TEST 2013 - SKI-ALPER

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buyer's guide

TEST 2013

114 prodotti provati sul campo dal nostro staff tecnico: sci, scarponi, attacchi, pelli e ramponi

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SKI-ALP RACE ENTRY LEVEL GRANTOUR FREERIDE

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-ALP RAC SK I

I PRODOTTI DELL'ANNO 2013 Abbiamo scelto i migliori prodotti dell'anno in 15 categorie

2013



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EDITORIALE

Noi come Voi

L SEBASTIANO SALVETTI È il responsabile dell'area test e materiali della rivista Ski-alper. Ha progettato e coordinato tutte le fasi di questa guida. sebastiano.salvetti@mulatero.it

’uomo osserva dalla finestra. Alba. Gomiti poggiati sul davanzale. Silenzio. Guarda fisso una superficie. Candida. Disegna tracce con la mente. Sinuose. Si smarrisce in mille interrogativi. Pressanti. Alimenta un sogno. Immaginifico. Il desiderio permea l’aere. Folgore. L’incertezza diviene certezza. Sprone. Si desta dal torpore. L’uomo è pronto. Scarponi ai piedi. E pelli, sci e ramponi. Una Guida tra le mani. Quell’uomo sono io. Sei tu. Siete voi. È Ski-alper. Quell’uomo è lo scialpinista. Prossimo alla stagione invernale. Prossimo all’acquisto della nuova attrezzatura. Divorato dal desiderio di sfide inesplorate, da ambizioni e aspettative che passano attraverso la scelta del materiale più adatto alle proprie esigenze. Tra le mani una Guida. Una Guida all’acquisto. Questa Guida all’acquisto. Che tratta oltre 110 prodotti tra sci, scarponi, attacchi, pelli e ramponi suddivisi in quattro categorie che coprono tutti i mondi dello ski-alp; ogni genere di scialpinismo. Una pubblicazione che vuole essere strumento per un acquisto consapevole. Senza imitare l’Oracolo di Delfi: non abbiamo la pretesa d’essere depositari della verità assoluta. Per provare a fondo un attrezzo sarebbe necessaria un’intera stagione. Abbiamo però la certezza di fornire, grazie a oltre 650 ore di lavoro, delle quali quasi 200 sulla neve, un’indicazione oggettiva, imparziale e affidabile che orienti in vista di una scelta. Come farebbe ogni scialpinista se potesse comparare in modo paritario e professionale i modelli cui è interessato. Noi come voi. Il nostro giudizio nasce dalla combinazione di rilevamenti strumentali e rigorosi test sul campo. Perché chiunque veda soddisfatte le proprie aspettative. Perché nessuno si penta del proprio acquisto. È un diritto. Per Ski-alper un dovere nei confronti dei lettori… Ora l’uomo può uscire. Idee chiare nella mente. Prodotti invisibili danzano dinanzi agli occhi. L’uomo è pronto per una nuova sfida. Pronto per nuova neve. Sebastiano Salvetti Responsabile test & materiali


Photo © La Sportiva LA SPORTIVA ® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)

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introduzione

Lo spirito della guida

Dall’uomo all’attrezzo

Race, grantour, freeride mountaineering ed entry level. Categorie di prodotto che rappresentano diversi modi di vivere lo scialpinismo. A qualsiasi mondo si appartenga, la Guida di Ski-alper è un supporto prezioso per un acquisto consapevole

A

cquistare un nuovo prodotto costituisce uno dei momenti più gioiosi nella vita di uno skialper. Quanto di più simile al tornare bambini. Gli istanti che precedono l’entrata in possesso dell’agognata attrezzatura sono accompagnati da speranze, riflessioni, sogni. Sogni delle prestazioni che diverranno realizzabili, dei luoghi esplorabili, dei pendii da disegnare. Sogni, però, agitati da dubbi, incertezze, domande spesso prive di risposte sull’adeguatezza o meno di un modello alle proprie capacità tecniche, ai propri gusti, alle proprie ambizioni. Con il timore di sbagliare, di veder svanire quanto immaginato. Come da bambini, quando cadeva il gelato appena acquistato. La Guida di Ski-alper vuole dipanare queste incertezze. È il gelataio che cura con la massima attenzione l’innesto delle palline sul cono. Al di là degli arditi paragoni, l’obiettivo di questa pubblicazione è informare in vista dell’acquisto; fornire uno strumento per scegliere più consapevolmente l’attrezzatura. Finalità che presuppone l’indossare i panni di diverse tipologie di scialpinisti; interpretandone le esigenze e condividendone le aspirazioni. Superando quanto affermato dalle Case produttrici, non restando ancorati alle caratteristiche tecniche dichiarate. Andando oltre. Decisamente oltre. Per questo abbiamo ridefinito le tradizionali categorie legate ad algidi dati tecnici forieri di fratture tra famiglie di prodotti e scialpinisti. Non è più l’attrezzo a determinare l’utilizzatore, bensì viceversa. Si parte dall’uomo, dalle sue ambizioni e inclinazioni, dalla preparazione fisica e tecnica, in estrema sintesi dal tipo di scialpinismo che desidera praticare, per arrivare allo strumento più adatto. Da testare, portare al limite, stressare in mille condizioni sino a svelarne l’essenza più recondita. Dall’utilizzatore allo strumento; non viceversa. Seguendo l’esempio di Niccolò Coperni4 > TEST 2013 | buyer's guide

co, che sgretolò la teoria secondo la quale al centro del sistema dei pianeti celesti si collocasse la Terra. Copernico dimostrò come il fulcro delle orbite fosse il sole. Analogamente, al centro del nostro cosmo vi è un sole. Che risponde al nome di scialpinista. I quattro mo(n)di dello ski-alp Competere. Esplorare. Disegnare la propria traccia. Iniziare. Quattro modi di praticare, di interpretare, di sognare lo scialpinismo. Quattro filosofie di vita, quattro sinfonie, quattro stagioni. Che come le stagioni non hanno soluzione di continuità. Prive di compartimenti stagni. Competere, anelare alla massima performance, all’agonismo, alla sfida con il cronometro. Esplorare, ampliare i propri orizzonti af-


frontando ogni tipo di dislivello e neve. Disegnare la propria traccia, aspirare più alla discesa che alla salita. E iniziare. Contenere le spese, ma non per questo rinunciare al divertimento, a cimentarsi, a mettersi alla prova, a progredire vivendo giornate spensierate con le pelli sotto le solette. Quattro momenti, quattro stagioni che si concretizzano rispettivamente in quattro categorie di prodotto: race, grantour, freeride mountaineering ed entry level. I protagonisti delle ‘galassie’ Race. Grantour. Freeride mountaineering. Entry Level. Quattro stagioni, quattro modi di vivere lo scialpinismo, quattro categorie di prodotto. Ma chi sono i protagonisti di queste galassie? - Race Lo scialpinista col bilancino in mano è il racer per eccellenza. In perenne lotta contro cronometro e avversari, oppure semplicemente contro se stesso, mira a migliorarsi a ogni uscita. Ogni grammo in eccesso ne ostacola le ambizioni. Atleta, agonista amatoriale o super appassionato, interpreta qualsiasi km come una sfida; calzare gli scarponi equivale a cercare la massima performance. Il prodotto perfetto ne esalta e asseconda le ambizioni al punto da scendere a compromessi con il comfort, la versatilità e l’economicità. - Grantour Grandi dislivelli in salita, escursioni di più giorni, discese impegnative con ogni tipo di neve. Lo ski-alper che si riconosce in questo mondo è in parte fondista, in parte alpinista, in parte freerider. È lo scialpinista

più completo. Anela a raggiungere una meta, e per farlo non è disposto a compromessi. La leggerezza non è un obiettivo, bensì uno strumento. Come tale può essere sacrificato solo in parte sull’altare della robustezza e dell’affidabilità. I prodotti ideali sono versatili, performanti, completi e ‘amichevoli’. Funzionali in vista della meta da raggiungere. - Freeride mountaineering La salita è un passaggio intermedio e necessario in funzione dell’obiettivo principale: la discesa. Lo spirito freeride si fa preponderante, ma non esclusivo. Lo scialpinista che appartiene a questo mondo anela a pendii vergini, per raggiungere i quali ricorre alle pelli. La leggerezza è una qualità secondaria, ma non trascurabile. Sono fondamentali robustezza, affidabilità ed efficacia in qualsiasi condizione di neve. Powder inclusa. Il prodotto ideale esalta le emozioni in discesa a prezzo di una fatica non sproporzionata in salita. - Entry Level Lo ski-alper classico o che muove i primi passi si rivolge a questo mondo. Mira a contenere le spese, ma allo stesso tempo a cimentarsi con soddisfazione in escursioni giornaliere non estreme o particolarmente impegnative. Il prezzo è un parametro determinante, a patto che il risparmio non si traduca in sacrificio del divertimento. Value for money, ovvero il rapporto qualità/prezzo, diviene l’elemento cardine nelle scelte d’acquisto. Senza rinunciare a facilità d’utilizzo, affidabilità e robustezza. Il compromesso diventa arte: lo scialpinista 'classico' non rinuncia a nulla. Denaro incluso. TEST 2013 | buyer's guide > 5


introduzione

Come leggere la Guida

Oggettività e sensibilità

Sci, scarponi, attacchi, pelli e ramponi suddivisi nelle aree tematiche Race, Grantour, Freeride mountaineering ed Entry level. Ogni modello sottoposto a rilevamenti strumentali e prove sulla neve. Il giudizio finale nasce dalla fusione di dati oggettivi e sensazioni sul campo

S

ci, scarponi, attacchi, pelli e ramponi. La Guida all’acquisto di Ski-alper è decisamente ‘hardware’, ovvero focalizzata sul ‘nocciolo duro’ di qualsiasi pratica scialpinistica. Coerentemente con la suddivisione per mo(n)di dello ski-alp, la presentazione e analisi dei modelli avviene per categorie d’utilizzo piuttosto che per tipologie di prodotti. Pertanto, per ogni area tematica, vale a dire Race, Grantour, Freeride mountaineering ed Entry level, vengono trattati, in sequenza, sci, scarponi e attacchi. Rispondendo all’esigenza di ogni scialpinista, una volta definita la propria vocazione, di attingere a contenuti coerenti e facilmente confrontabili, privi di salti logici. Per la stessa ragione ricevono una trattazione esclusiva, dovuta alla peculiarità del

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test al quale sono stati sottoposti, pelli e ramponi. Anche in questo caso favorendo la rapidità di consultazione. Introduzioni: obiettivi e metodi Ogni sezione all’interno di una macrocategoria, ad esempio, in ambito race, ‘sci race’ o ‘scarponi race’, viene introdotta da un testo esplicativo dei valori alla base di quel mondo. Ovvero delle caratteristiche tipiche dell’attività scialpinistica di quella galassia, dei terreni entro i quali si sviluppa e delle aspirazioni dello ski-alper che in tale realtà si riconosce. Soffermandosi soprattutto sulle prestazioni e caratteristiche richieste al prodotto ideale, sul metro di giudizio utiliz-


introduzione

zato e, infine, dando notizia delle modalità di svolgimento del test. Ovvero degli abbinamenti tra sci, attacchi, scarponi, pelli e ramponi posti in essere grazie ai nostri fornitori ufficiali per realizzare una prova comparativa oggettiva, paritaria, equa. Le schede L’analisi di ogni modello, dopo una breve INTRODUZIONE che costituisce l’estrema sintesi della natura di ogni prodotto, si sviluppa attraverso una SCHEDA TECNICA ricavata dai dati dichiarati dal costruttore. Unica parentesi, decisamente contenuta, dedicata ai produttori. Perché uno spazio tanto ridotto riservato alle Case? Perché la Guida vuole e deve essere scissa da valutazioni preconfezionate, indicazioni di marketing e quant’altro non costituisca un’informazione certificabile. Ovvero, nel nostro caso, un’informazione Made in Ski-alper. Ragione per la quale diamo piuttosto ampio spazio ai RILEVAMENTI, ovvero all’analisi strumentale di ogni attrezzo effettuata dal nostro test team mediante macchinari di precisione. Dati veri, reali, inconfutabili. Dati cardine per la successiva analisi AL BANCO. Una trattazione prevalentemente a carattere comparativo, arricchita da cenni alle caratteristiche tecniche salienti di ciascun prodotto. Ogni affermazione, elogio, critica o bocciatura è basata su dati oggettivi. In questa sezione non esistono opinioni personali, convinzioni o dati esperienziali. Regna sovrana un’unica regina: l’obiettività. È invece legata al ‘piede’ dei nostri testatori, alla loro sensibilità e capacità di analizzare dinamicamente un prodotto, la sezione SULLA NEVE. L’attenzione alle peculiarità di ogni modello, il rigore nel metodo di prova e la costanza nel mettere alla frusta ogni attrezzo costituiscono il perno delle valutazioni espresse. Le considerazioni personali, questa volta, contano. Profondamente. Personali, però, non in relazione al singolo tester, bensì al racer, granturista, freeride mountaineer o neofita che il testatore impersona di volta in volta. Mutando mentalità, stile di sciata, metro di giudizio e terreno in funzione della categoria di prodotto di volta in volta affrontata. Valutazioni che, in-

terfacciate con i dati rilevati al banco, portano ai VOTI DI SKI-ALPER. Secondo una scala da 1 a 10, dove 10 rappresenta la perfezione, l’eccellenza, il punto più alto, il massimo ottenibile. Primato che, per voci legate a dati oggettivi quali ad esempio il ‘peso’, è commisurato a quanto offerto al momento dal mercato e dalle risorse tecnologiche note. Quindi mutabile nel futuro. Come a scuola, infine, 6 rappresenta la sufficienza. 1… il disastro. A questo zoccolo duro del test si aggiunge una piccola concessione alla curiosità, rappresentata dalla CARATTERISTICA SALIENTE di ogni modello. Espressa in forma d’osservazione tecnica, confronto e, in alcuni casi, d’ironica punzecchiatura. Conclusioni: un vincitore Al termine di ogni sezione viene redatto il bilancio di quanto emerso dalla prova comparativa. Fornendo una ‘classifica’ di gradimento e indicando un ‘vincitore’. O meglio, la nostra scelta del miglior prodotto della categoria. Sebbene non si tratti di una gara, riteniamo importante dare un riconoscimento ai modelli che meglio hanno saputo coniugare prestazioni e soddisfazione delle aspettative dello scialpinista che si riconosce in una determinata categoria. Questa decisione farà discutere le aziende produttrici? Senza dubbio. La Guida di Ski-alper, del resto, è la guida degli scialpinisti. Non dei marchi… Un mondo ‘aperto’ La Guida all’acquisto di Ski-alper non è un mondo chiuso. Non è verità calata dall’alto. L’Oracolo di Delfi appartiene alla mitologia. Vorremmo anzi crescesse fianco a fianco con i lettori. La pagina Facebook della rivista (www. facebook.com/Skialper) è a disposizione per commenti, consigli, critiche, scambi di opinioni, chiarimenti da parte dello staff tecnico e, soprattutto, per le vostre prove. Fateci sapere se vi riconoscete in quanto scritto, se al nostro posto avreste sottolineato ulteriori, o diversi, aspetti di questo o quel modello. Noi siamo voi, come scritto nell’editoriale. Ora provate voi a essere noi… Buon lavoro! TEST 2013 | buyer's guide > 7


introduzione

Come leggere i rilevamenti A seguire una serie d’indicazioni per meglio comprendere le voci trattate nella sezione rilevamenti di sci, scarponi e attacchi. Per quanto concerne ramponi e pelli, data l’estrema specificità delle prove comparative effettuate, indicazioni simili possono essere consultate nell’introduzione ai rispettivi test.

SCI

LUNGHEZZA rilevata - Lunghezza da punta a coda espressa in cm, tenendo conto delle curvature in corrispondenza della spatola e della parte terminale dell’attrezzo. Viene rilevata lungo il lato soletta mediante flessometro. SCIANCRATURA rilevata - Vengono rilevate mediante calibro digitale centesimale l’ampiezza massima dello sci in punta e coda, indipendentemente dai punti di contatto con il suolo generati dalle curvature camber o rocker, e l’ampiezza minima in corrispondenza del centro piede. I valori sono espressi in mm. CAMBER - Viene rilevata l’entità della curvatura tradizionale, ovvero dell’arco positivo definito dallo sci. La misurazione, in mm, si riferisce al punto, in corrispondenza del centro piede, di massima elevazione di tale arco rispetto al piano di riscontro. ROCKER - Rispetto alla curvatura tradizionale, ovvero all’arco positivo definito camber, il rocker consiste nell’andamento verso l’alto, più o meno marcato, di punta e coda rispetto alla parte centrale dello sci. Una sorta di disegno ‘a culla’. I rilevamenti, mediante goniometro e profondimetro, prendono in considerazione il grado di curvatura negativa dell’attrezzo a 20 cm dalla punta. Sci reso precedentemente solidale al piano di riscontro grazie all’applicazione di un peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede. I valori di rocker sono espressi in gradi angolari. Per gli attrezzi da freeride mountaineering viene rilevato anche l’eventuale rocker in coda, questa volta considerando il grado di curvatura negativa a 10 cm dall’estremità inferiore dell’asta. SUPERFICIE DI CONTATTO - Superficie della

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soletta realmente a contatto con la neve, annullato l’eventuale camber generato dalla curvatura tradizionale dell’attrezzo. Tale annullamento, poggiato lo sci su di un piano di riscontro, viene ottenuto grazie all’applicazione di un peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede. I valori sono espressi in cm. Gli sci rocker, a causa della curvatura ‘a culla’, hanno una superficie di contatto limitata; valore che influisce sulla portanza e sui punti di ancoraggio delle aste per il riscontro della torsione in spatola, coda e al centro. SUPERFICIE DI PORTANZA - Ricavata tenendo conto della sciancratura effettiva dello sci, vale a dire dell’ampiezza in punta, centro e coda. Parametri successivamente interfacciati mediante formula matematica con la superficie di contatto dell’attrezzo. I risultati sono espressi in centimetri quadrati (cm²). RAGGIO calcolato - Valore riferito al raggio di sciancratura statico, determinato mediante formula matematica tenendo conto della lunghezza effettiva dell’attrezzo, della superficie di contatto e della sciancratura rilevata. Viene espresso in metri. PESO rilevato - Il dato ponderale si riferisce allo sci ‘nudo’, privo di attacchi. Vengono pesate mediante bilancia digitale tarata e certificata entrambe le aste. Viene quindi riportato sia il peso medio, che costituisce il riferimento per ogni considerazione comparativa, sia il peso di ogni asta (riportato tra parentesi). I valori sono espressi in grammi. All’interno della Guida, qualsiasi dato relativo al peso si riferisce al singolo esemplare (‘pezzo’); mai alla coppia. TORSIONE in spatola - Mediante apposito macchinario, definito amichevolmente ‘testina’, una volta bloccato lo sci in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto viene applicato alla testa rotante del meccanismo un peso di 60 kg. La testa rotante provoca la torsione della spatola dell’attrezzo, riscontrabile mediante livella laser. I valori sono espressi in gradi angolari. TORSIONE al centro - Procedimento analogo al rilevamento della torsione in spatola. Questa volta, però, la misurazione viene effettuata avanzando 15 cm dal centro piede in direzione della punta. I valori sono espressi in gradi angolari. TORSIONE in coda - Procedimento analogo al rilevamento della torsione in spatola, ma applicato alla parte terminale dell’attrezzo. I valori sono espressi in gradi angolari.


introduzione

FLESSIONE - Misurazione della flessione dello sci una volta applicato un peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede. Peso che replica le dimensioni standard della suola di uno scarpone taglia 28,0 MP (307 mm). Lo sci viene bloccato alle estremità della superficie di contatto, lasciato libero sia di flettere nella parte centrale sia di scorrere in punta e coda rispetto ai perni di fissaggio; così da non alterarne il flex. I valori sono espressi in cm e corrispondono alla differente distanza dell’asta, in corrispondenza del centro piede, nelle condizioni di riposo e carico rispetto al piano di riscontro.

ta sia in corrispondenza del tallone, per l’innesto dei perni e delle forche degli attacchi low tech, comunemente definiti ‘attacchini’.

ATTACCHI

PESO PUNTALE - Dato ponderale in assenza delle viti di fissaggio e dell’innesto dei rampanti qualora non solidale alla struttura. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale tarata e certificata, si riferisce al ½ paio.

SCARPONI

PESO TALLONIERA - Dato ponderale in assenza delle viti di fissaggio. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale, si riferisce al ½ paio.

LUNGHEZZA SCAFO - Lunghezza in mm dello scafo o, per essere più precisi, delle estremità dello scafo. Viene rilevata lungo il lato suola.

PESO STRUTTURA - Dato ponderale connaturato agli attacchi ‘con telaio’ (tradizionali). Prende in considerazione il complesso formato da puntale, talloniera completa di ski-stopper (se in dotazione), telaietto (o barra) basculante cui sono vincolati puntale e talloniera, appendice per il bloccaggio della sezione mobile e sistema alzatacco. Rilevato in assenza delle viti di fissaggio ed espresso in grammi, si riferisce al ½ paio.

MISURA - Taglia dello scarpone in base al sistema internazionale Mondopoint (MP), dal 1991 inserito tra gli standard di misurazione ISO.

MAX LARGHEZZA esterna SCAFO Vengono rilevati gli ingombri esterni, espressi in mm, dello scafo. La misurazione avviene mediante calibro digitale centesimale dotato di prolunghe. Il punto di riscontro corrisponde al punto di massima ampiezza dello scafo. PESO - Il dato ponderale si riferisce allo scarpone comunemente inteso, ovvero al complesso formato da scocca e scarpetta. Completo d’elementi indispensabili quali plantari o spessori di serie. L’eventuale presenza di accessori opzionali in dotazione è segnalata caso per caso. Il dato ponderale, rilevato mediante bilancia digitale tarata e certificata, si riferisce al singolo esemplare (‘pezzo’); vale a dire al ½ paio. PESO SCOCCA - Dato ponderale riferito alla sola scocca, ovvero al complesso formato da scafo e gambetto ‘depurato’ della presenza della scarpetta e di eventuali accessori a corredo di quest’ultima. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale, si riferisce al ½ paio. PESO SCARPETTA - Dato ponderale riferito alla sola scarpetta. La presenza di accessori opzionali in dotazione, ad esempio lacci o plantari supplementari, è segnalata caso per caso. Espresso in grammi e rilevato mediante bilancia digitale, si riferisce al ½ paio. PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO - Viene rilevata la presenza o meno degli inserti, sia in pun-

VITI PER MONTAGGIO - Numero di viti necessario per il montaggio, rispettivamente, del puntale, della talloniera o, nel caso degli attacchi ‘con telaio’ (tradizionali), dell’intera struttura. PESO SINGOLA VITE - Dato ponderale espresso in grammi riferito alla singola vite adibita al montaggio. Data la leggerezza del componente viene ricavato dalla misurazione del peso complessivo dell’intero set di fissaggio, successivamente diviso per il numero di unità. INNESTO RAMPANTI - Viene indicata la presenza o meno del sistema d’innesto per i rampanti, specificando se sia integrato nel puntale, applicabile mediante componenti in dotazione, optional oppure non disponibile. PESO ½ PAIO MONTATO - Dato ponderale cardine per la valutazione della leggerezza di un modello. Si riferisce all’attacco ‘pronto uso’, ovvero completo di puntale, talloniera e viti per il montaggio. Per i modelli ‘con telaio’ considera il complesso formato da viti e struttura. Viene indicato, oltre al peso ‘base’, il valore ponderale scaturito dalla presenza di accessori opzionali quali l’innesto rampanti o il lacciolo di sicurezza.

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introduzione

TEST TEAM

I camaleonti di Ski-alper

Hanno saputo vestire i panni del racer, granturista, freeride mountaineer e neofita tipo, spogliandosi di pregiudizi e convinzioni personali. I nostri tester coprono ogni figura dello scialpinismo, dall’agonista all’escursionista. Sono una risorsa preziosa: piedi d’oro!

L

’agonista. L’allenatore. La guida alpina. Il freerider. L’escursionista. Il nostro test team è quanto di più completo si possa desiderare. Uomini che della neve hanno fatto una ragione di vita, professionalmente o per passione. Persone dotate di ‘piedi’ speciali, in grado di percepire e analizzare a fondo il comportamento di ogni prodotto. Nessuno identico all’altro, ciascuno con peculiarità uniche. Da chi vive lo scialpinismo col cronometro in mano, presenza fissa dei podi delle più importanti competizioni di skialp, a chi allena i ragazzi che saranno i racer di domani. Passando per chi queste gare le traccia e dirige, accompagnando in montagna appassionati di ogni tipo. Senza dimenticare quanti hanno freeride anziché sangue nelle vene. Sino all’escursionista di alto, altissimo livello, le cui lamine hanno inciso le nevi di tutti i Continenti. Non manca nessuno nel team di Ski-alper. Un bilanciato mix di competenze e persone speciali; in grado di dimenticare gusti personali, convinzioni e pregiudizi. Pronte a spogliarsi della propria identità per indossare un’unica veste. Quella del tester di Ski-alper. Così che ogni considerazione espressa risulti personale non in base al singolo individuo, bensì al racer, granturista, freeride mountaineer o neofita tipo. Ovvero lo scialpinista che di volta in volta il tester è chiamato a impersonare. Mutando mentalità, stile di sciata, metro di giudizio e terreno affrontato in funzione della categoria di prodotto di volta in volta trattata. Capacità tecniche, apertura mentale, elasticità, spirito di gruppo ed… esperienza. La maggioranza dei tester ha

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già fatto parte del team di Ski-alper e può così valutare l’evoluzione tecnica dei modelli e delle soluzioni adottate dai costruttori. Non manca loro nulla. Nemmeno attitudini da sherpa: per portare i materiali in ghiacciaio li abbiamo caricati come asini. Scoprendo che se la cavano egregiamente anche come bestie da soma!



INTRODUZIONE

Alain Seletto Età: ........................................................35 Altezza: ..........................................178 cm Peso: ................................................ 72 kg Residenza: .................. Breuil-Cervinia (AO) Agonista di altissimo livello, tra i risultati più recenti il secondo posto al Trofeo Mezzalama 2011, anno in cui ha vinto anche il Sellaronda. Tester storico di Ski-alper, maestro di sci e allenatore federale, ha fatto parte della squadra nazionale di sci alpino. Ha testato nelle categorie race e grantour.

Andrea Basolo Età: ........................................................42 Altezza: ..........................................174 cm Peso: ................................................ 60 kg Residenza:.................. Ceresole Reale (TO) Maestro di sci e responsabile tecnico per lo scialpinismo del settore Giovani del Comitato AOC (Alpi Occidentali), si cimenta in competizioni sia di ski-alp sia di trail running. Tester storico di Ski-alper, ha un passato di rilievo nell’atletica. Ha testato nelle categorie race e grantour.

Franco Corvisiero Età: ........................................................54 Altezza: ..........................................170 cm Peso: ................................................ 80 kg Residenza: ............................ Zermatt (SUI) Ha un passato d’atleta sia nello sci alpino sia nello snowboard. Maestro di sci e allenatore, telemarker, scialpinista per passione, è un freerider d’alto livello. Profondo conoscitore dei più importanti spot freeride del Nord America. Ha testato nelle categorie freeride mountaineering e grantour.

Guido Salvetti Età: ........................................................46 Altezza: ..........................................173 cm Peso: ................................................ 74 kg Residenza: ................................ Edolo (BS) Guida alpina, tracciatore e direttore di gara dell'Adamello Ski Raid, è istruttore nazionale del soccorso alpino e speleologico nonché elisoccorritore del sistema di emergenza sanitaria 118. Titolare del negozio Punto Sport di Sonico (BS). Ha testato nelle categorie race, grantour, entry level e pelli.

Guido Valota Età: ........................................................50 Altezza: ..........................................170 cm Peso: ................................................ 77 kg Residenza: ............................... Curno (BG) Maestro di sci nordico, con un passato agonistico d’alto livello. Skyrunner agli albori della disciplina, scialpinista e alpinista, ha preso parte a numerose edizioni del Trofeo Mezzalama e della Patrouille Des Glaciers. Si occupa dell’area ski-alp race di Ski-alper. Ha testato nella categoria ramponi.

Niccolò Zarattini Età: ........................................................24 Altezza: ..........................................170 cm Peso: ................................................ 65 kg Residenza: ...................................... Verona Maestro di sci, con un passato agonistico nello sci alpino. Atleta in attività nel freeride. Nel 2011 ha vinto la graduatoria generale del Freeride Tour Italia. È l'italiano meglio classificato nel ranking internazionale del Freeride World Qualifier. Ha testato nelle categorie freeride mountaineering, entry level e grantour.

Umberto Isman Età: ........................................................51 Altezza: ..........................................175 cm Peso: ................................................ 70 kg Residenza: ..............................Monza (MB) Responsabile itinerari e viaggi di Ski-alper. È il granturista per eccellenza. Le sue lamine hanno inciso le nevi di ogni Continente. Scialpinista da oltre 30 anni, ha un passato da istruttore CAI e un presente da girovago nelle vesti di fotografo e giornalista. Ha testato nella categoria grantour.

IL FOTOGRAFO Enrico Schiavi Emiliano classe 1969, professionista da oltre vent’anni, è specializzato nella fotografia sportiva e nei settori della moda e del turismo. Assiduo frequentatore della Coppa del Mondo di sci alpino, ha realizzato oltre 1.500 scatti durante i nostri test.

IL RESPONSABILE Sebastiano Salvetti 33 anni, bresciano, responsabile test & materiali della redazione di Ski-alper, ha coordinato le fasi preparatorie e la realizzazione dei test.

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an-ski.com hagan-ski.com | info@hag

sidewall sandwich

sidewall sandwich

TOUR PROFESSIONAL

Sidecut/mm:* 122 - 83 - 107 Raggio:* 16,0 m, Peso:* 1.250 g Rocker: v = 330, h = 90 Lunghezze: 154, 162, 170*, 178 cm

Sidecut/mm:* 117 - 77 - 107 Raggio:* 15,0 m, Peso:* 1.150 g Rocker: v = 250, h = 90 Lunghezze: 146, 153, 160, 167*, 174 cm

sidewall sandwich Sidecut/mm:* 111 - 71 - 101 Raggio:* 14,7 m, Peso:* 1.000 g Lunghezze: 155, 163*, 170, 177 cm


introduzione

Come nasce la Guida

BACKSTAGE

Cosa accade nei mesi antecedenti il test sulla neve? Chi sono i protagonisti delle fasi preparatorie della Guida all’acquisto di Ski-alper? Quali i problemi da risolvere? Un breve racconto di tutto ciò che sta a monte delle comparative in ghiacciaio

U

na gestazione lunga nove mesi. Non di un bambino si tratta, ma di una sorta di ‘figlio’ senza dubbio sì. È la Guida all’acquisto di Ski-alper, la cui preparazione inizia a febbraio per concludersi alle porte di novembre. Per realizzare una pubblicazione organica, che sia una finestra critica sul meglio della produzione scialpinistica mondiale, il primo passo è l’ISPO di Monaco di Baviera, Fiera internazionale dell’articolo sportivo invernale. Rassegna che consente, con un anno di anticipo, di visionare i prodotti protagonisti della successiva stagione fredda. Una vetrina che per il nostro staff tecnico segna l’inizio di una meticolosa analisi, marchio per marchio, delle novità, dei best seller, delle eccellenze tecniche e delle curiosità. Sino a identificare i modelli da portare sulla neve. Una scelta basata su un’idea chiara della struttura della Guida, dello spirito che animerà la pubblicazione e, soprattutto, delle aspettative degli appassionati. A marzo si stabiliscono pertanto i modelli da inserire nelle diverse categorie. Dal dire al fare, di mezzo… le aziende A parole è come bere un bicchiere d’acqua; la realtà riserva delle sorprese. La parte più ‘snervante’ del percorso in vista dello Stelvio è rappresentata dalla richiesta dei prodotti alle Case costruttrici. Non di rado caratterizzata da discussioni e contrapposizio-

I numeri della Guida all’acquisto Nel corso di nove mesi abbiamo monitorato ogni fase di gestazione della nostra ‘creatura’. Le abbiamo complessivamente dedicato 671 ore di lavoro

ni. Da una parte il nostro staff, votato all’inserimento in comparativa dei modelli ritenuti più interessanti, dall’altra i brand, orientati alla promozione dei prodotti commercialmente più importanti. Il risultato? Da marzo a luglio abbiamo contato sui nostri pc 418 mail… oltre ad aver fuso un telefono ed esser diventati ‘azionisti’ Vodafone. Perché non acquistiamo i prodotti? Per due ragioni: le novità, a meno di rivolgersi al costruttore, sono disponibili presso la rete vendita troppo a ridosso della data di pubblicazione. Ciò non consente un’analisi approfondita sia al banco sia sulla neve. In seconda battuta, i modelli inediti presenti nei negozi prima dell’estate spesso costituiscono delle pre-serie; non definitivi. Rischieremmo di fornire indicazioni non attendibili. Passiamo quindi inevitabilmente sotto le forche caudine delle aziende. Fotografie e rilevamenti strumentali La consegna dei prodotti in redazione segna l’inizio del periodo ‘caldo’. Tanto dal punto di vista climatico quanto per la frenesia e l’entusiasmo che accompagnano i nuovi arrivi. Ha inizio l’attività fotografica; ogni modello in Guida viene immortalato dal nostro staff grazie a un kit professionale per scatti still life. Perché non utilizzare immagini fornite dai costruttori? Per coerenza. Vogliamo inquadrature

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51ore

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Mail di richiesta materiali

Telefonate di richiesta materiali

Montaggi/smontaggi sci/attacchi

Preparazione materiali in laboratorio

Attività complessiva sulla neve

Attività fotografica sulla neve


prodotti; deformandoli, smontandoli e sezionandoli. Sviscerandone segreti, pregi e mancanze.

comparabili, identiche sia nella resa dei colori sia nella composizione. La Guida di Ski-alper è prodotta in totale autonomia. Fotografie sì, ma soprattutto rilevamenti strumentali. Mediante apparecchiature di precisione quali bilance digitali tarate e certificate, goniometri con profondimetri, bolle elettroniche e, soprattutto, ‘testina’, di cui potete leggere a parte. Un lavoro dettagliato, puntiglioso, che richiede giorni. Decine di giorni vissuti tra dati, comparazioni e osservazioni. Toccando con mano i

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Pelli sagomate

45ore

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Fotografie realizzate sul campo

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Attività fotografica ‘still life’

Postproduzione fotografica

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Rilevamenti

Redazione testi

I fornitori ufficiali: una spalla preziosa Mentre lo staff tecnico si ‘accanisce’ sui prodotti, la divisione marketing della nostra Casa editrice definisce gli accordi con i fornitori ufficiali della Guida. Partner tecnici che mettono a disposizione le attrezzature indispensabili per i test sul campo. Partendo dall’abbigliamento, dai caschi, dagli occhiali e dalle maschere. Questione d’immagine? Senza dubbio, ma che cela delle valenze tecniche. Tester vestiti in modo uniforme, posti nelle stesse condizioni di visibilità, basti pensare all’efficacia delle lenti fotocromatiche in dotazione quest’anno, sono agevolati nell’espressione di giudizi coerenti. Un test sulla neve, specie comparativo, obbedisce a un punto cardine: oggettivare. La neve è già di per sé un elemento cangiante. Le condizioni climatiche possono mutare radicalmente. Diviene imperativo eliminare ogni altro fattore di disturbo. A partire dall’abbigliamento, lo spettro visivo, il comfort termico, la sicurezza in caso di caduta. Sino ad arrivare ai componenti tecnici più rilevanti: attacchi identici per ogni sci inserito in una determinata categoria e, viceversa, sci identici


introduzione

per ogni attacco in lizza nello stesso ambito. Analogo modus operandi per scarponi, pelli e ramponi. Oggettivare, oggettivare e ancora una volta oggettivare. Porre ogni contendente in condizioni paritarie al rivale. Così che qualsiasi giudizio espresso sia legato esclusivamente alle caratteristiche intrinseche di un

Flessione e rigidità torsionale? Ci pensa Testina

Testina è il nome con il quale amichevolmente identifichiamo il macchinario incaricato di rilevare resistenza alla flessione e rigidità torsionale di ogni sci. Composto da una barra, cui vengono vincolati gli attrezzi in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto, e da una testa rotante mossa da un contrappeso di 60 kg, consente di provocare un momento torcente costante in spatola, centro e coda. Le deformazioni, rilevate mediante livella laser, vengono proiettate lungo un piano di riscontro graduato e convertite in gradi angolari. Il bloccaggio in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto replica le condizioni di ‘lavoro’ dell’attrezzo su neve dura. Punti di bloccaggio che variano in base all’estensione del contatto, quindi in relazione alla curvatura rocker. Il disegno a culla, pertanto, influenza indirettamente i valori di torsione rilevati. La misurazione della flessione prevede l’applicazione di un peso di 35 kg in corrispondenza del centro piede, una volta vincolato lo sci in corrispondenza delle estremità della superficie di contatto. Bloccaggio solo parziale, in quanto l’attrezzo è lasciato libero sia di flettere sia di scorrere in punta e coda rispetto ai perni di fissaggio; così da non alterarne il flex. I valori sono espressi in cm ed equivalgono alla differenza nella distanza dell’asta, in corrispondenza del centro piede, rispetto al piano di riscontro, rilevata nelle condizioni di riposo e carico. Il peso applicato replica le dimensioni della suola di uno scarpone taglia 28,0 MP (307 mm).

prodotto; scevro da fattori contingenti. I montaggi: un unico responsabile Possiamo disporre di sci, attacchi e pelli identici da abbinare ai prodotti da testare, ma per realizzare una comparativa oggettiva non basta. È necessaria una persona di fiducia che realizzi ogni montaggio con la massima cura, in modo uniforme, senza errori. Non esistono seconde chance. Sbagliare la foratura di uno sci significa comprometterne il risultato. Sagomare erroneamente una pelle grantour equivale a pregiudicarne ogni possibilità di ben figurare. Si è assunto questo compito Guido Salvetti, tester di Ski-alper e titolare del negozio specializzato Punto Sport di Sonico (BS). Guido ha effettuato personalmente e con precisione certosina 118 montaggi/smontaggi di attacchi, sagomando 25 pelli e lavorando su lamine e fondi di svariati sci. Vale a dire un ‘ritiro spirituale’ di 51 ore in laboratorio. Nutrivamo la speranza che ogni azienda presentasse i propri attrezzi in perfette condizioni, preparati secondo le specifiche native; così non è stato. Per rendere comunque attendibile la prova sulla neve, ove necessario siamo intervenuti con un setup ‘universale’: angolo di lamina positivo a 89°, tuning a 1°, impronta fine per nevi trasformate e sciolinatura a caldo. Poter annoverare nel test team il tecnico intervenuto su ogni attrezzo ha rappresentato un valore aggiunto. Un bagaglio esperienziale condiviso con lo staff, andato ad arricchire la sezione ‘al banco’ di ogni scheda valutativa. È tempo di neve. Forse… Conclusa la fase statica, definito il test team (di cui leggete nelle pagine dedicate), stretti gli accordi con alberghi e società di gestione degli impianti a fune dello Stelvio, è tempo di scendere in campo. O meglio, sulla neve. Neve? Dove? Il 2012 ha portato in dote la seconda estate più calda di sempre. Una sciagura. Continui rinvii, ore ed ore trascorse scrutando le webcam e formulando ardite previsioni, novelli Divino Otelma, circa l’evoluzione delle condizioni del ghiacciaio. Poi, finalmente, una finestra di freddo e maltempo. Si parte. La prima puntata ‘on location’ ha inizio. Del metodo di lavoro seguito fuori pista è data ampia trattazione nell’introduzione a ogni sezione della Guida. Il nostro cammino preparatorio è terminato. A voi lettori il compito di valutare la bontà di questo percorso.


Guido Salvetti ed Eliana Branchi, titolari di Punto Sport

Partner tecnici

Per contatti: Punto Sport Snc Via Nazionale 46 25050 – Sonico (BS) Tel. 0364.75214 puntosport@infinito.it

Casa Ski-alper

Molto più di un negozio. Punto Sport di Sonico (BS) è il luogo dove ogni sci provato in Guida è stato preparato. Qualsiasi attività pratichiate in montagna, Guido Salvetti, titolare e membro del nostro test team, saprà assistervi con passione e competenza

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’è un luogo dove si respira profumo di scialpinismo. Dove si percepisce la presenza della neve anche se all’esterno splende il sole e il termometro sfiora i 30°C. Un luogo dove Ski-alper è di casa. Accessibile a tutti. Dove preparazione tecnica, esperienza e amore per la montagna costituiscono i rintocchi che scandiscono la giornata. Questo luogo è il negozio Punto Sport di Sonico (BS). Gestito da Eliana Branchi e Guido Salvetti, è un punto di riferimento per gli appassionati della Vallecamonica; ma non solo. Guido, oltre che membro del nostro test team, è il tecnico che ha curato con maestria e precisione il montaggio di ogni sci provato in Guida. Ha effettuato 118 montaggi, trascorrendo 51 ore in laboratorio, senza fallire un colpo. La stessa competenza è ogni giorno a disposizione dei clienti Punto Sport. Sia votati allo ski-alp, sia amanti della montagna a 360°. Guida alpina, tracciatore e direttore di gara dell'Adamello Ski Raid, istruttore nazionale del soccorso alpino e speleologico nonché elisoccorritore del sistema di emergenza sanitaria 118, Guido è specializzato nei settori dell’alpinismo, arrampicata, mountain bike, sci alpino e, ovviamente, dello scialpinismo. Presso il punto vendita, al cospetto di bandiere tibetane di preghiera che evocano atmo-

sfere Himalayane, è possibile toccare con mano i ‘pezzi’ pregiati delle collezioni ATK Race, Crazy Idea, Dynafit, Elan, Movement, Scarpa, Ski Trab e The North Face in ambito neve, e ancora Camp, La Sportiva, Millet, Petzl, Salomon e Tecnica in ambito alpinistico/trail running. Solo per citare alcuni dei brand trattati. Qualsiasi attività amiate praticare in montagna, Punto Sport è un’oasi di riferimento. Certi di trovare un ambiente familiare e… un tester di Ski-alper!

