Mondo Agricolo n. 7-8/2019

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SPIGHE VERDI 2019 • 30 ANNI NETAFIM ITALIA • BREXIT • ISRAELE HI-TECH • TORNA “SANA” BANDO AGRICOLTURA SOCIALE • RICERCA ISRAELE • CONVEGNO OLIO • MILLENARIA GONZAGA

A PAG. 6 L’EDITORIALE DI LAMBERT

Volta pagina Confagricoltura premia l’innovazione aziendale

Anno LXX - n. 7-8 - LUGLIO-AGOSTO 2019 - TAR. R.o.c. - Poste Italiane spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 Comma 1 Aut. C/Rm/18/2012 Periodico di Tecnica, Economia e Politica Agraria - 1 copia euro 3 - Autorizz. Trib. di Roma n. 1662 del 22/06/1950 - Editrice Sepe - 00186 Roma - Corso Vittorio Emanuele II, 101



L’ E D I T O R I A L E nnn

L

Umanesimo tecnologico a prima edizione del “Premio nazionale per l’innovazione” di Confagricoltura non potevamo che prevederla in Sala Serpieri di Palazzo della Valle a Roma. A ben riflettere si è parlato di innovazione proprio in quel salone dedicato ad un grandissimo riformista nato nel 1877 che si adoperò per spingere lo Stato ad intervenire nel supportare il credito agrario, in modo da favorire gli investimenti per lo sviluppo delle imprese agricole. Il problema è sempre lo stesso. Da una parte un’agricoltura, ieri come oggi, che aspira a rinnovarsi, che vuole essere al passo con i tempi ed i bisogni, dall’altra uno Stato che dovrebbe sforzarsi di essere altrettanto lungimirante. Mi è piaciuto il riferimento del premier Conte al ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti della Sala della Pace del Palazzo Pubblico di Siena, “L’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo”. Il buon governo in un affresco è rappresentato dal clima di serena e fattiva laboriosità degli agricoltori che lavorano nei campi; al contrario c’è un’atmosfera opprimente se vince il cattivo governo, con terre incolte e violenze. Un altro spunto che abbiamo colto dal premier Conte riguarda il rapporto uomo-tecnologia. La tecnologia avanza e sembra mettere da parte l’uomo. Eppure il presidente del Consiglio - sempre riferendosi agli affreschi del Lorenzetti - parla giustamente di “Nuovo Umanesimo”, che nasce dopo i periodi di crisi e prospetta “fioriture”. Dietro al drone o al robot in stalla c’è sempre l’uomo, con la sua intelligenza e la sua capacità imprenditoriale. Questo Premio non riguarda il futuro. La tecnologia è già nei campi, è il presente. Gli imprenditori premiati hanno raccontato esperienze attive, non il libro dei sogni. Quelli premiati non sono casi episodici. In un’indagine che abbiamo condotto con l’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano - proponendo un questionario online per gli addetti ai lavori - è emerso che il 45% delle aziende utilizza macchinari o tecnologie avanzate da più di cinque anni. Il 30% degli imprenditori ha meno di 40 anni e un terzo degli addetti è laureato. Sono d’accordo con il ministro Centinaio che ha detto che chi pensa al mondo agricolo come anziani su uno storico e glorioso trattore, altrettanto invecchiato, non ha proprio capito cos’è l’agricoltura italiana. Massimiliano Giansanti

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SOMMARIO L’EDITORIALE Umanesimo tecnologico Massimiliano Giansanti................. 3

SCATTI FOTOGRAFICI Fotoreportage di Marino Presta........................

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Crescono Le Spighe Verdi Paola Castello...........................

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SPECIALE SANA Sorrisi naturali Claudio Costantino ....................

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ATTUALITÀ SOLIDARIETÀ Quarto bando A.G. .....................................

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APERTURA EUROPA Costruttivi ed esigenti Christiane Lambert...................... 6

Premio Innovazione 2019: installazione artistica dell’azienda Ca’ Corniani di Genagricola

Direttore responsabile Gabriella Bechi Coordinatore responsabile Gaetano Menna Editrice Sepe Presidente Diana Theodoli Pallini Direzione, Redazione e Amministrazione Corso Vittorio Emanuele II 101, 00186 Roma Tel. +39.06.6852329 mondo.agricolo@confagricoltura.it Abbonamento annuo Testata associata all’USPI

Italia, Euro 30,00 Conto corr. postale n. 33755000 Intestato a: Sepe - Mondo Agricolo, Roma Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 1662 del 22/06/1950

PRIMO PIANO INTERNAZIONALIZZAZIONE Israele hi-tech Carlo Ottaviano........................ 10 Netafim in campo Gabriella Bechi.........................

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Direzioni enoiche Jordan Nash.............................

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FOCUS INNOVAZIONE Oscar al progresso G.M. .....................................

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Pubblicità

Rubriche Edagricole - New Business Media srl Piazza Galileo Galilei 6, 40123 Bologna Tel. +39 051.6575.822 Fax +39 051.6575.853 pubblicita.edagricole@newbusinessmedia.it Ufficio Traffico Tel. +39 051.6575.842 impianti.edagricole@newbusinessmedia.it Stampa e diffusione a cura di New Business Media srl Via Eritrea 21, 20157 Milano Stampa: Faenza Group - Faenza (RA)

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Mappamondo Bio francese . . . . . . . . . . 18 Campi rosa Osservatorio. . . . . . . . . . . 51 Organizzazione OP Confoliva. . . . . . . 52 Anga Piano strategico. . . . . . . . . . . . . . 54

L’agricoltura è buon governo Gaetano Menna.........................

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Piano strategico G. M. ....................................

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Enapra Innovation broker . . . . . . . . . . 56 Over65 Pressione estate. . . . . . . . . . . 58 EPS Fauna urbana. . . . . . . . . . . . . . . . . 64



APERTUR A EUROPA

“La Pac deve essere una politica moderna, in piena sintonia con le sfide del momento”. L’impegno a Bruxelles di Christiane Lambert presidente di FNSEA (Federazione nazionale dei sindacati degli agricoltori Francia)

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a partecipazione alle elezioni europee ha dimostrato l’interesse dei cittadini per l’Unione europea. Dobbiamo esserne felici, in un momento in cui i sussulti della Brexit mostrano l’importanza di una costruzione collettiva fragile, ma necessaria in un contesto geopolitico perturbato. Abbiamo bisogno di una Europa forte! Che sia unita e che ritrovi modi pacati di dialogo e di collaborazione. Il nuovo Parlamento si è insediato e presto avremo la nuova Commissione. E il lavoro potrà ricominciare. La nostra prima priorità sarà ricordare la necessità di un budget ambizioso per accompagnare gli agricoltori nei tanti cambiamenti che dovranno affrontare. Gli Stati membri devono riaffermare il loro impegno per un budget forte. La proposta della Commissione europea per la futura riforma della PAC, migliorata dagli emendamenti della Commissione Agricoltura del Parlamento, è oggi la base della discussione. Il ruolo positivo dell’agricoltura nella gestione dell’ambiente, nonché

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Christiane Lambert


Costruttivi ed esigenti

INTERLOCUTEURS CONSTRUCTIFS ET EXIGEANTS

La participation aux élections européennes a montré l’intérêt des citoyens pour l’Union européenne. Il faut s’en réjouir, au moment où les soubresauts du Brexit montrent l’importance d’une construction collective fragile, mais nécessaire dans un contexte géopolitique troublé. Nous avons besoin d’une Europe forte ! Pour cela elle doit être unie et retrouver des dialogues et des partenariats apaisés. Le nouveau Parlement est en place, et bientôt la nouvelle Commission. Le travail va pouvoir commencer. Notre première priorité sera de rappeler la nécessité d’un budget ambitieux pour accompagner les agriculteurs dans les multiples transitions qui sont devant eux. Les Etats membres doivent réaffirmer leur attachement à un budget fort. La proposition de la Commission pour la future réforme de la PAC, améliorée par les amendements de la commission agriculture du Parlement, est aujourd’hui le socle de la discussion. Le rôle positif de l’agriculture dans la gestion de l’environnement, comme pour relever le défi climatique, doit être reconnu et soutenu. La FNSEA privilégie des démarches de progrès, visant la double performance économique et environnementale. Pour une agriculture durable, il faut conjuguer l’amélioration du revenu des agriculteurs avec les enjeux environnementaux dont la lutte contre le changement climatique. Face à la recrudescence des alea économiques, climatiques et sanitaires, une véritable politique de gestion des risques et des crises doit être mises en place. Un panel d’outils doit être mis à disposition des exploitations agricoles. La FNSEA réaffirme donc la nécessité de paiements de base à bon niveau pour les agriculteurs, de dispositifs assuranciels face aux aléas à répétition, et d’un eco-scheme accessible et pragmatique. Sur le deuxième pilier, l’accompagnement des jeunes agriculteurs, le soutien aux zones difficiles, l’investissement pour la modernisation et l’adaptation, la réponse aux enjeux territoriaux et environnementaux spécifiques sont des priorités pour préserver le dynamisme des territoires ruraux. continua a pag. 8

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INTERLOCUTEURS CONSTRUCTIFS ET EXIGEANTS

Il nous faut démontrer que la PAC répond aux besoins

“Risposte adeguate per preservare il dinamismo delle zone rurali”

des agriculteurs, en termes de simplification plus particu-

nell’affrontare le sfide dei cambiamenti climatici, deve essere riconoconnectée aux enjeux du moment que sont la sécurité sciuto e sostenuto. La FNSEA dà la alimentaire, le changement climatique, la préservation de la priorità ad azioni per il progresso, che perseguano una doppia prestabiodiversité, la vitalité des territoires, les attentes sociétales... zione: economica e ambientale. L’aRéunies au sein du COPA, les organisations européennes gricoltura sostenibile richiede che siano coniugati il miglioramento del ont dénoncé les accords et projets d’accord commerciaux qui reddito degli agricoltori con le sfide ouvrent l’espace européen à des produits ne respectant pas ambientali, come la lotta contro il cambiamento climatico. les normes de production qui nous sont imposées. Di fronte a un aumento delle incoNous sommes favorables aux échanges dès lors qu’ils gnite economiche, climatiche e sanitarie, occorre mettere in atto una sont équilibrés, mais nous refusons que l’agriculture reale politica di gestione dei rischi et notamment l’élevage soit une monnaie d’échange dans e delle crisi. Una serie di strumenti dovrebbe essere messa a disposizioles négociations au profit d’autres secteurs. ne delle aziende agricole. Enfin, la révolution numérique de l’agriculture et de la La FNSEA ribadisce pertanto la necessità che gli agricoltori ricevano filière alimentaire est en cours. Les outils numériques font pagamenti di base adeguati, abbiadésormais partie du quotidien des exploitations agricoles. no regimi assicurativi per combatteCes technologies font partie des solutions à mobiliser re i rischi ricorrenti ed un eco-schema accessibile e pragmatico. Per pour répondre aux défis de la performance économique, quanto riguarda il secondo pilastro, du changement climatique, de la réduction des impacts il supporto ai giovani agricoltori, il sostegno alle aree svantaggiate, gli sur l’environnement, et aux attentes des consommateurs. investimenti per la modernizzazione Sur tous ces sujets, les organisations agricoles nationales, e l’adattamento e la risposta a specifiche questioni territoriali e ambienla Confagricoltura, la FNSEA et leurs collègues rassemblés tali sono le priorità per preservare il au sein du COPA seront des interlocuteurs constructifs dinamismo delle zone rurali. Dobbiamo dimostrare che la PAC et exigeants. lièrement et que c’est une politique moderne, pleinement

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risponde alle esigenze degli agricoltori, in particolare in termini di semplificazione, e che si tratta di una politica moderna, in piena sintonia con le sfide del momento, che sono la sicurezza alimentare, il cambiamento climatico, la conservazione della biodiversità, la vitalità dei territori, le aspettative sociali. All’interno del COPA, le Organizzazioni europee hanno denunciato gli accordi commerciali e i progetti di accordi che aprono il mercato europeo a prodotti che non soddisfano gli standard di produzione che ci sono stati imposti. Siamo favorevoli agli scambi commerciali finché sono equilibrati, ma non vogliamo che l’agricoltura ed in particolare l’allevamento siano una merce di scambio nei negoziati per altri settori. Infine, la rivoluzione digitale dell’agricoltura e della filiera alimentare. Gli strumenti digitali fanno ormai parte della vita quotidiana delle aziende agricole. Queste tecnologie sono tra le soluzioni da utilizzare per affrontare le sfide del risultato economico, del cambiamento climatico, della riduzione dell’impatto ambientale e delle aspettative dei consumatori. Su tutti questi temi, le organizzazioni agricole nazionali, Confagricoltura, FNSEA e i loro colleghi riuniti all’interno del COPA (il Comitato delle Organizzazioni agricole europee) saranno interlocutori costruttivi ed esigenti. nnn


PRIMO PIANO INTERNA ZIONALIZZ A ZIONE

La ministra McKenzie a Palazzo della Valle. Al centro dei colloqui con il direttore generale di Confagri Postorino il negoziato bilaterale con l’Unione Europea Postorino e McKenzie

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l direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino ha incontrato a Palazzo della Valle la ministra dell’Agricoltura dell’Australia Bridget McKenzie, accompagnata dall’ambasciatore dell’Australia in Italia Greg French e da una rappresentanza istituzionale del Paese. Da parte confederale si guarda con grande attenzione a questa realtà che, pur con soli con 25 milioni di abitanti, è la tredicesima economia del mondo e la decima per reddito pro-capite. Nel corso dell’incontro a Palazzo della Valle si è discusso pure dei negoziati tra l’Unione Europea e l’Australia e tra l’Unione

Australia più vicina Europea e la Nuova Zelanda che si sono aperti nel giugno dello scorso anno. Va considerato che l’Unione europea è il secondo partner commerciale dell’Australia dopo la Cina e che le principali esportazioni australiane verso l’Europa sono rappresentate proprio dai prodotti agricoli, oltre che dai minerali. Va pure osservato che il Regno Unito è uno dei maggiori acquirenti dell’Australia per diversi importanti prodotti agro-

alimentari. Per l’Italia, in particolare, gli interessi di maggiore portata nell’ambito del negoziato con l’Australia riguardano la liberalizzazione del mercato vitivinicolo. La ministra McKenzie e il direttore generale Postorino infine hanno condiviso l’intenzione di sviluppare un più stretto rapporto di scambio di esperienze tra i due Paesi, anche attraverso stage formativi in specifici settori agricoli. ( J. N.) nnn

DAVID SASSOLI PRESIDENTE DELL’EUROPARLAMENTO

“Ci congratuliamo per la nomina di David-Maria Sassoli a presidente del Parlamento europeo che ne riconosce l’impegno di lungo corso, sia come attento giornalista, sia come autorevole eurodeputato e vicepresidente del PE. Una nomina che premia anche il nostro Paese che vuole e deve avere centralità nelle Istituzioni europee”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. La designazione di Sassoli avviene in un momento delicato per l’Europa dovuto in particolare alla Brexit, all’emergenza migranti, alla globalizzazione ed alle politiche commerciali internazionali con i noti contrasti che stanno minando l’equilibrio dei mercati. “Siamo certi - ha proseguito Giansanti - che il neo presidente si impegnerà con competenza in vista degli importanti appuntamenti che attendono l’Europarlamento, assieme alle altre Istituzioni europee, come quelli per la definizione del Quadro finanziario pluriennale 2021/27, che non dovrà prevedere tagli alla spesa agricola e per la riforma della politica agricola, la cui proposta appare penalizzante per le imprese ed andrà modificata”. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 9


PRIMO PIANO INTERNA ZIONALIZZ A ZIONE

Israele hi-tech Innovazione, digitale, big data, blockchain: viaggio nella Silicon Valley mediorientale di Carlo Ottaviano giornalista de “Il Messaggero”

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lzi la mano chi non ama il pomodoro ciliegino Pachino. Pochi, pochissimi. Così come pochi, pochissimi sanno che quel piccolo tesoro della natura che in Sicilia ha trovato il suo habitat ideale è nato a Gerusalemme esattamente 30 anni fa alla Hebrew Universit (fucina di premi Nobel, ben 8). Non è un OGM ma un MAS (Market Assisted Selection), cioè un naturalissimo ibrido. Il piccolo Stato di Israele - appena 8,5 milioni di abitanti, grande quanto la Sicilia - in fatto di ricerca scientifica e applicazioni avanzate in agricol-

tura è il leader nel mondo. Arido com’è, di necessità ha fatto virtù e già 50 anni fa un’azienda ora presente in Italia - la Netafin - ha inventato l’irrigazione a goccia, primo esempio di agricoltura di precisione. Naturale quindi che periodicamente i più lungimiranti agricoltori italiani battano palmo a palmo i 470 chilometri in lunghezza del Paese (come da Caserta a Reggio Calabria) alla ricerca di novità e di ipotesi di collaborazione. L’ultima missione è quella appena compiuta dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti (accompagnato dal direttore generale


delle tecnologie della cosiddetta 4° rivoluzione agricola con Ministero dell’Agricoltura lo slogan “crescere di più con d’Israele riserva alla ricerca meno”. “Il punto - spiega Noa il 70% dei suoi fondi Isralowitz, direttore del settore agro-tecnologico di Israel ExFranco Postorino e dal direttore port Institute - è dare redditività dell’Area Sviuppo sostenibile e all’agricoltura in modo sosteniInnovazione Donato Rotundo) organizzata assieme agli ambasciatori di Israele in Italia Ofer Sachs e d’Italia a Tel Aviv Gianluigi Benedetti. Il punto di forza è la ricerca a cui il ministero dell’Agricoltura riserva il 70% dei suoi fondi. Con i 750 milioni di dollari investiti negli ultimi cinque anni sono nate tra l’altro 1.500 start up. Una fittissima rete di collaborazione collega così la vivacissima Tel Aviv (per inciso, la città al mondo con più monopattini elettrici in circolazione), le facoltà di agraria e veterinaria, i famosi kibbutz e le fattorie sparse perfino nel deserto. Il Volcani Center (Agricultural Research Organization) con i suoi sei istituti è la punta di diamante. “Stiamo progettando - racconta il direttore Eli Feinerman, a capo di una squadra di 940 persone soluzioni legate ai cambiamenti climatici, alla disponibilità e alla qualità dell’acqua, alla desertificazione e al degrado del suolo”. In alcune fattorie modello si applicano pratiche agricole sostenibili, finanziate - come tutte le attività - per il 60% dallo Stato e per il resto da privati e investitori internazionali. “Spreco zero, conservazione del suolo, benessere degli animali e la coesistenza di ecosistemi umani e naturali insieme alla redditività, sono i nostri obiettivi”, ha spiegato Feinrman durante l’incontro con i vertici di Confagricoltura. Le innovazioni più recenti sono state messe in mostra proprio nei giorni scorsi nel corso di Agrisrael 4.0, vetrina

bile utilizzando meno risorse e quindi preservando l’ambiente”. “Lo facciamo - aggiunge Michal Levy, vicedirettore generale per l’innovazione agricola presso il ministero dell’agricoltura - affrontando qualsiasi sfida con un atteggiamento estremo che com-

Sistema SCR di monitoraggio delle vacche. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 11


