INCONTRO CON MATTARELLA • NUTRINFORM VS NUTRISCORE • PATUANELLI IN ABRUZZO • REPORT FONDAZIONE EDISON • BAT VACCINI IN CAMPO • SINERGIA UNCAI • PRIMATO ORTOFRUTTA • LINEE GUIDA CANAPA • PROGETTO TRADE4SD • MUSEO VINO
NO ad una riforma della PAC a tutti i costi
La partita Europa Anno LXXII - n. 5 - GIUGNO 2021 - TAR. R.o.c. - Poste Italiane spa - Periodico di Tecnica, Economia e Politica Agraria - 1 copia euro 3 Autorizz. Trib. di Roma n. 1662 del 22/06/1950 - Editrice Confagri Consult - 00186 Roma - Corso Vittorio Emanuele II, 101
La
collaborazione, il motore
per accelerare
l’innovazione
In Syngenta crediamo che la collaborazione sia lo strumento più potente per portare l’innovazione nelle mani di tutti. Siamo da sempre impegnati a costruire una fitta rete di accordi con tutti i partner della filiera agroalimentare per generare un impatto migliore sulla vita di milioni di agricoltori e per rendere l’agricoltura più resiliente, più sicura e più sostenibile. Perché noi sappiamo che solo uniti si va più lontano.
Syngenta è una delle principali realtà dell’agroindustria nel mondo. Presente in oltre 90 Paesi e con più di 28.000 dipendenti, lavora al fianco degli agricoltori per contribuire a nutrire il mondo in modo sicuro prendendosi cura del pianeta. La sua mission è essere il partner più collaborativo e affidabile in agricoltura.
www.syngenta.it
L’ E D I T O R I A L E nnn
Il sogno europeo
S
ono iniziati gli Europei di calcio e il sogno di tutti è arrivare alla finale e vincerla. Ma la vera partita da vincere è quella che riguarda il futuro dell’Europa. Non a caso poco più di un mese fa, il 9 maggio, ha avuto inizio la Conferenza sul futuro dell’Unione europea, un grande dibattito pubblico che dovrebbe coinvolgere tutti i cittadini, destinato a delineare i contorni di un’Europa più forte e più coesa, in grado di rispondere alle nuove sfide: crescita economica, occupazione, autosufficienza alimentare, emergenze sanitarie, lotta ai cambiamenti climatici, transizione energetica. Sono passati 64 anni da quel lontano 1957, quando con i Trattati di Roma prese corpo quello straordinario progetto di integrazione economica, politica, sociale e culturale sognato da Altiero Spinelli, insieme a Ernesto Rossi, nel Manifesto di Ventotene nel 1941. Nella storia dell’Europa si sono alternati momenti di sviluppo e momenti di crisi, ma anche in quelli più difficili, come la recente pandemia causata dal Coronavirus, la risposta della Ue è stata forte, dando corpo e forza a quel sogno. La Pac, varata nel 1962, è parte integrante del grande progetto europeo, rappresentando l’anello di congiunzione tra agricoltura e società, tra l’Europa e i suoi agricoltori. È una politica economica, nata per sostenere gli agricoltori, migliorare la produttività agricola, garantire ai cittadini un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili, preservare le zone ed i paesaggi rurali, promuovere l’occupazione nel comparto agroalimentare, fornire un contribuito alla lotta ai cambiamenti climatici. E tale deve rimanere. Questo è il punto fermo dal quale non dovremmo mai discostarci nella trattativa in corso sulla nuova Pac, che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2023. Per questo, nonostante le difficoltà emerse con il recente rinvio del negoziato tra le istituzioni europee, riteniamo che un accordo sia ancora possibile e auspicabile. Ma non vogliamo un accordo a tutti i costi. Perché la politica agricola dell’Unione deve continuare a sostenere quel processo economico finalizzato a fornire ai consumatori cibo in quantità adeguate, sicuro e di altissima qualità. È evidente che le imprese agricole sono di fronte ad una nuova sfida, che è quella di una maggiore sostenibilità ambientale, che significa salvaguardare i livelli di produzione riducendo la pressione sulle risorse naturali. Una sfida che sono pronte a raccogliere senza, però, nuovi e complessi adempimenti burocratici e soprattutto, con la garanzia di un’efficace tutela dei redditi di tutte le imprese, senza penalità in funzione della dimensione. Ricordando che la continuità dell’attività agricola è essenziale per la vitalità sociale ed economica delle zone rurali e delle aree interne, di cui proprio l’emergenza sanitaria ha mostrato l’importanza per uno sviluppo equilibrato dei Paesi. Anche dalla piena consapevolezza condivisa del ruolo dell’agricoltura in Europa potrà riprendere slancio il grande sogno europeo. Massimiliano Giansanti GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 3
SOMMARIO
L’EDITORIALE Il sogno europeo Massimiliano Giansanti................. 3
EMERGENZA COVID Vaccini in campo G.M. .....................................
28
Libertà floreale Simonetta Giorcelli....................
32
FOCUS ORTOFRUTTA Anticipare i tempi Edoardo Comiotto.....................
37
NOVITÀ IN CAMPO Arcobaleno commerciale Francesca Marino......................
44
SPECIALE TRATTORI In sinergia Marco Menga ...........................
46
Redditività e solidità G. M. ....................................
48
APERTURA ITALIA E EUROPA Incontro al Quirinale G. B. ...... ................................. 6 La buona informazione G. M. ..... ................................. 7 Una storia di successo Gabriella Bechi........................... 9
Direttore responsabile Gabriella Bechi Coordinatore responsabile Gaetano Menna Editrice Confagri Consult
Presidente Diana Theodoli Pallini
Relazioni diplomatiche Elisabetta Tufarelli.....................
12
Direzione, Redazione e Amministrazione Corso Vittorio Emanuele II 101, 00186 Roma Tel. +39.06.6852329 mondo.agricolo@confagricoltura.it
Nutrinform vs Nutriscore Gabriella Bechi.........................
13
PRIMO PIANO SETTORI Bat sceglie tabacco italiano Gabriella Bechi.........................
17
Love pasta Gaetano Menna.........................
20
Abbonamento annuo Italia, Euro 30,00 Conto corr. postale n. 33755000 Intestato a: Confagri Consult - Mondo Agricolo, Roma Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 1662 del 22/06/1950 ROC 34051 del 24/03/2020 Pubblicità
Rubriche Organizzazione Giro d’Italia. . . . . . . . . 50
Edagricole - New Business Media srl Piazza Galileo Galilei 6, 40123 Bologna Tel. +39 051.6575.822 Fax +39 051.6575.853 pubblicita.edagricole@newbusinessmedia.it
Enapra Catalogo Corsi. . . . . . . . . . . . . 52 Over65 In forma… e belli. . . . . . . . . . . 54
Ufficio Traffico Tel. +39 051.6575.842 impianti.edagricole@newbusinessmedia.it
Linee guida per canapa Gaetano Menna ........................
Stampa e diffusione a cura di New Business Media srl Via Eritrea 21, 20157 Milano Stampa: Faenza Group - Faenza (RA)
ATTUALITÀ CULTURA Museo Agricolo e del Vino Anna Gagliardi.........................
4 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Enapa Rosanna Potenza.. . . . . . . . . . . 56
22
Anga Vantaggi fiscali 4.0. . . . . . . . . . . . 57 Agriturismo Respiri montagna. . . . . . 60
24
Campi Rosa Turismo esponenziale.. . 64
APER T UR A I TALI A E EUROPA
Massimiliano Giansanti ricevuto dal Presidente Mattarella. Occasione per parlare dell’agricoltura dopo oltre un anno di pandemia
I
l presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulla situazione del settore primario dopo oltre un anno di pandemia, durante la quale ha mostrato la sua forza e il suo ruolo fondamentale nel fornire cibo in
quantità e qualità ai cittadini. Ma è stato anche un momento di confronto sulle prossime sfide dell’agricoltura italiana ed europea: dalla sostenibilità alla sicurezza alimentare. Temi cari al presidente Mattarella che il presidente Giansanti ha evidenziato, ricordando il ruolo della ricerca, dell’innovazione e della formazione, fondamentali per raggiungere gli obiettivi di crescita e occupazione. Ma anche per svilppare qualità. Qualità dei prodotti, qualità dei consumi, qualità dell’ambiente, anche in vista degli obiettivi delle dell’Europa e delle Nazioni Unite e dell’aumento della popolazione mondiale. Il presidente Giansanti ha rinnovato i ringraziamenti al Capo dello Stato per la grande attenzione riservata all’agricoltura, settore cardine della ripresa economica italiana ed europea, e ai possibili scenari che si prospettano per le imprese nel quadro del Next Generation Ue e della prossima riforma della politica agricola comune.
La sensibilità del Presidente Mattarella per il settore agricolo e per i grandi temi ad esso collegati, autosufficienza e sicurezza alimentare, salvaguardia dell’ambiente e del territorio, integrazione sociale e tutela delle comunità rurali, ha avuto un tangibile riscontro nel settembre dello scorso con la sua convinta e attenta partecipazione alle celebrazioni del Centenario di Confagricoltura, la più antica Organizzazione agricola, il cui principio ispiratore è sempre stato la tutela dell’impresa. Che significa efficienza e competitività, orientamento verso la crescita e le innovazioni tecnologiche, stretto collegamento con le altre parti della filiera agroalimentare, per cogliere le aspettative dei consumatori in Italia e a livello internazionale. Ma anche protezione delle risorse naturali, responsabilità sociale, tutela dei lavoratori, benessere della collettività, per contribuire al progresso civile ed economico della comunità nazionale. (G. B.) nnn
Incontro al Quirinale Centenario Confagricoltura: consegna al Presidente Mattarella della moneta celebrativa
6 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
A Barbara Carfagna e Massimo Cerofolini il “Premio Innovazione edizione speciale” per l’impegno giornalistico e divulgativo
La buona informazione
I
n epoca di fake news e di informazione approssimativa che riguarda in particolare il mondo agricolo, è giusto evidenziare invece l’impegno che viene prestato per un’informazione corretta, al passo con i tempi e con l’evoluzione del settore primario e della società tutta. A marzo scorso Confagricoltura ha assegnato il ‘Premio per l’Innovazione’ a nove imprese agricole che si sono particolarmente distinte, nel settore primario, nell’apportare novità nei processi produttivi. Occasione importante per mettere sotto i riflettori quella “rivoluzione verde” che sta investendo le campagne. Recentemente si è svolta, a Palazzo Della Valle a Roma, un’importante appendice del riconoscimento confederale: il presidente Giansanti e la giunta esecutiva hanno consegnato il ‘Premio Innovazione - edizione speciale per l’informazione’ a due giornalisti di spicco, Barba-
ra Carfagna e Massimo Cerofolini. Questa la motivazione: “Per il loro costante impegno nel garantire informazione corretta e finalizzata alla conoscenza delle innovazioni, sapendo raccontare, con professionalità e passione, le evoluzioni del mondo produttivo”. Barbara Carfagna è esperta di innovazione e digitale, ha firmato numerosi reportage da tutto il mondo su questi temi per la Rai e il suo volto è noto anche per la conduzione del Tg1. Massimo Cerofolini è autore e inviato Rai per “Codice”, su Rai1, conduttore su Radio 1 di “Eta Beta” e co-conduttore, con Carfagna, di “Codice Beta”, i podcast dedicati ai visionari dell’innovazione. È anche sceneggiatore televisivo. I due giornalisti sono dunque attivamente impegnati in un percorso, tra informazione e divulgazione, che è importante per comprendere i tempi attuali, fornendo le chiavi di lettura per capire il salto epocale che
sta avvenendo. “Vogliamo tracciare - dicono i due giornalisti - la mappa per orientarsi in un mondo dove ogni cosa è digitale, ma dove ogni speranza resta irriducibilmente umana”. In questo quadro di profondi fermenti tecnologici, il racconto di un’agricoltura che è uno dei settori in cui maggiormente si avverte il profondo cambiamento in atto, nell’ottica di produrre di più, ma con un minore impatto sull’ambiente e sulle risorse naturali. “Raccontare l’agricoltura richiede curiosità, conoscenza, mancanza di pregiudizi e voglia di approfondire temi che difficilmente fanno notizia - ha affermato il presidente Giansanti alla consegna del Premio -. Carfagna e Cerofolini hanno tutto questo e lo hanno dimostrato da tempo, mettendo in luce anche le peculiarità delle aziende agricole italiane, gli orizzonti e le prossime sfide del settore primario”. “Per questo - ha concluso - abbiamo il piacere di consegnare loro il Premio Innovazione, nella speranza che proseguano il lavoro a favore dell’agricoltura italiana, della corretta informazione e, ovviamente, dell’innovazione. Confagricoltura sostiene da sempre questi valori e, con questo premio, intende rendere omaggio a chi si impegna seriamente in tale direzione”. (G. M.) nnn GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 7
APER T UR A I TALI A E EUROPA
Il ministro Patuanelli in visita alle imprese di Confagricoltura della Marsica
di Anna Gagliardi Patuanelli, Lobene e Ginestrini
I
l 14 maggio il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli ha incontrato in Abruzzo i vertici locali di Confagricoltura e visitato alcune realtà imprenditoriali di spicco. Ad accoglierlo, insieme alle autorità, il presidente di Confagricoltura Abruzzo Fabrizio Lobene con il direttore Stefano Fabrizi, il presidente della FAI - Federazione apicoltori italiani, Raffaele Cirone ed il responsabile della Direzione Organizzativa di Confagricoltura Luca Ginestrini. Con il suo polo orticolo di 15 mila ettari, il Fucino Patuanelli e Cirone
8 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Abruzzo forte e gentile è una zona di primaria importanza per l’agricoltura italiana e, in particolare, per alcune colture: la patata IGP e la carota IGP dell’Altopiano del Fucino, ma anche per la coltivazione di finocchi, insalate, radicchio, cipolle, cavoli, sedano, legumi e una vastissima gamma di ortaggi da industria. Buona parte della produzione viene conservata, lavorata, condizionata e trasformata in loco da un centinaio di impianti agroindustriali che danno occupazione a circa 15 mila addetti. Il ministro quindi ha avuto modo di vedere il lavoro in alcuni appezzamenti dell’azienda agricola Fratelli Cambise (450 ettari, 150 addetti assunti a tempo determinato), dove si stavano effettuando le semine e i trapianti di precisione degli ortaggi. L’impresa è socio fondatore della OP Opoa Marsia e del Consorzio di Tutela della Patata del Fucino IGP; fornisce il Centro Agroalimentare di Roma ed alla grande distribuzione organizzata. Ha visto quindi la lavorazione delle carote alla Cooperativa Primavera, a San Benedetto dei Marsi, dove si trova il centro tecnologicamente avanzato in cui vengono processate e confezionate le verdure prima di essere immesse sul mercato
nazionale ed europeo. La cooperativa è leader nel settore, con 16.000 tonnellate di carote e 3.000 tonnellate di radicchio, sedano e porri lavorati. Ma l’Abruzzo è anche regione di lunga tradizione apistica. Di qui la visita all’azienda Dolce Lavanda di Pescina, pluripremiata ai principali concorsi di settore, che conta 540 alveari. A illustrare lo stato dell’arte del comparto il presidente della FAI Cirone, affiancato dalla presidente regionale della Federazione, Giancarla Galli. Gli apicoltori di montagna riescono a produrre affrontando numerose difficoltà: dalla convivenza con l’orso alle rese più modeste dovute alla rinuncia della pratica del nomadismo, ma anche l’adozione necessaria delle varie reti elettrificate di protezione e il far fronte al cambiamento climatico. Patuanelli ha quindi visitato il laboratorio di produzione dell’azienda e degustato alcuni mieli tipici della zona, con la selezione dei principali monoflora prodotti e commercializzati nel punto vendita di Dolce Lavanda, riconosciuto come “Mieloteca italiana” dall’Associazione “Città del Miele”. nnn
Una storia di successo
Incontro sulla Pac, che deve mantenere il suo ruolo economico per le aziende agricole. Interventi di Giansanti, Wojciechowski e Pesonen di Gabriella Bechi GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 9
APER T UR A I TALI A E EUROPA
“L
a Pac deve rimanere un politica economica per gli agricoltori”. Lo ha ribadito con forza il presidente di Confagricoltura e vicepresidente del Copa Massimiliano Giansanti nel corso dell’incontro “La politica agricola comune: la riforma raccontata dai protagonisti”, voluto dalla Confederazione per discutere con i rappresentanti delle Istituzioni europee e gli stakeholders che stanno ancora negoziando i testi legislativi su quali saranno le sfide e quali le opportunità per l’agricoltura europea dopo il 2023. Giansanti ha ricordato che la Pac, nata 50 anni fa per armonizzare le politiche agricole dei sei stati membri, deve continuare a svolgere questo ruolo e rimanere lo strumento per garantire reddito agli agricoltori. Per per-
La Pac deve incentivare nuove tecnologie, anche genetiche mettere loro di svolgere il compito prioritario di garantire cibo e sicurezza alimentare ad una popolazione mondiale in progressivo aumento e in vista della crescita del Pil di molti Paesi. Fondamentale per il presidente Giansanti la connessione con il Green Deal e le sue strategie, Farm to Fork e Biodiversity. “Un’eventuale integrazione - ha detto - deve essere vista all’interno di una modifica forte del trattato europeo. In Europa esistono altri fondi dedicati allo sviluppo ambientale e sociale. La Pac non può diventare una sintesi di tutto questo. Sui grandi temi della sostenibilità siamo pronti a fare la nostra parte, come abbiamo sempre fatto, e non vogliamo essere oggetto di continui attacchi in tema di emissioni, perché siamo convinti che fare agricoltura oggi non 10 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
significhi solo produrre cibo, ma anche servizi ecosistemici per i cittadini. Per questo, anche riguardo agli ecoschemi, chiediamo che venga data ai Paesi e agli agricoltori la possibilità di scegliere quale sistema adottare in base alle proprie esigenze”. La Pac che chiede il presidente Giansanti deve essere semplice e flessibile, deve favorire la competitività incentivando l’introduzione delle nuove tecnologie, anche genetiche; deve essere uno strumento di sostegno al reddito per tutte quelle imprese che operano sul mercato, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, senza penalizzare le più grandi e le più efficienti. Una politica agricola integrata con quella alimentare per venire incontro alle nuove esigenze dei consumatori e vincere le grandi sfide legate alla produzione di cibo sintetico”. Il commissario Ue all’Agricoltura Janusz Wojciechowski ha spiegato che la Pac è stata una storia di successo e che è stata efficace nel garantire la sicurezza alimentare, come ha dimostrato durante la pandemia. “Dobbiamo pensare ora al futuro della Pac per i prossimi sette anni, ma anche fino al 2040. Il nostro lavoro dipende anche dal bilancio Ue e ringrazio i colleghi e il Copa per aver lavorato per il rafforzamento del bilancio rispetto alla proposta iniziale: si tratta di 22 miliardi di euro in più. Ora stiamo discutendo con i legislatori sul modo migliore per garantire gli aiuti diretti attraverso tre ele-
menti: una clausola sul concetto di agricoltore attivo, una riduzione sui pagamenti e un meccanismo livellatore e redistributivo. C’è poi un accordo generale sull’architettura verde della Pac. Una dotazione specifica del bilancio sarà prevista per i Piani strategici, che devono essere ambiziosi e in maniera particolare quelli legati al Green Deal”. “La Pac deve essere una politica prima di tutto economica per garantire il giusto reddito agli agricoltori in modo sostenibile e dobbiamo difendere rigorosa-
mente questo principio - ha ribadito il segretario generale del Copa Cogeca Pekka Pesonen -. Non siamo contrari al Green Deal, ma gli agricoltori non devono essere penalizzati ed è importante tenere conto che solo alcuni saranno nelle condizioni di adottare gli ecoregimi. Lo stesso vale per la condizionalità sociale, che rischia di appesantire ulteriormente gli agricoltori, all’interno di un budget ridotto. Spero in un accordo che continui a fa rimanere la Pac una sto-
ria di successo per l’agricoltura europea”. “Nel 1990 il governo ha smesso di sostenere direttamente gli agricoltori con pagamenti per incoraggiare la loro autosufficienza e la loro redditività attraverso investimenti in ricerca e sviluppo - ha spiegato Joanna Grainger, ministro consigliere dell’Ambasciata australiana -. Il motore chiave dell’agricoltura in Australia è l’innovazione, per vincere le sfide sul clima e l’estrema siccità, e il nostro modello è aiutare gli agricoltori af-
finchè diventino realmente sostenibili”. “Abbiamo avuto diversi negoziati per tre anni ed è ora essenziale che si arrivi ad un accordo finale per passare al dibattito e all’attuazione nazionali - ha dichiarato Joachim Rukwied, presidente di Dbv, associazione di rappresentanza degli agricoltori tedeschi -. È essenziale che la Pac sia una politica comune europea e che quindi che abbia regole comuni per i nostri agricoltori. In Germania condividia-
mo il principio di una Pac più verde ed accogliamo con favore il Green Deal, ma c’è bisogno di una valutazione dell’impatto, così come dciamo ok agli ecoregimi, purchè non vadano contro le misure del II pilastro”. “Non dobbiamo dimenticare la base della Pac, il cui obiettivo, così come stabilito dall’articolo 39 del trattato sul funzionamento della Comunità europea, resta il reddito agricolo”. Così la presidente degli agricoltori francesi (Fnsea) Christiane Lambert. “Abbiamo bisogno di una Pac pragmatica e stabile, con una visione strategica per il futuro degli agricoltori, ma la priorità deve essere la semplificazione. Gli ecoregimi devono essere accessibili per tutti gli agricoltori, che devono poter scegliere secondo le proprie esigenze. Per quanto riguarda la condizionalità sociale, il diritto al lavoro è già previsto nell’Unione e non è dunque necessario includerla all’interno della Pac.” “Dobbiamo arrivare ad un accordo e ad un impianto che mantenga l’agricoltura al centro - ha commentato Paolo De Castro, coordinatore Gruppo S&D Comagri -. Dobbiamo raccogliere la sfida a condizione che ci sia equilibrio tra dimensione ambientale, sociale ed economica. Ecco perché il tema della reciprocità diventa importante. Gli ecoschemi devono essere costruiti con regole uguali per tutti, con una flessibilità e una modulazione che può adattarsi di Paese
in Paese. Se vogliamo aumentare gli standard, occorre mettere gli agricoltori nelle condizioni di poterlo fare. E qui entra in gioco l’innovazione.” “La questione fondamentale del dibatitto sul Farm to Fork è se riusciremo a portare l’alimentazione in Europa ad un livello nuovo, facendo capire alla popolazione quanto sia importante per la salute e il benessere.” Così Herbert Dorfmann, coordinatore del Gruppo PPE Comagri. “Abbiamo passato decenni di forte globalizzazione, ma ora siamo in una fase nuova, con un bilanciamento tra globalizzazione e patriottismo. Stiamo ripensando al locale e alla territorialità. Questo deve influenzare anche la Pac, che deve essere una politica degli agricoltori, ma anche dei consumatori. Premiando gli imprenditori veri, a prescidenre dalle dimensioni aziendali,
Premiare gli imprenditori che producono per il mercato che producono per il mercato.” Le conclusioni sono stete affidate al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli: “Sono trascorsi tre anni da quanto la Commissione Ue ha presentato le sue proposte. L’attenzione del Mipaaf è stata sempre altissima e in questa fase conclusiva lo è ancora di più. Lo stato di salute del Paese è strettamente connesso a quello dell’agricoltura e il mio primo obiettivo da ministro è quello di fornire al comparto gli strumenti necessari per garantire reddito e procedere verso la transizione ecologica promossa dal Green Deal. Abbiamo davanti a noi la grande opportunità del PNRR, che prevede numerosi interventi a favore dell’innovazione in campo agricolo, e dobbiamo assolutamente coglierla.” nnn GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 11
APER T UR A I TALI A E EUROPA
Scambio di vedute su Pac, pratiche sleali, post-Brexit con i diplomatici delle ambasciate a Roma
di Elisabetta Tufarelli
S
ummit, in Confagricoltura, con i consiglieri agricoli delle ambasciate estere in Italia riuniti nel Gruppo O.S.C.A.R. - Organismo Speciale Consiglieri Agricoli a Roma - per approfondire le problematiche di attualità agricola. Per questo gruppo, nato una trentina di anni fa dalla consuetudine di alcuni consiglieri di riunirsi una volta al mese, Confagricoltura organizza in-
contri periodici. “Uno scambio di vedute sui temi più caldi che ci interessano con i diplomatici stranieri esperti del settore agricolo in seno alle proprie ambasciate - sottolinea il vicepresidente, delegato alle materie internazionali, Giordano Emo Capodilista - è davvero utile e prezioso poiché gli obiettivi in favore dell’agricoltura possono essere raggiunti più facilmente coordinandoci anche a livello internazionale, con relazioni e scambi reciproci”. L’incontro ha costituito anche un bel segnale di ritorno alla normalità con le relazioni in presenza, sebbene alcuni consiglieri abbiano partecipato via web. Tra i temi più affrontati l’attuazione della Pac e il recepimento della direttiva sulle pratiche sleali, su cui si è concentrato il dibattito dopo gli aggiornamenti tecnici, con particolare attenzione alle posizioni di Confagricoltura. Il meeting internazionale è stato anche l’occasione per condividere informazioni sugli scambi commerciali e sul prossimo Food Systems Summit delle Nazioni Unite, del prossimo settembre, che vede Confagricoltura tra i partecipanti ai lavori.
