Mug Magazine #20

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Year 11 n째20 JANUARY 2011 BIANNUAL Spedizione in A.P. - 70% - DCI - TV registrazione del Tribunale di Treviso n. 1141 del 26/09/2001

Free

THE CHINOS SAN CARLO CARLA SOZZANI

Year 11 n째20



Mug Magazine issue 20, year XI

It is not possible to descend the same river twice or twice touch a deadly substance in the same state; due to the strength and speed of its change, it decomposes and recomposes, appears and vanishes (fr.91a). Those who descend the same rivers, come across ever different waters (fr. 12). We descend and do not descend the same river, we ourselves are and are not (fr. 49a).

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Non è possibile discendere due volte lo stesso fiume né toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato; per l’impeto e la velocità della mutazione si disperde e di nuovo si ricompone, viene e se ne va. (fr. 91a) A chi discenda gli stessi fiumi, sopraggiungono sempre nuove acque (fr. 12). Noi scendiamo e non scendiamo in uno stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo. (fr. 49a).

Frammenti/Fragments: Eraclito/Heraclitus (535 a.C/b.C.:-475 a.C./b.C.)


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EVERGREEN Spotlight Colophon Reading Browsing Flashback Credits

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Comme des Garçons Seoul

SAN CARLO

WATTWASH

AA DESIGN MUSEUM

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SHOWCASE Intro Ralph Lauren Dockers Brooks Brothers San Carlo dal 1973

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Tumi Fake London Corso Como 10 Marithé & François Girbaud Woolrich 180 th Anniversary

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ARTE Spazio Lazzari Reflective Natural Levi’s Welcome The Cube Sustain/Ability

41 43 44 46 48

White Mountaineering HH Brown aA Design Museum Veja Hostem Designers & Agents Montedomini

50 52 54 56 57 61 62

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—NEWS

SPOTLIGHT MOLESKINE’S FOLIO Combinare analogico e digitale non è mai un’impresa semplice, né si dovrebbe affrontarla in termini troppo didascalici. Qualche volta però la fedeltà ai due capi estremi di questa dicotomia produce risultati

interessanti, quali le Folio Digital Collection di Moleskine. Tasche funzionali dove inserire il proprio iPhone®, IPad® e Kindle affiancate da un praticissimo ed essenziale blocchetto agenda per qualsiasi necessità. Un connubio perfetto per rispondere a richieste di funzionalità quanto di design. To combine the analogue and the digital is never simple, nor should the operation be faced in too didactic terms. However, to be true to the two extremes of this dichotomy sometimes leads to interesting results such as Moleskine’s Folio Digital Collections. Functional pockets where to keep one’s iPhone, iPad, and Kindle, coupled with a convenient and essential diary to be used in case of need. A perfect combination to answer the demands for functionality and design. store.moleskine.com

SIX BEERS ON THE BACK

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Wallace propone un accessorio solido, spiritoso ed efficiente, una borsa a suo agio in ogni ambiente. “The first real test I put this bag to was to see if it could hold a six-beer pack while I cycled about the town”. That’s what Patrick Long said about the bags he designed. An unconventional spirit, a minimal design and a winning idea – a perfect combination that leads to the creation of items made of strong tactile fibres, in clear and uniform colour contrasts. Chester Wallace’s proposals are efficient, robust and brilliant accessories, bags that make you feel at ease everywhere. chesterwallace.com

THE CAMERA BAG FAMILY

“Il primo vero test che io abbia compiuto su questa borsa era vedere se riusciva a contenere un pacco da sei di birre mentre giravo in bici per la città.”Queste le parole di Patrick Long in merito alle borse da lui create. Spirito irriverente, design minimale e idea vincente- un mix perfetto che dà vita a questi lavori, dalle fibre solide, tattili, dai contrasti di colore netti e uniformi. Chester

Una buona macchina fotografica merita rispetto e cura... con un tocco di stile, se possibile. The Camera Bag Family è la risposta di Lomo a questa necessità- custodie per macchine fotografiche e alloggiamenti per flash e teleobiettivi in pelle nera o bianca con cuciture scure, design semplice ma efficace e innegabilmente vintage. Splendidi accessori per macchine fotografiche eccezionali, add-on capaci di far rivivere un iconico passato con una semplice chiusura a pressione, ribaltabile. A good camera needs and deserves respect and care…with a touch of style, if possible. The Camera Bag Family is Lomo’s answer to this need: camera cases and flash and telephoto casings in black VOLTARE or white skin with dark


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La vita cresce sul freddo marmo, sfidando ogni possibilità, senza che nessuno ne noti il decorso. The Silent Evolution di Jason de Caires Taylor, è un esempio sottile e al contempo magnifico di uso dei cicli naturali nell’arte.

seams, a simple but effective and unmistakably vintage design. Splendid accessories for exceptional cameras, add-on devices that can bring an iconic past back to life with a simple reversible snap fastener opening. lomography.com

THE SILENT EVOLUTION Il mare, il blu più profondo. 400 figure umane appaiono, inabissate. Poggiano sulla rena bianca, immobili, come in attesa. Lentamente il mare si riappropria di esse, tessendo sui loro profili ragnatele di coralli e concrezioni di madreperla.

The sea, the deepest blue; as if in expectation, four hundred human figures lie motionless on the white sandy sea bottom. The sea slowly takes hold of them, adorns their silhouettes with pearl concretions and coral tangles. Facing extreme challenges, life grows unnoticed on cold marble. The Silent Evolution by Jason de Caires Taylor is a subtle, magnificent example of how natural cycles can be used in art. underwatersculpture.com

THE COLORED CAMBRIDGE SATCHELS

long time ago? The satchels we used before knapsacks became the fashion, some thirty years ago? The British Cambridge Satchel still makes them, rigorously by hand and to order, carried by hand or slung over one’s shoulder, in a wide range of colours. The models come in their most classical styles, and can all show their constructive precision. The satchels can also be given a more personalised touch by the impression of the customer’s initials. A perfect combination of loveliness and tradition. cambridgesatchel.co.uk

MYKEA Ce l’avete presente la cartella in cuoio che si usava una volta? Quella che si usava prima dello Zaino, sì, quasi trent’anni fa. La britannica Cambridge Satchel le produce ancora, rigorosamente a mano e su commissione, da impugnare o da indossare a tracolla, in una vasta gamma di colori. Le forme sono quelle più classiche ma in grado di evidenziare la precisione costruttiva di questi modelli. Tra le possibilità offerte dall’azienda vi è anche quella di personalizzarle attraverso l’impressione delle proprie iniziali. Un perfetto connubio di vivacità e tradizione. Do you remember the leather satchels we used a

Popolano la maggior parte del pianeta e tanto nelle abitazioni più sofisticate quanto negli appartamenti più semplici, troviamo almeno uno di questi esemplari. Stiamo parlando dei mobili Ikea, quintessenza internazionale del sobrio gusto svedese. Mykea è un progetto avviato da una serie di designers europei e nato dal desiderio di ren-

dere unici i classici delle collezioni Ikea: il concept alla base è il “No More Naked” e l’estensione del progetto, “How to become an artist”, consente di contribuire con le proprie stampe all’iniziativa di Mykea. Spread all over the planet, Ikea furniture can be found in sophisticated and in very simple houses alike, and is


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the internationally renowned quintessence of the sober Swedish taste. Mykea, a project by a group of European designers, is aimed at making the classics of Ikea collections unique. The underlying concept is “No More Naked”, and the extension of the project “How to become an artist” enables people to contribute their prints to Mykea’s initiative. thisismykea.com

LEVI’S WORKWEAR Lo scorso Ottobre 2010 Levi’s ha anticipato la terza Collaboration Serie di Levi’s Workwear, creata a quattro mani con Pendleton Woolen Mills. Un ensemble di elementi che stanno agli antipodi della storia del Working Wear, ricombinati in oggetti pregiati: da un lato, le Trucker Jacket in jeans rigido dei camionisti del Nord, dall’altro i motivi Navajo degli interni in

morbida lana jacquard. Ottone, indaco e geometrie nativo-americane si uniscono a formare un risultato che diviene sintesi omogenea e perfetta della storia del Paese. Last October 2010 Levi’s presented the third Collaboration Series of Levi’s® Workwear, created with Pendleton Woolen Mills. A mix of elements that are words apart in the history of workwear, turned into valuable objects: from the Trucker Jackets of lorry drivers in the north, to the inside

Navajo motifs in soft jacquard wool. Brass, indigo and native American geometrical patterns are combined to give a perfectly harmonious synthesis of the Country’s history. explore.levi.com/news/collaborations

VOLTA FOOTWEAR. INSTANT CLASSIC

Vibram®CT, sviluppata in esclusiva per il marchio. Ancora una volta instant classic...

Volta è un giovane marchio italiano che è riuscito a creare una scarpa “ibrido” tra sneaker e boot, ispirandosi ai “classici” delle calzature. E proprio nel recupero di questi stilemi, Volta ha affermato la sua originalità. Un proposito rafforzato anche da capsule collection come la Strada, nata dalla joint venture con Vibram®, azienda leader a livello mondiale nella produzione di suole in gomma. Tre colori, canvas cerato 100% idrorepellente, capretto italiano, rete Aernet e la nuova suola crosstraining

The young Italian brand Volta has managed to create footwear that combine the features of a sneaker and a boot, and has proved its originality by drawing inspiration from footwear classics, and by reproposing their style details. What they aim at is shown also by capsule collections like ‘ Strada’, the outcome of a joint venture with VibramR, a world leading firm in the manufacture of rubber soles. Three colours, 100 % water repellent waxed canvas, Italian kid, Aernet and the new crosstraining VibramRCT sole, exclusively manufactured for the brand. Once again an instant classic... voltafootwear.it/strada

VOLTARE


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FOLDING BIKES Negli ultimi anni, per fortuna, è diventato impossibile raggiungere i centri storici in auto e dunque è nata la concreta necessità di arrivare rapidamente sul luogo di lavoro, dopo aver parcheggiato il proprio mezzo alle porte della città. Allora perché non portare la propria bici con sè? Magari una bici in grado di essere riposta agilmente, dopo il suo utilizzo, in una borsa. Un fenomeno ormai dilagante negli States, ma anche in Europa, è infatti quello delle Folding Bikes. Un must per chi vuole coniugare la praticità e il beneficio dell’esercizio divenuto ormai oggetto di culto e mezzo privilegiato per appassionati nelle cosiddette “Folding Races”. Dahon Curve, Citizen, Amiiva: tenete a mente questi nomi, poiché li vedrete impressi sugli esili telai di queste “due ruote” urbane.

bag after being used. Folding Bikes are becoming widespread in the States but also in Europe, a must both for those who want to combine the convenience and the benefits of physical exercise, and for those who are fond of “Folding Races”. Dahon Curve, Citizen, Amiiva: bear in mind these names, for you will see them printed on the thin frames of urban bikes. citizenbike.com foldingcyclist.com

ISABEL BENENATO UOMO

Over the last few years, it has become more and more difficult for people to reach city centres in their cars, and even impossible to park them. So, after parking outside the city centre, it is better for them to have their bike handy to get to work in no time, a bikee thatt can bee quicklyy storedd in a

Do il successo riscosso Dopo ne nelle scorse stagioni dalla collezione Donna, già presente in molti dei più importanti store internazionali, Isabel Benenato esordirà nella declinazione

Uomo come special guest di White e successivamente al TraNoï di Parigi. La capsule collection interpreterà il gusto del marchio nell’ottica di un prodotto rivolto ad un uomo “forte”, un uomo della strada attraverso un look vissuto, materiali “infeltriti” e capi multi-layer che mescolano maglia, pelle e panno. After the success achieved in the last few seasons by their women’s collection, available in many leading international stores, Isabel Benenato will make their debut with their men’s fashion, as special guest of White and then TraNoi, Paris. Their capsule collection will interpret the brand’s taste by proposing items addressed to a ‘strong’ kind of man, through a used look, matted materials and multi-layer items that combine knitted fabrics, leather and cloth. progettoshowroom.it isabelbenenato.com

PREMIUM

nonché il loro desiderio di essere informati sulle tendenze. Di conseguenza, stagione dopo stagione, procede alla selezione dei marchi in modo da creare un mix unico delle collezioni più ricercate al mondo. Premium mira non solo ad ispirare, ma anche a stabilire nuovi livelli qualitativi nelle fiere commerciali internazionali. Internationally, Premium is a unique trade platform for exclusive men’s and women’s wear, progressive street fashion, luxury sportswear, designer denims, international designer collections, promising newcomers and exclusive accessories. A paradise for all those who are looking to order that special something. As the world’s first exclusive salon, Premium presents the very best in contemporary fashion, satisfying buyers’ heightened demands for quality and exclusivity as well as their desire for information on trends. Therefore, the brands are curated afresh every season to create a unique mix of the most sought-after premium collections in the world. Premium aims not only to inspire, but to set new standards among international trade fairs. PREMIUM MEN January 18-21, 2011 PREMIUM January 19-21, 2011

Premium è una piattaforma commerciale unica a livello internazionale, per l’abbigliamento esclusivo uomodonna, per la street fashion, gli articoli sportivi di lusso, i designers di denim, le collezioni di design internazionale, esordienti promettenti e accessori esclusivi. Un paradiso per tutti coloro che vogliono acquistare qualcosa di speciale. Primo al mondo come salone esclusivo, Premium presenta il meglio della moda contemporanea, soddisfacendo le esigenti richieste di qualità e di esclusività degli acquirenti,

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Lazzari sas | Via Paris Bordone, 14/16 31100 Treviso – Italy | T +39 (0)422 598733 F +39 (0)422 545456 | www.lazzariweb.it Visit our new On-line Shop at: www.lazzariweb.it/shop

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MUG MAGAZINE Biannual magazine, issue n°20, year XI, January 2011. Registrazione presso il Tribunale di Treviso n°1141 del 26 Settembre 2001.