TEST 2013 | buyer's guide > 17


Ski-alp race

SKI-ALP RACE Abbiamo testato 25 prodotti per lo ski-alp agonistico

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modelli di sci

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modelli di scarponi

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modelli di attacchi

foto Sebastiano Salvetti

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Ski-alp race

Ski Trab Race Aero World Cup

Scarpa Alien 1.0

ATK Race SL World Cup

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Nessuna rinuncia

Leggerezza ma non solo. Gli sci race devono garantire maneggevolezza, stabilità e facilità d’utilizzo. L’agonista moderno vuole e merita tutto. Ecco una sfida serrata tra 15 modelli con prezzi da 399 a 1.099 euro e pesi compresi tra 610,5 e 803 g

C

ambiano i tempi e con essi i parametri mediante i quali valutare uno sci da gara. Un tempo si riteneva che lo scialpinista col bilancino in mano fosse l’agonista per eccellenza, nemico giurato del peso, in perenne lotta contro cronometro e avversari. La leggerezza veniva eletta a metro di giudizio principale, se non unico, per gli attrezzi race oriented. In un contesto nel quale ‘sciare’ nel senso pieno del termine, ovvero realizzare curve di diverso raggio in presenza di nevi di qualsiasi tipo, restava un obiettivo secondario. Un plus non richiesto. Oggi tutto è cambiato. Oggi l’agonista vuole di più. Non semplicemente ‘calarsi a valle’ bensì condurre, dominare il pendio e trovare negli attrezzi un fidato

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supporto alle proprie ambizioni. Cambia il rapporto tra atleta e sci. Dando l’addio alla relazione soggetto-strumento e schiudendo le porte a quella soggetto-partner. Entrambi con un proprio carattere, entrambi con qualcosa d’importante da condividere. Ecco allora che gli sci da gara, oltre al contenimento del peso, obiettivo comunque tutt’altro che secondario, devono garantire maneggevolezza, stabilità, feeling e facilità di utilizzo. In estrema sintesi… tutto. Lo sci ideale Nessuna rinuncia, come accennato, perché poter contare su doti aggiuntive rispetto alla semplice leggerezza significa aumentare le


Ski-alp race

A sinistra. I 'protagonisti' del test ski-alp race schierati allo Stelvio. Qui un passaggio di Alain Seletto, uno dei nostri tester 'storici' e sotto un 'conciliabolo' tra Sebastiano e i suoi 'ragazzi'...

proprie chance di vittoria. Sci stabili in velocità consentono di raggiungere il traguardo in minor tempo, con rischi inferiori, riposando maggiormente i muscoli. Attrezzi maneggevoli permettono di districarsi con un ridotto impegno fisico negli spazi ristretti. Modelli dalla buona risposta elastica e dall’ampia superficie di portanza favoriscono il galleggiamento in neve crostosa, risparmiando il fisico in vista delle ascese più lunghe. E, non ultimo, prodotti intuitivi che perdonano l’errore rendono accessibile il mondo dell’agonismo anche a quanti non sono in possesso di una tecnica sopraffina. Lo sci ideale deve condensare in sé tutte queste doti. Il metro di giudizio Fedeli all’analisi sopra esposta, abbiamo valutato ogni modello sotto svariati aspetti: peso, stabilità, reattività, maneggevolezza, emersione in neve crostosa, feeling, perdono dell’errore, risposta elastica e, non ultimo, rapporto qualità/prezzo. Quest’ultimo determinato inter-

facciando le prestazioni garantite con l’esborso necessario al momento dell’acquisto. Ciò spiega perché modelli molto economici, ma dalle prestazioni limitate, meritino un voto inferiore a rivali decisamente più costosi, ma sensibilmente più performanti. Il test sul campo In vista della prova fuori pista, tutti gli sci sono stati abbinati ad attacchi ATK Race SL World Cup e a pelli Pomoca Race Pro. In aggiunta, per garantire la parità di trattamento, ogni modello è stato testato in condizioni di neve sia ghiacciata trasformata sia resa meno compatta dall’azione del sole. I testatori hanno rispettato un preciso ordine di discesa che prevedesse ‘l’elezione’ di uno sci da utilizzare all’inizio della sessione di lavoro, a metà e alla fine della stessa. Così da avere un parametro di riferimento in merito ai cambiamenti del manto nevoso e, se necessario, uniformare i giudizi in base alle variazioni ambientali. TEST 2013 | buyer's guide > 21


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SCI RACE

Amplatz Ski Alp Race Prezzo da discount, ma poche rinunce sotto il profilo delle prestazioni. Peccano in stabilità, riscattandosi quanto a maneggevolezza. Per esperti. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno con laminati in fibra di carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 98/65/79 mm Raggio: 24,0 m Peso: 720 g Lunghezze: 163 cm Prezzo: 499,00 euro *dati dichiarati www.verticalworld.it

1,9

mm il ponte positivo è pressoché inesistente

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

163 cm 163,1 cm 95,3/64,0/77,6 mm 1,9 mm 0,0° 134,7 cm 1.013 cm² 20,2 m 725 g (724 g – 726 g) 32,5° 2,5° 35,0° 7,0 cm

AL BANCO

Il camber, questo sconosciuto… I race Amplatz sono decisamente ‘piatti’, pressoché privi di ponte positivo (1,9 mm). Il peso (725 g), sebbene non tra i più contenuti complice la lunghezza superiore alla media, è allineato quando non inferiore a modelli ben più blasonati quali Atomic Ultimate (724 g) e Dynastar Pierra Menta Rocker Carbon (730,5 g). Struttura rigida; torsione nella media. Molto contenute le superfici di contatto e portanza che risentono della curvatura ‘lunga’ di punta e coda. SULLA NEVE

Una rivelazione! Specie alla luce del prezzo contenuto. La flessione omogenea e la risposta elastica vigorosa sono i fiori all’occhiello dei race (artigianali) italiani. Favoriscono l’instaurazione di un discreto feeling e agevolano l’inserimento in curva. La fase di chiusura richiede una decisa azione di caviglie; in compenso, in caso d’arretramenti, la coda sostiene adeguatamente. In velocità la stabilità non è eccezionale, specie in presenza di terreni mossi, ed è necessaria una buona preparazione fisica per scongiurare eccessive perdite di direzionalità. Nel complesso sono sci gradevoli, adatti ad agonisti in possesso di una buona tecnica che preferiscono la maneggevolezza alla stabilità. 22 > TEST 2013 | buyer's guide


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SCI RACE

ATOMIC Ultimate Nettamente migliorati rispetto al vecchio modello, brillano soprattutto per maneggevolezza e facilità d’ingresso in curva. Arretrando diventano nervosi. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di carrubo/pioppo e inserti in fibra di carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 97/65/80 mm Raggio: 23,0 m Peso: 700 g Lunghezze: 163 cm Prezzo: 609,00 euro *dati dichiarati www.atomic.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

4,0°

il rocker in punta più marcato della categoria

163 cm 163,4 cm 96,6/64,3/79,7 mm 6,0 mm 4,0° 132,2 cm 1.008 cm² 18,3 m 724 g (725 g – 723 g) 31,5° 2,0° 39,0° 6,4 cm

AL BANCO

Sono gli unici race con un rocker in punta abbastanza marcato (4,0°), sensibilmente superiore al passato: un valore che incide negativamente sulla superficie di portanza, inferiore ai rivali. Il peso medio rilevato (724 g) non è dei più contenuti, complice la lunghezza effettiva superiore ai concorrenti. Da record la resistenza alla flessione (6,4 cm), in parte dovuta agli inserti in titanio nella zona dell’attacco. Raggio di curva più contenuto della categoria (18,3 m). Marcata torsione in coda. SULLA NEVE

Tutto un altro mondo! Non sono nemmeno lontani parenti degli sci dello scorso anno, rispetto ai quali crescono per prestazioni e feeling. L’andamento rocker in punta favorisce la maneggevolezza e l’ingresso in curva, tallone d’Achille del precedente modello. La fase di chiusura, nonostante il ridotto raggio, richiede un’energica azione delle caviglie. È necessaria la massima centralità per sfruttarli al meglio, in quanto arretrando divengono abbastanza nervosi. In velocità la stabilità è apprezzabile grazie soprattutto alla coda rigida che sostiene l’azione. Nel complesso sono sci assolutamente gradevoli, adatti sia ad agonisti d’alto livello sia a quanti si cimentano nelle prime gare.

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Blizzard Mountain Attack R Tanto performanti quanto esigenti, sono adatti ad agonisti in possesso di un’ottima tecnica. Il peso elevato costituisce il grande limite dei race austriaci. SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich/cap Anima: legno di Paulownia con laminati in fibra di carbonio Soletta: grafite ad alto peso molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 98/65/78 mm Raggio: 24,0 m Peso: nd. Lunghezze: 161 cm Prezzo: 545,00 euro *dati dichiarati www.blizzard-ski.com

803 g sono i race più pesanti presenti ai test

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

161 cm 160,4 cm 97,7/64,6/77,5 mm 6,9 mm 0,0° 141,5 cm 1.077 cm² 21,8 m 803 g (808 g – 798 g) 27,5° 1,5° 27,0° 7,1 cm

AL BANCO

Evoluzione dei noti Mountain Attack, ne riprendono lunghezza, sciancratura, raggio e conformazione squadrata della spatola. Il peso è la nota dolente: 803 g, vale a dire 13 g più dei ‘vecchi’ Mountain Attack e peggior risultato alla bilancia tra gli sci race. Dopo Atomic e Amplatz sono gli attrezzi più resistenti alla flessione (7,1 cm). La spatola molto larga (97,7 mm) s’abbina a un’ampiezza nella media da parte di centro e coda. Ottima la resistenza alla torsione, specie nella zona sotto lo scarpone. IL PIù PESANTE

24 > TEST 2013 | buyer's guide

SULLA NEVE

Sci completi, dal feeling abbastanza immediato. Coniugano maneggevolezza e precisione a patto di mantenere una perfetta centralità ed essere in possesso di un’ottima tecnica. In velocità, anche con neve mossa ghiacciata, consentono di tirare curve senza incertezze. A patto, però, di non inclinarsi: in tal caso perdono precisione già ad andature medio/basse. Rispetto ai precedenti Mountain Attack sono più rigidi, specie in punta e al centro, performanti e aggressivi, ma al tempo stesso impegnativi. Adatti pertanto ad agonisti dalla tecnica eccellente che amino sciare con forza. Il maggior limite è il peso, che ne inficia l’efficacia in gara e li destina a racer non ossessionati dal cronometro.


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SCI RACE

Bottero ski Bec Agus Il prezzo è aggressivo, gli sci molto meno. Abbastanza pesanti, hanno problemi di stabilità e tenuta. Si riscattano in parte grazie alla maneggevolezza. SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 93/65/79 mm Raggio: nd. Peso: 780 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 399,00 euro *dati dichiarati www.botteroski.it RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

161 cm 161,3 cm 95,1/63,9/76,8 mm 11,4 mm 0,0° 143,0 cm 1.071 cm² 23,2 m 794 g (792 g – 796 g) 35,5° 2,5° 32,5° 11,3 cm

AL BANCO

Sviluppati in collaborazione con la fondista Stefania Belmondo, sono caratterizzati da una costruzione (artigianale) di tipo tradizionale dal camber marcato (11,4 mm). Il peso è abbastanza elevato (794 g). Non brillano per resistenza alla flessione (11,3 cm), lasciando presagire una struttura tendenzialmente morbida. Considerazione confermata dagli elevati valori di torsione registrati sia in coda sia, soprattutto, in corrispondenza della spatola (35,5°). Prezzo decisamente accattivante.

Struttura sandwich dal camber marcato:

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SULLA NEVE

Sin dal primo impatto mettono in mostra una buona maneggevolezza, pagando però sotto il profilo della stabilità. Anche in presenza di nevi permissive, a una prima fase di curva caratterizzata da un’apprezzabile rapidità in inserimento fa seguito una mancanza di risposta elastica che rende lo sci ‘sordo’ ai comandi. Tirare le curve dall’inizio alla fine non è facile a causa delle perdite di presa di spigolo da parte della spatola e, ancor più marcatamente, della coda. Quest’ultima, inoltre, viene a mancare proprio in fase di massimo carico, sostenendo poco lo sciatore. Si rivolgono ad agonisti di medio/basso livello che desiderano un attrezzo maneggevole, facilmente gestibile negli spazi stretti.

IL PIù ECONOMICO

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SCI RACE

Dynafit DY.N.A. Facili e maneggevoli, denotano alcune carenze in velocità e in chiusura di curva. Stabilità discreta, inferiore a rivali di pari blasone. Peso nella media. SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich/cap Anima: legno di Paulownia con laminati in fibra di carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 99/65/80 mm Raggio: 25,5/20,0 m Peso: 720 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 850,00 euro *dati dichiarati www.dynafit.it

98,7 e

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mm la spatola e la coda più ampie della categoria

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

161 cm 161,1 cm 98,7/64,6/79,7 mm 7,0 mm 0,0° 140,2 cm 1.078 cm² 20,0 m 710,5 g (701 g – 720 g) 35,5° 3,0° 36,5° 8,5 cm

AL BANCO

Cambiano le geometrie rispetto al passato: la sciancratura dichiarata passa da 96/65/78 mm a 99/65/80 mm. Spatola e coda vantano così un’ampiezza effettiva da record per la categoria (rispettivamente 98,7 e 79,7 mm). Valori che contribuiscono a una generosa superficie di portanza. Gli attrezzi austriaci hanno una marcata tendenza alla torsione in qualsiasi punto, centro compreso, mentre il peso è nella media. La conformazione a punta della coda agevola l’inserimento nei laccioli dello zaino. SULLA NEVE

Facili, anzi facilissimi in qualsiasi condizione di neve. Brillano per maneggevolezza, specie ad andature non esasperate. In velocità emergono delle carenze quanto a stabilità, specie in punta. Carenze che si manifestano anche in conduzione, dove a un inserimento rapido fa seguito una certa riluttanza qualora si forzi la chiusura delle curve. In sintesi, agevolano l’inversione degli spigoli e la fase di svincolo, ma se caricati tendono a scappare da sotto il piede. Per questo sono adatti ad agonisti agli antipodi: racer amatoriali che prediligono la rapidità d’ingresso in curva piuttosto che la conduzione oppure ottimi sciatori in grado di supplire con la tecnica alle mancanze dell’attrezzo.


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SCI RACE

Dynastar Pierra Menta Rocker Carbon Prestano il fianco quanto a leggerezza e maneggevolezza, ma si riscattano grazie a stabilità e precisione. Sono tra i migliori race sul mercato. SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: materiale sintetico, fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 96/65/79 mm Raggio: 23,0 m (160 cm) Peso: 690 g (160 cm) Lunghezze: 150, 160 cm Prezzo: 998,00 euro *dati dichiarati www.dynastar.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

160 cm 160,2 cm 95,4/64,5/78,2 mm 8,9 mm 0,5° 138,0 cm 1.044 cm² 21,4 m 730,5 g (713 g – 748 g) 20,5° 2,5° 26,5° 7,2 cm

Anima in materiale sintetico e struttura sandwich

AL BANCO

Cambia il nome rispetto al precedente modello, non la sostanza. I Pierra Menta Rocker Carbon altri non sono se non… i Pierra Menta Pro Carbon eletti da Ski-alper migliori race 2011/2012. La costruzione sandwich s’abbina a una lieve curvatura rocker in punta. Il peso è superiore alla media della categoria e si registra una marcata differenza (35 g) tra le aste. Struttura rigida, come testimoniano l’ottima resistenza alla torsione sia in punta sia in coda e la flessione contenuta (7,2 cm). SULLA NEVE

I migliori race l’anno scorso, tra i migliori attrezzi da gara quest’anno. Hanno il pregio, una volta portati sugli spigoli, di non tradire mai lo sciatore. Una volta caricati sfoderano un’energica risposta elastica che favorisce la chiusura di curva lungo archi sia ampi sia stretti. Attenzione, però, a non farsi trovare arretrati o poco reattivi, pena repentine perdite di conduzione. In un contesto decisamente positivo stona la non eccezionale maneggevolezza a bassa velocità; inferiore, ad esempio, a rivali quali Ski Trab e Movement. Anche per tale motivo si rivolgono ad agonisti dalla buona/ottima tecnica, purché non ossessionati dal peso; quest’ultimo, come accennato, è abbastanza elevato.

TEST 2013 | buyer's guide > 27


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SCI RACE

Elan Triglav Sciancratura poco pronunciata e raggio di curva ampio

Morbidi, anzi morbidissimi, e dai fianchi ‘dritti’. Estremamente maneggevoli, non aiutano in chiusura di curva. Vanno in crisi ad alta velocità. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca Anima: legno di Paulownia laminato con rinforzi in carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 89/66/80 mm Raggio: 27,6 m Peso: 730 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 649,00 euro *dati dichiarati www.elanskis.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

161 cm 160,4 cm 87,6/65,3/79,3 mm 11,3 mm 0,0° 138,1 cm 1.027 cm² 26,3 m 716,5 g (707 g – 726 g) 37,5° 2,5° 33,0° 12,3 cm

AL BANCO

Più ‘dritti’ non si può. Come in passato, i race sloveni sono caratterizzati da una sciancratura tutt’altro che accentuata cui consegue un raggio di curva calcolato decisamente ampio (26,3 m), inferiore solo a Lighter Strudel Race (26,6 m). La struttura si contraddistingue per le marcate nervature in punta e coda che creano un ‘ponte’ sotto lo scarpone. La scarsa resistenza alla torsione, specie in spatola (37,5°), e l’elevata flessione (12,3 cm) sono indici di attrezzi molto morbidi. Peso nella media. SULLA NEVE

Confermano le sensazioni dello scorso anno, risultando abbastanza stabili e precisi a media velocità in presenza di neve trasformata. Al limite punta e coda sono affette da marcati ‘sbacchettamenti’. Prestazioni, in ogni caso, sorprendenti tenendo conto della ridottissima resistenza della struttura a flessione e torsione. Elevate la maneggevolezza e la rapidità nell’inversione degli spigoli. Non aiutano in chiusura di curva, mentre brillano in fase di svincolo, risultando sfruttabili anche da quanti non sono in possesso di una tecnica sopraffina. La ridotta superficie di portanza inficia il galleggiamento in neve profonda. Si rivolgono a racer leggeri e a quanti si avvicinano all’agonismo.

28 > TEST 2013 | buyer's guide


Libera la passione Lo

si

pratichi

per

sport

o

per

divertimento lo scialpinismo è una disciplina che si vive sempre con grande passione. A volte la montagna sa essere difficile, a volte persino dura ma le soddisfazioni che regala non hanno paragoni. L’importante però è viverla in totale sicurezza; a cominciare dalle attrezzature scelte che devono essere sempre al Top tecnologico. Il racer infatti lo pretende per soddisfare la sua passione agonistica, il patito di Touring per godersi appieno il piacere dell’ “avventura”. ATK RAce riesce ad esaudire i desideri di entrambi. Con l’attacco SL World Cup, ad esempio, che con i suoi 114 grammi regala ai garisti la sua straordinaria leggerezza o con il modello RT che con il TRIS (Triple Regulation System) permette a chi pratica Touring discese nella massima tranquillità. ATK RAce non è soltanto attacchi ma anche un’ampia gamma di accessori tutti ai più alti livelli di qualità. Perché ATK RACE lavora con grande passione: la stessa che hai tu. www.atkrace.it


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SCI RACE

Gaf Ski Ghiaccio Sono la grande rivelazione dei test 2013: stabili, reattivi e discretamente maneggevoli, insidiano rivali decisamente più blasonati. Ottimo galleggiamento. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca Anima: legno con laminati in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite ad alta densità Lamine: acciaio Sciancratura: 111/67/94 mm Raggio: 23,0 m Peso: 710 g Lunghezze: 164 cm Prezzo: 700,00 euro *dati dichiarati www.gafski.it

Resistenza alla torsione da record in centro e in coda

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

164 cm 160,7 cm 95,6/63,9/77,6 mm 6,3 mm 0,0° 145,7 cm 1.096 cm² 23,4 m 712,5 g (714 g – 711 g) 27,5° 1,0° 24,5° 9,1 cm

AL BANCO

RIVELAZIONE

Lunghezza e sciancratura rilevate non corrispondono nemmeno lontanamente a quanto dichiarato, ma rientrano perfettamente nella media della categoria. Il peso è in linea con rivali decisamente più blasonati. Caratterizzati da un camber poco accentuato, beneficiano di superfici di contatto (145,7 cm) e di portanza (1.096 cm²) da record. Eccezionale la resistenza alla torsione, specie in centro e in coda, mentre risulta più marcata la flessione. Raggio di curva calcolato abbastanza ampio (23,4 m). SULLA NEVE

Grande sorpresa! Gli sci artigianali lecchesi sono la rivelazione 2013. La maneggevolezza è accettabile e si accompagna a una stabilità di buon livello. Ciò che convince maggiormente è la precisione sia in ingresso sia in chiusura di curva, tale da consentire di condurre su qualsiasi fondo. Al limite emergono alcune vibrazioni in spatola, ma il feeling non viene mai meno grazie alle pressoché nulle torsioni sotto lo scarpone e alla coda che sostiene in caso di arretramenti. La generosa superficie di portanza agevola il galleggiamento. Sono ideali per agonisti esigenti, in possesso di una tecnica evoluta e alla ricerca di attrezzi ‘vivi’, reattivi, comunicativi, dall’energica risposta elastica. 30 > TEST 2013 | buyer's guide


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SCI RACE

Hagan X-Race Facili, intuivi e leggeri, i race austriaci possono contare su di un ottimo rapporto qualità/prezzo. Portati al limite perdono parte della stabilità. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia e doppio laminato in fibra di carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 97/64/78 mm (160 cm) Raggio: 22,6 m (160 cm) Peso: 730 g (160 cm) Lunghezze: 150, 160 cm Prezzo: 579,00 euro *dati dichiarati www.hagan-ski.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

63,2

mm la minore ampiezza sotto lo scarpone della categoria

160 cm 160,0 cm 96,1/63,2/78,9 mm 10,6 mm 0,0° 137,8 cm 1.038 cm² 19,5 m 688,5 g (688 g – 689 g) 34,5° 2,0° 37,5° 8,7 cm

AL BANCO

Pressoché invariati rispetto al passato, i race austriaci vanno oltre il… pessimismo della Casa madre. Il peso rilevato si attesta infatti a 688,5 g: valore sensibilmente inferiore al dichiarato (730 g) e tra i migliori della categoria. La ridotta ampiezza al centro e la coda abbastanza generosa contribuiscono a ottenere un raggio di curva molto contenuto (19,5 m). Flessione nella media, mentre la resistenza alla torsione in spatola e coda non è tra le migliori. Risicata superficie di portanza.

IL miglioR rapporto qualità/prezzo

SULLA NEVE

Piacevoli e maneggevoli, per chiudere le curve richiedono un discreto impegno fisico e tecnico. La stabilità è elevata a velocità medio/basse, mentre aumentando il ritmo la spatola perde precisione. Soddisfacente la rapidità in inserimento così come nell’inversione degli spigoli. Non tradiscono in nessuna condizione, anche se, una volta al limite, la coda non sempre sostiene perfettamente. La risposta elastica non è tra le più vigorose e, in presenza di nevi dure ghiacciate, sono un po’ ‘sordi’ agli input dello sciatore. Grazie alla facilità d’utilizzo e al peso contenuto si rivolgono a un vasto pubblico di agonisti, dagli esordienti alla ricerca d’attrezzi intuitivi sino ai racer di medio livello.

TEST 2013 | buyer's guide > 31


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SCI RACE

Kreuzspitze Trail Race Stabili, stabili e ancora stabili. Amano la velocità, mentre soffrono negli spazi stretti e forzando le chiusure di curva. Per agonisti forti fisicamente. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 95/64/77 mm Raggio: nd. Peso: 780 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 649,00 euro *dati dichiarati www.kreuzspitze.com

13,5

mm camber da record tra gli sci race

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

161 cm 161,0 cm 95,2/63,7/77,3 mm 13,5 mm 0,0° 144,0 cm 1.080 cm² 23,0 m 796,5 g (796 g – 797 g) 37,0° 2,0° 32,0° 10,9 cm

AL BANCO

I race trentini non brillano per leggerezza (796,5 g), risultando meno pesanti dei soli Blizzard Mountain Attack R (803 g). Decisamente accentuato il ponte positivo (camber), da record per la categoria (13,5 mm). La resistenza alla torsione, così come alla flessione, rientra nella media, fatta eccezione per la spatola che torce marcatamente facendo registrare un valore migliore unicamente rispetto a Elan Triglav. La superficie di contatto è generosa, così come quella di portanza (1.080 cm²). SULLA NEVE

Dategli spazio e spingete sull’acceleratore. I race Made in Valsugana hanno nella stabilità in velocità il principale punto di forza. Negli archi brevi emerge una discreta ritrosia in inserimento da parte della spatola, poco propensa a ‘mordere’ la neve. In compenso la coda sostiene con vigore anche in caso d’arretramenti. Non molto rapidi nell’inversione degli spigoli, una volta in conduzione mantengono fedelmente la traiettoria impostata; a patto, come detto, di rispettare il raggio di sciancratura. Ottimo il galleggiamento, favorito dalla generosa superficie di portanza. Per agonisti esperti, forti fisicamente e con una spiccata predilezione per le curve ampie. Astenersi amanti delle serpentine. 32 > TEST 2013 | buyer's guide


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SCI RACE

La Sportiva RSR Tradiscono in parte le aspettative. Rigidi in torsione e morbidi in flessione, sono instabili in velocità. Si riscattano grazie a maneggevolezza e leggerezza. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno di Paulownia, laminati in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite P-Tex 5000 Lamine: acciaio da 1,5 mm Sciancratura: 97/65/77 mm Raggio: 24,0 m Peso: 695 g Lunghezze: 160 cm Prezzo: 799,00 euro *dati dichiarati www.lasportiva.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

12,5

cm una flessione da record dovuta a una struttura molto morbida

160 cm 160,1 cm 97,1/64,5/76,6 mm 12,1 mm 0,0° 140,0 cm 1.059 cm² 21,9 m 701,5 g (701 g – 702 g) 26,5° 2,0° 28,0° 12,5 cm

AL BANCO

Oltre che per l’avveniristica finitura superficiale opaca, i race La Sportiva si fanno notare per il peso contenuto, lievemente inferiore alla media della categoria, e per la curvatura caratterizzata da un camber molto marcato (12,1 mm). Singolari i valori emersi dalle prove di deformazione: a una struttura decisamente morbida in flessione, 12,5 cm rappresentano un vero e proprio record, s’abbinano una spatola e una coda dall’elevata rigidità torsionale. Coda, nello specifico, particolarmente stretta. SULLA NEVE

Non hanno convinto appieno. Specie in fase di carico, quando tendono a scappare da sotto il piede rendendo difficoltosa la conduzione. La flessione è marcata, quasi esagerata, tanto da apparire carenti nella risposta elastica, specie in coda e sotto lo scarpone. Caratteristica che non aiuta in presenza di fondi mossi ghiacciati, dove eventuali arretramenti non trovano adeguato sostegno. La maneggevolezza, in compenso, è d’alto livello e gli RSR si esprimono efficacemente negli archi di curva medio/stretti e nel cambio di spigoli. Forzando il ritmo, però, l’instabilità torna a prevalere sulle altre sensazioni. Adatti a neofiti del mondo race, poco potenti e prevalentemente concentrati sulla salita. TEST 2013 | buyer's guide > 33


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SCI RACE

Lighter Strudel Race 26,6

m un raggio di curva calcolato a dir poco ‘chilometrico’

Lenti in ingresso di curva, si riscattano grazie al sostegno garantito dalla coda. Molto leggeri, sono adatti ad agonisti in possesso di un’ottima tecnica. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca Anima: fibra di carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 91/64/77,5 mm Raggio: 25,0 m Peso: 625 g Lunghezze: 161 cm Prezzo: 786,50 euro *dati dichiarati www. lighterski.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

161 cm 161,8 cm 90,8/64,1/76,5 mm 2,5 mm 0,0° 144,2 cm 1.065 cm² 26,6 m 686,5 g (686 g – 687 g) 32,5° 3,0° 32,5° 8,4 cm

AL BANCO

La costruzione monoscocca in carbonio sconfigge il peso e colloca i race Lighter sul gradino più basso del podio della leggerezza, alle spalle di Movement e Merelli. Il camber è quasi nullo (2,5 mm), a testimonianza d’attrezzi pressoché piatti, privi di arco positivo. L’originalità delle geometrie è confermata dalla sciancratura, tanto moderata da poter parlare di sci ‘dritti’; ne consegue un raggio di curva chilometrico (26,6 m). Punta e coda strette. Flessione contenuta, elevata torsione al centro. SULLA NEVE

Ottima la coda, meno convincente la spatola. Ecco, in estrema sintesi, l’analisi di Strudel Race. La punta non brilla per precisione e rapidità in inserimento, rendendo difficoltosa la presa di spigolo. In compenso, una volta in conduzione non tradiscono. Ad alta velocità l’unico appunto riguarda, ancora una volta, la spatola, affetta da moderati saltellamenti. Molto valido il sostegno offerto dalla coda, poco cedevole, che supplisce agli arretramenti e consente di rilassarsi nelle lunghe discese. Si rivolgono ad agonisti esperti in grado di forzare sia l’ingresso sia la chiusura di curva. Non sfigurerebbero nei vertical. Attenzione alla punta ‘piatta’: tende a infossarsi in neve crostosa. 34 > TEST 2013 | buyer's guide


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SCI RACE

Merelli Race 160 Fanno della leggerezza e reattività i propri punti di forza. Peccano, però, quanto a stabilità ad alta velocità. Ideali per agonisti di medio livello. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca Anima: fibra di carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 99/65/79 mm Raggio: nd. Peso: 650 g Lunghezze: 160 cm Prezzo: 730,00 euro *dati dichiarati www.merelliski.it RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

643,5

g un peso eccezionale, secondo solo a Movement

160 cm 160,0 cm 97,6/65,1/78,7 mm 5,7 mm 0,0° 140,7 cm 1.078 cm² 21,5 m 643,5 g (643 g – 644 g) 34,5° 2,5° 31,0° 8,4 cm

AL BANCO

Pressoché invariati rispetto al passato, beneficiano unicamente di un irrigidimento nella zona sotto lo scarpone. Un’evoluzione che non incide sul peso, strepitoso come da tradizione: 643,5 g. Un valore inferiore sia a quanto dichiarato (650 g) sia al vecchio modello (660 g). Il camber è decisamente contenuto: caratteristica che rende gli sci abbastanza ‘piatti’. La flessione è inferiore alla media e la superficie di portanza generosa. In linea con i principali rivali la rigidità torsionale. SULLA NEVE

Preparati in modo impeccabile, brillano per maneggevolezza e velocità nell’inversione di spigoli. Rapidi in inserimento, trovano negli archi brevi e medi il proprio terreno d’elezione, permettendo di chiudere agevolmente la curva con qualsiasi tipologia di terreno. Si rivelano meno efficaci in velocità, affetti da qualche cedimento di troppo da parte della spatola che, al limite, tende a pregiudicare la conduzione risultando affetta da marcati saltellamenti. In compenso la coda offre un solido sostegno anche in caso d’arretramenti. Sono ideali per la ‘pancia’ del gruppo, ovvero per agonisti di medio livello in possesso di una discreta/buona tecnica, alla ricerca di attrezzi molto leggeri. TEST 2013 | buyer's guide > 35


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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STABILITÀ IN VELOCITÀ

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SCI RACE

Movement Fish-X Pro 3,0°

molto marcata la torsione nella zona sotto il piede

IL PIù LEGGERO

Delle piume! Più leggeri persino dei rivali interamente in carbonio, puntano sulla maneggevolezza. Stabilità non eccezionale ad alta velocità. Per tutti. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Karuba e pioppo con laminati di carbonio Soletta: grafite P-Tex 5000 Lamine: acciaio Sciancratura: 98/65/79 mm Raggio: 24,0 m Peso: 630 g Lunghezze: 160 cm Prezzo: 1.099,00 euro *dati dichiarati www.movementskis.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

160 cm 160,5 cm 97,2/64,5/78,4 mm 9,8 mm 0,0° 142,0 cm 1.081 cm² 21,6 m 610,5 g (611 g – 610 g) 30,0° 3,0° 29,5° 11,2 cm

AL BANCO IL PIù COSTOSO

Evoluzione in chiave estrema dei noti Fish-X, lasciano a bocca aperta grazie a un peso di 610,5 g. Strepitoso e ampiamente inferiore sia ai rivali full carbon sia, di oltre 70 g, ai citati Fish-X. Merito della commistione di legno e fibre composite a disposizione triassiale che vede variare densità e orientamento del carbonio in base alle differenti aree dello sci, rinunciando ai collanti. Flessione superiore alla media, così come la torsione in centro. Superficie di portanza molto generosa (1.081 cm²). SULLA NEVE

Si lasciano dare del tu, puntando decisamente sulla maneggevolezza e rapidità d’inversione degli spigoli, ma prestando al contempo il fianco quanto a stabilità ad alta velocità. In presenza di neve ghiacciata la spatola fa fatica a incidere ed emergono marcate vibrazioni, mentre con coltri più permissive queste smagliature vengono meno. La struttura è tendenzialmente morbida; nonostante ciò la coda sostiene in caso d’arretramenti. Molto buono il galleggiamento. Caratteristiche che, complessivamente, rendono i race svizzeri completi, amichevoli, facilmente sfruttabili e adatti ad agonisti di qualsiasi livello, top racer inclusi. Grazie al ‘peso piuma’ non disdegnano nemmeno i vertical. 36 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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STABILITÀ IN VELOCITÀ

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Sono i vincitori del test, sebbene caratterizzati da un peso non eccezionale. Primeggiano quanto a maneggevolezza, feeling e stabilità in ogni condizione. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: Aramide alveolare. Scocca e doppio laminato in carbonio Soletta: grafite e polietilene sinterizzato ad alta densità Lamine: acciaio microcristallino 52HRC Sciancratura: 96/64/78 mm (164 cm) Raggio: 23,5 m (164 cm) Peso: 720 g (164 cm) Lunghezze: 157, 164, 171 cm Prezzo: 879,00 euro *dati dichiarati www.skitrab.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

SCI RACE

Ski Trab Race Aero World Cup 162,4

cm esclusi Atomic e Amplatz sono i race più lunghi

164 cm 162,4 cm 95,1/63,6/77,6 mm 8,5 mm 0,0° 141,2 cm 1.059 cm² 21,9 m 715 g (714 g – 716 g) 30,5° 1,5° 31,5° 8,6 cm

AL BANCO

Sostanzialmente invariati rispetto al passato, non si collocano tra gli attrezzi più leggeri: pagano infatti un sovrappeso di oltre 100 g rispetto alle ‘piume’ Movement Fish-X Pro, allineandosi alla media dei race. Nella media anche flessione (8,6 cm), raggio di curva calcolato (21,9 m) e resistenza alla torsione sia in spatola sia in coda. Notevole, invece, la rigidità torsionale nella zona sotto lo scarpone. Fatta eccezione per Atomic e Amplatz, sono gli sci da gara più lunghi (162,4 cm) sul mercato. SULLA NEVE

Hanno sbaragliato la concorrenza. Pur non essendo i race più leggeri. Compensano questa carenza grazie al feeling immediato e alla commistione di maneggevolezza e stabilità. Rapidi nell’inversione degli spigoli con qualsiasi neve, si adattano ad ogni arco di curva. Non tradiscono in velocità anche in caso d’arretramenti, complice l’elevata rigidità torsionale sotto il piede e la coda che sostiene efficacemente. La deformazione è progressiva e la spatola incide immediatamente la neve favorendo inserimento e conduzione. Preparazione impeccabile. Adatti a tutti: dall’agonista alle prime armi che vi si può affidare in caso di difficoltà sino al top racer che ne apprezza la tenuta sul ghiaccio. TEST 2013 | buyer's guide > 37


Ski-alp race SCI - RACE

Bormio caput mundi Ski Trab, Movement, Dynastar: ecco il podio 2012/2013 della categoria race. Sorprende positivamente Gaf Ski. Ottimo rapporto qualità/prezzo per Hagan

N

on saranno gli sci da gara più leggeri, ma senza dubbio sono i più completi. Gli Ski Trab Race Aero World Cup conquistano la palma di migliori race 2012/2013 in quanto perfetti interpreti delle esigenze dell’agonista moderno: non solo lotta al peso, comunque nella media della categoria (715 g), ma anche maneggevolezza, reattività, perdono dell’errore e stabilità in velocità. Parametro, quest’ultimo, che in abbinamento a un feeling superiore decreta la vittoria sui Movement Fish-X Pro. I race svizzeri, dal canto proprio, riscrivono il significato del termine leggerezza, facendo registrare un eccezionale valore di 610,5 g. Migliore persino rispetto ai, comunque leggerissimi, full carbon Merelli Race 160 (643,5 g). E ridefinendo, al contempo, il concetto di prezzo elevato: quasi 1.100 euro. Vale a dire circa il doppio rispetto a un modello dall’ottimo rapporto qualità/prezzo quale Hagan X-Race. Il terzo gradino del podio è appannaggio degli inossidabili Dynastar Pierra Menta Rocker Carbon, che altri non sono se non i Pierra Menta Pro Carbon eletti da Skialper migliori race 2011/2012. Meritano una menzione speciale Blizzard Mountain Attack R, efficaci ma decisamente troppo pesanti per ambire alle posizioni di vertice della categoria,

38 > TEST 2013 | buyer's guide

e Atomic Ultimate, sensibilmente migliorati rispetto all’anno scorso. La sorpresa in positivo, infine, è rappresentata dai Ghiaccio della lecchese Gaf Ski, piacevoli e concreti al punto da sopravanzare rivali ben più blasonati. SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 15 1° classificato Ski Trab Race Aero World Cup 2° classificato Movement Fish-X Pro 3° classificato Dynastar Pierra Menta Rocker Carbon Rivelazione Gaf Ski Ghiaccio Sci più leggeri Movement Fish-X Pro (610,5 g) Sci più pesanti: Blizzard Mountain Attack R (803 g) Sci più economici: Bottero Ski Bec Agus (399,00 euro) Sci più costosi: Movement Fish-X Pro (1.099,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Hagan X-Race



ski-alp race

Affilate le armi Leggerissimi, in materiali pregiati, con prezzi elevati ed escursioni del gambetto ‘chilometriche’. Gli scarponi race sono votati alle prestazioni. Senza compromessi. Il comfort? Rilevante solo se funzionale alle performance. L’impermeabilità? Spesso un lontano miraggio

D

elle vere e proprie macchine da corsa. Totalmente votati alle prestazioni, scendono a compromessi con tutto quanto non sia strettamente legato al responso cronometrico. Sono gli scarponi race. Leggeri, anzi leggerissimi, e realizzati in materiali pregiati, hanno ingombri ridotti all’osso e scarpette sottili come carta velina. L’escursione del gambetto è spesso superiore persino alla mobilità delle articolazioni. Non nascono con obiettivi di completezza o polivalenza. Il comfort termico non è un requisito fondamentale, anzi assume un ruolo marginale, basti pensare alle ampie superfici di scarpetta lasciate scoperte, a contatto con la neve, così come all’impermeabilità, precaria. Specie qualora non si utilizzino ghette o tute da gara. In discesa la trasmissione degli impulsi e la precisione sono inferiori ai modelli grantour. Il motivo? Un agonista non ha bisogno di percepire ogni imperfezione del terreno, non desidera assorbire ogni sollecitazione provocata dagli sci, non vive per tracciare la serpentina perfetta. Semplicemente, vuole e deve risparmiare energie in vista della salita successiva. Proprio la salita è il momento della verità per ogni scarpone da gara. L’istante in cui deve tramutarsi in un prolungamento del piede, quasi una seconda pelle, consentendo di

40 > TEST 2013 | buyer's guide


ski-alp race

Nella pagina a fianco e sopra, alcune fasi di calzata degli scarponi race Dynafit, Scarpa e La Sportiva. Gli Stratos Evo, in particolare, hanno richiesto maggiore attenzione rispetto ai rivali a causa della complessità delle regolazioni

tirare il passo e assecondando ogni movimento dello scialpinista. Non solo con le pelli, ma anche in fase di corsa e camminata, garantendo una rullata naturale ed efficace. Non sempre le corse si vincono sulla neve. Spesso terminano con sprint degni del miglior Usain Bolt. In estrema sintesi, prestazioni, prestazioni e ancora prestazioni. Questa è l’unica religione degli scarponi race. E gli adepti sono disposti a sacrifici… ovviamente umani. Il test sul campo In vista della prova fuori pista abbiamo cercato, compatibilmente con la disponibilità e le scelte produttive delle Case costruttrici, di

uniformare la misura dei modelli prendendo a riferimento lo standard 27,0 MP. Tutti gli scarponi sono stati provati in abbinamento a sci Ski Trab Duo Race Aero equipaggiati con attacchi ATK Race SL World Cup e pelli Pomoca Race Pro. I test ‘a secco’, utili per riprodurre le condizioni nelle quali ogni appassionato si trova a scegliere un prodotto in negozio, sono stati effettuati il giorno precedente le prove sulla neve, a una temperatura ambientale di 20°C. Ogni testatore ha provveduto a personalizzare scarpetta e calzata in funzione delle proprie caratteristiche morfologiche e abitudini, sfruttando esclusivamente gli accessori in dotazione. TEST 2013 | buyer's guide > 41


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

8,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

8/10

COMFORT

8,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

9/10

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SCARONI RACE

102 mm:

IL PIù ECONOMICO

non esiste scafo race dalla dimensioni esterne più contenute

IL miglioR rapporto qualità/prezzo

Dynafit Dy.N.A. Evo Sono i race più ‘amichevoli’ e intuitivi. Il peso non è da riferimento, al contrario del comfort e della facilità al limite. Per racer di qualsiasi livello. SCHEDA TECNICA* Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: fibra di carbonio. Spoiler in Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 62° - inclinazione anteriore regolabile (15-18°) Leve: 2 Suola: Skywalk EVO Race monomescola Scarpetta: Palau TF Race Evo termoformabile Peso: 685 g (27,0 MP) Misure: da 22,5 a 29,0 MP (incluse ½ misure) Colori: bianco Prezzo: 1.200,00 euro *dati dichiarati www.dynafit.it RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

42 > TEST 2013 | buyer's guide

27,0 MP 289 mm 102 mm 710 g 575 g 135 g si

COME SONO FATTI

Pressoché invariati rispetto allo scorso anno, beneficiano dell’ormai tipica leva Dynafit al vertice del gambetto che gestisce la chiusura del gambetto stesso e al contempo il sistema ski-walk. Leva, nel dettaglio, abbinata a una rastrelliera in velcro per la massima leggerezza. Obiettivo cui concorre la suola in due pezzi, assente in corrispondenza dell’arco plantare. Lo scafo è il più ‘snello’ della categoria. Peso allineato ai rivali Scarpa, ma superiore di 85 g a Gignoux e di 52 g a La Sportiva. SULLA NEVE

Il feeling è immediato grazie alla calzata agevole e alle regolazioni dei ganci intuitive. In salita l’escursione è generosa, quasi quanto Scarpa Alien 1.0, sebbene si percepisca una resistenza al movimento delle caviglie lievemente superiore ai La Sportiva (dotati di scarpetta ‘bikini’). La trasmissione degli impulsi è precisa e lo scafo in plastica facilita l’assorbimento delle sollecitazioni trasmesse dagli sci race. Ottimo il comfort. Analogamente ai rivali, senza l’ausilio della tuta da gara penetra acqua all’interno della scarpetta. Naturale ed efficace la rullata, anche se non al pari di Stratos Evo. Adatti ad agonisti di qualsiasi livello e sfruttabili al 100% senza eccessivi sacrifici.


La Sportiva Stratos Evo Libertà d’azione in salita e rullata sono al top. Non così la calzata, laboriosa, e il comfort. Trasmettono ogni sollecitazione. Prezzo molto elevato.

RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

27,0 MP 283 mm 106 mm 658 g 550 g 108 g si

SULLA NEVE

La calzata è complessa e richiede un discreto apprendistato. In compenso l’escursione del gambetto e la libertà di movimento in salita sono ottime, complice la scarpetta in due pezzi; doti ideali per gare veloci dove tirare al limite il passo. Da riferimento la naturalezza della rullata. Agevole la gestione del sistema ski-walk, a patto di regolare con attenzione la lunghezza del cordino di rinvio. In discesa la struttura 100% carbonio è sin troppo precisa nella trasmissione degli impulsi, specie in presenza di fondi duri, non facendo minimamente da filtro alle sollecitazioni provenienti dagli sci. Una caratteristica stancante nelle lunghe discese. Punti di pressione a livello dei malleoli.

283 mm:

IL PIù COSTOSO

a parità di misura (27,0 MP) è lo scafo più corto della categoria

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

9,5/10

EFFICACIA IN SALITA

9/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

6/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

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TEST 2013 | buyer's guide > 43

SCARPONI RACE

SCHEDA TECNICA* Scafo: fibra di carbonio Gambetto: fibra di carbonio Mobilità gambetto: nd. - inclinazione anteriore regolabile (2 posizioni) Leve: 1 Suola: Vibram bimescola Scarpetta: in due pezzi (‘bikini’) Peso: 534 g (26,0 MP) Misure: da 23,5 a 29,0 MP (incluse ½ misure) Colori: carbonio Prezzo: 1.599,00 euro *dati dichiarati www.lasportiva.com

COME SONO FATTI

La scarpetta in due pezzi (‘bikini’) favorisce il peso molto contenuto, di poco superiore (+33 g) a Gignoux XP444. Lo scafo è il più corto tra i modelli race. Il sistema ski-walk si affida all’unica leva che, una volta chiusa, innesta la vertebra posteriore all’interno dell’apposito incavo lungo il retro del gambetto, vincolandolo. Bloccaggio sul collo del piede mediante fettuccia in velcro, celata da una ghetta dotata di cerniera per agevolare la calzata. Disponibili anche con scarpetta tradizionale.


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

10/10

EFFICACIA IN SALITA

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

7/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

6,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCARONI RACE

468 g:

IL PIù LEGGERO

la scocca più leggera tra i modelli race

Pierre Gignoux XP 444 ULTIMATE Leggerissimi ma altrettanto impegnativi a causa della notevole rigidità della scocca. L’escursione del gambetto è ampia, ma non da riferimento. SCHEDA TECNICA* Scafo: fibra di carbonio Gambetto: fibra di carbonio Mobilità gambetto: nd. Leve: 2 Suola: Vibram Alti Tech da 6 mm risuolabile Scarpetta: Palau Classic termoformabile Peso: 444 g (solo scocca 27,5 MP) Misure: in base a specifiche individuali Colori: carbonio Prezzo: 1.300,00 euro *dati dichiarati www.pierregignoux.fr RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

44 > TEST 2013 | buyer's guide

27,5 MP 295 mm 108 mm 625 g 486 g 139 g si

COME SONO FATTI

Invariati rispetto al passato, gli XP444 sono forti della consueta scocca in carbonio e del sistema ski-walk mediante leva posteriore che s’innesta in un perno. Fungendo così da tirante, tramite cordini in Kevlar e fascia in velcro di fissaggio, per l’inserto anteriore in plastica cui è demandato il compito di sostenere le tibie. Scarpetta anche ‘bikini’. Leva a cricchetto sul collo del piede. Sono i più leggeri della categoria nonostante le dimensioni generose e la scarpetta più pesante tra i race. SULLA NEVE

Nonostante la leva posteriore integri un elastomero per attutire le sollecitazioni sui fondi duri, resta un miraggio il comfort, appannaggio di Dynafit e Scarpa. In discesa il gambetto trasmette sin troppo nitidamente le sollecitazioni provenienti dagli sci. Meno violentemente che La Sportiva, ma provocando un dispendio di energie superiore ai rivali con scafo in plastica. La scarpetta è molto sottile: la scocca si tramuta in una seconda pelle. Volumi interni relativamente ampi. Il bloccaggio della leva del sistema ski-walk richiede decisione per scongiurare gli impuntamenti. Escursione del gambetto ampia, ma non da riferimento. Per agonisti pronti a sacrifici sull’altare della leggerezza.


SCARPA Alien 1.0

SCHEDA TECNICA* Scafo: poliammide (plastica) Gambetto: fibra di carbonio Mobilità gambetto: nd. - inclinazione anteriore regolabile (9-13°) Leve: 1 + Boa System Suola: Vibram/Scarpa Ufo Scarpetta: Alien Intuition 10613-500/1 termoformabile Peso: 700 g Misure: da 24,0 a 30,0 MP Colori: giallo fluo/carbonio Prezzo: 1.300,00 euro *dati dichiarati www.scarpa.net RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

27,0 MP 287 mm 104 mm 713 g 607 g 106 g si

COME SONO FATTI

La scarpetta è il punto di riferimento della categoria: non solo la più leggera, grazie a un peso di 106 g batte persino la rivale in due pezzi La Sportiva (108 g), ma anche la più confortevole. Pressoché invariati rispetto al passato, beneficiano da tradizione del sistema di allacciatura Boa che mediante una bobina collegata a un cavetto permette di personalizzare con precisione l’avvolgimento del piede. La scocca è la più pesante tra i modelli race. Scafo dagli ingombri esterni molto contenuti. SULLA NEVE

Non sono gli scarponi race più leggeri, ma restano un punto di riferimento. La calzata è agevole e il comfort immediato. Eccezionale la mobilità del gambetto. Migliorato rispetto al passato il fissaggio dei cordini e il bloccaggio del piede, specie in corrispondenza del tallone. L’unica vera critica riguarda l’impermeabilità, minima anche ricorrendo alla ghetta dedicata. In discesa gli Alien 1.0 possono contare su di una grande precisione nella trasmissione degli impulsi, senza però soffrire, grazie allo scafo in plastica, della ipersensibilità tipica dei modelli full carbon. Rullata naturale. Sono adatti a garisti di qualsiasi livello. Un peccato, infine, non siano previste le ½ misure.