Interessante è stato ascoltare il punto di vista post-Brexit “dall’altra parte”, illustrato dalla rappresentante dell’ambasciata britannica. All’evento ha partecipato Luciano Pezzotti, consigliere diplomatico del ministro delle Politiche agricole, insieme ai consiglieri agricoli, rappresentanti di Spagna, Australia, Regno Unito, Messico, Francia, Paesi Bassi, Canada, Israele, Svezia, Portogallo, Costa Rica, Danimarca, Argentina, Nuova Zelanda, Cile, Germania e Ungheria. Questi incontri del gruppo O.S.C.A.R, presieduto per la prima volta dal presidente spagnolo Juan Prieto Gómez (che ha sostituito Zoltán Kálmán responsabile del settore agricolo dell’ambasciata di Ungheria), sono molto importanti. “Perché - ha concluso Giordano Emo Capodilista - costituiscono un’occasione di approfondimento e di confronto, che rafforza le relazioni, favorendo scambi reciproci su temi e problemi di interesse comune per le imprese agricole”. Prossimo appuntamento dei diplomatici sarà in campagna, con visite alle aziende associate a Confagricoltura. nnn
Relazioni diplomatiche
12 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Nutrinform vs Nutriscore
“N
on accetteremo nessun compromesso al ribasso sul sistema di etichettatura Front of Pack che noi riteniamo ottimale: il Nutrinform. Ne va di mezzo il futuro dell’alimentazione. E insieme all’industria alimentare difenderemo il nostro modello basato sulla dieta mediterranea”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti aprendo il convegno “Alimentazione sana, informazione corretta: Nutrinform Battery vs Nutriscore”, organizzato il 27 maggio scorso da Agronetwork
(l’Associazione costituita da Confagricoltura, Nomisma e UniversiDibattito tà Luiss Guido Carli). Confagricoltura è lieta di contri- di Agronetwork buire alla richiesta della Commissione UE per una futura revisione sui sistemi del Reg. UE 1169/11 in ordine di etichettatura. alla semplificazione schematica della informazione nutrizionale Giansanti e Postorino: volontaria in etichetta, ma queste No a compromessi informazioni devono avere una base scientifica oggettiva e seguire linee guida dietetiche e nutrizionali condivise; devono essere di Gabriella Bechi facilmente comprensibili, positive, basate sulle porzioni e non sui 100 grammi; non discriminatorie, armonizzate a livello comunitario. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 13
APER T UR A I TALI A E EUROPA
Vanno poi avviate campagne di educazione del cittadino consumatore affinché quanto riportato sul fronte della confezione venga compreso ed i comportamenti virtuosi messi concretamente in pratica. “Niente di tutto ciò può essere rappresentato dal sistema Nutriscore - ha detto Giansanti -. Pertanto con l’industria alimentare porteremo avanti la nostra battaglia in Europa, insieme al Copa e ai Paesi che sostengono il nostro sistema a batteria, basato sul concetto di dieta, sana e bilanciata, e sulla conseguente educazione alimentare”. “Mai come in questo momento produttori e industriali devono essere uniti in questa battaglia contro sistemi di etichettatura come il Nutriscore, nell’interesse dell’intero Paese - ha rimarcato il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio -. Non esistono prodotti buoni o cattivi in asso14 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Standardizzazione alimentare deriva assolutamente da scongiurare luto; quello che conta non sono gli alimenti, ma il sistema alimentare e le diete. E le etichette non devono demonizzare, piuttosto informare ed educare. Il sistema Nutrinform ha già l’appoggio di diversi Paesi europei e il fronte dei favorevoli al Nutirscore si sta sgretolando. Dobbiamo continuare questa battaglia tenendo ben presente che non si gioca solo in Europa, ma anche a livello mondiale e che ci dovrà vedere in prima linea già a luglio, in occasione del pre Food Summit, che si svolgerà a Roma”. Appoggio garantito dal Paramento europeo, come ha assicurato Alessandra Moretti, della Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare: “Oc-
corre tenere in considerazione le abitudini dei consumatori partendo dalle informazioni e dalle scuole per educare ad uno stile di vita sano basato sulla qualità del cibo. Per questo motivo ritengo assolutamente sbagliati i sistemi a semaforo e il Nutriscore, che decretano se un cibo è buono o cattivo senza tener conto di tanti elementi essenziali. È vero che il sistema a batteria è più complesso, ma dobbiamo avere fiducia nei consumatori”. Sostegno anche dal governo italiano, rappresentato dal sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio: “La posizione che stiamo tenendo come Paese è quella a tutela del consumatore e siamo convinti che il Nutriscore e l’etichettatura a semaforo siano le soluzioni meno scientifiche e informative: lo dicono tanti nutrizionisti ed esperti del settore. I governi che si sono susseguiti e che andranno avanti
fino al 2022 porteranno questa idea in Europa”. “La discussione, anche fuori dalla Ue è aperta - ha detto il vice direttore generale della FAO Maurizio Martina - e il nostro compito è riaffermare la centralità del concetto e della cultura di dieta, difendendo la tipicità dell’agroalimentare italiano, fatto di tradizione, ma aperto anche all’innovazione.” Nel corso dell’incontro sono state presentate due interessanti
g
Centralità della cultura del cibo, difendendo la tipicità agroalimentare ricerche: uno studio della Luiss sull’etichettatura nei Paesi Ue, da parte dei docenti Marco Francesco Mazzù e Simona Romani e un’indagine sull’etichettatura in Italia illustrata dal presidente di Format Research Pierluigi Ascani. Quindi l’intervento di Luca Pirretta, gastroeneterologo e nutrizionista, docente del Campus Bio-medico di Roma, e di Floriana Camarristi, segretario generale del Safe Food Advocacy Europe. Le conclusioni sono state affidate al direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino, che ha invitato a continuare il dibattito e il confronto su questo tema, con la consapevolezza che sempre di più l’alimentazione sarà connessa al concetto di salute e alle cultura delle diete. E che non ha senso contrapporre i prodotti alle abitudini alimentari, che dovranno in futuro coniugare scienza e tradizione. “I sistemi di etichettatura come il Nutriscore - ha concluso - vanno nella direzione assolutamente opposta: verso la standardizzazione del concetto di alimentazione. Una deriva che dobbiamo assolutamente scongiurare nell’interesse dei produttori, ma soprattutto dei consumatori”. nnn
FORMAT RESEARCH
I consumatori italiani privilegiano la qualità nella scelta di acquisto dei prodotti alimentari (90%), mentre le informazioni nutrizionali sull’etichetta sono ritenute utili dall’ 81% per quanto concerne i prodotti confezionati e dal 75% circa per quelli freschi da banco. In entrambi i casi l’attenzione alle etichette è più accentuata nelle donne, nei giovani e in coloro che risiedono nelle grandi aree metropolitane. Seguono il prezzo (80%), la marca (70%), il packaging (50%). È quanto emerge dall’indagine realizzata da “Format Research” per Agronetwork. La ricerca si è poi focalizzata sulla conoscenza dei sistemi Front of Pack. A livello di ricordo del nome il sistema Nutrinform battery è risultato conosciuto dal 34% degli intervistati; quello a semaforo con tre colori dal 27% e il Nutriscore a cinque colori e cinque lettere dal 17,6%. Sono poi state mostrate ai consumatori le immagini dei tre sistemi ed è stato chiesto loro di indicare quelli che conoscevano: il sistema attuale è stato riconosciuto dal 92,7%, il Nutrinform battery dal 60,2%, il sistema a semaforo dal 41,6%, mentre il Nutriscore è stato riconosciuto solo dal 27,2% degli intervistati. Secondo il 40,9% dei consumatori il Nutrinform battery è il sistema Front of Pack più efficace nell’aiutarli a seguire un regime alimentare sano e bilanciato. Il 75,5% dei consumatori è d’accordo con l’idea che per essere in salute sia necessario avere una dieta varia e completa, senza eliminare completamente dalla propria tavola gli alimenti con alti contenuti di grassi, sodio o zuccheri, ma dosandoli in modo bilanciato con gli altri alimenti. Il 24,5% dei consumatori ritiene al contrario che per essere in salute bisognerebbe assumere solo alimenti ‘salutari’ (cioè con tante fibre e bassi contenuti di grassi, zuccheri etc.) eliminando quelli che contengono alti contenuti di grassi, sodio o zuccheri. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 15
APER T UR A I TALI A E EUROPA
Dal campo al vassoio
I
l Food Industry Summit evento digitale del ‘Sole 24 Ore’ - è stato l’occasione per fare il punto sui nuovi scenari dell’agroalimentare. Si è partiti dal trilogo sul futuro della Pac. “Stiamo uscendo da un periodo trentennale di globalizzazione molto spinta - ha dichiarato l’europarlamentare Herbert Dorfmann -. Vedo oggi un ritorno non dico al nazionalismo ma, per certi versi, al patriottismo nutrizionale. Il consumatore si interroga sui prodotti importati e si chiede se non sia meglio acquistare quelli del suo Paese. Le cose stanno cambiando e si sta andando verso un equilibrio più giusto. La riforma della Pac si deve inserire in questo contesto”. Innovazione e sostenibilità possono essere il motore per la ripartenza post pandemica, come ha evidenziato il direttore di Fondazione Qualivita Mario Rosati: “In Italia abbiamo la base forte delle filiere dei prodotti a denominazione di origine, che hanno il vantaggio di essere già pronte al rinnovamento, che
16 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
sono strutturate per fare sistema; ad esempio, nei disciplinari produttivi abbiamo grandi possibilità di introdurre elementi di sostenibilità”. In quest’ottica poi l’attenzione ai giovani, che vanno educati a consumi sostenibili. “La sostenibilità riguarda tutti, del campo agricolo al vassoio dal fast food - ha detto l’AD di McDonald’s Mario Federico -. Rappresentiamo l’ultimo anello della catena dell’agroalimentare (quello del face to face) che si interfaccia proprio con molti giovani. Siamo consapevoli di avere un ruolo di grande responsabilità”. Focus quindi sul settore del vino e sul tema della dealcolazione. “Si tratta - ha ricordato il presidente di Unione Italiana Vini Ernesto Abbona - di una pratica enologica già normata in Europa nel 2018 (fino al 20% del grado) e utilizzata, invece, da Germania e Spagna per la produzione di vini totalmente dealcolati. Prodotti che aprono un’opportunità di mercato nuova, che vogliamo ancorare al mondo del vino e non lasciarli in pasto alle multinazionali del
Al Food Industry Summit di Sole 24 Ore riflessione a tutto tondo su agroalimentare di Gaetano Menna
beverage”. Reale Mutua e Confagricoltura hanno presentato l’iniziativa ‘AGRIcoltura100’, promossa in partnership. “Con Confagricoltura - ha spiegato il vicedirettore generale di Reale Mutua Andrea Bertalot - stiamo monitorando ed incentivando un nuovo modello agricolo attento alla sostenibilità in tutte le sue componenti”. Dall’indagine demoscopica e dall’analisi - affidati a Innovation Team (società di ricerca del Gruppo Cerved) - su un campione di 1.850 imprese agricole di tutti i comparti produttivi e di tutte le regioni d’Italia, è emerso che, nell’insieme, il 48,1% delle aziende (praticamente una su due) ha già un livello di sostenibilità alto o medio-alto. “In quest’ottica - ha osservato il componente della giunta esecutiva di Confagricoltura Luca Brondelli - è fondamentale la ricerca, l’innovazione e la formazione. L’agricoltura 4.0 permette di realizzare interventi agronomici mirati e quindi, ad esempio, di risparmiare nell’uso di prodotti chimici e di attuare lavorazioni di precisione, con incrementi delle rese, risparmio di costi, ma anche e soprattutto indubbi benefici per l’ambiente”. nnn
PRIMO PIANO SET TORI
Per il 2021 acquistate 7.000 tonnellate assicurando sostegno economico a oltre 10mila lavoratori di Gabriella Bechi
Bat sceglie tabacco italiano GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 17
S
i rinnova anche per il 2021 l’impegno di British American Tobacco (BAT) per l’agricoltura italiana: 7.000 tonnellate di tabacco di qualità saranno acquistate da Veneto, Umbria Campania e Puglia per un investimento totale di 20 milioni di euro. L’annuncio è arrivato nel corso dell’evento “Acquisto di tabacco e filiera sostenibile: l’impegno di BAT per il settore tabacchicolo italiano”, organizzato da BAT e ITALTAB in collaborazione con Confagricoltura e CIA-Agricoltori Italiani, il 13 maggio, alla presenza del sottosegretario per le Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, che ha la delega per il settore. A fornire le 7.000 tonnellate di tabacco sarà, ancora una volta, l’Organizzazione di Produttori di Tabacco ITALTAB, che riunisce in tutto il Paese oltre 400 aziende, per una superficie complessiva di circa 3.000 ettari, e che coinvolge nel processo produttivo oltre 10.000 lavoratori. Quello tra BAT e la tabacchicoltura italiana è un rapporto consolidato: negli ultimi dieci anni la multinazionale ha investito oltre 200 milioni di euro nella tabacchicoltura e contribuisce all’Erario con oltre 3 miliardi di euro di accise all’anno. Un impegno 18 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
importante verso il nostro Paese, che si traduce nella volontà di continuare a contribuire al primato dell’Italia nella produzione di tabacco nell’Unione europea (con una quota pari a circa il 30% e volumi complessivi intorno a 50.000 tonnellate l’anno). “Con questo importante investimento, che avrà un impatto positivo sulle aziende e sugli agricoltori di tutto il territorio nazionale, vogliamo testimoniare ancora una volta, e ancor più oggi in questo difficile momento storico, che crediamo nell’Italia e nella sua filiera tabacchicola - ha dichiarato Roberta Palazzetti, presidente e amministratore delegato di BAT Italia e area director sud Europa -. Questo impegno è in linea con il nostro progetto “A Better Tomorrow”: contribuire ad un futuro migliore per i consumatori e le comunità in cui operiamo, da costruire anche attraverso un’agricoltura più sostenibile, basata su occupazione di qualità, tutela dell’ambiente e innovazione. In quest’ottica prossimamente metteremo in cantiere anche attività
Passerini, Giansanti, Centinaio, Palazzetti, Gallinella ed Argo
sperimentali orientate all’innovazione tecnologica, da realizzare insieme agli stakeholder del settore, con l’obiettivo di rendere la filiera tabacchicola sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale. In questo percorso un ruolo fondamentale lo hanno le istituzioni, a cui chiediamo una maggiore attenzione rispetto al tema dell’equità e dell’omogeneità fiscale tra le diverse categorie di prodotti del tabacco.” “Da quando i regolamenti comunitari hanno cessato di intervenire, la filiera è stata in grado di dare tracciabilità e garanzia alle aziende che acquistano in Italia. Essendo altamente specializzate, hanno rispettato molto bene i disciplinari interni, creando un prodotto di eccellenza. Quindi bene le nuove iniziative di BAT su sostenibilità e tecnologia, oltre che sulla diversità - ha commentato Vincenzo Argo, presidente ITALTAB -. Vogliamo sempre più orientarci su digitalizzazione e attività sperimentali. Cercare di Giansanti: «Tabacco importante capire come intervenire su conper aree interne, dove cimazione azotata, ad esempio, mancano alternative» poi sulla riduzione dell’impiego dell’acqua e degli sprechi. Siamo
una filiera molto organizzata, ma alcune criticità continuano a non essere risolte e speriamo che la politica possa istituire un percorso di programmazione di lungo periodo in modo da consentire alle aziende di fare investimenti.” “Tutta la filiera del tabacco italiano accoglie con favore questo impegno - ha aggiunto Domenico Cardinali, presidente APTIAssociazione Professionale Trasformatori Tabacchi Italiani -. Il tabacco italiano nel suo insieme non si è arreso, nonostante la dieta importante imposta dalla Ue. Ha scommesso sull'innovazione, sulla sostenibilità ambientale, sociale, di governance ed economica. Le associazioni di produttori erano venti, oggi sono nove e, di queste, tre rappresentano il 90 per cento della produzione italiana. Siamo riusciti a razionalizzazione ed efficientare i processi produttivi attraverso l’innovazione: dal 2.0 stiamo marciando rapidamente verso il 4.0.” Soddisfazione per l’impegno e la volontà di BAT di continuare ad investire in Italia è stata espressa anche dalle Organizzazioni degli agricoltori. “Si tratta di un’opportunità per le imprese tabacchicole per mantenere la produzione e l’occupazione - ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura -. Il tabacco in Italia è coltivato da circa 2.500 aziende che impiegano 50.000 addetti, su una superficie di oltre 14.000 ettari in quattro aree geografiche. È un settore importante per l’economia delle aree interne, dove non esistono alternative pro-
Centinaio: «Fondamentale garantire programmazione ai produttori di tabacco» duttive, ma che oggi rappresenta anche un esempio di tecnologica tra le più avanzate, per quanto riguarda il risparmio idrico, l’abbattimento della CO2, l’utilizzo di plastiche biodegradabili. È un eccellenza del nostro Paese in Europa, che va sostenuta e rilanciata attraverso scelte politiche adeguate, interventi fiscali più snelli ed equilibrati per salvaguardare tutta la trasformazione tabacchicola e consentire nuovi investimenti.” Per Dino Scanavino, presidente di CIA-Agricoltori Italiani, “la conferma degli investimenti di BAT e il suo impegno per un’agricoltura più sostenibile rappresentano una risposta importante in un momento di grande difficoltà socio-economica per il Paese. La tabacchicoltura italiana vanta un elevato livello di specializzazione, contribuisce allo sviluppo economico locale e registra una percentuale di occupazione femminile molto superiore alla media nazionale. Un settore che è in grande trasformazione e che dunque necessita di un percorso di transizione basato su scelte oculate in merito alla fiscalità dei prodotti e investimenti pubblici e privati su temi come la transizione ecologica e digitale”.
