Mirano magazine setttembre 2014

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SETTEMBRE 2014

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Suppl. a «Guida Casa» - Autorizzazione Tribunale di Venezia N. 1219 del 13/03/1996 - Distribuz. gratuita Direttore responsabile: Laura Colognesi - Coordinatore redazionale: Paolo Leandri - Segretario di redazione: PAOLO TREVISANATO - tel. 041.430036 Associazione ricreativa senza scopo di lucro “Mirano al Pozzo” - Via Giudecca, 26/6 - 30035 Mirano (Ve)

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Il Mirano Summer Festival, che fine farà?

Confindustria stato di salute delle aziende del miranese pag. 32

Giù le mani dalla piazza. No alla ztl, no ai parcheggi a pagamento

pag. 19

EDITORIALE

LUCI E OMBRE NEL MONDO AGRICOLO La 21ª Festa dell’Agricoltura svoltasi a Mirano dal 29 agosto all’8 settembre 2014 offre, quest’anno in modo emblematico, lo spunto per alcune importanti considerazioni, una in modo particolare, che potrebbe essere caratterizzata da questa battuta: “siamo alla frutta”?, cioè, la produzione agricola, locale e nazionale, sta arrivando ad una situazione così precaria come da più parti si prospetta? È un interrogativo che sta interessando i livelli politici mondiali del settore, se nella 66ª sessione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite il 2014 è stato dichiarato “Anno internazionale dell’agricoltura familiare” (IYFF), con l’obiettivo di «riposizionare l’agricoltura familiare al centro delle politiche agricole, ambientali e sociali delle agende nazionali per individuare le lacune e le opportunità esistenti e per promuovere uno sviluppo più equo e bilanciato». In questo contesto la FAO auspica la promozione del dibattito e della cooperazione a livello nazionale, regionale e globale sulle sfide che gli agricoltori devono affrontare per sostenere efficacemente il loro settore. Un auspicio che, dunque, pone le basi per un approfondito esame della situazione, ma che deve compiere ancora molta strada: per rendersene conto basta leggere qualche dichiarazione dei responsabili del settore o seguire i fatti di cronaca riportati dai quotidiani, come quello dell’embargo russo, che sta recando ingenti danni alle nostre esportazioni; o il fatto dei prodotti extracomunitari spacciati per nostrani, ma di qualità assolutamente inferiore e da cui dobbiamo difenderci. Sta di fatto che per tutto questo, assieme al perdurare del maltempo, i coltivatori italiani lamentano un mancato guadagno di oltre un miliardo di euro. Se poi si aggiunge la riduzione dei consumi da parte della popolazione, bisogna fare i conti con un fenomeno che non accadeva dal 1959, la “deflazione”, cioè quella situazione economica per cui sul mercato il livello dei prezzi scende per mancanza di richiesta, causando una recessione sempre più difficile da arginare: la merce resta invenduta e il settore agricolo

entra in sofferenza. È una realtà che sta interessando sempre di più il Veneto e il Miranese, anche se le opportunità di ripresa ci sono, come si apprende dal “Programma di Sviluppo Rurale”, sottoposto il 20 giugno scorso all’esame della Commissione agricoltura del Consiglio regionale del Veneto: la nostra agricoltura «potrà contare, da qui al 2020, su finanziamenti pubblici europei, statali e regionali per un miliardo 184 milioni di euro, finalizzati a sviluppare e consolidare il settore e la competitività delle aziende. I finanziamenti saranno principalmente indirizzati alle imprese private, alla montagna e ai giovani». Ma è proprio il “settore giovani” a rappresentare un grave handicap per il mondo dell’agricoltura: finora infatti si deve parlare di “fuga dalle campagne” da parte degli under 35, con una diminuzione dal 2000 al 2010 pari al 40%. Serve dunque un’inversione di tendenza, favorita dal fatto che, come riportato dal Corriere della Sera (18 agosto), la facoltà di Agraria è quella che attualmente garantisce le maggiori possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, mettendo a disposizione del settore inventiva, capacità e lungimiranza. E sono molte le possibilità messe in cantiere anche dal governo, come ad esempio quella che garantisce alle imprese agricole gestite da giovani di usufruire di mutui fino a 10 anni a tasso zero. Inoltre ci sono molte figure professionali che il settore richiede, come consulenti, progettisti meccanici, addetti agli uffici spedizioni, agenti di commercio, tecnici agronomi, solo per citare alcuni esempi: una buona prospettiva per i 22 Istituti per l’Agricoltura e l’Ambiente presenti nel Veneto, tra cui il “Korand Lorenz” di Mirano. Attenzione però a non perdere queste ultime opportunità, perché, come giustamente ha commentato Massimo Zanon, presidente veneto della Confcommercio (Corriere del 13 agosto): «Ogni volta che un’impresa chiude, vuol dire che il termine ultimo è già scaduto». Paolo Leandri

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LA SICUREZZA INFORMATICA E L’IDENTITÀ DIGITALE NELLA NOSTRA GIORNATA pag. 3

21ª FESTA DELL’AGRICOLTURA A MIRANO pag. 36

È NATA L'UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE pag. 22

...MA CHE MUSICA MAESTRO! pag. 47


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Editore: Supplemento a “Guida Casa” Registrazione al Tribunale di Venezia N.1219 del 13/03/1996 Direttore responsabile: Laura Colognesi Coordinatore redazionale: Paolo Leandri Segretario di redazione: Paolo Trevisanato Tel.041/430036 miranomagazineweb@gmail.com

In questo numero di settembre 2014 Editoriale

pag. 1

Antica Fiera di San Matteo

pag. 6

Mirano Cultura

pag. 8

Filarmonica di Mirano

pag. 9

Giappone d’autunno

pag. 19

Cercasi uffici postali

pag. 21

Un turismo sostenibile

pag. 22

Marketing & Comunicazioni: Giorgio Pesce miranoalpozzo@gmail.com

Taglio Alto

pag. 23

Natura amica

pag. 35

Direzione e Amministrazione: ASD Mirano al Pozzo miranoalpozzo@gmail.com

Associazione Bersaglieri

pag. 38

Nuovo quartiere a Vetrego

pag. 42

Mirano Al Pozzo

pag. 45

Corsi di chitarra

pag. 47

Guido Cingano Ensemble

pag. 48

Coro Croda Rossa

pag. 48

XIV festa del volontariato

pag. 48

Dai Laghi Masuri… a Vetrego

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Alvaro Bari, pilota veneziano

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Lo sport a Mirano

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Cesvitem per il Ciad

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Festa per Sant’Antonio

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Rugby Mirano

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Pubblicità Mirano Magazine: Giorgio Pesce miranomagazineweb@gmail.com Paolo Trevisanato redazione@miranomagazine.it Stampa: Centro Servizi Editoriali S.r.l. Grisignano – Vicenza Periodico Mirano Magazine: Distribuzione Gratuita www.miranomagazine.it www.privilegeclubcard.com www.privilegecardmirano.it

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La sicurezza informatica e l’identità digitale nella nostra giornata Avete dimenticato a casa il telefonino? Vi siete accorti che il vostro cellulare ha la batteria scarica? Il vostro PC non si accende? Panico, perché Smatphone, tablet, notebook e computer fissi sono oramai parte integrante della nostra quotidianità e la fusione tra attività professionali e attività personali cancella quel limite di utilizzo che si dovrebbe attribuire a questi strumenti. Sono solo accessori tecnologici che semplicemente migliorano le comunicazioni e ci permettono di fare alcune “cose” in maniera più semplice, veloce e bella, ma nulla di più. Chiedete in giro, qualcuno non la pensa così; il loro funzionamento e l’utilizzo frequente anche ingiustificato è diventato un punto primario della giornata. Con queste considerazioni, il tema dell’uso delle nuove tecnologie, con particolare attenzione all’utilizzo di Internet, e ai benefici e rischi connessi all’”essere digitale” è l’argomento più gettonato del momento. L’avvento del web e degli strumenti portatili, infatti, se da un lato ha apportato evidenti miglioramenti in ambito lavorativo e nel vissuto quotidiano di ognuno di noi, allo stesso tempo, come ha reso possibile lo sviluppo di nuove opportunità, ha conseguentemente generato nuove problematiche. Fra gli utilizzatori, prevale l’opinione di essere scarsamente esposti ai rischi legati alla perdita di dati e alla violazione dell’identità digitale, nonostante l’elevata propensione a divulgare i propri dati personali online e l’accesso fre-

quente alla rete. Anche dalle abitudini adottate nell’utilizzo dei mezzi informatici, non emerge una particolare sensibilità al tema della sicurezza informatica. Alcuni comportamenti risultano più diffusi, come l’installazione di un antivirus o l’utilizzo di password diverse e personalizzate per diversi servizi, altri invece sono meno frequenti. Il salvataggio dei dati non è ancora consolidato nelle abitudini e la “riservatezza” delle informazioni non risulta essere legata alla sensibilità degli stessi, quanto piuttosto al fatto che la divulgazione di alcune informazioni online renda più facile esser contattati. L’attività “remota” aziendale che consiste nel permettere di connettersi al sistema di informazione indipendentemente dal luogo in cui ci si trova, permette di utilizzare e trasportare una parte del sistema di informazione fuori dall'infrastruttura dell'azienda stessa che sicuramente comporta dei rischi anche pesanti. Avete mai prestato il vostro smartphone o tablet aziendale ai vostri figli a casa o magari nella pausa d’attesa in pizzeria? Vi siete mai chiesti cosa può succedere? Bollette salate, canoni per servizi non voluti, calo di prestazioni, malfunzionamenti, ecc. sono solo alcune delle sorprese che ciclicamente si verificano. Le contromisure da attuare non sono unicamente delle soluzioni tecniche, ma anche delle misure di formazione e di sensibilizzazione rivolte agli utenti, operatori

e collaboratori in generale, nonché un insieme di regole ben definite. Molti utilizzatori non prendono sufficienti precauzioni per evitare questo problema soprattutto per il fatto che non aver mai dovuto affrontare il problema rappresenta un elemento sufficiente a demotivare l’assunzione di sistemi di protezione. Altri non si conoscono nelle problematiche non solo perché non gli è mai capitato, ma non si attivano perché non conoscono quali sistemi di protezione dei dati adottare. La sicurezza informatica in generale e la salvaguardia dei dati sono argomenti primari sui quali forniamo soluzioni e consulenze. Per tali garanzie si adottano soluzioni tecniche e personali che si intrecciano sia con la privacy che con i diritti dei lavoratori, per questi argomenti siamo preparati per fornirvi la soluzione più adatta. Maurizio Foffano Tecnosoft - Servizi e soluzioni Informatiche www.tecnosoft.it - www.stargate.it

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Nel Bilancio di previsione 2014-2016 aspetti e scelte che qualificano l’operato dell’Amministrazione Comunale Lo scorso luglio il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2014-2016, la cui redazione, quest’anno, è stata interessata da una significativa innovazione. Mirano, infatti, assieme ad altri 374 comuni in tutta Italia, fa parte degli enti sperimentatori della nuova contabilità nazionale, i quali hanno il compito di applicare i sistemi contabili armonizzati delineati da d.lgs 118/2011 e DPCM28/11/2011. Ciò implica un cambiamento radicale rispetto alla vecchia contabilità: basti pensare che il bilancio non è più annuale ma pluriennalee che le modalità di gestione degli impegni e degli accertamenti cambiano radicalmente. Infatti, gli enti devono impostare i propri bilanci sul principio della competenza: in parole povere, il Comune deve programmare con molta attenzione le proprie risorse, che deve stanziare, impegnare e spendere nello stesso anno. Siamo certi di aver fatto una scelta utile al nostro Ente e alla sua intera Comunità, oltre che allo sviluppo dell’intero Stato. Questa nuova sfida ci ha messi di fronte alla necessità di familiarizzare con nuove impostazioni contabili e con nuovi strumenti di programmazione: uffici comunali e parte poli-

tica hanno lavorato in ottima sinergia, riuscendo ad arrivare al risultato nei tempi previsti. Il rapido evolversi del quadro normativo sul sistema di tassazione ha portato alcune altre novità, in questo caso a livello di denominazione delle principali imposte con cui i cittadini sono abituati ad avere a che fare. Sono per esempio state introdotte IUC e TASI. Per quest’ultima, l’aliquota è stata fissata al valore del 2,5 per mille. La scelta in questo senso era obbligata: occorreva far fronte alla drastica diminuzione nel 2014 delle entrate relative all’ambito casa. Spending review e altri tagli ai trasferimenti hanno causato una perdita di gettito pari a 2.934.921 euro. La quota del 2,5 per mille era necessaria, per compensare tale diminuzione di risorse. In questo Bilancio ci sono alcuni aspetti e scelte fondamentali, che qualificano l’operato di questa Amministrazione e che vale la pena sottolineare: per esempio, siamo riusciti a contenere la spesa del personale di circa 130.000 euro negli ultimi due anni. È stato ridotto significativamente il debito legato al Teatro, che dai 5.358.482,17 euro al 1 gennaio2013 è passato a soli 846.314,37 euro attuali. Importante

notizia è che il Comune interverrà a livello di edilizia scolastica, con ristrutturazioni e ammodernamenti, ad esempio l’ampliamento e risistemazione della scuola materna Wolf Ferrari, per una spesa di circa 150.000 euro. Per quanto riguarda l’imposta sui rifiuti, va detto che il peso di questa sui cittadini è stato ridotto: infatti, rispetto all’anno precedente, la TARI porterà una diminuzione delle entrate di circa 190.000 euro, che significa una riduzione media per ogni utenza domestica del 7,43% e per ogni utenza non domestica dell’8,63%. Tutte queste variazioni non comporteranno sofferenza ai servizi fondamentali, come la scuola: per esempio, i contributi alle scuole pubbliche e paritarie non sono stati diminuiti. L’approvazione del bilancio è anche l’occasione per guardare con lungimiranza al futuro: siamo alla ricerca di ulteriori fonti di finanziamento, come ad esempio i bandi dell’Unione Europea, non ancora sfruttati a Mirano. La presentazione del Bilancio in Consiglio comunale è stata anche l’occasione per illustrare alcuni degli importanti progetti e iniziative di respiro sovracomunale in cui Mirano è coinvolta. A livello di or-

Progetto SPRAR Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati L’idea di scrivere queste righe mi è stata offerta dalle associazioni di volontariato lunedì 1 Settembre quando si è svolta la riunione della Consulta assistenza e sanità, guidata dal nostro presidente dott. Paolo Morlotti, che ha visto tra i punti all’ordine del giorno la presentazione del progetto SPRAR (io per l’Amministrazione e i responsabili dell’ente gestore Villaggio Globale, in-

vitati per l’occasione a dettagliare progetto). Da tutte le associazioni presenti (sensibili alla tematica e completamente disponibili a mettersi in rete e a creare accoglienza e integrazione per questi profughi) è venuta la richiesta di precisare e chiarire questo bel progetto (a cui l’Amministrazione tutta aveva risposto con entusiasmo quando il Ministero dell’Interno aveva indetto il

bando), perché molto spesso viene confuso con altri progetti esempio Mare Nostrum, Frontex, ecc.. che invece nulla hanno a che vedere con SPRAR. Il progetto SPRAR era stato sviluppato dagli Interni per accogliere in Italia, attraverso la collaborazione degli enti locali, persone di diverse zone del mondo costrette a lasciare il luogo di origine in seguito a situazioni di grave emergenza e pericolo, come ad esempio, profughi di guerra e rifugiati politici. A Mirano, che aveva partecipato al bando ed era risultato idoneo, erano state assegnate 15 persone, esclusivamente famiglie e donne sole con figli, a cui sono state aggiunte altre 6 persone con le stesse caratteristiche. Ricordiamo che ogni rifugiato non può rimanere nello stesso Comune per più di 6 mesi, da quando ottiene lo status di rifugiato. Poiché per gestire il progetto il Comune doveva avvalersi di un ente attuatore, dal bando di gara era stata individuata la cooperativa sociale “Il Villaggio Globale” che era, ed è, in possesso di tutte le caratteristiche e le professionalità necessarie all’idonea accoglienza dei rifugiati, dal servizio di mediazione linguistica al percorso di formazione professionale per le persone accolte. La cooperativa provvede all’alloggio di 13 soggetti con due appartamenti in via Gramsci, uno a Zianigo e uno a Luneo. I rimanenti 8 rifugiati (6 donne sole e una mamma con bambino) sono accolti in una struttura di proprietà del Comune, in 3 stanze del primo piano dell’ex scuola elementare di via Caorliega, risultate idonee a seguito di valutazione degli uffici tecnici comunali. Già a Marzo è arrivata in via Gramsci una famiglia

ganizzazione amministrativa, Mirano è impegnata in due fondamentali percorsi, Città Metropolitana e Unione dei Comuni del Miranese, entrambi con lo scopo ultimo della razionalizzazione della gestione della res publica, della diminuzione delle spese e di una maggiore e migliore possibilità di progettare il futuro. Se la Città Metropolitana è ancora in corso di definizione, l’Unione dei Comuni è invece già realtà definita e attiva, come testimonia la firma ufficiale dell’atto costitutivo, avvenuta lo scorso 17 luglio.

Maria Rosa Pavanello Sindaca di Mirano russa composta da padre, madre e tre bimbi di 3, 2 e 1 anno. Il progetto è interamente coperto dai contributi erogati dal Ministero per i 3 anni di durata; una piccola porzione, circa il 5/6% ogni anno è cofinanziata dalla cooperativa. Il Comune di Mirano ha messo a disposizione della struttura di via Caorliega e una piccola quota del personale dei servizi sociali, i quali seguono per un numero esiguo di ore mensili (durante il loro orario di lavoro) il progetto SPRAR, fungendo da raccordo per le comunicazioni col Ministero dell’Interno. Non è dunque prevista alcuna spesa per il Comune! Teniamo a precisare questo per la confusione che spesso si genera quando si pensa a progetti che non hanno niente a che vedere con SPRAR e che sono solo strumentalizzazioni. L’ente gestore provvede ad ogni bisogno dei rifugiati cercando di portarli all’autonomia nei sei mesi di durata del progetto stesso. Per le necessità personali il rifugiato riceve al massimo 2 euro al giorno (per telefono o altro) e se tutti gli adempimenti non sono rispettati (es. partecipazione ad un corso) anche i 2 euro al giorno vengono tolti. Per concludere, credo fosse doverosa qualche precisazione, proprio per non “fare di ogni erba un fascio”; già siamo in una situazione difficile dal punto di vista economico e se comincia a girare la voce, totalmente falsa, che i profughi che arrivano hanno ognuno 35 euro al giorno per andare in giro senza far niente, figuriamoci se non ci sarebbe motivo per arrabbiarsi! Aggiungo solo infine che il progetto SPRAR è invece un’occasione di lavoro per tanti nostri giovani laureati che vengono inseriti nelle cooperative sociali. Annamaria Tomaello Vicesindaco e assessore alle politiche sociali


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Dal 19 al 23 settembre torna l’Antica Fiera di San Matteo Abbiamo appena concluso la 21ª Festa dell’Agricoltura che ha riscosso un successo di presenze e di attività senza precedenti (come assessore alle attività produttive non posso che complimentarmi con la Coldiretti per questa manifestazione che ha portato, nel cuore della città, feste ed attività importanti soprattutto per mettere in risalto l’agricoltura e i prodotti della nostra terra, e in particolare quest’anno ha messo in rete gli imprenditori di questo mondo con il commercio, vedi Notte Verde). Fervono ora i preparativi per l’edizione 2014 dell’Antica Fiera di San Matteo, che si svolge da venerdì 19 a martedì 23 Settembre. Ricordiamo che in base allo statuto comunale la manifestazione è indetta il 3° sabato di Settembre, ma come avviene ormai da qualche anno, l’apertura è anticipata al venerdì sera. La fiera è organizzata come sempre dal Comune di Mirano attraverso gli uffici del commercio, fiere e mercati, sotto la direzione dell’arch. Bortolato, col grande contri-

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buto dei Lavori Pubblici e in particolare della Polizia locale. Anche quest’anno sono presenti giostre e spettacoli viaggianti per tutti i gusti e tutte le età, stand gastronomici, bancarelle ed espositori con tante novità. Si rinnova così ancora una volta la più antica tradizione miranese; ricordo infatti che la prima edizione della fiera fu autorizzata dal Senato Veneto con decreto del 6 Settembre 1477 e da allora, tranne le sospensioni in tempo di guerra, si è sempre svolta con regolarità attirando nel centro di Mirano migliaia di visitatori. Complessivamente sono 55 le giostre e attrazioni varie invitate nel grande parco divertimenti di piazza Martiri, nelle vie adiacenti, nel tratto di via Vittoria e Cavin di Sala fino all’incrocio con via Torino. Ritornano le giostre novità che l’anno scorso avevano attirato particolarmente i giovani, come il King o pendolo frontale (ce ne sono tre in tutta Italia) e il Buster. La fiera è animata da oltre cento ban-

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MIRANO ALDO MORO: vendesi ampia porzione centrale dalle ottime finiture composta da soggiorno con angolo cottura, salotto, tre camere matrimoniali, quattro bagni, bel giardino con patio, garage e due posti auto. Euro 350000 Rif 532 MIRANO ZIANIGO: proponiamo in vendita nuovo appartamento al piano terra con scoperto privato di 100 mq, si compone di: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due ampie camere da letto, due bagni, garage e magazzino. Cl C. Euro 163000. Rif 651. MIRANO: centro vendesi appartamento di recente costruzione al piano terra composto da soggiorno con angolo cottura, due camere, due bagni, scoperto privato e garage Cl. D.Euro 185.000 Rif. 445 MIRANO: Scaltenigo, vendesi appartamento, con terrazza abitabile di 60 mq, composto da soggiorno con angolo cottura, due camere matrimoniali, due bagni e garage. Cl D. Euro 129.000,00. Rif 565. MIRANO periferia Casa singola sviluppata tutta al piano terra. Ingresso, soggiorno, sala pranzo, cucinino, 2 camere, bagno, magazzino, garage. 200 mq di giardino. Da restaurare. Cl. G. € 165.000,00 Rif 449. MIRANO, Zianigo: proponiamo in vendita porzione centrale di rustico parzialmente ristrutturato. Disposta su due livelli si compone al piano terra di soggiorno- cottura di 30 mq, stireria e bagno-lavanderia;al piano primo: camera matrimoniale, camera singola. bagno e terrazzo. Possibilità di finire i lavori di restauro con un costo aggiuntivo di circa 50000 Euro. Rif 732 Cl. esente Euro 118000 MIRANO: Porara, vendesi ampia casa singola di circa 300 mq disposta su più due livelli bel giardino di 1000 mq possibilità di creare una bifamiliare. Cl G Euro 259000 Rif 585 MIRANO: in tranquilla zona residenziale, proponiamo in vendita recentissimo appartamento posto al piano terra con scoperto di proprietà, l'immobile si compone di: soggiorno- cottura separati, camera matrimoniale, camera singola, due

carelle di commercio ambulante (ne abbiamo più di 40 solo di alimentari e somministrazione bevande), ci sono poi gli stand delle associazioni sportive in viale delle Rimembranze e dell’associazione La Colonna nei pressi del campanile. In piazza Martiri c’è la Pro Loco di Mirano e la Parrocchia organizza come sempre la tradizionale pesca di beneficenza. Venerdì 19 Settembre viene sospeso il “mercato del contadino” di piazza Errera, che riprenderà regolarmente da venerdì 26 Settembre. Il tradizionale mercato del lunedì viene spostato in via Gramsci lunedì 22 Settembre, si ricorda anzi che quel lunedì tutti gli uffici comunali sono chiusi per la giornata festiva del patrono. La fiera termina martedì 23 Settembre alle ore 23.30, senza fuochi d’artificio come avviene ormai da qualche anno, a causa della difficile situazione economica che ci impone di utilizzare le risorse per finalità più specifiche, ma non da ultimo anche per motivi logistici, infatti non c’è uno spazio vicino

bagni, disimpegno, garage e posto auto. Ideale per giovani coppie o anche per famiglie. E' comprensivo di: aria condizionata, tende da sole e zanzariere. Possibilità di mantenere il mobilio cucina. Cl C. Euro 158000. Rif 642. MIRANO: a pochi passi dal centro proponiamo in vendita recentissimo appartamento posto al piano terra, si compone di: ingresso, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, bagno-lavanderia, bagno con doccia, camera matrimoniale, camera singola, giardino privato di circa 150 mq e garage di 21 mq. Completo di climatizzatore, allarme, tende da sole ed arredamento. Cl. in fase di accertamento, Euro 220000 Rif 819 Mirano: Campocroce, vendesi appartamento al primo e ultimo piano, composto da soggiorno, cucina, due camere, due bagni finestrati, ripostiglio, poggiolo, garage. Cl C. Euro 135000. Rif 653 MIRANO: proponiamo in vendita poco distante dal paese porzione di rustico completamente restaurata nel 2000; disposta su due livelli, si compone di: ingresso, soggiorno, cucina abitabile, bagno-lavanderia, ripostiglio, magazzino con ulteriore bagno al piano terra; al piano primo: tre camere da letto di cui due matrimoniali. Scoperto privato di circa 80 mq con due posti auto. Predispozione per impianto di riscaldamento con stufa a pellet; cucina e climatizzatore compresi nel prezzo. Ottima opportunità. Cl. D Euro 145000 Rif 759 MIRANO: via Battisti vendesi appartamento in ottime condizioni al primo piano composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, due camere, due bagni, terrazza, garage. Cl C. Euro 169.000 Rif. 425 MIRANO: vendesi mini app.to al secondo ed ultimo piano con ascensore composto da, soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno, ampio poggiolo garage clima 125.000 € Rif 219 MIRANO ALDO MORO vendesi appartamento ottime condizioni al secondo ed ultimo piano con ascensore composto da soggiorno con angolo cottura, due camere, due

al centro che permetta visibilità e una totale sicurezza per gli spettatori. Vi aspettiamo numerosi per festeggiare insieme la nostra più antica manifestazione e confidiamo che il tempo sia bello! Annamaria Tomaello Vicesindaco e assessore alle attività produttive

bagni, garage. Cl. C. Euro 135.000 Rif. 421 MIRANO zona centrale vendesi ampio appartamento in contesto completamente restaurato al primo piano composto da ampio soggiorno, cucina abitabile, tre camere, due bagni finestrati, due terrazze, magazzino e garage. Cl F. Euro 179000. Rif 614. SALZANO: centralissimo, proponiamo in vendita recente mini appartamento posto al secondo piano. L'immobile si compone di: ingresso, soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno, due poggioli e garage. Completo di arredamento ed elettrodomestici. Cl. in fase di accertamento Rif A296 Euro 79000 SANTA MARIA DI SALA: Caselle; proponiamo in vendita, appartamento al piano terra completamente arredato composto da soggiorno con angolo cottura, due camere, bagno, garage e ampio scoperto privato. Euro 115000 Rif 811 SANTA MARIA DI SALA: Caselle; proponiamo in vendita recentissimo appartamento con scoperto privato. Raffinato e curato nei mini dettagli si compone di: ingresso, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, camera matrimoniale, bagno e garage. Cl. D Euro 90000 Rif 817 NOALE: centralissimo, proponiamo in vendita mini appartamento completamente arredato composto da: ingresso, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, camera matrimoniale e bagno. Ottima occasione. Cl. in fase di accertamento Euro 75000 Rif 806 SALZANO: Robegano; a pochi passi dal centro e comodo a tutti i principali servizi proponiamo in vendita spazioso appartamento posto al secondo ed ultimo piano in palazzina di poche unità. L'immobile si compone di: ingresso, ampia zona giorno con angolo cottura, disimpegno, camera matrimoniale, camera singola, poggiolo e garage. Cl. E Euro 119000 Rif 805 SANTA MARIA DI SALA, Veternigo, vendesi porzione di villetta a schiera, composta da soggiorno, cucina abitabile, due

camere, un bagno, garage singolo e bel giardino privato di 80 mq. Possibilità di ricavare un secondo bagno. Cl D. Euro 159.000. Rif 611. SANTA MARIA DI SALA: Veternigo; proponiamo in vendita recentissima porzione di pentafamiliare disposta su tre livelli si compone di: ingresso, lavanderia e garage al piano terra; al piano primo ampia zona giorno con cucina abitabile e bagno; piano mansardato: due camere matrimoniali ed un'ulteriore bagno. Due ampi poggioli, piccolo scoperto privato. Si completa di impianto di allarme e climatizzatore. Finiture curate nei minimi dettagli. Cl. C Euro 175000 Rif 818 VETERNIGO: in tranquilla zona residenziale di recente costruzione proponiamo in vendita appartamento in duplex, signorile e curato in ogni minimo dettaglio. L'immobile si compone di: ingresso, soggiorno, cucina abitabile e bagno al piano primo; al piano mansardato: ampio soppalco da cui ricavare la seconda camera, bagno con vasca e camera matrimoniale. Tutto travato a vista e parzialmente arredato, completo di garage. Cl. C Euro 130000 Rif 690 SALZANO: in tranquilla zona non distante dal centro del paese proponiamo in vendita porzione di bifamiliare posta al piano primo con ingresso indipendente. L'immobile si compone di: ingresso, soggiorno con caminetto, cucina abitabile, disimpegno, camera matrimoniale, camera singola, bagno, poggiolo e scoperto di proprietà di circa 300 mq. Magazzino e pompeiana con due posti auto, al piano terra. Interni raffinati e curati nei minimi dettagli. Cl. D Euro 175000 Rif 774 SANTA MARIA DI SALA: Caselle; proponiamo in vendita graziosa porzione di villetta a schiera disposta su più livelli con scoperto privato di circa 140 mq cosi composta: ingresso, soggiorno con angolo cottura, tre camere da letto, due bagni e garage. Piano mansardato completamente travato a vista. Cl. in fase di accertamento Euro 169000 Rif 798

