NATURART 34

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N. 34 - AGOSTO | AUGUST 2019 | COPIA OMAGGIO - FREE COPY

Pistoia nel Mondo il Mondo a Pistoia - Pistoia in the World the World in Pistoia

GIORGIO TESI EDITRICE





EDITORIALE Giovanni Capecchi Direttore Editoriale Managing Editor —

g.capecchi@discoverpistoia.it

The months and the years pass. As do the issues of NATURART, which has arrived at number 34. When something happens regularly over a period of time, there is the risk of becoming accustomed to it, taking for granted that it happens and losing sight of its importance and extraordinary character. This magazine was set up as a tool for promoting the city in Italy and around the world. It has become the calling card (and a rather sumptuous one at that) of an entire territory. It has contributed to bolstering the relationship between the beauty and merits of a geographical area and those who live there. Let’s browse through this issue, where – as usual – words and images are interwoven. We find history, landscapes (whether the plain or the mountains), art (linked to a recent past or to exhibitions), and some architectural crises (which then, like Villa La Magia in Quarrata, are blended with greenery, landscape, and art). We also find ourselves very involved in telling about a culturally and socially lively world. However, before opening the issue – and even while leafing through its pages – it is worthwhile to reviving our wonder – with the “our” referring to the readers and not just the editorial staff – by making sure that an unusual tool (in an extraordinary sense) is not taken for granted and maintains its exceptional character. In fact, looking around, NATURART remains a one-off experiment in Italy. Months (or maybe years?) ago, in one of this magazine’s editorials, we spoke about NATURART as being a model suitable for use in other territories. We are still convinced of this. However, the fact that similar experiments have not taken place (let alone been encouraged) leads us to thinking about the operation’s complexity on a cultural as well as an organizational and economic level. One more reason, we believe, to revive our wonder and our joy now that NATURART has entered its tenth year.

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Passano i mesi e gli anni. E passano i numeri di NATURART, che arriva al fascicolo 34. Quando qualche cosa, nel corso del tempo, avviene con regolarità, è possibile correre il rischio dell’assuefazione, dando per scontato che accada e perdendo di vista il suo rilievo, il suo carattere di straordinarietà. Questa rivista si è imposta come strumento di promozione della città in Italia e nel mondo. È divenuta il biglietto da visita (per la verità un biglietto da visita piuttosto sontuoso) di un intero territorio. Ha contributo a rafforzare il rapporto tra le bellezze e le eccellenze di un’area geografica e coloro che ci abitano. Sfogliamo questo numero, dove – come al solito – parole e immagini si intrecciano: vi ritroviamo la storia, il paesaggio (di pianura o montano che sia), l’arte (legata ad un passato recente o ad occasioni espositive), alcune emergenze architettoniche (che poi, come la Villa La Magia di Quarrata, si sposano con il verde, il paesaggio, l’arte); e vi ritroviamo anche molto presente, per raccontare una realtà culturalmente e socialmente vivace. Ma, prima di aprire il fascicolo e anche mentre sfogliamo le sue pagine, vale la pena di rinnovare il nostro stupore: “nostro” di lettori e non solo di redattori. Per fare in modo che uno strumento fuori dalla norma (in questo senso straordinario) non venga dato per scontato e mantenga intatto il suo carattere di eccezionalità: guardandoci intorno, infatti, NATURART resta, nel Bel Paese, una esperienza isolata. Mesi fa (o forse anni?) parlammo, in un editoriale, di questa rivista come di un modello esportabile in altri territori: ne siamo ancora convinti, ma il fatto che esperienze simili non nascano (e tantomeno si consolidino) deve far pensare alla complessità dell’operazione, sul piano culturale oltre che organizzativo ed economico. Un motivo in più, crediamo, per rinnovare il nostro stupore e la nostra gioia ora che NATURART entra nel decimo anno di vita.

Reviving the Wonder

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Rinnovato stupore



EDITORIALE Marco Mazzanti Sindaco di Quarrata Mayor of Quarrata

Since the Municipality of Quarrata made the choice in 2000 to acquire the Medici Villa La Magia for its patrimony, successive administrations have invested in the restoration, renovation, and enhancement of this extraordinary residence. In 2005, the project “Genius loci – The Spirit of the Place” came into being, which led to the collection of contemporary environmental art in the villa’s park. Over the years, work continued on renovating the rooms, which can now be visited in their former glory. two permanent collections have been placed in other internal areas where: works by Agenore Fabbri and Alfredo Fabbri, inaugurated in 2011, and “Threading between Art and Craft”, a space dedicated to filet lacework that opened in 2017. In 2013, the villa was recognized as a UNESCO site, the only one in the province of Pistoia, representing the next level in promoting our very important heritage. With the restoration of all the facades, fixtures, and stone elements that will be inaugurated on 5th October, we have completed the renovation of all villa’s exteriors. The administration’s commitment does not end here as we are already working on renovating the cellars. They will become another very interesting space to visit as well as a place to host exhibitions and tastings. We are also planning a new layout for the fermentation cellar and that will expand the villa’s contemporary art collection. I would like to thank Naturart for the space it has dedicated to our Medici residence and for having decided to organize with us the event inaugurating the restoration work, during which this issue of the magazine will be presented.

NATURART | AGOSTO 2019 | 5

Da quando, nel 2000, il Comune di Quarrata fece la scelta di acquisire al proprio patrimonio la Villa Medicea La Magia, le amministrazioni che si sono succedute hanno investito nel restauro, nel recupero e nella valorizzazione di questa straordinaria dimora. Nel 2005 ha preso vita il progetto Genius loci – Lo spirito del luogo, che ha fatto nascere una collezione di arte ambientale contemporanea nel parco della Villa. Sono proseguiti negli anni i lavori di recupero delle sale, oggi visitabili nel loro antico splendore, e di altri spazi interni dove sono state collocate due collezioni permanenti: la raccolta di opere di Agenore Fabbri e di Alfredo Fabbri inaugurata nel 2011, e lo spazio dedicato alle lavorazioni in filet Un filo tra arte ed artigianato aperto nel 2017. Nel 2013 lo straordinario riconoscimento della Villa come sito Unesco, l’unico della provincia di Pistoia, ha rappresentato un ulteriore salto di qualità nella valorizzazione di questo nostro importantissimo patrimonio. Con il restauro di tutte le facciate, degli infissi e degli elementi lapidei che inaugureremo il 5 ottobre, abbiamo completato il recupero di tutti gli esterni della Villa. L’impegno dell’Amministrazione non finirà qui: stiamo già lavorando al recupero delle cantine, che diventeranno un altro spazio molto interessante da visitare, oltreché luogo per accogliere esposizioni e degustazioni. Stiamo inoltre progettando un nuovo allestimento che interesserà la Tinaia e che andrà ad arricchire la collezione di arte contemporanea della Villa. Ringrazio Naturart per lo spazio dedicato alla nostra dimora medicea e per aver deciso di organizzare, insieme a noi, la giornata di inaugurazione dei lavori di restauro, durante la quale sarà presentato questo numero della rivista.

A treasure to discover and promote

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Un tesoro da scoprire e valorizzare


34 | Agosto – August 2019 Pistoia nel Mondo, il Mondo a Pistoia Pistoia in the World, the World in Pistoia

Registrazione Tribunale di Pistoia – N°2/2010 del 28-05-2010

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Copertina: Villa La

Cover: Villa La Magia

Magia- Quarrata: Muri

– Quarrata. Muri e

e Fontane a 3 colori per

Fontane a 3 colori per

un esagono di Daniel

un esagono by Daniel

Buren, Parco esterno,

Buren, park, work in

opera in situ, 2005-2011

situ, 2005-2011

Giorgio Tesi Group The Future is Green

Giorgio Tesi Editrice srl Via di Badia, 14 – 51100 Bottegone – Pistoia – Italy Tel. +39 0573 530051 – Fax +39 0573 530486 www.discoverpistoia.it Iscrizione al ROC (Registro Operatori della Comunicazione) n° 30847 del 15 Gennaio 2018 Per la tua pubblicità sulla rivista contatta la Giorgio Tesi Editrice o invia una e-mail a marketing@giorgiotesigroup.it


ALBERGO CERIMONIA ISSN 2421-2849

RISTORANTE

VILLA DI CHARME

RELAX IN COLLINA SOGGIORNO DI LAVORO 9 772421

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CUCINA TIPICA

NEL CUORE DELLA TOSCANA

Direttore Editoriale Giovanni Capecchi g.capecchi@discoverpistoia.it Direttore Responsabile Carlo Vezzosi carlo.vezzosi@legismail.it Art Director Nicolò Begliomini n.begliomini@giorgiotesigroup.it Segreteria Carolina Begliomini, Irene Cinelli, Maria Grazia Taddeo contatti@giorgiotesigroup.it Comitato di redazione Leonardo Begliomini, Nicoletta Boccardi, Emanuel Carfora, Lorenzo Cipriani, Alessandra Corsini, Giuliano Livi, Martina Meloni, Maria Camilla Pagnini, Paolo Paolieri Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Baldi, Emanuel Carfora, Erika Mazzoni Wagner, CCT See City, Carlo Vezzosi, Nedo Ferrari, Fondazione Pistoia Musei, Olivia Gori, Cosimo Balestri, Emanuele Barili, Anna Agostini, Giovanni Palchetti .

info@villagiorgia.it - www.villagiorgia.it Loc. Burchietti, Via Bolognese 164, 51100 Pistoia Tel: +39 0573 480042 o 48422 - Fax: +39 0573 480991

Traduzioni Studio Blitz – Pistoia Fotografie Nicolò Begliomini, Erica Salvioli, Studio Ecol, Lorenzo Marianeschi, Gabriele Acerboni, Luca Castellani. Per le immagini pubblicate restiamo a disposizione degli aventi diritto che non si siano potuti reperire. Progetto grafico e impaginazione Kidstudio – Firenze www.kidstudio.it Illustrazioni Michele Fabbricatore Stampa Industrie Grafiche Pacini Ospedaletto (Pisa)

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info@locandadivillagiorgia.it www.locandadivillagiorgia.it

RISTORANTE


10

GOURMET CUISINE & FINE WINE VIA GARIBALDI, 25/27 51016 MONTECATINI TERME (PT) TEL. +39 0572 71.695 FAX +39 0572 73.080 INFO@ENOTECAGIOVANNI.IT

22 44

WWW.ENOTECAGIOVANNI.IT

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Villa la Magia

Il gioiello del Montalbano

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Impegno sociale

Manusa

The jewel of Montalbano 22

100

Pittori Pistoiesi

L’arte del ricamo a Pistoia

La pittura di Renzo Agostini

The art of embroidery in Pistoia

The painting of Renzo Agostini

Il Museo del Ricamo

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Pistoia 2019

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Montagna

Romanico Automatico Castagno di Piteccio Il borgo museo di Pistoia

Rubriche 106

LIBRI Books

Castagno di Piteccio – Pistoia’s Museum Village 54

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Porrettana Express

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Characters

Un successo annunciato A success for everyone

PERSONAGGI

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BOTANICA Bothanica

58

Giorgio Tesi Group

L’Arboreto di cipressi The Cypress Arboretum

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Fondazione Giorgio Tesi Onlus

Lourdes ha un nuovo spazio verde “Il giardino del silenzio” Lourdes has a new green space “The garden of silence”

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Intervista a Giovanni Palchetti

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Cammini

GEA Green Economy (and) Agriculture La Romea Strata The Romea Strata

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Fondazione Pistoia Musei

Italia Moderna 1945-1975

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Villa la Magia

Il gioiello del Montalbano — 10 | NATURART | AGOSTO 2019

La Villa Medicea La Magia di Quarrata, oggi proprietà del Comune di Quarrata e da giugno 2013 iscritta nella Lista del Patrimonio UNESCO, è un complesso monumentale di origini medievali situato sulle colline del Montalbano.


testo —

foto Nicolò Begliomini Lorenzo Marianeschi

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Emanuel Carfora


I

l nucleo originario della villa fu edificato per volontà della famiglia pistoiese Panciatichi, i quali decisero di vendere tutto il complesso, sul finire del Cinquecento, al Granduca Francesco I de’ Medici. La famiglia fiorentina mantenne la proprietà fino al 1645, anno in cui fu ceduta ai nobili Attavanti. Il periodo nel quale la villa è stata proprietà della famiglia Medici ha consentito al complesso monumentale di diventare Patrimonio dell’Umanità e di essere pertanto inserito nel sito seriale “Ville e Giardini Medicei in Toscana”. I Medici, nel periodo in cui furono proprietari della villa, realizzarono importanti lavori strutturali, eseguiti sotto la sapiente guida dell’architetto di corte Bernardo Buontalenti.

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— Giusto Utens nel 1597 rappresentò La Magia in una delle lunette che l’artista realizzò per documentare le proprietà medicee della Toscana. Dall’immagine si comprende che la proprietà era intesa come vero e proprio centro agricolo e luogo di sosta per le battute di caccia della corte medicea presso il Barco Reale. Il perimetro murario era una vera e propria riserva protetta, esclusivamente destinata agli svaghi del Granduca e dei suoi ospiti. Proprio in una di queste

occasioni, precisamente nel 1536, nella villa fu ospitato l’Imperatore Carlo V, come è documentato da una epigrafe conservata nella Villa, così come dalla “secchia” in rame, probabilmente utilizzata dall’illustre ospite per dissetarsi dopo una giornata di attività venatoria. Il cimelio è tutt’oggi esposto in uno degli ambienti più suggestivi, ovvero il salottino da ricevimento della Contessa Marcella Amati Cellesi, ultima proprietaria della famiglia prima del passaggio di proprietà al Comune di Quarrata. Con l’arrivo della famiglia Attavanti (16451752), inizia una fase importante per quanto concerne le attività artistiche e gli interventi architettonici, riguardanti sia l’interno che l’esterno della villa. In modo particolare la realizzazione all’esterno della villa della cappella di famiglia (1698-1699), intitolata a Santa Verdiana, oltre alla edificazione delle due limonaie, la realizzazione della fontana circolare al centro del giardino a parterres. Le trasformazioni della villa sono peraltro documentate da un importante documento iconografico, l’incisione di Giuseppe Zocchi (1744), la quale restituisce un’immagine di assoluto interesse rispetto alle vicende architettoniche della villa.


____

____

In alto a sinistra un

Di fianco un dettaglio

dettaglio del mito Il

del mito Diana e

Rapimento di Cefalo,

Atteone, Giovanni

Tommaso Gherardini,

Domenico Ferretti,

1744 e la veduta della

1715 e il grande salone

galleria al piano nobile ____

di rappresentanza. In

Above left, a detail of the myth “The

“ricettino”. ____

Abduction of Cephalus;

To the side, a detail of

Tommaso Gherardini,

the myth “Diana and

1744, and a view of the

Actaeon”, Giovanni

gallery on the piano

Domenico Ferretti,

nobile

1715; the large reception hall. Above, the small reception room or “ricettino”.

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alto gli ambienti del


— Gli Attavanti Gli Attavanti decisero di realizzare importanti cambiamenti anche in merito alla funzione e disposizione degli ambienti interni, in primis realizzando lo scalone monumentale e le sale di rappresentanza, nonché arricchendo molte stanze con decorazioni a stucco e pitture ad affresco. Nella prima metà del Settecento si alternano numerosi artisti fra questi i fratelli Giusti, Paolo Monaccorti, Giovanni Bagnoli, Giovanni Domenico Ferretti, Tommaso Gherardini e altri.

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— Il ricco programma iconografico conduce l’osservatore verso una riflessione sul senso della vita e delle relazioni interpersonali, attraverso un continuo riferimento alle storie

mitologiche e i conseguenti insegnamenti. Il percorso inizia sul soffitto dello scalone, con una allegoria che sottolinea la forza dell’amore sulla guerra, con le figure di Giove, Giunone, Marte e Minerva (Giovanni Bagnoli, 1710). Nel ricettino che precede l’ingresso al salone, ancora sul soffitto l’artista Bagnoli ci presenta il Ratto d’Europa, mentre sulle pareti laterali due stupende pitture di Tommaso Gherardini (1744): da un lato raffiguranti episodi inerenti le pulsioni sentimentali con il “Rapimento di Cefalo”, dall’altro l’amore platonico e immortale fra Diana e Endimione. Il grande salone di rappresentanza presenta tre affreschi di Giovanni Domenico Ferretti, uno degli artisti più importanti del Settecento toscano. Il ciclo di pitture, realizzate fra il 1714 e il 1715, documentano tre importanti interventi di un giovane Ferretti, invitato alla Magia dalla famiglia


La collezione si è arricchita negli anni di opere appositamente create dagli artisti e collocate all’interno del percorso museale espositivo nel parco della Villa, con opere di Daniel Buren, Maurizio Nannucci, Hidetoshi Nagasawa, Marco Bagnoli, Anne e Patrick Poirier, Fabrizio Corneli.

____ In alto a sinistra: I Bruciaprofumi di Anne e Patrick Poirer, 2006; Il Giardino. A destra Rovesciato di Hidetoshi Nagasawa, 2008; Anthology two di Maurizio Nannucci,2009. A fianco, La fabbrica della memoria di Anne Patrick Poirer, 2006; ____ Top left: I Bruciaprofumi by Anne and Patrick Poirer, 2006; The Garden. To the right, Rovesciato by Hidetoshi Nagasawa, 2008; Anthology two by Maurizio Nannucci, 2009. Beside, La fabbrica della memoria by Anne Patrick Poirer, 2006;

Attavanti. Ferretti sul soffitto rappresenta diverse figure allegoriche, le quali rivelano la vittoria di virtù e sapienza su quelle che sono le inclinazioni negative del genere umano. Nelle pareti laterali l’artista realizza altre due storie mitologiche, presentando Bacco e Arianna e Diana e Atteone. Intorno alla metà del Settecento furono realizzate anche le stupende pitture della galleria del piano nobile. Le pareti di questo ambiente ospitano vedute paesaggistiche e scorci di città, inseriti in elementi architettonici che creano l’illusoria sensazione di ritrovarsi sotto un loggiato. Nel piano nobile della villa, fin dal 2012, è ospitato anche un importante percorso museale dedicato a due artisti del Novecento italiano e legati per motivi biografici a Quarrata: Agenore e Alfredo Fabbri. ☜

La Villa Medicea La Magia, il giardino ed il parco che la circondano sono visitabili. Il Comune di Quarrata ha pensato di aprire le porte della dimora, attualmente sottoposta ad intervento di restauro conservativo, per restituire questa splendida Villa Medicea a tutti noi. In quest’ottica gli annessi e gli spazi esterni della Villa sono stati da tempo utilizzati quali sede di eventi culturali, momenti di svago e di visita. Chi fosse interessato a visitare il percorso museale del parco e i locali restaurati della Villa può prenotare telefonando alla Biblioteca Multimediale del Comune di Quarrata o inviando una mail. CALENDARIO VISITE Villa Medicea La Magia, unico patrimonio UNESCO della Provincia di Pistoia, sarà è visitabile tutte le domeniche. Il complesso monumentale è aperto, per la visita al parco, dove si trova l’opera d’arte ambientale di Daniel Buren “Muri fontane a 3 colori per un esagono”, tutti i giorni, dalle ore 8 alle ore 20 ad ingresso libero. Il giardino interno, con il suggestivo parco museo “Lo Spirito del Luogo. Collezione d’arte contemporanea”, che ospita, tra l’altro, opere di Nagasawa, Marco Bagnoli, Anne e Patrik Poirier, Corneli, è aperto e visitabile dal primo maggio al 30 settembre, ogni domenica, dalle 16 alle 20 (agosto chiuso), con biglietto unico dal costo di 2 euro. Gli interni della Villa sono visitabili tutto l’anno ogni domenica: la visita guidata parte alle ore 16 e interessa sia l’interno della Villa che il giardino, con biglietto intero a 8 euro e ridotto a 5 euro (agosto chiuso). È possibile visitare tutti i giorni la villa per gruppi formati da almeno 15 persone, telefonando e prenotando al numero 0573 774500. In occasione di eventi e manifestazioni di rilievo vengono effettuate visite straordinarie anche in orario serale. Costo delle visite Il costo della visita guidata è di € 8,00 Biglietto ridotto € 5,00 per: • • • • •

residenti nel Comune di Quarrata bambini sotto 12 anni studenti di ogni ordine e grado di scuola o di istituzione universitaria o accademica fino a 26 anni insegnanti over 65

Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca multimediale “G. Michelucci” Comune di Quarrata P.zza Agenore Fabbri 51039 Quarrata (PT) Tel. 0573-774500 Fax. 0573-777177 info@villalamagia.com Cooperativa Keras – Gruppo Co&So 347 3437462 NATURART | AGOSTO 2019 | 15

La Collezione permanente di arte contemporanea di Villa La Magia si snoda attraverso un cammino sensoriale all’interno di un parco museo di rara bellezza dove le opere degli artisti si fondono nel paesaggio, si integrano nello spirito del luogo e della storia fino a diventarne parte integrante ed intrinseca, materia di riflessione per il visitatore e di evocazione perenne di sensazioni tese al superamento dei confini oltre il paesaggio e la materia.

VISITE GUIDATE

ZOOM

COLLEZIONE PERMANENTE — PARCO MUSEO “LO SPIRITO DEL LUOGO” COLLEZIONE D’ARTE CONTEMPORANEA VILLA MEDICEA LA MAGIA


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NATURART | AGOSTO 2019 | 17

Muri e Fontane a 3 colori per un esagono di Daniel Buren, Parco esterno, opera in situ, 2005-2011

Muri e Fontane a 3 colori per un esagono by Daniel Buren, park, work in situ, 2005-2011


Villa La Magia

The jewel of Montalbano

____

____

A destra e sotto lo

To the right and below,

studiolo al piano

the ground-floor study

terreno della contessa

of Countess Marcella

Marcella Amati Cellesi e

Amati Cellesi; the

la sala del pianoforte, lo

piano room and the

scalone monumentale

monumental staircase in

del giardino a parterres

the parterre garden

The Medici Villa La Magia in Quarrata is today the property of the municipality. In addition, it has been on the UNESCO World Heritage List since June 2013. Located in the hills of Montalbano, the origins of this monumental complex go back to the Middle Ages.

T

he villa’s original core was built by the Panciatichi family of Pistoia. Towards the end of the 16th century, they decided to sell the entire complex to Grand Duke Francesco I de’ Medici. The Florentine family held the property until 1645, when it was sold to the noble Attavanti family. The period in which the Medici family owned the villa enabled the monumental complex to become a World Heritage Site. It thus has been included in the multi-site “Medici Villas and Gardens in Tuscany”. During the period when the villa was in their possession, the Medici were not patrons of art. However, they had important structural works carried out under the masterly guidance of the court architect Bernardo Buontalenti.

