Villa Belvedere, per l’Associazione Culturale "Agorà" a interpretare vocalmente il secondo lavoro del Prof. Celeghin sugli "Emigranti veneti in Sudamerica nell'800 con canti opportuni, già presentati in diverse località ed anche in alcune scuole negli scorsi anni. È anche l'ora di progettare la 40ª Rassegna “Cori a Mirano” che si svolgerà sabato 21

maggio nella sala Polivalente San Leopoldo Mandiç di via Wolf Ferrali. Saranno invitati due cori che porteranno i canti popolari tipici delle loro terre. Il 19 settembre, nella sala San Giorgio di Noale, il coro canterà motivi ispirati al terzo audiovideo del prof. Celeghin dal titolo "I volti della montagna". Sarà il primo di una serie che avrà repliche nei tempi successivi. Ovviamente verranno proiettate immagini di vette e cime dei vari continenti, ma il soggetto vero e proprio saranno le persone che vi abitano, evidenziando i loro usi e costumi così diversificati e tipici. Nella nostra sede di via Gramsci, anche quest'anno il presidente Marco Lavazza Seranto continuerà nella "Guida all'ascolto dell'opera lirica". Sono 4 serate, alle ore 20.45, così programmate: 3 marzo per "L' elisir d'amore" di Donizetti; 17 marzo, il 'Trittico" di Puccini; 31 marzo per “Pagliacci” di Leoncavallo e il 21 aprile chiuderà con "Don Carlos" di Verdi. L'iniziativa ha già riscosso un buon successo fra il pubblico miranese e non solo. Quanto descritto, canti, audiovideo, opera lirica, evidenzia un sicuro spessore culturale che anche l'Amministrazione Comunale di Mirano tiene in positiva considerazione, inserendo 3 eventi nel programma "MiranoMusica 2016". Da ultimo, va segnalata l'atmosfera che avvolge il coro durante le prove e le esibizioni: lo stare insieme in quest' epoca così portata a privilegiare il singolo, non è cosa da poco. Giacomo Casali, segretario del Coro

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MIRANO MUSICA Sotto questo titolo si raccoglie un interessante e variegato cartellone musicale che ci accompagna da marzo a dicembre con concerti nel Teatro Nuovo, nel Teatro Belvedere, nelle Chiese, nelle Piazze di questa nostra policentrica Mirano. L'amministrazione, continuando una felice intuizione del Commissario Prefettizio, ha voluto raccogliere in un programma unitario e coerente un'offerta musicale che nel nostro territorio è particolarmente ricca sia per la presenza di una Scuola media a indirizzo musicale sia per la vicinanza a ben tre Conservatori (Venezia, Padova, Castelfranco), che alimentano una schiera di qualificati professionisti, sia per una passione diffusa che si manifesta nella creazione di cori, corali parrocchiali, gruppi giovanili e non, che spesso indirizzano la loro arte anche a scopi benefici. Ci sono delle solide Istituzioni come la Banda Cittadina, fondata nel lontano 1855 sotto il regime Austriaco, oggi Filarmonica con una

sua scuola di musica; il Coro Croda Rossa, storico anch'esso e promotore instancabile di ricerche e scambi coreutici e la prestigiosa Scuola privata Boschello, che ha portato nel mondo il nome di Mirano, grazie ad alcune eccellenze uscite dal suo studio. Siamo di fronte ad un mondo diversificato nei repertori, fecondo di scambi fra età e generi differenti, capace di offrire soprattutto benessere spirituale ai tanti giovani che lo frequentano. Il programma e la sua organizzazione spettano all'Ufficio Cultura, che si incarica degli spazi comunali, del personale necessario a renderli fruibili, della pubblicità editoriale e dell'informazione (attraverso l'Ufficio stampa e il sito internet dell'Ente). Per i concerti che si tengono nelle Chiese in periodo Natalizio, ma non solo, è preziosa la disponibilità dei Parroci che ringraziamo per la collaborazione e passione. Di tutti questi appuntamenti, dei quali

non è possibile dare informazione più dettagliata, segue programma più oltre. Preme, qui, sottolineare alcuni eventi che mettono la nostra città in relazione con una realtà più vasta: la Rassegna Organistica Nazionale di Primavera, che ha il suo centro nel XXI° Marzo Organistico di Noale, ma da anni si espande nei Comuni vicini e sarà nel Duomo di Mirano il 16 aprile; l'International Music Meeting, in Teatro il 19 maggio, con l'Orchestra Universitaria di Memphis, nel Tennessee che suonerà a favore dei progetti umanitari del Ces.vi.tem; l'Opera Metropolitana della Fenice di Venezia, che si diffonde nella provincia in collaborazione con la Fondazione Riviera Miranese e porterà Coro e Orchestra nel nostro Teatro il 16 giugno; il Masterclass Internazionale di alto perfezionamento in direzione di orchestra che per il terzo anno ospita, in estate, al Belvedere un laboratorio per Maestri italiani e stranieri. Di questa bellezza elargita non pos-

siamo che essere grati e se è vero che Musica viene dalle Muse, che presiedono, all'origine della nostra cultura occidentale, tutte le arti che hanno ingentilito il mondo e ci auguriamo che la partecipazione della cittadinanza sia calorosa e attenta come richiede il linguaggio universale che più eleva e pacifica.

