B i m e s t r a l e n 4 / 2 0 2 2 a n n o X X X I / B O € 2 , 0 0 N u m e ro S p e c ia le – s e t t e m b re 2 0 2 2
Il Festival Respighi Bologna
l R e s p i g h i B o l o g n a n. 4
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Un doveroso tributo di Maurizio Scardovi
La città come palcoscenico di Matteo Lepore
Speciale
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I Founding Partners
SOMMARIO I l F
La città ha un nuovo Festival di Alessandra Scardovi
Gli Amici del Festival Cartoline dal mondo
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Silvana Spinacci / Alfasigma Marco Checchi / Pelliconi e s t i v a Numero
Il calendario
Editoriale
I protagonisti
Da Bologna al mondo di Mauro Felicori
Gli appuntamenti / Come partecipare
Il saluto delle istituzioni
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Tutti gli eventi del Festival 13, 16 / 23 settembre 2022
Il cammino da quel giorno in poi è stato lungo e non privo di ostacoli, ma denso di soddisfazioni e rico noscimenti, e di basilare importanza è stato il so stegno della Regione Emilia Romagna e del Co mune di Bologna che ci hanno seguiti e supportati, sia concretamente sia nella creazione della rete di
Sin da quella sua prima esposizione il progetto ci parve di grande interesse e di immenso potenziale e lo abbracciammo quindi subito con entusiasmo, per condividerlo con le istituzioni e con i principali operatori culturali del territorio Molto strano che nessuno avesse pensato prima ad un Festival dedicato a Respighi a Bologna. Maurizio Scardovi ci raccontò di avere provato di sagio ed imbarazzo quando, dopo avere assistito ad un concerto su musiche di Respighi al Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, la Presidente Deborah Rutter gli aveva chiesto se Bo logna dedicasse annualmente una celebrazione o un Festival al grande compositore bolognese così amato ed eseguito in tutto il mondo La presa di co scienza di questa assenza fu provvidenziale e in nescò nella sua mente il tarlo dell’urgenza, della ne cessità di colmare questa lacuna con un’iniziativa che onorasse il nome e le opere di Respighi, dando origine nel contempo ad una grande nuova oppor tunità culturale per Bologna Città Creativa della Musica UNESCO
LA CITTÀ
Editoriale
h a u n n u ovo Fes t ival
relazioni che è l’elemento vincente del Festival Respighi Bologna. Numerosi sono i partner che ve dremo avvicendarsi fra le pagine di questo numero speciale e nelle manifestazioni che tra il 16 e il 23 settembre inonderanno di musica la nostra città per il nuovo Festival Respighi Bologna: nove gli ap puntamenti, distribuiti in altrettanti luoghi d’arte e cultura della città, a partire dal Teatro Auditorium Manzoni, con il concerto di Mischa e Lily Maisky a cui sarà affidata, venerdì 16 settembre, l’inaugu razione di questa edizione 0 del Festival, per con cludere il 23 del mese con un solista eccezionale come il violinista Ilya Gringolts, protagonista della serata finale con l’Orchestra del Conservatorio “G.B. Martini” diretta da Luciano Acocella. Tra loro gli appuntamenti con l’Orchestra Senzaspine, diretta da Tommaso Ussardi, che ascolteremo il 18 settembre al fianco dell’organista Andrea Maci nanti nella splendida Basilica di Sant’Antonio da Padova, e con la Filarmonica Arturo Toscanini, di scena il 20 al Teatro Duse diretta da Sasha Yanke vych Il 19 settembre, al Foyer Respighi del Teatro Comunale, un pianoforte Steinway dotato di un congegno Vorsetzer riprodurrà i rulli originali re gistrati da Respighi e Casella e farà da introduzione alla pièce teatrale Il Cenacolo delle beffe, scritta e interpretata dagli studenti universitari per rievo care il clima che si respirava nella storica bottega di Francesco Bongiovanni L’evento, a cui sarà pos sibile partecipare salendo al Foyer Rossini dello stesso Teatro Comunale, fornirà anche l’occasione per assaporare alcuni piatti caratteristici del Nove cento bolognese, insieme ad alcune ricette speciali scelte dal docente e storico dell’alimentazione Mas simo Montanari, che sarà inoltre possibile gustare in alcuni ristoranti bolognesi durante tutto il periodo del Festival Il 17 settembre, una Giornata di studi curata dal musicologo Piero Mioli e ospitata al l’Accademia Filarmonica di Bologna vedrà la par tecipazione di numerosi esperti e di un discendente di Ottorino Respighi, il pianista e musicologo Nor berto Cordisco Respighi Al Cinema Lumière, in
uando Maurizio Scardovi si presentò a Musica Insieme carico di entusiasmo e con un fascicolo sotto il braccio per illu strare il nuovo progetto a cui stava lavorando fin dai tempi della pandemia, sembrò a tutti noi una situa zione piuttosto anomala e buffa, visto che per farlo aveva percorso i 7 metri che separano il suo ufficio dal mio con un misto di formalità e trepidazione. In effetti il progetto presentato meritava un’attenzione particolare e ufficiale: mio fratello Maurizio non era venuto per dialogare con me, ma per presentare alla Presidente di Musica Insieme il primo Festival de dicato al più importante compositore bolognese del Novecento: Ottorino Respighi.
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collaborazione con la Cineteca di Bologna, il 22 settembre presenteremo il film di Paul Leni La bella addormentata (1917), che nel 2023 Virginia Guastella sonorizzerà per la prima volta trascri vendo per ensemble le musiche che Respighi pro gettava di adattare per il cinema dalla sua opera La bella dormente nel bosco. Una prima assoluta, che avrà luogo nel 2023, e un’operazione di grandis simo interesse, considerato che Respighi è stato fonte d’ispirazione per i più grandi compositori di colonne sonore, da Ennio Morricone a John Wil liams A coronamento di tutto questo, il 21 set tembre sarà possibile assistere a una visita guidata in Certosa con interventi musicali a cura del Tea tro del Baraccano, mentre il Webinar Aspettando il Festival ci guiderà il 13 settembre nei luoghi e ai tempi di Respighi grazie all’esperienza di Mirarte Un festival importante non potrebbe certo spic care il volo senza il sostegno di alcuni preziosi amici che sono da sempre al fianco di Musica In sieme, anch’essi entusiasti dell’idea di un festival residente dedicato al più celebrato compositore bolognese, amici che sono a pieno titolo i Foun ding Partners di questo progetto Grazie quindi alla sensibilità di Silvana Spinacci e Stefano Go linelli, che con il loro amore per la musica danno vita a tanti progetti con competenza e passione.
Alessandra Scardovi Presidente della Fondazione Musica Insieme
La conferenza stampa del Festival Respighi Bologna: da sinistra verso destra, Fulvia de Colle, Andrea Macinanti, Piero Mioli, Silvana Spinacci, Maurizio Scardovi, Emily Clancy, Alessandra Scardovi, Andrea Angotti, Oderso Rubini, Alberto Triola, Aurelio Zarrelli, Tommaso Ussardi, Riccardo Puglisi
3 F o t o S c h i c c h i
Tutti coloro che operano nel campo della cultura sanno bene quanto il contributo di Alfasigma sia fondamentale per la nostra comunità e il loro so stegno è tanto prezioso quanto l’eleganza e la sobrietà con cui difendono (è il verbo giusto) la Cultura della nostra società, senza proclami alti sonanti e senza clamori, ma con la forza dei fatti. Un contributo fattivo il loro, come quello di un al tro grande amico di Musica Insieme, Marco Checchi, CEO di Pelliconi, manager illuminato, appassionato e sensibile nei confronti della cre scita culturale della nostra comunità, che, affian candoci anche nella scelta del logo e della co municazione coordinata del nuovo Festival, ci ha insegnato quanto sia entusiasmante quando uno sponsor diventa anche partner, collaborando come attore protagonista e non soltanto come fi nanziatore È a loro, ai protagonisti del Festival e alle istituzioni che partecipano e parteciperanno negli anni a venire, che sono dedicate le pagine di questo numero speciale, in attesa di incontrare il nostro pubblico venerdì 16 settembre per il primo appuntamento dell’Edizione 0 del Festival Re spighi Bologna
Il Festival Respighi Bologna 4
Un’altra importante caratteristica del festival è la coralità: ogni istituzione musicale e culturale sarà chiamata a partecipare con un concerto, un evento, una conferenza, a seconda della propria area di competenza Quindi il Teatro Comunale, Musica Insieme, la Cineteca, il Conservatorio, l’Univer
Oltre alla riscoperta dell’opera e della persona lità del nostro concittadino, il Festival Respighi Bologna si prefigge di riportare alla luce tutti i compositori di quel periodo, che oltre alla gene razione dell’Ottanta (Casella, Respighi, Pizzetti,
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on il Festival Respighi Bologna, anche la nostra città, come Parma con Verdi e Pesaro con Rossini, avrà finalmente il proprio Festival musicale annuale e monogra fico, dedicato ad un bolognese illustre, uno dei maggiori compositori del primo Novecento, pa ragonabile a Richard Strauss, Ravel, Stravinskij, Schoenberg Ottorino Respighi in vita ottenne grandi successi e riconoscimenti in tutto il mondo: era uno dei compositori e interpreti più ri chiesti ed applauditi. Dopo la seconda guerra mondiale la sua fama in Italia si è affievolita, così come la diffusione delle sue opere. Non è ac caduto altrettanto all’estero, dove risulta ancor oggi uno dei compositori più eseguiti e ammirati Tuttavia la sua opera è perlopiù misconosciuta: i lavori per pianoforte, i concerti solistici, la musica cameristica e molte delle sue opere liriche meri tano una riscoperta per il loro indiscusso valore. La sua musica è molto personale e non condizio nata da una base teorica, ma sostenuta piuttosto dal bisogno di esprimere le proprie sensazioni at traverso i suoni, e in ciò si distingue fortemente da qualsiasi altro compositore. Il compianto Paolo Isotta affermava: «C’è qualcosa di pittorico nella musica di Respighi, i suoni sono come delle pen nellate di colore, forti e vivide » Respighi par lava sei lingue, era un avido lettore, amante della poesia, appassionato di arte pittorica, dinamico viaggiatore, studioso di geografia, interessato al l’esoterismo e alle scienze occulte: una persona lità complessa e affascinante, che in quel periodo storico di incredibili innovazioni ebbe modo di conoscere tutti i protagonisti della scena musicale e non solo, per esempio conobbe tra gli altri Al bert Einstein
UN DOVEROSO t r ib ut o
Malipiero) annovera altri artisti di indubbio va lore, per esempio Wolf Ferrari, Montemezzi, Sal viucci, Alfano Un compito ambizioso che ha un vago sapore archeologico, appassionante e di grande fascino
Ottorino Respighi nel 1936 (Foto Archivio Storico Ricordi)
Maurizio Scardovi Ideatore del Festival Respighi Bologna
Con questa iniziativa Bologna conferma ancora una volta il suo ruolo di Città Creativa della Musica UNESCO: una tradizione che nasce da lontano, quando un sindaco illuminato e intra prendente, Camillo Casarini, si adoperò affinché Bologna ospitasse per la prima volta in Italia un’opera di Wagner Era il 1° novembre del 1871, l’opera era Lohengrin cantata in italiano, e fu un enorme successo. Il sindaco Casarini fece questo affinché Bologna assumesse la stessa importanza di Milano, Venezia, Roma e Napoli dal punto di vista musicale, e così fu: da allora Bologna ospitò altre quattro prime italiane di opere di Wagner e altre prime di grandi compo sitori. A questa operazione culturale partecipa rono inoltre l’allora assessore Emilio Panzacchi e il consigliere Sangiorgi. Ci piace rilevare che anche oggi un altro sindaco illuminato come Matteo Lepore, attento alla cultura e alla musica, sostiene e inaugura il Festival Respighi Bologna: e quale creatività può superare quella della rea lizzazione di un Festival residente dedicato al massimo compositore cittadino?
