Anno 2012 • N. 9
Econotizie per gli amanti della natura e del bello
ITINERARI DI
I Mercatini di Natale RECEPTION
Buona stagione del turismo dell open air
A GUSTO MIO
Il pan di zenzero
natural-mind.it Magazine prodotto con energia certiďŹ cata
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in collaborazione con FAITA
Buon Natale e Buon 2013 Cari lettori, si conclude il secondo anno del nostro magazine online natural mind® e, se possiamo dar retta ai commenti dei lettori che hanno seguito fedelmente la testata, ci sembra di poter dire che il nostro lavoro è stato premiato con un successo. Se non altro perché siamo stati capaci di offrire momenti di relax accompagnati da spunti di riflessione, qualche volta purtroppo amari ma necessari, sull’attualità e sul futuro. Questi due anni sono stati anche utili per mettere a punto i contenuti, la veste grafica e soprattutto lo stile di natural mind®, per renderli sempre più aderenti ad un magazine online. In base a questo lavoro, possiamo annunciare edizioni 2013 molto frizzanti ed incisive con cadenza bimestrale, la periodicità migliore in rapporto al mezzo. Per celebrarci un po’, in questo numero riproponiamo alcuni articoli che hanno avuto particolare successo dal momento in cui abbiamo cominciato, insieme ad altri, nuovi ed ugualmente interessanti. Il tutto all’insegna delle feste più intime e calde e con la speranza che l’anno 2013 sia migliore di quello che sta passando. Ma con la consapevolezza che, comunque, ci sarà da battagliare e non bisogna perdersi d’animo. Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti ! La redazione GRADIREMMO CONOSCERE LA TUA OPINIONE SU natural mind ®. PER FORNIRCELA, CLICCA QUI.
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natural mind®
Econotizie per gli amanti della natura e del bello
Periodico online del Club natural mind Anno 2012 • N. 9
REDAZIONE, COORDINAMENTO E PUBBLICITÀ Dall esperienza ultraventennale di marketing, comunicazione ed edizione di Make Tailored Advertising Srl info@maketa.it
FOTOGRAFIE
iStockphoto, Fotolia, archivi privati
PROGETTO GRAFICO
Make Tailored Advertising Srl
ITINERARI DI
I MERCATINI DI NATALE Una luminosa tradizione che viene dal nord GERUSALEMME Crocevia di religioni SALUTE & BELLEZZA
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UNA CASCATA DI DIAMANTI PER UN LOOK GIOIELLO RECEPTION • • • • • •
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HÔTELLERIE EN PLEN AIR FAITA HOME BY IRM BUONA STAGIONE DEL TURISMO OPEN AIR FIAT DUCATO CAMPER OASI DEL CAMPING IN ITALIA: La spiaggia del cavallino ITALIA, TERRA DEL SOLE E DELL’ARTE: Venezia
JUNIOR CLUB IL VOLO DEL CALABRONE
E-SHOPPING
L’ETA’ DEL NONNO Ciao Lorenzo: come nasce un libro
IL CLUB NATURAL MIND LA POSTA DEI LETTORI
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STILI DI VITA
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DESTINATI AL MALGOVERNO Un destino lungo ottocento anni
PASSIONI
A GUSTO MIO
BISCOTTI DI PAN DI ZENZERO
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BENTLEY E ROLLS AL COSTO DI UN’UTILITARIA Classicare, il mercato dei miracoli
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SFIDE & SPORT
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L’(IN)UTILITA’ DEGLI ARBITRI D’AREA E la crisi di credibilità del calcio
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ITINERARI DI
N
on tutti sanno che per l’iconografia cristiana l’immagine e la storia del Babbo Natale moderno derivano da un personaggio storico, il vescovo San Nicola di Mira, antica città dell’odierna Turchia. Di lui si racconta che per diffondere il cristianesimo presso i bambini che non frequentavano la chiesa, anche a causa del freddo invernale, esortasse i parroci ad andare a trovarli a casa portando un dono. Quella particolare e gradita
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attenzione consentiva di evangelizzare i bambini, raccontando loro chi era Cristo e cosa aveva fatto per l’umanità. Per ripararsi dal freddo, i parroci indossavano un pesante soprabito ed un copricapo rosso scuro e viaggiavano su slitte trainate da cani, che sono poi diventati renne nella successiva evoluzione nordica della leggenda di San Nicola nel mito e nel nome di Santa Claus. Da secoli, quindi, per noi europei Babbo Natale scende con la sua slitta
ITINERARI DI
I MERCATINI DI NATALE Una luminosa tradizione che viene dal nord
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ITINERARI DI dal nord, da Rovaniemi in Finlandia, il paesino dove la leggenda vuole che sia nato e viva, anche se non ci spiega cosa fa tra un Natale e l’altro. Ci viene a trovare fermandosi sempre più frequentemente, anche lui, per avere delle idee nei tipici ed affascinanti mercatini di Natale che, ahimè, gli fanno concorrenza vendendo agli adulti ciò che lui regala ai bambini: dolci e giocattoli, addobbi natalizi, ma anche prodotti artigianali e le più disparate mercanzie. Nel suo percorso dal nord al sud, sono la Germania, la Svizzera e l’Austria i paesi dove più lo attraggono la grazia, l’inventiva, l’eleganza e la quantità di questi mercatini allestiti nelle piazze più belle delle città ed addobbati con magia di luci, colori e suoni che si mischiano agli odori speziati del vin brulè e del wurstel. Un’intima e caldissima atmosfera natalizia che ritrovi negli stessi temi ma con varianti regionali, ad
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Amburgo, nel mercatino davanti al Municipio animato da omini di panpepato ed angioletti natalizi, nel WeihnachtsZauber (magie Natalizie) della Piazza dei Gendarmi di Berlino, arena di spettacoli pirotecnici ed acrobatici, nel tradizionale Mercatino del Bambin Gesù di Norimberga, dalle caratteristiche tende di stoffa a strisce bianche e rosse allestite
ITINERARI DI
in piazza HauptMarkt, dalla quale si può ammirare la chiesa Fraukirche assaggiando panpepato e pane nero alla frutta, o presso un altro Mercatino del Bambin Gesù, quello di Monaco a MarienPlatz, il più grande ed antico della Baviera, cui fa sponda il KripperlMarkt, famoso per gli addobbi e le decorazione per il presepe. O, scendendo ancora a sud, il più
grande mercato di Natale al coperto d’Europa, alloggiato nella ShopVille – RailCity sotto la stazione ferroviaria di Zurigo dove, malgrado la sistemazione indoor, troneggia un albero di Natale alto 15 metri, o il Mercatino del Bambin Gesù di Vienna dove, ugualmente in vena di grandezze, si può ammirare una “Corona del Natale” del diametro di 12 metri, oppure, nella DomPlatz di Salisburgo, la città di Mozart, il mercatino forse più vecchio d’Europa, risalente al ‘500. In tempi relativamente più recenti, la luminosa tradizione dei mercatini di Natale ha anche valicato le Alpi, attestandosi in città come Bolzano e Bressanone e, da lì, continua a scendere lungo la penisola, messaggera dell’atmosfera stagionale più calda che l’uomo conosca. Ulisse
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ITINERARI DI
Gerusalemme crocevia di religioni Dove s’incontrano nord e sud, est e ovest
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ITINERARI DI Io mi sono rallegrato quando mi dissero: «Andiamo alla casa dell’Eterno». 2 I nostri piedi si sono fermati entro le tue porte, o Gerusalemme. 3 Gerusalemme è costruita come una città ben compatta, 4 dove salgono le tribù, le tribù dell’Eterno, per celebrare il nome dell’Eterno. 5 Poiché là sono posti i troni per il giudizio, i troni della casa di Davide. [CANTO DEI PELLEGRINAGGI DI DAVIDE, SALMO 122,1 - PREGHIERA PER LA PACE DI GERUSALEMME]