PRIMO PIANO INTERNA ZIONALIZZ A ZIONE

Agrisrael 4.0, vetrina delle tecnologie punta su “crescere di + con -” bini esperienze e capacità multidisciplinari”. Le parole, tradotte in fatti, sono le realtà conosciute durante la missione di Confagricoltura: i ri-

vestimenti commestibili per allungare la vita dei cibi deperibili proteggendoli da eventuali contaminazioni, i biosensori contro l’insorgere dei batteri, avanzatissime piattaforme commerciali specifiche per i prodotti agricoli basate sulla tecnologia blockchain, software in grado di raccogliere e analizzare ogni istante di vita degli animali così da garantirne lo

Centro di innovazione zootecnica Antelliq a Netanya

stato di salute limitando al massimo il ricorso ai medicinali, il monitoraggio di ogni fase agricola. Insomma, con la gestione delle colture, robotica, droni, sensori in campo, risparmio energetico, tutela del suolo, Israele in campagna continua a fare scuola. nnn

INCONTRI SULL’AGRODIGITALE

La delegazione di Confagricoltura guidata dal presidente Giansanti ha tenuto in Israele una serie di incontri e visite. È stata presente anche alla prima edizione di ‘Agrisrael 4.0’ che si è tenuta nei pressi di Tel Aviv. Si è trattata di una manifestazione di carattere seminariale dedicata alle tecnologie avanzate di precisione (ed in particolare della gestione avanzata delle risorse idriche) organizzata da “Israel Export Insitute” e dai ministeri israeliani dell’Agricoltura e Sviluppo rurale, dell’Economia e dell’Industria, degli Esteri. La delegazione confederale con Giansanti ha poi visitato il “Volcani Center” - Agricultural Research Organization (A.R.O.), che è l’istituto di ricerca centrale per l’agricoltura del governo di Israele. Altri incontri hanno riguardato la tecnologia blockchain di “F-Flux” (la più grande cooperativa al mondo per i dati ambientali) e Avenews-GT (piattaforma web di e-commerce che fa dialogare agricoltori e acquirenti industriali direttamente tra loro). Incontro sui big data con “Atomation”. In campo di innovazione zootecnica c’è stato un incontro al Centro di innovazione zootecnica Antelliq a Netanya e si sono poi approfondite le attività di “Afimilk” e di “SCR” (sistemi computerizzati avanzati per la gestione dei capi di bestiame). Al viaggio ha partecipato anche il giornalista del quotidiano “Il Messaggero” Carlo Ottaviano di cui pubblichiamo l’articolo. 12 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019


Netafim in campo

Celebrati i 30 anni della filiale italiana della multinazionale leader dell’irrigazione di precisione. Gli interventi di Giansanti e Brondelli di Brondello di Gabriella Bechi


PRIMO PIANO INTERNA ZIONALIZZ A ZIONE

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l clima è quello delle grandi feste, come si addice ad un 30° anniversario. Tanti gli invitati: agricoltori, stakeholder, esponenti della filiera agroalimentare. Tutti arrivati per questa occasione nell’azienda Borgoluce a Susegana, in provincia di Treviso, accolti dal padrone di casa, Ludovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, per festeggiare Netafim Italia, azienda leader nell’irrigazione di precisione. La casa madre, fondata nel 1965 nel Kibbuz Hatzerim, nel deserto del Negev, in Israele, con la sfida di coltivare il terreno con minore acqua possibile, è stata pioniera dell’irrigazione a goccia. E per l’occasione era presente il membro di quel Kibbuz, Natan Barak, oggi direttore Corporate Affairs, che ha ricordato il percorso di Netafim, da una piccola azienda a conduzione familiare IMaGO, a una delle filiali più importanti del mondo. “Affianchiamo e supportiamo le aziende agricole di tutte le dimensioni - ha detto il Country Manager Netafim Italia Stefano Ballerini - offrendo loro una vasta gamma di soluzioni irrigue e

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Ballerini: “Vasta gamma di soluzioni irrigue e servizi all’avanguardia” servizi complementari all’avanguardia, di qualità superiore, per tutti i tipi coltura, terreno e condizioni, con l’obiettivo di crescere di più con meno”. “Essere imprenditori - ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenuto all’anniversario - significa essere lungimiranti, guardare al di là dell’orizzonte, ipotizzare soluzioni innovative che consentano di raggiungere obiettivi aziendali, all’apparenza irraggiungibili. Ma nulla è impossibile. Ce lo insegna

la storia della multinazionale israeliana Netafim, che oggi festeggia i trent’anni e che ha sempre avuto una visione di futuro. Ha saputo supportare, con tecnologia avanzata, le aziende agricole del suo Paese alle prese con aree produttive desertiche e scarse risorse idriche. Ha saputo fare sistema con Stato, ricerca, imprese agricole, fornitori di mezzi produttivi, per raggiungere risultati all’avanguardia, che ieri era la micro-irrigazione ed oggi è l’irrigazione di precisione”. Il bisogno di cibo nel mondo sta crescendo velocemente, così come la popolazione: entro il 2050 saremo oltre i 10 miliardi. Avremo bisogno di oltre il 50% di cibo in più, ma ci sarà anche


Da sinistra: Vigo, Brondelli di Brondello, Travaglini, Gerevini

Necessaria la formazione, perché le tecnologie bisogna saperle usare il 20% di terre arabili in meno a persona e ci saranno 4 miliardi di persone che vivranno in gravi condizioni di carenza idrica, con il 25% in meno di acqua di quella che necessitano. La soluzione esiste, dice Netafim, ed è l’irrigazione di precisione, che consente di distribuire, a bassa pressione, piccole e precise quantità di acqua e sostanze nutritive in maniera uniforme direttamente alla zona della radice della pianta. E la piattaforma digitale NetBeat, il primo sistema d’irrigazione con il cervello, lanciato nel 2018, è la migliore innovazione in questo campo, dopo l’invenzione dell’irrigazione goccia a goccia. Soluzioni che gli ospiti hanno potuto vedere all’opera direttamente in campo, appositamente studiate per il vigneto, il mais, il noce, il melograno e anche per i biodigestori. Dopo le visite in campo, la giornata è proseguita con la tavola rotonda “Sostenibilità e redditività. Il connubio è possibile?”,

moderata dal direttore de L’Informatore Agrario, Antonio Boschetti, a cui ha partecipato il componente della giunta di Confagricoltura e presidente dell’ente di formazione Enapra, Luca Brondelli di Brondello. “Il connubio non solo è possibile - ha detto - ma necessario. Per fare sostenibilità c’è bisogno di utilizzare tutte le innovazioni oggi a disposizione e ciò richiede grossi investimenti. E c’è bisogno anche di formazione, perché le nuove tecnologie bisogna saperle usare. A tale riguardo Enapra ha inserito, tra

le sue proposte formative, corsi specifici per gli addetti delle aziende agricole associate.” Opinione condivisa da tutti i partecipanti alla tavola rotonda, in rappresentanza di tutta la filiera, dalla produzione alla trasformazione, fino alla distribuzione: Mario Vigo, presidente Innovagri; Luca Travaglini, Ad Planet Farms; Maurizio Brasina, responsabile Qualità Coop Italia; Paolo Gerevini, direttore generale Consorzio Melinda. Concordi nell’affermare che la sostenibilità è il ‘driver’ delle scelte per i prossimi anni. nnn

COLLINE DEL PROSECCO PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Giustiniani e Giansanti all’azienda Borgoluce

Grande soddisfazione per l’iscrizione delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nella Lista del Patrimonio Mondiale come Paesaggio culturale (Unesco). “È un risultato straordinario, atteso da tempo, motivo di orgoglio non solo per il Veneto ma per l’Italia intera - ha commentato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura -. Un riconoscimento per l’unicità del territorio e del suo prodotto principe, la sua valenza economica, ma anche culturale, agricola, paesaggistica e turistica. Vengono finalmente valorizzate colline vitate, uniche, inconfondibili, che tutto il mondo apprezza, così come il Prosecco prodotto dalle sue uve”. “Il riconoscimento - ha aggiunto Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto - è un traguardo che può far lievitare in modo esponenziale l’attenzione verso il Prosecco e i turisti verso questa porzione di territorio e, a ricaduta, su tutto il Veneto”. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 15


PRIMO PIANO INTERNA ZIONALIZZ A ZIONE

A Palazzo della Valle, la filiera del vino ha incontrato, l’ambasciatore del Regno Unito Jill Morris sulla Brexit

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Roma, a Palazzo della Valle, i presidenti della filiera del vino italiano hanno approfondito gli sviluppi della Brexit, in un importante incontro con l’ambasciatore del Regno Unito in Italia Jill Morris. Sono intervenuti i vertici di Confagricoltura, Cia Agricoltori, Aci-Alleanza delle cooperative agroalimentari, Copagri, Unione italiana vini, Federvini, Federdoc e Assoenologi. “La scelta dei cittadini britannici di lasciare le Istituzioni europee non deve essere letta come un segnale di chiusura, né come un’azione volta a minare l’armonia del libero mercato - ha di-

chiarato l’ambasciatore Morris -. Il lavoro del governo britannico e dei negoziatori è volto a limitare gli effetti di questo passaggio su cittadini e settore produttivo, per cui siamo impegnati a far in modo che non vengano inserite inutili e dannose barriere al commercio internazionale e continueremo a promuovere e rispettare le regole e i valori del multilateralismo e del libero commercio”. “Nello specifico del settore vitivinicolo - ha continuato - comprendiamo le preoccupazioni dei produttori, tuttavia voglio confermare che il Regno Unito, anche in caso di un’uscita senza accordo dall’UE (c.d. no-deal),


Direzioni enoiche Morris: “In caso di no deal, non ci saranno dazi sul vino italiano”

non applicherà dazi ai vini importati dall’Italia”. “Ringraziamo l’ambasciatore Morris per la disponibilità, la competenza e soprattutto la vici-

nanza al settore vitivinicolo italiano - hanno commentato i presidenti dopo il briefing con l’ambasciatore, consapevoli che il mercato britannico è strategi-

co per il comparto vitivinicolo. Con l’incontro odierno abbiamo avuto la possibilità di approfondire tutte le tematiche legate ai nuovi possibili equilibri in essere con la Brexit, in particolare l’assenza di barriere tariffarie e non tariffarie e la protezione delle indicazioni geografiche”. ( J. N.) nnn

STRATEGIA COMUNE PER IL FUTURO

L’incontro romano dei presidenti della filiera è proseguito per ragionare su una strategia comune per il settore, sulla quale confrontarsi con il ministro delle Politiche agricole Centinaio, partendo dall’obiettivo di monitorare e approfondire la congiuntura economica del comparto per agevolare le scelte e le decisioni dei prossimi anni. Centrale, ad avviso dei presidenti, è la proposta di riorganizzazione e razionalizzazione del numero e delle caratteristiche di riconoscimento dei sistemi DOP e IGP. Schedario viticolo e “vigneto Italia” sono stati altri due punti fondamentali delle discussioni. L’incontro è stato anche l’occasione per analizzare lo stato del mercato vitivinicolo italiano e le possibili modalità di ridefinizione nel medio periodo. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 17


M APPAMONDO

di Jordan Nash

Biologico francese da primato

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nno da primato per il bio in Francia, che ha registrato un aumento delle superfici coltivate del 7,5%, con un’impennata per cereali e viticoltura. La trasformazione ha riguardato, nel 2018, più di 5.000 agricoltori, che hanno optato per metodi di coltivazione più edizione di questo campo di In Benin, un campo di naturali, arrivando, in formazione per l’agroecoloformazione intensiva per un anno, ad una crescita gia e l’imprenditoria verde l’agricoltura biologica, del 13%. Lo ha reso noto vuole incoraggiare l’auto“AgroBootCamp” di Tori“Agence Bio”, l’agenzia Bossito, comune rurale. Nel sufficienza alimentare nel continente africano, dove ci francese per lo sviluppo piccolo paese dell’Africa e la promozione dell’aoccidentale, che confina con sono i due terzi dei terreni il gigante petrolifero nigeria- arabili nel mondo, ma dove gricoltura biologica. Secondo i dati diffusi, no, l’80% degli 11 milioni di si importa ogni anno cibo il 9,5% degli agricoltori abitanti dipende dall’agricol- per 64,5 miliardi di dollari, francesi lavora in orgatura, secondo il World Food secondo i dati della Banca nico, il settore fornisce Programme (WFP). La terza africana di Sviluppo. il 14% dell’occupazione agricola e gli ettari colFERTILIZZAZIONE ORGANICA INDIANA tivati sono 2 milioni. Le Una rivoluzione silente sta prendendo piede nella periferia colture erbacee biologidi Delhi dove gli agricoltori adottano fertilizzanti organici che (cereali, semi olee coltivano senza fitofarmaci. Il governo locale li sostiene osi e legumi) sono fornendo attrezzature agricole e sussidi per l’acquisto di cresciute del 31%, semi. “Insegnamo a preparare biofertilizzanti e spray a base rispetto al 2017. di erbe per proteggere il loro raccolto. Viene fornito “Nel 2013, solo tutto il possibile aiuto per preparare un concime l’1% delle coltunaturale di sterco di mucca di buona qualità”, ha re agricole era affermato Vimal Prakash, consulente senior presso biologico, oggi la Agricultural Finance Corporation (AFC) India Limited. Il periodo di transizione dura tre anni e gli siamo al 4,3%”, ha sottolineaagricoltori di Delhi produrranno prodotti biologici to il direttore entro il 2022. “Sarà creato un marchio governativo e stretti dell’agenzia Flolegami con le grandi catene di distribuzione, per garantire rent Guhl. Anche il massimo beneficio agli agricoltori”, ha affermato Manisha Saxena, segretario e commissario Sviluppo e Turismo. in viticoltura, il balzo FORMAZIONE IN BENIN

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è stato molto importante, con una crescita del 20% su base annua. Le superfici di frutta a nocciolo sono progredite esponenzialmente, osserva l’Agenzia. Prugne e pesche biologiche per la lavorazione sono aumentate del 40%. In allevamento, galline ovaiole bio sono aumentate del 31% tra il 2017 e il 2018, ma ancora rappresentano solo il 13% del totale. In una ventina di anni, ha sottolineato l’agenzia, questo metodo si è imposto sulle tavole francesi. Il settore vanta 10 miliardi di euro di fatturato e rappresenta più del 5% degli acquisti di prodotti alimentari.


Giappone studia etichetta per olio tunisino AUSTRALIA CAMPIONE DEL MONDO

L’

agenzia di cooperazione internazionale del Giappone (JICA) sta lavorando per creare un’etichetta per l’olio d’oliva tunisino, come parte del progetto per promuovere le bio-risorse nelle zone semi aride e aride per lo sviluppo regionale. “Stiamo lavorando su 21 campioni di olio d’oliva in 6 regioni di Sfax - ha spiegato Riadh Ksouri, direttore del laboratorio di piante aromatiche presso il centro di biotecnologia Borj Cedria - per identificare le caratteristiche dell’olio d’oliva in base alla loro particolarità regionali.

Australia campione del mondo nell’agricoltura biologica, che rappresenta più della metà della superficie mondiale (35,9 su 70 milioni di ettari coltivati con questo metodo, a livello globale). In soli 7 anni il settore è cresciuto dell’88%. Secondo il rapporto del mercato biologico australiano del 2018, ha un valore di 2,4 miliardi di dollari australiani, con esportazioni annuali pari a 700 milioni. I prodotti agricoli di maggiore rendimento in Australia comprendono frutta, verdura, noci, uova, pollame e carne, anche se gli ortaggi rappresentano tre quarti del valore del settore. Il rapporto rivela che i produttori di latte bio di Victoria raggiungono il 62% L’obiettivo è quello di del totale del settore. “L’Australia - ha sottolineato autenticare questo olio grazie ad una correlazio- Niki Ford, direttore generale del settore biologico - è ne tra il terreno e l’olivo, nota per avere un ambiente pulito e verde che gode poiché le virtù di un olio della fiducia del mercato globale”.

d’oliva dipendono dalle caratteristiche del terreno in cui è piantato l’ulivo”. Un recente rapporto pubblicato sul sito web dell’Istituto di ricerca svizzero sull’agricoltura biologica classifica la Tunisia al primo posto nel ranking mondiale della superficie dedicata all’olivicoltura biologica. Sono infatti 255 mila ettari gli ettari olivetati destinati a bio in Tunisia, contro i 235 mila dell’Italia e i 195 mila della Spagna.

FRANCIA: APICOLTURA IN AZIENDE BIO

Vitalità delle api e produzione di miele nelle colonie sono migliorate dalla presenza di terreni biologici vicino agli alveari. Lo ha rivelato una ricerca francese, pubblicata sul Journal of Applied Ecology. Gli studiosi del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica hanno scoperto che le api che vivono nelle aziende agricole biologiche hanno migliore accesso alle risorse floreali, compresi

i prati e gli elementi seminaturali. Producono una covata più grande del 37% e il 53% di miele in più. “Mentre diversi studi hanno dimostrato un effetto positivo dell’agricoltura biologica sulle api selvatiche - ha spiegato l’ecologista Vincent Bretagnolle (CNRS), co-autore di questo lavoro - finora non era stato condotto alcun ampio esperimento sulle api mellifere”. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 19


Oscar al

Assegnati i Premi per l’innovazione in agricoltura. Tredici imprese testimonial della crescita

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Roma, a Palazzo della Valle, Confagricoltura ha premiato gli innovatori agricoli. Sul podio tredici imprese che si sono poste in evidenza per il proprio impegno nell’utilizzare le più avanzate soluzioni tecnologiche e digitali, nell’aggregarsi per raggiungere precisi obiettivi (l’unione fa la forza), nel combinare sostenibi-

Premiati nel Club di imprese agricole innovative di Confagri lità economica ed ambientale, nell’essere attenti al territorio, nel fare cultura e arte. Sono intervenuti il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed il ministro delle Politiche


progresso

Agricole Gian Marco Centinaio. Il “Premio nazionale per l’innovazione in agricoltura” di Confagricoltura è stato indirizzato a tutte le aziende agricole che hanno sviluppato o implementato negli ultimi tre anni soluzioni innovative. Si è articolato in tre categorie: Nuove frontiere (innovazioni tecnologiche relative a processi, prodotti e servizi, applicati a livello di impresa); Reti, Fi-

liere (soluzioni innovative intraprese tra due o più attori); Smart land, Smart city (innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con quelle urbane e progetti capaci di unire arte, turismo e cultura, creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale nelle sue varie forme). Il premio è stato indetto da Confagricoltura a dicembre 2018 con apposito bando; le molteplici

Il gruppo dei premiati con Conte, Centinaio, Pesce, Giansanti (foto di Marino Presta)

candidature pervenute sono state vagliate dalla giuria presieduta dal prof. Michele Pisante (Università di Teramo) e composta da autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale ed accademico: Luisa Todini (imprenditrice, presidente di LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 21


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Centinaio, Conte e Giansanti

