natural mind n.2 2012

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Anno 2012 • N. 2

Econotizie per gli amanti della natura e del bello

STILI DI VITA

Quel che non si dice sul razzismo

RECEPTION

Positivo lancio del Sipac di Padova

ITINERARI DI

Le isole galleggianti degli Uros

natural-mind.it Magazine prodotto con energia certiďŹ cata

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in collaborazione con FAITA



Qualche barlume di luce Caro lettore, il governo dei professori sta raccogliendo successo ed alla diminuzione dello spread sembra cominciare a corrispondere il crescere di un qualche bagliore in fondo al tunnel. Tutto ancora da verificare, ma meglio così. Ci dà, perlomeno, la speranza di poter remare contro corrente, ma non in prossimità delle rapide. E ci prospetta una stagione del turismo, che in definitiva è l’argomento di maggior peso nel nostro magazine, con buone potenzialità per l’Italia. Il turismo è, anzi dovrebbe essere perché come tante altre cose non è ben gestito, oro a diciotto carati per il nostro Paese e la crisi di concorrenti come Spagna, Grecia e la fascia adriatica ex jugoslava dovrebbe consentirci di risalire qualche posizione di quelle malamente perse negli anni fra l’ottanta e oggi. Questo mese vi raccontiamo del mondo incontaminato degli Uros, di come il razzismo e la violenza appartengano, purtroppo, alla natura umana, delle Marche, una delle oasi del campeggio in Italia, di come avere cura di un preziosissimo bene personale, i capelli, e di tante altre cose. Buon divertimento. La redazione GRADIREMMO CONOSCERE LA TUA OPINIONE SU natural mind ®. PER FORNIRCELA, CLICCA QUI.

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natural mind®

Econotizie per gli amanti della natura e del bello

Periodico online del Club natural mind Anno 2012 • N. 2

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ITINERARI DI LE ISOLE GALLEGGIANTI DEGLI UROS

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SALUTE & BELLEZZA

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UN’ESPLOSIONE SENSORIALE Consigli per la salute dei nostri capelli

RECEPTION

• POSITIVO LANCIO DEL SIPAC DI

PADOVA • LE OASI DEL CAMPING IN ITALIA: Le Marche, tra mare e collina • ITALIA, TERRA DEL SOLE E DELL’ARTE: Natura e spiritualità nelle Marche • FAITA HOME BY IRM • FIAT DUCATO CAMPER, DALLA PARTE DEL CLIENTE

SFIDE & SPORT

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L’OSSERVATORIO VIRTUALCLASS®

JUNIOR CLUB I PIRATI DELL’ARIA Le avventure di Luc, Lazo e Full

IL CLUB NATURAL MIND LA POSTA DEI LETTORI


STILI DI VITA

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QUEL CHE NON SI DICE SUL RAZZISMO

PASSIONI

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IL MILITE IGNOTO L’arroganza delle idee

A GUSTO MIO

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RICETTE MARCHIGIANE • Crema fritta • Olive all’ascolana

E-SHOPPING

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L’ETA’ DEL NONNO Ciao Lorenzo: come nasce un libro

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ITINERARI DI

G

li effetti speciali del cinema di oggi ci hanno abituato a recuperi spettacolari del passato, anche remoto. Abbiamo visto di persona i dinosauri calpestare quella che doveva essere la Terra di sessanta milioni di anni fa, ricostruita con dovizia di particolari scientiďŹ ci e di studi archeologici. Li abbiamo visti correre, lottare fra di loro e con gli altri animali, confrontarsi con

gli uomini. Abbiamo familiarizzato con il rigogliosissimo ambiente nel quale vivevano durante il periodo jurassico, prima che l’impatto con la Terra di un misterioso asteroide lo stravolgesse irrimediabilmente. In sostanza, abbiamo visto animarsi un ďŹ abesco mondo ultrapassato al quale avevamo giĂ avuto accesso attraverso le favole, prima, e le rappresentazioni dei grandi musei

Le isole galleggianti 6


ITINERARI DI e di Disney, poi. Il cinema, giocando sulla spettacolarità dei moderni effetti speciali a sua disposizione, ha dato a queste primitive ricostruzioni statiche vita e spazio virtuali così vicini alla realtà da farli quasi sembrare veri reperti del tempo andato. Per giunta, aumentando di molto il tasso didattico della conoscenza dei dinosauri e della loro vicenda sulla Terra, tanto che i bambini, ma anche gli adulti, d i

i degli Uros

oggi sono molto più indottrinati sull’argomento, e più correttamente, di quanto ne fossero prima del sequel di Spielberg. Il ritorno al passato attraverso il cinema o la ricostruzione scientifica lasciano sempre, però, un senso di posticcio, di artificiale. Un dubbio se le cose stessero effettivamente così o se siano state, invece, arricchite dalla fantasia di un geniale autore. In-

viaggio nel tempo 7


ITINERARI DI

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somma, una bella storia con un fondo di verità storica.

senza inganno, con la possibilità di vedere e toccare oggi esattamente quello che era ieri e ancora prima. Persone e cose miracolosamente conservate tali e quali per secoli in una bolla del tempo.

Non altrettanto accade se il tuffo nel passato è reale, senza trucco e

Questa eccezionale magia si produce allorché s’incontra il popolo degli Uros sulle acque del Titicaca, il lago mistico degli Inca e bacino navigabile più alto al mondo con i suoi 3.800 metri di altezza, a cavallo dell’altopiano che divide Perù e Bolivia. Lì, come in un sogno cullato dal suono


