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EXTRA-LIGETY LA FIS GLI CAMBIA GLI SCI? NO PROBLEM, 2.75 di distacco al secondo!
ISSN 1594-8471
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Tina, NEMICA con i baffi! Invece di sfidare i maschi super-Lindsey dovrà stare attenta alla Maze!
Edito
di Davide Marta
Premonizioni? Will be racing on that in a little over a week. @tedligety
Una rivista tutta nuova, anzi due. Una rivoluzione grafica e di contenuti. Un modo nuovo di raccontare questo sport, nei suoi dettagli che lo rendono speciale. Un progetto che vuole crescere, abbracciando e integrandosi con il web. Anche con il vostro aiuto e i vostri suggerimenti. Cammino in un viale alberato nel centro del paese, tra due file di ippocastani che lasciano cadere quelle foglie larghe, nei colori caldi dell'autunno, e qualcuna di quelle castagne lucide, rotonde. Ripenso a tanti anni fa, a mia mamma, mi sembra di sentirla. «Non si mangiano! Però scegli la più bella, puoi metterla in tasca, ti porterà fortuna». E io a cercare quella più luccicante, dalla forma curiosa. Probabilmente era inizio novembre, un autunno come tanti quando sei un ragazzino e non ci pensi. Andavo a scuola con la giacca dello sci club respirando l'aria fresca della mattina e guardando le punte delle montagne che nelle giornate serene luccicavano della prima neve stagionale. «Mi porterà fortuna nelle gare! Quest'anno non inforcherò e non sbaglierò le lunghe» rimuginavo nella mia testa di giovane sciatore. Aspettavo la neve, per i primi allenamenti, si sciava poco d'estate. Bei ricordi. Ora continuo ad annusare l'aria nella stessa stagione e raccolgo una di quelle belle castagne, sperando che porti fortuna, che arrivi presto una bella nevicata. Ma non più per andare a sfidare gli amici sulle piste. Ricordo piuttosto l'inverno scorso, anomalo in tutti i sensi, con quel caldo insopportabile, le montagne spoglie e tutto il settore a disperarsi per gli effetti della crisi economica generale sommata alla mancanza di neve. Non ci voglio nemmeno pensare… Poi, immerso nei miei pensieri, arrivo all'edicola, sempre quella. Con un gesto abituale butto l'occhio verso l'angolo dedicato alle riviste sportive, che da un po' di tempo trovo invecchiate, stanche, agonizzanti. Ed ecco che vedo luccicare la copertina del primo numero di Race. Brillante, vivace. Mi viene da sorridere, pensando alle lunghe riunioni dell'estate, in cui ci confrontavamo sull'opportunità di una rivoluzione editoriale e grafica di questa portata proprio nella stagione che si prospetta la più difficile. Sorrido pensando ai dubbi, alle perplessità e a qualche patema. Alle ore passate a controllare tutti i contenuti, a valutare il lavoro dei grafici a cercare quella foto di un allenatore che ero sicuro di aver visto da qualche parte nell'archivio ma non trovo mai al momento opportuno. Prendo in mano una copia, come se fossi uno dei nostri lettori. Due riviste, il prezzo non è cambiato. Mi piace, è un'idea che abbiamo coltivato tutti insieme in redazione, che abbiamo portato avanti con coraggio: un magazine per lo sci di alto livello, un altro per l'attività giovanile e gli sci club. Pari dignità, soluzioni diverse, ad ognuno il suo. Mi giro tra le mani il pacchetto trasparente, guardo Race, poi lo giro e c'è Reparto Corse. Sono soddisfatto, non lo nascondo. L'edicolante che mi vede sorridere mi domanda se voglio acquistare la copia. «È l'ultima, Race lo vendiamo subito, il primo giorno. Qualche copia è già ordinata». Sorrido per davvero, questa volta. «No grazie, sono abbonato, dovrei riceverlo domani, credo». È proprio la rivista che avrei voluto trovare in edicola quando giravo con la giacca dello sci club e una castagna portafortuna in una tasca… davide.marta@mulatero.it
Contenuti
Race ski magazine 121 - Novembre 2012 SERVIZI
32
10 MOTIVI PER CUI IVICA KOSTELIC PUO' RIVINCERE LA COPPA DEL MONDO 20 Abbiamo sottoposto direttamente al campione croato la nostra teoria di Davide Marta SOELDEN LIVE - LIGETY, UN MARZIANO SOTTO LA NEVE 48 Il racconto dell'opening di Coppa dai nostri inviati a Soelden di Gabriele Pezzaglia e Claudio Primavesi LA QUESTIONE INFORMATICA SYSTEM 61 Come si è arrivati al maxi-pagamento di 400.000 euro da parte della FISI? di Luca Giaccone RODA: I MIEI PRIMI 6 MESI Primo mini-bilancio del neo-presidente della FISI di Gabriele Pezzaglia
62
TESSERA FISI: COSTA MENO, VALE MENO 64 Cosa offre la nuova tessera della Federazione dopo lo 'sconto' di 10 euro? di Claudio Primavesi HO AVUTO PAURA DI NON FARCELA 68 Intervista a 360° con Matteo Marsaglia di Gabriele Pezzaglia PREMIATA DITTA GHEZZE & SERRA 72 Presentazione delle squadre azzurre di Coppa Europa di Gabriele Pezzaglia JUNIORES MASCHILE: COME SIAMO MESSI NELLE LISTE FIS? 80 Analizziamo, specialità per specialità, la posizione dei nostri Giovani nelle liste FIS di Davide Marta IL PRIMO CENTIMETRO Analisi tecnica della curva da gigante con le nuove sciancrature di Mauro Pini
84
SKI-DOME, QUESTA VOLTA CI SIAMO? 86 Sembra tutto pronto a Selvino. Operativi per l'Expo 2015? di Claudio Primavesi
RUBRICHE Editoriale 1 Parola del Vita
6
Magazine internazionale
8
Un’ estate di Twitter
12
Magazine Italia
58
Tecnica 84 In vetrina
88
Abbonamenti
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2 \\ NOVEMBRE 2012
Chi può battere Lindsey Vonn?
@lindseyvonn 9 ottobre 2012 Ultimo giorno in palestra, almeno fino al prossimo anno. Grazie ragazzi per le motivazioni! È ora di iniziare con le gare…
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RADICAL SI 130
C.INNERHOFER E IL NUOVO RADICAL 9GS
Lo sci da slalom gigante. Il Radical 9GS è stato testato e utilizzato durante i maggiori eventi del circuito internazionale. “Uno sci aggressivo e performante.” Queste le parole di Christof Innerhofer, Campione del Mondo di Super G, vice campione in Discesa e medaglia di bronzo in Combinata ai Mondiali 2011. Preciso e dinamico, il 9GS soddisfa le esigenze di sciatori esperti che ricercano emozioni e potenza. facebook.com/SkiRacingCommunity
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Collaboratori: Luca Giaccone, Pietro Vitalini Hanno contribuito a questo numero: Gary Black, Paolo Deflorian, Georg Fraisl, Alex Hoedlmoser, Andrea Massi, Vittorio Micotti, Raimund Plancker, Florian Schmidt, Mario Rall, Nathaniel Vinton, Luciano Zanier In copertina: Manfred Moelgg in azione sul Rettenbach di Soelden nella seconda manche, sotto una fitta nevicata (foto Alexis Boichard - Zoom Agence)
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Abbiamo creduto fin da subito alle potenzialità di Twitter, uno strumento che utilizziamo costantemente per informare e per informarci. Potrete leggere sulla rivista numerosi estratti dal nostro account, oppure le curiosità che abbiamo raccolto su quelli degli atleti. twitter.com/raceskimagazine
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4 \\ NOVEMBRE 2012
RACE TELEVISION
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DYNASTAR SPEED COURSE TI LOOK PX12 RACING LANGE RS 140
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RACE experts PAROLA DEL VITA
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a cura di Pietro Vitalini ex-atleta Ital-Jet
Lo sci negli anni della crisi Per reclutare i talenti di domani E salvare la base del movimento agonistico è necessario pensare a nuove idee, dallo skipass stagionale nazionale alla creazione di circuiti più circoscritti
S
ono lontani gli anni del ‘boom’ dello sci, quei favolosi Sessanta e Settanta nei quali spuntavano skilift come funghi. Una crescita che, con fasi più o meno intense, si è protratta fino agli anni Novanta. Poi la crisi economica che ‘morde’ i mercati è arrivata anche nel mondo della neve. Prima in Nord America, poi in Europa, tante piccole località sciistiche hanno chiuso i battenti e se il settore non verrà sostenuto, saranno altre a chiudere nei prossimi anni. Lo sci è passato da sport di massa a sport di taglio medio/alto, soprattutto se prendiamo in considerazione la fetta ‘agonistica’ del mercato. Il numero degli iscritti agli sci club cala e le piccole società hanno spesso seguito la sorte delle piccole stazioni sciistiche. Nelle ultime stagioni abbiamo assistito alla fusione di diversi club, ma a volte non è stato sufficiente. Ho osservato che la disaffezione verso lo sci agonistico è un fenomeno più valligiano che cittadino. Riguarda soprattutto il giovane, che non ama i sacrifici. Lo sci agonistico richiede un impegno elevato e, finché c’è la passione a sostenere questo hobby, i bambini praticano; poi, quando arriva il bivio tra scuola e attività agonistica, c’è un alto tasso di abbandono dello sport. In passato la giusta conclusione di un percorso agonistico che non arrivava ai livelli più alti era la carriera di maestro di sci, ma oggi anche questo lavoro è considerato un ripiego. Ci vogliono
6 \\ NOVEMBRE 2012
Atleti in fila alla funivia dello Stelvio (foto Pezzaglia)
nuove soluzioni, la crisi può essere una risorsa. Sono arrivati gli skipass regionali stagionali, ma perché non una tessera nazionale? Potrebbe farsene promotrice la FISI. Le case costruttrici hanno già proposto il noleggio stagionale degli sci agonistici a prezzi convenienti. I margini operativi però sono sempre più bassi e per le aziende non c’è molto spazio di manovra. Ecco dunque che sono nati nuovi marchi con strutture più snelle e dedicati esclusivamente allo sciatore agonista.
Altre idee, secondo me, potrebbero essere la creazione di circuiti agonistici più circoscritti, con i migliori atleti, per ridurre gli spostamenti. Insomma, sciare meno ma meglio. Sicuramente la base si ridurrà. Però se vogliamo trovare atleti del calibro di Innerhofer, dobbiamo dare a tutti la possibilità di sciare, perché se i numeri si ridurranno troppo non ci sarà più un bacino sufficientemente ampio per reclutare i campioni di domani. Parola del Vita
Chi va e chi viene I principali cambi
di scuderia in Coppa del Mondo
Romed Baumann OUT Salomon IN
Blizzard
JeaN baptiste grange OUT Rossignol IN
Fischer
Beat Feuz OUT IN
Salomon Head
Reinfried HerbsT OUT Blizzard IN
Fischer
Bye Una Bye stazione tuttA per gli Yankee [ race | novembre 2012 ]
n°
121
Alcuni ritiri ‘illustri’ dall’attività agonistica
Gentleman
Goodbye
Didier Cuche (SUI) Oscar Andersson (SWE) Francois Bourque (CAN) Bjorgvin Bjorgvinsson (ISL) Jimmy Cochran (USA) Christoph Dreier (AUT) Ales Gorza (SLO) Hans Grugger (AUT) Louis-Pierre Helie (CAN)
Portillo, località faro del Cile (nella foto il lago fotografato da Julia Mancuso per il suo account Twitter), ha chiuso a fine settembre. Non per lo US Ski Team. Infatti hotel e piste sono rimasti in funzione per una settimana in più esclusivamente per Ted Ligety, Marco Sullivan, Steven Nyman & C. A quando lo stesso trattamento per gli azzurri allo Stelvio o a Cervinia?
Olimpiadi ‘cool’ Ambrosi Hoffmann (SUI) Ralf Kreuzer (SUI) Patrick Jaerbyn (SWE) TJ Lanning (USA) Mario Scheiber (AUT) Ladies
È stato svelato a settembre lo slogan ufficiale di Sochi 2014: Hot. Cool. Yours. Caldo come la posizione geografica, sulle rive del Mar Nero, ma anche come le sfide per vincere una medaglia. Cool (fresco) perché è inverno, ma anche perché le Olimpiadi e la Russia sono ‘trendy’. Vostro perché ogni spettatore sarà coinvolto al massimo. Speriamo…
Goodbye
Sarah Schleper (USA) Pascale Berthod (SUI) Claire Dautherives (FRA) Kathrin Fuhrer (SUI) Anna Goodman (CAN) Karin Hackl (AUT) Fabienne Janka (SUI) Ana Jelusic (CRO) Sanni Leinonen (FIN)
«Una trovata per fare parlare di lei, una buona idea degli sponsor: se volesse veramente sapere a che punto è, dovrebbe misurarsi con gli uomini a Kitzbühel o a Beaver Creek»
Peter Schröcksnadel, presidente della federsci austriaca a proposito della lettera di Lindsey Vonn alla FIS per partecipare alla discesa maschile di Lake Louise
Zahrobska, dalla sala operatoria a Levi Anja Paerson (SWE) Aurelie Revillet (FRA)
Il ricovero d’urgenza e l’operazione alla testa (ghiandola pituitaria) per rimuovere un tumore che provocava seri problemi neurologici. Poi giorni in coma indotto e un lento cammino verso la normalità. Non è stata un’estate da ricordare quella di Sarka Zahrobska, però la sciatrice ceca
è fiduciosa. «Quando sono uscita dall’ospedale avevo perso sei o sette chili e mi andava tutto largo, ora va bene, sono probabilmente all’80% ma sto decisamente molto meglio» ha dichiarato al sito fisalpine.com. La Zahrobska ha programmato il rientro nello slalom di Levi.
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Fischer
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Fischer
Marco Sullivan OUT Rossignol IN
Fischer
Georg Streitberger OUT Fischer IN
Head
Sandrine Aubert OUT Atomic IN
Fischer
FraenzI Aufdenblatten OUT Rossignol IN
Stoeckli
Kitz
verso una combinata notturna
W GLI SPOSI! Bode, come sappiamo, è piuttosto restio a raccontare i fatti suoi.
Un po' meno la (nuova) signora Morgan Miller, che sull'account Instagram ha postato le foto della cerimonia nunziale in barca.
Il Comitato tecnico dello sci alpino, riunito a Zurigo a inizio ottobre, ha affrontato anche la questione supercombinate: vengono confermate due gare maschili e due femminili. L’unica combinata tradizionale, quella di Kitzbühel, potrebbe in futuro essere assegnata con il superG del venerdì e uno slalom notturno, come quello di Schladming.
IN LIBRERIA
NEWS
Il sogno olimpico di Ami Fall Nata in Italia da padre senegalese, Ami Fall a 3 anni ha messo per la prima volta gli sci proprio grazie al padre. Adesso, sia per ricordare la sua memoria, sia per dimostrare che nonostante la crisi con la volontà si possono fare grandi cose, ha deciso di tentare la partecipazione alle Olimpiadi di Sochi 2014 come unica rappresentante della nazionale femminile di sci alpino del Senegal. Come il famoso Lamine Guèye, presidente della federsci senegalese. Ami si è allenata duramente l’anno scorso e quest’estate e dovrebbe prendere parte alle prime gare FIS Cittadini a dicembre. Ad aiutarla per i materiali Dynastar e Lange, per il resto tutte le spese sono sostenute da lei. Se qualche sponsor volesse aiutarla...
Maria senza peli sulla lingua È una Riesch molto diretta quella che traspare dall'autobiografia appena pubblicata in Germania (in vendita dal primo ottobre). E infatti il titolo è proprio 'Dritto - gli alti e bassi della mia vita'. Maria racconta di avere pensato al ritiro durante la scorsa estate e anche diversi aneddoti sull'ambiente dello sci agonistico. Come quando dice che il Circo Bianco è anche soprannominato 'circo porno' e parla in particolare degli 'incontri galanti' che avvengono a Lake Louise, dove tutti alloggiano nello steso hotel. La Riesch ritorna anche sulla sua amicizia-rivalità con la Vonn e sul fatto che sia stata sfruttata dai media proprio per creare malintesi tra lei e la statunitense. A questo proposito la tedesca ha 'twittato' qualche giorno fa per chiarire che non c'è nessun nuovo motivo di polemica tra lei e la Vonn sulla richiesta di Lindsey di gareggiare con gli uomini a Lake Louise. Anche in questo caso molto diretta...
JB sulla neve, ma quando in gara? Tignes, 10 ottobre, Jean-Baptiste Grange ha rimesso gli sci (nella foto). Dopo l’ennesimo infortunio (parziale rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro ad aprile) e dopo mesi di rieducazione al CERS, il centro statale francese per la riabilitazione degli sportivi, JB ha finalmente rimesso gli sci. Le prime sensazioni sono state buone: nessun dolore. Per il rientro, però, nessuna fretta: forse a Levi, forse più avanti.
Taina Barioz OUT Rossignol IN
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Eva-Maria Brem OUT Atomic IN
Voelkl
Andrea Fischbacher OUT Atomic IN
Voelkl
Julia Mancuso OUT Voelkl IN
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E poi ancora... Marc Berthod (SUI) da Rossignol a Salomon, Marc Digruber (AUT) da Salomon a Voelkl, Mathieu Faivre (FRA) da Rossignol a Head, Erik Fisher (USA) da Atomic a Fischer, Tobias Gruenenfelder (SUI) da Stoeckli a Atomic, Maxime Tissot (FRA) da Rossignol a Fischer, Krystof Kryzl (CZE) da Elan a Blizzard, Gabriel Rivas (FRA) da Dynastar a Head, Ana Drev (SLO) da Elan a Voelkl, Nadja Kamer (SUI) da Voelkl a Stoeckli, Laurie Mougel (FRA) da Rossignol a Fischer, Marina Nigg (LIE) da Voelkl a Fischer, Susanne Riesch (GER) da Head a Blizzard, Martina Schild (SUI) da Voelkl a Stoeckli
MAGAZINE INTERNAZIONALE | NEWS
Le Milka Girls viste dall’obiettivo di Bryan Adams
Il celebre marchio Milka, noto per la mucca lilla e per le ottime cioccolate, per il diciassettesimo anno è tra gli sponsor della Coppa del Mondo di sci alpino. Presentati a Soelden i ritratti delle sei ‘Milka girls’ realizzati dalla rock-star canadese Bryan Adams, che è anche un quotato fotografo. Ecco le belle immagini di Tina Maze, Sharka Zahrobska, Tessa Worley, Maria HoeflRiesch, Michaela Kirchgasser e della nostra Elena Curtoni.
SKIEUR D’OR 2012 A MARCEL HIRSCHER Anche quest’anno, come da tradizione, l’opening di Coppa del Mondo di Soelden è stata teatro della premiazione dello Skieur d’or, intitolato alla memoria di Serge Lang. Si tratta di un riconoscimento assegnato dall’AIJS (associazione internazionale giornalisti di sci) al miglior atleta della stagione precedente. Quest’anno è toccato all’austriaco Marcel Hirscher, vincitore dell’ultima Coppa del Mondo overall.
Slalom parallelo
CITY EVENT VALIDI PER LA COPPETTA DI SLALOM? I City Event saranno considerati x la classifica della Coppa del Mondo di slalom? Molto probabilmente sì. Il Consiglio della FIS del 2 e 3 novembre dovrebbe dare il via libera alla decisione discussa nelle ultime riunioni tecniche a Zurigo. Guenter Hujara ne ha parlato anche a Roma durante il sopralluogo per un possibile City Event proprio nella Capitale. Se saranno presi in considerazione per la Coppa di disciplina di slalom, non varranno comunque per la 'World Cup Start List'. Questa stagione i Paralleli in programma sono Monaco e Mosca.
Reinfreid Herbst
+ 29/3/2012 Operazione alla spalla destra infortunata durante lo slalom di Kitzbühel + Maggio inizio degli allenamenti + 21/7/2012 infortunio alla cartilagine del ginocchio sinistro in allenamento e operazione + 8/9/2012 ritorno sulla neve
Beat Feuz
Schroecksnadel chiede i danni all’Italia Il presidente della federsci austriaca Peter Schroecksnadel ha annunciato di voler chiedere i danni allo Stato italiano per «essere stato diffamato per anni». Schroecksnadel si riferisce alla vicenda doping della squadra austriaca di sci di fondo alle Olimpiadi di Torino 2006. Il presidente austriaco è stato «assolto a pieno titolo» a luglio dal Tribunale di Susa in quanto estraneo alla faccenda. Nello stesso processo sono stati condannati due atleti e un allenatore. Vedremo se alle parole seguiranno i fatti...
+ 22/3/2012 Operato al ginocchio sinistro per sistemare un osso sul lato esterno + 24/7/2012 Dopo un tentativo in campo libero a Zermatt interrompe il rientro sugli sci a causa del dolore al ginocchio + 24/8/2012 Cade in allenamento a Ushuaia, riscontrata una contusione ossea con stop di 3/4 settimane + 2/10/2012 ritorno sugli sci in campo libero e pochi giorni dopo piccolo test in superG
Kevin Costner star di Schladming Che i Mondiali di Schladming saranno uno show planetario era facilmente prevedibile. Che Kevin Costner si sarebbe esibito con la sua band ‘Modern Western’ però era difficilmente ipotizzabile. L’attore statunitense terrà un concerto il 9 o il 10 febbraio, probabilmente in un grande tendone.
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Un'estate di Twitter
10 agosto TINA MAZE @TinaMaze Buongiorno a tutti! Potete seguirmi su Twitter da ora! Tina
11 settembre ADAM ZAMPA @adamsangyzampa Vincitore della Australia New Zealand Cup di slalom e generale per il 2012 yeees
13 agosto MIKAELA SHIFFRIN @MikaelaShiffrin Un mese in Nuova Zelanda.. un camp interessante e super divertente, ma sono contenta di tornare a casa!
30 settembre DANIELA MERIGHETTI @DadaMerighetti Ultima notte al casinò ;) @ Casino Club Ushuaia
13 agosto GIULIANO RAZZOLI @superrazzo Sono atterrato ieri ad Ushuaia, terra del fuoco, argentina. Oggi si scia:-)!
SEGUITECI SU TWITTER @raceskimagazine 1 luglio FLORIAN EISATH @florianeisath @raceskimagazine. Sempre in vacanza questo?
20 agosto STEVEN NYMAN @BelieveinSteven (Nyman) Il tipico tramonto di La Parva
21 agoto TED LIGETY @tedligety Oggi slalom parallelo con i tedeschi. Ho vinto il premio di 200 kiwi 5 luglio SARAH SCHLEPER @SarahSchlepstar Preghiamo per la salute e la riabilitazione di Sarka Zahrobska 6 luglio ANNA FENNINGER @annanfenninger Grazie mille Ducati! - raceparts.at 11 luglio LARA GUT @Laragut Il "nostro" film va a Locarno!! che storia :) #tuttigiù #festivaldelfilmlocarno2012 15 luglio MAX BLARDONE @maxblardone Virus intestinale ko tecnico azzzzzz 20 luglio AKSEL LUND SVINDAL @akselsvindal è triste ammetterlo ma in Svezia hanno un tempo migliore che in Norvegia. Qui c’è il sole e là è nuvoloso
25 agosto RAGNHILD MOWINCKEL @RagMov Domani è online la mia nuova homepage! Spero che la guardiate! Ragnhildmowinckel.com ;) 28 agosto MARIA HOEFL-RIESCH @Maria Arrivata a #Santiago. Qui per 4 giorni! Qualche buon consiglio per i ristoranti?
29 luglio MARIA PIETILAE-HOLMNER @MariaPietila Di nuovo sulla neve! 5 agosto DANIELA MERIGHETTI @DadaMerighetti @TCagnotto quanto mi spiace!ma Ricordati:persistere,insistere e mai desistere!sei bravissima lo stesso.insegui i tuoi sogni!1abbraccio ;) 5 agosto TESSA WORLEY @TessaWorley Yeah BOLT!! La classe!
16 settembre BODE MILLER @MillerBode Primo giorno di sci da febbraio, e le sensazioni sono simili. Gli scarponi mi uccidono, le ginocchia sono doloranti, le gambe stanche. Ma in generale, abbastanza bene. 16 settembre LINDSEY VONN @lindseyvonn Atterrata negli Stati Uniti… è troppo presto!! Ho bisogno di un RedBull o un caffé o tutti e due prima possibile! 17 settembre BODE MILLER @MillerBode Ho trovato quella giusta!!! E l'ho convinta a sposarmi. :-)
18 settembre LOTTE SEYERSTED @LotteSejersted Oh yeah una caduta con stile. E mi sono rotta il pollice… Ahhh Zermatt
30 agosto TED LIGETY @tedligety Guardando gli @usopen 18 settembre TINA WEIRATHER @TinaWeirather foto sopra: #herminating foto sotto: come molti dei fanatici di internet imitano Herminator. Per favore non fate questo a Herminator
22 luglio FEDERICA BRIGNONE @FedeBrignone Partita x La Terra del Fuoco, quest'anno doppio turno!
6 settembre DANIELA MERIGHETTI @DadaMerighetti E dopo tanti anni di gavetta!!oh yeah!!! @ prima-classe roma fiumicino
28 settembre AKSEL LUND SVINDAL @akselsvindal Ho letto del nuovo libro di Maria Riesch. La verità è meno eccitante e molto più normale. Ma così non avrebbe venduto tante copie come ora...
5 ottobre MARKUS SANDELL @MareSandell Hintertux è stata bella, anche se il ghiacciaio sta diventato sempre più piccolo e bucato ogni anno, dove scieremo tra 10 anni?! 6 ottobre RESI STIGLER @ResiStiegler Porte!!!!!!!
7 ottobre BODE MILLER @MillerBode Il grande giorno è arrivato. Questa sera io e Morgan ci sposeremo sulla poppa della barca al tramonto con le arpiste come testimoni. 8 ottobre AKSEL LUND SVINDAL @akselsvindal Le italiane mi hanno chiesto se potevo ballare con loro in Argentina, non avrei mai pensato che diventasse una notizia in Norvegia. #nonews
10 ottobre ALEXIS PINTURAULT @AlexisPinturaul Faccio la mia apparizione su Twitter. 11 ottobre MARIA RIESCH @Maria Giusto per chiarire: non sono arrabbiata o addirittura matta riguardo all'idea di @lindseyvonn di prendere parte a una gara maschile. Non c'è una nuova disputa tra di noi! 12 ottobre MARIE PREFONTAINE @Mariepierpref teamigotswagg.com!!!!! Andate a vedere! Comprate un foulard e aiutatemi a pagarmi la stagione e a raggiungere i miei obiettivi!
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AGENDA COPPA DEL MONDO MADONNA DI CAMPIGLIO
Gustav Thoeni, ha vinto tre volte sulla 3Tre (due giganti nel 1970 e uno slalom nel 1971)
Giorgio Rocca ha vinto sulla 3-Tre nel dicembre 2005 e si è piazzato secondo due volte
59
le edizioni della 3Tre
18
dicembre la data della gara
1950 la prima edizione della 3Tre
Alberto Tomba ha vinto nello slalom di Campiglio, nel ‘87, ‘88 e ‘95
1967 il primo slalom a campiglio
60% la pendenza massima
180 metri il dislivello
Gran ritorno a Campiglio IL 18 dicembre lo slalom sulla 3Tre, APPUNTAMENTO DA NON PERDERE!
Pacchetti da 269 euro Il pacchetto ‘Vacanza da Campioni’ propone tre notti in hotel (16-19 dicembre) a partire da 269 euro che includono anche tre skipass giornalieri, il Fun Pass per tutti gli eventi 3-Tre, i gadget 3-Tre e l’accesso a bordo pista nella giornata di gara. Info: www.3trecampiglio.it
ove eravamo rimasti? Al 12 dicembre 2005, ultimo slalom di Coppa del Mondo sul Canalone Miramonti di Madonna di Campiglio. Non però ultima 3Tre, perché quest’anno, con il ritorno dello slalom trentino nel circuito di Coppa del Mondo, siamo arrivati alla cinquantanovesima edizione. Per mantenere ‘oliata’ la macchina, infatti, Campiglio ha ospitato diverse tappe della Coppa Europa. Fra poco più di un mese, dunque, il grande sci ritorna sul Miramonti: per la precisione il prossimo 18 dicembre. Alle 17,45 la prima manche e alle 20,45 la seconda, per un’ emozionante versione all’italiana della ‘nachtrace’ di Schladming. Un evento unico, da seguire in tv e, per i più fortunati, dal vivo. Un evento da
IL SITO WEB UFFICIALE DELLA GARA www.3trecampiglio.it
non perdere che entra stabilmente nei calendari di Coppa del Mondo, perché nel meeting FIS di Zurigo di ottobre la gara trentina è stata confermata anche per il 22 dicembre 2014 e il 20 dicembre 2016. Ma dove eravamo rimasti? A quel 12 dicembre del 2006 quando Giorgio Rocca vinse davanti a Raich e Palander. L’ultimo slalom di Coppa Europa, lo scorso 22 dicembre, invece, ha visto vincere Victor Muffat Jeandet davanti a Thomas Mermillod-Blondin e Krystof Kryzl. Quest’anno a chi toccherà?
La storia Nell’inverno di 62 anni fa si disputò la prima edizione della 3Tre. I sei ideatori Fabio Conci, padre dell’attuale presidente del Comitato Organizzatore Lorenzo Conci, Rolly Marchi, Pio Antonio Caliari, Aldo Ceri, Gian Giacomo Colombo e Camillo Rusconi organizzarono tre gare in Trentino tra Fai della Paganella, Serrada di Folgaria e il Monte Bondone. Per la cronaca, due vittorie di Zeno Colò e una di Vittorio Chierroni.