Via Paris Bordone, 14 31100 Treviso – Italy Tel.: +39 (0)422 598564 Fax: +39 (0)422 545456 info@mugmagazine.com mugmagazine.com

Direttore registrato/ R EGISTERED DIRECTOR Mara Bisinella Caporedattore/ M ANAGING EDITOR Alessandro D’Annibale Impaginazione/ GR APHIC L AYOUT ffffffever ffffffever.com Fotografo showcase/ SHOWCASE PHOTOGR APHER Lino Vecchiato linovecchiato.it Fotografo copertina/ C OVER PHOTOGR APHER Francesco Rachello francescorachello.com

Testi/T EXTS Alessandra Bortoletto Paolo Vitale Luca Salvatore Alessandro D’Annibale Corrispondenti/ C ORRISPONDENTS Reiko Hanafusa (Tokyo) Laura Caccin (London) Traduzioni/T R ANSLATION Mario Crosato Sheila Moynihan Stampa/P RINTING Grafiche Antiga graficheantiga.it

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Mug Magazine non solo in abbonamento postale ma anche in distribuzione gratuita all’interno dei seguenti negozi, concept store e appuntamenti espositivi. Beside being sent to you by mail, Mug Magazine is also distribuited free of charge in these ahops and the following tradeshows. Lazzari (Treviso), Sugar (Arezzo), Penelope (Brescia), Papete (Riccione), Jana (Torino), Biffi Boutique (Milano e Bergamo), 10 Corso Como (Milano), Sbaiz Spazio Moda (Lignano Sabbiadoro), Top Ten (Torino), Tad Concept Store

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(Roma), Tessabit (Como), H Lorenzo (Los Angeles), Mameg (Los Angeles), Atelier New York (New York), Isetan Men (Tokyo), L’Eclaireur Paris (Parigi), Dover Street Market (London), Lift (Tokyo), 10 Corso Como Seoul (Seoul), San Carlo (Torino), Hostem (London). Pitti Immagine Uomo (Firenze), White (Milano).


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COMME DES GARÇONS SEOUL

Alessandra Bortoletto

Dall’incontro tra Comme des Garçons e Samsung Cheil, divisione di Samsung a cui va il merito di aver consentito lo sviluppo del settore tessile in Corea, prende vita nel cuore di Seoul il nuovo flagship store di 1700 metri quadri della casa di moda giapponese. Rispetto alla struttura originaria, viene mantenuta solamente l’imponente e caratteristica facciata, una vetrata di 47 metri di larghezza e 18 di altezza che renderà inconfondibile l’immagine del nuovo store. L’interno, al contrario, è stato totalmente riconfigurato e gli spazi riorganizzati per ospitare tutti i brand e le linee di Comme des Garçons in sette piani mezzanini, collegati l’uno all’altro da

cinque tunnel, all’interno dei quali sono esposti prodotti speciali di Comme des Garçonsm ma anche di altri artisti e designer. Il piano interrato, di 150 metri quadri, è totalmente dedicato alla SIX Gallery Comme des Garçons, seconda per grandezza solo a quella di Osaka. Per tre volte l’anno in questo spazio vengono allestite esposizioni particolari: la prima, ad ottobre 2010, è stata dedicata a David Lynch. Il piano terra ospita il primo franchising oltre Europa del ristorante parigino Rose Bakery. Sempre al piano terra, trova spazio Play Box, il pop up store by Comme des Garçons. Ideato personalmente da Rei Kawakubo, il flagship

store Comme des Garçons di Seoul, denominato “Five Tunnels” per la peculiarità architettonica dell’interno, segna l’inizio di una collaborazione, che si spera lunga e proficua, tra la maison giapponese e Samsung Cheil. The joint work of Comme des Garçons and Samsung Cheil, a section of Samsung credited with triggering the development of textile industry in Korea, has resulted in the new 1,700-squaremetre flagship store of the Japanese maison in the heart of Seoul. Of the original structure, the store has kept only the typical, imposing 47-metre-wide, 18-metrehigh glass façade that will make the shop unmistakable. The inside, on the contrary, has been totally restructured, and its spaces fitted to house all the brands and lines of Comme des Garçons in seven mezzanines connected by five tunnels along which Comme des Garçons special products and other artists’ and designers’ creations are on display. The 150-square-metre basement is entirely devoted to the SIX GALLERY Comme des Garçons, surpassed in width only by the Osaka space. Three times a year the space will house special exhibitions, the first of which, held in October 2010, was devoted to David Lynch. The ground floor houses

the first extra-European franchising of the Parisian restaurant Rose Bakery, besides Play Box, the pop up store by Comme des Garçons. Personally designed by Rei Kawakubo, the Seoul-based Comme des Garçons flagship store, called “Five Tunnels” for its interior design solutions, marks the beginning of a hopefully long and profitable collaboration between the Japanese maison and Samsung Cheil. comme-des-garcons.com


welcomethecube.com


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—SHOWCASE

WEARING A ‘CHINO’ Paolo Vitale

Storia dell’abbigliamento e avventure militari, un intreccio che ancora una volta genera un capo iconico del guardaroba maschile: il pantalone “chino”, universalmente noto nel suo caratteristico color “khaki”. Questo celebre pantalone, adottato prima dall’esercito inglese e successivamente da quello americano, è onnipresente nelle immagini delle campagne coloniali dei primi del Novecento e deve il suo nome all’originario impiego da parte dei contadini Filippini chiamati “chinos” dai soldati di ritorno dalla guerra Ispanico-Americana. Il capo è tuttavia è noto anche come “khaki” in ragione del suo tipico colore “polveroso” (dal persiano “khak”) ottenuto immergendo i capi di cotone bianco in una mistura di caffè e sabbia, in grado di conferire un aspetto mimetico alle uniformi delle truppe coloniali inglesi della metà del 1800. Parallelamente al suo utilizzo in ambito militare, esso deve il suo grande successo in ambito civile al ritorno a casa dei soldati statunitensi a seguito dei due conflitti mondiali: il “chino” infatti si diffuse tra gli studenti

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The history of clothing and military adventures, a web of events that gives birth to one more iconic item of men’s wear: ‘chino’ trousers, universally known in their typical “ khaki” version. The famous trousers, first adopted by the English army and then used by the American one, invariably appear in the images of early twentieth century colonial campaigns, and owe their name to the Philippine farmers who originally wore them, and were called “chinos” by the soldiers back from the Hispanic-American war. The item is also known as “ khaki” because of its typically “ dusty” colour (from the Persian word “ khak”) obtained by dipping the white cotton items in a mixture of coffee and sand that could give a mimetic colouring to the uniforms of mid-nineteenth century British colonial troops. Besides being used as a military garment, the trousers achieved great success as a civilian item of clothing when the USA soldiers returned to their home country after the two world wars. “Chino” trousers, in fact, became widespread with campus university students who welcomed ex-soldiers and favoured their social readjustment. Due to its tight weave, the heavy and soft feeling cotton twill these trousers are made of is highly resistant and symbolises the traditional values of the American military tradition besides recalling the feats of the USA air force and navy. The no- dart trousers have a loose fitting waistline but closely fit the ankle, and their easy, smart look is due to their sports and classic cut. The “chinos” were immediately adopted by the scions of well-off, conservative American families, and became a true icon in the preppy clothing of the American W.A.S.P. (the acronym for White Anglo-Saxon Protestant, the élite of American society), to go with blue blazers, moccasins, button-down shirts, regimental ties and Shetland sweaters. An alternative to the more “proletarian” denim, the khaki chino continued to be widespread with the students’ circles of the IV Y League and the traditional clothing brands for university students from the post-war period to the Eighties, when Ralph Lauren launched the item by celebrating and exporting all over the world the style and the icon items of American sportswear. With its lighter fabrics and updated fit, Chino keep sticking to their original understatement, versatility and exotic allure….their creases and turn-ups above the shoes, still collect the mixture of earth and sand from which their myth started. mugmagazine.com

universitari dei campus che accoglievano, nei loro corsi di laurea, gli ex-soldati per favorirne il reintegro nella società civile. Questo pantalone in pesante twill di cotone, morbido al tatto e resistente grazie alla fitta tramatura, oltre a simboleggiare i valori caratteristici della tradizione militare americana e rimandare alle gesta degli aviatori e della marina U.S.A., è sempre stato contraddistinto da un look elegantemente disinvolto, grazie al suo taglio classico e sportivo al tempo stesso: privo di pinces, è ampio e comodo in vita ma termina stretto sulla caviglia. Il chinos fu immediatamente adottato dai rampolli delle famiglie facoltose e conservatrici statunitensi, divenendo un’autentica icona della divisa preppy dei W.A.S.P. americani (acronimo di White Anglo-Saxon Protestant, l’elite della società U.S.A.) abbinato a blazer blu, mocassini, camicie buttondown, cravatte regimental e maglioni in shetland. Alternativo al più “proletario” denim, il khaki chino continuò ad interessare i circoli studenteschi dell’IVY League e gli storici marchi d’abbigliamento per universitari, dal primo


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dopo guerra fino agli Anni ‘80, quando Ralph Lauren li sdoganò celebrando ed esportando in tutto il mondo lo stile e i capi icona dell’abbigliamento sportswear americano. Alleggerito nei tessuti e aggiornato nella vestibilità, il Chino continua oggi a mantenere l’understatement, la versatilità e l’allure esotica delle origini… tra le sue pieghe e nei risvolti, sopra le scarpe, ancora si raccoglie e si confonde quel misto di terra e sabbia dal quale la leggenda cominciò.

