Capitolo campione 25 - Storia anch'io (Umanistica SS1)

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anch'ioStoria

Il Medioevo
STEAM

Il declino dell’Impero romano

ifilidella Storia

Nel III secolo l’Impero romano affronta una grave crisi: il potere degli imperatori è sempre più debole, mentre ai confini premono le popolazioni barbariche. In questo contesto inizia anche a diffondersi il cristianesimo: questa nuova religione è contrastata dalle autorità romane, ma offre grande speranza ai fedeli, che si riuniscono in segreto e continuano a praticare la fede, nonostante le persecuzioni. Per governare meglio, l’imperatore Diocleziano introduce importanti riforme, come la divisione dell’Impero in quattro parti, ognuna governata da un augusto o un cesare e ognuna con una capitale, tra cui Milano 1 . Il nuovo imperatore Costantino cambia ancora le carte in tavola: fonda una nuova capitale, Costantinopoli 2 , spostando così il centro del potere dell’Impero verso Oriente.

Inoltre con l’Editto di Milano garantisce la libertà di culto ai cristiani. Successivamente, l’imperatore Teodosio proclama il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero nel 380 d.C. La divisione definitiva dell’Impero nel 395 d.C. tra Impero d’Occidente e Impero d’Oriente segna la fine del ruolo di Roma 3 come capitale a favore di Costantinopoli. Questo momento storico apre la strada al declino definitivo dell’Impero d’Occidente, che culminerà con la sua caduta nel 476 d.C., come vedremo nel prossimo capitolo.

in questo capitolo 284 d.C. Diocleziano diventa imperatore e introduce la tetrarchia

1. milano Una delle capitali della divisione in prefetture messa in atto da Diocleziano.

2. costantinopoli

Fondata da Costantino nel 324 d.C., diventa il nuovo centro politico e religioso dell’Impero romano d’Oriente.

3. roma Antica capitale dell’Impero, perde la sua centralità politica dopo la fondazione di Costantinopoli.

Parte governata da Diocleziano

Parte governata dal cesare di Diocleziano

Parte governata da Massimiano

Parte governata dal cesare di Massimiano

324 d.C. Costantino unifica l’Impero

313 d.C.

Editto di Milano: Costantino concede la libertà di culto

OSSERVA su HUB Maps la carta I confini imperiali nel II secolo

RISPONDI � In che modo cambia l’estensione dell’Impero dal II al III secolo?

ACCEDI alla linea del tempo interdisciplinare per esplorare gli eventi più importanti del periodo.

378 d.C.

Battaglia di Adrianopoli: il popolo barbaro dei Visigoti sconfigge i Romani

380 d.C.

Editto di Tessalonica: il cristianesimo è religione ufficiale dell’Impero

395 d.C. L’Impero romano si divide in due parti: Oriente e Occidente

LA CRISI DELL’IMPERO ROMANO

I PLEBEI sono gli appartenenti alla “plebe”, termine che in latino significa “popolo” e indica le classi sociali più povere.

CITTADINANZA è la condizione di appartenenza a uno Stato. Tale condizione si associa a una serie di diritti e di doveri di cui i cittadini partecipano.

Entra nel testo

Individua nel testo i problemi che stavano emergendo nell’Impero ed elencali qui sotto (usa una o due parole).

ô ô

Disuguaglianze sociali

Diffusione del cristianesimo

ô

Pressione dei barbari

i fili della Storia

Immagina di vivere nell’Impero più ricco e potente della storia: così dovevano sentirsi i Romani nel II secolo d.C. Tutti i periodi d’oro sono però destinati a finire: povertà, epidemie, la minaccia di popoli ostili ai confini e una nuova religione gettano l’Impero nel caos. Ad approfittarne è l’esercito, che acquista sempre più potere, persino quello di scegliere l’imperatore.

1 Il “secolo d’oro” dell’Impero

Nel II secolo d.C. l’Impero romano visse un lungo periodo di stabilità e di prosperità (= ricchezza e benessere ); per questo motivo gli storici parlano di “secolo d’oro” dell’Impero. Raggiunse inoltre la sua massima estensione (= grandezza) con le imprese militari dell’imperatore Traiano in Medio Oriente e in Europa orientale, dove conquistò la Dacia (l’attuale Romania).

L’Impero era ben amministrato, le province godevano di un’ampia autonomia e le tasse non erano molto pesanti. La rete di comunicazione era efficiente (= ben funzionante) e questo favorì gli scambi commerciali. In questo periodo nacquero nuove città e quelle che già esistevano divennero più grandi.

Fissa le idee

Nel II secolo l’Impero romano è ricco, stabile e ben governato.

2 I problemi dell’Impero

Anche se la situazione si presentava nell’insieme positiva, iniziavano a emergere alcuni problemi:

ô c’erano grandi disuguaglianze sociali. In particolare, solo la classe sociale più elevata godeva delle ricchezze dell’Impero; la maggioranza delle persone, cioè i � plebei poveri e chi abitava nelle colonie e non aveva la � cittadinanza romana, era invece poco tutelata (= protetta) dalla legge;

ô si stava diffondendo la religione cristiana, che le autorità romane, come vedremo nella prossima Lezione, consideravano un grave pericolo per la stabilità dell’Impero;

ô alle frontiere aumentava la pressione delle popolazioni non romane. Questi popoli nomadi o seminomadi, considerati rozzi e non civilizzati, erano chiamati con disprezzo barbari (▶ Punto lessico, p. 28). L’imperatore Marco

Aurelio (161-180), per esempio, dovette affrontare gli attacchi di alcune di queste popolazioni: i Parti in Medio Oriente e le popolazioni germaniche ai confini settentrionali dell’Impero.

Fissa le idee

Nella società romana del II secolo d.C. ci sono molte disuguaglianze e si diffonde la religione cristiana; inoltre, i barbari minacciano i confini dell’Impero.

3 Le cause della crisi

Dagli inizi del III secolo d.C., l’Impero romano affrontò una grave crisi, cioè un profondo cambiamento: il periodo di prosperità, espansione e sviluppo del “secolo d’oro” era finito e stava per cominciare un’epoca di instabilità politica e conflitti sociali

Le cause di questa crisi furono diverse.

ô Per difendere le frontiere dalla pressione dei popoli barbari che vivevano ai confini, fu necessario spendere sempre più denaro: esso serviva a mantenere gli eserciti, ma anche a costruire mura più robuste per proteggere le città dagli attacchi dei barbari.

ô Per affrontare queste spese, gli imperatori aumentarono le tasse, e così la popolazione si impoverì

ô L’Impero fu colpito da una grave inflazione, cioè da un aumento del prezzo delle merci. Questo scatenò una crisi economica che portò alla rovina molti piccoli commercianti, artigiani e agricoltori.

ô Poiché uomini e risorse erano impegnati alle frontiere per respingere i barbari, nelle campagne molti piccoli agricoltori abbandonarono le loro terre, che divennero di proprietà di poche persone.

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La fine dell’Impero romano d’Occidente

nel testo

Riordina i tre fenomeni elencati di seguito (prima la causa, poi l’effetto).

3

2 1

Crisi economica

Aumento delle tasse

Spese militari

In questo mosaico viene raffigurata una scena di caccia in Africa (puoi riconoscere alcuni animali che vivono nel continente, come il leone e l’antilope).

L’Impero romano, all’epoca, si estendeva infatti anche in Nord Africa e Medio Oriente.

Entra

ANARCHIA mancanza di governo e di istituzioni che riescano a mantenere l’ordine e l’organizzazione di uno Stato.

ô Iniziò a scarseggiare il lavoro e aumentò il numero dei disoccupati; inoltre, a causa della diminuzione dei salari (= stipendi), anche chi aveva un lavoro non riusciva a mantenere la famiglia. ô Infine si diffusero gravi epidemie (= malattie infettive che si diffondo rapidamente) che provocarono milioni di morti.

Fissa le idee

Nel III secolo d.C. inizia un periodo di crisi: aumentano le tasse, la popolazione è sempre più povera e si diffondono gravi epidemie.

4 Il potere dell’esercito

Nei decenni successivi il potere dell’imperatore divenne sempre più debole: in cinquant’anni vi furono più di venti imperatori, ma nessuno di essi riuscì a risolvere i problemi dell’Impero. Anche le istituzioni che governavano lo Stato persero via via la loro autorità e per l’Impero iniziò una fase di forte instabilità politica.

A trarre vantaggio da questa situazione fu l’esercito, che diventava sempre più importante: se prima erano i senatori a nominare gli imperatori, adesso lo facevano i soldati. Ecco perché questo periodo è definito dagli storici “ � anarchia militare”. Furono cinquant’anni di gravi e sanguinosi conflitti, in cui molti imperatori vennero uccisi dai loro avversari politici.

Fissa le idee

Il potere dello Stato è debole e sono i soldati a nominare l’imperatore.

Organizza le informazioni

Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

II secolo d.C.

● CHI ● QUANDO ● CHE COSA

III secolo d.C.

vive un ma ci sono infatti vive un quindi

• grandi disuguaglianze sociali

• diffusione del

• aumentano le tasse

• la popolazione è più povera

• si diffondono gravi

cristianesimo epidemie dell’esercito

lo Stato si indebolisce

• pressione dei popoli barbari periodo di stabilità e benessere periodo di crisi

aumenta il potere

IMPERO ROMANO

LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO

i

fili della Storia

Come abbiamo visto l’Impero è nel caos e le disuguaglianze sociali sono sempre più forti.

È così che comincia a farsi strada una nuova religione: il cristianesimo predica l’esistenza del Regno di Dio e riempie di speranza le classi sociali più disagiate.

I Romani, d’altro canto, guardano con sospetto i cristiani, perché mettono il loro Dio al di sopra delle leggi dello Stato. Così, mentre i cristiani si organizzano in comunità, le autorità romane cominciano a perseguitarli.

1 Il cristianesimo: una nuova religione

Nel II secolo, aveva iniziato a diffondersi nei territori dell’Impero una nuova religione: il cristianesimo.

A differenza della religione politeista dei Romani, il cristianesimo era monoteista. Nasceva dalla predicazione di Gesù Cristo, vissuto in Palestina nel I secolo, che si presentò come il figlio di Dio, inviato sulla terra per diffondere il suo messaggio di salvezza.

La sua vita, le sue azioni e le sue parole furono raccontate da alcuni suoi seguaci in un insieme di testi chiamati Vangeli (Vangelo deriva dal greco e significa “buona notizia”).

Il cuore del messaggio di Gesù è l’esistenza del Regno di Dio, dove vale una giustizia superiore a quella umana e l’amore per il prossimo è in grado di superare le differenze sociali.

La predicazione (= diffusione degli insegnamenti ) di Gesù era infatti rivolta a tutti i ceti sociali, agli uomini come alle donne, e questo apparì rivoluzionario e pericoloso alle autorità romane.

La religione cristiana ebbe successo inizialmente nelle classi più povere, che vedevano nel messaggio cristiano una speranza di riscatto (= liberazione) dalla loro condizione sociale profondamente svantaggiata. In seguito si diffuse anche tra i ceti più colti e ricchi, che abbandonavano gli dèi romani, i loro miti e i rituali sfarzosi, alla ricerca di una religione da praticare in modo più spirituale e personale.

Fissa le idee

Il cristianesimo è una nuova religione che si diffonde nell’Impero. All’inizio il messaggio di salvezza cristiano ha successo soprattutto tra le classi sociali più povere.

In questo bassorilievo è raffigurato uno dei simboli cristiani più noti: Gesù è come un buon pastore che salva il suo gregge.

ô Entra nel testo

Individua nel testo i due significati della parola “chiesa” ed elencali qui sotto.

ô

Assemblea

L’insieme delle comunità cristiane

2 Le prime comunità cristiane

Le prime comunità di cristiani erano guidate da tre figure principali:

ô gli anziani, che spiegavano la dottrina (= princìpi, insegnamenti più importanti) e celebravano l’� eucarestia;

ô i vescovi, che accompagnavano la comunità nella preghiera e nella predicazione, e controllavano che i fedeli vivessero imitando i comportamenti e seguendo gli insegnamenti di Gesù;

ô i diaconi (= assistenti), che amministravano i beni delle comunità, ricavati dalle offerte dei fedeli, e ne curavano la distribuzione ai poveri.

EUCARESTIA rito cristiano in cui il pane viene consacrato e condiviso.

Leggi la carta

Osserva la carta e rispondi alle domande.

ô Dove sorgono le prime comunità cristiane della Penisola italiana?

Milano, Aquileia, Ravenna, Perugia, Roma, Capua e Napoli

ô Il cristianesimo si diffonde solo all’interno dei confini dell’Impero romano?

No, anche a est dei suoi confini

Inizialmente i vescovi erano scelti dagli apostoli, cioè dai primi seguaci di Gesù, ma in seguito vennero eletti dalle comunità dei fedeli e cominciarono a gestire l’organizzazione delle comunità. Più tardi, nel V secolo, il vescovo di Roma divenne la guida della cristianità d’Occidente e venne chiamato papa (“padre”). Nel III secolo le comunità cristiane si consolidarono e si diffusero in tutti i territori dell’Impero romano. Alle singole comunità cristiane fu dato il nome di “chiese”, dalla parola greca che significa “assemblea, riunione”; in seguito il termine “chiesa” iniziò a essere usato anche per indicare l’insieme di tutte le comunità cristiane.

La diffusione del cristianesimo

Oceano

Atlantico

Con ne dell’Impero romano

Comunità cristiane nel I e II secolo

Diffusione del cristianesimo nel III secolo

Diffusione del cristianesimo all’inizio del IV secolo

Costantinopoli

Svolgi le attività su HUB Maps

Mar Mediterraneo
Mar Nero
Ravenna
Perugia
Aquileia Roma Napoli
Capua
Cartagine
Cirene
Alessandria
Gerusalemme Tarso
MAPS

Poiché erano mal viste dai Romani, le prime comunità cristiane si riunivano di nascosto nelle catacombe, gallerie sotterranee che venivano usate anche per seppellire i morti.

Fissa le idee

3 Le autorità romane e il cristianesimo

I cristiani apparivano alle autorità romane come una comunità chiusa e dai comportamenti stravaganti. I fedeli vennero spesso accusati di essere dei ribelli, di provocare disgrazie e di compiere diversi crimini, tra cui la pratica di sacrifici umani.

Inoltre i cristiani non celebravano il culto dell’imperatore e gli altri riti religiosi romani, e per questo erano considerati pericolosi per la stabilità dell’Impero. Nonostante ciò, nel corso del III secolo il numero dei cristiani aumentò. Il messaggio di Gesù, infatti, veniva accolto con favore ( = in modo positivo) in una società che diventava sempre più ingiusta: i poveri si convertivano alla nuova fede, che da una parte donava loro speranza e dall’altra anche un concreto sostegno economico grazie alle donazioni raccolte tra i fedeli più ricchi e distribuite dai diaconi.

Fissa le idee

I Romani guardano i cristiani con sospetto, ma la nuova fede continua a diffondersi.

Sottolinea nel testo perché i Romani diffidano dei cristiani. Entra nel testo

PUNTO LESSICO

MARTIRE

CHE COSA SIGNIFICA? ▶ In origine la parola designava gli apostoli, cioè i testimoni della vita e del messaggio di Gesù. Durante le persecuzioni, passò a indicare chi sacrificava la vita per confessare la propria fede

QUAL È LA SUA ETIMOLOGIA? ▶ La parola deriva del greco antico martys, che significa “ testimone”.

COME USIAMO OGGI LA PAROLA? ▶ Oggi la parola indica chi si sacrifica volontariamente, non solo per motivi religiosi ma anche per un ideale o una causa alla quale tiene.

4 Le prime persecuzioni verso i cristiani

Come abbiamo visto (▶ Lezione 1), la diffusione del cristianesimo fu una delle cause dell’instabilità politica e sociale dell’Impero.

I Romani infatti non accettavano gli atteggiamenti – ai loro occhi provocatori (= che incoraggiavano la ribellione) – dei cristiani, che ponevano il loro Dio al di sopra delle leggi dello Stato. Per questo motivo, intorno alla metà del III secolo, mentre le comunità cristiane si espandevano, si verificarono violente � persecuzioni nei loro confronti. Queste persecuzioni, tuttavia, anziché fermare la diffusione del cristianesimo, rafforzarono le comunità. I fedeli che venivano catturati, sottoposti a processo, torturati e uccisi per non aver rinnegato (= abbandonato) la loro religione venivano chiamati “� martiri”: con il loro esempio, incoraggiavano gli altri cristiani a difendere la loro fede e a predicare il messaggio di Gesù a qualunque costo, anche quello della vita.

PERSECUZIONE le azioni compiute contro un gruppo di persone, che si vuole eliminare o scacciare per la fede religiosa o per le idee politiche.