Renata Cibin Istruzione e Cultura Mirano

“MIRANO MUSICA 2016” - Calendario concerti fino ad agosto MARZO Progetto Cultura KM Zero e la Scuola media Leonardo Da Vinci di Mirano Venerdì 18 marzo “Suonando Converso – Musica e Conversazioni sulla Musica” Aula Magna ore 20.45 “Orchestra Brenta” Sabato 19 marzo Concerto “Avventura di note” Teatro Belvedere ore 20.45 “Orchestra del Concentus Musicus Patavinus” Domenica 20 marzo Concerto sinfonico “La Verità Rende Liberi” Chiesa San Leopoldo Mandic ore 15.30 APRILE Progetto Cultura KM Zero e la Scuola media Leonardo Da Vinci di Mirano Venerdì 1 aprile “Suonando Converso – Musica e Conversazioni sulla Musica” Aula Magna ore 20.45 “Associazione Armonia di Treviso” Sabato 2 aprile “Concerto dell’Orchestra di Fisarmoniche”

Teatro Belvedere ore 20.45 L’Associazione culturale Agorà in collaborazione con il Coro “Croda Rossa” Lunedì 4 aprile “La mia casa è il mondo”: l’emigrazione veneta nel Sud America a fine ‘800. Teatro di Villa Belvedere ore 16.00 Progetto Cultura KM Zero e la Scuola media Leonardo Da Vinci di Mirano Venerdì 15 aprile “Suonando Converso – Musica e Conversazioni sulla Musica” Aula Magna ore 20.45 XXI Edizione Festival “Marzo Organistico” 2016 Sabato 16 aprile “Concerto” Duomo di Mirano ore 20.45 Filarmonica di Mirano – Banda Cittadina Giovedì 21 aprile “Concerto di Primavera” Teatro di Mirano ore 20.45 Progetto Cultura KM Zero e la Scuola media Leonardo Da Vinci di Mirano Venerdì 29 aprile “Suonando Converso – Musica e

Conversazioni sulla Musica” Aula Magna ore 20.45 Associazione Musicale “Coro Allegro con Brio” Sabato 30 aprile Concerto “SING IN SprING” Teatro Belvedere ore 20.45 MAGGIO Istituto Comprensivo “Giovanni Gabrieli” Mirano Martedì 3 e Mercoledì 4 maggio “Concerti Incontro” con UbiJazz e il Liceo Musicale Giorgione di Castelfranco Veneto. Aula Magna ore 16.00 The I.C. (Ignoring Conductor) – Gruppo Vocale Sabato 7 maggio Evento musicale “Cantando per amor d’una fantina” Auditorium “Madre Teresa di Calcutta” Corte Errera ore 20.45 International Music Meeting 2016 – XXVI Edizione Giovedì 19 maggio Concerto della “University of Memphis Band, Tennessee – USA” PRO Progetti CESVITEM Benvenuto della Filarmonica di Mirano – Banda cittadina Teatro di Mirano ore 20.45

L’Associazione Culturale Coro “Croda Rossa” Sabato 21 maggio 40^ Rassegna “Cori a Mirano” Sala Polivalente San Leopoldo Mandic ore 20.45 Filarmonica di Mirano – Banda Cittadina Sabato 28 maggio Saggio finale della scuola di musica con la partecipazione del gruppo acustico SummerHill Teatro Belvedere ore 20.00 Istituto Comprensivo “Giovanni Gabrieli” Mirano Lunedì 30 maggio “Concerto di Fine Anno Scolastico” Aula Magna ore 18.00 GIUGNO Filarmonica di Mirano – Banda Cittadina Giovedì 2 giugno Concerto “Festa della Repubblica” Piazzetta Vittorio Emanuele ore 18.30 CRAL – Ospedale Mirano Venerdì 10 giugno Fantasia Musicale “Cori, Canti e Melodie” Teatro Belvedere ore 20.45

Istituto Musicale “F. Boschello” Giovedì 16 giugno “Saggio Pubblico” Teatro Belvedere ore 20.45 Filarmonica di Mirano – Banda Cittadina Domenica 26 giugno “Festa della Musica” Casa della Musica “Gioacchino Gasparini” ore 20.45 LUGLIO Associazione Coro della Parrocchia “S. Bartolomeo Apostolo” Domenica 10 luglio Tradizionale Concerto in onore della “Madonna del Carmelo” Chiesa di Ballò ore 20.45 Filarmonica di Mirano – Banda Cittadina Domenica 24 luglio “Concerto d’Estate” Piazzetta Vittorio Emanuele ore 20.45 AGOSTO Masterclass Internazionale di Alto Perfezionamento di Direzione d’Orchestra Barchessa di Villa XXV Aprile: da martedì 16 a giovedì 18 agosto Teatro Belvedere: da venerdì 19 a domenica 21 agosto (concerto finale)