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DOUBLE RL Da oltre 40 anni Ralph Lauren rappresenta l’iconografia americana nel mondo della moda, producendo capi di qualità che incarnano uno stile senza tempo e universalmente conosciuto. Il risultato di questo processo creativo sono modelli pensati per mettere in risalto la bellezza di chi li indossa, senza nasconderla, nati dal desiderio di riprodurre una sempre

affascinante visione “cinematografica” del mondo a stelle e strisce. Nel solco dell’amore e della passione per l’abbigliamento originale americano, Double RL rivisita il chinos, un capo iconico delle produzioni made in USA e continuativo nelle collezioni Ralph Lauren. Il pantalone è realizzato in un caldo cotone color khaki tinto in capo, compatto e piacevole al tatto, senza pinces e con una morbida riga frontale. All’interno, le tasche e il cintone sono in tinta naturale, allo scopo di lasciare in evidenza la cura dei dettagli di

USA clothing and an ever present garment in Ralph Lauren collections. The trousers are tailored in warm, compact, pleasant-feeling, itemdyed khaki cotton, without darts and with soft front creases. The pockets’ and the waistband ’s inside is in natural colour to emphasise the care for details that characterises this model: the back pocket rims are strengthened, the turn-up sewn, the seams doubled, with robust belt carriers to prove that the trousers have got to be extra resistant. Evidently, Double RL’s aim is to celebrate the original military vocation of an item questo modello: i bordi delle tasche posteriori rinforzati, i risvolti cuciti, le cuciture ribattute e i robusti passanti per cintura evidenziano la volontà di proporre un pantalone ultraresistente. L’intento è chiaro, Double RL celebra la vocazione militare originaria del capo, impiegato nelle eroiche azioni di guerra dell’Aviazione Americana. Questo modello è una definitiva versione moderna del classico chino in cui tradizione e contemporaneità vengono brillantemente esaltate nel rispetto dei tratti distintivi del capo e nell’attualizzazione

tramite taglio slim e vita ribassata. Ralph Lauren have for over forty years been an American icon in the world of fashion, with top quality items whose timeless style is universally known. The outcome of their creative process are models conceived to emphasise and enhance the beauty of those who wear them, creations whose underlying drive is the desire to conjure up a charming, film-like vision of the stars-and-stripes world. Following their love and passion for original American clothing, Double RL revisit the chinos, an iconic item in made-in-the

used in war actions by the American Air Force. A modern version of the classic chino, the model brilliantly merges tradition and modernity while respecting the item’s distinctive features and updating it with a slim cut and a low waistband. ralphlauren.com


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Foto/PHOTO: Alpha Khaki


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DOCKERS Dockers nasce a San Francisco, nel 1986, come marchio specializzato nella produzione di pantaloni khaki per uomo e per donna. Nel 2010 lancia una massiccia campagna per ridefinire la mascolinità moderna e più disinvolta attraverso l’uso del pantalone: il claim “Wear the Pants” è un chiaro invito a riscoprire il gusto di indossarlo e farne un elemento dell’abbigliamento quotidiano, sia casual che business. Pensando ad un pubblico giovane, Dockers propone il proprio capo-icona in un’impressionante numero di varianti di vestibilità (classic, slim, straight, big & tall, relaxed) e colori (dai classici sabbia, beige e terra ai più recenti blu, viola, nero e verde), in edizioni limitate e tessuti speciali (pied de poule e gessato), con o senza pinces, con piega frontale o in cotone trattato anti-stiro. La collezione Autunno/Inverno 2011 presentata alla 79° edizione del Pitti Uomo è dedicata a tutti coloro che lavorano con onestà, alla loro integrità e determinazione. Tra i nuovi modelli si distinguono in particolare il K1 - per coloro che si

ispirano ai grandi uomini della storia e vogliono un capo classico e versatile, dal fit asciutto ma senza rinunciare al comfort tipico del khaki pants – e l’Alpha Khaki, pensato per i più giovani che ricercano un capo di qualità con la vestibilità tipica del 5 tasche e l’estica del khaki: questo chinos, rivisitato in chiave moderna (nuovi lavaggi ed effetto vintage used) è ideale per coloro che si trovano sulla linea di confine dove “finisce” il jeans e “comincia” il khaki. Born in 1986 in San Francisco the brand Dockers specialised in the manufacture of men’s and women’s khaki trousers. In 2010 the brand launched a massive campaign for the use of trousers to redefine today’s self-assured masculinity: their claim “Wear the Pants” is clearly an invitation to rediscover the pleasure of wearing trousers, and making them an element of both casual and business clothing. Determined to focus on young customers, Dockers propose their iconic item in an incredibly high number of varying fits (classic, slim, straight, big & tall, relaxed) and colours ( from the classic sand, beige and earth to the more recent blue, purple, black and green), in limited editions and special fabrics (pied de poule and pinstriped), with and without

darts, with front creases or in no-ironing treated cotton. The collection Fall/Winter 2011 presented at the 79th edition of Pitti Uomo is devoted to all those who work honestly, to their integrity and steadfastness. Outstanding among the new models are K1 – for those who look at great men in history and want a classic and versatile item characterised by a tight fit, without renouncing the comfort typical of khaki pants -, and Alpha Khaki, created for younger clients who want a high quality item that combines the fit of 5-pocket trousers and the aesthetics of khaki trousers. The updated version of these chinos trousers (new washing and used vintage effects) is ideal for people whose taste is on the border line where denim ends and khaki starts. dockers.com

Foto/PHOTO: K-1

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BROOKS BROTHERS Fondato nel 1818, Brooks Brothers è il brand che maggiormente ha segnato l’evoluzione dell’abbigliamento classico americano, divenendo punto di riferimento sia per il tradizionale business suit che per l’abbigliamento casual. La Casa rappresentata dal “vello d’oro” è stata pioniera nella metà dell’800 nel servizio di abiti “in pronta consegna”, è stata tra i primi ad utilizzare cotone anti-piega e speciali trattamenti anti-macchia, ha inventato il disegno delle cravatte regimental americane e il famoso collo button-down per camicie sportive. In quasi 200 anni di storia ha vestito l’esercito degli Stati Uniti e ha servito i più celebri Presidenti degli Stati Uniti, da Lincoln ad Eisenhower, da Roosevelt a Kennedy, fino a Clinton e Obama, garantendo capi confortevoli e di qualità superiore sia in occasioni formali che informali: tra questi, uno dei prodotti continuativi di maggior successo è in assoluto il pantalone

chino di origine militare. Realizzato in supima cotton (cotone 100% americano di qualità superiore), il chino è oggi disponibile in tre diversi modelli: il classico Advantage, realizzato in gabardine di cotone e declinato nei tradizionali colori khaki, stone, blu navy e nero; il Vintage-Chino, ideale per le temperature più basse, finito in modo da risultare particolarmente morbido eleggermente “garzato”. Quest’ultimo modello presenta inoltre il sacco tasche interno realizzato con l’oxford tipicamente impiegato da Brooks Brothers per le camicie e il cintone arricchito di un inserto in seta degli storici colori della BB1, la prima cravatta prodotta dalla Casa.

Di recente è stata presentata l’ultima variante, il Garment Dyed Chino: tinto in capo e offerto in una vasta gamma di varianti; questo pantalone ha il sacco tasche realizzato in sear-sucker, un altro cotone tradizionalmente impiegato da Brooks Brothers per l’abbigliamento estivo americano. Dal 2008, il chino è stato ripensato nella vestibilità: al classico fit confortevole americano è stato affiancata la versione “Milano”, dalla vestibilità più asciutta e più vicina ai gusti europei. Established in 1818, Brooks Brothers is the brand that has most characterised the evolution of American classical clothing, to the extent that it has become

a benchmark both for the traditional business suit and for casual clothing. Represented by the ‘golden fleece’, by mid nineteenth century the Maison pioneered in the spot delivery of clothes, invented the pattern of American regimental ties and the famous buttondown collar for sports shirts. Throughout its two-hundred-year-old history the Firm has supplied with clothing the USA Army and the most famous American Presidents, from Lincoln to Eisenhower, Roosevelt, Kennedy, Clinton and Obama with top quality, comfortable items both for formal and informal occasions. Among these, the originally military chinos trousers are definitely one of the most successful products they have been selling all along.

Tailored in supima cotton ( 100% high quality American cotton), chinos trousers are today available in three different models: the classic Advantage, realised in cotton gabardine in the traditional colours khaki, stone, navy blue and black; the Vintage-Chino, ideal for low temperatures, with a finish that makes them particularly soft and slightly teaselled. This model comes with the pocket inside in the oxford fabric that Brooks Brothers typically employ in the manufacture of shirts, their waistband enriched with a silk insertion in the typical colours of BB1, the first tie the Maison manufactured. One more model has been recently presented, the Garment dye Chino, itemdyed and in a wide range of colours. The pocket inside of these trousers is in

Foto/PHOTO: Vintage-Chino

sear-sucker, another kind of cotton traditionally used by Brooks Brothers for American summer clothing. In 2008 the chinos’ fit has been revised by coupling the classically comfortable American fit with the version ‘Milano’, characterised by a slimmer fit that better suits the European taste.

Foto/PHOTO: Garment Dyed Chino


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Foto/PHOTO: Advantage Chino

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—SHOP

LIVE STORE SAN CARLO Alessandra Bortoletto

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Giorgina Siviero è protagonista dell’imprenditoria torinese da più di 40 anni. Nel 1965 inaugura il suo primo negozio, l’inizio di una catena di successi, che si possono riassumere sotto l’insegna San Carlo. Come nasce San Carlo e qual’è la sua filosofia? 40 anni fa, quando ero una studentessa di architettura, mi resi conto che non era quella la mia strada, sentivo il bisogno di reinventarmi e decisi di investire in qualcosa che mi riusciva molto bene: proporre un gusto che potesse essere condiviso dalla mia generazione. Ho reso la mia attitudine all’estetica un lavoro, e continuo a farlo tutt’oggi con lo stesso entusiasmo. La filosofia di San Carlo è che viene prima l’idea e poi l’aspetto commerciale. San Carlo-Palazzo Villa è definito un “live store”: cosa lo differenzia da un concept store? Un Concept si elabora a tavolino, si pensa, si scrive e poi si struttura in un progetto. Live è invece qualcosa di spontaneo: significa cogliere spunti dalla quotidianità, sperimentarli e proporli. Perseguendo l’idea, sempre, prima del business.

Qual è il creativo che incarna meglio la filosofia di San Carlo? Miuccia Prada. È qualcosa di più di una stilista. Se sapessi fare il suo lavoro credo sarei lei! Parte da un concetto più alto, si ispira all’arte per elaborare idee che applica alla moda. Non parte dalla strada come tanti altri. Cosa dà Torino a San Carlo e cosa San Carlo a Torino? Se qualcosa ha successo a Torino, avrà successo ovunque. Oggi abbiamo clienti di tutta Italia, che non ci considerano un semplice retailer ma un “marchio che vende grandi marchi”. Spesso chiedono le nostre confezioni regalo. Vuol dire aver acquisito l’autorevolezza di un brand. A Torino serviamo la

terza generazione: se un torinese si fida di te, non lo perdi più. Il cliente tipo viaggia per il mondo ma quando torna veste da noi. E io non ho mai pensato di esportare San Carlo altrove: sono come un artigiano, devo toccare con mano tutto quello che faccio. Ci parli del Residence Palazzo Villa. Avevo un piano in più… e mi divertiva l’idea di chiudere il cerchio così. Tutto all’interno racconta una storia. Mi rappresenta, è il tipo di ospitalità che vorrei trovare quando viaggio.


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studied architecture, I realised that it was not the right track for me to follow; I felt the need of finding a new way of my own and decided to invest in something I was very good at, like proposing a taste that could be shared by my generation. I turned my talent for aesthetics into a job, and I still continue to do it today with the same enthusiasm. The philosophy underlying San Carlo is that ideas come first, and business must necessarily follow. Giorgina Siviero has been a leading Turin entrepreneur for over forty years. In 1965 she set up her first store, the start of a series of successful activities that can be epitomised by San Carlo. How was San Carlo born; what is its underlying philosophy? Forty years ago, when I

San Carlo-Palazzo Villa is defined a “live store”: what makes it different from a concept store? A Concept is something you work out in theory; you think, write and then you give it all the structure of a project. Live, instead, is something spontaneous: it means to be sensitive to cues and ideas from daily life, to experiment

we have become as authoritative as a brand. In Turin we are currently serving the third generation: if a Turin-born customer relies on you, he will never betray you. Our typical client travels all over the world, but when he gets back he buys his clothing in our store. I have never thought of exporting San Carlo somewhere else: I am like a craftsman, I must touch all that I do with my hands. on them and propose them, pursuing the idea before business, at all times. Who is the creator that embodies at best San Carlo’s philosophy? Miuccia Prada. She is something more than a designer. If I were able to do her work, I think I would be her! She starts from a higher concept and draws inspiration from art to work out ideas that she applies to fashion. She doesn’t start from the street like so many other designers. What does Turin give San Carlo and viceversa? If something achieves success in Turin, it’ ll be successful everywhere. Today we have clients from all over Italy who do not consider us mere retailers, but “ a brand that sells other brands”. They often ask for our gift packs. It means

What can you tell us of the Palazzo-Villa residence? I still had a floor left… and I liked the idea of getting to this conclusion. Everything inside it has a story of its own to tell. It represents my very self, it is the kind of hospitality I would like to find when I travel. sancarlo1973.it

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Today we have clients from all over Italy who do not consider us mere retailers, but “ a brand that sells other brands