Organizza le informazioni

I cristiani sono perseguitati: chi muore per la fede è chiamato martire. Fissa le idee

Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

una nuova religione monoteista nell’Impero romano

IL CRISTIANESIMO è basata sulla che quindi si diffonde ma tra II e III secolo d.C.

prime comunità cristiane dove nascono le catacombe Vangeli perseguitano

sono guidate dai vescovi e si riuniscono nelle li

i Romani considerano pericolosi i cristiani predicazione di Gesù, raccolta nei

Facciamo il punto

FACCIO SINTESI

1. Completa il testo con le parole mancanti.

confini • merci • tasse • anarchia militare • persecuzioni • monoteisti • cristianesimo • imperatori • crescere

anarchia militare imperatori

Nel III secolo d.C. la buona amministrazione e la prosperità che avevano caratterizzato l’Impero romano nel secolo precedente lasciarono il posto a un periodo di instabilità politica, chiamato “ ”: erano infatti i soldati a eleggere gli , che avevano poco potere e spesso erano uccisi e sostituiti dopo poco tempo. I militari avevano raggiunto un grande potere perché c’era bisogno di loro per difendere i dell’Impero, minacciati dai popoli barbari.

Per pagare i soldati, sempre più numerosi, gli imperatori dovettero aumentare le . Anche il prezzo delle aumentò, quindi crebbe il numero dei poveri.

In questo periodo cominciò anche a diffondersi una nuova religione: il . I cristiani erano (credevano in un solo Dio), quindi non accettavano di venerare l’imperatore come un dio; per questo i Romani li consideravano dei ribelli. Alcuni imperatori ordinarono contro i cristiani, facendoli imprigionare e condannare a morte, ma il numero dei cristiani continuò a .

IMPARO A RAGIONARE

2. Riordina i fenomeni elencati, in modo da collegare cause ed effetti:

a. pressione dei barbari alle frontiere

b. impoverimento della popolazione

c. aumento delle tasse

d. aumento delle spese militari

3. Tra le opzioni seguenti, indica con una crocetta i motivi per cui le autorità romano erano ostili nei confronti dei cristiani:

I cristiani erano organizzati in “chiese” guidate dai vescovi.

I cristiani erano considerati un gruppo chiuso.

I poveri erano stati i primi a diventare cristiani.

LAVORO SUL LESSICO

I cristiani non celebravano il culto dell’imperatore. I diaconi distribuivano ai poveri le donazioni dei ricchi.

I cristiani ponevano Dio al di sopra delle leggi.

4. Completa le frasi, scegliendo il termine corretto tra quelli elencati: cittadinanza • disoccupazione • epidemia • inflazione • anarchia

a. A causa della crescente , la popolazione divenne più povera.

b. Poiché nessun imperatore riusciva a governare in modo stabile ed efficace, si arrivò a una situazione di

c. I prezzi aumentarono a causa di una terribile

d. In conseguenza di una grave , la popolazione diminuì.

e. Per avere dei diritti, era necessario ottenere la .

confini tasse merci disoccupazione anarchia inflazione epidemia cittadinanza 1 4 x x x 3 2 cristianesimo monoteisti persecuzioni crescere

5. Scrivi con parole tue le definizioni delle seguenti parole:

a. Monoteista:

b. Diacono:

AGGIUNGI LE PAROLE NUOVE:

• Persecuzione = azioni compiute contro un gruppo di persone.

• Salario = stipendio.

• •

La testa di una celebre statua che raffigura l’imperatore Costantino.

DIOCLEZIANO E COSTANTINO

ifilidella Storia

Due imperatori provano a mettere ordine nell’Impero: Diocleziano, per amministrarlo meglio, lo divide in due parti. Il suo sistema però non funziona e si apre una lotta per il potere dalla quale uscirà vincitore Costantino. Il nuovo imperatore riunisce l’Impero e concede a tutti i cittadini (anche i cristiani) di professare la loro fede.

1 La tetrarchia

A partire dal III secolo, l’area mediterranea cessò di essere unita politicamente, cioè sottoposta a un solo dominio e governata da un’unica amministrazione. La gestione dell’Impero romano era diventata difficile a causa della sua grandissima estensione, perciò l’imperatore Diocleziano, salito al trono nel 284, decise di dividere l’Impero in due parti, Oriente e Occidente. Ciascuna di queste due parti era ulteriormente divisa in due zone, dette “prefetture”. I quattro territori così ottenuti erano governati da due augusti (= imperatori) e due cesari. Questi ultimi erano scelti dagli augusti per succedere loro al trono alla fine del loro mandato. Uno degli obiettivi di questa organizzazione, che prese il nome di tetrarchia, cioè “governo dei quattro”, era infatti quello di assicurare una successione pacifica.

Con la tetrarchia, l’Impero viene diviso in Oriente e Occidente, mentre il governo è affidato a due augusti e due cesari

Leggi la carta

Rispondi alle domande.

ô In quante parti Diocleziano divide l’Impero?

In quattro parti

ô Quali sono le capitali dell’Impero? Rintracciale sulla carta.

Treviri, Sirmio e Nicomedia

L’Impero diviso fra i tetrarchi

Parte governata da Diocleziano

Parte governata dal cesare di Diocleziano

Parte governata da Massimiano

Parte governata dal cesare di Massimiano

Capitali imperiali della tetrarchia

Svolgi le attività su HUB Maps

Fissa le idee
MAPS
Treviri
Milano
Londra
Cadice
Roma
Cartagine Sirmio Costantinopoli Nicomedia
Antiochia
Alessandria Atene
Mar Nero Danubio
Mar Mediterraneo Oceano Atlantico
Mare del Nord
Ravenna
Milano,

2 Le riforme di Diocleziano

Diocleziano mise in atto altre riforme di grande importanza.

ô Per difendere meglio i confini, rinforzò l’esercito. Questa misura costrinse però lo Stato a spendere grandi somme di denaro.

ô Per ottenere più soldi attraverso le tasse, Diocleziano promosse una � riforma fiscale, facendo un censimento (= conteggio e controllo) di tutte le attività produttive.

ô Per combattere l’inflazione, nel 301 emanò l’� editto sui prezzi, fissando per legge il costo di migliaia di beni e servizi.

ô Con i provvedimenti di Diocleziano migliorarono la difesa dei confini, l’organizzazione dell’esercito e la riscossione (= pagamento) delle tasse.

Diocleziano era preoccupato per la diffusione sempre maggiore del cristianesimo. Temendo che potesse minacciare la stabilità dell’Impero, ordinò sanguinose persecuzioni contro i cristiani, il sequestro dei loro beni e la distruzione dei loro luoghi di culto. Tuttavia queste violenze non riuscirono a fermare la diffusione del cristianesimo.

Fissa le idee

Diocleziano fa delle riforme per governare meglio l’Impero e perseguita i cristiani.

3 L’Impero di Costantino

Nel 305 Diocleziano lasciò il potere e si ritirò a vita privata. Il sistema della tetrarchia non assicurò tuttavia una successione pacifica come previsto dall’imperatore: si scatenarono infatti violente lotte per la successione, che durarono circa un ventennio. Alla fine di questo periodo, nel 324 Costantino assunse la guida di tutto l’Impero.

Dopo la suddivisione in prefetture messa in atto da Diocleziano, egli voleva ricostruire un impero unitario. Anche per questo motivo, scelse come capitale Bisanzio (l’attuale Istanbul, in Turchia), che in suo onore fu ribattezzata Costantinopoli, cioè “la città di Costantino”. La città si trovava infatti a metà strada tra le province orientali e quelle occidentali: si trattava quindi di una posizione strategica per i traffici commerciali, per le relazioni diplomatiche (= con gli altri Stati) e per la difesa dagli attacchi nemici. Costantino cercò di rafforzare l’economia facendo coniare (= produrre) una nuova moneta d’oro, il solidus; rese più efficienti gli uffici dell’amministrazione; aumentò la presenza dei barbari nell’esercito imperiale, perché i soldati arruolati tra i cittadini romani non erano più sufficienti.

Entra nel testo

Sul quaderno, costruisci una tabella a due colonne: nella prima scrivi i provvedimenti di Diocleziano, nella seconda il loro scopo.

RIFORMA FISCALE

cambiamento nella modalità di calcolo e di imposizione delle tasse.

EDITTO ordine scritto da un’autorità religiosa o statale.

Moneta d’argento dell’imperatore Costantino, coniata a Ticinum (attuale Pavia) nel 325.

Fissa le idee

Costantino riunisce l’Impero e sposta la capitale a Costantinopoli.

Entra nel testo

Cerchia nel testo la data in cui i cristiani ottengono il permesso di praticare liberamente la propria religione.

CONCILIO riunione dei capi religiosi più importanti per decidere su princìpi fondamentali della religione cristiana.

ERESIA corrente religiosa non riconosciuta come ufficiale.

4 Libertà di culto per tutti

Con l’editto di Milano del 313 Costantino concesse a tutti i cittadini dell’Impero la libertà di professare (= praticare e predicare) la propria fede religiosa. Grazie a tale provvedimento, i cristiani non furono più perseguitati. Da questo momento in poi iniziarono ad accumulare enormi ricchezze, perché numerosi fedeli lasciavano in eredità alla comunità i loro beni. I sacerdoti furono esentati (= esclusi) dal pagamento delle tasse e la domenica diventò giorno festivo. In questo periodo la Chiesa cristiana iniziò a chiamarsi “cattolica”, da un termine greco che significava “universale”. Costantino decise inoltre che l’imperatore doveva intervenire nelle questioni religiose. Il suo ruolo fu decisivo nel � concilio di Nicea del 325, durante il quale fu condannata l’� eresia ariana, che si stava diffondendo tra le popolazioni barbare. L’arianesimo era un movimento nato nel III-IV secolo dalla predicazione di Ario, un religioso di Alessandria d’Egitto. Egli sosteneva che Gesù non era Dio ma un uomo scelto da Dio per diffondere il suo messaggio.

Fissa le idee

Con l’editto di Milano, si stabilisce la libertà religiosa in tutto l’Impero.

Organizza le informazioni

Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

DIOCLEZIANO Nel 284

diventa imperatore con stabilisce la libertà religiosa in tutto l’Impero

governare meglio l’Impero

che divide l’Impero in Oriente e Occidente

perseguita i affida il potere a due cesari e due imperatori ( )

COSTANTINO Nel 305

per e Milano cristiani tetrarchia

diventa imperatore che riunisce l’Impero e sposta la capitale a Costantinopoli

l’editto di

● CHI
QUANDO
CHE COSA

I BARBARI E L’IMPERO

ROMANO

i fili della Storia

Sembra che i problemi dell’Impero non finiscano mai! Ora a minacciarlo ci pensano i barbari, popoli germanici che valicano i suoi confini scontrandosi con i Romani.

L’imperatore Teodosio riesce ad accordarsi con loro e finalmente sembra tornata la pace. Alla sua morte, però, l’Impero è diviso tra i suoi figli e d’ora in avanti non tornerà più unito.

1 I barbari ai confini dell’Impero

L’obiettivo di Giustiniano era quello di riconquistare le aree che erano cadute I popoli che i Romani chiamavano “barbari” appartenevano a un vasto gruppo di tribù e popolazioni di lingua germanica.

Queste popolazioni, molto varie tra di loro, erano a volte pacifiche, a volte invece molto aggressive. Le tribù germaniche arrivavano dalla Penisola scandinava e dalla Danimarca, ma già da qualche secolo si erano stabilite nell’Europa centro-settentrionale, in un ampio territorio compreso tra la Pannonia (l’attuale Ungheria) e la regione che proprio da loro prende il nome attuale, la Germania. All’inizio del IV secolo molte popolazioni germaniche si erano stanziate (= stabilite) lungo il confine dell’Impero romano. Tra queste: i Sassoni, gli Angli, i Franchi, i Burgundi, gli Svevi, i Vandali, i Visigoti (Goti occidentali) e gli Ostrogoti (Goti orientali).

Fissa le idee

I Romani chiamano “barbari” popoli diversi che parlano lingue germaniche e vivono in Europa centro-settentrionale.

STEAM

La “piccola glaciazione”

La caduta dell’Impero romano d’Occidente non si spiega senza considerare il clima. Tra il 200 a.C. e il 400 d.C., l’Europa godette di un clima più caldo dei secoli precedenti (fino a 2° C in più), favorito da condizioni meteorologiche particolari. Ma intorno al 450 si verificò una “piccola glaciazione”, che perdurò per secoli, abbassando notevolmente le temperature e moltiplicando le inondazioni. Questo freddo estremo, forse scatenato da eruzioni vulcaniche che imbrigliarono la luce solare, ebbe effetti devastanti: raccolti distrutti, carestie, migrazioni di popoli in cerca di terre fertili, conflitti per le risorse divenute rare. Questi eventi dimostrano come variazioni climatiche apparentemente brevi possono segnare profondamente le civiltà. Riconoscerne l’importanza aiuta a comprendere la nostra storia in relazione ai cambiamenti ambientali, evidenziando l’urgenza di affrontare le sfide climatiche attuali.

Entra nel testo

Sottolinea nel testo i luoghi d’origine delle tribù germaniche e cerchia i luoghi in cui si stabiliscono nel IV secolo.

Entra nel testo

Sottolinea nel testo quali attività praticano le tribù germaniche.

2 Attività e organizzazione delle tribù germaniche

Per le popolazioni germaniche la guerra era considerata l’attività più nobile e i guerrieri avevano grande prestigio (= importanza) all’interno della comunità. La loro società era basata sulla famiglia: un insieme di famiglie costituiva il clan e un insieme di clan costituiva la tribù. Queste popolazioni erano seminomadi: intere tribù si spostavano periodicamente, alla ricerca di nuove terre adatte all’agricoltura e al pascolo. Oltre che sull’agricoltura e sulla pastorizia, l’economia delle popolazioni germaniche si basava sulla caccia e sulla � razzia a danno di altri popoli.

Pur non essendo organizzate in uno Stato, queste popolazioni avevano stabilito delle norme per amministrare la giustizia. Erano regole molto importanti per mantenere l’ordine sociale, dal momento che le relazioni fra clan spesso erano difficili. Per esempio, erano previste pene severe per chi tradiva, per chi fuggiva di fronte al nemico e per chi rubava.

RAZZIA attacco compiuto per rubare soldi, bestiame e oggetti preziosi con azioni violente.

Le popolazioni germaniche praticavano religioni politeiste. Ai loro dèi, il principale dei quali era il dio Odino, essi attribuivano le qualità considerate più nobili nella loro società, come il coraggio in guerra o l’abilità nella caccia.

Fissa le idee

I popoli germanici sono seminomadi e guerrieri, la loro società si fonda sulla famiglia.

3 La migrazione degli Unni verso l’Europa

Le relazioni tra Romani e popolazioni germaniche erano pacifiche e gli scambi commerciali tra i due popoli erano piuttosto intensi. Inoltre, come abbiamo visto (▶ Lezione 3), un numero sempre maggiore di barbari fu arruolato dai Romani nell’esercito e così molti di loro ottennero la cittadinanza romana. Talvolta però i barbari varcavano (= superavano) i confini dell’Impero e questo causava delle tensioni tra i due popoli.

Verso la metà del IV secolo l’Impero romano fu investito da nuove migrazioni, destinate ad avere enormi conseguenze. Dalle lontane steppe dell’Asia orientale avanzò infatti verso i territori europei, a nord del Mar Nero, il popolo degli

Questi gioielli dimostrano la raffinatezza degli orafi barbari.

Si trattava di un popolo nomade di origine mongolica. La società degli Unni era organizzata in tribù, guidate dall’anziano considerato più saggio. Gli Unni erano abili guerrieri e si procuravano ciò di cui avevano bisogno attaccando e razziando le popolazioni che incontravano sulla loro strada. Al loro arrivo, le tribù germaniche fuggivano terrorizzate.

Fissa le idee

Nel IV secolo gli Unni si spostano dall’Asia verso l’Europa, attaccando con razzie le popolazioni germaniche.

4 Lo scontro tra Visigoti e Romani

Con la loro migrazione verso l’Europa, gli Unni iniziarono a fare pressione sulle tribù germaniche. Sotto questa spinta, i Vandali si spostarono in altre regioni dell’Impero, tra l’Africa e la Spagna, mentre i Visigoti attraversarono il Danubio, entrando in territorio romano. Inizialmente i Romani permisero ai Visigoti di stabilirsi all’interno dei confini dell’Impero, ma poi i rapporti tra i due popoli divennero sempre più tesi. Il 9 agosto del 378, nei pressi di Adrianopoli, un imponente esercito romano, guidato dall’imperatore Valente, affrontò i guerrieri visigoti di Fritigerno. Lo scontro si concluse con un terribile disastro per le truppe romane e lo stesso imperatore morì in battaglia.

La migrazione degli Unni spinge i Visigoti verso i confini dell’Impero. Nel 378 i Visigoti sconfiggono l’esercito romano nella battaglia di Adrianopoli. Fissa le idee

Una battaglia tra Romani e barbari raffigurata su un sarcofago del III secolo.

Entra nel testo

Cerchia nel testo la data della divisione dell’impero e sottolinea i nomi delle capitali delle due parti.

5 L’Impero sotto Teodosio

FEDERATO un popolo alleato di Roma, che ha stipulato con i Romani un patto (in latino foedus).

