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follow us on twitter ANNO 1 / NUMERO 1 / SUPPLEMENTO A SKialper n.87
SKI-ALP ATLETA DEL MESE
GARA DEL MESE PITTURINA DA RECORD
TRAIL RUNNING UNA POLTRONA PER TRE
Matteo Eydallin è stato il più regolare degli azzurri ad alto livello
Ottimo successo organizzativo per una manifestazione che punta in alto
Intervista parallela a Fabio Bazzana, Danilo Lanternino e Stefano Butti
Intervista di Guido Valota a pag 2
Dal nostro inviato Guido Valota da pag 12
di Fabio Menino a pag 30
ALL’INTERNO L’ESCLUSIVO POSTER di Samuel Pradetto
IN EVIDENZA
New Generation a pag 16
Mathèo Jacquemoud è il capostipite di una nuova generazione di campioni. L’Italia c’è, con Boscacci e Antonioli e tra gli Junior cresce un gruppo ‘da paura’
ISSN 1594-8501
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CHE INIZIO PER JACQUEMOUD! Valle Aurina - 1° prova individuale, 2° vertical alle spalle di Kilian Les Marecottes - 2° individuale alle spalle di Kilian
Kilian Jornet
Sul podio con tre amici in Valle Aurina :) Gran bella gara, di vero scialpinismo e dura battaglia. Impressionante Mathèo! @kilian Mathèo Jacquemoud in azione nell’Individuale di Les Marecottes ©ufficio stampa ISMF
VALLE D’AOSTA
SAN VITO 24 h
THE KING OF THE NIGHT
Franco Collé atleta ‘on fire’ di inizio stagione
Successo insperato per la prima edizione
Thomas Trettel è il re delle notturne di gennaio
a pag 18
a pag 31
a pag 28
SKI-ALP | ATTUALITA’
WEB
In bocca al lupo campione!
Calendario gare di skialper.it da record
In prima pagina non poteva mancare un forte ‘in bocca al lupo’ ad una leggenda dello ski-alp come Fabio Meraldi. Caduto mentre arrampicava, si è procurato gravi fratture all’osso sacro, alla vertebra L1, ad un polso, oltre ad altri traumi. Sta lottando con la sua solita caparbietà per tornare alla montagna che ama. «Per un po’ dovrò stare fermo…». Forza Fabio! Fabio Meraldi alla Mountain Attack alcuni giorni prima dell’incidente
Il nuovo database interattivo di skialper. it ha avuto numeri da record nel mese di gennaio: 10.000 visitatori unici nelle prime tre settimane on-line. A breve ulteriori novità. Gli organizzatori possono inviare informazioni sulle proprie gare a info@skialper.it
skialper.it/CalendarioGare
GRIGLIA DI PARTENZA
Neologismi
S
§ di Davide Marta §
ki-alp di per sé non vuol dire niente. Così come a livello teorico non esisterebbe la declinazione dei praticanti in Ski-alper. Eppure su queste due parole - un neologismo che ci vantiamo di aver coniato una dozzina di anni fa quando si usava solo ‘scialpinismo’ e che ora è diventato di uso comune - è cresciuta questa rivista. I lettori più attenti si sono accorti che nel corso del tempo abbiamo cambiato molte cose, ma le radici sono rimaste ben salde alle origini, alla fiammella iniziale da cui tutto è partito. Ogni tanto incontriamo qualche nostalgico, che ci parla delle prime uscite di Fondo Ski-alp, quando c’erano tutte le gare locali, le classifiche, la famosa ‘pancia del gruppo’. «Sì, il sito è aggiornatissimo, ma la carta… le foto sul giornale…». Ok, abbiamo deciso di dargli retta, ed eccoci qui. Up&Down, un nuovo progetto, partito a inizio gennaio, realizzato in poche settimane e già in edicola a febbraio. Acerbo, come tutto all’inizio, ma ricco di entusiasmo e contenuti. Con tanta voglia di piacere agli appassionati. Pronto a crescere, con il vostro appoggio e i suggerimenti. In inverno ski-alp, d’estate sky-running e trail running. Ci sarà da divertirsi, seguiteci in edicola! Ah, un piccolo dettaglio: Up&Down è gratis…
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
\\ AWARDS GENNAIO 2013
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UP&DOWN AWARDS GENNAIO 2013
BEST LADY ELENA NICOLINI Gloriana Pellissier è la più forte, ma lo si sapeva già prima. Mentre la crescita di Elena sta dando grandi frutti proprio in questo inizio di stagione.
BEST JUNIOR NADIR MAGUET Sono troppo bravi gli Junior azzurri in questo momento. Ma la legge dello sport dice Nadir Maguet. Esordio vittorioso in Coppa del Mondo.
‘DEB’ DAVIDE GALIZZI Per una volta nessuno ha da dire su un nuovo inserimento in nazionale. Un super-debutto. Probabilmente ha ancora margini di miglioramento.
IRON MAN MASSIMO CASATI Master 1956, maestro di sci bergamasco, Altitude Race. Con mille e una cosa da fare a casa, operativo ski&trail sulle quattro stagioni.
COMEBACK RAFFAELLA ROSSI Torna dall’infortunio più forte di prima e si scopre rinata anche psicologicamente. Nel vertical è già al top, in discesa ancora timorosa.
ATLETA DEL MESE
Matteo Eydallin
I
Capace di vincere il titolo italiano con una strepitosa rimonta, ha dimostrato ancora una volta di essere un tipo che ‘non molla mai’. L’uomo copertina del primo numero di Up & Down non può che essere lui
Sentiamo ora il Campione Italiano di scialpinismo 2013. «Mi sono limitato a rispettare le indicazioni del regolamento: ho appoggiato gli sci sulla neve subito dopo la riga blu, convinto di prendere vantaggio nei metri successivi in scivolata invece che correndo. Ma gli altri erano subito dietro e mi hanno superato, anzi ‘travolto’, staccandomi anche una pelle. L’ho rimessa senza togliere lo sci, e quando sono ripartito ho dovuto superare decine di persone. Intanto gli altri sono partiti forte per fare il buco. Sulla prima salita ho raggiunto la coda del gruppo, in decima posizione. Vedevo che riuscivo a guadagnare ancora qualcosa e allora ci ho creduto. Poi ho sempre guadagnato, un po’ in salita e un po’ in discesa; sull’ultima discesa, e anche sui piani, ho preso anche un piccolo vantaggio». Mica tanto ‘piccolo’, erano più di trenta secondi… «No, no, ‘piccolo’, anche domenica scorsa, tolti i soliti ‘supereroi’ davanti, noi italiani siamo tutti lì. Quindi queste per noi sono gare tirate, è un attimo uscire dal podio se si sbaglia qualcosa. Vince chi è più forte ma anche chi sbaglia meno. Io oggi un errore l’ho fatto. Per fortuna sono riuscito a rimediare». REDAZIONE
Direttore responsabile: Davide Marta davide.marta@mulatero.it MULATERO EDITORE via Principe Tommaso, 70 10080 - Ozegna (Torino) tel 0124 428051/425878 fax 0124 421848 skialper@mulatero.it - www.skialper.it
a pag. 16
NEVER GIVE UP
§ intervista di Guido Valota §
l nome di Matteo Eydallin è uno di quelli che potrebbero comparire sempre nelle nostre nomination. Prestazioni sportive a parte - e non sono mai da poco - non è certo uno che si limita alla banalità e all’ordinaria amministrazione. Anche il modo in cui gareggia offre sempre almeno uno spunto particolare, se non proprio lo spettacolo. La sua specialità sono le discese tecniche, difficili, lunghe. Se sono messe verso la fine e se ha fatto una gara almeno decente fino in cima, allora si può scommettere su di lui. È stato così a Misurina, la prima gara vera della stagione 2012/13, e ha vinto. Anche in Coppa del Mondo ISMF a Riobianco in Valle Aurina è arrivato quinto e primo italiano, con l’ultima discesa sofferta da tutti. E ha dato spettacolo anche al Campionato Italiano individuale, quando si è inventato una rimonta veramente difficile, dopo un ‘incidente di percorso’ subito alla partenza della Pitturina Ski Race. Un titolo assoluto vinto correndo a handicap.
ALL’INTERNO IL POSTER DI EYDALLIN
Vice-direttore: Claudio Primavesi claudio.primavesi@mulatero.it
Marketing e pubblicità: Simona Righetti simona.righetti@mulatero.it Coordinatore Up&Down: Luca Giaccone luca.giaccone@mulatero.it
Certo che per uno che soffre l’inizio di stagione, le poche ore di luce, sei partito mica male! «Sì, ma quest’anno l’ho detto subito che mi sentivo meglio di altri inverni nello stesso periodo. E infatti i risultati pian pianino stanno arrivando. I Mondiali, le altre gare importanti sono ancora lontane, ma l’importante a questo punto della stagione è essere fiduciosi. So di aver lavorato bene, anche mentalmente sono tranquillo, e questo mi fa soprattutto risparmiare energie». Senti, gli altri della squadra ti identificano come l’intellettuale - filosofo - opinion leader... «Mi pare un po’ forzata come descrizione: magari mi interpretano così perché ho una mia visione del mondo, forse un po’ diversa dagli altri. Sì, mi piace leggere, di tutto un po’, a parte gialli o roba mielosa. In questi giorni sto rileggendo ‘Il Padrino’, però in inglese così imparo anche qualcosa. Al cinema non ci vado perché mi addormento, ma i film mi piace vederli a casa con calma. Ieri sera mi sono rivisto Papillon, e mi è piaciuto moltissimo». Ma cos’è questa storia che tra di voi vi chiamate ‘steppen’? «Un modo di chiamare gli amici, tra di noi. È partita dal ‘lupo della steppa’, un tipo un po’ particolare e solitario, e per restare in tema letterario è un richiamo a Hermann Hesse. Così tra di noi è cominciata per scherzare con ‘Steppenwolf’, poi contratto in ‘Steppen’. E va bene per uno come me, che non si ricorda i nomi: è un po’ antipatico interpellare uno senza nominarlo, e allora con ‘ciao, Steppen’ me la cavo. È un segno di amicizia». Andiamo avanti per un po’ a parlare di aspetti alpinistici e sportivi dello ski-alp race, delle similitudini con una certa epica del ciclismo che scavalca colli su colli, del concetto di ‘divertimento’ applicato a questo sport, o all’alpinismo, allo sci ripido, all’arrampicata sportiva che Matteo pratica da poco ma già molto bene (7c in tasca, 8a prossimamente). Finché passa di lì il nostro collaboratore Niccolò Zarattini, ma soprattutto freerider di livello internazionale, e Matteo lo ‘placca’ per avere informazioni sui circuiti freeride: logistica, regolamenti, giudici, costi di iscrizione… Un futuro da freerider? T
Hanno contribuito a questo numero: Ralf Brunel, Roberto Ganassa, Giacomo Meneghello, Fabio Menino, Omar Oprandi, Samuel Pradetto Distribuzione in edicola: MEPE - Milano - tel 02 89 5921
Stampa: Reggiani - Brezzo di Bedero (VA) Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 4310 del 11/03/1991. La Mulatero Editore srl è iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il numero 21697.
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
COPPA DEL MONDO \\
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ISMF WORLD CUP \\ AHRNTAL
IL VERTICAL A KILIAN debutto ok in Valle Aurina DEBUTTO | La Coppa del Mondo parte dall’Alto Adige, con la vittoria di Jornet Burgada nel vertical e di Laetitia Roux nella gara rosa. Migliori azzurri Gloriana Pellissier, terza, e Lorenzo Holzknecht, quarto. Podio tutto azzurro tra gli Junior maschili § pagina a cura di Guido Valota §
La gara ISMF uomini Al lancio grande velocità da parte di Bon Mardion, che correva di potenza esplosiva, perfino alzando le ginocchia. Non bello da vedere, è quasi un po’ buffo, ma non ride nessuno: è stato impressionante, ha sovrastato tutti. Reichegger e Antonioli lo hanno affiancato, sciando invece in bell’alternato. Dopo il tratto misto sulla pista di fondo è passato a condurre Kilian Jornet e non cederà mai la posizione fino al traguardo. Alle sue spalle si sono alternati gli altri, a seconda dei terreni: a metà percorso Lorenzo Holzknecht gli è stato praticamente attaccato, a pochi metri seguivano gli altri in fila, tutti insieme in pochi secondi. Sul ripido Bon Mardion si è incaricato di ricucire, portandosi dietro Jacquemoud: e proprio Mathèo in progressione
VALLE AURINA (BZ) - 12.01.13
SKIALP RACE AHRNTAL VERTICAL RACE DISLIVELLO: 640 m Assoluta femminile ISMF 1. Laetitia Roux (FRA) ��������������������������������������������� 38.49 2. Maude Mathys (SUI) ���������������������������������������������� 39.26 3. Gloriana Pellissier (ITA) �������������������������������������� 40.00 4. Axelle Mollaret (FRA) ��������������������������������������������� 40.12 5. Elena Nicolini (ITA) ���������������������������������������������� 41.18 Espoir femminile ISMF 1. Axelle Mollaret (FRA) ������������������������������������������ 40.12 2. Jennifer Fiechter (SUI) ������������������������������������������� 41.57 3. Elisa Compagnoni (ITA) �������������������������������������� 43.24 4. Marta Garcia Farres (SPA) ������������������������������������� 44.26 5. Alessandra Cazzanelli (ITA) �������������������������������� 47.21 JUNIOR FEMMINILE ISMF 1. Alba De Silvestro (ITA) ���������������������������������������� 26.01 2. Inka Bellés Naudi (AND) ���������������������������������������� 27.23 3. Natalia Mastrota (ITA) ����������������������������������������� 30.24 Assoluta maschile ISMF 1. Kilian Jornet Burgada (SPA) ������������������������������� 31.45 2. Mathèo Jacquemoud (FRA) ����������������������������������� 31.52 3. William Bon Mardion (FRA) �������������������������������� 32.03 4. Lorenzo Holzknecht (ITA) ��������������������������������������� 32.15 5. Michele Boscacci (ITA) ��������������������������������������� 32.28 6. Martin Anthamatten (SUI) �������������������������������������� 32.35 7. Robert Antonioli (ITA) ����������������������������������������� 32.42 8. Manfred Reichegger (ITA) �������������������������������������� 32.42 9. Davide Galizzi (ITA) ��������������������������������������������� 32.44 10. Alexis Sevennec (FRA) ����������������������������������������� 33.08 11. Pietro Lanfranchi (ITA) �������������������������������������� 33.11 15. Denis Trento (ITA) ������������������������������������������������ 33.27
D
ue giorni di gare a Weissenbach-Riobianco, in Valle Aurina, hanno dato il via al circuito di Coppa del Mondo di scialpinismo ISMF. Sabato 12 gennaio si è corsa la vertical race su un percorso di notevole sviluppo, il giorno successivo l’individuale con un tracciato che è stato giudicato entusiasticamente da tutti, senza eccezioni. La macchina organizzativa ha funzionato bene e, secondo la migliore tradizione della zona, ha inserito elementi del folklore locale nel format ISMF. Una sola lacuna grave, non imputabile agli organizzatori, è stata il servizio di cronometraggio e di preparazione delle classifiche: una vera debacle, che si è ripetuta sui due giorni e se possibile ancora più gravemente nel secondo, quando l’esperienza sulla vertical del sabato avrebbe dovuto indurre a delle precauzioni. In sala stampa, alle 18, il responsabile della comunicazione ‘ruggiva’ ancora al telefono mentre da tutto il mondo arrivavano richieste incredule. Il pubblico ha risposto nel modo giusto. Quello solito del ‘circus’, che raggiunge le creste e le zone cambio, c’è sempre. È stato invece coinvolto molto bene quello locale, famiglie comprese: le piste forestali e le tracce che salgono alle zone alte sono state molto battute con tutti i mezzi di trasporto, compresi gli slittini per il ritorno a valle. Il percorso sulle montagne della Valle Aurina corrispondeva perfettamente alle indicazioni di regolamento e alle tendenze attuali nello ski-alp race: massima varietà di tutti i fattori. Quando si verifica questa condizione la gara ha sempre successo. Quello che conta maggiormente è il gradimento da parte degli atleti: chi corre è sempre il miglior giudice. In seconda battuta: non vince mai uno a caso. Ci vuole sempre anche la fortuna, in una gara di scialpinismo come in tutto, ma su percorsi così non si può certo vincere per caso. 145 atleti complessivamente si sono presentati al via nel fondovalle di Riobianco per il vertical del sabato. 640 metri di dislivello per ben 4,9 chilometri fino ai 2.020 metri di Malga Goege attendevano le categorie maggiori. Il percorso da Riobianco era in salita leggera per 1,2 chilometri, poi uno strappo più deciso fino a quota 1.960 metri con qualche tratto ripido dopo la metà e infine più dolcemente nel finale per circa 700 metri in sviluppo. Una gara particolare, dunque.
2013 ISMF SCARPA WORLD CUP
Espoir maschile ISMF 1. Mathèo Jacquemoud (FRA) �������������������������������� 31.52 2. Michele Boscacci (ITA) ������������������������������������������ 32.28 3. Robert Antonioli (ITA) ����������������������������������������� 32.42 4. Alan Tissières (SUI) ������������������������������������������������ 33.35 5. Josef Rottmoser (GER) ��������������������������������������� 34.24 Junior maschile ISMF 1. Federico Nicolini (ITA) ����������������������������������������� 35.11 2. Nadir Maguet (ITA) ������������������������������������������������ 35.40 3. Luca Faifer (ITA) �������������������������������������������������� 36.12 4. Rémi Bonnet (SUI) ������������������������������������������������� 36.37 5. William Perrier (FRA) ������������������������������������������ 36.59 Seniores femminile FISI 1. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ����������������� 41.40 2. Silvia Rocca (Alta Valtellina) ����������������������������������� 43.03 3. Tamara Lunger (Ski Team Fassa) ����������������������� 44.41 4. Andrea Innerhofer (Ahrntal) ����������������������������������� 44.58 5. Stefanie De Simone (Gossensass) ��������������������� 45.45
INTERVISTA a Manfred Reichegger
Master femminile FISI 1. Monica Sartogo (CAI Schio) ������������������������������� 48.15 Seniores maschile FISI 1. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) �������������� 34.25 2. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ���������������������������������������� 34.40 3. Lois Craffonara (Badia Sport) ����������������������������� 34.41 4. Paul Innerhofer (Ahrntal) ��������������������������������������� 35.04 5. Andreas Tockner (Aut) ���������������������������������������� 35.06 6. Davide Pierantoni (Cai Schio) �������������������������������� 35.19 7. Roberto De Simone (Gossensass) ���������������������� 35.20 8. Lukas Arquin (Martell) ������������������������������������������� 36.41 9. Christof Niederwieser (Ahrntal) ������������������������� 37.31 10. Enrico Frescura ��������������������������������������������������� 38.00 11. Andrea Basolo (Courmayeur) ��������������������������� 38.40 12. Marco Sinicato (CAI Schio) ���������������������������������� 38.57 13. Luca Pedrotti (Panarotta) ��������������������������������� 40.16 14. Leonhard Weissteiner (Ahrntal) ���������������������������� 42.26 15. Giovanni Anderle (Panarotta) ��������������������������� 45.43
Il padrone di casa Manfred Reichegger correva in casa, abitando a venti minuti di auto da Riobianco. È vero che ‘nemo propheta in patria’, ma dopo la vertical race lo abbiamo trovato un po’ scosso. Manfred, com’è stato correre una prova di Coppa del Mondo in casa tua? «Sono partito forse troppo forte, ma ho avuto mal di gambe da subito, non è che abbia ceduto alla fine. Ho proprio sofferto dall’inizio alla fine». Forse la tensione di correre in casa, anche dopo tutti questi anni di esperienza? «In questa settimana io ero qui e seguivo un po’ gli organizzatori, ho dato qualche consiglio: sono bravi ma non avevano mai fatto una Coppa del Mondo. E poi vai a casa e continui a pensarci. Io sono fatto così: vado a letto e non dormo perché continuo a pensare se è tutto a posto, se non manca niente. Alla fine non riposi e ti ritrovi con il mal di gambe in gara». Oggi il vertical saliva molto dolcemente per tutta la prima parte, bisognava sciare, scivolare; e poi il ripido solo dopo la metà. «Sì, ma a me piacciono i tratti poco ripidi, di scivolamento. Sono adatto a questo terreno. No, non era proprio giornata». Lo lasciamo con Pietro Lanfranchi, a scherzare su mal di gambe ‘storici’ seguiti da giornate altrettanto ‘storiche’. Ed evitiamo di dargli corda sul suo cavallo di battaglia, ‘ormai io sono vecchio’, altrimenti comincia a crederlo davvero. Però è vero quello che ha detto: non lo abbiamo mai sentito così coinvolto emotivamente e visto guardare sempre attorno con attenzione, come a controllare che fosse tutto a posto, che la gente fosse contenta, che funzionasse tutto.
arriverà a preoccupare Kilian nell’ultimo tratto. Holzknecht non ha potuto resistere a Bon Mardion, che è salito sull’ultimo gradino del podio nella specialità in cui è più vulnerabile, ma è quarto e primo degli italiani a 30 secondi dal vincitore. Le donne La stessa gara si è ripetuta per le prime posizioni anche tra le donne: Laetitia Roux è stata impegnata fino a metà percorso dalla svizzera
Master maschile FISI 1. Hartmann Stifter (Ahrntal) ���������������������������������� 39.36 2. Leo Brugger (Ahrntal) �������������������������������������������� 40.21 3. Peter Steinhauser (Ahrntal) �������������������������������� 40.25
Nelle foto: in alto Kilian Jornet con Mathèo Jacquemoud, sotto ‘Chicco’ Nicolini, vincitore tra gli Junior ©Ufficio Stampa ISMF
Maude Mathys e solo sul ripido successivo è riuscita a staccarla. Al traguardo i 37 secondi di distacco tra le due non dicono della attuale superiorità della francese, che nel finale si è limitata a controllare, risparmiandosi per l’impegno del giorno successivo. Alle loro spalle Gloriana Pellissier ha accusato una fitta addominale, che le ha fatto cedere per qualche minuto di gara la terza posizione alla Espoir francese Axelle Mollaret. Poi ha confermato il suo carattere e lo stato di forma fisica e motivazionale: prima ha tenuto duro e, quando si è ripresa, è andata a riprendersi il podio a 1’ 10” da Laetitia Roux. Giovani In ISMF World Cup i Cadetti non corrono e gli Espoir corrono insieme ai Senior: quindi la partenza separata dei giovani è riservata agli Junior. E qui i ragazzi italiani hanno fatto man bassa, occupando tutto il podio con margine. Federico Nicolini, Nadir Maguet e Luca Faifer si distanziano a vicenda di circa 30 secondi: nessun gioco di squadra e nessun risparmio per la gara del giorno successivo. Seguono Rémi Bonnet (Svizzera) e William Perrier (Francia), con distacchi simili. All’ottavo posto, in centro classifica, troviamo Michele Pedergnana al suo esordio in squadra naziona-
le. Tra le ragazze Junior ha vinto sul percorso corto la favorita Alba De Silvestro staccando nettamente l’andorrana Inka Bellés Naudi e un’altra esordiente in squadra azzurra, Natalia Mastrota. Open FISI La ‘Individual Race FISI’ è nazionale e ‘open’: chiunque si può iscrivere e correre sullo stesso tracciato della gara ISMF per rappresentative nazionali. I valori però non sono perfettamente confrontabili con il solo criterio dei tempi, dato che le partenze sono differenziate e i passaggi possono mutare sensibilmente le condizioni del terreno, anche in un vertical. Ma soprattutto la gara ‘sull’uomo’ determina variazioni importanti sull’intensità prodotta in gara. Alessandro Follador ha vinto la prova maschile e si è preparato così alla sfida della main race alpinistica individuale FISI del giorno dopo. Ha staccato di 15” Ivo Zulian, reduce dalla vittoria al Mountain Attack (seppure sul percorso ‘corto’) ottenuta 12 ore prima a Saalbach. Poi Zulian è scappato: alle 14 doveva essere a Carezza, al lavoro. Il forte local Lois Craffonara ha chiuso il podio con un distacco simile. Francesca Martinelli si è aggiudicata agevolmente la gara donne FISI con un tempo che la vedrebbe comunque in gara anche nella ISMF. T
\\ COPPA DEL MONDO
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FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
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ISMF WORLD CUP \\ INDIVIDUAL
Laetitia, l’ammazza Coppa STRAPOTERE | La francese ha vinto senza difficoltà la seconda gara in due giorni con una superiorità imbarazzante. Tra gli uomini bella prestazione di Mathèo Jacquemoud, sempre più l’uomo del futuro dello ski-alp
I
§ di Guido Valota §
l giorno delle individual race si è aperto in una luce bianca diffusa che lasciava presagire visibilità difficoltosa in alto, fuori dal bosco. Poi invece la foschia si è alzata e ha lasciato passare qualche raggio di sole, alternato a radi fiocchi di neve in quota. Nella zona del ‘village’ l’atmosfera è molto diversa dal giorno prima: tantissima gente, spettatori e atleti che per la gara FISI alpinistica sono intervenuti in massa, contrariamente al sabato e secondo le previsioni. Saranno 262 partenti in totale e tanti appassionati distribuiti sulle montagne e sulle piste forestali, anche a piedi e con gli slittini. I percorsi differenziati per categorie erano molto articolati e tecnici: tanti cambi d’assetto, ma anche salite ripide a piedi, inversioni con gli sci, discese altrettanto ripide, tratti a gobboni e cunette nel bosco. Il percorso lungo comprendeva quattro salite, altrettante discese, tre tratti a piedi con corde fisse. I dislivelli erano compresi tra i 1.675 metri delle categorie maggiori e i 1.075 per Cadetti FISI e donne Junior. Poca neve, ma molto bella: uno ‘straterello’ farinoso su fondo mediamente portante e comunque pressato dai numerosi passaggi dei giorni precedenti. Punto più alto a Cima Henne, 2.475 metri. Ultima discesa bella ma massacrante e in zona arrivo una corta risalita seguita dalla leggera discesa in pattinaggio sulla pista di fondo, a vantaggio dello spettacolo e del pubblico. La gara ISMF uomini Mathèo Jacquemoud e William Bon Mardion non hanno ‘scavato’ veri buchi sugli inseguitori, ma non sono mai stati realmente insidiabili, se non sulla prima salita. Poi Bon Mardion ha condotto la maggior parte della gara, ma il distacco tra i due è stato un elastico che si tende e si riduce quasi istantaneamente secondo le occasioni: un cambio d’assetto, un tratto a piedi, una discesa. Fino all’ultima salita importante: ripida e tecnica da Innerhofer Alm a Cima Henne, è stata ‘divorata’ da Jacquemoud a larghe falcate veloci e leggere, mentre Bon Mardion l’ha subita. E qui gli si è fatto sotto Kilian Jornet, che lo ha rimesso nel mirino. L’ultima discesa, lunga, tecnica, faticosa, non è bastata a Bon Mardion per recuperare tutto l’abissale minuto guadagnato da Mathèo. Neanche il piccolo saliscendi finale è riuscito a influire: Mathèo era visibilmente ‘in palla’ ed è volato da solo verso l’arrivo in bel pattinaggio sulla pista di fondo. Bon Mardion ha completato la doppietta francese dopo 21”. Dopo ancora 1’ 20” è arrivato anche Kilian a occupare il podio, interrompendo la sequenza francese con Alexis Sevennec quarto. Poi ecco Matteo Eydallin a 1’ 30” dal podio, primo italiano come sempre quando ci sono discese lunghe e difficili. Lorenzo Holzknecht ha confermato con il sesto posto lo stato di forma mostrato nella vertical. Pietro Lanfranchi è ritornato nei primi dieci in Coppa del Mondo, come è normale nella gara completa, e così anche Robert Antonioli. Manfred Reichegger ha patito la lunga discesa tecnica e soprattutto la stanchezza di questi giorni per gli ‘obblighi del padrone di casa:’ per una volta non si inserisce nella top ten di giornata.
Nelle foto: in alto l’azione in solitaria di Laetitia Roux ©Ufficio Stampa ISMF. A sinistra passaggio acrobatico dello spagnolo Marc Sola Pastoret ©Clickalps
Quotes Abbiamo catturato per voi le espressioni dei protagionisti che più di ogni parola possono spiegare la fatica ma anche la soddisfazione
NADIR MAGUET «Forse in discesa adesso vado meglio dei miei compagni di squadra. In salita ho dovuto tener duro e ho limitato il distacco da loro, che mi hanno dato 20-30 secondi, poi la discesa era lunga e li ho ripresi». LUCA FAIFER «Di solito vado meglio di così in discesa. Si vede che non era la giornata giusta. Avevo le gambe dure, non è che soffra la discesa lunga. Era proprio una giornata no, ma sono contento, oggi va bene così».
Le donne Prosegue il dominio di Laetitia Roux, in misura perfino imbarazzante. Probabilmente non sta neanche dando tutto e questo significa ulteriore margine oltre a quello che accumula con una tecnica di discesa efficiente ed economica. C’è stata battaglia vera solo per il terzo posto, dopo che Mireia Mirò è rientrata in gara, piazzandosi seconda e sconfiggendo la stanchezza fisiologica e mentale. Gloriana Pellissier è motivata e ha tenuto duro, senza mai mollare Maude Mathys che l’ha preceduta per buona parte della gara. E alla fine ha colto il momento di stanchezza dell’avversaria, riprendendola e poi staccandola sulla salita decisiva. È riuscita ad accumulare vantaggio da gestire in discesa, non il suo forte, e ha conquistato un terzo posto combattutissimo. Ancora una bella gara di Elena Nicolini, sesta, ma il distacco dal podio è ormai di circa 9’.
Junior L’evento sportivo migliore della giornata, con un livello molto alto che non si limita all’élite e alle vicinanze del podio. Il modo migliore per descriverlo sono le parole del vincitore Nadir Maguet. «Abbiamo parlato tra noi italiani, prima della gara e, dato che sarebbe stata lunga, abbiamo deciso di non darci battaglia da subito ma di gestire la prima salita in funzione del resto. E così è stato: siamo rimasti dietro al francese Emilien Bochet fino in cima, anche se con Nicolini e Faifer abbiamo provato un allungo in alto. E anche sulla prima discesa, tutti insieme. Sulla seconda salita abbiamo tirato noi, ma siamo rimasti tutti attaccati. Il francese era un vero fulmine nei cambi e in discesa se la cava bene. Sulla terza ho tenuto duro perdendo 20-30 secondi da Faifer e Nicolini e poi li ho ripresi in discesa. In fondo mi sono ritrovato il francese che non
MATHÈO JACQUEMOUD «Bellissima gara, combattuta, specialmente sui tratti a piedi e poi nelle discese, sempre decisive. Non ho risentito della prova di ieri: sono ben allenato e i nostri corpi sono abituati a questi sforzi, anche se consecutivi. Sono felicissimo della vittoria dopo il secondo posto di ieri». LAETITIA ROUX «Una gara difficile, lunga, che però sono riuscita a interpretare bene, vincendo anche oggi. Sto molto bene fisicamente e questo mi aiuta anche a livello psicologico. Due gare e due vittorie: weekend perfetto». MIREIA MIRÒ «Sono davvero contenta, soprattutto perché mi sento di nuovo bene, dopo la stanchezza che avevo sofferto in Spagna ai Campionati nazionali. Ho fatto questa gara soprattutto per ritrovare la sensibilità nei confronti dell’ambiente, dopo una fase di crisi nell’ultimo periodo. Ora sto bene e il secondo posto mi fa ben sperare».
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
COPPA DEL MONDO \\
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INTERVISTA a Davide Galizzi
2013 ISMF SCARPA WORLD CUP
Galizzi che esordio!
SKIALP RACE AHRNTAL INDIVIDUALE DISLIVELLO: 3.270 m
VALLE AURINA (BZ) - 13.01.13
Assoluta femminile ISMF 1. Laetitia Roux (FRA) ���������������������������������������� 1h.52.50 2. Mireia Mirò Varela (SPA) ������������������������������������1h.54.12 3. Gloriana Pellissier (ITA) �������������������������������� 1h.57.33 4. Maude Mathys (SUI) ������������������������������������������1h.58.29 5. Axelle Mollaret (FRA) ������������������������������������� 2h.00.41 7. Elena Nicolini (ITA) ��������������������������������������������2h.06.17 12. Elisa Compagnoni (ITA) ������������������������������� 2h.12.46
Meno di un minuto da Kilian nel vertical, dodicesimo assoluto. Davide è la rivelazione della tappa altoatesina A 29 anni Davide Galizzi esordisce in Coppa del Mondo a Riobianco in Valle Aurina con un brillante dodicesimo posto nella vertical Race, a meno di un minuto dal vincitore Kilian Jornet. La convocazione in squadra è giunta dopo alcune prestazioni eclatanti a dicembre 2012 nei circuiti locali trentini tra gli specialisti delle sprint notturne, il settimo posto a Misurina in dicembre e soprattutto il quarto al Campionato Italiano Vertical 2013 di Caspoggio. «Ho cominciato con lo scialpinismo quando avevo dieci anni: solo gite e poi le gare sono arrivate quattro anni fa. Subito fuori pista, in ambiente». Qual è il tuo terreno preferito? «La salita, se è bella ripida. Soffro il piano: per esempio nella gara vertical ho sofferto. Però alla fine me la sono cavata. Anche in discesa». Cosa hai cambiato quest'anno per andare così? «Sono cresciuto un po' alla volta, migliorando ogni anno, ma ora ho fatto il salto di qualità. A dir la verità non me l'aspettavo neppure io. Mi sono allenato tanto, è vero, ma non pensavo proprio di andare così. Anche l'esperienza incide, di sicuro. Per la programmazione dell'allenamento seguo da tre anni le indicazioni di Eros Grazioli. È lo stesso del 'Lanfra', della 'Elena', di 'Chicco' e con lui ho fatto progressi». Quanto margine di miglioramento pensi di avere, a questo punto? «Non lo so. Non mi aspettavo neppure di essere qui. Speriamo di averne ancora». La tua vita, oltre lo scialpinismo? «Sono nato a Tione e abito a Cimego, nella valle del Chiese. Lavoro in estate al rifugio Tosa-Pedrotti in Brenta. Sono fidanzato con Elena Nicolini e la sua famiglia gestisce il rifugio, così sto con loro». Montagna? E quali altri sport pratichi nelle altre stagioni? «Arrampico un po', ma non con impegno. Quest'anno sono arrivato fino al 7a e faccio un po' di tutto, non solo vie già protette. Quando siamo su al rifugio riusciamo a ricavare un paio d'ore al giorno per uscire a correre. Ma dipende dalla stagione: quando passa tanta gente bisogna lavorare. E per gli altri sport, facevo mountain-bike: le gare di cross-country». Com'è stato debuttare in nazionale? E gli altri, come ti hanno accolto? «Una bella emozione all'inizio: un bel successo per me e credo che sia stato un altro stimolo. No, nessun blocco, gli altri sono tutti simpatici, è un bell'ambiente, facciamo gruppo, mi hanno accolto benissimo».
Davide Galizzi usa sci Movement, vestiario e attacchi Montura, occhiali Salice e per gli scarponi sta confrontando La Sportiva e Scarpa.
Espoir femminile ISMF 1. Axelle Mollaret (FRA) ������������������������������������� 2h.00.41 2. Elisa Compagnoni (ITA) �������������������������������������� 2h.12.46 3. Marta Gracia Farres (SPA) ����������������������������� 2h.16.47 Assoluta maschile ISMF 1. Mathèo Jacquemoud (FRA) ��������������������������� 1h.42.29 2. William Bon Mardion (FRA) ��������������������������������1h.42.50 3. Kilian Jornet Burgada (SPA) �������������������������� 1h.44.11 4. Alexis Sevennec (FRA) ���������������������������������������1h.45.16 5. Matteo Eydallin (ITA) �������������������������������������� 1h.45.40 6. Lorenzo Holzknecht (ITA) �����������������������������������1h.46.04 7. Martin Anthamatten (SUI) ������������������������������ 1h.46.09 8. Pietro Lanfranchi (ITA) ��������������������������������������� 1h.47.37 9. Robert Antonioli (ITA) ������������������������������������ 1h.47.56 10. Valetin Favre (FRA) ������������������������������������������1h.47.57 11. Manfred Reichegger (ITA) ���������������������������� 1h.48.00 12. Davide Galizzi (ITA) ������������������������������������������1h.49.12 14. Michele Boscacci (ITA) �������������������������������� 1h.50.19 16. Denis Trento (ITA) ��������������������������������������������1h.50.57
mollava mai. Mi ha costretto a dare tutto fino alla fine. Ho dovuto fare l’ultima salitella ‘a miccia’ perché ce l’avevo sempre lì attaccato». Alla fine Maguet ha preceduto Bochet di tre secondi, Faifer di 27, Nicolini di 37, Pedergnana di 2’ 46” (quinto al suo esordio in squadra nella gara individuale). L’arrivo di Nadir Maguet è stato davvero emozionante; anche per lui stesso, che si è lasciato scivolare a terra subito dopo l’arrivo e ha nascosto la faccia tra le mani. Il giallo di Natalia Subito dopo la prima salita delle Junior, i tecnici italiani si allarmano e cercano di capire cosa sia successo: la favorita Alba De Silvestro viaggia molto staccata da Natalia Mastrota, all’esordio in Coppa del Mondo. Una bella prestazione della Mastrota è sempre possibile, ma improbabile in questa misura. Può essere successo qualcosa ai materiali? Si cerca di capire per intervenire a cambiare qualcosa di rotto, ma dopo un po’ si ricostruisce la possibilità di un errore di percorso. È subito evidente l’errore della Mastrota in una zona con numerose tracce rispetto a una deviazione secca per quanto ben segnalata. Alla fine ha vinto abbastanza agevolmente Alba De Silvestro, davanti all’andorrana Inka Bellés Naudi. I venti minuti che separano l’elvetica Serra di Cassan da Alba fanno rimpiangere a Natalia un probabilissimo terzo posto sfumato. I Senior FISI Anche i Senior FISI hanno condotto una battaglia senza esclusione di colpi di scena: il forte maratoneta altoatesino Wilhelm Innerhofer ha tirato tutta la prima salita e anche sulle successive si è rifatto sotto: probabilmente è il più forte del lotto, ma ha pagato le discese. E infatti poi la gara si è ridotta di fatto alla lotta tra i due amici Alessandro Follador e Filippo Beccari. In generale Follador ha condotto in sali-
Espoir maschile ISMF 1. Mathèo Jacquemoud (FRA) ��������������������������� 1h.42.29 2. Robert Antonioli (ITA) �����������������������������������������1h.47.56 3. Michele Boscacci (ITA) ���������������������������������� 1h.50.19 4. Pierre François Gachet (FRA) .............................1h.51.40 5. Josef Rottmoser (GER) ���������������������������������� 1h.53.32 Junior femminile ISMF 1. Alba De Silvestro (ITA) ����������������������������������� 1h.24.36 2. Inka Bellés Naudi (AND) ������������������������������������1h.26.01 3. Elena Serra di Cassan (SUI) ��������������������������� 1h.46.46 Junior maschile ISMF 1. Nadir Maguet (ITA) ����������������������������������������� 1h.43.39 2. Emilien Bochet (FRA) �����������������������������������������1h.43.42 3. Luca Faifer (ITA) ��������������������������������������������� 1h.44.06 4. Federico Nicolini (ITA) ����������������������������������������1h.44.16 5. Michele Pedergnana (ITA) ����������������������������� 1h.46.26
Nelle foto: in alto, i magnifici tre Junior azzurri all’attacco, sotto, il podio dell’individuale maschile e della categoria FISI ©Ufficio Stampa ISMF
ta e Beccari ha ricucito in discesa. Finché sull’ultima Follador ha perso una pelle e con questa il minuto di vantaggio accumulato su Beccari. In fondo alla discesa lunga si sono ritrovati insieme per la salitella finale. Parla Beccari: «Arriviamo pari pari. Giù i bastoni. Apri gli scarponi. Via gli sci. Giù le zip delle tute, e tutti due ci ritroviamo con due gomitoli di pelli in mano, grossi come due palloni. Il cambio pelli più lento della storia». Così, dopo quasi due ore a scavalcare montagne a tutta, Beccari vince la gara di srotolamento pelli rifilando otto secondi al più giovane Follador. Dopo il loro arrivo bisogna attendere ben cinque minuti per accogliere Roberto De Simone, che nel frattempo è riuscito a superare Innerhofer. A intervalli ravvicinati seguono quindi Craffonara e Pierantoni. T
Seniores femminile FISI 1. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ������������ 2h.02.01 2. Silvia Rocca (Alta valtellina) �������������������������������2h.10.55 3. Birgit Stuffer (Gossensass) ��������������������������� 2h.11.02 4. Andrea Innerhofer (Ahrntal) ������������������������������� 2h.12.20 5. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ����������� 2h.13.58 6. Tamara Lunger (Ski Team Fassa) �����������������������2h.19.07 7. Stefanie De Simone (Gossensass) ���������������� 2h.22.10 8. Annemarie Gross (Bogn da Nia) ������������������������� 2h.22.33 9. Astrid Renzler (Ahrntal) .................................2h.26.47 10. Julia Kompatscher (Gossensass) ��������������������2h.27.50 Seniores maschile FISI 1. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) ������������������ 1h.53.52 2. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) ���������������� 1h.54.00 3. Roberto De Simone (Gossensass) ����������������� 1h.58.53 4. Wilhelm Innerhofer (Ahrntal) ������������������������������1h.59.50 5. Lois Craffonara (Badia Sport) ������������������������ 2h.00.31 6. Davide Pierantoni (Cai Schio) ���������������������������� 2h.01.23 7. Christof Niederwieser (Ahrntal) �������������������� 2h.01.47 8. Paul Innerhofer (Ahrntal) �����������������������������������2h.03.09 9. Ivan Antiga (Brenta Team) ����������������������������� 2h.03.58 10. Daniel Aschbacher (AUT) ���������������������������������2h.03.59 11. Johannes Walder (AUT) ������������������������������� 2h.06.23 12. Paolo Meizinger (Aldo Moro) ����������������������������2h.07.10 13. Andreas Tockner (AUT) �������������������������������� 2h.08.28 14. Marco Del Missier (Fornese) ����������������������������2h.09.55 15. Matteo Zeni (Brenta Team) �������������������������� 2h.10.45 Master maschile FISI 1. Martin Elsler (Ski Team Fassa) ���������������������� 2h.13.50 2. Anton Steiner (Martell) �������������������������������������� 2h.15.12 3. Leo Brugger (Ahrntal) ������������������������������������ 2h.16.25 4. Peter Thaler (Gossensass) ���������������������������������2h.24.12 5. Karl Höller (Ahrntal) ��������������������������������������� 2h.25.19 6. Hartmann Stifter (Ahrntal) ���������������������������������2h.26.22 7. Oswald Santin (Ski Team Fassa) ������������������� 2h.28.18 8. Peter Steinhauser (Ahrntal) �������������������������������2h.29.38 9. Tommy Zanotelli (CAI Schio) ������������������������� 2h.37.20 10. Vanni Cortivo (CAI Schio) ���������������������������������3h.06.30
ULTIMA ORA \\ LES MARECOTTES-SALVAN
Rivincita di Kilian a Les Marecottes. Vanno sul podio Antonioli ed Eydallin
Il
25 e 26 febbraio si è disputata a Les Marecottes-Salvan, una piccola località in Svizzera nei pressi di Martigny, la seconda gara di Coppa del Mondo ISMF, denominata Alpinski. Un secondo atto un po’ in sordina, per la verità, poco comunicato e con il problema delle classifiche (che dopo la tappa di Ahrntal sembra essere diventato una costante) ufficializzate solo giorni dopo le gare. Tuttavia la location è piaciuta agli atleti, il pubblico dei ‘locals’ si è fatto vedere lungo il percorso e le gare, sotto il profilo tecnico, sono state spettacolari. La trasferta svizzera prevedeva una gara sprint e una individual. Nella individual del sabato, gara tecnica e ben disegnata a detta dei protagonisti, si è imposto Kilian Jornet Burgada davanti a Mathèo Jacquemoud, prendendosi così la rivincita sul giovane francese che l’aveva battuto in Valle
Aurina, quindi terzo il nostro Matteo Eydallin, a conferma del suo stato di ottima forma. Tra le donne ha vinto la ‘solita’ Laetitia Roux sull’amica-rivale catalana Mireia Mirò e la svizzera Maude Mathys. Soddisfazioni azzurre dalle gare Junior, con Alba De Silvestro vincente, mentre al maschile si è imposto il tedesco Anton Palzer davanti ai nostri Faifer e Nicolini. Il venerdì nella sprint vittoria dello svizzero Marcel Marti davanti all’azzurro Robert Antonioli e all’altro svizzero Marcel Theux, tra le donne Laetitia Roux si è imposta su Mathys Maude (Svizzera) e su Emilie Gex-Fabry (Svizzera). Anche in questo caso soddisfazioni azzurre dai Giovani, con Natalia Mastrota e Alba De Silvestro rispettivamente seconda e terza dietro all’andorrana Inka Bellés Naudi e Luca Faifer al terzo posto: vittoria anche in questo caso ad Anton Palzer.