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uona quasi irriverente affermarlo nel periodo natalizio, quando la tradizione spande desiderio di pace, ma dopo tremila anni la preghiera di Davide non è stata ancora esaudita. Per Gerusalemme la pace non è arrivata, anzi la città si ritrova ancor più divisa nello spirito e nella sostanza. Le tribù alle quali Davide fa riferimento si sono moltiplicate e diversificate e, anche nell’impossibilità di un concreto confronto storico, si può affermare che la conflittualità dovuta alla loro convivenza si è acuita. Strano destino, per la città simbolo della pace e per questo proclamata città santa da tutte e tre le principali religioni monoteistiche della terra: ebrea, cristiana e musulmana. Ma, forse,
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non così tanto, se si riflette sulla collocazione geopolitica di Gerusalemme, da sempre crocevia di contrasti fra l’est e l’ovest, fra il nord ed il sud del mondo. Basta ripercorrerne la storia precristiana, dalla dominazione babilonese fino all’anno mille a.C., al suo riscatto da parte di re Davide e Salomone, alla deportazione in Babilonia da parte di Nabucodonosor nel 587, alla conquista di Alessandro Magno nel 331, a quel la successiva dei Tolomei d’Egitto e poi dei Seleucidi di Siria, fino alla conquista romana da parte di Gneo Pompeo nel 63 a.C., e alla distruzione da parte di Tito nel 70 d.C. E la storia successiva non cambia, con Gerusalemme dominata dai romani fino al 614, poi dai persiani di Cosroe II, dai califfi, dai turchi, dai sultani, dai crocia-
ti che nel 1099 ne fecero la capitale del Regno Latino di Gerusalemme, da Saladino e dai suoi musxulmani fino al 1517, quando subentrarono gli ottomani fino al 1917. Il resto è la storia recente del conflitto arabo-israeliano resa, se si vuole, ancor più drammatica dalle immagini giornaliere di guerra e di morte diffuse dalla TV. Allora, proprio in omaggio al desiderio di pace che il Natale anima, conviene concludere con l’esortazione di Davide che completa il salmo 122,1:
“6 Pregate per la pace di Gerusalemme: prosperino quelli che ti amano. 7 Ci sia pace entro le tue mura e prosperità nei tuoi palazzi. 8 Per amore dei miei fratelli e dei miei amici ora dirò: «Sia pace in te». 9 Per amore della casa dell’Eterno, il nostro Dio, io cercherò il tuo bene.”
Ulisse
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STILI DI VITA
Destinati al malgoverno... ...o possiamo cambiare? Un destino lungo ottocento anni surse ver’ lui del loco ove pria stava, dicendo: O Mantoano, io son Sordello de la tua terra!; e l'un l'altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! (Dante: Purgatorio, Canto VI)
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STILI DI VITA
È
tanto chiedere un Paese moderno, a giusta misura delle aspettative dei cittadini, rispettoso dei diritti e dei doveri, un Paese governato con serietà e rettitudine? A giudicare dalle parole rivolte da Sordello al conterraneo Virgilio ottocento anni fa attraverso la penna di Dante, l’impresa appare disperata, se non impossibile. L’Italia attuale continua ad apparire agli italiani ed agli stranieri la stessa nave senza pilota, in balia di una tempesta tanto più grave in quanto le sue dimensioni generali oggi sfuggono alla cognizione ed al controllo dei marinai di tutto il pianeta. Ovunque si naviga a vista, cercando di sopravvivere ai marosi che la tempesta erge ogni
giorno, ogni ora, sempre più alti. L’intero occidente, Stati Uniti compresi e con l’eccezione di poche nazioni, combatte una lotta per la sopravvivenza qua e là identificata come l’agonia del capitalismo, l’assalto degli speculatori finanziari, la guerra del dollaro
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STILI DI VITA
all’euro ed altre ipotesi di fantasia o, purtroppo, di realtà. Quale che sia il nome, l’origine o la direzione della tempesta in atto, sta di fatto che essa ha messo alle strette un sistema mondiale che fino a poco più di dieci anni fa sembrava avesse raggiunto uno stabile indirizzo di sviluppo verso la ricchezza globale. Purtroppo, non si erano calcolate due novità fonda-
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mentali. Da una parte, l’avvento di internet e l’effetto domino che avrebbe avuto sulle relazioni economiche, accelerandone a dismisura i trend fino a creare bolle speculative che dapprima hanno gonfiato l’economia e poi, esplodendo, l’hanno depressa. Dall’altra e nel contesto, l’importanza che ha assunto la speculazione finanziaria planetaria, con il sistema-
STILI DI VITA tico gioco in borsa alla ricerca della migliore remunerazione del capitale. Queste novità hanno giocato soprattutto a sfavore dei paesi con eccesso di spesa pubblica e con un grosso buco nei conti dello stato, in sostanza quelli più indebitati. L’Italia, con il suo debito pubblico globale secondo soltanto a quello degli Stati Uniti, è purtroppo alla testa di tale schiera. Ma la constatazione più triste e preoccupante è che una spesa pubblica così esorbitante non è andata a migliorare i servizi per i cittadini, anzi. Oltre che la lista degli stati più indebitati, l’Italia comanda anche quelle dei paesi meno efficienti in tutti i servizi essenziali: scuola, giustizia, sanità, organizzazione della macchina statale, ecc. Né i soldi spesi sono andati a migliorare la competitività del nostro sistema produttivo. Pur avendo la miglior offerta potenziale di turismo nella ineguagliabile combinazione di natura e cultura che l’Italia può esibire, siamo scesi dal 1° posto degli anni ’70 come principale destinazione turistica mondiale al 6° dei giorni odierni. E non è an-
data meglio nei settori universalmente riconosciuti come eccellenza del “Made in Italy”, le famose 4F: Food – cucina; Furniture – arredamento e design; Fashion – moda; Ferrari – inteso come tecnologia avanzata. Anche qui abbiamo perso competitività, affari e reddito. Segnati dal destino o semplicemente succubi del malgoverno? Se crediamo a certi proverbi che sono la saggezza dei popoli, “Faber est suae quisque fortunae”, ognuno è fabbro della propria sorte. Dunque, più che il destino dobbiamo incolpare i cattivi governanti che abbiamo eletto addirittura per secoli, a giudicare dall’invettiva di Sordello. Ma, sostanzialmente, dobbiamo incolpare noi stessi che li abbiamo eletti. è quindi tempo, l’ultimissimo, per cambiare e per eleggere gente nuova, affidabile, da giudicare in base a ciò che ha saputo fare nella vita ed a provate doti morali e civili. Basta con le chiacchiere dove, da sempre, primeggiano gli imbonitori. Tiffany
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SALUTE & BELLEZZA
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Jennifer Lopez, cantante
SALUTE & BELLEZZA
BY COLOR RICHE
UNA CASCATA DI DIAMANTI
PER UN LOOK GIOIELLO
I dettagli gioiello sono una delle tendenze moda autunno/inverno 2012-13, perfetti per impreziosire ogni look e renderlo sfavillante e principesco. Anche nel maquillage è possibile indossare tutta la luce del diamante, il gioiello più prezioso, grazie a Diamantissime by Color Riche di L’Oréal Paris, un’esclusiva collezione make-up con polvere di diamante. Giochi di luce, riflessi multipli e scintillanti in una palette lussuosa come uno scrigno, capace di racchiudere la più inestimabile delle collezioni.