Dopo la sconfitta di Adrianopoli, il nuovo imperatore romano Teodosio strinse un accordo con i Visigoti: essi accettarono la condizione di � federati e si impegnarono a non provocare altre tensioni dentro i confini dell’Impero. Teodosio è ricordato, però, soprattutto per l’editto di Tessalonica (380), con cui il cristianesimo diventò la religione ufficiale dell’Impero. Negli anni successivi furono proibiti i culti pagani (= non cristiani), sia quelli pubblici sia quelli privati, e iniziò un periodo di persecuzioni contro i fedeli delle altre religioni. Alla morte di Teodosio (395), l’Impero fu diviso tra i suoi due figli:

ô l’Impero romano d’Occidente, con capitale Milano, andò a Onorio;

ô l’Impero romano d’Oriente, con capitale

Costantinopoli, andò ad Arcadio.

Da quel momento le due parti dell’Impero seguirono due destini diversi.

Si dice che Teodosio (raffigurato nella moneta a lato) fosse un amministratore diligente e un devoto cristiano, dalle abitudini severe.

Fissa le idee

Con Teodosio il cristianesimo diventa la religione ufficiale e dopo la sua morte l’Impero viene diviso in due parti.

Organizza le informazioni

Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

nella battaglia di l’imperatore stringe un accordo con i Visigoti e torna la pace popolo nomade di origine mongolica in Europa centrosettentrionale

sono

nel IV secolo per questo

superano i confini dell’Impero romano

ma popoli seminomadi

che si stabiliscono per sfuggire agli

Unni

Teodosio

Adrianopoli

si scontrano con i Romani

I BARBARI

Facciamo il punto

FACCIO SINTESI

1. Completa il testo, scegliendo l’opzione corretta.

L’IMPERO TRA III E IV SECOLO (LEZIONI 3 E 4)

Diocleziano divise l’Impero in due/tre parti, ciascuna guidata da un cesare/augusto. Ogni augusto doveva nominare il proprio successore, chiamato cesare/augusto. Questo sistema si chiamava tetrarchia/tetralogia. Diocleziano migliorò la riscossione delle tasse e l’organizzazione dell’esercito per difendere i confini/il proprio palazzo. Ordinò anche violente persecuzioni contro i barbari/i cristiani. Alla fine del regno di Diocleziano, il sistema della tetrarchia fallì/funzionò e si scatenarono guerre di successione. Il vincitore fu Costantino, che unificò/divise l’Impero e portò la capitale a Milano/Costantinopoli. Costantino migliorò l’amministrazione e l’economia dell’impero e concesse la libertà di spostamento/religione a tutti, anche ai cristiani.

2. Completa la tabella per sintetizzare le informazioni essenziali sui popoli germanici.

Nomi delle principali popolazioni

Sassoni, Angli, Franchi, Burgundi, Svevi, Vandali, Visigoti, Ostrogoti

Luogo di origine Danimarca e

Luogo di stanziamento

Organizzazione sociale Famiglie,

Attività economiche

Religione

IMPARO A RAGIONARE

Pannonia e attuale Germania clan e tribù Scandinavia

Agricoltura, pastorizia, caccia, razzia

Politeista

3. Nel sistema di governo della tetrarchia, era più importante l’augusto o il cesare?

L’augusto

4. Completa la tabella per spiegare i vantaggi derivanti dallo spostamento della capitale a Costantinopoli.

Vantaggi militari

Per la difesa dagli attacchi nemici

Vantaggi Per la posizione favorevole ai traffici commerciali

Vantaggi Per le relazioni diplomatiche

con altri Stati politici economici

5. I rapporti tra i Romani e i popoli barbari potevano essere buoni o cattivi. Spiega come:

• I rapporti erano buoni, quando commerciavano e

• I rapporti erano cattivi quando

i Germani superavano i confini dell’Impero.

LAVORO SUL LESSICO

6. Inserisci correttamente nella tabella i seguenti termini. riforma fiscale • editto • concilio • eresia • razzia • federato

Ambito religioso Ambito economico Ambito politico/diplomatico

Editto Eresia Riforma fiscale Federato

• i guerrieri germani si arruolavano nell’esercito romano.

AGGIUNGI LE PAROLE NUOVE:

• Censimento = conteggio e controllo.

• Seminomade = che si sposta periodicamente.

Concilio Razzia

PUNT LESSIC

Barbaro

I Romani chiamavano “barbari”

le genti stanziate nell’Europa centro-settentrionale che appartenevano alla famiglia dei Germani. Queste popolazioni venivano dalla Penisola scandinava e dalla Danimarca, ma si erano poi stabilite in un ampio territorio tra la Pannonia (l’attuale Ungheria) e la regione che da loro prende il nome, la Germania.

L’ETIMOLOGIA ▶ Il termine barbaro deriva dal greco e veniva usato dai Romani per indicare chi parlava una lingua diversa, che all’ascolto pareva un balbettio (“bar bar”): quindi, uno straniero.

La vita dei barbari

Le tribù dei barbari erano seminomadi e si spostavano periodicamente, alla ricerca di nuove terre. I loro spostamenti erano migrazioni di migliaia di persone tra uomini, donne, vecchi e bambini. Durante gli attacchi militari i guerrieri vivevano in accampamenti vicini al campo di battaglia.

L’allevamento e l’agricoltura erano le principali forme di sussistenza (= sopravvivenza) di questi popoli, che spesso si spostavano proprio alla ricerca di nuove terre per il pascolo. Tra le tecniche agricole che introdussero nei luoghi dove si spostarono la più comune era il debbio.

Nei loro spostamenti i barbari si scontravano spesso con le popolazioni locali. Le orde barbariche erano minacciose, anche per l’organizzazione militare, che prevedeva l’uSO di armi come la framea e delle barde per i cavalli.

Tribù: gruppi di famiglie che vivono, cacciano, si spostano insieme.

Seminomade: tribù che non è stanziata (= stabilita, collocata) in un luogo fisso e compie spostamenti stagionali. Accampamento: luogo dove vivono le truppe durante un attacco militare, costituito

da tende con giacigli (= letti improvvisati) e rifornimenti.

Pascolo: terreno coperto di erbe spontanee che non vengono falciate (= tagliate) ma lasciate per l’alimentazione del bestiame. Debbio: tecnica agricola, detta anche taglia-e-brucia, che consiste nell’incendio della vegetazione.

Orda: il termine, che indica la comunità dei barbari, significa per estensione una massa disordinata e violenta in movimento.

Framea: specie di asta con una breve punta usata dai Germani, uno dei popoli barbari.

Barda: armatura, spesso di una lega metallica, usata per proteggere i cavalli in battaglia.

accampamento

debbio
pascolo
barda
framea
tribù
seminomadi
pascolo

In sintesi

entra nel testo

Quali sono le cause economiche e le cause politiche della crisi dell’Impero?

Sottolineale nel testo con due colori diversi.

Perché alcuni imperatori iniziano le persecuzioni contro i cristiani?

Perché pensano che siano una minaccia per l’Impero.

Perché sono alleati dei barbari.

Perché distruggono i templi dei Romani.

La crisi dell’Impero romano

Nel III secolo d.C. l’Impero romano entra in crisi. Per difendersi dagli attacchi dei barbari, infatti, l’Impero spende molti soldi, che servono a pagare l’esercito e a costruire mura più solide. Per questo motivo le tasse aumentano, la popolazione diventa più povera e tanti contadini devono abbandonare le loro terre per andare a combattere. C’è meno lavoro e aumentano i prezzi delle merci. Inoltre, a partire dai confini dell’Impero si diffondono gravi epidemie, cioè malattie molto contagiose, che causano milioni di morti. La crisi riguarda sia l’economia e la popolazione sia la politica: inizia un periodo di grande instabilità politica, che gli storici definiscono di “anarchia militare”, perché l’esercito diventa sempre più importante e sono i soldati a scegliere gli imperatori. In cinquanta anni l’Impero ha più di venti imperatori, ma nessuno di essi riesce a risolvere i problemi dell’Impero.

Le origini del cristianesimo

Nel III secolo si diffonde nell’Impero una nuova religione: il cristianesimo. I Romani sono politeisti, cioè credono in molti dei. I cristiani invece sono monoteisti, cioè credono in un solo dio, e per questo motivo non vogliono adorare gli imperatori come divinità. Il cristianesimo annuncia anche un messaggio di giustizia e di uguaglianza tra ricchi e poveri.

Alcuni imperatori iniziano le persecuzioni contro i cristiani, perché pensano che siano pericolosi per la stabilità dell’Impero. Il cristianesimo però continua a diffondersi nell’Impero e i cristiani diventano sempre più numerosi.

Mentre l’Impero romano d’Occidente è in crisi, l’Impero romano d’Oriente, detto bizantino, resta stabile

Diocleziano e Costantino

Nel 284 Diocleziano diventa imperatore e divide l’Impero in quattro parti per controllarlo meglio. Le parti dell’Impero sono affidate a due augusti e a due cesari: questa forma di governo si chiama tetrarchia, cioè “governo di quattro”. Diocleziano ordina anche persecuzioni molto dure contro i cristiani.

Le persecuzioni finiscono nel 313, quando l’imperatore

Costantino approva l’editto di Milano. Con questa legge i cittadini di tutto l’Impero hanno libertà di credere in qualsiasi religione.

Nel 324 Costantino riunifica l’Impero e la nuova capitale è Bisanzio, che viene chiamata Costantinopoli in onore di Costantino.

I barbari e l’Impero romano

Lungo il confine romano vivono molte popolazioni germaniche, che i Romani chiamano barbari. Verso la metà del IV secolo, gli Unni, un popolo che viene dall’Asia, si spostano verso l’Europa. Gli Unni fanno razzie, cioè attaccano i barbari, per prendere cibo, animali e persone. Per questo motivo il popolo germanico dei Visigoti supera i confini dell’Impero romano. Nel 378, i Visigoti sconfiggono i Romani nella battaglia di Adrianopoli e così l’imperatore Teodosio permette ai Visigoti di diventare alleati dell’Impero.

Nel 380, con l’editto di Tessalonica, Teodosio decide che il cristianesimo è la religione ufficiale dell’Impero. Quando Teodosio muore, nel 395, l’Impero viene diviso fra i suoi due figli: l’Impero romano d’Occidente ha come capitale Milano, l’Impero romano d’Oriente ha come capitale Costantinopoli.

Da quel momento le due parti dell’Impero seguono due destini diversi.

▶ Ascolta l’audiosintesi

▶ Scarica il glossario in 7 lingue

entra nel testo

Come si chiama la forma di governo stabilita da Diocleziano?

Sottolinea la risposta nel testo.

Che cosa accade quando gli Unni si spostano dall’Asia verso l’Europa?

Sottolinea la risposta nel testo.

Quali azioni intraprende Giustiniano ricostruire il vecchio Impero romano?

Sottolineale sul testo con colori diversi.

La mappa per ripetere La mappa

▶ Mappa modificabile

▶ Presentazione multimediale

Usa la mappa per ripetere la Lezione. Segui i numeri e costruisci il tuo discorso sul capitolo.

LA CRISI DELL’IMPERO

Le cause Le misure adottate dagli imperatori Le invasioni dei barbari 3

Aumentano le tasse per mantenere l’esercito

La popolazione diventa più povera

Diocleziano divide l’Impero in quattro territori (tetrarchia) e perseguita i cristiani

Costantino riunifica l’Impero e oncede la libertà di culto a tutte le religioni (313)

Nel IV secolo gli Unni si spostano dall’Asia verso l’Europa e compiono razzie

I Visigoti sconfiggono i Romani nella battaglia di Adrianopoli (378) 1 2 4

Le altre popolazioni germaniche superano i confini dell’Impero

C’è instabilità politica e gli imperatori non riescono a risolvere i problemi dell’Impero

Si diffondono gravi epidemie

GUIDA ALL’ESPOSIZIONE

Teodosio stringe un accordo con i barbari e rende il cristianesimo religione ufficiale (380)

L’Impero viene diviso in Oriente e Occidente

1 Spiega perché gli imperatori devono spendere molto denaro per mantenere l’esercito.

2 Prosegui il discorso dicendo come l’esercito diventa sempre più importante e per quale motivo questo periodo storico è definito dagli storici dell’”anarchia militare”.

3 Illustra le misure degli imperatori Diocleziano, Costantino e Teodosio per risolvere la crisi dell’Impero. Soffermati in particolare sulle misure relative alla politica religiosa, spiegando quali conseguenze hanno sulla situazione politica e sociale.

4 Infine, descrivi la società delle popolazioni germaniche e spiega come cambiano nel tempo i rapporti tra barbari e Romani.

STORIA anch’io

Usa gli organizzatori grafici per creare il tuo "diario" del capitolo studiato, annotando ciò che hai imparato e che ti ha colpito maggiormente.

I luoghi

Colora con colori diversi l’Impero d’Oriente e l’Impero d’Occidente.

La parola

▶ Organizzatore personalizzabile

Che cosa significa? Scrivilo con parole tue:

Identikit del personaggio

Chi è il personaggio ritratto? Completa l’identikit.

Usa il tuo lavoro per raccontare ciò che hai imparato. Poi confrontati con i compagni e le compagne e, insieme, realizzate un cartellone condiviso sull’argomento.

Verifica finale

VERIFICO LE CONOSCENZE

1. Trova e correggi gli errori contenuti nelle seguenti frasi. L’esercizio è avviato.

a. Gli storici chiamano il III secolo d.C. “il secolo d’oro” dell’Impero Romano.

Verifica per la classe con Moduli Google

II secolo d.C.

b. Nel III secolo d.C. l’Impero fu colpito da una grave inflazione, cioè la diminuzione del prezzo delle merci.

c. Le comunità cristiane erano guidate dai diaconi.

vescovi

d. Il sistema della tetrarchia fallì e la successione a Diocleziano fu pacifica.

e. Per allearsi con gli Unni, Vandali e Visigoti entrarono nel territorio dell’Impero romano.

Per sfuggire agli Unni si accordò con

f. Teodosio sconfisse e scacciò i Visigoti.

COLLOCO NEL TEMPO

2. Per ogni avvenimento, scegli la data corrispondente tra quelle elencate.

284 • 313 • 387 • 395

a. Diocleziano diventa imperatore.

b. I Visigoti sconfiggono l’imperatore Valente.

c. Costantino emana l’editto di Milano.

d. L’Impero viene definitivamente diviso in due parti.

RIELABORO LE INFORMAZIONI

3. Quali sono i principali problemi che determinarono la crisi del III secolo d.C.?

Le frontiere erano minacciate, aumentavano le tasse, la popolazione si impoverì e fu decimata dalle epidemie. sanguinosa

4. La crescente importanza dell’esercito causò un grave problema: quale?

5. Spiega perché i Romani consideravano i cristiani pericolosi per l’Impero.

I militari nominavano imperatori deboli, che venivano presto sostituiti da altri: è il periodo dell’anarchia militare. Perché erano un gruppo chiuso e si rifiutavano di venerare l’imperatore come un dio, perché erano monoteisti.

6. Diocleziano mise in atto diversi provvedimenti per migliorare la situazione dell’Impero. Indica con una crocetta gli ambiti in cui ebbe successo:

Difesa dei confini

Riforma fiscale

Eliminazione dei cristiani Successione al trono pacifica e ordinata

7. Quali furono le principali conseguenze dell’editto di Milano?

I cristiani non furono più perseguitati, la Chiesa divenne ricca e importante: la domenica divenne un giorno festivo per tutti gli abitanti dell’Impero.

La Storia per la vita

PROBLEM SOLVING

Mettiti nei panni di Utigur, uno dei soldati unni che affronta un viaggio lungo e rischioso per spostarsi dalle steppe dell’Asia orientale alle coste settentrionali del Mar Nero (Lezione 4, paragrafo 3). A partire dallo schema, esponi a voce il tuo punto di vista esprimendoti in prima persona.

MOTIVAZIONI

Perché mi sposto?

LEGAMI

Qual è la mia comunità?

ASPETTATIVE

Che cosa spero di trovare?

Riferisci i risultati ottenuti 1 4 2 3

COMUNICAZIONE EFFICACE – CLIL

Standing at an impressive 13 meters tall, the “Colosso di Costantino” is one of the most significant artworks from antiquity. Sculpted in the 4th century, the statue was rediscovered in the 15th century near the Basilica di Massenzio. Today, only a few large marble fragments remain, including the head, right arm, wrist, right hand, right knee, right shin, right foot, and left foot. Utilizing these original pieces, the team at the Factum Foundation created a sophisticated 3D model and subsequently a full-scale reconstruction of this extraordinary work. This remarkable replica is now on display in the garden of Villa Caffarelli at the “Musei Capitolini” in Rome.

Segna le affermazioni corrette.

Il Colosso di Costantino è un dipinto del IV secolo

X X

La statua originale è in marmo

L’opera si è conservata per intero

La ricostruzione della Factum Foundation è più piccola di quella originale

Il team ha utilizzato la tecnologia 3D

PENSIERO

CRITICO

Nell’Impero romano del IV secolo, una minoranza della popolazione beneficiava delle ricchezze dell’Impero, mentre la maggioranza era scarsamente protetta dalla legge. Secondo te, quali cambiamenti istituzionali o politici possono promuovere una maggiore giustizia sociale?