Nella foto: Robert Antonioli, secondo nella gara sprint ©Ufficio Stampa ISMF
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
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T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T
TOP RACE \\ SAALBACH MOUNTAIN ATTACK
Quindici anni di Mou
ANNIVERSARIO | Italiani protagonisti come sempre a Saalbach, con Tadei Pivk secondo assoluto alle Urban Zemmer dominatore del vertical. Un’edizione speciale per festeggiare l’importante ricorrenza, a c
pagina a cura di Guido Valota
§ dal nostro inviato Guido Valota §
F
in dal mattino Saalbach si anima di una strana specie ‘animale’ in più, diversa dai vacanzieri delle settimane bianche. Dal mezzogiorno la zona di registrazione atleti si affolla e, un paio d’ore prima dello start, cominciano a sparire le sopratute.
IL PUNTO TECNICO di Guido Valota
Allora si guarda verso lo Schattberg e si intravedono i primi puntini neri in salita tra i rari sciatori in discesa. È il warm-up per adattare la muscolatura alla pendenza alla quale non è abituata. È anche il test per le pelli scelte, per capire fin dove si può osare. E bisogna sapere prima quali sono le traiettorie migliori: nei punti critici è importante prevenire, per non venire travolti e trascinati giù da quelli che hanno fatto un passo falso e stanno scivolando a
valle. Alle 16 lo start sulla via principale. Le partenze di corsa, scarponi ai piedi, producono un suono impressionante: è scattato l’attacco alla montagna. Il Mountain Attack. L’edizione 2013 ha proposto uno Schattberg meno arcigno del solito. La pista era ammorbidita dalla neve nuova e permetteva anche qualche diagonale per risolvere i tratti più verticali. Davanti non piegava nessuno, ma dietro ognuno cercava di risolvere il problema come
poteva. Dopo pochi minuti la nevicata si è intensificata e i primi sono diventati dei batti-pista. Quelli che seguivano si sono ritrovati un grip eccezionale sulle tracce. Ma l’austriaco Christian Hoffmann è sbucato dai muri comunque solitario e in forte vantaggio su un terzetto di inseguitori. In testa alla Schattberg Race, il vertical partito subito dopo la main race, c’era Urban Zemmer e ha superato tutti tranne Hoffmann. Poi è passato Ivo Zulian, in
Un attacco ai 3.008 metri di dislivello distribuiti su 40 chilometri Le cifre parlano di 3.008 metri di dislivello positivo distribuiti su 40 chilometri e sei cime da valicare. In realtà è riduttivo considerare il Mountain Attack con i soliti parametri. La gara è bella e molto particolare; forse l’unica su piste battute che presenti difficoltà tecniche superiori alle gare alpinistiche in ambiente. Si va a Saalbach soprattutto per misurarsi con le pendenze dello Schattberg, la prima salita da affrontare. La pista sale ripidissima e praticamente continua per oltre 1.000 metri sopra il paese.
Poi non è finita, ma la sfida nella gara è questa. Le discese, almeno le prime, non sono ancora lavorate dai battipista. Il dislivello non deve spaventare: le salite rendono e i tempi finali sono molto inferiori a quelli che si registrano al Sellaronda, per dare un parametro. Per Saalbach si parte dal Nord Italia il giorno prima o molto presto la mattina stessa della gara, che inizia alle 16. Bisogna prevedere una giornata molto lunga. È impossibile sottrarsi alla festa di contorno alla gara.
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untain Attack
e spalle di Hoffmann, Ivo Zulian vincitore del percorso breve e cui hanno presenziato numerosi vincitori delle passate edizioni. Alcune immagini dei protagonisti di una magnifica Mountain Attack
Il vincitore Cristian Hoffman
Giuseppe Carrara
L’altoatesino Henry Hofer della Val Sarentino, grande protagonista con un quinto posto nella Marathon
MOUNTAIN ATTACK MARATHON Senior femminile 1. Rosmarie Pötzelsberger (Eybl Mountain Attack Team - AUT) �������� 3h.53.40 2. Magdalena Gehwolf (Big Time Racing - AUT) ���������������������������������������3h.57.56 3. Christina Pracher (Team Prosim - AUT) ������������������������������������������ 4h.01.28 4. Evelyne Lachner (Strabag Alpin Team - AUT) ���������������������������������������4h.06.13 5. Eva Weiss (AUT) ������������������������������������������������������������������������������� 4h.11.25 6. Maddalena Mognetti (Gromo - ITA) ������������������������������������������������������4h.18.59 7. Monika Stadlmann (Radstadt - AUT) ������������������������������������������������� 4h.19.34 8. Petra Lindbichler (Dorfgastein - AUT) ���������������������������������������������������4h.34.26 9. Michaela Barth (Salzburg - AUT) ���������������������������������������������������� 4h.42.16 10. Nina Panzenböck (Team Hinteralm - AUT) ����������������������������������������� 4h.44.32
Over 45 maschile 1. Johann Wallinger (Salzburg - AUT) ������������������������������������������������� 2h.57.07 2. Thomas Koller (Dynafit Crossthealps.com - AUT) ���������������������������������3h.04.01 3. Reinhard Hurth (Kitzbühel - AUT) ���������������������������������������������������� 3h.04.15 4. Hermann Dagn (Egger Team - AUT) �����������������������������������������������������3h.04.45 5. Wolfgang Ertl (Bigtime Maishofen - AUT) ��������������������������������������� 3h.07.01 6. Omar Oprandi (Brenta Team - ITA) �������������������������������������������������������3h.11.40 7. Leo Otmar (Schwaighofer - AUT) ���������������������������������������������������� 3h.12.48 8. Gerhard Wörndl (Heizomat - AUT) ��������������������������������������������������������3h.15.17 9. Theo Unterrader (Unterrader.com - AUT) ���������������������������������������� 3h.17.22 10. Maurizio Signori (Altitude Race - ITA) ������������������������������������������������3h.20.43 13. Norbert Holzmann (Sarntal) ���������������������������������������������������������� 3h.25.48 15. Graziano Degiampietri (Dolomitica) ���������������������������������������������������3h.32.42 20. Luigi Signorelli (Altitude Race) ����������������������������������������������������� 3h.43.48 23. Paolo Podetti (Ski Alp Val di Sole) ������������������������������������������������������3h.48.49 27. Lorenzo Meciani (Passo Dopo Passo) ������������������������������������������� 3h.53.05 28. Luca Bonfante (Sportler Team) ����������������������������������������������������������3h.53.26 37. Riccardo Padesi (Montanaia Racing) �������������������������������������������� 4h.11.04 41. Edoardo Bonvecchio (Skialp Val di Sole) ��������������������������������������������4h.19.15 46. Florian Puff (Sportler Team) ���������������������������������������������������������� 4h.58.46
Facchinelli e Goetsch
Rosmarie Poetzelsberger
(AUT) - 11.01.13
Senior maschile 1. Christian Hoffmann (Fischer Sports - AUT) ������������������������������������ 2h.35.18 2. Tadei Pivk (Team Crazy - ITA) ��������������������������������������������������������������2h.39.37 3. Konrad Lex (Dav Nationalteam - GER) �������������������������������������������� 2h.40.04 4. Johann Wieland (Amefa - AUT) ������������������������������������������������������������2h.40.24 5. Henry Hofer (Martini Team - ITA) ���������������������������������������������������� 2h.45.29 6. Stefan Kogler (Martini/Hagan - AUT) ����������������������������������������������������2h.49.43 7. Rene Fischer (Atomic Race - AUT) �������������������������������������������������� 2h.50.29 8. Alban Lakata (Eybl Mountain Attack - AUT) ������������������������������������������2h.51.14 9. Michael Kastinger (Bikerpalast.com - AUT) ����������������������������������� 2h.52.02 10. Guido Giacomelli (Alta Valtellina - ITA) �����������������������������������������������2h.52.49 13. Matteo Piller Hoffer (Aldo Moro) ��������������������������������������������������� 2h.55.04 15. Marco Facchinelli (La Sportiva Team Bogn da Nia) �����������������������������2h.57.40 20. Loris Casna (Ski Alp Val di Sole) ��������������������������������������������������� 2h.59.31 22. Philip Götsch (Bogn da Nia) ���������������������������������������������������������������3h.00.18 27. Erwin Stuefer (Sarntal) ������������������������������������������������������������������ 3h.04.40 29. Walter Ainhauser (Gossensass) ����������������������������������������������������������3h.05.24 33. Lorenzo Panzera (Corrado Gex) ����������������������������������������������������� 3h.09.09 34. Mattia Lampis (Ski Alp Val di Sole) ����������������������������������������������������3h.10.46 35. Alessandro Forni (Arcobaleno) ������������������������������������������������������ 3h.10.48 39. Andrea Stanchina (Ski Alp Val di Sole) �����������������������������������������������3h.12.49 41. Cristian Chiavedale (Fornese) ������������������������������������������������������� 3h.13.09
PORTRAITS
Un eroico Tadei Pivk, secondo alle spalle solo di Hoffmann
SAALBACH
Ski-alp e birra Prima e dopo il Mountain Attack, a Saalbach si passeggia nella festa. Tutti quanti sono fuori a bere, a cantare, a ballare, magari con gli scarponi da sci ai piedi fino a tarda notte. Tutti allegri per via del tasso alcolico un po’ sopra lo zero, ma senza eccessi. Sembra di essere a Kitzbuehel per le gare di Coppa del Mondo di sci alpino: festa e birra, ma tanto interesse per l’evento sportivo.
corsa per la gara Tour. Chiudeva il treno Tadei Pivk, secondo nella Marathon, il percorso integrale. Guido Giacomelli è transitato attorno alla decima posizione: invitato per i festeggiamenti ai vincitori delle passate edizioni, partecipava alla gara lunga pur avendo nelle gambe solo quattro uscite sulla neve. Poi l’oscurità si è richiusa sulla colonna infinita dei quasi mille ski-alper. Tutti si concentravano sul temuto Schattberg, ma sono state le discese a fare più selezione in classifica: mucchi di neve morbida alternati a placche dure spazzate hanno messo a dura prova i quadricipiti. Non è stata gara da record, questa edizione. Ma almeno neve e vento si sono placanti e, dopo aver superato indenni il sempre epico Schattberg, tutti hanno proseguito più rilassati. Qualche incertezza ha colto anche i veterani del Mountain Attack in fondo alla prima discesa lunga e poi sulla seconda salita. Il vento ha spento molte fiaccole e la visibilità era limitata da neve e un po’ di nebbia a tratti. Ormai il gruppo si era frantumato in decine di pattuglie che viaggiavano separate e solo le luci degli altri facevano da riferimento sui vasti campi di neve delle gi-
gantesche colline austriache. Qui le piste si intersecano e si allargano a tratti, non è facile percepire la direzione come quando sono tracciate regolarmente nel bosco. Intanto a Saalbach è iniziata la festa, con la musica dal palco e gli annunci delle fasi di gara. Dopo meno di due ore dal via è stato annunciato ed è piombato sul traguardo in piazza Ivo Zulian, vincitore del percorso Tour. Un minuto ed è arrivato il romeno Silviu Manea, seguito dall’austriaco Bernhard Bauer. Gli arrivi femminili della gara corta sono iniziati dopo una mezz’ora e subito si sono sovrapposti i primi della Marathon, la main race. Christian Hoffmann ha conservato la testa dopo una gara solitaria fin dai primi minuti. Quando è arrivato Tadei Pivk, secondo classificato a quattro minuti, non è stato notato dagli speaker per via del pettorale alto che gli è toccato alla prima partecipazione. Si è aggirato preoccupato per qualche tempo tra la folla, ma i chip non sbagliano. Il nazionale tedesco Konrad Lex si è piazzato terzo e, subito al quinto posto, un altro italiano: Henry Hofer. Al decimo posto è rispuntato Guido Giacomelli, soddisfatto del suo quinto allenamento stagionale. T
TOUR Senior femminile 1. Marita Kröhn (Kelag - AUT) ������������������������������������������������������������� 2h.25.52 2. Carina Lütt (Steigenberger - GER) ������������������������������������������������������� 2h.29.14 3. Angelika Allmann (Team Dynafit Germany - GER) �������������������������� 2h.31.33 4. Maria Weibanbacher (Kuchl - AUT) ������������������������������������������������������2h.35.00 5. Kati Wimmer (Martins Bikeshop - AUT) ������������������������������������������ 2h.37.23 6. Katrin Krahbichler (Salzburg - AUT) �����������������������������������������������������2h.45.05 7. Irina Krenn (Fischer Löffler - AUT) �������������������������������������������������� 2h.45.33 8. Gertrude Schnabl (Eisenerz - AUT) �������������������������������������������������������2h.48.37 9. Helga Bogensberger (Hagan - AUT) ������������������������������������������������ 2h.50.39 10. Anna Streitberger (Maishofen - AUT) �������������������������������������������������2h.56.42 24. Amalia Adele Berta (Sovere) ��������������������������������������������������������� 3h.56.27 25. Angiola Zanni (Sovere) ����������������������������������������������������������������������4h.07.32 Senior maschile 1. Ivo Zulian (Bogn da Nia - ITA) ��������������������������������������������������������� 1h.51.32 2. Silviu Manea (Bucegi Romania - ROM) ������������������������������������������������1h.52.32 3. Bernhard Bauer (Atomic Team - AUT) ��������������������������������������������� 1h.53.43 4. Hannes Fischbacher (Flachau - AUT) ���������������������������������������������������1h.55.01 5. Robert Eder (Hagan Rennteam - AUT) ��������������������������������������������� 1h.55.57 6. Patrick Innerhofer (Bundesheer - AUT) ������������������������������������������������1h.56.00 7. Patrick Brieler (Mariazell - AUT) ����������������������������������������������������� 1h.56.02 8. Andreas Hofer (Dynafit Österreich - AUT) ��������������������������������������������� 1h.56.37 9. Horst Kofler (Prags - ITA) ���������������������������������������������������������������� 1h.56.39 10. Robert Wallmann (Gaißau - AUT) ������������������������������������������������������� 1h.57.03 13. Dario Steinacher (Bogn da Nia) ����������������������������������������������������� 1h.58.34 35. Alexander Polig (Gossensass) ������������������������������������������������������������ 2h.09.36 Over 45 maschile 1. Hans Leiter (Bundesheer - AUT) ������������������������������������������������������ 1h.59.45 2. Hartmann Wurzer (Welsberg - ITA) ������������������������������������������������������ 2h.00.52 3. Franz Deisenberger (Team Interspat - AUT) ����������������������������������� 2h.05.46 4. Walter Fischill (Gowilalm - AUT) ����������������������������������������������������������� 2h.07.23 5. Gebhart Pertl (Feld am See - AUT) ��������������������������������������������������� 2h.07.33 6. Werner Thaler (Eybl Mountain Attack - AUT) ���������������������������������������� 2h.07.41 7. Paul Warum (Askö Feld - AUT) �������������������������������������������������������� 2h.10.15 8. Jojannes Böck (Waldegg - AUT) ����������������������������������������������������������� 2h.11.45 9. Hubert Resch (Saalbach - AUT) ������������������������������������������������������� 2h.12.06 10. Franz Schmutzer (Interspar - AUT) �����������������������������������������������������2h.12.11 21. Heinrich Tavernini (Berg - ITA) ������������������������������������������������������ 2h.26.24 SCHATTBERG RACE Femminile 1. Ina Forchthamm (Pongau - AUT) ���������������������������������������������������������� 58.00 2. Bernadette Deisenberger (Leogang - AUT) �������������������������������������������1h.03.22 3. Karin Heimhofer (Tri Heimhofer - AUT) ������������������������������������������� 1h.10.32 4. Antonia Winkler (AUT) ��������������������������������������������������������������������������1h.13.30 5. Karin Reiter (Bikes4you.at - AUT) ��������������������������������������������������� 1h.14.33 6. Carmen Steger (Land Leben - AUT) �����������������������������������������������������1h.14.35 7. Gabi Tippmann (Craft and Friends - GER) ��������������������������������������� 1h.20.05 8. Ingrid Welz (AUT) ���������������������������������������������������������������������������������1h.20.17 9. Bianca Grafinger (Almtal - AUT) ������������������������������������������������������ 1h.23.13 10. Andrea EhrenspergeR (Egger - AUT) �������������������������������������������������� 1h.37.23 Maschile 1. Urban Zemmer (Bogn da Nia - ITA) ������������������������������������������������������ 41.23 2. Matjaz Miklosa (Olimik - SLO) ����������������������������������������������������������������� 44.39 3. Guido Pinamonti (ITA) ��������������������������������������������������������������������������� 44.59 4. David Thöni (Gossensass - ITA) ��������������������������������������������������������������� 45.31 5. Paul Lindner (Bikerpalast.com - AUT) ������������������������������������������������� 47.32 6. Thomas Stockreiter (Gowilalm - AUT) ������������������������������������������������������ 53.02 7. Ulrich Goller (Bikehotel Traminerhof - ITA) ������������������������������������������ 54.08 8. Roman Kaindl (Steinbach - AUT) �������������������������������������������������������������� 54.11 9. Gerhard Rastinger (Auspo - AUT) ��������������������������������������������������������� 54.27 10. Thomas Rosegger (AUT) ������������������������������������������������������������������������ 54.41 11. Stefan Keim (Gossensass - ITA) ��������������������������������������������������������� 56.15 36. Frank Mikula (ITA) �����������������������������������������������������������������������������1h.16.08
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
\\ INTERNATIONAL
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T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T
Italians do it better
Maddalena Mognetti (6° classificata Donne Marathon in 4h 18’ 59”): «Corro per lo sci club Gromo. Questa è la quarta partecipazione, per me. La gara mi piace tantissimo e questa volta le salite erano migliori di altre».
Lorenzo Panzera (33° classificato Senior Marathon in 3h 09’ 09”): «Vivo a Milano e corro per lo sci club Corrado Gex. Sono partito piano e poi cresciuto già sullo Schattberg. Benissimo sulla terza salita, sono davvero contento».
Maurizio Signori (10° classificato Master e 45° Marathon in 3h 20’ 43”): «Vivo vicino a Bergamo e corro per Altitude Race. Vengo sempre a Saalbach. Oggi ho patito le discese: la neve vecchia era ghiacciata, quella nuova a mucchi».
Philip Goetsch (22° classificato Senior Marathon in 3h 00’ 18”): «Male, ho avuto problemi con le pelli, ne ho persa una subito, ho dovuto cambiarle. È la mia prima partecipazione e se non si conosce la gara è molto più difficile».
Il gruppo Skialp Val di Sole: «Tra noi c’è chi ne ha fatte due, tre, cinque e chi è alla prima partecipazione. Ma anche questa è piaciuta a tutti e infatti torniamo sempre volentieri alla Mountain Attack».
TOP RACE \\ SAALBACH MOUNTAIN ATTACK
Come affrontare questi muri Pendenze del 70%, pelli al limite della tenuta e concentrazione totale per mantenere il grip lungo i muri di Saalbach. Dove rampant e tratti a piedi sono (quasi) una costante
BOTTA E RISPOSTA
Christian
Hoffmann
Omar Oprandi Il commento tecnico della Mountain Attack di Saalbach
Dovevo presenziare a Saalbach come ex vincitore, avendo conquistato la Mountain Attack nel ‘lontano’ 1999, invitato dall’organizzazione e in particolar modo dall’amico Roland Kurz quale ospite d’onore. La mia intenzione, però, è stata sin da subito di partecipare alla gara più ripida di tutto l’arco alpino. Muri da paura. Irresistibili. La ragione per la quale, a parer mio, tutti gli ski-alper agonisti dovrebbero partecipare, almeno una volta nella vita, alla Mountain Attack. Misurarsi in una gara simile è un’esperienza unica. Non tanto per l’importanza della competizione, comunque la kermesse austriaca più gettonata, quanto per sentire nelle gambe, e soprattutto nelle braccia, le pendenze estreme delle piste di Saalbach. Vi garantisco che non basta il ‘motore’; serve un’ottima tecnica. Questa gara, del resto, è riconosciuta universalmente tra le più dure e faticose, specie muscolarmente, del circuito internazionale. Come se non bastasse, le ‘montagne’ da scalare nella Marathon sono 6 per una distanza, misurata con il mio Gps, di poco più di 25 km e un dislivello di 3.053 m. Lunghezza, a dire il vero, nettamente inferiore a quanto dichiarato (40 km). Quando i discesisti si avviano a terminare la giornata, gli scialpinisti partono dalla piazza di Saalbach tra una folla festante. Quest’anno hanno fatto da contorno alla manifestazione un cielo molto nuvoloso con forte vento in quota e neve insistente. Da segnalare la presenza di
Gara solitaria, oggi? «Sì, sono rimasto con gli altri i primi cinque minuti, poi non ho più visto nessuno. Ma mi sono divertito lo stesso. La gara è impegnativa». Tu correvi con gli sci da fondo. Da quando sei passato allo ski-alp? «Anche quando gareggiavo con gli sci da fondo, finita la stagione delle gare, andavo in montagna a sciare. Ma sempre con quelli da fondo, fino a sei anni fa. Ora continuo a gareggiare un po’ nel fondo e per lo scialpinismo invece sono passato a questi sci. Adesso circa metà delle mie uscite sono di ski-alp». Nella foto. I ‘grandi’ della storia della Mountain Attack con il vincitore 2013, Christian Hoffmann
5/10 cm di neve fresca (molto fredda e farinosa) ad aumentare, non di poco, le difficoltà di tenuta. Una battuta di Guido Giacomelli rivolta a me, Mezzanotte e Meraldi, sottolinea il duro lavoro cui sono chiamate le pelli: «Se ti presenti da noi con i rampant, ti guardano come uno sfigato! Qui, dopo pochi minuti dalla partenza, capisci perché montarli!». È proprio durante la prima salita che si affrontano le pendenze più estreme. Dopo il via, di corsa alla base dello Schattberg dove si calzano gli sci per affrontare l’impressionante sequenza di muri che conduce all’omonima cima a 2.012 m. Le pendenze raggiungono più volte il 70% e obbligano anche i più forti a decidere se adottare o meno i rampant. Chi lo fa (Giacomelli incluso) si arma di lima per ridurre la lunghezza delle punte e rendere i coltelli più leggeri e scorrevoli. Personalmente ho affrontato questa salita già due volte: nel 1999, quando ho vinto, e nel 2001, classificandomi settimo. Oggi come allora ho optato per le sole pelli. Una scelta che obbliga ad avanzare
con la massima concentrazione per monitorare costantemente, grazie alla sensibilità dei piedi, la tenuta delle tessilfoca. Gli atleti che scelgono il metodo classico (senza rampant), devono inoltre decidere se procedere o meno a piedi per alcuni tratti. Quest’anno, per la prima volta, ho dovuto rinunciare agli sci in due punti. Specie lungo la seconda salita, che mi ricordavo caratterizzata da pendenze meno estreme, restando invece sorpreso da strappi violenti quanto sul primo muro. A fine gara, parlando con Guido (Giacomelli, ndr.), ho avuto la conferma che anche i primi hanno fatto lo stesso. Il motivo è semplice: se nella salita dello Schattberg gli atleti optano i rampant, allora partono con gli stessi già montati. Scelta non ripetibile nella seconda ascesa. Per utilizzarli sarebbe necessario fermarsi a rimontarli; una soluzione controproducente. Ecco perché, dove le pelli (e le braccia) non tengono più, si prosegue a piedi; spesso avvantaggiandosi su chi si ostina a calzare gli sci. T
Da quando gareggi con gli sci larghi? «Questo è il secondo anno. Il Mountain Attack è la gara più lunga che abbia corso con sci larghi e mi è piaciuta molto. Finora solo gare corte, notturne locali specialmente, in pista. Fuori non sono capace, è troppo difficile per me». Hai tratto vantaggio dalla tua esperienza di ex fondista, nel far tenere le pelli? «I fondisti hanno un maggior feeling con il grip; abbiamo più vantaggi sul ripido che sui tratti di scivolamento, contrariamente a quanto si pensa». Vuoi parlarci di questi sci che hai usato oggi? «Li costruisco io: lavoro in Fischer come tecnico, proprio nel laboratorio dove sviluppiamo questo attrezzo. Pesa 640 grammi, è un mix di fibre composite e legno. Ha elevata superficie di contatto sulla neve, alta resistenza alla torsione ma buona flessibilità davanti, con un po’ di rocker. Per ora ne esistono solo otto paia. E vanno bene».
MOUNTAIN ATTACK \\ ORGANIZZAZIONE
15 anni di emozioni Questa edizione ha festeggiato i vincitori dei primi 15 anni. Qualcuno di loro ha anche partecipato, che fosse pronto o no. L’invito degli organizzatori è stato accolto da quasi tutti i winner, che trovate in questo albo d’oro della main race Marathon. Tutti nomi che hanno lasciato il segno nella storia dello ski alp-race, e che sono tornati a provare il fascino della classica austriaca. Il record di 2h 27’ 36” appartiene a Guido Giacomelli e dal 2006 resiste a tutti gli attacchi. Omar Oprandi (ITA) ������������������������������������������������ 1999 Fabio Meraldi (ITA) ������������������������������������������������ 2000 LUCIANO FONTANA (ITA) ������������������������������������������� 2001 Mirco Mezzanotte (ITA) ���������������������������������������� 2002 Martin Hornegger (AUT) �������������������������������������� 2003 Andi Ringhofer (AUT) ������������������������� 2004, 2005, 2008 Guido Giacomelli (ITA) ����������������������� 2006, 2007, 2009 Konrad Lex (GER) ��������������������������������������������������� 2010 Kilian Jornet Burgada (ESP) ���������������������� 2011, 2012
Roland Kurz, l’anima del Mountain Attack Gli austriaci sanno divertirsi, e sanno anche coniugare il lavoro con il divertimento. Roland Kurz interpreta perfettamente questi concetti e anche un po’ di più: fa tutto, è dappertutto, ha una soluzione per tutto, e poi torna ad assicurarsi che sia tutto a posto. Grande passione, professionalità, simpatia. Al traguardo accoglie e saluta la maggior parte dei finisher. Più tardi premia e fa lo speaker con grande vèrve in almeno tre lingue. Roland, soddisfatto dell’edizione 2013 del Mountain Attack? «Molto. Più di 900 al via e siamo al massimo dei posti disponibili. È andato tutto liscio e soprattutto erano tutti con-
tenti di essere venuti a Saalbach anche quest’anno». Cosa vorresti migliorare? «Nel nuovo tendone riscaldato metteremo più generi di ristoro». Gli italiani tornano volentieri a Saalbach. «Per noi gli italiani sono particolarmente benvenuti. Dopo naturalmente gli austriaci, sono la nazione più rappresentata con quasi 200 atleti. E poi c’è la tradizione di vittorie di italiani fortissimi. Sono felice che tutti loro abbiano accettato l’invito per i 15 anni di Mountain Attack, vuol dire che la gara è piaciuta» T
Roland Kurz
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
COPPA ITALIA \\
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MISURINA AURONZO (BL) 23.12.12
COPPA ITALIA \\ MISURINA SKI RAID
MISURINA SKI RAID INDIVIDUALE Cadetti femminile 1. Giulia Compagnoni (Alta Valtellina) �������������1h.14.36 2. Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp) ���������������������� 1h.19.50 3. Giulia Murada (Albosaggia) �������������������������� 1h.38.54 4. Alessia Re (Valle Antigorio) ������������������������������1h.44.05 5. Giulia Gherardi (Albosaggia) ������������������������1h.45.41 6. Elisa Dei Cas (Brenta Team) ����������������������������2h.06.09 7. Deborah Contrio (Albosaggia) ����������������������2h.06.09 Cadetti maschile 1. Davide Magnini (Cauriol) ����������������������������������� 55.54 2. Pietro Canclini (Alta Valtellina) �������������������������1h.02.16 3. Andrea Greco (Sondalo) �������������������������������1h.02.48 4. Riccardo Bolavezzi (Adamello) ������������������������� 1h.03.39 5. David Frena (Badia Sport) ����������������������������1h.04.11 6. Oscar Viaretti (Valtartano) �������������������������������� 1h.05.31 7. Tomas Muscetti (Sondalo) ����������������������������1h.06.07 8. Fabio Pettinà (Cai Schio) ��������������������������������� 1h.06.10 9. Omar Campestrini (Cima Dodici) ������������������1h.06.22 10. Enrico Loss (Valdobbiadene) ��������������������������1h.06.28 Juniores femminile 1. Alba De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) �������������1h.12.52 2. Natalia Mastrota (Alta Valtellina) ����������������������1h.22.05 3. Erica Rodigari (Alta Valtellina) ���������������������1h.24.35 4. Martina Da Rin Zanco (Dolomiti Ski Alp) ����������1h.43.01 5. Francesca Codega (Albosaggia) ������������������1h.56.19
La partenza della prima tappa stagionale di Coppa Italia ©Areaphoto
Ouverture a Misurina CONFERME | Prima vera gara stagionale con i successi di Eydallin e Pellissier. Ottima l’organizzazione, con un percorso apprezzato per tecnicità e ambiente
Senior femminile 1. Gloriana Pellissier (Esercito) ������������������������1h.29.04 2. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ����������������1h.33.21 3. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) ��������������� 1h.40.04 4. Elena Nicolini (Brenta Team) ����������������������������1h.41.03 5. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ���������� 1h.41.15 6. Silvia Rocca (Alta Valtellina) �����������������������������1h.41.33 7. Andrea Innerhofer (Ahrntal) �������������������������1h.44.06 8. Birgit Stuffer (Gossensass) ������������������������������1h.47.46 9. Federica Osler (Arcobaleno) �������������������������1h.47.54 10. Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp) ��������������� 1h.49.54
§ dal nostro inviato Guido Valota §
Dopo gli assaggi e le schermaglie delle primissime gare in pista, la mattina del 23 dicembre 2012 è scoccata l’ora della verità. La Misurina Ski raid era la prima prova del circuito di Coppa Italia, ma soprattutto era la prima vera gara di scialpinismo: lunga e in ambiente. Il percorso allestito dagli organizzatori è piaciuto soprattutto per l’alto tasso tecnico. All’arrivo si vedevano facce provate, che solo dopo qualche minuto di recupero esprimevano il loro apprezzamento. Non sono stati solo le creste e i canali ripidi gradinati a impegnare i 250 partenti, di cui 92 giovani. Le discese si sono rivelate decisive, soprattutto per l’estrema variabilità del terreno non ancora livellato da precipitazioni nevose in successione. Difficilissimo quindi recuperare, grande impegno muscolare, doti tecniche esaltate. Gara completissima sia sotto l’aspetto tecnico che atletico: non certo un assaggio, la Misurina Ski Raid è stata più simile alle ‘classicone’ da stagione avanzata. Subito battaglia tra i Senior I Cadini di Misurina sono una cornice da favola, sotto la prima neve di stagione. In alto c’è il sole, in zona partenza regna l’ombra di inizio inverno. Scattano prima le categorie giovani, che scalpitano dopo l’assaggio di un mese prima al Tonale. Per loro 903 metri tecnici quanto basta, articolati nella zona della vecchia pista dismessa. Poi è toccato alle altre categorie in successione, che si sono spinte più in alto. I Senior dovevano superare quattro salite per 1.704 metri positivi totali e sulle prime due si viaggiava abbastanza ravvicinati nel gruppo di testa. Matteo Eydallin ha preso qualche secondo di vantaggio nella prima discesa ma Reichegger, Lenzi, Kuhar, Lanfranchi e Antonioli sono riusciti a ricucire in salita. Sulla terza ascesa, alla For-
News from the World
Juniores maschile 1. Luca Faifer (Alta Valtellina) ��������������������������1h.18.31 2. Federico Nicolini (Brenta Team) �����������������������1h.18.45 3. Nadir Maguet (Corrado Gex) �������������������������1h.20.30 4. Michele Pedergnana (Alta Valtellina) ����������������1h.21.39 5. Stefano Stradelli (Corrado Gex) ��������������������1h.22.53 6. Mirko Ferrari (Brenta Team) �����������������������������1h.25.01 7. Luigi Pedranzini (Alta Valtellina) ������������������ 1h.26.18 8. Alessandro Cioccarelli (Albosaggia) ����������������� 1h.28.20 9. Marco Gusmeroli (Valtartano) ����������������������1h.28.41 10. Stefano Bertolini (Brenta Team) ���������������������1h.31.56
Senior maschile 1. Matteo Eydallin (Esercito) ����������������������������1h.38.24 2. Manfred Reichegger (Esercito) ������������������������1h.39.43 3. Robert Antonioli (Esercito) ���������������������������1h.40.29 4. Damiano Lenzi (Esercito) ���������������������������������1h.41.16 5. Pietro Lanfranchi (Valgandino) ��������������������1h.41.42 6. Nejc Kuhar (SLO) ���������������������������������������������1h.41.44 7. Davide Galizzi (Brenta Team) �����������������������1h.41.59 8. Denis Trento (Esercito) ������������������������������������1h.45.24 9. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) ����������������� 1h.45.50 10. Thomas Trettel (Cauriol) �������������������������������� 1h.49.06
Alba De Silvestro in azione @Areaphoto
cella del Nevaio, è stato proprio Eydallin ad accumulare una trentina di secondi ramponi ai piedi. E subito dopo la discesa lunga, articolata, difficile che ha ‘segato’ le gambe a tutti. Matteo è riuscito a lasciar correre gli sci; altri hanno dovuto controllarli su una neve molto veloce, che ha coperto un terreno accidentato. Non c’è stato mai quello spessore di fresca da andare a cercare per ammorbidire la discesa. Alla fine dell’ultima corta risalita al Lago Antorno, Eydallin ha tagliato il traguardo in 1h 38’ 24”, precedendo Reichegger di 1’ 19”, e Robert Antonioli di 2’ e pochi secondi. Tra i primi, che sono tutti nomi ‘sicuri’ della fine della stagione precedente, si è inserito al settimo posto Davide Galizzi. A un solo minuto e mezzo dal podio, ha sorpreso anche nella gara ‘vera’ dopo le notevoli premesse nelle notturne trentine.
Non quanto in Italia, ma un po’ in tutta Europa sale l’onda race. E c’è fermento anche negli USA, in attesa che qualche milione di cinesi scoprano lo ski-alp e vestano la tutina. Curiosando in rete si trova poco, in rapporto a quanto viene fatto in Italia. Siamo probabilmente il paese dove lo ski-alp race è più diffuso e strutturato. Ma fa piacere leggere che, per esempio, in Scozia esista un primo circuito di cinque gare. Con tanto di sito che spiega agli scozzesi cosa sia mai lo scialpinismo. È interessante anche sapere che in Norvegia sono in pochi - 15 partecipanti ai Campionati nazionali norvegesi, vittoria di Ola Berger su Lars Erik Skjervejm - ma fanno le cose per bene, come dimostra la prova finale di Coppa del Mondo ISMF di Tromso, la presentazione sul web del Team Norge e qualche notevole risultato quando arrivano in trasferta sulle Alpi. Probabilmente non diventerà lo sport nazionale, in una zona dove il fondo è religione.