Quindi gli interventi degli assessori all’Agricoltura della Regione Veneto, Federico Caner, e della Regione Campania, Nicola Caputo. All’incontro è intervenuto anche il presidente della commissione Agricoltura della Camera Filippo Gallinella: “Siamo pronti a fare la nostra parte per una strategia del settore. Insieme potremo disegnare e pensare a contratti pluriennali per stabilizzare gli acquisti. Far conoscere l’impegno sulla sostenibilità è un bel segnale da parte di una filiera importante come quella del tabacco, fatta di occupazione, tecnologia e innovazione. Ma che è anche modello per quanto riguarda la cooperazione e che può essere un esempio per altri settori”. Le conclusioni sono spettate al sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio: “Dare serenità economica ai produttori agricoli è una delle priorità del Mipaaf. L’accordo che viene presentato oggi è fondamentale per garantire programmazione ai coltivatori di tabacco, soprattutto in un momento come questo. Il ministero è stato e sarà vicino al settore con tutti gli strumenti politico-istituzionali a sua disposizione, per portare avanti contratti di filiera e di aggregazione che possano mettere in sicurezza i comparti produttivi del nostro Paese. Tutto questo si traduce in investimenti sul territorio e in sviluppo del settore, che viene così messo nelle condizioni di diventare sempre più sostenibile, innovativo e al passo con i tempi”. nnn
GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 19
PRIMO PIANO SET TORI
Durum Days 2021 sui nuovi trend della filiera del piatto principe nazionale di Gaetano Menna
N
el 2020 la filiera italiana grano duro-pasta ha prodotto l’11% di pasta in più rispetto al 2019, nonostante il prolungato blocco del settore Ho.Re.Ca, con picchi di crescita superiori al 40% in alcuni periodi dell’anno. Lo ha posto in evidenza lo studio elaborato dall’istituto di ricerca Areté - società di ricerca e consulenza specializzata nell’agrifood - presentato nel corso del “Durum Days 2021”. L’evento ogni anno chiama a confronto tutti gli attori della filiera per fare il punto sulle previsioni della campagna e quest’anno si è svolto in via telematica con la partecipazione di Confagricoltura, Alleanza Cooperative Agroalimentari, Cia-Agricoltori italiani, Copagri, nership tecnica di Areté, la colAssosementi, Compag, Italmopa laborazione del Crea e la partee Unione Italiana Food, la part- cipazione in veste di sponsor di Syngenta-PSB. Per la pasta nel 2021 è atteso un GRANO DURO: PRINCIPALI PRODUTTORI (anno 2019, migliaia di tonnellate) ritorno ai livelli pre-pandemia, con una produzione dell’1% superiore a quella del 2019. Anche la domanda si va infatti normalizzando: nel primo trimestre 2021 i consumi di pasta hanno registrato un -15,1% rispetto all’analogo periodo del 2020. La stima per il 2021 è di un -3,4% rispetto al 2020, che porterà i livelli di consumo a quelli registrati nel 2019 (si stima un +1%). Rispetto FONDAZIONE EDISON - CONFAGRICOLTURA alle scelte di acquisto dei conSU DATI EUROSTAT 20 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Love pasta sumatori, prosegue l’attenzione verso prodotti di qualità e per la pasta 100% made in Italy, un trend che sta determinando una crescita della quota di mercato dei piccoli brand di nicchia. Per quanto riguarda il mercato, nel 2021 la produzione di grano duro è stimata in crescita, sia a livello nazionale (+9%), sia a livello mondiale (+6%), anche in virtù dell’aumento delle superfici delle aree seminate (+4%). Si inverte anche il trend delle scorte finali (+10%), dopo ben tre campagne in cui risultavano in calo. L’aumento della disponibilità di prodotto e la crescita
Garantire reciprocità di regole trasparenti in tutte le fasi produttive sto senso l’adozione di contratti di filiera sempre più chiari e trasparenti è forse il principale strumento che può rendere più remunerativa la coltivazione del grano duro. Valorizzare le produzioni significa non solo assicurare rigidi parametri di qualità tecnologica e sanitaria della granella, ma anche garantire reciprocità di regole chiare e trasparenti in tutte le fasi della contrattazione, nell’ottica di una strategia di mutuo vantaggio con tutti gli altri anelli della filiera, in primis la trasformazione primaria e secondaria”. nnn Filippo Schiavone
delle scorte portano a un graduale contenimento dei prezzi, che risultano in calo. Se i prezzi del grano duro avevano infatti raggiunto picchi superiori ai 300 euro a tonnellate nel 2020, sono poi calati gradualmente nel 2021 per tornare sugli stessi livelli del maggio 2019 (290 euro/ton). Dunque, dopo le forti turbolenze generate soprattutto dalla prima ondata della pandemia, la filiera del grano duro e della pasta sembra tornare ai livelli pre-Covid, con una produzione e un trend di consumi che risultano in linea con quelli del 2019. Anche il mercato è in via di nor-
malizzazione, con un sostanziale allentamento della pressione sui prezzi che aveva caratterizzato le ultime due campagne. “Se la strategia economica del sistema paese è quella di aumentare le superfici e le produzioni di eccellenze agricole come il grano duro italiano (nell’ottica di ridurre la dipendenza dalle importazioni estere), quella degli imprenditori agricoli è di garantire un’adeguata sostenibilità economica e competitività delle imprese sui mercati di riferimento - ha detto Fillippo Schiavone, componente della Giunta esecutiva di Confagricoltura -. In queGIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 21
PRIMO PIANO SET TORI
Pubblicazione interdisciplinare di Agrinsieme e Federcanapa per supportare i produttori di Gaetano Menna
Linee guida per canapa
N
el corso di un webinar, Agrinsieme e Federcanapa hanno presentato le “Linee guida” per la produzione e la trasformazione della pianta di canapa per estrazione, prodotta secondo i requisiti della normativa comunitaria e della L. n. 242/2016, al fine di ottenere i prodotti previsti dalle disposizioni di legge ed in particolare: “semilavorati, quali fibra, canapulo, polveri, cippato, oli o carburanti, per forniture alle industrie e alle attività artigianali di diversi settori”. Quello realizzato da Confagricoltura, Cia-Agricoltori, Copagri ed Alleanza delle Cooperative con Federcanapa vuole essere un contributo alla promozione di filiere territoriali della canapa, in quanto coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, al miglioramento dei suoli e all’incremento del reddito agricolo. Il documento - frutto del lavoro di un gruppo interdisciplinare di esperti universitari, legali, agricoltori e trasformatori della canapa da estrazione - ha l’obiettivo di supportare gli operatori della filiera sia sul piano normativo, sia su quello tecnico-agronomico. Da evidenziare i contributi dell’avv. Giacomo Bulleri per la linea interpretativa normativa, di Enecta per la fase di coltivazione, di Air Liquide per le appli-
22 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
cazioni che prevedono l’uso di gas (azoto, argon, ossigeno, diossido di carbonio e loro miscele). È un work in progress che potrà ricevere ogni anno utili aggiornamenti dalla ricerca scientifica e dall’esperienza degli agricoltori. Le Linee guida sono dedicate alla canapa delle varietà a basso THC (entro lo 0.2%) coltivate nel rispetto dei requisiti della normativa comunitaria e della L. n. 242/2016, destinate alla produzione di semilavorati, quali estratti a base di CBD, terpeni, flavonoidi e altri cannabinoidi non stupefacenti. Il documento è ancor più importante se si tiene conto che viene diffuso in un momento in cui il quadro legislativo ed amministra-
tivo è ancora poco chiaro e non è stato definito un confine netto tra infiorescenze di canapa a uso industriale ed infiorescenze di canapa a uso terapeutico o stupefacente. Fortunatamente a livello europeo - è stato sottolineato negli interventi - le restrizioni verso l’estrazione di CBD e di altri princìpi attivi presenti nel fiore di canapa industriale, si stanno allentando, soprattutto dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del novembre scorso che ha dichiarato testualmente che il CBD non è una droga e che ha imposto al governo francese il dissequestro di una partita di sigarette elettroniche al CBD, commercializzate in Francia e legal-
ti, trovano un crescente interesse non solo nel settore farmaceutico, il principale, ma anche nella cosmesi, nell’alimentare, nel pet food e nei succedanei del tabacco. Tra le novità anche il fatto che la Francia - che rappresenta il 37% della coltivazione di canapa industriale in Europa - stia discutendo su una specifica norma sull’infiorescenza per estrazione. E ad illustrare le novità sono intervenuti rappresentanti del mondo della canapa transalpina. Con le Linee guida si è proprio
mente prodotte in un altro Stato europeo. “Dopo questa presentazione - hanno ribadito Agrinsieme e Federcanapa - incalzeremo il Parlamento nazionale perché definisca, una volta per tutte, quelle regole che consentano, anche agli operatori italiani, di confrontarsi ad armi pari sul mercato internazionale”. Per quanto riguarda l’analisi del settore è stato rimarcato che cresce il numero delle aziende del settore della canapa industriale ed in particolare di quelle legate alla filiera dell’estrazione. Il mercato mondiale dell’olio di CBD aumenta ogni anno di oltre il 30% (1,2 miliardi di dollari nel 2019) e un’accelerazione ancora più forte è prevista nei prossimi 5 anni per il mercato europeo degli estratti di canapa; questi prodotti, infat-
voluto fare chiarezza. “A fronte della crescita e delle nuove opportunità che si profilano - hanno osservato i due organismi - le imprese italiane rischiano di non poter garantire la produzione richiesta dai mercati europei ed internazionali a causa di interpretazioni restrittive da parte delle Amministrazioni competenti, a partire dai ministeri delle Politiche agricole e della Salute e per la mancanza di una visione strategica a livello politico che sappia far emergere fino in fondo le potenzialità della canapa industriale”. nnn
Obiettivo chiarezza, superando interpretazioni restrittive della materia
GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 23
AT T U A L I TÀ C U LT U R A
Riscoprire le radici dell’enologia. In Franciacorta i Ricci Curbastro hanno dato vita ad iniziativa culturale di elevato spessore
Museo Agrico e del Vino
di Anna Gagliardi
R
ipartire dai territori, dalle nostre radici. Dopo un anno e più di pandemia, il richiamo dei borghi e della natura si è rafforzato facendo riscoprire luoghi meno noti alle masse e rinvigorendo l’orgoglio di appartenenza a quell’Italia che non ha rivali per patrimonio artistico e biodiversità. Le realtà imprenditoriali che hanno saputo investire in cultura come leva di sviluppo, anche quando pochi ci credevano, oggi possono mettere a frutto quei valori già qualificanti per l’azienda e fornire occasioni di turismo ‘intelligente’ a un pubblico più attento e selettivo. Così è per alcune imprese agricole che vantano secoli di attività e produzioni di alto livello, tanto da diventare emblema delle zone in cui operano. Sovente sono le stesse che hanno contribuito a scrivere anche la storia di Confagricoltura. Ricci Curbastro è una famiglia che di storie ne ha firmate tante, ben oltre il mondo agricolo, dove solamente in ambito vitivinicolo vanta diciotto generazioni. È una
24 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
delle aziende simbolo della Franciacorta, anche se le nobili origini risalgono al tredicesimo secolo in quel di Lugo di Romagna, dove i Ricci Curbastro arrivarono dopo essere stati cacciati da Firenze, durante le guerre tra Guelfi e Ghibellini. Nel Ravennate, a Rontana di Brisighella, il ventinovenne Gualberto Jr. ha da poco ripreso il timone dell’azienda del nonno, attuando opere agronomiche per nuovi impianti di vigneti. Elmetto tedesco trasformato in imbuto
Nasce dal collezionismo di Gualberto Ricci Curbastro persona di profonda cultura
lo
da sin. Gualberto jr, Riccardo e Filippo Ricci Curbastro
In Franciacorta, a Capriolo, i Ricci Curbastro sono stati tra gli undici fondatori della celebre denominazione d’origine. Oggi la cantina produce duecentomila bottiglie
che esporta per il 36%. Anima dell’azienda (con l’agriturismo) è Riccardo Ricci Curbastro, personalità di spicco nel panorama nazionale vitivinicolo, grazie al
costante impegno profuso per la valorizzazione del settore primario italiano, delle sue migliori produzioni enologiche e della multifunzionalità delle imprese agricole. È su questa scia che si inserisce l’ultimo traguardo: l’ingresso del ‘Museo Agricolo e del Vino’ dell’azienda di Capriolo in Museimpresa, l’associazione che riunisce oltre cento musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane, nata venti anni fa per iniziativa di Assolombarda e Confindustria, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le realtà “che scelgono di privilegiare la cultura nelle proprie strategie di comunicazione e concepiscono l’investimento culturale come un moderno strumento di sviluppo economico e come valore qualificante per l’azienda”. Vi fanno parte i brand più blasonati della storia del Made in Italy, anche agroalimentare. Il Museo Ricci Curbastro è frutto del collezionismo di Gualberto (il padre di Riccardo), figura di profonda cultura e poliedrici interessi, che decise di raccogliere oggetti della vita di campagna e aprire, nel 1986, il primo blocco del Museo per renderlo fruibile a un pubblico variegato: non solo enoturisti, ma anche scolaresche e visitatori stranieri. Oggi la struttura accoglie circa seimila persone all’anno e sarà presto ampliata e rivista nell’allestimento grazie al coinvolgimento del professor Massimo Negri, uno dei più noti esperti internazionali di innovazione museale. È suddivisa in diverse aree tematiche: vitivinicoltura ed enologia, lavori domestici e filatura, lavoro con gli animali e veterinaGIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 25
AT T U A L I TÀ C U LT U R A
Associato a Museimpresa che riunisce oltre cento musei e archivi di imprese ria; quindi la cantina dove si affina lo spumante e la grande sala conferenze e degustazione affacciata sul parco secolare, in cui sono custoditi nelle vetrine vari oggetti. Tra i più curiosi spiccano quelli di recupero post bellico: elmetti diventati imbuti, bossoli d’artiglieria trasformati in boccali, baionette rinate come coltelli da cucina. All’esterno gli attrezzi di campagna di dimensioni più importanti, alcuni pezzi unici. Meritano la menzione un torchio orizzontale del 1893, che probabilmente non ebbe la meritata fortuna per il diffondersi della fillossera in Europa, ma che rappresenta per quei tempi una novità assoluta, geniale per l’impostazione con la gabbia in legno per la pressatura delle uve in orizzontale, come le attuali presse di acciaio in uso in Franciacorta, contrariamente alla classica tipologia
Torchio orizzontale Zanelli (1893)
26 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
del torchio con cestello verticale; un carro agricolo romagnolo del 1923 dipinto a mano, come vuole la tradizione locale, raffigurante Sant’Antonio Abate sul medaglione dello scanno anteriore, la Beata Vergine su quello posteriore e San Giorgio a cavallo che uccide il drago con la lancia sotto lo scanno posteriore; un torchio modello Mabille, ideato dai francesi, senza ingranaggi, su un basamento di pietra arenaria di Sarnico proveniente dalla cava del Vanzago in Capriolo; e ancora un torchio a vite in legno del Tirolo risalente al diciottesimo secolo.
Ogni elemento è illustrato su appositi cartelli in italiano e in inglese con il QR Code che rimanda al sito aziendale per ulteriori informazioni. Altri attrezzi non esposti sono in cerca di nuovi spazi già programmati, con l’allestimento che prevede l’apertura di due nuove aree. Il tutto è affiancato da una preziosa biblioteca di quattromila volumi su temi agricoli e storici e un archivio di documenti, lettere e quaderni di campagna. “Una prima parte è già stata riordinata, ma il lavoro continua con la creazione di un catalogo curato in modo scientifico”, spiega Riccardo Ricci Curbastro, che ha condiviso il nuovo impegno con i figli Gualberto e Filippo (Daniele è l’unico non coinvolto direttamente in azienda, occupandosi di mercati immobiliari) durante il lockdown per la pandemia. Tra le opere di particolare rilievo della biblioteca figurano i volumi di agricoltura ed enologia del conte Vincenzo Dandolo e quelli del celebre agronomo del Cinquecento, Agostino Gallo. Altrettanto degni di nota sono i documenti sulla fillossera, da fine Ottocento fino ai primi anni del Novecento. Il percorso non può che terminare con la degustazione dei vini: un ampio ventaglio sul metodo classico più famoso d’Italia, passando attraverso annate ed etichette che coronano il percorso di un impegno plurigenerazionale a cui il Paese deve essere grato. nnn
Al maso Plattner di Robert Gramm la collezione antica e moderna di attrezzi dell’apicoltura altotesina
Storia apicola
di Francesca Baccino
I
n esposizione spazzole, nutritori, affumicatori, coltelli e forchette per disopercolare i favi o attrezzi per l’allevamento delle regine. A Costalovara (Bz), nell’antica stalla del maso Plattner (facilmente raggiungibile con una cabinovia che parte da Bolzano e poi con il trenino del Renon), si trova il Museo delle Api “Plattner Bienenhof”, una collezione storica e moderna di attrezzature dell’apicoltura altoatesina. È ospitata in un antico maso che Robert Gramm, esperto conoscitore del settore aveva individuato come location ideale e poi restaurato per riportarlo allo stato originale. “Negli anni Ottanta del secolo scorso - ci spiega Gramm - abbiamo iniziato a confezionare miele appassionandoci all’apicoltura e acquisendo competenze nel settore. Nel tempo siamo diventati poi anche collezionisti di antichi attrezzi tipici dell’apicoltura dell’Alto Adige e abbiamo deciso di esporli acquistando il maso Plattner e il terreno della collina circostante. Gli agricoltori proprietari lo hanno ceduto a condizione di non snaturarne l’aspetto rurale e mantenere inalterata la zona. Nel giugno 1991, dopo quattro anni di lavori, abbiamo aperto il Museo delle Api”.
