N° QUARANTASEI | FEBBRAIO 2022 | COPIA GRATUITA
Opera copertina di Linda Bonacchi
EDITORIALE
Sommario Giovanni Capecchi Direttore Editoriale Managing Editor —
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g.capecchi@discoverpistoia.it
Terra di canto
V
ado un po’ fuori tema, ma il mese di febbraio mi fa venire in mente, immediatamente (“deformazione professionale”, non c’è dubbio) l’inizio del pometto “Italy” di Giovanni Pascoli. Ecco i primi tre versi: “A Caprona, una sera di febbraio, / gente veniva, ed era già per l’erta, / veniva su da Cincinnati, Ohio”. Pascoli scrive questo testo nel 1904 e, con una ardita novità che – in quegli stessi anni – era sperimentata dai librettisti delle opere musicate dal suo amico Giacomo Puccini (che scrivevano “Butterfly” in rima con “mai” o “rischi” in rima con “whisky”), mette “febbraio” in rima con il nome di uno degli Stati Uniti
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d’America, che si scrive “Ohio” ma si pronuncia “Oaio”. Vado fuori tema ma non troppo. Perché “Italy” è un testo che fa riferimento al mese del quale si occupa questo numero, ma anche perché parlava di emigrati dalla Garfagnana che facevano il loro ritorno a Castelvecchio, in quella frazione chiamata Caprona dove viveva anche Pascoli. E raccontava una realtà che, in quello stesso frangente di tempo, vivevano tutte le aree di montagna e non solo. Anche la nostra montagna era terra di emigrazione. Ed era terra di canto. L’11 febbraio 1803 (ancora febbraio!) ci nasceva (a Conio, nel Comune di Cutigliano) la poetessa pastora Beatrice di Pian degli Ontani.
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Direttore Editoriale Giovanni Capecchi - g.capecchi@discoverpistoia.it Direttore Responsabile Emanuele Begliomini - redazione@discoverpistoia.it Art Director Nicolò Begliomini - n.begliomini@giorgiotesigroup.it
25 36 GIORGIO TESI EDITRICE s.r.l.
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ALTA FORMAZIONE
SEMINARI
Alta formazione per trattare la violenza di genere Dal 5 febbraio al 9 aprile 2022 si svolgeranno online sulla piattaforma Zoom dieci seminari di alta formazione dal titolo “Trattare la violenza di genere”, frutto della collaborazione fra la Fondazione Un Raggio di Luce Onlus, 365GiorniAlFemminile e Casa delle Donne Maltrattate
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La violenza di genere nel mondo e in Italia è un fenomeno diffuso che colpisce le donne, in quanto donne e che può arrivare a fenomeni di efferatezza quali i femminicidi, atti che colpiscono anche per la crudeltà con cui vengono perpetrati e per la ragione di incapacità ad accettare la libertà femminile. Visto il perdurante e odioso fenomeno, la Fondazione Un Raggio di Luce Onlus organizza, in collaborazione con 365GiorniAlFemminile di Montecatini Terme e Casa delle Donne Maltrattate di Milano, dieci seminari di alta formazione dal titolo “Trattare la violenza di genere”. La Fondazione Un Raggio di Luce Onlus è ormai da molti anni impegnata a contrastare questo fenomeno. Ci siamo quindi
attivati per cercare di eliminare o perlomeno ridurre al minimo la violenza di genere nelle zone in cui operiamo - spiega Paolo Carrara, presidente della Fondazione Un Raggio di Luce Questa esperienza ha portato la Fondazione a riflettere in generale sul fenomeno della violenza contro le donne ed in particolare su quello che avviene oggi in Italia. Abbiamo quindi pensato a quali azioni poter intraprendere e abbiamo capito che la cosa migliore è operare e formare le persone e i professionisti che devono confrontarsi con questa tematica. Il corso che organizziamo insieme a 365GiorniAlFemminile e Casa delle Donne Maltrattate ha proprio questo scopo.
“Trattare la Violenza di genere” è un percorso formativo che intende favorire un approccio competente e integrato dell’intervento delle varie figure professionali sulla violenza maschile sulle donne. Si inizia approfondendo il fenomeno e la sua natura – ha detto Manuela Ulivi, presidente di Casa delle Donne Maltrattate di Milano e responsabile scientifica dei seminari di alta formazione - per poi passare a trattare la rappresentazione sociale della violenza e la sua dimensione giuridico-culturale e si 2 prosegue, infine, esaminando l’importanza del ruolo della comunicazione. Si guarderà quindi alla violenza di genere nell’ottica della collaborazione e integrazione del lavoro di tutte le professionalità coinvolte per favorire un reale intervento di rete. Questi seminari nascono nel nostro territorio ma hanno un respiro nazionale: ci sono docenti proveniente da tutta Italia – conclude infine Giovanna Sottosanti, presidente di 365GiorniAlFemminile di Montecatini Terme – e quindi si rivolgono a tutto il territorio nazionale e creano le premesse per una scuola permanente di alta formazione in questo ambito. I docenti sono di chiara fama, riconosciuti a livello nazionale. Il corso si svolgerà online dal 5 febbraio al 9 aprile 2022 con cadenza settimanale, il sabato mattina, sulla
piattaforma Zoom ed è rivolto a assistenti sociali, avvocati, forze dell’ordine, giornalisti, magistrati, medici, operatori del pronto soccorso, psicologi, SERD e social media manager. Il costo è di 150€ a persona e prevede l’acquisizione di crediti formativi degli ordini professionali interessati.
