Mondo Agricolo 4/2019

Page 1

VINITALY DA LEADER • ETICHETTE DIVINI • B2B ENOICO • WELFARE INDEX • ADUNATA ALPINI • PROPRIETÀ FONDIARIA• MACFRUT A RIMINI • CATASTO FRUTTICOLO • PRIMATO DELLE DOP • SOGGIORNO PENSIONATI • FERTILIZZAZIONE MANTOVA

A PAG. 6 L’EDITORIALE DI HOGAN

Occhio all’Europa La nuova Pac non penalizzi le imprese

Anno LXX - n. 4 - APRILE 2019 - TAR. R.o.c. - Poste Italiane spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 Comma 1 Aut. C/Rm/18/2012 Periodico di Tecnica, Economia e Politica Agraria - 1 copia euro 3 - Autorizz. Trib. di Roma n. 1662 del 22/06/1950 - Editrice Sepe - 00186 Roma - Corso Vittorio Emanuele II, 101



L’ E D I T O R I A L E nnn

C

L’Europa si rafforza cambiandola i avviciniamo al voto delle elezioni europee del 26 maggio che sono più importanti che mai nei tempi attuali in cui l’Unione europea vive grandi difficoltà sotto il profilo economico e sociale. Indubbiamente c’è una crisi in atto, economica e di valori, che è il risultato di un processo di globalizzazione che è avanzato troppo in fretta e senza un adeguato assetto; crisi acuita dai problemi della Brexit (di cui ora si è allontanato il pericoloso salto nel buio, senza regole) e dall’impatto delle migrazioni (che ha scosso la solidarietà tra gli Stati membri). «In un mondo che cambia - ha annotato il commissario Ue all’Agricoltura Hogan nell’articolo per “Mondo Agricolo” (v. pag. 6, ndr) - i nostri cittadini si aspettano giustamente che l’agricoltura faccia di più per il clima e l’ambiente». Giustissimo ma, proprio per questo, serve un nuovo atteggiamento ed un rinnovato percorso per il settore primario. Facendo un giro d’orizzonte con forze politiche, candidati ed Istituzioni nazionali ed europee, ho sottolineato che serve un “patto per l’agricoltura”, un impegno diretto ad affermare “più Europa, più impresa, più crescita e più innovazione”. Con la nostra assemblea a Bruxelles, a luglio scorso, abbiamo espresso il nostro attaccamento all’Europa, che va rafforzata. L’Ue però si consolida cambiando, dandosi nuove direttive ed opportunità. Sarà importante l’assetto del Parlamento europeo e gli equilibri politici che si verranno a creare. La nuova Assemblea comunitaria avrà subito due appuntamenti decisivi: quello del bilancio pluriennale (che prevede un inaccettabile taglio della spesa agricola) e quello della riforma della Pac, da cui ci attendiamo misure per la competitività delle imprese, per una più marcata sburocratizzazione, favorendo lo sviluppo sostenibile, che comporta pure il rilancio degli investimenti, l’aggregazione dell’offerta, la diffusione delle innovazioni. Mi ha colpito e profondamente addolorato l’incendio della Cattedrale di Notre-Dame; anche questa tragedia ci fa comprendere concretamente quanto l’Unione europea sia una realtà concreta e imprescindibile. Quella di Parigi è una ferita alle coscienze, non solo dei francesi, ma di noi tutti. Massimiliano Giansanti APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 3


SOMMARIO L’EDITORIALE L’Europa si rafforza cambiandola Massimiliano Giansanti................. 3 PRIMO PIANO EUROPA Il valore della PAC Phil Hogan................................ 6

Direttore responsabile Gabriella Bechi Coordinatore responsabile Gaetano Menna Editrice Sepe Presidente Diana Theodoli Pallini Direzione, Redazione e Amministrazione Corso Vittorio Emanuele II 101, 00186 Roma Tel. +39.06.6852329 mondo.agricolo@confagricoltura.it Abbonamento annuo Testata associata all’USPI

Italia, Euro 30,00 Conto corr. postale n. 33755000 Intestato a: Sepe - Mondo Agricolo, Roma Autorizzazione Tribunale di Roma, n. 1662 del 22/06/1950 Pubblicità

Edagricole - New Business Media srl Piazza Galileo Galilei 6, 40123 Bologna Tel. +39 051.6575.822 Fax +39 051.6575.853 pubblicita.edagricole@newbusinessmedia.it Ufficio Traffico Tel. +39 051.6575.842 impianti.edagricole@newbusinessmedia.it Stampa e diffusione a cura di New Business Media srl Via Eritrea 21, 20157 Milano Stampa: Faenza Group - Faenza (RA)

Piani stretegici Mario Salvi................................ 8 FUOCUS INCONTRI Il villaggio dell’adunata Elisabetta Tufarelli.....................

12

PRIMO PIANO VINITALY Vinitaly da leader Anna Gagliardi.........................

14

Artisti diVini A.G. .....................................

17

ATTUALITÀ EVENTI Nuovi orizzonti Anna Gagliardi.........................

22

Il vino guarda lontano Anna Gagliardi.........................

24

Winwin Gabriella Bechi.........................

26

Società e affitto per crescere Gabriella Bechi.........................

32

Un compleanno da festeggiare Paola Castello...........................

34

SPECIALE MACFRUT Proiettati verso il futuro Paola Castello...........................

38

Novità nei frutteti Paola Castello...........................

40

L’orgoglio di crescere Elisabetta Tufarelli.....................

46

SCATTI FOTOGRAFICI Incontri al vertice........................

18

Rubriche

Tra i padiglioni...........................

20

Mappamondo Anti contraffazione.. . . . 36 Centro studi Dop e Igp. . . . . . . . . . . . . 49 Organizzazione Accordo Canapar.. . 50 Campi rosa Due domande a… . . . . . . 52 Anga Pac e occupazione. . . . . . . . . . . . 53 Enapra Corsi potatura.. . . . . . . . . . . . . 56 Over65 Cuore e vino.. . . . . . . . . . . . . . . 58

Confagricoltura

@Confagricoltura

4 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019



PRIMO PI ANO EUROPA

Gli agricoltori, garantiscono qualità e sicurezza alimentare. Più impegno per clima e ambiente di Phil Hogan Commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale

C

i stiamo avvicinando alla fine del mandato della Commissione europea, quindi è un ottimo momento per fare il punto sui progressi che abbiamo compiuto e sulle sfide che ancora abbiamo davanti. Viaggiando in Europa nel mio ruolo di Commissario per l’Agricoltura (con ben 8 visite in Italia!) ho visto con i miei occhi quanto valore aggiunto la Pac porti alla vita dei nostri cittadini. In cambio del sostegno dei contribuenti, i nostri agricoltori forniscono sicurezza alimentare a 500 milioni di cittadini dell’UE, garantendo loro il cibo più sicuro, gustoso e di migliore qualità al mondo. Le imprese agricole familiari, come quella in cui sono cresciuto in Irlanda, sono il cuore delle nostre aree rurali, e credo fermamente che valga la pena di preservare il nostro modello di azienda familiare europea. Questo è ciò che mi spinge a fare il mio lavoro: voglio che i nostri agricoltori e le nostre comunità rurali possano affrontare il futuro con fiducia e ambizione. Da quando sono diventato Com-

6 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

Il valore della PAC missario nel 2014, abbiamo migliorato la Pac in diversi modi: L’abbiamo semplificata, rendendola meno burocratica per i nostri agricoltori, per aiutarli a fornire maggiori risultati ai nostri cittadini. Abbiamo firmato nuovi accordi commerciali in tutto il mondo, aprendo opportunità di business e promuovendo la creazione di posti di lavoro rurali. I produttori agro-alimentari italiani sono nella migliore posizione per beneficiare di questa diplomazia economica, dato il loro continuo impegno per la qualità e l’innovazione. La nostra politica di sviluppo rurale investe nei nostri agricoltori

e nelle nostre comunità rurali, ma aiuta anche a far fronte a eventi imprevisti come la siccità, le inondazioni e i terremoti. Il finanziamento dello sviluppo rurale ha dato un contributo significativo alla ricostruzione e alla ripresa delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dopo i terremoti devastanti che si sono verificati lì. Per la prima volta nella storia abbiamo introdotto norme vincolanti dell’UE per rafforzare la posizione dell’agricoltore nella filiera alimentare. E abbiamo gestito i nostri mercati agricoli in modo prudente in tempi migliori e peggiori.


CAP VALUE

La Pac ha avuto successo perché si è evoluta costantemente per affrontare le sfide quotidiane, e ora deve evolvere di nuovo. Oggi, in un mondo che cambia, i nostri cittadini si aspettano giustamente che l’agricoltura faccia di più per il clima e l’ambiente. Abbiamo bisogno che i nostri agricoltori siano al centro della ricerca di soluzioni per affrontare questa grande sfida. Proponiamo pertanto di modernizzare e semplificare la Pac, consentendo ai nostri agricoltori fare da guida nella lotta contro il cambiamento climatico. Aumenteremo radicalmente il

sostegno all’innovazione e alla tecnologia nelle aziende agricole e nelle zone rurali. Siamo impegnati a sostenere con forza una nuova generazione di giovani agricoltori europei. E sostenendo la connettività rurale e iniziative come quella dei “villaggi intelligenti”, vogliamo rafforzare il nostro sostegno per una vita migliore nelle zone rurali. Ora che ci avviciniamo alla fine del mandato di questa Commissione, sono molto convinto che abbiamo fatto tutto il possibile per sostenere i nostri agricoltori in Italia e in tutta Europa in modo intelligente e sostenibile. nnn

We are approaching the end of this European Commission’s mandate, so it is an excellent time to take stock of the good progress we have made and the challenges that still remain. Travelling around Europe in my role as Agriculture Commissioner (including 8 visits to Italy!), I have seen with my own eyes how much added value the CAP brings to the lives of our citizens. In exchange for taxpayers’ support, our farmers provide food security for 500 million EU citizens, guaranteeing them the safest, tastiest and best quality food in the world. Family farms, like the one I grew up on in Ireland, are the heart of our rural areas, and I strongly believe our EU Family farm model is worth preserving. This is what motivates me to do my job: I want our farmers and rural communities to face the future with confidence and ambition. Since I became Commissioner in 2014, we have improved the CAP in several ways: We have simplified the policy, making it less bureaucratic for our farmers, to help them deliver more results for our citizens. We have signed new trade agreements around the world, opening business opportunities and boosting rural job creation. Italian food producers are very well placed to benefit from this economic diplomacy, given your perpetual commitment to quality and innovation. Our rural development policy invests in our farmers and rural communities, but also helps them cope with unexpected events such as drought, flooding, and earthquakes. Rural Development funding made a significant contribution to reconstruction and development in the regions of Abruzzo, Lazio, Marche, and Umbria following the devastating earthquakes there. We have for the first time in history introduced binding EU rules to strengthen the position of the farmer in the food supply chain. And we have managed our agricultural markets prudently in good times and bad. The CAP has been successful because it constantly evolves to meet the challenges of the day, and now, it must evolve again. Today, in a changing world, our citizens rightly expect agriculture to do more for the climate and environment. We need our farmers to be at the heart of providing solutions to meet this great challenge. We therefore propose to modernise and simplify the CAP, empowering our farmers to lead in the fight against climate change. We will radically increase support for innovation and technology on farms and in rural areas. We are committed to strongly support a new generation of young European farmers. And by supporting rural connectivity and initiatives like Smart Villages, we are strengthening our support for a better life in rural areas. As we approach the end of this Commission’s mandate, I am very satisfied that we have done everything possible to support our farmers in Italy and across Europe in a smart and sustainable way. APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 7


PRIMO PI ANO EUROPA

Piani strategici Molte le novità nella proposta di riforma della Pac. Non stravolgere il meccanismo dei pagamenti di Mario Salvi

8 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

L

a proposta di riforma della PAC “post 2020”, presentata dalla Commissione Europea a giugno 2018, non sembra destinata ad avere un percorso legislativo facile. È questa la prima considerazione che viene di fare guardando alle divisioni che emergono all’interno delle due Istituzioni europee - Parlamento e Consiglio - alle quali spetta pronunciarsi sui nuovi indirizzi da dare alla Politica agricola comune per il settennio 2021-2027. La COMAGRI, Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, ha svolto un lavoro immenso in soli tre mesi - da gennaio a fine marzo di quest’anno - analizzando in totale circa 7000 emendamenti alle tre proposte di regolamento presentate dalla Commissione

Il quadro che emerge si rivela variegato e contraddittorio Europea. Tanto per dare un’idea della mole dell’impegno dei parlamentari, a fronte di quasi 5000 emendamenti presentati per il solo testo sulle misure di sostegno e la gestione dei Piani strategici nazionali, il parere approvato lo scorso 2 aprile in Commissione ha recepito “appena” 150 emendamenti di compromesso. D’altra parte la proposta di regolamento sui cosiddetti Piani Strategici introduce elementi di grande novità - per certi versi quasi rivoluzionari - rispetto alla gestione delle misure di sostegno all’agricoltura, in particolare il regime


Le restrizioni introdotte appaiono punitive verso gli agricoltori

dei pagamenti diretti, nella PAC varata nel 2014. Ed è quindi su queste proposte che si è maggiormente concentrata l’attenzione dei portatori d’interesse a livello europeo e nazionale. Analizzando i cambiamenti apportati dalla COMAGRI il quadro che emerge appare piuttosto variegato e, per certi versi, contraddittorio. Le restrizioni introdotte per alcune norme sembrano eccessive, se non addirittura punitive, per gli agricoltori. È il caso, in particolare, delle modifiche al meccanismo del capping, dove si fatica a comprendere perché i parlamentari abbiano ridotto al 50% l’ammontare del costo del lavoro deducibile dal valore dei pagamenti soggetti al plafonamento. Per non parlare del vero e proprio “colpo di mano” attuato con un

accordo tra COMAGRI e COMENVI (la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo) che ha portato ad approvare un emendamento di compromesso, proposto da ENVI, che ha reso obbligatorio per gli Stati membri realizzare entro il 2026 la piena convergenza del valore dei diritti di pagamento assegnati con le precedenti riforme della PAC. Il che significa che tra sette anni tutti gli agricoltori dovrebbero percepire lo stesso importo per ettaro, vedendosi cancellare i titoli di pagamento loro assegnati tra il 2005 e il 2015. Il riequilibrio sarebbe graduale, ma si partirebbe già nel primo anno con un maxi taglio del 30% ai titoli che superano l’importo medio nazionale per ettaro. Non c’è bisogno di dire che ciò

avrebbe conseguenze disastrose per le imprese agricole che, grazie al sostegno della PAC, più hanno investito e vorrebbero investire ancora, anche indebitandosi, per migliorare la propria performance produttiva e commerciale nel segno della sostenibilità ambientale. Messa in questi termini, la scelta di imporre il sistema di pagamento unico ad ettaro agli Stati che finora erano liberi di applicare il regime basato sui titoli storici, sembrerebbe quasi denotare una certa “cattiveria” nei confronti degli agricoltori che da più tempo beneficiano del sostegno della PAC. Peraltro, non si può non sottolineare la contraddizione tra l’obbligo di attuare da un lato il plafonamento e la ridistribuzione dei pagamenti diretti e dall’altro la previsione che nel 2026 tutti gli agricoltori debbano percepire un uguale importo per ettaro. C’è da dire, comunque, che siamo di fronte ad un parere parlamentare sulla proposta di regolamento sulle misure di sostegno e la gestione dei Piani strategici della PAC che giunge ormai alla fine di questa legislatura e sarà trasferito al nuovo Parlamento e alla nuova COMAGRI che dovranno decidere se sottoporre il parere all’approvazione dell’Aula riunita in sessione plenaria o, invece, ripartire con una nuova procedura in Commissione. Il che rinvierebbe di almeno un anno l’approvazione della riforma. Se la scelta sarà quella di proseguire i lavori sulla base del parere già approvato dalla COMAGRI, allora non resta che sperare che sia il Consiglio dei Ministri agricoli ad assumere una posizione più ragionevole, nell’interesse di tutti gli agricoltori, senza discriminazioni. APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 9


PRIMO PI ANO EUROPA

MODIFICHE COMAGRI A PROPOSTA DI REGOLAMENTO SUI PIANI STRATEGICI PAC Definizioni Agricoltore attivo - L’individuazione resta obbligatoria. L’attività agricola deve essere parte significativa delle attività aziendali. Più flessibilità per gli Stati membri nella scelta dei criteri. Giovane agricoltore - Confermata la definizione attuale. Più flessibilità nell’accertamento dell’esperienza e della formazione del giovane agricoltore. Impegni di condizionalità ambientale Gli Stati membri potranno considerare assolti gli impegni tramite misure agro-climatico-ambientali equivalenti o più incisive, previste negli Eco-schemi e/o nel Piano di Sviluppo rurale. Confermato l’obbligo di rotazione delle colture, mentre la gestione dei nutrienti del suolo (azoto, ecc.) va fuori dalla condizionalità ed entra tra le pratiche innovative da promuovere attraverso il nuovo Servizio di assistenza e consulenza alle imprese agricole (Farm Advisory Services). Le aziende biologiche sono esonerate a priori da alcuni obblighi (prati permanenti, rotazione ed elementi paesaggio). Plafonamento (capping) Gli aiuti erogati annualmente al singolo agricoltore sono limitati ad un massimo di 100.000 euro per azienda richiedente, previa detrazione del 50% del costo della manodopera agricola. Il plafonamento si applica sul solo pagamento disaccoppiato di base e sui pagamenti accoppiati, mentre sono esclusi gli aiuti per i giovani agricoltori e per gli Eco-schemi. Pagamento disaccoppiato di base Il regime di aiuto disaccoppiato di base dovrà essere finanziato con non meno del 60% del budget nazionale dei pagamenti diretti. Convergenza del valore dei pagamenti diretti Diventa obbligatorio per gli Stati membri raggiungere la piena convergenza del valore del pagamento disaccoppiato di base entro il 2026. In sostanza, tutti i diritti di pagamento per ettaro dovranno avere lo stesso ammontare, pari al valore medio nazionale del pagamento disaccoppiato di base (ad oggi indicativamente, circa 200 euro/ettaro). Riserva nazionale dei diritti di pagamento L’accesso alla riserva è assicurato prioritariamente alle donne nell’ambito dei beneficiari giovani o nuovi imprenditori. Potrà essere finanziata al massimo con il 3% del budget nazionale dei pagamenti diretti. Regime per i piccoli agricoltori L’implementazione di questo regime nel Piano Strategico diventa obbligatoria. Pagamento supplementare ridistributivo Questo aiuto dovrà essere finanziato con le somme recuperate con il plafonamento e comunque con almeno il 5% del budget assegnato al pagamenti di base. Se uno Stato ridistribuisce con l’aiuto almeno il 10% del suddetto budget, può non applicare il plafonamento. Pagamento supplementare ai giovani agricoltori Potrà essere erogato, anche ai giovani agricoltori che ne hanno beneficiato con la PAC 2014-2020, per un massimo di 7 anni e per un numero di ettari non superiore alla superficie media aziendale a livello nazionale (10-12 ettari nel caso dell’Italia). L’aiuto dovrà essere finanziato con almeno il 2% del budget nazionale dei pagamenti diretti. Pagamento supplementare climatico-ambientale (Eco schema) Confermato l’impianto di questa misura volontaria per gli agricoltori, ma che gli SM sono obbligati a finanziare nel Piano strategico con almeno il 20% del proprio budget dei pagamenti diretti. Sono premiate anche buone pratiche per il benessere negli allevamenti. Pagamento accoppiato Per questi aiuti è aggiunto il requisito dei benefici potenziali a livello climatico-ambientale. Il pagamento è concesso anche per superfici prive di diritti di pagamento disaccoppiato, ma a condizione che siano rispettati specifici requisiti socio-economici ed ambientali. L’allocazione finanziaria non potrà superare il 10% del budget dei pagamenti diretti più un altro 2% per aiuti specifici alle colture proteiche. Interventi a carattere settoriale (OCM) Confermate e integrate le politiche settoriali per ortofrutta, vino - promozione inclusa - e apicoltura, in termini di obiettivi, interventi ammissibili e dotazioni di spesa specifiche, ponendo l’accento sugli obiettivi della sicurezza alimentare e dell’ambiente -. L’OCM dell’olio d’oliva mantiene la sua attuale modalità di sostegno, basata sul cofinanziamento dei programmi operativi delle OP. Fino al 3% del budget nazionale dei pagamenti diretti potrà essere stanziato per interventi di mercato in settori diversi da quelli che hanno una propria dotazione nell’ambito dell’OCM unica (ortofrutta, vino e apicoltura). Ripartizione del budget per le misure di Sviluppo Rurale Almeno il 5% per il programma LEADER. Almeno il 30% per le misure agro-climatico-ambientali. Un altro 30% minimo dovrà finanziare interventi per la competitività, la gestione dei rischi e la cooperazione tra imprese. Fino al 4% potrà essere investito per programmi di assistenza tecnica d’iniziativa pubblica. Flessibilità tra 1° e 2° Pilastro Confermata la possibilità di trasferire allo Sviluppo Rurale il 15% del budget dei pagamenti diretti, mentre solo il 5% potrà essere trasferito in senso contrario. In entrambi i casi le somme trasferite potranno essere impiegate solo per interventi e aiuti di tipo agro-climatico-ambientale. 10 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019


