Maggio 2019

Page 1

Bimestrale n. 2/2019 – anno XXVIII/BO - € 2,00

I CONCERTI 2019 2020

Protagonisti e programmi








SOMMARIO n. 2 giugno / luglio 2019 9

Editoriale

Non solo concerti

di Alessandra Scardovi

10

Interpreti e programmi

14

di Bruno Borsari

Classici con brio di Fulvia de Colle

Varignana Music Festival 2019

18

Gli omaggi di MI

20

Il calendario 2019-2020

Tutte le date della Stagione

21

Gli abbonamenti

Informazioni per il pubblico

24

I vantaggi

26

Stelle di luglio

Un CD inedito, la App gratuita

Solo per gli abbonati

I protagonisti

Schede concerti Ottobre 2019 - Maggio 2020

Il repertorio

Gli autori e le opere in Stagione

29 60

In copertina: Arman, Violons prisonniers (1986) 6

MI

MUSICA INSIEME

I Concerti 2019 / 2020

Cultura sociale

La Stagione 2019/20




EDITORIALE

NON SOLO concerti Quando, trentatré anni or sono, dalla passione di un manipolo di amici nasceva Musica Insieme, non avremmo certo immaginato di trovarci oggi a presentare una Stagione che riunisce ormai una vera e propria community (reale, non virtuale) di ascoltatori appassionati e competenti, grazie ai quali possiamo vantare il maggior numero di abbonati a una stagione di musica da camera in Italia, un dato che ancora ci stupisce e inorgoglisce. Non avremmo immaginato che in questi trentatré anni l’attività di Musica Insieme, oggi Fondazione, si sarebbe articolata e diversificata per venire incontro alle esigenze del territorio, dalla formazione dei giovani e del pubblico, alla promozione di nuovi repertori e di nuovi artisti. Così sono nati i progetti come Invito alla Musica, che dal 2003 porta a concerto circa 300 abbonati con un servizio pullman gratuito su oltre trenta comuni del territorio, o Musica per le Scuole, varata l’anno successivo per far scoprire e amare la musica ad altrettanti ragazzi degli istituti superiori. E poi gli accordi pionieristici con l’Università, che ci hanno portato a organizzare dal 1997 MIA – Musica Insieme in Ateneo per gli studenti universitari, o l’ultimo nato, Che musica, ragazzi!, il progetto che si rivolge ai giovanissimi alunni delle primarie e medie, offrendo loro l’opportunità di varcare – spesso per la prima volta – la soglia dell’Auditorium Manzoni per incontrare dal vivo i protagonisti dei nostri concerti, e respirare insieme a loro la bellezza del far musica insieme. Insieme, appunto, abbiamo organizzato viaggi per abbonati e appas-

Mosca, 29 marzo 2019: con Musica Insieme all’inaugurazione del Festival internazionale “Mstislav Rostropovič”

sionati: l’ultimo ci ha portati a Mosca per scoprirne o riscoprirne le bellezze, ma anche per conoscere le più importanti sale da concerto e le principali Stagioni della capitale. Dello spirito che anima tutte queste iniziative, che per noi rappresentano un impegno sociale tanto quanto culturale, ci parlerà Bruno Borsari nelle prossime pagine, mentre a Fulvia de Colle spetterà raccontare tutto il cartellone “minuto per minuto”, con i tantissimi debutti e i nuovi progetti che ci riserverà il 2019/20. Così come inedito è il CD, registrato dal vivo da Antonii Baryshevskyi e prodotto da Musica Insieme in collaborazione con Amadeus, che regaleremo a tutti i nostri abbonati per celebrare questa nostra XXXIII edizione dei Concerti. Per continuare ad emozionarci, Insieme. Alessandra Scardovi Presidente della Fondazione Musica Insieme

MI

MUSICA INSIEME

9


Foto Shobha

La Stagione 2019/20

CULTURA sociale

La XXXIII edizione dei Concerti rinnova l’impegno per promuovere e diffondere una cultura che sia parte integrante del benessere della comunità. Per crescere insieme di Bruno Borsari

L

e parole hanno una loro vita. Le parole hanno una storia. Vita e storia implicano che le parole s’intreccino, a volte persino cambino significato, trovino nuove collocazioni per poi magari tornare al loro punto di partenza. Che, quindi, ci sia una scienza specifica – la filologia – che studia l’evoluzione delle parole non è altro che un’ulteriore conferma della vitalità di tutto ciò che costituisce il nostro lessico. Come in un ecosistema, nel lessico ci sono parole che vivono una vita tutto sommato tranquilla, sopravvivendo a qualsiasi cambiamento. Altre che scompaiono, si estinguono. Altre ancora che invece sono sempre sotto i riflettori. Non sono molte, ma alcune di queste sono alla ribalta da oltre due millenni. In tale ristretto gruppo troviamo “cultura” e “società” e i relativi aggettivi, “culturale” e “so-

10

MI

MUSICA INSIEME

ciale”, oggi spesso impropriamente usati anche come sostantivi. Che si tratti di un boyscout, di un volontario di una qualche associazione, o persino di un amministratore della cosa pubblica, il “sociale” è divenuto oggi quel generico contenitore nel quale confluiscono le attività più diverse: dalla mensa pubblica al sostegno agli anziani, dalla beneficenza alle attività ricreative per i bambini. È interessante osservare come quest’aggettivo divenuto sostantivo, proprio a causa della vitalità naturale del lessico, negli anni sia stato spesso contrapposto all’altro aggettivo: “culturale”. La cultura, per coloro che sostengono la validità di tale contrapposizione, non è – come dovrebbe essere – la base di qualsiasi azione sociale: è, invece, il segno distintivo di un’élite intellettuale, oppure intellettuale e di classe, a seconda dei


Foto Pia Clodi

punti di vista. Da tale contrapposizione discende il convincimento che occuparsi di cultura tolga mezzi e tempo all’impegno nel sociale, ovvero nell’aiuto a chi potrebbe averne bisogno. Questo è uno di quei casi in cui la storia delle parole ci dimostra come le parole stesse possano essere utilizzate in maniera impropria a causa di un fenomeno che le accompagna e s’interseca costantemente con la loro vita: l’ignorare. Il sostantivo “cultura” deriva dal verbo coltivare, ed è difficile immaginare una società priva di cultura. La storia ci ha dimostrato poi che non esiste un’unica “cultura”, e che di conseguenza la società è espressione delle diverse possibili culture. Questo non scioglie, però, l’indissolubile legame tra cultura e società. La nostra cultura, il modo in cui “coltiviamo”, genera le nostre relazioni sociali. Le nostre relazioni sociali, nel loro evolversi, modificano il modo in cui coltiviamo, la nostra cultura cioè. Ignorare, scientemente o meno, tale indissolubile legame conduce a singolari contraddizioni. Per esempio, quella di immaginare l’attività in favore di chi vive un disagio solo in termini di sostegno economico. Ultimamente tale singolare convincimento ha generato vaste fasce di cittadini privi di competenze, che partecipano del sociale solo in termini di relazioni economiche. Ovvero, non danno alcun contributo attivo a quel sociale che li avrebbe dovuti vedere prima o poi protagonisti. L’idea di una società condivisa e partecipata necessita di una solida base culturale. Il welfare, lo stato sociale, è tale non solo se esiste l’assistenza medica diffusa. Occorrono anche, e soprattutto, scuole e università, ove magari educare alla prevenzione (prevenire costa molto meno che cu-

Nella pagina accanto: Giovanni Sollima, di scena il 4 maggio. Sopra: la Camerata Salzburg, al suo debutto per Musica Insieme il 10 febbraio. Sotto: Alexander Romanovsky, sua l’inaugurazione il 14 ottobre con un “tutto Chopin”


La Stagione 2019/20

Foto Benjamin Ealovega

Qui accanto: Viktoria Mullova, in duo con Misha Mullov-Abbado il 6 aprile. Sotto Avi Avital, per la prima volta a Bologna il 27 gennaio. Nella pagina accanto: Denis Matsuev e Brad Mehldau, in recital rispettivamente il 24 febbraio e il 2 dicembre

Foto Zohar Ron

rare); occorrono biblioteche ove poter accedere al sapere; occorrono teatri, sale da concerto, luoghi, insomma, nei quali realizzare una ritualità complessa e ricca come quella del condividere collettivamente le emozioni. Il teatro sta all’anima come l’ospedale dovrebbe stare al corpo. Nell’annunciare, allora, la nostra nuova stagione vogliamo affermare con forza e chiarezza un con-

vincimento che sta a fondamento del nostro impegno fin dai primi passi: assistere a un concerto è un atto socialmente utile. Rende tutti noi cittadini migliori; ci aiuta a comprendere il senso dell’essere una comunità. In altre parole, ci permette di capire davvero quale sia il significato di quell’aggettivo, divenuto sostantivo, che è “sociale”. Una socialità che consiste anche nel portare all’ascolto di una comunità interpreti celeberrimi come Yuja Wang e Viktoria Mullova, i virtuosi dei Berliner Philharmoniker o il Takács Quartet, ma anche nuovi straordinari protagonisti come Avi Avital e Viviane Hagner, Jan Vogler o il West-Eastern Divan Ensemble. Portarli per la prima volta nella nostra città significa non solo premiare il nostro pubblico per l’affetto e la competenza con cui ci segue (e non smetteremo mai di essergli grati per questo), ma anche premiare l’intero territorio che ci ospita, la comunità appunto che ci prefiggiamo di servire. Una comunità priva di teatri e sale da concerto è una comunità sorda, che non sa ascoltare. Che società è una società dove i cittadini non sanno ascoltare? La contraddizione è stridente, ed è per questo che siamo sempre più convinti delle nostre scelte. È per questo che da ormai sedici anni portiamo la musica nelle scuole superiori e da ventidue all’università, con le rassegne dedicate agli studenti, Musica per le Scuole e MIA – Musica Insieme in Ateneo, che appunto non offrono solo concerti, ma momenti formativi (le lezioni in