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ORCHESTRA DEL ‘CONCENTUS MUSICUS PATAVINUS’ Centro di Studi Ricerca e Formazione Musicale diretto attualmente dalla prof. Elisa Grossato, è nato nel 1984 all’interno dell’ex Dipartimento di Storia delle Arti visive e della Musica, ora Dipartimento dei Beni culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università degli Studi di Padova. Nel corso degli anni è stata potenziata l’attività culturale e formativa che è articolata in sei gruppi (Coro da camera, Coro grande, Orchestra, Compagnia di Danza contemporanea, Gruppo Jazz, Laboratorio di canto gregoriano). Diretta stabilmente dal M° Mauro Roveri, l’orchestra del “Concentus Musicus Patavinus” è composta da più di una trentina di elementi. Affronta un repertorio composto da capolavori del genere sinfonico, sinfonio-vocale e del concerto solistico che spaziano dal periodo classico fino a quello post-romantico.

Il complesso ha collaborato con vari direttori (Francesco Rosa, Silvano Perlini, Michele Mariotti, Mattia Rondelli, Gabriele Donà) contribuendo anche al lancio di giovani e promettenti solisti. Ha instaurato da qualche anno una proficua collaborazione artistica con “I Filarmonici di Trento” con i quali ha eseguito, tra l’altro, nel 2010 a Villa Contarini, in occasione della “Festa della Musica attiva” di Piazzola sul Brenta, al Sinfonia “Eroica” di Beethoven. Il gruppo si è esibito con successo in sedi universitarie e in prestigiose sale da concerto. Un ringraziamento particolare alla Prof.ssa Laura Avino Pensiero del parroco Don Mario Da Ros “...Grandi uomini ispirano gli artisti, ma l’arte vive di uno Spirito che ci fa

piccoli davanti all’Eterno. Contro la tirannia solo la fraternità. Il concerto di oggi è rivolto ai cristiani perseguitati e alla drammatica esistenza delle chiese nei paesi in guerra...” Programma F. MENDELSSOHN “Concerto per violino e orchestra Op. 64 in mi minore” Allegro molto appassionato Andante Allegretto non troppo Allegro molto vivace L. v. BEETHOVEN Sinfonia n. 3 in Mib maggiore Op. 55 Allegro con brio Marcia Funebre - Adagio assai Scherzo - Allegro vivace Finale - Allegro molto

SPAZIO GIANDOMENICO TIEPOLO Lunedì 8 febbraio 2016 è stato inaugurato lo Spazio Giandomenico Tiepolo grazie alla collaborazione tra Associazione Veneto Cultura, Pro Loco, l’Ufficio Cultura e gli Uffici Tecnici del Comune. Gli interessati possono accedervi recandosi nell’Atrio della Sede Municipale in via Bastia Fuori. Questo Spazio si propone alla comunità come un centro dedicato alla conoscenza e all’approfondimento del pittore ed incisore Giandomenico Tiepolo (Venezia, 1727- Venezia, 1804) figlio del famoso Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 – Madrid 1770), cercando di analizzare il legame del pittore con questo territorio. Giandomenico difatti, è riconosciuto in tutto il mondo per aver realizzato i bellissimi affreschi dei Pulcinella e del Mondo Novo, culmine dell’espressione del suo essere, appartenuti un tempo proprio alla sua abitazione zianighese: villa Tiepolo-Duodo-Grande.

Meno note, ma comunque di valore, altre opere di Giandomenico e Giambattista ancor oggi decorano ed abbelliscono villa Bianchini (Zianigo) ed alcune chiese del Comune di Mirano; mentre gli affreschi di villa Tiepolo sono stati in gran parte strappati e sono oggi conservati a Ca’ Rezzonico (Venezia). L’abitazione del pittore è dunque un simbolo del legame affettivo ed artistico che unì in particolar modo Giandomenico al Comune di Mirano, ed uno scrigno di tracce ed ombre di ciò che rimane delle figure dei Pulcinella. All’interno dello Spazio Giandomenico Tiepolo i visitatori hanno la possibilità di vedere un breve video nel quale viene descritto il fare artistico di Giandomenico, ed alcune opere a tema realizzate da artisti locali. Inoltre, si possono acquistare testi inerenti, per diversi aspetti, al pittore ed al territorio di Mirano, la maggior parte con uno speciale sconto

del 50% sul prezzo originario. È legato a questo Spazio anche il Laboratorio Giandomenico Tiepolo, il quale, con la collaborazione dell’Associazione Villeggiare e di alcuni esperti, attraverso una decina d’incontri svoltisi in questi mesi ha iniziato con i suoi partecipanti un percorso culturale partendo dall’analisi del territorio miranese e delle sue ville, per poi concentrarsi nello specifico approfondimento del pensiero del pittore, e nelle figure dei Pulcinella tiepoleschi. Gli orari di apertura dello Spazio per i visitatori, salvo imprevisti, sono: - lunedì 10:00-12:00; - mercoledì 17:00-19:00; - venerdì 17:00-19:00. Per eventuali informazioni contattare il numero: 041 579 8492. Giulia Coin