La formula di Diamantissime associa la vera polvere di diamante a una forte concentrazione di perle, per ottenere dei giochi di luce multisfaccettati mai visti prima.
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SALUTE & BELLEZZA
I BESTSELLER L’OREAL PARIS
BY COLOR RICHE
SI VESTONO DI DIAMANTI
Colori incredibili che brillano su occhi, unghie e labbra, racchiusi in un intenso mascara in limited edition, tre sfavillanti rossetti, due preziosi smalti, uno smalto top coat scintillante e un gloss top coat luminoso.
IL LUSSO
IN UNO SGUARDO Il nuovo Mascara Volume Milioni di Ciglia Diamantissime in limited edition regala uno sguardo sontuoso, grazie alla texture perlata e alla polvere di diamanti che sublimano il nero intenso. Volume lussuoso, lunghezza incredibile e deďŹ nizione scolpita su ogni singola ciglia!
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SALUTE & BELLEZZA
BACI
PREZIOSI Un velo di polvere luminosa e di perle preziose per labbra bijoux. L’alto potere riflettente delle perle contenute nella formula Diamantissime by Color Riche cattura la luce e la riflette sulle labbra, giocando sull’elevato indice di rifrazione del diamante. Tre scintillanti nuance di Color Riche custodite in un elegantissimo packaging, e un Top Coat Gloss da usare da solo o per dare un tocco di luce cristallo al rossetto.
UNGHIE
GIOIELLO Una manicure lussuosa ed extra brillante: le due nuove nuance di Color Riche Lo Smalto e il Top Coat Smalto sublimano le unghie grazie all’esclusiva formula con polvere di diamante e particelle di alluminio in sospensione, che riflettono la luce intensamente. Unghie ultra sofisticate e preziose come un gioiello.
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SALUTE & BELLEZZA
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SALUTE & BELLEZZA
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RECEPTION
Hôtellerie en plein air
La nuova formula del camping La definizione viene, com’è intuitivo, dalla Francia, il paese europeo con maggior numero di campeggiatori e di campeggi, tanto da rendere questo segmento del turismo francese poco meno di un terzo del totale transalpino. Per confronto, il segmento italiano, che pur è secondo in Europa, rappresenta poco più della metà.
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“Hôtellerie en plein air” significa sistemazione alberghiera all’aria aperta. Che, sostanzialmente, vuol dire offrire al campeggiatore il duplice vantaggio di una nuova, comoda sistemazione logistica abbinata al tradizionale piede nudo sulla sabbia. In breve, una sorta di “formula villaggio”, un po’ più rustica e flessibile.
RECEPTION Del villaggio turistico, la nuova sistemazione in camping offre la possibilità di risiedere in comode strutture fisse: bungalow, chalet, maxi caravan e, ultima novità alimentata da una recente norma che esenta i campeggi dalla licenza di costruzione, la c.d. casa mobile. Dove “mobile” sta per “trasportabile”, un aggettivo burocratico all’italiana proprio per evitare la licenza di costruzione. Queste strutture modernissime sono in grado di ospitare una famiglia media di quattro persone ed arrivano ad un livello di comfort ed estetico paragonabile a quello di una camera d’albergo a quattro stelle. A ciò, uniscono una efficiente cucina, comodi bagni e salotti o tinelli come quelli di casa. Le ultime e più sofisticate versioni di case mobili offrono anche un terrazzo-roof dove prendere il sole o cenare la sera. La tecnologia è essenzialmente proveniente dalla Francia, dove Beneteau, il più grosso costruttore mondiale di barche a vela, si è diversificato in questo mercato tecnologicamente complementare, diventando anche il maggior costruttore europeo di case mobili. Di
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RECEPTION
fatto, Beneteau è già sbarcato anche in Italia dove già esportava le proprie case sotto il marchio “IRM, une génération d’avance” e dove ora, a Bologna, le costruirà direttamente. Dunque, hospitality di tipo alberghiero per la vacanza dei campeggiatori anni 2000 e della loro famiglia e formula villaggio per intrattenerli felicemente all’interno del campeggio per tutta la settimana media della loro vacanza. Supermarket per la spesa, negozi, varietà di giochi e sport da praticare, spettacoli serali, baby sitting,
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grandi spazi verdi nell’ordine anche di decine di ettari, questo è ciò che offre oggi un campeggio moderno. Tuttavia, con larga concessione alla tradizione. Chi vuole continuare a campeggiare con la tenda o con la roulotte è naturalmente il benvenuto. E ci sono molte strutture, specie quelle vicine alle grandi città, le quali basano una parte importante dei loro affari sul pendolare che affitta una piazzola per due o tre mesi, ci lascia la famiglia durante la settimana e la raggiunge per il week end. Cosa che, peraltro, fanno
RECEPTION E qui sta la flessibilità del camping rispetto alle altre formule hotelliere. La possibilità, cioè, di poter continuare a
scegliere il proprio tipo di rapporto con la vacanza all’aria aperta: rustico come un tempo, in tenda o roulotte, o più soft e più comodo, come parte dei clienti desidera oggi, in casa mobile. anche molti dei 100 mila camperisti italiani, nell’intervallo fra le loro peregrinazioni.