Nel museo sono esposti esempi d’arnia di tipo tedesco, con estrazione del favo dal retro, e di tipo americano, con l’estrazione dall’alto. Nell’Alto Adige divenne molto diffusa l’antica arnia “Muchstock” con accesso dal retro inventata dal sacerdote P. Romedius Girtler, monaco presso il convento dell’Ordine Teutonico di Lana e autore di un libro sull’apicoltura che portava il suo nome, “Bienenmuch”. “Ogni valle dell’Alto Adige aveva - sottolinea Gramm - la sua tradizione e i suoi attrezzi, che venivano realizzati a partire da oggetti comuni, come uno spago o una catena di bicicletta”. Interessante scoprire che per offrire alle api un’abitazione più confortevole venivano nel passato usati dei cesti, protetti da una semplice copertura in legno. Soltanto nel diciannovesimo secolo si inventarono gli alveari con favi mobili usati tutt’oggi. Oltre alla visita al maso è possibile conoscere la storia dell’apicoltura e le tecniche di allevamento antiche e moderne, compresa la realizzazione dei vari prodotti delle api. Ai visitatori viene offer-
ta la possibilità di seguire anche un percorso didattico all’esterno, che racconta tutta la vita delle api all’interno dell’alveare. “Intorno al maso abbiamo realizzato - aggiunge Gramm - un percorso a tappe che si focalizza su ogni aspetto dell’ape, soddisfacendo tante curiosità sul mondo dell’apicoltura”. È possibile, ad esempio, cercare all’interno di un vero alveare l’ape regina, che è sempre marcata con un puntino colorato sulla schiena che ne indica l'anno di nascita. L’affluenza di appassionati del settore è piuttosto alta e ogni anno il Museo delle Api viene visitato - come fa notare sempre Gramm - da 15mila persone, soprattutto da famiglie e studenti, nel periodo di apertura, da Pasqua fino alla fine di ottobre. Nel maso Plattnerhof - oltre alla stalla, che ospita la collezione di antiche arnie, smielatori e presse per il miele - si trova anche l’abitazione storica di quattro stanze, che è stata conservata perfettamente e che contiene ancora oggi gli arredi tradizionali dell’epoca. nnn GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 27
EMERGENZ A
Vaccini in campo 28 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Confagri Salerno ha aperto a Battipaglia il primo hub per lavoratori agricoli
A
utorizzato dall’Asl di Salerno e dalla Regione Campania, il 19 maggio è stato aperto a Battipaglia (Salerno) il primo hub vaccinale d’Italia anti-Covid per i lavoratori delle imprese agricole, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia. Un’iniziativa di Confagricoltura Salerno, che si è attivamente impegnata per frenare il contagio nelle campagne. Il centro vaccinale - inaugurato alla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca - è localizzato nella ex Fabbrica dei Sapori. Si tratta di un’iniziativa totalmente volontaria e gratuità di Confagricoltura Salerno, in collaborazione con l’azienda Rago, che ha ha messo a disposizione gratuitamente i locali che ospitano il nuovo centro vaccinale. Il governatore De Luca, all’inaugurazione, si è intrattenuto con i giornalisti presenti e si è
g
Vincenzo De Luca e Rosario Rago
complimentato per la “brillante intuizione del centro vaccinale” con i vertici dell’Organizzazione agricola. Erano presenti tra gli altri: il componente della giunta esecutiva della Confederazione Rosario Rago, in veste anche di padrone di casa, il presidente di Confagricoltura Salerno Antonio Costantino, il presidente di Confagricoltura Campania Fabrizio Marzano. Tra le autorità, anche la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese. “Prosegue parallelamente alla vaccinazione per fasce d’età, la nostra campagna di immunizzazione per le categorie produttive - ha detto in tale occasione Vincenzo De Luca -. Quello agricolo è un settore particolarmente importante, che interessa tanti addetti del territorio, con una percentuale altissima di lavoratori stagionali ed extracomunitari tra la Piana del Sele e l’Agro Casertano, quindi l’avvio della campagna di vaccinazione serve a un comparto decisivo delle nostre forze produttive. Voglia-
mo far ripartire l’economia e le attività produttive in sicurezza”. “Come Confagricoltura Salerno - ha detto il suo presidente Antonio Costantino - con questa importante operazione di volontariato abbiamo inteso dare un segno tangibile della volontà di ripresa delle aziende agricole della Piana del Sele, nel solco della necessaria sicurezza nei luoghi di lavoro; le imprese in agricoltura, come è a tutti noto, non si sono mai fermate. Un ringraziamento va espresso al Gruppo Rago per la fattiva e generosa collaborazione”. (G. M.) nnn
COME CONTATTARE IL CENTRO VACCINALE
Le imprese agricole, che vogliono far vaccinare i propri dipendenti, possono prenotare telefonando o inviando un messaggio WhatsApp al numero 3451196368 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail salerno@confagricoltura. it. I lavoratori, una volta giunti nel centro vaccinale, devono rispondere al questionario di anamnesi e dare il proprio consenso informato alla vaccinazione - che è successivamente inoculata - prenotando infine il richiamo. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 29
EMERGENZ A
Abbiamo a cuore la sanità Anpa e Cupla su assistenza agli anziani. Documento di analisi e proposte per il dopo-pandemia di Elisabetta Tufarelli
30 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
“G
li anziani, indubbiamente, sono stati i più colpiti dal Coronavirus. Hanno pagato il tributo più alto in termini di vite umane, sia per la fragilità connessa con l’avanzare dell’età, sia per il depotenziamento del sistema sanitario nazionale”. Lo ha messo in evidenza il segretario nazionale dell’Anpa (l’associazione che riunisce i pensionati di Confagricoltura), Angelo Santori, ricordando l’impegno costante del Coordinamento nazionale del Cupla (Comitato unitario pensionati lavoro autonomo) verso le necessità di questa fragile fascia d’età. Dopo aver più volte
rimarcato l’importanza e l’urgenza di sviluppare i servizi dedicati alla non autosufficienza, alla solitudine e all’isolamento degli anziani, il Cupla ha stilato un corposo documento di analisi e proposte per il dopo pandemia. “In una recente lettera al ministro della Salute - ha ricordato Santori - proprio il Comitato unitario aveva rimarcato come la sanità pubblica e la medicina territoriale, in numerose regioni, siano state da molti anni trascurate e depotenziate, mentre invece questa esperienza ci ha dimostrato la fondamentale importanza del ruolo dei medici di famiglia e della presenza dei presidi anche nei piccoli comuni”.
Angelo Santori
Certamente sarà necessario che il Recovery Plan sviluppi i servizi dedicati alla non autosufficienza, alla solitudine e all’isolamento di chi non è più giovane.
g
Nel suo puntuale dossier, dopo aver esaminato la situazione su tutto il territorio nazionale, il Cupla ha anche avanzato soluzioni per il dopo pandemia, che approfondiscono, in dettaglio, gli aspetti che riguardano la salute, l’assistenza, la disabilità, il campo sociosanitario, l’invecchiamento attivo e l’inclusione, senza dimenticare la questione reddituale dei pensionati del lavoro autonomo. Il documento costituirà anche la base per le prossime iniziative di sensibilizzazione e per gli incontri con i tanti ministeri che si occupano degli anziani: Salute, Famiglia, Disabilità, Affari regionali, Autonomie. “Pre-
Santori: medici sono eroi, ma va ammodernata assistenza socio-sanitaria senteremo - prosegue Santori - dati e proposte per mettere in evidenza la necessità di una urgente riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per gli over 65”. In questo lunghissimo periodo dell’epidemia, infatti, proprio gli anziani sono stati spesso costretti a vivere isolati nelle case, lontani da affetti e amicizie. La forzata solitudine, obbligata per evitare il rischio di contrarre il Covid, è stata terreno fertile per stress e depressioni. "Ma gli anziani - conclude il segretario Anpa - non sono tutti uguali. Alcuni possono essere ritenuti a bassa fragilità psicologica e fisica, mentre altri sono più a rischio, a causa di patologie, o per condizioni mentali e emotive delicate. Scontiamo il mancato investimento sull’assistenza domiciliare. L’Italia ha una delle percentuali più alte al mondo di anziani, che sono la nostra memoria e la nostra storia, che vanno assistiti, rispettati, curati e preservati”. nnn
MICHELUCCI PRESIDENTE ANPA PROVINCE LIGURI
È nata l’associazione dei pensionati agricoltori di Confagricoltura, “Anpa Province liguri“. Presidente per il quadriennio 21/25, è stato eletto Antonio Michelucci, di Savona, che sarà affiancato da due vicepresidenti: Enrico Mereta per il territorio genovese e Luciano Barla per l’imperiese. “Ci impegneremo a difendere - ha affermato Michelucci - gli interessi materiali e morali degli associati della nostra regione, lavorando per il pieno riconoscimento dei diritti dei pensionati”. Insieme alla costituzione dell’Anpa ligure anche quella della Onlus “Senior - L’età della saggezza”, con la quale, grazie alle donazioni del 5X1.000, è stato possibile, tra le numerose iniziative, sostenere concretamente con una donazione l’emergenza post crollo del Ponte Morandi a Genova. Michelucci con il presidente di Confagri Savona e di Fed. Florovivaismo De Michelis GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 31
EMERGENZ A
Nel lockdown il vivaio bresciano “Le Georgiche” ha puntato su e-commerce di piante e fiori triplicando gli ordini
di Simona Giorcelli 32 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
I
Libertà fl
l difficile periodo sanitario causato della pandemia ha prodotto anche storie di speranza che è giusto raccontare per testimoniare che, dalla crisi, possono emergere nuove e positive idee. In quel di Calvisano, nel Bresciano, l’avventura del vivaio “Le Georgiche” è proprio una di quelle che portano felicità, come percepiamo dalle parole di Sebastiano Guarisco, trentottenne amante della poesia di Virgilio: “Dal 2013 - ci racconta con orgoglio il giovane - io e mio fratello Giordano abbiamo deciso di affiancare all’attività di papà Silverio nella progettazione,
Tutorial su Youtube per assistere in modo nuovo e fidelizzare realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato anche un e-commerce di piante, che durante il lockdown non ci ha permesso solamente di coprire le spese, ma in alcuni mesi anche di superare di gran lunga il fatturato dell’anno precedente”. Gli ordini, infatti, spesso hanno triplicato quelli del 2019: “Con tutta la nostra squadra abbiamo contributo a donare momenti di felicità a
la natura - ci racconta Sebastiano -. Le piante aromatiche e da orto sono state quelle più richieste e grazie ai nostri tutorial su YouTube molti clienti si sono fidelizzati, diventando giardinieri provetti; la nostra dottrina è il verde che, nella drammaticità del Covid, è diventata la missione del sorriso”. “Inoltre - continua - non abbiamo subito la riapertura dei garden e dei centri vendita del verde, in
oreale tante famiglie che, chiuse in casa a causa delle restrizioni anti Covid-19, hanno deciso di trascorrere il proprio tempo a contatto con
g
quanto i privati che hanno scoperto i nostri servizi hanno continuato ad ordinare comodamente da casa dimostrando apprezzamento e riconoscenza per il nostro impegno durante i difficili mesi del lockdown”. Quasi 300 piante venivano spedite quando in strada non si vedeva nessuno e c’erano numerose difficoltà per organizzare le spedizioni: “Nonostante lavorassimo tutti i giorni oltre le undici di sera, non abbiamo mai per-
so l’entusiasmo - ci racconta l’imprenditore florovivaistico - perché abbiamo mantenuto in vita l’attività iniziata quarant’anni fa da nostro padre in un contesto economico completamente diverso e con speranza siamo riusciti ad adattarci al cambiamento del mercato anche durante una pandemia”. Con l’avvento del Covid, “Le Georgiche” non solo si sono quindi confermate un punto di
Silverio, Sebastiano e Giordano Guarisco
riferimento per le zone limitrofe, ma anche una sicurezza per gli utenti, che hanno creduto nell’ecommerce della famiglia Guarisco, grazie ad un semplice clic, da Aosta a Lampedusa. nnn
IMBALLO PIANTE PUNTO DI FORZA AZIENDALE
Il negozio online del vivaio “Le Georgiche” è visitabile al link www. venditapianteonline.it. Al suo interno consigli ed informazioni sempre aggiornate per la cura del giardino o dell’angolo verde di casa. Si può, inoltre, ordinare una vasta gamma di attrezzi e strumenti da giardinaggio, insetticidi e prodotti anticrittogamici e fitosanitari. Si mette molta cura nell’imballo delle piante, tanto da farlo diventare uno dei propri punti di forza. Le piante imballate sono spedite in scatole o su bancale (per quantitativi importanti) attraverso servizi di corriere espresso. Piante irreparabilmente danneggiate a causa del trasporto, tanto da comprometterne la vitalità, sono sempre sostituite in maniera gratuita. Si sono collaudati metodi di imballo che permettono alle piante di restare fresche e perfettamente conservate anche per dieci giorni all’interno dei colli. Questo grazie a pratiche che consentono di mantenere il terreno al giusto grado di umidità. L’aria contenuta nei volumi è sempre più che sufficiente a consentire la normale fisiologia delle piante. La mancanza di luce per diversi giorni non è un problema. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 33
FOCUS OR T OFRU T TA
Primato produttivo Report statistico in inglese di Fondazione Edison e Confagricoltura di Gaetano Menna
g
LEGGI IL REPORT STATISTICO
34 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
L’
agricoltura italiana si è profondamente rinnovata, è cresciuta ed ha saputo valorizzare molte delle sue produzioni vegetali. Soprattutto grazie a queste è prima in Europa in termini di valore aggiunto: nel nostro Paese viene generato quasi un quinto del valore aggiunto dell’intero sistema agricolo dell’UE e negli ultimi anni, l’Italia ha stabilmente preceduto la Francia, nonché la Spagna e la Germania. Queste considerazioni hanno spinto Confagricoltura e Fondazione Edison ad approfondire la situazione, prodotto per prodotto. Pubblicano ora la nuova edizione del rapporto statistico in lingua inglese “I punti di forza dell’agricoltura italiana (produttore leader in Europa e nel Mondo)”. L’attività della Fondazione Edison
si incentra sulla ricerca scientifica e sullo studio di aspetti socioeconomici, culturali e civili che riguardano i sistemi produttivi. Particolare attenzione dedica ai rapporti tra piccole e grandi imprese, tra comunità e sviluppo del territorio, anche in relazione ai fenomeni di internazionalizzazione. Confagricoltura considera le sue analisi ed i suoi studi un supporto prezioso per le proprie iniziative, ancor più in un periodo come quello attuale, molto complesso ma, allo stesso tempo, ricco di opportunità da cogliere. Il rapporto statistico ora pubblicato - liberamente scaricabile - illustra i primati in prodotti vegetali. Si rivela un supporto utilissimo per studiosi e stakeholder europei (e non solo); per questo la decisione di diffonderlo in lingua inglese. Entrando nel dettaglio emerge come l’Italia sia il primo produttore UE di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea ed italiana, come pomodori da industria, melanzane, carciofi, cicorie, indivie e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta l’Italia primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche alle albicocche, alle uve, dai kiwi alle nocciole. Fondazione Edison e Confagricoltura contano ben 17 prodotti ortofrutticoli in cui il Belpaese ha il primato produttivo nell’Unione europea e evidenzia come primeggi anche nel settore del vino, del riso e del grano duro. L’Italia risulta poi il secondo produttore europeo di lattughe, sedano, cavolfiori e broccoli, spinaci, zucchine, aglio, fagioli freschi, ceci, lenticchie e altri legumi freschi. È altresì seconda per la produzione di pesche, nettarine, prugne, meloni, angurie, limoni, arance, clementine, olive, mandorle, castagne e fragole (coltivate in serra). Inoltre detiene il terzo posto in Europa per quanto riguarda asparagi, peperoni e peperoncini, ravanelli, ciliegie e fichi.
Pil agricolo originato da produzioni importanti per quantità e qualità La filiera agroalimentare, dall’azienda agricola al consumatore finale, è la più grande in Italia, con un fatturato annuo di circa 540 miliardi di euro, ovvero circa il 25% del prodotto interno lordo. Inoltre, la qualità dei nostri prodotti è considerata eccezionale a livello globale. “Siamo orgogliosi di questi risultati, ma - annota il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nell’introduzione del report - siamo anche convinti di avere ancora un enorme potenziale da sfruttare. Il tasso di autosufficienza interna è stimato intorno al 75% e, in termini di valore, le nostre esportazioni, circa 45 miliardi di euro all'anno, sono inferiori a quelle di Francia, Germania e Spagna”. “L’emergenza sanitaria ha dimostrato che l'Italia può contare su un solido sistema agroalimentare - ha proseguito il presidente di Confagricoltura -. Le forniture sono sempre state garantite. Ma dobbiamo andare avanti. Una volta che la pandemia sarà finita non potremo certo tornare al punto di partenza. Esiste un potenziale di crescita, innovazione e creazione di posti di lavoro qualificati. Una maggiore consapevolezza dei nostri punti di forza, unita ad azioni che valorizzino le nostre tante eccellenze, la maggior parte delle quali ancora sconosciute, potrebbero rappresentare l'elemento essenziale che manca alla nostra politica agroalimentare”. C’è ancora molto lavoro da fare, anche in termini di analisi e progetti. In questa prospettiva, la collaborazione di Confagricoltura con Fondazione Edison fornisce un supporto importante di conoscenza e valorizzazione, anche a livello europeo. nnn GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 35
FOCUS OR T OFRU T TA
Presentato il report di Fruit Logistica sull’impatto di pandemia e Brexit
L
a quarta edizione del ‘Manuale delle statistiche europee’ di Fruit Logistica (la grande manifestazione fieristica di Berlino rimandata al 9-11 febbraio 2022), evidenzia l’impatto della pandemia Coronavirus sul mercato ortofrutticolo fresco in Europa nel 2020, il cambiamento nel comportamento dei consumatori, gli effetti sul commercio con il Regno Unito dopo la Brexit e il modo in cui il clima ha influito sulla catena di approvvigionamento alimentare. In seguito alla cancellazione
della kermesse, Fruit Logistica ha deciso di presentare il dossier statistico nell’ambito dell'evento digitale ‘World of Fresh Ideas’ organizzato dal suo partner Fruitnet Media International. ‘Certamente non è stato un anno normale’, titola la nota di apertura del curatore della pubblicazione, Hans-Christoph Behr, dell'AMIAgrarmarkt Informations-Gesellschaft (Agenzia tedesca di informazioni sul mercato agricolo); nel testo si pone in risalto come, all’inizio della pandemia, gli analisti avessero previsto un brusco cambiamento nelle tendenze dei consumatori. Invece “le tendenze più importanti sono rimaste senza dubbio le stesse, vale a dire sostenibilità, alimentazione salutare e prodotti biologici. Nonostante le enormi sfide viste nell'ultimo anno, il settore ortofrutticolo in Europa è riuscito a rifornire la sua popolazione di frutta e verdura fresca, senza grandi interruzioni”. Ci sono stati alcuni aspetti del comportamento dei consumatori che sono cambiati. Ad esempio, le vendite di agrumi e zenzero hanno beneficiato del contesto poiché i consumatori speravano di rafforzare il proprio sistema immunitario; questo faceva parte di un aumento generale dell’attenzione rivolta ad un’alimentazione più sana. C’è poi da dire che, soprattutto nella prima fase dell'e-
pidemia, i consumatori hanno mostrato una forte preferenza per la produzione nazionale o addirittura regionale. Nella pubblicazione si è ricordato come l’Italia sia stata, l’anno scorso, il Paese più colpito dalla pandemia in Europa durante la primavera del 2020. Il duro blocco, con la vita pubblica ferma per settimane e ristoranti chiusi, ha portato ad una maggiore domanda privata di frutta e verdura fresca, come in altri Paesi in Europa; il forte aumento dei volumi di aprile e maggio però non ha avuto effetti duraturi e, da maggio a ottobre, i volumi sono scesi al di sotto dei livelli dell'anno precedente. Preoccupa il post-Brexit e si sta monitorando accuratamente l’export nel Regno Unito, che è il sesto mercato di esportazione dell'Italia in termini di volume, con una media di 140mila tonnellate in ciascuno degli ultimi cinque anni. Anche se sono stati compiuti sforzi per mantenere basse le barriere commerciali tra UK e EU, sono necessarie nuove pratiche burocratiche quando le merci attraversano il confine. All’inizio di gennaio 2021 il commercio era ancora a un livello basso, con solo una parte delle normali quantità in movimento. Resta quindi da vedere come le nuove condizioni definite influenzeranno il commercio futuro. (G. M.) nnn
Un anno anomalo 36 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
L’innovazione è il motore di Geofur, leader nella produzione e trasformazione del radicchio. L’ultima novità la birra dal gusto amaricante di Edoardo Comiotto
Anticipare i tempi
FOCUS OR T OFRU T TA
I
l cambio delle abitudini alimentari e la propensione dei consumatori ad avere prodotti freschi e di pronto consumo tutto l’anno sta premiando le aziende che sanno soddisfare questa richiesta. Fra queste spicca per performance, attenzione alla qualità, e sostenibilità e risposta al mercato la Geofur, una O.P. Società Cooperativa Agricola, con ha sede a Legnago nella bassa Veronese, che è riuscita a diventare leader nella “famiglia” dei radicchi. La storia di Geofur inizia nel 1970 grazie alla passione per gli ortofrutticoli del fondatore Rodolfo Furiani. La sua dedizione e il grande interesse per la coltivazione delle orticole coinvolsero presto i suoi figli e collaboratori. Ne parliamo con Cristiana Furiani, amministratore delegato di Geofur. L’azienda oggi primeggia nella produzione e commercializzazione di tutta la gamma radicchio. Com’è stato l’inizio dell’impresa? La passione per la produzione dei prodotti ortofrutticoli di mio padre ci ha portato ad una specializzazione sul prodotto più tipico in Veneto, “il radicchio”, entrando in importanti catene di
38 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Tra i primi a sviluppare varietà di radicchio, adatte ai vari climi supermercati abbiamo iniziato a spostarci in varie zone d’Italia per avere “il radicchio fresco tutto l’anno” - come recita lo slogan - e abbiamo sviluppato nuovi packaging più comunicativi La crescita aziendale è avvenuta all’inizio degli anni Ottanta. Qual è stata la vostra carta vincente? È sempre stata quella di anticipare i tempi. Siamo stati tra i primi a sviluppare nuove varietà, che si adattassero ai vari climi, spostandoci dal Trentino Alto Adige alla Sicilia. Il radicchio ha bisogno di escursione termica per diventare rosso e mantenere le sue caratteristiche, riusciamo così a garantire continuità e qualità tutto l’anno. Dal seme al prodotto finito controlliamo con cura tutta la filiera, nulla in Geofur è mai lasciato al caso. La O.P. Geofur, Società Cooperativa Agricola, è una realtà composita. Chi sono i vostri soci, come siete strutturati e dove sono ubicati gli areali produttivi?