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of the most impressive rooms, the sitting room of Countess Marcella Amati Cellesi, the last private owner before possession was transferred to the Municipality of Quarrata. The arrival of the Attavanti family (1645-1752) marked the beginning of an important phase of artistic activities and architectural works both inside and outside the villa. Notably, the structures outside the villa included the family chapel (1698-1699), dedicated to Saint Veridiana; two lemon houses; and the circular fountain in the middle of the parterre garden. The villa’s transformations were also documented by an important visual record, an engraving by Giuseppe Zocchi (1744), which provides an extremely interesting image regarding the villa’s architectural — history. The rich iconographic — program guides the observer towards The painter Giusto Utens — a reflection on the meaning of life painted La Magia in 1597. The image The Attavanti decided to also make and of interpersonal relationships, by shows the property as a true farming major changes vis-à-vis the function and constantly referring to mythological center and as a place to stay for the layout of the interior spaces. First and stories and their resulting lessons. The Medici court’s hunting expeditions at the foremost, the monumental staircase and tour begins on the ceiling above the Barco Reale. The perimeter wall was a the reception rooms were constructed staircase, on which there is an allegory veritable protected reserve, exclusively as well as many rooms embellished with emphasizing the power of love over for the entertainment of the grand stucco decorations and fresco paintings. war, with the figures of Jupiter, Juno, duke and his guests. On one occasion, In the first half of the 18th century, Mars, and Minerva (Giovanni Bagnoli, namely in 1536, the villa played host to the Giusti brothers, Paolo Monaccorti, 1710). In the small reception room Emperor Carlo V, whose visit is recalled Giovanni Bagnoli, Giovanni Domenico preceding the entrance to the hall, the the epigraph on the entrance portal. Ferretti, Tommaso Gherardini, and artist Bagnoli depicted the Rape of Europa on the ceiling. The side walls Moreover, there is still a copper “secchia” others were among the many artists, that was probably used by the illustrious somewhat known to art criticism and display two wonderful paintings by history, who came and went. Tommaso Gherardini (1744). On one side guest to quench his thirst after a day of are episodes regarding romantic urges hunting. The heirloom is exhibited in one with the “Abduction of Cephalus; on the other is the immortal, platonic love


____

In basso la lunetta

Below, the lunette

dipinta nel 1597

painted in 1597 by

da Giusto Utens

Giusto Utens depicting

raffigurante proprio

the Medici Villa La

Villa Medicea La Magia.

Magia.

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____ A destra e sotto gli ambienti espositivi dedicati alle collezioni delle opere di Agenore e Alfredo Fabbri. ____ To the right and below, exhibition areas dedicated to the collections of works by Agenore and Alfredo Fabbri.

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Nel piano nobile della villa,

Since 2012, there has also

fin dal 2012, è ospitato

been an important museum

anche un importante

on the villa’s main floor. It is

percorso museale

dedicated to two 20th-century

dedicato a due artisti del

Italian artists linked to

Novecento italiano e legati

Quarrata for biographical

per motivi biografici a

reasons: Agenore and Alfredo

Quarrata: Agenore

Fabbri.

e Alfredo Fabbri.


between Diana and Endymion. The large reception hall features three frescoes by Giovanni Domenico Ferretti, one of the most important artists of 18th-century Tuscany. Made between 1714 and 1715, this painting cycle documents three important works by a young Ferretti, who had been invited to La Magia by the Attavanti family. On the ceiling, Ferretti depicted various allegorical figures that reveal the victory of virtue and wisdom over the human race’s negative tendencies. On the side walls, the artist created two other mythological stories, portraying Bacchus and Ariadne as well as Diana and Actaeon. The beautiful paintings in the gallery on the piano nobile were also carried out around the mid-18th century. The walls of this room host landscape views and city scenes, inserted into architectural elements to create an illusory sense of being under a loggia. Since 2012, an important museum has also been on the main floor of the villa, dedicated to two 20th-century Italian artists linked to Quarrata for biographical reasons: Agenore and Alfredo Fabbri. ☜

The Medici Villa La Magia, its garden, and the surrounding park are open to visitors. The Municipality of Quarrata decided to open the doors of this country house, currently undergoing conservative restoration, to return this splendid Medici villa to all of us. From this point of view, the villa’s annexes and external spaces have long been used as a venue for cultural events, leisure time, and visits. Those interested in touring the park-museum and the villa’s restored rooms can book by calling the Municipality of Quarrata’s Multimedia Library or by sending an email. TOUR CALENDAR Since 1 March 2019, the Medici Villa La Magia, the only UNESCO World Heritage Site in the Province of Pistoia, has been open to visitors every Sunday. This schedule was established by the municipal council. In addition, considering the success of last year’s visits, it was decided to extend the Medici villa’s opening hours and to make additional investments in its promotion. Starting March 1, the villa has new opening hours for visits. The forest and the park, with Daniel Buren’s environmental artwork, “Walls of 3-color fountains for a hexagon”, continue to be open daily from 8 am to 8 pm, with free admission. Moreover, the internal garden, with the picturesque parkmuseum “Genius Loci – The Spirit of the Place”, houses works by Nagasawa, Marco Bagnoli, Anne and Patrik Poirier, and Corneli. It is open to visitors every Sunday from 4 to 8 pm, 1 May to 30 September, (closed August). A single ticket costs € 2. Beginning 1 March, the villa’s interiors are also open every Sunday throughout the year. A guided tour starts at 4 pm, which includes both the villa’s interior and the garden. A full-price ticket is € 8 euros and a reduced one is € 5 euros. (Closed August) Group visits to the villa of at least 15 people are available daily. Call 0573 774500 to make a booking. During important events and shows, special visits can also be made in the evening. Cost of a visit The cost of the guided tour is € 8.00 Reduced ticket € 5.00 for: • • • • •

residents in the Municipality of Quarrata children under 12 years students from all types and levels of schools, universities, or academic institutions up to 26 years of age teachers over 65 years of age

For information and reservations: Biblioteca “G. Michelucci,” Comune di Quarrata, 
P.zza Agenore Fabbri, 51039 Quarrata (PT).
Tel. 0573-774500 Fax. 0573-777177
info@villalamagia.com Cooperativa Keras – Gruppo Co&So 347 3437462

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Villa La Magia’s permanent contemporary art collection meanders through a sensory journey in a uniquely beautiful park-museum in which the artists’ works blend into the landscape. They complement the spirit of the place and of history, becoming integral and intrinsic part. The visitor is offered food for thought and a perpetual evocation of sensations meant to go beyond the limits of landscape and materials. Over the years, the collection has added works specially created by such artists as Daniel Buren, Maurizio Nannucci, Hidetoshi Nagasawa, Marco Bagnoli, Anne and Patrick Poirier, and Fabrizio Corneli, which are exhibited along the museum circuit inside the villa’s park.

GUIDED TOURS

ZOOM

PERMANENT COLLECTION — PARK-MUSEUM “THE SPIRIT OF THE PLACE”, CONTEMPORARY ART COLLECTION, MEDICI VILLA LA MAGIA


Il Museo del Ricamo

L’arte del ricamo a Pistoia —

A due passi da Piazza del Duomo, al piano terra di Palazzo Rospigliosi, alla scoperta del Museo del Ricamo, unico nel suo genere ed assolutamente da visitare testo a cura della Redazione

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foto Nicolò Begliomini


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I

l Museo del Ricamo di Pistoia, nato nel 2004 grazie soprattutto al lavoro del MOICA (Movimento Italiano Casalinghe) e della sua infaticabile Presidente Anna Maria Michelon Palchetti è oggi una importante sede museale permanente, destinata alla conservazione, manutenzione ed esposizione dei materiali tessili ricamati di cui Pistoia senza ombra di dubbio può ritenersi – sia nella storia antica che più recente di questa vera e propria arte – eccellente centro di produzione. Studiando reperti, fonti e documenti è emersa l’importanza e la diffusione dell’arte del ricamo nella nostra città. La presenza di numerosi conventi e monasteri di clausura prima e di conservatori di istruzione femminile poi, è risultata fondamentale per la conservazione e l’insegnamento alle nuove generazioni di usi, stili e mode dei lavori di ricamo legati sia al sacro che al profano.

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— Il solido legame tra la nostra città ed il ricamo in bianco ebbe il massimo splendore nel XIX secolo quando i preziosi ricami che arricchivano la biancheria per la casa sottolineavano il pregio e il livello sociale di coloro che li possedevano. Questa situazione creò quindi una fiorente

Vista l’importanza di questa tradizione artistica per la città e la bellezza e l’originalità del materiale esposto, è davvero auspicabile che in tempi brevi il Museo diventi regionale. attività commerciale di grande successo sia in Italia che a livello internazionale, determinando anche un importante incremento occupazionale femminile e di conseguenza la creazione di una sorta di “scuola pistoiese del ricamo” che si specializzò in una vasta gamma di punti impiegati, arrivando alla creazione di alcune specifiche ed originali tipologie, come gli “sfilati”, il “punto antico” anche detto “punto toscano” e il “punto Casalguidi” che prende il nome dall’omonima località del Comune di Serravalle Pistoiese e, recentemente, il “punto Pistoia”. Proprio per proseguire questa tradizione dal 1992 al 1999 il MOICA ha organizzato 4 corsi professionali di ricamo finanziati con contributi europei Nel 2001 Monsignor Scatizzi, allora Vescovo di Pistoia, inizia a parlare con MOICA della possibilità di realizzare un Museo Pistoiese del ricamo e concede in comodato le due sale di Palazzo Rospigliosi. Il lavoro per realizzarlo è tanto e


____ Accanto, particolari del paliotto d’altare in sete policrome esposto nella seconda sala del Museo, realizzato nel 1601 per la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. ____ To the side, details of the polychrome silkaltar frontal displayed in the second room of the museum. It was made in 1601 for the Church of Santa Maria delle Grazie.

____ Gli indumenti ecclesiastici presenti

— Come già anticipato il Museo del Ricamo di Pistoia si trova in due sale attigue a piano terra di Palazzo Rospigliosi, sede anche dei Musei Diocesano e Rospigliosi. Nella prima sala e nella grande cassettiera illuminata situata nella seconda, trovano collocazione tanti splendidi manufatti legati alla vita domestica tra cui ci preme segnalare un bellissimo abito stile impero appartenuto alla Famiglia Sozzifanti (Prop. Museo Civico di Pistoia), un pannello di borsette realizzate a punto “Casalguidi” – veramente uniche nel loro genere – e l’opera “Le ricamatrici” (2007 – Moica) un ricamo eseguito a punto “Pistoia” su un disegno del pittore Mario Nannini.

sono caratterizzati da materiali pregiati come sete policrome, e filati d’oro e di argento che evidenziano l’alta capacità tecnica raggiunta dagli ordini conventuali pistoiesi a cui si deve la maggior parte dei manufatti. ____ The ecclesiastical garments are characterized by such precious materials as polychrome silks, and gold and silver threads, clearly underscoring the high degree of technical skill attained by the Pistoiese convents where most of these artifacts were made.

— La seconda sala invece, è dedicata ai preziosi arredi e indumenti ecclesiastici caratterizzati da preziosi ricami di proprietà della Diocesi di Pistoia. Da segnalare un prezioso ricamo cinese donato al Museo dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e un bellissimo paravento realizzato dalle ricamatrici MOICA. Star indiscussa della seconda sala è il meraviglioso

paliotto d’altare in sete policrome oro e argento, realizzato nel 1601 per la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Madonna del Letto) su disegno di Iacopo Ligozzi, ritornato al suo antico splendore grazie ad un lungo, costoso ed accurato restauro realizzato dal Museo delle Pietre Dure di Firenze. Si tratta, come avrete potuto intuire da questa breve presentazione, di un museo vivo, che visto il grande patrimonio di materiali di cui dispone, grazie anche alle donazioni e ai depositi, ha la necessità, ciclicamente, di rinnovare la propria esposizione con un occhio di riguardo anche verso l’organizzazione di mostre tematiche su particolari tecniche esecutive del ricamo. — Oggi, perchè questa antica tradizione non venga dimenticata, il Museo accoglie sotto forma di donazione o di deposito ogni testimonianza utile alla ricostruzione della sua storia. ☜

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grazie all’aiuto della responsabile dei Musei Civici Pistoiesi Chiara d’Afflitto, dopo tre anni, nel Maggio del 2004, si inaugura il Museo.


Tour: The museum is currently located in two rooms. — Artifacts related to home life are found in the first room, subdivided according to what was in the traditional hope chest of every young bride. Among the items she brought with her were household linens and her trousseau, with underwear and clothing. The highlights in this sector are the two men’s waistcoats and the cotton stockings as well as the christening gown, all from the late 18th century; the 19th-century party aprons; and the “Casalguidi stitch” purses.

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These first two sections are preceded by one that illustrates the technique, materials, tools, and documents related to women’s work. There is a series of distaffs, spindles, and winders related to spinning plus thimbles, scissors, design books, and samplers to exemplify embroidering. The second room contains valuable embroidered ecclesiastical furnishings and garments owned by the cathedral and other churches in the diocese of Pistoia, illustrating the richness of a much larger sacred-art patrimony. This sector features such precious materials as polychrome silks as well as gold and silver yarns, clearly underscoring the high degree of technical skill attained by the Pistoiese convents where most of these artifacts were made. The piece that stands out above all others is an important polychrome-silk altar frontal made in 1601 for the Church of Santa Maria delle Grazie. It has been returned to its original splendor after a long and painstaking restoration. Finally, there is the restoration of the splendid dress from the Soffizanti family.

ZOOM

Percorso espositivo: Il museo si articola attualmente in due sale. — Nella prima hanno trovato collocazione i manufatti collegati alla vita domestica suddivisi secondo quella che era la tradizione del corredo che ogni giovane sposa portava con sè:la biancheria per la casa e il corredo personale, con indumenti intimi Questi due primi nuclei sono preceduti da una sezione esemplificativa della tecnica e dei materiali,strumenti e documenti legati al lavoro femminile: il filare con una serie di rocche, fusi, aspi, e il ricamare con ditali, forbici, libri di disegno e imparaticci. — Nella seconda sala hanno trovato posto arredi e preziosi indumenti ecclesiastici ricamati di proprietà della Cattedrale e di altre chiese della diocesi di Pistoia che esemplificano la ricchezza di un ben più vasto patrimonio di arte sacra. In questo settore,caratterizzato da materiali pregiati come le sete policrome,i filati d’oro e di argento si evidenzia l’alta capacità tecnica raggiunta dagli ordini conventuali pistoiesi cui si deve la maggior parte dei manufatti. Fra tutti spicca un importante paliotto d’altare in sete policrome datato 1601 per la chiesa di Santa Maria delle Grazie e ritornato al suo splendore dopo un accurato e lungo restauro. Si ricorda il restauro dello splendido abito della Famiglia Sozzifanti.

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La “scuola pistoiese del

The “Pistoiese school of

ricamo” si specializzò

embroidery” specialized

in una vasta gamma di

in a broad range of

punti, arrivando alla

stitches Some specific

creazione di alcune

and original types

specifiche ed originali

were created, such as

tipologie, come gli

sfilati” or drawn thread

“sfilati”, il “punto

work, the “antique

antico” anche detto

stitch” also known as

“punto toscano” e il

the “Tuscan stitch”, and

“Punto Casalguidi”

the “Casalguidi stitch”,

che prende il nome

which takes its name

dall’omonima località

from the homonymous

del Comune di

town in the Municipality

Serravalle Pistoiese.

of Serravalle Pistoiese.


The Embroidery

di Pistoia è nato nel

Museum in Pistoia was

2004 grazie soprattutto

founded in 2004, thanks

al lavoro del MOICA

in particular to the

(Movimento Italiano

work of the Association

Casalinghe) e della

of Italian Housewives

sua infaticabile

(MOICA) and its

Presidentessa Anna

indefatigable president

Maria Michelon

Anna Maria Michelon

Palchetti

Palchetti.

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Il Museo del Ricamo

MUSEO DEL RICAMO Palazzo Rospigliosi – Ripa del Sale 3 – 51100 Pistoia – tel. 0573 358016 www.provincia.pistoia.it/MuseoDelRicamo/MuseoDelRicamo

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The Embroidery Museum

The art of embroidery in Pistoia

T

Just around the corner from Piazza del Duomo, on the ground floor of Palazzo Rospigliosi is the one-of-a-kind Embroidery Museum, waiting to be discovered by visitors.

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he Embroidery Museum in Pistoia was founded in 2004, thanks especially to the work of the Association of Italian Housewives (MOICA) and its indefatigable president Anna Maria Michelon Palchetti. Today it is an important, permanent museum, devoted to the preservation, maintenance, restoration, and exhibition of embroidered textiles, with Pistoia considered unequivocally an outstanding center of production, in terms of this art’s older and more recent history. The study of artifacts, sources, and documents shows the importance and spread of the art of embroidery in our city. The presence of numerous convents and monasteries, either cloistered or educational conservatories for girls, was fundamental in preserving the uses, styles, and fashions of both ecclesiastical sacred and profane embroidery works as well as teaching the art to new generations. The roots of this enduring link between our city and the art of embroidery are found in the 19th century when exquisite embroidered pieces, which beautified household linens, underscored the economic and social level of their owners. This situation thus created a successful, burgeoning business both in Italy and abroad. As a result, there was a significant increase in female employment and a sort of “Pistoia school of embroidery”, specializing in a broad range of stitches, came into being. Some specific and original types were created, such as “sfilati” or drawn thread work, the “antique stitch” also known as the “Tuscan stitch”, and the “Casalguidi stitch”, whose name comes from the town of the same name located in the Municipality of Serravalle Pistoiese.

— To continue this tradition, MOICA has organized four professional embroidery courses since 1997, forming a group of exceptional embroiderers who have each set themselves the goal of creating a particular embroidery piece to offer as a gift to those who had contributed significantly to the course’s creation. In 2000, Monsignor Scatizzi, then Bishop of Pistoia, began talking with MOICA about the possibility of creating a Pistoiese embroidery museum. The following year, he granted the use of two rooms in Palazzo Rospigliosi free of charge. It took a lot of work to bring it about. Thanks to the help of Chiara d’Afflitto, former head of the Pistoiese Civic Museums, the museum was inaugurated three years later, in May 2004. — As previously stated, Pistoia’s Embroidery Museum is located in two adjacent rooms on the ground floor of Palazzo Rospigliosi, home also to the Diocesan and Rospigliosi Museums. There are many splendid artifacts linked to home life in the first room and in the large illuminated chest of drawers found in the second one. Among the highlights are a beautiful Empire-style dress that belonged to the Soffizanti family (Prop. Civic Museum of Pistoia), a panel of truly distinctive purses using the “Casalguidi stitch”, and “The Embroiderers” (2007 – MOICA), an embroidery piece made using the “Pistoia” stitch based on a drawing by the painter Mario Nannini. The second room is dedicated to exquisite ecclesiastical furnishings and garments distinguished by priceless embroideries owned by the Diocese of Pistoia. There is also an important

Chinese embroidery piece donated to the museum by Signora Clio, wife of Giorgio Napolitano, the former President of the Republic, as well as a beautiful screen made by the MOICA embroiderers. The undisputed star of the second room is the wonderful altar frontal in gold and silver polychrome silks, made in 1601 for the Church of Santa Maria delle Grazie (Madonna of the Bed). Attributable to the school of Iacopo Ligozzi, it has been returned to its former glory following a long, expensive, and meticulous restoration carried out by the Museo delle Pietre Dure in Florence. As you may have guessed from this brief introduction, it is a living museum, with a remarkable patrimony of materials at its disposal, in addition to the donations and consignments. Consequently, there is the periodic need to remind the public of its existence, with one eye also organizing themed exhibitions on specific embroidery techniques. — Today, this ancient tradition has not been forgotten as the museum welcomes the donation or consignment of any example useful in reconstructing its history. However, the great availability of materials still available from various owners (e.g., private individuals, ecclesiastical institutions) requires that the museum periodically change its exhibitions. It also envisages creating special exhibitions dedicated to technical, practical, or typical details of the artifacts. The museum is also available as a center for the study, documentation, and teaching of embroidery and its history. ☜


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Pezzi forti del Museo del

Among the highlights

ricamo pistoiese alcune

of Pistoia’s Museum of

splendide borsette realizzate

Embroidery are some splendid

dalle abili mani di qualche

handbags made by the skilled

artigiana pistoiese utilizzando

hands of some Pistoiese

il famoso e difficile “Punto

artisans using the famous and

Casalguidi”. A destra, le foto

difficult “Casalguidi Stitch”. On

mostrano l’interno del Museo.

the right, photos showing the museum’s interior.


PubbliNATURART

Maltempo —

Danni in agricoltura raddoppiati nel 2019

www.insuranceonline.it

— Come leggiamo, stando ai dati della Coldiretti, le catastrofi (grandine, eccesso di caldo, piogge torrenziali) sono duplicate nell’ultimo anno e con essi i danni alle culture in generale. Lo avete notato anche Voi con aumento di richieste danni dei vostri assicurati? Nilton Meoni: “Sì, sicuramente rispetto agli ultimi anni la frequenza degli eventi calamitosi è aumentata sensibilmente come anche l’intesità degli stessi e di conseguenza le richieste danni; citiamo un nostro importante cliente che spesso ha utilizzato questa calzante frase “le calamità naturali stanno sempre più diventando naturali calamità”; questo sta portando sempre piu’ una maggior consapevolezza dei rischi da parte degli operatori del settore”

A.I.B. All Insurance Broker Srl Assicurazione calamità naturali e fitopatologie 30 | NATURART | AGOSTO 2019

Via Niccolò Machiavelli, 19, Pistoia Email: n.meoni@aibroker.it Referente: Nilton Meoni Cell. : +39 393 4176636 Tel: +39 0573 977188 Fax: +39 0573 23790

Quali sono i vantaggi, oltre a proteggere il proprio patrimonio e il proprio lavoro, per un imprenditore agricolo? Nilton Meoni: Perche’ permette agli imprenditori di poter lavorare con maggior tranquillità e dormire sonni più sereni sapendo di aver protetto il proprio patrimonio spesso frutto del sudore di generazioni, considerando in più che il prodotto diventa commercialmente vendibile non prima di alcuni anni di duro lavoro. Diventa impensabile dover rischiare ogni giorno, vedendo quello che succede là fuori, senza la possibilità di potersi difendere in alcun modo. Come sappiamo per queste coperture è previsto un contributo sino al 70% sul pagamento del premio (quindi a carico dell’imprenditore rimane solo il 30% del premio globale), questo perchè gli aiuti ex post da parte dello Stato Italiano in caso di calamità naturale sono stati aboliti e pienamente sostituiti dalla contribuzione sul premio di polizza. Non dimentichiamoci che tra i nostri servizi, oltre ad affiancare i nostri clienti nella fase delicata del sinistro, è previsto anche l’affiancamento dell’azienda nel gestire le fasi burocratica per l’ottenimento dei contributi con il proprio CAA.

Avete qualche novità da sottolinearci per i nostri lettori? Nilton Meoni: Sicuramente la novità più importante, già presente da un anno, è la possibilità di estendere la copertura anche ai danni da fitopatie, che tanti problemi hanno già causato e tanta preoccupazione portano agli imprenditori agricoli. Si tratta di una novità epocale per il settore. Il nostro spirito e la nostra costante ricerca hanno come obiettivo di migliorare sempre di più la polizza basandoci sulle esigenze degli imprenditori agricoli che costantemente ascoltiamo e dai quali apprendiamo le loro preoccupazioni. Ci tengo particolarmente a ringraziare i nostri numerosi Clienti, ma anche i nostri partners tecnici e non solo, per il supporto che ci garantiscono ogni giorno per far crescere sempre più il prodotto nell’interesse e nella serenità dell’imprenditore agricolo.



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Pistoia 2019

Romanico Automatico —

Romanico Automatico è un intervento site specific la cui matrice grafica deriva da una manipolazione astratta e rigorosa di schemi compositivi riconducibili al romanico toscano.

testo Ecol

Rebecca Amendola Mattia Modica Lorenzo Sabatiello

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foto


____

____

L’area interessata al

The area concerned is

progetto si trova al

off the beaten track,

di fuori dei percorsi

hidden from tourists

più battuti, nascosta a

and residents. With only

turisti e residenti e vi si

three points of entry, its

accede solo attraverso

structure is somewhat

tre accessi puntuali,

similar to a small

che ne configurano una

hamlet.

struttura simile a quella di un piccolo borgo.

R

omanico Automatico è un intervento di valorizzazione dello spazio pubblico che si inserisce all’interno di un processo di recupero di un’area negletta del centro storico di Pistoia, su cui insiste un patto di collaborazione tra l’associazione Spichisi, alcuni residenti e l’amministrazione comunale. Attraverso un programma di residenze artistiche ed eventi correlati, si intende valorizzare l’area di Piazzetta Sant’Atto e Vicolo dei Bacchettoni, luogo che oggi prende il nome di Giardino di Cino.