Segna le affermazioni corrette.

Aumentare le tasse e le imposte sulle classi più povere

Introdurre leggi che garantiscano pari diritti

Ridistribuire le terre ai contadini poveri

CONSAPEVOLEZZA DI SÉ

Ho provato a immedesimarmi in un personaggio storico

Ho compreso i contenuti della fonte in inglese

Ho analizzato il problema affrontato da una parte della popolazione

Fornire sostegno ai meno fortunati

Finanziare progetti militari a beneficio dell’elite

Promuovere l’istruzione per tutte le classi sociali

BASE INTERMEDIO AVANZATO

La Seconda guerra mondiale

ifilidella Storia

La Seconda guerra mondiale inizia il 1° settembre

1939 con l’invasione della Polonia 1 da parte della Germania. La guerra vede contrapposti due blocchi principali: l’Asse, composto da Germania, Italia e Giappone, e gli Alleati, che includono Francia 2 , Gran Bretagna, Unione Sovietica e, dal 1941, gli

Stati Uniti. La guerra si estende rapidamente a tutta l’Europa occidentale e dal 1941 Hitler intraprende l’operazione Barbarossa contro l’Unione Sovietica. Nello stesso anno, il Giappone attacca la base americana di Pearl Harbor 3 , trascinando gli Stati Uniti nel conflitto. I momenti decisivi includono la battaglia di Stalingrado 4 nel 1943, che segna una svolta nella campagna orientale, e lo sbarco degli Alleati in Sicilia 5 , che apre il fronte italiano e porta alla caduta di Mussolini. Nel 1944, con il D-Day in Normandia 6 , gli Alleati avviano la liberazione dell’Europa occidentale, mentre nel Pacifico la guerra culmina con i bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki 7 nel 1945, che portano alla resa del Giappone e alla fine del conflitto. La Seconda guerra mondiale ha cambiato profondamente il panorama geopolitico mondiale, lasciando dietro di sé distruzioni immense e nuovi equilibri tra le potenze mondiali.

nei capitoli precedenti in questo capitolo

1930

1936-1939

Guerra civile in Spagna

1939

La Germania invade la Polonia: comincia la Seconda guerra mondiale

1. POLONIA L’invasione del settembre 1939 da parte della Germania segna l’inizio del conflitto mondiale.

2. FRANCIA Sul fronte occidentale Hitler conquista Olanda, Belgio, Lussemburgo e la parte settentrionale della Francia.

3

3. PEARL HARBOR L’attacco giapponese a Pearl Harbor il 7 dicembre 1941 spinge gli Stati Uniti a entrare in guerra.

4. STALINGRADO Tra il 1942 e il 1943, la battaglia di Stalingrado segna la sconfitta decisiva della Germania sul fronte orientale.

1940

La Germania occupa il Nord della Francia L’Italia entra in guerra al fianco della Germania

1941

La Germania prova a invadere l’URSS

1941

Il Giappone attacca Pearl Harbor: gli Stati Uniti entrano in guerra

PEARL HARBOR

1943

6. NORMANDIA Il 6 giugno 1944 (D-day) gli Alleati sbarcano in Normandia, avviando la liberazione dell’Europa occidentale.

OSSERVA su HUB Maps la carta Le alleanze durante la Seconda guerra mondiale

RISPONDI

ô Confronta l’estensione dei territori occupati dall’Asse con quella dei territori occupati dagli Alleati. Quale delle due è maggiore?

ACCEDI alla linea del tempo interdisciplinare per esplorare gli eventi più importanti del periodo.

5. SICILIA Nel 1943 gli Alleati sbarcano in Sicilia e inizia la liberazione dell’Italia dai nazifascisti.

Sbarco degli Alleati in Sicilia. L’Italia firma l’armistizio con gli Alleati 1945

7. HIROSHIMA E NAGASAKI Nell’agosto del 1945, gli Stati Uniti lanciano due bombe atomiche che portano alla resa giapponese e alla fine della guerra.

Paesi dell’Asse e loro alleati

Paesi e territori occupati o controllati dall’Asse

Coalizione dei Paesi Alleati

Paesi neutrali durante l’intera durata del con itto 1945

Liberazione dell’Italia (25 aprile) 1944

Sbarco in Normandia degli Alleati

Bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki: resa del Giappone e fine della guerra

1

Entra nel testo

Cerca nel testo e sottolinea con colori diversi:

ô qual è l’obiettivo di Hitler;

L’INIZIO DELLA GUERRA

ifilidella Storia

Come abbiamo visto, Hitler vuole espandere lo “spazio vitale” della Germania conquistando territori chiave nell’Europa dell’Est. In un primo momento le potenze europee non intervengono, ma quando Hitler, dopo essersi alleato in segreto con Stalin, invade la Polonia lo scoppio della guerra è inevitabile. I nazisti sono inarrestabili: occupano Belgio, Lussemburgo, Olanda e buona parte della Francia. Solo l’Inghilterra riesce a resistere.

1 L’espansione della Germania

ô quali sono i primi passi per raggiungerlo.

Con la sua aggressiva politica di espansione territoriale, la Germania nazista, di fatto, smetteva di rispettare le regole stabilite dai vincitori del primo conflitto mondiale (▶ Capitolo 4, Lezione 6). In particolare, Hitler voleva riunire tutte le comunità di lingua tedesca che, per effetto del trattato di Versailles, si erano trovate a vivere negli altri Paesi europei. Il Führer voleva conquistare il cosiddetto “spazio vitale”, cioè dei territori a est della Germania in cui trasferire una parte della popolazione tedesca. Per questo, prima strinse un’alleanza con l’Italia (l’Asse Roma-Berlino, ▶ Capitolo 7, Lezione 4) e poi procedette all’annessione (Anschluss, in tedesco) dell’Austria nel 1938.

Vienna, 15 marzo 1938: una folla festante di 200.000 Austriaci accoglie Adolf Hitler.

Poco dopo pretese che alla Germania fossero annessi anche i Sudeti, una regione della Cecoslovacchia (oggi parte della Repubblica Ceca) a maggioranza tedesca. Per risolvere la questione, fu convocata a Monaco una conferenza (settembre 1938) a cui parteciparono Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia. Alla fine, i legittimi interessi della Cecoslovacchia furono sacrificati e Hitler con il patto di Monaco ottenne i Sudeti, ma si impegnò a rinunciare a ulteriori annessioni.

Francia e Gran Bretagna accettarono le richieste di Hitler perché speravano di evitare un conflitto, ma anche perché ritenevano che la Germania fosse un argine (= difesa, protezione) contro l’espansione in Occidente del comunismo sovietico.

Fissa le idee

Secondo Hitler la Germania ha il diritto di conquistare l’Europa orientale e di annettere l’Austria e la regione cecoslovacca dei Sudeti.

2 Il patto di non aggressione fra Germania e Unione Sovietica

Il 15 marzo 1939 le truppe naziste, violando gli accordi di Monaco, occuparono Boemia e Moravia (appartenenti anch’esse alla Cecoslovacchia). Nell’aprile del 1939, Mussolini invase l’Albania. Francia e Gran Bretagna protestarono ma non intervennero, sperando ancora di poter evitare lo scoppio di una guerra. Intanto, però, Hitler avanzava una nuova rivendicazione pretendendo che la Polonia cedesse alla Germania il cosiddetto “corridoio di Danzica”, un territorio che dalla fine della Prima guerra mondiale separava la Prussia orientale dal resto della Germania. Francia e Inghilterra, questa volta, si opposero. Allora Hitler fece una mossa che sorprese tutti: il 23 agosto 1939 Vjačeslav Molotov e Joachim von Ribbentrop, ministri degli Esteri sovietico e tedesco, firmarono un patto di non aggressione. Con il patto Molotov-Ribbentrop il Führer si assicurava la � non belligeranza sui confini orientali in caso di guerra contro Francia e Inghilterra, mentre Stalin metteva al sicuro la Russia da un attacco tedesco. Una clausola segreta dell’accordo prevedeva inoltre la spartizione della Polonia tra Germania e Unione Sovietica. A quel punto Hitler era pronto a invadere la Polonia: la Seconda guerra mondiale era alle porte.

Fissa le idee

Mussolini invade l’Albania. Con il patto Molotov-Ribbentrop Germania e URSS stabiliscono di non farsi guerra.

3

Lo scoppio del conflitto

Il 1° settembre 1939 i carri armati tedeschi invasero la Polonia occidentale. Nel giro di un mese il Paese venne occupato, grazie alla strategia della cosiddetta � guerra lampo. Questa volta Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania Mussolini, intanto, consapevole del fatto che l’esercito italiano non era pronto per il conflitto, restava neutrale. Il 17 settembre l’URSS invase la parte orientale della Polonia e a novembre occupò una parte della Finlandia. All’inizio del 1940 le truppe sovietiche avevano conquistato un decimo del territorio finlandese e nel mese di giugno presero anche il controllo di Estonia, Lituania, Lettonia, secondo quanto stabilito dal patto Molotov-Ribbentrop. Occupata la Polonia, il Führer propose la pace a Francia e Gran Bretagna, che rifiutarono ma senza avviare azioni militari contro la Germania.

Fissa le idee

Entra nel testo

Completa le informazioni sul patto Molotov-Ribbentrop:

ô Stati coinvolti: URSS e Germania

ô impegno reciproco: non aggressione

ô clausola segreta: spartizione della Polonia

NON BELLIGERANZA in uno stato di guerra, è la condizione di un Paese che non è ufficialmente neutrale, ma decide temporaneamente di non partecipare a un conflitto.

Un gruppo di civili arrestati dai nazisti in Polonia.

Con l’invasione tedesca della Polonia inizia la Seconda guerra mondiale. L’URSS occupa Polonia, Finlandia e Paesi baltici.

GUERRA LAMPO guerra di movimento con massiccio utilizzo di aerei, carri armati, camion ecc., per sfondare le linee di difesa e avanzare velocemente nel territorio nemico.

Parigi, 30 giugno 1941: Hitler, al centro, posa per una foto celebrativa della vittoria sulla Francia con alle spalle la torre Eiffel.

Leggi la carta

Osserva la carta e completa il seguente testo.

4 L’invasione della Francia

Per tutto l’inverno ’39-’40 la guerra rimase sospesa, con le truppe francesi che aspettavano l’attacco tedesco dietro la linea Maginot, una serie di fortificazioni difensive costruita dalla Francia dopo la Prima guerra mondiale e che correva lungo il confine con la Germania. Le cose, però, non andarono come i Francesi avevano previsto: nell’aprile del 1940 le truppe naziste invasero Danimarca e Norvegia (Paesi neutrali), che occuparono in pochi giorni, per assicurarsi il controllo del mar Baltico e del mare del Nord.

Nel maggio del 1940, i nazisti occuparono Belgio, Lussemburgo e Olanda, anch’essi rimasti neutrali. In questo modo, aggirarono la linea Maginot e, a sorpresa, attaccarono la Francia da nord. Le truppe anglofrancesi sconfitte furono costrette ad abbandonare la Francia e a passare in Inghilterra imbarcandosi nel porto francese di Dunkerque (24 maggio-3 giugno 1940). All’inizio del mese di giugno 1940 i Tedeschi entravano da vincitori a Parigi. La superiorità delle forze armate naziste si era dimostrata schiacciante.

Fissa le idee

L’esercito tedesco invade la Francia aggirando la linea Maginot: occupa Belgio, Lussemburgo, Olanda e raggiunge Parigi.

Le fasi iniziali della guerra (1939-1940)

Namsos

ô Le sorti della Polonia sono segnate non solo a causa dell’invasione nazista , ma anche per l’attacco dell’URSS . La Francia è travolta dall’offensiva tedesca . Infatti a Nord è occupata direttamente dalla Germania , mentre a Sud è imposto un governo collaborazionista

Reich tedesco

Stati alleati del Reich (1939-1940)

Territori occupati (1939-1940)

Francia di Vichy (1940)

Potenze occidentali non invase

Unione Sovietica

Territori occupati dall’URSS (1939-1940)

SPAG NA

Rotterdam Londra

Dunkerque

Dombas Trondheim

Bergen

Oslo

Stoccolma

Copenaghen Kiel Wesemünde

Mosca

5 La Francia sconfitta e divisa

I successi tedeschi convinsero Mussolini a prendere parte al conflitto al fianco di Hitler. Così, il 10 giugno 1940 l’Italia dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia ormai sconfitta.

Le prime operazioni militari sulle Alpi si rivelarono un fallimento. Tuttavia, pochi giorni dopo, i Francesi furono costretti ad arrendersi. Dopo aver preso il controllo diretto del Nord della Francia, i Tedeschi imposero nel Sud un governo collaborazionista (cioè disposto a collaborare con i nazisti), con capitale Vichy, diretto dal maresciallo Philipp Pétain (vedi la carta a pagina precedente). La Francia era battuta e divisa.

Nel frattempo, il generale Charles De Gaulle era a capo delle truppe francesi fuggite in Gran Bretagna e chiedeva al suo popolo di resistere al nemico, lanciando appelli attraverso la radio.

Fissa le idee

La Francia si arrende alla Germania e viene divisa in due parti: il Nord sotto il controllo diretto dei Tedeschi; il Sud guidato da un governo collaborazionista.

6

La battaglia d’Inghilterra

La Gran Bretagna si trovò così sola a combattere contro la Germania. Per indebolire la resistenza britannica, Hitler ordinò una massiccia offensiva aerea: fra l’agosto e il settembre del 1940 si svolse così la battaglia d’Inghilterra, che vide contrapposte l’aviazione tedesca (Luftwaffe) e quella inglese (RAF, Royal Air Force). Le principali città inglesi subirono pesanti bombardamenti, ma il capo del governo Winston Churchill dichiarò che la Gran Bretagna non si sarebbe mai piegata, a costo di qualunque sacrificio. Alla fine, la Gran Bretagna riuscì a respingere l’attacco dell’aviazione tedesca che aveva come obiettivo preparare l’invasione. Il merito non fu solo dell’abilità dei piloti inglesi, ma anche del radar, uno strumento di recente invenzione grazie al quale la RAF intercettava e attaccava i bombardieri nemici.

Nel frattempo, Hitler consolidò le relazioni internazionali tedesche: Germania e Italia confermarono la loro alleanza coinvolgendo anche il Giappone. A Berlino, nel settembre 1940, le tre potenze firmarono il patto tripartito (detto anche “Asse Berlino-Roma-Tokyo”), con il quale si spartivano il dominio di Europa e Asia.

Fissa le idee

Hitler cerca di invadere l’Inghilterra ma fallisce. Poi Germania e Italia si alleano con il Giappone.

Sottolinea nel testo la data in cui l’Italia entra in guerra. Entra nel testo

Londra fu bombardata molte volte dall’aviazione nazista. Nelle immagini alcuni dei danni causati in città e gli aerei da caccia inglesi che attaccavano la Luftwaffe.

Entra nel testo

Individua nel testo i due insuccessi che dimostrano l’inadeguatezza dell’Italia sul piano militare e la sua dipendenza dalla Germania. Poi riportali di seguito.

ô Invasione della Grecia

ô Attacco ai domini britannici dell’Africa settentrionale

CONTROFFENSIVA azione militare con cui un esercito riconquista un territorio che aveva perso a causa di una offensiva, cioè di un attacco militare, del nemico.

7 La “guerra parallela” dell’Italia

Mussolini cercò di approfittare dei successi tedeschi per estendere l’influenza italiana nei Balcani e in Africa. Usando come base l’Albania, già occupata l’anno precedente, nel 1940 le truppe italiane invasero la Grecia. La Gran Bretagna reagì bombardando pesantemente Taranto, la principale base navale italiana, mentre la campagna di Grecia si rivelò subito un colossale insuccesso, perché l’esercito italiano era impreparato. Le truppe tedesche furono quindi costrette a intervenire a sostegno degli Italiani: per occupare la Grecia, i Tedeschi si allearono con Bulgaria, Romania e Ungheria e poi invasero e occuparono la Iugoslavia, sottomettendo così tutta la Penisola balcanica

Sempre nel 1940 gli Italiani attaccarono i domini britannici in Africa settentrionale (Egitto e Sudan). L’attacco italiano causò una violenta � controffensiva britannica contro tutte le colonie italiane nel continente (Etiopia, Somalia, Eritrea e Libia). Anche in questo caso fu necessario l’intervento dell’esercito tedesco: la Germania costituì un’unità speciale, l’Afrika Korps, guidata dal generale Erwin Rommel, che sbarcò in Libia nel febbraio del 1941. Tuttavia, non fu sufficiente. Nell’aprile del 1941 le truppe britanniche riuscirono a conquistare Addis Abeba (Etiopia), ponendo così fine all’impero coloniale italiano in Africa orientale. Sconfitta su più fronti, l’Italia aveva mostrato di essere completamente dipendente dal potente alleato tedesco.

Fissa le idee

L’Italia attacca Grecia, Egitto e Sudan ma viene sconfitta. Gli Inglesi conquistano le colonie italiane in Africa orientale.

