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settimanale n. 27-28 17/6/2021 Giugno 2021
SABRINA FERILLI 56 ANNI ATTRICE
IO AMO L’ITALIA QUESTO NUMERO DI GRAZIA CELEBRA LE PERSONE, I LUOGHI, L’ARTE, LA MODA, I SAPORI DEL NOSTRO STRAORDINARIO PAESE CHE RIPARTE
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È ESTATE, LIBERA LE TUE EMOZIONI.
150 UN’ESTATE A CAPRI Abito corto Dioriviera plissettato in popeline di cotone Toile de Jouy Reverse; borsa Dior Caro in vitello Cannage; orecchino (tutto Dior).
G R A Z I A 2 7- 2 8 SOMMARIO
20 EDITORIALE
di Silvia Grilli e la posta di GRAZIA
24 GLI INDISPENSABILI DELLA SETTIMANA
AT T UA L I TÀ
29 CONDIVIDERE Da dove riprende la nostra vita
33 INCHIESTA È l’estate della rinascita
37 LA STRATEGIA Massimo
Garavaglia: «Un Paese aperto per le vacanze»
40 STAR DI COPERTINA Sabrina Ferilli: «Italia, sei la mia passione»
56 LA VOCE Levante: «Ragazzi, questa è la nostra alba»
61 I TALENTI Colapesce e
Dimartino: «Staremo bene insieme»
64 LA PROTAGONISTA Eva
Riccobono: «Sono fiera del mio istinto materno»
68 PROSPETTIVE Stefano Boeri: «Daremo all’arte un nuovo futuro»
75 LA RISCOPERTA Carlo
Cracco: «Il mio ristorante ha un’anima verde»
79 L’APRIPISTA La prima vittoria delle cicliste
83 ITINERARI DEL CUORE 84 FUGHE D’AUTORE Un’isola per ritrovarsi
90 EMOZIONI Valeria Parrella: «Tutto il mare dentro di noi»
94 SOTTO L’OMBRELLONE 99 LA GRANDE BELLEZZA Il nostro tesoro segreto
104 CANTINE D’AUTORE Tra le vigne dove cresce la speranza
107 PERCORSI DI GUSTO
Brindiamo a un nuovo viaggio
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Foto SIMONE FALCETTA
L’onda su misura
134 SOGNI DI MARE Bikini con reggiseno a fascia e culotte alta (Sundek).
G R A Z I A 2 7- 2 8 SOMMARIO
111 ALTRI SAPORI Una stanza con chef
116 ESPERIENZE L’Italia, che scoperta
121 IN CAMMINO Un passo verso la natura
127 COME UNA VOLTA
Prossima fermata: Sicilia
131 GRANDI ORIZZONTI Sulle strade della libertà
M O DA
134 SOGNI DI MARE 150 UN’ESTATE A CAPRI 163 TENDENZE Fino alla prossima destinazione
171 LOVE Omaggio all’Italia 172 SHOPPING Verso il sole 179 LOVE Come un arcobaleno 181 LOVE Spirito libero 183 LOVE Passi decisi 185 INTERVISTA Carattere da star 189 STREET STYLE 193 MODA T-shirt d’autore 195 FASHION NEWS
B E AU T Y 200 VIAGGIA LEGGERA 204 BELLEZZA DA SCOPRIRE Il profumo che ti porta lontano
LIFESTYLE
206 CULTURA •Auto •Arte
•Festival •Libri •Baby K •Stefano Accorsi •Musica •Eventi
216 CUCINA D’AUTORE Una 219 GUSTO 223 INFINE 226 INDIRIZZI 229 OROSCOPO di Melissa P. 230 UN POSTO NEL CUORE di Alessia Marcuzzi
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Foto THOMAS SHWO
cena tra amici
G R A Z I A 2 7- 2 8 SOMMARIO
56
90
LE SPIAGGE DEL CUORE Siamo un Paese circondato dal mare. La scrittrice Valeria Parrella spiega a Grazia come quest’estate il grande blu ci aiuterà a guarire.
IN TOUR
L’emozione di tornare sul palco e di cantare insieme con i fan. La cantautrice Levante racconta il senso di questo nuovo inizio.
134 VOGLIA D’ESTATE
Il Lago di Como fa da sfondo ai costumi più preziosi di una stagione all’insegna del sogno.
L’attrice Sabrina Ferilli indossa un abito in seta con stampa a fiori (N°21 by Alessandro Dell’Acqua). PETTINATURE: Roberto D’Antonio using L’Oréal. TRUCCO: Irene Legramandi using beautyaholicshop.com. STYLING: Selin Bursalioglu. FOTO: Federico De Angelis.
SULLE STRADE DELLA LIBERTÀ In Rete la chiamano #vanlife ed è la vita sempre in viaggio. Grazia ha raccolto le storie di chi ha una casa su ruote e ogni giorno cambia orizzonte.
131 68
IL FUTURO DELL’ARTE A Grazia l’architetto Stefano Boeri anticipa le iniziative di Triennale Milano e dice: «Sarà il punto di partenza per una rinascita internazionale»
GRAZIA TI ASPETTA IN EDICOLA DAL 1° LUGLIO 18
G R A Z I A EDITORIALE
LETTERE ALLA DIRETTRICE Email di Marta Morelli LA DIRETTRICE DI GRAZIA, SILVIA GRILLI.
Q
LE DUE ITALIE
uesto numero straordinario di Grazia celebra il nostro Paese, la sua bellezza, la sua ripartenza. E io osservo due diverse Italie. C’è l’Italia dell’energia nuova, della grande voglia di rinascita. Sono le persone che riscoprono, come dopo una lunga malattia, l’immenso amore per la vita. La famiglia e le amicizie ritrovate, la riapertura dei ristoranti, il ritorno dei concerti, il nuovo via libera allo sport si associano a un’euforia da risveglio post bellico. Il green pass, il certificato che permetterà di viaggiare e partecipare a feste ed eventi nazionali e internazionali, nutre rinnovati desideri. Il boom delle prenotazioni fa ripartire il turismo dando prospettive di nuovi orizzonti. La corsa alle vaccinazioni procede veloce con la partecipazione entusiastica dei più giovani, per i quali un vaccino significa ritrovare una libertà troppo a lungo sacrificata. Per tutti questi italiani, il futuro è un Paese diverso e migliore. Allo stesso tempo c’è un’altra Italia. È quella più timorosa, che è stata più colpita, più ha sofferto, più fatica a guardare fuori dal rifugio in cui si era rinchiusa. È l’Italia che si lecca ancora le ferite e non ha fiducia nel futuro. Sono coloro che aspettano a vaccinarsi, comprensibilmente impauriti dai rari, ma gravi, effetti collaterali del vaccino AstraZeneca. Sono gli italiani che hanno perso un proprio caro. Sono quelli che la pandemia ha rinchiuso in metri quadrati di solitudine. Guardano con angoscia al domani in un mondo che non riconoscono più oltre i confini delle proprie mura. L’esterno non dà più loro le stesse certezze di prima. A queste persone non interessa la chiamata alle armi collettiva. Sono scoraggiate, incredule, sospettose, indifferenti. Riunire le due Italie, quella euforica e quella impaurita, è la grande sfida dei mesi che verranno. Ridare speranza e futuro è il grande obiettivo per ricompattare il Paese diviso a metà. Questo numero di Grazia, celebrando la bellezza e l’unicità italiana, è un invito a tutte e a tutti voi, euforici o spaventati, a guardare con vigore, o almeno serenità, al nostro futuro. Noi amiamo l’Italia. Buona lettura. Vi abbraccio.
Silvia Grilli 20
Cara redazione, noto con rammarico che anche voi nella narrazione del quadro generale della situazione sanitaria includete solo e soltanto i vaccini. Mai un cenno alle cure domiciliari, mai nominato il vergognoso ricorso dello Stato e del ministro Roberto Speranza contro tali cure, ripristinando il protocollo della vigile attesa con Tachipirina, mai al fatto che la stragrande maggioranza dei positivi siano asintomatici e infine nulla sulla caterva di effetti avversi causati da AstraZeneca (vedi ragazzi colpiti da miocardite o emorragie cerebrali o la morte della 18enne di Genova) e Pfizer. Si nascondono gli effetti collaterali dati dalla tossicità della proteina “spike”. Si vede che il principio di precauzione si applica solo a palestre, bar, piscine e ristoranti, ma ai vaccini no, poiché questi rendono molto di più. «Cara Marta, mi spiace che lei non abbia letto le inchieste che abbiamo condotto sui vaccini, sull’opportunità di somministrarli o no ai più giovani e ai bambini, sulla necessità di una medicina di genere che consideri che il corpo delle donne è diverso da quello degli uomini, come dimostrano anche gli effetti collaterali, raramente letali ma seri, legati alla somministrazione del vaccino prodotto da AstraZeneca: quasi tutte le vittime sono di sesso femminile. Vaccinarsi è fondamentale per il bene collettivo, per uscire dalla pandemia, per ricominciare a vivere un’esistenza piena. Ma sono stati fatti molti errori. Il primo è aver negato dapprincipio gli effetti collaterali del vaccino Vaxzevria. Il secondo è l’averlo raccomandato prima ai giovani e, solo dopo le complicanze, agli over 60. Successivamente, per smaltire le dosi che parte della popolazione anziana a cui sarebbero destinate non vuole, quel farmaco è stato somministrato indiscriminatamente durante gli open day, per poi essere nuovamente bloccato e mantenuto solo per gli over 60. Campagna vaccinale non significa somministrare alle giovani donne un vaccino potenzialmente rischioso per loro come Vaxzevria giustificandolo come una scelta individuale volontaria. Ci sono categorie della popolazione che, per sesso e per età, non sono adatte a certi farmaci. Non è una scusante dire, come ha fatto il presidente della Liguria, Giovanni Toti, che se togliamo AstraZeneca dal mercato italiano la campagna per l’immunizzazione di massa rallenta. Come confermano gli scienziati, la piastrinopenia autoimmune, di cui soffriva Camilla Canepa, la diciottenne morta in Liguria dopo la somministrazione di quella dose, non rappresenta un fattore di rischio noto per le trombosi collegate Scrivi a GRAZIA: palazzo Mondadori, 20090 Segrate (MI) - EMAIL: lapostadigrazia@mondadori.it SOCIAL: facebook.com/grazia - twitter.com/grazia instagram.com/grazia_it - WEB: grazia.it
G R A Z I A POSTA ai vaccini a vettore virale. E non lo rappresentano neppure le terapie ormonali a cui la ragazza si era sottoposta. I principali fattori di rischio erano l’età e il genere femminile. Ormai tutti gli scienziati confermano il legame, raro ma possibile, tra vaccini a vettore virale e i casi di trombosi nelle giovani donne. Com’è stato possibile che una diciottenne abbia ricevuto quella dose? Un caro saluto». Post di Ladysmart74 - Carol
In merito all’editoriale “La solitudine di Saman”, la storia di Saman, che non è la prima che sentiamo, mi ha colpito molto. Mi sono fatta tante domande: perché non ha chiesto aiuto prima, visto che temeva il peggio? Perché si è fidata della famiglia, sapendo che non ne sarebbe uscita viva? Chissà, forse sperava che non le avrebbero fatto più del male. Mi domando anche che razza di genitori preferiscano vedere la loro figlia morta piuttosto che occidentalizzata. Ma allora perché venire in un Paese come l’Italia? Qui abbiamo tanti problemi, ma siamo liberi di sposare chi vogliamo, quantomeno. Mi si stringe il cuore a pensare a quanti sogni aveva una diciottenne. Voleva essere come noi e sarebbe stato un bellissimo gesto d’integrazione se i genitori avessero detto: va’ figliola, sposa chi ami, vivi libera. Sono mostri, sono cattivi e non potrò mai accettare questo loro credo. Mi spiace, ma se vuoi vivere in Italia devi farlo rispettando le nostre leggi e il nostro stile di vita. Non saremo i migliori del mondo, ma siamo democratici. Ciao, Saman. «Cara Carol, il padre di Saman, un bracciante pachistano immigrato da Lahore, credeva che quella figlia fosse il disonore della famiglia perché non accettava il marito scelto da loro. Per ottenere il rispetto della sua comunità e assecondare una tradizione arcaica e colpevole che non considera le donne come esseri liberi e dotati di diritti, ma solo proprietà, l’ha consegnata al suo boia: lo zio violento. Ricordo che 70 anni fa, in Sicilia, un padre lanciò la figlia diciassettenne sotto un treno. La colpa della ragazza? Essere stata stuprata dal fratello ed essere rimasta incinta. Ma quel padre, ritenendo che la giovane avesse leso l’onore della famiglia, prima la istigò al suicidio. Poi, quando lei si rifiutò di togliersi la vita per espiare la sua colpa, la spinse sotto il convoglio». Email di Giulia Ponsi
Gentile Silvia Grilli, l’intervista nello scorso numero a Gessica Notaro mi ha fatta piangere. Se penso al dolore provato da questa ragazza a causa dell’acido lanciatole addosso da quell’infame, alla violenza psicologica subìta durante la loro relazione, allo stalking e alla manipolazione che ha dovuto sopportare senza alcun aiuto mi sento male. Leggere che è stata costretta ad andare in giro con il casco perché lui l’aveva minacciata diverse volte mi lascia senza fiato; leggere che lui ha scelto per il giorno dell’agguato l’anniversario del suicidio di suo fratello è disumano. Ho deciso di appendere l’intervista che le avete fatto su Grazia 22
all’entrata di casa mia, in modo da poter ricordare ogni giorno il coraggio, la resilienza, la forza d’animo di questa ragazza. In una scala immaginaria di cattiveria e meschinità troviamo, subito dopo Tavares, al secondo posto, quelli che le hanno detto: «Sei famosa grazie a lui, dovresti dargli la percentuale». Sei un’eroina Gessica, come dici tu non gliel’hai data vinta e sei bellissima. Grazie per il tuo insegnamento, mi hai cambiata nel profondo. Buona vita. «Cara Giulia, la storia di Gessica è significativa dell’escalation della violenza domestica di cui molte donne sono vittime. Prima il corteggiamento serrato in cui il manipolatore sembra l’uomo più innamorato del mondo, poi la distruzione dell’autostima, i tradimenti continui, la violenza fisica e psicologica, la sottovalutazione del pericolo da parte delle autorità giudiziarie che dovrebbero proteggere le donne, infine l’aggressione finale. Gessica era una donna forte, eppure anche lei si è trovata succuba di un narcisista. Oggi è tornata alla vita più forte di prima, grazie a una nuova consapevolezza di sé, a un’estrema disciplina e a una straordinaria volontà di vita. Grandissima Gessica! Grazie, Giulia per la sua email». CARE LETTRICI, dalle vostre lettere può nascere l’idea di un’inchiesta o di nuove storie da raccontare. Firmate con nome e cognome: sarà più facile contattarvi. E… scriveteci! Con l’invio del vostro contributo dichiarate di accettare le condizioni del servizio consultabili nelle ultime pagine della rivista.
A cura di Lucia Valerio
Gli amici di Grazia Gabriele @gabesposito Ciao belli @candela____ @giorgiagabriele @dilettabonaiuti @paolostella @grazia_it Nima & Ray @nimaeray Micaela Ramazzotti bellissima in questa intervista per Grazia Striscia @striscialanotizia @shaylinka @mikaelaneazesilva in edicola con @grazia_it Paolo Stella @paolostella Boom @louisvuittonsquad in edicola su @grazia_it
GRAZIA
di
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Elsa Bonfiglio
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RAFFINATI Gli shorts in seta a stampa patchwork sono impreziositi da un bordo geometrico. (Etro, € 550).
ESSENZIALE Il top bikini a fascia è in lycra bianco a coste (The Attico, € 140).
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GEOMETRIE La Camera Bag La Medusa in pelle è impreziosita da borchie e dal simbolo della maison (Versace, € 1.150).
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PREZIOSI Dal progetto Icons, i sandali in pelle color bronzo Amira hanno tacco alto e sottile e dettagli in cristalli e perline (Giuseppe Zanotti).
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ANNI 60 Gli occhiali da sole hanno la montatura grande e sinuosa (Bottega Veneta).
G R A Z I A 10 MUST
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SQUADRATI Gli occhiali da sole dalla capsule by Nicola Brognan sono in acetato (Blumarine by De Rigo Vision, € 199).
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BIANCO E NERO Il top a bustier è interamente realizzato in un prezioso mix di ricami macramè a contrasto (Ermanno Scervino, € 750).
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INTRAMONTABILE La borsa Jackie 1961 in pelle qui è nella versione piccola (Gucci).
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FLUIDA La gonna svasata è in cady di seta (Sportmax, € 359).
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AFFUSOLATE Le scarpe D’Orsay in pelle hanno dettagli in PVC e lacci staccabili in gros grain (Giorgio Armani, € 690).
Elegance is an attitude Kate Winslet
Longines DolceVita
G R A Z I A CONDIVIDERE
L’ITALIA È ALLA VIGILIA DELLA FINE DEL COPRIFUOCO IN OGNI REGIONE.
DA DOVE RIPRENDE LA NOSTRA VITA L’esercizio di ricominciare a fidarsi degli altri dopo l’isolamento, la fame di umanità di chi si sentiva solo, la gioia dei ragazzi. Nell’estate in cui l’Italia riparte, la cosa più importante sarà soprattutto una: dire alle persone per noi importanti che abbiamo bisogno di loro di ANNALENA BENINI
Foto GETTY IMAGES
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uest’estate sarà diversa. Non soltanto diversa dall’estate del 2020, quando ci illudevamo più o meno prudentemente di avercela fatta, ma diversa da tutte le altre estati della nostra vita. Chi ha perso qualcuno per il Covid, e sono tanti, per la prima volta vedrà che il mondo non si è fermato, anzi che il mondo è ripartito, perché ne aveva bisogno. Chi si è chiuso in casa per un anno dovrà fare il grande esercizio di ricominciare a fidarsi delle persone. Chi non ne poteva più di solitudine proverà a ubriacarsi di umanità. Chi ha finito la scuola andrà in vacanza con il preciso intento di riprendersi tutto ciò che ha perso. Qualche giorno fa ho accompagnato mia figlia quindicenne in un laboratorio 29
G R A Z I A DA DOVE RIPRENDE LA NOST RA VITA
IL TRAGUARDO DI SETTEMBRE
L’obiettivo del governo è vaccinare otto italiani su dieci entro settembre. Un traguardo che per gli esperti è raggiungibile per il 21 settembre se saranno immunizzati anche molti ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Ma in questi giorni sono sorti dubbi per la morte di Camilla Canepa: la diciottenne ligure ha avuto una trombosi dopo aver ricevuto una dose di vaccino Vaxzevria (ex AstraZeneca). Ora il governo e gli scienziati stanno valutando se limitare la somministrazione di questo vaccino.
di analisi per fare un tampone molecolare in vista del suo aereo per Atene, per la prima vacanza con le amiche, e in fila davanti a noi c’erano soltanto ragazze e ragazzi, americani, inglesi, spagnoli, che facevano la stessa cosa: pagavano l’obolo di un bastoncino nel naso e in gola per ricominciare a viaggiare, o per tornare a casa dopo gli esami. Pieni di energia, di desiderio, di pelle già dorata dal sole, pieni di voglia di ricominciare. Mia figlia, 15 anni, li guardava incantata, e per la prima volta si è resa conto che qualcosa sta cambiando. Per la prima volta, mi ha detto dopo, ha sentito che la libertà sta tornando e che lei la vuole usare bene. «Perché se i miei figli un giorno mi chiederanno che cosa ho fatto durante la pandemia globale, io potrò rispondere soltanto che sono stata sul divano con i gatti a guardare un sacco di film e di serie, e non è una storia molto interessante, invece da adesso voglio fare qualcosa». Io ho annuito, non so che cosa abbia in mente ma non voglio preoccuparmi: questa è la sua estate, l’estate della ripartenza e della possibilità di un’epica. I nostri ragazzi partono, o gironzolano per la città e per le spiagge, con la volontà di costruire ricordi, avventure, cambiamenti. Forse, dopo tanta introspezione, molti di loro saranno già in grado di prendere una strada precisa. Di capire che senza gli altri proprio non possono stare, oppure che la vita di laboratorio e di studio o scrittura solitaria è perfetta per loro. Ma questa è anche la nostra estate, l’estate in cui tutto ricomincia. I tramonti sono più nitidi, il sole più caldo, il mare più ghiacciato e limpido: i desideri spingono verso l’estremo, la nostra paura si scioglie a poco a poco in qualcosa di diverso, in una convalescenza interiore che ci fa provare allo stesso tempo gratitudine e terrore per la vita. Rinascita significa molte cose: significa rialzarsi, soprattutto, e penso a chi è stato ferito anche dal punto di vista economico e adesso si rimbocca le maniche e aggiunge tavolini, offerte speciali, menù estivi, mercatini, mostre, negozi, si inventa un nuovo servizio, un nuovo sogno. La considerazione del tempo perduto e della felicità ancora possibile, la compassione verso l’esistenza che si acquista soltanto dopo avere sofferto forse, nonostante le molte dimostrazioni contrarie, potrebbero averci arricchito di una nuova consapevolezza. Siamo tutti uguali davanti alla sofferenza. Tutti inermi e bisognosi dell’altro. Dell’incontro con qualcuno. Di una mano tesa. Di una risata da condividere. Di una passeggiata insieme. Di una nuova fiducia. Se c’è qualcosa che abbiamo imparato da questo anno terribile, è che nessuno si salva da solo. Anche quando l’altro diventava il peggior nemico, per la possibilità del contagio, era anche il nostro più grande struggimento. La più grande mancanza. Non aver potuto confortare i malati, non aver potuto celebrare funerali, non aver potuto abbracciare chi aveva avuto una cattiva notizia, e non aver potuto essere a nostra volta confortati, è stata la nostra ferita più grande. Lo sgomento massimo. Per questo guardavamo con commozione i delfini in laguna e in generale gli animali riprendersi le città: abbiamo bisogno dell’incontro con l’altro. I giornali, i libri, i film, le serie tivù e i social ci hanno aiutato molto. Ci siamo sentiti vicini anche attraverso uno schermo, attraverso queste pagine ci siamo confrontati. Ma questa è l’estate in cui condividere quel che abbiamo capito, è l’estate in cui non essere reticenti, né sospettosi: diremo alle persone importanti quanto sono importanti, dimostreremo di tenere alle cose che abbiamo scoperto essere importanti. Non rimanderemo all’anno prossimo, perché non sappiamo dove sarà, questo anno prossimo, sappiamo solo che adesso è arrivata la nostra estate. Non so se diventeremo più ricchi, più forti, più furbi, più cinici: so che c’è nell’aria una frenetica speranza, quella di penetrare la vita come una lama di coltello, dopo averla tanto a lungo osservata, curata e temuta. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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G R A Z I A INC HIESTA UNA VISITATRICE DAVANTI AL COMBATTIMENTO DEGLI ORAZI E CURIAZI DI CAVALIER D’ARPINO NEI MUSEI CAPITOLINI DI ROMA.
È L’ESTATE DELLA RINASCITA Il tutto esaurito nelle spiagge, il ritorno nei musei e ai concerti, il desiderio di riscoprire quello che è mancato nei mesi scorsi. Con l’avanzata della campagna vaccinale il nostro Paese si è rimesso in moto. Grazia racconta la ripresa dell’economia e della voglia di vivere d i E N R I CA B RO CA R D O
Foto REDUX/CONTRASTO
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ottimismo sull’uscita dalla pandemia non è più cauto. Lo ha dichiarato lo stesso premier Mario Draghi, durante la sua visita in alcuni impianti produttivi dell’Emilia Romagna a inizio giugno: «È la prima volta», ha detto, «che si percepiscono sollievo, entusiasmo, voglia di ricominciare». E non si tratterebbe solo di una sensazione dovuta alla vicina cancellazione del coprifuoco e alla riapertura dei ristoranti e dei bar, pieni in orario di aperitivo e cena, un fenomeno che è stato definito con ironia “economia dei dehors” perché non incide in modo
significativo sul Pil del Paese. Anche l’industria, il settore manifatturiero, gli investimenti sono in ripresa. La produzione industriale, dicono gli ultimi dati Istat, è tornata ai livelli pre-Covid con una risalita record del tessile e dell’abbigliamento del 360 per cento, dovuto, però, ai livelli minimi toccati nel 2020. Confindustria e sindacati, per una volta d’accordo, affermano che si può davvero parlare di un inizio di ripresa. E in luglio dovrebbero arrivare i primi 25 miliardi di euro, degli oltre 190 previsti, del Recovery Fund. L’ufficio parlamentare di Bilancio, inoltre, ha ritoccato al ribasso, 70 33
G R A Z I A INC HIESTA
mila, il numero di persone che rimarranno senza lavoro quando si verificherà lo sblocco dei licenziamenti (sulla data si sta ancora trattando). Fuoriuscite che, secondo gli imprenditori, dovrebbero venire compensate da nuove assunzioni. Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha parlato di «un rimbalzo economico più alto del previsto, con un tasso di crescita del Pil che sarà vicino al 5 per cento, un punto in più di quanto previsto». Più cauto, l’economista Giulio Sapelli: «Se è vero che, in generale, si può parlare di boom con un tasso di crescita intorno al 5, 8 per cento, bisogna anche considerare da quanto in basso si parte», dice. Il clima di insicurezza, aggiunge, non è finito: gli italiani risparmiano molto più di quanto spendono. «Se possiamo esprimere ottimismo per la ripresa è grazie soprattutto agli imprenditori medio-piccoli che tengono duro, ai sindaci di tanti Comuni che fanno i salti mortali con i soldi a bilancio e alle donne: sono loro a tenere insieme la società e l’economia italiane». CROLLO DEI CONTAGI
Se di ripartenza piccola o grande si può parlare, il merito va alla campagna vaccinale che, secondo Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, «sta dando risultati ancora migliori delle aspettative e che dovrebbe avere effetti non solo temporanei». Ormai si viaggia al ritmo costante di 500 mila, 600 mila dosi al giorno, «numeri che, fino a poco tempo fa, erano inimmaginabili», dice Roberta Villa, giornalista scientifica e autrice del libro Vaccini. Mai così temuti, mai così attesi. Entro settembre potrebbero essere immunizzati otto italiani su dieci. A lei chiediamo un’opinione sugli Open day che hanno permesso le vaccinazioni ai giovani e che sono al centro della polemica dopo la morte, dovuta alle complicanze di una trombosi, della diciottenne Camilla Canepa, a Genova, che soffriva di una malattia autoimmune e aveva ricevuto una dose di Vaxzevria (ex AstraZeneca). «Il rischio di complicazioni di questo genere è infinitesimale. E, dal punto di vista della salute collettiva, i vantaggi della vaccinazione ai diciottenni sono tanti. Soprattutto adesso che nuovi studi hanno dimostrato come i sintomi a lungo termine, il cosiddetto “long Covid”, si possano verificare anche nei giovanissimi che si sono ammalati in modo lieve o persino asintomatico», spiega. Il caso di Camilla ha comunque riaperto la discussione sulle procedure di anamnesi e portato a una revisione delle classi di età indicate per la somministrazione del Vaxzevria. RIPARTE LO SHOPPING La corsa ai vaccini dei ragazzi
ha avuto come motore iniziale l’obiettivo del Green Pass,
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il certificato per chi è guarito dal Covid o si è vaccinato, che dovrebbe essere disponibile dal primo luglio e che consentirà di spostarsi più facilmente in Europa e, forse, di valere anche come lasciapassare per l’ingresso nelle discoteche (che dovrebbero riaprire in luglio). «Dateci una data al più presto», dice Mauro Bianchi, gestore del Samsara Beach di Riccione. «Perché, mentre discutiamo, i giovani la libertà se la sono presa da soli con le feste private». Bianchi è stato eletto presidente del consorzio Riccione Intrattenimento, rete di una trentina di operatori del turismo e del divertimento della città romagnola. «La voglia di divertirsi c’è. E anche di spendere. Da maggio, abbiamo già visto salire lo scontrino medio del 20-30 per cento». L’obiettivo del consorzio è favorire la ripartenza spingendo su un’offerta di qualità. «La pandemia ha fatto selezione: in attività sono rimasti i professionisti seri. Dobbiamo continuare su questa strada». UN TURISMO PIÙ BELLO
È finito il tempo in cui bastava aprire e aspettare che i turisti arrivassero. Offerte iperpersonalizzate anche per le città d’arte, turismo enogastronomico che diventa esperienziale - un esempio è quello della vendemmia collettiva negli agriturismi - vacanze che coniugano il tempo libero con la pet therapy o che permettono ai viaggiatori di sentirsi parte del territorio come accade negli alberghi diffusi, una formula tutta italiana per trasformare borghi semispopolati in strutture ricettive. Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, la Federazione italiana associazioni Imprese viaggi e turismo, dice: «La pandemia ha fatto riscoprire agli italiani anche aree del Paese che prima avevano sottovalutato. Ed è vero», continua, «che parecchi hanno più soldi da parte e anche più voglia di investirli in una vacanza. Ma poter fare il richiamo del vaccino in un’altra Regione, o avere una certa flessibilità sulle date della seconda dose, sarebbe fondamentale. Quanto agli stranieri, cominceranno ad arrivare da fine luglio». L’estate 2021 segna anche il ritorno agli spettacoli dal vivo e in presenza, vera novità rispetto all’anno scorso quando, in luglio e agosto, senza i vaccini, concerti, festival di teatro e di musica, eventi culturali piccoli e grandi erano stati congelati. «Non abbiamo fatto in tempo a presentare la stagione di quest’anno che siamo stati presi d’assalto», dice Carmen Delbalzo, tra i responsabili del Festival teatrale di Borgio Verezzi, in Liguria, uno dei più vecchi d’Italia. «E sulla riviera gli stabilimenti balneari per luglio e agosto sono già al completo da mesi: impossibile trovare una sdraio libera». Come prima della pandemia, ma forse anche con una maggiore euforia ■
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G R A Z I A LA ST RAT EGIA
UN PAESE APERTO PER LE VACANZE Più di metà degli italiani vaccinati, certificati di garanzia e tamponi a tappeto. Ma anche nuove regole per favorire i viaggiatori stranieri e rilanciare le città d’arte. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia parla a Grazia di come il Governo stia lavorando per un’estate sicura d i M O N I CA B O G L I A R D I
Foto IMAGO ECONOMICA
U
na cosa è certa: gli italiani quest’anno andranno in vacanza. L’ultimo monitoraggio di Confturismo-Confcommercio segnala che sono già 10 milioni e mezzo quelli che hanno prenotato un soggiorno. Tra questi, l’86 per cento ha scelto l’Italia. Chi parte, però, ancora non sa se lo aspetta un’estate Covid free, libera da Covid come gli ultimi dati fanno sperare, o se dovrà accontentarsi di vacanze con il contagio sotto controllo. In ogni caso, il commissario Francesco Paolo Figliuolo ha promesso che entro luglio il 60 per cento della popolazione sarà vaccinata. E per fare chiarezza su tutto il resto Grazia ha intervistato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. A lui, 53 anni, economista, il premier Mario Draghi ha messo in mano un dicastero strategico per gestire la ripresa. Il commissario Figliuolo ha detto agli italiani di organizzarsi sulla base del richiamo vaccinale. Offrire la seconda dose in vacanza non sarebbe un modo per attrarre turisti, come succede all’estero? «Il commissario Figliuolo, così come è riuscito a raggiungere e superare le 500 mila somministrazioni quotidiane, risolverà anche questo problema. Che è complicato. Ma credo che il pragmatismo, cifra di questo governo, possa essere utilizzato anche per trovare una soluzione che non complichi la vita dei cittadini.
IL MINISTRO MASSIMO GARAVAGLIA: DALL’ALTO, AL QUIRINALE E AL COLOSSEO, A ROMA; A MILANO.