Agronetwork), Andrea Granelli (presidente di Kanso), Silvio Franco, (Università della Tuscia), Raffaele Maiorano (imprenditore agricolo), Enrico Allasia (imprenditore agricolo). Nell’incontro romano, moderato dal direttore di AGI Agenzia Italia Mario Sechi, il prof. Pisante ha sottolineato il grande lavoro di ricognizione e di selezione per individuare soluzioni innovative replicabili nei diversi territori italiani: “Il buon esempio - ha osservato - è l’arma più efficace per diffondere innovazione”. Emergono le nuove frontiere: dei sistemi idroponici fuori suolo con recupero dell’acqua per l’irrigazione; della precision farming che unisce dati satellitari, dati raccolti con i droni e con i sensori in campo, big data; della viticoltura 4.0; della difesa integrata delle colture. Risaltano le reti e filiere della birra artigianale, sostenibile e territoriale, delle gallette di cereali, dell’acquacoltura che diventa acquaponica, delle rinnovabili. Spiccano le esperienze Smart Land e Smart City con spazi museali, paesaggistici, esperienze ludiche e ricreative; parco artistico a cielo aperto; parco letterario; fino al provocatorio museo del letame dell’azienda zootecnica, che realizza ed espone nuovi oggetti di reflui e argilla che è anche un progetto di design ed economia circolare. “Abbiamo fortemente voluto que-

sto Premio - ha detto il presidente di Confagricoltura Giansanti - per mettere in luce l’ampia e articolata offerta di soluzioni tecnologiche, di prodotto, di processo ed organizzative che vengono adottate dagli imprenditori agricoli”. “Le imprese e aggregazioni che abbiamo premiato sono ‘testimoni’ di un percorso di rinnovamento in atto, che sta già cambiando profondamente il settore agricolo - ha aggiunto -. Sono capofila dell’innovazione, con soluzioni tecnologiche, ambientali, culturali, sociali, davvero significative ed emblematiche, che vogliamo far conoscere. Per questo entreranno a far parte del ‘Club delle imprese agricole innovative’ di Confagricoltura e parteciperanno ad una serie di

iniziative informative e formative”. Il presidente quindi ha chiesto la definizione di un piano strategico nazionale di rilancio dell’agricoltura che faccia perno su infrastrutture e digitalizzazione, annunciando poi un progetto confederale per un hub che fornisca servizi alle imprese. “Si parla tanto di agricoltura 4.0, di rivoluzione digitale, di economia circolare, di sostenibilità di reti e filiere, di ‘agri-cultura’. Con l’iniziativa del nostro Premio abbiamo voluto presentare - ha spiegato Giansanti - esperienze concrete, attività lungimiranti, coraggio imprenditoriale. C’è un volto nuovo dell’agricoltura, c’è un entusiasmo tangibile e contagioso”. (G.M.) nnn

INNOVATORI SUL PODIO: TREDICI PREMIATI

Categoria “Nuove frontiere”: Soc. agr. Antonio Gandini (1° classificato) Soc. agr. Folli di Vigo Mario ed Alberto (2° classif. ex aequo) Soc. agr. Ss Porto Felloni (2° classif. ex aequo) Ditta individuale Preghenella Giuliano (3° classif. ex aequo) Soc. agr. Ss Terre Grosse (3° classificato ex aequo) Categoria “Reti, Filiere”: Gruppo CerealInnova (1° classificato) Contratto di rete Gallettificio Valtidone (2° classificato) Gruppo Cannella - Mannino (3° classificato) Gruppo Banfi Avello e Raveri (Menzione speciale) 22 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

Categoria “Smart land, Smart city”: Genagricola spa (1° classificato ex aequo) Soc. az agr. Chiarlo (1° classificato ex aequo) Soc. agr. Castelvecchio (2° classificato) Agt società semplice (3° classificato) Innovazioni di rilevante interesse: Altre sette innovazioni ritenute di rilevante interesse: Soc.agr. Romei Biagi; Ditta individuale Cannella; Ditta individuale Ezio Parapini; Ditta individuale Carlo Spazzini; Soc. agr. Bortolan; Ditta individuale Laura Cominato; Soc. Saba.


Per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte bisogna accelerare su infrastrutture e tecnologie avanzate di Gaetano Menna

L’agricoltura è buon governo


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Conte e Giansanti

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el suo intervento a chiusura della giornata dedicata al “Premio per l’innovazione”, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto parole di grande apprezzamento per l’iniziativa della Confagricoltura. “Voi siete il buon governo”, ha detto alla platea, citando gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti del Palazzo Pubblico di Siena; ha quindi sottolineato l’importanza, per lo sviluppo dell’ambiente rurale, delle contaminazioni tra arte, turismo e cultura. Si è quindi ampiamente soffermato su temi agroambientali. “Si registra - ha ricordato - un rinnovato ritorno alla terra in cui intravedo anche un significativo riflesso etico, in primo luogo per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, ormai valore primario per qualsiasi prospettiva di sviluppo; uno sviluppo che, evidentemente, va inteso in termini di cura, custodia del territorio, rispetto delle risorse naturali (che sappiamo non illimitate), esperienza,

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Conte: Nuovo umanesimo e agro-sostenibilità per lo sviluppo uso consapevole della tecnica”. “L’agricoltura - ha osservato - è il settore di attività elettivo per perseguire direi un nuovo umanesimo, non vi spaventi, non vi meravigli se parlo di nuovo umanesimo in relazione ad attività economiche. Ogni umanesimo nasce sempre dopo periodi di crisi e prelude a nuove fioriture, a rinascenze di cui forse riusciremo a intravedere solo l’aurora. Dobbiamo far di tutto per rimettere l’uomo, l’unicità del suo essere, la sua dignità al centro delle nostre iniziative, anche economiche”. A suo avviso “la ricerca e la tecnologia devono essere incentivate e sfruttate come strumento cardine nei più diversi ambiti, che sono: ideazione di materiali alternativi alle plastiche, che sono ancora largamente utilizzate; individua-

zione degli strumenti migliori per impedire l’inquinamento delle acque e il loro spreco, attraverso l’implementazione di forme di irrigazione che assicurino risparmio, efficienza; infine correzione delle criticità e delle debolezze del suolo, anche in forte sofferenza a causa, come sappiamo, dei cambiamenti climatici”. “In sostanza - ha detto ancora - dobbiamo cercare tutti di lavorare nella direzione giusta che non è certo il modello dissipativo, che giungendo a degenerazioni allarmanti, costringe a uno sfruttamento sempre più massiccio e irrazionale delle risorse disponibili. Dobbiamo invece promuovere modelli di economia che disarticolino il binomio tra sviluppo e consumo e, conseguentemente, riescano a indirizzare la crescita sulla base di un reinserimento delle risorse nel ciclo produttivo, tale da contribuire, in maniera significativa, alla decarbonizzazione del territorio”. Si è quindi soffermato sulle importanti ricadute occupazionali. “In agricoltura già abbiamo punte molto avanzate di attività con manodopera digitalizzata, che non soppianta quella manuale, anzi, contribuisce a incrementare l’attività e quindi anche i livelli di occupazione”. “È quindi necessario - ha concluso il premier Conte - che le imprese agricole possano disporre di adeguate infrastrutture (materiali e immateriali) e di tecnologie avanzate, sempre più determinanti per la competitività. E sapete voi, meglio di me, quali sono le sfide del settore: innovazione digitale, big data, agricoltura di precisione, blockchain. Per questo, anche, in vista della prossima legge di bilancio, con il ministro Centinaio prevediamo significativi investimenti nel settore agricolo e agroalimentare nel segno delle grandi innovazioni tecnologiche”. nnn


Il ministro Gian Marco Centinaio: “Lavoro collegiale e sinergico per definire la rotta della nuova agricoltura”

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ulla necessità di un piano di rilancio, come sollecitato dal presidente confederale Giansanti, è stato pienamente d’accordo il ministro Gian Marco Centinaio nel suo intervento, a Palazzo della Valle, al “Premio sull’Innovazione”. “Un piano strategico nazionale esiste nel turismo - ha spiegato il ministro - è necessario farlo anche per l’agricoltura. Non ci sono più alibi, bisogna mettersi intorno a un tavolo. Da parte nostra ci sono le competenze, la disponibilità e la necessità di farlo”. “Un piano nazionale che, contrariamente al passato, non sarà top down, ma arriverà dai territori, sarà condiviso con la politica e il mondo agricolo. Chiederò ai colleghi parlamentari di Camera e Senato di partecipare anche loro, indipendentemente dal fatto che siano di maggioranza o opposizione. Partiremo a lavorare da settembre, per poi arrivare in breve tempo a un programma condiviso che servirà anche al mondo agricolo per affrontare la nuova Pac”. “Come abbiamo sempre fatto fino ad ora, lavoreremo insieme: la politica, le Istituzioni, le associazioni di categoria, il mondo accademico. Serve volontà sinergica per permettere all’agricoltura di effettuare

Piano strategico compiutamente il suo ruolo, che è fondamentale per il rilancio del nostro Paese”. Sul piatto ci sono anche le innovazioni: “Un piano strategico per l’agricoltura - ha osservato il ministro - deve anche passare dai dati e dalle esigenze del mondo agricolo, dalle necessità del nostro Paese, poi dalla tecnologia, che vuol dire anche qualità del prodotto e migliori controlli. Infine uno sguardo a chi fa meglio di noi: “Dobbiamo guardare anche a cosa fanno gli altri Paesi, come ad esempio l’Olanda, dove le nuove tecnologie vengono usate a 360 gradi”. Soddisfatto il presidente Giansanti: “Oggi abbiamo avuto delle conferme rispetto alle richieste di Confagricoltura sul progetto strategico che l’Italia deve avere. Il ministro Centinaio ha annunciato che nei prossimi giorni saremo chiamati al Mipaaft per confrontarci e stabilire tutti insieme quale sarà il modello di agricoltura e su cosa dovremo puntare per il rilancio dell’agroalimen-

tare italiano. Abbiamo bisogno di produttività, competitività e di incrementare il reddito degli agricoltori e quindi questo passaggio è fondamentale”. “È importante - ha sottolineato Giansanti - anche l’attenzione che il ministro ha voluto rivolgere alla proposta confederale sull’agenda digitale in agricoltura. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione e vogliamo accompagnare le nostre aziende ad avere i maggiori successi, che devono essere raccolti attraverso l’utilizzo delle tecnologie. Per far questo Confagricoltura in autunno annuncerà un grande progetto sull’agenda digitale. Ci confronteremo anche lì, spero insieme a Ismea, per andare a dare il maggior supporto alle aziende agricole”. Centinaio ha dichiarato subito piena disponibilità: “Ismea è a disposizione e così anche il Crea, nel momento in cui Confagricoltura si presenterà con un progetto importante di ricerca”. (G. M.) nnn LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 25


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Pomodoro green

Orticoltura Gandini nel mantovano produce a residuo zero in undici ettari di tecnoserre. Software, idroponica, insetti amici, impianto cogenerazione, risparmio idrico imballaggi compostabili di Nicola Artoni

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nnovazione, sostenibilità, sia economica che ambientale, e un prodotto finale che acquisisce un gusto e un profumo davvero unici. L’azienda agricola del futuro non è un’utopia, perché questi sono i capisaldi quotidiani dell’Orticoltura Gandini di Guidizzolo, vero e proprio gioiello tecnologico di Confagricoltura Mantova, che da anni rappresenta un’eccellenza nella produzione idroponica (fuori suolo) di pomodori. E sono proprio queste le caratteristiche che hanno consentito all’azienda mantovana, una delle più grandi del nord Italia per questo tipo di produzione, di trionfare

nella categoria “Nuove frontiere” alla prima edizione del Premio nazionale per l’innovazione di Confagricoltura, che punta a far conoscere e ad esaltare le realtà più virtuose del nostro Paese: «Siamo davvero onorati del riconoscimento ottenuto ha detto Enrico Gandini, titolare dell’azienda - che una volta di più ci fa capire come la direzione presa sia quella più giusta». L’Orticoltura Gandini si è aggiudicata il premio grazie all’altissimo grado di hi-tech presente nelle proprie serre. Non serre qualsiasi, ma tecnologiche, in cui la temperatura è governata da avanzati software computerizzati, in modo che sia sempre


Temperatura e luce controllate digitalmente da centralina elettronica dell’ambiente. Accanto a loro anche altri insetti, utilissimi per la lotta ai parassiti. L’azienda Gandini infatti può fregiarsi del marchio “residuo zero”, con i suoi prodotti che sono privi di tracce di prodotti chimici. Ma i vantaggi derivanti dall’utilizzo della tecnologia non sono certo finiti: «Le nostre serre - spiega Mattia Gandini, terza generazione al lavoro in azienda - ci consentono di utilizzare il 90% di acqua in meno rispetto alla coltivazione tradizionale dei pomodori. Apposite canaline inoltre recuperano quella utilizzata e la separano dalle sostanze nutritive, che vengono poi rimesse in circolo. È attivo inoltre un impianto di cogenerazione che ci consente di riutilizzare l’anidride carbonica prodotta per il riscaldamento delle serre, abbattendo notevolmente le emissioni in atmosfera». Ma le varietà di pomodori prodotte

da Gandini (vale a dire ciliegini, mini plum, datterini multicolor e costoluti) hanno anche un’altra importante caratteristica: «Grazie alla coltivazione fuori suolo - spiega ancora Mattia presentano una bassissima concentrazione di nichel, e questo fa sì che possano essere consumati da tutti, anche da chi ha problemi di intolleranze alimentari derivanti da questo metallo». L’azienda produce dai 6 ai 7 milioni di vaschette all’anno, vendute per intero alla grande distribuzione di tutta Italia, per un totale di circa 30.000 quintali raccolti nel 2018. Per l’anno in corso però la previsione è già di 35.000 quintali. Un aspetto chiave dunque è la velocità: «La tecnologia ci consente di avere pomodori di altissima qualità per tutto l’anno. Li raccogliamo alla mattina e alla sera sono già nei magazzini della GDO, pronti per raggiungere gli scaffali dei punti vendita. In questo modo la sostenibilità ambientale va di pari passo con quella economica». nnn

costante e consenta alle piante di crescere rigogliose tutto l’anno. L’azienda si estende per 11 ettari a Guidizzolo, nell’alto mantovano, ma a questi si aggiungono altri 4 ettari di serre tradizionali e le estensioni delle aziende partner, a Melfi, Verona e in Sicilia. Sono 150 in totale i dipendenti al lavoro nel periodo estivo (il più frenetico), ma ad essi bisogna sommare piccolissimi ‘colleghi’ che, ogni giorno, agiscono in silenzio per il bene delle piante. Sono i preziosissimi bombi che, alloggiati nelle “bombox” collocate all’interno delle serre, escono e svolgono il loro fondamentale compito di impollinatori, in totale rispetto LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 27


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Con Cerealinnova, in nome della bevanda spumeggiante, assieme cerealicoltori, birrai e panificatori

di Elisabetta Tufarelli

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oltiviamo orzo su quindici ettari, che trasformiamo in malto di alta qualità direttamente nella nostra azienda agricola. Siamo piccoli e giovani, ma vogliamo crescere e abbiamo puntato tutto sulla ricerca e sull’innovazione in campo e nel processo di lavorazione del cereale”. Si presenta così Lorenzo Fogliato di Cerealinnova Piemonte, l’azienda di Pralormo, tra il Pianalto di Poirino e l’inizio del Roero, nata meno di tre anni fa, che si è aggiudicata il primo premio nazionale per l’Innovazione in Agricoltura nella sezione “Reti e Filiere”, per il progetto sviluppato in collaborazione con i birrai e i panificatori. “Briunà - spiega Lorenzo - in piemontese antico

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significa germogliato. Abbiamo voluto chiamare così il nostro malto proprio per mettere in evidenza le sue origini e per identificare chiaramente un prodotto dal valore unico. Per produrre una birra di eccellenza bisogna conoscere perfettamente la materia prima utilizzata. La differenza la fa proprio il legame con il nostro territorio e il reperimento di materia prima italiana tracciata e garantita. Oggi i birrifici agricoli

ed artigianali hanno difficoltà a reperire prodotto italiano e quindi si rivolgono all’estero”. L’imprenditore crede profondamente nella possibilità di creare una filiera italiana della birra capace di dare valore dal campo al boccale. E, in questo, usare un buon malto è fondamentale. “Il nostro obiettivo - chiarisce è proprio quello di consolidare la qualità del nostro malto. Non abbiamo la storia millenaria del


Sinergia per la birra

centro e del nord Europa, ma ci stiamo impegnando per contribuire a creare la filiera della birra agricola e artigianale italiana”. Il malto, principalmente, ha due mercati: quello della birra e quello degli artigiani panificatori. Così Briunà viene utilizzato anche per

Attiva filiera corta che sperimenta varietà e tecniche

digeribili e saporiti. “La malteria aziendale si trova a Pralormo racconta l’imprenditore - dove abbiamo dato corso alla parziale riconversione delle strutture del Mulino Torta. La maltazione avviene in più fasi: macerazione, germinazione (lo stadio in cui gli enzimi trasformano l’amido in zuccheri più semplici, adatti ad essere fermentati da specifici lieviti), poi l’essiccazione. Attraverso un eventuale processo di tostatura, applicato in diverse fasi della lavorazione, si ottengono malti speciali”. Cerealinnova Piemonte però non si ferma qui. Oltre ai birrifici e ai panificatori, ha creato una terza linea che permette di utilizzare l’orzo con calibro troppo piccolo per essere maltato ricavando farina d’orzo, Orzo Perlato Molino Torta e la Semola di Orzo per Couscous Belboula. Progetti futuri? “Il nostro impegno per i prossimi anni - conclude Lorenzo Fogliato - è quello di individuare le migliori varietà di orzo, capaci di adattarsi ai nostri terreni ed al nostro clima. La birra made in Italy al 100% può diventare realtà. Crediamo in una filiera corta capace di sperimentare le migliori varietà e le migliori tecniche colturali. Per questo stiamo già collaborando produrre pani di anche con altre aziende agricoalta qualità: meglio le proprio per effettuare test in lievitati, più soffici, campo”. nnn LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 29


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Genagricola, riqualifica la storica tenuta di Ca’ Corniani a Caorle (VE) di 1770 ettari fondendo agricoltura, paesaggio e arte di Gabriella Bechi

U

n progetto di welfare che parte dall’ascolto della comunità e che mette insieme agricoltura, paesaggio e arte. Così Genagricola ha voluto restituire alla collettività, riqualificandola, la storica tenuta di Ca’ Corniani che, con i suoi 1770 ettari di estensione nell’entroterra di Caorle, in provincia di Venezia, è una delle più grandi aziende agricole italiane. Bonificata da Generali nel 1851, nella tenuta sono sempre vissute centinaia di persone: un centro vitale dove c’erano scuole, botteghe, punti di ritrovo per i contadini che vi lavoravano e le loro famiglie. Il progetto, curato dall’architetto paesaggista Andreas Kipar dello studio internazionale Land, è stato avviato nel 2017 ed ha consentito a Genagricola di conquistarsi il primo premio, ex aequo, per