Chaperon
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RECEPTION
FAITA Home by IRM
Tecnologia avanzata per un miglior comfort
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RECEPTION
I
n un mondo dove tutto cambia rapidamente, il camping sente la necessità di trasformarsi in quello che i francesi, leader di questo tipo di turismo in Europa, chiamano “hôtellerie en plein air”. L’albergo all’aria aperta al quale ci si riferisce è sostanzialmente una struttura reMod. Super Mercure, m. 7,50x4, n. 2 camere cettiva dove il comfort ed i servizi hanno molta più importanza e spazio di quelli che avevano per lo spartano campeggiatore del passato. Oggi il camping è in larga parte turismo familiare, appetibile non solo per il vantaggio di prezzo che offre, ma soprattutto per il rapporto che il prezzo ha con la qualità del servizio e del comfort, ormai indispensabili anche per chi ama il piede nudo nella sabbia. E Mod. Super Titania, m. 8x4, n. 3 camere le case mobili, insieme all’accreraggruppa gran parte dei circa 2.500 sciuta capacità di entertainment del campeggi italiani, ha fatto un accordo camping sul modello dei villaggi turicon il gruppo francese Benéteau per stici, rappresentano la chiave di volta la produzione nel nuovo stabilimento rispetto al passato, essendo in grado di Bologna di quattro modelli di case di offrire a tutta la famiglia spazi momobili studiati apposta per le esidernamente ottimizzati. Per questo genze del mercato italiano e, perciò, FAITA Nazionale, la Federazione che contrassegnati con il marchio “FAITA
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RECEPTION Mod. Titania, m. 8x3, n. 2 camere
case mobili. Le nuove “FAITA Home by IRM” rappresentano l’ultimo grido in fatto di tecnologia specifica, combinando materiali ecologici e duraturi con soluzioni abitative di grande comfort e praticità per la famiglia ospite. Un motivo in più a favore del turismo all’aria aperta, ormai vicino a rappresentare il 20% della formula di vacanza in Italia.
Home by IRM”. Laddove IRM rappresenta il marchio del gruppo francese leader nel mercato europeo delle Mod. Super Mercure Riviera, m. 7,50x4, n. 2 camere
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RECEPTION
RECEPTION
Buona stagione del turismo open air In contro tendenza rispetto al turismo alberghiero
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el panorama abbastanza preoccupante espresso dall’andamento delle presenze turistiche in Italia nel 2012, il settore open air, cioè il turismo presso i campeggi, registra una decisa ed evidente contro tendenza, con un + 3% di arrivi ed un + 3% di presenze. Le Associazioni regionali di FAITA-FederCamping hanno registrato, con accenti diversi, alcuni dati comuni: sono molto aumentati gli ospiti stranieri ed anche quelli italiani, sebbene in misura minore. Gli ospiti si orientano verso formule compatte, con circa 7 giorni di permanenza media, anche in periodi di media e bassa sta-
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gione. Si assiste dunque ad una strategia della domanda tesa ad ottenere il miglior risultato di vacanza con il minimo investiment o
economico. Il dato è confermato dalla sostan-
RECEPTION ziale tenuta dei fatturati, con ricavi in diminuzione per l’aumento dei costi dei servizi e delle forniture, e con la forte contrazione dei fatturati da attività commerciali. In termini assoluti si tratta di cir-
c a 267.000 nuovi ospiti (+3% rispetto al 2011), il 55% dei quali stranieri, con un incremento di oltre 2.049.000 presenze (+3% rispetto al 2011), con una media di permanen-
za nelle strutture di poco meno di 7,4 giorni per ospite. La performance del settore avrebbe, dunque, totalizzato 9.459.000 arrivi per un totale di oltre 70 milio-
ni d i presenze. Va ricordato che nella stagione 2011 si erano registrati circa 9 milioni di arrivi e 68 milioni di presenze. Il risultato si deve alla ripresa dei ussi di ospiti stranieri provenienti principalmente dal nord Europa (Germania e Paesi Bassi) che hanno scelto l’open air ita-
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RECEPTION liano come modalità turistica a fronte di un incremento meno che proporzionale degli ospiti italiani. E’ probabile che una parte dei nuovi arrivi sia dovuta alle minori performance registrate dalle navi da crociera, dagli agriturismo e dal turismo alberghiero in genere che, secondo le stime, avrebbe sofferto una diminuzione del 3%, la stessa percentuale con la quale, invece, è cresciuto il turismo open. In particolare, hanno beneficiato della crescita del settore Veneto, Emilia Romagna e Toscana, le principali regioni di offerta per il turismo open air, insieme a Trentino, Lombardia, Piemonte, Marche, Abruzzo e Puglia. Ha tenuto sostanzialmente il Lazio mentre le restanti regioni hanno registrato un calo: Campania, in sensibile perdita rispetto alla stagione 2011 già in calo, Sardegna, in ulteriore calo di ospiti italiani per l’improvvido ed elevato rincaro delle tariffe dei trasporti, e Sici-
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lia, lontana e costosa da raggiungere, visti i prezzi della benzina. I buoni risultati si debbono alle favorevoli condizioni climatiche che hanno prolungato il periodo di vacanza ma anche alla lungimiranza degli imprenditori del settore che vanno incontro alla crescente domanda di comfort coniugato al contatto con la natura, patrimonio tradizionale del turismo all’aria aperta. Le aziende che hanno registrato i risultati più interessanti sono, infatti, quelle che hanno investito in centri benessere, installazione di case mobili, in costante aumento soprattutto al centro-nord, servizi di kindergarden e babysitting con puericultrici professioniste, bungalows destinati alle coppie, collocati in un ambiente riservato e con servizio di mezza pensione, postazioni wi-fi e servizi wireless completamente gratuiti. Chaperon
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RECEPTION
FIAT DUCATO CAMPER, DALLA PARTE Un nuovo sito e call center dedicati
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a presenza del marchio Fiat sulla motorizzazione e sul telaio del proprio camper garantisce affidabilità, competenza e performance, ma anche prodotti e servizi innovativi. Come il nuovo sito www.fiatcamper.com, un punto di riferimento da salvare tra i preferiti per i camperisti su base Fiat Ducato. Il portale è disponibile in 9 lingue e ricco di informazioni tecniche sul prodotto, servizi, ecologia, news ed eventi, FAQ. Utilissime funzionalità aperte a tutti gli utenti, senza registrazione, sono la “Verifica del telaio”, per
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controllare con pochi click se è soggetto ad una campagna di richiamo o di servizio, e il “Trova officina”, che offre la possibilità di ricerca rapida per nazione, comodo per chi stia programmando un viaggio e voglia avere l’elenco aggiornato, scaricabile e stampabile, delle officine che potrà trovare lungo il percorso. In più, una Premium Area con applicazioni esclusive per gli utenti che si registrano gratuitamente: con il “Check automatico del telaio” sarà il sistema a controllare automaticamente se è presente una campagna di richia-
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DEL CLIENTE mo o di servizio, informando via e-mail il cliente interessato; si potrà scegliere, poi, di scaricare manuali e brochure, inviare osservazioni o domande nell’apposita area dedicata “Ask the Expert” e ricevere newsletter periodiche. Ma non è tutto. C’è un altro servizio riservato ai possessori di camper su base Fiat Ducato: il numero verde gratuito 00800 3428 1111, facilmente memorizzabile in quanto le cifre 3428 corrispondono sulla tastiera del telefono alle lettere FIAT. Si tratta di un call
center multilingue per richiedere qualsiasi info o mettersi in contatto con Fiat Camper Assistance, la squadra di assistenza stradale riservata ai clienti camper su base Fiat Ducato, attiva 7 giorni alla settimana, 24 ore su 24 e presente in 44 paesi europei ed extra. Insomma, sono molti i vantaggi di possedere un camper su base Fiat Ducato!