____ Dal 20 luglio gli architetti di Ecol,

La prima fase di Romanico Automatico consiste nella realizzazione di un disegno a terra frutto di una astratta, seppur rigorosa, manipolazione di una serie di temi compositivi dell’architettura romanica. A pochi passi dal Duomo, l’intervento si pone l’obiettivo di rafforzare l’identità dell’area mediante l’uso di una matrice grafica ben radicata nell’immaginario comune dei cittadini pistoiesi, instaurando un dialogo di continuità e trasformazione con i numerosi esempi di architettura romanica del centro storico.

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— Site Nonostante la sua centralità, l’area di progetto si trova al di fuori dei percorsi più battuti, nascosta a turisti e residenti, sembra eludere ogni mappa e sistema di georeferenziazione. A questo ritaglio di città si accede solo

attraverso tre accessi puntuali, che ne configurano una struttura simile a quella di un piccolo borgo. Queste caratteristiche spaziali hanno fatto sì che nel tempo l’area diventasse scenario di comportamenti illegali e irrispettosi di vario genere; la sfida del processo di riqualificazione portato avanti dall’associazione Spichisi si fonda proprio sulla volontà di sfruttare la particolare scala di questo luogo, trasformandolo da borgo dimenticato in uno spazio pubblico, intimo e raccolto, una sorta di città incantata popolata di interventi artistici e dispositivi di aggregazione sociale. A partire da queste considerazioni, Romanico Automatico vuole amplificare la dimensione intima di questo spazio attraverso la realizzazione di un intarsio site specific. La configurazione morfologica di quest’area ne costituisce il carattere più interessante: è il risultato di

un lento assestamento del tessuto storico cittadino che per esclusione ha dato origine a due piazzette. E rapporto tra i fronti verticali e le superfici orizzontali evoca la dimensione di un ambiente interno piuttosto che quella di uno spazio esterno. O meglio, tra l’inafferrabilità del mistero metafisico e la consistenza di quello esistenziale.

assistiti da studenti del territorio, hanno lavorato sulla pavimentazione del giardino di Cino, dandone una personalissima visione creativa, attraverso la rivisitazione del romanico, uno degli elementi architettonici più caratteristici della

— Process Stando al piano regolatore di Pistoia, le aree in cui i vicoli di accesso si aprono a diventare piazze, erano destinate a diventare un parcheggio, ma questa trasformazione non è mai avvenuta. Si è deciso di sfruttare questa anomalia per intervenire sulle superfici asfaltate attraverso un disegno a terra, utilizzando una tecnica generalmente utilizzata per la segnaletica orizzontale, con l’idea quella di aggiungere valore a questa superficie attraverso mezzi economici e facilmente reperibili.

città. ____ Beginning 20 July, the Ecol architects, assisted by local students, worked on the pavement in Cino’s Garden, giving it a very personal, creative vision by reinterpreting Romanesque architecture, one of the city’s most distinctive architectural elements.


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Così facendo la valorizzazione della pavimentazione è messa in atto attraverso un gesto radicale ma allo stesso tempo rapido e reversibile. Un disegno in vernice bianca, capace di evidenziare attraverso la sua incisività, un’area di aggregazione e interazione. Il rapporto tra pieno e vuoto, così come le interruzioni che i conci delle strutture ad arco creano rispetto ai ricorsi lineari, è stato disegnato a partire dall’osservazione e dallo studio dei prospetti delle chiese romaniche pistoiesi. Le figure ad arco e a cerchio sono state usate per individuare i punti fondamentali dell’area: gli accessi allo spazio pubblico e la zona centrale. Il processo di disegno e quello di realizzazione sono espressione di una pratica di promozione di un uso inclusivo, partecipativo e creativo dello spazio pubblico, in risposta alla necessità di affermazione del sé e della collettività in luoghi e momenti reali, non virtuali.

La costruzione geometrica del pavimento è stata pensata in maniera specifica per queste due piazze. Lo sviluppo attento del disegno in pianta, la verifica delle misure e le numerose prove di realizzazione sono vere e proprie azioni di riappropriazione dello spazio pubblico, sono azioni di permanenza. Durante i 6 giorni di realizzazione, sono state stimolate e generate occasioni di confronto e di scambio. La pratica del cantiere aperto e leggero, e dunque attraversabile e visitabile, la partecipazione attiva di numerosi volontari che hanno affrontato il lavoro con entusiasmo, hanno fatto sì che ordinarie azioni come la preparazione e la pulizia della superficie, la misurazione dello spazio, la verniciatura, si manifestassero come catalizzatori di socializzazione. Questo genere di pratica, che trova maggiori possibilità di espressione nelle periferie, guadagna lo spazio del centro storico. ☜


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www.ecol.studio spichisi.tumblr.com www.ilgiardinodicino.it

ZOOM

Progetto promosso da Associazione Culturale Spichisi Con il patrocinio di Comune di Pistoia Con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Conad del Tirreno Mati 1909 Giorgio Tesi Group Discover Pistoia


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Durante i 6 giorni di

During the six

realizzazione, sono

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state stimolate e

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generate occasioni di

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confronto e di scambio

to encourage and

grazie soprattutto alla

generate discussions

pratica del cantiere

and dialogues. The

aperto e leggero:

construction site was

semplici azioni come

open and light-filled.

la preparazione e la

Such simple actions

pulizia della superficie,

as surface preparation

la misurazione

and cleaning, space

dello spazio e la

measurement and

verniciatura sono

painting became

diventate occasioni di

opportunities for

socializzazione.

socialization.

Pistoia 2019

Romanico Automatico

Romanico Automatico is a site-specific work whose graphic template draws on a conceptual, yet clear-cut adaptation of Tuscan Romanesque.

R

omanico Automatico is intended as a means of improving a public space by reclaiming a neglected area in Pistoia’s historical center, as highlighted in a cooperation agreement between the Associazione Spichisi, some residents, and the local government., the plan has been to develop the area of Piazzetta Sant’Atto and Vicolo dei Bacchettoni, a place now known as Cino’s Garden, through a program of artistic residences and related events. Romanico Automatico’s first phase was to create a pavement design, drawing on a conceptual, yet clear-cut adaptation of a series of Romanesque architectural themes. Located a stone’s throw from the Duomo, the work’s objective was to reinforce the area’s identity by using a graphic template deeply rooted in the popular imagination of Pistoia’s inhabitants. It was intended to establish a continuous and transformative dialogue with the numerous examples of Romanesque architecture in the historical center. — Site Despite its central location, the project area is off the beaten track, hidden from tourists and residents. It does not appear on any map or in geo-referencing system. This tiny speck of the city has only three points of entry, making its structure somewhat similar to a small hamlet.

These spatial characteristics meant that the area eventually became the scene of various kinds of illegal and vulgar behaviors. The challenge of the redevelopment process, carried out by the Associazione Spichisi, has been based specifically on the need to exploit this area’s idiosyncratic size and convert it from a forgotten hamlet into a private, welcoming public space, a sort of enchanted city filled with works of art and equipment suitable for a meeting place. Starting from these factors, Romanico Automatico wished to expand the intimate size of this space by creating a site-specific decoration. The area’s particular configuration is its most interesting feature, the result of this historical city’s slow adaptation that, by default, led to these two small squares. Additionally, the relationship between vertical façades and horizontal surfaces gives the impression of an interior space rather than an external one. — Process According to Pistoia’s master plan, the areas where narrow streets opened to become squares were to become a future parking lot, but this never took place. A decision was made to exploit this anomaly by employing a technique generally used for road markings in order to create a design on the asphalted surfaces, the idea being to add value via economical and easily available means.

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Grazie al lavoro di

Thanks to Spichisi’s

Spichisi, il giardino

work, Cino’s Garden has

di Cino da spazio

been transformed from

dimenticato si è

a forgotten area into an

trasformato in un luogo

intimate and welcoming

pubblico, intimo e

public space, a sort of

raccolto, una sorta di

enchanted city filled

città incantata popolata

with works of art.

di interventi artistici.

In this way, the street surface was carried out using a radical yet, at the same time, rapid and reversible solution. The dazzling white paint used for the design has drawn attention to an area where people can get together and communicate. The relationship between full and empty, like the gaps created by the ashlars of the arches with respect to the recurring lines, came out of an examination and study of the facades of Pistoia’s Romanesque churches. Arched and circular figures were used to identify the key points in the space, which were access to public spaces and the city center. Drawing and production were the expression of a practice to promote an inclusive, participatory, and creative use of public space, in answer to the need for individual self-expression and for a sense of community in real, non-virtual places and moments. The pavement’s geometric construction was designed specifically for these two squares. The design’s careful development, verification of the measurements, and numerous test models were the real actions for re-claiming this public space permanently.

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During the six days it took for the area to be painted, there was time available to encourage and produce discussions and dialogues. The construction site was open and light-filled, therefore easily reached and visited. Moreover, the active involvement of the numerous volunteers who tackled the job enthusiastically ensured that such commonplace tasks as surface preparation and cleaning, measuring the spaces, and painting were seen as a means of socializing. This kind of activity, which finds more expressive possibilities in the suburbs, has created a space in the historical center. ☜

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Ecòl (Olivia Gori,

Ecòl (Olivia Gori, Cosimo

Cosimo Balestri e

Balestri, and Emanuele

Emanuele Barili) hanno

Barili) enthusiastically

accolto con entusiasmo

accepted Spichisi’s

l’invito di Spichisi a

invitation to take part in

partecipare al progetto

the project to revitalize

di rivitalizzazione

Cino’s Garden, creating

del giardino di Cino

a temporary ad hoc

ideando un intervento

undertaking for the

temporaneo ad hoc per

garden’s spaces.

gli spazi del giardino.



Eventi in Toscana - Tuscany Events

Appuntamento col gusto a San Miniato con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco —

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Natalia Goncharova tra Gauguin, Matisse e Picasso

Natalia Goncharova with Gauguin to Matisse and Picasso

Fino al 12 gennaio 2020 Palazzo Strozzi a Firenze celebra la grande artista russa Natalia Goncharova, figura centrale dell’Avanguardia della prima metà del XX secolo, attraverso oltre centocinquanta opere che pongono la sua poliedrica produzione di pittrice, costumista, illustratrice e scenografa a confronto con lavori di Paul Cézanne, Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Marc Chagall e Umberto Boccioni. L’esposizione è la prima mostra che Palazzo Strozzi dedica a un’artista donna della modernità e permetterà di raccontare la straordinaria vivacità di Natalia Goncharova, la principale delle “Amazzoni dell’Avanguardia”. Capace di trasformare in opera d’arte anche la propria vita, è stata una figura pioneristica, fondamentale per ridefinire il ruolo della donna e in grado di unire in maniera personale e originale il gioioso cromatismo di Matisse e la forza costruttrice di Picasso, il primitivismo di Gauguin, le atmosfere sognanti di Chagall, il dinamismo di Boccioni. Per informazioni: palazzostrozzi.org

Until January 12, 2020, Palazzo Strozzi in Florence is celebrating the great Russian artist Natalia Goncharova, a key figure in early 20th-century avant-garde movement, through more than 150 artworks dedicated to her multifaceted oeuvre as a painter, costume designer, illustrator and scenographer, placed in dialogue with works by Paul Cézanne, Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Marc Chagall and Umberto Boccioni. The exhibition is the first that Palazzo Strozzi is dedicated to modern woman artist and will present the extraordinary vivacity of Natalia Goncharova, the leader amongst the “Amazons of the Avant-Garde”. Able to transform even her own life into art, she was a pioneer and fundamental in redefining the role of women, expertly combing in a unique and personal way Matisse’s joyful colour palette with the constructive force of Picasso, primitivism of Gauguin, dreamy atmospheres of Chagall and dynamism of Boccioni. For more information: .palazzostrozzi.org

Negli ultimi tre fine settimana di novembre, a San Miniato torna l’appuntamento con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco, un evento che riunisce buongustai, professionisti e palati curiosi che potranno gustare menù prelibati a base di tartufo. Da quasi 50 anni il borgo della provincia di Pisa ospita un vero e proprio festival gastronomico dedicato al tartufo bianco, il “re” delle colline sanminiatesi, proponendo un mix di sapori, odori e colori. La piccola e affascinante cittadina di San Miniato diventa un “laboratorio del gusto” open-air con bancarelle sparse per le piazze. La Mostra del Tartufo Bianco è l’occasione migliore per assaggiare ricette realizzate con il prezioso ‘oro bianco’, acquistare prodotti tipici toscani e partecipare ad eventi speciali come la caccia al tartufo. Per informazioni: sanminiatopromozione.it


During the last three weekends in November, San Miniato is once again hosting the White Truffle Exhibition, bringing together foodies, professionals and curious visitors, who have the chance to taste delicious truffle-based menus. For almost 50 years, the village in the province of Pisa has hosted this food festival dedicated to white truffles, the “king” of the San Miniato hills, offering a mix of flavours, aromas and colours. The small and fascinating town of San Miniato thus becomes a sort of open-air “taste laboratory” with stands dotting the piazzas. The White Truffle Exhibition is the perfect occasion to taste recipes made with the precious “white gold,” buy typical Tuscan products and participate in special events, like a truffle hunt. For more information: sanminiatopromozione.it

Lucca is the capital of fantasy with Lucca Comics and Games

Lucca capitale della fantasia con Lucca Comics and Games —

Un poster che si basa sul concetto di ‘Becoming human’, la presenza per la prima volta in Europa di Hirohiko Araki uno dei più grandi mangaka di tutti i tempi, la celebrazione della grande scrittura con Alessandro Bilotta e la voce inconfondibile delle sigle di Giorgio Vanni: queste le novità del Lucca Comics & Games 2019 che si svolgerà dal 30 ottobre al 3 novembre. Il festival proporrà anche una mostra che con oltre 200 opere ripercorrerà la storia dell’illustrazione giapponese: ‘Da Hokusai ai Manga moderni’. Non mancherà lo spazio dedicato ai games: 460 tavoli di gioco e una capacità di oltre 2mila sessioni in contemporanea. Padrino della 13esima edizione del Torneo Dungeons & Dragons Scatola Rossa sarà Jeff Grubb. Tra gli ospiti internazionali anche John Avon, autore di più di 200 artwork per il famoso gioco di carte della Wizards, lo scrittore Raymond Feist artefice della celebre Saga di Riftwar e Melissa Benson fra i primi 25 artisti a far parte del progetto quando la Wizards of the Coast pubblicò il gioco nel 1993. Per Lucca junior ci saranno tra gli altri Thomas Astruc, creatore e direttore della serie tv animata Miraculous e Marco Somà giovane illustratore italiano. Tra i partecipanti alla manifestazione anche il cantante Luca Carboni grande ammiratore di Hugo Pratt. Per informazioni: luccacomicsandgames.com

Eventi in Toscana - Tuscany Events

— A poster based on the concept of “Becoming Human,” Hirohiko Araki’s first appearance in Europe – one of the biggest manga artists of all time – celebrations dedicated to great writing with Alessandro Bilotta and the unmistakable voice of Giorgio Vanni and his theme songs: these are the newest additions to Lucca Comics & Games 2019, taking place October 30 – November 3. The festival will also host an exhibition with more than 200 artworks tracing the history of Japanese illustration: From Hokusai to Modern Manga. Games will also take centre stage: 460 gaming tables will allow for over 2,000 games to run at any given time. The guest of honour at the 13th edition of the Dungeons & Dragons Basic Set Tournament will be Jeff Grubb. Some of the international guests include John Avon, author of more than 200 artworks for the famous card game Wizards, the writer Raymond Feist, the man behind the famous The Riftwar Saga, and Melissa Benson, one of the top 25 participating artists when Wizards of the Coast released the game in 1993. Thomas Astruc will make an appearance at Lucca Junior, creator and director of the animated series Miraculous, as will Marco Somà, a young Italian illustrator. The singer Luca Carboni will also participate in the festival, a big fan of Hugo Pratt. For more information: luccacomicsandgames.com

NATURART | AGOSTO 2019 | 43

A delicious event in San Miniato awaits with the White Truffle Exhibition.


Montagna

Castagno di Piteccio Il borgo museo di Pistoia — Castagno di Piteccio, nel comune di Pistoia. Un piccolo borgo toscano, situato a 500 metri s.l.m., immerso tra colline e monti ricoperti di boschi, un tempo di castagni, adesso soprattutto di robinia.

testo

a cura di

Erika Mazzoni Wagner

CCT-SeeCity

44 | NATURART | AGOSTO 2019

—

foto Rachele Salvioli


NATURART | AGOSTO 2019 | 45


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“La madre”, una

“La madre”, a sculpture

scultura di Chiara

by Chiara Coda that

Coda che (insieme a

(together with Diana

quella di Diana Baylon,

Baylon’s, “The Union”)

“L’unione”) si trova

is located on the village

nella via del borgo

street nicknamed “Street

soprannominata “Via

of the Women Artists”

delle Artiste Donne”

C

astagno di Piteccio, nel comune di Pistoia. Un piccolo borgo toscano, situato a 500 metri s.l.m., immerso tra colline e monti ricoperti di boschi, un tempo di castagni, adesso soprattutto di robinia. A Castagno non ci sono negozi, non ci sono bar o ristoranti, né tabacchi o fiorai. Ci sono case, una sopra l’altra, che si diramano e si incastrano lungo le due strade maestre. D’inverno è molto silenzioso. D’estate si possono sentire i passi e le voci di qualche villeggiante che va a rinfrescarsi nella piscina del residence, appena sopra il paese, oppure nel giardino dell’agriturismo, sempre nei dintorni. La sua bellezza sta proprio in questo: dopo pochi minuti d’auto o treno da Pistoia, è possibile scoprire, tra queste abitazioni in pietra, un’atmosfera magica. Anche perché molte di queste case, negli anni Settanta, sono diventate la tela di noti artisti. Sì, Castagno è un museo a cielo aperto. Le opere sparse per il paese – 12 affreschi e 30 sculture – sono diventate arredo, parte integrante del borgo.

46 | NATURART | AGOSTO 2019

— Il mio primo incontro con Castagno è avvenuto a primavera 2018 grazie a CCT-SeeCity*. Questa organizzazione culturale sta aiutando la Pro Loco a rivalorizzare il borgo, a restituirgli l’attenzione che merita, attraverso un lavoro di narrazione e promozione. Con la mia tesi di laurea è stato avviato il progetto. L’intento è stato quello di cercare, raccogliere

e mettere in evidenza le risorse esistenti ma sinora trascurate, sottoutilizzate o ignorate, per creare una trama nuova e fertile, una rete interconnessa di segni e storie, tracce e percorsi. Per farlo, ho studiato il territorio e tradotto la mia analisi in un prodotto editoriale, prendendo spunto dal concetto di atlante: partire da un rilevamento storico e geografico, osservare il paesaggio dall’alto, individuarne significati contemporanei; allo stesso tempo, interagire con il luogo attraverso visite ed escursioni, ricerche e documentazioni, incontri e interviste agli abitanti. È nato così un libro che vuole rivelare il borgo museo di Pistoia proponendosi come mediazione creativa, come guida per chi vorrà/dovrà prendersi cura del territorio, per una valorizzazione strategica del paese e lo sviluppo di un turismo lento (sostenibile e responsabile). Una guida, quindi, per chi ha il compito di promuovere il borgo ma anche, naturalmente, per chi ha la semplice curiosità di avvicinarsi in qualità di cittadino o viaggiatore.

— Il libro guida parte da uno studio storico, ovvero da una ricerca bibliografica e d’archivio, al fine di elaborare un racconto su Castagno sufficientemente ampio e completo. Scongelando i segni lasciati dal tempo trascorso, è possibile riscoprire realtà e storie dimenticate: fondamentale per valorizzare e rinnovare la cultura del luogo, per promuovere qualsiasi destinazione, anche e soprattutto un minuscolo borgo come questo. Far riscoprire un territorio significa ricreare un immaginario collettivo, fondato sulla storia e nutrito di contemporaneità. Segue infatti, dopo l’introduzione storica, un resoconto del contesto attuale, delle tracce del presente: un’immagine del territorio che ha reso spontaneo, una volta individuate le sue risorse e qualità più identificative, disegnare una serie di percorsi lenti possibili. Ecco perché infine la mappa, o meglio le quattro mappe (tante quante le maggiori risorse individuate), come strumento ideale per immaginare, identificare, conoscere, esplorare.

____ “Sosta”, una scultura di Ennio Bandelli. Castagno è situato in una posizione splendida, a 500 metri sul livello del mare ed immerso nella meravigliosa natura dell’Appennino Pistoiese. ____ “Sosta”, a sculpture by Ennio Bandelli. Castagno is situated in a spectacular position at 500 meters a.s.l. and nestled in the splendid countryside of the Pistoiese Apennines.


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“Febbraio”, un’affresco

“February”, a fresco by

di Giuseppe Gavazzi.

Giuseppe Gavazzi. This

Nel museo all’aperto

outdoor museum has 42

si segna la presenza di

works of art, including

ben 42 opere d’arte tra

frescoes and sculptures.

industriale perché Castagno è uno dei luoghi protagonisti dell’impresa ottocentesca realizzata dall’ingegnere Protche, la Ferrovia Porrettana; il percorso disegnato offre in questo caso la possibilità di osservare tecniche e soluzioni innovative come alcuni tunnel idraulici ed il ventilatore saccardo. È così che abbiamo organizzato una serie di escursioni guidate da professionisti ed esperti, partendo proprio dalle mappe del libro guida: durante la rassegna Castagno di Maggio, che prevedeva un percorso lento ogni domenica del mese, abbiamo sperimentato le quattro diverse esperienze che Castagno offre a cittadini e turisti, a chi ama vagare tra arte e natura.

CCT-SeeCity è la web guidezine sulle città del mondo raccontate da una community internazionale di creativi. CCT è anche un’Associazione Culturale, con sede in Italia, che si occupa di promozione del territorio attraverso, principalmente, lo storytelling (narrazione) digitale. | www.cct-seecity.com CCT-SeeCity is the web guidezine on cities around the world as told by an international creative community. In addition, CCT is an Italianbased cultural association that works to promote the local area, mainly through digital storytelling. | www.cct-seecity.com

NATURART | AGOSTO 2019 | 47

— I quattro percorsi lenti Punto chiave del racconto sono le quattro mappe tematiche, ognuna con un percorso lento che rivela il borgo e i suoi dintorni. Si trova quindi una cartina del paese con il suo Museo all’aperto, dove sono quindi segnalate le 42 opere d’arte ad oggi presenti, lasciate in dono nel corso degli anni dai vari artisti che a partire dalla metà dei ‘70 hanno risposto all’invito di Tommaso Paloscia (Roma 1918 – Firenze 2005), noto giornalista e critico d’arte che trascorreva ogni estate nella sua casa a Castagno. Una seconda mappa mette poi in evidenza la vicinanza del borgo alla città di Pistoia attraverso un’escursione percorribile sia a piedi che in bicicletta e che si conclude al parco di Villa Puccini. Una terza mappa si dedica invece all’albero che ha dato nome al paese, invitando ad esplorare i boschi attorno, alla ricerca dei giganteschi castagni secolari; oggi ne restano pochi ma un tempo erano una risorsa fondamentale per gli abitanti del territorio. Infine, una quarta mappa riguarda l’archeologia

ZOOM

affreschi e sculture.