106 g:

la scarpetta è più leggera persino della versione ‘bikini’ La Sportiva (108 g)

IL PIù PESANTE

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

9/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

8,5/10

COMFORT

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 45

SCARPONI RACE

Alla straordinaria escursione del gambetto abbinano un buon comfort e una rullata molto naturale. Scarsa impermeabilità. Per racer di ogni livello.


Ski-alp race Scarponi - Race

La venuta degli alieni

Filosofie costruttive a confronto: scarponi full carbon contro plastica/carbonio. I primi sin troppo reattivi, i secondi perfetto mix tra prestazioni e risparmio delle energie. Primeggiano gli Scarpa Alien 1.0. I più leggeri? Gignoux, come da tradizione

U

na sfida serrata come non mai. Tra prodotti di altissimo livello. Senza decretare un vincitore assoluto. Non esiste, del resto, nemmeno un vero e proprio sconfitto. Possiamo piuttosto parlare di preferenze legate a differenti filosofie costruttive. I quattro scarponi race presenti al test vanno infatti divisi in due sottocategorie. Da una parte i modelli full carbon, vedasi La Sportiva e Pierre Gignoux, dall’altra i prodotti con scafo in plastica e gambetto in carbonio, come Scarpa e Dynafit. Con i primi sin troppo reattivi e puntuali nella trasmissione delle sollecitazioni in discesa, specie in presenza di fondi duri. Una configurazioSCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 4 1° classificato Scarpa Alien 1.0 2° classificato Dynafit Dy.N.A. Evo 3° classificato La Sportiva Stratos Evo / Pierre Gignoux XP 444 ScARPONI più leggeri: Pierre Gignoux XP 444 (625 g) ScARPONI più pesanti: Scarpa Alien 1.0 (713 g) ScARPONI più economici: Dynafit Dy.N.A. Evo (1.200,00 euro) ScARPONI più costosi: La Sportiva Stratos Evo (1.599,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Dynafit Dy.N.A. Evo

46 > TEST 2013 | buyer's guide

ne, a maggior ragione in abbinamento a sci anch’essi in fibre composite, favorevole sotto il profilo della leggerezza, ma riservata ad agonisti di alto/altissimo livello a causa del superiore dispendio d’energie fisiche e mentali. Sono invece più permissivi e ammortizzanti, nonché meno affaticanti, i modelli con scafo in plastica. Destinati a garisti di qualsiasi livello. Fatta questa distinzione, gli Alien 1.0 sono il punto di riferimento. Grazie soprattutto alla possibilità di personalizzazione garantita dal sistema d’allacciatura Boa e all’eccezionale escursione del gambetto. Seguono, staccati di un’inezia, Dynafit Dy.N.A. Evo: senza dubbio i race più ‘amichevoli’ e confortevoli, adatti anche a quanti si avvicinano per la prima volta al mondo delle gare. Sono invece dedicati, come accennato in apertura, esclusivamente a racer esperti e in possesso di un’ottima tecnica sia i La Sportiva sia i Pierre Gignoux. Modelli complessivamente equivalenti, ma dalle caratteristiche differenti. Gli Stratos Evo, infatti, possono contare su di una superiore mobilità del gambetto, mentre gli XP444 rispondono con una calzata più agevole e un peso lievemente inferiore. Interrompendo al contempo una ‘tradizione’: le finiture non sono approssimative come in passato. Artigianali sì, ma abbastanza curate. Infine una considerazione generale: complimenti! A tutte le aziende. Per l’altissimo livello dei prodotti, per il costante impegno nello sviluppo dei modelli, per il comfort inaspettato. Fatta eccezione per l’impermeabilità, sotto questo profilo vi è ancora molto da lavorare, tutti gli scarponi race, sebbene con diverse gradazioni, si sono rivelati meno ostici del previsto da tenere ai piedi.


Attacchi - ski-alp Race

Doppia anima

ATTACCHI - Race

Leggerissimi e dai prezzi elevati. Da un lato devono garantire massima rapidità nei cambi d’assetto e tenuta in ogni condizione, dall’altro un ragionevole livello di sicurezza. Abbiamo confrontato in laboratorio e sulla neve 6 modelli da gara

N

on devono far perdere un solo secondo. Anzi, hanno il compito di agevolare quanto più possibile i cambi d’assetto. E non devono tradire. Mai. Specie nei passaggi più tecnici e delicati, quando in gioco potrebbe esserci qualcosa di ben più importante di una gara. Gli attacchi race sono dilaniati da questo dualismo: ‘armi’ per la vittoria da un lato, strumenti di sicurezza dall’altro. La leggerezza è un requisito indispensabile, così come la robustezza e la facilità sia di calzata sia di sganciamento. Inutile allenarsi per mesi, limare ogni grammo d’attrezzatura e scegliere le pelli più scorrevoli se poi, nelle transizioni dalla camminata alla discesa, o alla salita, si perdono attimi preziosi per un puntale che non agevola l’entrata dello scarpone o uno sportellino che fuoriesce dalla propria sede. Più che di attacchi, in realtà, sarebbe più corretto parlare di ‘attacchini’ o, ancor meglio, di attacchi low tech, figli dell’originaria tecnologia Dynafit che ha allontanato dal mondo dello scialpinismo, almeno in ambito agonistico, i

modelli dotati di telaio. Dopo la proliferazione e rapida scomparsa di una nutrita serie di artigiani, oggi l’offerta si riduce a un manipolo di produttori di altissimo livello. Capaci, nella stragrande maggioranza dei casi, di uniformarsi ai regolamenti ISMF (International Ski Mountaineering Federation) che prevedono talloniere in grado di assecondare lo sgancio sia laterale sia frontale e sicurezze, a partire da questa stagione, anche per il puntale. Disposizione, quest’ultima, che si traduce essenzialmente nella messa al bando dei sistemi di bloccaggio automatico della leva anteriore, sostituiti dall’opzione manuale. Il test sul campo In vista della prova fuori pista tutti gli attacchini sono stati abbinati a sci Ski Trab Duo Race Aero equipaggiati per le fasi di salita con pelli Pomoca Race Pro. In aggiunta, per garantire la parità di trattamento, ogni modello è stato testato in condizioni di neve sia ghiacciata trasformata, sia crostosa, sia resa meno compatta dall’azione del sole. TEST 2013 | buyer's guide > 47


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

9/10

CALZATA

8/10

SGANCIAMENTO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

9/10

EFFICACIA IN DISCESA

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

9/10

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ATTACCHI RACE

ATK Race SL World Cup I migliori attacchi race del 2013. Leggeri, anzi leggerissimi, costruiti con grande cura ed efficaci tanto in salita quanto in discesa. Ottimi. COME SONO FATTI

Leggerissimi! Non esiste concorrente in alluminio in grado di avvicinarne il peso. Durezza di rotazione dello sportellino regolabile. 2 posizioni di salita: in battuta sul citato sportellino oppure, ruotata la torretta, sullo sci. Non prevedono l’innesto dei rampanti: caratteristica riservata agli SL-R WC. SULLA NEVE

La facilità di calzata è buona, ideale per scongiurare perdite di tempo nelle transizioni dalla camminata alle fasi di discesa o di salita. La torretta oppone una discreta resistenza in fase di rotazione: servono forza e decisione per gestirla. Sganciamento rapido. Sportellino stabile in qualsiasi frangente.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal (lega di alluminio) Materiale talloniera: ergal (lega di alluminio) Materiale molla a U: titanio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 1 Peso: 114 g Colori: nero/rosso Prezzo: 415,00 euro www.atkrace.it *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO PUNTALE* PESO TALLONIERA* VITI PER MONTAGGIO PUNTALE VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA PESO SINGOLA VITE INNESTO RAMPANTI PESO ½ PAIO MONTATO

73 g 41 g 4 4 1,5 g no 126 g *(senza viti)

Dynafit Low Tech Race manu SCHEDA TECNICA* Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal/magnesio Materiale talloniera: ergal/magnesio Materiale molla a U: titanio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 1 Peso: 115 g Colori: rosso Prezzo: 600,00 euro www.dynafit.it *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO PUNTALE* 79 g PESO TALLONIERA* 47 g VITI PER MONTAGGIO PUNTALE 4 VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA 3 PESO SINGOLA VITE 1,75 g INNESTO RAMPANTI si (mediante componenti in dotazione) PESO ½ PAIO MONTATO 138,25 g / 143,25 g (innesto rampanti incluso) *(senza viti)

Realizzati con estrema cura, sono quasi un’opera d’arte. Lo sportellino può rivelarsi instabile in salita. Oltre 12 g più pesanti dei rivali ATK. COME SONO FATTI

La qualità costruttiva è impeccabile. Sono però oltre 12 g più pesanti dei rivali ATK. La vite di regolazione in corrispondenza del punto di pressione del puntale adatta la calzata allo spessore delle suole. Viti in titanio in dotazione. Talloniera a 3 punti di fissaggio anziché i più comuni 4. SULLA NEVE

Le scanalature antighiaccio lungo i perni del puntale rendono eccezionalmente facile e rapida la calzata. Da riferimento. Altrettanto veloce lo sganciamento. Unica smagliatura, lo sportellino è sin troppo morbido in rotazione e può accidentalmente aprirsi in caso di bruschi contraccolpi.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8/10

CALZATA

9/10

SGANCIAMENTO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

7,5/10

EFFICACIA IN DISCESA

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6,5/10

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48 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7/10

CALZATA

8/10

SGANCIAMENTO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

7,5/10

EFFICACIA IN DISCESA

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Peso superiore di 23 g ad ATK Race, ma lievemente inferiore a Ski Trab e La Sportiva. La rotazione della talloniera richiede forza. Calzata agevole. COME SONO FATTI

Peso appena inferiore ai rivali Ski Trab e La Sportiva, ma superiore di 23 g ad ATK Race. Consentono due setup di calzata: il primo dedicato a scarponi nuovi, il secondo per suole usurate. Puntale predisposto per ospitare l’innesto opzionale dei rampanti. Disponibili anche con molla a U in acciaio. SULLA NEVE

Permettono di scegliere tra 2 posizioni di salita: in battuta sullo sportellino in ergal oppure, ruotata di 90° la torretta, direttamente sullo sci. La calzata è agevole, la rotazione della talloniera un po’ meno; analogamente ad ATK Race è necessario vincere una discreta resistenza. Sganciamento rapido.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal (lega di alluminio) Materiale talloniera: ergal (lega di alluminio) Materiale molla a U: titanio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 1 Peso: 133 g Colori: nero/alluminio Prezzo: 439,00 euro *dati dichiarati www.kreuzspitze.com RILEVAMENTI PESO PUNTALE* 78 g PESO TALLONIERA* 53 g VITI PER MONTAGGIO PUNTALE 4 VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA 4 PESO SINGOLA VITE 2,25 g INNESTO RAMPANTI si (mediante componenti opzionali) PESO ½ PAIO MONTATO 149 g *(senza viti)

La Sportiva RSR SCHEDA TECNICA* Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal (lega di alluminio) Materiale talloniera: ergal (lega di alluminio) Materiale molla a U: titanio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 1 Peso: 145 g Colori: nero/giallo Prezzo: 425,00 euro www.lasportiva.com *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO PUNTALE* PESO TALLONIERA* VITI PER MONTAGGIO PUNTALE VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA PESO SINGOLA VITE INNESTO RAMPANTI PESO ½ PAIO MONTATO

85 g 54 g 4 4 1,5 g integrato 151 g *(senza viti)

L’innesto per i rampanti integrato nel puntale li rende, apparentemente, i race più pesanti. Offrono due diverse posizioni di salita. Finiture curate. COME SONO FATTI

Sono, apparentemente, i race più pesanti. Bisogna però tenere conto dell’innesto per i rampanti integrato; i rivali prevedono tale componente quale accessorio. A parità di ‘setup’ il divario rispetto a Dynafit si riduce da 12,75 a 7,75 g e gli RSR risultano al contempo più leggeri dei rivali Ski Trab (-4 g). SULLA NEVE

La facilità di calzata è buona. La talloniera oppone una discreta resistenza in rotazione. Un peccato, dal momento che permettono di scegliere tra due posizioni di salita: in battuta sullo sportellino oppure, ruotata di 90° la torretta, direttamente sullo sci. Sportellino stabile. Sganciamento rapido.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7,5/10

CALZATA

8/10

SGANCIAMENTO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

7,5/10

EFFICACIA IN DISCESA

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7/10

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TEST 2013 | buyer's guide > 49

ATTACCHI RACE

Kreuzspitze Snow Crab Trofeo


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

CALZATA

10/10

8/10

SGANCIAMENTO

7/10

EFFICACIA IN SALITA

9,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

EFFICACIA IN DISCESA

8/10

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ATTACCHI RACE

Pierre Gignoux Ultimate Il puntale esce dagli schemi, così come il peso, eccezionale: inferiore di 40 g ai rivali in ergal ATK Race. Lo sganciamento richiede una discreta pratica. COME SONO FATTI

Delle piume! Il puntale esce dagli schemi: è costituito da un semplice ‘foglio’ in fibre composite sagomato a U. Non esiste sistema di sicurezza o leva anteriore: l’apertura avviene con la deformazione per pressione del carbonio. Compatibili esclusivamente con gli scarponi Pierre Gignoux XP 444 Ultimate. SULLA NEVE

La sensazione di leggerezza è totale. Calzata abbastanza agevole, a patto di avere ai piedi gli scarponi XP 444 in configurazione Ultimate, forti di svasature e fori dedicati. Lo sganciamento richiede una discreta pratica. La talloniera è fissa: l’unica posizione di salita è in battuta sullo sportellino.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: minimale Materiale puntale: fibra di carbonio Materiale talloniera: ergal/carbonio Materiale molla a U: --Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 1 Peso: 60 g Colori: carbonio/alluminio Prezzo: 1.800,00 euro (inclusi scarponi Pierre Gignoux XP 444 Ultimate) *dati dichiarati www.pierregignoux.fr RILEVAMENTI PESO PUNTALE* PESO TALLONIERA* VITI PER MONTAGGIO PUNTALE VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA PESO SINGOLA VITE INNESTO RAMPANTI PESO ½ PAIO MONTATO

40 g 30 g 4 4 2,0 g no 86 g *(senza viti)

Ski Trab TR-Race SCHEDA TECNICA* Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal (lega di alluminio) Materiale talloniera: ergal (lega di alluminio) Materiale molla a U: acciaio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 1 Peso: 132 g Colori: nero/alluminio Prezzo: 417,30 euro www.skitrab.com *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO PUNTALE* 79 g PESO TALLONIERA* 53 g VITI PER MONTAGGIO PUNTALE 4 VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA 4 PESO SINGOLA VITE 2,25 g INNESTO RAMPANTI si (mediante componenti in dotazione) PESO ½ PAIO MONTATO 150 g - 155 g (innesto rampanti incluso) *(senza viti)

Sono gli attacchi race più intuitivi e facili da gestire nelle fasi di calzata, sganciamento e rotazione della talloniera. Peso non eccezionale. COME SONO FATTI

Non sono gli attacchi race più leggeri in commercio, ma il peso è comunque allineato ai rivali Kreuzspitze e La Sportiva. Più ampio il divario qualora si considerino Dynafit (+12,75 g) e ATK Race (+25 g). Disponibili anche con molla a U in titanio. Perni e molle del puntale sono realizzati in acciaio. SULLA NEVE

Gli attacchi race più ‘amichevoli’ della categoria. Calzata e sganciamento sono agevoli in qualsiasi condizione. In aggiunta, la gestione dello sportellino e la rotazione della talloniera risultano estremamente facili: caratteristiche che li rendono particolarmente adatti a donne e giovani garisti.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7/10

CALZATA

8,5/10

SGANCIAMENTO

8,5/10

EFFICACIA IN SALITA

7,5/10

EFFICACIA IN DISCESA

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7/10

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50 > TEST 2013 | buyer's guide


Attacchi - Race

Giochi preziosi

Sono tutti prodotti di altissimo livello. Svettano gli ATK Race SL World Cup, tanto leggeri quanto efficaci, davanti a Dynafit Low Tech Race, curati (e costosi) quanto dei gioielli, e Kreuzspitze, rivelazione del test. Fuori dagli schemi le ‘piume’ Pierre Gignoux Ultimate

C

omplimenti. A tutti i produttori. Il livello medio degli attacchi race è incredibilmente alto, al punto da rendere arduo stilare una vera e propria classifica. Non esiste, infatti, un modello che non vorremmo montare sui nostri sci. Nel dettaglio, qualora considerassimo esclusivamente leggerezza e sensazioni sulla neve, i vincitori sarebbero gli originalissimi Ultimate della francese Pierre Gignoux. Delle ‘piume’ eccezionalmente efficaci, ma… prive di qualsivoglia sistema di sicurezza. La talloniera è fissa, il puntale non prevede alcuna leva e così la possibilità, come invece richiesto dai regolamenti ISMF (International Ski Mountaineering Federation), di optare per la posizione di discesa oppure, manualmente, per il bloccaggio totale in salita. Esclusi dalla competizione i transalpini, peraltro utilizzabili solamente in abbinamento agli scarponi Gignoux dedicati, è l’Italia a svettare. Grazie ad ATK Race, che con gli SL World Cup mette in campo un modello leggero, anzi leggerissimo, ed efficace tanto in salita quanto in discesa. Seguono delle vere e proprie opere d’arte: Dynafit Low Tech Race manu. Realizzati con cura certosina, vedono sfuggire il primato non solo per il peso lievemente superiore ad ATK, ma anche per l’instabilità dello sportellino, sin troppo morbido in rotazione e pertanto esposto al rischio di aprirsi accidentalmente in caso di bruschi con-

traccolpi. Il prezzo, in aggiunta, è da salasso. Il terzo gradino del podio è appannaggio della trentina Kreuzspitze: gli Snow Crab Trofeo sono attacchi tanto semplici quanto efficaci, dal peso abbastanza contenuto e forti di 2 posizioni di salita: in battuta sullo sportellino oppure, ruotata di 90° la torretta, direttamente sullo sci. SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 6 1° classificato ATK Race SL World Cup 2° classificato Dynafit Low Tech Race manu 3° classificato Kreuzspitze Snow Crab Trofeo Attacchi più leggeri: Pierre Gignoux Ultimate (86 g) Attacchi più pesanti: La Sportiva RSR (151 g) Attacchi più economici: ATK Race SL World Cup (415,00 euro) Attacchi più costosi: Dynafit Low Tech Race manu (600,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: ATK Race SL World Cup


grantour

GRANTOUR Abbiamo testato 25 prodotti per il Grantour

16

modelli di sci

5

modelli di scarponi

4

modelli di attacchi

foto Manrico Dell'Agnola

52 > TEST 2013 | buyer's guide


grantour

Elan Alaska Pro

La Sportiva Spitfire

Dynafit TLT Speed Radical

TEST 2013 | buyer's guide > 53


GRANTOUR

Obiettivo versatilità È la categoria più eterogenea. Vi appartengono tanto sci derivati da modelli race quanto prodotti che non sfigurerebbero per dimensioni e portanza tra i freeride mountaineering. Una varietà che rispecchia la poliedricità degli sciatori granturisti. Ripartiti tra quanti anelano a escursioni impegnative, magari di più giorni e caratterizzate da lunghe ascensioni, quanti si riconoscono nello ski-alp ‘classico’, attratti da sci universali, poco affaticanti e propensi a perdonare l’errore sia in neve fresca sia in presenza di fondi ghiacciati, e quanti, infine, prediligono la discesa alla salita ma non intendono per questo rinunciare ad affrontare 1.000 metri di dislivello positivo. Le Case produttrici diversificano le proposte seguendo questi filoni, abbracciando solitamente una delle tre correnti di pensiero che contraddistinguono la categoria grantour. Segmento tra i più importanti del mercato sia per volume delle vendite sia per prestigio derivante dal prendervi parte con successo. Lo sci ideale Al di là delle differenti correnti di pensiero, l’elemento imprescindibile per un grantour è la versatilità. Versatilità che si concretizza in un peso che non pregiudica ascensioni importanti, superiori ai 1.000 metri di dislivello, e che in discesa si tramuta in facilità d’utilizzo, maneggevolezza, stabilità in velocità e galleggiamento in neve profonda. La leggerezza, come accennato, è un requisito fondamentale ma non sufficiente a far sì che un modello possa ritenersi superiore a un altro. Grantour, del resto, è sinonimo di completezza, di performance in qualsiasi ambiente e condizione. Ecco perché sci che non detengono alcun primato costruttivo o dinamico, ma che al tempo stesso non soffrono di marcate carenze, si rivelano più funzionali e performanti rispetto a prodotti dalle proprietà eclatanti, ma affetti da smagliature che possono mettere in difficoltà lo ski-alper granturista. 54 > TEST 2013 | buyer's guide


Orientati al freeride, ‘classici’ o derivati dal mondo race, gli sci grantour devono avere un minimo comune denominatore: la versatilità. La leggerezza è un parametro rilevante, ma stabilità, galleggiamento, perdono dell’errore e maneggevolezza sono imprescindibili Il metro di giudizio Guardare alla completezza significa considerare peso, stabilità, reattività, maneggevolezza, emersione in neve crostosa, feeling, perdono dell’errore, risposta elastica e, non ultimo, rapporto qualità/ prezzo. Quest’ultimo determinato interfacciando le prestazioni con l’esborso necessario per entrare in possesso di uno sci. Ciò spiega perché modelli molto economici, ma dalle performance limitate, meritino un voto inferiore a rivali costosi, ma sensibilmente più efficaci. Il test sul campo In vista della prova fuori pista abbiamo cercato, compatibilmente con la disponibilità e le scelte produttive delle Case costruttrici, di uniformare la lunghezza dei modelli prendendo a riferimento la misura 170 cm. Lunghezza favorevole al

contenimento dei pesi e al tempo stesso tale da garantire superfici di contatto e portanza sufficienti in caso di nevi profonde e zaini in spalla. Tutti gli sci sono stati abbinati ad attacchi ATK Race RT dotati di piastrine R01, sempre Made in ATK, per la regolazione rapida della talloniera, e a pelli Pomoca Climb Pro Glide. Analogamente al test degli sci race, per garantire la parità di trattamento ogni modello è stato testato in condizioni di neve sia ghiacciata trasformata sia resa meno compatta dall’azione del sole. I testatori hanno rispettato un preciso ordine di discesa che prevedesse ‘l’elezione’ di uno sci da utilizzare all’inizio della sessione di lavoro, a metà e alla fine della stessa. Così da avere un parametro di riferimento in merito ai cambiamenti del manto nevoso e, se necessario, uniformare i giudizi in base alle variazioni ambientali. TEST 2013 | buyer's guide > 55


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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ATOMIC Aspect Una rivelazione! Pesanti e dalla spiccata vocazione freeride, non difettano quanto a maneggevolezza e stabilità. Adatti a tour con brevi salite. SCI GRANTOUR

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno, rinforzi in laminati di titanio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 120/85/109,5 mm (170 cm) Raggio: 17,0 m (170 cm) Peso: 1.320 g (170 cm) Lunghezze: 158, 164, 170, 176, 182 cm Prezzo: 459,00 euro *dati dichiarati www.atomic.com

119,6 e 109,1 mm spatola e coda tra le più ampie della categoria

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 170 cm LUNGHEZZA rilevata 169,8 cm SCIANCRATURA rilevata 119,6/84,8/109,1 mm CAMBER 5,8 mm ROCKER in punta 5,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 130,7 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.301 cm² RAGGIO calcolato 14,5 m PESO rilevato 1.390 g (1.384 g – 1.396 g) TORSIONE in spatola 13,5° TORSIONE al centro 0,5° TORSIONE in coda 16,0° FLESSIONE 4,7 cm AL BANCO

La leggerezza non è il loro punto di forza. Sono, insieme a Black Crows Orb Freebird e Black Diamond Current, tra i grantour più pesanti. Caratterizzati da un marcato rocker in punta, beneficiano d’una sciancratura generosa; ne consegue un raggio di curva tra i più contenuti (14,5 m). Ottima resistenza alla flessione (4,7 cm). Eccezionale rigidità torsionale. SULLA NEVE

Grantour sì, ma dalla forte vocazione al freeride mountaineering. Offrono il meglio con coltri profonde, mentre in presenza di fondi compatti ghiacciati il rocker non agevola la fase d’inserimento, rendendo la spatola poco incline a incidere la neve. La maneggevolezza è elevata, così come la stabilità in velocità. Una volta in conduzione sfoderano una risposta elastica poderosa. Agevolano l’alternanza di archi di curva di diversa ampiezza. Ottimi per escursioni caratterizzate da brevi salite; il peso pregiudica le lunghe ascensioni. 56 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Black Crows Orb Freebird Spiccata vocazione al freeride mountaineering. Brillano per galleggiamento e stabilità in neve profonda. Peso molto elevato e maneggevolezza scarsa.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

124,7

mm nessun’altra spatola è tanto ampia

168 cm 168,1 cm 124,7/89,8/112,2 mm 9,2 mm 0,0° 143,7 cm 1.496 cm² 18,0 m 1.441,5 g (1.449 g – 1.434 g) 20,5° 2,0° 20,5° 8,9 cm

AL BANCO

Peso elevato per i grantour francesi, inferiore solamente a Black Diamond Current e in parte dovuto all’ampiezza da record sia in spatola, sia al centro, sia in coda. Grazie a ciò e all’assenza del rocker, nonostante una superficie di contatto lievemente inferiore alla media, la portanza è eccezionale: ben 1.496 cm². Nessun grantour eguaglia tale valore. La resistenza alla flessione, così come alle deformazioni alle estremità, rientra nella media. Marcata, invece, la torsione sotto lo scarpone (2,0°). SULLA NEVE

Larghi, anzi larghissimi, e con una marcata vocazione al freeride mountaineering. Caratteristiche che si riflettono sul comportamento dinamico. La stabilità è elevata, in linea con i migliori rivali, mentre la maneggevolezza ne risente marcatamente. Specie realizzando archi brevi, l’inversione degli spigoli è tutt’altro che fulminea e richiede sia forza sia tecnica. Ottimi il galleggiamento e l’emersione in neve crostosa. In presenza di fondi ghiacciati tendono a perdere precisione in spatola. Si rivolgono a buoni/ottimi sciatori, attratti dalle prestazioni in neve profonda e in velocità piuttosto che dalle lunghe salite. Ideali per grantour che sconfinano nel freeride mountaineering. TEST 2013 | buyer's guide > 57

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich/cap Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 125/90/120 mm (168 cm) Raggio: 18,0 m (168 cm) Peso: 1.325 g (168 cm) Lunghezze: 168, 179, 186 cm Prezzo: 629,00 euro *dati dichiarati www.blackcrows-skis.com


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Black Diamond Current Dei freeride mountaineering ‘travestiti’ da granturismo. Inadatti, però, all’utilizzo grantour. Peso e instabilità pregiudicano qualsiasi ambizione. SCI GRANTOUR

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia, rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 118/86/106 mm (176 cm) Raggio: 20,5 m (176 cm) Peso: 1.600 g (176 cm) Lunghezze: 158, 167, 176, 185 cm Prezzo: 499,00 euro *dati dichiarati www.blackdiamondequipment.com

7,5°

rocker in punta da record tra i grantour

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

176 cm 176,4 cm 117,6/86,3/105,4 mm 8,7 mm 7,5° 128,0 cm 1.266 cm² 16,3 m 1.543 g (1.546 g – 1.540 g) 17,0° 1,0° 15,5° 5,8 cm

AL BANCO

IL PIù PESANTE

1.543 g: i Black Diamond Current sono i ‘pesi massimi’ della categoria, complice la lunghezza (176 cm) superiore allo standard (170 cm). A un camber nella media s’abbina una curvatura rocker che interessa sia la punta, 7,5° rappresentano un vero e proprio record per la categoria, sia la coda. Ne conseguono superfici di contatto e di portanza ridotte. Rilevante l’ampiezza sotto il piede (86,3 mm). Molto buone sia la resistenza alla flessione sia la rigidità torsionale, addirittura eccezionale in coda. SULLA NEVE

Grantour a parole, freeride mountaineering nella realtà. Per esprimersi al meglio necessitano di neve fresca o, quantomeno, cedevole. In presenza di fondi compatti vanno in crisi, scappando da sotto il piede quando caricati. Trovare la conduzione, così come chiudere le curve, è una vera e propria impresa. La spatola non aiuta affatto nel mantenere la traiettoria impostata. In compenso la maneggevolezza è accettabile. A patto, beninteso, di mantenere bassa la velocità. Aumentando il ritmo la mancanza di stabilità prevale su qualsiasi altra sensazione. Non sono adatti all’utilizzo grantour a causa sia del peso elevato, sia del feeling risicato, sia della mancanza di precisione. Bocciati. 58 > TEST 2013 | buyer's guide


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Bottero ski Cime du Diable Facili e permissivi, non amano essere portati al limite. Situazione nella quale perdono precisione e stabilità. Prezzo decisamente aggressivo.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

168 cm 169,5 cm 114,5/75,6/102,6 mm 8,9 mm 0,0° 146,9 cm 1.353 cm² 16,4 m 1.058 g (1.047 g – 1.069 g) 25,5° 1,5° 29,5° 9,5 cm

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 115/76/105 mm Raggio: nd. Peso: 970 g Lunghezze: 168 cm Prezzo: 399,00 euro *dati dichiarati www.botteroski.it

1.058

g un peso sorprendente considerando il prezzo contenuto

AL BANCO

Perfettamente centrati in categoria, fanno registrare valori nella media sotto ogni aspetto, fatta eccezione per le superfici di contatto (146,9 cm) e di portanza (1.353 cm²) lievemente superiori allo standard. Camber abbastanza marcato (8,9 mm). La rigidità torsionale non è delle migliori, specie in punta e in coda. Meritano un plauso quanto a leggerezza: 1.058 grammi rappresentano un risultato lusinghiero, in linea con marchi blasonati e ancor più eclatante considerando il prezzo contenuto.

IL PIù ECONOMICO

SULLA NEVE

Brillano per maneggevolezza, specie in inserimento, ma al crescere della velocità emerge una discreta instabilità, specie in presenza di nevi dure trasformate. Forzando la chiusura di curva la coda tende a perdere mordente, penalizzando il feeling con l’attrezzo. Si riscattano se lasciati esprimere lungo il naturale raggio di sciancratura; condizione nella quale si rivelano permissivi e facilmente interpretabili. In estrema sintesi, non amano essere portati al limite, e per questo sono indicati per neofiti dello ski-alp oppure per scialpinisti di medio livello, non particolarmente potenti, che prediligono una sciata tranquilla. Perdonano l’errore e garantiscono un buon galleggiamento. TEST 2013 | buyer's guide > 59


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Dynafit Mustagh Ata Superlight L’unico limite? Il peso. Adatti a sciatori di qualsiasi livello, brillano per facilità, stabilità e maneggevolezza. Prediligono nevi profonde. SCI GRANTOUR

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia, rinforzi in fibra di vetro e carbonio. Laminato di titanio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 116/86/109 mm (169 cm) Raggio: 23,7/18,2 m (169 cm) Peso: 1.255 g (169 cm) Lunghezze: 161, 169, 178, 187 cm Prezzo: 500,00 euro www.dynafit.it *dati dichiarati

4,2

cm la resistenza alla flessione è da record

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 169 cm LUNGHEZZA rilevata 168,7 cm SCIANCRATURA rilevata 115,4/85,7/108,1 mm CAMBER 6,1 mm ROCKER in punta 2,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 128,5 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.269 cm² RAGGIO calcolato 15,8 m PESO rilevato 1.269 g (1.280 g – 1.258 g) TORSIONE in spatola 16,5° TORSIONE al centro 0,5° TORSIONE in coda 20,5° FLESSIONE 4,2 cm AL BANCO

Hanno un’anima ‘tosta’, tutt’altro che cedevole, come dimostrano l’eccezionale resistenza alla flessione (4,2 cm) e la rilevante rigidità torsionale. La presenza del rocker in punta (2,0°) si fa sentire: ne deriva una superficie di contatto molto contenuta. Superiori alla media della categoria sia l’ampiezza sotto il piede (quasi 86 mm) sia il peso (1.269 g). SULLA NEVE

Maneggevoli e stabili. Con qualsiasi tipo di fondo e andando a disegnare archi di curva sia ampi sia stretti. Qualora si forzi la fase di chiusura rispondono senza incertezze grazie alla coda scevra da torsioni, in grado di sostenere in caso d’arretramenti, mentre la spatola è rapida in inserimento. Il feeling è immediato, sebbene l’inversione di spigoli non sia fulminea a causa della notevole larghezza sotto il piede. Sono ‘universali’, adatti a sciatori di qualsiasi livello tecnico, con una maggiore predilezione per le nevi profonde. 60 > TEST 2013 | buyer's guide


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Dynastar Pierra Menta Rocker Race o grantour? Dimensioni e carattere sono affini ai modelli da gara. Ottima la stabilità, ma deludono maneggevolezza e galleggiamento. Impegnativi.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

169 cm 169,2 cm 95,5/64,8/78,3 mm 8,5 mm 1,5° 134,1 cm 1.017 cm² 20,3 m 1.013,5 g (1.010 g – 1.017 g) 16,5° 1,5° 30,5° 6,4 cm

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno e materiale sintetico Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 96/65/79 mm (169 cm) Raggio: 26,0 m (169 cm) Peso: 950 g (169 cm) Lunghezze: 150, 160, 169 cm Prezzo: 598,00 euro *dati dichiarati www.dynastar.com

Legno naturale a vista lungo i fianchetti

AL BANCO

Pensionano i Patrouille des Glaciers, rispetto ai quali vedono crescere l’ampiezza della spatola (+4 mm); si restringe invece la coda (-3 mm). Dimensioni identiche ai ‘fratelli’ race, che rendono Pierra Menta Rocker i grantour più ‘dritti’ del test. Sciancratura decisamente poco pronunciata e rocker in punta (1,5°) concorrono a una portanza ridotta, inferiore persino alla maggioranza dei modelli da gara. Sono tra i grantour più leggeri. Flessione contenuta. Torsione in coda molto marcata (30,5°). SULLA NEVE

Una risposta elastica straordinaria. Sono sci dalla grande ‘sostanza’, estremamente sensibili agli input dello sciatore. Sarebbero dei grantour perfetti se… non avessero geometrie da race puri. Il galleggiamento è minimo e l’emersione in neve crostosa tutt’altro che agevole. Impegnativi, pagano la sciancratura ‘dritta’ che inficia la maneggevolezza e, soprattutto, la facilità d’inserimento in curva. Impongono una decisa azione di caviglie perché la spatola incida la neve. In compenso brillano per stabilità, da riferimento. Solo sciatori di ottimo livello possono trarne delle soddisfazioni. Funzionali come attrezzi da allenamento per i garisti piuttosto che come grantour per gli escursionisti. TEST 2013 | buyer's guide > 61


foto Manrico Dell'Agnola


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Elan Alaska Pro I migliori grantour: stabili, maneggevoli e facili. Per tutti. Pagano solamente un lieve ritardo in inserimento su nevi dure. Rapporto qualità/prezzo al top.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

170 cm 169,7 cm 108,6/78,6/98,9 mm 4,7 mm 0,0° 145,7 cm 1.328 cm² 21,1 m 1.149 g (1.149 g – 1.149 g) 26,0° 1,0° 23,5° 10,5 cm

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca con scatola di torsione Anima: legno di Paulownia laminato, rinforzi in carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 109/79/99 mm (170 cm) Raggio: 24,5/20,1 m (170 cm) Peso: 1.140 g Lunghezze: 156, 163, 170, 177 cm Prezzo: 429,00 euro *dati dichiarati www.elanskis.com

10,5

cm: solo i Movement Random-X hanno una minore resistenza alla flessione

AL BANCO

Evoluzione alleggerita del modello eletto miglior grantour 2011/2012, a parità di lunghezza risultano ‘dimagriti’ di 171 g. Ciò consente ad Alaska Pro di rientrare nella media della categoria. La struttura si contraddistingue per le marcate nervature in punta e coda che creano un ‘ponte’ sotto lo scarpone. Camber poco pronunciato, mentre la resistenza alla flessione è molto tenue (10,5 cm), sintomo di una struttura morbida. Raggio ampio, così come la superficie di contatto. Marcata torsione in punta. SULLA NEVE

Confermano gli ottimi riscontri ottenuti l’anno scorso da Alaska in quanto maneggevoli, stabili e in grado di assecondare qualsiasi arco di curva. Perdonano l’errore e favoriscono l’immediata instaurazione del feeling. La struttura è morbida, ma non difetta di risposta elastica. Prediligono superfici non troppo ghiacciate. In presenza di fondi duri denotano un lieve ritardo in inserimento, dovuto alla spatola che non incide immediatamente la neve. Una smagliatura che, in ogni caso, non pregiudica la vittoria del test. Consigliabili a tutti: dal granturista in possesso di un’ottima tecnica che si cimenta in gite lunghe e impegnative sino al principiante che si avvicina alle prime escursioni.

IL miglioR rapporto qualità/prezzo

TEST 2013 | buyer's guide > 63


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Hagan X-Ultra Facili e maneggevoli, hanno quale punto di forza la rapidità d’inversione degli spigoli. Le marcate torsioni ne pregiudicano la tenuta su nevi dure. SCI GRANTOUR

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno alveolare, doppio laminato in fibra di vetro Soletta: grafite ad alto peso molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 111/71/101 mm (170 cm) Raggio: 16,0 m (170 cm) Peso: 1.000 g (163 cm) Lunghezze: 155, 163, 170, 177 cm Prezzo: 440,00 euro *dati dichiarati www.hagan-ski.com

33°

in punta: una torsione superiore a ogni rivale

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

170 cm 169,6 cm 110,3/70,6/99,9 mm 11,6 mm 0,0° 147,5 cm 1.296 cm² 15,8 m 1.034,5 g (1.039 g – 1.030 g) 33,0° 2,0° 32,5° 9,7 cm

AL BANCO

Pressoché invariati rispetto allo scorso anno, si confermano tra i grantour più leggeri. La struttura è tradizionale (sandwich), caratterizzata da un camber molto marcato (11,6 mm), inferiore solo a Stöckli (12,9 mm). Flessione e sciancratura rientrano nella media, mentre la superficie di contatto è tra le più estese (147,5 cm); superata dai soli Lighter Spatzle. Stupisce la scarsissima rigidità torsionale della struttura: abbiamo registrato deformazioni di 33° in punta e 32,5° in coda. Da record! SULLA NEVE

Parola d’ordine maneggevolezza. La stabilità, invece, è scarsa, specie qualora si forzino le chiusure di curva. Spatola e coda incidono con poca tenacia la neve e, in presenza di fondi duri, faticano a condurre. Non forzando il ritmo il feeling è accettabile, grazie soprattutto alla rapidità in fase di svincolo. Proprio l’inversione degli spigoli è il fiore all’occhiello dei grantour austriaci, rapidi e docili in caso di repentina variazione delle traiettorie. In aggiunta, perdonano l’errore. Caratteristiche che li rendono ideali per principianti e sciatori di medio livello che desiderano un prodotto facile da interpretare, poco impegnativo a patto di non pretendere prestazioni al top.

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K2 Backlite Astenersi sciatori di basso livello. Richiedono una buona tecnica. Maneggevolezza sufficiente e stabilità discreta. Il peso elevato penalizza in salita.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

167 cm 168,2 cm 117,8/74,4/103,2 mm 8,4 mm 0,0° 144,2 cm 1.333 cm² 14,4 m 1.304 g (1.306 g – 1.302 g) 17,5° 1,0° 16,5° 9,7 cm

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno di Paulownia Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 118/74/103 mm (167 cm) Raggio: 15,0 m (167 cm) Peso: 1.150 g (167 cm) Lunghezze: 153, 160, 167, 174 cm Prezzo: 448,00 euro *dati dichiarati www.k2skis.com

14,4

m ll raggio di curva più contenuto della categoria

AL BANCO

Gli sci americani sono tra i grantour più pesanti (1.304 g) presenti al test. La sciancratura pronunciata concorre a determinare il raggio di curva meno ampio dell’intera categoria: 14,4 metri. Molto contenuta la torsione in coda (16,5°), mentre rientrano nella media i valori fatti registrare in punta e in corrispondenza dello scarpone. Flessione abbastanza marcata (9,7 cm). Singolarmente, la lunghezza effettiva risulta superiore di oltre 1 cm rispetto a quanto dichiarato: 168,2 anziché 167 cm. SULLA NEVE

Hanno un’anima ‘pistaiola’ e richiedono un discreto apprendistato per essere capiti. La maneggevolezza non è eccezionale ed è necessario caricare con decisione la spatola in inserimento. Proprio l’ingresso in curva, nonostante il raggio contenuto, è la fase meno intuitiva. Non aiutano quanti hanno la tendenza ad arretrare. In compenso, una volta in appoggio mantengono saldamente la traiettoria impostata, consentendo di condurre lungo qualsiasi superficie. La stabilità non viene mai meno a bassa e media velocità, mentre al limite emergono alcuni saltellamenti in punta. Attrezzi impegnativi, adatti a sciatori in possesso di una buona/ottima tecnica. Sconsigliati per escursioni con lunghe salite. TEST 2013 | buyer's guide > 65


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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La Sportiva GTR Maneggevolezza: presente. Feeling: assente. La risposta elastica ‘spenta’ rende i GTR poco comunicativi. Stabilità solo discreta. Buono il galleggiamento. SCI GRANTOUR

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia, laminati in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite P-Tex 2000 Lamine: acciaio da 1,8 mm Sciancratura: 114/82/104 mm (168 cm) Raggio: 22,0 m (168 cm) Peso: 1.250 g (168 cm) Lunghezze: 158, 168, 178 cm Prezzo: 529,00 euro *dati dichiarati www.lasportiva.com

82,2

mm la larghezza sotto il piede strizza l’occhio al freeride mountaineering

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

168 cm 169,5 cm 113,7/82,2/103,3 mm 11,3 mm 0,5° 145,4 cm 1.386 cm² 20,1 m 1.230 g (1.220 g – 1.240 g) 16,0° 0,5° 21,0° 9,4 cm

AL BANCO

La curvatura vede un camber marcato (11,3 mm) abbinarsi a un lieve rocker in punta (0,5°). Il peso non è dei più contenuti e tradisce un velato orientamento freeride mountaineering; tendenza rafforzata dalla notevole larghezza sotto lo scarpone (82,2 mm). Nonostante il citato rocker, godono di un’ampia superficie di contatto, inferiore solo a Black Crows e Lighter. Flessione nella media e raggio di curva abbastanza ampio (20,1 m). Elevata rigidità torsionale in spatola e al centro; nella media in coda. SULLA NEVE

Luci e ombre. La maneggevolezza è buona e la stabilità, in archi stretti e medi, non manca. Ciò che difetta è il feeling: chiudendo le curve e andando a caricare la struttura la risposta elastica tarda a manifestarsi, rivelandosi anzi decisamente spenta. Comunicano poco e se forzati in inserimento non rispondono, lasciando lo sciatore in una sorta di ‘limbo’: in attesa di una reazione che, semplicemente, non ci sarà. Soffrono i fondi duri, dove la spatola fatica a incidere e se portata ad alta velocità perde rigore direzionale. Sono adatti a scialpinisti dalla tecnica discreta, non troppo esigenti, attenti più alla facilità d’inversione degli spigoli e al galleggiamento che alla conduzione. 66 > TEST 2013 | buyer's guide


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Lighter Spatzle Galleggiamento e leggerezza ai massimi livelli. Non altrettanto stabilità e maneggevolezza: entrambe scarse. Ideali in salita, prediligono nevi soffici.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

cm una superficie di contatto da record

171 cm 172,2 cm 114,7/75,1/103,7 mm 4,7 mm 0,0° 152,5 cm 1.405 cm² 17,1 m 860,5 g (862 g – 859 g) 24,0° 1,0° 18,0° 9,7 cm

AL BANCO

Sci tendenzialmente ‘piatti’, dal camber molto contenuto (4,7 mm), hanno nella leggerezza un punto di forza. Il peso di 860,5 g è superiore solamente ai Merelli Race 166 (681 g), anch’essi 100% in carbonio ma più corti di oltre 7 cm e decisamente meno ampi sia in punta, sia in centro, sia in coda. Da record, complice la scarsa curvatura della punta, la superficie di contatto. Generosissima anche la portanza, inferiore ai soli Black Crows Orb Freebird. Marcata flessione e torsione in spatola. SULLA NEVE

Larghi e incredibilmente leggeri. Ecco la prima sensazione suscitata dagli Spatzle. Prediligono nettamente le nevi soffici e profonde, in presenza delle quali sfoderano un ottimo galleggiamento. A patto, però, di ‘aiutare’ la punta, poco pronunciata, a emergere. Con fondi duri e ad alta velocità vanno in affanno. Specie forzando la chiusura delle curve; situazione che vede spatola e coda incidere la neve a fatica a causa di marcati saltellamenti. Non amano le repentine inversioni di spigoli e peccano quanto a maneggevolezza. Non nascono per affrontare canalini o passaggi tecnici angusti. Hanno bisogno di spazio. Ideali per sciatori attratti più dalle lunghe ascensioni che dalla conduzione. TEST 2013 | buyer's guide > 67

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca Anima: fibra di carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 115/76/105 mm Raggio: 18,5 m Peso: 890 g Lunghezze: 171 cm Prezzo: 786,50 euro *dati dichiarati www.lighterski.com

152,5


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Merelli Race 166 23,7

SCI GRANTOUR

m un raggio di curva ‘chilometrico’

Race ‘camuffati’ da grantour. Leggerissimi, stabili, reattivi e impegnativi, richiedono ottima tecnica per essere gestiti. Portanza molto ridotta. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca Anima: fibra di carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 99/65/79 mm Raggio: nd. Peso: 680 g Lunghezze: 166 cm Prezzo: 730,00 euro *dati dichiarati www.merelliski.it RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

IL PIù LEGGERO

166 cm 165,0 cm 98,2/66,0/78,4 mm 8,6 mm 0,0° 145,5 cm 1.123 cm² 23,7 m 681 g (680 g – 682 g) 23,0° 1,5° 20,0° 10,3 cm

AL BANCO

Race ‘prestati’ al granturismo. L’unica differenza rispetto al modello da gara risiede infatti nella superiore lunghezza (166 cm dichiarati contro 160). Il peso è ineguagliabile per i rivali: con una massa di 681 g potrebbero salire sul podio della leggerezza persino nella categoria race. La sciancratura poco pronunciata concorre a determinare il raggio di curva più ampio della categoria (23,7 m). La portanza è molto ridotta e la flessione altrettanto marcata (10,3 cm). Torsione nella media. SULLA NEVE

Sono ai limiti della categoria, indicati per quanti desiderano effettuare escursioni con ai piedi sci leggerissimi dalla innegabile vocazione race. Maneggevoli e rapidi nell’inversione degli spigoli, si adattano a qualsiasi raggio di curva. La coda offre un solido sostegno in caso d’arretramento e, rispetto ai Race 160, crescono stabilità in velocità e precisione della spatola. In presenza di coltri profonde la portanza è molto ridotta e il galleggiamento difficoltoso. Riservati, pertanto, a sciatori in possesso di un’ottima tecnica che non temono alcun tipo di superficie. Il granturista di medio livello si troverebbe in difficoltà nel gestirne la reattività. Preparazione impeccabile. 68 > TEST 2013 | buyer's guide


www.ops3.com - Ideagraphic Brunod & Reichegger during Pierramenta, Italy

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Il tuo amore per lo sci alpinismo, il nostro amore per i prodotti.