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Eccellente inizio stagione per l’Officina della Scherma Mirano E’ iniziata, e prosegue, nel migliore dei modi la stagione dell’Officina della Scherma Mirano. La sala di sciabola diretta dal Maestro Vittorio Carrara sta continuando a ottenere risultati di prestigio. Dopo la sosta estiva, alla ripresa delle attività in settembre sono arrivati subito i successi di Vittorio Carrara e Claudia Bandieri nella prima tappa del Circuito nazionale master disputata a Puegnago del Garda, con Paolo Busi e Rosangela Topatigh seconde, mentre Oliver Emmerich si è piazzato sul terzo gradino del podio. Ottobre ha invece portato con sé il quinto successo mondiale per il Maestro Carrara, protagonista assoluto della prova individuale master di Limoges in Francia. Mai nes-

suno, come lui, ne ha vinti tanti nella medesima decade. In novembre Paolo Busi si è rifatto ad Ariccia nella seconda tappa del Circuito nazionale master, conquistando il successo nella sua categoria, mentre Emmerich ha chiuso al secondo posto. Stesso weekend nel quale il Maestro Carrara è stato ricevuto a Roma dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che l’ha premiato per il trionfo iridato. Il 2016 si è aperto invece con il successo di Claudia Bandieri nella terza tappa del Circuito nazionale master a Nocera Umbra, mentre Busi ed Emmerich hanno terminato le loro prove sul secondo gradino del podio. Dopo tre mesi a scaldare i motori sono arrivati anche i primi importanti risultati stagionali per Beatrice Dalla Vecchia, punta di diamante del settore giovanile dell’Officina e numero 1 del ranking nazionale Cadetti di sciabola femminile. Se già erano stati preziosi i piazzamenti nelle tappe di Coppa del Mondo Under 20 disputate a Sosnowiec e Plovdiv in autunno, a Montecatini Dalla Vecchia ha sbaragliato la concorrenza facendo sua la seconda prova nazionale Cadetti. Un risultato che le ha permesso di mante-

nere la vetta del ranking italiano, e arrivare nelle migliori condizioni ai Giochi del Mediterraneo di Oran in Algeria. Qui la 17enne noalese ha chiuso la settimana successiva con un oro (prova a squadre) e due argenti (individuale Cadetti e Giovani), risultata una delle assolute protagoniste della manifestazione e raggiungendo così il suo primo importante successo a livello internazionale. Risultati che sono valsi poi la convocazione agli Europei giovanili in calendario a Novi Sad dal 29 febbraio. Pochi giorni dopo anche i Master sono tornati sul podio nella quarta tappa del Circuito nazionale. A Foggia Busi ha chiuso al secondo posto, mentre Emmerich si è dovuto accontentare del quinto. Piazzamenti che ai due atleti dell’Officina sono valsi comunque la convocazione per i prossimi Campionati Europei Master a squadre, che saranno disputati dal 5 all’8 maggio a Medway alle porte di Londra in Inghilterra. Con loro, ma per la prova a squadre femminile, ci saranno anche Bandieri e Topatigh. A livello giovanile da segnalare il bronzo ottenuto da Leonardo Salviato nella prova interregio-

nale Gp Giovanissimi disputata sulle pedane di Bologna. In ambito paralimpico a Busto Arsizio è tornato invece alla vittoria Nicola D’Ambra, con un successo che fa ben sperare in vista dei prossimi campionati italiani assoluti. E notizie importanti sono giunte anche per Alessia Tognolli, arbitro internazionale per quest’ultima categoria, convocata per l’edizione brasiliana delle Paralimpiadi in programma la prossima estate a Rio de Janeiro. Ma gli appuntamenti saranno numerosi da qui a giugno, e l’Officina della Scherma avrà ancora molte occasioni per mettersi in luce e raggiungere nuovi risultati di prestigio.

SAN PIO X: GIOVANI CALCIATORI PRONTI PER IL NUOVO ANNO! Non poteva che finire meglio il 2015 per la Polisportiva San Pio X Mirano, con un mese di dicembre davvero entusiasmante e pieno di emozioni. Il 6 dicembre il settore calcio è stato ospite dell’Hellas Verona nel match casalingo contro l’Empoli. 101 persone tra atleti e genitori sono partiti con due pullman in mattinata da Mirano con immancabile sosta pranzo in autogrill con la sempre preziosa collaborazione della Salumeria da Valentino. Arrivati allo stadio i piccoli atleti, molti dei quali assistevano ad una gara di Seria A per la prima volta, erano visibilmente emozionati tanto da farsi coinvolgere nel caloroso tifo casalingo e supportare i giocatori gialloblù. Il risultato alla fine non è stato dei migliori ma la giornata per molti di loro sarà indimenticabile. La cena natalizia del 12 dicembre è stata poi un momento conviviale tra tutti gli atleti e famiglie della polisportiva che così chiudono l’anno 2015 nei migliori dei modi possibili. Anche il nuovo anno ha portato grosse novità in patronato: innanzitutto è arrivato il defibrillatore DAE che permetterà