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Durante il Borgo Museo

During the Village-

Festival, organizzato da

Museum Festival,

CCT SeeCity e la Pro Loco

organized by CCT

di Castagno, si sono

SeeCity and the

svolte varie attività

Castagno tourism

creative e culturali che

office, various creative

hanno animato per

and cultural activities

17 ore consecutive

took place that, for

ogni angolo di questo

17 consecutive hours,

suggestivo Borgo.

animated every corner

____

of this charming village. ____

Le artiste Marija

From the left, top to

Stankovic dalla Serbia

bottom: Serbian artist

ed il suo collage

Marija Stankovic and

“Highlights”, Christiana

her collage “Highlights”

Matos dal Brasile ed il

- Brazilian artist

suo murale dedicato

Christiana Matos and

al borgo di Castagno,

her mural dedicated to

Holly McKelvey dalla

the village of Castagno

California ed una

- California artist Holly

parte del suo murale,

McKelvey and a part of

composto da tre

her mural, composed

immagini su due pareti:

of three images on

“A portrait of Castagno

two walls: “A portrait

in three panels” e

of Castagno in three

Bianca Tschaikner

panels” - Austrian artist

dall’Austria ed il suo

Bianca Tschaikner and

murale “Greta and

her mural “Greta and

Emma”.

Emma”.

Il Libro Guida “Castagno di Piteccio

48 | NATURART | AGOSTO 2019

Il borgo museo di Pistoia” (192 pagine + 4 mappe) realizzato da Erika Mazzoni Wagner e pubblicato da CCT-SeeCity (Aprile 2019) è acquistabile presso la Pro Loco di Castagno oppure ordinabile via mail: castagnodipiteccio@gmail. com. Acquistando la tua copia (15 euro), sosterrai le iniziative culturali per la valorizzazione del Borgo Museo di Pistoia.


— Il Borgo Museo Festival Sicuramente, essere anche un Museo all’aperto rende Castagno un Borgo più unico che raro. E a questa sua particolare caratteristica abbiamo dedicato un Festival. Così, domenica 30 Giugno 2019, si è svolto il primo Borgo Museo Festival con varie attività creative e culturali che hanno animato ogni angolo del Borgo Museo di Pistoia. Un programma di 17 ore consecutive (dalle 9 del mattino alle 2 di notte) con 12 attività (incluso un corso di cucina per imparare il segreto dei famosi Tortelli alla Castagnola!) in 6 diverse locations: un festival diffuso per grandi e piccoli, un giorno e una notte tra Arte e Natura, a Castagno di Piteccio. Tra le tante cose belle realizzate per questa prima edizione: il Kiss Point (Punto Baci) della Ferrovia Porrettana e le due nuove opere d’arte firmate da Pattern Nostrum (un’installazione murale permanente ed un intervento di land art temporaneo, entrambe alla Pro Loco). Poi ci sono stati i Dialoghi sulla Donna, un primo incontro avvenuto nel “Giardino di Benedetta” con l’intenzione di divenire… E anche la prima apertura al pubblico degli Ateliers degli Artisti del borgo, nella “Rive Gauche” di Castagno. E già si mormora che il prossimo anno sarà un Festival di almeno tre giorni! Il Borgo Museo Festival è un progetto a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno e questa prima edizione è stata realizzata con la compartecipazione del Comune di Pistoia. E soprattutto la favolosa collaborazione degli Abitanti! — La Residenza d’Artista Infine, abbiamo voluto ripristinare quella tradizione che in passato ha reso Castagno un Museo all’aperto, riattivando quindi una produzione artistica per il Borgo. Come? Invitando artisti di ogni dove a proporsi per una residenza e così – attraverso la “CALL for Artists 2019” – sono state raccolte

oltre 150 candidature da tutto il mondo. La selezione, curata da CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno, ha coinvolto un’ampia giuria: oltre al CCTeam e ai soci della Pro Loco, hanno partecipato Simonetta Paloscia (figlia di Tommaso Paloscia, fondatore del Museo all’aperto di Castagno), la storica dell’arte (e guida) Ilenia Vecchio, Anna & Anastasia del blog Travel On Art, gli Artisti della “Rive Gauche” di Castagno e alcuni Abitanti. Ed ecco gli Artisti selezionati che, durante l’estate, hanno trascorso due settimane nel Borgo Museo per realizzare ciascuno almeno una nuova opera d’arte:

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Amie Lin – Taiwan Bianca Tschaikner – Austria Browzan (Christopher Brown) – Inghilterra Christiana Matos – Brasile Holly McKelvey – California Marija Stankovic – Serbia

Inaugurate ufficialmente a Settembre, le nuove opere d’arte che impreziosiscono ancor di più il Museo all’aperto di Castagno, sono sempre visibili al pubblico ma per un’esperienza assai migliore e completa si consiglia di prenotare una visita guidata (da abbinare magari ad una buona e classica Tortellata presso la Pro Loco!). La Residenza d’Artista, progetto a cura di CCT-SeeCity per la Pro Loco di Castagno e con il Patrocinio del Comune di Pistoia, è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Caript (ottenuto attraverso la vincita del Bando Sviluppo e Cultura 2019) ma soprattutto grazie alla meravigliosa e accogliente ospitalità degli Abitanti di Castagno. Per maggiori info e prenotazioni: Sito Web www.castagnodipiteccio.it Mail castagnodipiteccio@gmail.com Social: @castagnopit ☜


Mountains

Castagno di Piteccio Pistoia’s Museum Village

The small Tuscan village of Castagno di Piteccio, in the municipality of Pistoia. Situated at 500 meters a.s.l., it is nestled among the hills and mountains once covered with chestnut woods, but now are mainly locust trees.

T

here are no shops, bars, restaurants, tobacconists, or florists in Castagno. There are houses, one on top of the other, that branch off and fit together along the two main roads. In winter, it is very quiet. In summer, the footsteps and voices can be heard of holiday makers cooling off in the swimming pool of the residential hotel, just above the village, or in the garden of the holiday farm, always nearby. Its beauty lies in the fact that, after a few minutes by car or train from Pistoia, a magical atmosphere can be discovered amidst these stone houses. Furthermore, in the 1970s, many of these houses become the canvases of famous artists. Yes, Castagno is an openair museum, with artworks scattered throughout the town – 12 frescoes and 30 sculptures – that have become decor, an integral part of the village.

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— I first learned of Castagno in spring 2018 thanks to CCT-SeeCity*. This cultural organization has been helping the local tourist board to increase the village’s visibility and once again attract the attention it deserves through storytelling and promotion. For my degree thesis, I started the project with the intention of seeking out, collecting, and highlighting existing resources that had hitherto been neglected, underused, or ignored. In turn, this would create a new and fertile plot-line, an interconnected network of signs and stories, tracks and trails. To do this, I studied the area, transforming my analysis into a publication inspired by the concept of an atlas that draws inspiration from a historical and geographical survey,

studying the landscape from above, and identifies contemporary meanings. At the same time, one becomes acquainted with the place through visits and excursions, research and documentation, in addition to meetings and interviews with the inhabitants. Thus a book came into being that reveals Pistoia’s village-museum. It is presented as a creative means, a guide for those who want to or must take care of the territory to strategically develop the village and a (sustainable and responsible) slow tourism. This guide, therefore, is for those who are responsible for promoting the village but also, of course, for those who are simple curious to visit as a local or tourist — The guidebook starts with a historical study, i.e., from a search of the literature and of archives to tell a suitably broad and complete story of Castagno. By uncovering the marks left by time, forgotten stories and worlds can be rediscovered that are fundamental to enhancing and renewing the place’s culture, to promoting every destination, also and especially a tiny village like this. Rediscovering an area means reconstructing a collective imagination based on history and nourished by contemporaneity. In fact, after the historical introduction, an account of the current scenario, with hints of the present, provides a natural image of the area that, once its resources and more unique qualities were identified, resulted in putting together a series of promising slow tours. This is the reason that, in the end, the map – or rather the four maps (corresponding to the key elements identified) – is an ideal tool for imagining, identifying, learning, and exploring.

— The four slow tours The story focuses on the four thematic maps, each with a slow tour that introduces the village and its surroundings. As a result, one a map is of the village with its open-air museum, in which 42 works of art are currently on display. Over the years, they have been left as gifts various artists who responded in the mid-1970s to the invitation of Tommaso Paloscia (Rome 1918 – Florence 2005), a well-known journalist and art critic who spent every summer at his home in Castagno. The second map highlights the village’s proximity to the city of Pistoia, offering a hiking or biking excursion that ends at the Villa Puccini Park. The third map is dedicated to the chestnut tree that gave the town its name, encouraging us to explore the surrounding woods in search of gigantic, ancient chestnut trees. Today few are left, yet they once were a vital resource for the area’s inhabitants. Lastly, the fourth map concerns industrial archeology as Castagno was one of the key locations in the Porrettana Railway, the 19th-century venture completed by the engineer Protche. In this case, the route provides the opportunity to see the innovative techniques and solutions, e.g., some hydraulic tunnels and the Saccardo fan. This is how we organized a series of tours guided by professionals and experts, starting with the maps in the guide book. During the Castagno di Maggio fair, which included a slow tour every Sunday throughout the month, we enjoyed the four different experiences offered by Castagno to inhabitants and tourists and to those who love to stroll surrounded by art and nature.


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Per la Notte Europea

For the European Night

dei Musei 2019, a

of Museums 2019, there

Castagno si è svolta una

was a visit under the

visita sotto le stelle del

stars in the Village-

Borgo Museo guidata

Museum of Castagno

da FAI giovani Pistoia

guided by FAI Giovani

ed illuminata dalle

Pistoia and illuminated

lanterne ad energia

by the solar energy

solare di Liter of Light

lanterns of Liter of Light

Italia. “Donna”, un’altra

Italia. “Donna”, another

scultura di Chiara

sculpture by Chiara

Coda e l’interno della

Coda and the interior

Chiesetta nel borgo di

of the small, village

Castagno: sovrastante

church in Castagno:

l’altare maggiore

above the main altar, a

una raffigurazione di

representation of the

scuola giottesca della

Madonna of Humility by

Madonna dell’Umiltà.

the Giotto school.

NATURART | AGOSTO 2019 | 51

— The Village-Museum Festival Of course, being also an open-air museum makes Castagno a rather unique village. Moreover, we have dedicated a festival to this particular feature. Thus, on Sunday, 30 June 2019, the first Village-Museum Festival was held with various creative and cultural activities, enlivening every corner of Pistoia’s village-museum. Spread over six different locations, the program ran for seventeen consecutive hours (9 am–2 am) with twelve activities, including a cooking course to learn the secret of the famous Tortelli alla Castagnola. This popular festival for adults and children in Castagno di Piteccio was a day and night of art and nature. The many fun events created for this first festival included the Porrettana Railway’s Kiss Point (Punto Baci) and two new works of art designed by Pattern Nostrum (a permanent wall installation and a temporary land-art project, both at the local tourism agency). Then there were Dialogues on Woman, whose first meeting took place in “Benedetta’s Garden” with a view to becoming... The ateliers of the village’s artists, in Castagno’s “Rive Gauche”, were open to the public. Furthermore, there is already word going around that next year’s festival will last for at least three days!



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Amie Lin – Taiwan Bianca Tschaikner – Austria Browzan (Christopher Brown) – England Christiana Matos – Brazil Holly McKelvey – California Stankovic – Serbia

Officially inaugurated in September, the new works of art that further grace Castagno’s open-air museum are always visible to the public. However, for a better, more complete experience, reservations are recommended for the guided tour (perhaps combining it with a good meal of the classic tortelli at the local tourism agency!). The Artist’s Residence is a project overseen by CCT-SeeCity for the Castagno tourism agency, with the support of the Municipality of Pistoia. It has been made possible thanks to the Fondazione CARIPT’s contribution (the result of having won the 2019 Development and Culture Competition). However, special thanks go to the wonderful and welcoming hospitality of Castagno’s inhabitants. For more info and reservations: Website: www.castagnodipiteccio.it Email: castagnodipiteccio@gmail.com Social media: @castagnopit ☜

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L’artista Amie Lin dal Taiwan ed il

Taiwanese artist Amie Lin and

suo murale “Transmigration”.

her mural “Transmigration”.

Attraverso la “CALL for Artists

Over 150 nominations

2019” – sono state raccolte oltre

responded to the “2019 CALL

150 candidature da tutto il mondo

for Artists”, coming from all

da cui sono stati selezionati 6

over the world. From these,

nomi per una residenza d’artista

six names were selected for an

durante la quale ognuno di loro

artist’s residency during which

ha realizzato almeno una nuova

each artist was to create at least

opera d’arte.

one new work of art.

In basso un dettaglio del murale

Below a detail of the mural

firmato dall’artista brasiliana

signed by Brazilian artist

Christiana Matos.

Christiana Matos.

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— The Artist’s Residence Last but not least, we wanted to re-establish the tradition that, in the past, had made Castagno an openair museum, and thus revive artistic expression in the village. How? By inviting artists from all over the world to apply for a residence. Consequently, over 150 nominations were collected from all over the world in response to the “2019 CALL for Artists”. Directed by CCT-SeeCity for the Castagno tourism agency, a large jury was assembled. In addition to the CCTeam and members of the tourism agency, there were also Simonetta Paloscia (daughter of Tommaso Paloscia, founder of the Castagno Open-Air Museum); the art historian (and guide) Ilenia Vecchio; Anna & Anastasia of the Travel On Art blog; the Artists of the Castagno “Rive Gauche”; and some inhabitants. Below are the chosen artists who spent two weeks in summer in the village-museum to create at least one new work of art:


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Porrettana Express

Un successo annunciato — ____ Porrettana Express, perfetto esempio di lavoro integrato tra soggetti pubblici e privati, si è rivelato un progetto di grande successo con viaggiatori provenienti sia da tutta Italia che dall’ estero con date ed eventi andati immediatamente sold out. ____ A brilliant example of the combined efforts of public and private players, Porrettana Express has turned out to be a very successful project, with passengers coming from all over Italy and abroad, with dates and events immediately selling out.

testo

foto

Lorenzo Baldi

Gabriele Acerboni

P

orrettana Express, il progetto di valorizzazione della storica ferrovia transappenninica e del territorio che la circonda, che questa estate, partendo dal Deposito Rotabili Storici di Pistoia ha finalmente riportato i treni d’epoca sui binari tra Pistoia e Porretta Terme, ha fatto davvero centro! Dopo il grande successo registrato dal viaggio inaugurale, con più di 40 giornalisti accreditati tra carta stampata, web e tv provenienti da tutta Italia - che ha visto la presenza anche di Claudio Calvelli di Fondazione Fs, del Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, di quello di San Marcello – Piteglio Luca Marmo, degli Assessori Regionali Stefano Ciuoffo e Vincenzo Ceccarelli, del Presidente di Transapp Giancarlo Capecchi e di Elena Gori, Consigliere di Fondazione Caript – c’è stato un vero e proprio boom di prenotazioni con viaggiatori provenienti sia da tutta Italia che dall’estero e diversi treni andati subito sold out, a conferma dell’interesse per questo tipo di iniziative che coniugano

perfettamente il moderno turismo slow con l’unicità di un viaggio su un treno storico lungo una ferrovia assolutamente unica nel suo genere. A testimonianza dell’importanza di questo progetto addirittura il TG1 delle 20.00 di domenica 30 giugno ha dedicato un ampio servizio con suggestive immagini ed interviste sia agli organizzatori che ai viaggiatori. In questa prima stagione, proprio nell’ottica di legare al viaggio in treno la promozione e la valorizzazione del territorio attraversato dalla storica ferrovia, sono stati organizzati sia viaggi Kids, cioè particolarmente dedicati a famiglie e bambini ed animati dalla Cooperativa Pantagruel, che destinati ad un’utenza più ampia, come quelli legati alle iniziative “Pracchia & Musica”, “Linea Gotica e Museo Smi” , “Il Teatro in Treno” in collaborazione con Il Funaro e “Il Treno in Giallo” organizzato dagli Amici del Giallo in collaborazione con il GAD Città di Pistoia. Grazie al prezioso lavoro del Circolo Legambiente di Pistoia infine, nell’ambito della manifestazione “Puliamo il mondo” è stato organizzato anche il “Treno Verde”, un viaggio con attività a tematica ambientale per grandi e piccini.

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Un lavoro di gruppo, che ha coinvolto numerosi soggetti sia pubblici che privati, che ha visto capofila del progetto Transapp, associazione che riunisce numerose organizzazioni toscane ed emiliane.


Porrettana Express

A success for everyone

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Durante gli eventi i viaggiatori hanno potuto ammirare il delizioso e suggestivo Borgo Museo di Castagno di Piteccio – a cui abbiamo dedicato un articolo proprio su questo numero di Naturart – visitare accompagnati da guide Gae i manufatti realizzati a corredo della ferrovia come ponti, gallerie ed opere idrauliche, scoprire sia i vari poli museali dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese che il Museo SMI, visitare una bella mostra fotografica storica a Pracchia e soprattutto, grazie alla guida dei volontari di Italvapore, conoscere da vicino il Deposito Rotabili Storici di Pistoia e i treni storici che custodisce. Un lavoro di gruppo, che ha coinvolto numerosi soggetti sia pubblici che privati, che ha visto capofila del progetto Transapp, associazione che riunisce numerose organizzazioni toscane ed emiliane e che è stato promosso e sostenuto dai Comuni di Pistoia e di San Marcello Piteglio, dalla Regione Toscana e dalla Fondazione CARIPT con il determinante contributo della Fondazione FS. A coordinare la comunicazione e la promozione Giorgio Tesi Editrice, che negli anni ha saputo affermarsi per gli interventi a sostegno del territorio pistoiese e del suo valore turistico, storico e artistico condotti sia a livello locale che nazionale e internazionale. Per informazioni sui treni in programma fino a fine ottobre, per l’acquisto dei biglietti e per gli aggiornamenti sulla nuova stagione consultate il sito www.porrettanaexpress.it ☜

P

A work group made up of numerous public and private players led the Transapp project, an association that brought together numerous Tuscan and Emilian organizations.

orrettana Express is the development project for the historic trans-Apennine railway and the area surrounding it. The project was a winner this summer with the return of period trains to the lines that start in Pistoia at the Historical Rolling-stock Depot and lead to Porretta Terme. Its highly successful inaugural trip was covered by more than 40 accredited print, web, and TV journalists from all over Italy. The event was also attended by Claudio Calvelli, Fondazione FS; Alessandro Tomasi, mayor of Pistoia; Luca Marmo, mayor of San Marcello-Piteglio; Stefano Ciuoffo and Vincenzo Ceccarelli, Regional Councilors; Transapp President Giancarlo Capecchi; and Elena Gori, Councilor of the Fondazione Crypt. There was a veritable boom in reservations – which sold out immediately – as passengers came from all over Italy and abroad to ride the many trains. It thus interest in this type of initiative was confirmed – a perfect blend of modern slow tourism and an unparalleled trip on a historical train along an absolutely unique railway. As evidence of this project’s importance, even TG1 dedicated an extensive report on it 8 pm broadcast on Sunday, 30 June, offering charming images and interviews with both organizers and passengers. The aim of this first season has been to

link the train journey to the promotion and development of the area through which this historical railway passes. Kids’ Trips, with activities dedicated mainly to families and children, were organized by the Cooperativa Pantagruel. Those initiatives intended for a wider audience were “Pracchia & Music”; “The Gothic Line and the SMI Museum”; “The Theater Train”, in collaboration with Il Funaro; and “The Mystery Train”, organized by the Amici del Giallo in association with the GAD Città di Pistoia. Finally, thanks to the valuable work of Pistoia’s Circolo Legambiente, a “Green Train” was organized as part of the “Let’s Clean Up the World” event, offering a trip with environmentallythemed activities for both young and old. During the events, passengers could enjoy the delightful and charming village-museum of Castagno di Piteccio – to which we have dedicated an article in this issue of Naturart; visit railroad bridges, tunnels, and hydraulic works, accompanied by GAE guides; discover both the SMI Museum and the various locations of the Ecomuseum of the Pistoiese Mountains; enjoy a beautiful historical photographic exhibition in Pracchia, and above all, thanks to the Italvapore volunteer guides, get to know Pistoia’s Historical Rolling-stock Depot and the historical trains in its collection. A work group involving numerous public and private players was the leader of the Transapp project, an association that assembled numerous Tuscan and


Dal 1990 a Pistoia

bimbe

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Emilian organizations. It was promoted and supported by the Municipalities of Pistoia and San Marcello Piteglio, the Tuscan Region, and the Fondazione CARIPT, with the Fondazione FS’s invaluable contribution. Giorgio Tesi Editrice coordinated the communications and promotion as, over the years, it has worked on local, national, and international measures that support of the Pistoia area and its tourist, historical, and artistic value. For information on trains scheduled until the end of October, ticket purchases, and updates on the new season, visit the website www.porrettanaexpress.it ☜

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Giorgio Tesi Group

L’Arboreto di cipressi —

Una collezione unica di specie e varietà di cipressi, di cui l’azienda va orgogliosamente fiera, che comprende le specie di Cupressus presenti nel mondo, numerose varietà orticole oggetto di produzione vivaistica e alcune selezioni in corso di valutazione.

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a cura della

foto

Redazione

Nicolò Begliomini


NATURART | AGOSTO 2019 | 59


60 | NATURART | AGOSTO 2019


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In queste pagine

In these pages, some

alcune immagini

images of the Giorgio

dell’arboreto di cipressi

Tesi Group’s cypress

della Giorgio Tesi

arboretum. After the

Group. Attualmente la

early years, when the

struttura è nella fase di

plants were taking root

crescita e dopo i primi

and adapting, they are

anni di attecchimento

now beginning to take

e adattamento, le

on their shape.

piante iniziano adesso ad assumere la loro

L’

Arboreto di Cipresi presente nel Vivaio di Quarrata della Giorgio Tesi Group, raccoglie – oltre alle specie di Cupressus presenti nel mondo come per esempio Cupressus numidica, Cupressus macnabianca e Cupressus dupeziana – varietà selezionate e resistenti al fungo “Seridium Cardinale”(cancro del cipresso), brevettate “Bolgheri”, “Italico”, “Mediterraneo” e “Agrimed”. A questo progetto ha partecipato, con la fornitura di campioni e di specie botaniche del genere Cupressus presenti nelle varie zone di origine nel mondo, l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Area di Ricerca Firenze. L’impianto arboreo è formato da 260 piante suddivise in 26 specie botaniche e le rimanenti varietà comuni, varietà brevettate e selezioni nuove di Cupressus sempervirens, circa il 90%, Cipresso attualmente più diffuso e importante per la produzione vivaistica e l’aspetto paesaggistico. Le specie provengono dal Nord America, Nord Africa, Sahara, Asia orientale (Cina, Himalaya). Per ciascun tipo sono presenti più di un individuo a seconda dei casi e della specie. Le piante sono oggetto di potature minime solo a scopo correttivo della forma o eliminazione di parti disseccate, pertanto la forma delle

chiome è abbastanza naturale. Una parte della collezione è formata di Cipressi di maggiori dimensioni alte 5-6 metri, mentre le altre piante sono sui 4.5 metri. Gli scopi di questo arboreto sono sostanzialmente due: quello didattico – per mostrare le forme, il colore della chioma e il grado di crescita – e quello vivaistico, per fornire materiale di propagazione per la produzione di piantine. Il Germoplasma raccolto in questa collezione ha un grande valore genetico come conservazione di una parte della biodiversità del genere Cupressus, riunita in un unico terreno e nello stesso ambiente climatico. L’arboreto è nella fase di crescita, dopo i primi anni di attecchimento e adattamento, le piante cominciano ora ad assumere la loro forma e la colorazione del fogliame. Come sappiamo, ormai l’arboreto ha un ciclo biologico di durata in relazione alla specie e in questo caso siamo nel momento più “bello”. A completamento dell’impianto è presente una singolare siepe di Cupressus Sempervirens “Agrimed”, varietà brevettata, prodotta dalla Giorgio Tesi Vivai, su licenza del CNR, che presenta quattro tipologie di chiome: potatura a siepe h. m 2, potatura a siepe altezza di m 2,50, libera senza potatura e potatura ad arco romano, esempio di diverso utilizzo della stessa varietà. ☜

NATURART | AGOSTO 2019 | 61

forma…



The Cypress Arboretum

This is a unique collection of cypress species and varieties, of which the company is rightfully proud, including Cupressus species found worldwide; numerous horticultural varieties produced by the nursery; and some selections being evaluated.