sità, la Fondazione Toscanini, il Teatro Duse e tante altre realtà eccellenti contribuiranno ad al lestire un calendario di manifestazioni che costi tuirà il Festival di quest’anno e degli anni a venire. Questa celebrazione è un atto dovuto da parte di Bologna nei confronti di un artista che ha amato profondamente la propria città, nella quale tor nava ogni qualvolta la sua carriera internazionale glielo permetteva; anche se Roma lo celebrò e gli tributò onori e prestigio, Respighi rivendicò sem pre con orgoglio scherzoso il suo essere un “bo lognese di successo in giro per il mondo”. Musica Insieme quest’anno si è assunta l’oneroso compito di coordinare le varie eccellenze per or ganizzare una serie di manifestazioni di grande interesse: non solo concerti, ma anche un’im portante giornata di studio, con relatori presti giosi, sotto la supervisione di Piero Mioli, nella quale attraverso i vari contributi scopriremo molto sull’opera e sulla figura di Ottorino Re spighi
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Con questo Festival Bologna ripercorrerà, attra verso concerti e convegni, approfondimenti e ini ziative, un compositore e una produzione musicale che hanno segnato profondamente la cultura del Novecento La città diventerà per l’occasione un palcoscenico diffuso, con nove appuntamenti in al trettanti luoghi d’arte e cultura, per valorizzare un lascito artistico senza tempo e senza pari. Un vero e proprio viaggio, tra spazi fisici e paesaggi sonori, per una “edizione 0” del Festival che ci augu riamo possa diventare un prezioso punto di riferi mento nei prossimi anni anche a livello interna zionale E ci sono tutte le condizioni perché questo avvenga, non solo per la qualità delle realtà coin volte e degli artisti, ma anche per la fitta rete di col laborazioni con alcune delle più prestigiose istitu zioni musicali italiane ed internazionali, come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il Kennedy Center for the Performing Arts di Washington, la Carnegie Hall di New York, la Staatsoper Amburgo, l’Opera Australia e il Con solato italiano di Manhaus in Brasile. Partecipare al festival sarà quindi un modo per ri scoprire un figlio illustre della nostra città e re spirare la ricchezza di Bologna come Città della Musica UNESCO
ttorino Respighi è una delle eccellenze musicali che ha contribuito a fare di Bo logna la prima Città della Musica UNE SCO in Italia, confermandola tappa fondamentale in un ideale grand tour alla scoperta della tradi zione musicale
Matteo Lepore Sindaco di Bologna
LA CITTÀ c om e p al co sc e n i co O
Il suo nome è legato ad una produzione prolifica che spazia dalla musica sinfonica a quella da camera, dalle opere liriche ai concerti per solista, ricono sciuta ed eseguita in tutto il mondo Il suo legame con Bologna, sua città natale, è un legame pro fondo che tale è restato nel corso di tutta la sua vita Qui ha mosso i primi passi, letteralmente, proprio in quello spazio che oggi porta il suo nome, Largo Re spighi, che affaccia sul Teatro Comunale. Ma anche artisticamente, al Conservatorio “G.B. Martini”, dove studiò ed eseguì le prime composizioni Dedicargli un festival è quindi un atto d’amore, che nasce dall’intuizione di Maurizio Scardovi, profondo e appassionato studioso di Respighi, cui si deve l’idea della manifestazione e che vede l’impegno di diverse realtà e istituzioni culturali della città A partire dalla Fondazione Musica In sieme, che ha elaborato un ricco programma che coinvolge fra gli altri il Teatro Comunale, l’Ac cademia Filarmonica, il Conservatorio “G B Mar tini”, la Cineteca, il Teatro del Baraccano, l’Or chestra Senzaspine, il cimitero monumentale della Certosa e il Teatro Duse.
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Con questo festival inizia un’opera, che sarà du ratura nel tempo, per rappresentare sia Respighi sia altri italiani del periodo, come Casella, messi a confronto con i grandi compositori dell’Europa dello stesso periodo Un confronto da cui uscirà a testa alta, lo vedremo Si confermerà che i grandi compositori italiani possono competere con il miglior sinfonismo europeo e questo sarà uno dei temi di discussione del Festival Respighi Bologna, a cui auguro una grande fortuna.
I F o t o A n d r e a R a n z i 7
Mauro Felicori
Assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia Romagna
DA BOLOGNA a l m on d o
A sinistra: il busto di Ottorino Respighi nell’omonimo Foyer del Teatro Comunale di Bologna
logna. Ormai da quasi quarant’anni Musica In sieme conduce la stagione cameristica di Bologna sempre ad alti livelli, con continuità e coerenza di livello artistico e un largo successo di pubblico La scelta di Respighi non è peraltro un atto così facile e anche in questo va apprezzato il coraggio della Fondazione Musica Insieme. Il sinfonismo italiano del primo Novecento non ha il peso che merita: è sottovalutato Ogni tanto un grande maestro fa questa affermazione Riccardo Muti, ad esempio ha spesso dedicato al sinfonismo ita liano del primo Novecento parole di grande elo gio ma poi, nelle programmazioni dei teatri, Re spighi e gli altri non hanno lo spazio che meritano. Lo stesso Respighi è più rappresentato all’estero che in Italia, un’osservazione che ci conferma nel giudizio sulla sua importanza
l Festival che Musica Insieme ha organizzato per Respighi da un progetto di Maurizio Scar dovi, è, non esito a definirlo così, entusia smante Si dice “Nemo propheta in patria”, e per tanti personaggi l’espressione è calzante; le città, per molte ragioni, non riescono sempre a valoriz zare i talenti che hanno creato. Un po’ è anche il caso di Respighi. Solo un poco. Non si può dire in fatti che Respighi sia stato dimenticato da Bologna; è anche vero, però, che non ha avuto quell’atten zione, quella continuità e quella passione delle at tenzioni che Respighi pure merita, per essere un grandissimo compositore del primo Novecento Dunque, il fatto che Musica Insieme gli dedichi un festival, è una scelta molto importante che Bo logna, spero, saprà apprezzare. E la Regione Emilia Romagna con il suo capoluogo Con questa iniziativa, Musica Insieme si con ferma come una realtà importantissima per Bo
UN’OCCASIONE d i c re sc i t a
È fondamentale porre le basi per collaborare, cia scuno con il proprio segmento, con il proprio con tributo, grande o piccolo che sia, per ottenere tutti insieme qualcosa di importante. Mi piacerebbe ad esempio che il Festival Respighi Bologna offrisse l’occasione di ascoltare alcune “chicche” meno fre quentate fra i titoli respighiani, così come al Rossini Opera Festival quest’anno potremo assistere a Le Comte Ory… (a cura di Fulvia de Colle)
Proprio perché normalmente le persone che meri terebbero una maggiore considerazione, a volte non la ricevono. L’idea di un festival dedicato poi, come diceva Maurizio Scardovi in conferenza stampa, è qualcosa che sembra più naturale all’estero che non in Italia In più gioca il fatto che esista proprio tanto “Respighi” in città: Largo Respighi, il Foyer Re spighi è come quando passiamo davanti a una bellissima facciata di un monumento e non la ve diamo nemmeno. Mi è capitato spesso, pur essendo nata a Bologna, di scoprire, lungo strade che per correvo magari tutti i giorni, luoghi meravigliosi che non avevo mai visto A volte basta alzare la testa per scoprire bellezze straordinarie Mi è successo con Respighi, mi è successo con il Teatro Comunale, da vanti al quale passavo ogni giorno per andare alla Facoltà di Matematica. Respighi, chi era costui? Lo leggiamo ovunque, ma spesso non sappiamo chi sia È anche una questione di desiderio di approfondire e di andare oltre le apparenze Alfasigma non ha avuto esitazioni nel sostenere subito questa nuova iniziativa. Quali sono le ca ratteristiche che vi hanno più convinto?