5 Febbraio 2022, dalle 9:30 alle 12:30: Conoscere la violenza La violenza di genere: riconoscerne le forme, meccanismi di funzionamento e suo occultamento Simona Scalzi, psicologa - Francesca Scardi, psicologa La lettura dei segnali fisici e psicologici e intervento dell’operatrice - Cristina Carelli, educatrice professionale
Carmen Leccardi, sociologa
12 Febbraio 2022, dalle 9:30 alle 12:30: Rappresentazione sociale della violenza La violenza in quanto prodotto di discriminazione: l’evoluzione storica. I concetti di differenza e uguaglianza -Carmen Leccardi, sociologa L’influenza dei modelli di riferimento stereotipati sul tema e la consapevolezza di sé e dell’altro nel rapporto di coppia -Stefano Ciccone, progettista, esperto in studi di genere 19 Febbraio 2022, dalle 9:30 alle 12:30: Dimensione giuridicoculturale Raccontare la violenza sulle donne in modo da proteggere e sostenere le vittime - Riccardo Iacona, giornalista professionista e Annamaria Levorin, giornalista professionista La funzione della stampa e la gestione delle notizie - Giulia Siviero, giornalista professionista Esperienze e buone pratiche Marcella Pirrone, avvocata
Giulia Del Rosso, social media manager
26 Febbraio 2022, dalle 9:30 alle 12:30: Il ruolo della comunicazione Raccontare la violenza sulle donne in modo da proteggere e sostenere le vittime - Riccardo Iacona, giornalista professionista e Annamaria Levorin, giornalista professionista La funzione della stampa e la gestione delle notizie - Giulia Siviero, giornalista professionista Diffusione di forme comunicative violente nei social - Giulia Del Rosso, social media manager 5 Marzo 2022, dalle 9:30 alle 12:30: Le professionalità coinvolte e la modificazione del loro intervento La violenza come argomento trasversale di interesse. Integrare competenze e favorire il lavoro di rete Condivisione di una semantica comune -Vittoria Doretti, medico e Ersilia Raffaelli, pedagogista Il ruolo degli Ordini Professionali nelle politiche integrate: Maria Teresa Zocchi, medico - Fanny Marchese, assistente sociale, Maria Antonietta Gulino, psicologa - psicoterapeuta, Manuela Ulivi, avvocata I seminari proseguiranno fino al 9 aprile con altri 5 incontri
Manuela Ulivi, avvocata
Per info ed iscrizioni: segreteria@365giornialfemminile.org Mob. 349 2809260
COPERTINA D’AUTORE
LINDA BONACCHI & “MARANGIO”
Una copertina particolare, che ci racconta come “il diverso è uguale agli altri”… La copertina di questo numero di Discover Pistoia è stata realizzata dall’illustratrice pistoiese Linda Bonacchi e si intitola “La nostra ricchezza è la nostra diversità”. Linda dopo varie e importanti esperienze di lavoro soprattutto come grafica pubblicitaria per alcune note aziende, nel 2015 “capisce” che quello che vuole fare davvero è l’illustratrice e quindi decide di fondare “Marangio”, prendendo spunto da un acronimo tipicamente pistoiese che descrive l’arte di sapersi arrangiare con i propri mezzi. Il suo percorso artistico nel mondo dell’illustrazione inizia con linee pulite, tratti essenziali e colori primari. Nei disegni il soggetto risulta stilizzato al massimo, divenendo un’illustrazione capace di tradurre il suo pensiero in sentimento, attraverso una fortissima volontà artistica atta a coinvolgere l’osservatore con un messaggio che attivi l’immaginario invitandolo ad usare la fantasia. Tutto questo con illustrazioni che non seguono regole e rappresentano in modo ironico e giocoso, ma anche crudo e schietto, la vita che ci circonda. Il lockdown, periodo difficile per tutti, ci ha dato la possibilità di riflettere sul vissuto. Il grigiore del momento le ha fatto sentire la necessità di colorare le giornate e di conseguenza per la prima volta inizia ad usare qualsiasi tono di colore, non solo esclusivamente i colori primari come aveva fatto in precedenza. Nell’evoluzione del suo lavoro, l’illustratrice pistoiese passa nel tempo dal disegno a mano libera all’utilizzo del computer, per arrivare recentemente alla partecipazione con successo ad un corso professionale per tatuatore, in modo da poter tatuare personalmente le sue creazioni. Recentemente, dall’ 8 dicembre al 2 gennaio è stata protagonista insieme a Matteo Menichi, Cosimo e Rebecca Agnoletti di SATURA, l’esposizione di vasi e illustrazioni che si è svolta presso gli Antichi Magazzini del Palazzo Comunale di Pistoia. Per info sull’attività di Linda e sulle sue creazioni: INSTAGRAM: marangio_ SITO INTERNET: marangioillustrazioni.com MAIL: info@marangioillustrazioni.com