Race 290

Rapid 260

Speed

G Comp Wind

- Peso: 294 g - Nuovo sistema di aggancio rapido posteriore con inserto metallico. - Super compatto grazie alla regolazione della lunghezza in fettuccia Dyneema®.

- Peso: 260 g - Doppio porta sci intercambiabile, porta ramponi a tunnel “easy entry”, tasca interna per pala da neve, predisposizione per hydrobag.

- Peso: 230 g - Sistema di regolazione rapida con rotella, struttura interna in polistirene alta densità, calotta esterna in policarbonato “in moulding” con numerose aperture, ganci portalampada. - Colori: verde, arancione

- Peso: 92 g il paio - Leggeri ed avvolgenti; protezione antivento nella parte alta del polso e grip in silicone su palmo e dita.

I prodotti presentati sono conformi ai regolamenti ISMF.

www.camp.it


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Movement Random-X 10,6

SCI GRANTOUR

cm la flessione più marcata tra i grantour

Reattivi, maneggevoli e facili. A patto di non aumentare la velocità: ne risente la stabilità. La leggerezza li rende adatti a lunghe escursioni. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Karuba e pioppo con laminati di carbonio Soletta: grafite P-Tex 4000 Lamine: acciaio da 1,3 mm Sciancratura: 115/76/105 mm (167 cm) Raggio: 19,0 m (167 cm) Peso: 900 g (167 cm) Lunghezze: 151, 159, 167, 175 cm Prezzo: 802,00 euro *dati dichiarati www.movementskis.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

167 cm 166,0 cm 114,4/76,0/103,7 mm 10,5 mm 0,0° 144,3 cm 1.335 cm² 15,8 m 862,5 g (862 g – 863 g) 23,5° 1,0° 27,0° 10,6 cm

AL BANCO

Una struttura decisamente morbida: 10,6 cm in flessione sono un record. Più controllata la torsione, allineata ai rivali. Leggerezza eccezionale considerando che, con una massa di 862,5 g, sono gli unici attrezzi con anima in legno in grado d’insidiare i modelli realizzati interamente in carbonio. Portanza nella media; così come la larghezza sotto al piede (76 mm). Impeccabili preparazione e finiture. Altrettanto d’alto livello il prezzo, superiore alla media e inferiore ai soli Ski Trab Maestro. SULLA NEVE

Rendono facile qualsiasi pendio grazie alla grande maneggevolezza. Beneficiano di una spatola rapida in inserimento che incide immediatamente la neve anche sul ripido e in presenza di fondi ghiacciati. Altrettanto valida la coda, che sostiene in caso d’arretramenti. Al salire della velocità la stabilità tende a venire meno, specie in spatola, costringendo a un discreto impegno fisico per mantenere la direzionalità. Non amano le curve ampie in conduzione. In compenso è agevole alternare archi ampi e stretti. Per massimizzare il galleggiamento è consigliabile optare per una misura più lunga; una scelta agevolata dal peso contenuto. Ideali per tour impegnativi e per sciatori di medio/alto livello. 70 > TEST 2013 | buyer's guide


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Ski Trab Maestro Facili e intuitivi, hanno nella maneggevolezza il proprio punto di forza. Sono tra i migliori grantour sul mercato. Finiture molto curate. Prezzo elevato.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

3,4

mm il ponte positivo... quasi non c’è. Camber molto ridotto

171 cm 169,5 cm 106,2/74,5/93,1 mm 3,4 mm 0,0° 144,7 cm 1.260 cm² 20,8 m 926 g (925 g – 927 g) 23,0° 1,0° 27,0° 9,0 cm

AL BANCO

La finitura della soletta rasenta lo stato dell’arte: rigatura longitudinale lungo la parte centrale che diventa a spina di pesce, convergente all’interno, ai lati. Ricercata la struttura, con un’inedita gabbia in carbonio e inserti antivibrazioni/ antiurto in corrispondenza delle lamine. Lodevole la leggerezza. Sci ‘piatti’: il camber è quasi assente (3,4 mm). Sciancratura non molto pronunciata e ampio raggio di curva (20,8 m). Portanza inferiore alla media. Flessione e torsione in linea con i rivali.

IL PIù COSTOSO

SULLA NEVE

Un progetto inedito, ricercato, che riscuote lodi una volta sulla neve. La risposta elastica è energica e favorisce l’alternanza d’archi di curva di differente ampiezza. Rapidi tanto in inserimento quanto in fase di svincolo, similmente ai Movement Random-X non amano la conduzione ad alta velocità. Rispetto ai grantour svizzeri, però, richiedono un minore impegno fisico per mantenere la direzionalità. Con nevi cedevoli entusiasmano, nonostante la portanza ridotta, grazie alla morbidezza della spatola che agevola l’emersione. Rovescio della medaglia, la punta perde precisione in presenza di fondi duri e all’aumentare dell’andatura. Ideali per lunghe escursioni e per sciatori di qualsiasi livello. TEST 2013 | buyer's guide > 71

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: Aramide alveolare, doppio laminato in carbonio Soletta: grafite e polietilene sinterizzato ad alta densità Lamine: acciaio microcristallino 100CR6 Sciancratura: 106/75/90 mm (171 cm) Raggio: 24,1 m (171 cm) Peso: 950 g (171 cm) Lunghezze: 157, 164, 171, 178 cm Prezzo: 879,00 euro *dati dichiarati www.skitrab.com


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Stöckli Stormrider Light Hanno una vocazione ‘pistaiola’ e non amano i fondi ondulati. Maneggevoli, non brillano per risposta elastica e stabilità. Peso abbastanza elevato. SCI GRANTOUR

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno, doppio laminato in fibra di vetro Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 112/72/98 mm (165 cm) Raggio: 16,5 m (165 cm) Peso: nd. Lunghezze: 155, 165, 175 cm Prezzo: 500,00 euro *dati dichiarati www.stoeckli.ch

12,9

mm camber da record per la categoria grantour

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

165 cm 165,0 cm 110,5/71,9/97,4 mm 12,9 mm 0,25° 138,5 cm 1.218 cm² 15,0 m 1.281,5 g (1.279 g – 1.284 g) 23,5° 1,0° 26,5° 9,7 cm

AL BANCO

Costruzione tradizionale per i grantour svizzeri, caratterizzati da una struttura sandwich e da un ponte positivo (camber) da record: ben 12,9 mm. Il peso, nonostante la misura contenuta (165 cm), è lievemente superiore alla media della categoria e risente della vocazione ‘pistaiola’ di Stormrider Light. La lunghezza ridotta influisce anche sul raggio (15,0 m) e in negativo sulla superficie di portanza, tra le meno generose: solo i rivali Merelli e Dynastar fanno registrare valori inferiori. SULLA NEVE

Hanno deluso le aspettative a causa di una risposta elastica poco vigorosa, quasi spenta, tanto che, superata la fase d’inserimento, andando a caricare gli attrezzi questi tendono a ‘scappare’ da sotto il piede perdendo precisione e rigore direzionale. Il feeling ne risente e non basta a lenire tale sensazione la buona rapidità in ingresso curva. La maneggevolezza non manca, ma aumentando la velocità ciò che viene meno è la stabilità: la spatola soffre di marcati saltellamenti. Prediligono fondi regolari, lavorati, dato che in presenza di nevi dure ondulate non riescono a copiare l’andamento del terreno. Adatti a quanti vogliono utilizzare gli stessi sci sia in pista sia per brevi escursioni. 72 > TEST 2013 | buyer's guide


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Völkl Mauja Stabilità da riferimento. Maneggevolezza, però, scarsa. Performanti in conduzione, non amano le nevi profonde o crostose. Per gli amanti della velocità.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 170 cm LUNGHEZZA rilevata 170,6 cm SCIANCRATURA rilevata 115,4/77,7/101,7 mm CAMBER 5,9 mm ROCKER in punta 0,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 144,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.341 cm² RAGGIO calcolato 16,8 m PESO rilevato 1.253,5 g (1.246 g – 1.261 g) TORSIONE in spatola 23,5° TORSIONE al centro 1,5° TORSIONE in coda 25,5° FLESSIONE 8,7 cm

1,5°

di deformazione: scarsa rigidità torsionale in centro

RIVELAZIONE

AL BANCO

I grantour tedeschi fanno registrare un peso nella media della categoria, inferiore a ‘mostri sacri’ quali i Dynafit Mustagh Ata Superlight (1.253,5 g contro 1.269 g). Discreta differenza di massa tra le aste, nell’ordine dei 15 g. Generosa la superficie di contatto, superiore alla media della categoria. La rigidità torsionale non è particolarmente elevata, specie in corrispondenza dello scarpone, dove si riscontra una deformazione pari a 1,5°. Flessione, in compenso, abbastanza contenuta (8,7 cm). SULLA NEVE

Grande stabilità per gli attrezzi teutonici, forti oltretutto di una risposta elastica vigorosa. Portati ad alta velocità, anche in presenza di nevi dure ghiacciate, non si scompongono, sorretti da una spatola immune da saltellamenti e da una coda che sostiene anche in caso d’arretramenti. Al contempo, però, la rapidità di svincolo non è delle migliori e l’inversione degli spigoli richiede forza. Sono come treni lanciati lungo i binari: precisi una volta indirizzati, tutt’altro che amichevoli nell’alternanza degli archi di curva. Non amano le nevi crostose: solo ottimi sciatori riescono a far emergere le spatole. Sono adatti a granturisti dalla tecnica perfetta, amanti delle curve in conduzione. TEST 2013 | buyer's guide > 73

SCI Grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di pioppo e faggio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 116/78/102 mm (170 cm) Raggio: 19,8 m (170 cm) Peso: 1.225 g (170 cm) Lunghezze: 156, 163, 170, 177 cm Prezzo: 530,00 euro *dati dichiarati www.voelkl.com


GRANTOUR Sci - Grantour

Ancora loro Elan sbaraglia la concorrenza per il secondo ano consecutivo: gli Alaska Pro sono i migliori grantour 2013. Seguono Dynafit, esempio di bilanciamento e completezza, e Ski Trab. I Maestro, al debutto, stupiscono per facilità e maneggevolezza

E

lan Alaska: migliori grantour 2012. Elan Alaska Pro: migliori grantour 2013. Cosa è cambiato? I nuovi attrezzi sloveni sono più leggeri del modello precedente, rispondendo a tono a una delle critiche del passato, e distanziano ancor più marcatamente la concorrenza. Pressoché perfetti, rapporto qualità/prezzo incluso, soffrono solamente i fondi ghiacciati. Reggono il confronto Dynafit Mustagh Ata Superlight, un po’ pesanti e privi di eccellenze ma estremamente concreti, facili, affidabili. In poche parole, ‘terribilmente’ grantour. Terzo posto, ed è una sorpresa per degli sci al debutto, gli inediti Ski Trab Maestro. Pagano qualche difetto di gioventù, vedasi la spatola sin

troppo morbida per affrontare nevi compatte trasformate, ma la ricercatezza tecnica, il peso contenuto e la grande maneggevolezza consentono loro di rientrare a pieno titolo tra i migliori sci del 2013. Nonostante il prezzo più elevato della categoria. Categoria che, coerentemente con la nostra concezione dell’escursionismo, vede maggiormente premiate completezza e concretezza rispetto a singoli punti d’eccellenza. Questi ultimi appannaggio di Merelli Race 166 qualora si tenga conto della leggerezza (681 g), di Völkl Mauja considerando la sola stabilità e di Bottero Ski Cime du Diable concentrandosi sul prezzo (399,00 euro). Singoli aspetti che, però, non bastano per primeggiare.

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 16 1° classificato Elan Alaska Pro 2° classificato Dynafit Mustagh Ata Superlight 3° classificato Ski Trab Maestro Rivelazione Völkl Mauja Sci più leggeri Merelli Race 166 (681 g) Sci più pesanti: Black Diamond Current (1.543 g) Sci più economici: Bottero Ski Cime du Diable (399,00 euro) Sci più costosi: Ski Trab Maestro (879,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Elan Alaska Pro


www.socrep.it


GRANTOUR

Non si praticano sconti Leggerezza, comfort, ampia escursione del gambetto, rullata efficace e trasmissione degli impulsi precisa. Agli scarponi grantour si chiede tutto; e non si perdona nulla. È la categoria più ostica ed esigente. Vince il prodotto più completo…

L

a nostra concezione di granturismo è semplice: lunghe escursioni, anche di più giorni, caratterizzate da zaino in spalla e salite di dislivello superiore, o uguale, a 1.000 metri. Con qualsiasi condizione di neve e senza rinunciare al piacere, e alla sicurezza, in discesa. Non accettando compromessi sotto il profilo del comfort termico e di calzata. Per quanti sono disposti a ‘soffrire’ di più, del resto, esistono prodotti race o strettamente derivati dal mondo

76 > TEST 2013 | buyer's guide

delle gare come Dynafit DY.N.A. PDG, Pierre Gignoux XP Mountain e Scarpa Alien. La leggerezza è un requisito imprescindibile, ma non sufficiente a decretare i migliori modelli grantour. È necessaria completezza. Sotto qualsiasi aspetto. In discesa, prediligendo prodotti che garantiscano una nitida trasmissione degli impulsi, in salita, optando per scarponi forti di una generosa escursione del gambetto, e in fase di camminata, mettendo in ombra i modelli che


GRANTOUR Sotto, Umberto Isman, responsabile itinerari e viaggi di Ski-alper, in azione durante la prova degli sci grantour

chiudere un occhio nei confronti di parametri non strettamente legati agli obiettivi principe della categoria, basti pensare al comfort termico per gli scarponi da gara o alla leggerezza per i modelli powder oriented, nel mondo grantour non si può e non si deve rinunciare a nulla. Proprio la completezza, la duttilità e la versatilità sono gli elementi distintivi e imprescindibili della categoria. Senza perdere di vista il rapporto qualità/prezzo, determinato interfacciando le prestazioni con l’esborso necessario per entrare in possesso di uno scarpone.

rendono difficoltosa la rullata. È giunto il momento di rinnegare, con buona pace dei marchi che ancora non si sono adeguati, i tempi in cui era sufficiente un’escursione del gambetto poco superiore a 30° per parlare di prodotti da granturismo. Oggi serve molto, molto di più. Per questo la categoria grantour ci vede muovere critiche taglienti, nette, che preludono a sonore bocciature. Se in ambiti diversi, come quello race e freeride mountaineering, è ragionevole

Il test sul campo In vista della prova fuori pista abbiamo cercato, compatibilmente con la disponibilità e le scelte produttive delle Case costruttrici, di uniformare la misura dei modelli prendendo a riferimento lo standard 27,0 MP. Tutti gli scarponi sono stati provati in abbinamento a sci Ski Trab Duo Freerando Light equipaggiati con attacchi ATK Race RT e pelli Pomoca Climb Pro Glide. I test ‘a secco’, utili per riprodurre le condizioni nelle quali ogni appassionato si trova a scegliere un prodotto in negozio, sono stati effettuati il giorno precedente le prove sulla neve, a una temperatura ambientale di 20°C. Ogni testatore ha provveduto a personalizzare scarpetta e calzata in funzione delle proprie caratteristiche morfologiche e delle proprie abitudini, sfruttando esclusivamente gli accessori in dotazione. TEST 2013 | buyer's guide > 77


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

2/10

EFFICACIA IN SALITA

3/10

TRASMISSIONE IMPULSI

TRANSIZIONE SKI-WALK

6,5/10

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COMFORT

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RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

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IL PIù PESANTE

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scarponi GRANTOUR

g il peso della scocca è degno di un modello da freeride mountaineering

IL PIù ECONOMICO

Black Diamond Prime Peso eccessivo, limitata escursione del gambetto e suola ‘piatta’ che non agevola la rullata pregiudicano l’utilizzo grantour. Da destinare al freeride. SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Poliolefina (plastica) Mobilità gambetto: 40° - inclinazione anteriore regolabile (14-18-22°) - canting regolabile Leve: 3 micrometriche + fascia in velcro Suola: Black Diamond monomescola Scarpetta: Black Diamond Efficient Fit AT Light termoformabile con allacciatura mediante Boa System Peso: 1.640 g (27,0 MP) Misure: da 24,0 a 30,5 MP Colori: arancio/nero Prezzo: 429,00 euro *dati dichiarati www.blackdiamondequipment.com RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

78 > TEST 2013 | buyer's guide

27,0 MP 310 mm 120 mm 1.739 g 1.417 g 322 g si

COME SONO FATTI

Rinunciano al tradizionale linguettone, sostituito dalla sovrapposizione dei lembi del gambetto. Il sistema ski-walk s’affida a una classica levetta posteriore. Costituisce un elemento di pregio l’allacciatura della scarpetta mediante il sistema Boa, forte di una bobina collegata a un cavetto il cui avvolgimento modifica il livello di chiusura. Peso imbarazzante: 1.739 g sono troppi per un utilizzo grantour. Ingombri dello scafo notevoli, tali da rendere gli scarponi americani tutt’altro che filiformi. SULLA NEVE

Grandi fuori, piccoli dentro. Dimensioni esterne ragguardevoli, ma non appena inserito il piede i punti di pressione (e fastidio) si moltiplicano. Pregevole l’allacciatura della scarpetta mediante Boa, che consente un’efficace personalizzazione della calzata. La conformazione della suola, molto ‘piatta’, non agevola la rullata e in aggiunta l’escursione del gambetto è minima. Non sono adatti a medie e lunghe salite. La trasmissione degli impulsi è accettabile, a patto di utilizzare sci larghi. Con attrezzi più stretti le dimensioni dello scafo provocano, inclinandosi, contatti con la neve. Caratteristica che non aiuta nemmeno nei traversi più ripidi. Da destinare al freeride mountaineering.


Dynafit TLT5 Mountain TF-X Tra i migliori grantour. Precisi e fascianti, sono abbastanza leggeri, sebbene il peso non sia da record. Escursione del gambetto meno generosa di La Sportiva.

RILEVAMENTI MISURA 27,5 MP LUNGHEZZA SCAFO 297 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 105 mm PESO 1.241 g (linguettone supplementare incluso) PESO SCOCCA 929 g PESO SCARPETTA 312 g PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

SULLA NEVE

Li calzi ed è subito feeling. Lo scafo avvolge con precisione il piede e non si registrano punti di pressione. L’escursione del gambetto in modalità salita è abbastanza ampia, ma non da record; per massimizzare la libertà di movimento è consigliabile lasciare aperta, o comunque lassa, la fascia superiore in velcro. Ottima la trasmissione degli impulsi in discesa, sia ricorrendo sia rinunciando al linguettone supplementare. La calzata fasciante li rende adatti a soggetti dai piedi magri e dalla pianta stretta. I volumi interni, del resto, sono abbastanza compressi. Punto di forza è la naturalezza della camminata, davvero agevole, mentre non entusiasma il comfort termico nella zona plantare.

IL miglioR rapporto qualità/prezzo

105

mm lo scafo grantour dagli ingombri esterni più contenuti

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7,5/10

EFFICACIA IN SALITA

7,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

7,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 79

scarponi Grantour

SCHEDA TECNICA* Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 60° - inclinazione anteriore regolabile (15-18°) Leve: 2 + fascia in velcro Suola: Skywalk Claw bimescola Scarpetta: TF-X automodellante/termoformabile Peso: 1.225 g (27,5 MP) – 1.290 g (27,5 MP con linguettone supplementare incluso) Misure: da 25 a 30,5 MP (incluse ½ misure) Colori: bianco/verde Prezzo: 500,00 euro www.dynafit.it *dati dichiarati

COME SONO FATTI

Sono un classico, ma sempre attuali grazie a soluzioni quali la leva al vertice del gambetto che gestisce sia la chiusura di quest’ultimo sia il sistema ski-walk, il linguettone supplementare amovibile e la zona di flessione (5 mm) lungo la parte anteriore dello scafo. Il peso è abbastanza contenuto grazie soprattutto alla leggerezza della scocca, ai vertici della categoria, mentre la scarpetta paga un gap di ben 130 g ai rivali diretti La Sportiva Spitfire. Dimensioni esterne molto contenute.


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Strèda Dolomites, 117 - 38032 CANAZEI (Tn) - tel 0462 691605 - info@sportamplatz.com


Garmont Cosmos Orientati al freeride mountaineering, in salita pagano la limitata escursione del gambetto. Ottima trasmissione degli impulsi. Peso abbastanza elevato.

RILEVAMENTI MISURA 27,0 MP LUNGHEZZA SCAFO 306 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 115 mm PESO 1.467 g PESO SCOCCA 1.188 g PESO SCARPETTA 279 g (286 g lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

SULLA NEVE

La calzata è agevole e l’alloggiamento confortevole. Si registrano solamente lievi pressioni in corrispondenza del gambetto. Sebbene collocati tra i grantour, dimostrano una spiccata vocazione al freeride mountaineering. Elevata, infatti, la precisione nella trasmissione degli impulsi. Ottimo il supporto posteriore in caso d’arretramento. Anche ad alta velocità la scocca è esente da spanciamenti, consentendo di percepire nitidamente le reazioni degli sci. L’escursione del gambetto, però, è limitata: caratteristica che ne inficia l’efficacia in salita e ne sconsiglia l’utilizzo nelle lunghe escursioni. Ottimi in fase di camminata grazie alla rullata naturale che non rallenta il passo.

115

mm dopo Black Diamond è lo scafo dai volumi esterni più generosi

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

5,5/10

EFFICACIA IN SALITA

5,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9,5/10

COMFORT

7/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 81

scarponi Grantour

SCHEDA TECNICA* Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: Grilamid (plastica) Mobilità gambetto: 60° - inclinazione anteriore regolabile (11,5-13°) – canting regolabile Leve: 4 micrometriche + fascia in velcro da 40 mm Suola: Vibram AT bimescola Scarpetta: Garmont EZ Fit PowerLite termoformabile Peso: 1.450 g (27,5 MP) Misure: da 25 a 31,5 MP Colori: bianco/nero Prezzo: 520,00 euro www.garmont.com *dati dichiarati

COME SONO FATTI

Leggeri per essere a 4 ganci, pesanti per essere dei grantour. La massa di 1.467 g si traduce in un aggravio di 287 g rispetto a La Sportiva Spitfire e di 226 g rispetto a Dynafit TLT5. Valori che, abbinati al generoso volume esterno dello scafo, li indirizzano al freeride. Sistema ski-walk a levetta posteriore, incassata anziché a sbalzo come per Radium, modello dal quale derivano concettualmente. Linguettone ribaltabile. Leve lungo il gambetto con orientamento inverso rispetto a quelle lungo lo scafo.


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

EFFICACIA IN SALITA

8,5/10

9,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

7,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

182

g nessuna scarpetta grantour è più leggera scarponi GRANTOUR

IL PIù LEGGERO

IL PIù COSTOSO

La Sportiva Spitfire I migliori grantour 2012/2013. Grazie soprattutto al peso ridotto e all’escursione del gambetto degna di un modello race, superiore a Dynafit TLT5. SCHEDA TECNICA* Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: Carbon Reinforced Polymer (plastica/carbonio) Mobilità gambetto: 68° - inclinazione anteriore regolabile (12-14-16°) Leve: 2 + fascia in velcro da 30 mm Suola: La Sportiva LazerGrip by Davos Scarpetta: Palau Skimo Liner termoformabile Peso: 950 g (27,0 MP) Misure: da 24 a 31,5 MP Colori: nero/giallo Prezzo: 599,00 euro www.lasportiva.com *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA 27,5 MP LUNGHEZZA SCAFO 297 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 106 mm PESO 1.180 g PESO SCOCCA 998 g PESO SCARPETTA 182 g (196 g sottopiede facoltativo incluso) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

82 > TEST 2013 | buyer's guide

COME SONO FATTI

Più leggeri (-61 g) dei diretti rivali Dynafit TLT5 Mountain TF-X, ne eguagliano i contenuti ingombri esterni dello scafo. Simile la collocazione al vertice del gambetto della leva del sistema ski-walk; leva che gestisce la chiusura tibiale e al tempo stesso la transizione dalla discesa alla camminata. La scarpetta, realizzata dalla francese Palau, è leggerissima sia in versione standard sia applicando il sottopiede facoltativo in dotazione. Linguettone con snodo a soffietto sul collo del piede. SULLA NEVE

Prima partecipazione ai test di Ski-alper e… vittoria immediata. I La Sportiva Spitfire sono i migliori grantour 2012/2013. Merito soprattutto di un’escursione del gambetto degna di un modello race, superiore a quanto garantito dai diretti rivali TLT5 Mountain TF-X. La calzata è agevole, sebbene i volumi interni non siano particolarmente ampi, e si apprezza la precisa allacciatura mediante singolo cordino della scarpetta. Il piede resta sempre ben bloccato. Efficace e intuitivo il sistema ski-walk. In discesa è possibile contare su di un solido sostegno posteriore in caso d’arretramento e la trasmissione degli impulsi è immediata. Agevole la camminata grazie alla rullata molto naturale.


Scarpa Rush Puntano sul comfort a discapito del peso, non particolarmente contenuto. Escursione del gambetto sufficiente, ma non eccezionale. Efficaci in discesa.

*dati dichiarati

RILEVAMENTI MISURA 27,0 MP LUNGHEZZA SCAFO 306 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 109 mm PESO 1.422 g PESO SCOCCA 1.182 g PESO SCARPETTA 240 g (271 g sottopiede e lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

SULLA NEVE

Occupano il terzo gradino del podio, alle spalle di La Sportiva e Dynafit. Fiore all’occhiello è il comfort, di altissimo livello. Altrettanto valida la calzata, agevolata dal linguettone ribaltabile lateralmente. Rispetto ai concorrenti Spitfire e TLT5 pagano soprattutto la minore escursione del gambetto, comunque sufficiente per evitare affanni in salita. Camminata agevole. Lodevole il bloccaggio del piede, specie nella zona del tallone. Il sistema ski-walk, sebbene esposto agli urti, è irreprensibile nel funzionamento. Molto precisa la trasmissione degli impulsi in discesa. Ideali per granturisti attenti al comfort, anche termico, che non disdegnano escursioni di medio/alta difficoltà.

240

g la scarpetta è leggera, sebbene sia la più calda della categoria

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

EFFICACIA IN SALITA

7/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

9,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 83

scarponi Grantour

SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: nd. - inclinazione anteriore regolabile (15-19°) Leve: 3 + fascia in velcro Suola: Vibram Cayman Scarpetta: Scarpa Intuition Pro Flex G 3 termoformabile Peso: 1.415 g Misure: da 25,5 a 31,0 MP Colori: giallo/grigio Prezzo: 439,00 euro www.scarpa.net

COME SONO FATTI

Il peso non è da primato e costituisce un primo indicatore della scelta di fondo effettuata da Scarpa: i Rush sono destinati a granturisti che prediligono il comfort alle prestazioni pure. Lo scafo è caratterizzato da ingombri nella media, mentre la parte retrostante il gambetto presenta delle svasature per favorire la ventilazione/traspirazione della scarpetta. Sistema ski-walk posteriore a levetta. Il linguettone è ribaltabile lateralmente. La leva sul collo del piede è del tipo a cricchetto.


Scarponi - Grantour

È un mondo difficile

Nella categoria più esigente svettano i La Sportiva Spitfire davanti ai comunque ottimi Dynafit TLT5 Mountain TF-X. Sul gradino più basso del podio salgono gli Scarpa Rush, sovrani del comfort. Il grantour non perdona: solo 5 marchi sostengono la sfida

D

ebutto col botto ai nostri test per gli scarponi in plastica La Sportiva. Gli Spitfire sono i migliori grantour 2012/2013. Sopravanzano i comunque ottimi Dynafit TLT5 Mountain TF-X grazie al peso inferiore e all’escursione del gambetto più generosa; caratteristiche che rendono i prodotti Made in Ziano di Fiemme ideali per lunghe escursioni e ascensioni. Sostanziale pareggio, invece, quanto a precisione ed efficacia in discesa. Un campo nel quale riscuotono lodi anche gli Scarpa Rush, maggiormente votati al comfort e saldamente collocati sul gradino più basso del podio della nostra classifica di gradimento. Chi è apparso ai limiti della categoria sono i Garmont Cosmos, utilizzabili sì in ottica grantour, ma maggiormente orientati al freeride mountaineering. Veri e propri pesci fuor d’acqua i Black Diamond Prime, da destinare esclusivamente al freeride. Infine una riflessione: il grantour è senza dubbio la categoria più ostica e ‘pericolosa’ per i costruttori. La coperta è sempre corta. Ogni smagliatura viene alla luce, ogni mancanza è rilevante,

84 > TEST 2013 | buyer's guide

ogni difetto giudicato imperdonabile. Ne è prova il fatto che solo 5 marchi abbiano partecipato alla nostra comparativa.

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 5 1° classificato La Sportiva Spitfire 2° classificato Dynafit TLT5 Mountain TF-X 3° classificato Scarpa Rush Scarponi più leggeri: La Sportiva Spitfire (1.180 g) Scarponi più pesanti: Black Diamond Prime (1.739 g) Scarponi più economici: Black Diamond Prime (429,00 euro) Scarponi più costosi: La Sportiva Spitfire (599,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Dynafit TLT5 Mountain TF-X


Con l’utilizzo della nuova Bridge Technology, l’Himalaya fissa nuovi traguardi nella categoria Touring.

www.socrep.it +++ Mammut Team sull’Etna photo: Olaf Crato

LIGHT FAST NATURAL


GRANTOUR

Per molti, anzi per tutti

Q

uando si affrontano lunghe escursioni, anche di più giorni, caratterizzate da zaino in spalla e salite di dislivello superiore, o uguale, a 1.000 metri, con qualsiasi condizione climatica e di neve, gli attacchi devono essere l’ultimo dei problemi. O meglio, devono passare inosservati tanta è la loro capacità di soddisfare sotto ogni aspetto. Sono innanzitutto chiamati a una calzata rapida, immediata, che non generi apprensioni e difficoltà nemmeno ai neofiti. Al contempo, non possono esimersi dal garantire un livello di sicurezza sensibilmente superiore rispetto ai prodotti race. Forti, in special modo, di talloniere che consentano una reale regolazione dei valori di rilascio laterali e frontali dello scarpone. Questo, però, è solo il preambolo. Perché al tempo stesso devono assicurare elevate prestazioni sia in salita sia in discesa. Nel primo caso grazie al contenimento delle masse e alla disponibilità di diverse opzioni di alzatacco, selezionabili quanto più facilmente e rapidamente possibile, nel secondo favorendo una nitida trasmissione degli impulsi. Nel mondo grantour, del resto, non si può e non si deve rinunciare a nulla. Proprio la completezza, la duttilità e la versatilità sono gli elementi distintivi e imprescindibili della categoria.

86 > TEST 2013 | buyer's guide

Leggerezza, facilità di calzata, sicurezza, possibilità di ricorrere a diversi livelli d’alzatacco e precisione nella trasmissione degli impulsi. Gli attacchi grantour mirano alla massima completezza. Devono lasciarsi dare del tu, in qualsiasi frangente Senza perdere di vista il rapporto qualità/prezzo, determinato interfacciando le performance con l’esborso necessario per entrare in possesso di un attacco. Il test sul campo In vista della prova fuori pista tutti gli attacchi sono stati abbinati a sci Ski Trab Duo Freerando Light equipaggiati per le fasi di salita con pelli Pomoca Climb Pro Glide. In aggiunta, per garantire la parità di trattamento, ogni modello è stato testato in condizioni di neve sia ghiacciata trasformata, sia crostosa, sia resa meno compatta dall’azione del sole.


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

10/10

CALZATA

8/10

SGANCIAMENTO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

9/10

EFFICACIA IN DISCESA

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

7/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

ATK RACE RT Sono simili ai modelli race per leggerezza ed efficacia in salita. Essenziali, possono essere corredati da una nutrita serie di accessori dedicati.

SULLA NEVE

Calzata e sganciamento molto rapidi, in linea con i race ATK. Condividono, però, anche la durezza di rotazione della torretta. A meno di ricorrere alle piastre dedicate, la lunghezza d’alloggiamento dello scarpone è fissa. Optando per lo sportellino tipo race, optional, si accede a un secondo alzatacco.

low tech ergal (lega di alluminio) ergal (lega di alluminio) si 1 170 g nero/oliva 440,00 euro *dati dichiarati

RILEVAMENTI PESO PUNTALE* PESO TALLONIERA* VITI PER MONTAGGIO PUNTALE VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA PESO SINGOLA VITE INNESTO RAMPANTI PESO ½ PAIO MONTATO

88 g 82 g 4 4 1,5 g integrato 182 g *(senza viti)

Diamir Scout 11 SCHEDA TECNICA* Tipologia: tradizionale Materiale struttura: plastica/acciaio/alluminio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 3 Peso: 890 g Colori: bianco/azzurro Prezzo: 379,50 euro www.diamir.com *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO STRUTTURA* 827 g VITI PER MONTAGGIO ½ PAIO 7 PESO SINGOLA VITE 2,0 g INNESTO RAMPANTI si (con componenti opzionali) PESO ½ PAIO MONTATO 841 g *(senza viti)

Peso elevato e telaietto solidale agli scarponi ne limitano fortemente l’efficacia in salita. Si riscattano in discesa. Facilità di calzata da riferimento. COME SONO FATTI

Sono gli unici grantour dotati di telaio. Sia il puntale sia la talloniera rispettano la normativa DIN con valori di sgancio da 3 a 11. Il peso è imbarazzante rispetto ai rivali low tech: oltre 4 volte ATK, più del doppio di Look e Dynafit. Ski stopper di serie. Optional, invece, i rampanti dedicati. SULLA NEVE

La facilità di calzata e sganciamento è da primato. In salita, la barra basculante cui sono vincolati puntale e talloniera resta solidale allo scarpone, comportando un dispendio d’energie notevolmente superiore ai rivali low tech. Si riscattano in discesa grazie alla precisa trasmissione degli impulsi.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

3/10

CALZATA

9/10

SGANCIAMENTO

9/10

EFFICACIA IN SALITA

4/10

EFFICACIA IN DISCESA

9/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 87

attacchi Grantour

COME SONO FATTI

Leggerezza da primato. I low tech Look e Dynafit sono rispettivamente più pesanti di 173 e 190 g. Un abisso. Possibilità di regolazione dello sgancio frontale e laterale della talloniera con valori DIN tra 5 e 10. Due posizioni di salita: in battuta sulla torretta o sullo sci. Sportellino tipo race optional.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: Materiale puntale: Materiale talloniera: Alzatacco: Posizioni alzatacco: Peso: Colori: Prezzo: www.atkrace.it


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7,5/10

CALZATA

8,5/10

SGANCIAMENTO

8,5/10

EFFICACIA IN SALITA

8/10

EFFICACIA IN DISCESA

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8,5/10

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Dynafit TLT Speed Radical L’unico limite è il peso, un po’ elevato. Calzata incredibilmente facile per dei low tech. Ottima trasmissione degli impulsi in discesa. Quasi perfetti. attacchi GRANTOUR

COME SONO FATTI

Sono dotati di speciali ‘distanziali’ in corrispondenza dei perni del puntale per agevolare la calzata. Leggerezza non eccezionale: pesano oltre il doppio rispetto ai rivali ATK Race RT e perdono il confronto, seppure di poco, con Look Alti 12 (372 g contro 355). Talloniera con valori di sgancio da 4 a 10. SULLA NEVE

Tra i low tech, la calzata è da riferimento per immediatezza. Ideale per i neofiti. Tre posizioni di salita: in battuta sullo sci oppure sui due livelli di alzatacco disponibili ricorrendo agli sportellini al vertice della talloniera. Quest’ultima ruota senza sforzo. Ottima trasmissione degli impulsi in discesa.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: low tech Materiale puntale: ergal (lega di alluminio)/plastica Materiale talloniera: ergal (lega di alluminio)/plastica Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 2 Peso: 341 g Colori: bianco/alluminio Prezzo: 350,00 euro www.dynafit.it *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO PUNTALE* 145 g PESO TALLONIERA* 213 g VITI PER MONTAGGIO PUNTALE 4 VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA 4 PESO SINGOLA VITE 1,75 g INNESTO RAMPANTI si (mediante componenti in dotazione) PESO ½ PAIO MONTATO 372 g / 399 g) (innesto rampanti e lacciolo inclusi) *(senza viti)

Look Alti 12 SCHEDA TECNICA* Tipologia: low tech Materiale puntale: alluminio/plastica Materiale talloniera: alluminio/plastica Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 2 Peso: 335 g Colori: alluminio Prezzo: 318,00 euro www.look-bindings.com *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO PUNTALE* PESO TALLONIERA* VITI PER MONTAGGIO PUNTALE VITI PER MONTAGGIO TALLONIERA PESO SINGOLA VITE INNESTO RAMPANTI PESO ½ PAIO MONTATO

108 g 231 g 4 4 2,0 g integrato 355 g *(senza viti)

Ottimo rapporto qualità/prezzo per gli attacchi francesi. Il peso, sebbene non da riferimento, è comunque inferiore ai blasonati rivali Dynafit. COME SONO FATTI

La talloniera può essere ruotata infilando il bastoncino nell’apposita sede al vertice della torretta. Il peso è decisamente superiore ad ATK Race, ma inferiore rispetto ai rivali Dynafit. Alloggiamento dello scarpone adattabile di 30 mm in lunghezza. Valori di sgancio della talloniera da 5,5 a 12 DIN. SULLA NEVE

Calzata e sganciamento agevoli, sebbene non quanto Dynafit. Punto di forza è la possibilità mediante il bastoncino di optare tra 3 posizioni di salita: in battuta sullo sci, sulla torretta oppure sul vertice della sede d’innesto del bastoncino stesso. Precisa la trasmissione degli impulsi in discesa.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8/10

CALZATA

8/10

SGANCIAMENTO

8/10

EFFICACIA IN SALITA

8/10

EFFICACIA IN DISCESA

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

88 > TEST 2013 | buyer's guide


Attacchi - Grantour

Oltre la leggerezza Dynafit TLT Speed Radical: i migliori attacchi grantour 2012/2013. Completi ed efficaci sotto qualsiasi aspetto, prevalgono sui leggerissimi ATK Race RT. Terzo posto per i francesi Look Alti 12, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. I Diamir? Penalizzati da peso e ingombri

G

rantour, sinonimo di completezza ed elevate prestazioni sotto qualsiasi aspetto. Per primeggiare non è sufficiente la leggerezza. Ecco perché le ‘piume’ della categoria, ovvero ATK Race RT, cedono il primato a Dynafit TLT Speed Radical. Questi ultimi decisamente più pesanti (oltre il doppio), ma pressoché perfetti. Facilissimi da calzare e sganciare, laddove i rivali italiani richiedono maggiore pratica e concentrazione, precisi nella trasmissione degli impulsi in discesa, con un grado di nitidezza nella ‘comunicazione’ tra sci e scarponi superiore a RT, e dotati di due livelli di alzatacco di serie, quando invece ATK prevede questa possibilità come optional. In aggiunta, forti di un prezzo inferiore di 90 euro. Dynafit, in un certo senso, ha trovato la quadratura del cerchio. Terza posizione per la rivelazione della categoria, ovvero Look Alti 12, realizzati in partnership con lo specialista francese Plum. È loro il miglior rapporto qualità/prezzo. Quarta e ultima posizione per gli unici rappresentanti del genere ‘attacchi con telaio’, o tradizionali che dir si voglia. Diamir Scout 11, facilissimi da calzare e sganciare, portano in dote massima sicurezza, sia la talloniera sia il puntale rispettano gli standard DIN, e una grande precisione nella trasmissione degli input. Doti che, però, non compensano le limitazioni in salita imposte da un peso a dir poco imbarazzante, più che doppio rispetto a Look e Dynafit, e oltretutto amplificate dalla soluzione che vede la barra basculante cui sono vincolati puntale e talloniera perennemente solidale allo scarpone. Configurazione che comporta un dispendio di energie nemmeno lontanamente comparabile con i modelli low tech. Inevitabile, pertanto, considerare gli Scout 11 dei grantour anomali, dalla spiccata vocazione al freeride mountaineering.

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 4 1° classificato: Dynafit TLT Speed Radical 2° classificato: ATK Race RT 3° classificato: Look Alti 12 Attacchi più leggeri: ATK Race RT (182 g) Attacchi più pesanti: Diamir Scout 11 (841 g) Attacchi più economici: Look Alti 12 (318,00 euro) Attacchi più costosi: ATK Race RT (440,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Look Alti 12

TEST 2013 | buyer's guide > 89


FREERIDE MOUNTAINEERING

FREERIDE

MOUNTAINEERING Abbiamo testato 28 prodotti per il Freeride Mountaineering

17

modelli di sci

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modelli di scarponi

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modelli di attacchi

90 > TEST 2013 | buyer's guide


FREERIDE MOUNTAINEERING

Dynastar Altitrail Mythic Light

Scarpa Maestrale RS

Marker Tour F12

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FREERIDE MOUNTAINEERING

Più discesa che salita

Nascono per solcare coltri profonde, incidere fondi compatti trasformati, galleggiare sul firn ed emergere dalla neve crostosa. Garantendo massimo divertimento e prestazioni al top. Rispetto agli sci da freeride puro devono essere più maneggevoli e avere un peso che consenta di affrontare salite di media difficoltà senza sacrifici eccessivi

N

on chiamateli freeride. Non confondeteli con gli attrezzi votati esclusivamente alla discesa fuoripista. Gli sci da freeride mountaineering sono un ‘ibrido’ tra il desiderio di tracciare nuove linee lungo pendii vergini e la necessità di affrontare ascese di media difficoltà e dislivello per portarsi in quota, ‘evadendo’ dagli spot più frequentati. Un modo di vivere lo ski-alp che ricalca le orme del backcountry statunitense, in netta crescita all’estero e pronto a diffondersi anche in Italia. Comunque venga definito, sempre di scialpinismo

92 > TEST 2013 | buyer's guide

si tratta, sebbene con una netta predilezione per la discesa rispetto alla salita. Quest’ultima, però, imprescindibile e ineliminabile. Lo sci ideale Gli sci da freeride mountaineering possono scendere a compromessi con le prestazioni in salita; non con quelle in discesa. Tradotto in pratica, ciò comporta pesi e lunghezze nettamente superiori agli attrezzi da grantour, superfici degne di nota sotto il piede e curvature rocker imperanti. Gli sci ideali non nascono tanto per


solcare la powder, rara in Italia, quanto per affrontare croste, superfici ventate, fondi compatti trasformati e firn. Anche ad alta velocità. Più che la facilità d’utilizzo conta la risposta elastica, la grinta, il feeling instaurabile con lo sciatore. Sono attrezzi che devono garantire il massimo divertimento. Galleggiamento ed emersione in neve crostosa divengono valori fondamentali, al pari della stabilità alle alte andature, ma senza mortificare eccessivamente la maneggevolezza. Perché oltre agli spazi aperti da ‘tracciare’ in conduzione, il freeride mountaineer si trova spesso ad affrontare canalini e passaggi obbligati nei quali la rapidità nell’inversione degli spigoli è una dote tutt’altro che trascurabile. Il metro di giudizio Prestazioni prima di tutto. Ovvero stabilità, maneggevolezza, risposta elastica, galleggiamento ed emersione in neve crostosa. Aspetti nevralgici per un modello da freeride mountaineering. La leggerezza è secondaria; o meglio, è imperativo non superare un tetto massimo di peso (circa 1.650 g) oltre il quale diviene un calvario affrontare qualsiasi salita. Al di sotto di tale soglia le differenze di 100 o 200 grammi non sono determinanti. E la facilità? Il recupero dell’errore? Anch’essi aspetti secondari. Il freeride mountaineering, del resto, è un modo di interpretare lo scialpinismo riservato principalmente a sciatori di buon/ottimo livello, in grado di gestire attrezzi di notevoli dimensioni, durezze e prestazioni. Quanti in possesso di una tecnica approssimativa, oppure neofiti, possono rivolgersi con soddisfazione ai prodotti entry level o grantour dalla maggiore inclinazione freeride. Il test sul campo In vista della prova fuori pista abbiamo cercato, compatibilmente con la disponibilità e le scelte produttive delle Case costruttrici, di uniforma-

re la lunghezza dei modelli prendendo a riferimento la misura 175 cm. Lunghezza tale da garantire da un lato ampie superfici di contatto e portanza, dall’altro una rilevante risposta elastica favorevole a provocare l’emersione delle spatole in neve crostosa. Nella realtà, i produttori si sono sbizzarriti in mille varianti sul tema, arrivando a proporre nella stessa categoria modelli sia prossimi ai 190 cm sia nell’ordine dei 165 cm. Inevitabilmente, pertanto, le valutazioni relative ai pesi tengono conto anche della diversità delle misure. In ogni caso, tutti gli sci sono stati abbinati ad attacchi Diamir Freeride Pro e a pelli Pomoca Free. Per garantire la parità di trattamento ogni modello è stato testato in condizioni di neve sia profonda, sia trasformata, sia crostosa. I testatori hanno rispettato un preciso ordine di discesa che prevedesse ‘l’elezione’ di uno sci da utilizzare all’inizio della sessione di lavoro, a metà e alla fine della stessa. Così da avere un parametro di riferimento in merito ai cambiamenti del manto nevoso e, se necessario, uniformare i giudizi in base alle variazioni ambientali. TEST 2013 | buyer's guide > 93


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ATOMIC Drifter Peso molto elevato e scarsissima maneggevolezza li rendono inadatti a qualsiasi uso scialpinistico. Sono dei freeride puri. Per ottimi sciatori potenti.