F o t o N i c c o l o B i d d a u L’intervista S 8
Per quale motivo secondo lei nasce soltanto ora a Bologna un Festival residente, e dedi cato fra l’altro a uno dei più importanti compositori della nostra città?
ilvana Spinacci, Corporate Image & Social Responsibility di Alfasigma, pre zioso Founding Partner del Festival Re spighi Bologna, ci ricorda quanto la curiosità e il desiderio di conoscenza siano fondamentali per la crescita della nostra comunità
È proprio Respighi quello che ci ha convinto di più! Se poi dovessi citare un momento in partico lare di questa edizione del Festival, sono certa che la Giornata di studi all’Accademia Filarmonica, condotta da Piero Mioli che è un grande esperto e divulgatore, saprà aiutarci a conoscere un po’ meglio Respighi. Personalmente provo particolare soddisfazione nello scoprire un aspetto, un tema, qualcosa che non faccia parte del mio bagaglio culturale: proprio per questo la meraviglia di sco prirlo rappresenta appunto una grande conquista E sono convinta che nella Giornata di studi emer geranno molti spunti di riflessione interessanti. Ottorino Respighi del resto rappresenta in qualche modo al meglio lo spirito emiliano, che viaggia in tutto il mondo, ma il suo cuore resta sempre a casa.
È un tratto molto tipico dei bolognesi, o forse di ognuno di noi, quando si tratta della città in cui si è nati. Pensando poi agli anni di formazione, al l’università, i ricordi che portano con sé sono così intensi che rimane sempre la voglia di tornare ai luoghi dove li hai vissuti, anche se non ci resterai per sempre E poi è bello secondo me andare via, ma anche tornare L’internazionalità è un altro aspetto del Festi val Respighi Bologna e del suo protagonista, che, per usare una metafora imprenditoriale, “fattura” molto di più all’estero che non in Ita lia. Un altro tratto in comune con Alfasigma? È così anche per noi La Biochimici Alfa (Alimenti Fattori e Accessori) poi divenuta Alfa Wasserman e oggi Alfasigma, è nata qui a Bologna nel 1948. In un paio di momenti abbiamo pensato di spostare la sede direzionale, poi abbiamo deciso di restare qui, anche se a Pomezia come ad Alanno potremmo di sporre praticamente di una città Ma oggi la maggior fetta del nostro fatturato è comunque all’estero, ab biamo 16 consociate in tutto il mondo e siamo pre senti con distributori locali in oltre 80 Paesi. Anche la coralità è uno dei punti di forza del nuovo Festival, in cui tutti sono protagonisti. Che cosa si augurerebbe per le future edizioni?
È proprio lo spirito di questo Festi val: coinvolgere tutta la città in un progetto corale e condiviso, che ci fa percepire un senso di appartenenza a una comunità, una bellissima sen sazione. Qual è il suo auspicio per il Festival?
RESPIGHI l’ a mb a sc ia t ore
Credo che oggi ci sia di base una spinta, una vo lontà di dare nuovo impulso a questa città che ne gli ultimi anni, per diverse cause ma soprattutto per la pandemia, non ha mostrato spiccati segni di vitalità. In più c’è stata la grande professiona lità di Musica Insieme e di Maurizio Scardovi, a cui va il merito di aver intercettato un artista che è sempre stato legato a Bologna, ma al quale la città non ha mai offerto particolari tributi Otto rino Respighi è un personaggio sorprendente, an che abbastanza discusso, ma era appunto un per sonaggio del suo tempo, e dal suo tempo riusciva a guardare avanti Quali caratteristiche del progetto vi hanno convinto maggiormente?
arco Checchi, amministratore delegato di Pelliconi, ha fin da subito abbrac ciato il progetto del Festival Respighi Bologna, ponendosi come Founding Partner di questa nuova avventura
Ed è anche un tratto distintivo di molte grandi aziende del territorio.
E poi c’è questa virtù tutta emiliana di andare per il mondo… Respighi non ha guardato solo avanti, ma anche fuori: da Bologna, dall’Italia, dall’Europa È stato sicuramente un precursore di quello che può es sere definito il modello di business che la nostra Regione ha cavalcato durante gli anni Cinquanta e Sessanta, fino a noi Un modello che consiste nel “costruire belle cose sotto i campanili”, e portarle poi in giro per il mondo Credo che sia un tratto che contraddistingua anche Respighi.
Gli anni di Respighi sono quelli della nascita del movimento futurista: anni in cui tutti gli ambiti culturali guardavano avanti, perché il futuro, gra zie fra l’altro alle scoperte tecnologiche e al mi glioramento della qualità della vita, sembrava po tesse veramente esaudire ogni sogno Purtroppo, come sappiamo, la storia non è stata così semplice nel periodo successivo, però rimane la forza di quello sguardo rivolto al futuro.
Anche questo fa parte della reazione post pan demica, o degli anni Venti che stiamo vivendo. Sono partecipazioni, le nostre, che non possono p i ù l i m i t a r s i c o m e i n p a s s a t o a d e s t i n a r e u n fondo, e poi la cosa finisce lì Oggi le aziende, con i loro programmi di sostenibilità, non solo interni ma anche rivolti all’esterno, devono avere un contatto più stretto con le comunità dove s o n o p r e s e n t i . P e r q u e s t o è p r e z i o s o q u e s t o “mix” fra le aziende, perché ci sono cose che si curamente noi facciamo molto bene e ci sono al tri campi in cui siamo un po’ meno bravi Se riu sciamo a mettere insieme queste professionalità, il risultato positivo ci sarà sicuramente. Il vero motivo della sostenibilità, al di là ovviamente di cercare di rendere un business riproducibile nel futuro senza distruggere il pianeta, è dato dal fatto che l’azienda è parte integrante del territo rio, e deve interagire con esso Le aziende de vono svolgere un ruolo primario nelle in t e r a z i o n i s i s t e m a t i c h e t r a c u l t u r a , istituzioni e territorio.
Quando ci sono avvenimenti impor tanti, la città deve imparare a “conce dersi” in maniera più concreta, ge nerosa e pensante, altrimenti pare che viva tutti questi eventi in m o d o t r o p p o a s e t t i c o . B i s o g n e r à c o i n v o l g e r e a n c h e l e a s s o c i a z i o n i e i c o m m e r cianti: quello del Festival deve essere un periodo in cui tutta la città viene toc ca t a , e c r e do ch e il S i n daco Matteo Lepore sia la p e r s o n a g i u s t a p e r i n c i dere su queste cose (a cura di Fulvia de Colle)
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L’intervista
Che si tratti di cibo o di motori, di moda o di ce ramiche o di biomedicale, le nostre aziende sanno che quello che si costruisce qui piace in tutto il mondo Per questo, Respighi lo definirei un am basciatore non solo della nostra città, ma anche
della nostra Regione, e sono sicuro che il Presi dente Bonaccini apprezzerà molto il Festival. Mettendoci a disposizione anche il know how della vostra agenzia di comunicazione, avete scelto di passare da sostenitore a partner: per quale motivo?
Respighi e Bologna ci pare ora un binomio na turale, eppure è la prima volta che la nostra città dedica un Festival residente a uno dei suoi più importanti compositori. Perché tanto ritardo?
Voglio inviare un grande in bocca al lupo agli amici bolognesi per il debutto del Festival Respighi Bologna. Un caro saluto al sindaco Matteo Lepore, al Sovrintendente Fulvio Macciardi e anche a Maurizio Scardovi e a tutti quelli che hanno lavorato alla realizzazione di questo magnifico progetto Qui a Sydney siamo ansiosi di realiz zare qualcosa insieme nel nome di Respighi Buon lavoro a tutti Viva Respighi e viva Bologna
Desidero inviare al Sindaco Matteo Lepore e al caro amico Maurizio Scardovi le mie più vive congratulazioni per l’inaugurazione del Festival Respighi Bologna Un tributo dovuto a un formidabile musicista che tutto il mondo ci invidia Anche qui a Catania nel 2023, all’interno della Stagione Sinfonica, eseguirò un concerto con due re pliche con musiche di Ottorino Respighi: I pini di Roma, Vetrate di chiesa e Impressioni brasiliane. È evidente che suonare Respighi a Bologna ha un significato particolare e forte, ma anche qui da noi in Sicilia faremo di tutto per celebrarlo degnamente Buon lavoro a tutti, viva Respighi e grazie Bologna
Lyndon Terracini, Direttore Artistico Opera Australia
Un plauso al Festival Respighi Bologna, a Musica Insieme per tutto quello che fa e a Maurizio Scardovi, idea tore del progetto. Ritengo questa iniziativa di dedicare qualcosa di perenne, che si ripeterà negli anni, ad un grande concittadino come Ottorino Respighi, assolutamente geniale, forse un po ’ tardiva, ma riparatoria, risarcitoria e necessaria [ ] Il grande Riz Ortolani, con cui ho fatto 35 film, citava spesso Respighi come un maestro del l’orchestrazione, che ha ispirato grandi compositori come Jackie Gleason e Aaron Copland Ottorino Respighi è entrato nella mia vita già molto presto, con la musica da film Tra i tanti dischi di Respighi ne posseggo uno della collezione Caldwell in cui suona il pianoforte con Alfredo Casella. Credo che sia un pezzo rarissimo e quando lo ascolto mi commuovo sempre. Grazie per questa straordinaria iniziativa, grazie davvero.
Fulvio Macciardi, Sovrintendente Teatro Comunale di Bologna
Georges Delnon, Sovrintendente Staatsoper Hamburg
Tantissimi i messaggi giunti da amici e colleghi illustri per augurare un futuro florido al neonato Festival Respi ghi Bologna: li riportiamo qui di seguito, e altri ne troveremo nelle pagine successive, che descriveranno le va rie tappe di questa edizione 0, ricca di eventi e di grandi interpreti.
