Notiziario
Periodico del Comune di Caldonazzo Anno XXII n. 42 Dicembre 2010
Caldonazzese tra storia e CULTURA
Spediz. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 2, DCB Trento.
Solo una “stanga“ a dividere Austria e Italia
Arriva la neve: croce e delizia di un paese alpino Cosa fa il Comune quando nevica. Diritti e doveri dei cittadini
Passato e “futuro“ delLa torre Il curioso e avveniristico progetto di tre studenti Erasmus
sei mesi impegnativi, ma gratificanti Amministrazione: “Il clima è costruttivo e migliorerà” www.comune.caldonazzo.tn.it
Notiziario
In questo numero:
Caldonazzese
PRIMA PAGINA
Sei mesi impegnativi
amministrazione
Pensando agli anziani Una rilevante opportunità L’energia viene dall’acqua Facciamo il punto Le dinamiche del Bilancio L’iter della variante al Prg Mercatini, arrivederci al 2011 “Centriamo Caldonazzo“ La neve, croce e delizia
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minoranza
Dire, partecipare... e fare?
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fotonotizie attualità Con un dono la vita riparte
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Archeologia
Il castello di Caldonazzo
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sociale
Vigili del Fuoco Nu.vol.a Valsugana Piano Giovani Pentathlon del boscaiolo Gruppo Scout C.n.g.e.i. Università della Terza Età Pomeriggi Insieme Gruppo Interistituzionale
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cultura&Storia
Caldonatii Lacum Una “stanga” tra due nazioni
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cultura Centro d’arte La Fonte 34 &folklore Corpo bandistico 35 Associazione Ciak 36 Coro La Tor 37 Civica società musicale 38 Coro parrocchiale 38 Associazione Nitida Stella 39 Balene di Montagna 39 Gruppo Folkloristico 40 Associazione La Sede 41 Comitato Turistico Locale 42 Circolo Pensionati e anziani 43 Centro Auser 43 Gruppo Donne Rurali 44 Valsugana Climbing 45 L’Ortazzo di Caldonazzo 46 S.A.T. 47 Audace 48 Bocciofila 49 Dragon Sport 50 provvedimenti & delibere
Giunta comunale Consiglio comunale Segretario comunale
51 54 56
Periodico del Comune anno XXII | n. 42 | Dicembre 2010 Autorizzazione Tribunale di Trento n. 599 del 18 giugno 1988 Direttore responsabile Pino Loperfido Coordinamento redazionale Maurizio Valentinotti, Pino Loperfido Hanno collaborato: Elena Bort, Maria Rosa Campregher, Massimo Carli, Giuseppe Conci, Miriam Costa, Andrea Curzel, Loris Curzel, Davide Ferrari, Flavio Mainenti, Maria Martinelli, Silvano Matté, Rita Moratelli, Giorgio Paternolli, Alberto Pattini, Weimer Perinelli, Agnes Petrovics, Nicoletta Pisu, Mario Pola, Grazia Rastelli, Fabio Recchia, Saverio Sartori, Alberto Zorzi Per le foto: Renzo Bortolini, Saverio Sartori, Archivio Apt Valsugana Sede della redazione e della direzione: Municipio di Caldonazzo. Distribuzione gratuita a tutte le famiglie, ai cittadini residenti ed agli emigrati all’estero del Comune di Caldonazzo, nonché ad Enti ed a chiunque ne faccia richiesta. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 14 dicembre 2010. Stampa: Publistampa, Pergine Valsugana
La carta FSC è prodotta con cellulosa da fibra vergine, ma questa materia prima proviene da foreste gestite in modo responsabile ed è quindi “tracciabile”. Caldonazzo Comune per l’Ambiente Dal 2009 il Comune di Caldonazzo è registrato EMAS per: “Pianificazione, gestione, controllo urbanistico ambientale e amministrativo del territorio: patrimonio silvopastorale, utilizzazioni boschive, rifiuti, approvvigionamento idrico, scarichi e rete fognaria”. Con la registrazione EMAS la Comunità Europea riconosce che il Comune di Caldonazzo non solo rispetta la legislazione ambientale, ma si impegna a mantenere sotto controllo e migliorare gli impatti delle proprie attività sull’ambiente. Gli impegni di controllo e miglioramento delle performance ambientali assunti dall’amministrazione comunale sono descritti nella politica ambientale e nella dichiarazione ambientale.
PrimaPagina Il sindaco
Sei mesi impegnativi ma Davvero gratificanti il clima è costruttivo e sono molto fiducioso che nel futuro il contesto migliorerà ulteriormente a beneficio di tutta la Collettività Cari Caldonazzesi, mi accingo a scrivere questi appunti, appena tornato da un interessante pomeriggio passato a Trento con il gruppo dell’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile (UTETD) in visita a Palazzo Trentini, sede del Consiglio Provinciale, e successiva visita agli scavi archeologici di Piazza Battisti, l’antica Tridentum romana. Sono esperienze uniche che arricchiscono molto e permettono di non perdere il contatto con i cittadini ed i loro preziosi consigli, dopo appena sei mesi di lavoro nella veste di Sindaco. Mesi impegnativi, ma molto gratificanti, mesi che mi hanno permesso di imparare ulteriormente, di comprendere meglio, dall’interno, i problemi reali che l’Amministrazione comunale deve affrontare, di vivere quotidianamente il rapporto con gli altri amministratori, con i dipendenti, con i collaboratori, ma soprattutto con i cittadini e le associazioni. Sono profondamente soddisfatto del reale spirito di collaborazione che ho trovato: il clima è costruttivo, le tensioni si sono lentamente stemperate e sono molto fiducioso che nel futuro il contesto migliorerà ulteriormente a beneficio di tutta la Collettività. Una Comunità vera, animata dalla volontà di fare, di risolvere i problemi che man mano si presentano, e preoccupata, nella sua grande maggioranza, di mantenere la propria unità di fondo. Ecco perché il mio primo impegno è stato quello di essere, fin dal primo momento, il Sindaco di tutti. Questa ispirazione di fondo vale per tutte le questioni: per i problemi amministrativi, che dobbiamo affrontare Dicembre2010
quotidianamente, per le questioni che ci vengono poste, ma anche per la definizione di progetti e programmi – per i quali cerco sempre di elaborare un’adeguata sintesi tra tutte le proposte sul tavolo, ragionando ed ascoltando attentamente i vari punti di vista. I cittadini sono oramai stanchi delle polemiche pretestuose a cui assistono a livello nazionale per accettarne una ripetizione anche a livello locale. Essi mi chiedono risposte veloci e concrete: fatti e non parole. Vi confido che, a volte, mi angoscia il fatto di non riuscire a dare un riscontro certo e definitivo in tempi rapidi, ma i tempi e le procedure della Pubblica Amministrazione sono complessi poichè tutto viene attentamente valutato, analizzato ed inquadrato nell’ottica del pubblico interesse. Come ho avuto modo di spiegare qualche settimana fa, in occasione dell’incontro pubblico “Dire, Fare, Partecipare”, nel quale si è fatto il punto sull’attività amministrativa svolta fin qui e sui programmi futuri, gli obbiettivi di questi primi sei mesi di attività erano quelli di presentarsi a tutti gli interlocutori, di definire le modalità operative, di nominare le varie commissioni, far ripartire la macchina amministrativa, di proseguire nei lavori già iniziati ed, infine, di impostare il nostro programma. Più di 90 sono stati gli incontri sia a livello locale, di Comunità di Valle ed in Provincia per presentarci e riallacciare i rapporti istituzionali con i vari interlocutori in un clima sereno e di reciproca stima e fiducia. Anche la quasi totalità delle commissioni sono state nominate; sono state definite le modalità operative e pertanto la complessa macchina organizzativa comunale ha iniziato a lavorare. Notevole impegno è stato profuso sia dagli amministratori che dalla struttura comunale nella gestione corrente ed in quella dei cinque cantieri operanti sul territorio comunale: sottopasso ferroviario di Via Pescatori, potenziamento acquedotto, completamento immobile polifunzionale ex Caseificio, rifacimento tetto Palazzetto sportivo e ampliamento cantiere comunale. Abbiamo iniziato poi ad impostare il nostro programma di governo e quindi priorità ad informazione e comunicazione, Asilo Nido, variante al Piano Regolatore Generale, Centro anziani, viabilità, piste ciclabili, risparmio energetico, semplificazione amministrativa, associazioni e cultura. Ciascuno di questi punti meriterebbe una intera pagina di approfondimento ma mi limiterò ad alcune brevi note. NotiziarioCaldonazzese
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PrimaPagina Informazione e comunicazione: avete già notato la nuova veste del Notiziario Caldonazzese, gli incontri e dibattiti su vari temi, dalla Comunità di Valle, alle piste ciclabili, all’informazione sull’azione amministrativa. È in programma una nuova interfaccia grafica per il sito web del Comune che nel frattempo viene costantemente aggiornato con i principali eventi culturali e sportivi che hanno luogo nel paese; l’Albo Pretorio è in rete e potete visionare comodamente da casa le delibere della Giunta, del Consiglio Comunale e le principali determine dei Responsabili degli Uffici comunali nonchè le Ordinanze del Sindaco. Asilo Nido: costituisce la priorità nell’azione dell’Amministrazione comunale poiché è un servizio indispensabile nella nostra Comunità anche in considerazione del fatto che l’asilo Nido di Levico, con il quale il nostro Comune è convenzionato, non è più in grado di soddisfare le numerose richieste dei cittadini e la lista di attesa arriva ormai a quasi 80 domande. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di progettare la nuova struttura sovra-comunale da circa 40 posti in convenzione con i Comuni di Calceranica e Tenna negli spazi di proprietà del Comune presso il Villa Center. In tal senso si sta emettendo il bando per la realizzazione del progetto preliminare. Variante al PRG: nel corso dell’estate la Provincia ha informato il Comune che la variante depositata per le osservazioni è carente dal punto di vista della documentazione in alcuni atti e valutazioni che devono essere pure adottati dal Consiglio Comunale e pertanto l’esame è sospeso in attesa del carteggio mancante. L’Amministrazione ha solertemente richiesto allo Studio Tecnico che ha redatto il documento di provvedere in merito, ma nonostante i ripetuti solleciti non l’ha ancora fornito. Nel frattempo sono stati presi contatti con gli Uffici tecnici della Comunità di Valle per verificare la loro disponibilità ad assistere il Comune nel proseguo dell’iter di approvazione della variante. Centro anziani: sono state presentate due richieste di finanziamento, la prima per la ristrutturazione del piano terra dell’ex albergo Giardino, di proprietà comunale, per trasferire ed ampliare il Centro Servizi agli anziani attualmente ubicato in modo insoddisfacente all’ultimo piano di Casa Boghi e la seconda per procedere all’acquisto della restante porzione dell’immobile, sul quale il Comune vanta una opzione d’acquisto, da adibire ad alloggi protetti per anziani. Viabilità e piste ciclabili: si è cominciato a ragionare assieme al Servizio viabilità della Provincia autonoma di Trento della possibilità di trasformare l’area di pertinenza della stazione ferroviaria, che dovrebbe essere acquisita dalla Provincia stessa, in un polo della mobilità, trasferendo in questo sito anche la fermata delle autocorriere. Tale soluzione consentirebbe di evitare il pericoloso transito dei bus davanti alle scuole ed all’asilo e sgravare così il centro storico dal traffico pesante. 4
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L’area della stazione ferroviaria sarebbe anche il punto di raccolta della ciclabile della Valsugana, il cui tracciato potrebbe correre parallelo alle rotaie, coniugando così in un solo punto tutta la mobilità alternativa: treno+bus+bici. La relativa vicinanza con il centro del paese, il parco ed il lago offrirebbe agli escursionisti un ampio ventaglio di possibilità senza escludere il centro dal flusso dei ciclisti (quasi 200mila all’anno con punte di più di mille al giorno come ha riferito il responsabile delle Piste Ciclabili della Provincia nell’apposito incontro) coniugando in tal modo le esigenze di sicurezza degli agricoltori con gli interessi degli operatori economici locali. Risparmio energetico: quì si gioca la partita del futuro. Dotare il Comune di una rendita economica proveniente dalla produzione di energia elettrica da fonti alternative (solare e idroelettrico) e conseguente riduzione dei consumi è la chiave per poter contare anche in futuro su flussi finanziari a supporto delle ingenti spese per la manutenzione del patrimonio comunale, dei parchi, per il sostegno delle associazioni di volontariato, della cultura, dei numerosi servizi comunali. Gli investimenti in questo settore sono quindi assolutamente necessari anche ricorrendo a finanziamenti straordinari poiché sono convinto che questa è una strategia lungimirante nell’interesse della Comunità. Associazioni e cultura: è questo il settore dove il nostro Comune ha un grande patrimonio fatto di volontariato, tradizioni, valori, cultura, manifestazioni, relazioni sociali. È il collante che mantiene unita la Collettività, che ci fa progredire assieme; senza queste organizzazioni ci sarebbe la disgregazione, il degrado, la dissoluzione della nostra Comunità. Poiché sono fermamente convinto di questo, è stato compiuto un grande sforzo per supportare anche quest’anno le oltre 50 associazioni del nostro paese, garantendo loro sedi adeguate ai loro scopi, contributi nella misura minima ma almeno in linea con l’anno precedente e soprattutto grande attenzione e vicinanza da parte di tutti gli Amministratori durante le numerose manifestazioni estive. L’Amministrazione comunale ha promosso inoltre un Tavolo delle Associazioni con incontri periodici tra i Presidenti allo scopo di coordinare gli eventi, ascoltare le necessità, trovare le soluzioni più idonee. Cari concittadini, come avete avuto modo di leggere, il lavoro è stato intenso ma appagante, i problemi sono tanti, ma hanno attorno un ambiente stimolante, una squadra compatta, lo spirito giusto per fare bene. Per questo vi assicuro tutto il mio impegno personale e la massima disponibilità per ricambiare la fiducia attribuita a me ed al mio gruppo di lavoro. Poiché questo numero arriverà nelle case in occasione delle Feste di Natale, colgo l’occasione per rivolgere a tutti i Caldonazzesi un “grazie” sincero ed i migliori auguri di buone feste. Il Sindaco, Giorgio Schmidt
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Amministrazione L’assessore alla cultura
pensando agli anziani (e ai neonati)
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oramai cosa risaputa quanto l’allungamento della vita media abbia portato in questi ultimi anni ad un aumento della popolazione anziana. Di conseguenza sempre più attenzione va posta alle problematiche relative a questa fascia d’età: che si ripercuotono non solo sui soggetti, ma anche sulle famiglie coinvolte nella gestione del quotidiano. Forse non tutti sanno che nella nostra zona sono presenti alcuni servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari: Azienda Provinciale per i Servizi alla Persona “San Valentino”di Levico Terme, il Centro Diurno “Isola della Luna”, attivo dal 2008 gestito in convenzione con la Comunità Alta Valsugana e Bersntol dall’Azienda Provinciale per i Servizi alla Persona di Levico Terme; il Centro Servizi “Il Girasole” di Caldonazzo, struttura semiresidenziale in comodato gratuito dal Comune di Caldonazzo alla Comunità Alta Valsugana e Bernstol, dalla quale è gestito. Il Centro “Il Girasole” offre prestazioni come la cura alla persona, la socializzazione e la podologia, con l’obiettivo precipuo di favorire la permanenza degli anziani nel proprio ambiente di vita. Attualmente il Centro si trova al terzo piano di Casa Boghi e soffre i limiti strutturali della sede. L’Amministrazione Comunale negli scorsi mesi si è attivata a presentare richiesta di finanziamento (legge 14 art. 36) alla Provincia autonoma di Trento per l’ampliamento e il trasferimento del Centro presso i locali ex Albergo Giardino. Il modello abitativo che attualmente il Comune prevede di mettere a disposizione, Dicembre2010
Qualora finanziato della p.a.t., il nuovo centro anziani all’ex albergo giardino fornirebbe nuovi e più variegati servizi. Procedura già avviata, invece, per L’asilo nido al villa center qualora finanziato, è costituito da un’entità edilizia situata presso un edificio autonomo (ex Albergo Giardino, appunto) nel centro del paese con pertinenze e attrezzature agevolmente accessibili e fruibili in ogni spazio, anche da persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Nel nuovo Centro sono state previste una zona soggiorno-riposo per attività ricreative e culturali, una sala da pranzo, un cucinino, una sala per l’attività motoria, un bagno assistito, tre servizi igienici, una lavanderiaguardaroba per lo smistamento della biancheria, un locale per la podologia, uno spogliatoio utenti, un ufficio e uno spogliatoio per il personale, oltre naturalmente ad uno spazio verde esterno. Una struttura così dimensionata dovrebbe permettere non solo l’adeguamento del Centro e dei servizi in conformità alle previsioni del Catalogo Provinciale, ma anche l’accoglienza di più persone contemporaneamente, favorendo cosi la socializzazione. Senza contare che si potrebbe far trascorrere agli utenti più tempo presso il Centro, in particolare nella stagione estiva, evitando continui spostamenti con i servizi di trasporto. Insomma, il vantaggio tangibile sarebbe quello di avere finalmente una maggiore e più qualificata offerta di attività per un’utenza in aumento e una migliore risposta, con servizi, a supporto delle famiglie. Per quanto riguarda, invece, il nuovo asilo nido, come già anticipato dal Sindaco nel suo intervento su questo Notiziario, sono stati presi contatti con la Provincia che ha inviato un tecnico per il sopraluogo ed ha ritenuto idonei i locali presso il Villa Center. Attualmente il Comune sta affidando l’incarico di progettazione. A progetto definitivo si invierà il tutto alla P.A.T per la richiesta di finanziamento. Elisabetta Wolf
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Amministrazione il capogruppo
UNA RILEVANTE OPPORTUNITÀ cos’è la Comunità di Valle? Quali le sue competenze? Claudio turri Eletto all’unanimità rappresentante di caldonazzo all’interno della nuovo ente
I
l 24 ottobre scorso circa 144mila trentini sono andati alle urne per il rinnovo di una parte dei componenti delle Comunità di Valle. Un appuntamento che molti cittadini non hanno sentito proprio, perché tardivamente spiegato, di conseguenza largamente disatteso. La Provincia autonoma di Trento, dopo aver definito con un accordo tra Giunta Provinciale e Consiglio delle autonomie locali (sentite le delibere dei rispettivi Consigli Comunali) è stata suddivisa in 15 Comunità più un Territorio denominato “Valle d’Adige” nel quale non è previsto tale organismo. Il nostro ambito è stato definito Comunità Alta Valsugana e Bernstol ed è composto da 18 Comuni (Baselga di Pinè, Bedollo, Bosentino, Calceranica al Lago, Caldonazzo, Centa San Nicolò, Civezzano, Fierozzo/Vlarötz, Fornace, Frassilongo/Garait, Levico Terme, Palù del Ferina-Palae en Bernstol, Pergine Valsugana, Sant’Orsola Terme, Tenna, Vattaro, Vignola-Falesina, Vigolo Vattaro). Gli aventi diritto al voto in questa Comunità sono poco più di 42mila, ma che lo hanno esercitato sono stati in circa 17mila, pari ad una percentuale del 40%. Di conseguenza, non essendo previsto nessun quorum, gli elettori di questi 18 Comuni hanno votato in forma diretta per l’elezione del Presidente e dei 27 membri dell’Assemblea, mentre i rimanenti 18 Consiglieri sono stati eletti, in modo indiretto, dai rispettivi Consigli Comunali, per un totale di 54 componenti. Ma cos’è la Comunità di Valle? Si può considerare un Ente nato per gestire tutta una serie di importanti funzioni politico amministrative, essendone a tutti gli effetti titolata ad agire in piena autonomia e responsabilità, anche finanziaria, cosa non concessa ai Comprensori, i quali 6
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operavano con ridotto potere decisionale e solamente su delega della P.A.T.. Quali sono gli organi che la compongono? Il Presidente è colui che rappresenta istituzionalmente l’Ente, la Giunta con i suoi Assessori gestisce e governa L’Ente in tutte le sue attività, mentre il Consiglio è l’organo che dà gli indirizzi politico amministrativi e insieme alla Conferenza dei Sindaci testimoniano la natura dell’Ente come patto tra Comuni. Quali sono le sue competenze? Per lo sviluppo e la gestione del territorio nonché della popolazione quest’Organo ha la possibilità di svolgere funzioni molto importanti, competenze che erano riservate esclusivamente alla Provincia. Pensiamo alla pianificazione urbanistica, a quella territoriale, l’edilizia agevolata e pubblica, alle politiche socio assistenziali. In sintesi si può affermare che l’obiettivo che si prefigge la Comunità è quello di migliorare l’efficienza amministrativa unitamente ai servizi per i cittadini riducendo al massimo i tempi della burocrazia cercando nello stesso tempo di razionalizzare la spesa pubblica. Non v’è dubbio che questa è una grande sfida per il Trentino, ma i 54 componenti di questa nuova realtà devono realizzare, ognuno facendo la sua parte, la giusta consapevolezza che questa autonomia politico amministrativa può e deve aiutarci a far sì che possiamo affrontare il futuro in maniera più sicura. Proprio per questa responsabilità voglio ringraziare tutto il Consiglio Comunale per avermi proposto a rappresentare il paese di Caldonazzo nella Comunità di Valle, decisione deliberata con voto favorevole all’unanimità nell’ultima settimana di novembre dal Consiglio stesso. Un’ investitura per me molto importante che cercherò di svolgere nella maniera più completa e fruttuosa possibile, nell’interesse di tutta la Comunità; una responsabilità accentuata anche dal fatto di essere l’unico rappresentante dell’Assemblea del nostro Paese, ma che per questo non mi impedirà di sentire il vostro appoggio, unito al sostegno concreto del nostro Sindaco. Per ultimo, un sincero ringraziamento a tutti quei cittadini che ci sono sempre stati vicini e in particolare modo a quelli che si stanno avvicinando, gratificandoci per la coerenza fin qui dimostrata, perchè con i loro suggerimenti e le loro idee ci stimolano e ci confermano che stiamo operando nella giusta maniera: cercheremo con tutte le nostre forze di proseguire su questa strada. A nome di tutti i componenti della lista “Un Futuro Per Caldonazzo Brenta e Lochere” porgo a voi e alle vostre famiglie i migliori Auguri di Buone Feste. Claudio Turri Dicembre2010
Amministrazione Il vicesindaco
Più che un’idea, una vera necessità imposta dalle minori entrate di gestione. I progetti della sorgente dell’Acquetta e delle briglie del Centa
2011: L’Energia viene dall’acqua
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n primo bilancio, dopo sei mesi di lavoro, è doveroso. Ma non possiamo limitarci ad un semplice elenco di iniziative, il cammino che ci aspetta è ancora lungo e la contrazione del bilancio, prospettata dalla difficile situazione economica dell’intera nazione, lo renderà di certo non in discesa. La nostra, o meglio la vostra, volontà di rallentare lo sviluppo edilizio e l’attuale crisi del mercato immobiliare portano ad una inevitabile riduzione delle entrate da oneri di urbanizzazione. Ci attende una fase in cui dovremo usare con la massima cura i fondi di cui disponiamo. Vanno cercate efficienze e occasioni di risparmio in ogni azione. Allo stesso modo dobbiamo però pensare a sfruttare le risorse di cui disponiamo in modo da dare anche noi il nostro contributo alla valorizzazione delle risorse rinnovabili e risparmiare. In questo senso abbiamo intrapreso l’iter per realizzare una micro-centrale idroelettrica sulla condotta che collega la sorgente dell’Acquetta con il nostro acquedotto. L’idea non è nuova, ma ora i tempi sono maturi per concretizzare queste idee. La tecnologia ha aumentato la resa di questi impianti, che avendo una vita utile di diversi decenni, riducendo sensibilmente il tempo di rientro dell’investimento. Da uno studio di fattibilità commissionato alcuni anni fa è risultato che Dicembre2010
con una portata media di 8/10 litri al secondo, considerando una caduta che supera i 250 metri è possibile installare una turbina Pelton da 25/35 kWe. Ovviamente sono numeri che vanno verificati in fase di progetto, ma le prospettive sono confortanti. In termini energetici, considerando una potenza media utilizzata di 25 kWe, e ammettendo 20 giorni di non funzionamento l’anno, la produzione potrebbe raggiungere i 180mila/200mila kWh pari a circa metà del fabbisogno annuo per l’illuminazione pubblica delle nostre strade comunali. In termini economici lo stesso studio da cui traggo questi dati prevede un’o-
Centrale di Rava (Bieno) - Turbina installata sulla condotta dell’acquedotto - turbina Pelton (elementi di colore blu) e alternatore (colore grigio) potenza 200 kWe
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Amministrazione pera da 125mila-150mila Euro, con una produzione energetica che considerando la tariffa incentivante che viene concessa per le centrali idroelettriche fino ai 100 kWe (pari a 0,22 Euro/ kWh) darà un introito fino a 40mila Euro all’anno, che rappresenta oltre l’ottanta per cento del fabbisogno economico dell’illuminazione pubblica. Quella dell’Acquetta però non è l’unica fonte energetica che potrebbe essere sfruttata, con la tecnologie delle Turbina Pelton da 25/35 kWe turbine Pelton potrebbe essere ricavata energia da tutti gli acquedotti sfruttando anche pochi litri al secondo purché ci sia una caduta superiore ai 30 metri. Ma la tecnologia idroelettrica ha fatto grandi passi ed è possibile ricavare energia anche da dislivelli di pochi metri purché la portata sia interessante. In quest’ottica non è assurdo pensare ad uno sfruttamento del tratto iniziale del fiume Brenta sfruttando la caduta che si genera alle chiuse. Altrettanto interessanti sono le potenzialità offerte dalle briglie del torrente Centa dove, nella parte alta, oltre il Maso Bagiani, la portata d’acqua è costante anche nei periodi estivi. Sfruttando questi salti dai 3 agli 8 metri è tecnicamente possibile installare turbine con una potenza pari a quella della sorgente dell’Acquetta. L’ostacolo che, spesso, fino ad oggi, ha dissuaso questi progetti è sempre stato il tempo necessario per ottenere le concessioni per tali usi, per progetti di potenza più significativa si va spesso a superare i cinque anni. Oggi però la sensibilità verso queste fonti, unita alla necessità in cui versano alcuni comuni, ha reso queste formalità più celeri. A seguito dei primi contatti avuti con il servizio acque pubbliche, è ragionevole supporre che il progetto “Acquetta”, trattandosi di una estensione di una concessione esistente, avrà le autorizzazioni in pochi mesi. Per i progetti più complessi saranno necessari più mesi, ma ne varrà la pena. Ci auguriamo che entro l’estate del 2011 la fase progettuale sia avviata e quindi avremo modo di presentare in dettaglio i progetti, dando dati più precisi. La fase che ci aspetta è delicata, ma serve il coraggio di lavorare per cercare possibilità di investire in progetti che si ripagano e che possono portare un contributo concreto al sostegno degli altri progetti comunali. Questo è l’augurio che dobbiamo farci, tutti. L’esperienza in amministrazione ci chiama a fare, adesso. Matteo Carlin INFO www.unfuturopercaldonazzo.it 8
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...su tre argomenti importanti: lo smaltimento dei rifiuti, il gruppo d’acquisto fotovoltaico e la variante al piano regolatore
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d oltre sei mesi del voto dobbiamo riservare uno spazio per tirare le fila di quanto è stato fatto e fornire in poche righe un quadro completo dello stato di avanzamento delle iniziative avviate. Per quello che riguarda le tematiche ambientali, penso che il tema più sentito a livello comunale sia quello dei rifiuti. Sapete che il livello di raccolta differenziata raggiunge livelli del 75%, valore buono, ma migliorabile se pensiamo che Tenna o Bosentino riescono a superare l’80%. Ho ricevuto numerose segnalazioni: c’è chi si lamenta per il servizio troppo caro, abbiamo avuto segnalazioni di persone che bruciano l’immondizia nella propria stufa o nella caldaia a legna, e abbiamo avuto anche lamentele in merito al posizionamento dei bidoni fissi, della carta o del vetro, o dei bidoncini personali il giorno della raccolta. Su questo tema va fatta un’analisi completa, approfondita . Se da un lato possiamo migliorare l’estetica dei bidoni verdi depositati per la raccolta, spostando i punti di raccolta in angoli più discreti, dall’altro ci appelliamo al senso civico dei singoli, chiedendo di esporre e ritirare il proprio bidone nel minor tempo possibile. Maggiore attenzione richiede il problema di mascherare “le campane”della carta, più visibili ed ingombranti. Stiamo valutando azioni per migliorare l’impatto visivo soprattutto nei punti di ingresso al paese. Per chi brucia i rifiuti, va ricordato, al di là della campagna informativa promossa dall’Amnu, che tale comportamento, oltre ad essere un reato, mette a lungo andare a rischio la salute di tutti. È, infatti, dimostrato
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Amministrazione
Facciamo il punto...