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap/sandwich Anima: legno. Rinforzi in titanio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 132/95/121 mm (182 cm) Raggio: 20,0 m (182 cm) Peso: 1.810 g (182 cm) Lunghezze: 164, 173, 182 cm Prezzo: 509,00 euro *dati dichiarati www.atomic.com

5,0°

il rocker in coda è da record

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 182 cm LUNGHEZZA rilevata 182,4 cm SCIANCRATURA rilevata 131,0/94,5/120,0 mm CAMBER 3,5 mm ROCKER in punta 5,5° ROCKER in coda 5,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 145,3 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.598 cm² RAGGIO calcolato 17,0 m PESO rilevato 1.888 g (1.881 g – 1.895 g) TORSIONE in spatola 15,5° TORSIONE al centro 2,5° TORSIONE in coda 14,5° FLESSIONE 6,3 cm AL BANCO

Peso in linea con sci da freeride puro piuttosto che da freeride mountaineering. Curvatura marcatamente ‘a culla’. Al camber pressoché nullo s’abbina un rocker notevole, specie in coda dove il valore di 5,0° è superiore a ogni altro rivale (fatta eccezione per Black Diamond Revert). Sciancratura e portanza molto generose. Scarsa rigidità torsionale sotto il piede. SULLA NEVE

Sono dei freeride puri. Inadatti allo scialpinismo. Sia a causa del peso che rende proibitiva qualsiasi salita, sia a causa della scarsa maneggevolezza. Per essere gestiti richiedono spazi ampi e andature molto elevate. In caso contrario si rivelano tanto lenti da risultare ostici sia nell’inversione degli spigoli sia, soprattutto, in fase d’inserimento. Ottimi, in compenso, il galleggiamento e la stabilità ad alta velocità. Sono adatti a sciatori potenti, dall’ottima tecnica, interessati unicamente alle prestazioni in discesa. 94 > TEST 2013 | buyer's guide


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Black Crows Camox Freebird Struttura rigida e grande risposta elastica. Sono dei freeride puri, come dimostra il peso di oltre 1.700 g. Ottimo galleggiamento. Per sciatori esperti.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

177 cm 176,7 cm 127,7/96,8/118,5 mm 6,0 mm 8,0° 0,5° 132,0 cm 1.451 cm² 16,6 m 1.718 g (1.728 g – 1.708 g) 6,5° 0,5° 13,5° 4,8 cm

8,0°

impressionante curvatura rocker in punta

AL BANCO

Sono caratterizzati da una curvatura molto ‘mossa’: a un camber discreto (6,0 mm) si abbinano un impressionante rocker in punta (8,0°) e un lieve accenno (0,5°) di rocker in coda. La struttura è decisamente rigida, come dimostrano la resistenza alla flessione (4,8 cm), inferiore ai soli Dynafit Huascaran (3,4 cm), e l’eccezionale rigidità torsionale sia al centro sia alle estremità. Tanta ‘sostanza’ gioca a sfavore del peso, elevato. Degna di nota l’ampiezza sotto lo scarpone (quasi 97 mm). SULLA NEVE

Sgombrato il campo da qualsiasi ambizione in salita, il peso di oltre 1.700 g li rende adatti solamente a brevi, anzi brevissime, ascese, una volta lanciati in coltri profonde entusiasmano. Galleggiamento, emersione in neve crostosa e stabilità vanno di pari passo. Unica pecca, il marcato rocker in punta impone un discreto apprendistato per gestire al meglio gli inserimenti, data la difficoltà nel percepire l’esatto punto di contatto tra lamine e neve. Si esprimono al meglio in velocità e realizzando archi di curva ampi. A bassa andatura la maneggevolezza non è eccezionale. Sono adatti a ottimi sciatori forti fisicamente, in grado di deformarne la struttura e sfruttarne la risposta elastica. TEST 2013 | buyer's guide > 95

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap/sandwich Anima: legno di Paulownia. Rinforzi in carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 128/97/119 mm (177 cm) Raggio: 20,0 m (177 cm) Peso: 1.675 g (177 cm) Lunghezze: 167, 177, 186 cm Prezzo: 669,00 euro *dati dichiarati www.blackcrows-skis.com


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Black Diamond Revert Instabili, pesanti e caratterizzati da una scarsa risposta elastica. Hanno deluso le aspettative. Si riscattano in parte grazie all’ottimo galleggiamento.

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno di Paulownia. Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 121/95/109 mm (181 cm) Raggio: 22,0 m (181 cm) Peso: 1.750 g (181 cm) Lunghezze: 165, 173, 181, 189 cm Prezzo: 549,00 euro *dati dichiarati www.blackdiamondequipment.com

Rocker molto marcato in coda:

5,0°

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

181 cm 181,6 cm 120,0/94,2/108,2 5,2 mm 6,5° 5,0° 109,8 cm 1.144 cm² 15,1 m 1.702 g (1.693 g – 1.711 g) 12,0° 1,5° 10,5° 5,4 cm

AL BANCO

Condividono con i rivali Black Crows la curvatura che abbina un camber discreto (5,2 mm) a un rocker molto pronunciato sia in punta (6,5°), sia, soprattutto, in coda (5,0°). Quest’ultimo valore da record per la categoria. Il peso è elevato, mentre la struttura risulta poco cedevole in flessione. La rigidità torsionale rilevata è elevatissima in coda, elevata in punta e solo discreta sotto lo scarpone: combinazione a dir poco singolare. Il rocker molto esteso pregiudica la superficie di contatto. SULLA NEVE

Hanno deluso le aspettative. Specie quanto a stabilità, con la coda incline a perdere direzionalità sia in presenza di fondi compatti sia in neve fresca. Comportamento che limita il feeling con gli attrezzi americani a qualsiasi velocità. Forzando gli inserimenti la spatola fatica a incidere la neve, soffrendo al contempo di marcati saltellamenti. Difettano di risposta elastica, risultando abbastanza ‘sordi’ agli impulsi. La maneggevolezza risente della punta poco rapida in entrata di curva. Ottimo, in compenso, il galleggiamento. Il peso pregiudica l’utilizzo in salita. Consigliabili a ottimi sciatori interessati esclusivamente alla discesa e all’utilizzo in condizioni di ‘polvere’ profonda.

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Carpani Sci Spigolino Free Inadatti all’utilizzo con le pelli, portati su nevi dure trasformate sfoderano una grinta eccezionale. Tanto stabili quanto pesanti. Per sciatori potenti.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

180 cm 180,2 cm 123,8/84,5/110,6 mm 4,5 mm 0,0° 0,0° 157,5 cm 1.588 cm² 19,0 m 1.947,5 g (1.908 g – 1.987 g) 32,0° 1,5° 25,5° 11,0 cm

cm una superficie di contatto ‘chilometrica’

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno di frassino e pioppo. Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite P-Tex 5000 Lamine: acciaio Sciancratura: 124/85/112 mm (180 cm) Raggio: 20,0 m (180 cm) Peso: nd. Lunghezze: 170, 180 cm Prezzo: 499,00 euro *dati dichiarati www.carpanisci.com

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IL PIù PESANTE

AL BANCO

Sono simili più a degli sci da pista che a un modello da freeride mountaineering. Lo testimoniano il peso, elevatissimo, l’assenza di rocker, la larghezza non eccezionale sotto il piede (84,5 mm) e la struttura abbastanza morbida in flessione. La rigidità torsionale è esigua sia in spatola sia in coda, mentre la curvatura tradizionale dal camber contenuto (4,5 mm) concorre a ottenere una superficie di contatto a dir poco ‘chilometrica’: 157,5 cm. Valore record per la categoria. Raggio nella media.

IL PIù ECONOMICO

SULLA NEVE

Che carattere! La risposta elastica è vigorosa, possente, addirittura esaltante se sfruttata da sciatori forti fisicamente che amino disegnare curve ampie in conduzione. Peccato solo che… siano degli sci pressoché da slalom gigante. Pesanti, anzi pesantissimi, terribilmente aggressivi in presenza di fondi duri ma, indipendentemente dalla portanza, ostici nell’emergere dalle croste e poco propensi al galleggiamento. Inadatti allo scialpinismo. Ottimi, però, per quanti vogliano utilizzare gli stessi attrezzi sia in pista sia fuoripista in presenza di nevi trasformate poco cedevoli. Condizione nella quale sfoderano stabilità e precisione degne di un Frecciarossa lanciato a tutta velocità. TEST 2013 | buyer's guide > 97


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mm nessun altro freeride mountaineering è tanto ampio sotto il piede

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Dynafit Huascaran Larghissimi e altrettanto pesanti. Votati quasi esclusivamente alla discesa, brillano per stabilità in velocità. Non amano gli spazi stretti. Per esperti.

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia, bambù e faggio. Rinforzi in fibra di vetro e carbonio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 135/114/124 mm (186 cm) Raggio: 35,0/20,0/30,0 m (186 cm) Peso: 1.850 g (186 cm) Lunghezze: 167, 177, 186, 196 cm Prezzo: 700,00 euro *dati dichiarati www.dynafit.it RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 186 cm LUNGHEZZA rilevata 186,1 cm SCIANCRATURA rilevata 134,3/113,8/123,5 mm CAMBER 4,0 mm ROCKER in punta 7,0° ROCKER in coda 0,5° SUPERFICIE DI CONTATTO 130,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.578 cm² RAGGIO calcolato 28,0 m PESO rilevato 1.876,5 g (1.877 g – 1.876 g) TORSIONE in spatola 8,0° TORSIONE al centro 0,5° TORSIONE in coda 13,5° FLESSIONE 3,4 cm AL BANCO

Il peso è quasi imbarazzante (1.876,5 g). Vanno però considerate la rilevante lunghezza (186 cm), nettamente superiore alla media della categoria, e l’incredibile ampiezza sotto lo scarpone. Spatola, centro e coda sono larghissime; in linea con i soli Lighter Sacher. Struttura tutt’altro che cedevole. Rocker da capogiro in punta (7,0°). Grande rigidità torsionale. SULLA NEVE

La vocazione freeride è pressoché totale, a discapito dell’utilizzo con le pelli. Quest’ultimo limitato a brevi, brevissime salite, a causa del notevole peso. Amano le nevi profonde, dove il galleggiamento è eccezionale, ma non disdegnano i fondi più compatti grazie alla buona stabilità in velocità. Nati per esprimersi in curve ampie, costretti in archi stretti peccano in rapidità e maneggevolezza, richiedendo ottima tecnica per essere deformati e indirizzati. Si rivolgono a sciatori esperti, interessati pressoché totalmente alla discesa. 98 > TEST 2013 | buyer's guide


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Dynastar Altitrail Mythic Light I migliori freeride mountaineering del 2013. Stabili, maneggevoli, facili, intuitivi. Efficaci con qualsiasi neve. Unica pecca il peso abbastanza elevato.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

178 cm 178,0 cm 121,3/87,8/109,4 mm 7,8 mm 0,0° 0,0° 151,4 cm 1.538 cm² 20,8 m 1.662,5 g (1.667 g – 1.658 g) 18,5° 1,5° 19,0° 7,1 cm

Raggio di curva abbastanza ampio

20,8 m

AL BANCO

Elogio della normalità. I freeride mountaineering francesi rientrano nella media in tutto, a partire da resistenza alla flessione, rigidità torsionale e superficie di portanza. Camber (7,8 mm) allineato con i rivali diretti. Fanno eccezione il raggio di curva, discretamente ampio (20,8 m), e il peso, non tale da pregiudicare qualsiasi ambizione in salita ma abbastanza elevato. Curvatura tradizionale, priva di rocker sia in spatola sia in coda. Struttura cap/sandwich in centro, cap alle estremità. SULLA NEVE

Maneggevoli, precisi, stabili ad alta velocità. Anche in presenza di fondi duri. I migliori freeride mountaineering del 2013. Certo non sono delle piume, ma il sacrificio in salita, nettamente superiore, ad esempio, rispetto a Movement Logic-X, viene ripagato con straordinarie sensazioni in discesa. Rapidi in inserimento, richiedono un impegno fisico e tecnico minimo per essere portati al limite. In conduzione spatola e coda non tradiscono anche in caso di arretramenti. Buono il galleggiamento, così come l’emersione in neve crostosa. L’agilità nell’inversione degli spigoli li rende adatti ad affrontare anche canalini e passaggi stretti. Per tutti e, soprattutto, per qualsiasi condizione di neve. TEST 2013 | buyer's guide > 99

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap/sandwich Anima: legno e Rohacell (acrilico). Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 122/88/110 mm (178 cm) Raggio: 21,0 m (178 cm) Peso: nd. Lunghezze: 165, 172, 178, 184 cm Prezzo: 558,00 euro *dati dichiarati www.dynastar.com


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Elan Himalaya Marcate nervature in punta e coda

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE IL miglioR rapporto qualità/prezzo

Rientrano a pieno titolo tra i migliori freeride mountaineering. Al peso non eccessivo abbinano una straordinaria maneggevolezza e versatilità. Per tutti. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca con scatola di torsione Anima: legno. Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 127/97/114 mm (177 cm) Raggio: 23,5/21,5 m (177 cm) Peso: 1.450 g Lunghezze: 163, 170, 177, 184 cm Prezzo: 499,00 euro *dati dichiarati www.elanskis.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

177 cm 176,3 cm 128,7/96,1/113,5 mm 5,7 mm 3,0° 2,0° 129,0 cm 1.401 cm² 16,6 m 1.484 g (1.482 g – 1.486 g) 18,0° 1,0° 14,5° 5,2 cm

AL BANCO IL PIù ECONOMICO

Hanno una struttura ‘tosta’, come dimostrano la notevole resistenza alla flessione e l’elevata rigidità torsionale in centro e in coda. La spatola risulta più propensa alla torsione. Il peso è abbastanza contenuto, inferiore a 1.500 g ma superiore rispetto a rivali diretti quali gli Hagan Chimera 1.0 (1.370,5 g). La struttura si contraddistingue per le marcate nervature in punta e coda che creano un ‘ponte’ sotto lo scarpone. Discreta curvatura rocker sia in spatola sia in coda. Larghi in centro (96,1 mm). SULLA NEVE

Maestri di polivalenza. Il peso non pregiudica l’efficacia in salita, anche affrontando ascensioni di media difficoltà, mentre in discesa alternano senza affanno archi di curva differenti. Considerando la notevole larghezza sotto il piede sono eccezionalmente rapidi nell’inversione degli spigoli e, al contempo, stabili in velocità in presenza di fondi duri. Ottimo il galleggiamento, agevole l’emersione in neve crostosa. Unica pecca, su nevi compatte trasformate la spatola non è rapidissima in inserimento: incide con un lieve ritardo rispetto agli input dello sciatore. Smagliatura che costa agli sci sloveni il primato della categoria. Adatti a scialpinisti di qualsiasi livello tecnico. Ottimi.

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Gaf Ski Gufo Corti per il freeride mountaineering. In compenso sono fulminei nell’inversione degli spigoli. Per sciatori leggeri e donne che si avvicinano al fuoripista.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 165 cm LUNGHEZZA rilevata 166,0 cm SCIANCRATURA rilevata 115,6/74,9/104,6 mm CAMBER 11,2 mm ROCKER in punta 0,0° ROCKER in coda 0,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 144,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.332 cm² RAGGIO calcolato 14,7 m PESO rilevato 1.205 g (1.207 g – 1.203 g) TORSIONE in spatola 20,5° TORSIONE al centro 1,5° TORSIONE in coda 19,5° FLESSIONE 10,5 cm

74,9 mm

la minore larghezza sotto il piede della categoria

AL BANCO

La lunghezza ridotta, inferiore di 10 cm alla media della categoria, gioca a favore del peso (1.205 g). In ogni caso superiore alle ‘piume’ della categoria, ovvero a Movement Logic-X (1.030,5 g nella misura 176 cm). La struttura è tendenzialmente morbida; lo testimoniano la limitata resistenza alla flessione e la contenuta rigidità torsionale. La curvatura è tradizionale, caratterizzata da un marcato camber (11,2 mm) e dall’assenza di rocker sia in spatola sia in coda. SULLA NEVE

Penalizzati dalla lunghezza ridotta che ne ha limitato l’efficacia in presenza di nevi profonde e crostose. Scarso galleggiamento. Con fondi compatti trasformati si riscattano rivelandosi rapidi nell’inversione degli spigoli, maneggevoli e supportati da una spatola reattiva nell’incidere la neve. Caratterizzati da una risposta elastica molto omogenea, mantengono una buona stabilità sino a velocità intermedie. Oltre la punta perde precisione a causa di marcati saltellamenti. L’agilità è il loro punto di forza. Sono adatti a sciatori leggeri, specialmente donne, come ‘porta d’accesso’ al mondo del freeride mountaineering. TEST 2013 | buyer's guide > 101

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno. Rinforzi in fibra di vetro e carbonio. Laminati di titanio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 115/75/105 mm (165 cm) Raggio: 16,5 m (165 cm) Peso: nd. Lunghezze: 160, 165, 170, 175 cm Prezzo: 649,00 euro www.gafski.it *dati dichiarati


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Hagan Chimera 1.0 Marcato rocker in punta:

5,0°

Leggeri, maneggevoli e, soprattutto, facili. Non amano le nevi ghiacciate. La polivalenza è il fiore all’occhiello degli sci austriaci. Per tutti.

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap/sandwich Anima: legno di Paulownia. Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite sinterizzata ad alto peso molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 124/87/109 mm (176 cm) Raggio: 20,0 m (176 cm) Peso: 1.350 g (176 cm) Lunghezze: 168, 176, 184 cm Prezzo: 549,00 euro *dati dichiarati www.hagan-ski.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

176 cm 175,9 cm 124,0/86,5/108,3 mm 8,6 mm 5,0° 0,5° 135,8 cm 1.376 cm² 15,6 m 1.370,5 g (1.365 g – 1.376 g) 15,0° 1,0° 16,0° 6,8 cm

AL BANCO

Sono tra i freeride mountaineering più leggeri. Risultato tanto più apprezzabile considerando il contenuto prezzo d’acquisto e la rinuncia a materiali ‘nobili’ quali carbonio e titanio. La struttura è caratterizzata da una flessione e rigidità torsionale in linea con attrezzi decisamente più pesanti. Rocker marcato in punta (5,0°), solo accennato in coda (0,5°). Ne consegue una superficie di contatto ridotta. Complice la non eccezionale larghezza, la portanza è inferiore alla maggioranza dei rivali. SULLA NEVE

Rapidi nell’inversione degli spigoli. Maneggevoli in qualsiasi condizione di neve. Sono ideali nei passaggi angusti, ad esempio nei canalini. Affrontando curve ampie in conduzione la stabilità è discreta, ma non da riferimento. Specie in presenza di fondi duri trasformati. In neve profonda il galleggiamento è di buon livello, a dispetto della superficie di portanza non eccezionale. Prediligono coltri abbastanza cedevoli, dove mettono in mostra una risposta elastica fluida, omogenea, a tutto favore del feeling immediatamente instaurabile. Si difendono egregiamente anche in salita grazie al peso contenuto. La polivalenza e la facilità sono le loro doti migliori. Adatti a sciatori di qualsiasi livello.

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K2 Wayback La facilità con nevi cedevoli è la dote migliore degli sci americani. Non troppo pesanti, se deformati con forza perdono precisione. Per sciatori leggeri.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 174 cm LUNGHEZZA rilevata 177,0 cm SCIANCRATURA rilevata 124,5/88,2/107,4 mm CAMBER 2,6 mm ROCKER in punta 1,0° ROCKER in coda 0,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 147,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.501 cm² RAGGIO calcolato 19,5 m PESO rilevato 1.558 g (1.565 g – 1.551 g) TORSIONE in spatola 17,5° TORSIONE al centro 1,5° TORSIONE in coda 20,5° FLESSIONE 8,7 cm

2,6 mm

nessun altro freeride mountaineering ha un camber tanto contenuto

AL BANCO

Sono pressoché ‘piatti’. Il camber si attesta a 2,6 mm, valore che identifica il ponte positivo meno accentuato della categoria, mentre la curvatura rocker non va oltre un grado in punta. Il peso rientra nella media e, sebbene non troppo contenuto, è tale da non rendere un calvario la salita. Struttura abbastanza morbida, specie in coda dove la torsione appare marcata (20,5°). Sciancratura non molto generosa. La portanza è lievemente inferiore alla maggioranza dei rivali. SULLA NEVE

Sono maneggevoli, stabili e caratterizzati da un buon galleggiamento. Aumentando la velocità in presenza di fondi compatti trasformati la precisione non viene mai meno, a patto di sfruttarne il naturale raggio di sciancratura. Forzando la chiusura di curva la coda non sempre supporta adeguatamente, smarrendo la conduzione. In neve fresca o crostosa si apprezza la facilità nel provocare l’emersione delle punte. Sono adatti a sciatori abbastanza leggeri e non troppo forti fisicamente. Gli ski-alper più potenti lamentano una risposta elastica sin troppo morbida. Ideali per quanti si avvicinano al freeride mountaineering e desiderano un prodotto polivalente, dal feeling immediato. TEST 2013 | buyer's guide > 103

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno di Paulownia, pioppo e bamboo. Rinforzi in fibra di carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 124/88/108 mm (174 cm) Raggio: 22,0 m (174 cm) Peso: 1.440 g (167 cm) Lunghezze: 160, 167, 174, 181 cm Prezzo: 560,00 euro www.k2skis.com *dati dichiarati


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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La Sportiva Lo5 Serve potenza per gestirli. Non troppo maneggevoli, si esprimono al meglio disegnando archi di curva ampi in velocità. Discreto il galleggiamento.

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap/sandwich Anima: legno di Karuba Paulownia. Laminati di carbonio e inserti in fibra di vetro Soletta: grafite P-Tex 2000 Lamine: acciaio da 1,8 mm Sciancratura: 125/95/115 mm (178 cm) Raggio: 18,0 m (178 cm) Peso: 1.450 g (178 cm) Lunghezze: 168, 178, 188 cm Prezzo: 559,00 euro *dati dichiarati www.lasportiva.com

94,6

mm notevole la larghezza sotto lo scarpone

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 178 cm LUNGHEZZA rilevata 178,6 cm SCIANCRATURA rilevata 124,6/94,6/114,2 mm CAMBER 7,9 mm ROCKER in punta 4,0° ROCKER in coda 0,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 145,6 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.558 cm² RAGGIO calcolato 21,4 m PESO rilevato 1.640,5 g (1.625 g – 1.656 g) TORSIONE in spatola 14,5° TORSIONE al centro 1,0° TORSIONE in coda 20,0° FLESSIONE 6,5 cm AL BANCO

Peso non eccessivo. Complice la notevole larghezza sotto il piede (quasi 95 mm) e la sciancratura non da record, il raggio calcolato è tra i più ampi della categoria (21,4 m). Marcato rocker in punta (4,0°). Superficie di portanza e resistenza alle deformazioni sono allineate ai principali concorrenti, fatta eccezione per la torsione in coda, superiore alla media. SULLA NEVE

Poco maneggevoli e abbastanza ‘sordi’ agli input dello sciatore, richiedono potenza per essere gestiti. Il feeling, specie inizialmente, è basso. La risposta elastica appare scarsa. Lenti in inserimento, non sono adatti ad archi di curva stretti. La situazione migliora, solo parzialmente, in velocità. La stabilità è discreta, ma le spatole non brillano per rigore direzionale. Emergono marcate vibrazioni sui fondi più compatti. Galleggiamento discreto. Riservati a sciatori potenti, in grado di supplire con la forza alle mancanze dello sci. 104 > TEST 2013 | buyer's guide


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Lighter Sacher Lunghissimi, larghissimi e leggerissimi. Con un galleggiamento straordinario. Vanno portati ad alta velocità per esprimersi al meglio. Per ottimi sciatori.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

186,5 cm 187,3 cm 139,6/109,9/124,5 mm 5,0 mm 7,0° 0,0° 154,5 cm 1.869 cm² 26,9 m 1.369 g (1.361 g – 1.377 g) 16,5° 1,0° 15,0° 5,9 cm

Quasi

140 mm: non esiste spatola più ampia

RIVELAZIONE

AL BANCO

Impressionanti. Fuori dagli schemi. Lasciano a bocca aperta. Sono gli sci più lunghi della categoria, ma al tempo stesso rientrano nel novero dei più leggeri. Un risultato eccezionale che si accompagna a una struttura non particolarmente rigida. Il raggio è ‘chilometrico’ (26,9 m) a causa della sciancratura poco pronunciata. Sono larghissimi sia in spatola (quasi 140 mm), sia al centro (110 mm) sia in coda (oltre 124 mm). Marcato rocker in punta (7,0°). Straordinaria superficie di portanza.

IL PIù COSTOSO

SULLA NEVE

Oltre 187 cm per affrontare lunghe salite. Apparentemente impossibile. Eppure i Sacher sono l’emblema del freeride mountaineering: leggeri e al tempo stesso terribilmente efficaci in neve profonda, dove il galleggiamento è straordinario. Stupiscono quanto a maneggevolezza, dato che a dispetto delle dimensioni importanti è possibile realizzare curve di corto raggio senza eccessivo affanno. A patto di esercitare un’energica azione con le caviglie. Offrono il meglio ad alta, altissima velocità, specie in presenza di nevi cedevoli. Con fondi duri o crostosi tendono a perdere precisione, specie in spatola. Destinati a sciatori forti e di ottimo livello, in grado di gestirne struttura e dimensioni. TEST 2013 | buyer's guide > 105

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno. Laminati multipli in carbonio Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 140/110/130 mm Raggio: 26,5 m Peso: 1.350 g Lunghezze: 186,5 cm Prezzo: 1.149,00 euro *dati dichiarati www.lighterski.com


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Movement Logic-X 1.030,5 g potrebbero ben figurare persino nella categoria grantour

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE IL PIù LEGGERO

Non esistono sci da freeride mountaineering più leggeri. Estremamente maneggevoli, non brillano per stabilità in velocità su fondi compatti. Per tutti. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Karuba e pioppo con laminati di carbonio Soletta: grafite P-Tex 4000 Lamine: acciaio da 1,3 mm Sciancratura: 127/88/115 mm (176 cm) Raggio: 18,0 m (176 cm) Peso: 1.100 g (176 cm) Lunghezze: 160, 168, 176, 184 cm Prezzo: 810,00 euro *dati dichiarati www.movementskis.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

176 cm 175,7 cm 126,5/87,7/114,5 mm 13,3 mm 0,0° 0,0° 151,5 cm 1.577 cm² 17,5 m 1.030,5 g (1.029 g – 1.032 g) 19,0° 1,0° 21,0° 9,6 cm

AL BANCO

Sono delle vere e proprie piume. Forti di un peso (1.030,5 g) straordinario, specie considerando la rilevante lunghezza (176 cm). Tale da consentire ai Logic-X di ben figurare anche qualora inseriti nella categoria grantour. La curvatura è tradizionale, caratterizzata da un camber (13,3 mm) superiore ai rivali. Struttura tendenzialmente morbida sia in flessione sia in torsione. A una superficie di contatto abbastanza estesa corrisponde una portanza particolarmente generosa. Raggio nella media. SULLA NEVE

Gli attrezzi svizzeri possono ben figurare anche nei grantour più impegnativi grazie alla straordinaria leggerezza e alla altrettanto elevata maneggevolezza. Rapidi in inserimento, forti di una spatola che incide immediatamente la neve, peccano di stabilità ad alta velocità, specie disegnando archi di curva ampi con fondi duri. In presenza di superfici più cedevoli il feeling è massimo, così come la prevedibilità e la facilità nel recupero dell’errore. Caratteristiche che li rendono ideali per tutti, in special modo per sciatori leggeri e donne. Neofiti inclusi. Buono, ma non eccezionale, il galleggiamento. Sono il perfetto trait d’union tra il mondo del freeride mountaineering e dell’escursionismo.

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Ski Trab Piuma Evo Ripido Sci ‘da canalino’. Reattivi e precisi negli spazi stretti, all’aumentare della velocità e del raggio di curva perdono in stabilità. Per sciatori potenti.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

178 cm 177,1 cm 122,5/87,7/108,3 mm 8,5 mm 0,0° 0,0° 153,4 cm 1.558 cm² 21,2 m 1.395 g (1.390 g – 1.400 g) 17,0° 1,0° 18,5° 8,0 cm

1.395

g grande leggerezza per degli sci lunghi quasi 180 cm

AL BANCO

Leggeri, specie considerando la lunghezza prossima a 180 cm, hanno una curvatura tradizionale caratterizzata da un ponte positivo accentuato e dall’assenza di rocker sia in spatola sia in coda. La sciancratura non particolarmente generosa porta in dote un raggio abbastanza ampio (21,2 m). Estesa la superficie di contatto, a tutto vantaggio dei cm di lamina che incidono la neve, mentre la portanza è lievemente superiore alla media. Flessione e rigidità torsionale in linea con i principali rivali. SULLA NEVE

Hanno carattere da vendere. Specie negli spazi ristretti e con fondi difficili, crostosi, ghiacciati. Più che in neve profonda, condizione nella quale mettono in mostra un galleggiamento discreto ma non eccezionale, sono efficaci nei passaggi tecnici e molto ripidi. Si esprimono al meglio negli archi brevi grazie alla rapidità di svincolo e d’inversione degli spigoli, supportati da una spatola lesta in inserimento e nell’incidere la neve. Tanto feeling va scemando progressivamente all’aumentare della velocità e del raggio di curva, con la punta che palesa qualche vibrazione di troppo. Sono adatti a sciatori potenti in possesso di un’ottima tecnica. Il peso facilita l’utilizzo in salita.

TEST 2013 | buyer's guide > 107

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap con scatola di torsione in carbonio Anima: Aramide alveolare. Rinforzi in carbonio e fibra di vetro Soletta: grafite e polietilene sinterizzato ad alta densità Lamine: acciaio 52 HRC Sciancratura: 123/88/109 mm (178 cm) Raggio: 21,8 m (178 cm) Peso: 1.410 g (178 cm) Lunghezze: 164, 171, 178, 185 cm Prezzo: 699,90 euro *dati dichiarati www.skitrab.com


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Stöckli Stormrider Pit Pro Sono più simili a dei race carve gigante che a dei freeride mountaineering. Soffrono i terreni mossi e le nevi profonde. Migliorano in velocità.

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno con rinforzi in titanio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 122/81/108 mm (180 cm) Raggio: 19,5 m (180 cm) Peso: nd. Lunghezze: 150, 160, 170, 180 cm Prezzo: 860,00 euro *dati dichiarati www.stockli.com

80,5

mm un’ampiezza in centro tra le meno generose della categoria

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

180 cm 179,8 cm 121,5/80,5/107,8 mm 6,7 mm 0,0° 0,0° 155,2 cm 1.514 cm² 17,6 m 1.768 g (1.779 g – 1.757 g) 21,5° 1,0° 16,0° 9,0 cm

AL BANCO

Hanno un’anima decisamente ‘pistaiola’. Vocazione confermata dalla totale assenza di curvatura rocker sia in spatola sia in coda e dalla non eccezionale larghezza sotto lo scarpone. Il peso è… micidiale! Prossimo a 1.800 g e decisamente elevato per vagheggiare un impiego efficace anche solo nelle salite più brevi. Raggio nella media, così come la resistenza alla torsione in centro e in coda. Scarsa la rigidità torsionale in punta. Molto estesa la superficie di contatto, al contrario della portanza. SULLA NEVE

Il comportamento è quanto di più simile a uno sci da pista, più precisamente a un race carve gigante. Si esprimono al meglio realizzando archi di curva ampi, ad alta velocità, purché in presenza di fondi regolari. Quando il terreno si fa mosso vanno in crisi, non riuscendo a copiare le ondulazioni e perdendo direzionalità sia in spatola sia in coda. La risposta elastica è vigorosa. Non altrettanto il galleggiamento, tanto da renderne ostico l’utilizzo in presenza di coltri profonde o inconsistenti. Sono necessarie forza e tecnica per provocare l’emersione delle punte in neve crostosa. Ideali per quanti desiderano un unico modello da sfruttare in pista e, saltuariamente, fuoripista.

108 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

STABILITÀ IN VELOCITÀ

MANEGGEVOLEZZA 0

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Stradivarius Ulisse Molto leggeri, gli sci veneziani hanno nella maneggevolezza e rapidità nell’inversione degli spigoli le proprie doti migliori. Stabilità limitata.

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta ROCKER in coda SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

12,2

cm flessione da record, indice di una struttura morbida

175 cm 177,0 cm 120,9/79,1/109,6 mm 9,1 mm 0,0° 0,0° 155,7 cm 1.513 cm² 16,8 m 1.231 g (1.211 g – 1.251 g) 21,0° 2,0° 16,0° 12,2 cm

AL BANCO

Nascono dall’esperienza maturata dalla Factory veneziana nella realizzazione di sci da pista, ma nonostante ciò la leggerezza è straordinaria (1.231 g); ancor più eclatante considerando la costruzione integralmente in legno di pioppo e fibre naturali, rinunciando a metalli e materiali compositi. Scelta cui conseguono una struttura morbida, la flessione è infatti da record (12,2 cm), e una limitata rigidità torsionale in spatola e sotto il piede. Camber marcato, rocker assente. Finiture molto curate. SULLA NEVE

Hanno convinto soprattutto per fluidità della risposta elastica e maneggevolezza. L’inversione degli spigoli e la rapidità di svincolo sono ottime. In aggiunta, gli inserimenti in curva risultano agevoli anche per sciatori non in possesso di un’ottima tecnica, favoriti dalla spatola ‘vorace’ nel mordere la neve. Ideali per soggetti esili e donne che vogliono avvicinarsi al freeride mountaineering. Rovescio della medaglia, sciando con forza, specie in presenza di fondi duri, la stabilità scema progressivamente. Non amano la conduzione ad alta velocità e i terreni molto mossi. Il galleggiamento e l’emersione in neve crostosa sono ridotti, in linea con uno sci da pista. Preparazione impeccabile. TEST 2013 | buyer's guide > 109

SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno di pioppo Soletta: grafite sinterizzata ad alto peso molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 119/79/109 mm (175 cm) Raggio: nd. Peso: nd. Lunghezze: 165, 170, 175 cm Prezzo: 800,00 euro *dati dichiarati www.stradivarius-ski.com


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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FEELING

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STABILITÀ IN VELOCITÀ

MANEGGEVOLEZZA 0

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RAPPORTO QUALITÀ PREZZO 0

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Völkl Nanuq Possenti e abbastanza pesanti, si esprimono al meglio in velocità realizzando archi di curva ampi. Stabili ma tutt’altro che maneggevoli. Per esperti.

SCARPONI/RACE SCI FREERIDE

SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich Anima: legno Soletta: grafite ad alto peso molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 131/96/114 mm (177 cm) Raggio: 24,6 m (177 cm) Peso: 1.650 g (177 cm) Lunghezze: 163, 170, 177, 184 cm Prezzo: 650,00 euro *dati dichiarati www.voelkl.com

Spatola e coda con rigidità torsionali agli antipodi

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 177 cm LUNGHEZZA rilevata 178,2 cm SCIANCRATURA rilevata 130,8/96,1/113,7 mm CAMBER 4,4 mm ROCKER in punta 1,0° ROCKER in coda 0,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 139,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.518 cm² RAGGIO calcolato 18,5 m PESO rilevato 1.620,5 g (1.611 g – 1.630 g) TORSIONE in spatola 10,5° TORSIONE al centro 1,5° TORSIONE in coda 22,0° FLESSIONE 6,0 cm AL BANCO

Camber contenuto per i freeride mountaineering tedeschi, caratterizzati da un limitato rocker in punta (1,0°). Poco omogenea la rigidità torsionale: alla punta decisamente strutturata si contrappongono la zona sotto lo scarpone e la coda sensibilmente inclini alla deformazione. Peso non particolarmente contenuto, ma accettabile e solo lievemente superiore alla media. Molto generosa l’ampiezza sia in spatola (quasi 131 mm) sia in centro (oltre 96 mm). Portanza allineata ai diretti rivali. SULLA NEVE

Possenti, dalla risposta elastica vigorosa e votati alla velocità. Grazie alla notevole stabilità si esprimono al meglio disegnando curve ampie con qualsiasi condizione di neve. Portati in conduzione su fondi compatti si rivelano precisi a patto di non arretrare: non perdonano l’errore. Ottimo il galleggiamento. Tanta propensione alle alte andature si paga negli spazi stretti con una maneggevolezza risicata, complice la spatola poco rapida in inserimento. L’inversione degli spigoli è laboriosa, tutt’altro che intuitiva. Vanno ‘lavorati’ con forza per costringerli entro archi di curva brevi. Adatti a scialpinisti forti fisicamente, dall’ottima tecnica e scarsamente interessati alla salita. 110 > TEST 2013 | buyer's guide


Sci – Freeride mountaineering

La legge del Bianco Sviluppati lungo le pendici della più alta cima d’Europa, i Dynastar Altitrail Mythic Light sono i migliori freeride mountaineering del 2013. Seguono Hagan, meno impegnativi, e a pari merito i leggerissimi Movement e i polivalenti Elan. Menzione speciale per Lighter Sacher: non si erano mai visti sci tanto lunghi (quasi 190 cm) pesare meno di 1.400 g!

N

on sono certo gli attrezzi più leggeri della categoria, ma una volta arrivati in vetta non temono rivali. I Dynastar Altitrail Mythic Light regalano straordinarie sensazioni in discesa. Maneggevoli, precisi, stabili sia ad alta velocità sia in presenza di fondi duri, sono i migliori freeride mountaineering del 2013. Seguono gli inediti Hagan Chimera 1.0. Molto leggeri, patiscono i fondi duri, ma rappresentano il compromesso ideale tra salita e discesa, vantando oltretutto un favorevole rapporto qualità/prezzo. Il terzo gradino del podio è appannaggio a pari merito di Movement Logic-X, dal peso incredibilmente contenuto e dalla straordinaria maneggevolezza a discapito della stabilità che ne pregiudica le ambizioni di vertice, e di Elan Himalaya. Questi ultimi tra i più efficaci in salita, ma affetti da un lieve ritardo in inserimento sui fondi duri e da un non eccezionale rigore direzionale in velocità che ne pregiudicano il primato. Un vero e proprio shock, infine, Lighter Sacher: lunghissimi, larghissimi, leggerissimi e dal galleggiamento straordinario. Straordinario quanto il prezzo, più che doppio rispetto a Dynastar Altitrail Mythic Light.

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 17 1° classificato: Dynastar Altitrail Mythic Light 2° classificato: Hagan Chimera 1.0 3° classificato: Movement Logic-X / Elan Himalaya Rivelazione: Lighter Sacher Sci più leggeri: Movement Logic-X (1.030,5 g) Sci più pesanti: Carpani Sci Spigolino Free (1.947,5 g) Sci più economici: Carpani Sci Spigolino Free Elan Himalaya (499,00 euro) Sci più costosi: Lighter Sacher (1.149,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Elan Himalaya

TEST 2013 | buyer's guide > 111


FREERIDE MOUNTAINEERING

Più GIù che SU I freeride mountaineering mirano a prestazioni elevate in discesa piuttosto che in salita. Quest’ultima, però, non è un optional. Leggerezza, escursione del gambetto e sistema ski-walk devono raggiungere la sufficienza perché si possa parlare di scialpinismo

112 | Guida Prodotto invernale


N

el 1993 il gruppo dei Vernice cantava “su e giù”, canzonetta orecchiabile il cui ritornello si basava sulle parole “andavamo su su su, e poi andavamo giù giù giù…”. Sintesi perfetta del freeride mountaineering. Salire con le pelli e, una volta in vetta, godere al 100% della magia di una discesa fuoripista concentrandosi sulle emozioni vissute solcando pendii vergini piuttosto che sui metri di dislivello affrontati, sulle energie consumate e, in generale, sulla performance atletica. In sintesi, un rapporto d’importanza di 1:3 tra salita e discesa. Attenzione… 1:3. Non 0:3. Quindi, sebbene non predominante, l’aspetto dell’efficacia in salita è presente e ineliminabile. Pur non mirando alla perfezione, si pretende la soddisfazione, passando arditamente dai Vernice agli Antichi Romani, della classica ‘condicio sine qua non’. Condizione senza la quale non è possibile parlare di freeride mountaineering e, in generale, di scialpinismo. Vale a dire la possibilità di affrontare, pelli incollate alle solette, pendii di media difficoltà senza maledire il giorno della propria nascita. Soddisfatto questo requisito, quindi garantiti un peso ragionevole, un’escursione del gambetto dignitosa e un sistema ski-walk efficace, è possibile passare ad analizzare il vero e proprio ‘cuore’ degli scarponi di questa categoria: le prestazioni in discesa. La perfetta scarpa da freeride mountaineering

regala emozioni quando le punte degli sci volgono a valle. Sostegno tibiale, tenuta laterale, flessione omogenea, trasmissione degli impulsi, reattività realizzando archi di curva di vario raggio e tenuta in velocità sono doti fondamentali per dei prodotti ‘tosti’, possenti, che consentono di gestire le ragguardevoli dimensioni dei moderni sci da freeride mountaineering. Il test sul campo In vista della prova fuori pista abbiamo cercato, compatibilmente con la disponibilità e le scelte produttive delle Case costruttrici, di uniformare la misura dei modelli prendendo a riferimento lo standard 27,0 MP. Tutti gli scarponi sono stati provati in abbinamento a sci Elan 999 ALU, freeride puri, ed Elan Himalaya, freeride mountaineering, così da valutare le prestazioni con attrezzi di peso e durezza differenti. Sci in entrambi i casi equipaggiati con attacchi Diamir Freeride Pro e pelli Pomoca Free. I test ‘a secco’, utili per riprodurre le condizioni nelle quali ogni appassionato si trova a scegliere un prodotto in negozio, sono stati effettuati il giorno precedente le prove sulla neve, a una temperatura ambientale di 20°C. Ogni testatore ha provveduto a personalizzare scarpetta e calzata in funzione delle proprie caratteristiche morfologiche e delle proprie abitudini, attingendo esclusivamente gli accessori in dotazione.

Guida Prodotto invernale | 113


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

3/10

EFFICACIA IN SALITA

2/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

7,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

4/10

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549

g nessun’altra scarpetta da freeride mountaineering è così pesante IL PIù PESANTE

SCARPONI/RACE scarponi FREERIDE

Atomic Tracker 130 Non adatti allo scialpinismo. Sono scarponi da freeride puro. La mobilità del gambetto è pressoché nulla. Ottima trasmissione degli impulsi in discesa. SCHEDA TECNICA* Scafo: polimeri termoplastici (plastica) Gambetto: polimeri termoplastici (plastica) Mobilità gambetto: 20° - canting regolabile Leve: 4 micrometriche + fascia in velcro Suola: Skywalk Ridge Walker Scarpetta: Atomic ASY Elite T3 Liner termoformabile Peso: nd. Misure: da 25,5 a 29,5 MP (solo ½ misure) Colori: giallo/nero Prezzo: 539,00 euro *dati dichiarati www.atomic.com RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

114 > TEST 2013 | buyer's guide

27,5 MP 315 mm 118 mm 2.476 g 1.927 g 549 g (lacci inclusi) no

COME SONO FATTI

Difficile definirli scarponi da scialpinismo... Al di là della mancanza degli inserti per l’utilizzo degli attacchini, il peso è a dir poco imbarazzante: 2.476 g. Vale a dire oltre 900 g in più rispetto al punto di riferimento della categoria per leggerezza, ovvero Dynafit Vulcan TF, e circa 600 g oltre la soglia della sufficienza per un modello da freeride mountaineering. Due mattoni! Il sistema ski-walk agisce mediante una classica levetta posteriore. Ganci a regolazione micrometrica. SULLA NEVE

Sono scarponi da sci alpino. Per calzarli è necessario estrarre preventivamente la scarpetta, indossarla e allacciarla. Terminate queste operazioni è possibile accedere (con fatica) allo scafo. La salita è impossibile. La transizione da ski a walk è agevole, la levetta dedicata robusta, ma l’effetto nullo. L’escursione del gambetto, ammesso che vi sia, è impercettibile. In sintesi, posso essere utilizzati solo in discesa, dove le prestazioni sono di alto livello. Ottimo il sostegno tibiale e laterale, precisa la trasmissione degli impulsi, buono il comfort; anche termico. Favoriscono la presa di spigolo. Sono degli ottimi scarponi da freeride puro, inadatti alla pratica del freeride mountaineering.