Mostruosa ‘Glo’ Gloriana Pellissier ha lavorato bene per preparare questa stagione e si vede che è motivata. È andata forte, ha vinto con un margine di oltre 4’. Invece Francesca Martinelli era in ritardo di preparazione e anche un po’ stanca per la gara della sera precedente. A 10’ dalla vincitrice si è piazzata Elisa Compagnoni e, dopo un altro minuto, hanno sprintato ‘in apnea’ Elena Nicolini, Martina Valmassoi e Silvia Rocca, racchiuse in soli 30”. Tra i Giovani erano in gioco le tutine azzurre per l’apertura di Coppa del Mondo ISMF in Valle Aurina, ma soprattutto per i Mondiali di febbraio a Pelvoux. Si è ripetuto quanto visto a Bormio e al Tonale: livello tecnico mediamente molto alto. Anche i meno forti atleticamente sanno quello che devono fare e come farlo. Gli Junior hanno dato spettacolo. Ne sono passati diversi, anche oltre il podio, che
Intanto oltralpe si fa sul serio da subito. Il primo vero appuntamento con partecipazione di alto livello è stato a Chamonix il 9 dicembre 2012. Mont Blanc Ski Challenge, oltre un’ora di gara in casa per il vincitore Kilian Jornet, seguito da Manfred Reichegger e da Mathèo Jacquemoud. Successo anche per Gloriana Pellissier su Valentine Malavoy ed Emelie Forsberg, al suo debutto oltre il trail. Tra i partecipanti troviamo anche alcuni alpinisti locali di buon livello. Come già in passato mostri sacri del calibro di Patrick Gabarrou: gli alpinisti francesi partecipano volentieri alle gare di ski-alp dove vengono duramente bastonati dagli specialisti. Ma non ne fanno un problema come invece succede tra i nostri, per molti dei quali è una questione d’onore. Sempre dalla Francia si ha notizia di un’intelligente idea a Courchevel: ogni mercoledì sera gli ospiti della stazione di sport invernali si possono cimentare nell’attacco al primato su un percorso fisso di salita. Il vincito-
Master maschile 1. Dino Sala (Sondalo) ��������������������������������������2h.02.57 2. Paolo Roccon (Valdobbiadene) �������������������������2h.06.44 3. Hubert Weger (Ahrntal) ���������������������������������2h.09.56 4. Leonhard Brugger (Ahrntal) ����������������������������� 2h.11.44 5. Mario Sterli (Adamello) ���������������������������������2h.14.52 6. Ferruccio Soppelsa (Valle Agordina) �����������������2h.15.33 7. Giancarlo Lira (Cima Dodici) ������������������������2h.24.34 8. Gianbattista Salvalai (Valli Bresciane) �������������� 2h.28.03 9. Pio Moro (Aldo Moro) ������������������������������������ 2h.30.02 10. Beniamino Dereani (Aldo Moro) ��������������������� 2h.32.14
farebbero la gioia di un selezionatore. Però la legge dello sport dice che ha vinto Luca Faifer, seguito a 14” da Federico Nicolini e a 1’ 30” da Nadir Maguet. Tra le ragazze Junior Alba De Silvestro ha effettivamente avuto una marcia in più. Ha impiegato 1h 12’ 52” e ha staccato di 9’ Natalia Mastrota, seguita da Erica Rodigari a 2’ 30”. Giulia Compagnoni ha fatto quasi la stessa differenza rispetto alle altre Cadette, Laura Corazza e Giulia Murada. In realtà in salita ha accumulato vantaggio che poi ha sperperato in discesa; ci sta lavorando. Invece Davide Magnini (Cadetti) è stato meno sbilanciato verso la salita, lui guadagna dappertutto pur essendo il più giovane; e a questa età un anno può fare molta differenza. Velocissimo ai cambi d’assetto, ma è stato da manuale in ogni fase. Seguono a oltre 6’ Pietro Canclini e Andrea Greco, più ravvicinati tra loro. T
re finale si conoscerà a fine stagione, ma intanto William Bon Mardion, Mathèo Jacquemoud e altri nomi noti si sono presi le vittorie di tappa. Ai Campionati francesi in Arèches ha vinto il titolo Bon Mardion seguito da Jacquemoud. Kilian Jornet terzo, ma non in lizza per il titolo nazionale. Gli altri nomi che sicuramente ritroveremo in Coppa del Mondo sono quelli di Xavier Gachet, Alexis Sevennec e Didier Blanc nell’ordine. La campionessa di Francia è Laetitia Roux e dietro di lei sono arrivate Axelle Mollaret, Valentine Fabre, Nina Silitch (anche se fuori classifica perché americana) e l’inossidabile Corinne Favre. Nei Pirenei di Lleida si sono tenuti i Campionati spagnoli individuali di scialpinismo. Titolo femminile per Mireia Mirò davanti a Marta Riba e Marta Garcia: podio interamente catalano. Marc Pinsach è campione spagnolo davanti a Nil Cardona e Marc Solà. Titoli Junior ai catalani Aleix Domenech e Laura Balet.
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FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
\\ CAMPIONATI ITALIANI T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T
CAMPIONATI ITALIANI \\ VERTICAL
Boscacci
versione 4X4 PROVA D’AUTORITà | Vittoria più netta di quanto dica il cronometro per Michele Boscacci su una neve trasformata dal foehn. Tra le donne affermazione in scioltezza di Gloriana Pellissier, tra i Cadetti Giulia Compagnoni e Davide Magnini e tra gli Juniores Alba De Silvestro e Federico Nicolini § dal nostro inviato Guido Valota §
U
n foehn da annali, temperature costantemente superiori ai 10° C, acqua che correva sulle strade e manto nevoso che calava a vista d’occhio hanno caratterizzato la giornata del vertical di Caspoggio. Gara comunque regolare quella valida per il titolo italiano: il profilo della salita ha fatto selezione con pendenza media sostenuta e un alternarsi di tratti più ripidi, quindi senza possibilità di recuperare i fuorisoglia. A 200 metri positivi dal traguardo Michele Boscacci e Manfred Reichegger sono saliti vicini, ma molto diversi tra loro nella progressione: di ritmo e potenza il primo, di tecnica e distribuzione della spinta il secondo. Robert Antonioli ha limitato i danni a qualche decina di metri. Gli altri sono saliti a una velocità molto diversa. «La conosco bene questa salita e ho deciso di partire proprio lì. Se il traguardo fosse stato cinque metri più in là, non ci sarei arrivato per primo» ha detto Boscacci che è partito a gonfiabile dell’arrivo non ancora visibile. Prima della gara Michele aveva chiesto bene dove sarebbe stata sistemata la finish line nell’area piuttosto estesa di Piazzo Cavalli. In progressione da ‘finisseur’ ha aperto a fatica qualche metro tra lui e Reichegger, che ha ceduto solo un centimetro alla volta. Un infinitesimo calo dell’accelerazione ha dato spazio all’ultimo tentativo di Reichegger, pronto come sempre.
Un santuario per lo ski-alp? Caspoggio uguale scialpinismo. Dopo l’organizzazione dei Campionati Italiani di staffetta e vertical, perché non trasformare la località malenca in un ‘santuario’ dello ski-alp? Intendiamoci, la Valmalenco è già un paradiso delle pelli di foca, come abbiamo documentato con un bell’articolo sul numero 86 di Ski-alper. Ma in quel caso parlavamo di grandi raid, invece le piste abbandonate di Caspoggio potrebbero diventare un perfetto terreno di allenamento per scialpinisti e… ‘scialpististi’. Dove trovare delle fenditure nei boschi, con un dislivello intorno ai mille metri, senza pericoli di valanghe? Altre località sciistiche abbandonate hanno costruito la loro fortuna proprio sugli scialpinisti che, dopo il lavoro, salgono in quota e poi si fermano a mangiare in rifugi affollati come se gli impianti fossero aperti. Per esempio Dobrach, vicino a Villach, in Austria. Se, come sembra, piste e impianti della località malenca non riapriranno più, come avvenuto già quest’anno, potrebbe essere la leva per rilanciare l’offerta turistica invernale. Per ora, però, in valle non sembrano pensarci. «Potrebbe essere un’idea, ma effettivamente questa proposta non l’ho ancora sentita in valle» ha detto Marco Negrini, assessore al turismo dell’Unione dei Comuni della Valmalenco.
Michele Boscacci sul traguardo del vertical, inseguito da vicino da Manfred Reichegger
LA DELUSIONE:
LA SORPRESA:
LA CURIOSITà:
Per l’accanimento particolare di questo favonio da primato, proprio quando sembrava che non si ripetesse la stagione senza neve del 2011/12.
Che Lenzi abbia il fisico, si sa. Che si possa gareggiare a certi livelli dopo una colica renale che abbatterebbe un toro, non è così scontato.
La formula delle staffette giovani, con la ragazza in seconda frazione, non è solo un buon criterio sportivo. Lo spettacolo ne guadagna molto.
Battaglia tra i più giovani La partenza di queste categorie era fissata nella zona di Prà Bellino, circa 150 metri sopra Caspoggio. Nessuna sorpresa: Davide Magnini e Giulia Compagnoni hanno vinto con margine. Dietro di loro sono in
crescita Pietro Canclini e Oscar Vairetti tra gli uomini, Laura Corazza e Giulia Murada tra le donne. È sempre difficile però stabilire quanto risparmiano davanti, se il titolo è stato messo al sicuro da un buon margine e il giorno dopo c’è in palio un altro titolo assoluto. Stesse considerazioni per le ragazze Junior: Alba De Silvestro si è imposta con margine di sicurezza su Erica Rodigari e Natalia Mastrota. Questa è stata anche una categoria particolare, poco popolata: solo sei le ragazze iscritte. Tutto il contra-
CASPOGGIO
8. Fabio Pettinà (CAI Schio) ��������������������������������������������� 22.47 9. Enrico Loss (Valdobbiadene) ������������������������������������ 22.48 10. Matteo Corazza (Valtartano) �������������������������������������� 22.52
8. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ����������������������������34.51 9. Maria Dimitra Theocharis (Aldo Moro) ���������������������34.54 10. Serena Piganzoli (Valtartano) ��������������������������������������39.43
CAMPIONATO ITALIANO VERTICAL DISLIVELLO: 670 m
Juniores femminile 1. Alba De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) ������������������������� 24.53 2. Erica Rodigari (Alta Valtellina) �������������������������������������� 26.53 3. Natalia Mastrota (Alta Valtellina) ����������������������������� 27.47 4. Michela Martinelli (Alta Valtellina) �������������������������������� 34.11 5. Francesca Codega (Albosaggia) ������������������������������ 37.14
Seniores maschile 1. Michele Boscacci (Albosaggia) ��������������������������������� 23.47 2. Manfred Reichegger (Esercito) �������������������������������������23.51 3. Robert Antonioli (Esercito) ����������������������������������������24.04 4. Davide Galizzi (Brenta Team) ����������������������������������������24.27 5. Damiano Lenzi (Esercito) ������������������������������������������24.31 6. Pietro Lanfranchi (Valgandino) ��������������������������������������24.44 7. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) �������������������������25.00 8. Denis Trento (Esercito) �������������������������������������������������25.20 9. Fabio Bazzana (Valgandino) ��������������������������������������25.23 10. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) ���������������������������������25.55
Le donne Gara di regolarità. Campionessa italiana vertical 2013 è Gloriana Pellissier, con un margine di circa trenta secondi che le avrebbe consentito un ultimo tratto meno intenso. E invece ha tirato fino all’ultimo. Francesca Martinelli è apparsa in crescita, ha recuperato velocemente; potenza e ritmo sono stati molto diversi da due settimane prima, a Misurina. La sorprendente Raffel-
(SO) - 05.01.13
la Rossi è rimasta dietro, ma perfettamente in gara: dopo lo stop per l’incidente a un legamento crociato, è rientrata con due gare una più bella dell’altra. Elena Nicolini non è specialista della salita e ha conquistato un significativo quarto posto.
Cadetti femminile 1. Giulia Compagnoni (Alta Valtellina) ������������������������� 23.58 2. Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp) ���������������������������������� 27.01 3. Giulia Murada (Albosaggia) �������������������������������������� 27.23 4. Giulia Gherardi (Albosaggia) ���������������������������������������� 30.53 5. Debora Contrio (Albosaggia) ������������������������������������ 31.02 6. Sofia Cristini (Albosaggia) ������������������������������������������� 31.14 7. Alessia Re (Valle Antigorio) �������������������������������������� 31.47 8. Giorgia Dalla Zanna (Corrado Gex) ������������������������������� 32.15 9. Francesca Sambrizzi (Alta Valtellina) ���������������������� 32.30 10. Joelle Helene Vicari (Gran Paradiso) �������������������������� 32.42
Juniores maschile 1. Federico Nicolini (Brenta Team) ������������������������������� 18.40 2. Nadir Maguet (Corrado Gex) ���������������������������������������� 19.23 3. Luigi Pedranzini (Alta Valtellina) ������������������������������ 19.41 4. Michele Pedergnana (Alta Valtellina) ���������������������������� 20.03 5. Luca Faifer (Alta Valtellina) �������������������������������������� 20.25 6. Alessandro Cioccarelli (Albosaggia) ����������������������������� 20.37 7. Stefano Stradelli (Corrado Gex) �������������������������������� 20.39 8. Giulio Maj (Schilpario) ������������������������������������������������� 20.41 9. Stefano Da Prada (Alta Valtellina) ���������������������������� 20.50 10. Gian Luca Vanzetta (Cauriol) �������������������������������������� 20.54
Cadetti maschile 1. Davide Magnini (Brenta Team) ��������������������������������� 19.44 2. Pietro Canclini (Alta Valtellina) ������������������������������������� 21.02 3. Oscar Vairetti (Valtartano) ���������������������������������������� 22.00 4. Marcello Ugazio (Valle Antigorio) ��������������������������������� 22.07 5. Andrea Greco (Sondalo) ������������������������������������������� 22.12 6. Erik Pettavino (Valle Stura) ������������������������������������������ 22.22 7. Davide Zugnoni (Valtartano) ������������������������������������� 22.36
Seniores femminile 1. Gloriana Pellissier (Esercito) ������������������������������������ 29.55 2. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ���������������������������� 30.25 3. Raffaella Rossi (Valtartano) ������������������������������������� 31.14 4. Elena Nicolini (Brenta Team) ���������������������������������������� 31.59 5. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) ��������������������������� 32.10 6. Alessandra Cazzanelli (Corrado Gex) ���������������������������� 33.09 7. Marialucia Moraschinelli (Albosaggia) �������������������� 34.06
Master femminile 1. Silvana Bonaiti (Valserina) ����������������������������������������42.17 2. Miriam Clerici (Sondalo) �����������������������������������������������45.43 3. Paola Vedovelli (Brenta Team) �����������������������������1h.02.12 Master maschile 1. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) ���������������������������������26.59 2. Dino Sala (Sondalo) ������������������������������������������������������28.09 3. Angelo Bernini (GAV Vertova) ������������������������������������28.13 4. Martino Cattaneo (Valgandino) �������������������������������������28.43 5. Fabrizio Franzini (Sondalo) ���������������������������������������28.53 6. Germano Pasinetti (Adamello) ��������������������������������������28.54 7. Pietro Guzza (Adamello) ��������������������������������������������29.19 8. Corrado Cattaneo (Valgandino) �������������������������������������29.30 9. Mario Antonio Moletto (Ski Borgo) ��������������������������� 29.35
rio invece in campo maschile, dove regna l’abbondanza e la vita è difficile per tutti. Lo stesso Federico Nicolini, pur vincendo con un buon margine, non ha mai potuto dormire sonni troppo tranquilli: oltre a essere una categoria numerosa, sono tanti anche quelli forti. Oggi c’erano Nadir Maguet a 40” e Luigi Pedranzini ad ulteriori 20”, ma in altre specialità il lotto si allarga e ci sono anche Faifer, Pedergnana, Stradelli... I temibili Master La categoria dei Master è un altro ‘postaccio’ e ne sanno qualcosa i colleghi Senior che se li ritrovano numerosi e competitivi anche davanti. Hanno vinto Dino Pinamonti e Silvana Bonaiti, mettendo dietro Dino Sala e Angelo Bernini, Miriam Clerici e Paola Vedovelli. Tra i Senior, Pinamonti si sarebbe classificato diciannovesimo, in un Campionato Italiano e subito dopo Graziano Boscacci e Daniele Pedrini, non due qualunque. Le condizioni del terreno Erano al limite, letteralmente. Pelli segnate in salita, scintille in discesa. Un evento meteo eccezionale per intensità e durata. Fino a poco prima del via il manto sembrava reggere, anzi si faticava a ottenere grip sul ghiaccio bagnato in superficie. Poi l’acqua ha vinto l’evaporazione e ha cominciato a percolare nel manto, ammorbidendolo. Neve veloce e tenuta a occhi chiusi. T
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
CAMPIONATI ITALIANI \\
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CAMPIONATI ITALIANI \\ STAFFETTE
Prova di forza dell’Esercito
DOPPIETTA | Le due squadre del centro sportivo militare si sono imposte tra gli uomini, con la vittoria di Robert Antonioli, Manfred Reichegger e Matteo Eydallin. Primo team ‘civile’ la Polisportiva Albosaggia. Tra le donne è stato dominio valtellinese.
I tre della Polisportiva Albosaggia: Pietro Lanfranchi, Graziano e Michele Boscacci.
I
l percorso ricavato in emergenza per le staffette sopra Piazzo Cavalli sfruttava una vecchia pista dismessa: si è rivelato un terreno ideale, forse anche migliore di quello immaginato sopra il paese. Sempre più ripido salendo, il tracciato partiva in lieve pendenza per impennarsi molto gradualmente. Teatro ideale per lanci veloci, graduali nel selezionare le posizioni, permetteva duelli prolungati. Perfetto per il pubblico. Il favonio era leggermente calato e anche la maggior quota aiutava: manto portante.
Le staffette Giovani Lungo i 250 metri di dislivello della prima salita il Cadetto trentino Davide Magnini ha conquistato la prima posizione solo nel tratto finale a piedi, segnando poi il miglior tempo di frazione. Ma Pietro Canclini per le Alpi Centrali ha chiuso buona parte del buco con una discesa impressionante per velocità e pulizia, passando il testimone a Giulia Compagnoni. Da quel momento si sono aperti gli spazi tra i team e i duelli ravvicinati sono rimasti solo occasionali. Giulia ha fatto il vuoto con il secondo tempo di frazione, perché Alba De Silvestro per il Comitato Veneto le ha potuto recuperare solo 15 secondi rispetto al ritardo di 1’ 10” con cui le è stato passato il testimone. Il team trentino è uscito dai
giochi durante la seconda frazione. Il terzo passaggio è stato nuovamente a cura dei ragazzi, che non dovendo più fare gara sull’uomo hanno dato spettacolo in discesa. Le cose più belle le hanno fatte vedere loro, riuscendo a stupire un pubblico competente. Alla fine ha vinto Alpi Centrali 1 (Pietro Canclini, Giulia Compagnoni, Luca Faifer). Michele Pedergnana ha portato al secondo posto Alpi Centrali 2 con Andrea Greco e Natalia Mastrota: miglior tempo di frazione 3 e soprattutto una discesa impressionante, forse la più veloce della giornata, Senior compresi. L’equilibrio tra i frazionisti Simone Bettega e Fabio Pettinà, e la fortissima Alba De Silvestro, sono valsi il terzo posto a Veneto A.
Le donne La gara Senior femminile è stata un affare interno valtellinese, con tutte le quattro squadre provenienti dalla provincia di Sondrio. Raffaella Rossi è partita forte incollandosi a Francesca Martinelli, ma a metà salita il motore era caldo e Francesca è partita in progressione: da quel punto in poi si è visto un passo completamente diverso, raro anche tra i colleghi uomini. Elisa Compagnoni ha dovuto solo conservare il margine ricevuto da Francesca al cambio. Laura Besseghini è riuscita a ridurlo sensibilmente, ma è rimasta attorno al minuto. Prime le alto-valtellinesi,
Il podio della staffetta, con le due squadre dell’Esercito davanti ad Albosaggia e Val Tartano.
seconde le medio-valtellinesi. Gli altri due team non hanno fatto da comparse: il terzo gradino del podio viene occupato da Marialucia Moraschinelli e Stephanie Frigiere, che fanno capo all’enclave di Valtartano, con distacco relativamente contenuto.
I Senior La corazzata Esercito viene assaltata solo dal pirata Michele Boscacci con una discesa simile a una caduta libera, da quanto la raddrizza. Michele ha agguantato una seconda posizione per le Alpi Centrali in prima frazione, superando Denis Trento e limitando i danni da Robert Antonioli, sempre tonico e preciso. Manfred Reichegger non ha sbagliato, realizzando a sua volta il miglior tempo di frazione. Papà Boscacci ha tenuto duro, in apnea per metà salita, ma poi ha dovuto cedere il secondo posto delle Alpi Centrali a Damiano Lenzi, che ha iniziato prudente la sua frazione dopo i seri problemi di salute di pochi giorni prima. Passato il faticoso rientro nel vertical del giorno prima, Lenzi ha tastato il terreno e poi ha aumentato in scioltezza: bellissima progressione, molto varia, e di corsa sulle inversioni o per superare i cambi di pendenza. Freschezza riguadagnata suo malgrado e un potenziale impressionante. Secondo tempo di frazione quando un altro al suo posto sarebbe a letto in convalescenza.
CAMPIONATI ITALIANI \\ I PROTAGONISTI
Raffaella Rossi: ‘mi sembra di essere una bambina’ Un rientro alle gare sorprendente, soprattutto per lei stessa. Raffaella Rossi ricomincia a gareggiare e si riscopre: più forte atleticamente e soprattutto una persona diversa da prima. La malenca è stata grande protagonista a Caspoggio. Cosa ti era successo, esattamente? «Nel dicembre 2011 stavo preparando la stagione dello ski-alp e, dopo una caduta davvero banale, ho avvertito un fortissimo dolore a un ginocchio. Ho capito subito che era successo qualcosa di grave, non era il mio primo infortunio. Dopo le visite, l’intervento e la riabilitazione, ho ricominciato a correre in luglio con prudenza. Poi a fine estate ho provato anche a gareggiare, ma solo in salita. E a novembre ho avuto le prime vere soddisfazioni: capivo di andare bene, finalmente». Fino all’exploit alla cronosalita di Pescegallo, in cui hai vinto davanti a Francesca Martinelli. «Sicuramente lei era in giornata ‘no’ e in un periodo di carico di lavoro. Io non me l’aspettavo, alla partenza non l’avevo vista. Quando quasi in cima me la sono trovata davanti avevo timore
Raffaella Rossi, 38 anni, infermiera fisioterapista specializzata nella riabilitazione dopo cerebrolesioni gravi, è sostenuta da Crazy Idea per il vestiario e da La Sportiva per tutta l’attrezzatura.
reverenziale e mi sembrava tutto così strano: ho cercato di dare tutto e negli ultimi metri è andata bene». Non è stato un caso: pochi giorni dopo sei andata forte anche a Caspoggio. «Quella era proprio la gara di casa e su un percorso che conoscevo alla perfezione (Raffaella vive e lavora a Sondalo, ma è originaria della Valmalenco, ndr). Certo, la salita del Pescegallo mi ha galvanizzata, è stato un inizio di stagione che mi
ha motivato e ridato sicurezza». A proposito di sicurezza, come ti senti in discesa dopo l’intervento al ginocchio? «No, in discesa è proprio dura anche se il ginocchio va bene. La testa frena e se avevo i miei problemi anche prima, adesso ancora di più. Ma sono convinta che con la mia tenacia riuscirò a superarli». Tu provieni dalla corsa in montagna. E oggi cosa preferisci? «Inizialmente preferivo la corsa. Lo scialpinismo mi sembrava troppo duro e complicato. Anche negli allenamenti, magari la sera; poi negli ultimi due anni probabilmente mi sono adattata e c’è la compagnia di Laura (Besseghini, ndr) che mi motiva. Lei è quella che mi ha ‘coltivato’». Allenamenti preferiti? «La corsa. E variare. Ma quello che conta è come sto adesso. Mi sembra di essere una bambina che scopre le cose per la prima volta, da tanto sono contenta di essere rinata dopo quel periodo di stop, che mi è pesato troppo. Adesso sono felice già di essere qui, comunque vada: vedo le cose sotto un’altra luce».
La gara era fatta: Eydallin andava comunque fortissimo pur avendo molto margine da gestire. Per lui il miglior tempo di frazione e per Esercito 1 il titolo italiano di staffetta. Pietro Lanfranchi in terza posizione e molto staccato si è dannato l’anima per le Alpi Centrali: ha recuperato un minuto a Daniel Antonioli, che però si è difeso bene regalando il secondo posto a Esercito 2. T
CASPOGGIO (SO) - 06.01.13
CAMPIONATO ITALIANO STAFFETTE DISLIVELLO: 250 m Giovani 1. Alpi Centrali ����������������������������������������������������������37.48 Pietro Canclini �������������������������������������������������������������11.50 Giulia Compagnoni ������������������������������������������������������14.50 Luca Faifer �����������������������������������������������������������������11.08 2. Alpi Centrali 2 �������������������������������������������������������40.07 Andrea Greco ��������������������������������������������������������������12.56 Natalia Mastrota ���������������������������������������������������������16.13 Michele Pedergnana ���������������������������������������������������10.58 3. Veneto A ����������������������������������������������������������������40.25 Simone Bettega ����������������������������������������������������������13.03 Alba De Silvestro ��������������������������������������������������������14.34 Fabio Pettinà ���������������������������������������������������������������12.48 4. Alpi Centrali 3 ������������������������������������������������������� 40.35 Riccardo Bonavetti ������������������������������������������������������13.32 Giulia Murada �������������������������������������������������������������15.32 Alessandro Cioccarelli �������������������������������������������������11.29 5. Alpi Centrali 4 �������������������������������������������������������41.52 Oscar Vairetti ��������������������������������������������������������������13.11 Erica Rodigari �������������������������������������������������������������17.03 Luigi Pedranzini ����������������������������������������������������������11.37 Seniores femminile 1. Alta Valtellina ��������������������������������������������������������26.58 Francesca Martinelli ���������������������������������������������������12.39 Elisa Compagnoni �������������������������������������������������������14.19 2. Sondalo 4 ���������������������������������������������������������������28.00 Raffaella Rossi ������������������������������������������������������������14.38 Laura Besseghini ��������������������������������������������������������13.62 3. Valtartano 10 ���������������������������������������������������������32.21 Maria Lucia Moraschinelli �������������������������������������������15.08 Stephanie Frigiere �������������������������������������������������������17.13 4. Sondalo 5 ���������������������������������������������������������������36.39 Chiara Faifer ���������������������������������������������������������������16.52 Miriam Clerici �������������������������������������������������������������19.87 Seniores maschile 1. Esercito 1 �������������������������������������������������������������� 28.45 Robert Antonioli ������������������������������������������������������������ 9.17 Manfred Reichegger �����������������������������������������������������9.42 Matteo Eydallin ������������������������������������������������������������� 9.45 2. Esercito 2 ��������������������������������������������������������������30.50 Denis Trento �����������������������������������������������������������������9.59 Damiano Lenzi ��������������������������������������������������������������9.45 Daniel Antonioli �����������������������������������������������������������11.05 3. Albosaggia 2 ����������������������������������������������������������31.42 Michele Boscacci ����������������������������������������������������������9.34 Graziano Boscacci ������������������������������������������������������11.57 Pietro Lanfranchi ��������������������������������������������������������10.10 4. Valtartano 11 ����������������������������������������������������������33.55 Paolo Moriondo �����������������������������������������������������������11.04 Marco Bulanti �������������������������������������������������������������11.09 Giovanni Tacchini ��������������������������������������������������������11.42 5. Aldo Moro ������������������������������������������������������������������������ Paolo Meizinger ����������������������������������������������������������11.13 Antonio De Filippo �������������������������������������������������������12.06 Marco Del Missier �������������������������������������������������������11.20 Master maschile 1. Fornese ������������������������������������������������������������������41.01 David Cappellari ���������������������������������������������������������14.02 Vito Coradazzi ������������������������������������������������������������� 14.03 Ivan Lozza ������������������������������������������������������������������12.55 2. Valtartano 14 ����������������������������������������������������������42.11 Marzio Fognini ������������������������������������������������������������14.09 Fausto Brivio ���������������������������������������������������������������13.39 Daniele Vairetti ������������������������������������������������������������14.22
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CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE \\ PITTURINA SKI RACE
‘Eyda’ firma una Pitturina da Record
SUCCESSO ORGANIZZATIVO | La Pitturina Ski Race, dopo il titolo a squadre del 2012, ha assegnato quest’anno gli scudetti individuali Senior. Doppietta dell’Esercito con Matteo Eydallin e Gloriana Pellissier. Boom di iscrizioni, oltre quota 400 per una prova che aspira a diventare Coppa del Mondo § dal nostro inviato Guido Valota §
L
a piccola frazione di Sega Digon si è animata già prima dell’alba. Il cielo era grigio, ma qualche piccolo squarcio di azzurro lasciava sperare in meglio. Invece la neve è iniziata a cadere leggera poco prima del via e si è infittita fino a depositare quasi venti centimetri durante gli arrivi. La scelta di rimanere su un percorso basso si è rivelata dunque perfetta: visibilità ancora buona per tutti anche nelle zone di ‘white-out’ fuori dal bosco. RIMONTA IMPOSSIBILE La lotta per il titolo italiano Senior è iniziata con un colpo di scena e si è sviluppata con la gara tutta in rimonta di Matteo Eydallin. Partenza di corsa alle 9.30 sci alla mano: potevano essere messi sulla neve solo dopo la linea blu che attraversava la zona lancio, ai 150 metri. Eydallin ha contato di calzarli un metro dopo la linea per sfruttare da subito la loro maggiore resa in scivolata sul falsopiano seguente, ma i pochi secondi di vantaggio non gli sono bastati e il gruppo lo ha raggiunto, anzi lo ha ‘travolto’. Una volta in assetto ha dovuto superare decine di concorrenti a stretto contatto tra loro. Nei contatti e negli agganci oltretutto si è staccata una pelle: è riuscito a riagganciarla in pochi secondi, ma sono stati secondi durante i quali più di trecento concorrenti stavano partendo ‘a tutta’. Nel primo chilometro, dopo una breve e stretta rampa iniziale, il
tracciato proseguiva in leggerissima salita: sulla neve battuta Matteo ha superato decine di concorrenti fino a recuperare la coda del gruppo di testa, appena prima dei tratti a binari. Fin qui stavano salendo tutti in doppia fila senza spazi tra di loro, in alternato e ‘full gas’. Non ha mollato nessuno: Holzknecht davanti a tirare, poi c’era Reichegger incollato e tutto l’Esercito, più Michele Boscacci, Lanfranchi, Galizzi, Beccari, Kuhar e via via tutti gli altri in pochi secondi. A questo punto Eydallin rientrava quasi in lotta con i primi dieci, dopo un primo chilometro da non augurare a nessuno. Ha proseguito, recuperando un po’ alla volta, su tutti i terreni, alla coppia Holzknecht-Reichegger che ‘radio corsa’ dava in testa a ogni passaggio dopo la prima salita in fresca. Ha guadagnato qualcosa anche nelle discese veloci, che non sono il terreno su cui di solito fa grande differenza. Dopo quasi un’ora e mezza di gara, dal bosco di fondovalle è sbucato in skating il classico ‘uomo solo al comando’, ed era proprio Matteo Eydallin. Alla zona di cambio d’assetto per l’ultima salita il suo vantaggio ha superato i trenta secondi: una prestazione spettacolare, soprattutto in termini di determinazione e di gestione dello svantaggio. Il titolo sembrava ormai vicino, mentre alle sue spalle proseguiva il duello iniziato fin dai primi metri di gara tra Holzknecht e Reichegger. Sono passati poi Damiano Lenzi e Davide Galizzi in successione e quasi insieme Michele Boscacci, con Robert Antonioli e Pietro Lanfranchi
NUMERI DA BIG
Gara sold out, non solo per la presenza di tutta la nazionale azzurra, per evidenti motivi, ma anche di tanti appassionati. L’entusiasmo per la Pitturina è andato oltre le più rosee previsioni. Il comitato organizzatore ha in un primo momento deciso di chiudere le iscrizioni per garantire elevati standard di qualità e sicurezza per poi riaprirle il venerdì prima della gara. «Da un giorno all’altro le iscrizioni sono esplose, siamo passati da meno di 200 a 400 in pochissimo tempo» ha detto il coordinatore del C.O. Michele Festini. I numeri della gara veneta non finiscono qui: fino a una settimana dall’evento il problema era la neve, sciolta da pioggia e foehn e per questo sono stati prodotti, con uno sforzo senza precedenti, 350 metri cubi di neve con i cannoni. «La cifra è per difetto, sicuramente anche qualche metro cubo in più» ha aggiunto Festini.
appaiati. Salita di 200 metri positivi, discesa facile, skating con strappetto finale e schuss sul ponte dell’Amicizia non hanno cambiato la situazione: Matteo Eydallin è il Campione Italiano 2013. Il duello tra Holzknecht e Reichegger, iniziato al primo metro di gara, è finito negli ultimi cinque centimetri: questo il distacco tra i due stimato dai giudici di arrivo dopo un’ora e quarantacinque minuti di gara per le montagne del Cadore. Verranno accreditati dello stesso tempo. GARA SOLITARIA Il pronostico per il titolo italiano femminile era obbligato: Gloriana Pellissier. E solo lei poteva perderlo, ma avrebbe dovuto mettercela tutta. Da professionista dello sport infatti non ha sbagliato niente. È partita forte, davanti a tutte, ha spinto fino ad accumulare sufficiente margine di sicurezza, poi lo ha gestito. Alle sue spalle Elena Nicolini non l’ha vista mai, Gloriana era troppo avanti. Ma anche Elena ha
ISTANT REPLAY \\ SCELTI PER VOI ALCUNI SCATTI DELLA GARA
Nelle foto: uno scatto della partenza, Elena Nicolini sotto la fitta nevicata ©ufficiostampaPitturina.it, Franz Nicolini, secondo nei Master alle spalle di Campestrin ©Samuel Pradetto
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SEGA DIGON
COMELICO SUPERIORE (BL) 20.01.13
PITTURINA SKI RACE INDIVIDUALE DISLIVELLO: salita 1.680 m, discesa 1.680 m Senior femminile 1. Gloriana Pellissier (Esercito) ����������������������������������������������������������� 2h.07.48 2. Elena Nicolini (Brenta Team) ����������������������������������������������������������������2h.11.04 3. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ���������������������������������������������� 2h.12.51 4. Laura Besseghini (Sondalo) ����������������������������������������������������������������� 2h.15.46 5. Raffaella Rossi (Valtartano) ������������������������������������������������������������ 2h.22.16 6. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) �������������������������������������������������������� 2h.23.49 7. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ��������������������������������������������� 2h.24.24 8. Nadia Scola (Ski Team Fassa) ��������������������������������������������������������������2h.28.03 9. Birgit Stuffer (Gossensass) ������������������������������������������������������������� 2h.29.32 10. Federica Osler (Arcobaleno) �������������������������������������������������������������� 2h.33.28 11. Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp) ��������������������������������������������� 2h.34.55 12. Maria Dimitra Theocharis (Aldo Moro) ����������������������������������������������� 2h.36.02 13. Martina De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) ���������������������������������������� 2h.38.04 14. Julia Kompatscher (Gossensass) �������������������������������������������������������2h.43.06 15. Francesca Lavezzari (Montanaia) ������������������������������������������������� 2h.47.17 16. Martina Festini Purlan (Val Visdende) ������������������������������������������������� 2h.49.38 17. Anna Finizio (Aldo Moro) ��������������������������������������������������������������� 2h.53.54 18. Katrin Krahbichler (Aut) ��������������������������������������������������������������������� 2h.58.04 19. Elena Turchetto (Aldo Moro) ���������������������������������������������������������� 3h.31.13 Espoir femminile 1. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) �������������������������������������������������� 2h.23.49 2. Maria Dimitra Theocharis (Aldo Moro) �������������������������������������������������2h.36.02 3. Martina De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) ������������������������������������������ 2h.38.04 Master femminile 1. Monica Sartogo (Cai Schio) ������������������������������������������������������������� 2h.38.43 Assoluta maschile 1. Matteo Eydallin (Esercito) ��������������������������������������������������������������� 1h.42.44 2. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) �����������������������������������������������������1h.43.22 3. Manfred Reichegger (Esercito) ������������������������������������������������������� 1h.43.22 4. Damiano Lenzi (Esercito) ��������������������������������������������������������������������� 1h.45.47 5. Robert Antonioli (Esercito) �������������������������������������������������������������� 1h.46.46 6. Davide Galizzi (Brenta Team) ���������������������������������������������������������������1h.47.06 7. Pietro Lanfranchi (Valgandino) ������������������������������������������������������� 1h.47.27 8. Michele Boscacci (Albosaggia) ������������������������������������������������������������1h.47.41 9. Denis Trento (Esercito) �������������������������������������������������������������������� 1h.48.40 10. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) �������������������������������������������������������1h.49.16 11. Nejc Kuhar (Slo) ����������������������������������������������������������������������������� 1h.49.32 12. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) ������������������������������������������������1h.51.06 13. Roberto De Simone (Gossensass) ������������������������������������������������� 1h.52.35 14. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) ��������������������������������������������������������1h.55.34 15. Lois Craffonara (Badia Sport) �������������������������������������������������������� 1h.55.51 16. Paul Innerhofer (Skialprace) ��������������������������������������������������������������1h.57.45 17. Christoph Niederwieser (Skialprace) �������������������������������������������� 1h.57.53 18. Johannes Walder (Aut) ����������������������������������������������������������������������1h.57.53 19. François Cazzanelli (Esercito) ������������������������������������������������������� 1h.58.25 20. Daniele Cappelletti (Adamello) ����������������������������������������������������������� 1h.59.17
RIVIVI LE EMOZIONI DELLA PITTURINA SKI RACE Vai a vedere il nostro video nell’apposita sezione di skialper.it, oppure guardalo sul tuo smartphone inquadrando il codice QR
In alto Matteo Eydallin firma il trofeo della Pitturina Ski Race ©ufficiostampaPitturina.it
fatto un ‘garone’, perché ha visto invece una volta sola, al penultimo cambio d’assetto, Francesca Martinelli, che è entrata nella zona mentre Elena stava ripartendo. All’arrivo Gloriana Pellissier ha intascato l’ennesimo titolo italiano e nemmeno lei era sicura di quanti ne avesse in bacheca: nove? dieci? Elena Nicolini ha chiuso seconda e ha dichiarato subito la propria felicità per questa gara, conclusa davanti a Francesca Martinelli, cioè al riferimento assoluto. Gare quindi quasi solitarie anche per il secondo e il terzo posto. È un vero peccato che il basso numero di donne limiti la cronaca per l’assenza di duelli ravvicinati, perché comunque il livello era alto: al quarto posto è giunta una infreddolita Laura Besseghini, coperta dalla neve che dopo il rialzo termico è caduta umida e a falde larghe. Al quinto si è piazzata Raffaella Rossi, molto prudente in discesa dopo l’infortunio al ginocchio: il suo rientro è stato bello, ma è evidente che ha ancora margine.
MASTER, LA FOSSA DEI LEONI Camillo Campestrin si è laureato Campione Italiano Master 2013, davanti di un soffio a Franco Nicolini. A cinque minuti da loro si è piazzato Martino Cattaneo, per un podio che racchiude tre personaggi che corrono tra i Master già da qualche anno. A dimostrazione del loro valore personale, ma anche di quello della categoria, se a 50 suonatissimi si va a impegnare gente forte con venti, trenta anni in meno. Nella classifica ‘overall’ (Senior più Master e perfino comprendendo gli Espoir) i primi due Master si piazzerebbero poco dopo la ventesima posizione assoluta, in un Campionato Italiano. È sempre difficilissimo seguire la loro gara sul campo perché sono indistinguibili dai Senior e questo è un complimento. Separarli dopo la gara col criterio dell’età sembra quasi ingiusto e limitante sotto il profilo della prestazione sportiva pura, che è stata di valore assoluto. La categoria femminile Master è stata rappresentata dalla sola Monica Sartogo. T
Espoir maschile 1. Robert Antonioli (Esercito) �������������������������������������������������������������� 1h.46.46 2. Michele Boscacci (Albosaggia) ������������������������������������������������������������ 1h.47.41 3. François Cazzanelli (Esercito) ��������������������������������������������������������� 1h.58.25 4. Christian Varesco (Cornacci) ����������������������������������������������������������������2h.05.09 5. Mauro Darioli (Bognanco) ��������������������������������������������������������������� 2h.09.05 6. Antonio De Filippo (Aldo Moro) ������������������������������������������������������������2h.10.31 7. Tiziano Tabacchi (Dolomiti Ski Alp) ������������������������������������������������ 2h.25.04 8. Silvano Frattino (Valcellina) �����������������������������������������������������������������2h.34.36 9. Davide Darioli (Bognanco) ��������������������������������������������������������������� 2h.35.30 10. Gabriele Buffa (Cima Dodici) �������������������������������������������������������������2h.36.39 Master maschile 1. Camillo Campestrin (Cima Dodici) �������������������������������������������������� 2h.03.07 2. Franco Nicolini (Ski Team Fassa) ���������������������������������������������������������2h.03.21 3. Martino Cattaneo (Valgandino) ������������������������������������������������������� 2h.08.22 4. Federico Pat (Valdobbiadene) ��������������������������������������������������������������2h.12.04 5. Paolo Roccon (Valdobbiadene) ������������������������������������������������������� 2h.13.03 6. David Cappellari (Fornese) ������������������������������������������������������������������2h.13.46 7. Hartmann Stifter (Skialprace) ��������������������������������������������������������� 2h.17.12 8. Leonhard Brugger (Skialprace) ������������������������������������������������������������2h.18.01 9. Ivan Lozza (Fornese) ������������������������������������������������������������������������ 2h.21.24 10. Hubert Weger (Skialprace) �����������������������������������������������������������������2h.21.41 11. Giancarlo Lira (Cima Dodici ������������������������������������������������������������ 2h.22.55 12. David Ubaldi (Valle dei Laghi) ������������������������������������������������������������2h.26.22 13. Beniamino Dereani (Aldo Moro) ���������������������������������������������������� 2h.26.56 14. Alessandro Bortoluzzi (Ponte Alpi) ������������������������������������������������������2h.28.21 15. Onorino Scalet (Pavione) ��������������������������������������������������������������� 2h.29.03 16. Claudio De Min (Valdobbiadene) ��������������������������������������������������������2h.30.01 17. Tommaso Zanotelli (Cai Schio) ������������������������������������������������������ 2h.30.11 18. Alberto Vezzoli (Gossensass) �������������������������������������������������������������2h.32.15 19. Agostino Pasqualini (Cima Dodici) ������������������������������������������������ 2h.33.25 20. Paolo Podetti (Val di Sole) ������������������������������������������������������������������ 2h.34.52
Testa a testa: Il percorso ‘ridotto’, vista la nevicata durante tutto lo svolgimento della gara, con quattro salite per un dislivello totale di sola salita di 1.700 metri, poteva essere un handicap dopo la ‘strana’ partenza di Matteo Eydallin. Invece quella del valsusino dell’Esercito è stata una gara di grande attenzione: in grado di recuperare senza forzare nelle prime due salite, di rimanere agganciato al treno e di sferrare l’attacco al momento giusto. Sul finire della penultima salita Eydallin ha aumentato il ritmo, arrivando al cambio d’assetto con qualche decina di secondi di vantaggio sugli inseguitori. Un cambio perfetto, senza sbavature, nessuno è stato in grado di riprenderlo, anche perché la discesa finale verso Sega Digon era troppo facile per permettere qualche sorpresa. Il vero testa a testa è stato per la medaglia d’argento: il Campione Italiano uscente Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht hanno fatto gara in parallelo e si sono ritrovati insieme anche nell’ultima curva, quella che porta al Ponte dell’Amicizia (che collega i comuni di Comelico Superiore e di San Nicolò). Soluzione in volata negli ultimi cinque metri tra i due che alla fine sono rimasti ‘separati’ da pochi centimetri, con Holzknecht davanti a Reichegger. La sorpresa: la regolarità e la polivalenza di Davide Galizzi. La delusione: Matteo Eydallin deve averne provata per un istante, quando ha realizzato di aver fatto un errore tattico in partenza e si è visto ‘travolto’ dal gruppone che continuava a correre. La curiosità: Sci Club Nicolini: due argenti con Elena e Franco. Federico era in turno di riposo.