FOCUS INCONTRI

Programma per l’agricoltura siciliana

U

n Piano strategico regionale per l’agricoltura siciliana, da elaborare entro sei mesi, che metta al centro le priorità del territorio. È il risultato dell’incontro che il governatore dell’Isola Nello Musumeci ha avuto a Palazzo d’Orleans con il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. Nel corso del confronto, presenti anche l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, il componente della giunta nazionale Sandro Gambuzza, il direttore generale Franco Postorino, il presidente di Confagricoltura Sicilia Ettore Pottino e il vicepresidente Rosario Marchese Ragona, il presidente di Confagricoltura Catania Giovanni Selvaggi, il direttore di Confagricoltura Sicilia Salvatore Taranto, si è discusso delle problematiche del settore agricolo in Sicilia e delle iniziative per il suo rilancio. Tra i temi affrontati anche quello del potenziamento delle infrastrutture idri-

che, considerato una priorità dal governo Musumeci, e delle ricadute positive che potrà avere l’innovazione digitale in agricoltura. “Abbiamo messo le basi - ha evidenziato il presidente Musumeci per consolidare un rapporto che già esisteva da tempo. Se vuoi governare bene non puoi non procedere a una seria programmazione, almeno quinquennale, che, al di là delle emergenze che possono subentrare, stabilisca gli obiettivi da raggiungere, con quali risorse finanziarie e in quali tempi”. Il presidente Giansanti ha posto l’accento sulla mancanza di una strategia in campo agricolo anche da parte dei governi nazionali che si sono succeduti negli ultimi decenni, auspicando, quindi, un Piano pluriennale che parta dalle esigenze dei territori e in particolare dalle regioni più importanti come la Sicilia. “L’agroalimentare - ha sottolineato il presidente di Confagricoltura - pur essendo ormai da qualche

Il presidente Giansanti incontra il presidente della Regione Nello Musumeci

anno il primo comparto dell’economia italiana non ha l’attenzione che merita. I dati ci dicono che negli ultimi dieci anni l’export agroalimentare è passato da 27 a 41,8 miliardi di euro, ma quest’aumento è avvenuto solo grazie all’ impegno dei nostri imprenditori e non è frutto di una strategia complessiva del sistema Paese, come avviene in altri Stati europei e non. Dobbiamo invertire questa tendenza, partendo dai territori. Supportando le aziende in un percorso di crescita che metta in primo piano innovazione e internazionalizzazione.” (G.B.) nnn APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 11


FOCUS INCONTRI

Confagricoltura partner ufficiale dell’Associazione Nazionale Alpini in occasione del centenario di Elisabetta Tufarelli

D

al 10 al 12 maggio a Milano Confagricoltura diventa partner istituzionale per l’Adunata del centenario delle penne nere. L’importante avvenimento, a cui sono attese più di 500 mila persone e che segna l’evento clou per il corpo degli Alpini, sarà l’occasione per incontrarsi, ricordare i caduti, ribadire i valori di solidarietà e soprattutto rinnovare “l’orgoglio dell’appartenenza”. Come è nata la collaborazione tra Confagricoltura e l’Associazione nazionale Alpini? “Sono stato per due anni ufficiale degli Alpini - racconta con orgoglio Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia - e come me anche altri dirigenti dell’Organizzazione. Se sei stato una penna nera resti sempre legatissimo al Corpo e ai nostri monti. Gli Alpini sono gente di montagna che difendeva la loro terra e, in questo, sono molto simili a noi

agricoltori”. Quest’anno si celebrano i cento anni della fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana), che nacque l’8 luglio 1919, proprio nel capoluogo lombardo, ad opera di un gruppo di reduci della Prima guerra mondiale che, al ritorno dal fronte, desiderava mantenere i contatti, i ricordi e i valori morali e civili. Oggi l’Ana conta circa 350 mila soci e 110 sezioni che coordinano 4.423 gruppi locali. “A contatto con le montagne - ricorda Boselli - si tira fuori da se stessi le migliori qualità. E lo si fa attraverso la fatica insieme agli altri, spalleggiandosi e sapendo che quando ne avrai bisogno i commilitoni ti aiuteranno.

Il villaggio d 12 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019


Il padiglione Confagricoltura sarà situato proprio davanti al Castello Sforzesco Sei parte di un gruppo eterogeneo composto da chi ha la terza media e chi si è laureato con 110 e lode alla Bocconi; da operai, dirigenti e capitani d’industria, tutti accomunati da un legame indissolubile e dal piacere di ritrovarsi insieme”. Il padiglione Confagricoltura sarà situato in una posizione ideale, proprio davanti al Castello Sforzesco, e ospiterà aziende provenienti dalla Lombardia, dal Friuli, dal Veneto e dall’Emilia Romagna, che presenteranno agli alpini e ai cittadini i prodotti tipici dell’agricoltura di questi diversi territori. “Siamo orgogliosi di sostenere questa importante iniziativa evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - dove metteremo a disposizione le nostre tipicità e le nostre energie per la buona riuscita dell’Adunata di un’Associazione assai significativa per il nostro Paese e con cui condividiamo l’amore per la terra e l’impegno per la sua difesa. Gli Alpini rappresenta-

no anche un modello per l’impegno profuso nelle attività di volontariato e di protezione civile, ma anche per la tutela del territorio”. All’interno del villaggio dell’adunata oltre a promuovere le specificità agricole del territorio, delle aziende associate, delle proprie attività e dei servizi offerti, Confagricoltura organizza specifiche iniziative per diffondere la conoscenza dei prodotti agroalimentari delle quattro regioni coinvolte. “Sebbene l’Adunata - sottolinea il Generale Renato Genovese, presidente del Coa - sia ormai simpaticamente definita da chi ci accoglie come un’invasione pacifica, in realtà nasconde un lavoro organizzativo impegnativo e meticoloso, che passa innanzitutto attraverso la collaborazione convinta con le istituzioni e le realtà locali. L’accordo con Confagricoltura conferma che anche quella del Centenario a Milano rappresenterà in pieno non solo lo spirito tipico delle adunate alpine, ma anche il territorio”. nnn

dell’adunata APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 13


P R I M O P I A N O V I N I TA LY

Vinitaly da leader Confagri ha saputo rendere onore al vino italiano. Valorizzazione dei territori, tasting, incontri, dibattiti e tanti ospiti allo stand, dai politici ai personaggi dello sport di Anna Gagliardi

14 | MONDO AGRICOLO | GIUGNO 2018

L

a 53esima edizione del Vinitaly di Verona va in archivio con la soddisfazione degli organizzatori di aver centrato l’obiettivo. In generale per Verona Fiere, che ha chiuso la kermesse con 125mila visitatori da 145 Paesi e un aumento dei buyer stranieri del 3%, raggiungendo quota 33mila, e soprattutto per Confagricoltura che, al meglio di qualsiasi altra associazione, ha saputo rendere onore al vino italiano, confermando il proprio impegno politico, economico e sindacale per la crescita del comparto e celebrandone i successi insieme al pubblico del Vinitaly. Un risultato che premia il lavoro della Confederazione che,

insieme ai territori, ha garantito quattro giorni di grande vitalità nello spazio all’interno del padiglione D. Lo stand di Confagricoltura si è distinto per eleganza e vivacità, con un fitto calendario di degustazioni dedicate alle eccellenze enogastronomiche delle regioni: oltre mille bottiglie sono state stappate al wine bar e nella sala tasting; più di diecimila le persone che hanno affollato lo spazio alla scoperta dei vini delle aziende associate, con picchi di presenze per i VIP ospiti. Molto apprezzate le composizioni floreali curate da Confagricoltura Liguria, che hanno dato ulteriore originalità allo stand; la Galleria delle Regioni si è confermata uno straordina-


Allo stand si sono contati oltre 10 mila visitatori e 1000 bottiglie stappate

Paolo Rossi e Diana Pallini

rio percorso eno-didattico alla scoperta delle migliori etichette delle aziende associate e delle caratteristiche pedoclimatiche dei territori; il wine bar e l’a-

rea open per gli incontri con le personalità di spicco si sono dimostrati piacevoli e funzionali; la due sale per le degustazioni e gli incontri sono state sempre affollate, ma capaci di dare il giusto risalto ai relatori e ai prodotti in assaggio.

In questo contesto sono stati accolti i numerosi politici che hanno visitato la manifestazione enologica più importante d’Italia. Ad inaugurare lo stand il presidente Massimiliano Giansanti e il direttore generale Franco Postorino insieme al Commissario europeo per l’Agricoltura Phil Hogan, al ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, ai parlamentari europei Lara Comi e Herbert Dorfman. Sono stati poi ricevuti, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i sottosegretari alle Politiche agricole Alessandra Pesce e Franco Manzato, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, il segretario del PD Nicola Zingaretti, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, oltre alle Commissioni

Rappresentanti Federazione Italiana Rugby con Giansanti

GIUGNO 2018 | MONDO AGRICOLO | 15


P R I M O P I A N O V I N I TA LY

Affrontati temi e riflessioni inerenti le strategie per il settore vitivinicolo Agricoltura della Camera e del Senato e altri esponenti politici nazionali e regionali. Il presidente Giansanti ha inoltre incontrato il premier Giuseppe Conte durante la sua visita istituzionale in fiera. Con tutti i politici sono stati affrontati temi e riflessioni inerenti le strategie del settore: con oltre 300mila aziende e un valore dell’export che supera i 6 miliardi, il vino italiano merita infatti un disegno di promozione internazionale in cui l’immagine del vigneto Italia sia maggiormente identificabile. Le peculiarità delle singole regioni e le relative produzioni - è stato ribadito negli incontri - possono emergere ancora di più se si

Francesco Moser

16 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

pianificano strategie condivise sulla scena mondiale. In questo disegno Confagricoltura gioca un ruolo di primaria importanza, forte della propria posizione di interlocutore economico centrale per il comparto enologico e l’intero settore agroalimentare. “La nostra Organizzazione - ha affermato Giansanti - ribadisce la necessità di costruire una prospettiva capace di rafforzare ulteriormente la posizione di leader dell’Italia vitivinicola. È una priorità emersa anche negli incontri con le nostre aziende, sia quelle che da anni sono presenti sui mercati mondiali, sia quelle che hanno appena avviato un processo di internazionalizzazione”. Allo stand si sono alternati anche alcuni componenti di giunta confederale: il vicepresidente Matteo Lasagna, Giordano Emo Capodilista, Diana Theodoli Pallini, Giovanna Parmigiani, Luca Brondelli, Marco Caprai e Donato Rossi. Al Vinitaly Confagricoltura ha dato inoltre spazio ad approfondimenti tecnici di attualità per il comparto con esperti del Mipaaft e della DGAgri della Commissione Europea, insie-

Ghedina e Zaia

me a Nomisma, Wine Monitor e Crédit Agricole; ha presentato la partnership con l’Associazione Dimore Storiche Italiane; ha lanciato con Reale Mutua il contest dedicato alle etichette d’artista e illustrato i programmi di formazione curati da Enapra appositamente per gli addetti delle imprese vinicole. Affollatissimi gli appuntamenti con i personaggi dello sport: il campione del mondo di calcio Paolo Rossi, il più vittorioso discesista italiano della Coppa del mondo di sci Kristian Ghedina, il campione di ciclismo Francesco Moser, il commissario tecnico della nazionale di rugby Conor O’Shea e il dirigente della Federazione Italiana Rugby Carlo Checchinato. Campioni dal campo alla tavola: chi in prima persona con un nuovo ruolo di produttore, chi come testimonial, sono ambasciatori del Made in Italy nel mondo, portavoce non soltanto dei valori dello sport, ma anche dell’agricoltura, dell’enogastronomia e delle peculiarità del nostro paesaggio. nnn


Premiate le etichette del concorso di Confagricoltura in collaborazione con Reale Mutua

Artisti diVini

L

a prima edizione del contest “Artisti diVini”, ideato da Confagricoltura in collaborazione con Reale Mutua, ha confermato che le etichette d’artista suscitano grande interesse da parte del pubblico, specialmente quello più giovane. Anche se l’abito non fa il monaco e, analogamente, l’etichetta non fa il vino, certamente l’aspetto esteriore è in grado di influenzare molto la scelta di chi compra una bottiglia, soprattutto se non ne conosce il contenuto. Al Vinitaly, nella Galleria delle Regioni dello stand confederale, la vetrina che ha riunito 27 opere realizzate da artisti affermati o emergenti per i vini di 18 aziende di tutta Italia ha attirato la curiosità di moltissimi visitatori. I votanti sono stati quasi ottocento (791 per la precisione); 72 preferenze hanno consegnato la vittoria all’etichetta di “Oblivium”, un Terre del Volturno da vitigno Casavecchia dell’azienda casertana La Masserie, di Bellona. L’opera

è firmata dall’artista napoletano Bruno Donzelli. Alla cerimonia di premiazione, avvenuta il penultimo giorno del Vinitaly nello stand di Confagricoltura, ha ritirato il premio (una stele realizzata da Reale Mutua) il titolare Giuseppe Carusone, visibilmente soddisfatto per il risultato ottenuto. Al secondo posto si è classificata l’etichetta del rosato “Maria Carlotta” delle Tenute Di Fraternita, casa vitivinicola di Arezzo, seguita al terzo posto da “Passions”, Syrah dell’azienda piemontese Tenuta La Tenaglia di Serralunga di Crea, a parimerito con “Rouge Carlò”, un rosso barricato Isola dei Nuraghi dell’azienda Locci Zuddas di Monserrato (Cagliari). La premiazione del contest ha visto la partecipazione del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, del vicepresidente Matteo Lasagna, del vicedirettore generale di Reale Mutua Andrea Bertalot con il direttore vendite Enrico Porcarelli e la responsa-

bile della Comunicazione Silvia Dal Sole. È stata anche l’occasione per rafforzare la partnership di Confagricoltura e Reale Mutua che risale ufficialmente al 2015, ma che vanta origini lontane che accomunano le due realtà: se infatti Confagricoltura è l’organizzazione professionale agricola più antica nel panorama italiano, analogamente Reale Mutua è la compagnia che per prima ha iniziato a occuparsi di assicurazioni in campo agricolo, nella prima metà dell’Ottocento. Insieme, è stato ribadito, intendono accompagnare le aziende nell’affrontare le sfide della competitività sui mercati nazionali e internazionali. “Con questa prima edizione del concorso - ha affermato Giansanti - abbiamo voluto valorizzare i nostri prodotti anche attraverso l’arte, avvicinando il pubblico ad apprezzare la storia e la cultura che si celano dietro a un calice di vino. Molte nostre aziende vantano un impegno importante in questa direzione e noi l’abbiamo celebrato in modo gradevole e fruibile per il pubblico del Vinitaly”. “Reale Mutua è da sempre parte integrante del sistema culturale nazionale - ha detto Bertalot -. Da parte nostra c’è l’impegno costante che ci fa essere vicini al territorio in modo tangibile anche attraverso il supporto di progetti come questo, che si affiancano al core business assicurativo con prodotti specifici per i vari comparti, compreso quello vitivinicolo”. (A. G.) nnn APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 17


S C AT T I F O T O G R A F I C I A L V I N I TA LY

Incontri

Il made in Italy enoico ha avuto a Verona g Molti gli appuntamenti, tra cui quelli con il premier Conte, il m i vicepremier Salvini e Di Maio, il sottosegretario alle Politiche ag il sottosegretario agli Esteri Di Stefano, il segretario

18 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019


al vertice

grande attenzione da Istituzioni e politica. ministro Centinaio, la presidente del Senato Alberti Casellati, gricole Pesce, il sottosegretario alle Politiche agricole Manzato, del PD Zingaretti, la leader di Fratelli d’Italia Meloni.

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 19


S C AT T I F O T O G R A F I C I A L V I N I TA LY

Tra i padiglioni Visita del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ad alcuni importanti imprenditori vitivinicoli associati

I Sandro Boscaini Presidente di Agricola Masi, in Valpolicella

nnovazione e internazionalizzazione sono state le parole chiave degli incontri che il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha avuto con alcune importanti aziende vitivinicole associate. Un giro tra i padiglioni affollati del Vinitaly che è ormai diventato un appuntamento fisso per il presidente Giansanti: un’occasione per salutare vecchi amici e per conoscerne di nuovi, ma soprattutto un momento di ascolto. Perché parlare con le imprese, conoscere i loro problemi e loro esigenze è al centro della politica sindacale di Confagricoltura. E dovrà esserlo sempre di più, in vista delle grandi sfide che ci attendono a livello comunitario e internazionale. E il vino, pur essendo uno dei comparti trainanti dell’economia del settore agroalimentare, ne sarà pienamente coinvolto. Ricerca, innovazione tecnologica, digitalizzazione, internazionalizzazione sono le armi vincenti per guardare con ottimismo al futuro.