Black Diamond Quadrant Prestazioni limitate in salita. In discesa si rivelano precisi e poco cedevoli. Per sciatori potenti, attratti più dal freeride che dallo ski-alp. SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 40° - inclinazione anteriore regolabile (14-18-22°) - canting regolabile Leve: 4 micrometriche + fascia in velcro Suola: Black Diamond bimescola Scarpetta: Black Diamond Efficient Fit AT termoformabile con allacciatura mediante Boa System Peso: 1.720 g (27,0 MP) Misure: da 24,0 a 30,5 MP (incluse ½ misure) Colori: verde Prezzo: 479,00 euro www.blackdiamondequipment.com *dati dichiarati

27,0 MP 310 mm 118 mm 1.814 g 1.459 g 355 g si

SULLA NEVE

Pregevole l’allacciatura della scarpetta mediante Boa System che consente un’efficace personalizzazione della calzata. In salita vantano una buona mobilità anteriore del gambetto, mentre l’escursione posteriore è limitata. Caratteristiche che rendono i Quadrant efficaci solo in caso di ripide ascese. In discesa brillano per la precisa trasmissione degli impulsi: la scocca è ‘tosta’, esente da spanciamenti. Consistente il sostegno sia tibiale sia posteriore. Richiedono potenza per essere sfruttati al meglio. I volumi esterni, da tradizione Black Diamond, sono ampi. Adatti a sciatori forti, orientati al freeride pressoché puro dato il peso elevato e le prestazioni limitate in salita.

Allacciatura della scarpetta mediante sistema Boa

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

5,5/10

EFFICACIA IN SALITA

5,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

8/10

COMFORT

6,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 115

scarponi FREERIDE

RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

COME SONO FATTI

Volumi ampi per gli scarponi americani. Il peso, sebbene elevato, non è tra i peggiori della categoria, dal momento che 1.814 g costituiscono un valore (purtroppo) non troppo distante dalla media. Rinunciano al tradizionale linguettone, sostituito dalla sovrapposizione dei lembi del gambetto. Skiwalk tramite levetta posteriore. Elemento di pregio l’allacciatura della scarpetta mediante Boa; sistema forte di una bobina collegata a un cavetto il cui avvolgimento modifica la chiusura sul piede.


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7,5/10

EFFICACIA IN SALITA

6/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

5,5/10

COMFORT

9/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

IL PIù ECONOMICO

450,00

euro il prezzo più basso tra gli scarponi da freeride mountaineering SCARPONI/RACE scarponi FREERIDE

Crispi SKR!!M Mancano di precisione e reattività a causa della scocca cedevole, ma il comfort si attesta ai massimi livelli. Per neofiti e ski-alper ‘tranquilli’. SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica). Inserti in fibre composite termoplastiche Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: nd. Leve: 3 micrometriche + fascia in velcro Suola: Vibram Enigma Scarpetta: Crispi Synthesi Thermo Liner termoformabile Peso: 1.580 g Misure: da 25,5 a 30,0 MP Colori: verde, blu, nero Prezzo: 450,00 euro www.crispi.it *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

116 > TEST 2013 | buyer's guide

27,5 MP 316 mm 114 mm 1.686 g 1.387 g 299 g (lacci inclusi) si

COME SONO FATTI

Ok, il peso è giusto! Gli scarponi italiani si collocano sul podio della leggerezza, preceduti solamente da Dynafit Vulcan TF (1.573 g) e Scarpa Maestrale RS (1.602 g). Un risultato lodevole che si accompagna a ingombri dello scafo abbastanza contenuti, fatta eccezione per la lunghezza quasi da record (316 mm). Il sistema ski-walk è gestito dalla leva al vertice del gambetto che influenza il meccanismo di bloccaggio grazie a un cordino di rinvio. Allacciatura della scarpetta mediante lacci tradizionali. SULLA NEVE

Meritano lodi tanto il comfort quanto la calzata: non si segnalano punti di pressione e l’allacciatura della scarpetta consente di fasciare il piede con precisione. L’accesso allo scafo è tutt’altro che laborioso. In salita l’escursione posteriore del gambetto è ottima. Non altrettanto soddisfacente la mobilità anteriore: si percepiscono delle resistenze. Il sistema ski-walk non presta il fianco a critiche, al contrario della trasmissione degli impulsi in discesa, ovattata a causa soprattutto della scarsa rigidità della scocca. Manca immediatezza nelle reazioni, specie realizzando archi di curva stretti. Sono adatti a ski-alper di medio/basso livello attratti dal notevole comfort.


Dalbello Sherpa 7/3 I.D. L’escursione del gambetto è generosa, ma il peso elevato limita le velleità in salita. Scocca cedevole; non garantisce una precisa trasmissione degli impulsi. SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: nd. Leve: 3 (2 micrometriche) Suola: Vibram Scarpetta: Dalbello I.D. Thermo Sherpa Pro termoformabile Peso: 1.607 g (26,0 MP) Misure: da 23,5 a 29,0 MP Colori: bianco/verde Prezzo: 499,00 euro www.dalbello.it *dati dichiarati

26,5 MP 307 mm 119 mm 1.816 g 1.497 g 319 g (lacci inclusi) si

SULLA NEVE

La scarpetta ha spessori notevoli, a tutto vantaggio del comfort. Tanta generosità si paga con percezioni ovattate in discesa. Il gambetto è decisamente cedevole, contraddistinto da plastiche molto morbide: caratteristica che non favorisce il sostegno né a livello tibiale né in caso di arretramenti. Ottima, in compenso, la mobilità in salita; dote tutt’altro che scontata per un modello da freeride mountaineering e tale da lasciare l’amaro in bocca qualora si consideri il peso, penalizzante per qualsiasi ascesa. La transizione ski-walk è intuitiva. Gli ampi volumi rendono adatti i Dalbello prevalentemente a sciatori dai piedi a pianta larga. Si rivolgono a ski-alper di medio/basso livello.

119

mm gli ingombri esterni dello scafo sono tutt’altro che contenuti

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

5,5/10

EFFICACIA IN SALITA

6/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

5/10

COMFORT

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 117

scarponi FREERIDE

RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

COME SONO FATTI

Sviluppati in collaborazione con il noto freeskier americano Glen Plake, non brillano per leggerezza. Il peso è superiore a 1.800 g; un valore penalizzante in salita. Gli ingombri esterni dello scafo sono tutt’altro che contenuti, dato che con 119 mm risulta più affusolato solamente rispetto ai ‘giganti’ della categoria, ovvero a Salomon Quest Max 120 (124 mm). Il sistema ski-walk ai affida a una classica levetta posteriore. Poco intuitivo l’aggancio della leva al vertice del gambetto.


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

9/10

EFFICACIA IN SALITA

7,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

TRANSIZIONE SKI-WALK

7,5/10

8,5/10

COMFORT

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1.220

g non esiste scocca da freeride mountaineering più leggera

SCARPONI/RACE scarponi FREERIDE

IL PIù LEGGERO

Dynafit Vulcan TF Leggeri, efficaci in salita e con una precisa trasmissione degli impulsi. Sono tra i migliori scarponi da freeride mountaineering. Prezzo elevato. SCHEDA TECNICA* Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: fibra di carbonio/Grilamid (plastica) Mobilità gambetto: 60° - inclinazione anteriore regolabile (15-18°) Leve: 3 + fascia in velcro Suola: Dynafit Pro bimescola Scarpetta: Dynafit TF termoformabile Peso: 1.590 g (27,5 MP) Misure: da 22,5 a 31,5 MP (incluse ½ misure) Colori: verde/carbonio Prezzo: 750,00 euro www.dynafit.it *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA 27,5 MP LUNGHEZZA SCAFO 304 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 110 mm PESO 1.573 g PESO SCOCCA 1.220 g PESO SCARPETTA 353 g (357 g lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

118 > TEST 2013 | buyer's guide

IL PIù COSTOSO

COME SONO FATTI

Da applausi. Con 1.573 g i freeride mountaineering Dynafit sono gli scarponi più leggeri della categoria. Un valore, in assoluto, permissivo anche in ottica escursionistica. Nascono dall’evoluzione e interpretazione in chiave freeride del progetto TLT5, con il quale condividono la leva al vertice del gambetto che gestisce sia la chiusura tibiale sia il sistema ski-walk. Ingombri esterni dello scafo molto ridotti, in linea con i modelli da grantour. Linguettone supplementare d’irrigidimento in dotazione. SULLA NEVE

La calzata di derivazione TLT5 convince per immediatezza, comfort e feeling sin dal primo istante. La sensibilità in discesa è elevata, grazie soprattutto al piegamento omogeneo e alla resistenza dello scafo alle deformazioni. Il gambetto non particolarmente rigido favorisce l’assorbimento delle sollecitazioni lungo i fondi duri ondulati. In salita la mobilità è generosa, ma non da riferimento. I rivali Scarpa Maestrale RS possono contare su di una maggiore escursione del gambetto e, soprattutto, su di una superiore fluidità di movimento. È invece un punto di forza di Vulcan TF la naturalezza in fase di camminata, degna di un grantour. Adatti a sciatori d’alto livello, non troppo pesanti o potenti.


Garmont Radium In discesa sono strepitosi: precisi, sensibili e reattivi. In salita pagano il peso superiore a 1.800 g e la non eccezionale escursione del gambetto. SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 45° - canting regolabile Leve: 4 micrometriche + fascia in velcro Suola: Garmont monomescola Scarpetta: Garmont EZ Fit Rapid termoformabile Peso: 1.765 g (27,5 MP) Misure: da 25,0 a 30,5 MP Colori: grigio/viola Prezzo: 490,00 euro *dati dichiarati www.garmont.com

SULLA NEVE

Sono un classico di casa Garmont. In commercio da tempo, continuano a garantire prestazioni superiori a rivali ben più moderni e sofisticati. Il comfort è elevato nonostante la calzata avvolgente, precisa, scevra da movimenti indesiderati del piede. Peso e non eccezionale escursione, specie posteriore, del gambetto ne limitano l’efficacia a salite di breve/media lunghezza. In discesa sono precisi, immediati nella trasmissione degli impulsi, sensibili e performanti. Non hanno praticamente nulla da invidiare ai prodotti destinati al freeride puro. Favoriscono la presa di spigolo e il supporto è ‘tosto’: consistente sia a livello tibiale sia in caso di arretramenti. Per sciatori di buon/ottimo livello.

Rinunciano al linguettone in favore della sovrapposizione dei lembi del gambetto

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

5,5/10

EFFICACIA IN SALITA

6/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

7/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 119

scarponi FREERIDE

RILEVAMENTI MISURA 27,0 MP LUNGHEZZA SCAFO 315 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 115 mm PESO 1.809 g PESO SCOCCA 1.504 g PESO SCARPETTA 305 g (311 g lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

COME SONO FATTI

Gli ingombri esterni dello scafo rientrano nella media della categoria, ma il peso è elevato. Oltre 1.800 g costituiscono una zavorra non indifferente. Sistema ski-walk mediante levetta posteriore. Quest’ultima a sbalzo e quindi esposta agli urti e alla formazione di ghiaccio. Anziché al comune linguettone, l’appoggio tibiale è affidato alla sovrapposizione dei lembi del gambetto. Tutte le leve beneficiano della regolazione micrometrica. Scarpetta termoformabile rivestita in Lycra antiabrasione.


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

4/10

EFFICACIA IN SALITA

2/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

5/10

COMFORT

5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

4/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

124

mm non esiste un altro scafo dagli ingombri esterni così ‘importanti’

SCARPONI/RACE scarponi FREERIDE

Salomon Quest Max 120 Peso elevatissimo ed escursione del gambetto pressoché inesistente: sono inadatti allo scialpinismo. Deludono anche le prestazioni in discesa. SCHEDA TECNICA* Scafo: poliuretano bimescola (plastica) Gambetto: poliuretano bimescola (plastica) Mobilità gambetto: nd. – canting regolabile Leve: 3 + fascia in velcro da 50 mm Suola: Salomon Contagrip Scarpetta: Salomon My CustomFit Race termoformabile Peso: 2.200 g (26,5 MP) Misure: da 24,0 a 29,5 MP Colori: bianco/nero/verde Prezzo: 520,00 euro www.salomon.com *dati dichiarati

RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

120 > TEST 2013 | buyer's guide

27,5 MP 315 mm 124 mm 2.238 g 1.828 g 410 g no

COME SONO FATTI

Due ‘mattoni’. Il peso di oltre 2.200 g rende i Quest Max 120 inadatti a qualsiasi salita e, soprattutto, a qualsiasi pratica scialpinistica. Come se ciò non bastasse, gli ingombri esterni dello scafo sono imbarazzanti. Il sistema ski-walk si affida a una classica levetta posteriore. Canting regolabile. L’allacciatura della scarpetta avviene mediante un cordino a trazione rapida che ricorda la soluzione adottata dalle scarpe Salomon da trail running. Zeppe intercambiabili. Ganci in magnesio. SULLA NEVE

L’escursione del gambetto non rientra tra i dati dichiarati dalla Casa francese… Saggia scelta, dato che la mobilità è pressoché pari a zero. La transizione dalla salita alla discesa, sebbene esista la levetta dedicata, peraltro facile da azionare, semplicemente non esiste. La calzata è tutt’altro che agevole e non mancano svariati punti di pressione. In discesa la situazione non migliora. La scocca decisamente cedevole pregiudica la sensibilità; conseguentemente, la trasmissione degli impulsi è minima. Poco reattivi, non favoriscono la presa di spigolo e la sciata in archi di curva stretti, complice la flessione poco omogenea. In estrema sintesi, non hanno convinto sotto alcun aspetto.


Scarpa Maestrale RS Sono i migliori freeride mountaineering del 2013. Efficaci in salita, estremamente precisi e performanti in discesa. Peso contenuto e comfort elevato. SCHEDA TECNICA* Scafo: polimeri termoplastici (plastica) Gambetto: polimeri termoplastici (plastica) Mobilità gambetto: nd. - inclinazione anteriore regolabile (16-20°) - canting regolabile Leve: 4 (3 micrometriche) + fascia in velcro Suola: Vibram Cayman Scarpetta: Scarpa Intuition Pro Flex RS termoformabile Peso: 1.570 g Misure: da 23,5 a 32,0 MP Colori: bianco/nero/giallo Prezzo: 529,00 euro www.scarpa.net *dati dichiarati

SULLA NEVE

Evoluzione in chiave freeride mountaineering dei Maestrale, sono i migliori scarponi della categoria grazie alla combinazione della notevole efficacia in salita con le altrettanto elevate prestazioni in discesa. Ottime, nel dettaglio, escursione e scorrevolezza del gambetto. Quest’ultimo, una volta bloccato, offre un grande sostegno tibiale e in caso di arretramento. La precisione e nitidezza nella trasmissione degli impulsi sono da riferimento. Favoriscono la realizzazione di archi di curva di qualsiasi ampiezza. In aggiunta, il linguettone ribaltabile agevola la calzata. Si registra solamente un lieve punto di pressione in corrispondenza del collo del piede. Rullata naturale. Per tutti.

IL miglioR rapporto qualità/prezzo

285

g: la scarpetta è tra le più leggere della categoria

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8,5/10

EFFICACIA IN SALITA

8/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

8,5/10

COMFORT

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 121

scarponi FREERIDE

RILEVAMENTI MISURA 27,0 MP LUNGHEZZA SCAFO 306 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 113 mm PESO 1.602 g PESO SCOCCA 1.317 g PESO SCARPETTA 285 g (291 g lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

COME SONO FATTI

Il peso è al top della categoria, superiore ai soli Dynafit Vulcan TF (1.602 g contro 1.573). Un risultato degno di nota, specie considerando che i Maestrale RS non fanno ricorso alle fibre composite e costano oltre 200 euro meno dei rivali. Leggerissima la scarpetta, più pesante solamente del componente appannaggio di Tecnica Cochise Light Pro (285 g anziché 206). Leva sul collo del piede a cricchetto. Ski-walk mediante levetta posteriore (esposta agli urti). Scafo dagli ingombri contenuti.


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6,5/10

EFFICACIA IN SALITA

6,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

TRASMISSIONE IMPULSI

6/10

6,5/10

COMFORT

5,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

206

g la scarpetta è leggerissima, in linea con un prodotto da grantour SCARPONI/RACE scarponi FREERIDE

Tecnica Cochise Light Pro DYN Il comfort risente della scarpetta molto sottile. Discretamente efficaci in salita, fanno registrare un peso nella media. Poco reattivi in discesa. SCHEDA TECNICA* Scafo: polimeri termoplastici (plastica) Gambetto: polimeri termoplastici (plastica) Mobilità gambetto: nd. - canting regolabile Leve: 3 micrometriche + fascia in velcro da 45 mm Suola: Tecnica Touring Dynafit Comp Scarpetta: Palau termoformabile Peso: 1.610 g (26,5 MP) Misure: da 25,0 a 31,0 MP Colori: verde acido/nero Prezzo: 515,00 euro www.tecnica.it *dati dichiarati

RILEVAMENTI MISURA 27,5 MP LUNGHEZZA SCAFO 320 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 111 mm PESO 1.742 g PESO SCOCCA 1.536 g PESO SCARPETTA 206 g (213 g lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

122 > TEST 2013 | buyer's guide

COME SONO FATTI

Lo scafo ha un’ampiezza esterna ridotta, pressoché identica a Dynafit Vulcan TF: 111 mm contro 110. Discorso opposto per quanto concerne la lunghezza, dato che con 320 mm è la scocca più lunga della categoria. Il peso rientra nella norma: merito della scarpetta Palau, che quanto a leggerezza non sfigurerebbe nemmeno qualora inserita nella categoria grantour. Il sistema ski-walk si affida a un perno posteriore amovibile grazie alla trazione di un lacciolo, da ricollocare in sede per la discesa. SULLA NEVE

La scarpetta è tanto leggera quanto sottile. Al punto da rendere lo scafo una seconda pelle, a discapito del comfort. Calzata agevole. Buona l’escursione del gambetto; gli scarponi italiani sono abbastanza efficaci in salita. In condizioni di neve profonda può risultare difficile tornare alla posizione di discesa a causa della formazione di ghiaccio nell’alloggiamento del perno cardine del sistema ski-walk. Il supporto sia tibiale sia posteriore è consistente, ma manca rapidità nella trasmissione degli impulsi. Non sono indicati per quanti amano realizzare sequenze di curve strette. Si difendono meglio in velocità grazie alle plastiche poco cedevoli. Ampie possibilità di regolazione.


Scarponi– Freeride mountaineering

Soffia il Maestrale Svetta Scarpa grazie al perfetto abbinamento di prestazioni in discesa ed efficacia in salita. Seguono Dynafit, meno precisi, e Garmont. I Radium meriterebbero la vittoria, ma peso elevato e limitata escursione del gambetto li relegano al terzo posto

I

n un contesto dove molte aziende non hanno ancora chiaro il concetto di freeride mountaineering, basti pensare alla presenza di scarponi pesanti quanto Moby Dick e totalmente inadatti alla salita, svetta Scarpa grazie ai Maestrale RS. Precisi e performanti in discesa, possono al contempo contare su di una generosa escursione del gambetto e una notevole naturalezza della rullata. Sopravanzano, grazie anche a un prezzo nettamente inferiore, i comunque ottimi Dynafit Vulcan TF, derivati dal noto progetto TLT5 e forti di risposte sì pronte agli input dello sciatore, ma non fulminee e precise quanto i diretti concorrenti. Rivali che, in aggiunta, mettono in mostra una superiore efficacia in salita, non tanto legata al peso, anzi superiore, quanto alla maggiore fluidità di movimento. Terza forza della categoria sono gli inossidabili Garmont Radium, da tempo sul mercato ma costantemente affinati dalla Factory trevigiana. Meriterebbero addirittura la vittoria se l’analisi si limitasse alle performance in discesa; scivolano invece sul gradino più basso del podio a causa sia della non eccezionale escursione del gambetto sia del peso superiore a 1.800 g. Nel complesso, quella che appariva come la categoria più permissiva, non richiedendo l’esasperazione di alcun aspetto bensì il ‘semplice’ abbinamento di una discreta mobilità con le pelli a un buon comportamento in discesa, si è rivelata un campo di battaglia ricco di insidie. Anche per alcuni marchi blasonati, dalla lunga tradizione nello sci alpino. Una Caporetto per quanti hanno sottovalutato il freeride mountaineering, convinti si trattasse di un ambito dove improvvisare adattando alla bell’e meglio prodotti nati per altri scopi. Così non è. Volendo giocare con le parole, c’è molto ‘freeride’, è innegabile, ma c’è soprattutto tanto ‘mountaineering’!

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 9 1° classificato: Scarpa Maestrale RS 2° classificato: Dynafit Vulcan TF 3° classificato: Garmont Radium Scarponi più leggeri: Dynafit Vulcan TF (1.573 g) Scarponi più pesanti: Atomic Tracker 130 (2.476 g) Scarponi più economici: Crispi SKR!!M (450,00 euro) Scarponi più costosi: Dynafit Vulcan TF (750,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Scarpa Maestrale RS


Freeride mountaineering

Vincoli saldi T

attacchi SCARPONI/RACE FREERIDE

rasmettere impulsi. Ecco la missione degli attacchi da freeride mountaineering. Come carta carbone: copia fedele degli input ricevuti. Senza alterazioni nella comunicazione tra skialper e sci. Anzi favorendo lo scambio d’informazioni. Alla massima velocità. Se in discesa i modelli race e grantour sono linee ISDN, i freeride mountaineering diventano connessioni ADSL. Fulminei nel rapportare gli attrezzi a contatto con la neve con gli scarponi ai piedi dello scialpinista. Diversamente dalle altre categorie, qui i prodotti low tech non hanno preso il sopravvento. Almeno per ora. La situazione sta evolvendo grazie all’iniziativa di Dynafit e ATK Race, ma al momento… impera il telaio. Più precisamente, spopolano gli attacchi dotati di telaio, altresì definibili ‘tradizionali’. Prodotti chiamati a garantire robustezza, resistenza a torsioni e flessioni, sicurezza nello sgancio da parte sia del puntale sia

della talloniera, facilità di calzata in neve profonda, discreta mobilità in salita e, soprattutto, prestazioni in discesa. Favorite da ampie superfici d’appoggio, necessarie per gestire sci che raggiungono, quando non superano, larghezze nell’ordine dei 100 mm sotto il piede. E la leggerezza? Non è un obiettivo primario. Pur non dimenticando che non avrebbe senso ‘limare’ grammi a sci e scarponi per poi vincolarsi a dei mattoni… Il test sul campo In vista della prova fuori pista tutti gli attacchi sono stati abbinati a sci Elan Himalaya equipaggiati per le fasi di salita con pelli Pomoca Free. In aggiunta, per garantire la parità di trattamento, ogni modello è stato testato in condizioni di neve sia ghiacciata trasformata, sia crostosa, sia resa meno compatta dall’azione del sole.

Diamir Freeride Pro SCHEDA TECNICA* Tipologia: tradizionale Materiale struttura: plastica/acciaio/alluminio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 3 Peso: 1.200 g Colori: bianco/rosso, nero/oliva Prezzo: 449,50 euro www.diamir.com *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO STRUTTURA* 1.115 g VITI PER MONTAGGIO ½ PAIO 8 PESO SINGOLA VITE 2,7 g INNESTO RAMPANTI si (con componenti opzionali) PESO ½ PAIO MONTATO 1.136,6 g *(senza viti)

Efficaci in situazioni impegnative grazie alla possibilità di transizione dalla salita alla discesa senza togliere gli sci. Torsioni abbastanza marcate. COME SONO FATTI

Sia il puntale sia la talloniera rispettano la normativa DIN con valori di sgancio da 4 a 12. Il meccanismo di commutazione da salita a discesa si trova alle spalle del sistema basculante composto dalla barra cui sono vincolati puntale e talloniera. Peso superiore di oltre 100 g a Marker. Rampanti optional. SULLA NEVE

Non costringono a togliere gli sci per passare dalla modalità salita alla discesa; un vantaggio in caso di neve profonda o soste disagevoli. In presenza di fondi duri emergono torsioni che ne appannano la trasmissione degli impulsi. L’assetto rialzato permette generose inclinazioni, superiori a Marker.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

CALZATA

9/10

SGANCIAMENTO

9/10

EFFICACIA IN SALITA

6,5/10

EFFICACIA IN DISCESA

7/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6,5/10

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124 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6,5/10

CALZATA

6/10

SGANCIAMENTO

9/10

EFFICACIA IN SALITA

7/10

EFFICACIA IN DISCESA

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

9/10

7,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Marker Tour F12 Grande precisione nella trasmissione degli impulsi. Più leggeri dei rivali Diamir, costringono a togliere gli sci per passare alla discesa. COME SONO FATTI

Il meccanismo di commutazione da salita a discesa si trova sotto lo scarpone. Liberando il telaietto basculante la posizione sugli sci arretra di 40 mm. Più leggeri di Diamir, sebbene il peso sia rilevante. Due posizioni di alzatacco (7° e 13°). Valori di sgancio DIN da 4 a 12. Rampanti optional.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: tradizionale Materiale struttura: plastica/acciaio/alluminio Alzatacco: si Posizioni alzatacco: 2 Peso: 905 g Colori: bianco/rosso/nero Prezzo: 370,00 euro *dati dichiarati www.marker.de

SULLA NEVE RILEVAMENTI PESO STRUTTURA* 1.013 g VITI PER MONTAGGIO ½ PAIO 9 PESO SINGOLA VITE 2,5 g INNESTO RAMPANTI si (con componenti opzionali) PESO ½ PAIO MONTATO 1.035,5 g *(senza viti)

ATTACCHI– Freeride mountaineering

Testa a testa

I Diamir permettono la transizione dalla salita alla discesa senza togliere gli sci. I Marker svettano per la migliore trasmissione degli impulsi e il peso più contenuto

A

mate canalini, creste con cornici, nevi profonde e, in genere, il freeride mountaineering più tecnico? Optate per Diamir. Attacchi particolarmente efficaci in presenza di terreni impegnativi, quando togliere gli sci per passare dall’assetto di salita a quello di discesa può rivelarsi un azzardo. Operazione obbligatoria con Marker, dato che il meccanismo di commutazione è collocato sotto lo scarpone anziché, come per i Freeride Pro, alle spalle del sistema composto dalla barra basculante cui sono vincolati puntale e talloniera. Fatta eccezione per questa smagliatura, i Tour F12 svettano sia per nitidezza nella trasmissione degli impulsi, dovuta alla pressoché totale assenza di torsioni, sia per ‘leggerezza’. Sono i migliori attacchi da freeride mountaineering. Il peso, beninteso, si attesta comunque oltre i 1.000 g: valore tutt’altro che irrisorio in caso di salite anche solo di media lunghezza.

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 2 1° classificato: Marker Tour F12 2° classificato: Diamir Freeride Pro Attacchi più leggeri: Marker Tour F12 (1.035,5 g) Attacchi più pesanti: Diamir Freeride Pro (1.136,6 g) Attacchi più economici: Marker Tour F12 (370,00 euro) Attacchi più costosi: Diamir Freeride Pro (449,50 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Marker Tour F12

TEST 2013 | buyer's guide > 125

attacchi FREERIDE

La fedeltà nella trasmissione degli impulsi è tanto elevata da eguagliare un modello da sci alpino. Torsioni pressoché nulle. È necessario togliere gli sci per passare dalla modalità salita a quella discesa; operazione tutt’altro che agevole qualora si formi del ghiaccio all’interno del meccanismo.


ENTRY LEVEL

ENTRY LEVEL

Abbiamo testato 15 prodotti per iniziare con lo scialpinismo

9

modelli di sci

6

modelli di scarponi

126 > TEST 2013 | buyer's guide


ENTRY LEVEL

Elan Karakorum

Dynafit One PX - TF

TEST 2013 | buyer's guide > 127


Entry level

Facilità innanzitutto

Accessibili sia nelle prestazioni sia nel prezzo. Ecco il minimo comune denominatore per gli sci entry level, destinati tanto ai neofiti quanto agli scialpinisti più ‘tranquilli’, alla ricerca di attrezzi facili in ogni condizione

H

anno un duplice compito: da un lato consentire ai neofiti, e in generale agli sciatori non eccelsi, di avvicinarsi agevolmente allo scialpinismo, dall’altro permettere a quanti non nutrono particolari ambizioni di vivere serenamente, senza difficoltà, escursioni di media durata e difficoltà. Nel primo caso favorendo la crescita tecnica e portando lo ski-alper a evolvere verso categorie superiori quali il grantour o il freeride mountaineering, nel secondo prestando particolare attenzione al rapporto qualità/prezzo. Senza traumi: sia per il fisico, sia per il portafogli.

128 > TEST 2013 | buyer's guide

Lo sci ideale Gli sci entry level possono scendere a compromessi con le prestazioni pure. Ciò che conta sono la facilità, l’intuitività, il feeling immediato. Devono agevolare la sciata fuoripista; caratteristiche come il galleggiamento e l’emersione in neve crostosa sono più importanti del peso ridotto. La stabilità è secondaria rispetto alla maneggevolezza, dato che uno scialpinista alle prime armi, o comunque di livello tecnico non elevato, difficilmente porterà in conduzione ad alta velocità i propri attrezzi. Si troverà invece a inanellare curve di raggio contenu-


to, riducendo l’andatura e affrontando con cautela i pendii e i fondi più impegnativi. Gli sci entry level devono essere compagni fidati proprio nelle situazioni delicate, quando lo ski-alper ha più bisogno d’aiuto. Modelli dalle elevate prestazioni, ma impegnativi, possono rivelarsi lame a doppio taglio. Il metro di giudizio Parola d’ordine facilità. Tutto il resto passa in secondo piano. Fatta eccezione per la leggerezza e, soprattutto, per il prezzo d’acquisto. Nel primo caso, sebbene il contenimento dei pesi non sia un obiettivo focale, è buona norma evitare prodotti dalla massa eccessiva, che sposterebbero le difficoltà dalla fase di discesa a quella di salita. Nel secondo caso si parla invece di un requisito irrinunciabile per un prodotto entry level: l’economicità. Andando oltre, il rapporto qualità/prezzo. Value for money, direbbero gli Americani. In estrema sintesi, spendere il giusto ottenendo prestazioni oneste. Ecco spiegato perché, nelle categoria entry level, sci performanti ma costosi ottengono valutazioni complessivamente in linea, quando non inferiori, a modelli dalle prestazioni meno eclatanti ma economicamente più accessibili. Il test sul campo In vista della prova fuori pista abbiamo cercato, compatibilmente con la disponibilità e le scelte produttive delle Case costruttrici, di uniformare la lunghezza dei modelli prendendo a riferimento la misura 170 cm. Lunghezza tale da garantire superfici di contatto e portanza sufficienti in caso di nevi profonde e, soprattutto, una base d’appoggio che permetta il recupero dell’errore in caso d’arretramento. Tutti gli sci sono stati abbinati ad attacchi ATK Race RT dotati di piastrine R01, sempre Made in ATK, per la regolazione rapida della talloniera, e a pelli Pomoca Climb Pro Glide. Per garantire la parità di trattamento ogni modello è stato testato in condizioni di neve sia ghiacciata trasformata sia crostosa. I testatori hanno rispettato un preciso ordine di discesa che prevedesse ‘l’elezione’ di uno sci da utilizzare all’inizio della sessione di lavoro, a metà e alla fine della stessa. Così da avere un parametro di riferimento in merito ai cambiamenti del manto nevoso e, se necessario, uniformare i giudizi in base alle variazioni ambientali. TEST 2013 | buyer's guide > 129


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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FEELING

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STABILITÀ IN VELOCITÀ

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ATOMIC Free Dream Impegnativi e dall’anima freeride. Molto stabili, amano la velocità. Difficili negli spazi stretti. Per sciatori già in possesso di una buona tecnica. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno e schiuma sintetica Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 117/82/106 mm (171 cm) Raggio: 19,5 m (171 cm) Peso: 1.410 g (171 cm) Lunghezze: 157, 164, 171, 178 cm Prezzo: 379,00 euro *dati dichiarati www.atomic.com

SCI ENTRY LEVEL

1.422 g nessun entry level è più pesante

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 171 cm LUNGHEZZA rilevata 171,2 cm SCIANCRATURA rilevata 116,1/81,3/105,5 mm CAMBER 8,6 mm ROCKER in punta 3,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 144,2 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.385 cm² RAGGIO calcolato 17,6 m PESO rilevato 1.422 g (1.425 g – 1.419 g) TORSIONE in spatola 21,0° TORSIONE al centro 1,5° TORSIONE in coda 21,5° FLESSIONE 7,7 cm AL BANCO

IL PIù PESANTE

Non si possono certo definire leggeri, dato che con una massa rilevata di 1.422 g sono gli entry level più pesanti. L’ampiezza sotto il piede (81,3 mm) e il rocker marcato in punta (3,0°) sono indici di una spiccata vocazione al freeride mountaineering. Inclinazione rafforzata dalla struttura rigida: notevole, in particolare, la resistenza alla flessione. SULLA NEVE

Hanno un’anima freeride mountaineering: caratteristica che li colloca ai limiti della categoria, risultando impegnativi per scialpinisti alle prime armi. La stabilità è ottima, non altrettanto la maneggevolezza. Tutt’altro che rapidi nell’inversione degli spigoli, prediligono le curve ampie in velocità rispetto agli archi stretti. Discreto il galleggiamento: per far ‘emergere’ le punte è necessaria una buona tecnica. Sono adatti a sciatori evoluti, smaliziati, amanti della velocità e abituati allo sci fuoripista. Astenersi principianti. 130 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Dynafit Se7en Summits Assolutamente efficaci. Stabili sino a velocità intermedie, maneggevoli e facili. Ideali per evolvere tecnicamente. Tra i migliori entry level. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno di Paulownia/faggio. Laminati in carbonio e titanio Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 113/78/100 mm (170 cm) Raggio: 22,5/18,5 m (170 cm) Peso: 1.330 g (170 cm) Lunghezze: 149, 156, 163, 170, 178 cm Prezzo: 400,00 euro *dati dichiarati www.dynafit.it

AL BANCO

Sono sci abbastanza ‘piatti’, caratterizzati da un camber molto contenuto (5,7 mm). La struttura è ‘tosta’, tutt’altro che cedevole, come dimostra l’elevata resistenza alla flessione. Tanta sostanza non si scontra però con la leggerezza: sono più pesanti rispetto ai soli Dynastar Alti 79. Superfici di contatto e portanza, nonché rigidità torsionale, nella media.

SCI ENTRY LEVEL

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata 170 cm LUNGHEZZA rilevata 169,1 cm SCIANCRATURA rilevata 113,2/77,6/99,7 mm CAMBER 5,7 mm ROCKER in punta 0,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 146,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.344 cm² RAGGIO calcolato 18,5 m PESO rilevato 1.237,5 g (1.241 g – 1.234 g) TORSIONE in spatola 25,0° TORSIONE al centro 1,5° TORSIONE in coda 22,5° FLESSIONE 7,7 cm

Il ponte positivo meno accentuato della categoria

5,7 mm

SULLA NEVE

Dei veri e propri ‘classici’. Piacevoli in ogni condizione di neve e pendio, stabili sino a velocità intermedie e agili nell’inversione degli spigoli. Proprio la maneggevolezza è un punto di forza, grazie soprattutto alla spatola rapida nell’incidere la neve. Ottimo anche il feeling: immediato. In aggiunta, perdonano l’errore. In velocità la coda sostiene adeguatamente e aiuta a recuperare gli arretramenti. Data la vigorosa risposta elastica, sono ideali per scialpinisti con un minimo di esperienza così come per granturisti in evoluzione. TEST 2013 | buyer's guide > 131


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Dynastar Alti 79 La scarsa maneggevolezza ne sconsiglia l’utilizzo da parte dei neofiti. Stabili e leggeri, si rivolgono a sciatori in possesso d’una buona tecnica.

1.228,5 g gli entry level più leggeri. Non sfigurerebbero tra i grantour

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap Anima: legno e Rohacell (acrilico). Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 114/79/102 mm (170 cm) Raggio: 20,0 m (170 cm) Peso: 1.250 g (170 cm) Lunghezze: 154, 162, 170, 178 cm Prezzo: 358,00 euro *dati dichiarati www.dynastar.com

SCI ENTRY LEVEL

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE IL PIù LEGGERO

170 cm 169,8 cm 113,8/78,5/101,2 mm 6,1 mm 0,0° 149,0 cm 1.386 cm² 19,1 m 1.228,5 g (1.224 g – 1.233 g) 26,0° 1,5° 26,5° 9,6 cm

AL BANCO

Le ‘piume’ della categoria. Con 1.228,5 g sono più leggeri di tutti i rivali e non sfigurerebbero nemmeno qualora messi a confronto con i grantour. La resistenza alla flessione è esigua, indice di una struttura abbastanza morbida. Caratteristica sottolineata dalla non eccezionale rigidità torsionale, specialmente in coda. Il camber è poco pronunciato (6,1 mm). Molto estesa la superficie di contatto, inferiore ai soli Movement; questi ultimi però più lunghi di 7 cm. Generosa la portanza. SULLA NEVE

Hanno una pecca: la maneggevolezza. Disegnando archi brevi si rivelano poco rapidi nell’inversione degli spigoli e richiedono un’energica azione delle caviglie per essere indirizzati. La spatola è poco propensa a incidere la neve. È necessaria la massima centralità per sfruttarli al meglio: la coda, abbastanza morbida, non offre un solido sostegno in caso d’arretramenti. Caratteristiche che li destinano a scialpinisti evoluti, in grado di padroneggiare gli attrezzi francesi e portarli in conduzione. Una volta ampliato il raggio di curva garantiscono un buon appoggio, invogliando ad aumentare il ritmo e mettendo in mostra una stabilità degna di sci di categoria superiore. Non adatti ai neofiti.

132 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Elan Karakorum Un rapporto qualità/prezzo strepitoso! Sono i migliori entry level del 2013. Facili, maneggevoli, stabili e con un buon galleggiamento. Pressoché perfetti. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap monoscocca Anima: legno di faggio/pioppo e Nomex (nylon) alveolare. Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite ad alto peso molecolare Lamine: acciaio Sciancratura: 120/80/108 mm (170 cm) Raggio: 16,7 m (170 cm) Peso: 1.340 g (170 cm) Lunghezze: 154, 162, 170, 178 cm Prezzo: 269,00 euro *dati dichiarati www.elanskis.com

rocker da record per la categoria

170 cm 170,0 cm 119,5/79,5/106,9 mm 10,1 mm 4,0° 138,2 cm 1.332 cm² 14,2 m 1.289,5 g (1.292 g – 1.287 g) 19,5° 1,5° 20,5° 7,9 cm

SCI ENTRY LEVEL

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

4,0°

AL BANCO

Economici nel prezzo, non nelle finiture. Il peso è inferiore alla media della categoria, mentre la curvatura abbina un rocker da record (4,0°) a un ponte positivo molto accentuato (10,1 mm). La flessione è tra le più contenute, indice di una struttura poco cedevole. Caratteristica confermata dall’elevata rigidità torsionale. La sciancratura generosa concorre a determinare il raggio meno ampio tra gli sci entry level (14,2 m). Superfici di contatto e portanza ridotte a causa del rocker.

IL miglioR rapporto qualità/prezzo

SULLA NEVE

Sono esattamente come dovrebbero essere gli attrezzi entry level. Abbastanza maneggevoli, facili, caratterizzati da una spatola propensa a incidere la neve anche qualora il gesto atletico non sia tecnicamente perfetto. Perdonano l’errore e agevolano il raggiungimento della conduzione. In presenza di coltri profonde possono contare su di un buon galleggiamento. In aggiunta, in neve crostosa provocare l’emersione delle punte risulta facile, intuitivo. Non sono affatto una scelta povera. Si rivolgono sia a quanti si avvicinano per la prima volta allo scialpinismo sia a ski-alper in possesso di una buona tecnica, alla ricerca di attrezzi performanti ma al tempo stesso poco impegnativi. Ottimi. TEST 2013 | buyer's guide > 133


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Hagan X-Carbon Rigidità torsionale ridottissima sotto lo scarpone

SCI ENTRY LEVEL

IL PIù ECONOMICO

Ideali per le donne e gli sciatori esili. Vanno in crisi se utilizzati da ski-alper potenti. Galleggiamento ed emersione in neve crostosa difficoltosi. SCHEDA TECNICA* Costruzione: sandwich/cap Anima: legno Soletta: grafite sinterizzata Lamine: acciaio Sciancratura: 112/75/100 mm (163 cm) Raggio: 16,0 m (163 cm) Peso: 1.270 g (163 cm) Lunghezze: 147, 155, 163, 170 cm Prezzo: 248,00 euro *dati dichiarati www.hagan-ski.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

163 cm 162,7 cm 111,3/74,6/98,8 mm 8,4 mm 1,0° 133,9 cm 1.203 cm² 14,7 m 1.280,5 g (1.291 g – 1.270 g) 28,5° 5,0° 24,5° 9,8 cm

AL BANCO

A dispetto del prezzo da discount, vantano un peso inferiore (1.280,5 g contro 1.289,5 g) rispetto al punto di riferimento della categoria, ovvero Elan Karakorum. La struttura è quanto di più morbido esista: minima resistenza alla flessione e ridotta rigidità torsionale. Incredibile la deformazione sotto lo scarpone: 5,0°! Raggio contenuto (14,7 m). Misura corta e lieve rocker in punta (1,0°) giocano a sfavore sia della superficie di contatto sia della portanza: quest’ultima la peggiore della categoria. SULLA NEVE

Maneggevolezza e reattività in archi di curva stretti sono soddisfacenti, ma in condizioni di neve difficile così come aumentando la velocità vanno in affanno. La ridotta superficie di portanza non aiuta in neve profonda; nelle croste le spatole faticano a emergere. Condizione nella quale sono necessari un discreto impegno fisico e buona tecnica per svincolare gli attrezzi. La risposta elastica è progressiva, fluida, ideale per donne e soggetti esili. Astenersi sciatori potenti: la struttura risulterebbe ‘sorda’ agli impulsi. Offrono il meglio nelle serpentine, dove brillano per rapidità in inserimento e nell’inversione degli spigoli. In velocità emergono marcati ‘sbacchettamenti’ in punta. 134 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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K2 Backout Hanno un’anima ‘pistaiola’. Impegnativi e performanti con nevi dure, si rivelano troppo difficili per la categoria entry level. Scarso galleggiamento. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno di Paulownia/pioppo Soletta: grafite Lamine: acciaio Sciancratura: 114/72/99 mm (167 cm) Raggio: 16,0 m (167 cm) Peso: 1.258 g (167 cm) Lunghezze: 146, 153, 160, 167, 174 cm Prezzo: 370,50 euro *dati dichiarati www.k2skis.com 167 cm 167,0 cm 113,4/71,6/98,6 mm 7,0 mm 0,0° 140,1 cm 1.244 cm² 14,3 m 1.297,5 g (1.329 g – 1.266 g) 19,5° 2,0° 19,5° 8,8 cm

AL BANCO

Peso e resistenza alla flessione nella media, camber contenuto, rocker assente. Sembrano dei comuni entry level, ma celano un’anima ‘pistaiola’. Intuibile dall’ampiezza ridotta sotto al piede (71,6 mm) e dalla superficie di portanza migliore rispetto ai soli Hagan X-Carbon. La rigidità torsionale è elevata sia in spatola sia in coda, mentre la zona in corrispondenza dello scarpone vede le deformazioni raggiungere i 2°: valore superiore allo standard (1,5°). Marcata differenza di peso tra le aste (63 g).

71,6

mm nessun altro entry level è così stretto sotto lo scarpone

SULLA NEVE

Impegnativi. Troppo difficili per la categoria entry level. In inserimento assecondano i voleri dello sciatore, ma non appena le spatole iniziano a incidere la neve chiudono la curva con decisione. Svincolarli dalla conduzione non è facile. Impongono la massima centralità e non perdonano l’errore. In presenza di nevi dure trasformate sono stabili, precisi, supportati da una vigorosa risposta elastica. Con coltri profonde o crostose non facilitano l’emersione delle spatole. Scarso il galleggiamento. In sintesi, si rivolgono a sciatori in possesso di una buona tecnica, alla ricerca di attrezzi da utilizzare sia in pista sia durante le escursioni. Non adatti ai neofiti e agli ski-alper poco potenti. TEST 2013 | buyer's guide > 135

SCI ENTRY LEVEL

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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La Sportiva GT Abbastanza pesanti, vantano dimensioni e prestazioni da freeride mountaineering. Ottimo galleggiamento. In velocità e sul duro vanno in crisi. Per esperti.