vabili. Abbiamo raccolto una quindicina di adesioni definitive e sono stati installati 44 kWp di pannelli. Gli impianti sono stati affidati in due lotti alle ditte Sovecar (Trento) ed Elettric Smart/Carpenteria Ferrari (Caldonazzo) che hanno offerto impianti “chiavi in mano” a 4.070,00 Euro/kWp Iva compresa. In sede di verifica per il mantenimento del marchio di gestione ambientale Emas, che abbiamo avuto a metà novembre, tale iniziativa, assieme agli sforzi perpetuati dall’ufficio tecnico per il controllo e il contenimento delle non conformità ambientali, sono stati menzionati come particolarmente positivi. L’altro grande nodo con il quale tutta la Giunta si misura ormai da mesi è la Variante al Piano Regolatore. Come saprete siamo stati chiamati a gestire un Piano già avviato che, a nostro giudizio, conteneva molte criticità prima fra tutte quella dell’eccessivo sviluppo edilizio del paese. Dopo la ri-adozione del 30 marzo 2010, che tecnicamente è a tutti gli effetti una prima adozione, il PRG è stato trasmesso in Provincia, al Servizio Urbanistica, il quale ci ha segnalato alcune documenche la combustione di materiale plastico, in assenza di tazioni mancanti. Mancando la rendicontazione urbasistemi di filtraggio e di controllo della temperatura di nistica non è da escludere che sia necessaria la valucombustione, genera una grande quantità di diostazione ambientale strategica, volta a certificare la sine cancerogene. Questo fenomeno, incontrollato rispondenza del Piano ai principi del Piano urbanistico e diffuso, è molto più dannoso e impattante della reaprovinciale e si prefigge di valutare la coerenza dello lizzazione di un inceneritore! La repressione di questo sviluppo pianificato alle realtà ambientali del territorio, malcostume è però molto difficile in quanto la sanzione tenendo presente l’impatto delle nuove previsioni sui può essere elevata da pubblico ufficiale solo a fronte di servizi. Per superare questa situazione di stallo, non un accertamento diretto. A breve, però, sarà possibile trovando disponibilità nello Studio che ha curato la Vaeffettuare una verifica indiretta sugli scarichi effettuariante fino alla prima adozione abbiamo chiesto aiuto ti: si tratta di un controllo incrociato da parte di al competente Servizio in Comunità di Valle. Tanti Amnu e di Trenta per individuare eventuali abitazioni ci chiedono notizie sui tempi, ma non è semplice fare occupate, ma senza scarichi. una previsione, c’è il nostro impegno a farci parte attiva Mi preme porre l’accento anche su un altro comporper velocizzare i passaggi e c’è anche grande attenziotamento particolarmente incivile: l’abbandono dei ne per quanti aspettano da tanto tempo una risposta. rifiuti. Se si sale lungo la strada del Menador, lo L’unica cosa che mi sento di dire, non per spettacolo è desolante. Ma non è accampare scuse, ma per porre la questione I? Ut FI RI l’unico tratto interessato al fenooI tU su un piano di confronto, è che il Piano, così I I BRUC meno: ovunque ci sia passaggio di come ci è stato consegnato, avrebbe copeR natale, CaRI. oI tU aI automezzi – in zone poco abitate – i ta es munque subito queste eccezioni e sarebbe qU la Rega “ricordini” non mancano. So che comunque stato oggetto di profonde anal’obiezione comune è che si tratti del lisi da parte del Servizio Urbanistica procosiddetto “traffico turistico”. Non vinciale che avrebbero comunque dilatato è sempre così. In occasione dell’ultii tempi. Sono convinto infatti che la scelta mo tavolo Emas, ho discusso con gli di affidarsi alla Comunità di Valle, trattanaltri assessori all’ambiente scoprendosi di un ente pubblico, faciliterà queste do che a Bosentino e a Tenna hanno fasi di confronto con la Provincia, facencominciato a raccogliere i sacchetti, doci arrivare ad un PRG coerente e conaprirli, in presenza di testimoni o pubdiviso a tutti i livelli. Tale aspetto ridurrà blico ufficiale, per rintracciare il mitdi certo i tempi rendendoli probabilmente tente del maleodorante pacchetto molto simili a quelli di una eventuale proonde sanzionarlo. Sarà opportuno avsecuzione con il Piano predisposto dalla viare tali verifiche anche nel nostro paprecedente amministrazione. Ovviamente ese, soprattutto nel caso dei sacchetti lasciati appena saremo in grado di poter presentare dei primi vicino ai cassonetti. Ricordiamo che il Comune spende risultati li presenteremo al pubblico con un incontro di ogni anno 5mila Euro per i rifiuti raccolti, in parte nei confronto. cassonetti dei parchi, in parte per quelli abbandonati. Per chiudere permettetemi di augurare a tutti delle sePer passare alle “good news” del settore ambientarene feste e, augurio che estendo anche al nostro Cole ricordo il buon esito del gruppo di acquisto fotovolmune, un 2011 operoso e ricco di soddisfazioni. taico, patrocinato dal Comune e gestito da AssorinnoMatteo Carlin peRTO RIFIUTI all’a se BRUCI I TUOI dI Casa, InFRangI O nella sTUFa I velenI nell’aRIa. iti Centri la legge e lIBeR
rifiuti agli appos e Conferisci i tuoi per te stesso, per le person di Raccolta. Fallo terra e per tutti noi. la tua che ami, per
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ntale igiene ambie e T m n U . n w w w . a
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Amministrazione L’assessore al bilancio
tutte le dinamiche del bilancio comunale prevede due grandi capitoli di spesa: gli investimenti, e la spesa corrente. Ma per far quadrare i conti, purtroppo, spesso si È costretti a ricorrere al contenimento delle spese
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a crisi economica in atto ha costretto anche l’Amministrazione comunale a rivedere i propri programmi operativi e a ridefinire i propri obiettivi. Proprio in questi giorni la Giunta comunale è impegnata nella stesura del bilancio di previsione per l’anno 2011, documento che rappresenta la traduzione concreta sul piano finanziario dell’azione amministrativa e l’effettiva attuazione delle priorità decise dalla Giunta. Il bilancio comunale prevede due grandi capitoli di spesa: spesa per investimenti, relativa ai nuovi progetti dell’Amministrazione; spesa corrente, che riguarda l’ordinaria gestione del Comune (stipendi del personale, pulizie, manutenzione dei beni, sgombero neve, spese per utenze, ecc.) ed ha lo scopo di assicurarne il regolare funzionamento dell’apparato comunale per garantire al cittadino un adeguato livello di servizi. Per quanto concerne la spesa corrente, lo scenario che si prospetta è fortemente condizionato dal pesante taglio nei trasferimenti che il nostro Comune ottiene dalla Provincia: nel 2011 riceveremo infatti ben 40.707 Euro in meno rispetto al 2010. Contemporaneamente, come succede anche nell’economia delle vostre famiglie, anche per il Comune ogni anno i prezzi dei beni e dei servizi crescono rispetto all’anno precedente. In parte corrente sono previste 41.753 Euro di maggiori spese rispetto all’esercizio precedente. Per citare uno fra i tanti incrementi di spesa, la convenzione con l’Asilo Nido di Levico Terme, che ci consente di ospitare dieci bambini della nostra comunità, nel
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2011 costerà 13.421 Euro in più rispetto al 2010. Altri incrementi di spesa derivano da rifacimento segnaletica stradale (+ 5.000), spostamento idranti (+ 3.500), manutenzione strumenti e attrezzature scuola musicale (+ 2.700), concorso spese scuola media (+1.750), franchigie su polizza risarcimento danni (+4.650) ed altri di minore importo. Cosa può fare l’Amministrazione in questa situazione? Può fare due cose: aumentare le entrate e ridurre le spese. Sul fronte delle entrate, abbiamo posto in essere delle strategie per incrementarle; ad esempio nel 2011 passeremo alla gestione diretta del sistema dei parcheggi a pagamento, attualmente in convenzione con Trentino Mobilità. La convenzione in essere prevede che questa corrisponda al Comune il 75% dell’utile dei parcheggi (incassi meno tutte le spese); nel 2010 la voce di entrata è stata di circa 5.000 Euro. In conformità a quanto già attuato da altri Comuni limitrofi, passeremo alla gestione diretta (gli incassi saranno raccolti direttamente dal Comune). Prevediamo, per il 2011, un incasso di oltre 20.000 Euro. Altre entrate deriveranno dalla vendita del legname (previsto un aumento di 4.320 Euro) e dagli interessi attivi sui depositi di tesoreria (+ 3.366 Euro). Sono inoltre in corso contatti per la concessione in locazione di un immobile di proprietà comunale ad un imprenditore privato, mentre è stata abbandonata l’idea di costruire un pontile presso la spiaggia libera per incassare i canoni della locazione di posti barca. L’iniziativa si è infatti rilevata non economica perché l’incasso dei canoni non consentiva la copertura in tempi ragionevoli del costo del pontile (circa 50.000 Euro). L’amministrazione ha invece intenzione di ricavare presso il parcheggio del cimitero un’area di sosta a pagamento per i camper dei residenti, che potranno avere
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Amministrazione a disposizione un posto macchina riservato contro il pagamento di un canone annuale. Altre entrate potranno infine derivare dall’utilizzo a scopo idroelettrico della sorgente dell’Acquetta in loc. Vallimpach, ma ciò potrà avvenire, presumibilmente, solo nei prossimi anni. L’altra leva di cui dispone l’amministrazione per far quadrare i conti è il contenimento delle spese, ed è questo l’argomento che ci ha notevolmente impegnati in questi giorni per la definizione del bilancio 2011. Abbiamo contenuto e ridotto tutto ciò che abbiamo ritenuto possibile: a cominciare dal risparmio del canone di locazione annuale per il magazzino del cantiere comunale. Attualmente il magazzino è ospitato presso un privato, al quale il Comune corrisponde un canone di locazione; entro la fine dell’anno lo stesso si trasferirà presso la nuova struttura di proprietà del Comune in Via Marconi (sul retro del Palazzetto) e ciò consentirà un risparmio di 24.000 Euro. L’amministrazione è consapevole che la collocazione del cantiere comunale in centro al paese, senza un adeguato piazzale e con accessi dei mezzi comunali un po’ difficoltosi non rappresenta la soluzione ottimale; tuttavia ritiene prioritario in questi anni “magri” il risparmio di spesa, rinviando a periodi migliori la collocazione del magazzino in una sede più idonea. Altre economie scaturiranno dalla manutenzione dei parchi comunali e delle spiagge e dalle pulizie della sede municipale, riducendone la frequenza; dalle spese telefoniche e dalle consulenze esterne. In tutto risparmieremo circa 18.000 Euro. Manterremo ovviamente anche per il 2011 e per gli anni successivi la riduzione del 20% delle indennità di Sindaco e Assessori. Relativamente al personale (la voce di spesa rappre-
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senta nel nostro Comune il 34% della spesa corrente) l’amministrazione favorirà il passaggio a part-time dei dipendenti comunali che ne faranno richiesta e porrà in essere interventi per la riduzione degli straordinari. Ed infine porrà particolare attenzione al contenimento dei consumi energetici, sia per l’illuminazione pubblica sia sull’utenza comunale. Tutti questi interventi, sia di incremento delle entrate che di riduzione delle spese, non sono però ancora sufficienti per fronteggiare la riduzione dei trasferimenti della Provincia. Potevamo ulteriormente intervenire sulle spese? Indubbiamente sì. Si poteva ad esempio risparmiare sulla manutenzione delle strade o sull’asfaltatura, dove l’Amministrazione ha pianificato una serie di interventi annuali per ripartire gli interventi sui singoli bilanci annuali, mantenendo costante nel tempo il livello di manutenzione. Si sarebbero realizzate economie nell’immediato sospendendo il programma per un paio di anni, salvo poi ritrovarsi nel terzo anno nell’impossibilità di sistemare tutti i tratti che richiedessero il rinnovo della pavimentazione. O ancora, si potevano tagliare il livello o la frequenza di alcuni servizi (pulizia delle strade, presenza dei vigili urbani sul territorio, illuminazione pubblica, orari della biblioteca, disponibilità delle sale pubbliche, riscaldamento ed illuminazione delle stesse, ecc.) Queste strade sono state ritenute non percorribili, in quanto esse avrebbero comportato il decadimento del livello dei servizi prestati dal Comune al di sotto di uno standard che consideriamo inderogabile. Riteniamo che compito dell’amministrazione sia quello di garantire al cittadino un adeguato livello di servizi pubblici, il decoro e la pulizia dell’ambiente, la sicurezza sociale, la disponibilità di strutture pubbliche, la viabilità, ecc. Tutti questi valori non possono e non devono essere sopraffatti da considerazioni di carattere economico. In sostanza va bene il pareggio del bilancio, ma non si deve rinunciare ai servizi, che rimangono prioritari. Rimane la possibilità di tagliare i contributi alle associazioni (oltre 53.000 Euro complessivi nel bilancio 2011). L’ipotesi non è stata nemmeno presa in considerazione sia perché il sostegno alle associazioni è stato uno degli impegni assunti dalla nostra lista durante la campagna elettorale, impegno che siamo fermamente intenzionati a rispettare, sia perché riteniamo che il patrimonio delle associazioni culturali, sportive, ricreative e di volontariato presenti sul nostro territorio (oltre 50) sia una caratteristica che ci distingue e ci qualifica rispetto alle realtà circostanti, assicurando ai cittadini una migliore qualità della vita ed un tessuto sociale più a misura di persona. Riteniamo che le associazioni vadano incoraggiate, e non messe in difficoltà con la riduzione dei contributi del Comune. E quindi, esaurito l’intervento sulle spese e non essendo esso sufficiente alla copertura delle minori entrate, rimane l’unica possibilità di aumentare le entrate, sull’unica voce nella quale il Comune ha autonomia, ossia le entrate tributarie. E, nell’ambito delle entraNotiziarioCaldonazzese
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Amministrazione
Giunta
te tributarie, la voce che può assicurare il pareggio del bilancio si chiama ICI. Abbiamo pertanto deciso per il 2011 un adeguamento dei valori per il calcolo dell’ICI delle aree edificabili, che risalgono al 2008, avvicinandoli ai valori di mercato desumibili dagli atti notarili stipulati nell’ultimo periodo. I valori sono incrementati di circa il 24% rispetto a quelli del 2010. I nuovi importi sono i seguenti: Valori 2010 (Euro/m.q.)
Valori 2011 (Euro/m.q.)
Centro storico (Piano Generale Tutela Insediamenti Storici)
€ 242,00
€ 300,00
Frazioni Comune di Caldonazzo
€ 161,00
€ 200,00
Aree con indice di fabbricabilità fondiaria maggiore a 1,5
€ 192,00
€ 240,00
Frazioni del Comune di Caldonazzo
€ 130,00
€ 160,00
Indice di fabbricabilità fondiaria minore/uguale a 1,5
€ 130,00
€ 160,00
Aree
Frazioni Comune di Caldonazzo
€ 86,00
€ 100,00
Aree produttive (comm./artig./ industr./servizi pubb./alberghi/ attrezz. balneari campeggi/attrezz. di supporto a produz. agric.)
€ 65,00
€ 80,00
Frazioni Comune di Caldonazzo
€ 39,00
€ 50,00
Zona di lottizzazione con Piano Lottizzazione Convenzionata Lotto minimo sotto i 320 mq.
Riduzione di 20% del valore Esente (solo per le aree residenziali)
Il maggior gettito previsto da questo intervento è pari a 22.924 Euro. Potete constatare che siamo ancora al disotto degli effettivi valori di mercato delle aree edificabili; tuttavia si tratta pur sempre di un rincaro destinato a gravare sulle tasche dei cittadini. Non è prevista invece alcuna variazione per l’ICI sulle abitazioni. Da ultimo, nell’ottica di facilitare il cittadino e rendere meno gravoso l’adempimento dell’obbligo tributario, nel 2011 l’ICI sarà riscossa in unica soluzione nel mese di dicembre, fermo restando che chi lo desidera potrà versare le due rate a giugno e dicembre. Inoltre verrà inviato a ciascun contribuente un prospetto con il dettaglio degli immobili di proprietà e dell’ICI dovuta su ciascuno di essi. Nella speranza di aver sufficientemente illustrato i motivi che hanno reso inevitabile questa dolorosa ed impopolare scelta, e sono a disposizione di tutti i cittadini che vorranno sottopormi le loro idee o progetti per contribuire al miglioramento della situazione finanziaria del nostro comune. Ed anch’io, nell’imminenza delle festività, auguro di cuore a tutti i caldonazzesi un felice Natale. L’assessore al bilancio Rinaldo Pola INFO www.unfuturopercaldonazzo.it 12
NotiziarioCaldonazzese
giunta comunale
L’iter della variante al Piano Regolatore Generale una cronistoria del nostro PRG da quando nel 2005 si avviarono i contatti con il Comprensorio alla revisione del PRG del 2002
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ome forse non tutti sanno i passi che portano ad una revisione del PRG sono molteplici e l’arco temporale in cui si concretizza questa evoluzione coinvolge più anni. Anche la pianificazione territoriale, come un’importante opera pubblica, necessita di tempi lunghi e i passaggi formali sono molti. In particolare, fino a che non sono entrate in vigore le modifiche introdotte dai regolamenti attuativi della nuova legge urbanistica, nel marzo del 2010, era indispensabile seguire due diversi passi: il documento preliminare e la Variante al PRG vera e propria. Ripercorriamo insieme questi passi presentando una cronistoria del nostro PRG da quando nel 2005 si avviarono i contatti con il Comprensorio per richiedere la loro collaborazione alla revisione del PRG del 2002. 22 agosto 2005 – il Comune di Caldonazzo chiede al Comprensorio la disponibilità a predisporre e redarre varianti al vigente strumento urbanistico comunale. Le motivazioni sono state le nuove esigenze sopravvenute per necessità di migliore pianificazione dei nuovi insediamenti. 23 ottobre 2006 – il Comprensorio Alta Valsugana, in seguito ad ulteriori colloqui intercorsi, risponde alla nostra lettera dell’agosto del 2005 confermando l’impossibilità a collaborare con il nostro Comune fino al luglio del 2007, a seguito dei numerosi PRG di altri comuni già in fase di elaborazione da parte del competente Servizio comprensoriale. 02 novembre 2006 – la Giunta comunale con delibera 305 affida l’incarico di redazione del documento preliminare di revisione del PRG al Dott. Arch. Marco Angelini dello studio Civil Engeenering Srl di Trento per Dicembre2010
complessivi 22.032,00 Euro (Iva e contributo C.N.P.A. compresi). Tale importo sarà fatturato come previsto dalla delibera in due acconti (nel 2007 e nel febbraio del 2008) e saldo nel marzo del 2008. 22 giugno 2007 – in forza di quanto dichiarato nella lettera del 23 ottobre 2006 dal Comprensorio, il Comune di Caldonazzo rinnova la richiesta al Comprensorio a collaborare alla redazione della revisione del Piano, palesando la volontà di procedere in tempi brevi. 12 luglio 2007 – il Comprensorio, adducendo motivazioni di eccessivo carico di lavoro dei propri uffici, si dichiara impossibilitato per il successivo biennio a seguire la nostra variante. 13 settembre 2007 – la Giunta comunale con delibera 277 decide di affidare al Dott. Arch. Marco Angelini dello studio Civil Engeenering Srl di Trento la redazione della variante al Piano Regolatore Generale e del piano di recupero del centro storico “ex Aziende agrarie”, recependo il preventivo del 30 agosto 2007 trasmesso dal professionista di importo complessivo pari a 45.000,00 Euro comprensivi di IVA. Il contratto sarà regolato da apposita convenzione sottoscritta dalle parti. 08 ottobre 2007 – Viene sottoscritta la convenzione che stabilisce che il professionista si impegna alla “redazione di tutti gli elaborati concernenti la variante generale al vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Caldonazzo comprensiva dell’adeguamento alla L.P. 10/2005 (legge Gilmozzi)”. Nella convenzione si stabilisce anche che “lo Studio dovrà procedere anche all’aggiornamento della documentazione nell’eventualità di modifiche normative”. Alla convenzione è allegato il preventivo che prevede per la redazione della variante un compenso di 36.000,00 Euro e per la predisposizione del piano di recupero area “ex Aziende agrarie” altri 9.000,00 Euro. Importi regolarmente fatturati con quattro documenti fiscali l’ultimo dei quali porta data 14 dicembre 2009, interamente saldati a scadenza come Dicembre2010
previsto dalla convenzione. 16 settembre 2008 – l’Ordine degli Architetti comunica al Comune di Caldonazzo che a carico dell’Arch. Marco Angelini è stata disposta la sospensione dell’esercizio della professione a seguito del coinvolgimento dello stesso nelle indagine “Giano-Bifronte”, ribattezzata dai giornali “Grisentopoli”. 26 settembre 2008 – lo studio Civil Engeenering Srl comunica al Comune di Caldonazzo le dimissioni dalla carica di Amministratore Unico dell’Arch. Angelini e comunica il nome dei nuovi amministratori. Contestualmente indica che sarà l’Ing. Nadia Serafini a seguire e firmare la nostra Variante. 9 ottobre 2008 – la Giunta comunale con delibera 249, preso atto delle comunicazioni dell’Ordine e dello Studio, decide di proseguire con lo Studio Civil Engineering avvalendosi del professionista indicato. 30 novembre 2009 – il Consiglio comunale, dopo che la minoranza e il gruppo misto hanno abbandonato l’aula, con 8 voti su 8 presenti assume la deliberazione 47 con cui adotta la variante al PRG così come redatta e firmata dall’Ing. Serafini. Gli elaborati adottati non vengono inviati al Servizio urbanistica della Provincia. 24 febbraio 2010 – lo Studio Civil Engineering comunica la sua variazione di denominazione e forma societaria diventando Agenzia Metropolitana Srl.Tale variazione viene riconosciuta dal Comune con lettera il 1 marzo 2010. 02 marzo 2010 – l’Assessorato all’Urbanistica provinciale trasmette a tutti i comuni notizia che dal 7 marzo del 2010 entrerà in vigore l’articolo 6 della l.p. n.1 del 4 marzo 2008 e le relative modificazioni al regolamento urbanistico. Tali modificazioni normative stabiliscono che le varianti ai PRG, in attesa dell’emanazione dei piani di Comunità, sono sottoposti a rendicontazione urbanistica e, a seguito di tale verifica, a valutazione ambientale strategica. 30 marzo 2010 – il Consiglio comunale, dopo che minoranza e gruppo misto hanno abbandonato l’aula, approva sempre con 8 voti su 8 presenti la ri-adozione del PRG che a tutti gli effetti è una nuova prima adozione. Il piano viene trasmesso al Servizio urbanistica provinciale il 4 maggio 2010. 13 luglio 2010 – l’Ufficio Pianificazione urbanistica del Servizio Urbanistica provinciale scrive al Comune che la variante trasmessa è manchevole dei documenti di autoverifica obbligatori con il regolamento entrato in vigore il 7 marzo 2010, in alternativa risultano mancanti le motivazioni di esclusione da tale rendicontazione. Tale mancanza rende inesaminabile la variante e il procedimento è di conseguenza sospeso. 19 luglio 2010 – il Comune, vista la sospensione del procedimento a livello provinciale, richiede ad Agenzia Metropolitana Srl di attivarsi per completare la documentazione mancante così come richiesto nella lettera dell’Ufficio Pianificazione urbanistica del 13 luglio anche in considerazione del fatto che il Comune ha provveduto a versare l’intera somma pattuita così come previsto dalla convenzione. NotiziarioCaldonazzese
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Giunta
CaldonazzoAttualità
20 luglio 2010 – Agenzia Metropolitana presenta il proprio preventivo per integrare la documentazione mancante chiedendo un ulteriore compenso di 18.360,00 Euro oneri ed Iva compresi. Contestualmente viene comunicato che l’Ing. Serafini, che ha seguito fino a quel momento la nostra Variante, il 30 settembre 2010 cesserà la sua collaborazione con Agenzia Metropolitana senza indicare chi sarà il nuovo tecnico incaricato di seguire la Variante. 21 luglio 2010 – l’Assessore all’Urbanistica in una lettera sollecita l’adeguamento degli strumenti urbanistici alla l.p. 16/2005 (legge in materia di residenza e di abitazioni ad uso turistico). Il Comune in caso di mancato recepimento è passibile di commissariamento. 27 luglio 2010 – il Comune, in seguito a due incontri avuti al Servizio urbanistica e con l’Assessore, risponde alla lettera dell’Assessore precisando che tale adeguamento è contenuto nella variante trasmessa il 4 maggio. 03 agosto 2010 - l’Ufficio Pianificazione urbanistica del Servizio Urbanistica provinciale scrive al Comune dopo aver constatato che le tavole inviate non risultano georeferenziate. 31 agosto 2010 – Il Comune chiede ufficialmente all’Agenzia Metropolitana di provvedere al completamento della documentazione mancante come richiesta dalle lettere della Provincia del 13 luglio, 21 luglio e 3 agosto 2010. Ciò in virtù della convenzione firmata il 8 ottobre 2007 che prevede espressamente che “lo Studio dovrà procedere all’aggiornamento della documentazione anche nell’eventualità di modifiche normative”. 15 ottobre 2010 – Il Comune chiede la disponibilità della Comunità di Valle a seguire l’iter dell’approvazione del PRG qualora lo Studio non si dichiari disponibile a farlo in tempi brevi. 26 ottobre 2010 – Il Comune intima nuovamente all’Agenzia Metropolitana di integrare la documentazione mancante come espresso dal Servizio Urbanistica provinciale dando un termine perentorio di 10 giorni per rispondere, scaduti i quali il Comune si riserva ogni altra azione a tutela dei propri interessi. 9 novembre 2010 – In un incontro congiunto Comune, Ufficio Urbanistica di Comunità e Ufficio Pianificazione della PAT, è stato ribadito che la rendicontazione urbanistica va eseguita e che su alcuni aspetti particolari non è da escludere la necessità di procedere all’autovalutazione dei fattori ambientali. Novembre 2010 – La Comunità di Valle, rinnovando una disponibilità di massima già confermata ai primi di ottobre, nonostante la notevole mole di lavoro in corso, esprime il proprio assenso a seguire il Comune di Caldonazzo nell’iter per l’approvazione del PRG qualora richiesto dal Comune. Nel più breve tempo possibile verrà firmata con la Comunità di Valle una convenzione con la quale si procede nell’iter di variante al Piano Regolatore Generale. La Giunta Comunale 14
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il Mercatino di natale
Il primo mercatino nato in valsugana si prende un anno sabbatico per riflettere sul senso di una manifestazione di questo tipo. prima di ripartire con una nuova formula nel 2011
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nche i più distratti si sono accorti, con grande dispiacre, che quest’anno non si è tenuto il tradizionale Mercatino che da oltre un decennio animava le feste natalizie nella splendida cornice della Corte Trapp. L’iniziativa, voluta dai proprietari di allora, la famiglia Von Trentini-Trapp, è stata la prima di questo genere in tutta la Valsugana. Negli anni, anche grazie agli investimenti effettuati dal nuovo proprietario – Walter Daldoss, che ha acquistato le casette in legno per dare alla Corte le sembianze di un piccolo borgo –, il Natale a Corte è divenuto uno dei più apprezzati del Trentino. Ciononostante, quest’anno, per una serie di concause, ha deciso di prendersi una pausa di riflessione. I motivi sono diversi: innanzitutto la crisi persistente che ha investito il settore del commercio in generale ed anche le iniziative legate al periodo natalizio. È vero che il numero dei visitatori dei mercatini di Natale è in continuo aumento, ma la capacità di spesa si è ridotta considerevolmente a causa della crisi economica ed gli acquisti sono sempre più contenuti. Per contro i costi che devono affrontare gli operatori economici per l’allestimento delle bancarelle sono in continuo aumento. Un secondo fattore determinante è stata la grande concorrenza ingeneratasi tra le località che ospitano queste manifestazioni. Come vogliono le leggi del mercato, le “piazze” più ambite sono quelle dove si ha il maggior afflusso turistico: di contro, quelle minori sono costrette a farne le spese. Cifre alla mano, un posto ai mercatini di Levico Terme o di Pergine costa fino a tre volte in più rispetto a quanto chiesto Dicembre2010
finalmente il consorzio operatori
non un addio, ma un arrivederci
ecco “Centriamo caldonazzo“: il paese ha una marcia in più
Archivio Apt Valusgana
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a Caldonazzo, ma il numero di turisti coinvolti rende i nostri vicini più competitivi. Già nel 2008, la concorrenza e l’incremento delle spese legate soprattutto alla pubblicità avevano messo in forse la realizzazione di Natale a Corte. La proprietà della Magnifica Corte Trapp aveva cercato più volte il sostegno pubblico, ma non aveva trovato nessuna concreta disponibilità. Ciononostante, gli organizzatori, avendo comunque già raccolto le adesioni, avevano deciso, stringendo i denti, di andare avanti. Le cose si sono ripetute anche l’anno seguente e quello che sta per terminare. Una crescente difficoltà nel reperire adesioni, l’enorme concorrenza derivata dalla nascita dei mercatini di Pergine, hanno quindi portato alla decisione definitiva di fermare l’edizione 2010. Con amarezza, il proprietario di Corte Trapp ha dovuto arrendersi, ma ha apprezzato gli sforzi dell’amministrazione nel cercare espositori. Questo è quanto. Oggi, anche alla luce della nascita del nuovo consorzio degli operatori economici locali (vedi box a lato), questo anno di pausa appare più salutare che dannoso. L’occasione, cioè, per organizzare un rilancio in grande stile dei Mercatini di Caldonazzo, con un subitaneo riavvicinamento alle attività e alla vita del centro storico e un suo inserimento organico nel circuito dei mercatini della Valsugana. Non un triste addio, quindi, bensì un convinto arrivederci al Natale del prossimo anno.