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cover story | IVICA KOSTELIC
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IVICA KOSTELIC
motivi per cui
puo’ vincere la Coppa del Mondo 20 \\ NOVEMBRE 2012
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cover story | IVICA KOSTELIC
C
hi vincerà la Coppa del Mondo overall nella prossima stagione? È la domanda che ci poniamo tutti gli anni in redazione durante la preparazione del primo numero. Due anni fa ci abbiamo azzeccato, l’inverno scorso Marcel Hirscher ha fatto ‘saltare il banco’. Ci riproviamo: a sensazione il nostro pronostico è per Ivica Kostelic. Una scelta che abbiamo motivato con dieci argomenti a favore e cinque contro. Per essere più sicuri, però, abbiamo sottoposto direttamente al campione croato la nostra tesi: lo abbiamo raggiunto a Zermatt a settembre durante uno dei suoi cicli di allenamento. Il team Kostelic ci ha ricevuti con il consueto calore ed entusiasmo. C’è ormai un certo feeling con Ante e Ivo e più che un’intervista è stata una piacevole chiacchierata sullo sci di alto livello. Il luogo è lo stesso di settembre 2010, quando realizzammo una lunga e articolata intervista che è stata tra le più lette e apprezzate dai nostri lettori: il residence alla partenza della Matterhorn Glacier Paradise di Zermatt, abituale quartier generale
22 \\ NOVEMBRE 2012
croato nel mese di settembre. In paese qualcuno ‘spettegola’ sul cambio di prospettive: «Una volta venivano a sciare e non avevano nemmeno i soldi per l’albergo, ora riservano un residence a quattro stelle per oltre un mese…». Effettivamente il team balcanico si fa notare nel paesino ai piedi del Cervino: tutti i gruppi, a partire dai Children, sono in ritiro per tutto il mese… La scelta è la solita di sempre: appartamento, niente hotel,
Il 28 settembre è stata lanciata la ‘fan page’ ufficiale di Ivica Kostelic su facebook. Aggiornamenti e foto di ‘suo pugno’. Un solo problema: è scritta in croato...
con cuoco rigorosamente croato al seguito, il mitico Mario che appena ci ha visti, dopo i calorosi saluti di rito, ha proposto una delle sue omelette. Odore di spezie, ambiente rilassato e familiare. Con piacere troviamo a riceverci anche Kristian Ghedina, ‘supervisor’ per le discipline veloci di Ivica, che non si è perso una sola parola dell’intervista. Qui la famiglia Kostelic si sente a casa. Su una sedia ci sono un paio di accette da legna. Ante ci ride su: «le porto via, se no poi dicono che sono un tipo pericoloso!». Poi inizia a parlare e non si ferma più. I suoi paragoni passano da Mohamed Alì a Maradona, cita anche uomini politici e filosofi. Improvvisamente si infila nella sua camera e torna con un libro tra le mani, la traduzione in croato di Ultimate Skiing di Ron LeMaster, di
IVICA KOSTELIC | cover story
ivika kostelic OFFICIAL WEBSITE www.ivica.kostelic.hr
VITTORIE IN COPPA DEL MONDO 14
TOTALE
24 8
COMBINATA
SLALOM SPECIALE
PARALLELO
1
SUPERG
1
Nelle foto: In senso orario uno scatto durante l’intervista al campione croato. In basso a destra Ivica posa durante un photoshooting Fischer. In basso a sinistra Kostelic al traguardo della discesa di Lake Louise della passata stagione
PODI IN GARA 36
TOTALE
52
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PARALLELO
COMBINATA
1
SUPER G
SLALOM
GIGANTE
1
CLASSIFICATO NELLA TOP 10 66
TOTALE
108 22 10 6 PARALLELO
SUPER G
COMBINATA
1 GIGANTE
D. LIBERA SLALOM
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cui ha curato lui stesso la pubblicazione in patria. Intanto aspettiamo Ivo, impegnato con il massaggiatore: in mattinata ha avvertito un dolore alla schiena che lo ha costretto ad interrompere l’allenamento a metà. Ma non c’ è di che annoiarsi con Ante: parla una lingua strana, fatta di parole in inglese, francese, espressioni spagnole e italiane condite da qualche intercalare croato. Chiunque lo può capire, oppure nessuno… «Stefano Gross. Ohhh! Très très bien! Superbo! Very good skier. Uhh… Dobro, dobro!». E poi cerca di spiegarmi dove avviene l’impatto con il palo dello slalomista fassano. «You can have atteggiamento kinetico o atteggiamento potenziale. Gross kinetico, pronto all’impatto! Pam!» e intanto fa mulinare pugni in giro per la stanza…
E Hirscher? Ante si rabbuia, forse ho toccato un tasto che era meglio evitare. «Sai cosa diceva il pilota di formula 1 Jackie Steward? Diceva… Uhmm… Come si dice…» gli mancano le parole in italiano. Si rabbuia, macina qualche strano verbo nella sua lingua «..kao što kažu?», prova anche a chiedere al cuoco. Poi ecco che gli torna alla memoria la citazione «Non c’è vittoria senza onore! Ecco! Shame will stay forever. Vergogna!». Il nervo sulla questione delle inforcate nella scorsa stagione è ancora evidentemente scoperto. «Ohh! Ivo è un signore, un così educato ragazzo! Ne, ne. Vergogna, Shame will survive, no honour…». Intanto arriva il figlio e ci salva dalla solita ‘filippica’ contro gli austriaci, con i quali, evidentemente, non corre buon sangue. «Sai quante medaglie
ha vinto l’Austria alle Olimpiadi di Londra? Zero! Zero medaglie! Incredibile!» e ricomincia a macinare parole incomprensibili. «Ah, però gli italiani no, sono diversi! Tante persone buone, dei signori. Un giorno, quando Ivica chiuderà la sua carriera, penso che faremo un giro per ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutati quando non avevamo nemmeno i soldi per lo skipass e dormivamo in macchina». Faccio in tempo a chiedergli se ha mai pensato di allenare anche un eventuale nipote. «Ne, ne! Too much old! Vecchio! Però…». Però? «Mi piacerebbe tra qualche anno trasferirmi in Italia per un’ esperienza con un gruppo di bambini. Se qualche club fosse interessato…». Già se qualcuno volesse affidare il settore giovanile ad Ante Kostelic… Perché no?
NOVEMBRE 2012 \\ 23
IVICA KOSTELIC | cover story
FIS SKI WORLD CUP 2012/2013 IL NOSTRO FAVORITO
STATS & NUMBERS
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IIvica Kostelic alla premiazione di Lenzerheide nel 2011 I NUMERI DEL CAMPIONE CROATO
il metodo programma di lavoro testato negli anni PREPARAZIONE ADEGUATA AI BISOGNI DEL FISICO DELL’ATLETA
Il programma di lavoro è stato costruito e perfezionato nel corso degli anni ed è sostanzialmente diverso da quello delle altre squadre. Ante ha sempre puntato sulla naturalezza dei cicli di allenamento, in base anche alla stagionalità: tanto sci da metà marzo a fine aprile, nelle località sopra i 2.000 metri ancora innevate, nessuna trasferta nell'emisfero australe, per non sottoporre gli atleti a lunghi voli aerei, adattamenti fisiologici, fuso orario e alimentazione diversa. Vacanza attiva nei periodi di pausa (pesca subacquea, vela). Anche la durata delle singole sessioni di allenamento sui ghiacciai è molto particolare: almeno dieci prove, a volte divise in due discipline diverse, ma sempre su lunghezze molto vicine a quelle dei tracciati di gara.
IVICA «Queste sono certezze su cui abbiamo basato tutta la nostra carriera, la mia e quella di Janica. Negli anni si è dimostrato un programma vincente ed è quindi sicuramente un punto a mio favore».
Ivica: allenamento sul ghiacciaio di Zermatt
1
È la piccola differenza tra il totale punti con cui Marcel Hirscher ha vinto la Coppa 2012 rispetto a quello raggiunto da Kostelic nel 2011
400
Lo scarto tra Kostelic e il più diretto inseguitore Cuche nella overall 2012. Nella scorsa stagione entro i 400 punti dal vincitore Hirscher si sono piazzati ben cinque atleti: Feuz, Svindal, lo stesso Kostelic, Reichelt e Cuche.
3
Le vittorie che mancano a Ivica per superare Marc Girardelli a quota 16 e salire sul podio dei pluri-vincitori di tutti i tempi in slalom alle spalle degli inarrivabili Stenmark (40) e Tomba (35).
64
Il pettorale con cui Ivica ha vinto la sua prima gara di Coppa del Mondo, lo slalom di Madonna di Campiglio del 25 novembre 2001, davanti a Giorgio Rocca e Mario Matt.
Ivica dopo la manche di slalom di Sochi, dove capisce di avere un grave probelma al ginocchio
02
03
la confidenza con il dolore
nulla da dimostrare
CAPACITA’ DI CONVIVERE CON IL DOLORE
OBIETTIVO DI VINCERE LA OVERALL GIA’ OTTENUTO
SOLIDITA’ DI TESTA ANCHE NEI MOMENTI DIFFICILI
SCIA PER DIVERTIRSI, QUESTA È LA SUA FORZA INNANZITUTTO
La carriera di Ivica è stata costellata di infortuni e operazioni, soprattutto alle ginocchia, ma anche accompagnata da problemi alla schiena che a intermittenza si sono fatti sentire. Ha ormai sviluppato la capacità di convivere con il dolore durante gli allenamenti, per quanto questo possa condizionare le prestazioni.
La stagione magica 2010/2011, culminata con la vittoria della sfera di cristallo generale, quella di slalom e supercombinata e il successo in superG a Kitzbuehel, ha liberato Ivica dalla magnifica ‘ossessione’ di dover dimostrare al mondo di essere uno sciatore completo e non solamente un grande slalomista, come invece i più sostenevano.
IVICA «È vero, purtroppo. Da anni mi alleno e scio con dolori assortiti e ho imparato a gestire gli stati d’animo. Ma questo non basta. Purtroppo il ginocchio non è a posto e quest’anno potrebbe condizionarmi. La funzionalità non è al 100%, sarebbe necessario un intervento chirurgico più approfondito, ma questo richiederebbe una lunga riabilitazione, per la quale non c’è il tempo. In slalom sento meno dolore, nelle discipline veloci, cambiando l’angolo del ginocchio nella sciata, le cose vanno peggio. Comunque stiamo facendo il possibile con lo staff sanitario e il fisioterapista».
IVICA «Sono sereno, è vero, vivo alla giornata. Anche prima non avevo nulla da dimostrare agli altri, forse a me stesso sì. Ora che ce l’ho fatta, tutto quello che verrà sarà preso con tranquillità. Ci tengo molto a rivincere la Coppa del Mondo, ma il mio reale obiettivo prima di chiudere la carriera è una medaglia d’oro alle Olimpiadi».
continua a pag. 26
NOVEMBRE 2012 \\ 25
cover story | IVICA KOSTELIC
GLI AVVERSARI NELLA CORSA AL TITOLO Ecco i potenziali ‘competitors’ nella rincorsa alla seconda sfera di cristallo
[ IL NEMICO MARCEL HIRSCHER ]
[ IL PIù TEMIBILE AKSEL LUND SVINDAL ]
È forte, cattivo, sfrontato, qualcuno dice anche ai limiti della scorrettezza. In slalom e gigante è fortissimo, in superG può crescere. Unica incognita: la grande pressione di tutta l’Austria in vista dei Mondiali di Schladming.
Ha concluso la scorsa stagione in crescendo, piano piano sta acquisendo feeling con i materiali che hanno condizionato la prima stagione dopo il passaggio. È sereno, si è allenato bene, non ha problemi fisici. Potrebbe essere il vero antagonista.
Ivica non cambia fornitore da diverso tempo e ha trovato un feeling particolare con il set-up, almeno per quanto riguarda lo slalom.
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POCA IMPORTANZA AI MONDIALI
confidenza con i materiali
NESSUNO STRESS DA MEDAGLIA
SET-UP IN SLALOM PERFETTO
PICCO DI FORMA AVANZATO DI UN MESE RISPETTO AI CONCORRENTI?
IMPEGNO NELLO SVILUPPO DEI MATERIALI DA DISCESA DA FISCHER
Non è una novità, Ivica l’ha sempre detto di considerare poco importanti i Campionati del Mondo: sia nella conferenza stampa di Val d’Isère 2009 che in quella di Garmisch 2011 l’ha ribadito. Per cui la sua stagione sarà senz’altro incentrata sulla Coppa del Mondo a differenza di qualcuno dei suoi avversari. Non è da escludere che partecipi solamente allo slalom (in cui vinse l’oro nel 2013 a St. Motitz).
IVICA «Sullo slalom niente da dire, ormai c’è assoluta confidenza con i materiali che si adattano alla perfezione alla mia sciata. Stiamo invece lavorando sulle discipline veloci, specialmente sulle durezze e sulle strutture. Ma di questo preferisco non parlare più di tanto».
CHARTS & STATS [ Le ultime stagioni dei favoriti alla vittoria finale ]
1.400 1.300 1.200 1.100
IVICA «È
proprio così. Fondamentalmente i Mondiali non mi interessano e non è così fuori luogo l’ipotesi di partecipare solo allo slalom, sfruttando quel periodo per riposare e allenarmi».
1.000 900 800 700 600 500 400 300 200 100
Ivica insieme a Janica con la medaglia d'oro in slalom dei Mondiali di St. Moritz 2003
2008
2009
LEGENDA Romed Baumann (Aut, 1986 - Blizzard)
26 \\ NOVEMBRE 2012
2010
2011
Beat Feuz (Sui, 1986 - Head) Marcel Hirscher (Aut, 1989 - Atomic)
2012
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Ivica Kostelic (Cro, 1979 - Fischer) Aksel Lund Svindal (Nor, 1982 - Head)
IVICA KOSTELIC | cover story
[ IL PROGETTO TED LIGETY ]
[ L’outsider ROMED BAUMANN ]
DA DIVERSE STAGIONI TED NON SI ACCONTENTA PIU’ DI DOMINARE IN GIGANTE. IL SUPERG E LA DISCESA LO ATTRAGGONO E LE POTENZIALITA’ NON MANCANO. SE POI CONSIDERIAMO CHE AI SUOI ESORDI ERA UN FULMINE IN SLALOM E CHE POTENZIALMENTE ANCHE OGGI È DA TOP 10, LA SUA CANDIDATURA NON È TROPPO ‘CAMPATA IN ARIA’
Continua a crescere a piccoli passi tutti gli anni. Scia BENE, è forte in almeno tre discipline (discesa, superG, gigante) e non ha pressioni di sorta. Qualche problema potrebbe venire dal passaggio a Blizzard, azienda SECONDARIA nel panorama dell’alto livello.
Ivica in uno scatto promozionale di Fischer, il suo fornitore di attrezzatura
06 IMPEGNO SULLA VELOCITA INGRESSO DI GHEDINA NELLO STAFF ATTENZIONE AI DETTAGLI TECNICI CHE POSSONO FARE LA DIFFERENZA
Sono state tolte due supercombinate dal calendario, suo abituale ‘terreno di caccia’. Fin da subito, dunque, Ante è corso ai ripari, cercando di migliorare le prestazioni del figlio in discesa e superG per recuperare di qui i punti necessari a competere per la overall. Il piano prevede un aumento delle giornate dedicate alla velocità, un attento lavoro sui materiali (con la consulenza di Leo Mussi), sulle tute da gara (test in galleria del vento a Dresda per la prima volta in carriera), sulla posizione e sulle linee (consulenza di Kristian Ghedina).
SAPEVI CHE ? LA GRANDE PASSIONE DI IVICA KOSTELIC è LA STORIA MILITARE, MATERIA IN CUI HA ANCHE SOSTENUTO ALCUNI ESAMI PRESSO L’UNIVERSITA’ DI ZAGABRIA
IVICA «Due inverni fa ho totalizzato 248 punti nelle discipline veloci (223 in superG + 25 in discesa, ndr) e ho vinto la Coppa. L’ anno scorso, prima dell’infortunio, mi trovavo in testa alla classifica ma avevo fatto solo 14 punti, tutti in discesa. Probabilmente avessi fatto gli stessi punti dell’anno precedente avrei potuto farcela anche con l’infortunio. L’ obiettivo, comunque, è di ottenere circa 300 punti, più o meno il 30% di quelli che possono servire per chiudere la stagione in testa. È vero che non ci sono le supercombinate, ma potrò contare su due slalom paralleli, in cui ho già dimostrato di poter andare forte. Comunque stiamo lavorando parecchio sulle curve veloci, anche se manca il tempo necessario, dato che non posso permettermi di trascurare lo slalom da cui devo ottenere punti importanti».
Ghedina al lavoro con Kostelic in galleria del vento a Dresda
ivika kostelic world cup winner
continua a pag. 28
cover story | IVICA KOSTELIC
STATS & NUMBERS
07 concorrenza cercasi
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I NUMERI DEL CAMPIONE CROATO
gigantista old style Il team Kostelic festeggia il successo nello slalom di Beaver Creek della scorsa stagione
‘DISTRAZIONE’ MONDIALI
NON NASCE CON SCI CARVING
RICAMBIO GENERAZIONALE IN CORSO AD ALTO LIVELLO
IL GIGANTE INCIDE POCO SUL SUO TOTALE PUNTI
La concorrenza potrebbe essere distratta dai Mondiali di Schladming 2013 (Hirscher, soprattutto), oppure ‘azzoppata’ da eventuali infortuni e problemi fisici (Feuz, Janka). Questo per Ivica potrebbe rappresentare un vantaggio.
IVICA «Questo è un
discorso molto vago, diciamo che si tratta di semplici chiacchiere. Per prima cosa non ritengo di dover guardare cosa fanno i miei potenziali avversari, poi a inizio stagione è impossibile fare previsioni. Dopo il week-end di Kitzbuehel la situazione dei valori in campo sarà molto più definita».
324k 324.357 L’ammontare in franchi svizzeri dei premi gara vinti da Ivica nella scorsa stagione.
2.000 Sono le miglia marine percorse quest’estate in gommone da Ivica insieme ad un amico nella sua ‘vacanza attiva’ per spostarsi dall’isola di Mljet in Croazia fino al Peloponneso e ritorno.
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I piazzamenti al secondo posto (c’è anche un terzo nel palmaREs) nello slalom di casa sulla collina di Sljeme. Sembra stregato lo slalom di Zagabria per l’eroe dello sci croato.
Abbiamo chiesto ad alcuni addetti ai lavori quali potrebbero essere i punti a sfavore della ‘candidatura’ di Kostelic a favorito per la Coppa del Mondo 2013. Vediamo cosa ne pensa lui...
28 \\ NOVEMBRE 2012
tutto intorno a te UNA SQUADRA-FAMIGLIA AMBIENTE ERMETICO RISPETTO ALLE PRESSIONI ESTERNE
IVICA «È corretto, il gigante mi ha sempre fatto ‘dannare’. Il mio obiettivo è di stare in primo gruppo e piazzarmi con regolarità nei primi quindici. Forse i nuovi sci potrebbero favorire atleti più tecnici a discapito di chi prende molti rischi. Sono sci impegnativi, mi piacciono, a mio giudizio hanno reso il gigante più interessante, bisogna riprendere alcuni ‘fondamentali’ della sciata che per certi versi erano ovviati dalle sciancrature».
Ivica in azione nel gigante dell'Alta Badia, l'unico in cui nel dicembre del 2008 è salito sul podio
La gelida stretta di mano della pace dopo la polemica sulle inforcate tra Kostelic e Hirscher
GLI SCETTICI
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Il gigante è sempre stata la ‘bestia nera’ di Kostelic. Le nuove norme sui raggi di curva e sulle sciancrature dello sci potrebbero riportare un po’ indietro l’evoluzione della disciplina, favorendo in qualche modo atleti cresciuti sciisticamente nell’ era pre-carving.
1 È TROPPO VECCHIO
Ivica Kostelic è nato il 23 novembre 1979, ha esordito in Coppa del Mondo nell’ottobre 1998 a Soelden e vanta 273 pettorali in Coppa del Mondo. IVICA: «Ho trentatré anni, non mi sento affatto vecchio! Penso piuttosto che questa sia l’età ideale, perché si è maturata negli anni un’esperienza che i giovani, per quanto talentuosi, non possono avere. Certo che bisogna essere a posto fisicamente…».
Ivica può contare su di un team costruito attorno a lui, una specie di nucleo familiare allargato ‘compattato’ negli anni dai successi ma anche dalle avversità. Un angolo di serenità dove rifugiarsi quando là fuori impazza la battaglia.
IVICA «Sono fortunato, ho un grande team attorno a me. Oltre alla mia famiglia e ai tecnici, credo che l’innesto di Kristian sia molto importante. Anche in Fischer credo che si siano resi conto che c’ è la possibilità di vincere e stanno lavorando duro sullo sviluppo. E poi c’ è Janica. È mia sorella, ci capiamo al volo perché abbiamo vissuto le stesse cose. E poi è una delle più grandi campionesse della storia dello sci: i suoi consigli sono spesso illuminanti».
2 HA SUBITO TROPPI INFORTUNI
Innumerevoli interventi chirurgici alle ginocchia hanno caratterizzato la sua carriera (ultimo dei quali quello al menisco in seguito all’infortunio patito a Sochi l’inverno scorso). Anche la schiena è sempre stata un punto debole. IVICA: «Qui potrebbero avere ragione gli scettici… Effettivamente il mio fisico non è in grado di esprimere tutto il mio potenziale e non mi consente di allenarmi come vorrei».
IVICA KOSTELIC | cover story
10 MOTIVI PER CUI IVICA KOSTELIC PUO’ VINCERE LA OVERALL
10 rabbia in corpo SENSO DELL’ONORE INNANZITUTTO FORTE MOTIVAZIONE A RISCATTARE LA SCORSA STAGIONE
Abbiamo parlato di serenità e di obiettivi già raggiunti. Ma l’epilogo della scorsa stagione, con l’infortunio al ginocchio sul più bello che ha compromesso la overall e la questione delle inforcate di Hirscher che gli è costata la coppetta di slalom, hanno lasciato l’amaro in bocca ad un atleta dallo spiccato senso dell’onore come Kostelic. Questa potrebbe essere una molla in più per provare a ripetere la vittoria nella Coppa generale.
IVICA: «Durante la settimana di Kitzbuehel, quando è venuta a galla questa vicenda, ero letteralmente furioso. Non mi è mai successo di essere alterato in questo modo. Ho sempre posto i valori dello sport davanti a tutto e mi sono sentito defraudato di qualcosa che mi ero meritato. Il giorno dopo lo slalom sono andato in chiesa, mi sostiene una forte fede religiosa. La statuetta del santo che stava davanti a me portava una spada: ho pensato che giustizia sarebbe stata fatta, che prima o poi nella vita di ognuno di noi giustizia e ingiustizia tendano a compensarsi.
3 NON RIUSCIRA’ A FARE I PUNTI DELLE SUPERCOMBINATE NELLE DISCIPLINE VELOCI
Dal calendario 2012/2013 sono state tolte due supercombinate. Nelle ultime due stagioni Kostelic ha raccolto molto in questa disciplina: 336 punti nel 2011/2012, 345 punti nel 2010/2011. IVICA: «Qualcosa in più verrà dalle discipline veloci. Non dimentichiamo che ci sono anche due city event, in cui penso di difendermi bene, come dimostrato a Monaco due anni fa».
Da lì in poi ho cercato di non pensarci. Credo comunque che tutto sia stato determinato dall’infortunio al ginocchio. Certo, voglio vincere, ma non ho nessun conto da saldare».
SAPEVI CHE ? DA QUEST’ANNO LA FIS HA STABILITO DI INSERIRE I CITY EVENT NELLA GRADUATORIA DELLA COPPETTA DI SLALOM. IVICA HA VINTO NEL 2011 A MONACO DI BAVIERA. SARA’ UN VANTAGGIO O MENO PER LUI?
La delusione di Ivica nel parterre di Schladming per la 'coppetta' di slalom sfumata di pochi punti
4 IN SLALOM LA CONCORRENZA SI AVVICINA
Il gruppo italiano, gli svedesi, i francesi, i tedeschi e naturalmente gli austriaci sono avversari sempre più ostici da battere. IVICA: «Ho già detto che non guardo agli avversari, ma è innegabile che il livello sia molto alto. Qualcuno potrebbe anche ‘rosicchiarmi’ punti, soprattutto gli specialisti che gareggiano solo in slalom. Chi vorrà battermi, comunque, dovrà davvero meritarselo…».
5 È APPAGATO
L’obiettivo di Ivica sembra essere la medaglia olimpica: perché dovrebbe compromettere un fisico già martoriato con una stagione ai vertici in tutte le discipline? IVICA: «Il concetto di ‘appagato’ è bivalente. Da una parte può essere letto come mancanza di stimoli, dall’altro come grande serenità e mancanza di pressione. Potrebbe essere addirittura un vantaggio...».
NOVEMBRE 2012 \\ 29
cover story | IVICA KOSTELIC
lo specialista
Kristian Ghedina da questa stagione FA il consulente per le discipline veloci di Ivica Kostelic
S
piegaci in cosa consiste il tuo incarico nel team croato. «Devo assistere Ivica in tutti i dettagli relativi a discesa e superG. Mi hanno chiesto di aiutarlo nella posizione di ricerca della velocità, nella scelta delle traiettorie e nella tattica in gara. Ho iniziato a seguire gli allenamenti, ma soprattutto sarò al suo fianco nella ricognizione delle gare di velocità della prossima stagione. Una sorta di consulente, insomma». Quali sono i punti su cui deve migliorare maggiormente? «Tende a controllare molto, per andare forte in discesa è chiaramente un limite. Questo deriva dalla sua abitudine allo slalom e alla ‘forma mentis’ che si è imposto fina dall’inizio: non si può uscire dal tracciato, vietato sbagliare, si deve sempre arrivare in fondo. Il suo atteggiamento lo porta a prevedere le difficoltà, il che in slalom risulta molto redditizio, mentre in discesa è penalizzante. Le traiettorie sono troppo chiuse, è difficile fare velocità». È solo una questione di traiettorie? «No, ci sono diversi aspetti su cui si deve soffermare: tende ad ‘aprirsi’ molto e troppo presto al termine dei tratti di scorrimento puro, allargando anche le braccia. Una situazione che crea un forte impatto negativo in termini di aerodinamica. La posizione di ricerca della velocità è buona, forse con i gomiti un po’ troppo larghi, ma alla fine ognuno deve assumere quella che gli risulta più naturale, pur limando qualche piccolo dettaglio». Ma Ivica ha le qualità del discesista? «Sicuramente! Non ha paura della
30 \\ NOVEMBRE 2012
In alto Ivo e Kristian al lavoro con Colmar nella galleria del vento di Dresda Sotto: I due scherzano durante una conferenza stampa di presentazione
GHEDO DIXIT «Quando i due figli erano ancora Juniores, Ante capitò ad Hintertux dove ci stavamo allenando in superG. Domandò a Ghidoni, allora responsabile del gruppo, se fosse possibile aggregare i figli per qualche giro. Nonostante la richiesta un po’ bizzarra, di mettere due ragazzini in un tracciato di una squadra di Coppa del Mondo, ‘Ghidoni’ acconsentì. Ricordo che noi atleti eravamo un po’ perplessi e scherzavamo sull’episodio, invitando Janica a partire per prima, per dovere di ‘cavalleria’. Il clima cambiò quando ci rendemmo conto che la ragazzina era praticamente sui nostri tempi e anche se spingevamo al massimo, la staccavamo a fatica. Fu subito chiaro a tutti che da lì a poco sarebbe diventata una super campionessa».
velocità, tecnicamente è molto preparato, salta bene. Però ha troppo poco tempo da dedicare a questa disciplina per ottenere sensibili miglioramenti. Qualche miglioramento si vedrà di sicuro, dato che è estremamente meticoloso e attento a tutti i dettagli». Com’ è la situazione dei materiali? «L’azienda sta lavorando molto sugli sci da discesa. La direzione è quella di usare spatole più morbide e tuning più accentuato per evitare quell’estrema precisione nel taglio in ingresso curva che deriva dal suo modo di sciare e dal suo assetto sugli sci. A tal proposito ha
trovato benefici anche dall’utilizzo di plantari standard, non personalizzati, nello scarpone da discesa, che gli hanno fatto perdere un po’ di aggressività sullo spigolo». Kristian, che effetto ti fa essere in un team straniero? «Questa è una grande famiglia prima ancora che una squadra. Mi trovo molto bene, è un’ esperienza nuova a fianco di un grande campione. Non vedo controindicazioni! L’unica cosa è che mi viene una voglia di ‘calarmi’ nei tracciati quando salgo in ghiacciaio la mattina…».
cover story | ILINDSEY VONN
Pensavate
fosse
si
che
dedicata
modA show business?
alla
e allo
Lindsey durante una sessione fotoGRAFICA all'Hollywood Roosvelt Hotel di Los Angeles Š Patrick Hoelck/Red Bull
cover story | ILINDSEY VONN
Lindsey durante una sessione fotoGRAFICA all’Hollywood Roosvelt Hotel di Los Angeles © Patrick Hoelck/Red Bull
OPPURE fosse
STANCA DI VIVERE con La
in
VALIGIA
MANO
cover story | LINDSEY VONN
Un momento degli allenamenti di quest’estate presso il centro del Salisburgo Football Club a Taxham, in Austria © mirjageh.com/Red Bull Content Pool
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Tina Maze @laragut facciamo baffi per Lake Louise?:)
Per chiarezza: non sono arrabbiata né lo sono mai stata a proposito dell’idea di @lindseyvonn di partire in una gara maschile. Non c’è alcuna discussione
Tina Maze
Marie Hoefl-Riesch
Niente
di più
sbagliato... non ha
ancora
‘digerito’ mancato il
record
2.000 punti! dei
RETWEET @rcsiegle mi ha appena detto che spera di essere messo in camera con @ lindseyvonn durante le gare di Lake Louise
Steven Nyman
LINDSEY SFIDA GLI UOMINI!
Una nota di agenzia della Reuters di inizio ottobre ha scatenato IL ‘PUTIFERIO’: Lindsey Vonn ha scritto una lettera al race director delle gare maschili FIS Guenther Hujara per chiedere di poter partecipare alla discesa libera maschile di Lake Louise. UNA PROVOCAZIONE, PROBABILMENTE, COMUNQUE IN FIS SE NE È DISCUSSO PER DAVVERO. OBIETTIVO ‘MEDIATICO’ RAGGIUNTO DA LINDSEY. TUTTI NE HANNO PARLATO...
the contenders
Chi può battere
Lindsey Vonn? Race ski magazine ha parlato con allenatori e giornalisti che conoscono bene, molto bene, le favorite per la vittoria della Coppa del Mondo. Per avere informazioni da 'insider' su obiettivi, stato di forma e naturalmente un pronostico
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a domanda è sempre la stessa: chi batterà Lindsey ‘ammazza-Coppa’? Se si esclude la parentesi del 2010/11, la Vonn ha vinto quattro su cinque delle ultime coppe overall. Le è sfuggita per soli tre punti quella del 2010/2011, con un finale rocambolesco caratterizzato da annullamenti di gare a catena a Lenzerheide quando il sorpasso di Lindsey su Maria sembrava cosa fatta. Non ce ne voglia Maria-Hoefl Riesch, ma quella Coppa è un po’ come la Champions League del Chelsea che, come ha detto un noto commentatore «Non sanno neanche loro come l’hanno vinta». Dunque il leit-motiv è sempre lo stesso, chi può battere Lindsey Vonn? Ma, soprattutto, c’è un nemico più grande per la statunitense della stessa Lindsey? Quando
si è una spanna sopra le altre solo la mancanza di stimoli può essere difficile da superare. Forse, ma lo sci è uno sport dalle mille variabili, dove la salute conta moltissimo (basta un infortunio nel momento più importante della stagione, Kostelic 2012 docet) e il meteo, con gare annullate e rinviate, può risultare determinante. Quest’anno c’è un’ulteriore variabile, la nuova attrezzatura. Sicuramente ci sarà un rimescolamento di carte perché ognuno avrà bisogno di tempi di adattamento. Lindsey però sembra la più attrezzata ad affrontare tutti questi imprevisti. Ce la farà? Chi è l’antagonista numero uno? Lo abbiamo chiesto ad alcuni dei più apprezzati allenatori e commentatori dello sci, in Italia e all’estero. Ecco cosa ne è venuto fuori...
Alex Hoedlmoser austriaco, è l’head coach della squadra femminile di sci
Raimund Plancker DT della squadra femminile azzurra di sci alpino
Luciano Zanier ex allenatore delle squadre azzurre maschili e femminili,
Gary Black publisher di Ski Racing
LINDSEY È ANCORA LA FAVORITA NUMERO UNO
CREDO CHE SARÀ ANCORA LEI LA DONNA DA BATTERE
LINDSEY VONN È LA GRANDE FAVORITA
LINDSEY È IN POLE POSITION PER LA COPPA DEL MONDO
L’ultima stagione è stata eccezionale e nello sport moderno è molto difficile rimanere al top, ma se la salute l’assisterà, Lindsey sarà davanti alle altre. La sua forza è la determinazione e la professionalità. Nella sua vita c’è solo lo sci. Si è allenata tantissimo, è ancora più forte dell’anno scorso, la vita personale è cambiata ma nel verso giusto, oggi ha più tempo per rilassarsi tra una sessione di allenamento e l’altra. Dà sempre il 100% e questo la rende grande. Si trova già abbastanza bene con i nuovi sci ed è preparata a tutto. Cercheranno di metterla in difficoltà con le tracciature, soprattutto in gigante, ma credo che con i nuovi attrezzi sarà ancora più pericolosa proprio nella disciplina centrale dello sci, grazie alla sua potenza. Comunque si è allenata per essere pronta ad affrontare tutte le situazioni. L’avversaria più pericolosa è Tina Maze ma anche Goergl e Riesch potranno darle fastidio se partono bene.
Ha fatto vedere in diverse occasioni che anche quando sbaglia riesce comunque a essere davanti e spesso ha disegnato delle manche perfette nelle quali ha margini di vantaggio importanti. Penso che quest’anno sarà più o meno così. Si allena tantissimo e non ha avversarie per forza e resistenza essendo una delle pochissime atlete che fa tutte le gare. L’unica incognita sono i materiali. Vediamo come si adatterà: negli anni passati utilizzava attrezzatura maschile e in certi passaggi doveva disegnare linee un po’ generose. Ha avuto qualche difficoltà nei giganti stretti e con i nuovi attrezzi probabilmente la tracciatura andrà in questa direzione. Probabilmente nella disciplina centrale dello sci si potrà batterla ma nelle discipline veloci sarà lei a dare le direttive. Penso che l’avversaria più temibile sia Tina Maze ma anche Mancuso e Fenninger potrebbero fare qualche dispetto.
La maggiore difficoltà potrebbe essere rivincere dopo tante vittorie, ma non per lei: ha già dimostrato di avere motivazioni infinite e di essere una macchina perfetta. È molto motivata, si allena con grande professionalità ogni giorno e cura ogni dettaglio. Il suo punto di forza è un mix tra testa, potenza e tecnica. Ricordo che l’anno scorso aveva già migliorato molto la posizione dei piedi rispetto al palo nelle curve verso destra, dove a volta entrava con il corpo, sdraiandosi: anche se è al top, continua a lavorare per essere più forte. Credo però che la testa sia quel qualcosa in più rispetto alle avversarie. Il cambio dei materiali non dovrebbe metterla in difficoltà più di tanto, la sua potenza la aiuterà a padroneggiare gli attrezzi. Le avversarie? Tina Maze è forte, deve riuscire a essere più continua e ad avere un rendimento più regolare a inizio stagione. Sono curioso di vedere quanto è migliorata Anna Fenninger, potrebbe stupire!