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mm una spatola degna di un modello da freeride mountaineering SCI ENTRY LEVEL

IL PIù COSTOSO

SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap/sandwich Anima: legno di Karuba Paulownia. Laminati di carbonio e inserti in fibra di vetro Soletta: Grafite P-Tex 2000 Lamine: acciaio da 1,8 mm Sciancratura: 123/89/111 mm (170 cm) Raggio: 21,0 m (170 cm) Peso: 1.340 g (170 cm) Lunghezze: 170, 177, 184 cm Prezzo: 529,00 euro *dati dichiarati www.lasportiva.com RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

170 cm 170,0 cm 122,7/88,8/110,6 mm 10,3 mm 0,0° 143,6 cm 1.475 cm² 18,5 m 1.382 g (1.369 g – 1.395 g) 17,5° 1,5° 18,5° 8,8 cm

AL BANCO

Oversized! Nessun entry level vanta dimensioni tanto generose, in linea addirittura con gli attrezzi da freeride mountaineering. L’ampiezza sia in punta, sia in centro, sia in coda è da record. Ne consegue un’elevatissima portanza, inferiore solo ai più lunghi (+7 cm) Movement Natural. Risultato cui concorre la curvatura scevra da rocker e caratterizzata da un camber molto marcato (10,3 mm). Eccezionale rigidità torsionale, specie in spatola. La flessione, invece, rientra nella media. Peso elevato. SULLA NEVE

Offrono il meglio in presenza di coltri profonde o, quantomeno, di nevi cedevoli. Il galleggiamento è ottimo, così come la capacità d’emersione nelle croste. Vanno invece in crisi quando il fondo diventa duro. In conduzione, anche a velocità medio/basse, perdono improvvisamente direzionalità tanto in punta quanto in coda. La stabilità è minima. Al contempo la notevole ampiezza sotto al piede rende gli entry level italiani molto lenti nell’inversione degli spigoli, tutt’altro che maneggevoli negli spazi stretti. Smagliatura cui concorre la spatola poco rapida in inserimento. Molto impegnativi, sono adatti a ottimi sciatori alla ricerca d’attrezzi da utilizzare esclusivamente in neve fresca. 136 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Movement Natural Tra i migliori entry level grazie a facilità, maneggevolezza e stabilità. Soffrono le superfici dure. Per tutti: dai neofiti a sciatori di medio livello. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap/sandwich Anima: legno di Karuba. Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite P-Tex 2000 Lamine: acciaio da 1,3 mm Sciancratura: 118/78/108 mm (175 cm) Raggio: 18,0 m (175 cm) Peso: 1.300 g (175 cm) Lunghezze: 145, 155, 165, 175 cm Prezzo: 514,00 euro *dati dichiarati www.movementskis.com 175 cm 177,5 cm 117,7/77,7/106,0 mm 9,4 mm 0,0° 156,8 cm 1.486 cm² 18,0 m 1.346 g (1.329 g – 1.363 g) 22,5° 1,5° 21,5° 9,5 cm

1.486

cm2 una portanza prossima ai modelli da freeride mountaineering

RIVELAZIONE

AL BANCO

Più lunghi del previsto. Nonostante la misura dichiarata sia pari a 175 cm, abbiamo rilevato una lunghezza effettiva di 177,5 cm. Ne risente il peso, un po’ elevato ma in ogni caso accettabile. La sciancratura è generosa, così come la superficie di contatto. Ne deriva, complice la citata lunghezza superiore ai rivali, un valore di portanza da record: 1.486 cm². La curvatura, tradizionale, presenta un camber accentuato (9,4 mm). Flessione, rigidità torsionale e raggio rientrano nella media. SULLA NEVE

Facili, anzi facilissimi. Ed estremamente intuitivi. In presenza di coltri profonde garantiscono un buon galleggiamento. Discreta l’emersione in neve crostosa. La maneggevolezza è uno dei punti di forza degli entry level svizzeri, forti di una spatola rapida in inserimento e di una coda che sostiene in caso di arretramenti. La risposta elastica è omogenea, fluida, ma non particolarmente vigorosa. Prestazioni solo discrete sul duro, a patto di moderare la velocità. Sono ideali per quanti si avvicinano allo scialpinismo e vogliono migliorare rapidamente la propria tecnica cimentandosi in escursioni di medio livello. Il peso non molto contenuto impone un buon allenamento per affrontare lunghe salite. TEST 2013 | buyer's guide > 137

SCI ENTRY LEVEL

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

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Ski Trab Tour Rando XL Facili e rapidi sia in inserimento sia nell’inversione degli spigoli, richiedono un discreto impegno in chiusura di curva. Per sciatori mediamente evoluti. SCHEDA TECNICA* Costruzione: cap con scatola di torsione Anima: legno. Rinforzi in fibra di vetro Soletta: grafite e polietilene ad alta densità molecolare Lamine: acciaio 52 HRC Sciancratura: 113/80/99 mm (171 cm) Raggio: 21,7 m (171 cm) Peso: 1.310 g (171 cm) Lunghezze: 151, 157, 164, 171, 178 cm Prezzo: 359,90 euro *dati dichiarati www.skitrab.com

Torsioni di

29°

SCI ENTRY LEVEL

in punta e

27°

in coda: un record tra gli entry level

RILEVAMENTI LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

171 cm 170,9 cm 112,6/79,5/98,4 mm 7,9 mm 0,0° 148,2 cm 1.371 cm² 21,1 m 1.297,5 g (1.306 g – 1.289 g) 29,0° 2,0° 27,0° 9,6 cm

AL BANCO

La struttura è decisamente morbida, come dimostrano la marcata flessione (9,6 cm) e, soprattutto, la ridotta rigidità torsionale. Specie in spatola e in coda, dove si registrano le deformazioni più rilevanti tra gli sci entry level. Il peso è in linea con la media della categoria, mentre la sciancratura poco accentuata concorre a determinare un raggio di curva particolarmente ampio (21,1 m). Notevole la superficie di contatto, mentre la portanza è allineata con i rivali. Camber nella media. SULLA NEVE

Agili in inserimento, complice la spatola rapida nell’incidere la neve, richiedono maggiore attenzione in chiusura di curva, dove vanno caricati adeguatamente per evitare che la coda smarrisca la conduzione. Su nevi dure si difendono sino a velocità intermedie; aumentando l’andatura perdono stabilità, specie in punta. Amano le coltri cedevoli, non particolarmente profonde, dove sfoggiano un buon galleggiamento e, soprattutto, un’invidiabile reattività nell’inversione degli spigoli. Attenzione, però, agli arretramenti: la coda non sempre sostiene con vigore. Risposta elastica nella media. Ideali per sciatori con una discreta tecnica, in grado di gestirne il comportamento in chiusura di curva. 138 > TEST 2013 | buyer's guide


Sci - Entry level

Poca spesa, tanta resa

E

siste un brand che, quando il rapporto qualità/prezzo sale in cattedra, riesce a scavare un solco rispetto ai rivali. Quel marchio è Elan. La Casa slovena è forte, fortissima qualora si debbano abbinare prestazioni ed economicità. ‘Regola’ confermata dalla categoria entry level, con i Karakorum a sbaragliare la concorrenza in virtù di maneggevolezza, stabilità e galleggiamento abbinati a un prezzo da discount. Il perfetto connubio delle qualità tipiche di un modello entry level. Una scelta, oltretutto, tutt’altro che povera, trattandosi di attrezzi in assoluto efficaci e performanti. La seconda e terza posizione sono appannaggio, rispettivamente, degli inossidabili Dynafit Se7en Summits, più cari e impegnativi rispetto ai rivali sloveni ma propedeutici per quanti vogliano avvicinarsi al mondo grantour, e da Ski Trab Tour Rando XL, estremamente maneggevoli sebbene richiedano maggiore attenzione ed esperienza in chiusura di curva. Una citazione, infine, per gli svizzeri Movement Natural, le cui prestazioni meriterebbero un gradino del podio, sfumato a causa del prezzo d’acquisto quasi doppio rispetto a Elan, e per gli austriaci Hagan X-Carbon, dal costo esiguo ma dalla stabilità altrettanto ridotta.

Si pronuncia Elan Karakorum, si legge sintesi perfetta delle doti di uno sci entry level. Gli attrezzi sloveni sbaragliano la concorrenza. Seguono Dynafit e Ski Trab, lievemente più costosi e impegnativi. Movement meriterebbe il podio, ma il prezzo è penalizzante

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 9 1° classificato Elan Karakorum 2° classificato: Dynafit Se7en Summits 3° classificato: Ski Trab Tour Rando XL Rivelazione: Movement Natural Sci più leggeri: Dynastar Alti 79 (1.228,5 g) Sci più pesanti: Atomic Free Dream (1.422 g) Sci più economici: Hagan X-Carbon (248,00 euro) Sci più costosi: La Sportiva GT (529,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Elan Karakorum

TEST 2013 | buyer's guide > 139


Entry level

Base di partenza Destinati tanto ai neofiti quanto agli scialpinisti più ‘tranquilli’, gli scarponi entry level devono essere accessibili sia nelle prestazioni sia nel prezzo. Comodi, facili e non troppo pesanti, invogliano a praticare lo ski-alp

S

volgono un compito, oseremmo dire, nevralgico e ambivalente: convincere i neofiti a praticare lo scialpinismo, spronandoli a evolvere tecnicamente, e al contempo garantire il ‘quieto vivere’ a quanti non nutrono particolari velleità sotto il profilo tecnico e prestazionale. Ski-alper in entrambi i casi ‘tranquilli’, alla ricerca di prodotti confortevoli che siano fidati compagni d’avventura. Gli scarponi entry level sono una vera e propria porta sul mondo dello scialpinismo. Quanti, specie alle prime battute, dovessero varcarla vivendo esperienze negative, difficilmente tornerebbero ad avvicinarsi al mondo delle pelli. Identico discorso per gli escursionisti occasionali, che tutto desiderano tranne soffrire o trovarsi in difficoltà. Perché alle scarse prestazioni di uno sci è relativamente facile supplire, senza peraltro rinunciare alla magia di un’uscita scialpinistica, ma al calvario che può portare in dote uno scarpone sbagliato, basti pensare a vesciche e perdite di sensibilità, è pressoché impossibile sfuggire. Ed è altrettanto difficile dimenticare. Le calzature entry level devono quindi essere comode, calde, facili da sfruttare tanto in discesa quanto in salita. Conseguentemente, non possono essere troppo pesanti; a meno di trasformare

140 > TEST 2013 | buyer's guide

ogni ascesa in una Via Crucis. Scendono, inevitabilmente, a compromessi con le prestazioni pure. Ciò che conta, del resto, è la facilità, l’intuitività, il feeling immediato. Senza dimenticare il rapporto qualità/prezzo: requisito irrinunciabile per un prodotto entry level. Spendere il giusto ottenendo prestazioni oneste. Il test sul campo In vista della prova fuori pista abbiamo cercato, compatibilmente con la disponibilità e le scelte produttive delle Case costruttrici, di uniformare la misura dei modelli prendendo a riferimento lo standard 27,0 MP. Tutti gli scarponi sono stati provati in abbinamento a sci Ski Trab Duo Freerando Light equipaggiati con attacchi ATK Race RT e pelli Pomoca Climb Pro Glide. I test ‘a secco’, utili per riprodurre le condizioni nelle quali ogni appassionato si trova a scegliere un prodotto in negozio, sono stati effettuati il giorno precedente le prove sulla neve, a una temperatura ambientale di 20°C. Ogni testatore ha provveduto a personalizzare scarpetta e calzata in funzione delle proprie caratteristiche morfologiche e delle proprie abitudini, sfruttando esclusivamente gli accessori in dotazione.


Black Diamond Slant Difettano di tutte le caratteristiche irrinunciabili per una scarpa entry level. Pesanti, complessi da indossare e scomodi sia per sciare sia per camminare. SCHEDA TECNICA* Scafo: poliuretano (plastica) Gambetto: poliuretano (plastica) Mobilità gambetto: 40° - canting regolabile Leve: 3 micrometriche + fascia in velcro Suola: Black Diamond monomescola Scarpetta: Black Diamond Efficient Fit AT LaceUp termoformabile Peso: 1.760 g (27,0 MP) Misure: da 23,0 a 30,5 MP (incluse ½ misure) Colori: arancio Prezzo: 349,00 euro *dati dichiarati www.blackdiamondequipment.com RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

27,0 MP 310 mm 120 mm 1.822 g 1.534 g 288 g si

COME SONO FATTI

Sono enormi. Basti pensare che la larghezza esterna dello scafo raggiunge i 120 mm: valore record per la categoria. In aggiunta, il peso di 1.822 g sarebbe elevato persino se venissero inseriti tra i freeride mountaineering. La scarpetta, dotata di allacciatura con cordino a trazione rapida, è tra le più leggere; non così la scocca, pecora nera tra gli scafi entry level. Sistema ski-walk mediante levetta posteriore. Il classico linguettone è sostituito dalla sovrapposizione dei lembi del gambetto. SULLA NEVE

Calzarli è un’operazione complessa. È necessario estrarre la scarpetta e indossarla prima di accedere allo scafo. Si riscattano grazie all’efficacia del sistema ski-walk, rapido e preciso nelle transizioni salita/ discesa. Le prestazioni, però, sono modeste. Se da un lato soddisfano tenuta laterale e tibiale, non altrettanto si può dire per la mobilità in salita e il comfort. Quest’ultimo, nel dettaglio, penalizzato dalla parte posteriore del gambetto tanto alta da creare forti indolenzimenti a sciatori dai polpacci anche solo mediamente voluminosi. Problema che si verifica sia in discesa sia nelle fasi di camminata. Peso e dimensioni creano difficoltà tanto in salita quanto nei passaggi tecnici.

120

IL PIù ECONOMICO

mm non esiste scafo entry level più ingombrante

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

4/10

EFFICACIA IN SALITA

5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

7/10

COMFORT

4,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

4/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 141

SACRPONI ENTRY LEVEL

IL PIù PESANTE


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

EFFICACIA IN SALITA

6/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

4,5/10

COMFORT

4,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

311

g la scarpetta è tra le più leggere della categoria

SCARPONI ENTRY LEVEL

Crispi Synthesi Astenersi sciatori dai piedi a pianta larga. Gli entry level italiani non brillano per comfort, trasmissione degli impulsi e bloccaggio del tallone. SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica). Inserti in fibre composite termoplastiche Gambetto: polimero plastico semirigido Mobilità gambetto: nd. Leve: 3 micrometriche + fascia in velcro Suola: Vibram Enigma Scarpetta: Crispi Synthesi Thermo Liner termoformabile Peso: 1.550 g Misure: da 25,5 a 30,0 MP Colori: nero/arancio Prezzo: 350,00 euro *dati dichiarati www.crispi.it RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

142 > TEST 2013 | buyer's guide

27,0 MP 306 mm 112 mm 1.606 g 1.295 g 311 g (lacci inclusi) si

COME SONO FATTI

I volumi dello scafo sono contenuti, non così il peso, abbastanza elevato sebbene non tale da pregiudicare ogni ambizione in salita. Caratteristica dovuta soprattutto alla rilevante massa della scocca, dal momento che la scarpetta, dotata di lacci, è più leggera dell’analogo componente appannaggio di Dynafit, Garmont e Scarpa. Il sistema ski-walk si affida a una classica levetta posteriore, mentre il linguettone è ribaltabile in avanti per agevolare la calzata. Leve a regolazione micrometrica. SULLA NEVE

Fasciano notevolmente l’avampiede e per questo sono adatti principalmente a sciatori dai piedi a pianta stretta. Nonostante ciò non viene mai meno la sensazione che il tallone, accompagnato dall’intera scarpetta, si muova all’interno dello scafo. A discapito sia del feeling sia, soprattutto, della trasmissione degli impulsi. Non brillano per sensibilità, sebbene la tenuta laterale sia accettabile. L’escursione del gambetto è sufficiente, ma il comfort è inficiato da svariati punti di pressione. La transizione dalla salita alla discesa è agevole grazie all’intuitività e immediatezza del sistema ski-walk. Non adatti ai neofiti: i limiti degli scarponi ne accentuerebbero le carenze tecniche.


Dynafit One PX - TF Rivisitazione in chiave comfort dei noti TLT5. Il feeling è immediato, ma in salita il gambetto arriva in battuta contro il gancio sul collo del piede. SCHEDA TECNICA* Scafo: Pebax (plastica) Gambetto: Pebax (plastica) Mobilità gambetto: 60° - inclinazione anteriore regolabile (15-18°) Leve: 3 + fascia in velcro Suola: Dynafit Pro bimescola Scarpetta: Dynafit TF termoformabile Peso: 1.490 g (27,5 MP) Misure: da 25,0 a 31,5 MP (incluse ½ misure) Colori: bianco/arancio Prezzo: 470,00 euro www.dynafit.it *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA 27,5 MP LUNGHEZZA SCAFO 304 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 110 mm PESO 1.518 g PESO SCOCCA 1.182 g PESO SCARPETTA 336 g (342 g lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

COME SONO FATTI

Derivano dai grantour TLT5 con i quali condividono, sebbene a fronte di minori ingombri, la leva al vertice del gambetto che gestisce sia la chiusura del gambetto sia il sistema ski-walk. Rispetto al modello da grantour beneficiano di volumi interni più generosi, di un maggiore comfort termico e di un inedito gancio lungo l’avampiede. Le dimensioni esterne dello scafo rientrano nella media. Il peso è sì superiore ai soli rivali La Sportiva, ma il gap è tutt’altro che irrilevante (1.518 g contro 1.146 g). SULLA NEVE

Non smentiscono la tradizione di TLT5: appena calzati è subito feeling. Merito della facilità d’accesso, delle regolazioni intuitive e dell’assenza di punti di pressione. Ottimo l’appoggio sia posteriore sia tibiale, fonte di una precisa trasmissione degli impulsi. In presenza di fondi ghiacciati ondulati il gambetto è sin troppo rigido, a discapito del comfort. Da tradizione Dynafit, la transizione ski-walk è agevole e intuitiva, sebbene in fase di salita la leva rimanga esposta agli urti. Preciso il bloccaggio del tallone. L’escursione del gambetto è generosa, ma ha suscitato molte perplessità la facilità con la quale si arriva in battuta sul gancio in corrispondenza del collo del piede.

110

mm lo scafo è 5 mm più ampio rispetto a TLT5 Mountain

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7/10

EFFICACIA IN SALITA

6,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

8,5/10

COMFORT

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 143

SACRPONI ENTRY LEVEL

IL miglioR rapporto qualità/prezzo


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

9,5/10

EFFICACIA IN SALITA

7/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8/10

TRASMISSIONE IMPULSI

4/10

COMFORT

7,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

310

mm uno degli scafi più lunghi della categoria

SCARPONI ENTRY LEVEL

Garmont Cyclone Troppo morbidi, non garantiscono alcuna sensibilità in discesa. La calzata è incredibilmente agevole. Discreta mobilità in salita. Peso nella media. SCHEDA TECNICA* Scafo: polimeri termoplastici (plastica) Gambetto: polimeri termoplastici (plastica) Mobilità gambetto: 45° - inclinazione anteriore regolabile (10-15°) Leve: 3 micrometriche + fascia in velcro Suola: Skywalk Scarpetta: Garmont Pad-Lock Mid automodellante Peso: 1.690 g (27,5 MP) Misure: da 25,0 a 30,5 MP Colori: bianco/nero Prezzo: 378,00 euro www.garmont.com *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA 27,0 MP LUNGHEZZA SCAFO 310 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 115 mm PESO 1.614 g PESO SCOCCA 1.254 g PESO SCARPETTA 360 g (367 g lacci facoltativi inclusi) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

144 > TEST 2013 | buyer's guide

COME SONO FATTI

Calzarli è come bere un bicchier d’acqua! Quanto di più facile e intuitivo, complice il linguettone ribaltabile in avanti e gli ampi volumi dello scafo. Scafo che, con una larghezza esterna pari a 115 mm, è tra i più ingombranti della categoria. Nonostante questo il peso eguaglia i rivali Crispi risultando al contempo migliore di Scarpa. In assoluto, in ogni caso, 1.600 g rappresentano una zavorra tutt’altro che trascurabile. Regolazione micrometrica estesa a tutte le leve. Doppia ghetta isolante. SULLA NEVE

Non si può certo dire siano rigidi. Gli entry level italiani si deformano vistosamente piegando semplicemente le ginocchia da fermi. Una caratteristica che da un lato favorisce il comfort, dall’altro mortifica le prestazioni in discesa. La trasmissione degli impulsi è minima. In caso d’impuntamenti dovuti alla conformazione del terreno, gambetto e scafo non sorreggono adeguatamente il corpo. Situazione lievemente migliore qualora si consideri l’appoggio posteriore, sebbene in tal caso emergano indolenzimenti lungo il polpaccio. Efficace il sistema ski-walk e discreta l’escursione del gambetto in salita. Sono scarponi decisamente ‘base’, che nulla concedono alle prestazioni e al divertimento.


La Sportiva Sideral Sin troppo performanti per degli entry level, non brillano quanto a comfort. Eccezionali l’escursione del gambetto e la rullata. Sono leggerissimi. SCHEDA TECNICA* Scafo: Grilamid (plastica) Gambetto: poliammide PA12/Nylon (plastica) Mobilità gambetto: 68° - inclinazione anteriore regolabile (12-14-16°) Leve: 2 + fascia in velcro da 30 mm Suola: La Sportiva LazerGrip by Davos Scarpetta: Palau Skimo Liner termoformabile Peso: 1.065 g (27,0 MP) Misure: da 24,0 a 31,5 MP Colori: rosso/nero Prezzo: 499,00 euro www.lasportiva.com *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA 27,0 MP LUNGHEZZA SCAFO 297 mm MAX LARGHEZZA esterna SCAFO 106 mm PESO 1.146 g PESO SCOCCA 967 g PESO SCARPETTA 179 g (193 g sottopiede facoltativo incluso) PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO si

COME SONO FATTI

Scavano un solco nei confronti dei rivali. Con un peso di 1.146 g sono più leggeri di 372 g rispetto a Dynafit e di ben 604 g rispetto a Scarpa. Ingombri esterni molto contenuti. Derivati dai grantour Spitfire, condividono la collocazione al vertice del gambetto della leva del sistema ski-walk; leva che gestisce la chiusura tibiale e al tempo stesso la transizione dalla discesa alla camminata. La scarpetta della francese Palau è leggerissima. Linguettone con snodo a soffietto sul collo del piede. SULLA NEVE

Derivano, come detto, dai ‘fratelli’ Spitfire, migliori grantour 2013. Una parentela sin troppo stretta, che porta in dote caratteristiche e prestazioni superiori a quanto richiesto dal mondo entry level. I volumi interni, ad esempio, sono molto ridotti e la chiusura del piede decisamente aggressiva. Ottima la trasmissione degli impulsi… per uno scialpinista di buon livello. Neofiti e ski-alper ‘tranquilli’ si scontrano con una scocca sin troppo rigida, reattiva, scarsamente confortevole in presenza di fondi duri. Apprezzabili da chiunque la naturalezza della rullata e l’eccezionale escursione del gambetto in salita. Per sciatori già bravi tecnicamente, in grado di sfruttarne le (grandi) qualità.

IL PIù COSTOSO

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

10/10

EFFICACIA IN SALITA

9,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

COMFORT

5,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 145

SACRPONI ENTRY LEVEL

Sono più leggeri (-34 g) persino dei ‘fratelli’ Spitfire da grantour

IL PIù LEGGERO


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

5/10

EFFICACIA IN SALITA

7,5/10

TRANSIZIONE SKI-WALK

8,0/10

TRASMISSIONE IMPULSI

6/10

COMFORT

9,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

499

g la scarpetta è la più pesante della categoria

SCARPONI ENTRY LEVEL

Scarpa Thrill Comfort massimo, peso elevato. La trasmissione degli impulsi è ovattata. Adatti a ski-alper ‘tranquilli’ che non aspirano a evolvere tecnicamente. SCHEDA TECNICA* Scafo: polimeri termoplastici (plastica) Gambetto: polimeri termoplastici (plastica) Mobilità gambetto: nd. - inclinazione anteriore regolabile (15-19°) Leve: 3 + fascia in velcro Suola: Vibram Cayman Scarpetta: Scarpa Intuition Instant-Fit Flex Pro 3 automodellante Peso: 1.705 g Misure: da 25,5 a 31,0 MP Colori: verde/grigio Prezzo: 359,00 euro www.scarpa.net *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA LUNGHEZZA SCAFO MAX LARGHEZZA esterna SCAFO PESO PESO SCOCCA PESO SCARPETTA PREDISPOSIZIONE ATTACCHINO

146 > TEST 2013 | buyer's guide

27,0 MP 306 mm 109 mm 1.750 g 1.251 g 499 g (lacci inclusi) si

COME SONO FATTI

Il peso è penalizzante: 1.750 g sono troppi per un modello entry level e costituiscono una zavorra non indifferente in salita. Sono più leggeri solamente dei ‘pesi massimi’ della categoria, ovvero i Black Diamond Slant (1.822 g). Volumi esterni identici agli Scarpa Rush da granturismo. Ski-walk posteriore a levetta. Il linguettone è ribaltabile lateralmente. La leva sul collo del piede è del tipo a cricchetto. La scarpetta ha una sorta di suola per l’utilizzo in interni; ad esempio in rifugio. SULLA NEVE

Fiore all’occhiello degli entry level italiani è il comfort, di altissimo livello. Altrettanto valida la calzata, agevolata dal linguettone ribaltabile lateralmente. L’escursione del gambetto, identica ai grantour Rush, pur non essendo da riferimento appare in linea con le esigenze della categoria. La trasmissione degli impulsi risente principalmente dei volumi della scarpetta, tanto generosi da ovattare la ‘comunicazione’ con gli sci. Camminata agevole. Lodevole il bloccaggio del piede, specie nella zona del tallone. Il sistema ski-walk, sebbene esposto agli urti, è irreprensibile nel funzionamento. Il peso molto elevato e la scarsa precisione in discesa non favoriscono l’evoluzione tecnica.


Scarponi – Entry level

Passo falso Vince Dynafit, pur non esente da smagliature, in una categoria povera di contenuti tecnici. Fatta eccezione per i La Sportiva Sideral, sin troppo performanti per il mondo entry level, il ‘resto’ del mondo rasenta la mediocrità

N

utrivamo aspettative diverse. Senza dubbio più elevate. La realtà, purtroppo, ha cancellato ogni illusione. Se tra gli sci entry level si possono annoverare prodotti di ottimo livello, piacevoli, performanti e dal favorevole rapporto qualità/prezzo, il panorama degli scarponi d’analoga estrazione è decisamente meno eccitante. Fatta eccezione per La Sportiva, che anzi ha schierato un modello sin troppo performante per la categoria, il ‘resto del mondo’ non ha convinto. Dynafit ha presentato il frutto di un progetto nuovo, poggiato su solide basi (TLT5), ma caratterizzato da una smagliatura. Lascia infatti perplessi come il gambetto, in fase di salita, arrivi facilmente in battuta sul gancio in corrispondenza del collo del piede. Nonostante ciò, gli One PX – TF sono saliti sul gradino più alto del podio in virtù della precisione in discesa e del feeling immediato. Scarpa, dal canto proprio, ha messo in campo un modello decisamente ‘classico’, derivato dai grantour Rush ma eccessivamente pesante. E gli altri? Una parata di talloni che si sollevano, punti di pressione a non finire, prestazioni in salita degne di un aratro, scafi che si deformano come soufflé. Per non parlare dei verdetti all’esame della bilancia. È difficile accettare che degli entry level pesino quasi quanto i ben più rigidi e strutturati modelli da freeride mountaineering. Tutti aspetti tollerabili qualora i prezzi fossero irrisori, da discount. Così, però, non è. In tutta onestà, la classifica di questa categoria viene stilata cercando, più che i lati positivi, di non incappare in caratteristiche tanto negative da annullare qualsiasi gioia di vivere un’escursione con le pelli. Ecco spiegata la mancata assegnazione del terzo posto. Una delusione. Sia un neofita sia uno ski-alper ‘tranquillo’, per quanto privi di particolari ambizioni, rischiano di allontanarsi dallo scialpinismo calzando alcuni dei prodotti testati. Tanto vale rivolgersi ai modelli grantour. La spesa superiore è pienamente giustificata dalle incomparabili prestazioni.

SCHEDA RIASSUNTIVA Modelli testati: 6 1° classificato: Dynafit One PX - TF 2° classificato: Scarpa Thrill 3° classificato: non assegnato Scarponi più leggeri: La Sportiva Sideral (1.146 g) Scarponi più pesanti: Black Diamond Slant (1.822 g) Scarponi più economici: Black Diamond Slant (349,00 euro) Scarponi più costosi: La Sportiva Sideral (499,00 euro) Miglior rapporto qualità/prezzo: Dynafit One PX - TF


PELLI - RACE & GRANTOUR

La compagnia delle pelli

Accelerazione, scorrevolezza, tenuta. Ecco i parametri fondamentali per valutare una pelle. Senza dimenticare peso e facilità di separazione colla contro colla. 7 modelli race e 7 prodotti grantour si sfidano sul campo

L

a salita è l’essenza, l’anima, dello scialpinismo. E le pelli ne rappresentano il risvolto terreno. Evolute rispetto al passato, sintetiche o in mohair, fibra tessile con caratteristiche simili alla seta ricavata dal pelo di capra d'Angora, costituiscono l’elemento imprescindibile di ogni gara o escursione. Nel primo caso influiscono in modo determinante sulla vittoria o la sconfitta, nel secondo fanno la differenza tra un inutile dispendio di energie oppure un’uscita poco affaticante. Di qualsiasi tipo e categoria esse siano, ciò che conta è che non può esistere ‘passo scialpinistico’ senza pelli. Ma in quante fasi si divide il gesto atletico che accompagna la risalita di ogni ski-alper? Essenzialmente 3. Più precisamente accelerazione, nel momento in cui si protende in avanti uno degli arti inferiori, scorrimento, qualora si prolunghi la prima azione andando a sfruttare lo scivolamento del complesso pelle/sci, e tenuta, quando si carica uno degli attrezzi così da ottenere una solida base di appoggio per dare il via alla stessa sequenza con la gamba opposta. All’infinito. In salita, essendo le pelli il principale quando non esclusivo punto di contatto tra soletta e manto nevoso, accelerazione, scorrimento e tenuta diventano i parametri fondamentali attraverso i quali valutare un prodotto. Esattamente ciò che abbiamo fatto nel nostro test. La preparazione ‘a secco’ Per la prova comparativa ogni pelle è stata tagliata ad un’analoga lunghezza (150 cm per i prodotti race, 160 cm per quelli grantour) e testata in abbinamento al medesimo sci. Nel dettaglio,

148 > TEST 2013 | buyer's guide

Ski Trab Duo Race Aero nella misura 164 cm per la categoria race, Ski Trab Duo Freerando Light nella lunghezza 171 cm per i prodotti da granturismo. Volendo rilevare esattamente il peso delle pelli, al netto delle variabili indotte dai diversi top fix adottati dalle Case produttrici, ogni modello è stato abbinato nella parte sommitale a un identico elastico, cordino nel caso della categoria grantour, del peso di 6 g incluse le borchie di fissaggio. I valori ponderali pubblicati vanno quindi intesi come ‘netti’, ovvero epurati dei nostri top fix, e riferiti al singolo pezzo (1/2 paio). La larghezza delle tessilfoca è stata quindi rilevata mediante flessometro. I prodotti da granturismo, infine, sono stati sagomati così da adattarsi alle geometrie di Ski Trab Duo Freerando Light; operazione non necessaria, fatta eccezione per Black Diamond, nel caso dei modelli race in quanto caratterizzati da fianchi dritti e da un’ampiezza massima inferiore a quella sotto il piede (64,1 mm) di Ski Trab Duo Race Aero. L’accelerazione Una volta sulla neve, l’accelerazione di ogni pelle è stata verificata mediante un sistema di cronometraggio professionale Microgate. Il kit Racetime2 SF ha consentito di rilevare i tempi fatti registrare dai diversi prodotti lungo una discesa di 55 m con una pendenza media del 18%. La ‘slitta’ necessaria per mettere alla frusta le tessilfoca è stata impersonata da uno dei nostri tester. Per eliminare la variante umana, ovvero affinché eventuali micro scostamenti nella postura non influenzassero i risultati, la prova cronometrata è stata ripetuta tre volte con ciascun modello e


PELLI - RACE & GRANTOUR

TEST 2013 | buyer's guide > 149


PELLI - RACE & GRANTOUR

quanto pubblicato costituisce il valore medio ottenuto. La zona d’avvio, posta 3 metri a monte del cancelletto della fotocellula e caratterizzata da una pendenza massima del 36%, ha visto il testatore… non fare assolutamente nulla. Bensì abbandonarsi a peso morto e lasciare semplicemente che le pelli iniziassero a scivolare. I tempi rilevati, espressi in secondi e centesimi di secondo, forniscono un’idea precisa dell’attitudine allo scatto da parte di ciascun modello; tradotto in pratica, indicano la propensione di un prodotto a prendere velocità, ovvero ad agevolare la fase iniziale del passo. La scorrevolezza La seconda fase del gesto dello scialpinista, comunemente definita ‘tirare il passo’, è strettamente legata alla scorrevolezza delle pelli. Caratteristica differente dall’accelerazione, in quanto incentrata non sulla rapidità con la quale le tessilfoca acquisiscono velocità, bensì sulla loro capacità di mantenere tale velocità nel tempo e, soprattutto, nello spazio. La verifica ha comportato l’individuazione di un’area di lancio e di una zona d’arresto, quest’ultima pressoché in piano, dove rilevare la distanza massima raggiunta dal tester sfruttando le diverse pelli. Il risultato, espresso in metri, fornisce un’idea precisa della scorrevolezza di ciascun modello. 150 > TEST 2013 | buyer's guide

La tenuta È la funzione principe di ogni pelle: garantire il grip sulla neve rendendo possibile la risalita. Per valutare le differenze tra i diversi modelli è necessario portarli al limite. Limite, appunto, di tenuta. Il test si è svolto lungo un pendio che, par-


PELLI - RACE & GRANTOUR

tendo da un’inclinazione moderata, raggiungeva un picco di oltre 70°: pressoché verticale. Il tester ha affrontato tale erta frontalmente, evitando qualsiasi traverso e senza l’apporto dei bastoni, utilizzati esclusivamente come bilancieri. Nel punto in cui si è registrata la perdita d’aderenza da parte delle pelli, o un arretramento superiore a 15 cm, è stata effettuata la misurazione mediante inclinometro elettronico. Rilevando in tal modo la pendenza massima affrontabile. I risultati, espressi in forma percentuale, forniscono un’idea precisa della tenuta garantita da ciascun modello. Le condizioni della neve Qualsiasi misurazione abbia a che fare con la neve non può prescindere dalle sue condizioni. Nel caso del test di accelerazione e scorrimento delle pelli race abbiamo avuto a che fare con un manto trasformato decisamente aggressivo, la cui temperatura è cresciuta nel corso della prova da -1,2°C a -0,3°C, mentre l’aria è passata da +0,2°C a +4,0°C. Variazioni per compensare le quali ogni prodotto è sceso in pista sia all’inizio sia alla fine delle sessioni di lavoro, così da rilevare e annullare lo scostamento nelle prestazioni dovuto ai cambiamenti ambientali. Nel caso delle pelli grantour la temperatura della neve ha oscillato da -0,3°C a +0,0°C; l’aria da +0,2°C a +5°C. Oltre che per le diverse condizioni clima-

tiche, le prestazioni dei modelli race, specie la scorrevolezza, non sono paragonabili con quelle dei prodotti grantour a causa della diversa zona di lancio. Differenza resa necessaria dalle maggiori performance dei prodotti da gara… a meno di allungare il ghiacciaio! La comparativa, pertanto, si è svolta in condizioni omogenee all’interno della medesima categoria, disomogenee tra le diverse categorie. Il futuro I rilevamenti sono stati condotti con pelli nuove, ‘rodate’ per 500 metri dal medesimo tester mantenendo un’andatura uniforme lungo una superficie pressoché piatta (pendenza media del 2%) caratterizzata da neve trasformata aggressiva. Sebbene consapevoli che con l’utilizzo la stragrande maggioranza delle pelli vada incontro a un miglioramento, o quantomeno a una variazione delle prestazioni, per una comparativa omogenea abbiamo preferito utilizzare prodotti nuovi, così da escludere le varianti legate a un utilizzo soggettivo. Nel corso della stagione i nostri tester percorreranno 10.000 metri di dislivello con ogni modello, monitorando le condizioni di neve e pendio che il pelo andrà ad affrontare. Quindi torneremo sulla neve per valutare quali e di che entità saranno i cambiamenti nelle performance. TEST 2013 | buyer's guide > 151


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

4/10

ACCELERAZIONE

4/10

SCORREVOLEZZA

TENUTA

1/10

7,5/10

SEPARAZIONE

7,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

3,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCARPONI/RACE PELLI/RACE

Black Diamond

156 g

sono le pelli più pesanti della categoria

GlideLite Mohair Pure STD Lente, lentissime, e per nulla scorrevoli. Non adatte alle gare, si riscattano parzialmente quanto a tenuta. Da destinare al freeride mountaineering. AL BANCO

La composizione è racing, mohair al 100%, non altrettanto la finitura: la larghezza minima si attesta a 80 mm, valore superiore all’ampiezza di qualsiasi sci da gara. Sono le più pesanti della categoria. Agevole la separazione colla contro colla.

SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 100% Larghezza: 80, 95, 110, 125 mm Prezzo: da 139,00 euro (80 mm) a 169,00 euro (125 mm) *dati dichiarati www.blackdiamondequipment.com

SULLA NEVE

RILEVAMENTI MISURA LARGHEZZA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA *Ritaglio dalla pelle originale ampia 125 mm

Non sono pelli race. L’accelerazione è nettamente inferiore alle rivali, così come lo scorrimento. Quest’ultimo davvero limitato. Si difendono però in tenuta, ottenendo un risultato lusinghiero. Dimenticata qualsiasi velleità agonistica, si candidano a un valido impiego nel freeride mountaineering.

150 cm 62 mm* 156 g 17,64” 3,0 m 56,80%

Colltex Race PDG

94 g al pezzo:

delle vere e proprie piume!

Le vincitrici del test. Primeggiano sotto qualsiasi aspetto, rivelandosi tanto performanti quanto complete. Eccezionale rapporto qualità/prezzo. AL BANCO SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 100% Larghezza: 60, 62, 65, 68, 70, 75, 80, 100, 110, 120, 130 mm Prezzo: 75,00 euro (60/62 mm, top fix inclusi) *dati dichiarati www.colltex.ch

Delle piume! Sono le più leggere della categoria (94 g al pezzo). Composte al 100% da mohair, adottano uno strato adesivo interno per evitare lo sfrangiamento laterale. Finitura idrorepellente del pelo. Separazione colla contro colla abbastanza agevole. SULLA NEVE

RILEVAMENTI MISURA LARGHEZZA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

150 cm 60 mm 94 g 10,68” 84,0 m 62,70%

Semplicemente strepitose. Svettano sia in tenuta, sia in accelerazione, sia nello scorrimento. Proprio quest’ultima voce appare eccezionale, facendo registrare 84 m contro i 79 m di Pomoca Race Pro e invogliando a tirare il passo. Da riferimento anche il grip: sfidano pendenze superiori al 60%.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

10/10

ACCELERAZIONE

10/10

SCORREVOLEZZA

10/10

TENUTA

10/10

SEPARAZIONE

7/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

10/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

152 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7/10

ACCELERAZIONE

5,5/10

SCORREVOLEZZA

TENUTA

4,5/10

7/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

una scorrevolezza... che non c’è!

Sono tra le pelli race più leggere, ma deludono sia in accelerazione sia, soprattutto, nello scorrimento. Si riscattano in parte grazie alla buona tenuta. AL BANCO

Realizzate dalla svizzera Pomoca in base a specifiche Dynafit, salgono sul gradino più basso del podio della leggerezza (115 g contro i 94 e 95 g appannaggio di Colltex Race PDG e Ferrino Mezzalama Race). Agevole separazione colla contro colla. SULLA NEVE

Deludono in parte le aspettative perdendo la sfida in accelerazione e, specialmente, in scorrevolezza non solo rispetto a ‘mostri sacri’ quali Colltex e Pomoca, ma anche a Ferrino e La Sportiva. La tenuta, sebbene non da riferimento e migliore solo se paragonata a Movement, è comunque soddisfacente.

59 mm

SCHEDA TECNICA* Composizione: Larghezza: Prezzo: www.dynafit.it

mohair 100% 59 mm 130,00 euro *dati dichiarati

RILEVAMENTI MISURA LARGHEZZA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

sono, insieme a Dynafit, le pelli race più strette

150 cm 59 mm 115 g 15,03” 14,0 m 55,20%

FERRINO Mezzalama Race

La sorpresa del test. Sebbene al debutto, ottengono buoni risultati in accelerazione e tenuta. Scorrevolezza migiiorabile. Ottimo rapporto qualità/prezzo.

AL BANCO SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 100% Larghezza: 59, 62, 70, 90 mm Prezzo: da 99,00 euro (59 mm) a 136 euro (90 mm) www.ferrino.it *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA 150 cm LARGHEZZA 59 mm PESO 95 g ACCELERAZIONE 12,35” SCORRIMENTO 43,00 m PENDENZA MASSIMA 57,30%

Leggerissime anche grazie alla ridotta ampiezza (59 mm), fanno registrare un peso di solo 1 grammo superiore alle ‘piume’ Colltex Race PDG. La separazione colla contro colla è agevole, ma restano residui di collante sia sulle dita sia lungo la soletta. SULLA NEVE

Debuttanti, ma senza timori reverenziali. Ottengono risultati degni di nota sia in accelerazione, collocandosi subito alle spalle di Colltex e Pomoca, sebbene a fronte di un ampio distacco, sia in tenuta. La scorrevolezza è solo sufficiente. Nonostante ciò salgono sul podio delle migliori pelli race.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

9,5/10

ACCELERAZIONE

7,5/10

SCORREVOLEZZA

6/10

TENUTA

8/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

9/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 153

PELLI/RACE

14,00 m

Dynafit Race Ready


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

ACCELERAZIONE

7/10

TENUTA

SCORREVOLEZZA

SEPARAZIONE

8,5/10

6,5/10

9/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCARPONI/RACE PELLI/RACE

62 mm

La Sportiva RSR Race

una larghezza tra le più generose in ambito race

La tenuta è ai vertici della categoria. Sebbene meno performanti delle rivali Colltex e Pomoca, si difendono sia in accelerazione sia nello scorrimento. AL BANCO

Non sono tra le pelli più leggere, dato che con 125 grammi risultano più pesanti di ben 31 g rispetto a Colltex Race PDG, ma raggiungono la sufficienza eguagliando le blasonate Pomoca Race Pro. Grande facilità di separazione colla contro colla. SULLA NEVE

In accelerazione non tengono il passo di Colltex e Pomoca, ma si collocano comunque a ridosso del podio, molto vicine a Ferrino (12,63” contro 12,35”). La scorrevolezza è accettabile, sebbene la coppia svizzera resti fuori portata (48 m anziché circa 80 m). Ottima la tenuta, inferiore solo a Colltex.

SCHEDA TECNICA* Composizione: Larghezza: Prezzo: www.lasportiva.com

mohair 100% 62 mm 115,00 euro *dati dichiarati

RILEVAMENTI MISURA LARGHEZZA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

150 cm 62 mm 125 g 12,63” 48,00 m 58,00%

Movement Performer Straight

La ‘mela rossa’ suggerisce l’abbinamento con gli sci Movement Fish-X Pro

La tenuta è inferiore alla media, accelerazione e scorrevolezza tra le peggiori della categoria. La separazione colla contro colla risulta difficilissima. AL BANCO SCHEDA TECNICA* Composizione: Larghezza: Prezzo: www.movementskis.com

mohair 100% 60 mm 141,50 euro

Non sono delle piume, ma con 127 g rientrano nella media della categoria. L’apertura colla contro colla richiede lunghe sessioni d’allenamento in palestra! È durissima. Al punto che il collante si stacca dalla pelle restando aderente a se stesso.

*dati dichiarati

SULLA NEVE

RILEVAMENTI MISURA LARGHEZZA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

150 cm 60 mm 127 g 17,38” 4,00 m 52,20%

Prestazioni al di sotto delle attese. Sia in accelerazione sia nello scorrimento sopravanzano solo le tutt’altro che performanti Black Diamond. Risultati molto distanti non solo dal duo di testa Colltex-Pomoca, ma anche dal resto dei prodotti race. Tenuta quasi sufficiente, ma inferiore alle concorrenti.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

ACCELERAZIONE

4,5/10

SCORREVOLEZZA

2/10

TENUTA

5,5/10

SEPARAZIONE

2/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

3/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

154 | Guida Prodotto invernale


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

ACCELERAZIONE

9,5/10

SCORREVOLEZZA

9/10

TENUTA

8/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

una ‘zavorra’ non indifferente rispetto a Colltex Race PDG

Le uniche pelli in grado di contrastare Colltex. Rispetto a queste ultime pagano però un peso sensibilmente superiore e una tenuta lievemente inferiore. AL BANCO

125 grammi. Vale a dire ben 31 grammi più pesanti delle dirette rivali Colltex Race PDG. Un valore, in assoluto, solo sufficiente e in linea con il resto delle concorrenti. La separazione colla contro colla è agevole. Molto curata la finitura. SULLA NEVE

Prestazioni al vertice sia in accelerazione sia nello scorrimento, dove insidiano da vicino il punto di riferimento della categoria, ovvero Colltex Race PDG, scavando al contempo un solco rispetto al resto delle rivali. La tenuta è d’alto livello, ma non da primato. Invogliano a tirare il passo.

SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 100% Larghezza: 59, 62 mm Prezzo: 125,00 euro (59 mm), 129,00 euro (62 mm) www.pomoca.com *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA LARGHEZZA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

150 cm 62 mm 125 g 10,75” 79,00 m 57,00%

PELLI/RACE

31 g

POMOCA Race PRO


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

ACCELERAZIONE

6/10

SCORREVOLEZZA

TENUTA

5/10

6/10

SEPARAZIONE

9,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Black Diamond GlideLite Mohair Mix STS

201 g

il peso più elevato tra le pelli grantour

Più robuste che performanti, abbinano un’accelerazione sufficiente a una scorrevolezza inferiore alla media. Agevole la separazione colla contro colla. AL BANCO PELLI/GRANTOUR

Il peso non è il loro punto di forza, sebbene 201 grammi non siano in assoluto un valore eccessivo. Molto robuste, nella parte centrale si contraddistinguono per una striscia longitudinale in tessuto che ne agevola la separazione colla contro colla. SULLA NEVE

SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 65%, nylon 35% Larghezza minima: 80, 95, 110, 125, 140 mm Prezzo: d a 129,00 euro (80 mm) a 169,00 euro (140 mm) *dati dichiarati www.blackdiamondequipment.com

Un prodotto ‘consistente’ che punta sulla durata nel tempo piuttosto che sulle prestazioni. L’accelerazione rientra nella media della categoria, mentre lo scorrimento non è dei migliori: 53,5 m sono un valore superiore alle sole Montana, fanalino di coda tra le pelli grantour. Tenuta sufficiente.