Nelle foto: la volata finale tra Holzknecht e Reichegger, Gloriana Pellissier, pluri-campionessa italiana di scialpinismo @ufficiostampaPitturina.it
\\ CAMPIONATO ITALIANO
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FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
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Eydallin festeggia sul podio della Pitturina
Gloriana Pellissier piomba sul traguardo
PITTURINA SKI RACE \\ DIETRO LE QUINTE
Organizzazione da Coppa del Mondo
L
a Pitturina Ski Race ha brillato soprattutto nella partecipazione corale degli abitanti all’organizzazione dell’evento. Tutta la struttura della gara non presentava la minima sbavatura, e in più c’era l’accoglienza. Manifesti, striscioni, indicazioni per la Pitturina iniziavano a diversi chilometri di distanza e punteggiavano i paesi della valle. Tutto è filato liscio in ogni momento delle fasi pre e dopo gara, nonostante a una prima occhiata la morfologia di questo stretto fondovalle non si presenti adatta a un evento con larga partecipazione. Proprio questa caratteristica è stata invece sfruttata abilmente dagli organizzatori per ‘incanalare’ gli atleti e il grandissimo tendone è diventato automaticamente il cuore di tutto. Organizzazione perfetta, formalismi minimi. Il brillante complessino pop-folk-blues-rock locale che ha suonato e cantato in piedi e dal vivo nei due giorni è stato l’emblema di questo spirito. La serata del sabato è stata conclusa con un buffet pantagruelico offerto a tutti, come quando si hanno ospiti in casa propria. Aspettando la Coppa del Mondo… T Nelle foto: in alto in piccolo, Michele Festini, ‘anima’ della Pitturina Ski Race, qui accanto il ricchissimo buffet preparato in occasione del breafing @ufficiostampaPitturina.it
PITTURINA SKI RACE \\ ANALISI TECNICA
Quella stradina decisiva come una salita
I
l percorso della Pitturina è stato caratterizzato da un tratto iniziale e finale lungo una strada che si inoltra nell’abetaia di fondovalle con pendenze molto lievi, tratti quasi pianeggianti e perfino una brevissima risalita prima del traguardo. Si è trattato complessivamente di qualche chilometro, quindi di una frazione di gara che può pesare. Infatti nell’edizione 2013 ha inciso sensibilmente: oltre a tutto quello che succede nelle tre fasi classiche - salite, discese, zone di cambio d’assetto - la neve nuova, non delle più veloci, ha separato con ulteriori minuti i concorrenti che sanno pattinare da quelli che lo fanno in qualche modo. La tecnica di
pattinaggio sembra un optional a molti, ma esistono molte gare in cui fa la differenza, così come la fa su molti itinerari touring. Un esempio eclatante è la Patrouille des Glaciers, sul lungo traverso del Lac des Dix: a più d’uno è toccato aspettare i propri compagni per decine di minuti, avendo soprattutto risparmiato energie in quantità industriale. Un altro esempio sono le risalite dopo il Naso al Mezzalama, in cordata oltretutto, così come i piani del Breithorn, secondo gli anni. Ma in quasi tutte le gare esiste qualche breve tratto che, sull’avversario diretto, a volte fa più differenza di mille metri di salita. Per non parlare degli sci ben strutturati, puliti, sciolinati...
MARCO TRISCONI LETTORE DOC
Marco Trisconi ci ha contattato via Facebook e poi si è presentato di persona nel dopogara della Pitturina. Tiene subito a sottolineare di essere il più vecchio iscritto, del 1951: «Sono arrivato ventiquattresimo tra i Master e ho guardato: gli altri cominciavano dal 1956-57!». Marco è di origine bergamasca e abita a Omegna (Vb). Gareggia per lo S.C. Bognanco dopo
cinquant’anni di sport attivo. Nel 1999 ha corso il Mezzalama con il figlio, chiudendo sotto le sette ore. Sì, ma quando si corre il Campionato Italiano di scialpinismo, non si va sul Cervino, sulla Signal, sull’Aconcagua, sul Muztagh-Ata, e c’è in programma il Cho Oyu, l’età diventa un dettaglio da trascurare obbligatoriamente. Marco, prendi la carta d’identità e nascondila!
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COPPA ITALIA \\ VALTELLINA OROBIE
Valtellina Orobie la classica sotto la neve
SUCCESSO | Nonostante altre gare importanti nello stesso fine settimana, la classicissima valtellinese ha visto 250 partenti e il successo di Martini, Maguet e Magnini nelle rispettive categorie
ALBOSAGGIA (SO) - 20.01.13
VALTELLINA OROBIE INDIVIDUALE Cadetti femminile 1. Giulia Compagnoni (Alta Valtellina) �������������������� 53.45 2. Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp) ����������������������������� 56.29 3. Giulia Murada (Albosaggia) ��������������������������������� 59.30 4. Giorgia Dalla Zanna (Corrado Gex) ��������������������� 1h.04.15 5. Giulia Gherardi (Albosaggia) �������������������������� 1h.04.16 6. Debora Contrio (Albosaggia) ������������������������������ 1h.05.13 7. Alessia Re (Valle Antigorio) ���������������������������� 1h.06.39 8. Sofia Cristini (Albosaggia) ��������������������������������� 1h.10.50 9. Francesca Sambrizzi (Alta Valtellina) ������������ 1h.11.52 10. Elisa Dei Cas (Brenta Team) ���������������������������� 1h.15.05 11. Anna Casolini (Sondalo) ������������������������������� 1h.22.19 12. Stefania Bulanti (Valtartano) ����������������������������� 1h.24.49 13. Alessia Gusmeroli (Valtartano) �������������������� 1h.25.04 14. Camilla De Petri (Albosaggia) ������������������������� 1h.28.42 15. Giulia Pederzoli (Brenta Team) ��������������������� 1h.36.22 16. Marta Biffi (Sondalo) ��������������������������������������� 1h.36.45 Junior femminile 1. Alba De Silvestro (Dolomiti Ski Alp) �������������������� 51.26 2. Natalia Mastrota (Alta Valtellina) ����������������������������� 58.59 3. Erica Rodigari (Alta Valtellina) ���������������������������� 59.39 4. Martina Da Rin Zanco (Dolomiti Ski Alp) ������������ 1h.04.43 5. Paola Bulanti (Valtartano) ������������������������������ 1h.17.23 6. Francesca Codega (Albosaggia) ������������������������ 1h.19.07
§ di Guido Valota - foto Clickalps §
PORTRAITS
edizione 2013 della classicissima Valtellina Orobie, organizzata dalla Polisportiva Albosaggia, ha fatto i conti con la troppa neve. Fino a pochi giorni prima si faceva desiderare e all’ultimo momento invece si sono moltiplicati i cambi di percorso e le conseguenti tracciature. Il Meriggio è una meta scialpinistica tradizionale in Lombardia e la montagna di casa sopra Albosaggia: non ha segreti per gli organizzatori ma non va sottovalutata. 250 partenti sono stati un successo, considerate concomitanze cruciali come il Campionato Italiano individuale alla Pitturina Ski Race. Ha contribuito la gara giovani, prova di Coppa Italia, di Coppa Alpi Centrali e di selezione per la squadra nazionale. Bella gara nonostante il maltempo e discese in neve nuova che hanno divertito i concorrenti.
Alcuni scatti di Roberto Ganassa sotto la fitta nevicata che ha accompagnato tutta la gara
L’
Cadetti maschile 1. Davide Magnini (Brenta Team) ���������������������������� 42.38 2. Pietro Canclini (Alta Valtellina) �������������������������������� 43.06 3. Erik Pettavino (Valle Stura) ��������������������������������� 44.52 4. Andrea Greco (Sondalo) ������������������������������������������ 44.54 5. Oscar Vairetti (Valtartano) ����������������������������������� 47.13 6. Gabriele Leonardi (Brenta Team) ���������������������������� 47.19 7. Nicola Brida (Brenta Team) ��������������������������������� 47.26 8. Tomas Muscetti (Sondalo) �������������������������������������� 47.43 9. David Frena (Badia Sport) ����������������������������������� 47.48 10. Riccardo Bonavetti (Adamello) ������������������������������ 47.51 11. Fabio Pettinà (Cai Schio) ����������������������������������� 48.46 12. Silvio Bardea (Lanzada) ���������������������������������������� 49.21 13. Michele Cazzanelli (Valtournenche) ������������������ 49.24 14. Nicola Bertocchi (13 Clusone) ������������������������������ 49.59 15. Enrico Loss (Valdobbiadene) ������������������������������ 50.40 16. Maurizio Bugna (Brenta Team) ����������������������������� 50.42 17. Matteo Corazza (Valtartano) ����������������������������� 51.29 18. Alessandro Calabrini (Albosaggia) ������������������������ 51.49 19. Marcello Ugazio (Valle Antigorio) ���������������������� 51.52 20. Matteo Cuel (Gronlait) ������������������������������������������ 53.01 Junior maschile 1. Nadir Maguet (Corrado Gex) ��������������������������� 1h.25.11 2. Stefano Stradelli (Corrado Gex) ������������������������� 1h.25.21 3. Michele Pedergnana (Alta Valtellina) ������������� 1h.27.35 4. Luigi Pedranzini (Alta Valtellina) ������������������������� 1h.27.50 5. Norman Gusmini (Gromo) ������������������������������� 1h.28.31 6. Alessandro Cioccarelli (Albosaggia) ������������������� 1h.28.31 7. Simone Puricelli (Albosaggia) ������������������������ 1h.31.15 8. Luca Faifer (Alta Valtellina) �������������������������������� 1h.31.36 9. Marco Gusmeroli (Valtartano) ������������������������ 1h.33.15 10. Stefano Bertolini (Brenta Team) ����������������������� 1h.36.19 11. Stefano Da Prada (Alta Valtellina) ���������������� 1h.36.32 12. Simone Bettega (Valdobbiadene) ��������������������� 1h.37.39 13. Mirko Ferrari (Brenta Team) ������������������������� 1h.38.13 14. Giulio Maj (Schilpario) ������������������������������������� 1h.38.50 15. Edoardo Gianoli (Albosaggia) ����������������������� 1h.38.59 16. Gian Luca Vanzetta (Cauriol) ���������������������������� 1h.39.17 17. Omar Cantoni (Alta Valtellina) ���������������������� 1h.39.35 18. Edoardo Pedranzini (Alta Valtellina) ������������������ 1h.40.31 19. Giovanni Lastei (Bogn da Nia) ���������������������� 1h.41.03 20. Giovanni Gelmi (13 Clusone) ��������������������������� 1h.41.36 Senior femminile 1. Silvia Rocca (Alta Valtellina) �������������������������� 1h.58.16 2. Orietta Calliari (Brenta Team) ����������������������������� 1h.59.22 3. Marialucia Moraschinelli (Albosaggia) ���������� 2h.00.32 4. Giulia Botti (Kinomana) �������������������������������������� 2h.07.41 5. Chiara Faifer (Sondalo) ����������������������������������� 2h.20.51 6. Federica Iachelini (Brenta Team) ������������������������ 2h.44.24 7. Serena Piganzoli (Valtartano) ������������������������� 2h.49.55
Andrea Panizza di Sondalo
Maguet la spunta negli Junior Sui 1.200 metri ‘nervosi’ degli Junior ha vinto Nadir Maguet in progressione su Stefano Stradelli. Michele Pedergnana ha dato spettacolo in discesa come sempre e ha agguantato il terzo posto. La fortissima Alba De Silvestro ha impressionato e ha letteralmente dominato, infliggendo 7’ 30” in meno di un’ora a Natalia Mastrota, che ha preceduto Erica Rodigari di 40”. Sull’anello di 750 metri positivi non ha sbagliato neppure questa volta Davide Magnini tra i Cadetti: ha preceduto Pietro Canclini, ma li separano meno di 30”. Erik Pettavino è apparso in crescita e ha rotto il solito schema, inserendosi al terzo posto davanti ad Andrea Greco per due secondi. Valori invariati tra le Cadette: Giulia Compagnoni ha preceduto Laura Corazza e la ‘local’ Giulia Murada, con un buon margine ma leggermente meno ampio rispetto a prove precedenti. No Martini, no party! Battaglia tra gli uomini, con in evidenza la new entry Fabio Bazzana, il forte trail runner che sta scompaginando la zona alta delle classifiche negli sprint notturni. Sulla prima salita ha sgranato il gruppo, ma poi ha subito le discese. È finito comunque quarto, precedendo l’atleta di casa Marco Bulanti. Il podio si è deciso solo nella discesa finale, dove Thomas Martini è riuscito a staccare Dennis Brunod nonostante la rottura di una leva dello scarpone. Ha completato il podio Franco Collè. Gara regolare
Master femminile 1. Cristina Foppoli (Sondalo) ������������������������������ 2h.17.10 2. Ludovica Canclini (Sondalo) ������������������������������ 2h.27.59 3. Milena Ghirardi (La Bufarola) ������������������������� 2h.32.21
Dennis Brunod inseguito da Thomas Martini
Il forcing di Fabio Bazzana
invece tra le donne. Silvia Rocca prosegue nel rientro dopo la maternità e ha vinto, conducendo fin dal primo metro. I distacchi su Orietta Calliari e poi su Lucia Moraschinelli sono rimasti nel minuto. Più staccata Giulia Botti di Reggio Emilia. Finalmente un podio completo tra le Master, a conferma che lo ski-alp ha un forte radicamento in Valtellina. Bella prestazione assoluta di Cristina Foppoli, che si è imposta con margine su Ludovica Canclini e Milena Ghirardi. Sui trenta Master ha prevalso Dino Sala. Il suo tempo gli sarebbe valso la quattordicesima posizione tra i Senior e quelli di Fabrizio Franzini e Roberto Panizza li avrebbero collocati nei primi 25 assoluti… T
Nelle foto dall’alto: la prima salita, Graziano Bianchini e Leonardo Gianola al cambio pelli, Matteo Pedergnana in azione
Senior maschile 1. Thomas Martini (Brenta Team) ����������������������� 1h.29.01 2. Dennis Brunod (Mont Avic) �������������������������������� 1h.29.39 3. Franco Collè (Gressoney) ������������������������������� 1h.30.42 4. Fabio Bazzana (Valgandino) ������������������������������� 1h.30.42 5. Marco Bulanti (Valtartano) ����������������������������� 1h.31.41 6. Paolo Moriondo (Valtartano) ������������������������������ 1h.35.06 7. Matteo Bignotti (Alta Valtellina) ��������������������� 1h.35,08 8. Giovanni Zamboni (13 Clusone) ������������������������� 1h.35.42 9. Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) �������������� 1h.36.00 10. Michel Cinesi (Gromo) ������������������������������������� 1h.36.39 11. Daniele Pedrini (Alta Valtellina) ������������������� 1h.37.34 12. Andrea Panizza (Sondalo) �������������������������������� 1h.38.01 13. Paolo Venturini (Albosaggia) ������������������������ 1h.38.00 14. Stefano Rossatti (Sondalo) ������������������������������ 1h.38.01 15. Giovanni Gianola (Premana) ������������������������� 1h.39.01 16. Christian Pizzatti (Valtartano) ��������������������������� 1h.39.08 17. Mattia Curtoni (Valtartano) ��������������������������� 1h.39.38 18. Angelo Corlazzoli (Valgandino) ������������������������� 1h.40.03 19. Gil Pintarelli (Triathlon Trentino) ������������������ 1h.40.03 20. Walter Dell’Andrino (Lanzada) ������������������������� 1h.41.08 Master maschile 1. Dino Sala (Sondalo) ���������������������������������������� 1h.38.01 2. Fabrizio Franzini (Sondalo) �������������������������������� 1h.41.32 3. Roberto Panizza (Adamello) ��������������������������� 1h.43.46 4. Livio Togni (Adamello) ��������������������������������������� 1h.45.00 5. Corrado Cattaneo (Valgandino) ���������������������� 1h.49.14 6. Maurizio Signori (Altitude) ��������������������������������� 1h.53.02 7. Oscar Negroni (Gromo) ����������������������������������� 1h.59.04 8. Valerio Mondini (Adamello) �������������������������������� 1h.59.24 9. Daniele Vairetti (Valtartano) ��������������������������� 2h.00.18 10. Davide Barcella (Atitude) ��������������������������������� 2h.00.44 11. Roberto Corazza (Valtartano) ����������������������� 2h.01.44 12. Fulvio Giovannini (Brenta Team) ���������������������� 2h.03.10 13. Francesco Boni (Altitude) ����������������������������� 2h.06.00 14. Armando Ligari (Premana) ������������������������������� 2h.06.36 14. Andrea Noseda (Cao) ������������������������������������ 2h.06.36 16. Silvano Bergamini (Gromo) ������������������������������ 2h.06.59 17. Vito Bardea (Lanzada) ���������������������������������� 2h.08.29 18. Marco Pedrolini (Albosaggia) ���������������������������� 2h.08.58 19. Fausto Brivio (Valtartano) ����������������������������� 2h.09.34 20. Lucio Saleri (Ski Alp Valli Bresciane) ���������������� 2h.17.52
ATLETA DEL MESE GENNAIO 2013
Matteo Eydallin BIOGRAFIA
Matteo Eydallin, 27 anni, di Sauze d’Oulx, maestro di sci, corre per il Centro Sportivo Esercito. Utilizza sci, attacchi, zaino e bastoni Ski Trab, scarponi Pierre Gignoux. Tra le sue gare migliori: 2005 - Campione europeo Junior vertical e individual 2009 - Campione europeo team race con Denis Trento 2009 - Vittoria al Tour du Rutor con Denis Trento 2009 - 1° Trofeo Mezzalama con Denis Trento e Manfred Reichegger 2009 - 2° Pierra Menta con Denis Trento 2011 - Campione del Mondo team con Denis Trento 2011 - Campione del Mondo relay con Trento, Reichegger, Antonioli 2011 - 1° Tour du Rutor con Denis Trento 2012 - 2° Pierra Menta con Denis Trento
©Samuel Pradetto
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PIEMONTE \\ ATLETI
Pettavino: sorpresa! EX FONDISTA | Il ‘96 della squadra AOC è la rivelazione d’inizio stagione, con piazzamenti di livello agli Italiani e in Coppa Italia § di Luca Giaccone §
Solo tre anni fa era ancora nelle classifiche delle gare di fondo, adesso Erik Pettavino, classe 1996, è il nome nuovo dello ski-alp piemontese. «Questo è il secondo anno che faccio ‘seriamente’ lo scialpinismo - spiega il portacolori dello sci club Valle Stura -, prima solo qualche gita, ma soprattutto tanto fondo: l’ambiente mi piace, vedremo cosa sarò in grado di fare in futuro. Quest’avvio di stagione è stato emozionante in termini di risultati, ma non sono così sorpreso: con Andrea (Basolo, tecnico della squadra del Comitato AOC, ndr) abbiamo fatto un lavoro specifico per arrivare in forma già in questa fase dell’anno. L’obiettivo sarebbe quello di ottenere la qualificazione per i Mondiali: non sarà facile, ma ci voglio provare». Ma com’è stato il passaggio dagli sci stretti? «Sono nato e vivo a Limone Piemonte: fino ai sette anni ho anche fatto qualche gara di sci, prima di dedicarmi al fondo. Ecco perché non è stato così traumatico: in salita devo ancora abituarmi al ritmo, in discesa fatico sulle nevi crostose. Ma l’aspetto su cui devo lavorare è quello dei cambi: perdo ancora troppo tempo nel mettere e togliere le pelli, mi mancano i giusti automatismi. E lo
UP&DOWN STATS
Alberto e Fulvio Fazio fratelli ‘contro’ ALBERTO
FULVIO 1°
2° 3° 4°
Cronoscalata Monte Berlino (29 dicembre 2012)
Cronoscalata alla Meira Garneri (18 gennaio 2013)
stesso vale quando devo ‘sistemare’ gli sci nello zaino. Sono azioni che nel fondo non avevo mai fatto e che adesso devo abituarmi a fare. Per fortuna ho le piste sotto casa: appena posso, vado ad allenarmi, curando soprattutto queste fasi». Sesto tra i Cadetti nel vertical degli Italiani di Caspoggio, sul terzo gradino del podio in Coppa Italia ad Albosaggia, meglio vertical o gare con salite e discese? «Meglio le prove lunghe, in salita pago ancora troppo in termini di reattività».T
Erik Pettavino in azione
Skialper per tradizione
Sfida in famiglia per
Classe 1984, di Peveragno in provincia di Cuneo, elettricista di professione, Fabio Cavallo ha avuto uno dei migliori inizi di stagione da quando fa gare di scialpinismo. Corre per il team Bottero e si è messo in luce nel circuito Piemonteskialp by Night con un terzo posto nella Cronoscalata al Monte Berlino e un secondo alla Meira Garneri di Sampeyre. «Eh sì, quest’anno non c’è male! Sono riuscito a preparami bene e qualche risultato si vede». Ma con il lavoro come riesci ad organizzarti? «Siamo due soci, cerchiamo di programmarci al meglio, anche se il tempo è poco. La sera finito di lavorare carico la roba in macchina e parto. Oppure nei week-end». Fabio è anche un ottimo runner, gareggia sia nelle sky che nei vertical, con buoni risultati, come il secondo posto alle spalle di Moletto nel vertical del Mongioie della scorsa estate. I suoi esordi però sono da scialpinista. «È vero, ho iniziato a tredici anni, mio papà Giampiero gareggiava nello scialpinismo e io gli andavo dietro. Nel mio paese si correva il Trofeo Besimauda. Diciamo che non potevo venire su diversamente! A dire il vero, comunque, le prime gare le ho fatte nel running, nel lontano 1996, poi dal 2002 ho iniziato a correre nello ski-alp». Sei più da notturne o da gare ‘classiche’? «Preferisco le classiche. Però le sparate notturne non le disdegno, soprattutto per passare una
Il forte atleta estivo del Vertical è uno degli uomini più in forma di Piemonte skialp by night
FABIO CAVALLO
Fabio Cavallo al Tour du Rutor 2012
serata in compagnia…». La gara per eccellenza? «Il Mezzalama! Dobbiamo proprio iscriverci in questi giorni. Per ora siamo io e Carlalberto Cimenti. Dobbiamo ancora trovare il terzo!». Altri appuntamenti su cui punti in stagione? «Vorrei continuare a far bene nelle notturne. Poi parteciperò a Sellaronda e Adamello Ski Raid». Quali pensi siano i tuoi punti di forza e i tuoi punti deboli come atleta? «Vado forte in salita, devo migliorare tanto in discesa». Che materiali utilizzi? «Scarponi Pierre Gignoux, sci Atomic, attacchi ATK Race».
Marco Moletto Primo a Garessio, in testa a Sampeyre fino a quando la febbre non lo ha messo ko. Marco Moletto, la rivelazione della stagione estiva del Vertical, è uno degli atleti più in forma delle prime gare stagionali piemontesi del circuito Piemonte skialp by night. «La mia stagione è quella estiva, non posso nasconderlo, però con i risultati inizio ad avere anche degli obiettivi invernali» ci ha confidato Moletto, che in questi mesi lavora come addetto sulle piste di sci di Limone Piemonte. Una stagione ricca di novità quella di Moletto, che ha appena cambiato ‘casacca’ per quanto riguarda il Vertical estivo: da Salomon a La Sportiva. E la transizione dall’estate all’inverno? «È tutto sotto controllo, in fondo sport e gesto sono molto simili, non ho trovato grandi differenze, l’unica difficoltà sono le discese, ma partecipo soprattutto ai Vertical, e magari nell’allenamento perché per la corsa faccio anche pianura». Marco ha già corso diverse gare nella passata stagione con alcuni successi. E sulle nevi, come sullo sterrato, si rinnova la sfida familiare con il padre, suo allenatore e capace di piazzamenti di tutto rispetto, sia in inverno che in estate. Dopo la grande stagione esti-
va 2012, Moletto guarda al 2013: «Vorrei fare tutti i Vertical delle World Series, anche quelli all’estero, poi naturalmente gli Europei della Val di Fassa, il Km Verticale Chiavenna-Lagunch e i Campionati Italiani di Vertical Fidal». Ma prima ci sono le notturne piemontesi…
Marco Moletto in azione
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Nelle foto A sinistra, un momento della gara di Sansicario che ha visto skialper e runner insieme. Sopra, il podio maschile e femminile a Garessio e in alto Alberto Fazio in azione
12. Gianluca Iavelli (Tre Rifugi) ���������������������������������������� 50.22 13. Carlo Alberto Cimenti (Cuore da Sportivo) ������������� 51.30 14. Diego Cerquettini (Ceva) �������������������������������������������� 52.35 15. Franco Paolo Bruno ������������������������������������������������ 52.46 16. Bruno Perino (Pian Benaut) ��������������������������������������� 53.54 17. Daniele Bergaretti (Team Nuovi Traguardi) ����������� 53.55 18. Andrea Bompard (Bardonecchia) ������������������������������� 54.03 19. Luca Calimodio (Valle Varaita) ������������������������������� 54.30 20. Guido Ferro (Team Nuovi Traguardi) ��������������������������� 54.51
UP&DOWN RISULTATI SANSICARIO TORINO 8.12.12
NIGHT & WINTER VERTICAL DISLIVELLO: 1.000 m
È stata la gara d’apertura del circuito ‘Piemonte Ski Alp by night’, ma la prima edizione del ‘Night & Winter Vertical Kilometer’ di Sansicario si è presentata con una novità, quella della prova trail a fianco di quella di ski-alp. Quattromila metri di salita, con un dislivello di mille: partenza da Sansicario e arrivo al Fraiteve a quota 2.700 m. Tra i protagonisti anche tre fortissimi atleti dello ski-alp azzurro: Damiano Lenzi, Dennis Brunod e Matteo Eydallin, rispettivamente primo, secondo e terzo, ma racchiusi in 11 secondi. Lotta serrata a tre, dunque, con il solo Filippo Barazzuol in grado di mettersi in coda, almeno fino a metà salita, quando Lenzi, Brunod ed Eydallin hanno cambiato passo verso il traguardo; quarto Barazzuol a due minuti dal podio. Nello ski-alp in rosa ottima gara di Cristina Clerico, atleta della corsa in montagna, al debutto nelle gare di scialpinismo, che si è imposta su Sara Berta e Anna Martinale. Francesco Berta è stato primo e unico tra gli Junior, mentre sul gradino più alto del podio Master è salito Guido Ferro e in quello Over55 Livio Berta. Nella ‘corsa’ ha dettato legge Massimiliano Digioia in un serrato confronto con Renaud Castiglioni; ed è stata soluzione in volata anche per il terzo posto con Alessandro Rostagno che è riuscito a battere il ‘race across America’ Nico Valsesia e Daniele Fornoni. Successi di categoria di Pier Carlo Lagna nei Master e di Orfeo Corradin negli Over55. Anna Diaferia, con il ventesimo tempo assoluto, è stata la migliore in campo femminile, davanti ad Alma Rrika e alla prima Master, Marina Plavan. Ski alp Assoluta femminile 1. Cristina Clerico ��������������������������������������������������� 1h.06.37 2. Sara Berta (Ski Club Torino) ����������������������������������� 1h.12.08 3. Anna Martinale (Monviso) ���������������������������������� 1h.12.49 4. Raffaella Canonico ������������������������������������������������ 1h.17.11 5. Livia Ferrua (Valle Stura) ������������������������������������ 1h.23.05 6. Norma Martina (Team Nuovi Traguardi) ����������������� 1h.24.30 7. Federica Gorlier (Bousson di Corsa) ������������������ 1h.33.23 8. Michela Gaggiano (Podistica Torino) ���������������������� 1h.47.10 Assoluta maschile 1. Damiano Lenzi (Esercito) ���������������������������������������� 41.45 2. Dennis Brunod (Mont Avic) ����������������������������������������� 41.50 3. Matteo Eydallin (Esercito) ��������������������������������������� 41.56 4. Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi) ������������������� 44.09 5. Franco Collè ������������������������������������������������������������� 46.22 6. Fabio Cavallo (Valle Stura) ������������������������������������������ 46.31 7. Maurizio Fenoglio (Valle Varaita) ���������������������������� 47.26 8. Fabrizio Armando (Valle Stura) ������������������������������������ 47.33 9. Maurizio Enrici (Bottero Ski) ����������������������������������� 49.13 10. Davide Garlaschini (Bognanco) ��������������������������������� 49.44 11. Germano Bernardi (Valle Varaita) ������������������������� 50.08
Runner Assoluta femminile 1. Annalisa Diaferia (Team Vialatteatrail) ��������������� 1h.01.25 2. Alma Rrika (Atletica Cumiana) �������������������������������� 1h.04.27 3. Marina Plavan (Valetudo) ������������������������������������ 1h.05.57 4. Cristina Blanchet (Bousson di Corsa) ���������������������� 1h.09.20 5. Sara Di Vincenzo (Atletica Cafasse) �������������������� 1h.11.30 6. Alessia Beux (Atletica Pinerolo) ������������������������������ 1h.14.39 7. Valentina Beux (Atletica Val Pellice) ������������������� 1h.14.53 8. Barbara Rubiola (Gs Pomaretto) ����������������������������� 1h.16.28 9. Raffaella Cian (Ergus) ������������������������������������������ 1h.18.24 10. Kucia Plavakova ��������������������������������������������������� 1h.18.41 11. Marta Benzi �������������������������������������������������������� 1h.20.02 12. Carlotta Cattadori (Placentia Event’s) �������������������� 1h.22.28 13. Francesca Lentini (Il Campino) ������������������������� 1h.22.40 14. Giuliana Marten Perolino �������������������������������������� 1h.23.24 15. Miriam Di Vincenzo �������������������������������������������� 1h.25.43 16. Renata Migliardi ��������������������������������������������������� 1h.28.22 17. Elena Andreasi ��������������������������������������������������� 1h.33.50 18. Maria Gabriella Rugiu ������������������������������������������� 1h.37.43 19. Audelene De Souza �������������������������������������������� 1h.42.26 Assoluta maschile 1. Massimiliano Digioia (Atletica Palzola) ������������������� 48.57 2. Renaud Castiglioni (Team Altec) ���������������������������������� 49.19 3. Alessandro Rostagno (Passion Bike) ����������������������� 51.03 4. Nico Valsesia (Team Vialatteatrail) ������������������������������� 51.10 5. Daniele Fornoni (Team Tecnica) ������������������������������� 51.16 6. Pier Carlo Lagna (Atletica Settimese) ��������������������������� 53.43 7. Franco Aglì ���������������������������������������������������������������� 54.12 8. Giancarlo Costa (Atletica Monterosa) ��������������������������� 55.48 9. Frederic Grux (Ecrins Trail Running) ������������������������ 56.40 10. Stefano Vitrano (Cuore da Sportivo) ��������������������������� 56.48 11. Stefano Ruzza (Atletica San Marco) ���������������������� 57.13 12. Giorgio Gontero ��������������������������������������������������������� 57.36 13. Aldo Deambrogio (Triathlon Torino) ����������������������� 58.15 14. Federico Borio ������������������������������������������������������ 1h.00.11 15. Marco Zilla ��������������������������������������������������������� 1h.00.16 16. Claudio Pons (Team Nuovi Traguardi) �������������������� 1h.00.42 17. Fabrizio Giulio Tonolo (Sport2Win) �������������������� 1h.01.12 18. Umberto Minellono (Cafasse) ������������������������������� 1h.01.24 19. Antonio Miglietti (Team Salomon Carnifast) ����� 1h.01.29 20. Stefano Colpo ������������������������������������������������������ 1h.02.20
GARESSIO CUNEO - 29.12.12
CRONOSCALATA MONTE BERLINO VERTICAL DISLIVELLO: 500 m
Clima di festa lo scorso 29 dicembre a Garessio 2000, con la stazione sciistica finalmente riaperta. Serata di luna piena, temperatura di un grado sotto le zero e neve ghiacciata per gli oltre 70 partecipanti alla scalata al Monte Berlino. Marco Moletto si è confermato al vertice vincendo in 18’ 40”, seguito da Alberto Fazio in 20’ 06” e Fabio Cavallo in 20’ 31”. Subito sotto il podio per pochissimi secondi l’altro fratello Fazio, Fulvio, tra gli organizzatori dell’evento. Nelle altre categorie maschili, affermazione di Erik Pettavino davanti a Filippo Canavese e Marco Testino tra gli Junior, mentre nei Master un altro Moletto davanti a tutti, il papà Mario, con Elio Griseri e Dario Farina a completare il podio. Lotta serrata anche in campo femminile, con le prime tre in appena 25 secondi: ha vinto Barbara Moriondo in 27’ 20”, seguita da Raffaella Canonico in 27’43” e da Elena Tornatore in 27’45”. Il primo posto assoluto a Erica Magnaldi, ma correva con sci da fondo… Salita velocissima anche per loro, dunque.
Assoluta femminile 1. Barbara Moriondo ����������������������������������������������������� 27.20 2. Raffaella Canonico (Bikecafe) �������������������������������������� 27.43 3. Elena Tornatore (Garessio) ��������������������������������������� 27.45 4. Sara Berta (Ski Club Torino) ����������������������������������������� 31.22 5. Livia Ferrua (Valle Stura) ������������������������������������������ 32.16 6. Norma Martina (Team Nuovi Traguardi) ����������������������� 35.11 7. Sara Marenco (Garessio) ������������������������������������������ 36.28 Assoluta maschile 1. Marco Moletto (Valle Stura) ������������������������������������� 18.40 2. Alberto Fazio (Garessio) ����������������������������������������������� 20.06 3. Fabio Cavallo (Bottero Ski) ��������������������������������������� 20.31 4. Fulvio Fazio (Garessio) ������������������������������������������������ 20.43 5. Fabrizio Armando (Valle Stura) ������������������������������� 21.09 6. Gianfranco Lantermino (Valle Varaita) �������������������������� 21.23 7. Luca Calimodio (Valle Varaita) ��������������������������������� 21.48 8. Germano Bernardi (Valle Varaita) ��������������������������������� 21.53 8. Mario Moletto (Ski Avis Borgo) �������������������������������� 21.53 10. Erik Pettavino (Valle Stura) ���������������������������������������� 22.00 11. Silvio Gastaldi (Valle Pesio) ������������������������������������ 22.16 12. Mauro Giraudo (Bottero Ski) �������������������������������������� 22.32 13. Davide Boglio (Garessio) ���������������������������������������� 22.49 14. Filippo Canavese (Garessio) �������������������������������������� 23.07 15. Giorgio Ficetto (Valle Varaita) �������������������������������� 23.49 16. Christian Giordano (Garessio) ������������������������������������ 24.14 17. Fabio Corbellini ������������������������������������������������������� 24.32 18. Alberto Calosso ��������������������������������������������������������� 24.46 19. Andrea Degioanni (Valle Stura) ������������������������������ 25.12 20. Giulio Fraschia (Team Nuovi Traguardi) ���������������������� 25.29
SAMPEYRE CUNEO 18.01.13
CRONOSCALATA ALLA MEIRA GARNERI VERTICAL DISLIVELLO: 900 m
La cronoscalata alla Meira Garneri, tappa del circuito ‘Piemonte skialp by night’, è andata in scena grazie alla determinazione degli organizzatori, guidati da Germano Bernardi, che hanno lavorato con grande intensità per allestire il tracciato ‘integrale’ di 900 metri con partenza dagli impianti di Sampeyre e salita fino al rifugio Meira Garneri. Un’ottantina gli atleti in gara: a metà percorso c’è stato l’abbandono per problemi fisici di uno dei favoriti, Marco Moletto, così è stata lotta a due per il successo: si è imposto Alberto Fazio seguito da Fabio Cavallo e Fulvio Fazio. In campo femminile affermazione di Paola Martinale, tallonata dalle gemelle locali Enrica e Luisa Dematteis. Tra gli Juniores, vittoria di Marco Testino su Francesco Berta e Andrea Margaria. In gara anche un big della corsa in montagna, il sampeyrese Bernard Dematteis, che ha voluto provare a cimentarsi con le pelli per una sera, chiudendo ottavo a soli 2’47 dal primo.