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Dai treni della metropolitana di New York alle più prestigiose gallerie d’arte, l’opera di John “Crash” Matos, artista Newyorkese di nascita, è famosa in tutto il mondo. Descritto come “collegamento visivo” tra la vita di strada e la società, dal 2011 Crash userà un nuovo registro espressivo che riflette il suo stile personale, grazie alla sua collaborazione con Tumi, il grande marchio di lifestyle, accessori

e articoli da viaggio. I quattro nuovi articoli, creati per l’ultramoderna linea Vapor di valige Tumi, illustreranno una parte della nuova opera artistica esplosiva di Crash. L’interno di ciascuna valigia metterà in risalto una delle quattro opere create dall’artista, e recherà un numero di edizione unica a certificare l’autenticità della valigia come esemplare di una collezione esclusiva. Il set comprende quattro articoli: una valigia (20 pollici) da portare a

bordo dei voli internazionali, un’altra della stessa misura con due ruote, una terza (25 pollici) per viaggi di media lunghezza, una quarta (29 pollici) per viaggi lunghi, oltre a una custodia per iPhone unica. Ciascuna delle quattro valigie sarà prodotta in soli mille esemplari. Come tutte le valigie Vapor, la struttura esterna è caratterizzata da livelli qualitativi altissimi: la struttura esterna in lega di policarbonato ABS per garantirne la leggerezza e la durata, le rotelle leggere e pratiche, i manici brevettati XBrace 45tm, e infine il paraurti in

gomma. La Tumi Tag Ltd Edition si è rivelata una collaborazione proficua sia per Crash che per Tumi: il primo ha conseguito nuove potenzialità espressive in articoli che riflettono il suo stile senza mai stravolgere il design originale e innovativo del marchio; quest’ultimo potrà a sua volta offrire ai clienti l’unicità di un’opera d’arte in un articolo da viaggio. La Tumi Tag Ltd Edition sarà disponibile a partire da Marzo 2011 presso i negozi Tumi e in selezionati department stores di tutto il paese. From subway trains in New York to the most prestigious art galleries, the work of the New York-born artist

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CRASH 4 TUMI Alessandra Bortoletto

John “Crash” Matos is renowned all over the world. Described as a “Visual link” between street life and society, Crash will, from 2011, tap into a new level of expression, reflecting his personal style, through his collaboration with Tumi, the premium lifestyle, accessories and travel brand. The 4 new pieces designed for Tumi’s ultramodern Vapor line of travel cases will showcase a portion of Crash’s explosive new artwork. The interior of each bag will prominently feature one of four working drawings created by the artist and include a unique edition number that authenticates the case as a distinct piece in the exclusive collection. The set includes four packing cases, a 20” international carry-on, a two-wheeled 20” international carry-on, a 25” medium trip packing case and a 29” extended trip packing case in addition to a one-ofa-kind iPhone case. In fact, each of the four cases will come in 1,000 pieces only. Like all Vapor cases, the outside

structure has very high quality standards: the ABS polycarbonate shell alloy to be lightweight, yet durable, light and convenient wheels, patented X-Brace 45tm handles as well as a rubber antishock device. Tumi Tag Ltd Edition has proved a profitable collaboration both for Crash and Tumi: the former has achieved a new expressive power in items that reflect his style without ever impairing Tumi’s unique, innovative design; the latter will in turn be able to offer his clients the uniqueness of a work of art in a travelling item. Tumi Tag Limited Edition will be available beginning March 2011 at Tumi Stores and select department stores across the country. tumi.com


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FAKE LONDON Paolo Vitale

Grazie alla partnership con Italservices, Fake London è tornato nel 2010 con la collezione invernale firmata da Desiree Mejer, sua fondatrice e attuale Creative Director. Nato nel 1997 come irriverente fashion brand, famoso per le ironiche celebrazioni dei simboli britannici, il marchio mostra oggi un’immagine evoluta ma fedele allo spirito provocatorio che l’ha reso celebre. Elementi diversi del luxury sportswear, abbinati ad un tocco artigianale, si fondono in un look moderno e sofisticato. Il cashmere, grazie al celebre approccio “incorrect”, esce ancora una volta dalle forme tradizionali per esplorare i riferimenti visivi della cultura British: i reali inglesi, la Working Class, la musica,

il calcio, la pub culture. Continuano le raffinate citazioni d’arte contemporanea del brand che in occasione del suo rilancio ha addirittura beneficiato di una collaborazione con Damien Hirst. E nuove importanti partnership saranno annuciate nei prossimi mesi. L’Union Jack, la Corona Reale e l’immagine del Bulldog e del British Bull Terrier sono solo alcune delle icone sdoganate dall’approccio dissacrante di Fake London. Dal 12 al 13 gennaio 2011 il marchio sarà presente alla 3° edizione di Montedomini, in occasione di Pitti Immagine Uomo n.79, con la collezione Fall-Winter 2011 per l’uomo e al LONDON FASHION WEEK dall 18 al 22 febbraio con la collezione donna. Il marchio inglese, divenuto ormai di culto, riesce ancora una volta a codificare un nuovo linguaggio stilistico, capace di influenzare le future tendenze della moda. Thanks to their partnership with Italservices, in 2010 Fake London have presented the winter collection by Desiree Mejer, its founder and current Creative Director. Born in 1997 as an unconventional fashion brand, famous for its ironic celebrations of the British symbols, Fake London can today show an

updated image still endowed with the challenging spirit that made it outstanding. Different elements of luxury sportswear combined with their handcrafted features give their items a modern, sophisticated look. Cashmere, due to the renowned “incorrect” approach, surpasses once again traditional forms to explore some visual elements of British culture: the British Royal Family, the Working Class, music, football, pub culture. The brand keeps proposing refined contemporary art quotations and, on the occasion of its re-launch, if benefited from a collaboration with Damien Hirst, and is going to have new, important forthcoming collaborations in the near future. The Union Jack, the Royal Crown and the image of the Bulldog and the British Bull Terrier are only a few of the icons that Fake London uses in its challenging approach. On January 12-13, on the occasion of Pitti Immagine Uomo n. 79, the brand will feature in the 3rd edition of Montedomini with their Fall-Winter 2011 men’s collection, and take part in the London Fashion Week from February 18th to Feb. 22nd with the women’s collection. By now a cult brand, Fake London can once more express a new style that has the power to influence future trends in fashion. fakelondon.com


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—PEOPLE

CARLA SOZZANI Alessandra Bortoletto

Nel 1990, Corso Como era un piccola strada di edifici popolari costruiti al principio dell’era industriale, che ospitavano per lo più gente che emigrava dalle campagne per lavorare nelle fabbriche della città. Al numero 10, in un edificio industriale posto all’interno del grande cortile di uno storico palazzo milanese, aprono nel 1990 la Galleria Carla Sozzani e quello che, per anni, è stato l’ unico concept store di Milano: 10 Corso Como. In 20 anni, 10 Corso Como si è evoluto fino a diventare uno spazio multifunzionale, crocevia tra cultura e commercio, che attraverso il passaggio tra store, galleria, bookshop, ristorante e cafè riflette perfettamente la filosofia di chi l’ha pensato. Carla Sozzani è da sempre una delle icone del fashion world italiano, ispiratrice e anticipatrice Foto di/PHOTO OF : Vanni Burkhart

di gusti e di stile. 10 Corso Como è il suo microcosmo, in cui prende vita tutto ciò che la rappresenta: arte, moda, fotografia, design, musica, oltre ad un Cafè e un piccolo Hotel. 10 Corso Como può essere definito un ‘magazine virtuale’, attraverso cui Carla Sozzani crea una narrazione volta non solo a creare business, ma soprattutto ad accogliere e coinvolgere il cliente in un’esperienza totalizzante di slow shopping. Il pensiero di Carla ha catturato in fretta quell’attenzione internazionale che ha reso 10 Corso Como un modello di retail ed estetica globale, esportato con successo in città all’avanguardia come Tokyo e Seoul. Attraverso 10 Corso Como, Carla Sozzani è riuscita a trasmettere il vero senso della creatività, affacciandosi positivamente e senza timore al panorama dell’irrazionale,

dell’emozionale, del talento. Dal 1990 ad oggi, è riuscita a unire mondi lontani e arti differenti in uno spazio che si muove verso una sempre più moderna evoluzione mentale. I vent’anni di 10 Corso Como si chiudono con una mostra di Loretta Lux, giovane e talentuosa fotografa, a conferma della vocazione di Carla Sozzani di dedicare alla creatività, in tutte le sue forme, un tributo di generosa apertura intellettuale.


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Foto di/PHOTO OF : Vanni Burkhart


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In 1990 Corso Como was a small street with council houses on both sides dating from the early industrial age, and mostly inhabited by country people who had moved to Milan to work in the city factories. In 1990 Galleria Carla Sozzani was opened at 10, Corso Como, in an industrial building located within the yard of a historical Milanese palace, for years the only concept store in Milan: 10 Corso Como. Over the last 20 years 10 Corso Como has evolved into a multifunctional space that merges culture and business, a space whose multiple identity of store, gallery, bookshop and café perfectly embodies the philosophy of its creator. Carla Sozzani has always been one of the icons of the Italian fashion world, the inspirer and forerunner of trends and styles. 10 Corso Como is the microcosm where all that represents Carla comes to life: art, fashion, photography, design, music besides a café and a small hotel, a space that can be defined a ‘virtual magazine’, through which she unfolds her narration, not only to create business but above all to welcome and involve clients in an absorbing experience of slow shopping. Carla’s conception in no time became one of international renown that made 10 Corso Como a model Foto di/PHOTO OF : Vanni Burkhart

of global retail and aesthetics, successfully exported into avant-garde cities like Tokyo and Seoul. Through 10 Corso Como, Carla Sozzani has managed to express the true meaning of creativity, positively and fearlessly facing the world of the irrational, the emotions and talent. Since 1990 she has managed to merge far off worlds and different arts in a space whose constant changes suggest a more and more modern intellectual evolution. On 10 Corso Como’s 20th anniversary, the exhibition of Loretta Lux, a young and talented photographer,

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confirms the open-minded intellectual contribution that Carla Sozzani makes to all forms of creativity. 10corsocomo.com

Foto di/PHOTO OF : Sara Scanderebech


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Carla Sozzani è da sempre una delle icone del fashion world italiano, ispiratrice e anticipatrice di gusti e di stile.

Foto di/PHOTO OF : Vanni Burkhart


w w w. s t e p h e nve n e z i a .e u


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FROM STONE TO LIGHT Alessandra Bortoletto

Da oltre 40 anni, Marithé e François Girbaud investono sulla sperimentazione di nuove tecnologie e su nuovi materiale. Questo ha permesso loro di introdurre un’importante innovazione nel mondo del denim: il passaggio dallo STONEWASH al WATTWASH e la democratizzazione del trattamento laser. Sempre all’avanguardia nella sviluppo di nuovi lavaggi e trattamenti, Marithé e François Girbaud hanno consolidato negli anni una fama internazionale come fashion designers: leader nella ricerca sui materiali negli anni ‘80, visionari negli anni ‘90 con il concetto del Metamorphojean, che cambiò la forma dei jeans, sono i fautori, all’inizio del Ventunesimo Secolo, di una nuova eleganza: moderna, casual ed ecologicamente sensibile, in reazione ai nocivi trattamenti con gli acidi. Il nome WATTWASH nasce dall’ unione tra la parola watt, unità di misura dell’energia e del calore, e la parola wash, che significa lavaggio. In sintesi, WATTWASH è un innovativo trattamento del jeans con la luce laser, in antitesi rispetto al trattamento con acidi, finalizzato all’ottimizzazione della quantità di acqua necessaria (solo 5 litri anziché i 150 utilizzati

nel trattamento classico). La combinazione di Wattwash e gli effetti realizzati al laser sui tessuti, determinano non solo un’evoluzione ma una rivoluzione: il passaggio dalla pietra (STONEWASH) alla luce (WATTWASH). La vocazione ecologica di Marithé e François Girbaud approda da Gennaio 2011 a Firenze, in via Proconsolo 14R, con

una nuova boutique monomarca che si sviluppa all’interno di un palazzo fiorentino del 1400. Il sapiente design di Patrick Nourguet, che ha già ispirato il rinnovo dello storico store parigino di rue Monmartre, integra i dettagli storici e autenticamente fiorentini del palazzo con il mood urbano di Marithé e François Girbaud. L’architettura della

boutique valorizza l’antichità di soffitti, colonne e pavimentazione, che vengono accostati a superfici e spazi nuovi, mettendo in risalto lo sviluppo orizzontale di passaggio tra gli ambienti, caratterizzati da un materiale naturale, ecologico e versatile come il legno. Marithé and François Girbaud have for over 40 years invested in new

technologies and materials, a policy that has enabled them to introduce an important innovation in the world of denim, that consists in the shift from STONEWASH to WATTWASH, with the widespread use of laser treatment. Always in the lead in the development of new washing treatments, Marithé and François Girbaud have become famous world wide as fashion designers: leading