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i chiama «Centriamo Caldonazzo» ed è il nuovo consorzio promosso da operatori commerciali e turistici per il rilancio del paese. Un’idea che riesce definitivamente a concretizzarsi anche nel nostro paese, al pari di altri consorzi omologhi che in altre località operano già da tempo. Sono 30 gli operatori che hanno firmato l’atto costitutivo e lo Statuto della società, davanti al notaio Spena, lunedì 13 dicembre scorso. Eletto anche il direttivo che resterà in carica per i primi tre anni. Cristiana Biondi è stata eletta presidente con 20 voti, il vicepresidente è Pino Loperfido con 17. I consiglieri sono sette: Francesco Coretti è risultato il più votato con 19 assensi, seguito da Rosanna Brighenti, Benedetta Polla e Adriana Murara con 15, Tiziano Zangoni 14, Ezio Tosolini 12 e Alessio Facchinelli 8. Il Consorzio non ha scopo di lucro e come oggetto si propone, disciplinando e coordinando le attività economiche dei consorziati, di realizzare in via principale iniziative promozionali e pubblicitarie collettive, valorizzare i luoghi storici del commercio, realizzare iniziative promozionali e pubblicitarie, marketing ed eventi per promuovere le strutture commerciali e secondariamente quelle artigianali, turistico-ricettive, agricole ed economiche in genere, del Comune di Caldonazzo; promuovere ed organizzare iniziative tendenti a valorizzare il centro storico di Caldonazzo nelle sue componenti sociali, culturali, turistiche, economiche anche in collaborazione con Enti pubblici o privati e rilanciare in questo ambito le funzioni del centro storico del Comune di Caldonazzo e la qualificazione, il rilancio ed il posizionamento di Caldonazzo; valorizzare e promuovere il centro storico di Caldonazzo quale “Centro commerciale naturale”, inteso come area tradizionalmente vocata per le attività commerciali e paracommerciali, constatata la presenza di una concentrazione di negozi ed altre attività, l’integrazione tra le varie merceologie, la presenza di molte attività artigianali e di servizio, tali da rendere al consumatore un servizio completo. Ognuno dei 30 consorziati (soci ordinari e sostenitori) ha già versato 500 euro a titolo di fondo societario, la Provincia per il 2011 contribuirà con un ulteriore 60% rispetto alla somma totale raccolta. L’intervento pubblico rientra nella nuova politica attuata dalla Pat in favore del sostegno ai cosiddetti “Centri Commerciali Naturali”.
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Amministrazione La giunta comunale
La neve: croce e delizia di un paese alpino Fotografie di Saverio Sartori
Con l’inverno si rinnova l’appuntamento con la coltre bianca. Ma quali sono gli interventi che il comune mette in campo in caso di precipitazione? Quali i doveri e gli obblighi dei cittadini?
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n un paese alpino come Caldonazzo, 500 metri sul livello del mare, nevicate e gelate non rappresentano fenomeni straordinari ma eventi del tutto normali, eventi che, come ben sanno le persone anziane e come dimostrano i dati degli ultimi anni, possono presentarsi con frequenze ed intensità anche impreviste. Sono eventi naturali che solo in casi eccezionali rappresentano delle calamità o delle vere e proprie emergenze, ma in ogni caso, provocano sempre grandi disagi alla circolazione e si ripercuotono negativamente sulla vita quotidiana dei singoli cittadini. Per questo il Comune predispone, con ampio anticipo, un “piano” di interventi finalizzati allo sgombero della neve dalle strade e dagli spazi pubblici, ma ogni cittadino è chiamato a dare la sua fattiva collaborazione per arrivare alla normalizzazione della situazione nel minore tempo possibile, riducendo al minimo i disagi. Cosa fa il Comune di Caldonazzo quando nevica? Cominciamo col dire che deve provvedere alla gestione e manutenzione di oltre 24 Km di strade comunali; spende per il servizio di sgombero neve in media 20.000 € ogni anno oltre alle spese dirette per uomini e mezzi del Comune impegnati nel servizio di sgombero. Sono circa 40 i metri cubi di ghiaino e 200 i quintali di sale acquistati ogni anno e sparsi sulle nostre strade. Gli interventi di sgombero della neve e tutto quanto ri-
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NotiziarioCaldonazzese
guarda le problematiche invernali derivate dagli agenti atmosferici sono gestite e coordinate dal Servizio Tecnico Comunale in collaborazione con il Cantiere Comunale e con l’ausilio e la collaborazione di soggetti privati. I rapporti con i privati sono regolati da precisi contratti pluriennali. Per la stagione invernale 2010/11, l’Amministrazione comunale mette in campo, tra mezzi propri e di terzi, i le seguenti attrezzature: 2 trattori con lame spazzaneve (Comune di Caldonazzo); una pala gommata con lama spazzaneve o pala (per loc. Lochere, loc. Brenta, via al Lago, via Andanta, via Pescatori, via Brenta, ecc., ditta privata); un trattore con lama o fresa (per Loc. Monterovere, ditta privata); uno spargisale carrabile per Porter Piaggio (Comune di Caldonazzo); uno spargisale da agganciare al trattore (Comune di Caldonazzo); una minipala (per lo sgombero dei marciapiedi - ditta privata); un camion per trasporto neve (ditta privata); dagli 8 ai 10 operatori, tra personale interno ed esterno all’Amministrazione. In casi eccezionali, a completamento del proprio organico, l’Amministrazione può reclutare, mediante una procedura di assunzione temporanea, un numero di persone con mansioni di spalatore. La struttura mantiene una vigilanza costante per tutto il periodo invernale e si avvale dei bollettini di Meteotrentino per aumentare il livello di controllo in caso di previste, posDicembre2010
Amministrazione sibili perturbazioni nevose o bruschi cali della temperatura che possono portare a pericolose gelate. La gestione del piano, che scatta in caso di nevicata, prevede anche delle differenti strategie di intervento fra le varie zone del Comune, in quanto non è improbabile che mentre ad esempio a Monterovere nevica, anche abbondantemente, a Caldonazzo stia solo piovendo. Le fasi che normalmente vengono seguite in caso di precipitazioni nevose si basano su un programma prestabilito che prevede la suddivisione del territorio comunale in zone analizzate e mappate preventivamente e gestite da apposito personale e mezzi. Il territorio del Comune è stato diviso in due lotti di intervento, uno affidato a ditta privata, l’altro gestito direttamente dall’Amministrazione comunale. Con l’inizio della precipitazione nevosa parte il piano di intervento che prevede l’inizio delle operazioni di spalatura quando la coltre nevosa comincia a coprire le strade e la sua altezza è almeno pari a 10 cm. per permettere l’intervento delle lame. Le operazioni di sgombero procedono senza soste sui percorsi precedentemente stabiliti con prioritaria attenzione alle grandi direttrici, alle vie interessate dal passaggio dei mezzi pubblici ed alle strade di particolare importanza (accesso alle scuole, ambulatori, carabinieri, pompieri, poste ed altri servizi strategici). L’esito efficace delle operazioni di sgombero dipende dall’intensità, dalla durata della nevicata e dalle caratteristiche della neve (leggera,pesante, farinosa): i tempi quindi, non sono prevedibili con esattezza. A titolo esemplificativo si pensi che per effettuare un giro completo di tutte le strade e piazze comunali sono necessarie dalle 6/8 ore di intervento. Durante la nevicata, si rendono necessarie altre forme di intervento quali: • il controllo dei pericoli che derivano dall’accumulo di neve sui tetti, dalla neve che potrebbe cadere dagli alberi ecc.; • la messa in sicurezza di alberi divelti o pericolanti; • l’eventuale asporto della neve ammassata dal Centro Storico per liberare le strade e i parcheggi ed evitare problematiche agli scarichi delle acque reflue. La grande nevicata del 1985
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In caso di forti abbassamenti di temperatura si procede poi alla salatura delle strade per evitare o rallentare la formazione di ghiaccio. Al termine della precipitazione nevosa si procede poi allo sgombero dei marciapiedi ed eventualmente all’asporto della neve dalle pubbliche vie e piazze. Cosa deve fare il cittadino? Innanzitutto quando nevica è necessario essere consapevoli ed accettare il fatto che, nonostante gli sforzi di tutti, inevitabilmente la vita sociale e la routine quotidiana possono subire dei rallentamenti ed un minimo disagio. Le momentanee difficoltà devono essere sopportate con la consapevolezza che tutte le persone della macchina organizzativa stanno intensificando il loro lavoro ed i loro sforzi per rendere tali fastidi i più leggeri possibile, nel minore tempo possibile. Per quanto riguarda lo sgombero della neve dai marciapiedi, alcuni sostengono che deve essere il Comune, in quanto proprietario delle strade e dei marciapiedi, a provvedere alla relativa manutenzione e pulizia compreso lo sgombero della neve e che nessun obbligo vige in capo ai privati (così anche la Cassazione). Altri sostengono invece che l’Amministrazione deve costringere i privati a provvedervi con ordinanze e regolamenti. Noi facciamo affidamento sul senso civico dei cittadini di Caldonazzo, oltre che su una fattiva collaborazione tra pubblico e privato in caso di necessità ed infine anche su una intelligente lungimiranza sotto il profilo economico poiché gli oneri sopportati dal Comune per lo sgombero dovranno trovare adeguato riscontro tra le entrate comunali e quindi i relativi costi alla fine graveranno sempre sul cittadino. Pertanto si invitano tutti i cittadini, in caso di nevicate a collaborare con senso civico per rendere più agevole la circolazione pedonale e ridurre i disagi, provvedendo a rimuovere la neve dal marciapiede e dalle aree
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Amministrazione soggette a pubblico transito lungo il perimetro esterno agli edifici e le relative pertinenze e, in caso di formazione di ghiaccio, a spargere il sale, ad evitare di spargere la neve sulla carreggiata appena sgomberata. Nell’interesse generale si chiede cortesemente ai cittadini di seguire alcuni semplici consigli: 1. sgomberare da neve e ghiaccio i tratti di marciapiede e le aree soggette a pubblico transito lungo il perimetro esterno degli edifici e relative pertinenze. Inoltre, in caso di formazione di ghiaccio, spargere materiale idoneo ad evitare cadute ai passanti; 2. rimuovere tempestivamente ghiaccioli pendenti e falde di neve sporgenti dalle strutture degli edifici; 3. delimitare l’area sulla quale possono cadere falde di neve o ghiaccio dandone avviso al servizio tecnico Comunale; 4. accumulare la neve lungo i margini esterni dei marciapiedi o, ove manchino, ad un metro da ogni immobile evitando di spargerla in mezzo alla carreggiata stradale; 5. evitare di accumulare neve in prossimità o a ridosso dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti, delle isole ecologiche interrate, delle caditoie stradali, dei chiusini dei pozzetti, degli idranti e delle prese antincendio; 6. l’invito allo sgombero della neve e del ghiaccio sussiste anche in giorni festivi e le operazioni sono concluse di norma nel primo mattino, se la nevicata è terminata durante la notte, e comunque entro un tempo ragionevole dal suo termine se la nevicata cessa durante il giorno; 7. è sconsigliato cospargere d’acqua il suolo soggetto a pubblico transito in periodo invernale.
Consigli per quanto riguarda la circolazione stradale: • usare preferibilmente i mezzi pubblici; • utilizzare la propria automobile solo in caso di assoluta necessità; • guidare con prudenza, moderare la velocità e mantenere le distanze di sicurezza; • utilizzare le catene o le gomme da neve; • non parcheggiare la propria auto, se possibile, su strade e aree pubbliche per non ostacolare il lavoro di sgombero neve; • controllare la funzionalità della propria vettura per evitare di ostacolare la circolazione in caso di panne o difficoltà a proseguire. Consigli utili per affrontare la fase di emergenza: • consultare le previsioni meteorologiche per essere aggiornati sull’evolversi della precipitazione nevosa; • aggiornarsi circa lo stato della percorribilità delle strade; • fare scorta preventiva di sale; • procurarsi pale o badili con anticipo; • parcheggiare l’auto in modo corretto e possibilmente in aree private per non ostacolare i lavori di sgombero; • tenersi a distanza di sicurezza da alberi e cornicioni di tetti, soprattutto in fase di disgelo, per evitare di essere colpiti da eventuali blocchi di neve che si staccano; • non utilizzare mezzi di trasporto su due ruote; • indossare calzature invernali adatte; • per le persone e familiari più anziani è opportuno, predisporre nei giorni precedenti una scorta alimentare al fine di evitare che essi escano di casa durante la precipitazione nevosa. Numeri utili da utilizzare durante l’emergenza Comune di Caldonazzo Tel 0461.723123 Ufficio tecnico Comunale 0461.724817 Polizia Municipale 0461.502580 Stazione Carabinieri Caldonazzo 0461.723979 La Giunta Comunale
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Minoranza Gruppo “Unione Civica per Caldonazzo”
DIRE, PARTECIPARE… e FARE? Lo chiede l’Unione Civica per Caldonazzo all’attuale amministrazione. È FACILE pavoneggiarsi e PRESENTARSI ALLA COMUNITÀ DOPO SOLO SEI MESI DI AMMINISTRAZIONE CON PROGETTI, FINANZIAMENTI E ACCORDI PROVINCIALI GIÀ PREDISPOSTI DALLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE
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ei anni fa, quando il gruppo Unione Civica per Caldonazzo si costituiva, aveva un progetto teso a rendere Caldonazzo, paese civilissimo, un luogo speciale, nel quale agricoltura, commercio, artigianato e turismo si potessero fondere armoniosamente. Il programma fu apprezzato, e noi iniziammo a lavorare con grandissimo impegno, risolvendo problemi immediati (ricordiamo la rottura della pompa dell’acquedotto già durante la prima settimana del nostro mandato, l’amianto nel pavimento della scuola scoperto in Giugno 2005, trovato durante una visita di controllo per vedere lo stato dei lavori e subito messa in sicurezza, tanto che in settembre si potè iniziare il regolare calendario scolastico ma ricordiamo anche il trenino che collegava il paese al lago, trovato e fatto venire a tempo di record in collaborazione con i commercianti, gli albergatori e la grande collaborazione dei nuovi assessori e della struttura Comunale. A testa bassa, tirandoci su le maniche abbiamo iniziato a lavorare con impegno). E non ci siamo mai permessi di fare incontri nei quali pavoneggiarci vantando le cose fatte (dagli altri). Abbiamo semmai fatto incontri con la popolazione per raccogliere le loro esigenze ed eventuali proposte. Era finito il tempo burrascoso della campagna elet-
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torale, ci siamo caricati delle nostre responsabilità senza recriminazioni o offese alla precedente Amministrazione, della quale abbiamo proseguito quanto c’era di buono senza attribuircene il merito, cercando di portare avanti anche il nostro progetto. Le tante cose fatte sono rimaste fortunatamente nei documenti ufficiali ai quali l’attuale Amministrazione preferisce ancora la demagogia. Ci spiace di questo, perché il nostro gruppo anche nel ruolo di minoranza, si è detto da subito disposto a collaborare con la nuova Amministrazione, per il bene del nostro paese; prova ne sia l’organizzazione della manifestazione Meli in Fiore e Sapori D’autunno, da parte del Consigliere Cristiana Biondi che assieme a Elena Bort ed altri hanno come sempre contribuito alla sua riuscita. Vien da ridere, se non piangere, nel sentire dire che per risolvere gli annosi problemi della sponda Est del lago, che hanno impegnato per quarant’anni tutte le precedenti amministrazioni, per loro è sufficiente sedersi attorno ad un tavolo e ragionare! Probabilmente non conoscono il grande lavoro svolto dalla nostra precedente Amministrazione assieme ai Comuni limitrofi, il Presidente della Provincia, i Bacini Montani e gli interessati. Il problema è stato affrontato con un progetto sovraccomunale di “Riqualificazione delle spiagge”, con un progetto già definito ed approvato dai vari Consigli Comunali di Caldonazzo, Pergine, Calceranica e Tenna. Ora certamente è più facile trovarsi attorno ad un tavolo per ragionare. Ci vogliono, tuttavia qualità anche per…. ragionare. Quanto alle critiche che spettano ad un’opposizione seria, possiamo dire che le uniche cose nuove che ci risultano essere state fatte, sono il rallentamento dei lavori riguardanti l’acquedotto, con alcune tubazioni che si devono buttare perché non correttamente conservate e la relativa turbina per la produzione di energia elettrica dalla sorgente Acquetta già preventivata con accordi specifici con il Comune di Lavarone, che con un sol colpo di ingenuità amministrativa hanno saputo distruggere (stiamo perdendo un introito di circa 5mila Euro per mancata produzione di energia elettrica e certificati verdi), rallentamento dei lavori del sottopasso della ferrovia, del Caseificio e abolizione del Centro Giovani, e per finire è andata persa la bellissima manifestazione dei Mercatini di Natale, tra l’altro nata per prima in Valsugana proprio a Caldonazzo con una bella collaborazione tra il Comune e la proprietà Trapp-Trentini e Apt. Le uniche cose nuove affrontate, sono il preventivo di un trattore, l’acquisto di sei computers e memoria raccolta dati, e per ultimo l’aumento dell’ICI. Oltre alle tante chiacchiere di più serio e costruttivo per ora non è stato fatto nulla… per il futuro staremo a vedere. Dice un vecchio adagio “Diamo tempo al tempo”. Il gruppo Unione Civica per Caldonazzo NotiziarioCaldonazzese
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FotoNotizie
Taglio del nastro alla Baita della Seghetta
Con gli alpini a Trento ■ Domenica 10 ottobre, anche la delegazione di Caldonazzo, con il Sindaco in testa, ha partecipato Il raduno degli alpini del Triveneto nel capoluogo, con la sfilata nelle vie cittadine. Il raduno ha concluso le celebrazioni del 90° anniversario della fondazione della Sezione ANA di Trento, in concomitanza con quelle per i 138 anni di fondazione delle truppe alpine.
■ D’ora in poi le associazioni di Caldonazzo avranno a disposizione il loro «buen retiro». Si tratta della Baita della Seghetta in località Monterovere, di proprietà comunale, che è stata ristrutturata usufruendo dei benefici previsti dalla legge provinciale 17/1998. La gestione della baita è stata affidata in comodato d’uso all’associazione «Valsugana Climbing», nata per promuovere gli sport della montagna, che terrà un calendario e ne coordinerà l’utilizzo, esercitando anche una funzione di controllo. L’inaugurazione della baita, che contiene la cucina, una sala da pranzo, servizi igienici e ben dodici posti letto, ha avuto luogo domenica 1 agosto, in coincidenza con la tradizionale Festa della Val Scura organizzata annualmente dalla sezione locale della Sat.
Una sezione P.a.t.t. a Caldonazzo ■ Giovedì 5 agosto, in casa Boghi è stata rifondata la locale sezione Partito Autonomista Trentino Tirolese; alla serata erano presenti l’ex sindaco, Laura Mansini, il sindaco attuale, Giorgio Schmidt, il capogruppo del P.A.T.T. in Consiglio Provinciale, Michele Dallapiccola, il Presidente del P.A.T.T., Walter Kaswalder, e gli Assessori provinciali Ugo Rossi e Franco Panizza. In questi pochi mesi la sezione ha iniziato la propria attività politica partecipando alle elezioni per la Comunità di valle Alta Valsugana e Bersntol presentando due candidati: Matteo Conci e Marchesoni Enrico, che hanno ottenuto un ottimo risultato in termini assoluti e di preferenze personali. Ringraziando quanti nel paese hanno reso possibile questo risultato, la sezione di Caldonazzo del P.A.T.T., con la propria specifica sensibilità in tema di autonomie e tradizioni locali, ma in modo pragmatico e quindi aperto alla collaborazione di chiunque, vuole contribuire con le proprie proposte allo sviluppo armonioso della nostra comunità.
Notiziario “uruguagio” ■ Dalla vecchia Europa al lontano sudamerica: Caldonazzo e il piccolo Notiziario fanno parlare di sé anche oltreoceano. È successo in Uruguay, grazie al quotidiano “Diario Cambio”, della città di Salto, seconda patria del pittore Edmondo Prati, a cui – lo ricordiamo – è stato dedicato addirittua un museo. A pagina cinque, il cronista riporta l’eco della celebrazioni tenute nel nostro paese in occasione del ricordo dei Prati del 20 novembre scorso, quando è stato presentato il volume curato da Maria Martinelli e da Alberto Pattini. 20
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Un nuovo Pastore Don Silvio Pradel fa il suo ingresso nella Comunità
Panizare a New York
■ Rosanna e Cristina ce l’hanno fatta: eccole nella foto, sorridenti, con la medaglia duramente guadagnata alla maratona di New York. Le due atlete di Caldonazzo hanno ben rappresentato il paese e la Valsugana in una competizione sicuramente non facile, dimostrando che anche una persona comune, con perseveranza e buona volontà, può raggiungere traguardi impensabili fino a pochi mesi prima. Tanti i complimenti che Rosanna e Cristina hanno ricevuto dai nostri compaesani. Per iniziare una sana attività fisica non è mai troppo tardi...
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■ Domenica 3 ottobre don Silvio Pradel ha fatto il suo ingresso nella Comunità di Caldonazzo. Dopo la partenza di don Mario Filippi per il Brasile, c’era apprensione in paese riguardo alla nomina del nuovo parroco, tuttavia la tensione si è sciolta in gioia proprio domenica 3 ottobre quando don Silvio è stato accolto in Piazza Municipio dalla popolazione, dalle autorità politiche e dai rappresentanti delle numerose associazioni. Sono seguiti i discorsi di rito durante i quali il Sindaco Giorgio Schmidt e il sacerdote si sono scambiati parole di elogio e di incoraggiamento reciproci. Dopo la Santa Messa, grande festa nel piazzale antistante la Chiesa di San Sisto. Don Silvio è parroco anche di Barco di Levico e di Santa Giuliana.
Amaranto: la rivista dei giovani ■ È uscito un nuovo numero di Amaranto, la rivista scritta dai giovani di Calceranica, Caldonazzo e Levico. Una rivista che vuole essere espressione del territorio, libera diffusione e promozione della cultura, senza vincoli, senza limiti, fulcro di un rinnovamento culturale di cui si sentiva e si sente, l’esigenza. In vendita alla Rivendita Tabacchi e giornali Micheloni Enzo in via della Stazione, 14 a Caldonazzo. Per contatti e abbonamenti scrivete a: rivista.amaranto@gmail.com
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FotoNotizie Ricordando i Prati
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Storia di un castagno
Metti una sera con Giulio ed Edmondo
L’antico albero dei Ronchi si è adagiato nel bosco. Piantato centinaia di anni fa, ha visto sostare sotto la sua chioma moltissimi ospiti e paesani.
