Museo Novecento Novecento museonovecento.it museonovecento.it
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n° Luglio2018 2018 n°619- -Aprile
ARTISTI AL TEATRO
Duel
DISEGNI PER IL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO 19.07 – 27.09 2018 Fin dall’antichità il disegno ha avuto un ruolo fondamentale nell’ambito della creazione artistica, rappresentando sia un elemento imprescindibile della progettualità, che una forma espressiva autonoma. Storicamente, e in particolare a partire dal Rinascimento, la tradizione artistica toscana e fiorentina ha posto grande attenzione al valore costruttivo della creazione grafica, con la nascita, per esempio, a metà del Cinquecento dell’Accademia delle Arti del Disegno. Nell’arco del Novecento il disegno è entrato di diritto nella pratica di molti artisti, acquisendo sempre maggiore autonomia. Negli ultimi decenni molti musei hanno dedicato attenzione a questo mezzo, da un lato riconoscendo al disegno un ruolo sempre meno marginale all’interno della storiografia artistica, dall’altro facendone una chiave di lettura e di interpretazione spesso inedite del lavoro di
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un progetto ideato da Sergio Risaliti
Ulla von Brandenburg Di un Sole Dorato molti artisti. Con apparente anacronismo, il disegno non appartiene unicamente alla dimensione progettuale della figuratività pittorica, e della relativa superficie bidimensionale, ma assume una sua specificità, una sua alterità, che si colloca alla base della nozione di rilievo, di corporeità che tante declinazioni ha assunto nel Novecento e nell’arte contemporanea. Dopo l’esposizione Il disegno dello scultore, il Museo Novecento propone una mostra incentrata su figurini, bozzetti di scena e modellini; un progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che rafforza il rapporto avviato tra le due istituzioni nel 2014. Artisti al teatro. Disegni per il Maggio Musicale Fiorentino intende indagare la pratica del disegno per la musica, il melodramma e il balletto, entrata nell’attività di molti artisti da-
21 aprile - 21 giugno 2018
gli inizi del Novecento (in Italia in modo continuativo dal 1933, proprio grazie al Maggio Musicale Fiorentino). L’ attenzione dedicata agli artisti da parte della Istituzione fiorentina permette di riconoscere, all’interno delle singole vicende storiografiche, una interpretazione spesso inedita del loro lavoro per le vicende narrate dalle opere e dai balletti. L’esposizione, a cura di Moreno Bucci con la collaborazione di Benedetta Zanieri, raccoglie i lavori di Franco Angeli, Piero Dorazio, Derek Jarman, Giacomo Manzù, Fausto Melotti, Giulio Paolini, Piero Sadun, Toti Scialoja, Gino Severini, Mario Sironi, Bob Wilson, offrendo una panoramica del lavoro svolto dagli artisti per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino dal 1933 al 1999. I disegni, accompagnati da alcuni modellini, sono oggi conservati nell’Archivio Storico del Teatro.