Diego Bosoni Cantine Lunae nel cuore della Lunigiana

Michele Faro Azienda Pietradolce sulle pendici dell’Etna

20 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019


Alessandro Marchionne Amministratore delegato di Genagricola

Alberto Tasca d’Almeria Titolare della storica azienda siciliana

Chiara Soldati Alla guida della centenaria azienda La Scolca a Gavi

Filippo Mazzei Castello di Fonterutoli nel Chianti senese

Giovannio Busi Villa Travignoli nel Chianti fiorentino

Giulio Senni Azienda Principe Pallavicini nei Castelli romani

Lamberto Frescobaldi Presidente della Marchesi de’ Frescobaldi in Toscana

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 21


AT T U ALI TÀ E V EN T I

Nuovi orizzonti

Convegno “Vino e mercati terzi” sulle opportunità della OCM di Anna Gagliardi

22 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

“L’

immagine dell’uomo con la valigetta che va a promuovere i vini della propria azienda appartiene sì al passato, ma neanche troppo lontano. Negli anni ‘90 la prospettiva di business era soprattutto l’Europa, raggiungibile in auto con i campioni di vino, gli indirizzari raccolti nelle fiere o sulle riviste specializzate. All’inizio del ventunesimo secolo si è aperta la prospettiva USA e con essa voli, tempi dilatati, costi di investimento, difficoltà a reperire indirizzi (Sopexa li vendeva). Poi ci sono stati i primi B2B, con l’opportunità offerta dall’OCM, che garantisce finanziamenti importanti per affrontare nuovi mercati e ampliare l’export”. È Riccardo Ricci Curbastro a raccontare l’evoluzione del panorama di scambi commerciali in campo enologico attraverso la propria esperienza aziendale.

Ricci Curbastro è produttore in Franciacorta, dove coltiva oltre 30 ettari di vigneto, ed è anche presidente di Federdoc. Ha spiegato e commentato la situazione attuale alla platea del workshop “Vino e mercati terzi” organizzato a Palazzo della Valle in occasione dei B2B di ConfagriPromotion a Roma il 27 e 28 marzo, e nei giorni precedenti in Toscana per le aziende della provincia di Siena. Una testimonianza concreta che ha permesso alle cantine che hanno partecipato agli incontri business di comprendere come sia fondamentale investire in export e allargarsi a nuovi mercati. Occorrono tuttavia costanza e continuità di azione in questa direzione. Lo ha sottolineato anche Alberto Mattiacci, professore ordinario di Economia e Gestione delle imprese all’Università La Sapienza di Roma: “L’OCM Vino ha permesso questa continuità, portando tre grandi benefici: aumen-


ti

Metà del valore esportato in Usa, Germania e Regno Unito

to di fatturato, ampliamento delle relazioni di mercato e sviluppo della capacità di fare impresa da parte delle realtà più piccole. Ci sono tuttavia alcune criticità da affrontare, a partire dalla proliferazione dell’offerta che mina la tenuta del prezzo, per continuare con la presenza di calendari nazionali non coordinati e la necessità di trovare nuovi modelli di promozione, capaci di esaltare la passione e i valori che ci sono dietro a un vino”. “Lo stato dell’arte del settore vitivinicolo italiano - ha illustrato il presidente di ConfagriPromotion Antonio Piva - può essere così sintetizzato: il volume prodotto nell’ultima campagna è superiore del 30% rispetto alla precedente, i prezzi sono in calo costante, il mercato interno è fermo e l’export ha risultati positivi in valore ma, purtroppo, non altrettanto in volume. Le esportazioni a fine 2018 valgono 6,2 miliardi di

euro (+3,3%). Si consolida il ruolo di traino degli spumanti, ma per i vini fermi il mercato è molto più statico. In volume, le analisi di mercato presentano un trend delle esportazioni in calo dell’8% con circa 20 milioni di ettolitri. A soffrire di più sono appunto i vini fermi, che perdono il 5%”. Il principale mercato di sbocco per i vini italiani sono gli Stati Uniti - rileva il Centro Studi di Confagricoltura su dati Istat - con 1,5 miliardi di euro e un trend in crescita. Sommando però il valore dell’export verso gli Stati Uniti con quello verso la Germania (circa 1 miliardo di euro) e il Regno Unito (0,8 miliardi) si arriva a 3,3 miliardi di euro: questo significa che più della metà del valore del vino esportato è venduto su tre sole piazze. Denis Pantini di Nomisma ha analizzato gli scambi commerciali con quattro Paesi: USA, Giappone, Russia e Brasile, inclusi nel programma OCM e proposti da ConfagriPromotion per i B2B del 2019. “Negli Stati Uniti il mercato è concentrato soprattutto nelle zone costiere - ha precisato - mentre quelle centrali sono ancora da conquistare. I rapporti di libero scambio con il Giappone favoriscono l’export di vini e alcolici, che hanno un tasso medio di crescita del 4%. In Russia il posizionamento dei nostri prezzi è salito, sebbene il valore comples-

sivo medio sia piuttosto basso. In Brasile il vino pesa per il 2,5% dei consumi: ci sono margini di ampliamento importanti, sebbene l’Italia sia penalizzata dai dazi rispetto ad altri Paesi Sudamericani, come il Cile”. Rodolfo Maralli, direttore vendite e marketing di Banfi, ha snocciolato i numeri dell’azienda vitivinicola leader nella produzione di Brunello di Montalcino: 15 milioni di bottiglie vendute in 92 Paesi del mondo, 330 dipendenti e scelte strategiche precise: “Abbiamo fatto investimenti diversificati, coerenti con il mercato obbiettivo, modulabili e interattivi. Nei nostri interventi - ha aggiunto Maralli - abbiamo privilegiato il rapporto diretto con il mercato/ consumatore”. “Ora dobbiamo avere il coraggio di prendere decisioni diverse dal passato - ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Abbiamo obiettivi chiari, ma abbiamo bisogno di una regia complessiva che eviti la sovrapposizione di eventi internazionali e rafforzi la capacità di penetrazione sulle piazze mondiali dell’Italia vitivinicola. Come Confagricoltura sosteniamo da sempre l’apertura di negoziati per la stipula di accordi di libero scambio tra la UE e i Paesi terzi. L’abbattimento dei dazi doganali, la riduzione delle barriere non tariffarie, l’armonizzazione delle regolamentazioni, il miglioramento delle relazioni con i Paesi esteri, infatti, non possono che rendere il commercio internazionale più semplice e fruibile per gli operatori”. nnn

2017/2018

2018/2019

Variazione

42,5 milioni di hl

54,7 milioni di hl

+29 %

Prezzo vini bianchi comuni

3.6 euro/kg

-36.8%

Prezzo vini rossi e rosati comuni

3.93 euro/kg

-27.4%

Produzione totale vino

Export in volume

21,6 milioni di hl

19,9 milioni di hl

-8%

Export in valore

6 miliardi di euro

6.2 miliardi di euro

+3.3%

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 23


AT T U ALI TÀ E V EN T I

B2B con buyer di USA, Brasile, Russia e Giappone

C’

è chi partecipa per la prima volta; chi è già presente con i vini all’estero ma vuole ampliare la propria rete commerciale; chi è invece un habitué degli appuntamenti organizzati da ConfagriPromotion nell’ambito dell’OCM vino semplicemente perché funzionano. La Sala Serpieri di Palazzo della Valle a Roma ha ospitato il 27 e 28 marzo i titolari e gli export manager delle cantine che hanno aderito al programma OCM focalizzato sui mercati terzi di Stati Uniti, Brasile, Russia e Giappone. Gli incontri a Roma sono stati preceduti da un’altra due giorni, in provincia di Siena, dove i buyer hanno potuto visitare le cantine della zona e conoscere meglio la produzione vitivinicola toscana. ConfagriPromotion, infatti, organizza anche B2B nei territori, dove le maison possono presentare i vini esaltandone l’origine e i luoghi di produzione che, per l’Italia, sono da sempre un enorme valore aggiunto. La tappa di quest’anno è stata appunto Siena; precedentemente sono stati realizzati incontri in Lombardia, in Veneto e in Piemonte, spaziando dall’Oltrepò alla Valpolicella e alle Langhe. Molto numerosa la partecipazione all’ultimo appuntamento a Palazzo Della Valle che ha richiamato la quasi totalità delle regioni italiane con trentacinque aziende che hanno portato in degustazio-

24 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

Il vino guarda lontan ne ai buyer un ventaglio enologico variegato: vini bianchi, rossi, rosati e spumanti espressione di terroir unici. Tra le novità, ha debuttato ai B2B di ConfagriPromotion l’Alto Adige, con la cantina Kaltern, una delle cooperative più importanti del Nord Est, celebre per essere tra le migliori interpreti dell’uva Schiava finalizzata alla produzione del Kalterersee, la Doc del Lago di Caldaro. Spiega Judith Unterholzner, direttore vendite internazionali della cantina: “Siamo una cooperativa di 650 soci che conducono piccoli e piccolissimi appezzamenti di vigna, tenuti come se fossero giardini. Attualmente esportiamo il 30% della nostra produzione. Per questi B2B abbiamo scelto tre etichette fortemente rappresentative del nostro territorio: il nostro Kalterersee, il Pinot Grigio che al momento è richiestissimo all’estero, e il Sauvignon, al quale noi riusciamo a

dare una nota di freschezza in più grazie al microclima in cui maturano le uve nella nostra regione”. Kaltern è già presente negli Stati Uniti e in Giappone; per questa occasione l’interesse era puntato in particolare sul Brasile, Paese in cui il vino è ancora consumato in modo limitato (si bevono al contrario quantitativi assai elevati di birra), ma che presenta trend di crescita molto interessanti. Dal Piemonte ha partecipato per la prima volta agli eventi OCM di ConfagriPromotion l’azienda L’Autin, con vigneti nel Pinerolese, profondo Nord Ovest della Penisola, al confine tra la provincia di Torino e quella di Cuneo, con lo sfondo disegnato dal Monviso. Una realtà guidata dal titolare Mauro Camusso, affermato imprenditore in un altro settore economico, ma con la passione e la storia familiare legata alla produzione enologica a cui ha fatto fare un salto di qualità. Tra i vini


no proposti spicca lo spumante metodo classico con uve Pinot Nero e Chardonnay che affina per almeno 30 mesi nelle ex miniere di talco della Val Germanasca, dove la temperatura costante di 10 gradi e la totale assenza di luce garantiscono le condizioni ottimali per la produzione di bollicine di alta qualità. Elisabetta Abrami, dell’omonima cantina, ha fatto scoprire l’eleganza dello spumante Franciacorta nella versione Brut e Satèn, destando non poco interesse. E’ infatti il momento delle bollicine che trainano l’export, ma i nostri territori danno una produzione assai variegata di spumanti, dal metodo classico al Martinotti, che necessitano di essere illustrati al pubblico straniero affinché colga le peculiarità e le sfumature che incidono non soltanto sul gusto, ma anche sul prezzo finale. Se gli Stati Uniti sono la prima piazza delle nostre esportazioni,

Vini italiani e cucina giapponese: abbinamento perfetto da Oriente il Giappone si conferma un Paese in cui la nostra produzione enologica viene particolarmente apprezzata. Gli export manager che hanno partecipato ai B2B di ConfagriPromotion spiegano che sono sostanzialmente due i motivi: da un lato la presenza di numerosi ristoranti di cucina italiana di alta gamma, quindi interessati anche a proporre vini adeguati agli abbinamenti con i piatti, dall’altro la capacità delle nostre bottiglie di essere il complemento perfetto per esaltare la cucina locale giapponese a base di pesce. La Russia, sebbene con quantitativi minori, è un’altra piazza che le nostre cantine tengono in grande considerazione, poiché il brand

“Italia” è da sempre sinonimo di qualità per il quale si è disposti a spendere. I buyer presenti a Roma hanno dimostrato di conoscere il panorama enologico italiano e di volergli dare spazio nei wine shop già funzionanti o di prossima apertura: vere e proprie boutique per le nostre etichette. Il prossimo appuntamento con i B2B di ConfagriPromotion è a maggio, a Zurigo. La Svizzera, specialmente quella tedesca, è fortemente attratta dai vini italiani e dai nostri territori, al punto che ci sono da anni svizzeri tedeschi che hanno scelto di vivere nelle nostre colline, ristrutturando cascine, recuperando vigneti per dedicarsi alla vitivinicoltura e diventando ambasciatori che contribuiscono a rafforzare l’immagine della nostra cultura enologica: l’interesse per i vini italiani è quindi molto elevato, anche per quelle produzioni di nicchia riservate a chi vuole qualcosa di più. (A.G.) nnn APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 25


AT T U ALI TÀ E V EN T I

Winwin Il welfare aziendale fa crescere l’impresa e fa bene al Paese di Gabriella Bechi 26 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

A

grimad, Fungar, Peverelli e Colledoro sono le quattro aziende agricole che hanno conquistato il podio del Welfare Index Pmi 2019, l’iniziativa promossa da Generali Italia con Confagricoltura, Confindustria, Confartigianato e Confprofessioni, dedicata alla

valutazione e implementazione delle buone pratiche aziendali rivolte ai dipendenti e al contesto in cui gli stessi operano. Welfare Index PMI è giunto alla quarta edizione coinvolgendo il triplo delle imprese rispetto all’esordio, a conferma che il tema della sostenibilità sociale è di interesse trasversale per l’economia


servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, formazione, contributo all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, aiuto ai soggetti deboli, sicurezza e prevenzione, welfare allargato al territorio e alle comunità. Il welfare aziendale - si legge nel Rapporto - è vincente se è un progetto d’impresa che parte dall’ascolto delle esigenze dei dipendenti. E gli imprenditori che attivano una strategia coerente e prolungata nel tempo per il benessere e la soddisfazione dei lavoratori e delle loro famiglie dichiarano di avere un impatto positivo sulla produttività e anche sulla comunità. Tra le aziende, inoltre, aumenta la consapevolezza che benessere sociale e risultati di business crescono di pari passo.

Edizione 2019 con 154 aziende agricole partecipanti All’edizione 2019 hanno preso parte 4.561 realtà dei comparti produttivi, dei servizi e del terzo settore attive in tutta Italia. Di queste, 154 sono imprese agricole (in crescita rispetto al 2018), e 43 sono attive nell’agricoltura sociale.

nazionale e in particolare per le piccole e medie aziende, che rappresentano l’80% della forza lavoro del Paese. Ha monitorato le iniziative di welfare delle imprese - di tutti i settori produttivi e di tutte le classi dimensionali (da meno di 10 fino a 1000 dipendenti) - in dodici aree: previdenza integrativa, sanità integrativa,

“Le aziende agricole - ha detto Sandro Gambuzza, componente della giunta di Confagricoltura con delega alle politiche del lavoro - hanno dimostrato, nel tempo, di avere una funzione anche sociale, sviluppando progetti al proprio interno, e sul territorio, capaci di generare benessere e migliorare la produttività, anche attraverso la costruzione di reti d’impresa e grazie al supporto degli enti bilaterali. Per questo la nostra Organizzazione segue con attenzione lo sviluppo di queste realtà, valorizzandone esperienza e potenzialità”. Nel corso dell’evento che si è svolto al Salone delle Fontane, a Roma, sono state premiate quattro aziende per il settore agricoltura, terzo settore, industria e commercio/servizi. Per il settore primario le aziende che si sono distinte per il particolare impegno nel welfare aziendale sono Agrimad Srl Società Agricola di San Demetrio Corone (CS), Azienda Agricola Fungar Snc di Coriano (RN), Peverelli Srl di Fino Mornasco (CO), Colledoro Società consortile di Ispica (RG). Tre già premiate lo scorso anno e una “new entry”: l’azienda Colle d’oro di Ragusa, a dimostrazione che il progetto di welfare crea un effetto leva in termini di maggior coinvolgimento per il benessere comune, sia in termini di qualità

Maria Elena Rondi e Sandro Gambuzza

GIUGNO 2018 | MONDO AGRICOLO | 27


AT T U ALI TÀ E V EN T I

I vincitori con il componente di giunta Sandro Gambuzza e il direttore generale Franco Postorino

del lavoro sia del luogo di lavoro. Tutte e quattro le aziende vantano anche le 5W di rating, ovvero il massimo livello di welfare.

I quattro vincitori e la menzione speciale Agrimad, azienda specializzata nell’allevamento, si è distinta per il forte radicamento con la comunità del territorio: assunzione dei coniugi, formazione ed inserimento lavorativo dei figli dei dipendenti. Attraverso le sue politiche di welfare è riuscita a creare occupazione in una zona con elevato tasso migratorio. L’azienda agricola Fungar ha saputo rispondere con politiche sociali mirate ai bisogni dei propri dipendenti, per la maggior parte donne e mamme provenienti dalla Cina, offrendo orari flessibili, garanzie per i mutui e servizi, che vanno dalla ricerca degli asili nido, allo svolgimen28 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

to delle pratiche burocratiche. Peverelli, impresa che si occupa di progettazione e manutenzione del verde, fa dell’attenzione per la sicurezza il cardine della sua politica di benessere dei propri dipendenti. Ha introdotto un fondo sanitario di categoria con coperture molto estese e rimborsi delle spese per i figli. Colle D’Oro, azienda agricola per la produzione e commercializzazione di ortaggi e frutta, è particolarmente attiva nell’inserimento sociale, culturale e nell’integrazione dei propri dipendenti, duecentocinquanta dei quali sono extracomunitari, di quattordici nazionalità diverse. Sostegno alle famiglie, flessibilità oraria, trasporto aziendale e rispetto delle diverse culture sono considerati la base del successo aziendale. La menzione riservata all’agricoltura sociale, invece, è andata alla Azienda agricola Rondi Maria Elena - Sogni e Cavalli Onlus di Pavia. Nata nel 2016, svolge attività educative, sportive e in-

tegrative indirizzate a persone con disabilità neuromotorie, psichiche e relazionali attraverso la riabilitazione equestre e gli interventi assistiti con i cavalli, ma anche attraverso tecniche occupazionali nella cura delle stalle, nell’orto e nella produzione di miele. “Siamo diventati una società più matura e gli esempi delle nostre imprese lo dimostrano - ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Abbiamo recuperato le buone pratiche e le condividiamo con i nostri lavoratori. L’agricoltura, grazie al suo profondo legame con il territorio e le sue popolazioni, è pioniera del welfare e conferma oggi, rinnovato, il suo ruolo sociale. Welfare Index PMI è uno strumento a disposizione delle imprese per fare un salto di qualità e per crescere. L’imprenditore che coinvolge i propri lavoratori al fine di comprenderne le esigenze e rispondervi con un progetto di welfare è sicuramente un imprenditore all’avanguardia.” nnn



AT T U ALI TÀ E V EN T I

Confronto a Perugia degli agricoltori di Confagricoltura Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Lazio con governo e Istituzioni locali di Roberta Strappaghetti

S

viluppare un modello economico/produttivo del bosco, promuovere la superficie boschiva come coltura agraria a tutti gli effetti e incentivare una nuova gestione faunistico-venatoria per gli ungulati e i predatori: sono questi i principali obiettivi sui quali si è sviluppato il confronto tra agricoltori, associazioni di categoria e Istituzioni nell’ambito dell’incontro “Coltiviamo l’Appennino centrale: risorse e criticità”, promosso da Confagricoltura, che si è tenuto giovedì 4 aprile all’Hotel Giò Jazz & Wine di Perugia. Al convegno, che ha coinvolto le cinque regioni dell’Appennino centrale, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Lazio, erano presenti i rispettivi assessori regionali all’Agricoltura, il presidente confederale Massimiliano Giansanti, i presidenti regionali di Confagricoltura e gli esperti Raoul Romano, del Centro ricerche politiche e bioeconomia CREA, Marco Apollonio dell’Università di Sassari e il capo dipartimento del mini-stero delle Politiche Agricole Giuseppe Blasi Dopo l’introduzione ai lavori di Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, ed i saluti dell’assessore del Comune di Perugia è