ITINERARI DI dolce del flauto di Pan, ti viene incontro uno spettacolo che la pura fantasia avrebbe faticato ad immaginare. Ti appare una flotta di islas flotantes dal predominante color giallo vegetale, animato dai vivaci abiti delle persone che ci abitano sopra. Queste isole galleggianti sono fatte a mano dall’uomo secondo un’antica tecnica tramandata di padre in figlio, intrecciando un particolare giunco acquatico locale chiamato totora. Una incredibile comunità di zattere viventi ancorate al fondo, che fluttuano liberamente per adattarsi all’oscillante livello del lago, impermeabili a quell’acqua sottostante sulla quale ti sembra, comunque, di camminare. In questo pittoresco habitat si rifugiarono molti secoli fa’ gli Uros, con tutta probabilità per sfuggire alle insidie portate da vicini bellicosi come gli Inca. All’inizio, la loro etnia doveva essere unica, con un suo particolare sistema sociale, religioso ed economico. Ed anche la lingua era

autonoma, diversa da quella dei vicini che parlavano aymara, l’idioma di molta parte del centro andino, o quechua, la lingua degli Inca. Poi, con il tempo e con le unioni miste, le stirpi s’imbastardirono e della lingua originale Uros non rimase più traccia evidente. Rimane, però, un sentiero molto vivo che unisce passato e presente ed è rappresentato dagli usi e costumi degli Uros. Basta osservarli nelle occupazioni quotidiane per ripercorrere tal quale la loro lunga strada. I loro vestiti, i loro colori, le occupazioni, gli strumenti del lavoro sono ancora, in gran parte, quelli dei loro progenitori. E così i gesti e la loro traballante andatura da marinai. Si nutrono ancor oggi di ciò che fornisce spontaneamente l’aqua mater del lago Titicaca: verdure, pesci, uccelli acquatici che in gran numero di specie frequentano uno dei sistemi ecologici meglio conservati al mondo. A questo patrimonio nutritivo spontaneo continuano ad unire un succedaneo contributo pastorizio

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ITINERARI DI che, attraverso l’allevamento dei lama, fornisce soprattutto ai piccoli carne e latte, il carico proteico necessario per contrastare le rigide temperature locali. Un ecosistema, dunque, dove l’uomo si è perfettamente integrato con la natura. E le risorse, magre oggi come ieri ma sufficienti per sostenere un tenore di vita basato sull’essenziale, consistono ancora nella vendita di prodotti artigianali come cesti, ninnoli ed altri oggetti in vimini, o tessu-

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ti e pelli ricavati nell’autarchia delle islas flotantes, disegnati con motivi tradizionali e venduti o barattati con il miglior offerente. Che una volta era il vicino d’isola o l’acquirente della terraferma. Ma che ora, invece, diventa sempre di più il turista alla scoperta di quest’ultima frontiera del passato, il quale contribuisce alla sua metabolizzazione sempre più rapida nel presente. È, infatti, pittoresco notare come i segnali classici della civiltà dei consumi comincino ad appiccicarsi


ITINERARI DI a questa realtà finora avulsa dalla modernità. Improbabili cabine telefoniche per chiamate internazionali e mini pannelli solari sono ormai visibili su molte islas flotantes, quasi un teatrino a rovescio di quanto abbiamo annotato all’inizio a proposito dei dinosauri. Nel confronto con la realtà che avanza, le tradizioni e gli usi degli Uros iniziano a scricchiolare. Molte famiglie hanno da tempo accettato che i loro figli piccoli varchino la terraferma per frequentare le scuole elementari più vicine. Altre hanno già figli lon-

tani, all’università, con la prospettiva quasi certa che non ritorneranno per fare lo stesso mestiere dei padri. Incontrare gli Uros oggi non è soltanto un viaggio verso una delle destinazioni più pittoresche al mondo, ma è anche rubare gli ultimi frammenti di un tempo lontano destinato rapidamente a scomparire. Ulisse

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STILI DI VITA

Quel che non si di Da un sondaggio Ipsos

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discorsi sul razzismo sono da sempre influenzati dal pregiudizio, in un senso o nell’altro. In genere prevale quello buonista che, a parole e soprattutto in pubblico, vuole le persone disponibili nei confronti del prossimo, pronte a sentire ed accogliere chi ha bisogno, disposte anche a fare sacrifici personali per la causa comune, pronte a stigmatizzare chi la pensa diversamente. Una visione diversa rappresenta un pegno d’immagine da pagare, un gesto non “politically correct”. E quindi ci si astiene dal sostenerla. Lo sanno bene i media che, se litigano un cane ed un gatto, sono sempre a favore del felino perché il cane è più forte. E lo sanno altrettanto bene i politici, schierati per definizione a favore del debole socialmente, salvo quando la situazione sia talmente insostenibile da ritorcersi a loro danno. Qualche volta, però, si scopre

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fra le righe che c‘è molta ipocrisia in materia e che quando ci sono in gioco interessi personali diretti le cose cambiano. Le righe alle quali facciamo riferimento sono quelle proposte dai risultati di un sondaggio demoscopico effettuato dal francese Ipsos, uno degli istituti di ricerca più accreditati al mondo, con l’obiettivo di verificare l’atteggiamento della popolazione mondiale nei confronti degli immigrati. Lo studio, intitolato “Global Views on Immigration”, è stato condotto lo scorso agosto in 23 paesi rappresentativi della popolazione mondiale (11 europei, 2 nordamericani, 3 sudamericani, 4 asiatici, 1 mediorientale, 1 sudafricano, 1 australiano) intervistando 17.601 persone selezionate dall’Ipsos Online Panel. Sono state poste 6 domande elementari sull’immigrazione nel paese di ciascun intervistato. Eccole, insieme alle risposte.


STILI DI VITA

ice sul razzismo Domanda 1: “Pensi che ci siano troppi emigranti nel tuo paese?” Risposta del panel: si per il 52% (67% in Italia). Domanda 2: “Negli ultimi 5 anni, secondo la tua opinione la quantità di emigranti nel tuo paese è aumentata, rimasta la stessa o diminuita?”. Risposta: aumentata per l’80% (93% in Italia). Domanda 3: “Diresti che l’immigrazione ha avuto un impatto generalmente positivo o negativo sul tuo paese?”. Risposta: molto/abbastanza positivo: 21%; né positivo, né negativo: 29%; molto/abbastanza negativo: 45% (in Italia, 56%); non so: 5%. Domanda 4: Pensi che l’immigrazione causi troppa pressione sui servizi pubblici (sanità, trasporti, educazione)? Risposta: si per il 51% (56% in l’Italia).