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protagonists in the research on materials in the Eighties, visionary creators in the Nineties with their idea of the Metamorphojean, which changed the shape of jeans, in the early twenty-first century they are the advocates of a new, modern, casual and ecologically committed kind of elegance, a reaction against dangerous, unhealthy treatments through acids. The name WATTWASH derives from the combination of the word ‘watt’, the unit of measurement for energy and heat, with the word ‘wash’. In short, WATTWASH, as opposed to processing through acids, is an innovative treatment of jeans through laser beam that involves the use of only five litres of water instead of the 150 litres traditionally required. Far from being an evolution, the effects on fabrics achieved through the Wattwash technique have brought about a true revolution: the transition from stone (Stonewash) to light (Wattwash). From January 2011 Marithé et François Girbaud’s ecological choice will find a new embodiment at 14R Via Proconsolo, Florence, in a new single brand boutique located in a fifteenth century Florentine palace. The skilful design by Patrick Nourguet, who curated the renewal of the historical Parisian store in Rue Monmartre, has merged the Florentine

style details of the palace with Marithé et François Girbaud’s urban mood. The boutique’s architectural style enhances the ancient ceilings, columns and floors by matching them to new spaces and surfaces, and emphasising the horizontal development of the premises characterised by the use of a natural, ecological and versatile material like wood. girbaud.com

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WOOLRICH 180TH ANNIVERSARY Alessandro D’Annibale

Woolrich John Rich & Bros. festeggia i 180 anni con una prestigiosa collaborazione con Douglas Kirkland


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Woolrich John Rich & Bros. festeggia i 180 anni con una prestigiosa collaborazione con Douglas Kirkland. Il celebre fotografo americano ha scelto di celebrare il marchio attraverso una serie di ritratti: 18 sono le personalità del mondo dello spettacolo e della musica americana chiamate ad interpretare l’iconico Woolrich Arctic Parka e 2 i diversi tipi di immagine, uno scatto digitale e un primo piano bianco e nero in pellicola 8x10. Tra i soggetti fotografati: il famoso produttore Benedict Coutler,

il giornalista Daniele Mastrogiacomo, le attrici Dominik Garcia (figlia di Andy Garcia), Elle Fanning (protagonista di Somewhere di Sophia Coppola) e Jenn Proske, il musicista G-Mac brown, il produttore Lawrence Bender, gli attori Gabriel Garko, Brendan Fraser e Danny Houston, la modella Aimee Mullins, l’artista Erika Lemay, la fotografa Lauren Greenfield, il co-presidente di Marvel Studios Louis D’Esposito. Douglas Kirkland ha iniziato la sua carriera negli Anni ’60-’70 presso

Look e Life, ha lavorato sul set di centinaia di film hollywoodiani, tra cui “Butch Cassidy”, “La mia Africa”, “Titanic,” “Moulin Rouge” e “Australia”. Sono celebri i suoi iconici ritratti di Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Jack Nicholson, Angelina Jolie e Antonio Banderas, tra le tante celebrities immortalate negli anni. Durante la sua lunga carriera, Kirkland ha ricevuto numerosi riconoscimenti come il Lifetime Achievement Award, il Premio Lucie, il premio russo L’occhio d’oro e un Lifetime Achievement Award da CAPIC della sua nativa Toronto, nel maggio 2006. Nel 2008 Vanity Fair Italia ha organizzato una grande retrospettiva della sua opera presso il prestigioso Museo della Triennale di Milano. Le trentasei immagini, già presentate ufficialmente in Italia in occasione della settimana della moda Donna, presso il WP Store di Milano, saranno esposte successivamente presso i migliori negozi e department stores internazionali. Woolrich John Rich & Bros. celebrate their 180th anniversary with a prestigious collaboration with Douglas Kirkland. The famous American photographer has chosen to celebrate the brand with a series of

portraits: eighteen celebrities in American music and showbiz to interpret the iconic Woolrich Arctic Parka with two different types of images, a digital shot and a black and white 8x10 film close-up. The people in the pictures are among others: the famous producer Benedict Coutler, the journalist Daniele Mastrogiacomo, the actresses Dominik Garcia ( the daughter of Andy Garcia), Elle Fanning (the protagonist of Somewhere by Sophia Coppola), and Jenn Proske, the musician G-Mac Brown, the producer Lawrence Bender, the actors Gabriel Garko, Brendan Fraser and Danny Houston, the model Aimee Mullins, the artist Erika Lemay, the photographer Lauren Greenfield, and the co-president of Marvel Studios, Louis D’Esposito. Douglas Kirkland started his career in the Sixties and Seventies with ‘Look’ and ‘Life’, and has worked on the set of hundreds of Hollywood films among which “Butch Cassidy, My Africa, Titanic, Moulin Rouge and Australia. Over the years, he has been the author of the iconic portraits of celebrities like Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Jack Nicholson, Angelina Jolie and Antonio Banderas. Throughout his long career, Kirkland has been awarded countless prizes like the Lifetime Achievement Award, the Lucie Prize, the Russian prize The Golden Eye, and a Lifetime

Achievement Award granted by CAPIC in his native Toronto in May 2006. In 2008 Vanity Fair Italia held a retrospective exhibition of his works at the

Milan-based prestigious Museum of the Triennial. The thirty-six images, already officially presented in Italy on the occasion of the Women’s Fashion

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Week at WP Store, Milan, will next be exhibited in the best international shops and department stores. woolrich.it


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—ART

A CONCERTED SPACE Sculture di Romano Abate e dipinti di Francesco Stefanini apriranno il giorno 4 Marzo 2011 alle ore 18 la nuova stagione espositiva dello Spazio Lazzari. La mostra verrà inaugurata da una performance che intreccerà il linguaggio della scultura con quello della pittura che, per l’evento, si trasformerà a sua volta in luci e colori oltre a sottolineature di suoni e poesia. Lo Spazio Lazzari ripropone una nuova “provocazione” d’arte oltre i percorsi tradizionali e dentro il cuore di una contemporaneità che è gioco di contaminazioni espressive. On March 4th 2011 at 6 p.m. a selection of Romano Abate’s sculptures and Francesco Stefanini’s paintings will start the new exhibition season at Lazzari Space. The exhibition will be inaugurated by a performance that will combine the language of sculpture and painting; the combination will for the occasion be Foto di/PHOTO OF : Lino Vecchiato

transformed into lights and colours enriched with sounds and poetry. Lazzari Space propose once again an artistic event which is a challenge to traditional art and goes straight into the heart of modern sensibility by playing on expressive contamination. lazzariweb.it


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—ART

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A TASTE FOR DISCOVERY

Spazio Lazzari 20 Settembre 2010 11 Ottobre 2010 Luoghi inesplorati, viaggi ai confini del pianeta, sfidando le intemperie e i rigidi climi delle lande più remote. Questo è l’immaginario di Napapijri, marchio che fin dalla nascita si è battuto per la tutela dell’ecosistema mondiale, sostenendo attivamente organizzazioni scientifiche e promuovendo una maggiore consapevolezza ambientale. Un nobile proposito, non ancora venuto meno, che ha pervaso le immagini della mostra tenutasi dal 20 Settembre all’11 Ottobre scorsi presso lo Spazio Lazzari. Protagonisti i capi della capsule collection Flagged, nata all’insegna di un approccio innovativo ma forte di materiali ricavati da fibre naturali, come l’idrorepellente cotone “Zeppelin”, imbottito in piuma d’oca. Ancora una volta Napapijri ha creato uno splendido display, attirando l’attenzione dello spettatore su temi di rilevanza quali la preservazione del pianeta, come nel volume “Antarctica: The Global Warning”. Ancora una volta la bandiera norvegese sventola alta su questa causa, l’ennesima prova di come Napapijri resti al passo coi tempi

pur rimanendo fedele agli stilemi originali. Unexplored places, journeys to the remotest corners of the planet, at the mercy of the elements and the freezing temperatures of the farthest lands. This is the imaginary world of Napapijri, a brand that has since its birth fought for the protection of the ecosystems world wide and, while keenly supporting scientific organisations, has done a lot to increase environmental awareness. The noble aim they are still driven by pervaded the exhibition held at Lazzari Space from September 20th to October 11th, focussed on the items of Flagged, the capsule collection born from the strong, innovative impact of natural fibre materials like water-repellent cotton ‘Zeppelin’ with goose down lining. Napapijri once again created a splendid display, and aroused the interest of visitors on relevant themes like the planet’s conservation, as in the volume “Antarctica: The Global Warning”. Once again the Norwegian Flag is hoisted to support a cause that proves Napapijri’s commitment to constantly updating their activity while keeping true to their original style. napapijri.com


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—ART

REFLECTIVE NATURAL Spazio Lazzari 25 Novembre 2010 28 Febbraio 2011 <<Vorremmo che la natura, oltre a essere imitata, rappresentata, salvaguardata, ridiventasse un punto di partenza per nuove relazioni, eclettiche ed innovative, tra l’uomo e il suo ambiente>>. Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino sono gli autori di Reflective Natural, progetto “naturale riflessivo e naturale riflesso“, installazione che indaga sull’ artefatto culturale, lo spazio dell’uomo, nella sua ambivalenza di spazio architettonico oggettivo e di spazio intimo e soggettivo. Un “dolmen” contemporaneo, costituito da cinque lastre specchianti, appoggiate come fossero carte da gioco, a riflettere la natura circostante, mentre all’interno le pareti si rivestono di piante rampicanti, edere che lentamente si

riappropriano dei loro spazi. Il sole, la pioggia, la neve filtrano dall’alto, il pavimento diviene prato, si riflette sulle pareti interne, il soffitto e le pareti esterne divengono cielo. Il Bisonte, marchio artigianale di accessori in pelle, in collaborazione con Saporiti Italia, ha condiviso gli intenti del progetto “Reflective Natural”, curandone la seduta interna. Un’interazione giocosa e flessibile tra uomo e natura, in risonanza con i valori fondamentali del brand fiorentino, grazie alle fasce intrecciate di pelle pregiata ci invitano ad una simbolica contemplazione “sospesa” nella natura. Forme minimaliste, geometrie irregolari che diventano testimoni del passare del tempo e dei cicli della natura. “Just as we would like nature to be imitated, represented, and preserved, we would also like it to become once again the starting point

for new, innovative, allround relationships between man and his environment”. Tiziano Vudafieri and Claudio Saverino are the authors of ‘Reflective Natural’, a “natural reflecting and natural reflected” project, an installation that investigates the cultural artwork, man’s space, both as an objective architectural space and as an intimate subjective one. A “ dolmen” of today, the installation is made up of five big looking glasses arranged as playing cards, to reflect the surrounding natural environment, their inner side covered with ivy plants, slowly spreading their tendrils all over their own space. The sun, the rain and the snow fall from above, the floor transforms into a meadow and is reflected on the inner walls; the ceiling and the outer walls become the sky. The inner seats have been realised by the brand of handmade leather accessories “Il Bisonte” in collaboration with Saporiti Italia. A playful and flexible interaction between man and nature, reminiscent of the basic values of the Florentine Brand, thanks to the intertwined bands of valuable leather that lead us to a symbolic contemplation “suspended” in nature. Minimalist, irregular geometric forms which witness the passing of time and of natural cycles. vudafierisaverino.it

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—ART

AN AMERICAN STORY

Compagno inseparabile dell’American Way of Life, fin dal lontano 1873, quest’icona è giunta fino a noi, immutata dal tempo, grazie alla sua estrema funzionalità. Il 501 è infatti in assoluto il modello più conosciuto di jeans e quello più in grado di rappresentare questa caratteristica. Levi’s® Vintage Clothing, la divisione del brand americano depositaria del vastissimo archivio storico di Levi’s®, ha promosso dal 14 Ottobre fino al 30 Novembre 2010, presso lo Spazio Lazzari, “L’evoluzione del 501”; un perfetto esempio dell’impegno che questo dipartimento ripone costantemente nella sua missione: riaffermare l’autentico spirito di Levi’s® quale american lifestyle brand. Una galleria dei principali modelli 501 è stata allestita attraverso un efficace layout cronologico, dalla fine dell’800 agli anni ‘60, in grado di farci assaporare tanto le differenti lavorazioni quanto i singoli dettagli. L’intera gallery è stata proposta sia nel caratteristico color indaco originale che nelle versioni di denim “lavato”: un doppio filo tra l’immagine della cultura collettiva di Levi’s®, quella degli American Workers che hanno saputo dare un volto al Nuovo Mondo e la storia del marchio. Jeans “Made in America”

che non si sono limitati ad accompagnare il formarsi di una nazione ma hanno superato i confini nazionali, divenendo un successo planetario pur rimanendo fedeli al loro spirito originale... rigorosamente extra extra strong!

Not only did these jeans ‘Made in America’ see the nation to its making, they also passed the nation’s boundaries and achieved world wide success while keeping true to their original spirit... rigorously extra, extra strong!