L

ocated in the Giorgio Tesi Group’s Quarrata nursery, the Cypress Arboretum has collected selected varieties resistant to the “Seridium Cardinale” fungus (cypress canker), patented as “Bolgheri”, “Mediterraneo”, and “Agrimed”, in addition to such Cupressus species found around the world as Cupressus numidica, Cupressus macnabianca, and Cupressus dupeziana. The National Research Council’s Institute for Sustainable Plant Protection, Florence Research Area, participated in this project by providing samples and botanical species of the Cupressus genus found in various areas of origin around the world. The arboreal facility has 260 plants divided into 26 botanical species, with the remaining being common and patented varieties as well as new

selections of Cupressus sempervirens that account for about 90%. It is currently the most common cypress and is important for nursery production and the landscape. The species comes from North America, North Africa, Sahara, and East Asia (China, Himalaya). There is more than one individual for each type, depending on the cases and the species. The plants are subject to minimal pruning, limited to correcting their shapes or eliminating dried parts, so the foliage has a quite natural shape. One part of the collection is made up of larger cypress trees 5-6 meters on height, while other plants are around 4.5 meters. This arboretum essentially has two aims. One is didactic to show the shapes, foliage color, and degree of growth; the other is related to the nursery, providing propagation material for seedling production.

____

L’impianto arboreo e

The arboreal facility has

formato da 260 piante

260 plants divided into

suddivise in 26 specie

26 botanical species.

botaniche e le specie

The species come from

provengono dal Nord

North America, North

America, Nord Africa,

Africa, Sahara, and East

Sahara, Asia orientale

Asia (China, Himalaya).

(Cina, Himalaya). Per

There is more than one

ciascun tipo sono

individual for each type,

presenti più di un

depending on the cases

individuo a seconda dei

and the species.

casi e della specie.

The gemplasma assembled in this collection has great genetic value as a way to conserve part of the genus Cupressus’s biodiversity, gathered in a unique soil and the same climatic environment. The arboretum is in a growth phase. After the early years when the plants were taking root and adapting, they are now beginning to take on their shape and coloring of their foliage. As we know, the arboretum now has a mature biological cycle with respect to the species. In this case, we are currently in the most “beautiful” period. To complement the facility, there is a unique hedge of Cupressus Sempervirens “Agrimed”, a patented variety, produced by Giorgio Tesi Vivai, under license from the CNR. Four types of crowns are presented: hedge pruning, 2m high; hedge pruning, 2.50m high; unpruned; and Roman-arch pruning – examples of the same variety used in different ways. ☜

NATURART | AGOSTO 2019 | 63

Giorgio Tesi Group

____


64 | NATURART | AGOSTO 2019


Fondazione Giorgio Tesi Onlus

Lourdes ha un nuovo spazio verde “Il giardino del silenzio” —

testo Carlo Vezzosi

NATURART | AGOSTO 2019 | 65

Il verde come collante tra Pistoia e Lourdes grazie all’impegno della Fondazione Giorgio Tesi Onlus e dell’Associazione Amici di Lourdes.


66 | NATURART | AGOSTO 2019

info@fondazionegiorgiotesi.it

A

nche il 2019 è un anno importante nel cammino di collaborazione tra il Santuario di Lourdes, la Fondazione Giorgio Tesi e l’Associazione Amici di Lourdes di Pistoia, per la qualificazione del verde intorno la grotta. Come negli anni passati sono state realizzati il giardino d’ombra, il giardino delle fontane e quello delle luci, quest’anno invece è stato sviluppato, dalla parte del Gave, davanti alla Grotta, il giardino per il raccoglimento ovvero “Il giardino del silenzio”. Dal 24 al 27 giugno una delegazione di Pistoia si è recata in pellegrinaggio nella cittadina francese e il martedì 25, alla presenza del Rettore del Santuario, di Padre Nicola Ventriglia (Cappellano e Coordinatore per la lingua italiana del Santuario di Lourdes) , del Presidente della Fondazione Giorgio Tesi Onlus Fabrizio Tesi e del Diacono Marco Baldi – Presidente della Associazione Amici di Lourdes – è stato inaugurato il nuovo spazio verde ed è stata scoperta la targa

ricordo dedicata a tutti i defunti della Parrocchia d Badia, Canapale e S. Sebastiano da parte del Parroco Padre Oronzo Stella. Il Rettore del Santuario, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di questi spazi verdi per i fedeli e ringraziato il gruppo pistoiese, veramente “Amici di Lourdes”. L’ultima opera realizzata con le piante provenienti dai vivai della Giorgio Tesi Group è un giardino ai margini del Gave, il fiume silenzioso che scorre pieno d’acqua davanti alla Grotta, formato da arbusti sempreverdi, arbusti da fiore e da erbacee perenni che conferiscono al luogo un aspetto naturale. Alla base di tutti i giardini realizzati, il concetto di ristabilire intorno alla Grotta, un ambiente naturale di macchie e boschi come era in origine. Nell’ambito dei momenti di preghiera e riflessione, rimasti nel cuore di tutti i partecipanti, i pellegrini pistoiesi hanno partecipato alla fiaccolata serale e portato la statua della Madonna e la Croce all’avvio della processione. Un’esperienza unica e ricca di significati, ben organizzata ed apprezzata da tutti i partecipanti nel segno del’ Amore per la Madonna e della solidarietà umana. ☜


____

____

In alto il momento

At the top, a scene from

dell’inaugurazione del

the inauguration of

nuovo spazio verde con

the new green space

la scoperta della targa

with the unveiling of

ricordo dedicata a tutti i

the memorial plaque

defunti della Parrocchia

dedicated to all the

d Badia, Canapale e S.

deceased parishioners

Sebastiano. Accanto,

from the Parish of

alcuni particolari dei

Badia, Canapale, and

giardini realizzati,

S. Sebastiano. To the

grazie al contributo

side, some details of

ella fondazione Giorgio

the gardens created

tesi Onlus, con il verde

with greenery from the

pistoiese.

Pistoia area, thanks to the contribution of the Giorgio Tesi.

NATURART | AGOSTO 2019 | 67

non-profit Fondazione


PubbliNATURART

MILANO

SEREGNO

ROMA

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www.salusetsecuritas.com

Salus et Securitas

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Salus et Securitas Srl, società certificata UNI EN ISO 9001:2015, è specializzata in servizi di Consulenza per la Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs. 81/08 s.m.i.), Formazione e Informazione, Medicina del Lavoro, Sistemi di Gestione e Qualità, Privacy, Ambiente. I Clienti si rivolgono a Salus et Securitas Srl per il supporto, la gestione e la supervisione di tutte le tematiche di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, gli obblighi formativi con erogazione di Corsi di Formazione (Antincendio, Primo Soccorso, Formazione Lavoratori, RSPP per Datori di Lavoro, Dirigenti, RLS, Preposti, Attrezzature di lavoro, Defibrillatore...) presso i Centri Formativi, direttamente presso il Cliente o su Piattaforma E-learning certificata. Le 4 sedi, nel Centro di Milano e nel cuore della Brianza a Seregno (MB) per il Nord Italia, a Montecatini Terme (PT) per il Centro Italia e a Roma, a due passi da Città del Vaticano, per il Sud Italia, garantiscono un servizio capillare su tutto il Territorio Nazionale.

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68 | NATURART | AGOSTO 2019

SALUS et SECURITAS S.r.l. La Consapevolezza di essere al Sicuro Sede Legale ed Amministrativa: Via Vincenzo Monti, 16 | 20123 Milano (MI) Mobile: (+39) 347 4188526 info@salusetsecuritas.com

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Fondazione Giorgio Tesi Onlus

Lourdes has a new green space “The garden of silence”

2

Green is the bond between Pistoia and Lourdes thanks to the commitment of the non-profit Fondazione Giorgio Tesi and the Associazione Amici di Lourdes.

019 has also been also an important year for the cooperation between the Sanctuary of Lourdes, the Fondazione Giorgio Tesi, and Pistoia’s Associazione Amici di Lourdes, in arranging the greenery around the grotto. The shade garden, fountain, and lights garden were carried out in years past. However, this year, the “Garden of Silence”, or meditation garden, was constructed in front of the grotto, on the Gave side. A delegation from Pistoia went on a pilgrimage to the French town from 24th to 27th June. The inauguration of the new green space took place on Tuesday the 25th.

It was attended by the sanctuary’s rector, Father Nicola Ventriglia (Chaplain and Coordinator for the Italian language of the Sanctuary of Lourdes); the president of the non-profit Fondazione Giorgio Tesi, Fabrizio Tesi; and Deacon Marco Baldi, president of the Associazione Amici di Lourdes. A memorial plaque dedicated to all the deceased members of the Parish of Badia, Canapale, and S. Sebastiano was uncovered. In his speech, the sanctuary’s rector underscored the importance of these green spaces to the faithful and thanked the Pistoia group as truly “friends of Lourdes”. The last work carried out using greenery from the Giorgio Tesi Group nurseries in Pistoia was a garden along the edge of the Gave, the silent river that flows in front of

the grotto. Evergreen and flowering shrubs were included in addition to the perennial grasses that give the place a natural look. Underlying the creation of all these gardens has been the concept of restoring the grotto as it had been originally – namely, a natural environment of vegetation and woods around. The Pistoia pilgrims took part in the evening torchlight procession as part of the periods of prayer and reflection – which remained in the hearts of all participants – carrying the statue of the Madonna and the Cross at the start of the procession. This unique and meaningful experience was well organized, and appreciated by all participants in the sign of love for Our Lady and human solidarity. ☜

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Intervista a Giovanni Palchetti

Lorenzo Baldi —

foto

Nicolò Begliomini

Lorenzo Marianeschi

razie all’impegno di Fondazione Caript e all’esperienza trentennale del Centro Sperimentale per il Vivaismo (Ce. Spe.Vi) nasce GEA, il nuovo centro di ricerca con sede a Pistoia, nell’area compresa tra lo svincolo autostradale e l’Ospedale San Jacopo, che occupa una superficie di circa 26 ettari, di cui la metà destinati a collezioni di piante ornamentali, con oltre 3.000 esemplari appartenenti a più di 700 diverse specie GEA è l’acronimo di Green Economy (and) Agriculture e proprio per questo il progetto vuole essere un ponte tra tradizione e sperimentazione, tra innovazione e sviluppo sostenibile. I suoi obiettivi sono lo sviluppo della ricerca scientifica e dell’imprenditoria, con particolare riferimento ai settori dell’agricoltura sostenibile, dell’energia rinnovabile, dell’economia circolare e, naturalmente, del benessere dei cittadini. Per capire meglio il progetto e le sue finalità, incontriamo l’Ingegner Giovanni Palchetti, Presidente Gea e Vice Presidente della Fondazione Caript.

— Come nasce per la Fondazione Caript l’idea GEA? GEA nasce da una profonda trasformazione del Centro Sperimentale per il Vivaismo, costituito dalla Camera di Commercio circa quarant’anni fa con una visione innovativa e intelligente per l’epoca, ma che aveva ormai esaurito ogni spinta propulsiva. A seguito dell’acquisto integrale del Centro da parte della Fondazione, è stata avviata una riflessione, non breve e non facile, sulle ipotesi di un futuro sostenibile per il nostro territorio ed in particolare sulla realizzabilità, in questo luogo così particolare, di un’infrastruttura in grado di contribuire all’innovazione culturale ed economica locale.

— Sabato 8 giugno GEA sì è presentata con un Open Day caratterizzato da visite guidate alle collezioni botaniche, incontri su temi naturalistici e scientifici, attività per bambini, musica e mercatino di prodotti alimentari a chilometro zero. Come hanno risposto il pubblico e la città? La partecipazione è stata ampia, visto che sono state registrate circa mille presenze in due giorni di apertura. A mio avviso, l’aspetto di maggior rilievo è stata la sorpresa di molti pistoiesi nello scoprire l’esistenza di un parco di queste dimensioni e di questa qualità all’interno del territorio urbano. Infatti l’area era conosciuta quasi soltanto dagli operatori del mondo vivaistico. Dopo l’open day molti cittadini ed associazioni ci hanno chiesto di poter venire a GEA, per vedere le collezioni vegetali, per realizzarvi iniziative nella natura o anche solo per passeggiare nel parco. Anche le istituzioni hanno partecipato alla presentazione della nuova società e ci hanno fatto sentire il loro interesse per le sue prospettive.

NATURART | AGOSTO 2019 | 71

testo

GEA Green Economy (and) Agriculture — G


____ Un progetto che valorizzando l’area dell’Ex CeSpeVi, nell’area compresa tra lo svincolo autostradale di Pistoia e l’Ospedale San Jacopo, si pone come uno dei suoi obiettivi arrivare alla creazione del più grande Parco dell’area metropolitana FirenzePrato-Pistoia. ____ A project to enhance the former CeSpeVi area, located between the Pistoia motorway junction and San Jacopo Hospital, one of whose objectives is to create the largest park in the Florence-Prato-Pistoia metropolitan area.

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— La città indubbiamente da questo progetto si aspetta molto sotto tutti i punti vista. Quali sono le attività che Gea intende perseguire? Stiamo esplorando tre linee di attività potenziali, tutte da realizzare in collaborazione con importanti realtà presenti nel nostro territorio. La prima è quella di promuovere un Parco Scientifico che stimoli la ricerca applicata nei settori dell’agricoltura eco-compatibile, dell’energia rinnovabile, dell’economia circolare e del benessere psicofisico delle persone. La seconda è quella di costituire un centro per l’Alta Formazione nei settori connessi allo sviluppo sostenibile, in base agli obiettivi individuati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030. La terza azione riguarda il progetto di un parco territoriale, comprendente, oltre a GEA, anche le limitrofe aree dell’Ospedale e del Comune, nonché i percorsi arginali lungo l’Ombrone. Si tratta di tre linee di lavoro assai ambiziose e di cui stiamo iniziando a verificare la praticabilità, anche grazie al contributo del nostro prestigioso Comitato Scientifico.

— L’area si trova in un luogo strategico e quindi molto importante, che può diventare una vera e propria “porta verde di Pistoia”. Quali sono gli obiettivi e le prospettive di sviluppo a breve e medio periodo di questo progetto? Come accennavo prima, Pistoia ha tutte le potenzialità per costituire il più grande parco dell’area metropolitana Firenze-PratoPistoia. Oltretutto sarebbe un parco vicinissimo all’abitato, che sanerebbe, almeno in parte, gli effetti dell’errata ubicazione del nuovo ospedale. Sarà fondamentale disporre, oltre che della volontà dei proprietari direttamente interessati (Comune, ASL, Regione e Fondazione), anche della partecipazione attiva dei cittadini. Bisogna che i pistoiesi condividano questa visione del futuro ed esigano un progetto di alto livello per la riqualificazione e la crescita sostenibile del territorio.

— Gea potrebbe rappresentare il progetto che finalmente riesce a mettere allo stesso tavolo istituzioni pubbliche e privati per lavorare con l’obiettivo di avere finalmente una visione comune delle potenzialità della nostra città in questo campo? Devo dire che, fin dai primi contatti, ho avvertito negli interlocutori locali, pubblici e privati, la consapevolezza che è necessario un cambio di passo. Del resto sono evidenti gli effetti devastanti della crisi economica che ha investito molti settori produttivi e commerciali del nostro territorio, aggravata dalle sempre più limitate disponibilità d’investimento pubblico. Anche i settori che hanno retto meglio a questa trasformazione epocale si trovano di fronte a sfide nuove e impegnative, basti pensare al vivaismo ed ai suoi rapporti con l’ambiente. Il fatto che GEA sia una società al 100% della Fondazione Cassa di Risparmio rende credibili le sue proposte, perché è nota a tutti la capacità e la determinazione della Fondazione nel perseguire i propri obiettivi a servizio del territorio pistoiese


____

____

Accanto alla importante

Gli obiettivi sono lo sviluppo della

collaborazione con le scuole,

ricerca e dell’imprenditoria sul territorio,

Gea cercherà di offrire diverse

dell’agricoltura sostenibile, dell’energia

attività di educazione e

rinnovabile, dell’economia circolare, del

informazione nei settori

benessere dei cittadini e della tutela e della

connessi allo sviluppo

promozione delle risorse locali. ____

sostenibile. ____

The objectives are to develop scientific

Next to working together

research and local entrepreneurship,

with schools, GEA will offer

sustainable agriculture, renewable energy,

various educational and

the circular economy, people’s well-

information activities in those

being, and local resource protection and

sectors related to sustainable

promotion. Collection

development.

NATURART | AGOSTO 2019 | 73

— Sono previste attività di educazione ambientale in collaborazione con le scuole pistoiesi? Certamente. Del resto, già il Cespevi aveva una lunga tradizione di collaborazione con gli istituti scolastici pistoiesi, oltre che con le università toscane. La nostra area, con sue le collezioni vegetali, le serre, la centrale meteorologica, i laboratori, la sala convegni e altro, costituisce un luogo ideale per approfondimenti e ricerche. Dall’inizio del nuovo anno scolastico daremo ampia disponibilità agli insegnanti che vorranno riportarvi i propri studenti. Però, accanto a questa ripresa di collaborazione con le scuole, cercheremo di offrire diverse attività di educazione e informazione nei settori connessi allo sviluppo sostenibile. Dobbiamo diffondere la consapevolezza che avremo un futuro accettabile solo rispettando, in qualsiasi nostra azione, le risorse ambientali e quindi dobbiamo predisporre un’offerta formativa qualificata rivolta anche ai cittadini, alle aziende ed a tutti gli enti che hanno necessità di crescere in questi settori. ☜


Interview with Giovanni Palchetti

GEA Green Economy (and) Agriculture

A

s a result of the Fondazione Caript’s efforts and of the thirty years of experience of the Experimental Center for Nursery (Ce.Spe.Vi), GEA came into being. Based in Pistoia, the new research center is located in the area between the motorway interchange and the San Jacopo Hospital. It covers an area of about 26 hectares, half of which is used for ornamental-plant collections, with more than 3,000 specimens belonging to more than 700 different species. GEA is the acronym of Green Economy (and) Agriculture. Accordingly, the project wants to serve as a bridge between tradition and experimentation, innovation and sustainable development. Its objectives are to develop scientific research and entrepreneurship, with particular focus on the sustainable agriculture and renewable energy sectors, the circular economy, and, of course, people’s well-being. To better understand the project and its aims, we met with Ing. Giovanni Palchetti, GEA president as well as vicepresident of the Fondazione Caript.

— How did the GEA idea come about for the Fondazione Caript? GEA came out of the profound transformation of the Nursery Experimental Center set up by the Chamber of Commerce about forty years ago. Its once innovative and intelligent vision had lost its momentum. Following the foundation’s acquisition of the Center, long and not uncomplicated consideration was given to the possible solutions for a sustainable future in our territory and in particular to the feasibility of this very unique place as an infrastructure with the capacity to contribute to local cultural and economic innovation.

74 | NATURART | AGOSTO 2019

— On Saturday, June 8th, an Open-Day was held to introduce GEA and which included guided tours of the botanical collections, talks on natural and scientific topics, children’s activities, music, and a marketplace of farm-totable foodstuffs. How did the public and the city respond? wIt was a well-attended event, given that about a thousand visitors were registered in the two days it was open to the public. In my opinion, the most important aspect was how many Pistoia residents were surprised to discover that a park of this size and quality existed within the city. In fact, the area was known almost exclusively only by the nursery companies. After the open-day, many inhabitants and associations asked to come to GEA, to see the plant collections, to carry out outdoor initiatives, or even just to walk in the park. In addition, the authorities participated in introducing this new company, making their interest in its views known.

— Undoubtedly, the city expects a lot at all levels from this project. What activities does GEA intend to pursue? We’re exploring three potential business lines, all to be carried out in collaboration with major local companies. The first is to promote a science park to encourage applied research in the eco-compatible agriculture, renewable energy, and circular economy sectors as well as in psycho-physical well-being of the people. The second is to set up an advanced training center for those sectors related to sustainable development, based on the Agenda 2030 goals identified by the United Nations. The third action relates to the design of a territorial park that, in addition to GEA, will also include the nearby hospital and municipal areas, as well as the embankment paths along the Ombrone River. As these are three very ambitious projects, we’re working to assess their feasibility, thanks also to the contribution of our impressive Scientific Committee.


____

____

GEA è l’acronimo di

GEA is acronym for

Green Economy (and)

Green Economy

Agriculture e proprio

(and) Agriculture

per questo il progetto

and, as such wanted

vuole essere un

to serve as a bridge

ponte tra tradizione e

between tradition

sperimentazione, tra

and experimentation,

innovazione e sviluppo

innovation and

sostenibile.

sustainable

— This area is in a strategic, and thus very important, location, which can become a true “green gateway to Pistoia”. What are the short- and medium-term objectives and prospects for developing this project? As I mentioned before, Pistoia has all the potential to create the largest park in the Florence-Prato-Pistoia metropolitan area. Moreover, this park would be very near the town, which would rectify – at least in part – the effects of the new hospital’s flawed positioning. In addition to the willingness of those stakeholders directly involved (the municipality, ASL, the region, and the foundation), the active participation of the city’s inhabitants will also be essential. The people of Pistoia need to share this vision of the future and insist on a top-class project for the redevelopment and sustainable growth of the territory.

— Could GEA be the project that finally manages to bring public and private institutions to the same table to work together towards a common vision of our city’s potential in this field? From our first contacts, I must say that I’ve sensed the local, public and private players are aware that a change of pace is necessary. After all, the devastating effects of the economic crisis that has affected many of our local productive and commercial sectors are evident, aggravated by the increasingly limited availability of public investment. Even those sectors that have coped best with this epochal transformation are facing new and difficult challenges. One need think only of the nursery business and its relationship with the environment. The fact that the Fondazione Cassa di Risparmio owns 100% of GEA gives its proposals credibly, because everyone recognizes the foundation’s influence and resolve in pursuing objectives that serve the Pistoia area

— Are environmental education activities going to be planned in partnership with Pistoia’s schools? Certainly. In fact, Cespevi formerly had a long tradition of working together with Pistoia’s schools as well as with the Tuscan universities. Our area’s an ideal place for study and research, with its plant collections, greenhouses, weather station, laboratories, conference room, and more. Starting with the new school year, teachers will once again have ample possibilities to bring their students here. Nevertheless, in addition to resuming our work with schools, we’ll offer different educational activities and information on the sectors related to sustainable development. We must raise awareness that we can have an acceptable future only by respecting environmental resources in all our actions. For that reason, skilled training must also be made available to local inhabitants, companies, and any institutions that need to grow in these sectors. ☜

NATURART | AGOSTO 2019 | 75

development.


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Cammini

La Romea Strata — Pistoia, la “Piccola Santiago”, al centro delle vie di pellegrinaggio internazionali.

testo

foto Nicolò Begliomini Archivio Romea Strata

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Nedo Ferrari


____

Q

uattro anni fa lo avevamo annunciato in anteprima su queste pagine più o meno con lo stesso titolo e ora lo possiamo confermare: Pistoia, finora esclusa dalla rete primaria dei cammini italiani, ha ora la Romea Strata, una via di pellegrinaggio internazionale che la raggiunge da nord e la mette in comunicazione con la Via Francigena e Roma.

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«Un successo per l’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza e delle numerose persone ed associazioni che hanno collaborato a questa realizzazione – ci racconta il direttore Don Raimondo Sinibaldi, ideatore del progetto Romea Strata – ma un successo anche per la Regione Toscana che ha creduto in noi destinando fondi per la segnaletica. Speriamo che sia un successo anche per i Comuni toscani attraversati dalla via, destinatari finali con i loro cittadini, di questa operazione che potrà portare pellegrini, ma anche turisti, viandanti e camminatori a conoscere ed apprezzare i loro territori e a contribuire al loro sviluppo.