Complimenti e in bocca al lupo a Musica Insieme, a Maurizio Scardovi e a tutte le istituzioni coinvolte nella rea lizzazione del Festival Respighi Bologna Il progetto è molto bello e si presta ad una ricognizione dell’Europa musicale del tempo, sfatando la retorica del provincialismo Quindi iniziativa opportuna e necessaria Il patro cinio di AGIS è dunque assolutamente confermato
Con un concerto di uno straordinario interprete, Mischa Maisky, il 16 settembre prende il via quest’anno l’edizione 0 del Festival Respighi. Speriamo che sia solo l’inizio di un percorso felice e pieno di successo, perché questa città merita un suo Festival Ospiteremo alcuni eventi, al Teatro Comunale e all’Auditorium Manzoni, nei quali sono coin volti molti soggetti, e tante saranno le storie da raccontare Sarà una nuova occasione per ripercorrere quanto c’è intorno a Respighi e come sempre Bologna celebrerà degnamente il suo essere Città Creativa della Musica UNESCO
CARTOLINE d a l mo n d o
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Carlo Fontana, Presidente AGIS
Ottorino Respighi è un compositore straordinario, molto eseguito in tutto il mondo La Staatsoper Hamburg rap presentò la prima assoluta de La campana sommersa nel 1927, ma nel 1924 già era stata rappresentata la prima tedesca di Belfagor Voglio inviare un saluto a Maurizio Scardovi e a Musica Insieme e fare un grande “Toi Toi” al Festival Respighi Bologna per la sua edizione 0: mi auguro di realizzare quanto prima un importante progetto respighiano insieme.
Pupi Avati, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano
Francesco Maria Carminati, Direttore artistico Teatro Bellini di Catania
Biglietto € 10
Per informazioni e prenotazioni www.festivalrespighi.it info@festivalrespighi.it tel. 051 271932
Martedì 13 settembre 2022 ore 18.00, piattaforma Zoom
PREZZI BIGLIETTI
Intero
Intero
Ingresso gratuito. Non è necessaria la prenotazione
Ridotto
Platea € 40 € 35 Galleria € 30 € 25 Balconata € 10
La registrazione del webinar resterà disponibile online fino al 4 ottobre 2022
Vendita abbonamenti e biglietti Biglietteria Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E) orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18 e sul circuito Vivaticket (punti vendita e online), ove non diversamente indicato nel calendario Il giorno degli spettacoli, biglietti in vendita nelle rispettive sedi a partire dalle ore 17 Per il pagamento è possibile utilizzare la Carta del Docente, la 18app e i voucher emessi da Musica Insieme per i concerti annullati nella Stagione 2019/2020 Abbonamenti e biglietti ridotti per abbonati Musica Insieme, Under 35 e titolari Card Cultura
Venerdì 16 settembre 2022 ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni MISCHA MAISKY violoncello / LILY MAISKY pianoforte
WEBINAR “ASPETTANDO IL FESTIVAL…”
Posto Unico € 20 € 10
ORCHESTRA SENZASPINE / ANDREA MACINANTI organo / TOMMASO USSARDI direttore
Domenica 18 settembre 2022 ore 21.15, Basilica di Sant’Antonio da Padova
INFORMAZIONI PER L’ACCESSO AGLI EVENTI
Per info e prenotazioni: tel 051 9911923 www mirartecoop it info@mirartecoop it
Ridotto
FESTIVAL RESPIGHI BOLOGNA
Sabato 17 settembre 2022 ore 10-13 e 15-18, Accademia Filarmonica di Bologna – Sala Mozart “SCORCI DI VITA E SPAZI DI PLAUSO”, Giornata di Studio attorno alla personalità di Respighi a cura di Piero Mioli
Lunedì 19 settembre 2022 ore 18, 18.30, 19, 19.30, Teatro Comunale di Bologna – Foyer Respighi RESPIGHI SUONA RESPIGHI Concerto meccanico con lo strumento Vorzetzer della Fondazione Severi Ingresso gratuito. Prenotazione consigliata scrivendo a info@festivalrespighi.it o telefonando allo 051 271932
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Martedì 20 settembre 2022 ore 20.30, Teatro Duse
Platea € 30 € 25 Galleria € 20 € 15 Balconata € 10
Biglietti in vendita online all’indirizzo programmazione.cinetecadibologna.it e presso il Cinema Lumière un’ora prima della proiezione
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI / SASHA YANKEVYCH direttore
Per tutta la durata del Festival Respighi Bologna, dal 16 al 23 settembre 2022, il pubblico dei concerti potrà usufruire di particolari riduzioni in alcuni ristoranti del territorio, indicati a pag 19, assaporando gli speciali menù creati dagli chef in omaggio a Ottorino Respighi Palazzo di Varignana ha ideato inoltre per il Festival una limited edition della sua produzione di Chardonnay e Sangiovese Superiore che sarà servita durante il Cenacolo delle Beffe e sarà in vendita online e nello shop del Resort. Per ulteriori informazioni sui ristoranti aderenti all’iniziativa: info@festivalrespighi.it tel. 051 271932
Venerdì 23 settembre 2022 ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni
13
Posto unico € 3,50
Intero Ridotto
I SAPORI DI RESPIGHI
Per info e prenotazioni: tel 051 9911923 www mirartecoop it info@mirartecoop it
IL CENACOLO DELLE BEFFE
ILYA GRINGOLTS violino / LUCIANO ACOCELLA direttore
Ridotto
Biglietto € 18 € 15
Giovedì 22 settembre 2022 ore 20.30, Cinema Lumière – Sala Mastroianni
Biglietto € 65
DORNRÖSCHEN – LA BELLA ADDORMENTATA di Paul Leni (1917)
Platea € 30 € 25 Galleria € 20 € 15 Balconata € 10
Mercoledì 21 settembre 2022 ore 18.15, Museo – Complesso monumentale della Certosa RESPIGHI E BOLOGNA: RICORDI, ARTE E MUSICA IN CERTOSA – visita guidata e concerto
ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO “G B MARTINI”
Intero
Intero Ridotto
Lunedì 19 settembre 2022 ore 20.30, Teatro Comunale di Bologna – Foyer Rossini
Cena-spettacolo a cura degli studenti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna
ABBONAMENTO A 4 CONCERTI (16-18-20-23 SETTEMBRE 2022) Intero Ridotto Platea € 100 € 75 Galleria € 80 € 55
L’edizione 0 del Festival Respighi Bologna si apre con un caposaldo della letteratura per violoncello, pubblicato esattamente un secolo fa: ne parliamo con un grande protagonista, Mischa Maisky
Solo chi conosce la nostalgia op 6 n 6 „Ottobre‰ da Le Stagioni op 37a Valse Sentimentale op 51 n 6 Rachmaninov
POSARE le fondamenta
Sonata in re minore op. 40 Rimskij-Korsakov
arà uno dei massimi violoncellisti di tutti i tempi il primo ambasciatore del Festival Respighi Bo logna, che si aprirà proprio con un brano fon damentale per il compositore, l’Adagio con variazioni che Respighi dedicò all’amico Antonio Certani nel 1902, ma pubblicò soltanto vent’anni dopo Un brano fondamentale sia perché nato sotto gli auspici del grande Nikolaj Rimskij Korsakov, dal quale Respighi aveva preso lezioni a Pietroburgo, sia perché nel tema si fissano le origini del suo autore, ispirato com’è a un canto popolare romagnolo. «L’Adagio con variazioni per violoncello e orchestra dichiara Mischa Maisky è uno dei miei pezzi preferiti, una musica meravigliosa, con quello stupendo senso per l’orchestrazione per il quale Respighi è passato alla storia In particolare, nella parte centrale si leva un dialogo di assoluta bellezza fra il violoncello e il corno inglese. Inspiegabilmente, è un lavoro di rara esecuzione, eppure appartiene al reper torio maggiore per violoncello e orchestra, e potrebbe essere un cavallo di battaglia per molti violoncellisti A Bologna sarà la prima volta in assoluto in cui lo pre senterò nella versione cameristica, con mia figlia Lily al pianoforte, ma con l’orchestra l’ho suonato innume
VENERDÌ 16 SETTEMBRE 2022 ORE 20.30 TEATRO AUDITORIUM MANZONI
Respighi
Adagio con variazioni P 133 Šostakovic ˇ
Ninfa op. 56 n. 1 La rosa e l’usignolo op. 2 n. 2 Cajkovskij
MISCHA MAISKY violoncello LILY MAISKY pianoforte
revoli volte, l’ho inciso nel 1992 per Deutsche Gram mophon con l’Orchestre de Paris diretta da Semyon By chkov, e lo interpreto sempre con grande piacere In ot tobre lo eseguirò a Yerevan insieme alle Variazioni Rococò di Čajkovskij, un accostamento che amo molto, come quello che ascolterà il pubblico bolognese, che vedrà Respighi attorniato da grandi autori russi: un programma molto “pittorico”, così come lo è la musica di Respighi» Dopo l’unica sonata composta da Dmitrij Šostakovič per violoncello e pianoforte, altro brano spartiacque scritto nel 1934 all’indomani degli attacchi subiti dalla censura sovietica, la seconda parte del con certo allineerà infatti un’antologia di romanze russe, dal “Maestro” Rimskij Korsakov a Čajkovskij a Rachma ninov, melodie suadenti e iconiche sin nei titoli, dove il violoncello prende letteralmente la parola, sostituen dosi alla voce umana «Spero sempre che la mia lingua madre sia la musica chiosa Maisky e in musica pre ferisco parlare, cercando di esprimere al meglio quello che sento, che amo e che penso attraverso il mio modo di suonare Sono molto onorato di essere il primo am basciatore del Festival Respighi Bologna, a cui auguro ogni bene per gli anni a venire, e volentieri tornerò dopo molto tempo nella vostra città per dare il mio contributo alla riscoperta di questo grandissimo compositore». (a cura di Fulvia de Colle)
S F o t o A n d r e j G r i l c 14
Mélodie op 3 n 3 Crepuscolo op 21 n 3 Vocalise op 34 n 13 Élégie op 3 n 1
Venerdì 16 settembre 2022
Notti agitate op. 60 n. 6
S
3. Un
di alta scienza musicologica Grazie a studiosi, musici sti, critici e professori, vuole rispondere alle domande: e nelle prime tre relazioni trova Ottorino nella sua cara Bo logna di tardo Ottocento per ritrovarlo tosto in Russia e più tardi in America; a far che, è compito di altre due re lazioni, dai grandi poemi sinfonici (ben inseriti nel loro contesto europeo) ad altre musiche meno note ma tutte da scoprire in piena soddisfazione Qualche settore (anzi scorcio) della vita e qualche spazio di successo (anzi plauso) è così coperto; e può dare accesso al resto degli interventi. Infatti una città non basta, a formare un mu sicista: se ci vuole un posto, una scuola, un istituto, qui si tratta del Liceo Conservatorio di Bologna e di quello di Roma, con le loro tradizioni, le loro caratteristiche, le loro differenze Gli interpreti? Certo il nome di Toscanini compare spesso, durante la giornata, ma mai come quello di donna Elsa: la signora aveva addirittura tre cognomi, Olivieri Sangiacomo Respighi, in quanto allieva, sposa, cantante, compositrice, lungamente vedova e memoria lista e biografa del maestro Per finire, la sorpresa: morto quando il sonoro era ancora in fasce, in effetti Respighi partecipa anche alla storia della musica da film Ce la faremo, a farvi conoscere meglio un tale che fra l’al tro ha composto una dozzina di opere e balletti? Fidatevi.