Assoluta femminile 1. Paola Martinale (Busca) ������������������������������������������� 46.31 2. Enrica Dematteis (Valle Varaita) ����������������������������������� 47.22 3. Luisa Dematteis (Valle Varaita) �������������������������������� 49.54 4. Elena Tornatore (Garessio) ������������������������������������������� 50.05 5. Barbara Moriondo (Valle Varaita) ����������������������������� 50.44 6. Raffaella Canonico (Bottero Ski) ���������������������������������� 50.56 7. Sara Berta (Ski Club Torino) ������������������������������������� 56.12 8. Anna Martinale (Monviso) �������������������������������������������� 59.35 9. Livia Ferrua (Valle Stura) �������������������������������������� 1h02.25 Assoluta maschile 1. Alberto Fazio (Garessio) ������������������������������������������� 35.38 2. Fabio Cavallo (Bottero Ski) ������������������������������������������ 36.04 3. Fulvio Fazio (Garessio) ��������������������������������������������� 37.02 4. Gianfranco Lantermino (Valle Varaita) �������������������������� 37.20 5. Fabrizio Armando (Bottero Ski) ��������������������������������� 37.28 6. Luca Calimodio (Valle Varaita) ������������������������������������� 37.57 7. Maurizio Enrici (Bottero Ski) ������������������������������������ 38.21 8. Bernard Dematteis (Team Nuovi Traguardi) ������������������ 38.25 9. Germano Bernardi (Valle Varaita) ���������������������������� 39.08 10. Enrico Franco (Valle Stura) ���������������������������������������� 39.28 11. Carlo Alberto Cimenti (Cuore da Sportivo) ������������� 39.33
12. Diego Cerquettini (Ceva) �������������������������������������������� 39.49 13. Fabrizio Mandrile (Bottero Ski) ������������������������������ 40.35 14. Giovanni Dematteis (Valle Varaita) ����������������������������� 41.44 15. Giorgio Ficetto (Valle Varaita) �������������������������������� 41.46 16. Gianluca Iavelli (Tre Rifugi) ����������������������������������������� 41.47 17. Roberto Tanotti (Team Nuovi Traguardi) ���������������� 42.07 18. Paolo Bruno Franco (Team Nuovi Traguardi) ��������������� 42.10 19. Mauro Giraudo (Bottero Ski) ���������������������������������� 42.20 20. Marco Galliano (Tre Rifugi) ���������������������������������������� 42.29
SCOPELLO VERCELLI 11.01.13 MERA SKI ALP
INDIVIDUALE DISLIVELLO: salita 550 m, discesa 250 m Soluzione sull’ultima, breve salita per la Mera Ski Alp. È stato uno vero sprint negli ultimi 200 metri con l’elvetico Christian Biffiger che è riuscito a battere l’ossolano Erwin Deini. I due, insieme a Stefano Trisconi, hanno ‘viaggiato’ compatti fino al penultimo cambio d’assetto, poi sono riusciti ad allungare per giocarsi in volata la vittoria finale. Trisconi si è ‘accontentato’ della terza piazza, mentre è stata lotta serrata per i piazzamenti top ten, con sette atleti in un minuto. Testa a testa anche nella prova femminile: l’ossolana Giusy Barbuto è riuscita a superare per pochi secondi l’atleta di casa, l’alagnese Gisella Bendotti, con Greta Mancini a completare il podio. Marcello Ugazio e Rachele Moresco si sono imposti nelle categorie Under 18. Una gara spettacolare su un percorso modificato, più tecnico e leggermente più lungo del previsto con ben tre salite, di cui una fuori pista, e due discese, e con un record di presenze: 157 partenti, tra i quali ben 26 donne. Assoluta femminile 1. Giusy Barbuto (Bognanco) ��������������������������������������� 45.12 2. Gisella Bendotti (Ski Team Valsesia) ���������������������������� 45.24 3. Greta Mancini (Bognanco) ���������������������������������������� 48.54 4. Gabriella Astori (Trasquera) ����������������������������������������� 50.17 5. Giulia Tosi (Ski Team Valsesia) �������������������������������� 50.39 6. Chiara Iulita (Valle Antigorio) ���������������������������������������� 52.51 7. Viviana Degasparis ��������������������������������������������������� 54.25 8. Rosa Cerlini (Bognanco) ���������������������������������������������� 54.46 9. Corinne Bossi (Ski Team Valsesia) ��������������������������� 55.15 10. Claudia Cortinovi (Ski Team Valsesia) ������������������������ 56.19 11. Rosalba Brera Molinaro (La Bufarola) ������������������� 56.45 12. Cristina Ghigher (Ski Team Valsesia) �������������������������� 56.49 13. Veronica Depaulis ���������������������������������������������� 1h.03.20 14. Elena Ferraris (Andromia) ������������������������������������� 1h.03.46 15. Lorella Mob (Avis Marathon Verbania) ������������� 1h.04.13 16. Ilaria Massarotti (Campertogno) ��������������������������� 1h.22.09 17. Valentina Botti (Campertogno) �������������������������� 1h.22.11 18. Letizia Gabella ����������������������������������������������������� 1h.27.58 19. Cristina Paracchini (Action) ������������������������������ 1h.28.25 20. Daniela Dealberto (Ski Team Valsesia) ������������������ 1h.28.27 Assoluta maschile 1. Christian Biffiger (Andromia) ����������������������������������� 33.35 2. Erwin Deini (Valle Antigorio) ���������������������������������������� 33.37 3. Stefano Trisconi (Alpini Intra) ���������������������������������� 34.34 4. Pietro Broggini (Camosci) �������������������������������������������� 35.09 5. Davide Ciocca (Andromia) ���������������������������������������� 35.18 6. Philipp Zenklusen (Andromia) �������������������������������������� 35.26 7. Mauro Darioli (Bognanco) ���������������������������������������� 35.33 8. Claudio Civerolo (Ski Team Valsesia) ���������������������������� 35.42 9. Marco Tosi (Bognanco) ��������������������������������������������� 36.01 10. Ivan Camurri (Ski Team Valsesia) ������������������������������� 36.11 11. Stefano Basalini (Bognanco) ���������������������������������� 37.20 12. Mauro Stoppini (Andromia) ���������������������������������������� 37.35 13. Davide Garlaschini (Bognanco) ������������������������������ 38.12 14. Michel Cagnacci (Andromia) �������������������������������������� 38.19 15. Luca Anastasi (Gressoney) ������������������������������������� 38.59 16. Manuel Gambarini (Ski Team Valsesia) ���������������������� 39.34 17. Michele Lunghi ������������������������������������������������������� 40.04 18. Damiano Belotti (Valle Antigorio) ��������������������������������� 40.24 19. Luca Menegaldo (Ski Team Valsesia) �������������������� 40.25 20. Alessio Minoletti (Valle Antigorio) ������������������������������� 40.38
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CollÉ, lo ski-alp è un sogno
Nelle foto: Franco Collé utilizza sci Movement, scarponi Pierre Gignoux, attacchi ATK Race, abbigliamento Camp e integratori Racestore.it
DOPPIA STAGIONE | Tra i più forti atleti del Tour Ski Alp, il valdostano va alla grande con gli sci e con le scarpe da trail, dove ama le lunghe distanze
§ di Claudio Primavesi §
F
ranco Collé, classe 1978, ingegnere. Segni particolari, vincente. Almeno da due anni a questa parte. «Ero vicepresidente dello sci club Gressoney, organizzavo gare, poi il lavoro ad Aosta… a un certo punto ho deciso di correre un po’ anche per me, mi sono imposto di allenarmi quelle due-tre volte la settimana». Franco, organizzatore del Trofeo Leonardo Follis di Gressoney-Saint-Jean, che fa parte del Tour Ski Alp, uno dei valdostani più in forma del momento, lavora come ingegnere alla Regione, ad Aosta e il weekend torna nella sua Gressoney, salvo quando è in giro per le gare. «Il Trofeo Follis, quello no, continuo a organizzarlo, il povero Leonardo è stato quello che mi ha iniziato allo scialpinismo e sono molto legato alla famiglia e alla sorella Arianna». Ed ecco che, dopo anni ‘nella pancia’, intendiamoci, comunque con risultati di tutto rispetto, negli ultimi due anni Franco si scopre lì con i più forti. «Arrivare secondo al Parravicini 2011, dietro a due atleti di spicco come Trento e Seletto, poi terzo ai Campionati Italiani top Class 2012 - Tour du Grand Paradis in coppia con Barazzuol è stato come un sogno per me». Già, un sogno, perché Franco è arrivato in vetta tardi… «Capisco quelli che andavano forte e poi con gli anni sono scivolati indietro, a me è successo il contrario». Ed è successo anche che qualcuno lo iscrivesse a sua insaputa al Tor des Geants, la gara endurance per eccellenza, 330 chilometri a piedi intorno alla Valle d’Aosta. «Mi ha iscritto mia sorella, a fine febbraio, finita la stagione dello ski-alp ho pensato a come allenarmi». Così inizia la seconda stagione di Collé, in realtà ancora più ricca di soddisfazioni di quella invernale. «Mi sono iscritto al Trail Oasi Zegna perché ho visto che c’erano atleti forti, ma non sapevo neanche come vestirmi, il giorno pri-
ma ho comprato lo lo zainetto e alla mattina presto sono partito con dei pantaloncini corti corti da atletica, non ti dico il freddo». Sarà, ma Collé si classifica secondo. Poi la vittoria al Cervino X-Trail, al Gran Trail Valdigne da 57 km e… il quinto posto al Tor des Geants. «Ho fatto un sacco di stupidate, sono stato un giorno e mezzo senza mangiare, ero secondo e a un certo punto sono stato sul punto di ritirarmi, poi ce l’ho messa tutta e nell’ultima parte sono stato il più veloce». Inverno ed estate… tanti obiettivi da gestire. «Sì, però comunque ho scoperto che vado meglio sulle lunghe distanze, alla lunga recupero posizioni: farò il Mezzalama, non la Pierra Menta, l’obiettivo nella gara che arriva nella mia valle, che ho già fatto tante volte, è di entrare nei dieci, prima Sella Ronda e la Coppa Italia sicuramente, anche perché sono coordinatore del circuito». Già, perché è vero che ha deciso di correre un po’ per lui, però qualche incarico è rimasto. Per esempio anche quello di referente ASIVA (il comitato regionale valdostano) per lo ski-alp. «Non sono il tecnico, per quello ho trovato un ottimo collaboratore come Alessandro Plater, solo il referente ‘politico’» ci tiene a sottolineare. E l’estate? «Naturalmente il Tor des Geants, voglio vedere come posso affrontarlo con più esperienza, poi non mi dispiacerebbe partecipare ai Mondiali IAU (International Association of Ultra Runners) in Galles, sono atleta d’interesse nazionale, vediamo, devo capire quali sono i criteri di qualificazione e se avrò tempo a sufficienza…». Un ultima battuta è per la gara che ha organizzato, il Trofeo Follis. «Un quarto posto a pochi secondi da Trento e Brunod, per me anche questo è un sogno!».T
UP&DOWN PHOTO
Pochi Ma buoni
La squadra regionale valdostana di ski-alp. Da sinistra l’allenatore Alessandro Plater, Giorgia Dalla Zanna, Alessandra Cazzanelli, Stefano Stradelli, Nadir Maguet e il responsabile Franco Collé
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
VALLE D’AOSTA //
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T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T a quota 2.350 dopo 800 metri di salita. Affermazione di Franco Collé davanti a Matteo Stacchetti e François Cazzanelli. Roberto Maguet, il papà di Nadir, è stato ottavo assoluto e primo tra gli Over 45, mentre Carlo Chabod ha dettato legge tra gli Over 55. Nella gara ‘rosa’ ha vinto Raffaella Miravalle, davanti a Claudia Titolo che si è confermata al vertice delle Over 45. A livello giovanile gradino più alto del podio per Stefano Stradelli e Giorgia Dalla Zanna.
UP&DOWN RISULTATI DOUES (AO) - 26.12.12
POYA’ DI CONTREBANDIE’ VERTICAL DISLIVELLO: 1.150 m
Il circuito ‘Ski alp sotto le stelle e il sole’ si è aperto di giorno con la Poyà di Contrabandié, un vertical con partenza da Planavilla e arrivo ribassato all’alpeggio Tsa de Champillon, per evitare un tratto a rischio valanghe. Le piogge che hanno imperversato fino a poche ore prima del via, hanno regalato in quota una spanna di neve polverosa. Un divertimento per i concorrenti sulla discesa che interrompeva i 1.150 metri positivi, con inversioni e tratti scorrevoli alternati ad altri più ripidi. Gara di ‘qualità’: successo di Mathéo Jacquemoud su Denis Trento, con ottimo terzo lo junior Nadir Maguet, davanti a Francois Cazzanelli. Gara solitaria invece per Gloriana Pellissier, sedicesima assoluta, davanti a Tatiana Locatelli e Claudia Titolo, prima tra le Over 45. Enrico Titolo è stato il migliore tra gli Over 45, trentaduesimo assoluto; ha preceduto Flavio Dalla Zanna, trentatreesimo, e Paolo Viglino, trentottesimo, mentre tra gli Over 55 si è affermato Carlo Chabod, trentaquattresimo assoluto. Assoluta femminile 1. Gloriana Pellissier (Esercito) ������������������������������� 1h.30.46 2. Tatiana Locatelli (Cervino Valtournenche) ��������������� 1h.45.45 3. Claudia Titolo (Valdigne) ������������������������������������� 1h.53.07 4. Alessandra Cazzanelli (Corrado Gex) ����������������������� 1h.55.43 5. Milena Ghirardi (La Bufarola) ������������������������������ 2h.02.20 6. Giuseppina Marconato (Valdigne) ��������������������������� 2h.10.54 7. Claudia Borghini (Contrebandjè) ������������������������� 2h.19.35 Assoluta maschile 1. Mathéo Jacquemoud ������������������������������������������ 1h.12.04 2. Denis Trento (Esercito) ������������������������������������������� 1h.15.44 3. Nadir Maguet (Corrado Gex) ������������������������������� 1h.22.18 4. François Cazzanelli (Esercito) ��������������������������������� 1h.24.04 5. Matteo Stacchetti ������������������������������������������������ 1h.24.24 6. Fabio Cavallo (Bottero Ski) ������������������������������������� 1h.24.42 7. Dario Dealberto (Valsesia) ���������������������������������� 1h.25.26 8. Mattia Luboz (Corrado Gex) ������������������������������������ 1h.25.46 9. Stefano Stradelli (Corrado Gex) �������������������������� 1h.25.48 10. Maurizio Enrici (Bottero Ski) ��������������������������������� 1h.27.26 11. Fabrizio Armando (Valle Stura) ������������������������ 1h.27.37 12. Alberto Peracino (Valdigne) ����������������������������������� 1h.28.14 13. Alessandro Platter (Saint Barthelemy) ������������ 1h.28.33 14. Nicolas Estubier (Club de Sports Chamonix) ���������� 1h.29.18 15. Davide Garlaschini �������������������������������������������� 1h.30.31
TORGNON (AO) - 09.01.13
TOUR DE CHANTORNE’ MEMORIAL RENATO TRONO VERTICAL DISLIVELLO: 800 m
Secondo atto del circuito ‘Ski alp sotto le stelle e il sole’ con il Vertical notturno di Torgnon: partenza a piedi dal centro del paese, calzata degli sci alla partenza dell’ovovia e percorso duro all’inizio con due muri ripidi in sequenza, poi più scorrevole a metà e nuovamente più pendente nella seconda parte, con arrivo alla seggiovia del Collet,
Assoluta maschile 1. Franco Collè (Gressoney) ����������������������������������������� 35.34 2. Matteo Stacchetti �������������������������������������������������������� 36.36 3. Mattia Luboz (Corrado Gex) �������������������������������������� 37.16 4. François Cazzanelli (Esercito) �������������������������������������� 37.18 5. Stefano Stradelli ������������������������������������������������������� 37.46 6. Mattia Roncoroni (Cervino Valtournenche) ������������������� 37.57 7. Alessandro Plater (Saint Barthelemy) ���������������������� 38.34 8. Roberto Maguet (Torgnon) ������������������������������������������� 39.26 9. Giuseppe Ouvrier (Gran Paradiso) ���������������������������� 40.15 10. Henry Grosjacques (Brusson) ������������������������������������ 40.21 11. Giuseppe Pivano (La Bufarola) ������������������������������� 40.26 12. Alberto Peracino (Valdigne) ���������������������������������������� 40.39 13. Bruno Perino (Pian Benaut) ������������������������������������ 41.19 14. Massimo Martini (Bionaz Oyace) ������������������������������� 41.25 15. Luca Anastasi (Gressoney) ������������������������������������� 41.25 Assoluta femminile 1. Raffaelle Miravalle (Levanna) ����������������������������������� 46.11 2. Claudia Titolo (Valdigne) ���������������������������������������������� 49.09 3. Cristina Borgesio (Mont Nery) ����������������������������������� 50.39 4. Milena Ghirardi (La Bufarola) ��������������������������������������� 51.43 5. Marlene Jocallaz (Valdigne) ������������������������������������ 53.27 6. Giuseppina Marconato (Valdigne) �������������������������������� 54.03 7. Chiara Bertino (Pian Benaut) ������������������������������������ 54.37 8. Sonia Menabreaz (Club de Sky) ����������������������������������� 56.31 9. Stefania Avanzinelli (Club de Sky) ��������������������������� 56.31 10. Giorgia Dalla Zanna (Corrado Gex) ����������������������������� 56.40 11. Sara Perin (Amis de Verrayes) ������������������������������� 59.56
GRESSONEY ST.JEAN - 16.01.13
TROFEO LEONARDO FOLLIS .. VERTICAL DISLIVELLO: 700 m
Sette gradi sotto lo zero e una mezza bufera nella parte
finale non hanno fermato i 213 partecipanti alla gara di Gressoney dedicata a Leonardo Follis. Con la sorella di ‘Leo’, Arianna, pronta a sostenere tutti al traguardo, dopo 700 metri di dislivello e di fatica. Grandi nomi al via e grande battaglia sul tracciato con i primi cinque in classifica ‘raccolti’ in appena 26 secondi. Sul gradino più alto del podio è salito Denis Trento bravo a tenere il comando della corsa per tutta la gara e a mantenere a distanza Dennis Brunod. Ci hanno provato anche Filippo Barazzuol, Franco Collé e Matteo Stacchetti che hanno forzato nel finale, staccando anche Tony Sbalbi, avvicinando i due battistrada, senza riuscire, però, a superarli prima del traguardo. Nella gara femminile a segno Tatiana Locatelli che ha quasi gareggiato in solitaria con Raffaella Miravalle, seconda a quasi tre minuti, e con Claudia Titolo terza e prima Over a oltre quattro. Nella altre categorie maschili, affermazione del biellese Enzo Passare su Giuseppe Ouvrier ed Enrico Titolo negli Over, mentre con gli sci stretti primo Alex Peraudo che ha preceduto Paolo Benone e Giancarlo Costa. A livello giovanile gradino più alto del podio per Nadir Maguet e Natalia Mastrota.
Assoluta femminile 1. Tatiana Locatelli �������������������������������������������������������� 37.07 2. Raffaella Miravalle ������������������������������������������������������ 39.58 3. Claudia Titolo ������������������������������������������������������������ 41.25 4. Cristina Borgesio ��������������������������������������������������������� 43.00 5. Marlene Jocallaz ������������������������������������������������������� 44.11 6. Natalia Mastrota ��������������������������������������������������������� 45.38 7. Bruna Riperto ������������������������������������������������������������ 45.50 8. Chiara Bertino ������������������������������������������������������������� 46.22 9. Giuseppina Marconato ��������������������������������������������� 47.46 10. Claudia Borghini ������������������������������������������������������� 48.26 11. Franca Bounous ������������������������������������������������������ 53.09 12. Anna Milano �������������������������������������������������������������� 56.22
Assoluta maschile 1. Denis Trento �������������������������������������������������������������� 30.20 2. Dennis Brunod ������������������������������������������������������������ 30.31 3. Filippo Barazzuol ������������������������������������������������������ 30.36 4. Franco Collè ���������������������������������������������������������������� 30.40 5. Matteo Stacchetti ����������������������������������������������������� 30.46 6. Tony Sbalbi ����������������������������������������������������������������� 31.24 7. Nadir Maguet ������������������������������������������������������������ 31.57 8. Mattia Luboz ��������������������������������������������������������������� 32.34 9. Mattia Roncoroni ������������������������������������������������������ 32.49 10. Nadir Giovannetto ����������������������������������������������������� 33.40 11. Alessandro Plater ��������������������������������������������������� 33.50 12. Enzo Passare ������������������������������������������������������������ 34.19 13. Claudio Consagra ���������������������������������������������������� 34.36 14. Emanuele Giannelli ��������������������������������������������������� 34.41 15. Giuseppe Ouvrier ���������������������������������������������������� 34.55
condizioni per la recente nevicata, la seconda sulla veloce stradina già percorsa in salita. Franco Collé ha dimostrato di attraversare un ottimo stato di forma, centrando la terza vittoria in sette giorni, salendo sul gradino più alto del podio insieme al piemontese Filippo Barazzuol. Piazza d’onore per François Cazzanelli e Daniel Antonioli con la coppia formata da Matteo Stacchetti e il giovane Stefano Stradelli a completare il podio. Nella gara ‘rosa’ affermazione di Raffaella Miravalle e Tatiana Locatelli davanti a Claudia Titolo e Claudia Comello con un terzo posto pari merito per Silvia Ponzo e Maria Orlando. Nella classifica Master, infine, si è imposto il team de La Bufarola con Roberto Busca e Pierpaolo Comello, davanti ai valdostani Roberto Aresca e Andrea Cargnino e ai compagni di club, Lorenzo Bossotto e Giambattista Ubertalli.
OZEIN (AO) - 06.01.13
Assoluta femminile 1. Tatiana Locatelli (Cervino Valtournenche) ������������������������� Raffaella Miravalle (Levanna) ����������������������������� 1h.49.29 2. Claudia Titolo (Valdigne) Claudia Comello (Mont Nery) ���������������������������������� 2h.01.54 3. Silvia Ponzo (Tre Rifugi)....................................................... Maria Orlando (Tre Rifugi) ����������������������������������� 2h.05.13 4. Giuseppina Marconato (Valdigne) Claudia Borghini (Lo Contrabandjè) ������������������������ 2.h19.38 5. Chiara Tallia (La Bufarola) �������������������������������������������������� Milena Ghirardi (la Bufarola) ������������������������������� 2.h23.56
RANDONNEE DI LEUDZE INDIVIDUALE DISLIVELLO: 1.643 m
Quinta edizione della Randonnée di Leudze in una giornata ‘ideale’ per una gara di ski-alp: ottime condizioni del manto nevoso, clima quasi ‘primaverile’, una bella cornice di pubblico. Percorso tradizionale, con partenza in linea da Ozein, salita di 1.200 metri di dislivello fino alla Punta della Pierre, discesa, per poi ritornare in Punta della Pierre dove era sistemato il traguardo. Un quartetto al comando nella prima parte della gara con Franco Collé, Filippo Barazzuol, Matteo Stacchetti e François Cazzanelli. Il gressonaro è stato il primo a forzare il ritmo staccando il gruppetto e chiudendo da solo all’arrivo, con Barazzuol e Stacchetti sul podio a oltre due minuti e Cazzanelli a quasi cinque. Nella prova femminile si è imposta Tatiana Locatelli con un vantaggio di due minuti su Raffaella Miravalle e Paola Martinale a completare il podio. Assoluta femminile 1. Tatiana Locatelli ��������������������������������������������������� 1h.57.26 2. Raffaella Miravalle ������������������������������������������������� 1h.59.30 3. Paola Martinale ���������������������������������������������������� 2h.02.47 4. Sonia Balbis ����������������������������������������������������������� 2h.08.38 5. Claudia Titolo ������������������������������������������������������� 2h.12.08 6. Milena Ghirardi ������������������������������������������������������ 2h.17.57 7. Bruna Riperto ������������������������������������������������������� 2h.22.45 8. Giuseppina Marconato ������������������������������������������� 2h.24.32 9. Sonia Collé ����������������������������������������������������������� 2h.33.24 10. Claudia Borghini �������������������������������������������������� 2h.34.12 Assoluta maschile 1. Franco Collé ��������������������������������������������������������� 1h.29.33 2. Filippo Barazzuol ���������������������������������������������������� 1h.31.41 3. Matteo Stacchetti ������������������������������������������������ 1h.32.20 4. François Cazzanelli ������������������������������������������������ 1h.34.21 5. Fabio Cavallo �������������������������������������������������������� 1h.34.58 6. Mattia Luboz ���������������������������������������������������������� 1h.36.26 7. Stefano Trisconi ���������������������������������������������������� 1h37.18 8. Dario Dealberto ������������������������������������������������������ 1h.37.33 9. Luigi Cocito ���������������������������������������������������������� 1h.37.50 10. Massimo Junod ��������������������������������������������������� 1h.38.22 11. Marzio Deo ��������������������������������������������������������� 1h.39.09 12. Enzo Passare ������������������������������������������������������� 1h.39.45 13. Nadir Giovanetto ������������������������������������������������ 1h.40.59 14. Marco Tosi ����������������������������������������������������������� 1h.42.25 15. Claudio Civerolo ������������������������������������������������� 1h.42.46
VETAN (AO) - 13.01.13 TROFEO VETAN CLASSICA A COPPIE DISLIVELLO: 1.634 m
Assoluta maschile 1. Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi) Franco Collé (Grassoney) ������������������������������������ 1h.18.37 2. Daniel Antonioli (Esercito) François Cazzanelli (Esercito) ��������������������������������� 1h.21.32 3. Matteo Stacchetti (Saint Nicolas) Stefano Stradelli (Corrado Gex) �������������������������� 1h.23.42 4. Mattia Luboz (Corrado Gex) Massimo Junod (Corrado Gex) ������������������������������� 1h.26.25 5. Enzo Passare (La Bufarola) Corrado Vigitello (Mont Nery) ����������������������������� 1h.28.09 6. Jules Henri Gabioud Bastien Fleury �������������������������������������������������������� 1h.28.20 7. Christophe Engrand (Chamonix Ski) Nicolas Estubier (Chamonix Ski) ������������������������� 1h.28.21 8. Giuseppe Pivano (La Bufarola) Flavio Gadin (Saint Nicolas) ������������������������������������ 1h.31.15 9. Nadir Giovanetto (Brusson) Henri Grosjacques (Brusson) ������������������������������� 1h.34.06 10. Claudio Consagra (Esercito) Nicola Macchetto (La Bufarola) ���������������������������� 1h.34.38 11. Amos Rosazza Buro (Corrado Gex) Emanuele Giannelli (Esercito) ���������������������������� 1h.36.08 12. Germano Bernardi (Valle Varaita) Gianfranco Lantermino (Valle Varaita) ������������������� 1h.36.48 13. Luca Calimodio (Valle Varaita) Giorgio Ficetto (Valle Varaita) ��������������������������� 1h.36.58 14. Klaus Mariotti (Gran Paradiso) Enrico Colajanni (Mont Nery) �������������������������������� 1h.37.43 15. Andrea Tropiano (Corrado Gex) Enrico Titolo (Saint Nicolas) ������������������������������ 1h.38.37
UP&DOWN STATS
Barazzuol ‘on fire’ RandonnÉe di Leudze (6 gennaio 2013) 2° classificato + 2 minuti e 8 secondi da Franco CollÉ Trofeo Vetan, in coppia con Franco CollÉ (13 gennaio 2013) 1° classificato
Una nevicata fino a pochi minuti dal via: quasi quindici
centimetri di neve fresca sul percorso della dodicesima edizione del Trofeo Vetan hanno costretto gli organizzatori a modificare il tracciato, allungando la prima discesa ed evitando così il vallone del Mont Fallère, ma lasciando invariato il tratto da fare a piedi per raggiungere la cima Laissé. Dalla cima iniziava poi la lunga discesa fino al traguardo, la prima parte su ampi pendii in ottime
Nelle foto a sinistra: Partenza a Doues, sotto il podio del Trofeo Leonardo Follis. Nella foto sotto: Franco Collé e Filippo Barazzuol in azione a Vetan
Trofeo Leonardo Follis (16 gennaio 2013) 3° classificato + 16 secondi da Denis Trento
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FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
\\ ALPI CENTRALI T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T
ALPI CENTRALI \\ VALTARTANO SKI RAID TARTANO (SO) - 13.01.13
VALTARTANO SKI RAID SQUADRE DISLIVELLO: 1.400 m Assoluta femminile 1. Raffaella Rossi (Valtartano) ����������������������������������������� Laura Besseghini (Sondalo) ��������������������������1h.22.55 2. Lucia Moraschinelli (Albosaggia) Anna Moraschetti (Adamello) ���������������������������1h.29.38 3. Sabrina Zanon (Cauriol) ������������������������������������������������ Nadia Scola (Ski Team Fassa) �����������������������1h.30.44 4. Serena Piganzoli (Valtartano) Chiara Faifer (Sondalo) �������������������������������������1h.47.03 5. Federica Iachelini (Brenta Team) ��������������������������������� Pamela Peretti (Val di Non) ���������������������������1h.59.03 Assoluta maschile 1. Thomas Martini (Brenta Team) ������������������������������������� Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) �������������1h.05.39 2. Matteo Bignotti (Alta Valtellina) Daniele Pedrini (Alta Valtellina) �������������������������1h.06.44 3. Marco Bulanti (Valtartano) ������������������������������������������� Paolo Moriondo (Valtartano) ������������������������� 1h.08.00 4. Angelo Corlazzoli (Valgandino) Fabio Bazzana (Valgandino) ������������������������������1h.08.29 5. Giovanni Zamboni (13 Clusone) ����������������������������������� Michel Cinesi (Gromo) �����������������������������������1h.09.10 6. Giovanni Tacchini (Valtartano) Christian Pizzatti (Valtartano) ���������������������������1h.09.25 7. Mattia Curtoni (Valtartano) ������������������������������������������� Adriano Berera (Premana) ����������������������������1h.10.22 8. Walter Trentin (Alta Valtellina) Stefano Lanzi (Lanzada) �����������������������������������1h.10.47 9. Luca De Maron (Sondalo) ��������������������������������������������� Andrea Panizza (Sondalo) �����������������������������1h.11.44 10. Walter Dell’Andrino (Lanzada) Mirco Negrini (Lanzada) ���������������������������������1h.13.01 11. Dino Sala (Sondalo) ���������������������������������������������������� Fabrizio Franzini (Sondalo) �������������������������1h.14.19 12. Gil Pintarelli (Triathlon Trentino) Michele Maccabelli (Valle dei Laghi) ���������������1h.14.22 13. Filippo Curtoni (Valtartano) ���������������������������������������� Giovanni Gianola (Premana) ������������������������1h.14.34 14. Gianluca Cristini (Albosaggia) Paolo Venturini (Albosaggia) ���������������������������1h.15.20 15. Stefano Rossatti (Sondalo) ����������������������������������������� Dario Umberto Capitani (Sondalo) ��������������1h.15.50 16. Roberto Moizi (Lanzada) Davide Sertore (Lanzada) �������������������������������1h.16.40 17. Marco Migliorati (Presolana) �������������������������������������� Andrea Tomasoni (Presolana) ���������������������1h.17.11 18. Fabio Bardea (Lanzada) Enzo Rossi (Lanzada) �������������������������������������1h.18.48 19. Cesare Fognini (Valtartano) ���������������������������������������� Marzio Fognini (Valtartano) �������������������������1h.18.52 20. Manuel Negroni (Gromo) Pietro Bonoris (Gromo) �����������������������������������1h.19.03
Giovani in mostra allo Ski Raid DUECENTO AL VIA | La storica gara valtellinese era valida anche come Coppa Alpi Centrali Giovani. Successi di Rossi-Besseghini, Martini-Pedergnana, Rodigari, Cioccarelli, Compagnoni e Canclini
Quasi duecento skialper alla quarantunesima edizione del Valtartano Ski Raid, nonostante il meteo avverso che ha costretto gli organizzatori a un lavoro extra per mettere in sicurezza gli atleti sul tracciato di gara. Come da programma sono state le categorie giovanili ad ‘aprire le danze’, visto che la prova era valida come prima tappa della Coppa Alpi Centrali Giovani. Sulle rampe del Monte Scala (con dislivello positivo di 750 metri) gara a due negli Junior, con Luigi Pedranzini e Alessandro Cioccarelli che sono riusciti a distanziare tutti gli altri e stoccata vincente del portacolori dell’Albosaggia, mentre nella gara ‘rosa’ affermazione di Erica Rodigari. Nei Cadetti fuga vincente di Pietro Canclini e Giulia Compagnoni che hanno tagliato in solitaria il traguardo. Nell’assoluta, grande incertezza sulla prima salita con tre squadre a darsi battaglia. Sulla seconda ascesa, quella che porta alle pendici della Cima Lemma, ne sono rimaste solo due: Matteo Pedergnana e Thomas Martini sulla terza salita sono ri-
Juniores femminile 1. Erica Rodigari (Alta Valtellina) ����������������������1h.19.05 2. Michela Martinelli (Alta Valtellina) ���������������������1h.35.50 3. Paola Bulanti (Valtartano) �����������������������������1h.51.02 4. Francesca Codega (Albosaggia) �����������������������1h.51.06 Juniores maschile 1. Alessandro Cioccarelli (Albosaggia) ������������������ 55.09 2. Norman Gusmini (Gromo) ��������������������������������������56.04 3. Luigi Pedranzini (Alta Valtellina) ������������������������56.27 4. Marco Gusmeroli (Valtartano) ��������������������������������58.17 5. Simone Puricelli (Albosaggia) ���������������������������� 58.52 6. Stefano Da Prada (Alta Valtellina) ���������������������1h.00.40 7. Giulio Maj (Schilpario) �����������������������������������1h.00.49 8. Edoardo Gianoli (Albosaggia) ����������������������������1h.01.26 9. Samuele Vairetti (Valtartano) ������������������������1h.01.51 10. Omar Cantoni (Alta Valtellina) �������������������������1h.02.40 11. Giampaolo Crotti (Adamello) �����������������������1h.03.02 12. Giovanni Gelmi (13 Clusone) ��������������������������1h.04.52 13. Damiano Zambotti (Brenta Team) ���������������1h.07.17 14. Michele Dei Cas (Alta Valtellina) ���������������������1h.07.48 15. Francesco Leoni (Albosaggia) ���������������������1h.09.58 16. Matteo Togniatti (Alta Valtellina) ����������������������1h.11.36 17. Michele Mevi (Alta Valtellina) ���������������������1h.12.09 18. Francesco Della Vedova (Albosaggia) �������������1h.16.30 Cadetti femminile 1. Giulia Compagnoni (Alta Valtellina) �������������������58.31 2. Giulia Murada (Albosaggia) ������������������������������1h.07.03 3. Giulia Gherardi (Albosaggia) �������������������������1h.16.23 4. Debora Contrio (Albosaggia) �����������������������������1h.20.04 5. Francesca Sambrizzi (Alta Valtellina) �����������1h.22.43 6. Sofia Cristini (Albosaggia) ��������������������������������1h.27.12 7. Anna Casolini (Sondalo) ��������������������������������1h.36.50 8. Camilla De Petri (Albosaggia) ���������������������������1h.41.51 9. Marta Biffi (Sondalo) �������������������������������������1h.44.17 Cadetti maschile 1. Pietro Canclini (Alta Valtellina) ��������������������������49.15 2. Riccardo Bonavetti (Adamello) �������������������������������49.48 3. Andrea Greco (Sondalo) �������������������������������������50.04 4. Oscar Vairetti (Valtartano) ��������������������������������������52.41 5. Nicola Brida (Brenta Team) ��������������������������������52.49 6. Tomas Muscetti (Sondalo) �������������������������������������54.00 7. Alessandro Calabrini (Albosaggia) ��������������������56.12 8. Matteo Corazza (Valtartano) ����������������������������������56.15 9. Nicola Bertocchi (13 Clusone) ����������������������������56.50 10. Silvio Bardea (Lanzada) ���������������������������������������57.50 11. Sergio Poli (13 Clusone) ������������������������������1h.00.35 12. Daniele Carobbio (13 Clusone) �����������������������1h.02.25 13. Patrick Bertolina (Alta Valtellina) ����������������1h.03.31 14. Luca Spini (Valtartano) �����������������������������������1h.07.52 15. Luigi Cristani (Sondalo) �������������������������������1h.10.22 16. Matteo Greco (Sondalo) ����������������������������������1h.19.26 17. Mattia Simonini (Albosaggia) ����������������������1h.29.00
Nella foto. Marco Bulanti e Paolo Moriondo in azione
§ di Luca Giaccone §
UP&DOWN RISULTATI LANZADA (SO) - 23.12.12
CRONOSALITA DI NATALE VERTICAL DISLIVELLO: 380 m
A Lanzada appuntamento con la Cronosalita di Natale, Vertical in memoria di Massimo Picenni. Sul gradino più alto del podio è salito Michele Boscacci che si è imposto su un sorprendente Marco De Gasperi, il forte atleta bormino della corsa in montagna e del trail, che ha preceduto di due secondi Daniele Pedrini. Nella prova femminile affermazione di Raffaella Rossi con oltre due minuti di vantaggio su Lucia Moraschinelli e Natascia Leonardi. Nelle altre categorie, successo di Marino Zanetti del Poschiavo sulla coppia dell’Alta Valtellina, Stefano Da Prada ed Edoardo Pedranzini, nei Giovani, mentre tra i Master vittoria di Enzo Vanotti del Lanzada su Fabrizio Franzini del Sondalo e sul compagno di club Battista Rossi. Assoluta femminile 1. Raffaella Rossi (Valtartano) ��������������������������������������������21.46 2. Lucia Moraschinelli (Albosaggia) ���������������������������������������23.48 3. Natascia Leonardi (Poschiavo) ���������������������������������������23.54 4. Sara Asparini (Valtartano) ���������������������������������������������������26.20 5. Lucia Pianta (Bormio) �����������������������������������������������������26.21 Assoluta maschile 1. Michele Boscacci (Albosaggia) ��������������������������������������17.46 2. Marco De Gasperi (Bormio) ������������������������������������������������18.13 3. Daniele Pedrini (Alta Valtellina) ��������������������������������������18.15 4. Marino Zanetti (Poschiavo) �������������������������������������������������18.32 5. Massimiliano Zanaboni (Alta Valtellina) ������������������������18.34
VALGOGLIO (SO) - 16.12.12
SU E GIU’ PER IL MONTE AGNONE INDIVIDUALE DISLIVELLO: 810 m
Su e giù per il Monte Agnone: una splendida giornata
usciti a forzare il ritmo, andando a vincere su Daniele Pedrini e Matteo Bignotti con oltre un minuto di vantaggio. Più facile la vittoria di Raffaella Rossi e Laura Besseghini che, nonostante la perdita di una pelle in av-
vio di gara, sono riuscite presto a rimontare, andando a chiudere con quasi sette minuti di vantaggio su Lucia Moraschinelli e Anna Moraschetti; terze le trentine Sabrina Zanon e Nadia Scola.T
di sole e temperature non troppo rigide hanno accolto poco più di trenta ski-alper alla gara organizzata dallo sci club Gromo. Percorso ‘tradizionale’, con tre salite e due discese, viste le abbondanti nevicate. Gara di qualità: il successo finale è andato al favorito della vigilia, Pietro Lanfranchi, che si è messo alle spalle il trentino Thomas Martini e l’atleta locale Michel Cinesi. Nella categoria Master affermazione di Corrado Cattaneo su Silvano Bergamini e Lorenzo Meciani, mentre tra i Giovani vita facile per Norman Gusmini, unico iscritto, ma piazzato all’ottavo posto in classifica generale. Due le ‘lady’ in gara: prima Federica Osler, seguita da Maddalena Mognetti.
2. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ������������������������������������25.52 3. Silvia Rocca (Alta Valtellina) ��������������������������������������������28.02 4. Giulia Compagnoni (Alta Valtellina) ��������������������������������������28.35 5. Elisa Compagnoni (Alta Valtellina) ����������������������������������28.37 Assoluta maschile 1. Michele Boscacci (Albosaggia) ���������������������������������������20.24 2. Robert Antonioli (Esercito) ���������������������������������������������������20.25 3. Daniel Antonioli (Esercito) �����������������������������������������������22.20 4. Giovanni Zamboni (13 Clusone) ������������������������������������������22.23 5. Luigi Pedranzini (Alta Valtellina) �������������������������������������22.25
Assoluta femminile 1. Federica Osler �������������������������������������������������������������������57.22 2. Maddalena Mognetti ����������������������������������������������������� 1h.02.13 Assoluta maschile 1. Pietro Lanfranchi ��������������������������������������������������������������41.30 2. Thomas Martini �������������������������������������������������������������������43.30 3. Michel Cinesi ���������������������������������������������������������������������44.00 4. Daniel Antonioli �������������������������������������������������������������������44.40 5. Giovanni Zamboni �������������������������������������������������������������44.50
PESCEGALLO (SO) - 29.12.12 TROFEO CRAZY IDEA VERTICAL DISLIVELLO: 524 m
Grande spettacolo a Pescegallo: ben 176 lampade frontali hanno colorato la stazione sciistica della Valgerola in occasione della Cronosalita di Pescegallo, Trofeo Crazy Idea. Ed è stato un finale allo spasimo: gara a due tra Michele Boscacci e Robert Antonioli. L’alpino della Valfurva è riuscito ad avanzare di qualche metro, ma grazie a una rimonta eccezionale Boscacci ha tagliato il traguardo per primo, con appena un secondo di vantaggio; per il terzo gradino del podio sono passati quasi due minuti per l’arrivo dell’altro atleta dell’Esercito Daniel Antonioli. Stesso copione nella gara femminile: Francesca Martinelli si è portata davanti a fare il ritmo per gran parte della gara, ma alle sue spalle Raffaella Rossi non ha ceduto e nella parte finale del tracciato è riuscita a ricucire il distacco, passando per prima sotto lo striscione d’arrivo con tre secondi su Francesca Martinelli, con Silvia Rocca a completare il podio. A livello giovanile a segno il trentino Davide Magnini e la valtellinese Giulia Compagnoni, mentre tra i Master affermazione del grosino Fabrizio Franzini. In gara anche gli Under 15, che hanno percorso il tracciato più breve, con partenza da Pescegallo e arrivo al rifugio Salmurano: gradino più alto del podio per Patrik Bertolini e per Sofia Cristini. Assoluta femminile 1. Raffaella Rossi (Valtartano) ���������������������������������������������25.49
SCI E LUCI NELLA NOTTE RISULTATI PASSO MANIVA (BS) - 15.12.12 SGRANSKISCITI DISLIVELLO: 550 m
Il circuito Sci e Luci nella Notte si è aperto con la Sgranskisciti: per gli oltre cento ski-alper che sono saliti al Passo del Maniva, 40 centimetri di neve fresca, caduta fino a poche ore prima del via. Nuovo tracciato, tutto su pista, illuminata da numerose fiaccole: prima salita di 400 metri, discesa, con strappo finale e un dislivello di 150 metri prima del traguardo. Ha vinto il biker Marzio Deho, seguito dall’atleta locale Andrea Omodei e dal giovane bergamasco Paolo Poli. Maddalena Mognetti è salita sul gradino più alto del podio, precedendo Carolina Tiraboschi (che dopo lo sci di fondo e il trail ai massimi livelli, riesce ad andare forte anche sulle pelli) e al terzo posto la biker Paola Bonacina. Assoluta femminile 1. Maddalena Mognetti (Gromo) �����������������������������������������30.14 2. Carolina Tiraboschi (Goggi) ������������������������������������������ 30.45 3. Paola Bonacina (Altitude) ������������������������������������������������36.20 4. Stefania Vitali (Sovere) ������������������������������������������������ 40.13 5. Silvana Bonaiti (Valserina) �����������������������������������������������40.44 Assoluta maschile 1. Marzio Deho (Altitude) �����������������������������������������������������22.08 2. Andrea Omodei (Valli Bresciane) ���������������������������������� 22.44 3. Paolo Poli (Valgandino) ����������������������������������������������������23.07
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
ALPI CENTRALI //
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NELLA PANCIA DEL GRUPPO \\ ATLETI
Pietro Broggini in cerca di nuove sfide NEW ENTRY | Uomo d’affari, con un passato da fondista di alto livello, dopo tante ‘corse’ con gli sci stretti si è riciclato ski-alper, di notte e di giorno, riscoprendo il piacere di sciare § di Guido Valota §
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anni, nato a Gallarate in provincia di Varese, Pietro Broggini si occupa di project financing per un’importante banca d’affari. E infatti lo incontriamo in giacca e cravatta d’ordinanza nel centro di Milano. Dietro all’esperto di finanziamenti si nasconde un atleta di valore assoluto: nel 1995 a Gallivare, in Svezia, ha conquistato il titolo mondiale Juniores nella 30 km skating di fondo, davanti a Fabio Santus e a gente come Per Elofsson. È stato il primo italiano di sempre a vincerlo. Titolo raddoppiato con l’oro di squadra nella staffetta in seconda frazione classic; e ancora podio sfiorato per due secondi nella 10 km classic. Da Senior, con i colori dei Carabinieri, e in squadra B, numerose buone gare con alcuni acuti di tappa nei circuiti nordici di Coppa del Mondo e periodi di leader di Coppa Italia e di Coppa Europa. Nel 2000 il congedo e l’esperienza vittoriosa del circuito NCAA negli USA in occasione di un master in finanza: se uno è forte e corre nel circuito universitario nordamericano, la University gli permette di vivere e studiare spesandolo per qualche decina di migliaia di dollari.