I nostri soci sono tutti produttori con i quali collaboriamo da oltre 30 anni. Con il nostro ufficio commerciale in funzione delle richieste dei clienti facciamo con loro i programmi, ci accordiamo sulle varietà, mettiamoi a disposizione gli imballi necessari alla raccolta, i mezzi di preparazione dei terreni e diamo supporto agronomico e gli stabilimenti di ritiro prodotto, controllo qualità e celle frigorifere per mantenere sempre la catena del freddo. Lo stabilimento principale è a Cristiana Furiani
Legnago (Verona) che è la sede, poi ci sono Rovigo e Ferrara. Che cosa rappresenta in termini di volumi produttivi e di bilancio Geofur? Sono raccolte e lavoratw mediamente 30.000 tonn. di prodotto all’anno. Quali sono i vostri prodotti principali? Tutta la gamma di radicchi, compreso il radicchio di Verona Igp piantato solo in Veneto nelle zone stabilite dal disciplinare. A completamento della gamma, cicoria, pan di zucchero, zucche e cocomeri che coltiviamo in una zona molto vocata vicino a Man-
Strategia di marketing e organizzazione, così niente stop nel lockdown tova, poi cavoli cappuccio a cuore, tondi sia bianchi che rossi, verze e cavolfiori. Voi avete alti standard qualitativi, come riuscite a conciliare il ciclo produttivo con la sostenibilità? Con un supporto tecnico ad alto livello, investendo molto nella tecnologia e con molto impegno. Fondamentale per la commercializzazione è il packaging,
come siete organizzati? Abbiamo un ufficio commerciale interno molto operativo sia sulle vendite, sia sul marketing, supportato da un team di architetti esterno. I consumatori sono sempre più attenti alla qualità e alle garanzie del prodotto. Di quali certificazioni gode l’azienda? Certificazioni di prodotto e di processo, quali ad esempio Global Gap Grasp, Qualità Verificata (QV) Regione Veneto, Leaf bio e tante altre… Quali sono i vostri principali mercati, i canali di vendita e la quota di esportazione dei vostri prodotti? Italia Europa. Come avete reagito alla pandemia e al cambiamento delle abitudini alimentari dei consumatori? Grazie alla nostra strategia di marketing e alla nostra organizzazione siamo riusciti a dare continuità al prodotto, che ha trovato un ottimo riscontro del consumatore. Ricco di vitamina C e molto versatile in cucina è sicuramente stato apprezzato anche nei momenti più difficili. Lei è anche Presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio di Verona IGP, un prodotto di alto pregio che è noto per essere molto versatile in cucina. Ma non solo, ora è diventato anche l’ingrediente per una birra artigianale. Com’è stata accolta la birra artigianale prodotta da Geofur dal particolare gusto amaricante del radicchio? Molto apprezzata, ma per scelta aziendale non è commercializzata: è utilizzata come gadget nelle fiere e negli incontri con i clienti o nei pacchi di Natale. La si può acquistare online sul nostro portale. La nostra birra è un prodotto che esalta le caratteristiche del radicchio, dal profumo al colore che lo richiama. Un’ulteriore occasione per confermare la versatilità del nostro prodotto. Ed è veramente molto buona! nnn GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 39
FOCUS OR T OFRU T TA
Nel Fermano l’impresa orticola a conduzione familiare Ambruosi & Viscardi. È leader della prima e quarta gamma
di Elisabetta Tufarelli
g
GUARDA IL VIDEO
S
iamo in provincia di Fermo, a Sant’Elpidio a Mare, dove inizia la storia di questa azienda a conduzione familiare. Tutto parte dalla Campania, dove è nato Marziano Ambruosi. Con il matrimonio con Angela Viscardi parte il progetto di avviare, nelle Marche, un’azienda agricola per produrre insalate. Oggi, che Marziano ed Angela si sono ritirati, l’impresa, nonostante la crescita costante, è
40 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Abbiamo sempre gestita a livello familiare dai quattro figli della coppia: Aniello, Salvatore, Antonella e Nicola, che mandano avanti l’attività produttiva, diventata leader nella prima e nella quarta gamma. Noto il loro marchio ‘Poker’,
riportato sulle buste di insalate in vendita nei supermercati In azienda incontriamo Nicola: “Quando i miei genitori hanno lasciato - spiega - in famiglia ci siamo divisi i compiti. Antonella si occupa della qualità, Aniello è il responsabile del vivaio, dei mezzi aziendali e, in campagna, della produzione di scarola, riccia radicchio e pan di zucchero; Salvatore segue il magazzino e la logistica, gli acquisti e il commerciale; mentre io curo la produzione in campagna di spinaci, bietola, cicoria, baby leaf e coordino gli acquisti e il commerciale”. Oggi l’azienda marchigiana è partner delle principali catene europee e nazionali della GDO. “Siamo specializzati - sottolinea Nicola - nella produzione di scarola, pan di zucchero, radicchio, indivia riccia e spinaci. Siamo attentissimi alla programmazione, ai controlli e alla qualità, senza dimenticare le nostre radici e la tradizione contadina”.
«Dal seme a casa tua»: modello di filiera chiusa che comprende il trasporto
fatto Poker L’impresa è nata con la prima gamma nel 2004, ma Marziano iniziò a sperimentare queste produzioni già negli anni ‘80, perché aveva capito che le verdure di IV gamma, per il cambio di abitudini e per le esigenze lavorative, avrebbero avuto notevoli sbocchi di mercato. Un settore di punta che, però, con la pandemia, ha registrato una brusca frenata con una forte caduta delle vendite. “L’anno scorso - osserva - abbiamo registrato una contrazione di fatturato del 10% per via del Covid, a fronte di ristori equivalenti a pochi spiccioli. Invece sono cresciuti gli acquisti di I gamma, che però non sono riusciti a compensare le perdite. Ma siamo fiduciosi nella ripresa perché, in questo contesto - che contiamo sia di ritorno alla normalità - proprio le verdure di IV gamma fresche lavate e pronte al consumo possono essere un ottimo alleato per un’alimentazione sana, garantendo semplicità e praticità di con-
sumo”. ‘Ambruosi & Viscardi’ è anche un modello di filiera chiusa: dal vivaio all’auto produzione, fino alla consegna dei prodotti, che avviene senza interrompere la catena del freddo, perché adopera mezzi di trasporto propri. “Il
rispetto per l’ambiente è per noi fondamentale. Amiamo il nostro territorio - rimarca l’imprenditore - che è il nostro luogo di lavoro e il nostro miglior collaboratore, che tuteliamo e utilizziamo in maniera sostenibile. Anche se coltiviamo con metodi tradizionali, controlliamo attentamente tutte le fasi di crescita e lavorazione: conosciamo la storia di ogni singolo prodotto, che è totalmente rintracciabile. Ci stiamo anche impegnando per arrivare a produzioni convenzionali a residuo zero”. L’impresa è anche autosufficiente dal punto di vista energetico. Ha un impianto fotovoltaico e uno di biogas, che utilizza gli scarti vegetali per la produzione di energia elettrica. Progetti futuri? “Tanti, ma per scaramanzia preferisco non anticiparli ancora. Continuiamo ad investire per garantire competitività ed elevati standard qualitativi. Al momento stiamo sperimentando colture nuove e baby leaf”. nnn I tre fratelli Ambruosi
GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 41
NOV I TÀ IN C AMP O
Prosegue l’attività di Syngenta per favorire pratiche ecocompatibili in agricoltura
di Claudio Costantino
L
a perdita di biodiversità rappresenta una delle maggiori preoccupazioni della società in tutto il mondo, innanzitutto perché - come chiaramente indicato nel report FAO del 2019 - “la biodiversità è fondamentale per la salvaguardia della sicurezza alimentare globale e per poter rispondere meglio alle crescenti sfide del cambiamento climatico e per produrre cibo senza danneggiare il nostro ambiente”. Le cause di questo impoverimento sono molteplici e ancora oggetto di studio per aumentare le conoscenze a nostra disposizione. In occasione della ‘Giornata Mondiale della Biodiversità’ del 22 maggio Syngenta - uno dei principali player dell’agricoltura a livello globale - ha ribadito il suo costante impegno nella salvaguardia e nella promozione della biodiversità, patrimonio fondamentale per garantire la piena sostenibilità del settore primario. L’obiettivo primario dell’azienda è quello di conciliare la produttività agroalimentare con la tutela della complessità e della ricchezza genetica delle specie agricole, sia quelle coltivate, sia quelle selvatiche. Ed ha ricordato come sia al fianco di produttori agricoli e organiz-
42 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
A tutta zazioni in tutto il mondo per ricercare e promuovere tecniche agricole responsabili, volte a garantire suoli fertili e la presenza di impollinatori; ciò applicando il proprio modello di gestione multifunzionale del territorio, fondato appunto sull’arricchimento della biodiversità. PROGETTI SYNGENTA Operation Pollinator - Nato nel 2001 si basa sulla semina, nei bordi campo, di essenze ricche in nettare e polline, che incrementino la popolazione degli insetti impollinatori, fondamentali per più dell’80% delle colture europee. Queste aree, oltre a costituire una fonte di cibo alternativa per gli insetti utili ed a rappresentare un rifugio sicuro per piccoli mammiferi e uccelli, permettono una più efficace gestione del territorio, migliorando la fertilità
dei suoli e la loro biodiversità, proteggendo i corsi d’acqua e limitando il fenomeno del ruscellamento, aspetto fondamentale per il mantenimento della fertilità del terreno. Nelle aree in cui è stato implementato, Operation Pollinator ha contribuito a incrementare la popolazione locale dei bombi (6 volte), delle farfalle (12 volte) e degli insetti utili al suolo (10 volte). Negli anni, il progetto si è evoluto grazie a collaborazioni specifiche con Università ed enti di ricerca, che hanno saputo produrre varianti adatte alle diverse caratteristiche e necessità dei territori di applicazione. L’obiettivo è supportare gli agricoltori, fornendo loro le soluzioni necessarie a migliorare la redditività del loro lavoro e, allo stesso tempo, rendendo più sostenibili le aziende agricole.
Migliorata nel mondo la biodiversità di oltre otto milioni di ettari
biodiversità Agricoltura Rigenerativa - Per agricoltura rigenerativa si intende una serie di pratiche che permettono di ‘rigenerare’ il suolo, arricchendolo e rendendolo capace di produrre alimenti sani e di qualità, oltre che a preservarne la biodiversità. Inoltre, questa può contribuire significativamente a contrastare i cambiamenti climatici e a favorire la sicurezza alimentare, ripristinando il suolo, preservandone la materia organica e la biodiversità e riducendo, al contempo, le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Green Cover Crop - Si tratta di una tecnica basata sull’interramento nel suolo di colture che non danno origine a una Riccardo Vanelli AD Syngenta Italia
produzione, ma servono come copertura del terreno così da non lasciarlo nudo nei periodi di non coltivazione. In questo modo, si garantisce sempre una copertura vegetale tra una produzione e l’altra, così da migliorare la
sostenibilità del processo produttivo, consentendo di utilizzare le potenzialità dell’ecosistema a favore della produzione. L’utilizzo delle Green Cover Crop, in alternanza alle colture da reddito, porta numerosi benefici per il suolo: miglioramento della fertilità, contenimento dell’erosione superficiale e protezione delle acque di superficie, incremento della biodiversità, miglioramento della struttura del suolo, lotta ad infestanti. AL FIANCO DEGLI AGRICOLTORI Syngenta, dunque, è al fianco degli agricoltori per preservare l'uso delle risorse naturali e per la protezione ambientale. “Il primo passo, quando si vuole perseguire un’agricoltura sostenibile, efficiente e funzionale è quello di prendersi cura del territorio che ospita i campi, degli ecosistemi che lo compongono e della salute del suolo - ha sottolineato Riccardo Vanelli, Amministratore Delegato di Syngenta Italia -. È quindi naturale che la nostra azienda sia impegnata, in prima linea, per tutelare e promuovere la biodiversità. Con il primo The Good Growth Plan, lanciato nel 2013, abbiamo raggiunto obiettivi importanti: attraverso 366 progetti in 41 Paesi, abbiamo migliorato la biodiversità di 8,2 milioni di ettari, superando l’obiettivo di 5 milioni che ci eravamo dati per il 2020. Con la seconda edizione del The Good Growth Plan ci siamo dati obiettivi ancora più sfidanti e, solo nel 2020, abbiamo attivato 57 progetti in 27 Paesi, che hanno migliorato la biodiversità di 1,7 milioni di ettari. Il nostro obiettivo è quello di incrementare la biodiversità su 3 milioni di ettari di terreni agricoli ogni anno”. nnn GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 43
NOV I TÀ IN C AMP O
Arcobaleno commerciale
Parte il progetto europeo “Trade4sd” di cui Confagricoltura è partner di riferimento. Supporto alle decisioni nei negoziati Ue
di Francesca Marino
44 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
L
a Commissione vuole compiere passi avanti nella sostenibilità produttiva, che però andranno coniugati con le politiche commerciali (derivanti dai negoziati bilaterali e multilaterali in essere) per evitare una concorrenza scorretta dei Paesi extra-Ue. Ed anche con gli obiettivi di sviluppo sostenibile - gli SDGs delle Nazioni Unite - e di mitigazione del cambiamento climatico. Un tema che sta molto a cuore a Confagricoltura che ha sempre richiesto pari condizioni produttive e commerciali tra i produttori europei ed extraeuropei. Per questo l’Unione sta favorendo iniziative sistemiche dirette a comprendere meglio l’efficacia e l’impatto complessivo delle politiche di commercio extra UE
sulla società civile, con attenzione ai dati reali, ai metodi di monitoraggio e valutazione dei risultati, cercando una sempre maggiore coerenza fra le diverse misure di intervento in agricoltura, sull’ambiente, sulla sicurezza alimentare, sul cambiamento climatico e sullo sviluppo delle diverse realtà regionali; inoltre per raccogliere ed analizzare le buone pratiche oggi esistenti a livello globale. In quest’ottica, il primo giugno ha preso avvio il progetto europeo di ricerca ed innovazione ‘Trade4sd’, in coda al programma Horizon 2020 - in particolare nell’ambito dell’area RUR 21 dedicata ai mercati agricoli ed al commercio internazionale nel contesto degli obiettivi di sostenibilità ambientale - con il coordinamento di Corvinus Universi-
Commercio produce risultati positivi per l’ambiente se si rispettano regole del gioco
ty di Budapest (Ungheria) e 12 partner, fra i quali gli istituti di ricerca dell’Italia, CREA, e della Francia, INRAE; il finanziamento ammonta a circa 4 milioni di euro nel quadriennio. Confagricoltura partecipa attivamente come partner leader della rappresentanza agricola continentale. Il principale obiettivo del progetto è quello di contribuire a costruire nuove opportunità per rilanciare il commercio internazionale su basi più solide e sostenibili grazie alle innovazioni negoziali e normative da introdurre nelle politiche commerciali, a partire da quelle del WTO - decisamente da rendere più moderne ed efficaci - fino a quelle nazionali e regionali da mappare e valutare comparativamente.