Appare, quindi, evidente come ci sia un’insofferenza generale nei confronti del fenomeno dell’immigrazione e come in Italia questa insofferenza si manifesti in percentuale superiore alla media mondiale ma, comunque, abbastanza in linea con quella europea. Vale a dire che la solidarietà, come tanti altri aspetti ecumenici dell’umanità, ha sempre un aspetto peloso: la si concede più volentieri quando ci costa poco.

Tiffany

Domanda 5: “Gli immigrati rendono il tuo paese più interessante da vivere?” Risposta: si per il 31% (18% per l’Italia). Domanda 6: “Pensi che l’immmigrazione sia un bene per l’economia?”. Risposta: si per il 28% (30% per l’Italia).

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SALUTE & BELLEZZA

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apelli. Capelli vittime della moda, senza mai un momento di riposo, esposti a numerose aggressioni. In questo nuovo percorso alla ricerca del benessere psico-fisico, non poteva mancare una sorta di vademecum sulla vitalità della nostra chioma.

Un’esplosione sensoriale Consigli per la salute dei nostri capelli

Jennifer Lopez per L’Oréal Paris

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SALUTE & BELLEZZA CAPELLI SPENTI, DA NORMALI A FINI?

CAPELLI FRAGILI E SOGGETTI A CADUTA OCCASIONALE? Causa. La forza del capello risiede nel bulbo, che apporta il nutrimento essenziale per la crescita, e nella fibra, che attraverso uno scudo fatto di squame, proteine e lipidi ne garantisce la solidità. I problemi di debolezza iniziano dalla superficie del capello. Gradualmente le squame si sollevano, si frammentano e si staccano, i capelli tendono a spezzarsi. Il contenuto proteico diminuisce e i capelli perdono forza. Soluzione. Un valido aiuto viene dalla ricerca L’Oréal Paris, con la nuova gamma ARGININA RESIST X3, che ha una tripla azione rinforzante: nutre il bulbo (grazie all’arginina, amminoacido essenziale alla crescita del capello), rinforza la fibra capillare dalle radici alle punte e rende i capelli più forti. Quattro i prodotti della gamma con effetto rinforzante dall’incredibile sinergia: shampoo, balsamo, maschera e trattamento spray intensivo per un’azione mirata dalla radice.

Causa. I capelli fini sono particolarmente delicati, mancano di consistenza, resistenza e volume. Hanno quindi bisogno di un prodotto leggero, che li aiuti a risplendere senza appesantirli. Perché i capelli risplendano devono riflettere la luce. Questo è ciò che accade quando la cuticola che avvolge il capello è perfettamente liscia ed in buono stato: riflette la luce come uno specchio. Una cuticola danneggiata, invece, presenta una superficie frastagliata: il capello risulta quindi ruvido, indistricabile e vulnerabile alle aggressioni esterne. Soluzione. La gamma di trattamenti ELVIVE CRYSTAL GLOSS, una nuova generazione di formule arricchite in microcristalli, rinvigorisce i capelli sottili e dona lucentezza e morbidezza estrema. I capelli rovinati diventano più regolari ed uniformi, più lisci. La superficie del capello cattura e riflette meglio la luce, per una ritrovata brillantezza. Tre i prodotti della gamma: shampoo, balsamo e l’elisir istantaneo (trattamento senza tempo di posa).

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RECEPTION

POSITIVO LANCIO DEL SIPAC DI PADOVA

S

i è tenuta a PadovaFiere, lo scorso 14, 15 e 16 febbraio, la prima edizione del Sipac, Salone Internazionale e Professionale di Attrezzature per Camping. L’iniziativa, dedicata esclusivamente ai proprietari e gestori di camping e strutture ricettive all’aria aperta, è frutto dell’incontro tra FAITA FederCamping, che associa la maggioranza delle imprese ricettive

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dell’open air italiano, e la Federation de l’Hôtellerie de Plein Air LanguedocRoussilion, la Federazione che associa le strutture di campeggio della Francia meridionale. Con il suo fatturato di circa 2,7 miliardi di euro e 70 milioni di pernottamenti stagionali, equivalenti a circa il 20% del mercato turistico nazionale, il mercato dell’open air italiano è oggi il 2° in Europa, dopo quello francese.


RECEPTION Parimenti a quello transalpino, esso è in costante aumento, a testimonianza del crescente interesse del turista per questa forma di vacanza che associa aria e natura alle forme residenziali sempre più comode ed eleganti offerte dalle case mobili. Da questi presupposti è nata questa prima edizione italiana del Sipac, in realtà una nuova costola dell’affermato Salon Sett di Montpellier, la più grande manifestazione internazionale della stessa natura, giunta alla sua 34° edizione. Nel presentarla, il Dott. Maurizio Vianello, Presidente di FAITA Nazionale, ha sottolineato come la scelta dell’Italia testimoni l’interesse del mondo imprenditoriale francese a stabilire relazioni commerciali e professionali sempre più strette con il nostro mercato. In occasione del Sipac, FAITA FederCamping ha organizzato un convegno nazionale di settore dal titolo: “Apertura della stagione 2012: verso il campeggio del futuro” con l’obiettivo di fornire agli associati i necessari riferimenti

e suggerimenti per aggiornare e sviluppare costantemente le strutture ed il loro livello di affari. Il convegno ha riscosso un particolare successo. Sono, infatti, intervenuti circa 350 titolari di campeggio ed addetti ai lavori, in rappresentanza di oltre 150 fra le maggiori strutture italiane dell’open air. Chaperon

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RECEPTION

Le oasi del camping in Italia

fu quest’ermo colle i m o r a c e r p m e S ...e questa siepe, che da tanta parte / dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. / Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, e profondissima quiete / io nel pensier mi fingo… L’Infinito, Giacomo Leopardi

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ontinua il nostro percorso lungo l’Italia del camping. Data la stagione, ci soffermiamo ancora sulle località che offrono il classico turismo all’aria aperta sul mare abbinato a quello interno, collinare o addirittura di montagna. Come Abruzzo e Molise, le regioni delle quali abbiamo parlato nel numero precedente, anche le Marche delle quali trattiamo oggi rappresentano in larga parte quel balcone affacciato sul mare