PITTORI E SCULTORI IN SCENA
Ulla von Brandenburg It Has a Golden Sun and an Elderly Grey Moon, 2017 Film super-16-mm, colour, sound, 22’ 25’’ courtesy the artist, Art : Concept, Paris, Pilar Corrias, London and Produzentengalerie Hamburg Photo: Martin Argyroglo
Nella doppia veste di scenografi e costumisti, gli artisti, pittori e sculturi, hanno reso unico il Maggio Musicale Fiorentino, accompagnando dal 1933 il lavoro di musicisti, direttori d’orchestra, registi, coreografi, cantanti e ballerini. L’eterogeneità dei materiali – bozzetti di scena, modellini, figurini per i costumi – si offreNell’ambito ad una lettura su piani a volte del progetto Duel,differenziati: accolto nelle sale esposonoalopere che godono di una autonositive piano terra, curatori ospiti sonototale chiamati a collaborare con artisti attivivolte, sulla come scena internazionale per mia estetica, altre progetti, vivorealizzare interventi site-specific ispirati alla collezione del no di una specifica funzionalità teatrale. Museo. Il titolo del ciclo rimanda a un duello dialettico tra Fin dalle prime stagioni il Maggio Musicale artisti contemporanei e il patrimonio civico museale. Fiorentino muove dalla sulleprima lineemostra del rinnovaDuel viene si inaugurato monografica in Italia di Ulla von Brandenburg (Karlsruhe, 1974), mento dello spettacolo operistico e del bal-a cura di Lorenzo Bruni. In un percorso che si snoda in tre letto, evadendo gli schemi imposti dal Regime installazioni e un collage, realizzate tra il 2009 e il 2016, e aprendosi a un ciòinedito che vi era di più eddiorigil’artista propone dialogo con unvivo dipinto Felice nale nelNudo panorama internazionale dello Casorati, giallo (1945), individuato tra quellispetdella Collezione Alberto Della Ragione. La mostra inizia con le tacolo. La ‘scena dipinta’, che nel vivo delle
avanguardie si opponeva alla ‘scena costruita’ degli architetti e a quella di ‘routine’ degli scenografi di professione, è stato uno degli argomenti di maggiore fortuna critica nella storia del teatro: dai trionfi dei Balletti Russi di Diaghilev, alla ‘rivoluzione’ tutta italiana del primo Maggio Musicale Fiorentino. A Parigi, come le stesse ideevideo accomunaroimmaginiainFirenze, bianco e nero di Singspiel, del 2009, per no nel medesimo sognoalscenico pittorico giungere, alla fine del percorso, colore di IteHas a Golden Sun and an Elderly Grey Moon, opera del 2016, proiettata Picasso e de Chirico, Bakst e Severini, Deall’interno della cappella sconsacrata del museo, piccolo rain e Sironi, Sert e Casorati, e tanti altri che gioiello di architettura religiosa, riservata alle installazioni per la prima volta praticarono il palcosceniartistiche contemporanee. Il nucleo centrale dell’esposico, a edificare un teatro moderno e zioneiniziando è caratterizzato da una tenda-sipario di colore blu, Blue Curtain del 2015, da guardare e attraversare come contemporaneo. Nei suoi ottantacinque anni un dipinto astratto. Le atmosfere magiche e sospese della di vita, il festival accoglie le proposte di Nopittura di Felice Casorati (Novara, 1883 – Torino, 1963) vecento della Metafisica, il Neopurismo toentrano in e risonanza con le opere dell’artista. Il richiamo scano Déco, ledel suggestioni ai metodieel’Art alle procedure teatro e dellesurrealiste arti sceniche servono ad affrontare questioni sociali e storiche. Ulla e il Nuovo Espressionismo, Corrente e i Nuovi
Pittori della Realtà, l’Astrattismo e l’Arte Povera, l’Arte Concettuale e il Minimalismo. Il continuo aggiornamento ha permesso al festival di proseguire la propria attività con una formula originale, al cui interno è possibile individuare filoni di ricerca differenti: la “rivoluzione” visiva dei pittori, scultori e architetti chiamati ainvita far da la definiziovon Brandenburg chi scenografi; osserva a godere dell'arte al ne regia italiana riscoperta di làdella del suo tempo storico emoderna; a riflettere la sulla sua dimensionemelodramma sociale. Scegliendo di dialogare con Casorati, inoltre, del antico; la consuetudine delriporta la nostra attenzione al periodo tra le due guerre, le novità musicali e delle prime rappresentacaratterizzato dalla dittatura nazi-fascista, da populizioni produzione di spettacoli di smi di assolute; vario generela e da una diffusa paura della diversità prosa all’aperto e in differenti luoghi cit(dinamiche che sembrano riproporsi anche oggidella nel nostro quotidiano). L’esposizione è stata pensata come una tà; la ridefinizione del ruolo della coreografia rappresentazione in tre atti in cui lo spettatore si ritrova nel balletto. ad interrogarsi su quale sia il limite tra la realtà e la sua rappresentazione, e quali possano essere oggi le forme Moreno Bucciper stabilire canali di condivisione tra rituali utilizzate l’identità locale e l'altro sé. Archivio Storico delda Maggio Musicale Fiorentino