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Scacco al RE (Real Estate) in 10 Mosse

1. LA VALUTAZIONE: Se stai pensando di vendere o affittare un tuo immobile, il primo fondamentale passo da compiere è quello della “valutazione” da parte di un esperto. L’analisi di un’articolata serie di variabili, quali ad esempio l’ubicazione, gli andamenti del mercato, la tipologia, lo stato di manutenzione dell’immobile, ecc. determina il più corretto valore di mercato. I funzionari di Immobiliare La Miranese, agenti immobiliari professionisti con una decennale esperienza, si riveleranno preziosi alleati, ascolteranno la storia del tuo immobile e, nel corso del sopralluogo, ne coglieranno le peculiarità per giungere ad una valutazione che non sarà solo frutto di una semplice analisi tecnica. Individueranno la richiesta economica che ti permetterà di concludere la vendita o la locazione e soddisfare le tue aspettative in tempi ottimali ed alle migliori condizioni. 2. IL BOOK DEL TUO IMMOBILE: per preparare la tua proprietà alla vendita o alla locazione occorre predisporre una copia della documentazione utile per giungere

agevolmente alla sottoscrizione del contratto di compravendita o d'affitto, anche ai sensi delle recenti normative; ad esempio DL 4 giugno 2013 n. 63, dal 6 giugno 2013 oltre che per le compravendite, il proprietario è tenuto a produrre l'Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.) per la locazione e nei contratti di locazione è inserita apposita clausola con la quale il conduttore dà atto di aver ricevuto detto attestato. Ecco la check list dei documenti necessari: atto di provenienza, visura e planimetria catastale, A.P.E, regolamento di condominio. 3. IL LOOK GIUSTO PER LA VENDITA O L'AFFITTO: quando si vende o si affitta un immobile, si colloca sul mercato un "prodotto" ed ogni prodotto, per risultare appetibile e competitivo, deve essere strategicamente proposto nella luce migliore. Abbiamo una sola occasione per fare una prima buona impressione! I clienti formulano la loro decisione d’acquisto o d’affitto dell’immobile quasi sempre nei primi 90 secondi del sopralluogo e 9 volte su 10 in seguito ad un vero e proprio “colpo di fulmine”. Per questo noi siamo specializzati in marketing immobiliare ed in home staging (Si tratta di un servizio personalizzato semplice ma efficace che consiste nel sistemare una casa in vendita nel miglior modo possibile perché non vengano offuscati i suoi lati migliori). 4. LE FOTO: COMUNICARE "IL PROFILO MIGLIORE": oggi più che mai si compra ciò che cattura lo sguardo. Una buona fotografia è in grado di far attirare l'attenzione e far convergere sull'annuncio di vendita o affitto

LA BIBLIOTECA La Biblioteca ha l’obiettivo di essere uno dei poli culturali della vita miranese e il più antico di fondazione. Sempre più cittadini di tutte le età si avvicinano alla cultura della trasmissione del sapere, principalmente attraverso l’attività di promozione alla lettura (informazioni bibliografiche; prestito interno ed esterno; ricerche con l’ausilio di Internet; visite guidate; attività) ma anche attraverso l’organizzazione di eventi e apertura alla multimedialità e alle nuove tecnologie. La biblioteca deve soprattutto essere pensata e proporsi come un investimento per e sulla nostra gioventù. Attività realizzate dalla biblioteca periodo gennaio 2013 – giugno 2014 Ingresso nel Polo Regionale SBN Questo passaggio ha comportato dei periodi di chiusura del servizio per consentire l’effettuazione di varie operazioni ed è stato abbandonato il vecchio software per la gestione della biblioteca. Azioni realizzate: - Inventario del patrimonio documentario della biblioteca (gennaio 2013); - Formazione del personale della Biblioteca per l’utilizzo del nuovo software “Sebina Open Library” con numerosi corsi di formazione organizzati dalla Provincia di Venezia;

un maggior numero di contatti per questo, siamo esperti in Tecnica fotografica e fotoritocco per essere in grado di valorizzare al massimo le Vostre foto. 5. LE PLANIMETRIE: CHIARE, IMMEDIATE E CON "QUELL'IDEA IN PIU'": per coloro che stanno cercando un'immobile in cui abitare o lavorare, la planimetria rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per comprendere gli spazi e per determinare se essi siano adatti alle proprie esigenze e idonei ad ospitare i propri arredi. Per questo, ridisegnando tutte le planimetrie, aiutandoci con i colori e le indicazioni testuali, le rendiamo semplici ed immediate. 6. LA PUBBLICITA' : DAGLI ANNUNCI AI SOCIAL NETWORK: il cartello e l'annuncio in vetrina sono gli strumenti pubblicitari tradizionali associati alla figura dell'agente immobiliare, ma il presente ed il futuro riguardano altrove!. Portali internet, social network, web advertising, annunci geolocalizzati raggiungono capillarmente, 24 ore su 24, oltre il 80% dei clienti alla ricerca di un immobile lo cerca via web. 7. SHOWROOM IMMOBILIARE: nel vivace centro storico di Mirano, l'agenzia "La Miranese" , in via Castellantico 21, è una splendida vetrina per il tuo immobile. 8. E SE STAI CERCANDO...: se hai la necessità di trovare un immobile residenziale o terziario, ma hai poco tempo da dedicare alla ricerca o desideri avvalerti dei consigli di un esperto, potrai decidere di affidarti ad un House Hunter, un professionista poliedrico con competenze che spaziano dal campo

- Bonifica dei dati confluiti nel sistema provinciale da parte del personale della Biblioteca; - Azzeramento della banca dati utenti e iscrizione ex novo degli utenti della Biblioteca; - Campagna informativa: comunicati stampa, predisposizione di dépliants informativi e guida all’uso dei nuovi servizi anche on-line, informazioni al banco prestiti. Progetto P3@ Veneto Realizzazione, grazie ad un finanziamento del “Fondo Europeo per lo sviluppo regionale 2007- 2013”, di un Punto di Accesso Pubblico ad Internet P3@ Veneti, uno spazio destinato ad attività di Accesso, Assistenza e Acculturazione all’utilizzo della Rete Internet e di servizi informatici, dotato di 5 postazioni utilizzabili gratuitamente. Iniziative di promozione della lettura Le iniziative per ragazzi costituiscono la promozione di base per la Biblioteca. Il gradimento è elevato. E’ stato sviluppato un nutrito programma di visite scolastiche diversificate per classi di età. Sono inoltre stati organizzati incontri con esperti, mostre tematiche ed incontri con autori e illustratori di libri per ragazzi, laboratori di costruzione del libro, letture animate per le bambine e i

immobiliare, all'architettura, all'interior design. Dopo l'incontro conoscitivo, visiterà e selezionerà per te le soluzioni migliori e più aderenti alla tua ricerca ottimizzando tempi e risorse per giungere insieme e con successo all'individuazione dell'immobile ideale. 9. GESTIONE PATRIMONIALE: Il processo di gestione inizia con l’analisi delle esigenze reddituali e degli obiettivi temporali che ogni singolo cliente si pone in relazione ai propri beni immobiliari siano essi costituiti da un un’unica proprietà che da un consistente patrimonio immobiliare, con la fiducia data si possono fare tutti gli atti necessari alla corretta esecuzione dei contratti di locazione con specifico riguardo all'emissione degli avvisi di pagamento, riscossione dei canoni e delle spese condominiali ed all’adeguamento del canone di locazione nei modi e nei termini previsti dal contratto; effettuare i rinnovi contrattuali corrispondendo in via telematica le registrazioni annuali e calcolare le relative imposte e rivalse a carico del conduttore per le quote di sua spettanza; effettuare i conteggi per la ripartizione millesimale delle spese condominiali ripetibili, sulla base dei rendiconti predisposti dall'amministratore del condominio; stipulare idonea assicurazione di rischio locativo/ricorso vicini per tutto il periodo di validità del mandato; intervenire per la risoluzione di ogni problematica, sia di natura burocratica che tecnico/pratica, relativa all’immobile; fornire assistenza al legale per il recupero di eventuali morosità, sfratti e licenze di finita locazione; fornire, con

bambini delle scuole dell’infanzia. Le iniziative per gli adulti. In collaborazione con le associazioni locali di promozione culturale, e in regime di volontariato, nel 2013-2014 sono stati organizzati i seguenti appuntamenti: - con Leggidonna: 7 incontri “La riscoperta di Irene Nemirovsky” conclusi con Letture dalle opere a cura del gruppo teatrale “La Compagnia delle Smirne”; 3 incontri “Riflessione sul movimento delle donne ieri e oggi. La lettura dell’opera di Elisa Salerno; “Incontri primavera 2014”, presentazione e lettura di alcune opere di Marguerite Yourcenar conclusa con lettura scenica dei testi ad opera de “La Compagnia delle Smirne”. - con la Parrocchia di Mirano e il Seminario di Treviso, serata di incontri presso la Biblioteca Comunale: “A viso aperto”. - con la Comunità solidale “Il Grappolo” creazione del gruppo di lettura “EQUIlibri”. - Autori in Corte, 5 appuntamenti tra aprile e maggio in cui 6 autori del territorio (Fabio Amadi e Pompeo Volpe, Renato Vecchiato, Paolo Pietrobon, Gianfranco Perulli, Roberto Lamantea) hanno presentato le loro opere. - Allestimento presso la Biblioteca di varie esposizioni tematiche di libri in occasione di particolari ricorrenze (giornata della memoria, festa della donna, anniversario del Vajont...); stampa e distribuzione

ESCLUSIVAMENTE PESCE: • RISOTTI • PASTICCI • SPAGHETTI • FRUTTI DI MARE • PESCE ALLA GRIGLIA • CICCHETTI DI PESCE

cadenza annuale, il dettagli dei canoni percepiti per l'anno solare per la determinazione del reddito da fabbricati. 10. UN CONSULENTE SEMPRE AL TUO FIANCO: In un settore che è spesso criticato, è il singolo agente immobiliare che deve fare la differenza. Prima di scegliere a chi affidare il tuo immobile, chiedi quali attività intraprenderà per promuoverlo e valorizzarlo, con che tipo di struttura, risorse e personale ti supporterà e il grado di esperienza. A parità di "provvigioni" richieste, scegliere l'agenzia giusta significa avere opportunità di successo molto diverse. Più che il costo, valuta il risultato. Ricorda che le persone che trattano la vendita/locazione del tuo immobile devono essere agenti immobiliari iscritti al ruolo in camera di commercio, solo loro hanno diritto alla provvigione.

Scantamburlo Alberto

agli utenti delle relative bibliografie. Mostre: - 11 maggio – 16 giugno 2013 Mostra Harmonia Plantarum a cura dell’Associazione Riviere e allestimento della “Casa delle Muse”; - 11-20 ottobre 2013 presso la Casa delle Muse mostra dedicata a Marika Kucerkova; - 16 marzo – 16 maggio 2014 presso la Casa delle Muse mostra Venezia Salva omaggio a Simone Weil; - 31 maggio – 15 giugno Mostra a cura dell’Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea da titolo Resistere senz’armi. Storie di internati militari italiani nel Terzo Reich (1943-1945)”; - 26 luglio – 9 agosto “Mayors for Peace” nell’anniversario del disastro atomico di Hyroshima e Nagasaki. Pari Opportunità: varie iniziative a novembre in occasione della giornata contro la violenza sulle donne e per il marzo donna 2014; Pace: Varie iniziative del Centro per la Pace e la Legalità Sonja Slavik culminate nella seconda edizione della Festa Cittadina per la Pace e la Legalità l’1 giugno 2014. RENATA CIBIN Delegata attività culturali

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L’impegno della commissione pari opportunità per sensibilizzare al valore della donna Quest’anno la Commissione Pari Opportunità, dopo aver organizzato un mese di Marzo ricco di eventi culturali, si è occupata di redigere il programma relativo a tutto l’anno 2014. La Commissione inoltre intende proseguire la propria attività in collaborazione con enti ed associazioni presenti nel territorio, avvalendosi anche di contributi esterni; in particolare parteciperà ai vari progetti insieme alla Commissione Intercomunale. La Commissione, tenendo conto di ciò che è già stato affrontato nel programma dell’anno scorso, si impegnerà a sviluppare e proseguire quattro temi così individuati: 1. Conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro E’ nostra intenzione affrontare le politiche di conciliazione tra vita familiare/privata e professionale attraverso dibattiti ed incontri con esperti che trattino le differenze, le condizioni e le esigenze delle donne. L’argomento, già affrontato in occasione dell’incontro nel mese di Marzo 2013 ‘Donna e Lavoro’, sul ruolo della figura femminile nel mondo del lavoro e le nuove professionalità, ha suscitato particolare interesse, soprattutto da parte delle giovani. 2. La violenza contro le donne Anche quest’anno la Commissione si occuperà di contrastare la violenza nei confronti delle donne, facendo conoscere le strutture e gli aiuti logistici a cui le donne vittime di violenza possono ricorrere in caso di necessità. In questo contesto si inserisce la promozione dello sportello ‘Sonia’, uno spazio gratuito dedicato alle donne che vivono situazioni di violenza e maltrattamento, gestito dalla Cooperativa Iside di Noale in collaborazione con la Commissione Intercomunale delle Pari Opportunità. L’argomento era già stato approfondito in occasione del dibattito organizzato nel mese di Marzo ‘Chi ha paura delle donne: Amore e differenza’, tenuto dallo psicoterapeuta Angelo Varese, e attraverso il progetto di arte pubblica ‘Zapatos Rojos’ che si è svolto l’8 Marzo a Mirano in Piazza Martiri e nella Cittadella degli istituti superiori: un momento originale e toccante per dire No alla violenza con la dipintura delle scarpe rosse e, il 9 Marzo, con l’installazione in piazza a Noale, insieme agli altri comuni che fanno parte della Commissione Intercomunale. E’ proprio proponendo e sostenendo le diverse forme di produzione artistica, teatrale e musicale delle donne, che si intraprende un cammino di coscienza di sé, delle proprie possibilità e dei propri diritti. Sempre privilegiando l’aspetto culturale, il 17 giugno, al Teatro Belvedere di Mirano, è stato proposto dal Centro Servizi del volontariato di Venezia uno spettacolo teatrale ‘Malamoreno’, di Nicoletta Maragno, basato su storie vissute e testimonianze di donne maltrattate, in collaborazione con la Provincia e la Commissione Intercomunale. Nel mese di novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è in programma uno spettacolo teatrale a tema e/o la presentazione di un libro ispirato all’esperienza nei centri antiviolenza. 3. La cultura di genere La Commissione si propone di diffondere e pro-

muovere la cultura di genere e delle pari opportunità tra uomini e donne, e l’assenza di ogni forma di discriminazione relativa al genere. Si ritiene necessaria la visione femminile del mondo e il suo relativo stile di lavoro come risorsa preziosa e come atto di giustizia sociale, perché guardare al mondo dal punto di vista delle donne vuol dire porre al centro i bisogni e le risorse di tutti. Da qui prende spunto l’idea di arricchire l’offerta culturale di Mirano organizzando spettacoli, concerti, mostre d’arte, di fotografia, attività che mettano in primo piano il sapere delle donne. In questo contesto si inserisce la mostra ‘Venezia Salva’, omaggio a Simone Weil, che si è tenuta tra marzo e aprile, in collaborazione con Vittoria Surian e l’Associazione Riviere. La mostra è stata ospitata presso la Casa delle Muse, spazio espositivo all’interno della Barchessa Giustinian Morosini, dedicato ad opere realizzate dalle donne, la creazione del quale è stata fortemente voluta e sostenuta dalla Commissione. Legati alla mostra, sono stati organizzati cinque incontri presso la Casa delle Muse, con il proposito di sviluppare gli argomenti cardine della Città, dello Sradicamento, della Forza, dell’Attenzione e della Bellezza dell’opera di Simone Weil. Sempre nel mese di marzo, dall’Associazione culturale Leggidonna di Mirano è stato tenuto anche un ciclo di lezioni sulla scrittrice Marguerite Yourcenar. E’ in programma un convegno nazionale organizzato dall’associazione ‘Autorità femminile nella politica’, un movimento di pensiero sorto di recente a Mirano, che trae ispirazione dal libro ‘Sovrane’ di Annarosa Buttarelli. Si precisa che tutte queste attività vengono sempre organizzate senza oneri di alcun genere per il Comune, tranne che per l’utilizzo degli spazi pubblici più adeguati all’evento. 4. La Commissione Intercomunale Nel 2012, per iniziativa del Comune di Noale, è stata istituita la Commissione Intercomunale Pari Opportunità, che annovera al suo interno i Comuni di Salzano, Spinea, Martellago, Santa Maria di Sala, Scorzè e, dall’anno scorso, anche Mirano, con Deliberazione di Consiglio n° 100/2013. La Commissione Intercomunale, dotata di uno Statuto che regola il suo operato e le sue finalità, si occupa di promuovere e sensibilizzare le donne e gli uomini riguardo alla differenza di genere, secondo i medesimi principi delle singole Commissioni Comunali. Insieme alla Commissione Intercomunale abbiamo partecipato ad un bando regionale nell’ambito delle iniziative a sostegno di progetti, proposti dagli Enti locali, volti a garantire la piena realizzazione delle pari opportunità tra uomo e donna, ed abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Regione Veneto che verrà utilizzato a favore di attività da promuoversi in tutto il territorio del Miranese. La Presidente della Commissione Pari Opportunità Sandra Pegoraro La Componente della Commissione Pari Opportunità Erika Niero

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Mirano Cultura La cultura è il patrimonio intellettuale e materiale di cui è dotata ogni società, la sua identità in divenire. La cultura non è mai fissa, è mutevole nei suoi elementi costitutivi che sono le norme e i valori al cui interno i soggetti sociali sono chiamati ad agire. Avvicinare le persone, di tutte le età e di tutte le estrazioni sociali, al teatro, alla musica, all’arte, al godimento del bello per favorire il senso di appartenenza ad una collettività e viverla con agio, è uno scopo da perseguire in vista del benessere individuale e collettivo che è legato anche alle condizioni ambientali, all’aria che si respira, agli spazi in cui ci si muove con agio, al tempo che si può dedicare alle relazioni e all’accrescimento culturale. Si evidenzia, da quanto detto, la necessità di intendere il termine Cultura in senso ampio, antropologico e, quindi, aperto alle culture della legalità e dei diritti umani, della solidarietà e del volontariato, della differenza e delle differenze, che sono diventate l’orizzonte teorico contemporaneo. A livello politico-amministrativo si intende per Cultura l’insieme delle Manifestazioni artistiche, musicali, teatrali, prodotte e/o promosse, e il Patrimonio monumentale e ambientale, come il nostro, che è un vero museo a cielo aperto. Un’altra opportunità è costituita dal polo studentesco tra i più ampi della provincia e la presenza di tanti bambini e giovani è linfa per un paese in cui il loro numero progressivamente si riduce. Istruzione e Cultura devono essere, quindi, concepite come un nesso inscindibile, poiché a scuola ci si educa all’interno di una cultura e si produce cultura in un continuo rapporto di scambio che ha, come fulcro, la memoria. L’autonomia scolastica riconosce la scuola come auto-normata e produttrice di saperi che possono e debbono riversarsi all’esterno in un rapporto proficuo con la cittadinanza. Solo alcuni esempi: i concerti del I Circolo; le attività sui diritti e la legalità del II; il progetto Auschwitz dei Licei; l’Expo degli Istituti Tecnici non restano chiusi all’interno delle singole scuole. Istruzione e cultura sono diritti di cittadinanza e la loro fruizione è democratica se a tutti e tutte è data l’opportunità di accedervi. Le politiche scolastiche e culturali di un Comune, a partire dai nidi e dalle materne, non producono profitti in denaro ma, di più, garantiscono la qualità della vita e delineano l’orizzonte spirituale della cittadinanza at-

tiva. E poi circa 40 associazioni culturali, riunite nell’appena ricostituita Consulta, dotate di autonomia e straordinaria capacità di iniziativa, sono le principali promotrici della cultura. Gli appuntamenti da loro proposti sono raccolti nella pubblicazione mensile autoprodotta “Calendario delle Manifestazioni” (pubblicato anche sul sito web dell’Ente). La Biblioteca, due strutture teatrali, due sale per esposizioni, le scuole, la Casa della Musica, i centri civici, le chiese, i centri parrocchiali, molti siti all’aperto, dislocati su tutto il territorio comunale, sono i luoghi della cultura. Le Stagioni Teatrali 2013-2014 e 20142015. La Stagione Teatrale di Mirano 20132014 era intitolata “La Città a Teatro” e, a giudicare dai numeri, è andata proprio così: sette appuntamenti di prosa, quattro domenicali per bambini e famiglie, cinque appuntamenti dedicati alle scuole di Mirano e cinque serate off al Teatro Belvedere con giovani compagnie emergenti. In totale 4713 spettatori. Le novità sono state molte: l’introduzione innanzi tutto di una rassegna per famiglie la domenica pomeriggio con quattro titoli di rilievo nel panorama del teatro per l’infanzia, da La Piccionaia – I Carrara al Teatro Gioco Vita al Teatro dell’Archinvolto. Grande adesione anche da parte del mondo della scuola miranese agli appuntamenti dedicati agli istituti scolastici del Comune di Mirano: cinque spettacoli tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria per un totale di 1.579 tra ragazzi e docenti. La rassegna di prosa, da sola, ha fatto registrare un +9,4% di presenze rispetto alla precedente stagione. Su questa strada si continuerà per il prossimo anno, il programma è già stato definito. Il Comune di Mirano è, con altri Comuni dell’Unione, all’interno di reti teatrali/musicali promosse dalla Regione, dalla Provincia e da altri enti come “Paesaggio con Uomini”, “Ubi Jazz” e “Rete Eventi”. Nel mese di maggio si sono conclusi i corsi dell’anno accademico 2013– 2014 dell’“Università Aperta: corsi di formazione per giovani e adulti”. A partire dal mese di ottobre 2014 saranno proposti i corsi per l’anno accademico 2014-2015 con la stessa formula. RENATA CIBIN Delegata attività culturali

Trattoria al TiroaSegno Via Belvedere, 27 - MIRANO (VE) - Tel. 041.5791080 - Cell. 333.5284114

Venerdì 17 ottobre A TAVOLA CON I FUNGHI Ad ogni fungo il suo piatto

A Novembre - l’Oca IN DEGUSTAZIONE PIATTI DELLA TRADIZIONE “Pignatta di oca bollita e Rastajat (gnocchi di polenta) con oca affumicata”


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Un appello dai carcerati del “Due Palazzi” di Padova Serve una legge che "salvi" i nostri affetti Della situazione carceraria in Italia si parla solo occasionalmente e per lo più solo in concomitanza di fatti eclatanti; poi piomba il silenzio, come se dentro quelle mura non ci fossero persone che vivono i loro sentimenti, i loro affetti, i loro rimorsi, le loro aspettative nella più triste solitudine quotidiana. Chi scrive queste brevi considerazioni ha potuto rendersi conto direttamente delle tante esperienze raccontate dai detenuti del Carcere “Due Palazzi” di Padova accompagnando in visita didattica gli studenti del Liceo Scientifico di Dolo: si tratta di persone costrette a sopravvivere ogni giorno tra la noia e l’assunzione di psicofarmaci per poter sopravvivere, mentre in molti ci sarebbero grandi potenzialità da mettere al servizio della società per il proprio riscatto. Sia chiaro: nessuno di loro si vuole sottrarre al debito che ha con la giustizia, tutti riconoscono i reati, più o meno gravi, commessi; ciò che chiedono invece è che non siano calpestati i loro affetti e la loro dignità di esseri umani, insistendo soprattutto sul profondo disagio in cui sono coinvolte anche le loro famiglie. Per questo chiedono la liberalizzazione delle telefonate e l’introduzione dei colloqui riservati, come spiegano nell’appello di seguito riportato. Paolo Leandri

Per qualche metro e un po’ di amore in più Carceri più umane significa carceri che non annientino le famiglie «L’Europa non si può “accontentare” dei tre metri di spazio a detenuto per decretare che le nostre carceri non sono più disumane. Lo sono eccome, e lo sono in particolare per come trattano i famigliari dei detenuti: sei ore al mese di colloqui e dieci miserabili minuti a settimana di telefonata, spazi per gli incontri spesso tristi e affollati, attese lunghe, estenuanti, umilianti. E allora chiediamo all’Europa di occuparsi anche delle famiglie dei detenuti, e di invitare l’Italia a introdurre misure nuove per tutelarle. Siamo convinti che unirci in questa battaglia possa essere una forza in più per ottenere il risultato sperato. E noi speriamo che questa battaglia qualche risultato lo dia: una legge per liberalizzare le telefonate, come avviene in moltissimi Paesi al mondo, e per consentire i colloqui riservati. E una legge così, aiutando a salvare l’affetto delle famiglie delle persone detenute, produrrebbe quella “sicurezza sociale”, che è cosa molto più nobile e importante della semplice sicurezza. Firmiamo per chiedere finalmente questa legge, coinvolgiamo le famiglie di chi è detenuto, ma anche quelle dei cittadini “liberi”, perché in ogni famiglia può capitare che qualcuno finisca in carcere, e nessuno più dovrebbe essere costretto alla vergogna e alla sofferenza dei colloqui, come avvengono ora nelle sale sovraffollate delle nostre galere. Facciamo del 24 dicembre, vigilia di Natale, festa delle famiglie, una scadenza importante per sostenere, con tutte le forme di lotta non violente che riusciamo a immaginare, questa nostra richiesta. 24 dicembre 2014: per quel giorno, raccogliamo migliaia di firme, da tutte le carceri, per un po’ di amore in più».

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FILARMONICA DI MIRANO: PROSSIMI APPUNTAMENTI MUSICALI Il 2014 è stato un anno denso di appuntamenti per la Filarmonica di Mirano, anche se il brutto tempo ha rappresentato una variabile con cui dover far sempre i conti… In ogni caso, le esibizioni che si sono svolte regolarmente hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico, grazie anche ad un repertorio musicale sempre vario e alle diverse e originali collocazioni dei concerti. Per la parte finale dell’anno sono previste ulteriori esibizioni concertistiche tra le quali il “Concerto di Santa Cecilia” presso il Teatro di Mirano giovedì 20 novembre, il “Concerto dell’Immacolata”, presso la Parrocchia di San Leopoldo Mandic, domenica 7 dicembre e il “Concerto di Fine Anno”, ancora presso il Teatro di Mirano, giovedì 18 dicembre. Altri appuntamenti riguarderanno cerimonie con sfilata, e più precisamente: domenica 14 settembre a Zianigo per la Festa della natività della Beata Vergine Maria domenica 28 settembre a Campocroce in occasione dell’80° anniversario di fondazione dei Gruppi Alpini della sezione di Mirano domenica 5 ottobre a Mirano per la Festa del Volontariato domenica 2 novembre a Mirano in occasione della giornata delle Forze Armate e Commemorazione dell’unità d’Italia Da ricordare inoltre che a inizio ottobre partiranno i corsi della scuola di musica (propedeutica musicale e strumentale, teoria e solfeggio, sassofono, clarinetto, flauto, ottavino, tromba, trombone, corno francese, euphonium, bassotuba, batteria, percussioni varie, canto moderno e lirico, tastiera, pianoforte, chitarra e basso elettrico) oltre alle attività di musica d’insieme e laboratori musicali. Per informazioni telefonare al numero 041432596 (segreteria c/o Casa della Musica Via Gramsci 106 Mirano, il martedì e il giovedì mattina). Ulteriori indicazioni, aggiornamenti, notizie e curiosità sulle attività della Filarmonica si possono trovare nel nuovo sito dell’associazione : www.filarmonicadimirano.com

STAND GASTRONOMICO DELLA BANDA CITTADINA ALLA FIERA DI SAN MATTEO Anche quest'anno la Filarmonica, in occasione della Fiera di San Matteo (che si terrà a Mirano dal 19 al 23 settembre), gestirà uno stand gastronomico ubicato in zona Giardini, difronte al patronato. Si tratta di un'importante opportunità di auto-finanziamento per un'associazione che non ha scopo di lucro, ma che svolge da molti anni una fondamentale attività socio-culturale di diffusione della cultura musicale rivolta a giovani e meno giovani, a favore, quindi, di tutta la comunità. La gestione del servizio verrà effettuata dagli stessi suonatori della banda, da amici e simpatizzanti e non sono esclusi interventi musicali a sorpresa dei giovani e “vivaci” musicisti quando troveranno, tra un piatto e l’altro, anche il tempo di intrattenere il pubblico. Il menu offerto è tipicamente casalingo: gnocchi al ragù o al pomodoro, spaghetti in salsa, bistecche di cavallo, salsicce, affettati, formaggi, contorni, dolci… Lo staff della Banda metterà a disposizione degli ospiti la propria pluriennale esperienza per poter fornire pranzi, cene o semplici spuntini, in un clima di cordialità e allegria. La cucina funzionerà tutte le sere dalle ore 18.30 e, per i pranzi di domenica e lunedì, dalle ore 12.30. Un grazie anticipato a quanti verranno a trovarci e buon appetito!