Organizza le informazioni

Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

Hitler

ô non aggressione tra i due Paesi

ô riunire le comunità di lingua tedesca ô conquistare lo “spazio vitale” a Est

vuole quindi procede con e stringe il

ô spartizione segreta della Polonia

PATTO MOLOTOVRIBBENTROP CON l’URSS (1939)

Hitler invade la Polonia 1o settembre 1939

solo l’Inghilterra resiste

Hitler occupa Belgio, Lussemburgo, Olanda e parte della Francia

ô annessione dell’Austria (Anschluss)

ô acquisizione della regione cecoslovacca dei Sudeti

SCOPPIA LA SECONDA GUERRA MONDIALE

ô Francia e Inghilterra dichiarano guerra a Hitler

ô l’Italia rimane neutrale

LEZIONE2

IL CONFLITTO SI ALLARGA

i fili della Storia

A sorpresa Hitler decide di attaccare l’URSS: le ambizioni del leader tedesco, però, devono scontrarsi con il rigido inverno russo e l’operazione sarà un fallimento. Nel frattempo, la guerra si espande fino a coinvolgere anche l’altra parte del mondo. Gli Stati Uniti, inizialmente spettatori, entrano in scena dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor nel 1941. È un colpo devastante che cambia gli equilibri del conflitto: ora il mondo è in fiamme, dal Pacifico all’Europa, e il conflitto diventa davvero mondiale.

1 L’invasione tedesca della Russia

Nonostante il patto di non aggressione firmato con l’Unione Sovietica, nel 1941 Hitler decise che fosse giunto il momento di invadere anche l’URSS. Le ragioni erano diverse:

Ɨ la Russia era la patria del comunismo, il principale nemico politico del nazismo;

Ɨ il “nuovo ordine” europeo sognato da Hitler prevedeva la conquista dei territori dell’Europa orientale, la sottomissione delle popolazioni slave e la loro sostituzione con coloni tedeschi;

Ɨ la Russia era ricca di materie prime (metalli e petrolio).

L’offensiva contro l’Unione Sovietica, detta “operazione Barbarossa”, iniziò il 22 giugno 1941. Nei piani della Germania la Russia doveva essere sconfitta prima dell’inverno: Hitler, infatti, voleva assolutamente evitare che l’esercito tedesco rimanesse impegnato in una guerra lunga e difficile nel mezzo del terribile inverno russo. Per coprire un fronte lungo 1600 chilometri, Hitler mise in campo tre milioni e mezzo di soldati e migliaia di carri armati, cannoni e aerei. Facevano parte di questo esercito anche contingenti di altri regimi alleati del nazismo (Romania, Finlandia, Ungheria, Slovacchia) e un’armata italiana (ARMIR).

La Germania invade la Russia affiancata da un’armata italiana e da contingenti dei suoi alleati. Fissa le idee

▶ Guarda il video La Seconda guerra mondiale

L’esercito tedesco avanza in Russia nel novembre del 1941.

Entra nel testo

Sottolinea nel testo la strategia utilizzata dai Russi per mettere in difficoltà l’armata tedesca. Poi rispondi: quale inaspettato “alleato” trovano i Russi? Il gelo dell’inverno.

2 La resistenza sovietica

L’esercito tedesco (Wehrmacht) avanzò puntando verso tre obiettivi: Leningrado (oggi San Pietroburgo) a nord, Mosca al centro e il Mar Nero a sud. Le truppe sovietiche decisero di non scontrarsi in campo aperto contro i Tedeschi e iniziarono una ritirata strategica durante la quale attaccavano le truppe nemiche con scontri rapidi e improvvisi, per poi continuare ad arretrare. Mentre i Tedeschi avanzavano, l’Armata rossa dei Sovietici continuava a ritirarsi verso est, attuando la tattica della “terra bruciata”: trasferiva o distruggeva tutto ciò che avrebbe potuto essere utile ai Tedeschi. Ad esempio, gli impianti industriali furono smantellati e trasferiti oltre i monti Urali, dove la produzione bellica poteva riprendere in sicurezza. In dicembre Stalin chiamò a raccolta i Russi in difesa della patria e riorganizzò l’esercito. L’offensiva nazista fu fermata davanti a Leningrado, inutilmente assediata per 2 anni e 5 mesi e a Mosca. Il gelo dell’inverno russo contribuì a bloccare l’esercito nazista: il piano di una “guerra lampo” era fallito.

L’esercito italiano, schierato lungo la linea del fiume Don, affrontò e riuscì a respingere un attacco dell’esercito sovietico nell’estate del 1942. Ma poi la campagna di Russia si trasformò in una disastrosa e tragica sconfitta: non equipaggiati adeguatamente, i soldati italiani furono decimati, oltre che dai combattimenti, anche dal freddo e dalla fame. Alla fine della campagna di Russia, si contarono circa 90.000 morti e oltre 40.000 feriti.

Tutto il popolo russo resiste all’invasione nazista. Fallisce il piano di una “guerra lampo” e, a causa del freddo, muoiono moltissimi soldati tedeschi e italiani. Fissa le idee

Leggi la carta

Osserva la carta e completa il seguente testo.

ô L’offensiva contro l’URSS (detta “operazione

Barbarossa ”) si muove in tre direzioni: verso Leningrado , verso Mosca e verso Stalingrado e il Mar Nero

L’offensiva tedesca in URSS

Svolgi le attività su HUB Maps

3 La guerra fuori dai confini europei

Gli Stati Uniti non erano intervenuti nel conflitto, ma avevano sostenuto economicamente Francia e Gran Bretagna. Il 14 agosto 1941 il primo ministro inglese Churchill e il presidente americano Roosevelt firmarono la Carta atlantica, che indicava i princìpi per la ricostruzione di un mondo liberato dal nazismo. Anche l’URSS aderì in seguito al documento.

Intanto, nel Pacifico, il Giappone aveva occupato l’Indocina francese e minacciava le colonie di Stati Uniti (Filippine) e Gran Bretagna. Il 7 dicembre 1941, senza una dichiarazione di guerra ufficiale, l’aviazione giapponese attaccò a sorpresa la flotta americana ormeggiata (= ferma con l’ancora) nel porto di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii, distruggendone più di metà. In risposta, gli Stati Uniti dichiararono guerra al Giappone. Pochi giorni dopo anche la Germania e l’Italia, in virtù dell’alleanza con il Giappone, si trovarono in guerra contro gli Stati Uniti.

Fissa le idee

Il Giappone attacca la flotta americana a Pearl Harbor. Nel 1941, gli USA entrano in guerra contro il Giappone e i nazifascisti.

4 L’avanzata del Giappone

Entra nel testo

Completa la sequenza di eventi che portano all’ingresso degli USA nel conflitto. ô L’aviazione giapponese attacca la flotta americana a Pearl Harbor ➞ gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone ➞ Germania e Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti

Le navi della marina militare degli Stati Uniti in fiamme nel porto di Pearl Harbor.

I Giapponesi avanzarono inarrestabili nell’Oceano Pacifico, giungendo a minacciare l’India britannica. Nel sud del Pacifico il Giappone attaccò anche l’Australia, occupando le vicine isole Salomone. Benché non avessero un piano organizzato per lo sterminio razziale come quello nazista, nei territori occupati i Giapponesi furono responsabili di episodi di terribile violenza e di azioni di � pulizia etnica, che causarono tra i 150.000 e i 300.000 morti.

Fissa le idee

I Giapponesi conquistano territori in Asia orientale e nel Pacifico.

PULIZIA ETNICA insieme di azioni violente volte a rimuovere da un territorio una determinata etnia per salvaguardare la presunta purezza del proprio gruppo etnico.

5 La riscossa degli Alleati

Entra nel testo

Indica per ciascuna delle seguenti battaglie vincitori e sconfitti.

ô Isole Midway: gli Americani sconfiggono i Giapponesi .

ô Stalingrado: i Sovietici sconfiggono

Tedeschi e Italiani .

ô El Alamein: Americani e Inglesi sconfiggono

Tedeschi e Italiani

L’esercito degli Alleati sbarca sulle spiagge della Sicilia.

Nel 1942, però, le sorti della guerra cambiarono: la supremazia dell’Asse cominciò a venire meno. Tre battaglie segnarono tale svolta.

Ɨ La battaglia delle isole Midway (4-7 giugno 1942), nel Pacifico, dove gli Americani sconfissero i Giapponesi e diedero inizio a un vittorioso contrattacco. Nel frattempo in Cina i comunisti di Mao Zedong e i nazionalisti di Chiang Kaishek, di nuovo alleati, ottenevano i primi successi militari contro i Giapponesi.

Ɨ La battaglia di Stalingrado (luglio 1942-gennaio 1943), in Russia: dopo mesi di scontri condotti casa per casa tra le rovine della città, i Tedeschi furono accerchiati da una controffensiva sovietica e un’intera armata fu annientata. In questa disfatta furono coinvolti anche i soldati italiani partiti per la Russia.

Ɨ La battaglia di El Alamein (ottobre-novembre 1942) in Egitto, dove le truppe tedesche di Rommel furono sconfitte dall’esercito americano del generale Eisenhower e dagli Inglesi del generale Montgomery. Nel 1943 le truppe tedesche e italiane abbandonarono definitivamente l’Africa.

Dopo la vittoria in Egitto, gli Americani decisero che fosse giunto il momento di portare la guerra dalle coste africane del Mediterraneo al continente europeo. Così, fra il 9 e il 10 luglio 1943, gli Alleati sbarcarono in Sicilia con l’intenzione di prendere tutta la penisola italiana. Forti dei successi e sicuri ormai della vittoria finale, Stalin, Churchill e Roosevelt si riunirono per concordare una nuova strategia d’attacco contro la Germania.

Fissa le idee

Gli Alleati vincono importanti battaglie e si riuniscono per decidere una nuova strategia contro la Germania.

6 La “soluzione finale”

Nel gennaio del 1942 Hitler decise di portare avanti il più folle dei suoi piani criminali: la distruzione totale del popolo ebraico.

Per affermare il dominio della “razza ariana”, i nazisti progettarono per gli ebrei la “soluzione finale”, cioè lo sterminio. Già dagli anni Trenta Hitler aveva dato inizio alla segregazione (= isolamento, confinamento in spazi limitati) e all’eliminazione di quelli che considerava “esemplari imperfetti”: persone con disabilità fisica o psichica, omosessuali, oppositori politici, Rom e Sinti. Gli ebrei dapprima erano stati schedati e obbligati a portare sugli abiti una stella gialla (▶ Capitolo 8, Lezione 3). Poi erano stati rinchiusi nei ghetti, cioè in un quartiere separato della città, a volte circondato da un muro, dove le condizioni di vita erano disumane: spazi ridotti, scarsità di cibo e insostenibili condizioni igieniche causarono la morte di migliaia di persone. Nel solo ghetto di Varsavia le vittime furono circa 80.000.

Durante la guerra furono poi istituiti i lager (o “campi di concentramento”), dove venivano deportati e impiegati in lavori forzati oppositori politici, prigionieri di guerra, omosessuali, criminali comuni, Rom e Sinti e gli ebrei sopravvissuti ai ghetti o rastrellati nei Paesi occupati dall’esercito tedesco. Nei campi la mortalità per fatica, stenti e fame era altissima.

La “soluzione finale” fu messa in atto a partire dal 1942. Vennero costruiti campi di concentramento con impianti per l’eliminazione di massa: erano i famigerati “campi di sterminio”, per lo più situati in Polonia, come quelli di Sobibor, Treblinka e Auschwitz, dove fu per la prima volta sperimentato il sistema delle camere a gas. In totale, furono uccisi circa 6 milioni di ebrei. Questa tragedia viene oggi definita con il termine ebraico di � Shoah.

Fissa le idee

Gli ebrei sono rinchiusi nei ghetti e poi deportati nei lager.

Organizza le informazioni

Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

Operazione Barbarossa

Hitler invade l’Unione Sovietica

ma i Russi attuano la tattica della “ terra bruciata ”

▶ Guarda il video I campi di concentramento nazisti

PUNTO LESSICO

DA DOVE DERIVA QUESTA PAROLA? ▶ Questo termine ebraico compare nella Bibbia con significato letterale di “tempesta devastante”.

PERCHÉ È IMPORTANTE? ▶ È usato per riferirsi al genocidio degli ebrei compiuto dai nazisti e dai loro alleati fra il 1933 e il 1945. Spesso il termine Shoah viene usato come sinonimo di Olocausto, ma in realtà ne rappresenta il superamento. La parola “olocausto” indica un tipo di sacrificio praticato nell’antichità, specialmente nella religione ebraica, in cui la vittima veniva bruciata. Questa parola è stata rigettata dagli ebrei: sembrava infatti rimandare a una presunta responsabilità ebraica, a un sacrificio inevitabile e in qualche modo iscritto nel destino del popolo ebraico.

il Giappone attacca a sorpresa Pearl Harbor, nelle Hawaii

NEL 1941 per quindi così

ô abbattere il comunismo ô ottenere materie prime gli USA entrano in guerra contro Giappone e Germania

muoiono moltissimi soldati tedeschi e italiani la guerra diventa mondiale

Shoah

Il canto funebre non è ancora finito

I diari, come quello della quindicenne Anne Frank, offrono una testimonianza diretta della vita degli ebrei durante gli anni delle persecuzioni naziste tra il 1933 e il 1945. Anne Frank scrive il suo diario dall’ottobre 1942, quando da quattro mesi è nascosta con la sua famiglia in un alloggio segreto ad Amsterdam per sfuggire alla persecuzione nazista. Ad aiutare i Frank, fornendo loro cibo e altri generi di prima necessità, sono Miep e Bep, due ragazze che nell’Olanda occupata dai Tedeschi per fare ciò rischiano la vita.

Anne Frank

Cara Kitty, nient’altro che notizie tristi e deprimenti, ho da darti oggi. I nostri molti amici ebrei un po’ alla volta vengono deportati tutti. La Gestapo [polizia segreta del regime nazista] per questa gente non ha il minimo riguardo, la si carica semplicemente su carri bestiame e la si trasporta a Westerbork, il grande campo di concentramento per ebrei nella Drenthe [regione agricola dei Paesi Bassi]. Miep ci ha raccontato di qualcuno che è scappato da Westerbork. Westerbork dev’essere tremendo. Non ti danno quasi niente da mangiare, per non parlare del bere. C’è acqua solo per un’ora al giorno e solo un bagno e un gabinetto per alcune migliaia di persone. Dormono tutti insieme, uomini, donne, e a queste e ai bambini spesso vengono rasati i capelli. Quasi impossibile fuggire. La gente è segnata dal cranio rasato e spesso dall’aspetto ebraico. Se già in Olanda è così grave, come vivranno nelle terre barbariche e lontane dove vengono mandati? Supponiamo che per lo più vengano assassinati.

La radio inglese parla di camere a gas, forse è la morte più rapida.

Il canto funebre non è ancora finito. Hai mai sentito parlare di ostaggi? È la nuova punizione che è stata introdotta per i sabotatori. È la più orribile che puoi immaginare. Cittadini innocenti, uomini noti, vengono tenuti prigionieri in attesa di essere assassinati. Se c’è un sabotaggio e non salta fuori il colpevole, senza tanti complimenti la Gestapo mette al muro cinque ostaggi. Spesso sul giornale ci sono gli annunci mortuari di queste persone. Il crimine viene definito “incidente fatale”.

Bel popolo, quello tedesco, e in realtà ne faccio parte anch’io! Ma no, Hitler ci ha già da tempo resi apolidi [persone senza cittadinanza, che non appartengono a nessuno Stato]. E poi, in tutta la terra non esiste inimicizia più grande di quella tra tedeschi ed ebrei.

▶ Guarda la video-biografia di Anne Frank

mi chiamo

Facciamo il punto

FACCIO SINTESI

1. Completa il seguente testo sullo scoppio della Seconda guerra mondiale inserendo le parole mancanti.

Hitler vuole riunire tutti i popoli di lingua tedesca e garantire loro lo “spazio vitale”, quindi annette l’Austria, la regione dei Sudeti in Cecoslovacchia, la Boemia e la Moravia; rivendica inoltre il corridoio di Danzica in Polonia. Nel frattempo, stipula un patto di non aggressione con Stalin , che prevede la spartizione della Polonia. L’URSS assume il controllo anche di Lettonia, Estonia, Lituania e parte della Finlandia. Il 1° settembre 1939 le truppe tedesche invadono la Polonia occidentale e pochi giorni dopo le truppe russe occupano la parte orientale; Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania: è l’inizio della Seconda guerra mondiale. L’Italia è consapevole di essere militarmente impreparata e allo scoppio del conflitto rimane neutrale

L’INIZIO DELLA GUERRA (LEZIONI 1 E 2)

IMPARA A USARE

Per parlare di Storia devi sempre usare un lessico preciso. Considera i verbi colorati in verde: sono tutti usati per parlare dell’aggressiva politica espansionistica di Hitler, ma hanno significati diversi. Prova a spiegare la differenza di significato tra questi verbi, aiutandoti, se vuoi, con il dizionario.