In queste due pagini le immagini mostrano

Tutto è nato a partire dal convegno “Le vie di pellegrinaggio per Roma, Santiago e Gerusalemme nel nord-est d’Italia”, svoltosi a Vicenza nel marzo 2013 che ha fatto emergere le basi storiche per lo studio di queste antiche vie, stabilendo i presupposti metodologici su cui ancorare il progetto. La nostra via di pellegrinaggio in questi anni è cresciuta e, con i partners internazionali (Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Repubbliche Baltiche), ha iniziato l’iter per il riconoscimento di “Route Culturale Europea”, un titolo che al momento è detenuto solo dal Cammino di Santiago di Compostella e dalla Via Francigena. Per noi sarà un riconoscimento importante per affermare il carattere spirituale della Romea Strata, riproponendo a una profonda riflessione la celebre affermazione di Goethe: l’Europa è nata pellegrinando e la sua lingua è il cristianesimo.» — Molti di voi avranno già notato i cartelli che segnalano il percorso anche in città e si saranno chiesti il loro significato. Perché “ROMEA STRATA” e poi “Nonantolana – Longobarda”? Cerchiamo di chiarire, ma dobbiamo fare un passo indietro, anche nel tempo...

Fino quasi dall’inizio della diffusione del Cristianesimo, dai più lontani paesi i pellegrini si mettevano in cammino utilizzando tratti delle rete consolare romana, strade longobarde, vie imperiali altomedievali e percorsi marittimi e usufruendo, a distanza di una giornata di cammino, di hospitales, monasteria, pievi o semplici locande, dove trovavano alloggio e assistenza, spesso gratuita. La Toscana era uno snodo essenziale sulle tre grandi direttrici di pellegrinaggio dell’antichità, non solo per Gerusalemme e Roma, ma anche per Compostella perché i pellegrini del nord e dell’est europeo talvolta preferivano scendere a latitudini più basse e, dopo aver reso omaggio a Pistoia alla Reliquia di San Jacopo (Santiago), proseguivano il cammino attraverso l’Italia o la Francia meridionale. Se guardiamo la mappa della nostra via a livello europeo, osserviamo che un insieme di strade convergono da varie destinazioni dell’Europa cento orientale, verso il Veneto in direzione di Roma, e questo spiega la prima parte del nome: “Romea Strata” in latino è un neutro plurale e significa “le Strade Romee”, cioè

un pellegrino sulla Romea Strata nei pressi del piccolo borgo di Vinacciano, sul versante pistoiese del Montalbano. ____ On these two pages, a pilgrim is seen on the Romea Strata near the small village of Vinacciano, on the Pistoiese side of Montalbano.


ZOOM

Il Cammino di San Jacopo con la Romea Strata... e la Piccola Santiago è servita.

“Il pellegrino o anche il semplice escursionista che percorre il Cammino di San Jacopo ha la possibilità di fruire di due esperienze eccezionali: visitare città che racchiudono esperienze di cultura, di spiritualità, d’arte e di storia passata fra le più dense che mente umana possa pensare e allo stesso tempo muoversi lungo percorsi naturali dagli orizzonti ampi e luminosi.” (A. Hoffman)

NATURART | AGOSTO 2019 | 79

Oltre cento km a piedi di vera Toscana: luoghi di fede e antiche abbazie, ville e castelli, boschi e campagne, borghi medievali e città d’arte si incontrano senza soluzione di continuità sul Cammino di San Jacopo, un nuovo e antichissimo itinerario che unisce in quattro tappe Firenze con Prato, Pistoia, Pescia e Lucca lungo “l’area di strade” dell’antica via Cassia. Il Cammino, punto di partenza in direzione est-ovest di un grande cammino verso Santiago de Compostela, incrocia perpendicolarmente a Pistoia la Romea Strata proveniente da nord verso Roma e ripropone con forza il ruolo antico della città, Pistoia Minor Santiago, “la Piccola Santiago”, crocevia di cammini di pellegrinaggio internazionali ed essa stessa mèta di pellegrinaggi jacopei, seconda in questo solo alla Maior Santiago galiziana. Il Cammino di San Jacopo è stato inserito fra i sei percorsi identitari riconosciuti dalla Regione Toscana che ha promosso la pubblicazione del bel libro “Camminare in Toscana, storia e identità in sei percorsi” della ricercatrice Barbara Gizzi (Pacini Editore) che è stato presentato a Pistoia il 20 settembre u.s. assieme alla “Guida del Cammino di San Jacopo” di Nedo Ferrari (Nuove Esperienze) disponibile nelle librerie.


____ Nel nostro Paese il percorso principale entra dal Passo del Tarvisio in Friuli e attraversa tutta la regione con il nome di “Via Romea Allemagna”. ____ In our town, the main route in Italy enters through the Tarvisio Pass del in Friuli, to then cross the entire region as the “Via Romea Allemagna”.

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l’insieme delle strade per Roma, denotate con nomi diversi a seconda dei territori attraversati e del periodo storico di riferimento. Per esempio, in Italia il percorso principale entra dal Passo del Tarvisio in Friuli e lo attraversa con il nome di “Via Romea Allemagna”, mentre entrando in Veneto si percorre la romana “Via Annia”, fino al fiume Po. In Friuli e nel Veneto sul percorso principale convergono altri importanti percorsi come la “Via Aquileiense” proveniente dalla Slovenia e molti altri percorsi antichi, ognuno dei quali caratterizzato dal nome originale, provenienti da Verona, Vicenza, Trento ed altri luoghi ancora. Fortunatamente per noi, a sud del Po tutti i percorsi convergono nella “Via Romea Nonantolana – Longobarda”, così chiamata dal nome dell’Abbazia di Nonantola, fondata presso Modena attorno al 750 d. C. dal nobile longobardo Anselmo, abate e santo. L’Abbazia è stata per secoli il punto di riferimento per questa strada transappenninica, per l’esistenza di pievi, ospitali e monasteri


Tallinn Riga

Torun

Cracovia Wadowice Olomouc Velehrad Lienz

SANTIAGO DE COMPOSTELA Bolzano ROVERETO VERONA

Brno

TARVISIO

CONCORDIA MIREN SAGITTARIA VICENZA

Lubiana Zagabria

Capodistria MODENA PISTOIA

ROMA

Istanbul

GERUSALEMME

____ Guardando la mappa a livello europeo,

La Romea Strata riconosce alla nostra città un ruolo di tappa di primaria importanza, sia sul cammino verso Roma che verso Santiago, come “città jacopea” seconda nel mondo solo a Compostella. Da Pistoia i pellegrini potranno inoltre raggiungere direttamente Lucca, in direzione Santiago, o Firenze, in direzione La Verna – Assisi, sul nuovo Cammino di San Jacopo. Se siete camminatori esperti o non lo siete ma volete provare un’esperienza nuova, magari con la vostra famiglia, potete percorrere più tappe o, anche per cominciare, solo qualche chilometro della Romea Strata, seguendo la segnaletica oppure reperendo le informazioni sul tracciato e anche le tracce per il GPS sul sito www. romeastrata.it La Guida della Romea Strata, edita dal Touring Club Italiano, si trova nelle migliori librerie e presto sarà disponibile anche presso il Bookshop del Battistero di Piazza Duomo, punto di partenza e biglietteria del percorso museale della Chiesa Cattedrale denominato “Il Tesoro di San Jacopo”. ☜

osserviamo che un insieme di strade convergono da varie destinazioni dell’Europa centro orientale verso il Veneto in direzione di Roma, e questo spiega anche il nome: “Romea Strata” ____ Looking at a map of Europe, we observe that a set of roads converges from various centraleastern European destinations towards Veneto in the direction of Rome, which also explains its being called the “Romea Strata”.

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appositamente fondati, sia in Emilia che in Toscana, per la manutenzione del percorso ed l’accoglienza dei pellegrini. Il tratto toscano, seguendo dove possibile l’ipotesi di un percorso longobardo avanzata dallo storico pistoiese Natale Rauty, attraversa l’appennino a monte dell’Ospitale di Fanano, alla Croce Arcana, poi, passando da Cutigliano, Lizzano, San Marcello, Gavinana, supera il Passo dell’Oppio, scende a Maresca, Campo Tizzoro, Pontepetri per attraversare il Reno a Le Panche. Risale poi fino al Passo della Castellina per lambire i ruderi del castello di Batoni, scendere a Le Grazie, alla pieve di Saturnana, Lizzanello, Igno, Piazza per poi immettersi lungo il corso dell’Ombrone fino a S.Giorgio e raggiungere Pistoia. Da Pistoia il percorso prosegue verso Pontelungo, sale a Vinacciano e segue il crinale del Montalbano fino a San Baronto e quindi fino alla Torre di Sant’Allucio. Scende poi a Vinci e a Cerreto Guidi prima di immettersi sulla Francigena a Fucecchio, accompagnandovi fino a San Miniato.


Paths

The Romea Strata

— ____ La Romea Strata riconosce alla nostra città un ruolo di primaria importanza, sia sul cammino verso Roma che verso Santiago, come citta iacopea seconda nel mondo solo a Compostella. ____

Pistoia, the “Little Santiago”, at the heart of the international pilgrimage routes.

F

our years ago, we made an advance announcement using roughly the same title in these pages. We can now confirm that Pistoia now has the Romea Strata, an international pilgrims’ way that comes from north to connect with the Via Francigena and Rome, and which had previously been excluded from the primary network of pilgrimage routes in Italy.

The Romea Strata recognizes our city’s role as an important stop on the road to both Rome and Santiago, and as the “Jacobean city” second only to Compostela.

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«A success for the Pilgrimage Office of the Diocese of Vicenza and for the numerous people and associations that have worked together in this effort,” the director Father Raimondo Sinibaldi, creator of the Romea Strata project, told us “But it is also a success for the Tuscan Region that believed in us by allocating funds for signage. Furthermore, we hope it will be a success for the Tuscan municipalities through which the route passes, the ultimate beneficiaries, along with their inhabitants. Consequently, this venture will acquaint not just pilgrims but also tourists, wayfarers, and walkers with their territories, so they can appreciate them and contribute to their development. It all started with “Pilgrimage Routes to Rome, Santiago, and Jerusalem in Northeast Italy”, a conference held in Vicenza in March 2013. The conference revealed the historical basis for the study of these ancient ways, establishing the methodological assumptions on which to anchor the project. Our pilgrims’ way has grown in recent years and, with international partners (Austria, Czech Republic, Poland, and the

Baltic Republics), has begun the process to be recognized as a European Cultural Route, a title currently held only by the Camino de Santiago de Compostela and the Via Francigena. For us, it will be an important acknowledgment affirming the spiritual nature of the Romea Strata, reintroducing a profound reflection on Goethe’s famous statement that Europe was born in pilgrimage and its mother tongue is Christianity» — Many of you will have already noticed signs indicating the route also in the city and you will have asked for their meaning. Why “ROMEA STRATA” and then “Nonantolana-Longobarda”? Let us try to explain, but we must take a step back, also in time... Almost since Christianity first began to spread, pilgrims started walking from the most distant countries using sections of the Roman consular network, Longobard roads, early medieval imperial ways, and maritime routes. After a day’s walk, they stopped at hospices, monasteries, parish churches, or simple inns, where they found lodging and often free assistance. Tuscany was a vital junction on the three great pilgrimage routes of antiquity, not only for Jerusalem and Rome, but also for Compostela because pilgrims from northern and eastern Europe sometimes preferred to descend to lower latitudes. Then, after paying homage in Pistoia to the Relic of St. James (Santiago), they continued their journey through Italy or southern France. If we look at a map of our way at a European level, we see that a combination of roads from various Central Eastern European destinations converge towards Veneto in the direction of Rome. This explains the first part of the name “Romea Strata”, which is a neutral plural in Latin. It means “Roman

roads”, i.e., the collection of roads to Rome, whose different names are based on the territories crossed and the historical reference period. For example, the main route in Italy enters via the Tarvisio Pass in Friuli, and is called the “Via Romea Allemagna”. Upon entering Veneto, it runs along the Roman “Via Annia” as far as the Po River. Other important routes in Friuli and Veneto (e.g., the Via Aquileiense from Slovenia) as well as many other ancient routes starting from Verona, Vicenza, Trento, and elsewhere – each bearing by an original name – converge on the main route.


“The pilgrim or even the simple hiker who travels the Way of St. James has an opportunity to enjoy two exceptional experiences. One is to visit cities that encapsulate stories of culture, spirituality, and art as well as of one of the most intense historical periods the human mind can imagine. The other is to travel along natural paths with spacious and bright horizons”. A. Hoffman

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For over one hundred km on foot through the real Tuscany, past places of faith and ancient abbeys, villas and castles, woods and countryside, and medieval villages and cities of art that come seamlessly together on the Way of St. James. This new and very ancient itinerary, in four stages, unites Florence with Prato, Pistoia, Pescia, and Lucca along the roads of the ancient Via Cassia. Starting in the east-west direction, the Way heads towards Santiago de Compostela that, coming from the north towards Rome, the Romea Strata connects perpendicularly in Pistoia. It clearly recalls the city of Pistoia’s ancient role as the Little Santiago, “Piccola Santiago”, where international pilgrimage routes intersected and the city was a destination for Jacobean pilgrimages, second only to the Maior Santiago in Galicia. The Way of St. James was included among the six paths recognized by the Tuscan Region. It promoted the publication of the book “Camminare in Toscana storia e identità in sei percorsi” (“Walking in Tuscany: Six Paths of History and Identity”) by the researcher Barbara Gizzi, Pacini Editore. It was presented in Pistoia on 20 September U.S., together with the “Guida del Cammino di San Jacopo” (“Guide to The Way of St. James) by Nedo Ferrari, Nuove Esperienze, available in bookstores.

ZOOM

The Way of St. James, with the Romea Strata and Little Santiago, is open


stagione di prosa 2 0 1 9 / 2 0 2 0

in collaborazione con

con il sostegno di

www.teatridipistoia.it | www.fondazionepromusica.it | www.fondazionecaript.it


____ Per provare una nuova esperienza magari con la nostra famiglia, possiamo percorrere anche solo qualche chilometro della Romea Strata nella nostra provincia, seguendo la segnaletica ben posizionata lungo il percorso. ____ To try a new experience, perhaps with our families, we can even walk just a short distance on the Romea Strata in our province, following the wellplaced signs along the route.

Da Pistoia il percorso prosegue verso Pontelungo, sale a Vinacciano e segue il crinale del Montalbano fino a San Baronto e quindi fino alla Torre di Sant’Allucio per poi dirigersi verso Vinci e Fucecchio dove si immette sulla Francigena.

Fortunately for us, all the routes converge to the south of the Po in the “Via Romea Nonantolana-Longobarda”, whose name comes from the name of the Abbey of Nonantola, founded near Modena around 750 A.D. by Anselmo, Lombard noble, abbot, and saint. For centuries, the abbey was a landmark on this trans-Apennine road, because of the existence of parishes, hospices and monasteries specially founded, in both Emilia and Tuscany, to maintain the route and welcome pilgrims. Wherever possible, the Tuscan section follows the supposed Lombard route suggested by the Pistoiese historian Natale Rauty. It crosses the Apennines

above the Ospitale di Fanano, to arrive at Croce Arcana. It then passes through Cutigliano, Lizzano, San Marcello, and Gavinana. Going through the Passo dell’Oppio, it then goes down to Maresca, Campo Tizzoro, and Pontepetri, crossing the Reno at Le Panche. The route then goes back up to the Passo della Castellina and passes near the ruins of Batoni Castle, then descending past Le Grazie, the parish church of Saturnana, Lizzanello, Igno, and Piazza to then follow the course of the Ombrone as far as San Giorgio to reach Pistoia. From Pistoia, the route continues towards Pontelungo and goes up to Vinacciano. It follows the Montalbano ridge as far as

____ From Pistoia, the route continues towards Pontelungo, goes up to Vinacciano, and follows the Montalbano ridge as far as San Baronto. It then continues up to the Tower of St. Allucio to head towards Vinci and Fucecchio where it joins the Francigena.

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____

San Baronto and then up to the Tower of St. Allucio, where it goes down to Vinci and Cerreto Guidi before joining the Francigena at Fucecchio and continuing to San Miniato. The Romea Strata recognizes our city’s role as a fundamental stop to both Rome and Santiago and as a “Jacobean city” second in the world only to Compostela. In addition, pilgrims from Pistoia can also reach Lucca directly, in the direction of Santiago, or Florence, in the direction of La Verna-Assisi, on the new Way of St. James. Whether you are experienced walkers or not, you might want to try a new experience, perhaps with your family by covering several stages or, for starters, just a few kilometers of the Romea Strata, following the signs or finding information on the trail as well as GPS tracks on the www.romeastrata.it site. Published by the Touring Club Italiano, the “Guida della Romea Strata” can be found in the best bookshops and will also soon be available at the Baptistery Bookshop in Piazza Duomo, starting point and ticket office for “The Treasure of St. James” cathedral museum tour. ☜


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Fondazione Pistoia Musei

Italia Moderna 1945-1975 —

È

tra il 1945 e i successivi trent’anni che l’Italia cambia i comportamenti sociali, si modernizza visibilmente sul territorio e nelle singole case, e muta l’orizzonte quotidiano, ed è negli stessi anni che la cultura italiana si pone i problemi della Modernità (dopo la straordinaria anticipazione del futurismo, colonna portante del moderno) e tenta di risolverli attraverso processi ideali che diventano opere d’arte.

‘boom’: della speranza, del benessere, della speranza di un benessere ancora maggiore, di una crescita che sembra inarrestabile e dove ogni idea sembra realizzabile”.

— Il benessere e la crisi, seconda parte della mostra, rende invece omaggio all’Italia degli anni Sessanta e Settanta, mettendo in relazione il contesto storico, politico e sociale con quello (Marco Meneguzzo) artistico, rendendo evidente la forte e netta rottura con la — cultura figurativa del passato. La Italia Moderna 1945-1975. previsione di una società nuova, Dalla Ricostruzione alla Contestazione, proiettata nel futuro, era già nelle a cura di Marco Meneguzzo, è un corde degli artisti (basti ricordare grande progetto dedicato all’arte i vari manifesti dello spazialismo italiana del Novecento, con oltre di Fontana e altri, redatto tra centocinquanta opere provenienti il 1946 e il 1952), ma è proprio dalle prestigiose collezioni di Intesa attorno al 1960 che queste idee si Sanpaolo. La mostra è un viaggio coagulano e si concretizzano in scandito in due tappe: la prima, modi e forme che contraddicono dal titolo Le macerie e la speranza radicalmente le tendenze informali (conclusa ad agosto 2019) ha del decennio appena passato. Tra raccontato gli anni dal 1945 al 1960, le peculiarità della svolta c’è da durante i quali gli artisti hanno rilevare il radicale mutamento dovuto confrontarsi prima con le nella considerazione del ruolo devastazioni della Seconda Guerra dell’artista, con conseguente (o Mondiale, poi con la ricostruzione antecedente) riconsiderazione della e la rinascita del paese. “Attorno funzione dell’arte. al 1960 – scrive il curatore Marco Meneguzzo – la società italiana ha quasi integralmente compiuto la sua rivoluzione, passando dall’essere una società agricola a una industriale in un brevissimo lasso di tempo. È il

— Nella seconda metà degli anni Sessanta lo scenario è radicalmente cambiato: quando nel novembre 1967, sul numero 5 della neonata rivista d’arte «Flash Art», esce quello che viene considerato il “manifesto” dell’arte povera – Appunti per una guerriglia a firma del critico Germano Celant – il clima sociale e politico in Italia era alla vigilia di una stagione di rivolgimenti epocali, che qualcuno potrebbe anche definire prerivoluzionaria. Dall’inizio della contestazione, a partire dal 1967-1968 alla metà del decennio successivo e oltre, sino almeno all’assassinio di Aldo Moro (maggio 1978), il clima sociale in Italia si è andato radicalizzando. Da studentesca con qualche vena di anarchia dadaista, la contestazione è diventata operaia, politica e sociale, attraverso una lunghissima stagione di rivendicazioni e di azioni spesso molto violente, mentre tutto il filone individualista, pacifista, alternativo, comportamentale, libertario – indistinguibile all’inizio della protesta dalle altre componenti – riveste posizioni di alterità assoluta, rifugiandosi idealmente nel mondo hippy, nelle esperienze psichedeliche, nella libertà sessuale, nell’uso di sostanze stupefacenti, in una società utopica.

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Dalla Ricostruzione alla Contestazione


____

____

Accanto, 1962, Una

To the side, 1962, A

manifestazione della

demonstration by the

Lega per il divorzio in

League for Divorce in

Piazza Navona a Roma

Rome’s Piazza Navona

ZUMA Press, Inc./

ZUMA Press, Inc.,

Alamy Stock Photo.

Alamy Stock Photo.

In basso Emilio

Below, Emilio Tadini,

Tadini Archeologia,

Archeologia, 1973,

1973 acrilico su tela,

acrylic on canvas, Intesa

Collezione Intesa

Sanpaolo Collection.

Sanpaolo. In apertura

Opening page: 1969,

1969, Manifestazione

Demonstration in Rome

a Roma organizzata

organized by the Italian

dal Partito Comunista

Communist Party with

Italiano con slogan

anti-American slogans.

contro gli Stati Uniti

Pictures USA/Alamy

Pictures USA/Alamy

Stock Photo.

Stock Photo.

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— Poiché negli anni Settanta le prospettive erano quelle di una rivoluzione sociale e di costume, tutti gli intellettuali si sono interrogati sul proprio ruolo nella società declinante e in quella futura. Gli artisti non fanno eccezione e anzi sono tra quelli che sono stati più sensibili a questo clima culturale, complici con tutta probabilità i nuovi strumenti linguistici, processuali e tecnologici addottati dalle neoavanguardie già nel decennio precedente. Di più, l’artista visivo era abituato almeno sin dall’invenzione della fotografia, nel XIX secolo, a ridefinire costantemente il proprio ruolo all’interno della società, e a questo punto il domandarsi negli anni Settanta “che ci faccio qui?” poteva addirittura sovrapporsi e coincidere con la propria attività artistica, anziché essere una sorta di indagine propedeutica. In altre parole, l’analisi del processo artistico, delle motivazioni intime dell’artista, della figura dell’artista nel sistema dell’arte, del ruolo dell’artista e dell’arte nella società diventa in quegli anni il soggetto stesso dell’azione e dell’opera

d’arte, in una sorta di avvitamento metalinguistico su se stessi che produce però ricerche e, alla fine, opere nuove, centrate appunto sulle minime varianti di un processo operativo che vede ai poli del proprio orizzonte l’indagine sul linguaggio da un lato, e l’analisi della figura dell’artista dall’altro. — Esposte in questa seconda parte della mostra opere di grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale, tra cui Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Pino Pascali, Jannis Kounellis, Alighiero Boetti, Giuseppe Penone, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Luciano Fabro, Giulio Paolini. Il percorso espositivo si conclude con opere realizzate alle soglie dei primi anni Ottanta, l’ultimo grande momento di fama internazionale dell’arte italiana. ☜


____

____

In alto a sinistra, 1966, Pier

A sinistra Gianni Colombo

Paolo Pasolini durante le

Spazio elastico, 1967 Elastici

riprese di Uccellacci e uccellini

fluorescenti, motori elettrici,

Photo 12/ Alamy Stock Photo.

lampada di Wood Neue

A destra Paolo Scheggi Per

Gallerie am Landesmuseum

una situazione, 1962 acrilico

Johanneum, Graz, 1967

su tele forate sovrapposte –

Courtesy Archivio Gianni

Collezione Intesa Sanpaolo ©

Colombo, Milano. In basso

PAOLO SCHEGGI MERLINI, by

Renato Volpini Macchia inutile,

SIAE 2019. ____

1967 acrilici e collage su tela –

Top left, 1966, Pier Paolo

Collezione Intesa Sanpaolo. ____

Pasolini while filming Uccellacci

Left, Gianni Colombo Spazio

e uccellini. Photo 12/Alamy

elastico, 1967, fluorescent

Stock Photo. To the right, Paolo

rubber bands, electric motors,

Scheggi Per una situazione,

Wood’s lamp, Neue gallery am

1962, acrylic on perforated,

Landesmuseum Johanneum,

overlapping canvases - Intesa

Graz, 1967 Courtesy Gianni

Sanpaolo Collection © PAOLO

Colombo Archives, Milan.