Per far conoscere le problematiche carcerarie i detenuti di Padova hanno istituito una redazione giornalistica in cui realizzano una pubblicazione intitolata “Ristretti Orizzonti” (a cui è possibile abbonarsi) e dispongono del sito internet www.ristretti.org – mail: redazione@ristretti.it Direttore: Ornella Favero Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Nel cuore di Mirano, in via Castellantico 25, quasi all’ombra del campanile, si apre il porticato della storica “Taverna”, edificio che fin dalla facciata evoca l’atmosfera accogliente, l’aria “di casa”, che si respirerà all’interno. In realtà è un edificio la cui storia è segnata da un’ intrigante vicenda (leggenda o verità?), a lungo rievocata da un nome che forse oggi nessuno ricorda. Tavoli di legno robusto, tovaglie immacolate, vitrages alle finestre danno un tocco di intimità al locale, rievocando l’atmosfera rilassante delle antiche trattorie, in cui, attenti ad ogni dettaglio, troneggiavano i gestori, veri e propri “padroni di casa” pronti ad accogliere gli “avventori” (come si diceva con parola antica!), per farli sentire ospiti graditi. E infatti al bancone, adiacente alla cassa, troneggia la presenza signorile e discreta di Franco, sempre affabile e cortese nel suggerire ai clienti l’angolo della sala in cui accomodarsi, in attesa di gustare i molti manicaretti proposti dal menù. Di Graziana, la moglie, appare talvolta, e subito discretamente scompare, l’accattivante sorriso. Così come discreta e riservata è la presenza di Giulia, la giovane figlia. Sembra proprio avere la stoffa del gestore, malgrado la giovanissima età che lo costringe suo malgrado a restare dietro le quinte lottando con i compiti scolastici, l’intraprendente Leonardo, il figlio minore. Dopo avervi fatto accomodare al tavolo, subito appariranno, armati di taccuino elettronico, Claudio o Manuela, a cui affidarsi per la scelta del menù. Se vi toccherà Claudio, apprezzerete la distaccata riservatezza, tipica del maître di qualità, con la quale saprà guidare le vostre scelte, interpretare i vostri desideri culinari, assecondare le vostre golosità. Se vi si accosterà Manuela, gusterete il calore di un entusiasmo che non potrà fare a meno di coinvolgervi, di una affettuosa cordialità che, assieme ai suggerimenti ed alle spiegazioni relative al menù – o alle no-

vità presenti in cucina- , vi regalerà amicizia. E, assieme ad un fresco boccale di birra, sempre ideale per accompagnare la pizza, o ad un buon bicchiere di vino locale, rilassandovi in attesa della vostra portata, gusterete il felice intreccio di elementi veneti ed elementi partenopei che caratterizzano il locale. Non solo nell’elenco dei piatti, nella sfilata dei dolci schierati in bell’ordine nelle apposite vetrinette, nella tavolozza di antipasti e nella multicolori composizioni di frutta che fanno mostra di sé all’inizio della sala, ma anche nei mattoni a vista delle ancora rustiche pareti cui si alternano chiazze di scene agresti di gusto napoletano, nelle suppellettili, nel panorama che, in una delle sale, quasi continuando un colorato affresco di Stefania, l’artista della famiglia, si apre su uno dei parchi delle tante ville venete che rendono così bella Mirano. E, in effetti, chi più di Franco, che a Mirano opera da tempo immemorabile contribuendo al buon nome del paese, può essere considerato cittadino miranese? E in chi più che in Franco, che ha saputo portare nella nostra terra la ricchezza di una cultura solare, si può riconoscere il calore della costiera campana? E intanto, finché vi guardate attorno, saranno arrivati, portati da uno staff di gentili veloci ragazze, i sontuosi antipasti di pesce, o le sobrie ed eleganti insalate… calamarate, sarde in saór, fritture, grigliate, scaloppe… pizze e schiacciate di tutti i tipi, e sarà il tempo di mangiare con gusto. Vi accompagnerà e farà da sottofondo alla vostra conversazione il brusio di altre conversazioni, in un luogo in cui coppie di innamorati, compagnie di giovani, raduni familiari plurigenerazionali, ritrovi di amiche, si intrecciano, trovando un loro spazio ideale. E, se i bimbi vorranno, potranno divertirsi a guardare i pesci di un piccolo acquario far capolino tra le rocce, finché gli adulti assaporeranno il “caffè speciale” proposto dalla casa.

Franco Cavaliere e famiglia Vi aspettano con le loro specialità!


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COOPERATIVA ACLICOOP: UN SERVIZIO ALLA PERSONA NEL MIRANESE Dal 1984 AcliCoop Società Cooperativa Sociale Onlus è attiva sul territorio del miranese con servizi specializzatinella cura assistenziale ed educativa alle persone disabili e ai loro famigliari. Suo scopo è sempre stato quello di generare socialità attraverso la produzione di beni e servizi relazionali e la promozione di esperienze comuni che soci, dipendenti e collaboratori vivono insieme. Con sede in via Marconi 33 a Mirano,la sua attività è mirata all’inclusione sociale di persone diversamente abili, valorizzandone risorse e capacità e accompagnandole con un sostegno di tipo educativo-formativo nel loro percorso di vita. Ciò ha significato per la Cooperativa un grande impegno che in trent’anni di attività ha comportato investimenti strutturali e in risorse umane. AcliCoop offre oggi lavoro a circa 80soci-lavoratori e contribuisce alla cura assistenziale ed educativa di oltre 230 persone residenti nel territorio dell’ASL 13 Mirano-Dolo concorrendo in modo decisivo nel sistema dei servizi socio-sanitari. Dal 2013 forma, con le Cooperative Sociali Primavera, Il Villaggio Globale e Fai Veneta, ilGruppo CooperativoSolidalia, che opera nel territorio del Miranese e del Dolese nell’ambito dei servizi alla persona e dell’integrazione lavorativa di persone disabili, svantaggiate o deboli, espulse dal mondo del

lavoro.L’unione delle esperienze delle singole cooperative, mantenendo le proprie specificità,è risultato strumento vincente per l’offerta di servizi di qualitàalla persona e di nuove opportunità lavorative. Fin dalle origini con il mandato ricevuto dall’ASL13 per la gestione di laboratori micro-progettuali all’interno dei C.E.O.D. (Centri Educativi Occupazionali Diurni) di Peseggia, Mirano, Spinea, Olmo, Dolo ed Oriago e dall’istituzione dei suoi primiprogetti,gli odierni Centri Diurni Occupazionali “Tangram 1” e “Tangram 2”-attivati attorno alla metà degli anni novanta- a cui ha fatto seguito nel 2006 l’apertura delcdo “Merlino”, l’impegno di AcliCoop è sempre statola promozione di una società inclusiva in cui le attività sono volte a sostenere percorsi di autonomia. Nel 2010 la cooperativa si è impegnata con un ulteriore investimento economico-progettuale nell’apertura del Centro Polifunzionale Archimede di Salzanodove, accanto ai servizi succitati, è presente “Atelier”- un nuovo spazio laboratoriale e creativo pomeridiano- e il doposcuola per i bambini dell’adiacente scuola elementare.Il Centro dispone, inoltre, di spazi affittabili da associazioni e privati, per attività sociali e culturalinonché feste di compleanno. Sempre a Salzano da quasi dieci anni la cooperativa gestisce la comunità alloggio “la Villetta” dalla cui

esperienza è nata quest’anno la collaborazione con Villaggio Solidale che ha prodotto le iniziative della Comunità alloggio ‘Eos’ e gli appartamenti protetti per persone in situazione di vulnerabilità nella sede di Casa Nuova Aurora di Mirano. In fine vogliamo sottolineare che ogni nostra attività e la professionalità del personale di Aclicoopèriconosciuta dalle Autorità Territoriali (Comuni e ASL) che si appoggiano sulla nostra consolidata esperienza per rinnovate collaborazioni. Aclicoop, nell’ottica di un miglioramento continuo della qualità dei servizi erogati, ha deciso d’intraprendere un percorso di certificazione al Sistema di Gestione Qualità e dal 2008 è in possesso di certificazione RINA ISO 9001:2008. Dalle decennali attività artigianali di cartonaggio, lavorazione della pelle e del legno, della tessitura a telaio deicentri Tangram e Merlino hanno preso vita ipregevoli manufatti delle linea artigianale MAGA MAGO’.E’ possibileacquistareregali personalizzati, o su ordinazione, oggetti per lieti eventi quali battesimi, matrimoni e altre piacevoli ricorrenze. Le persone che collaborano alla realizzazione della Linea Artigianale Maga Magò acquisiscono un ruolo e si sentono utili. Anche un oggetto può rappresentare un gesto di solidarietà. Questo è lo stile della Cooperativa!


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Confindustria stato di salute delle aziende del miranese Confindustria, come ben noto è una associazione priva di scopi di lucro, interamente mantenuta dai contributi versati dalle aziende che, su base volontaria, hanno deciso di iscriversi, i contributi variano in base alla dimensione aziendale, lo scopo associativo e’ quello di rappresentare le aziende nel loro insieme e di fornire alle aziende associate alcuni servizi come ad esempio nei settori: fiscale, ambientale, sindacale, estero. Nonostante “Confindustria” sembri rappresentare solamente il mondo dell’industria, in realta’ a questa associazione fanno parte anche innumerevoli aziende del settore dei servizi e del commercio ed in generale, aziende anche con poco personale, ma che hanno necessità di servizi particolari. Ho voluto fare questa premessa perchè talvolta si pensa che certe associazioni siano dei carrozzoni mantenuti dallo Stato, ma questo non è il caso, Confindustria e Confindustria Venezia dipende per il suo mantenimento in vita, solamente dai versamenti degli associati con bilanci pubblici e trasparenti.

Relativamente al Comune di Mirano, Confindustria Venezia associa un buon numero di aziende di diversi settori, come ben noto Mirano non ha una spiccata valenza industriale, vi sono solamente due zone industriali commerciali di dimensione tra l’altro contenute, con aziende per lo più del settore dei servizi e del commercio. Lo stato di salute delle aziende miranesi risente molto della situazione economica complessiva nazionale, con aziende storiche che davano lavoro a molte persone, che hanno dovuto chiudere, vedi i casi della storica azienda di scope F.lli Salviato di Mirano o della azienda di sacchetti di polietilene Andelini, mentre altre sono riuscite a mantenersi in vita, attuando politiche di espansione in settori e/o mercati diversi, in ogni caso tutte hanno contratto al minimo i costi gestionali e il personale. Anche il settore immobiliare che per tantissimi anni rappresentava un settore quasi privo di rischi in Mirano, dove ad esempio non si trovavano capannoni in affitto ne’ case a buon mercato, adesso ha un eccesso di offerta, per cui è molto

semplice trovare capannoni industriali e case. Diciamo che a Mirano forse l’unico “settore” che ha conosciuto crescite in questi ultimi cinque anni di forte crisi è stato il centro cittadino di Mirano, con una sua forte attrattività, dovuta ad una bella piazza, molti locali alla moda, la facilità di accesso, la presenza di molti parcheggi gratuiti intorno alla stessa, per cui molti giovani, specialmente nel week end che provengono da paesi vicini preferiscono Mirano. A differenza di altri paesi come ad esempio Mestre, che ha scelto la strada di multare chiunque vi transiti nelle ZTL attraverso efficientissimi occhi elettronici, di avere di fatto solamente parcheggi a pagamento, tra l’altro permettendo la nascita di enormi centri commerciali nell’hinterland (ed i cui risultati si vedono: attività commerciali che chiudono, negozi vuoti, clienti che non vanno più a comprare nulla nel centro di Mestre, forte microcriminalità), dicevo che nel tempo Mirano è riuscita a diventare una calamita in grado di esercitare una forte attrattività di per-

sone che da altri paesi limitrofi la scelgono ogni giorno. E’ di questi giorni la decisione del Comune di Mirano di non mettere ulteriori parcheggi a pagamento, va dato merito all’Amministrazione Comunale e alla sua Sindaca di aver ascoltato le varie voci del mondo dell’impresa e dei cittadini, non ultima quella del sottoscritto, che sottolineava i rischi di scelte che ostacolano la fruibilità di quello che è il nostro centro commerciale, culturale, direzionale: “La Piazza di Mirano”, e come nessun centro commerciale al mondo faccia pagare i parcheggi ai propri clienti Diciamo che in questi anni di crisi è opportuno che tutti, qualunque ruolo si rivesta, debba far di tutto per salvaguardare l’occupazione e le aziende, per molti anni si è visto l’azienda solo dagli aspetti negativi si è pensato all’azienda come un qualche cosa che inquina, fa incidenti, sfrutta, è dedita al profitto (quasi fosse un’azione negativa e peccaminosa), adesso in questi anni, con ritmi di perdite di lavoro come in luglio, di mille persone al

giorno, si sta riscoprendo che avere un lavoro è importante e un pò alla volta si sta comprendendo che sono solamente le aziende a creare lavoro, reddito, salari, stipendi. Quindi ogn’uno deve fare il suo per permettere alle aziende di sopravvivere, l’imprenditore deve persegue i fini aziendali, il lavoratore deve fare di tutto affinchè l’azienda sia più competitiva, la struttura pubblica deve costare di meno perchè il livello attuale di tassazione è tale da non essere più conveniente produrre, gli amministratori locali e nazionali quando prendono le loro decisioni devono chiedersi “con questa decisione favorisco oppure creo un ostacolo in più alle aziende?”, solo così quando vi sarà questa consapevolezza del ruolo delle aziende e della necessità che queste debbano vivere e stare con le proprie gambe sul mercato, potremo iniziare ad uscire fuori da questa pesante e fortissima crisi. Frasson dr. Pietro referente di Confindustria di Mirano

Mirano un coro unanime dei commercianti:

“GIÙ LE MANI DALLA PIAZZA” NO ALLA ZTL, NO AI PARCHEGGI A PAGAMENTO Già nello scorso articolo di aprile avevamo evidenziato all’Amministrazione Comunale i pericoli di una Piazza non fruibile dai cittadini. Con l’estensione della ZTL nel periodo estivo si è già delineato il futuro che ci aspetta: calo dei fatturati, degrado, e spopolamento del centro storico. Questo non ascoltare le Associazioni dei Commercianti ha dimostrato poca lungimiranza e visione politica. La piazza di Mirano è un centro commerciale a cielo aperto, culturale e di servizi. Bisogna far arrivare la gente e non ostacolarla. Cosa succederebbe se un Centro Commerciale avesse il parcheggio a 1 km, o avesse il parcheggio a pagamento? Mirano negli anni è diventata un’attrattiva per tutto l’hinterland. Quest’anno la decisione dell’Amministrazione Comunale di chiudere la piazza nel periodo estivo tutte le sere dalle ore 21,00

ha portato un calo enorme di presenze e di lavoro per tutte le attività del centro aperte anche di sera, compreso vari episodi di vandalismo e furti dovuti alla mancanza di passaggio. Speriamo che dopo questo negativo esperimento la cosa non si ripeta. Invece, ricordando il successo ottenuto lo scorso anno con l’apertura domenicale della piazza, in mancanza di manifestazione, per resistere alla concorrenza dei centri commerciali con l’apertura dei negozi sotto il periodo natalizio, quest’anno chiediamo la sospensione della ZTL domenicale. Tutto ciò prendendo spunto anche dal dietro-front dell’Amministrazione Comunale di Mestre che per fronteggiare il grave momento di difficoltà economica, ha deciso di sospendere la ZTL ed eliminare i parcheggi a pagamento. Ascoltando i commercianti il centro è

tornato a vivere!!! Altrettanto spaventa la proposta/progetto dell’Amministrazione Comunale di Mirano di ampliare e affidare la gestione e il controllo dei parcheggi a pagamento a un’azienda esterna. Con l’arrivo degli ausiliari, veri e propri “mercenari“ dei parcheggi, che non faranno altro che portare più introiti alle casse comunali togliendoli dalle tasche dei cittadini si condannerà definitivamente il commercio del centro storico. Sarà inevitabile l’allontanamento dei clienti che dirotteranno i loro acquisti nei centri commerciali della periferia, come già accaduto a Dolo, Caorle, Treviso e altri comuni. Concludendo speriamo che l’amministrazione non continui a seguire solo dei preconcetti demagogici, ma che guardi più alla concretezza ascoltando il tessuto economico e sociale di Mirano.

GIAPPONE D’AUTUNNO L’autunno in Giappone è la stagione del foliage, quel momento speciale in cui il verde degli alberi si trasforma in un’incredibile tavolozza di colori, con sfumature che vanno dal rosso al giallo, dall’oro all’ocra. Lo spettacolo di cromie e di luci si riproduce ogni anno dal nord al sud del Paese e da settembre a dicembre, con tempistiche diverse a seconda delle latitudini. A settentrione, nella penisola di Hokkaido, è pratica comune in questo periodo dell’anno dedicarsi a meravigliose escursioni fra boschi e

montagne, per ammirare le tinte sfaccettate che assumono gli alberi. Ma anche la regione di Tokyo, il Giappone centrale – dove giunge il maggior numero di visitatori – riserva piacevoli sorprese. I giardini tradizionali giapponesi di Rikugien e Koishikawa Korakuen, nel centro di Tokyo, risalgono al primo periodo Edo (XVII secolo) e rappresentano un ottimo punto di partenza per scoprire il fenomeno del foliage, passeggiando nella natura e fra centinaia di aceri che si colorano di rosso e giallo vivo, per poi concedersi un’ottima tazza di tè in una delle tipiche teahouse aperte al pubblico. A Rikugien, inoltre, dal 22 novembre al 9 dicembre, dal tramonto fino alle 21.00 circa, gli alberi si illuminano nella notte, regalando una magica atmosfera. Il monte Takao e il suo tempio sono facilmente raggiungibili dal centro della capitale in meno di un’ora, e offrono momenti di vera pace e tranquillità. Dalla cima del monte Takao, a circa 600 metri di altitudine, nei giorni di bel tempo la vista spazia fino a Tokyo, Yokoama e al Monte Fuji, mentre nel tempio

buddista i giapponesi chiedono fortuna e prosperità alle divinità della montagna. E’ qui che, nella seconda metà di novembre, moltissimi abitanti della capitale vengono ad ammirare il koyo. Per chi ha invece a disposizione uno o due giorni di tempo per un’escursione da Tokyo, in autunno sono da non perdere gli spettacoli naturali offerti dalla regione dei cinque laghi Fuji (Fujikogo), dall’area di Nikko e dalla bella città costiera di Kamakura. La regione dei cinque laghi Fuji si trova a circa 1000 metri d’altitudine, a circa due ore di treno da Tokyo, ed è un’ottima base di partenza per chi desidera scalare la più famosa montagna del Giappone, ma è anche luogo di svago e tranquillità, da dove godere della vista del monte Fuji, dedicarsi ai bagni termali e ammirare il fenomeno del foliage. Nikko, a 125 chilometri da Tokyo, è una città famosa per i suoi templi decorati, situata all’ingresso del Nikko National Park, ricco di cascate, sorgenti, laghi, e dove non è raro trovare colonie di scimmie selvagge. I colori dell’autunno sono particolarmente vivaci nell’area del lago Chuzenji, situato ai piedi

di un antico vulcano sopra la città. A Kamakura, situata a circa un’ora da Tokyo, è particolarmente affascinante la combinazione delle tinte autunnali con i templi e i luoghi di preghiera del suo antico centro storico: intorno al XII secolo, infatti, Kamakura divenne la capitale del Giappone, per circa cento anni. Oggi è comune associare il Giappone alla tecnologia e ad uno stile di vita moderno. Il Paese del Sol Levante è, però, anche e soprattutto una terra di antiche tradizioni e dove è fondamentale il contatto con la natura, i suoi boschi ed i suoi alberi. In effetti il 66% del territorio giapponese è ancora ricoperto da foreste ed è credenza che le divinità abitino rocce e giganti alberi sacri – i cosiddetti Goshinboku. Per costruire i templi ed edificare le loro case i giapponesi utilizzano tradizionalmente il legno, perfetto per vivere in un clima caldo ed umido. Le vasche da bagno tradizionali giapponesi sono realizzate in legno di cipresso, e quando vengono riempite d’acqua si produce un forte aroma che regala l’illusione di trovarsi in una rigenerante foresta

verde. Espressione compiuta dell’amore giapponese per gli alberi e il legno è, del resto, il bonsai: versioni in miniatura di pini, pruni e aceri che hanno centinaia d’anni, anima perfetta di una vera forma d’arte qual è il giardino giapponese. Da Aprile è possibile raggiungere facilmente il Giappone dal Veneto con un comodo volo Alitalia diretto Venezia Tokio. Rudy De Pol


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PER UNA MIRANO SEMPRE PIÙ VIVIBILE Sicurezza – Polizia Locale - ZTL estiva: tutte le sere, dalle 21.00 alle 6.00 sino al 16 settembre. Non è frutto di un intervento punitivo verso qulacuno, bensì è un provvedimento deciso per dare una maggiore possibilità ai cittadini di godersi il nostro bel centro. Cassa o non cassa è un problema che non esiste giacché le entrate per le multe sono calate sensibilmente. Quindi piccoli correttivi alle nostre abitudini per una migliore qualità della vita. - Anche la sperimentazione del VISTARED in via Cavin di Sala / via Matteotti nasce da precise richieste di cittadini e associazioni per abbassare il tasso di pericolosità di quell’incrocio, specie di notte, complice non il buio ma ben altro. Il tutto, è tradizione di questa Amministrazione, dandone pubblicità con molto anticipo (uomo avvisato – mezzo salvato). - Al fine di aumentare la percezione della sicurezza nei cittadini, è garantita la presenza sul territorio degli agenti della Polizia Locale con l’impiego di pattuglie che, dalle ore 7,30 alle ore 19,30, in relazione alle risorse del personale a disposizione, svolgono attività finalizzata alla prevenzione; inoltre, nel periodo estivo viene intensificata l’attività di controllo della Zona a Traffico Limitato serale fino alle ore 22.00. Una migliore e più articolata presenza sul territorio nei giorni festivi per buon andamento delle manifestazioni, situazioni nelle quali c’è grande concentramento di persone e di veicoli con potenziali problemi per la sicurezza pubblica, per la circolazione stradale e per l’incolumità dei partecipanti.

- Aumento dell’attività di controllo delle infrazioni del Codice della Strada per mezzo di un nuovo rilevatore automatico di infrazioni semaforiche e all’attivazione di tre varchi in centro storico anche nei giorni infrasettimanali. - Attività di programmazione e coordinamento di tutte le fasi del procedimento sanzionatorio compresa l’emissione dei ruoli esattoriali, al fine del contenimento dei costi, con esclusione della stampa e delle notifiche affidate ad una ditta esterna. - Predisposizione controdeduzioni al Prefetto e al Giudice di Pace a seguito di costituzione in giudizio, per il contenzioso relativo ai verbali elevati dal Comando. - Gestione delle procedure relative allo svolgimento dell’attività di pubblico spettacolo, in particolare delle fiere con attrazioni (Fiera di San Matteo e delle frazioni). Redazione degli atti di Polizia Giudiziaria nei tempi previsti, su delega della Procura della Repubblica o d’iniziativa della Polizia Giudiziaria. - L’attività di prevenzione si traduce anche nella realizzazione di programmi di educazione stradale svolti nelle scuole dell’infanzia, in quelle primarie e nelle scuole secondarie di primo grado, per approfondire sempre più le tematiche connesse alla circolazione stradale, alla guida dei ciclomotori, all’utilizzo del casco protettivo, ai danni e ai pericoli che sono provocati dall’adozione di comportamenti scorretti e più in generale al rispetto degli altri e dell’altrui proprietà.

- Gestione dei contratti e delle autorizzazioni in materia ambientale e dei procedimenti riguardanti verifiche ed azioni per la riduzione dell’inquinamento acustico, atmosferico e per la protezione del suolo; completamento del progetto di ricomposizione ambientale della ex discarica di Ca’ Perale e mantenimento/incremento della percentuale della raccolta differenziata rei rifiuti anche tramite il controllo e la contestazione di eventuali violazioni per l’abbandono dei rifiuti. - Il Messo comunale garantisce la corretta gestione di notifiche e conciliazioni e la pubblicazione degli atti all’albo pretorio on-linePolitiche per il turismo Da molti anni si parla di Mirano come meta di turismo culturale. In effetti la qualità e il numero delle manifestazioni artistiche, musicali, teatrali prodotte e promosse, nonché il patrimonio monumentale e ambientale della nostra città, rendono Mirano un vero museo a cielo aperto. Individuare azioni concrete per far uscire la vocazione turistica di Mirano dallo stato perennemente embrionale è il fine, l’obiettivo da raggiungere. Con DM 29 ottobre 1965, l’intero centro storico di Mirano è stato dichiarato di “notevole interesse pubblico” ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497. In Provincia di Venezia, Mirano presenta la più alta concentrazione di ville storiche dopo la Riviera del Brenta: sono presenti ben 33 immobili soggetti a vincolo ai sensi delle leggi 1 giugno 1939, n. 1089

e giugno 1939, n. 1497. Il legame affettivo ed artistico, unico ed indissolubile, che lega Mirano ai Tiepolo e le opere che ne testimoniano la presenza. Il complesso del “Castelletto e le Grotte del Belvedere”, visitabile nel periodo estivo la domenica pomeriggio, gioiello architettonico non solo del Miranese ma del Veneto. Il parco storico comunale “Belvedere – XXV Aprile” segnalato come uno tra i più belli d’Italia. Strutture ricettive in grado di accogliere oltre 600 ospiti, ristoranti, agriturismo, prodotti agroalimentari ed enogastronomici di nicchia. Luoghi ricchi di fascino e di suggestioni, eventi di rilevanza anche internazionale capaci di convogliare a Mirano notevoli flussi di visitatori (Festa dei Fiori, Mirano Oltre, Mirano Summer Festival, Zogo dell’Oca, Festa dell’Agricoltura, Cinema, Rassegne di Prosa, Mirano Musica, Mostre). Mirano fa parte della “Strada del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco” e delle “Piccole Città Storiche del Veneto”.

sitato l’Expo a Milano, vorranno approfittare della relativa vicinanza per trascorrere uno o più giorni a Venezia e dintorni. Rispetto a questa opportunità, i comuni del Miranese (Mirano, Spinea, Salzano, Noale, Scorzè, Martellago, Santa Maria di Sala) che già in altri ambiti hanno sperimentata la positività della collaborazione e della condivisione di scelte riguardanti l’intero territorio, hanno deciso di cogliere la sfida e di elaborare un progetto multidisciplinare che consenta da un lato di riorganizzare e valorizzare le risorse dei sette comuni in termini di ricettività, ristorazione, prodotti agroalimentari, beni culturali, ambientali e storici, e dall’altro di costruire una proposta/offerta ad un ipotetico pubblico vasto finalizzata sia ad una prima conoscenza sia ad una successiva frequentazione dei luoghi, degli appuntamenti e delle opportunità del Miranese.