Soglie d’autore

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Tre opere artistiche come virtuali porte d’accesso all’azienda l’innovazione in agricoltura nella categoria “Smart land, Smart city”. L’identità storico-culturale del luogo è stata valorizzata con interventi di qualificazione e infrastrutturazione paesaggistica, come 3 ettari di nuovi boschetti, 7 chilometri di filari arborei e 5 di strisce di impollinazione (per incentivare la riproduzione delle api) con fioriture scalari per tutto il periodo primaverile-estivo, l’introduzione di 32 chilometri di piste ciclo-pedonali per connettere Ca’ Corniani con il territorio, una ciclostazione e diverse aree di sosta attrezzate. Oltre al recupero conservativo di parte delle storiche infrastrutture, come le vecchie cantine e l’idrovora. Il tutto combinato con un intervento di arte contemporanea, con opere site specific in corrispondenza delle ‘soglie’ di accesso alla tenuta, realizzate da Alberto Garutti, vincitore del concorso internazionale ideato da Andreas Kipar, la cui reIl tetto dorato dell’antico casale

alizzazione è stata affidata a Eight Art Project con la curatela artistica di Elena Tettamanti e Antonella Soldaini. Per interpretare “Le tre Soglie” sono state concepite tre opere che raccontano con approccio innovativo la ricchezza di quest’area dalla vocazione fortemente agricola e produttiva: un grande tetto dorato per un antico casale abbandonato; una scritta a led che si illumina ad ogni fulmine che cade in Italia; delle sculture ritratto dei cani e dei cavalli che vivono in uno dei poderi. La riqualificazione di Cà Corniani rientra nel più ampio processo di sviluppo di Genagricola, la holding agroalimentare di Generali Italia che, con 23 aziende agricole in Italia e 3 all’estero, combina tecniche agricole all’avanguardia con azioni mirate per la valorizzazione del territorio in chiave multifunzionale, come il programma Valore Cultura, nato nel 2016 con l’obiettivo di rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio. “La capacità di guardare avanti è il filo conduttore che a Ca’ Corniani tiene insieme impresa, territorio e comunità dal 1851 - ha detto Giancarlo Fancel, presidente di Genagricola e Chief Financial Officer Generali Country Italia in occasione dell’inaugurazione, lo scorso 25 giugno -. Il progetto di riqualificazione rende oggi questa azienda il simbolo di una campagna rinnovata, in grado di offrire

Recupero conservativo dell’idrovora

benefici per la collettività e di attrarre anche i milioni di turisti che visitano le nostre spiagge, con lo sviluppo di nuove infrastrutture paesaggistiche, con la valorizzazione culturale, naturalistica e funzionale dell’intera proprietà. Con questa nuova chiave di lettura i 1770 ettari di Ca’ Corniani ritornano alla comunità, per incrementare il benessere complessivo dell’intero territorio e delle sue persone, attraverso una crescita intelligente e sostenibile”. Oggi Ca’ Corniani è un’azienda modello, impegnata in tre dei quattro principali settori di attività di Genagricola: colture erbacee, viticoltura e produzione di energia elettrica rinnovabile; all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e dell’agricoltura 4.0. Si avvale delle più moderne tecnologie per la coltivazione: stazioni agro metereologiche, sistemi predittivi a supporto delle decisioni, immagini satellitari e mappature digitali, macchine a guida autonoma e analisi chimiche del terreno mirano a ridurre al minimo l’impatto ambientale delle coltivazioni. In questo contesto di agricoltura di precisione è nato il masterplan di “Ca’ Corniani. Terra d’avanguardia” con cui l’azienda si reinventa centro multifunzionale e si apre alla cultura e alla comunità. nnn LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 31


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L’arte del

Parco artistico tra le vigne dell’Unesco Monferrato, Langhe e Roero, con APP multilingue, verde verticale per la cantina e impegno attivo per la sostenibilità di Anna Gagliardi

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l primo posto al Premio Innovazione di Confagricoltura è l’ultima tappa del palmarès dell’azienda Michele Chiarlo, una delle migliori espressioni dell’imprenditorialità agricola italiana vocata all’enologia, con il cuore che pulsa nel Monferrato e nelle Langhe. L’ultimo successo risale a dicembre dello scorso anno, quando l’americana Wine Enthusiast ha incoronato il loro Barbera “Cipressi Nizza 2015” il migliore vino al mondo: un debutto al vertice della classifica non soltanto per la cantina, ma anche per il vino Barbera. Traguardi che per Chiarlo sono conferme di scelte rigorose e costanti, non urlate, in linea con lo stile piemontese che bada a fare, più che a mostrare. Il merito è soprattutto del fondatore Michele Chiarlo (padre di Stefano e Alberto, ora impegnati con lui in prima linea in azienda), che è andato oltre il perimetro enologico per allargare gli orizzonti alla sfera culturale e farsi

promotore di iniziative per valorizzare il territorio. L’ i m p r e s a ha sede a Calamandrana, in provincia di Asti, con vigneti nell’Unesco monferrino e langarolo e un resort (Palas Cerequio) a La Morra, in provincia di Cuneo,


vino

Per la sostenibilità, sostituite casse di legno con cartone riciclato

lare dai produttori di vino. L’innovazione che si è aggiudicata il primo posto, a pari merito, nella categoria ‘Smart Land, Smart City’ del Premio di Confagricoltura, è inerente il “Parco Artistico la Court”, un parco permanente nel vigneto di Castelnuovo Calcea (Asti), realizzato a partire dal 2003 con il coinvolgimento di artisti di fama mondiale, quali ad esempio Luzzati o Nespolo, e giovani della zona. Recentemente è stata realizzata un’audioguida con un’App multilingue che permette a tutti di visitare La Court autonomamente e gratuitamente, ricevendo le informazioni relative alle sculture, alle installazioni, ma anche al territorio (core zone Unesco) e alla produzione di vini a denominazione. Madre Natura di Emanuele Luzzati L’azienda crede da sempre nella sostenibilità: ha fatto parte del gruppo pilota del ministero dell’Ambiente per il protocollo Per “Wine Enthusiast” VIVA “certificando - ricorda Steil loro Barbera fano Chiarlo - sette vini tra i nomigliore vino al mondo stri più importanti per diffondere la cultura di riduzione di impatto il primo dedicato ai crus di Baro- ambientale e mantenere la biodilo. La produzione è di 1,2 milioni di bottiglie, con il core business costituito da Moscato e Barbera e una fama ottenuta soprattutto con il Nizza - massima espressione del Barbera d’Asti assurto recentemente a docg - e il Barolo. I Chiarlo sono cresciuti a pane ed export: la sensibilità per la cultura, l’accoglienza e la sostenibilità sono frutto di una visione da sempre innovativa. Oggi Stefano Chiarlo è anche presidente di Astesana, la Strada del Vino con 250 soci che, insieme ai 55 viticoltori dell’associazione del Nizza, ha determinato il cambio di passo per questa fetta di Piemonte, pianificando un percorso condiviso di crescita territoriale. Percorso tuttora in atto, trainato in partico-

versità per le prossime generazioni”. Sempre con il protocollo VIVA sono state ridotte le emissioni di CO2 diminuendo il peso del vetro delle bottiglie e sostituendo le casse in legno con quelle di cartone riciclato: mosse particolarmente apprezzate all’estero, grazie anche a un packaging curato che non toglie appeal alle confezioni. In vigna sono state posizionate capannine meteorologiche con rete WiFi che hanno permesso di ridurre notevolmente l’uso di anticrittogamici, ma qua e là compaiono anche nidi per gli uccellini realizzati per favorire lo stanziamento dei volatili ai fini di un equilibrio a favore della biodiversità. Nel 2018, inoltre, Chiarlo ha mitigato la cantina attraverso il verde verticale, che ha consentito un ideale inserimento paesaggistico nel territorio Patrimonio dell’Umanità volto a supportare un turismo internazionale sempre più sensibile agli aspetti green. Il Parco La Court è particolarmente caro agli abitanti della zona, poiché da un lato ha incrementato il turismo di alto profilo, dall’altro ha migliorato la qualità della vita della comunità locale. Un patrimonio che è diventato orgoglio degli astigiani, riconosciuto e ora premiato da Confagricoltura. nnn

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S C A T T I F O T O G R A F I C I A L P R E M I O P E R L’ I N N O V A Z I O N E di Marino Presta

Foto Soc. agr. Antonio Gandini (Mantova) 1° classificato

La cerimonia a Palazzo da parte del In primo piano il volto ma il presente di un settore

Categoria NUOVE FRONTIERE

Soc. agr. Folli di Vigo Mario ed Alberto (Milano) 2° classificato ex aequo

Soc. agr. Ss Porto Felloni (Lagosanto FE) 2° classificato ex aequo

Ditta individuale Preghenella Giuliano (Trento) 3° classificato ex aequo

Soc. agr. Ss Terre Grosse (Treviso) 3° classificato ex aequo

34 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019


reportage della Valle con la consegna di premi ed attestati presidente confederale Giansanti. nuovo dell’agricoltura, che non è il futuro fondamentale per lo sviluppo del Paese

Categoria RETI, FILIERE

Gruppo CerealInnova (Pralormo, Torino) 1° classificato

Contratto di rete Gallettificio Valtidone (Piacenza) 2° classificato

Gruppo Cannella - Mannino (Ragusa) 3° classificato

Gruppo Banfi, Avello e Raveri (Pavia) Menzione speciale

LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 35


S C A T T I F O T O G R A F I C I A L P R E M I O P E R L’ I N N O V A Z I O N E

Categoria SMART LAND, SMART CITIES

Genagricola Spa (Caorle, Venezia) 1° classificato ex aequo

Soc. az. agr. Chiarlo (Asti) 1° classificato ex aequo

Soc. agr. Castelvecchio (Gorizia) 2° classificato

AGT Soc. semplice (Piacenza) 3° classificato

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Una cascata di salute

Convegno a Roma di Confagricoltura in un quadro di profondi cambiamenti mondiali. Bisogna rinnovare il settore olivicolo, puntando su innovazione e sostenibilitĂ di Gaetano Menna

LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 37


AT T U ALI TÀ E V EN T I

L’

olivicoltura va rifondata, puntando su innovazione e sostenibilità. Lo si è sottolineato nel convegno, promosso da Confagricoltura a Roma, a Palazzo della Valle, dal titolo significativo ‘L’olivicoltura siamo noi’. “Il settore olivicolo - ha sottolineato il presidente della FNP Olivicoltura di Confagricoltura Pantaleo Greco - sta affrontando una fase di significativi cambiamenti strutturali a livello mondiale e l’Italia, che ha una forte vocazione produttiva, non può restare arretrata. La prima sfida da cogliere è proprio quella della Xylella Fastidiosa che continua ad avanzare a una velocità di più di due chilometri al mese provocando un danno epocale. È giunto il momento di trasformare le minacce in opportunità”.

38 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

Si è tracciata prima un’analisi di scenario. Ad avviso di Vito Martielli di Rabobank si osserva “una globalizzazione della domanda mondiale di olio di oliva, ma la produzione è diventata più instabile soprattutto nei Paesi del Mediterraneo determinando di conseguenza una maggiore volatilità nei prezzi dell’olio di oliva. La domanda, a livello mondiale, cresce a velocità diverse: è stagnante nei tradizionali Paesi consumatori del Sud Europa (con un tasso dell’1-2%); ha una crescita moderata in Paesi sviluppati (+3%) ed una sostenuta nei Paesi emergenti (oltre il 5%)”. “Il ruolo dell’Italia - ha posto

Pantaleo: “La sfida è trasformare le minacce in opportunità di crescita”

Giansanti, Camposeo, Comacchio, Pesce e Martielli

in evidenza Tiziana Sarnari di Ismea - resta quello da protagonista della filiera internazionale, ma perde peso”. Negli ultimi 20 anni il calo produttivo è stato del 46% a fronte della media mondiale che registra un incremento produttivo del +18% e in particolare della Spagna che è cresciuta del 48%. La campagna olivicola 2018/19 si è chiusa con 175.000 tonnellate, il minimo della produzione degli ultimi decenni (-59,2%), ma è stata a due velocità. Cali produttivi soprattutto nel Mezzogiorno, penalizzato dal maltempo (Basilicata -82%, Calabria -77%, Puglia -65%, Sicilia -66%) a cui si è sommata la Xylella nel Salento. Situazione diametralmente opposta al Nord (Veneto +221%, Lombardia


+153%), però al Settentrione si produce di meno. “Attenzione anche ai prezzi che continuano a scendere, sia per l’extravergine, sia per il lampante, destando non poche preoccupazioni negli operatori - ha aggiunto la relatrice -. Nelle prime tre settimane di giugno l’olio EVO è arrivato a 5,22 euro/kg”. In Italia il 63% dell’oliveto ha più di 50 anni ed il 49% ha una densità per ettaro minore di 140 piante. “L’olivicoltura - ha detto Salvatore Camposeo dell’Università di Bari - deve rinnovarsi e guardare al mercato, agendo in una logica di innovazione ed ecosostenibilità. Riconversione con nuovi sesti di impianto produttivi e, nelle zone a rischio, tolleranti alla Xylella; massimizzazione delle risorse, nuovi sistemi colturali, nuove tecnologie di piantumazione e di raccolta con sistemi di guida automatica, nuove cultivar selezionate da un mondo della ricerca attivo e propositivo, sono i capisaldi della nuova filiera olivicola e olearia italiana”. “In questo contesto, il settore ha sfide e nuove opportunità da cogliere - ha indicato Andrea Comacchio del Mipaaft - ed il rilancio della filiera può passare anche attraverso un migliore utilizzo degli strumenti della politica agricola; sia nazionale, sia comunitaria. Il piano olivicolo nazionale sta entrando nel vivo della attuazione e dobbiamo valorizzarne i risultati; ma ci attendiamo molto anche dalla organizzazione economica del comparto, la cui normativa potrà essere adattata per andare incontro alle esigenze degli operatori olivicoli”. “In questo anno di governo abbiamo raccolto le istanze e le difficoltà del settore, a cui abbiamo dato una prima risposta con il decreto legge ‘Emergenze’ - ha osservato il sottosegretario alle Politiche agricole Alessandra Pesce -. Completato il lavoro sui decreti attuativi del DL, occorre avere una strategia di medio pe-

Giansanti: “Porre i produttori nelle condizioni di effettuare investimenti importanti” riodo con l’obiettivo di sostenere la competitività dell’olio di oliva made in Italy sui mercati nazionali e internazionali”. “L’olivicoltura siamo noi, ne dobbiamo essere consapevoli e - ha osservato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - occorre rimboccarsi le maniche per dare una svolta reale ed invertire una tendenza scoraggiante e negativa di un settore che ha forti potenzialità

e di cui l’Italia è protagonista”. “Però bisogna mettere i produttori nelle condizioni di effettuare investimenti importanti, con tempi lunghi di rientro economico, che superano i dieci anni - ha concluso il presidente Giansanti -. Servono azioni puntuali attraverso il piano olivicolo nazionale e quello post-Xylella. Il processo di rinnovamento deve riguardare l’intera filiera: tutti gli attori devono essere protagonisti di uno sforzo congiunto per concorrere verso un obiettivo comune per creare valore”. nnn Pantaleo, Lazzaro e Rossi

LA STRUTTURA PRODUTTIVA OLIVICOLA 2018/2019 Aziende agricole di cui marginali Superficie Superficie /azienda Frantoi attivi Imprese industriali Produzione Uso mercato interno Peso Denominazioni su produzione

825.201 63% 1.170.057 ha 1,42 ha 4.056 220 175.000 ton. (2018) 535.000 ton. (media ultime 4 campagne) 4%

Import

549.000 ton. (2018)

Export

332.000 ton. (2018)

Usi totali I costi di produzione dell’olio EVO

916.000 ton. (media ultime 4 campagne) 3,4 -8,5 euro/kg a seconda delle aree

Fonte ISMEA, 2019 LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 39


AT T U ALI TÀ E V EN T I

Assegnate, da Confagri e FEE, le bandiere della sostenibilità a 42 comuni rurali virtuosi, attenti ai territori, alla qualità della vita ed all’agricoltura di Paola Castello

C

ome le ormai note Bandiere Blu rappresentano, per le località che le ricevono, una garanzia di eccellenza e di standard elevati per qualità del mare, accoglienza, servizi e sicurezza, allo stesso modo le Spighe Verdi, giunte ormai alla quarta edizione, sono la certificazione che caratterizza quei Comuni rurali che si sono contraddistinti per tutela e valorizzazione del territorio, per attenzione alla qualità della vita e per un’agricoltura sostenibile e capace di contribuire allo sviluppo del territorio. Sono 42 i Comuni (11 in più rispetto al 2018) che hanno ricevuto il riconoscimento il 25 luglio a Roma, a Palazzo della Valle. Presenti all’evento sindaci e rappresentanti dei Comuni premiati e, a fare gli onori di casa, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il presidente di FEE - Foundation for

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le Environmental Education, Claudio Mazza. Le “Spighe Verdi” 2019 sono state assegnate in 13 regioni, di cui Marche, Toscana e Piemonte quelle con il maggior numero di riconoscimenti (6 località), seguite dalla Campania con 5, Puglia e Lazio con 4. Quindi Veneto e Abruzzo con 3 ed infine, con una sola località, Trentino, Liguria, Umbria e Calabria. “Sono sempre di più i Comuni Mazza e Giansanti


Promuovere il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico

Crescono Spighe Verdi che hanno fatto della sostenibilità la loro grande occasione e dell’agricoltura il settore da cui far partire la rivoluzione culturale”, ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, che ha quindi evidenziato come Spighe Verdi possa rappresentare una svolta, anche in termini di marketing e comunicazione, per le realtà finora poco conosciute. Il progetto nasce nel 2016, per volontà di FEE, in collaborazione con Confagricoltura, per guidare i Comuni rurali, passo dopo pas-

so, a scegliere strategie di gestione del territorio virtuose e che tutelino l’ambiente e migliorino la qualità della vita dell’intera comunità. Fin dalla prima edizione l’iniziativa si è rivelata un efficace strumento di valorizzazione e promozione del nostro patrimonio rurale. “È proprio dal territorio che il nostro Paese deve ripartire - ha detto Luciano Nieto capo della segreteria tecnica del ministro delle Politiche agricole -. Per questo occorre ragionare in termini di sistema Paese e creare un’offerta turistica che sia frutto di una visione condivisa. Bisogna fare le scelte giuste, con lungimiranza e con un coordinamento unico.” Per raggiungere i massimi risultati due sono gli elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento del proprio territorio e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione. L’intero programma, la cui notorietà continua - anno dopo anno - ad aumentare, serve da stimolo sia per i Comuni rurali già premiati, per proseguire nel percorso di crescita e sviluppo sostenibile (il riconoscimento infatti si rinnova ogni anno, se l’impegno dell’Amministrazione si dimostra costante), sia per tutti gli altri Comuni, affinché inizino un percorso simile, “impegnandosi in un processo di miglioramento continuo e creando un legame strategico tra Amministrazioni locali e agricoltori per la valorizzazione del territorio”, come ha voluto sottolineare il presidente della FEE, Mazza. Tanti i parametri presi in esame dalla Commissione che valuta le candidature (che possono essere LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 41


AT T U ALI TÀ E V EN T I

Comuni fanno partire dall’agricoltura la rivoluzione culturale presentate tramite la piattaforma www.spigheverdi.net), quali ad esempio la partecipazione pubblica, l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo, la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura, la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti, la valorizzazione delle aree naturalistiche sul territorio e del paesaggio, la cura dell’arredo urbano; per citarne alcuni. Un programma, quello di Spighe Verdi, nato dalla comune sensibilità e impegno di Confagricoltura e FEE per i temi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente. Sensibilità e impegno che hanno portato ad un lavoro di squadra importante. Nel gruppo di lavoro è stato infatti importante il contributo di diversi Enti istituzionali come i ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole, il Comando Unità Tutela Forestale dell’Arma dei Carabinieri, l’ISPRA e il CNR. Andria, new entry tra i comuni virtuosi

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COMUNI “SPIGHE VERDI 2018” PIEMONTE

Alba, Santo Stefano Belbo, Vicoforte (Cuneo), Canelli (Asti), Pralormo (Torino), Volpedo (Alessandria)

TRENTINO

Cavareno (Trento)

VENETO

Caorle (Venezia), Montagnana (Padova), Porto Tolle (Rovigo)

LIGURIA

Lavagna (Genova)

MARCHE

Mondolfo (Pesaro-Urbino), Esanatoglia, Matelica, Montecassiano (Macerata), Grottammare (Ascoli Piceno), Numana (Ancona)

ABRUZZO UMBRIA TOSCANA

Giulianova, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi (Teramo) Montefalco (Perugia) Castellina in Chianti (Siena), Bibbona, Castagneto Carducci (Livorno), Fiesole (Firenze), Massa Marittima, Castiglione della Pescaia (Grosseto)

LAZIO

Anguillara Sabazia, Canale Monterano (Roma), Gaeta, Pontinia (Latina)

CAMPANIA

Agropoli, Ascea, Pisciotta, Positano (Salerno), Massa Lubrense (Napoli)

PUGLIA CALABRIA SICILIA

Andria (Barletta-Andria-Trani), Castellaneta (Taranto), Carovigno, Ostuni (Brindisi) Trebisacce (Cosenza) Ragusa

In questo progetto l’agricoltura gioca un ruolo fondamentale, come ha giustamente sottolineato il presidente Giansanti. “In questo ambito possiamo dare un contributo fondamentale, in particolare se le aziende agricole e le

Istituzioni locali condividono gli obiettivi della conservazione del paesaggio e della valorizzazione delle produzioni tipiche locali”. Un ulteriore importante tassello per promuovere il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico del nostro Paese. nnn


Millenaria e tecnologica Appuntamento a Gonzaga per approfondire l’agricoltura 4.0 e la sostenibilità di Nicola Artoni

S

arà declinata all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica la presenza di Confagricoltura Mantova all’interno della Fiera Millenaria di Gonzaga 2019, che quest’anno andrà in scena dal 31 agosto all’8 settembre. Nove intensi giorni durante i quali il Confagricoltura Village, l’esclusivo spazio che verrà allestito all’interno del Padiglione Zero, si popolerà di iniziative che toccheranno numerosissimi ambiti.