di rendere le strutture sportive (ma non solo) ancora più sicure e controllate per i nostri atleti. E’ uno strumento importante, utile a salvare vite in caso di arresto cardiaco, ma che potrà essere usato solo da chi ha sostenuto un corso formativo. Intanto da marzo ripartiranno i campionati per i giovani calciatori dai 5 ai 13 anni: le due squadre di piccoli amici (annate dal 2011 al 2008) saranno impegnate in tornei quadrangolari che si alternano agli allenamenti nella palestra del patronato; i pulcini (bambini nati nel 2007-20062005) invece saranno impegnati ogni sabato in gare sia in casa che in trasferta, mentre le due formazioni esordienti (2003-2004) giocheranno le loro partite in casa a Zianigo. L’8 maggio poi ci sarà il consueto memorial Boldrin all’interno del patronato con più di 15 squadre presenti e una grande festa per famiglie e atleti. La segreteria per chi volesse informazioni è aperta il lunedì e giovedì dalle 18 alle 19.30 presso il patronato di Mirano. Venite a trovarci e seguite le performance dei nostri giovani

atleti su Facebook (Polisportiva San Pio X Mirano A.s.d.)e buona seconda parte di stagione a tutti!

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Dai Laghi Masuri (Polonia)… a Vetrego

Mangiare e bere da Gino…dove (non) occorre il palato sopraffino!

Puntata pasquale

Ed eccoci al consueto appuntamento culinario con lo “chef de noantri”. Riuscire a preparare le pietanze preferite, scoprire trucchi e segreti per garantirsi i migliori risultati, destreggiarsi tra pentole, attrezzature, forno e frigorifero non sempre è facile, ma quando tutto va per il meglio è una vera soddisfazione presentare in tavola un piatto appetitoso e invitante. Tutto questo all’insegna della propria “amatoriale” inventiva e della vera passione gastronomica. Questa volta il buon Gino ci propone un suo particolare “sfizio”, molto semplice ed assai gradevole.

La Santa Pasqua 2016, sarà ricordata a Vetrego come la prima, dopo molti anni, senza la presenza del caro don Pietro Mozzato. Parliamo esclusivamente di presenza fisica, perché sappiamo che dalla Benemerita Casa del Clero di Treviso, egli ci ricorda costantemente nelle sue preghiere e cita nome per nome tutti i suoi amatissimi paesani. Ne è testimone la grande foto di gruppo appesa nel suo studio che egli guarda e riguarda più volte al giorno, dopo oltre quarant’anni vissuti con la sua cara comunità pastorale. Tramite questo giornale don Pietro augura a tutti i “suoi” parrocchiani una “serena e felice Pasqua del Signore”. C’è da ricordare che uno dei suoi più assidui desideri era, ed è tuttora, che nella “sua” Vetrego non venisse mai a mancare il gioco del calcio, da lui fortemente voluto, fondato e seguito. Ed è per questo motivo che attualmente l’alacre vice presidente –factotum Giuseppe Vesco, in collaborazione con l’intramontabile Vlady e i suoi soci, sono in grande fibrillazione per l’organizzazione del rinomatissimo Torneo giovanile, in memoria del giocatore Bollato tragicamente scomparso qualche anno fa. Tornando alle “cose nostre”, ovvero al nostro glorioso team Gornik F.C. Mirano…in questo inverno, a dire il vero abbastanza mite, i nostri baldi (sic!) giocatori si allenano con estrema scrupolosità in vista dell’ormai tradizionale Torneo dell’Amicizia di giugno. Sebbene il nostro trainer ufficiale, Renzo Groppello, sia

Renzo Groppello

qualche volta assente (più che giustificato), le redini della squadra sono nelle mani del duo GrazianoMirco. I metodi di allenamento

sono un po’ cambiati, ma tutto sommato non ci si può lamentare, soprattutto per quel che riguarda il famoso “terzo tempo”. Un cenno di merito va alla coppia di cuochi di cui tutti i giocatori approvano l’estrema gentilezza oltre che le deliziose leccornie. Si accennava alle saltuarie assenze del mister titolare, ma i suoi più che lusinghieri successi sportivi col Portomansuè (campionato di Promozione girone B) lo giustificano ampiamente: primo in classifica con un distacco abissale sulla seconda. La novità è che anche l’attuale allenatore del glorioso Padova (Lega Pro girone A), Bepi Pillon, è un nostro socio-