Norberto Cordisco Respighi, pianista e musicologo, discendente della famiglia di Ottorino Respighi La bella dormente nel bosco. Respighi e il cinema
Virginia Guastella
RITRATTO
d’ar tista
6. Il
Con questa Giornata di studio s’inaugura un appuntamento annuale, gratuito e aperto alla cittadinanza, per approfondire la conoscenza di Respighi e della sua epoca. Ce ne parla il curatore Piero Mioli
1.
4. Stagioni,
7.
Se i titoli funzionano, questo Scorci di vita e spazi di plauso, fatto di un quinario doppio sopra qualche pa rallelismo e consonanza, cerca di esprimersi così: ve diamo, il giovane bolognese, prima dove ha studiato, dove ha insegnato, dove si è affermato; poi che tipo, che stile di musica si è trovato davanti allorché ha comin ciato a comporre, italiano di anagrafe ma europeo di spirito qual era; quindi quali ambienti ha frequentato, città, istituti, cerchie di persone; infine quali tracce par ticolari, anche extra musicali, può aver lasciato, oltre alle arcinote partiture stampate e ristampate. Per ora la giornata non vuole tramutarsi in un convegno
Sabato 17 settembre 2022
15 10.
Norberto
trano destino, strano “futuro” quello di Ottorino Respighi (Bologna 1879 Roma 1936) Dedicò una vita alla composizione, muovendosi a suo sommo agio fra i generi più diversi, e divenne famoso, popolare, festeggiato dalla gente, amato dagli interpreti. Però soprattutto all’altezza (mai parola fu più giusta) di alcune musiche dedicate alla sua città d’elezione Chi non ricorda, chi non ha sentito, chi non ha letto in qual che programma di stagione sinfonica i Pini di Roma o le Fontane di Roma? Bene, chi coltiva la musica clas sica ricorda, ha sentito, ha letto; e magari crede che sia finita lì. Eh no! L’artista Respighi era anche un bravo ar tigiano della musica, che per l’appunto non si lasciò scappare un bel niente di quello che la grande, ammirata tradizione classico romantica gli proponeva E lavorò, compose, produsse tutta la vita Ma che cosa, oltre i ci tati paesaggi romani e la loro orchestrazione elastica, smaliziata, elegante, profumatissima? È questa l’ambi zione della giornata di studi ideata da Musica Insieme e ospitata dall’Accademia Filarmonica
5. Quattro
SABATO 17 SETTEMBRE 2022 ORE 10 13 / 15 18 ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA SALA MOZART SCORCI DI VITA E SPAZI DI PLAUSO
2.
Temi
Una giornata di studio attorno alla personalità di Respighi a cura di Piero Mioli
Tempi e luoghi Discente e docente nella sua Bologna Luca Baccolini Da San Petronio a San Pietroburgo Daniele Gambaro Wanderer italiano oltre oceano Cordisco Respighi deserti e fontane Descrittivismo musicale italiano fra Otto e Novecento Fabrizio Dorsi mirabili rarità respighiane Francesco Attardi e personaggi Liceo Musicale tra Martucci e Torchi Andrea Parisini Roma, „Santa Cecilia‰: liceo, conser vatorio, corsi di perfezionamento Mariantonietta Caroprese musicista e vestale Lucia Navarrini Documenti respighiani allÊAccademia Nazionale di Santa Cecilia Renato Meucci
9.
8. Elsa,
“Sono davvero felice dell’idea di Maurizio Scardovi di creare un festival dedicato a uno dei più grandi compositori del Novecento italiano, e di of frirlo a Bologna, la sua città, a cui era par ticolarmente le gato. Una piccola curiosità: Respighi ha dedicato tre poemi sinfonici alla città di Roma, Fontane di Roma, Pini di Roma e Feste romane, ma proprio il primo, Fontane di Roma, è stato essenzialmente composto nella quiete dello studio di via Castagnoli a Bologna. Non vedo l’ora di essere a Bologna per poter vi rac contare i grandi successi internazionali del Maestro”
Domenica 18 settembre 2022
dente il supremo modello di Bach e dei Maestri del l’organo del Nord Europa: lo rivelano il linguaggio ar monico e gli artifici contrappuntistici usati per elaborare il poderoso tema, come in una Passacaglia. L’omaggio a Bach si fa ancor più palese nel Preludio in si bemolle maggiore basato sul corale conclusivo della Cantata BWV 52, e ancora Bach è la fonte d’ispirazione per la trascrizione del Preludio al Corale d’Avvento Nun komm’ den Heiden Heiland BWV 659, in cui il violino solista, sostenuto dagli archi, canta l’incantevole me lodia pregna di vocalità italiana Ancora due elaborazioni rivelano l’amore di Respighi per la musica antica: l’elegante Pastorale (il titolo è suo) con cui rilegge una Sonata in la maggiore per violino e basso continuo di Giuseppe Tartini probabilmente ricostruita da Pierre Baillot (1836 ca.) con movimenti tratti da vari ma noscritti, e la Ciaccona di Tomaso Antonio Vitali. Di que sta mirabile quanto misteriosa composizione, Respighi offrì due strumentazioni: una per violino e organo, l’al tra per violino, archi e organo La prima esecuzione della seconda versione avvenne a Berlino nel 1909 col grande violinista bolognese Arrigo Serato; in Italia sarà eseguita il 2 gennaio 1920 all’Augusteo di Roma da József Szigeti Elsa Sangiacomo Respighi, nel suo fon damentale volume Cinquant’anni di vita nella musica, ri ferisce che «la composizione piacque moltissimo» La Suite in sol maggiore per archi e organo che chiude il programma fu scritta nel 1905 per l’Accademia Filar monica di Trento e si articola in un Preludio che richiama la scrittura di Bach, un’Aria, che è elaborazione della stu penda pagina per violino e pianoforte (o organo) scritta a Mosca quattro anni prima, una Pastorale e un Cantico in cui Respighi pare evocare l’antica pratica dell’alternatim nel suggestivo dialogo fra l’organo e l’orchestra.