“Rendere più coerenti tali politiche commerciali con quelle agricole, industriali, ambientali, occupazionali, nutrizionali, energetiche, territoriali ed infrastrutturali - sostiene Daniele Rossi, responsabile dei progetti UE e delegato per la Ricerca e l’Innovazione di Confagricoltura - è un compito arduo, a carattere sistemico, multidimensionale e multiattoriale, che richiede una metodologia trasparente ed integrata di valutazione contestuale dei co-benefit e dei trade-off, con una strumentazione analitica sia a carattere quantitativo, sia a carattere qualitativo, analoga a quella utilizzata allora dal Fondo Investimenti ed Occupazione in Italia alla fine degli anni ’80 (il FIO) che fu mutuata dalla Banca Mondiale, grazie al prof. Pennisi del ministero del Bilancio, al
prof. Dau del CNEL ed al prof. De Rita del Censis”. Inoltre il progetto Trade4sd prevede la costituzione di una serie di laboratori sul campo e la realizzazione di alcuni osservatori per il monitoraggio di supply chain agroalimentari. Un modello sperimentale acquisirà questi dati per effettuare delle simulazioni dinamiche, in modo da confrontare realtà geopolitiche anche molto differenti. Tali confronti consentiranno l’avvio di un processo di consultazione dei rispettivi stakeholder sia a livello europeo, sia nei Paesi partner, con l’obiettivo di delineare alcune conclusioni ambiziose a servizio dei contenuti e della governance delle politiche commerciali per la sostenibilità a livello mondiale, regionale e locale. Presupposto del progetto Trade4sd è l’idea che il commercio agroalimentare possa essere determinante nel produrre risultati positivi per l’ambiente e per le popolazioni locali quando è governato da politiche capaci di definire e di far rispettare le regole del gioco, di concedere l’accesso ai diversi mercati, di realizzare un sistema di prezzi corretti e coerenti con i redditi da distribuire agli operatori delle filiere, in particolare ai produttori dei beni primari, nonché garantire alle popolazioni rurali qualità della vita e sostenibilità (anche economica) di coltivazioni e allevamenti. Affrontare il sistema di relazioni tra commercio e sostenibilità attraverso gli SDGs richiede, da parte dei ricercatori e degli stakeholder, l’adesione ad un approccio non solo di tipo integrato alle politiche interessate, ma anche di tipo inclusivo nei profili di governance da individuare. nnn GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 45
SPECI ALE T R AT T ORI
In sinergia Postorino, Tassinari e Rossi
Attiva collaborazione tra Confagricoltura ed Uncai per rinnovamento organizzativo e agritech di Marco Menga
P
rosegue la collaborazione tra Confagricoltura e Uncai (Unione Nazionale Contoterzisti) avviata nel 2013. In questi anni sono nate, anche grazie al sostegno di Confagri, diverse associazioni locali di contoterzisti in Piemonte, Umbria, Puglia, Campania, Basilicata e Lazio, che si sono aggiunte a quelle di antica data in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. L’obiettivo è
46 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
proseguire nella stessa direzione, con lo sguardo rivolto ai territori. “Stiamo lavorando attivamente sotto il profilo organizzativo - ha evidenziato Donato Rossi, delegato della giunta confederale per i rapporti tra i due organismi -. L’intento è di creare e rafforzare il rapporto sinergico tra le strutture territoriali di Confagricoltura e di Uncai, nell’interesse dei reciproci associati. Irrobustire l’interazione e l'integrazione tra contoterzisti e agricoltori è fondamentale per la sostenibilità economica delle aziende e per la programmazione degli investimenti”. Quando Confagricoltura e Uncai avviarono la collaborazione solo l’1% della superficie agricola italiana era coltivata con gli strumenti dell’agricoltura di precisione. Dopo otto anni - secondo le stime dell’Osservatorio Smart AgriFood - la percentuale si è alzata al 4%. Soprattutto, però, oggi non si parla più solo di agricoltura di precisione, dal momento che si è fatta rapidamente strada anche l’agricoltura 4.0, con una cassetta degli attrezzi digitale che richiede competenze agricole ed agromeccaniche sempre più avanzate. Per questo la road map
della collaborazione di Confagricoltura e Uncai passa dallo sviluppo associativo, ma punta pure ad attualizzare il volto dell’agricoltura nel segno delle nuove tecnologie, delle competenze necessarie per praticarle e di una professionalità agromeccanica che si muova sempre in piena sintonia con gli agricoltori e la società. “Agricoltori e contoterzisti lavorano fianco a fianco per produrre di più con meno risorse e per rendere più competitiva l’agricoltura italiana - ha spiegato il presidente di Uncai Aproniano Tassinari -. Il loro stare insieme nasce anche e soprattutto dalla necessità di essere coautori di un nuovo patto tra agricoltura e società, ben rappresentato dal Green Deal europeo e dalla strategia Farm2Fork”. “Confagricoltura - ha osservato il suo direttore generale Francesco Postorino - ritiene fondamentale un'alleanza sempre più strutturata tra agricoltori e contoterzisti. Le aziende hanno necessità di avere risposte puntuali alla crescente domanda di prodotti incrementati in quantità, qualità e sostenibilità; un’esigenza imprenditoriale che può e deve essere soddisfatta con l’agritech”. nnn
Crescono le specializzate
N
el mercato italiano delle trattrici quelle specializzate per vigneto e frutteto hanno un peso sempre maggiore. Dai primi anni Duemila ad oggi queste tipologie hanno quasi raddoppiato la propria quota sul totale delle trattrici immatricolate, passando dal 20% ad una percentuale pari quasi al 40%. Negli ultimi anni, su un totale di trattrici annue immatricolate intorno alle 18 mila unità, circa 7 mila sono quelle specifiche per le lavorazioni tra i filari e nei frutteti, a sottolineare l’investimento crescente nelle produzioni di qualità tipiche dell’area mediterranea. Il trend positivo delle specializzate si conferma anche nel primo trimestre di quest’anno, caratterizzato da una generale crescita delle immatricolazioni. Se si confronta l’andamento delle trattrici
g
per vigneto e frutteto nel primo trimestre 2021 con il dato relativo allo stesso periodo 2020, si nota un incremento pari al 63%, quindi sensibilmente superiore rispetto alla crescita, pure molto consistente (+54,4%), registrata dalle altre tipologie. Questi dati erano stati diffusi dal presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti nel corso della conferenza stampa di presentazione di RIVE, la rassegna internazionale di viticoltura ed enologia, che si terrà a Pordenone dal 10 al 12 novembre prossimo, e che vedrà la stessa Federazione dei costruttori come partner organizzativo. Il comparto vitivinicolo ha una connotazione sempre più tecnologica e l’evento fieristico si pone come un punto di riferimento per le aziende vitivinicole di tutta Europa, essendo la regione Friuli anche un’area-simbolo
New Holland Trattore T4F
Al salone RIVE di novembre con FederUnacoma si farà il punto sulle trattrici per vigneti e frutteti
nella produzione di alta qualità. La fiera di Pordenone si svolgerà poche settimane dopo l’Eima International di Bologna (19-23 ottobre), contribuendo, per il segmento di specifica competenza, alla promozione della meccanizzazione nello scenario agricolo europeo. (G. M.) nnn
LE NUOVE TENDENZE ENOVITICOLE
la Rassegna RIVE è stata progettata per essere, non solo un’occasione di business e di incontro commerciale tra gli operatori del settore vitivinicolo, ma anche un momento di aggiornamento per le aziende del settore su tutte le innovazioni in campo tecnico e tecnologico per la viticoltura (il trattamento dell’uva, la vinificazione, la commercializzazione del vino). É questo il topic di Enotrend 2021, uno spazio nell’ambito di RIVE dedicato a workshop, approfondimenti e seminari sulle nuove tendenze in tema di cultura della vite, innovazioni tecniche, ricerca & sviluppo. La sostenibilità in agricoltura e il Green Deal sono al centro del programma di Enotrend, che prevede incontri dedicati per consentire un approccio in grado di promuovere la conversione dell’agricoltura, e quindi anche della viticoltura, verso modelli compatibili con la biodiversità ed a basso impatto ambientale. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 47
SPECI ALE T R AT T ORI
SDF nel 2020 ha saputo fronteggiare le difficoltà di mercato
I
n questi tempi davvero difficili, con l’economia e l’occupazione profondamente segnati dalle conseguenze della pandemia, fa una certa impressione sentir parlare di “premio di risultato ai dipendenti in crescita rispetto agli anni precedenti”. E ancora di 300 nuove assunzioni e di 57 milioni di euro investiti in ricerca e sviluppo e in nuove tecnologie per un’agricoltura sostenibile. Questi interventi controcorrente sono stati effettuati da SDF Group, uno dei principali produttori di trattori, macchine da raccolta e motori diesel al mondo. Distribuisce i propri prodotti con i marchi Same, Deutz-Fahr, Lamborghini Trattori, Hürlimann e Grégoire e la
sua sede principale è a Treviglio (Bergamo), in quel territorio così colpito dall’emergenza sanitaria. Il ceo di SDF Lodovico Bussolati ha presentato i risultati 2020, nella conferenza stampa in streaming. L’azienda ha chiuso il 2020 con ricavi pari a 1.146 milioni di euro, in flessione del 10% rispetto al 2019, e un EBITDA di 109 milioni di euro pari al 9,5%, miglior risultato della storia di SDF e in crescita rispetto al 8,7% registrato nel 2019. L’ottima redditività raggiunta ha permesso di mantenere immutato il piano di investimenti a medio-lungo termine. Il contenuto decremento dei ricavi è legato, in prevalenza, alla chiusura della sede centrale di Treviglio, prolungata per più di due mesi a partire dal 24 febbraio, in anticipo rispetto al lockdown nazionale del 9 marzo 2020. Una scelta che ha consentito di implementare le necessarie misure di sicurezza e riprogettare completamente le stazioni produttive e i flussi logistici, in coerenza con le procedure già in essere negli stabilimenti cinesi dell’azienda. Tale decisione ha consentito di contenere in maniera più che significativa il diffondersi della pandemia
da Covid-19 tra le linee produttive. Sul fronte della redditività, si è registrato un utile netto di 39,3 milioni di euro, pari al 3,4%, sostanzialmente in linea con il valore percentuale del 2019 (3,5%). La posizione finanziaria netta si è chiusa con un indebitamento pari a 176 milioni di euro, in calo di 106 milioni di euro (-38%) rispetto all’esercizio precedente. Tale valore conferma anche per il 2020 i migliori parametri di valutazione di solidità finanziaria. La pandemia ha causato una decisa accelerazione nella digitalizzazione dei processi interni ed esterni dell’azienda, in linea con gli obiettivi del piano strategico al 2025. In evidenza, il lancio del nuovo sito di e-commerce “SDF Store”, per l’acquisto autonomo e semplificato di pezzi di ricambio originali, pensato per intercettare al meglio le esigenze degli agricoltori, sempre più inclini a un approccio digitale e alla ricerca di soluzioni avanzate per aggiornare la manutenzione e il ciclo di vita dei propri macchinari. (G. M.) nnn Lodovico Bussolati
Redditività e solidità 48 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Performanti e sostenibili
L’
attività di ricerca in BKT è preponderante ed ha permesso di porre in catalogo più di 2700 prodotti dando la possibilità all’utilizzatore di individuare lo pneumatico giusto per ogni esigenza lavorativa. Nell’insieme la multinazionale indiana propone pneumatici performanti e durevoli che consentono di soddisfare le più complesse necessità aziendali, di aumentare la produttività e di ottimizzare le ore di lavoro. Quello che è uno dei più importanti player di pneumatici non manca però di progettare le novità con un’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale; da qui lo studio di ogni possibile soluzione che abbia a che fare con il rispetto del terreno - quando si tratta di agricoltura - e dell’ambiente, tramite la riduzione di CO2. A ciò si aggiunge sempre l’attenzione ai consumi di carburante, un aspetto che naturalmente gli utilizzatori apprezzano molto. In evidenza, in particolare, la gamma di pneumatici BKT “Ridemax” che è stata appositamente studiata per le operazioni di trasporto con
trattori e rimorchi, in ambito agricolo e industriale. Questi pneumatici sono stati sviluppati per essere stabili anche ad alte velocità, sopportando grandi carichi, in modo da permettere di ridurre i cicli di trasporto e di diminuire la resistenza al rotolamento, consumando quindi meno carburante. L’ultima novità è che il prodotto Ridemax FL 699 si amplia con una nuova misura: 525/65 R 20.5, che va ad aggiungersi alla 24 R 20.5 già disponibile. Ridemax FL 699 apre la gamma flotation per rimorchi agricoli e autocisterne, ha una struttura all steel che consente alte capacità di carico riducendo il numero di cicli di trasporto. È dotato di un tallone rinforzato che garantisce stabilità anche alle alte velocità e assicura una guida confortevole che offre sicurezza e controllo. Ricordiamo che fanno parte della linea Ridemax i pro-
Ridemax, pneumatici di BKT, pensati per operazioni di trasporto con trattori e rimorchi
dotti per i rimorchi FL 699, ma anche FL 693 M, FL 690 e FL 690 IND e quelli per trattori IT 696 e IT 697 (M+S). FL 693 M garantisce un eccezionale comportamento su strada privilegiando doti di comfort e autopulitura. Gli indici di velocità D/E della gamma consentono inoltre di raggiungere velocità più elevate nei viaggi su strada, permettendo un sensibile risparmio di tempo. FL 690 è idoneo per applicazioni 75% su strada di rimorchi e autobotti, capace di sopportare carichi pesanti e con ottime proprietà di autopulitura. Il suo “gemello” è FL 690 IND, sviluppato specificatamente per i rimorchi industriali. Ridemax IT 696 ha un design del battistrada unico, che fornisce un’aderenza eccellente per le applicazioni stradali, oltre a garantire ottime proprietà autopulenti e una bassa resistenza al rotolamento. Infine IT 697 (M + S) - grazie agli intagli del battistrada e alla speciale mescola - rappresenta la migliore risposta per trattore durante le operazioni invernali, assicurando piena stabilità, comfort e massimo controllo. (G. M.) nnn BKT Ridemax FL 699
GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 49
ORGANIZZ A ZIONE E TERRITORIO FORLÌ CESENA RIMINI INNOVAZIONE E PRECISION FARMING
Da sempre attenta al tema dell’innovazione, Confagricoltura non può che sposare in pieno la tecnologia di precisione. Di questo si è parlato durante l’evento digitale “Innovazione e agricoltura di precisione”, organizzato da Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini. La precision farming è stata al centro degli interventi di Lorenzo Marconi, professore del dipartimento di Ingegneria elettrica e dell’Informazione e Luca Corelli Grappadelli, docente del dipartimento Scienze e Tecnologie agroalimentari, presso l’Università di Bologna. “Per noi è importante capire dove sta andando la ricerca e i progetti che l’università porta avanti, perché tracciano il futuro - ha sottolineato Carlo Carli, presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena-Rimini -. Le sfide sono tante, dalla transizione ecologica, al Recovery fund e non possiamo farci trovare impreparati. L’agricoltura digitale è uno strumento in più per gestire al meglio le imprese, i campi, rispettare l’ambiente e migliorare la sicurezza”. 50 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2021
di Alessandra Porro
CONFAGRI PAVIA TRA ENOGASTRONOMIA E SPORT
Festa per il Giro d’Italia
Si è concluso il 28 maggio, con l’arrivo a Stradella dell’ultima tappa del 18° Giro d’Italia, il ciclo di eventi “Oltrepò in Giro”, sponsorizzato da Confagricoltura Pavia. Oltre 50 le aziende associate che hanno partecipato - con slancio, voglia di ripartire e di rimettersi in gioco - con i loro prodotti; una settimana di festa e di lavoro, dopo un anno difficile. Si è trattato di appuntamenti enogastronomici e sportivi che hanno permesso la promozione delle produzioni e delle eccellenze locali da un lato, mentre dall’altro si è incentivata la conoscenza delle bellezze naturali e paesaggistiche di un territorio ricco di tipicità. Molti i cittadini, istituzioni e sportivi che si sono susseguiti nello stand di Confagricoltura Pavia per conoscere, confrontarsi e degustare i prodotti tipici. “Con questo evento abbiamo voluto creare un bel momento di sinergia e reciproca conoscenza dei territori, delle imprese e dei prodotti della provincia di Pavia - ha sottolineato il direttore di Confagricoltura Pavia, Alberto Lasagna -. Ringraziamo
le nostre aziende, che hanno aderito con grande impegno ed entusiasmo, perché senza di esse tutto questo non sarebbe stato possibile”. Presenti il sottosegretario alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, la vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, l’assessore all’Agricoltura, Fabio Rolfi e il presidente della Provincia, Vittorio Poma. Con loro anche numerose autorità che si sono confrontate durante gli appuntamento organizzati nello stand di Confagricoltura Pavia. Protagonista del dibattito è stata l’analisi dello stato di salute del settore primario dopo il difficile anno appena vissuto, colpito dall’epidemia di Covid-19. La settimana di incontri ha visto la partecipazione di cittadini, istituzioni, attività commerciali, mondo agricolo e mondo sportivo: un evento che ha dimostrato che si può fare bene, ma solo se si collabora tutti uniti con l’obiettivo di fare del territorio un’eccellenza. Un grande successo per quello che si può definire senza dubbio il Giro d’Italia della ripartenza.
CONFAGRI PUGLIA INCONTRA AMMIRAGLIO VITIELLO
Marina Militare contro Xylella
Anche la Marina Militare, su invito di Confagricoltura Puglia, scende in campo per contrastare il fenomeno della Xylella fastidiosa. Il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro ha incontrato l’ammiraglio Salvatore Vitiello, comandante del Comando Marittimo Sud. Al centro dell’incontro il tema della veloce propagazione della malattia degli olivi, fenomeno che si può arginare con la prevenzione. “Nell’ammiraglio Salvatore Vitiello ho trovato piena disponibilità e grande attenzione al territorio. Due aspetti che confermano quanto la Marina Militare sia parte integrante della realtà ionica”, ha detto al termine dell’incontro Luca Lazzàro. Nella battaglia contro la Xylella è importante che anche nelle aree di proprietà di enti pubblici o delle forze armate siano svolte buone pratiche di pulizia del terreno, per evitare che il contagio si propaghi. Di recente l’Organizzazione pugliese ha ricevuto numerose segnalazioni di terreni pubblici incolti dove il principale vettore del batterio, la sputacchina, può
proliferare, aumentando così il contagio delle piante sane. Al momento le uniche armi che si hanno a disposizione per difendere le piante di ulivo dalla Xylella sono una buona prevenzione con pratiche agricole e l’attuazione puntuale del Piano di azione regionale. La Marina Militare e le altre Forze Armate posseggono vasti territori nelle aree confinanti con gli uliveti coinvolti dalla Xylella. Una corretta manutenzione di quei territori, insieme a quelli delle pubbliche amministrazioni e naturalmente dei privati, senza ombra di dubbio può contribuire a salvaguardare le aree non ancora colpite dal batterio, con enorme vantaggio per l’economia locale e per l’ecosistema territoriale. Confagricoltura Puglia continua, su tutti i fronti, la battaglia per frenare e sconfiggere la Xylella. Purtroppo la scomparsa di centinaia di ettari coltivati ad olivo sta modificando la fisionomia dell’area agricola pugliese, zona che proprio nell’ulivo secolare trova la sua rappresentazione riconosciuta in tutto il mondo.
VERONA ALBERTO DE TOGNI PRESIDENTE
Largo ai giovani e alle donne, il ‘rinnovamento’ è la parola d’ordine di Alberto De Togni, nuovo presidente di Confagricoltura Verona. Titolare di un’azienda di seminativi nel comune di Angiari, De Togni ha spiegato che “l’età media della mia giunta è di 44 anni. Siamo al passo con i tempi per essere in grado di utilizzare i nuovi strumenti tecnologici e la comunicazione sul web”. La comunicazione, sia interna sia esterna, è il primo punto del programma del neopresidente. “Comunicare bene è indispensabile per far capire il nostro lavoro e le nostre istanze”. Il secondo obiettivo è potenziare la formazione professionale, perché “abbiamo bisogno di agricoltori preparati e pronti ad affrontare le sfide del futuro”. Alberto De Togni ha annunciato anche un piano di riorganizzazione interna, un maggior coordinamento e coinvolgimento delle sezioni economiche e un rafforzamento del rapporto con i soci. “Dopo un lungo periodo di lockdown e restrizioni - ha concluso - sentiamo il bisogno dell’incontro con i soci”. LUGLIO-AGOSTO 2021 | MONDO AGRICOLO | 51
FORMAZIONE
di Antonella Torzillo
RACCOLTA DI OPPORTUNITÀ FORMATIVE
Catalogo Corsi L’Enapra, ente di formazione di Confagricoltura - che dal 1959 si occupa di garantire lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze delle imprese associate e di tutte le risorse che a qualsiasi titolo operano all’interno dell’Associazione - presenta il nuovo “Catalogo Corsi”. Il Catalogo è un volume articolato di proposte formative frutto dell’esperienza maturata negli anni e di un’approfondita conoscenza dei reali fabbisogni formativi del settore agricolo, in cui ogni azienda può trovare il percorso di sviluppo e aggiornamento professionale più adatto alle proprie esigenze specifiche. I contenuti del Catalogo sono divisi in 9 aree tematiche: ambiente, energia e qualità; innovazione tecnologica e digitale; produzioni; skills for wine; gestione aziendale; export e internazionalizzazione; agriturismo; agricoltura sociale; soft skills. I vari corsi presentati (complessivamente 84) coprono una vasta gamma di argomenti utili alle molteplici professionalità aziendali. A questa già vasta collana di opportunità formative si aggiunge una vera novità: “Enapra e-learning”, la sezione interamente de-
dicata alla formazione a distanza (FAD); è fruibile tramite piattaforma digitale, in modalità sincrona (lezioni in live streaming tenute da esperti della materia) ovvero in modalità asincrona (lezioni registrate e accessibili in totale flessibilità di spazio e tempo). Di questa sezione, in costante aggiornamento, fanno parte tutti i corsi afferenti all’area della formazione obbligatoria ed erogabili in e-learning e alcuni importanti corsi professionalizzanti. “Oggigiorno le aziende agricole, per modernizzare la propria organizzazione produttiva ed essere competitive, hanno bisogno di consulenze formative accurate e personalizzate - ha dichiarato Luca Brondelli di Brondello, presidente dell’ente di formazione di Confagricoltura e componente della giunta esecutiva - a cui deve fare da contraltare un set completo di strumenti e azioni formative che tenga conto dei fabbisogni caratteristici di ogni tipologia di impresa operante nel settore, nonché degli obiettivi di digitalizzazione, innovazione e sostenibilità che stanno alla base della competitività del sistema agricolo e agro-alimentare. Con il lancio di
La parola del mese: Empowerment Il termine “empowerment” indica un processo di crescita, sia dell’individuo, sia del gruppo, basato sull’incremento della stima di sé, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione. In questo processo di crescita personale e professionale, la giusta formazione è indispensabile. 52 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
questa nuova edizione del Catalogo, Enapra intende offrire una risposta concreta e qualificata a questo ambizioso obiettivo. Concretezza assicurata anche dal fatto che la maggior parte dei corsi del catalogo sono finanziabili attraverso lo strumento del voucher formativo del Foragri, appositamente studiato per incentivare gli investimenti in formazione delle risorse umane”. “Quanto poi alla qualità dei servizi e delle azioni formative che compongono la nuova offerta di Enapra questa ha proseguito Brondelli - è garantita dalla stretta sinergia, attuata
in fase di progettazione dei contenuti, di più componenti: da una parte, il personale dell’ente, le realtà territoriali ed economiche del sistema associativo di Confagricoltura, e gli enti di formazione regionali, che, insieme, vantano una conoscenza ampia delle competenze richieste dalle imprese agricole; dall’altra parte, la rete di docenti e ricercatori di alto profilo che da anni collaborano stabilmente con Enapra”. Infine va evidenziato che l’offerta formativa, specificamente rivolta alle imprese associate, fa parte di un programma di formazione più
ampio e complesso che va sotto il nome di “Confagricoltura Academy”, un luogo di empowerment dove tutte le risorse umane che a qualsiasi titolo operano nell’ecosistema confederale - imprese agricole, dipendenti (impiegati, quadri, dirigenti) e dirigenti eletti possono accedere a percorsi di crescita professionale.
g
CONSULTA IL CATALOGO SUL PORTALE ENAPRA
Enapra, solo negli ultimi quattro anni, ha gestito un volume di iniziative di formazione per più di 2.000 aziende e per oltre 30.000 destinatari. Il nuovo Catalogo Enapra è disponibile sulla homepage del sito www.enapra.it; all’occorrenza è anche scaricabile. Per ogni necessità di approfondimento e di richiesta ci si può rivolgere al personale dell’ente di formazione ai seguenti contatti: mail info@enapra.it - tel. 06 6852431. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 53
OVER 65
di Elisabetta Tufarelli
BICI SICURA
Una vittima su 2 tra pedoni e ciclisti ha superato i 65 anni. Lo rivela un’indagine effettuata da Dekra che ha esaminato la sicurezza stradale in UE e nel mondo. E sono proprio gli anziani ad essere coinvolti in circa la metà di tutti gli incidenti stradali mortali. A parere dell’International Traffic Safety Data and Analysis Group (IRTAD), nei Paesi esaminati (quelli OCSE tranne il Canada, l’Argentina, la Colombia e la Slovenia), se gli incidenti degli over 65 sono aumentati del 7%, il numero più alto si registra, però, tra i 18 e i 24 anni, che addirittura ha segnato + 25%.