SCHEGGI MERLINI, by SIAE

Below, Renato Volpini, Macchia

2019.

inutile, 1967, acrylic and collage on canvas – Intesa Sanpaolo Collection.

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Italia Moderna 1945-1975 Dalla Ricostruzione alla Contestazione Opere dalle collezioni Intesa Sanpaolo A cura di Marco Meneguzzo PARTE SECONDA / Il benessere e la crisi / 13 settembre 2019 – 6 gennaio 2020 Palazzo Buontalenti, via de’ Rossi 7, Pistoia Tutti i giorni dalle ore 10 alle 18, chiuso il mercoledì


____ Accanto, Dadamaino (Eduarda Maino) Oggetto visivo instabile, 1963 alluminio fresato e fili di nylon, legno dipinto Collezione Intesa Sanpaolo –

Fondazione Pistoia Musei

Italia Moderna

I

(Marco Meneguzzo)

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— Italia Moderna 1945-1975. Dalla Ricostruzione alla Contestazione, curated by Marco Meneguzzo, is a great project dedicated to Italian art of the twentieth century, with over 150 works of art from the Intesa Sanpaolo collections. The exhibition is a journey divided into two stages: the first, entitled Rubble and Resilience (closed in August 2019), narrates the years from 1945 to 1960, during which artists dealt first with the devastation of the Second War World, and then with the reconstruction and rebirth of the country. “By 1960, Italian society had almost brought to fruition its revolution, – writes the curator Marco Meneguzzo – passing from a predominantly agrarian society to an industrial one in a very short span of years. This was the ‘economic miracle’: of hope, of well-being, of hope for even greater well-being, of growth that seemed unstoppable, and when every idea seemed achievable”.

To the side, Dadamaino (Eduarda Maino) Oggetto visivo instabile, 1963 milled aluminum and nylon threads, painted wood Intesa Sanpaolo Collection -

From Reconstruction to the Student Riots

t was from 1945 and over the course of the following three decades that Italy changed its social mores, visibly modernized itself, nation-wide and one by one in its homes, and altered its daily perspectives. Over the same period Italian culture tackled the issue of Modernism (after the astonishing anticipazione of Futurism, keystone of the Italian modern) and set out to deal with it by means of intellectual constructs that materialized as works of art.

Courtesy Archivio Dadamaino. ____

Courtesy Dadamaino Archives.

— Prosperity and Crisis, the second part of the exhibition, pays homage to Italy in the Sixties and Seventies, linking the historical, political and social context to the story of its art, making clear the strong and clear break with the figurative culture of the past. The prospect of a new society, projected into the future, was in the minds of artists from the start (exemplary were the various manifestos of Spatialism by Fontana and others, between 1946 and 1952), but it was around 1960 that these ideas coagulated and took shape in ways and forms that radically contradicted the informale trends of the decade that was ending. One of the distinctive features of this breakthrough was the radical change in how the role of the artist was considered, with a consequent (or antecedent) re-evaluation of the function of art. — In the second half of the 1960s, the stage changed radically. In November 1967, what is considered the manifesto of Arte Povera—“Appunti per una guerriglia”— was written by the critic Germano Celant for publication in the fifth issue of the fledgling art magazine Flash Art. Italy’s social and political climate was on the verge of momentous upheavals that some saw as even pre-revolutionary. From the start of the protests, around 1967-1968, through and even beyond the middle of the following decade, up to the time of the assassination of Aldo Moro (May 1978), the social climate in Italy was ever more radicalized. From the activism of the students, not without a streak of Dadaist anarchism, the protests became proletarian, political and social, over a long period, with urgent demands and often violent demonstrations, while the individualist, pacifist, alternative,

libertarian demographic—indistinguishable at the beginning from the generality of the protest—came to adopt a position of absolute otherness, retreating into the idealistic world of the hippy, with psychedelic tripping, sexual liberty, and drug-taking in the quest for Utopia. — In the 1970s, the prospect was that of social and moral revolution; intellectuals asked themselves what their role should be in both the waning society of the present and the waxing society to come. Artists were no exception—indeed they were among those most sensitive to the cultural climate, having most likely been complicit in shaping the new linguistic, methodological and technological instruments adopted by the neo-avantgardes in the previous decade. More, the visual artist was habituated, at least since the time of the invention of photography in the nineteenth century, constantly to redefine his or her own role in society. The question posed in the 1970s, “What am I doing here?”, could fold into and coincide with artistic production, instead of being a merely inductive inquiry. In other


Italia Moderna 1945-1975 From Reconstruction to the Student Riots Works from the collections of Intesa Sanpaolo Curator, Marco Meneguzzo PART 2 / Prosperity and Crisis September 13, 2019 – January 6, 2020 Palazzo Buontalenti, via de’ Rossi 7, Pistoia Daily 10 am – 6 pm, closed Wednesday

____

____

In alto, Piero Gilardi

Sopra, 1970, Indagine su un

Cocomeri, 1966

cittadino al di sopra di ogni

poliuretano espanso

sospetto, diretto da Elio Petri,

– Collezione Intesa

con Gian Maria Volonté Photo

Sanpaolo. ____

12/ Alamy Stock Photo ____

Above, Piero Gilardi

Above, 1970, “Investigation

Cocomeri, 1966

of a Citizen above Suspicion”,

polyurethane foam

directed by Elio Petri, with

- Intesa Sanpaolo

Gian Maria Volonté Photo

Collection.

12/Alamy Stock Photo

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words, the analysis of the processes of art, of artists’ most secret intuitions, of his or her position in the art system and role in society, became in those years in themselves both the material of the artist’s actions and the content of his work in a sort of centripetal metalinguistic internalization. The innovative research, and ultimately the new works that this produced, focused on the smallest variations in working methods, moving within a spectrum with at one end the study of language and at the opposite end the analysis of the identity of the artist. — On display, among others, are works of art by Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Paolo Scheggi, Gianni Colombo, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Pino Pascali, Jannis Kounellis, Alighiero Boetti, Giuseppe Penone, Mario Merz, Luciano Fabro, Giulio Paolini. The exhibition closes with works created on the threshold of the 1980s, the last great period of international renown of Italian art. ☜


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Impegno sociale

Manusa —

La storia, gli obiettivi, le finalità e i successi della Cooperativa Manusa, dove vengono prodotti artigianali che hanno raggiunto importanti mercati nazionali ed internazionali.

Il progetto ASOLA ha visto l’allestimento di un laboratorio di maglieria con il recupero di vecchie macchine manuali e un percorso di formazione diretto da designer e artigiane con lunga esperienza che ha coinvolto 12 persone appartenenti a fasce deboli. ____ The ASOLA project saw a knitwear workshop set up, using salvaged manual machines, and a training course directed by highly experienced designers and artisans who involved 12 individuals from

I

n un periodo in cui la fruizione immediata degli oggetti che acquistiamo costringe il mercato a realizzare modelli identici, di scarsa qualità e di facile riproduzione, un seme di rinascita sembra arrivare dal basso per merito di piccole imprese che da qualche anno riportano alla luce antiche tecniche di lavorazione artigianale, dimenticate e in disuso, il cui valore consiste nell’unicità e nella bellezza di ciò che viene realizzato e nel lavoro accurato delle persone. Manusa è una di queste realtà, una cooperativa di tipo b che nasce a Pistoia nel 2012 proprio dall’idea di unire il recupero di un artigianato tradizionale, a valori etici, ambientali e sociali, dove la componente femminile è sempre stata prevalente.

disadvantaged groups.

— Il termine “manusa” (che in sanscrito significa “essere umano”) racchiude in sé la filosofia da cui nasce la cooperativa che si fonda su una visione sostenibile e contemporanea della moda, capace di dare valore sia a ciò che viene prodotto, sia alle storie di vita di coloro che stanno dietro ad ogni manufatto.

Il progetto si fonda fin dal suo inizio sul concetto di ‘circular economy’ e valorizza il riutilizzo di materiali di scarto e il recupero di tecniche artigianali tessili, quali il lavoro ai ferri, l’uncinetto, il ricamo e il rammendo, puntando sul coinvolgimento di esperti artigiani e sviluppando una costante ricerca creativa e di qualità. Da queste attività sono nati prodotti di moda e di design che hanno raggiunto negli ultimi anni mercati nazionali e internazionali. — La cooperativa ha come obiettivo principale quello di creare occupazione soprattutto per persone in condizioni di fragilità che si trovano escluse dal mercato del lavoro. Con il loro pieno coinvolgimento nella produzione, favorisce percorsi di crescita sia sociale che professionale e valorizza le risorse personali, le competenze pregresse e le capacità creative di ognuno. Sono tanti coloro che ad oggi hanno frequentato percorsi di formazione e di inserimento socio-lavorativo in progetti della cooperativa e alcuni di loro adesso lavorano al suo interno.

NATURART | AGOSTO 2019 | 93

____


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— Tra luglio 2018 e luglio 2019, grazie ad un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, è stato realizzato il progetto ASOLA che ha previsto l’allestimento di un laboratorio di maglieria con il recupero di vecchie macchine manuali, all’interno del quale ha avuto luogo un percorso di formazione professionale diretto da designer e artigiane con lunga esperienza, che ha coinvolto 12 persone appartenenti a fasce deboli. Da questa esperienza ha preso vita una collezione di prodotti e lavorazioni a maglia che hanno trovato spazio nelle ultime due edizioni di Pitti Filati a Firenze. Manusa è stata presente sia con uno suo stand nella sezione Fashion at Work, sia partecipando allo Spazio Ricerca, incontrando l’interesse di produttori e di stilisti emergenti, italiani e stranieri,

attratti dalle tecniche artigianali, dalla possibilità di realizzare piccole produzioni di alta qualità e dai principi etici e sociali. Mentre due partecipanti al progetto hanno già trovato occupazione come maglieristi, altri stanno perfezionando la loro formazione all’interno di aziende del settore: una dimostrazione che l’artigianato tessile può rappresentare nuovamente opportunità di lavoro e di realizzazione personale. Esiste infatti un mondo della moda che lega il prodotto all’emozione che suscita, alla storia che racconta, alla tradizione che porta in sé, dove sempre maggiore attenzione viene data alle lavorazioni autentiche, uniche e alle storie che mettono al centro il rispetto dei lavoratori e la cura per l’ambiente. ☜

____

____

La filosofia da cui

Manusa si pone

nasce la cooperativa

l’obiettivo o di creare

si fonda su una

occupazione soprattutto

visione sostenibile e

per persone in

contemporanea della

condizioni di fragilità

moda, capace di dare

che si trovano escluse

valore sia al prodotto ed alle storie di vita di tutti

dal mercato del lavoro. ____

coloro che stanno dietro

The cooperative’s

ad ogni capo prodotto. ____

objective is to create

The cooperative’s

in vulnerable situations

philosophy is based

who find themselves

on a sustainable,

excluded from the labor

contemporary vision

market.

of fashion, capable of adding value to both what is produced and the life stories of those behind each product.

jobs above all for people


Manusa

The history, objectives, aims, and successes of the Cooperativa Manusa, where artisanal products are produced for important national and international markets.

A

— The term “manusa” (which means “human being” in Sanskrit) embodies the philosophy on which the cooperative is based – a sustainable, contemporary vision of fashion, able to add value both to what is produced and to the life stories of those behind each product. Since its inception, the project has been based on the concept of a “circular economy”, promoting the reuse of waste materials and the revival of such textile craft techniques as knitting, crochet, embroidery, and darning. It has focused on involving expert artisans and on a constant search for creativity and quality. The fashion and design products produced by these activities have reached national and international markets in recent years.

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Social commitment

t a time when the immediate use of the objects we have bought forces the market to produce cheap, easily reproducible, and identical models, a seed of revival seems to be coming from below thanks to the small businesses that, for some years, have been breathing new life into once forgotten and disused artisanal techniques from the past, whose value lies in the uniqueness and beauty of the object created and in the meticulosity of the individuals involved. One example of this type of business is Manusa, a type-B cooperative formed in Pistoia in 2012. It comes from the idea of combining the revitalization of traditional craftsmanship, where women have always been prevalent, with ethical, environmental, and social values.


— The cooperative’s main objective is to create jobs especially for people in vulnerable situations who find themselves excluded from the labor market. With their full involvement in the production, both social and professional growth paths are fostered and everyone’s personal resources, previous skills, and creative abilities are enhanced. So far, many have attended the cooperative’s training and social/work placement courses, with the result that some attendees are now employed by it.

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— Thanks to a loan from the Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia and Pescia, the ASOLA project was carried out between July 2018 and July 2019. A knitwear workshop was set up, which used old manual machines that had been salvaged. Twelve people from disadvantaged groups took a professional training course, which was directed by highly experienced designers and artisans. From this experience, a knit or crocheted collection of products came

____

into being, which have been exhibited in Florence at Pitti Filati for the last two years. Manusa was there with a stand in the Fashion at Work section as well as a participant in Spazio Ricerca. Italian and foreign producers as well as emerging stylists were attracted by the artisanal techniques, the possibility of small highquality production, and the ethical and social principles. While two project participants have already found employment as knitters, others are completing their training at companies in the sector, demonstrating once again that textile crafts represent job opportunities and personal fulfillment. In fact, there is a world of fashion that links the product to the emotion evoked, the story told, and the tradition carried within, where increasing attention is given to authentic and unique processes and to stories that focus on workers’ respect and caring for the environment. ☜

Dall’esperienza del progetto ASOLA ha preso vita una collezione di prodotti e lavorazioni a maglia che hanno trovato spazio nelle ultime due edizioni di Pitti Filati a Firenze. ____ From this experience, a collection of knit and crocheted products came into being, which have been exhibited in Florence at Pitti Filati for the last two years.


____ Durante il salone fiorentino, i prodotti hanno incontrato l’interesse di produttori e di stilisti emergenti, sia italiani che stranieri ,attratti sia dalle tecniche artigianali che dalla possibilità di realizzare piccole produzioni di alta qualità . ____ During the Florentine trade fair, Italian as well as foreign producers and emerging stylists were attracted by the artisanal techniques and the possibility of a limited, high-quality

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production.


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Son Tra, Vietnam, l’ultimo regno del “duca”

Eleonora Angelini Responsabile della didattica e comunicazione Giardino Zoologico di Pistoia

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La foresta pluviale di Son Tra, in Vietnam, è uno dei luoghi più ricchi di biodiversità e attraversarla per conoscerne profumi e suoni può essere un modo per salvarla dall’estinzione. Son Tra è arrivata intatta fino a noi grazie al fatto che è stata una base militare strategica per la presenza di un importante sistema radar, oggi soppiantato dalle moderne tecnologie. Persa la sua inviolabilità, segnata dal rettilineo confine della recinzione militare, Son Tra è insidiata dall’industria turistica di massa che vorrebbe costruirvi alberghi e resort. La sua peculiarità è negli alberi e animali unici al mondo e tra questi una scimmia, sconosciuta ai più, incredibilmente bella per colori e forme. Sembra un folletto dei boschi con i grandi occhi, la “barba” bianca e il collo rosso, lo stesso rosso delle gambe, che appaiono avvolte in “leggings” bicolore. I Langur duca dal collo rosso ( Pygathrix nemaeus ) vivono in questa foresta in piccoli gruppi familiari e passano le giornate mangiando foglie tranquillamente arrampicati sugli alberi tra cui si muovono con abilità grazie alla coda che fa da bilanciere. Le principali cause di diminuzione di questa specie, oggi classificata come

ad alto rischio di estinzione dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature), è la caccia sia per la carne che per il commercio come animale da compagnia. Nel 2006 quattro ricercatori hanno fondato la GreenViet, un’associazione non governativa che ha come mission la tutela della biodiversità vietnamita con particolare attenzione per i Langur dal collo rosso; da allora il gruppo è cresciuto e accoglie sempre più partner e sostenitori. Il loro impegno si snoda con attività di monitoraggio della fauna vietnamita, ricerca etologica, educazione e coinvolgimento delle popolazioni locali nelle azioni di salvaguardia della foresta e la piantumazione di alberi per collegare aree di foresta frammentate dall’uomo. Lo scorso giugno è stato siglato un accordo tra la GreenViet, l’ A.R.C.A ( Animal Research Conservation in Action ), il Parco Natura Viva ( Bussolengo ), Zoom Torino e il Giardino Zoologico di Pistoia per sostenere la conservazione dei Langur duca dal collo rosso. Il progetto pone le sue basi sull’idea che noi tutti tendiamo a proteggere ciò che conosciamo e di cui ci innamoriamo; per questo abbiamo deciso di finanziare le attività educative in foresta permettendo

l’apertura quotidiana del Centro visite della Riserva di Son Tra e l’organizzazione di visite guidate per le popolazioni locali a per incontrare i Langur e riportare a casa l’emozione della bellezza. Le foto che vedete sono per gentile concessione del Dr Cesare Avesani Zaborra, Direttore del Parco Natura Viva, che è stato in Vietnam e ha partecipato alla “Love Son Tra Journey” innamorandosi di questo progetto e contagiando anche noi. Spesso gli zoo si consorziano per portare avanti azioni di conservazione in Natura che altrimenti avrebbero poca forza. È proprio il lavoro in rete che permette di raggiungere obiettivi ambiziosi ma non dobbiamo dimenticare che tra i principali partner di questi progetti ci sono i visitatori, soprattutto nel caso degli zoo italiani che non ricevono finanziamenti pubblici. Per ciò grazie a tutti i visitatori del Giardino Zoologico di Pistoia e degli altri Parchi coinvolti e grazie di cuore anche a tutti coloro che, dopo aver letto questa storia, decideranno di visitare il GZP poiché questo oggi è un modo sempre più concreto per proteggere anche mondi e animali lontani.


PubbliNATURART

Son Tra, Vietnam, the last kingdom of the “duke”. the main cause for the decrease in this species is hunting for meat and for the pet trade. In 2006, four researchers founded GreenViet, a non-governmental association whose mission is to protect Vietnamese biodiversity, with a particular focus on the red-necked langur. Since then the group has grown and has welcome an ever-growing number of partners and supporters. Their commitment includes activities to monitor Vietnamese fauna, ethological research, and the education and involvement of local populations in forest conservation efforts in addition to planting trees to re-connect those forest areas splintered by humans. Last June an agreement to support conservation efforts for the redshanked douc langur was signed between GreenViet, Animal Research Conservation in Action (A.R.C.A), Parco Natura Viva (Bussolengo), Zoom Torino, and the Zoological Garden of Pistoia. The project is rooted in the idea that we all tend to protect what we know and fall in love with. For this reason, we have decided to finance educational activities in the forest by enabling the Son Tra Reserve’s Visitor Center to be open daily and organizing guided tours for the local populations to meet the langurs and take home a feeling of the forest’s grandeur.

The photos you see are courtesy of Dr Cesare Avesani Zaborra, Director of Parco Natura Viva. He went to Vietnam to take part in the “Love Son Tra Journey”, where his enthusiasm for the project has rubbed off on us, too. Zoos often work together to carry out conservation efforts in the wild that would otherwise lack muscle. It is the networking itself that makes it possible for us to achieve these ambitious goals. However, we must not forget that among our key partners in these projects are visitors, especially in the case of Italian zoos that do not receive public funding. For this reason, our thanks to all the visitors to Pistoia’s Zoological Garden and the other parks involved as well as to all those who, after reading this story, decide to visit the GZP since this is an increasingly practical way to protect distant worlds and animals today.

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The Son Tra rain forest, in Vietnam, is one of the most biodiversity places in the world. One way to save it from extinction is to become acquainted with its scents and sounds during a trip through it. Son Tra has remained intact up to now due to the fact that it was a strategic military base because of an important radar system, now replaced by modern technologies. Having lost its inviolability and marked by the straight border of the military fence, Son Tra is being threatened by the mass tourism industry, which would like to build hotels and resorts there. Its particularity lies in the unique trees and animals that are found only there, including a mostly unknown monkey, with incredibly beautiful colors and shapes. It looks like a woodland elf with big eyes, a white “beard”, and a red neck. The same color appears on its legs, which seem to be wearing two-toned “leggings”. The red-shanked douc langurs (Pygathrix nemaeus) live in this forest in small family groups. They spend their days eating leaves and quietly climbing the trees, deftly moving about thanks to their tail, which acts as a counterweight. Today classified as having a high risk of extinction by the International Union for Conservation of Nature (IUCN),

www.zoodipistoia.it


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R. Agostini - Ritratto di Dora, 1927


Pittori Pistoiesi

La pittura di Renzo Agostini … — A 30 anni esatti dalla scomparsa vogliamo ricordare il lavoro dell’artista che è stato certamente uno dei protagonisti della scuola pistoiese del Novecento.

Anna Agostini

N

ell’agosto del 1989 si spengeva Renzo Agostini, uno dei protagonisti della scuola pittorica pistoiese del Novecento. A trenta anni dalla scomparsa, chi scrive, pro-nipote e erede della collezione delle opere e della ricca documentazione archivistica, ha ritenuto doveroso ricordare l’artista e il suo lavoro con una serie di iniziative volte a riportare l’attenzione del pubblico su una pagina importante nella storia dell’arte italiana, non soltanto per la qualità pittorica espressa ma anche per la ricca rete di rapporti con esponenti del panorama italiano e europeo. Nella splendida cornice del Museo Diocesano di Gubbio è stata inaugurata sabato 11 maggio la mostra, Renzo Agostini. Figure e paesaggi curata da Niccolò Lucarelli. La mostra, patrocinata dal Comune di Gubbio e dai Musei Ecclesiastici Umbri e, rimasta aperta tutto il mese di maggio, ha offerto sulle pareti trecentesche delle sale capitolari ritratti, nature

morte e paesaggi e nelle bacheche una ricca documentazione : lettere, fotografie e cataloghi di esposizioni. Contemporaneamente presso la Pinacoteca Civica di Volterra è stata allestita un’altra esposizione dal titolo Renzo Agostini, Giovanni Costetti: l’allievo e il maestro. Disegni dalla Collezione Agostini che ha celebrato il pittore pistoiese attraverso un dialogo con Giovanni Costetti, colui che lo iniziò alla scoperta dell’arte moderna francese. All’interno delle affascinanti sale dei sotterranei di Palazzo Solaini sono stati esposti disegni a matita, sanguigna e carboncino, appartenenti a differenti periodi della carriera dei due artisti. La mostra patrocinata dal Comune di Volterra e dalla rete museale della Val di Cecina è rimasta visitabile fino al 16 giugno, riscuotendo una nutrita partecipazione di pubblico. Le due esposizioni, sono gli inizi di una percorso espositivo che intende ‘portare’ l’arte di Agostini oltre i confini locali e che ha già programma per il 2020 date in grandi città italiane; eventi che si collocano in un momento felice

____ Agostini, nato nel 1906, raggiunge la maturità pittorica sul finire degli anni Venti e si distingue come esponente del “Cenacolo” che fa capo a Giovanni Michelucci. ____ Born in 1906, Agostini reached his artistic maturity at the end of the 1920s, standing out as an exponent of the “Cenacle”, headed by Giovanni Michelucci.