Bepi Pillon e Silvano Bertoldo

simpatizzante (vedi foto). Qualche cenno sulla sua carriera di giocatore. Inizia le giovanili nelle file della Pro Mogliano con la quale diventa vice campione italiano categoria allievi. Acquistato dalla Juventus, si trasferisce a Torino per completare il percorso delle giovanili con il team bianconero (anni ‘72-‘75). Viene poi ceduto all’Alessandria (seri e C) ed in seguito ad altre compagini (Padova, Spezia, Giorgione, Treviso). Allenerà, prima del Padova, Genoa, Pistoiese, Ascoli e Chievo-Verona dove riesce ad ottenere la qualificazione alla Coppa Uefa. Senz’altro ora col Padova farà bene, sebbene il compito sia abbastanza arduo, ma la “scorza” polacca del Gornik lo sosterrà per il prosieguo della sua nuova avventura… Essendo sotto le feste pasquali, gli auguriamo un buon lavoro e tanta fortuna. Infine a tutti voi, cari amici lettori ed ai vostri familiari, un cordiale e fervoroso augurio di Buona Pasqua! Silvano Bertoldo Presidente Gornik F.C.

formaggio grana, pane grattugiato ed abbondante sale e pepe. Ripassare i gamberi sul composto. Infornare gli spiedini su forno già caldo a 180° per circa 15 minuti o comunque fino alla doratura. Servire caldi. Prosit (stolat-stolat) e buon appetito! Buona Pasqua ed auguri da Gino. Arrivederci alla prossima “PORTATA”! Gino Camporese

CODE DI GAMBERI DORATI (ottimo anche come benvenuto in piedi)

Ingredienti per 6 persone Code di gamberi (regolarsi in base alle dimensioni – 2 spiedini a testa con 2/3 gamberetti a spiedino) Olio extravergine oliva q.b. Grana Padano q.b. Sale e pepe Pane grattugiato Spiedi in legno lunghi PROCEDIMENTO Pulire i gamberi, incidere, togliere il filo all’interno. Infilare i gamberi nello spiedino; immergerli in olio extra vergine d’oliva servendosi di un bicchiere alto e stretto. Mescolare in un contenitore

UN TORNEO DI CALCIO E SOLIDARIETÀ 7° MEMORIAL “ENRICO MASO” Si svolgerà sabato 4 Aprile 2015 a partire dalle ore 14.30 fino alle ore 17.00 circa, l’annuale torneo quadrangolare di calcio "7° Memorial Enrico Maso", categoria Esordienti a 11, presso gli impianti sportivi di via Matteotti a Mirano. Hanno dato la loro adesione, dimostrando una sensibilità all'evento, le società sportive calcio A.s.d. Ambrosiana Trebaseleghe, A.s.d. Gambarare Mira, U.s.d. Miranese e Polisportiva S. Pio X Mirano. Nelle diverse edizioni della manifestazione sportiva, la prima svolta nel dicembre 2008 tra gli ex compagni di scuola, calcio e amici di Enrico, hanno partecipato numerose squadre calcistiche venete, categoria Esordienti: Cittadella, Udinese, Vicenza, Robeganese Fulgor Salzano, S. Marco Stigliano, S. Pio X Mirano, Borbiago, USD Miranese, Rio San Martino, Spinea. Grazie alla generosità dei partecipanti, in tutte queste edizioni sono stati raccolti complessivamente più di 7.000,00 euro. Il torneo organizzato dalla società sportiva USD Miranese, patrocinato dal Comune di Mirano, in collaborazione con i genitori di Enrico, ha un duplice scopo: ricordare il giovane atleta scomparso nel 2008 all'età di 12 anni a causa di un linfoma, e raccogliere fondi da destinare alla Fondazione Città della Speranza di Padova per sostenere la ricerca e le cure nel campo dell'oncoematologia infantile.

La Fondazione Città della Speranza, nata nel 1994, per opera di alcuni imprenditori locali, di cittadini vari e volontari, ha avuto sin dall’inizio tra i suoi obiettivi la realizzazione della nuova clinica di Oncoematologia Pediatrica e il sostegno della ricerca sulle neoplasie infantili. Nel 1996 è stato realizzato, presso la Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Padova un nuovo reparto per la cura delle leucemie infantili, mentre nel 1998 sono stati realizzati il nuovo Day Hospital e i Laboratori di ricerca, nel 2002 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico. L’8 giugno 2012, è stata inaugurata la torre, opera nata con il contributo non solo di donazioni private ma anche di varie istituzioni pubbliche (Comune Padova, Provincia di Padova e Regione del Veneto), che ospiterà i laboratori dell’Istituto di ricerca Pediatrica Città della Speranza, quale più grande centro di ricerca europeo sulle malattie infantili. Come ogni anno, durante le partite della manifestazione, sarà possibile fare una donazione a favore della Fondazione Città della Speranza.