Foto Michael Wilson

aula, le conversazioni introduttive ai concerti) e la condivisione di un “culto” come quello dell’ascolto collettivo. È per questo che abbiamo voluto estendere questo “accompagnamento” verso la scoperta della musica anche ai giovanissimi delle scuole primarie e medie, con Che musica, ragazzi!, che educa proprio le ultime generazioni all’ascolto partecipato, grazie alle parole e alle note dei protagonisti dei nostri Concerti, che prima di salire sul palco come interpreti vi salgono come testimoni, come narratori, come educatori appunto. Ed è per questo ancora che quando le sale da concerto non ci sono, o sono lontane, rivolgiamo un Invito alla Musica a tutti gli abitanti del territorio extraurbano, e quelle sale (da ormai diciassette anni) le avviciniamo con un servizio di trasporto su otto pullman per circa 300 persone, per fare dell’Auditorium Manzoni l’auditorium di tutta una comunità, e non solo del centro città. Così come vogliamo avvicinarci – e avvicinare il nostro pubblico – alle realtà di altri Paesi, con i viaggi che organizziamo da oltre vent’anni alla scoperta delle capitali della cultura e della musica. Che la cultura sia elitaria o di massa, insomma, è una scelta di chi amministra la cosa pubblica, non è una caratteristica genetica della cultura. È un indirizzo, un orientamento, il frutto di un’impostazione ideologica, così come lo è quello di non considerare uguali tutti gli uomini. Noi crediamo fermamente che far musica vada nella direzione di una società solidale, che sa ascoltare e che fa della competenza un valore sociale, non un elemento di sopraffazione e di sfruttamento dell’uomo sull’uomo.


Il calendario – Interpreti e programmi

CLASSICI con brio Undici debutti, percorsi musicali inediti, nuovi incontri e sonorità: l’inesauribile ricchezza del repertorio brilla nel cartellone di Musica Insieme di Fulvia de Colle

14

MI

MUSICA INSIEME

Foto Norbert Kniat

A

ncora novità. Pare quasi un paradosso, eppure è proprio così: con la XXXIII edizione dei nostri Concerti si preannunciano undici importanti debutti in città, prime esecuzioni e integrali prestigiose, a ricordarci – se ve ne fosse bisogno – quanto sia inesauribile la ricchezza dei classici, quella che ci permette di continuare a scoprire nuovi talenti, nuovi repertori, e anche nuovi pubblici, grazie alle nostre iniziative dedicate alle giovani generazioni, dalle scuole primarie all’università. Fra gli interpreti dalla carriera stellare, eppure ancora da scoprire, il 4 novembre approderà a Bologna lo Stradivari di Jan Vogler, violoncellista già al fianco di Gergiev, Pappano, Nagano, insieme allo straordinario talento della pianista americana Tiffany Poon, che Vogler ha voluto ospite del prestigioso Moritzburg Festival, del quale è direttore artistico. Per loro un programma che esplora l’evoluzione della sonata sulle corde di Beethoven, Brahms e Debussy, incastonandovi un fondamentale come la seconda Suite per violoncello solo di Bach. Quattro debutti eccellenti fra gli ensemble, a cominciare dal West-Eastern Divan Ensemble, che inaugurerà il nuovo anno il 13 gennaio con il violino del Konzertmeister Michael Barenboim, e con una prima assoluta del compositore francese Benjamin Attahir fra le pagine di Schubert e il raro Ottetto di Mendelssohn. Il 27 gennaio sarà la volta degli Archi di Santa Cecilia, sul podio il primo violoncello Luigi Piovano: anch’essi portano con sé solisti e percorsi inediti, come la presenza di Avi Avital, fra i massimi virtuosi di mandolino (e in questo caso a debuttare nel nostro cartellone non sarà soltanto un artista, ma anche il suo strumento…), impegnato in due Concerti originali di Vivaldi e in una trascrizione del magnifico Concerto Italiano di Bach. Altro debutto imperdibile sarà quello, il 10 febbraio, della blasonatissima Camerata Salzburg, fondata nel 1952 da Bernhard Paumgartner, e ben presto affermatasi per le sue interpretazioni mozartiane, sino a divenire il nucleo generatore del Festival di Salisburgo. Accanto a lei la violinista berlinese Viviane Hagner, impegnata fra l’altro nel celebre Concerto Alla Turca di Mozart. Fra le “nuove” compagini ecco anche i francesi Les Paladins, diretti al cembalo da Jérôme Correas per un appassionante excursus fra le opere di Händel, con la voce suadente quanto funambolica del soprano Sandrine Piau.


È una vera e propria creatura di Musica Insieme l’ensemble di eccellenze italiane col quale ci congederemo per le festività natalizie il 9 dicembre, a testimoniare la grandezza della scuola violinistica, e d’archi tout court, del nostro Paese: capeggiato da Gabriele Pieranunzi, il quartetto costituito da Fabrizio Falasca, Francesco Fiore e Giovanni Gnocchi si affiancherà al raffinato pianoforte di Andrea Bacchetti per un programma che offrirà anche una rara integrale, quella dei Quartetti con pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart. E sarà un’altra imperdibile integrale ad aprire il cartellone il 14 ottobre, con gli Studi op. 10 e op. 25 di Chopin interpretati da Alexander Romanovsky, accostati filologicamente alle opere loro contigue, ossia i Notturni op. 9 e le Mazurke op. 24. Dopo averlo accolto a Bologna all’indomani della vittoria – appena diciassettenne – del Concorso “Busoni”, Musica Insieme segue con orgoglio quasi familiare i successi di Romanovsky, che lo vedono esibirsi fra gli altri accanto a Spivakov, Gergiev, Pappano: per

Nella pagina accanto: una star del pianoforte, Yuja Wang, di scena il 6 marzo. Qui sotto: la storia del quartetto con il Takács (11 novembre)

Foto Amanda Tipton

La storia dell’interpretazione è di scena con il Berliner Philharmoniker Streichquintett, ovvero cinque prime parti dell’orchestra più famosa al mondo, che il 21 ottobre ci racconteranno il fascino della tradizione slava riletta da Antonín Dvořák, per giungere fino al jazz classico di Duke Ellington. E hanno fatto storia anche gli archi del Takács Quartet, fondato a Budapest nel 1975, e protagonista di regolari residenze alla Wigmore Hall e alla Colorado Boulder University. Per loro, l’11 novembre, un programma che rende omaggio alle proprie radici, dove il “padre del quartetto” Haydn, la cui storia è legata a doppio filo all’Ungheria degli Esterházy, porge simbolicamente il testimone a un ungherese verace come Bartók, e al gusto boemo di Dvořák. È fra i massimi violinisti del nostro tempo Gil Shaham, che tornerà a Bologna dopo un decennio per il concerto conclusivo della nostra Stagione, l’11 maggio, con un recital che non mancherà di rendere omaggio alla tradizione ebraica della quale è da sempre appassionato portavoce.

MI

MUSICA INSIEME

15


Foto Jim Rakete

Il calendario – Interpreti e programmi

questo abbiamo voluto che il suo nuovo progetto monografico partisse proprio da Bologna, ad inaugurare la nuova Stagione con una “prima assoluta”. Due fuoriclasse si succederanno poi alla tastiera: il 24 febbraio Denis Matsuev, che dal trionfo al Concorso “Čajkovskij” ha assunto il ruolo di autorità indiscussa del pianoforte (e dell’educazione musicale nel suo Paese), ci parlerà delle sue radici, allineando in programma Prokof’ev e Čajkovskij, senza dimenticare l’anno beethoveniano 2020; il 6 marzo (unico venerdì del cartellone) Yuja Wang, che dalla natia Cina ha conquistato il mondo con la sua tecnica e personalità, ci travolgerà da par sua in un recital che si preannuncia come sempre pirotecnico. Un “altro piano” sarà quello di Brad Mehldau (il 2 dicembre), col titolo emblematico di Modern Classic a dimostrare proprio l’inesauribile ricchezza dei classici di cui si parlava in apertura: il pianista statunitense, i cui acclamatissimi progetti vanno dalle colonne sonore per Kubrick e Wenders alle commissioni di lavori per la Carnegie Hall, è solito infatti esplorare il repertorio con progetti come After Bach, Top Jazz Album del 2018. Ed è proprio una ricca ricognizione del repertorio quella che farà il 23 marzo il Trio capitanato dal clarinetto di Sabine Meyer, con le rare pagine di casa Schumann a precedere l’archetipo del trio per clarinetto, viola e pianoforte, ossia il mozartiano Trio dei birilli. Ed è quel che farà il 6 aprile il duo formato 16

MI

MUSICA INSIEME

Foto Luke Ratray

Qui accanto: Jan Vogler, al suo debutto in Stagione il 4 novembre. Sotto: il violino di Gil Shaham, attesissimo l’11 maggio

da Viktoria Mullova e dal figlio Misha MullovAbbado al contrabbasso, accostando Beethoven e Schumann a brani della tradizione popolare; o ancora il violoncello “favoloso” di Giovanni Sollima, intento il 4 maggio a rileggere i classici con i suoni del presente. E inedito sarà il cd chopiniano interpretato da Antonii Baryshevskyi, che regaleremo agli abbonati per festeggiare insieme il nostro trentatreesimo cartellone.