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testo


____

____

Artista di respiro

Nel 1928 partecipa

europeo, Agostini non

alla Prima Mostra

si allontana dalle sue

Provinciale a Pistoia

radici, con una pittura

e nello stesso anno si

in cui si ritrova

trasferisce

tutta l’essenza della

a Nizza e poi a Parigi. Il

civiltà rurale toscana,

soggiorno nella capitale

fatta di semplicità e

francese rappresenta

parsimonia. ____

una fondamentale

A European artist,

completamento della

Agostini did not stray

formazione e gli

from his roots, his

consente di studiare con

paintings completely

attenzione la pittura

embodying the simplicity and

moderna di Cèzanne. ____

thriftiness of Tuscan

In 1928, he participated

rural life.

in the First Provincial

occasione per il

Exhibition in Pistoia. That same year he moved to Nice and then to Paris. Staying in the French capital was an important opportunity for Agostini to complete his training and gave him the opportunity

R. Agostini - Autoritratto, 1939

RENZO AGOSTINI (Pistoia 1906-1989) Attraverso le lezioni del pittore Fabio Casanova entra in contatto con l’ambiente artistico pistoiese. Negli anni Venti la casa natale, nella campagna pistoiese, diviene il luogo di riunione quasi giornaliera del “Cenacolo” che fa capo a Michelucci. In questo periodo Giovanni Costetti diviene suo maestro e grande estimatore e gli permette di conoscere lo spiritualismo del poeta Giuseppe Lanza del Vasto. Nel 1928 partecipa alla Prima Mostra Provinciale a Pistoia e nello stesso anno si trasferisce a Nizza e poi a Parigi. Il soggiorno nella capitale francese rappresenta una fondamentale occasione per il completamento della formazione. Su suggerimento di Costetti studia Cézanne, ha la possibilità di un aggiornamento diretto sulla pittura francese postimpressionista e si fa notare in importanti esposizioni quali quella del “Salon d’Automme” del 1935 e quella dell’Accademia degli artisti italiani nel 1938. Nel 1939, con l’entrata della Francia in guerra, torna in Italia. Nel 1942 ottiene l’incarico di assistente alla cattedra di Figura disegnata all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizia una fase di attività artistica assai intensa: partecipa a moltissime esposizioni personali e collettive, tra le quali nel 1952, alla mostra fiorentina Mezzo Secolo d’arte Toscana 19011950. Nel 1956 è nominato Accademico delle Arti e del Disegno. Negli ultimi anni della vita torna a Pistoia dove muore nel 1989.

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Bibliografia essenziale: Renzo Agostini. Il “Cenacolo” pistoiese di Giovanni Costetti e l’alternativa del colore, a cura di R. Campana, 2003. G. Damiani, La scuola pistoiese tra le due guerre. Un episodio del Novecento italiano, Firenze, 2000.

ZOOM

to carefully study the modern painting of Cèzanne.


R. Agostini – Natura morta con cipolla e cetrioli, 1930

R. Agostini – Natura morta con pentolino bianco, 1931

— Dopo una prima formazione a Pistoia, Agostini, nato nel 1906, raggiunge la maturità pittorica sul finire degli anni Venti e si distingue come esponente del “Cenacolo” che fa capo a Giovanni Michelucci. Un lungo soggiorno a Parigi fra il 1928 e il 1939 (dove espose del Salon d’Automme del 1935 e alla collettiva dell’Accademia degli artisti italiani nel 1938), porta alla sua attenzione la pittura moderna di Cézanne, con il suo studio dei volumi e delle geometrie, così come di Picasso e dei Fauve. Artista di respiro europeo, non si allontana comunque dalle sue radici, e ancora oggi resta il fautore di una pittura in cui si ritrova tutta l’essenza della civiltà rurale toscana, fatta di semplicità e parsimonia. Similmente al maestro Giovanni Costetti, nella sua prima stagione predilige colori che sono magri come quelli dei Primitivi, così sottilmente trecenteschi, con cui compone una poesia cromatica dalla quale emergono sottili atmosfere pascoliane, venate di silenzio, di spirito contemplativo, di amore per i legami familiari, per il duro ma sereno lavoro nei campi. Il paesaggio non fu la sua unica fonte d’ispirazione, anche alla figura umana seppe dedicare tele e disegni d’intensa bellezza. Con un tratto di matita “magro” che ricorda i Primitivi senesi, Agostini si avvicina con rispetto alla personalità di ogni soggetto tracciando profili schietti e onesti di contadini e fanciulle, uomini e donne “di buona volontà”. ☜

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per l’arte pistoiese del Novecento che vede anche nella nostra città un’ importante mostra voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio, esposizione nella quale Renzo Agostini è ampiamente citato e rappresentato da opere di rara intensità.


____

____

Nel 1942 ottiene

In 1942, he was made

l’incarico di assistente

assistant professor

alla cattedra di Figura

in figure drawing at

disegnata all’Accademia

Florence’s Academy

di Belle Arti di Firenze,

of Fine Arts, entering

iniziando una fase

a very intense period

di attività artistica

of artistic activity and

intensa, partecipando a

taking part in numerous

moltissime esposizioni

personal and group

personali e collettive…

exhibitions.

Pistoiese painters

The painting of Renzo Agostini

Exactly 30 years after his death, we recall the work of the artist who was certainly one of the protagonists of the Pistoiese school of the Novecento. R. Agostini – Contadino, 1924

I

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n August 1989, Renzo Agostini, a member of the 20th-century Pistoiese school of painting, died. Thirty years after his death, the author – the artist’s great-niece and heir to his collection of works and of rich archival material – deemed it proper to remember the artist and his work with a series of initiatives aimed at re-acquainting the public with an important page in the history of Italian art, not only for the quality of his painting but also for his rich network of contacts with figures from the Italian and European scene. The exhibition Renzo Agostini. Figures and Landscapes. opened on Saturday, 11 May, in the splendid setting of the Diocesan Museum of Gubbio. It was curated by Niccolò Lucarelli, and sponsored by the Municipality of Gubbio and the Umbrian Ecclesiastical Museums. The exhibition remained open

throughout the month of May. Portraits, still lifes, and landscapes were displayed on the 14th-century walls of the chapter rooms, with other displays offering a rich collection of letters, photographs, and exhibition catalogs. At the same time, another exhibition, Renzo Agostini, Giovanni Costetti: the student and the teacher. Drawings from the Agostini Collection, was held at Volterra’s Civic Picture Gallery. The Pistoiese painter was remembered in a dialogue with Giovanni Costetti, who had introduced Agostini to modern French art. Pencil, sanguine, and charcoal drawings from different periods of the two artists’ careers were exhibited in the attractive underground halls of Palazzo Solaini. The exhibition was sponsored by the Municipality of Volterra and the Val di Cecina museum network. The wellattended exhibition remained open to the public until 16 June. The two exhibitions were the beginning

of a journey that will “take” Agostini’s art beyond local confines, with engagements in large Italian cities already scheduled for 2020. These events are set at a good time for twentiethcentury Pistoiese art, as there is also a noteworthy exhibition in our city commissioned by the Fondazione Cassa di Risparmio, one in which Renzo Agostini is extensively quoted and represented by works of rare intensity. — Born in 1906, Agostini first trained in Pistoia. He reached his pictorial maturity at the end of the 1920s and was a member of the “Cenacolo”, which was headed by Giovanni Michelucci. Between 1928 and 1939, he lived in Paris, where he exhibited at the 1935 Salon d’Automme and at the 1938 collective exhibition at the Academy of Italian Artists. Cézanne’s modern painting, with his study of volumes and geometry – in addition to the work of Picasso


ZOOM

R. Agostini – Paesaggio toscano 1926

RENZO AGOSTINI (Pistoia 1906-1989)

and of the Fauves – came to Agostini’s attention. Nonetheless, he did not stray from his roots as a European artist. Even today he is seen as the proponent of a painting style in which can be found in its entirety the simple, frugal essence of Tuscan rural civilization. Similar to the master Giovanni Costetti, Agostini preferred diluted colors in his early period, like those of the Primitives, so keenly 14th-century. A chromatic poem was created from which subtle Pascolian tones emerge, tinged with silence and a contemplative spirit, along with a love for family and for the honest, hard work in the fields. The landscape was not his only source of inspiration. He also focused on intensely beautiful paintings and drawings of the human figure. With a “light” pencil stroke, reminiscent of the Sienese Primitives, Agostini approached each subject’s personality respectfully, drawing candid, honest profiles of peasants and young women, men and women “of good faith”. ☜

Basic bibliography: Renzo Agostini. Il “Cenacolo” pistoiese di Giovanni Costetti e l’alternativa del colore, a cura di R. Campana, 2003. G. Damiani, La scuola pistoiese tra le due guerre. Un episodio del Novecento italiano, Firenze, 2000.

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R. Agostini – Ragazza con treccia, 1924

Through the painter Fabio Casanova’s lessons, Agostini came to know Pistoia’s artistic milieu. In the 1920s, his childhood home in the Pistoia countryside became the place where the “Cenacolo”, headed by Michelucci, met almost daily. It was during this period that Giovanni Costetti became Agostini’s teacher and a great admirer, who introduced him to the spiritualism of the poet Giuseppe Lanza del Vasto. In 1928, he participated in the First Provincial Exhibition in Pistoia. That same year he moved to Nice and then to Paris. Staying in the French capital was an important opportunity for Agostini to complete his training. At Costetti’s suggestion, he studied Cézanne. Agostini was able to keep up to date on postimpressionist French painting. He stood out at such important exhibitions as the 1935 “Salon d’Automme” and the 1938 Academy of Italian Artists show. With France’s 1939 entry into the war, Agostini returned to Italy. In 1942, he was made assistant professor in the Department of Drawing at Florence’s Academy of Fine Arts. He entered into a very intense phase of artistic activity, taking part in many personal and group exhibitions, like the 1952 Florentine exhibition A Half-Century of Tuscan Art 1901-1950. In 1956, he was nominated Academician of Arts and Drawing. In the last years of his life, he returned to Pistoia where he died in 1989.


The Pistoia Wine

LIBRI

Sulle orme dei poeti Giovanni Capecchi

— Pàtron Editore – Bologna 172 pagine – Euro 19.00 —

IL VINSANTO Prodotto da uve tenute ad appassire in fruttaio per alcuni mesi. L’uva viene poi spremuta ed il mosto così ottenuto elabora ed invecchia in caratelli di castagno e rovere per almeno tre anni come da secolare tradizione toscana. Produced from grapes held to fade in particular room for some months. The grapes are are squeezed and the must elaborated and growl old in kegs of chestnut and oak for three years as from secular Tuscan tradition.

Birdgarden. Il giardino che vive Samuele Pesce

— Edizioni Andromeda – Roma 90 pagine a colori – Euro 25.00 —

Alla fine del viaggio: solitudine per il commissario Casabona Antonio Fusco

Via Tacinaia 75 - 51039 Quarrata (PT) www.tacinaia.it

— Giunti – Firenze; Milano ©2019 223 pagine, © 2019 —

La letteratura accresce il valore dei luoghi, ne modifica la rilevanza, rende stratificata la loro storia. I racconti egli scrittori ed i passaggi dei poeti contribuiscono a definire l’anima di un ambiente, alimentano emozioni, possono avere il potere di modificare gli itinerari dei viaggiatori. Questo libro indaga la sfaccettata relazione tra letteratura e turismo, ripercorrendo i primi viaggi sui luoghi ella poesia, i pellegrinaggi dei poeti nei luoghi di altri poeti, la forza promozionale che alcuni testi hanno avuto per un paesaggio, un paese, un edificio. “Sulle orme dei poeti” si occupa anche, per la prima volta in modo sistematico e dal punto di vista di un italianista, di discutere e organizzare la vasta produzione di guide letterarie, di raccontare il passato e il presente dei parchi ispirati libri ed autori, di attraversare il mondo delle case museo e di ricostruire il ruolo dei festival di approfondimento culturale come strumento di promozione territoriale.

Il giardino come piccolo angolo di natura da custodire. Partendo da questo concetto l’autore attraverso tante belle immagini descrive in questo libro come sia possibile organizzare uno spazio verde utilizzando piante spontanee evitando l’impiego di fitofarmaci e concimi chimici, rendondolo di fatto molto accogliente per numerose specie di uccelli selvatici, insetti, anfibi e piccoli mammiferi. Uno spazio verde sotto casa che diventa una piccola oasi dalla grande valenza ecologica e chi ci permette di poter osservare gli animali nelle varie fasi della loro vita. Nelle pagine di questo interessante volume viene descritto come costruire e poi posizionare correttamente mangiatoie in legno e nidi artificiali per gli uccelli e proposte 31 schede per imparare a riconoscere i più comuni.

Nuova avventura per il Commissario nato dalla penna dell’autore pistoiese. È la vigilia del palio di San Jacopo nella cittadina toscana di Valdenza, ma il commissario Casabona non è in vena di festeggiamenti: mentre sui tetti del centro storico esplodono i fuochi d’artificio, la moglie gli annuncia che sta per andarsene di casa. Nemmeno il tempo di piangere la fine del suo matrimonio, che una telefonata lo richiama immediatamente al dovere: un uomo è stato ucciso da un treno in corsa. Un fatale incidente? Tutt’altro, visto che la vittima è stata legata a una sedia a rotelle e lasciata sui binari. Chi è quell’uomo che nessuno riesce a identificare? Perché l’assassino ha scelto un’esecuzione così plateale? Ed è solo una coincidenza che qualche anno prima, nello stesso luogo, un ragazzo sia stato travolto da un treno? E mentre i primi indizi portano sulla strada della pedofilia, nuove morti inspiegabili arrivano a spazzare via ogni certezza…


A cura della redazione

Literature increases the value of places, changing their relevance, giving a multilayered texture to their story. Writers’ stories and poets’ verses contribute to defining the soul of a setting. They feed emotions and have the power to change a traveler’s itinerary. This book examines the intricate relationship between literature and tourism, retracing early travels to places of poetry, the pilgrimages of poets to the places of other poets, and the promotional force of some writings on account of a landscape, a town, or a building. “Sulle orme dei poeti” (“In the Footsteps of Poets”) is the first work to systematically discuss and organize the vast quantity of literary guides from an Italianist point of view, recounting the past and present of parks inspired by books and authors, exploring the world of museumhouses, and retracing the role of cultural festivals as a promotional tool by localities.

Starting from the concept of a garden as a small corner of nature to be treasured, the author describes, through the book’s many beautiful images, how a green space can be arranged using spontaneous plants, avoiding the use of pesticides and chemical fertilizers, and making it hospitable for many species of wild birds, insects, amphibians, and small mammals. The green space at one’s doorstep becomes a small oasis with great ecological value, where animals at various stages of their lives can be observed. The pages of this interesting book describe how to correctly build and place wooden troughs and artificial bird’s nests. In addition, there are 31 steps for learning how to recognize the most common birds.

A new adventure for the commissario created by this Pistoiese author’s pen. It is the eve of the Palio di San Jacopo in the Tuscan town of Valdenza, but Commissario Casabona is not in the mood for celebrations. While fireworks explode above the roofs of the historical center, his wife announces that she is moving out. There is no time to mourn the end of his marriage as he returns immediately to work following a call about a man killed by a passing train. A fatal accident? Quite the contrary, as the victim was tied to a wheelchair and left on the tracks. Who is this man that nobody can identify? Why did the killer choose such a brazen means of execution? Moreover, is it merely coincidence that a boy was hit by a train in the same place a few years earlier? While the first clues lead in the direction of pedophilia, new inexplicable deaths throw all certainty to the winds...

SOLUZIONI DI STAMPA PER L’UFFICIO Tel. +39 055 308109 assistenza.clienti@giraldimarcello.it

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PERSONAGGI

Un fotografo pistoiese a servizio di BELL’ITALIA ____

Grazie ad uno stile moderno e particolare che tende ad evidenziare dettagli poco visibili ad occhio nudo, Nicolò Begliomini con i suoi scatti continua a raccontare le meraviglie artistiche e culturali del nostro Paese.

108 | NATURART | AGOSTO 2019

Dopo il successo ottenuto con le immagini pubblicate a corredo dell’articolo dedicato all’altare Argenteo di San Iacopo a Pistoia, le foto di Nicolò Begliomini tornano protagoniste sul mensile “Bell’Italia” del mese di Settembre, nel pezzo che la celebre rivista del gruppo Mondadori dedica al restauro della Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio a Firenze, dipinta da Giorgio Vasari a metà del ‘500 in un trionfo di immagini e allegorie per celebrare il duca Cosimo I dei Medici.

Grande soddisfazione per il fotografo pistoiese – Art Director di questa rivista NATURART e di DISCOVER PISTOIA e responsabile della comunicazione della Giorgio Tesi Group – entrato a far parte a tutti gli effetti del gruppo di lavoro di Bell’Italia e che è conosciuto e apprezzato anche a livello internazionale per lo stile particolare e moderno che tende ad evidenziare dettagli poco visibili ad occhio nudo e che ha trovato la sua consacrazione grazie alle meravigliose immagini dei libri della collana “Avvicinatevi alla Bellezza” editi dalla Giorgio Tesi Editrice.

testo di Lorenzo Baldi

«Con questo servizio fotografico – dice Nicolò Begliomini – continua la mia collaborazione con Bell’Italia, una delle più importanti riviste italiane che si occupano di turismo. Per me è motivo di grande orgoglio e soprattutto sono onorato di poter contribuire, con le mie immagini, a raccontare le meraviglie del più bel Paese di questo mondo».


A Pistoiese photographer for BELL’ITALIA

After the success enjoyed with the images published for the article dedicated to the silver altar of St. James in Pistoia, Nicolò Begliomini’s photos have returned to star in the September issue of the monthly magazine “Bell’Italia”. The Mondadori Group’s famous magazine has dedicated a piece to the restoration of Palazzo Vecchio’s Room of the Elements in Florence. Painted by Giorgio Vasari in the mid-16th century, it is a triumph of images and allegories that celebrate Duke Cosimo I dei Medici.

The Pistoiese photographer –art director for this magazine NATURART and DISCOVER PISTOIA and communication manager for the Giorgio Tesi Group – is delighted to have become a full-fledged member of Bell’Italia’s working group. He is also well-known and admired internationally for his distinctive, modern style that tends to highlight details barely visible to the naked eye, and who has found his consecration thanks to the wonderful images in the books in the “Approaching Beauty” series published by Giorgio Tesi Editrice. «With this photo shoot,” says Nicolò Begliomini, “I’m continuing my work with Bell’Italia, one of the most important Italian magazines dealing with tourism. It’s a source of great pride for me, and I’m especially honored to be able to contribute, with my images, to telling about the wonders of the most beautiful country in this world».

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Alcune foto delle

In these pages, some

pagine del mensile

photos of the pages

Bell’Italia di Settembre

from the September

2019 con le splendide

2019 issue of the

fotografie di Nicolò

monthly Bell’Italia, with

Begliomini.

Nicolò Begliomini’s splendid photographs. NATURART | AGOSTO 2019 | 109

Thanks to a modern, individual style that tends to highlight details hardly visible to the naked eye, Nicolò Begliomini with his photos continues to tell about the artistic and cultural wonders of our city.



BOTANICA

Alla classica produzione vivaistica ornamentale Giorgio Tesi Group – leader in Europa nel settore del vivaismo di piante ornamentali che esporta in 59 paesi del mondo e che vanta 18 vivai di produzione (situati nel quartier generale di Pistoia e nelle sedi di Piadena, San Benedetto del Tronto, Grosseto e Orbetello) – ha affiancato oltre a piante a nuvola, palle mediterranee, esemplari, bonsai giganti ad un’ampia collezione di rosai, la produzione di specialità come le mini-forme (spirali, pon pon e mini bonsai), tipiche della produzione pistoiese e molto apprezzate sia in Italia che sul mercato internazionale. Tante le varietà disponibili: Buxus Microphylla Faulkner, Cupressocyparis Leylandii, Cupressocyparis Leylandii Gold Rider, Cupressocyparis Leylandii Castlewellan Gold, Cupressus Arizonica Fastigiata, Cupressus Macrocarpa Goldcrest, Ilex Crenata Convexa, Ligustrum jonandrum, Thuja Occidentalis Smaragd (emeraude) e Thuja Orientalis Pyramidalis Aurea (tutte H 90/100 cm clt 12-15).

Mini-shapes The classic ornamental nursery production of Giorgio Tesi Group – European leader in the field of ornamental-plant nurseries, exporting to 59 countries around the world, with 18 production nurseries (located at the Pistoia headquarters and the Piadena, San Benedetto del Tronto, Grosseto and Orbetello branches) – has added cloud plants, Mediterranean balls, specimens, giant bonsai to a large collection of roses, such specialty products as minishapes (spirals, pompoms, and minibonsai). They are typical of the Pistoiese production and very popular both in

the Italian and the international market. Among the many varieties available are Buxus Microphylla Faulkner, Cupressocyparis Leylandii, Cupressocyparis Leylandii Gold Rider, Cupressocyparis Leylandii Castlewellan Gold, Cupressus Arizonica Fastigiata, Cupressus Macrocarpa Goldcrest, Ilex Crenata Convexa, Ligustrum jonandrum, Thuja Occidentalis Smaragd (emeraude), and Thuja Orientalis Pyramidalis Aurea (all H 90/100 cm clt 12-15).

NATURART | AGOSTO 2019 | 111

www.giorgiotesigroup.it

Le mini forme


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10 9 6

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1

112 | NATURART | AGOSTO 2019

1 Pag 10 Villa La Magia Via Vecchia Fiorentina, n. 63 – Quarrata PT 2 Pag 22 Museo del Ricamo Palazzo Rospigliosi – Ripa del Sale 3 – Pistoia 3 Pag 32 Il Giardino di Cino Piazzetta Sant’Atto e Vicolo de’ Bacchettoni – Pistoia 4 Pag 44 Castagno, il Borgo Museo Castagno di Piteccio – Pistoia 5 Pag 58 L’Arboreto di Cipressi Giorgio Tesi Group – Via di Badia 14 – Pistoia

6 Pag 64 I giardini di Lourdes Fondazione Giorgio Tesi Onlus, Via di Badia – Pistoia 7 Pag 70 GEA Via Ciliegiole, 99 – Pistoia 8 Pag 74 Giardino Zoologico di Pistoia Via Pieve a Celle 160 – Pistoia 9 Pag 86 Italia Moderna 1945/1975 Fondazione Pistoia Musei, Palazzo De’ Rossi – Pistoia 10 Pag 92 Coop Sociale Manusa Viale P. G. Antonelli, 307 – Pistoia


La Piattaforma Cloud per la Gestione Automatizzata

Di Serre e Vivai D

cloud

a cosa serve

Greenesis è un sistema cloud intelligente basato su tecnologia IOT di ultima generazione per la gestione automatizzata di serre e vivai.

Che cosa fa

Greenesis è in grado di rilevare le condizioni ambientali di ciascun settore delle coltivazioni e, in caso di parametri anomali, inviare un avviso per permettere di ripristinare tempestivamente umidità, calore, ventilazione, luce e fertilizzanti.

Come funziona

Grazie a una serie di sensori collegati a un' unità centrale, tramite un sistema di trasmissione a basso impatto infrastrutturale, Greenesis rileva in tempo reale tutti i parametri impostati. La cloud technology permette di elaborare valutazioni o interventi, notificando il quadro aggiornato della situazione attraverso sistemi smartphone e desktop.

Cosa è possibile rilevare

Esempi di parametri misurabili: • Temperatura • Umidità relativa • Anidride carbonica • Luminosità • Salinità del terreno

Quali sono i vantaggi

PC System sviluppa e fa crescere innovazione. Nata nel cuore della Toscana, da sempre unisce servizi tecnologici e di business automation alla consulenza strategica. Greenesis coniuga natura, tecnologia e usabilità con i più avanzati concetti di IOT.

• Massimizzazione del risultato • Monitoraggio 24/24 • Precisione di rilevazione e intervento • Incremento della produttività • Attendibilità delle misurazioni • Storico dei dati

www.greenesis.it info@greenesis.it

PC Syst em Srl - Via M. Polo, 72 - 56031 Bientina [PI] - Tel. 0587 75501 - info@pcsystem.it - P.IVA: 02094370463


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