30 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

Appennino da vivere intervenuto Raoul Romano affrontando il tema relativo della gestione delle aree boschive per utilizzo di energia che, grazie alle moderne tecnologie, è in grado di fornire rendimenti energetici superiori al 90% con minime emissioni. Da questo deriva che il bosco è da considerare a tutti gli effetti una coltura agraria. “L’80% dei boschi è situato in aree rurali interne, per le quali la valorizzazione del patrimonio forestale potrebbe essere un’opportunità di sviluppo economico che necessità di una gestione attiva delle foreste - sostiene Romano - che può essere potenziata con un vero e proprio rinnovamento periodico della risorsa forestale, necessario per garantire una redditività economica delle aree boschive, spesso svantaggiate, valorizzando il ruolo e la funzione del bosco”. La percentuale di utilizzo delle biomasse solide come prima fonte

rinnovabile è pari al 21,4 del totale delle famiglie italiane (fonte Istat) che impiegano legna da ardere per riscaldamento. È l’Umbria la prima regione italiana per il consumo di legna da ardere e tra le prime per il consumo di pellet. Un bosco gestito genera un risparmio di CO2 dieci volte maggiore al risparmio conseguibile da una foresta vergine, poiché il legname prelevato, attraverso la sua valorizzazione energetica, sostituisce vettori energetici fossili. È necessario che le Istituzioni, quindi, promuovano un giusto modo di fare selvicoltura, con una visione strategica del bosco e un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine, per contrastare l’abusivismo e il lavoro irregolare da parte di aziende e cooperative forestali. “Occorre fare una riflessione profonda sulla sostenibilità economica dell’agricoltura in queste aree


- sottolinea Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura - senza la quale le montagne si spopolano e si perde quel vantaggio in termini multifunzionali che garantiscono gli operatori del settore, oltre naturalmente al contributo in termini di crescita e occupazione. I territori appenninici del nostro Paese, caratterizzati spesso da una debolezza strutturale ed infrastrutturale che ne comporta marginalità ed isolamento economico-sociale, possono invece assumere un ruolo strategico nelle politiche di coesione territoriale che mettono al centro degli obiettivi le cosiddette aree interne”. Altro tema affrontato, e particolarmente sentito, quello della gestione della fauna selvatica e dei danni economici che questa provoca, sempre più spesso e sempre più ingenti, all’agricoltura. “Per questo è necessario riconoscere che la normativa di riferimento

- evidenzia Marco Apollonio - non è più attuale e non consente di intervenire efficacemente, impostata com’è su una conservazione della fauna selvatica spesso non più adatta allo sviluppo del territorio, sia dal punto di vista economico, che della salute (rischio peste suina sempre più diffusa dai cinghiali) e della sicurezza (aggressioni e incidenti stradali)”. “Il convegno - ha spiegato Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria - ha offerto l’opportunità di un confronto immediato e diretto tra le cinque regioni, il governo e gli agricoltori, con un valido supporto scientifico e tecnico, così da affrontare le tematiche relative alla gestione del bosco e della fauna selvatica con il giusto approccio, tanto per quanto le criticità, quanto per le opportunità”. La tutela, la conservazione ed il rilancio del territorio dell’Appennino centrale sono anche al centro

delle politiche regionali”. È fondamentale presidiare i territori della fascia appenninica - ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini - e per garantire le realtà economiche di queste aree, la Regione ha stanziato misure e bandi per 87 milioni di euro sulla forestazione (gestione del bosco e legno per biomasse). Per i risarcimenti è chiaro - ha concluso - che le risorse non bastano più, che è necessario un censimento serio della fauna, ma anche azioni a livello nazionale che affrontino le criticità in maniera condivisa”. “In tema di politiche forestali - osserva l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli - sono tre le leve principali messe in campo dalla Regione di recente. La prima riguarda gli interventi a sostegno del patrimonio boschivo, un’altra deriva dalla castanicoltura, per la quale stiamo lavorando all’impostazione di un piano regionale a sostegno del comparto ed infine, il tema della tutela con la dotazione di un Piano faunistico». “Nelle Marche - ha spiegato l’assessore regionale alla Caccia e Pesca delle Marche Moreno Pieroni - annualmente abbiamo danni da fauna selvatica per più di 2 milioni di euro; molte sono le progettualità messe in campo, ma la Regione da sola ha difficoltà ad affrontare la situazione. Abbiamo messo mano a un regolamento che velocizza il rimborso dei danni agli agricoltori ed entro il 2019 partirà anche il nuovo Piano faunistico regionale”. “È fondamentale una visione del bosco come realtà concreta - ha affermato l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi - che porti ad una gestione attiva del bosco, grazie alla collaborazione tra le Istituzioni, gli operatori economici e chi vive il territorio, per valorizzare le aree rurali anche da un punto di vista economico. Per quanto riguarda la fauna selvatica la Toscana è in una situazione di emergenza con circa 3,5 milioni di euro di danni annui”. nnn APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 31


AT T U ALI TÀ E V EN T I

Società e affitto per crescere

Convegno della Proprietà Fondiaria sulle opportunità per le imprese agricole di Gabriella Bechi

32 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

L

e società in agricoltura nell’ambito anche del contratto d’affitto sono state al centro dell’attenzione del Convegno “Le società in agricoltura: nuove opportunità per la gestione dell’impresa” che si è tenuto a Roma presso la sede di Confagricoltura, organizzato dalla Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria. Un tema di particolare interesse e attualità per il mondo agricolo in quanto le regole che disciplinano l’impresa, in forma individuale o societaria, in questi anni, sono state oggetto di profonde trasformazioni. “Le società in agricoltura rappresentano uno strumento moderno per mettere insieme capitali e competenze adeguati al muta-

to scenario del settore agricolo, chiamato ad affrontare sfide sempre più importanti in termini di produzione sostenibile e tutela dell’ambiente”, ha detto il presidente della Proprietà Fondiaria Nazionale Giuseppe Visconti in apertura dei lavori, evidenziando la necessità che questo strumento sia il più possibile duttile e flessibile, senza vincoli sulla compagine societaria, che esulano da quella che deve essere invece l’esclusiva attività agricola svolta dal soggetto giuridico. “Le società - ha spiegato Visconti - si affiancano e concorrono insieme all’affitto ad incentivare l’accesso alla terra, nonché alla cooperazione e partecipazione di soggetti non professionalmente coinvolti nella gestione agricola”.


Dimensione media italiana 11 ettari contro i 20 dell’Europa Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, dopo aver ricordato i rapporti di stretta collaborazione che storicamente hanno contraddistinto le due Organizzazioni, ha evidenziato l’importanza della presenza della Proprietà Fondiaria nel mondo agricolo. “Uno dei limiti strutturali delle imprese agricole italiane - ha ricordato Giansanti - è la ridotta dimensione aziendale, anche se in questi anni è cresciuta. Oggi è pari a 11 ettari, un valore comunque nettamente inferiore alla media europea che supera i 20 ettari”. Anche il presidente Giansanti ha sottolineato che il contratto d’affitto permette l’allargamento della maglia poderale, a fronte di un canone, evitando quindi investimenti significativi per l’eventuale acquisto da parte dell’imprenditore, che deve invece puntare sull’innovazione aziendale, per poter raccogliere le sfide del futuro. “L’obiettivo principale - ha detto è quello di riuscire a coniugare la sostenibilità economica con quella Da sinistra: Tosoni, Casati, Visconti, ambientale declinando quindi le Binacchi, Nicolini, Tonalini aspettative della collettività. E la nostra Organizzazione è già al lavoro Per il presidente della Federazio- per vincere questa nuova sfida”. ne si potrà così aprire la porta ai proprietari che mettono a disposizione la propria terra, anche nella duplice veste di proprietario e conduttore, nell’ambito del contratto d’affitto, anch’esso uno strumento moderno per la competitività delle imprese e la tutela del patrimonio fondiario. L’affitto in agricoltura cresce e si conferma strategico per lo sviluppo del settore agricolo del nostro Paese e la prova di ciò arriva dai dati dell’Istat. La Sau in affitto a livello nazionale ammonta a circa 5,8 milioni di ettari, raggiungendo la quota di oltre il 45% della superficie totale”.

Il presidente Confederale ha quindi ricordato che la maggior parte delle imprese agricole (86%) è a titolarità individuale; seguono con il 9% le società di persone e con il 2,6% le società di capitali. Fra le imprese agricole individuali il 31% è condotto da donne e il 4,2% da giovani di età inferiore ai trent’anni. I lavori, moderati da Fabrizio Binacchi, Direttore Rai Emilia Romagna, sono proseguiti con quattro relazioni che hanno affrontato il tema delle società in agricoltura sotto l’aspetto economico, giudico e fiscale: Dario Casati, economista agrario, ha tracciato una panoramica sull’evoluzione del settore agricolo e sulle prospettive future; Paolo Tonalini, notaio, ha relazionato sul tema della riforma dell’impresa agricola tra vecchie e nuove norme; Massimo Nicolini, avvocato, ha trattato gli aspetti relativi alle società in agricoltura con specifico riferimento al contratto d’affitto e Gian Paolo Tosoni, tributarista, ha affrontato il delicato aspetto che ruota intorno alla fiscalità dell’impresa agricola nella forma societaria. A completamento di queste relazioni, negli interventi programmati, sono state affrontate le questioni relative alle Reti d’impresa in agricoltura, con gli adempimenti previsti dalla normativa sul lavoro. nnn

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 33


AT T U ALI TÀ E V EN T I

A Torre di Canne il 40° soggiorno del Sindacato Pensionati di Confagricoltura di Paola Castello

I

l 1° e l’8 di aprile (primo e secondo turno) in provincia di Brindisi sono arrivati da tutta Italia 800 associati dell’ANPA, l’Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori di Confagricoltura. Luogo del ritrovo Torre di Canne, a due passi da località turistiche famose per bellezze paesaggistiche, storia e tradizioni enogastronomiche, come la Valle d’Itria, Alberobello e Ostuni, per citare le più vicine. Motivo dell’appuntamento: il consueto Soggiorno Pensionati annuale che in questa edizione 2019 è stato contrassegnato da una ricorrenza davvero speciale, il 40° anniversario. La mattina del primo giorno, sulle note dell’inno dei Pensionati, inno ufficiale composto qualche anno fa da Vittorio Brianti, presidente di ANPA Parma, si sono aperti i lavori. Nella sala gremita si sono levate in un coro appassionato le voci degli associati; tangibili l’orgoglio e il senso di appartenenza che i delegati hanno nei confronti dell’Associazione. Dopo l’inno, ha avuto luogo il momento istituzionale-organizzativo del soggiorno, presenziato, al primo turno, dal direttore gene-

34 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

Un comple rale di Confagricoltura nazionale, Francesco Postorino, e al secondo dal vice presidente Nicola Cilento; oltre che dal vice presidente di Brindisi, (Franco De Castro); dal presidente di Confagricoltura Foggia, Filippo Schiavone, e dal presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzaro; il tutto sapientemente diretto dal segretario generale ANPA nazionale, Angelo Santori. Diversi i temi toccati nel corso dei lavori, tutti collegati tra loro da un unico file rouge: l’identità sindacale di Confagricoltura e dell’ANPA, che dell’Associazione madre è una “costola importante”, per usare le testuali parole di Santori. Il direttore generale Postorino,

Il ruolo della terza età nella famiglia e nell’Organizzazione salutando l’affollata platea, ha voluto sottolineare come il contributo della terza età nella società di oggi e quello dei pensionati ANPA in Confagricoltura, sia davvero significativo e come la collaborazione tra la Confederazione e la componente dei pensionati sia sempre più stretta e sinergica. “L’ANPA è una ricchezza per il nostro sindacato”, ha ribadito con apprezzamento. Stesso concetto è stato rimarcato anche dal presidente di Confagri-


eanno da festeggiare coltura Puglia, Lazzaro, ricordando il ruolo fondamentale e prezioso che i pensionati svolgono anche all’interno di ogni nucleo familiare. Lazzaro ha anche ringraziato l’ANPA per aver organizzato il soggiorno nella sua Puglia, che sta vivendo un momento di forte criticità, tra danni da maltempo ed emergenza Xylella. Quindi Angelo Santori ha voluto ripercorrere la storia dell’ANPA, soffermandosi sui momenti più significativi, dall’assistenza alle imprese agli inizi, a quella al cittadino, con patronati e CAF, fino ad arrivare alla fondazione della ONLUS “SeniorEtà della saggezza”, che rappresenta un ulteriore valore aggiunto. Da tempo, inoltre, l’ANPA ha

intensificato la collaborazione con i Giovani di Confagricoltura - ANGA, per favorire il ricambio generazionale, attraverso un “invecchiamento attivo”, temi per cui alle prossime elezioni europee chiederà una legge ad hoc. “Siamo orgogliosi di celebrare il 40° anniversario dell’ANPA - ha detto Santori -. Dal 1979, anno del nostro primo soggiorno a Sorrento, è passato moltissimo tempo; e questa formula, capace di unire l’incontro al dialogo ed al confronto socio-culturale tra i nostri agricoltori provenienti da tutta Italia, è anche l’occasione per approfondire temi economici, agricoli e pensionistici delle associazioni sindacali ed il rapporto

con le Istituzioni. Stare a contatto con i ‘Senior’ consente di ricevere esperienze, valori e saperi che rappresentano una ricchezza, un tesoro da custodire”. Il Soggiorno è proseguito nei giorni successivi tra visite turistiche (Ostuni, Brindisi, Lecce, Bari, Altamura, Polignano a Mare e Matera) e momenti conviviali e di socializzazione, come le serate danzanti e i festival canori. Un’agenda ricchissima, da tutti i punti di vista, a riprova del fatto che la terza età ha energie e ancora tanto da trasmettere e che è capace di fare sistema con il resto dell’intera Organizzazione sindacale molto più di quanto si possa immaginare. nnn APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 35


M APPAMONDO

di Jordan Nash

USA: inventato test anti contraffazioni PAKISTAN IN CRISI AGRICOLA

In Pakistan il settore agricolo è nei guai. Lo ammette il governo che stima, per quest’anno, una crescita non superiore all’1,9%. La notizia è stata data nel corso della recente approvazione del dodicesimo piano quinquennale. Il secondo rapporto trimestrale pubblicato di recente della Banca di Stato del Pakistan (SBP) non prevede un tasso di crescita per l’agricoltura. Ma afferma

che la crescita economica generale rimarrà tra 3,5 e 4 punti percentuali. Il rapporto SBP dice che le tre colture chiave, cotone, riso e canna da zucchero, sono in declino. Il rapporto informa che tutte le colture minori hanno mostrato una tendenza al calo della produzione. Tra i motivi della crisi la carenza d’acqua, il restringimento dell’area coltivata e costi più elevati degli input agricoli.

CINA, AL VIA BIOCARBURANTI AGRICOLI

Gli scienziati cinesi hanno trovato un modo per trasformare i rifiuti agricoli in carburanti per l’aviazione, che contribuirebbero ridurre le emissioni di biossido di carbonio dell’industria aeronautica. I ricercatori dell’Istituto di Fisica chimica di Dalian, sotto l’Accademia cinese delle scienze, usano la cellulosa, una componente principale dei rifiuti agricoli e forestali, come materia prima per produrre una specie di composto poli alcalino. Questo composto presenta un punto di congelamento più basso e una densità maggiore rispetto ai carburanti a getto convenzionali. Può essere utilizzato come alternativa a quelli ad alta densità per l’aviazione o come additivo per migliorarne l’efficienza. I ricercatori stanno ancora apportando miglioramenti e il prodotto dovrebbe essere commercializzato tra 3/5 anni. 36 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

N

egli Stati Uniti gli ingegneri dell’Università californiana Riverside hanno escogitato un nuovo test per rilevare l’olio d’oliva adulterato o contraffatto senza l’uso di attrezzature scientifiche hi-tech, ma semplicemente “guardandolo”. Questo rivoluzionario esperimento dovrebbe permettere il rilevamento di alimenti contraffatti o adulterati. L’UC Riverside Assistant Professor di Bioingegneria William Grover e la dottoressa Brittney McKenzie hanno confrontato le cronografie di olio di oliva puro, basandosi sul ragionamento che due sostanze con composizioni identiche avrebbero risposto allo stesso modo a un disturbo. Se due sostanze dall’aspetto identico rispondono in modo diverso, la loro composizione deve essere diversa. L’esperimento è partito caricando olio di oliva puro in piccoli canali su un chip microfluidico, che veniva poi raffreddato rapidamente in azoto liquido. La reazione al cambiamento è stata filmata utilizzando una

fotocamera microscopio USB. Successivamente, il video, attraverso un software, è stato trasformato in un’immagine bitmap. Sono stati utilizzati algoritmi di analisi delle immagini per confrontare diverse cronografie dalla stessa sostanza. Ogni sostanza pura ha avuto una cronografia affidabile su più test. Quando l’esperimento è stato ripetuto con campioni di olio di oliva diluiti con altri oli le cronostampe erano ovviamente diverse dai campioni puri. La differenza era così grande che i ricercatori ritengono valido questo sistema per rilevare in modo affidabile alcuni tipi di frodi alimentari e di droga.


Le conseguenze della Brexit

T

ra Brexit e il movimento di protesta dei ‘gilet gialli’, l’anno scorso è stato venduto il numero più basso di bottiglie di champagne francese dal 2004. Lo ha rilevato il Comitato interprofessionale du Vin de Champagne (Civc) evidenziando che il calo in Francia e in Gran Bretagna non è compensato dall’aumento delle vendite al di fuori dell’Unione Europea. Le vendite di Champagne in Francia e in Gran Bretagna rappresentano circa il 60% del volume totale. Per la prima volta, in 100 anni, sono state vendute più bottiglie all’estero che in Francia, per il rallentamento economico e l’effetto dei “gilet jaune”, che hanno influenzato l’arrivo dei turisti a Parigi e la fiducia delle famiglie francesi. In Gran Bretagna le vendite sono diminuite per il terzo anno consecutivo. Passando dalla Francia alla Germania, la rassegna della stampa estera di Agrapress riporta un articolo di “Die Welt” sulla preoccupazione dei produttori lattierocaseari tedeschi, che reputano le conseguenze

di una hard Brexit peggiori di quelle provocate dall’embargo russo sulle importazioni di prodotti alimentari provenienti dai Paesi occidentali. Fa riflettere, in questo senso anche il ragionamento di Richard Hiault pubblicato su Les Echos: “Da oltre venti anni, i negoziati dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) si inceppano sulle questioni agricole”. Per Hiault il cibo non è una merce come le altre ed è assolutamente necessario ripensare la questione agricola, tanto più che l’Unione Europea è l’unica a prevedere un taglio del budget dedicato al settore, “mentre tutte le altre grandi potenze agricole rafforzano il sostegno pubblico destinato all’agricoltura”. APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 37


SPECIALE MACFRUT

Dall’8 al 15 maggio a Rimini la kermesse internazionale dedicata all’ortofrutta di Paola Castello

È

alle porte la 36esima edizione del Macfrut, la Fiera internazionale dell’ortofrutta, che si svolgerà alla Fiera di Rimini dall’8 al 10 maggio prossimi. Con undici settori espositivi che rappresentano tutti gli anelli del sistema, Macfrut offre l’opportunità di incontrare operatori e attori dell’intera filiera ortofrutticola, dal settore del pre-raccolta, passando per la produzione, fino alla commercializzazione, ai macchinari, al packaging e alla logistica. Per avere un’idea dell’entità di questo appuntamento basti pensare che nella precedente edizione i visitatori sono stati più di 40 mila, di cui il 25% proveniente dall’estero. Oltre ai consueti convegni, meeting aziendali e convention, in questa edizione ci sono anche numerose novità, che riguardano tutti i settori della filiera ortofrutticola, dal pre e post raccolta fino alla IV gamma. L’edizione di quest’anno è frutto di una lunga preparazione, che ha visto i vertici della fiera impegnati nei mesi scorsi in oltre 30 missioni internazionali nei quattro continenti, per promuovere la manifestazione.