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mirabilmente descritto da Leopardi. Un balcone che di fatto limita l’ampiezza dei lidi marini, e quindi, le dimensioni delle strutture ricettive classiche, ma che offre anche bellezze panoramiche ed opportunità alternative di vacanza. Le Marche ospitano il 5,2% dei campeggi italiani per un totale di circa 61.000 posti letto. Questi equivalgono, a loro volta, al 4,5% del totale letti messo a disposizione da tutto il mercato open air italiano. L’offerta


RECEPTION quantitativa delle Marche risente, dunque, della limitata geografia del luogo. Ma ciò non impedisce che questa offerta sia comunque altamente qualificata e, soprattutto, in continua espansione. Ne fanno fede la reputazione crescente di località marine e spiagge come Altidona, Cupra Marittima, Fano, Fermo, Numana, Porto Recanati, per rimanere in ambiente leopardiano, Porto San Elpidio, Senigallia. Alle quali si aggiungono accoglienti strutture situate in graziose e

rilassanti località di montagna ad oltre mille metri d’altezza come Carpegna, Castelsantangelo sul Nera, o altre ad altezza inferiore come Montefalcone Appennino, Montefortino, Novafeltria, Sarnano, Ussita. Il tutto, con una discreta percentuale di strutture a quattro stelle, significativa della buona qualità generalmente offerta dalle Marche al turista open air, e prezzi competitivi. Chaperon

Le Marche, fra mare e collina

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RECEPTION

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a terra del sole e dell’arte continua a svelarsi a poco a poco, in queste poche righe. Gli spunti che qui forniamo - e che speriamo utili - non hanno altra pretesa che di solleticare l’appetito di turisti e girovaghi e suggestionarne gli animi. La curiosità, si sa, è il motore della conoscenza.

NATURA E SPIRITUALITÀ NELLE MARCHE Affacciate sul mare Adriatico, con poco più di un milione e mezzo di abitanti distribuiti nelle cinque province, le Marche sono l’unica regione italiana al plurale, dove convivono ambienti e paesaggi assai diversi tra di loro, concentrati in poco meno di 10.000 km quadrati. Infiniti i tour e gli itinerari da percorrere alla scoperta dei più nascosti ma anche dei più suggestivi luoghi, dove si può ancora vivere un’atmosfera di genuina autenticità. Piccoli borghi, come perle incastonate in paesaggi senza tempo, che conservano ancora i tratti originali, dove si svolgono i lavori di una volta e le persone riservano ai visitatori un’accoglienza calorosa. Tra tutti, ci piace consigliarvi un paio di rotte insolite. • Nelle Marche esiste uno straordinario complesso sotterraneo di cavità naturali. Si tratta delle Grotte di Frasassi, nei pressi di Genga (AN), uno dei più estesi e interessanti monumenti naturali d’Italia, costituito da un susseguirsi di antri e cavità sotterranee di tipo carsico. La regione vanta, inoltre, un numero eccezionale fra parchi nazionali (2), regionali (4) e riserve naturali (6), che si contraddistinguono per la buona gestione e l’eccellente manutenzione. • Tra le prime aree ad aver accolto il fenomeno del Monachesimo, grazie alla figura di S. Benedetto da Norcia, le Marche sono costellate di abbazie e monasteri dall’indiscusso valore architettonico. Le più note sono l’Eremo di Fonte Avellana a Serra Sant’Abbondio (PU) e le due abbazie cistercensi di S. Maria in Castagnola a Chiaravalle (AN) e di S. Maria di Chiaravalle di Fiastra a Tolentino (MC).

Info 2 2su www.turismo.marche.it


RECEPTION

I campeggi preferiti di Trento Aosta

CAMPING CA’ SAVIO Cavallino Treporti (VE)

Trieste

Milano

Venezia

VILLAGGIO DEL SOLE Marina Romea (RA)

Torino Genova

PARCO VACANZE RIVAVERDE Marina di Ravenna (RA)

Bologna

VILLAGGIO DEI PINI Punta Marina Terme (RA) HOLIDAY VILLAGE FLORENZ Lido degli Scacchi (FE)

Firenze Ancona

VILLAGGIO CAMPING LIDO Maccagno (VA)

VILLAGGIO PINETA Milano Marittima Cervia (RA)

VILLAGGIO CAMPING BOSCO Cannobio (VB)

Perugia

CAMPING VILLE DEGLI ULIVI Marina di Campo (LI)

CENTRO TURISTICO ECOCHIOCCIOLA Maserno di Montese (MO)

L’Aquila

CAMPING CANAPAI Rio Marina (LI)

Roma

CAMPING EUCALIPTUS Alba Adriatica (TE)

Campobasso

CAMPING RESIDENCE AMIATA Casteldelpiano (GR)

Bari

VILLAGGIO CAMPING LE MARZE Marina di Grosseto (GR)

Napoli Potenza

CAMPEGGIO SUMMERLAND Viterbo HAPPY VILLAGE & CAMPING Roma

CAMPING VILLAGE DON DIEGO Grottammare (AP)

Cagliari

VILLAGGIO CAMPING TESONIS Marina di Tertenia (OG)

Catanzaro

HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEA Palau (OT) CAMPING MIRAGE Barano d’Ischia (NA) CAMPEGGIO EUROPA Terracina (LT) LE PALME VILLAGE Terracina (LT)

Palermo

GREEN VILLAGE Marina di Camerota (SA)

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RECEPTION

Mod. SUPER TITANIA, m. 8x4, n. 3 camere

FAITA Home by IRM

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n un mondo dove tutto cambia rapidamente, il camping sente la necessità di trasformarsi in quella che i francesi, leader di questo tipo di turismo in Europa, chiamano “hôtellerie en plein air”. L’albergo all’aria aperta al quale ci si riferisce è sostanzialmente una struttura recettiva dove il comfort ed i servizi hanno molta più importanza e spazio di quelli che ave-