2. Riordina gli eventi dei primi due anni di guerra sul fronte franco-inglese e russo. L’esercizio è avviato.

a. 1940: 4 L’Italia dichiara guerra a Gran Bretagna e Francia. 1 Le truppe tedesche invadono Danimarca e Norvegia. 6 I Tedeschi danno inizio alla battaglia d’Inghilterra. 3 I Tedeschi attaccano la Francia da nord. 2 Belgio, Lussemburgo e Olanda vengono occupati. 5 I Tedeschi entrano da vincitori a Parigi.

b. 1941: 3 gli USA dichiarano guerra al Giappone. 2 Il Giappone attacca la flotta americana a Pearl Harbour. 1 Hitler lancia contro l’URSS l’operazione Barbarossa. 4 Germania e Italia dichiarano guerra agli USA.

IMPARO A RAGIONARE

3. Quella di Hitler non si può considerare a tutti gli effetti una “guerra lampo”: spiega perché i seguenti eventi o circostanze rallentarono le sue operazioni di conquista.

a. Gli insuccessi dell’alleato italiano perché costrinsero Hitler a mandare delle truppe tedesche in Grecia e in Africa.

b. La resistenza dei Russi all’“operazione Barbarossa”perché non consentì a Hitler di concludere le operazioni di conquista prima dell’inverno, che finì per decimare i soldati tedeschi e italiani.

c. L’attacco giapponese a Pearl Harbor perché portò all’ingresso degli Stati Uniti nel conflitto mondiale e alla “riscossa” degli Alleati.

4. Ricostruisci la sequenza di eventi con cui Hitler perseguì l’annientamento degli ebrei.

Schedati e obbligati a portare una stella gialla ➞ rinchiusi nei ghetti ➞ rinchiusi nei lager ➞ inviati nei campi di sterminio ➞ sterminati nelle camere a gas

LAVORO SUL LESSICO

5. Scrivi una definizione dei seguenti termini.

a. Ghetto: quartiere separato in cui vengono confinate a forza alcune categorie di popolazione

b. Lager: campi di concentramento in cui vengono deportate categorie di persone

c. Shoah: genocidio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale

AGGIUNGI LE PAROLE NUOVE: ô Collaborazionista = ô Pulizia etnica =

LE F NTI

In che modo avvenne la Shoah?

Lo sterminio nelle parole di un gerarca nazista

Per due anni comandante del campo di sterminio di Auschwitz, Rudolf Höss dopo la cattura fu processato e condannato a morte da un tribunale polacco. In carcere, nell’attesa dell’esecuzione, scrisse la sua autobiografia, da cui è tratto il seguente documento.

Mi fu dato l’ordine, nel giugno 1941, di creare ad Auschwitz installazioni per lo sterminio. Feci una visita a Treblinka per vedere come si procedeva allo sterminio. Il comandante del campo di Treblinka mi disse di aver liquidato 80.000 persone nel corso di un semestre. Era stato incaricato di liquidare prima tutti gli ebrei provenienti dal ghetto di Varsavia. Egli usava il monossido di carbonio. Ma io non ritenni che i suoi metodi fossero molto efficienti, per cui, quando ad Auschwitz organizzai i locali per lo sterminio, usai il Zylkon B, acido prussico di cristalli che veniva fatto cadere nella camera di morte da una piccola apertura. Per uccidere coloro che vi si trovavano bastavano da tre a quindici minuti […]. Un altro progresso fu la costruzione di camere a gas che contenevano duemila persone alla volta, mentre a Treblinka dieci camere a gas del campo potevano servire solo duecento persone l’una.

Rispondi alle domande.

a. Che cosa si nasconde dietro l’espressione neutra “soluzione finale”?

Lo sterminio di tutti gli ebrei d’Europa.

b. Oltre a quello di Auschwitz, di quale altro campo di sterminio si parla nel testo?

Del campo di Treblinka.

c. Quali sono i terrificanti “miglioramenti” che Höss si vanta di aver introdotto?

L’utilizzo di un nuovo gas e l’ampliamento delle camere a gas.

Lo sfruttamento dei prigionieri

Nei campi di sterminio lo sfruttamento dei detenuti era totale. Quando il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di Auschwitz trovarono migliaia di indumenti e scarpe sottratti ai detenuti al momento del loro arrivo nel campo e 8 tonnellate di capelli, già imballati e pronti per essere spediti ad aziende chimiche e tessili.

Rispondi alle domande.

a. Che tipo di beni sono raffigurati nella foto? Scarpe.

b. A chi appartenevano?

Agli ebrei uccisi nelle camere a gas.

c. Quali emozioni ti suscita questa immagine? Risposta libera.

FONTE
FONTE

Una vita di stenti

Nei campi di concentramento l’organizzazione quotidiana di ogni attività era volta a sfiancare i detenuti fino a ucciderli. In estate la sveglia era alle 4:45, in inverno alle 5:15. Dopo mezz’ora c’era l’appello che avveniva nel piazzale del campo e poteva durare molto a lungo, costringendo i detenuti a sopportare il freddo gelido. I detenuti erano poi costretti a lavorare, svolgendo lavori molto faticosi. La cena consisteva in 300-350 grammi di pane nero duro e qualche altro alimento. Le baracche in cui dormivano potevano contenere anche duecentocinquanta detenuti che dormivano a fianco all’altro in cuccette di legno poste una sopra l’altra. Come materasso avevano solo un sottile sacco di paglia e qualche coperta.

Rispondi alle domande.

a. L’organizzazione della vita nei campi di concentramento aveva un obiettivo preciso. Secondo te, qual era?

Sfiancare i detenuti fino a ucciderli.

b. Una delle cose che più colpisce di questa foto è la magrezza dei detenuti: a tuo parere, da cosa dipendeva?

Dalle dure condizioni di vita e dallo scarso cibo che ricevevano.

In coppia, usate le informazioni che avete tratto dalle fonti e dalle lezioni studiate per svolgere la seguente traccia.

PRODUZIONE DIGITALE

Realizzate un video in cui spiegherete in che modo avvenne la Shoah. Potete aiutarvi rispondendo alle seguenti domande.

ô Qual erano le accuse che i nazisti rivolgevano agli ebrei?

ô Come cominciò la persecuzione degli ebrei da parte del regime nazista?

ô Come venivano uccisi gli ebrei nei campi di sterminio?

ô Come vivevano gli ebrei rinchiusi nei lager?

Il video montato sarà caricato sul sito della scuola il Giorno della memoria (27 gennaio).

LA CADUTA DEL FASCISMO E LA RESISTENZA

filidella Storia

Da quando gli Americani sono al fianco degli Alleati i  nazifascisti non fanno che perdere colpi. Per questo il governo e il re abbandonano Mussolini e firmano un armistizio con gli Angloamericani. L’Italia, però, ora è divisa in due: al sud ci sono gli Alleati che avanzano; al nord Mussolini e gli occupanti nazisti. A liberare il settentrione dai nazifascisti saranno anche tantissimi cittadini comuni, che si organizzano in vere e proprie brigate partigiane.

1 La fine del regime fascista in Italia

Entra nel testo

Sottolinea le tre date principali del paragrafo 1, poi indica oralmente che cosa avviene prima e dopo ciascuna data.

ARMISTIZIO accordo fra Stati in guerra che sospendono, momentaneamente o in modo definitivo, le ostilità.

Nel luglio 1943 gli Angloamericani erano sbarcati in Sicilia. La rapida avanzata degli Alleati accelerò la caduta del fascismo: a causa degli insuccessi militari, della fame e dei bombardamenti del nemico, il regime poteva contare sempre meno sull’appoggio della popolazione. Per evitare di rimanere coinvolti nel crollo del regime, e per tutelare i propri interessi, il re, gli imprenditori e le gerarchie militari decisero di liberarsi di Mussolini e si accordarono con alcuni dirigenti del Partito fascista. Nella notte fra il 24 e il 25 luglio il Gran Consiglio del fascismo votò la sfiducia al duce e invitò il re ad assumere pieni poteri. Vittorio Emanuele III, allora, fece arrestare Mussolini e lo fece imprigionare sul Gran Sasso, mentre il maresciallo Pietro Badoglio diventava il nuovo presidente del Consiglio Badoglio confermò l’alleanza con i Tedeschi e la volontà di proseguire la guerra, deludendo tutti coloro che si aspettavano la fine del conflitto; nel frattempo, però, avviò trattative segrete con gli Angloamericani. Così, l’8 settembre 1943 fu annunciato l’ � armistizio tra l’Italia e gli Alleati. Il 9 settembre il re e il governo si rifugiarono a Brindisi sotto la protezione degli Americani, senza dare nessuna indicazione chiara all’esercito, che si trovò allo sbando: molti soldati lasciarono le armi e fuggirono, cercando di far ritorno a casa, molti altri furono catturati dai Tedeschi e deportati in Germania o uccisi.

Fissa le idee

Il Gran Consiglio del fascismo vota la sfiducia al duce. Il re Vittorio Emanuele III fa arrestare Mussolini. Pietro Badoglio diventa il nuovo presidente del Consiglio. L’Italia firma l’armistizio con gli Alleati e l’esercito è allo sbando.

2 L’Italia divisa in due

Nei giorni successivi all’8 settembre, le truppe tedesche occuparono rapidamente l’Italia centro-settentrionale e liberarono Mussolini. Inoltre, nell’ottobre del 1943, i nazisti riuscirono a fermare l’avanzata degli Alleati lungo la linea Gustav, un sistema difensivo che andava dal mar Tirreno al mar Adriatico passando per Cassino e giungendo a Ortona. L’Italia si ritrovò quindi spaccata in due:

Ɨ nell’Italia meridionale c’erano gli Angloamericani e il governo di Badoglio e del re (il “Regno del Sud”), fuggiti da Roma;

Ɨ nell’Italia centrale e settentrionale occupata dai Tedeschi, invece, Mussolini dichiarò decaduta la monarchia e costituì la Repubblica Sociale Italiana (RSI), con capitale Salò, un piccolo paese sul lago di Garda.

I “repubblichini” (così furono chiamati con disprezzo gli aderenti al nuovo governo fascista) non avevano però alcuna autonomia: erano semplicemente al servizio degli occupanti nazisti e li aiutarono attivamente anche nell’organizzazione della deportazione degli ebrei verso i campi di sterminio. Il 13 ottobre 1943 Badoglio dichiarò guerra alla Germania: l’Italia ora combatteva a fianco degli ex nemici. Il 9 settembre si era frattanto costituito il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) composto da tutti i partiti antifascisti, che comprendeva liberali, cattolici, socialisti e comunisti.

Fissa le idee

In questa immagine della propaganda fascista la statua della libertà, simbolo degli Stati Uniti, è raffigurata come portatrice di morte. Il riferimento è ai pesanti bombardamenti con cui gli Alleati colpivano le città italiane.

L’Italia è divisa: al nord e al centro ci sono Tedeschi e fascisti, al sud gli Alleati e il governo Badoglio. Nasce il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) composto dai partiti antifascisti.

3 La Resistenza in Europa

In diversi Paesi europei occupati dai nazisti si formarono gruppi di cittadini volontari per resistere all’occupazione straniera con azioni di lotta clandestina. Questa guerriglia fu chiamata Resistenza (= resistere, opporsi alla occupazione straniera) e chi la combatteva fu definito partigiano (▶ Punto lessico p. 236). La Resistenza ebbe caratteristiche differenti da Paese a Paese, ma ovunque fu una lotta di liberazione dall’invasore e dai governi collaborazionisti. I partigiani compivano azioni di sabotaggio, attaccavano occupanti e collaborazionisti, organizzavano scioperi e diffondevano stampa clandestina antinazista. Ɨ In Francia, De Gaulle creò, nel giugno del 1943, un Comitato francese di liberazione nazionale ad Algeri (l’Algeria era una colonia francese), per coordinare l’azione partigiana. L’anno seguente il Comitato si trasformò in governo provvisorio della Repubblica francese e nell’agosto del 1944, quando Parigi fu liberata dagli Americani, si insediò nella capitale.

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Completa le informazioni sulla Resistenza in Europa: ô da chi è animata: gruppi di cittadini volontari

ô quali azioni compie: azioni di lotta clandestina

ô contro chi combatte: nazisti e fascisti

▶ Guarda il video Dall’8 settembre 1943 alla liberazione

FOIBA cavità naturale a forma di imbuto tipica della regione dell’Istria.

Ɨ La Resistenza si sviluppò anche in Grecia e, con maggior vigore, in Iugoslavia, dove fu organizzata dal maresciallo Tito. Questi ottenne l’appoggio degli Alleati e divenne, a partire dal 1943, il punto di riferimento della Resistenza nei Balcani. La liberazione di Belgrado, nell’ottobre del 1944, fu in gran parte opera dei suoi partigiani comunisti. Essi, tuttavia, si rivolsero non solo contro i nazifascisti ma anche contro chi aveva collaborato con essi, senza distinzione di nazionalità (Croati, Sloveni, Italiani), colpendo spesso anche la popolazione civile. Le � foibe furono usate come fosse comuni in cui gettare le vittime, tra cui si contarono anche diverse migliaia di Italiani che abitavano nella regione.

Fissa le idee

In Europa gruppi di cittadini volontari si organizzano per combattere contro i fascisti e i nazisti.

4 La Resistenza nel Nord Italia

PARTITO D’AZIONE partito antifascista clandestino di orientamento democratico e liberale costituitosi nel 1942.

Tre partigiane per le vie di Milano.

In Italia, alla Resistenza parteciparono rappresentanti di tutte le forze politiche antifasciste, organizzati in gruppi di combattimento chiamati brigate. Nei due anni di guerra contro la Germania, le brigate partigiane italiane arrivarono a contare circa 250.000 unità. Le brigate Garibaldi erano di ispirazione comunista, quelle Matteotti erano socialiste, le brigate Giustizia e Libertà facevano riferimento al � Partito d’Azione. Non mancarono brigate di ispirazione cattolica, liberale, anarchica e persino monarchica. Le brigate partigiane furono aiutate anche dagli Alleati, che fornirono armi, munizioni e altro equipaggiamento militare.

L’azione della RSI e dei nazisti contro la lotta partigiana fu feroce. La repressione non si limitò ai partigiani che, se catturati, erano condannati e giustiziati, ma colpì con spietate rappresaglie (= azioni punitive) anche la popolazione civile. Oltre 5000 sono gli episodi accertati di uccisione di civili inermi, per un totale di più di 23.000 vittime. Le rappresaglie più sanguinose furono le stragi delle Fosse Ardeatine a Roma (24 marzo 1944) e di Marzabotto (29 settembre - 5 ottobre 1944). La strage delle Fosse Ardeatine (cave alla periferia di Roma) fu compiuta in risposta a un’azione partigiana del giorno precedente, in via Rasella, che era costata la vita a 33 uomini delle SS; su ordine delle stesse furono fucilati e sepolti nelle fosse 335 italiani. A Marzabotto, un piccolo centro dell’Appennino bolognese, un reparto di SS massacrò 1836 persone per ritorsione contro i partigiani.

Fissa le idee

In Italia la Resistenza è combattuta dalle brigate partigiane, formate dai partiti antifascisti.

5 Il primo governo di unità nazionale

Nell’aprile del 1944 si costituì il primo governo di unità nazionale, formato dai partiti antifascisti riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale. Dopo anni di dittatura, finalmente i partiti potevano partecipare al governo del Paese e in questo modo ricominciava, poco alla volta, la vita politica democratica, sia pure tra mille difficoltà e in un’Italia ancora divisa in due.

Dopo la liberazione di Roma (4 giugno 1944) Vittorio Emanuele III si ritirò dalla vita pubblica e lasciò il potere nelle mani del figlio Umberto. In questo modo, il re usciva di scena accogliendo le richieste degli Alleati e dei partiti antifascisti che lo ritenevano troppo legato al fascismo e quindi responsabile quanto Mussolini della distruzione della democrazia, della dittatura e dell’ingresso in guerra dell’Italia.

I partiti decisero di rimandare a dopo la fine del conflitto il voto sulla forma istituzionale da dare allo Stato: come vedremo, i cittadini dovranno scegliere se l’Italia resterà una monarchia o se diventerà una repubblica.

Nasce il primo governo di unità nazionale formato dai partiti del CLN. Il re Vittorio Emanuele III si ritira dalla vita pubblica perché tutti lo ritengono complice del fascismo. Fissa le idee

Organizza le informazioni

Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

dopo lo sbarco degli Angloamericani in Sicilia (luglio 1943)

il

Gran Consiglio del fascismo sfiducia Mussolini l’armistizio con gli Angloamericani

LA CADUTA DEL FASCISMO IN ITALIA

Roma, 4-5 giugno 1944: le truppe dell’esercito degli Stati Uniti hanno liberato la città. Nella foto si intravvede un soldato degli USA (con l’elmetto) sommerso dalla folla che festeggia la liberazione.