38 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

Proiettati verso il futuro Partner di questa edizione l’Africa Sub-Sahariana Un’edizione - questa del 2019 dall’impronta quindi sempre più marcatamente internazionale e indicativa di un’attenzione che si volge a tutti i Paesi del mondo, come dimostrato anche dal partner di quest’anno: l’Africa Sub-Sahariana (che subentra alla Colombia, partner 2018; mentre l’anno prima era stata la volta della Cina). Non è una scelta casuale quella dell’Africa, si tratta infatti di un’area strategica per diversi motivi, non ultimo la forte pressione demografica. Nel 2050 la terra


avrà avuto un incremento demografico di oltre il 34%. Secondo rapporti della FAO oltre il 50% di questo aumento sarà concentrato in nove Paesi, di cui ben cinque del Continente Africano: Nigeria, Repubblica democratica del Congo, Etiopia, Tanzania e Uganda. Molto probabile quindi che la pressione migratoria da questi Paesi continui anche nei prossimi anni. In questo scenario, in cui la domanda di cibo crescerà esponenzialmente, l’ortofrutta può avere un ruolo da protagonista. Si stima infatti che il fabbisogno alimentare mondiale di ortofrutta sarà di 900 milioni di tonnellate in più rispetto ad oggi. L’Africa è quindi un Continente pieno di opportu-

nità per l’ortofrutta italiana. E il Macfrut dedicherà a questo continente un vero e proprio focus tematico con approfondimenti su quattro questioni principali: gestione efficiente dell’acqua; nuove frontiere dell’orticoltura; tecnologie per le aziende agricole; piccoli impianti per la trasformazione industriale. Tra le altre novità dell’edizione 2019 ci sono inoltre il cosiddetto Macfrut Field Solution, un campo prova di 700 metri quadri dove saranno esposte e ricreate le più moderne tecnologie per il settore orticolo e frutticolo. Poi l’Acqua Campus, uno spazio espositivo che invece raccoglierà tutte le innovazioni dell’irrigazione. Saranno tanti i momenti specificatamente dedicati all’innovazione tecnologica, come quelli all’interno del Greenhouse Technology Village, un vero e proprio villaggio dell’innovazione orticola in serra, dove verranno presentate le principali novità, proprio in un’ottica di produzione e gestione sostenibile delle risorse. Non mancherà una parte dedicata alla frutta tropicale: si terrà anche quest’anno il Tropical Fruit Congress dedicato ai trend di mercato della frutta tropicale in Europa e a prodotti emergenti come Lime, Papaya e Passion Fruit, con approfondimenti anche su singoli prodotti. Una fiera di respiro internazionale, ma con i piedi ben piantati in Italia. E proprio dal nostro Paese arriva la seconda novità: insieme all’Africa, altro partner della kermesse sarà la Regione Piemonte, una delle più importanti per la produzione ortofrutticola italiana, soprattutto per le mele (170.000 tonnellate annue). Macfrut si conferma quindi un appuntamento fondamentale per l’ortofrutta, appuntamento sempre più proiettato verso un futuro i cui presupposti non possono prescindere dall’innovazione, dallo sviluppo sostenibile e dall’internazionalizzazione. nnn APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 39


SPECIALE MACFRUT

Donati e Diana su Catasto frutticolo e Fondo agrumicolo, strumenti importanti per la competitività di Paola Castello

L’

ortofrutta è uno dei settori più rilevanti dell’economia agricola nazionale. Con oltre 8 miliardi di euro è la prima voce dell’export agroalimentare italiano e rappresenta un quarto del totale della PLV agricola nazionale: cifre esplicative del ruolo strategico di questo comparto, per il quale adesso ci sono delle novità. Prima fra tutte l’istituzione di un Catasto nazionale frutticolo, come previsto dall’ultima legge di bilancio. Ne abbiamo parlato con alcuni dirigenti di Confagricoltura. “Si tratta di una novità indubbiamente importante - ha sottolineato Francesco Donati, presidente della Federazione nazionale Frutticola di Confagricoltura. - Un passo avanti che consentirà di fare pianificazione e darà maggiore competitività e redditività alle imprese”. In un comparto in cui oggi non

40 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

Novità ne esiste una banca dati unica, dettagliata e aggiornata, il catasto porterà chiarezza, contribuendo alla creazione di una base statistica univoca, un vero e proprio censimento del patrimonio arboreo nazionale. “Inoltre - ha sottolineato Donati - il catasto renderà obbligatori la raccolta e l’aggiornamento dei dati”.

Criteri e modalità di realizzazione del Catasto saranno esplicitati nel decreto attuativo che deve essere ancora emanato. Alcuni aspetti, però, meritano particolare attenzione, come la gestione e la protezione dei dati, che dovranno essere facilmente accessibili, ma solo per chi è autorizzato a consultarli, e, in quanto dati sensibili, dovran-


«Il Catasto contribuirà alla creazione di una base statistica univoca»

ei frutteti no essere trattati secondo la normativa vigente. Andranno quindi applicate, se necessario, le dovute sanzioni nei confronti dei trasgressori. Anche se resta da individuare l’istituzione che dovrà gestirli. Anche il presidente della Federazione nazionale Agrumi di Confagricoltura, Gerardo Diana, si è espresso favorevolmente sul Ca-

tasto, fondamentale per censire anche il patrimonio agrumicolo. “Sarà possibile sapere con certezza non solo gli ettari di agrumi (già presenti nel fascicolo aziendale), ma anche le varietà, il sesto e la quantità presunta”. Confagricoltura ha chiesto al Mipaaft di prevedere un sistema di raccolta dati uniforme per tutto il territorio

e semplice da usare, che non crei ulteriori aggravi burocratici, né agli agricoltori, né agli operatori dei CAA. “Il Catasto - ha aggiunto Diana sarà fondamentale anche per contrastare il problema di agrumi di provenienza estera che vengono commercializzati in maniera irregolare come “italiani”, a danno dei nostri agrumicoltori”. Ma da dove partire per un’operazione che si prospetta così imponente? L’ipotesi più probabile, ha ricordato Donati, è quella che prevede che la base di partenza sia costituita dagli attuali fascicoli aziendali, che contengono già tutta una serie di informazioni. Confagricoltura comunque presidierà tutto il percorso che porterà al decreto attuativo finale a tutela, come sempre, delle imprese e dei produttori. Sempre a proposito di novità per il mondo frutticolo, è di pochi giorni fa lo schema di decreto per l’avvio del Fondo agrumicolo nazionale, che stanzia risorse mirate per questo specifico comparto per incentivare aggregazione, accordi di filiera, internazionalizzazione, competitività e produzione di qualità. “Dopo tanti anni di attese finalmente si va nella direzione indicata da Confagricoltura - ha dichiarato Diana -. Resta il problema delle poche risorse disponibili: 10 milioni di euro, suddivisi in tre annualità. Lascia comunque ben sperare l’attenzione dimostrata dal sottosegretario al Mipaaft, Alessandra Pesce che, dopo aver sentito le Organizzazioni di rappresentanza, ha varato un provvedimento in tempi abbastanza rapidi”. Altro elemento positivo per l’agrumicoltura anche il fatto che nel cosiddetto “DL emergenze” siano state recepite le richieste di APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 41


SPECIALE MACFRUT

«Interventi strutturali e misure lungimiranti nel medio-lungo termine» Confagricoltura, quali l’estensione a tutto il 2020 della copertura dei costi per interessi dovuti nel 2019 sui mutui bancari e per altre situazioni di indebitamento. Tuttavia servono interventi strutturali sul medio-lungo termine. “Occorre un piano straordinario - ha precisato Diana - per trovare le risorse necessarie per ripiantare 50 mila ettari, ovvero 20 milioni di piante colpite dalla “tristesa” e nello stesso tempo bisogna garantire agli agrumicoltori un sostegno per i primi anni per il mancato reddito, dal momento che un nuovo impianto diventa produttivo dopo cinque anni”. Servono misure lungimiranti per tutta la frutticoltura italiana. “Il quadro generale di questo settore strategico - ha ricordato Donati - oggi non è molto incoraggiante: sta diminuendo il valore delle esportazioni di ortaggi freschi e quello della frutta fresca. E anche se non siamo i primi esportatori di ortofrutta nel mercato britannico (tale primato va infatti alla Spagna), tuttavia, in caso di “no deal” con la Gran Bretagna, la difficoltà di accesso a quella piazza porterà i competitor a riversarsi su altri mercati, con possibili ricadute anche sul nostro export. Basti pensare a quanto accaduto con l’embargo russo”. È sempre più evidente che l’Italia ha necessità di raggiungere nuovi mercati. Per questo servono strumenti e strategie nazionali ad hoc e un presidio forte a livello internazionale, reciprocità delle regole negli accordi di libero scambio e un sistema armonizzato di normative fitosanitarie. È necessario lavorare perché i mercati siano aperti e scongiurare ulteriori conflitti commerciali. Tutto questo è prioritario per andare verso una frutticoltura 4.0! nnn 42 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019


SPECIALE MACFRUT

Gianni Porcelli nominato coordinatore del “Comitato di prodotto” di Ortofrutta Italia

Il tempo delle ciliegie

T

ra poco inizierà la stagione delle ciliegie, un’eccellenza della nostra frutticoltura sicuramente da valorizzare. Ne abbiamo parlato con Gianni Porcelli, produttore di ciliegie di Bisceglie, il cui impegno per questo comparto è a 360°. Porcelli è presidente del Consorzio Ciliegia e frutta tipica di Bisceglie e vicepresidente del Consorzio Ciliegie Italia. Già vicedirettore di Confagricoltura Bari, recentemente è stato no-

minato anche Coordinatore del “Comitato Ciliegie” dell’Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia. Questo organismo ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare la produzione nazionale e incentivare il consumo di prodotto italiano, richiamando l’attenzione dei consumatori su stagionalità, italianità e salubrità. Partecipata dalle più importanti Organizzazioni rappresentative dell’intera filiera ortofrutticola (tra cui Confagricoltura), Ortofrutta Italia realizza nelle diverse

stagioni delle campagne promozionali per i vari prodotti. A breve partirà quella per le ciliegie e il Comitato di prodotto dell’OI è già all’opera. “Obiettivo principale che si è dato il Comitato - ci dice Porcelli - è la trasparenza della filiera, in modo da assicurare ai produttori, l’anello più penalizzato, una maggiore valorizzazione”. E in qualità di neo nominato coordinatore, lui stesso si prefigge lo stesso obiettivo. Gli incarichi che ricopre inoltre sono sinergici e hanno comunanza di intenti. “All’interno del Comitato stiamo condividendo proposte per le iniziative da mettere in campo spiega - prima fra tutte la prossima campagna di promozione delle ciliegie, che parità a maggio”. In particolare Porcelli, per quella occasione, vuole proporre alla GDO di esporre, accanto ai prodotti, non solo il prezzo finale, ma anche quello d’acquisto al commerciante, per una maggiore trasparenza di filiera e per sensibilizzare anche i consumatori. Porcelli ha ricordato inoltre quanto sia importante l’aggregazione, a maggior ragione per un prodotto di nicchia come la ciliegia, che matura in un periodo circoscritto e solo in alcune aree (Puglia, Emilia Romagna, Trentino e Veneto). “Se si riuscisse ad aggregare l’offerta, si potrebbe promuovere un marchio unico italiano, “Ciliegie Italia”, su tutto il territorio nazionale, potenziando così il comparto”. (P.C.) nnn APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 43


SPECIALE MACFRUT

iLcamone, quello vero

Il marchio per tutelare e distinguere l’autentico pomodoro Camone

44 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

I

l pomodoro Camone venne sviluppato da Syngenta a partire dagli anni ’80 e il successo e l’alto gradimento che ne derivarono portarono al nascere addirittura di una “Tipologia Camone” e al conseguente proliferare di varietà similari. Per riportare chiarezza sul mercato, recentemente l’azienda è stata protagonista di una nuova iniziativa che ha voluto rilanciare nell’ambito del pomodoro italiano da mensa “iLcamone”, per valorizzare e rendere immediatamente riconoscibile alla grande distribuzione e al consumatore finale il vero pomodoro distinguendolo da prodotti con caratteristiche diverse. “Prodotto solo da aziende agricole autorizzate - racconta Massimo Perboni, Food value chain Lead di Syngenta Italia - il Camone è un pomodoro 100% italiano, tondo liscio, di dimensioni contenute e

dalle caratteristiche uniche, con bilanciamento tra acidità e componenti aromatiche. La particolare colorazione rosso scuro, con striature verde intenso, è il suo primo elemento distintivo. Il secondo è il brand, che lo valorizza e lo rende immediatamente riconoscibile al consumatore finale”. Il marchio iLcamone è l’esito di un lavoro di rebranding che, attraverso un articolato sistema di comunicazione a supporto dei produttori autorizzati (Agricola Campidanese in Sardegna, Cooperativa Aurora di Pachino e Moncada di Ispica in Sicilia), mira ad attualizzare l’immagine del marchio e a orientare il consumatore nella scelta di un prodotto autentico. Per questo motivo sono state sviluppate etichette uniche per aumentare l’impatto visivo a scaffale, lasciando spazio alle informazioni e ai marchi delle aziende agricole di provenienza.


autorevole e conosciuto come Sonia Peronaci. La popolare cuoca, scrittrice, presentatrice e blogger ha realizzato una serie di contenuti dedicati a iLcamone che sono stati pubblicati in uno speciale sul sito www. soniaperonaci.it, sui sui canali social e sul settimanale Gente. Sonia Peronaci ha anche realizzato un video tutorial nei luoghi di produzione che racconta come iLcamone arrivi dal seme sulle tavole. Un articolato piano di comunicazione è previsto anche per il 2019. iL camone farà infatti il suo debutto “a teatro”, a Macfrut, dall’8 al 10 maggio 2019 alla Fiera di Rimini, in un happening inedito organizzato da Bestack, il Consorzio nazionale dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta. L’iniziativa si chiama “Spettacoli alla Frutta” ed è rivol-

“Ricerca genetica e innovazione costante sono uno degli aspetti fondamentali di Syngenta per offrire prodotti in grado di anticipare le tendenze e le esigenze del mercato. Oggi, per aggiungere valore alla filiera sono altresì necessari partnership di produzione e progetti strutturati, valorizzati da campagne di comunicazione multidisciplinari che arrivino a ingaggiare anche il consumatore attraverso una narrazione utile alla promozione e al riconoscimento del prodotto a scaffale”, questo il commento di Stefano Carducci, Commercial Manager Vegetable Seeds Business Unit Syngenta. Per questo il nuovo brand è stato sostenuto da un’importante campagna di comunicazione ed educazione rivolta al grande pubblico, mirata ad aumentare la conoscenza delle caratteristiche distintive del vero Camone, che si avvale di un testimonial

ta alle compagnie amatoriali e a tutti gli artisti di corpo e parola che svolgono attività teatrale in Italia, chiamati a realizzare delle piccole performance incentrate sui temi dell’ortofrutta a trecentosessanta gradi. Bestack ha coinvolto nel progetto 13 aziende leader del settore ortofrutticolo italiano che si differenziano sul mercato per la distintività dei loro prodotti, per importanti politiche di marca e per una vocazione particolare allo storytelling. iLcamone concorrerà per la categoria “Pomodoro”. Lanciato ufficialmente il primo marzo, il concorso vedrà la sua fase finale a Macfrut. Il progetto di comunicazione de il Camone ha previsto anche la creazione di un sito dedicato www. ilcamone.it dove vengono illustrate caratteristiche del prodotto, informazioni dei produttori, ricette e curiosità. nnn

Sonia Peronaci

SYNGENTA, DARE VALORE A TUTTA LA FILIERA

Syngenta è tra le maggiori aziende sementiere, con 28mila persone impiegate in più di 90 Paesi. Nel 2018 il fatturato ha toccato i 13,5 miliardi di dollari, con una crescita del 7% rispetto al 2017. La parte Vegetable Seeds ha ricavi per 600 milioni di dollari annui. Numeri che sono l’esito degli investimenti in ricerca e sviluppo (1 miliardo di dollari), settore dove impiega 5mila persone. Syngenta propone varietà innovative, in grado di resistere ai nuovi cambiamenti climatici e capaci anche di intercettare i nuovi trend di mercato: l’aspetto nutraceutico, il gusto zuccherino, il sapore inaspettato. Prodotti che danno soddisfazione a tutti gli agricoltori che chiedono maggiore valore aggiunto, alla gdo che vuole maggiore shelf-life e più appeal, all’industria che necessita di facilità d’uso e riduzione di scarto. APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 45


SPECIALE MACFRUT

L’orgoglio di crescere Il successo dell’impresa familiare di Stefano Boschetto, specializzata in orticole di Elisabetta Tufarelli

46 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

I

ncontriamo Stefano Boschetto che conduce direttamente un’impresa familiare di tutto rispetto a Pontinia, in provincia di Latina. “San Felice e Sabaudia si dividono tutta la costa, mentre Pontinia è votata all’agricoltura, con 11.000 ettari coltivati”, ci spiega l’imprenditore associato alla Federazione delle imprese familiari (Fiiaf) di Confagricoltura, che aggiunge: “Sono agricoltore praticamente da sempre, è nel mio Dna da quando da bambino seguivo mio padre Lino in campagna”. Oggi Stefano, 37 anni, sposato con Claudia e padre di Pietro e Bianca, conduce diret-

tamente da dieci anni i 50 ettari dell’azienda che produce ortaggi. “Con mio padre ci siamo scambiati i ruoli - racconta -. Prima lui conduceva ed io lo seguivo e assorbivo i suoi insegnamenti diventando la sua spalla. Oggi è lui la mia”. Nella famiglia Boschetto i saperi si tramandano da generazione in generazione, dai tempi del nonno, che si trasferì da Montebello Vicentino, tra Verona e Vicenza, a Pontinia nella fase post bonifica. E il piccolo Stefano seguiva il lavoro dell’azienda, allora ad indirizzo zootecnico da carne, che il padre portava avanti con gli zii.