Se vogliamo cercare un problema potrebbero essere gli attrezzi. L’ex marito di Lindsey era un vero fanatico dell’attrezzatura e spingeva Head a provare un’infinità di alternative, ma naturalmente credo che la Casa saprà fornire le migliori soluzioni alla sua atleta top. La Vonn è conosciuta per la preparazione a secco meticolosa e sfrutta molto bene il rapporto con Red Bull anche per allenarsi in estate. I nuovi sci non credo che saranno un problema per le atlete top, a maggior ragione per una come la Vonn che è alta e ha un fisico prestante. Negli Stati Uniti Mondiali e Olimpiadi sono gli eventi più importanti per uno sport minore come lo sci ma non credo che Schladming costituirà un problema per un’atleta del calibro di Lindsey e poi lei è l’unica sciatrice veramente popolare negli Stati Uniti, oramai è considerata una delle sportive più famose.
Record su record Lindsey Vonn ha vinto quattro Coppe del Mondo generali. Anche vincendo quest'anno non supererebbe la recordwoman Annemarie Moser-Proell, a quota 6, ma è già al secondo posto nella top ten di tutti i tempi. Suo il record di coppette di specialità (12) e quello di punti nella Coppa del Mondo femminile (1980, nel 2012), secondi solo ai 2000 di Hermann Maier nel 2000. L'anno scorso Lindsey si è avvicinata a Vreni Schneider, al secondo posto per numero di vittorie in Coppa (55) ma quest'anno, vincendo 12 gare come nell'ultima stagione, potrebbe superare anche Annemarie Moser-Proell. La Vonn è infatti a quota 53 e la Proell a 62. Lindsey detiene già il record per numero di superG vinti (18) mentre, anche vincendo tutte le 8 discese, non raggiungerebbe Annemarie Moser-Proell.
Tina
Maze Slovenj Gradec
2 maggio 1983
Il 2013 sarà finalmente l’anno giusto? Andrea Massi allenatore capo del ‘Team to AMaze’ SONO SCARAMANTICO, QUINDI NON SCOMMETTO, PERÒ È CHIARO CHE HO LAVORATO PER RENDERE TINA PIÙ COMPETITIVA Ci siamo allenati molto bene durante l’estate a Ushuaia nelle discipline tecniche, dove abbiamo potuto testare i nuovi sci da gigante in condizioni invernali. Negli ultimi giorni della trasferta, a Portillo, abbiamo allenato le discipline veloci, lavorando anche con la squadra maschile austriaca. Il nostro team funziona molto bene e sono contento che ne faccia parte ancora Livio Magoni, con il quale ci troviamo molto bene. Non si può insegnare la tecnica a Tina perché il livello è già altissimo, per questo abbiamo concentrato il nostro lavoro su tanti dettagli, per partire con il piede giusto. L’anno scorso avevamo probabilmente ‘caricato’ troppo e abbiamo avuto difficoltà nel setup dei materiali, già a Soelden e sulle nevi fredde nordamericane, che hanno rallentato la nostra corsa a inizio stagione. Ora abbiamo migliorato. Tina si trova bene con i nuovi attrezzi, le uniche difficoltà potrebbero essere nei giganti che girano molto e con tratti piani. Abbiamo un nuovo skiman che non ha bisogno di presentazioni, Andrea Vianello, che ha lavorato con Tomba e la Mancuso. Mauro Pini ex allenatore di Lara Gut e fino all’anno scorso DT della squadra femminile svizzera È LA PIÙ VICINA A LINDSEY VONN Ha qualità tecnica ed esperienza in tutte le discipline ed è seguita da uno staff che sta veramente facendo uno sforzo qualitativo importante. Sulla carta ha tutto per essere l’anti-Vonn. Se riesce a essere un po’ più convinta e regolare in discesa può fare la differenza. Negli ultimi anni ha raggiunto bellissimi risultati, gli manca solo di trovare la quadratura velocità/convinzione/materiale. Il cambiamento di attrezzatura potrebbe essere un vantaggio per Tina perché è un’opportunità per le piccole Case per colmare il gap e sembra che Stoeckli abbia ottimi materiali da discesa. Fisicamente è al top, il livello tecnico è elevato, è cresciuta da gigantista, ha una base tecnica importantissima. Se riuscirà a essere grande in gigante, sicuramente arriveranno i risultati anche nella velocità e in slalom. Se devo trovare un difetto dico che Lindsey Vonn è più forte mentalmente, Tina soffre di più quei momenti bui che capitano in un inverno.
every morning i look myself in the mirror, i see my real opponent
@tinamaze
MARIA
HOEFL-RIESCH Garmisch-Partenkirchen
24 novembre 1984
RIPETERà la stagione 2010/11 e batterà l’amica/rivale? Florian Schmidt capo-redattore DSV Aktiv Ski & Sportmagazine SPERO PROPRIO DI Sì Maria è in un ottimo stato di forma, si è allenata molto e bene in Nuova Zelanda e Cile ed è pronta per le gare. Quest’estate ha fatto delle sessioni di allenamento fisico a Cipro, Haus in Emmstall e Going/ Kitzbühel e poi cinque settimane sulla neve e tutto è andato per il verso giusto. Ha dalla sua parte la versatilità, l’avere imparato a rialzarsi dopo i momenti difficili, la concentrazione per raggiungere gli obiettivi, una famiglia e un marito che la aiutano e la ‘coprono’. Il marito la segue durante i weekend di Coppa e programma attentamente la sua ‘schedule’, è molto presente, secondo alcuni troppo, ma se funziona… Maria è una delle sportive più amate e seguite dalla stampa tedesca e un ‘paracadute’ è sempre utile. Deve riuscire a dominare quella sua impazienza che a volte la rende nervosa. In slalom e supercombi non teme confronti, in superG e gigante - se proprio vogliamo trovare un difetto - può avere qualche problema in più. Credo che Lindsey Vonn potrebbe essere un po’ più rilassata perché ha un carattere diverso, tipico da americana. I Mondiali? Secondo me chi sarà in testa prima di Schladming vincerà la Coppa.
Marco pastore responsabile racing international Dainese e racing Italia Tecnica-Blizzard CREDO DI SÌ, SE FARÀ UNA STAGIONE COME DUE ANNI FA E LA VONN SBAGLIERÀ La mia sensazione è che la Riesch l’anno scorso non abbia ‘tirato’ al massimo, che si sia presa un anno quasi ‘sabbatico’ dopo il matrimonio e nella stagione senza Mondiali e Olimpiadi. Nonostante tutto è arrivata terza nella classifica generale. Per questo credo che ce la possa fare, perché ha margine. Per battere la Vonn ci vuole un’atleta al top, nella massima forma, magari anche un po’ di fortuna, come due anni fa. Dipenderà molto dalla statunitense: se inizierà a sbagliare qualche gara ci sono possibilità, se il ruolino di marcia sarà quello dell’anno scorso, sarà dura per tutte.
Always wanted this #LouisVuitton bag so bad! Finally I had some time for #shopping in #Santiago today and also got a fitting iphone case. #lovingit
@Raceskimagazine Ciao Lara, ti ho vista in allenamento a Zermatt, vorrei farti un paio di domante per un articolo...
@Laragut cavoli non vi ho visto! me lo dicevate e facevamo direttamente li!! mandatemi una mail che ci organizziamo
LARA
GUT Sorengo
27 aprile 1991
Riuscirà a cancellare l'immagine di eterna PROMESSA? Pauli Gut Padre e allenatore di Lara PREFERISCO NON SCOMMETTER E OPTARE PER UMILTÀ E LAVORO Dopo una stagione difficile, abbiamo deciso per un recupero dei fondamentali tecnici e lavorato a fondo sui materiali. Il carattere è quello di sempre, combattivo e consapevole. Eventuali difetti usciranno casomai quest’inverno... Lara si è allenata benissimo a Zermatt dove abbiamo trovato condizioni d’innevamento invidiabili che ci hanno permesso di lavorare su tutte le discipline. Nelle discipline veloci ci siamo confrontati con più squadre, fra le quali, oltre alla Svizzera, anche la norvegese. Avanti con calma. Mario Rall fondatore e capo redattore di Ski-online.ch NO, I RISULTATI NON SONO CONSISTENTI, IN GIGANTE NON È DA PODIO E NON FARÀ PIÙ GLI SLALOM Lara è sicuramente ancora giovane e ricca di talento ma non è tornata ai livelli di prima dell’incidente e l’anno scorso non ha completamente metabolizzato il passaggio da Atomic a Rossignol. A Zermatt ha lavorato soprattutto sul gigante, poi si è concentrata sulle discipline veloci. In discesa e superG è da podio ma in gigante no. Con il DT delle donne Hans Flatscher il rapporto sembra buono e questo è positivo. Lara è la più popolare sciatrice svizzera e una delle sportive più amate, ma la Vonn è più forte in tutto e ha più esperienza. Dovrà aspettare che Lindsey invecchi…
«La più fotogenica tra le contendenti? Lara Gut»
Michel Cottin Agenzia fotografica Zoom
ELISABETH
GOERGL Bruck an der Mur
20 febbraio 1981
Riuscirà a vincere la sua prima Coppa del Mondo a 31 anni? Georg Fraisl giornalista del quotidiano austriaco Kronen ZeitunG È MATURA E POLIVALENTE MA I MONDIALI NON GIOCANO A SUO FAVORE Elisabeth Goergl è la ‘nonna’ della Coppa del Mondo femminile. Ha grande esperienza ed è il prototipo della sciatrice polivalente: ha due medaglie d’oro in discesa e superG ma è stata anche seconda in slalom a Levi… Nelle discipline veloci può fare la differenza e soprattutto in discesa può mettere dietro Vonn e Riesch, come a Garmisch e l’anno scorso a Bad Kleinkirchheim. In slalom però faticherà a trovare posto: la concorrenza è tanta. A volte è troppo impaziente, vuole strafare. Si è allenata come l’anno scorso e anche per lei, come per Anna Fenninger, i Mondiali in casa non saranno facili.
Mauro Pini ex allenatore di Lara Gut e fino all’anno scorso DT della squadra femminile svizzera NON PENSO, DUE ANNI FA ERA AL TOP, ORA CON IL CAMBIO DI ALLENATORE È MENO COMPETITIVA L’austriaca era migliorata tantissimo nel 2010/11 quando, per un solo anno, ha avuto come allenatore Kirch Baum, in arrivo dalla squadra maschile. L’aveva trasformata, impostando una sciata con il busto più eretto e una migliore centralità e avvicinandola alle migliori. Purtroppo Baum è poi andato ad allenare allo ski college di Stams e io stesso ho cercato di portarlo ad allenare le mie atlete in Svizzera senza successo. Da allora ha perso dei punti, già l’anno scorso si è visto che era meno competitiva.. e poi inizia ad avere una certa età. Come dire… o adesso o mai più. La Goergl ha sempre avuto nel carattere il punto forte ma anche quello debole perché a volte si fa troppo condizionare dagli sbalzi di umore.
www.lizz.at I´m sitting in Singapore right now, waiting for my final flight to Europe. Training has been really good in New Zealand and we were lucky with the weather. I´m excited to come back home now and have some nice relaxing time. All the best!
ANNA
FENNINGER salisburgo
18 giugno 1989
Diventerà la nuova Moser-Proell, come dicono in Austria? Paolo Deflorian allenatore squadra italiana femminile Coppa del Mondo slalom e gigante FORSE LA MOSER-PROELL NO: POTREBBE VINCERE LA COPPA DEL MONDO MA QUEST’ANNO È ANCORA PRESTO Nel gigante ha qualcosa di più della Vonn, diciamo che non è più brava ma più completa, riesce a rendere su qualsiasi pista, mentre la Vonn ha qualche difficoltà dove è ripido e angolato. Migliorata anche in superG, si sta ritrovando come atleta dopo i grandi exploit a livello giovanile, quando vinse una Coppa Europa da Aspirante. Credo che in futuro potrebbe essere una candidata per la Coppa generale, in questo momento invece nelle discipline veloci la Vonn ha qualcosa in più a livello di scorrevolezza. I nuovi attrezzi non dovrebbero influire più di tanto: nel gigante la Fenninger ha più tecnica, la Vonn più potenza. Con questi sci si fa più fatica, una potrebbe essere avvantaggiata per la facilità a farli girare, grazie alle sue doti tecniche, l’altra potrebbe stancarsi di meno perché più potente…
Georg Fraisl giornalista del quotidiano austriaco Kronen Zeitung È IL FUTURO DELLO SCI AUSTRIACO MA QUEST’ANNO FORSE È TROPPO PRESTO In Austria è molto popolare e viene considerata la ‘nuova Proell’, soprannome che ad Anna non piace. Però ha molto talento e la medaglia d’oro in combinata a Garmisch non è un caso. Penso che il futuro sia suo. Sicuramente quest’anno può fare la differenza in superG e si è allenata molto in gigante. Non farà gli slalom e in discesa non credo che abbia troppe speranze a causa del poco peso: è una pulce. Come spesso accade ai giovani, affronta gare e allenamenti a ‘tutta birra’. A volte le manca quella calma che porta ai grandi risultati. I Mondiali in casa, poi, non saranno un vantaggio perché tutte le austriache sentiranno la pressione: a Garmisch hanno vinto quattro medaglie d’oro su cinque…
Luogo: Sargood Drive, New Zealand Filtro: Lo-fi
JULIA
MANCUSO RENO
9 marzo 1984
Saprà SFRUTTARE L’ENORME POTENZIALE DI CUI DISPONE? Alex Hoedlmoser austriaco, è l’head coach della squadra femminile di sci alpino degli Stati Uniti HA LE CAPACITÀ PER FARLO Julia è uno dei più grandi talenti dello sci che abbia mai conosciuto. Ha un carattere molto diverso da Lindsey Vonn, è più rilassata, ha anche altri interessi oltre allo sci. Per lei il problema principale sarà la nuova attrezzatura. A differenza di Lindsey non deve solo adattarsi alle nuove misure ma anche al cambio di marca da Völkl a Head. Quest’estate ha testato molto e sono fiducioso che possa trovare presto la giusta strada. L’ho vista sempre più in sintonia con l’attrezzatura ma è naturale che abbia bisogno di un po’ più di tempo di Lindsey. Il focus saranno i giganti, dove ha una gran voglia di tornare a vincere, ma si gioca le sue carte anche nelle gare veloci. Julia ha solo bisogno di trovare la giusta fiducia nei suo mezzi, con il setup corretto dell’attrezzatura potrebbe diventare pericolosa per chiunque.
Gary Black Publisher Ski Racing JULIA PUÒ COMPETERE CON LE MIGLIORI PER LA COPPA L’unica area dove è debole è lo slalom, ma è una sciatrice da grandi eventi, deve solo guardare ai successi olimpici e mondiali per credere nelle sue possibilità. Anche se Lindsey Vonn è più prestante, non credo che avrà difficoltà con la nuova attrezzatura. Nathaniel Vinton giornalista americano, collabora con Ski Racing e New York Times JULIA METTE LA QUINTA QUANDO È SOTTO PRESSIONE Fin da giovane ha sempre reso nei grandi eventi (Mondiali Junior, Mondiali, Olimpiadi), quando gli statunitensi accendono la tv. In Coppa invece ha avuto qualche stagione difficile come nel 2008/09. Poi anche in questa manifestazione è risalita. Lei crede che dipenda dal fatto che prima non aveva un allenatore personale come ora con Kris Knight.
Pietro Vitalini ex azzurro È POSSIBILE, MA LA SUA STORIA DIMOSTRA IL CONTRARIO Julia Mancuso ha due punti a sfavore rispetto a Lindsey Vonn: non va in slalom ed è sempre stata un’atleta ‘one shot’, da singolo, grande evento, dai Mondiali alle Olimpiadi.
Ok, good times!! Very tired.... Kite racing is fun-) @JuliaMancuso
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COPPA DEL MONDO | SOELDEN
SOELDEN (AUSTRIA) TESTO | G. PEZZAGLIA C. PRIMAVESI FOTO | ZOOM
COPPA DEL MONDO
TED& TINA
Ritmo frenetico e distacchi importanti: queste le note con cui Tina Maze e Ted Ligety le hanno ‘suonate’ a tutti gli avversari SOTTO LA FITTA NEVICATA DEL Rettenbach
48 \\ NOVEMBRE 2012
SOELDEN | coppa del mondo
NOVEMBRE 2012 \\ 49
COPPA DEL MONDO | SOELDEN
R.I.P Bjoern La notizia è arrivata venerdì come un fulmine a ciel sereno a rattristare l’opening di Coppa del Mondo di Soelden. Il ventitreenne austriaco Bjoern Sieber è morto in un incidente stradale nel vicino Arlberg. Sembra che, per evitare un altro mezzo, l’auto sia finita in una scarpata di 70 metri. Si è invece salvato il fratello. Ivica Kostelic domenica è sceso con il lutto sul pettorale per ricordare lo sfortunato atleta e Marcel Hirscher si è commosso in conferenza stampa.
he show must go on. È stato questo il leit-motiv dell'opening di Coppa del Mondo a Soelden. Un opening diverso, per vari motivi. Prima di tutto il cambio di data: non più il penultimo fine settimana di ottobre, ma l'ultimo. Una decisione presa per avere più garanzie di innevamento. E la neve non è mancata, abbondante fino in paese. Un elemento che ha creato non poche difficoltà con la prima manche della gara di domenica quasi 'a porte chiuse' per l'inagibilità della strada che sale al Rettenbach bloccata da un paio di pullman di traverso per la neve. Difficoltà anche per gli atleti, costretti a una gara in neve fresca e con poca visibilità e ad utilizzare il 'passo pattinato' nel 'piattone' finale per guadagnare velocità. Il secondo elemento di diversità è stata la presenza del pubblico. Dopo i bagni di folla delle passate edizioni, quest'anno ci si è dovuti accontentare di presenze più che dignitose, ma decisamente inferiori. Sicuramente ha influito il maltempo, abbondantemente annunciato da una settimana, però anche in paese, per esempio al concerto del sabato sera, l'atmosfera era meno frizzante. Speriamo che sia solo un caso… The show must go on, dicevamo, ed è giusto così, a maggior ragione per uno sport in balia dei capricci meteo come lo sci alpino. Non è passata inosservata, però, la mancanza di sensibilità nei confronti dello sfortunato sciatore austriaco Bjoern Sieber, scomparso venerdì in un incidente automobilistico. Nemmeno un minuto di silenzio, solo Ivica Kostelic è sceso con un segno di lutto, dopo avere chiesto l'autorizzazione alla FIS. Gli atleti austriaci erano stravolti,
A proposito dei nuovi sci…
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STATS & NUMBERS
33 I centimetri di neve caduti in 48 ore sul ghiacciaio
10 I centimetri di neve caduti in paese
-La temperatura 12,5
registrata domenica sul ghiacciaio
9.000 Gli spettatori del
gigante femminile
12.000 Gli spettatori del
gigante maschile
Marcel Hirscher si è presentato in conferenza stampa con la voce rotta dall'emozione. Diciamo che si è persa una buona occasione per dire che lo show 'must go on' ma con garbo. Il terzo elemento di diversità erano i tanto attesi sci da gigante. Non che l'anno scorso non se ne sia parlato, anzi. Però l'opening 2012/13 era l'occasione per vedere i nuovi 'bolidi' all'opera. Le chiacchiere, finalmente, hanno lasciato lo spazio al verdetto dello sport. E si sono imposti prepotentemente Tina e Ted. La slovena e lo statunitense sono sembrati di un altro pianeta. Troppo superiore Tina, troppo potente anche sulla neve molle, troppo padrona dei nuovi attrezzi. Addirittura imbarazzante la supremazia di Ligety, che bissa il successo dell'anno scorso
Viktoria Rebensburg: «Tutto ok, in fin dei conti per noi donne non è cambiato molto, qualche difficoltà in più sul piano e su neve molle ma poca cosa».
si sentono soprattutto sul molle e sul piano, dove ci vuole più impegno per farli girare e in certe situazioni hai la sensazione che lo sci scivoli un po’ sotto i piedi per la minore larghezza al centro».
Federica Brignone: «Non ho grandi problemi anche perché con Rossignol l’anno scorso avevo già 27 metri di raggio e non ho cambiato la lunghezza, le differenze
Denise Karbon: «Vanno bene, le differenze però si sentono. Io l’anno scorso avevo 25 metri di raggio e cinque metri di differenza
SOELDEN | coppa del mondo
Nelle foto: A sinistra, dalle stelle alle stalle: dopo aver guidato la prima manche, Thomas Fanara deve guardare gli avversari festeggiare il podio. Qui accanto, Denise Karbon, la migliore delle azzurre. Sotto, a sinistra, ancora Fanara, che la prende con filosofia. A fianco, la gioia incontenibile di Steffy Koehle
con distacchi che non si vedevano da trent'anni. Lo stesso Hirscher ha fatto i complimenti allo yankee e riconosciuto che dovrà lavorare molto per colmare il gap. Tina e Ted si sono presentati all'opening come i due atleti più in forma del momento. Una forma non solo fisica ma anche mentale, a suon di musica rock. Come quella che ha suonato Ted agli altri sul Rettenbach e quella che ha cantato Tina nel suo videoclip 'My way is my decision'. Non è solo questione di tecnica, Tina e Ted sembrano di un altro pianeta anche per la loro spensierata 'way of life'. Fatto che sorprende soprattutto per la Maze, in passato apparsa spesso succube dei suoi stati d'animo. Le note liete però arrivano anche da Casa Italia, con una grande prova di non sono pochi, poi si fa più fatica a farli girare, soprattutto sul piano e sul molle e la schiena ne risente…». Lara Gut: «Sul duro vanno bene, è sul molle che si sente la differenza! Dipenderà un po’ dalle diverse Case, noi che usiamo Rossignol avevamo già 27 metri di raggio e io non ho cambiato le lunghezze. Credo che la differenza
The winner is... L’espressione soddisfatta di Ted Ligety sul traguardo. Dopo la lunga battaglia con la FIS a suon di post su internet e dichiarazioni, ecco la grande gioia per una netta vittoria.
Manfred Moelgg, l'unico a limitare a meno di 3 secondi il distacco da Ligety. Detto così sembra una presa in giro, ma 'Manni' è apparso in ottima forma tra le porte larghe, diciamo il primo tra gli umani. Le belle notizie arrivano anche da Roberto Nani, che deve recriminare per un errore che lo avrebbe probabilmente fatto arrivare nei 10 e da Florian Eisath. I ricordi più belli di questa spedizione rimarranno proprio il suo sorriso e quello di Denise Karbon, che ha dimostrato di esserci ancora e di crederci. Come Irene Curtoni. Passando alle facce deluse di Soelden, come non citare Lindsey Vonn? Al centro dell'attenzione, chiacchierata per la richiesta di gareggiare a Lake Louise con gli uomini… è uscita come un pugile suonato da quel
la sentiranno comunque di più gli uomini. Sono più faticosi e la schiena ne risente? Tireremo le somme a fine stagione, io, essendo piccola, ho lavorato molto in palestra, sulla potenza e la stabilità». Ivica Kostelic: «Con i nuovi sci da gigante mi trovo bene, ho ancora qualche difficoltà quando
pendio del Rettenbach che l'anno scorso l'aveva proiettata nell'olimpo delle vincitrici in tutte le specialità. Parzialmente sconfitto, come ha ammesso lui stesso, anche Marcel Hirscher. Sconfitto ma pronto a rialzarsi, come nella seconda manche. Tra i non pervenuti Max Blardone, uscito subito e non giudicabile: saprà rifarsi. Dimostra di non avere feeling con il 'frigorifero' austriaco anche Federica Brignone, ma siamo certi che anche lei saprà rifarsi. Intanto Kostelic, sornione, mette ‘fieno in cascina’ con una prova onesta, come lui stesso aveva pronosticato il giorno prima. I giochi sono iniziati, che vinca il migliore!
la neve è molle, ma in generale non posso dire di avere più problemi alla schiena rispetto a quando usavo i vecchi sci. Sono attrezzi solidi, prima a volte facevo errori perché lo sci era troppo reattivo, ora se non sei arretrato è tutto ok, se fai un errore è perché lo fai tu. Chiaro che comunque si faccia più fatica per farli girare, ma credo che per sciatori con la
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COPPA DEL MONDO | SOELDEN
35 metri di CURIOSITA’
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nizia un’altra stagione e si parla soprattutto dei nuovi materiali. L’opening di Soelden segna l’esordio delle geometrie imposte dalla FIS per lo slalom gigante. Ormai lo sappiamo tutti: 30 metri il raggio di curva e lunghezza minima di 188 centimetri per gli sci delle donne; 35 metri con lunghezza minima 195 centimetri per gli uomini. Le gare appena concluse sul Rettenbach erano particolarmente attese dagli addetti ai lavori e dA tutti gli appassionati di sci. Va premesso che si è assistito a due prove in condizioni molto difficili, dettate da UN meteo che ha INCISO sensibilmente SULle prestazioni degli atleti. Uomini più condizionati La prima considerazione riguarda il confronto tra uomini e donne: il cambio di geometrie e lunghezze ha inciso e probabilmente pesato maggiormente per i primi, costretti ad adattare di molto il gesto tecnico. Lo sci femminile non ha dato l’impressione di creare particolari problemi se non un maggiore sforzo fisico, a detta delle atlete stesse. Per gli uomini il discorso è un po’ più complesso. Al traguardo si notavano atleti stravolti e i motivi giusta corporatura non ci saranno particolari problemi».
A proposito dei nuovi sci…
Marcel HirScher: «I nuovi sci da gigante non sono così male, sicuramente sono più faticosi e difficili, ma il feeling è abbastanza buono. In allenamento mi sembrava di essere veloce ma finché non sei in gara non puoi sapere quanto veloce rispetto agli altri e ora, dopo Soelden, credo che gli sci vadano
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Acrobazia di Cyprien Richard, uno dei tanti in difficoltà con i nuovi sci
sono riconducibili a più fattori. Innanzitutto, come si può facilmente intuire, i nuovi sci 195 sono meno maneggevoli e richiedono maggiore forza fisica per essere guidati, soprattutto nelle situazioni di ritardo di traiettoria e sbilanciamento di peso, spesso all’indietro. Questione di centralità Le inclinazioni vanno dosate con maggior attenzione, ricercando centralità, non solo anteroposteriore, ma anche laterale. La
bene ma non siano ancora al top. Certo, la fatica si sente molto, mi domando come faremo in giganti lunghi come quello di Beaver Creek». Giovanni Borsotti: «Mi trovo meglio di come avrei pensato, anche se gli sci dell’anno scorso sono un’altra cosa: su nevi dure l’attrezzo risponde bene, forse
ricerca dell’appoggio a inizio curva e della deformazione dello sci, non può prescindere da una posizione centrale, come si dice in gergo ‘stando sopra lo sci’ più che in passato. Le traiettorie ideali rimangono le più brevi possibili, ma è molto più difficile ottenerle. A Soelden si sono visti atleti cercare anticipi quasi esagerati, senza riuscire ad avere delle fasi rettilinee o comunque traiettorie sufficientemente profonde. Va detto che il fattore visibilità ha inciso parecchio e che sarà necessario valutare bene le prossime gare.
si va anche più forte, sulla neve molle e sui tracciati lenti, dove deve ‘spingere’, non si ha più quella sensazione». Davide Simoncelli: «Non sono tanto d’accordo, nello sci ci si farà male sempre indipendentemente dal materiale. Trovo questo sci più difficile e faticoso, va bene sul duro, sui
SOELDEN | coppa del mondo
Ted Ligety sotto la neve nella prima manche.
tracciati segnati e molli si fa tanta fatica: ne risente lo spettacolo e anche chi scia non si diverte». Ted Ligety: «L’anno scorso sono stato molto critico sui nuovi sci, ora non posso dire lo stesso: mi sono allenato molto e ho metabolizzato la tecnica, con curve più rotonde. Come ho già detto, questi sci in certe situazioni
sono più veloci, con terreno duro e giganti che non siano troppo tondi e che non abbiano porte poco distanti, intorno ai 25 metri. Sui 28-30 metri di distanza si va. Sono sicuramente più faticosi e per questo ho fatto molta palestra quest’estate. Diciamo che fare 50 secondi è come fare un minuto e mezzo con i vecchi GS».
Felix Neureuther: «Quando li ho messi le prime volte non avevo proprio feeling, ora mi sto abituando, ma bisogna usare una tecnica completamente diversa».
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Fritz Dopfer: «Non si può fare quello che si faceva con i vecchi sci, direi che bisogna avere una sciata più solida e che diventa importante impostare bene la
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COPPA DEL MONDO | SOELDEN
Il fattore aziende Le aziende del settore si trovano all’anno zero di una nuova esperienza tecnologica. È normale che durante l’anno si delineeranno valori a favore di alcuni marchi e a svantaggio di altri. In difficoltà sul morbido La risposta del terreno è un altro fattore determinante. La deformazione e guida degli sci su terreno compatto/ghiacciato è molto più facile rispetto a condizioni di neve morbida. Questo porta a considerare che, soprattutto nei circuiti minori, si assisterà a gare che metteranno in seria difficoltà tutti i partecipanti. Non è infatti possibile che in Coppa Europa si trovino sempre piste preparate come in Coppa del Mondo, dove si muovono centinaia di persone per garantire tracciati perfetti. Se poi pensiamo alla stagione 2013/14, quando anche per le gare FIS sarà obbligatorio l’utilizzo dei nuovi materiali, è chiaro che non ci sarà da divertirsi.
Tina Maze sembra essersi adattata alla perfezione ai nuovi raggi di curva
Ottima interpretazione della sciata con i nuovi attrezzi per Thomas Fanara, nonostante un fisico non certo possente
Non perdonano l’errore Il margine d’errore si riduce. Questi sci non perdonano ed è facile trovarsi in difficoltà nella distribuzione del peso sui due piedi, rischiando di ‘spigolare’ come accaduto a Simoncelli e Svindal ad esempio. Si sono visti
molti errori recuperati grazie alla forza fisica, con notevole dispendio energetico, a volte fatale nell’ottica della distribuzione dello sforzo per l’intera durata della manche. Un ritardo di linea costa molto più caro che in passato.
curva: con un po’ di allenamento ci abitueremo».