In forma…
La massa muscolare è un vero e proprio tesoro, da preservare con attenzione. La sua perdita (Sarcopenia) è la causa che provoca, nell’anziano, una progressiva fragilità, con un effetto domino sulla salute generale. Il patrimonio muscolare si comincia a perdere dopo i 50 anni e viene dimezzato entro i 75. Un recente studio ha messo anche in relazione proprio la diminuzione della forza muscolare con il declino delle facoltà cognitive e la demenza. Come si possono contrastare questi effetti? Attraverso la prevenzione e intervenendo precocemente. Mentre a livello mondiale di parla di invecchiamento attivo e di succes-
so, quotidianamente, gli anziani cadono nell’inattività, che sfocia nelle disabilità. È una situazione grave, che richiede azioni tempestive, capaci di mantenere in buona salute il sistema muscolo-scheletrico. Sono due gli approcci che, combinati, ottimizzano l’incremento di massa e la funzione del muscolo: quello nutrizionale, con particolare attenzione ad un adeguato apporto proteico, unito ad una attività fisica sicura e adatta alle condizioni di salute. L’American Heart Association e The American College of Sports Medicine (ACSM) raccomandano dai 30 ai 60 minuti di attività moderata ogni giorno.
IN EUROPA L’UTILIZZO DI INTERNET non è ancora diffuso fra gli over 65. Nonostante la pandemia abbia accelerato le esigenze digitali, l’uso di internet è meno frequente fra le generazioni più anziane. Sebbene, in media, il 61% dei cittadini dai 65 ai 74 anni utilizzi il web, si registrano forti differenze tra i diversi Paesi. Mentre il ricorso alla rete è decisamente maggiore in Danimarca (94%), in Lussemburgo e Svezia (91%), Paesi Bassi (90%) e Finlandia (88%), l’Italia, con poco più del 40% è nella parte bassa della classifica. Superiamo solo Polonia, Romania, Portogallo, Grecia, Croazia e Bulgaria. 54 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
…e belli
Invecchiare, con l’aspettativa di vita di oltre 80 anni, è un privilegio che vantano sempre più persone. Se, da un lato, è la salute ad avere un ruolo sempre più importante, la vera sfida è anche quella di riuscire a mantenere quanto più possibile, oltre al fisico e alla mente, anche benessere e bellezza. Diventate ormai parole di uso comune per questa fascia d’età, hanno spinto l’estetica ad adeguarsi, proponendo trattamenti su misura e interventi mirati in grado di mettere in risalto una bellezza, che non è più prerogativa dei soli giovani. Non certamente operazioni radicali ed invasive, ma questa
fascia d’età è ormai abituata a rivolgersi ai dermatologi per cancellare macchie e segni del tempo da volto e mani. Cresce la richiesta anche di peeling chimici, filler, botulino, asportazione dei capillari, interventi per ridare tono ed elasticità alla pelle, che ormai vanno per la maggiore: un paziente su due ha più di 65 anni. Questo nuovo trend ha portato il successo ad influencer over 75, ma anche ad agenzie di moda specializzate, come la londinese Grey Models che propone modelli e modelle over 65, oppure a Pinterest, la bacheca di Elisabetta Elbet per idee su stile e bellezza senza età.
ORTOTERAPIA
L’ortoterapia, a stretto contatto con la natura, il sole e l’aria fresca, giova al fisico e contribuisce a risvegliare interessi, combattendo la depressione e migliorando l’umore. Nata negli Usa ha sapientemente mixato lo zen giapponese con la cura italiana e inglese dei giardini e del paesaggio. L’interazione, anche solo visiva, con la natura apporta notevoli benefici, ormai clinicamente provati. È un vero e proprio toccasana per gli anziani, perché risveglia il senso di responsabilità e l’autostima, oltre a fornire stimoli sensoriali, motori e psicologici.
CASE A DIMENSIONE ANZIANI, la nuova frontiera urbana. Jones Lang LaSalle (JLL), azienda leader a livello mondiale nel settore immobiliare, nel suo Biannual Residential Snapshot ha evidenziato che parte dei fondi del Recovery Plan verranno utilizzati per migliorare il mercato residenziale; in particolare per la dimensione sanitaria, la pianificazione urbana, i servizi per le persone fragili, l’housing sociale, la riqualificazione delle strutture sportive e il senior living. Jll ha evidenziato, nel Nord italia, un trend dei prezzi in rialzo per progetti multi family, social housing e micro living. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 55
PATRONATO
di Elisabetta Tufarelli
Due domande a… Rosanna Potenza
Apriamo la rubrica dedicata all’attività di Enapa con l’intervista a Rosanna Potenza, responsabile del patronato di Confagricoltura Foggia.
Come è cambiato il lavoro con la pandemia? “Moltissimo. Non ci siamo mai fermati, abbiamo utilizzato tutte le misure di prevenzione e limitazione e il nostro lavoro si è, in qualche modo, intensificato per rispondere alle aumentate esigenze dei cittadini. La nostra utenza è molto varia: dagli agricoltori ai lavoratori, ai disoccupati. In questo periodo i problemi legati alla coesione sociale sono in prima linea: continuano ad aumentare le richieste di aiuto per questioni di lavoro, pensioni, sussidi e pratiche varie, compresa l’immigrazione. Il patronato, ancor di più in questo periodo
PENSIONE E QUOTA 100 Pensione e calcolo retributivo, contributivo, misto. Al momento di andare in pensione ci si dibatte su questi sistemi così diversi di calcolo, previsti dal sistema previdenziale italiano. La data importante da tener presente è il 31 dicembre 1995. Chi non ha avuto versamenti percepirà la pensione con il sistema contributivo; coloro, invece che avevano meno di 18 anni di contributi usufruiranno del sistema misto. Infine i cittadini che possono contare, al 31 dicembre 1995, almeno su 18 anni di contributi vedranno calcolata la loro pensione sempre con il sistema misto, ma per i periodi successivi al 31 dicembre 2011. Ultima chiamata per quota 100, la misura che permette di andare in pensione a 62 anni e con 38 di contributi. Si può ancora presentare domanda e il patronato Enapa è a disposizione per tutelarti, informarti gratuitamente e con chiarezza sulla tua situazione. 56 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
di difficoltà, ha un volto umano. Non solo risolviamo i problemi, ma siamo diventati anche confidenti dei nostri utenti, soprattutto anziani, che ci interpellano per questioni strettamente legate alla famiglia”. Per quali pratiche i cittadini si rivolgono più comunemente a voi? “Prima avrei risposto senza esitazione disoccupazione e pensioni. Gli effetti del Covid hanno avuto una ricaduta forte sull’economia della famiglie; questo si è tradotto nell’aumento delle richieste dei cittadini e delle domande da parte di utenti extra-comunitari. I vari provvedimenti emanati non sono sempre di semplice comprensione e gli utenti sono incerti e non hanno chiara la strada da intraprendere. Siamo qui per risolvere le loro difficoltà, offrendo senza spese la nostra consulenza e assistenza per accedere ai vari bonus, al Rem ecc.”.
DECRETO SOSTEGNI BIS Il Decreto Sostegni Bis porta tante novità, ma anche conferme e sorprese. Il Rem, reddito di emergenza, è stato concepito per le famiglie in difficoltà a causa della pandemia e prevede quattro mensilità. Mentre si è in attesa delle circolari esplicative, sappiamo che è stata cancellata la proroga Naspi Rem. In arrivo anche i bonus agricoli che dovrebbero essere pari a 800 euro una tantum. Gli uffici Enapa sono pronti a dare chiarimenti. Per individuare la sede più vicina www.enapa.it
INCONTRI INTERREGIONALI 2021
IL PUNTO
Al via gli Interregionali, gli incontri di area tra i presidenti Anga di Nord, Centro e Sud, nati per confrontarsi sulle tematiche di attualità e progettare l’attività dell’associazione, ascoltando le istanze dei vari territori. Purtroppo, a causa della pandemia, questi appuntamenti - importanti anche per conoscere le varie realtà agricole che contraddistinguono l’Italia - si sono tenuti, ancora una volta, online. L’argomento caratterizzante è stato unico per tutta Italia: esaminare i vantaggi fiscali per gli investimenti 4.0. “Un argomento - ha sottolineato il vicepresidente Nord Francesco Longhi - che ha destato grande interesse coinvolgendo il nostro territorio. Era necessario, e siamo riusciti a farlo con l’importante contributo di Marco Ottone, fiscalista di Confagricoltura Alessandria, che ha esaminato la fattibilità reale della legge Sabatini e i vantaggi fiscali 4.0. È stato un momento importante di dibattito per chiarire i dubbi e le perplessità dei nostri associati”. L’Internord è stata anche l’occasione per approfondire la discussione su biologico e il biodinamico. “Dopo gli aggiornamenti dai rappresentanti territoriali - ha spiegato Francesco Manca componente del comitato di presidenza per il Centro Italia - siamo entrati nel vivo della questione 4.0 e degli incentivi destinati alle aziende giovani che intendono investire. È stato importante conoscere ed esaminare le diverse opportunità di investimenti. Certamente, come ci ha spiegato l’ing. Marcello Marconi, presidente e AD di Idea-Re, la normativa è complessa ed in continua evoluzione e richiede competenze specifiche”. “L’Interregionale - ha messo in evidenza Giangiacomo Arditi, vicepresidente del Sud - è un momento importante di scambio di vedute sui temi più caldi che interessano il nostro settore, come i provvedimenti a sostegno all’innovazione 4.0. Questo è il motivo per cui abbiamo coinvolto la dottoressa Mena Maio, dell’area Amministrazione e Politiche fiscali di Confagricoltura. Il Sud Italia può vantare un credito d’imposta aggiuntivo che, unito ai provvedimenti per l’innovazione dei processi produttivi, può diventare molto interessante. Occorre attendere, però, perché è ancora difficile comprendere non tanto i metodi, ma le modalità e i riferimenti normativi”.
Sicuramente il giovane imprenditore agricolo è un coraggioso. Ha deciso di lavorare in un comparto nel quale, troppe volte, la soddisfazione di produrre bene viene anteposta, con entusiasmo, al tempo libero e, a volte, perfino al reddito. Siamo anche coscienti di sbagliare, ma a volte questa spinta a voler fare sempre meglio è più forte di noi… A fronte di questa condizione comune a molti giovani, c’è una voce che risuona forte e all’unisono nelle nostre chat: per crescere servono regole semplici e chiare, fiducia nella scienza. La mia affermazione non è strettamente legata all’ultima questione del “biologico vs biodinamico” ma, in generale, alla visione di un comparto che, per competere ad armi pari in questa accelerazione post pandemica, ha indispensabile bisogno di certezze. Lo asseriamo in Italia e lo affermiamo forte anche in Europa, con l’importante e continuo impegno che, attraverso la nostra delegata Diana Lenzi, stiamo portando avanti sulla nuova Pac e sulla catena del valore che collega gli agricoltori ai consumatori. Francesco Mastrandrea Presidente Nazionale Anga
a cura di Elisabetta Tufarelli
Mastrandrea e Ginestrini, di recente, hanno incontrato i vertici e i giovani di Confagricoltura Trento
Giovani di Confagricoltura
Vantaggi fiscali 4.0
GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 57
Giovani di Confagricoltura
ALLEVAMENTO BOVINI DA CARNE
RINNOVO CARICHE GIOVANI AGRICOLTORI DI TARANTO
Varvaglione nuovo presidente Il settore zootecnico in Italia, nonostante rappresenti circa il 30% del valore dell’agricoltura nazionale, è in crisi. “Questi numeri - spiega Salvo Lombardo, presidente Anga Catania e rappresentante Anga nella FNP Allevamenti bovini di Confagricoltura - non vengono giustificati solo dalla crisi dettata dalla pandemia; infatti, a incidere sulla competitività del comparto vi sono anche i costi di produzione. Nonostante si tratti di un comparto particolarmente strategico per il settore primario, l’assenza di interventi mirati e la crisi non hanno riservato sconti agli allevatori. Detto ciò, il sistema zootecnico è comunque fondamentale per l’agri-business in Italia”. Il capitale bovino nazionale è di circa 50mila allevamenti specializzati e 100mila addetti, che si raddoppiano prendendo in considerazione anche l’allevamento in attività “mista” e oltre 200milioni di capi. “L’Italia - ricorda Lombardo - è il quarto produttore Europeo di carni bovine. Le produzioni di qualità contraddistinguono l’agroalimentare made in Italy: i primi quattro prodotti DOP italiani per fatturato, infatti, provengono proprio dalla produzione zootecnica”. Il consumo pro-capite nazionale di carne è intorno a 17,2 Kg annui confermando la stabilità negli ultimi tre anni. “Il nostro comparto - sottolinea Lombardo - non ha problemi strutturali, ma è frenato da quelli di mercato”. Gli allevamenti zootecnici, pur concentrati nella Pianura Padana, sono importanti per l’economia di numerose regioni: in Piemonte si alleva il 17% dei capi nazionali da carne, in Veneto il 16% e in Lombardia l’11%. Nelle aree meridionali le aziende sono molte, ma di piccole dimensioni; l’orientamento prevalente è quello della produzione di carne. In Sicilia si allevano il 9% dei capi da carne nazionali, seguita dal Lazio con il 4%. Con questi numeri l’Italia è al quarto posto tra i produttori europei di carni bovine. “Tra le note dolenti - conclude il rappresentante nella FNP confederale - l’importazione di carne di ben il 50%, che unita alle campagne mediatiche denigratorie sugli allevamenti e sui prodotti di origine animale, certamente non aiuta il settore. A questo si aggiunge la mancanza di competitività rispetto alle produzioni estere intracomunitarie e extra UE. In questo clima la priorità è salvaguardare il settore e la produzione nazionale attraverso l’impegno congiunto di Salvo Lombardo tutta la filiera”.
58 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Angelo Varvaglione
Angelo Varvaglione, produttore di uva da vino, è il nuovo presidente dei Giovani di Confagricoltura Taranto. L’imprenditore agricolo, trentenne, è stato eletto durante l’assemblea presieduta dal vicepresidente nazionale Anga di area, Giangiacomo Arditi. Nel prossimo triennio Angelo sarà affiancato dai vicepresidenti Enrica Trinchera e Vincenzo Spronati. Sono stati eletti nel consiglio direttivo: Francesco Cantore di Castelforte e Antonio Epifania. All’assemblea erano presenti, tra gli altri, anche il presidente di Confagricoltura Taranto Luca Lazzàro e il direttore Carmine Palma. “Sono molto contento e motivato - ha dichiarato il neo presidente dei Giovani Agricoltori di Taranto -. Siamo all’inizio di un nuovo percorso, quindi ci sarà tantissimo da fare per portare avanti al meglio le sfide che ci attendono. Abbiamo la necessità di puntare su noi stessi nel solco della tradizione, coinvolgendo giovani motivati che vogliono essere in prima linea nel cambiamento e nel miglioramento della nostra amata terra tarantina”.
ALBERTO BREZZI DI CASCINA BENPENSATA A SPINETTA MARENGO (AL)
Alberto Brezzi, 22 anni, è coadiuvante nell’azienda di famiglia: Cascina Benpensata, una splendida realtà a Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria. “Sono agricoltore praticamente da sempre. Già a 10 anni ero appassionato di agricoltura e collaboravo in azienda, scappando nei campi e in stalla per guardare e lavorare come riuscivo e potevo”. L’impresa, 1500 ettari, è ad indirizzo prevalente cerealicolo e zootecnico da latte e carne. “Produciamo grano, mais, soia, riso e foraggi e provvediamo direttamente all’essicazione del raccolto. Abbiamo 800 Frisone in lattazione e alleviamo Blue belga e Piemontesi da ingrasso: la carne la vendiamo direttamente attraverso le nostre tre macellerie”. Il giovane imprenditore agricolo è orgogliosamente impegnato in uno dei più rilevanti comparti del made in Italy per indotto e fatturato. L’impresa è un’importante realtà nazionale, che conta ben 4.000 capi allevati in totale. Prossimi passi? “Sicuramente - spiega - ci serve una sala di mungitura nuova. Dopo aver valutato le diverse opzioni attraverso un’attenta analisi economica, abbiamo optato per una sala di mungitura a giostra. I vantaggi, oltre a quello economico, sono le ottime condizioni di lavoro per gli operatori (abbiamo 8 dipendenti a tempo indeterminato, divisi in due turni di lavoro) e la distanza molto breve che le vacche devono percorrere per raggiungere la posizione di mungitura”. In totale Cascina Benpensata si avvale di 15 dipendenti fissi che, quando c’è necessità, vengono aumentati con l’ingresso di lavoratori a tempo determinato. “Grazie alle macellerie, alla nostra produzione che ci consente, in parte, di auto approvvigionarci per l’alimentazione, non abbiamo avuto grossi problemi di competitività. Il nostro impianto di biogas da 1 mega - conclude Alberto - alimentato a liquame, letame solido e trincato di mais, ci permette l’autosufficienza energetica, oltre all’uso di fertilizzanti Alberto Brezzi naturali sui campi”.