■ Da sempre nella tradizione, il mese di novembre è un mese malinconico, legato alla nostalgia, al pensiero sospeso, al ricordo, e in questa atmosfera, in questa cornice, il 20 novembre si sono celebrate, in un’intensa e partecipata serata a Caldonazzo, l’arte e la vita di due grandi personaggi del luogo, Giulio ed Edmondo Prati, negli anniversari della loro scomparsa. Due grandi artisti legati al grande Eugenio da legami familiari, da consonanze affettive con la famiglia, con il luogo, con l’arte. Un pittore, Giulio, fratello del più celebre Eugenio, che lavora alla fine dell’Ottocento in un trionfo di nature morte, selvaggina, ma soprattutto uva, nelle varie declinazioni dei tipi, nei colori e nelle sfumature caratteristiche. E paesaggi, muti e introspettivi, trentini e stranieri, colmi di un pathos intenso e suggestivo, legato ad una profonda spiritualità che si amplifica nel silenzio dell’ambiente. Altro talento, Edmondo, uomo profondo e solido, che percorse la vita in un continuo viaggiare tra Caldonazzo, l’Europa e l’Uruguay dove era nato, riuscendo ad affermare in quel continente la propria arte come patrimonio nazionale, portando in essa il frutto della propria ricerca artistica profondamente legata alla tradizione classica. Artisti trentini, coerenti con il loro tempo, che non urtano con il proprio lavoro, ma elevano la banalità del quotidiano nella storia, restando magari un po’ in ombra nella cronaca dell’arte: una scelta di raccoglimento, di disposizione d’animo, dove l’arte è il prodotto di un dialogo intimo con il sé conosciuto, fortificato dalle certezze del proprio contesto originario. Maria Martinelli
■ Il 27 ottobre, approfittando della splendida giornata e del tempo libero, mi sono incamminato per fare un giretto nei boschi, cosa che mi piace particolarmente. Pensavo di recarmi sul Tamazol ma poi, vista la brina nei prati, ho pensato bene di scegliere un posto più assolato e quindi ho imboccato la stradina dei Ronchi, dietro al castello. Dopo aver ammirato l’autunno che sta arrivando e che si manifesta attraverso i colori stupendi delle foglie ed aver scattato qualche bella fotografia, piano piano sono arrivato sotto le Piatele. Su una curva a gomito “da sempre” si trova un bellissimo castagno, di dimensioni ragguardevoli e sempre generoso nel fornire frutti di buona pezzatura. Arrivato in vista della curva ho notato subito la mancanza dell’albero e dapprima ho pensato ad un taglio improvvido della pianta, rammaricandomi non poco e già pronto ad inveire contro i colpevoli dell’abbattimento. Poi però, giunto sul posto, ho potuto constatare che il mio amico castagno era arrivato alla fine dei suoi giorni per morte naturale, gli avevano ceduto le gambe e si era adagiato giù per il praticello sottostante. Da molti anni, ad ogni passaggio, mi fermavo ad osservarlo, a fotografarlo; gli appoggiavo una mano sulla corteccia ricoperta di muschio, quasi a voler stabilire un contatto con lui o forse per ricavarne qualche energia misteriosa: era tanto vecchio e saggio... Aveva resistito per chissà quanti anni, piegato su un lato in una posizione che sfidava apertamente la forza di gravità; né il peso dei suoi frutti né la neve abbondante erano riusciti a scalzarlo dalla sua maestosa posizione. Questo fino a ieri. Mi piace pensare che chi si prende cura di quel luogo possa piantare una nuova pianticella, così da tramandare la bellezza di quel monumento vegetale a chi passeggerà ancora sulla stradina dei Ronchi. Saverio Sartori
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21 maggio 2005
30 dicembre 2005
27 ottobre 2010 Dicembre2010
Attualità Un dono ci rende sempre felici. Ma ci sono doni che fanno molto di più: possono ridare la vita
L’
evoluzione della scienza medica oggi consente di fare dei piccoli miracoli, utilizzando gli organi ed i tessuti di un corpo ormai privo di vita, per “aggiustare” e rimettere in moto la vita un altro uomo. Ecco allora che si parla di soggetto “donatore” per indicare colui da cui si prelevano gli organi o i tessuti necessari ad un altro soggetto che ne ha necessità spesso proprio per non soccombere e talvolta per poter ritornare ad una vita pressoché normale. Nonostante il fatto che vi siano state e sopravvivano ancora delle obiezioni legate alla resistenza che alcuni hanno all’idea che il proprio corpo, privo di vita, venga in qualche modo manomesso, e soprattutto alla resistenza che più spesso hanno i familiari rispetto ad un proprio caro, l’utilità pratica della donazione di organi e tessuti è talmente importante che, sia a livello istituzionale e sia grazie ad un notevole apporto del volontariato, assistiamo ad una crescente azione di sensibilizzazione dei cittadini e ad un conseguente crescente numero di donatori. Infatti, va chiarito che il prelievo dal donatore non può essere eseguito contro la volontà dello stesso, e quando questi non si sia espresso, contro il volere dei suoi familiari. A chiunque è data la possibilità di dichiarare validamente la propria volontà scegliendo una delle modalità di seguito indicate: la registrazione della volontà effettuata presso gli appositi sportelli delle Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni; una dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti scritta su un comune foglio bianco che riporti nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma; la tessera o l’atto olografo dell’A.I.D.O.; portando sempre con sé il tesserino blu inviato dal Ministero della Sanità nel maggio 2000. In alternativa, spetta appunto ai parenti esprimersi: sta di fatto che l’occasione in cui si può realizzare l’atto di donazione, è sempre un momento estremamente difficile
una Procedura molto semplice
Come aderire
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er aderire all’A.I.D.O. è sufficiente compilare il modulo di adesione, firmarlo (3 firme) ed inviarlo in busta chiusa con affrancatura prioritaria (non occorre raccomandata) presso la sede Provinciale A.I.D.O. del luogo di residenza/domicilio. Il modulo di adesione non può essere inviato tramite e-mail o fax in quanto nei nostri archivi deve essere “conservato” il documento con la firma originale. L’ iscrizione all’A.I.D.O. è gratuita e pertanto non è obbligatorio indicare, nel modulo, il versamento di una somma. Ricevuto il modulo compilato e firmato, la
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Con un dono la vita riparte e drammatico. Se da una parte c’è un paziente che attende, magari da tempo a causa di una malattia, o magari con estrema urgenza a causa di un grave trauma, l’organo che può cambiargli o ridargli la vita sospesa ai minuti che passano, dall’altra c’è una famiglia nel dolore per aver perduto un proprio caro. Diventa difficile per chiunque essere lucidi e talvolta i tempi stessi degli eventi sono troppo stretti per le necessità burocratiche: ecco quindi che l’espressione chiara del donatore, è di grande aiuto. Chiunque, giovane o meno giovane, può dichiararsi disponibile a questo gesto di generosità che non costa nulla ma che ha un valore grandissimo. Maurizio Valentinotti Per informazioni: AIDO di Trento Via Sighele, 7 Tel 0461.916026 INFO www.aido.it
sede A.I.D.O. provvederà, entro 30 gg., ad inviare il tesserino di adesione (Carta del donatore) all’indirizzo specificato nel modulo stesso. Il tesserino dovrà essere da firmato e conservato con i documenti personali. Inoltre, il nominativo dell’associato sarà inserito nel database del S.I.A. (Sistema Informativo A.I.D.O.) consultabile in tempo reale dalle Strutture Sanitarie competenti. Recesso È facoltà del donatore di recedere in qualsiasi momento dall’Associazione dandone opportuna comunicazione scritta alla Sede A.I.D.O della propria provincia di residenza, con la quale si richiede la restituzione del modello di adesione compilato e firmato al momento dell’iscrizione.
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Archeologia&Oltre
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ino al 1915 sulla sommità di Monte Rive svettava la cosiddetta “Torre dei Sicconi”, ultimo baluardo del castrum di cui, nel 1201, venivano infeudati Geremia, signore di Caldonazzo, e suo fratello Alberto. Numerosi documenti citano il castello lungo i secoli XIII e XIV: fra il 1342 e il 1408 esso è legato alla figura di Siccone II, di grande peso per le vicende dell’epoca. Nel 1385, a causa di dissidi con Siccone, i Vicentini e i Veronesi sferrano un potente attacco contro le sue fortificazioni in Valsugana, fra cui il castello di Monte Rive. Quanto del castrum sopravvive? In un documento del 1391, la famiglia di Caldonazzo - Castelnuovo è investita de dicto dosso cum Castro Caldonazii, palatio, turri et aliis suis fortilitiis… (“del detto dosso con il castello di Caldonazzo, il palazzo, la torre ed altre sue fortificazioni…”): sembrerebbe, dunque, che una buona parte delle strutture fossero ancora in funzione, pertanto non troppo compromesse dall’attacco del 1385. Nel corso delle indagini archeologiche condotte nel sito dalla Soprintendenza per i beni archeologici, a partire dal 2006, i sondaggi aperti in vari punti del dosso hanno mostrato evidenze e stratigrafia riconducibili all’antico castello: la torre, anzitutto, ma anche i resti di un vano ad est della torre, probabilmente su due o più livelli, appoggiato ai resti di una cortina muraria edificata con la tecnica “a spina di pesce”, tipica medievale; una strutturazione che parrebbe precedente a tale vano, denunciata dalla presenza di un focolare e dai resti di piani d’uso ad esso connessi; alcuni tratti murari, lungo il versante sud-ovest, che dovevano completare il sistema difensivo alla base del dosso, dove è tuttora visibile un tratto del possente muro
di cinta. ..cum Castro Caldonazii, palatio, turri et aliis suis fortilitiis…: palazzo, torre e fortificazioni dunque, componenti tipici dei complessi castellari, che troviamo ripetuti in molti altri atti riguardanti i castelli della Valsugana. Anche le caratteristiche topografiche e geomorfologiche del sito incastellato rispecchiano uno standard diffuso nella valle: sufficientemente elevato per permettere un buon controllo della vallata sottostante, ma non troppo, ciò che lo avrebbe separato eccessivamente dai centri abitati e dalla
Resti di piano pavimentale in battuto di malta nel vano orientale (Archivio Sopr. beni librari archivistici e archeologici, Pat)
Tratto di muro pertinente al vano costruito ad est della torre: sullo sfondo la cinta muraria “a spina di pesce” (Archivio Sopr. beni librari archivistici e archeologici, Pat)
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Il castello di caldonazzo
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progetto di tre studenti erasmus
Una torre di luce A VEGLIARE SUL PAESE
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un focolare, resti di piani d’uso, alcuni tratti murari: ogni cosa lascia intravedere l’imponente maniero che fu
i chiamano Peter Brown, Alberto Sguotti e Gioacchina Ricciardi rispettivamente studenti dell’Università di Manchester, Venezia e Catania. Hanno preso parte ad un interessante progetto organizzato dallo Iuav (istituto università Architettura di Venezia) nel 2009 che mirava a ricercare e progettare soluzioni per rendere visitabili aree archeologiche che presentavano evidenze musealizzabili. Circa cinquata studenti hanno compiuto il sopralluogo sul Monte Rive e poi solo tre sono stati scelti dalla coordinatrice Margherita Vanore per lavorare sulla Torre dei Sicconi: Peter, Alberto e Gioacchina, appunto. Alla fine, sono stati quattro i progetti partoriti. Uno di questi è quello denominato della Lightweight Tower, un’avveniristica struttura, mascherata da listelli di acciaio e legno, che richiama nella linea la “Torre di vedetta” progettata per il Comune di Caldonazzo nel 2005. Si tratta solo di prototipi, di esperimenti di design, tuttavia è bello pensare che un giorno, nel futuro, chissà... i caldonazzesi potranno, alzando lo sguardo verso il Monte Rive, godere di cotanta magnificenza architettonica. In ricordo delle vestigia (e della Storia) che furono su quel promontorio, centinaia di anni fa.
viabilità principale (il dislivello rispetto a Caldonazzo è di circa 200 m; la sua distanza in linea d’aria dal paese di circa 800 m); versanti prevalentemente scoscesi (forse da ovest la via d’accesso?). I reperti recuperati nei contesti stratigrafici, tuttora in corso di studio, parlano di un ambito cronologico compreso fra il XIII ed il XV secolo, ancora una volta coerenti con le fonti documentarie. Quanto intercettato nel corso dei sondaggi andrà ora indagato sistematicamente, con campagne di scavo archeologico programmate e mirate alla comprensione delle problematiche connesse all’incastellamento del dosso: ad esempio l’estensione e le caratteristiche degli elementi strutturali che lo componevano oppure la loro destinazione d’uso, ciò che potrebbe illuminare circa le finalità connesse a quest’opera di fortificazione, rientrante a pieno titolo nell’intenso fenomeno che ha caratterizzato la valle durante il basso Medioevo. Infine non va sottovalutata la questione posta dai reperti di età pre-protostorica e romana, raccolti in vari momenti nella zona, che rimandano ad una frequentazione ancora tutta da capire. Nicoletta Pisu (Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici della Pat) INFO www.ilgiardinodellatorredeisicconi.it Dicembre2010
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CaldonazzoSociale VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI
Un paese in buone mani Renzo Carlin ha lasciato il Corpo per raggiungimento dei limiti dì età
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l 2010 è stato un anno intenso per il Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Caldonazzo: fitto di interventi, iniziato con le copiose nevicate, proseguito con diversi incidenti stradali in primavera ed in estate, i vari incendi più o meno gravi, gli ormai consueti nubifragi seguiti dagli smottamenti e via dicendo. Durante l’anno, i volontari hanno quindi compiuto più di un centinaio di interventi, tra urgenti e meno urgenti. Nella prima categoria possiamo menzionare: incidenti stradali, incendi di abitazione, supporti all’elisoccorso, soccorso a persone, ricerca persona. La seconda categoria riguarda i cosiddetti servizi tecnici: bonifica da vespe, recupero animali, taglio di piante pericolanti, allagamenti, apertura porta. Da non dimenticare i servizi di tutela antincendio fatti presso il teatro parrocchiale e al Palazzetto durante pubbliche manifestazioni. Inoltre, i vigili del fuoco hanno seguito corsi di aggiornamento ed eseguito manovre pratiche durante l’anno, sia in orari serali che in giorni festivi. Un’altra tipologia di intervento molto frequente in questi ultimi due anni sono gli allagamenti di locali a pian terreno e garage interrati, ai quali hanno certamente contribuito gli ormai sempre più frequenti temporali, anche nella stagione autunnale. È consigliabile effettuare la manutenzione ordinaria delle caditoie, delle botole e delle tubazioni delle acque bianche e nere delle proprie abitazioni, in maniera da non farsi trovare impreparati. Un accorgimento utile è anche quello di predisporre nei garage interrati un pozzetto 50x50 cm.
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Una presenza costante. Decine di uomini pronti ad intervenire ad ogni bisogno: dall’allagamento alle emergenze più curiose nella zona più bassa del locale, per il posizionamento di una eventuale pompa idrovora in caso di allagamento. Raccomandata anche la pulizia annuale dei camini, importantissima per evitare il surriscaldamento della canna fumaria e scongiurare il pericolo di incendi. Ma il 2010 è anche l’anno in cui l’ormai storica festa estiva di S. Sisto ha finalmente trovato uno spazio adeguato; vogliamo a riguardo ringraziare tutte le persone che hanno collaborato con i vigili del fuoco per la riuscita della stessa e naturalmente ringraziare tutti i clienti, panizari e non, che sono accorsi numerosi e anche scusarci se ci sono stati dei disservizi, che a queste manifestazioni sono purtroppo inevitabili. Per quel che riguarda l’organico del Corpo sono entrati
Curiosi e frequenti incidenti
E Occhio alle chiavi...
N
egli ultimi due anni sono aumentati gli interventi di forzatura delle porte d’ingresso alle abitazioni, soprattutto di portoncini blindati, interventi a volte non facili. A tal proposito ci sentiamo in dovere di consigliare ai cittadini di conservare sempre a portata di mano una chiave di riserva e alle prime avvisaglie di mal funzionamento della serratura rivolgersi subito ad un manutentore esperto, evitando così spiacevoli sorprese.
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in forze due nuovi vigili, sono Michele Gremes, classe 1984 e Nicola Ronzani, classe 1992, che dopo aver superato il corso base e le prove attitudinali sono entrati a tutti gli effetti fra i vigili del fuoco. Siamo altrettanto felici ed orgogliosi di festeggiare quest’anno diverse benemerenze di alcuni dei nostri vigili: festeggiamo infatti i 30 anni di appartenenza al Corpo di Ennio Ciola, i 25 anni di Valter Ghesla e Franco Bortolini e 20 anni di Giovanni Strada; vogliamo ringraziarli per questi anni di volontariato e augurare loro ancora molti anni di attività pompieristica. Purtroppo oltre a chi arriva nei Vigili del Fuoco c’è anche chi parte; è il caso del vigile Renzo Carlin che, dopo 31 anni, ha lasciato per il raggiungimento del limite dei 60 anni d’età. È una grave perdita per il Corpo, nel quale svolgeva da anni il ruolo importantissimo di autista e di
responsabile del parco macchine; per anni ha gestito e mantenuto efficienti le macchine, l’autobotte e tutte le attrezzature in maniera encomiabile, con professionalità e competenza, che lo hanno sempre contraddistinto. Nonostante la trentennale esperienza e le competenze tecniche, si è sempre distinto per una grande umiltà e immancabile disponibilità. Vogliamo perciò ringraziare Renzo a nome dei Vigili del Fuoco, ma anche a nome di tutti gli abitanti di Caldonazzo, convinti che non si tratti di un addio, ma un arrivederci, nel mondo del volontariato. Infine i Vigili del Fuoco Volontari del Corpo di Caldonazzo vogliono augurare a tutti i propri compaesani un buon inverno e serene festività natalizie. INFO http://vvfcaldonazzo.altervista.org
il lavoro dei NU.VOL.A. VALSUGANA
Dalla frana di Campolongo alla chiesetta di S. Zita
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l Nuvola Valsugana è intervenuto in agosto, nell’emergenza frana a Campolongo di Baselga di Pinè. La chiamata ha trovato la risposta immediata e particolarmente efficiente del gruppo, che riusciva a montare la cucina, servendo già dalle 13, i 130 pasti richiesti. Previsto inizialmente per soli due giorni (15 e 16), l’intervento è stato prolungato fino a mercoledì 18. Mercoledì, veniva comunicata la decisione definitiva, di far operare la cucina fino a sabato 21. I pasti serviti, sono stati 1.775 con una punta massima di 380 nella giornata di martedì; i panini confezionati, sono stati circa 3.435. Le nostre squadre erano mediamente composte da 18 volontari. La prima squadra intervenuta domenica era di 13, per un totale complessivo di 126 giornate. A provvedere al trasporto di quanto confezionato in cucina, ai cantieri, hanno provveduto gli alpini dei Gruppi della zona che, con impegno, si sono distinti anche in questa calamità che si è confermata un buon banco di prova per tutta l’organizzazione che prevede che dietro alla Protezione Civile A.N.A., sia sempre efficacemente presente in sostegno, la consistente forza dei Gruppi A.N.A. della zona. Rilevante, la nostra capacità di saper effettuare la stessa domenica, in contemporanea, il servizio previsto in Vezzena, nel secondo anniversario della costruzione della chiesetta di S. Zita. Questi risultati operativi, sotto gli occhi di tutti, sono certamente il frutto della preparazione e del lavoro costante, dei volontari. Il Nuvola Valsugana,
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organizzazione ormai testata nei tanti e vari interventi in emergenza, deve però essere sempre mantenuto agli elevati standard operativi, richiesti dalla protezione civile della Provincia. Il livello operativo, va quindi mantenuto ed incrementato, anche con corsi specifici, soprattutto per i nuovi iscritti. Agli interventi in emergenza, si affianca la normale attività operativa, che varia dalle manovre, assieme alle altre componenti del volontariato, agli impegni solidali, come il sostegno logistico al Banco Alimentare in Valsugana, per i senza tetto a Trento ecc. Per riuscire a preparare e distribuire dei pasti in emergenza, assieme alle professionalità specifiche degli operatori della cucina, ne sono indispensabili altre: autisti, idraulici, elettricisti, mulettisti, operatori radio ecc. tutte persone disposte però, anche ai lavori più umili, che non chiedono niente, se non la soddisfazione interiore di poter essere utili agli altri, in un clima di grande amicizia e solidarietà. A livello umano, in questi interventi, si riceve certamente molto di più di quello che sì da. Giorgio Paternolli INFO centrovolontariatonuvola@virgilio.it
NotiziarioCaldonazzese
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CaldonazzoSociale Piano giovani Zona Laghi Valsugana
“Piano in gioco” domenica 26 settembre al Piazzale delle scuole medie a Levico
per Crescere insieme Il Piano giovani: non solo un’opportunità di finanziamento, ma Un mezzo per “fare comunità“
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ue laghi, 4 comuni, 12.903 abitanti, tanti giovani. Nel 2011 i ragazzi che partecipano al Piano giovani Zona Laghi Valsugana avranno ancora di più la missione di fare comunità, sviluppando iniziative quanto più coinvolgenti possibile. Dalla Provincia viene l’indicazione di vedere i progetti discussi all’interno del Tavolo delle politiche giovanili, non solo come momenti di svago, ma anche per cercare di costruire un percorso di preparazione alla vita adulta e al mercato del lavoro. I tempi sono quindi maturi per non vedere nel Piano giovani solo un’opportunità per finanziare l’attività di un’associazione, ma come modo per fare comunità allargata e sviluppare nuove idee che vedano i ragazzi come protagonisti. Anche perchè per le politiche giovanili le risorse sono destinate a calare, quindi la parola d’ordine è quella del fare assieme. Il senso del bene comune e di un progetto per la propria comunità di appartenenza l’ha bene espresso Riccardo Grassi, ricercatore e collaboratore della Cooperativa Vedogiovane, che sabato 6 novembre ha cercato di spiegare ai ragazzi le differenze tra un progetto presentato per un Piano giovani ed un altro tipo di iniziativa. Il Tavolo ha deciso di promuovere il Piano, in allegria, con la prima edizione del “Piano in gioco”, organizzato il 26 settembre nel cortile delle scuole medie di Levico Terme. Un’esperienza in pieno stile “Giochi senza frontiere”, con tanti spunti interessanti: “dall’idea all’azione, attraverso la fatica del raggiungere degli obiettivi, il lavoro di squadra, la conoscenza dei limiti e della buro28
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crazia, l’imparare dagli errori, il rispetto delle regole”. Una domenica non solo di gioco, dunque, ma anche di conoscenza e di confronto fra le associazioni giovanili che lavorano con il Tavolo. Il Piano si è anche “fatto vedere” sul territorio, incontrando le associazioni, promuovendo attività informative nelle biblioteche e nei bar. Quattro gli incontri pubblici con i giovani dei quattro comuni: il 19 ottobre a Levico, il 21 a Caldonazzo, il 28 a Tenna e sabato 30 a Calceranica. Mercoledì 27 ottobre a Levico il direttore del Settore Politiche giovanili della Provincia, Francesco Pancheri, assieme a Barbara Tellone, ha spiegato dal punto di vista tecnico le modalità di partecipazione ai progetti che non devono finanziare l’attività ordinaria delle associazioni, possono avere un disavanzo massimo coperto da fondi provinciali di 8mila euro, devono avere l’obiettivo di coinvolgere giovani tra gli 11 ed i 29 anni dei quattro comuni.
Grande interesse per il pentathlon
Boscaioli “per sport“
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l comitato organizzatore de “Il Pentathlon del Boscaiolo” nasce nel 2006 dalla volontà di alcuni amici di organizzare a Caldonazzo la finale del campionato provinciale e di quello nazionale di questa disciplina. Le prove a cui gli atleti sono sottoposti sono così articolate: cambio della catena della motosega, tagli di precisione combinati, abbattimento, sramatura, taglio con accetta. La manifestazione ha chiamato presso il campo sportivo di Caldonazzo molte squadre provenienti dal centro-nord Italia, ma anche dal Trentino. Dopo una anno di inattività, nel 2008 il Comitato si riunisce, con l’intento di organizzare una gara promozionale, riscuotendo un inaspettato successo. La partecipazione dei componenti più giovani del comitato alle gare del circuito nazionale promosso dalla Federazione Italiana Boscaioli accresce il desiderio di organizzare a Caldonazzo una tappa del campionato nazionale F.I.B.. Così nel 2009 il comitato organizza la manifestazione, riproponendola il 13 giugno scorso. Lo scorso autunno il direttivo si rinnova come segue: Roberto Castagnoli, presidente, Diego Campregher, vicepresidente, Fabio Curzel, segretario ed i soci Stefano Curzel, Alessandro Ferrari, Davide Ferrari e Mauro Stenghel. Quest’anno, in occasione dell’arrivo di S. Lucia, il nostro gruppo ha collaborato al lancio dei palloncini con le letterine, e al presepio vivente allestito nella Magnifica Corte Trapp, allestendo una bancarella e distribuendo mortandele. Un ringraziamento particolare va al precedente direttivo, che ha sempre saputo adeguarsi alle esigenze ed alle volontà delle nuove leve, agli sponsor e a tutti gli amici. Un grazie anche all’amministrazione comunale e al sindaco Giorgio Schmidt. Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti.
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Gruppo Scout C.N.G.E.I.
La pratica: Inizio contatti con le altre stazioni.
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abato 16 e domenica 17 ottobre abbiamo per la prima volta partecipato ad un evento internazionale “on the air”. Collaborando con tutti gli Scout della regione, ed in collegamento con tutto il mondo, abbiamo fatto parte dello Jamboree On The Air, sigla JOTA. È necessario spiegare, per i non addetti ai lavori, che lo Jamboree è il raduno mondiale degli Scout. Scout da tutte le nazioni partecipano all’attività inviando dei gruppi di ragazzi. È a cadenza quadriennale ed il prossimo si svolgerà in Svezia nel 2011. Lo JOTA invece è il raduno via radio, a cadenza annuale. Per poter partecipare, siamo stati massicciamente sostenuti dai soci del Radio Club Valsugana che hanno allestito una base radio con antenne di varie fogge e grandezze e un folto parco di marchingegni, complessi e inizialmente di utilizzo incomprensibile. Per dare un’idea di chi ci ha aiutato e del loro gergo, su un loro sito riportano così l’avvenimento: Su richiesta del Gruppo Scout C.N.G.E.I. di Calceranica abbiamo attivato la stazione IQ3VN Radio Club Valsugana presso il Villaggio S.O.S. sul Lago di Caldonazzo. ..omissis… Con i soci del Radio Club Valsugana abbiamo allestito una sala radio operativa in fonia HF-VHFUHF e in APRS. Quattro posti operatore monitoravano le frequenze in fonia 145.250Mhz , 430.062,5MHz e 430.212,5MHz , 144.800MHz in APRS e due stazioni in HF. Dalla stazione in APRS veniva aggiornata in tempo reale la frequenza operativa in HFD in modo da far conoscere alle altre stazioni APRS su quale frequenza poterci contattare. ..omissis.. Esperienza molto interessante sia per noi radioamatori che per i ragazzi scout che sicuramente ripeteremo il prossimo anno!” Difficile l’interpretazione, ma efficace la loro opera. La preparazione dell’evento era iniziata in maggio, con i primi incontri con i “radioamatori” per capire prima di tutto cosa potevamo realizzare. Sono seguiti altri incontri a carattere regionale per mettere a punto i dettagli.
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Lo jota È il raduno mondiale annuale che gli scout tengono radiofonicamente. Il gruppo scout C.N.G.E.I. di Calceranica con il supporto del Radio Club Valsugana
Una BuOna caccia... radiofonica I nostri ragazzi, sono stati introdotti alla stregoneria radio da una prima presentazione per impartire i principi base ed i primi elementi per potersi destreggiare al microfono. Ad esempio che prima di iniziare una comunicazione è necessario fornire la sigla della radio che sta trasmettendo (nel nostro caso era “India Quebec 3 Victor November” = IQ3VN). Già questo passaggio ha fruttato grandi soddisfazioni, per chi riusciva più sciolto ad iniziare una conversazione. Nel corso delle due giornate siamo riusciti a contattare, oltre ai nostri amici regionali, anche stati esteri, da Malta alla Spagna, dalla Russia al Guatemala. Insomma, un’esperienza unica, con un risultato superiore alle aspettative, specialmente valutando la disponibilità e la soddisfazione avuta dagli amici del Radio Club Valsugana, che hanno “giocato” con i nostri ragazzi avvicinandoli ad una nuova passione ed esperienza. È la conferma che la collaborazione fra associazioni che operano in ambito anche totalmente diverso, porta a familiarizzare spesso oltre le aspettative, creando le basi per future collaborazioni, nuovi progetti, nuovi stimoli, energia vitale. Buona caccia.