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G R A Z I A MASSIMO GARAVAGLIA
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fondo a disposizione delle imprese per ammodernare gli impianti, soprattutto in chiave di sostenibilità ambientale. Poi ci sono risorse per un hub del turismo digitale (per coinvolgere anche località normalmente fuori dai circuiti turistici, ndr) e per l’impegno finanziario legato al Giubileo del 2025. Un evento che non riguarderà solo Roma, ma che sarà allargato». Come richiamare turisti americani, cinesi, arabi, russi? «Le competenze del ministero del Turismo sono trasversali, incrociano diverse amministrazioni e, in epoca post pandemica, soprattutto quella della salute. Con il ministro Roberto Speranza ho un ottimo rapporto. Talvolta, però, le burocrazie fanno resistenza ad adattarsi al cambio di passo imposto dal governo. La mia non è una confessione per eludere la domanda. Ma l’arrivo di turisti da Stati Uniti, Cina, Russia, mondo arabo talvolta è condizionato dalle regole imposte da altre amministrazioni. Un esempio: al momento, benché vaccinati, i turisti americani possono arrivare in Italia solo attraverso pochi voli “Covid tested”. Cioè, possono partire solo se prima del decollo si presentano con un tampone negativo e un altro lo devono fare all’arrivo. Perché, se sono vaccinati, per di più con vaccini riconosciuti dall’Ema? Lo stesso dovrebbe valere per russi e cinesi, sebbene vaccinati con vaccini non riconosciuti dall’Ema: dovrebbe essere sufficiente un tampone. Ma il ministero degli Esteri li mette in un’altra graduatoria di Paesi. Le assicuro che mi sto battendo perché certe re-
gole vengano semplificate. Il turismo americano nel 2019 ha contribuito per quasi l’1 per cento del Pil». Le città d’arte hanno subito il colpo più duro. Alcune, come Venezia, sono mete “mordi e fuggi”: come rilanciarle? «Nel decreto Imprese abbiamo previsto la creazione di un Fondo di 50 milioni destinato proprio a interventi per gli operatori delle città d’arte e per agevolare la loro attività in attesa della ripresa del mercato. Il nostro obiettivo è allungare la stagione turistica in questi gioielli di cultura proprio per ridurre il turismo “mordi e fuggi”, che tra l’altro deturpa l’ambiente, e orientare il mercato verso un turismo di qualità. Che non vuol dire solo turismo di lusso». Ci sono grandi progetti per rendere Roma un polo turistico forte entro il 2025. Si farà qualcosa già quest’estate? «Forse dovrebbe chiederlo a chi gestisce l’amministrazione capitolina. Per il Giubileo 2025 abbiamo previsto nel Pnrr il progetto Caput Mundi: 500 milioni a fondo perduto destinati ad aumentare il numero dei complessi culturali e ad allargare l’offerta turistica anche ai siti meno noti; a rendere accessibili nuovi parchi e ville storiche; a valorizzare luoghi minori e turismo di periferia, e per periferia intendo anche quella di prossimità della Capitale. E ad aumentare l’occupazione in relazione alla nuova offerta turistica». E lei, dove andrà in vacanza? «Passerò qualche giorno in Liguria e poi in montagna, in Lombardia». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Credo che la vaccinazione in vacanza debba essere legata alla permanenza in una località diversa da quella di residenza. E la durata, secondo me, non dovrebbe essere “mordi e fuggi”». Si rischia che i giovani, che si sentono meno vulnerabili, siano tentati di rinviare la vaccinazione per non interrompere le vacanze. «Semmai, saranno più spinti ad anticipare i vaccini, piuttosto che rinviarli. In ogni caso, tamponi a tappeto. I giovani sono, naturalmente, meno esposti al Covid, ma anche loro devono rispettare le regole su distanziamento e mascherina. Certo, credo sia difficile ballare in discoteca, quando sarà ammesso (il prima possibile mi auguro), con la mascherina. Per questo, vanno fatti controlli a tappeto e tamponi ovunque. Sono certo che i ragazzi faranno il vaccino quando è il loro turno. Loro e i rispettivi genitori. Con la salute non si scherza». Sono previste misure di sicurezza ad hoc per non ripetere gli errori dell’estate 2020? «Vale quello che dicevo prima. Tamponi a go go». Green pass: continuano a cambiare le regole. Come funzionerà? «Le norme sono abbastanza chiare: entra in vigore il lasciapassare europeo. Stiamo facendo pressioni in modo che un turista vaccinato con un vaccino riconosciuto dalle autorità europee non debba fare il tampone. Confido che la praticità superi certe rigidità burocratiche. Per la mobilità interna, credo che una volta che tutte le Regioni diventeranno “bianche” il problema del lasciapassare interno finirà di esistere». Nel Recovery Plan ci sono 2,4 miliardi di euro per il Turismo 4.0. Ci spiega che cosa è? «Il più ingente investimento europeo concentrato nel tempo, anche perché con un’agevole leva finanziaria, le risorse salgono a 5 miliardi. In particolare, con il Recovery stanziamo quasi 1,8 miliardi per la creazione di un
MASSIMO GARAVAGLIA IN GALLERIA VITTORIO EMANUELE II, A MILANO: IL MINISTRO È LAUREATO SIA IN SCIENZA DELLA FINANZA SIA IN SCIENZE POLITICHE.
G R A Z I A STAR DI COPERT INA
ITALIA, SEI LA MIA PASSIONE Gli inizi cinematografici in Germania. Il ritorno in patria, dove è diventata un simbolo del nostro cinema. La pandemia, la voglia di ricominciare e il sentimento che la lega alle persone che non ci sono più. Sabrina Ferilli posa per Grazia nella sua Roma e racconta tutte le volte in cui l’amore per il nostro Paese ha fatto cambiare direzione alla sua vita d i PA O L A J A C O B B I foto di FEDERICO DE ANGELIS st yling di SELIN BURSALIOGLU
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L’ATTRICE SABRINA FERILLI, 56 ANNI, INDOSSA BLUSA E GONNA IN SETA A STAMPA TRÉSOR DE LA MER, SANDALI IN VITELLO (TUTTO VERSACE).
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BLAZER AMPIO CON PANTALONI DI PELLE, SANDALI A FASCIA (TUTTO TOD’S) SU GUÊPIÈRE VINTAGE. PAGINA ACCANTO: CAMICIA IN SETA E MAXIGONNA IN COTONE A BALZE IN FANTASIA PAISLEY; CINTURA IN CAMOSCIO CON FIBBIA IN METALLO LAVORATO (TUTTO ETRO).
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TOP IN MAGLIA SU GONNA A TUBO COORDINATA (GENNY). PAGINA ACCANTO: ABITO FASCIANTE IN JERSEY LEGGERO (SPORTMAX). IL SERVIZIO È STATO REALIZZATO AL GRAND HOTEL PLAZA, A ROMA.
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IDENTITÀ
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«Ho un’anima romana, sento tantissimo la mia città, il modo di essere dei romani, ma sono profondamente italiana»
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BLUSA IN COTONE CON LACCI E MANICHE A SBUFFO SU PANTALONI, CINTURA CON FIBBIA A FIORE (TUTTO ALBERTA FERRETTI).
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DOLCEVITA SU GONNA A STRATI DI ORGANZA CON RICAMI E APPLICAZIONI, SANDALI CON CRISTALLI (TUTTO MIU MIU). PAGINA ACCANTO: ABITO IN TESSUTO SABLÉ CON RUCHES E DETTAGLI A PUNTO SMOCK (TOD’S). TRUCCO: IRENE LEGRAMANDI USING BEAUTYAHOLICSHOP.COM. PETTINATURE: ROBERTO D’ANTONIO USING L’ORÉAL.
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a bellezza italiana, con le curve e gli occhi sorridenti, quella bellezza che fa girare la testa ai maschi, è solo l’involucro di Sabrina Ferilli. Poi c’è tutto il resto. I trent’anni di carriera da attrice versatile, tra cinema, teatro e tv. I ruoli e i registi scelti con cura, da Paolo Virzì a Paolo Sorrentino. Un varietà cult, La bella e la bestia con Lucio Dalla nel 2002 su Rai Uno. Le fiction popolari dove spesso è donna combattente e fiera. L’impegno sui temi sociali, in prima persona, mai lasciato cadere. Proprio lo scorso aprile, si è resa disponibile a pagare le spese legali a un operaio della ArcelorMittal, la ex Ilva, e gli ha dato la disponibilità dei suoi avvocati poiché era stato licenziato per avere invitato, con un post su Facebook, i suoi colleghi a guardare la fiction Svegliati amore mio che raccontava, protagonista Sabrina, una situazione di conflitto tra lavoro e inquinamento simile a quella di Taranto e del polo siderurgico. Infine, e non è poco, in questo nostro mondo rumoroso ed esibizionista, Sabrina ha dimostrato più volte la capacità di proteggere con discrezione il privato. Ha partecipato spesso ad alcuni dei programmi più visti della tivù italiana, come Amici o Tú sí que vales, ma quando si è sposata dieci anni fa a Parigi (con il manager Flavio Cattaneo) i giornali lo hanno saputo a cose fatte. La intervisto al telefono, è guardinga ma ironica come sempre, mentre attende di andare sul set del nuovo film di e con Leonardo Pieraccioni, la commedia Il sesso degli angeli che uscirà il prossimo inverno, e della quale non mi dirà nemmeno una parola, fedele alla consegna del silenzio imposta dal regista: «Eh, non ne ha parlato ancora nemmeno lui!». Vaccinata e contenta? «Sì, e anche piena di voglia di ripartire. Questo momento che stiamo vivendo, questa ripartenza, finalmente alleggerisce il clima che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo. Non so dire quanto questo periodo di paura, di dolore, di vite perdute, di brutte notizie abbia inciso sulle nostre menti e sulle nostre abitudini. Ma so che è arrivato il momento di andare avanti, di far funzionare la nostra capacità di progettare, sognare, costruire». Ne saremo capaci? «Gli italiani sono stati costretti tante volte a ricominciare, a ricostruire, a ripopolare. Pensi a quante calamità naturali abbiamo affrontato, quante alluvioni, quanti terremoti.
CARATTERE
I politici spesso si avvitano su se stessi e si comportano secondo lo spirito del principe del Gattopardo, cambiare tutto per non cambiare nulla, ma il popolo è diverso. Il popolo le cose le ricostruisce e le cambia davvero». Siamo un popolo forte? «Nelle emergenze, siamo straordinari. Lì troviamo una coesione che in tempi normali purtroppo latita, soffocata da un eccesso di individualismo, il nostro difetto peggiore». I luoghi comuni sull’Italia che la infastidiscono? «Ovunque sono andata la gente mi ha detto che venivo dal Paese più bello del mondo e dove si mangia meglio al mondo: penso che abbiano ragione, altro che cliché! Magari qualche battuta antipatica sulla mafia può dare fastidio. E poi, a volte ho sentito critiche sul fatto che siamo vanesi, pensiamo troppo ai vestiti. Non lo considero un difetto, per me l’attenzione all’eleganza da parte degli italiani è un segno di cultura, non di superficialità». Lei è un simbolo dell’italianità. Ma si sente più romana o italiana? «Italiana! Ovvio che ho un’anima romana, sento tantissimo la mia città, il modo di essere dei romani, ma sono profondamente italiana». Quando va all’estero, che cosa le manca dell’Italia? «Il 99 per cento di quello che è italiano mi manca appena esco. Credo succeda a tutti. E credo che questa sia anche un po’ la nostra condanna. Questo Paese ci regala in automatico tante cose, pensi solo alle nostre opere d’arte, a questo immenso museo a cielo aperto. Però il fatto di avere tutto qui ci rende poco attenti alla preziosità di certe cose. Diamo per scontato un patrimonio di civiltà e bellezza che è un esempio per il mondo intero. Ma di scontato non c’è niente se non lo proteggiamo e manteniamo come merita. Troppo spesso passiamo davanti a luoghi come il Colosseo, San Pietro, Trinità dei Monti senza farci caso, dando loro la stessa importanza di segnali stradali. È un nostro limite, dovremmo conoscere di più quello che ci circonda». Questo momento storico, l’aver visto le città vuote, il bisogno di ripartire, ci renderà più consapevoli? «Non ne sono sicura. La consapevolezza civile non si ottiene all’improvviso, come reazione a un fatto doloroso. Va costruita in famiglia e a scuola. Io ho capito il valore del mio Paese, della storia del mio Paese fin da
«Non mi piace sgomitare né ho mai avuto l’ingordigia di prendere tutto. Sono ancora una che non dorme bene la settimana prima di iniziare un film né la sera prima di una replica a teatro»
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piccola, ma perché sono valori che i miei genitori e i miei insegnanti mi hanno trasmesso». Un ricordo di Sabrina Ferilli a scuola? «Quando le Brigate Rosse rapirono Aldo Moro e uccisero gli uomini della sua scorta (nel 1978, ndr), io facevo la seconda o la terza media. Ricordo che vennero interrotte le lezioni e ci radunarono tutti nella sala di applicazioni tecniche. Prima di mandarci a casa, gli insegnanti ci dissero che cosa era successo e quanto grave fosse questo avvenimento. Erano state colpite le istituzioni, quindi in qualche modo tutti noi, la comunità, il Paese. Non lo dimenticherò mai». Ha una parola preferita in italiano? «Ne dico due. Rispetto e onorabilità». Una grande donna italiana del passato? «Ce ne sono state tante. Le politiche Tina Anselmi e Nilde Jotti, la scienziata Rita Levi Montalcini, l’educatrice Maria Montessori. Ah, e Tina Lagostena Bassi, l’avvocata che difese le prime donne che denunciarono uno stupro. Gli esempi di emancipazione femminile non mancano, nel passato e nel presente». Ma non crede che l’Italia sia ancora un Paese maschilista? «In parte sì. C’è quella parola, “capofamiglia”, che si declina sempre al maschile. E c’è ancora una notevole diseguaglianza nel mondo del lavoro, tra uomini e donne». Lei è nata a Roma, cresciuta a Fiano Romano e poi ha scelto Roma. Non c’è mai stato un vero strappo. Ha mai pensato di lavorare all’estero? «All’inizio l’ho fatto. Ho girato parecchie cose in Germania, mi è capitato di lavorare anche cinque o sei mesi fuori dall’Italia. Ma ho preferito sempre fare scelte di vita che rispettassero prima la persona e poi la professione. Non ho mai pensato di stravolgere i miei equilibri mettendo certe ambizioni al di sopra di tutto». Meglio l’Italia, quindi? «Per me sì. Ho sempre lavorato bene qui, ho potuto scegliere i miei progetti. Non mi piace sgomitare né ho mai avuto l’ingordigia di prendere tutto. Mi basta fare una cosa alla volta, ma bene. È anche un fatto caratteriale. Io sono molto pignola. Sono ancora una che non dorme bene la settimana prima di iniziare un film né la sera prima di una replica a teatro. Il mestiere è importante, ma lo è molto di più la nostra serenità. Ecco perché mi sono messa addosso il cappotto che mi stava meglio».
Una volta ha detto che il cinema italiano le ha insegnato a vivere. Quali registi in particolare? «Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Ettore Scola. Ma poi anche Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone. Siamo un Paese piccolissimo con una cinematografia ricchissima da decenni, talenti riconosciuti ovunque. Senza retorica, è la verità». Ecco, per evitare la retorica, parliamo di un difetto degli italiani: l’insopprimibile voglia di fare sempre i furbi. «Tasto dolente, italianissimo, difficile da sradicare. Però voglio essere ottimista: penso che le nuove generazioni siano già meglio. I giovani sono più attenti e coscienti, più corretti nel rispettare le regole. Per esempio, hanno maggiore sensibilità per l’ambiente e mi pare un progresso. Certo, non basta. Se salviamo gli alberi e non salviamo gli uomini siamo punto e a capo». A proposito di giovani. Che sogni hanno, visti da vicino, i giovani che partecipano ai talent show? «Gli stessi che avevo io, che avevano i miei coetanei alla loro età. Arrivano a queste trasmissioni già preparati, poi continuano a studiare, con grande disciplina. Sanno che lo spettacolo richiede rigore e si impegnano molto». Lei e Maria De Filippi sembrate molto amiche. «Ci conosciamo da vent’anni, vado nelle sue trasmissioni a occhi chiusi. Si è conquistata la mia fiducia e credo sia reciproco. Siamo diverse, Maria è molto più audace e imprudente di me, anche se magari, guardandoci da fuori, si può pensare il contrario». Quindi è vero che, come ha detto in un’intervista tempo fa, lei è “un’anima antica”? A che cosa si riferiva? «Ammetto di avere un grande attaccamento emotivo al passato, alle persone che ho avuto e che non ho più. Ho un rapporto con il presente che parte sempre dalle mie radici, ho una concezione delle cose, una forma di pensiero non contemporanea». È nostalgica? «Non è tanto quello. È che proprio non mi piace questa modalità di vita così apprezzata adesso. Una vita mordi e fuggi, con l’obbligo di apparire sempre, di esserci in ogni contesto, a tutti i costi, smaniosi di successo. A me piacciono il silenzio, i sentimenti, la discrezione: tutto un bagaglio che ormai viene ignorato e che per me, invece, è indispensabile». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’AMICA «Con Maria De Filippi ci conosciamo da vent’anni. Si è conquistata la mia fiducia e credo che la cosa sia reciproca» 52
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G R A Z I A BAC KSTAGE
NEL CUORE DI ROMA Il Grand Hotel Plaza, con il suo stile Liberty e le sue terrazze affacciate sul centro della capitale, ha fatto da set al nostro servizio
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IL GRAND HOTEL PLAZA. IN ALTO, UNA DELLE TERRAZZE SUI MONUMENTI DI ROMA. QUI SOPRA, DA SINISTRA, LA SCALINATA CON IL LEONE MARMOREO E IL SALONE DELLE FESTE. SOTTO, UN DETTAGLIO DEL LAMPADARIO DI CRISTALLO LIBERTY.
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on avremmo potuto scegliere un luogo diverso per il nostro servizio fotografico dedicato alla bellezza del nostro Paese. Il Grand Hotel Plaza (grandhotelplaza.com), in via del Corso 126, nel cuore della capitale, rappresenta in maniera ideale il fascino di Roma e dell’arte di vivere italiana. Questo palazzo storico in stile Liberty, con il suo fastoso Salone delle Feste, la scalinata con il leone marmoreo, le terrazze affacciate su alcuni dei monumenti più suggestivi della Capitale, ha affascinato nel corso dei decenni numerosi registi che l’hanno scelto per ambientare pellicole indimenticabili e ha ospitato reali, volti noti ed eventi internazionali. Oggi dispone di 190 camere di cui 40 suite dotate di terrazzo privato e, per le occasioni speciali, due suite presidenziali. Il ristorante Sorelle Fontana è dedicato alla famosa maison di moda e offre una cucina mediterranea basata sui prodotti stagionali dell’orto interno. Realizzare il servizio fotografico in questi spazi è stato un privilegio, un modo per rendere omaggio alla grande tradizione italiana dell’ospitalità.
lautrechose.com
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RAGAZZI, QUESTA È LA NOSTRA ALBA L’emozione di tornare ai concerti in presenza, la gioia dei musicisti rimasti fermi per mesi, i fan che ritrovano l’entusiasmo. La cantautrice Levante, che ha appena scritto un romanzo ed è pronta ad andare in tour, racconta il senso di questo nuovo inizio d i G I O VA N N I F E R R A R I foto di MARCELLO JUNIOR DINO
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er Levante, così come per molti artisti italiani, la ripartenza è strettamente legata alla ripresa dei concerti. Finalmente, dopo mesi di stop (fatti di silenzi, appelli e iniziative per tutelare i lavoratori del mondo dello spettacolo), la musica torna dal vivo. Con capienze ridotte e con tutte le misure per evitare ogni tipo di contagio da Covid-19, certamente. Ma l’emozione è forte e testimonia a gran voce che è giunto il momento di ricominciare. Ancora una volta. Che momento è quello che sta vivendo? «Sono ancora un po’ stranita. Come tutti devo riprendermi dallo schiaffone arrivato nel 2020. Ma pare che le cose stiano andando meglio: stiamo uscendo dal tunnel. Mi sembra di vedere i colori che arrivano dopo tanto buio. La mia ripartenza sarà il 16 luglio, quando comincerà il mio tour da Bologna. Non vedo l’ora ma mi spaventa anche un po’». Perché? «Mi chiedo se riuscirò a stare sul palco come ci stavo una volta. Sto allenando la mente per poter essere più centrata possibile. L’ultimo tour estivo che ho fatto risale al 2019. Sono passati tanti mesi dall’ultima volta che sono salita sul palcoscenico con la mia band. Però l’idea che ci sarà un pubblico ad aspettarmi è necessaria al mio entusiasmo. Spero siano numerosi». Che cosa signif ica tornare a esibirsi dal vivo? «Per me è sinonimo di rientrare a casa. Il suo valore in questo momento è inestimabile perché noi siamo artisti ma anche lavoratori. Ci sono tantissimi musicisti che non hanno potuto esercitare il proprio mestiere in questo anno e mezzo. Sarà un riappropriarsi della propria arte ma anche della propria dignità». A chi dedicherà i suoi concerti? «A tutti i presenti. A tutti coloro che torneranno ad assistere a questa rinascita. Li dedicherò anche a chi avrebbe voluto esserci e non ha potuto. I sentimenti prevalenti saranno la felicità e l’entusiasmo». Le misure di sicurezza vengono sempre più attenuate. L’abitudine che più le mancava in questi mesi? «Le cene fuori. Io amo mangiare con gli amici, condividere con loro un bicchiere di vino. Ora andiamo verso l’abolizione del coprifuoco. Lo ammetto: per una “pantofolaia” come me abituata ad andare spesso a dormire alle dieci di sera, non cambia tanto. Ma è una questione mentale. Un mattoncino di ansia che piano piano se ne va». QUI E NELLA PAGINA ACCANTO, LA CANTAUTRICE LEVANTE, 34 ANNI, INDOSSA LOOK PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI. STYLING DI STEFANIA LORINI.
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Stiamo ritrovando la bellezza del nostro Paese? «Direi di sì. Quando si è così fortunati, si rischia di abituarsi a tanta bellezza. C’è sempre la tentazione di accomodarci su una bella poltroncina, ma non va fatto. Quest’anno molti di noi passeranno le proprie vacanze in Italia: sarà un modo per riscoprire questo Stivale meraviglioso. Per me è uno stivale inguinale, con tacco altissimo». Due motivi per i quali lo apprezza? «Adoro la nostra lingua. È molto complicata e ricca. Se ci pensa, è arte pura. Poi, apprezzo la facilità e la velocità con cui poter raggiungere posti incredibili. Ne parlavo qualche giorno fa con alcuni amici, dopo aver proposto loro di fare un giro a Venezia». A proposito, che amica è Levante? «Sono distratta. Mi faccio sentire poco, ho sempre cose da fare e non rompo troppo le scatole. Ma per i miei amici mi taglierei un braccio. Sono passionale, viscerale, di cuore». Anita, la protagonista del suo terzo romanzo E questo cuore non mente (Rizzoli), ha alcune cose in comune con lei. Tra queste c’è la psicoterapia. «Esatto. Io sono in terapia e ci sono delle parti che ho potuto descrivere perché so che cosa significa fare un percorso di quel tipo. È un mondo doloroso ma allo stesso tempo favoloso, dal quale esci comunque vincente. Mi dispiace solo di una cosa». Quale? «Nessuno, quando ero ragazzina, mi ha consigliato questa strada, in modo da essere più felice e serena. Spero, con questo romanzo, di raccontare che esiste un percorso positivo nel quale poter trovare un equilibrio». Nel libro affronta anche il tema del maschilismo. «Ci sono disuguaglianze che stiamo lentamente scardinando. Ma esistono ancora, e riguardano il sesso. Le faccio un esempio: nel 2017 ho pubblicato il mio 58
primo romanzo e mi è stato chiesto più volte se lo avessi veramente scritto io. Un’osservazione così non si rivolge a un uomo: questa è la verità. Ma cambieremo il nostro modo di pensare». Il romanzo è dedicato “A tutti i bambini del mondo. A quelli che sono guariti e a quelli che scopriranno di dover guarire”. Perché? «Siamo tutti bambini. Quando vai in terapia non porti l’adulto ma porti soprattutto il te bambino. Di base l’adulto sa come sono andate determinate cose e conosce la differenza tra il bene e il male. È il bambino che abbiamo dentro che va curato». Nel romanzo fa percorrere ad Anita le vie di alcuni luoghi a cui è molto legata, a partire da Torino. «È la città che mi ha accolta dopo il trasferimento dalla Sicilia. Quando faccio attraversare Torino alla protagonista, facendole ammirare la sua bellezza, è come se stessi applaudendo a questa città». Milano. «Mi sono appena trasferita. Per me è la Grande Mela, come andare a New York. Mi dà la sensazione di contenere tutti i possibili scenari». Roma. «Un amore grandissimo. Mi ricorda il primo viaggio con papà». Nel romanzo manca solo la sua Sicilia. «Avevo raccontato a lungo della mia isola nel secondo romanzo. Ma la verità è che la Sicilia è in tutte le cose che faccio. Il mio stesso linguaggio è filtrato dal mio essere siciliana». Il tema del romanzo incontra quello del suo ultimo singolo, Dall’alba al tramonto. In ogni f ine c’è un inizio? «Ovviamente sì. Non è così insostenibile toccare il fondo se in qualche modo sai che ricomincerai. E sai che lo farai con un’altra luce e con un’altra energia». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LEVANTE IN ALCUNE FOT DURANTE LE VACANZE E MENTRE MANGIA LA PIZZA BIANCA. È NATA IN SICILIA, A CALTAGIRONE.
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G R A Z I A I TALENT I
Foto MATTIA BALSAMINI
DA SINISTRA: COLAPESCE, NOME D’ARTE DI LORENZO URCIULLO, 37 ANNI, E ANTONIO DI MARTINO, 38. INSIEME FORMANO IL DUO COLAPESCE E DIMARTINO, DAL 19 GIUGNO SARANNO IN TOUR IN ITALIA.
STAREMO BENE INSIEME Al momento più buio dell’Italia Colapesce e Dimartino hanno dedicato il tormentone melanconico Musica leggerissima. Ma ora, dicono a Grazia, comincia una nuova stagione fatta di ottimismo e di energia, dove vincerà la voglia d’incontrarsi d i D I EG O P E RU G I N I
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a loro Musica leggerissima è il brano pressione discografica». dell’anno. Una canzone che ci ha E, poi, è arrivata Musica leggerissima, fatto cantare e ballare “per non la hit dell’anno. Com’è nata? cadere dentro al buco nero” del DIMARTINO: «Più o meno come nascono tutte nostro recente, difficilissimo, passato. Un successo le nostre canzoni. Volevamo scrivere qualcosa a sorpresa per Colapesce e Dimartino, con tanti che ci rispecchiasse, senza pensare a come ringraziamenti all’ultimo festival di Sanremo: sarebbe stata accolta. È uscita da un’esigenza saliti sul palco dell’Ariston come (ottimi) personale: nell’agosto del 2020 stavamo vivendo cantautori di nicchia, ne sono scesi da popstar. un periodo un po’ buio e volevamo fissarlo. La Il loro è un tormentone irresistibile e canzone ha incontrato tante persone, perché in irrefrenabile, figlio di tante stagioni pop Anni 70, tanti hanno vissuto lo stesso disagio. E così con un testo non banale, che racconta il peso dei abbiamo provato a partecipare a Sanremo». nostri tempi, ma, soprattutto, la voglia di Oggi tutti vi vogliono: come gestite la popolarità? ripartenza. Per questo Musica leggerissima ha COLAPESCE: «Con le mascherine è perfetto, macinato record in tutte le classifiche di vendita, perché così combinati non ci riconosce neppure in radio e sul web e farà la parte del leone anche nostra madre (ride, ndr). In realtà non ci sono quest’estate. Per l’occasione il duo ha mai stati problemi, semmai è aumentato il confezionato un ep di remix con la collaborazione numero dei follower, cosa di cui ci importa di miti della disco come Giorgio Moroder e relativamente. Dopo Sanremo, poi, siamo entrati Cerrone, mentre si appresta a partire, dal 19 in zona rossa e sono saltati tutti gli appuntamenti giugno, per un lungo tour (ticketone.it). promozionali. Nessun problema di divismo, Stavolta si riparte. Sul serio. insomma. Giorni fa, per esempio, camminavamo COLAPESCE: «E ne siamo felici. Anche se è una in centro a Milano e nessuno ci ha avvicinati. ripresa parziale: i concerti sono in spazi ridotti Siamo molto tranquilli. La nostra è una e rimangono popolarità tutta digitale, il distanziamento che non trova riscontri e le mascherine. Ma è un nella vita reale. bel segnale. Il palco ci è E va bene così». mancato tantissimo, Suonerete in tutta Italia. perché noi siamo nati Ma com’è quella 2021? con il live, ci siamo fatti DIMARTINO: «Un Paese le ossa alla vecchia stanco, con i soliti maniera nei locali scandali e i problemi e nei piccoli club». che ci portiamo dietro Il grande pubblico, però, da troppo tempo. Però vi conosce da poco. vedere tutti questi ragazzi Come vi siete incontrati? che fanno la coda per DIMARTINO: «Ci siamo il vaccino ed esauriscono incontrati dieci anni in un attimo le dosi a fa in un festival a Mazara disposizione mi fa molto del Vallo, nella nostra ben sperare nelle nuove COLAPESCE E DIMARTINO DAVANTI AL TOUR BUS. SOTTO, UNA FOTO DAL PROFILO Sicilia. Abbiamo suonato generazioni. Alla faccia di INSTAGRAM: SALAPROVE. insieme e si è creato chi li chiamava un legame di amicizia, bamboccioni». pur proseguendo ognuno COLAPESCE: «La nostra da solista. Ci siamo generazione, ormai, ritrovati nel 2015 come ha esaurito la sua forza. autori per altri artisti pop, Perciò guardo agli da Levante a Francesco adolescenti, ai nativi Renga, e da lì è nata digitali come speranza la voglia di fare un disco per il cambiamento. insieme. È successo Ho fiducia in loro, meno tutto in maniera in noi stessi». ■ spontanea, senza nessuna © RIPRODUZIONE RISERVATA
G R A Z I A LA PROTAGONISTA
SONO FIERA DEL MIO ISTINTO MATERNO Nel suo nuovo libro Eva Riccobono chiama “mammitudine” l’inclinazione a scegliere sempre ciò che fa stare bene una madre e i suoi figli. A Grazia la modella racconta le tante sfumature di ogni maternità, il dolore di aver perso per due volte i figli che aveva in grembo e l’emozione di aver dato alla luce una bambina durante il lockdown d i A L E S S I A E R C O L I N I f o t o d i M AT T E O C E C C A R I N I
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a top model a mamma a tempo pieno. Per Eva Riccobono, 38 anni, modella e attrice, due figli, è stato naturale. È ciò che desiderava di più. Ma non sempre è stata compresa nelle proprie scelte, da quella di allattare al seno a quella dei pannolini biodegradabili, nemmeno dalle persone più vicine. Eppure, quando ha cominciato a raccontarsi su Instagram come mamma senza filtri, ha avuto un successo enorme. «Ho trovato una community ampia e curiosa, che sentiva il bisogno di qualcuno che condividesse la maternità con sincerità, raccontandone anche le difficoltà», dice. E così ha deciso di scrivere anche un libro, Mammitudine (Rizzoli), appena uscito. Come ha scelto questo titolo? «Per me significa l’attitudine a essere mamma. A me è venuta dopo Leo. Non pensavo di averla così forte. Mi dicevano: “Ora pensi solo ai figli, parli solo di figli”. Ma se mi rende felice, che male c’è? Se parlassi solo di tennis, nessuno direbbe niente. Il mio libro non è un manuale, non do consigli, condivido la mia storia, senza tralasciare i momenti dolorosi, perché possa essere di conforto ad altre donne, neomamme o aspiranti tali». Quali sono stati i momenti più diff icili? «Ho avuto due aborti spontanei. Uno prima di Leo, che oggi ha 7 anni, e un altro prima di Livia, 10 mesi. Sono cose di cui si parla poco. Ero alla settima settimana di gestazione ed è stato un dolore grande. Ancora prima della diagnosi del ginecologo avvertivo dentro di me una sensazione di morte. Lo sapevo. Dopo, invece, mi sono sentita in colpa per mesi. Perché giorni prima avevo partecipato a una classe di teatro e fatto molto movimento. Poi mi
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sono documentata e i medici me lo hanno confermato: capita a molte donne e spesso è un segno di salute del corpo, che riconosce nella gravidanza a rischio un potenziale pericolo e agisce per tutelare la madre e la specie. Insomma, la natura accetta il difetto, lo prevede e quando può lo gestisce». Che cosa l’ha spinta a scrivere un libro? Non bastava Instagram? «Sui social ho capito quanta voglia di condivisione ci sia tra le persone. Mi scrivono tantissime donne e con le loro storie mi hanno commossa. C’è bisogno di cose vere, di accettarsi per ciò che si è. E io non sono una “costruita”. Faccio dirette mentre allatto, senza trucco. E avere la maggioranza dei follower donne mi rende orgogliosa». C’è chi la critica perché con l’allattamento “a richiesta” promuove un modo di essere madre “all’antica”. «È ciò che fa stare bene me. Ma ogni mamma deve riuscire a fare ciò che la fa stare bene. Io ho fatto una scelta e quindi anche tante rinunce. Mi sono chiesta: che cosa mi rende più felice? Ed era stare con i miei figli. Certo, mi manca il teatro, e ora ho dovuto rifiutare un lavoro perché avrei dovuto lasciare Livia a una tata e vederla solo la sera. Non ho avuto dubbi. Rinunciare a una festa poi non mi ha mai lasciato rimpianti, perché ho la “mammitudine”. Le mie priorità sono i miei figli. E sono fortunata ad avere accanto a me Matteo (Ceccarini, suo compagno da 16 anni, ndr) che è un padre stupendo». Tutta questa saggezza da dove arriva? «Dalla prima maternità, costruita da sola, a volte nelle disperazione, perché vivevo ancora a Londra, sola con Matteo. Così, mi sono creata una famiglia
LA MODELLA EVA RICCOBONO, 38 ANNI. È IN LIBRERIA CON IL SUO PRIMO LIBRO, MAMMITUDINE (RIZZOLI).