Synonymous with the American Way of Life since 1873, this extremely functional fashion icon is something we can still enjoy unaltered. In fact, 501 is definitely a well known model of jeans that represents at best the garment’s typical features. From October 14th to November 30th, Levi’s® Vintage Clothing, the division of the American brand that runs the rich historical archive of Levi’s®, organised at Lazzari Space “The Evolution of 501”, a perfect example of the division’s commitment to their mission: to claim that, true to its spirit, Levi’s® is an American lifestyle brand. A display of the main 501 models was set up through an effective layout ranging from the late 19th century to the 1960’s and focussing both on style and tailoring details. The items on display were proposed both in the original indigo blue and in the washed denim versions, a combination of Levi’s® collective culture, that of American Workers that gave the New World its outlook, and the brand’s history.

eu.levi.com


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Synonymous with the American Way of Life since 1873, this extremely functional fashion icon is something we can still enjoy unaltered.

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—ART

WELCOME THE CUBE Sono trascorsi tre anni da quando Max Mara, con la linea ‘S, ha introdotto una nuova icona, in grado di sintetizzare la filosofia del marchio e al contempo i tratti distintivi dell’easy living. Un piumino nato dalla volontà di creare un capo senza tempo e dall’identità stilistica chiara, fin dal packaging: il caratteristico cubo o meglio the cube. Una forma “tridimensionale” come la ricerca svolta dall’azienda in termini di materiali, volumi e soluzioni altamente tecnologiche. Un oggetto in grado di contenere il capo al momento della vendita ma anche di presentarlo… di svelarlo. Fin dalla prima collezione l’interprete visivo della collezioni targate “S” è stato il celebre Max Farago, in grado, di volta in volta, di sintetizzare l’essenzialità e il minimalismo formale di questi

capi, contestualizzandoli in ambiente urbani e prospettive architettoniche inedite. La fruttuosa collaborazione tra Max Mara e Farago, una delle più importanti firme della fotografia internazionale (I-D, Dazed and Confused, Elle…), prosegue anche per la SS 2011. Scatti vivaci che hanno come protagonista, il Summer Cube, versione estiva dell’iconico piumino ‘S e che sono diventati oggetti dell’esposizione fotografica di Max Mara presso lo Spazio Lazzari dal 7 Dicembre 2010 al 28 Febbraio 2011. It is now three years since Max Mara, with the line ‘S, introduced a new icon that could merge the brand’s philosophy and the typical features of ‘easy living’. What they wanted to create with this duvet jacket was a timeless item with a precise stylistic identity

involving its very packaging: its characteristic cube. A form which is three-dimensional just as the research the Firm carries out in terms of materials, volumes, and highly technological solutions. An object that can contain the item when it is sold, but has also the power to present it…to reveal it. Since they first appeared the collections’ visual interpreter has been famous Max Farago, who can from time to time merge the essential character and the formal minimalism of the items by setting them against urban contexts and unprecedented architectural views. The fruitful collaboration between Max Mara and Farago, one of the leading international photographers (I-D, Dazed and Confused, Elle…) will continue also in the Summer season 2011. The protagonist of their shots is the Summer Cube, a summer version of the duvet ‘S. The photos will be on display in Max Mara’s exhibition at Lazzari Space from December 7th 2010 to February 28th 2011. maxfarago.net maxmara.com


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—ART

SUSTAINABILITY Tre giorni per garantire una nuova prospettiva sulla sostenibilità del design. Questo è stato l'obiettivo del festival Sustain/Ability, tenutosi a Treviso dal 2 al 4 dicembre 2010. L'iniziativa è stata concepita in principio da XYZ, IUAV e sostenuta da Treviso Tecnologia, Unindustria Treviso e Treviso Design, allo scopo di avvicinare il pubblico a questa tematica. Un festival che si propone come una sorta di “starting ground” e che già al suo debutto, ha incluso una serie di esposizioni e conferenze. La volontà è quella di sottolineare la relazione esistente fra sviluppo economico e ambiente, all'interno di una grande area industriale, passando attraverso la presentazione di una serie di progetti in grado di rendere unica questa esperienza: come la collezione Save Waste from waste di Carmina Campus,

progetto di Ilaria Venturini Fendi, borse, accessori ed elementi di arredo creati nel rispetto dell'ambiente, sotto ogni fronte, senza agenti chimici né materiali provenienti da a rischio di depauperamento ambientale. Il riutilizzo di elementi preesistenti fa sì che ogni prodotto di Carmina Campus possa cosituire un'opera unica e come tale, sia dotato di un'etichetta capace di tracciare tutto il suo percorso creativo. A three-day event to open new perspectives on design sustainability. That was the objective of Sustain/Ability, a meeting held in Treviso from December 2nd to Dec. 4th 2010, born on the initiative of XYZ, IUAV and supported by Treviso Tecnologia, Unindustria Treviso and Treviso Design to acquaint the public with the theme. A meeting and a sort of ‘starting ground’ which,

at its very debut, included exhibitions and lectures, to illustrate the relationship between economic development and the environment within a large industrial area, through the presentation of a number of projects that can make this experience unique: like the Carmina Campus collection Save Waste from Waste, designed by Ilaria Venturini Fendi: bags, accessories and items of furniture, environment-friendly creations that contain neither chemicals nor materials that may impoverish or endanger the environment. The re-use of pre-existing materials makes each Carmina Campus item a unique work provided with a label that can retrace all the stages of its creation.

design Heads Collective, ph Silvia Boschiero, print Graficart

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sustain-ability.it

Treviso 2 – 4 dicembre 2010 Mostre, incontri, conferenze, workshop, installazioni pubbliche, itinerari per un futuro sostenibile. www.sustain-ability.it

Palazzo Giacomelli, Fondazione Benetton spazi Bomben, Università Iuav di Venezia, Spazio Lazzari, Museo Santa Caterina, esercizi commerciali e città di Treviso.

Fondazione Oderzo Cultura, Unascom un progetto di Unindustria Treviso, Confcommercio Treviso. Treviso Tecnologia, Università Iuav di Venezia, in collaborazione con Fondazione la Fornace dell’Innovazione, Treviso Design

Sustain/ability un evento promosso da Treviso Design organizzazione a cura di XYZ

Con il patrocinio di Comune di Treviso Provincia di Treviso e di Fondazione Benetton Studi Ricerche.

Con la partecipazione di Consorzio Marca Treviso, SDW - Sustainable Design Week Carmina Campus, Spazio Lazzari. Con il contributo di D.B. Group Spa, Forum Spumanti d’Italia,

Favini, Replay, Zurich Assicurazioni, Pasin bags, P-One. Media partner Corriere del Veneto, Blogo, Nordesteuropa.it.


THE NETWORK THAT MAKES THE GLOBAL CREATIVE INDUSTRY TICK CONNECTIONS IS THE MEETING POINT FOR THE VISUAL INDUSTRY AROUND THE WORLD. NEW YORK LONDON PARIS BERLIN LOS ANGELES NEXT STOP PARIS WEDNESDAY 30TH / THURSDAY 31ST MARCH 2011 NEW YORK WEDNESDAY 1ST / THURSDAY 2ND JUNE 2011

ART DIRECTION SEE STUDIO.COM

STAY TUNED WWW.LEBOOK.COM


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WHITE MOUNTAINEERING Reiko Hanafusa

Non occorre dire che il destino della moda risieda nel “cambiamento”. Se durante l’ultimo decennio la gente impazziva per la street fashion o per il denim giapponese, questo gusto sarà ben presto storia e tale evoluzione non può che apparire inevitabile. Ai giorni nostri il pubblico sembra sempre più interessato alle novità, e White Mountaineering è forse la miglior risposta alle loro aspettative. Dal suo lancio, avvenuto nel 2006, White Mountaineering si è concentrato sulla outdoor fashion, rivelandosi collezione dopo collezione, sempre fedele al suo spirito originario perchè “gli abiti sono qualcosa che si porta per lo più all’aperto”. Nelle collezioni lo stilista Yosuke Aizawa fonde tre elementi essenziali: design, praticità e tecnologia.

Grazie al suo stile, la proposta di Aizawa ha immediatamente attratto l’attenzione dei principali fashion leaders, al punto da affermarsi, nel giro di pochi anni, come uno dei più importanti marchi di moda per uomo. Nel 2009 lo stilista ha aperto un flagship store a Tokyo dove, dalla stagione SS 2011, sarà disponibile anche la nuova linea donna “Porlar”. Il tema della stagione primavera-estate 2011 è “Primitive Line”: incentrata su antichi tessuti e motivi il cui carattere primitivo e la semplicità sono stati conferiti ai capi più evoluti del nostro tempo. Durante la sua presentazione, la linea ci ha fatto riapprezzare una moda multi-layered, traboccante di grande energia. White Mountaineering si espanderà presto in tutto il mondo. Needless to say, ‘change’ is the same as fate in fashion. If during the last decade people were crazy about Japanese street fashion or Japanese denim, the taste is soon going to be history, and the development can’t but sound inevitable. These days people seem mainly concerned with what is coming next, and White Mountaineering is maybe the best answer to their expectations. Since it was launched in 2006, White


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Mountaineering has focussed on outdoor fashion sticking to their brand concept that “clothes are something we mostly wear outdoors”. Design, utility and technology are the three elements that the designer Yosuke Aizawa has merged in the collection. Thanks to his style, Aizawa’s proposal has immediately attracted fashion leaders’ attention, to the extent that in a few years’ time it has become an outstanding men’s brand. In 2009 the designer opened a flagship store in Tokyo and started a women’s line called ‘Porlar’ which will be available from the 2011 spring-summer season. The theme of the 2011 spring-summer season is “ Primitive Line” focused on ancient textiles and patterns whose primitive mood and naiveté have been handed over to the new wear of our age. At the catwalk it recalled the pleasure of multi-layered fashion and was overflowing with energy. White Mountaineering will very soon spread all over the world. whitemountaineering.com

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WALK-OVER

Vintage Shoe Company celebra una lunga tradizione calzaturiera americana che risale 1883. Queste calzature sono realizzate con pellami della migliore qualità e attraverso

Paolo Vitale

l’originale suola color rosso-mattone, includerà per la FW 2011 la nuova linea Country di stivali realizzati in pellami più spessi e resistenti.

Prosegue la partnership di H.H. Brown e A.S.A.P. Ltd per lo sviluppo e la distribuzione di marchi made in USA, tra i quali spiccano Walk-Over e Vintage Shoe Company. H.H. Brown and A.S.A.P. Ltd. continue their partnership developing and distributing brands made in the USA, including Walk-Over and Vintage Shoe Company. hhbrown.com

Emblema della mitica capacità imprenditoriale americana, Walk-Over ha costruito la sua storia, lunga 250 anni, su tre fondamentali valori: standard qualitativi elevati, eccellenza e tradizione. Dopo il lancio in Italia con la FW 10-11 in top store tra i quali Lazzari (Treviso) e Raspini (Firenze), Walk-Over esordisce per la SS 2011 nei più importanti negozi americani, come Saks 5th Ave, Neiman Marcus e Mario’s. La collezione di calzature, riconoscibili per

An emblem of America’s great entrepreneurial skills, Walk-Over has built its 250-year history on three basic values: high quality standards, excellence and tradition. After lauching in Italy for FW 10 available in top stores like Lazzari (Treviso) and Raspini (Florence), Walk-Over makes its debut for SS 11 in leading American stores like Saks 5th Ave., Neiman Marcus and Mario’s. The footwear collection, recognizable by the original brick-red soles will include a “Country” collection of boots using thicker leathers for FW 11. walkover.com

VINTAGE SHOE COMPANY processi produttivi tipicamente americani; ciascun modello è pervaso da un particolare sapore nostalgico, trasposto alle tendenze contemporanee. Lo scorso Settembre il brand è stato acclamato in occasione della Mercedes Benz Fashion Week, New York, dove ha debuttato sulla passerella della collezione Nicholas K per la SS 2011, in perfetta sintonia con gli outfit d’ispirazione militare. Presente nelle più importanti boutique statuintensi, Vintage Shoe Company

esordirà su Nordstrom questa primavera. Vintage Shoe Company celebrates a rich history of American shoe making dating back to 1883. Using the highest quality garment leathers and American-made production processes, each creation is uniquely crafted with a nostalgic feel that translates to today’s trends. Last September, during Mercedes-Benz Fashion Week, New York, the brand was welcomed when it made its debut on the catwalk of Nicholas K collection for SS 2011, a perfect match to the outfits of military inspiration.