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Respighi
ORCHESTRA SENZASPINE ANDREA MACINANTI organo TOMMASO USSARDI direttore
BASILICA DI SANT’ANTONIO DA PADOVA
Tommaso Ussardi e l’Orchestra Senzaspine
DOMENICA 18 SETTEMBRE 2022 ORE 21.15
Pastorale Trascrizione per violino solo e orchestra dÊarchi di Respighi Respighi
Preludio in re minore per organo Vitali
Preludio per organo sul corale In dich hab’ ich gehoffet, Herr BWV 52 Tartini
«
Modernità?! singolare parola! Pare un elogio, ed è una condanna!» scrive Giuseppe Verdi a Marco Enrico Bossi nel 1889 stigmatizzando le inquietudini artistiche che avevano da tempo in franto la tradizionale sintassi armonica e formale della musica Il Maestro di Busseto, in una corrispondenza con Francesco Florimo, aveva già indicato una strada a chi era alla ricerca d’ispirazione: «Tornate all’antico e sarà un progresso» Ottorino Respighi fu tra i Maestri che più furono sedotti dall’antica musica e dal canto gregoriano, come dimo strano le sue trascrizioni (basti citare la Passacaglia di Johann Sebastian Bach commissionata da Arturo To scanini nel 1930) e le composizioni originali costruite su modelli del passato o su strutture modali (ad esem pio Metamorphoseon modi XII). La sua formazione bolognese gli consentì l’accesso alla biblioteca di Pa dre Giovanni Battista Martini custodita nel Liceo Mu sicale, esplorata da bibliotecari come Gaetano Gaspari e Luigi Torchi, suo maestro di composizione Il programma si apre col poderoso Preludio in re minore per organo, strumento che Respighi aveva studiato con Cesare Dall’Olio e presente in quasi tutte le sue pagine sinfoniche per approfondire la prospettiva armonica, talvolta col solo impiego dei registri più gravi del Pe dale Nel Preludio, composto a Berlino nel 1910, è evi
Ciaccona Istrumentazione per violino, archi e organo di Respighi Bach
Trascrizione per violino solo, violoncelli e contrabbassi di Respighi Respighi
Preludio al Corale per organo Nun komm’ den Heiden Heiland BWV 659
Suite in sol maggiore P 58 per archi e organo
Fra omaggi bachiani e rielaborazioni della musica antica, in questo programma l’organo riveste un ruolo fondamentale. Ce lo racconta un interprete di riferimento dell’integrale organistica di Respighi, Andrea Macinanti
UN MODERNO sguardo antico
Respighi
smo venne inserito direttamente in pianoforti di grandi marche come Bechstein, Blütner, Steinway e altre. Un’altra forma di Vorsetzer è quella creata dalla Aeolian Company nel 1902: il mobile, con le dita meccaniche da porre all’altezza della tastiera, in questo caso è azionato da un interprete che agisce su pedali per far scorrere il rullo (detto “metronomico”) che contiene solo le note da eseguire, ma dove sono scritte indicazioni dinamiche e agogiche che possono essere realizzate grazie ad al cune levette manuali presenti nel mobile stesso, per mettendo così all’esecutore di creare una piccola inter pretazione personale del brano Di Ottorino Respighi si hanno diversi rulli per questo strumento, tra cui anche tre arie da camera, che fungono da accompagnamento per un cantante che voglia eseguire il brano senza l’au silio di un pianista in carne ed ossa Pochissimi sono gli esemplari di Vorsetzer rimasti, due di questi sono di proprietà della Fondazione Franco Se veri Onlus e si trovano presso il Museo degli Stru menti Musicali Meccanici di Villa Silvia Carducci a Ce sena, MUSICALIA! (si ringrazia Pia Zanca per la collaborazione)
TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA FOYER RESPIGHI
La diffusione di questi sistemi di riproduzione fu enorme con la nascita di grandi gruppi industriali come Ampico, Hupfield, Welte, Duo Art. I primi strumenti della Welte Mignon erano costituiti da un pianoforte verticale in stile “cabinet”, cioè costruito senza tastiera e suonato esclu sivamente dall’azione di rulli musicali che scorrevano e venivano letti come uno spartito Successivamente il si stema venne inserito in un mobile chiamato Vorsetzer, che presentava una fila di dita meccaniche che venivano po ste all’altezza della tastiera per abbassare i tasti relativi alle indicazioni date dal rullo di carta. Infine il meccani
17
New York, 1925: Ottorino Respighi e Alfredo Casella lavorano alla produzione dei rulli Vorsetzer
I rulli sonori traforati di Ottorino Respighi per lo strumento Vorsetzer
Lunedì 19 settembre 2022
LUNEDÌ 19 SETTEMBRE 2022 ORE 18, 18.30, 19, 19.30
Un rarissimo esemplare di strumento Vorsetzer ci permetterà di ascoltare alcune arie e le celeberrime Fontane di Roma dalle stesse mani di Ottorino Respighi e Alfredo Casella di Oderso Rubini
Mattino di luce, sole di giustizia Nebbie Nevicate Monica Boschetti soprano
a meravigliosa storia degli strumenti musicali meccanici ci regala un altro incredibile docu mento che ci riporta alle emozioni e alla tecno logia (meccanica) di un’altra epoca, di un altro tempo: Ottorino Respighi che esegue per pianoforte a quattro mani, in compagnia di Alfredo Casella, Le fontane di Roma! Sembra incredibile per noi dell’epoca dei mira coli tecnologici di oggi, che l’arte di un grande pianista possa essere stata adeguatamente rappresentata da per forazioni su un rotolo di carta, comprese la sua espres sività, e le sue variazioni timbriche e dinamiche. Era l’inizio del secolo scorso quando furono inventati i primi due sistemi di registrazione: quella sonora con i ci lindri di cera di Edison (e tutte le successive evolu zioni) e quella con i rulli forati di carta, i cosiddetti “re producing” della Welte, capaci di registrare (con una tecnica molto complessa e mantenuta segreta dalle aziende che l’approntarono) e poi riprodurre le esecu zioni pianistiche di musicisti e compositori quali Ravel, Prokof ’ev, Gershwin, Debussy, Grieg, Leoncavallo, Mahler, Schumann, Rachmaninov, Paderewski, ecc
dal passato
EMOZIONI
Le fontane di Roma
L
RESPIGHI SUONA RESPIGHI Concer to meccanico con lo strumento Vorsetzer della Fondazione Franco Severi
È il piatto con attribuzione bolognese più antico. Se ne parla fin dal Medioevo e fino al Sei Settecento. Si tratta in sostanza di un “erbazzone” come quello che ancora si prepara nel Modenese o nel Reggiano A Bologna invece è scomparso Strano come è strano che la cucina bo lognese, celebrata nei secoli passati per le sue magnifi che verdure (finocchi, cardi, ecc.) e per la frutta, si sia progressivamente “ristretta” a puntare solo su tortellini tagliatelle e mortadella, anch’essi prodotti famosi da molti secoli, ma in un quadro di maggiore ricchezza di proposte Sicché sarebbe proprio il caso di re introdurre piatti a base di verdure, a cominciare da questa torta che si propone quasi come “esercizio archeologico”
3. POLPETTONE DI POLLO E/O POLPETTE
4. TORTA DI RISO
La chiamano anche “torta degli addobbi”, collegandone le origini a improbabili eventi storici o a particolari fe ste Ma il nome è contestato da diversi storici della cu cina Incontestabile è che il riso non ha mai goduto grande fama nella tradizione bolognese, essendo sempre identificato come prodotto povero (nel Cinquecento, durante i periodi di carestia, i contadini venivano nutriti con un pugno di riso). Un modo per “risollevare” la sua immagine l’unico, nella tradizione bolognese è stato quello di nobilitarlo facendone un dolcetto e accompa gnandolo a ingredienti più prestigiosi come le man dorle, le spezie, la frutta candita Un finale, dunque, an cora nella linea dell’incontro cucina alta / cucina popolare. Incontro sempre strategico nella tradizione gastronomica italiana, e in quella bolognese che ne è una delle più tipiche espressioni
1. TORTELLINI FRITTI
A TAVOLA con Respighi
Il Grifone e Aurevo Palazzo di Varignana, Via Ca’ Masino 611a, Varignana, Castel San Pietro Terme tel. 051 19938300 Incrocio Montegrappa Via Montegrappa 7/d, Bologna tel 051 224871 info@incrociomontegrappa com
Un classico della cucina bolognese Un punto di incon tro strategico fra cucina povera e alta cucina È vero in
Fra i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa:
I Carracci Via dell’Indipendenza 8, Bologna tel. 051 225445 info.ghmajestic@duetorrihotels.com Cesarina Via Santo Stefano 19/B, Bologna tel 051 232037 info@ristorantecesarina it Da Cesari Via de’ Carbonesi, 8 Bologna tel. 051 237710 info@da cesari.it
Donatello Via Augusto Righi 8, Bologna tel 051 235438 info@ristorantedonatello it
VIVO Taste Lab – Viale Antonio Silvani 18/d, Bologna tel. 051 4126498 vivotastelab@gmail.com
Per l’elenco completo dei ristoranti che parteciperanno: info@festivalrespighi it tel 051 271932
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Palazzo di Varignana ha ideato inoltre per il Festival una limited edition della sua produzione di Chardonnay e Sangiovese Superiore che sarà ser vita durante il Cenacolo delle beffe e sarà in vendita nello shop del Resor t e online (https://www palazzodivarignanafood com/it/vino html)
Massimo Montanari, storico dell’alimentazione e autore di libri che hanno ispirato generazioni di studiosi e di chef, ci racconta 4 pilastri della tradizione bolognese, a cui si ispireranno durante il Festival il Cenacolo delle beffe e alcuni importanti ristoranti del territorio
fatti che è un modo classico di riutilizzare gli avanzi della mensa, ma quando le polpette sono fatte con carne cruda, allora non siamo più nel filone del riciclaggio ma, al contrario, siamo di fronte a un piatto realizzato ex novo, che piace perché si maneggia facilmente, perché favorisce la convivialità, perché conosce una varietà infinita di declinazioni
2. TORTA VERDE (DI ERBE) ALLA BOLOGNESE
Nelle giornate del Festival Respighi Bologna, presentando il proprio biglietto o abbonamento sarà possibile usufruire di particolari riduzioni in alcuni ristoranti del territorio, assapo rando gli speciali menù creati dagli chef in omaggio a Ottorino Respighi.