A proposito dei nuovi sci…
Pauli Gut, allenatore di Lara Gut: «Lara non mi ha detto di avere sentito differenze tanto grandi anche perché le modifiche per le donne sono meno significative che per gli uomini. Diciamo che quando si è allenata con gli uomini, guardando le scie lasciate si vedeva
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Non solo forza fisica lI podio maschile di Soelden offre uno spunto sul fisico degli atleti. Se è vero che i nuovi sci richiedono molta forza, è altrettanto vero che la differenza l’hanno fatta atleti dotati di un fisico equilibrato, non solo potenti, ma anche molto rapidi e brillanti nell’azione, pertanto in grado di gestire al meglio i disequilibri. Infine il capitolo sicurezza. La decisione della FIS è stata presa nell’ottica di ridurre gli infortuni, ma al momento i dubbi sono davvero tanti. Per fortuna a Soelden è filato tutto liscio...
la differenza, poi dipenderà se allargheranno le porte, ma sarebbe un controsenso visto che si parla di ridurre la velocità». David Chastan, allenatore gruppo maschile francese prove tecniche: «Chiaro che lo sci sia più faticoso e meno veloce, soprattutto su nevi molli. Però per l’adattamento è prioritaria la
TINA MAZE Devastante in tutte le fasi di gara
KJETIL JANSRUD Una prima manche confortante
KATHRIN ZETTEL Rigenerata in gigante dai nuovi sci
IRENE CURTONI Passaggio ‘digerito’ con facilità
centralità piuttosto che la potenza. Con i nuovi attrezzi sarà molto più difficile recuperare dopo un errore e bisognerà impostare la curva aprendola maggiormente nella fase iniziale per fare acquistare velocità». Claudio Ravetto, DT squadra azzurra maschile: «Si diceva che era uno sci per gli atleti
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SOELDEN - AUSTRIA 27 ottobre 2012 \\ soelden slalom gigante \\ FEMMINILE tracciatori \\ C. Schwaiger (Ger), A. Sechaud (Fra) 1. Tina Maze (Slo, Stoeckli) .....................................................................................................................................2.31.41 2. Kathrin Zettel (Aut, Atomic)........................................................................................................................ 2.31.83 3. Stefanie Koehle (Aut, Voelkl) ....................................................................................................................2.33.12 4. Dominique Gisin (Sui, Dynastar) ...............................................................................................................2.33.32 5. Anna Fenninger (Aut, Head) ........................................................................................................................2.33.82 6. Marie-Michele Gagnon (Can, Rossignol) ..................................................................................2.34.09 7. Denise Karbon (Ita, Fischer) ......................................................................................................................... 2.34.14 8. Irene Curtoni (Ita, Rossignol) ...................................................................................................................2.34.23 9. Jessica Lindell-Vikarby (Swe, Rossignol) .................................................................................2.34.51 10. Tania Bairoz (Fra, Fischer).......................................................................................................................... 2.35.02 21. Lisa Magdalena Agerer (Ita, Atomic) ...............................................................................................2.37.62
TESTA A TESTA Non c'è stata gara da subito. Troppa la potenza e la precisione sviluppata da Tina Maze. La slovena, scesa con il 4, nella prima manche è stata dietro (terza a 35 centesimi dalla Worley) solo al primo intertempo. Poi un vantaggio di 64 centesimi e 74 finali, sempre sulla Worley, che però è saltata nella seconda. Per le altre nessuna pietà: Rebensburg relegata a 1.02, Vonn a 2.37, Goergl a 2.89, Brignone a 2.08… Gara tutta in salita quella di Federica, subito sesta al primo intertempo, undicesima al secondo e infine ottava al traguardo. Diversa la prova di Denise Karbon, partita bene con il quarto intertempo, passata al settimo e al traguardo al quinto. La seconda manche è stata tutta un'altra storia con condizioni al limite (neve, nebbia, soprattutto quando sono scese le più forti). A dettare i ritmi sono state le due dame di casa, Zettel e Koehle, prima e seconda della frazione, mentre sul podio sono 'deragliate' Rebensburg e Worley ma non Tina. Nona e decima ai primi due intertempi, è arrivata al traguardo quinta con 42 centesimi sulla Zettel. Nella manche però l'austriaca le ha rifilato 1.17. Buona seconda manche di Irene Curtoni, transitata settimana e sesta agli ultimi due intermedi, mentre Federica Brignone, anche prima di uscire, era tredicesima. CURIOSITA’ Stessi tracciatori dell'anno scorso per il gigante femminile, ma a manche invertite. LA SORPRESA DI GIORNATA La tedesca Susanne Weinbuchner, pettorale 58, dodicesima al debutto in Coppa del Mondo. Certo, è scesa quando le condizioni erano 'meno peggio', però un ventiduesimo posto nella prima manche e terzo tempo nella seconda non sono da poco… LA DELUSIONE Va bene che il gigante non è la sua disciplina migliore, va bene che proprio qui l'anno scorso aveva vinto la sua prima gara tra le porte larghe, però Lindsey Vonn non è mai parsa in gara. E poi da lei ci si aspetta sempre il massimo. Male anche Liz Goergl, quattordicesima a… 5.18 PAGELLE AZZURRE Voto 8 a Denise Karbon. Dopo il quinto della prima manche è mancata la rincorsa al podio, ma a tratti si è rivista la vera Denise. Voto 7,5 a Irene Curtoni. Ha recuperato sette posizioni nella seconda manche, chiudendo ottava. Sul muro forse poteva osare di più. Voto 6 a Michela Azzola: a Soelden l'esordio... Voto 6 a Lisa Agerer: senza infamia e senza lode, ma può fare molto di più. Voto 6 a Nadia Fanchini: nella seconda manche è uscita ma stava andando forte. Voto 5,5 a Federica Brignone. Come ha sostenuto lei l'ottavo posto della prima manche non la può (e non ci può) soddisfare. È una che può valere sempre il podio. Voto 5,5 a Elena Curtoni: irriconoscibile, però non aveva messo gli sci per venti giorni. Voto 5 a Sabrina Fanchini e Anna Hofer 5: uscite nel primo round e mai in gara.
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Manfred , la vittoria della liberazione
Era da un po’ di tempo che non vedevamo questa esultanza di Manny Moelgg al traguardo... Un campione ritrovato.
Un podio può avere tanti significati. Quello di Manfred Moelgg a Soelden è stato il podio della liberazione. Un podio cercato, studiato, programmato, anche sognato. Dopo un'estate di duri allenamenti per tornare 'gigante'. «Questo secondo posto ha un valore tutto particolare, tutto suo, unico. Venivo da una stagione difficile, nella quale ho buttato via occasioni
A proposito dei nuovi sci…
importanti e stavo perdendo un po' la fiducia nei miei mezzi. L'obiettivo era tornare competitivo in questo biennio fondamentale, con in agenda Mondiali e Olimpiadi, anche in gigante. Mi sono subito trovato bene con il nuovo materiale, ma non credevo di partire così forte. Sono tornato sul podio, tanto più in gigante e nella tappa inaugurale di Soelden dove, a
più potenti, però nei primi posti del gigante di Soelden ci sono i più piccoli della Coppa del Mondo. Bisognerà aspettare altre prove; quello che stupisce è il distacco di Ligety: o si è adattato meglio ai materiali o il suo marchio di sci è più avanti». Alois Pieber, responsabile R&D Fischer: «Sono sci più faticosi
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parte un sesto posto, non ho mai brillato». Il ladino di Mareo aveva bisogno di conferme. «Partire così mi darà quella serenità che serve per andare forte. In slalom adesso sarà più facile tornare fra i primi. Questo risultato per certi versi è una liberazione». Sempre meticoloso, pignolo, preciso, concentrato. A Soelden lo è stato ancora di più. «Sapevo di avere un'occasione da non perdere. In allenamento sto sciando forte, poi quando sono partito ho sfruttato una 'finestra' di sole. Un giorno particolare, sono stato concentrato più del solito, ma sereno, consapevole di potermela giocare e con i materiale a posto». Manfred ha diviso la camera d'albergo con Roberto Nani. «Già dalla sveglia respiravo un'aria diversa, ero sicuro che poteva capitare qualcosa di importante. Ho guardato Nani, avevamo negli occhi una voglia di spaccare il mondo. Abbiamo fatto una bella gara, sono contento quando i miei compagni vanno bene». E adesso guarda avanti: «Adesso lo slalom. Cerco risposte in termini di regolarità, ho lavorato sulla tattica, non solo sulla tecnica. Voglio tornare a vincere, non sono ancora sazio».
da fare girare e più difficili sul molle, anche perché si è ristretto il punto di appoggio sotto il piede; continueremo il setup durante la stagione, intervenendo magari sulla struttura per renderli più reattivi sul molle». Peter Pechlacker, responsabile racing Atomic: «Non sono convinto che il fattore
APPROFONDIMENTO
LA QUESTIONE DEI NOVE CONVOCATI Nove azzurri sul Rettenbach, nonostante i posti assegnati all’Italia fossero dieci (Italia unica nazione con il massimo contingente). Christof Innerhofer convocato, ma tutti sapevano che sarebbe stato impossibile vederlo in partenza. Un’altra volta sotto contingente: scatta la polemica. Claudio Ravetto, il direttore tecnico del settore maschile, è stato più volte chiamato in causa sul nostro sito web e le sue scelte sono state criticate. Il biellese ci ha spiegato meglio la sua linea: «L’Italia dello sci ha molta quantità e anche una base forte a livello giovanile. In Coppa Europa e Coppa del Mondo siamo ben rappresentanti ma alla quantità spesso non è rapportata la qualità. Ogni convocazione, a ogni livello, deve essere meritata. L’obiettivo della Federazione, ancor più in questi tempi, è vincere. Non abbiamo bisogno di gente che per cinque anni arriva sempre quindicesima, neppure di gente che ‘vivacchia’, che arriva in squadra e non guarda avanti. In Coppa del Mondo porto solo chi è in grado di giocarsela. Correre per qualificarsi? Sì, le prime volte certo, ma non può essere l’unico obiettivo per uno specialista del gigante. A Soelden ho schierato atleti della squadra A, chi ha fatto il ‘posto fisso’ o atleti dei gruppi Coppa del Mondo che in altre discipline hanno fatto vedere qualcosa di significativo. Convocare atleti che non hanno ancora una preparazione adeguata è un errore, almeno questa è la mia linea. Bisogna alzare il livello, in Coppa del Mondo durante la stagione saranno convocati solo Giovani che si stanno particolarmente distinguendo in Coppa Europa, gli altri dovranno fare un podio o dimostrare di essere stati davvero in corsa per farlo. I risultati stanno arrivando e nel biennio che porta alle Olimpiadi la strada è questa».
più rilevante sia la maggiore forza, e quindi fatica richiesta, è importante anche l’impostazione e la reattività tra una porta e l’altra. Per la potenza dipende da quanto gli atleti si alleneranno; vedremo sicuramente più errori quando le piste sono in cattive condizioni. Valuteremo in funzione dei risultati delle prime gare se fare qualche modifica di setup».
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Un misto di grinta e rabbia per Marcel Hirscher, terzo classificato
SOELDEN - AUSTRIA 28 ottobre 2012 \\ soelden slalom gigante \\ MASCHILE tracciatori \\ D. Chastan, F. Carey (Usa) 1. Ted Ligety (USA, Head) ..........................................................................................................................................2.36.02 2. Manfred Moelgg (Ita, Fischer).................................................................................................................. 2.38.77 3. Marcel Hirscher (Aut, Atomic) ...................................................................................................................2.39.14 4. Thomas Fanara (Fra, Fischer) .....................................................................................................................2.39.25 5. Didier Defago (Sui, Rossignol) ..................................................................................................................2.39.45 6. Hannes Reichelt (Aut, Salomon) ............................................................................................................. 2.39.62 7. Gauthier De Tessieres (Fra, Head) .........................................................................................................2.39.75 8. Benjamin Raich (Aut, Atomic) ..................................................................................................................... 2.39.80 9. Adam Zampa (Svk, Salomon) ..........................................................................................................................2.39.83 10. Matts Olsson (Swe, Atomic) ......................................................................................................................2.40.02 11. Florian Eisath (Ita, Head) ...............................................................................................................................2.40.10 18. Roberto Nani (Ita, Voelkl) ...........................................................................................................................2.40.93
TESTA A TESTA Ligety è di un altro pianeta. Almeno in questa gara. Lo dimostra il distacco record di 2.75 (bisogna tornare al 1975/76 per trovare distacchi simili). Lo dimostra il fatto che nella prima manche ha fatto il secondo tempo pur partendo con il 5. Prima di lui, nell'ordine, sono partiti Schoerghofer (cinquantaduesimo), Richard (trentesimo), Reichelt (tredicesimo), Blardone (uscito)… Ligety è stato in testa al primo e secondo intermedio (addirittura trentaduesimo parziale da metà gara). Nella seconda manche non c'è stata storia: sempre in testa tranne al secondo intermedio, dove accusava 8 centesimi da Zampa. E gli altri? Moelgg nella prima manche ha costruito il risultato nella seconda parte di gara: diciassettesimo in partenza, quinto al secondo intermedio, terzo al traguardo. Nella seconda frazione ha fatto registrare invece una migliore performance nella prima metà (nono, quindicesimo nella seconda metà e quattordicesimo tempo di manche). Hirscher ha costruito il successo con una seconda manche importante (terzo tempo) mentre nella prima ha fatto registrare l'ottavo tempo, arrivando però fino alla terza posizione. Nella prima frazione ha patito la seconda metà di gara (da terzo a ventiduesimo), come nella seconda (da terzo a undicesimo). CURIOSITA’ Adam Zampa (secondo miglior tempo della seconda manche) ha portato alla Slovacchia i primi punti maschili di Coppa del Mondo da venti anni. LA SORPRESA DI GIORNATA Sempre Adam Zampa. Se è vero che aveva vinto la Coppa continentale australiano-neozelandese ed era dato in grande forma, un nono posto sul Rettenbach non era facilmente pronosticabile. Meritano un posto su questo speciale podio anche Florian Eisath, undicesimo dopo tante delusioni e Roberto Nani, miglior risultato in Coppa del Mondo. LA DELUSIONE Svindal (fuori) e Jansrud (quindicesimo). Per una volta li ha battuti il compagno Leif Kristian Haugen. PAGELLE AZZURRE Voto 9 a Manfred Moelgg che è tornato sul podio in gigante dopo quattro anni. Una resurrezione, vista anche la stagione passata non particolarmente brillante. Voto 8 a Roberto Nani. Con il 59 ha chiuso diciottesimo. Primi punti in gigante e miglior risultato in Coppa del Mondo. E se non sbagliava nella seconda a fine muro... Voto 7,5 a Florian Eisath. Dopo il brutto infortunio della scorsa primavera si è ripreso bene. Ha cambiato sci e ha centrato il miglior risultato in gigante. Voto 7 a Davide Simoncelli: ha ripreso a sciare da un paio di mesi. Una buona prima manche, a dimostrazione che è ritornato competitivo. Senza vota Massimiliano Blardone. È uscito troppo presto di scena, anche se era partito agguerrito. Voto 5,5 a Luca De Aliprandini. Ha sfiorato la qualificazione, ma sta andando forte in allenamento e già dalla prossima gara può centrarla. Voto 5 a Giovanni Borsotti. Ci aspetta davvero tanto da lui, ma non è riuscito a mettersi in luce. Stesso voto a Matteo Marsaglia e Mattia Casse. La voglia di strafare? Le condizioni al limite? Un gigante sempre e comunque selettivo?
C’eravamo tanto amati I principali cambi di scuderia Florian Eisath OUT Head IN
Blizzard
Antonio Fantino OUT Dynastar IN
Atomic
Werner Heel OUT Head IN
Atomic
Paolo PangrazzI OUT Rossignol IN
Blizzard
Bye Quattro Bye nuovi [ race | novembre 2012 ]
n°
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Alcuni ritiri ‘illustri’ dall’attività agonistica Gentleman
Goodbye
Michael Gufler (ITA)
Alberto Schieppati (ITA) Patrick Staudacher (ITA)
Stefan Thanei (ITA)
Ladies
Goodbye
Hilary Longhini (ITA) Camilla Alfieri (ITA)
caporAli
Quattro nuovi arruolati tra gli sciatori alpini nell'Esercito con il concorso di giugno, tutti entrati nel Gruppo Sportivo con la qualifica di caporali Vfp4: Giordano Ronci, Guglielmo Bosca, Sabrina Fanchini e Marta Benzoni. Due atleti e due atlete che si aggiungeranno al gruppo allenato dai fratelli Richard e Roger Pramotton in collaborazione con Luca Liore, di cui fanno già parte Alessandro Brèan, Carlo Beretta, Nicole Gius, Sarah Pardeller e Thierry Marguerettaz. Ecco la foto con i ‘nostri’ quattro insieme a fondisti, biathleti e scialpinisti.
«Non voglio più parlarne, ho la ‘rabbia agonistica’ e la determinazione per guardare avanti con decisione e fiducia»
Carlo Beretta sull’esclusione ‘pesante’ dalla squadra C, unico Giovane non confermato
Maestri su due ruote Non solo gli atleti di Coppa del Mondo hanno la passione per le due ruote. I maestri di sci non sono da meno. Lo scorso 16 settembre a Verona, all'interno della Gran Fondo Luca Avesani, sono andati in scena i noni Campionati Italiani di Ciclismo della categoria. Sulla distanza di 97,5 chilometri si sono imposti Giulia Faggian tra le donne e Francesco Avanzo, Romeo Moretti, Cesare De Vittorio e Alberto Laurora nelle varie categorie maschili.
Giulia Candiago torna in pista… Non in gara, ma dal parterre. L’ex atleta azzurra lavorerà per Infront come inviata del magazine 'Snowtime': interviste, focus, approfondimenti sullo sci a 360 gradi. Dopo Schieppati…
L'ADDIO ALLE GARE DI CAMILLA ALFIERI La sciatrice genovese ha annunciato sulla propria pagina Facebook la decisione di abbandonare il mondo delle gare. Ecco alcuni passaggi della sua lettera. «Ebbene si è finita. La carriera da atleta finisce e ne parte una che deve ancora trovare un nome ma che inizia da Treviso e da un master. Non è stato semplice prendere questa decisione ma ad oggi posso dire di aver fatto la cosa giusta. Guardandomi indietro posso
ritenermi soddisfatta per quello che ho fatto da atleta e soprattutto per come è stato fatto: sempre con il sorriso sulle labbra ma con il massimo impegno. Forse avrei potuto ottenere risultati migliori, anzi ne sono quasi certa, perchè tutti da allenatori a compagne/avversarie me lo hanno sempre detto. Penso siano mancati tanti piccoli pezzi un po’ da parte mia e un pizzico di fortuna in più in qualche circostanza. […]»
Hagen Patscheider OUT Atomic IN
Head
MichelA Borgis OUT Rossignol IN
Elan
Enrica Cipriani OUT Salomon IN
Head
Giulia Gianesini OUT Head IN
Francesca Marsaglia OUT Rossignol
Fischer
IN
Voelkl
Sarah Pardeller OUT Head IN
Elan
IRENE CURTONI CON RIGAMONTI Il celebre salumificio valtellinese Rigamonti torna sul casco di un atleta di Coppa del Mondo, dopo l'esperienza vincente con Giorgio Rocca. Il 4 ottobre è stata presentato durante il 'Sondrio Festival' l'abbinamento con Irene Curtoni. «Felice per tre motivi. Il primo, perchè c'è un marchio della mia terra che mi sostiene. Il secondo, perchè stiamo parlando della bresaola, un prodotto che amo davvero. Il terzo perchè, nonostante un periodo difficile, ci sono ancora aziende con ampie vedute e che hanno voglia di scommettere. Adesso devo cercare di ripagare Rigamonti con la stessa moneta..».
TIPI DA SPIAGGIA
Mattia Casse e Giovanni Borsotti in relax durante la preparazione estiva. Dai due 'boys' piemontesi è atteso un salto di qualità nella prossima stagione
'Tanaka' passa allo ski-cross Il forestale altoatesino Stephan Thanei, classe 1981, dopo numerose stagioni in squadra nazionale culminate con l'ottavo posto sulla Streif di Kitzbuehel, miglior risultato in carriera, ha deciso di puntare sullo ski-cross, con obiettivo i Mondiali norvegesi di quest'anno e le Olimpiadi di Sochi. Fanno parte della squadra allenata da Max Iezza altri tre ex-atleti dell'alpino: Diego Castellaz, Stephan Miribung e Marco Tomasi.
Johanna Schnarf OUT Voelkl IN
Fischer
Infermeria
Daniele Sorio (squadra C) Ernia alla schiena. Rientro previsto a dicembre Janina Schenk (squadra B) Infiammazione zona lombare. Rientro previsto a metà novembre Johanna Schnarf (squadra A discipline veloci) Rottura crociato collaterale e menisco. Rientro previsto a febbraio
Italia ‘caput mundi’ del gigante 10 atleti tra gli uomini (come Austria e Francia) e 10 tra le donne (i migliori, anche l’Austria si è fermata a 9). La spedizione italiana a Soelden avrebbe potuto essere la più numerosa. Anche se alla fine i maschi hanno corso in 9...
'HANNA' PENSA GIA' AL 2014 Venerdì 5 ottobre Johanna Schnarf è stata operata presso l'ospedale di Innsbruck per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e l'asportazione di un menisco. «Peccato, mi stavo allenando bene in Cile, poi un arretramento sul facile, sulla neve marcia in Argentina, e così mi sono fatta male». 'Hanna' svolgerà la fisioterapia in Germania a Bad Wiessee.
NOVEMBRE 2012 \\ 59
FACEBOOK PARADE Anche tra i campioni dello sci emerge l’arretratezza tecnologica italiana: pochi like e poca attività su facebook rispetto ai colleghi stranieri
A sinistra il profilo Facebook dell’atleta più cliccato, Giuliano Razzoli. A destra quello della sciatrice al primo posto in questa speciale classifica, Elena Fanchini
È on-line la nuova versione del sito dell’’Eroe di Kitz’ all’indirizzo cristiandeville.it, nuovo nella grafica e sempre aggiornatissimo.
Mercato
DOVE ‘TRACCIAMO’ NOI?
Slalom a Roma
Mosca, Monaco di Baviera… Roma. Il ‘city event’ potrebbe arrivare anche nella Città Eterna. Missione speciale del race director Guenther Hujara lo scorso 18 ottobre con alcuni rappresentanti della FISi e il vicesindaco di Roma Sveva Belviso per valutare la possibilità di inserire l’evento nel calendario 2014 o 2015. I numeri: Una rampa di 60 metri x 250 innevata con materia prima prodotta in un hangar con degli speciali cannoni. Sogno o realtà?
Durante la riunione tecnica della FIS di inizio ottobre a Zurigo, sono stati stabiliti i tracciatori per la Coppa del Mondo 2013. Ecco i turni spettanti all'Italia. In campo maschile il superG di Lake Louise (Rulfi), la seconda manche del gigante di Val d'Isère (Prosch), la prima manche dello slalom di Zagabria (Weiss), la seconda manche dello slalom di Adelboden (Theolier), la seconda manche del gigante di Garmisch (Theolier) e la seconda manche dello slalom di Kranjska Gora (Del Dio). In campo femminile, all'Italia spetta la seconda manche del gigante di Aspen (Costazza), la prima del gigante di Semmering (Costazza), lo slalom della supercombinata di St. Moritz (Fill), il superG delle finali di Lenzerheide (Fill), la prima manche dello slalom di Flachau (Pastore) e la seconda manche del gigante di Ofterschwang (Deflorian).
Fischer con Oberalp
Cambio di importatore per il marchio austriaco di sci: da marzo 2013 non sarà più Project 2010 a commercializzare in Italia i prodotti della Casa di Ried ma OberAlp di Bolzano, che controlla i marchi Dynafit e Salewa.
Fallimento E-Group Resterà alle cronache la pubblicità acquistata sul Corriere della Sera in cui Enrico Frare dichiarava che in Italia ogni giorno un imprenditore rischia di rimanere senza mutande. Peccato che lo stesso Frare abbia siglato un ricco contratto pubblicitario con la nostra rivista, non pagando nemmeno un
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centesimo. Il tribunale di Treviso ha poi dichiarato il fallimento della sua società, E-Group, titolare del marchio Colle, dopo circa un anno di vita. Una sola aggiunta alla frase del Frare: il rischio di restare senza mutande si corre maggiormente quando si incontrano sulla propria strada certi imprenditori…
Zanatta lascia la guida di Tecnica
Giancarlo Zanatta ha lasciato la guida del Gruppo Tecnica ad agosto. Al suo posto Peter Weaver, statunitense che ha giù guidato la filiale americana del gruppo. Zanatta continua a presiedere il ‘supervisory board’ e il figlio Alberto mantiene la carica di general manager.
Johanna Schnarf F 151
Lisa Magdalena Agerer F 595
Elena Curtoni F 744
Denise Karbon F 775
Irene Curtoni F 2.629
Verena Stuffer F 2.740
Camilla Borsotti F 4.109
Manuela Moelgg F 2.773
Giulia Gianesini F 4.195
Francesca Marsaglia F 4.303
Daniela Merighetti F 4.977
Federica Brignone F 4.505
NUOVO SITO PER CRISTIAN DEVILLE
Nadia Fanchini F 5.411
Elena Fanchini F 5.425
Cristian Deville F 277
Patrick Thaler F 298
Siegmar Klotz F 1.297
Davide Simoncelli F 492
Stefano Gross F 1.401
Werner Heel F 1.613
Max Blardone F 1.720
Giovanni Borsotti F 2.689
Peter Fill F 3.675
Matteo Marsaglia F 4.872
Dominik Paris F 4.919
Manfred Moelgg F 7.150
Christof Innerhofer F 8.485
Giuliano Razzoli F 9.482
WEB
COSE DI FISI \ ATTUALITA’
di Luca GiacconE
La questione Informatica System La FISI dovrà pagare a Informatica System 400.000 euro per chiudere il contenzioso legato al sistema informatico del Comitato AOC. Race ski magazine ripercorre le tappe di una storia iniziata più di dieci anni fa e i risvolti meno conosciuti orse neppure la Formula 1 ha speso così tanto per essere su internet. D'accordo, non è un semplice 'www', ma gli oltre 400.000 euro dati dalla FISI a Informatica System sono una bella cifra. Ma come si è arrivati a questa 'ricca soluzione'? Torniamo indietro fino all'anno 2000: appena una dozzina di anni fa, ma il web è ancora una nicchia. Informatica System, una società di informatica del Cuneese, con sede a Vicoforte per la precisione, presenta al Comitato AOC un progetto sulla gestione del 'pacchetto gara'. Si parte dalla richiesta degli organizzatori per arrivare ai calendari, fino a codici atleti, iscrizioni on-line con controllo delle viste mediche, ordine di partenza, classifiche, aggiornamento dei punteggi e via di seguito. Qui nasce il primo problema: nelle intenzioni questo progetto doveva interessare la FISI e tutti i Comitati regionali (e c'è stata tanto di presentazione a un consiglio federale a Courmayeur), con partenza in forma di 'test' nell'AOC. Ma alla fine il progetto rimane solo in Piemonte, perché dalla FISI nazionale non arriva l'ok. Si continua comunque ad andare avanti nell'AOC, con tanto di tecnici dell'Informatica System presenti nel giorno delle gare per 'formare' i club, i cronometristi e i giudici. Si resta in una sorta di limbo, visto che c'è sempre la speranza di tornare al progetto originario con la FISI nazionale. IL CONTO CRESCE L'Informatica System presenta le sue fatture nel 2001, 2002, 2003, 2004. La FISI si ritrova alla fine del 2004 con un conto da pagare di 251.423,23 euro. E iniziano a pesare anche gli interessi perché si è scelta una soluzione rateale ma il debito continua a crescere, visto che nessuno decide di interrompere il rapporto
contrattuale con Informatica System, che continua a lavorare anche nel 2005 e 2006. La cifra da pagare sale a 267.020,36 euro. Cambiano i presidenti in AOC (Remmert, Santilli, Marocco) e FISI (Coppi, Morzenti, fino al commissario Carraro), gli incontri si sprecano, ma non si trova una soluzione. Informatica System viaggia su due livelli. Da una parte cerca di raggiungere un accordo con una riduzione della richiesta economica pregressa, ma con la certezza di continuare a lavorare per tutta la FISI: siamo nell'ordine di 160.000 euro per il passato e 70.000 euro per le stagioni successive. Al tempo stesso la società cuneese procede per vie legali. L'ACCORDO L'accordo sembra essere più volte vicino con le ultime presidenze. Informatica System parla di ostruzionismo di alcuni consiglieri e mancati incontri, la FISI ribatte che il debito è troppo alto per un portale internet e chiede una valutazione del lavoro. Alla fine Informatica System presenta ricorso al Tribunale di Mondovì con decreto ingiuntivo per 467.000
400.000 euro
La cifra che la FISI pagherà a Informatica System
160.000
euro
La proposta di accordo per il passato della società cuneese non accettata dalla FISI
600.000 euro
L’importo congelato sui conti della FISI per la mancata opposizione al decreto ingiuntivo
?
Perché il commissario Carraro non ha ‘impugnato’ il decreto ingiuntivo facendo opposizione?
euro. La FISI, con la gestione del commissario straordinario Franco Carraro, non lo impugna e quindi diventa esecutivo. Come conseguenza arriva il pignoramento di oltre 600.000 euro sui conti FISI, ma anche su quelli del CONI. La nuova presidenza Roda il 23 giugno 2012, come si legge nel comunicato ‘uscito’ sul sito della FISI «Durante i lavori della seduta del Consiglio Federale tenutosi a Sestriere, ha ratificato la delibera d’urgenza n.9 del Presidente relativa alla definizione stragiudiziale con Informatica System, autorizzando il pagamento di 400.000 euro a fronte del credito totale vantato dall’azienda in oggetto di 467.000». In pratica l'amministratore delegato di Informatica System, Sergio Blengini, e il segretario generale della FISI, Cartasegna, si accordano per uno 'sconto' sugli interessi di 67.000 euro. Un brutto inizio in termini economici per la FISI di Roda che pagherà fino all'ultimo euro nei prossimi undici anni con l'apporto del Comitato. E l'AOC dovrà trovare un nuovo indirizzo internet visto che il dominio fisiaoc.it è ancora di Informatica System?
NOVEMBRE 2012 \\ 61
FEDERAZIONE | INTERVISTA
Flavio Roda, presidente della FISI (Pentaphoto)
I miei primi 6 mesi Cosa ha fatto il presidente Roda alla metà del primo anno di mandato? E come lo giudicano gli altri candidati? Race ski magazine lo ha chiesto ai diretti interessati
INTERVISTA di Gabriele Pezzaglia
Flavio, ti senti più Mario Monti o Vasco Rossi? «Ma che domande è? Entrambi, comunque…»
già tempo di bilanci in via Piranesi. Dopo la tribolata 'era Morzenti' e il periodo transitorio del commissariamento, la Federazione Italiana Sport Invernali ha voltato pagina, anche se il mandato del presidente sarà breve, solo fino a Sochi 2014. A sei mesi dall'elezione di Flavio Roda quali sono i primi risultati? Sicuramente il primo successo è la creazione di FuturFisi e l'ingresso di uno sponsor importante come Teva a sostenere l'iniziativa. Sul fronte sponsorizzazioni però non si vede altro all'orizzonte...
ho visto tanto entusiasmo». Che FISI hai trovato al tuo insediamento? «Ho notato che in passato c'erano troppe divisioni, gelosie e ridicole 'ruggini'. Questo problema non è scomparso completamente, ma stiamo cambiando rotta».
Flavio, quando hai deciso di candidarti? «Ho sciolto le riserve proprio all'ultimo. Durante l'inverno ho sempre pensato a questa possibilità, poi con il trascorrere delle settimane mi sono accorto che la gente mi chiedeva espressamente di 'scendere in campo' per cambiare pagina. Anche leggendo il vostro sito web ho avuto modo di capire che avevo un seguito importante».
Com'è il tuo rapporto con il Consiglio federale? Le malelingue sostenevano che saresti stato 'ostaggio' di una maggioranza di stampo 'morzentiano'... «A dire la verità mi sono trovato a mio agio fin da subito e la cosa mi ha addirittura sorpreso. Nessuna 'blindatura', tanto meno ricatti, ma subito siamo partiti decisi, dividendoci gli incarichi. C'è un rapporto franco con i consiglieri, non abbiamo tempo da perdere ed è necessario lavorare uniti. Anche chi all'inizio mi sembrava più scettico, ha sciolto le riserve e si sta dando da fare».
Eri sicuro di vincere? «Quando ho deciso, sì. Anche se qualcuno mi 'etichettava' come uomo di parte, io sapevo di avere un consenso trasversale, frutto, credo, della stima che mi sono guadagnato sul campo. È stata una bella avventura la campagna elettorale,
Si sente dire che in FISI c'è personale non preparato adeguatamente. È vero? «No, non è così. Ci sono tante persone che ci mettono l'anima, però devono essere motivate e responsabilizzate e di conseguenza controllate. Negli ultimi anni è mancata forse quella sana
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motivazione che sta alla base di tutto. Spero di non sbagliarmi, naturalmente... Io comunque sono il primo a vigilare sull'efficienza degli uffici». Ti sei circondato di persone di fiducia? «Si, è normale, succede in ogni struttura. Non faccio i nomi però, perché non voglio farlo troppo pesare. Potrebbe essere scorretto: tutti nei propri ruoli e nelle proprie mansioni devono essere importanti». Essere riusciti a creare FuturFisi è stato un primo successo. Un progetto che hai fortemente voluto. «Per FuturFisi bisogna sottolineare il doppio intervento. Prima Teva, il main sponsor, che mi ha visto impegnato nella trattativa in prima persona, e poi quello del CONI. Grazie a loro abbiamo realizzato questo progetto multidisciplinare innovativo». Sono in arrivo altre sponsorizzazioni? «Non è un momento facile, ma non ci fermiamo. Intanto abbiamo al nostro fianco aziende importanti come Audi e Kappa, ma anche minori in termini di apporto economico ma molto utili come Lauretana. Ho subito voluto conoscere direttamente gli interlocutori di questi marchi per avviare un rapporto costruttivo e di immagine». Come si è risolta la 'querelle' che hai ereditato
Come sono i rapporti con la Federazione Internazionale? «Dopo un periodo in cui l'Italia non aveva diritto di voto, sono stato eletto a tutti gli effetti membro del Consiglio FIS. Dopo aver ufficializzato il ritorno di Madonna di Campiglio nel Circo Bianco, adesso lavoriamo perché Sestiere possa rientrare in discussione. E poi c'è La Thuile, ormai pronta per ospitate la Coppa del Mondo e Cortina per i Mondiali di sci alpino del 2019 che sosteniamo con vigore». Il dialogo con il CONI funziona? «Dai tempi di Alberto Tomba fino a quando ero direttore agonistico ho sempre avuto rapporti cordiali con il CONI. Hanno sostenuto, oltre all'alto livello, anche FuturFisi. Credo che questo sia un segnale di stima reciproca». Si vede già l'impronta di Flavio Roda? «È ancora presto, ma la cosa più importante è il fatto che adesso finalmente si è tornati a parlare di sport. Il resto serve a ben poco». E il sogno nel cassetto? «Far capire a tutti che la FISI deve essere una grande famiglia, legata dalla passione per gli sport invernali e dall'entusiasmo dei nostri atleti che ogni giorno lavorano per difendere i colori azzurri. E devono essere questi i motivi autentici per tesserarsi».