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RECEPTION
nuovo fiat ducato CON CAMbIO RObOTIzzATO COMfORT-MATIC.
vacanze vere, pensieri zero.
NATO PER ESSERE IL VOSTRO CAMPER. Il nuovo FIAT DUCATO è stato progettato insieme ai produttori di camper europei per offrire un’integrazione perfetta dello chassis e della cabina con la cellula abitativa.
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115, 130, 150 Multijet e 180 Multijet Power, tutti “BEST IN CLASS” nella loro categoria in quanto a rapporto prestazioni/consumi.
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RECEPTION
• Rete di assistenza: oltre 6.500 punti di assistenza Fiat Ducato in Europa di cui oltre 1.700 Fiat Camper Assistance specializzati per camper.
• Customer Care: in 13 lingue e per 44 paesi. • Assistenza Stradale: 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ovunque in Europa. • Scopri il mondo dei servizi esclusivi Ducato Camper su: www.fiatcamper.com
In alternativa, chiama: +39 0244412160
RECEPTION
Le oasi del camping in Italia La Spiaggia del Cavallino
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on questo numero di natural mind® iniziamo una rassegna delle località turistiche italiane più attrezzate per il camping e più frequentate dai campeggiatori italiani e stranieri. Non volendo parteggiare per nessuna di queste località, tutte attraenti come si conviene ad un comparto turistico che è secondo in Europa
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soltanto a quello francese, cominciamo dal nord Italia e, più precisamente, dalla Spiaggia del Cavallino. Con questo nome è riconosciuto il tratto di litorale che va dal lido di Venezia a quello di Jesolo, la cui caratteristica principale dal punto di vista del camping è quella di rappresentare il primo storico affaccio sul mare per i
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nord europei che valicano le Alpi. Per tale circostanza, il Cavallino rappresenta una realtà turistica privilegiata, sia per l’enorme quantità di turisti stranieri che riceve, sia per le dimensioni e l’organizzazione delle sue strutture e sia, infine, per la sua stagione, più lunga di quella di molte altre località italiane, malgrado un clima ed un mare forse meno appetibili. Nel tempo, il Cavallino ha saputo trarre un eccellente vantaggio dalla grande voglia di mare e di sole dell’Europa continentale dopo i suoi lunghi e freddi
inverni, al punto da rappresentare, oggi, un prezioso laboratorio al quale il turismo di massa si ispira per raggiungere il successo. Ad ondate che coincidono con le scadenze locali della scuola e delle
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RECEPTION ferie estive, danesi, olandesi, svizzeri, austriaci, tedeschi e, più recentemente, abitanti dell’Est affollano i circa 30 camping del Cavallino con numeri da capogiro, fino a 7-8.000 turisti al giorno in certe strutture. Lì trovano tutto ciò che serve per una vacanza rilassante, ma anche fornita di quelle iniziative che il turista estivo si aspetta per riempire la propria giornata: chilometri di spiagge pettinate e pulite, piscine di varie dimensioni, sport acquatici e non, parchi gioco e baby sitter per i più piccoli, intrattenimenti serali, negozi di ogni tipo, tanto da rendere autosufficiente il campeggio, ristoranti e pizzerie per tutti i gusti. E poi, tanto verde, ampi parcheggi, spazi confortevoli attrezzati per ogni tipo di accommodation scelta
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dal campeggiatore: la classica e rustica tenda, la tradizionale ma ormai desueta roulotte, le più sofisticate case mobili, in grado di competere con le migliori camere d’albergo quanto a comfort, il moderno camper, con tutti i servizi necessari. Basta scorrere una guida del turismo all’aria aperta, come viene ormai definito il segmento che interessa i campeggi ed i villaggi, e cercare la Spiaggia del Cavallino per avere conferma di ciò. Strutture come Marina di Venezia (700M mq per 3.000 piazzole), Union Lido (600M mq per 2.975 piazzole), Camping Ca’ Savio (268M mq per 1.500 piazzole) sono dei veri e propri paesi disegnati specificamente per la vacanza a contatto con la natura e, tuttavia,
RECEPTION ricolmi di attrattive e servizi esclusivi, indispensabili per il turista di oggi. E per chi abbia voglia di mettere il naso fuori dal campeggio per una escursione, c’è l’imbarazzo della scelta. Venezia è addirittura raggiungibile in battello, mentre con qualche chilometro di macchina si può arrivare a Treviso, Verona, Padova ed altre località che fanno dell’Italia l’ineguagliabile “Terra del Sole e dell’Arte”. Per questo e per la sua particolare dislocazione geografica, la Spiaggia del Cavallino è la meta preferita dai turisti dell’aria aperta, in particolare da quelli nord europei. Da sola, assorbe circa un quarto di tutto il turismo italiano di settore suddiviso, a sua volta, fra un quarto di italiani e tre quarti di stranieri, tedeschi innanzitutto. Un degno biglietto da visita per un Paese che vive molto di turismo. Chaperon
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RECEPTION
Tutte le statistiche più accreditate sono concordi nell’assegnare all’Italia la palma del Paese con le maggiori ricchezze artistiche al mondo. Un vanto non da poco, per una nazione che rappresenta meno di un centesimo della popolazione mondiale. Un vanto, ma anche una grande opportunità per il turismo italiano. Per questo, abbiamo deciso di affiancare alla nostra rubrica “Le oasi del camping in Italia” un richiamo alle bellezze artistiche prossime alle località delle quali parliamo.