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KARDINES NORDIC WALKING Camminare è vita, soprattutto quando si utilizzano tutti i sensi e si ascoltano le proprie emozioni. Camminare è conoscere e vivere la storia e la natura del proprio territorio, per scoprirne i lati più nascosti e le emozioni che affiorano nei ricordi dell’infanzia e della giovinezza, apprendendo sempre cose nuove, diventando così anche cultura e crescita interiore. Se a questo aggiungiamo anche l’apprendimento di una tecnica sportiva in cui vengano coinvolti, oltre alle gambe, molte altre parti del corpo come torace, spalle, addominali che lavorano in sincronia e soprattutto in armonia per l’equilibrio psico-fisico del nostro corpo, allora il nostro camminare può diventare anche salute e benessere. Ecco quindi le principali finalità di Kardines, la neonata associazione sportiva del Miranese, dove la grande passione di far vivere e praticare il Nordic Walking (camminata con i bastoncini) ha spinto un

gruppo di istruttori della Scuola Italiana di Nordic Walking a costituirla con sede proprio a Mirano. Il significato di Kardines nasce da “cardo”, la via principale nei graticolati romani, presente anche nel territorio del Miranese, in particolare quella che aveva direzione NordSud; ma il nome assume anche il significato di punto cardinale, quindi di riferimento della nostra cultura e delle nostre tradizioni, da cui partiremo per ogni nostra camminata e attività all’aria aperta. Gli Istruttori di Kardines credono molto in questo e vogliono sviluppare il progetto Nordic Walking sotto tutti i suoi aspetti, da attività sportiva a momento di svago e relax, all’aspetto culturale , fino alla sua importante funzione medico-terapeutica. L’emozione e il condividerla in un gruppo di camminatori che praticano assieme la stessa disciplina sportiva come il Nordic Walking, è il il primo cardine; il motus che ci aiuta ad affrontare gli allenamenti, le escursioni sociali, a volte impegnativi, in ogni stagione e clima, freddo e caldo, nebbia e siccità, pioggia e neve ,luce e buio….. Per noi camminare è re-immergersi nel territorio e nella natura, riscoprendo quegli angoli che non si sapeva esistessero, è ricerca di sensazioni nei suoi profumi e nei

suoi colori, non solo con il movimento delle gambe e delle braccia, ma soprattutto con il pensiero, mentre lo sguardo, sempre rivolto all’orizzonte, va a cercare quello che ancora non si vede… Siamo molto grati dell’attenzione che le Amministrazioni e gli Enti locali ci hanno rivolto come Istruttori, prendendo in grande considerazione la nostra attività, e riconoscendo che essa permette la valorizzazione del nostro territorio e l’opportunità di coinvolgimento, partecipazione e socializzazione da parte di coloro che lo abitano. L’Associazione Kardines accoglie tutti coloro che intendono partecipare all’attività del Nordic Walking a qualsiasi livello, dall’amatoriale al più sportivo; uno dei progetti futuri prevede anche una attenzione ai Runners, cioè agli appassionati della corsa, con sezione dedicata e sempre sotto la guida di Istruttori esperti che li possano accompagnare negli allenamenti e in sempre nuovi suggestivi percorsi. Kardines propone corsi per imparare la tecnica di Nordic Walking, camminate e un programma molto variegato di allenamenti tutti i giorni della settimana; per informazioni potete contattare il recapito telefonico 349 4602667 oppure via mail kardinesasd@gmail.com

Nata per volontà di alcuni Istruttori federali di Nordic Walking già operanti nel territorio dell’Unione dei Comuni del Miranese e su forte impulso ricevuto da un gruppo numeroso di Walkers praticanti, KARDINES ASD è operativa da Gennaio 2016 nel territorio di Mirano e dell’Unione dei Comuni. La scelta del nome KARDINES è un richiamo alla particolarità del “graticolato romano”, dove il “cardo” (“kardo” o “kardines”) costituisce insieme al “decumanus” uno degli assi principali paralleli o ortogonali in cui è suddiviso. Ma crediamo anche in un significato più ampio e profondo: perno, cardine indicando l’asse intorno a cui ruota qualcosa. In biomeccanica i cardini sono infatti quelle parti del corpo umano che permettono il suo stare in equilibrio, i “perni” sui quali il nostro corpo permette il suo movimento, con gambe e braccia, agitandole e oscillandole… quindi identificando anche l’attività della nostra Associazione: camminando e correndo (walking & running). Nel logo abbiamo inserito una stella, come richiamo a quella polare ma anche alla rosa dei venti (della bussola), a identificare le di-

rezioni principali cioè i punti geografici di riferimento... come lo sono i “Kardi” nella direzione Nord-Sud; è una stella aperta e libera... come lo sono i venti, a significare la libertà di movimento, lo stare all'aperto come chi pratica le attività dell'Associazione. Camminare e correre per le strade, vie di campagna, piazze, paesi, città e riferimenti naturali del nostro territorio, ripercorrendo le radici e la storia antica per tramandare la cultura delle genti che ci hanno vissuto, abitato e lo abitano ancora oggi… E’ nostra volontà frequentare e valorizzare i parchi di Mirano (Belvedere, Pertini, Porara, Zianigo, ecc.), gli argini dei fiumi (Muson, Lusore, Taglio, ecc.) e tutti quegli spazi “verdi” che il nostro meraviglioso territorio del Miranese ci offre. L’Associazione è operante come “palestra a cielo aperto”, con un ricco calendario di allenamenti settimanali frequentati da camminatori che vogliono praticare Nordic Walking, questa disciplina sportiva per stare bene. L'attività di aggregazione sociale e di promozione di corretti stili di vita è portata avanti con entusiasmo anche attraverso numerosi appuntamenti domenicali, che puntano a far conoscere e valorizzare bellezze naturali, artistiche e architettoniche del Veneto.