Varignana Music Festival 2019

Stelle di luglio

In alto: Coro e Orchestra del Varignana Music Festival. A destra: Nikolay Khozyainov Sotto: Tommaso Lonquich

C

on la direzione artistica di Musica Insieme, la VI edizione del Varignana Music Festival avrà luogo dal 4 al 13 luglio 2019 nella suggestiva sede di Palazzo di Varignana. Primo festival estivo di musica classica nel territorio metropolitano, anche quest’anno si riconferma la qualità assoluta del cartellone, con grandi maestri e grandi novità. Quattro nomi illustri per il pianoforte: Saleem Ashkar, solista al fianco di direttori quali Mehta, Barenboim e Muti, Nikolay Khozyainov, ospite della Carnegie Hall di New York come della Suntory Hall di Tokyo, Federico Colli, premiato al “Mozart” di Salisburgo e al “Leeds”, e Boris Petrushansky, ambasciatore della

Foto Arim Manuele

Il festival internazionale organizzato da Musica Insieme a Palazzo di Varignana giunge alla VI edizione, trasformando il Resort sui colli bolognesi in una magnifica residenza per artisti e appassionati

Foto Anna Grudinina

grande scuola russa di Heinrich Neuhaus. Prestigiosi gli ensemble, come il Brodsky Quartet e il Quartetto Noûs, ovvero la storia e il futuro del quartetto, e i Cameristi del blasonato Festival Strings Lucerne, cui si aggiunge il tradizionale Grand Opening affidato a Coro e Orchestra del Varignana Music Festival, ospite del Gewandhaus di Lipsia come del Vaticano. Inedito il trio che a Khozyainov affianca il clarinettista Tommaso Lonquich e la flautista Irena Kavćić, così come l’incontro, per la matinée finale, fra il violino di Gilles Apap, considerato dal grande Menuhin il proprio erede ideale, e il Quintetto d’Archi del Teatro Comunale di Bologna. Fra le novità del 2019 c’è anche il servizio transfer gratuito per tutti i concerti da Bologna a Palazzo di Varignana e ritorno (su prenotazione). 18

MI

MUSICA INSIEME



UN CD INEDITO

per i nostri abbonati

Per salutare la XXXIII edizione dei Concerti, Musica Insieme regalerà a tutti gli abbonati il nuovo CD prodotto in collaborazione con Palazzo di Varignana e con il magazine Amadeus: un “tutto Chopin” registrato dal vivo da Antonii Baryshevskyi, contenente l’integrale dei Preludi op. 28, cinque Mazurke e lo Scherzo op. 31 (quest’ultimo inciso proprio in occasione del suo recital per Musica Insieme). Buon ascolto!

SEMPRE AGGIORNATI

con la nostra App

Scarica gratuitamente da App Store e Google Play l’App di Musica Insieme e avrai sempre sotto mano programmi e promozioni, iniziative e servizi direttamente sul tuo cellulare o tablet.

20

MI

MUSICA INSIEME


I CONCERTI 2019 2020 Protagonisti e programmi


I CONCERTI 2019/20 Lunedì 14 ottobre 2019

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 21 ottobre 2019

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 4 novembre 2019

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 11 novembre 2019

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 2 dicembre 2019

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 9 dicembre 2019

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

ALEXANDER ROMANOVSKY..........................pianoforte Chopin

BERLINER PHILHARMONIKER STREICHQUINTETT Mozart, Dvořák, Chihara

JAN VOGLER...................................................................violoncello TIFFANY POON.............................................................pianoforte Debussy, Brahms, Bach, Beethoven

TAKÁCS QUARTET Haydn, Bartók, Dvořák

BRAD MEHLDAU .....................................................pianoforte Modern Classic

GABRIELE PIERANUNZI.....................................violino FABRIZIO FALASCA ............................................. violino FRANCESCO FIORE.................................................viola GIOVANNI GNOCCHI ............................................violoncello ANDREA BACCHETTI .........................................pianoforte Mozart, Schubert

Lunedì 13 gennaio 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 27 gennaio 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

WEST-EASTERN DIVAN ENSEMBLE MICHAEL BARENBOIM........................................violino e maestro concertatore Schubert, Attahir, Berio, Mendelssohn

ARCHI DI SANTA CECILIA AVI AVITAL.......................................................................mandolino LUIGI PIOVANO.............................................................direttore Vivaldi, Bach, Respighi, Rota


Lunedì 10 febbraio 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

CAMERATA SALZBURG VIVIANE HAGNER......................................................violino GREGORY AHSS...........................................................maestro concertatore Schubert, Mozart, Haydn

Lunedì 24 febbraio 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Venerdì 6 marzo 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 23 marzo 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

DENIS MATSUEV........................................................pianoforte Čajkovskij, Prokof’ev, Beethoven

YUJA WANG................................................................... pianoforte Recital

SABINE MEYER...........................................................clarinetto NILS MÖNKEMEYER...............................................viola WILLIAM YOUN............................................................pianoforte R. Schumann, Mozart, C. Schumann

Lunedì 6 aprile 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

VIKTORIA MULLOVA..............................................violino MISHA MULLOV-ABBADO............................ contrabbasso Bach, Schumann, Beethoven, De Freitas, Tradizionale, Mullov-Abbado

Lunedì 20 aprile 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

LES PALADINS SANDRINE PIAU..........................................................soprano JÉRÔME CORREAS..................................................clavicembalo e direttore Händel

Lunedì 4 maggio 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 11 maggio 2020

AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

GIOVANNI SOLLIMA ..............................................violoncello de Ruvo, Bach, Sollima, Corbetta, Cervantes, Tradizionale

GIL SHAHAM.................................................................. violino AKIRA EGUCHI..............................................................pianoforte Pugnani/Kreisler, Wheeler, Dorman, Bach, Franck

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria di Musica Insieme: Galleria Cavour, 2 - 40124 Bologna - tel. 051.271932 - fax 051.279278 info@musicainsiemebologna.it - www.musicainsiemebologna.it - App MusicaInsieme


INFORMAZIONI PER L’ABBONAMENTO ALLA STAGIONE 2019/2020 Vendita abbonamenti Biglietteria del Teatro Manzoni - via de’ Monari 1/2, Bologna - orario: dal lunedì al sabato, ore 15 -18.30.

Prelazioni per il rinnovo dell’abbonamento: da martedì 21 maggio a venerdì 7 giugno 2019. È richiesto un documento d’identità dell’intestatario dell’abbonamento alla Stagione 2018/2019.

Nuovi abbonamenti per i posti ancora disponibili: da giovedì 13 giugno a mercoledì 3 luglio 2019.

Possibilità di rateizzazione L’abbonato potrà versare un acconto (indicato tra parentesi di fianco all’importo totale), regolando poi il saldo dal 21 ottobre all’11 novembre 2019. L’acconto non è rimborsabile.

Musica Insieme si riserva il diritto di apportare variazioni – dovute a motivi tecnici o di forza maggiore – ai programmi della stagione, agli orari e alle date degli spettacoli.

L’eventuale rinuncia all’abbonamento nel corso della stagione, per qualsiasi motivo, non comporta alcuna restituzione, anche parziale, di denaro.

Non è possibile rilasciare duplicati della tessera di abbonamento. In caso di smarrimento o furto, per accedere in teatro sarà necessario esibire in biglietteria un documento di autocertificazione del furto o smarrimento dell’abbonamento, corredato da una fotocopia della carta d’identità dell’intestatario. È severamente vietato fotografare ed effettuare riprese audio e video dei concerti con qualsiasi tipo di apparecchiatura.

Non è consentito l’ingresso in sala a concerto iniziato.

PREZZI ABBONAMENTI Platea I settore € 420,00 (I rata € 210,00)

Platea II settore € 340,00 (I rata € 170,00)

Galleria I settore € 310,00 (I rata € 155,00)

Galleria II settore € 240,00 (I rata € 120,00)

Galleria II settore Under 30 e Over 65* € 175,00 (I rata € 88,00)

* Riduzione applicabile solo dietro presentazione di un documento di identità dell’intestatario. L’abbonamento ridotto non è cedibile. PREZZI BIGLIETTI SINGOLI CONCERTI* Platea I settore € 60,00

Platea II settore € 50,00

Galleria I settore € 42,00

Galleria II settore € 37,00

Balconata € 10,00

* Per tutti i settori ad eccezione della balconata, il giorno del concerto è possibile richiedere presso la Biglietteria la riduzione del 10% per Under 30 e Over 65, e per:

abbonati Stagioni aderenti alla Rete AMÚR

soci Coop

abbonati Arena del Sole

soci Emil Banca

titolari Card Musei Metropolitani Bologna

abbonati Teatro Comunale di Bologna

A CONCERTO CON MAMMA E PAPÀ

soci Touring Club

soci Camst

titolari abbonamento annuale Tper

titolari Carta Doc

iscritti Università “Primo Levi”

Acquistando due abbonamenti, si potrà richiedere per ciascun concerto della Stagione 2019/20 un biglietto gratuito per i propri figli o nipoti. L’offerta, secondo disponibilità, è rivolta ai bambini di età compresa fra i 5 e i 14 anni. 24