Obiettivi per il 2014 Progetto per l’Expo 2015: “I Colori del Gusto nella Terra dei Tiepolo. Itinerari tra corsi d’acqua, mulini e risorgive”. La realizzazione dell’Expo 2015, oltre ad essere una straordinaria occasione di rilancio per l’intera economia nazionale, rappresenta anche una particolare opportunità per l’area Veneziana, e in particolare per l’entroterra di cui fa parte il Miranese che sarà certamente interessato da un notevole flusso di operatori, visitatori, semplici turisti, che, dopo aver vi-

Lauro Simeoni Assessore alle Politiche per la sicurezza e al Turismo

Un universo in evoluzione ricco di meraviglie da scoprire Martedi 29 Aprile presso la Sala Consiliare dell'Ospedale di Noale si è tenuto l'incontro "Scoprire l'Universo: uno sguardo sul cosmo" in cui è intervenuto Antonio Riotto, Professore Ordinario di Fisica Teorica e Cosmologia presso l'Università di Ginevra. Nella lezione pubblica, il Prof. Riotto, originario di Mirano, ha spiegato come recentissime osservazioni cosmologiche ci permettano di conoscere l'evoluzione dell'universo quando questo aveva una vita di un miliardesimo di miliardesimo di miliardesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang. Secondo le moderne teorie cosmologiche l'universo avrebbe subito nella sua fase primordiale una espansione velocissima ed accelerata, chiamata inflazione cosmica, durante la quale si sarebbero gene-

rate a livello microscopico (laddove valgono le leggi della fisica quantistica) delle minuscole fluttuazioni che poi, in epoche più recenti e grazie all’azione della forza attrattiva della gravità, avrebbero dato vita all'universo come lo osserviamo, ovvero a tutte le sue strutture osservate, dalle stelle alle galassie ed ammassi di galassie. Le fluttuazioni primordiali generate durante l’inflazione sono osservabili anche nella cosiddetta radiazione di fondo cosmica, ovvero dalla radiazione residua proveniente dalle fasi iniziali della nascita dell'universo e che è considerata una conferma chiave del modello standard cosmologico. In particolare, la distribuzione spaziale dell'energia dello spettro della radiazione (cioè la differenza osservata in funzione della distanza delle regioni del cielo) con-

Nuova Apertura

tiene piccole anisotropie o irregolarità, che variano con la dimensione della regione in esame. Queste anisotropie sono state misurate in dettaglio, e corrispondono a quanto ci si aspetterebbe se piccole fluttuazioni termiche, generate da fluttuazioni quantistiche in uno spazio ristretto, si fossero espanse fino alla dimensione dello spazio attualmente osservabile. Questo è ancora un settore molto attivo di studio, con gli scienziati che cercano sia dati più accurati (per esempio con il satellite europeo Planck) sia una migliore interpretazione delle condizioni iniziali di espansione. Tutte le misure finora effettuate sono in accordo con i calcoli del modello inflazionario. La teoria inflazionaria prevede anche che durante questa espansione esponenziale si siano generate delle onde gravitazio-

*Salumi *Formaggi *Pizza

nali, originariamente previste da Einstein nella teoria della Relatività Generale. Queste onde gravitazionali hanno potuto viaggiare durante tutta la vita dell'universo, circa quattordici miliardi di anni, per essere poi rivelate dall'esperimento BICEP operato al polo sud a marzo di quest'anno. La loro rivelazione ha permesso quindi non solo di confermare la correttezza della teoria inflazionaria, ma anche di ascoltare per la prima volta "l'eco del Big Bang”. Antonio Riotto University of Geneva Department of Theoretical Physics 24 quai Ernest Ansermet CH 1211 Geneva 23, Switzerland phone +41 22 379 6310 fax +41 22 379 6870

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Orario: 7.30 - 13.30 / 16.00 - 20.00 Via Gramsci, 25 - Mirano - Tel. 331.4308459


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MIRANO: CERCASI UFFICI POSTALI I cittadini di Mirano sono quotidianamente costretti a convivere con diverse problematiche e difficoltà. Tra queste indubbiamente sta ricoprendo un ruolo sempre più pesante il continuo peggioramento dei servizi postali offerti ai cittadini, alle attività commerciali e produttive del territorio. Esonerando da responsabilità gli operatori degli uffici postali presenti, è impensabile continuare con l’attuale organizzazione aziendale che impone di dotarsi di sacco a pelo per chi deve fare una operazione allo sportello postale di Mirano e richiede rassegnazione per i tempi di recapito della posta. La questione assume un tono ancora più pesante se si considera la comparazione degli uffici postali presenti nei territori dei 38 comuni simili (dei 44) della provincia di Venezia. L’analisi del rapporto tra residenti ed uffici postali evidenzia, infatti, una grossa disparità del servizio postale offerto classificando Mirano all’ultimo posto nella graduatoria dei comuni veneziani con un ufficio postale in media ogni 13.300 residenti. Il dato rappresenta indubbiamente la causa dei pesantissimi disagi per i cittadini di Mirano, ed in particolare per i cittadini di Scaltenigo, Ballò, Campocroce e Vetrego. Ritenendo, quindi, necessario ripristinare un servizio postale pubblico adeguato alle esigenze del complesso territorio del Comune di Mirano, ed in particolare ai cittadini di Scaltenigo, Ballò, Campocroce e Vetrego la soluzione non può che essere quella di adibire quanto prima l’Ufficio di Scaltenigo ad Ufficio Postale oltre che Ufficio Posteimpresa. Questa è la richiesta fatta alle poste italiane ed inviata per conoscenza alla Prefettura di Venezia ad inizio estate consapevole e fiducioso che i miranesi meritano certamente di più. Giorgio Babato Capo gruppo UDC Consiglio Comunale di Mirano

Pos 44 30 43 36 42 41 26 22 40 28 7 39 38 37 15 21 35 19 4 34 33 32 31 9 14 13 29 12 11 10 27 2 3 25 24 18 17 6 5 1 8 16 20 23

Comune

Teglio Veneto Stra Gruaro Fossalta di Portogruaro Cona Cinto Caomaggiore Campolongo Maggiore San Michele al Tagliamento Annone Veneto Quarto d'Altino Portogruaro Fossalta di Piave Pramaggiore Torre di Mosto Cavarzere Pianiga Ceggia Salzano Mira Meolo Fossò Noventa di Piave Campagna Lupia Martellago Dolo Noale Fiesso d'Artico Marcon Santa Maria di Sala Scorzè Vigonovo Chioggia San Donà di Piave Concordia Sagittaria Musile di Piave Santo Stino di Livenza Camponogara Mirano Spinea Venezia Jesolo Cavallino-Treporti Eraclea Caorle

21 Residenti

Densità per kmq

2331 7644 2816 6043 3131 3290 10402 11991 4011 8282 25245 4216 4685 4760 14688 12040 6214 12747 38690 6456 6932 6943 6947 21442 15029 15772 7894 16593 17472 18871 9854 49693 41221 10589 11599 13030 13060 26643 27126 259263 24584 13379 12559 11806

202.3 870.6 163.3 191.3 48.4 153.2 442.1 106.8 156.1 294.1 247 433.3 193.5 125.2 104.6 600.5 283 742 391.3 242.6 685.7 385.3 79.2 1067.8 624.1 629.6 1251 648.7 624.9 567 770.4 268.3 524.4 154.9 258.8 191.4 611.4 584 1806 628.5 258.1 298.2 132.2 78

Uffici postali

Media residenti per ufficio

1 3 1 2 1 1 3 3 1 2 6 1 1 1 3 2 1 2 6 1 1 1 1 3 2 2 1 2 2 2 1 5 4 1 1 1 1 2 2

2331 2548 2816 3022 3131 3290 3467 3997 4011 4141 4208 4216 4685 4760 4896 6020 6214 6374 6448 6456 6932 6943 6947 7147 7515 7886 7894 8297 8736 9436 9854 9939 10305 10589 11599 13030 13060 13322 13563

Fonte: http://www.poste.it; http://www.comuni-italiani.it

Centro Promozionale Sociale Anziani Mirano (A.P.S.A.M.) Nel rinnovare le cariche, il Centro Promozionale anziani di Mirano ha rieletto per la terza volta come Presidente Giovanni Vanzan, che fa il punto sulla situazione. Il Centro offre agli iscritti numerose attività, come il gioco delle carte, la tombola, le varie gite, i pranzi sociali, le gare di ballo, la gara delle torte nel prossimo appuntamento del 28 settembre 2014 presso il ristorante-pizzeria “Black Rose” a S. Maria di Sala. A tutto questo, come promesso nell’assemblea generale, il presidente Vanzan, appor-

terà dei significativi miglioramenti: ad esempio, i pranzi sociali si terranno non più nella sede A.P.S.A.M., ma, con il contributo dell’Amministrazione comunale, presso il suddetto ristorante “Black Rose”: pranzo di Natale, veglione dell’ultimo dell’anno, festa della donna, con una “tabella” per bibite e alimenti. Per quanto riguarda la “normale” vita dell’Associazione, alla domenica si cena dando ai soci un pasto caldo e rimanendo tutti insieme come una famiglia; inoltre si

balla dalle ore 14.00 alle ore 22.00 con la musica del bravissimo Dario, che tutti ammirano e stimano. L’auspicio del sig. Giovanni è che l’Amministrazione comunale, a fronte di tutte queste iniziative e al fatto che i soci continuano ad aumentare, provveda al reperimento di una sede più ampia ed efficiente. Per concludere, il presidente Vanzan ringrazia tutto il direttivo per l’impegno che sta dimostrando attraverso l’opera di volontariato: il vicepresidente Mario Gam-

baro, il segretario Lino Bertoldo, i revisori dei conti, la sig.ra Carmela Niero e il sig. Guglielmo Valotto per la continua disponibilità dimostrata. Il presidente Giovanni Vanzan

Lucio e Silvia vi aspettano con la consueta cortesia


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UN TURISMO SOSTENIBILE Affermare che il turismo in Italia è un segmento importante per l’economia è scontato. Spendersi per il miglioramento della qualità dei servizi e la valorizzazione di quanto i territori possiedono è doveroso. Guardare a Mirano come una città d’interesse turistico è più facile a dirsi che a realizzarsi. Pensare alla progettazione di sistemi integrati in grado di captare l’attenzione di diverse tipologie di persone su specifiche tematiche, mi sembra più ragionevole e fattibile. Attraverso la varietà delle proposte si determina la buona impressione sulla area, quindi la promozione e la valorizzazione delle tradizioni e delle innovazioni.

La cultura, l’enogastronomica, i negozi e le situazioni particolari come la movida sono il motore trainante della percezione della buona qualità della vita di questa città e conseguentemente la necessità di avere buona ricettività, buone strade, collegamenti, piste ciclabili, segnaletica, informazioni visive e telematiche, parchi, ville e via dicendo. Ho avuto modo di vedere, nel mese di agosto, la serata finale per la selezione del concorrente di una regione del nord Italia e come una rete televisiva nazionale ha fatto le riprese televisive di un concorso canoro di voci nuove nato nel 1957. Niente panoramiche, nessun grand’angolo, solo primi piani del palco.

Per quanto riguarda il pubblico, niente riprese, forse per una questione di vestiario o di esiguità dei posti a sedere, occupati da un pubblico composto di famigliari delle cinque concorrenti, genitori, sorelline, zie, nipotini, nonne e badanti, inevitabilmente commossi e gioiosamente intraprendenti nel battere le mani fino a farle arrossire e bollire fino a far le vesciche. In più, solo qualche avventore che per non sedersi al bar ed essere costretto a pagare il coperto di un gelato costoso, ha preferito l’ascolto incuriosito della vocalità del presentatore, pronto a intervenire con bravura ad ogni complicazione in sovrapposizione della musica

di sottofondo, appropriata solo per richiamare l’attenzione della piazza. La città di Mirano può vantarsi di aver saputo aggiungere nuovi capitoli della sua storia, creando nel recente passato momenti importanti d’interesse collettivo, basti pensare al gioco dell’oca, con la presenza di realtà francesi, il summer festival con musica ed intrattenimenti straordinariamente interessanti, e l’esperienza progetto Belvedere” in casa con gli attori”, per citarne tre senza far torto agli altri. Queste “attrazioni” di spiccato interesse per tipicità e contemporaneità sono il frutto dell’ingegno, della bravura e della tenacia, di chi ha saputo imporre il fare al guardare,

compreso il sostegno di questa Amministrazione. Mirano ha bisogno anche di questo, perché non detenendo tesori d’arte e panorami incantevoli o illustri spoglie, deve incoraggiare e sostenere i volontari, le associazioni, i gruppi e tutte quelle persone che mettono disposizione il proprio tempo con competenza. Si deve fare in modo che sia solo la malasorte delle intemperie a mettere in difficoltà queste iniziative e si possano affrontare le difficoltà organizzative con maggior serenità. Il Consigliere Giovanni Boldrin Gruppo Consiliare Movimento Federalisti – Riformisti

È NATA L'UNIONE DEI COMUNI DEL MIRANESE Si riporta il comunicato stampa che annuncia la nascita ufficiale dell'Unione dei Comuni del Miranese, a firma dei sindaci dei sei Comuni che la costituiscono: «Con la recente approvazione da parte del Consiglio comunale di Santa Maria di Sala di statuto e atto costitutivo del nuovo soggetto amministrativo, l’Unione dei Comuni del Miranese è completa. In questo modo nasce ufficialmente quella che si può definire come la quarta città del Veneto, con 125.000 abitanti distribuiti in 150 km². Numeri notevoli, portatori di enormi potenzialità e, allo stesso tempo, di significative responsabilità per noi amministratori. Ma, al di là delle dimensioni, ciò che più importa è l’impatto che questo nuovo soggetto amministrativo avrà sulla vita dei Comuni che rappresentiamo e, quindi, sui loro cittadini. Noi sindaci di Martellago (Monica Barbiero), Mirano (Mariarosa Pavanello), Noale (Michele Celeghin), Salzano (Alessandro Quaresimin), Santa Maria di Sala (Nicola Fragomeni) e Spinea (Silvano Checchin) abbiamo voluto e pensato l’Unione per migliorare l’attività amministrativa del territorio, razionalizzandone la gestione, ottimizzandone gli effetti e riducendone i costi. L’idea di base è che alcuni dei servizi principali (e più dispendiosi dal punto di vista economico) vengano gestiti assieme dai nostri sei Comuni. L’Unione inizierà il percorso lavorando in tavoli con dipendenti e parti politiche sulle funzioni approvate nello statuto,

che sono Polizia Locale, Protezione Civile e Risorse Umane, per giungere in tempi brevi all'attivazione, in ordine di presentazione, alla funzionalità dei tre settori scelti. Ma i benefici di questa nuova modalità avanzata di gestione non si limiteranno all’abbattimento dei costi. L’Unione darà anche maggiori opportunità e maggior peso politico al nostro territorio, in chiave locale, nazionale ed europea. Quella che nascerà nel cuore del Veneto sarà un’area coesa e proiettata al futuro, oltre che efficiente. Per quanto riguarda i rapporti con Bruxelles, per esempio, questa nuova grande area sarà in grado di relazionarsi meglio con l’Europa e potrà aspirare a riceverne più agevolmente fondi e finanziamenti. Anche su scala nazionale l’Unione garantirà significativi vantaggi: basti pensare che le ormai scarse risorse disponibili, in futuro, verranno distribuite dallo Stato privilegiando sempre più i comuni che lavorano in sinergia. L’Unione porterà vantaggi anche all’interno dell’apparato di gestione dei singoli Comuni: ad esempio, i dipendenti dei sei enti, confrontandosi con una realtà molto più ampia, avranno significative opportunità di specializzazione e, quindi, di crescita professionale. Inoltre, quello rappresentato dall’Unione è un passo importantissimo anche sulla strada della Città Metropolitana di Venezia. Con le sue dimensioni e la sua ric-

chezza in termini di risorse, competenze e servizi, sarà inevitabilmente una delle componenti principali del nuovo ente erede della Provincia, con un ruolo che, presi singolarmente, i nostri sei Comuni non sarebbero stati in grado di recitare. Appena nata, l’Unione ha già iniziato a lavorare anche in questo senso. Ieri, martedì 6 maggio, infatti, alla prima riunione della conferenza dei 44 sindaci metropolitani, abbiamo partecipato già come rappresentanza dell’Unione dei Comuni del Miranese. La votazione del Consiglio di Santa Maria di Sala dello scorso 30 aprile è l’ultima tappa del percorso preparatorio dell’Unione e, allo stesso tempo, è l’avvio della sua attività, del suo futuro. Fin da subito, infatti, sindaci, consiglieri e dipendenti comunali cominceranno a lavorare, affinché l’Unione – questa nuova, grande opportunità che ci siamo costruiti – dia i risultati progettati, migliorando la qualità della vita dei cittadini». Monica Barbiero – Sindaca di Martellago Maria Rosa Pavanello – Sindaca di Mirano Michele Celeghin – Sindaco di Noale Alessandro Quaresimin – Sindaco di Salzano Nicola Fragomeni – Sindaco di Santa Maria di Sala Silvano Checchin – Sindaco di Spinea (Notizia del 07.05.2014 – Sito Internet del Comune di Mirano)

Perplessità sull’unione dei comuni del Miranese Primi scogli per l’Unione dei comuni del Miranese, che arriva nei singoli Consigli comunali incontrando un’accoglienza tutto fuorché a braccia aperte. Fremono un po’ ovunque le minoranze, che ancor prima di esprimersi nel merito fanno già sapere che quella in aula non sarà affatto una passerella. A Mirano tutta l’opposizione, dal Movimento 5 stelle, a Prima il Veneto, passando per il Pdl (all’appello manca solo Lucio Dalla Costa) denunciano: «Dopo tre sedute della commissione affari generali, in cui si è parlato di Unione in modo poco approfondito, è dovere della giunta spiegare quali sono i soggetti coinvolti, per quali funzioni e come».

La sortita fa leva in realtà su un malumore diffuso in città, sia tra i cittadini che tra i dipendenti comunali, che ancora non hanno chiaro quale sarà l’approdo finale. «Non sono stati illustrati costi e benefici», spiegano Martina Pasqualetto, Marco Marchiori e Antonio Milan (M5s), Marina Balleello (Pdl) e Giampietro Saccon (Prima il Veneto), «oltre al Consiglio, anche i cittadini devono essere coinvolti nella scelta di aderire o meno a un’Unione di comuni». La polemica è anche tecnica: «Non è stato presentato in commissione l’impatto economico e finanziario di questa operazione. Siamo di fronte a un progetto condiviso di territorio o si sta cercando di

mettere insieme strutture amministrative? Dobbiamo saperlo, perché unire polizie locali, protezione civile e servizio di elaborazione delle buste paga non può essere spacciato per un progetto di Unione, scaricando magari sui cittadini i maggiori costi derivanti dalla necessità di nuove figure professionali come, ad esempio, il direttore generale». A Santa Maria di Sala, stavolta da sinistra, è Giuseppe Rodighiero di Civica Insieme a chiedere certezze: «Valutiamo positivamente il percorso intrapreso», spiega, «ma allo stesso tempo invitiamo il sindaco Fragomeni a proporre a breve un incontro per coinvolgere e illustrare il piano ai cittadini

e alle categorie economiche del territorio». Insomma, da destra e da sinistra sale la richiesta di rendere partecipata anche l’Unione. Il sindaco di Mirano getta acqua sul fuoco: «È la Regione a spingere perché si formalizzi la nascita entro i primi mesi del 2014 dell’Unione e questo è fondamentale sia per non perdere i finanziamenti, sia per rimanere legati alla nascita della Città metropolitana. Se lo scopo è avere più informazioni c’è già una commissione deputata a questo, convocata per il 20 marzo e che tratterà anche di temi economici». Filippo De Gaspari


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inserto culturale di letteratura, arte, cinema, teatro, fotografia, musica

Per amare la cultura occorre una forte vitalità. Perché la cultura – in senso specifico o, meglio, classista – è un possesso: e niente necessita di una più accanita e matta energia che il desiderio di possesso. Pier Paolo Pasolini Lettere luterane

N. 7

PROGETTO ECHIDNA miglior attore protagonista: IL PAESAGGIO di Paolo Gallina È un normale piovoso sabato d’agosto quando incontro Renzo Niero a Mirano. Ci rifugiamo nella saletta interna di un caffè, lontani dalla porta d’ingresso, per sfuggire ai refoli di una stagione impazzita. Cristina Palumbo non è potuta venire, lei che è l’altro pilastro di Echidna su cui poggia l’architrave di una poderosa attività culturale. Echidna nasce come associazione nel 2002 per raccogliere e valorizzare le competenze e le professionalità maturate e sviluppatesi nell’esperienza della Cooperativa Moby Dick-Teatri della Riviera del Brenta. Cristina Palumbo e Renzo Niero hanno visto nascere e lavorato con Moby Dick, facendone un punto di riferimento del teatro di ricerca veneto e offrendo un sipario a quei giovani, che poi sarebbero diventati grandi personaggi: Paolini, Ovadia, Celestini, Albanese, Paolo Rossi e Roberto Citran, solo per citarne alcuni. Ricordo a Niero l’indimenticabile Italianesi con quel formidabile attore che è Saverio La Ruina, nell’agosto di due anni fa a Salzano alla Filanda Romanin-Jacur. Niero ricorda, e dice che La Ruina fa un teatro di grande qualità, per contenuti e

Julia Margaret Cameron

Redazione: Paolo Gallina, Gabriele Pipia Progetto grafico: Giacomo Gallina Hanno collaborato: Alessandro Girtanner, Francesca Giubilei, Filippo Rossi. Contatti:

paologallina@gmail.com

per l’interpretazione, ma spesso bisogna fare i conti con il luogo comune che lo spettacolo di qualità non possa essere anche popolare. Niente di più falso, e ci racconta un aneddoto. “Qualche anno fa eravamo in giuria alla “Zanzara d’Oro”, un festival per nuovi comici. Tra gli altri c’era Antonio Albanese, allora quasi sconosciuto. I comici in concorso dovevano esibirsi in otto minuti e Albanese, che presentò Epifanio, ebbe difficoltà a trasmettere tutta la poeticità di quel personaggio in così poco tempo. Alla fine vinse Enrico Bertolino con la sua comicità fatta di battute a raffica e mi pare che Albanese arrivò solo terzo. Poi Albanese è diventato un comico popolarissimo. Questo per dire che spesso nelle arti sceniche, ma penso in tutte le arti, la qualità richiede tempo per affermarsi, bisogna che lo spettatore abbandoni un atteggiamento passivo di puro ascoltatore, e diventi spettatore consapevole, capace di entrare in relazione con il lavoro degli artisti”. C’è ormai un pubblico fidelizzato che segue le attività ideate e curate da Echidna, spettatori che negli anni hanno sempre più condiviso un approccio culturale che coinvolge soggetti pubblici e privati, aziende, imprenditori, lavoratori, tutti accomunati da un senso di appartenenza e dal riconoscersi comunità. Niero ci tiene però a sottolineare lo sforzo continuo dell’associazione per intercettare un nuovo pubblico. In questo senso va letta l’operazione di allestire gli spettacoli non in luoghi deputati alla rappresentazione scenica, ma in posti di lavoro: fabbriche, aziende. È così che si mobilitano energie, storie, vissuti, e ogni soggetto della realtà produttiva si sente investito di un ruolo di testimonianza, esprime una forte consapevolezza identitaria. Allestire gli spettacoli nelle aziende non vuole essere assolutamente solo un’eccentrica scelta di location. Sono i luoghi stessi che con la loro storia interagiscono con le persone che li hanno “abitati”. Generazioni di imprenditori e di lavoratori che attraverso il lavoro hanno costruito la loro promozione sociale. Un esempio continua a pag 3

Performance di danzatori a Dolo

io, leggo.


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e degli intellettuali e hanno fatto da sé. Ognuno si è costruito la sua villa, con a fianco il capannone. Nuovo segno di potere e ricchezza del veneto operoso e lavoratore. Ma se ha un senso conoscere la storia del territorio dove si vive, mi chiedo perché non ripartire dal modello delle Ville Venete, prodotto unico del nostro territorio, della nostra storia sociale, culturale e politica e attualizzarlo, facendo di queste dimore un vero strumento di rinascita culturale ed economica?

campagna sia solo la location ideale per matrimoni chic o per eleganti eventi enogastronomici, che propongono in tutte le salse la degustazione di formaggi, soppresse, ortaggi e cibarie di ogni tipo. Nel miranese sono state censite settantanove Ville Venete. Quante di queste sono visitabili con facilità dai cittadini? Quante hanno un sito internet, magari anche in inglese? In quante si svolgono attività volte al recupero, valorizzazione e divulgazione della cultura? Poche. E poi, chi do-

vrebbe farsi carico di tutto questo? Impensabile demandare il compito ai soli proprietari privati. Un esempio paradigmatico? Villa Tiepolo a Zianigo di Mirano. Uno dei più prestigiosi esempi di dimora storica del miranese, sede originaria di un eccezionale ciclo di affreschi di Giandomenico Tiepolo (oggi strappati ed esposti a Venezia, al Museo Rezzonico) perennemente chiusa al pubblico. Questa Villa, ricorrendo a nuove forme di gestione pubblico/privata potrebbe diventare un’importante attrazione turistica, un luogo per lo studio e la ricerca. Un catalizzatore di interessi, non solo culturali e artistici, ma anche economici. Certo, le casse pubbliche sono vuote e non è questo il contesto per chiedersi il perché. Ma qui non è solamente il denaro a mancare, qui è completamente assente una “visione” lungimirante di gestione e utilizzo del territorio e delle sue emergenze. Manca la capacità di immaginare e sognare un futuro in cui dal territorio ci si possa arricchire, anche economicamente, attraverso la bellezza e la cultura e i cittadini si possano riappropriare di tutto questo, conoscendo ciò che li circonda e imparando a sentirsene responsabili. E’ stato così tra Cinquecento e Settecento nella campagna veneta. E’ così oggi in Francia grazie alla gestione sistemica dei Castelli della Loira e in Inghilterra con le Grandi Dimore Storiche. Possiamo credere, come i malinconici personaggi degli affreschi di Giandomenico Tiepolo, che il Mondo Novo sia solo un’illusione all’orizzonte e che quindi sia inutile affannarsi e far fatica, oppure maturare la consapevolezza che siamo ad un turning point e questa è un’occasione imperdibile di cambiamento e di avvio di un’epoca nuova.

bianca. Due film però hanno cambiato per sempre il mio modo di vedere l’America. Uno è Soldato blu, che racconta il massacro di una tribù pellerossa. Eppure credevo da sempre che gli indiani fossero i cattivi. L’altro film è Hair. Con il quale scoprii che la guerra del Vietnam non era una guerra giusta come avevo sempre pensato. Quando ho avuto questi choc culturali avevo vent’anni. Ho letto e studiato, ho cercato di “disinformarmi” rispetto a quello che tv e giornali ci propinavano. Ho cambiato idea “sull’America”. Oggi, l’America riesce ancora a choccarmi e, forse, il loro punto più basso non è ancora stato raggiunto. E lo rintraccio nei nuovi programmi televisivi, reality dedicati al mondo del lavoro. Per tornare alla ragazzina di nove anni che mitraglia a morte il suo istruttore al poligono, per prima cosa penso al dramma che questa piccola si porterà per sempre sulle spalle. Spero che il dramma lo vivano anche i suoi genitori. Per l’istruttore non ho particolare comprensione.

E allora eccoci a due “fantastiche” serie tv: American Guns e Pistole di famiglia. Nel primo una bella famigliola, papà alto e dinoccolato, madre bionda e magra, figli teen-ager bellissimi, si diletta ad acquistare, vendere e personalizzare armi di ogni genere, dalle piccole pistole “per autodifesa” alle armi da guerra. Nel secondo reality il format è identico. Cambiano i personaggi, che non sono più una bella famigliola stelle e strisce, ma una serie di ex marine, che paiono affetti da cretinismo: teste grosse, nanismo, orecchie giganti, sguardo allocchito. Anche loro vendono armi, solo che il negozio è ubicato vicino ad una grande base militare, dunque fanno perlopiù affari con armi sofisticatissime. Mentre nel primo format i clienti sono di norma cacciatori, collezionisti, donne e ragazze che comprano la loro prima arma, di solito con il classico calcio di madreperla, nel secondo si vedono personaggi dall’aria inquietante che acquistano armi di precisione per colpire sino a due chilometri: mitra, pistole gigantesche e proiettili grandi come baguette francesi.

Mi chiedo sempre: ma che se ne fanno? Vanno a farsi la loro guerra personale in Iraq? Si preparano ad una strage come quella di Colombine? Uccidono la moglie e l’amante? I ritratti dei personaggi che ne vengono fuori sono allarmanti, molto di più della pretesa minaccia terroristica jiaidista. Già, perché l’America, piaccia o no, per ora comanda i destini del mondo, ed è popolata da gente del genere. Un paese, l’America, che pretende di insegnare anche ai propri figli minorenni l’uso delle armi, non può stupirsi se in giro ci sono eserciti più o meno regolari che addestrano alla guerra i bambini. Avrei voluto continuare raccontando degli altri serial tv targati USA, ma la ragazzina che uccide il suo istruttore di tiro ha preso troppo spazio. Si è sempre detto che l’America è giovane, che non ha alle spalle la storia che ha l’Europa, che certi errori e comportamenti sono propri dei giovani e delle giovani nazioni. Ma ormai la scoperta dell’America è di quasi seicento anni fa, la dichiarazione di indipendenza ha quasi 300 anni. Non sarebbe ora di crescere un po’?