RILEVAMENTI MISURA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

163 g

il peso più contenuto della categoria

160 cm 201 g 14,66” 53,50 m 55,20%

COLLTEX MIX

Leggerissime secondo tradizione Colltex, tradiscono le aspettative in accelerazione e scorrimento. Buona, sebbene non da riferimento, la tenuta. AL BANCO SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 65%, nylon 35% Larghezza minima: 80, 100, 105, 110, 120, 130mm Prezzo: 150,00 euro (110 mm, top fix inclusi) www.colltex.ch *dati dichiarati

Le più leggere della categoria. Secondo tradizione Colltex. Con 163 g staccano infatti di 9 g La Sportiva e di 17 g Montana, classificatesi rispettivamente al secondo e terzo posto della ‘prova bilancia’. Agevole la separazione colla contro colla. SULLA NEVE

RILEVAMENTI MISURA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

160 cm 163 g 14,42” 77,50 m 59,40%

Contrariamente al modello race, velocissimo in accelerazione, deludono le aspettative facendo registrare un tempo sì nella media della categoria, ma sensibilmente superiore a Pomoca Climb Pro Glide. Solo sufficiente la scorrevolezza, distante dai valori appannaggio delle migliori rivali. Buona la tenuta.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

10/10

ACCELERAZIONE

6,5/10

SCORREVOLEZZA

6/10

TENUTA

8/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

7/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

156 > TEST 2013 | buyer's guide


Dynafit Mustagh Ata Superlight

170,00 euro

un prezzo abbastanza ‘salato’

Le pelli grantour più complete della categoria. A una grande accelerazione e una buona scorrevolezza abbinano una tenuta eccezionale. Da non perdere. AL BANCO SCHEDA TECNICA* Composizione: Larghezza minima: Prezzo: www.dynafit.it

mohair 65%, nylon 35% 85 mm 170,00 euro (top fix inclusi)

Realizzate da Pomoca in base a specifiche Dynafit, hanno un peso (189 g) in linea con la media delle migliori rivali. Rifinite con cura, rendono agevole la separazione colla contro colla. Fornite di serie complete di top fix dedicati agli sci Dynafit.

*dati dichiarati

SULLA NEVE RILEVAMENTI MISURA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

160 cm 189 g 11,44” 114,00 m 65,00%

Grande accelerazione! Le uniche in grado di restare in scia (11,44” contro 10,25”) alle velocissime Pomoca Climb Pro Glide. Analogo discorso quanto a scorrevolezza, sebbene il divario diventi più marcato. In tenuta non esistono rivali in grado di impensierirle. Sono le pelli più complete della categoria.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7,5/10

ACCELERAZIONE

9/10

SCORREVOLEZZA

8/10

TENUTA

10/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 157


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7,5/10

ACCELERAZIONE

5,5/10

SCORREVOLEZZA

6/10

SEPARAZIONE

TENUTA

5/10

10/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ferrino Rando Mix

65%

sfidano pendenze al limite del ribaltamento

Eccezionali in tenuta, solo sufficienti quanto a scorrevolezza. L’accelerazione è però scarsa. Abbastanza ostica la separazione colla contro colla. AL BANCO PELLI/GRANTOUR

Peso tra i migliori per le debuttanti pelli Ferrino. Rispettano la composizione 65% mohair, 35% nylon, pressoché universalmente condivisa. Ciò che non convince è la separazione colla contro colla, abbastanza difficoltosa. Residui di collante sulle mani. SULLA NEVE

Pagano pegno in accelerazione. Sia rispetto alle velocissime Pomoca, sia nei confronti dei tempi mediamente fatti registrare dalle rivali. Si difendono meglio nello scorrimento, in linea con la maggioranza delle concorrenti, rivelandosi al contempo straordinarie quanto a grip. Una garanzia in tenuta.

SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 65%, nylon 35% Larghezza minima: 100, 110, 120, 130 mm Prezzo: da 130,00 euro (100 mm) a 160,00 euro (130 mm) www.ferrino.it *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

160 cm 186 g 15,08” 77,50 m 65,00%

LA SPORTIVA HIGLIDE

70% mohair

una delle più alte percentuali di fibre naturali

Puntano su leggerezza e tenuta, ma non brillano in accelerazione e, soprattutto, in scorrevolezza. Pelli ‘oneste’, senza infamia e senza lode. AL BANCO

SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 70%, nylon 30% Larghezza minima: 75, 80, 85, 90, 100, 110 mm Prezzo: da 150,00 a 190,00 euro (top fix inclusi) www.lasportiva.com RILEVAMENTI MISURA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

Leggere, anzi leggerissime. Sono più pesanti (+9 g) solo rispetto alle ‘piume’ Colltex Mix e si contraddistinguono per una finitura particolarmente curata. Realizzate da Pomoca su specifiche La Sportiva, risultano agevoli da separare colla contro colla.

*dati dichiarati

SULLA NEVE

160 cm 172 g 14,40” 54,00 m 58,90%

Le più veloci in accelerazione dopo Pomoca e Dynafit. Il divario rispetto alla coppia di testa è però marcato, e diventa ancor più ampio qualora si analizzi lo scorrimento; inferiore alla media della categoria e in linea con Black Diamond. Si riscattano in parte grazie a una buona tenuta.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

9/10

ACCELERAZIONE

6,5/10

SCORREVOLEZZA

5/10

TENUTA

7,5/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

158 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8/10

ACCELERAZIONE

3/10

SCORREVOLEZZA

3,5/10

TENUTA

6,5/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Montana Mohair Mix

180 g

solo 17 g più pesanti delle ‘piume’ Colltex Mix

Poco costose, leggere e rifinite con cura, sono le pelli più lente e meno scorrevoli presenti al nostro test. Tenuta nella media della categoria. AL BANCO

SULLA NEVE

Le valide caratteristiche riscontrate a secco non trovano conferma nelle prestazioni sulla neve, decisamente deludenti. L’accelerazione è scarsa, scarsissima, e lo scorrimento molto limitato. Un vero e proprio abisso rispetto ai prodotti migliori. Lieve riscatto quanto a tenuta, nella media.

SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 70%, nylon 30% Larghezza minima: 50, 55, 59, 63, 67, 70, 74, 78, 90, 95, 100, 105, 110, 115, 120, 130 mm Prezzo: 90,00 euro (110 mm, top fix esclusi) *dati dichiarati www.montana-international.com RILEVAMENTI MISURA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

Membrana impermeabile tra pelo e strato di aderenza

160 cm 180 g 19,96” 48,00 m 56,30%

Pomoca Climb Pro Glide

Luci e... un’ombra. Sbaragliano la concorrenza in accelerazione e scorrimento, ma sono le peggiori in tenuta. Peso lievemente superiore alla media. AL BANCO SCHEDA TECNICA* Composizione: mohair 70%, nylon 30% Larghezza minima: 62, 65, 67, 70, 100, 110, 120, 130, 140 mm Prezzo: 180,00 euro (100 mm, top fix inclusi) www.pomoca.com *dati dichiarati RILEVAMENTI MISURA PESO ACCELERAZIONE SCORRIMENTO PENDENZA MASSIMA

160 cm 193 g 10,25” 169,00 m 54,80%

Sono dotate di una speciale membrana impermeabile interposta tra pelle e strato di aderenza. Il peso è accettabile, sebbene tra i più elevati (193 g): 30 g più di Colltex Mix. Pelo con trattamento antiattrito. Agevole la separazione colla contro colla. SULLA NEVE

Sbaragliano la concorrenza sia in accelerazione sia, soprattutto, in fase di scorrimento, scavando un solco (molto ampio) rispetto alle concorrenti. Prestazioni eccezionali pagate però a caro, carissimo prezzo qualora si analizzi la tenuta, inferiore a ogni altro modello. Ottima impermeabilità.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

7/10

ACCELERAZIONE

10/10

SCORREVOLEZZA

10/10

TENUTA

5,5/10

SEPARAZIONE

8/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TEST 2013 | buyer's guide > 159

PELLI/GRANTOUR

Sono senza dubbio le pelli più economiche presenti al nostro test. Nonostante ciò le finiture appaiono di buona qualità e la separazione colla contro colla risulta agevole. In aggiunta, il peso si attesta tra i migliori della categoria.


PELLI - RACE & GRANTOUR

Pelli – Race & Grantour

Conferme e debutti Colltex e Pomoca dominano nel settore race, Dynafit conquista la categoria grantour. Sorprendono in positivo, tra i prodotti gara, le debuttanti Ferrino

I

l settore race è dominato dalla coppia svizzera Colltex Race PDG e Pomoca Race Pro. Detto delle prime che svettano sotto qualsiasi aspetto, vincendo nettamente la nostra comparativa, il ‘resto del mondo’ si colloca a debita, quando non siderale, distanza. Stupisce soprattutto il divario in accelerazione e scorrimento; in alcuni casi, come Black Diamond, tale da far pensare a prodotti destinati a utilizzi lontani dall’agonismo. Meritano un plauso le debuttanti Ferrino Mezzalama Race, sorpresa in positivo del test grazie a ottimi risultati sia in accelerazione sia in tenuta e a un vantaggioso rapporto qualità/prezzo. Discorso

160 > TEST 2013 | buyer's guide

inverso per Movement Performer Straight, realizzate dalla specialista svizzera High Trail ma poco brillanti in qualsiasi campo e decisamente costose. Il mondo grantour vede Pomoca dominare in accelerazione e scorrimento, ma soccombere nettamente quanto a tenuta. Consegnando lo scettro della categoria a Dynafit Mustagh Ata Superlight. Queste ultime le più complete sotto ogni aspetto. Luci e ombre per Colltex Mix, leggerissime ma non altrettanto veloci, mentre sono ‘incollate’ alla neve le Montana Mohair Mix: prezzo invitante, ma accelerazione e scorrevolezza che lasciano a desiderare.


RAMPONI - RACE & GRANTOUR

Mondi lontani Leggerezza e facilità di rullata da una parte, tenuta e affidabilità dall’altra. I ramponi race e grantour rispondono a esigenze molto diverse. Ecco un test approfondito su neve, ghiaccio e terreno misto

R

ace e grantour, pianeti lontani. Pur parlando in entrambi i casi di ramponi, gli obiettivi sono molto diversi. Da una parte garantire sicurezza e grip semplicemente superiori alla nuda suola degli scarponi, dall’altra consentire di affrontare senza eccessivi rischi qualsiasi terreno, inclusi passaggi di stampo alpinistico. Per gli agonisti conta soprattutto… non averli, o meglio non subirne la presenza. Quindi largo alla spasmodica riduzione di peso e ingombri. Sacrificando le prestazioni, fatta eccezione per la naturalezza della rullata, sull’altare della leggerezza. Per i granturisti, sebbene il contenimento delle masse resti un parametro allettante, è più importante poter disporre di modelli affidabili, resistenti, performanti anche in presenza di terreno misto. Quando si sente maggiormente il bisogno di aiuto. Quando la neve diventa ghiaccio, e il ghiaccio muta in vetro. Due mondi, race e grantour, un tempo separati da scelte costruttive nette, spesso agli antipodi, con l’alluminio riservato alle competizioni e l’acciaio alle escursioni, le 10 punte nate per i racer e le 12 ‘obbligatorie’ per tutti gli altri scialpinisti, l’aggancio automatico destinato a quanti lottano contro il cronometro e il fissaggio mediante fibbie a coloro che vivono nella convinzione che il pettorale sia solamente un muscolo. Oggi, grazie alla ricerca sui materiali, le ‘regole’ vengono sovvertite. Nascono ibridi animati dall’ambizione di fondere i pregi di ciascuna tecnologia. Il test ‘a secco’ e sul campo In vista della prova comparativa tutti i ramponi sono stati abbinati a scarponi Dynafit TLT5 Mountain. Modello scelto per l’adozione, in corrispondenza della punta dello scafo, della cosiddetta Acti Flex Zone: un’area flessibile (5 mm) che agevola la mobilità in salita e durante la camminata, rendendo al tempo stesso incostante la lunghezza

della scocca. Caratteristica, quest’ultima, che consente di mettere a dura prova, e quindi verificare approfonditamente, la stabilità dei sistemi di fissaggio. Antecedentemente al test sulla neve ogni prodotto è stato regolato in funzione della taglia 26,5 MP di TLT5. Operazione successivamente replicata fuori pista, così da simulare un’accidentale perdita del setting preimpostato e constatare la facilità d’intervento e personalizzazione in situazioni d’emergenza. Prestazioni e comportamento dinamico sono stati valutati affrontando un percorso identico per ogni modello, ma dagli scenari diversificati in base alla categoria. Nel caso dei ramponi race su neve (70%), misto (15%) e ghiaccio (15%) con pendii non oltre i 35°. Per i grantour la ripartizione tra i diversi tipi di terreno ha visto confermata la predominanza della neve (50%), ma con sezioni più estese di misto e ghiaccio (25% in entrambi i casi) intervallate da canali sino a 40°. TEST 2013 | buyer's guide > 161


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

5/10

CALZATA

9/10

TENUTA

9/10

PRECISIONE

9,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SCARPONI/RACE RAMPONI/RACE

10 punte in acciaio

AustriaAlpin SkyWalk step-in

mirano alla robustezza piuttosto che alla leggerezza

Il peso è elevato; così anche le prestazioni. Rapidi da calzare, sono precisi e affidabili in ogni condizione, misto incluso. Per terreni impegnativi. COME SONO FATTI

Nascono per le competizioni più impegnative, nelle quali si affrontano vaste sezioni di terreno misto e ghiaccio. Puntano tutto sulla robustezza: il peso è elevato, triplo rispetto ai leggerissimi Camp Race 290. Sono disponibili anche nelle versioni con aggancio semiautomatico o mediante fibbie/mascherine. SULLA NEVE

Una rivelazione. Ottime prestazioni di stampo alpinistico. Certo il peso non è da race puri, ma sono rapidi da calzare e regolare. Ideali su terreno misto grazie alle punte resistenti e non troppo lunghe, a tutto vantaggio dell’equilibrio. Precisi, esenti da torsioni anche nei traversi più estremi. Massima sicurezza.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: Materiale: Punte: Antizoccolo: Peso: Misure: Prezzo: www.austrialpin.at RILEVAMENTI PESO

automatico acciaio 10 si 445 g (antizoccolo incluso) nd. 110,00 euro *dati dichiarati

448 g (antizoccolo incluso)

Black Diamond Neve Strap Leggeri ma inadatti all’utilizzo agonistico a causa del sistema di fissaggio mediante fibbie e mascherine, troppo lento e complesso. Tenuta discreta.

Sistema di fissaggio mediante fibbie e mascherine in plastica SCHEDA TECNICA* Tipologia: tradizionale Materiale: alluminio Punte: 10 Antizoccolo: si Peso: 288 g (antizoccolo incluso) Misure: da 36 a 46 EU Prezzo: 99,90 euro www.blackdiamondequipment.com *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO

296 g (antizoccolo incluso)

AL BANCO

Il sistema di fissaggio si affida alla tradizionale, e a dire il vero tecnicamente superata, combinazione di mascherine in plastica e fibbie. Soluzione a tutto vantaggio del peso, contenuto in 296 g. Sono disponibili anche nella versione con aggancio automatico. Barra centrale di regolazione in acciaio. SULLA NEVE

Il fissaggio mediante fibbie e mascherine ne preclude l’utilizzo agonistico a causa della complessità di calzata. Quest’ultima, sebbene meno laboriosa del previsto, è nettamente meno rapida del sistema automatico. Buona la tenuta, ghiaccio escluso. Efficaci solo su neve. Soffrono misto e terreni difficili.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8/10

CALZATA

5/10

TENUTA

6,5/10

PRECISIONE

6/10

TRASMISSIONE IMPULSI

6/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

162 > TEST 2013 | buyer's guide


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

10/10

CALZATA

6,5/10

TENUTA

6,5/10

PRECISIONE

6,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

6,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

RAMPONI/RACE

CAMP RACE 290 Sono dei race puri, essenziali e leggerissimi. Garantiscono una rullata eccezionale e una corsa molto naturale. Tenuta e precisione solo discrete. COME SONO FATTI

Il sistema di fissaggio posteriore adotta dei perni che imitano gli spuntoni della molla a U degli attacchini, innestandosi nei medesimi incavi dello scarpone. Regolazione della taglia mediante fibbia. Colorazione diversa tra rampone destro e sinistro per un’immediata identificazione. Leggerezza da record. SULLA NEVE

Vanno regolati con la massima attenzione, lesinando sulla lunghezza così da essere certi di ottenere un buon bloccaggio. La calzata richiede forza per l’innesto dei perni posteriori. Rullata eccezionale, tanto da poter correre con naturalezza. La precisione è solo discreta; così anche la tenuta laterale.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: automatico Materiale: ergal (lega di alluminio) Punte: 10 Antizoccolo: no Peso: 147 g Misure: da 36 a 44 EU Prezzo: 142,00 euro *dati dichiarati www.camp.it RILEVAMENTI PESO

147 g


LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6/10

CALZATA

TENUTA

9/10

9/10

PRECISIONE

9,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

AustriaAlpin SkyClimb step-in Sono i ramponi più pesanti della categoria. Performanti in caso di passaggi tecnici di stampo alpinistico, garantiscono sicurezza in ogni frangente.

50 g più pesanti dei ‘fratelli’ race a 10 punte

AL BANCO RAMPONI/GRANTOUR

Il peso è tutt’altro che contenuto, sebbene non proibitivo. Con 498 g antizoccolo incluso risultano oltre 160 g più pesanti dei Camp Tour Nanotech Automatic, punto di riferimento per leggerezza. Estremamente robusti, sono disponibili anche nelle versioni con aggancio semiautomatico o mediante fibbie/mascherine. SULLA NEVE

Si calzano con facilità e le regolazioni sono intuitive. Ottime le prestazioni, anche nell’ottica di un utilizzo prettamente alpinistico. Ideali su terreno misto grazie alle punte resistenti e di media lunghezza, a tutto vantaggio dell’equilibrio. Non temono i fondi vetrificati. Esenti da torsioni anche nei traversi più estremi.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: automatico Materiale: acciaio Punte: 12 Antizoccolo: si Peso: 495 g (antizoccolo incluso) Misure: nd. Prezzo: 120,00 euro www.austrialpin.at *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO

498 g (antizoccolo incluso)

Black Diamond Serac Pro Affidabili, rapidi da calzare e intuitivi da regolare. Non brillano per leggerezza, ma garantiscono ottime prestazioni nei passaggi di stampo alpinistico.

Realizzati in acciaio inox anziché il meno pregiato acciaio al carbonio

AL BANCO

SCHEDA TECNICA* Tipologia: automatico Materiale: acciaio Punte: 12 Antizoccolo: si Peso: 469 g (antizoccolo incluso) Misure: da 36 a 46 EU Prezzo: 129,00 euro *dati dichiarati www.blackdiamondequipment.com RILEVAMENTI PESO

481 g (antizoccolo incluso)

Non sono delle piume. Sebbene più leggeri dei rivali AustriaAlpin, resta ampio (145 g) il divario rispetto a Camp Tour Nanotech Automatic, punto di riferimento della categoria per leggerezza. Disponibili anche nelle versioni con aggancio semiautomatico o mediante fibbie/mascherine. Antizoccolo in plastica. SULLA NEVE

I passaggi di stampo alpinistico sono il loro pane. Non temono ghiaccio, fondi vetrificati e misto. La calzata è agevole, mentre la facilità di regolazione è addirittura eccezionale: a prova di neofita. Ottima la precisione nei traversi. Esenti da torsioni, si compattano agevolmente per il trasporto.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

6,5/10

CALZATA

8/10

TENUTA

9/10

PRECISIONE

9/10

TRASMISSIONE IMPULSI

9/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

8/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

164 > TEST 2013 | buyer's guide



LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

9/10

CALZATA

8/10

PRECISIONE

TENUTA

5,5/10

5,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

5,5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

5,5/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CAMP TOUR Nanotech Automatic Leggerissimi, sono adatti esclusivamente a facili escursioni su neve. Non amano i passaggi tecnici e i terreni difficili. Regolazione laboriosa.

Antizoccolo in gomma anziché nella più comune plastica

AL BANCO RAMPONI/GRANTOUR

Realizzati in lega d’acciaio Sandvik Nanoflex, più dura e resistente dei tradizionali acciai legati, sono i ramponi più leggeri della categoria. Primato cui contribuiscono l’antizoccolo in gomma e lo spessore ridotto del telaio. Disponibili anche in versione con fissaggio mediante fibbie/mascherine. SULLA NEVE

La regolazione è complessa. È necessario agire su di un sistema a vite. Leggerissimi e dalle punte di lunghezza particolarmente ridotta, garantiscono prestazioni in linea con un modello race piuttosto che grantour. Inadatti a passaggi tecnici di stampo alpinistico. Per escursioni facili esclusivamente su neve.

SCHEDA TECNICA* Tipologia: automatico Materiale: acciaio Punte: 10 Antizoccolo: si Peso: 285 g (senza antizoccolo) Misure: da 36 a 44 EU Prezzo: 146,00 euro *dati dichiarati www.camp.it RILEVAMENTI PESO

336 g (antizoccolo incluso)

Stubai Light Professional

Disponibili con quattro diverse tipologie di aggancio

Molto leggeri, non sono adatti a terreni tecnici e passaggi di stampo alpinistico. Grande tenuta su neve grazie alle punte lunghe. Prezzo aggressivo. AL BANCO

SCHEDA TECNICA* Tipologia: automatico Materiale: alluminio Punte: 10 Antizoccolo: si Peso: 340 g (antizoccolo incluso) Misure: da 38 a 45 EU Prezzo: 104,95 euro www.stubai-bergsport.com *dati dichiarati RILEVAMENTI PESO

351 g (antizoccolo incluso)

Sono i ramponi grantour più leggeri dopo Camp Tour Nanotech Automatic, rispetto ai quali risultano più pesanti di solo 15 g. Realizzati in alluminio, dispongono di 10 punte e sono prodotti anche nelle versioni con aggancio semiautomatico, con fibbie/ mascherine o mediante lacci. Antizoccolo in plastica. SULLA NEVE

Analogamente ai rivali Camp, non amano i terreni impegnativi e i passaggi di stampo alpinistico. In caso di sollecitazioni particolarmente violente sono inclini a perdere la regolazione della taglia. Le punte lunghe sono efficaci su neve, mentre su roccia non favoriscono l’equilibrio. Sensibili torsioni.

LE NOSTRE VALUTAZIONI PESO

8,5/10

CALZATA

8/10

TENUTA

8/10

PRECISIONE

5,5/10

TRASMISSIONE IMPULSI

5/10

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

6/10

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

166 > TEST 2013 | buyer's guide


Ramponi – Race & Grantour

Stelle a più punte Alluminio piuttosto che acciaio, leggerezza anziché robustezza. Ovvero Camp Race 290 da una parte, AustriaAlpin SkyClimb e Black Diamond Serac Pro dall’altra. Ecco i ramponi vincitori, rispettivamente, delle categorie race e grantour

E

stremi. Come devono essere i prodotti votati all’agonismo. I Camp Race 290, pur se costosi e dalle scarse prestazioni alpinistiche, sono i ramponi race per eccellenza. Leggerissimi, immediati da calzare e poco ingombranti, rendono incredibilmente naturale la rullata. Non hanno rivali. In ambito gara, gli AustriaAlpin SkyWalk costituiscono l’estremo opposto: pesanti, efficaci in presenza di terreno misto e ghiaccio, perfetti in situazioni estreme. Di ottima qualità, ma adatti solamente a competizioni in condizioni difficili. Terza posizione per Black Diamond Neve Strap, leggeri ma ina-

datti all’utilizzo agonistico a causa del sistema di fissaggio mediante fibbie e mascherine, troppo lento e complesso per le necessità dei racer. Nella categoria grantour AustriaAlpin si prende la rivincita. Gli SkyClimb step-in sono abbastanza pesanti, ma compensano questa smagliatura grazie alla notevole efficacia sui fondi più ostici e nei passaggi alpinistici. Prestazioni sostanzialmente eguagliate da Black Diamond Serac Pro, mentre restano a distanza i modelli Camp e Stubai, leggerissimi ma dalle regolazioni meno ‘amichevoli’ e adatti solamente a facili escursioni su neve.


SPECIAL THANKS

Fornitori ufficiali

Karpos

L’azienda italiana ha vestito integralmente il nostro test team. I capi, specifici per lo scialpinismo, sono caratterizzati da grandi doti termiche, materiali di qualità, tagli aderenti e soluzioni 'furbe'

U

na mattina di cielo sereno con temperature attorno allo zero termico. Poi vento gelido. Pochi minuti e si scatena una tormenta di neve. Cronaca di un’ordinaria giornata d’autunno sul ghiacciaio dello Stelvio. Il nostro test team, però, non ha di che temere grazie all’abbigliamento Karpos. Capi caldi, dal taglio aderente, con finiture elasticizzate e tessuti traspiranti. Specifici per la pratica dello scialpinismo. Specie il completo Cervinia Pant e Jacket, forte della membrana Windstopper 4-Way Light lungo busto e spalle, nonché del tessuto idrorepellente NoRain in corrispondenza della schiena. Una differenziazione nei materiali studiata in funzione delle esigenze degli ski-alper. Come conferma la previsione, in corrispondenza dei punti d’appoggio dello zaino, d’inserti per lo smaltimento del sudore. E ancora, scomparto interno per l’Artva con chiusura me2

diante zip, tasche per le pelli accessibili a guanti indossati, bretelle amovibili e pantaloni con inserti in Kevlar nei punti maggiormente soggetti ad abrasioni. In estrema sintesi, abbigliamento per scialpinisti; al 100%. Sviluppato, non a caso, con la collaborazione del nostro tester Alain Seletto. Elevati contenuti tecnici confermati dai capi più trendy. Catinaccio Jacket in primis: piumino ultra comprimibile resistente agli strappi e dotato di cappuccio sagomato antivento. Una collezione completa composta da tute da gara, gusci, gilet, scalda collo, strati intermedi, intimo tecnico, guanti e sottocasco. Sia per l’uomo sia per la donna. Tutto ciò di cui può aver bisogno uno scialpinista. Sul comfort termico, in particolare, garantisce il nostro staff: ‘inchiodato’ per ore lungo pendii sferzati dal vento, non ha avuto di che lamentarsi. Grazie Karpos! www.sportful.it/karpos 1-Pesante Glove, 2-Lamon Fleece, 3-Pavione Long Sleeve, 4-Catinaccio Jacket, 5-Cervinia Pant, 6-Cervinia Jacket

1 special thanks

5

4

3

6

168 > TEST 2013 | buyer's guide


SPECIAL THANKS

I rilevamenti dei nostri compagni d’avventura Ski Trab Duo Race Aero LUNGHEZZA dichiarata LUNGHEZZA rilevata SCIANCRATURA rilevata CAMBER ROCKER in punta SUPERFICIE DI CONTATTO SUPERFICIE DI PORTANZA RAGGIO calcolato PESO rilevato TORSIONE in spatola TORSIONE al centro TORSIONE in coda FLESSIONE

164 cm 162,5 cm 95,5/63,7/77,6 mm 8,5 mm 0,0° 141,3 cm 1.062 cm² 21,8 m 826 g (820 g – 832 g) 26,0° 1,5° 29,5° 8,2 cm

Ski Trab Duo Freerando Light

LUNGHEZZA dichiarata 171 cm LUNGHEZZA rilevata 169,9 cm SCIANCRATURA rilevata 111,2/78,4/95,0 mm CAMBER 5,9 mm ROCKER in punta 0,0° SUPERFICIE DI CONTATTO 147,0 cm SUPERFICIE DI PORTANZA 1.334 cm² RAGGIO calcolato 21,9 m PESO rilevato 1.149,5 g (1.139 g – 1.160 g) TORSIONE in spatola 26,0° TORSIONE al centro 1,0° TORSIONE in coda 24,5° FLESSIONE 8,5 cm

Ski Trab L

i abbiamo forati. Più e più volte. Li abbiamo maltrattati. Senza alcun riguardo. Li abbiamo portati al limite. Su qualsiasi superficie. E loro? Nulla. Non hanno fatto una piega. Non si sono scomposti. Hanno continuato a garantire le prestazioni originarie con invidiabile costanza. Rafforzando la tradizione che vuole gli sci Ski Trab resistenti a qualsiasi trattamento. Perfetti ‘strumenti da lavoro’, Duo Race Aero e Duo Freerando Light hanno accompagnato il nostro test team per l’intera durata delle prove sul campo. Nel dettaglio, il ‘gemello’ del modello Race Aero World Cup, dal quale si discosta per l’anima in Aramide anziché in composito alveolare e per l’assenza della scocca in carbonio, differenze cui consegue un peso dichiarato di 820 g (164 cm) anziché 720 g, è stato utilizzato per la comparativa in ambito race

di pelli, attacchi e scarponi. Attività analoga per Duo Freerando Light, chiamato a fatiche simili in abbinamento ai prodotti grantour. Fidati compagni di lavoro, non potevamo esimerci dal sottoporli ai consueti rilevamenti. Trovando conferma di come Duo Race Aero sia particolarmente indicato per gli allenamenti, grazie a un peso non eccessivo (826 g) e a una maggiore rigidità torsionale rispetto al più leggero Race Aero WC (715 g), mentre Duo Freerando Light, sebbene più pesante a parità di lunghezza (171 cm) del grantour top di gamma Maestro (1.149,5 g contro 926), sia ideale per escursioni impegnative grazie all’ottimo galleggiamento garantito dall’ampia superficie di portanza (1.334 cm²). Duo Race Aero e Duo Freerando Light costano, rispettivamente, 729,90 e 589,90 euro. www.skitrab.com TEST 2013 | buyer's guide > 169

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Duo Race Aero e Duo Freerando Light sono gli sci grazie ai quali abbiamo messo a confronto pelli, attacchi e scarponi appartenenti rispettivamente alle categorie race e grantour


SPECIAL THANKS fornitori ufficiali

ATK Race

All Technology Keys

Gli attacchini SL World Cup ed RT hanno equipaggiato tutti gli sci race, grantour ed entry level provati in Guida. Abbinati alle piastre di regolazione R01, hanno resistito ai massacranti carichi di lavoro dei test senza nemmeno una scalfittura della vernice

E

quipaggiare ogni sci inserito in una determinata categoria con il medesimo attacco è fondamentale per poter cogliere le differenze tra gli attrezzi. Attacco che costituisce l’unico punto di contatto tra aste e scarponi. Un vincolo chiamato a essere sì stabile, ma al tempo stesso fedele nella trasmissione degli impulsi. Per i nostri test abbiamo

puntato in alto, ovvero alle ‘piume’ Made in Italy di ATK Race. Più precisamente i modelli SL World Cup, destinati agli sci race, ed RT, utilizzati per gli attrezzi grantour ed entry level. Prodotti che, in entrambi i casi, hanno stupito. Oltre che per leggerezza e prestazioni, la prova completa può essere consultata nelle sezioni ‘attacchi’ della Guida, per robustezza e costanza di rendimento. Abbiamo inserito centinaia di volte gli scarponi nelle ganasce, ruotato torrette a non finire e sbattuto suole sugli sportellini senza alcun riguardo. Non è successo nulla. Non si è scalfita nemmeno la vernice. Analogo discorso per le piastrine R01: componenti in ergal che, a fronte di un aggravio di peso contenuto (23 g rilevati al ½ paio), hanno consentito di adattare di 30 mm la posizione della torretta rispetto al puntale, così da ospitare scafi di differenti dimensioni. Una prova di solidità superata a pieni voti. www.atkrace.it

fornitori ufficiali

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MICROGATE Per valutare scorrevolezza e accelerazione delle pelli ci siamo affidati al kit di cronometraggio professionale Racetime2 SF. Intuitivo e affidabile, permette di ricevere i tempi via radio e rilevare sino a 6 intermedi

C

ome valutare in modo oggettivo accelerazione e scorrevolezza delle pelli? Niente di meglio di un apposito tracciato, un tester a far da ‘slitta’ e una fotocellula professionale. Lo strumento di precisione cui ci siamo affidati è Made in Microgate. Il kit Racetime2 SF ha consentito allo staff tecnico di Ski-alper di ricevere i tempi via radio e rilevare sino a 6 intermedi, monitorando passo a passo le prestazioni delle pelli in fase di scorrimento puro. Cuore del sistema è la fotocellula Polifemo Radio con trasmettitore integrato, cui si abbinano batterie ricaricabili dalla notevole autonomia (sino a 15 ore) e una distanza massima di trasmissione

170 > TEST 2013 | buyer's guide

Francesco Santus, allenatore dello sci club Radici Group e rappresentante Microgate, durante la consegna del kit Racetime2 SF al nostro staff tecnico.

nell’ordine dei 2 km. Abbiamo potuto apprezzare non solo precisione e funzionalità del kit, ma anche facilità di montaggio, trasporto e allestimento. Racetime2 SF costa 3.736,50 euro. www.microgate.it


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POMOCA Race Pro, Climb Pro Glide e Free sono le pelli utilizzate durante le fasi di salita dei nostri test. Sintetiche, in mohair puro oppure misto a nylon, hanno garantito tenuta, scorrevolezza e impermeabilità

O

ltre 75 anni di esperienza nella produzione delle pelli da ski-alp. Un patrimonio di conoscenze forte di un intimo rapporto con la neve, arricchito da fisici e chimici che lavorano gomito a gomito con ingegneri tessili e atleti. Che insieme sperimentano superfici di contatto, tenuta e scorrevolezza dei tessuti. Migliorando l'idrofobia, la permeabilità al vapore, la tensione delle fibre, la forza di ripristino e il coefficiente di scivolamento dei prodotti. Oltre 75 anni di esperienza ai quali abbiamo attinto a piene mani. Le pelli Pomoca Race Pro, Climb Pro Glide e Free hanno consentito al nostro test team di verificare le prestazioni in salita di sci, attacchi e scarponi suddivisi nelle categorie race, grantour, freeride mountaineering ed entry level. Sottoposte a un trattamento ‘anomalo’, nei giorni di massima attività abbiamo contato sino a 40 applicazioni e rimozioni dalle solette, hanno dato prova di resistenza a torsioni e abrasioni nonché di tenuta dei collanti.

Le tempistiche serrate dettate dal lavoro sul campo hanno spesso costretto a riporle umide negli zaini, a piegarle con scarsa attenzione, ad ‘abbandonarle’ sulla neve. Senza scalfirne integrità e prestazioni. Un test ‘distruttivo’ superato brillantemente. www.pomoca.com

Obiettivo sicurezza. Sia in caso d’impatto, sia sotto il profilo visivo. Il nostro test team ha utilizzato caschi Camp, maschere e occhiali Julbo. Massima efficacia da parte delle lenti fotocromatiche

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uando i nostri tester si cimentano in una prova comparativa sono chiamati a cogliere differenze spesso infinitesimali. Un’attività che richiede la massima concentrazione e, conseguentemente, la mente sgombra da ogni altro pensiero. Specie in merito alla sicurezza. Perché potessero agire a cuor leggero ci siamo rivolti a Camp e Julbo. L’azienda italiana ha messo a disposizione i caschi Speed,

particolarmente indicati per lo scialpinismo grazie al peso contenuto in 230 g e alle ampie feritoie per la ventilazione, mentre il brand transalpino ha fornito occhiali Bivouak, Montebianco, Pipeline e Ultra, nonché maschere Revolution. In particolare, abbiamo apprezzato le lenti fotocromatiche Cameleon che reagiscono alla luminosità diventando automaticamente più o meno scure indipendentemente dalla temperatura ambientale. Una garanzia per gli occhi dei nostri tester, tanto in condizioni di luce abbagliante, schermano totalmente dai raggi UVA, UVB e UVC, quanto nella nebbia; condizione nella quale si apprezza la finitura polarizzante. www.camp.it - www.julbo-eyewear.com TEST 2013 | buyer's guide > 171

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Camp & Julbo


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ELAN Per portare al limite gli scarponi da freeride mountaineering erano necessari due ‘cavalli di razza’ del fuoripista. 999 ALU e Himalaya, il primo decisamente freeride, il secondo maggiormente votato allo ski-alp, non hanno deluso le aspettative

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99 ALU e Himalaya. Un freeride puro e un freeride mountaineering. Due modelli ‘tosti’, che hanno permesso di portare al limite gli scarponi da freeride mountaineering. Specie i 999 ALU, caratterizzati da una struttura san-

DIAMIR

dwich/cap con anima in legno e laminati superiori in alluminio per ottenere la massima rigidità torsionale. Nella misura 175 cm, preferita dai nostri tester, vantano una sciancratura pari a 130/98/120 mm. Più orientati allo scialpinismo gli Himalaya, dei quali potete leggere la prova completa all’interno della sezione dedicata agli sci da freeride mountaineering. Attrezzi pesanti meno di 1.500 g, rapidi nell’inversione di spigoli e forti di una costruzione cap monoscocca con scatola di torsione. Struttura caratterizzata da marcate nervature in punta e coda che creano un ‘ponte’ sotto lo scarpone. Due anime diverse per i modelli Elan che condividono, sebbene con diverse gradazioni, la vocazione freeride. 999 ALU costano 679,00 euro; Himalaya 499,00 euro. www.elanskis.com

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Efficaci e sicuri in situazioni impegnative grazie alla possibilità di transizione dalla salita alla discesa senza togliere gli sci, gli attacchi Freeride Pro hanno equipaggiato tutti gli attrezzi da freeride mountaineering testati

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telvio. Estate inoltrata. Crepacci ovunque. Togliere gli sci lontano dalle piste battute è un azzardo. Come evitare di correre rischi? Grazie a Diamir Freeride Pro. Gli attacchi svizzeri da freeride mountaineering beneficiano del meccanismo di commutazione da salita a discesa collocato alle spalle del sistema basculante composto dalla barra cui sono vincolati puntale e talloniera. Non costringono pertanto a togliere gli sci nei cambi d’assetto. Una soluzione funzionale in caso di soste disagevoli. Proprio il nostro caso. Durante le sessioni in ghiacciaio hanno equipaggiato tutti gli sci da freeride mountaineering provati, garantendo ai nostri tester 3 posizioni d’alzatacco e generose possibilità d’inclinazione grazie all’assetto rialzato. Senza trascurare la sicurezza: sia

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il puntale sia la talloniera rispettano la normativa DIN con valori di sgancio da 4 a 12. Disponibili in tre misure, per scarponi con scafi da 260 a 365 mm, nelle varianti di colore bianco/rosso e nero/oliva, i Freeride Pro pesano 1.200 g e costano 449,50 euro (ski-stopper inclusi). www.diamir.com


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MIRAMONTI PARK HOTEL Il tempio del relax a Bormio

Aperti tutto l'anno www.miramontibormio.it info@miramontibormio.it tel. 0342 903312 fax. 0342 905222

A

di Geremia, Francesca, Dario e Lucio. Le camere sono arredate con stile sobrio e raffinato. Tutte sono dotate di TV satellitare, telefono diretto, accesso internet gratuito, frigobar, cassetta di sicurezza, asciugacapelli e gran parte dispongono di terrazzo panoramico. Le camere Superior dispongono inoltre di doccia idromassaggio e le Junior suite anche di vasca idromassaggio. Ampio parcheggio privato e video-sorvegliato, ascensore, internet point e collegamento WIFI gratuito con il proprio PC in tutto l’ hotel, ristorante, bar, sala lettura e TV. Il centro benessere 'The Flower', inaugurato nel 2009, è il posto ideale dove rilassarsi dopo una giornata vissuta sugli sci. Strutturato su 500 metri quadri, comprende una piscina coperta e riscaldata con idromassaggio, bio-sauna, bagno turco, iceemotion, aromaterapia, cromoterapia, idrogetto e doccia scozzese. Il percorso benessere si snoda anche nel bellissimo parco esterno con piscina idromassaggio riscaldata all’aperto e sauna. E inoltre... doccia solare, palestra Technogym, tisaneria corner, cabine di estetica e massaggi. Cosa desiderare di più? TEST 2013 | buyer's guide > 173

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pochi passi dal centro storico di Bormio e a settecento dagli impianti, raggiungibili con una comoda navetta gratuita per tutti gli ospiti. Il Miramonti Park Hotel è il 'buen retiro' per eccellenza della 'Magnifica Terra'. Gestito direttamente dalla famiglia Da Zanche, albergatori per tradizione, offre un soggiorno di massimo confort, chic e allo stesso tempo sportivo. Il Miramonti di Bormio rappresenta il punto di forza di Bormio&Riccione. Si, perchè i Da Zanche hanno investito nella riviera romagnola cercando di promuovere il binomio mare&monti. Da sempre al fianco della Mulatero, il Miramonti Park Hotel è cresciuto e si è ampliato negli ultimi anni con il Centro Benessere 'The Flower', dedicato a mamma Clara, scomparsa prematuramente e anima ispiratrice


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THÖNI 3000

UN 'MUST' IN GHIACCIAIO

L

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'Hotel Thoeni 3000 si trova al Passo dello Stelvio in località Trincerone a 3050 metri. Gestito dalla famiglia Dei Cas, che con 'nonno Zep' è stata fra i pionieri del turismo estivo sul ghiacciaio, è oggi fra le strutture più confortevoli dello Stelvio. Punto di riferimento essenzialmente per il mondo dello sci alpino di alto livello, da due estati ha ospitato anche parte dei nostri testatori. Molto comoda la posizione: infatti l'albergo si trova direttamente sulle piste da sci, ma allo stesso tempo è raggiungibile dal Passo con un servizio jeep dell'Hotel che trasporta in ogni orario clienti e materiale. Basta code agli impianti, basta sveglie proibitive: esci dall'albergo e torni sci ai piedi. Comodo ma allo stesso tempo elegante, è gestito

con professionalità e dedizione da Michele. Thoeni 3000 è il luogo ideale per gli sportivi. Scuola sci, corsi di perfezionamento, lezioni di preparazione atletica. Al servizio dello sportivo insomma. E poi la piscina al coperto più alta d'Europa e una palestra attrezzata. Cucina mediterranea e tirolese e una cantina selezionata come vuole la tradizione dell'Hotel Palace di famiglia a Bormio, camere confortevoli con telefono e televisione. E poi la sala riunioni, la sala video, il disco-bar, e soprattutto wi-fi ai piedi dellenevi perenni. Thoeni 3000 è sinonimo di agonismo ma anche di eleganza, un binomio che fa di questa struttura un riferimento per chi fa sport sul ghiacciaio dello Stelvio.

Aperto da fine maggio ad inizio novembre www.thoni3000.it info@thoni3000.it tel/fax. 0342903321 174 > TEST 2013 | buyer's guide


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ALBERGO FOLGORE Il quartier generale

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alendo i tornanti dello Stelvio da Bormio, te lo trovi lì. Ecco l'albergo Folgore. E' il primo. Da sempre il Folgore è il 'quartier generale' dello scialpinismo, dell'alpinismo dello sci di fondo e adesso anche del ciclismo allo Stelvio. Gestito attualmente dalla famiglia Rizzi, l'albergo è nato 70 anni fa da un gruppo di appassionati della montagna, appartenenti al Club Alpino di Bormio che diedero impulso all'alpinismo e allo scialpinismo nel gruppo OrtlesCevedale. Dal 1969 è stato poi ristrutturato dai Rizzi. Squadre nazionali ed estere di fondo e scialpinismo, gruppi sportivi militari, Comitati, società di base, insomma stiamo parlando dell''ombelico del mondo' degli sport di resistenza. Fino a luglio inoltrato e in autunno, a fianco della struttura alberghiera c'è un anello per il fondo di otto chilometri. L'Albergo Folgore al Passo Stelvio dispone di camere confortevoli e dotate di telefono e servizi privati con doccia. Ampie ed accoglienti sale di soggiorno, sala ristorante panoramica, bar-solarium e taverna. In più potete trovare sala giochi, sala TV e sala proiezioni e, per i più sportivi, la taverna attrezzata a palestra per completare l'allenamento a secco. Possibilità, per auto e motociclette, di utilizzare il garage coperto.

Aperto da fine maggio ad inizio novembre www.albergofolgore.com info@albergofolgore.com tel. 0342903141 fax.0342911436


Aperto da fine maggio a inizio novembre www.passostelvio.com info@passostelvio.com tel. 0342.903223 fax 0342.903236

Stelvio,

la capitale estiva dello sci Sono sempre di più gli scialpinisti che sfruttano questa grande palestra bianca

I special thanks

l ghiacciaio dello Stelvio è uno dei punti di riferimento per lo sci estivo in Europa. Di tutto, di più: 20 chilometri di piste tra i 3.450 metri del Monte Cristallo e i 2.758 del Passo dove anche i grandi campioni dello sci alpino preparano la nuova stagione agonistica. La grande riserva bianca a cavallo tra Lombardia e Alto Adige è la 'palestra' di allenamento di numerose squadre nazionali e sci club ed è sempre più utilizzata anche dagli scialpinisti. Proprio a fine autunno sono state avvistate Laetitia Roux e Mireia Mirò in allenamento e sempre ai primi di novembre si è svolto un raduno Giovani organizzato dalla FISI. Per 'macinare' metri di dislivello e allenare le gambe c'è anche l'anello di fondo, situato nel nevaio fra Payer e Cristallo. Un ottimo allenamento in quota, oltretutto. Per lo sci alpino, invece, il top sono la pista Cristallo, quindi il Geister con le due varitanti e il Payer, il regno dell'alto livello con un ripido da Coppa del Mondo. E infine la pista che dai piedi del Livrio porta al Trincerone. La gestione degli impianti è della SIFAS, diretta da Umberto Capitani. Ma il Passo Stelvio non è solo sci

176 > TEST 2013 | buyer's guide

estivo: Stelvio è anche sinonimo di grande ciclismo lungo i tornanti della spettacolare strada voluta dall’imperatore Francesco II d’Austria, di escursioni nella natura incontaminata del Parco Nazionale, di percorsi e siti storici legati agli eventi della Prima Guerra Mondiale dove sono ancora ben evidenti i resti delle trincee e delle fortificazioni. E soprattutto di una serie illimitata di trekking e itinerari per il trail.


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