PALLACANESTRO MIRANO, “NEL MEZZO DEL CAMMIN DELLA STAGIONE….” Dopo circa metà della Stagione Sportiva, tracciamo un primo bilancio dell’annata: la Prima Squadra Maschile, ringiovanita rispetto alle formazioni degli scorsi anni sta generosamente lottando per agganciare la zona play out, le ultime due vittorie fanno ben sperare per i prossimi due mesi, il clima è buono, i ragazzi, diretti da coach Girotto, coach Toniolo e Baldan, si impegnano in grande armonia tra loro e lo staff tecnico quello che mancava a questo gruppo era solo il risultato sportivo che nelle difficoltà aiuta a maturare un’autostima che nei mesi passati è mancata. Invitiamo tutti gli appassionati a sostenere i nostri ragazzi al raggiungimento dell’obiettivo di inizio stagione: la salvezza. Buoni i risultati nel Femminile: come da tre anni a questa parte la squadra ha avuto un inizio di campionato difficile con molti infortuni ed abbandoni poi il gruppo si è compattato ed ha trovato la giusta quadra che sta portando la formazione guidata da coach Polo e coach Boato verso un buon piazzamento nella griglia play off. Uno sguardo alle giovanili ove il risultato sportivo riveste una componente minoritaria rispetto agli obiettivi di crescita individuale e di gruppo oltre che al divertimento e all’impegno. L’Under 20 Elite dei Coach Girotto/Indelicato nonostante le difficoltà di un Campionato Regionale Elite

si sta ben comportando inserendo ragazzi più giovani per prepararli anche ad un futuro in prima Squadra. Bene l’Under 18 dei Coach Indelicato/Girotto prima nel girone veneziano con una sola sconfitta, così come l’Under 16 Elite dei Coach Cibin/Novello che ha mancato per differenza canestri l’ammissione alle migliori 8 del Veneto. Un buon cammino di maturazione sta registrando la formazione Under 15 dei Coach Squizzato/Tamiello, così come l’Under 14 Elite di Coach Pederzolli/Baldan che punta alle finali a quattro nel loro girone. Benissimo gli Under 13 di Coach Laggia/Franceschin e Costantini primi con una sola sconfitta nel loro girone. Ottimo nel femminile il percorso dell’Under 18 dei Coach Patron/Vanin, al momento terze nel Girone Veneto/Trentino del Campionato di categoria e dell’Under 14 dei Coach Polo/Vanin in uno dei gironi più forti d’Italia. Come sempre un occhio di riguardo al nostro Settore Minibasket ove cerchiamo di coniugare oltre all’aspetto Sociale, vera e propria Mission(“….diffondere e sviluppare la pratica sportiva fra i giovani con intenti formativi, educativi, ricreativi ed agonistici…..” dallo Statuto Societario) anche l’aspetto agonistico attraverso la creazione di situazioni personalizzate per l’apprendimento della nostra disciplina.

Poggiando su queste basi stiamo coinvolgendo in questa stagione oltre 250 tra ragazzi e ragazze dal 12 ai 20 anni, oltre un centinaio di atleti tra Prime Squadre e Gruppi Amatoriali e oltre 180 bambini dai 6 agli 11 anni attraverso il Centro Minibasket Mirano vera e propria Scuola di Apprendimento e formazione dei bambini al Gioco-Sport del Minibasket.

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Nuova Costruzione. Elegante contesto. App.to al p terra ingr indip, con ampia zona giorno, 2 camere matrim, cam.tta e doppio bagno. Giardino perim escl 100mq. 2 p auto e cantina Rif. 9029 Prezzo 188.000 Cl. En. E IPE 238,60

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Elegante contesto in stile montano, app.to al p primo con ampia zona giorno, camera matrimoniale, cameretta e bagno. Poggiolo frontale, p auto e cantina

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Posizione Centrale, Appartamento al piano primo, unico livello, con cucina angolo cottura, soggiorno separato, camera matrimoniale, cameretta e bagno completo. ARREDATO Rif. 8121 Prezzo 120.000 Cl. En. G IPE 175,00

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AVVISO

Le offerte turistiche si riferiscono a prenotazioni entro il 30 ottobre 2015’ ed i prezzi esposti sono esclusi di compenso d’ agenzia, pulizie locali, cambio lenzuola. Nelle offerte in vendita i prezzi sono esclusi di compensi d’agenzia, spese notarili ed imposte di legge secondo le condizioni soggettive dell’ acquirente.


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