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G R A Z I A EVA RICCOBONO
SOPRA, EVA RICCOBONO CON IL COMPAGNO, MATTEO CECCARINI, 49 ANNI, E IL FIGLIO LEO, 7. A DESTRA: CON LIVIA, 10 MESI; IN PISCINA.
con altre mamme, che ancora oggi sono le mie migliori amiche. Mi sono attaccata al mio istinto e l’ho ascoltato. Ho letto molti libri e ho visto che la mia teoria era avallata da diversi studiosi». Quale teoria? «Più riempi d’amore i tuoi bambini quando sono piccoli, più colmi quel bisogno d’affetto atavico che molti adulti si portano dentro per anni. Una voragine che nessuno colmerà mai più. Il che non significa dire sempre sì ai figli, ma dare loro il tuo tempo, la tua presenza e fisicità. Quando saranno pronti se ne andranno per la loro strada senza voltarsi indietro». Per lei è andata così? «Sì, è ciò che ho sentito io. Ero grata e staccarmi è stato facile. La sicurezza che porto dentro di me la devo all’essermi sempre sentita amata». Che mamma è stata la sua? «Io sono l’ultima di cinque figli, eppure lei c’era sempre. Quando io la ringrazio, lei quasi si stupisce. “Non mi sento di averti dato così tanto come tu dici”, risponde. Ma il punto è come ti senti tu. E io mi sono sentita amata. Oggi mia madre è come un’amica con cui condivido tutto. Quando viene da noi non vedo più nessuno. Mi piace stare con lei, la vorrei qui sempre. In più è una nonna che gioca un sacco. Con Leo sta ore con i Lego. Anche lei mi chiede da dove mi arrivi questa mia “mammitudine”. È che a me piace prendermi cura delle persone che amo. Sono una ragazza fortunata. Ho amici che sono rimasti feriti dai rapporti con la famiglia. Io sono andata via di casa a 19 anni,
come fanno al Nord. Ed è stato fondamentale. Perché da adulti le convivenze diventano complicate. Per non incrinare il rapporto, meglio dare presto indipendenza ai figli». Lei ha girato molto il mondo. Trova che le madri italiane siano diverse? «Sì, siamo mamme un po’ diverse, a volte più empatiche, siamo più protettive, a volte troppo. Insomma, la mamma è un marchio italiano». Nel libro c’è anche un capitolo sul sesso dopo il parto. «Se ne parla sempre poco, ma per i primi tre mesi è quasi impossibile. Almeno per me lo è stato. Dopo la prima gravidanza, avevo inaugurato una tradizione fantastica: un caffè con le mie amiche a tema: “Parla di sesso con Eva”. Io ero l’italiana disinibita e le mie amiche inglesi fingevano di essere imbarazzate, invece con me si facevano grandi risate. Tra gli argomenti preferiti c’era: “Dove fare sesso quando si ha un figlio”. Non è una questione banale. Ognuno aveva i suoi luoghi più intelligenti per non farsi cogliere in flagrante dai piccoletti». Non parla invece di alimentazione per i bebè. «No, perché lascio l’argomento ai nutrizionisti. Amo cucinare, ma spesso improvviso. Se poi le ricette vengono bene, magari le posto sui social. E c’è chi crede che io abbia il cuoco e le tate». E invece? «Mai avuto né tate né cuoco. Se vedeste casa ora... Sembra sia esplosa una bomba. Non sono la star che scrive il libro sull’essere mamma dall’alto del suo palazzo e ti racconta quant’è bella la maternità». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
«Quando mi sono sentita sola, dopo la nascita di Leo, ho creato una mia “famiglia” con altre mamme. Ancora oggi sono le mie migliori amiche» 66
Il genio creativo di Enzo Mari, Vico Magistretti e Carlo Aymonino. Un’esposizione ambiziosa dedicata a quello che ancora non conosciamo. A Grazia l’architetto Stefano Boeri anticipa le iniziative di Triennale a Milano e dice: «Sarà il punto di partenza per una rinascita internazionale» d i L U C I A VA L E R I O
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Foto GIANLUCA DI IOIA, ROBERTO CHIOVITTI COURTESY TRIENNALE MILANO
DAREMO ALL’ARTE UN NUOVO FUTURO
G R A Z I A PROSPET T IVE
A DESTRA, MARCEL PRIVAT, LE VILLARET, LE PONT-DEMONTVERT, LOZÈRE DI RAYMOND DEPARDON, 1993. SOPRA, IL GIARDINO DELLA TRIENNALE PALAZZO DELL’ARTE DI MILANO. NELLA PAGINA ACCANTO, GALLARATESE CON LUCIANA DI CARLO AYMONINO, 1974.
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G R A Z I A ST EFANO BOERI
STEFANO BOERI, 64 ANNI. È ARCHITETTO, E URBANISTA. DAL 2018 È PRESIDENTE DELLA TRIENNALE PALAZZO DELL’ARTE DI MILANO.
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Foto GIANLUCA DI IOIA COURTESY TRIENNALE MILANO
«A
bbiamo bisogno di un po’ di futuro». L’architetto Stefano Boeri lo dice con un filo di commozione. Dal 2018 è presidente di Triennale Milano, il Palazzo dell’arte, da sempre sottotitolo dell’istituzione, dedicato al design, all’architettura, alle arti visive e al teatro. Da quel giorno Boeri ha iniziato a immaginare subito il futuro, recuperando le origini e dando vita a un progetto “polifonico”. Una parola che scandisce spesso e che per i visitatori significa un programma ricchissimo insieme con una promessa: «I prossimi 12 mesi che ci separano dal centenario saranno un’attesa bellissima» . Pensavamo di avere tutto sotto controllo, poi è arrivata la pandemia e abbiamo sperimentato fragilità e incertezza. È un buon punto di ripartenza? «Penso di sì. E essere consapevoli della fragilità che la pandemia ci ha trasmesso è una necessità, ma al contempo dobbiamo avere la forza per tornare a guardare al futuro. Queste due cose insieme ci hanno spinto a scegliere il tema per la 23ª Esposizione internazionale del 2022: Unknown Unknowns, che cercherà di rispondere alle domande su che cosa “non sappiamo di non sapere”, dalle città agli oceani, dalla genetica all’astrofisica. Coinvolgerà designer, architetti, artisti, drammaturghi e musicisti, con un invito ad aprirci di nuovo alla conoscenza del mondo, facendo tesoro di quelllo che mi auguro sia stato compreso durante la pandemia. Che non siamo un pezzo isolato della natura, che non siamo una specie indipendente, che non dobbiamo esagerare nella presunzione di controllo sul mondo e che dobbiamo avere fiducia nelle conoscenze scientifiche. È una sfida che affronteremo tutti insieme. L’astrofisica Ersilia Vaudo è la curatrice, insieme con molti altri contributi». Sta trasformando Triennale in un hub polifonico e sta inventando il Supersalone. Quanta energia ci vuole? «È un po’ difficile, ma non farò tutto da solo. Ci sono 60 collaboratori, uomini e donne straordinarie che lavorano intensamente. Triennale non è solamente uno spazio bellissimo che compie 100 anni nel 2023: è un luogo in cui differenti linguaggi espressivi si incontrano e in Italia non c’è nulla di simile. Milano sarà il punto di partenza per una rinascita internazionale». “Triennale parla al mondo”: è lo slogan della nuova stagione di mostre ed eventi. Si può parlare a tutti? «Io credo proprio di sì. In questi mesi di obbligata chiusura, abbiamo lavorato molto. E questo ci ha permesso di riaprire con una “potenza di fuoco» che intende rivolgersi a ognuno. Tre esposizioni sono dedicate ai designer e architetti italiani più importanti del Novecento: Enzo Mari, Vico Magistretti e Carlo Aymonino. In autunno ci sarà Saul Steinberg, uno dei rappresentanti più immaginifici della cultura visiva. E a teatro, finalmente, avremo il meglio della rappresentazione sperimentale. E poi c’è la collaborazione con la Fondation Cartier pou l’Art Contemporaine. Con loro stiamo costruendo un programma di mostre d’arte che mi piace definire polifonica. Nell’esposizione in corso, Les Citoyens, ci sono opere di David Lynch e Patti Smith e non solo quelle dei maestri dell’arte contemporanea in senso stretto». Tornare alle origini immaginando il futuro? «La mostra in corso su Enzo Mari è come una scuola. Mari ha spaziato in campi molto diversi, dalla grafica alla scultura al design. Nelle sue opere c’è un mondo intero, una contaminazione continua di discipline e punti di vista. Per questo è un’esposizione che appassiona i giovani e vederli così numerosi in Triennale per me è
Ph Massimo Sestini
Tuffarsi in infinite sfumature di blu, per un’estate immensa.
G R A Z I A ST EFANO BOERI
UN’ESTATE INSIEME Per la riapertura al pubblico, Triennale Milano propone il programma Triennale Estate, curato da Damiano Gullì. Nel giardino le aree principali, il Teatro dei Burattini, il Palco grande e il Bosco, ospiteranno incontri, performance, lezioni e concerti tutti i pomeriggi dalle 18:30 in poi. Cinema, teatro, musica si alterneranno in stretta relazione con le mostre in corso all’interno. Fino al 21 luglio ritorna FOG Triennale Milano Performing Arts, il festival dedicato alle più interessanti espressioni di teatro, danza e musica, con 33 artisti internazionali per 24 appuntamenti. Tutti i martedì Milano Urban Center, a cura di Lorenza Baroncelli, direttrice artistica di Triennale Milano, presenterà progetti di ricerca sui grandi temi della città, mentre Club ZERO proporrà un ciclo di appuntamenti dedicati ai quartieri della città. Continua anche la collaborazione con Dynamo Camp, con attività ricreative per i bambini ogni pomeriggio. Infine c’è il Triennale Radio Show, realizzato con Radio Raheem: con cadenza settimanale sarà dedicato ad approfondire i contenuti e i progetti di Triennale Milano.
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una gioia immensa. Gli altri due personaggi, irregolari come Mari, sono Vico Magistretti e Carlo Aymonino, uno molto milanese e l’altro romano. In Triennale ne raccontiamo la vita di relazione, le abitudini e le storie personali, come la passione per le donne di Aymonino o il vezzo delle calze rosse di Magistretti. In loro c’era il futuro dell’architettura e del design». La mostra di Enzo Mari introduce una visione della cultura del design partecipativa e inclusiva, temi che oggi sono diventati fondamentali in ogni ambito. «Nella mostra dedicata a Mari c’è una maggiore consapevolezza che l’utente vada coinvolto e per coinvolgere il pubblico ci vuole un progetto chiaro, ricco di contenuti e ben congeniato. Che è quello che ha fatto la generazione dei maestri del Novecento italiano». Anche il museo del design si rinnova? «Quello che amo di più del nostro Museo del design è che i prodotti si raccontano da soli per quello che sono. Due anni fa abbiamo deciso di mostrarli con informazioni minime, affinché potessero liberare la forza straordinaria che esprimono. Lo aggiorneremo presto e Marco Sammicheli, il nuovo Sovrintendente del museo, ci sta già lavorando». Il giardino di Triennale è in forma: un altro segno di rinascita. «Il giardino è una estroversione di quello che c’è dentro il palazzo. Finalmente portiamo fuori anche il teatro, che è diventato parte integrante di Triennale, grazie al lavoro straordinario di Umberto Angelini e, da poco, anche di Romeo Castellucci, grande invinté dell’istituzione, che fino alla fine del 2024 collaborerà con noi». Con un programma così avrete bisogno di uno spazio più grande? «Sì e no. Tutte le volte che sono qui imparo qualcosa da architetto. Il palazzo è una costellazione di vuoti, pensata da Giovanni Muzio nel 1923. Ha tantissimi spazi espositivi, un teatro, un grande giardino, luoghi per la ristorazione, una terrazza. È un luogo molto variegato dove c’è ancora molto da scoprire». È un vero peccato che non ci sia una Triennale in ogni città. «È una buona idea. Per ora abbiamo una partnership con il Museo MAXXI di Roma. Ma sarebbe bello poter scambiare di più le idee e avere ancora più opportunità di incontrarsi, immaginando una rete nazionale che fa capo a Triennale». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto MIRJAM DEVRIENDT COURTESY TRIENNALE MILANO
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G R A Z I A LA RISCOPERTA
LO CHEF CARLO CRACCO NELLA SUA TENUTA; A DESTRA, CON LA MOGLIE ROSA FANTI, CHE GESTISCE LA PROPRIETÀ.
IL MIO RISTORANTE HA UN’ANIMA VERDE Dopo le chiusure obbligate dei mesi scorsi, i locali hanno ripreso l’attività. Ma la pandemia ha cambiato anche il nostro rapporto con il cibo. Lo chef Carlo Cracco e la moglie Rosa Fanti raccontano a Grazia la scelta di aprire una tenuta agricola e spiegano perché la rinascita della cucina italiana comincia dalla buona terra d i A L E S S I A E R C O L I N I f o t o d i V I T T O R I O L A FATA
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l futuro dell’Italia riparte dal suo territorio. Con le riaperture dei ristoranti e la fine del coprifuoco, la riscoperta di luoghi e sapori dimenticati saranno tra i fattori vincenti della ripresa dell’economia del turismo italiano. Lo sa bene Carlo Cracco che con la moglie Rosa Fanti a fine giugno aprirà un nuovo ristorante a Portofino, sul mare ligure, e ha da poco avviato un’attività agricola in Romagna. «Il progetto è nato per completare il lavoro che già facciamo nei ristoranti. Curare gli ingredienti dalla terra al piatto era il nostro sogno», dice Cracco. «Ho chiesto a Rosa se le sarebbe piaciuto occuparsene e oggi è lei la vera imprenditrice agricola». Dalla terra al piatto gourmet il passo è breve. «Produrre gli ingredienti delle sue creazioni era il sogno di Carlo», dice Rosa Fanti. «La campagna è il complemento del suo lavoro creativo». Dalla loro gelateria in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano al nuovo ristorante Cracco Portofino, la coppia rappresenta parte dell’italianità nel mondo anche per gli stranieri. L’estate sarà un ritorno alla normalità?
«Noi ci crediamo, tanto che quando ci hanno proposto l’occasione di aprire un ristorante a Portofino non abbiamo saputo dire di no. È un borgo unico sia per gli italiani sia per gli stranieri e avevamo voglia di dare così il nostro contributo alla ripresa. Apriremo a fine giugno. Anche lì ci sarà un’impronta locale. È bello rispettare e valorizzare gli ingredienti e le ricette del territorio, dal pesce ai prodotti locali. Faremo una focaccia speciale». Come sarà andare al ristorante quest’estate? ROSA: «C’è tanta voglia di convivialità e di stare insieme. Sarà una bella estate, ma occorrono prudenza e rispetto delle regole per non ripetere gli errori dell’anno scorso. Veniamo da un periodo delicato, però con tutti gli accorgimenti potremo piano piano tornare alla normalità». Il futuro dell’Italia può davvero ripartire dalla terra? ROSA: «Noi abbiamo sempre partecipato ai congressi internazionali di cucina nel mondo per raccontare l’italianità, la cultura del cibo e le nostre eccellenze. Speriamo di tornare presto a parlare non soltanto del ROSA FANTI:
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G R A Z I A CARLO C RACCO E ROSA FANT I
piatto finito, ma anche degli ingredienti e dei prodotti della nostra azienda agricola. Perché, alla fine, non racconti mai soltanto un ingrediente, ma un territorio, un modo di coltivare e una storia. Quindi è un vero viaggio. E il fatto che la nostra azienda, Vistamare, sia proprio a Santarcangelo di Romagna, il paese dove sono nata e cresciuta, mi dà la possibilità di raccontare l’entroterra romagnolo, non solo il mare e le discoteche. A noi piacerebbe valorizzare questa parte d’Italia, che nulla ha da invidiare ad altre regioni». CARLO CRACCO: «Frutta, olio e vino, se coltivati bene e valorizzati, sono prodotti fantastici. È come se riscoprissimo una nuova parte del nostro Paese». ROSA: «E poi lì ci sono tanti borghi medievali da visitare. Con la pandemia abbiamo viaggiato meno all’estero e tutti abbiamo imparato a riscoprire territori che hanno molte risorse». Com’è nata l’idea dell’azienda agricola? ROSA: «Avendo un ristorante, è sorta da un’esigenza di completamento. Per Carlo il massimo era produrre da solo gli ingredienti. Quando andiamo nella nostra campagna, lui sprigiona la sua creatività e aggiunge sempre un prodotto da coltivare. Abbiamo un frutteto per i gelati, la pasticceria e le marmellate. Nell’orto ci sono per ora 15 varietà di pomodori con nomi stranissimi, dal Black beauty al Galaxy, che hanno sapori pazzeschi. E ora stiamo progettando la carciofaia». Che signif icato ha per voi due come coppia questo progetto in campagna? CARLO: «Il mio lavoro è una passione e ormai Rosa è coinvolta completamente. Tra noi c’è un confronto continuo. Ed è stato chiaro fin da subito che sarebbe stato più un lavoro suo. Infatti è lei l’imprenditrice agricola. Il mio mestiere si fonda sull’ultimo miglio, quando un ingrediente viene trasformato. Ma se veramente teniamo a questo patrimonio straordinario che abbiamo sotto i piedi, cioè la nostra terra, dobbiamo fare qualcosa in più. Non soltanto sfruttare o servire bene, ma anche recuperare e mettere insieme risorse. A me, poi, piace il vino e mi occuperò delle vigne». ROSA: «Abbiamo un vitigno di 70 anni, si chiama Trebbiano Fiamma Rossa, viene vinificato in anfora
secondo un metodo tradizionale. Dovrebbe essere pronto a breve e siamo emozionati come se fosse un altro figlio». CARLO: «È fondamentale per noi cercare di tutelare, preservare, far vedere al mondo tutto il potenziale che abbiamo come territorio. Dobbiamo impegnarci a fare le cose bene. Noi lo stiamo facendo sulla sostenibilità e sull’economia circolare». In particolare? CARLO: «Stiamo eliminando tutta la plastica non recuperabile, dai fornitori ai nostri prodotti. Essendo grandi consumatori di carta, dagli involucri della pasticceria all’e-commerce, è nata l’idea di produrla. Collaboriamo con una cartiera, la Favini di Rossano Veneto, e il 15 per cento della carta prodotta è a base di scarti dell’umido riciclato, cotto e trasformato. È una carta meno patinata, ma così diamo il nostro contributo alla tutela dell’ambiente. Piccoli gesti uniti ad altri piccoli gesti contribuiscono a formare una coscienza collettiva». La campagna che cosa ha aggiunto alle vostre vite e a quelle dei vostri bambini? ROSA: «È il terzo elemento. Abbiamo due figli, Pietro, 9 anni, e Cesare, 7, e per loro è una gioia andarci. Volevo far vivere loro un luogo diverso. Le vacanze lì sono il massimo della libertà: hanno capito perché non possono avere la frutta tutto l’anno e non mi chiedono giochi elettronici. In più, io ho scoperto un mondo nuovo. Alle riunioni con gli agricoltori ci sono tanti giovani, sia laureati che volevano cambiare vita sia altri che hanno ereditato terreni dai nonni e cercano di rendere l’attività più al passo con i tempi. Dopo la pandemia c’è un grande ritorno alla natura». Chi tra voi ha il pollice più verde in casa? ROSA: «Mai avuto. Ma in campagna abbiamo un bravissimo agronomo e sto imparando tantissimo, dalla coltivazione delle fragole ai trucchi per raccogliere le ciliegie. A Milano abbiamo un terrazzo, ma non siamo ancora pronti per l’orto in città». E in azienda? ROSA: «Carlo per ora ha imparato a guidare il trattore e si diverte un sacco». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
DA SINISTRA: LO CHEF CARLO CRACCO NELLA TENUTA VISTAMARE; ALCUNE DIPENDENTI; L’IMPRENDITRICE ROSA FANTI.
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It’s great to be here. Sei in Versilia, sei già in scena. Nelle terre di Giacomo Puccini vivi da protagonista momenti di relax e di avventura, viaggia tra spiritualità, arte e storia, tra mare e montagna, cultura ed enogastronomia, eventi e concerti da sogno. Si apre il sipario su un territorio tutto da scoprire, sei pronto a un applauso? puccinilands.it
G R A Z I A L’APRIPISTA
LA PRIMA VITTORIA DELLE CICLISTE Premi raddoppiati, hotel più confortevoli e lo stesso trattamento riservato ai maschi. Dal 2 luglio parte un Giro d’Italia Donne rinnovato per mettere le atlete nelle condizioni di esprimere tutto il loro talento. Elisa Longo Borghini, una delle favorite, racconta a Grazia i prossimi traguardi delle campionesse come lei di LETIZIA MAGNANI
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Foto TREK-SEGAFREDO, FLAVIANO OSSOLA
in ritiro fra le montagne del Sestriere con tante bambine e bambini. Niente è più precluso alle la squadra: Elisa Longo Borghini, 29 anni, donne». ciclista professionista, sogna le Olimpiadi Che cosa signif ica essere un’atleta? di Tokyo e prima ancora il Giro d’Italia «Lo sport non è femminile o maschile. Essere atleDonne (giroditaliadonne.it). «Lo sport», dice, «non è ti significa dedicare la propria vita allo sport 365 femminile o maschile. Essere atleti significa dedicare giorni all’anno, 24 ore su 24. È lo stesso per tutti la propria vita a questa passione». Lo gli sport. Significa sacrificare qualcosa ribadisce alla vigilia di un Giro che da giovani per poter arrivare più avanti cambia le carte in tavola a favore delle ad alti livelli». atlete. La storica competizione ciclistica Lei che cosa ha sacrif icato? femminile si rinnova. Dal 2 all’11 lu«Alle scuole superiori, spesso rinunciavo glio saranno 144 atlete delle migliori alle uscite con gli amici. Oppure tor24 squadre mondiali a gareggiare in navo prima a casa, perché la domenica dieci tappe. avevo le gare. A volte si perde qualche Quest’anno la parità di genere è il traamicizia, però in squadra si trovano guardo raggiunto prima ancora di parrapporti solidi, profondi, persone con tire. Le atlete avranno stessa dignità dei cui condividere la stessa passione». colleghi maschi, sistemazione in hotel Quando si raggiungerà davvero la paconfortevoli, per la prima volta dello rità nello sport e nel ciclismo? stesso livello, e raddoppia il monte«Con la legge che finalmente rende premi. Elisa parla con Grazia di queste professioniste anche le donne si fa un novità e dei sogni di ogni ciclista: «La bel passo avanti (dovrebbe entrare in parità nello sport si raggiungerà quando vigore entro il 2022, ndr). Nel ciclismo atleti maschi e femmine avranno lo la tendenza è positiva, ovviamente ocLA CICLISTA ELISA LONGO stesso trattamento, anche salariale. Mi corre che tutte le squadre equiparino lo BORGHINI, 29 ANNI, DEL piace pensare di essere un esempio per stipendio e garantiscano la maternità. TEAM TREK-SEGAFREDO.
IMMAGINI DELL’ULTIMO GIRO D’ITALIA DONNE, UN TEMPO CHIAMATO GIRO ROSA: QUEST’ANNO LE TAPPE SARANNO DIECI, DAL 2 ALL’11 LUGLIO. LA PRIMA SARÀ DA FOSSANO A CUNEO, IN PIEMONTE, L’ULTIMA DA CAPRIVA DEL FRIULI A CORMONS, IN FRIULI-VENEZIA GIULIA.
G R A Z I A ELISA LONGO BORGHINI
La mia squadra in questo è un esempio fortunato, noi facciamo i ritiri assieme, maschi e femmine, e c’è molta attenzione alle esigenze di tutti. Ma tante atlete devono lavorare per poter correre». Che cosa rappresenta per lei la bicicletta? «In bici ho provato grandi emozioni e ritrovo ogni volta me stessa. Quando sono nel mio habitat naturale, la montagna, mi perdo nei miei pensieri e allora sono proprio io, Elisa. Mi piacere essere così piccola in un ambiente tanto grande». Dalla bicicletta si vede con occhi particolari: è uno sguardo diverso da quello dall’auto o a piedi. Lei che cosa vede dal sellino? «Sì, la prospettiva è diversa. Puoi fare un tragitto anche mile volte in auto, ma non vedrai mai quel particolare del paesaggio o quella scritta sul muro. Osservi il mondo con occhi nuovi. Dovrebbero farlo tutti almeno una volta nella vita». Lei ama molto le montagne. Quali preferisce? «Ho nel cuore San Pellegrino, Moena, il passo Pordoi, Campolongo. È la zona delle Dolomiti dove amo di più pedalare. Senza dimenticare i miei paesaggi del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Lo so, sono meno conosciuti e forse anche per questo ancora più belli». La vedono anche molte ragazze. Che cosa direbbe loro? «Vorrei essere un buon esempio: guardandomi possono percepire alcuni valori. Io poi vengo da una famiglia di sportivi. Mia madre, Guidina Dal Sasso, ha partecipato a tre Olimpiadi nello sci di fondo; mio padre era un tecnico e mio fratello Paolo un professionista della bici». Che cosa le hanno insegnato in famiglia? «Onorare la maglia, rispettare l’avversario, metterci impegno e divertirmi, perché se ti diverti, si vede e
dai il meglio». Torniamo all’essere un esempio: che cosa signif ica quando si trova in famiglia? «Io ho quattro nipotini: Anna, 12 anni, Marta, 9, Cristiana, 7, e Pietro, 2. Essere un esempio significa essere la versione migliore di me, perché i miei nipoti, guardando la zia, pensino che è una brava persona». Vanno anche loro in bici? «Fanno bici e sci di fondo». Lo sport, per moltissimi appassionati, è impossibile da praticare a causa della pandemia. «Vorrei che i bambini provassero a fare sport, qualunque sport. Perché fa bene alla vita e a chi si è. Spero davvero che si possa riprendere l’attività a tutti i livelli. Non tutti devono diventare campioni». C’è ancora maschilismo nello sport? E nel ciclismo in particolare? «Credo che ai maschi scocci quando vengono superati da una donna. Lo vedo anche quando mi alleno: se supero un ciclista amatoriale, ci rimane male. Però ormai lo sport è anche delle donne». Qual è il suo sogno immediato? «Il Giro d’Italia donne è il mio primo obiettivo. Vorrei poi essere in forma e arrivare alle Olimpiadi nella migliore condizione atletica possibile». Che cosa ha provato quando ha vinto il bronzo alle olimpiadi di Rio nel 2016? «Io guardavo sempre i Giochi in televisione da bambina e pensavo che chi arrivava sul podio fosse un supereroe. Poi mi sono trovata la medaglia al collo e ho capito che quelli erano ragazzi e ragazze come me, ma che si erano impegnati tanto». Conta più il talento o l’impegno? «Serve talento, ma senza l’impegno non vinci». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
MILLE CHILOMETRI E UN SOGNO «Questa 32ª edizione del Giro ci vede impegnati come organizzatori della gara di ciclismo femminile più prestigiosa». Lo dice Roberto Ruini, fondatore di PMG Sport/Starlight e direttore generale del Giro d’Italia Donne: una competizione sempre più internazionale, con l’adesione di nove squadre dell’Uci Women’s World Team, e con professioniste di primo piano. Dal 2 all’11 luglio le 144 cicliste percorreranno 1.000 chilometri. «Vogliamo dare il giusto valore alla figura femminile», spiega Ruini, che ha avviato una riforma della competizione offrendo alle atlete più servizi e possibilità.
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Foto FLAVIANO OSSOLA
IL GIRO D’ITALIA DONNE È LA COMPETIZIONE CICLISTICA FEMMINILE PIÙ INTERNAZIONALE CON SQUADRE DI TUTTO IL MONDO.
Foto GETTY IMAGES
ITINERARI DEL CUORE
La voglia di cambiare orizzonte, le destinazioni dove sentirci liberi, i paesaggi da riscoprire. Grazia ti porta dove l’Italia si rimette in viaggio
G R A Z I A FUGHE D’AUTORE
UN’ISOLA PER RITROVARSI Spiagge che sono piccoli paradisi. Scogli come pietre preziose. Sapori della tradizione. La Sardegna è il luogo scelto da Csaba dalla Zorza per rigenerarsi. Qui la scrittrice e conduttrice svela i suoi luoghi del cuore testo e foto di C SA BA DA L L A Z O R Z A
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LA SPIAGGIA DI LISCIA RUJA È LA PIÙ GRANDE DELLA COSTA SMERALDA. NELLA PAGINA ACCANTO, LA SCRITTRICE CSABA DALLA ZORZA, AUTRICE DI QUESTO ARTICOLO. SU FOOD NETWORK CONDUCE IL PROGRAMMA THE MODERN COOK.
G R A Z I A UN’ ISOLA PER RIT ROVARSI
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a Sardegna autentica esiste ancora e non è certo segreta: la strada che conduce a trovarla sembra quella che segna un percorso di purificazione, soprattutto se la si prende al mattino presto. Arrivati a Olbia, in nave o in aereo, si sale su un’auto (decapottabile, se siete abbastanza fortunati) e ci si lascia scivolare lungo la strada tortuosa, tornante dopo tornante, puntando a nord-ovest. Per me, che vivo in città, in mezzo alle case e al traffico, lo scenario che ogni curva mi apre davanti è come la rivelazione di un angolo segreto. E sebbene siano più di quarant’anni che vengo in quest’isola (regionesardegna.it) per stare qualche giorno in un posto dove ascoltare il silenzio e respirare il mare, mi sorprende ancora poterla trovare così intensa, avvolgente, satura di colori e profumata di mirto, rosmarino e lavanda selvatica. OLTRE LA COSTA SMERALDA
Tra gli alberi che nascondono le rocce di Costa Paradiso si arriva a un’insenatura di rara bellezza, dove si può nuotare lontano dagli occhi di tutti
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La direzione da prendere è quella verso Santa Teresa di Gallura. Procedendo lungo la costa, un paio d’ore sono sufficienti per lasciarsi alle spalle la mondanità dei locali di Porto Cervo e tuffarsi nel blu intenso del mare che affaccia verso nord. Lo spettacolo assomiglia ancora oggi a quello che affascinò il principe Karim Aga Khan, quando nella primavera del 1962 fondò il consorzio della Costa Smeralda dando un nome a una striscia di terra che di lì a poco sarebbe diventato iconico al punto da attrarre il jet set di tutto il mondo sulle sue belle spiagge. Andando da Olbia verso Palau si incontrano bellissime spiagge che evocano nomi conosciuti di piccoli paradisi: Capriccioli e Liscia Ruja sono tra le più conosciute. Liscia Ruja, chiamata anche “Long Beach” per i suoi oltre mille metri di spiaggia bianca, vale certamente una tappa, con la sua bordatura di macchia mediterranea fitta di ginepri e corbezzoli (consorziocostasmeralda.com). DA PALAU A LA MADDALENA
Procedendo verso nord-ovest si arriva a Palau, piccolo borgo medioevale di storia antichissima, che si affaccia sull’arcipelago de La Maddalena. Scegliete di andarci un venerdì, perché la mattina c’è il mercato: oltre a prodotti tipici della cucina sarda, potrete acquistare caftani, cappelli di paglia, oggetti in ceramica o in tessuto. Oppure optate per il mercatino che si tiene quasi tutte le sere (info: turismo@palau.it). Al porto potete salire su un traghetto (si deve prenotare prima: traghetti.com) e in 15 minuti approdare sulle spiagge di La Maddalena. Situata al di là delle Bocche di Bonifacio, il tratto di mare che separa Sardegna e Corsica, l’isola è un territorio antico, quasi incantato, istituito parco nazionale nel 1994 e oggi meta ideale di vacanze all’insegna della natura. L’arcipelago di La Maddalena, con Spargi, Cala Corsara, Budelli e la sua spiaggia rosa, comprende anche l’isola
GOLFO ARANCI AL TRAMONTO, IN COSTA SMERALDA. IN ALTO, LE ROCCE ROSA CARATTERIZZANO LA ZONA DELLA GALLURA E LA COSTA DI ALBATRAX. NELLA PAGINA ACCANTO, CSABA NELLA PINETA CHE PORTA ALLA SPIAGGIA LU LITARRONI, VICINA A COSTA PARADISO.