Nella foto. Pedergnana e Martini sulla seconda salita
4. Juri Filosi (Team Dek) �������������������������������������������������� 23.39 5. Mauro Bonazza (Brenta Team) ����������������������������������������23.43
LIZZOLA (BG) - 19.12.12 REVOLUTION VERTICAL DISLIVELLO: 700 m
Sulla ‘nera’ di Lizzola è andata in scena una classica, la Revolution, con 175 partecipanti. La gara si è decisa ai 500 dei 700 metri di dislivello, con Pietro Lanfranchi che è riuscito a imporsi con 17 secondi di vantaggio su Marzio Deho e 20 su Andrea Omodei. Più netta la vittoria nella gara femminile con Carolina Tiraboschi che ha chiuso con oltre un minuto di vantaggio su Maddalena Mognetti e Silvia Agostinelli a completare il podio. Assoluta femminile 1. Carolina Tiraboschi (Goggi) ���������������������������������������������37.53 2. Maddalena Mognetti (Gromo) �������������������������������������� 39.18 3. Silvia Agostinelli (Cai Villa d’Almé) ���������������������������������41.08 4. Debora Ferrari (Presolana) ������������������������������������������� 43.31 5. Paola Bonacina (Altitude) ������������������������������������������������44.58 Assoluta maschile 1. Pietro Lanfranchi (Valgandino) ��������������������������������������� 28.03 2. Marzio Deho (Altitude Race) ���������������������������������������� 28.20 3. Andrea Omodei (Valli Bresciane) ������������������������������������28.23 4. Fabio Barzana (Valgandino) ����������������������������������������� 28.37 5. Giovanni Zamboni (13 Clusone) ��������������������������������������29.14
BORNO (BS) - 16.01.13
MONTE ALTISSIMO RACE VERTICAL DISLIVELLO: 720 m
Sulla pista del Monte Altissimo di Borno, terzo atto del circuito Sci e Luci nella Notte. Sul gradino più alto del podio è salito Pietro Lanfranchi che ha dovuto guardarsi le spalle da Fabio Bazzana, lo skyrunner in ottimo stato di forma e in grande crescita anche sugli sci; terzo Daniele Cappelletti, mentre ai piedi del podio si sono piazzati Andrea Omodei e Marzio Deho. Nessuna sorpresa nella gara ‘rosa’: ha vinto Carolina Tiraboschi con forte distacco su Lisa Buzzoni e Maddalena Mognetti. Nella foto Pietro Lanfranchi, quando partecipa, vince lui
Assoluta femminile 1. Carolina Tiraboschi (Goggi) ���������������������������������������������44.00 2. Lisa Buzzoni (Altitude) ������������������������������������������������� 47.51 3. Maddalena Mognetti (Gromo) ����������������������������������������� 48.51 4. Silvia Agostinelli (Cai Villa d’Almé) ������������������������������� 48.54 5. Paola Bonacina (Altitude) ������������������������������������������������ 49.18 Assoluta maschile 1. Pietro Lanfranchi (Valgandino) ���������������������������������������33.40 2. Fabio Bazzana (Valgandino) ����������������������������������������� 33.44 3. Daniele Cappelletti (Adamello) ���������������������������������������� 33.58 4. Andrea Omodei (Valli Bresciane) ���������������������������������� 34.03 5. Marzio Deho (Altitude Race) ��������������������������������������������34.12
Perché hai smesso con lo sci di fondo? «Per un insieme di cose. Primo: io ero uno di città, e per sciare a sufficienza dovevo vivere facendo e disfando la valigia. Via per le gare nel week-end, via per salire in Formazza due giorni alla settimana. Poi studiavo all’università e non sapevo bene che strada prendere. Infine sono uno molto competitivo: anche se in Coppa del Mondo ho fatto buoni risultati e rimanevo al livello dei miei compagni, vedevo che i primi andavano troppo forte. Finché si parla di trenta secondi è una cosa, ma se sono due o tre minuti, il divario diventa incolmabile. Poi nel tempo si è anche capito perché andassero così forte: c’è stata la generazione dei finlandesi, poi degli austriaci, degli ispano-tedeschi… Lavoro in centro a Milano, sono sposato con Marta, abbiamo due bambine, abitiamo vicino a Monza, e nel giro dei Pell e Oss, il mio sci club, ho ritrovato mio cognato e altri fondisti-scialpinisti». Com’è avvenuto il passaggio allo scialpinismo? «Per me lo scialpinismo era ‘qualche gita’ dopo le gare di fondo. Un fornitore tecnico mi passava anche qualche attrezzo touring per lo ski-alp. Ma quando correvo seriamente, finita la 50 km degli italiani assoluti a fine marzo, chiudevo gli sci nella sacca e mi mettevo a studiare giorno e notte per almeno un mese: d’inverno davo magari un esame e poi nei mesi estivi recuperavo. Il passaggio allo ski-alp te lo racconto con questo aneddoto, così arriviamo al Mezzalama 2013: quando mi sono laureato ero ancora indeciso. Così mi sono congedato e sono partito per un master negli USA, dove ho corso e vinto per tre stagioni nel circuito NCAA: il livello non è quello europeo ma è comunque alto. Non era un mio obiettivo sportivo: si scia per poter studiare e ci transitano per gli stessi miei motivi di studio molti atleti che poi ritroviamo a vincere tra i professionisti. Qualcuno firma contratti milionari negli sport maggiori, nel basket per esempio. Con me in USA ha corso e studiato per un anno Ola Berger, un fondista norvegese piuttosto forte ma non abbastanza per la ultraselezionata nazionale del suo paese. Dopo tre stagioni torno in Italia, inizio a lavorare qui in città, mi sposo. Mio cognato fondista fa un Mezzalama nel 2003 e poi mi vuole coinvolgere; così inizio a fare qualche gita con loro, da ‘imbranato’. Poi mi butto specialmente nelle notturne pur continuando con qualche gara di fondo da civile. Un bel giorno sento Ola al telefono e gli racconto di questa cosa nuova, delle notturne, del Mezzalama che vorrei provare. Una telefonata assurda: mi chiede cos’è il Mezzalama, cos’è lo scialpinismo, come si dice in inglese… E adesso me lo ritrovo campione norvegese di scialpinismo, quinto alla Pierra Menta, nono al Vertical mondiale, sesto in staffetta, nei venti in World Cup a Tromso, anche se al Mezzalama i norvegesi sono tornati giù in elicottero perché uno di loro è stato male per la
quota. Quest’anno è venuto a trovarmi in Italia e già che c’era abbiamo corso al Vertical del Cornizzolo, dove è arrivato secondo a un minuto da De Gasperi. E lì abbiamo deciso di fare squadra insieme al Mezzalama come Team Norvegia e correremo insieme con un altro norvegese che è appena arrivato secondo ai loro campionati nazionali. Solo che adesso mi devo allenare». Raccontaci della transizione dai missili da fondo, strutturati e cerati alla perfezione, alle batoste su queste pellacce frenanti. «Come tutti ho cercato inizialmente di far andare bene i materiali che avevo, o di fare scelte che potessero conciliare il touring con il race. Errore. Ma dopo le prime notturne dell’International Ski Tour ho capito che anche qui non si può trascurare niente. Le prime gare erano un disastro: mi fermavo e toglievo gli sci per sganciare il ferretto delle pelli. Non avevo il top-fix, avevo scarponi con tanti ganci. Così mi sono attrezzato meglio e con qualche notturna mi sono abituato. Il Mezzalama del 2011 è stato comunque una transizione: uno dei nostri era attrezzato touring, ma l’importante era arrivare ed è andata bene: la famigerata cresta era poi effettivamente una strada, ma che meraviglia! Con la scorsa stagione ho intensificato le gare notturne e, quando ho iniziato a vedere i miglioramenti, sono entrato nella logica: sto imparando a gestire meglio i cambi, i materiali, la tecnica di gambe e braccia. Partendo da zero, o peggio dalle tecniche dello sci di fondo che è una disciplina raffinatissima in questa sfera, lo ski-alp è un mondo tutto diverso e da imparare. Inoltre io ero molto attento alla tecnica sciistica, alla differente distribuzione della forza degli arti e mi è toccato rivoluzionare qualche concetto assimilato. Comunque dal fondo classifica sto affacciandomi ultimamente al quarto-quinto posto. Mentre nelle classiche in ambiente come al Rutor adesso mi piazzo più o meno con la prima donna; ma devo imparare a gestire la discesa. Da fondista cerco subito la massima velocità e mi ritrovo le gambe ‘acciaiate’ in poche decine di metri. Ci sto ragionando e ci lavorerò. Sai una cosa che apprezzo di questa transizione? Nello sci di fondo hai dieci paia di sci e ogni settimana sono ore e ore a pulire e cerare. Con questi metto le pelli e via; una volta ogni tanto pulisco e sciolino gli sci. Per uno che ha famiglia e sta fuori di casa dalle otto alle venti, quelle ore sono una manna. E mi piace di più fare sport adesso, anche se non vinco, che quando era un lavoro. C’era il vincolo del risultato, anche con certi aspetti umani negativi. Magari il posto è uno, e noi siamo in due: io e il mio amico. Poi, per carità, sciare è bello, mi piaceva tantissimo, ma non staccavo mai. Adesso non vinco. Ma li guardo, i primi. Certo che mi piacerebbe batterli, perché resto competitivo. Ma l’importante è che adesso lo sci mi diverte». T
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RUBRICHE \\ KING OF THE NIGHT
Trofeo San Nicolò (8 dicembre 2012): 2° classificato + 23 secondi da Marco Facchinelli
Folga Vertical Race (6 gennaio 2013) 1° classificato.
IV Lunagaro (26 dicembre 2012) 1° classificato
Tognola Ski Race (19 dicembre 2012) 2° classificato +62 centesimi da Ivo Zulian
La Via del Bosco (16 gennaio 2013) 1° classificato.
Memorial Fausto Giacomuzzi (23 gennaio 2013) 1° classificato.
Super Lusia - Super Danilo (3 gennaio 2013) 1° classificato Trofeo Mario Iori (9 gennaio 2013) 2° classificato +6 secondi da Ivo Zulian
XIV La Sportiva - Monte Agnello Trophy (14 dicembre 2012) 4° classificato + 49 secondi da Michele Boscacci
THE KING OF THE NIGHT
THOMAS TRETTEL
Il riconoscimento per questa prima parte di stagione spetta a Thomas Trettel § di Davide Marta - foto Ralf Brunel §
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essuno a gennaio è riuscito a tenere il passo dello zuanero Thomas Trettel, che nel giro di poche settimane ha inanellato una serie di vittorie davvero notevole nel circuito Dolomiti sotto le stelle: primo nel Lunagaro (26 dicembre), nel Super Lusia Super Danilo (3 gennaio), nel Folga Vertical (6 gennaio), nella Via del Bosco (16 gennaio) e nel ‘Fausto Giacomuzzi’ (23 gennaio). Una sola sconfitta, per 6 secondi, nel ‘Mario Iori’ del 9 gennaio per mano di Ivo Zulian. È lui ‘the king of the night’ di questo numero di Up&Down. Classe 1985, Thomas vive a Ziano di Fiemme, dove lavora in falegnameria. Viene dallo sci di fondo, in cui ha gareggiato fino a sedici anni facendo parte della squadra di Comitato. Poi la ‘folgorazione’ per lo scialpinismo a cui si è avvicinato frequentando l’ambiente del Cauriol e grazie ai consigli di Carlo Zanon. Thomas, un mese di gennaio da ricordare… «Sì, dai, la stagione è partita bene. Peccato che il tempo per allenarsi è poco con il lavoro. Riesco a fare qualcosa solo dopo
le cinque del pomeriggio e questo mi limita nella preparazione, soprattutto della discesa». Quindi le notturne sono una necessità, più che una scelta… «A me piacciono molto anche le classiche, con discese in fuori pista. Purtroppo quando esco per allenarmi è buio, quindi poca discesa. Ogni tanto riesco a sciare nel fine settimana. Ma va bene così, le ‘sparate’ notturne mi divertono molto e non sta andando male!». Come ti organizzi per gli allenamenti? «Faccio un paio di ore dopo il lavoro quasi tutti i giorni. Da un paio di anni sfrutto i consigli di Sepp Chenetti, che mi ha dato una serie di linee guida su come impostare la preparazione. Non si tratta di un programma vero e proprio, anche perché non ci sarebbe il tempo per svilupparlo, ma una serie di indicazioni di massima». Che sembrano funzionare… «Sì, anche se non posso esagerare, la mattina dopo devo andare a lavorare!». Tattica di gara? «Cerco di partire forte, provo a fare la differenza subito. Se riesco ad andare via, poi proseguo con il mio passo, se no devo vedere come stanno gli avversari». Anche se non ce ne sono molti che rie-
scono a reggere le tue ‘sparate’. «Ce ne sono, tranquillo! Uno che va forte nel circuito è Ivo Zulian, proprio nell’ultima gara ho vinto per soli tre secondi, ma era a cronometro. Lui è davvero impressionante sui muri e nei tratti ripidi. Lì non riesco a stargli dietro. Io magari riesco ad allungare il passo sulle pendenze medie, sfruttando la tecnica da fondista». Ma preferisci correre a cronometro o sull’uomo? «In entrambe le situazioni, anche se forse a cronometro mi concentro di più sul mio ritmo». E in discesa? «Non me la cavo male, paradossalmente però mi viene più male alle gambe che in salita». Tempi di recupero? “Abbastanza veloci, anche se la mattina, ogni tanto, mi piacerebbe dormire un po’ di più». Cosa pensi del movimento delle notturne nelle tue valli? «Bello, stimolante, c’è tanta gente. Anche se a volte è dura correre il mercoledì e poi di nuovo nel week-end. Però come si fa a stare a casa quando sai che c’è una gara…».
Ma non ci sarebbe bisogno di uno specialista come te nella sprint in Coppa del Mondo? «Ma no, quelli della nazionale vanno più forte. In Valle Aurina dovevo gareggiare, ma mi sono stirato la schiena e ho dovuto stare a casa. Credo comunque che vadano di più». Thomas non fa nomi, ma dal tono della voce sembra farci un pensierino… «L’anno scorso ho corso all’Etna, ma me le hanno ‘suonate’ ben bene!». E nelle gare classiche? «Il Mezzalama è la più bella. L’ultima edizione mi sono piazzato quarto con Follador e Kuhar, quest’anno vedremo, non ci siamo ancora organizzati. È sempre un casino con questi terzetti. Intanto correrò il Sellaronda con Marco Facchinelli. Siamo amici, sarà divertente». Una coppia niente male… Marco è un ottimo runner, tu d’estate corri? «No, faccio qualche uscita in montagna, vado un po’ in bici. Faccio giusto le gare de La Sportiva Vertical Trophy a settembre». Materiali? «Scarpa Alien, per le notturne uso gli sci Bosin!» T
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I GUERRIERI DELLA NOTTE \\ LISA MORANDINI New-entry di ottimo livello nel panorama delle gare notturne in Val di Fassa è Lisa Morandini. Classe 1989, arruolata presso la Guardia di Finanza, ha corso fino allo scorso inverno nello sci di fondo con buoni risultati per le Fiamme Gialle. «Quest'estate ho staccato la spina. Da una parte sono state fatte alcune scelte nel Gruppo Sportivo, dall'altra non mi piaceva più l'ambiente, così ho deciso di abbandonare l'attività agonistica nel fondo». E ti sei buttata sullo ski-alp… «Eh, sì… Ho la passione per la montagna, poi adesso inizio il corso del Soccorso Alpino e quindi sono quasi obbligata! Ma le gare le faccio per puro diver-
I protagonisti della Pilat Moonlight di Canazei
UP&DOWN RISULTATI CANAZEI (TN) - 08.12.12 TROFEO SAN NICOLO’ VERTICAL DISLIVELLO: 690 m
Tradizionale apertura del circuito Dolomiti sotto le stelle con il trofeo San Nicolò: partenza da Canazei e traguardo finale al Pordoi Gonzaga a quota 2.140 metri. Al via ben 170 partenti nonostante il freddo intenso (fino a -15° C) e un forte vento a raffiche. Primo l’atleta di casa Marco Facchinelli che ha chiuso con un vantaggio di 23 secondi su Thomas Trettel, con Davide Galizzi a completare il podio. Federico Nicolini, undicesimo assoluto, è stato il migliore nelle categorie giovanili, mentre tra gli Over 50 si è imposto il gardenese Mario Hofer. Equilibrio anche nella sfida ‘rosa’: a spuntarla è stata Elena Nicolini con lo stesso distacco della prova maschile, 23 secondi, su Carla Iellici, con Andrea Innerhofer distanziata di oltre due minuti al terzo posto. Assoluta femminile 1. Elena Nicolini (Brenta Team) ����������������������������������� 43.16 2. Carla Iellici (Bogn da Nia) ������������������������������������������� 43.39 3. Andrea Innerhofer (Ski-alp Ahrntal) ����������������������� 45.51 4. Giulia Tagliapietra (Peves Gherdeina) �������������������������� 46.06 5. Francesca Rossi (Roby Sport) ��������������������������������� 46.09 6. Esther Demetz (Peves Gherdeina) ������������������������������� 46.15 7. Francesca Lavezzari (Montanaia Racing) ��������������� 46.31 8. Monica Sartogo (Cai Schio) ���������������������������������������� 47.42 9. Tatiana Kutlikova (Peves Gherdeina) ���������������������� 48.24 10. Marta Vinante (Cornacci) ������������������������������������������ 49.00 11. Stefania Zanon (Dolomiti Ski Alp) ������������������������� 52.29 12. Giovanna Bigagli (Bogn da Nia) �������������������������������� 55.21 13. Silvana Iori (Bogn da Nia) �������������������������������������� 56.38 14. Giovanna Galeota (Gran Sasso) �������������������������������� 57.18 15. Daniela Florian (Bogn da Nia) ������������������������������� 58.21 Assoluta maschile 1. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) ����������������������������� 33.13 2. Thomas Trettel (Cauriol) ��������������������������������������������� 33.36 3. Davide Galizzi (Brenta Team) ���������������������������������� 34.07 4. Filippo Beccari (Bela Ladinia) ������������������������������������� 34.39 5. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) ������������������������������� 35.02 6. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ���������������������������������������������� 35.21 7. Michael Zemmer (Gossensass) ������������������������������� 35.26 8. Christian Varesco (Cornacci) ��������������������������������������� 35.37 9. Paul Innerhofer (Ski-Alp Ahrntal) ���������������������������� 35.57 10. Dario Steinacher (Bogn da Nia) �������������������������������� 36.00
TESERO (TN) - 14.12.12
MONTE AGNELLO TROPHY DISLIVELLO: 800 m
Una delle gare ‘classiche’ e più attese: il ‘Monte Agnello Trophy’ ha offerto quest’anno agli oltre 150 partecipanti un nuovo tracciato. Partenza dalla chiesetta dell’Alpe di Pampeago, salita lungo la pista fino alla baita Caserina, per poi proseguire in fuori pista e raggiungere il rifugio Agnello, per il primo cambio assetto, quindi discesa verso la pista Tresca, secondo cambio assetto alla chiesetta di Pampeago e poi via per l’ultima ascesa sotto l’impianto Latemar. Infine, terzo cambio alla stazione a monte della seggiovia e picchiata finale lungo la Val Todesca fino a Pampeago. In totale, 800 metri di dislivello in salita e altrettanti in discesa. Dopo il successo della scorsa edizione si è confermato al vertice Michele Boscacci, precedendo Alessandro Follador e Nejc Kuhar, con ai piedi del podio Thomas Trettel e Filippo Beccari. Soluzione al fotofinish, invece, nella gara femminile: un solo secondo di vantaggio separa Martina Valmassoi da Sabrina Zanon, con al terzo posto Federica Osler. Nelle altre categorie, Gianluca Vanzetta ha vinto la gara giovanile, mentre Livio Vanzetta quella degli Over 50.
timento, mi piace l'ambiente, totalmente diverso da quello del fondo». Mantieni gli stessi ritmi di allenamento? «No, da quest'estate ho mollato. Faccio proprio poche uscite con le pelli e per puro divertimento, per non stare ferma…». Però i risultati non mancano! Programmi? «Beh, un po' di 'motore' mi sarà rimasto, no? Comunque prendo quello che viene senza impegni, ho appena iniziato, faccio le notturne qui nei dintorni e poi si vedrà! Con il corso del Soccorso Alpino non so quanto potrò allenarmi. Comunque il Sellaronda è in programma, ma senza grandi aspettative».
Martini, Holzknecht e Facchinelli sul podio del Lavaronda
Tra le tue avversarie della zona chi vedi bene? «Tutte! Io sono l'ultima arrivata…». Che attrezzatura usi? «Ski Trab e Scarpa Alien». Da ex fondista, pensi che lo ski-alp stia sottraendo praticanti a questa disciplina? «Mah, è possibile. Nello scialpinismo se eri fondista sei avvantaggiato soprattutto nelle gare dove non c'è molta salita. Comunque credo che ci sia del vero in questa affermazione». Hai una passione in particolare oltre alla montagna? «Lo shopping! Come tutte le donne, poi…».
Le prime tre del Trofeo Mario Iori
Assoluta femminile 1. Martina Valmassoi (Dolomiti Ski Alp) ���������������������� 51.13 2. Sabrina Zanon (Team La Sportiva) ������������������������������� 51.14 3. Federica Osler (Arcobaleno) ������������������������������������� 53.34 4. Elisabeth Benedetti (Cauriol) ��������������������������������������� 54.22 5. Marta Vinante (Cornacci) ����������������������������������������� 57.34 6. Anna Scarian (Cornacci) ����������������������������������������� 1h.07.24 7. Giulia Pacher (I Favolenze) ���������������������������������� 1h.11.26 8. Zuzana Fundjova (Svk) ������������������������������������������� 1h.26.33 9. Tamara Bez (Bela Ladinia) ����������������������������������� 1h.36.41
3. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) �������������������������� 1h.04.50 4. Fabrizio Bartoli (Bogn da Nia) ���������������������������������� 1h.05.49 5. Graziano Boscacci (Albosaggia) ������������������������� 1h.06.07 6. Ivan Sommacal (Valdobbiadene) ������������������������������ 1h.07.11 7. Paolo Longo (Bogn da Nia) ����������������������������������� 1h.07.13 8. Gerhard Unterhuber (Valle Aurina) ��������������������������� 1h.07.40 9. Mirco Micheluzzi (Ski Team Fassa) ���������������������� 1h.07.59 10. Camillo Campestrini (Cima Dodici) ������������������������ 1h.08.20
Assoluta maschile 1. Michele Boscacci (Albosaggia) �������������������������������� 38.15 2. Alessandro Follador (Caverson) ����������������������������������� 38.25 3. Nejc Kuhar (Team La Sportiva) ��������������������������������� 38.39 4. Thomas Trettel (Cauriol) ���������������������������������������������� 39.04 5. Filippo Beccari (Bela Ladinia) ���������������������������������� 39.23 6. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ���������������������������������������������� 40.12 7. Thomas Martini (Brenta Team) ��������������������������������� 41.13 8. Christian Varesco (Cornacci) ���������������������������������������� 41.19 9. Riccardo Dezulian (Bogn da Nia) ����������������������������� 42.09 10. Dario Steinacher (Bogn da Nia) �������������������������������� 42.30
CASTELIR (TN) - 03.01.13
SAN MARTINO DI CASTROZZA (TN) 19.12.12 TOGNOLA SKI RACE VERTICAL DISLIVELLO: 740 m
Debutto per la Tognola Ski Race nel circuito Dolomiti sotto le stelle: gara impegnativa, con la salita della pista nera di San Martino di Castrozza, affrontando alcuni muri particolarmente ripidi. Oltre 140 concorrenti al via e doppietta del team Bogn da Nia con le vittorie di Carla Iellici e Ivo Zulian. Nella gara rosa sul podio anche la gardenese Giulia Tagliapietra con al terzo posto Roberta Secco; in campo maschile piazza d’onore con un ritardo di mezzo secondo, per Thomas Trettel, con terzo Marco Facchinelli a quasi un minuto. Assoluta femminile 1. Carla Iellici (Bogn da Nia) ����������������������������������������� 36.09 2. Giulia Tagliapietra (Peves Gherdeina) ��������������������������� 37.57 3. Roberta Secco (San Martino) ����������������������������������� 41.00 4. Manuela Perathoner (Peves Gherdeina) ����������������������� 43.23 5. Annalisa Zanetel (Piazaroi) �������������������������������������� 44.46 6. Marta Scalet (Piazaroi) ������������������������������������������������ 46.00 7. Francesca Turra (Piazaroi) ���������������������������������� 1h.00.21 8. Nadia Gaio (Lamon) ������������������������������������������������ 1h.13.08 Assoluta maschile 1. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ������������������������������������������� 27.10 2. Thomas Trettel (Cauriol) ���������������������������������������������� 27.11 3. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) ������������������������������ 28.07 4. Alessandro Taufer (Piazaroi) ���������������������������������������� 28.19 5. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) �������������������������������� 28.37 6. Davide Pierantoni (Cai Schio) �������������������������������������� 29.13 7. Gabriele De Paul (Bela Ladinia) �������������������������������� 29.27 8. Manuel De Gasperi (Arcobaleno) ��������������������������������� 30.02 9. Germano Corazza (Dolomiti Ski Alp) ������������������������ 30.36 10. Aaron Lazzaro (Piazaroi) �������������������������������������������� 30.44
LAVARONE (TN) - 22.12.12 LAVARONDA
INDIVIDUALE DISLIVELLO: 1.240 m Dopo il forfait dello scorso anno, è andata regolarmente in scena la seconda edizione della Lavaronda, gara in notturna valida per il circuito Dolomiti sotto le stelle e primo appuntamento della Prowinter Cup. Vittoria di Lorenzo Holzknecht che è riuscito a fare la differenza nella seconda salita e si è lasciato alle spalle il ‘compagno di fuga’ Marco Facchinelli, superato nel finale anche da Thomas Martini; nella prova femminile a segno la bormina Francesca Martinelli con quasi 10 minuti di vantaggio su Roberta Secco e Monica Sartogo a completare il podio. Assoluta femminile 1. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) ������������������� 1h.16.28 2. Roberta Secco (San Martino) ����������������������������������� 1h.26.10 3. Monica Sartogo (CAI Schio) ��������������������������������� 1h.28.09 4. Katia Fori (Kinomana) ���������������������������������������������� 1h.39.36 5. Giovanna Bigagli (Bogn da Nia) ��������������������������� 1h.42.54 6. Stefania Casari (Ski Team Fassa) ���������������������������� 1h.47.32 7. Roberta Peron (Favolenze) ����������������������������������� 1h.53.33 8. Sabrina Pausini (Arcobaleno) ����������������������������������� 1h.55.54 Assoluta maschile 1. Lorenzo Holzknecht (Alta Valtellina) �������������������� 1h.02.35 2. Thomas Martini (Brenta Team) ��������������������������������� 1h.04.22
SUPER LUSIA - SUPER DANILO VERTICAL DISLIVELLO: 500 m
C’erano i protagonisti del Dolomiti sotto le stelle’, ma anche tanti vigili del fuoco alla prima edizione della ‘SuperLusia SuperDanilo’, la notturna di Predazzo dedicata a Danilo Tomaselli, il vigile del fuoco e guida alpina scomparso l’estate scorsa sul Sassolungo. Oltre 300 gli iscritti alla gara organizzata sulle piste del Lusia da US Dolomitica in collaborazione con i vigili del fuoco di Predazzo. Cinquecento i metri di dislivello, con salita lungo le piste e arrivo al rifugio Passio Lusia a quota 2.000 metri. Thomas Trettel ha confermato il suo stato di forma, mettendosi alle spalle Thomas Martini e Ivo Zulian. In campo femminile affermazione di Lisa Morandini su Susanna Neri e Marta Vinante. Nella classifica per vigili del fuoco, primo posto per Luca Varesco e Anna Scarian, mentre Maurizio Venturini si è imposto tra i ciaspolatori. Assoluta femminile 1. Lisa Morandini (Bela Ladinia) ���������������������������������� 35.14 2. Susanna Neri (Brenta Team) ���������������������������������������� 36.12 3. Marta Vinante (Cornacci) ����������������������������������������� 37.47 4. Michela Rizzi (Bela Ladinia) ����������������������������������������� 39.27 5. Francesca Lenzi (Dolomitica) ����������������������������������� 40.19 6. Giovanna Bigagli (Bogn da Nia) ����������������������������������� 41.02 8. Anna Scarian (V.F. Varena) ��������������������������������������� 42.44 9. Simonetta Vettorel (Bogn da Nia) ��������������������������������� 42.55 10. Beatrice Deflorian (Cornacci) ��������������������������������� 45.13 Assoluta maschile 1. Thomas Trettel (Cauriol) ������������������������������������������� 25.43 2. Thomas Martini (Brenta Team) ������������������������������������� 26.22 3. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ������������������������������������������� 27.17 4. Dario Steinacher (Bogn da Nia) ����������������������������������� 27.32 5. Gil Pintarelli (Triathlon Trentino) ������������������������������ 27.39 6. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) ������������������������������������ 27.53 7. Riccardo Dezulian (Bogn da Nia) ����������������������������� 28.04 8. Christian Varesco (Cornacci) ���������������������������������������� 28.12 9. Francesco Trenti (Clarina) ���������������������������������������� 28.51 10. Gabriele De Paul (Bogn da Nia) ���������������������������������� 29.13
ALBA DI CANAZEI (TN) - 09.01.13 TROFEO MARIO IORI VERTICAL DISLIVELLO: 684 m
La quindicesima edizione del ‘Trofeo Mario Iori’, sulle nevi del Ciampac, assegnava punti per il circuito Dolomiti sotto le stelle, ma era valida anche come seconda prova della Prowinter Cup e come prima tappa della ‘Raida Ladina’. 250 i concorrenti che hanno affrontato la salita che da Alba di Canazei porta fino al rifugio Tobià del Giagher: quasi quattro chilometri di gara per una sfida di grande intensità. A spuntarla è stato Ivo Zulian che ha preceduto di sei secondi Thomas Trettel e di quattordici Philip Goetsch. In campo femminile, è salita sul gradino più alto del podio Federica Osler che ha preceduto di 13 secondi Elizabeth Benedetti e di 26 Carla Iellici. Nella classifica junior a primeggiare sono stati Melanie Ploner e Giovanni Lastei, mentre tra gli Over, successi per Silvana Iori e Andreas Senoner. Assoluta femminile 1. Federica Osler (Arcobaleno) ������������������������������������� 43.09 2. Elisabeth Benedetti (Cauriol) ��������������������������������������� 43.22 3. Carla Iellici (Bogn da Nia) ����������������������������������������� 43.35 4. Giulia Tagliapietra (Peves Gherdeina) ��������������������������� 43.44 5. Sabrina Zanon (Cauriol) ����������������������������������������������� 45.05 6. Tatiana Kutlíková (Peves Gherdeina) ����������������������� 45.07 7. Roberta Secco (San Martino) ��������������������������������������� 45.30 8. Flurina Comploj (Badia Sport) ���������������������������������� 46.02 9. Heidi Dapunt (Lungiarü) ���������������������������������������������� 46.05 10. Birgit Klammer (Peves Gherdeina) ������������������������� 46.55
Assoluta maschile 1. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ������������������������������������������� 32.13 2. Thomas Trettel (Cauriol) ���������������������������������������������� 32.19 3. Philip Goetsch (Bogn da Nia) ������������������������������������ 32.27 4. Alessandro Follador (Caverson) ����������������������������������� 32.26 5. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) ������������������������������ 33.20 6. Thomas Martini (Brenta Team) ������������������������������������� 33.48 7. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) �������������������������������� 34.09 8. Lukas Arquin (Martell) ������������������������������������������������� 34.16 9. Dario Steinacher (Bogn da Nia) �������������������������������� 34.34 10. Christian Varesco (Cornacci) �������������������������������������� 34.51
CAVALESE (TN) - 16.01.13 VIA DEL BOSCO VERTICAL DISLIVELLO: 680 m
Oltre 200 ski-alper in gara al Cermis, pronti a ‘battere’ i sei chilometri della ‘Via del Bosco’, che dal Doss dei Laresi porta fino all’albergo Eurotel, sotto una fitta nevicata, con 50 centimetri di neve fresca. Lotta serrata in campo maschile, con Marco Facchinelli, Ivo Zulian e Thomas Trettel a giocarsi il successo: alla fine l’allungo vincente è stato quello di Trettel, con dieci secondi di vantaggio su Zulian e 26 su Facchinelli. Nella prova femminile successo in scioltezza per Carla Iellici davanti all’ex nazionale di sci nordico Lisa Morandini e a Roberta Secco. Assoluta femminile 1. Carla Iellici (Bogn da Nia) ����������������������������������������� 54.06 2. Lisa Morandini (Bela Ladinia) �������������������������������������� 57.43 3. Roberta Secco (San Martino) ����������������������������������� 58.05 4. Sabrina Bampi (Atletica Trento) ������������������������������� 1h.0640 5. Anna Scarian (Cornacci) �������������������������������������� 1h.07.56 6. Silvia Menapace (Brenta Team) ������������������������������ 1h.09.44 7. Luana Libera (Molina) ������������������������������������������ 1h.10.50 8. Marika Giovannini (Mai Zeder) �������������������������������� 1h.11.45 9. Priscilla Brunner (Zon te Cadin) �������������������������� 1h.14.25 10. Ingrid Pernstich (Ksv Triathlon) ����������������������������� 1h.14.39 Assoluta maschile 1. Thomas Trettel (Cauriol) ������������������������������������������� 42.12 2. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ���������������������������������������������� 42.22 3. Marco Facchinelli (Bogn da Nia) ������������������������������ 42.38 4. Thomas Martini (Brenta Team) ������������������������������������� 44.38 5. Paolo Longo (Bogn da Nia) ��������������������������������������� 46.23 6. Christian Varesco (Cornacci) ���������������������������������������� 47.10 7. Francesco Trenti (Clarina) ���������������������������������������� 47.16 8. Alessandro Forni (Arcobaleno) ������������������������������������� 47.25 9. Luca Varesco (Cornacci) ������������������������������������������ 47.28 10. Stefan Ludwig (Bogn da Nia) ������������������������������������� 48.12
ORTISEI (BZ) - 16.01.13
PILAT MOONLIGHT SKITOUR VERTICAL DISLIVELLO: 770 m
Doppietta del Bogn da Nia nella Moonlight Ski Tour al Pilat di Ortisei, con circa ottanta skialper nonostante la copiosa nevicata: nella gara maschile si è imposto Urban Zemmer che ha ‘chiuso’ i cinque chilometri del tracciato in 38’04, precedendo di oltre un minuto il fratello Michael che è tesserato per il Gossensass, con il compagno di club Dario Steinacher sul terzo gradino del podio. Nella prova ‘rosa’ affermazione di Annemarie Gross sull’atleta di casa Esther Demetz e su Romina Ploner. Assoluta femminile 1. Annemarie Gross (Bogn da Nia) ������������������������������� 51.17 2. Esther Demetz (Peves Gherdeina) �������������������������������� 52.39 3. Romina Ploner (Activ Sport) ������������������������������������� 53.20 4. Tatiana Kutlíková (Peves Gherdeina) ���������������������������� 55.10 5. Birgit Klammer (Peves Gherdeina) ��������������������������� 55.41 6. Manuela Perathoner (Peves Gherdeina) ������������������������ 56.18 7. Dina Perissinotto (Plose) ������������������������������������������ 57.12 8. Christine Perathoner (Peves Gherdeina) ������������������ 1h.06.47 9. Doris Pycha (Peves Gherdeina) ��������������������������� 1h.13.57 10. Manuela Pramstaller (Macki Nacki) ���������������������� 1h.16.23 Assoluta maschile 1. Urban Zemmer (Bogn da Nia) ����������������������������������� 38.04 2. Michael Zemmer (Gossensass) ������������������������������������ 39.31 3. Dario Steinacher (Bogn da Nia) �������������������������������� 40.53 4. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) ������������������������������������ 41.16 5. Andreas Senoner (Peves Gherdeina) ������������������������ 42.39 6. Noe Thaler (Sarntal) ���������������������������������������������������� 43.12 7. Markus Strobl ����������������������������������������������������������� 43.23 8. Daniel Ploner (Peves Gherdeina) ���������������������������������� 43.28 9. Herbert Stuffer (Peves Gherdeina) ��������������������������� 43.36 10. Guenter Nocker (Peves Gherdeina) ���������������������������� 43.45
\\ TRENTINO ALTO ADIGE
26
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T
VIVA VOCE \\ GIULIA BOTTI
Nuove motivazioni per Giulia A lla Folga Vertical Race ottima prestazione dell’emiliana Giulia Botti. Classe 1980, di Reggio Emilia, è stata dapprima una buona nuotatrice a livello nazionale, poi nel triathlon ha fatto parte per due anni della squadra italiana Under 23 vincendo i titoli italiani Sprint e Triathlon olimpico. Nello ski-alp è giunta terza al Trofeo Mezzalama 2009 con Alessandra Gianatti e Micol Murachelli. L’anno dopo lo stesso team è giunto quarto alla Patrouille des Glaciers. Buoni piazzamenti e vittorie in Coppa delle Dolomiti e nei circuiti locali, compresa una vittoria al Lunarally del Tonale. È molto discontinua nella
motivazione, ma ha ‘il fisico’ dalla sua. Buona climber e alpinista su roccia.
Giulia, come sei arrivata alla pratica dello scialpinismo? «Ho iniziato da ragazzina al corso CAI coi miei genitori, poi ho iniziato a frequentare la montagna con amici. Prima in inverno con lo skialp poi d’estate con la corsa in montagna e l’ arrampicata... ho una casa in Val di Sole: un ottimo campo base per me!» Una grande passione per la montagna, anche se non ce l’hai dietro l’angolo... «Diciamo che a Reggio ci lavoro e basta. Vivo in collina e scappo sempre sull’Appennino o sulle Alpi appena ho tempo». Di cosa ti occupi nella vita? «Sono ingegnere gestionale e lavoro in azienda. Attualmente sviluppo prodotti accessori per telefoni cellulari e tablet». Come ti prepari? «Durante la settimana mi alleno a piedi, due o tre allenamenti su strada o sterrato in base al meteo - e a volte vado con gli sci, ma capiterà una volta ogni due settimane. Poi almeno una seduta in palestra o piscina a settimana. Dal venerdì sera salgo in montagna e scio appena posso». La stagione è partita molto bene a livello di risultati; te lo aspettavi? «Quest’anno sono di nuovo motivata come nel 2009. Ho avuto qualche annetto con mille impegni e pochi stimoli. Questo mi pare buono, invece! È la testa che fa tanta differenza. Il fisico lo alleni, lo spirito invece no!» Sembra un ottimo presupposto. Con chi ti alleni abitualmente?