La teoria: lezione sulle antenne prima dell’utilizzo dei “marchingegni”. NotiziarioCaldonazzese
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CaldonazzoSociale UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETÀ E DEL TEMPO DISPONIBILE
Quanto di più prezioso Il tempo è una ricchezza. L’utedt è la risposta al desiderio di conoscenza dei propri iscritti
vanta 70 iscritti, numero consolidato da diversi anni. All’appuntamento del lunedì pomeriggio, in sala Marchesoni, ci si va volentieri, il cuore si alleggerisce da certi affanni, il clima è amichevole, accogliente, vi si respira serenità. Le proposte di quest’anno sono varie e con qualche novità. Alle prime due conferenze seguiranno due lezioni su temi delicati e d’attualità come “Questioni di bioetica” e “Cultura islamica. Comparando le principali civiltà del mondo”, in quattro incontri, il prof. Campero ci accompagnerà alla scoperta ed al confronto tra popoli e Paesi diversi. Proseguirà l’analisi del mondo della comunicazione con “Giornali e istruzioni per l’uso” con la prof.ssa C. Perer ed esploreremo nuovi percorsi nel mondo dell’arte guidati dal Prof. Ferrari. “Anche un medico in palestra”, in tre incontri il prof. Degasperi e il dott. Cappello ci proporranno consigli per vivere meglio la nostra età con un adeguato movimento ed un corretto stile di vita. Ogni martedì pomeriggio presso il Palazzetto la prof.ssa Laudi incontrerà gli iscritti che frequentano il corso di ginnastica formativa. Durante l’anno avremo altre opportunità di incontrarci con uscite culturali e momenti di aggregazione, collaborando con altre associazioni che operano sul territorio. Ci accingiamo così a percorrere un altro tratto di strada insieme per avvicinarci alle persone e al mondo che ci circonda con generosità e rispetto. A tutti un grande sentito augurio di Buone Feste Rosa Maria Campregher
Risorsa per i bambini e le famiglie
Pomeriggi insieme
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l tempo è la cosa più preziosa che l’uomo possa spendere”: con questa massima del filosofo e scienziato greco Teofrasto, si è dato il via all’iscrizione UTEDT per il 2010-2011. Il tempo, dunque, come risorsa da valorizzare, da vivere consapevolmente; tempo che scorre in fretta, granello di sabbia che scivola inesorabile nella clessidra della vita, il tempo come dono ricchezza da condividere. Con queste riflessioni, lo scorso 25 ottobre, la coordinatrice della nostra sede, Lucia Libardoni, ha aperto il nuovo anno accademico. Un momento bello, arricchito dalla presenza e dagli interventi di Luciano Imperadori, vice presidente dell’UTEDT, del parroco Don Silvio Pradel e del sindaco Giorgio Schmidt. L’Università della Terza età e del tempo disponibile partita a Trento trent’anni fa, è ora una realtà capillarmente estesa sul territorio provinciale, con 80 sedi e più di 7mila iscritti. È la risposta al desiderio di conoscenza, di ricerca continua che non cede all’avanzare degli anni, è opportunità di crescita, socializzazione e confronto: è qualità di vita. Obbiettivi ambiziosi ma anche concreti se dopo 15 anni la nostra sede di Caldonazzo
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NotiziarioCaldonazzese
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on la chiusura dell’anno scolastico, si sta concludendo anche “Pomeriggi Insieme”, progetto promosso dal Comune di Caldonazzo,sostenuto dalla P.a.t. e gestito con competenza e professionalità dagli educatori dello Spazio Giovani Zona Laghi - A.P.P.M. Onlus, in convenzione con il Comprensorio Alta Valsugana. Per il secondo anno consecutivo il servizio si è svolto il mercoledì e il venerdì dalle 12.30 alle 16.30 (le lezioni in quei giorni terminano alle 12.30) presso i locali della scuola primaria, garantendo uno spazio educativo e ricreativo ai bambini ed un sostegno alle famiglie interessate. Gli educatori hanno seguito i bambini offrendo loro il servizio mensa, un sostegno nei compiti, occasioni di gioco e sportivo-ricreative. L’attività si è dimostrata inoltre un’occasione di socializzazione e di apprendimento grazie ai laboratori creativi e corsi sportivi, estesi anche a tutti i bambini della scuola elementare e gestiti con la collaborazione di
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GRUPPO INTERISTITUZIONALE
priorirà del progetto, la formazione dei genitori
L
e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento invocano un coinvolgimento maggiore della comunità, nelle sue componenti istituzionali e non, per la progettazione e realizzazione di attività preventive e promozionali in risposta ai bisogni sociali. Ciò significa assumere la Comunità non unicamente come consumatore di un servizio o di un progetto e quindi in un ruolo passivo e dipendente, ma come soggetto competente capace di riconoscere i propri bisogni e in grado di scegliere le risposte che ritiene più adeguate agli stessi. Sulla base di tale assunto il Comprensorio ha investito per anni in questa direzione e ora la neonata Comunità Alta Valsugana e Bersntol intende proseguire avendo posto nel suo Statuto la partecipazione come elemento fondante. Quale soggetto attivo in questa prospettiva nel 2000 è nato il Gruppo Interistituzionale, tavolo di lavoro permanente coordinato dal servizio socio-assistenziale della Comunità di Valle, impegnato ad approfondire la conoscenza degli aspetti sociali, delle risorse, dei fattori maggiormente a rischio del territorio della zona dei Laghi per l’attivazione di iniziative preventive e promozionali per e con la comunità rivolte ai minori, ai giovani e alle famiglie. Lo stesso è composto dal coordinatore
genitori, di volontari e della Banca del Tempo. La partecipazione e l’entusiasmo dimostrati dai ragazzini, il rapporto di fiducia creatosi tra operatori e genitori ed il numero crescente di iscrizioni (dalle 13 del 2009 alle 26 attuali), confermano la validità del progetto quale risorsa educativa sul territorio anche a sostegno delle famiglie nel conciliare il tempo lavoro con la cura dei figli. La realizzazione dell’attività è stata possibile anche grazie all’aiuto della Scuola dell’Infanzia che con grande disponibilità ha garantito il confezionamento dei pasti, ovviando alle difficoltà riscontrate in fase di avvio per l’attiviazione del servizio mensa. Inoltre per tutto l’anno gli educatori sono stati affiancati da una giovane volontaria del luogo che ha arricchito anche grazie alle sue competenze specifiche il ventaglio delle attività proposte. Amministrazione Comunale e Spazio Giovani sono attualmente impegnati nella programmazione del servizio per l’autunno, mentre per l’estate la presenza degli educatori continuerà con attività inserite all’interno del progetto comunale “R-Estate con noi”.
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Padri, madri e figli d’equipe e dall’educatore professionale del Servizio Socio-Assistenziale, dai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali di Levico Terme, Caldonazzo, Calceranica e Tenna, dal coordinatore dello Spazio Giovani di Levico dell’Associazione Provinciale per i Minori (A.P.P.M.), dalle Istituzioni scolastiche locali, dall’Associazione Tennattiva e da alcuni rappresentanti dei genitori. Negli ultimi anni il Gruppo ha focalizzato la propria attenzione sulla fascia adulta della popolazione, promuovendo la formazione dei genitori ed in generale di tutti coloro che si occupano di educazione. Il progetto di quest’anno si intitola “La stupefacente avventura tra genitori e figli continua…” e si suddivide in tre percorsi distinti. Il primo ha per titolo “Il gioco dell’educazione. Crescere i figli tra piaceri e scoperte. Il progetto, gestito dal dott. Disnan, si è aperto con la presentazione e la distribuzione della pubblicazione del progetto del 2009 “Educare: giusta regola, sana eccezione” curata dal Servizio Socio–Assistenziale e posta come premessa alle attività in programma. La seconda iniziativa, “Il tempo dei Padri“, gestita da Ezio Aceti, si svolgerà nel mese di gennaio del 2011. Prevede due serate sulla tematica del ruolo del padre nella società odierna. Segue il progetto “Anche il genitore è una persona”, gestito dal dott. Bonfanti: si svolgerà nei mesi di febbraio e marzo 2011. Consisterà in quattro serate pubbliche sul tema del conflitto tra l’essere padre/ madre e l’essere donna/uomo e sulla differenza tra condizionamento ed educazione. Al termine dei tre percorsi formativi verrà portato in scena uno spettacolo teatrale che vedrà protagonista un gruppo di adulti e di giovani che lavoreranno insieme durante lo svolgimento del progetto sulla tematica della relazione tra genitori e figli. NotiziarioCaldonazzese
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Cultura&Storia CONOSCERE MEGLIO IL NOSTRO PAESE E LA SUA STORIA
Dal Caldonatii lacum alle Acque nere Nascita, caduta e definitiva ascesa del nostro lago allo status di balneabilità e di bellezza naturalistica
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egli anni Cinquanta vi fu una ricca contesa con quanti affermavano che il nome del lago non apparteneva a Caldonazzo. Difatti, uno studio fatto da qualche cultore storico a nord del lago, rivelava come alcune mappe del 1800 portassero la scritta “Lago di San Cristoforo”. Una ricerca brillantemente documentata fatta dal nostro concittadino Luciano Brida, conduceva alla conclusione che presso la pinacoteca della Città del Vaticano, in una delle gallerie erano collocati dei pannelli dipinti del 1300 raffiguranti tutte le regioni italiane. Ebbene in uno di questi, e precisamente quello che rappresentava la “Venezia Tridentina”, si notava la dicitura “Caldonatii lacum”, pertanto di fronte a questa asserzione veniva a cadere ogni pretesa di denominazione diversa del lago di Caldonazzo. Va precisato che antecedentemente l’accordo Degasperi Gruber, la Regione si chiamava Venezia Tridentina, successivamente sostituita con Regione Trentino Alto Adige Sudtirol. La popolazione ha sempre considerato questo splendido specchio d’acqua appartenente al paese, e su questo patrimonio di indiscussa valenza, si è vigilato con determinazione e convinzione. È bene ricordare ad esempio, l’intervento di salvaguardia anche dopo la recente urbanizzazione delle sponde. Negli anni Settanta la Regione, conscia del pericolo di inquinamento delle acque, a seguito degli scarichi fognari del perginese e dei paesi circostanti, si decideva di dare l’incarico all’ing. Giulio Dolzani per la stesura di un progetto che limitava tale inquinamento. A Caldonazzo, su iniziativa di un gruppo di persone interessate al problema, venne convocato nell’aula consiliare il progettista che accuratamente esplicitò il suo lavoro. Si trattava in effetti di un impianto collocato a San Cristoforo in prossimità della Fossa dei Gamberi, bacino atto a raccogliere le acque nere provenienti in
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Sezione di uno degli arazzi delle regioni presenti nei Musei Vaticani: in basso a destra, Caldonazzo (anzi “Galdonazzo”) con il suo lago.
particolare dall’ospedale psichiatrico con la sua folta popolazione, impianto consistente in 36 tubi di politene della lunghezza di 600 metri convogliati sul fondale. La perplessità che tale opera suscitava portò alla necessità di contattare i funzionari regionali per effettuare una modifica. I suggerimenti vennero accolti approntando un nuovo progetto chiamato “Fognatura Circumlacuale”. A tale proposito merita citare il verbale del maggio del 1970 inviato al consiglio comunale per una opportuna discussione: Sono presenti, per il civico consesso i signori Giorgio Marchesoni, Giobatta Giacomelli, Cesare Mittempergher, per il C.T.L Amedeo Soldo e Sergio Pola, per gli operatori economici Bruno Franco, Mario Stenghel e Franco Weiss, per le associazioni sportive il dottor Accorsi, inoltre il segretario comunale Tomasi, il professor Mario Pola, e l’insegnante Serafino Grecchi, nonché il sindaco di Calceranica Donati e il vicesindaco Carlo Campregher. Al termine dell’ ampia e particolareggiata dissertazione dell’ing. progettista, i convenuti fanno voti al Consiglio comunale affinchè vengano suggerite le opportune modifiche a tale discusso progetto. I convenuti ribadita la validità di tali suggerimenti auspicano che l’amministrazione comunale si renda corresponsabile e interprete di un così grave problema. A distanza di 40 anni si notano i risultati positivi di quella riunione, a beneficio di quanti, di questo lago, godono le bellezze e le sue splendide e limpide acque. Mario Pola Dicembre2010
La Valcareta o della Stanga sino al 1912 era l’unico collegamento tra il regno d’italia e l’impero asburgico. E lì vi era un’osteria “dove dal 24 ottobre al 14 gennaio manca il sole“
Solo Una “stanga” tra austria e italia
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uperato il torrente Centa e attraversata la LP 108, si imbocca la strada della Stanga o di Valcareta che, fino al 1961, era carrozzabile e portava da m. 500 slm a m. 1148 slm in località “Casare”, un tempo “malghe dei Cesi” (proprietà della famiglia Chiesa abitante in via Roma, ove ora ha sede il Gruppo Anziani di Caldonazzo) e quindi alla frazione Chiesa del comune di Lavarone. È una strada civile e non militare, come invece è la strada del Menador o Kaiserjagerstrasse, oggi SP 133. La Valcareta o della Stanga, sino al 1912 era l’unico collegamento tra Caldonazzo, il Trentino, l’Austria con Lavarone, Luserna, Pedemonte, Vicenza, l’Italia. La strada della Fricca e la Kaiserjagerstrasse furono infatti costruite attorno al 1912. È anche attualmente proprietà del comune di Lavarone in tutto il suo percorso, sino al bar Pineta di Caldonazzo: il rogito per l’acquisto della pf 5508 CC Caldonazzo di mq 27.288 (la strada) e delle p. ed. 588, 589 e 590 (la cappella dedicata a sant’Antonio, l’osteria e l’abitazione dell’oste responsabile della manutenzione e di far pagare il pedaggio e gli annessi rustici) di complessivi mq 600, è del 15 maggio 1874. È stata costruita nel periodo 1871-1874, sostituendo la vecchia carrareccia lungo le pendici del monte Cimone, oggi denominata “sentiero della pace”. La pendenza massima era del 6% al fine di consentire il traino dei carri che numerosi sino al 1950-1960 la transitavano per portare gli approvvigionamenti e le merci sull’altipiano di Lavarone (ricordiamo i cugini Antonio e Giuseppe Bort, i fratelli Ettore e Giuseppe Brida). Ancor oggi, nei tratti conservati, si possono osservare i paracarri in pietra a testimonianza dell’importanza della strada.
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Sino al 1950 si ricorda come alcuni abitanti di Lavarone, per visitare parenti o amici residenti a Caldonazzo o per recarsi a Trento o a Borgo Valsugana col treno, scendevano in bicicletta, attaccando alla stessa un ramo di abete quale freno. Durante la prima guerra mondiale fu adibita a trasporto di materiale a scopo militare e nel giugno del 1915, dopo l’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria, donne, vecchi e bambini di Lavarone la percorsero per recarsi al treno che li avrebbe portati profughi per la maggior parte nell’Austria superiore, a Braunau. Gli uomini tra i 18 e i 42 anni erano infatti stati chiamati alle armi nell’agosto del 1914 e inviati in Galizia contro
Osteria alla stanga e capitello di Sant’Antonio (Foto S. Sartori) NotiziarioCaldonazzese
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Cultura&Storia
I ruderi della vecchia osteria alla Stanga. (Foto S. Sartori)
la Russia e quelli di 17 e tra i 43 e i 50 anni nella primavera del 1915. Finita la prima guerra mondiale, per la manutenzione e il ripristino dei manufatti fu costituito un Consorzio fra i Comuni di Lavarone (sede dello stesso) cui era addebitato il 37% delle spese, il Comune di Calceranica col 36% delle spese e quello di Caldonazzo col 27% delle spese. Il Comune di Calceranica è chiamato in causa in quanto molti dei boschi lungo la strada sono di sua proprietà, anche se catastalmente sul comune di Caldonazzo. Sino al 1938 presso il “Ristorante alla Stanga, osteria pulita e solitaria dove dal 24 ottobre al 14 gennaio manca il sole” (è così chiamata e descritta nel libro “Trentino sulle strada fra la gente; 1899-1913”) era
gossip d’antan Da un libro del 1889
“signorine in costume bizzarro” a caldonazzo
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el libro “Un Cenno su Lavarone” di Maurizio Morizzo, edito a Borgo nel 1889 dalla Tipografia Giovanni Marchetto, si sottolinea l’importanza di Caldonazzo come punto di partenza della strada che portava a Lavarone viaggiatori e turisti. Come più sopra ricordato, non esisteva ancora la Kaiserjagerstrasse e la SS 349 della Fricca, per cui l’unica via di accesso all’altopiano di Lavarone, delle Vezzene, verso Asiago e Vicenza era la cosidetta “Strada di Val Carretta o della Stanga” di recente costruzione. Padre Maurizio Morizzo fu frate francescano nel Convento dei Frati Minori Osservanti di Borgo Valsugana e fu autore di numerose pubblicazioni sulla storia della Valsugana. Fra parentesi sono riportate le nostre note.
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NotiziarioCaldonazzese
presente stabimente una famiglia, per lo più di Lavarone. In quell’anno si verificò una tragedia: un ragazzo fu colpito a morte da un masso caduto dalla montagna e l’osteria fu abbandonata per qualche anno. Dopo la seconda guerra mondiale il Consorzio sistemò la strada e soprattutto i fabbricati. Il custode e gestore dell’osteria fu inizialmente Enrico Mittempergher (la casa paterna era in via Spiazzi n. 19), quindi Giovanni Marchesoni (della Costa) e dal 1955 al settembre 1960 Erminio Menegoni. La strada della Valcareta o della Stanga a partire dal settembre 1960 non è più carrozzabile dopo l’incrocio con la Val Floriana o di san Floriano sia a seguito di una slavina causata da un corso d’acqua che l’ha portata a valle che, più avanti, a seguito della caduta di detriti che l’hanno totalmente coperta e caricata sino a farla poi cadere in più punti. Nel 1988, quando sembrava che la Provincia la volesse ripristinare a livello di percorso pedonale e per mountain biker, è franata a valle nei pressi della località “alla Stanga”. Altra testimonianza dei legami che univano Caldonazzo, sede sino all’inizio del 1800 della Giurisdizione, con l’altopiano di Lavarone, Luserna e Pedemonte sono i numerosi capitelli dedicati a sant’Antonio lungo i vari itinerari che nei secoli hanno assicurato i collegamenti. Il più antico, chiamato di “sant’Antonio vecio”, è posto lungo il sentiero che, partendo dal molino-osteria del “Goto”, saliva sino a Lavarone. Ancora prima esisteva un altro sentiero che, sempre partendo dal molinoosteria del “Goto”, posto là dove il torrente Centa si fa pianeggiante, saliva a destra verso il Torner per giungere alla frazione Virti di Folgaria. Il capitello più recente è quello eretto dal Gruppo culturale-naturalistico Amici del Monte Cimone nel 1989, subito dopo la val Floriana. Accanto zampilla l’acqua di
“Basta essere in Valsugana per sapere, che non passa settimana, o quasi giorno, che dal maggio fino all’ottobre non si vegga girar per Caldonazzo, o non si vegga dalle finestre del noto albergo Marchesoni (oggi Albergo Due Spade), ora una allegra brigata di giovanotti vestiti all’alpina, ora una comitiva di signorine in costume bizzarro e all’alpina anch’elle, chiassose e tutto brio e movimento; non passa settimana o quasi dì della estate, che in Caldonazzo non si senta o il suono squillante della fanfara, che mette vigoria anche nelle gambe di un qualche Signore dalla barba grigia e dai capelli più che brizzolati, che mischiato dentro a una fila di giovani, che non sanno ancora cosa voglia dire stanchezza, va con passo svelto e a tempo come gli altri, e con gli altri ride, canta e si sollazza; non passa una settimana nella stagione de’
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una fontanella, costruita scavando una grossa pietra di granito; l’acqua proviene da una sorgente posta qualche centinaio di metri più a monte. Continuando lungo il sentiero, ma è possibile solo per persone esperte e con molta cautela, si giunge alla “Stanga” (m. 835 slm). Vi era lì un’osteria dove si poteva giocare alla “morra” senza disturbare alcuno. Il luogo è così chiamato perchè fino all’inizio della prima guerra mondiale costituiva un posto di blocco ove si pagava un pedaggio, che serviva per ammortizzare le spese di costruzione e manutenzione della strada. Chi vinceva l’asta per l’assegnazione dell’osteria versava al comune di Lavarone la somma offerta (alla fine del 1800 era di 1.580 fiorini – ogni fiorino valeva 60 soldi – a testimonianza del notevole passaggio lungo questa
strada), aveva l’obbligo della manutenzione della strada e poteva riscuotere il pedaggio nella misura stabilita dal Comune stesso. Ottone Brentari nella “Guida di Levico, Vetriolo e Lavarone” del 1891 riporta le seguenti tariffe di pedaggio: “ogni persona soldi 3; bestia sciolta 4; attaccata al carro 6; una pariglia 10; pecora o capra 2; legna o calce 3 al quintale; farina, olio 10; caffè, zucchero 15; carne macellata 20; salumi, lardi, stoffe 30; bronzi, ottoni, spiriti (grappa) 60; ecc.” Sulla facciata principale del rudere che ancora rimane dell’osteria, vi è una nicchia che originariamente conteneva una statua di sant’Antonio. Poco prima c’è una fontanella: l’acqua viene dal vecchio serbatoio posto pochi metri più a monte, recentemente liberato da metri di detriti. Fontanella e riscoperta del serbatoio sono opera del Gruppo culturale-naturalistico Amici del Monte Cimone. Pochi passi più avanti si può ammirare la bella cappella dedicata anche questa a sant’Antonio, costruita nel 1874 dal Comune di Lavarone a protezione dei viandanti che numerosi percorrevano la strada, unica via di collegamento tra Caldonazzo e il fondovalle con l’altopiano di Lavarone, con Luserna, Pedemonte, Casotto, Brancafora (sede di un santuario mariano, meta sino alla fine del secolo XVIII di pellegrinaggi da tutta la Valsugana e non solo). Giunti alla Stanga, saremmo circa a metà percorso per Lavarone, ma se non siamo particolarmente esperti ci conviene fermarci al primo capitello al Giaron e poi percorrere la carrareccia in senso inverso sino all’incrocio tra la “strada nova” (quella della Stanga) e la “strada vecia” (ora sentiero della pace) per Lavarone. Percorrendo la strada forestale che scende verso ovest si giunge ai “Bagiani” e a via Eugenio Prati. Andrea Curzel
bagni, che non si vegga ora una giardiniera (automobile), ora un omnibus (pulmann) arrivare, e smontare all’albergo Marchesoni signori e signorine del bagno di Levico; e tre e anche quattro volte in quella stagione è dato sentire a quei di Caldonazzo le armonie, le allegrie di una o dell’altra delle nostre bande trentine. Ma e perchè e dove vanno? Per salire il monte fino a Lavarone; e Caldonazzo è tappa. Lavarone è un villaggio alpino e segna il confine del regno d’Italia. Partendo da Caldonazzo vi si arriva in non manco di tre ore di cammino, per chi voglia battere la nuova strada rotabile, intagliata a sghembo nel monte della Val Carretta; ma i giovanotti, perchè appunto giovanotti, han la smania nelle gambe e la forza, e nell’animo il risoluto coraggio, disdegnano di prendere la strada comoda, e invece prescelgono di andar su, scarpa scarpa, o pel deserto sentiero del Monte Cimone (sentiero dei Piani n. 225), o per quello di Tamazolo (sentiero del Tamazol 222) che è sentiero da capre; pei quali sentieri allungano d’un’ ora bensì l’arrivo a Lavarone, ma tal perdita è compensata loro dalla bella vista, che han davanti, dominando di
là tutta la bassa e alta Valsugana, la Val di Pinè e le montagne della Val d’Adige (entrambi i sentieri ad un certo punto incrociano la “Stada vecia per Lavarone”, oggi sentiero della pace). La via rotabile a metà percorso sbocca alla Cantoniera di Val Carretta (trattoria alla Stanga), e non v’ha brigata, che non si fermi, perchè vi trova quanto può desiderare in un ospizio alpino. Ripresa l’erta, dopo un camminar di un quarto d’ora, si entra in un valloncello, quasi dica murato alle bande dai monti, guglie e cupolette e quivi a dritta (a destra) della strada una profonda crepa (Valimpach, dal tedesco Tall im Bach), e se vi ficchi l’occhio vedi il fumo della schiumosa acqua del Centa, la quale fa un gran fracasso e gran rumore (trattasi con ogni probabilità delle cascate di Vallimpach); poi un po’ più in su ti incontri in un bosco nero, traversato il quale, eccoti dappertutto praterie, tutte in declivio, a onde, interrotte da quando in quando da scoscendimenti prodotti dall’acqua, da grandi rottami di rocce; poi fatta un po’ di strada amcora ti trovi appresso alla Chiesa (è una Frazione) di Lavarone.”
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Cultura&Folklore CENTRO D’ARTE “LA FONTE”
Autoritratto di Romualdo Prati, 1927, olio su cartone 23x18. Collezione privata
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er una singolare coincidenza, Romualdo Prati e Giuseppe Angelico Dallabrida, due dei massimi pittori trentini, nati a Caldonazzo, sono coscritti. Entrambi nati nel 1874, il primo in Austria dove lavorava il padre, Probo Prati, l’altro nella casa di via della Villa. Il Centro d’Arte La Fonte, lo scorso anno, nel periodo natalizio, ha dedicato ad Angelico nel 50esimo anniversario della morte, un omaggio con una piccola mostra, un incontro culturale ed un libro dove sono raccolte la vita, alcune opere importanti e le testimonianze di chi l’aveva conosciuto. Esattamente un anno dopo, il Centro La Fonte dedica uguale omaggio a Romualdo, morto a Roma nel 1930, quindi 80 anni fa. Il Ricordo di Romualdo si compone di una mostra, aperta dal 16 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 nella piccola sala del Centro, un incontro con la partecipazione del critico Fiorenzo Degasperi, della docente universitaria Lucia Longo e della pittrice Stefania Simeoni, nostra concittadina, della cui tesi di laurea su Romualdo Prati la dottoressa Longo è stata relatrice. C’è anche il libro dedicato alla vita ed ad alcune importanti opere di Romualdo. Devo sottolineare la sorprendente offerta di quadri e informazioni giunte alla Fonte da tutto il Trentino. Purtroppo per motivi economici non abbiamo potuto accoglierle tutte, così come siamo stati costretti a pubblicare il libro Ricordo di Romualdo Prati, in forma ridotta seppure esaustiva, anche perché si compone di una parte 36
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Il Ricordo del pittore caldonazzese si compone di una mostra, aperta dal 16 dicembre 2010 al 9 gennaio 2011 nella sala del Centro, di un incontro con il critico Fiorenzo Degasperi e di un libro
ROMUALDO prati ALLA “FONTE“ biografica completa e parzialmente inedita. È giusto ricordare che dall’omaggio a Dallabrida a quello di Romualdo i componenti del direttivo del Centro d’Arte Paolo Campregher, vicepresidente, Michela Bortolini, segretaria organizzativa, Amedeo Soldo, Giuseppe Toller e Stefania Simeoni, hanno portato a buon fine la pubblicazione del libro “I passi ritrovati, parte seconda” scritto da Giuseppe Toller; la mostra dedicata a Remo Wolf nel segno di Vouillot, allestita in collaborazione con il Gruppo La Cerchia di Trento; la manifestazione 3A Artigianato Artistico d’Agosto, collaborato all’allestimento di alcune mostre di artisti e, cosa di cui siamo particolarmente orgogliosi, organizzato incontri e corsi per giovanissimi. Il calendario del 2011 comprende un omaggio a Luigi Prati Marzari, fondatore del Centro d’Arte La Fonte al quale abbiamo dedicato la nostra sala. Molte altre le iniziative minori previste, ma non possiamo tacere che, mentre non manca lo spirito del volontariato, scarseggiano le risorse economiche. Noi non possiamo né vogliamo essere mercanti, offriamo il nostro tempo libero e il lavoro professionale qualificato gratuitamente, ma il letto di un fiume senza acqua è destinato a diventare sabbia. Gli auguri di Natale li affidiamo, come lo scorso anno, alla pittrice Julia Krizek ed ai decori confezionati da lei assieme ai ragazzini delle classi quarta elementare, a Paolo Campregher e Michela Bortolini, per l’albero di Natale posto nella piazza Municipio. Waimer Perinelli Presidente Centro d’Arte Dicembre2010
Corpo bandistico di caldonazzo
metti Una sera, A “prove”
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i trovo a tavola. Le ultime forchettate mi separano dall’inizio delle prove della banda, guardo l’orologio e mi sbrigo a finire per lasciare agli altri l’arduo compito del lavaggio piatti, con l’ottima scusa: “Devo andare a banda!” Prendo l’adeguato abbigliamento e mi avvio a piedi verso la sede di via Roma. La luce della sera, scemando, accompagna i miei ultimi pensieri della giornata che svaniranno non appena incontrerò i miei “fratelli” bandisti. Avvisto le familiari luci del parcheggio che ospita i nostri mezzi di trasporto (macchine, ape car, scooter, bici, ecc.) ed inizio già ad annusare il clima di intimità e di amicizia che mi abbraccerà tra pochi secondi. Saluto chi scende dalla macchina, chi arriva come me a piedi, chi si sta intrattenendo in chiacchiere di ogni tipo e per ogni età, e scendo le scale. Entro in sede; il primo ad accogliermi (lo fa con tutti) è il maestro, che trova sempre qualche battutina “simpatico-diffamatoria” per ognuno, ed anche questa volta non me la risparmia: ovviamente i presenti rincarano la dose (anche loro lo fanno con tutti) e non mi resta che aggiungere qualcosa di sarcastico su di me. È così che si fa tra fratelli che si vogliono bene, no? Dopo questa parentesi, saluto tutti e mi avvicino alla mia postazione, ricordandomi di prendere le parti che si trovano nell’artigianale armadio in legno. Inizio a montare lo strumento parlando con i miei vicini e colleghi di “reparto” salutando persone viste un mese fa o qualche ora prima; siamo in quarantacinque... Dopo aver atteso i classici 10 o 15 minuti accademicobandistici, il maestro cerca di attirare la nostra attenzione per iniziare le prove: compito arduo! Finalmente iniziamo con i primi pezzi da riscaldamento e spesso con la fase intonazione. La fase d’intonazione è una delle parti terrorizzanti delle prove, soprattutto appena entrati in banda: da solo devi “beccare” la nota d’intonazione, sembra che tutti ti osservino, sembra che stiano attendendo il tuo
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Un racconto per rendere OMAGGIO a coloro che investono tempo libero in questa associazione. per far comprendere il clima CHE SI RESPIRA all’interno di una realtà di volontariato COME QUESTA minimo errore, ma in realtà si stanno facendo i fatti loro e sono sempre intenti nel chiacchierare. Finalmente soffi ed esce la nota corretta. Evviva, passata anche questa! Il maestro ti dà le indicazioni in merito e passa al tuo vicino (e così ora puoi chiacchierare anche tu...) Intonata tutta la banda, il maestro estrae il plico di parti “serie”. Tutti pensano “spero che non faccia quella” o, i più positivi “spero che faccia proprio questa”, sta di fatto che qualsiasi sua scelta provoca divese reazioni. A metà del terzo o quarto brano una visione: il Presidente! I più, conoscendo le grandi doti oratorie del nostro amatissimo “capo”, si preparano ai venti minuti di monologo che ci permettono di riposare un po’ le membra (o le labbra) subendoci l’aggiornamento sui risultati passati e sui progetti futuri. Concluso l’intervento del Presidente riprendiamo le prove. Arrivati all’ultimo pezzo, il maestro indica chi sarà lo sfogo per tutti noi: chi compie gli anni in quella settimana sarà vittima di un numero indefinito di “tiraggio orecchie”, sulle note dell’originalissimo “Tanti auguri – Ein Prosit”. Finito il pezzo, il Vice Presidente dà le più informali e ludiche notizie su cene, castagnate, gite, etc… che ci riguarderanno; vedo il segretario già pronto a raccogliere iscrizioni e quote. Alla fine delle prove mi fermo nella saletta “ludica” di fianco dove mi posso intrattenere in discussioni di tutti i tipi. Esco dalle prove rilassato e felice: anche oggi ho visto tutte queste persone che apprezzo e per le quali provo un enorme affetto; mi sono staccato dai problemi della vita quotidiana ed ho fatto attività utili per me e forse anche per tutti i miei amici.