Si parte sabato 31 con l’inaugurazione ufficiale dello spazio di Confagricoltura Mantova, ancora più innovativo e aperto verso il pubblico. Nei primi due giorni ci sarà la possibilità di scoprire e conoscere le nuove tecniche di agricoltura di precisione, presentate alle 19 da Andrea Zampolli dell’ufficio tecnico. Lunedì 2 e martedì 3 invece saranno dedicati alla presentazione dei servizi tecnici e dei servizi alla persona di Confagricoltura Mantova. Questi ultimi, vale a dire patronato e Caf, sono disponibili per tutti i cittadini. Ma sarà da mercoledì 4 che si entrerà davvero nel vivo. Alle 21 infatti ecco il convegno “Sostenibilità e innovazione: alla scoperta del biometano”, in partnership con Bnl e con invito a tutti i sindaci della provincia di Mantova: «Il tema è di strettissima attualità - spiega il presidente Alberto Cortesi - e desideriamo dunque presentare al pubblico e alle autorità tutti i vantaggi che questo tipo di energia può garantire nel prossimo futuro». Il giorno successivo, nello spazio Mantova Golosa (adiacente allo

stand), andrà in scena il convegno “Il mercato agroalimentare oggi: dai trattati di libero scambio al rischio dazi”, organizzato da Anga Mantova con la presenza del professor Gabriele Canali (docente di Economia rurale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore) e da Grazia Bucarelli (responsabile Area Economica Affari Internazionali di Confagricoltura). Venerdì 6 invece verrà affrontata un’altra tematica fondamentale per gli imprenditori agricoli, la gestione dei rifiuti in allevamento, con un convegno organizzato in partnership con Cascina Puli- ta, che per tutta la durata della fiera sarà presente allo stand di Confagricoltura Mantova con un tecnico a disposizione del pubblico. Sabato 7 ci sarà un altro momento di divulgazione dedicato all’agricoltura di precisione, mentre il gran finale di domenica 8 sarà riservato alla premiazione della terza rassegna fotografica “Giovane Terra: crescere senza invecchiare”, organizzata da Anga Mantova e dedicata quest’anno a “Architettura rurale tra sviluppo tecnologico e tutela del territorio”. Il programma degli eventi a Gonzaga - ha ricordato il direttore dell’Organizzazione mantovana Daniele Sfulcini - è disponibile sul sito www.confagricolturamantova.it e su tutti i canali social dell’Organizzazione. nnn

Daniele Sfulcini

LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 43


C E N T R O S T U D I di Riccardo Calabrese e Giorgio Lo Surdo

ITALIA È INDIETRO SU CONNESSIONI E MEZZI INFORMATICI

Fanalino di coda in Europa

S

econdo gli ultimi rilevamenti di Eurostat, nel 2018 l’Italia ha recuperato posizioni nell’UE per quanto riguarda la diffusione sul territorio e la velocità delle connessioni a Internet; ma si conferma agli ultimi posti nell’uso di Internet, da parte di cittadini e imprese, in particolare per l’e-commerce e i rapporti con la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda la connessione a banda larga (velocità di almeno 2 Mbit/s), l’Italia ha raggiunto, nel 2018, l’83% di abitazioni servite, migliorando la propria posizione nello scenario dei paesi UE (18° posto) rispetto al 2015 (21° posto) e al 2007 (23° posto). Sia pure di stretta misura, siamo passati avanti alla Francia (81%). La media UE (86%) è appena superiore. Considerando che ormai tutte le abitazioni sono potenzialmente connesse a Internet (anche grazie alle tecnologie “senza fili”), risulta che in Italia ancora il 17% delle

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abitazioni non dispone di connessione a banda larga (velocità superiore ai 2 Mbit/s) o ultralarga (velocità superiore ai 30 Mbit/s), ma solo di connessioni “lente” (velocità fino a 2 Mbit/s). Tali abitazioni (molte delle quali annesse ad aziende agricole) si trovano in zone rurali. I dati di Akamai (la piattaforma di cloud delivery più estesa al mondo) per il 2017 evidenziano che l’Italia, per velocità media delle connessioni (9,2 Mbit/s), nonostante abbia segnato rispetto al 2016 una delle crescite più rilevanti (+13%), si colloca al 25° posto fra i paesi dell’UE, precedendo soltanto Cipro (6,9), Grecia (7,9), Croazia (8,6). La media UE (14,3 Mbit/s) è sensibilmente più elevata. D’altra parte il nostro Paese, fra quelli dell’Unione Europea, è quello dove si usa meno il computer (61% della popolazione nel 2017), strumento indispensabile (anche disponendo eventualmente di smartphone) per gestire con dovuta attenzione, tramite Internet, informazioni, relazioni commerciali e pratiche burocratico-amministrative complesse. La media UE è dell’81%. Ed è anche fra i Paesi dove è più alta la percentuale di persone che non usano mai Internet (19%), preceduta solo da Bulgaria (27%), Grecia (25%), Portogallo (23%), Romania e Croazia (21%9. La media UE è dell’11%. Un’ulteriore conferma del persistente ritardo italiano nell’utilizzazione diffusa delle tecnologie di comunicazione informatica

viene dalla bassissima quota di popolazione (24%) che usa Internet per comunicare con la pubblica amministrazione, preceduta dalla Polonia (35%) e davanti solo a Romania (9%) e Bulgaria (22%). CONNESSIONI IN EUROPA (% 2017) Velocità Mbit/s

Variazione 2016-2017

Svezia

22,5

9,2%

Finlandia

20,5

15,0%

Danimarca

20,1

17,0%

Olanda

17,4

-2,9%

Romania

17,0

5,7%

Rep. Ceca

16,9

-4,7%

Regno Unito

16,9

13,0%

Lettonia

16,6

-9,5%

Belgio

16,3

6,5%

Irlanda

15,6

8,5%

Bulgaria

15,5

-1,7%

Spagna

15,5

16,0%

Germania

15,3

9,8%

Ungheria

14,8

7,7%

Lituania

14,6

-3,2%

Austria

14,1

5,1%

Slovenia

13,7

-5,7%

Slovacchia

13,0

-5,5%

Portogallo

12,9

-1,9%

Malta

12,8

1,0%

Polonia

12,6

-1,1%

Lussemburgo

11,6

9,6%

Estonia

11,6

-1,2%

Francia

10,8

8,9%

Italia

9,2

13,0%

Croazia

8,6

16,0%

Grecia

7,9

0,3%

Cipro

6,9

-3,6%

Media UE

14,3

4,3%

Fonte: Akamai


BANDA LARGA IN EUROPA (%) 2007 Olanda

E-COMMERCE IN EUROPA (%)

2015

2018

2007

74

Lussemburgo

95

Olanda

97

Belgio

Danimarca

70

Olanda

94

Regno Unito

95

Svezia

67

Finlandia

90

Lussemburgo

93

Finlandia

63

Regno Unito

90

Finlandia

Lussemburgo

58

Germania

88

Regno Unito

57

Estonia

87

Belgio

56

Danimarca

Germania

50

Svezia

Francia

49

Estonia

47

Austria

46

Slovenia

44

Malta Spagna

2016

2018

26

Irlanda

30

Danimarca

32

Danimarca

25

Danimarca

28

Irlanda

31

Svezia

24

Rep. Ceca

27

Svezia

30

93

Germania

22

Svezia

27

Belgio

29

Danimarca

90

Croazia

22

Germania

26

Rep. Ceca

24

Germania

90

Lituania

22

Belgio

24

Lituania

22

84

Svezia

90

Olanda

22

Malta

20

Malta

21

83

Estonia

89

Irlanda

21

Spagna

19

Finlandia

21

Irlanda

83

Irlanda

88

Rep. Ceca

20

Croazia

19

Germania

20

Malta

82

Austria

88

Portogallo

19

Lituania

19

Regno Unito

20

Austria

81

Slovenia

87

Malta

16

Portogallo

19

Spagna

19

Belgio

79

Spagna

86

Finlandia

16

Regno Unito

19

Portogallo

19

44

Slovenia

78

Rep. Ceca

86

Lussemburgo

14

Finlandia

18

Croazia

18

38

Spagna

78

Cipro

86

Austria

14

Francia

17

Slovenia

18

Lituania

34

Slovacchia

78

Malta

84

Regno Unito

14

Estonia

16

Olanda

17

Ungheria

32

Francia

76

Belgio

84

Spagna

12

Olanda

16

Francia

16

Lettonia

32

Rep. Ceca

76

Ungheria

83

Francia

12

Austria

15

Estonia

16

Irlanda

31

Croazia

76

Italia

83

Estonia

10

Slovenia

14

Austria

14

Polonia

30

Ungheria

75

Francia

81

Slovenia

10

Cipro

13

Ungheria

13

Portogallo

30

Lettonia

74

Croazia

81

Grecia

9

Ungheria

12

Slovacchia

13

Rep. Ceca

28

Italia

74

Slovacchia

79

Ungheria

8

Slovacchia

12

Polonia

13

Slovacchia

27

Polonia

71

Polonia

79

Polonia

8

Polonia

11

Cipro

12

Italia

25

Cipro

71

Lettonia

79

Cipro

7

Grecia

10

Lussemburgo

12

Croazia

23

Portogallo

69

Romania

79

Slovacchia

7

Lussemburgo

9

Grecia

11

Cipro

20

Lituania

67

Lituania

78

Lettonia

6

Italia

8

Lettonia

11

Bulgaria

15

Grecia

67

Portogallo

77

Romania

6

Lettonia

8

Italia

10

Romania

8

Romania

65

Grecia

76

Bulgaria

4

Romania

7

Romania

9

Grecia

7

Bulgaria

59

Bulgaria

71

Italia

4

Bulgaria

5

Bulgaria

6

Media UE

42

Media UE

80

Media UE

86

Media UE

13

Media UE

18

Media UE

17

Fonte: elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Eurostat

La media UE è del 52%. Analoghe posizioni arretrate nella graduatoria UE occupano le nostre imprese per quanto riguarda la commercializzazione dei propri prodotti tramite Internet: con il 10%, siamo al terzultimo posto, precedendo soltanto Bulgaria (6%) e Romania (9%), rispetto ad una media UE del 17%. Dal calcolo sono escluse le imprese con meno di 10 dipendenti, le imprese agricole e del settore finanziario. Pressoché proporzionale (11% nel

Fonte: elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Eurostat

2018) è la quota di fatturato delle imprese italiane prodotta dall’ecommerce, superiore solo a quella di Cipro e Grecia (4%), Bulgaria (5%), Lettonia (6%) e Romania (9%). La media UE è del 17%. Ugualmente modesta (26%) è la quota di italiani che effettuano acquisti on-line, superiore solo a quella di Romania e Bulgaria (13%), e Cipro (20%), e molto distante dalla media UE che è del 50%. Per quanto riguarda l’informatizzazione delle imprese agricole, sono

disponibili solo i dati dei Censimenti dell’Agricoltura del 2000 e del 2010. Per quanto nel 2010, rispetto al 2000, si sia registrata una forte crescita di aziende agricole che fanno uso di Internet per acquisti e vendite, le relative percentuali erano comunque inferiori all’1%; poco superiore (1,8%) risultava la quota di aziende agricole con un proprio sito Internet. Bisognerà attendere il Censimento 2020 per l’aggiornamento, che lascia prevedere incrementi molto consistenti. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 45


SPECIALE SANA

A Bologna la fiera di riferimento per il biologico. Tre direttrici: food, care & beauty e green lifestyle

Sorrisi naturali

“S

ana 2019” si svolgerà dal 6 al 9 settembre presso il quartiere fieristico di Bologna. Si tratta della manifestazione fieristica di riferimento in Italia per il biologico e il naturale. È molto di più di un evento fieristico: è la destinazione per il business collegato al mondo del biologico, la piattaforma di confronto culturale sui temi a esso collegato, il luogo in cui incontrare operatori provenienti da tutto il mondo. Nuovo layout per la kermesse che accoglierà espositori e visitatori nei padiglioni 25 e 26 e in quelli di ultima generazione 28, 29 e 30, inaugurati nell’autunno dello scorso anno. “Sana 2019” articola anche in questa edizione l’ampia proposta espositiva - oltre 900 gli espositori, su una superficie di più di 52.000 metri quadrati - nei settori: food, care & beauty, green lifestyle. Accessibile direttamente dall’Ingresso Nord, “Sana Food” avrà per protagoniste le aziende del settore agroalimentare bio. In mostra le principali novità per ali-

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menti freschi e confezionati, prodotti lattiero-caseari e gelati, alimenti a base di carne e di pesce, oli, pasta, riso, cereali, dolci e prodotti da forno, alimenti dietetici, miele e conserve, vini, bevande e in generale ciò di cui si compone l’offerta biologica italiana e internazionale. Si colloca ai padiglioni 25 e 26 più vicini all’ingresso Ovest Costituzione - “Sana Care & Beauty”, lo spazio dedicato a business e networking per gli operatori e i professionisti del comparto erboristeria, cosmetica e parafarmacie, che ospita le aziende produttrici di cosmetici biologici e naturali, prodotti per la bellezza e la cura del corpo, integratori alimentari, prodotti e servizi naturali per la cura della persona. E all’interno del padiglione 28, adiacente all’Ingresso Nord, sarà possibile scoprire e acquistare

di Claudio Costantino

tutti i prodotti del settore “Green Lifestyle” che riguarda tecnologie e soluzioni ecocompatibili, tessuti naturali, proposte alternative per l’abitazione e l’ufficio ecologici, oltre a prodotti per hobby e tempo libero. L’offerta di “Sana Market”, ovvero l’insieme delle opportunità di acquisto per i visitatori, si completa con l’ampia selezione di alimenti bio, cosmetici e integratori biologici e naturali, presentati e messi in vendita direttamente dalle aziende espositrici. All’offerta espositiva di Sana si aggiunge un ricco programma di convegni, workshop e seminari e un’importante azione di incoming di delegazioni commerciali estere; nel 2018 sono stati più di duemila gli incontri programmati tra le aziende espositrici e i buyer internazionali. Confermata, anche nel 2019, la presentazione dell’“Osservatorio Sana” con un focus dedicato al dimensionamento dell’export italiano dei prodotti agroalimentari biologici (a cura di Nomisma) e gli incontri dedicati alla formazione di “Sana Academy”, che nell’ultima edizione hanno registrato un aumento del 27% dei partecipanti. nnn


Con la spirulina, nuova opportunità di diversificare le produzioni agricole. Interessanti sbocchi agroalimentari

È

definita una microalga, perché si comporta come tale, svolgendo la fotosintesi clorofilliana e cibandosi di sostanze contenute nell’acqua, ma in realtà appartiene alla classe dei Cyanobacteria ed è considerata un eccellente integratore alimentare naturale. La spirulina contiene infatti un’ampia gamma di proteine, amminoacidi essenziali, oltre a molte vitamine del gruppo B ed E e componenti fondamentali per la salute, come il beta-carotene e gli acidi grassi essenziali Omega-6. A questo superfood nell’edizione 2017 di Ecomondo Confagricoltura aveva dedicato il convegno “La coltivazione delle microalghe: un’opportunità per l’agricoltura e per la bio-

Coltivare le alghe

economia”, organizzato congiuntamente a Confagricoltura Emilia Romagna e Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. La coltivazione di alghe rappresenta oggi, per le aziende agricole, una nuova opportunità di diversificare le produzioni: la spirulina è infatti utilizzata non solo per l’alimentazione umana (in cucina è ingrediente nella preparazione di biscotti, pasta fresca o polpette), tanto che la Fao l’ha nominata alimento del futuro; ma anche per la farmaceutica, la mangimistica

e la produzione di biomassa per le energie rinnovabili. Le politiche europee si stanno tra l’altro focalizzando sui temi dell’economia circolare e della bioeconomia e la produzione di microalghe si inserisce perfettamente in questo contesto. Oggi si contano in Italia oltre 50 piccole e medie imprese attive nella produzione di spirulina, anche se l’Organizzazione agricola sottolinea come più del 90% del prodotto presente sul mercato italiano ed europeo provenga ancora dalla Cina. (F. B.) nnn

A PADOVA CORSO DI LAUREA IN PRODUZIONI BIO

Debutta dal prossimo anno accademico (2019-2020) il corso di laurea in “Tecnica e gestione delle produzioni biologiche vegetali” all’Università di Padova. La sede sarà Agripolis, il campus universitario di Legnaro, in provincia di Padova, ma lo studio in campo con le esercitazioni pratiche si svolgeranno in un’azienda biologica di Pozzoveggiani, a 4 chilometri dal campus. Il nuovo percorso didattico è triennale e “professionalizzante”, ossia dovrebbe consentire al laureato di entrare subito nel mondo del lavoro. Il corso si occupa solo di produzioni vegetali e quindi fornisce approfondite competenze tecniche in questo specifico settore. La formazione è multidisciplinare con un percorso tipico di filiera, dove le discipline della fertilità e della biodiversità sono affiancate da quelle della coltivazione e della difesa delle colture, nonché da quelle economiche, del marketing e della certificazione. Al terzo anno lo studente svolgerà un tirocinio presso aziende o studi professionali con l’obiettivo di inserirsi subito nel mondo del lavoro. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 47