L’arrivo di questo bocconcino suscita accese discussioni fra i commensali: la tradizione vuole i tortellini solo in brodo; in brodo non dubita che si debbano preparare Pel legrino Artusi, che tra fine Ottocento e inizi Novecento compone il ricettario base della cucina italiana moderna, prestando molta attenzione anche alle specialità bolo gnesi che conosce benissimo. Ma nel secondo dopo guerra l’uso del brodo è venuto progressivamente meno, sia nella cucina domestica, sia nei ristoranti, per rispar miare tempo e complicazioni di servizio: oggi il “carrello dei bolliti” è diventato una vera rarità E i tortellini sem pre più spesso si sono proposti asciutti, magari alla panna, e ultimamente anche fritti… una diavoleria mo derna? Qualcuno però osserva che nei ricettari più anti chi, quelli medievali, tortelli e tortellini appaiono spesso anche nella variante fritta soprattutto quando sono dolci, è vero; ma la discussione rimane aperta
DOVE MANGIARE DURANTE IL FESTIVAL
MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2022, ORE 20.30
Mahler
TEATRO DUSE
Antiche danze ed arie per liuto, Terza Suite P 172
È
Respighi
Bach Suite (trascrizione della Suite n 2 in si minore BWV 1067)
Martedì 20 settembre 2022
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI MARCO ZONI flauto SASHA YANKEVYCH direttore
Insieme al Festival Respighi Bologna si inaugura anche una collaborazione pluriennale con il Teatro Duse e con il Festival Toscanini di Parma: prima tappa un concerto sinfonico da non perdere, come ci racconta Giulia Bassi
lo sguardo verso la grande tradizione musicale del passato senza pretese filologiche, ma mo tivato esclusivamente da esigenze creative a ca ratterizzare un programma come questo, in cui gli autori, vissuti tra Otto e Novecento, ridanno vita a temi antichi (Respighi) o compongono “alla maniera di” (Ravel) o realizzano una trascrizione di un pezzo barocco (Mahler) Li accomuna il tema della danza, che conferisce vigore, energia e quella pulsazione attraverso la quale viene en fatizzato il gioco delle contaminazioni, contribuendo a far apparire la musica stessa come una macchina del tempo capace di annullare le distanze tra epoche Nelle Antiche danze ed arie per liuto Respighi attinge dal ricco e immenso repertorio italiano, fatto di semplici linee che in qualche caso formano complessi intrecci contrappuntistici, da lui ricolorati e trasformati in pezzi incantevoli, squisitamente nobili In particolare, la Terza Suite (1931) è formata dalla trascrizione per archi di tre brani per liuto del Cinquecento e uno del Seicento, che Respighi fa specchiare nel mondo del XX secolo Significativo è il contesto in cui Ravel concepisce Le Tombeau de Couperin, nato dopo la sua dimissione dal l’ospedale militare nel 1917, in piena guerra mondiale Le scene terribili a cui aveva assistito lo portano a de dicare ogni movimento a un amico e compagno di ser vizio ucciso Due anni dopo (1919) lo adatta per l’or chestra (il brano è originariamente per pianoforte) omettendo due dei sei movimenti. Lo stesso Ravel pun
“La Toscanini ha accolto con favore estremo l’invito a par tecipare al car tellone del nuovo Festival Respi ghi Bologna È un festival c he naturalmente ha molte assonanze, molte analogie storic he, ar tistic he, culturali con il nostro Festival Toscanini, c he que st ’ anno ha visto la prima edizione Intorno a Respi ghi e a Toscanini, due ar tisti dalla progettualità comune, dedic heremo molte energie e tante sorprese nei prossimi anni”.
20
Le Tombeau de Couperin
Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore artistico Fondazione Arturo Toscanini di Parma
tualizza: «i morti sono abbastanza tristi nel loro eterno silenzio»… Invece la musica incarna i valori eterni di bellezza ed eleganza che è quanto vogliamo preservare dell’umanità Si tratta di un omaggio all’illustre tastie rista barocco concepito come insuperato rappresentante di una civiltà gloriosa; infatti, ne Le Tombeau non ci sono citazioni riconoscibili di temi a lui ascrivibili Un autentico gioiello è la Suite n. 2 di Bach, con la fa mosa Badinerie (irresistibile pezzo per flauto solista), proposta in questo programma nella rivisitazione ef fettuata da Mahler e da lui stesso eseguita nel 1909 Co stituisce uno dei moltissimi pezzi diretti nei concerti alla Carnegie Hall di New York e considerati «prove con vincenti della sua scienza cosmica, del suo rigore in transigente e delle affinità musicali che non conoscono limiti» (Henry Louis de La Grange).
“Ringrazio Musica Insieme per aver coinvolto il Tea tro Duse in questa nuova collaborazione che ci entu siasma e rappresenta un ’ulteriore estensione della fitta rete di relazioni che il nostro teatro stringe con le più impor tanti realtà culturali del territorio. Per il de butto del Festival Respighi, l’augurio del Duse è del massimo successo e che possa essere solo il felice ini zio di una lunga e fer tile collaborazione Siamo, inol tre, par ticolarmente felici di poter of frire un nuovo prestigioso appuntamento con la musica classica che arricchirà la Stagione 2022/23 e, sono cer to, ci emozionerà grazie al vir tuosismo della Filarmonica Ar turo Toscanini e di Sasha Yankevych, che avremo l’onore di accogliere sul nostro palcoscenico”
Ravel
Gabriele Scrima, Direttore organizzativo Teatro Duse
TEMPO di danza
RESPIGHI E BOLOGNA: RICORDI, ARTE E MUSICA IN CERTOSA visita guidata e concerto inter venti musicali di Alice Caradente e Alessandra Ziveri, arpe
MARTEDÌ 13 SETTEMBRE 2022 ORE 18
“ASPETTANDO IL FESTIVAL…” webinar La registrazione del webinar resterà disponibile online fino al 4/10/2022
e la vita di ogni uomo è composta di piccoli frammenti, ogni tassello ha la sua funzione ed in nesca un meccanismo perfetto e complesso. Ci è parso indispensabile quindi, all’interno del primo Fe stival che Bologna dedicherà alla ricostruzione e alla ri scoperta di uno dei nostri massimi musicisti, non trala sciare nessuno dei tasselli della vita e della personalità del compositore e dell’artista, ma anche dell’uomo Re spighi. Grazie alla collaborazione con Mirarte, forte di oltre vent’anni di promozione culturale e del territorio, riusciremo a scoprire i più preziosi dettagli della vita bo lognese di Respighi attraverso il viaggio virtuale del webinar “Aspettando il Festival ” Non soltanto un rac conto di vita ma un racconto di luoghi, di incontri e di tutto il tessuto culturale che influenzerà il giovane Ot torino. Così verrà ricostruito il contesto della Bologna respighiana, una Bologna in pieno fermento post unita rio, dove sarà possibile “visitare” luoghi come la casa natale di Respighi e il Conservatorio che ne vide invece i natali musicali Dettagli familiari, la storia di un figlio d’arte, la formazione a San Pietroburgo e l’incontro con Nikolaj Rimskij Korsakov, fino alla partenza per Roma, rendono insomma il webinar organizzato da Mirarte il preludio perfetto per il Festival Ma la collaborazione con Mirarte non si ferma a questo speciale webinar, proseguendo il 21 settembre con la vi sita guidata e il concerto “Respighi e Bologna: ricordi, arte e musica in Certosa”. Nel Complesso monumentale della Certosa, dove Respighi riposa accanto a grandi Maestri d’Italia come Giosuè Carducci e Gioachino Ros sini, le esperte guide di Mirarte condurranno il pubblico
Martedì 13 settembre / Mercoledì 21 settembre 2022
PIATTAFORMA ZOOM
MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE 2022 ORE 18.15
Dalla collaborazione con Mirarte e con il Teatro del Baraccano nascono uno speciale webinar e una visita “musicale” che ci consentiranno di ricostruire il tessuto culturale e sociale che ha dato i natali a uno fra i compositori italiani più popolari ed eseguiti nel mondo di Andrea Salerno
in una passeggiata fra sculture e monumenti per svelare quel fermento culturale, ricco e irripetibile, all’interno del quale si è sviluppata l’indole del compositore Le radici dei Pini di Roma affondano proprio in questo territorio bolognese e in una famiglia inserita nel più elevato tes suto sociale della città, con personalità d’eccezione come Vittorio Putti, direttore dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, o Enrico Panzacchi, poeta e sottosegretario alla Pub blica Istruzione, tra le prime firme nel 1876 del neonato Corriere della Sera Ma un ritratto di Respighi non può prescindere dall’ascolto della sua musica: preziosi quindi gli interventi dal vivo a cura del Teatro del Baraccano, grazie ai quali fra i marmi secolari della Certosa rie cheggerà il suono delle arpe soliste dell’Orchestra del Ba raccano, Alice Caradente e Alessandra Ziveri, che illu streranno al pubblico le partiture eseguite
PRELUDIO E INTERMEZZO respighiani
MUSEO COMPLESSO MONUMENTALE DELLA CERTOSA
S
Quando il cinema viene inventato Ottorino Respighi ha 16 anni, quando muore, l’arte muta è da qualche anno passata al sonoro. La sua musica era così profonda mente evocativa da ispirare documentari, cineasti spe rimentali come Bruce Conner (A Movie, 1958) e Ken neth Anger ( F i re w o r k s , 1947), grandi innovatori (Powell e Pressburger, Red Shoes e Pietro Marcello, Martin Eden, 2019). Quando la Walt Disney mise mano a una nuova versione di Fantasia che salutasse l’arrivo del nuovo millennio (Fantasia 2000) scelse per il se condo episodio brani del poema sinfonico Pini di Roma: come dire che tra i compositori che più felicemente pos sono dialogare con le immagini, accanto a Beethoven, Gershwin, Šostakovič, Saint Saëns, Dukas, Elgar e Stravinskij c’è Ottorino Respighi. Non vedo l’ora di conoscere i programmi dell’edizione 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 del Festival Respighi Bologna, ne ascolteremo e ne vedremo delle belle!
anno zero di un’impresa è sempre il segno di co raggio e di intuizione Quando leggi, accanto, le due parole Festival Respighi, la prima cosa che pensi è: che bella idea! E poi ti chiedi, ma possibile che non esista già? La Cineteca di Bologna è onorata di po ter offrire la sua collaborazione, già a partire da que st’anno, da quest’edizione progettata con passione e qualità. È importante che a Bologna il dialogo tra le isti tuzioni culturali e chi immagina nuovi progetti diventi normale, per promuovere in questo modo anche lo scambio tra pubblici diversi e curiosi
CINEMA LUMIÈRE SALA MASTROIANNI DORNRÖSCHEN LA BELLA ADDORMENTATA di Paul Leni (1917)
La compositrice Virginia Guastella
Giovedì 22 settembre 2022
dirigere film che sapevano sfruttare in maniera sorpren dente lo spazio e le scenografie degli studi, prima dei grandi drammi storici di Lubitsch e di Fritz Lang, con vinse Carl Laemmle, che era nato nel Baden Württem berg e fu uno dei primi grandi produttori di Hollywood, creatore della Universal, a fargli varcare l’oceano per farlo esordire a Hollywood, dove Leni realizzò uno dei film più originali dell’epoca d’oro del cinema muto, L’uomo che ride (The Man Who Laughs, 1928).