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CaldonazzoAssociazionistica Associazione ciak
Disegno del campo di prigionia di Yol (India)
Prigionieri italiani in Himalaya
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associazione Ciak ha proseguito per l’estate 2010 (e prosegue per l’autunno-inverno 2010/2011) la programmazione del Cineforum, con una serie di film per i soci, seguita dalla consueta analisi e discussione dell’opera visionata. L’Associazione prevede di presentare per il prossimo febbraio 2011 il documentario“YOL 1941-1946 prigionieri italiani in Himalaya” di Agrippino Russo e Diego Busacca; una vicenda bellica dimenticata, nel racconto dell’ultimo testimone trentino catturato dagli inglesi durante la battaglia di Tobruk e deportato insieme ad altri diecimila prigionieri nel campo himalayano di Yol in India. Finanziato dalla Fondazione Caritro, dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e dalle Casse Rurali di Levico e Caldonazzo, il documentario avrà un’anteprima il 17 dicembre, presso la Fondazione Caritro di Trento. Per l’inverno 2011 verrà inoltre proposto il documentario sonoro “Suoni e rumori di una generazione”, ideato Il tenente Felice da Elena Marchesoni e Manzinello realizzato in collaborazione con il Piano delle Politiche Giovanili: un CD audio che diventa uno strumento per raccontarsi e per analizzare l’universo giovanile della valle. 38
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Il documentario di Diego Busacca e Agrippino Russo in anteprima il 17 dicembre a trento. Ma ciak ha in serbo molte altre iniziative Nei progetti futuri (presumibilmente in primavera) vi è anche la mostra fotografica e la presentazione del documentario “Fosina Rizzi” uno degli ultimi opifici di Caldonazzo, funzionante con l’energia prodotta dal torrente Centa, in cui i fabbri ed i maniscalchi della famiglia Rizzi, per più generazioni sono stati un punto di riferimento per i bisogni della valle. Per il 2011/12, l’associazione Ciak ha in progetto un docu-film di sensibilizzazione allo sviluppo da attuarsi in collaborazione con l’assessorato alla Solidarietà Internazionale della P.a.t. sulla salvaguardia della cultura tibetana ormai quasi azzerata in terra d’origine a causa della occupazione e colonizzazione cinese del Tibet. Il documentario indagherà su come viene preservata la scienza medica tibetana, una delle più antiche del mondo, e gli sforzi del governo tibetano in esilio affinché tale patrimonio culturale e scientifico non si perda per sempre come è accaduto e come accade ad altre minoranze del pianeta. Il Direttivo dell’Associazione CIAK INFO associazione_ciak@alice.it Dicembre2010
Coro “la tor”
La manifestazione è giunta ormai alla 15a edizione grazie all’impegno e perseveranza del coro “La Tor”
“Note di notte” story
I cori partecipanti
1996: “Cima Vezzena” Barco di Levico 1997: “Stella alpina” Lavarone 1998: “Vigolana” Vigolo Vattaro 1999: “Valsella” Borgo Valsugana “Mannerchor” Teisendorf (Germania) 2000: “Castel Pergine” Pergine Valsugana “Valle dei Laghi” Padergnone 2001: “Genzianella” Tesero “Dolomiti” Trento 2002: “Monte Alto” Rogno (Bg) “S. Ilario” Rovereto 2003: “Genzianella” Roncogno “Serenissima” Vigonza (Pd) 2004: “Plinius” Adria (Ro) “Castel Flavon” Bolzano 2005: “La Pineta” Costa Volpino (Bg) “Calicantus” Pergine Valsugana 2006: “Montenero” Alessandria “Del Noce” Val di Sole 2007: “Noi cantando” Cossato (Bi) “Monte Calisio” Martignano 2008: “Croz da La Stria” Spiazzo “S. Osvaldo” Roncegno 2009: “Martinella” Folgaria “Castel Sat” Arco
Note di notte Canto d’assieme alla rassegna di Pinzolo
“La genzianella” di Treviso diretto da Ivano Benedetti. L’organizzazione della rassegna è sempre impegnativa, ma grazie alla collaborazione dei coristi, degli amici, della Cassa Rurale e del Comune di Caldonazzo, il coro riesce ad offrire al numeroso pubblico una serata ricca di emozioni. Altri due impegni estivi importanti per il coro sono stati: la partecipazione alla rassegna di canti popolari “Le maitinade” organizzata dal coro “Presanella” di Pinzolo e il concerto a Levico nell’ambito del festival “Incanto popolare” organizzato dal coro “Cima Vezzena” di Levico Terme. Il coro “La Tor” augura a tutta la popolazione di Caldonazzo un sereno e gioioso tempo natalizio e ringrazia di cuore per l’affetto che ci dimostra. Il coro cerca nuovi amici! La passione per il canto, l’amicizia, il recupero delle tradizioni ci rende orgogliosi di appartenere a questo gruppo. Noi del coro “La Tor” ti aspettiamo per cantare e stare in compagnia. Ci troviamo ogni lunedì e giovedì alle 20.30 presso la sede in via Siccone a Caldonazzo.
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a rassegna di canti popolari e di montagna “Note di notte” è giunta ormai alla 15a edizione grazie all’impegno e alla perseveranza del coro “La Tor” che presenta in questa splendida serata alcuni dei più bei cori del panorama regionale e non solo. La rassegna di quest’anno si è svolta come di consueto al palazzetto di Caldonazzo il 24 luglio e hanno partecipato il coro “Vigolana” diretto da Mario Ducati e il coro
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Il coro “La Tor” a Caldonazzo NotiziarioCaldonazzese
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CaldonazzoAssociazionistica Civica società musicale
LA MUSICA È divertimento la musica classica è solo una cosa seria: chi lo dice? Duo pianistico Baudissin, Elena Galvani, attrice
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uest’anno la Civica ha curato la tredicesima edizione degli Incontri internazionali di musica di mezza estate e la ventesima Rassegna di spirituals e dintorni che hanno riscosso un buon successo di pubblico. Pensiamo che questi prestigiosi eventi contribuiscono alla valorizzazione del nostro paese. Ma chi l’ha detto che la musica classica è una cosa seria, che richiede un ascolto silenzioso e immobile? La musica “classica” contiene spesso passaggi umoristici; ma nessuno ride. Durante questo rito di sacralità laica che è il concerto, sembrerebbe offensivo farlo. Al pubblico si dà l’impressione di partecipare ad un evento in cui le ragioni dell’arte siano in primo piano. Scopo dichiarato del rito sarebbe la grande musica. Soprattutto, poi, all’interno della sala, si comprende bene che la musica non è diretta ad una comunità di fruitori, ma a singoli individui, che non si conoscono e che non devono fraternizzare perché il loro compito è solo quello di ascoltare. Va da sé che non avranno alcun contatto con i musicisti, né prima, né durante, né dopo. In altre parole, diamo ormai per scontato che il concerto debba essere un evento a senso unico: dal compositore, all’esecutore, al pubblico. Ma noi della Civica, oltre ad organizzare concerti “in forTrio Rachmaninov mato classico” continueremo la nostra ricerca di nuove vie per allargare il nostro pubblico attraverso concerti dedicati all’educazione musicale, confezionando spettacoli-concerti su misura dei più piccoli (ma divertenti anche per i loro genitori) e proponendo altre forme di ascolto partecipato.
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coro parrocchiale di caldonazzo
Il canto è sempre una festa
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nche noi quest’anno aderiamo all’invito dell’Amministrazione Comunale, per presentarci e per invogliare tutti coloro che desiderano esprimere la loro gioia con il canto. Siamo un cospicuo gruppo di volontari giovani e meno giovani, di ambo i sessi, e ci troviamo quasi tutti i giovedì sera verso le 20.15 per le prove di canto. In fase di preparazione di canzoni nuove la strada è ardua prima di ottenere il miglior risultato e il finale assenso del maestro Eugenio il quale con pazienza e alacrità ci mette l’anima e il corpo per inculcarcele nella mente. Quando ci troviamo è sempre una festa. Lasciamo tutti i nostri problemi e preoccupazioni fuori dalla porta per dedicarci soltanto al canto. Spesso festeggiamo i nostri compleanni o qualche nascita con un brindisi e con dolci casalinghi di vario genere.
Il nostro repertorio è costituito da circa duecento brani che cantiamo ad una o più voci. Alla domenica, se ci volete ascoltare, venite in chiesa alla santa Messa delle 10.30. Sotto l’abile e attenta guida del nostro maestro, animiamo l’evento liturgico con canzoni di ogni genere. Quando si avvicinano feste particolari quali: il Santo Natale, Pasqua ecc. il coro è tutto in fermento per dare il meglio di se stesso curando pause e respiri, nella fase del canto, per rendere le canzoni più armoniose. Per chi volesse aderire, anche la nostra attività, se pur minima, richiede sacrificio, dedizione e un po’ di volontà. Venite che c’è posto per tutti perché non c’è modo migliore per esprimersi se non cantando.
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associazione culturale Nitida Stella
Padri, figli e dintorni Partecipati incontri sull’educazione. Ma anche la consueta solidarietà, con il banco alimentare
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l tema dell’educazione è sempre al centro nell’attività della nostra associazione. Un tema che si dimostra, ogni giorno che passa, sempre più attuale e che incontra l’interesse e la sensibilità di un gruppo sempre più folto di persone. La dimostrazione la abbiamo ad ogni incontro proposto. Ad esempio, quello con Ezio Aceti del 13 settembre, intitolato “Nei panni di un papà”, sul delicato ruolo della paternità al giorno d’oggi. In una sala S. Sisto gremita si è potuto percepire davvero il desiderio, da parte dei padri presenti, di saperne di più e di capire se la strada intrapresa è quella più efficace. Altro incontro molto partecipato è stato quello di venerdì 3 dicembre, organizzato grazie all’interesse e alla sensibilità della Cassa Rurale di Caldonazzo: “La conoscenza nasce da un incontro”. Con l’aiuto dell’associazione “Amici di San Patrignano”, ascoltando la toccante testimonianza di Maurizio Folgheraiter e della sua famiglia, abbiamo affrontato con delicatezza un tema scottante qual è quello delle tossicodipendenze. Facendo un salto di qualche mese indietro, la “Nitida Stella” è stata presente anche quest’anno alla Sagra di S. Sisto con la proposta di “Librai per un giorno”: più che una bancarella, una serie di proposte editoriali, ma soprattutto un’occasione di incontro e di scambio di idee e di opinioni. Insomma, l’opportunità di un’amicizia nuova. Accanto all’attività culturale, continua l’opera di solidarietà con il Banco Alimentare e la giornata ad esso dedicata che quest’anno si è svolta sabato 27 novembre.
Una nuova no profit “letteraria”
BALENE DI MONTAGNA IN CERCA DI “MARINAI”. aspettando il festival
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n ossimoro per mettere assieme la forza della montagna e la fragilità dell’oggetto libro: queste le motivazioni con cui la nuova associazione no profit, “Balene di Montagna”, ha scelto il proprio nome. I cetacei, si sa, sono da sempre un simbolo di libertà e sono in perenne pericolo di estinzione. Un po’ quello che accade oggigiorno con il libro di carta, ultimo baluardo della libertà, ultima forma di svago e di educazione libera da qualsiasi forma di controllo o condizionamento. Lo scopo di “Balene di Montagna” è quello di raccogliere sotto lo stesso tetto associativo tutte quelle persone che amano la letteratura e condividono la passione per la lettura e per le storie in generale. Con uno scopo ben preciso. Quello di provare ad organizzare a Caldonazzo l’edizione “numero zero” del Trentino Book Festival, tre giorni di incontri con scrittori e scrittrici, locali e nazionali, nelle più belle location del paese. Alla sera, spettacoli musicali ispirati alla letteratura che coinvolgeranno anche altre associazioni locali, come il Coro la Tor e il Corpo Bandistico del paese. Dal 17 al 19 giugno 2011, dunque, Caldonazzo sarà il Paese delle Storie. Questo il sogno dell’associazione “Balene di Montagna” e di quanti vorranno farne parte. Forse qualcosa più di un sogno se le Istituzioni daranno la mano promessa. Chi volesse saperne di più o iscriversi (senza nessun costo o impegno particolare) all’associazione non ha che da scrivere a direzione@trentinobookfestival.it oppure telefonare al 328.2160471. Rita Moratelli INFO www.trentinobookfestival.it
INFO www.nitidastella.org
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CaldonazzoAssociazionistica Gruppo Tradizionale Folkloristico
Folk: memoria e tradizione
Il gruppo di caldonazzo non si ferma un momento. Dalla festa della mortandela, le usanze locali giungono a reggio emilIa e a brescia
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n ricco secondo semestre, quello del 2010, caratterizzato da attività svoltesi in paese e non. Apre la rassegna, per il paese, la tradizionale “Festa dela mortandela” svoltasi il 3 e 4 luglio. In molti hanno accolto l’invito a partecipare alla manifestazione sia per il piatto tradizionale, abbinato, quest’anno, ad un vino di antiche origini valsuganotte, sia per l’atmosfera che sempre sa suscitare. Non sono mancati, anche se in numero minore, gli appassionati di storia locale, che hanno visitato il museo popolare di Via della Villa. E nella serata del 30 luglio, rassegna di folklore di altre regioni d’Italia, all’interno del progetto “C’è Folk e Folk”. Una lunga sfilata di costumi, stendardi e musiche snodatasi attraverso il centro storico e conclusasi poi con l’esibizione sotto il tendone dei gruppi provenienti dal Friuli, dalla Sicilia e dall’Umbria. Per la settimana dal 14 al 21 agosto, dedicata all’artigianato, il Gruppo ha messo a disposizione del materiale che sembrava meglio esprimere lo spirito dell’iniziativa e lo ha fatto presentando fotografie, manufatti ed attrezzi attraverso i quali era possibile identificare abilità specifiche di artigiani locali, quali: una ricamatrice e una sarta; un fabbro-maniscalco; dei marangoni-falegnami; carpentieri-bottai; abilità di calzolai, artigiani del cemento, contadini ed
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altri. E non potevano mancare a conclusione dell’intera settimana le artistiche coreografie del Folk locale in piazzetta Municipio. Dal paese ci si sposta il 24 e 25 luglio, in Valle dei Laghi, a Stravino di Vigo Cavedine per la festa del vino. Per la componente giovanile un’intera giornata di spettacolo a Rabbi Terme assieme ai gruppi di Caderzone, Val di Sole, El Salvanel di Cavalese per dare vita alla seconda edizione dello “Junior Folk Festival”. E dalla pianura, il primo agosto ci si sposta sull’altipiano di Folgaria e, dopo un lungo viaggio attraverso strette strade di montagna, si arriva a Guardia, paese dipinto, nella cui piazza principale si lavora su antichi strumenti e si balla, rallegrando così i partecipanti alla “Magnarustega”, arditi camminatori in mezzo ai boschi. Il nostro viaggio continua e ci porta in provincia di Brescia a Moerna di Valvestino, alla Festa del paese rallegrata pure dalla sfilata degli Schùtzen, da concerti, bancarelle e dalla presenza e dalle performance della Corte Asburgica, Sissi e Franz Joseph in testa. Altre esibizioni si sono tenute a Reggio Emilia, a Pedersano di Villa Lagarina per la festa della vendemmia, a Mori con la tradizionale “Ganzega” e quindi il 13 novembre ritorno in paese, in sede, per lo “sfoiò”, la riproposta di una “festa” che non poteva mancare in autunno nelle famiglie contadine dei nostri nonni. INFO www.caldonazzofolk.it Dicembre2010
associazione “La Sede”
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estate è ormai finita da un pezzo, ma a noi dell’Associazione “La Sede” piace ricordarla ancora, perché è la stagione che più di tutte ci vede impegnati con le nostre attività. Ma lasciamo che a parlare siano alcune ragazze che hanno partecipato a GREST e campeggi. Maria e Giorgia di prima media scrivono riguardo al GREST: “Il tema di quest’anno era La Gabbianella e il Gatto che le insegnò a volare. Abbiamo volato in luoghi nuovi e diversi fra loro conoscendo compagni ed amici nuovi e “vecchi”. Abbiamo instaurato fra tutti una vera e propria alleanza conoscendoci più da vicino; abbiamo giocato insieme, disegnato, colorato e chiacchierato anche con amici nuovi. Eravamo divisi in sei Stormi: i Capirossi; i Green, le Lucciole, i Falchi neri, Huston Neve Blu, Venti in volo. Non ci siamo mai stufati perché grazie alla collaborazione di animatrici ed animatori, mamme, papà e ragazzi volontari abbiamo giocato stormi contro stormi ed abbiamo imparato cose nuove.” Antonia di terza media ci racconta la sua esperienza di campeggio: “L’ ultima settimana di giugno siamo andati a Ballino, in una bella casa, con molte camere spaziose, un campo da pallavolo ed uno da calcio e… tante fragoline. Ci siamo trasformati in grandi e piccoli Avatar, certo non siamo diventati blu ma ci è spuntata una coda-treccia di lana. Siamo stati divisi in squadre
ed è iniziata la nostra avventura! Un pomeriggio siamo andati a visitare la torbiera ed i resti delle palafitte di Fiavè. Un altro giorno, invece, siamo andati al lago di Tenno, pranzato al sacco e visitato un borgo medievale siamo tornati alla casa. Pensate, abbiamo anche giocato a Cluedo sotto le stelle. Consiglio anche a voi di venire, perché si fanno nuove amicizie, si gioca, si canta e si balla, si apprezza ciò che ci circonda e… il divertimento è assicurato. Sentiamo cosa hanno, invece, da dirci i piccoli: Francesco (27 mesi) e Valentino (17 mesi). “Noi partecipiamo al GREST da quando eravamo nella pancia delle nostre mamme ed ora anche se tutti dicono che a comandare in casa sono sempre i più piccoli, qualche volta dobbiamo obbedire e seguire le nostre mamme, visto che non siamo ancora capaci di muoverci in completa autonomia. Voi penserete che siamo davvero piccoli, è vero, ma è molto più bello passare una giornata all’aria aperta con tanti altri bambini piuttosto che rimanere chiusi in casa da soli. Le nostre mamme erano ben organizzate e ci hanno portati di qua e di là senza problemi. E poi sapete quante baby-sitter abbiamo trovato al GREST? Abbiamo trascorso tante belle giornate in compagnia e continueremo ad essere fedeli alle uscite del GREST, sicuri che tutto questo ci aiuta a crescere bene, in un ambiente sereno e sano che ci dà anche tanti stimoli per imparare cose nuove e continuare il lungo cammino della vita con tante belle esperienze che ci accompagnano.”
Maria e Giorgia di prima media, antonia di terza e poi i piccoli francesco e vaLentino, rispettivamente 27 e 17 mesi
grest: La parola ai protagonisti Dicembre2010
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CaldonazzoAssociazionistica Comitato Turistico Locale
Promuovere e rilanciare caldonazzo
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n questi ultimi mesi è parso, partecipando ad incontri pubblici organizzati dall’Amministrazione comunale, che ci sia confusione relativamente alle competenze che spettano al Comitato Turistico Locale e all’Associazione Operatori Economici di Caldonazzo. In questo articolo desideriamo rendere chiaro lo scopo delle due entità. Il Comitato Turistico Locale di Caldonazzo è nato a seguito della nascita delle Aziende di Promozione Turistica d’ambito, avvenuto circa una ventina d’anni fa. Il Comitato, innanzitutto, non è un’associazione, bensì risulta essere un braccio operativo del Comune e da statuto è costituito da rappresentanti delle varie categorie presenti sul territorio: rappresentanti del settore agricolo, alberghiero, artigianale, commerciale, extralberghiero, di associazioni ricreative, culturali e sportive, ed al suo interno non è prevista la figura del socio. Ha il compito di suggerire, promuovere ed attuare tutte quelle iniziative turistiche e culturali peculiari delle tradizioni locali; di sensibilizzare il comune, gli altri enti pubblici e privati circa i problemi turistici locali, coordinare l’attività sul posto, realizzando le manifestazioni in collaborazione con le categorie interessate al turismo e con la popolazione. Si deve quindi occupare di turismo. I finanziamenti per l’attività svolta dal Comitato provengono esclusivamente dal contributo ordinario previsto dal bilancio comunale e fino allo scorso anno da un contributo specifico per le manifestazioni denominate “Festa dei meli in fiore” e “Festa dei sapori d’autunno”, entrate sei anni fa nel circuito delle feste del gusto promosse da APT Valsugana, erogato per mezzo di una convenzione stipulata tra APT e comune di Caldonazzo.
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Le differenze sostanziali tra Comitato Turistico Locale e all’Associazione Operatori Economici L’Associazione Operatori Economici di Caldonazzo, invece, è esclusivamente costituita da rappresentanti e soci titolari di attività ed imprese presenti sul territorio. Nel suo statuto l’associazione prevede la figura del socio che annualmente versa una quota decisa e proposta dal direttivo della stessa. Pertanto i finanziamenti per l’attività svolta da tale associazione provengono dalle quote associative e da un contributo ordinario previsto dal bilancio comunale. Lo scopo è quello di promuovere eventi per animare il centro storico, “centro commerciale naturale” del nostro paese. Resisi conto dell’importanza di far camminare parallelamente commercio e turismo nel nostro paese, c’è stata la volontà da parte di queste due realtà di unire le forze e lavorare tutti insieme per lo stesso obiettivo quello cioè di promuovere e rilanciare Caldonazzo, pertanto nell’ultimo triennio si è sviluppata una forte sinergia tra Associazione e Comitato pur mantenendo ben distinte le due entità. È quindi auspicabile che queste realtà continuino entrambe ad esistere sul territorio pur mantenendo la propria peculiarità e gli statuti distinti non temendo ad un doppione bensì ad una fattiva collaborazione per la stesura di un più ricco calendario di manifestazioni ed eventi. Il Comitato Turistico Locale Dicembre2010
Gruppo Pensionati ed Anziani “G.B. Pecoretti”
Un filo di luce che illumina la vita Il libro di raffaella tiecher per celebrare i venticinque anni del gruppo
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ilo di luce” è il libro di Raffaella Tiecher, la nostra cara amica e maestra che proprio il 5 novembre scorso ha compiuto 90 anni, ben portati, con una freschezza d’animo invidiabile. È stato realizzato anche grazie alla disponibilità e collaborazione della nostra socia Alma Ciola che ringraziamo con tutto il cuore per il lavoro svolto; la predisposizione dei vari scritti e l’abbinamento di foto ed altro materiale è stato fatto con competenza. Crediamo proprio che il lettore apprezzerà questo bel libro. Non si tratta di un libro da leggere tutto d’un fiato, ma bensì da centellinare: leggere i pensieri in esso contenuti con calma e riflessione. L’autrice ci vuol comunicare i suoi stati d’animo nell’osservare le cose che la circondano, la Natura, il cambio delle stagioni, l’affetto verso le persone care, l’importanza dell’amicizia, l’Amore verso Dio e verso il Creato. Questo libro sarà utile per tutti noi, per risollevarci nei momenti difficili della vita, per apprezzare di più le persone che ci sono vicine o la natura che ci cir-
conda e con qualche preghiera ringraziare Dio per tutto questo. Raffaella ci ha detto: ”Spero che questo libro faccia del bene a molte persone” e noi ne siamo più che convinti. Per il Circolo Pensionati ed Anziani non poteva esserci momento migliore per la pubblicazione di un’oper sifatta: l’anno cioè del nostro venticinquesimo dall’Atto Costitutivo. La realizzazione di questo libro va intesa dunque come motivo e ricordo da tenere in serbo da leggere e rileggere in qualsiasi momento. Da ricordare che, per il quarto di secolo del gruppo, è stato organizzato anche il Concerto di Natale del Coro Valsella. Auguri vivissimi da un circolo sempre vivo a tutta la Comunità. Un caldo augurio di buon Natale e felice anno nuovo a tutti ed in particolare agli ammalati ed agli anziani impediti in casa.
Centro AUSER di Levico Terme
Il volontariato: una grande risorsa di cui andare fieri
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l Centro AUSER di Levico Terme opera da molti anni e numerosi sono i soci del Comune di Caldonazzo. Il Centro, con i suoi oltre 180 aderenti, ha svolto una intensa attività assistenziale nel corso del 2010, soprattutto con accompagnamento presso strutture sanitarie percorrendo oltre 12mila chilometri, impegnando quasi giornalmente i collaboratori. Senza contare naturalmente l’attività di ufficio (due ore giornaliere), la partecipazione del direttivo alle riunioni provinciali, con la costituzione dell’Auser regionale che avrà lo scopo di coordinare l’attività comune a tutti i Centri Auser del Trentino. Ricordiamo anche le attività di svago, quali la gita sociale in Umbria, la castagnata sociale, i mercatini di Natale, le collaborazioni con associazioni di volontariato nazionale. Insomma, tante attività sempre rivolte a chi ha bisogno e tutto per merito del lavoro dei volontari cui va un grande grazie. Un notevole impegno, inoltre, di carattere finanziario reso possibile grazie al contributo dei comuni di Levico e di Caldonazzo, alle Casse Rurali di Levico e di Caldonazzo, alla SPI-CGL, alle offerte dei privati e alla devoluzione del 5 per mille. Grande soddisfazione ci viene manifestata sempre dalle autorità comunali e provinciali che intervengono alle nostre riunioni e tutto ciò ci rende orgogliosi e felici di poter fare qualche cosa per gli altri. A conclusione ringraziamo tutti quanti collaborano con noi, che ci sostengono e cogliamo l’occasione per augurare un Buon Natale e Sereno Anno Nuovo, sempre con il pensiero rivolto agli altri, a quanti hanno bisogno e alle Comunità che ci sostengono. Il Presidente Fabio Recchia
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CaldonazzoAssociazionistica Gruppo Donne Rurali
il giro del paese con Santa Lucia e l’asinello è nato per iniziativa di un gruppo di componenti della S.A.T., alla fine degli anni ’50. Una tradizione sentita da tutti, che si rinnova
Antica, cara, imperdibile Santa Luzia
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nche quest’anno il Gruppo Donne Rurali collabora con il Comune e la S.A.T. nell’organizzazione della Festa di Santa Lucia e in questo articolo noi vorremmo raccontarvi la “Santa Luzia de ‘na volta” sicure che per qualcuno sarà un momento di nostalgia e un piacevole ricordo mentre per i più giovani un racconto del passato che porterà ad una riflessione. Cominciamo col dire che l’abitudine di fare il giro del paese con Santa Lucia e l’asinello (in quegli anni facilmente reperibile) è nata, per iniziativa di un gruppo di componenti della S.A.T., alla fine degli anni ’50; classica canzone che ancora oggi si canta per l’occasione, al rumoroso suono delle “strozeghe”: “Santa Luzia, santa Luzia, l’ei vizina, puteloti, puteloti né a dormir. Metè fora, metè fora la farina, e no feve e no feve pu sentir. La ga ‘n gaida, la ga ‘n gaida tanta roba, da magnar, da magnar e da ciuciar. Se la mama, se la mama no la ghe mete, resta voide resta voide le scudelete. Ma co’ la borsa co’ la borsa del papà, santa Luzia, santa Luzia la vegnirà” 46
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Carolina, memoria storica del gruppo, ricorda la sua Santa Luzia, negli anni duri della Seconda guerra, quando non c’erano le classiche “strozeghe” che conosciamo ora, sia perché in quegli anni c’era il coprifuoco, sia per il semplice fatto che i barattoli di latta non avevano ancora invaso il mercato e quei pochi che venivano adoperati da negozianti o artigiani erano troppo preziosi da usare per tale scopo. I bambini in quegli anni, la sera del 12 dicembre, facevano il giro delle “contradele” del paese, richiamando la Santa Luzia al suono di piccoli campanelli, scuotendo delle catene o meglio ancora al suono delle rumorose “zigoste”, arnesi che servivano per appendere il paiolo al focolare; era questo un modo per pulire tale attrezzo dalla fuliggine. Correvano poi a casa a “meter fora el piato” nel quale si metteva un po’ di sale, oppure farina o delle semole (crusca), il cibo per l’asinello, che al mattino sparivano per lasciare il posto a dei semplici ma attesissimi doni. Nonostante le ristrettezze, i bambini erano comunque in fermento per tale avvenimento, sicuramente più di adesso, dato che era una delle poche occasioni per far festa e per l’emozione che suscitava questa misteriosa Dicembre2010
VALSUGANA CLIMBING
Arrampicarsi è bello Santa Luzia, cieca, che scendeva dal cielo e che si faceva accompagnare nel distribuire i doni, da un asinello. Si andava a letto agitati, con la voglia di star svegli per riuscire a sorprendere la Santa, mentre riempiva il piatto, ma immancabilmente ci si addormentava accompagnati anche da un po’ di paura di trovare al mattino nel piatto solo “zigotoi” (tutoli o torsoli delle pannocchie), sorte che toccava a chi non si era comportato bene durante l’anno. Il mattino dopo ci si alzava prima del solito (alle 7,20 c’era la Santa Messa, alla quale prima di andare a scuola non si poteva mancare) e si guardava con stupore il piatto guarnito di poche, semplici cose ma che agli occhi dei bambini di allora era una meraviglia, qualcosa di magico. Carolina descrive così il suo piatto, uguale anno dopo anno, ma che ancora fa rivivere nei suoi occhi la gioia di quei momenti: “Due, tre carobole (carrube), un pugno di nosele americane (arachidi), comprate da S.Luzia, nel bazar dell’Albina Monegata (piccolo negozio sito in piazza dove in pochi metri si potevano trovare, frutta, verdura, piccoli giocattoli in legno (la plastica era ancora lontana) bamboline di pezza, articoli per la scuola quali quaderni, matite, penne e pennini), un paio di mele, un grappolo d’uva “fraga”, alcune nespole, frutta che durante l’autunno, veniva tenuta stesa sulle “arele dei cavaleri” cioè grosse tavole che servivano nell’allevamento dei bachi da seta. Ma la vera prelibatezza del piatto erano i biscotti (preparati di nascosto dalla mamma, con un impasto di farina, un uovo, del lievito, un po’ di zucchero) che avevano forma di una treccia, Il bazar dell’Albina Monegata una scaletta, una donnina, un fiore; questi dolci erano preparati anche per altri eventi familiari quali matrimoni o comunioni, ma in questa occasione erano più buoni, con un sapore diverso, era qualcosa che arrivava dal cielo.” Quanto descritto – in questi anni di consumismo – ci dovrebbe far riflettere sul fatto che una mela e poco altro in quegli anni portavano ad un bambino più felicità che dieci costosissimi regali di adesso.