Repubblica Sociale Italiana

e il nuovo governo firma quindi che fonda la si organizzano in per

al centro e al nord ci sono Mussolini e le truppe naziste

l’Italia è divisa in due gruppi di cittadini volontari brigate partigiane liberare l’Italia dagli occupanti nazifascisti

al sud gli Alleati, il re e il nuovo governo

PUNT LESSIC

RESISTENZA

Espressione che indica tutte le forme di lotta messe in atto dai civili contro le forze nazifasciste che occupavano i Paesi europei nel corso della Seconda guerra mondiale e contro i governi loro alleati. La Resistenza coinvolse diversi strati della popolazione, trasformandosi in alcuni casi in una vera e propria guerra civile per la liberazione della patria.

L’ETIMOLOGIA ▶ Il termine deriva dal verbo latino resistĕre, che significa “stare fermo, arrestarsi” ma anche “opporsi”. È in Francia che per la prima volta si parlò di résistance durante la Seconda guerra mondiale, in riferimento ai movimenti che si opponevano all’occupazione nemica. L’italiano “resistenza” ricalca quindi la parola francese.

La Resistenza in Italia

Dall’autunno del 1943 l’Italia, per metà sotto il controllo delle forze alleate e per metà in mano ai nazisti, fu un punto nevralgico della resistenza europea. I partigiani, uomini e donne di diversi strati sociali e idee politiche, unirono le forze organizzando azioni di guerriglia per indebolire i Tedeschi e il regime fascista.

I GAP (Gruppi di Azione Patriottica) operavano in città ed erano specializzati in fulminei attacchi a fascisti e nazisti oppure in operazioni di sabotaggio. L’imboscata, con cui questi piccoli gruppi armati attaccavano il nemico, era la tattica più diffusa. Le brigate partigiane erano formazioni militari più ampie e strutturate, costituite dai principali partiti politici antifascisti. Avevano come obiettivo il controllo del territorio e il coordinamento fra civili e alleati della lotta armata. I partigiani vivevano in clandestinità e dovevano sfuggire ai rastrellamenti nazifascisti, operazioni militari eseguite per catturarli. Le staffette erano dei civili (spesso donne e ragazzi giovani) che si spostavano senza destare sospetti per trasmettere messaggi e informazioni fra le varie unità militari, e portare rifornimenti di armi, cibo e medicine. Le staffette permisero anche la circolazione della stampa clandestina durante tutto il periodo della resistenza.

Partigiano: persona che combatte in formazioni armate clandestine.

Guerriglia: azioni di lotta condotte da una piccola unità armata irregolare.

GAP: Gruppi di Azione Patriottica, piccoli gruppi di partigiani attivi nelle città con azioni di guerriglia. Sabotaggio: attacco alle infrastrutture per intralciare il funzionamento di attività

produttive e comunicazioni a danno dei nemici.

Imboscata: agguato inaspettato teso al nemico.

Brigata partigiana: formazione militare di volontari e soldati irregolari, costituita da un gruppo politico antifascista.

Rastrellamento: operazioni militari che avevano come obiettivo catturare ed eliminare i partigiani o con la deportazione

in un campo di concentramento o con una esecuzione.

Staffetta: individuo civile che si occupa di portare informazioni e rifornimenti ai partigiani. Rifornimento: materiali essenziali per la sopravvivenza per un determinato periodo.

Stampa clandestina: giornali clandestini stampati dai partiti antifascisti e delle formazioni partigiane.

Rastrellamenti

Partigiani prigionieri

Rifornimenti

Tedeschi prigionieri

Staffetta
Stampa clandestina
Imboscata
Partigiani

LA FINE DELLA GUERRA

ifilidella Storia

Dopo anni di distruzione, il conflitto arriva alla sua conclusione. Il 1944 vede lo sbarco in Normandia e l’inizio della liberazione dell’Europa occidentale, mentre le truppe sovietiche avanzano da est. La Germania di Hitler è ormai sull’orlo della sconfitta. Nel 1945, la guerra in Europa termina con la caduta di Berlino e il suicidio di Hitler. Ma il Pacifico resta in fiamme: per fermare il Giappone, gli Stati Uniti sganciano due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Il mondo finalmente respira la pace, ma le devastazioni del conflitto lasceranno un segno profondo.

1 La sconfitta dei nazisti

Nella primavera del 1944, in Italia gli Alleati avanzarono verso nord, occupando Roma e Firenze. I Tedeschi riuscirono a fermare l’avanzata lungo la “linea gotica”, una serie di fortificazioni che si estendeva da Rimini sull’Adriatico a Massa sul Tirreno, dove resistettero fino all’anno successivo.

Nel frattempo gli Alleati si preparavano a una grande offensiva in Francia: il 6 giugno 1944, passato alla storia come il D-Day, gli Alleati sbarcarono in Normandia, nel nord-ovest della Francia, e iniziarono ad avanzare. I Tedeschi si trovarono così stretti in una morsa: a ovest gli Angloamericani si avvicinavano a Parigi; a est avanzavano i Sovietici; a sud l’Italia veniva riconquistata. Mentre gli Alleati si avvicinavano, Parigi insorse e il generale De Gaulle entrò nella capitale da vincitore.

Uno scorcio della città di Berlino al termine della guerra.

A est l’Armata rossa sovietica, dopo avere invaso la Polonia, entrò in Germania e occupò la capitale Berlino: muovendosi ancora verso ovest l’esercito sovietico e quello alleato si congiunsero presso il fiume Elba, in territorio tedesco.

In Italia, la “linea gotica” venne superata nella primavera del ’45 e il 25 aprile il CLN proclamò l’insurrezione generale. Mussolini tentò la fuga verso la Svizzera, ma fu arrestato dai partigiani e fucilato; il suo cadavere fu esposto in piazzale Loreto a Milano. Chiuso nel suo bunker sotterraneo in una Berlino assediata, il 30 aprile Hitler si tolse la vita. In Europa la guerra era finalmente giunta al termine.

Fissa le idee

Gli Alleati sbarcano in Normandia, marciano verso Berlino e a sud liberano l’Italia.

2 La conclusione del conflitto nel Pacifico

Alla fine della primavera del 1945 il Giappone era rimasto da solo a contrastare gli Americani, che avevano iniziato a bombardare tutto il Paese e la capitale Tokyo. Nel disperato tentativo di resistere, i Giapponesi colpivano le navi statunitensi con le missioni suicide dei kamikaze: i piloti si lanciavano, con l’aeroplano carico di esplosivo, direttamente contro gli obiettivi americani. Nonostante i successi, l’occupazione del Giappone appariva un’operazione lunga e complessa, poiché i Giapponesi disponevano ancora di un esercito di circa 3 milioni di uomini.

Il nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry S. Truman, decise allora di sganciare due bombe atomiche sulle città di Hiroshima e Nagasaki, con lo scopo di piegare la resistenza nipponica dimostrando la spaventosa forza distruttiva di questa nuova arma. Gli ordigni caddero sulle città il 6 e il 9 agosto, producendo orrende stragi, con effetti devastanti, come l’inquinamento radioattivo, che perdurano ancora oggi. Il 14 agosto il Giappone si arrese. La guerra era davvero finita.

Fissa le idee

Gli Stati Uniti usano la bomba atomica contro il Giappone per concludere rapidamente la guerra.

3 I costi della guerra

I costi umani e materiali della Seconda guerra mondiale furono ancora più spaventosi di quelli della prima. Vi furono oltre 55 milioni di morti (nella Prima guerra mondiale erano stati 9 milioni) e il numero delle vittime civili superò quello dei soldati uccisi. A provocare questa strage di civili, oltre alla fame, alle malattie, alle deportazioni e ai massacri, furono i bombardamenti delle città, iniziati dai Tedeschi e compiuti poi anche dagli Alleati, che avevano lo scopo di terrorizzare le popolazioni e spingere i loro governi alla resa. Accanto alle perdite umane, quelle materiali furono enormi: infrastrutture come ferrovie, strade, ponti e aeroporti furono distrutte insieme con le industrie e moltissimi edifici civili. L’alto numero di vittime civili causato dalla Seconda guerra mondiale fu anche il risultato dell’ideologia razzista dei nazisti. Al termine della guerra molti membri delle SS furono imprigionati, in attesa di accertare le loro responsabilità personali per i � crimini di guerra. I più importanti gerarchi nazisti vennero poi giudicati nel processo di Norimberga (1945-1946) e la maggior parte di essi fu condannata per � crimini contro l’umanità.

Fissa le idee

Le vittime della guerra sono 55 milioni. Le infrastrutture, le industrie e gli edifici civili sono distrutti.

Il fungo atomico su Nagasaki il 9 agosto 1945.

CRIMINI DI GUERRA gravi violazioni delle leggi stabilite dai codici internazionali di guerra che disciplinano i conflitti armati. Includono la tortura, l’uccisione intenzionale di prigionieri o civili, l’uso di armi chimiche. CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ si distinguono dai crimini di guerra perché si tratta di atti generalizzati contro civili, anche al di fuori di conflitti armati, come genocidi, deportazioni, persecuzioni per motivi razziali, religiosi o politici.

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Completa il punto elenco sulla conferenza di Yalta:

ô divisione della Germania in quattro sfere di influenza ;

ô libere elezioni nei Paesi liberati;

ô istituzione dell’ONU . Ora sottolinea nel testo perché si può dire che, pochi mesi dopo, la conferenza di Potsdam sarà un decisivo passo indietro.

4 Le conferenze di Yalta e di Potsdam

Tra il 4 e l’11 febbraio del 1945, prima ancora della fine del conflitto, i leader delle tre potenze alleate (Stati Uniti, Gran Bretagna e URSS) si erano riuniti a Yalta, in Crimea, per discutere il futuro dei Paesi europei dopo la guerra. Roosevelt, Churchill e Stalin stabilirono:

Ɨ la divisione della Germania in quattro zone di occupazione, assegnate a Gran Bretagna, USA, Francia e URSS; anche Berlino fu divisa in quattro settori;

Ɨ la nascita nei Paesi liberati di governi scelti dal popolo con libere elezioni;

Ɨ l’istituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) come strumento per risolvere pacificamente le controversie internazionali.

I leader delle tre potenze alleate si incontrarono nuovamente pochi mesi dopo, nel luglio del 1945, a Potsdam, presso Berlino. A Roosevelt (morto nell’aprile del 1945) era nel frattempo succeduto alla presidenza degli Stati Uniti Harry Truman. Questa volta, i vincitori decisero di suddividere l’Europa in sfere di influenza, calpestando il principio di autodeterminazione dei popoli e limitando gravemente per i Paesi europei la possibilità di scegliere autonomamente il proprio governo e le proprie leggi.

In base a questa logica l’URSS, che aveva occupato l’Est europeo, insisteva per mantenerne il controllo. Così, ben presto, si configurò una vera e propria spartizione dell’Europa in blocchi contrapposti. L’esito fu un’irrimediabile rottura dell’alleanza tra tutte le potenze vincitrici.

Fissa le idee

Stati Uniti, Gran Bretagna e URSS decidono il futuro dell’Europa. I Paesi vincitori occupano la Germania.

5 I nuovi confini dell’Europa

I T ALI A

Il confine orientale italiano nel 1945

Aree italiane passate alla Iugoslavia

Aree rimaste all’Italia

IUGOSL A VI A

Deciso il destino della Germania, furono definiti gli assetti territoriali:

Ɨ la Francia fu reintegrata nei confini che aveva prima della guerra;

Ɨ l’URSS ottenne parte della Prussia orientale, i Paesi baltici e la fascia orientale della Polonia;

Ɨ la Polonia ottenne parte della Prussia e la fascia orientale della Germania;

Ɨ il Giappone perse tutti i territori occupati nell’area del Pacifico.

L’Italia fu trattata da Paese vinto e subì pesanti condizioni:

Ɨ dovette abbandonare tutte le colonie africane e quelle nel Mar Egeo;

Ɨ Briga e Tenda (cittadine piemontesi al confine) passarono alla Francia;

Ɨ l’Istria e parte della Venezia Giulia andarono alla Iugoslavia;

Ɨ Trieste e il suo territorio furono affidati ad Angloamericani e Iugoslavi, e solo una parte sarebbe tornata all’Italia, nel 1954.

Fissa le idee

Dopo la guerra, cambiano i confini di molti Paesi europei.

Istri a
Tarvisio
Pola (Pula)
Gorizia
Trieste
Fiume (Rijeka)
Udine

EDUCAZIONE CIVICA

L’ONU e la tutela dei diritti umani

La Seconda guerra mondiale era stata caratteriz zata, più di ogni altro conflitto, da violenze e distruzioni. Dopo la fine delle ostilità si diffuse l’esigenza, presso i popoli e i loro governanti, di impedire che questo potesse accadere di nuovo in futuro. I governi, pertanto, si impegnarono a creare organismi che permettessero di mantenere la pace e creare sviluppo per tutti, attraverso la collaborazione tra i popoli.

In Europa alcuni Paesi diedero vita alla CEE (Comunità Economica Europea), che nel corso degli anni ampliò le competenze e il numero degli aderenti fino ad arrivare all’attuale Unione Europea; a livello mondiale nacque il 26 giugno 1945 a San Francisco l’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, a cui aderirono subito 58 Stati. Gli Stati membri sottoscrissero uno Statuto e stabilirono la sede a New York. Anche l’Italia aderì da subito all’ONU, comprendendo l’importanza della cooperazione e della solidarietà sovranazionale Oggi quasi tutti i Paesi del mondo (193) aderiscono all’ONU, sottoscrivendo e accettando gli obblighi imposti dallo Statuto, che si propone di mantenere la pace, tutelare i diritti di tutti, lavorare insieme per il progresso di tutti i popoli. Gli organi dell’ONU sono l’Assemblea generale, a cui partecipano tutti gli Stati membri, che discute e affronta i problemi mondiali; il Consiglio di Sicurezza, composto da 15 membri,

Eleanor Roosevelt, moglie del presidente degli USA, tiene in mano la Dichiarazione universale dei diritti umani

▶ Guarda il video

Le principali organizzazioni sovranazionali

che assume i provvedimenti mirati a mantenere la pace e la sicurezza e può decidere di inviare delle truppe, i Caschi blu, per presidiare alcune zone del mondo; il Segretario generale, che ha compiti di coordinamento; il Consiglio Economico Sociale e la Corte di Giustizia L’azione dell’ONU si svolge anche attraverso alcune agenzie che si occupano di argomenti specifici. Le più importanti sono: l’UNICEF, che si occupa della tutela e della promozione dei diritti dei bambini; l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che lavora perché si raggiunga il più alto livello possibile di tutela della salute; l’UNESCO, che si occupa della difesa del patrimonio naturale e culturale della Terra; la FAO, che provvede alla promozione dell’agricoltura sostenibile e alla riduzione della fame nel mondo.

INTORNO A ME Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea generale dell’ONU approvò la Dichiarazione universale dei diritti umani, un documento sui diritti della persona, cioè su quell’insieme di diritti civili e politici che spettano a ciascun essere umano sin dalla nascita.

Quasi tutti gli Stati del mondo hanno sottoscritto la Dichiarazione universale dei diritti umani, ma in realtà non sempre sono rispettati il diritto alla parola, all’istruzione, al cibo, alla vita stessa e alla dignità della persona. In alcuni Paesi le violazioni dei diritti sono sistematiche, in altri si tratta di eccezioni che poi vengono nascoste anziché essere adeguatamente riconosciute e corrette.

Tra le varie associazioni umanitarie che difendono i diritti umani, l’organizzazione Amnesty International vigila su scala globale per denunciare ingiustizie e violenze.

UN FILM

Titolo Il ragazzo che catturò il vento

Regia Chiwetel Ejiofor

Produzione Regno Unito

Durata 113 minuti

Anno 2019

Il film Il ragazzo che catturò il vento racconta una storia vera, svoltasi in Malawi, che mostra tanti diversi diritti negati, cercati, persi, riconquistati. Guardate il film e a gruppi elencate tutti i diritti che riuscite a riconoscere nella vicenda; indicate anche se sono garantiti o no al ragazzo protagonista.

Gli unici sopravvissuti di un gruppo di polacchi scappati da Łódź (Polonia) nel dicembre del 1945.

6 I rifugiati

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Completa la tabella che indica la provenienza dei profughi dopo la guerra.

Chi Da dove

Tedeschi Prussia orientale, Cecoslovacchia, Polonia Polacchi Russia

Italiani Istria

La portata del problema dei rifugiati emerse negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale. Oltre ai milioni di persone deportate dai Tedeschi o costrette ad abbandonare il proprio Paese a causa del conflitto, gli spostamenti di confini decisi dai vincitori a guerra conclusa provocarono la tragedia dei profughi: dieci milioni di Tedeschi furono espulsi dalla Prussia orientale, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia; tre milioni di Polacchi emigrarono dal territorio passato alla Russia. Furono circa trecentomila gli Italiani che abbandonarono le loro case e i loro beni fuggendo dall’Istria: questo esodo verso l’Italia era incominciato già all’indomani dell’armistizio nel 1943 e si era intensificato con i massacri delle foibe (▶ Lezione 3).

Fissa le idee

Milioni di persone sono costrette a lasciare il proprio Paese.

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Completa la mappa: avrai pronta una scaletta per esporre a voce alta i contenuti della lezione.