SPECIALE SANA

Salento da incanto A San Vito dei Normanni l’impresa familiare biologica di Antonello Bruno e fratelli. Coltivare secondo i ritmi naturali di Elisabetta Tufarelli

48 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

S

iamo in alto Salento, a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, dove, ad una manciata di chilometri dal mare, incontriamo il presidente di Confagricoltura Brindisi, Antonello Bruno che, insieme al fratello Vittoriano e alla sorella Marilena, conduce un’impresa familiare biologica in due corpi distinti. “Quando, nel dopoguerra si sposò, mia madre - racconta - come dono di nozze dallo zio ricevette la masseria Zambardo, 40 ettari; poi arrivò Incantalupi. Oggi la proprietà, grazie all’acquisto di altri terreni, si estende per 200 ettari ed è ad indirizzo totalmente bio”. Qui, grazie al microclima e alla qualità dei terreni di medio impasto cresce bene ogni coltura orticola ed arborea tipica del bacino Mediterraneo. Così ammiriamo frutteti, mandorleti, vigneti e oliveti che si estendono a perdita d’occhio. “Per primi - sottolinea con or-

goglio l’imprenditore - abbiamo imbottigliato, più di 25 anni fa, il nostro olio, spremuto a freddo. Abbiamo impianti tradizionali, realizzati, da oltre un secolo, su trenta ettari, con le varietà tipiche del basso Salento: Cellina di Nardò e Ogliarola, uniti ad impianti intensivi e moderni con le varietà Leccino, Frantoio, Cima di Melfi, Picholine, Toscanina, Simone e Pendolino, che abbiamo scelto per l’alta qualità ed il gusto intenso e fruttato dell’olio che se ne ricava. Abbiamo progettato di ampliare per ulteriori venti ettari l’uliveto, perché non riusciamo a soddisfare tutte le richieste di olio”. Le coltivazioni aziendali ricorrono a concimazioni esclusivamente organiche. “Questa tecnica - spiega Antonello Bruno - ci consente non solo di migliorare la struttura del terreno e le condizioni di salubrità, ma anche di ottenere un perfetto equilibrio dell’agroecosistema, con il proliferare di numerose


L’azienda è anche agriturismo top gamma, in un’atmosfera magica specie ausiliari. Produciamo così frutti di eccellente qualità, privi di qualsiasi residuo che, raccolti nella fase dell’invaiatura, nei mesi di novembre e dicembre, direttamente dalla pianta o con l’ausilio di vibratori meccanici, vengono immediatamente avviati alla molitura per impedirne la fermentazione”. Oltre all’olio che la fa da padrona, nelle masserie si coltivano anche le mandorle (40 ettari), il melograno “abbiamo in produzione 4 ettari delle varietà Dente di Cavallo e Wonderful Hicaz - afferma l’imprenditore - e ne abbiamo impiantati altri 5; abbiamo investito anche sette ettari in fichi, frutto in cui crediamo molto”; Antonello Bruno

poi albicocche, percoche, piccoli frutti e mele cotogne. Un discorso a parte merita il vigneto, che si estende su venti ettari. “Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera furono i primi vitigni impiantati in azienda, poi anche Malvasia bianca e Minutolo, ma puntiamo anche su vitigni tipici come Susumaniello e Aglianico. Imbottigliamo bianco, rosato e rosso che commercializziamo in tutt’Italia e all’estero, soprattutto in Canada, Germania e Olanda, con sei etichette”. L’azienda è anche agriturismo top gamma, in un’atmosfera magica. “Coccoliamo i nostri ospiti - conclude Antonello Bruno - sotto tutti i punti di vista. Siamo attenti a 360 gradi al loro benessere fisico e mentale, offrendo attività in armonia con la natura, un’alimentazione con i prodotti dell’orto bio dell’azienda, passeggiate a cavallo e perfino un centro benessere dove rilassarsi nell’Hammam”. nnn LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 49


AT T U ALI TÀ S OLID AR IE TÀ

Confagricoltura Onlus Senior e Reale Foundation premiano progetti di agricoltura sociale. Collaborano Rete Fattorie sociali e Università Tor Vergata. In palio 120 mila euro e master universitari “Volta la terra” a Viterbo

A

l via la quarta edizione del bando nazionale “Coltiviamo agricoltura sociale”, indetto da Confagricoltura con la Onlus Senior L’Età della Saggezza, insieme a Reale Foundation (la fondazione corporate di Reale Group), in collaborazione con la Rete delle Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata. Il bando mette in palio tre premi da 40 mila euro ciascuno, a copertura totale dei costi, per altrettanti progetti innovativi di agricoltura sociale: due premi sono erogati dalla ONLUS Senior L’Età della Saggezza e uno, da quest’anno, da Reale Foundation. Ai capofila dei tre progetti selezionati sarà assegnata pure una borsa di studio per la frequenza al Master di Agricoltura Sociale all’Università di Roma Tor Vergata. Al bando possono partecipare imprenditori agricoli e cooperative o associazioni di più soggetti, a patto che il capofila sia uno delle prime due categorie, con progetti dedicati a minori e giovani in condizione di disagio sociale, anziani, disabili, immigrati che godano dello stato di rifugiato o richiedenti asilo. Le proposte devono riguardare una delle se50 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

Quarto bando guenti aree: il potenziamento e lo sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti; la costruzione di reti e partenariati tra diversi attori territoriali idonei; la sperimentazione e la modellizzazione di nuovi servizi socio educativi e/o socio assistenziali. Un’equilibrata presenza di genere nell’individuazione del target e nella realizzazione delle attività sarà valutata positivamente, così come la collaborazione con i servizi socio-sanitari e con gli enti pubblici competenti per territorio. Tutte le informazioni e i dettagli relativi al bando sono disponibili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 15 ottobre 2019. Per la selezione dei vincitori, in considerazione del valore sociale dell’iniziativa e con l’obiettivo di dare alle diverse proposte il massimo della diffusione, la

procedura prevede due fasi distinte: una votazione online e una valutazione di merito. Dopo la votazione online sul sito, i 30 progetti che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze accederanno alla fase di valutazione da parte della commissione di esperti nominata da Confagricoltura, Onlus Senior, Reale Foundation e Rete Fattorie Sociali. I vincitori saranno decretati dalla giuria a dicembre 2019. I tre progetti dovranno essere realizzati entro il 2020. Nei primi tre anni il bando ha raccolto centinaia di proposte progettuali, a conferma della crescita del comparto e della capacità di dare risposte concrete a esigenze reali. I progetti vincitori, seguiti direttamente da Confagricoltura, sin dalle prime edizioni, hanno assunto nel tempo contorni di stabilità e continuità operativa, avvalorando gli obiettivi del concorso. (A. G.) nnn


CAMPI ROSA

di Elisabetta Tufarelli

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE AGRICOLTURA DELL’ ON. SPENA

Osservatorio imprenditoria femminile

Spena e Oddi Baglioni

L’imprenditoria femminile è una risorsa importante per l’economia italiana. Sono tante le donne capaci di mettersi in gioco e che rappresentano un’opportunità per il settore agricolo. “Il nostro ruolo, negli anni, è decisamente cambiato - ha osservato la presidente di Confagricoltura Donna Alessandra Oddi Baglioni -. C’è ancora molto da fare per potenziare l’imprenditoria femminile nel

nostro settore. Possiamo e dobbiamo diventare sempre più protagoniste, puntando sulla sostenibilità, anche economica e sull’innovazione, senza dimenticare la formazione, che ci aiuterà con le nuove sfide che dobbiamo affrontare”. Non è un caso che crescano sempre più le aziende agricole a guida femminile capaci di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la crescita della competitività con la tutela del territorio. Confagricoltura Donna chiede maggiore attenzione delle Istituzioni sui temi dell’agricoltura al femminile. “Ha sempre funzionato bene sull’Osservatorio nazionale imprenditoria e lavoro femminile, che va ripristinato. Desidero perciò ringraziare - ha sottolineato Oddi Baglioni - l’onorevole Maria Spena, che ha prontamente raccolto la nostra richiesta per l’Onilfa, attraverso una risoluzione, in Commissione Agricoltura, che mira alla sua ricostituzione e all’ampliamento delle sue competenze”.

BAROMETRO INTERNAZIONALE sullo stato attuale dell’imprenditoria femminile, è curato da Maison Veuve Clicquot, che produce champagne di lusso dal 1772. In primo piano pregiudizi, barriere mentali e strutturali da abbattere e come farlo. Ne emerge che in Francia, nel Regno Unito, in Sud Africa, in Giappone e a Hong Kong, l’80% delle imprenditrici ritiene che, per avere successo, occorra il sostegno di una rete. Secondo la Maison francese occorre reinventare il modo il cui le persone considerano le imprese rosa, fornendo nuovi riferimenti alle generazioni emergenti. Se i modelli di comportamento sono fondamentali per una visione del proprio futuro e fare il salto nel mondo dell’imprenditoria, oggi, da soli, non bastano più, perché le donne hanno bisogno non soltanto di ispirazione, ma di assistenza e sostegno reali.

MOTORE ROSA

Il tasso di crescita delle imprese femminili si consolida in alcune aree del Paese. Lo rivelano i dati di Unioncamere 2018, che stabiliscono in 1,3 milioni di unità (il 22% del totale) le imprese italiane a guida femminile, con una crescita del +2,7% sul 2017. Un vero e proprio “motore rosa”, che genera occupazione per più di 3 milioni di addetti. Tra le imprese femminili, quelle definite giovanili, under 35, incidono di più rispetto alle maschili (12,4% contro 8,6% per il totale economia). Medaglia d’oro al Lazio, con 1.900 imprese in più rispetto al 2017; argento alla Campania (+1.417) e bronzo alla Lombardia (+1.380). Ottimo risultato per la Sicilia, dove brilla il successo delle donne in agricoltura (30,9% di aziende in rosa), nel turismo, nella ristorazione e nel commercio. Sono Roma, Milano, Napoli e Torino ai primi posti della classifica provinciale per numero di imprese femminili registrate. Benevento, Avellino, Chieti e Frosinone, invece, spiccano per incidenza delle imprese femminili sul totale. In conclusione, analizzando i numeri, si consolida l’importanza delle imprese al femminile.

LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 51


ORGANIZZ A ZIONE E TERRITORIO VENETO RILANCIO DELLA NOCICOLTURA

È in espansione il settore delle noci nel Trevigiano, ma ha bisogno di una spinta nella promozione, nei consumi e nella ricerca, per valorizzare ancor più il prodotto locale che è di alta qualità e di grande valore nutrizionale e organolettico. È quanto hanno chiesto i produttori della cooperativa Il Noceto (Treviso) e del consorzio Nogalba (Rovigo) in un incontro a Treviso promosso da Confagricoltura Veneto con il sottosegretario al ministero per le Politiche agricole Alessandra Pesce. Per Confagricoltura Treviso sono intervenuti il vicepresidente Fabio Curto e il presidente Giangiacomo Bonaldi Gallarati Scotti, che è anche vicepresidente della coop trevigiana. Le due cooperative venete vantano impianti di lavorazione all’avanguardia e commercializzano la qualità Lara, una varietà superiore, dal gusto dolce e delicato, ottima per la cucina e la pasticceria. Il sottosegretario Pesce ha garantito il suo impegno per il sostegno del comparto, forte anche della recente istituzione del tavolo ministeriale della frutta in guscio che punta a promuovere le vocazioni territoriali di noci, nocciole, pistacchi, mandorle e castagne. 52 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

di Alessandra Porro

CORSO DI OP CONFOLIVA E ASS.O.M.

Valutazione sensoriale olive

Si è svolto a Palazzo Della Valle il corso di valutazione sensoriale delle olive da mensa organizzato da Op Confoliva ed Ass.o.m (Associazione olive da mensa). Il corso, di tre giorni, ha visto la presenza di docenti di primo piano, quali Andrea Giomo, Barbara Lanza e Roberto De Andreis. Diversi gli argomenti trattati di lezione ed assaggio, lungo un percorso che ha affrontato tutti i diversi aspetti della produzione, trasformazione e conservazione del prodotto. In particolar modo l’attenzione è stata posta sulla valutazione sensoriale: olfatto, gusto e cinestesia, il sistema di percezione e quantificazione degli stimoli sensoriali (l’olfatto “scrive” in una “memoria” che associa profumi ad esperienze già vissute). Ma anche i processi tecnologici per la trasformazione dell’oliva da tavola, il metodo COI sulla definizione delle olive da tavola e la valutazione sensoriale. Un focus specifico è stato poi dedicato alla scheda di valutazione sensoriale delle olive da tavola: profilo sensoriale e utilizzo.

Alle lezioni frontali si sono intervallati valutazioni tecniche ed esperienze sensoriali di assaggio per il giusto connubio tra teoria e pratica. Il corso ha visto l’adesione di tecnici italiani e stranieri in una atmosfera utile anche a scambiare le rispettive esperienze personali. Op Confoliva, l’Organizzazione di produttori costituitasi qualche anno fa all’interno di Confagricoltura e attiva su tutto il territorio nazionale, ha come obiettivo principale il rilancio dell’olivicoltura italiana. “L’intento delle nostre azioni - ha detto il presidente della Op, Luigi Silvestri, nel corso dell’incontro - è quello di dare maggiore potere contrattuale al mondo produttivo del comparto, attraverso interventi capaci di migliorare la qualità dei prodotti, tutelare l’ambiente e la salute dei consumatori. Solo attraverso un lavoro ed un impegno fatto di sinergie tra produttori, trasformatori ed imbottigliatori l’olivicoltura italiana potrà avere il giusto riconoscimento del prodotto eccellente che rappresenta”.


CONVEGNO CONFAGRICOLTURA ORISTANO SULLA PAC

Da Bruxelles alla Sardegna

Lotta alla burocrazia, tempi rapidi nell’espletamento delle pratiche e delle procedure e una strategia nazionale che possa far competere le imprese agricole italiane con quelle straniere. Sono i punti salienti emersi nel corso dell’assemblea “Quale futuro per l’Agricoltura: la Pac da Bruxelles alla Sardegna”, promossa da Confagricoltura Oristano ad Arborea. Un appuntamento importante e partecipato dagli associati, a cui è intervenuto anche il presidente nazionale dell’Organizzazione Massimiliano Giansanti, che ha sollecitato una “politica di strategia” per il settore primario. A ricordare che il mondo delle campagne “è fatto di imprese” è stato il presidente regionale Luca Sanna che, lanciando un appello al mondo della politica e a quello delle istituzioni affinché intervengano, ha rimarcato: “Dobbiamo lavorare oggi e non dopo con impegno dinamico e solerzia. Chiediamo altrettanta solerzia alle Istituzioni e Amministrazioni. È necessario lavorare per l’agricoltura”. Ha poi rimarcato l’importanza di arrivare a soluzioni con le diverse

questioni ancora aperte. A puntare il faro su burocrazia, rimarcando la necessità di fare leva sulla questione legata all’insularità e sollecitando la cosiddetta continuità territoriale delle merci, è stato il presidente di Confagricoltura Oristano Paolo Mele. “Il settore dell’agricoltura in Sardegna - ha detto alla numerosa platea - ha un riconoscimento importante rispetto al proprio ruolo, dovuto al fatto che la produzione lorda vendibile ammonta a circa 1,5 miliardi di euro l’anno e che non meno del 20% del fatturato industriale regionale è rappresentato dall’industria agro-alimentare”. Per Mele tutto ciò non basta. “Non è sufficiente riconoscergli il ruolo, se poi non viene supportato in un percorso tutt’altro che semplice - ha concluso -; occorre, infatti, garantire leve di competitività reale per tutti i settori agricoli, con evidenti e differenti criticità che, per migliorare, necessitano di politiche regionali, nazionali e comunitarie mirate a creare valore aggiunto per il territorio e, di conseguenza, per le imprese che vi lavorano”.

TOSCANA MARCO NERI PRESIDENTE

Marco Neri è il nuovo presidente di Confagricoltura Toscana. “Serve un collegamento stretto con il tessuto produttivo affinché le istanze dei territori vengano portate nelle sedi istituzionali - ha detto alla nomina -. Con un’azione sindacale che parte dal basso potremo ottenere risultati concreti nell’interesse dei nostri associati”.

TREVISO ELETTO GALLARATI SCOTTI

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi torna alla guida di Confagricoltura Treviso. È stato eletto presidente dall’assemblea dei soci, riunita a Villa Marcello di Fontanelle, succedendo a Lodovico Giustiniani, che lascia dopo due mandati. Nel prossimo triennio sarà affiancato, in qualità dai vicepresidenti, da Fabio Curto e Franco Adami. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 53


Il piano strategico del prossimo triennio A ROMA LA RIUNIONE PROGRAMMATICA DEL NUOVO COMITATO DI PRESIDENZA. FOCUS GROUP SULLA PAC

I

nuovi dirigenti si sono messi subito a lavoro: il gior- da qui una più fitta collaborazione con Enapra, l’ente di no stesso dell’assemblea elettiva si è svolta la prima formazione di Confagricoltura. Investire in formazione riunione del nuovo comitato di presidenza che ha anche per gli SDGS, gli indicatori per la sostenibilità, con tracciato un quadro ben definito di cosa vuole attuare. un delegato Anga che dia supporto per l’applicazione Queste le linee programmatiche per il prossimo trien- sul territorio. La comunicazione è un altro ambito su cui nio, in continuità con quanto fatto negli ultimi anni, in investire, con un team dedicato, che lavori in staff con un’ottica però di potenil comitato di presidenza. ziamento delle attività e Proseguire la convenzioIL C O M M E N T O ne con SMAU e avviarne dei risultati raggiunti: far Puntare su un’agricoltura di nuove con il mondo crescere ulteriormente imprenditoriale, innovatidella ricerca, le Università l’Associazione dei Giovava e internazionale, senza ni, consolidare rapporti di e le business school. Potralasciare sostenibilità e tenziare la rappresentanza collaborazione già avvianuove tecnologie, perché ti ed allacciarne di nuovi. all’interno delle Federasolo con questa mentalizioni di prodotto di ConInnanzitutto creando dei tà riusciremo ad incidere fagricoltura, coinvolgendo focus group e dei team di in maniera significativa anche i delegati regionali lavoro dedicati a specifinel sistema Paese e a riche tematiche che l’Anga Anga. Replicare le Filiere posizionare il nostro settore, che merita stesse ritiene particolarmente Intelligenti, un format di opportunità e stessa attenzione degli altri comstrategiche. A partire della successo in collaborazione parti economici. I giovani imprenditori devono PAC, assolutamente fondacon il CNR, da riproporavere una visione europea e globale, senza la mentale anche per le imre sui temi più strategici quale oggi non si può pensare di fare impresa. E prese condotte dai giovani, per i giovani imprenditori occorre sempre più che investano in ricerca, inoltre che per l’intero settoagricoli. Per un’agricoltura novazione e formazione (altro elemento chiave re. L’idea è quella di costimoderna, internazionale, del management), puntando su rintracciabilità tuire un focus group ad sostenibile e quindi basata e qualità del prodotto. In questo triennio, come hoc sulla politica agricola sull’innovazione di procespresidente dei Giovani di Confagricoltura, lavoso e di prodotto. Questa comunitaria per portare reremo, io e la mia squadra, per rendere l’Anga le proprie proposte nelle è la visione di agricoltura sempre più orientata alla crescita personale e sedi di rappresentanza dei dell’Anga, questa l’agricolprofessionale degli associati e dei giovani che tura che i giovani vogliono giovani, ma anche in seno fanno o si accingono a fare impresa nel nostro rappresentare e realizzare a Confagricoltura stessa. settore. e che la nuova presidenza Un altro punto è la formaFrancesco Mastrandrea zione continua, leva stratesi impegna a promuovere Presidente Nazionale Anga gica per le imprese che voe tutelare. gliano essere competitive: Paola Castello 54 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019