MI

MUSICA INSIEME



I VANTAGGI PER GLI ABBONATI ALLA STAGIONE 2019/2020 Riduzioni sulla biglietteria dei concerti organizzati dalle Società che aderiscono alla rete AMÚR (Accademia Filarmonica Romana, Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli, Associazione Amici della Musica di Padova, Fondazione Perugia Musica Classica, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, Società dei Concerti di Trieste, Società del Quartetto di Milano, Società del Quartetto di Vicenza), ad esclusione degli eventi per cui non è previsto alcun tipo di riduzione. Info: www.musicainsiemebologna.it Possibilità di acquistare al prezzo di € 25 un pacchetto rinnovabile di 5 buoni (ciascuno valido per tre ore di sosta in tutte le serate di concerto), alla cassa del ParcheggioAPCOAdi Piazza VIII Agosto. Info: www.apcoa.it Riduzione del 20% circa sui prezzi interi degli abbonamenti (esclusi abbonamenti tematici e Carta Arena) e dei biglietti, ad esclusione degli spettacoli per i quali non è previsto alcun tipo di riduzione. Info: bologna.emiliaromagnateatro.com | 051 2910910 Riduzione del 10% sulla consumazione nella fascia pranzo presso i locali CAMST del centro storico (Ristoranti self-service C’ENTRO - via Indipendenza 45, Bologna; BASS’OTTO - via Ugo Bassi 8, Bologna) e dei centri commerciali (GUSTAVO IN CUCINA - Centro Borgo, Bologna - Centro Lame, Bologna - Centro Nova, Villanova di Castenaso). Info: www.camst.it Riduzione del 10% sulla prima consumazione in tutte le serate di concerto di Musica Insieme e della Cantina Bentivoglio (via Mascarella 4/b, Bologna). Info: www.cantinabentivoglio.it | 051 265416 Acquisto o rinnovo della Card Musei Metropolitani Bologna al prezzo speciale di € 20 anziché € 25. Info: www.cardmuseibologna.it Biglietto ridotto (€ 5) per la sala CineClub del cinema Lumière e riduzione del 50% sul prezzo dell’accredito al festival Il Cinema Ritrovato, a Bologna dal 22 al 30 giugno 2019. Info: www.cinetecadibologna.it | festival.ilcinemaritrovato.it Possibilità di ricevere gratuitamente (anziché al costo di € 25) la Taxi Card COTABO, con la quale sarà possibile pagare tutti gli spostamenti con comoda fattura a fine mese. Per il clienti abbonati COTABO titolari di Taxi Card, l’app Taxiclick Easy (scaricabile gratuitamente su App Store e Google Play) vale anche come strumento di pagamento. Info: www.cotabo.it | 051 374300 Riduzione del 10% su tutti i cd e dvd in assortimento presso DiscoRama Bologna (via de' Monari 1 a/b). Info: www.discoramabologna.it | 051 2960976 Riduzione del 10% sulla ristorazione durante il servizio del pranzo e della cena presso la Trattoria e il ristorante Stagioni, rispettivamente al primo e al secondo piano di Eataly Bologna Ambasciatori (via degli Orefici 19). Info: www.eataly.it | 051 0952820 (aperti tutti i giorni)

26

MI

MUSICA INSIEME


I VANTAGGI PER GLI ABBONATI ALLA STAGIONE 2019/2020 Riduzione del 15% sulle tariffe del Parcheggio, in occasione delle serate di concerto, esibendo il biglietto o l’abbonamento al momento del pagamento. Garage Masini di Viale Angelo Masini 4, Bologna. Info: www.garagemasini.it | info@garagemasini.it | 051 255196

Riduzione del 15% sulla carta del Ristorante I Carracci e sul menù del Cafè Marinetti, in via Indipendenza, 8. Info: grandhotelmajestic.duetorrihotels.com | 051 225445 Riduzione del 10% su tutti i libri in assortimento presso Librerie.coop Ambasciatori (via Orefici 19, Bologna) e Librerie.coop Zanichelli (Piazza Galvani 1/h, Bologna). Info: www.librerie.coop Riduzione del 15% sul prezzo di occhiali da sole e di occhiali da vista completi di lenti e del 10% sulla contattologia e liquidi presso il punto vendita Ottica Gambini di via Ugo Bassi 1/h. Info: 051 234743 Riduzioni sulla tariffa promozionale per pernottamenti (20%), sulla carta dei tre ristoranti del resort (10%), sugli ingressi SPA Fusion e SPA Tradizionale (20%), su trattamenti, massaggi e ingressi alle piscine esterne nel periodo estivo (10%) e sull'acquisto dei prodotti agroalimentari presso lo Store di Palazzo di Varignana e su palazzodivarignanafood.com (10%). Info: www.palazzodivarignana.com | 051 19938300 Riduzione del 10% sui nuovi abbonamenti o sui singoli biglietti dell’Orchestra Mozart Festival. Info: www.orchestramozart.com | 051 222997 Riduzione del 10% su tutte le consumazioni al Ristorante Pizzeria Incrocio Montegrappa (via Montegrappa 7/d, Bologna). Info: 051 224871 (chiuso il martedì) Riduzioni a partire dal 10% sui prezzi interi dei biglietti per tutte le repliche della Stagione di Opera, Danza e Concerti del Teatro Comunale di Bologna (Largo Respighi 1). Info: www.tcbo.it | 051 529019 Riduzione del 10% sui prodotti (esclusi i prodotti già in promozione) in vendita presso lo shop aziendale Umberto Cesari (via Stanzano 2160, Castel San Pietro Terme). Info: www.umbertocesari.it | 051 944732 (chiuso il lunedì) Riduzione del 3% per l’acquisto di viaggi e soggiorni da catalogo (escluse quote d’iscrizione, assicurazioni e visti) in tutte le agenzie Uvet Pomodoro Viaggi di Bologna e provincia. Restano esclusi i viaggi Last minute, le offerte speciali e la biglietteria in generale. Info: www.uvetpomodoro.com

MI

MUSICA INSIEME

27



Lunedì 14 ottobre 2019

UN GRANDE amico Si apre con un’integrale preziosa la XXXIII edizione dei Concerti: i ventiquattro Studi di Chopin, fra le pagine più amate della storia del pianoforte, dalle mani di uno dei più interessanti interpreti di oggi

A

LUNEDÌ 14 OTTOBRE 2019 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

ALEXANDER ROMANOVSKY

pianoforte

Fryderyk Chopin Tre Notturni op. 9 Dodici Studi op. 10 Quattro Mazurche op. 24 Dodici Studi op. 25

lexander Romanovsky è stato un enfant prodige. Ha lasciato l’Ucraina insieme alla sua famiglia che era ancora un bambino, per venire a studiare all’Accademia pianistica di Imola con Leonid Margarius, che considera ancora oggi come la figura più influente della sua vita musicale. Ha vinto un premio quasi inarrivabile come il “Busoni” ad appena diciassette anni, nel 2001, e la stagione seguente ha debuttato per Musica Insieme. Da allora è nata un’amicizia, che ci ha fatto seguire tutte le fasi della sua carriera e condividere i suoi successi (che sono stati tanti) con l’orgoglio di una famiglia. E da allora è nato anche un artista che ha saputo crescere coltivando tecnica e personalità, mai derogando dal livello trascendentale di preparazione oggi richiesto agli interpreti, ma insieme approfondendo e maturando le proprie conoscenze e idee musicali. Insomma: Romanovsky è oggi un pianista di grande carisma, invitato da direttori come Spivakov, Gergiev, Pappano, Noseda e capace di imporsi nella scelta del repertorio e dedicarsi alla cura dei giovani talenti che – come lui meno di vent’anni fa – si affacciano oggi all’agone concertistico. Romanovsky infatti è anche Direttore artistico del Concorso internazionale per giovani pianisti intitolato a Vladimir Krainev, il grande didatta e interprete russo che fino all’anno della morte (avvenuta nel 2011) non ha mai smesso di esibirsi in concerto insieme ai propri allievi del Conservatorio di Mosca. Per questo Musica Insieme, che con oltre ottanta abbonati e amici ha assistito con emozione proprio alla finale dell’edizione 2019 del concorso, ha voluto invitare Alexander Romanovsky ad inaugurare la nuova Stagione dei Concerti, con cui debutterà a sua volta a Bologna il suo nuovo progetto musicale, l’integrale degli Studi di Fryderyk Chopin op. 10 (accostati ai Notturni op. 9) e op. 25 (preceduti dalle Mazurke op. 24), a mostrare quasi un’istantanea dell’autore nel momento in cui componeva questi capolavori della letteratura pianistica. MI

MUSICA INSIEME

29



Lunedì 21 ottobre 2019

I COLORI

degli archi

Debutta a Musica Insieme l’ensemble nato dalle prime parti dei Berliner Philharmoniker, con un repertorio che ne esalta la versatilità

F

ondato nel 1993 dalle prime parti della prestigiosa orchestra tedesca dei Berliner Philharmoniker, il Quintetto ha presto intrapreso un’intensa e acclamata attività concertistica in Germania e all’estero, con tournée in Giappone, Cina, Corea, Italia, Austria e Portogallo. Ciò che ha unito sin da subito i cinque musicisti è stato l’intento di fondere le proprie esperienze maturate in anni di vita in orchestra con il virtuosismo dei singoli, traducendo il suono caldo e vibrante degli archi dei Berliner anche nell’ensemble da camera. Il repertorio del Quintetto si concentra sui classici viennesi e sul grande repertorio romantico europeo, senza dimenticare però incursioni nella contemporaneità, con prime esecuzioni e contaminazioni con il jazz e il tango, come dimostra la sua premiatissima discografia. Il suo concerto per Musica Insieme ne è un perfetto esempio: da Mozart alla Ellington Fantasy di Chihara, passando per Dvořák. Del compositore austriaco il Berliner Philharmoniker Streichquintett propone il Divertimento n. 3 in fa maggiore KV 138, una pa-

LUNEDÌ 21 OTTOBRE 2019 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

BERLINER PHILHARMONIKER STREICHQUINTETT Wolfgang Amadeus Mozart Divertimento n. 3 in fa maggiore KV 138 per archi Antonín Dvořák Danze slave op. 46 n. 3 e n. 8 – op. 72 n. 2 Paul Chihara Ellington Fantasy per archi Antonín Dvořák Quintetto n. 2 per archi in sol maggiore op. 77

gina gioiosa e di amabile cantabilità, scaturita dalla penna di un Mozart appena sedicenne. Il talento di Dvořák faticò invece più duramente ad imporsi, e fu proprio grazie alle due serie di Danze slave – che segnano l’inizio della ricerca sistematica del compositore sul folklore della sua terra – che egli raggiunse il grande pubblico.