DALLA VILLA VENETA AL CAPANNONE E RITORNO di Francesca Giubilei La campagna veneta un tempo, intendo dire diversi secoli fa, era un luogo di grande ricchezza e bellezza, questo quando era considerata da Venezia, e dal governo della Serenissima, una risorsa economica oltre che ispirazione per una particolarissima idea estetica (che rintracciamo in tutta la pittura veneta). Le rive alberate si alternavano ai campi coltivati, i boschetti ai filari di viti. Il verde della natura selvatica, la sregolatezza delle chiome delle querce o degli arbusti di frutti e fiori selvatici incorniciavano le aree destinate alle attività produttive, all’allevamento degli animali e alla coltivazione. Il paesaggio era ordinato, eppure questa struttura governata dall’uomo, manteneva i suoi angoli di imprevedibilità e bellezza sorprendente. Oltre ai piccoli centri urbani, il territorio era punteggiato dalle Ville, centri di potere economico, svago e cultura per i nobili cittadini che nella campagna videro una promettente soluzione alla crisi economica di Venezia, che aveva perso le prerogative di potenza marinara. Il territorio aveva una sua identità. Dove è andata a finire? Oggi la campagna veneta è fatta di svincoli, tangenziali e rotonde. Ogni paesello non può rinunciare al suo raccordo e ai suoi chilometri di asfalto. Al graticolato romano che regolava lo sviluppo urbano, oggi si sovrappone un’arzigogolata rete viaria, lungo la quale i centri urbani crescono a dismisura, uno attaccato all’altro. Le rive dei canali non hanno più nemmeno un albero e i campi di granturco di susseguono senza soluzione di continuità. E poi ci sono i capannoni. Tanti. Moltissimi abbandonati. Improduttivi dopo la crisi. Un tempo i ricchi veneziani interpella-

USA TODAY di Alessandro Girtanner Stavo pensando di scrivere qualcosa sul popolo americano. Senza nessuna pretesa socio-psicologica, solo per ridere un po’, commentando i programmi televisivi di reality che inondano le tv satellitari, quando mi è capitato di leggere (e vedere il video) di una ragazzina di nove anni che, provando al poligono un mitra, (UN MITRA A NOVE ANNI) per errore ha ucciso il suo istruttore. Sono cresciuto col mito “dell’America” quando le storie di Topolino rappresentavano per me la società americana, la middle class. Villette e viali alberati, automobili, tv , lavatrici. Qualche furfante subito sbattuto in prigione, dalla quale usciva la settimana successiva, personaggi divertenti e rappresentativi: il capitalista, l’arricchito, il fortunato, la nonna in campagna con la sua apple pie, le avventure dei monelli alla Tom Sayer. E poi in tv c’era Happy Days, che di più rappresentava il perbenismo dell’America

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vano gli intellettuali e gli artisti per costruire la loro immagine pubblica. Chiamavano Palladio e Massari per edificare le loro dimore estive di campagna, Tiziano, Veronese e Tiepolo per decorarle. I ricchi imprenditori veneti di oggi, probabilmente hanno creduto di poter fare a meno degli artisti

L'arte, la cultura e la bellezza sono state un sostegno essenziale dell'attività economica nelle Ville Venete. I veneti di oggi dovrebbero non solo difendere questa eccezionale eredità culturale, ma soprattutto, dopo decenni di devastazione, dovrebbero pensare ad una nuova estetica del territorio. Come? Rifacendo delle Ville dei centri produttivi, sia in termini economici sia artistici. E’ impensabile che nell’immaginario dei più, la Villa di

Villa Bianchini a Zianigo


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FAVARETTO MARIO: “La fotografia amatoriale, esteticamente e filogicamente evoluta pur…. espressione, comunicazione, arte del vedere e del condividere la visione delle cose.” “Just my immagination” è il titolo di una vecchia canzone dei Temptation. “Solo la mia immaginazione” è il filo conduttore che lega Mario alla fotografia. Le sue immagini sono ricercate e nello stesso tempo semplici e pulite, colgono dettagli che spesso ci sfuggono. Mi piace tutto quello che mi circonda, che mi trasmette serenità e cerco di riportarlo

con un clik. Ho iniziato con la mitica Ferrania e la pellicola in bianco e nero, poi la reflex con le diapositive ma è con l'avvento del digitale che è aumentata la passione. Amo il digitale perché puoi vedere il risultato in anteprima e se vuoi puoi scattare e riscattare senza dover attendere lo sviluppo del rullino. E poi, hai anche la possibilità di sperimentare varie soluzioni in post-produzione. Insomma hai di che divertirti. Normalmente preferisco utilizzare le impostazioni della macchina, così perdo meno tempo in fase di post-produzione. Qualche volta cerco soluzioni particolari, per i miei scatti e, allora spazio dall'immagine artefatta a quella all'infrarosso. Non ho fatto corsi particolari, ma leggo molto sulla “scienza fotografica” e dei suoi

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autori. La mia conoscenza sull'utilizzo di software specifici è limitata, così intervengo con quei piccoli ritocchi utili a processare i file raw e, in questo, Lightroom mi è molto utile. Devo dire che per me è stato importante partecipare al sito di Fotoantologia dove è possibile dare e ricevere commenti sulle pubblicazioni. Qui ho avuto parecchi consensi da parte del pubblico che mi ha visto vincitore di due recentissimi concorsi. Altra soddisfazione è stata la pubblicazione di due immagini, sul mensile Digital Camera di luglio e agosto 2014, partecipando al tema “la mia foto più bella” e “simmetrie”. Utilizzo un corpo Nikon D200 con varie ottiche e per essere più leggero un Fuji X-E1

oppure la “tascabile” Olympus XZ-2 per essere leggerissimo. Potete visitare il mio sito www.mariofavaretto.com, ma avverto che attualmente non è aggiornato perchè è in fase di sviluppo.


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IL SUMMER FESTIVAL 2014 HA CHIUSO IN ROSSO, TRA POLEMICHE E RECRIMINAZIONI Il Mirano Summer Festival chiude i battenti in rosso, nonostante il recupero delle serate saltate per il maltempo. Difficile fissare una quota di presenze con alcune serate annullate, altre rinviate, altre ancora vissute solo a metà della loro potenzialità, ma per l’Associazione Volare che organizza la manifestazione, dal 6 luglio al 10 agosto, si sono visti circa il 50% di spettatori in meno rispetto allo scorso anno, che tuttavia si era chiuso con un exploit di pubblico. Colpa del maltempo, con cinque concerti saltati, altri suonati lo stesso ma con serate comunque segnate dalla pioggia. Colpa anche della crisi, che ha tenuto molte famiglie a casa, nonostante un festival ad ingresso gratuito (ma gli stand gastronomici, per molti, restano comunque un tabù). Colpa, infine, secondo gli organizzatori, anche delle nuove limitazioni di orario, imposte in particolare alle serate di recupero. “Chiudere alle 23 è troppo presto, lo ribadiamo afferma il patron Paolo Favaretto la gente in estate esce tardi: arrivano alle 22 per iniziare a trascorrere la serata fuori, mandarli via un’ora dopo, con un concerto la-

sciato a metà (ma da noi pagato intero) è ridicolo. Un giochino che, dopo le prime sere, il pubblico ha capito e così molti non sono più venuti, scegliendo altri lidi dove non sia necessario cambiare destinazione a metà serata. Non voglio rilanciare polemiche con il Comune, ci sarà occasione per ritrovarsi faccia a faccia e discuterne, ma è chiaro che in questa edizione è stato passato un limite che non intendiamo superare più”. Al di là delle polemiche, che potrebbero portare il Summer Festival anche fuori Mirano (si è già fatto avanti un gruppo di organizzatori di Spinea), la formula funziona ancora: nelle serate graziate dal maltempo e dalle limitazioni alla musica, il pienone ai concerti non è mancato e ad essere premiato è stato soprattutto il mix tra cover band, concerti di big e concorsi di bellezza. Grande partecipazione inoltre alle dirette dei Mondiali di calcio, che hanno fatto da collegamento tra il Festival giovani di giugno e il Summer Festival a luglio. Insomma, al di là delle proteste, la manifestazione piace. Proprio per questo Favaretto chiede di pensarci due volte prima

I S T I T U T O

D I

di firmare ordinanze impossibili o scegliere altre destinazioni improbabili (è stato fatto il nome del parco del Passante lungo via Porara). “Il Summer Festival è a Mirano ormai da 8 anni – conclude – ci abbiamo messo tempo e risorse per arrivare a questi livelli. Però siamo arrivati a un punto che ci impone una scelta: ci sono sempre polemiche e non è facile lavorare così. Ci farà ancora molto riflettere il fatto che vi siano famiglie che oggi non riescono ad andare in ferie e vengono al festival per non passare un’estate a casa: ce lo scrivono, anche in questi giorni. Le famiglie, i giovani, chi non può andare in ferie a causa della crisi, qui si diverte, trova un momento di svago e relax. E oso dire anche di crescita, perché la musica, fino a prova contraria, è cultura. Cos’altro ha fatto Mirano per i giovani? C’è l’alternativa? Spero che il Comune ci pensi, perché noi a queste condizioni non faremo più il Summer Festival a Mirano. Si farà, da qualche altra parte, ma si farà. Una risposta però, chi non favorisce le condizioni per continuare, la dovrà dare, oppure dobbiamo dedurre che qualcuno consente volentieri la

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desertificazione di eventi estivi a Mirano, prendendosi anche la briga di lasciare che i nostri giovani salgano in auto e corrano a Jesolo ogni sera rischiando la vita sulle strade?”.

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La questione della lingua di Renata Cibin All’interno delle società patriarcali, la lingua traduce un sistema concettuale in cui il maschile si è assunto la significazione dell’universale (cioè rivolto all’uno e non ai due sessi!) all’interno di un codice comunicativo, non solo linguistico, in cui mittente e destinatario, pur potendo essere femmina e maschio, hanno come referente l’uomo-maschio. Ciò genera un corto circuito che impedisce il rispecchiamento della effettiva dualità biologica, psicologica, sociale, politica, in una parola umana, che ci costituisce come specie. La questione è stata oggetto di interesse delle linguiste anglo-sassoni prima e delle italiane poi, a partire dagli anni ’70, e può essere affrontata da più punti di vista: • Il sessismo nella lingua: stereotipi, ghettizzazioni, interiorizzazioni. • Come parlano/tacciono le donne • Quali i segni della differenza e/o della sua rimozione • Esistono linguaggi femminili? • Che fare? Dalla lingua sessista alla lingua sessuata. E’ evidente che i primi 2 livelli riguardano il campo della psico-linguistica e sociolinguistica e pur utili alla ricognizione dei comportamenti, i quali possono produrre significative modifica-zioni linguistiche, non affrontano il nodo linguistico del rapporto tra generi grammaticali e generi umani. Per affrontarlo bisogna interrogare il sistema della lingua nelle sue strutture morfo-sintattiche e lessicali ( quella che viene tradizionalmente definita grammatica) e, nel nostro caso, porre l’italiana anche in relazione alle due lingue indoeuropee, greco e latino, di cui è erede. La più vistosa conseguenza è stata la perdita del neutro che, rispalmato sui due generi in modo non sempre prevedibile, non ha portato ad un rispecchiamento più preciso dei due sessi, anzi. Porto un esempio particolarmente indicativo del rovesciamento simbolico che spesso si accompagna al cambio di genere nel passaggio dal latino all’italiano e faccio notate che io stessa, seguendo l’uso, ho nominato (greco e latino) al maschile ! Nella lingua latina, i nomi di albero sono femminili ( il che non vuol dire che terminino in –a) ed i frutti, loro prodotto, sono di genere neutro. In quella italiana, invece, gli alberi sono per lo più maschili ed i loro frutti femminili. Cioè il melo crea, genera produce…..la mela. E’ una forma simbolica di appropriazione della maternità, fenomeno noto a chi frequenta i miti. Altro esempio: a differenza del latino che distingue homo: essere umano bisessuato da vir: maschio, la lingua italiana, ma anche altre europee, confonde l’umanità intera col maschile, nascondendo/ rimuovendo le donne e confermando che la presunta neutralità del linguaggio non è il superamento della dualità/parzialità ma l’abuso del genere maschile, nella significazione univer-

sale, arrivan-do ad eccessi paradossali del tipo: l’uomo è un mammifero che allatta i suoi piccoli! Del resto non sarebbe auspicabile una lingua neutra, cioè che non dica né l’uno né l’altra ma semmai una capace di significarli entrambi. Invece,a livello di concordanze, una folla di mille persone, composta di 999 donne e da un uomo sarà descritta come “essi erano”; di una coppia si dirà “essi si amano” e così via, come esemplifica Luce Irigaray in Sessi e genealogie. Esistono tracce di lingue parlate solo da donne, e di conseguenza di un doppio sistema di scrittura? Ne sono stati rinvenuti esempi, come la lingua Nhushu cinese, ed altri rari casi, non nel mondo occidentale, in cui, tuttavia, i due linguaggi non sembrano porsi sullo stesso piano socio-simbolico, apparendo quello femminile come un fattore residuale e/o di resistenza. Più interessante è la conferma dello stretto nesso corpo-linguaggio presente nelle figure delle mistiche, delle profete, nelle loro voci oracolari e incantatrici, tutte caratterizzate dall’essere indecifrabili, contigue alla follia, antitetiche al potere, intrise di silenzio. Questi studi ricoprono il versante antropologico della linguistica e sono utili a capire come si sia venuta sedimentando nel tempo la rimozione della differenza sessuale. L’adozione di una lingua sessuata, tutta da reinventare se si sceglie di farne anche un progetto politico o didattico, non deve essere prescrittiva ma può giovarsi delle opportunità che la nostra lingua madre (non delle madri?), dotata di due generi grammaticali, consente senza infrangere la norma linguistica. Mi permetto di dare alcuni suggerimenti derivanti anche dalla mia pratica didattica ben sapendo che le deviazioni dall’uso spesso irritano la sensibilità di molti e anche molte parlanti che identificano il sistema linguistico con una struttura astratta e convenzionale e, come tale, permanente e immodificabile. Nella lingua italiana, quasi di ogni parola maschile, terminante in – o, esiste il femminile in –a. Tenendo conto del criterio dell’ordine alfabetico, anzi, la femminile dovrebbe precedere il corrispon-dente maschile, così per donna/uomo e femminile/maschile, mentre la nostra quotidiana esperienza, anche nel compilare pratiche d’ufficio, ci dimostra che non avviene, ancora. Si possono mettere in atto espedienti come:, alternare femminile e maschile, usare nomi epiceni ( che terminano in –e ed il cui genere è indicato solo dall’articolo) e ricorrere a perifrasi laddove il termine è chiaramente marcato al maschile, usare umanità anziché ‘gli uomini’, iniziare a dire ministra e sindaca, visto che ci sono in carne ed ossa, ed osare dottora ed architetta! La lingua è un prodotto della storia e come tale si modifica sotto la spinta degli eventi

continua dalla prima pagina:

significativo è la filanda RomaninJacur, un’antica fabbrica costruita nel 1872, che ha contribuito allo sviluppo econo-mico e sociale di Salzano. Niero ci racconta che qualche anno fa in un incontro alla filanda con delle vecchie filandine Ascanio Celestini cercava di farsi raccontare le dure condizioni di lavoro, ma queste non erano per niente disposte a denunciare fatica e sacrifici, consapevoli che il lavoro in filanda aveva consentito loro un riscatto sociale, un significativo miglioramento della loro condizione di vita. Nel progetto “Paesaggio con uomini”, che si è svolto da marzo a luglio di quest’anno, non ci si è limitati a esportare le arti sceniche nei luoghi attivi del lavoro come fabbriche e aziende, ma anche nelle campagne, assaporando i pro-

una narrazione corale ispirata a Medea.Voci di Christa Wolf. Lo spettacolo è stato prodotto nell’ambito del progetto Labora-torio Bel-Vedere, un’iniziativa che ha visto cittadini, artisti, operatori culturali e imprenditori, animati dal desiderio di valorizzare il territorio. Hanno accolto l’équipe di Giuliana Musso a Mirano in residenza produttiva. Ciò ha significato dare ospitalità al gruppo di attori, garantire vitto, alloggio, ma soprattutto trasmettere loro un senso di comunità, di parteci-pazione concreta ed emotiva. Si è costituita una rete di relazioni dove spettatori consapevoli hanno simbolicamente profanato il golfo mistico, invadendo e contami-nando il proscenio, rivendicando per sé non più un ruolo passivo di spettatore (colui che sta a vedere), ma contribuendo nel concreto al farsi dell’opera.

Danzatrice a Dolo

dotti della terra, in una scuola elementare a esplorare storie antiche, in battello, percorrendo quel lembo di terra che unisce la laguna sud con le valli da pesca di Pellestrina. Un progetto che tende a far uscire le arti sceniche, la letteratura dall’alveo spettacoli stico per diventare esperienze che cambiano il modo di percepire il paesaggio risvegliando la voglia di prendersene cura. Non è però che i teatri li abbiano abbandonati del tutto. Di recente Giuliana Musso e altri otto attori hanno calcato la scena del teatro Belvedere di Mirano con La città ha fondamenta sopra un misfatto

L’associazione Echidna con questo progetto ha ritenuto di aderire ancora di più alla propria mission che, come si legge nel loro sito, è quella di creare, attraverso la produzione di eventi culturali, una relazione con i luoghi del quotidiano, luoghi il cui valore viene esplicitato dalla relazione tra cittadini e il lavoro di artisti. Il paesaggio, l'insieme delle forme di un luogo e delle relazioni fra di esse, non fa da sfondo, da scenografia alla rappresentazione, ma diventa protagonista assoluto di una commedia che va in scena da sempre: la commedia umana.

Pubblico in fabbrica Pasuto a S. Maria di Sala


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MORTE E TRASFIGURAZIONE: QUANDO LA MUSICA DIVENTA TRASCENDENZA di Filippo Rossi

Richard Strauss, uno dei più grandi compositori vissuti a cavallo tra la seconda metà dell’ottocento e il novecento (1864 - 1949), sentì vivo l’influsso del pensiero musicale e filosofico di Richard Wagner come gran parte degli artisti della sua epoca. Egli infatti, assieme ad Anton Bruckner, non rinnegò mai la sua ammirazione nei confronti del compositore del “Ring” e nella successione dei suoi poemi sinfonici, capolavori assoluti per descrizione meticolosa della narrazione musicale e per la difficoltà estrema dal punto di vista esecutivo, dopo aver completato Don Giovanni compose Morte e trasfigurazione ispirandosi per questo suo terzo Tondichtung al finale che Wagner aveva prospettato nel Tristano e Isotta. Lo sbocco poetico è sintetizzato dall’autore in una lettera del 1894 indirizzata all’amico Friedrich von Hausegger: “Sei anni fa mi venne in mente l’idea di rappresentare musicalmente in un poema sinfonico i momenti che precedono la morte di un uomo, la cui vita fosse stata un continuo tendere ai supremi ideali: un tale uomo è per eccellenza l’artista”. Strauss diresse la prima esecuzione a Eisenach il 21 giugno 1890. L’argomento è esposto in una poesia di Alexander Ritter e la musica descrive e illustra attraverso la brillantezza sonora e l’evocativa orchestrazione straussiana un idealista che sul letto di morte rievoca i giorni innocenti dell’infanzia, gli amori giovanili e la continua lotta verso un fine metafisico irraggiungibile durante il resto della sua vita. Dopo la morte la sua anima si eleva verso l’ignoto “per trovare e gloriosamente raggiungere nell’e-ternità quegli ideali che non possono essere soddisfatti sulla terra”. Il tema della trasfigurazione (Verklärung) ricorre frequente-mente nella produzione di Richard Strauss e quasi sessant’anni dopo egli cita molto delicatamente, quasi fosse un ricordo lontano, il trapasso metafisico in uno dei suoi “Vier letze Lieder” quando la voce del soprano canta…“è forse questa la morte?” “La morte è proprio come l’ho

composta in Morte e trasfigurazione”. Ai primi di settembre del 1949 disse ad Alice: “È come se ascoltassi musica!” “Vuoi carta da musica?” “L’ho già scritto sessan’tanni fa, in Tod und Verklärung. È così, è proprio così...”. Maschera d’ossigeno, l’ultima sua maschera. Alle 14:12 di giovedì 8 settembre 1949 inizia il viaggio di Richard Strauss proprio come il suo artista del 1890. In “Tod und Verklärung” il compositore è molto attento ad articolare il percorso della vicenda su una struttura musicale solida in forma sonata: esposizione – sviluppo – ripresa. L’orchestra è assecondata alla descrizione della sofferenza del morente e ai suoi ricordi dell’infanzia (tema dell’oboe); il dolore è affermato con forza selvaggia da un allegro convulso nel quale si mescola un forte tema ascendente rappresenta-tivo della volontà di vivere e, nel momento della quiete, risuona il tema che evoca gli ideali dell’artista. Nello sviluppo vengono esposte le imprese giovanili dell’uomo culminanti nella descrizione di una scena d’amore ma, questi ricordi frementi, portano a una ricaduta che viene descritta in modo fragoroso dai tromboni e dai timpani per simboleggiare il polso tremante. Il tema dell’idealismo viene comunque rievocato con forza per altre tre volte con un’orchestrazione sempre più gloriosa prima del ritorno allo

Richard Strauss

stato di dolore che culmina con il momento della morte segnalato da un colpo di tam-tam. Il buio è la tragica conseguenza ma la “luce” trasfigurata del tema dell’ideali-smo emerge intonato dai corni e, successivamente, dai legni alti. Gli archi si elevano nella tonalità di do maggiore e il poema sinfonico si chiude con una serie di ricamate modulazioni armoniche che sono tra le più sontuose e magiche composte da Strauss. Egli vide la Germania distrutta a causa delle follie del Terzo Reich; i teatri bombardati come l’opera di Dresda, di Weimar e di Monaco, tutti luoghi che lo avevano visto trionfare grazie ai suoi capolavori e, da ultimo, dovette subire la calunnia e l’esilio. Tutti questi avvenimenti lo gettarono nello sconforto più assoluto e lasciò ai “Vier letze Lieder”, di cui ho scritto nel numero di settembre del 2012, il suo testamento spirituale. In occasione delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della nascita di questo straordinario e geniale compositore Vi segnalo una esecuzione magistrale e commovente di “Tod und Verklärung” diretta da Claudio Abbado (e il legame non può che essere pertinente) con la London Symphony Orchestra nel 1983. Il modo migliore per ricordare il grande maestro scomparso lo scorso gennaio. Buon ascolto e buona riflessione.

MIRANO OLTRE di Alessandro Girtanner* Sesta edizione. La migliore di sempre, per ora. Con gli anni si impara. Quest’anno abbiamo voluto spingerci fuori dall’Italia, per dare un senso a quell’Oltre del titolo che, quando lo abbiamo ideato, voleva proprio significare oltre i campanilismi, oltre le razze e le nazionalità. Mirano doveva andare oltre i suoi confini territoriali, oltre quelli italiani e quest’anno l’ha fatto. Tutti gli spettacoli sono stati intensi e belli. Gli artisti hanno dato vita a serate meravigliose. La pizzica, dell’Officina Zoè, che ha inaugurato la rassegna, ha fatto ballare il pubblico. La pizzica è una musica che coinvolge e sconvolge, veloce, divertente, tarantolata. Le ragazze scatenate, le gonne sopra le ginocchia, tutte bellissime. Poi l’incontro con due grandi artisti, Nicolai Lilin che ha letto brani del suo ultimo libro Il serpente di Dio, accompagnato dal bluesman americano Papa Mali, che Marcello Benetti, nel suo triplice ruolo di sponsor, condirettore artistico e musicista, ha portato dall’America. La piazzetta di Calle Ghirardi si è prestata benissimo ad ospitare le note struggenti del fado portoghese di Lula Pena, che ha emozionato il pubblico. Con lei anche la voce “lusitana” di Simonetta Masin che ha letto Saramago e Pessoa. Un bel siparietto, delicato e intenso, lo abbiamo avuto quando una breve pioggia non ha interrotto lo spettacolo, con Simonetta che copriva con un bell’ombrellino la chitarra e la voce di Lula. Infine abbiamo voluto omaggiare l’Africa. Kossi Komla Ebri, medico di origine togolese, ha scherzato come un consumato cabarettista con i suoi “Imbarazzismi” surreali vicende che capitano quando si incontrano l’uomo bianco e l’uomo nero. Claudio Cojaniz, virtuoso del piano, accompagnato da Franco Feruglio, ha raccontato il continente nero attraverso le note del suo ultimo lavoro musicale, Blu Africa. Abbiamo girato un pò di qua e di là per il mondo, ci siamo forse avvicinati un poco ad altre culture, cercando di capirle. Abbiamo conosciuto gente nuova, sentito buona musica e ascoltato buona letteratura. Lo scopo è stato raggiunto. All’anno prossimo. Libreria Mondadori Mirano


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Continua il nostro viaggio negli anni sessanta

Natura amica Negli anni sessanta abbiamo avuto grandi spazi a disposizione per il gioco di gruppo. Sconfinati prati di periferia che più tardi sarebbero stati destinati all’edilizia popolare o residenziale, ospitavano partite di calcio confezionate artigianalmente nelle regole. Non c’erano le belle porte con reti che oggi qualificano un qualsiasi campo da calcio, ma solo mucchietti di vestiti o mezzi paletti delimitavano le porte, bersaglio degli attaccanti, privi di divisa, di scarpe bullonate ma dotati della sola volontà del gioco, del divertimento, della competizione. Non c’erano arbitri e tutta la partita era regolamentata da stime e decisioni che venivano democraticamente adottate da entrambe le squadre in gara. Alla fine un decreto di vittoria premiava la via o parte del quartiere. Era un torneo che non aveva spettatori o sostenitori. Ma trovava la sua ragione d’essere per il fatto che il calcio era cartina tornasole per misurare il valore agonistico individuale e di gruppo dei giovani partecipanti. Di solito questa esperienza era la strada obbligata per accedere alla squadra dell’oratorio parrocchiale che, disponendo di una migliore struttura organizzativa, poteva offrire al ragazzo diverse alternative nello sport. Anche il nuoto era importante per quegli anni. C’erano le piscine comunali a prezzi accettabili, ma per una qualche misteriosa ragione, noi giovani preferivamo andare a nuotare nei fossi e fiumiciattoli, allora numerosi nei loro percorsi naturali, a Spinea, Mirano, Salzano, con acque pulite e pescose e non ancora chiamate ad ospitare scarichi domestici e industriali. Forse il senso del proibito, della pericolosità del posto che comunque avvertivamo del nuotare nudi, ci faceva preferire il fiume alla piscina, il pericolo dell’ingorgo alla sicura acqua ben clorizzata dell’impianto natatorio, l’esibizione della libera virilità al sottostare delle ovvie regole

estetiche, l’esigenza del risparmio da destinarsi a diversi altri investimenti come gelati e giornaletti. Nei fiumiciattoli il pericolo era vero e reale. Acque gelide, canneti e fondo melmoso e comunque un naturale tasso di inquinamento erano costantemente in agguato. Ma cronista di allora, non ho mai registrato un solo caso di annegamento o rischio di annegamento per noi ragazzi che ci immergevamo spesso subito dopo i pasti, quindi nel peggior momento in assoluto e all’insaputa dei genitori. Che non si preoccupavano minimamente dove andavamo, purché si rispettasse l’orario di rientro per eseguire i lavori di casa o in campagna. Forse un Angelo custode vegliava attento su tutti noi. Che non soltanto nell’acqua ma anche in terraferma rischiavamo l’osso del collo. Grandi alberi sorgevano ovunque nelle campagne incolte e di assetto proprietario non ben definito. Il divertimento consisteva nel costruire capanne nelle ramificazioni più alte, destinate ad ospitare l’orgoglio ed il coraggio di chi aveva osato sfidare la pianta nella sua più alta espressione. E collegarle tra loro con funi o passarelle. Rabbrividisco ancora oggi se penso che per facilitare la salita ed arrivare ai rami più sicuri, piantavamo nella corteccia dell’albero, a mo’ di scaletta, grossi e micidiali chiodi che avrebbero maciullato, come spesso hanno maciullato, le gambe nude di sprovveduti ragazzini che ammaliati dalle sirene dei più grandi, cercavano la gloria dell’emulazione. Oppure, più concretamente, la possibilità di saccheggiare gli alberi da frutta che ovunque si sviluppavano quasi spontaneamente. Alberi di ciliegie, pesche, albicocche erano i più ambiti. Il ciliegio restava comunque l’albero più pericoloso. Altri giochi si svolgevano direttamente sulle strade. Molto spesso, specie quelle di collegamento tra rioni e quartieri,

erano bianche e polverose d’estate; un magma di fango d’inverno. Non c’erano marciapiedi e nella brutta stagione era preferibile muoversi presto di primo mattino per beneficiare di quel fango solidificato dalla notte che di lì a poche ore si sarebbe sciolto. Ogni abitazione aveva nel suo cortile, in prossimità dell’ingresso, una lamina di ferro orizzontale fissata sul cemento che doveva servire a pulire le scarpe incrostate di fango. Ma per entrare in casa si indossavano le pattine, curiosi pezzi di grossa stoffa, grandi quanto le scarpe, che dovevano salvaguardare la cera rigorosamente spalmata sul pavimento dell’ingresso e salotto buono della casa. Certamente anche negli anni sessanta venivano edificati condomini ed interi quartieri di case popolari, il cui prezzo per appartamento oscillava mediamente attorno ai 2 - 3 milioni, ma spesso, ripeto, si preferiva acquistare il piccolo lotto di terreno a 100 – 200 lire per metro quadrato ed edificare in proprio. Non stiamo parlando di villini ma di case singole spesso prive di riscaldamento per risparmiare sui costi di edificazione e senza garage: i nostri genitori non disponevano ancora di quella lungimiranza che avrebbe dovuto suggerire loro l’esigenza della rimessa destinata ad ospitare la futura automobile. Che sarebbe arrivata dieci anni dopo. Quindi case singole con orti o campicelli dove la mancanza di confini o una debole recinzione favorivano di fatto piccoli saccheggi di prodotti naturali, frutti e piccole verdure commestibili idonei alla soddisfazione della gola come oggi le variegate merendine o tutti quei prodotti alimentari codificati come cibo spazzatura secondo la moda americana. I grandi spazi abbandonati, l’assenza di padroni e la stessa incerta proprietà nella sua destinazione di area agricola o edificabile (i piani regolatori non erano ancora ben sviluppati) favorivano anche i giochi di trincea. Consistevano nel costruire grandi buche rettangolari che poi si prestavano a diversi usi: divertimento, esplorazione, guerriglia e crudeli scherzi per quando funzionavano come trappole. E che dire dei grandi incendi che appiccavamo alla sterpaglia presente su prati e