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I nostri atleti alle gare nazionali di arrampicata su ghiaccio. E in agosto, arriva la gestione della baita della Seghetta
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l 2010 ha portato per l’Associazione Valsugana Climbing delle interessanti novità... In gennaio abbiamo potuto organizzare la gara di arrampicata su ghiaccio nel nuovo spazio concessoci dal Comune, sempre nei pressi dell’Hotel Paoli (che si conferma essere un punto d’appoggio tattico), dove la struttura artificiale può essere utilizzata nel corso di tutto l’anno, ed infatti nelle settimane immediatamente successive alla gara si è potuto accogliere in parecchie serate oltre sessanta sportivi che hanno approfittato del ghiaccio per allenarsi o provare questa disciplina. Anche quest’anno, a due anni dall’ultima gara, abbiamo avuto la soddisfazione di veder partecipare all’Alpin Cup, gara nazionale di arrampicata su ghiaccio, un folto gruppo di atleti, più di quaranta, da tutto il Trentino e dalle regioni limitrofe, in una due giorni di gara che si è confermata essere sempre seguita con molto interesse da atleti e non della nostra valle e dei dintorni. L’arrampicata su ghiaccio continua a suscitare curiosità e voglia di mettersi in gioco da parte di molti, ed è proprio questo lo scopo che la nostra associazione si è prefissata. Siamo già all’opera per organizzare la tappa 2011, che si terrà come sempre il secondo week-end di gennaio. L’altra novità di quest’anno è la presa in carico della gestione della Baita della Seghetta. L’inaugurazione si è tenuta domenica primo agosto alla presenza delle autorità comunali e dei rappresentati di tutte le associazioni caldonazzesi. La baita è a disposizione di tutte le associazioni del comune di Caldonazzo e dei dintorni per soggiorni estivi e invernali, ed in questi pochi mesi ha già potuto ospitare alcuni gruppi che hanno potuto apprezzarla. Per chi fosse interessato ad un soggiorno nella baita è sufficiente contattare il presidente Giovanni Curzel o qualche componente del direttivo tramite il nostro sito www.valsuganaclimbing.it. Nell’augurarvi serene Festività, vi aspettiamo, atleti e non, al campo gara il prossimo gennaio. INFO www.valsuganaclimbing.it
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CaldonazzoAssociazionistica L’ortazzo di CALDONAZZO
La siepe: questa sconosciuta
Autore, foto e schema: Alberto Darderi
LA realizzazione della siepe nell’agricoltura biologica
Siepe di recente impianto all’”Ortazzo” di Caldonazzo
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n molti contesti l’agricoltura si è sviluppata nell’ottica di massimizzare la produzione, spesso scegliendo la monocultura su vaste aree, considerando il campo come una catena di montaggio e la terra come un supporto dell’attività imprenditoriale. Quest’ottica ha portato ad un impoverimento del sistema agricolo e dell’ambiente collegato, per la diminuzione delle varietà coltivate, per l’utilizzo di pesticidi e concimi chimici, perché è stato lasciato poco spazio dell’agroecosistema alla libera evoluzione, spazio cruciale nel mantenimento di un equilibrio e nella formazione di ambienti rifugio per la salvaguardia della biodiversità. Importante ambiente-rifugio è la siepe, con funzioni di rifugio della biodiversità (per animali, insetti e piante utili), frangivento (protezione dagli inquinanti e dall’erosione), produzione di sottoprodotti (legna, piccoli frutti), delimitazione dei confini ed estetiche. In base alle specie impiegate, le siepi possono avere funzioni “produttive”, come quelle mellifere (specie con maturazione del frutto sfasata per una fioriSiepe tura prolungata: aceri, ciliegi, rose selarbustiva vatiche, more, lavanda), aromatiche (per erboristeria e cucina: timo, lavanda, salvia, menta), di piccoli frutti (more, ribes, mirtilli, noce, ciliegio, rosa selvatica, nocciolo), di conservazione: (specie interessanti non da un punto di vista economico, ma per il loro patrimonio genetico e per il mantenimento della biodiversità), per tartufi: (querce, noccioli, carpini, micorrizzati e in condizioni particolari). La scelta della siepe deve valutare lo spazio da dedicarvi: anche marginale se la funzione è quella dell’area rifugio, o un’area destinata per una fornitura di sottoprodotti, o il lato da cui provengono i venti per una protezione meccanica e da inquinanti o per ombreggiare, oppure circondare l’appezzamento per delimitarne l’a-
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Schema d’impianto siepe mista arborea e arbustiva
rea. Va inoltre valutata l’ampiezza dell’area a siepe, in base alla grandezza dello spazio a disposizione e delle funzioni, scegliendo se inserire oltre agli arbusti anche alberi. Anche il contesto dell’azienda è importante, aziende di pianura e collina con adiacenti monoculture con impiego di pesticidi, hanno bisogno di siepi sia per creare aree rifugio, sia per proteggersi dagli inquinanti trasportati dal vento. Aziende agricole in ambienti più equilibrati possono scegliere siepi per funzioni ecologiche, per una produzione secondaria, o per estetica. Anche le aziende di collina adiacenti a boschi con aree rifugio, se in prossimità di vigneti e frutteti, necessitano di siepi con funzione frangivento per separarsi dagli inquinanti che derivano da tali monoculture. I periodi migliori per la piantagione sono l’autunno e la primavera. Le operazioni per la realizzazione sono: • scelta delle specie, impiegando le specie che crescono spontaneamente negli spazi forestali vicini; • procurarsi le piantine: (in pane di terra e di uno-due anni, prodotte in azienda, acquistate da vivai o reperite chiedendo informazioni al “Servizio Vigilanza e promozione delle attività agricole”; • rispettare le distanze dai vicini e dalle strade; • preparare il terreno: fresatura e preparazione delle buche; • regolare il sesto d’impianto: distanze tra alberi e arbusti come illustrato in figura; • concimare e idratare; • pacciamare: con paglia o altro materiale organico; • fare le ripuliture, almeno nei primi anni, per controllare le infestanti; Dicembre2010
S.A.T. - Società Alpinisti tridentini
Il gruppo di satini che ha raggiunto la cima del Monte Pelmo (3168 m.s.l.m.)
la montagna batte la noia Gita invernale al rifugio Sette Selle in Val dei Mocheni
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ono stati dodici mesi intensi, durante i quali si è lavorato molto per portare avanti le tradizionali attività della Sat di Caldonazzo. Ci eravamo lasciati a luglio con la promessa di un’estate intensa e ricca di incontri, e così è stato. La tradizionale festa al Bivacco Vigolana “Giambatta Giacomelli” si è tenuta il 6 giugno. In una soleggiata domenica di inizio estate i nostri soci hanno percorso il sentiero n°444, recentemente sistemato con un’attenta manutenzione, per raggiungere il bivacco e, da lì, godere di una vista mozzafiato. L’ultima domenica di luglio alcuni nostri soci hanno raggiunto il rifugio XII Apostoli per la “Commemorazione dei Caduti della Montagna”, per i quali, ogni anno, si celebra una Messa nella suggestiva chiesetta scavata ai piedi della Cima XII Apostoli, conosciuta come la “cattedrale nella roccia”. L’1 agosto non poteva mancare la consueta Festa della Val Scura alla Busa della Seghetta. Anche quest’anno un gruppo di ragazzi dell’Alpinismo Giovanile si è messo in cammino il sabato pomeriggio e, percorrendo la Val Scura con l’assistenza del Soccorso Alpino di Levico, ha raggiunto la Baita di Monterovere gestita dall’Associazione Valsugana Climbing. Qui, la sera, si è festeggiato in compagnia intorno ad un grande falò, con tanto cibo e buona musica. La domenica, di buon mattino, sono arrivati altri soci della Sat per passare una giornata diversa in allegria. Si coglie l’occasione per ringraziare le nostre “Satine” che ogni anno preparano i dolci da mettere in palio. A fine agosto è stata organizzata un’escursione di due giorni nella splendida cornice delle Dolomiti, con pernottamento presso il rifugio Venezia (1946 m.s.l.m.). Il giorno seguente levataccia all’alba per raggiungere la cima del Monte Pelmo. Il panorama mozzafiato ha
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L’invito ai giovani ad unirsi al gruppo. Perché i valori che la montagna insegna sono per tutta la vita senza dubbio ripagato la fatica. Per dare l’arrivederci alla stagione estiva ed il benvenuto a quella autunnale, domenica 26 settembre è stata organizzata un’escursione sul Monte Altissimo di Nago (m. 2079), considerato uno dei punti panoramici più spettacolari sul lago di Garda settentrionale. I nostri soci hanno raggiunto il rifugio “Chiesa” dopo una salutare passeggiata in mezzo ai verdi prati di montagna. In occasione della Castagnata Sociale (23 ottobre) sono stati premiati i soci benemeriti; Marco Ghesla e Giuseppina Agostini fanno parte della Sat da 25 anni, mentre Giorgio Campregher ha ricevuto la targa in merito ai suoi 50 anni di sodalizio con la Sat. Per quanto riguarda gli appuntamenti futuri, come consueto, l’anno si concluderà con l’appuntamento di Santa Lucia, con la cena sociale e, sperando in un inverno innevato, divertenti uscite con sci e ciaspole. Con un gruppo compatto ed affiatato come il nostro, formato dai membri del direttivo e non solo, si è riusciti a lavorare costantemente per proporre attività sempre nuove ai soci e organizzare eventi per la comunità. Infine, una parola va spesa per l’alpinismo giovanile al quale, purtroppo, partecipano sempre meno ragazzi. Per il prossimo anno ci auguriamo un’adesione più numerosa, affinché possano capire l’importanza di una risorsa come la montagna e di come questa possa essere un’alternativa valida a videogames, internet e tv. EXCELSIOR NotiziarioCaldonazzese
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CaldonazzoAssociazionistica Associazione Sportiva dilettantistica “Audace”
Squadre preparate, strutture all’altezza
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re anni fa, è iniziato per l’A.S.D. Audace un programma di rinnovamento societario che prevedeva un nuovo direttivo ed obiettivi strutturali e sportivi ben definiti da raggiungere. Oggi, possiamo essere felici, ed anche un poco orgogliosi, di poter affermare di essere riusciti nell’intento di avere un centro sportivo molto funzionale, attrezzato, pulito ed accogliente. Facciamo parte di una società ben radicata e riconosciuta nel territorio e con un bilancio oculato e ben gestito. In campo squisitamente sportivo, raccogliamo oggi quello che è stato seminato nella stagione 2007/2008. La scelta di puntare sui giovani di allora che avessero voluto rimanere volentieri e ripartire con una nuova “Audace”, si sta rivelando ben azzeccata. Negli anni, si è acquisita l’esperienza necessaria per partecipare al campionato di seconda Categoria con competitività ed anche con qualche ambizione. Questa linea di programma, dovrà però essere mantenuta anche in futuro perché, ai risultati sportivi, si dovrà anteporre la possibilità di giocare al calcio ai nostri giovani. Quest’anno, nel settore giovanile, abbiamo assistito ad un continuo afflusso di iscrizioni. Evidentemente il nuovo campo in erba sintetica, ha fatto breccia fra i nostri piccoli del paese e l’organizzazione che ci siamo dati ha riscontrato la fiducia nei loro genitori. La nostra associazione conta oggi 70 bambini e, lo vogliamo sottolineare, ben 7 bambine dai 6 ai 13 anni, seguiti per 3 volte la settimana, da venti adulti competenti ed appassionati. A queste persone, dobbiamo dare sempre più competenza e professionalità. In questi anni, abbiamo presenziato ai diversi corsi di aggiornamento e specializzazione organizzati dalla Federazione ed intendiamo proseguire su questa strada con tutti coloro 50
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Completato il rinnovo societario, l’audace conta 70 bambini e una prima squadra che ben figura in seconda categoria che volessero aggiornarsi nella formazione, sia tecnica che dirigenziale. Quest’anno inoltre, abbiamo organizzato una serata molto partecipata di informativa al primo soccorso tenuta da un esperto infermiere del 118 del nostro Distretto Sanitario. Un’esperienza da ripetere nel corso di ogni anno che consente ai nostri allenatori di intervenire adeguatamente in caso di infortunio. Quello che ci preme, per il futuro della società, è il comportamento di tutti coloro che la frequentano ed in particolare dei tesserati. Bisogna cioè far loro capire che il lavoro portato avanti per avere questo livello di strutture ed attrezzature, non è stato fatto per il piacere di qualcuno, ma per il bene comune di tutti i componenti dell’Audace. Ecco perché dobbiamo noi, educatori ed allenatori, fare in modo che pochi episodi di bullismo non inficino il buon andamento della società e l’integrità delle strutture e delle attrezzature. Come sempre, con grande stima, vogliamo ringraziare tutti gli sponsor che ci sostengono anche in questi momenti di difficile congiuntura economica, e tutti coloro che ci sono stati vicini finora e che lo saranno ancora in futuro. La Direzione INFO www.audacecaldonazzo.it Dicembre2010
Associazione bocciofila
Le bocce attendono i giovani e tutti i compaesani Si chiude un triennio caratterizzato da molte gare e molteplici soddisfazioni. La Bocciofila conta di ripartire dai giovani (ma non solo)
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ra che la stagione estiva è finita, ci prepariamo ad affrontare l’inverno che per noi, amici delle bocce, significa trasferirsi in quel di Trento, presso l’impianto della Vela. Già, chiediamo “ospitalità” agli amici di Trento per continuare a giocare a bocce al caldo e ben riparati dalle intemperie. Nel frattempo iniziano i tornei di qualificazione al campionato italiano, che ci vedono grintosi partecipanti. Speriamo in risultati migliori rispetto al passato anno: ciò dovuto in parte alla nostra poca esperienza, ma soprattutto al fatto che i nostri avversari dispongono di strutture al chiuso in cui potersi allenare tutto l’anno. La stagione appena terminata ci ha dato qualche soddisfazione morale per l’apprezzamento avuto dai tanti turisti che hanno frequentato il nostro bocciodromo, per l’accoglienza e la disponibilità che abbiamo offerto durante tutta l’estate. Ci rincresce tuttavia dover constatare come un po’ di crisi abbia portato all’assenza di qualche socio frequentatore da anni e una parziale diminuzione dell’uso dei campi da gioco rispetto agli anni passati. Pochi giovani si avvicinano al gioco delle bocce, soprattutto per l’errata convinzione che si tratti di una disciplina per “vecchietti”: provare per credere. Speriamo in un futuro più roseo che possa vedere anche la popolazione di Caldonazzo impegnata in belle partite a bocce ed a vivere questa realtà come un beneficio per tutti. Sarà sempre il benvenuto chi vorrà passare una giornata in compagnia della Bocciofila, anche solo per un caffè o una partita a carte. Riguardo all’attività, anche questo anno abbiamo organizzato cinque gare di cui una a carattere interregionale molto partecipata, l’ormai famoso Trofeo Comune di Caldonazzo, alle cui premiazioni ci siamo pregiati di avere come ospiti speciali il sig. Sindaco e l’assessore allo sport. Per il futuro contiamo di ripetere queste esperienze, anche perché abbiamo già ricevuto le richieste di partecipazione alle gare del 2011, segno che da
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noi non si sta poi tanto male. Nel triennio che sta per terminare, con una gestione mirata e con moltissimo volontariato, ci siamo attrezzati di tutto l’occorrente per poter accogliere molti giocatori e visitatori che sono stati e saranno presenti durante le varie gare. Possiamo cosi offrire loro un momento di convivialità durante e dopo le gare e un punto di ristoro ben fornito. Tutto ciò non il tornaconto esclusivo della Bocciofila, ma per la crescente domanda di questi ultimi anni. Ringraziamo i soci e i familiari che sono resi sempre disponibili a far sì che tutto funzioni al meglio. In conclusione, ora che il nostro mandato triennale volge al termine, mi sento in dovere di ringraziare tutti i membri del consiglio direttivo che hanno collaborato con chi vi scrive, alla gestione di questa struttura, anche superando le inevitabili difficoltà che si sono presentate lungo il nostro cammino. Ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato moralmente e materialmente a partire dall’Amministrazione Comunale, alla Cassa Rurale , che sono state sempre presenti e a tutti quelli che hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro capacità per il bene di questa società. Sperando di risentirci in primavera, vi mando i migliori auguri di un Buon Natale e Felice inizio d’anno. Il Presidente Aldo Zorzi
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CaldonazzoAssociazionistica dragon sport caldonazzo
TRA TANTE DIFFICOLTà, IL DRAGON BOAT CRESCE E RACCOGLIE CONSENSI. ED ORA, c’è ANCHE una BARCA tutta nuova...
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nche per quest’anno, la stagione sportiva, per noi, si è conclusa e si sono messe a riposo barche e pagaie. Un anno in cui il movimento del Dragon Boat è stato particolarmente attivo; molte le competizioni trentine alle quali abbiamo partecipato: dal Lago di Lases al Lago della Serraia a Pinè, dal lago artificiale alla diga di S. Giustina in Val di Non, al nostro splendido Lago di Caldonazzo per l’ormai “consolidato” Trofeo, a Borgo Valsugana con la competizione notturna nel fiume Brenta. Il “Trofeo Lago di Caldonazzo” del 20, 21 e 22 Agosto, giunto alla sua terza edizione e che quest’anno è diventato “seconda tappa” del Campionato Italiano Dragon Boat, dove la nostra associazione è in prima linea per organizzazione e promozione. Sulle acque di casa nostra si sono sfidate ben 23 squadre maschili, 4 femminili e 3 giovanili, provenienti da tutta Italia, e in totale abbiamo portato in acqua circa 800 atleti. La tre giorni è iniziata con la sfilata di presentazione del venerdì a Levico Terme; la parte agonistica del sabato e la grande novità della domenica, con le divertenti sfide in canoa polinesiana “Outrigger” e tavole “Sup”. La presenza di personaggi di spicco nel mondo della canoa quali il campione del mondo e medaglia d’oro olimpica Daniele Scarpa ed il campione del mondo di “Outrigger” Nicola Zamuner, hanno contribuito a dar lustro a tutta la manifestazione. I commenti di partecipanti, pubblico ed ospiti (anche illustri come il Presidente Nazionale di Lega Acquaviva Uisp, Sergio Bar52
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ricomincia l’avventura
badoro) sono stati unanimi: ottimo livello organizzativo e soprattutto splendida location che in futuro potrebbe ospitare anche eventi a carattere europeo. Molte le difficoltà nell’organizzazione di questo evento, soprattutto economiche, ma Amministrazioni Comunali, Casse Rurali e sponsor hanno fatto l’impossibile per aiutarci e speriamo possano fare altrettanto anche per il futuro. Nota dolente, purtroppo, l’assenza della locale Apt Valsugana che evidentemente non ritiene il nostro sport significativo e degno di sostegno. Peccato perché i fatti hanno dato ragione a noi. Spieghiamo infine il perchè del titolo Ricomincia l’avventura: ebbene sì, siamo riuscirti ad acquistare la nostra nuova imbarcazione. Scafo a due pezzi, smontabile, competitiva e facilmente trasportabile tanto che il 29, 30 e 31 ottobre è stata varata nelle acque di Berna, in Svizzera, per la famosissima Armada Cup il più grande raduno europeo. Per il futuro, il nostro gruppo – giovane, vivace, rinnovato –, capitanato dal formidabile “Diego longo”, inseguirà nuove performance sportive e splendide trasferte che, sia in Italia che oltre confine – dove da anni credono nel Dragon Boat – ci stanno aspettando. Un sentito ringraziamento ad Amministrazione Comunale, Cassa Rurale e agli sponsor per averci aiutato a realizzare il sogno di un “nuovo Drago”. Un presto arrivederci sulle rive del lago ed un augurio di buone feste a tutta la popolazione. La Direzione Dicembre2010
PRINCIPALI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALLA GIUNTA COMUNALE
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el periodo dal 6 luglio 2010 al 16 novembre 2010 la Giunta Comunale in n. 19 sedute ha adottato n. 80 deliberazioni. Si elencano di seguito i principali provvedimenti adottati: Seduta del 6 luglio 2010: la Giunta Comunale delibera di sottoscrivere il contratto per il servizio di “telefonia mobile” con Telecom Italia S.p.A. a assegna in uso SIM a n. 7 dipendenti e il noleggio di n. 5 apparecchi radiomobili per gli Amministratori; impegna la spesa di € 1.900,00. Nomina la Commissione Edilizia Comunale come di seguito: Schmidt Giorgio, Sindaco, Presidente; Campregher Andrea, Comandante del Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Caldonazzo; Agostini Arch. Mario; Pola Ing. Diego; Giovannini Arch. Renzo. Le funzioni di segreteria e verbalizzante delle riunioni sono affidate al Geom. Stefano Pradi, delegato dal Segretario Comunale. Il responsabile del procedimento Geom. Eros Brida, parteciperà alle sedute della Commissione Edilizia allo scopo di illustrare le pratiche ma non avrà diritto di voto. Approva il programma delle manifestazioni estive 2010; impegna la spesa iniziale di € 2.534,80. Seduta del 13 luglio 2010: La Giunta delibera di affidare alla Cooperativa di Solidarietà Sociale Cooperativa ’90 di Pergine Valsugana, l’incarico per lo svolgimento del servizio di sorveglianza, manutenzione della rete stradale e del patrimonio comunale con affiancamento agli addetti del cantiere comunale, per il periodo dal 19.07.2010 al 31.08.2010 avverso il compenso di complessivi € 4.380,00.
Seduta del 20 luglio 2010: La Giunta delibera di affidare alla Ditta Depaoli Tiziano di Trento, l’incarico per lo smontaggio dei pannelli modulari del controsoffitto esistente e la fornitura e posa di nuovi pannelli, presso il locale mensa della scuola elementare di Caldonazzo per una spesa complessiva di € 7.026,60. Seduta del 27 luglio 2010: La Giunta Comunale affida allo Studio Ata Engineering S.p.A. di Trento, l’incarico professionale per la redazione del progetto, coordinamento sicurezza in fase di progettazione, rilievo e frazionamento, per la rettifica della strada comunale sita sulle pp.ff. 5448 e 5529, nell’ambito dei lavori “Interventi di adeguamento di Via Andanta tra i Comuni di Calceranica e Caldonazzo e collegamenti con la viabilità principale”; compenso da corrispondere al professionista, complessivi € 5.824,49. Affida all’Ing. Claudio Modena dello Studio Associato HSG Ingegneria di Trento, l’incarico professionale per la redazione della 2° variante progettuale dei lavori di “Ristrutturazione della rete acquedottistica Comunale”, concernente: progettazione esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase progettuale e rilievi topografici per un compenso di complessivi € 11.088,42. Approva il progetto, redatto dal Geom. Mauro Campregher dell’U.T.C., relativo ai lavori di “Apprestamento area a parcheggio pubblico sulla p.f. 3796 in C.C. Caldonazzo” e appalta i lavori di sistemazione e livellamento del terreno con escavatore cingolato e formazione di sottofondo con ghiaione misto riciclato, alla Ditta Prati Giorgio di Caldonazzo; impegna la spesa di complessivi € 7.020,00. Delibera l’attivazione in forma definitiva, dello sportello informativo del cittadino confermando in tale ruolo l’Ufficio Segreteria, referente verso l’esterno su problematiche generali, fermo rimanendo la necessità di rivolgersi specificatamente ai vari uffici comunali per informazioni puntuali e per l’acquisizione di modulistica. Seduta del 3 agosto 2010: La Giunta Comunale delibera di integrare l’incarico conferito alla Ditta Prati Giorgio con deliberazione adottata in data 27.07.2010, per complessivi € 1.260,00. Seduta del 10 agosto 2010: La Giunta Comunale approva la nuova Tariffa per la Gestione dei Rifiuti Urbani per l’anno 2010. Seduta del 17 agosto 2010: La Giunta Comunale delibera di acquistare dal Museo Storico della Guerra di Rovereto, n. 30 copie del catalogo della mostra fotografica “Paesaggi di Guerra” e incarica il signor Lucio Fabi dell’effettuazione di una conferenza di presentazione dei filmati da proiettare presso il Teatro parrocchiale nell’ambito dell’iniziativa intitolata “Paesaggi di Guerra”, incentrata nel rappresentare le devastazioni prodotto nei paesi e nelle campagne dalla prima guerra e i primi interventi di ricostruzione dell’anno 1919;
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Provvedimenti&Delibere impegna la spesa di € 1.131,81. Delibera di aderire alla Convenzione per la gestione delle richieste di “bonus tariffa sociale” per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale da parte dei clienti domestici disagiati, stipulata in data 24.05.2010 tra il Consorzio dei Comuni Trentini, la Provincia Autonoma di Trento e le società di servizio dei CAF ACLI, CGIL, CISL, UIL, Confartigianato, FABI, ClA, 50&più. FENALCA, CNDL, CONFAGRICOLTURA PENSIONATI e COLDIRETTI. Delibera di provvedere tramite la ditta Ciola Elio S.r.l. con sede a Caldonazzo ad interventi di manutenzione ordinaria della rete acquedottistica per una spesa complessiva di € 6.287,34. Seduta del 31 agosto 2010: La Giunta delibera l’assegnazione e contestuale erogazione, all’Unione Italiana Sport per Tutti con sede a Trento, di un contributo di € 1.000,00 a sostegno dell’organizzazione della manifestazione sportivo-turistica “3° trofeo Lago di Caldonazzo” svolta sul lago nei giorni 21 e 22 agosto 2010. Seduta del 7 settembre 2010: La Giunta Comunale esprime il consenso in conformità all’art. 27 della L.P. n. 24/1991 ed alla deliberazione della Giunta Provinciale di Trento n. 2844 del 23.10.2003, nei confronti della Sezione comunale Cacciatori di Caldonazzo ai fini della realizzazione-mantenimento, da parte dei propri associati, di appostamenti fissi di caccia su immobili di proprietà del Comune di Caldonazzo, con impegno al ripristino dell’area non appena cessata l’attività; autorizza l’approntamento in generale sul territorio comunale, delle strutture, nel rispetto delle disposizioni provinciali, fatto salvo l’acquisizione dell’assenso dei proprietari dei fondi. Approva il progetto esecutivo dei lavori di “ristrutturazione della rete acquedottistica comunale - pavimentazioni in asfalto”, redatto dall’Ing. Claudio Modena dello studio associato HSG Ingegneria di Trento, evidenziante un importo stimato dei lavori, pari a complessivi € 228’158,74; delibera di procedere alla realizzazione dei lavori con il sistema dei lavori in economia, previo gara ufficiosa o sondaggio informale tra almeno cinque ditte stabilendo che l’aggiudicazione sia effettuata con il criterio del massimo ribasso percentuale sul prezzo posto a base di gara. Seduta del 14 settembre 2010: La Giunta affida alla ditta Alessandro Depaoli fu Mario con sede a Trento, l’incarico di effettuare le prove di portata del pozzo per l’estrazione di acqua potabile per la Località Lochere, verso un compenso di € 11.016,00. Seduta 21 settembre 2010: La Giunta Comunale incarica la ditta Moser Guido Edilizia S.r.l. con sede a Caldonazzo della fornitura di materiali edili per un importo di complessivi € 4.801,20, nel contesto dei lavori “Intervento di sistemazione idraulica sul torrente Centa” eseguito dal Servizio Bacini Montani della Provincia Autonoma di Trento.