Carmelo Ghilardi
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«Ci mette anima e cuore e i primi risultati stanno arrivando. Condivido il principio ispiratore del nuovo tesseramento. Sono sicuro che con i fatti, non a parole come in passato, la FISI centrale sia vicina alle realtà regionali».
Lorenzo Conci
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Ti vediamo attivo nell'ambito degli enti locali, perché? «Perché una delle missioni della FISI è quella di interloquire con tutte le realtà della montagna. Non solo una partnership con chi organizza rassegne agonistiche, ma anche con il comparto turistico in generale. Inoltre molte regioni, tramite società controllate, sono le azioniste di maggioranza delle località sciistiche, per questo è necessario un rapporto diretto».
VELOCITÀ PURA
Gli sfidanti di Modena DANNO I VOTI AL PRESIDENTE
«Un voto non tanto per quello che sta facendo perché un semestre è ancora troppo poco per giudicare, ma un voto per la determinazione e l’umiltà con cui sta lavorando per il bene della FISI».
ANTONIO NORIS
s.v. I miei migliori auguri a Flavio per l'incarico che sta affrontando con grande impegno. Il ruolo del Presidente oggi, per Statuto, può essere più autoreferenziale di una volta ma suggerirei di non esagerare perchè la nostra è una Federazione molto pesante da sopportare e che prevede settori molto complessi. Con il Progetto FuturFisi si è accentuata un'attenzione già viva verso le altre discipline che produrrà sicuri effetti perché le medaglie sono dello stesso colore e dello stesso peso e non ci sono figli minori.
cv
da Morzenti con i Comitati di Coppa del Mondo? «Era una questione molto delicata che avrebbe potuto fare danni all'immagine dello sci e della montagna più in generale. Ci siamo accordati subito sui diritti televisivi (40% del valore relativo alle gare maschili e 35% di quelle femminili alla federazione) e abbiamo ottenuto dei sostanziali vantaggi dalle località, in termini di ospitalità per le squadre nazionali e per gli allenamenti e anche di disponibilità a organizzare gare per i circuiti minori. Ora esiste un gruppo di lavoro dei comitati organizzatori con riunioni periodiche. A Torino, a 'Fisi in Tour', hanno presentato un pieghevole per promuovere le tappe del prossimo inverno».
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FEDERAZIONE | ATTUALITA’
A
lla prima lettura sembrava una bella notizia, a maggior ragione in tempo di crisi: la tessera FISI costa 10 euro in meno. Ma cosa c'è dietro a questa 'spending review'? Quali servizi offre la prima tessera firmata Roda? Meno di quella precedente. Niente responsabilità civile, questa la differenza con la tessera 2011/12. Tra le altre mancanze da segnalare anche un rimborso delle prime spese mediche e l'importo basso (1.500 euro) per l'elisoccorso. Pecche che aveva anche la precedente versione della tessera. RC e infortuni ci sono, ma solo nella versione integrativa 'Essential' (45 euro) e plus (95 euro), con un massimale di 500.000 euro per sinistro e anno e franchigia fissa dell'assicurato di 1.000 euro per sinistro nella prima versione; massimale di un milione e stessa franchigia nella seconda formula. La responsabilità civile rimane inoltre per atleti, federazione, organi periferici, società affiliate, delegati tecnici, omologatori di piste, presidente, consiglieri, giudici di gara, delegati regionali e provinciali e altri funzionari della struttura federale e locale. Il rimborso spese mediche vale solo per gli atleti delle squadre nazionali e gli atleti di interesse nazionale. Il cambio di broker (da Toro a Chartis) porta anche un aumento della franchigia dal 6 all'8% dell'invalidità permanente che si annulla oltre il 20% di invalidità. In Francia con 11 euro si ha diritto a RC e rimborso spese mediche. Vero che la Carte Neige non dà alcun indennizzo per morte e invalidità permanente, ma con l'opzione intermedia da 19,50 euro si colma la lacuna, anche se con importi decisamente più bassi (5.000/10.000 euro) e con franchigia del 10%. ABBIAMO FATTO ALCUNE DOMANDE SULL’ARGOMENTO TESSERA FISI AL PRESIDENTE Flavio Roda
TESSERA FISI costa meno, vale meno La nuova tessera FISI a 25 euro invece di 35? Sì, ma senza RC. Quattro euro di sconto sullo skipass di alcune località tra i vantaggi più interessanti per i 90.000 tesserati costano 10,31 euro. Gli altri 14 euro della tessera vanno ai Comitati che altrimenti avrebbero difficoltà a finanziarsi».
Flavio Roda consegna la nuova tessera FISI ad Alberto Tomba
Perché avete tolto la RC ? «Abbiamo fatto una valutazione: solo poche centinaia di casi di RC tra i nostri associati a fronte di richieste per indennizzo di infortuni superiori al migliaio di casi. Se avessimo voluto mantenere le stesse garanzie avremmo dovuto aumentare il costo per effetto dell'adeguamento del contratto con la compagnia assicurativa. Piuttosto, abbiamo adeguato l'assicurazione per gli atleti che era oramai inadeguata per massimali troppo bassi in caso di intervento chirurgico. Gli atleti dovevano anticipare i soldi e spesso non venivano rimborsati completamente. Oggi sono assicurati come i big di Coppa anche gli atleti che partecipano a stage. Questa parte del contratto vale 700.000 euro e rientra nelle spese della FISI, mentre le garanzie
Non pensate che così la tessera abbia meno appeal e i tesserati caleranno? «No, anzi l'anno prossimo ci sarà ancora maggiore diversificazione. Oggi lo statuto vieta il doppio tesseramento, se riusciremo a modificarlo voglio introdurre anche, per esempio, una tessera sostenitore senza assicurazione che potrebbero fare i maestri di sci, già assicurati. La tessera base di quest'anno va in questa direzione e contiene le garanzie minime che oggi dobbiamo mettere per legge, ma ci sono anche altre formule più complete. Il nuovo broker, Chartis, è specializzato nello sport e credo che nei prossimi anni le garanzie potranno ancora migliorare». Perché uno sci club dovrebbe fare la tessera FISI anche per chi non pratica attività agonistica? «Non è solo una questione di servizi, ma di appartenenza. Con la tessera, per esempio, si finanzia l'attività giovanile, un movimento che anche in Austria ci invidiano. Poco tempo fa mi trovavo in Alto Adige e un signore anziano mi diceva che da bambino avere la tessera della FISI voleva dire sentirsi parte di qualcosa, anche per chi parlava l'italiano come seconda lingua. Ecco, dovremmo recuperare questo spirito».
La tessera Con sette skipass mE LA RIPAGO
L
a tessera FISI dà diritto allo sconto di 4 euro sullo skipass giornaliero feriale e festivo di Madonna di Campiglio, Adamello Ski, Corno alle Scale, Campitello Matese, Pinzolo, Aprica, Brembo Ski, Ovindoli, Schilpario e altre località che sono in fase di aggiornamento. Come dire che con sette skipass ci si ripaga la tessera base. Altre convenzioni con la
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fiera Skipass dove l'ingresso (valore 15 euro) era gratuito, con BasicNet (15% di sconto nei negozi del brand), sconto per l'acquisto di gomme Bridgestone, sconto 10% sul noleggio auto Europcar, sconto euro 20 tessera ACI, sconto 12% noleggio auto e furgoni AVIS, sconto 10% negli hotel Best Western, del 12% negli hotel Atahotels e dell'8% nei Club Med.
IL BORSINO AZZURRO
\ ANALISI DEGLI OBiETTIVI E DELLO STATO DI FORMA DEI NOSTRI CAMPIONI
COPPA DEL MONDO | ANALISI
ON FIRE - FEDERICA BRIGNONE L’appuntamento con la vittoria è fissato. Federica nel finale della scorsa stagione è sembrata matura, concreta, ma soprattutto con ulteriore margine di crescita. È sicuramente una delle favorite in gigante. E non dimentichiamo lo slalom…
obiettivo
obiettivo
obiettivo
TOP 3
TOP 10
TOP 30
DANIELA MERIGHETTI Ora che ha vinto la prima gara di Coppa e si è tolta la ‘scimmia’, può affrontare con serenità la stagione. Sta bene, si è allenata senza problemi e può sicuramente dire la sua su parecchie piste. Crederci!
LISA MAGDALENA AGERER Primo obiettivo: trovare continuità ad alto livello in Coppa del Mondo. Nella scorsa stagione è sembrata una ‘marziana’ nel circuito continentale, ora dovrà prendere le misure a piste e tracciati del Circo Rosa. Grandi potenzialità dal gigante alla discesa libera.
CHIARA COSTAZZA Viene da un lungo calvario seguito al brutto incidente di Aspen di alcune stagioni fa. Il primo obiettivo è ritrovare con continuità la qualificazione alla seconda manche e migliorare le liste di partenza in slalom.
condizione
DENISE KARBON Nell’anno dei Mondiali Denise si inventa sempre qualcosa. La classe è immutata, la tecnica anche. Dipende tutto dalle condizioni fisiche, se gli infortuni non la tormenteranno, il podio è alla sua portata. condizione
IRENE CURTONI In gigante è cresciuta tantissimo, è a ridosso del primo sottogruppo di merito. Deve riuscire ad essere costante nelle due manche per puntare alla vittoria. Anche in slalom ha le carte in regola per andare forte. condizione
NADIA FANCHINI È di diritto tra le pretendenti al podio. Il suo talento non è stato scalfito dai ripetuti e gravi infortuni, ce ne siamo accorti l’anno scorso al suo rientro alle gare. Staremo a vedere se punterà su gigante e superG o tornerà fin da subito a correre in discesa. condizione
MANUELA MOELGG È un’incognita. Tormentata dai problemi alla schiena, si è allenata male e ha dovuto dare forfait ad inizio stagione. Però Manu è una dura ed è sempre riuscita a dare il meglio nei momenti più difficili. Sarebbe un peccato non riuscisse a vincere almeno una gara! condizione
66 \\ NOVEMBRE 2012
condizione
ELENA CURTONI Continua a credere nella polivalenza, ma ora deve alzare lo standard di rendimento e affacciarsi con più regolarità nelle top 10. Il superG è la sua disciplina principale, ma anche in discesa e gigante ha grossi margini di crescita. condizione
GIULIA GIANESINI La ‘botta’ rimediata ad Ushuaia può lasciare il segno. Per Giulia potrebbe essere una delle ultime stagioni su cui puntare, anche perché gli anni passano e il salto di qualità non è ancora arrivato. condizione
ELENA FANCHINI Viene da un periodo senza particolari problemi fisici e si è potuta allenare con regolarità. Bisogna vedere come inizierà a Lake Louise, una pista che ama particolarmente. Un buon risultato potrebbe cambiare le prospettive della sua stagione. condizione
NICOLE GIUS È scivolata indietro nelle liste di slalom e gigante, ma la sua permanenza in squadra non può prescindere da obiettivi di alto livello. Nicole deve puntare alle prime dieci, diversamente è difficile avere ancora stimoli. condizione
condizione
ENRICA CIPRIANI Ha fatto il 'posto fisso' in discesa e superG con una stagione stupenda in Coppa Europa. Dovrà fare esperienza, ma l'obiettivo stagionale è entrare nelle trenta nelle discipline veloci. condizione
MICHELA AZZOLA In slalom ha già dimostrato di saperci fare con la vittoria nelle finali di Coppa Europa a Courmayeur l'anno scorso. In gigante avrà qualche chance, già da Soelden. Fa parte della 'nouvelle vague' delle discipline tecniche azzurre. condizione
SABRINA FANCHINI Obiettivo confermarsi per 'Hermanina', la più giovane delle Fanchini. Con tenacia è entrata nel giro azzurro che conta e ora è pronta a giocarsi le proprie chance sia in slalom che in gigante. Da tenere d'occhio… condizione
SOFIA GOGGIA L'anno scorso è stata fermata sul più bello da un infortunio, quando stava dominando la Coppa Europa. La bergamasca è comunque un talento cristallino e proverà già in superG (dove ha conquistato il posto fisso) ad andare a punti in Coppa del Mondo. condizione
ANALISI | coppa del mondo
obiettivo
obiettivo
obiettivo
TOP 3
TOP 10
TOP 30
CRISTIAN DEVILLE Ormai per tutti è l'Eroe di Kitz, ma Devil ne ha passate troppe in carriera per ‘riempirsi la pancia' con un successo e un ovetto con il suo nome scritto sopra. Sta bene e punta al podio in tutti gli slalom della stagione. Nessun obiettivo è precluso alla vigilia, nemmeno la coppetta di specialità.
WERNER HEEL Sulla carta sarebbe uno da podio, ma le ultime due stagioni da incubo pongono un ritorno stabile tra i top 10 come obiettivo concreto. Ha cambiato materiali passando ad Atomic e messo su chili di muscoli in preparazione.
ROBERTO NANI Il giovane livignasco scalpita in slalom e gigante. In Coppa Europa ha già dimostrato di avere il passo giusto, ora si tratta di prendere confidenza con la preparazione delle piste di Coppa del Mondo. Prioritario entrare nei top 30 prima possibile.
condizione
MAX BLARDONE La stagione 2012 è stata la migliore di sempre. Sicurezza tecnica, maturità e consapevolezza ne fanno un gigantista perfetto. I nuovi materiali potrebbero anche giocare a suo favore. Se parte bene può puntare alla tanto desiderata coppetta di specialità. condizione
PETER FILL È lontano il ricordo dell'infortunio e del miracoloso recupero in vista di Vancouver. 'Pietro' scia sempre bene, ma ha perso un po' di smalto. Ha puntato tutto sulla velocità accantonando la polivalenza: è l'anno della verità. condizione
CHRISTOF INNERHOFER Parte sempre per vincere, anche se la schiena gli ha causato problemi in estate e non è partito per l'Argentina. Ci sono tre medaglie da difendere sulle nevi di Schladming e nelle finali 2012 ha mostrato di gradire la Planai… condizione
GIULIANO RAZZOLI Lo sci azzurro ha bisogno di ritrovare la potenza del Razzo in slalom. In estate ha lavorato bene, soprattutto fisicamente. Se ritrova subito fiducia torna un cliente difficile per tutti, soprattutto sui pendii più morbidi. condizione
condizione
SIEGMAR KLOTZ Quest'estate era sempre tra i migliori in allenamento e continua a crescere con costanza. L'importante è iniziare bene la stagione ed entrare subito nei trenta nelle liste di discesa e superG, poi i risultati dovrebbero arrivare. condizione
MANFRED MOELGG Scivolato dal bronzo di Garmisch al ventiseiesimo posto delle liste di slalom, Manni punta al riscatto. Per ritrovare il podio è fondamentale migliorare le liste di partenza con un po' di risultati nei 10. condizione
GIOVANNI BORSOTTI È l'anno del salto di qualità per il talento di Bardonecchia. Ora gli si chiedono gare regolari, non più pezzi di manche o manche singole ad altissimo livello e poi errori da esordiente. condizione
DOMINIK PARIS È un cavallo vincente, ma anche lui pecca in regolarità. Per cui deve alzare lo standard di rendimento e affacciarsi con regolarità nei primi dieci. Influiranno l'incidente e l'operazione alla spalla che hanno limitato la preparazione? condizione
condizione
LUCA DE ALIPRANDINI Il talento trentino cresce ogni anno. Dalla sua parte c'è la sicurezza del posto fisso acquisito in Coppa Europa l'anno scorso. Anche per lui un posto nei 30 nelle liste di partenza è l'obiettivo concreto della stagione. condizione
FLORIAN EISATH Ancora un infortunio nel finale della scorsa stagione, anche se da giugno è tornato ad allenarsi con i compagni. Per lui è importante centrare la qualifica con regolarità, potrebbe essere una delle ultime chance. condizione
MATTIA CASSE Il potenziale è altissimo. Quest'anno è fondamentale per migliorare le liste di partenza in discesa, superG e gigante, disciplina in cui ha già dimostrato di potersi qualificare per la seconda manche. Può dire la sua anche nelle supercombinate. condizione
RICCARDO TONETTI In slalom c'è spazio e lui è un ottimo sciatore dal potenziale non ancora del tutto espresso. Sarà fondamentale sfruttare al meglio le occasioni che si presenteranno, cercando di ottenere più qualificazioni possibile alla seconda manche. condizione
ON FIRE - STEFANO GROSS La stagione estiva l’ha visto grande protagonista negli allenamenti. Il morale è a mille, la condizione fisica altrettanto. Gli avversari lo temono. Potrebbe essere il vero ‘crack’ tra i rapid gates dello slalom. NOVEMBRE 2012 \\ 67
MATTEO MARSAGLIA | SKI PEOPLE
Un romano in Valsusa
Ho avuto paura di non farcela Dopo tanti infortuni questa potrebbe essere la stagione della consacrazione per Matteo Marsaglia che l’anno scorso ha più volte sfiorato il podio. La scorrevolezza è il suo punto debole ma ha lavorato molto su questo aspetto di Gabriele Pezzaglia \ foto Zoom
L’ERRORE DI SCHLADMING Già, la vittoria. Sogno, non ossessione. «Io sto già vivendo un sogno, questo è il mio mondo: devo dire tanti grazie, soprattutto ai miei tecnici che mi hanno sempre aspettato, dandomi fiducia ». Quel giorno a Schladming era in testa fino all’ultimo intermedio. Poi nel tratto finale della Planai, sul ‘muro’ dello slalom, ha fatto un errore di interpretazione. Non si è fidato a condurre un curvone, si è messo di traverso, ha frenato: vittoria al vento. Ma Matteo Marsaglia guarda avanti.
Lasciati alle spalle anni tribolati fatti di tanti infortuni, si apre un biennio decisivo per la carriera di Matteo Marsaglia, per la sua definitiva consacrazione fra i protagonisti del Circo Bianco. Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi: tutto subito, ora o mai più. Dal 2007 al 2010 è stato uno slalom fra sale operatorie e centri di riabilitazione: infortuni al malleolo, al piatto tibiale, abrasioni facciali, menisco, schiena, tendine rotuleo. Un calvario. Più con Andrea Panzeri, Stefano Carando e Roberto Manzoni che con Gianluca Rulfi, Claudio Ravetto e Massimo Carca. Più infiltrazioni e laser che pali e cronometro. «Se mi volto indietro anche solo per un attimo, mi vien da dire che ho avuto paura di non farcela. Invece da quando sto bene come nell’ultimo biennio i risultati sono arrivati. Sta crescendo il rendimento in Coppa del Mondo, l’anno scorso ho sfiorato il podio in due occasioni e a Schladming in superG potevo addirittura vincere».
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LA PREPARAZIONE ESTIVA Matteo è reduce da un buon periodo di preparazione. Nonostante gli azzurri non abbiano potuto raggiungere Las Lenas per la penuria di neve, a Ushuaia il lavoro sulla velocità è stato di alto livello. Tanta scorrevolezza, il suo punto debole. Allenamento sui piani, sulle mezze curve, con gli sci più piatti e meno sugli spigoli e soprattutto senza cercare la risposta del terreno, che alla fine crea solo rallentamenti inutili. «In superG sono migliorato sul facile, in discesa mi manca ancora qualcosa, aspetto la rifinitura a Copper Mountain prima delle gare nordamericane. Non è un caso che in discesa vada meglio in Coppa del Mondo rispetto alla Coppa Europa, perché nel circuito continentale ci sono piste più semplici e quindi scorrevoli». FUTURO GIGANTE Non solo velocità, è il gigante la nuova frontiera di ‘Matte’. A causa dei problemi fisici non ha mai avuto il tempo per concentrarsi su questa disciplina, ma la scorsa stagione ha fatto un salto di qualità. Il miglior tempo nella seconda manche delle finali di Coppa Europa a La Thuile, le gare FIS e il cronometro in allenamento ne sono la dimostra-
zione. La stagione dirà se anche nella disciplina centrale dello sci è pronto per fare il salto. Hai mai pensato di non riuscire a recuperare dagli infortuni? «Sì. Nell’estate del 2010 ho passato un momento delicato. Mi sentivo come a un bivio. Ho avuto paura, perché l’operazione alle ginocchia non aveva risolto il problema completamente e soffrivo anche di un forte mal di schiena». Quando hai iniziato a renderti conto di poter essere ancora uno sciatore da Coppa del Mondo? «Nell’autunno successivo, quando negli allenamenti prima delle gare nordamericane stavo ritrovando il giusto feeling. Poi in Gardena nel superG chiusi a ridosso dei 20 ma in condizioni di neve davvero molle e quindi non idonee alle mie caratteristiche». E la gara che te lo ha confermato? «Il superG di Garmisch Partenkirchen ai Mondiali 2011. Ho finito al quindicesimo posto, nonostante un errore grossolano di linea a metà percorso». Come ti trovi con i nuovi sci? «In gigante faccio fatica sul molle perché la nuova sciancratura li rende più faticosi. Sui falsopiani e sul duro invece vai davvero veloce. In discesa ho tribolato ad adattarmi, non tanto per la lunghezza, che cambia di pochissimo, ma per il fatto che sotto lo scarpone sono più stretti. Si perde in controllo». La FIS ha sbagliato a modificare le misure? «Assolutamente sì. Con tutte le questioni, in primis il rilancio dell’immagine del nostro sport, si è ‘impuntata’ su cose che poteva davvero evitare».
MATTEO MARSAGLIA | SKI PEOPLE
Sempre spettacolare Due belle immagini di Matteo in azione, tra cui quella dello schianto dell’anno scorso a Beaver Creek (foto Zoom). Il ritratto della pagina di apertura è stato scattato durante gli allenamenti estivi di Ushuaia da Francis Bompard di Zoom.
«...devo dire che con Monti abbiamo acquisito credibilità e rispetto a livello internazionale. Me ne sono accorto personalmente girando l’Europa...» L’anno scorso in squadra c’era un’aria un po’ pesante anche perché complessivamente i risultati erano sotto le aspettative. E adesso? «Decisamente meglio, anche se la prova del nove saranno le prime gare. Io comunque mi sono trovato sempre a mio agio con tutti». La serenità e la condivisione dei momenti più semplici con un compagno sono fondamentali. Con chi ti trovi meglio? «C’è sempre stato feeling con Paolo Pangrazzi, adesso spesso divido la camera con Mattia Casse. Con gli altri? Bene certo, a volte però mi servirebbe un vocabolario sudtirolese…». Le tre piste che ami di più? «La Stelvio di Bormio per tecnicità e difficoltà. La Streif di Kitzbuehel per il fascino, la tradizione e per il timore reverenziale che ti incute. La Birds of Prey di Beaver Creek per la spettacolarità, l’imprevedibilità e la difficoltà nel memorizzarla». Il tuo sogno da sciatore?
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«Contribuire in prima persona a rendere più popolare, come merita, lo sci. Siamo troppo snobbati, poco conosciuti, è ora di cambiare. Come fare? Con i risultati sul campo prima di tutto, poi con un diverso atteggiamento fuori dalla neve». Dicono che piaci alle donne...Come siamo messi a livello sentimentale? «Dico che anche a me piacciono le donne! Al momento però non sono fidanzato, non ho una storia stabile. Credo molto nel valore della coppia, in questa fase della mia vita non c’è il tempo necessario per sviluppare una storia come intendo io. Almeno per ora». Un eventuale figlio lo metterai sugli sci? «Assolutamente sì. Da piccolo, come hanno fatto i miei genitori, ma gli proporrei anche altri sport. Da bambini è importante fare un po’ di tutto». Cosa pensi dei circuiti giovanili? «C’è un grosso fermento, vedo proposte, cambiamenti ed iniziative. Cose positive. Per contro a volte scorgo troppa esaspera-
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Biografia Matteo Marsaglia è nato a Roma il 5 ottobre 1985 ed è residente a Cesana Torinese (To). Arruolato nel gruppo sportivo dell’Esercito, dal 2004 è in squadra nazionale e ha fatto il suo esordio in Coppa del Mondo nel 2008. Scia con il ‘pacchetto’ sci-attacco-scarpone della Rossignol. In Coppa del Mondo nella stagione 2011-2012 è stato quarto nel superG delle finali di Schladming e in supercombinata a Sochi e decimo nella supercombinata di Wengen. Nella stagione 2010/2011 settimo in discesa a Kvitfjell e nono in combinata a Kitzbuehel. Ai Mondiali di Garmisch 2011 quindicesimo in superG. Nel 2011 campione italiano di discesa a La Thuile, nel 2012 di superG a Roccaraso.
zione. Chi vince da Cucciolo non per forza vincerà da Giovane. Allenatori e genitori non se ne rendono conto. Io per fare un esempio ho iniziato a vincere dall’ultimo anno Allievi…». Roma + San Sicario, un’accoppiata che nella storia delle Olimpiadi ha già detto qualcosa... «L’Olimpiade è la vittoria per antonomasia, il successo che ti rende famoso alla massa, che ti fa conoscere davvero. E’ una sfida affascinante, è anche un sogno». Sei un surfista, qual è l’onda estrema che vai cercando nella tua vita? «Un giorno vorrei riuscire a fare il giro del mondo in barca a vela». Sei nato a Roma, cosa ti manca della Capitale? «Il caldo, il calore e la simpatia della gente. Ma ora sto bene dove vivo, faccio quello che ho sempre sognato e Roma può aspettare. Certo, a fine stagione almeno un paio di periodi li trascorro nella mia città natale. In futuro poi si vedrà» Dove andrai a vivere da grande? «In inverno penso sempre sulle Alpi, voglio rimanere legato allo sci e alla montagna. D’estate si vedrà. C’è Roma, ma forse una località di mare. La neve la amo, ma non tutto l’anno!» Tifoso della Roma? Cosa pensi di Zeman? «Forza Roma sempre. Certo che tornando dall’Argentina sono andato a vedere Juve-Roma, era meglio stare a casa... Comunque occhio, Zeman ci porterà in alto. Sono fiducioso».
SKI FAMILY
Due fratelli in gara e un padre allenatore Matteo Marsaglia, ma anche Francesca ed Eugenio. Tre fratelli sugli sci che condividono la stessa passione. E il padre Andrea ne sa qualche cosa. «A dire la verità è stata mamma Roberta a mettere la prima volta Matteo sugli sci. A Sansicario, aveva 2 anni e 4 mesi. Poi ha seguito la trafila dello sci club nelle categorie inferiori». Non che ‘spopolasse’ a livello giovanile. «Fino ai Ragazzi non si era distinto al punto di guadagnare la qualificazione per i tricolori, poi è ‘esploso’ di colpo!» Papà sì, ma anche allenatore che non rinuncia a dire la sua… «Tecnicamente è ben impostato da sempre, è un grande calcolatore, ma in gara riesce ad adattarsi. Il punto debole è la difficoltà a far correre lo sci sui piani». E i rapporti con Francesca, anche lei azzurra? «È una situazione del tutto particolare, un motivo di orgoglio per la nostra famiglia e un traino per me» ci ha detto la sorella, che quando può fa un tifo da stadio. «Faccio sempre un grande casino davanti alla televisione e anche quelle poche volte che mi capita di poter vedere le gare dal vivo». Sì, ma non parlano mai di tecnica? «Ci confrontiamo rimanendo sempre collegati con computer e telefonino, a casa invece preferiamo rilassarci e lo sci passa in secondo piano». Anche lei, come papà, ha qualcosa da dire sulla sciata di Matteo: «Gli mancano regolarità e continuità, però a tratti ha già dimostrato di poter essere con i primi». Ed Eugenio? «Ricordo l’anno in cui al Monte Bondone centrammo insieme due grandi traguardi: io vinsi il Topolino nazionale categoria Ragazzi, Matteo quello degli Allievi. Ora invece organizzo il fan club». Eugenio è il più ‘buono’ della famiglia nei confronti di Matteo: «È quasi pronto per la vittoria, alle finali di Schladming l’ha sfiorata. Io ci credo».
E l’Italia dove sta andando? Sei più per Renzi, Grillo o il professor Monti? «Devo dire che con Monti abbiamo acquisito credibilità e rispetto a livello internazionale. Me ne sono accorto personalmente girando l’Europa». Vasco Rossi o Ligabue? «Ligabue». Se si verifica la profezia dei Maya, dicci cinque cose da salvare prima della fine del mondo... «Per par-condicio il Colosseo e lo Chaberton, Bali, un Westfalia degli anni ‘60 e la Streif di Kitzbuehel!» NOVEMBRE 2012 \\ 71
coppa EUROPA | SQUADRE NAZIONALI
testo e foto di Gabriele Pezzaglia
GHEZZE & SERRA C'È DA FIDARSI... Dopo una stagione irripetibile, l'Italia punta ancora in alto nel circuito continentale, non solo con la 'valanga rosa'. Anche se il gruppo maschile non ha potuto allenarsi al meglio Una stagione trionfale quella passata: la vittoria nella classifica per Nazioni, la Coppa Europa generale femminile con Lisa Magdalena Agerer, protagonista anche di otto vittorie consecutive, quattro Coppe di specialità, sei 'posti fissi'. Bilancio 'da paura'. I 'confermatissimi' Alberto Ghezze e Alessandro Serra riusciranno nell'impresa di ripetere i successi dello scorso inverno? Conclusa la preparazione estiva e quella autunnale, si tirano le somme per affrontare i primi appuntamenti del circuito continentale, che questa stagione vede le finali sulle nevi olimpiche di Sochi. PREPARAZIONE ESTIVA A DUE FACCE «L'anno scorso abbiamo vinto praticamente tutto, è stata una stagione probabilmente irripetibile, ma siamo pronti per stupire ancora» ha esordito Alberto Ghezze, responsabile del gruppo Coppa Europa femminile. A Ushuaia 17 giorni di sci in condizioni eccellenti per le azzurre. «È mancato solo il confronto con le altre squadre, ma non pos-
Di ritorno. Giulio Bosca, classe 1990, torna in squadra dopo aver vinto il Grand Prix 2012 (foto Enrico Schiavi)
PAROLA DI SERRA Giulio Bosca 1990, ESERCITO «L’anno scorso si è distinto in tutte le discipline, senza tuttavia eccellere in una in particolare: disputerà tutte le specialità».
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Giordano Ronci 1992, ESERCITO «L’obiettivo è entrare nei top 30 in slalom. Viene da un team privato, non è stato facile l’inserimento in squadra nazionale».
Andy Plank 1989, FIAMME ORO «Obiettivo ‘posto fisso’ nelle discipline veloci. Ha talento, ma è poco continuo. Deve cambiare marcia e non abbattersi alle prime difficoltà».
Hagen Patscheider 1988, CARABINIERI «Più gigante e superG che discesa: obiettivo ‘posto fisso’. Ha lavorato molto bene, ha ottime possibilità di riuscirci».
SQUADRE NAZIONALI | coppa EUROPA
botta e risposta
ALESSANDRO SERRA Allenatore responsabile gruppo Coppa Europa maschile Perché hai scelto di non andare in Argentina? «È stata una scelta partita dalla direzione agonistica, poi condivisa. Però, vista la situazione che abbiamo trovato, forse sarebbe stato meglio inserire in programma la trasferta oltre oceano».
Gruppo Coppa Europa MASCHILE Atleti Giulio Bosca (Esercito), Antonio Fantino (Carabinieri), Paolo Pangrazzi (Fiamme Oro), Hagen Patscheider (Carabinieri), Andy Plank (Fiamme Oro), Giordano Ronci (Esercito), Riccardo Tonetti (Fiamme Gialle) Fino ad agosto: Luca De Aliprandini (Fiamme Gialle), Roberto Nani (Esercito) Staff tecnico Responsabile: Alessandro Serra Allenatore/preparatore atletico: Ruggero Muzzarelli Allenatori: Stefano Pergher (Fiamme Oro), Manuel Pescollderungg (Forestale) Skiman: Bruno Borsato, Paolo Ferrari, Fabio Vierin
siamo chiedere di meglio dalla trasferta sudamericana». La formazione maschile invece è rimasta in Europa. «Abbiamo svolto la preparazione esclusivamente sui ghiacciai alpini, trovando spesso brutto tempo, abbiamo fatto la metà delle curve da gigante rispetto all'anno scorso: non nascondo che la prossima stagione a oggi si presenta come una reale incognita» ha affermato 'Capitan Futuro' Serra. SQUADRE APERTE I gruppi Coppa Europa continuano a essere il collegamento fra la massima serie e il Grand Prix, circuito al secondo anno di vita che 'miscela' FIS Giovani e Coppa Italia. Squadre allargate dunque nel corso della stagione, con convocazioni di varia natura. Sarà 'retrocesso' nella rassegna continentale chi dovrà ritrovarsi, recuperare da un infortunio, ricercare la condizione persa, sarà 'coinvolto da sotto' invece chi si metterà in mostra, sia i Giovani, sia gli atleti dei gruppi sportivi militari: ecco la filosofia dei gruppi
Riccardo Tonetti 1989, FIAMME ORO «Abbiamo lavorato molto sullo slalom. Dall’autunno con il gruppo Coppa del Mondo, farà la spola fra massima serie e il nostro circuito».