G R A Z I A UN’ ISOLA PER RIT ROVARSI
DALL’ALTO A SINISTRA, IN SENSO ORARIO: PANE COCCOI, DECORATO COME UNA PICCOLA SCULTURA; CAPPELLI IN PAGLIA; FORMAGGI DI LATTE DI PECORA, FRESCHI E STAGIONATI; UNA BOTTEGA ARTIGIANA.
di Caprera, collegata alla Sardegna con un ponte di 600 metri e conosciuta come la casa dell’eroe del Risorgimento, Giuseppe Garibaldi, esiliato qui nel 1849. Chi vuole una pausa dal sole, il buon cibo e le spiagge può visitare il compendio di Garibaldi, un’area storica molto interessante. SANTA TERESA DI GALLURA E COSTA PARADISO
La natura selvaggia che si trova su queste piccole isole distribuite come pietre preziose davanti alla Gallura è la stessa che caratterizza il villaggio di Costa Paradiso. Qui si può arrivare e soggiornare secondo il proprio stile: affittando piccoli appartamenti o grandi ville private. Molto famosa, anche se oggi in rovina, è la villa a cupola detta degli Antonioni, progettata per il regista Michelangelo Antonioni e la sua compagna dell’epoca, l’attrice Monica Vitti, dall’archistar Dante Bini. Girando intorno alla cupola e scendendo a piedi tra gli alberi che nascondono le rocce si arriva a un’insenatura di rara bellezza, dove si può nuotare 88
anche senza costume: nessuno può vedervi. IL PIACERE DI UNA CUCINA UNICA E ANTICA
L’isola vale sempre una cena, ma anche altro: quella sarda è una cucina difficile da codificare, forse impossibile, considerato il numero di varianti che ogni piatto tipico ha, appena ci si sposta fuori dal distretto in cui ci si trova. Anche i famosi “culurgiones” (pasta fresca ripiena), simbolo gastronomico riconosciuto nel mondo, variano il proprio ripieno e la loro chiusura “a spighitta” in alcune zone sparisce. Ed è proprio per questo che la cucina sarda vale sempre una prova, soprattutto per andare oltre i suoi piatti più conosciuti, assaggiando l’ottimo vino che l’isola produce, i formaggi, i salumi e la pasta fresca, che si acquista ovunque appena fatta, a mano, come una volta. E che gli abitanti dell’isola difendono come un vero tesoro, perché è parte della loro tradizione. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PORTO DI MARINA DI CORRICELLA A PROCIDA, NEL GOLFO DI NAPOLI.
TUTTO IL MARE DENTRO DI NOI Viviamo in un Paese circondato dall’acqua. Ogni italiano ha almeno una spiaggia nel cuore. E qui la scrittrice Valeria Parrella, cresciuta guardando le onde del Mediterraneo, racconta perché questa estate ci guariranno i vaccini, ma soprattutto il grande blu
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G R A Z I A EMOZIONI
G R A Z I A T UT TO IL MARE DENT RO DI NOI
sì: ma abbiamo bisogno di staccarci dalla terra, di lasciare nel bagno, in acqua, il dolore tremendo che ci ha accompagnato, i lutti, la paura, la malattia, e da diventa capitale italiana della cultura. cui piano piano, grazie alla scienza e alla campagna di Credo sia un segno forte di quanto gli italiani siano vaccinazione forse stiamo venendo fuori. legati al mare, a questo magnifico elemento che è parte È quello che racconta My octopus teacher, di Pippa di noi, ci siamo o non ci siamo nati su, vogliamo o Ehrlich e James Reed - prodotto da Netflix- il donon vogliamo: dal mare siamo circondati. Fa talmente cumentario che quest’anno ha vinto il Premio Oscar: parte di noi che neppure ci pensiamo: da tutta Europa racconta la storia di un uomo che si è smarrito e non ci invidiano un territorio stretto e lungo, come una riesce a ritrovarsi, è in crisi con tutto e all’improvviso lunghissima passerella stesa al centro del Mediterrecupera nella memoria il ricordo di ciò che da ragazzo raneo. Noi siamo piantati proprio lì: il Bel Paese è al lo salvava, e quel ricordo era il mare. E così ritorna in centro. C’è un testo molto bello, acqua, senza muta, senza bomboaccademico ma facilmente leggile, riabitua il suo corpo all’acqua bile, di una studiosa che si chiama finché incontra questa magnifica Roberta Morosini (Il mare salato. “polpa”, sì Octopus è una femmiIl Mediterraneo di Dante, Petrarca na, che lo guarisce. e Boccaccio, edito da Viella) e che Pensate a quello che ci è accaracconta di come i nostri poeti duto (come non pensarci?): per più celebri, quelli dello Stil Nocontinuare a vivere, per sopravvivo, Dante, Petrarca e Boccaccio, vere, per lavorare, andare a scuola, riempiano le loro opere di “chiare amare e insieme proteggerci e non fresche e dolci acque” e spiega che ammalarci, abbiamo dovuto fare la Divina Commedia è un poema due cose: essere sempre connessi “acquoreo” che inizia e finisce con e rinunciare all’orizzonte. Per diun riferimento al mare. Quest’anciotto lunghissimi mesi, con qualno sono 700 anni dalla morte di che tregua, abbiamo tutti chiuso il Dante e noi siamo esattamente nostro orizzonte dentro tre metri questa cosa qui: il nostro animo, di stanza e acceso questi schermi. il nostro linguaggio vengono dal Bene: sappiamo tutti che cosa ci mare e al mare tornano. consente il mare, che sia per una L’altro giorno ho ripreso l’aereo sera, per una giornata o per una per lavoro, tornavo da Torino a vacanza intera: ognuno di noi ha IL MARE E GLI SCOGLI DI PROCIDA, Napoli e viaggiavo al finestrino sperimentato le due cose che perNEL GOLFO DI NAPOLI. posto F, quindi guardando giù ho mette, e che sono l’esatto opposto volato per un’ora sulla costa tirredi ciò che abbiamo vissuto: la dinica del Bel Paese, ebbene: è davvero bello. Mi sono sconnessione e l’orizzonte. Per buttarti a mare lasci commossa a vedere l’arco di Genova, l’inizio dell’Aril cellulare sotto l’ombrellone, nella sacca, sulla stuoia, gentario, all’improvviso le coste bianche del marmo nella tasca di un amico e vai, ti tuffi libero, nudo, torni di Carrara, l’Elba enorme, il Giglio che davvero ha a essere quello che eravamo, quello da cui veniamo. E la forma di un giglio, e poi Ostia, lì dove tornava la soprattutto: se c’è il mare l’orizzonte è lontanissimo, flotta di Roma, e infine la mia terra, che si comincia è l’ultima linea possibile tra il cielo e l’acqua, a volte a intuire da lontano perché Punta della Campanella, è così esteso da parere tondo; e poter proiettare lo che sta alla fine della penisola sorrentina, quasi tocca sguardo in lontananza, oltre l’ultima boa, l’ultima barca, Capri, come un indice proteso verso di lei. Ho fatto l’ultimo bagnante ci riposa. Perché quello stare nudi un viaggio aereo ma era un viaggio di mare. Siamo dentro l’elemento che ci costituisce, che è l’origine della fortunati. nostra specie e il liquido amniotico dal quale siamo Gli italiani vogliono le vacanze estive al mare, e mai nati, ci restituisce con immediatezza alla cosa che la come quest’anno ogni centimetro di spiaggia, ogni pandemia ci ha dimostrato essere il più drammatico bracciata al largo ci aiuterà a fare quello che il mare peccato di tracotanza che gli uomini possano agire: sa fare: guarirci. dimenticarci che noi non siamo parte della natura, noi Noi abbiamo bisogno di rilassarci, prendere il sole, stessi siamo Natura, siamo un corpo unico con essa. ■ stare scalzi, vedere i nostri figli mangiare il gelato, @RIPRODUZIONE RISERVATA 92
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rocida, la minuscola isola piantata a poche P miglia marine da Napoli, quella che ispirò a Elsa Morante il romanzo L’isola di Arturo, quest’anno
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morbidezza sublime.
G R A Z I A SOT TO L’ OMBRELLONE
L’ONDA SU MISURA Sportiva per chi non riesce a stare fermo, mondana per chi vuole divertirsi, esclusiva o selvaggia per chi cerca solo la natura: ogni spiaggia ha il suo carattere. Da Nord a Sud le idee per trovare il mare che esaudisce ogni desiderio d i S I LV I A U G O L O T T I
può viverlo da sportivi o con ritmi rilassati, ma ciascuno può trovare in Italia la sua spiaggia ideale. Ecco una rotta nel blu per ogni esigenza. Una striscia sottile di sabbia dorata si stende dalla laguna di Venezia alla foce del Piave. È il Lido di Jesolo, a pochi chilometri da Venezia, da sempre associato a divertimento, sport, negozi e vita notturna. Al centro della piazza principale l’hotel CASA BIANCA AL MARE (hotelcasabianca.com) è uno dei più interessanti esempi di architettura in stile moresco, con bastioni merlati, torrette decorate. Perfetto per una villeggiatura in stile rétro. Non a caso è stato set di alcuni film di successo del cinema italiano degli Anni 60. Fascino liberty e candore immacolato, dalla terrazza si respira il mare, così come nel menù del ristorante Amarmio premiato dalla guida Ristoranti d’Italia di Gambero Rosso 2021: dagli spaghetti alle vongole e bottarga alla catalana di crostacei e alle sarde impanate, il dialogo con l’Adriatico è costante. Non ha bisogno di presentazioni Tropea, un borgo storico di palazzi nobiliari settecenteschi che sembra incastrato nella roccia a strapiombo sul Tirreno, limpidissimo e verde come smeraldo. Eletto Borgo dei Borghi 2021 è il simbolo della Calabria da scoprire almeno una volta nella vita. L’occasione offerta da
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on necessariamente la stessa, purché sia spiaggia. Lungo le coste o sotto il sole delle isole, gli italiani scelgono il mare: sei persone su dieci. Lo dice l’Osservatorio mensile di Confturismo-ConfcomN mercio. Simbolo di libertà e pura bellezza, tra spruzzi di salsedine ed emozioni profonde, il mare ispira. Si
G R A Z I A L’ ONDA SU MISURA
IN ALTO, UNA DELLE NAVI GRIMALDI LINES. IN BASSO DA SINISTRA, IL GRAND RELAIS DEI NURAGHI BAJA HOTELS IN SARDEGNA, L’HOTEL CASA BIANCA AL MARE AL LIDO DI JESOLO, IN VENETO E IL CLUB MED DI CEFALÙ IN SICILIA.
SETTEMARI BALANCE CLUB INFINITY RESORT
(settemari.it) è l’ideale: a Parghelia, non lontano da Tropea, questo resort circondato da fiori e giardini che portano alla spiaggia privata è una nicchia di privacy e punto di partenza ideale per scoprire i dintorni: dalla Costa degli Dei alla riviera che da Pizzo Calabro arriva a Nicotera. Ancora più a sud, in Sicilia, ai piedi di un promontorio roccioso nel Parco delle Madonie, Cefalù è ancora un borgo tra i più suggestivi. Cittadina normanna a un’ora da Palermo, è nel cuore assolato dell’isola. IL RESORT CLUB MED CEFALÙ (clubmed.it), struttura che unisce stile barocco e design minimalista, si sviluppa qui tra ville private e giardini. Ogni mattina gli ospiti iniziano la giornata in movimento, scegliendo tra fitness paddle, nuotate, trekking, poi escursioni guidate da un team di professionisti. Per esempio, si raggiunge Castelbuono per assaggiare la manna e il panettone Fiasconaro, conosciuto e premiato in tutto il mondo. La giornata si chiude a tavola tra pareti del Settecento. Palazzo Gourmet Lounge, all’interno del club, è un invito a scoprire la cucina tradizionale siciliana: panelle, arancine, caponata e pasta alla Norma, con la vista che si perde al largo. Da un’isola all’altra, GRIMALDI LINES TOUR OPERATOR (grimaldi-lines.com; grimaldi-touroperator.com) propone di partire alla scoperta della Sardegna con la formula, comoda e vantaggiosa, nave e soggiorno. Si naviga a bordo di cruise ferry e traghetti di ultima generazione (da Livorno per Olbia oppure da Civitavecchia sia per Olbia sia per Porto Torres) godendo di suite 96
spaziose, del ristorante alla carta e di angoli lounge sul tetto per godere il panorama sorseggiando un cocktail. Una volta sbarcati, Li Graniti Hotel & Spa a Baja Sardinia è un resort con piscina, spiaggia privata e vista sull’arcipelago e parco naturale della Maddalena. C’è una Costa Smeralda che non è solo vita notturna e jet set, ma vanta anche indirizzi esclusivi che raccontano di un mare diverso e profumato di storia e natura, con litorali caraibici, buon cibo e gli affascinanti resti di una civiltà antichissima. Qui si trovano le strutture del gruppo BAJA HOTELS (bajahotels.it; gattinonimondodivacanze.it), rifugi esclusivi a pelo d’acqua dove rilassarsi scegliendo se essere mondani o semplicemente pigri. Il Grand Relais dei Nuraghi saluta la stagione estiva con una nuova stella e un restyling fatto con materiali naturali. Le camere hanno giardino privato e soggiorno bar, con vetrate con vista a 360° per sfuggire ai ritmi mondani e inebriarsi di salsedine. A Cala Battistoni il Club Hotel è un anfiteatro affacciato sul mare, da un lato, e sulla piazza principale di Baja Sardina dall’altro. Fiore all’occhiello di questa elegante architettura è Somu, il ristorante dello chef Salvatore Camedda che unisce alle materie prime locali aromi e profumi di terre lontane. L’Hotel Le Palme, a Cala Pitrizza, vanta una spa all’avanguadia, mentre in un’oasi naturale di cinquanta ettari, tra le rocce di granito e il mare, l’Hotel la Bisaccia ha una spiaggia privata con calette naturali dove ognuno può trovare la propria dimensione. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
G R A Z I A LA GRANDE BELLE Z ZA GIARDINO STORICO DELLA REGGIA DI COLORNO, IN PROVINCIA DI PARMA.
IL NOSTRO TESORO SEGRETO Durante la pandemia i parchi sono stati il rifugio sicuro per tante persone. Ma nel nostro Paese ne esistono 144 davvero speciali: sono i Grandi Giardini Italiani, che dal Trentino alla Sicilia raccontano la magia e l’arte di vivere a contatto con la natura
Foto ARCHIVIO GRANDI GIARDINI ITALIANI
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n giardino fa bene all’anima ed è un luogo sicuro. Lo hanno scoperto in questi mesi gli italiani, complici restrizioni e divieti. «Durante il lockdown tutti pensavano che la casa fosse la cosa più importante, ma per molti dopo qualche mese è diventata una prigione. E i giardini ci hanno salvato perché offrivano distanziamento sociale a volontà», spiega Judith Wade, di origini scozzesi ma italiana da sempre, ideatrice nel 1997 e Ceo del circuito Grandi Giardini Italiani. A lei si deve quest’organizzazione in prima linea nel far rivivere un patrimonio inestimabile, che di recente
ha acquisito sei nuovi giardini. Oggi sono 144 le meraviglie aperte al pubblico. «I giardini, soprattutto per chi non ha un terrazzo o un balcone, sono diventati un’oasi rigenerativa da visitare anche solo per una passeggiata all’aria aperta o semplicemente per apprezzarne le fioriture». Il numero di visitatori dei Grandi Giardini Italiani è cresciuto soprattutto tra i giovani, come si è visto un anno fa quando erano state allentate le misure di sicurezza per la pandemia. «Nel luglio del 2020 abbiamo fatto un balzo del 35 per cento rispetto al luglio dell’anno prima. Un dato interessante se 99
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consideriamo che c’erano pochi stranieri in Italia e che i visitatori italiani sono aumentati del 42 per cento. Ci ha premiati il turismo di prossimità, una vera benedizione», spiega Judith Wade. Un successo dovuto anche all’impegno dell’associazione che lavora con privati, comuni, enti statali e per il Vaticano. «Io però mi considero al servizio dei giardini e mi schiero sempre dalla loro parte». L’aumento dei visitatori è dovuto sicuramente al benessere psichico e mentale che un giardino favorisce. Ma c’è anche l’“effetto Greta”: le generazioni di ventenni e trentenni s’ispirano all’ecoattivista Greta Thunberg e scelgono di visitarli perché mettono al primo posto l’amore per la natura. Se aggiungiamo che non si poteva andare al cinema, a teatro e al museo e viaggiare all’estero, i giardini sono stati i luoghi culturali aperti più a lungo. «La primavera del 2020 è stata meravigliosa, abbiamo avuto occhi aperti per vederla ma soprattutto sentirla, proprio perché chiusi a lungo in casa. Sono stati mesi felici per le fioriture dei giardini: durante il lockdown sono stati eseguiti tantissimi lavori per riaprire in forma smagliante», continua Wade. Il Parco Guerrieri Gonzaga a Villa Lagarina, in Trentino, è una delle nuove acquisizioni dell’associazione: un parco 100
romantico all’inglese con una monumentale limonaia. «È la new entry che mi ha entusiasmato di più, perché è un giardino mantenuto in perfetto stato in una regione dove ce ne sono pochi. C’è una grande limonaia, lasciata nella sua forma originaria di vera cattedrale degli agrumi, e un bookshop ricavato in uno chalet che promuove libri di scrittori locali». I Guerrieri Gonzaga hanno aperto anche il giardino privato della Tenuta Vinicola San Leo-nardo, ad Avio, in provincia di Trento. Un bene di famiglia di origine medievale che comprende l’orto, l’oliveto e i vigneti della tenuta. Sullo sfondo si ammirano le montagne trentine e spira il vento dal lago di Garda a mitigare il clima. Il padrone di casa ha ridisegnato il giardino con la collaborazione dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone. Per arrivarci si attraversa una vallata ritmata dal fiume Adige, con vigne a destra e sinistra, e quando si arriva in cima il giardino sfuma nei vigneti. «Si possono visitare l’orto della tenuta, il museo dedicato alla storia della villa, ma anche prenotare una degustazione di vini pluripremiati», prosegue Wade. Villa Zileri Motterle, vicino a Vicenza, è un’altra novità del circuito. Il suo vasto parco funge da cerniera tra la villa, che ha un salone con affreschi di Giambat-
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GIARDINO E TEATRO JACQUARD NEL CENTRO DI SCHIO, IN PROVINCIA DI VICENZA: OPERA DELL’ARCHITETTO ANTONIO CAREGARO NEGRIN REALIZZATA NELLA SECONDA METÀ DELL’OTTOCENTO, S’ISPIRA AI GIARDINI INGLESI (FOTO DI ANDREA TESSARO).
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tista Tiepolo, e la campagna circostante. «Qui il proprietario ha ristrutturato le barchesse e le case dei contadini creando studi per professionisti e residenze per persone di età matura, che possono usufruire del giardino e di un salone per incontrare gli amici». I numeri dei visitatori unito all’esigenza di mantenere proprietà che richiedono investimenti notevoli sta portando a un ricambio generazionale, un passaggio che sta avvenendo lentamente, ma che è diventato necessario. «Le famiglie hanno capito che c’è bisogno di energie fresche e stanno finalmente lasciando spazio a figli e nipoti che sperimentano idee innovative su come rendere un giardino anche un investimento che dia reddito». Ma la storia che più emoziona Wade riguarda il Giardino del Balio di Erice, con la sua vista mozzafiato sulle isole Egadi, sulle saline e su Trapani. «La Sicilia è un mio grande amore», spiega. «Il merito è soprattutto della sindaca che ha capito l’importanza di tutto quello che un giardino porta con sé. Ci sono luoghi che non possono avere migliaia di visitatori all’anno, ma ai quali è importate ridare una ragione di vita. Il filosofo Platone diceva che i giardini sono ideali per studiare, un invito che la sindaca ha messo in pratica, decidendo di mandare 102
le scolaresche a fare lezione nel Giardino del Balio». Mantiene la sua vocazione sociale anche il Giardino e Teatro Jacquard a Schio (Vicenza). In stile tardo romantico, ha una splendida serra per le orchidee e un misterioso ninfeo. «È stato fatto costruire nel 1859 dall’industriale tessile Alessandro Rossi, un imprenditore illuminato, che voleva creare un luogo di svago per i lavoratori e i cittadini. Ci ha lasciato un giardino ricco di specie esotiche ed essenze arboree che è anche un’interessante espressione della cultura: a fine Ottocento c’era una grande apertura a influenze provenienti da tutta Europa», prosegue Wade. L’ultimo tra i nuovi arrivi nei Grandi Gardini Italiani è la Reggia di Colorno vicino a Parma, dimora legata prima ai Farnese, poi ai Borboni e infine a Maria Luigia d’Austria, dove un ingente restauro nel 2000 ha riportato agli antichi splendori il parterre e una lunga carpinata. Oggi è sede della ALMA, la Scuola internazionale di Cucina italiana. Per informazioni su tutti i 144 giardini dell’associazione, anche in base agli aggiornamenti sulle misure che riguardano la lotta contro il Coronavirus, è bene visitare il sito di Grandi Giardini Italiani (grandigiardiniitaliani.it). ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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SOPRA, IL GIARDINO DEL BALIO A ERICE, IN PROVINCIA DI TRAPANI. SOTTO, DA SINISTRA, LA TENUTA SAN LEONARDO AD AVIO, IN PROVINCIA DI TRENTO, TRA ROSE E FAGGI. I VIALETTI DEL PARCO GUERRIERI GONZAGA A VILLA LAGARINA, TRENTO.
TRA LE VIGNE DOVE CRESCE LA SPERANZA La Franciacorta non è solo una terra di vini. È anche uno dei luoghi che ha saputo rinascere dopo la pandemia per merito delle sue eccellenze. Grazia ti guida dove si riparte con un brindisi
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el cuore della Lombardia, c’è una terra, la Franciacorta (franciacorta.net), che non è solo uno dei paesaggi indimenticabili d’Italia con le sue colline ad anfiteatro intorno al lago d’Iseo. Questa è una zona che, dopo la pandemia, ha voglia di ripartire con le sue eccellenze. Siamo infatti in una delle aree che più ha sofferto nei mesi passati e che ora vuole voltare pagina sfoderarando la sua energia per rinascere. E lo farà anche grazie a un calice. L’origine morenica dona ai terreni una straordinaria ricchezza e una varietà minerale tali da rendere la viticoltura di questo luogo di altissima qualità. Perché si chiami Franciacorta resta uno degli enigmi preferiti su cui fantasticare, ma gli indizi portano a pensare che la presenza di monasteri cluniacensi e cistercensi, grazie alla bonifica e alla coltivazione degli appezzamenti nel Medioevo, riuscirono a ottenere l’esenzione del pagamento del dazio. Da lì il termine “Franzacurta”, da Francae Curtes, ovvero le corti libere dalle tasse. Dal 1995 Franciacorta ha il vanto di essere il primo territorio e vino italiano prodotto con il metodo della
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rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg) e oggi, sulle etichette degli oltre 15 milioni di bottiglie di bollicine vendute, si legge Franciacorta: un unico termine che definisce territorio, metodo di produzione e vino, come solo una decina di etichette al mondo possono esibire. Esplorare questo luogo significa tracciare piacevoli itinerari a cielo aperto (tutti consultabili su franciacorta.net), a piedi facendo wine trekking (millemonti.it), in auto, in bicicletta (iseobike.it; remoluciasport.it), a cavallo oppure in quad (quadtourfranciacorta.it), per i più avventurosi, tra filari di viti dalle perfette geometrie che si aprono davanti a piccoli borghi ricchi di storia, cascinali e cantine che svelano il lato più intimo della Franciacorta. Per conoscerla davvero l’ideale è seguire la Strada del Franciacorta, fra le prime Strade del Vino d’Italia, che si srotola per 90 chilometri da Brescia al lago d’Iseo. Si possono prenotare visite guidate, degustazioni e, in cantine come Bersi Serlini (bersiserlini.it) e Mosnel (mosnel.com), anche pic nic tra i vigneti.
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G R A Z I A CANT INE SPEC IALI
UN CALICE VISTA LAGO SOPRA, UNA VEDUTA DI MONTE ISOLA, SUL LAGO D’ISEO. NELLA PAGINA ACCANTO, DA SINISTRA E IN SENSO ORARIO: EROI DI LUCE DI IGOR MITORAJ, UNA DELLE OPERE D’ARTE NEL PARCO DELLA CANTINA DI CA’ DEL BOSCO; DUE MOMENTI DELLA VENDEMMIA.
Alla cantina Ca’ del Bosco (cadelbosco.com), dal 1968 leader della produzione di vini dal finissimo perlage, si celebra l’arte del vino, ma non solo. Il presidente Maurizio Zanella commissiona negli anni un vero e proprio parco di opere d’arte, così Ca’ del Bosco diventa l’imperdibile tappa di un viaggio, immersa nei vigneti e costellata da preziose sculture d’arte contemporanea dove la visita si trasforma in un’esperienza culturale trasversale. In vigna si può anche prenotare una lezione di yoga e riequilibrare mente, corpo e spirito per gustare l’itinerario senza fretta prima di dirigersi verso la cantina Monte Rossa (monterossa.com), con la sua antica torre risalente al 1200 e la scenografica scalinata di marmo bianco da cui godere il panorama sulle vigne, il roseto e il giardino di uliveti secolari. Per una visita esclusiva in una cantina dall’atmosfera mistica, monumento dell’antica tradizione del Metodo Franciacorta, da esplorare in religioso silenzio, si varcano i portoni di Villa Franciacorta (villafranciacorta.it), dove un milione di bottiglie Franciacorta Docg riposa nelle gallerie sot-
terranee scavate nel cuore della collina della Madonna delle Rose. Per abbinare perfettamente il vino giusto ai piatti della tradizione, in Franciacorta tutti i segreti si scoprono ai corsi di cucina organizzati negli agriturismi o nei ristoranti: come l’Agriturismo Al Rocol (alrocol.com), il ristorante Villa Calini (villacalini.com), la Trattoria del Gallo (trattoriadelgallo.it) o la Cucina San Francesco - Cappuccini Resort (cappuccini.it). E se il weekend vuole guadagnarsi un posto tra gli indimenticabili, volare sopra le nuvole rimane una delle esperienze più suggestive da provare: si può prenotare il giro su un aereo a motore biposto (sportaction.it) e decollare sopra la Franciacorta, sorvolare il Lago d’Iseo, Monte Orfano, le Torbiere d’Iseo, la spettacolare chiesa della Madonna del Corno, l’Isola di San Paolo, Monte Isola e l’Isola di Loreto. Anche se la gita più romantica è senza dubbio quella in barca sul Lago d’Iseo, quando l’acqua al tramonto brilla e si tinge di rosa, sorseggiando un aperitivo guidati dal soffio del vento della Valle Camonica, mentre le vele si gonfiano. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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G R A Z I A PERCORSI DI GUSTO
BRINDIAMO A UN NUOVO VIAGGIO Un giro alla scoperta delle cantine più amate d’Italia è la vacanza che premia la voglia di scoprire paesaggi spettacolari. Questi sono gli itinerari in cui a fine giornata c’è sempre un bicchiere speciale d i M A R T I N A D ’A M I C O
N Foto LIZ VON HOENE / TRUNK ARCHIVE
on sono solo vigneti, ma esperienze del gusto che valgono il viaggio. Nel nostro Paese sono tante le strade del vino che si intrecciano a percorsi di trekking o a ritmo lento. La meta o la tappa che spezzano ogni fatica sono le cantine. CALICI E FENICOTTERI IN VENETO
Una regione che non smette di sorprendere, perché offre esclusivi itinerari naturalistici oltre a quelli storici è il Veneto (veneto.eu). Il litorale di Cavallino Treporti, per esempio, affacciato sulla laguna di Venezia con le dune e le barene che disegnano a filo d’acqua i profili del pittoresco Lio Piccolo, è un’oasi di pace amata da fenicotteri rosa e uccelli migratori. Anche quest’anno la spiaggia di Cavallino Treporti issa la Bandiera blu e si prepara al taglio del nastro del primo
tratto della ciclabile a sbalzo sull’acqua più lunga d’Europa, prevista per il 10 luglio: oltre venti chilometri che da Ca’ Savio arriva fino a Punta Sabbioni, per ammirare lo skyline di Venezia infuocarsi al tramonto. Per brindare e riposarsi dopo questa performance sportiva raggiungete il Lago di Garda e fate tappa al Castello di Soave nel veronese. In questo borgo d’altri tempi sorge la Cantina Rocca Sveva (roccasveva.it), con le sue gallerie sotterranee scavate nella collina del castello, il Monte Tenda, dove come gioielli in un caveau riposano le bottiglie dei vini e degli spumanti metodo classico. A Rocca Sveva la degustazione dell’Amarone della Valpolicella, del Chiaropuro, del Recioto si fa in cantina oppure all’aperto tra le vigne, con la Horse e Wine Experience o nel Parco Botanico, sotto le fronde del cedro del Libano. Il pic nic si organizza tra i filari, 107
G R A Z I A BRINDIAMO A UN NUOVO VIAGGIO DA DESTRA, IN SENSO ORARIO: APPASSIMENTI DI UVA ALL’APERTO NELLE MARCHE; UN RISOTTO CON IL RADICCHIO E AMARONE, PIATTO TIPICO DEL VENETO; LE VIGNE INTORNO AL CASTELLO DI SOAVE; LE CANTINE MEDIEVALI DI CIÙ CIÙ NELLE MARCHE; L’UVA VALPOLICELLA IN VENETO.
come le cene a lume di candela dove ogni piatto del menù ha un vino diverso. LE MARCHE DEI PALAZZI ANTICHI
Viaggiando tra grotte, falesie, spiagge e colline marchigiane (turismo.marche.it), la degustazione segue la visita nella preziosa terra dei vini Ciù Ciù (ciuciuvini.it) della famiglia Bartolomei, che quest’anno festeggia il suo 50° anniversario brindando con le etichette di punta: Rosso Piceno Superiore, Passerina e Pecorino. Nell’incantevole Piazza del Popolo a Offida, in provincia di Ascoli Piceno, Ciù Ciù ha restaurato il Palazzo Mercolini Tinelli (tel. 0736 618024), una delle location scelte dal Fai, rendendo così possibili le degustazioni e la visita alle cantine medievali. A circa mezz’ora da qui, da Idea 18 Boutique Hotel (idea18.it) si sorseggiano bollicine Ciù Ciù immersi nella piscina a sfioro. IN TOSCANA TRA VIGNE E ARTISTI
Un giro con un’auto cabrio o su due ruote è l’ideale per andare alla scoperta della Toscana (visittuscany. com), su e giù per le colline trapuntate dalle perfette geometrie delle viti. Vicino a Firenze, nel Parco di Poggio Casciano a pochi minuti da Bagno a Ripoli, il sipario d’estate sia apre con un calendario fitto di eventi che si svolgeranno fino a settembre in una delle tenute dell’azienda vinicola Ruffino (ruff ino.it). La cantina organizza la rassegna Sotto 108
le Stelle che prevede degustazioni, poesia, cinema e musica per tornare a vivere i migliori momenti di convivialità. Da qui, la fuga si fa ancora più rilassante verso la Val d’Orcia, nella provincia senese, tra gli uliveti e i vigneti dell’Adler Spa Resort Thermae (adlerresorts.com). Con il programma Respira, medita, assapora, ogni giorno sorge con una meditazione e prosegue con passeggiate per esplorare i luoghi più segreti della natura nel Bosco della Ragnaia, un parco scultoreo creato dall’artista Sheppard Craige. Ad accompagnare questi momenti, delizie locali e degustazioni di vini biologici alla Tenuta Sanoner. LA SICILIA DELLE BOTTIGLIE BIO
Gli amanti delle isole possono pensare a una fuga all’insegna del mare e dei sapori nell’incantevole Sicilia, tra fichi d’india, pomodorini e piatti dai profumi mediterranei, che ben si accompagnano ai migliori vini del nostro Paese. Come quelli delle storiche cantine Pellegrino (carlopellegrino. it), produttori di vino dal 1880, capaci di offrire la più ampia varietà di tipi di vini siciliani: moscati, passiti e liquorosi. Le viti autoctone delle quattro tenute Pellegrino, nella parte occidentale dell’isola, Kelbi, Rinazzo, Salinaro e Gazzerotta, sono tutte coltivate con metodo biologico nel pieno rispetto dell’ambiente. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
G R A Z I A ALT RI SAPORI
UNA STANZA CON LO CHEF Ville storiche o di design con cucina d’autore. Ora che siamo liberi di viaggiare anche la semplice fuga ha un nuovo sapore: quello di una dimora esclusiva con un menù irresistibile
Foto STEFANO SCATÀ
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QUI SOPRA, LO CHEF RAFFAELE LENZI DEL RISTORANTE BERTON AL LAGO DEL SERENO (A DESTRA), SUL LAGO DI COMO. IN ALTO, DA SINISTRA: THEODOR FALSER AL FALKENSTEINER CAPO BOI IN SARDEGNA E JESSICA ROSVAL A CASA MARIA LUIGIA, VICINO A MODENA.