«Purtroppo quasi sempre da sola o col mio cagnolino! Talvolta con alcuni amici, ma è spesso difficile far coincidere impegni e orari». Sembra che in Appennino ci sia un movimento di skialper in fase di crescita, cosa ne pensi? «Finalmente sta prendendo piede... donne siamo sempre poche, ma si inizia. È nata anche la prima squadra di skialp qui vicino, dove quest’anno mi sono tesserata. Mi è dispiaciuto lasciare gli amici bergamaschi di Altitude ma in Kinomana posso anche ‘vivere’ un pochino la società… poi bisogna promuovere la disciplina qui!». Dicevi che donne siete poche... ma ci manca poco che tu le ‘suoni’ anche ai maschi! «Beh, di uomini ce ne sono cinque o sei forti, però non sempre presenti alle gare. Al Cerreto, dove ho fatto seconda assoluta, mancavano quasi tutti per esempio». Attrezzatura? Hai qualche accorgimento particolare nel setup? «Avevo avuto una sponsorizzazione ATK Race tre anni fa e uso ancora il loro attacco, con sci Alpy e F1 Carbon. Mi piace Scarpa, ma temo il freddo con gli Alien. Dovrei comunque sostituire sci e attacchi. Ci sto guardando! Pelli Pomoca». C’è qualche atleta dell’ambiente, uomo o donna, che stimi in modo particolare? «Un amico che mi ha introdotto nel settore e dato tantissime lezioni e insegnamenti. Come atlete Francesca Martinelli, la stimo sia come persona che come atleta. Poi Cristian che mi ha fatto iniziare ad amare la montagna... ora pero’ non c’è più».T
Punto Sport, dove lo scialpinismo è di casa
UP&DOWN FOLGA VERTICAL RACE CANAL SAN BOVO (TN) \\ 06.01.13 TIPOLOGIA: VERTICAL DISLIVELLO: 680 m
Condizioni difficili per la ‘Folga Vertical Race’: poca neve in basso, rischio valanghe 3 in alto e caldo primaverile. Così il direttore di gara Enrico Bollini ha dovuto optare per un percorso ridotto a 680 metri di salita, con i primi 150 da correre a piedi e con la sofferta rinuncia alla vetta della montagna di casa, che dà il nome alla gara, e avrebbe portato la salita a oltre 1.000 metri totali. Vittoria di Thomas Trettel con un vantaggio di circa mezzo secondo su Filippo Beccari con Gil Pintarelli a completare il podio. Nella prova femminile si è imposta Giulia Botti, la forte emiliana già terza al Trofeo Mezzalama 2009, che ha staccato di tre minuti Monica Sartogo e di un altro minuto Nada De Francesch. Assoluta femminile 1. Giulia Botti (Kino Mana) ������������������������������������������� 40.18 2. Monica Sartogo (Cai Schio) ���������������������������������������� 43.20 3. Nada De Francesch (Dolomiti Ski Alp) �������������������� 44.22 4. Katia Fori (Kino Mana) ������������������������������������������������ 47.43 5. Loretta Derù (Cima Dodici) �������������������������������������� 49.12 Assoluta maschile 1. Thomas Trettel (Cauriol) ������������������������������������������ 31.16 2. Filippo Beccari (Ski Team Fassa) �������������������������������� 31.44 3. Gil Pintarelli (Triathlon Trentino) ����������������������������� 31.56 4. Mirco Mezzanotte (Lagorai) ����������������������������������������� 32.49 5. Andrea Mattiato (Cima Dodici) �������������������������������� 35.05 6. Camillo Campestrini (Cima Dodici) ����������������������������� 35.11 7. Marco Morandini (Cauriol) �������������������������������������� 35.22 8. Marco Sinicato (Cai Schio) ����������������������������������������� 35.29 9. Gianni Mores (Valdobbiadene) �������������������������������� 35.42 10. Dino Ceccato (Lagorai) ��������������������������������������������� 36.37 11. Omar Oprandi (Brenta Team) ��������������������������������� 37.01 12. Luca Varesco (Cornacci) ������������������������������������������� 37.18 13. Franco Dellamaria (Lagorai) ���������������������������������� 38.16 14. Alessandro Landolfi (Cima Dodici) ���������������������������� 39.21 15. Paolo Deflorian (Cornacci) ������������������������������������� 39.38 16. Luca Conforti (Brenta Team) ������������������������������������� 39.43 17. Diego Cattani (Brenta Team) ��������������������������������� 39.43 18. Bruno Doff (Pavione) ������������������������������������������������ 39.57 19. Gabriele Buffa (Cima Dodici) ��������������������������������� 40.22 20. Samuele Bertò (Brenta Team) ����������������������������������� 40.43
La competenza di un tester di Ski-alper L’esperienza del tracciatore dell’Adamello Ski Raid La preparazione di una Guida Alpina Vasto assortimento delle migliori marche per lo ski-alp race Via Nazionale 46 - 25050 Sonico (BS) – tel. 0364.75214 – puntosport@infinito.it
Le avventure
LETTORE
di un papà ski-alper § di Matteo Baronti §
È
venerdì e come ogni fine settimana che si rispetti si inizia a guardare meteo, neve, gite fatte su internet, mandare sms ad amici, allenamento da fare ecc…. e sentire soci vari. Beh, soci vari pochi….solo due, forse ne ho trovato un terzo! Perché? Il motivo è semplice. Quando io finisco la gita/ allenamento gli altri partono. Io sono un uomo impegnato, ho tre donne da soddisfare e che donne! Quindi parto la mattina presto e presto sono di ritorno a casa, giusto per passare il resto della giornata con le mie fanciulle. Sveglia alle 5, scelta quasi scontata dell’itinerario (quello più vicino a casa) Testa di Garitta Nuova (Valle Po), conteggio dettagliato del tempo di allenamento, percorrenza auto ecc…, così lo lascio scritto alla bimba grande (altrimenti si preoccupa) e poi partenza! Via nel buio della notte, evitando di incontrare la ‘gente della notte’ (che invece rientra a casa) e su per la
montagna. La mattina di una gara, io e il mio socio con le nostre super tutine, sci e attrezzatura varia siamo stati fermati da una pattuglia della polizia….. beh immaginate le risate che si saranno fatti, comunque non ci hanno neppure chiesto i documenti! Quando la sveglia suona mi girerei dall’altra parte, ma al piano di sotto il socio n. 1 (non ne abbiamo a male gli altri) capisce che è giunta l’ora ed inizia a girare per casa scodinzolando. Lui c’è sempre, non dice mai di no, non si lamenta di sveglie, neve, salite e discese (beh qui, forse se avesse la parola qualcosa direbbe!). La cosa più bella, però, è la salita nel silenzio della montagna, nel fiatone che è sempre troppo corto, nei pensieri che corrono liberi fino al momento in cui arriva l’alba con tutte le sue sfumature di luci e colori. Tutti ne abbiamo viste di albe, però quello che trovo sempre diverso è l’unicità del momento, di ogni momento. Tante volte ho visto l’alba mentre salgo verso Garitta Nuova, con il sole che fa capolino dalla pianura e il Monviso che si infiamma di rosa, e tutte le volte mi
DOC
Nelle foto: Matteo con le sue ‘tre donne’
emoziono. E poi l’arrivo in punta solo con il Re di Pietra che ti guarda da vicino e la possibilità di scegliere diversi itinerari. Un collega scherzando mi ha detto che potrei scrivere un libro con le 101 gite a Garitta Nuova… E in fondo è una classica che si può salire con almeno quattro itinerari diversi. Ormai sono così di casa da quelle parti che pure una coppia di pernici bianche non mi considera come un pericolo! Del cane avevano già capito la natura alla prima uscita…. cerca solo cibo in scatola! L’allenamento quindi prosegue con una o più salite per un massimo di tre ore, perché in ogni caso il tempo a disposizione è quello, e
poi giù in picchiata verso la macchina. Quando mi cambio e vedo gli altri skialper che partono… beh nessuna invidia perché io ho già dato e vado dalle mie donne. E poi quando arrivo a casa, loro sono lì che magari stanno ancora facendo colazione o giocano, oppure le trovo già pronte per uscire a passeggio, oppure sono a litigare su quale vestito, maglia, leggins (leggins papà e non fuseaux… qualcuno mi spieghi la differenza). A quel punto inizia per me un’altra giornata e questo è bellissimo. Riuscire a conciliare tutto è il regalo più bello, come del resto arrivare 180° al traguardo del Mezzalama e sentire che per le mie donne io sono il migliore!
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
TRENTINO ALTO ADIGE //
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T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T imposto Philip Goetsch che si è messo alle spalle quattro atleti della società di casa, il Gossensass Skialp, con Roberto De Simone e Michael Zemmer, mentre ai piedi del podio si sono piazzati Alexander Polig e David Thoeni che hanno ‘viaggiato a mille’ sulle piste di casa. Nella gara femminile si è confermata al vertice del circuito Valentina Danese: l’atleta di Vipiteno ha staccato di quindici secondi Birgit Stuffer e di oltre un minuto Annemarie Gross.
UP&DOWN RISULTATI RIO DI PUSTERIA/JOCHTAL (BZ) 29.12.12 SKIUPHILL - VALS VERTICAL DISLIVELLO: 632 m
Condizioni ideali sui muri della Jochtal, con temperatura a -5° C e neve ‘supergrip’, per i 215 partecipanti alla prima prova dell’Eisacktal Cup. Ivo Zulian si è confermato al vertice, bissando il successo della scorsa edizione, superando in questo caso Michael Zemmer, fratello minore del fenomenale Urban, secondo l’anno precedente. Al terzo posto Henry Hofer. In campo femminile si è imposta Valentina Danese su Esther Demetz e Julia Kompatscher. Assoluta femminile 1. Valentina Danese (Gossensass) ������������������������������ 33.11 2. Esther Demetz (Peves Gherdeina) ������������������������������� 33.44 3. Julia Kompatscher (Gossensass) ���������������������������� 33.57 4. Stefanie De Simone (Gossensass) ������������������������������ 33.59 5. Annemarie Gross (Bogn da Nia) ������������������������������ 34.09 6. Giulia Tagliapietra (Peves Gherdeina) �������������������������� 34.35 7. Tatiana Kutlikova (Peves Gherdeina) ���������������������� 34.59 8. Dina Perissinotto (Brixen) ������������������������������������������� 37.08 9. Manuela Perathoner (Peves Gherdeina) ����������������� 37.11 10. Flora Erlacher (Ötzi Bike) ������������������������������������������ 38.01 11. Flurina Comploi (Badia Sport) ������������������������������� 51.23 12. Marlene Lanz (Mühlbach) ����������������������������������������� 54.04 13. Ellis Kasslatter (Gardena) �������������������������������������� 55.50 14. Cinzia Mocellini (Brixen) ������������������������������������������� 56.41 15. Marlene Tutzer (Gehörlosen) ���������������������������� 1h.10.57 Assoluta maschile 1. Ivo Zulian (Bogn da Nia) ������������������������������������������ 24.57 2. Michael Zemmer (Gossensass) ����������������������������������� 25.18 3. Henry Hofer (Sarntal) ����������������������������������������������� 25.29 4. Dario Steinacher (Bogn da Nia) ���������������������������������� 25.46 5. Roberto De Simone (Gossensass) ��������������������������� 26.08 6. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) ����������������������������������� 26.25 7. Johannes Walder (Sunny Sport) ������������������������������ 26.32 8. Daniel Aschbacher (Team Sport 2000) ������������������������ 26.34 9. Jörg Randl (Pele Dynafit Race) ������������������������������� 26.39 10. Marian Staller (Dynafit Crossthealp) ������������������������� 26.42 11. Bernhard Haller (Skinfit.at) ����������������������������������� 26.47 12. Manfred Holzer (Rennteam) �������������������������������������� 26.52 13. Alexander Erhard (Martell) ������������������������������������ 26.57 14. Alexander Polig (Gossensass) ����������������������������������� 27.00 15. Rene Fischer (Askimo) ������������������������������������������ 27.19 16. David Thöni (Gossensass) ���������������������������������������� 27.20 17. Karl Heiss (Heikar) ������������������������������������������������� 27.28 18. Walter Ainhauser ������������������������������������������������������ 27.35 19. Horst Kofler (Prags) ����������������������������������������������� 27.37 20. Andreas Senoner (Peves Gherdeina) ������������������������� 27.39
Assoluta femminile 1. Valentina Danese (Gossensass) �������������������������� 1h.16.18 2. Birgit Stuffer (Gossensass) ������������������������������������� 1h.16.34 3. Annemarie Gross (Bogn da Nia) �������������������������� 1h.17.23 4. Julia Kompatscher (Gossensass) ���������������������������� 1h.18.14 5. Stefanie De Simone (Gossensass) ���������������������� 1h.18.49 6. Tatiana Kutlíková (Peves Gherdeina) ����������������������� 1h.22.49 7. Dina Perissinotto (Plose) ������������������������������������� 1h.28.13 Assoluta maschile 1. Philip Götsch (Bogn da Nia) ������������������������������������� 57.29 2. Roberto De Simone (Gossensass) �������������������������������� 59.17 3. Michael Zemmer (Gossensass) �������������������������������� 59.37 4. Alexander Polig (Gossensass) ��������������������������������� 1h.02.12 5. David Thöni (Gossensass) ����������������������������������� 1h.02.41 6. Dario Steinacher (Bogn da Nia) ������������������������������ 1h.02.53 7. Andreas Senoner (Peves Gherdeina) ������������������� 1h.02.55 8. Winfrid Thaler (Brenta Team) ���������������������������������� 1h.03.54 9. Bernhard Haller (Skinfit Tirol) ����������������������������� 1h.04.30 10. Roland Osele (Meran Triathlon) ����������������������������� 1h.04.53 11. Karl Heiss (Heikar) ��������������������������������������������� 1h.05.13 12. Alexander Trippacher (Ahrntal) ������������������������������ 1h.06.19 13. Lukas Höllrigl (Power Bike) ������������������������������� 1h.06.29 14. Franz Hofer (Sarntal) �������������������������������������������� 1h.07.08 15. Marian Raffl (Ahrntal) ���������������������������������������� 1h.07.11 16. Walter Ainhauser (Gossensass) ����������������������������� 1h.07.17 17. Alex Capovilla (Gossensass) ����������������������������� 1h.07.20 18. Helmut Praxmarer (Oberperfuss) �������������������������� 1h.07.54 19. Daniel Ploner (Peves Gherdeina) ����������������������� 1h.07.56 20. Martin Renzler (Gries) ������������������������������������������ 1h.08.08
MASEBEN/VALLELUNGA - 04.01.13 1° PROVA VINSCHGAU CUP INDIVIDUALE DISLIVELLO: 570 m
Erano quasi duecento gli ski alper al via della prima prova
Vinschgau Cup a Vallelunga. Gara di alto livello: ha vinto Philip Goetsch che ha preceduto Michael Zemmer e Lukas Arquin; ai piedi del podio Henry Hofer, ‘Ossi’ Weisenhorn, ex azzurro del winter triathlon, e Roland Osele, che è stato il primo vincitore della Oetzi Alpin Marathon. E nei primi dieci si sono piazzati anche gli organizzatori Alex Erhard e Toni Steiner. Podio di qualità anche nella prova femminile con Annemarie Gross, Gerlinde Baldauf e Anna Pircher.
SKIALP NIGHT TROPHY
Assoluta femminile 1. Annemarie Gross ������������������������������������������������������ 38.25 2. Gerlinde Baldauf ��������������������������������������������������������� 40.45 3. Anna Pircher ������������������������������������������������������������� 42.43 4. Gudrun Stampfer �������������������������������������������������������� 45.57 5. Dinja Pitscheider ������������������������������������������������������� 47.19 6. Marlies Lingg �������������������������������������������������������������� 49.45 7. Tanja Unterholzer ������������������������������������������������������ 50.23 8. Marianne Tribus ���������������������������������������������������������� 52.47 9. Sabine Zelger ������������������������������������������������������������ 56.57 10. Rita Köllemann ����������������������������������������������������� 1h.00.16 11. Andrea Bernhard ������������������������������������������������ 1h.00.34 12. Yvonne Bernhard �������������������������������������������������� 1h.00.34 13. Carmen Thanei ��������������������������������������������������� 1h.04.50 14. Sara Jörg ������������������������������������������������������������� 1h.04.53 15. Martina Eberhöfer ���������������������������������������������� 1h.10.33 16. Petra Stampfer ����������������������������������������������������� 1h.14.37 17. Miriam Zaros ������������������������������������������������������ 1h.14.42 18. Petra Öttl ������������������������������������������������������������� 1h.14.45 19. Daniela Erhart ���������������������������������������������������� 1h.21.15 20. Michela Gasperi ��������������������������������������������������� 1h.21.18
Seconda tappa della Eisacktal Cup in Val di Fleres. Si è
Assoluta maschile 1. Philip Götsch ������������������������������������������������������������� 28.17 2. Michael Zemmer ��������������������������������������������������������� 29.39
VAL DI FLERES (BZ) - 18.01.13 INDIVIDUALE DISLIVELLO: 1.330 m
Nelle foto in alto: grande affollamento alla partenza di Valle Lunga. In alto a destra il secondo assoluto del circuito, Oswald Weisenhorn, qui a destra il più anziano di tutti i partecipanti, Josef Thaler
3. Lukas Arquin ������������������������������������������������������������� 28.44 4. Henry Hofer ���������������������������������������������������������������� 28.53 5. Oswald Weisenhorn �������������������������������������������������� 29.19 6. Roland Osele ��������������������������������������������������������������� 31.03 7. Alexander Erhard ������������������������������������������������������ 31.12 8. Anton Steiner �������������������������������������������������������������� 32.20 9. Marian Raffl �������������������������������������������������������������� 32.24 10. Erwin Stuefer ������������������������������������������������������������ 32.33 11. Freddi Wallnöfer ������������������������������������������������������ 32.54 12. Daniel Jung �������������������������������������������������������������� 33.02 13. Ivan Paulmichl �������������������������������������������������������� 33.10 14. Markus Götsch ���������������������������������������������������������� 33.22 15. Andreas Felderer ����������������������������������������������������� 33.27 16. Karl Höller ����������������������������������������������������������������� 33.34 17. Martin Gallia ������������������������������������������������������������ 33.43 18. Andreas Bernhard ����������������������������������������������������� 33.49 19. Frowin Stecher �������������������������������������������������������� 33.50 20. Martin Mark �������������������������������������������������������������� 33.52
ALTO ADIGE \\ ATLETI
MASO CORTO VAL SENALES (BZ) 11.01.13 2° PROVA VINSCHGAU CUP INDIVIDUALE DISLIVELLO: 433 m
Condizioni meteo non facili a Maso Corto in Val Senales per la seconda tappa del circuito Dynafit Vinschgau Cup: le forti raffiche di vento hanno costretto gli organizzatori a scegliere un percorso ridotto di 3,7 chilometri con un dislivello positivo di 433 metri. Nella gara femminile a segno Annemarie Gross con mezzo minuto di vantaggio su Gerlinde Baldauf, mentre nella prova maschile si è imposto Lukas Arquin su Oswald Weisenhorn e Alexander Erhard. Una nota, infine: parte del ricavato delle iscrizioni dei 161 partenti è stato destinato all’associazione per la ricerca sul cancro infantile. Assoluta femminile 1. Annemarie Gross ������������������������������������������������������ 25.46 2. Gerlinde Baldauf �������������������������������������������������������� 26.24 3. Flora Erlacher ������������������������������������������������������������ 27.30 4. Anna Pircher ��������������������������������������������������������������� 28.31 5. Andrea Gamper ��������������������������������������������������������� 29.42 6. Tanja Unterholzer �������������������������������������������������������� 30.30 7. Maria Stampfer Gudrun �������������������������������������������� 30.59 8. Dunja Pitscheider �������������������������������������������������������� 31.36 9. Marianna Tribus �������������������������������������������������������� 34.24 10. Claudia Köllemann ���������������������������������������������������� 35.52 11. Zita Köllemann �������������������������������������������������������� 38.27 12. Angelika Schwienbacher ������������������������������������������� 38.35 13. Sabine Zelger ���������������������������������������������������������� 38.41 14. Yvonne Bernhart ������������������������������������������������������� 40.10 15. Andrea Bernhart ����������������������������������������������������� 40.14 16. Michaela Gaspari ������������������������������������������������������ 51.44 Assoluta maschile 1. Lukas Arquin ������������������������������������������������������������ 19.48 2. Oswald Weisenhorn ���������������������������������������������������� 20.17 3. Alexander Erhard ����������������������������������������������������� 20.57 4. Andreas Felderer ��������������������������������������������������������� 21.10 5. Franz Hofer ���������������������������������������������������������������� 21.33 6. Daniel Nicente ������������������������������������������������������������ 21.54 7. Oswald Wenin ����������������������������������������������������������� 22.02 8. Martin Markt ��������������������������������������������������������������� 22.04 9. Karl Höller ����������������������������������������������������������������� 22.10 10. Freddi Wallnöfer �������������������������������������������������������� 22.15 11. Daniel Jung ������������������������������������������������������������� 22.33 12. Andreas Plieger ��������������������������������������������������������� 22.41 13. Klaus Wellenzohn ���������������������������������������������������� 22.45 14. Markus Götsch ���������������������������������������������������������� 22.51 15. Michael Burger ������������������������������������������������������� 23.12 16. Franz Gruber ������������������������������������������������������������� 23.17 17. Andreas Bernhart ���������������������������������������������������� 23.23 18. Luis Platzgummer ����������������������������������������������������� 23.25 19. Michael Margesin ��������������������������������������������������� 23.32 20. Florian Armellini �������������������������������������������������������� 23.33
I guerrieri della notte Michael Zemmer Tra gli atleti in evidenza nelle gare di inizio stagione in Alto Adige, specialmente nel circuito Eisaktal Cup, c’è Michael Zemmer. Un nome che avevate già sentito? Già, è proprio il fratello di Urban, campionissimo del Vertical. Classe 1985, di professione cartongessista, vive a Siusi e corre per il Gossensass. Michael, un ottimo avvio di stagione, no? «Forse vi siete sbagliati a intervistare me, cercavate mio fratello! Scherzi a parte, non va male, dai!». Come si sta con un fratello che va così in salita? «Bene, bene! Da uno come lui si può imparare tantissimo, c’è sempre qualcosa da migliorare!». Ma tu hai iniziato con la corsa o con le pelli? «Con lo ski-alp, in estate vado in bici. Correre mi crea problemi ad un ginocchio». Hai subito un infortunio? «Sì, due anni fa. Ho perso anche tutto lo scorso inverno… Devo starci un po’ attento». E quando riesci ad allenarti? «In inverno di notte, dopo il lavoro, e poi nei fine settimana. Non basta mai!». Obiettivi per questa stagione? «Ci tengo a fare bene nell’Eisacktal Cup, purtroppo nell’ultimo appuntamento ho dovuto rimanere a casa per un’influenza, ma mi rifarò nelle prossime…». E quando ti vedremo fare un Sellaronda con Urban? «Quest’anno no! Ma sarebbe bello farla con lui un giorno. Però devo migliorare ancora tanto, se no mi deve tirare ogni tre passi!». Quali sono i tuoi punti di forza e i punti deboli? «In discesa c’è ancora tanto da fare, anche perché ho paura di farmi di nuovo male al ginocchio e non voglio rischiare troppo! Come pregi? Penso di avere la stessa testa dura di mio fratello…». Usi gli sci di Amplatz vedo, come ti trovi? «Mi piacciono molto, finora non ho avuto nessun problema, neanche in discesa». Un avversario che vedi molto in forma nelle gare in Alto Adige? «Sicuramente Roberto De Simone ed Henry Hofer. Sono tutti e due fortissimi!».
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
\\ VENETO
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T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T
VENETO \\ GARE
Insam e Peron vincono la gara degli stakanovisti ESORDIO | La prima edizione della 24 H San Vito Endurance Race è stata un successo. Concorrenti stremati all’arrivo, ma contenti per le loro prestazioni Una gara nata quasi per caso che ha raccolto subito grande interesse. Una novità per lo scialpinismo, la 24 ore di San Vito di Cadore: la prima gara nazionale, una delle prime in Europa, che prevedeva una competizione non stop nell’arco delle 24 ore. Dalle 17 dell’11 gennaio fino alla stessa ora del giorno successivo su un tracciato che prevedeva una salita fuoripista e una discesa in pista. I risultati sono stati indubbiamente stupefacenti: il vincitore della gara, Christian Insam, ha coperto in 24 ore un dislivello di 14.190 metri, quasi come salire un paio di volte l’Everest. Partenza tutti insieme e poi avanti per tredici ore di seguito, per fermarsi solo 20 minuti a riposare, senza neppure dormire, seduto su una sedia: questo è quello che Christian ha raccontato stremato al suo arrivo. Impresa anche nella gara femminile con Roberta Peron che ha chiuso 21 giri con un dislivello di oltre 9.000 metri. In tanti hanno scelto la prova individuale, ma si poteva gareggiare anche a squadre (4 componenti con uno a turno sempre sul percorso). La prima squadra maschile è il Corps Forestier VDA, composta da Giancarlo Annovazzi, Mauro Stevenin, Paolo Viglino e Alessandro Pusceddu con ben 45 giri ma incalzati a ruota da I Mandarini composta da Adriano Colle, Enrico Del Longo, Luca Lozza e Samuele Hirschstein con 44 giri. Terza squadra i Zapote, composta da Stefano Piccogliori, Francesco Capovilla, Davide Alberti e Bruno De Vido con 36 giri. La prima squadra femminile è stata la Cortina Rosa Team, composta da Linda Menardi, Serena Menardi, Francesca Scribani e Marianne Moretti con un totale di ben 38 giri, seguita dalle Gazzelle composta da Katia Gregori, Caterina Codemo, Stefania Bonafede e Giuseppina Colli con 26 giri totali. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori. «La prima edizione si è chiusa con successo - ha spiegato Gior-
SAN VITO DI CADORE (BL) 11.01.13 24 H SAN VITO ENDURANCE RACE
(distanza e dislivello espressi in metri) Femminile Roberta Peron Yolanda Clant Monica Cherubin Maschile Christian Insam Gunther Fischnaller Fabrizio Puntel Matteo Moro Matteo Menardi Ivan Sommacal Flavio Dalbosco Andrea Brumana Vittorio Facchin Massimo Brugiolo Davide Meler Delio Fazzini Luigi Piat Domenico Ratti Diego Pomoni Maurizio Perego Franco Da Rugna Diego Zandanel Marco Salvaneschi Marco Pascolo Fabio Agnoli
Giri Dislivello
Distanza
21 19 5
9.030 8.170 2.150
100.338 90.782 23.890
33 31 29 27 25 24 24 23 22 22 21 21 21 20 19 19 17 17 16 16 16
14.190 13.330 12.470 11.610 10.750 10.320 10.320 9.890 9.460 9.460 9.030 9.030 9.030 8.600 8.170 8.170 7.310 7.310 6.880 6.880 6.880
157.674 148.118 138.562 129.006 119.450 114.672 114.672 109.894 105.116 105.116 100.338 100.338 100.338 95.560 90.782 90.782 81.226 81.226 76.448 76.448 76.448
dano Fregonese, uno degli ideatori della manifestazione -; siamo un gruppo di appassionati che appena nel marzo scorso si domandava se esisteva un evento del genere e poi è partito nell’organizzazione. È stato un bell’impegno visto che per mettere in sicurezza il percorso nell’area impianti Scotter abbiamo steso 4,5 chilometri di reti di protezione e per l’assistenza degli atleti abbiamo allestito una zona relax di oltre 200 metri quadri (dove si è chiusa la 24 ore con il concerto del gruppo rock dei Carum, ndr); per fortuna le condizioni di neve, grazie all’abbassamento delle temperature nelle ultime ore prima della gara, erano ottimali: la ‘prima’ è andata…». T 5. Francesca Domini (Montanaia) �������������������������������� 41.23 6. Martina Da Rin Zanco (Dolomiti Ski Alp) ���������������������� 42.19 7. Lucia Boschetti (Aldo Moro) ������������������������������������� 42.51 8. Francesca Corona (Dolomiti Ski Alp) ���������������������������� 43.35
UP&DOWN RISULTATI PIANCAVALLO 28.12.12
PIANCAVALLO EXPRESS INDIVIDUALE DISLIVELLO: 650 m
La Piancavallo Express valeva come prova regionale FISI. Il percorso da circa 600 metri di dislivello si è rilevato tecnico e divertente per essere una notturna, con pendenze varie e cambi pelli. Un unico neo: ghiaccio vivo in alcuni tratti data la carenza di neve naturale. In campo maschile ha dominato la scena il tarvisiano Tadei Pivk, che sulle tre salite in pista battuta ha fatto la differenza con il suo ritmo da grande salitore; alle sue spalle il carnico Marco Del Missier e il friulano Andrea Protti; nella prova open a segno la bellunese Francesca Lavezzari, seguita sul podio dalle giovani conterranee Stefania Zanon e Laura Corazza. Assoluta femminile 1. Francesca Lavezzari (Montanaia) ��������������������������� 36.44 2. Stefania Zanon (Dolomiti Ski Alp) ������������������������������� 38.06 3. Laura Corazza (Dolomiti Ski Alp) ���������������������������� 38.38 4. Elena Turchetto (Aldo Moro) ��������������������������������������� 40.13
Assoluta maschile 1. Tadei Pivk (Aldo Moro) ���������������������������������������������� 26.02 2. Marco Del Missier (Fornese) ���������������������������������������� 28.15 3. Andrea Protti (Dolomiti Ski Alp) ������������������������������� 28.27 4. Paolo Meizinger (Aldo Moro) ���������������������������������������� 28.51 5. Germano Corazza (Dolomiti Ski Alp) ������������������������ 29.05 6. Giuseppe Della Mea (Aldo Moro) ��������������������������������� 29.06 7. Antonio De Filippo (Aldo Moro) �������������������������������� 30.16 8. Mauro Bettin (Montanaia) �������������������������������������������� 31.19 9. Nicola Calzolari (Dolomiti Ski Alp) ��������������������������� 31.20 10. Sandro Salvador (Dolomiti Ski Alp) ���������������������������� 31.33 11. Luca Poiazzi (Velox Paularo) ���������������������������������� 31.40 12. Ivan Lozza (Fornese) ������������������������������������������������� 31.41 13. Osvaldo Zanella (Dolomiti Ski Alp) ������������������������� 31.59 14. Paolo Lazzara (Aldo Moro) ����������������������������������������� 32.07 15. Silvano Frattino (Valcellina) ����������������������������������� 32.23
CORTINA D’AMPEZZO (BL) 19.01.13
TROFEO MARIACLARA WALPOTH ‘JAJA’ TROFEO BENIAMINO FRANCESCHI ‘MESCOLIN’ VERTICAL DISLIVELLO: 560 m
Doppia denominazione per la gara di Cortina del circuito Dolomiti Ski Alp Winter Tour, organizzata del Gruppo Scoiattoli: la gara femminile era intitolata a Mariaclara Walpoth ‘Jaja’, quella maschile a Beniamino Franceschi. Oltre un centinaio i concorrenti al via che si sono confrontati sul tracciato, con partenza dal piazzale della funivia Freccia nel Cielo e arrivo al Col Drusciè. In campo femminile l’ha spuntata Nada De Franceschi, davanti a Serena e Linda Menardi, tra gli uomini vittoria di Olivo De Prà davanti a
UP&DOWN STATS
Iron man Christian Insam
14.190 m di dislivello EVEREST x 2
VE
157 km DI DISTANZA MILANO VERONA
MI
Lussarissimo, vertical e sprint al Monte Lussari Fine settimana intenso quello del 22 e 23 marzo a Tarvisio (Ud). In occasione del tradizionale ‘Lussarissimo’, il gigante parallelo lungo la pista Di Prampero, sono in programma anche due gare di ski-alp. Prima data da segnare in calendario quella di venerdì 22 marzo, con la classica ‘Lussarissimo Down-Up’ una notturna di sola salita, con partenza alle 19.30. L’arrivo è al santuario del Monte Lussari, con una salita di circa 1.000 metri di dislivello. Se la neve lo consentirà, il percorso si snoderà lungo il ‘Sentiero del Pellegrino’ per una lunghezza di circa 6 chilometri, altrimenti si seguirà la pista, con uno sviluppo di 4 chilometri. La sera di sabato 23, invece, sarà la volta della sprint, inserita in calendario per la prima volta l’anno scorso. Gara spettacolare, con batterie che prevedono corte salite con le pelli, con gli sci in spalla e slalom. Il via è previsto alle 18. Chi parteciperà al vertical e anche al Lussarissimo classic (lo slalom gigante parallelo, in programma sabato 23 marzo) concorrerà anche nella combinata tra le due gare. L’anno scorso, neanche a dirlo, le due gare più la combinata sono state vinte da Tadei Pivk. Da segnalare ricchi premi, anche ad estrazione, e il rimborso spese per i primi classificati della ‘Down Up’.
Manuel Speranza e Ivan Sommacal. Assoluta femminile 1. Nada De Franceschi (Dolomiti Ski Alp) �������������������� 37.12 2. Serena Menardi (Scoiattoli) ����������������������������������������� 37.35 3. Linda Menardi (Cai Cortina) ������������������������������������� 38.15 4. Francesca Scribani (Atletica Cortina) ��������������������������� 39.24 5. Monica Bez (Dolomiti Ski Alp) ���������������������������������� 41.37 6. Marina Menardi (Scoiattoli) ����������������������������������������� 45.00 7. Antonia Filippin (Tonic Runners) ������������������������������ 45.15 8. Monica Gaspari (Telemark Cortina) ������������������������������ 46.27 9. Giorgia Pompanin (Telemark Cortina) ���������������������� 46.29 10. Manuela Gaspari (Chiave) ������������������������������������������ 46.45 11. Alessandra Polacci (Cortina) ���������������������������������� 49.15 12. Tiziana Tona (Belluno) ����������������������������������������������� 49.16 13. Veronica Alverà (Amici degli Scoiattoli) ���������������� 49.54 14. Cristina Filippin (Tonic Runners) �������������������������������� 50.59 15. Nicoletta Rodinis (Tofana) �������������������������������������� 51.22 Assoluta maschile 1. Olivo Da’ Prà (VV.FF. Belluno) ����������������������������������� 28.11 2. Manuel Speranza (Cortina) ������������������������������������������ 28.25 3. Ivan Sommacal (Valdobbiadene) ����������������������������� 29.14 4. Giuseppe Piemontese (Team Pinarello) ������������������������ 30.12 5. Raul Barattin (Aldo Moro) ����������������������������������������� 30.30 6. Michele Da’ Rin (Auronzo) ������������������������������������������� 31.01 7. Marco De Biasi (Schettino) ��������������������������������������� 31.44 8. Giorgio Zandegiacomo (Misurina) �������������������������������� 31.53 9. Mirko Da’ Vià (Atletica Cadore) ��������������������������������� 31.59 10. Federico Dal Pont (Dolomiti Ski Alp) ��������������������������� 32.02 11. Antonio Molin (Auronzo) ����������������������������������������� 32.11 12. Michele De Martin (Val Visdende) ������������������������������ 32.32 13. Angelo De Valerio (Dolomiti Ski Alp) ���������������������� 33.32 14. Michael Irsara (Badia Sport) ��������������������������������������� 33.41 15. Marzio Casera (Cortina) ������������������������������������������ 34.22
SAN VITO DI CADORE (BL) 21.12.12
MEMORIAL CINO MENEGUS VERTICAL DISLIVELLO: 580 m
Il circuito Dolomiti Ski Alp Winter Tour si è aperto con il
Memorial Cino Menegus, gara in notturna con sola salita fino al rifugio Scotter. Nella gara maschile Olivo Da Prà è salito sul gradino più alto del podio precedendo di soli quindici secondi il cortinese Manuel Speranza con terzo Marco Del Tissier, mentre nella prova femminile Dimitra Theocharis ha staccato di 28 secondi Martina De Silvestro. Terza, ad oltre due minuti, Linda Menardi. Assoluta femminile 1. Dimitra Theocharis (Aldo Moro) ������������������������������� 33.07 2. Martina De Silvestro (Atletica Comelico) ���������������������� 33.35 3. Linda Menardi (Cai Cortina) ������������������������������������� 35.27 4. Martina Festini (Spiquy) ����������������������������������������������� 37.49 5. Giuseppina Colli (Cai San Vito) ��������������������������������� 38.21 6. Alida Felip �������������������������������������������������������������������� 40.20 7. Katia Gregori ������������������������������������������������������������� 41.26 8. Stefania Bonafede (Cai San Vito) ��������������������������������� 42.10 9. Caterina Codemo ������������������������������������������������������ 43.40 10. Veronica Alverà ��������������������������������������������������������� 44.45 11. Stefania Zandonella ������������������������������������������������ 46.38 12. Daria De Boni (Barele) ����������������������������������������������� 48.06 13. Marina Costantini ��������������������������������������������������� 49.45 14. Sabina Bagnara �������������������������������������������������������� 51.09 15. Mara Gillarduzzi (Telemark Cortina) ���������������������� 52.20 Assoluta maschile 1. Olivo Da Prà ��������������������������������������������������������������� 26.01 2. Manuel Speranza (Cortina) ������������������������������������������ 26.16 3. Marco Del Tissier (Fornese) ������������������������������������� 26.34 4. Manuel Da Col (Cibiana) ���������������������������������������������� 27.09 5. Giuseppe Piemontese ����������������������������������������������� 27.58 6. Antonio De Filippo (Aldo Moro) ������������������������������������ 28.26 7. Michele Da Rin (Auronzo) ����������������������������������������� 29.26 8. Michele De Martin (Val Visdende) �������������������������������� 29.40 9. Federico Dal Pont ������������������������������������������������������ 29.47 10. Ivan Lozza (Fornese) ������������������������������������������������� 29.52 11. Federico Aiello �������������������������������������������������������� 30.05 12. Marco De Biasi (Downhill Cortina) ����������������������������� 30.21 13. Nicola Tonet (Val Visdende) ������������������������������������ 30.28 14. Angelo De Valerio (Dolomiti Ski Alp) ��������������������������� 31.38 15. Massimo Brugiolo ��������������������������������������������������� 32.00
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
APPENNINO //
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APPENNINO \\ GARE IL PUNTO TECNICO
Una notte di ‘Gamba’ Omar Oprandi Il commento tecnico dalla pista di gara del Trofeo ATK Race
Parterre de roi alla Croce Arcana TROFEO ATK RACE | Tanta neve e podio di livello nella gara organizzata da Cima Tauffi Fanano sull’Appennino Emiliano, con Zulian, Adiutori e Oprandi ai primi tre posti. Tra le donne successo di Giulia Botti Il circuito Dolomiti sotto le stelle è sbarcato sull’Appennino modenese lo scorso 18 gennaio, in un gemellaggio con quello Skialp Tosco Emiliano. L’occasione è stata la Skicrono ‘Croce Arcana’, che ha assegnato anche il Trofeo Atk Race. E la gara di Fanano si è presentata in condizioni perfette grazie alle nevicate dei giorni precedenti. Quasi un metro di neve fresca, ma serata di tempo sereno e freddo per i centosessanta partecipanti. La prova emiliana si è sviluppata su un percorso di nove chilometri e 405 metri di dislivello: dal rifugio Capanno Tassoni, a quota 1.318, gli ski-alper si sono arrampicati fino al passo Croce Arcana, con un lunga discesa su pista forestale e battuta. Il successo finale è andato a Ivo Zulian dei Bogn da Nia, club ‘calato’ in Appennino con un folto
UP&DOWN RISULTATI CERRETO LAGHI (RE) - 12.01.13 CERRETO SKIALP NIGHT RACE INDIVIDUALE DISLIVELLO: 700 m
Il circuito di Coppa dell’Appennino si è aperto a Cerreto Laghi con una gara su due salite e due discese integralmente su pista, per un totale di 700 m di dislivello e uno sviluppo di circa 8 chilometri. Affermazione di Giuliano Gherardi che ha chiuso con due minuti di vantaggio su Davide Varini e Alessandro Mari a completare il podio, mentre nella gara ‘rosa’ sul gradino più alto del podio è salita Giulia Botti, davanti a Susanna Neri e Katia Fori. Assoluta femminile 1. Giulia Botti (Kinomana) ������������������������������������������� 41.08 2. Susanna Neri (Brenta Team) ��������������������������������������� 44.20 3. Katia Fori ������������������������������������������������������������������ 45.42 4. Lara Mustat ��������������������������������������������������������������� 56.25 5. Sabrina Polito ����������������������������������������������������������� 57.20 6. Alice Tambellini ����������������������������������������������������� 1h.05.13
gruppo, con Raffaele Adiutori che ha occupato il secondo posto a un minuto, mentre a un altro minuto si è piazzato Omar Oprandi: tre atleti ATK Race sul podio. Nella gara femminile si è confermata al vertice la local, specialista di corsa in montagna, Giulia Botti, che per una volta deve guadagnarsi la vittoria anche dalle sue parti, su Lisa Morandini, con al terzo posto Susanna Neri. Al termine la grande e ‘ricca’ festa di fine gara, voluta dal team di casa, il Cima Tauffi Fanano, al Capanno Tassoni: i vincitori sono tornati a casa chi con uno sci nuovo Amplatz con attacco Atk Race chi con una lavastoviglie, chi con materiale tecnico sempre di Atk Race. Tutti gli altri sono dovuti ‘accontentare’ di un ‘porchetta party’. T
FANANO (MO) - 18.01.13 CROCE ARCANA SKICRONO TROFEO ATK RACE INDIVIDUALE DISLIVELLO: 405 m
Assoluta femminile 1. Giulia Botti (Kinomana) ��������������������������������������� 39.34 2. Lisa Morandini (Bela Ladinia) ��������������������������������� 40.55 3. Susanna Neri (Brenta Team) ������������������������������� 44.13 4. Sabrina Prandi (Brenta Team) ��������������������������������� 44.43 5. Giovanna Bigagli (Bogn da Nia) �������������������������� 47.36 6. Sabrina Polito (Kinomana) �������������������������������������� 48.51 7. Katia Marzani ������������������������������������������������������� 49.34 8. Chiara Pettini (Cima Tauffi Fanano) �������������������� 1h.00.39 9. Michela Cundari ���������������������������������������������� 1h.02.07 Assoluta maschile 1. Ivo Zulian (Bogn da Nia) �������������������������������������� 31.02 2. Raffaele Adiutori ���������������������������������������������������� 32.02 3. Omar Oprandi (Brenta Team) ������������������������������� 33.05 4. Giacomo Buonomini (Montagna Pistoiese) �������������� 33.59 5. Guido Pinamonti (Bogn da Nia) ��������������������������� 34.00 6. Daniele Urbani (Gran Sasso) ����������������������������������� 34.00 7. Luca Varesco (Cornacci) ������������������������������������� 34.03 8. Manuel Giacomelli (Dolomitica) ������������������������������ 34.28 9. Giovanni Lastei (Bogn da Nia) ����������������������������� 34.55 10. Willi Deflorian (Cauriol) ����������������������������������������� 35.52 11. Nicola Pesciulli (Lanciotto) �������������������������������� 36.20 12. Carlo Colaianni (Gran Sasso) �������������������������������� 36.36 13. Dino Ceccato (Lagorai) �������������������������������������� 36.37 14. Federico Celeghini (Kinomana) ����������������������������� 37.06 15. Franco Dellamaria (Lagorai) ������������������������������ 37.25 16. Ennio Dantone (Bogn da Nia) �������������������������������� 38.54 17. Massimo Dondio (Team La Sportiva) ���������������� 38.55 18. Iacopo Benedetti (Lanciotto) ��������������������������������� 39.02 19. Davide Varini (Kinomana) ���������������������������������� 39.38 20. Luca Carbone (Bogn da Nia) ��������������������������������� 40.14
7. Beatrice La Torre �������������������������������������������������� 1h.08.25
6. Valentina Bortolani (Maranello) ������������������������������� 1h.35.14
Assoluta maschile 1. Giuliano Gherardi (Kinomana) ���������������������������������� 39.27 2. Davide Varini (Kinomana) �������������������������������������������� 41.26 3. Alessandro Mari (Nuovi Orizzonti) ��������������������������� 43.10 4. Matteo Ferrari (Crinale) ����������������������������������������������� 44.04 5. Andrea Olivi (Kinomana) ������������������������������������������� 44.08 6. Nicola Alfieri (Kinomana) ��������������������������������������������� 44.40 7. Christian Antonini (Kinomana) ��������������������������������� 46.35 8. Giovanni Bizzarri (Kinomana) ��������������������������������������� 47.51 9. Maurizio Madeo (Brenta Team) �������������������������������� 48.08 10. Diego Ferrari (Kinomana) ������������������������������������������ 48.53
Assoluta maschile 1. Raffaele Adiutori (Gran Sasso) ��������������������������������� 38.30 2. Nicola Pesciulli (Lanciotto) ������������������������������������������ 39.39 3. Carlo Colaianni (Gran Sasso) ����������������������������������� 39.48 4. Daniele Urbani (Gran Sasso) ���������������������������������������� 40.26 5. Giacomo Buononimi (Montagna Pistoiese) �������������� 43.41 6. Iacopo Benedetti (Lanciotto) ���������������������������������������� 46.02 7. Luca Carbone (Bogn da Nia) ������������������������������������� 48.44 8. Ennio Dantone (Bogn da Nia) ��������������������������������������� 48.46 9. Piergiorgio Cotelli ����������������������������������������������������� 52.55 10. Pierfrancesco Bellinvia (Focolaccia) ��������������������������� 53.37
ABETONE (PT) - 12.01.13
OVINDOLI (AQ) - 16.01.13
SKI…VOLANDO - TROFEO LA SPORTIVA INDIVIDUALE
Sono arrivati dal Trentino e dall’Abruzzo per partecipare al Trofeo La Sportiva: ad accoglierli un bella nevicata per una gara di grande intensità tra i boschi dell’Abetone. Partenza a quota 1.300 m sulle piste dell’Ovovia, un primo cambio pelli a quota 1.870, discesa fino alla zona di partenza e di nuovo in salita lungo lo ski-lift, stavolta per 300 metri, con picchiata finale verso lo Stadio da slalom. Si è imposto Raffaele Adiutori, stabilendo anche il record del percorso, davanti a Nicola Pesciulli e al quindicenne Carlo Colaianni. Tra i Master affermazione di Ennio Dantone, il presidente del Bogn da Nia di Canazei, mentre nella gara femminile gradino più alto del podio per Giovanna Bigagli, sempre del team Bogn da Nia. Assoluta femminile 1. Giovanna Bigagli (Bogn da Nia) �������������������������� 1h.00.15 2. Katia Marzani (Kinomana) �������������������������������������� 1h.05.13 3. Giovanna Galeota (Gran Sasso) ��������������������������� 1h.05.43 4. Chiara Pettini (Cima Tauffi) ������������������������������������� 1h.25.36 5. Sara Marini (Gran Sasso) ������������������������������������ 1h.28.46
TROFEO MAGNOLA CRONOSCALATA
Cinquantacinque iscritti alla cronoscalata di Ovindoli, prima edizione del Trofeo Magnola, sotto una nevicata abbondante. La vittoria è andata a Raffaele Adiutori davanti a Germano Ranieri e Carlo Colaianni, mentre sul podio femminile sono salite Viviana Ricci, Giovanna Galeota e Valeria Desimone. Assoluta femminile 1. Viviana Ricci ������������������������������������������������������������� 22.03 2. Giovanna Galeota �������������������������������������������������������� 22.20 3. Valeria Desimone ������������������������������������������������������ 22.30 4. Anna Patrignani ����������������������������������������������������������� 26.44 5. Sara Marini ���������������������������������������������������������������� 28.50 6. Francesca Laschiazza ������������������������������������������������� 28.56 Assoluta maschile 1. Raffaele Adiutori ������������������������������������������������������� 15.06 2. Germano Ranieri ��������������������������������������������������������� 15.56 3. Carlo Colaianni ���������������������������������������������������������� 16.03 4. Giuseppe Bigioni ��������������������������������������������������������� 16.12 5. Armando Coccia �������������������������������������������������������� 16.35 6. Daniele Urbani ������������������������������������������������������������ 16.59 7. Pietro Manzolini �������������������������������������������������������� 17.14 8. Davide De Paolis ��������������������������������������������������������� 17.50
Ottanta centimetri di neve fresca in meno di 24 ore. Una coltre farinosa, impalpabile, che ha influito profondamente sulla gara. La salita, infatti, andava affrontata ‘di gamba’ anziché di braccia. Praticamente senza l’ausilio degli arti superiori. Condizione che ha messo in difficoltà quanti sono abituati ad allenarsi di notte, su fondi duri e compatti, portati a esercitare grande forza sui bastoncini che conseguentemente sfondavano la coltre superficiale. Una vera e propria lotta per mantenere l’equilibrio restando in appoggio senza provocare l’affondamento dei bastoni, seguendo necessariamente la traccia data la profondità del manto nevoso. Meritano un plauso, in proposito, gli organizzatori, capaci di garantire una doppia traccia lungo l’intero percorso così da consentire agevolmente i sorpassi. La gara, non molto lunga (405 m di dislivello positivo e poco più di 31 minuti di durata), ha proposto una partenza ‘atipica’ da Capanno Tassoni (1.317 m slm) con un tratto battuto in lieve discesa (circa 2 minuti di percorrenza) cui faceva seguito una salita interamente nel bosco (20 minuti), fuoripista nonostante lo svolgimento di notte, culminante in prossimità della cresta del Passo della Croce Arcana (1.669 m slm), al confine tra Emilia Romagna e Toscana. Che io, ovviamente, non ho visto causa la concentrazione per la competizione… Quindi una lunga discesa, circa 5 km con scarsa pendenza, dove la sciolina ha fatto la differenza e gran parte dei concorrenti ha adottato il passo pattinato.