Coppa Europa. Chiude Serra: «Oltre ai nomi della squadra B, saranno presi in considerazione da subito anche atleti in quota a FuturFisi, come Henri Battilani, Matteo De Vettori, Stefano Baruffaldi, Alex Zingerle, Fabian Bacher, per fare qualche nome. Però seguiremo con attenzione anche i Comitati per scegliere chi primeggia». Insomma, chi merita avrà comunque chance in Coppa Europa. Farà parte del gruppo femminile anche Nicole Agnelli, che ha iniziato la preparazione con FuturFisi. DA COPPA A COPPA Coppa Europa trampolino di lancio per la Coppa del Mondo? Non c'è una correlazione precisa. Dipende. L'austriaco Florian Scheiber, classe 1987, che ha dominato anche l'edizione del 2009, non è ancora riuscito a entrare nei 'top ten' in Coppa del Mondo. Discorso diverso per Lisa Agerer invece, che è ancora troppo giovane per essere fra le prime della classe nella massima serie. Fa fatica lo svizzero
Antonio Fantino 1991, CARABINIERI «Rientra da un lungo periodo di inattività. Punta sul gigante, ma non sarà facile tornare subito davanti in classifica».
Paolo Pangrazzi 1988, FIAMME ORO «Nonostante l’exploit ai Mondiali di Garmisch, abbiamo deciso di lasciar perdere supercombinata e gigante. Puntiamo sulla velocità».
Com'è il livello attuale della Coppa Europa? «Nelle discipline tecniche cresce ogni anno. Infatti chi vince termina stabilmente nei top 30 in Coppa del Mondo. In velocità invece il livello è ancora troppo basso». Un nome fra i Giovani azzurri? «In discesa uno su tutti, Henri Battilani: sugli sci scorrevole, di testa tenace ma riflessivo. Certo, deve crescere e fare esperienza. Disputerà la Coppa Europa». Mattia Casse e Giovanni Borsotti sono tue creature? «In squadra C sono stato io a volerli a tutti i costi, poi li ho portati fino in Coppa Europa dove hanno dimostrato con forza il loro valore». E Luca De Aliprandini? «Un altro che ho visto crescere e maturare. Mie creature? È una forzatura, ma il mio staff ha dato un imprinting significativo a questi ragazzi».
Markus Waldner «La ‘3 Franco Berthod’ è una pista eccezionale dal punto di vista tecnico. Fra due anni potrebbe ospitare anche la Coppa del Mondo».
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coppa EUROPA | SQUADRE NAZIONALI
Gruppo Coppa Europa FEMMINILE
botta e risposta
Atlete Michela Azzola (Fiamme Gialle), Marta Benzoni (Esercito), Michela Borgis (Pila), Sofia Goggia (Fiamme Gialle), Anna Hofer (Fiamme Oro), Alessia Medetti (Lecco), Karoline Pichler (Fiamme Oro), Janina Schenk (Esercito). Aggregata da agosto: Nicole Agnelli (Caspoggio)
ALBERTO GHEZZE Allenatore responsabile gruppo Coppa Europa femminile Stagione 2011-2012, cosa ti ricordi prima di tutto? «Oltre alle tante giornate trionfali, penso al mio staff tecnico. Professionale, motivato, affiatato, unico come le vittorie delle ragazze». Cosa c'è dietro all'exploit di Enrica Cipriani? «La convinzione, la serenità e di conseguenza una ritrovata auto-stima. Grazie a tutto questo è riuscita a esprimersi anche in gigante oltre ai due 'posti fissi' in velocità» Come giudichi il nuovo calendario? «Intenso come sempre, a gennaio però è davvero massacrante. Dal 7 gennaio all'11 febbraio ci sono 21 gare, escluse le giornate di prova delle discese. Janez Flerè, il coordinatore, ha fatto tutto il possibile per conciliare richieste di stazioni, spostamenti razionali e tappe con piste di alto livello. Ma capisco che non è facile…». C'è una Giovane su cui scommetti particolarmente? «Scommettere è una parola azzardata, ma in velocità fra le ragazze di FuturFisi prenderò in considerazione fin da subito Ida Giardini». Le atlete FuturFisi avranno spazio nelle tue convocazioni? «Certo, chi primeggia nel Grand Prix e nelle FIS all'estero avrà spazio. Tuttavia le Giovani della C devono pensare prima a migliorare i punteggi: una cosa alla volta».
Staff tecnico Responsabile: Alberto Ghezze Allenatore: Giovanni Feltrin (Forestale) Allenatori/skiman: Alberto Arioli, Mattia Lavelli Skiman: Eros Belingheri Preparatore atletico: Monika Mueller
Christian Spescha, che ha vinto nel 2010, ma non è ancora riuscito a fare un punto nella massima serie. Stesso discorso per Jessica Depauli, che si è aggiudicata l'edizione 2011 e non ha ancora fatto il salto di qualità. Chi
è invece esploso a tutti gli effetti è Alexis Pinturault, vincitore due anni fa, addirittura uno dei riferimenti per il gigante nel mondo. Stesso discorsi per i vincitori del 2008, Lara Gut e Marcel Hirscher, ormai indiscussi protagonisti
in Coppa del Mondo, o come Anna Fenninger, padrona nel 2007. Si è persa invece l'austriaca Karin Hackl, leader nel 2009, come il connazionale Peter Struger, vincitore nel 2007.
Dalla Svezia alla Russia Calendario Femminile
Calendario Maschile
26-27/11 Vemdalen (Swe) 2 SL Novità nel calendario, ‘new entry’ proprio all’opening 30/11 - 2/12 Kvitfjell (Nor) GS, 2 SG, SK 4-5/12 Trysil (Nor) 2 GS 13-14/12 Uno dei ‘templi’ che fa selezione 18-19/12 20-21/12 7-8/01 10-11/01 17-18/01 19-20/01 23-24/01 29-30/01 31/01 - 01/02
St. Moritz (Sui) 2 DH della velocità femminile, una discesa Courchevel (Fra) Crans Montana (Sui) Zinal (Sui) Melchsee Frutt (Sui) St. Anton (Aut) Schruns (Aut) Pamporovo (Bul) Jasna (Svk) Zakopane (Pol)
SL, GS 2 SG 2 GS 2 SL 2 DH 2 SL 2 GS 2 DH 2 SL
4-5/02 Sella Nevea (Ita) 2 SG Grande attesa per questa tappa: l’anno scorso qui la ‘banda di Alby’ ha dominato 7-8/02 San Candido (Ita) 2 SL + P 4-5/03 Andalo/Paganella (Ita) 2 GS 7-8/03 Lenggries (Ger) 2 SL 13-17/03 Sochi (Rus) Grande finale sulle piste di Sochi 2014
GS, DH, SG
7-8/11 Reiteralm (Aut) DH, SG 21-25/11 Levi (Fin) 2 GS 2 SL 12/12 Obereggen (Ita) SL La ‘Kitz’ del calendario di Coppa Europa, a cui partecipano anche i big di Coppa del Mondo 13/12 Pozza di Fassa (Ita) SL 15/12 San Vigilio (Ita) P 19-20/12 Zuoz (Sui) SL, GS 3-4/01 Chamonix (Fra) 2 SL 11-12/01 Wengen (Sui) 2 DH Sarà una tappa spettacolare: si torna sul celebre Lauberhorn 17-18/01 Innsbruck/Patscherkofel (Aut) 2 DH 19-20/01 Kirchberg (Aut) SL, GS 23-24/01 Val d’Isère (Fra) 2 DH 26-27/01 Arber (Ger) SL, GS 31/01 - 01/02 Sarentino (Ita) DH, SG, SK La classicissima della velocità in Alto Adige 2-3/02 Monte Pora (Ita) GS, SL Appuntamento molto atteso per il numeroso pubblico 5-6/02 Les Menuires (Fra) 2 GS 8-9/02 La Thuile (Ita) 2 SG In poco tempo, grazie all’elevato valore tecnico della pista, è diventata un punto fisso del calendario 2-3/03 Soldeu (And) 2 GS 4-5/03 La Molina (Spa) 2 SL 8-9/03 Sella Nevea (Ita) SK, SG La 63° edizione della storica Coppa Duca d’Aosta 11 marzo Kranjska Gora (Slo) SL 15-17/03 Sochi (Rus) DH, SG, GS Gran finale sulle piste di Sochi 2014
preparazione | coppa del mondo
© GEPA-Pictures | Davide Simoncelli
PAROLA DI GHEZZE Marta Benzoni 1990, ESERCITO «Dopo un anno difficile per problemi fisici, punterà tutto sullo slalom. È la mia scommessa, ci credo davvero».
Anna Hofer 1988, FIAMME ORO «Sta completando la maturazione, ma deve ancora crescere. Il ‘posto fisso’ fra le ‘porte larghe’ le darebbe quella sicurezza per puntare l’anno successivo al definitivo salto di qualità». Karoline Pichler 1994, FIAMME ORO «Gigantista e velocista, in Argentina era spesso davanti. Anche lei è cresciuta molto e dal punto di vista fisico in maniera esponenziale. Può essere la sorpresa più bella della stagione». Alessia Medetti 1993, SCI CLUB LECCO «Ha lavorato tanto, è cresciuta, ha capito cosa vuol dire fare l’atleta. Ha imboccato la strada della maturità. Mi piace, farà bene».
Janina Schenk 1991, ESERCITO «Primavera ed estate travagliata per dei piccoli infortuni, in ultimo alla schiena. Più votata alla velocità, se sta bene è da top ten in superG e discesa». Michela Borgis 1991, SKI CLUB PILA «Abbiamo creduto in lei e l’abbiamo confermata in squadra. Deve essere più regolare, meno altalenante nei rendimenti. Obiettivo minimo sono i top 30 in Coppa Europa». Sofia Goggia 1992, FIAMME GIALLE «Ha rincominciato a sciare in agosto con un programma di recupero seguito da Mattia Lavelli. Nonostante i ‘posti fissi’ in supercombinata e superG, starà ancora stabilmente in Coppa Europa». Michela Azzola 1991, FIAMME GIALLE «Forte della vittoria alle finali di slalom, si dividerà fra Coppa Europa e Coppa del Mondo. Nel primo circuito tenterà il ‘posto fisso’ fra i ‘pali stretti’. È cresciuta anche in gigante». Nicole Agnelli 1992, ASD CASPOGGIO «È stata aggregata in Argentina anche se in quota a FuturFisi. Mi ha convinto grazie a buone prove in gigante e slalom. D’ora in poi sarà sempre con noi».
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Squadre nazionali | FUTURFISI
FUTURFISI KEYWORDS
Focus: la passione porta a focalizzare il lavoro sul campo Disponibilità: nel senso di mettersi in gioco
IL FUTURO È ADESSO In azione. La promettente Karoline Pichler (foto Elvis) In basso. Devid Salvadori e Corrado Momo, tecnici del settore maschile
600.000
euro
il costo totale dell'operazione FuturFisi, che comprende tutte le discipline invernali
350.000 euro
l'intervento di Teva, azienda farmaceutica 'main sponsor' del progetto
250.000
euro
600.000 euro all’anno, 230.000 solo per lo sci, per arrivare a Pyeongchang 2018 con atleti competitivi. Con un metodo: allargare la base oggi, per stringerla il più possibile domani
SERVIZIO DI Gabriele Pezzaglia
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n maggior numero di atleti coinvolti, squadre più aperte in entrata ma anche in uscita, budget e sponsor autonomi rispetto alle altre formazioni, un investimento mirato nella comunicazione e nella commercializzazione del progetto. Ecco FuturFisi, ‘creatura’ voluta dal presidente Flavio Roda, esperimento nato nel 2007 con il ‘Pianeta Giovani Ratiopharm’, ora irrobustito ed esteso anche alle altre discipline invernali. «Una volontà precisa quella di smarcarsi dall’alto livello, per offrire risorse e programmi mirati alle eccellenze giovanili» ha detto il coordinatore del progetto Roberto Manzoni. Quindici uomini, tredici donne e poi c’è anche la Leva Aspiranti. «Alla preparazione estiva sulla neve abbiamo per la prima volta affiancato un significativo lavoro atletico, monitorato anche con test d’ingresso e nel corso della preparazione per valutare la risposta al lavoro fatto» ha aggiunto Manzoni.
l'intervento del CONI, che ha 'battezzato' l'iniziativa con convinzione e monitora il progetto attraverso la direzione 'preparazione olimpica' diretta da Rossana Ciuffetti
230.000 euro
i budget fino a dicembre per lo sci alpino dei due settori
52
giorni programmati di allenamento sulla neve fino a tutto il mese di novembre
15
i giorni dedicati ai raduni atletici dei quali 3 per i test
CONFERMATO PFITSCHER, ARRIVA SALVADORI Il responsabile della squadra femminile è Heini Pfitscher, al secondo anno con le Giovani azzurre, mentre nel settore maschile Devid Salvadori ha sostituito Matteo Joris, passato a lavorare con Swiss-ski. «Numeri maggiori rispetto al passato con la grande novità di un rapporto collaborativo e continuativo con i Comitati regionali» ha detto Devid Salvadori per sintetizzare gli elementi di novità. «A turno gli allenatori delle realtà regionali hanno partecipato ai nostri stage sulla neve e le squadre non si esauriscono con la lista dei nomi, ma anche gli atleti del progetto della Leva Aspiranti e gli atleti dei Comitati che si distingueranno, già dalle prime competizioni, saranno presi in considerazione e convocati». Gruppi con numeri importanti certamente, ma sia per gli uomini, sia per le donne, si lavora anche attraverso sottogruppi, aggregandosi alle formazioni maggiori. «Durante la preparazione ad esempio alcuni atleti più votati alla velocità hanno lavorato con il gruppo Coppa Europa per confrontarsi con atleti più esperti» ha aggiunto Salvadori. «Spesso nei nostri stage cerchiamo di predisporre allenamenti differenziati nel corso della stessa giornata e di valorizzare anche un lavoro individuale». A breve ci saranno le prime gare. FuturFisi è ai ‘nastri di partenza’: un progetto ampio per selezionare gli atleti più forti e puntare nel medio-lungo periodo a grandi obiettivi. Il campo dirà chi andrà in Corea e chi no. SQUADRE APERTE «In estate ci sono i gruppi di lavoro, poi in inverno si passa alle convocazioni che non necessariamente tengono conto del lavoro
Passione: punto di nascita di tutto, passione che genera azione Autodisciplina: capacità di affrontare fatiche e sconfitte
SQUADRA Femminile Atlete: Anna Anika Angriman (Agonistica Campiglio), Marta Bassino (Val Vermenagna), Giulia Benedetti (Monte Baldo Malcesine), Valentina Cillara Rossi (Fiamme Gialle), Jasmine Fiorano (Chamolè), Ida Giardini (Rongai Pisogne), Jessica Mazzocco (Valle Antigorio), Roberta Midali (Radici), Tatiana Nogler Kostner (Gardena), Veronica Olivieri (Reit), Lisa Pfeifer (Prad), Federica Sosio (Fiamme Gialle) Staff tecnico Responsabile: Heini Pfitscher Allenatore/preparatore atletico: Damiano Scolari Allenatori/skiman: Mattia Giongo, Paolo Costantini Skiman: Federico Brunelli Leva Aspiranti Femminile Atlete: Roberta Melesi, Angelica Casartelli, Ymer Sola, Jole Galli, Viola Zuccarini, Verena Gasslitter, Sabine Krautgasser, Nicole Delago, Arianna Stocco, Asja Zenere, Costanza Oleggini
Atleta per atleta, scheda personale con punteggi FIS all'aggiornamento del 30 agosto e commento dell'allenatore Heini Pfitscher
Ida Giardini 1993
Lisa Pfeifer, 1993
Valentina Cillara Rossi, 1994
Jessica Mazzocco, 1994
Roberta Midali, 1994
Federica Sosio, 1994
DH
38.85
sg
45.42
DH
108.90
sg
82.12
DH
113.72
sg
75.04
DH
68.34
sg
53.21
DH
97.66
sg
70.37
DH
65.54
sg
45.57
gs
19.82
al
51.38
gs
26.41
al
54.57
gs
29.26
al
58.08
gs
32.83
al
47.12
gs
20.25
al
35.94
gs
31.81
al
38.20
«In Coppa Europa si dedicherà alla velocità. L’anno scorso ha fatto già intravedere buone cose».
«Ha perso metà estate per un altro intervento al ginocchio. Sta facendo un po' fatica».
«Anche lei reduce da infortuni. Intanto in gigante cresce, è tra le più veloci».
«Sta lavorando sul gigante, in autunno un problema alla mano ha un po' rallentato la sua ascesa».
«Si è ambientata subito bene. Nelle discipline tecniche è tra le più veloci».
«Punto debole il gigante, fatica ad adattarsi con il nuovo materiale. Bene in slalom, sta crescendo anche in discesa».
Tatiana Nogler Kostner, 1994
Anna Angriman, 1994
Giulia Benedetti, 1994
Veronica Olivieri, 1995
Jasmine Fiorano, 1995
Marta Bassino, 1996
DH
151.89
sg
92.18
DH
167.44
sg
115.01
DH
81.28
sg
64.58
DH
81.28
sg
64.58
DH
93.24
sg
58.82
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62.79
sg
58.48
gs
34.51
al
40.06
gs
34.97
al
61.64
gs
39.48
al
31.17
gs
39.48
al
31.17
gs
28.52
al
33.22
gs
29.96
al
63.41
«Viene da due anni di infortuni, ma ha lavorato davvero tanto dal punto di vista atletico. Tornerà competitiva».
«Un anno travagliato quello passato, fa ancora un po' fatica, ma sono sicuro che crescerà».
«Il suo punto di forza è lo slalom, dove è competitiva. In autunno ha avuto un calo fisico, ma adesso è in ripresa».
«È migliorata tanto dal punto di vista tecnico. Molto bene in slalom, cresce in gigante. Sono contento della sua estate».
«Sta lavorando anche sull'approccio alla gara, sull'aspetto tattico. Grosse potenzialità, deve essere più continua, regolare».
«È la più giovane, una lieta sorpresa. Stupisce per grinta e impegno. Sta lavorando anche sullo slalom, il suo punto debole».
NOVEMBRE 2012 \\ 77
Squadre nazionali | FUTURFISI
Nelle foto Sotto in senso orario, Henri Battilani, atleta di punta del gruppo che sarà spesso con la Coppa Europa, Buzzi e Bosca e Olivieri durante i test
botta e risposta
«... di questi tempi è sempre più importante parlare di progetti rivolti ai giovani. Il CONI punta molto sui nuovi talenti e sul ricambio generazionale nello sport e devo dire che la FISI ha sposato in maniera straordinaria questa nostra filosofia...» Rossana Ciuffetti, responsabile preparazione olimpica
Roberto Manzoni coordinatore FuturFisi La nuova Italia giovanile non coinvolge troppi atleti? «Lo scopo è proprio quello di allargare la base per poi in un secondo momento selezionare con scrupolo chi merita davvero. Il cambio generazionale che punta alle Olimpiadi del 2018 passa attraverso questo metodo». Squadre aperte, maggior coinvolgimento. Perché questa scelta? «Il mondo giovanile cambia volto. FuturFisi è un ‘cantiere’ in evoluzione. Le squadre, la Leva, i Comitati. Ci deve essere un filo diretto, perché a questa età è un errore fare scelte che non si posso mettere in discussione». Avete dato molta importanza al lavoro atletico… «Certo, e lo faremo sempre di più. Stiamo iniziando anche un’operazione di monitoraggio di dati utile per avere più notizie su ogni atleta. I test non hanno solo un valore assoluto, ma anche relativo, nel senso che aiutano a tracciare un percorso di crescita individuale». Come avete scelto gli allenatori responsabili? «Per i risultati conseguiti, per le capacità tecniche, per la vena pedagogica, per la predisposizione all’aggiornamento costante».
Nella foto Manzoni con i due responsabili Salvadori e Pfitscher
estivo: chi merita avrà sempre spazio, sarà il campo a indicarci le scelte» ha precisato il DT azzurro Claudio Ravetto. Quali saranno i circuiti degli atleti FuturFisi? La Coppa Europa, i Mondiali Juniores in Quebec, le FIS all’estero e il ranking juniores del Grand Prix; a differenza dello scorso anno le formazioni giovanili torneranno a fare classifica nel circuito nazionale giovanile e parteciperanno alle gare in forza ai Comitati di appartenenza. Questi ultimi si prenderanno anche a carico le spese di trasferta per le tappe Grand Prix, mentre per tutte le altre convocazioni, come d’altronde per i programmi di allenamento, ci sarà a disposizione il budget di FuturFisi. CHI VA, CHI VIENE Quattro nuovi innesti nella formazione femminile. Di diritto, in quanto vincitrice del circuito Grand Prix, ecco Ida Giardini. Poi altre tre atlete: Giulia Benedetti, Jessica Mazzocco e Roberta Midali. Tredici ragazze in tutto, anche se dalla trasferta argentina Nicole Agnelli, ultimo anno della categoria Giovani, è aggregata con il gruppo Coppa Europa. Esclusa dalla squadra Maria Nairz, che rientra nei ranghi del Comitato Alto Adige. Per quel che
riguarda lo staff tecnico c’è stata una conferma in blocco dalla passata stagione. In campo maschile invece i quadri tecnici sono stati stravolti. Oltre al ruolo del responsabile, con Devid Salvadori che arriva dalla direzione tecnica del Rongai Pisogne, ci sono tre nuovi ingressi: Daniele Simoncelli, ‘braccio destro’ proprio di Salvadori al Rongai, quindi dal Comitato Valdostano femminile Luca Vuerich e dal gruppo Coppa del Mondo femminile di velocità Corrado Momo. Tutti e tre allenatori, ma anche con il ruolo di skiman. Nel corso dell’estate Loris Donei ha affiancato lo staff tecnico e dalla stagione delle gare, oltre al suo tradizionale ruolo organizzativo del Grand Prix, sarà sempre in pista con gli
‘azzurrini’. Confermato il preparatore atletico Thomas Valentini. Per quanto riguarda gli atleti, in tre non hanno trovato più spazio. Alessandro Brèan e Francesco Romano, classe 1991 e non più Giovani, rientrano con i gruppi sportivi militari: il primo con l’Esercito, il secondo con le Fiamme Oro. Poi c’è Carlo Beretta, classe 1992, unico Giovane lasciato a casa: un’esclusione ‘pesante’, una scelta che ha fatto discutere parecchio durante la primavera. L’ultima uscita è quella di Hubert Franzelin, che ha abbandonato l’agonismo. Chi si è ‘sudato’ la conferma è stato Andrea Ravelli, rimasto ‘in bilico’ fino a poche ore dalla formazione ufficiale delle squadre.
SQUADRA MASCHILE AtletI: Fabian Bacher (Forestale), Stefano Baruffaldi (Fiamme Gialle), Henri Battilani (Aosta), Guglielmo Bosca (Esercito), Emanuele Buzzi (Forestale), Ivan Codega (Lecco), Matteo De Vettori (Fiamme Gialle), Pietro Franceschetti (Sporting Madonna di Campiglio), Michele Gualazzi (Ski College Limone), Aaron Hofer (Fiamme Gialle), Alex Hofer (Fiamme Gialle), Nicolò Menegalli (2000), Andrea Ravelli (Fiamme Gialle), Daniele Sorio (Radici), Alex Zingerle (Fiamme Gialle) Staff tecnico Responsabile: Devid Salvadori Allenatore/preparatore atletico: Thomas Valentini Allenatore: Loris Donei (Fiamme Gialle) Allenatori/Skiman: Corrado Momo, Daniele Simoncelli, Luca Vuerich (Esercito) Skiman Elan: Diego Valsesia Leva Aspiranti Maschile Atleti: Hannes Zingerle, Christoph Atz, Simon Maurberger, Florian Schieder, Andrea Squassino, Edoardo Longo, Pietro Cipriani, Tiberio Guidolin, Davide Da Villa, Federico Liberatore, Federico Paini, Pierre Lucianaz, Matteo Pellissier, Tommaso Sala
Atleta per atleta, scheda personale con punteggi FIS all’aggiornamento del 30 agosto e commento dell’allenatore Devid Salvadori
Stefano Baruffaldi 1992
Aaron Hofer 1992
Andrea Ravelli 1992
Alex Zingerle 1992
Ivan Codega 1992
Matteo De Vettori 1993
Daniele Sorio 1994
DH
36.27
sg
29.56
DH
36.22
sg
30.35
DH
30.05
sg
27.82
DH
74.82
sg
96.18
DH
43.11
sg
35.82
DH
28.66
sg
36.71
DH
NC
sg
228.7
gs
21.03
al
25.87
gs
41.03
al
44.50
gs
24.01
al
43.15
gs
18.42
al
26.85
gs
22.35
al
42.92
gs
48.99
al
22.01
gs
19.33
al
36.48
«Si è scoperto polivalente, ma sta concentrando il lavoro su slalom e gigante in vista della Coppa Europa».
«Il suo 'pane' è la velocità. Atleta scorrevole, sta facendo fatica fra le 'porte larghe'».
«Farà la Coppa Europa, sta lavorando sodo con impegno. Purtroppo problema a un ginocchio a ottobre».
«Viene da una stagione opaca, sarà un anno fondamentale. Punterà alle discipline tecniche».
«Sta crescendo e apprendendo una necessaria mentalità sportiva. Ci aspettiamo molto da lui».
«Deve crescere certo, ma è dotato in slalom e velocità. È il prototipo del polivalente, serve però più grinta».
«Praticamente non si è mai visto a causa di un infortunio alla schiena».
Fabian Bacher 1993
Guglielmo Bosca 1993
Pietro Franceschetti 1993
Michele Gualazzi 1994
Emanuele Buzzi 1994
Alex Hofer 1994
Nicolò Menegalli 1994
DH
97.16
sg
96.84
DH
40.80
sg
43.20
DH
76.75
sg
64.86
DH
77.69
sg
66.33
DH
47.94
sg
36.17
DH
65.39
sg
45.53
DH
68.58
sg
41.63
gs
31.25
al
30.01
gs
19.95
al
30.48
gs
22.77
al
25.31
gs
24.96
al
41.86
gs
23.90
al
38.25
gs
25.16
al
45.53
gs
21.04
al
30.89
«Rientra da un infortunio. È meticoloso, motivato, in slalom può fare molto bene».
«Stupisce per serietà e voglia di apprendere. In gigante è spesso il più veloce. Si è ambientato subito».
Gran lavoratore. Il suo punto di forza è lo slalom, ma si sta impegnando anche per migliorare in gigante».
«È in fase di miglioramento. Più concentrato, il gigante è la sua disciplina».
«Fermato in estate dalla mononucleosi, sta recuperando. Tecnicamente valido, deve essere però più 'cattivo'».
«Dallo slalom si sta avvicinando alle altre discipline. Ha tanto margine, può lavorare sulla strada della polivalenza».
«In gigante è stato fra i più veloci se guardiamo i riferimenti con il cronometro. Ha grosse potenzialità».
Flessibilità: dal punto di vista comportamentale e dell’atteggiamento, per cercare sempre l’adattamento Orientamento al risultato: obiettivo a medio termine in tre anni
Henri Battilani, miglior punteggio al mondo in discesa libera anno 1994
Squadre nazionali | FUTURFISI
JUNIORES MASCHILE COME SIAMO MESSI NELLE LISTE FIS? L’ANALISI DELLE LISTE FIS È SUFFICIENTE A STABILIRE LO STATO DI SALUTE DEL NOSTRO MOVIMENTO GIOVANILE? PROBABILMENTE NO, MA SI POSSONO SICURAMENTE TRARRE ALCUNI INTERESSANTI SPUNTI DI RIFLESSIONE n primo step: abbiamo analizzato i dati dei nostri migliori Juniores tenendo conto dell’aggiornamento FIS del 30 agosto 2012. Ecco come sono piazzati a livello Juniores nelle liste internazionali e la posizione che occupano i nostri migliori cinque atleti nelle graduatorie del proprio anno di nascita. Per ogni specialità abbiamo identificato i primi 5 a livello mondiale nella categoria e gli italiani che fanno parte dei top 30; poi per ogni singola annata abbiamo individuato i migliori 3 al mondo e i migliori 5 in Italia, con relativa posizione nel ranking internazionale. Infine abbiamo calcolato la media dei migliori 5 punteggiati delle nazioni più attive a livello Juniores: Svizzera, Austria, Francia, Italia, Norvegia e Usa. Una serie di dati che possono far riflettere, anche perché i punteggi FIS non rappresentano necessariamente il valore di un atleta, ma soprattutto a livello giovanile sono indispensabili per partire con piste accettabili e competere alla pari con i coetanei di altre nazioni. Sul prossimo numero approfondiremo la questione.
DH
DISCESA LIBERA CATEGORIA JUNIORES (1992-1996) 1. Ryan Cochran-Siegle (1992, Usa) 15.12 - 2. Nils Mani (1992, Sui) 15.86 - 3. Ralph Weber (1993, Sui) 16.16 - 4. Mario Karelly (1992, Aut) 17.55 - 5. Valentin Giraud Moine (1992, Fra) 22.51 11. Matteo De Vettori (1993) 28.66 - 14. Henri Battilani (1994) 29.76 - 15. Andrea Ravelli (1992) 30.05 - 18. Aaron Hofer (1992) 36.22 - 19. Stefano Baruffaldi (1992) 36.27 - 25. Guglielmo Bosca (1993) 40.80 - 30. Ivan Codega (1992) 43.11 media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 25.28 - AUSTRIA 31,6 - ITALIA 32.19 - USA 33.96 - FRANCIA 36,21 - NORVEGIA 41.19 ANNO 1992 1. Ryan Cochran-Siegle (Usa) 15.12 2. Nils Mani (Sui) 15.86 - 3. Mario Karelly (Aut) 17.55 - 8. Andrea Ravelli 30.05 - 10. Aaron Hofer 36.22 - 11. Stefano Baruffaldi 36.27 - 16. Ivan Codega 43.11 - 22. Davide Cazzaniga 53.99 media primi 5 punteggiati: ITALIA 39,92 - SVIZZERA 44,09 - FRANCIA 44,91 - USA 49,79 - NORVEGIA 50.26 AUSTRIA 68.11 ANNO 1993 1. Ralph Weber (Sui) 16.16 - 2. Daniel Danklmaier (Aut) 23.78 - 3. Manuel Schmid (Ger) 23.78 - 5. Matteo De Vettori 28.66 - 8. Guglielmo Bosca 40.80 - 12. Matteo Battocchi 43.67 - 15. Alexander Rabanser 44.99 - 23. Luca Riorda 59.50 media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 40.98 - USA 43.05 - ITALIA 43.52 - FRANCIA 54.98 - NORVEGIA 76.21 AUSTRIA 81.85 ANNO 1994 1. Henri Battilani (Ita) 29.76 - 2. Adrian Sejersted (Nor) 34.66 - 3. Philipp Lintschinger (Aut) 42.35 - 6. Emanuele Buzzi 47.94 - 21. Alex Hofer 65.39 - 26. Nicolò Menegalli 68.58 40. Maximilian Messner 76.26 media primi 5 punteggiati: FRANCIA 55,34 - ITALIA 57.58 - SVIZZERA 60.02 - NORVEGIA 62.51 - USA 70.64 AUSTRIA 78.74 ANNO 1995 1. Martin Fjeldberg (Nor) 52.44 - 2. Henrick Roea (Nor) 54.14 - 3. KJ Savaria (Usa) 61.34 - 4. Edoardo Longo 67.10 - 5. Federico Paini 68.83 - 6. Cristoph Atz 68.87 - 13. Tommaso Sala 75.76 - 16. Tiberio Guidolin 77.88 media primi 5 punteggiati: NORVEGIA 65.89 - ITALIA 71,68 - FRANCIA 73.65 - USA 77.18 - AUSTRIA 86,60 - SVIZZERA 93.63 ANNO 1996 1. Dean Travers (Cay) 84.46 - 2. Hugo Geraci (Fra) 86.74 - 3. Marco Furli 87.37 - 13. Guido Malzanni 100.89 - 19. Alexander Prast 106.32 - 26. Paolo Bonardo 113.44 - 30. Pascal Rizzi 115.27 media primi 5 punteggiati: FRANCIA 92.33 - ITALIA 104.65 - USA 103.49 - NORVEGIA 112.3 - AUSTRIA 117 - SVIZZERA 121,7
curiosità Nell'annata 1992 l'Austria ha solo 5 atleti punteggiati FIS in discesa libera, di cui il quinto, Mathias Calovini, ha ben 187,02 punti. In generale sono molto pochi gli atleti punteggiati FIS dell'Austria nelle annate '92 e '93 e aumentano di poco in quelle successive.