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G R A Z I A UNA STAN ZA CON LO C HEF
A SINISTRA, VILLA LA MASSA, SULL’ARNO NELLA CAMPAGNA FIORENTINA. SOPRA, PALAZZO AVINO A RAVELLO. A DESTRA, CASA FANTINI SUL LAGO D’ORTA.
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itrovarsi intorno a un tavolo. Fuggire per un weekend alla ricerca di esperienze che abbiano un nuovo sapore, anche solo quello di una libertà riconquistata. Per il binomio resort e cucina d’autore sarà un’ottima annata. Dal mare ai laghi riaprono luoghi in cui gli chef sono i padroni di casa, per un’accoglienza totale. IL SERENO (serenohotels.com) sul lago di Como, firmato dall’architetta Patricia Urquiola, è un rifugio tra acqua e montagne. Al paesaggio si ispirano gli interni e la cucina stellata del ristorante Berton al Lago. Alla guida c’è lo chef Raffaele Lenzi con piatti ricchi di ingredienti vegetali, pesce di lago e un nuovo menù “botanico”: cocktail e drink analcolici si ispirano al giardino verticale. Tutte le stanze si affacciano sull’acqua e nella Penthouse Suite i pezzi di design sono acquistabili. Il paesaggio rilassante del lago di Orta con l’isola di San Giulio fa da sfondo a CASA FANTINI (casafantinilaketime. com), un’elegante struttura disegnata da Piero Lissoni dove vivere al ritmo lento dell’acqua. Il borgo è quello di Pella (Novara), le stanze sono studiate nei dettagli con fiori freschi, ambienti familiari e una cucina che all’innovazione unisce il rispetto per la tradizione. È capitanata dal giovane Paolo Bullone: «Il nostro non è un vero e proprio ristorante, qui ti senti a casa», dice. Tra i relais del gusto più amati in questo momento c’è CASA MARIA LUIGIA (casamarialuigia.com), la residenza di campagna di Lara Gilmore e dello chef Massimo Bottura, una dimora storica nel verde nei dintorni di Modena. Qui vincono l’ospitalità e la cucina di una donna pluripremiata, la canadese Jessica Rosval, 35 anni. Alle porte di Firenze VILLA LA MASSA (villalamassa.com) è una dimora medicea sull’Arno (visittuscany.com), un luogo per rigenerarsi nei dieci ettari di parco. Si cena su una terrazza del ristorante interno Il Verrocchio. Le proposte sono dello chef Stefano Ballarino che, su richiesta,
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accompagna gli ospiti nella raccolta di verdure e erbe da utilizzare durante le lezioni di cucina. E per un brindisi ci sono oltre duemila etichette pregiate tra le quali scegliere. Nel cuore più verde dell’Umbria, in un borgo medievale, TORRE DEL NERA ALBERGO DIFFUSO & SPA (torredelnera.it) a Scheggino (a pochi minuti da Spoleto) accoglie in appartamenti, un tempo dimore di duchi e duchesse, amanti dell’arte, dell’enogastronomia, della natura e della tradizione. Al Ristorante Torre del Nera la specialità da non perdere è il tartufo. La voglia di mare e di sapori mediterranei approda in Sardegna. All’hotel FALKENSTEINER di Capo Boi (falkensteiner.com) a Villasimius, dove si trovano le spiagge più belle di Costa Rei, si gusta la cucina sarda con un tocco asiatico direttamente sulla spiaggia. Sono le specialità dello chef altoatesino Theodor Falser, chef stellato alle redini del ristorante Kento Bay and Lookout, affacciato sulla baia. Dal maki di tempura di tonno rosso, salsa piccante e avocado alla pancia di maiale cotta per 24 ore in agro, ogni portata esplode di gusto. L’hotel è nell’area marina protetta di Capo Carbonara, tra baie di sabbia bianche, dune e promontori da scoprire facendo trekking o bici. Arroccato su una scogliera a Ravello, in Costiera Amalfitana, PALAZZO AVINO (palazzoavino.com) è all’interno di una dimora del XII secolo. Guidato dalle sorelle Mariella e Attilia Avino, ha stanze arredate con un tocco orientale dall’architetta Cristina Celestino. Qui si trova The Pink Closet, una piccola boutique con un nuovo Laboratorio Creativo guidato da Mariella Avino, che ricerca artisti in tutto il mondo. E la dolce vita mediterranea si ritrova anche nei piatti stellati di Giovanni Vanacore, chef del Rossellinis. Napoletano doc, innamorato del mare dal quale si lascia ispirare, la sua cucina è partenopea con un tocco anche vegetariano. ■ @RIPRODUZIONE RISERVATA
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G R A Z I A IT INERARI
IN PUGLIA, A OTRANTO, L’IPOGEO DI TORRE PINTA.
Foto SIMEPHOTO
L’ITALIA, CHE SCOPERTA Firenze, la Costiera amalfitana, il Salento o la Sicilia barocca sono luoghi iconici di un viaggio nel nostro Paese. E dopo mesi senza poter uscire dalle regioni, sono anche il punto di partenza per ritrovare i tesori che avevamo dimenticato d i M A R T I N A D ’A M I C O
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G R A Z I A L’ ITALIA, C HE SCOPERTA
N DALL’ALTO: IL GOLF CLUB DEL MIRA ACAYA GOLF RESORT & SPA NEL SALENTO; LA PIAZZA DEL DUOMO DI SIRACUSA; LA FACCIATA DEL DUOMO DI LECCE; L’HOTEL MIRA BORGO DI LUCE I MONASTERI A SIRACUSA IN ALTO A DESTRA, L’ NH COLLECTION GRAND HOTEL CONVENTO DI AMALFI.
oi siamo pronti e anche l’Italia lo è: a riaprire le regioni, i litorali, le spiagge, le città, i musei, le cantine, i ristoranti e tutti quei luoghi unici, che tanto ci sono mancati durante questi mesi di privazione. Ci sono posti che sono icone nell’immaginario degli italiani e degli stranieri da sempre innamorati del nostro Paese. Quest’estate sono mete da riscoprire nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e scegliendo come base per il viaggio luoghi speciali di raffinata bellezza. BENVENUTI AL SUD
Il Salento pugliese è sicuramente una tappa che tocca il cuore dell’estate italiana. Anche perché si spazia dalle bellezze del mare e della costa in località come Otranto ai gioielli barocchi di Lecce. Il posto giusto per mettere d’accordo cultura e relax è il Mira Acaya Golf Resort & Spa (mirahotels.com), in provincia di Lecce. Si tratta di un rifugio incantato tra gli ulivi, con il centro benessere di 1200 metri quadri, il campo da golf a 18 buche nei pressi della riserva naturale Le Cesine, due piscine a cielo aperto, due ristoranti (uno in un’antica masseria del 1700) e il nuovo servizio Mira Experience Advisor, per andare in barca alla scoperta delle magiche grotte salentine. Mistica e molto esclusiva è anche la destinazione in Sicilia, sempre del gruppo Mira Hotels & Resorts, nella campagna di Siracusa. Al Mira Borgo di Luce I Monasteri, a pochi minuti dai bastioni dell’Ortigia, si fa una vacanza “bioattiva”, ovvero totalmente rigenerante, tra golf e benessere. C’è un progetto, Mira in rosa, che offre iniziative ed esperienze anche sportive dedicate esclusivamente alle donne. Le suite sono in un antico convento benedettino, la spa è il luogo ideale per rilassarsi e il campo da golf è perfetto per divertirsi e fare sport all’aria aperta insieme con le amiche. In Toscana (visittuscany.com) due tra le città d’arte più belle d’Italia riaprono piazze e palazzi. A Lucca (puccinilands.it) si riparte con il binomio turismo-cultura grazie al progetto The lands of Giacomo Puccini, un viaggio attraverso le bellezze della città toscana, dai monti della Garfagnana, scendendo per la Valle del Serchio fino al mare della Versilia, passando prima per la Piana di Lucca. Un
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Foto SIMEPHOTO
NEI LUOGHI DI PUCCINI
Tradition since 1774.
G R A Z I A • L’ ITALIA, C HE SCOPERTA territorio, quello di Giacomo Puccini, in cui si intrecciano il relax, l’avventura, ma anche l’arte, la spiritualità e la cultura enogastronomica vivibili in infiniti modi. Tra gli eventi in calendario, gli imperidibili sono a Pietrasanta La Versiliana Festival (versilianafestival.it), il teatro all’aperto nel Parco della Villa La Versiliana, che prevede due mesi di spettacoli di danza, prosa, musica e cabaret, e il Dap Festival - Festival Internazionale della Danza e delle arti visive (dapfestival.com), dal 28 giugno al 10 luglio. Tra le vie del cuore di Firenze si torna a passeggiare verso gli Uffizi e ripartono le visite sulla cupola del Brunelleschi al suono del campanile di Giotto. Per dormire avvolti in questa atmosfera che profuma di antico e rinascimentale, si può prenotare una camera in una delle dimore di charme del centro, come Palazzo San Niccolò (palazzosanniccolo.it), arredato con pezzi di design Anni 50 e 60, Palazzo del Moro (palazzodelmoro.it) a due passi da Piazza Santa Maria Novella o Palazzo Belfiore (palazzobelf iore. net), dove è possibile riservare anche un intero appartamento in autentico stile fiorentino.
A DESTRA, LA FACCIATA DEL DUOMO DI LUCCA. SOTTO, IL CENTRO STORICO DELLA CITTÀ TOSCANA.
IN COSTIERA TRA MUSICA E LIMONI
Positano, Amalfi, Ravello sono luoghi che per tutto il mondo sono sinonimo di Italia. Quest’estate anche la Costiera rinasce grazie a importanti appuntamenti culturali. In particolare si celebrerà il centenario dalla scomparsa del grande maestro Enrico Caruso. Il Ravello Festival, che sarà inaugurato giovedì 1 luglio dalla Deutsches Symphonie-Orchester Berlin diretta da Kent Nagano e andrà avanti fino al 5 settembre, sarà uno dei palcoscenici che celebrerà il grande tenore. E per vivere un’esperienza indimenticabile, avvolti dalla storia di una dimora unica al mondo, il luogo ideale è NH Collection Grand Hotel Convento di Amalfi (nh-collection.com). Camminare lungo il Sentiero della preghiera dei monaci cappuccini che abitavano il monastero nel 1583, porta a riconciliarsi con l’universo e a raccogliere con uno sguardo quella manciata di case che dall’alto sembrano conchiglie offerte dal mare. ■
SOPRA, UNA VEDUTA DI AMALFI DAL MARE. A DESTRA, I BASTIONI DELL’ORTIGIA A SIRACUSA.
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Foto GETTY IMAGES, SIMEPHOTO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’EFFETTO NATURALE DELLE ERBE SU UN DESIGNER DI MILANO.
Un’esperienza alle erbe da gustare fino in fondo. Sambuco, anice stellato, salvia, timo e piantaggine: sono le preziose erbe officinali selezionate per creare Golia alle Erbe, una caramella senza zucchero dall’effetto balsamico per la gola. Scopri come puoi donare un gusto straordinariamente piacevole alla tua routine quotidiana.
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RUGHE MENO VISIBILI
G R A Z I A IN CAMMINO IL LAGO DI BRAIES (BOLZANO) IN ALTO ADIGE.
UN PASSO VERSO LA NATURA Percorrere le strade più spettacolari del Paese e respirare una nuova libertà. Questa sarà l’estate in cui ci riapproprieremo degli spazi che la pandemia ci aveva tolto. Grazia ti guida negli itinerari più emozionanti da fare a piedi, ma anche in bicicletta, in moto o a cavallo d i S I LV I A U G O L O T T I
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erdersi lungo le strade meno battute, attraversare campagne coltivate e vigneti, inerpicarsi lungo vie strette che portano in vetta. A piedi, in bicicletta, a cavallo di una moto o al volante, il viaggio italiano, quello più scenografico, è on the road. Abbiamo alle spalle mesi in cui i nostri movimenti sono stati imbrigliati dal giallo, dall’arancione e dal rosso, i colori che contrassegnavano la pandemia in ogni regione. Ora c’è la voglia di lasciarsi tutto alle spalle. E di riappropriarsi degli spazi trovando strade e sfumature nuove.
Foto GETTY IMAGES
NEL TRENTINO DEI CASTELLI
Sulle montagne trentine (visittrentino.info), la bicicletta è il mezzo ideale per frequentare il territorio della Vallagarina, intorno a Rovereto, terra di vini e di castelli. Si pedala in mezzo a vitigni antichi e ci si ferma per una degustazione e un racconto nelle cantine della zona, ambienti speciali che da generazioni rendono onore ai prodotti della zona. È
una terra sorvegliata nei secoli da possenti manieri: Castel Beseno, il più grande complesso fortificato del Trentino, Castel Pietra, posto a guardia dell’antico confine, il Castello di Sabbionara d’Avio con il suo torrione e poi Castel Noarna che domina la Vallagarina fin dall’XI secolo. All’interno di questo mastio anticamente c’erano le prigioni delle streghe del processo di Nogaredo. Oggi invece dal cortile del torrione si può accedere alla galleria dalla volta affrescata con gli stemmi delle famiglie Lodron, Castellalto e Arco. Ed è un’azienda agricola circondata da vigneti coltivati con il metodo biodinamico, uve di qualità che esprimono al meglio il territorio. UN PIC NIC IN ALTO ADIGE
Fatica e adrenalina sono le compagne di viaggio ideali per visitari i laghi della regione, tutti spettacolari come quello di Braies. L’Alta Via di Dobbiaco (Bolzano) in Sud Tirolo (suedtirol.info) in particolare è per escursionisti esperti. Lunga una 121
G R A Z I A UN PASSO VERSO LA NAT URA
IN UMBRIA SULLA VIA DEGLI ULIVI
La strada profuma di buoni prodotti ed eccellenza in Umbria (regione.umbria.it) dove si passeggia tra borghi, colline e ulivi lungo la via dell’olio. È il paesaggio degli affreschi di Giotto, il panorama della Fascia Olivata che ricopre novemila ettari di terreno. Con quasi un milione e mezzo di piante ha ottenuto la certificazione Fao del programma Giahs (Globally Important Agricultural Heritage Systems). Per saperne di più, il primo appuntamento è a Trevi il 19 giugno, in provincia di Perugia, inconfondibile con la sua pianta a cerchi concentrici e per il Santuario delle Lacrime. Qui alla mattina si potrà anche viaggiare a bordo di aerei ultraleg-
geri dell’Avio Club Trevi per ammirare il verde della Fascia Olivata dall’alto, mentre al pomeriggio dalle 16 inizia la passeggiata a piedi che parte dai giardini di Villa Fabri, si inoltra tra gli uliveti, tocca antichi frantoi come Zappelli, dove si racconta dell’arte della spremitura e si degusta olio buono. In luglio si possono prenotare altre passeggiate a tema, tra Foligno, Perugia e Bettona (stradaoliodopumbria.it). L’ALTRA ANIMA DI PORTOFINO
In equilibrio tra montagne e mare, i trekking in Liguria sono passeggiate che aiutano a curare lo sguardo e sfoltire i pensieri. Per tre giorni si marcia accompagnati da Experience Liguria (experienceliguria.agenziainliguria.com) sul promontorio di Portofino, lungo il sentiero ad anello Semaforo Nuovo, tra maestose chiome di lecci e incantevoli scorci panoramici che dominano il Golfo Paradiso. Si prosegue per Santa Margherita Ligure fino alla Valle dei Mulini. Il terzo giorno ci si sposta a Camogli lungo il sentiero che porta a San Rocco e poi all’abbazia di San Fruttuoso. Nelle acque di fronte si possono fare immersioni per vedere il Cristo degli abissi, una statua alta 2,50 metri che si trova a 17 metri di profondità, con le braccia aperte verso il cielo e il volto perfetto. LA TOSCANA A RITMO LENTO
A piedi, seguendo la via Francigena: non c’è modo migliore per attraversare la Toscana (visittuscany.
IL CASTELLO SABBIONARA D’AVIO (TRENTO), MONUMENTO DEL FAI IN TRENTINO.
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Foto TOMMASO PRUGNOLA
trentina di chilometri può essere percorsa in più tappe, magari passando la notte al Rifugio Marchhütte, recuperato da una vecchia struttura di caserme e oggi meta di molti sportivi. Partendo dalla Val San Silvestro, si procede fino alla frazione di Franadega e da lì si segue il sentiero n. 24, fino ad arrivare alla calotta Golfen e infine al Corno Alto. L’Alta Via porta poi al Cornetto di Confine, passa la valle Blankental scendendo fino alla Val San Silvestro per ritornare al punto di partenza. Rientrando a Dobbiaco, si riposa con un pic nic stellato organizzato dal Ristorante Tilia capitanato da Chris Oberhammer: estetica e profondità di sapori sono le parole chiave della sua cucina sempre attenta a far entrare nei piatti i gusti più genuini.
G R A Z I A UN PASSO VERSO LA NAT URA
SULLE TRACCE DI DANTE
Si cammina, invece, sui percorsi che hanno ispirato la poesia di Dante Alighieri in Valdichiana senese (valdichianaliving.it), ritrovando storie, leggende e personaggi citati anche nella Divina Commedia. L’itinerario parte da Montepulciano, la città del Vino Nobile, per toccare Sinalunga, cittadina legata all’allevamento di Chianina, e Torrita di Siena, borgo legato alla figura di Ghino di Tacco raccontato da Dante nel VI Canto del Purgatorio. Un intreccio di storia e cultura che si con-
clude con un bagno alle Piscine termali Theia a Chianciano Terme (piscinetermalitheia.it), una sosta in “paradiso” in un cammino che dura tre giorni. TRA LE STOFFE PIEMONTESI
Chi sceglie il Piemonte (visitpiemonte.com) avrà la possibilità di lasciarsi conquistare dal fascino discreto delle sue città per trekking urbani all’insegna dell’arte, del design e del saper fare artigiano. Si può partire da Torino (turismotorino.org) con i suoi gioielli barocchi e scoprire a ritmo lento città come Novara e Biella il cui territorio (atl.biella.it) è il cuore dell’artigianalità tessile. Chiusa nell’abbraccio verde dell’Oasi Zegna e del Parco della Burcina, la città è anche il centro del distretto che Camillo Benso Conte di Cavour definì la “Manchester italiana”. Qui, passione e creatività per lana e cashmere sposano l’arte contemporanea a CittadellarteFondazione Pistoletto, un polo aperto a corsi, mostre e convegni che ha sede nell’ex Lanificio Trombetta, oggi complesso di archeologia industriale. Vercelli, infine, (atlvalsesiavercelli.it) è ancora oggi snodo importante della Via Francigena. Ma non solo. Dal primo Novecento diventa capitale europea del riso. Da scoprire nel Museo del Tesoro del Duomo, c’è il Vercelli Book, datato fine del X secolo e scritto in lingua anglosassone: è la testimonianza del prestigio europeo della città fin dai secoli passati.■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
DA SINISTRA E IN SENSO ORARIO: YOGA SUL LAGO DI CHIUSI, NELLA VAL DI CHIANA SENESE; PONTREMOLI SULLA VIA FRACIGENA IN TOSCANA; GLI ULIVI DELLA VIA DELL’OLIO IN UMBRIA; IL LAGO DI BRAIES IN ALTO ADIGE; IL LAGO DI DOBBIACO IN ALTO ADIGE.
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Foto HARALD WISTHALER, GETTY IMAGES
com). Sono 380 chilometri ben segnalati, un’avventura che dal Passo della Cisa arriva ad Acquapendente, attraversando luoghi suggestivi: da Pontremoli a Pietrasanta, poi Lucca, San Gimignano, Siena e San Quirico, per citarne alcuni. La prima delle tappe segue la valle del Magra e si dirige verso il Mar Tirreno. Il percorso da Pontremoli ad Aulla, nella provincia di Massa Carrara, è un succedersi di ponti di pietra e torrenti di montagna, piccoli paesi che sembrano scolpiti nell’arenaria come Filattiera, il borgo murato, e appena fuori dal paese, la Pieve di Sorano, un capolavoro romanico con torre di guardia proprio vicina alla statale della Cisa. Una tappa dopo l’altra, sulle orme dei pellegrini diretti a Roma, lungo uno dei tratti più affascinanti della via si attraversano mulattiere, colline, strade bianche e paesi medioevali per un viaggio a passo lento.
G R A Z I A COME UNA VOLTA
Foto MARCO VALMARANA, TYSON SADLO,
PROSSIMA FERMATA: SICILIA Dal fasto dei palazzi nobiliari alle viste mozzafiato di Taormina, ai grandi vini dell’Etna. Grazia sale a bordo della ferrovia Circumetnea per riscoprire i gioielli dell’isola d i I L D O DA M I A N O
DALL’ALTO, IN SENSO ORARIO: TRENO DELLA CIRCUMETNEA; LA SPIAGGIA DELL’HOTEL VILLA SANT’ANDREA A TAORMINA; UNA SALA DI PALAZZO CASTELLUCCIO; CASSATINE DI CORRADO ASSENZA AL CAFFÈ SICILIA; DETTAGLIO DELLA “LITTORINA”; ILDO DAMIANO SUL TRENO STORICO; L’ATELIER DEL PITTORE SERGIO FIORENTINO.
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G R A Z I A PROSSIMA F ERMATA: SIC ILIA
DALL’ALTO: LA “LITTORINA” DELLA LINEA CIRCUMETNEA; TERRAZZA LETTERARIA E GIARDINO DEL GRAND HOTEL TIMEO DEL GRUPPO BELMOND; FRUTTA OFFERTA A PALAZZO CASTELLUCCIO.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Foto MARCO VALMARANA, TYSON SADLO,
È
una delle mete più ricercate da italiani ed europei che, dopo un anno di lockdown più o meno stretto, stanno tornando a viaggiare soprattutto nell’Italia del Sud. La Sicilia è tra le mete più richieste del momento, grazie anche a un piano triennale che punta su cultura e appuntamenti sicuri, ma in presenza. Il primo evento è Taobuk (dal 17 al 21 giugno, taobuk.it), la manifestazione dedicata ai libri e ai suoi protagonisti che sarà affiancata dalla 67ª edizione del Taormina Film Fest (taorminafilmfest.it) che si terrà dal 27 giugno al 3 luglio. A ospitare queste due importanti manifestazioni culturali è la perla dell’isola, la città di Taormina, in provincia di Messina. Era tappa del celebre Grand tour, il viaggio iniziatico intrapreso dagli aristocratici europei dei secoli scorsi, che alloggiavano nel primo hotel aperto per l’occasione sull’isola, Il Grand Hotel Timeo. La struttura prende il nome dal figlio di Andromaco, il fondatore della città quattro secoli prima di Cristo, e viene inaugurata nel 1850 in una costruzione a ridosso del Teatro Greco: oggi è uno degli hotel più rinomati al mondo, parte del gruppo Belmond. È dal suo giardino con vista mozzafiato sulla baia di Giardini Naxos e sull’Etna che vengono pianificate le escursioni più interessanti che permettono di conoscere il territorio. Un’esperienza unica è scoprire i vini dell’Etna a bordo della Circumetnea. È la tratta ferrata che collega Catania a Riposto, inaugurata nel 1895, che ci permette ancora oggi di raggiungere i borghi più remoti e di ammirare la natura incontaminata ai piedi vulcano (etnawinwlab.it). A Rovittello, in provincia di Catania, si può visitare la Tenuta di Fessina (tenutadifessina.com): qui Jacopo Maniaci, responsabile della cantina, guida la degustazione delle eccellenze del vino locale, come il Musmeci bianco o l’Erse, il rosso della contrada Moscamento. A Randazzo il treno si ferma direttamente alla tenuta San Lorenzo dove si assaporano ottimi vini rossi come l’Etna Rosso Camporè (camporèwine.com). A Randazzo provate la granita alla pasticceria e gelateria di Santo Musumeci (santomusumeci. it). Giovanna, la figlia, le prepara ancora seguendo la tradizione araba che la inventò: imperdibile quella al gusto di mandarino con scorzette. Gli appassionati di natura possono invece partecipare all’escursione al Parco naturale e geologico dell’Alcantara. Addentrarsi nelle gole del fiume più freddo dell’isola è un’esperienza unica: le formazioni rocciose sono frutto del raffreddamento del magma arrivato qui dalle colate laviche dell’ Etna (parcoalcantara.it). I nostalgici del Gattopardo, romanzo da cui è stato tratto un amatissimo film, possono scegliere la visita ai luoghi segreti della città di Noto, organizzata dall’Hotel Villa Santandrea di Taormina, (belmond.com/villasantandrea). Le atmosfere della storia riemergono nei vicoli della città, patria del barocco siciliano, ed è un’esperienza indimenticabile pranzare nell’aristocratico Palazzo Castelluccio (palazzocastelluccio.it). Altra tappa è l’atelier del pittore Sergio Fiorentino per scoprire le sue opere uniche, fuori scala, ospitate in un ex refettorio settecentesco (sergiofiorentino.it). D’obbligo una sosta al Caffè Sicilia per gustare le cassate del pasticcere Corrado Assenza (caffesicilia.it), mentre il miglior moscato è da Alessandro Modica alla cantina Modica di San Giovanni (vinidinoto.it), in via Nicolaci, nota perché ospita la celebre Infiorata (infioratadinoto.it). Se dopo queste esperienze straordinarie volete portarvi un po’ di Sicilia con voi, ordinate (via whatsapp al 3773691558) alla neonata start up Dissemina, ideata da Mauro Castorina e Valeria Carastro, i prodotti bio a chilometro zero che promuovono i piccoli produttori locali di eccellenza. Per avere sempre un po’ di Sicilia con voi. ■
Vanessa Benelli Mosell, pianista
Essenza il nuovo profumo
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G R A Z I A GRANDI ORI Z ZONT I
SULLE STRADE DELLA LIBERTÀ In Rete la chiamano #vanlife ed è la vita sempre in viaggio, a bordo di un camper o di un furgoncino, per visitare luoghi ogni giorno diversi. Grazia ha parlato con chi ha fatto questa scelta e la racconta sui social e su YouTube
Foto SARA BERTAGNOLLI E LUCA SGUAZZINI – LEAW - ELENA ADORNI, ELISA BESSEGA
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A SINISTRA, EVA TOSCHI, 30 ANNI, AL PASSO ROLLE (TRENTINO) E, A DESTRA, NELLA VALLE DELLE GIUDICARIE (TRENTINO). IN ALTO, A SINISTRA, SARA BERTAGNOLLI, 34, E LUCA SGUAZZINI, 33, NEL DESERTO DI ATACAMA (CILE), E, A DESTRA, AL VOLCÁN DE ACATENANGO CON VISTA SUL VOLCÁN DE FUEGO (GUATEMALA).
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G R A Z I A SULLE ST RADE DELLA LIBERTÀ
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LUCA E SARA NEL DESERTO DI ATACAMA, IN CILE.
benzina». Risponde che non sa se continuerà questa vita itinerante per sempre, ma che l’età non è un limite. Di camperisti a tempo pieno, in effetti, ce ne sono di ogni genere: single, coppie, giovani ma anche tanti over 50 e parecchi pensionati. Leda De Biase e Aldo Peparini (Vitanomade su Instagram), marito e moglie di Roma, 64 anni, dal 2018 si sono fermati solo qualche mese, il tempo di fare le vaccinazioni per il Covid. Lei lavorava in ufficio, lui era falegname. «L’occasione di mollare tutto è arrivata grazie a una piccola eredità che ci consente di mantenerci in attesa che, a 67 anni, arrivi la pensione. Noi viviamo con un migliaio di euro al mese, ma dipende molto da quanto viaggi e da dove vai: in certi Paesi, come la Polonia e la Turchia, ne bastano meno di 700». Nel budget non sono comprese le spese di campeggio perché loro non li frequentano: «Sarebbe come stare in un condominio e a noi piace il contatto con la natura», dicono. Oltre al desiderio di libertà, ad accomunare molti nomadi su quattro ruote è l’amore per la natura e l’ambiente. Che è la ragione che ha spinto un’altra coppia, Valentina La Cara ed Edoardo Manza, 25 e 27, ad aprire un canale su YouTube che si chiama Viaggiatori Ecologici, dove postano video per spiegare come si riciclano gli scarti alimentari o si producono detersivi casalinghi e biologici. Ma, una volta sulla strada, a far innamorare di questa vita è un qualcosa che quasi nessuno aveva messo in conto dall’inizio: la solidarietà. Degli altri camperisti, sempre pronti, sui social e sulle app, a condividere consigli e a darsi una mano in caso di emergenze, ma anche delle persone conosciute lungo la strada. Come spiegano Luca e Sara: «Ti rendi conto quanto, ovunque, il bene prevalga sul male». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto SARA BERTAGNOLLI E LUCA SGUAZZINI – LEAW – LEAVE EVERYTHING AND WANDER
ino a qualche anno fa, Eva Toschi, romana, oggi trentenne, vedeva un futuro fatto di una laurea, un impiego, magari una famiglia. Poi la svolta. «Una mia cara amica aveva preso un furgone per andare in montagna nei weekend. Entrambe amiamo l’arrampicata. Stando con lei ho capito che si poteva condurre quel genere di vita non solo due giorni alla settimana». I suoi quattro anni in viaggio, un paio da sola e gli ultimi due insieme con il compagno, Toschi li racconta nel libro Per la mia strada. Partire e rinascere in montagna (HaperCollins), appena uscito. Non è la sola, in Italia, ad aver fatto questa scelta. La vita nomade oggi è anche una risposta a quella voglia di libertà e di contatto con la natura che molti hanno riscoperto solo dopo l’arrivo della pandemia. Né disperati, ma, ci tiene a sottolineare Toschi, neppure fannulloni. Toschi si è pagata le spese anche scrivendo per blog e riviste. Il che la fa rientrare nella cosiddetta categoria dei “nomadi digitali”, persone che, grazie a un computer e alla Rete, lavorano in viaggio da un luogo all’altro e che condividono le loro esperienze su YouTube e sui social (basta fare una ricerca con l’hashtag #vanlife). Luca Sguazzini, 33 anni, e Sara Bertagnolli, 34, youtuber, con il progetto LeAw - Leave Everything And Wander, ovvero parti e girovaga, se ne erano resi conto già nel 2017. Lui faceva il modello e l’influencer, lei lavorava nella moda. «Eravamo circondati da persone che avevano tutto e che erano quasi sempre infelici». La loro avventura è cominciata «dal Canada, con 3.400 euro in tasca e un bagaglio da 50 chili», racconta Sara. «Lì abbiamo trovato qualche lavoretto, come muratori o nei ristoranti. Inoltre, prima di lasciare l’Italia, eravamo entrati a far parte della community Woof, una rete di aziende agricole biologiche in giro per il mondo dove, in cambio di lavoro, ottieni vitto e alloggio. Ci ha aiutati a stabilire i primi contatti sul posto e a organizzarci». Dopo aver comprato con 800 dollari un camper «usatissimo», hanno cominciato il loro viaggio lungo la Panamericana, dall’Alaska fino all’estremo sud dell’Argentina. «Un anno fa siamo tornati, ma intendiamo ripartire presto», spiega Luca. «Nei mesi scorsi siamo andati un po’ a zonzo per l’Italia e abbiamo scoperto di non conoscere il nostro Paese. Ci piacerebbe poter trasmettere il messaggio che non c’è bisogno di andare lontano per esplorare luoghi nuovi e bellissimi. Noi li abbiamo trovati parlando con la gente del posto. Che è quello che la vita in camper ti “costringe” a fare». Aggiunge anche che la vita in viaggio è diversa dalla vacanza, perché «ti mette alla prova, è stancante». Quando chiedo a Eva quanti chilometri abbia fatto di media ogni anno, risponde: «Dipende da quanti soldi avevo. Mi è capitato più di una volta di non poter pagare la
Bevi responsabilmente
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SIP AWARDS 2019 DOUBLE GOLD MEDAL
Nato 180 anni fa da una ricetta segreta l’Elisir S. Marzano Borsci racchiude in sé il segreto e la magia di mille sapori. Perfetto sul gelato o nel caffè, sorprendente gustato liscio o nei cocktail. Elisir S. Marzano Borsci: it’s fantasy!