9. Francesco Fiamma ��������������������������������������������������� 17.55 10. Alessandro Novaria ��������������������������������������������������� 18.05
PASSOLANCIANO MAJELLETTA (CH) - 05.01.13 TROFEO MAJELLA NOTTE INDIVIDUALE DISLIVELLO: 600 m
Il Trofeo Skialp Appennino Centrale si è aperto a Passo Lanciano, in Abruzzo, con il trofeo Majella. La gara doveva essere di sola salita, ma viste le buoni condizioni di innevamento si è puntato su un circuito ad anello tracciato tra le fiaccole, di salita e discesa da ripetere due volte con dislivello di 600 metri. All’uscita dal bosco il primo cambio con Raffaele Adiutori a passare per primo seguito da Andrea Corsi. Nel secondo giro le posizioni di testa sono ormai consolidate: è riuscito a spuntarla Adiutori su Corsi con terzo Armando Coccia. In campo femminile affermazione di Viviana Ricci con un buon margine su Francesca Ciaccia e Giovanna Galeota. Assoluta femminile 1. Viviana Ricci ������������������������������������������������������������� 48.53 2. Francesca Ciaccia ������������������������������������������������������� 59.28 3. Giovanna Galeota ������������������������������������������������������� 59.29 4. Sara Marini ������������������������������������������������������������ 1h.11.33 Assoluta maschile 1. Raffaele Adiutori ������������������������������������������������������� 31.40 2. Andrea Corsi ��������������������������������������������������������������� 32.04 3. Armando Coccia �������������������������������������������������������� 33.23 4. Germano Ranieri ��������������������������������������������������������� 33.57 5. Daniele Urbani ����������������������������������������������������������� 34.30 6. Giuseppe Bigioni ��������������������������������������������������������� 34.32 7. Francesco Fiamma ��������������������������������������������������� 37.57 8. Angelo Corsi ���������������������������������������������������������������� 43.25 9. Luca Di Masso ����������������������������������������������������������� 43.29 10. Fabrizio De Paulis ����������������������������������������������������� 43.50
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
\\ TRAIL RUNNING
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ATLETI \\ FACE TO FACE
Una poltrona per Sono tre dei più forti trail runner italiani ma hanno vita e abitudini diverse…
§ Testo e foto di Fabio Menino §
Dall’alba al tramonto, la tua giornata tipo durante la settimana? Danilo: mi sveglio alle 7, lavoro in azienda dalle 8.15 alle 17 con pausa pranzo in mensa. Dalle 17.30 alle 18,30-19 solitamente mi alleno, ceno alle 20 e verso le 23.30 vado a letto. Fabio: mi alzo verso le 5.30, faccio una colazione abbondante e poi vado a fare rifornimento di merce fresca. Raggiungo mio papà al mercato e sto con lui fino alle ore 13. Dalle 14 alle 18 solitamente faccio la pausa pranzo e l’allenamento. Torno a casa e, in base alle giornate, preparo il camion per il mercato del giorno dopo. Ceno e poi vado a nanna perché a volte è già il giorno dopo... Il lunedì riesco ad allenarmi alla mattina perché è giorno di chiusura dell’attività. Stefano: mi sveglio alle 7, faccio colazione e quindi vado al lavoro, d’estate in bici con 15 chilometri all’andata e 15 al ritorno. D’inverno mi alleno dalle 12 alle 13,30, d’estate dalle 17 fino alle 18.30/19. Ceno e poi verso le 22 vado a letto a dormire. La tua colazione, pranzo e cena ideali? Danilo: non seguo alcuna regola anche se mi rendo conto che forse dovrei. A colazione bevo il latte con pane e marmellata (prima delle gare sostituisco il latte con il tè). A pranzo mangio pasta, carne, verdura, frutta e un pezzo di cioccolato. A cena, infine, carne, verdura, yogurt e frutta. Fabio: faccio una colazione molto abbondante con tè, fette biscottate, burro e marmellata. Aggiungo poi un panino imbottito con bresaola e noci. A pranzo solitamente mangio un piatto caldo ma d’estate spesso pane e prosciutto crudo. La cena è a base di bistecca e verdure cotte. La mamma è un’ottima cuoca. Stefano: a colazione bevo il latte con fette biscottate e marmellata, a pranzo solitamente mangio la pasta e a cena pasta in bianco e carne.
DANILO LANTERNINO Anno di nascita: 1981 \\ Luogo di nascita: Saluzzo (Cn) \\ Nazionalità Italiana \\ Occupazione: Impiegato presso una ditta di componentistica automotive
FABIO BAZZANA Anno di nascita: 1987 \\ Luogo di nascita: Alzano Lombardo (Bg) \\ Nazionalità: Italiana \\ Occupazione: Commerciante ambulante di formaggi e salumi
Il principale obiettivo che ti sei prefissato per la prossima stagione? Danilo: non l’ho ancora stabilito. Fabio: che tutto ben venga, l’importante sarà tagliare il traguardo consapevole di aver dato il
STEFANO BUTTI Anno di nascita: 1985 \\ Luogo di nascita: Lecco (Lc) \\ Nazionalità Italiana \\ Occupazione: Manutentore presso impianti di depurazione PALMARÈS Risultati 2012: primo SkyRace del Canto, primo Trofeo D&W Valmadrera, primo Trail del Monte Casto, secondo SkyRace Val Tartano, ottavo Sentiero delle Grigne-Trofeo Scaccabarozzi
massimo delle mie possibilità. Stefano: stare bene fisicamente e possibilmente cercare di ripetere la stagione 2011. Cosa sono per te la corsa in montagna, lo skyrunning e il trail running? Danilo: sono tre tipologie di corsa. La prima è tendenzialmente veloce e su percorsi ridotti, la seconda più tecnica e con panorami mozzafiato, la terza meno traumatica ma resa dura dalle lunghe distanze. Fabio: la corsa in montagna è una variante del-
Sei a favore dell’equipaggiamento obbligatorio in gara o preferisci correre libero? Danilo: io preferisco correre libero, ma in alcuni casi credo sia necessario il materiale obbligatorio per un discorso principalmente di sicurezza. Fabio: sono a favore del materiale obbligatorio ma penso che ancora più importante sia che tutti rispettino il regolamento, dal primo all’ultimo. Stefano: preferisco correre libero. Distanza ideale? Danilo: la mia distanza ideale è una SkyMarathon, dai 42 ai 50 chilometri e non oltre. Fabio: direi una distanza compresa tra i 20 e i 30 chilometri. Stefano: una distanza che si aggira tra i 20 e i 35 chilometri.
PALMARÈS Titoli 2012: Campione Italiano Ultra SkyMaraton Risultati 2012: primo Trail di Portofino, primo Trail del Monte Casto, primo Trofeo delle Grigne Rifugio Elisa, primo Colle di San Michele, primo PicoTrail, primo Strainvorio, primo Vialattea Trail, secondo Como-Valmadrera, secondo Tre Laghi Tre Rifugi, secondo Vertical Xtreme, terzo Becca di Nona, terzo SkyRace Carnia, terzo Maddalene SkyMarathon, sesto Skyrunning Xtreme, settimo Sentiero delle Grigne Trofeo Scaccabarozzi, ottavo Red Rock SkyMarathon, ottavo Sentiero 4 luglio
Dalla partenza all’arrivo a casa, il momento più bello di una gara? Danilo: beh, credo che durante l’intera giornata ci siano momenti belli, ma i migliori sono sicuramente quando riesci a superare e/o staccare un avversario e quando tagli il traguardo… magari per primo. Fabio: il momento più bello è quando faccio la doccia in albergo e poi vado sotto le coperte per qualche istante. Stefano: sicuramente il dopo gara, quando si è più rilassati. Il ricordo sportivo più bello del 2012? Danilo: l’arrivo del Cortina Trail. Con 50 chilometri, per me è stata in assoluto la gara più lunga corsa fino a oggi. Fabio: l’arrivo del Giir di Mont a Premana, quando ho dato il cinque a un ragazzo disabile... un vero istante da pelle d’oca. Questi sono momenti dove il risultato passa in secondo piano. Stefano: purtroppo per me questa non è stata una stagione esaltante come nel 2011. Direi comunque che il ricordo più bello è la vittoria nella gara di casa, al Trofeo Dario & Willy.
PALMARÈS Risultati 2012: primo Trail dei Gorrei, primo Trail Finestre di Pietra, primo Trail del Monte Soglio, primo Trail Monte Servin, primo Trail Salomon Ubaye (FRA), primo Valle Maira Sky Marathon, primo Trail di Oulx 23 km, primo BergTrail, secondo Cortina Trail, secondo Trail Maremontana, secondo Trail Alpeggi, secondo Tre Rifugi SkyRace, quarto Vialatteatrail
professione quindi i premi non incidono nella mia programmazione delle gare. Penso però che molto probabilmente se fossi un professionista ragionerei in altro modo. Fabio: il mio lavoro mi garantisce lo stipendio per vivere ed è parte della mia vita. Detto questo, comunque i premi in denaro sono quelli che mi gratificano maggiormente. Stefano: difficilmente preparo le gare in base al montepremi.
le specialità dell’atletica, lo skyrunning è la lotta contro il tempo e la montagna, il trail running il modo atletico di affrontare la natura. Stefano: per me tutto questo è molto più che una passione, direi uno stile di vita. Correre in montagna significa essere liberi e non pensare a nulla. Quanto è importante la presenza dei premi in denaro delle gare nella programmazione della tua stagione? Danilo: io corro per divertirmi e non per
Gesti scaramantici? Danilo: non ho nessuno gesto scaramantico in particolare. Fabio: non è una scaramanzia ma il segno della croce prima di ogni gara non è mai mancato. Stefano: non ho gesti scaramantici. Qual è l’aspetto più importante del far parte di un team? Danilo: quello di conoscere e frequentare persone che possono aiutarti a praticare al meglio lo sport che ami fare. Fabio: il fatto che non sei da solo a lottare per raggiungere un obiettivo. Un team è anche un punto di riferimento importante. Stefano: la compagnia sicuramente. Io sono da sempre nell’OSA Valmadrera. Esistono dei miti nel tuo sport? Danilo: Kilian Jornet Burgada. Fabio: Burgada è un esempio da cui puoi sempre rubare qualcosa. Stefano: Marco De Gasperi. L’atleta che in gara temi maggiormente? Danilo: nessuno, ma non per vanto, semplicemente perché ritengo che se in gara ci sono atleti più bravi è giusto che arrivino davanti. L’importante per me è battagliare. Fabio: quello che in gara è davanti a me. Stefano: ce ne sono tanti, non saprei. L’atleta con cui non vincerai mai? Danilo: direi che ce ne sono molti. Nonostante questo, ce la metto sempre tutta. Fabio: la speranza è l’ultima a morire... perché prima crepo io. Stefano: non esistono atleti invincibili però Marco De Gasperi e Kilian Jornet difficilmente si battono.
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
TRAIL RUNNING //
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WINTER TRAIL \\ GARE
WINTER TRAIL \\ GARE
Super Lanne e Kremer
al Vialattea Trail Anche a Serre Chevalier la legge di Michel
Nonostante le previsioni meteo avessero indicato tempo brutto, la dodicesima edizione del Trail Blanc di Serre Chevalier, in Francia, è andata in scena domenica 13 gennaio con un sole splendente e temperature non particolarmente rigide. Impeccabile come al solito l’organizzazione dei Courir en Brianconnais presieduta dall’instancabile Patrick Michel. Le nevicate dei giorni precedenti hanno però reso difficile la corsa degli oltre 600 partecipanti (287 sulla 30 km e 350 sulla 12 km). Quasi impossibile uscire dalla traccia battuta per superare e chi non ha forzato il ritmo a inizio gara per rimanere con il gruppo dei primi ne ha pagato inevitabilmente le conseguenze. Particolarmente ostiche sono risultate le due discese da Bois des Bergers (1.670 m) e da Le Gypse (1.650 m). Più agevole, invece, il consueto finale di gara sulle piste dello sci di fondo. In una gara relativamente veloce, 30 km e 800 metri di dislivello positivo, Michel Lanne (Team Salomon) ha bissato il successo del Vialattea Trail di dicembre confermando così il suo ottimo stato di forma in questo inizio di stagione. Lanne, con il tempo finale di 2h 11’ 53’’, migliora sensibilmente il 2h 19’ 00’’ che lo scorso anno gli aveva ugualmente consentito di vincere la corsa. Dietro di lui, Julien Navarro (New Balance) e Ludovic Pommeret (Hoka - Altecsport) rispettivamente a 2’ 19’’ e 3’ 09’’. Buone le prestazioni dei primi italiani: ottavo Sergio Vallosio (Team Salomon Agisko) in 2h 21’ 56’’, decimo Davide Ansaldo (Team Salomon Agisko) in 2h 22’ 35’’ e undicesimo Filippo Canetta (Team Salomon Agisko) in 2h 22’ 50’’. Un risultato
SERRE CHEVALIER (FRA) 13.01.13 TRAIL BLANC
DISLIVELLO POSITIVO: 800 m Assoluta donne 1. Fiona Porte (FRA) �������������������������������������������� 2h 41.47 2. Giuliana Arrigoni (ITA) ���������������������������������������� 3h.01.11 3. Marina Plavan (ITA) ���������������������������������������� 3h.06.25 4. Laure Pion (FRA) ����������������������������������������������� 3h.19.41 5. Valentine Metzler (FRA) ����������������������������������3h.22.06 Assoluta uomini 1. Michel Lanne (FRA) �����������������������������������������2h.11.53 2. Julien Navarro (FRA) ����������������������������������������� 2h.14.12 3. Ludovic Pommeret (FRA) �������������������������������� 2h.15.02 4. Arnaud Lejeune (FRA) ���������������������������������������� 2h.17.03 5. Matthias Mouchard (FRA) ������������������������������ 2h.17.23
degno di nota considerato il livello di partecipazione che da sempre contraddistingue questa manifestazione ormai diventata una classica nel panorama francese del trail running. T
ARRIVA IL RANKING DEGLI ATLETI La ISF (International Skyrunning Federation) ha annunciato che nel corso della stagione 2013 verrà predisposto il primo ranking atleti nelle tre discipline SkyRace, Ultra e Vertical. Lo scopo, come ha dichiarato la stessa Federazione, è quello di dare una visione globale su chi sono i migliori atleti al mondo. Saranno calcolati i punteggi in funzione dei migliori tre risultati di ciascun atleta in una o più delle 50 gare selezionate per la stagione 2013 (20 sky, 20 ultra e 10 vertical). Il calcolo si baserà su un algoritmo che contemplerà, tra gli altri, il piazzamento, il distacco in classifica e la presenza di atleti élite nella singola gara. Nel corso della stagione 2013, quindi, tutti gli atleti coinvolti avranno un punteggio e il relativo piazzamento nel ranking ISF. Il primo passo verso il ranking ufficiale 2013 è stato quello di predisporre una lista degli atleti élite di ciascuna disciplina, basato sui migliori risultati ottenuti nel corso della stagione 2012 in più di 40 gare selezionate in base al livello complessivo di partecipazione. La presenza o meno di questi atleti nelle gare selezionate per il 2013, influirà sul relativo calcolo dei punteggi assegnati. La prima lista pubblicata, non è una classifica ma un semplice elenco diviso per nazione e in ordine alfabetico e si basa su un criterio di confronto tra atleti di vertice. Ne sono quindi esclusi gli atleti che, seppure competitivi, nel corso della stagione 2012 non hanno disputato gare rientranti in quelle selezionate dalla ISF.
2. Severine Gaillard (FRA) ������������������������������������������� 1h.35.06 3. Ilaria Pozzi ������������������������������������������������������������ 1h.42.01 4. Daniela Carpani ����������������������������������������������������� 1h.47.26 5. Serena Fracassi ��������������������������������������������������� 1h.57.37 Assoluta maschile 1. Davide Cheraz ������������������������������������������������������ 1h.11.11 2. Matteo Malfa ��������������������������������������������������������� 1h.15.19 3. Antonio Parato ����������������������������������������������������� 1h.16.48 4. Marco Bethaz ��������������������������������������������������������� 1h.17.06 5. Roberto Parodi ����������������������������������������������������� 1h.17.14
UP&DOWN RISULTATI CASOLA VALSENIO (RA) - 06.01.13 WINTER TRAIL DEL POGGIOLO 21 km
Assoluta femminile 1. Debora Garavini �������������������������������������������������� 2h.25.31 2. Chantal Marzocchi ������������������������������������������������ 2h.25.37 3. Giada Golinelli ����������������������������������������������������� 2h.35.05 4. Nicole Lasagna ����������������������������������������������������� 2h.38.03 5. Antonella Chini ���������������������������������������������������� 2h.52.42 Assoluta maschile 1. Matteo Lucchese ������������������������������������������������� 1h.45.32 2. Marco Spada �������������������������������������������������������� 1h.47.58 3. Alberto Felloni ����������������������������������������������������� 1h.49.54 4. Paolo Morelli ��������������������������������������������������������� 1h.50.52 5. Roberto Rondoni ������������������������������������������������� 1h.54.28
COURMAYEUR (AO) - 12.01.13 WINTER ECO TRAIL 18 km
Assoluta femminile 1. Sarah Kieffer (FRA) ���������������������������������������������� 1h.35.04
Sabato 15 dicembre è andata in scena la terza edizione del Vialattea Trail. Dopo l’interruzione del 2011, quest’anno la manifestazione si è spostata da Sauze d’Oulx al colle del Sestriere. In programma due percorsi di 30 e 17 chilometri. Circa 800 gli iscritti per quella che ormai a pieno titolo viene definita, a seconda dei punti di vista, l’ultima o la prima grande prova della stagione. Le condizioni meteo però non hanno consentito di far svolgere la manifestazione sui percorsi originari. La neve fresca e in particolare il forte vento e la scarsa visibilità hanno costretto gli organizzatori a una modifica dell’ultimo minuto. Dopo il no dei militari addetti alla sicurezza, partenza posticipata di oltre mezz’ora e un unico percorso di circa 21 chilometri e 1.200 metri di dislivello positivo. Gli accumuli di neve riportata dal vento non solo non hanno consentito quindi di arrivare ai 2.700 metri del Fraitève ma addirittura hanno impedito di transitare fino in cima al Col Basset. Il mattino dopo, a dimostrazione della giusta decisione presa dagli organizzatori, sul Fraitève erano rimaste poche bandierine segnaletiche in vista e non ricoperte dagli accumuli di neve. Al via alcuni dei migliori interpreti della stagione 2012 con gli occhi di tutti puntati sul francese Michel Lanne, già vincitore dell’edizione 2010. Il primo riscontro cronometrico al ritorno al Sestriere dopo 8 chilometri di corsa, prima di affrontare il versante opposto con le due durissime salite sulle pendici prima del Motta e poi del Sises. I distacchi tra i primi sono stati contenuti ma Lanne sembra-
TRAVERSARA DI BAGNACAVALLO (RA) - 13.01.13 MARATONA DELLA PACE SUL LAMONE 47,8 km
Assoluta femminile 1. Lisa Borzani (Amatori Atletica Chirignano) �������� 3h.34.13 2. Maria Chiara Parigi (Amatori Podistica Arezzo) �������� 3h.36.25 3. Monica Barchetti (Podistica Lippo Calderara) ���� 3h.38.18 4. Paola Vignani (Magic Team Monte Bianco) �������������� 4h.01.55 5. Claudia Signoretti (Never Stop Run) ������������������� 4h.09.21 Assoluta maschile 1. Matteo Lucchese (Rocca Runner) ����������������������� 3h.04.50 2. Marco Serasini (Tosco Romagnolo) ������������������������� 3h.05.10 3. Paolo Massarenti (San Giacomo Trieste) ������������ 3h.05.20 4. Ivan Cudin (G.M. Udinesi UOEI) ������������������������������� 3h.18.04 5. Andrea Bernabei (Zola Predosa Bologna) ����������� 3h.18.05
COLLE SAN MARCO (AP) - 13.01.13 COLLE SAN MARCO WINTER TRAIL 14 km
Assoluta femminile 1. Alessandra Carlini (AVIS Ascoli Marathon) �������� 1h.34.03 2. Marina Valeria Coccia (AVIS Ascoli Marathon) ��������� 1h.36.14 3. Maria Rita Falgiani (ATL. AVIS S. B. del Tronto) �� 1h.40.11
SESTRIERE (TO) - 15.12.13 VIALATTEA TRAIL
DISLIVELLO POSITIVO: 1.200 m Assoluta femminile 1. Stevie Kremer (Team Salomon Carnifast - USA) ����2h.27.39 2 Debora Cardone (Valetudo Skyrunning Rosa - ITA) ��2h.54.18 3 Genny Garda (APD Point Saint Martin - ITA) ���3h.12.43 4 Giuliana Arrigoni (Team Tecnica - ITA) ���������������3h.15.19 5 Annalisa Diaferia (Bikeadventures - ITA) �������3h.15.53 Assoluta maschile 1. Michel Lanne (Team Salomon - FRA) �������������2h.10.14 2. Fabio Bazzana (Valetudo Skyrunning Italia - ITA) 2h.13.26 3. Filippo Barazzuol (Team Nuovi Traguardi - ITA) ��2h.17.32 4. Danilo Lanternino (Team Lafuma Italia - ITA) ����2h.24.41 5. Daniele Fornoni (Team Tecnica - ITA) �����������2h.25.28
va già da subito avere il pieno controllo della situazione. Tra le donne, in settima posizione assoluta è transitata l’americana Stevie Kremer con un distacco tale sulla seconda da far presagire un risultato finale ormai abbastanza scontato. Tra gli altri, subito dietro, Bruno Brunod tornato alle competizioni dopo molti anni di pausa. All’arrivo finale del Sestriere, il primo è stato Michel Lanne con un tempo di 2h 10’ 14’’ e un vantaggio di 3’ 12’’ su Fabio Bazzana e 7’ 20’’ su Filippo Barazzuol. Seguono nomi importanti come quelli di Danilo Lanternino, Daniele Fornoni, Stefano Butti e Paolo Bert. Con la vittoria del 2009 di Antoine Guillon e le due di Michel Lanne, la gara si conferma essere una prerogativa degli atleti transalpini. Tra le donne, nessuna possibilità per le altre di fronte a una stratosferica Stevie Kremer che ha ottenuto il sesto tempo assoluto con un crono finale di 2h 27’ 39’’. Dietro di lei Debora Cardone a 26’ 39’’ e Genny Garda a 45’ 04’’. T
4. Valentina Verini (ASD Runners Chieti) ��������������������� 1h.41.07 5. Sonia Orsolini (AVIS Ascoli Marathon) ���������������� 1h.45.16
3. Antonio Fossali (Venezia Runners Atl. Murano) � 2h.05.03 4. Valerio Iodice (G.P. Turristi Montegrotto) ������������������ 2h.05.25 4. Marco Turri (G.P. Turristi Montegrotto) ���������������� 2h.05.25
Assoluta maschile 1. Nazzareno Cipollini (AVIS Ascoli Marathon) ������� 1h.21.12 2. Antonio R. Di Manno (ASD Atina Trail Running) �������� 1h.22.17 3. Fabio Travaglini (G.P. AVIS Spinetoli Pagliare) ���� 1h.22.31 4. Francesco Diana (Nuova Atletica Isernia) ���������������� 1h.22.37 5. Fabio Bozzo (UPR Montemarciano) ��������������������� 1h.22.50
TOVO SAN GIACOMO (SV) 20.01.13
VAL MAREMOLA TRAIL 21 km
FONT ROMEU (FRA) - 20.01.13 ROMEUFINTAINE 35,7 km
Assoluta femminile 1. Celia Trevisan (Team Optisport - FRA) ���������������� 4h.42.40 2. Leire Fernandez Abete (ESP) ���������������������������������� 4h.43.13 3. Ona Rafols (ESP) �������������������������������������������������� 4h.43.25 4. Chrystelle Lambert (Avia Club Issy - FRA) ��������������� 5h.01.37 5. Pascale Gayraud (Assa Argelès sur Mer - FRA) � 5h.08.21 Assoluta maschile 1. Guillaume Beauxis (Team Espoir Salomon - FRA) ������4h.06.17 2. Guillaume Peretti (AC Corte - FRA) ������������������������ 4h.07.12 3. Jean Clement Petit (ACBP Pierrelatte - FRA) ������ 4h.09.30 4. Jerôme Fournier (FRA) �������������������������������������������� 4h18’25 5. Daniel Gely (X-Sports la Canourgue - FRA) ������� 4h.25.04
MONTEFORTE D’ALPONE (VE) 20.01.13 ECOMARATONA CLIVUS 24 km
Assoluta femminile 1. Cinzia Bertasa (IZ Sky Racing) ���������������������������� 2h.12.48 2. Anna Conti (Verona Trail Runners) ��������������������������� 2h.18.49 3. Sara Recenti (A.S. Freezone) ������������������������������� 2h.20.37 4. Giovanna Cavalli (Runners Bergamo) ���������������������� 2h.20.50 5. Scilla Tonetti (Runners Olona) ����������������������������� 2h.21.39 Assoluta maschile 1. Fabio Pegher (Runners Team Zanè) �������������������� 1h.59.45 2. Claudio Chiarini (IZ Sky Racing) ������������������������������ 2h.02.34
Assoluta femminile 1. Marina Plavan (Valetudo Skyrunning) ���������������� 2h.20.31 2. Michela Sturla (Iriense) ������������������������������������������ 2h.23.14 3. Cecilia Bellotto (Run for find the cure) ��������������� 2h.28.29 4. Angela Anni (Podistica Arona) ��������������������������������� 2h.30.59 5. Giulia Amadori (Distancegirl) ������������������������������ 2h.33.49 Assoluta maschile 1. Alberto Ghisellini (Atletica Varazze) ������������������� 1h.43.27 2. Davide Ansaldo (Team Salomon Agisko) ����������������� 1h.44.54 3. Paolo Piano (GSC Santolcese) ����������������������������� 1h.48.02 4. Giovanni Zorn (Team Kutt) �������������������������������������� 1h.53.17 5. Ivan Pesce (Team Salomon Agisko) �������������������� 1h.56.09
COLLELONGO (AQ) - 20.01.13
WINTER TRAIL DEI MARSI 15 km
Assoluta femminile 1. Virginia Petrei (Atletica Teramo) ������������������������� 1h.22.53 2. Patrizia Bianchi (Plus Ultra) ������������������������������������ 1h.28.54 3. Valentina Verini (Tibur Ecotrail) �������������������������� 1h.30.28 4. Martina Testarmata (Tibur Ecotrail) ������������������������� 1h.30.43 5. Monia D’Alessandro (Magic Runners) ���������������� 1h.30.49 Assoluta maschile 1. Mohammed Lamiri (Ass. Ecomarat. Dei Marsi) ���������� 1h.09.31 2. Antonello Petrei (Atletica Teramo) ��������������������������� 1h.12.06 3. Maurizio D’Andrea (Asd Gp Runners Sulmona) ��������� 1h.12.14 4. Massimo Antonelli (Tibur Ecotrail) �������������������������� 1h.13.00 5. Enzo Bentivoglio (Gp Monti Della Tolfa) ���������������������������1h.13.46
FEBBRAIO 2013 ANNO 1 - NUMERO 1
\\ FEBBRAIO 2013
32
T aggiornamenti live quotidiani su skialper.it T
FEBBRAIO 2013 \\ APPUNTAMENTO DEL MESE
COME ARRIVARE PELVOUX 2013 LIVE
I paesi che ospiteranno le gare iridate sono inseriti nel Parco Nazionale ‘Des Écrins’, creato nel 1973, territorio di alta montagna con la Barre de Écrins che tocca i 4.103 metri, l’Ailefroide i 3.953 e il Pelvoux a quota 3.946. Siamo ai confini con l’Italia: dalla Valsusa si sconfina verso Briançon e si prosegue in direzione Sud per Guillestre, prima di svoltare a destra per salire a Pelvoux. La strada da Sud è decisamente più lunga: dal Cuneese si deve affrontare il Colle della Maddalena, salire a Vars (o allungare verso Barcellonette ed Embrun) e proseguire in direzione opposta verso Briançon.
I Campionati del Mondo di scialpinismo come non sono mai stati seguiti. Non perdete gli aggiornamenti live a tutte le ore su skialper.it e su twitter dei nostri inviati a Pelvoux Guido Valota e Niccolò Zarattini. E sul prossimo numero di Up&Down tutti gli approfondimenti tecnici, le foto più spettacolari e le interviste.
A PELVOUX
L’arrivo trionfale di Reichegger e Holzknecht a Pelvoux negli Europei della scorsa stagione
A CACCIA DI MEDAGLIE CAMPIONATI DEL MONDO | Dopo gli Europei della scorsa stagione, la località francese ospiterà dal 9 al 14 febbraio i Mondiali di scialpinismo dove gli azzurri puntano a diverse medaglie. Kilian, Roux e padroni di casa permettendo… a cura di Luca Giaccone
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I Paesi rappresentati
200
15
Gli atleti al via
Gli anni degli atleti più giovani
U
n Mondiale che vuole essere una sorta di vetrina per il futuro. L’obiettivo dei nuovi vertici della ISMF è quello di lanciare lo ski-alp verso traguardi ambiziosi, addirittura olimpici: serve ‘far bene’ nella prossima rassegna iridata, come biglietto da visita nei confronti del CIO. Lo ha detto senza giri di parole il presidente dell’ISMF, Armando Mariotta, in occasione della presentazione della manifestazione che andrà in scena dal 9 al 14 febbraio ai piedi del massiccio ‘Des Écrins’, nel Delfinato francese, a due passi da Briançon. Sono attesi più di duecento atleti con l’obiettivo di avere una trentina di nazioni in gara. La rassegna iridata avrà come punto di riferimento le due stazioni sciistiche attorno a Vallouise: Puy-St.Vincent (dove si svolgerà la gara a squadre, l’individual per le categorie giovanili e la staffetta) e Pelvoux (palcoscenico delle sprint, dell’individual Senior e del vertical). Argentière-la-Bessée ospiterà le cerimonie di apertura e di chiusura dei Mondiali. Come sempre cinque specialità: le prime medaglie assegnate saranno quelle della gara a squadre dove gli azzurri partiranno come campioni uscenti, dopo il successo di Matteo Eydallin e Denis Trento nell’edizione 2011 di Claut. Poi l’attenzione si sposterà su vertical e gara individuale: due anni fa Kilian Jornet Burgada e Mireia Mirò Varela fecero man bassa nelle due specialità. Nel mezzo anche la sprint. L’ultima prova è quella delle staffette e qui gli azzurri sono di nuovo la squadra da battere: partono dall’oro di Claut di Manfred Reichegger, Robert Antonioli, Denis Trento e Matteo Eydallin.
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Sabato 9 febbraio Ore 16.00 Sfilata delle squadre nazionali Ore 16.30 Cerimonia d’apertura DOMENICA 10 FEBBRAIO Ore 10 Team Race
Gli anni dei più ‘vecchi’
Lunedì 11 febbraio Ore 10 Sprint tutte le categorie Ore 18.00 Cerimonia di premiazione Pelvoux
Puy St.Vincent
Martedì 12 febbraio Ore 10.15 Individual Giovani Ore 18.00 Cerimonia di premiazione Vallouise
Argentière-la-Bessée
5.000
Il dislivello positivo totale
Mercoledì 13 febbraio Ore 9.30 Individual Senior femminile Ore 9.45 Individual Senior maschile Ore 18.00 Cerimonia di premiazione
2.750
La quota massima raggiunta
Giovedì 14 febbraio Ore 10.00 Vertical Race tutte le categorie Ore 18.00 Cerimonia di premiazione
VEnerdì 15 febbraio Ore 10.00 Staffette tutte le categorie Ore 18.00 Cerimonia di premiazione Ore 18.15 - Cerimonia di chiusura
La locandina. Ecco il manifesto ufficiale dei Mondiali di Pelvoux 2013
CAMPIONESSE IN CARICA
CAMPIONI IN CARICA
CADETTI INDIVIDUAL LOUISE BORGNET VERTICAL LOUISE BORGNET RELAIS SPRINT LOUISE BORGNET TEAM INDIVIDUAL VERTICAL RELAIS SPRINT TEAM
CADETTI FEDERICO NICOLINI FEDERICO NICOLINI LUCA FAIFER
JUNIORES AXELLE MOLLARET AXELLE MOLLARET AXELLE MOLLARET
ESPOIR MIREIA MIRO’ VARELA MIREIA MIRO’ VARELA MIREILLE RICHARD
SENIOR MIREIA MIRO’ VARELA MIREIA MIRO’ VARELA MAGNENAT-ETZENSPERGER-RICHARD LAETITIA ROUX ETZENSPERGER-TROILLET
JUNIORES ANTON PALZER ALAN TISSIERES FIECHTER-CORTHAY-TISSIERES ANTON PALZER
ESPOIR MICHELE BOSCACCI MARC PINSACH RUBIROLA ROBERT ANTONIOLI
SENIOR KILIAN JORNET BURGADA KILIAN JORNET BURGADA EYDALLIN-TRENTO-REICHEGGER-ANTONIOLI MARTIN ANTHAMATTEN EYDALLIN-TRENTO