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Seduta del 28 settembre 2010: La Giunta Comunale delibera di riconoscere, quale servizio locale di cura ed educazione, l’attività svolta da “Bimbi Felici” di Brida Daniela con sede a Caldonazzo, in favore di minori in età compresa fra i 3 mesi e i 6 anni, per un numero di sei bambini contemporaneamente. Seduta del 5 ottobre 2010: La Giunta delibera di appaltare alla ditta Stradasfalti S.r.l. con sede Trento, i lavori di “Ristrutturazione della rete acquedottistica comunale – pavimentazioni in asfalto” per un importo contrattuale di complessivi € 186’858,50. Assegna e contestualmente eroga a beneficio dell’Associazione Civica Società Musicale Caldonazzo, con sede a Caldonazzo, un contributo di € 2.500,00 a titolo di concorso nella spesa sostenuta per la realizzazione della manifestazione denominata “XIII Rassegna di Musica di Mezza Estate” nell’ambito della manifestazioni estive 2010. Approva la procedura seguita dall’Ufficio Tecnico Comunale che ha portato alle deduzioni che sottendono l’affido alla ditta Pallaoro Sandro con sede in Pergine Valsugana dell’incarico per l’espletamento del servizio di sgombero neve da vie e piazze comunali per le stagioni invernali 2010-2015. Seduta del 12 ottobre 2010: La Giunta esprime parere favorevole in ordine alla pubblica utilità dell’intervento di ristrutturazione del seminterrato dell’ambulatorio medico comunale p.ed. 157, messo a disposizione del Corpo Bandistico di Caldonazzo mediante comodato d’uso di cui al progetto preliminare redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale, evidenziante l’importo di € 492.552,00, al fine di consentire la presentazione della domanda di contributo alla P.A.T.. di concedere e contestualmente erogare al Corpo Bandistico di Caldonazzo con sede a Caldonazzo un contributo di € 2.538,00 a copertura della spesa sostenuta dall’Associazione per la riparazione e la manutenzione degli strumenti musicali in dotazione e per l’acquisto di accessori per gli strumenti musicali. Seduta del 19 ottobre 2010: la Giunta Comunale affida al tecnico informatico Rizzi Luca di Caldonazzo, l’incarico di assistenza tecnica sistemistica del sistema informativo comunale con attribuzione allo stesso, delle funzioni di Amministratore di Sistema relativamente a tutti i settori comunali, secondo quanto previsto dal provvedimento del garante per la protezione dei dati personali, a valere fino al 31.12.2010; impegna la spesa complessiva stimata in € 1.890,00. Seduta del 26 ottobre 2010: La Giunta approva uno schema di accordo, con il Tribunale Ordinario di Trento, per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità, finalizzato a consentire, su richiesta dell’imputato, l’esecuzione di pena, mediante lavori consistenti nella prestazione di attività non retribuita in favore della collettività presso il Comune. Dicembre2010
Seduta del 2 novembre 2010: La Giunta Comunale delibera di acquistare dalla Ditta Esse Music Store S.r.l., con sede a Montebelluna, una batteria Yamaha Birch Custom Absolute con set di piatti, per il prezzo di € 2.180,00 e dalla Ditta Music Center S.p.a., con sede in Trento, n. 2 clarinetti Yamaha mod. YCL-250, per il prezzo complessivo di € 820,00, strumenti da dare in dotazione al Corpo Bandistico di Caldonazzo. Approva il programma di acquisto della p.ed. 686 e della p.f. 110/1 CC Caldonazzo piano terra escluso, da destinare ad uso alloggi protetti per anziani il cui costo ammonta ad € 1.650.000,00 che si prevede di finanziare con contributo della Provincia Autonoma ai sensi dell’art. 36 della L.P. 12 luglio 1991, n. 14. Seduta del 9 novembre 2010: La Giunta assegna ed eroga a favore dell’Azienda per il Turismo Valsugana S.C. con sede a Levico Terme, un contributo di € 1.300,00 in relazione alle spese sostenute dalla società nell’anno 2009 per l’organizzazione delle attività collegate all’accordo con la Federazione Nazionale Canoa Kajak per lo svolgimento delle gare sul lago di Caldonazzo. Delibera di concedere all’Associazione Asilo Infantile Privato di Caldonazzo, la messa a disposizione della p.ed. 587 C.C. Caldonazzo, destinata a scuola dell’infanzia, mediante comodato gratuito, per la durata di 30 anni, rinnovabili e approva lo schema di contratto concordato con l’Associazione. Seduta del 16 novembre 2010: La Giunta delibera di nominare la Commissione Consultiva per le attività sportiva come segue: Schmidt Giorgio (Sindaco, Presidente); Curzel Michele (rappresentante della maggioranza); Bellorini Barbara (rappresentante della minoranza); Ciola Matteo (rappresentante del Circolo Nautico; Biondi Cristiana (rappresentante del Tennis Club);
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Curzel Giovanni (rappresentante di Valsugana Climbing); Curzel Loris (rappresentante del Dragon Sport Caldonazzo); Arseni Mauro (rappresentante dell’A.S. Audace). Nomina la Commissione di studio per la revisione del P.R.G. e del Regolamento Edilizio Comunale come segue: Schmidt Giorgio (Sindaco, Presidente); Agostini Arch. Mario (esperto, componente della Commissione Edilizia Comunale); Franceschini Arch. Alessandro (esperto in urbanistica, storia dell’architettura e pianificazione); Carlin Matteo, Pola Diego, Turri Claudio (rappresentanti della maggioranza); Motter Marco, Grassi Alberto, Ciola Cesare (rappresentanti della minoranza); Pradi Stefano e Brida Eros (tecnici dipendenti comunali di supporto alla Commissione e con il compito di verbalizzazione). Affida all’Ing. Claudio Modena dello Studio Associato HSG Ingegneria di Trento, l’incarico per la redazione della 1^ variante progettuale e della variante al Piano di coordinamento della sicurezza per i lavori di “Ristrutturazione della rete acquedottistica comunale - pavimentazioni in asfalto” avverso un compenso di complessivi € 2’928,52. Seduta 23 novembre 2010: La Giunta Comunale incarica la Ditta Trento Autogru S.a.s. di Civezzano del trasporto e posizionamento di due alberi di Natale in Piazza Municipio e Piazza della Chiesa per la spesa complessiva di € 420,00; Delibera di concedere ed erogare al Comitato Turistico Locale di Caldonazzo un contributo di € 6.100,00 (di cui € 3.700,00 per l’organizzazione delle manifestazioni “Festa dei meli in fiore” e “Festa dei sapori d’autunno”), a sostegno dell’attività svolta nell’anno 2010. Assegna e liquida alla Parrocchia S.Sisto di Caldonazzo un ulteriore contributo straordinario di € 4.600,00 a parziale copertura della spesa per i lavori di ristrutturazione del teatro-oratorio. A cura di Miriam Costa
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Provvedimenti&Delibere PRINCIPALI PROVVEDIMENTI ADOTTATI dal consiglio COMUNALE
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el periodo dal 31 agosto 2010 al 13 ottobre 2010 il Consiglio Comunale in n. 2 sedute ha adottato n. 17 deliberazioni. Si elencano di seguito i principali provvedimenti adottati: Seduta del 31 agosto 2010: Il Consiglio Comunale delibera di modificare l’art. 2 del Regolamento per la composizione, i compiti ed il funzionamento della Commissione di studio per la revisione del P.R.G. e del Regolamento Edilizio Comunale riducendo i rappresentanti di nomina consiliare a n. 3 della maggioranza e n. 3 della minoranza, come originariamente previsto nel regolamento, al fine di rendere più snello ed efficiente il lavoro della commissione stessa; delibera di ricostituire la Commissione di studio per la revisione del P.R.G. e del Regolamento Edilizio Comunale e di designare membri in seno alla stessa, i signori: Carlin Matteo, Pola Diego e Turri Claudio – rappresentanti della maggioranza; Ciola Cesare, Grassi Alberto, Motter Marco rappresentanti della minoranza. Delibera di ricostituire la Commissione comunale per le problematiche del commercio fisso e ambulante, composta come di seguito: l’Assessore al commercio, quale Presidente; Loperfido Giuseppe e Orecchio Diego per la maggioranza e Biondi Cristiana e Bort Elena per la minoranza. Delibera di ricostituire la Commissione comunale per le problematiche dell’agricoltura composta come di seguito: l’Assessore all’agricoltura, quale Presidente; Prati Franco e Toller Tiziano per la maggioranza, Ciola Francesco e Fedrizzi Adriano per la minoranza. Nomina membri in seno alla Commissione comunale consultiva in materia di attività sportive i signori Curzel Michele, rappresentante di maggioranza, e Bellorini Barbara, rappresentante di minoranza. Delibera di ricostituire la Commissione comunale per l’artigianato e di nominare membri elettivi per la formazione della stessa i signori: Prati Giorgio e Stenghel Aldo, in rappresentanza della maggioranza e Bellorini Barbara e Stenghel Paolo, in rappresentanza della minoranza. Ricostituisce la Commissione per l’infanzia e designa membri in seno alla stessa i signori: Mattè Erica e Pola Nicoletta, in rappresentanza della maggioranza; Bellorini Barbara e Biondi Cristiana, in rappresentanza della minoranza. Delibera di designare membri in seno alla Commissione Comunale per l’ammissione agli appartamenti di Casa Boghi i Consiglieri, signore Wolf Elisabetta in rappresentanza della maggioranza e Mansini Laura in rappresentanza della minoranza. Designa membri della Commissione comunale cui è demandato il compito di formare gli elenchi dei cittadini, residenti nel Comune, che siano in possesso dei requisiti per le funzioni di Giudice Popolare di Corte d’Assise e di Corte d’Assise di Appello, i signori Turri Claudio in rappresentanza della maggioranza e Mansini Laura in rappresentanza della minoranza. Delibera di ricostituire la Commissione comunale per l’ambiente e per le problematiche del sistema 56
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di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, come segue: l’Assessore all’ambiente, quale Presidente; Antoniolli Giorgio e Valentinotti Maurizio, rappresentanti della maggioranza e Ciola Gabrielle e Fedrizzi Adriano, rappresentanti della minoranza. Delibera di procedere, nell’ambito dei lavori di “Interventi di adeguamento di Via Andanta tra i Comuni di Calceranica al lago e Caldonazzo e collegamenti con la viabilità principale” alla rettifica del tracciato della strada comunale contraddistinta dalle pp.ff. 5448 e 5529 C.C. Caldonazzo di proprietà del Comune di Caldonazzo, mediante permuta di superficie con le pp.ff. 4204 e 4205 C.C. Caldonazzo di proprietà del signor Menegoni Marco, residente a Caldonazzo, il tutto con compensazione delle superfici quantificate in via provvisoria in m2 407, salvo le risultanze del tipo di frazionamento e secondo quanto previsto dall’elaborato grafico di data agosto 2010, redatto dall’Ing. Bruno Gobbi Frattini dello studio Atagroup con sede a Trento; delibera di procedere alla declassificazione delle pp.ff. 5448 e 5529 C.C. Caldonazzo da bene pubblico a bene patrimoniale con contestuale classificazione a bene pubblico della superficie che si acquisirà dalle pp.ff. 4204 e 4205 C.C. Caldonazzo. Adotta il nuovo Regolamento per il diritto di informazione e di accesso ai documenti amministrativi, precisando che, dalla data di entrata in vigore del nuovo regolamento viene meno l’efficacia del precedente regolamento approvato con deliberazione consiliare n. 11 di data 13 aprile 1999 relativamente al capo IV. Approva rettifiche formali al vigente Regolamento Edilizio Comunale, demandando al parere della Commissione Urbanistica le due variazioni sostanziali di cui all’art. 21, 1° comma, lettera e) (Sul) con riferimento alle legnaie e all’art. 79, lett. b), in ordine alla superficie di illuminazione riferita ai sottotetti destinati ad abitazione; approva conseguentemente il nuovo testo coordinato del Regolamento Edilizio Comunale composto da numero 125 articoli in recepimento delle rettifiche e delibera di pubblicare il regolamento all’albo comunale e sul sito internet del Comune di Caldonazzo. Seduta del 13 ottobre 2010: Il Consiglio Comunale approva con voto favorevole unanime (n. 15 voti favorevoli su n. 15 Consiglieri presenti e votanti) la seguente mozione: Ipotesi di sbocco nel territorio comunale di Caldonazzo dell’autostrada Valdastico. PREMESSO CHE: di quest’ opera si discute da circa 40 anni, coinvolgendo vari livelli Istituzionali e di conseguenza creando un notevole dibattito in tutti gli organi di informazione, dai quotidiani locali e nazionali, dalle radio alle televisioni, nonché nei vari blog e che di recente anche la Comunità di Valle Alta Valsugana-Bersntol è stata investita della questione CONSIDERATO CHE: • a detta di alcuni si registra in Valsugana un mutato clima Dicembre2010
attorno alla questione della Valdastico ed un largo favore verso il completamento del tratto trentino; • le implicazioni economiche, ambientali, di salute e di qualità della vita che gravano sulla viabilità trentina potrebbero in parte essere contenute attraverso il dirottamento di una parte del traffico sulla nuova arteria e sarebbero ormai un dato acquisito e comunemente atteso; • secondo alcuni gruppi economici della Bassa Valsugana l’ipotesi di completamento dell’ autostrada Valdastico, dal paese di Piovene Rocchette alla Valsugana, porterebbe un indubbio beneficio in termini economici, turistici e commerciali a tutta la valle; • una delle ipotesi ventilate è che l’autostrada in questione possa innestarsi sulla statale della Valsugana sbucando dal vicino Veneto proprio sul territorio di Caldonazzo • il danno che i cittadini e l’intera piana di Caldonazzo si troverebbero a subire in conseguenza di un simile ipotesi progettuale fa riemergere nella popolazione locale, antichi timori e apprensioni circa il rischio per la salute pubblica e per l’integrità del territorio • il perdurare ed il diffondersi di queste notizie compromette l’immagine del nostro paese; • lo sbocco dell’autostrada nella piana di Caldonazzo sarebbe assolutamente devastante per tutto il nostro territorio, pertanto esso è totalmente inaccettabile; RITENUTO CHE: 1. per l’impatto paesaggistico e sul territorio l’opera, che verrebbe a passare a poche centinaia di metri dal nostro bellissimo lago, causerebbe un deturpamento inimmaginabile dell’ambiente nonché del pregiato territorio agricolo 2. per il sistema viario, non ve dubbio, che un tratto autostradale ha senso solo se si immette in un’altra autostrada; solo a queste condizioni si inserirebbe razionalmente nel sistema della viabilità trentina, che ha nell’asse del Brennero la sua spina dorsale; 3. per la vivibilità del paese, l’intervento farebbe affluire una notevole mole di traffico, con conseguente peggiora-
mento della qualità della vita dei residenti causata dall’inquinamento dell’aria ed acustico e dall’eccessivo affollamento; 4. è auspicabile che i progetti di potenziamento viabilistico in favore della Valsugana si orientino piuttosto verso in tanto sospirato tunnel sotto il colle di Tenna, l’ammodernamento dell’asse ferroviario e lo sviluppo della rete della cosiddetta Metroland; 5. per le politiche turistiche della Valsugana, improntate sulla fruizione open-air del territorio, (laghi, bici, castelli, gastronomia) la qualità dell’aria, dell’acqua e dell’ambiente in generale sono l’aspetto alla base dell’offerta turistica e questo significa la difesa del territorio e dell’ecosistema ; 6. anche il vice presidente della Provincia, l’assessore Alberto Pacher, ha osservato come questo sia un tema su cui si discute ad intermittenza da molti anni e sul quale il governo della provincia si è espresso più volte, se non altro evitando di inserire nei propri programmi di sviluppo e previsione viabilistica l’opera in questione. Per tutto quanto sopra espresso e considerato il Consiglio Comunale di Caldonazzo IMPEGNA il Sindaco e la Giunta Comunale a opporsi a qualunque ipotesi di realizzazione della Valdastico sul proprio territorio ed a manifestare con fermezza posizione ufficiale dell’Amministrazione Comunale di Caldonazzo in tutte le sedi Ufficiali al fine di tutelare la popolazione locale e il suo territorio. IMPEGNA il Sindaco ad incontrare il futuro Presidente della Comunità di Valle e la Giunta Provinciale per chiedere con forza che si metta in sicurezza la Statale 47 della Valsugana, si avvii il progetto esecutivo del tunnel sotto il colle di Tenna mettendo in sicurezza la stessa sopravvivenza del lago, si ponga fine ad illazioni e scontri su ipotetici percorsi dell’autostrada della Valdastico, con una presa di posizione chiara e precisa delle autorità provinciali sulla questione, tenendo presente che la Valsugana, Alta e Bassa sono sature di traffico, servite per quanto serva dall’attuale Statale 47 e, soprattutto che si trovino soluzioni alternative al traffico su gomme potenziando la viabilità su rotaie. Seduta del 25 novembre 2010: Il Consiglio Comunale nomina, quale rappresentante del Comune di Caldonazzo nell’Assemblea della Comunità Alta Valsugana e Bersntol il Consigliere comunale signor Turri Claudio. Designa rappresentanti del Comune in seno al Comitato di Gestione dell’Asilo Infantile Privato di Caldonazzo le signore Rigon Tiziana, in rappresentanza della maggioranza e la signora Rastelli Grazia, in rappresentanza della minoranza. Delibera di accettare il trasferimento a titolo gratuito, da parte della Comunità Alta Valsugana e Bersntol, delle pp.ff. 1704 e 1705 C.C. Caldonazzo di complessivi m² 4.815, che erano state destinate a discarica inerti, definitivamente chiusa e bonificata come da verifica dell’A.P.P.A. della Provincia Autonoma di Trento. a cura di Miriam Costa
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Provvedimenti&Delibere PRINCIPALI PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAL SEGRETARIO COMUNALE E DAI RESPONSABILI DEI SERVIZI Nel periodo dal 1° luglio al 22 novembre 2010 sono state adottate n. 65 determinazioni. Si elencano di seguito le principali: Determinazioni del Segretario Comunale: 21.09.2010 Proroga il contratto di impiego a termine a tempo parziale (18 ore settimanali) per il periodo dal 01.10.2010 al 27.10.2010, con la signora Nanni Anna assunta con la qualifica di “Assistente Contabile” – C base, per la sostituzione di personale dell’Ufficio Ragioneria assente per aspettativa. 25.10.2010 Affida a GISCO S.r.l. di Pergine Valsugana l’installazione e configurazione del programma per la gestione di provvedimenti amministrativi “Atti Amministrativi”, quali deliberazioni e determinazioni e per la pubblicazione automatica degli stessi nel sito e all’albo informatico come prescritto dalla recente normativa per la spesa complessiva di € 3.012,00. Determinazioni del Funzionario responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale: 01.07.2010 Acquista dalla Ditta A.L.P.I. di Trento n. 10.000 sacchetti per la raccolta deiezioni canine per i n. 20 contenitori collocati su tutto il territorio comunale per la spesa di complessivi € 1.080,00. 13.07.2010 Acquista dalla Ditta Murara Ruggero di Caldonazzo, una scala a castello in alluminio da collocare presso il Cimitero, da mettere a disposizione dei cittadini per l’effettuazione della manutenzione o deposizione di fiori nei loculi-ossario collocati più in alto, per la spesa di € 495,60. 15.07.2010 Appalta alla Ditta Astegher S.r.l. di Caldonazzo i lavori di ricostruzione di un tratto di muro in Località Spiazzo Alto a Monterovere avverso il corrispettivo di complessivi € 1.560,00. Acquista dalla Famiglia Cooperativa Alta Valsugana di Caldonazzo, le vettovaglie per il fabbricato uso servizi sito in Località Seghetta di Monterovere concesso in uso all’Associazione Valsugana Climbing con sede a Caldonazzo per una spesa complessiva di € 998,26. 16.08.2010 Affida alla Ditta Prati Giorgio di Caldonazzo il carico, trasporto e smaltimento di rifiuti prodotti dall’attività del cantiere comunale per il compenso di complessivi € 4.320,00. 02.09.2010 Determina l’attivazione, mediante la Società NGL S.p.A. di Settimo Milanese (MI) della connessione ADSL e l’acquisto di router da XFLOW S.r.l. di Padova, per l’ambulatorio medico per una spesa complessiva di € 304,80. 09.09.2010 Incarica la Ditta Ciola Elio S.r.l. dell’esecuzione di interventi di manutenzione dell’impianto trattamento aria e impianto di riscaldamento presso la scuola elementare per una spesa di € 1.941,60. 24.09.2010 Affida alla Ditta Ciola Elio S.r.l. di Caldonazzo, lavori di manutenzione ordinaria della rete ac58
NotiziarioCaldonazzese
quedottistica per il corrispettivo di € 893,77. Incarica la Ditta SINT ROC & ECOGRIPS DI Arco, della verifica/controllo annuale della parete di arrampicata presso il Palazzetto comunale per la spesa di € 960,00. 22.10.2010 Acquista dalla Ditta MARCHIOL S.r.l. di Villorba (TV), componenti di ricambio per luminarie natalizie per complessivi € 585,71. 05.11.2010 Incarica la Ditta CONQUEST di Campodarsego (PD), della sostituzione del motore di sollevamento dell’impianto basket mobile presso il Palazzetto comunale per una spesa complessiva di € 1.020,00. 15.11.2010 Incarica STET S.p.A. di Pergine Valsugana, degli aumenti di potenza presso sei punti di consegna delle linee dell’illuminazione pubblica del paese per una spesa di € 3.168,44. Determinazioni del Funzionario responsabile dell’Ufficio Ragioneria: 24.08.2010 Incarica la EMMETRE S.r.l. di Trento, di effettuare interventi tecnico-informativi presso gli Uffici comunali per una spesa di € 1.564,80. 06.09.2010 Determina l’acquisto, presso XFlow S.r.l. di Padiva, di antivirus e sistemi di backup per gli uffici comunali per una spesa complessiva di € 2.660,40. 29.09.2010 Acquista da TECNOBIT S.r.l. di Taio, attrezzature informatiche (n. 6 computer) e da XFlow S.r.l. di Padova n. 10 licenze del sistema antivirus, per gli uffici comunali per la spesa complessiva di € 5.088,00. 04.10.2010 Acquista presso Algebra S.p.A. di Trento, espansioni di memoria per il server del Municipio per complessivi € 477,60. 16.11.2010 Acquista da Techne Security S.r.l. di Modena, un pacchetto da n. 15 licenze del software antivirus Kaspersky Open space Security allineate alla scadenza delle licenze già in possesso del Comune (un anno) per complessivi € 360,00. A cura di Miriam Costa Dicembre2010
Agenda del cittadino Giunta comunale l sindaco Giorgio Schmidt Affari istituzionali, lavori pubblici, personale, rapporti con le località Brenta e Lochere, rapporti con le società partecipate. Progetto Speciale: piste ciclabili. Ricevimento: Lunedì dalle 6.30 alle 7.30 e Martedì dalle 17 alle 19 Email: sindaco@comune.caldonazzo.tn.it l vicesindaco Matteo carlin Ambiente, ecologia, edilizia abitativa privata e agevolata, energie rinnovabili e risparmio energetico, gestione rifiuti, lavori socialmente utili, trasporti e mobilità, urbanistica, viabilità e parcheggi. Progetto speciale: Centro giovani, valorizzazione centro storico. Ricevimento: Martedì dalle 16 alle 17 Giovedì dalle 17.30 alle 19 Email: matteo.carlin@comune.caldonazzo.tn.it l assessori Claudio battisti Arredo urbano e parchi, attività economiche (industria, artigianato, commercio, turismo), foreste, rapporti con associazioni e volontariato, sport. Progetto speciale: strutture per associazioni. Ricevimento: Martedì dalle 10 alle 12 Giovedì dalle 17 alle 19 Rinaldo pola Agricoltura, bilancio, comunicazione istituzionale, infrastrutture, patrimonio comunale, Polizia municipale, tributi. Progetto speciale: snellimento e semplificazione amministrativa. Ricevimento: Lunedì dalle 6.30 alle 7.30. Martedì dalle 16 alle 17 Elisabetta wolf Biblioteca, cultura, istruzione, manifestazioni culturali e ricreative, politiche sociali giovanili, sanità, sportello del cittadino. Progetto speciale: Asilo Nido, Centro anziani. Ricevimento: Martedì dalle 9 alle 13 l segretario comunale dott. Fiorenzo malpaga Ricevimento: dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 12 Email: segretario@comune.caldonazzo.tn.it
Uffici comunali Tel. 0461.723123
comune@comune.caldonazzo.tn.it www. comune.caldonazzo.tn.it Orari ufficio tecnico e ragioneria Dal lunedì al venerdì ............ dalle 10.30 alle 12.30 Giovedì ...........................................dalle 16 alle 17 ufficio Anagrafe, stato civile, commercio e segreteria Dal lunedì al venerdì ...................dalle 9 alle 12.30 Lunedì e giovedì ............................dalle 16 alle 17 ufficio tributi Lunedì, martedì e mercoledì............ dalle 8 alle 10 biblioteca Dal lunedì al venerdì ...................... dalle 14 alle 19 Martedì e venerdì ........................... dalle 10 alle 12
Amnu
centro raccolta materiali
Lunedì, martedì e giovedì....dalle 13.30 alle 18.30 Sabato.......dalle 18 alle 12 e dalle 13.30 alle 18.30 sportello presso municipio
Martedì ............................................. dalle 8 alle 10 Informazioni:....................................... 0461.530265
Polizia locale
Telefono 1............................................ 0461.502580 Telefono 2............................................ 0461.512543 Mobile.................................................. 348.3037354 Fax ....................................................... 0461.502555
Altri numeri utili Ambulatorio medico.................... 0461.724913 Ambulatorio pediatrico............. 0461.724277 carabinieri....................................... 0461.723979 canonica.......................................... 0461.723134 farmacia comunale..................... 0461.723121 informazioni turistiche............. 0461.723192 Palazzetto comunale..................0461.718105 poste italiane..................................0461.723117 scuola elementare...................... 0461.723478 scuola materna............................ 0461.724658 vigili del fuoco.............................. 0461.724555
e cercherò di tenerlo con me tutto l ’anno.”
Charles Dickens
A tutti un augurio di Buon Natale
e di un sereno 2011
Presepe in Via della Villa. Foto: Saverio Sartori
“Onorerò il Natale nel mio cuore