ITALIA, LA MEDIA ‘92 PIU’ BASSA 100 Incredibile la media dei migliori cinque Juniores svizzeri in slalom: 11.39. Gli elvetici sono i migliori anche in gigante (13.95), in superG (19,03) e in discesa libera (25.28).
90
In tutte e quattro le discipline la Svizzera è quella che ha la percentuale di abbattiIn discesa e superG il miglior puntegmento punti maggiore dal primo al quinto anno giato al mondo del 1996 è un atleta delle di categoria. Parte sempre con la media punti più Cayman Island, Dean Travers. In realtà vive ad alta per chiudere con quella più bassa rispetto alle Aspen, in Colorado. altre nazioni.
60
L'unico italiano ad occupare il primo posto nelle liste FIS del proprio anno di nascita è Henri Battilani, miglior punteggiato al mondo in discesa libera del 1994. In gigante Daniele Sorio è il secondo, sempre dell'annata '94.
80 \\NOVEMBRE 2012
L'Italia è messa piuttosto male in tutte le discipline. A livello Juniores abbiamo un primo gruppo 'risicato' in discesa (undicesimo De Vettori, quattordicesimo Battilani), siamo molto lontani in superG (ventiseiesimo Ravelli), in gigante (25° Zingerle) e in slalom (17° Ronci).
80 70
50 40 30 20 10
Svizzera
-63,77% (’96vs’92)
Francia
-51,36% (’96vs’92)
Italia ‘96
‘95
-61,85% (’96vs’92) ‘94
‘93
‘92
Rayan Cochran Siegle (Usa)
Mathieu Faivre (Fra)
SG
Henrik Kristoffersen (Nor)
GS
SUPERG
SL
SLALOM GIGANTE
SLALOM SPECIALE
CATEGORIA JUNIORES (1992-1996) 1. Ryan Cochran-Siegle (Usa, 1992) 9.62 - 2. Bryce Bennet (Usa, 1992) 10.23 - 3. Endre Bjertness (Nor, 1992) 14,44 - 4. Gino Caviezel (Sui, 1992) 15.99 - 5. Thomas Mayrpeter (Aut, 1992) 16.24 - 26. Andrea Ravelli 27.82 - 30. Stefano Baruffaldi 29.56
CATEGORIA JUNIORES (1992-1996) 1. Mathieu Faivre (Fra, 1992) 7.24 - 2. Stefan Luitz (Ger, 1992) 7.75 - 3. Aleksander Kilde (Nor, 1992) 9.87 - 4. Justin Murisier (Sui, 1992) 9.93 - 5. Henrik Krtistoffersen (Nor, 1994) 9.99 - 25. Alex Zingerle (1992) 18.42 - 29. Daniele Sorio (1994) 19.33
media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 19,03 - NORVEGIA 20,67 - AUSTRIA 21,28 - USA 22,02 -FRANCIA 29,46 - ITALIA 31,85
media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 13.95 - NORVEGIA 15.38 - AUSTRIA 16.38 - FRANCIA 17.87 - USA 17.92 - ITALIA 19.93
ANNO 1992 1. Ryan Cochran-Siegle (Usa) 9.62 - 2. Bryce Bennet (Usa) 10.23 - 3. Endre Bjertness (Nor) 14,44 - 16. Andrea Ravelli 27.82 - 18. Stefano Baruffaldi 29.56 - 22. Aaron Hofer 30.35 - 30. Ivan Codega 35.82 - 37. Davide Cazzaniga 37.81
ANNO 1992 1. Mathieu Faivre (Fra) 7.24 - 2. Stefan Luitz (Ger) 7.75 3. Aleksander Kilde (Nor) 9.87 - 17. Alex Zingerle 18.42 - 26. Giordano Ronci 20.95 - 27. Stefano Baruffaldi 21.03 - 33. Ivan Codega 22.35 - 35. Niccolò Nogara 23.84
media primi 5 punteggiati: NORVEGIA 23,59 - SVIZZERA 24,22 - AUSTRIA 25,03 - USA 26,85 - FRANCIA 34,63 - ITALIA 32,27
media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 13.95 - AUSTRIA 18.43 - USA 18.54 - FRANCIA 19.33 - ITALIA 21.31 - NORVEGIA 22.27
ANNO 1993 1. Ralph Weber (Sui) 18.24 - 2. Daniel Danklmaier (Aut) 19.78 - 3. Ola Buer Johansen (Nor) 20.30 - 23. Matteo De Vettori 36.71 - 33. Norman Cerini 41.12 - 41. Guglielmo Bosca 43.20 - 45. Alex Martiner 44.66 - 50. Alexander Rabanser 45.65
ANNO 1993 1. Daniel Meier (Aut) 11.28 - 2. Ford Swette (Can) 12.81 3. Ola Buer Johansen (Nor) 16.64 - 9. Guglielmo Bosca 19.95 - 14. Pietro Franceschetti 22.77 - 18. Luca Riorda 25.11 - 24. Davide Brignone 25.99
ANNO 1993 1. Santeri Paloniemi (Fin) 7.06 - 2. Matthew Strand (Usa) 12.85 - 3. Bernhard Niederberger (Sui) 13.32 - 19. Matteo De Vettori 22.01 - 26. Pietro Franceschetti 25.31 - 45. Luca Riorda 29.24 - 47. Fabian Bacher 30.01 - 48. Guglielmo Bosca 30.48
media primi 5 punteggiati: AUSTRIA 22.49 - NORVEGIA 24.92 - ITALIA 25.01 - SVIZZERA 25.69 - FRANCIA 27.71 - USA 28.46
media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 19.85 - NORVEGIA 21.98 - AUSTRIA 23.81 - USA 27.41 - ITALIA 27.41 FRANCIA 28.42
media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 30,33 - USA 31,92 - AUSTRIA 34,80 - NORVEGIA 36,90 - FRANCIA 38,78 - ITALIA 42,26 ANNO 1994 1. Henrik Kristoffersen (Nor) 27.73 - 2. Stefan Rogentin (Sui) 34.12 - 3. Adrian Sejersted (Nor) 34.61 - 5. Henri Battilani 35.72 - 7. Emanuele Buzzi 36.17 - 18. Nicolò Menegalli 41.63 - 26. Alex Hofer 45.53 - 35. Maximilian Messner 48.10 media primi 5 punteggiati: NORVEGIA 40.08 - ITALIA 41,43 - USA 42.64 - SVIZZERA 42,79 - AUSTRIA 43,79 FRANCIA 47.61 ANNO 1995 1. Martin Fjeldberg (Nor) 26.54 - 2. Henrik Roea (Nor) 31.49 - 3. Miha Hrobat (Slo) 32.41 23. Federico Paini 52.99 - 27. Florian Schieder 55.32 - 29. Cristoph Atz 55.39 - 31. Hannes Zingerle 55.57 - 37. Tiberio Guidolin 58.76 media primi 5 punteggiati: NORVEGIA 44.01 - USA 47.31 - AUSTRIA 50.80 - ITALIA 55.60 - FRANCIA 58.97 SVIZZERA 63.78 ANNO 1996 1. Dean Travers (Cay) 47.24 - 2. James Label (Usa) 49.80 - 3. Fabian Solheim (Nor) 55.67 - 6. Marco Furli 56.31 10. Dominik Zuech 59.24 - 11. Dino Tanghetti 60.30 - 12. Alexander Prast 61.02 - 26. Paolo Bonardo 73.59 media primi 5 punteggiati: ITALIA 62.09 - NORVEGIA 67.23 - USA 73.34 - AUSTRIA 74.48 - FRANCIA 75.70 SVIZZERA 86.21
ANNO 1994 1. Henrik Kristoffersen (Nor) 9.99 - 2. Daniele Sorio (Ita) 19.33 - 3. Alexander Schmid (Ger) 19.64 - 4. Niccolò Menegalli 21.04 - 11. Michele Gualazzi 24.96 - 12. Alex Hofer 25.16 - 34. Federico Gariboldi 33.57 media primi 5 punteggiati: ITALIA 22.87 - NORVEGIA 25.89 - SVIZZERA 28.56 - FRANCIA 29.49 - AUSTRIA 34.50 - USA 38.68 ANNO 1995 1. Miha Hrobat (Slo) 24.39 - 2. Fredrik Bauer (Swe) 31.13 3. Martin Grasic (Can) 32.24 - 4. Hannes Zingerle 34.21 7. Simon Maurberger 34.60 - 14. Andrea Squassino 36.66 - 21. Matteo Pellissier 39.88 - 23. Federico Paini 39.92 media primi 5 punteggiati: ITALIA 37.05 - FRANCIA 38.94 - USA 40.15 - NORVEGIA 40.36 - AUSTRIA 43.37 SVIZZERA 45.97 ANNO 1996 1. Hugo Geraci (Fra) 31.88 - 2. Garret Driller (Usa) 33.09 3. Antoine Perrottet (Sui) 39.98 - 9. Paolo Bonardo 47.97 - 10. Alexander Prast 48.27 - 21. Davide Parisi 51.67 - 22. Giacomo Rigamonti 52.49 - 23. Marco Furli 52.52 media primi 5 punteggiati: USA 49.22 - FRANCIA 49.70 - ITALIA 50.58 - AUSTRIA 51.82 - SVIZZERA 59.55 - NORVEGIA 63.73
CATEGORIA JUNIORES (1992-1996) 1. Henrik Kristoffersen (Nor, 1994) 6.00 - 2. Trevor Philp (Can, 1992) 6.87 - 3. Stefan Luitz (Ger, 1992) 6.89 - 4. Santeri Paloniemi (Fin, 1993) 7.06 - 5. Justin Murisier (Sui, 1992) 9.57 - 17. Giordano Ronci (1992) 15.51 media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 11.39 - NORVEGIA 13.12 - USA 16.75 - AUSTRIA 18.06 - FRANCIA 22.30 - ITALIA 22.83 ANNO 1992 1. Trevor Philp (Can) 6.87 - 2. Stefan Luitz (Ger) 6.89 - 3. Justin Murisier (Sui) 9.57 - 11. Giordano Ronci 15.51 - 39. Giacomo De Marchi 25.45 - 42. Stefano Baruffaldi 25.87 - 46. Alex Zingerle 26.85 - 67. Michael Sinn 31.22 media primi 5 punteggiati: SVIZZERA 13.22 - NORVEGIA 18.93 - USA 19.85 - AUSTRIA 21.67 - FRANCIA 23.46 - ITALIA 24.78
ANNO 1994 1. Henrik Kristoffersen (Nor) 6.00 - 2. Anthony Bonvin (Sui) 16.63 - 3. Alexander Ginnis (Usa) 20.15 - 10. Alex Hofer 26.41 - 25. Nicolò Menegalli 30.89 - 39. Maximilian Messner 33.60 - 62. Daniele Sorio 36.48 - 73. Stefano Zucchi 38.18 media primi 5 punteggiati: NORVEGIA 21.99 - FRANCIA 27.91 - SVIZZERA 29.40 - AUSTRIA 32.84 - ITALIA 33.11 - USA 36.00 ANNO 1995 1. Martin Fjeldberg (Nor) 23.36 - 2. Miha Hrobat (Slo) 26.49 3. Jakob Bjarnason (Isl) 29.73 - 6. Davide Da Villa 30.88 - 10. Matteo Pellissier 36.10 - 14. Simon Maurberger 36.93 - 33. Tommaso Sala 43.05 - 40. Federico Paini 44.15 media primi 5 punteggiati: NORVEGIA 35.85 - ITALIA 38.22 - USA 39.56 - FRANCIA 41.93 - AUSTRIA 42.45 - SVIZZERA 43.67 ANNO 1996 1. Mathias Elmar Graf (Aut) 36.04 - 2. Istok Rodes (Cro) 40.01 - 3. Fabian Solheim (Nor) 42.91 - 14. Guido Malzanni 52.57 - 26. Dino Tanghetti 57.28 - 32. Dominik Zuech 59.21 37. Giacomo Rigamonti 59.63 - 39. Hans Vaccari 60.04 media primi 5 punteggiati: AUSTRIA 51.24 - FRANCIA 51.65 - USA 54.57 - ITALIA 57.74 - NORVEGIA 57.14 - SVIZZERA 62.10
NORVEGIA AL TOP IN SUPERG
ITALIA BENE NEL ‘94 E ‘95
‘MOSTRUOSI’ GLI SVIZZERI DEL ‘92
100
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20 10 ‘96
Svizzera
-71,91% (’96vs’92)
Norvegia -64,91% (’96vs’92) Italia
-48,03% (’96vs’92)
‘95
‘94
‘93
‘92
‘96
Svizzera
-76,57% (’96vs’92)
Austria
-64,43% (’96vs’92)
Italia
‘95
90 80
-57,87% (’96vs’92)
‘94
‘93
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‘92
‘96
Svizzera
-78,71%
Norvegia
-57,08% (’96vs’92)
Italia
-66,87% (’96vs’92)
‘95
‘94
(’96vs’92)
‘93
‘92
NOVEMBRE 2012 \\ 81
coppa del mondo | preparazione
Deville e Gros all'Elba
Deville, Gross e Moelgg prima di un'uscita in bici
La ‘malattia’ della bicicletta Tra maggio e luglio azzurri e avversari hanno percorso fino a 2.000 chilometri pedalando. Perché? Race ski magazine ha chiesto ai preparatori atletici programmi e benefici di questo insolito Giro
SERVIZIO DI CLAUDIO PRIMAVESI
anno iniziato gli austriaci: Hermann Maier prima, Stephan Eberharter dopo. Poi a ruota, è proprio il caso di dirlo, sono arrivati tutti, in prima fila gli italiani. Bicicletta per sviluppare la resistenza, ma anche come strumento per impostare lavori di forza. Come ogni primavera da quindici anni a questa parte gli azzurri hanno iniziato la preparazione pedalando. La bici è stata al centro dei primi raduni atletici: i gruppi Coppa del Mondo maschili hanno scelto i percorsi su strada dell’Isola d’Elba, quelli femminili la costa romagnola di Ravenna e quella toscana degli Etruschi, mentre i gruppi Coppa Europa hanno lavorato fra l’Appennino e Novarello.
Facciamo intorno ai 2.000 chilometri in bici, la maggior parte a Maiorca a metà maggio, il resto ognuno a casa sua. Quest’anno abbiamo pedalato meno dell’anno scorso e gli atleti interessati sono Defago, Zurbriggen, Gisin, Küng e Viletta Andy Thöni, preparatore atletico del gruppo maschile ‘speed’ di Swiss-ski.
MILLE NON PIU’ DI MILLE Quanta bici è necessario fare? Non c’è un chilometraggio preciso, dipende da caso a caso. Solitamente in un raduno atletico impostato sulla bici gli azzurri fanno mediamente quattro giorni in sella. Si pedala con uscite fra i 70 e i 110 chilometri, sia gli uomini che le donne e il ‘lungo’ si attesta al massimo sui 1.000 metri di dislivello. Vengono preferite salite pedalabili e non lunghe, dove si riesce a fare velocità e salire di potenza. Fanno più chilometri gli atleti in sovrappeso o con le le difese immunitarie basse che hanno bisogno di volumi maggiori di resistenza. Senza dimenticare che è un ottimo allenamento per chi è reduce da un infortunio alle articolazioni.
A proposito di Lance Armstrong «Non sono contento di come sia finita la questione, pochi in quello sport sono ‘puliti’ e non ha ingannato nessuno. Se vieni trovato positivo, vieni multato. Fine. Rimane il fatto che è stato un ciclista carismatico e ha lavorato molto per raccogliere fondi per la lotta al cancro. Bode Miller
«Sono una grande fan di Lance, è triste vedere questa fine, sii forte» Julia Mancuso
preparazione | coppa del mondo
Le ragazze austriache in sella a Maiorca botta e risposta
Vittorio Micotti Coordinatore della preparazione atletica Squadre sci alpino maschili FISI
Gli svizzeri durante una sessione di allenamento in bici
Qual è l’utilità della bici? «Serve per allenare la resistenza. La prima fase della preparazione di uno sciatore deve concentrarsi sul lavoro aerobico e la bici va in questa direzione».
In evidenza (Isola d’Elba)
Perché si consiglia l’uso della bici rispetto ad altre discipline? «È meno impattante sul fisico rispetto ad altri sport a natura aerobica. Inoltre negli ultimi anni è stata maggiormente apprezzata dai ragazzi. C’è anche un senso aggregativo, ludico, lo abbiamo visto ad esempio nel raduno all’Elba».
24/7/2012 Cronoscalata
Scaglieri-Monte Perone
9 km 600 metri di dislivello 1° classificato Manfred Moelgg 30’ 07’’ Gli azzurri al completo a Scaglieri (Isola d'Elba)
RESISTENZA L’allenamento in bicicletta è considerato importante come training a carattere generale. Anche se non ha una stretta correlazione con lo sci alpino, crea i presupposti per lavori di resistenza ed è molto utile per iniziare la preparazione atletica, perché è un lavoro a bassa intensità che serve per creare la base per successivi training specifici. Infatti, più ci si inoltra nella preparazione, più la bici viene abbandonata. Questo tipo di lavoro rappresenta un importante strumento per l’aerobica, per fare fondo, per aumentare le capacità di resistenza. A differenza di altri allenamenti aerobici, la bici viene spesso preferita perché non fa lavorare in sovraccarico, è meno traumatica di altre discipline, è più comoda e per molti atleti anche più divertente. Non solo ciclismo Lavoro aerobico non vuol dire solo bici. Ci sono anche altre discipline sportive che vanno in questo senso. Per esempio la corsa, su strada o in montagna. In primavera è anche utilizzato lo scialpinismo, praticato da diversi atleti. In ultimo, ma
Siamo tutti (sci)clisti Dal blog di Aksel Lund Svindal
«Oggi era l’ultimo giorno di allenamento e divertimento sul Lago di Garda e dovevo tornare a Innsbruck. Lungo la strada mi sono fermato a casa di Francesco Moser. Se non lo conoscete ecco un piccolo riassunto: vincitore del Giro d’Italia, 3x vincitore della Parigi-Roubaix e grande personaggio del ciclismo con un proprio marchio di biciclette. Oggi è anche un ottimo produttore di vino. Grande posto e ottima compagnia. Qualcuno di voi forse ricorderà che corro con una bici Moser, grazie anche al fatto che suo figlio ha la mia stessa taglia. È un ciclista mitico e sono fortunato a poter usare una delle sue vecchie bici. Certo, non posso dire che onoro questa bici portando i miei 100 chili sulle salite…».
davvero allenante per sviluppare capacità di resistenza, i roller: esaltano capacità di equilibrio e di coordinazione in maniera decisamente maggiore rispetto alla corsa, ma possono essere più traumatici per le articolazioni. «Sì, noi facciamo anche corsa, ma solo con gli atleti che non hanno problemi alle ginocchia» ha detto Andy Thöni, preparatore del gruppo maschile ‘speed’ della Svizzera. L’Austria al ‘Giro di Maiorca’ La Svizzera fa scuola. E il Wunderteam a volte ‘copia’. Quest’anno, per la prima volta, anche le ragazze austriache sono state una settimana, dal 14 al 21 giugno, a Maiorca come i colleghi elvetici: 600 chilometri in sei giorni. Presenti all’appello: Elisabeth Görgl, Anna Fenninger; Andrea Fischbacher, Regina Mader, Margret Altacher, Stefanie Köhle, Stefanie Moser, Jessica Depauli, Carmen Thalmann, Michaela Kirchgasser, Eva-Maria Brem, Alexandra Daum.
Quanti chilometri dovrebbe fare uno sciatore? «È indicativo, l’utilizzo della bici varia a seconda delle esigenze. Non meno di 1.000 chilometri, non più di 2.000. Certo, se uno ha bisogno di bruciare grassi o lavorare maggiormente sulla resistenza, il lavoro aerobico è fondamentale». Perché non bisogna esagerare? «Perché altrimenti c’è il pericolo di intaccare la massa muscolare e inibire la capacità dell’organismo di reclutare le fibre muscolari, utili per sviluppare la forza». È vero che la bici rallenta, frena elasticità ed esplosività? «Non è assolutamente provato scientificamente, certamente non è lo strumento indicato per esaltare la capacità esplosiva». Più utile agli uomini o alle donne? «È sempre soggettivo, anche se le donne la possono utilizzare di più per supplire a una minore resistenza fisica rispetto agli uomini».
TECNICA MAURO PINI commentatore tecnico presso TSI
MAURO PINI, classe 1965, ticinese di Airolo, è maestro di sci, allenatore e istruttore nazionale. Vanta un notevole curriculum come allenatore a tutti i livelli, dallo sci club Airolo al Comitato Ticinese, passando poi dalla Nuova Zelanda alla squadra femminile spagnola (6 vittorie di Maria Rienda Contreras), al team di Lara Gut (due medaglie in Val d’Isère 2009 e prima vittoria in Coppa del Mondo), per la squadra maschile di Coppa del Mondo della
Svizzera (oro di Defago nella discesa olimpica di Vancouver), fino all’ultima esperienza di direttore tecnico del settore femminile della Svizzera conclusa a fine stagione 2012. È stato anche direttore della scuola di sci di Airolo e direttore tecnico del corso allenatori dell’Argentina. Quest’anno si è preso un ‘anno sabbatico’ e oltre a collaborare con Race, commenterà le gare di Coppa del Mondo per la televisione Svizzera.
Il primo Centimetro Con i nuovi materiali dalla sciancratura meno pronunciata, il ‘primo centimetro’ diventa ancora più importante per la qualità della curva che si va a disegnare, soprattutto Al momento di lasciare la curva stessa e di uscire dal vincolo creato. La direzione d’uscita dalla curva è tatticamente fondamentale per determinare il punto di riduzione del vincolo sci-neve. Sono convinto che questo dipenda da come, dove e quando si entra in curva, dal timing insomma. L’inizio curva è il momento cruciale dove gettiamo le basi qualitative della nostra curva, è il momento dove scegliamo e diamo tecnicamente e tatticamente il giusto indirizzo alla curva. La curva moderna prevede che i piedi abbiano un parallelismo praticamente lungo tutto l’arco. Per permettere ciò lo sci esterno deve avere una maggiore velocità rispetto allo sci interno (vista la maggior distanza da percorrere) durante tutto l’arco della curva. L’attivazione dello sci esterno è determinante già a partire dall’inizio della curva, infatti solo se ciò avviene in maniera ottimale possiamo dinamizzare la prima parte della stessa per poi ‘liberarla’ nella seconda parte e utilizzare l’energia di propulsione creata (rebound). Ciò permette una maggiore efficacia (stabilità e sensazione di sicurezza) e una maggiore elasticità muscolare, dovuta al fatto che lo sci esterno resta sotto il corpo e non ‘fuori’, continuamente cercato o trascinato. La corretta postura del corpo e gli angoli aperti creati dalle articolazioni con una perfetta centralità, permettono di avere a disposizione gli arti. È importante che l’angolo dietro le ginocchia e l’angolo creato tra il bacino e il tronco restino aperti: più si chiudono, più compromettono la mobilità delle parti del corpo e soprattutto impediscono al vincolo anche/bacino di ‘creare’ la posizione dell’angolazione. Il ruolo della parte superiore del corpo 84 \\ NOVEMBRE 2012
Aksel Lund Svindal a Crans Montana. Da notare gli assi del corpo aperti, il busto retto e il parallelismo di gambe e piedi
«L’inizio curva è il momento cruciale dove gettiamo le basi qualitative della nostra curva, è il momento dove scegliamo e diamo tecnicamente e tatticamente il giusto indirizzo alla curva».
è decisivo, la disciplina corporea è fondamentale e questa è determinata da un buon controllo dei muscoli addominali e soprattutto dal controllo e dal giusto posizionamento delle braccia. Le mani non sono mai di fianco alle ginocchia, ma poste davanti alle stesse. I piedi devono mantenere il parallelismo in senso longitudinale durante tutta la durata della curva cercando di non attivare troppo lo spigolo interno dello sci interno per non lasciarlo scappare avanti, sfalsando la posizione dei piedi. Questo permette inoltre di mantenere la posizione del bacino alta ed evita, soprattutto dopo la linea di massima pendenza, di scendere con il sedere. Inoltre, molto importante, ciò permette di avere sempre il contatto con la neve e quindi l’ottima scorrevolezza dello sci esterno. In due curve concatenate, nella transizione tra il ‘vecchio’ sci esterno e quello nuovo, è fondamentale il passaggio tramite la ‘suola’ dello sci evitando il passaggio diretto da spigolo a spigolo. Questa transizione è svolta grazie allo spostamento del centro di gravità verso il centro-avanti della nuova curva.
Fondamentale non provocare nessun movimento verticale, il quale creerebbe una fase di ‘perdita di controllo’, annullerebbe l’energia (effetto rebound) di cui necessitiamo per introdurre la fase di cambio e provocherebbe anche la perdita di contatto tra sci e neve. Quindi nessuna trasposizione del centro di gravità da una gamba all’altra in uscita di curva, che provoca generalmente l’allungamento della gamba esterna e l’allontanamento del piede con conseguente dispendio energetico importante e rallentamento dello sci esterno dovuto ad un angolo di presa di spigolo (angolo che si crea tra sci e neve) troppo aperto, con attrito rilevante. Si predilige invece un carico progressivo (attivazione) del nuovo sci esterno equilibrando le forze in gioco che si vanno a creare senza impiegare più energia muscolare del necessario. Penso a Janica Kostelic, mai con posizioni estreme e molto essenziale nei movimenti, ma sempre in contatto con la neve e soprattutto efficace. Uno dei classici equivoci dello sciatore è quello che si può sintetizzare con: «grande impiego di energia = rendimento».
O URach A M co NI PI
Leader nella Tecnologia al Servizio della Sicurezza
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Ti piacciono le invenzioni che ti semplificano la vita? Hannes Reichelt in Alta Badia - Da apprezzare l'attitudine corporea e lo sci esterno attivato
Janica Kostelic, mai con posizioni estreme e molto essenziale nei movimenti, ma sempre in contatto con la neve e soprattutto efficace
Alexis Pinturault in Alta Badia - Buona la posizione delle braccia e del busto
Niente di più errato! Noi cerchiamo il miglior impiego possibile delle capacità tecniche per ridurre le resistenze in gioco e utilizzare le energie che si creano per un completo utilizzo del materiale (quello che si può definire ‘sciare attivo’). Il principio ‘minimo sforzo per un massimo rendimento’ è decisivo: come raggiungerlo e applicarlo è proprio il bello del nostro sport.
KEEP IN TOUCH Se avete quesiti da sottoporre a Mauro o commenti sugli articoli, inviate una mail a race@mulatero.it
I nuovi puntali di Fatica: -90% Tempi di tracciatura: -50% Peso: -35% L’evoluzione della specie SPM S.p.A. Via Provinciale, 26 - 21030 Brissago Valtravaglia (Varese) Telefax +39 0332 57.61.68 coms@spmspa.it - www.spmspa.it
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SKI NEWS | ATTUALITA’
SKI-DOME, QUESTA VOLTA Dovrebbe essere pronto per l’Expo del 2015 il primo (e più grande al mondo) ski-dome italiano, a Selvino, ideale per allenamenti in tutte le stagioni. La mancata costruzione della pista indoor di Casale Monferrato, però, induce alla cautela
l primo ski-dome italiano diventa sempre più realtà. Primo in Italia e, secondo quanto dichiarato dai promotori, con la pista più lunga del mondo. L’impianto progettato a Selvino (Bg), a 30 minuti da Bergamo e un’ora da Milano, è entrato nella fase operativa con la firma di un accordo di programma tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Selvino e l’adesione della società Neveland a luglio del 2011. Il finanziamento (50-60 milioni) è interamente a carico della Neveland. Come procede, a distanza di un anno e mezzo, il progetto? «In questo momento stiamo facendo la Valutazione Ambientale Strategica, riteniamo che le pratiche per ottenere l’autorizzazione durino circa 10 mesi e poi prevediamo da 15 a 18 mesi per i lavori di costruzione» ha detto il sindaco di Selvino e presidente del Comitato Alpi Centrali Carmelo Ghilardi. Un timing che dovrebbe garantire l’inaugurazione poco prima dell’Expo del 2015. A MISURA DI SCI CLUB Una struttura faraonica quella della Val Seriana, con 12 diverse combinazioni di piste e discese lunghe fino a 600 metri con 130 metri di dislivello. Una struttura che potrebbe cambiare la qualità dell’allenamento di centinaia di sci club, costretti a lunghe trasferte fino ad Amneville, in Francia, o Wittenburg, in Germania. La struttura, infatti, è stata pensata per permettere allenamenti di slalom e di gigante tutto l’anno e le società sportive sono uno dei target di riferimento dei promotori dell’iniziativa. Nel progetto dell’impianto, infatti, ne vengono censiti 863 in
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SERVIZIO DI CLAUDIO PRIMAVESI
tutto il nord Italia. L’orario di apertura, dalle 7 alle 23, permetterebbe un utilizzo molto flessibile. Come dire: ghiacciai addio… L’IMPIANTO L’intervento comprende la realizzazione di due piste da 30 metri di larghezza lunghe più di 600 metri con un dislivello superiore a 130 metri, una pista da snowboard e freestyle lunga più di 180 metri e larga 30, una pista per principianti, una parete di arrampicata su ghiaccio alta 10 metri e larga 40, una parete di arrampicata sportiva (all’esterno) alta 10 metri e larga 30, una pista di fondo (utilizzabile anche in estate per la mountain bike), una seggiovia per la pista lunga, uno skilift per lo snowboard e un tappeto di risalita per i principianti. Lo spazio sarà configurato per ospitare gare internazionali con la presenza di pubblico (180.000 le presenze stimate). Il progetto
Nelle foto in alto, l’interno dello ski-dome di Selvino nel progetto. Sotto, un rendering dell’interno. Nella pagina accanto, la pista ecologica di Wittenburg
comprende anche una struttura alberghiera, per il wellness e il fitness di circa 300 metri quadrati, bar, pub, ristoranti e negozi dedicati agli articoli sportivi. La struttura sarà inoltre dotata di un impianto per la produzione di energia elettrica e calore che servirà anche per la futura rete di teleriscaldamento di Selvino. Lo ski-dome della bergamasca sorgerà in una zona montuosa e sarà in buona parte sottoterra.
CI SIAMO? La pista ‘ecologica’
Neve tutto l’anno… grazie al sole. L’impianto tedesco di Amburgo-Wittenburg, frequentato da diversi club italiani, ha appena installato sul tetto pannelli fotovoltaici della Canadian Solar che permettono allo ski-dome di essere autosufficiente dal punto di vista energetico. Non solo: i pannelli producono un effetto ombra che riduce la temperatura sulla superficie del tetto del 50 per cento, garantendo un minore consumo energetico.
LA DOCCIA FREDDA DI CASALE MONFERRATO Il condizionale è d’obbligo perché è proprio di questi giorni la notizia che il progetto di Skidome di Casale Monferrato, presentato nel 2010, è stato definitivamente abbandonato. Lungaggini burocratiche, difficoltà nell’ottenere le autorizzazioni e altri problemi hanno messo la parola fine a sei anni dalla presentazione del progetto. «Ci vuole di meno a costruire uno ski-dome che a ottenere tutte le autorizzazioni» ha detto Massimo Di Donato, responsabile tecnico del progetto. All’orizzonte potrebbe esserci un altro ski-dome piemontese, questa volta in una zona collinosa (a Casale si sarebbe costruita una specie di enorme rampa). Entro qualche mese potrebbe arrivare l’annuncio.
E AR h CEScoac ORE T PAS
+ IL PARERE DELL’aLLENATORE
Cesare Pastore è uno dei tecnici del gruppo WC prove tecniche della squadra azzurra femminile. A lui abbiamo chiesto un parere sull’allenamento negli ski-dome. «I vantaggi sono essenzialmente due: condizioni di neve invernale sempre, quando magari sui ghiacciai è difficile trovarle o magari solo per poche ore la mattina presto; allenamento alla scorrevolezza sul piano o in tratti poco pendenti». Spesso le condizioni che si possono trovare nei centri indoor sono vicine a quelle della gara. «Ci è capitato di avere pendii appositamente bagnati e in queste situazioni l’allenamento alla scorrevolezza è veramente molto simile alla realtà» ha aggiunto Pastore.