VENEZIA Com’è noto, la Serenissima sorge su un arcipelago di 118 isolette intersecate da 150 canali e collegate fra loro da più di 400 ponti. E questo, unito alla sua lunga storia e alla ricca offerta di musei, chiese, rassegne d’arte d’ogni genere, la rende una tra le città più visitate al mondo. Dall’imbarcadero di Punta Sabbioni, si può raggiungere Venezia in circa 40 minuti con una motonave che parte ogni mezz’ora. Il viaggio dura circa 40 minuti, durante i quali si passa in prossimità dei Giardini della Biennale e si attraversa il bacino di S. Marco, per sbarcare infine a pochi passi da Palazzo Ducale. Su www.turismovenezia.it sono disponibili molti itinerari tipici e/o tematici alla scoperta di Venezia e del suo territorio ricco di suggestioni, informazioni sugli altri collegamenti da/per la città, notizie su concerti, mostre, fiere, mercatini e feste tradizionali.
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RECEPTION
I campeggi preferiti di Trento Aosta
CAMPING CA’ SAVIO Cavallino Treporti (VE)
Trieste
Milano
Venezia
VILLAGGIO DEL SOLE Marina Romea (RA)
Torino Genova
PARCO VACANZE RIVAVERDE Marina di Ravenna (RA)
Bologna
VILLAGGIO DEI PINI Punta Marina Terme (RA) HOLIDAY VILLAGE FLORENZ Lido degli Scacchi (FE)
Firenze Ancona
VILLAGGIO CAMPING LIDO Maccagno (VA)
VILLAGGIO PINETA Milano Marittima Cervia (RA)
VILLAGGIO CAMPING BOSCO Cannobio (VB)
Perugia
CAMPING VILLE DEGLI ULIVI Marina di Campo (LI)
CENTRO TURISTICO ECOCHIOCCIOLA Maserno di Montese (MO)
L’Aquila
CAMPING CANAPAI Rio Marina (LI)
Roma
CAMPING EUCALIPTUS Alba Adriatica (TE)
Campobasso
CAMPING RESIDENCE AMIATA Casteldelpiano (GR)
Bari
VILLAGGIO CAMPING LE MARZE Marina di Grosseto (GR)
Napoli Potenza
CAMPEGGIO SUMMERLAND Viterbo HAPPY VILLAGE & CAMPING Roma
CAMPING VILLAGE DON DIEGO Grottammare (AP)
Cagliari
VILLAGGIO CAMPING TESONIS Marina di Tertenia (OG)
Catanzaro
HOTEL PICCADA & APPARTAMENTI LA GALATEA Palau (OT) CAMPING MIRAGE Barano d’Ischia (NA) CAMPEGGIO EUROPA Terracina (LT) LE PALME VILLAGE Terracina (LT)
Palermo
GREEN VILLAGE Marina di Camerota (SA)
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A GUSTO MIO Tipico dell’ Inghilterra, Nord America e paesi del Nord Europa, il pan di zenzero viene preparato in special modo sotto le feste natalizie per confezionare omini, casette e soggetti natalizi in genere. I biscotti di pan di zenzero, vengono infine decorati con glassa colorata e tradizionalmente appesi al’albero di Natale.
RICETTE NATALIZIE Biscotti di Pan di zenzero (gingerbread)
N
nel vaso del mixer setacciate la farina con lo zucchero, aggiungete le spezie e il bicarbonato e in ultimo anche il burro freddo tagliato a tocchetti. Aggiungete anche il miele e azionate a media velocità, fino a ottenere un composto bricioloso. In ultimo unite anche l’uovo e impastate ancora qualche istante fino a ottenere una palla. Avvolgete l’impasto di pan di zenzero nella pellicola trasparente e ponetelo in frigorifero per almeno 1 ora. Stendete l’impasto con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia dello spessore di 4 mm. Ricavate delle sagome con dei tagliapasta di diverse
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forme natalizie oppure a forma di omino, ponete su una teglia coperta con carta forno e passate in forno caldo a 180° per circa 10-12 minuti, fino a che saranno dorati. Nel frattempo preparate la glassa montando a neve ferma l’albume e incorporando poco alla volta, sempre sbattendo, lo zucchero al velo. Suddividete la glassa in tante ciotoline quanti sono i colori che vorrete usare e aggiungete in ognuna un colorante alimentare. Ponetela in una tasca da pasticcere con la bocchetta liscia e molto stretta, e decorate a piacere i vostri biscotti di pan di zenzero.
A GUSTO MIO CONSIGLIO L’impasto del pan di zenzero essere lavorato in fretta e posto in frigorifero perché si rassodi per essere maneggiato agevolmente. ritaglierete le varie sagome di pan di zenzero, lavorate in un ambiente fresco e aiutatevi ponendo della farina spianatoia dove stenderete la sfoglia, affinché l’impasto non si appiccichi sul piano di lavoro. Stendete solo l’impasto che vi serve e tenete l’altro in frigorifero fino al momento della stesura della sfoglia.