Lunedì 4 novembre 2019

della sonata

La “prima volta” del celeberrimo violoncellista tedesco a Musica Insieme porta con sé quattro capolavori per il suo strumento

Q

uesto concerto darà al pubblico di Musica Insieme l’occasione di ascoltare per la prima volta uno dei più celebri violoncellisti del panorama internazionale. Lodato per le sue «interpretazioni appassionate, dalle ricche sfumature» (New York Times) e il suo «virtuosismo vertiginoso» (Gramophone Magazine), Jan Vogler è Direttore artistico del Festival di Moritzburg e del Dresden Music Festival, e si esibisce con le principali orchestre e i più grandi direttori (di recente è stato applaudito al Mariinskij con Valerij Gergiev). LUNEDÌ 4 NOVEMBRE 2019 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

JAN VOGLER violoncello TIFFANY POON pianoforte

Foto Jim Rakete

Claude Debussy Sonata in re minore Johannes Brahms Sonata n. 1 in mi minore op. 38 Johann Sebastian Bach Suite n. 2 in re minore BWV 1008 per violoncello solo Ludwig van Beethoven Sonata n. 3 in la maggiore op. 69

32

MI

MUSICA INSIEME

Foto Paloma Sendry

IL FASCINO

In ambito cameristico collabora con colleghi del calibro di Hélène Grimaud, ma ama anche creare progetti trasversali che lo vedono ad esempio al fianco di una star del cinema come l’attore Bill Murray. Per la Stagione 2019/20 ha voluto accanto a sé lo straordinario talento della pianista Tiffany Poon, originaria di Hong Kong ma cresciuta negli Stati Uniti, dove dalla prestigiosa Juilliard School di New York ha spiccato il volo una carriera che l’ha vista tenere recital in tutti i continenti. Per loro un programma che percorre la storia delle grandi sonate fra Otto e Novecento, nel quale Vogler ha voluto incastonare una pagina bachiana a lui particolarmente cara come la Seconda Suite per violoncello solo.



Foto Amanda Tipton

Lunedì 11 novembre 2019

GUARDANDO

«

a Est

Il Quartetto ungherese fondato nel 1975 rivela le proprie radici con un programma che ha i colori dell’Europa orientale Anche con il repertorio più complesso – recensisce il Times – questi musicisti si dimostrano intrepidi, dando alla musica un profondo senso di libertà. Allo stesso tempo, c’è un’assoluta attenzione al dettaglio: non una nota né un crine dell’archetto sono fuori posto». Il Quartetto Takács ha raggiunto questa perfezione in quasi quarantacinque anni di vita, da quando, nel 1975, è stato fondato all’Accademia “Franz Liszt” di Budapest da Gabor Takács-Nagy, da cui ha preso il nome. Impegnato in tournée nelle principali sale da concerto del mondo, il Takács ha raggiunto un’impressionante serie di premi e di primati: è stato nel 2014 il primo ensemble vincitore della Medaglia della Wigmore Hall (un prestigioso riconoscimento attribuito fra gli altri ad András Schiff, Thomas Quasthoff, Menahem Pressler) ed è il solo quartetto nella Hall of Fame della rivista Gramophone, a fianco di Jascha Heifetz e Leonard Bernstein. Il vasto repertorio del Quartetto spazia tra epoche e stili diversi, ma il fulcro rimane sempre quello della tradizione dell’Europa orientale, come testimonia il programma del concerto per Musica Insieme, da Bartók a Dvořák. Del compositore ceco il Takács propone il Quartetto per archi n. 13 op. 106, scritto dopo il ritorno in patria in seguito al lungo soggiorno americano. Dvořák sembra qui dimenti-

34

MI

MUSICA INSIEME

LUNEDÌ 11 NOVEMBRE 2019 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

TAKÁCS QUARTET

EDWARD DUSINBERRE violino HARUMI RHODES violino GERALDINE WALTHER viola ANDRÁS FEJÉR violoncello Franz Joseph Haydn Quartetto per archi n. 29 in si minore Hob. III:37 Béla Bartók Quartetto per archi n. 5 Antonín Dvořák Quartetto per archi n. 13 in sol maggiore op. 106

care gli influssi esotici del Nuovo Mondo, per tornare a indagare sui colori del folklore della sua terra d’origine. Alle melodie popolari, nel suo caso magiare, guarda anche Bartók nel Quartetto n. 5, rielaborandole nel suo stile personalissimo. Non poteva però mancare un omaggio al padre riconosciuto del quartetto d’archi, Haydn, che, con il suo impressionante catalogo è la pietra miliare sulla strada di ogni ensemble.




Foto Michael Wilson

Lunedì 2 dicembre 2019

L’ALTRO

piano

Il geniale pianista e autore statunitense esordisce nel nostro cartellone facendoci viaggiare fra pagine di repertorio e improvvisazione

D

efinito dal New York Times il pianista jazz più influente degli ultimi vent’anni, Brad Mehldau debutta a Musica Insieme portando a Bologna la sua rivoluzionaria visione artistica, in cui jazz e classica dialogano senza soluzione di continuità. Onnivoro musicale e prolifico compositore, il musicista statunitense, nato nel 1970 a Jacksonville (Florida) e formatosi nella cosmopolita scena newyorchese, ha lavorato sin dal suo esordio negli anni Novanta in una moltitudine di ambienti differenti: dal jazz sperimentale passando per le colonne sonore, le contaminazioni con l’elettronica e le collaborazioni con virtuosi di ogni campo, fino agli intensi recital solistici. Con una formazione classica alle spalle, il virtuoso Mehldau può fregiarsi di aver dato nuova linfa agli standard del jazz, ma anche di poter sapientemente rivisitare mostri sacri come Bach, Schumann e Schubert. Echi del romanticismo di questi ultimi si ritrovano già nella sua prima registrazione di pianoforte solo, Elegiac Cycle (1999), mentre nei primi anni del 2000 compone un ciclo di canzoni per il soprano statunitense Renée Fleming su commissione della prestigiosa Carnegie Hall. Le incursioni in territorio classico dell’artista non si fermano qui: nel 2012 debutta la sua com-

LUNEDÌ 2 DICEMBRE 2019 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

BRAD MEHLDAU

pianoforte

Modern Classic

posizione Variations for Piano and Orchestra on a Melancholy Theme, eseguita con l’Orpheus Chamber Orchestra, mentre nel 2015 le sue performance includono diversi brani dal Clavicembalo ben temperato di Bach accostati ai suoi Three Pieces After Bach, poi confluiti nell’album After Bach (2018). «Ho suonato Bach per molti anni, per la mia crescita e per il mio piacere», ha dichiarato riguardo al suo rapporto con il compositore, «la sua musica agisce sul nostro spirito, fa maturare la mente e risveglia i sensi». Preciso, appassionato e creativo, Mehldau è in grado di mettere a nudo l’anima di una composizione, in special modo quando è a tu per tu con il pubblico. Forte del suo grande senso melodico, è infatti dal vivo che Mehldau offre il meglio di sé, sperimentando, improvvisando e mettendo in gioco la sua formidabile tecnica. MI

MUSICA INSIEME

37


Lunedì 9 dicembre 2019

UN NUOVO

Quintetto

Musica Insieme riunisce sul palco del Manzoni cinque straordinari interpreti italiani, per un programma dal cuore mozartiano

N

ato proprio per il nostro cartellone, l’ensemble protagonista del concerto con cui Musica Insieme saluterà il pubblico prima delle festività natalizie è formato da cinque fra i più celebri e apprezzati solisti italiani, a partire dal violinista Gabriele Pieranunzi, ospite regolare di sale come l’Accademia di Santa Cecilia, la Wigmore Hall di Londra e il Teatro Coliseum di Buenos Aires, più volte chiamato a suonare il violino di Guarnieri del Gesù appartenuto a Paganini. Al suo fianco, il violinista Fabrizio Falasca, spalla della Philharmonia Orchestra, formatosi con Salvatore Accardo presso l’Accademia “Stauffer” di Cremona e perfezionatosi al Mozarteum di Salisburgo e alla Royal Academy of Music di Londra.

Alla viola sarà Francesco Fiore, appassionato camerista a fianco di grandi solisti come Pappano, Canino e Meneses, prima viola delle principali compagini italiane, dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, a quella del Teatro La Scala di Milano. Al violoncello vedremo invece Giovanni Gnocchi che, dopo il debutto a fianco di Yo-Yo Ma, si è esibito con colleghi come Kavakos, Gringolts, Lonquich e Brunello. Accanto a loro Andrea Bacchetti, uno dei più interessanti pianisti italiani, apprezzato per la costante ricerca tecnica e sonora e per scelte di repertorio originali e profondamente meditate. Mozart è il grande protagonista di questo concerto, nel progetto speciale che affianca l’esecuzione integrale dei suoi Quartetti con pianoforte ad una rara trascrizione per quintetto del Lützow-Konzert. Completa il programma il Trio D 471 di Schubert, una delle preziose pagine incompiute del compositore austriaco. LUNEDÌ 9 DICEMBRE 2019 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

GABRIELE PIERANUNZI violino FABRIZIO FALASCA violino FRANCESCO FIORE viola GIOVANNI GNOCCHI violoncello ANDREA BACCHETTI pianoforte

Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto con pianoforte n. 2 in mi bemolle maggiore KV 493 Concerto per pianoforte n. 8 in do maggiore KV 246 – Lützow-Konzert (Trascrizione per quintetto con pianoforte di Ignaz Lachner) Franz Schubert Trio per archi in si bemolle maggiore D 471 Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto con pianoforte n. 1 in sol minore KV 478



Lunedì 13 gennaio 2020

PONTI

di pace

Per la prima volta a Bologna l’ensemble nato dalla volontà di Barenboim e Said per portare al mondo un messaggio di fraternità, proprio attraverso la sottile arte dell’ascolto