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vano per lo spartano campeggiatore del passato. Oggi il camping è in larga parte turismo familiare, appetibile non solo per il vantaggio di prezzo che offre, ma soprattutto per il rapporto che il prezzo ha con la qualità del servizio e del comfort, ormai indispensabili anche per chi ama il piede nudo nella sabbia. E le case mobili, insieme all’ac-


RECEPTION cresciuta capacità di entertainment del camping sul modello dei villaggi turistici, rappresentano la chiave di volta rispetto al passato, essendo in grado di offrire a tutta la famiglia spazi modernamente ottimizzati. Per questo FAITA Nazionale, la Federazione che raggruppa gran parte dei circa 2.500 campeggi italiani, ha fatto un accordo con il gruppo francese Beneteau per la produzione nel nuovo stabilimento di Bologna di quattro

modelli di case mobili studiati apposta per le esigenze del mercato italiano e, perciò, contrassegnati con il marchio “FAITA Home by IRM”. Laddove IRM rappresenta il marchio del gruppo francese leader nel mercato europeo delle case mobili. Le nuove “FAITA Home by IRM” rappresentano l’ultimo grido in fatto di tecnologia specifica, combinando materiali ecologici e duraturi con soluzioni abitative di grande comfort e

TECNOLOGIA AVANZATA PER UN MIGLIOR COMFORT

Mod. SUPER MERCURE RIVIERA, m. 7,50x4, n. 2 camere

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RECEPTION


RECEPTION

Mod. SUPER MERCURE, m. 7,50x4, n. 2 camere

praticità per la famiglia ospite. Un motivo in più a favore del turismo all’aria aperta, ormai vicino a rappresentare il 20% della formula di vacanza in Italia.


RECEPTION

FIAT DUCATO CAMPER, DALLA PARTE Un nuovo sito e call center dedicati

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a presenza del marchio Fiat sulla motorizzazione e sul telaio del proprio camper garantisce affidabilità, competenza e performance, ma anche prodotti e servizi innovativi. Come il nuovo sito www.fiatcamper.com, un punto di riferimento da salvare tra i preferiti per i camperisti su base Fiat Ducato. Il portale è disponibile in 9 lingue e ricco di informazioni tecniche sul prodotto, servizi, ecologia, news ed eventi, FAQ. Utilissime funzionalità aperte a tutti gli utenti, senza registrazione, sono la “Verifica del telaio”, per

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controllare con pochi click se è soggetto ad una campagna di richiamo o di servizio, e il “Trova officina”, che offre la possibilità di ricerca rapida per nazione, comodo per chi stia programmando un viaggio e voglia avere l’elenco aggiornato, scaricabile e stampabile, delle officine che potrà trovare lungo il percorso. In più, una Premium Area con applicazioni esclusive per gli utenti che si registrano gratuitamente: con il “Check automatico del telaio” sarà il sistema a controllare automaticamente se è presente una campagna di richia-


RECEPTION Come i nostri affezionati lettori sanno, Reception è una rubrica pensata per gli amanti dell’open air. Al suo interno, sentivamo l’esigenza di uno spazio dedicato ai camperisti, che tanta parte hanno nel moderno concept di villaggio-campeggio superattrezzato. Eccolo! Lo realizziamo in collaborazione con Fiat Professional, la società del gruppo Fiat che si occupa della vendita di veicoli commerciali e che è leader europeo nella produzione di chassis per camper, sui quali gli allestitori “montano” - per così dire - la cellula abitativa. Solo per dare un dato, tre camper su quattro in Europa sono allestiti su base Fiat Ducato.

DEL CLIENTE mo o di servizio, informando via e-mail il cliente interessato; si potrà scegliere, poi, di scaricare manuali e brochure, inviare osservazioni o domande nell’apposita area dedicata “Ask the Expert” e ricevere newsletter periodiche. Ma non è tutto. C’è un altro servizio riservato ai possessori di camper su base Fiat Ducato: il numero verde gratuito 00800 3428 1111, facilmente memorizzabile in quanto le cifre 3428 corrispondono sulla tastiera del telefono alle lettere FIAT. Si tratta di un call

center multilingue per richiedere qualsiasi info o mettersi in contatto con Fiat Camper Assistance, la squadra di assistenza stradale riservata ai clienti camper su base Fiat Ducato, attiva 7 giorni alla settimana, 24 ore su 24 e presente in 44 paesi europei ed extra. Insomma, sono molti i vantaggi di possedere un camper su base Fiat Ducato!

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nuovo fiat ducato CON CAMbIO RObOTIzzATO COMfORT-MATIC.

vacanze vere, pensieri zero.

NATO PER ESSERE IL VOSTRO CAMPER. Il nuovo FIAT DUCATO è stato progettato insieme ai produttori di camper europei per offrire un’integrazione perfetta dello chassis e della cabina con la cellula abitativa.

• 4 nuovi motori Euro 5, Multijet II e con turbina a geometria variabile in funzione della versione:

115, 130, 150 Multijet e 180 Multijet Power, tutti “BEST IN CLASS” nella loro categoria in quanto a rapporto prestazioni/consumi.

• Fino al 15% in meno nei consumi e nelle emissioni. • Cambio robotizzato “COMFORT-MATIC” da oggi disponibile sulle versioni 130, 150 Multijet e 180 Multijet Power, per una guida ancora più rilassata ed efficiente.


• Rete di assistenza: oltre 6.500 punti di assistenza Fiat Ducato in Europa di cui oltre 1.700 Fiat Camper Assistance specializzati per camper.