IN
I:
5 BISCOTT
PER 30-3 GREDIENTI
cucchiaino /2 1 to a n o • Bicarb 50 gr i • Burro - 1 ucchiaini ras c 2 re e lv o o in p /2 cucchiain 1 re • Cannella e lv o p garofano in • Chiodi di 0” - 350 gr • Farina “0 gr o elassa)- 150 m (o le di cucchiain ie M /4 1 • re e lv scata in po • Noce mo izzico • Sale - 1 p i • Uova - 1 ucchiaini ras c 2 re e lv o in p • Zenzero - 160 gr • Zucchero a colorata Per la glass ri a piacere ta n e m li a ti n • Colora (circa 30 gr) e m u lb a 1 • Uova gr a velo - 150 ro e h c c u Z •
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PASSIONI
BENTLEY, ROLLS AL COSTO DI UNA UTILITARIA
Classicare, il mercato dei miracoli
S
e c’è un modello di prodotto che più si avvicina all’idea del lusso supremo è senza dubbio quello delle luxury car sister che vanno sotto il nome di Rolls-Royce e Bentley. Entrambi i marchi nascono in Inghilterra, più o meno nello stesso periodo (rispettivamente 1906 e 1921), in località vicine (Derby e Cric-
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klewood, a nord di Londra) e sviluppano il loro impulso creativo verso i motori avanzati, diventando entrambi fornitori d’eccellenza anche dell’industria aeronautica mondiale. La vocazione iniziale di Bentley è sportiva, mentre quella di Rolls-Royce è più classica. Dal 1927 al 1930 la Bentley vince per quattro anni consecutivi
PASSIONI la 24h di Le Mans, prevalendo sulla prestigiosa Bugatti che la definisce “The world’s fastest lorry” (il camion più veloce del mondo), riferendosi alle sue caratteristiche di velocità e sicurezza, nonostante la dimensione. Dopo tali fasti, il marchio Bentley è travolto dalla grande crisi e viene acquistato nel 1931 proprio dalla Rolls-Royce che, per molti anni, lo userà per duplicare gli stessi modelli sul mercato del lusso automobilistico, nell’intento di allargare le vendite complessive del gruppo. Fino a ché, nel 1998 ed anni seguenti, le due sorelle non si divideranno di nuovo, varcando entrambe la Manica verso la Germania, la Rolls-Royce con destinazione BMW – Monaco e la Bentley con meta Volkswagen – Wolfsburg. Guidare una di queste regine assolute del mondo dell’auto da una sensazione diversa da quella che offre qualsiasi altra marca, Ferrari inclusa. Se chiudi un attimo gli occhi alla strada che scorre, hai l’impressione di essere seduto sul più comodo e classico divano di casa, cullato dalla musica
dello stereo e dal leggero rollio delle curve. I rumori dell’esterno ti giungono ovattati dal minimo fruscio dell’aria, mentre l’abitacolo ti conforta con il lusso dei suoi legni pregiati, delle sue cromature e delle sue perfette strumentazioni, classiche e avanzate allo stesso tempo. La guida, infine, ti sorprende per la facilità con la quale riesci a condurre questi mastodonti delle vetture anche alle velocità elevatissime che consentono i loro motori da oltre 6 mila cm3. Ma la cosa che più sorprende, forse, è l’occhio di chi ti guarda scendere, attento a investigare chi sia il Pape-
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PASSIONI ron de’ Paperoni appena arrivato. Un occhio che scruta prima te e poi la macchina, sulla quale si sofferma a notare i particolari, partendo invariabilmente dal fregio in cima al cofano anteriore, che sia la B alata della Bentley o l’angelo della Rolls. Nella vita, qualche volta, i sogni si realizzano a prezzo incredibilmente più basso di quanto si pensi, usando un po’ d’ingegno e – perché no ? – di protagonismo. Ed è proprio il caso in questione, dove apparire in un posto come un nababbo costa più o meno come arrivarci con un’utilitaria. Basta un’idea ed un minimo capitale. L’idea è quella di acquistare una Bentley od
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una Rolls che abbia almeno venti anni e che possa, quindi, essere immatricolata in Italia come “auto d’epoca” presso l’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano). A causa della crisi, in Inghilterra si trovano decine di queste auto al prezzo di un’utilitaria ed in ottimo stato di conservazione, tanto da non doverci mettere le mani sopra. I costi fissi d’esercizio si limitano a poco più di un centinaio d’euro all’anno: 25-30 euro per la tassa regionale di circolazione, che sostituisce il bollo, e più o meno 100 euro per la polizza speciale RCA concessa alle auto storiche. Per il carburante, vista la cilindrata delle auto, sono ovviamente sconsigliabili le lunghe tirate, ma per le escursioni del week end o per un minimo show off il consumo è controllabile. Si può, addirittura, arrivare alla stravaganza di mettere una RR od una Bentley a gas ! Quanto ai rischi meccanici, le luxury car sister sono, ovviamente, le più affidabili al mondo e molto difficilmente lasciano a piedi. Forse non è questo il momento economico e sociale per un sogno così arrogante. Ma perché
PASSIONI negarci un bel regalo di Natale se ce lo possiamo minimamente permettere? La fortuna aiuta gli audaci ad esorcizzare la crisi. Leonardo Chi vuole avvicinarsi ad un’auto d’epoca di prestigio, il cui costo d’acquisto e di gestione è paragonabile a quello di una utilitaria, può rivolgersi a Classicare© Srl, la società italiana più specializzata nel settore, scrivendo a supermax65@tiscali.it
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SFIDE & SPORT
L’(in)utilità degli arbitri d’area E la crisi di credibilità del calcio
S
econdo l’Osservatorio VirtualClass® sugli Errori Arbitrali nel Calcio, che da dieci anni studia questa materia in collaborazione con Adiconsum, appare sostanzialmente priva di efficacia la sperimentazione di c.d. Additionals, cioè i due arbitri d’area, in atto nel campionato 2012/13 di Serie A. Gli unici risultati finora ottenuti con certezza da questo test sono la spesa extra a carico della FIGC (circa 1,5 milioni di euro per la stagione) e la moltiplicazione degli errori arbitrali che ha alimentato il dies horribilis di tutti i campionati di Serie A, la 9a giornata del 2012/13. Nei suoi dieci anni di analisi, l’Osservatorio non aveva mai rilevato in una sola giornata 12 casi da gol/non gol per la moviola, con il conseguente sposta-
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mento virtuale di una cifra record di punti/classifica: ben 18 ! Il caos arbitrale e la mancanza di un’analisi puntuale delle sue conseguenze conduce alla costruzione di tesi utilitaristiche da parte di tifosi, ma anche di addetti ai lavori, che minano costantemente la credibilità del calcio. I dati acquisiti dall’Osservatorio indicano che l’Inter “vincitrice” di Calciopoli ha esercitato sugli arbitri negli anni successivi una notevole sudditanza psicologica che le ha consentito di vincere i campionati 2077/08, virtualmente a danno della Roma (in quell’anno l’Inter sarebbe stata
SFIDE & SPORT virtualmente terza) e 2008/09, virtualmente a danno del Milan (in quell’anno l’Inter sarebbe stata addirittura quarta). In totale, nei 6 campionati di Serie A dal 2006/07 a, più o meno, un quarto (10a giornata) 2012/13, gli errori arbitrali in situazioni da gol/non gol hanno virtualmente causato queste differenze nei punti di classifica delle squadre maggiori: • Inter: + 42 punti totali, unica squadra con saldo positivo tutti gli anni; • Milan: - 27 punti; • Juve: - 16 punti, ma con un campionato in meno ed un record di -14 al suo ritorno in Serie A (2007/8) • Napoli: -19 punti, un campionato in meno; • Fiorentina: -18 punti; • Lazio: -11 punti;
te, più che di una nuova Calciopoli. Sarebbe auspicabile che la FIGC analizzasse bene questi dati, coinvolgendo l’UEFA e la FIFA per arrivare ad un nuovo sistema arbitrale (moviola in campo) in grado di salvare l’etica del calcio e di proteggere sia il tifoso che lo scommettitore. Purtroppo i loro interessi sono oggi chiaramente subordinati a quelli di chi dirige questo sport ed ha tutto l’interesse a rendere manipolabili i risultati per aggiustare i grandi eventi (v. mano di Henry, ItaliaCorea, Spagna-Corea, ecc.). Olimpia
• Roma: - 4 punti.