I

Foto Marcus Hohn

l West-Eastern Divan Ensemble nasce per celebrare il ventesimo anniversario della West-Eastern Divan Orchestra, fondata nel 1999. Le origini di quest’Orchestra risiedono nelle conversazioni tra i suoi fondatori, lo scrittore e intellettuale di origini palestinesi Edward Said e il direttore e pianista argentino-israeliano Daniel Barenboim. Nei loro colloqui, essi concordavano sulla necessità urgente di trovare una via alternativa nell’affrontare il conflitto israelo-palestinese. La formazione comprende musicisti arabi e israeliani, sfidando le feroci divisioni politiche in Medio Oriente e nel mondo. Attraverso il loro lavoro e la loro stessa esistenza, essi dimostrano che si possono costruire ponti per incoraggiare i popoli ad ascoltarsi reciprocamente. Il West-Eastern Divan Ensemble è la più recente emanazione di questo progetto e traspone la pregevole esperienza artistica della grande orchestra nella più intima dimensione cameristica. A dirigere l’En-

LUNEDÌ 13 GENNAIO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

WEST-EASTERN DIVAN ENSEMBLE MICHAEL BARENBOIM violino e maestro concertatore Franz Schubert Conzertstück in re maggiore D 345 per violino e archi Benjamin Attahir Nuova commissione per violino e archi PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA Luciano Berio Sequenza VIII per violino solo Felix Mendelssohn Ottetto per archi in mi bemolle maggiore op. 20

semble è il violinista e Konzertmeister dell’Orchestra, Michael Barenboim, che in qualità di solista si è recentemente esibito con i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker e la Chicago Symphony. Barenboim ha fondato questo Ensemble per diffondere universalmente le idee ispiratrici della West Eastern Divan Orchestra, dando al pubblico l’opportunità di apprezzare la qualità artistica e la personalità dei musicisti. Per questo ascolteremo pagine del repertorio ottocentesco, come il magnifico Ottetto di Mendelssohn, accanto alla celebre Sequenza di Berio e a una prima assoluta commissionata proprio dall’Ensemble.




Foto Musacchio & Ianniello

Lunedì 27 gennaio 2020

CONCERTI

italiani

Esordisce in Stagione non solo un interprete acclamato, ma anche il suo particolarissimo strumento: con Avital scopriamo il fascino del mandolino

G

li Archi di Santa Cecilia, il cui nome tradisce le gloriose origini di questa formazione, costituita dalle prime parti dell’orchestra dell’omonima Accademia Nazionale romana, approdano per la prima volta sul palco del Teatro Manzoni. Alla loro guida sul podio il musicista che più di ogni altro negli ultimi anni ha rappresentato l’eccellenza di questa prestigiosa compagine nei teatri di tutto il mondo: Luigi Piovano, già primo violoncello e solista, nonché applaudito interprete, in duo con Sir Antonio Pappano al pianoforte, di un indimenticabile concerto della XXXI Stagione di Musica Insieme. Un concerto già di per sé eccezionale se non fosse per la

presenza di un’assoluta novità per Bologna, e rarità, in generale, per le sale da concerto. Farà infatti il suo debutto negli annali di Musica Insieme il primo concerto per mandolino e orchestra d’archi: ne sarà protagonista l’israeliano Avi Avital, che del mandolino è il massimo virtuoso in campo mondiale. Nel programma spiccano due Concerti di Vivaldi scritti appositamente per questo organico e una trascrizione per mandolino e archi del celebre Concerto Italiano di Bach ad opera di Piovano senior: per scoprire questo strumento affascinante e così vicino alla nostra cultura popolare.

LUNEDÌ 27 GENNAIO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

Antonio Vivaldi Concerto in re maggiore RV 93 per mandolino, archi e basso continuo Concerto in do maggiore RV 425 per mandolino, archi e basso continuo Johann Sebastian Bach Concerto Italiano BWV 971 (Trascrizione per mandolino e archi di Antonio Piovano) Ottorino Respighi Antiche arie e danze per liuto: Terza Suite Nino Rota Concerto per archi

Foto Zohar Ron

ARCHI DI SANTA CECILIA AVI AVITAL mandolino LUIGI PIOVANO direttore

MI

MUSICA INSIEME

43



Lunedì 10 febbraio 2020

TRA VIENNA e Salisburgo

F

ra le tante novità in cartellone, Musica Insieme ospita per la prima volta la Camerata Salzburg, la compagine fondata nel 1952 da insegnanti e studenti del Mozarteum di Salisburgo, guidati da Bernhard Paumgartner. Una carriera costellata di successi, segnata da collaborazioni con i LUNEDÌ 10 FEBBRAIO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

CAMERATA SALZBURG VIVIANE HAGNER violino GREGORY AHSS maestro concertatore

Franz Schubert Cinque Danze Tedesche, Sette Trii e una Coda D 89 per archi Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n. 5 in la maggiore KV 219 per violino e orchestra – Alla Turca Franz Schubert Rondò in la maggiore D 438 per violino e archi Franz Joseph Haydn Sinfonia n. 43 in mi bemolle maggiore Hob. I:43 – Mercurio

più grandi solisti del mondo, da András Schiff a Dietrich Fischer-Dieskau, da René Jacobs a Joshua Bell, Murray Perahia e Fazil Say. Il repertorio della Camerata si concentra soprattutto sul classicismo viennese, come testimonia il programma del concerto, da Haydn a Mozart e Schubert, in cui l’orchestra è affiancata da una straordinaria solista, anche lei alla sua prima apparizione nel nostro cartellone: Viviane Hagner. Dal suo debutto, appena tredicenne, insieme ai Berliner Philharmoniker diretti da Zubin Mehta, la violinista tedesca ha calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo, insieme a orchestre di primo piano, come Chicago Symphony, New York Philharmonic e Leipzig Gewandhaus, diretta da Abbado, Ashkenazy, Barenboim, Chailly e Maazel. Al suo esperto archetto sono affidati il Concerto Alla Turca di Mozart, esuberante e virtuosistico, e il Rondò D 438 di Schubert, dalla lirica cantabilità. Diretta da Gregory Ahss, attivo al fianco di Natalia Gutman, Janine Jansen, Emmanuel Pahud, Sabine Meyer e Pinchas Zukerman, nel finale la Camerata proporrà la Sinfonia Mercurio (la quarantatreesima dell’immenso corpus di Haydn), una pagina di raffinata eleganza, appena velata di malinconia, che raramente si ha occasione di ascoltare nelle sale da concerto.

Foto Koelln

La storica orchestra da camera del Mozarteum di Salisburgo, affiancata da Viviane Hagner, propone un programma che omaggia tre grandi compositori austriaci



Lunedì 24 febbraio 2020

MAESTRO fra i maestri

Star del pianoforte e Ambasciatore UNESCO, organizzatore culturale e mecenate per i giovani talenti: torna a Bologna lo straordinario solista russo

C

he cos’è un concorso nella musica classica? Sicuramente un trampolino di lancio, una consacrazione, o più banalmente una “lettera di referenze” per una professione che non è fatta soltanto di lauree e titoli, ma si muove nello scivoloso terreno dell’arte. Quello dove l’agonismo insito nel concetto stesso di concorso deve fare i conti con qualcosa che di sportivo non ha nulla, quel qualcosa di inafferrabile e ineffabile che è, appunto, la componente artistica. Molti grandissimi interpreti non sono mai passati da un concorso, molti altri hanno inaugurato con un concorso una carriera stellare. È il caso di Denis Matsuev, che dopo aver trionfato al “Čajkovskij” di Mosca nel 1998 non si è mai più fermato. Non si è accontentato di essere considerato uno dei più grandi virtuosi della grande scuola pianistica russa, e di apparire al fianco di tutte le principali orchestre internazionali, dalla New York Philharmonic ai Berliner e ai Wiener, dall’Orchestre National de France alla Royal Philharmonic. Non solo ha frequentato i Festival più blasonati e i massimi direttori, come Gergiev, Temirkanov, Mehta, Chailly, Pappano, Dutoit, Chung, e interrompiamo qui una lista altrimenti lunghissima. Matsuev ha fatto di più, assumendo il ruolo di organizzatore culturale, creando propri festival (come “Stars on Baikal”, nella natia Irkutsk, o “Denis Matsuev Presents”, nella Sala Grande del Conservatorio di Mosca), e dedicando le proprie energie all’aiuto dei giovani artisti, con la Fondazione “Nuovi nomi” e il Festival “Crescendo”, che ha consentito a migliaia di artisti in erba di studiare e di farsi conoscere. Un impegno premiato con riconoscimenti e incarichi istituzionali, come la partecipazione al Consiglio presidenziale russo

LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

DENIS MATSUEV

pianoforte

Musiche di Čajkovskij, Prokof’ev, Beethoven

per la cultura e le arti. Dall’UNESCO alla FIFA, dei quali è Ambasciatore (e animatore di uno storico concerto in Piazza Rossa per la Coppa del Mondo 2018), l’attività di Matsuev è davvero inarrestabile, ma il suo cuore sobbalza sempre quando si esibisce in concerto (ne tiene circa 260 all’anno), specie sulle note dei suoi autori preferiti, come i tre che ascolteremo a Bologna.