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fossati? Partiva il fuoco e per un qualche misterioso motivo sapevamo sempre fin dove sarebbe arrivato e quando si sarebbe spento per circostanze naturali. Fuochi che pullulavano di notte, scaldavano e davano un senso di sfida, potenza e superiorità sulla forza della natura. Tornavamo a casa sporchi, anneriti, pieni di fuliggine, scottati in più parti del corpo e dopo aver inalato chissà quanto fumo. Ci attendevano le botte dei genitori, ma anche questo faceva parte del gioco. Ecco, forse è in questa motivazione che trova una logica il divertimento su ampia estensione geografica, della nostra generazione. Volevamo divertirci dimostrando il nostro valore basato sulla corsa, la forza, la resistenza, il coraggio, la sfida. Oggi nulla di tutto questo è rimasto. I nostri nipotini si muovono in una natura che si chiama giardino comunale. Tutto artificiale seppur bello e ben curato. Vivono lo sport perfettamente in grado di anticipare loro in tempo reale se diverranno campioncini o ragazzi mediocri. Non possono muoversi liberamente nelle calde serate d’estate per vivere il gioco del movimento. E per loro vengono confezionati solo divertimenti elettronici. Quale delle due infanzie è stata vissuta con più intensità? Oscar de Gaspari

(continua) Nel prossimo numero: I giochi dell’adolescenza

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21ª FESTA DELL’AGRICOLTURA A MIRANO Un appuntamento ogni anno sempre più ricco di iniziative che richiama visitatori da tutta Italia e dall’estero

Il Gruppo Imprenditori del Miranese “La Campagna ti è amica”, in collaborazione con Coldiretti Venezia, Comune di Mirano, Camera di Commercio, Banca Santo Stefano e Consorzio di bonifica Acque Risorgive, ha organizzato dal 29 agosto all’8 settembre 2014 la 21ª Festa dell’Agricoltura sul tema “La campagna incontra la città". Come negli anni precedenti, presso i campi sportivi del Comune di Mirano i circa 200 volontari hanno allestito una vasta area con mostra di attrezzi agricoli, vecchi trattori d’epoca accanto ai nuovi modelli supertecnolocizzati, stand espositivi (provenienti anche da Bari) di articoli per il giardinaggio e per il comfort domestico, nonché stand gastronomici per tutti i gusti. Nei giorni della manifestazione sono state realizzate anche varie iniziative per far conoscere il ricco e variegato mondo dell’agricoltura. Una particolare attenzione è stata

riservata ai bambini, che hanno potuto assistere direttamente alle fasi della lavorazione di alcuni prodotti, come dal mais alla polenta, dalla farina al pane, dal latte al formaggio, dall’orto alla verdura in tavola, dalle uova ai biscotti presso la fattoria didattica Orione. C’è stato spazio anche per il modellismo: con il contributo dell’Istituto agrario “Lorenz” di Mirano e di “Hobby Presepe” di Campodarsego, sono state riprodotte alcune aziende agricole in miniatura e, grazie a “Trattori per Passione”, sono stati realizzati trattori in scala 1:32. Domenica 31 agosto, per ricordare i cento anni dello scoppio della Prima guerra mondiale, sul cielo di Mirano sono tornati ad esibirsi i paracadutisti. Ma la novità di quest’anno è stata la “Notte Verde” che ha animato le piazze miranesi con i prodotti della terra come protagonisti: un’occasione di incontro tra le attività

commerciali del Comune e la produzione agricola del territorio e che ha costituito il tema di questa 21ª Fiera “La campagna incontra la città". La notte di sabato 6 e la mattina di domenica 7 settembre a chi faceva acquisti all’interno dei negozi aperti, riceveva un sacchetto omaggio contenente

prodotti agricoli di qualità provenienti dalle aziende del territorio. Sempre in piazza Martiri la notte di sabato 6 settembre è stata disputata la gara di cottura della carne intitolata “I maghi delle griglie”: a ogni griglia è stato assegnato il nome di un negozio, con una coppia di “grigliatori” ansiosi di dimostrare la loro bravura. Altro appuntamento importante, quello del corteo dei trattori domenica 7 settembre . L’intera manifestazione è stata l’occasione per una profonda riflessione sulla situazione del mondo agricolo attualmente in difficoltà, ma nello stesso

tempo ricco di prospettive. Una crisi, ha sottolineato il parroco di Mirano don Lino Regazzo durante la Messa, che ha le proprie radici nel rapporto “dissacrante” che spesso l’uomo ha nei confronti della natura: «Se non siamo ecologici, ha detto, non siamo cristiani», perché non rispettiamo ciò che Dio ha creato, mentre miriamo a sfruttare l’ambiente solo per accumulare denaro, sottoponendo la natura al nostro volere, senza preoccuparci delle inevitabili conseguenze. «Questa Festa dell’Agricoltura deve farci ritrovare il senso dell’armonia con il creato, disinquinandoci dal nostro egoismo».

I politici presenti e i rappresentanti del settore hanno messo in rilievo il momento difficile che sta colpendo il mondo agricolo, ma anche le nuove opportunità che si stanno presentando a chi sa rinnovarsi e investire nel settore. Parole di encomio per la manifestazione sono state espresse, tra gli altri, dalla sindaca di Mirano Maria Rosa Pavanello, dal nuovo presidente degli imprenditori Mario Sarto, dai consiglieri regionali Bruno Pigozzo e Carlo Alberto Tesserin e dal presidente della Coldiretti Venezia Iacopo Giraldo. Paolo Leandri

Premiazione degli studenti dell’Istituto Agrario “Konrad Lorenz” alla 21ª “Festa dell'Agricoltura” di Mirano Domenica 31 agosto alle ore 11.30, in concomitanza con la cerimonia di inaugurazione della tradizionale “Festa dell'Agricoltura” di Mirano, sono stati premiati con borse di studio, messe a disposizione dalla Coldiretti, gli allievi Davide Preo e Carlotta Trevisan dell'Istituto Professionale e Tecnico Agrario “Konrad Lorenz”, diplomatisi quest'anno con il punteggio di 100/100. In tale occasione, è stato consegnato un attestato di merito anche a tutti gli altri allievi del “Lorenz” diplomatisi quest'anno, a ricordo del percorso scolastico quinquennale, conclusosi

positivamente. Il “Lorenz” ha inoltre collaborato alla “Festa dell'Agricoltura”, allestendo uno specifico stand, dove sono esposti, in particolare, i nuovi ordinamenti di studio, sia dell'indirizzo Professionale che dell'indirizzo Tecnico Agrario, previsti dal Piano per l'Offerta Formativa. Nello stand si potevano ottenere anche specifiche informazioni in merito alle peculiari attività didattiche che il “Lorenz” sta svolgendo nel territorio, due delle quali in corso anche nel periodo estivo: il progetto didattico – sperimentale, coordinato dall'Università di Padova, di coltiva-

zione ecosostenibile del radicchio rosso di Treviso e gli stage estivi per gli alunni delle classi 3ª e 4ª in varie aziende agrarie, zootecniche e agroalimentari della zona. Va infine ricordato che numerosi studenti del “Lorenz” fanno parte come volontari dello staff operativo della “Festa dell'Agricoltura” e, per esempio, sono stati protagonisti nella tradizionale trebbiatura dimostrativa, eseguita con le macchine messe a disposizione dall'agricoltore Livio Zanon, nel pomeriggio della stessa domenica 31 agosto.


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Punto Medico Mirano S.r.l. è un poliambulatorio che eroga attività di consulenza medica, visite medico specialistiche ed attività di fisioterapia e riabilitazione, avvalendosi dell'operato e della collaborazione di un'equipe di medici e specialisti in ambito sanitario. Obiettivo del Punto Medico Mirano è, infatti, quello di privilegiare la collaborazione tra i medici della struttura e del territorio per assicurare precisione e affidabilità nelle risposte e nelle prestazioni ai propri pazienti. Il centro opera mirando costantemente al miglioramento dei propri servizi e al potenziamento della struttura, al fine di garantire prestazioni sanitarie di elevata qualità alla sempre più ampia utenza del centro clinico. Il tutto prosegue sotto la direzione della Dott.ssa Ft. Laura Crivellari, accompagnata

dal Direttore Sanitario Dott. Luca Londei. Punto Medico Mirano punta inoltre ad agevolare le società sportive garantendo agli atleti prestazioni fisioterapiche ad un prezzo favorevole, e integrando prossimamente l'offerta con la specialità della Medicina dello Sport. Novità di quest'anno è l'ampliamento della struttura e la prossima apertura delle Terme di Sale, dove, grazie alle proprietà curative del cloruro di sodio, la clientela potrà godere degli effetti benefici dell' ”haloterapia”. Adatto a tutte le età, aiuta a contrastare e prevenire diversi tipi di manifestazioni dell'apparato respiratorio, dermatologiche e allergiche. Fino a dicembre 2014 il centro offrirà inoltre la possibilità di eseguire l'esame Ecodoppler agli arti inferiori a partire dal prezzo promozionale di € 60,00.

Punto Medico Mirano offre le seguenti prestazioni mediche e paramediche specialistiche:

SPECIALITA’ MEDICHE ANESTESIA E RIANIMAZIONE: terapia antalgica, terapia infiltrativa, mesoterapia, agopuntura ALLERGOLOGIA E DERMATOLOGIA: visita dermatologica, visita allergologica, prove allergologiche, prescrizioni haloterapia ANGIOLOGIA E MEDICINA INTERNA: visita angiologica, visita internistica, ecocolordoppler arti (arterioso o venoso), tronchi sovraaortici, ecocolordoppler per tos CARDIOLOGIA: visita cardiologica, elettrocardiogramma CHIRURGIA: visita chirurgica specialistica CHIRURGIA VASCOLARE: visita vascolare specialistica CHIRURGIA PLASTICA ED ESTETICA: visita chirurgica plastica per la correzione di deformità e dismorfismi, mappatura nei, visita di chirurgia estetica (infiltrazioni, trattamento macchie cutanee, peeling volto, mesoterapia, luce pulsata, correzione rughe, aumento volume labbra) DIETOLOGIA E SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE: visita dietologica, programma dietetico ENDOCRINOLOGIA: visita endocrinologica, ecografie tiroidee, biopsia tiroide FISIATRIA: visita fisiatrica, prescrizione presidi e ausili GASTROENTEROLOGIA: visita gastroenterologica, visita internistica, ecografie specialistiche GINECOLOGIA ED OSTETRICIA: visite ginecologiche, paptest, ecografia ostetrica e pelvica, ecografia morfologica, diagnosi prenatale 1° e 2° livello (villocentesi e amniocentesi) GERIATRIA: visita specialistica geriatrica MEDICINA DEL LAVORO: visita medica preventiva e periodica, visiotest e audiometria NEUROLOGIA: visita specialistica neurologica NEUROCHIRURGIA: visita specialistica neurochirurgica CLINICA OCULISTICA E MALATTIE NERVOSE: visita oculistica specialistica ONCOLOGIA: visita oncologica/senologica specialistica, ecografia specialistica ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA: visita ortopedica specialistica, terapia infiltrativa articolare, indicazione e prescrizione presidi ausili (specialisti in: ginocchio, spalla, colonna vertebrale, piede, anca, mano/polso) OTORINOLARINGOIATRIA: visita ORL, visita otofunzionale, prescrizione haloterapia PNEUMOLOGIA: visita specialistica pneumologica PROCTOLOGIA: visita specialistica proctologica RADIOLOGIA: ecografia muscolo-tendinea, ecografia parti molli, ecocolordoppler carotideo, ecografia addominale REUMATOLOGIA: visita reumatologica specialistica SENOLOGIA: visita senologica, ecografia mammaria SESSUOLOGIA: visita urologica, visita nefrologica, sessuologia PSICHIATRIA: visita specialistica psichiatrica PSICOLOGIA: consulenza psicologica, sostegno psicologico, psicoterapia, psicologia età evolutiva, trattamenti per disturbi da ansia, trattamento per depressione e disturbi dell’umore, trattamento malattie psicosomatiche, valutazione disturbi alimentari, trattamento per le dipendenze, terapia di coppia, sostegno relazione genitori-bambini, disturbi D.O.C., sostegno psicologico cardiopatici.

SPECIALITA’ PARAMEDICHE FISIOTERAPIA – TERAPIA FISICA: tecarterapia, laserterapia, elettroterapia antalgica (correnti diadinamiche, interferenziali, tens, ionoforesi), elettroterapia stimolativa, ultrasuonoterapia, magnetoterapia, paraffinoterapia distrettuale, massoterapia RIABILITAZIONE: rieducazione funzionale, rieducazione posturale globale, pompages, ginnastica vertebrale, riabilitazione multifunzionale, trazioni vertebrali manuali e tecniche manipolative, riabilitazione respiratoria, bendaggi funzionali, kinesio-taping, osteopatia, logopedia PODOLOGIA

PUNTO MEDICO MIRANO S.r.l. Via della Vittoria, 88 int. 11 - 30035 Mirano (VE) - Tel. 041 5701995 - Cell. 334 5866031 - Fax 041 5727651 e-mail: puntomedicomirano@gmail.com - PEC: puntomedicomiranosrl@legalmail.com


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ASSOCIAZIONE BERSAGLIERI MIRANO

Nella Città di Asti sede del 62° Raduno Nazionale Bersaglieri, l'Associazione Bersaglieri di Mirano ha presidiato con la sua presenza la citta di Asti con un Pullman di ben 54 persone che comprendevano Bersaglieri e Simpatizzanti il 7/8 Giugno (sabato/Domenica) In una atmosfera di forte suggestione, al Raduno, si proponevano geograficamente dal Sud al Nord D 'Italia le Asso-

ciazioni Bersaglieresche. Lo sfilare delle varie REGIONI venivano inquadrate nei grandi viali di Asti con il seguito delle note musicali degli emozionanti brani suonati dalle Fanfare, a seguire si univano gli immensi applausi del popolo di Asti numerosi da ogni lato dei viali. - una vera emozione - e maestosità. A.B. Mirano

Il bersagliere Giovanni Favaretto classe 1942 Iscritto alla Ass. Bersaglieri Mirano di cui è stato sempre un fedele interprete Bersaglieresco. È mancato a noi, e alla sua famiglia nel Luglio 2014.

Il Bersagliere Tarcisio Bertin classe 1922 iscritto alla Ass. Bersaglieri di Mirano, assidua persona alle numerose manifestazioni Bersaglieresche - è mancato all'età di 92 anni nel mese di Marzo anno 2014 - il più sentito cordoglio Ass. B. Mirano.

Il Bersagliere Mancin Gentile classe 1934 iscritto All'Ass. Bersaglieri Mirano, sempre presente alle manifestazioni indossando il suo Cappello piumato con entusiasmo e passione. Tutti noi lo ricorderemmo della sua nobiltà d'animo e di rispetto verso il prossimo. Ha lasciato questo mondo a Luglio 2014.

Il Bersagliere Luigi Boldrin classe 1929. Iscritto alla Associazione Bersaglieri di Mirano con incarico di Presidenza fino agli anni 2010, si è spento in data 29 Maggio 2001, lasciando un grande vuoto nella Sezione e nella comunità civile ove risiedeva.

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Luigi Rizzo… pittore miranese Ci ha lasciati poco tempo fa Luigi Rizzo. Più che le parole di circostanza per ricordare il nostro caro “Gigi”, bisognerebbe osservare alcune delle sue numerose opere. Esse parlano e ci indicano chiaramente lo stato d’animo di Luigi quando si accingeva a comporre un qualsiasi quadro. Lungi da me, non essendo un critico d’arte, sviscerare e indagare il suo operato. Riporto perciò il parere di alcuni critici che l’hanno conosciuto e che hanno potuto esaminare, con cognizione di causa, ed apprezzare le sue opere. Di lui si possono evidenziare gli effetti cromatici delle sue spesse pennellate, che sintetizzano in densi tratti sfilacciati tipici dell’artista. Da sottolineare la qualità del colore che dà un senso di dinamicità all’intera opera, soprattutto in quei quadri dedicati ai fiori dai toni chiari con accostamenti di tinte tenere, imperniati sul grigio perla o l’azzurro con sfondi omogenei di una luminosità uniforme. Questi pareri hanno fatto di Luigi Rizzo, nel suo piccolo, un “grande” della pittura veneziana. Apprezzamenti per il suo operato sono

giunti da diversi paesi, in cui il nostro pittore si è esibito con totale diligenza e maestria. Alcuni dei suoi quadri si possono ammirare in tante località, sia italiane che estere: Canada, Belgio, Francia e altri ancora. Ma a noi piacciono i paesaggi della sua laguna veneta, degli angoli nascosti di Mirano, dei suoi volti di donna, dei fiori e dei suoi incantevoli “cieli”. Ho avuto il privilegio di lavorare accanto a lui per parecchi anni in serenità con parecchi intervalli di buonumore ed amicizia e posso senz’altro affermare che Mirano debba essere fiera del suo pittore recentemente scomparso. Per ultimo vorrei ricordare il giudizio di un celebre critico che dichiarò esplicitamente “Luigi quando dipinge … piange”. Silvano Bertoldo

Ciao, Sandro L'Associazione Commercianti di Mirano perde uno dei suoi protagonisti, Sandro Giacomin, scomparso a 72 anni all'alba del 28 giugno u.s. accompagnato dall'affetto dei suoi cari. Miranese di nascita, molto conosciuto nel settore orafo, aveva cominciato a fare il suo lavoro sin dalla giovanissima età. La sua competenza, il carattere mite e affabile, la determinazione nella ricerca del risultato, portava Sandro a far conoscere e crescere la propria attività non solo a Mirano, ma livello regionale. Assieme alla gentilezza nei rapporti con tutti e alla professionalità, ciò che rimane a tutti noi di Sandro sono la sua semplicità e compostezza di carattere. La redazione di "Mirano Magazin" vuole ricordare nelle sue pagine questo nostro concittadino, sempre leale e onesto con tutti, ed esprime alla moglie e alle figlie un profondo sentimento di cordoglio e di compartecipazione per una perdita così dolorosa. Paolo Trevisanato

LA "CLASSE 1944" SI INCONTRA PER FESTEGGIARE I 70 ANNI Carissimo amico/a 1944-2014: settant'anni di storia, settant'anni che sono la tua e la nostra storia: e l'avvenimento merita sicuramente d'essere festeggiato nel migliore dei modi. E' un'occasione per rivederci, forse dopo tanti anni, per ricordare, per progettare e forse... per far rivivere vecchi sogni lasciati nel cassetto. Infatti sono stati anni vissuti da tutti noi con impegno, fantasia e creatività, perché sicuramente siamo stati protagonisti nel costruire, ideare e sviluppare tanti progetti. A parte le inevitabili delusioni o i momenti di sofferenza, siamo orgogliosi della storia o delle storie che abbiamo scritto con le nostre realizzazioni. Perché non ritrovarci assieme per raccontarci tutto questo? Rivedremo i nostri volti un po' segnati dagli anni; sorrideremo ai nostri ricordi e ai nostri piccoli o grandi errori e così dimenticheremo i primi acciacchi. Forse riprenderemo il coraggio per "pedalare", forse ormai

non per sognare, come quando ci sembrava di avere il mondo in mano. Ed allora, perché non ritrovarci per programmare, tutti insieme, questa festa, per rivivere un lungo periodo, in cui le storie personali si sono intrecciate con quelle di tanti altri? L'Italia, in quegli anni, ha conosciuto trasformazioni formidabili e noi settantenni, in questa grande storia, siamo sempre stati in prima linea e, nonostante gli anni si aggiungano agli anni, abbiamo ancora una grande vitalità, un forte desiderio di fare, di progettare e, soprattutto, di essere sereni e socievoli. Molti di noi hanno raggiunto la meritata pensione, altri non hanno più impegni impellenti di famiglia, per cui desideriamo dar spazio e qualità al nostro tempo libero. Sicuramente allora, vorranno partecipare alla festa che alcuni loro coetanei stanno organizzando. Quindi carissimo i tuoi "coetanei 1944” ti aspettano. Nel segnalare la tua presenza, sei pregato di aderire al

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INAUGURATO E BENEDETTO IL “NUOVO QUARTIERE RESIDENZIALE”

Una bella e festosa cerimonia inaugurale si è tenuta mercoledì 25 giugno presso il “nuovo” Quartiere residenziale che si trova nel Centro del paese, e precisamente dietro all’ex Scuola elementare. Oltre 40 persone hanno assistito alla cerimonia alla quale è poi seguito uno stuzzicante rinfresco: un’intera porchetta, soppressa, ossocollo, bresaola, prosciutto crudo, verdure pastellate e prosecco. E’ stato bello conoscere anche alcune delle 6 giovani famiglie che andranno ad abitare fra poco nel nuovo palazzo e che diventeranno nostre “compaesane”. E’ stato possibile visitare uno dei 14 appartamenti del palazzo. (Dai “mini di 50 mq” ai “grandi di 90 mq”). Gli imprenditori delle Immobiliari OASI e GOLMAR – che hanno costruito il palazzo e le triville – hanno ringraziato la sindaca Maria Rosa Pavanello per aver partecipato alla conviviale cerimonia, e che ha ricevuto l’applauso dei presenti alla fine del discorso, in cui tra le altre cose ha detto che “Vetrego è una Frazione che ha molte richieste di abitabilità ed ha auspicato che prosegua così”. Gli imprenditori hanno ringraziato don Pietro Mozzato per avere benedetto il nuovo Quartiere. Il nostro parroco ha detto che “è bello vivere a Vetrego poiché ci si conosce come in una famiglia, mentre invece nelle città non si conosce neanche il vicino di casa”. Gli imprenditori hanno ringraziato anche il Comitato: erano presenti il vicepresidente Giorgio Babato, il segretario Giuseppe Vesco e i consiglieri Massimo Tonolo, Martina Stocco, Guido Zampieri, Barbara Milizia, oltre a Guido Sambo del VE.CU.OR. (Gruppo di “Vetreghesi dal Cuore d’Oro”) e alcuni paesani. Considerato che questo grande e nuovo Quartiere residenziale è poco conosciuto alla maggior parte dei Vetreghesi, il segretario del Comitato si è impegnato a realizzare un progetto pubblicitario dell’intera area, poiché durante la festosa cerimonia sono emerse delle novità conosciute soltanto agli “addetti ai lavori”, come ad esempio il fatto che ci sono “aree edificabili in vendita”, “aree con progetti approvati ma con cantieri fermi”, “il costo degli immobili”, ecc. Ha inviato una richiesta al giornale MIRANO-MAGAZINE (che viene distribuito in tutto il Comune) per pubblicare tale novità, in modo che molti cittadini, a cominciare

dai Vetreghesi, possano conoscere questa grande disponibilità abitativa e così acquistare – per sé oppure per i propri figli, amici e conoscenti – sia i nuovi appartamenti già belli e pronti, sia le triville al grezzo avanzato, oppure i vari lotti edificabili. Si spera così di incrementare le vendite e di con-

seguenza aumentare il numero degli abitanti, al fine di tenere in vita le poche attività commerciali rimaste nella nostra piccola Frazione e per non essere più il Calimero piccolo e nero bistrattato da tutto e da tutti. Attiviamoci dunque per far RINASCERE Vetrego.

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MIRANO TROVA IL “VIO” PER LA C2

M

irano Al Pozzo si appresta a disputare il suo 24° torneo federale, giocando il prossimo campionato nella serie C2 Veneta di calcio a 5, grazie agli ottimi risultati ottenuti nello scorso torneo, tanto da sfiorare i play off promozione, nel primo anno di ritorno in una competizione regionale dopo molti anni. Giocare ad alti livelli è sempre difficile, ma confermarsi è ancor più problematico. Le formazioni si sono attrezzate per affrontare un campionato competitivo ed avvincente, e non è stato da meno il Mirano, che ha cercato di integrare la rosa con giocatori esperti e giovani di sicuro interesse, ma la novità più importante è l’avvicendamento alla guida tecnica, con l’arrivo a Mirano di Vio Giuliano e del suo vice ed allenatore dei portieri Lazzarini Filippo, al posto del mister Calzavara Renzo, che non molla i colori sociali, ma ricoprirà il ruolo chiave di direttore sportivo, per dare una continuità del lavoro svolto negli ultimi anni e per aiutare lo staff dirigenziale ad affrontare le problematiche che un campionato così impegnativo impone. Giuliano e Filippo arrivano con entusiasmo e con un bagaglio tecnico invidiabile, frutto di un decennio passato ad allenare diverse formazioni veneziane di calcio a 5, per affrontare assieme questa nuova avventura e per costruire assieme al Presidente e al suo staff un nuovo ciclo nel

Mirano Al Pozzo. Assieme ai nuovi mister approdano a Mirano i portieri Salvadego Nicola ed il giovane Busatto Claudio, i laterali Fiorese Matteo, Rinaldini Andrea e Gambillara Mattia. ‘Abbiamo cercato di rinnovare la rosa, con giocatori di qualità, mantenendo comunque un gruppo di atleti che negli ultimi anni ha dato molte soddisfazioni al Mi-

rano’ afferma il Presidente Favaretto Federico ‘Oltre ai nomi indicati, stiamo concludendo un accordo con due giovani calciatori del 1994, per ringiovanire il rouster a disposizione di Giuliano e per mettere le basi di un nuovo ciclo. Il mix di giocatori esperti e neofiti del Calcio a 5, credo ci porterà ad un inizio campionato problematico, ma confido che l’entusiasmo

e la professionalità di tutto il gruppo, darà quei risultai che tutti speriamo, sia in termini sportivi che umani. A Mirano, infatti, giochiamo sempre per vincere, ma nel rispetto del gruppo e degli avversari, cercando di ricordarci che questo sport è pur sempre un gioco. Questo campionato non vedrà ai nastri di partenza due amici che hanno fatto la storia del Mirano, Peplis Simone, capitano e condottiero per molti anni, che lascia il campo giocato in accordo con la società, per ragioni anagrafiche e Strano Andrea, che a Mirano ha ritrovato la gioia di praticare questo sport, donando al contempo alla nostra società un decennio di belle giocate e di ottima compagnia. Purtroppo Andrea ha deciso di intraprendere nuovi obiettivi professionali, e dalla sua scelta è scaturita la volontà di ringiovanire la rosa, per costruire un Mirano Al Pozzo più giovane, ma sempre ben radicato nei suoi principi fondamentali’ Vi aspettiamo dal 19 Settembre a tifare per il Mirano Al Pozzo, nella gara casalinga contro la formazione del Vertigo (Padova) sempre nella palestra ‘E. Corner’-‘Majorana’ alle 21.30 a Mirano. Troverete tutte le informazioni sul calendario e sulle vicende del Mirano, nel sito MiranoMagazine o nella pagina Facebook Mirano Al pozzo. Il Presidente Federico Favaretto


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DORMIRE BENE È SALUTE. BASTA SEGUIRE ALCUNE REGOLE. Dormire è importante, non solo per potersi riposare ma per potersi assicurare una buona salute, sia fisica che mentale. Marco Piccoli responsabile vendite del centro del materasso spiega quali sono le regole d’oro Dormire poco o male, può far credere che si rifletta nella propria vita soltanto con una sonnolenza che accompagna le giornate. Ma, sebbene la sonnolenza possa essere pericolosa già di per sé – potrebbe essere causa di incidenti stradali, per esempio – e rendere difficoltoso svolgere il proprio lavoro quotidiano, vi sono altri fattori che incidono in modo serio e spesso permanente sulla salute. Il poco o cattivo sonno, per esempio, può essere causa di problemi mentali come la perdita di memoria o la depressione, ma anche di diabete e le malattie cardiache o cardiovascolari – ictus compreso. A dormire poco e male non sono solo le persone che provocano volontariamente questa situazione, a causa magari di uno stile di vita scorretto che prevede il fare le ore piccole, ma anche molti che ne soffrono loro malgrado. Secondo le stime è circa il 30 per cento

degli italiani a dover fare i conti con i problemi di sonno. E non vi sono più distinzioni d’età: che si tratti di bambini, giovani, adulti o anziani, molti sono vittime della carenza di sonno. Non bisogna tuttavia disperare, perché spesso c’è rimedio. A parte casi particolari, basta infatti seguire alcune “regole d’oro” consigliate dagli esperti della Wasm per ritrovare il sonno perduto e la salute. In primis, è importante la regolarità: orari fissi e regolari per coricarsi la sera e alzarsi al mattino. Per esempio è bene andare a letto presto la sera e alzarsi presto al mattino. Chi va a letto verso le 22.00 di sera (massimo 22.30) risulta più riposato, perché le ore in cui ci si riposa e si recupera meglio sono quelle prima della mezzanotte. Altri consigli: evitare, se possibile, di dormire durante il giorno. E poi evitare pasti pesanti e abbondanti a cena. Evitare di fumare o bere alcolici meno di

...MA CHE MUSICA MAESTRO! Quante soddisfazioni e obiettivi realizzati ….Ma che musica maestro... ci riporta sorridendo ad una frase di una canzone di qualche anno fa, ma diventata un complimento più che mai attuale se riferito ai livelli raggiunti dalla Filarmonica di Mirano.