Stando ai dati, apparirebbe quindi più ragionevole parlare di un persistente negativo rimbalzo di Calciopoli a sfavore delle squadre a suo tempo penalizza-
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JUNIOR CLUB
E
dy era un calabrone femmina con una bella livrea a strisce gialle e nere. Per la verità, non era proprio un calabrone, ma un bombo, cioè una specie di calabrone ricoperta da una soffice peluria su tutto il corpo per combattere il freddo e raccogliere il polline. Edy viveva insieme a 50 fratelli e sorelle in un nido a forma di anfora che aveva costruito sua madre Alina, la regina dei bombi, su un tronco d’albero. Perché nella vita degli imenotteri, il genere di insetti al
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quale appartengono i bombi insieme alle api ed altri animaletti, è la regina che depone tutte le uova e che è, quindi, madre di tutto il nido. Il compito di Edy era quello del bombo operaio. Si alzava presto la mattina e volava in giro per trovare fiori dai quali succhiava il nettare, mentre il suo maglioncino di pelo
JUNIOR CLUB si riempiva di polline. Così, Edy ritornava sempre carica di buone cose da mangiare, che depositava nelle celle del nido. Ma tali leccornie interessavano anche i vicini del bosco, soprattutto l’orso Brown, molto ghiotto di dolciumi. Brown era un pericolo mortale per i bombo, perché bastava un solo suo morso per far sparire tutto il nido, abitanti compresi. Perciò, finito il lavoro giornaliero, i bombo si allenavano per allontanare l’orso, nel caso dovesse arrivare. E venne il giorno che Brown si trovò a passare vicino al nido dei bombo. Il suo formidabile naso sentì subito che nei paraggi c’era un pasto appetitoso, e cominciò ad avvicinarsi. Ma i bombo l’avevano visto ed erano pronti a difendersi.
Si levarono in volo tutti e 50 insieme, emettendo il loro caratteristico e forte ronzio. Poi cominciarono una strana danza fatta di rapide ed improvvise picchiate, virate, risalite. Lì per lì, l’orso rimase disorientato e si fermò. Ma subito rifletté che quei piccoli insetti non potevano rappresentare un pericolo per lui. E ricominciò ad avanzare verso il nido. Ma, a questo punto, una pattuglia di 20 bombo, Edy in testa, si staccò dal gruppo e andò a conficcare il pungiglione sul naso di Brown, l’unico punto dell’orso sensibile al loro veleno. Brown si fermò di colpo, si alzò in piedi cercando di liberarsi dagli aggressori ma, alla fine, scappò di volata. Così Edy tornò al suo lavoro, felice di aver contribuito alla difesa del nido dei bombo. Fedro
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E-SHOPPING
L’ETA’ DEL NONNO Come nasce un libro
L
’età del nonno, dopo quella del figlio e del padre, è l’età definitiva. Un’età che, molto più delle altre, marca il tempo e che, al suo inizio, può creare sgomento. Un’età che, oggi più che mai, segna il trapasso dai lenti e naturali ritmi millenari della vita dell’uomo a quelli frenetici e sempre più artificiali dell’età moderna. L’annuncio del primo nipote in arrivo spalanca d’improvviso la prospettiva della vecchiaia. Risuona come la tromba del silenzio dopo una lunghissima giornata di marcia, esaltante e faticosa. Così, l’idea di diventare nonno può istintivamente far puntare i piedi nel tentativo di fermare il tempo o rallentarlo. Invece, quando ci si accomoda dentro, si scopre che un nipote regala nuovi scopi e traiettorie alla vita,
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offrendo l’occasione per un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che è stato e di ciò che potrà ancora essere. Un fil rouge che ha stimolato Luciano Lupi a scrivere “Ciao Lorenzo”, un libro, bello e tenero, ottimamente recensito da stampa e lettori, una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle. Il dialogo del nonno con Lorenzo, il nipote nascituro, affronta temi importanti diventando, pagina dopo pagina, una sorta di vademecum rigoroso ma senza pregiudizi, affettuoso e delicato, intelligente e moderno, in grado di aiutare futuri neo genitori o nonni a fornire risposte concrete ai tanti perché di figli e nipoti. Friendly
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“Ciao Lorenzo”, una lettera d’amore da nonno a nipote, dall’ultima generazione della terra alla prima delle stelle.
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IL CLUB NATURAL MIND
LA POSTA DEI LETTORI Grande successo per la nostra ecorivista! Continuate a scriverci i vostri commenti all’indirizzo survey@natural-mind.it; ci aiuteranno a migliorare il magazine.
ssante E’ molto intere piacevole Vincenzo
e
bella que sta inizia tiva Carlo
zie! rivista, gra la a ll e b Molto i ciò assetata d e r p m e s i Sono do e voi m m o m l e n e che accad . ne di più.. r e p a s a e aiutat Antonella
confermo che mi piace e la trovo interessante..a presto per eventuali commenti Paolo
i e e po c a i p ù ta mi ora pi s c i n v i a r è La gratis o d n esse e. ssant e r e t n i Dario
L’unione campeggiatori bresciani, di cui faccio parte ha inviato una copia della vs. rivista che mi è piaciuta molto. Mi farebbe piacere riceverla regolarmente on line. Grazie saluti Giulia
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natural mind® è il magazine online che rispetta l’ambiente natural mind®, il magazine per chi ama l’aria, i viaggi e la natura edito da Make Tailored Advertising in collaborazione con FAITA FederCamping, è prodotto e distribuito nel rispetto dell’ambiente. I consumi di energia elettrica legati alla produzione/invio delle newsletter di natural mind® del 2012 sono stati, infatti, certificati con “100% energia pulita Multiutility”. Certificare i propri consumi energetici equivale ad utilizzare energia elettrica interamente prodotta da fonte rinnovabile: la certificazione "100% energia pulita” è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certificati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile pari al consumo di energia legato alla produzione/invio del magazine, che dà diritto all'ottenimento di status "100% energia pulita” a favore dello stesso. Grazie a questa iniziativa è stata evitata l’emissione in atmosfera di 700 Kg di CO2 e sono stati risparmiati 250 Kg di petrolio. Il marchio "100% energia pulita Multiutility" che appare sulla newsletter, marchio di proprietà di Multiutility S.p.A. registrato a livello europeo e che viene concesso solamente a chi rispetta l’ambiente, è l’attestazione della scelta etica che ha effettuato l’editore di natural mind®. I certificati RECS (Renewable Energy Certificate System) sono titoli che attestano la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per una taglia minima pari a 1 MWh e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economiche per continuare a produrre energia "verde". I certificati RECS sono distinti dall'erogazione fisica dell'elettricità e la loro emissione consente la commercializzazione dei certificati stessi anche separatamente dall'energia elettrica cui fanno riferimento. Mediante il loro consumo, l'acquirente finanzia l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili testimoniando, pertanto, il suo impegno a favore dell'ambiente.