Accordi di collaborazione con Findus “Avevamo 400 capi e coltivavamo un centinaio di ettari - ricorda - poi, nelle logiche familiari, con il passaggio generazionale ci siamo divisi. E abbiamo ricominciato da zero, su quindici ettari, rivoluzionando completamente l’assetto aziendale, cominciando la coltivazione delle orticole a pieno campo, stringendo accordi di collaborazione con Findus, di cui siamo tra i primi produttori”. L’impresa familiare è stata lungimirante: oggi coltiva asparagi, zucchini, sedano, porri, cocomeri e pomodori da industria in estate e insalata per la IV gamma in inverno. “Nel tempo abbiamo fatto grandi passi, anzi direi che abbiamo galoppato - sottolinea con orgoglio -. Oggi posso affermare che la nostra impresa familiare è cresciuta e si è consolidata: sono socio della Op San Lidano ed abbiamo stretto accordi, oltre che con Findus, anche con Basf con cui collaboriamo in progetti sperimentali, con l’obiettivo, nel

rispetto dei cicli della natura, di proteggere le colture dagli insetti nocivi, aumentare la produzione rendendola sempre più salutare e sostenibile”. L’imprenditore, dopo il liceo scientifico, ha studiato ingegneria meccanica: “Finchè ho fatto una scelta diversa, decidendo di seguire la mia vocazione e dedicarmi definitivamente e a tempo pieno all’azienda”. Stefano non si ferma mai, tra i suoi piani futuri c’è quello di piantare kiwi: “Latina e in particolare l’Agro Pontino - mette in evidenza - sono ad alta vocazione per la sua produzione. Le caratteristiche pedoclimatiche ne fanno una zona di eccellenza, universalmente riconosciuta, che fa da traino alla nostra economia”. L’impresa familiare ha acquisito un’altra azienda dove fare colture protette, in particolare insalatine da taglio per la IV gamma. “L’agricoltura - conclude - è certamente un settore difficile. Ma sono convinto che, se le cose si fanno bene, lo spazio c’è. Sono orgoglioso della mia attività e di quel che abbiamo costruito finora e abbiamo voglia di crescere e svilupparci ancora nei prossimi anni”. nnn

Lino e Stefano Boschetto

APRILE 2018 | MONDO AGRICOLO | 47



C E N T R O S T U D I di Riccardo Calabrese e Giorgio Lo Surdo

PRIMATO DELL’ITALIA PER LE DOP E IGP “FOOD”

Il valore delle prime dieci

L’

Italia conserva il primato (297) per i prodotti “food” (esclusi quindi i vini) protetti per denominazione d’origine (Dop) e Indicazione geografica (Igp), davanti alla Francia (249) e alla Spagna (193). Nell’ultimo anno i nuovi riconoscimenti dell’Unione Europea ottenuti dal nostro Paese sono stati quattro, come quelli della Francia, che continuiamo a precedere di 48 punti. Fra il 2010 e il 2018 i nuovi riconoscimenti dell’Italia sono stati 80, quelli della Francia 67 e quelli della Spagna 50. I settori produttivi maggiormente interessati dai riconoscimenti Dop e Igp del nostro Paese sono gli ortofrutticoli e i cereali (112), seguiti dai formaggi (52), dagli olii extravergini di oliva (46) e dai salumiprodotti a base di carne (43).

Le imprese agricole che producono o destinano alla trasformazione per il sistema Dop e Igp sono circa 80 mila (Istat 2017), mentre le imprese di trasformazione alimentare, fra cui anche aziende agricole, sono circa 8 mila. Secondo i rilevamenti di IsmeaQualivita, nel 2017 sono stati prodotte 1,45 milioni di tonnellate di Dop e Igp (+17,1% sul 2010), per un valore alla produzione di 6,96 miliardi di euro (+16,5% sul 2010). Il valore medio (€/kg) si è leggermente ridotto, passando da 4,84 a 4,81 (-0,62%). Il valore delle esportazioni di prodotti Dop e Igp (+88% sul 2010), come del resto quello della produzione (+16,5% sul 2010), evidenziano una dinamica generalmente molto favorevole del settore, che risente però del maggior numero di prodotti che hanno via via ottenuto

Tabella 1 - Prodotti DOP e IGP “food” nei principali Paesi dell’UE 2010

2018

Variazione 2010-18

DOP

IGP

Tot

DOP

IGP

Tot

DOP

IGP

Italia

135

82

217

167

130

297

+32

+48

Francia

81

101

182

104

145

249

+23

+44

Spagna

78

65

143

102

91

193

+24

+26

Portogallo

58

58

116

64

74

138

+6

+16

Grecia

65

23

88

76

31

107

+11

+8

Germania

30

48

78

12

79

91

+6

+34

Regno Unito

16

18

34

25

41

66

+9

+23

Altri UE

39

65

104

76

140

216

+37

+75

Totale

502

460

962

626

731

1.357

+148

+274

Fonte: elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati UE.

dall’Unione Europea i riconoscimenti (+76). Nonostante i nuovi arrrivati, i primi dieci prodotti Dop e Igp (9 dei quali certificati prima del 2000) rappresentano una quota di valore alla produzione vicina all’80% e una quota di valore dell’export del 91%. Ciò significa che, per quanto riguarda il valore medio di export per prodotto, ciascuno dei primi dieci rappresenta circa 561 milioni di euro, quando ognuno degli altri non arriva a 5 milioni. Tabella 2 - Prodotti DOP e IGP “food” italiani per categoria. 2010 DOP

IGP

Totale

Ortofrutticoli e cereali

36

76

112

Formaggi

50

2

52

Olii extravergini di oliva

42

4

46

Prodotti a base di carne

21

22

43

Prodotti di panetteria

3

10

13

Carni fresche

1

5

6

Altri di origine animale

5

0

5

Prodotti ittici

2

3

5

Paste alimentari

0

5

5

Spezie

4

0

4

Aceti balsamici

2

1

3

Olii essenziali

1

0

1

Sale

0

1

1

Altri

0

1

1

167

130

297

Totale

Fonte: elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Mipaaft. APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 49


ORGANIZZ A ZIONE E TERRITORIO CREMONA FAKE NEWS SUL LATTE

Un incontro all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona con alcuni tra i maggiori portatori di interesse nel settore lattierocaseario per fare un’analisi della situazione relativa alle fake news sul latte. È in corso, infatti, una vera e propria epidemia di disinformazione e occorre una strategia intelligente di comunicazione per stabilire una corretta conoscenza delle proprietà nutritive del latte e dei suoi derivati. L’iniziativa, promossa dal Prof. Lorenzo Morelli, ha fatto seguito a quanto già realizzato lo scorso anno durante la Giornata mondiale del latte, svoltasi per l’Italia proprio a Cremona, con un convegno organizzato dalla Libera Associazione Agricoltori Cremonesi. I dati dicono che il consumo di latte è in calo costante e che in buona misura il fenomeno è da ascrivere anche alle cattive o false informazioni. All’incontro erano presenti, oltre agli organizzatori universitari, la Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, Nutrition Foundation of Italy, i due maggiori consorzi di tutela dei formaggi Dop, Grana Padano e Parmigiano Reggiano, Confcooperative, Assocaseari, Alleanza delle Cooperative, Aop Latte Italia, la FIL-IDF, European Dairy Farmer. 50 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

di Alessandra Porro

ACCORDO TRA CANAPAR E CONFAGRICOLTURA

Opportunità per le aziende

La multinazionale italo-canadese Canapar Corporation ha inaugurato a Ragusa il più grande stabilimento italiano di lavorazione della canapa per usi farmaceutici. Confagricoltura Catania (con sei aziende agricole per un totale di 40 ettari coinvolti) e Confagricoltura Ragusa (tre aziende agricole per un totale di 15 ettari già seminati tra Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina) hanno siglato un accordo con l’azienda che, nello stabilimento siciliano, produrrà oli essenziali e distillati per uso farmaceutico e cosmetico dalla canapa industriale. Da recenti studi e ricerche sulla canapa emerge una maggiore concentrazione di cannabinoidi in quella coltivata nelle regioni con maggiore irraggiamento solare, quindi in particolare nel Sud Italia. Lo scorso 2 aprile, presso la sede di Confagricoltura Ragusa, in un incontro a cui hanno partecipato il presidente Antonino Pirrè, il direttore Giovanni Scucces, la dottoressa Giuliana Martines di Canapar e il professor Paolo Guarnaccia dell’Università di Catania, è stato fatto il punto sul progetto. “Si tratta solo di un primo passo in un settore in cui vogliamo continuare a investire coinvolgendo sempre di più le nostre aziende associate – ha detto il presidente di Confagricoltura Ragusa Antonino Pirrè -.

Abbiamo subito accolto la proposta di Canapar perché crediamo nell’innovazione, necessaria per uno sviluppo vero e diffuso del territorio». Pirré ha anche evidenziato come, proprio grazie a questa collaborazione, si stiano avviando campi sperimentali in alcune aziende associate, registrando un interesse crescente. “La produzione di canapa - ha concluso - si può inserire nella rotazione per le aziende orticole che producono, ad esempio, patate o carote. Questo rappresenta un’opportunità per le aziende agricole, dal punto di vista agronomico ed economico”. Una cooperazione che vede il suo inizio con la campagna agricola 2019. Obiettivo di Canapar è raddoppiare, entro il prossimo anno, le terre coltivate a canapa e Confagricoltura rappresenta un partner affidabile con cui lavorare anche sul piano strategico. “Abbiamo sostenuto sin dall’inizio questo progetto mettendo a disposizione i nostri tecnici e le nostre strutture sul territorio - ha detto il presidente di Confagricoltura Catania Giovanni Selvaggi - perché l’innovazione sostenibile è nel Dna confederale e offriamo agli imprenditori associati una ulteriore possibilità di coltivazione senza snaturare l’identità culturale e colturale del nostro territorio”.


DETENUTI VOLONTARI PER IL DECORO

Reinserimento nel verde urbano

Un ulteriore passo avanti dei detenuti verso il reinserimento nel contesto sociale grazie all’impegno di Confagricoltura per un importante progetto. È stata stipulata una convenzione tra Confagricoltura Viterbo-Rieti, il Tribunale, la Casa circondariale di Mammagialla, la Procura della Repubblica e l’Università degli Studi della Tuscia. Il progetto prevede lo svolgimento di attività di cura, decoro e manutenzione del verde dell’area circostante il Palazzo di Giustizia di Viterbo in cui saranno occupati i detenuti provenienti dalla casa circondariale. L’Organizzazione degli imprenditori agricoli metterà a disposizione le apparecchiature necessarie ai lavori e realizzerà appositi corsi di formazione. È la prima volta che, grazie all’iniziativa della Confagricoltura provinciale, l’articolo 20ter dell’ordinamento penitenziario - secondo cui i detenuti possono chiedere di essere ammessi a prestare la propria attività a titolo volontario e gratuito nell’ambito di progetti di pubblica utilità tenendo conto anche delle specifiche professionalità e attitudini lavorative - trova applicazione negli uffici giudiziari di Viterbo. “L’espletamento di attività volontaria e gratuita a favore della collettività rappresenta - come si legge nella convenzione - una delle

possibili modalità in cui si estrinseca e si attua la finalità riparativa della pena, tesa alla ricomposizione del patto sociale violato dalla commissione del reato”. Alla presentazione ufficiale dell’iniziativa sono intervenuti il presidente di Confagricoltura Viterbo-Rieti Giuseppe Ferdinando Chiarini, il vescovo Lino Fumagalli, il sindaco Giovanni Arena, il prefetto Giovanni Bruno, il provveditore dell’amministrazione penitenziaria Lazio, Umbria e Marche Cinzia Calandrino, il direttore generale della Asl Viterbo Daniela Donetti, il questore Massimo Macera, il comandante dei carabinieri Giuseppe Palma, il comandante della Guardia di finanza Giosuè Colella ed il comandante della polizia penitenziaria Daniele Bologna. Presente anche la prof. Paola Balducci, docente di diritto dell’esecuzione penale presso la Luiss Guido Carli e già componente del Consiglio superiore della Magistratura. “Questo progetto rappresenta un impegno sociale importante - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Viterbo-Rieti Giuseppe Ferdinando Chiarini - sulla scia di un rapporto consolidato con le Istituzioni della città, che speriamo possa essere replicato anche in altre nostre unioni provinciali”.

TOSCANA PIANO STRAORDINARIO CONTRO GLI UNGULATI

“Per l’emergenza ungulati chiediamo alle Istituzioni, in primo luogo alla Regione, di risolverla o dovremo dire addio a molte imprese e a molti posti di lavoro”. L’allarme lanciato da Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana, non lascia spazio a molte interpretazioni. “Nel 2017, sono stati conteggiati danni per 3.500.000 euro alle colture. Con oltre 400.000 capi la Toscana è seconda solo all’Austria per il record di presenze di ungulati, con una densità quattro volte superiore alla media europea, secondo la nostra Organizzazione. Occorre fare qualcosa e farlo in fretta - ha sottolineato Miari Fulcis -. Confagricoltura chiede un piano di interventi specifici che riportino le popolazioni di cinghiali, caprioli e cervi, a numeri equilibrati che non danneggino, come invece avviene oggi, l’ecosistema e le colture”. Delusione per l’incontro in Regione con le Associazioni Agricole, venatorie e il Coordinamento Ambiti Territoriali di Caccia toscani (ATC) sulle future ipotesi per il rinnovo triennale della legge obiettivo n. 10/16, scaduta lo scorso 8 febbraio. APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 51


CAMPI ROSA

di Elisabetta Tufarelli

DUE DOMANDE A… PAOLA SACCO

«Dare visibilità alle imprenditrici agricole» con una partecipazione attiva tanto da diventare vicepresidente di Alessandria. Poi c’è stato il periodo dedicato al matrimonio, alla famiglia e all’azienda. Nel 2002, con la nascita di Confagricoltura Donna Alessandria, di cui sono orgogliosa di aver contribuito alla fondazione, ho ripreso in pieno: oltre che di Confagricoltura Donna Piemonte, sono presidente di Confagricoltura Tortona.

Incontriamo l’imprenditrice agricola Paola Sacco, di Tortona (Al), vicepresidente nazionale di Confagricoltura Donna Ci parla del suo impegno in Confagricoltura? Ho iniziato da ragazza nell’Anga,

Quali sono i progetti sindacali futuri? Per quanto riguarda il Piemonte, come rappresentante di una associazione di genere sono convinta che occorra sostenere e incoraggiare in tutti i modi la presenza femminile nei centri decisionali. Per raggiungere questo obiettivo intendo coinvolgere anche l’Anga. A livello nazionale m’impegnerò con la mia presidente nel dare visibilità alla nostra associazione e alle donne imprenditrici.

L’IMPORTANZA DELLA LEVA FINANZIARIA. Interessante occasione di formazione organizzata dalla consulta provinciale di Confagricoltura Donna Ferrara sul Consorzio di Garanzia al servizio del credito per le imprese agricole, Agrifidi, a cui hanno partecipato numerose associate dell’Emilia Romagna. “Per incoraggiare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile - ha sottolineato la presidente regionale Rosanna Scipioni - occorre agire sulla leva finanziaria, il primo strumento per far crescere le imprese”. All’incontro sono intervenuti: Pier Carlo Scaramagli, presidente di Confagricoltura Ferrara; Domenico Muraro, presidente Agrifidi Ferrara - Modena Reggio Emilia; Emanuele Tincani, direttore Agrifidi Ferrara - Modena - Reggio Emilia, e Guido Garbellini, capo ufficio strutture Confagricoltura Ferrara, che hanno chiarito il funzionamento di Agrifidi, quali prodotti offre e come può essere di aiuto nei rapporti banca/impresa. 52 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

LA CULTURA DELL’ACCOGLIENZA TURISTICA

Quattro appuntamenti organizzati da Confagricoltura Donna Alessandria e rivolti alle imprenditrici agrituristiche. “Il tema più trasversale che ha contraddistinto questa edizione - ha sottolineato la presidente provinciale Michela Marenco - ha portato tra il pubblico persone dalle professionalità più svariate. Grazie anche allo stile molto snello ed inclusivo delle lezioni da parte dei docenti siamo riusciti a creare una bella rete di relazioni. Per noi anche questo è un risultato eccellente”. Per il direttore di Confagricoltura Alessandria, Cristina Bagnasco: “Le azioni di marketing territoriale sono possibili anche grazie allo sviluppo della coscienza degli attori protagonisti e alle conseguenti sinergie che si sviluppano sul territorio. Confagricoltura, da sempre, si fa portavoce della cultura dell’accoglienza turistica e da anni si impegna a creare reti di collaborazioni con enti pubblici e privati, con gruppi di interesse a vario titolo e con chiunque lavori per la crescita dei nostri luoghi”.


Valutare l’efficacia della PAC sull’occupazione in agricoltura STUDIO EUROPEO IN SETTE PAESI. IN ITALIA LE CRITICITÀ SONO ACCESSO ALLA TERRA E AL CREDITO E TROPPA BUROCRAZIA

P

resentati a Roma i risultati della ricerca CREA ha agevolato l’insediamento, le criticità continuano (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’a- ad essere tante, a partire dai tempi lunghi che pasnalisi dell’economia agraria) “Occupazione sano dai 3 ai 4 anni della Sicilia ai 3/5 anni delle giovanile e ricambio generazionale in agricoltura: Marche. La ricerca, presentata da Francesco Manle politiche in Italia”. L’indagine è stata finanzia- tino (Crea Politiche e Bio-economia), ha rilevato ta dalla Commissione europea con l’obiettivo di che, in entrambe le aree esaminate (caratterizzate valutare l’efficacia della da un forte spopolamenIL C O M M E N T O politica agricola comuto e riduzione dell’occunitaria sull’occupazione pazione giovanile), le Non c’è dubbio che per agricola e ha interessadomande di accesso alla garantire il futuro dell’ato sette Paesi membri terra per attività agricole gricoltura produttiva e (Francia, Belgio, Irlanda, nell’ultima decade sono sostenibile la strada obEstonia, Ungheria, Polocresciute. Ciò nonostanbligata è quella, da un nia e Italia), in ognuno te, nelle aree analizzate, lato, di incoraggiare un dei quali sono state indiemergono gli ostacoli massiccio ricambio geneviduate due aree di stuininterrottamente derazionale, dall’altro di avdio. Per l’Italia il CREA nunciati dall’Anga e leviare misure dedicate ai ha scelto la Sicilia. Dai gati all’accesso al credigiovani già insediati per supportare gli investirisultati è emerso che to, alla bassa redditività menti in innovazione, come richiede il mercato. ai giovani imprenditori aziendale, alla carenza Ben vengano, in questo senso, le indagini come agricoli italiani servono di infrastrutture e di serquella effettuata dal CREA per valutare gli effetterra, credito e meno vizi e dagli alti prezzi tivi risultati delle attuali politiche e per il ricamburocrazia. Praticamenfondiari. Diana Lenzi, bio generazionale in agricoltura. Così come sono te da sempre l’Anga vicepresidente dei gioimportantissimi gli investimenti in formazione, sostiene la necessità di vani di Confagricoltura, come i percorsi mirati che abbiamo intrapreso avviare misure capaci nel suo intervento ha nella nostra Associazione. Auspichiamo che, alla di agevolare e accompariaffermato la necessità vigilia delle prossime elezioni europee, i candignare concretamente le di “realizzare un sistema dati facciano proprio l’appello lanciato dal Ceja, nuove attività imprendiintegrato perché la nada Rural Youth Europe e da Mijarc Europe, a cui toriali in agricoltura e la scita, la permanenza e lo ci associamo, affinchè tutti i fondi europei adotfase iniziale di vita delsviluppo di un’impresa tino una visione diretta verso lo sviluppo delle le aziende. In sostanza agricola efficiente e soaree rurali e dei giovani agricoltori. se, come è emerso dallo stenibile non possono Raffaele Maiorano studio, il “Pacchetto gioessere sorrette esclusiPresidente Nazionale Anga vani” (peraltro non adotvamente da un premio». tato in tutte le regioni), Elisabetta Tufarelli APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 53


FERRARA

A MANTOVA FOCUS SU MAIS E SOIA

Claudia Guidi presidente

Fertilizzazione mirata

Claudia Guidi, 24 anni, di Codigoro è stata eletta nuova presidente dell’Associazione che riunisce i giovani di Confagricoltura Ferrara, per il triennio 2019-2022. Guidi conduce un’azienda ad indirizzo cerealicolo e frutticolo, con un noceto biologico. Nel suo mandato sarà affiancata dal vicepresidente Francesco Canetti di Copparo, con un’azienda ad indirizzo cerealico in gran parte biologico.