Gli Alleati sbarcano in Normandia (6 giugno 1944)

l’Italia è liberata e Mussolini viene ucciso (25 aprile 1944) il Giappone si arrende (14 agosto 1945)

Hitler si uccide (30 aprile 1944)

Gli USA sganciano le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945) i vincitori: Stati Uniti, Gran Bretagna e URSS ô ridefiniscono i confini europei

ô dividono la Germania in 4 zone di occupazione

Facciamo il punto

FACCIO SINTESI

1. Completa la seguente sintesi con i termini mancanti. Nel luglio 1943, gli Angloamericani sbarcarono in Sicilia e iniziarono a risalire la penisola; Mussolini venne sfiduciato dal Gran Consiglio e fatto arrestare dal re Vittorio Emanuele III . Il nuovo capo del governo, Badoglio , trattò in segreto con gli Alleati e l’8 settembre fu annunciato l’armistizio tra l’Italia e gli Angloamericani. Il re e il governo si trasferirono a Brindisi: il Sud, infatti, era stato liberato. Il Nord e parte del Centro, invece, furono occupati dai Tedeschi , che liberarono Mussolini . L’Italia si trovò così divisa in due parti: al Centro-Nord, Mussolini fondò la Repubblica Sociale Italiana ; il Sud era invece sotto il controllo degli Angloamericani

In Italia, come in altri Paesi d’Europa, si organizzò la Resistenza , cioè la lotta di volontari, detti partigiani, per la liberazione dal nazifascismo . Nell’aprile 1944 in un’Italia ancora divisa nacque il primo governo di unità nazionale , formato dalle forze che avevano combattuto il fascismo.

Il 25 aprile 1945 , dopo lo sfondamento della “linea gotica”, fu proclamata l’insurrezione generale; Mussolini tentò di fuggire , ma venne arrestato e fucilato .

2. Metti nell’ordine corretto gli eventi che segnano la fine della guerra nel resto del mondo.

a. Vengono sganciate due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. 6

b. Hitler si toglie la vita; la guerra in Europa termina. 4

c. Parigi insorge e ritorna in Francia il generale De Gaulle. 2

d. I kamikaze giapponesi colpiscono le navi americane con azioni suicide. 5

e. L’esercito sovietico e angloamericano si congiungono presso il fiume Elba. 3

f. Anche il Giappone firma la resa. 7

g. Gli Alleati sbarcano in Normandia a Nord, si dirigono verso Parigi a Ovest, mentre i Russi invadono la Polonia. 1

IMPARO A RAGIONARE

3. Rispondi oralmente alle seguenti domande. Ricordati di argomentare le tue risposte, soprattutto quando esprimi un’opinione. Se vuoi, puoi fare riferimento a uno o più brani tratti dalle Lezioni che hai studiato per supportare la tua posizione.

a. Perché dopo il 1943 l’Italia si trova divisa in due? Secondo te è corretto parlare di guerra civile a proposito di questa pagina della storia italiana? Perché?

b. In che modo agivano i partigiani? Quale fu il loro ruolo nella liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista?

c. Che cosa sono le foibe? Come definiresti le azioni della resistenza organizzata dal maresciallo Tito in Iugoslavia?

LAVORO SUL LESSICO

4. Per ciascuno dei seguenti termini o espressioni, scrivi sul quaderno una frase relativa al contenuto delle Lezioni studiate.

armistizio • Resistenza • partigiani • rifugiati • deportati • foibe

AGGIUNGI LE PAROLE NUOVE:

ô Segregazione =

ô Crimini di guerra =

ô Crimini contro l’umanità =

LA FINE DELLA GUERRA (LEZIONI 3 E 4)

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Completa le frasi.

a. Nel 1938 la Germania occupa Austria, Sudeti, Moravia, Boemia.

b. Nel 1940 Italia, Germania e Giappone si alleano. Hitler occupa la Francia

c. Nel 1941 Hitler invade la Russia

d. Dopo l’attacco di Pearl Harbor, gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone.

Quali tre battaglie

cambiano il corso della guerra a favore degli Alleati?

Sottolinea nel testo questa informazione.

Che cosa è la “soluzione finale” attuata dai nazisti?

Sottolinea nel testo questa informazione.

I primi anni della guerra: 1939-1942

Hitler vuole costruire la Grande Germania e vuole conquistare i territori a est, dove far vivere la popolazione tedesca. Dal 1938, Hitler occupa l’Austria e i territori dei Sudeti, Moravia e Boemia (Cecoslovacchia).

Hitler fa un patto di non aggressione con Stalin. Il 1o settembre 1939, Hitler e Stalin invadono la Polonia. Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania. Nel 1940, Hitler occupa la Francia. Il sud della Francia è governato dal collaborazionista Pétain. La Gran Bretagna sconfigge i Tedeschi nella battaglia d’Inghilterra. L’Italia entra in guerra a fianco della Germania. Il Giappone entra nell’alleanza e nasce l’Asse Berlino-Roma-Tokyo. Nel giugno 1941, Hitler invade l’URSS, ma l’inverno ferma l’esercito. A dicembre, il Giappone attacca le navi degli Stati Uniti nel porto di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. Gli Stati Uniti dichiarano guerra al Giappone. Di conseguenza, Germania e Italia dichiarano guerra agli Stati Uniti. Il conflitto diventa mondiale.

La riscossa degli Alleati: 1942-1943

Nel 1942, il corso della guerra cambia. I Russi sconfiggono i Tedeschi nella battaglia di Stalingrado e gli Inglesi sconfiggono Italiani e Tedeschi in Nordafrica nella battaglia di El Alamein. Nel luglio 1943, l’esercito degli Alleati sbarca in Sicilia e inizia a risalire la penisola italiana. Nella battaglia navale delle Midway la flotta USA sconfigge la flotta giapponese.

La “soluzione finale” della questione ebraica

Per affermare il dominio della “razza ariana” Hitler vuole eliminare sia le persone con malattie, sia ebrei, Rom e Sinti, sia gli oppositori politici. In particolare Hitler decide di eliminare tutti gli ebrei. All’inizio, gli ebrei vengono portati in quartieri chiusi detti ghetti, poi imprigionati in campi di concentramento detti lager in cui lavorano. Dal 1942, Hitler mette in atto la “soluzione finale”: fa costruire campi di sterminio, cioè lager fatti apposta per uccidere tutti gli ebrei.

La caduta del fascismo

Nel luglio 1943, il regime fascista crolla. Re Vittorio

Emanuele III fa arrestare Mussolini. Il nuovo capo del governo Badoglio fa trattative segrete con gli Alleati, cioè gli Stati che combattono contro l’Asse Berlino-RomaTokyo. L’8 settembre 1943 l’Italia e gli Alleati firmano l’armistizio. Il re e il governo vanno al Sud, dove ci sono gli Alleati. I Tedeschi diventano perciò nemici, occupano il Nord e il Centro dell’Italia e liberano Mussolini. L’Italia è divisa in due parti. Nel Centro-Nord, Mussolini fonda la Repubblica Sociale Italiana. Nel Sud, nasce il “Regno del Sud” sotto il controllo degli Angloamericani.

La Resistenza e la liberazione dell’Italia

In molti Paesi europei nasce la Resistenza, una lotta per la liberazione dal nazifascismo. Partecipano alla Resistenza gruppi di volontari detti partigiani. I partigiani fanno azioni di guerriglia. In Italia, nasce il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) organizzato dai partiti antifascisti per guidare la Resistenza italiana. Alle azioni di guerriglia dei partigiani, i nazisti rispondono con rappresaglie anche contro la popolazione civile. Il 25 aprile 1945, l’Italia viene liberata dalle brigate partigiane e dall’esercito degli Alleati. Mussolini viene ucciso dai partigiani.

La

fine della guerra

Nel 1944, gli Inglesi e gli Americani sbarcano in Normandia, sulla costa nord della Francia, liberano la Francia dai nazisti e avanzano verso la Germania. I Russi liberano dai nazisti l’Europa orientale, entrano in Germania e occupano Berlino Hitler si uccide. Le truppe USA e l’Armata rossa si congiungono il 25 aprile 1945 sul fiume Elba: i nazisti firmano la resa. In agosto, gli Stati Uniti sganciano due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki: il Giappone si arrende. È la fine della Seconda guerra mondiale, in cui sono morte 55 milioni di persone. Nelle conferenze di Yalta e di Potsdam la Germania viene divisa in 4 zone occupate dagli Alleati e l’Europa in zone di influenza tra USA e URSS.

▶ Ascolta l’audiosintesi

▶ Scarica il glossario in 7 lingue

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Scegli la risposta corretta.

Nel 1943, l’Italia e gli Alleati firmano: un’alleanza per la guerriglia l’armistizio il patto di non aggressione

Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. La resistenza l’hanno fatta i nazifascisti. V F b. Il CLN era formato dagli antifascisti. V F

c. L’Italia è liberata dalle brigate partigiane e dagli Alleati. V F

Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. Gli Inglesi e gli Americani liberano l’Europa dell’est. V F

b. I Russi sbarcano in Normandia. V F

c. L’Europa è divisa in sfere d’influenza tra USA e URSS. V F

La mappa per ripetere La mappa

▶ Mappa modificabile

▶ Presentazione multimediale

Usa la mappa per ripetere la Lezione. Segui i numeri e costruisci il tuo discorso sul capitolo.

La prima fase del conflitto (1939-1942) LA SECONDA GUERRA MONDIALE

La riscossa degli Alleati (1942-1945)

Francia del sud: repubblica di Vichy

Patto MolotovRibbentrop

2 3

I nazisti occupano la Polonia, l’Europa del Nord e la Francia

L’URSS invade Polonia, Paesi Baltici e Finlandia

L’Italia entra in guerra

attacca la Grecia e le colonie inglesi in Africa settentrionale ma l’attacco contro gli Inglesi fallisce. Interviene la Germania

Nazisti e fascisti invadono la Russia

La “soluzione finale” della questione ebraica I campi di concentramento diventano campi di sterminio

Gli USA entrano in guerra

Il Giappone si arrende (1945) 1

Vittoria nelle battaglie di Stalingrado, El Alamein, Midway

Gli Alleati sbarcano in Sicilia (1943

5 6 4

GUIDA ALL’ESPOSIZIONE

1 Racconta le circostanze che portano allo scoppio della Seconda guerra mondiale.

2 Indica che cosa prevedeva il patto Molotov-Ribbentrop.

3 Spiega perché Mussolini decide di entrare in guerra.

Gli Alleati sbarcano in Normandia (1944)

L’Armata rossa occupa Berlino (1945)

Attacco giapponese a Pearl Harbor

Fine del governo Mussolini

Resistenza dei partigiani

25 aprile 1945 liberazione dell’Italia

Bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki

4 Spiega la differenza tra campo di concentramento e campo di sterminio.

5 Illustra le ragioni e le circostanze per cui cade il fascismo.

6 Spiega che cosa stabiliscono le conferenze di Yalta e di Potsdam.

STORIA anch’io

Usa la mappa interdisciplinare per preparare il tuo percorso per l’Esame di Stato e prendi appunti sugli altri argomenti che puoi collegare ai contenuti di questo capitolo.

ITALIANO

PRIMO LEVI: uno dei testi più importanti sulla vita nei campi di concentramento è Se questo è un uomo. Leggi un capitolo dell’opera e spiegalo nel contesto della cosiddetta “soluzione finale”.

SCIENZE

TECNOLOGIA

ENERGIA ATOMICA: alla fine della Seconda guerra mondiale per la prima volta sono usate bombe atomiche. Oggi l’energia atomica ha usi pacifici e può fornire energia. Come sono costruite le centrali atomiche?

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

ALIMENTAZIONE: i prigionieri nei campi di concentramento erano denutriti e spesso malati a causa della scarsa alimentazione. Quali sono i nutrienti necessari al sostentamento di un essere umano e in quale quantità?

Collego con

INGLESE

CHURCHILL: il primo ministro britannico Winston Churchill fu uno dei protagonisti della resistenza europea all’avanzata nazista. Trova alcuni dei discorsi pronunciati da Churchill e inquadrali nella fase storica studiata.

Appunta qui gli altri collegamenti per personalizzare e completare il tuo percorso per l’Esame:

Verifica finale

VERIFICO LE CONOSCENZE

1. Indica se le informazioni sono vere (V) o false (F).

a. Francia e Germania entrano in guerra dopo che la Germania annette l’Austria.

b. Germania e Unione Sovietica firmano un patto di non aggressione.

c. Allo scoppio della guerra, l’Italia partecipa subito a fianco della Germania.

d. Dopo l’occupazione nazista della Francia al sud si forma un governo collaborazionista.

e. La Gran Bretagna riesce a respingere una massiccia offensiva aerea tedesca.

f. L’Italia ha bisogno dell’aiuto tedesco in Grecia e in Africa settentrionale.

g. Gli Stati Uniti entrano in guerra a seguito dall’attacco giapponese a una loro base.

h. Nel 1942 le forze dell’Asse continuano a mantenere la supremazia nelle diverse battaglie.

i. In Italia il fascismo cade definitivamente nel luglio 1943.

l. Le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki sono lanciate dai Russi.

COLLOCO NEL TEMPO

2. Metti gli eventi in ordine cronologico.

a. Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra alla Germania

b. La Germania invade la Polonia

c. Viene firmato il patto Molotov-Ribbentrop

d. L’Italia entra in guerra

e. Gli Alleati sbarcano in Normandia

f. L’Italia viene liberata

g. La Germania invade l’Unione Sovietica

h. Gli USA entrano in guerra

i. Gli USA sganciano due bombe atomiche sul Giappone

l. Le truppe naziste occupano Parigi

m. Gli Alleati sbarcano in Sicilia

n. Il governo italiano firma l’armistizio

agosto 1939 settembre 1939 settembre 1939 giugno 1940 giugno 1940 giugno 1941 dicembre 1941 luglio 1943 settembre 1943 giugno 1944 aprile 1945 agosto 1945

c b a d l g h m n e f i

RIELABORO LE INFORMAZIONI

3. Rispondi alle domande:

a. A quale scopo viene ideata da Hitler la “soluzione finale”? Per affermare il dominio della razza ariana.

b. Che cosa accade agli ebrei, fin dagli anni Trenta?

Vengono schedati, obbligati a portare una stella gialla quale segno di riconoscimento, rinchiusi in ghetti.

c. Quali sono le condizioni di vita nei ghetti?

Sono condizioni disumane: spazi stretti, condizioni igieniche precarie, mancanza di cibo.

d. In che modo la situazione degli ebrei peggiora durante la guerra?

Durante la guerra gli ebrei vengono deportati in campi di concentramento e costretti a lavori forzati.

e. Questa situazione riguarda solo gli ebrei? No, anche oppositori politici, criminali comuni, rom, sinti.

f. In quale anno la situazione precipita, con la costruzione di campi di sterminio? Nel 1942.

g. Come viene definita oggi questa tragedia? Shoah

h. L’Italia partecipa a questo progetto? Il governo di Salò, partecipa al progetto di Hitler.

Componi sul quaderno un testo dal titolo “La soluzione finale progettata da Hitler”.

La Storia per la vita

COMPETENZE DIGITALI

Scegli uno dei luoghi della Seconda Guerra Mondiale presenti nel percorso Google Earth a cui puoi accedere inquadrando il QR Code. Poi prepara una presentazione multimediale di 5-7 slide, in cui dovrai:

1. Descrivere il luogo (Dove si trova? Perché è importante nella storia della guerra?).

2. Presentare immagini e mappe tratte dal percorso Google Earth.

3. Raccontare un evento storico accaduto lì.

4. Concludere con una riflessione personale: perché questo luogo ti ha colpito?

Assicurati che la tua presentazione sia chiara, ordinata e interessante: dovrai esporla in classe!

CREATIVITÀ

Questa foto è stata scattata a Londra durante uno dei bombardamenti della “battaglia d’Inghilterra”, avvenuta tra l’agosto e il settembre 1940. Le persone si riparavano dalle bombe sulle pensiline e nelle gallerie della metropolitana. Ripassa questo momento del conflitto e lasciati ispirare dall’immagine. Poi scrivi l’inizio di un servizio giornalistico sul tuo quaderno, in cui racconti le drammatiche circostanze di un bombardamento nella capitale inglese. Puoi seguire la scaletta.

ô Che luogo è rappresentato? Com’è fatto questo luogo? Perché viene usato? Chi potrebbero essere le persone presenti nell’immagine? Che cosa fanno? Che emozioni potrebbero provare?

PENSIERO CRITICO

Leggi la seguente lettera e rispondi alle domande.

Parma, 4-5-1944

Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d’Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l’idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà.

a. A chi è destinata la lettera? Ad altri partigiani, compagni di Resistenza ancora liberi.

b. A chi si riferisce l’espressione «un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile»? Al nazifascismo.

c. Quali informazioni sull’autore sono presenti nel testo? Che età ha? Che cosa lo aspetta? Che cosa pensa del futuro? È giovane, è condannato a morte, in futuro ci sarà la libertà

d. Il partigiano indica un «compito» che spetta ai suoi giovani compagni. Di quale compito si trattava? Dopo avere fornito le risposte, avviate un dibattito in classe su questo tema.

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