• Customer Care: in 13 lingue e per 44 paesi. • Assistenza Stradale: 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ovunque in Europa. • Scopri il mondo dei servizi esclusivi Ducato Camper su: www.fiatcamper.com

In alternativa, chiama: +39 0244412160


RECEPTION

I “green products” di Philips

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a Philips (Royal Philips Electronics) è sempre più concentrata nell’innovazione verde, allo sviluppo della quale ha destinato 2 miliardi di euro, da spendere entro il 2015 nei processi produttivi dei suoi tre settori strategici: Healthcare, Lighting e Consumer Lifestyle. L’impegno Philips nel proporre soluzioni e prodotti sostenibili ha permesso di raggiungere già un’incidenza del 38% dei “green products” sul fatturato globale (rispetto ad un’incidenza del 31% nel 2009). Nel mercato dei televisori, Econova LED TV1 è il TV LED più verde d’Europa. Con telecomando solare, è in grado di ridurre il consumo energetico fino al 60% – il più basso della

categoria - garantendo immagini di primissima qualità. Inoltre, è costruito con materiali riciclati e facilmente riciclabili mantenendo tuttavia inalterata la sua straordinaria qualità grazie al robusto rivestimento in alluminio. Insignito del premio European Green TV 2010-2011 dall’Associazione European Imaging & Sound (EISA), Econova LED TV riceverà la classificazione A+ in occasione dell’introduzione dell’Etichetta Energetica Europea.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa sostenibile EcoVision5 di Philips visita www.philips.com/about/sustainability Per ulteriori informazioni sulla riduzione del consumo di energia a casa vostra visita asimpleswitch.com

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A GUSTO MIO

Ricette marchigiane

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opo tanto girovagare, in questo numero torniamo ad occuparci della gastronomia regionale italiana. E lo facciamo soffermandoci su due ricette tipicamente marchigiane. Terra di antiche tradizioni e grande ospitalità, punto di incontro tra nord e sud, le Marche vantano una cucina dai sapori forti, con piatti di carne, pesce, brodi, fritture. Tra i più famosi, il fritto misto composto di olive ascolane, verdura, carne e crema fritta (che a Venezia, per esempio, viene consumata come dessert, soprattutto nel periodo di Carnevale). Già con l’acquolina in bocca, vediamo come preparare alcuni di questi fritti.

Crema fritta

Ingredienti • 500 g di latte • 100 g di zucchero • 85 g di farina • scorza di 1 limone • 3 tuorli • 1 bustina di vanillina • pangrattato • sale • olio di semi per friggere Preparazione Fate bollire il latte con la scorza del limone. In un pentolino a parte che userete per cuocere la crema, sbattete le uova, lo zucchero e il sale per due minuti con una frusta. Aggiungete poi la farina setacciata, la vanillina ed amalgamate, eliminando eventuali grumi. Quando il latte bolle, togliete la scorza ed aggiungetelo a filo, continuando a mescolare con la frusta, al composto di uova e zucchero. Riportate a bollore e lasciate cuocere per 5 minuti finché non si addensi, continuando a mescolare incessantemente. Versate la crema su un piano di marmo o su un vassoio, spianatela a circa 2 cm di altezza e lasciatela raffreddare. Tagliatela a rombi, passateli nel pangrattato, quindi friggeteli. Scolate ed adagiate su un foglio di carta assorbente. Servite caldi.

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A GUSTO MIO

Olive all’ascolana Ingredienti • 40 grosse olive verdi di varietà tenera ascolana • 50 g di carne di maiale • 50 g di carne di vitello • 50 g di carne di pollo • 50 g di prosciutto • 100 g di pancetta • salsa di pomodoro • parmigiano reggiano • pane grattugiato • farina • ½ bicchiere di latte • 3 uova • noce moscata • sale • olio d'oliva Preparazione Tritate la pancetta e fatela rosolare in un recipiente con un po' di olio, aggiungete poi la carne mista, il prosciutto e due cucchiai di salsa di pomodoro. Lasciate cuocere lentamente e, quando sarà pronto, tritate finemente, mescolate al fondo di cottura e impastate con un uovo, due cucchiai di parmigiano, uno di pane, ½ bicchiere di latte, sale e un pizzico di noce moscata. Snocciolate le olive e riempitele con il composto ottenuto. Passatele poi nella farina, nel rimanente uovo sbattuto e, infine, nel pane grattugiato. Friggetele in abbondante olio bollente e, quando saranno dorate, scolatele e ponetele su un foglio di carta assorbente. Servite calde.

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PASSIONI

Il milite ignoto Lʼarroganza delle idee

“Democrazia: governo di popolo. Forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo, che la esercita a mezzo di persone da lui legalmente deputate“. Zingarelli, Vocab. della Lingua Italiana

È

andato largamente in onda in questi giorni il filmato scoop di Corriere TV che mostrava un dimostrante dei no-tav mentre insultava un carabiniere nel teatro delle manifestazioni contro il cantiere dell’alta velocità in Val di Susa.

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“Ehi pecorella, vuoi sparare? Che tipo di pecorella sei? Per quello che guadagni, non ne vale la pena…”. E ancora: “Pecorella ascolta. Io pago anche per te. Vi siete divertiti? Fatti riconoscere. Io non so chi sei. Parla. Noi ci divertiamo un sacco a guardare voi stronzi...”. Questa una sintesi degli improperi rivolti da un giovane manifestante in divisa da rivoluzionario, a viso scoperto e con tanto di barba rossa garibaldina e golfino casual, ad un altro


PASSIONI giovane, in divisa da carabiniere ma con il volto coperto dal casco per evitare sassi e botte.

alle delibere democratiche dello stato. Per giunta, nel caso specifico, in osservanza di accordi internazionali.

Due facce speculari della stessa condizione sociale, quella del proletario a 1.400 euro di stipendio netto al mese, l’uno come operaio, l’altro come militare. Ma in due fronti completamente opposti: quello della contestazione violenta e quello della legalità. Ed in due situazioni di rischio assurdamente all’antitesi: l’incolumità fisica garantita dalla legge per il manifestante e l’esposizione obbligatoria agli oggetti contundenti ed alle bombe carta per il tutore dell’ordine.

Per troppo tempo l’ipocrisia populista dei media ha stravolto la realtà, mettendo alla berlina l’operato della polizia impegnata a tutelare la legalità e, quindi, il cittadino. Da troppo tempo gli errori, che pure esistono, delle forze dell’ordine sono il paravento per creare eroi negativi alla Giuliani, alla Cucchi, alla Sandri, per non parlare di altri ancor più tragici di un passato sempre dietro l’angolo, alla Battisti per intenderci.