Chi ha partecipato agli ultimi concerti ha potuto constatarlo personalmente ascoltandone la qualità e varietà della musica proposta, questo grazie all'impegno dei vari componenti, ma soprattutto al lungo ed intenso lavoro dal M° Stefano Corrò. Nel nostro viaggio alla scoperta dei vari talenti che il territorio miranese ci offre, non possiamo non soffermarci su questa figura che ormai da circa 22 anni guida questo gruppo con tanta dedizione: il M° Stefano Corrò per il quale la musica non è solo un hobby ma un amore e una passione nata fin da bambino. Bisogna infatti ritornare un po' indietro nel tempo, quando a soli otto anni gli fu affidata la responsabilità di sostituire l'organista per la messa natalizia di mezzanotte a Facen, un piccolo paese di montagna. Da qui l'avvicinamento agli studi del pianoforte e del corno francese per poi, successivamente, entrare nel mondo del conservatorio fino a diplomarsi. Attualmente, dopo numerosi attestati in direzione bandistica, un'importante meta raggiunta è il diploma in direzione d'orchestra presso “l'Accademia Europea per direttori d'orchestra” di Vicenza con numerose Master-Class sulle famose sinfonie di L. V. Beethoven sotto la guida del M° Romolo Gessi. Ultima sfida, già iniziata, è il progetto per l'istituzione di un'orchestra sinfonica giovanile che possa far incontrare giovani musicisti presenti nel nostro territorio: iscritti nei conservatori, nei licei e nelle scuole private musicali e a chi ha frequentato la scuola media con questo indirizzo con la finalità del piacere nel suonare insieme condividendo questo stesso interesse.

Per questo motivo l'invito è rivolto a tutti gli interessati e soprattutto a chi volesse sostenere questa iniziativa. L'augurio per il M° Stefano Corrò è che tutto questo possa da hobby diventare il futuro .... in bocca al lupo maestro! Elenco collaborazione artistiche: - Orchestra dei “Pomeriggi Musicali” di Milano, in occasione della venuta in Italia del famoso cantante Ray Charles e una serie di concerti sinfonici nella Regione Lombardia; - i fiati dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza; - l’orchestra e coro “San Marco” di Pordenone; - orchestra degli allievi dei conservatori musicali: “Cesare Pollini” di Padova e “A. Pedrollo” di Vicenza; - orchestra “l’Estro Armonico” di Mirano (VE); - Scuola Media Statale Leonardo Da Vinci di Mirano in qualità di insegnante di ottoni nel progetto: “Laboratorio di strumenti a fiato e percussioni” nell’anno scolastico 20062007 e 2007-2008; - Quintetti di fiati ed ensamble di ottoni presenti nel Veneto esibendosi in numerosi concerti; - FILARMONICA DI MIRANO-banda cittadina (VE), come maestro direttore, con la quale svolge tutt’ora un’intensa attività concertistica sia in Veneto che all’estero ricoprendo alcuni incarichi didattici presso la scuola di Musica “Allegro con Brio” ( scuola della Filarmonica) quali: insegnante di pianoforte, insegnante di ottoni: tromba-trombone a tiro-corno francese-euhponium e tuba; attività d’insieme con gli allievi delle classi di fiati e percussione della stessa scuola; - Orchestra Sinfonica Giovanile Città di Mirano della quale è il fondatore e il direttore artistico, formata da allievi e diplomati nei Conservatori, Licei Musicali, Scuole Medie ad indirizzo Musicale e scuole di musica private, presenti nel territorio miranese e nel Veneto.

quattro ore prima di coricarsi. Allo stesso modo evitare il caffè almeno 6 ore prima di andare a letto. Ma per i patiti della tecnologia è anche bene evitare di usare computer, tablet, smartphone e compagnia bella prima di andare a dormire. Allo stesso modo evitare di vedere in TV spettacoli eccitanti o spaventevoli. Non guardare la TV a letto. Areare adeguatamente la stanza in cui si riposa e curare anche temperatura e umidità. Non tenere luci accese, anche se soffuse, quando si dorme. Evitare di fare esercizi fisici o ginnastica prima di coricarsi. Se capita di svegliarsi durante la notte, consigliano gli esperti, non farsi prendere dal nervosismo. Gustarsi magari una tisana calda e leggere un libro (non la TV!) per conciliare il sonno. Anche il letto ha la sua importanza: scegliere biancheria, materassi e cuscini adeguati.

Insomma, se il problema non è causato da una qualche malattia, dormire bene è possibile. E, dormire bene, non può che far… bene.

A S. ANGELO DI S. M. DI SALA CORSI DI CHITARRA PER TUTTE LE ETÀ Riparte a Settembre il corso di chitarra acustica della “Scuola degli angeli” di S. Angelo di S. M. di Sala. Da 24 anni la scuola continua la sua attività proponendo corsi gratuiti di chitarra rivolti a principianti, e non. I corsi sono aperti a tutti senza limiti di età (dai 14 ai 99 anni), senza nessun esame di ingresso o di altre particolarità per l’iscrizione. I corsi si svolgeranno presso le strutture del Centro Parrocchiale di Sant’Angelo di Santa Maria di Sala, tutti i mercoledì da fine ottobre a metà maggio. Per iscrizione: dal 1/9/2014 al 15/10/2014 telefonare ai seguenti numeri: maestri Guido: 041 487610 – Nello 041 479385 – Salvatore 3476146486 – Alessandro 328 3222640, oppure scrivere una e-mail all’indirizzo ireneb@tin.it con oggetto “Iscrizione a La Scuola degli Angeli a.d. 2014/2015” indicando nell’e-mail nome cognome, data di nascita, residenza, numero di telefono, e tipo di corso che si intende frequentare. I corsi proposti sono: I° livello con un numero massimo di 25 partecipanti (per questo motivo si prega di iscriversi al più presto in modo da rientrare tra i posti disponibili) II° livello provenienti dal I° livello : nessun limite di partecipanti III° livello provenienti dal II° livello : nessun limite di partecipanti IV° livello provenienti dal III° livello : nessun limite di partecipanti Il calendario delle attività è il seguente:. - Sabato 25/10/2014 ore 20,00 Centro parrocchiale di S. Angelo di Sala: Presentazione nuovo anno didattico 2014/2015. (Tutti gli iscritti devono essere presenti per confermare di persona la loro presenza al nuovo corso.) - Mercoledì 5/11/2014 Centro parrocchiale di S. Angelo di Sala: Inizio corsi in aula per tutti i quattro livelli dalle ore 20,30 alle 22,30; termine lezioni il 6/5/2015. - Sabato 9/5/2015 Sala teatro comunale di Villa Farsetti : Saggio finale dei corsi dalle ore

20,00 alle 22,30. - Venerdì 22/5/2015 ore 20,00 Consegna valutazioni personali da parte dei maestri agli allievi Per altre informazioni: www.lascuoladegliangeli.wordpress.com La Scuola degli Angeli nasce nel 1992 per intuizione dell’allora parroco di Sant’Angelo di S. M. di Sala (VE), don Lino Bertin e del fondatore Guido Bergamin, convinti della necessità di creare una fucina di modellazione e aggregazione musicale aperta a chiunque avesse il desiderio di apprendere l’uso della chitarra acustica accompagnata dal canto della propria voce. Da ventiquattro anni lo slogan della scuola è pertanto: “aperta a tutti dai 14 ai 99 anni”. Inizialmente la scuola proponeva solo un corso base, ma nel corso degli anni sono stati aggiunti corsi di perfezionamento, fino a raggiungere gli attuali quattro livelli, che hanno fatto transitare nelle sale della scuola centinaia di persone, da ragazzi delle superiori fino ad indimenticabili ultraottantenni appassionati dello strumento. Le finalità della scuola sono puramente sociali e senza alcuna finalità di lucro, i corsi sono totalmente gratuiti, aperti a tutti e non richiedono particolari preparazioni di base o nozioni preliminari. A sottolineare questa connotazione “no-profit” e orientata al sociale, maestri ed allievi hanno costituito un gruppo che si esibisce periodicamente presso alcune case di riposo, per portare un pizzico di allegria a persone che ne hanno grande bisogno; hanno realizzato spettacoli per bambini, rivisitando in chiave musicale favole tradizionali; si esibiscono in teatri, sale, sagre, ed ovunque la loro presenza fosse richiesta. La scuola degli angeli con le proprie iniziative promuove da sempre i valori di aggregazione sociale, di solidarietà e di promozione di attività socialmente utili. Ventiquattro anni di attività ininterrotta non potrebbero spiegarsi diversamente.

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GUIDO CINGANO ENSEMBLE CLASSIC SOUND

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AUTUNNO E INVERNO COL CORO CRODA ROSSA

Associazione Culturale

L’Ensemble, col nome di “Guido e i suoi amici”, nasce nel 2004 per iniziativa e sotto la guida del M° Cingano, che si avvale della collaborazione di suoi allievi. L’organico strumentale, originariamente composto da quattro fisarmonicisti, un tastierista, un flautista e un pianista, si è via via accresciuto, anche per l’interessante inserimento, dal 2007, delle voci femminili, come un nuovo, significativo strumento che affianca e integra gli altri. Grazie all’originalità della formazione, alle musiche proposte e al modo di interpretarle, l’Ensemble ha riscosso larghi consensi nei vari concerti tenuti nel Veneto. Il repertorio è costituito da brani presi dal mondo classico e da quello attuale, fondendo e compenetrando in un “classic sound” le diverse e talora opposte specificità. Si tratta di una musica d’ascolto fluente o ritmata, ma sempre piacevolmente e sapientemente costruita, con gli arrangiamenti originali curati dal M° Cingano, che svolge insieme le funzioni di Direttore del gruppo musicale e di Direttore artistico. Attualmente il gruppo è costituito da allievi, ex allievi e amici del Maestro: - otto fisarmoniche (alcune a bassi sciolti), che rappresentano il cuore pulsante dell’organico, in quanto a loro è affidata l’esecuzione della melodia e delle variazioni orchestrali. L’uso sapiente dei registri, la cura di

colori e timbri sempre rinnovantisi, gli arrangiamenti dedicati ne valorizzano l’apporto; - due tastiere, una col compito di accompagnare i brani per accordi tenuti, l’altra dedicata a brevi interventi di abbellimento anche mediante la generazione di suoni/strumenti/percussioni particolari; - un flauto, finalizzato soprattutto all’esecuzione melodica e a specifiche variazioni, ma anche a parti solistiche, apporta una nota di freschezza e di levità all’insieme; - un pianoforte-conduttore, col compito prevalente di sostenere armonicamente e ritmicamente ogni brano: costituisce un elemento irrinunciabile nella tessitura musicale; - percussioni, usate in modo discreto e solo parzialmente, per non snaturare l’armonia dell’insieme; - insieme di voci femminili, che completa l’originalità dell’Ensemble, costituendosi come ulteriore duttile strumento, che si inserisce nella linea melodica con la novità del timbro e la peculiarità del colore. L’esecuzione di brani classici, che abbracciano il Sei, Sette e Ottocento, per arrivare sino ai giorni nostri, vede, oltre a quella del Direttore, che si esibisce sia con la fisarmonica che col pianoforte, la partecipazione di strumentisti diplomati in pianoforte, flauto e fisarmonica, con compiti di solisti.

PROGRAMMA PER L’ANNO 2014 27 settembre - Chiesa Parrocchiale - Peseggia (VE) 5 ottobre - Palazzo Bolis - Selvazzano (PD) 16 ottobre - Teatro via della Vittoria - Mirano 9 novembre - Casa riposo I.R.A. - Padova 23 novembre - Casa riposo “Mariutto” - Mirano 6 dicembre - Concerto di Natale – Chiesa dei pp. Giuseppini - Mirano 13 dicembre - Concerto di Natale – Chiesa Parrocchiale - Vetrego (VE)

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Via XX Settembre 60 Mirano (Ve) TEL: 041-430017

Eccoci al rientro dalla pausa estiva e come tutti gli anni ai primi di settembre riprendono le prove. Anche per quest’anno l’autunno si annuncia caldo per la quantità di impegni e soprattutto per la loro varietà che impegnerà parecchio il maestro e i coristi. Cominceremo con il 20 settembre. Gli amici del coro Ermes Grion di Monfalcone ci hanno invitati a partecipare alla loro rassegna annuale dopo che erano stati nostri ospiti a maggio dello scorso anno. Per il Coro è sempre festa rincontrare qualcuno con cui s’è condiviso un’esperienza coinvolgente come quella di cantare assieme. A ottobre, il 9 precisamente, altro grande incontro: con il gruppo musicale Musico teatro al Teatro Comunale di Mirano parteciperemo alla serata “Donne, donne eterni dei” … titolo evocativo e da cui si capisce facilmente il contenuto: sarà una divertente carrellata tra lirica, canto popolare e canzonette intorno al tema della donna. La nostra collaborazione con Musico teatro dura ormai da due anni e più passa il tempo più si rafforza la reciproca stima e simpatia. Sempre ad ottobre, sabato 18, con il coro “Cantori di Corte” saremo al Teatro di Villa Belvedere. Occasione per stringere amicizia e legami con altre realtà corali di Mirano. Poi martedì 4 novembre al Teatro Comunale di

Mirano presenteremo la “Guerra sull’altopiano”, un lavoro del prof. Aldo Celeghin che ormai portiamo in giro da diversi anni. Fotografie anche inedite, testi, diari e lettere illustrano il dramma gigantesco delle prima guerra mondiale che 100 anni fa cominciava ad arrossare di sangue tutta l’Europa. Il Coro commenterà con canti dell’epoca questo tragico evento. Il 9 dicembre ci vede impegnati ancora col gruppo Musico teatro in un’altra serata di allegria con un’antologia di canzoni, canti popolari e musica lirica in uno scambio continuo tra ironia e serietà. Ancora una volta questo conferma l’importanza e produttività di una sincera collaborazione. Il 20 dicembre nel Duomo come ormai da 23 anni terremo la tradizionale rassegna di canti Natalizi. La vigilia il 24 dicembre nella chiesa dei Giuseppini canteremo il Natale di Gesù, augurando serenità e pace assieme a tutti i fedeli. Altre attività si inseriranno in questo, già denso, programma. Anno dopo anno il Coro continua nella sua missione: quella di coinvolgere quante più persone possibili nella magia della musica e del canto che il popolo esprime traendo dal cuore emozioni e voci. Il presidente del Coro Croda Rossa Marco Lavazza Seranto

Con il Patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Venezia e dell’A. Ulss 13 di Dolo/Mirano

QUATTORDICESIMA EDIZIONE DELLA FESTA DEL VOLONTARIATO “Mirano Città solidale” Domenica 5 ottobre 2014 Organizzata in collaborazione con la Consulta comunale per l’assistenza e la sanità Mattino Ore 9.00 Collocazione bancarelle a cura delle Associazioni di Volontariato aderenti all’iniziativa per l’esposizione dei propri prodotti/attività. Ore 10.15 Celebrazione della Santa Messa presso il Duomo S. Michele Arcangelo. Al termine della celebrazione la Filarmonica di Mirano – Banda Cittadina accompagnerà le Associazioni e le Autorità in Piazza Martiri. Ore 11.30 Incontro “Qua la zampa”Associazione La terra di Hope, Associazione di pet therapy e riabilitazione equestre, attività ludico-ricreative con contatto e cura dell’animale e piccoli percorsi di psicomotricità Durante tutta la mattinata la Piazza sarà animata da:

- Giochi in piazza a cura dell’Associazioone Lesioni Spinali “La Colonna” Onlus di Mirano per tutti i bambini presenti con dono di T-shirt - Laboratori sulla pace e gli stili di vita, per bambini e ragazzi a cura di Emergency e Mercato Equo e solidale/Bandera Florida Pomeriggio Permanenza delle bancarelle espositive delle Associazioni di Volontariato Ore 16.30 Esibizione del Coro Insieme AVID “I Fiorellini” di Mirano diretto dalla Maestra Cristina Alessandri Ore 17.30 Esibizione di Tango Argentino da parte dell’Associazione “Asì se baila el tango”. Durante tutta la giornata verrà garantita una DEGUSTAZIONE per beneficienza da parte dell’Associazione Branco de Porsei.


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Dai Laghi Masuri (Polonia)… a Vetrego Puntata speciale

Nel numero precedente di questo giornale avevamo accennato ai tornei organizzati dall’ASD Vetrego. Ebbene, in poco più di un mese circa seicento giocatori hanno calcato il tappeto verde di Vetrego (un piccolo gioiello creato dal popolarissimo Vlady). Ben due tornei in contemporanea ed alcune kermesse hanno tenuto banco fra maggio e giugno. Ricchi premi e cotillons (come si suol dire) per tutti. Hanno in teoria vinto tutti e tutto è filato alla perfezione sotto l’alta regia degli organizzatori e con il contributo di numerosi volontari e volontarie. Sì, perché anche la presenza femminile ha contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione sportiva. Importante anche la partecipazione al Torneo dell’Amicizia, grande e numerosa soprattutto in occasione del terzo tempo: insomma un’eccellente giornata per tante famiglie ed in particolar modo per i bambini.

Il Risotto di non pesce con pistilli di zafferano e…; Il Cartoccio di branzino con asparagi, ciliegini e profumo di timo; Il Trentingrana, in offerta, del Mister; Il Cremino al caffè; L’Isola Memmia dolce; Il Punch se ghe n’è; La Birra Rossato e bagigi del Presidente; Vini Selezione Chinellato Cantine Il sopradescritto menù ha avuto un tale successo che alcune tv private polacche hanno richiesto la nostra presenza. Tali proposte verranno vagliate dal consiglio direttivo con molta attenzione… Tornando al tappeto verde, il nostro team è già in ritiro e si sta preparando per la prossima annata. All’Olindo’s Camp di Santa Maria di Sala (località Gaffarello) per gentile concessione del dottor Fernando Bozza sono a nostra disposizione campo di calcio perfetto, piscina ter-

Il presidente e la presidentessa

Passiamo ora al punto “G”… Perché questa lettera è l’iniziale del nostro team: Gornik Mirano. Perché il nostro Santo Protettore polacco è Giovanni Paolo II. Perché il nostro grandissimo chef, che chiamiamo Gino per via della privacy, ha sbaragliato tutte le competizioni culinarie alle quali ha partecipato, con il menù vincente che riporteremo più sotto. Perché ha contribuito al successo gastronomico anche il vice-chef che chiameremo “Giorgio” sempre per via della privacy. Personalmente tutta la squadra ed io abbiamo pasteggiato e deliziato il nostro palato col seguente menù: La Crema di Alici su pane di Altamura; Le Code di scampi dorati; Il Cappuccino al nero di seppia;

mica, sauna, sala ginnica e naturalmente spazio per il “terzo” e anche il “quarto” tempo. Proprio per i famosi “tempi” supplementari dobbiamo rendere omaggio alle mani fatate della cara Jolanda ed alla gentilissima Pierpaola (privacy rispettata). Per l’organizzazione logistica, sempre perfetta, un grazie particolare a Luciano ed Andrea, sempre disponibili a fare in modo che tutto si svolga nella miglior maniera. Per dovere di cronaca ricordiamo che sono aperte le iscrizioni per l’anno 2014-2015 ed infine ripetiamo l’appello per almeno due portieri, visti i numerosi impegni anche internazionali, che la nostra squadra avrà in avvenire. A tutti i nostri affezionati lettori, grazie e arrivederci. Silvano Bertoldo Presidente Gornik F.C.

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ALVARO BARI, UN PILOTA VENEZIANO NELLA RESISTENZA FELTRINA Il 24 aprile, vigilia della Festa della liberazione, presso la sala consiliare è stato presentato, all'interno dell'iniziativa "autori in corte" della Biblioteca comunale di Mirano, il libro “Alvaro Bari, un pilota veneziano nella Resistenza feltrina” scritto dal concittadino Renato Vecchiato con la collaborazione del feltrino Aurelio De Paoli. Alla manifestazione, patrocinata dall'Amministrazione Comunale, sono intervenuti le famiglie di due nipoti del partigiano tenente pilota Alvaro Bari, l’oncologo dottor Mario Bari e il fratello dottor Giorgio. Ha portato un saluto la Sindaca Maria Rosa Pavanello, la Presidente del Consiglio Comunale professoressa Renata Cibin, i responsabili dell'ANPI di Mirano Bruno Tonolo e dell'Associazione Arma Aeronautica (AAA) provinciale Giovanni Murgia. Alla presenza di un folto pubblico il professor Maurizio Angelini, coordinatore dell'ANPI del Veneto, ha illustrato l'importanza storica della ricerca fatta da De Paoli e Vecchiato. Il primo, abitante a pochi chilometri dal ponte sul Piave di Cesana-Busche dove il giovane partigiano fu ucciso il 5 agosto 1944 con il padovano di Loreggia Giorgio Gherlenda, per l'iniziativa e il coinvolgimento dei testimoni oculari, il secondo per aver inquadrato la breve vita di Alvaro nel contesto della Resistenza feltrina attraverso un'ampia ricerca bibliografica e documentale, molta della quale inedita. Prima che Aurelio De Paoli illustrasse l'origine del libro e l'incontro con i testimoni del luogo, il coautore miranese, Renato Vecchiato ha avuto il compito di argomentare con l'ausilio di molte foto la biografia del giovane veneziano. Ha riassunto le tante domante che i lettori si pongono davanti ad un misconosciuto partigiano nel 70° anniversario della sua morte: chi era quel tosat, come dicono i feltrini, perché lo storico Istituto Colotti di Feltre dove si diplomò ragioniere lo ricorda con una lapide, perché dopo essere diventato un tenente pilota all’Accademia di Caserta e aver pilotato i bombardieri SM79 sul teatro di guerra del Mediterraneo decise, dopo l’8 settembre 1943 di diventare cittadino feltrino e passare attivamente nella Resistente sulle Vette feltrine. Ha

sintetizzato, oltre a diversi altri luttuosi avvenimenti del 1943-44, la prima ricostruzione storica dell’ultima drammatica missione che Alvaro (comandante partigiano “Giordano” e “Cristallo”) nel Primiero assieme ad altri due eroici comandanti partigiani (il fante Giorgio Gherlanda “Piuma” e l’aviere Gastone Velo “Nazzari”). Ha illustrato la ricostruzione fatta nel libro delle ultime 24 ore dei tre partigiani attraverso documenti giudiziari inediti: le presunte delazioni, l’arresto, le torture perché i tre facessero i nomi dei cinque componenti il CLN clandestino che incontrarono a Fiera di Primiero, la morte per non aver fatto i nomi degli unici patrioti di un territorio occupato dai nazisti con la pressoché totale adesione della popolazione e al Corpo di Sicurezza Trentina, la polizia antipartigiana. Vecchiato ha illustrato altresì l’intreccio della vita di Alvaro, le angosce dei suoi familiari e della fidanzata feltrina per la quale si trasferì, con le tragiche tribolazioni subite dai Feltrini in quei mesi, a fianco dei tanti altri protagonisti: dal colonnello degli Alpini Angelo Zancanaro, al comandante della Brigata “Gramsci”, il tenente d’artiglieria Paride Brunetti “Bruno”, dal monsignor don Giulio Gaio al comandante dei GAP, l’artigiano Oreste Gris “Tombion”. Il libro ha avuto il patrocinio gratuito del Comune di Feltre e della Comunità Montana Feltrina e l’introduzione è accompagnata da tre presentazioni: quella del Sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, del Vicepresidente nazionale della AAA, generale Marchese, dal Coordinatore ANPI Veneto professor Maurizio Angelini. A seguito della pubblicazione del libro è emersa un’ulteriore testimonianza oculare della uccisione di Alvaro Bari e di Giorgio Gherlanda che ha fornito l’esatto punto dove furono uccisi e gettati nelle acque del Piave. Nel 70° anniversario della loro morte i familiari dei due eroici partigiani hanno deciso di predisporre una targa commemorativa durante una breve cerimonia svoltasi il 2 agosto scorso. Il libro, edito dalla CLEUP di Padova può essere acquistato a Mirano presso le cartolerie Bertoldo (via Barche) e Corrò (p.za Aldo Moro), oppure ordinato in tutte le librerie.


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Tutta Mirano, per due giorni, è stata un unico grande campo sportivo Al rugbista Michele Campagnaro il riconoscimento di eccellenza dello sport miranese

Nella giornata di mercoledì 21 maggio 2014 è stato consegnato il riconoscimento come eccellenza dello Sport Miranese a Michele Campagnaro, giovane rugbista che a soli 21 anni ha già raggiunto importanti risultati. Cresciuto nel Mirano Rugby, quest’anno ha esordito con successo nel 6 Nazioni dimostrando le sue grandi abilità e divenendo “Man of the Match” nella partita contro il Galles dell’1 febbraio scorso. «Mi ritengo molto soddisfatto, in quanto ho avviato questa iniziativa nel 2012 con il rugbista Francesco Minto e la pattinatrice Erika Zanetti, e sono felice che gli stessi stiano riscuotendo ancora grandi risultati. Questo è un riconoscimento che come Amministrazione consegnamo agli sportivi che maggiormente si sono distinti ed hanno portato il nome di Mirano sul tetto della Nazione e del Mondo. E' un premio, oltre che allo sportivo, e giustamente alla società che l’ha cresciuto, anche alla persona Campagnaro in quanto esempio di impegno, rispetto e solidarietà. Gli auguriamo di raggiungere moltissimi altri traguardi, vista la giovane età, magari assieme all'altra nostra eccellenza, Francesco Minto. E’ un grande onore per la Città assegnare a Michele Campagnaro questo ri-

“Festival Giovani…..aspettando I Mondiali”

messo il concerto della Banda cittadina – Filarmonica di Mirano, previsto per giovedì 12 giugno. «Grazie alla collaborazione di più soggetti, per la prima volta a Mirano abbiamo potuto organizzare questo Festival come punto di aggregazione per tutti i giovani del Miranese, in un mix tra musica e sport. Nei prossimi anni vorremmo ripetere l’iniziativa con altri grandi eventi sportivi».