AL PREMIO PER L’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA

TOSCANA

Anghino sul podio

Viticoltura sostenibile

Soddisfazione dell’Anga per il riconoscimento avuto dal Gruppo Banfi Avello e Raveri di Pavia, menzione speciale al “Premio per l’Innovazione in agricoltura” di Confagricoltura nella categoria “Reti, filiere” (v. pag. 20, ndr). Il Gruppo è stato premiato per aver realizzato un impianto a biomassa legnosa da 115 kwh per la produzione di energia termica da destinare alle strutture dell’agriturismo Molino Taverna. Sul podio per ritirare il premio dalle mani del presidente confederale Giansanti, l’anghino Pietro Banfi, titolare dell’azienda agricola (50 ha coltivati a riso e mais, più l’annesso agriturismo). Il nome dell’innovazione è “Mischantus proget”. La caldaia a biomassa è stata modificata alimentandola (almeno in parte) con il miscanto al posto della lolla, sottoprodotto del riso, ottenendo così un combustibile meno costoso, più produttivo e a minor impatto ambientale. Le caratteristiche tecniche innovative della speciale caldaia sono con-

Il 15 luglio presso le cantine Leonardo da Vinci Spa (FI), si è svolto l’incontro “Insieme per il futuro della viticoltura sostenibile” coorganizzato da Anga e Syngenta. Sostenibilità 4D in viticoltura e strategie per una legislazione più moderna e vicina alle esigenze dell’imprenditore agricolo, questi i temi centrali dell’appuntamento. Programmi di innovazione, servizi specifici per coniugare qualità e sostenibilità economica, salute, tutela dell’ambiente e responsabilità sociale, questi gli altri temi affrontati, senza tralasciare le scelte agronomiche da fare. L’evento rientra in un percorso che vuole approfondire gli interessi comuni a Confagricoltura-Anga e Syngenta su innovazione, sperimentazione e imprenditorialità. La prima tappa del percorso in Emilia Romagna sui cereali. Ora l’appuntamento sul vino, che si è voluto realizzare in Toscana, è una delle aree più vocate alla viticoltura della Penisola. A partecipare anche associati dell’Emilia Romagna.

traddistinte da un forno centrale, un particolare sistema d’entrata del combustibile e la camera di combustione dotata di resilienti griglie mobili, permettendo di utilizzare biomasse anche al 70% di umidità, derivanti da coltivazioni di miscanto realizzate dalla startup Planeta Renewables, ospitata presso l’Università Cattolica di Milano. Presso la Tenuta Molino Taverna, situata a Cilavegna al confine fra Lombardia e Piemonte, davvero si riscopre la bellezza di un paesaggio antico e della vita rurale con un forte legame con il territorio. Un posto da suggestioni antiche che, però, tende a proiettarsi nel futuro coniugando assieme tradizione e innovazione. Il Gruppo Banfi, già premiato allo SMAU nel 2017 vorrebbe entrare - come ci ha confidato Pietro Banfi - nel mercato della somministrazione dell’energia termica. Un progetto tanto ambizioso quanto lungimirante, per creare qualcosa di nuovo e vantaggioso per l’azienda e l’intera filiera.

LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 55


FORMAZIONE

a cura di Antonella Torzillo

CORSO NELL’AMBITO DEL PROGETTO “COLTIVIAMO COMPETENZE”

Progettisti dell’innovazione

Incentrata sul tema dell’innovazione e della digitalizzazione in agricoltura, l’iniziativa, realizzata con il finanziamento del Foragri, dal titolo “Innovation Broker - Progettista e Facilitatore dell’innovazione nel settore agricolo”, è rivolta ad un panel di dipendenti provenienti dalle varie sedi confederali. Giornata inaugurale delle attività formative il 17 Luglio scorso in coincidenza con la celebrazione del “Premio nazionale per l’Innovazione in agricoltura” istituito dalla nostra Organizzazione nell’ambito delle attività avviate in materia di ricerca e innovazione. Considerate le finalità dell’intervento formativo, avviare le attività in coincidenza del Premio ha assunto un significato simbolico, ma anche sostanziale ai fini della didattica e dell’efficacia dei risultati attesi, in quanto ha consentito ai partecipanti di entrare subito in contatto con uno dei network attivi nella filiera dell’innovazione agricola. Durante le prime due giornate di formazione sono stati affrontati il tema dei processi e della gestione strategica dell’innovazione e quello della digital transformation in agricoltura. Dopo la presentazione del corso con gli interventi del di56 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

rettore generale di Confagricoltura, Francesco Postorino e del direttore dell’Area Innovazione e Sviluppo sostenibile, Donato Rotundo, le attività di aula sono state affidate a relatori qualificati come Daniele Rossi, presidente della sezione ricerca e innovazione di CopaCogeca, intervenuto sul tema dei processi e della gestione strategica dell’innovazione e Maria Pavesi, ricercatrice dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano, sul tema della digital transformation in agricoltura. “Con attività formative come queste, che vanno a collocarsi nell’ampio programma promosso da Confagricoltura ed elaborato da Enapra per i suoi dipendenti e dirigenti, percorso denominato

“Coltiviamo competenze” - ha dichiarato Luca Brondelli di Brondello, presidente Enapra - il nostre ente prosegue e consolida il suo supporto tecnico e specialistico per la qualificazione professionale del personale interno al sistema confederale”. “Si tratta di attività che consideriamo molto importanti per lo sviluppo delle imprese associate - ha proseguito Brondelli - che hanno bisogno di trovare, nelle strutture territoriali, dipendenti competenti non solo sotto il profilo normativo, tecnico, operativo, ma anche in termini di capacità interpretativa delle più innovative strategie e tecniche di gestione dell’impresa e del sindacato, che si stanno imponendo con la cosiddetta rivoluzione digitale”. Il percorso formativo degli Innovation Broker di Confagricoltura, avviato in queste settimane, proseguirà dopo la pausa estiva con una serie di incontri e una visita didattica in campo. Gli uffici di Enapra stanno curando la definizione della progettazione di dettaglio in collaborazione con il team di docenti, interni ed esterni - alcuni selezionati anche a livello europeo - individuato per trattare gli interessanti argomenti previsti dal programma didattico.

Parola chiave del mese: Digital transformation L’espressione “digital transformation” indica un insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali, associati con le applicazioni di tecnologia digitale. Il processo di trasformazione digitale è abilitato dallo sviluppo di nuove tecnologie, ma non si limita alla loro adozione. Permette di erogare servizi, fornire beni, far vivere esperienze, rendere accessibili grandi quantità di contenuti indipendentemente dalla reale disponibilità di risorse (umane, materiali, intellettuali ed economiche), creando nuove connessioni tra persone, luoghi e cose.


FORMAZIONE

FORMAZIONE PER ADDETTI STAMPA DELLE STRUTTURE TERRITORIALI

Comunicare nell’era digitale Come cambia la comunicazione sindacale nell’era digitale? Il tema è stato oggetto di discussione, confronto e diverse prove di applicazione pratica nell’ambito del primo corso, realizzato con il finanziamento del Foragri, rivolto ai curatori della comunicazione delle sedi territoriali di Confagricoltura. Complessivamente quattro le giornate di aula incentrate su altrettanti focus tematici: Ufficio Stampa e Mercato editoriale; Tecniche di Ufficio Stampa, Gli strumenti della comunicazione integrata, e la Comunicazione digitale. A relazionare sugli argomenti le giornaliste Anna Gagliardi - coordinatrice dell’Area Comunicazione di Confagricoltura e Gabriella Bechi - Capo Ufficio Stampa e Direttore Mondo Agricolo, affiancate per alcune parti specifiche delle unità didattiche da Elisabetta Tufarelli - Ufficio Stampa, Paola Castello - Web content manager comunicazione interna ed esterna e Barbara Sechi - Social media manager, all’Area Comunicazione di Confagricoltura. Alle loro voci si sono poi alternate quelle di tre giornalisti esterni: Alessandro Dattilo, esperto di formazione in ambito di comunicazione e di scrittura creativa, Emanuele Bompan esperto di ambiente, sostenibilità e territorio, e Francesco Di Costanzo, presidente dell’Associazione Nazionale Nuova Comunicazione. Ha collaborato, inoltre, l’Agenzia Comin&Partner.

ENAPRA Ente di Formazione di Confagricoltura www.enapra.it

coltiviamo competenze

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OVER 65

di Elisabetta Tufarelli

Pressione arteriosa in estate geriatrica ritengono che, per gli over 65, il parametro perfetto sia di una pressione arteriosa massima di 150, mentre per gli ottantenni va benissimo una massima attorno ai 160. Si tratta di un vero e proprio cambio di marcia, che prende in considerazione anche i possibili I parametri della pressione alta effetti collaterali dei farmaci. e bassa negli anziani sarebbero L’approccio di revisione dei dodiversi da quelli considerati fino saggi dei farmaci per la pressione si rivela particolarmente nead ora ottimali dalla comunità cessario all’inizio dell’estate, in scientifica. Lo hanno suggerito i lavori del seminario nazionale quanto in tale periodo dell’anno i cali di pressione riguardano della Società Italiana di Caranche chi normalmente non diologia Geriatrica, che hanno ha a che fare con questa proposto l’accento sulla necessità di un approccio terapeutico più blematica. Nei pazienti con problemi cognitivi, ad esempio, morbido nel periodo estivo, rivedendo i dosaggi delle terapie un eccessivo abbassamento dei valori della pressione potrebbe e considerando l’età biologica, comportare un peggioramento più che quella effettiva. Le uldei processi di declino. time linee guida di cardiologia

IL WELFARE FAMILIARE ITALIANO si regge sugli anziani. Quasi 1 persona su 3 (il 28%) è una risorsa per i propri familiari o per la collettività. Lo rivela “Passi d’argento”, il sistema che “misura” il contributo che gli ultra 65enni offrono alla società. L’analisi, raccolta in una nota di Epicentro, portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell’Istituto superiore di Sanità, spiega che il 19% si prende cura di congiunti, il 14% di familiari o amici con cui non vive e il 5% partecipa ad attività di volontariato. Quest’ultima risulta una prerogativa soprattutto femminile, che si riduce fra le persone meno istruite o con difficoltà economiche. Nell’epoca della precarietà i nonni si confermano colonna portante e ancora di salvezza per le famiglie. 58 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

CONSUMI DI VINO

Gli over 70 che consumano un po’ di vino si distinguono dai coetanei astemi per le più avanzate capacità cognitive. Lo rivela uno studio dell’Università di Osaka che, in due anni, ha coinvolto 1150 persone tra 76 e gli 86 anni. Gli anziani con la mente più “in forma” sono quelli che bevono regolarmente vino rosso e, in generale, il cervello di chi consuma alcol, più o meno una volta alla settimana, funziona meglio di quello dei coetanei astemi. Partendo da questo dato i ricercatori ipotizzano che una dose moderata di vino abbia effetto antiossidante, eliminando dall’organismo le sostanze dannose. “È necessario proseguire nelle ricerche - hanno concluso gli autori - perché riteniamo che il vino possa avere anche un’azione preventiva per le demenze”.


Passione videogame BAR PER ANZIANI

È nato in Giappone, a Yokosuka, nella prefettura di Kanagawa, il primo bar dedicato esclusivamente agli over 60. Si chiama il Ryūgūjō e lo ha aperto Sasaki Takaya con l’obiettivo di rendere accessibile a tutti la possibilità di bere e festeggiare. Il Giappone invecchia ad un ritmo impressionante: entro il 2065 una persona su tre avrà 65 anni o più e una su quattro avrà più di 75 anni. È partita da qui l’idea di servire la crescente popolazione giapponese di anziani, inaugurando un bar per permettere di socializzare e riservato a questa fascia di popolazione. Il locale è dotato di corrimano, i tavoli sono fissati a terra, le sedie a rotelle possono entrare nei bagni e il cibo arriva in piccoli bocconi. Infermieri, assistenti sanitari e fisioterapisti autorizzati sono, inoltre, disponibili presso la sede.

I videogame stregano anche i “Granny Gamer”, ovvero i giocatori anziani. Non sono solo i giovani a passare ore davanti allo schermo. Lo rivela un sondaggio condotto tra gli inglesi over 65: ben uno su quattro videogioca. Ma quali sono i giochi preferiti di chi ha i capelli bianchi? Il 40% degli intervistati preferisce i giochi di strategia, che aiutano a mantenere attivo il cervello, mentre il 20% si diverte con il multiplayer, per stare più vicini ai propri nipoti ed essere definito un “giovane nonno”. Un gruppo di Granny Gamer, ad esempio, è formato da cinque giocatori di età compresa tra i 62 e gli 85 anni, e i loro giochi preferiti sono quelli competitivi, come “CounterStrike: Global Offensive”. I fan

di “The Elder Scrolls” conoscono sicuramente Shirley Curry, la videogiocatrice ultraottantenne più famosa del mondo, che addirittura gestisce un proprio canale you tube. Occorre quindi dimenticare l’immagine iconica delle persone anziane che giocano a carte, a bocce, leggono il giornale o si riuniscono solo per chiacchierare o fare giardinaggio, perché questa nuova generazione di signori è pronta a sfidarvi e a stupirvi.

IL FRUTTO DELLA LONGEVITÀ è il fico nero di Chia. L’ampio studio internazionale della Comunità Mondiale della Longevità sulla relazione tra alimentazione, stili di vita e vecchiaia studierà questo prezioso frutto sardo. “Il suo consumo regolare è una vera ricetta di salute - ha spiegato il presidente del sodalizio Roberto Pili -. Ricco di vitamine, calcio, minerale essenziale per il benessere di ossa e denti, di potassio e luteolina, aiuta a mantenere sotto controllo la pressione e esercita un’azione preventiva per le malattie cardiache degli occhi, stimolando le difese immunitarie. Questi particolari fichi sardi, oltre ad essere frutti antichissimi, vantano proprietà antitumorali e, al contrario di quanto si pensa, sono a medio gradiente glicemico: 50 calorie per 100 grammi. Inserirli nella propria alimentazione è una vera ‘ciboterapia’, capace di garantire una lunga vita in salute”. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 59


AGRITURISMO

di Elisabetta Tufarelli

FATTORIA DI GRENNE A FICARRA (ME)

Uno sguardo sulla storia

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iamo a Ficarra, in provincia di Messina, in un territorio, quello della costa settentrionale sicula non conosciutissimo, ma che vanta una posizione privilegiata per la bellezza del panorama e per la facilità di raggiungere, con tragitti al massimo di poco più di un’ora, i posti più belli della Sicilia: l’Etna, Taormina, il Parco dei Nebrodi e Palermo. Qui incontriamo Francesca Piccolo che, insieme ai fratelli Alessandra e Giacinto e alla mamma Francesca, conduce la “Fattoria di Grenne”, un pezzo di storia locale: il corpo centrale è stato edificato nel 1400 ed era utilizzato dagli antenati dei proprietari come casino di caccia. “Questa era la nostra casa di campagna - racconta - dove abbiamo passato tante estati. Poi nel 1994

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papà, avvocato, decise con la complicità di mamma, di mettere a frutto questa proprietà trasformandola in agriturismo”. La struttura, a soli quattro chilometri dal mare, offre 19 posti letto in sei camere, una splendida e grande piscina rinnovata quest’anno. Abbiamo anche delle partnership con altre aziende locali per offrire ai nostri ospiti che, soprattutto ad aprile, maggio e giugno vengono dalla Germania, dall’Olanda e dall’Austria, la possibilità di compiere escursioni”. Apprezzatissime quelle in jeep nel Parco Dei Nebrodi, la più grande area protetta della Sicilia, e alla splendida cascata naturale del Catafurco, così come le gite in gommone di un giorno “Siamo una famiglia di professioalle Eolie con partenza da Capo nisti molto impegnati con i nostri D’Orlando o da Portorosa. lavori - spiega Francesca - e continuiamo a gestire l’agriturismo con grande passione per l’amore che ci lega a papà nel desiderio di continuare a portare avanti le sue scelte”. Insieme all’agriturismo funziona l’azienda agricola, ad indirizzo principalmente olivicolo. “I campi sono riparati dallo Scirocco e dal Ponente - sottolinea l’imprenditrice associata Agriturist - e ciò permette ai nostri cultivar autoctoni Minuta, Nasitana, Castriciana, Verdello e Nocellara Messinese, di produrre annualmente diecimila litri l’anno di olio Evo a bassissima acidità,


mediamente lo 0,03%, che utilizziamo nell’agriturismo e commercializziamo. Abbiamo anche alberi da frutto come il sorbo, il corbezzolo, il giuggiolo, il ciliegio aspro ed il fico nero e un orto biologico che serve le esigenze dell’agriturismo seguendo la stagionalità delle colture”. Il ristorante della Fattoria di Grenne non è riservato agli ospiti, ma è aperto al pubblico su prenotazione e propone una cucina tradizionale siciliana rivisitata. Particolarissime le Uova ripiene, Pasta ‘ncaciata con broccolo bianco e acciughe, i Ravioli freschi di crema di melanzane, il Sugo di maiale realizzato con l’estratto di pomodoro rigorosamente asciuga-

to al sole, il Riso rosso con zucca caramellata, la Gallina al forno ripiena di uova e fegatini, gli Spiedini di pollo al miele con timo e origano, gli Spiedoni di verdure e quelli di carne, il Riso al cioccoFATTORIA DI GRENNE

Contrada Grenne, Ficarra ME tel: 3923569988 email: info@grenne.com www.grenne.com

lato con frutta candita e bianco mangiare spolverato di cannella. “È mamma - afferma - l’artefice di tutto. Cuoca sopraffina ripropone le antiche ricette di famiglia, che custodisce gelosamente”. Quali sono i progetti futuri? “Per l’agriturismo - conclude Francesca Piccolo - vorremmo realizzare altri dieci posti letto, ricostruendo una casa colonica crollata nel 2010. Ma il nostro vero progetto è l’azienda agricola dove puntiamo ad affiancare alle coltivazioni esistenti un impianto di gelso bianco ed incrementare la trasformazione della frutta e delle verdure, producendo conserve e marmellate in maniera artigianale”. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 61