Venerdì 6 marzo 2020

PIANO universale

Musica Insieme ospita il recital dell’acclamatissima interprete cinese, protagonista di una brillante carriera che l’ha proiettata nelle sale di tutto il mondo

Q

uella di Yuja Wang è la storia di un’agguerritissima preparazione iniziata nella città natale di Pechino e proseguita al Curtis Institute of Music di Filadelfia. Ma è anche una storia di occasioni, colte al momento giusto e con la giusta preparazione per farlo. Nel 2007 è subentrata all’ultimo istante a Martha Argerich come solista con la Boston Symphony Orchestra. Una sostituzione quasi impossibile, che pochi giovani interpreti avrebbero saputo affrontare. Due anni dopo, Yuja Wang firmava un contratto in esclusiva con l’etichetta Deutsche Grammophon, e da allora ha consolidato la propria posizione fra gli artisti più importanti del mondo grazie a una serie di apprezzatissime esibizioni e registrazioni. Dalla sua applaudita interpretazione del Primo Concerto per pianoforte di Beethoven al Tanglewood Music Festival con la Boston Symphony Orchestra diretta da Andris Nelsons, alla tournée con i Berliner Philharmoniker e Kirill Petrenko con il Terzo Concerto di Prokof’ev: dovunque appaia, Yuja Wang sa appassionare con la sua personalità carismatica, che domina appunto una

tecnica che non teme rivali. Yuja Wang è “Artist in Residence” presso tre delle principali istituzioni musicali al mondo: la Carnegie Hall di New York, con il ciclo Perspectives che abbraccia tutta la stagione, la Wiener Konzerthaus con il ciclo Portrait e la Philharmonie Luxembourg. La primavera del 2019 ha visto poi Yuja Wang impegnata in una tournée nelle città di Los Angeles (alla Walt Disney Concert Hall), Seoul e Tokyo con la Los Angeles Symphony Orchestra diretta da Gustavo Dudamel, per interpretare in prima esecuzione mondiale il nuovo Concerto per pianoforte di John Adams, Must the Devil Have All the Good Tunes?. Inoltre, si riunirà con un partner artistico per lei ormai abituale (e già apprezzato anche dal pubblico di Musica Insieme): il violoncellista francese Gautier Capuçon, per una vasta tournée cameristica negli Stati Uniti. Nel 2017 l’autorevole rivista Musical America, la più antica testata americana dedicata al mondo della classica, l’ha nominata “Artist of the Year”, ed è solo uno dei molti riconoscimenti che continuano ad arridere a questa straordinaria interprete.

VENERDÌ 6 MARZO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 Recital

pianoforte

Foto Julia Wesely

YUJA WANG


Lunedì 23 marzo 2020

CLARINETTO

superstar

Per l’ensemble capitanato dalla clarinettista Sabine Meyer un programma che affianca il celebre “Trio dei birilli” a rare pagine tutte da scoprire

C

larinettista di fama internazionale, Sabine Meyer ha iniziato il suo percorso nella Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, per dedicarsi poi con maggiore intensità alla carriera solistica che l’ha portata a calcare i palcoscenici più prestigiosi del mondo a fianco dei Berliner e dei Wiener Philharmoniker, come della Chicago Symphony Orchestra, della London Philharmonic e della NHK Symphony di Tokyo. Artista in residenza allo Schleswig-Holstein Music Festival, è protagonista di laboratori didattici e di progetti speciali insieme al Trio Clarone, con cui si dedica alla riscoperta di opere raramente eseguite e all’esplorazione di generi e

LUNEDÌ 23 MARZO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

SABINE MEYER clarinetto NILS MÖNKEMEYER viola WILLIAM YOUN pianoforte

Robert Schumann Studi in forma di Canone op. 56 n. 2, n. 4 e n. 6 Wolfgang Amadeus Mozart Sei Variazioni su Au bord d’une fontaine KV 360 Robert Schumann Märchenerzählungen op. 132 Clara Schumann Ich hab’ in deinem Auge op. 13 n. 5 Geheimes Flüstern hier und dort op. 23 n. 3 Robert Schumann Widmung op. 25 n. 1 Wolfgang Amadeus Mozart Trio in mi bemolle maggiore KV 498 – Kegelstatt-Trio

Foto Christian Ruvolo

stili diversi, dal jazz alla contemporanea. In trio con il pianista William Youn, allievo di Menahem Pressler e solista al fianco della Cleveland Orchestra, dell’Orchestra del Mariinskij e della Philharmonic Orchestra di Seoul, e del violista Nils Mönkemeyer, ospite regolare del Musikverein di Vienna, del Royal Concertgebouw di Amsterdam e della Wigmore Hall di Londra, ha inciso un premiatissimo cd di trascrizioni di arie mozartiane per clarinetto, viola e pianoforte. Proprio del compositore austriaco il trio proporrà le Variazioni sulla chanson francese Au bord d’une fontaine KV 360 e il celeberrimo Kegelstatt-Trio, il “Trio dei birilli”, una pagina brillante che esalta tutta la calda vocalità del clarinetto. Il secondo polo del programma è rappresentato dalla famiglia Schumann, con alcune preziose rarità composte dai due coniugi, a partire dai tre Studi in forma di Canone e da Märchenerzählungen op. 132 di Robert, quattro fiabesche pennellate velate di inquietudine. A William Youn saranno poi affidate le trascrizioni pianistiche, ad opera di Liszt, di due Lieder di Clara e di Widmung, il dono musicale che lei ricevette da Schumann per le loro nozze.

50

MI

MUSICA INSIEME



Lunedì 6 aprile 2020

BACH swing

Curiosità e tanto divertimento per il programma a cui darà vita il leggendario violino di Viktoria Mullova, in un inedito duo “a corde” che esplorerà il repertorio sicista eccezionalmente versatile. Forte del suo impeccabile retaggio musicale, il figlio Misha è contrabbassista impegnato in diverse formazioni, compositore pluripremiato e richiestissimo arrangiatore. I due, accomunati da una vivace curiosità musicale, hanno creato assieme un programma che comprende brani di compositori da Bach a Schumann, nonché il jazz contemporaneo firmato proprio dal giovane virtuoso, interpretando le pagine più amate del repertorio così come alcune preziose rarità tratte dalla tradizione musicale del mondo intero. Un programma insomma costruito attorno alla musica che i due amano suonare, per una serata all’insegna del divertimento.

LUNEDÌ 6 APRILE 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

VIKTORIA MULLOVA violino MISHA MULLOV-ABBADO contrabbasso Musiche di Bach, Schumann, Beethoven, De Freitas, Tradizionale, Mullov-Abbado

Foto Benjamin Ealovega

T

orna nel cartellone di Musica Insieme una delle più grandi violiniste dei nostri tempi, Viktoria Mullova, questa volta con il figlio Misha Mullov-Abbado, contrabbassista jazz già affermatosi nella scena britannica, per presentare un programma pieno di brillanti spunti che travalicano i confini tra i generi. Fra le più geniali soliste emerse negli ultimi decenni del Novecento, Viktoria Mullova è nata a Mosca, dove ha mosso i primi passi nella carriera concertistica, per poi fuggire drammaticamente dal giogo dell’Unione Sovietica nei primi anni Ottanta. Da allora è apparsa al fianco delle più grandi orchestre e nei festival più blasonati, guadagnandosi la fama di mu-



Lunedì 20 aprile 2020

VOCI

eroiche

Il celebre ensemble francese debutta a Bologna con un programma tutto händeliano, complice una straordinaria solista

D

Foto Jean-Baptiste Millot

alla fantasia visionaria dell’ultimo capolavoro musicale di Jean-Philippe Rameau prende il nome la compagine Les Paladins, orchestra da camera francese specializzata nel repertorio del XVII e XVIII secolo che, capitanata dal suo fondatore, il clavicembalista e direttore Jérôme Correas, approderà per la prima volta a Bologna invitata da Musica Insieme. Les Paladins sono ospiti regolari dei più importanti teatri in Francia e all’estero, in particolare negli Stati Uniti, in Giappone e nei principali festival europei. Ca-

LUNEDÌ 20 APRILE 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

LES PALADINS SANDRINE PIAU soprano JÉRÔME CORREAS clavicembalo e direttore Georg Friedrich Händel Da Ariodante: Ouverture et Marche Da Partenope: „Voglio amare insin chÊio moro‰ Da Giulio Cesare in Egitto: „Piangerò la sorte mia‰ Concerto grosso in la minore op. 6 n. 4 Da Giulio Cesare in Egitto: „Da tempeste il legno infranto‰ Da Alcina: „Ah! Mio cor, schernito sei‰ Da Rodrigo: Ouverture Da Alcina: „Tornami a vagheggiar‰

ratterizzata da uno stile e un suono molto particolari e da un’interpretazione decisamente teatrale, la compagine presenterà un programma monografico su Georg Friedrich Händel, con la complicità di una tra le più acclamate specialiste del genere: il soprano francese Sandrine Piau, che avrà il compito di dar voce a pianti, amori, tempeste in core e vagheggiamenti delle eroine händeliane. Artista di fama internazionale, Sandrine Piau è per la prima volta ospite di Musica Insieme, ma il pubblico della nostra città ha già avuto modo di applaudirla per l’intensa interpretazione di Soeur Constance nell’allestimento di Dialogues des Carmélites di Poulenc, per la Stagione 2018 del Teatro Comunale.