Durante i mesi di giugno e luglio Mirano ha visto organizzata, cosa che non si era mai verificata, la prima edizione del “Festival giovani….. Aspettando i Mondiali”. La manifestazione, organizzata dal Comune di Mirano (Assessorato alle Politiche Giovanili) e dall’Associazione Volare, con la condivisione del coordinamento delle politiche giovanili del miranese, ha proposto la visione su maxischermo di tutte le partite dei Mondiali di calcio, alternandole a momenti musicali: dal 12 giugno al 5 luglio (poi si è entrati direttamente nel consueto Mirano Summer Festival, che ha continuato a proporre le gare), nell’area dei campi sportivi, vi erano a disposizione maxischermo a led e strutture di ristoro. I momenti musicali sono stati il 2223-24 giugno, con il Coorsal Summer Contest riservato a gruppi musicali emergenti, e il 14 e il 19 giugno, con le cover band di Cesare Cremonini e Vasco Rossi. Purtroppo il maltempo non ha per-

“Festa dello Sport” E’ giunta alla quattordicesima edizione la Festa dello Sport di Mirano, che si è svolta sabato 14 e domenica 15 giugno 2014, per iniziativa del Comune e delle società e associazioni sportive miranesi. Dopo aver ospitato lo scorso anno la “Giornata Nazionale dello Sport” con gli atleti delle Forze Armate e dell’Ordine, quest’anno la festa è tornata ad essere tutta miranese e si è estesa anche alle frazioni. Oltre trenta le società che hanno proposto eventi sia nel centro storico e nelle strutture sportive comunali che a Scaltenigo (gara nazionale di Pattinaggio – memorial Calzavara e Spolaore), Vetrego (memorial di calcio Diego Bollato) e Zianigo (torneo di calcetto Summer Cup). Un’altra novità è stata la speciale partecipazione dell’associazione “Cuore Amico”, che ha collaborato al progetto “Sport sicuro” ed ha promosso uno stand informativo per la prevenzione delle cardiopatie. Esordio quest’anno alla festa anche per i “Gruppi di cammino”, nati da un progetto di promozione della salute promosso dal Comune con A.ULSS 13, Fiab, Auser, Nordic Walking Mirano e Associazione Cuore Amico. Oltre allo stand, domenica 15 giugno hanno proposto

conoscimento per i risultati che sta ottenendo e nel contempo sottolineo la grande responsabilità che ha come modello per i giovani sia nel campo che fuori». La cerimonia si è conclusa con la consegna di una targa e l’autografo di un commosso Campagnaro sulla bandiera di Mirano.

una passeggiata per tutti i gruppi nati di recente nel Miranese. Sabato pomeriggio, nel corso del tradizionale Torneo rugby – touch, in piazza è stato presentato anche l’evento estivo che si è svolto il 12 luglio a Cortina d'Ampezzo (BL) “Una vetta per Gianca”, (che ha avuto un enorme successo) organizzato da La Colonna con il supporto ed il patrocinio del Comune di Mirano. L’Associazione La Colonna ha gestito l’unico stand gastronomico il cui ricavato, assieme a quello dello storico appuntamento quale l’ottavo “Swim Day”, la maratona di nuoto promossa dalla Mirano Nuoto, andrà a finanziare i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche negli impianti sportivi comunali (quest’anno sono stati individuati lo stadio di rugby e la piscina comunale, come da DGC n.124 del 11/07/2014). Nella mattina di sabato 14 il teatro comunale ha ospitato, con la collaborazione della Pallacanestro Mirano e l'organizzazione del comitato regionale Veneto della FIP, un appuntamento di rilievo regionale: il “Galà del basket Veneto 2014”, nel corso del quale sono state premiate le squadre che si sono maggiormente distinte nell’anno. Era presente il gotha del basket veneto e Donatas Motiejūnas , giocatore NBA della squadra Houston Rockets. Per il quarantennale della fondazione del G.S.S. Pattinaggio Scaltenigo, oltre alle consuete gare su pista, alle premiazioni erano presenti le “vecchie glorie”, quindici ex atleti divenuti campioni di fama internazionale in questi decenni. La domenica mattina invece l’Amministrazione comunale ha donato un riconoscimento ad atlete ed atleti miranesi che si sono partico-

larmente distinti nel 2013-2014. «In questa 14ª edizione abbiamo voluto dare ancora più spazio a tutte le realtà sportive miranesi, per rendere ancora più sentita e partecipata la festa. Voglio anche ringraziare tutte queste realtà per il lavoro che svolgono tutto l’anno dal punto di vista sportivo e sociale. Inoltre, è motivo d’orgoglio che la Federazione pallacanestro abbia scelto Mirano e questa manifestazione come sede del Gala del basket Veneto». Dunque tutta Mirano, per due giorni, è stata un unico grande campo sportivo, una lunga pista, un’affollata palestra a disposizione di quanti volevano conoscere i numerosi gruppi sportivi che operano sul territorio comunale e provare le moltissime attività sportive proposte. Un mondo basato sull’azione volontaria di gruppi di appassionati che, pur avvicendandosi nel tempo, operano tutti con il medesimo entusiasmo e genuina passione per promuovere un concetto di sport che sappia coniugare la salute ed il benessere psicofìsico con la gioia di stare insieme, il rispetto per la natura e la valorizzazione del nostro territorio.

Cristian Zara Assessore alle politiche per i giovani, lo sport, la casa ed il lavoro - Comune di Mirano -

La ricchezza culturale ed artistica del Gruppo Forma & Colore Riviera del Brenta in mostra a Villa XXV Aprile di Mirano Si è tenuta con successo dal 5 al 13 luglio la Mostra d'Arte "Classical Exposure" organizzata dal Gruppo Forma & Colore Riviera del Brenta di Mira presso Villa XXV Aprile a Mirano. Si è trattato di un’esposizione di 10 Artisti del Gruppo molto apprezzati nel nostro territorio e non nsolo: Giuseppe Paolo Baroni, Guglielmo Barbetti, Giovanni Rasa, Lucia Niero, Mario Maccatrozzo, Giovanna Zabeo, Gianni Libralesso, Dipriori, Maria Lazzarini. L’inaugurazione della manifestazione è stata presenta la Dr.ssa Patrizia Fiasconaro, a cui hanno presenziato anche le Autorità cittadine. Il Gruppo “Forma & Colore” Riviera del Brenta opera dal 1981 nel territorio Mirese con serietà e dedizione, collaborando con l’Amministrazione Comunale per la promozione della

Cultura a trecentosessanta gradi, spaziando dalla Pittura alla Scultura, dalla Fotografia alla Poesia e Letteratura. Attualmente il Gruppo raccoglie l’adesione di oltre 20 soci che condividono non solo l’entusiasmo per l’esperienza Artistica, ma anche il desiderio di sperimentare nuovi mezzi ed entrare in contatto con il pubblico cui instancabilmente consegnano il proprio messaggio che, lungi dall’essere artisticamente fine a se stesso, investe l’aspetto morale, sociale ed esistenziale della società contemporanea. La ricchezza culturale ed artistica del Gruppo la si percepisce dalla genialità creativa dei singoli soci che non riconoscendosi in alcun maestro caposcuola, si esprimono liberamente nell’astratto e nel figurativo, nell’evanescenza di acquarelli e nella

plasticità della pietra scolpita e nella sinuosità di pieghe lignee. Il ritrovare accanto a un paesaggio veneto il filo spinato di un ricinto tedesco diviene tangibile segno della Ricchezza Culturale ed Artistica di un Gruppo. Il Gruppo F.&.C. ha abituato la cittadinanza Mirese ad alcuni appuntamenti-evento annuali, che si sogliono tenere negli spazi di Villa Contarini dei Leoni, nell’Oratorio Gentilizio di Villa dei Leon o in Teatro e nel Parco B. Spolaor, tra cui ricordiamo; “AmMira la Donna” ( nella settimana dell’Otto Marzo, quest’anno giunta alla 18ª edizione) “Arte in Villa” ( quest’anno si farà la 16ª edizione in Villa Venier, in collaborazione con l’AIL),”Arti di Natale” ( le prime tre settimane di Dicembre, con mostra d’Arte a tema, collaborazione con Parrocchie e As-

sociazioni miresi). Inoltre segnaliamo le mostre scambio con Gruppi di altri Paesi, Provincie, Regioni ecc. con Leibnitz Austria, a Verona nell’Armeria, a BorgoPrà Bl. Ad Asiago Vi, Spinea, Marcon, Mirano e Narni Tr, ecc. arricchiscono culturalmente coloro che amano e frequentano i luoghi d’Arte. Esperienze che ci hanno portati fino a Longarone, con il Dono di una Scultura in Vetro del Maestro Raffaele Moretti, ora custodita nel Cimitero Monumentale di Fortogna. Dal 2002 inoltre si collabora con la Cooperativa Realtà di Marghera con corsi di Pittura, tenuti dal presidente Mario Scantamburlo, ai Ragazzi diversamente abili, che espongono le loro Opere in Mostre d’Arte in sale espositive pubbliche, curate nelle presentazione dalla Vice presidente del F.&.C. Dr.ssa Patrizia Fiasconaro.

Il presidente Mario Scantamburlo Info: www.formaecolore.it formaecolore1981@gmail.com Tel. segret. 3492698176


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UNA PICCOLA GOCCIA PER SPEGNERE IL GRANDE FUOCO Appello del Cesvitem: portiamo l’acqua alle comunità del sud del Ciad. Bastano meno di 900 euro per regalare un pozzo ad un villaggio. Ngel de baa huu, il tempo in cui il fuoco ti prende. Così in Ciad viene chiamata la stagione calda, da marzo a giugno, quando le temperature superano stabilmente i 40 gradi. Un nome evocativo che si traduce in un dramma per una realtà dove metà della popolazione non ha accesso all’acqua potabile. “Tutto si ferma, tutto si secca – racconta don Stefano Bressan, missionario della diocesi di Treviso in servizio a Fianga, nel sud del paese –. Attorno ai pochi pozzi si formano file infinite, di giorno e di notte. E la gente percorre fino a dieci chilometri a piedi per trovare una fonte”. Ma da quest’anno per migliaia di persone c’è una nuova speranza. Tutto merito del Progetto Pozzi promosso dai missionari e, soprattutto, dell’innovativa tecnica di trivellazione manuale introdotta su suggerimento del Cesvitem, l’ong miranese che sostiene il progetto. “In buona parte della missione il terreno è sabbioso – spiega don Stefano – così da ottobre dello scorso anno abbiamo cominciato a sperimentare l’uso della trivella manuale, una lunga asta con una punta simile a quella di un grande trapano azionata a forza di braccia da una squadra di otto operai. I risultati sono andati oltre le più rosee aspettative. Il Progetto Pozzi è attivo dal 2008: bene, nei primi cinque anni avevamo realizzato 17

pozzi; solo quest’anno, con la trivellazione manuale, ne abbiamo scavati ben 19, portando l’acqua a oltre 9000 persone”. I vantaggi della nuova tecnica di scavo sono facilmente riassumibili. Da un lato i velocissimi tempi di realizzazione: in un giorno di lavoro, salvo imprevisti, si arriva ad avere un pozzo con una pompa manuale che pesca acqua pulita a 30 metri di profondità. Dall’altro i costi ridotti, grazie anche al concreto coinvolgimento delle comunità beneficiarie. “Puntiamo molto sulla responsabilizzazione dei villaggi - spiega don Stefano -: è a loro che lasciamo la gestione del pozzo e fin dall’inizio devono compartecipare ai costi. Noi, grazie anche al sostegno del Cesvitem, garantiamo un contributo massimo di 900 euro. Ma se il villaggio non versa il suo contributo, poco più di 300 euro, l’equipe degli operai non si muove”. Bastano novecento euro, quindi per regalare a 500 persone il diritto all’acqua e una speranza di vita migliore. “Siamo davvero orgogliosi - sottolinea il presidente del Cesvitem Simone Naletto - di essere in prima linea in questa iniziativa, fianco a fianco con i missionari di Treviso e con la gente dei villaggi della zona di Fianga. Qualche mese fa avevamo suggerito l’utilizzo della tecnica di trivellazione manuale e ora stiamo raccogliendo frutti a dir poco significativi. Dei 19 pozzi scavati quest’anno, nove sono stati finanziati dal Cesvitem con una spesa di appena 6.700 euro. Ma con l’aiuto dei nostri sostenitori vogliamo e possiamo fare di più”. La prima scadenza è ottobre, quando, al termine della stagione delle piogge, l’equipe di operai del progetto riprenderà a lavorare. “Nei mesi successivi cercheremo di scavare più pozzi possibili - spiega don Stefano -, in modo da met-

tere sempre più villaggi nelle condizioni di affrontare da marzo in poi la nuova stagione calda”. Almeno due nuovi pozzi saranno finanziati dal Cesvitem, grazie al ricavato del concerto di beneficenza organizzato a Mirano lo scorso 19 luglio, quando all’interno del Patronato San Pio X oltre 400 persone hanno assistito all’esibizione dei New Generation Gospel Crew, una dei cori gospel più affermati a livello nazionale. “L’obiettivo iniziale - racconta Naletto - era quello di raccogliere i fondi necessari per la realizzazione di un pozzo. Già questo ci pareva un obiettivo ambizioso, ma la generosità del pubblico ci ha lasciato davvero senza parole. Alla fine abbiamo raccolto ben 1.945 euro, cifra sufficiente per la realizzazione di due pozzi: è bellissimo pensare che fra pochi mesi mille persone in

Ciad avranno accesso all’acqua potabile grazie alla generosità dimostrata da tanti miranesi”. I villaggi in lista d’attesa sono però già otto. E il loro numero cresce di settimana in settimana, perché la fama di questa nuova tecnica di scavo si sta rapidamente diffondendo anche oltre i confini della missione di Fianga. “Ci appelliamo a tutti i miranesi - conclude Naletto -: in ventisette anni di lavoro per il Sud del mondo abbiamo tante volte toccato con mano la generosità della nostra città. Adesso, tutti assieme, possiamo provare a spegnere il grande fuoco”. Per informazioni contattare la segreteria del Cesvitem in via Mariutto 68 (tel. 041 5700843, e-mail info@cesvitem.org, www.cesvitem.org). Per contributi c/c postale 10008308 intestato a Cesvitem Onlus, causale “Progetto Pozzi Ciad”.

VIA MARIUTTO, CHE FESTA PER SANT’ANTONIO Una bella serata tra amicizia e solidarietà sotto i vecchi portici. Il ricavato a favore di un progetto del Cesvitem per il diritto all’istruzione in Mozambico. C’è una simpatica poesia in dialetto, scritta poco più di trent’anni fa da Wally Pellegrini, che racconta l’epoca d’oro dei capitelli di Mirano dedicato a Sant’Antonio. Capitelli, al plurale, perché solo nel centro storico se ne contano ben tre: in via XX Settembre (i porteghi sporchi nella poesia), sotto i portici di via Mariutto (le casete) e ai Mulini di Sotto (le barche). La poesia, intitolata “I Santantoni”, ricostruisce il periodo fra le due guerre, quando il 13 giugno, in questi tre angoli di Mirano, si scatenava una vera e propria gara per organizzare la festa più bella in onore del Santo. Tempi andati, conclude

Wally Pellegrini negli ultimi versi. Ma non in via Mariutto, dove i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio sono ancor oggi molto sentiti da residenti e commercianti dei vecchi portici. E così anche quest’anno è stata organizzata per il 13 giugno una grande cena di quartiere: proprio sotto i portici, attorno al capitello del santo portoghese, è stata allestita un’unica tavolata, lunga più di cento metri, che ha accolto oltre 200 persone per una serata di divertimento e convivialità animata dalle canzoni del duo composto da Patrizia Scanferla e Fulvia Pin. “Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno parteci-

pato - sottolineano gli organizzatori -, creando un clima di gioia che ha contribuito in modo determinante alla riuscita dell’evento. Ma la festa era iniziata già al pomeriggio, con i preparativi. È stato davvero bello vedere tanti volontari, per primi i residenti e i commercianti della via, darsi da fare in mille modi: chi in cucina, chi allestendo i tavoli, chi addobbando i portici. Un ottimo esempio di quella rete di relazioni e amicizie che rende davvero speciale questo angolo di Mirano”. Una rete di relazioni i cui confini vanno ben oltre Mirano. La festa di quest’anno ha infatti avuto un significativo risvolto solidale. Il ricavato della cena e della lotteria, novità assoluta dell’edizione 2014, è stato devoluto a favore di uno dei progetti promossi dal Cesvitem, l’ong miranese che in via Mariutto ha la sua sede da quasi vent’anni. “I fondi saranno destinati al Progetto Bancos dos livros - spiega il presidente del Cesvitem Simone Naletto - attraverso cui avvieremo tre biblioteche scolastiche in altrettanti centri comunitari delle periferie di Maputo, la capitale del

Mozambico. In questo modo potremo garantire la fornitura gratuita di testi scolastici ai ragazzi iscritti alla scuola secondaria: un investimento nel diritto all’istruzione che si traduce in un investimento per il futuro”. Questo progetto ha alle spalle una storia particolare, che riconduce proprio ai portici. A coordinare l’iniziativa è infatti Figueiredo Rosario, ex studente mozambicano che in via Mariutto ha abitato nei suoi anni di studio in Italia, quando, grazie ad una borsa di studio finanziata dal Cesvitem, si è laureato in Economia agraria all’Università di Bologna. “Dopo la laurea Figueiredo è tornato in Mozambico per mettere al servizio del suo popolo quanto appreso in Italia. Ma un pezzo del suo cuore è rimasto proprio qui, tra gli amici dei portici, che per lui hanno un po’ rappresentato la sua famiglia italiana”. Il modo migliore, insomma, per voltare definitivamente pagina dopo il triste episodio del novembre scorso, quando anche via Mariutto fu coinvolta nell’ondata di furti che colpirono numerosi capitelli di Mirano. La vecchia statua di Sant’Antonio non è stata

più ritrovata e si è dovuto sostituirla. Ma l’affetto e la devozione dei residenti della strada sono rimasti immutati. Al punto che si sta già pen-

sando a come organizzare l’edizione 2015 della festa. Perché il “Santantonio” di via Mariutto non se l’è dimenticato nessuno.

I Santantoni El capitel de Santantonio ancuò, a le barche, inaugurà i ga. Rifato, abelio, restaurà con gran pompa e solenità, parfin la messa xe sta celebrà. El nostro piovan, che parlar tanto puìto sa, l’antica storia del capitel el ne ga contà. Vero o inventà, a tutti piasso la ga, e ognun contento xe sta. Mi, cussì, le vece storie de rivalità par i tre Santantoni de Miran me vien da racontar. Quando toseta gero, nel dì del Santo i capitel dei porteghi sporchi, de le casete e de le barche con lumi e fiori venia parecià. Tuto però in armonia, senza sfarzo né tanto manco rivalità la festa sempre fata xe sta. Ma la Gegia s’à sposa e dai porteghi sporchi a le casete la se ga portà el so vecio Santantonio abandonà, un altro la ghe n’à trovà che forse gera quanto mai trascurà. Ben, un ano dopo l’altro fra i capiteli la festa del Santo ‘na gran guera ga scaenà. Na rivalità se ga talmente impissà

che se uno parèa belo, l’altro parèa megio. Naturalmente ogni cntrà el so capo gavèa: Gigi del bacaro a le barche, la Gegia a le casete e Pasti bersaglier ai porteghi. Se a le barche nel bacino la galegiante i fasèa con baloni, chitare e canti, a le casete proprio la musica da Venessia i fassèa rivar par gran concerto dar. Ma Pasti, che da manco esser non volèa, davanti al so Santantonio la fanfara dei bersaglier fasèa sonar. Gare pò ghe gera de pastassuta, da magnar fin a crepar, de corse, cucagne e gran tombola final. I miranesi el so bon da far i gavèa da un canton a l’altro andar, par tuto vardar e amirar. Par diversi ani questo fato xè stà, fin che la guera spazà via ga, e gnente xe più resta. A pase vènùa, paréa che la storia cominciasse, ma ormaigli ani gera passai, e usi e costumi cambiai. Ancuò za xe tanto se un fior, un lumin, ‘na ave Maria democraticamente ad ogni Santantonio deta sia.


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MIRANO CENTRO CONQUISTA IL MEMORIAL “DEL MELA” La squadra di Mirano Centro si aggiudica il 6° Memorial Andrea Del Mela nella prima edizione in versione “Torneo delle Frazioni”, che ha visto sfidarsi le formazioni di Ballò, Campocroce, Scaltenigo, Vetrego e Zianigo, oltre alla formazione vincitrice di Mirano Centro. Domenica 14 Giugno allo Stadio Comunale di Mirano sono stati disputati 11 incontri di calcio a 7 con tempi da 18 minuti che hanno allietato il pomeriggio nell'affettuoso ricordo di molti amici e conoscenti per il giovane Andrea Del Mela scomparso a soli 21 anni. Per la cronaca sportiva, in finale Mirano Centro si è imposto per 5-4 sullo Zianigo, dopo aver battuto in semifinale solo ai rigori lo Scaltenigo per 2-1 (tempi regolamentari finiti sul 1-1). I neroverdi invece avevano prevalso per ben 8-1 sul Ballò. Quindi nella finalina 3-4 posto lo Scaltenigo supera Ballò 5-0 e per il 5-6 posto Vetrego ha avuto la meglio per 5-1 sul Campocroce. Inserito nell'ambito della Festa

dello Sport, il 6° Memorial Del Mela è stato organizzato grazie all'interessamento dell'assessore allo sport del Comune di Mirano, Cristian Zara, di Andrea Tomaello, Michele Bora e della famiglia Rolando, Paola e Nicolò Del Mela, oltre che dagli amici che su Facebook tengono vivo il ricordo di Andrea nel gruppo “Pomo nel cuore”. Per concludere nel migliore dei modi la serata, tutte le squadre si sono date appuntamento presso lo stand gastronomico del Gruppo Volare retrostante allo stadio, per mangiare assieme e guardare le partite dei mondiali sul maxischermo.

RUGBY MIRANO: OBBIETTIVO PLAY-OFF Mancati di pochi punti i play off lo scorso anno, il rugby Mirano stagione 2014/2015 non si nasconde più: obbiettivo dichiarato è la promozione in serie A, la seconda serie nazionale che da quest'anno si suddivide su base territoriale. Lo scorso campionato è stato perfetto per gran parte della stagione; diciamo “gran parte” perché nelle gare decisive contro le prime della classe, Mirano ha mostrato alcuni limiti, forse più mentali che tecnici. In particolare la partita di ritorno contro il Tarvisium in casa poteva segnare la svolta mettendo la classifica tutta a favore dei bianconeri, invece causa qualche assenza e forse anche la stanchezza di un campionato duro e lungo, nei minuti finali gli ospiti hanno avuto la meglio riuscendo poi a continuare la loro marcia inarrestabile fino alla conquista della Serie A. Quest'anno ad una prima rapida lettura del girone sembrano rimaste a contendersi i primi posti le due principali rivali incontrate anche lo scorso anno: il rugby Paese e il Casale. Da non sottovalutare comunque anche le altre squadre che a questi livelli possono impensierire qualsiasi forma-

zione. Salgono a quattro invece i team da “fuori-regione”: al Cus Ferrara si aggiungono Cus Brescia, Bassa Bresciana Leno e i Caimani. Proprio contro quest'ultima formazione mantovana ci sarà l'esordio stagionale tra le mura amiche domenica 5 ottobre alle 15.30. La seconda giornata invece prevede già una probabile sfida di alta classifica in casa del temibile Casale. Il derby tutto veneziano e molto sentito dalle rispettive squadre tra vecchie rivalità ed ex giocatori, sarà quello in programma il 14 dicembre alle 14.30 in casa del VeneziaMestre. Ritorno il 26 aprile al Comunale di Mirano. Campionato che, come detto, inizierà domenica 5 ottobre, pausa per i test-match della nazionale il 16 e 23 Novembre (il 22 novembre all'Euganeo di Padova contro il Sud-Africa) per poi riprendere l'11 gennaio con la conclusione del girone di andata in casa del Cus Ferrara. Il ritorno inizia già la settimana dopo e con qualche pausa intermezza per le gare del 6 Nazioni, si concluderà il 10 maggio. Eventuali due gare di play-off dalla settimana successiva con gare di andata e ritorno contro la prima o

la seconda classificata del girone NordOvest. Per quanto riguarda la formazione che vedremo scendere in campo, grosso modo sarà come quella dello scorso anno, con l'inserimento però di due giocatori “esperti” in prima linea; Ivan Gianesini e Davide Meggetto. Il primo è una vecchia conoscenza bianconera: Ivan ha iniziato a giocare fin da piccolo nei campi di Via Matteotti, per poi esordire in Prima Squadra giovanissimo. Passato nelle file del Venezia Mestre dell'allora Super 10, il suo apice è arrivato nel 2013 a Mogliano dove da protagonista ha vinto lo scudetto. Gianesini porta con sé anche il compagno di reparto Meggetto, che vanta una lunga carriera sportiva tra Benetton, Bologna, Piacenza, Venezia-Mestre, Casale e, appunto, Mogliano. Grazie alla loro esperienza accumulata in tutti questi anni di rugby, saranno di grande aiuto anche al confermato allenatore Nicola Volpato, che quest'anno avrà il compito di dirigere in prima persona con Daniele Frasson (lo scorso anno in coppia con Brizzante) il quindici bianconero.

VOCI DAL VILLAGGIO “Ma i Padri Giuseppini sono ancora lì?”. Molti ci fanno questa domanda. La risposta è che i Padri Giuseppini abitano sempre vicino alla loro storica scuola, ma dal 2011 c’è stato più di qualche cambiamento: nella villa di via Miranese sono venuti ad abitare le famiglie e i single della Comunità Solidale “Il Grappolo”, assieme ad alcune persone ospitate per via delle difficoltà che stavano vivendo. Da lì, giorno per giorno abbiamo valutato centinaia di richieste, collaborando con gli interessati, con le famiglie, con i servizi del territorio... L’esperienza del Villaggio Solidale di Mirano ha superato i 3 anni di attività. “Il Villaggio – racconta Guido Gini - è cresciuto seguendo il disegno iniziale che avevo immaginato assieme a mio zio Mario Egli facendo testamento dispose che i suoi beni fossero utilizzati per costituire la Fondazione cav. Guido

Gini intitolata alla memoria di suo padre, di cui io porto il nome. Mio zio stabilì che la Fondazione accogliesse persone in difficoltà per varie motivazioni: a tutt’oggi abitano al Villaggio Solidale circa 80 persone, con situazioni, desideri e bisogni diversi, riunite attorno all’idea e alla sfida che la vicinanza e la diversità siano risorse che possono essere messe in comune a beneficio di tutti. Oggi il Villaggio Solidale è una “comunità aperta” (in gergo tecnico si definisce “housing sociale”) che accoglie al suo interno famiglie e persone con problematiche lavorative, persone con fragilità psichica, persone a rischio di esclusione sociale, anziani soli, studenti e lavoratori in trasferta. Buoni vicini di questi ospiti ci sono le famiglie “solidali”, famiglie cioè che hanno scelto di abitare qui per scelta di vita. Gli ultimi abitanti in ordine di arrivo al Villaggio, sono una quindicina di profughi di guerra e da situazioni di crisi umanitaria: li stiamo accogliendo in collaborazione con la Prefettura di Venezia: un’esperienza complessa ma anche ricca di umanità che con l’aiuto e il supporto di tanti amici vicini e lontani stiamo affrontando con serenità. Una novità che ha arricchito l’esperienza del Villaggio è la nascita della Rete del Villaggio, l’associazione che riunisce i volontari che generosamente prestano il loro

tempo e le loro energie affiancando lo staff degli operatori e portando amicizia, collaborazione e supporto nella vita di tutti i giorni. Durante l’anno ogni settimana famiglie e gruppi passano per il Villaggio per festeggiare compleanni e ritrovi, organizzare riunioni ed eventi culturali, realizzare attività e corsi, partecipare ai centri estivi e agli eventi aperti alla cittadinanza, alle animazioni per i bambini... Questo via vai è un’apertura verso il territorio, che porta con sé relazioni, nuove idee e proposte, risorse che rendono il Villaggio sempre più inserito e radicato nella comunità locale. Amici di Mirano e dintorni, il Villaggio Solidale è qui, fedele alla sua missione: essere una casa per chi è in difficoltà e una “piazza” per la comunità. Venite a trovarci, vi aspettiamo! www.villaggiosolidale.it | via Miranese 13, 30035, Mirano (Ve) | 0415728372 Cerchi uno spazio per fare festa in libertà? Ci sono le Sale Milleusi! Le Sale Milleusi del Villaggio Solidale fanno al caso tuo: tanto spazio, tanto divertimento, animatori e nessuna preoccupazione! Il massimo per le feste di compleanno dei bambini, per i ritrovi di famiglia, per i gruppi di amici. Contattaci al 3929974145 e a larete@villaggiosolidale.it per saperne di più.

Siamo certi che le premesse per un buon campionato ci siano tutte, aspettiamo di vedere il Comunale di Mirano pieno di tifosi come lo scorso anno, contenti di passare una giornata di sport in cui annoiarsi è impossibile. Oltre al lato sportivo strettamente rugbystico, ogni domenica come di consueto ci sarà uno “special event” ad animare il prima, durante e dopo le gare casalinghe della prima squadra. Vi invitiamo a seguire il nostro sito internet sempre aggiornato www.rugbymirano.it o le pagine Facebook e Twitter per tutte le news a riguardo e per sostenere la squadra. Andrea Tomaello

Auguri Il 2 luglio scorso Fedora e Baldassare hanno festeggiato il 50° anniversario del loro matrimonio attorniati dalla figlia Elena con le nipoti Ester e Agnese, dai fratelli Ivone e Riccardo con Mandy ed i figli. Il tutto accompagnato dal rinfresco da Tomi e cena in “Bastia entro”.


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