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G R A Z I A MODA
SOGNI D’ESTATE Il Lago di Como fa da sfondo ai costumi più preziosi di una stagione all’insegna della libertà foto di THOMAS SHWO s t y l i n g d i DA N É STO JA N OV I C
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COSTUME INTERO CON CORPINO A TRIANGOLI E RICAMI EFFETTO SANGALLO (ERMANNO SCERVINO, € 315).
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BODY A MANICHE LUNGHE IN FANTASIA MULTICOLORE (VILEBREQUIN, € 220).
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DUE PEZZI A STAMPA MACULATA CON REGGISENO IMBOTTITO (€ 59); CAPPELLO DI PAGLIA (€ 59), BORSA DA MARE ANIMALIER (€ 89, TUTTO GAËLLE PARIS). L’IDEA BELLEZZA: PER IL CORPO, L’ALTA PROTEZIONE A EFFETTO INVISIBILE DEL SOLARE ANTHELIOS 50+ INVISIBLE SPRAY (LA ROCHE POSAY, IN FARMACIA).
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COSTUME WRAP LADY IN TESSUTO DI POLIAMMIDE SUPER STRETCH (RRD ROBERTO RICCI DESIGNS, € 128).
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MODELLO GEORGE INTERO IN LYCRA CON SCOLLO A BUSTIER E SPALLINE RIMOVIBILI (MAX MARA, € 155).
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DUE PEZZI IN COTONE SANGALLO E LYCRA, CON REGGISENO A CUORE E SLIP ALTI (GUESS BEACHWEAR, € 89,90 E € 49,90).
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COSTUME INTERO CON STAMPA LAMINATA A POIS E SCOLLO ALL’AMERICANA (U&B TWINSET, € 138).
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COSTUME CON TOP A FASCIA E SLIP IN FANTASIA A POIS NEI TONI DEL ROSSO (GALLO, € 91).
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COSTUME INTERO CON SCOLLO A “V” E INSERTI GEOMETRICI A CONTRASTO (PIERRE MANTOUX, € 152).
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REGGISENO A FASCIA CON ARRICCIATURE E SLIP CON LACCI IN FANTASIA MULTICOLORE (CALZEDONIA, € 20 E € 15).
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BRASSIÈRE A FASCIA CON INSERTO TRASPARENTE IN TULLE E CULOTTE ALTE COORDINATE (FISICO, € 157 E € 119).
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DUE PEZZI FANTASIA CON REGGISENO A FASCIA E FIOCCO (KIABI, € 12).
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COSTUME INTERO A STAMPA ANIMALIER (TEZENIS, € 19,99). IL SERVIZIO È STATO REALIZZATO ALL’HOTEL VILLA CIPRESSI, A VARENNA, IN PROVINCIA DI LECCO.
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COSTUME INTERO CON SCOLLO PROFONDO (€ 59,95), TELO IN FANTASIA MACULATA (€ 19,95, TUTTO YAMAMAY).
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REGGISENO PUSH UP E CULOTTE A VITA ALTA A STAMPA FOLIAGE (ALVIERO MARTINI 1ª CLASSE, € 78 E € 48). HA COLLABORATO CHIARA DI MEO. LA MODELLA: ANNA MARIA. TRUCCO E PETTINATURE: IVONA MIKOSEVIC.
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UN’ESTATE A CAPRI Nell’isola più amata d’Italia Dior ha aperto un pop-up store per una nuova stagione piena di energia e di stile f o t o d i S I M O N E FA L C E T TA
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CAMICIA E PANTALONI IN SETA A FANTASIA TOILE DE JOUY REVERSE BLU, MITZAH IN TWILL DI SETA E CIABATTE DWAY IN COTONE RICAMATO (TUTTO DIOR).
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ABITO DIORIVIERA IN JERSEY DI COTONE E GIACCA DIOR OBLIQUE IN TESSUTO SCUBA; OCCHIALI ULTRADIOR SU, ORECCHINO DIORTRIBALES CON PERLE DI RESINA, MITZAH IN SETA, BORSE IN PELLE CANNAGE: MICRO LADY DIOR E LADY DIOR MY ABCDIOR (TUTTO DIOR). OROLOGIO GEM DIOR IN ACCIAIO E MADREPERLA (DIOR JOAILLERIE). CASCO DIOR VESPA IN TELA TECNICA JACQUARD DIOR OBLIQUE, VESPA 946 CHRISTIAN DIOR. PAGINA ACCANTO: POLO DIORIVIERA CAPRI IN COTONE E SETA SU SHORTS IN DENIM; COLLANA D-CHARMSPOP CON LACCA E CRISTALLI, ANELLO CD NAVY, MITZAH TOILE DE JOUY REVERSE E POCHETTE DIORTRAVEL IN TESSUTO TECNICO COORDINATO (TUTTO DIOR).
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COSTUME INTERO IN TESSUTO TECNICO TOILE DE JOUY REVERSE (DIOR). PAGINA ACCANTO, DALL’ALTO, IN SENSO ORARIO: BORSE IN AGNELLO CANNAGE, MICRO LADY DIOR E LADY DIOR MY ABCDIOR (TUTTO DIOR). MAGLIA DIORIVIERA CAPRI E GONNA MIDI IN PIZZO; FOULARD TOILE DE JOUY REVERSE IN SETA, OCCHIALI A FARFALLA DIORSIGNATURE B1U, ORECCHINO DIORTRIBALES, COLLANA 30 MONTAIGNE CON CRISTALLI, BRACCIALI J’ADIOR CAPRI IN COTONE, BORSA LADY D-LITE (TUTTO DIOR). OROLOGIO GEM DIOR IN ORO CON DIAMANTI E LAPISLAZZULI (DIOR JOAILLERIE). MUTA DA SUB IN TESSUTO TECNICO DIOR OBLIQUE, OCCHIALI DIORSIGNATURE A1U, COLLANA D-CHARMSPOP, CIABATTE DWAY (TUTTO DIOR). TAVOLA DA SURF DIORIVIERA (DIOR MAISON).
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MAGLIA DIORIVIERA CAPRI IN COTONE E SETA, GONNA IN PIZZO DI COTONE TOILE DE JOUY, OCCHIALI DIORSIGNATURE S1U, ORECCHINO DIORTRIBALES, BRACCIALI J’ADIOR CAPRI, FOULARD TOILE DE JOUY REVERSE, BORSA LADY D-LITE CON RICAMO TOILE DE JOUY REVERSE, ESPADRILLAS DIOR GRANVILLE IN COTONE RICAMATO (TUTTO DIOR).
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CAMICIA IN SETA TOILE DE JOUY REVERSE E SHORTS COORDINATI (TUTTO DIOR) PAGINA ACCANTO: NELLA FANTASIA DIOR OBLIQUE, BRALETTE IN TESSUTO TECNICO E SHORTS SCUBA; COLLANA J’ADIOR CON PERLA IN RESINA E CRISTALLO (TUTTO DIOR). DALLA COLLEZIONE DIORIVIERA, CUSCINO CON RICAMO TOILE DE JOUY REVERSE (DIOR MAISON). L’IDEA BELLEZZA: SULLE LABBRA, ROUGE DIOR FOREVER LIQUID 741 FOREVER STAR. È UN ROSSETTO LIQUIDO NO TRANSFER, ULTRA-PIGMENTATO EFFETTO SECONDA PELLE (DIOR). IL SERVIZIO È STATO REALIZZATO NEL DIOR POP-UP STORE, PRESSO IL RICCIO RESTAURANT & BEACH CLUB, CAPRI PALACE JUMEIRAH, A CAPRI.
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PONCHO TOILE DE JOUY REVERSE, VISIERA DIOCLUBV1U DIORIVIERA CAPRI, BORSA DIOR BOOK TOTE CON RICAMO TOILE DE JOUY REVERSE, BRACCIALI J’ADIOR CAPRI IN COTONE, CIABATTE DWAY (TUTTO DIOR). PAGINA ACCANTO: ABITO DIOR OBLIQUE CON CAPPUCCIO, OCCHIALI 30 MONTAIGNE S, BRACCIALE PETIT CD IN METALLO, POCHETTE DIORTRAVEL IN TESSUTO TECNICO TOILE DE JOUY REVERSE (TUTTO DIOR). TRUCCO E PETTINATURE: DEBORAH SASSO@TWA.
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G R A Z I A T ENDEN ZE
FINO ALLA PROSSIMA DESTINAZIONE Quattro look per accompagnarti nelle tue avventure in vacanza
Foto IMAXTREE
VALENTINO
styling di NIKE ANTIGNANI
Alla scoperta delle città A sinistra, dall’alto: zaino Charlotte in pelle (Orciani, € 463); camicia squadrata a maniche corte in cotone con taschino (Mango, € 29,99); intero a stampa Logomania (Alviero Martini 1ª Classe, € 95). A destra, dall’alto: costume animalier con scollo profondo (Pierre Mantoux, € 180); gonna Utility in denim (Zimmermann, € 495); mules Basette in rafia naturale con perle e borchie (Jimmy Choo, € 575).
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Al sole della riviera A sinistra, dall’alto: brassière in maglia jacquard su shorts coordinati (Sandro, € 125 e € 95); camicia in cotone con dettagli gioiello (NaraCamicie, € 79); sandali piatti Isla in rafia con cristalli (Aquazzura, € 595). A destra, dall’alto: orecchini con conchiglie in metallo (Saint Laurent by Anthony Vaccarello, € 395); occhiali tondi in acetato (Chanel Eyewear); due pezzi con reggiseno in fantasia cashmere e culotte alte coordinate (Fuoriuso, € 65 e € 65).
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Foto IMAXTREE
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G R A Z I A T ENDEN ZE
Gita in campagna A sinistra, dall’alto: abito midi con maniche a sbuffo e gonna a portafoglio (Art Dealer, € 250); cappello di paglia con nastro (Tory Burch, € 195); cintura Beltess con nastro (Simone Tessadori, € 55). A destra, dall’alto: top in cotone a quadretti con volants (Guess Jeans, € 69,90); bottiglia in alluminio con portaborraccia in rafia intrecciata con logo (Fendi); camicia in lino a quadri (Uterqüe, € 89).
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Foto IMAXTREE
PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI
G R A Z I A T ENDEN ZE
MILANO | BARCELONA | BILBAO | CAGLIARI | COMO | FIRENZE | MADRID | RIO DE JANEIRO | ROMA | SÃO PAULO | TORINO | VENEZIA
ied.it
LEARN TO SEE, LOOK BEYOND.
Find your difference. IED INTERNATIONAL GROUP DESIGN | ARTS | FASHION | VISUAL ARTS | COMMUNICATION | MANAGEMENT | RESTORATION
Immerse nella natura A sinistra, dall’alto: brassière con stampa logo e slip alti coordinati (Fila Underwear, € 29,90 e € 7,90); cappello in cotone (Acne Studios, € 150); costume con brassière-logo e slip (Emporio Armani, € 105). A destra, dall’alto: stivali di gomma (Aigle, € 59,99); camicia tartan in cotone (Noisy May@Zalando.it, € 34,99); shorts in denim effetto usato (Kiabi, € 12).
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CELINE BY HEDI SLIMANE
G R A Z I A T ENDEN ZE
PER ALFAPARF MILANO
Foto: Martina Ferrara Hair: Luigi Martini hairstylist Alfaparf Milano Mua: Marika Zaramella Styling: Francesca Crippa Foto backstage: Federica Rossi D’Arrigo
RACCONTARE QUALCOSA DI SÉ ANCHE CON I CAPELLI: LA SFIDA ALFAPARF MILANO
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IN ALTO, A SINISTRA GINEVRA SALUSTRI, MODELLA E TIKTOKER, IN ABITO GISÈLE CLAUDIA NTSAMA, A DESTRA MASHA NOVA, ARTISTA E ATTIVISTA, IN ABITO CROCHET MARCO RAMBALDI. IN BASSO, SEMI DI LINO ALFAPARF MILANO, GINEVRA IN ABITO IN MAGLIA MARCO RAMBALDI, TOP DENNJ, GONNA PROVINCIA STUDIO, BRACCIALE GISÈLE CLAUDIA NTSAMA; MASHA IN ABITO CROCHET MARCO RAMBALDI.
ell’epoca dei social l’occasione speciale per raccontare il proprio stile è ogni singolo istante. Per questo Alfaparf Milano ha ideato due linee di prodotti per esprimersi anche con un’acconciatura, coinvolgendo nella sfida Masha Nova, artista e attivista, e Ginevra Salustri, modella e TikToker, entrambe talent di Grazia Factory 21. Il primo step è potenziare lo stato di salute del capello, attraverso la tecnologia della linea Semi di Lino di Alfaparf Milano: formule biotecnologiche difendono dall’inquinamento e creano uno scudo esterno antiossidante che fa brillare il colore. Tre gli step consigliati: passaggio detox, trattamento specifico per la tipologia di capelli, gloss a base di cristalli liquidi. Su capelli così elastici e resistenti l’acconciatura è facile, in particolare con l’ausilio di Style Stories, la linea styling con diversi livelli di tenuta e una comune azione di protezione e lucentezza. A base di Moringa Oleifera, il “miracle tree” dei capelli, è declinata in prodotti innovativi: dallo scudo termoattivo al gel texturizzante, dallo spray effetto mare fino alle lacche che apportano +43%* di lucentezza.
alfaparfmilano.com/it-it * Test strumentale in paragone con capelli non trattati.
di
Carlotta Marioni
Omaggio all’Italia UN’EDIZIONE LIMITATA DELLA ONTHEGO CELEBRA QUATTRO LOCALITÀ DI VACANZA ITALIANE, FAMOSE NEL MONDO. LE SCRITTE “CAPRI”, “PORTOFINO”, “PORTO CERVO” E “FORTE DEI MARMI” CAMPEGGIANO SULLE BORSE IN TESSUTO Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO
SOSTENIBILE INTRECCIATO, ISPIRATO ALLA RAFIA, CON DETTAGLI IN PELLE. I MANICI A MANO, LA TRACOLLA RIMOVIBILE, IL MOTIVO MONOGRAM GIANT E UN CIONDOLO A TEMA COMPLETANO IL MODELLO. LE ONTHEGO SONO DISPONIBILI ESCLUSIVAMENTE NEI NEGOZI DELLA MAISON DELLE RISPETTIVE LOCALITÀ (LOUIS VUITTON, € 2.350).
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VERSO IL SOLE DAL RELAX DEL MATTINO ALLA FESTA AL TRAMONTO: COSTUMI INTERI E BIKINI SONO PROTAGONISTI DELLE GIORNATE DI VACANZA d i B E N E D E T TA C E P P I
APPUNTAMENTO AL CLUB IN ALTO, DA SINISTRA: BIKINI A TRIANGOLO A RIGHE MULTICOLORI (GALLO, € 91); REGGISENO A TRIANGOLO CON LACCI E SLIP BRASILIANI (GUESS BEACHWEAR, € 49,90 E € 39,90); TOP A FASCIA IN MICROFIBRA E SLIP BRASILIANI COORDINATI (LOVABLE, € 35 E € 25). QUI SOPRA, DA SINISTRA: VENU 2S, SMARTWATCH CON MONITORAGGIO COMPLETO DELL’ATTIVITÀ QUOTIDIANA (GARMIN, € 399,99); BORSA ETRO BEACH FORTE DEI MARMI IN TELA CON DETTAGLI DI PELLE (ETRO, € 550); BRACCIALE BAZAAR IN SETA ETICA CON PIASTRINE IN ARGENTO E SMALTO (DODO, € 230); SANDALI A ZEPPA CON TOMAIA IN COTONE A RIGHE (GEOX RESPIRA, € 79,90).
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G R A Z I A SHOPPING
LINEE CHIC A SINISTRA, DALL’ALTO: COSTUME IN TESSUTO TECNICO SENSITIVE FABRICS BY EUROJERSEY (MARYAN MEHLHORN, € 199); COSTUME MONOSPALLA CON BORCHIE (FISICO, € 373); COSTUME CON VOLANTS E SCOLLO ALL’AMERICANA (VILEBREQUIN, € 200). A DESTRA, IN ALTO: COSTUME INTERO IN LYCRA STAMPATA (MAX MARA, € 169). IN BASSO, DA SINISTRA: OROLOGIO CON FINITURA ORO ROSA (CLUSE, € 110); SANDALI CHANDELIER CON STRASS (RENÉ CAOVILLA, € 890); PAREO CON FRANGE (MISSONI, € 490).
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G R A Z I A SHOPPING
FIORI E FRANGE A SINISTRA, IN ALTO: COSTUME INTERO IN FANTASIA GRASS CON CINTURA (L’AUTRE CHOSE, € 160). SOTTO, DA SINISTRA: BORSA IN PELLE CON DOPPI MANICI E INSERTI IN PIZZO MACRAMÉ (TOD’S, € 1.500); OROLOGIO TUDOR 1926 CON CASSA IN ACCIAIO E DIAMANTI (TUDOR, € 2.500); SANDALI IN PELLE A FASCE INCROCIATE (ELVIO ZANON, € 139). A SINISTRA, DALL’ALTO: COSTUME INTERO IN MICROFIBRA CON SCOLLO PROFONDO (ELE COLLECTION, € 139); IN TESSUTO SUPER STRETCH CON MICROSTAMPA A FIORI (RRD ROBERTO RICCI DESIGNS, € 128); COSTUME CON SCOLLO A V IN MAGLINA FIORATA (GAËLLE PARIS, € 69).
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Quando ti spunta la voglia di sentirti liscia.
SCOPRI LE STRISCE DEPILATORIE STREP, L’ ALLEATO DELLE GAMBE LISCE.
Precise, efficaci e rapide, ti assicurano un risultato professionale in ogni occasione, come se andassi dall’estetista. E la depilazione sarà rose e fiori.
G R A Z I A SHOPPING
PARTY IN PISCINA A SINISTRA, IN ALTO: FORMENTERA CON REGGISENO A TRIANGOLO E SLIP CON LACCI (CALZEDONIA, € 20 E € 10). A DESTRA, DALL’ALTO: BRALETTE IMBOTTITA IN CHARMEUSE LUREX PIÙ CULOTTES ALTE (YAMAMAY, € 19,95 E € 19,95); BIKINI CON REGGISENO A FASCIA IN LUREX (U&B TWINSET, € 72 E € 46). SOTTO, DA SINISTRA: BORSA SHOPPING THE TUBE CON MANICI IN PELLE (MANTERO 1902, € 550); GIROCOLLO STARDUST TALES CON STELLA E ZIRCONI (RUE DES MILLE, € 90); OROLOGIO IN ACCIAIO BICOLORE CON DIAMANTI (BULOVA, € 349); SANDALI IN PELLE METALLIZZATA (GIOSEPPO, € 75,95).
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Leocrema per le Donne
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insieme a PIANO C a sostegno del talento e dell’occupazione femminile
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VALORI CONDIVISI, UN MOMENTO IRRIPETIBILE Appuntamento a Milano per il Nespresso X Chiara Ferragni Temporary Café
uando due icone si uniscono nasce qualcosa di irripetibile. Soprattutto quando condividono valori importanti oltre allo stile inconfondibile. Apre a Milano il Nespresso X Chiara Ferragni Temporary Café per 45 giorni di piccole meraviglie. Un concept pensato per vivere un’esperienza vivace e frizzante, che possa nuovamente riunirci per condividere con stile l’amore per il caffè. Dalla colazione alla cena, l’esperienza di tanti momenti immersi nel mondo di Chiara Ferragni brand, con l’inconfondibile occhio che ammicca irriverente all’eleganza internazionale di Nespresso, il tutto in un ambiente rilassante, accogliente e completamente personalizzato. Non è solo una full immersion nello stile. L’importanza di Chiara come imprenditrice digitale, il suo impegno nel trasmettere valori positivi alle nuove generazioni, l’empowerment femminile e l’attenzione verso la sostenibilità sono infatti componenti chiave per Nespresso, che uniscono i due brand in questa nuova collaborazione. La personalizzazione rispecchia lo spirito creativo della nuova summer collection in edizione limitata Nespresso X Chiara Ferragni, tra cui spicca la Vertuo Next rosa pastello.
« DA ITALIANA, SONO UNA GRANDE AMANTE DEL CAFFÈ E SONO UNA FAN DI NESPRESSO DA MOLTO TEMPO. SONO RIMASTA AFFASCINATA ANCHE DA TUTTE LE INIZIATIVE LEGATE AI TEMI DI SOSTENIBILITÀ E RICICLO, A CUI MI PIACEREBBE PRENDERE PARTE E DARE IL MIO CONTRIBUTO QUANTO PRIMA » Chiara Ferragni
Nespresso X Chiara Ferragni Temporary Café in Piazza del Carmine 1 a Milano, aspetta clienti e fan tutti i giorni dalle 10.30 alle 24.00. Anche la piazza accoglie una piccola oasi di fioriere e panchine integrate, dedicate al progetto di sostenibilità “Da Chicco a Chicco” di Nespresso: il compost delle fioriere è realizzato grazie al caffè esausto delle capsule, separato dall’alluminio e impiegato per la coltivazione di una risaia italiana il cui riso viene poi donato a Banco Alimentare.
DAL 10 GIUGNO AL 18 LUGLIO 2021
di
Carlotta Marioni
Come un arcobaleno IL BIKINI PIÙ SENSUALE HA LE COPPE A TRIANGOLO, CON UNA LEGGERA IMBOTTITURA ESTRAIBILE, E HA UN LUNGO LACCIO PER SPERIMENTARE INTRECCI SEMPRE DIVERSI. LO SLIP COORDINATO È ESSENZIALE. LA SFUMATURA NEI TONI DELL’ARCOBALENO È REALIZZATA IN UN TESSUTO A COSTINE MORBIDO E CONFORTEVOLE (CALZEDONIA, € 20 E € 15).
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Carlotta Marioni
Spirito libero NONOSTANTE IL NOME, IL MARCHIO GAËLLE PARIS È TOTALMENTE ITALIANO. QUESTO ABITO È D’ISPIRAZIONE ANNI 70, UN’EPOCA LIBERA E PIENA DI SOGNI: HA UN CORPINO IN MAGLIA DI LUREX CON SCOLLO MOLTO PROFONDO E SPALLINE ARRICCIATE. LA GONNA, A VITA ALTA, È A BALZE, IN JERSEY A STAMPA CROCHET (GAËLLE PARIS, € 329).
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Carlotta Marioni
Passi decisi I SANDALI A GABBIA SONO UNO DEI MUST DI STAGIONE E FABI LI PROPONE IN UNA PREGIATA PELLE DI VITELLO NERA. L’ASPETTO È GRINTOSO, CON CINTURINO ALLA CAVIGLIA, PUNTA SQUADRATA, UN PICCOLO TACCO E LA TOMAIA PUNTEGGIATA DA BORCHIE DORATE (FABI, € 390).
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SKINCARE
NEWS!
CATRICE.EU
G R A Z I A INT ERVISTA L’ATTRICE CLAUDIA SALAS, 26 ANNI, È DIVENTATA FAMOSA CON IL RUOLO DI REBECA NELLA SERIE ÉLITE. DAL 18 GIUGNO SU NETFLIX PARTE LA QUARTA STAGIONE.
CARATTERE DA STAR
L’attrice Claudia Salas è diventata famosa come collegiale controcorrente nella serie tv Élite. E ora è il volto della nuova collezione di Furla d i A N TO N E L L A B I G OT TO
Foto courtesy FURLA
F
urla ha uno stile innovativo e un’innata capacità di guardare il mondo attraverso gli occhi delle nuove generazioni. Per raccontare la collezione Pre Fall 2021, ora in vendita, ha scelto il volto dell’attrice spagnola Claudia Salas, che interpreta il personaggio di Rebeca in Élite, serie di successo di Netflix (la quarta stagione è in uscita il 18 giugno). L’attrice ha avuto modo di scegliere in anteprima tra le proposte dell’azienda bolognese le sue favorite, il secchiello Lipari, la tracolla Moon e la Furla 1927, che sono diventate protagoniste di un servizio fotografico realizzato a Madrid, la città dove vive. Per Salas, come racconta a Grazia, si è trattato di una parentesi dagli impegni di lavoro e dell’opportunità di giocare a sintonizzare il suo stile libero e anticonformista con quello ricco di personalità di Furla. Che cosa condivide con il personaggio di Rebeca? «L’aspetto che abbiamo in comune è l’impegno che mettiamo nel tenerci strette le persone che amiamo, il continuo sforzo di occuparci di loro e di proteggerle». Com’è l’atmosfera sul set di Élite? «Fantastica. Mi reputo molto fortunata a lavorare con una squadra in cui tutti remano nella stessa direzione, sempre nell’interesse del risultato finale. Poter lavorare con grandi professionisti è un privilegio e rende più semplice ogni cosa». Diventare attrice era un suo sogno? «Credo che molte persone possano considerarsi attori, anche se fanno altri lavori. Dopo tutto, una buona preparazione e la pratica ti danno l’opportunità di affrontare qualunque testo, analizzarlo e interpretarlo. Io sono molto grata al mondo dello spettacolo, perché posso esercitare la professione che amo e ho l’opportunità, attraverso Élite, di mettere in pratica tutto quello per cui ho studiato».
DALL’ALTO: CLAUDIA SALAS POSA I MODELLI MOON E LIPARI DI FURLA. SOPRA, A SINISTRA, HA LA FURLA 1927. TUTTI FANNO PARTE DELLA COLLEZIONE PRE FALL 2021, ORA NEI NEGOZI.
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G R A Z I A INT ERVISTA
Ha interpretato anche le borse di Furla per questo servizio fotograf ico. Che cosa le piace di più del marchio? «L’idea che ogni modello segua un design deciso, ispirato a un concetto di semplicità, che però passa attraverso colori e linee innovative. Penso che sia un marchio ricco di personalità e questo è un lato a cui io presto molta attenzione quando scelgo un look». Quali modelli ha apprezzato in particolare? «Di tutti mi hanno colpito il design e la qualità dei materiali. Poi scegliere è stato facile, perché sono accessori che si adattano a ogni stile, direi che sono quasi camaleontici». E il suo stile com’è? «Lo potrei definire personale, ed è solo mio. Penso che con la moda accada lo stesso processo di quando si recita: noi mandiamo messaggi attraverso il modo di porci e di vestire e questi elementi raccontano molto su chi siamo e su che momento della vita stiamo attraversando». Le piace la moda? «Moltissimo. La considero quasi una forma d’arte e un vero e proprio linguaggio». E l’Italia? «Sono stata conquistata dal vostro Paese fin dalle prime volte che l’ho visto, attraverso i film. Alcuni anni fa ho avuto la fortuna di poterlo visitare con calma e conoscerlo meglio. Senza alcun dubbio è il luogo dove vorrei passare molto tempo, per immergermi nella sua cultura e conoscere la sua gente». Che relazione ha con i social media? «Non li utilizzo molto e, a essere onesta, le tecnologie in generale non sono il mio mondo. Al di là di ciò che concerne la mia professione, quello che condivido nasce in maniera spontanea, senza strategie studiate a tavolino. Tendo a postare immagini con gli amici o con la famiglia, che sono i fondamenti della mia esistenza e mi sostengono giorno per giorno». Che talento le piacerebbe avere? «Non so se possiamo considerarlo un talento, ma vorrei avere la capacità di controllare e dominare le emozioni». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Foto courtesy FURLA
DA SINISTRA, CLAUDIA SALAS CON DUE BORSE FURLA. SOTTO, A SINISTRA, DALL’ALTO, I MODELLI FURLA 1927, MOON E LIPARI.
F E E L G O O D I N YO U R S K I N LA PRIMA LINEA SKINCARE DI ASTRA PER TRASFORMARE LA ROUTINE DELLA CURA DELLA PELLE IN PIACEVOLI MOMENTI DI RELAX E DIVERTIMENTO: DALLA DETERSIONE DELICATA E PROFONDA AI TRATTAMENTI TONIFICANTI E IDRATANTI. LA TUA PELLE NON È MAI STATA COSÌ FELICE!
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G R A Z I A MODA
STREET STYLE
Da Milano a Pescara, all’isola di Ponza: le trendsetter riscoprono la bellezza del nostro Paese D I R I C C A R D O S L AV I K
GIULIA DE LELLIS
GIULIA SALEMI
PAISLEY L’influencer e conduttrice tv, qui a Milano, indossa una vestaglia corta in cotone stampato con collo a scialle, spalle scese e fusciacca stampata in vita di Pantamolle. La borsa a mano è di Celine by Hedi Slimane, gli stivaletti texani in camoscio ricamato sono di Isabel Marant.
GIALLO La conduttrice tv, qui a Napoli, ha una giacca doppiopetto con collo a scialle in raso di Lakore, una T-shirt di Zara e shorts in denim effetto scolorito con orli tagliati a vivo, vintage. La grande clutch in pelle morbida è di Bottega Veneta, la cintura con fibbia in metallo è di Hermès, i sandali bassi con logo in metallo sono di Valentino Garavani.
Foto INSTAGRAM
GABRIELLE CAUNESIL MARZIA PERAGINE
ERIKA BOLDRIN
ROSA L’influencer e stylist, qui nella campagna toscana, punta su un abito chemisier lungo in cotone dal taglio sciancrato di Cettina Bucca. Il cappello è di Borsalino, le espadrillas con suola in corda sono vintage.
SHORTS L’influencer italiana, qui a Villa Lariom sul lago di Como, sceglie una camicia maschile in lino di Mango, come il top in jersey con scollo rotondo, gli shorts dal taglio morbido, la piccola borsa in pelle con tracolla a catena e i sandali bassi intrecciati.
FRUTTA L’influencer di origine francese, qui sull’isola di Ponza, indossa un abito corto in cotone stampato dal taglio aderente con scollo a cuore bordato con ruche, spalline con fiocco e maniche a tre quarti a palloncino con elastico di La Semaine Paris.
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G R A Z I A ST REET ST YLE
IL LOOK DELLA SETTIMANA
GIADA ALBANI
ASTRATTO L’influencer, qui a Pescara, ha un abito chemisier in cotone stampato con spalle scese e ampie maniche di The Attico. La borsa a sacca in pelle è di Bottega Veneta, la borsina in raso con nastri al polso è di Sijana Drljevic, i sandali infradito in camoscio sono di Bettina Vermillion.
AIMEE SONG STAMPE L’influencer statunitense, qui alla Galleria Borghese di Roma, punta su una camicia in cotone con stampa e logo e una gonna a mezza ruota di Prada. Sono dello stesso marchio la borsa a mano in pelle saffiano e le décolletées in pelle con suola in gomma.
VALENTINA COCO NERO L’influencer, qui sul tetto del Duomo di Milano, sceglie un abito midi con corpetto aderente e gonna a mezza ruota di Zara. La cintura gioiello in metallo e cristalli e le ballerine in pelle sono di Chanel. Gli occhiali da sole sono di Dior.
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VERONICA FERRARO
FIORI L’influencer, qui a Forte dei Marmi, in provincia di Lucca, ha un abito corto con scollo a cuore di House of CB. La borsa a mano in plastica riciclata con logo stampato a rilievo è di Fendi, i sandali bassi sono vintage.
Foto INSTAGRAM
TAMU MCPHERSON
INTRECCI L’influencer di origine giamaicana, qui a Villa Necchi Campiglio, a Milano, punta su un top di Bottega Veneta e shorts di Bianca Saunders. La borsa in pelle bicolore è di Tory Burch, i sabot in cavallino stampato sono di Magda Butrym.
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G R A Z I A MODA
DA SINISTRA: L’ARTISTA MYFO CON L’INFLUENCER E MODELLA TAYLOR MEGA; ALCUNE DELLE T-SHIRT CHE FANNO PARTE DELLA COLLEZIONE MYFO X ACTITUDE TWINSET; ANCORA TAYLOR MEGA CON UNA T-SHIRT DELLA CAPSULE COLLECTION.