RAVENNA

Bosi eletto

Rinnovato, per il prossimo triennio, il consiglio dei Giovani di Confagricoltura Ravenna. Luigi Bosi è il nuovo presidente. Sarà affiancato dai vice Federico Gagliardi e Alessandro Bustacchini. Ortofrutticoltore, 31 anni, con azienda a Bagnacavallo. Bosi si occuperà di facilitare l’approccio dei giovani imprenditori verso l’agricoltura innovativa. 54 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

Proseguono gli appuntamenti formativi organizzati dai Giovani di Confagricoltura Mantova-Anga in partnership con il gruppo Timac Agro Italia, il brand di Groupe Roullier, la multinazionale francese leader nel settore della nutrizione vegetale nell’ambito della fertilizzazione. Il secondo momento organizzato dalle due realtà, dopo la visita allo stabilimento Timac di Ripalta Arpina dello scorso dicembre, è stato incentrato sulla nutrizione per la soia e il mais, un argomento che da sempre cattura l’attenzione di diversi produttori della nostra provincia. Mantova, infatti, vanta nella regione la maggiore coltivazione della proteoleaginosa, la principale alternativa colturale al mais, una produzione che va assolutamente rilanciata, schiacciata da prezzi troppo bassi e una produttività in calo. Nella provincia, attualmente, sono coltivati a mais 55.000 ettari. Dopo i saluti del presidente di Anga Mantova Andrea Carlini, a introdurre il convegno è stato Edoardo Gibelli, membro di Anga e vice-

presidente della sezione cerealicoltura di Confagricoltura Mantova: «Informarsi e apprendere per noi è fondamentale - ha detto - e ringrazio Timac Agro per la disponibilità mostrata nell’organizzare questo ciclo di incontri. I sistemi di fertilizzazione mirata, tramite azoto, potassio e fosforo, sono importantissimi per aumentare la produttività dei nostri terreni, massimizzandone le rese. Diversi nostri produttori li stanno già utilizzando, con evidenti risultati». Per il gruppo Timac Agro Italia era presente Davide Ravara del marketing operativo, che ha illustrato ai presenti tutte le proprietà nutritive dei prodotti Timac per soia e mais. «Questo appuntamento - ha sottolineato il presidente di Anga Mantova, Andrea Carlini - ci ha permesso di arricchire le nostre competenze professionali. Il momento attuale poi, con la grave siccità che attanaglia il nostro territorio, è delicatissimo, per cui una corretta informazione sulle tecniche nutritive è davvero necessaria».


ANGA VERONA AL VINITALY

Lo zafferano incontra il riso A Vinitaly 2019 i Giovani di Confagricoltura Verona hanno presentato Zorzaf, lo zafferano italiano “Made in AngaConfagricoltura”. La spezia più cara al mondo che arricchisce i piatti con un’invitante invitante sfumatura dorata ed un profumo morbido ed intenso. Dall’incontro tra questo prodotto particolare, coltivato da una giovanissima neo-imprenditrice veronese associata, Elisa Zorzi, e le sapienti mani dello chef Emanuele della Riseria La Pila, non poteva che nascere un piatto speciale. Un connubio perfetto quello tra qualità del prodotto e grande esperienza di chi lo

sa trasformare in maniera sempre impeccabile e gustosa. In occasione del primo giorno di Vinitaly, all’interno dello stand confederale, i giovani agricoltori, guidati dal ventisettenne neo presidente Piergiovanni Ferrarese, hanno avuto l’opportunità di offrire agli ospiti presenti un risotto allo zafferano Made in Anga. “Per noi giovani - ha detto Ferrarese - essere riusciti a utilizzare una vetrina così importante come quella di Vinitaly per presentare storie e prodotti, come quelli di Elisa, rappresenta un’occasione imperdibile. Raccontare queste diverse possibilità di fare agricoltura, le

nuove coltivazioni, insolite e nuove allo stesso tempo, rappresenta quello che da sempre è la nostra mission: riuscire a rinnovarci nel nostro modo di fare impresa”.

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 55


FORMAZIONE

a cura di Antonella Torzillo

CORSI FINANZIATI DA FOR.AGRI

Tecniche di potatura di vite e olivo

Prosegue con grande soddisfazione delle imprese coinvolte l’attività che Enapra realizza attraverso i voucher formativi finanziati dal For.Agri. In questo numero, rimanendo in tema di vino e di protagonisti del Vinitaly 2019 appena concluso, vi presentiamo due corsi disponibili nel catalogo Enapra “Tecniche innovative di potatura della vite” e “Olio extra vergine di oliva: la qualità come leva del marketing”. Il primo è un corso focalizzato sulle moderne tecniche di potatura secca e verde sperimentate negli ultimi decenni nelle maggiori zone a vocazione viticola italiana. Si tratta di una nuova metodologia che ribalta totalmente le tecniche della “vecchia scuola” praticate per anni e che privilegia lo stato sanitario della pianta, la longevità della stessa, l’uniformità della produzione e quindi la qualità dell’uva. Il corso prevede una prima parte teorica per l’apprendimento delle nozioni base di fisiologia vegetale viticola, le regole sulle procedure di taglio e la metodologia operativa, e una parte pratica on the job, in campo, per eseguire esercitazioni individuali. Il secondo corso, invece, è dedi56 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

cato all’olio la cui qualità dipende soprattutto da un’approfondita conoscenza della proprietà della materia prima e dalle variabili di produzione, quali appunto le tecniche di potatura. “Questi corsi sono tra i più richiesti dalle nostre aziende - ha detto Luca Brondelli di Brondello presidente Enapra- che esprimono grande apprezzamento per l’approccio metodologico integrato a cui diamo preferenza, oltre che per le capacità professionali dei docenti selezionati dal nostro ente. Si tratta di percorsi che alla formazione tradizionale in aula associa le esercitazioni pratiche in campo”. Di recente entrambi i percorsi formativi sono stati realizzati da di-

verse aziende agricole ad indirizzo vitivinicolo ed olivicolo di Brindisi e provincia. Grazie all’impulso del presidente di Confagricoltura Brindisi, Antonello Bruno e del direttore, Adriano Abate, si è verificata una grande affluenza di iscrizioni, che hanno reso necessaria la realizzazione di due edizioni per entrambi i corsi. Le prime due, sulle tecniche di potatura della vite, si sono svolte tra i mesi di gennaio e febbraio di quest’anno e hanno visto la partecipazione di circa 40 addetti, collaboratori delle aziende. La stessa partecipazione è stata registrata per le due edizioni del corso sulla qualità dell’olio, che si sono svolte tra fine marzo e inizio aprile. A contribuire al successo delle iniziative l’impronta pratica realizzata sotto la guida di esperti formatori, con la sperimentazione in campo aperto, che si è svolta presso alcune tra le più importanti aziende presenti sul territorio e associate a Confagricoltura: la Masseria Incantalupi di Antonello Bruno, a Brindisi; l’azienda vitivinicola di Francesco Candido di San Donaci in provincia di Brindisi e l’azienda agricola Tenuta Calizzi di Francesco Cavaliere de Raho in provincia di Lecce. Per consultare i corsi realizzabili www.enapra.it

Parola chiave del mese: Voucher formativo Si tratta di un finanziamento destinato a chi intende frequentare un percorso di valorizzazione delle proprie conoscenze e competenze. In altre parole è un buono, individuale o collettivo, assegnato di solito da un Fondo interprofessionale all’azienda che ne fa richiesta a valere su un Avviso Pubblico, oppure su un conto formativo aziendale. Requisito fondamentale per l’accesso al voucher è l’adesione dell’azienda al Fondo di riferimento per il suo settore.


FORMAZIONE

PERCORSI FORMATIVI E INNOVAZIONE

Piattaforma Intesa Sanpaolo I percorsi formativi messi a disposizione da Intesa Sanpaolo Formazione hanno l’obiettivo di potenziare le competenze funzionali allo sviluppo delle relazioni commerciali, industriali e finanziarie, così come altri aspetti soft oggi ugualmente necessari. Lo scenario in cui si trovano ad operare oggi le imprese vinicole italiane è mutevole e soprattutto molto più competitivo rispetto al passato. Si tratta di cambiamenti di mercato che, per essere colti in maniera efficace ed efficiente, richiedono una pianificazione strategica delle attività lungo tutta la catena produttiva e continui adeguamenti nelle modalità di produzione e di vendita. La trasformazione digitale impatterà indirettamente sulle modalità con cui le persone potranno e dovranno acquisire nozioni e competenze, così da accompagnare in maniera adeguata il business e le evoluzioni delle aziende. La nuova piattaforma formativa

digitale di Intesa Sanpaolo rappresenta un modello di e-learning evoluto, organizzato e fruibile attraverso raccolte di brevi video sviluppati su argomenti chiave per le nuove sfide aziendali. Gli imprenditori e i loro collaboratori potranno in questo modo accedere ad un ampio catalogo di corsi personalizzati per settore, per una formazione davvero su misura, per l’imprenditore e per tutte le persone dell’azienda. La piattaforma fornisce un’esperienza utente semplice ed immediata; permette di scegliere la composizione dei contenuti; svilupparne alcuni personalizzati e usarli annualmente monitorandone la fruizione. Ogni collection sviluppa un determinato argomento, progettato secondo un processo ed una metodologia tale da permettere un apprendimento di qualità, con contenuti sempre aggiornati, ed offre una sezione di news, temi di frontiera e approfondimenti.

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 57


OVER 65

di Elisabetta Tufarelli

Cuore fragile e vino

Un bicchiere di vino al giorno può allungare la vita. Lo ha rilevato uno studio della Washington University School of Medicine, che ha dimostrato come una dose di alcol al giorno per le donne e 2 per gli uomini possano avere un beneficio in termini di sopravvivenza, rispetto a chi

è astemio. “Sappiamo da tempo - ha spiegato il cardiologo David L. Brown, autore senior del lavoro - che l’alcol può contribuire allo scompenso cardiaco; ora abbiamo dimostrato che bere moderatamente può avere un effetto protettivo a lungo termine sull’insufficienza cardiaca, anche in quei pazienti con un cuore più fragile». La ricerca ha analizzato i dati del “Cardiovascular Health Study” condotto su 5.888 adulti che aderivano al programma Medicare. “Chi ha sviluppato l’insufficienza cardiaca in età avanzata, e non ha mai bevuto, non dovrebbe iniziare a bere. Mentre coloro che hanno bevuto una o due dosi di alcol al giorno prima della diagnosi - ha concluso Brown - possono continuare a farlo senza causare ulteriori danni al cuore».

CHI HA PIÙ DI 60 ANNI deve assolutamente muoversi e la camminata, oltre ad essere una pratica sicura e piacevole, permette di trarre grandi benefici se svolta in modo prolungato e a media intensità. Consente di bruciare calorie, smaltendo i grassi accumulati, ma migliora anche la circolazione sanguigna, protegge l’apparato cardiovascolare e rafforza quelli muscolare e scheletrico, rallentando la fisiologica perdita di massa muscolare e ossea, oltre a migliorare la mobilità articolare. Si può scegliere un tapis roulant o l’aperto, facendo attenzione che il percorso sia pianeggiante e meno trafficato possibile. E’ importante usare calzature appropriate e iniziare a camminare lentamente e farlo almeno 3 volte a settimana. Le prime volte è consigliabile non eccedere i 20/30 minuti, aumentando gradualmente la durata fino a raggiungere almeno 40/60 minuti. E’ essenziale controllare l’appoggio dei piedi, per evitare problemi alle articolazioni del ginocchio, all’anca, al bacino e alla colonna vertebrale, nonché mantenere un’intensità costante: la velocità ideale è quattro chilometri l’ora.

58 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

NON SOLO RELAX

Gli over ’60 ricercano soggiorni di cultura, attività ricreative e sport, stravolgendo le logiche del turismo stagionale. Tra i settori che muovono la Silver Economy è in forte crescita il turismo, tanto che i tour operator si stanno attrezzando per intercettare quelle che sono le esigenze dei “silver travellers”. Se ne è parlato alla Borsa Internazionale del Turismo, rilevando come il segmento generazionale con i capelli bianchi stia stravolgendo le logiche del turismo stagionale. Secondo lo studio Silver & Trips, nel 2030 in Europa sono previsti 140 milioni di turisti over 60, mentre nel 2010 erano 41,9 milioni. La spesa annuale media è di circa 3.800 euro, ben 1.250 euro in più rispetto ai turisti tra i 35 e i 54 anni. Gli ‘over 60’ spendono e viaggiano di più, spinti probabilmente da una maggiore consapevolezza delle nuove possibilità offerte da uno stato di salute migliore. I baby boomers ricercano un’offerta complessa e integrata, per più periodi brevi all’anno, e non si accontentano di vacanze relax, ma sono sempre più alla ricerca di viaggi su misura.


Over65 e nuove tecnologie BODY BUILDING ANTI AGING

Il sollevamento pesi può aiutare a fermare l’invecchiamento del cervello. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society, condotto su individui dai 55 agli 86 anni già con qualche deficit cognitivo in atto. La ricerca, condotta presso l’università di Sidney, conferma i risultati di uno studio pubblicato lo scorso anno, secondo cui il sollevamento pesi di leggera intensità, ma praticato almeno due volte a settimana, può fermare l’invecchiamento del cervello. L’efficacia antiaging è stata analizzata su anziani e adulti che hanno già manifestato défaillance cognitive, anche se lievi. I partecipanti dovevano allenarsi due volte a settimana, con una certa intensità, nel sollevare pesi. Dopo sei mesi, oltre al crescere della massa muscolare, miglioravano anche le funzioni cognitive, come se le due condizioni fossero legate. La risonanza magnetica, inoltre, ha offerto una visione degli ‘effetti del body building’ sul cervello, con sensibili aumenti di volume in certe aree neurali.

I giovani nativi digitali dai 16 ai 19 anni, in gran parte studenti in alternanza scuola-lavoro, guideranno gli over 65 verso le nuove tecnologie. Il progetto “Bella Nonno! Corso di formazione intergenerazionale per anziani attivi”, organizzato da Confconsumatori in collaborazione con UniCredit, nell’ambito dell’accordo Noi&UniCredit, Eni gas e luce e Nestlé Health Science verrà sperimentato in tre città italiane: Parma, Minturno (LT) e Altamura (BA). Tre le scuole coinvolte: il Liceo Classico “Maria Luigia” di Parma, l’I.I.S.S Michele De Nora

di Altamura(BA) e il Liceo Scientifico Alberti di Minturno (LT). Il progetto, attraverso incontri tematici, supporterà gli ultrasessantacinquenni nel percorso di avvicinamento all’innovazione. I giovani saranno opportunamente formati e, a partire dal prossimo autunno, potranno trasferire i contenuti appresi agli anziani. I moduli riguardano: l’alfabetizzazione informatica, la gestione delle utenze, l’alimentazione e la salute, gli strumenti innovativi di pagamento e di accesso ai servizi bancari e, dove possibile, gli acquisti.

FUNGHI, ELISIR DI MENTE SANA. Bastano 300 grammi di funghi, appena due porzioni a settimana, per dimezzare il rischio di sviluppare un disturbo cognitivo minore dopo i 60 anni. A suggerirlo è uno studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease e condotto dalla National University of Singapore, che ha coinvolto oltre 600 cinesi adulti con più di 60 anni. I partecipanti sono stati seguiti dal 2011 al 2017, un periodo durante il quale i ricercatori hanno notato come il consumo di almeno 300 grammi di funghi a settimana riducesse del 50% le possibilità di essere soggetti a declino cognitivo. A finire sotto la lente d’ingrandimento dei ricercatori è stata l’ergotioneina, una sostanza che può essere assunta attraverso una semplice dieta, che possiederebbe proprietà antiossidanti e antinfiammatorie sorprendenti.

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 59



EPS Ente Produttori Selvaggina di Landolfo di Napoli

NUOVA STESURA DEL PIANO LUPO

Ancora un passo indietro In Italia assistiamo quotidianamente a scambi di accuse tra ambientalisti che demonizzano l’attività venatoria ed agricoltori/ allevatori preoccupati per la sostenibilità economica della propria azienda, messa a repentaglio dalla proliferazione incontrollata della fauna ed in particolare di quelle specie il cui sovrannumero si rileva dannoso per le attività produttive e sempre più spesso anche per la popolazione. L’esasperazione che sempre con maggiore insistenza serpeggia nel mondo produttivo non può essere in alcun modo mitigata dalle prospettive, comunque sempre vaghe, di accedere ai risarcimenti. L’ultima stesura, da poco presentata dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Piano di tutela del Lupo è un chiaro esempio di una politica superficiale che non tiene conto delle reali sigenze del mondo produttivo. Mentre l’Europa si attrezza concretamente per far fronte ad una conclamata emergenza, l’ultima stesura del Piano risulta peggiorativa rispetto alle precedenti, già esse stesse insufficienti: per nulla supportata da evidenze scientifiche ed anche pericolosa per le stesse specie che dice voler proteggere. Il Piano ignora quanto previsto dalla direttiva Habitat e riconosciuto valido in tutti i Paesi europei - anche in quelli percorsi da una vena ambientalista ben più radicata del nostra - che prevede la possibilità di attivare misure controllate di contenimento nel caso di conclamati rischi per la salute pubblica o per prevenire

seri danni alle attività produttive agricole e zootecniche. In Francia, ad esempio, il problema Lupo è stato concretamente definito tenendo conto delle esigenze del mondo rurale e senza che le misure previste potessero in alcun modo mettere a rischio la sopravvivenza della specie. Inoltre, si sta dando concretezza a misure che consentano un effettivo controllo e gestione di tutta la fauna, evitandone un’effettiva proliferazione, a difesa delle attività produttive, ma anche della salute delle specie protette. È di metà agosto 2018 la formulazione legislativa di alcune innovative norme sull’attività venatoria che perseguono l’obiettivo di salvaguardare la biodiversità animale e vegetale, la salute della fauna selvatica e, contestualmente alle esigenze dei diversi territori, la popolazione e le attività produttive che su di essi insistono.