Available in the most important American boutiques, Vintage Shoe Company will make its debut in Nordstrom this spring. vintageshoecompany.com


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PREMIUM JANUARY 19 – 21, 2011 PREMIUM MEN JANUARY 18 – 21, 2011

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—SHOP

AA DESIGN MUSEUM Alessandro D’Annibale

a minuscola e A maiuscola. Minuscola a significare “arte”, “architettura” e maiuscola come la “A”, il massimo voto raggiungibile. La vocazione è subito chiara. Ciascun piano gioca un ruolo diverso all’interno del percorso espositivo di aA, il luogo dove le icone del design passato e del presente possono essere “toccate con mano” dal pubblico, in uno spazio a misura di “masterpiece”. Ogni ambiente interpreta un concetto autonomo e se il livello 2 del Basement (seminterrato) ha un approccio più industrial, il livello 1, denominato aA Life, è invece destinato alla vendita di libri d’architettura e pezzi di design. Al primo piano dell’edificio troviamo il Cafe aA dove l’esperienza espositiva continua in maniera diversa: le sedie sulle quali ci accomodiamo, i tavolini su cui ci appoggiamo, consumando dolci

e bevande rigorosamente organiche, hanno tutti una storia unica che sembrano voler condividere con noi. Un angolo tranquillo nel cuore di Seoul dove assaporare un caffè caldo, lontani dalla frenesia urbana e seduti sulle creazioni dei più importanti maestri del design internazionale. Il secondo piano è dedicato alle produzioni “scandinave” mentre il terzo, intitolato “Bauhaus”, propone pezzi vintage moderni e articoli contemporanei. L’idea alla base

del Museum è quella di proporre mobili di design difficilmente reperibili in Corea, valorizzandone peculiarità e autori. La collezione è in continuo accrescimento e in aggiornamento costante. Al suo interno troviamo esposti, come in un museo, i maggiori capolavori dell’industrial design, disponibili dalle prime edizioni sino alle rivisitazioni più recenti. La storia passata e presente del design mondiale prende forma sotto i nostri occhi.


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we have rigorously organic cakes and drinks, have all a unique history that they seem willing to share with us. A quiet spot in the heart of Seoul where to sip a hot coffee, far from the city’s frantic life, sitting on the creations of the most outstanding masters of international design. The second floor is devoted to ‘Scandinavian’ creations, whereas the third, labelled Bauhaus, offers modern vintage pieces and present-day articles. The Museum’s underlying idea consists in proposing design furniture hardly available in Korea, while emphasising its features and authors. The ever growing collection is constantly updated. The above section contains an exhibition of the major masterpieces of industrial design, available from their first editions to the most recent re-visitations. aA Design Museum, a place where the past and presentday history of world design unfolds under our eyes.

aA Design Museum, a place where the past and presentday history of world design unfolds under our eyes.

A small ‘a’ and a capital ‘A’. The small ‘a’ stands for ‘art’, ‘architecture’, and the capital ‘A’ for the highest possible mark. Each level plays a different role in the exhibition layout of aA, a place where the icons of past and present-day design are within reach, in a space specially designed for masterpieces. Each room interprets

a different concept, and if level 2 in the Basement has a more industrial approach, level 1, labelled aA Life, is devoted to the sale of architecture books and pieces of design. On the first floor of the building we can find the aA Café, where the exhibition continues in a different way: the chairs on which we sit, the small tables at which

408-11 Seo-kyo Dong, Ma-Po Gu, Seoul aadesignmuseum.com

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CONTEMPORARY INDIGENOS Paolo Vitale

Col debutto per la FW 2010 della collezione Indigenos, Veja aggiunge un nuovo tassello al suo progetto in grado di combinare ecologia, economia “sostenibile”, fair trade e rispetto dell’ambiente. Declinate in autunnali tinte

opache e in due varianti di altezza, le Indigenos sono morbide trainer scamosciate perfettamente in linea coi valori del brand che rappresentano: sono prodotte utilizzando pellami tinti senza l’utilizzo di cromo e suole di gomma

naturale estratta dai Seringueiros dagli alberi della Foresta Amazzonica; sono state disegnate per superare le mode passeggere e mantenere una distinta identità nel tempo. Per la campagna di presentazione della collezione, Veja ha coinvolto undici dei suoi migliori buyers, gestori di alcuni tra i più famosi stores europei, immortalandoli come moderni guerrieri tribali che si oppongono all’omologante globalizzazione del mondo della moda e valorizzandoli come partner del proprio progetto. Anche in questo il brand di calzature, borse e accessori rende onore alla sua filiera produttiva che comincia con i piccoli produttori brasiliani per arrivare ai concept store europei più all’avanguardia, puntando sulla solidarietà e sulla salvaguardia ambientale. Promotrice di un profondo cambiamento culturale, Veja ridistribuisce i profitti non utilizzati dal marketing lungo la catena della produzione, per garantire ai contadini e ai suoi produttori salari equi e migliori condizioni lavorative. Alla ricerca di una visione più giusta del fare economia senza perdere in immagine ma guadagnando in competitività. Per la prima volta, in Gennaio, le collezioni Veja saranno

esposte in occasione di Pitti Immagine Uomo a Firenze (stand 107). With the debut of the collection Indigenos for the FW season 2010, Veja add a new element to a project that combines ecology, “sustainable” economy, fair trade and respect for the environment. Indigenos are soft suede trainers that come in muddy autumnal colours and two different height versions perfectly in line with

the values of the brand they stand for. This footwear is made of leather treated with chromeless dyes, and soles in the natural rubber extracted by Seringueiros in the Amazonian Forest, designed to outlast temporary trends and keep their peculiar identity over the years. For the presentation campaign of the collection, Veja have involved eleven of their best buyers, managers of some of the most renowned

European fashion stores, by representing them as modern tribal warriors who oppose the standardised globalisation of the world of fashion and by enhancing them as partners in their project. The brand of footwear, bags and accessories rely on solidarity and environmental care while honouring their production train from small Brazilian producers to leading European concept stores. Promoters of a deep cultural change, Veja redistribute the

profits left over by marketing throughout the production chain, to grant farmers and manufacturers fair wages and better work conditions. Their focus is on a more equitable conception of production that may at the same time boost their image and increase their competitiveness. For the first time in January, Veja collections will be displaying at Pitti Immagine Uomo in Florence (stand n°107). veja.fr


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—SHOP

SHOREDITCH’S MOST DESIRABLE MENSWEAR BOUTIQUE Laura Caccin

Nell’area East London di Shoreditch, punto d’incontro di artisti, fashionisti e musicisti, nasce un nuovo retail store di abbigliamento per gentlemen: Hostem. Il caratteristico negozio aperto quest’estate, raduna brand che difficilmente si trovano sotto lo stesso tetto, come sostiene James Brown -ideatore dello store. Sembra quasi un gioco da ragazzi per chi come lui ha la passione della moda nel sangue e un spiccato senso dello stile. Una passione che Brown e il suo team Alex Wysman - prima assistant manager

di Dover Street market- e Darren Rudland vogliono riproporre all’interno di Hostem. Pezzi di Demeulemeester, Vismim, Phillip Lim, Damir Doma, MA+ sono solo alcuni dei designer che contribuiscono al successo del negozio. L’ambiente soddisfa per tutto un consumatore attento ed esigente, a partire dal layout creato dal famoso duo Jamesplumb, presentato al Salone del Mobile di Milano e famoso per la capacità di dar nuova vita ad oggetti di scarto. Ciò che colpisce è l’attenzione quasi maniacale ai dettagli dello store. Al centro della stanza fa da protagonista un bancone ricavato da un vecchio altare di chiesa; dal soffitto scendono filamenti di lampadine che scivolano fino a terra creando un’atmosfera accogliente e raffinata. Sempre firmato Jamesplumb, in occasione della settimana del design a londra, è stata ricreata all’interno di Hostem una stanza di hotel dove i fortunati hanno potuto trascorrere una notte speciale. Per la stagione invernale, invece, Hostem ha lanciato insieme al “chirurgo della moda” Dott. Romanelli un nuovissimo concept pop-up “Prescription Shoppe”; le collezioni sono le più efficace prescrizioni di quest’inverno e lo store un’antica farmacia di famiglia. Hostem, molto più di un

negozio, è una dimensione a parte data dall’artigianalità del posto. Qui coesistono armoniosamente lusso intellettuale e streetwear, risultando in capi ricercati ed esclusivi, molto spesso in edizione limitata. Ultima news del momento: girano voci che entro breve sarà disponibile anche una sezione femminile di Hostem. Per chi è di passaggio nella City, Hostem è davvero un imperdibile meta. In the area of Shoreditch in the East London, meeting centre of artists, musicians and fashionistas, there is a new retail store of clothing for gentleman: Hostem. The unique shop opened this summer, gathers together brands that are usually difficult to find under the same space, as claimed by James Brown – creator of the store. It seems easy for those who like him were born with a keen sense of style and true passion for fashion. Passion that Brown and his work

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team Alex Wysman – former assistant General Manager of Dover Street Marketand Darren Rudland wants to represent in Hostem. Pieces of Demeulemeester, Vismim, Phillip Lim, Damir Doma, MA + are just some of the designers who contributes to the success of the store. The environment satisfy all along a careful and demanding consumer; starting from the layout of the store, created by the famous duo Jamesplumb; presented during the last Salone del Mobile in Milan, the couple is best known for its ability to give new life and story to past materials and objects. What strikes more is the maniacal attention given to details; leading actor of the main room it’s the frontal desk reworked from a church pew; from the ceiling, light bulbs reach the ground, creating a soft and refined atmosphere. These are only some of the masterpieces created for the store. Always in collaboration with Jamesplumb, Hostem

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created a pop-up one-room hotel inside the store, for London Design week. The luckiest were able to spend a very special night in this one room hotel. For this winter Hostem, launched their newest pop-up concept “Prescription Shoppe” in collaboration with “surgeon of fashion” Dr Romanelli; where the collections are the most effective prescriptions of this winter season and the store is an old family pharmacy. Hostem, much more than a store, it’s a separate/exclusive dimension, especially due to its hand crafted layout design. Here we can see the harmonious coexistence between intellectual luxury and streetwear, visible in refined and exclusive items, often in limited editions. We’ve recently heard great rumours that Hostem might be expanding into women’s-wear too. For those coming to London, make sure to check up Hostem, it’s a place to don’t miss. hostem.co.uk

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—READING

WHAT TO READ NEXT? CHINOS. LA STORIA È L’ORIGINALE PERCORSO CULTURALE DI UN CAPO DI ABBIGLIAMENTO AMERICANO Elena Bertacchini Lupetti Editore Dapprima prerogativa dell’esercito americano e

poi sinonimo di uno stile sobrio e informale, i pantaloni Chino, siano essi i Commando Khakhi o i Tropical Worsted, hanno indiscutibilmente “fatto” molta strada. Il lavoro di Elena Bertacchini, stila una variegata e omnicomprensiva panoramica della loro evoluzione, in perfetto equilibrio fra analisi storica e rievocazione delle leggende che hanno costruito il mito di questi pantaloni. Born as a prerogative of the American army, Chino trousers, both in the Khaki Commando and the Tropical

Worsted version, have later become synonymous with a sober and casual style, and have definitely gone a long way. Elena Bertacchini makes a thorough and complex survey of their evolution, in perfect balance between a historical analysis and the legends that have projected these trousers into the universe of myth.

marks the return to an evergreen, timeless style. knopf.knopfdoubleday.com

lupetti.com

TRUE PREP IT’S A WHOLE NEW OLD WORLD Lisa Birnbach Chip Kidd Arnold A. Knopf Editions Trent’anni anni dopo «The Official Preppy Handbook», un nuovo manuale preannuncia il ritorno dell’upper class studentesca, pronta per appropriarsi nuovamente di quel gusto raffinato e leggermente “snob” che tanto li contraddistingue. Chip Kidd affronta con distesa ironia quelli che sono i grandi dilemmi dei

Preppy: separare il Venerdì Casual dal sabato, non parlare di soldi, venerare Harmont&Blaine- galateo, riti e divieti in termini di moda e costume per divenire un vero Topsider. «True Prep- A Whole New Old World» segna il ritorno di uno stile non solo intramontabile... inaffondabile. Thirty years after “The Official Preppy Handbook”, a new one announces the return of the students’ upper class, ready to appropriate once again their refined and slightly snobbish taste, their mark of distinction. Chip Kidd faces the Preppies’ great dilemmas with relaxed irony: to keep a Casual Friday apart from a Saturday, not to speak about money, to worship Harmont&Blaine – etiquette, rites and bans in terms of fashion and manners, to become a true topsider. “True Prep – A Whole New Old World”

TURNING PAGES EDITORIAL DESIGN FOR PRINT MEDIA Robert Klante Sven Ehmann Ed. Gestalten All’alba delle nuova “editoria digitale” ci vieINTRODUCTION BY 8E;I<N CFJFNJBP# whose texts explore the essentials of the editorial process: s(s

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How BOOKS have become the hotbed for new editorial concepts and design:

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Reinventing NEWS on PAPER for our digital age:

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At the dawn of the new digital publishing we are offered a splendid anthology of graphic experiences in the magazines, books and periodical publications that have focussed on visual communication. Turning Pages is an essential recap on the evolution of publishing. 272 pages whose strong visual impact is coupled with comments and reflections by today’s most outstanding graphic designers. A milestone and a turning point in graphic design that pave the way to new perspectives… gestalten.com

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punto di forza. Turning Pages rappresenta un essenziale recap dell’evoluzione della carta stampata. 272 pagine di puro impatto visivo, accostato a commenti e considerazioni dei più grandi Graphic Designers contemporanei. Una pietra miliare che intende segnare un giro di boa per la grafica e aprire il cammino verso il prossimo passo...