T-SHIRT D’AUTORE Sei opere firmate dall’artista Myfo sono protagoniste della capsule collection di Actitude Twinset, che racconta i valori dell’inclusività e della libertà di espressione d i A N TO N E L L A B I G OT TO
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ctitude Twinset è una linea che celebra l’inclusività, l’individualità e l’ottimismo, filtrati da uno sguardo positivo. L’artista Myfo, pseduonimo di Marco Michelini, attraverso le sue opere si fa portavoce del grido di precarietà dei molti invisibili e racconta la condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo, costantemente in fuga. Dall’incontro tra il marchio e l’artista è nata una capsule collection di grandi significati, in vendita esclusivamente online e nel negozio di Milano. Myfo qui racconta a Grazia come è nata questa collaborazione. Come def inisce il suo stile? «Mi considero un artista di pop art. Utilizzo la tecnica del collage misto per sovrapposizione e la prima stesura della tela è dedicata alla trascrizione di un pensiero, l’anima dell’opera, sulla quale viene realizzato il dipinto. Successivamente realizzo strappi che valorizzano la matericità del quadro, ma che lasciano intravedere il significato dell’opera». Qual è il messaggio di questa capsule collection? «Protagonista è la figura del bandito, esaltata attraverso una narrazione dinamica e fluorescente che confe-
risce all’immagine varie tonalità cromatiche. La collezione è unisex e vuole trasmettere un messaggio di energia, di forza, di positività e di sfida, ma c’è anche un risvolto intimo, di confidenza, poiché rivela la personalità di chi la sceglie». Quali temi troviamo sulle T-shirt? «La capsule riprende tre motivi: oltre al bandito, ci sono la bandita e il dollaro. Questi elementi danno voce al messaggio della mia arte». Con quali tecniche sono realizzate? «La stampa del soggetto è al centro delle T-shirt e come nella mia tecnica su tela, che si avvale di vernici spray, pennelli e resina, è attraversata da schizzi realizzati con colori fluo. Non manca il tag, che dice che gli abiti e gli accessori non sono altro che un’estensione della propria personalità, il risultato di ciò che si è, rielaborato in modo creativo». Il progetto avrà uno sviluppo futuro? «Certo, stiamo già preparando due collezioni più ampie». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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UNITI, FORTI, AIRC
Mario, curato da un osteosarcoma
Marco, suo amico da sempre
La vita è fatta di sostegno reciproco. Per questo la fiducia che unisce i sostenitori, i volontari e i ricercatori di AIRC è la forza determinante che rende il cancro sempre più curabile.
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FA SHION
Sempre CON TE
LO STILE DI MARIACARLA
di ELSA BONFIGLIO
Si chiama Portofino, come uno dei più famosi borghi della Riviera ligure, la nuova borsa di Plinio Visonà. È una shopper extra large in tessuto effetto rafia con doppio manico in pelle. Declinata nei colori naturali è ideale al mare e in città (pliniovisona.com).
Mariacarla Boscono (nella foto) ha realizzato la sua prima capsule insieme con K-Way. La top model italiana, musa dei più grandi stilisti e fotografi, è la designer, l’art director, la fotografa e la testimonial del progetto. La collezione è ispirata alla vita all’aria aperta e all’incontro tra natura e libertà. Ci sono l’innovativo costume con zip, con protezione 50 UV, per il mare e per lo sport, la giacca impermeabile Le Vrai 3.0 Eiffel di K-Way, con una stampa floreale disegnata da Mariacarla, il cappello e un marsupio, ma anche body e leggings da bambina in rosa cipria (k-way.com).
Le scarpe dell’estate Philosophy di Lorenzo Serafini ha realizzato una capsule collection di calzature, leggere e colorate, con il marchio milanese Manebì. Le espadrillas con doppia suola in juta naturale sono in camoscio nei toni pastello e in tessuti a righe o a quadri. La para ha la maxi scritta “Philosophy” (philosophyofficial.com; manebi.com).
MUSICA DA INDOSSARE Marella ha realizzato una capsule collection con Elena Salmistraro, uno dei talenti del design italiano. Si chiama Decibel, è caratterizzata da due fantasie con motivi grafici ispirati al mondo della musica. Anfisa Letyago (nella foto), ambassador del progetto e dj internazionale, si è ispirata alle stampe di Elena per creare una traccia musicale esclusiva: Don’t hide. La capsule fa parte della collezione autunnoinverno 2021/22, in boutique da giugno (it.marella.com).
UNA GIORNATA PER LO YOGA Il 21 giugno è la Giornata mondiale dello Yoga e Freddy sarà main sponsor dello YogaFestival di Milano, una giornata dedicata a lezioni di yoga e meditazione all’Arena Civica. La partecipazione è gratuita, basta registrarsi sul sito yogafestival.it. Freddy darà in omaggio ai partecipanti una T-shirt con logo e un coupon sconto da utilizzare sul sito freddy.com. Per celebrare una nuova rinascita il giorno del solstizio d’estate.
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FA SHION
Ogni forma di amore
SHOPPING SUL LAGO DI COMO
È immerso nel grande parco verde di Villa D’Este, all’interno degli spazi della boutique Tessabit, sul lago di Como, il nuovo pop up store di Louis Vuitton. È un luogo che racchiude tutto l’universo della maison: la boutique, caratterizzata dai toni dell’arancione, è un omaggio alle sfumature del cielo comasco all’alba e al tramonto. All’interno ci sono le collezioni donna e uomo di abbigliamento e accessori, le fragranze, i bauli, le borse in preziosi pellami esotici e gli Objets Nomades, pezzi di design realizzati in collaborazione con grandi architetti e designer di fama internazionale. Non mancano le capsule Summer by the pool, per la stagione estiva e la collezione Energetic Sportwear (it.louisvuitton.com).
di ELSA BONFIGLIO
DoDo celebra il Pride e tinge i suoi gioielli dei colori dell’arcobaleno. L’edizione limitata è composta da un ciondolo a forma di cuore in oro rosa con smalti, simbolo dell’amore “arcobaleno”, e un bracciale Nodo in argento con cordino multicolore che abbraccia la comunità LGBTQIA+ (dodo.it).
OMAGGIO AL TRICOLORE
Laura Biagiotti ha creato una capsule collection dedicata alla nostra bandiera. Berretti con visiera, sciarpe e occhiali da sole sono un omaggio alla bellezza del nostro Paese e alla forza del Made in Italy. In vendita nella boutique romana, in Via Belsiana 57, e online su laurabiagiotti.com.
A palazzo Per l’estate, Cigala’s, marchio di abbigliamento marchigiano, lancia i jeans Palazzo Maxi, ispirati alle architetture dei più bei palazzi italiani. Hanno gambe molto ampie, punto vita leggermente rialzato e danno l’illusione di indossare una gonna, elegante e raffinata. In più, sono realizzati totalmente in Italia (cigalas.it). 196
VACANZA ITALIANA Carpisa e Go Carpisa, in collaborazione con Confindustria Alberghi, hanno lanciato l’iniziativa Vacanza Italiana per contribuire a far ripartire il turismo nel nostro Paese. Il progetto dei due marchi di accessori e valigie prevede che, fino al 30 agosto, con una spesa minima di 20 euro nei negozi Carpisa e Go Carpisa, verrà consegnato un buono sconto, per un massimo di 100 euro, utilizzabile per una permanenza minima di tre notti in una delle strutture alberghiere aderenti all’iniziativa (carpisa.it).
PER BIOTHERM
PELLE
COME RINNOVATA IN 8 GIORNI
Biotherm Life Plankton™ Elixir rigenera la pelle, i solari Waterlover la proteggono ella bella stagione la pelle necessita di nuova forza. Agli agenti ossidativi di ogni giorno come smog, stress o alimentazione disordinata, si aggiunge una maggiore esposizione al sole. Per questo è il momento per un trattamento rigenerante come Life Plankton Elixir™, che mostra i primi risultati in 8 giorni, a qualunque età e con qualsiasi tipo di pelle. L’ingrediente principe è Life Plankton™, proveniente dalla natura selvaggia dei Pirenei francesi e oggi potenziato grazie a una tecnologia innovativa. Life Plankton Elixir™ contiene anche Acido Ialuronico di due tipi: ad alto peso molecolare e frammentato, per rimpolpare la pelle e idratarla a lungo.
L’AMORE PER IL MARE È WATER LOVERS
SUBITO PER TE
Biotherm si impegna con le sue scelte per ridurre l’impronta ambientale sulla vita marina. Il programma Water Lovers di Biotherm a tutela degli oceani è partito nel 2012 e continua con l’utilizzo della Bioscienza per le formule e con lo sviluppo di un’economia circolare per gli imballaggi.
La routine idratazione viso e corpo Con il siero Life Plankton Elixir, ricevi subito la Routine Idratazione viso e corpo in un’elegante pochette per un valore di 60 euro. Acquista n.1 siero Life Plankton Elixir di Biotherm, riceverai direttamente in cassa n.1 kit routine idratazione contenente n.1 pochette, n.1 Life Plankton Elixir di Biotherm nel formato da 7ml, n.1 Aquasource Gel Pnm di Biotherm nel formato da 20ml, n.1 Aquasource Night Bath di Biotherm nel formato da 20ml, n.1 Lait Corporel di Biotherm nel formato da 40ml.
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Nuovo WATERLOVER HYDRATING SUNMILK
Protezione per la pelle e per il Pianeta Regola numero uno sotto il sole: proteggere la pelle dai raggi UV e dalla disidratazione. Il nuovo Waterlover Hydrating Sunmilk nelle versioni SPF 30 e 50+ aggiunge un’esperienza sensoriale unica: resistente a sudore, acqua e sabbia, è delicato e fresco all’applicazione e fondente sulla pelle. Una scelta di valore anche per la formula più rispettosa della vita marina e per il packaging più ecosostenibile, che riduce del 43%* l’utilizzo della plastica. * Rispetto a un tubo in plastica dello stesso tipo.
G R A Z I A BELLE Z ZA
VIAGGIA LEGGERA Solo i prodotti che servono in base al tipo di vacanza, alla durata e alla meta. Meglio se multifunzione, etichettati e riconoscibili. Grazia e un’esperta ti guidano alla preparazione del beauty case ideale di ALESSANDRA GRECO foto di THANASSIS KRIKIS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Foto TRUNK ARCHIVE
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inalmente weekend di svago e vacanze! Tutte vorremmo essere leggere e spensierate come farfalle che volteggiano verso l’estate. La verità però è che in poche ci riescono davvero: al momento di fare i bagagli il rischio di diventare tartarughe con l’intera casa trasferita in valigia è altissimo, anche quando si tratta di preparare solo il beauty case. «Un aiuto importante arriva anche per le più disorganizzate o indecise grazie alle “travel list”», dice la professional organizer Elena Dossi, che ha fondato nel 2014 il suo sito @Rinchiudetely. Il termine sintetizza la sua filosofia: tenere in ordine la casa, trovando per gli oggetti il proprio posto, aiuta a semplificarsi la vita e a vivere in armonia. «Preparate con anticipo una lista con quello che pensate vi servirà in vacanza considerando la meta, la durata e lo scopo del viaggio. Portarsi 10 ombretti per un solo weekend è davvero inutile, partire senza crema protettiva andando nel deserto può essere imperdonabile», spiega l’esperta. Giocare d’anticipo è importante: che si tratti di abiti o di cosmetici, tutto quello che portate con voi va sempre provato prima, non sperimentate a destinazione raggiunta». L’ideale poi, per ridurre gli ingombri, è optare per prodotti multifunzione: un rossetto che può essere usato per ravvivare guance e palpebre, un olio corpo e capelli che idrata e ha un effetto illuminante, una crema solare colorata da usare per uniformare l’incarnato oltre che proteggere dai raggi Uv, un profumo che tenga lontane le zanzare. «Scegliete il tipo di beauty case considerando anche il mezzo di trasporto: auto, treno, moto o aereo sono variabili che possono compromettere l’integrità del bagaglio. In ogni caso meglio contenitori semirigidi e multitasche, senza dimenticare le bustine trasparenti per conservare oli e i cosmetici più untuosi», aggiunge Dossi. «Separare i prodotti e adocchiarli al volo vi aiuterà anche al check-in in aeroporto», continua l’esperta. «Non portate contenitori fragili o troppo grandi e travasate i vostri cosmetici nelle minitaglie da viaggio: sigillate bene le chiusure con della pellicola trasparente per evitare fastidiose fuoriuscite, ed etichettate ogni cosa. E anche se non siete delle ecologiste convinte, approfittate della vacanza per scegliere cosmetici green: shampoo, creme e deodoranti solidi, che sono facili da portare con sé, dischetti struccanti lavabili, detergenti e solari ecosostenibili per evitare di compromettere la salute di mare e barriera corallina. Così sarà davvero una buona vacanza, per voi e per il pianeta». ■
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MINITAGLIE, MONODOSI E MULTIUSO 1. Bastano 15 minuti per decongestionare e rinfrescare lo sguardo, ma anche per attenuare rughe e disidratazione. I patch Filorga Optim-Eyes migliorano la microcircolazione grazie alla vitamina PP e attenuano borse e occhiaie (otto patch € 41,90, in farmacia). 2. Sono sette i preziosi oli vegetali floreali che rendono profumato e idratante questo olio secco, ideale per corpo e capelli: Nuxe Huile Prodigieuse Florale, da usare come elasticizzante e scudo antinquinamento, in città o al mare (50 ml € 19,90). 3. Propoli e argan idratano e lasciano la pelle (e anche i capelli) luminosi. In formato travel perfetto per regalarsi luminosità ovunque, Glow Mist Mini di Pixi è ideale anche per fissare il make up (€ 10). 4. Allegro e colorato il kit salvaspazio per l’igiene orale professionale: c’è lo spazzolino con ben 5.460 setole che pulisce ed elimina la placca senza però 202
danneggiare lo smalto, due scovolini per le cavità interdentali e un dentifricio sbiancante. Curaprox Travel Kit (€ 11,90, in farmacia). 5. Per la pelle disidratata da alte temperature, sole e condizionatori, HydraEssentiel Mist Brume Hydratant et Multiprotection di Clarins: a base di estratto della pianta di Goethe, un vegetale resiliente che conserva la sua riserva d’acqua opponendosi agli shock termici, assicura un gesto d’idratazione veloce e di benessere immediato (€ 29). 6. In confezioni monodose, questi speciali patch si applicano sulle labbra per aumentarne subito il volume. Grazie a una speciale tecnologia con microaghi di acido ialuronico cristallizzato, regalano labbra più turgide e corpose: per un effetto filler, ma senza dolore, B-Selfie Volume Lip Filler (€ 26). 7. Nascono dall’idea di una ex make up artist, Gabriella Trapasso, le pratiche pochette in
tessuto Politex impermeabile di Everywhere Travel Kit: ce ne è una per ogni categoria di cosmetico e uso. Qui la Toiletry Case per doccia e shampoo (€ 8, su everywheretravelkit.com). 8. Il caviale verde è un’alga ricca di vitamine, oligoelementi e proteine rinvigorenti del capello ed è alla base di Sunny Shampoo Doccia Idratante di Biomed Hairtherapy, nella pratica bustina travel richiudibile (tre bustine € 9,90, in salone). 9. Un’acqua di colonia che profuma di tè al limone e fa muro contro tafani, zanzare, vespe, mosche: Mrs White Unstung Hero Anti Mosquito Eau de Cologne protegge almeno per quattro ore (€ 20). 10. Una formula bio a base di acido ialuronico vegetale caratterizza gli indispensabili per una beauty routine completa e green. Il Mini Set Discovery Morbidezza On The Wild Side comprende Maschera Esfoliante, Crema Giorno e Skin Care Oil in formato viaggio
per proteggere e nutrire la pelle del viso ogni giorno durante le vacanze (€ 45, da Sephora e su onthewildsidecosmetics.com). 11. Per un make up che faccia risaltare la pelle dorata, una serie di polveri versatili in un’unica palette: Catrice The Coral Nude Collection, vegana e senza microplastiche inquinanti (€ 5,69). 12. Lamazuna Shampoo Solido Vaniglia e Cocco è un panetto che sui capelli bagnati si trasforma in mousse morbida, ideale per nutrire le chiome secche e disidratate. 100 per cento vegano, con confezione ecologica e a zero impatto sull’ambiente, dura fino a due, tre mesi di lavaggi (€ 9,90). 13. Per ciglia da vamp a prova di umidità, l’alleato è The’re Real! Magnet, mascara dal particolare scovolino a cuore con carica magnetica. Contiene minerali magnetici che assicurano un effetto allungante dall’alba al tramonto del giorno dopo (formato mini € 17,90, da Sephora).
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1- Confronto a partire dai dati del sito fluxometer.com. 2- British Journal of Dermatology 2019 ; 180 : 597–603. 3 – Skin Pharmacol Physiol 2009 ; 22:31–44. 4 – Journal of Investigative Dermatology (2010) 130, 259 – 269 ; doi : 10.1038/jid.2009.194 ; pubblicato online il 13 agosto 2009. 5- Equivalente ad 1 ora di esposizione al sole sotto le nostre latitudini in estate. 6- Test in vitro su epidermidi * ricostituite esposte alla luce blu. 7- E’ raccomandato di non esporre i bebè e i bambini piccoli direttamente al sole. Utilizzare una protezione vestiaria (cappello a larga tesa, occhiali, T-shirt..). Non esporsi nelle * ore più calde, tra le 11h e le 16h. Applicare un prodotto solare generosamente prima di ogni esposizione al sole e rinnovare per mantenere una protezione. 8- Test realizzati dall’Osservatorio Oceanologico di Banyuls-sur-Mer, partner dell’European Marine Biological Resource Center, su 3 specie chiave della biodiversità marina: una specie di corallo, una specie di fitoplancton e una di zooplancton.
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GR AZIA BELLE Z ZA DA SCOPRIRE
IL PROFUMO CHE TI PORTA LONTANO La natura di Pantelleria, le acque dell’Elba, il sale di Venezia. Le fragranze invitano a riscoprire le magie del nostro Paese. E, guidate dalla loro scia, ci si sente subito in vacanza di MARZIA NICOLINI
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ai come questa estate si avverte il bisogno di tornare a viaggiare. E se l’85 per cento degli italiani trascorrerà le vacanze nel proprio Paese (dati Bva Doxa), i profumi da sempre motore di pensieri vagabondi sembrano aver intercettato la tendenza. Ora ci offrono la possibilità di partire in ogni momento verso le destinazioni più suggestive, alla scoperta delle bellezze naturali e artistiche dell’Italia. Quante volte vi sarà capitato di sentire nell’aria un profumo che vi catapulta lontano nello spazio e nel tempo, facendovi rivivere le vacanze della vostra giovinezza o infanzia? «È quello che si definisce un “souvenir olfattivo” e descrive il risveglio della memoria veicolato dall’olfatto», spiega la psicologa e psicanalista Elena Benvenuti. «Essendo il senso più primitivo e istintivo dell’essere umano, l’olfatto non conosce mediazioni ed è tanto potente, quanto immediato e sincero. Se l’evoluzione della nostra specie ha, nel corso dei millenni, modificato quasi tutta la fisiologia del corpo, questa connessione diretta tra il mondo esterno evocato da un profumo e il nostro sistema nervoso centrale è rimasta inalterata». Tra le note profumate che sanno più di vacanza italiana, al primo posto c’è sicuramente la famiglia degli agrumi, con i suoi sentori energizzanti e lo spirito solare delle isole e coste mediterranee. E poi i frutti estivi come il fico e la pesca, o le erbe aromatiche come il timo, l’origano e il rosmarino, che ci (ri)portano in aperta campagna. O ancora le spumeggianti note ozonate e gli accordi salati, pronti a ricordarci un’indimenticabile avventura in barca, come una passeggiata a piedi nudi in riva al mare che ci è rimasta nel cuore. ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Scegli la tua meta In alto, da sinistra, in senso orario: Toscanello di Profumi del Forte è un originale mix di tabacco, note fruttate, tè e rum (€ 145, profumidelforte.it). Il fiore simbolo della Sicilia si unisce a legni dolci e agrumi nell’unisex Zagara di Ortigia (da € 48, su ortigiasicilia.com). Nella collezione Armani/Privé Les Eaux, è approdato Cyprès Pantelleria: l’essenza dell’isola vulcanica buen retiro dallo stilista. Con sentori di salvia, cipressi e spuma di mare (€ 165, armanibeauty.it). Omaggio ai suoi 1600 anni di storia, Sàl di Mavive celebra Venezia con un ingrediente considerato l’oro bianco della Serenissima: il sale. Più note di cardamomo, narciso, alga rossa e patchouli (€ 65, themerchantofvenice.com). Vista lago: fresca e frizzante, con un tocco dolce dato dalla pesca, ecco Limone e Verbena Eau de Toilette di Acqua del Garda (€ 69, acquadelgardafragranze.com). Come una cartolina olfattiva di Capri, che sa di agrumi, menta e fico selvatico: Capri Forget Me Not di Carthusia (€ 80, carthusia.it). Romantica e rasserenante: Essenza Donna di Acqua Dell’Elba unisce arancia, giglio di mare e ginestra a un fondo seducente di muschio bianco, legni e resine (€ 84, acquadellelba.com). In un prezioso flacone ricaricabile di ceramica, Bergamotto di Calabria La Spugnatura della linea Blu Mediterraneo di Acqua di Parma racchiude l’olio essenziale dell’agrume estratto grazie all’antica tecnica artigianale (€ 130, ed. limitata, acquadiparma.com). Il mondo visto da un prato, con accordi fioriti e sentori verdi: Acqua di Stresa Dianthus Eau de Parfum (€ 74, acqua-di-stresa. it). Dalla nuova collezione Bvlgari Allegra, l’Eau de Parfum Rock’n’Rome suona come un invito a ritrovare la gioia di vivere. Sulle note dolci dell’albicocca, dell’osmanto e del benzoino (€ 200, bulgari.com).
G R A Z I A AMBIENT E
QUESTE AUTO CI PORTERANNO LONTANO Efficienti e comode in città, le vetture elettriche sono un alleato quotidiano contro lo smog. Qui due donne di spettacolo, Costanza Caracciolo e Benedetta Mazza, raccontano la loro esperienza al volante dei modelli 208 e 2008 di Peugeot
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e salveremo il Pianeta scegliendo uno stile di vita più sostenibile sarà solo grazie ai giovani: sono loro a dire che la transizione ecologica non è un’opzione, ma un dovere. Sono loro a chiedersi, prima di ogni acquisto: “Da dove viene?”, “Quanto consuma?”, “È riciclabile?”. Accade per ogni bene, comprese le auto. Perché ormai sappiamo che solo con il cambiamento della nostra mobilità potremo combattere l’inquinamento e affrontare la crisi climatica. Ne sono convinti anche due volti noti, Benedetta Mazza, presentatrice tv, attrice e modella, e Costanza Caracciolo, showgirl, modella e conduttrice tv. Hanno provato per noi due auto, entrambe elettriche al 100 per cento: la Nuova Peugeot 208 e il Nuovo SUV Peugeot 2008. «Sono attenta all’ambiente: noi non siamo i proprietari del Pianeta. La situazione sembra esserci sfuggita di mano», dice Benedetta Mazza. «Non possiamo più rimandare il problema, dobbiamo trovare soluzioni adesso. Inquinamento, innalzamento delle temperature, cambiamento degli ecosistemi: tutto questo ora avviene a casa nostra. Ognuno di noi deve fare qualcosa. E usare auto meno inquinanti è un passo importante: non risolve tutti i problemi, ma è un inizio promettente». Fin da piccola Costanza Caracciolo ha avuto un’anima verde: «Da bambina ripulivo dalla plastica la spiaggia vicino ad Augusta, nella mia Sicilia. Sono un’ambientalista nata». E se la raccolta differenziata è ormai quasi acquisita in tutta Italia, il prossimo passo verso la transizione ecologica sarà quello di usare auto meno inquinanti, più silenziose e ugualmente efficienti. «Per me l’auto elettrica è ormai una scelta naturale», dice Costanza. «Il primo motivo è legato all’inquinamento: vivo a Milano e ho due bambine. Usare un
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mezzo di trasporto che non aumenta troppo lo smog è fondamentale. Ma c’è anche un motivo pratico: nella zona Ztl, a traffico limitato, puoi parcheggiare gratis dove vuoi. Un grande vantaggio». «Una macchina elettrica ha un valore simbolico legato al futuro: se si pensa a come saremo fra 20 anni non viene certo in mente un’auto con un motore a scoppio, rumorosa, ma una elettrica. Alla fine chi decide di comprarla fa una scelta per sé, ma anche per gli altri. E non è un acquisto che precorre i tempi: il futuro è già adesso, te ne rendi conto quando la provi e sperimenti subito quanto è comoda e funzionale», dice Benedetta Mazza che ha guidato la Nuova Peugeot 208. «L’auto elettrica, come la spesa a chilometro zero, sembra un piccolo gesto, ma può diventare una rivoluzione se coinvolge tutti». Sia Costanza sia Benedetta hanno vinto un pregiudizio prima di innamorarsi dell’auto elettrica: «All’inizio avevo paura di rimanere a piedi, di non trovare le colonnine per ricaricare l’auto», dice Costanza, che ha provato il Nuovo SUV Peugeot 2008. «Ma quando sono andata in un centro commerciale e ne ho trovata subito una, ho capito che era un falso problema. La sera, invece, per fare “il pieno” uso la presa del mio box». «Alla fine è un po’ come caricare il cellulare», dice Benedetta. «E poi le auto 100 per cento elettriche hanno un’autonomia di più di 300 chilometri: per i brevi tragitti che facciamo ogni giorno, non c’è il rischio di consumare tutta la carica». Un altro aspetto interessante dell’auto elettrica sono l’efficienza e la velocità: «Ha un’ottima ripresa, è facile da usare ed è veloce come gli altri modelli», dice Benedetta. E Costanza aggiunge: «Adoro il fatto che sia silenziosa. La prima volta che l’ho accesa non me ne ero neanche accorta. Anche in autostrada dà grande sicurezza». ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto COURTESY PEUGEOT
di MARINA SPEICH
DALL’ALTO: LA PRESENTATRICE TV E SHOWGIRL COSTANZA CARACCIOLO ALLA GUIDA DELLA PEUGEOT 508 PSE; CARACCIOLO MENTRE ESCE DALLA NUOVA PEUGEOT 208; LA CONDUTTRICE TV BENEDETTA MAZZA; CARACCIOLO, MAZZA, LAURA SORDO E SALVATORE INTERNULLO, DIRETTORE GENERALE PEUGEOT ITALIA.
EMOZIONI
«Un’auto elettrica è una scelta per sé e per gli altri: aiuta l’ambiente», dice la presentatrice tv Benedetta Mazza. «Adoro che sia silenziosa», spiega la conduttrice Costanza Caracciolo. «E in autostrada è veloce e sicura»
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GRAZIA ARTE
SOPRA, LAVINIA BIAGIOTTI CIGNA E GIOVANNA MELANDRI. A SINISTRA, CASA BALLA, IL SOGGIORNO E, SOTTO, UN DETTAGLIO DEL CORRIDOIO.
L’UNIVERSO A COLORI
Il MAXXI di Roma dedica al maestro del futurismo Giacomo Balla una mostra nelle sale del museo e apre al pubblico le porte della sua casa. E il marchio Laura Biagiotti, che ha contribuito all’evento, lo celebra con una collezione speciale
«E
un progetto totale, come totale era l’idea di arte del grande Maestro futurista», dichiara Giovanna Melandri, presidente della Fondazione MAXXI di Roma. L’istituzione dedica un grande evento espositivo a Giacomo Balla in occasione dei 150 anni dalla nascita. Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno apre per la prima volta al pubblico la residenza romana in via Oslavia dove l’artista visse dal 1929 fino alla morte, nel 1958. Insieme con le figlie Luce ed Elica trasformò l’anonimo appartamento in un’opera d’arte: dipinse pareti e porte e arredò gli interni con oggetti da lui ideati e creati, oltre naturalmente a quadri e sculture. Le visite guidate si tengono ogni fine settimana dal 25 giugno al 21 novembre con prenotazione obbligatoria sul sito del museo (maxxi.art). L’eredità artistica di Balla è ancora viva ai nostri giorni con la sua capacità di muoversi tra pittura, design, moda, teatro e scrittura. Lo dimostra la seconda parte del progetto ospitata dal MAXXI. Dal 17 giugno, sempre fino al 21 novembre, la Galleria 5 accoglie otto nuove produzioni firmate da autori contemporanei. Si 208
ispirano ai lavori del Maestro e dialogano con arazzi, disegni, bozzetti, mobili e arredi firmati dallo stesso Balla, conservati in collezioni private e per la prima volta qui riuniti e accessibili al pubblico. Diversi pezzi, compresi disegni e studi per vestiti, appartengono alla Fondazione Biagiotti Cigna e alla collezione Laura e Lavinia Biagiotti che vantano oltre 300 opere dell’autore con un importante nucleo sulla moda. La Maison Biagiotti è tra gli sponsor della mostra e al proposito Lavinia Biagiotti Cigna, presidente e amministratrice delegata di Biagiotti Group, spiega: «È un privilegio sostenere questa mostra. Ho mutuato da mia madre Laura la passione per il Futurismo e per Giacomo Balla, per i colori e le forme energizzanti, per le geniali intuizioni avanguardiste». Per l’occasione verrà anche lanciata la capsule collection Laura Biagiotti Futurballa, capi e accessori in edizione limitata ispirati alle opere del Maestro futurista. CASA BALLA. DALLA CASA ALL’UNIVERSO E RITORNO, MAXXI E CASA
BALLA, ROMA. RISPETTIVAMENTE DAL 17 E DAL 25 GIUGNO AL 21 NOVEMBRE (MAXXI.ART).
Foto MUSACCHIO, IANNIELLO & PASQUALINI COURTESY MAXXI, LUCA DEL PIA
d i F R A N C O C A PA C C H I O N E
EVENTI
SPOLETO DÀ SPETTACOLO Danza, teatro, musica: in Umbria otre 500 artisti fanno rinascere la magia del palcoscenico d i E L I S A B E T TA C O L A N G E L O LA TRAGEDIA È FINITA, PLATONOV DI LIV FERRACCHIATI.
È
il festival più antico e prestigioso d’Italia e riapre i battenti il 25 giugno per un’edizione, la 64ª, firmata per la prima volta dalla nuova direttrice artistica Monique Veaute e in massima parte in presenza. Il Festival dei Due Mondi di Spoleto (regione.umbria.it) porterà sul palco più di 60 spettacoli e oltre 500 artisti all’insegna di un profondo rapporto con il territorio dell’Umbria, proiettato verso la cultura del resto del mondo. L’inaugurazione è affidata al concerto della Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer, per la chiusura dell’11 luglio c’è Antonio Pappano con l’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Entrambe le compagini sono tra le dieci migliori al mondo. Da non perdere l’Oedipus Rex di Igor Stravinskij, omaggio al compositore nel cinquantenario della scomparsa,
mentre tra pop e contemporanea si ascolteranno il pianista sperimentale Francesco Tristano, il jazzista Brad Mehldau, e il duo Colapesce e Dimartino. Segnaliamo La tragedia è finita, Platonov del regista umbro Liv Ferracchiati; il balletto Folia del coreografo Mourad Merzouki, sorta di mosaico di linguaggi diversi; The American Moth, performance di narrazione, danza e teatro del regista norvegese Alan Lucien Øyen a cui partecipa anche l’attrice Liv Ullmann; la danza tutta al femminile Muyte Maker della coreografa Flora Détraz. Tra i progetti speciali, Art&Science into Spoleto che la Fondazione Carla Fendi dedica a Sol LeWitt, massimo esponente del concettualismo, e Anna Mahler, scultrice figlia del compositore Gustav. FESTIVAL DEI DUE MONDI 2021 DAL 25 GIUGNO AL 11 LUGLIO A SPOLETO (FESTIVALDISPOLETO.COM).
A TAVOLA
SAPORI D’ITALIA Il cibo inteso come arte, scoperta, nutrimento dell’anima. È questo l’obiettivo di La vita è bella, il primo temporary shop di eccellenze italiane e prodotti unici, inaugurato a Milano, in corso Venezia 6, dall’imprenditore Roberto Chemello (a sinistra, l’Ape per le consegne a domicilio). L’esperto selezionatore è Luca Canale, che, con la sua squadra, viaggia per l’Italia alla scoperta dei migliori tesori gastronomici e specialità territoriali del nostro Paese. Con materie prime così esclusive è nata una collaborazione tra La vita è bella e lo chef Lorenzo Cogo, del ristorante El Coq, una stella Michelin a Vicenza. Lorenzo ha creato dieci ricette ad hoc dopo aver selezionato alcuni prodotti dello store. Le videoricette per preparare l’astice, il risotto alla zucca, il salmone marinato e il carpaccio di manzo sono disponibili sul sito lavitaebella.shop. Così sarà più semplice acquistare i prodotti e divertirsi nella propria cucina a preparare piatti stellati. (Martina D’Amica) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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GRAZIA LIBRI
UN PAESE CHE FA SOGNARE Il mare di Trieste, le voci di Palermo, le isole del golfo di Napoli, gli orizzonti rivisitati da un grande architetto, l’amicizia all’ombra del Vesuvio. Cinque titoli per riscoprire i luoghi più magici d’Italia d i VA L E R I A PA R R E L L A
Urbano
Isolano
Triestino
Palermitano
Vulcanico
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L’architetto milanese Vico Magistretti ha attraversato tutto il Novecento con le sue idee rivoluzionarie e la sua capacità di interpretare gli spazi. Ma interpretare un luogo, costruire un modello, immaginare un edificio significa anche assumere i cambiamenti che quel tempo imprime alla realtà: Triennale Milano infatti lo celebra, e Electa pubblica un volume che raccoglie la sua preziosa opera. Un patrimonio di disegni, schizzi, modelli, fotografie, video, prototipi e pezzi originali.