Il filmato così diretto e spontaneo di Corriere TV ha fatto gettare la maschera a chi sostiene con arroganza, e peggio ancora con violenza, le proprie idee. Il problema della Val di Susa non è se debba o no passarci l’alta velocità, ma quale diritto hanno le minoranze a resistere manu militari

Prima che si crei un altro mito Feltrinelli nell’esaltato Abbà, il capo no-tav folgorato dalla sua stessa folle impresa di scalare un traliccio dell’alta tensione, lasciateci manifestare la nostra totale solidarietà e simpatia al milite ignoto che, così dignitosamente, ha forse fatto capire agli ipocriti da che parte sta la democrazia. Leonardo

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SFIDE & SPORT

L’ Osservatorio VirtualClass®

G

li errori arbitrali continuano a produrre al calcio irreparabili danni economici e d’immagine, senza che l’avvicendarsi della dirigenza dei fischietti riesca a migliorare la situazione. L’arbitro sbaglia per l’effetto concomitante di due fattori: la limitazione delle sue capacità umane, messa sempre più in evidenza dalla crescente tecnologia, e la sudditanza psicologica, tuttora influenzata dai fatti di Calciopoli. È questa la conclusione cui continua ad arrivare da sei anni l’Osservatorio sugli errori arbitrali nel calcio, condotto dal marchio VirtualClass® in collaborazione con Adiconsum. L’esame effettuato dall’Osservatorio attraverso la moviola e la comparazione con i dati riportati dai 3 maggiori quotidiani sportivi, rivela che

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nelle prime 25 giornate del Campionato di Serie A 2011/12 i 29 arbitri impegnati nelle 247 partite disputate hanno commesso 142 errori gravi in situazione da gol/non gol. Questi errori hanno virtualmente: 1. alterato il risultato di 114 partite (46% del totale, contro il 41% dell’anno scorso); 2. spostato 142 punti di classifica, equivalenti a 5,2/giornata calcistica (contro i 4,3 dell’anno scorso); 3. prodotto le differenze di classifica indicate nella tabella a fianco. Nella roulette russa degli errori arbitrali messi in luce dalla tecnologia, è tuttavia da notare una costante: l’Inter è l’unica squadra ad aver virtualmente ricevuto solo benefici nel


SFIDE & SPORT

sugli errori arbitrali nel calcio CLASSIFICA UFFICIALE Squadra

Punti

1

Milan

51

2

Juventus*

3

VIRTUALCLASS速 Squadra

Punti

DIFF.

1

Milan

56

+5

50

2

Juventus*

53

+3

Lazio

45

3

Udinese

46

+1

4

Udinese

45

4

Napoli

46

+6

5

Napoli

40

5

Lazio

43

-2

6

Roma

38

6

Palermo

38

+4

7

Inter

36

7

Roma

38

=

8

Palermo

34

8

Chievo

38

+5

9

Catania*

33

9

Cagliari

35

+4

10 Chievo

33

10

Parma*

33

+4

11 Atalanta (-6)

31

11

Inter

32

-4

12 Cagliari

31

12

Bologna*

30

+2

13 Genoa

31

13

Genoa

30

-1

14 Parma*

29

14

Siena

29

+3

15 Fiorentina*

28

15

Atalanta (-6) 29

-2

16 Bologna*

28

16

Catania*

28

-5

17 Siena

26

17

Fiorentina*

27

-1

18 Lecce

24

18

Novara

25

+8

19 Novara

17

19

Lecce

22

-2

20 Cesena*

16

20

Cesena*

15

-1

*1 partita in meno: Bologna, Juventus, Cesena, Catania, Fiorentina, Parma.

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SFIDE & SPORT dopo Calciopoli, seppur raffreddati in tempi recenti: 4 punti nel 2011/12 ad oggi; 3 nel 2010/11; 3 nel 2009/10; 11 n e l 2008/9; 9 nel 2007/8; 6 nel 2006/7. Per converso, è da notare come alla Juve, principale imputata di Calciopoli, alla 25a giornata dell’attuale stagione 2011/12, sia stato concesso 1 solo calcio di rigore a favore e 3 contro, mentre le sono stati virtualmente negati 12 rigori a favore in rapporto a 6 contro. Al Milan sono stati attribuiti 6 rigori a favore e 1 contro, mentre nel computo dei rigori virtuali gliene sono stati negati 9 a favore in rapporto a 4 contro. Ciò spiega il credito virtuale di entrambe le squadre nel punteggio in classifica.

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La tipologia degli errori arbitrali sui casi da gol-non gol analizzati ha riguardato: rigore/non rigore (69%, contro il 57% dell’anno scorso), fuori gioco (21%, contro 30%), fallo in azione da gol (8% contro 11%), gol fantasma (2% contro

2 % ) . La mancata concessione del rigore è quindi la causa maggiore dello spostamento virtuale dei punti, mentre appare evidente che il gol fantasma ha più valenza emozionale che statistica. Conclusione dell’Osservatorio: “L’uso documentato e spettacolare della moviola in campo per decidere sull’episodio determinante della partita nella recente finale


SFIDE & SPORT del SuperBowl americano, il singolo evento sportivo più importante al mondo, ha dimostrato come questo mezzo tecnologico sia l’unico in grado di garantire la regolarità della contesa e l’etica del risultato. I sensori sulle porte annunciati da Blatter per decidere sul gol fantasma, che rappresenta soltanto il 2% nella casistica degli errori arbitrali, sono un’ennesima, recalcitrante melina per mantenere governabile il risulta-

po rallenterebbe un gioco in cui la palla è già ferma per il 50% del tempo regolamentare. Basterebbe adottare il challenge del tennis per risolvere in 30” errori che nella maggior parte dei casi comportano risse in campo, con minuti di stop ed altri errori arbitrali ”. Olimpia

t o in campo. Né appare credibile l’idea di Platini che la moviola in cam-

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JUNIOR CLUB Le storie di natura che raccontiamo hanno due scopi: divertire i junior di casa e presentare situazioni e località nuove, così da stimolare la loro curiosità ed apprendimento. In questo caso, la storia raccontata si svolge a bordo di un aeroplano diretto a Istanbul, splendida città al confine fra oriente ed occidente. La storia è adatta ai ragazzi dagli 8 ai 10 anni.