Lunedì 4 maggio 2020

FOLK- Cello

Il nuovo progetto del violoncellista e compositore siciliano supera i confini geografici e temporali per offrirci un unico, grande canto del mondo

N

Kremer, Viktoria Mullova, Katia e Marielle Labèque, oltre a travalicare i confini dei generi nei suoi progetti con musicisti quali Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu ed Elisa, solo per citarne alcuni. Oltre a comporre e interpretare le colonne sonore per registi quali Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, la sua curiosità lo spinge ad esplorare sempre nuove frontiere nel campo della composizione, avvalendosi anche dell’utilizzo di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione. Ha suonato nel Deserto del Sahara e sott’acqua, si è cimentato con un violoncello di ghiaccio in un teatro-igloo a 3.200 metri di altitudine, e nel 2018 ha portato l’Ice-Cello in tour in tutta Italia, un’esperienza che diverrà un docufilm distribuito in tutto il mondo sotto l’egida del MuseMuseo delle Scienze di Trento.

ato per puro caso, viaggiando e raccogliendo dati, temi, lingue, dialetti, canti, incontrando musicisti di ogni genere, anche e soprattutto di strada, direi che questo progetto forse era in fìeri da sempre, date le mie origini e l’idealizzazione – amplificata dal distacco fisico – di un’isola che continua a mandare segnali dal passato e dai suoi complessi strati come un pozzo senza fondo. Insomma, era inevitabile, mi sono ritrovato ancora una volta a tentare di rileggere il solco che il canto popolare ha scavato nella musica “colta”». È lo stesso Giovanni Sollima a presentare con queste parole il nuovo programma che ha pensato per Musica Insieme. Violoncellista di fama internazionale e tra i compositori italiani più eseguiti nel mondo, Sollima collabora con artisti del calibro di Yo-Yo Ma, Antonio Pappano, Riccardo Muti, Gidon

LUNEDÌ 4 MAGGIO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

Foto Francesco Ferla

GIOVANNI SOLLIMA

violoncello

Tradizionale armeno / Padre Komitas Krunck Giulio de Ruvo Romanella, Ciaccona, Tarantella Tradizionale trentino Monsiuzam Johann Sebastian Bach Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007 Giovanni Sollima Jook-urr-pa Tradizionale salentino Santu Paulu Francesco Corbetta Caprice de Chaconne Giovanni Sollima Fandango (after Boccherini) Ignacio Cervantes Illusiones perdidas Giovanni Sollima Da Natural Songbook: Gran Moghul, Variazioni, The lass of Peatie’s mill after Francesco Barsanti/John Gunn, Pizzica




Lunedì 11 maggio 2020

LA STORIA LUNEDÌ 11 MAGGIO 2020 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

GIL SHAHAM violino AKIRA EGUCHI pianoforte

del violino

Il celebre solista torna a Bologna con un programma che attraversa i secoli, dai capolavori bachiani al fascino della tradizione ebraica

Gaetano Pugnani/Fritz Kreisler Praeludium und Allegro Scott Wheeler Sonata n. 2 – The Singing Turk Avner Dorman Sonata n. 3 – Nigunim Johann Sebastian Bach Partita n. 3 in mi maggiore BWV 1006 per violino solo César Franck Sonata in la maggiore

A

Foto Luke Ratray

dieci anni dal suo ultimo “a solo” per Musica Insieme, torna attesissimo ospite a Bologna Gil Shaham, al suo fianco il pianista Akira Eguchi, partner rodato da molti anni, con all’attivo oltre cinquanta incisioni. Annoverato fra i massimi violinisti dei nostri tempi, ospite delle più prestigiose orchestre e di festival che vanno da Aspen a Tanglewood, Shaham è musicista particolarmente attento nello sviluppare i suoi itinerari interpretativi, studiando con attenzione tutti i territori del repertorio violinistico. Non è certo un caso che abbia riportato l’attenzione di interpreti e pubblico su molti dei grandi concerti per violino composti nel secolo scorso, e immotivatamente rimasti in ombra rispetto alla programmazione più consueta. Da Korngold a Barber, da Williams (il John passato alla storia per le colonne sonore dei film realizzati con Lucas e Spielberg, uno fra tutti Schindler’s List) a Britten, il violinista americano, ma israeliano fin dall’infanzia, continua instancabile ad esplorare la produzione per il suo strumento, riservando al pubblico non poche suggestive sorprese. Ecco allora la Sonata n. 3 di Avner Dorman, dal titolo Nigunim, composta nel 2011 e dedicata proprio a Shaham e a sua sorella Orli, pianista di consolidata reputazione. O The Singing Turk, la Sonata di Scott Wheeler entrata nel repertorio prediletto del violinista, che ritrae ironicamente il carattere del “Turco” nella storia della musica da Händel a Rossini. Alle due opere contemporanee faranno da cornice capolavori della storia del violino, dalla Terza Partita di Bach alla celebre Sonata di Franck. MI

MUSICA INSIEME

59


IL REPERTORIO Gli autori e le opere in Stagione Attahir, Benjamin Nuova commissione

Bach, Johann Sebastian Concerto Italiano BWV 971 Partita n. 3 in mi maggiore BWV 1006 Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007 Suite n. 2 in re minore BWV 1008

Bartók, Béla Quartetto per archi n. 5

Beethoven, Ludwig van Sonata n. 3 in la maggiore op. 69

Berio, Luciano Sequenza VIII per violino solo

Brahms, Johannes Sonata n. 1 in mi minore op. 38

Cervantes, Ignacio Illusiones perdidas Chihara, Paul Ellington Fantasy

Chopin, Fryderyk Dodici Studi op. 10 Dodici Studi op. 25 Quattro Mazurche op. 24 Tre Notturni op. 9

Corbetta, Francesco Caprice de Chaconne Debussy, Claude Sonata in re minore

de Ruvo, Giulio Romanella, Ciaccona, Tarantella

Dorman, Avner Sonata n. 3 – Nigunim

Dvořák, Antonín Danza Slava op. 72 n. 2 Danze Slave op. 46 n. 3 e n. 8 Quartetto n. 13 in sol maggiore op. 106 Quintetto n. 2 in sol maggiore op. 77

Franck, César Sonata in la maggiore

13/01 27/01 11/05 04/05 04/11 11/11 04/11 13/01 04/11 04/05 21/10 14/10 14/10 14/10 14/10 04/05 04/11 04/05 11/05 21/10 21/10 11/11 21/10 11/05

Händel, Georg Friedrich Concerto grosso in la minore op. 6 n. 4 20/04 Da Alcina: “Ah! Mio cor, schernito sei”, “Tornami a vagheggiar” 20/04 Da Ariodante: Ouverture et Marche 20/04 Da Giulio Cesare in Egitto: “Da tempeste il legno infranto”, “Piangerò la sorte mia” 20/04 Da Partenope: “Voglio amare insin ch’io moro” 20/04 Da Rodrigo: Ouverture 20/04 60

MI

MUSICA INSIEME

Haydn, Franz Joseph Quartetto n. 29 in si minore Hob. III:37 Sinfonia n. 43 in mi bemolle maggiore Hob. I:43 Mendelssohn, Felix Ottetto in mi bemolle maggiore op. 20

Mozart, Wolfgang Amadeus Concerto n. 5 in la maggiore KV 219 Concerto n. 8 in do maggiore KV 246 Divertimento n. 3 in fa maggiore KV 138 Quartetto n. 1 in sol minore KV 478 Quartetto n. 2 in mi bemolle maggiore KV 493 Sei Variazioni su Au bord d’une fontaine KV 360 Trio in mi bemolle maggiore KV 498 – Kegelstatt-Trio Pugnani, Gaetano / Kreisler, Fritz Praeludium und Allegro

Respighi, Ottorino Antiche arie e danze per liuto: Terza Suite

Rota, Nino Concerto per archi

Schubert, Franz Cinque Danze Tedesche, Sette Trii e una Coda D 89 Conzertstück in re maggiore D 345 Rondò in la maggiore D 438 Trio n. 2 in si bemolle maggiore D 471

Schumann, Clara Geheimes Flüstern hier und dort op. 23 n. 3 Ich hab’ in deinem Auge op. 13 n. 5

Schumann, Robert Märchenerzählungen op. 132 Tre Studi in forma di Canone op. 56 Widmung op. 25 n. 1 Sollima, Giovanni Fandango (after Boccherini) Jook-urr-pa Quattro pezzi da Natural Songbook

Tradizionale armeno / Padre Komitas Krunck Tradizionale salentino Santu Paulu Tradizionale trentino Monsiuzam

Vivaldi, Antonio Concerto in do maggiore RV 425 Concerto in re maggiore RV 93 Wheeler, Scott Sonata n. 2 – The Singing Turk

11/11 10/02 13/01 10/02 09/12 21/10 09/12 09/12 23/03 23/03 11/05 27/01 27/01 10/02 13/01 10/02 09/12 23/03 23/03 23/03 23/03 23/03 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 04/05 27/01 27/01 11/05



Fondazione Musica Insieme Galleria Cavour, 2 – 40124 Bologna Tel. 051 271932 – Fax 051 279278

Editore

Fulvia de Colle

Direttore responsabile Bruno Borsari, Valentina De Ieso, Fabrizio Festa, Cristina Fossati, Camilla Marchioni, Riccardo Puglisi, Alessandra Scardovi

In redazione

Kore Edizioni - Bologna

Grafica e impaginazione

Grafiche Zanini - Anzola Emilia (Bologna)

Stampa

Registrazione al Tribunale di Bologna n° 6975 del 31-01-2000

Musica Insieme ringrazia: ALFASIGMA, ARETÈ & COCCHI TECHNOLOGY, BANCA DI BOLOGNA, BANCA MEDIOLANUM, BPER BANCA, CAMST, CENTRO AGRO-ALIMENTARE DI BOLOGNA, CONFCOMMERCIO ASCOM BOLOGNA, CONFINDUSTRIA EMILIA, COOP ALLEANZA 3.0, EMIL BANCA, FATRO, FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA, FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA, FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA, GALLERIA D’ARTE MAGGIORE G.A.M., GRAFICHE ZANINI, GRIMALDI IMMOBILIARE, GRUPPO GRANAROLO, GRUPPO HERA, INTESA SANPAOLO, MAURIZIO GUERMANDI E ASSOCIATI, MAX INFORMATION, PALAZZO DI VARIGNANA, PELLICONI, PILOT, S.O.S. GRAPHICS, UNICREDIT SPA, UNIPOL BANCA, UNIPOL GRUPPO MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO, REGIONE EMILIA-ROMAGNA, COMUNE DI BOLOGNA

62

MI

MUSICA INSIEME






Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.