INFO PR
Abbigliamento Podhio, lo sci nel DNA Caschi Poc, design e innovazione I caschi Sinuse e Skull Comp sono usati dai big di Coppa del Mondo
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oc si è da sempre segnalata per le soluzioni tecnologiche all’avanguardia nella protezione di testa e articolazioni e per un design innovativo, che per primo ha rotto gli schemi nel mondo della neve. L’azienda svedese, fornitrice ufficiale, tra gli altri, di svedesi e statunitensi, propone un’ampia gamma di caschi e maschere per l’agonismo. Per esempio il modello da slalom Sinuse SL - Sweden Pro Model, quello che usa Maria Pietilae-Holmner. L’esterno è a doppia calotta VDSAP iniettata in policarbonato/ABS, mentre all’interno c’è un’imbottitura in EPS. Completano il casco imbottitura removibile e lavabile antisudore e antibatterica. Disponibile nelle misure dalla XS alla XL, costa 180 euro. Lo Skull Comp, invece, ha calotta semirigida iniettata in policarbonato/ABS e imbottitura in EPP studiata per attutire impatti multipli e contatti con il palo. Quest’ultima è rivestita con uno strato di Supracore a nido d’ape e membrana in aramide antiperforazione. Le misure vanno dalla S alla XL ed è disponibile nella versione utilizzata da Bode Miller, Julia Mancuso e dagli svedesi. Costo: 385 euro. Info: www.pocsports.com Il modello POC Skull Comp
Il modello POC SINUSE
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Fornitore ufficiale degli istruttori nazionali, propone una linea completa di abbigliamento per club e agonisti
P
odhio nasce dalla passione per lo sci e per il mondo della competizione. L’idea di fondo e’ quella di riunire in un unico brand una categoria di prodotti differenti per tipologia e tecnologia ma che soddisfano un unico bisogno: la competizione. Podhio, che nel nome evoca già gare e vittorie, è nato all’insegna del category marketing e cioè non una linea di prodotti diversi per soddisfare un’unica esigenza, ma una serie di prodotti in grado di supportare e rispondere ai bisogni di un segmento d’uso: le gare di sci alpino. L’azienda, fornitrice ufficiale degli istruttori nazionali FISI di sci alpino e sci di fondo fino al 2014, commercializza felpe, t-shirt, polo, tute da gara, cappellini, borse e zaini e tanti altri articoli utili per il singolo o per il club. I prodotti sono distribuiti tramite negozio, sci club e con uno shop online e la politica è quella di offrire abbigliamento di qualità a prezzi inferiori di quelli dei leader di mercato dei vari segmenti. lI podio, la vittoria, la gara e le competizioni sono i concetti e i mondi di appartenenza, da qui nasce il claim: ‘Podhio….100% natural instinct’. Info: www.podhio.it
Casco e maschera CASCO+MASCHERA SHRED = 2 LENTI OMAGGIO INCREDIBILE PROMOZIONE SHRED
A
cquistando un modello Mega Brain Bucket e una maschera Shred, due lenti da gara in omaggio! Per scoprire i rivenditori che aderiscono all’iniziativa si può consultare il sito shredoptics.com. Diversi atleti utilizzano caschi e maschere Shred. Si tratta di racers top ma anche ‘cool’, di tendenza, non a caso gli atleti vengono chiamati ‘shredders’. Gli ultimi due acquisti portano il nome di Alexis Pinturault e Veronika Zuzulova. Poi ci sono: Will Brandenburg, Ryan Cochran-Siegle, Adam Zampa, Tommy Ford, Resi Stiegler, Maxime Tissot e Anne-Sophie Bartet tra gli altri. I nuovi caschi Shred Mega Brain Bucket, Toupee e Half Brain, avranno al loro interno l’ultima novità di Slytech (marchio della stessa proprietà che produce protezioni) nel campo della protezione a impatto: la schiuma Slytech 2nd SKiN. Uno strato di Slytech 2nd SKiN viene aggiunto alla struttura dei caschi per fornire un assorbimento d’urto progressivo che si adatta in modo intelligente alle diverse forze e velocità di una caduta. L’assorbimento degli urti aumenta in modo proporzionale alla forza dell’impatto e permette una protezione completa. Inoltre Slytech 2nd SKiN ritorna alla propria forma in modo naturale e quindi consente una migliore protezione in una serie di impatti.
Il modello Mega Brain Bucket
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Nelle Foto: In alto, Alexis Pinturault in azione. Qui sotto, Chemmy Alcott torna in Coppa del Mondo dopo lo stop di un anno e gli atleti francesi Pinturault e Worley in un attimo di relax
Colmar, presenza fissa in Coppa L'azienda di Monza anche quest'anno sarà sponsor di alcune tappe e partner tecnico di Croazia, Francia e Gran Bretagna
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ripartita con il consueto appuntamento di Soelden la Coppa del Mondo di sci e Colmar torna in pista con numerose attività e sponsorizzazioni. Sempre a fianco dei migliori atleti del panorama internazionale, che collaborano attivamente nella messa a punto dei capi con preziosi consigli, quest’anno l’azienda è di nuovo sponsor dell’Equipe de France, che ha presentato tutta la squadra a Parigi lo scorso 8 ottobre. Continua la sponsorizzazione storica della Croazia e della sua punta di diamante Ivica Kostelic, che dallo scorso maggio si avvale della consulenza e dei preziosi consigli di un altro testimonial Colmar, Kristian Ghedina. Quest’anno inoltre rientra dopo un anno di stop causa infortunio la britannica Chemmy Alcott. Un grande ‘parterre de roi’ rappresentato da giovani promesse e senatori dello sci che hanno ancora tanto da dare sportivamente e umanamente. L’azienda di Monza, come negli ultimi anni, sarà presente sui pettorali di gara e lungo
le piste di alcune tra le più importanti tappe di Coppa del Mondo. Nove le gare ‘brandizzate’, tra le quali svettano le ‘classicissime’ Val d’Isère, Val Gardena, Alta Badia, Madonna di Campiglio, Bormio e Cortina. A completare il tutto, alcuni tra i Comitati organizzatori delle gare sponsorizzate saranno in ‘total look’ Colmar, ognuno con i propri colori di riferimento. Infine, come sempre, saranno numerosi gli sci club che
anche quest’anno vestiranno Colmar. Maestri e piccoli sciatori, tutti in pista con la garanzia di capi tecnici e caldi. Colmar, che nel 2013 festeggerà i 90 anni dalla sua fondazione, si riconferma come partner d’eccellenza dello sci, sinonimo imprescindibile delle migliori performance e successi in gara e, più in generale, come sintesi essenziale del mondo della neve.
Novità hi-tech dal gusto retrò
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randi sponsorizzazioni, ma anche capi caldi per lo sciatore esigente. Fa parte della linea Signature la nuova giacca da uomo Marmolada, idrorepellente in poliestere melànge con effetto lana. Laminata con membrana impermeabile e traspirante è caratterizzata da una nuova tecnologia Colmarwarm, tessuto che rifornisce di calore il corpo umano, e dalla presenza del dispositivo Recco®, per la localizzazione in caso di valanghe. Prezzo al pubblico: 575 euro.
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a Vialattea si prepara alla nuova stagione. Due gli aspetti principali che il presidente della Sestrieres S.p.A, Giovanni Brasso, ha voluto sottolineare nella relazione sui primi sei anni della nuova gestione in occasione della consueta conferenza stampa di apertura dell'inverno a fine ottobre a Torino. «Il nostro comprensorio, anche se ancora penalizzato dai troppi impianti di arroccamento e di trasferimento, ha una media annua di passaggi in linea con le altre grandi stazioni europee - ha esordito Brasso -. In questi sei anni siamo anche intervenuti 'pesantemente' sull’area sciabile: abbiamo realizzato nuove piste per un totale di 22.372 metri. Quando abbiamo acquisito la Sestrieres, le piste proposte erano quasi esclusivamente rosse e nere; oggi, in tutto il comprensorio, si possono trovare almeno tre o quattro piste blu per area, cosa particolarmente apprezzata dai turisti, soprattutto dai principianti. Quest’anno sono stati realizzati moltissimi interventi sulle piste, soprattutto sull’area di Sestriere: solo la lunghezza delle nuove piste supera i dieci chilometri». Ma c'è soprattutto il capitolo prezzi. «I prezzi degli skipass sono rimasti invariati ormai da diverse stagioni - ha proseguito Brasso - e in questo particolare momento congiunturale pensiamo sia cosa sicuramente apprezzata. Senza dimenticare il co-marketing che ormai è diventato familiare ai nostri clienti». Infine l'aspetto sportivo. «Siamo sempre pronti per tornare a ospitare le gare di Coppa del Mondo: il Piemonte rappresenta il 18 per cento dello sci in Italia ed è giusto che abbia la sua 'fetta'. Flavio Roda a Zurigo ha presentato la candidatura di Sestriere per una gara di slalom e una di gigante, da disputarsi all’apertura della stagione 2015/2016. Ma se si presentasse l'occasione per anticipare i tempi siamo pronti».
Risparmio garantito con il co-marketing
Vediamo allora come funziona il co-marketing: chi compra lo stagionale, spendendo 750 euro, riceverà una serie di coupon da utilizzare con le aziende partner della
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Nella foto: Uno scorcio del Colle di Sestriere
Sestriere aspetta la Coppa
La località piemontese si candida per gigante e slalom nel 2015/16 e punta sul co-marketing per rendere lo sci più conveniente Vialattea. Nel dettaglio: 120 euro di sconti presso i supermercati e ipermercati Coop, 40 di carburante ai distributori Total Erg, 15 su nuova polizza Fondiaria SAI, 15 sull’acquisto del nuovissimo dispositivo Neos Park che permette al possessore di pagare solo ed esclusivamente il tempo di reale di sosta nei parcheggi, 300 per gli acquisti da Robe di Kappa, Superga, K-Way, ma anche da Cisalfa o da Longoni, oltre uno sconto fino al 20 per cento sui prezzi già scontati dell’outlet di Mondovicino. E inoltre 10 euro sul trattamento lamine e sciolina presso i centri Cisalfa e Longoni, 150 di sconto presso l’Ikea di Collegno o i punti vendita Self, sconto agli UCI Cinemas, quattro entrate gratuite presso i Musei della Fondazione Torino Musei, sconti fino al 25 per cento sull’acquisto di un abbonamento presso Palestre Torino, 16 entrate gratuite presso l’Aquatica e sconti sulle entrate di Qc Terme Torino, più un evento beauty in omaggio, sconto di 50 euro su un pacchetto vacanze
con Promotur e per una vacanza con Crociere Costa. Tirando le somme, utilizzando al meglio nell’arco dell’anno tutti i buoni sconto si arriva alla cifra di 2.820 euro. Un progetto che piace: sono stati oltre 65.000 i clienti Vialattea che hanno fatto la spesa alla Coop e 15.000 circa coloro i quali hanno utilizzato la promozione presso i vari punti vendita Kappa. Lo stagionale sarà arricchito da 12 coupon validi per il ritiro di altrettanti giornalieri omaggio da usufruirsi nelle stazioni francesi della Grande Galaxie, più tre giornalieri da utilizzare nella Riserva Bianca di Limone Piemonte, tre giornalieri scontati del 50 per cento validi a Bardonecchia, e sarà completato dalla speciale polizza assicurativa Protezione Neve della Fondiaria SAI, a tutela degli sciatori della Vialattea, per infortuni sulle piste da sci e responsabilità civile. info: www.vialattea.it
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Energiapura, il made in Italy alla conquista dell'Austria Il brand veneto ha esteso la propria collaborazione con Austria Ski alle tute downhill, al KL e al salto con gli sci
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ccellenze italiane hi-tech. Come la Ferrari. Energiapura, il marchio veneto specializzato nella realizzazione di tute aerodinamiche e protezioni che lavora con diverse federazioni e atleti del calibro di Tina Maze, JB Grange e Alexis Pinturault, ha conquistato l’Austria. La federazione austriaca, dopo avere sperimentato l’anno scorso la validità delle protezioni sviluppate appositamente per il Wunderteam, ha ampliato la collaborazione con l’azienda italiana al salto con gli sci, al KL (tute) e alla specialità downhill con tute, abbigliamento completo e protezioni. Quest’ultima disciplina, simile al KL, prevede però l’utilizzo delle tute aerodinamiche stile discesa libera, con i parametri di permeabilità all’aria che le tradizionali tute lucide del Kl non hanno, e di attrezzatura da discesa tradizionale. Entrare nel ‘santuario dello sci agonistico’ non è semplice e gli austriaci hanno deciso di ampliare la collaborazione dopo numerosi test. Un’ulteriore conferma della validità dei prodotti sviluppati dall’azienda di Tezze sul Brenta. L’accordo prevede una collaborazione di tre-quattro anni da rinnovare di anno in anno. Per quanto riguarda le tute per il salto con gli sci, attraverso vari studi sono state migliorate le prestazioni del tessuto. Naturalmente la ricerca e le sperimentazioni continuano ogni giorno, in allenamento come in gara, e ci saranno altri sviluppi in questo senso. Il progetto
‘Speed Line’ (KL), attraverso la collaborazione con centri di ricerca universitari italiani, punta a introdurre ulteriori migliorie nel tessuto per avere un risultato finale il più aerodinamico possibile. Grazie a questi studi e grazie all’esperienza nata dalla collaborazione con i fratelli Origone (vincitori di numerose Coppe del Mondo e detentori del record mondiale sugli sci: 251,40 km/h), Energiapura è all’avanguardia in questo settore. Per il downhill l’azienda farà tesoro dell’enorme esperienza e dei molti studi fatti negli ultimi anni in galleria del vento e in pista con atleti e tecnici (francesi, italiani, russi, sloveni). Austria Ski richiede materiali tecnologicamente avanzati e l’appoggio di fornitori con esperienza, per poter garantire ai propri atleti il massimo delle prestazioni. In Austria lo sci è come il calcio in Italia e… non si può sbagliare! www.energiapura.info
Presentato a Soelden il team internazionale Energiapura
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ono sempre più numerosi gli atleti che utilizzano materiali Energiapura in Coppa del Mondo. Per l’occasione l’azienda vicentina ha voluto organizzare un happening a Soelden, giovedì 25 ottobre, in occasione dell’apertura della Coppa del Mondo, per presentare alla stampa internazionale questa squadra ‘variopinta’ e di altissimo livello. Dagli austriaci Marcel Hirscher, Mario Matt, Kathrin Zettel, Philipp Schoerghofer, ai francesi JB Grange e Tessa Worley, da Tina Maze a Ondrej Bank. Senza naturalmente dimenticare gli azzurri: Max Blardone, Davide Simoncelli, Luca De Aliprandini, Mattia Casse, Irene ed Elena Curtoni.
Protezioni hi-tech per spostare il palo Gli austriaci, ma anche Tina Maze e tanti azzurri. Per citare solo alcuni atleti… In due anni Energiapura è diventato il marchio di riferimento per le protezioni da slalom. E quest’anno c’è un’altra novità. Una novità poco visibile ma sostanziale. I parastinchi in carbonio (mostrati nella foto da Mattia Casse insieme al back protector) infatti sono stati
leggermente rivisti con l’inserimento di uno strato ‘grigio’ che facilita lo scivolamento del palo per indirizzarlo verso l’esterno e non sulla punta. Un inconveniente che può costare caro, anche senza arrivare a quello che è successo a ‘Sabo’ Gross a Kitz l’anno scorso, quando una ‘frustata’ gli ha aperto l’attacco dello sci...
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Lo storico negozio di Mezzolombardo si è rinnovato per offrire un servizio ancora più 'user friendly'. Con lo sci in primo piano
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n grande spazio espositivo con la stessa cura per il cliente dei negozietti specializzati di una volta. È questa la filosofia del nuovo Nardelli Sport. Lo shop di Mezzolombardo (Tn) si è sottoposto a un lifting per essere sempre più 'user friendly'. Inaugurazione lo scorso 12 ottobre a suon di musica e stuzzichini caldi per dare il via a questa nuova avventura. Nardelli Sport nasce nel 1977 nel centro storico del paese. Da piccola bottega è diventato nel 1999 il più grande punto vendita di sport del Trentino-Alto Adige, con una superficie di 2.500 metri quadrati. Ora un’ulteriore evoluzione. «Questi ultimi lavori sono serviti a un restyling di consolidamento orientato più all’emozione, abbiamo cercato di curare maggiormente l’aspetto estetico dell’immobile e degli interni» ha raccontato Willy Nardelli. Il risultato è una costruzione dall’aspetto futuristico, su cinque livelli, pensata in funzione delle esigenze del cliente. «Grande merito va al progetto dello studio d’architettura Weber e Winterle che ha consentito di trasformare un’anonima costruzione in un’opera d’arte, capace di emozionare. Un chiaro richiamo alle nostre amate montagne. Il merito è anche delle aziende, prevalentemente trentine, che l’hanno realizzata rispettando gli strettissimi tempi di consegna che avevo chiesto loro». Nei cinque piani del nuovo Nardelli Sport è tutto organizzato e distribuito per facilitare l’acquisto. Al piano interrato ci sono le calzature, al piano terra l’action sport e tutto quell’abbigliamento sportivo che è diventato anche lifestyle, al primo piano l’abbigliamento e gli accessori da sci e montagna, al secondo piano l’attrezzatura tecnica da sci. Particolarmente fornito il
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Nardelli Sport: cinque piani a misura di sci reparto attrezzi, con un'attenzione speciale al racing. «Abbiamo molta richiesta e ormai ci siamo fatti un nome all’interno della regione e non solo» ci ha confidato al riguardo Willy. Al terzo piano una piccola showroom per l’home fitness, il laboratorio per la preparazione degli sci e il boot-fit-
“L’acquisto non è sempre legato ad una necessità. Saper emozionare è importante, e creare un contesto piacevole e innovativo è la strada che riteniamo giusta per affrontare il futuro» Willy Nardelli
ting. «La volontà è quella di innovare, mantenendo però l’identità tecnica, sportiva e professionale che ha sempre contraddistinto questa realtà». I fratelli Nardelli hanno la montagna nel DNA. Entrambi sono maestri di sci, con un passato da allenatori. Willy è anche guida alpina e forte atleta Master, che si distingue a livello regionale e nazionale. «Lo sci alpino è il fiore all’occhiello della nostra attività, grazie al laboratorio siamo in grado di offrire un servizio che va dai consigli per l'acquisto, alla preparazione, personalizzazione e messa a punto di tutto l’equipaggiamento». Last but not least, di recente è nato anche il Team Nardelli Sport, un club dedicato alle categorie Senior e Master. Insomma, un negozio veramente a misura di sportivo.
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Dici boot-fitting, pensi a Macori Tante novità, CON la professionalità di sempre nel negozio-laboratorio di Courmayeur
LA VETRINA DI MACORI BOOT FITTING
Alcuni prodotti specifici per gli sciatori di alto livello che potete trovare nel negozio di Stefano Macori
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uarto anno di attività e tante conferme per Macori Boot Fitting di Courmayeur. Se in Italia parli di personalizzazione dello scarpone da gara, il nome è sempre quello: Stefano Macori. «Fa piacere, vuol dire che il grande impegno sta iniziando a dare i suoi frutti. Credo che la professionalità paghi in un settore in cui la clientela è sempre più esigente e noi facciamo sempre del nostro meglio per soddisfare tutti i sogni». Tanti anni di Coppa del Mondo hanno permesso a Stefano di affinare le tecniche per intervenire su tutti i dettagli della scarpa. Ma non va nemmeno trascurata l’esperienza delle ultime tre stagioni a contatto con i clienti, che ha ulteriormente arricchito il suo bagaglio tecnico. «Non c’è dubbio, anche provare a risolvere i problemi dello ‘sciato-
Nelle foto, dall’alto: uno scorcio dell’accogliente negozio di Courmayeur e un momento del fitting ai Lange di Federica Brignone. Qui sotto, Stefano al lavoro con Matteo Marsaglia.
re della domenica’ o del ragazzino di dieci anni mi ha aiutato a capire meglio questo mestiere e ampliare la competenza». Anche il giovane apprendista sta maturando come ‘spalla’ preziosa del maestro, un po’ come avveniva nelle botteghe di una volta: ora Gérard è un tecnico di ottimo livello in laboratorio. New-entry nello staff per Matteo, che si occupa dell’accoglienza dei clienti, dell’aggiornamento del sito e della pagina Facebook, dell’agenda e della vendita. «Nelle stagioni scorse succedeva di aver poco tempo da dedicare a chi entrava in negozio. Ora siamo più numerosi e possiamo migliorare anche da questo punto di vista». I marchi trattati sono sempre quelli: Rossignol, Lange, Head, Tecnica e Black Project by Sidas. Intanto, fianco a fianco con giovani atleti dei club, oppure a sciatori appassionati che ci tengono alla propria attrezzatura, da Macori Boot Fitting a Courmayeur non è raro incontrare qualche campione: Matteo Marsaglia, Federica Brignone, ‘Toni’ Fantino, Giulio e Guglielmo Bosca, Henri Battilani e l’uomo-jet Simone Origone per citare gli ultimi azzurri che sono passati di qui ad ottobre. «Ricerchiamo l’eccellenza: non è uno slogan o una ‘sparata’ promozionale, bensì quello che cerchiamo di fare tutti i giorni che veniamo a lavorare» è la chiusura di Stefano. Info: Macori Boot Fitting - tel 348 2216346 macoribootfitting.com
TUTTA LA LINEA BOOT-DOC L’azienda austriaca al top per la personalizzazione dello scarpone: scarpette ad iniezione per tutte le esigenze e plantari personalizzabili. Oltre alle esclusive calze a compressione graduata usate in Coppa del Mondo. Stefano Macori è uno dei principali esperti nell’utilizzo dei prodotti Boot-Doc, oltre che ‘teacher’ per la formazione negozianti per l’Italia. SCIOLINE NANOX Macori distribuisce per tutta Italia (ad esclusione di province Trento, Bolzano e Brescia) l’esclusiva sciolina ideata da Horst Gamper e basata sul principio della nanotecnologia. La struttura molecolare della sciolina si adatta alla tipologia di neve... Impossibile pertanto il minimo errore di scelta in base alle più svariate condizioni della neve! CALZA MACORI BY BANDAVEJ L’azienda biellese ha realizzato in esclusiva per Macori una calza sottilissima con fibra naturale. Lana finissima (16.59 micron di media). Lo strato a contatto del corpo è costituito da una fibra idrofoba e anallergica che trasferisce il sudore allo strato esterno, che lo assorbe e lo lascia evaporare. Quindi sempre asciutti sulla pelle e termoregolarizzati dalla lana. BLACK PROJECT Volevate uno scarpone unico, costruito attorno al vostro piede? È possibile con il progetto Balck Project di Sidas: dallo scafo, alla scarpetta a iniezione, al plantare, fino agli accessori come il riscaldamento. Comfort e prestazioni al top. ZAINI STUDIATI PER GLI ATLETI Una linea di zaini e borsoni studiati per le esigenze degli atleti in trasferta. Realizzati in Cordura certificata, sono molto capienti e iper-robusti. Disponibile anche la linea riscaldata Hot Gear.
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Rossignol Radical 9 GS
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er gli atleti e gli sciatori di livello tecnico elevato alla ricerca di uno sci potente e performante dotato della tecnologia GS sidecut. A forte velocità la struttura GS sandwich offre la massima precisione richiesta nelle curve ampie. La nuova spatola Cascade garantisce un contatto totale tra la lamina e la neve durante le curve e una migliore ripartizione del peso. Da 950 euro. www.rossignol.com
Dainese GT Replica
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asco racing replica di quello utilizzato dagli atleti, ha un comodo estrattore posteriore per espellere il vapore acqueo prodotto durante l'utilizzo. Predisposizione per aggancio mentoniera e interni removibili. Punti d'appoggio intercambiabili tra casco e testa per un fit perfetto. 169 euro. www.dainese.com
Elan Amphibio Waveflex 78 Ti Fusion
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n allmountain pensato per un utilizzo 30% pista e 70% fuoripista. L'anima è costituta da listelli di legno verticali collegati ai laminati che formano un power frame dentro un nucleo sintetico, assicurando così un’elevata stabilità torsionale e una maggiore reattività. 699 euro. www.elanskis.com www.socrep.it
Uvex G.GL7 pro
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aschera dall’ampia visuale realizzata con tecnologia hardshell rinforzata. Sfrutta la tecnologia Polavision per ridurre il riverbero della luce. Da notare le lenti sferiche, la ventilazione lente/frame diretta, la schiuma velour a contatto con la faccia per un maggior comfort, i ganci per la massima compatibilità con il casco. 119 euro. geierdiffusion.com
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Ski-Manager
Rivoluzione nella gestione degli sci club V
alsusa come la Silicon Valley? Non esattamente, ma qualcosa si muove sul fronte informatico anche nel mondo dello sci alpino, grazie all'intuizione di Patrizio Casse che ha lanciato un innovativo software per sci club denominato Ski Manager. 'Pac', come tutti lo conoscono nell'ambiente, è stato atleta delle Fiamme Oro ed è allenatore di terzo livello. La sua idea, sviluppata con la collaborazione dell'ingegner Luigi Grimaudo, si propone di ottimizzare tutte le fasi gestionali di uno sci club. La piattaforma di Ski manager, interamente web-based (si può accedere da qualunque computer via web e collegarsi al proprio account con username e password), è in grado di facilitare e ottimizzare i lavori di segreteria (anagrafica atleti e allenatori, visite mediche, etc.), la gestione mezzi e pulmini in dotazione, lo status pagamento quote sociali e divise (taglie, prenotazioni, pagamenti, consegne), oltre naturalmente al calendario degli eventi (allenamenti, test atletici, gare, riunioni tecniche, scadenze). Gli allenatori, a loro volta, possono usufruire di un'interessante sezione in cui caricare i dati di ogni allenamento (numero di prove, condizioni neve e meteo, tipo tracciato, numero di ripetizioni, risultati cronometraggio, etc.) per avere la situazione di ogni atleta sotto controllo. Ma soprattutto si può analizzare il rendimento con strumenti e prospettive diverse. Man mano che va avanti la stagione, si forma una preziosa banca dati, 'filtrabile' in tutte le voci a seconda delle esigenze dell'allenatore. Si può capire, ad esempio, il rendimento di un atleta su tracciati con neve dura invece che molle, oppure vedere come calano o aumentano i distacchi dal migliore del gruppo man mano che va avanti l'allenamento e confrontare i risultati con i dati dei test atletici. Basta solamente avere curiosità, passione e intraprendenza. Chiaramente si può tenere traccia di tutte le gare, annotando le condizioni della pista e del tracciato, la preparazione dei materiali (angoli lamine, sciolinatura, etc) e tutto ciò che può condizionare la prestazione.
Atleti e famiglie, a loro volta, dispongono di un account personale, in cui si possono visualizzare tutte le informazioni caricate dall'allenatore ed eventualmente commentarle. L'allenatore può trarre informazioni preziose dal feedback degli atleti, che possono compilare un diario on-line delle varie sedute di allenamento. Ma le opzioni di Ski Manager sono molte di più, sarebbe semplicistico provare ad elencarle tutte. Quello che è certo è che il software nasce dall'esperienza di chi ha svolto per anni questo mestiere e si propone di risolvere il maggior numero possibile di problematiche. Diversi sci club hanno già iniziato ad utilizzarlo con successo, ma soprattutto Ski Manager è stato adottato dal gruppo Coppa del Mondo maschile discipline veloci della squadra nazionale di sci alpino. «Trovo Ski Manager uno strumento molto utile per tenere informati tutti gli allenatori sul tipo di lavoro svolto, per esempio quando eravamo in Sud America e Carca e Ghidoni non erano con noi, potevano vedere da casa che cosa stavano facendo gli atleti e allo stesso tempo noi potevamo monitorare l'allenamento di Innerhofer che era rimasto in Europa» ha spiegato Christian Corradino, uno dei tecnici dello staff azzurro. Per una dimostrazione si può inviare una mail a info@ skimanager.it. Gli sci club che hanno abbonato i propri soci a Race ski magazine potranno usufruire di un prezzo scontatissimo!
4Slopes:
app e mountain social network TROVA I TUOI AMICI VICINI E SCOPRI LE PROMOZIONI DEL MONDO DELLA MONTAGNA Interessante iniziativa sul web nata da un gruppo di giovani sciatori che vengono dal mondo delle gare. Si tratta di 4Slopes, un'innovativa piattaforma on-line con annessa App per iPhone e smartphone Android. Creata quasi per gioco, è divenuta negli ultimi mesi un’opportunità commerciale per gli operatori del settore, attraverso lo sviluppo dell’area promozioni chiamata 4Slopes Luxury Box. Attraverso quest’area è possibile acquistare a prezzi promozionali pacchetti viaggio, skipass, noleggio, lezioni di sci, articoli sportivi e quello che ruota intorno alle migliori e più esclusive attività delle varie località, come Bormio e Livigno. Una serie di simpatici video, inseriti nei prossimi mesi, vi aiuteranno a conoscere maggiormente le tradizioni culinarie e culturali delle stazioni sciistiche. L'applicazione mobile aiuta a trovare le persone piu vicine, scattare foto, geolocalizzarsi e condividere le varie informazioni sui diversi social network come Facebook e Twitter. Più la si utilizza e più aumentano le possibilità di vincere premi: è prevista a breve una card promozionale per gli utenti 4Slopes che darà una serie di sconti e vantaggi da parte di tutte le attività facenti parte del circuito 4Slopes. Ci potrete trovare alle manifestazioni più importanti come Snowbreak, Ricola Winter Tour, Peak to Creek, Pozza dei Matt, ISPO dove saremo l’App ufficiale e ci noterete attraverso un QR Code gigante che girerà le varie località alpine e non solo, dato che l’obiettivo è di estendere i nostri utenti anche in eventi fuori dal territorio Italiano: Svizzera, Austria, Polonia e Francia. Partner d’eccezione è Giorgio Rocca con la sua Ski Academy, la quale sarà parte del nostro progetto. Non dimenticatevi di scannerizzare il QR Code, utilizzando l’APP dedicata (qr code su App store, Android e Blackberry) ed entrare nel nuovo mondo per vivere la montagna.
„More than 200 ATHLETES trust & win with KOMPERDELL“
TED LIGETY
MARCEL HIRSCHER
CARLO JANKA
Se avete attività, promozioni od altro legato al mondo della montagna, fatecelo sapere a info@ 4slopes.com - www.4slopes.com
Maggior informazioni sulla serie racing e nostri atleti sul sito www.komperdell.com o contattateci: PRIFA SAS - Via Arnaria 9/1 - 39046 Ortisei (BZ) Tel. 0471 786118 - info@prifa.com
ABBONAMENTI | PROMOZIONI 2012-2013
10 BUONI MOTIVI PER ABBONARSI Scegli una delle formule esclusive di abbonamento a Race ski magazine. Potrai acquistare in abbinata i gadget tecnici a prezzi davvero unici! SOLUZIONE 1 L’ABBONAMENTO CLASSICO abbonamento per una stagione a 5 numeri della rivista con servizio Postapress (consegna in 24/36 ore) IMPORTO: 30 euro
Energiapura. Disponibile sia nelle taglie Junior che Senior. VALORE PACCHETTO: 221 euro + 30 euro abbonamento Race = 251 euro OFFERTA SPECIALE: 179 euro*
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SEI GIA’ ABBONATO? PUOI RICEVERE UGUALMENTE QUESTI PRODOTTI Nessun problema, i prodotti che fanno parte di questa promozione sono acquistabili anche dagli abbonati attivi (abbonamento fatto dal proprio sci club, oppure abbonamento ancora attivo). È sufficiente contattare il nostro ufficio abbonamenti e ordini (ordini@mulatero. it), indicare il proprio nominativo come abbonato, e verranno forniti prezzi e modalità per acquistare il prodotto scelto. *IMPORTANTE Tutti i prodotti sono forniti dalle aziende in serie limitata e per un periodo limitato (scadenza offerta 30/11/2012). Disponibili fino ad esaurimento scorte.
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COME PAGARE? Potete acquistare una delle formule di abbonamento collegandovi alla pagina web raceskimagazine.it/Abbonamenti, oppure contattare il nostro servizio abbonamenti per avere indicazioni per il pagamento con bollettino postale oppure bonifico bancario al numero 0124 428051 oppure con una mail a ordini@mulatero.it
SPESE DI SPEDIZIONE Tutte le proposte sono già comprensive del contributo per le spese di spedizione di 6 euro. NUMERI ARRETRATI Si possono ordinare anche i numeri arretrati al prezzo di 6 euro cadauno, a cui aggiungere il contributo spese di spedizione.