Aggiornata e realizzata in formato tascabile, racconta le meraviglie delle isole del Golfo di Napoli: Procida, capitale della cultura 2022, Capri, l’isola che l’imperatore Tiberio scelse per la più bella delle sue ville, e Ischia, la meta delle vacanze della cancelliera Angela Merkel. La particolarità della guida è quella di essere realizzata da un esperto di mappe, per cui gli itinerari che racconta sono sì sentimentali e accurati, ma anche davvero realizzabili per i turisti attivi e per quelli pigri.
Il pinguino del titolo è un clandestino. Arriva a bordo della nave Europa e viene adottato dalla città di Trieste come mascotte. È il compagno di viaggio di Nicolò, che è imbarcato sulla stessa nave e che, a bordo di essa, costruisce il suo futuro, in un bellissimo romanzo di formazione e di viaggio che dimostra come l’Italia sia una miscellanea di civiltà, donne, uomini, esperienze e incontri. E Trieste, in questo, con la sua storia ha moltissimo da raccontare.
Un Paese è anche una lingua, e il nostro be Paese in realtà ne custodisce tantissime, una per ogni regione, una caratteristica per ogni città. In letteratura questo significa avere mille anime, mille voci. Roberto Alajmo racconta una storia ambientata a Palermo che è essa stessa Palermo: attraverso le vicende di Giuvà ci accompagna per le strade del capoluogo siciliano, ci invita a incontrare i suoi abitanti, a mangiare le loro delizie.
Per Federico e Susy la vita è una corsa folle in sella ai motorini, tra i vicoli stretti di Napoli. Vivaci e strafottenti, tra battaglie e umiliazioni, comandano due bande di ragazzi con l’intento di prendersi tutto. Hanno solo 13 anni ma il loro destino è già scritto. Protagonista e non semplice sfondo della vicenda c’è un personaggio che ispirò anche Giacomo Leopardi ne La ginestra: il Vesuvio, sul cui cratere si concluderà l’intera vicenda. Per i ragazzi di 11 anni.
UN PINGUINO A TRIESTE Chiara Carminati, Bompiani, pag. 224, € 13
IO NON CI VOLEVO VENIRE Roberto Alajmo, Sellerio, pag. 320, € 15
VESUVIO Marco D’Amore, Francesco Ghiaccio, DeAgostini, pag. 139, € 13,90
CAPRI, ISCHIA, PROCIDA ARCHITETTO Luigi Farrauto, Lonely MILANESE Planet, pag.176, Vico Magistretti, Electa, € 13,80 pag. 256, € 34
❤ trascurabile ❤❤ passabile ❤❤❤ amabile ❤❤❤❤ formidabile ❤❤❤❤❤ irrinunciabile
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MUSICA
SULLA LUNA CON BABY K L’estate sta arrivando. E comincia la caccia al tormentone, il pezzo che più ci farà cantare e ballare nelle prossime settimane. In pole position, come capita ormai da qualche tempo, c’è anche Baby K, da poco uscita con Mohicani, in duetto con i salentini Boomdabash. Una canzone leggera, dal ritmo reggae e lo spirito ottimista, che racconta la voglia tornare a vivere e sorridere. «Siamo gli italiani che si affacciano al mondo e la nostra musica è una bandiera di internazionalità e inclusività», spiega la rapper, famosa per il singolo Roma-Bangkok con Giusy Ferreri, tormentone dell’estate 2015. Ma non solo. In carriera Baby K vanta numeri da record: un disco di diamante e 14 di platino e oltre un miliardo di visualizzazioni sul suo canale YouTube. Ora c’è un nuovo album, Donna sulla Luna, che racconta il suo difficile percorso verso una destinazione importante, da scoprire strada facendo. Troviamo hit come Playa e Buenos Aires e collaborazioni illustri come Non mi basta più, con l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, e Pa ti con l’artista spagnolo Omar Montes. In più duetti con i rapper Giaime e Tedua e il super-melodico Gigi D’Alessio. «Ogni collaborazione ha un suo spazio speciale in musica e anche nel mio cuore», aggiunge la cantante. «C’è un’alchimia rara di stima, talento e affetto con tutti. E non potrei esserne più orgogliosa». (Diego Perugini)
Foto SEBASTIANO PESSINA - COURTESY JAEGER-LECOULTRE
DONNA SULLA LUNA DI BABY K, COLUMBIA.
IL PERSONAGGIO
L’album della mia vita
L’attore Stefano Accorsi racconta il suo rapporto con il cinema in un libro che è anche una raccolta di foto inedite di ALESSIA ERCOLINI
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i sono tante storie in una vita. E l’attore bolognese Stefano Accorsi, 50 anni, ha deciso di raccontarle tutte in un libro, dal titolo Album, Stefano Accorsi, a cura del giornalista Malcom Pagani. Si parla dei primi passi nel mondo del cinema con Pupi Avati, della Scuola di Teatro di Bologna, del film Radiofreccia di Luciano Ligabue, dell’Ultimo bacio di Gabriele Muccino e delle Fate ignoranti di Ferzan Özpetek. Ci sono aneddoti e spigolature inedite su Romanzo Criminale di Michele Placido e Veloce come il vento di Matteo Rovere, fino al salto fatto da Accorsi diventando ideatore e protagonista della fortunata serie tv 1992, 1993, 1994. Tutta la vita dell’attore, dai ricordi d’infanzia agli esordi, è raccontata in prima persona, da come ha vissuto la grande popolarità che ha travolto un ragazzo normale com’era lui, alla sfida con se stesso che lo ha portato a lasciare l’Italia e a trascorrere una parte della sua vita a Parigi. «Dovevo distinguere tra realtà e finzione», racconta. «Riprendere in mano la mia vita, costruire un’oasi di silenzio in cui tornare ad ascoltarmi. Non ero nessuno dei personaggi che avevo interpretato al cinema o a teatro, ero Stefano». Il libro ha oltre 100 fotografie, testi in italiano e in inglese ed è pubblicato dalla casa editrice Gruppo Editoriale. Stefano Accorsi devolverà i proventi del libro alla famiglia di Giulio Regeni, il ricercatore ucciso in Egitto nel 2016, al fine di sostenere la battaglia per avere verità su quella morte. ALBUM, STEFANO ACCORSI A CURA DI MALCOM PAGANI,160 PAGG, 25 EURO.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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GRAZIA
L’ESPERIENZA
PERDERSI NEL VERDE d i M A R T I N A D ’A M I C O
S
ull’isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, ora è possibile camminare all’interno del Labirinto di Borges della Fondazione Giorgio Cini, prenotando la visita sul sito (visitcini.com). Il labirinto, progettato dall’architetto inglese Randoll Coate, è nato nel 2011 per volere di María Kodama, la moglie dello scrittore Jorge Luis Borges. Ispirato al racconto dell’autore spagnolo Il giardino dei sentieri che si biforcano, è composto da oltre tremila bossi alti 90 centimetri e si trova alle spalle dei due chiostri della Fondazione: uno progettato da Andrea Palladio e l’altro dai
fratelli Buora. Visto dall’alto è un libro aperto: si riconoscono un bastone, le clessidre, un punto di domanda, una tigre, le iniziali di María Kodama e anche il nome di Jorge Luis. L’esperienza è sensoriale, perché accompagnata dalle nuove musiche di Antonio Fresa, realizzate con l’Orchestra del Teatro la Fenice, che suoneranno nelle audioguide multilingue per i visitatori. Le musiche per il Labirinto sono raccolte in un disco, The Borges Labyrinth – A Soundtrack Experience, prodotto da D’Uva, l’azienda che gestisce le visite al labirinto e alla Fondazione.
LIVE
MUSICA PER ROMA Le note dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia tornano a risuonare negli spazi della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Sono molti i nomi della concertistica in cartellone da Maurizio Pollini a Stefano Bollani e Beatrice Rana (nella foto). Dal 6 luglio fino al 29 settembre sono previsti sei concerti con maestri e interpreti speciali. Si comincia il 6 luglio con Stravinsky’s Love. A seguire Antonio Pappano (15 luglio), Simone Menezes (22 luglio), Wayne Marshall (29 luglio), Carlo Rizzari (6 agosto) e Richard Galliano (29 settembre) con un omaggio ad Astor Piazzolla nel centenario dalla nascita e la prima mondiale di Les chemins noirs.(F.D.S.) 212
IL LABIRINTO DI BORGES, A VENEZIA. IN ALTO, ANTONIO FRESA, AUTORE DELLE MUSICHE CHE ACCOMPAGNANO IL PERCORSO.
VOLARE
L’Italia mette le ali EGO Airways (egoairways.com) è la nuova compagnia aerea italiana che ha tra i suoi valori attenzione all’ambiente, inclusività, valorizzazione del territorio con collegamenti più economici tra gli scali più piccoli del Paese. Gli aerei, basati negli aeroporti di Catania, Firenze e Forlì, collegheranno tutto l’anno Parma, Forlì e Firenze verso Catania, Bari e Lamezia Terme. Inoltre Forlì collegherà anche Cagliari. Per la stagione estiva 2021, da Forlì e Firenze si raggiungeranno Brindisi, Comiso-Ragusa, Olbia, Mykonos in Grecia e Ibiza in Spagna. Voli a partire da 48,90 euro. (C.T.)
Foto MATTEO DE FINA COURTESY OF FONDAZIONE CINI
Sull’isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, apre il Labirinto di Borges. È un percorso magico accompagnato dall’orchestra del teatro La Fenice
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Senza latte, con il gusto e la cremosità di un buon gelato
Amando il gelato, oggi puoi scegliere.
C Al bar o a casa.
Prova anche il Biscotto, il Cono, lo Stecco Cacao e le Vaschette. Golosità senza latte e senza glutine.
6 Stecchi alla frutta
hi sceglie un gelato senza latte e senza glutine ha un solo desiderio: trovare la golosità che si aspetta. Promessa mantenuta in questi stecchi gelato senza latte ricoperti di sorbetto alla frutta. Il segreto di Amando è il latte di mandorla, un ingrediente tipico della tradizione italiana, capace di esaltare la cremosità del gelato e il gusto inconfondibile di ogni ricetta. L’attenzione per le materie prime è una scelta di Sammontana, che mette nella linea Amando la sua profonda conoscenza per un gelato senza latte che sa davvero di gelato, rispondendo alle nuove esigenze di consumo. Prova gli stecchi con copertura ai frutti rossi e alla pesca. Al supermercato li trovi anche alla mela e kiwi, nel pack assortito da 6 stecchi.
4 Biscotti gelato con Frutti di Bosco
4 Coni Vaniglia, Cacao e Nocciola
6 Stecchi Cacao
Vaschetta Vaniglia, Cacao e Nocciola
Vaschetta Vaniglia e Pesca
L’ISOLA DEI TESORI MARE CRISTALLINO E MACCHIA MEDITERRANEA, ANTICHE CIVILTÁ, STORIA, LEGGENDE E FOLCLORE: UN MAGICO ITINERARIO DALLA COSTA ALL’ENTROTERRA. STELLA MARIS Fra i profumi della macchia mediterranea e le cristalline acque del mare di Sardegna, lo Stella Maris è un prezioso gioiello di accoglienza dalle fiabesche atmosfere, esclusive ed inconsuete. Un sereno angolo di paradiso perfettamente incastonato fra le dune della splendida Baia di Campolongu dove, fra la rigogliosa pineta e la spiaggia privata e attrezzata di bianchissima sabbia, vi attendono i piaceri di una vacanza indimenticabile. Non solo bellissime camere, ma anche splendidi giardini, bar, piscina su due livelli, boutique di souvenir ed un eccellente ristorante con terrazza sul mare. Villasimius (CA) - Via dei Cedri, 3 - Tel. +39 070 797100 - www.stella-maris.com -
PALAZZO DESSY Ricavato in uno storico palazzo nell’antico quartiere della Marina, è una struttura ricettiva di charme nel centro di Cagliari che, con le sue curatissime suite dall’impronta sartoriale, si pone come lussuosa alternativa ad una più formale ricettività. Cagliari - Via Sardegna, 107 - Tel. +39 331 4441010 www.palazzodessy.it -
TAMATETE Lido Tamatete è un luogo incantevole, incastonato nella splendida spiaggia di Cala Sinzias fra il verde della macchia mediterranea e i colori cangianti di un mare incredibilmente limpido e cristallino. Un vero e proprio angolo di paradiso dove Daniele e Anna vi attendono per offrirvi il meglio ad ogni ora. Castiadas (CA) - Località Cala Sinzias Viale Sant’Avendrace, 129 Tel. +39 335 5313886 www.lidotamatete -
Informazione Pubblicitaria a cura di Media Company FINO BEACH Nella magnifica baia di Cala Sassari a Golfaranci, Fino Beach è un’esclusiva location per fantastiche giornate al mare accompagnate dalla musica di esperti dj. Oltre alla bellissima spiaggia elegantemente attrezzata, propone il ristorante e il beach club dove potrete gustare in tutto relax le migliori specialità locali e della tradizione italiana assieme ai piatti di pesce e internazionali firmati dal bravissimo chef Marco Mainardi, una ricca proposta a cui da un paio d’anni si è aggiunto il sushi.
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UNA CENA TRA
AMICI
Queste ricette dello chef stellato Andrea Berton hanno il profumo delle verdure di stagione. E sono l’ideale per tornare a tavola con chi amiamo d i A N D R E A B E RTO N fo to E N Z O T RU O C C O LO
LO CHEF STELLATO ANDREA BERTON. IL SUO RISTORANTE È A MILANO, IN VIA MIKE BONGIORNO, 13.
IL PROSCIUTTO TAGLIATO A JULIENNE VIENE ROSOLATO CON LE FAVE E I PISELLI. QUELLO CROCCANTE DIVENTA LA GUARNIZIONE DEGLI GNOCCHI DI PATATE.
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GNOCCHI CON FAVE E PROSCIUTTO Per gli gnocchi: 300 grammi di patate, 500 grammi di sale grosso, 35 grammi di farina, 20 grammi di fecola, un tuorlo, un grammo di sale, 20 grammi di sale grosso per un litro di acqua, 50 grammi di olio extravergine di oliva Grana Padano Dop grattugiato. Cuocete le patate coperte di sale grosso in forno per 45 minuti a 160°. Pelatele e passatele allo schiacciapatate, aggiungete le farine, il sale e impastate fino a ottenere un composto liscio. Preparate gli gnocchi e cuoceteli in acqua bollente salata per un minuto, scolateli e conditeli con olio extravergine di oliva, sale, pepe e Grana Padano Dop grattugiato. Per il prosciutto croccante: 8 fette di prosciutto crudo molto sottili. Adagiate le fette di prosciutto crudo in una padella antiaderente senza aggiungere alcun grasso e fate cuocere fino a ottenere delle sfoglie croccanti. Per le fave e i piselli: 200 grammi di fave pulite e senza la buccia esterna, 200 grammi di piselli già mondati, 50 grammi di prosciutto crudo a fette molto sottili, 2 scalogni pelati e tritati, brodo vegetale, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Tagliate a julienne il prosciutto crudo. Mettete in un pentolino gli scalogni e il prosciutto crudo con olio extravergine di oliva per 2 minuti, unite le fave e i piselli, bagnate con il brodo vegetale, fate cuocere per 2 minuti e condite con sale e pepe. Impiattamento: adagiate alla base del piatto il ragù di fave e piselli, distribuite gli gnocchi di patate e terminate con il prosciutto croccante.
G R A Z I A C UC INA D’AUTORE
CALAMARETTI CON INSALATA DI AGRETTI E UOVA DI TROTA Per gli agretti: 400 grammi di agretti puliti, olio extravergine di oliva, uova di trota, sale e pepe, un limone. Fate cuocere gli agretti in una padella con un filo di olio, conditeli con il succo e la parte gialla della buccia di un limone grattugiata. Aiutate la cottura con acqua: dovranno risultare appassiti. Aggiustare di sale e pepe.
Per i calamaretti: 40 calamaretti puliti, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Arrostite per 2 minuti i calamaretti in una padella antiaderente e conditeli con sale e pepe. Impiattamento: adagiate alla base del piatto gli agretti, distribuite i calamaretti arrostiti e terminare con le uova di trota.
I PASSAGGI PER CUOCERE GLI AGRETTI CON IL LIMONE E I CALAMARI.
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GUSTO GRAZIA
di
Clelia Torelli
1
UN BRINDISI Si chiama A, il rosato della Fattoria Aldobrandesca, nella Maremma del Sud. Con carattere dell’Aleatico e uva aromatica (Marchesi Antinori, € 29).
2
AL CUCCHIAIO Aria di Toscana e un’edizione limitata per il gelato variegato al Vin Santo del Chianti DOC con pezzetti di Cantucci Toscani IGP e note di Mandorla (Sammontana, € 4,38).
3
ICONA Una limited edition esclusiva firmata da Nespresso e Chiara Ferragni. La nuova macchina del caffè e i suoi accessori hanno colori vivaci e lo stile dell’imprenditrice digitale (Nespresso, € 169).
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DAL MARE I teneri tranci di tonno Olio di Mare, in monoporzioni, sono arricchiti di Omega 3 (Iasa, € 5,99).
VELOCI Si ispirano alla Carbonara, piatto del Lazio, le mezzelune di pasta fresca e cuore cremoso (Rana, € 3,99).
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G R A Z I A GUSTO
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IN TAZZA Nasce dalle migliori varietà di Arabica il caffè dall’aroma rotondo (Caffè Vergnano, € 4,50).
SPEZIATO Vecchio Amaro del Capo Red Hot Edition è il liquore con una nota al peperoncino (Caffo, € 19,90).
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GELATO Il cioccolatino Ferrero Rocher diventa uno stecco con copertura croccante, (Ferrero Rocher confezione da 4, € 3,99).
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SUGLI SPAGHETTI Il Sugo Cacio e Pepe, eccellenza della tradizione romana, qui è una deliziosa crema a base di Pecorino Romano DOP e pepe nero (Biffi, 150 grammi, € 2,69).
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IL PRIMO Da Pulcinella ai colori del sole: tutto sulla confezione della pasta Voiello parla di Napoli (penne rigate integrali, Voiello, € 1,43).
IL RE DELLA TAVOLA Il Grana Padano DOP Riserva invecchiato oltre 20 mesi è un prodotto di eccellenza, attestata dalla lunga stagionatura e dalla marchiatura “Riserva”. La sua pasta “a grana” ha un colore paglierino intenso. È un formaggio a ridotto contenuto di grassi, ideale per essere degustato a pasto o con i primi piatti (Grana Padano D.O.P Riserva, € 17,90 al kg). 220
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TESTIMONIA! ON
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ABBANDONARE UN ANIMALE NON E SOLO UNA CRUDELTA, MA UN REATO PUNIBILE ANCHE CON L’ARRESTO. SE VEDI COMMETTERLO, CHIAMA I SOCCORSI, SEGNALA E TESTIMONIA. SARAI LA COSCIENZA DI CHI NON CE L’HA.
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Gli animali ringraziano per la concessione di questo spazio.
E UN REATO.
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Rubis & Trubis
ABBANDONARMI
INFINE...
Paola Di Benedetto e Federico Rossi
L'ADDIO di Paola e Fede
Keira Knightley
La modella Paola Di Benedetto, 26 anni, e il cantante Federico Rossi, 27 anni, si sono lasciati. I più attenti avevano notato che da diverso tempo non apparivano più assieme sui social e proprio via Instagram hanno annunciato la fine della loro relazione durata tre anni. «Nessun tradimento, continueremo a volerci bene», precisano.
KEIRA CONTRO LE MOLESTIE Keira Knightley, 36 anni, torna a prendere posizione sul tema delle violenze sessuali. «Ogni donna che conosco è stata molestata almeno una volta nella vita e io non faccio eccezione», ha rivelato in un’intervista. L’attrice ha chiesto a tutti di esporsi e di denunciare gli abusi, non solo in ambito cinematografico.
Måneskin
Vittorio Garrone e Antonella Clerici Miley Cyrus
Miley fa amicizia con i Måneskin
La Måneskin-mania ha contagiato anche Miley Cyrus, 28 anni. Dopo aver cominciato a seguirli su Instagram, la popstar ha condiviso nelle sue storie il frontman Damiano, 22, che canta la sua Midnight Sky e ha definito il gruppo “my best friends”, “i miei migliori amici”. Da lì è scattato uno scambio di messaggi in privato e ora c’è chi sogna una collaborazione tra Miley e i vincitori di Eurovision.
Foto INSTAGRAM
Alessia Marcuzzi
ALESSIA “ECO”
La conduttrice e firma di Grazia Alessia Marcuzzi, 48 anni, con la figlia Mia, 9, e un gruppo di volontari, ha ripulito dalla plastica la spiaggia di Fiumicino, vicino a Roma. È la prima tappa di un progetto per la salvaguardia delle coste lanciato dalla sua linea beauty con la onlus Worldrise.
Presto sposi
Dopo sei anni di amore, Antonella Clerici, 57 anni, e il petroliere Vittorio Garrone, 55, parlano di matrimonio. La convivenza nella “casa nel bosco”, la tenuta in provincia di Alessandria, procede bene e ora i due pensano al grande passo. Clerici chiude una stagione d’oro in tv e tornerà con È sempre mezzogiorno e con The Voice Senior. 223
INFINE... Kate Mara
IL CASCHETTO DI KATE
Kim Kardashian
Harry va a Windsor
Elisabetta II e Harry di Sussex
Altro che chiudere i ponti con il nipote: in luglio Elisabetta II, 95 anni, incontrerà Harry di Sussex, 36, per un pranzo a due al castello di Windsor. Poi il duca sarà a Londra per inaugurare con il fratello William, 38, la statua dedicata alla madre Lady Diana. Intanto Harry ha smentito le incomprensioni sulla scelta di chiamare Lilibet, come la nonna, la sua secondogenita.
«Ti amo per la vita». Kim Kardashian, 41 anni, ha scritto un messaggio per il compleanno dell’ex marito, Kanye West, 44. Pochi giorni prima, per la prima volta ha parlato del divorzio: «Mi sento una perdente per la fine del matrimonio», ha detto l’imprenditrice. Il rapper intanto volta pagina: ora frequenta discretamente la top model Irina Shayk, 35 (vedi sotto).
Elon Musk
Jeff Bezos
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TYCOON SPAZIALI
Milionari alla conquista delle stelle. Non è un film, ma il prossimo passo nel turismo spaziale: il primo volo è di Jeff Bezos, 57 anni, “mister Amazon”, che il 20 luglio partirà con la navicella Blue Origin. Con lui ci saranno il fratello e un equipaggio di altre cinque persone. A fine anno decolla lo Space X di Elon Musk, 49, patron di Tesla: il viaggio durerà quattro giorni.
SU e GIÙ Bradley Cooper e Irina Shayk La top model Irina Shayk, 35 anni, e l’attore Bradley Cooper, 46, si sono lasciati da due anni ma per amore della figlia Lea, 4, hanno coltivato ottimi rapporti. Niente battaglie legali: pochi giorni fa erano a pranzo a New York come una famiglia felice.
Megan Fox e Brian Austin Green La separazione tra gli attori Megan Fox, 35 anni, e Brian Austin Green, 47, è piuttosto turbolenta. Oltre al gossip su presunti tradimenti del passato, manca l’accordo sugli alimenti per i figli. Intanto lei pensa alle nozze con il rapper Mgk, 31.
Foto GETTY IMAGES, INSTAGRAM
L'amore di Kim
Kate Mara, 38 anni, ha stravolto la sua immagine con un bob biondo platino realizzato da Mara Roszak, 36, una delle hairstylist più amate dalle star del cinema. All’attrice di American Horror Story piace cambiare look e mentre diverse colleghe, da Sophie Turner, 25, a Phoebe Dynevor, 26, hanno puntato sulla classica frangia, lei ha scelto un taglio meno bon ton.
G R A Z I A OROSCOPO DAL 21 GIUGNO AL 4 LUGLIO 23 LUGLIO • 23 AGOSTO
con Venere e Marte nel segno è impossibile passare inosservate. Se volete una cosa, ve la prendete. Anche se non desiderate niente arriveranno amore, omaggi, ammirazione. Dovete decidere fra due persone. Eros: siete assertive anche a letto e ottenete tutto. Fortissime. Amore:
24 AGOSTO • 22 SETTEMBRE
non è un brutto periodo, però di certo sono settimane in cui vi viene chiesto molto in cambio di poco o niente. Le energie sono quelle che sono e arrivate a sera sfiancate. In coppia si parla poco, ma per mancanza di tempo. Eros: il sesso, in questo momento, meglio pensarlo che farlo. Sfibrate. Amore:
d i M E L I S S A P.
23 SETTEMBRE • 22 OTTOBRE
non volete impegnarvi seriamente con qualcuno che vi gira attorno da un po’. Dopotutto è probabile che il vostro cuore sia già occupato e se anche non siete impegnate c’è qualcun altro che vi ronza in testa. Non volete accontentarvi. Eros: si può tentare un po’ di amore all’aperto. Sbilanciate. Amore:
23 OTTOBRE • 22 NOVEMBRE
volete tutto, lo volete subito. Se avete iniziato da poco una relazione, è possibile che la vostra fretta faccia scappare l’altra persona. Anche in coppia l’impazienza nel realizzare ogni desiderio darà filo da torcere. Eros: incontentabili anche fra le lenzuola. Individualiste. Amore:
21 MARZO • 20 APRILE
il cuore si prepara a festeggiare perché a partire dal 28 se ne vedranno delle belle. Single, ma anche coppie già navigate, ritroveranno un’energia pazzesca da cui attingere. Le giornate si fanno divertenti e molto emozionanti. Eros: anche la notte promette faville. Esuberanti. Amore:
21 APRILE • 20 MAGGIO
qualcosa vi rende imbronciate. Saranno i cambiamenti in corso o imminenti che proprio non vi vanno giù o la gelosia che si fa sentire. Di fatto la vita casalinga è un po’ croce e un po’ delizia, fra la noia e il furore. Eros: c’è poca voglia e poca complicità. Impazienti. Amore:
21 MAGGIO • 21 GIUGNO
si presentano molte occasioni per chi desidera conoscere una persona, non sottovalutate i contatti social che possono evolvere in qualcosa di intrigante. Torna la vita sociale e pur di stare con qualcuno ritroverete anche amici noiosi. Eros: non è da escludere il cyber-sex. Chiacchierone. Amore:
22 GIUGNO • 22 LUGLIO
ora che avete ritrovato la pace sapete godervi quello che avete senza troppe nevrosi. Chi è da sola probabilmente non si darà troppo da fare per cercare qualcuno con cui costruire qualcosa, vi piace troppo la vostra solitudine. Regali in vista. Eros: il sesso non manca mai, ma non sempre è all’altezza. Pacifiche. Amore:
23 NOVEMBRE • 21 DICEMBRE
una relazione vissuta finora all’ombra esce finalmente allo scoperto perché nascondervi non è proprio da voi. Con il partner di sempre si condividono momenti inattesi, persino un breve viaggio che riaccenderà la passione. Eros: esplorate nuovi territori, l’eros è vibrante. Vitali. Amore:
22 DICEMBRE • 20 GENNAIO
un flirt nascosto può rendere più interessanti queste giornate, ma ancora non vi sentite completamente coinvolte. In coppia sorge qualche piccola polemica, forse non avete ancora perdonato un torto del passato. Eros: la trasgressione vi diverte moltissimo. Estremiste. Amore:
21 GENNAIO • 19 FEBBRAIO
ci sono certi litigi che proprio non riuscite a evitare, per quanto proviate a contare fino a tre prima di parlare. Siete abbastanza sicure dei vostri sentimenti, mentre dubitate di quelli del partner. Eros: il sesso vi chiama, ma voi non sempre rispondete. Iperstimolate. Amore:
2O FEBBRAIO • 20 MARZO
le passioni nate di recente, e non dovrebbero essere poche, affrontano adesso una fase di costruzione che forse potrebbe spaventare qualcuna di voi. La pragmaticità non è il vostro forte. Le coppie sono indaffaratissime. Eros: riscoprite insieme i preliminari. Pratiche. Amore:
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G R A Z I A UN POSTO NEL C UORE
L’amicizia è una cosa preziosa, ma non va mai idealizzata di ALESSIA MARCUZZI
❮ Cara Stefania, condividere l’affidamento dei figli con due padri è piuttosto faticoso - io ti posso capire - e prevede tantissima flessibilità, buon senso e voglia di armonia. Tu hai creato un sistema che fino a oggi ha funzionato e ha garantito a te e ai vostri figli sicurezza e continuità affettiva, ma in futuro si potrà creare uno squilibrio nelle visite, nelle responsabilità e negli incontri tra il tuo primo marito e i figli che avete avuto insieme. Se si trasferirà in Spagna, inevitabilmente i figli ne risentiranno e manifesteranno proprio a te il loro scontento e tu dovrai far fronte anche a questo. Se i figli piangono perché non vedono il padre abbastanza, poiché ha cambiato nazione, sarai tu e solo tu a doverli consolare, cercando di gestire la loro emotività. Quindi preparati a questo. Le telefonate non bastano a placare il desiderio dei figli di stare con il padre, ecco perché il mio consiglio è quello di parlare con lui in modo inequivocabilmente preventivo. Porta alla luce tutte le tue paure, prendi da lui tutte le garanzie possibili anche perché un padre, secondo me, non deve affrontare un trasferimento a cuor leggero come se fosse una cosa normale. Visto che “con l’aereo vengo spesso e loro possono venire quando vogliono”, ci sono degli aspetti più importanti da dover considerare, quelli emotivi. Forza e coraggio, sarà faticoso, ma se ne parli con lui vedrai che le cose prenderanno un’altra piega. E se lui non dovesse capire, e dovesse ricascare tutto su di te, devi rivolgerti a un avvocato che possa tutelarti. Senza battaglie di alcun tipo, ma solo per aiutarti nell’organizzazione della vostra vita. Baci.
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L’AMICA CHE SI È FIDANZATA CON IL MIO EX ❯ aleSSandra Cara Alessia, sono una studentessa di 24 anni. E alla vigilia della discussione della mia tesi scopro che la mia più cara amica si è fidanzata con il mio ex. Ora tu che cosa faresti? La disinvolta moderna o la tradizionalista offesa? Devo organizzare la mia festa di laurea e non sono sicura di volerli vedere insieme. Sono una brutta persona? ❮ Cara aleSSandra, quello che ti è capitato fa soffrire anche me, perché riguarda il tradimento della tua amica più cara, alla quale probabilmente hai consegnato i tuoi sentimenti per lui. Quando si ha un ragazzo alla tua età, si ha voglia di confidarsi con la propria amica del cuore ogni giorno, anche più volte al giorno, per valutare insieme le manifestazioni, le frasi e le promesse del proprio ragazzo. Non ci si rende conto però che l’amica in questione non è sempre in grado di restare equidistante dal rapporto, e spesso, invece, “ci si infila” come fosse suo. Spesso se ne appropria e finisce per innamorarsi anche lei... Purtroppo capita. Ti garantisco che questa esperienza ti servirà da insegnamento per il futuro, partendo dalla considerazione che è bene non idealizzare l’amicizia. Ora dovrai decidere se invitarli o meno alla festa di laurea. Ti rispondo semplicemente che i modelli “moderna” o “tradizionalista” non sono tuoi ma sono indotti da altri, da convenzioni sociali che ci vogliono rendere migliori in un verso o nell’altro, come se non venisse considerata la libertà di appartenere a un’altra categoria ancora: quella di chi al di là di tutto si attira le critiche, le sostiene e poi le cestina, ma ha deciso di fare proprio quello che si sentiva senza se e senza ma. Lascia perdere i consigli dei modernisti e dei tradizionalisti e scegli di goderti la festa di laurea che meriti di vivere come ti pare! Congratulazioni per i tuoi studi e per i futuri successi, il mondo ti aspetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto di DANIELE SCHIAVELLO
COME SI FANNO I GENITORI A DISTANZA? ❯ Stefania Cara Alessia, ho tre figli da due mariti diversi. Finora abbiamo sempre trovato un nostro equilibrio e scrivo a te perché so che mi potrai capire. Ora però, il mio primo ex sta per avere un bambino dalla nuova compagna, ma soprattutto vuole trasferirsi in Spagna da lei (cosa che sta sconvolgendo la famiglia, come potrai immaginare). Da dove posso partire per non rimettere in gioco tutto il buon andamento ottenuto finora?
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