L

uc e Lazo erano appena saliti sull’areo in partenza da Roma per Istanbul. Si erano accomodati sul loro sedile e Luc aveva subito controllato attraverso la speciale telecamerina da lui inventata come stava Full, il fido cane che, non potendo viaggiare con i suoi padroni, era stato alloggiato nel vano speciale dell’aereo per il trasporto animali. Full aveva notato la chiamata dal suo gabbiotto e aveva risposto agitando le orecchie in senso di festa per tranquillizzare Luc. Il viaggio a Istanbul si era reso necessario perché i genitori di Luc, scienziati nel campo della fisica e della chimica, avevano bisogno di misurare la velocità della corrente marina nello Stretto dei Dardanelli. Questo stretto collega il Mar di Marmara con il Mare Egeo ed è stato da sempre considerato il confine fra Europa ed Asia, nonché culla di grandi civiltà antiche. Sulla riva turca della stretto sorgeva, per esempio, la città di Troia, teatro della guerra descritta nell’Iliade di Omero.

Il compito di misurare la corrente era stato affidato ai nostri tre eroi dato che i genitori di Luc erano impegnati con altri aspetti del progetto. E per questo motivo, quel genialoide di Luc aveva inventato alcune macchinette speciali di grande valore scientifico. L’aereo era appena partito e Luc si accingeva a ripassare i disegni delle sue macchinette, quando notò con la coda dell’occhio due uomini nella fila di sedili a fianco alla sua. Parlavano sotto voce e gesticolavano in una maniera veramente strana. Luc dette di gomito al nonno che, incuriosito, cominciò ad osservarli di nascosto anche lui. Ad un certo punto, quello più basso e con i baffi, si alzò e andò a parlottare con un altro passeggero che si trovava qualche fila indietro. Luc e Lazo lo seguirono con lo sguardo senza farsi notar e

Le avventure di


JUNIOR CLUB e si accorsero che confabulava sotto voce e con gli stessi gesti di prima. Poi ritornò indietro verso la fila di sedili dalla quale era partito e improvvisamente alzò il braccio destro. A quel segnale, gli altri due personaggi si unirono a lui e gridarono insieme: “Fermi tutti. E’ un dirottamento!”. Contemporaneamente, nelle loro mani comparvero delle pistole. I passeggeri rimasero paralizzati e alcuni cominciarono a gridare dalla paura. Ma non Luc ed il nonno Lazo che, invece, pensarono subito a come fermare quello che appariva chiaramente un tentativo di sequestro dell’aereo. Il pericolo era grave perché sarebbe bastato un colpo di pistola per far saltare in aria tutto. Mentre due dei dirottatori si muovevano verso la cabina dei piloti, Luc tirò

Luc, Lazo e Full

fuori dalla sua borsa magica un apparecchietto che sembrava un videogioco ma che invece emetteva un potente fascio elettrico in grado di paralizzare le persone. Lo diresse verso i due e li immobilizzò. Contemporaneamente, il nonno prese il suo famoso lazo e lo lanciò sul terzo dirottatore, legandolo come un salame. A quel punto arrivarono i piloti e gli steward dell’aereo che immobilizzarono definitivamente i tre pirati dell’aria. Il viaggio si concluse senza danni e l’unico scontento rimase il fido cane Full, che aveva seguito tutta la scena attraverso la sua telecamerina senza poter dare alcun contributo al di fuori di un solitario e furioso abbaiare. Fedro


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L’ETA’ DEL NONNO Come nasce un libro

L

’età del nonno, dopo quella del figlio e del padre, è l’età definitiva. Un’età che, molto più delle altre, marca il tempo e che, al suo inizio, può creare sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapasso dai lenti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo a quelli frenetici e sempre più artificiali dell’età moderna. L’annuncio del primo nipote in arrivo spalanca d’improvviso la prospettiva della vecchiaia. Risuona come la tromba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e faticosa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamente far puntare i piedi nel tentativo di fermare il tempo o rallentarlo. Invece, quando ci si accomoda dentro, si scopre che un nipote regala nuovi scopi e traiettorie alla vita,

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offrendo l’occasione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora essere. Un fil rouge che ha stimolato Luciano Lupi a scrivere “Ciao Lorenzo”, un libro, bello e tenero, ottimamente recensito da stampa e lettori, una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle. Il dialogo del nonno con Lorenzo, il nipote nascituro, affronta temi importanti diventando, pagina dopo pagina, una sorta di vademecum rigoroso ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelligente e moderno, in grado di aiutare futuri neo genitori o nonni a fornire risposte concrete ai tanti perché di figli e nipoti. Friendly


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IL CLUB NATURAL MIND

LA POSTA DEI LETTORI Grande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo survey@natural-mind.it; ci aiuteranno a migliorare il magazine.

Belle le foto, interessanti i testi, buoni gli spun ti. Voto: 9 Ciao, Maria Elena

Quando ricevo questo giornale, passo una piacevole ora di lettura. Vittorio

mi piace m oltissimo, soprattutto vari itinera i ri che veng ono propo sti Michele

Salve. è ottima! ta is v ri a tr s o v La nche al mio a te s ia v in la vorrei che zo. amico Innocen ente. lm ia rd o c to lu a Vi ringrazio e s Annibale

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natural mind® è il magazine online che rispetta l’ambiente natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elettrica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2011 sono stati, infatti, certificati con “100% energia pulita Multiutility”. Certificare i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica interamente prodotta da fonte rinnovabile: la certificazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certificati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie a questa iniziativa è stata evitata l’emissione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio. Il marchio "100% energia pulita Multiutility" che appare sulla newsletter, marchio di proprietà di Multiutility S.p.A. registrato a livello europeo e che viene concesso solamente a chi rispetta l’ambiente, è l’attestazione della scelta etica che ha effettuato l’editore di natural mind®. I certificati RECS (Renewable Energy Certificate System) sono titoli che attestano la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economiche per continuare a produrre energia "verde". I certificati RECS sono distinti dall'erogazione fisica dell'elettricità e la loro emissione consente la commercializzazione dei certificati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente finanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimoniando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.


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