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ne offerta una splendida summa delle esperienze grafiche di quelle riviste, libri e periodici che hanno fatto della comunicazione visiva il loro


Mug Magazine issue 20, year XI

D&A PARIS EXPANDS Alessandra Bortoletto

Dopo il successo dell’edizione parigina, Designers & Agents espanderà la sua presenza nella capitale francese. L’edizione del prossimo Marzo 2011 avrà sede in due spazi di forte impatto, entrambi nel cuore del Marais. La sede usata per l’ultima edizione, la Galerie Nikki Diana Marquardt, in Place des Vosges, ospiterà, in un’atmosfera intima, una fiera di quattro giorni e circa 30 designer selezionati. L’Espace Blanc Manteaux è invece la nuova sede, anch’essa ubicata nel Marais. Questa sala a volta illuminata dal sole, già storico mercato coperto, è stata usata in passato come sede per eventi letterari e artistici. L’Espace Blanc Manteaux ospiterà l’esposizione di circa cinquanta selezionati brand internazionali di moda. Questa espansione consentirà a Ed Mandelbaum e Barbara Kramer, fondatori

di Designers and Agents, di esportare in Europa la loro esperienza attraverso quelle iniziative che li hanno resi celebri negli USA; la versione parigina della Green Room di D&A, uno spazio speciale per la presentazione di marchi sostenibili, includerà anche la segnalazione, all’interno della fiera, dei brand maggiormente conformi ai criteri di sostenibilità e di fair trade di D&A. Designers and Agents è ansiosa di portare la sua speciale atmosfera a Parigi il prossimo Marzo, usando sia la Galerie Nikki che l’Espace Blanc Manteaux come sedi del loro celebre mix di moda, musica, arte, buon cibo organico e spazi conviviali per i visitatori. Following the success of their first Paris edition, Designers & Agents will expand their presence in the French capital.

The March 2011 edition will involve two strongimpact locations, both in the heart of Marais. The location used for the last edition, Galerie Nikki Diana Marquardt, on the Place des Vosges, will house a four day fair in an intimate atmosphere for approximately 30 hand-picked designers. Espace Blanc Manteaux, is the new venue also located in the Marais. Formerly a historic covered market, over the years this beautiful vaulted, sunlit room has been used for literary and artistic salons. Espace Blanc Manteaux will feature a three day fair showcasing a curated mix of approximately fifty international fashion brands. The expansion will enable Ed Mandelbaum and Barbara Kramer, the founders of Designers and Agents, to export their ‘D&A experience’ to Europe through signature initiatives they are noted for in their U.S based shows. These initiatives include the Paris version of D&A Green Room, a gifted space for rising sustainable brands. Another aspect of D&A’s ongoing Green initiative is the recognition of designated brands through out the show that meet with Designers & Agents’ fair trade and sustainability criteria. These brands are identified by distinctive signage within the show. D&A is looking forward

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to bringing the distinctive Designers & Agents’ ambience to Paris this March, using both Galerie Nikki and Espace Blanc Manteaux as a venue for their celebrated mix of fashion music, art, fine organic food and convivial social spaces. designersandagents.com


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MONTEDOMINI 3RD EDITION Alessandro D’Annibale

La terza edizione di Montedomini si terrà dal 12 al 13 Gennaio 2011 a Firenze, presso il Guardaroba Storico di via dei Malcontenti, in occasione di Pitti Immagine Uomo n° 79. Tra i protagonisti dell’evento troviamo Marithé & François Girbaud, Premiata, Fake London, De Marchi e Cinelli. De Marchi, storico marchio di abbigliamento tecnico per ciclismo, insieme a Cinelli, eccellenza italiana per la produzione di telai da corsa, apriranno invece una finestra sul mitico mondo delle “due ruote”. Marithé e Francois Girbaud presenteranno l’innovativa tecnologia “WATTWASH”, un trattamento a laser capace di ottenere gli stessi risultati dello stonewashing con un risparmio d’acqua del 97,5%. Premiata,

esclusivo marchio calzaturiero di Montegranaro, e il celebre Fake London con i suoi capi radical chic saranno presenti con un display delle nuove collezioni. Il Giardino d’Inverno ospiterà nuovamente i lavori degli studenti del Corso di Laurea in Design della Moda dell’Università di Venezia. Montedomini è un evento promosso da Mug Magazine con il supporto della Montedomini A.S.P. Tra le finalità della manifestazione vi è quella di raccogliere fondi a favore della Fondazione Montedomini. Fondata dalla Società della Salute di Firenze e dall’Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona Montedomini, la Fondazione è stata costituita nel 2007 per sostenere, attraverso donazioni, le attività istituzionali

e assistenziali di Montedomini (nonché le iniziative a favore di Enti impegnati nella cura delle fasce più deboli della popolazione fiorentina). L’istituzione, che non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente fini di solidarietà e assistenza sociale, si pone l’obiettivo di raccogliere contributi e risorse destinati a progetti di supporto agli anziani con modalità e formule agili e moderne. The third edition of Montedomini will be held in Florence at the ‘Guardaroba Storico in Via dei Malcontenti, on the occasion of Pitti Immagine Uomo n° 79. Among the protagonists of the event are Marithé and François Girbaud, Premiata, Fake London, De Marchi and Cinelli. De Marchi, a historical brand of cycling clothing, together with Cinelli, a leading Italian firm in the production of racing bike frames, will highlight the mythic world of bicycles. Marithé and François Girbaud will present the innovative “WATTWASH” technique, a laser treatment that can obtain the same results as stonewashing, using 97.5 % less water. Premiata, the exclusive Montegranaro-based footwear brand, and the famous Fake London with their radical chic items, will present a display of their latest collections. The Winter Garden will once

more house the works by the students from the Course for the Degree in Fashion Design, Venice University. Montedomini is an event promoted by Mug Magazine with the support of Montedomini A.S.P. The event is aimed, among other things, at raising funds for Montedomini Foundation. Established by Florencebased Società della Salute, and by Azienda Pubblica per i Servizi alla Persona Montedomini, the Foundation was set up in 2007 to support through donations Montedomini’s institutional and charitable activities, as well as initiatives in favour of Agencies committed to the care and support of the weakest sections of the Florentine population. The nonprofit institution is devoted only to solidarity and social assistance, and is aimed at raising funds for the support of the elderly in effective, modern ways. montedomini.net montedomini.com


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—BROWSING

WHAT TO BROWSE NEXT? ESQUIRE MAGAZINE FOR IPAD

Mentre la rivoluzione viaggia sul filo del touch screen, Esquire magazine lancia la sua versione per Ipad... e lo

fa in grande stile. La presentazione è prestigiosa, ha il volto e la voce di Javier Bardem che con eleganza introduce all’applicazione per poi “tornarsene” sulla copertina dell’ultimo numero. L’applicazione è semplice, altamente intuitiva e soprattutto funzionale. Supportata da una toolbar che funge da indice e plugin che permettono focus

tematici e immagini a 360°, la versione digitale di Esquire sembra essere destinata al successo. While the touch screen is bringing about its revolution, Esquire Magazine is triumphantly launching its Ipad version. A prestigious presentation, with the face and voice of Javier Bardem smartly introducing to the application, to reappear on the cover of the latest issue. The application is simple, highly intuitive and, above all, functional. The index-like toolbar and the plugin the digital version of Esquire is supported by, give access

to thematic foci and three-dimensional revolving images, a version that seems bound to be successful. itunes.apple.com

A strong visual impact has always been a basic ingredient in a periodical on fashion and manners. However, Flaunt Magazine goes a step further. Collaborations with fashionable photographers, ‘unconventional’ latter-day film stars interviews, new perspectives on fashion… flaunt.com

FLAUNT MAGAZINE GYM CLASS MAGAZINE

Da sempre l’impatto visivo è una componente fondamentale per un periodico di moda e costume. Flaunt Magazine però porta questo fattore al passo successivo. Collaborazioni con fotografi di grande spicco, interviste “unconventional” ai divi cinematografici del momento, nuove prospettive sulla moda...

Capacità grafica, uno stile diretto, copertina a fondo nero con citazione iconica: è facile comprendere che Gym Class Magazine ha tutte le carte in regola per divenire un magazine di culto. Non c’è un tema saliente che non venga affrontato con occhio critico e irriverente da questo fantastico strumento di “sperimentazione visiva”. Graphic competence, a direct style, an iconic quotation on the black background of its cover: it is easy to understand that Gym Class Magazine has the right credentials to become a cult magazine. The approach to all relevant themes of this

fantastic instrument of ‘visual research’ is always critical and unconventional. gymclassmagazine.com


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—FLASHBACK

FIRST ISSUES ® ON IPAD

L’editoria digitale segna il passaggio a una nuova epoca, una rivoluzione nei sistemi comunicativi che non ha pari. E fra le molte riviste ad aver realizzato una versione per iPad vi è anche il celebre Colors Magazine, non solamente con i nuovi numeri ma disponibile fin dall’ormai introvabile prima edizione. Il rapporto del giornale con la grafica, i suoi articoli sperimentali e il suo outlook irriverente sono stati creati appositamente per concepire un nuovo tipo di giornalismo, capace di rompere la quarta parete della pagina

fin dai primi numeri. Dopo tanti anni, il passaggio alla piattaforma portatile digitale segna un nuovo passo nell’esplorazione di questo sottile confine- finalmente, un’esperienza visiva alla portata di chiunque sia interessato, incrementata da svariati bonus quali plugin di augmented reality, collaborazioni con siti partner. Vera sinergia fra nuove tecnologie e potenza comunicativa… tutto ovviamente a portata di “tocco”. Digital publishing is an unprecedented revolution in communication and marks

the beginning of a new era. Colors Magazine is one of the countless publications which come in an iPad version, both in its new issues and in its unavailable first edition. The relationship of the magazine with graphics, its experimental articles and its unconventional outlook have been specially created to realise a new kind of journalism. After so many years, the shift to the digital portable platform marks a new step in the exploration of this world – at last, a visual experience within the reach of those who are interested in it, enriched by various bonuses

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like augmented reality plug-in and collaborations with partner sites. A synergy of new technologies and communicative power….simply by touching the screen, of course. colorsmagazine.com


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Mug Magazine issue 20, year XI

LINKS Comme des Garçons Seoul comme-des-garcons.com

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Ralph Lauren ralphlauren.com

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Dockers eu.dockers.com

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Brooks Brothers brooksbrothers.com

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San Carlo dal 1973 sancarlo1973.it

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Tumi tumi.com

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Fake London fakelondon.com

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Corso Como 10 10corsocomo.com

Marithé & François Girbaud girbaud.com

Woolrich 180th Anniversary woolrich.it

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aA Design Museum aadesignmuseum.com

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Spazio Lazzari lazzariweb.it

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Veja veja.fr

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Napapijri napapijri.com

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Hostem hostem.co.uk

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Reflective Natural vudafierisaverino.it

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Designers & Agents designersandagents.com

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Levi’s eu.levi.com

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Montedomini montedomini.com

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Welcome The Cube welcomethecube.com

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Colors Magazine colorsmagazine.com

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Sustain/Ability sustain-ability.com

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White Mountaineering whitemountaineering.com

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HH Brown hhbrown.it

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Year 11 n째20 JANUARY 2011 BIANNUAL Spedizione in A.P. - 70% - DCI - TV registrazione del Tribunale di Treviso n. 1141 del 26/09/2001

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THE CHINOS SAN CARLO CARLA SOZZANI

Year 11 n째20


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