La proiezione bolognese di quest’anno de La bella ad dormentata di Paul Leni sarà accompagnata al piano da Daniele Furlati, maestro delle composizioni e delle im provvisazioni per il cinema silenzioso
Le parole di Gian Luca Farinelli, Direttore della Fondazione Cineteca Bologna, ci ricordano il potenziale di Respighi come compositore “ per immagini”, stimolando nuovi progetti e collaborazioni con la sua prestigiosa istituzione
La corrispondenza tra Respighi e l’editore Ricordi atte sta l’interesse di Respighi per un’eventuale trasposi zione per il grande schermo della sua opera La bella dor miente (1922) La compositrice Virginia Guastella presenterà quest’anno, in occasione dell’edizione zero del festival, un ambizioso progetto, l’ipotesi di lavoro sulle musiche di Respighi, adattate a quella che può essere considerata la prima versione cinematografica, nella forma del lungometraggio, del capolavoro di Charles Perrault: Dornröschen (La bella addormentata), film muto del 1917, recentemente restaurato dalla Murnau Stiftung È una versione cinematografica sfarzosa, con un cast di attori molto noti al pubblico tedesco dell’epoca, diretta da Paul Leni, qui al suo secondo film, che aveva alle spalle un’importante carriera di scenografo e costu mista per i maggiori teatri e le maggiori produzioni ci nematografiche tedesche Proprio questa sua capacità di
IL SENSO DI RESPIGHI per il cinema
GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE 2022 ORE 20.30
Improvvisazione al pianoforte di Daniele Furlati Presentazione del nuovo progetto di sonorizzazione con musiche di Respighi a cura di Virginia Guastella
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ottocentesco di ricordi rossiniani, ma con la forza e l’eleganza dello stile respighiano Il Concerto Gregoriano, che vide la sua prima proprio un secolo fa, nel 1922, si basa su temi gregoriani o arieg gianti il gregoriano, vivacemente articolati, con svolgi menti che alle volte assumono un andamento rapsodico Il discorso è principalmente fondato sulla libera varia zione e la parafrasi della melodia Lo spunto tematico in siste alle volte nell’orchestra come “ostinato”, consen tendo al solista di svolgervi intorno disegni espressivi di natura felicemente violinistica (ricordiamo che Respighi era un eccellente violinista). Il finale è una brillante parafrasi sul motivo dell’Alleluja
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La Boutique Fantasque P 120 Suite dal Balletto su musiche di G. Rossini Concerto Gregoriano P 135 per violino e orchestra
Il Conservatorio ha aderito con entusiasmo al Festival Respighi Bologna, che vedrà l’Orchestra dei suoi giovani talenti confrontarsi con importanti partiture e con un solista d’eccezione Le parole della Presidente Jadranka Bentini e del Direttore Aurelio Zarrelli
Ouverture dalla Suite in do maggiore op. 13 dedicata a Jean Huré Respighi
VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2022 ORE 20.30 TEATRO AUDITORIUM MANZONI
ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO “G.B. MARTINI” DI BOLOGNA ILYA GRINGOLTS violino LUCIANO ACOCELLA direttore
Venerdì 23 settembre 2022
l Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini è ben lieto di compartecipare a questo Festival mu sicale dedicato a Ottorino Respighi, uno dei cittadini più illustri che può annoverare Bologna, che fu dapprima allievo, poi Maestro e Direttore del nostro Conservatorio, ricoprendo in seguito anche il ruolo di Direttore d’orche stra al Teatro Comunale. Non vi è dubbio che questa ini ziativa venga a colmare un vuoto culturale, inserendosi in quel filone della riscoperta e riproposizione della miglior musica del Novecento italiano che sta oggi riprendendo vigore all’insegna di un impegno conoscitivo e divulga tivo aperto soprattutto alle giovani generazioni. Proprio su questa linea il Conservatorio ha promosso l’anno scorso la pubblicazione Maestri di Musica al Martini MMM, un volume di quasi 600 pagine dedicato interamente ai compositori e direttori del glorioso istituto musicale bolognese del secolo XX, prospettando al let tore un panorama vastissimo di nomi illustri fra i quali spicca proprio Respighi, che allargò gli orizzonti musi cali proponendo nuove meraviglie coloristiche nell’or chestrazione e trascrivendo musica dell’antica tradizione italiana Davvero giustificato parlare di polistilismo per Respighi, sempre di altissimo tenore, con moltissimi ca polavori al seguito Non dimentichiamo che un cospicuo fondo documentario è conservato oggi al Museo della Musica e che il Conservatorio nel 1961, in occasione di una mostra per il 25° anniversario della morte, dedicò la sua sala più spaziosa proprio al grande Maestro L’Orchestra del Conservatorio, diretta da Luciano Aco cella e con il violino solista di Ilya Gringolts, proporrà per il Festival tre brani del repertorio sinfonico di Re spighi e Casella. L a B o u t i q u e F a n t a s q u e , sebbene venga eseguita come pezzo da concerto, è nata come balletto, con la coreografia di Léonide Massine: era ambientata in un negozio di giocattoli, e i vari episodi si prestavano ad essere musicati come una suite di danze caratteristiche Gli otto pezzi che compongono la suite hanno la luminosità di dettagli propria delle mi niature e tengono sempre viva l’attenzione con la va rietà di ritmi e di motivi e soprattutto con originali in venzioni timbriche che ci riportano all’ambiente
UNA PREZIOSA
eredità
A completamento del programma si è voluto accostare alla musica di Respighi uno dei compositori della generazione dell’Ottanta: Alfredo Casella, con la Suite in do mag giore op. 13. È un’opera in tre movimenti i cui titoli riecheggiano la suite barocca: Ouverture, Sarabande e Bourrée La nostra orchestra eseguirà l’Ouverture, con un inizio che ricorda la Sinfonia n 1 di Mahler e due temi principali svi luppati all’esasperazione, che conflui scono in un denso cromatismo per poi tornare all’atmosfera iniziale
Casella
Fondazione Musica Insieme Galleria Cavour, 3 40124 Bologna Tel 051 271932 Fax 051 279278
Irene B. Grotto, Riccardo Puglisi, Andrea Salerno, Alessandra Scardovi, Melania Zizi Hanno collaborato
Nicola Badolato, Giulia Bassi, Jadranka Bentini, Gian Luca Farinelli, Andrea Macinanti, Piero Mioli, Massimo Montanari, Oderso Rubini, Aurelio Zarrelli
Direttrice responsabile Fulvia de Colle
Registrazione al Tribunale di Bologna n° 6975 del 31 01 2000
In redazione
Editore
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Grafica e impaginazione Kore Edizioni Bologna
Founding Partners: Con il contributo di: Con il patrocinio di:
DA UN PROGETTO DI MAURIZIO SCARDOVI, IL FESTIVAL RESPIGHI BOLOGNA È ORGANIZZATO DA MUSICA INSIEME IN COLLABORAZIONE CON: ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA, ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA, ASSOCIAZIONE MUSICALE FABIO DA BOLOGNA, CINETECA DI BOLOGNA, FILARMONICA ARTURO TOSCANINI, CONSERVATORIO GIOVAN BATTISTA MARTINI, MIRARTE, ORCHESTRA SENZASPINE, TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, TEATRO DEL BARACCANO, TEATRO DUSE
Grafiche Zanini Anzola Emilia (Bologna)
Lunedì 19 settembre 2022 ore 18, 18 30, 19, 19 30 Foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna RESPIGHI SUONA RESPIGHI CONCERTO MECCANICO con lo strumento “ Vorset zer ” della Fondazione Franco Severi
Organizzatore: Scopri il programma
Teatro Auditorium Manzoni ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO “G B MARTINI” DI BOLOGNA ILYA GRINGOLTS violino LUCIANO ACOCELL A direttore
Venerdì 16 settembre 2022 ore 20 30 Teatro Auditorium Manzoni MISCHA MAISKY violoncello LILY MAISKY pianoforte
Mercoledì 21 settembre 2022 ore 18.15
Venerdì 23 settembre 2022 ore 20.30
Martedì 20 settembre 2022 ore 20.30 Teatro Duse FIL ARMONICA ARTURO TOSCANINI SASHA YANKEVYCH direttore
Giovedì 22 settembre 2022 ore 20.30 Cinema Lumière DORNRÖSCHEN L A BELL A ADDORMENTATA di Paul Leni (1917) Improvvisazione al pianofor te di Daniele Furlati Prima della proiezione, Virginia Guastella presenterà un nuovo progetto di sonorizzazione del lm con le musiche di Respighi
Founding Par tners: Con il contributo di: il patrocinio di:
Con
Museo Complesso monumentale della Cer tosa RESPIGHI E BOLOGNA: RICORDI, ARTE E MUSICA IN CERTOSA visita guidata e concer to
Lunedì 19 settembre 2022 ore 20 30 Foyer Rossini del Teatro Comunale di Bologna IL CENACOLO DELLE BEFFE: PIÙ CHE GOLIARDIA, MENO CHE ACCADEMIA Cena spettacolo a cura degli studenti del Dipar timento delle Ar ti dell’Università di Bologna
Sabato 17 settembre 2022 ore 10 13 / 15 18 Accademia Filarmonica di Bologna Sala Mozar t “SCORCI DI VITA E SPAZI DI PL AUSO”, UNA GIORNATA DI STUDIO AT TORNO A RESPIGHI a cura di Piero Mioli
Domenica 18 settembre 2022 ore 21.15 Basilica di Sant’Antonio da Padova ORCHESTRA SENZASPINE ANDREA MACINANTI organo TOMMASO USSARDI direttore