VINO

di Gabriella Bechi

BELLANTONIO IGT MARCHE 2017 DELLA TENUTA SANTI GIACOMO E FILIPPO

Il vino di Raffaello

U

n antico borgo contadino della fine del ‘700, immerso nell’oasi naturale “La Badia”, tra dolci colline in cui si adagiano vigneti, boschi e laghetti, nel cuore del Montefeltro, a due passi da Urbino e a soli 20 km dalla costa che da Pesaro porta alla Rivera del Conero. Siamo nella Tenuta Santi Giacomo e Filippo, nella terra di Raffaello, e parte dell’azienda apparteneva proprio alla nonna paterna di Raffaello Sanzio, Isabecta De Lominis. Il borgo, di proprietà della famiglia Bruscoli e oggi sotto la guida di Marianna, è il risultato di un attento restauro conservativo che ha riportato a nuova vita le antiche case coloniche. Il rispetto del territorio è il principio a cui si sono ispirate le opere di bioarchitettura, attraverso l’uso di materiali locali naturali e l’adozione di sistemi eco-compatibili per la produzione di energia. All’interno della Tenuta l’Abazia dei Santi Giacomo e Filippo del ‘300, da cui deriva il nome. Connubio tra natura e cultura, benes-

sere e gusto, il mondo della Tenuta si compone di un’azienda agricola biologica dal 1997, dove si coltivano cereali e leguminose e si producono vino, olio extravergine d’oliva e miele; di un hotel diffuso, l’“Urbino Resort”, composto da 32 camere, ospitate in 6 antichi edifici rurali padronali e ispirate a uno stile che racconta, ogni volta in modo unico, la natura in cui sono inserite attraverso un’accurata scelta di arredi e dettagli di charme. Completano l’offerta un centro benessere con piscina e percorso olistico, un ristorante e pizzeria gourmet e un maneggio, dove si svolgono anche concorsi nazionali Country. I 14 ettari di vigneti sono situati nel cuore della Tenuta e sono stati impiantati su terreni che erano già biologici da oltre 20 anni, dopo un’attenta attività di ricerca in collaborazione con la Cantina sperimentale della

Marianna Bruscoli

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Regione Marche, selezionando vitigni tipici del luogo come Bianchello, Verdicchio, Incrocio Bruni 54, Sangiovese, Montepulciano. La cantina è stata pensata come “un’officina vinaria”, ovvero un laboratorio creativo e sperimentale che impiega tecnologie innovative e di avanguardia come l’acciaio inox e le autoclavi, che vanno ad esaltare notevolmente i vini, che vengono poi fatti riposare in tini di rovere stagionato ed anfore di terracotta che esprimono in pieno il legame con il passato. Settantamila le bottiglie prodotte, per il 40 per cento destinate all’export (Europa, Usa e Canada e da poco anche Asia). Sei le etichette Igt, perché la zona è poco conosciuta dal punto di vista vitivinicolo e non ha una Doc significativa: Fogliola bianco e rosso, le due selezioni BellAntonio e FortErcole (dedicate ai nonni Antonio e Ercole) e i due spumanti brut Isabecta ottenuti da uve Sangiovese (rosè) e Verdicchio. Fra tutti spicca il Bellantonio, 100% Incrocio Bruni 54. Colore giallo paglierino molto tenue, al naso si presenta intenso e persistente, con sentori floreali di camomilla e limone, e leggeri aromi terziari che sfociano nel minerale. La stessa mineralità si ritrova all’assaggio, con una forte sapidità, unita a morbide sensazioni dolci governate dalla fine acidità. Perfetto per accompagnare antipasti crudi e caldi, paste mediterranee non troppo elaborate nei condimenti, pesce anche complesso, formaggi freschi.


RISTORANTE URBINO DEI LAGHI A PANTIERA (PU)

Al centro della natura

I

n una sottile striscia di terra dove un tempo sorgeva una rimessa di barche, circondato da querce secolari e tre laghi da cui prende il nome, ora c’è ristorante “Urbino dei Laghi”, dell’azienda Tenuta Santi Giacomo e Filippo. È stato concepito come una suggestiva parte integrante dell’ambiente che lo avvolge, secondo criteri di eco-sostenibilità, con travi a vista e una pittoresca terrazza in legno. Lo chef Nicola Costantini, 34 anni, marchigiano, propone una cucina regionale e romagnola all’insegna della tradizione e del rispetto della natura, con l’impiego esclusivo di ingredienti di stagione, biologici, rivisitata in chiave moderna, grazie ai tanti trascorsi in Svizzera lavorando a fianco di grandi chef internazionali. La filosofia del ristorante rende omaggio alla tradizione culinaria delle Marche anche attraverso un’accurata scelta delle materie prime, molte delle quali provengono direttamente dall’azienda, come olio, vino, farine, ortaggi. Le altre vengono accuratamente selezionate tra TARTARE CON UOVA DI QUAGLIA

Con il BellAntonio Igt 2017 della Tenuta Santi Giacomo e Filippo, lo chef Nicola Costantini propone Tartare di manzo, uovo di quaglia, crema di caciotta di Urbino e tartufo di Acqualagna.

fornitori locali in linea con la filosofia del locale, come i formaggi, le carni, i salumi, il pesce. Il pane è fatto in casa, così come le paste fresche. Per iniziare Asparagi verdi al burro, l’uovo Bio pochè e prosciutto del Montefeltro, la Bruschetta di pane casereccio con grani Bio, pomodorini, cetriolo, olive taggiasche e basilico. Tra i primi, il Passatello della tradizione marchigiana al ragù bianco di pesci dell’Adriatico con pomodorini saltati, il Cresh Tajat di polenta al sugo di carni miste a punta di coltello, gli Spaghettoni Mancini con tartufo di Acqualagna. Tra i secondi, il Racks d’agnello con timballo di patate e verdurine, la Suprema di faraona in crosta di pane, cremoso di sedano rapa e tartufo nero d’Acqualagna e il Trancetto di Lucioperca con verdurine saltate in padella e salsa all’aglio orsino. E per finire, Cremoso al cioccolato fondente, composta di rabarbaro e fragole, crumble al cacao o Coccola al limone (pasta friabile, cioccolato bianco e salse al limone). Completa l’offerta eno-gastronomica

una bella carta dei vini, prevalentemente biologici, selezionati dal sommelier tra quelli di produzione aziendale e il meglio delle cantine regionali e nazionali. Ma lo chef propone anche pizze dal sapore inedito, classiche o creative, con ricette tutte da scoprire. L’impasto è preparato con farine biologiche macinate a pietra provenienti dall’azienda agricola della Tenuta, di tipo 1 e di farro, e gli ingredienti sono gli stessi utilizzati nel ristorante, sempre di stagione e di alta qualità, dalle inconfondibili caratteristiche mediterranee e regionali. Esplosioni di gusto inaspettate, ispirate ai prodotti tipici della cucina romagnola e marchigiana, sono cotte nel tradizionale forno a legna e possono essere servite da sole o anche con formula degustazione per i più curiosi. Accompagnate da una birra appositamente a prodotta per il ristorante dal birrificio Baladin con orzo coltivato nella tenuta. Via S. Giacomo in Foglia 7 Pantiera (PU) LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 63


EPS Ente Produttori Selvaggina

di Landolfo Di Napoli

MOLTE SPECIE SI SPOSTANO DA HABITAT NATURALI A QUELLI CITTADINI

Cresce la fauna urbana Guardiamoci intorno e scopriamo come stridenti gabbiani comuni, imponenti gabbiani reali, gracchianti corvi, cornacchie, gracchi e taccole, rumorosi e colorati pappagalli anche Ara, Parrocchetti dal Collare dalle piume verdi e becchi rossi siano presenze sempre più invasive tra i palazzi delle città, e tra le fronde degli alberi nella maggior parte dei parchi italiani. Lo spostamento della fauna selvatica dagli ambienti naturali a quelli urbani e la presenza di fauna alloctona negli ambienti artificiali cittadini è andato negli ultimi anni via via crescendo. Tutto ciò non è tanto da imputarsi all’aumento delle dimensioni delle città quanto alla facilità di trovare nelle realtà urbane - Roma è un’eclatante esempio - crescenti disponibilità di alimenti tra le enormi quantità di rifiuti (abbandonati e non raccolti in ogni strada e piazza), ormai divenute la base d’innovative catene alimentari. Le crescenti quantità di avanzi alimentari abbandonati creano difatti anche

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l’ambiente ideale per l’incontrollato incremento di topi e ratti, che diventano ghiotta e facile preda delle specie onnivore. Alla proliferazione di specie da considerarsi ormai invasive contribuisce sia la scarsa educazione civica della popolazione, sia l’inconcludente politica di molte amministrazioni comunali in materia di gestione dei rifiuti urbani. L’incremento di una fauna ormai divenuta stabilmente urbana è favorito anche dal calore disperso dagli edifici che in inverno rende le città più accoglienti delle fredde aree agricole circostanti, dalla presenza di edifici fatiscenti o non curati che forniscono luoghi facilmente utilizzabili per costruire nidi e tane, dalla presenza di parchi e giardini poco o per nulla curati, che rappresentano un’ottima alternativa al verde naturale per l’assenza dei comuni predatori. Ma va sicuramente sottolineato come la principale causa sia l’incapacità della politica di gestire situazioni - come ad esempio la presenza di cinghiali nei parchi urbani che di naturale non hanno più assolutamente nul-

la. Si creano pericolose competizioni con i nostri ecosistemi, con minacce anche per le numerose specie autoctone. La disputa, ad esempio, tra i Parrocchetti e altre specie sugli alberi da usare come nidi è un fenomeno sempre più presente. L’ingiustificata e crescente presenza di soggetti alloctoni potrebbe poi, e non troppo alla lunga, compromettere l’economia agricola di aree sempre più vaste. Va considerato, ad esempio, che nelle zone di origine dove il loro numero è naturalmente elevato, l’impatto sulle produzioni agricole è notevole, tanto che la loro presenza è vista dalla popolazione rurale come una vera e propria calamità per le produzioni cerealicole e frutticole. Il problema non sono però solo i Parrocchetti e i Pappagalli Ara, ma anche i piccioni che frequentano sia la città sia la campagna coltivata ed il cui numero eccessivo è in molti areali un problema estremamente serio per l’attività agricola e per la salute della popolazione; come problema serio - che imporrebbe l’adozione di drastiche politiche di controllo e gestione - è quello rappresentato dalla sempre più invadente presenza di taccole, cornacchie, gazze e tortore. È necessario dunque che si crei finalmente una cultura realmente ambientalista a salvaguardia della biodiversità, in relazione alle caratteristiche e alle potenzialità naturali e produttive dei diversi territori, che faccia della gestione della fauna il proprio credo.


BUONO A SAPERSI

BANFI (MONTALCINO) RICORDA IL GRANDE ENOLOGO DELL’AZIENDA

Premio di laurea Rudy Buratti

L

a Fondazione Banfi, attraverso Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese e la Scuola Enologica di San Michele all’Adige ha deciso di ricordare la straordinaria figura di Rudy Buratti, il direttore enologo di Banfi prematuramente scomparso a gennaio 2018, dedicandogli un premio di laurea in Viticoltura ed Enologia. Rudy Buratti, diplomatosi presso la Scuola Enologica di San Michele all’Adige nel 1981, arrivò a Montalcino nel 1983, divenendo uno dei protagonisti principali della straordinaria storia imprenditoriale di Banfi. Il premio, in perfetta linea con la mission di Sanguis Jovis di cui Buratti era stato grande promotore, intende ricordarne la figura umana e professionale, portandola ad esempio ai giovani del settore. Il bando ha riscosso un incredibile successo, con oltre trenta elaborati pervenuti. Vincitore di questa prima

edizione è il Stefano Delledonne con uno studio innovativo, legato alla conservazione del vino nella distribuzione moderna: “Come evolve il vino conservato su uno scaffale di un supermercato? Valutazione di parametri chimici, fisici e sensoriali”. Il progetto prevedeva la valutazione delle caratteristiche sensoriali (olfattive), fisiche (colore) e chimiche (riboflavina) di bottiglie di vino bianco, prodotte con varietà differenti, esposte alla luce con conseguente comparsa del difetto noto come “gusto di luce”. A Delledonne, oltre alla borsa di studio, è stata data la possibilità di frequentare gratuitamente la

Rudy Buratti (foto di Gianni Rizzotti)

“Summer School” (svoltasi dal 15 al 19 luglio 2019), il progetto di alta formazione tecnico-scientifica promosso dalla Fondazione Banfi e finalizzato alla conoscenza e alla condivisione del vitigno più importante d’Italia, il Sangiovese, giunto alla sua terza edizione. Tema di quest’anno è stato “I Terroir del Sangiovese in Toscana: Conoscenza, Storytelling, Mercato”. Gabriella Bechi

STUDIARE LA FATTORIA DIDATTICA

Pedagogia, psicologia, rapporti con le scuole e simulazione di percorsi didattici legati all’agricoltura e alle attività svolte in azienda: sono le materie che verranno affrontate durante le 50 ore di corso di formazione per gestire una fattoria didattica. Le lezioni, organizzate da Eapral, l’Ente di formazione di Confagricoltura Lombardia, con Agriturist Lombardia, partiranno l’11 settembre a Milano. In aula, poi, ci sarà anche un approfondimento sulla normativa regionale che regola le fattorie didattiche. Al termine del percorso formativo verrà rilasciato il certificato di Operatore di Fattoria didattica a chi è già in possesso del titolo di Operatore agrituristico oppure il certificato di Operatore di supporto. Il costo è di 200 euro. Non è previsto alcun test d’ingresso e le lezioni saranno frontali, tenute da esperti in materia. Obbligatorio, ai fini del conseguimento della certificazione, partecipare al 75% delle ore. Il termine per le adesioni al corso è il 30 agosto 2019. Per informazioni: eapral@confagricolturalombardia.it oppure 02-58302122. LUGLIO-AGOSTO 2019 | MONDO AGRICOLO | 65


CAMPI SONORI

di Gaetano Menna

IL VINILE DEI KLIPPA KLOPPA

Stile liberty lippa Kloppa è l’innovativo comK bo sperimentale casertano che, per festeggiare il ventennale di attività, ha deciso di pubblicare il suo nuovo e suggestivo disco, “Liberty”, come vinile. Lo fa ritornando all’effervescente casa discografica delle origini, quella Snowdonia da cui tutto era partito. Quello previsto è davvero un bellissimo ed originale 33 giri - in vendita dal 20 settembre - che, pur contaminato ed elettronico, ha sonorità calde e vintage che l’analogico esalta. “Abbiamo scelto il vinile - ci ha detto il fondatore della band Nicola Mazzocca - per varie motivazioni: innanzitutto per la sua fisicità (è un formato che vedi e puoi toccare mentre

Art noveau “Quattro accordi fuori moda Ognuno ha i suoi riferimenti”

IL TEATRO-CANZONE DI EQU

Trasgressione letteraria

L

a band romagnola Equ si forma nel 1996. In palcoscenico e nel suo ultimo CD, “Durante” (Egea distribuzione) presenta un particolare e suggestivo percorso di teatro-canzone che è un viaggio surreale nella Divina Commedia e nelle visceri della letteratura. C’è Dante che incontra Leopardi e insieme spostano la siepe dell’infinito. Lo sguardo cambia, la testa cambia, il mondo cambia e pure la musica muta; il paradiso è farsi attraversare. Teatro-canzone che è trionfo della parola, del gioco delle concatenazioni e delle immagini; non a caso la band ha collaborato con il funambolico domatore dei vocaboli Alessandro Bergonzoni (“la vita è un capovolarato”). Nel concept il cammino del protagonista si rivela essere un viaggio attraverso l’inconscio. “Diamo per scontata la realtà che acquisiamo con il ragionamento logico, ma per noi - spiega il vocalist Gabriele Graziani - è interessante lavorare sul senso di ciò che percepiamo: la parola è la vera protagonista del viaggio, trasformata attraverso la continua trasgressione delle regole acquisite”. 66 | MONDO AGRICOLO | LUGLIO-AGOSTO 2019

suona); inoltre consente di valorizzare adeguatamente l’artwork che ha realizzato la nostra concittadina, ma che vive in Germania, Giulia Palombino”. I testi di Mariella Capobianco hanno una visione introspettiva e sono uno zampillo di pensieri a ruota libera. Rock, elettronica e canzone d’autore, proposti con una certa ‘grazia’ che è ritorno alle origini, come il supporto che li contiene. “La ‘grazia’ con la quale contaminiamo il suono - ci ha spiegato Mazzocca - è la melodia, il gusto per i bei giri di accordi; è l’omaggio alla canzone pop nostrana di un tempo, unica nel mondo”.

Classica ostinata “Concerto Ostinato” (Zefir Records) contiene affascinanti composizioni di Francesco Di Fiore. Un disco di magnifica classica contemporanea che si rifà al ‘concerto solistico’, forma che nasce in epoca settecentesca con lo strumento leader che dialoga con l’orchestra. In questo caso gli strumenti solisti sono il clavicembalo di Steven Devine, la chitarra di Lapo Vannucci e il pianoforte di Luca Torrigiani, che si confrontano con l’Orchestra Filarmonica di Bacau, diretta da Robert Gutter. Si parte con ‘Concerto Ostinato’ (in 5 sequenze). ‘L’ostinato’ è un breve disegno musicale (un motivo, un inciso, un disegno d’accompagnamento) che viene ripetuto ad oltranza senza modificarne altezza e ritmo. Si prosegue con ‘Quattro Canti’, concerto per chitarra e orchestra ispirato all’omonima piazza monumentale della Palermo barocca. Infine ‘Tre Paesaggi’, concerto per chitarra, pianoforte e orchestra (quindi doppio concerto con due solisti), con grande ispirazione naturalistica. Nel complesso un flusso sonoro che avvolge completamente ed emoziona.


2a EDIZIONE

26 settembre

Via Ronchi, Budrio (BO)

2019

ore 9.00-17.00 In occasione dei

Nova Agricoltura Irrigazione è: Irrigazione di precisione

Sensoristica per l’aspersione

Irrigazione da remoto

Consiglio irriguo

Rotoloni Pivot

Fertirrigazione

Focus sugli interventi irrigui a pioggia PROGRAMMA DELLA GIORNATA Dalle ore 9.00 Registrazione visitatori Dalle ore 9.30 alle 13.00 Visita guidata ai cantieri di lavorazione e dimostrazioni in campo A cura di: Alessandro Maresca, giornalista Edagricole Ore 13.00 Colazione in campo (offerta dagli organizzatori) Dalle ore 14.00 alle 16.00 TAVOLA ROTONDA: Le nuove frontiere dell’irrigazione per aspersione • Distribuzione dell’acqua in Italia, i problemi da risolvere Francesco Vincenzi, ANBI - Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue

#NovaIrrigazione www.novagricoltura.com

• Sessant’anni di Cer per il progresso dell’irrigazione Paolo Mannini, Canale Emiliano Romagnolo • Psr e irrigazione: presentazione del progetto “Positive” Roberto Genovesi e Stefano Casella, Canale Emiliano Romagnolo • Irrigazione evoluta e a basso impatto con i moderni sistemi a pioggia meccanizzati Graziano Ghinassi, Università di Firenze • La proposta politica di Amis per l’irrigazione a pioggia Roberto Bandieri, Associazione Macchine Irrigatrici Semoventi • Il sostegno della Regione Emilia Romagna all’irrigazione Simona Caselli, Assessore all’agricoltura, caccia e pesca Regione Emilia Romagna Modera: Alessandro Maresca, giornalista Edagricole

La partecipazione è a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Per iscriversi on line all’evento: https://novagricoltura.edagricole.it/nova-agricoltura-irrigazione-2019-form-iscrizione/ Per info: eventi.edagricole@newbusinessmedia.it – tel. 0516575834

Aziende leader nel settore che hanno già aderito all’evento:

Nova Agricoltura Irrigazione è un’iniziativa:

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Con il patrocinio di: IL FUTURO DELL´AGRICOLTURA

ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA



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