g
Giovani di Confagricoltura
Governance produttiva
ANGA LOMBARDIA, RICONFERMA PER ALESSANDRO MARINONI
L’assemblea dell’Anga regionale Lombardia ha deciso all’unanimità di proseguire nel segno della continuità. Alessandro Marinoni è stato confermato alla presidenza; le vicepresidenze a Emma Cogrossi (presidente di Anga Milano-Lodi-Monza e Brianza) e Paolo Faverzani (presidente di Anga Cremona). In apertura, il presidente di Confagricoltura Lombardia, Riccardo Crotti, ha sottolineato l’importanza del ruolo dei giovani all’interno del sindacato e il loro fondamentale apporto in termini di idee e progettualità, oltre a confermare la volontà di coinvolgere la componente giovanile in tutte le attività di Confagricoltura. “Sono onorato di poter proseguire Da sinistra Paolo Faverzani, Alessandro nella rappresentanza di questa associazione - ha affermato Marinoni - e Marinoni ed Emma Cogrossi continuerò a lavorare in sinergia con tutte le provincie affinchè si riconosca all’agricoltura un ruolo di centralità nel mondo economico, comunicando in maniera chiara e trasparente il nostro lavoro e la nostra passione, ma soprattutto aprendo le porte delle nostre aziende ai consumatori”. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 59
AGRITURISMO
di Elisabetta Tufarelli
MASO AUSSERMAHRHOF A VALLE DI CASIES BZ
Respiri di montagna
U
n agriturismo nella regione italiana più a nord, piena di monti, valli, radure e masi, le tipiche costruzioni contadine del Trentino Alto Adige. Una vacanza diversa all’insegna della montagna, della libertà e delle tante attività all’aria aperta organizzate per grandi e piccini per apprezzare in pieno il valore della semplicità e della natura. Siamo all’interno della suggestiva Valle di Casies dove, nel maso Aussermahrhof, ci accoglie Ruth, moglie di Luigi Taschler, che conduce la struttura rurale che ha più di duecento anni. “L’attività agrituristica - racconta - è nata quaranta anni fa per caso. La sorella di mia suocera aveva un albergo e troppe richieste di ospiti, così le ha domandato la disponibilità ad ospitarne
60 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
qualcuno. Detto fatto. Dopo questa prima volta, in cui hanno ceduto le loro camere ai turisti, l’attività negli anni si è strutturata”. Oggi, a disposizione degli ospiti, prevalentemente tedeschi e italiani, ci sono tre appartamenti con cucina e soggiorno e due stanze con uso cucina, che permettono di organizzarsi autonomamente per i pasti, continuando a vivere in un’ambiente familiare. “Da fine maggio all’inizio di giugno eravamo ‘full booked’ con ospiti tedeschi, venuti in vacanza a Pentecoste. Quest’anno siamo già pieni fino agli inizi di settembre. Fino a metà giugno arrivano turisti dalla Germania, mentre a luglio e agosto ospitiamo famiglie italiane. In genere si tratta di clienti abituali che ci rinnovano la loro fiducia, per questo cerchiamo
di arricchire la nostra offerta con qualche novità". La Val Casies è splendida e suggestiva e offre tante opportunità di esplorazione. Si possono fare passeggiate rilassanti a piedi, in mountain bike, cimentarsi in nordic walking per rinfrancare il proprio spirito e trascorrere una vacanza in modo sano e piacevole. “Qualche giorno di vacanza da noi - sottolinea l’imprenditrice agrituristica - lasciandosi andare alla naturale semplicità dei ritmi della vita di montagna, permette di dimenticare i ritmi frenetici di quella quotidiana. Si ritrova così una dimensione di benessere naturale che ricarica le energie”. Aussermahrhof, aperto tutto l’anno, è classificato con ben
“quattro” fiori ed è “pet friendly”; offre calore e ospitalità nell’atmosfera familiare di un maso didattico con allevamento di bestiame. Al mattino la ricca colazione - con un’ampia varietà di marmellate e miele, accompagnati da pane integrale, succhi, macedonia fresca, latte di mucca, yogurt, burro, ricotta, formaggi fatti da diversi contadini, speck, carpaccio, prosciutto, uova e dolci, preparati direttamente con i prodotti del maso - permette di iniziare al meglio la propria giornata d’esplorazione. I suggestivi aperitivi organizzati attorno al falò consentono di ammirare splendidi tramonti e cieli stellati, mentre si gustano i prodotti tipici altoatesini
accompagnati da ottimi vini anche brulé. Il maso è anche una vivace fattoria didattica che offre ai bambini la possibilità di fare esperienze indimenticabili, accarezzando i MASO AUSSERMAHRHOF
Via Mahr 9 · S. Martino/Casies (BZ) Tel. 0474978493 - Fax 0474978493 Email info@aussermahrhof.com Web www.aussermahrhof.com
vitellini, aiutando a foraggiare le mucche, dando una mano a fare il pane o il burro o a mettere al riparo il fragrante fieno appena falciato. Progetti futuri? “Continuare, in tutte le stagioni, a chiedere ai nostri ospiti di impegnarsi a rilassarsi, divertendosi a tornare bambini. Dal canto nostro faremo di tutto per continuare a garantire un altissimo livello di amichevole ospitalità, per offrire un’esperienza unica e autentica nella nostra agricoltura. Per questo, ogni anno, proponiamo differenti attività e facciamo qualcosa di nuovo per il maso: quest’anno abbiamo rinnovato il primo piano, il prossimo inaugureremo il parco giochi”. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 61
VINO
di Gabriella Bechi
LU BANCU DI FEUDO DISISA
Sorsi di Paradiso
S
iamo in Sicilia, nel territorio di Monreale, in provincia di Palermo, ad un’altitudine di 400-500 metri sul livello del mare, dove si staglia un’antica torre saracena da cui era possibile controllare l’intero territorio del Belice e dello Jato, che si estende dalle montagne del Corleonese sino al golfo di Castellammare: qui sorge Feudo Disisa. Il nome deriva probabilmente dalla parola araba “Aziz”, “la splendida”, perché già nel 1200, quando la Sicilia era terra di conquista, gli emiri che venivano dal deserto trovarono in queste valli il ‘Paradiso della Terra’ e cantarono le bellezze dell’agro più fertile della Conca d'Oro. Il feudo fu donato da Guglielmo II all’Arcivescovo di Monreale nel 1100, che lo tenne per cinquecento anni. Quattrocento ettari di seminativi, allevamenti, oliveti e vigneti nell’area delle Doc Alcamo e Monreale, che da oltre un secolo appartengono alla famiglia Di Lorenzo, ormai giunta alla quinta generazione, che ha sempre gestito direttamente ogni attività, con scelte innovative e d’avanguar-
62 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
dia, mantenendo il rispetto per le tradizioni e per il territorio. La storia di Feudo Disisa è strettamente legata al vino, nelle sue varietà autoctone (Insolia, Catarratto e Perricone) prima prodotto per il consumo interno, poi destinato al taglio e, infine, alle cantine sociali. Negli anni compresi tra il 1930 ed il 1940, l’azienda ha subìto la sua prima grande trasformazione ad opera di Mario Di Lorenzo, che ha ampliato le coltivazioni sia delle viti, sia degli ulivi, costruito la nuova cantina e cambiato radicalmente il volto del territorio dal punto di vista agricolo, ma anche economico e sociale; ma è nel 1970 che, in collaborazione con l’Istituto Regionale Vini ed Oli di Sicilia, ha inizio una sperimentazione ad ampio raggio per verificare l’adattamento ai terreni ed al clima siciliano dei più importanti vitigni nazionali ed internazionali, come lo Chardonnay. I risultati furono sorprendenti.
Tant’è che Disisa può vantare il primo e più vecchio vigneto di uve Chardonnay della Sicilia. Oggi la società è presieduta da Renato Di Lorenzo, ingegnere ritornato alla terra, con il supporto della moglie Maria Paola e dei due figli Laura e Mario, coinvolti in prima persona nelle attività aziendali e commerciali. A lui si deve la terza grande trasformazione, nel 2004, con l’avvio dell’imbottigliamento diretto e la creazione del marchio aziendale. Quattrocentomila le bottiglie prodotte, destinate esclusivamente al canale Ho.Re.Ca, esportate anche in Stati Uniti, Canada e Giappone. Dieci le tipologie di vino, da vitigni autoctoni e internazionali, in purezza o blend. Tra questi spicca “Lu Bancu”, che prende il nome da una leggenda popolare, che narra di un tesoro immenso nascosto in una grotta del Feudo e difeso da un mostro che impedisce a chiunque di tornare indietro a godersi le ricchezze. Catarratto in purezza, coltivato in una vigna di quarant’anni, fermentazione malolattica in acciaio a temperatura controllata (15-18°C), affinamento in serbatoi di acciaio inox per 6 mesi e in bottiglia per 60 giorni. Colore giallo paglierino con riflessi verdi, al naso ricorda i frutti maturi della Sicilia, gli agrumi mischiati con qualcosa di tropicale, ma c’è anche tanta ginestra e macchia mediterranea, che in bocca ritornano e si amplificano sulla spinta acida e sapida del sorso.
RISTORANTE QUATTROVENTI COMFORT FOOD A PALERMO
Ventata di piacere
Q
uattro Venti era un’antica zona di Palermo vicina al mare, dove ora sorge il porto che raccoglie l’eredità storica di quell’area. Qui, nel 2015, Gabriele Amato e Filippo Ventimiglia hanno deciso di creare il ristorante ‘QuattroVenti Comfort Food’. Comfort vuol dire consolare, confortare, ma anche coccolare e gratificare. Ed è quello che il cibo sa fare, riportandoci all’infanzia o a un bel momento della nostra vita. E questo è quello che Gabriele e Filippo offrono ai loro ospiti. La conferma viene da una clientela affezionata, che non rinuncia all’atmosfera rilassata e informale del locale e alla cucina rassicurante, che rivisita i grandi classici della tradizione, con un tocco di modernità e di contaminazione. In sala, Gabriele Amato, imprenditore con la passione per la cucina, coordina uno staff giovane e preparato che assicura un servizio impeccabile. La cucina è, invece, il regno di Filippo Ventimiglia, 37 anni, chef siciliano con esperienze in importanti ristoranti italiani. La ricerca e la selezione delle materie prime predilige i produttori locali, con particolare attenzione al pescato, lavorato
interamente in cucina. Il menù, che comprende cinque antipasti, cinque primi, cinque secondi e cinque dolci, cambia ogni quattro mesi. Da provare, tra gli antipasti, la Parmigiana di pesce su ragù di seppie; il Cannolo salato con baccalà mantecato, macco di fave e giardianiera di agrumi. Come primo, gli Spaghetti alla Carrettiera aglio olio e peperoncino con RISOTTO ALLA PESCATORA
Con “Lu Bancu” di Feudo Disisa, lo chef Filippo Ventimiglia propone Risotto alla pescatora con cozze, calamari, crema di vongole e wasabi
capperi di Salina e tartare di pesce; il Cacio e Pepe in Sicilia, con caciocavallo palermitano, bottarga di tonno, carciofi fritti croccanti e buccia di limone. Tra i secondi il Trancio di pesce del giorno su guazzetto di cozze e vongole allo zafferano; la Cotoletta di mare, maionese di ostrica e aria di aceto. Per chiudere, il Semifreddo alla cubaita di scaccio e riduzione di moscato e la Spirale di mele con crema inglese alla cannella e gelato di vaniglia e uvetta. La carta dei vini, curata personalmente da Gabriele Amato, esperto sommelier, propone oltre 200 etichette, continuamente rinnovate, per il 60% del territorio siciliano e per il resto nazionali. Dalle 18 alle 23 la formula ‘Quattrosorsi e Quattromorsi’ permette di vivere il ristorante in un altro modo: a disposizione un’ampia selezione di Gin e le migliori toniche per una carta di cocktail da provare in abbinamento a piatti dedicati e pensati per un aperitivo di qualità o una cena veloce. QuattroVenti Comfort Food, Via Enrico Albanese, 30 -90139 Palermo. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 63
CAMPI ROSA
di Elisabetta Tufarelli
AGRITURISMO E LEZIONI DI CUCINA
Turismo esponenziale
Laura Verdino è un’imprenditrice tornata con entusiasmo, da qualche anno, alla terra dopo altre esperienze. Oggi conduce, con energia, la sua impresa agrituristica “Lavanda in fiore”, nella provincia savonese. Organizza eventi con l’obiettivo di promuovere i propri prodotti e il ritmo delle stagioni. Uno fra tutti: “Mortaio & Mattarello - Lezioni di cucina all’aperto con Laura Verdino”. Un’occasione per turisti e abi-
tanti per conoscere e apprezzare i prodotti dell’orto e i diversi utilizzi in cucina. Un’esperienza emozionante in campagna, ma anche utile. Quattro postazioni di lavoro individuali in 800 metri quadri di giardino. Ogni postazione dotata di un tavolo, una spianatoia, farine di diversa tipologia, Nella serata dedicata alla pasta anche i prodotti dell’orto, i condimenti e le uova del pollaio, per preparare insieme anche un sugo per condirla. Lasagne di borragine, tagliatelle arancioni di calendula o farfalle rosa di barbabietola, da condire con un pesto a scelta tra il tradizionale di basilico, di fave o di zucchine. L’iniziativa di Laura è compresa nel grande filone del turismo esperienziale di cui gli agriturismi sono naturali protagonisti. Intorno a questi progetti si sono coagulate aziende agricole, vitivinicole, balneari e ricettive, dimostrando che l’alleanza tra agricoltura e turismo può innovare l’offerta della Liguria.
ETICHETTE ALIMENTARI: un affaire prevalentemente femminile? Per Confagricoltura Donna naturalmente sì. “Anche l’indagine di Format Research presentata in occasione del webinar di Confagricoltura e Agronetwork ha confermato - rimarca Alessandra Oddi Baglioni- che oltre il 65% delle donne legge le etichette del cibo che acquista, mentre solamente il 5% trascura del tutto le informazioni nutrizionali dei cibi che mette nel carrello della spesa, Ciò significa che siamo decisamente consapevoli dell’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata. E le più attente sono soprattutto le giovani mamme e le over 50 con famiglia”. L’indagine conferma che, anche per i prodotti i freschi da banco il 30% delle donne sceglie ‘molto spesso’ basandosi sulle informazioni nutrizionali, soprattutto nella fascia d’età 45- 54 anni. Mentre le più giovani sempre ‘molto spesso’ quando scelgono i prodotti confezionati si basano sulle informazioni nutrizionali. 64 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
VERDURA ARTISTICA
A Gainago di Torrile, in provincia di Parma, Vanessa Cavalca, imprenditrice agricola associata, guarda le sue verdure come delle vere e proprie creazioni artistiche: “Quando, dopo tanto lavoro, un mattino trovo le insalate pronte, avendole viste crescere progressivamente, provo un’emozione indescrivibile - afferma - e le considero i soggetti migliori da fotografare”. Le verdure diventano così modelle, fonte d’ispirazione creativa. Diplomata in grafica e fotografia, Vanessa produce frutta ed ortaggi che vengono venduti in uno spazio interno all’azienda, o direttamente online, anche in cassette già pronte e di diversi formati. Fornisce ai clienti sia le verdure fresche, sia i semilavorati (come la zucca a cubetti) pronti all’uso. L’azienda di famiglia è anche un agriturismo con un ristorante dedicato alla cucina creativa con lo chef Marco. Vanessa Cavalca, mamma di una bambina piccola, svolge la sua attività con entusiasmo e passione. “Fare questo lavoro - sottolinea - per una donna è faticoso dal punto di vista fisico, ma a noi tutte non ci spaventa, tant’è che siamo sempre più numerose. La difficoltà maggiore, un po’ come in tutti i settori, è conciliare il lavoro con la famiglia”.
BUONO A SAPERSI
GIOVANE IMPRENDITORE RACCONTA COME CONCRETIZZARE UN PROGETTO
Creare una startup
L
a copertina del libro “Fare startup in Italia” di Francesco Magro, classe ‘87, è giovanile, allegra, ottimistica. Ma dall’idea al bottone da pigiare, al business, non è proprio tutto rose e fiori. Il suo libro - in vendita in esclusiva su Amazon, cartaceo o come e-book (tra l’altro gratuito per gli abbonati a Kindle Unlimited) - nasce per dare delle dritte a giovani con buone idee. La buona idea di Francesco è ‘Winelivery’, app con cui si possono ordinare bevande e stuzzichini a domicilio e riceverli a casa propria in 30 minuti, alla giusta temperatura.
g
Il testo del libro, partendo dall’esperienza personale, cerca di dare una serie di risposte: cos’è una startup? Come si fa ad avviarla? Come farsi venire una buona idea? Come si capisce se è una buona idea? E cosa fare una volta che la si è trovata? Francesco parla della sua esperienza: i passi falsi e le soddisfazioni che questo percorso gli ha regalato e continua a donargli. Illustra cosa ha imparato e cosa è meglio evitare nella speranza di risparmiare ai lettori il tempo che lui invece ha perduto. Si parte con una breve infarinatura sul mondo delle startup e dell’imprenditorialità (“perdonate se sono un po’ accademico - scrive - ma condividere definizioni, conoscere termini specifici e comprenderne il significato, è la base del trasferimento della conoscenza”).
Nella prima parte del volume chiede spesso di fare dei piccoli esercizi. Questo perché è convinto che “scrivere, razionalizzare e riflettere sui concetti sia un ottimo modo per fissare le nozioni e di conseguenza prendere decisioni più consapevoli”. Nella seconda parte narra alcune cose che ha imparato dall’esperienza di tutti i giorni e spiega quindi i trucchi che ha razionalizzato ex post e che ancora oggi guidano le sue decisioni e che fanno di lui un imprenditore di successo in un settore innovativo. Mentre Winelivery al suo quinto anno di attività è diventato il player numero uno nel mondo della drink delivery in Italia, Francesco Magro è entrato nella classifica Businessperson of the Year 2020 ed è stato citato da Capital tra i ‘Next 40’ ovvero i volti che nel prossimo futuro conquisteranno la copertina della rivista. Gaetano Menna
A MANDELLO IL FESTIVAL DELLA LETTERATURA
Fino al 28 agosto si svolge a Mandello del Lario (Lecco) il “Festival della letteratura” con incontri con scrittori di tutta Italia, autori affermati e penne emergenti, e spettacoli legati al mondo letterario. In programma una serie di eventi dedicati a pubblici diversi: dai piccoli lettori, ai giovani, agli adulti. Il festival è pure l’occasione per conoscere e vivere la località ospitante, gli angoli, le piazzette, i vicoli, i boschi, i rioni, immergendosi nei libri raccontati dai loro autori. Ad ospitare gli incontri sono i locali della cittadina: la storica villa della Fondazione Ercole Carcano, il Teatro San Lorenzo, ma anche bar, pasticcerie, ristoranti, agriturismi. Il festival è stato inaugurato dall’incontro con Enrico Ruggeri che ha presentato il suo ultimo romanzo “Un gioco da ragazzi”; racconta la nostra meglio gioventù che scopre i suoi lati più oscuri, tra politica, musica, amori furiosi. Tra gli appuntamenti da segnalare quello con il cantautore e scrittore in bicicletta Nico Maraja (il 7 luglio) che presenta il suo ultimo libro “Dell'amore e altre forature”: la vita sul sellino, le forature della vita. GIUGNO 2021 | MONDO AGRICOLO | 65
CAMPI SONORI
di Gaetano Menna
IL VINILE DI MODÌ
Roma multietnica
M
odì (il nome è una dedica a Modigliani, all’anagrafe Giuseppe Chimenti) nel vinile “Tsunami” canta la Roma multietnica. L’artista vive e lavora a Torpignattara, a Roma Est (e lì ha sede pure la label ‘Oltre le Mura’, da lui fondata e fortemente radicata nel nuovo corso musicale dell’Urbe). Il suo quartiere è ricco di spunti poetici per il multiculturalismo delle svariate etnie orientali presenti; un groviglio di profumi e colori che riecheggiano nei suoni e nei testi del disco (come in “Le conseguenze del quartiere”). Nel- Benvenuti la canzone “L’ombrello sul viso” la nel vicino Oriente
PEPPE VOLTARELLI
Viaggio astronomico
N
el nuovo CD-Book “Planetario” (Squilibri Editore), Peppe Voltarelli accantona Voltarelli autore, per intraprendere un particolare viaggio nella grande canzone d’autore, da Jacques Brel a Bob Dylan, da Leo Ferré a Vysotskij. Due gli italiani scelti per questo incantevole percorso interstellare, Sergio Endrigo con la sua coraggiosa, per l’epoca, “La prima compagnia” e Domenico Modugno con una canzone tutt’altro che frivola come “Musetto”. L’immagine del planetario è perfetta: ascoltando il disco si comprende appieno di essere davanti ad una preziosa macchina dello spazio e del tempo, ad una fulgida proiezione del cielo stellato. Arricchiscono l’album poi gli emozionanti duetti del viaggiatore astronomico con alcune star del firmamento ispanico: Joan Manuel Serrat, Joan Isaac, Silvio Rodigruez, Adriana Varela, Rusó Sala. “All’alba” rende omaggio al poeta Luis Eduardo Aute, scomparso l’anno scorso a causa del Covid; davvero commovente il suggestivo incontro virtuale, autorizzato dallo stesso compianto artista. Contenuti extra con il QR-Code in fondo al book.
66 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2021
Casilina allagata dalla pioggia si trasforma, nei ricordi di una donna, in un’immensa risaia cinese (e nella lunga, onirica parte strumentale del brano, riecheggiano proprio le ispirazioni esotiche alla base del 33 giri). La fotografia della copertina potrebbe essere stata scattata a New York o a Londra ed invece è Roma Est. L’album è prodotto e arrangiato da Fabrizio Massara (ex Baustelle) che si è anche occupato di synth e programmazioni. La proposta del disco in vinile sembra davvero indovinata; l’analogico esalta e fa da contrasto alle raffinate atmosfere e sonorità elettroniche e new wave inizio anni ‘80 (emblematico, in quest’ottica, il brano “Lungo i marciapiedi”), con echi proprio dei Baustelle.
Fuori dai cliché L’interessante album d’esordio del tastierista dei Barock Project, Luca Zabbini, si intitola “One” (Immaginifica/Aereostella); il titolo fa comprendere che il musicista intende portare avanti, parallelamente, anche un personale percorso da solista. Barock Project è una delle prog band italiane più amate al mondo e Zabbini ne è uno degli indiscussi artefici. L’idea del disco solista è nata nel primo lockdown, quando ha tirato fuori dal cassetto 13 brani, che spaziano dal brit-rock allo swing, dall’orchestrale al folk-rock, composizioni non sempre giuste per il trionfale e dinamico progressive della band. Il musicista ha registrato da solo tutti gli strumenti, si è occupato anche del mixaggio e del mastering, affidando poi i testi a Antonio De Sarno e Giorgio Franceschetti. Nell’album dimostra grande ecletticità e versatilità. “One - dice - è una finestra aperta per poter dire che non mi dedico soltanto al prog, ma mi piace fare tanta musica diversa”. Una bella finestra, per un’artista che non ama i cliché.
A LONG WAY
TOGETHER
MULTIMAX MP 522 Indipendentemente da quanto siano difficili le tue esigenze, MULTIMAX MP 522 è il tuo miglior alleato per applicazioni agro-industriali con sollevatori telescopici e pale compatte. MULTIMAX MP 522 è infatti caratterizzato da una carcassa con cinture in acciaio e una mescola speciale che offrono straordinarie stabilità e trazione, oltre ad un’eccellente resistenza a tagli e lacerazioni, nonché alla perforazione. MULTIMAX MP 522 è la risposta di BKT all’esigenza di uno pneumatico multiuso versatile anche nelle condizioni più difficili.
IMPORTATORE PER L’ITALIA
Via di Castelpulci, 12/C 50018 Scandicci (FI) Tel: 055/73751 Fax: 055/7375232 agricoltura@univergomma.it www.univergomma.it