In primo luogo la nuova legge francese prevede la riduzione dall’1 luglio 2019 del 50% dei costi annuali (da 400 a 200 euro) della licenza di caccia, misura questa che avrà effetto sia sulla mobilità dei cacciatori, sia sulle possibilità d’accesso, che avverrà attraverso la partecipazione a corsi approfonditi e strutturati. In secondo luogo la norma appena varata rafforza la tutela della biodiversità. La creazione dell’Office Francaise de la Biodiversite(OBF), nato dalla progressiva fusione della preesistente Agenzia sulla Biodiversità (AFB) e dell’ Office National de la Casse et de la Faune sovage (ONCFS), consentirà, infatti, all’Amministrazione di operare in accordo con le associazioni ambientaliste e di rafforzare le azioni a tutela della biodiversità, della politica rurale, della natura, dell’attività venatoria e della pesca.

APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 61


AGRITURISMO

di Anna Gagliardi

TENUTA MONACELLI A LECCE

Vacanza da oscar

L’

ultima soddisfazione per la Tenuta Monacelli di Lecce è l’aver ricevuto il “Golden Wave Award”, il prestigioso riconoscimento di qualità che il tour operator internazionale Olimar consegna a chi ha registrato un livello di soddisfazione del cliente particolarmente elevato. La cerimonia è avvenuta a marzo, a Berlino, durante la Fiera internazionale del turismo: la tenuta è risultata vincitrice nella categoria “Natura e Paesaggio”. Si tratta di un grande risultato per la struttura pugliese, sia perché il tour operator è tra i

62 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

più seri sulla scena mondiale, attivo da quasi cinquant’anni, sia perché conferma lo standard esclusivo dei servizi offerti e il perfetto connubio dell’agriturismo con il contesto ambientale e paesaggistico. Masseria Monacelli è una struttura fortificata del Seicento che, insieme alla Masseria Giampaolo, risalente al Quattrocento, compone la tenuta di proprietà di Annalisa Fedele, titolare dell’omonima azienda agricola a indirizzo olivicolo nel cuore del Salento: 330 ettari, 50mila lina di Nardò e Coratina; 5 ettari piante di olivo per la quasi totalità di bosco e una produzione limitata storiche, tre varietà: Ogliarola, Cel- di miele, vino e digestivi a base di agrumi. Altri 20 ettari di macchia mediterranea incontaminata vantano un ricco ventaglio di piante aromatiche: timo, origano, rosmarino, menta, che si aggiungono all’orto dove vengono coltivate le verdure per la cucina dell’agriturismo. Le due Masserie Monacelli e Giampaolo conservano un frantoio, stanze di stoccaggio per le olive e i ricoveri dei frantoiani, a conferma dell’importanza del complesso nel corso dei secoli. L’agriturismo comprende entrambe gli edifici e annovera 25 camere e suites. La clientela è per la quasi totalità straniera, tedesca e francese in particolare. Spiega Annalisa Fedele:


grazie al prezioso percorso benessere a cielo aperto, con parco, uliveto, bosco, una straordinaria piscina lunga 33 metri e completa di vasca idromassaggio. In questo contesto vengono organizzati percorsi wellness, olistici, di trekking, sedute di yoga al tramonto, attività sportive e di relax per riconquistare il miglior equilibrio psico-fisico. Per chi vuole muoversi alla scoperta del territorio, la Puglia è da anni una delle mete al top dell’Italia. Soltanto per rimanere nei dintorni, dalla Tenuta Monacelli si può andare in pochi minuti di automobile fino alla splendida Lecce, il cui centro città dista appena 10 chilometri dall’agriturismo. Il mare Adriatico è a 3 chilometri; Porto Cesareo a 30 km, Gallipoli a 45 km, la valle d’Itria a 80 chilometri. L’unica difficoltà sarà riuscire ad allontanarsi dall’oasi di pace e relax della struttura. La tenuta ospita eventi di vario tipo: dalle cerimonie ai meeting di lavoro, dai seminari alle cene di gala, ma può diventare anche set per riprese televisive o spot pub“La nostra struttura è molto amata ventina di anni fa decise di riporta- blicitari, grazie alla bellezza del re il complesso agli antichi splensoprattutto per l’architettura e paesaggio e delle sue architetture. l’ubicazione, elementi che per gli dori, rispettandone la storia, ma al Gli eventi esclusivi sono ospitati stranieri, più ancora che per gli contempo trasformandolo in una nella sala ipogea, mentre la ristoitaliani, sono di grande valore”. Per meta moderna e accattivante dal razione dell’agriturismo, anche per punto di vista turistico-ricettivo. comprendere meglio il significato ospiti esterni, è garantita pranzo e recondito di queste parole occorre I clienti oggi possono godere cena in una location di eccezione: appieno lo spettacolo della natura fare un passo indietro. “Ogni eleil “Rifugio del Re”, che all’interno mento di questi luoghi - racconta la ospita un camino e un soffitto con titolare - sembra voglia raccontare volte a stella e che all’esterno ha TENUTA MONACELLI un pezzo di storia. A partire dalle un’ampia terrazza con vista ulistrade in pietra consumate dal pasveto. La proposta gastronomica è saggio dei carri che, per centinaia rigorosamente mediterranea, dove di anni, portavano le olive dalla l’olio extravergine di oliva di procampagna alle masserie. Già allora duzione aziendale è protagonista quelle olive venivano poi trasforindiscusso di piatti che celebrano mate nei frantoi in olio di altissima ingredienti genuini e tipici del Via G. Monticelli, Salento. Un elogio all’ulivo, alla qualità. La magia di quei tempi si località Cerrate, Lecce natura e all’Italia. percepisce ancora tutta in questi tel: 0832.382037 - cell: 329.7571343 L’agriturismo è aperto tutto l’anno, luoghi”. email: info@tenutamonacelli.com www.tenutamonacelli.com estate e inverno. La famiglia Fedele Piccinni una APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 63


BUONO A SAPERSI

OPERA INDISPENSABILE PER L’AGGIORNAMENTO TECNICO

Il Manuale dell’agronomo

D

isponibile la nuova edizione (la sesta) di una pubblicazione che è un indispensabile punto di riferimento per professionisti, studenti, professori e ricercatori e che nasce con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali” (CONAF). Si tratta del “Manuale dell’agronomo - Il nuovo Tassinari” che appare con il marchio editoriale REDA (ora integrato nel Gruppo Editoriale Il Capitello). Da settant’anni questo volume fa opera di informazione, divulgazione, formazione e aggiornamento tecnico nell’ambito dei vari comparti e attività agricole. Nonostante ciò, il cosiddetto “Manuale Tassinari” non ha ancora esaurito la sua energia e, con il passare del tempo, ha accumulato saggezza ed esperienza,

conservando e riconfermando la freschezza e la forza iniziale della lontana prima edizione. Naturalmente l’opera viene riproposta ora completamente rivista, aggiornata e ampliata, con la stessa confezione, ma con un nuovo formato. Proposta in dodici specifiche sezioni, è fruibile nella versione cartacea (€ 95,00) e in quella multimediale e digitale (€ 73,90); inoltre,

TUTTA L’AGRICOLTURA IN DODICI SEZIONI

Ciascuna Sezione del Manuale dell’agronomo è strutturata in maniera autonoma ed è preceduta da una propria presentazione, con il richiamo di coordinatori e collaboratori specifici, e dal relativo indice dettagliato. Di seguito gli argomenti trattati. Sezione A: Clima, suolo, ecologia; Sezione B: Botanica, fisiologia vegetale, genetica agraria; Sezione C: Agronomia e territorio (tecniche, tecnologie e pianificazione); Sezione D: Produzioni vegetali erbacee; Sezione E: Produzioni vegetali arbustive e arboree; Sezione F: Selvicoltura generale e speciale; Sezione G: Avversità e difesa delle colture; Sezione H: Zootecnia e allevamento animale; Sezione I: Industrie agroalimentari ; Sezione L: Genio rurale e meccanizzazione agraria; Sezione M: Economia, Politica agraria, Estimo; Sezione N: Appendice (Matematica, statistica, sperimentazione, modellistica, misurazioni). 64 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

ogni singola sezione del volume è acquistabile anche separatamente nella versione digitale (www.manualedellagronomo.it) in cui il grado di dettaglio dell’indice è ulteriormente approfondito e funzionale per l’utilizzo multimediale. Il segreto dell’elisir di lunga vita di quest’opera mastodontica - con 4440 pagine e con oltre 2200 illustrazioni, tavole e tabelle - sta nell’attenta e meticolosa cura di ringiovanimento messa in atto da una qualificata equipe di coordinamento e che ha portato sull’opera oltre 180 collaboratori, ciascuno esperto nel proprio specifico settore. Un lavoro vigoroso e monumentale, incommensurabile e di revisione completa, durato oltre un decennio, non privo di difficoltà per rendere il nuovo Manuale il più completo possibile, trasversale, approfondito, aggiornato nei contenuti e rinnovato nel look. L’opera, pur venendo dal passato, è profondamente radicata nella realtà attuale, con una marcata e specifica propensione al futuro dell’era tecnologica digitale. Insomma il “Manuale Tassinari” è unico e non può assolutamente mancare nella moderna biblioteca e sitoteca degli operatori che a vari livelli si occupano di agricoltura.(G.M.)


IL CORTOMETRAGGIO “BOLLICINE” DI CARLO FRACANZANI

Occasioni perse seguendo l’ideale

“B

ollicine”, il cortometraggio del regista padovano Carlo Fracanzani, esalta il Prosecco come filo conduttore di una storia ambientata in uno splendido palazzo veneziano dove, durante un aperitivo al termine di una intensa giornata lavorativa, due giovani donne si confrontano, con visioni molto differenti, su tematiche a loro care che riguardano la carriera e la vita sentimentale. La storia sembra prendere una piega onirica per il modo in cui gioca tra sogno e realtà, dove determinate aspettative e le conseguenti scelte da fare conducono la protagonista in una sorta di serata ideale che in molti vorrebbero vivere.

Interessante è lo spunto di riflessione del regista, che sostiene come si sia divertito a raccontare, attraverso una situazione comune e abituale come un semplice aperitivo tra amiche, quali conseguenze possa comportare un atteggiamento troppo ligio e idealista, non solo verso se stessi, ma anche nei rapporti professionali e nelle relazioni sociali. Quando si focalizza lo sguardo sul mondo secondo una visione molto utopica, si rischia di creare una sorta di bolla irreale, con il risultato di perdere magari delle splendide occasioni che ci passano proprio davanti agli occhi e che, pur non essendo per forza ciò che si vorrebbe e ci si è prefissato a tutti i costi di fare,

potrebbero rivelarsi un’ottima occasione che ci offre la vita. Non è una seconda scelta come sarebbe facile pensare, ma uno sguardo sincero e meno sofisticato verso le opportunità che ci si possono presentare. Le bollicine diventano così una sorta di metafora tra sogno e realtà in cui inebriare i propri pensieri e lasciarli sfogare liberamente, senza filtri e limiti, facendosi guidare dalla passione. Come erano soliti dire i latini “in vino veritas”, ovvero con una maggiore libertà di esprimersi senza simulazioni e ipocrisie, lasciando sciogliere le nostre reali intenzioni. E quindi cosa c’è di meglio di un ottimo bicchiere di vino per accompagnare una serata ideale, che potrà portare piacevoli conseguenze o trasformare una situazione di imbarazzo in una ironica in cui sorridere alla vita? Carlo Fracanzani, da sempre innamorato del cinema, ha studiato prima sceneggiatura e produzione a Milano all’Università Cattolica del Sacro Cuore e si è poi specializzato in regia alla New York University, realizzando il suo primo cortometraggio “The chocolate pudding”, premiato dalla Regione Veneto durante il festival Cortinametraggio. Bollicine è il suo ultimo lavoro che sta girando molti festival italiani e internazionali ricevendo numerosi riconoscimenti. (G.B.) APRILE 2019 | MONDO AGRICOLO | 65


CAMPI SONORI

di Gaetano Menna

CANZONE E PITTURA

Visioni d’autore emorandum” (Soundfly), il “M nuovo album di Fabiana Martone, è un’esperienza intima nata in tempi e posti diversi; un disco, tra Napoli, jazz e canzone d’autore, di grande fascino in cui undici canzoni si sono naturalmente incasellate in una sequenza da vero e proprio concept sulla quotidianità. I brani formano un ciclo tematico che descrive i momenti di una giornata fatta di emozioni e non di ore. Preziosa e unica l’operazione che, nel suo insieme, spazia tra musica e pittura. Fabiana ha coinvolto vari artisti che hanno raccontato con i pennelli le canzoni; così l’art book, che ricomprende il CD, è una galleria d’arte, una raccolta di tavole pittori-

Il fuoco “La voce sua tra foglia e foglia” (quadro di V. Aulitto)

JAZZ E DIALETTO

Coraggio da vendere

L

a Sicilia di Laura Lala ha coraggio da vendere. “Coraggio” è il titolo del suo album che esce dai canoni, che ha l’audacia di parlare di sentimenti. Dimostra una spiccata propensione a proiettare la propria vena squisitamente jazzistica (sviluppata negli anni) su un’area più vasta comprendente pop, canzone d’autore e tradizione siciliana. Nelle otto canzoni del nuovo album, tutte scritte ed arrangiate dalla stessa Lala (tranne “Guarda che luna”, improvvisata al termine della sessione di registrazione e lasciata in coda all’album come ghost track), l’artista prosegue il traghettamento verso una forma canzone che nei suoni piroetta deliziosamente tra l’innata verve jazz e pop, new wave, aromi popolari, marcette e suggestioni world (in alcuni brani ci sono Ousmane Coulibaly, virtuoso del Burkina Faso di djembé e kora, e Toni Loderini, fisarmonica) e rivela testi (in italiano e siciliano) secchi, incisivi e originali. Il timbro sensuale della voce è agile e alterna tristezza e allegria, note dolenti e luminosita, drammaticità e ironia. 66 | MONDO AGRICOLO | APRILE 2019

che da ammirare mentre scorre la voce suadente della singer. Ogni canzone inoltre è strettamente legata a un luogo: dagli ambienti natii di San Giorgio La Molara a vari luoghi di Napoli (corso Malta, la tangenziale, piazza Bellini, il parco nazionale del Vesuvio)… ancora una volta Napoli è straordinaria fonte di ispirazione. Il brano di apertura (“Geopolitica dei sentimenti”) si apre con il cinguettio di uccelli di campagna, cogliendo le particolarità delle varie specie. Circumnavigazione emozionale, con una rivelazione: “Ho sempre volato e non me ne sono accorta mai”.

Anime e animali Davide Esposito, in arte Cicala, debutta con “Canzoni di anime e animali”, un lavoro con il quale presenta le sue canzoni ma soprattutto rivela la consapevolezza di voler dialogare con il pubblico, immaginando di crescere insieme ai suoi ascoltatori. Dieci brani inediti e una cover di Lucio Battisti (la misconosciuta canzone “Le formiche”) che hanno il compito di rivelare al pubblico l’orizzonte di musica e parole, l’immaginario narrativo, il mondo interiore del cantautore napoletano. Canzoni di anime e animali utilizza come espediente narrativo il confronto con il mondo animale, esclusivamente per andare a cogliere le diverse “anime” e quindi le diverse caratteristiche animali/umane che vanno a comporre il mondo. “Cicala” è nato a Napoli nel 1990, cresciuto nella musica, ha mostrato immediatamente naturalezza nella composizione, nel creare melodie e giri armonici. L’esperienza nella band “Onda33” gli è servita per migliorare sia la scrittura sia la performance live, una significativa eredità portata nella lavorazione di questo suo primo album.


FIENAGIONE AZIENDA AGRICOLA VALSERENA Via Repubblica 21 – Gainago di Torrile (Parma)

3

a

EDIZIONE

22 maggio 2019 ore 9.00-17.00

Nova Agricoltura Fienagione è: Sfalcio

Arieggiamento

Andanatura

Raccolta

Pressatura

Movimentazione balle

Essiccazione

La qualità del latte nasce in campo PROGRAMMA DELLA GIORNATA Dalle ore 9.00 Registrazione visitatori Dalle ore 9.30 alle 13.00 Visita guidata ai cantieri di lavorazione e dimostrazioni in campo. A cura di: Francesco Bartolozzi, giornalista Edagricole e Lorenzo Benvenuti, agronomo Ore 13.00 Colazione in campo (offerta dagli organizzatori) Ore 14.00 TAVOLA ROTONDA: Dal campo al caseificio. L’importanza dei foraggi per l’ottenimento di un latte di elevata qualità casearia • I risultati del progetto Life Forage4Climate sui sistemi foraggeri Maria Teresa Pacchioli, Crpa • Il ruolo delle materie prime per l’alimentazione animale nella produzione di un Parmigiano Reggiano Dop di qualità

Marco Nocetti, Servizio produzione primaria-Consorzio Parmigiano Reggiano • La scelta di Emilcap di puntare su mangimi non-ogm italiani Carlo Fornari, nutrizionista Emilcap • Come tutelare la qualità del latte ai fini di una buona caseificazione, il problema delle spore Andrea Summer, docente all’Università di Parma e presidente Aitel • Perché abbiamo scommesso sulle bovine di razza Bruna: i risultati del nostro allevamento e del nostro caseificio Giovanni Serra, Azienda Valserena • Conclusioni Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Moderatore: Giorgio Setti, giornalista Edagricole Dalle ore 16.00 Visite guidate alla stalla e al caseificio (su prenotazione) La partecipazione è a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Per iscriversi on line all’evento: https://goo.gl/atMhr5 Per info: eventi.edagricole@newbusinessmedia.it – tel. 051.6575834

#NovaFienagione www.novagricoltura.com Aziende leader nel settore che hanno già aderito all’evento:

A0

29

28

27

26

25

24

23

22

21

20

19

18

17

16

15

14

13

12

11

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

Q

P

O

O

N

N

M

M

L

L

K

K

J

J

I

I

H

H

G

G

F

F

E

E

D

D

C

C

B

B

dctgak

1

EXT. DIM : _

x _ mm

Nova Agricoltura Fienagione è un’iniziativa:

In collaborazione con:

28

27

26

25

24

23

22

21

20

19

18

17

16

15

14

13

12

11

10

9

8

7

6

5

UNITS : Millimetre / Kilogramme

WEIGHT :

FINISH :

KUHN LOGO STICKERS KUHN V2017 N0 CE DESSIN EST NOTRE PROPRIETE ET NE PEUT ETRE REPRODUIT OU COMMUNIQUE SANS NOTRE AUTORISATION ECRITE PRALABLE. KUHN S.A. 67 706 SAVERNE Cedex

29

MODIFICATIONS

MATERIAL

CODE

Mai/17

SCALE:

A

4

PART. N° :

3

FORMAT : A0 SHET

REVISION :

_

_

2

1/1

RELEASE LEVEL :

A

_

1

Previsti i crediti formativi per gli iscritti a:

Media partner:



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.