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Programma dei SEMINARI di ALTA FORMAZIONE dal 5 febbraio al 5 marzo 2022
TEATRO
In collaborazione con
www.teatridipistoia.it
ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE
Febbraio in scena Sette appuntamenti per tutti i gusti tra musica e teatro
la Stagione / PROSA
Continua la programmazione dell’Associazione Teatrale Pistoiese che anche a febbraio propone un calendario denso di appuntamenti, nell’ambito delle Stagioni pistoiesi di prosa e musica, della Stagione del Teatro di Lamporecchio e di “Piccolo Sipario”. Scopriamoli insieme…. INFO E PREVENDITA - 0573 991609 – 27112 online su teatridipistoia.it/bigliettoveloce.it
TEATRO MANZONI / Pistoia dal 18 al 20 febbraio (feriali ore 21, festivo ore 16)
SE QUESTO È UN UOMO PRIMA NAZIONALE TEATRO MANZONI / Pistoia dal 4 al 6 febbraio (feriali ore 21, festivo ore 16)
SERVO DI SCENA di Ronald Harwood - traduzione Masolino d’Amico regia e scene Guglielmo Ferro con Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli, Lucia Poli e con Roberta Lucca, Elisabetta Mirra, Agostino Pannone, Antonio Sarasso Gitiesse Artisti Riuniti / Teatro Stabile di Catania
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OMAGGIO A TURI FERRO NEL CENTENARIO DELLA NASCITA Inghilterra, 1940: un gruppo di vecchi attori si prodiga a tenere alto il morale degli inglesi e porta in giro nei teatri il repertorio di Shakespeare, recitando persino sotto gli allarmi aerei. Il capocomico di questa compagnia, un attore anziano e stanco, ormai sul viale del tramonto ma capriccioso, dispotico e vanitoso, continua a recitare perché è la sua unica ragione di vita: sostenuto dal suo “servo di scena”, Norman, che in realtà gli fa da segretario, consigliere, suggeritore, amico e lo difende persino dall’invadenza altrui, oltre che spronarlo quando si avvilisce… Servo di scena di Ronald Harwood è una delle più belle commedie contemporanee, successo strepitoso in tutto il mondo, che ora viene riproposta, in PRIMA NAZIONALE, da tre attori poliedrici e di grande bravura: Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli, per la regia di Guglielmo Ferro, che già diresse questa pièce in un’edizione che vide, nel ruolo del Sir, Turi Ferro, di cui ricorre il centenario della nascita.
dall’opera di Primo Levi (pubblicata da Giulio Einaudi editore) condensazione scenica a cura di Domenico Scarpa e Valter Malosti uno spettacolo di Valter Malosti In scena Valter Malosti e Lucrezia Forni, Giacomo Zandonà ERT Teatro Nazionale / TPE - Teatro Piemonte Europa / Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale / Teatro di Roma -Teatro Nazionale La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: la voce che da oltre settant’anni, con Se questo è un uomo, racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato». Nel centenario della nascita di Levi, Valter Malosti ha firmato la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo portando per la prima volta in scena direttamente il romanzo, senza alcuna altra mediazione, e la voce di questa irripetibile opera prima, che è il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo. La voce di Se questo è un uomo contiene in realtà una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero. Questi registri, questi fotogrammi del pensiero nel suo divenire sono la vera azione del testo.
le stagioni / MUSICA CAMERISTICA 60^ Stagione Pistoiese di Musica da Camera SALONCINO DELLA MUSICA DI PALAZZO DE’ ROSSI / Pistoia martedì 22 febbraio (ore 21)
BELCEA QUARTET
musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Karol Szymanowski, Franz Schubert
SINFONICA 17^ Stagione Sinfonica TEATRO MANZONI / Pistoia venerdì 11 febbraio (ore 21)
La formazione cameristica per antonomasia, perfettamente compiuta e omogenea nella sua duttilità, è certamente il quartetto d’archi, che non a caso possiede uno dei repertori più vasti e affascinanti nel campo della musica d’arte. Il Belcea Quartet, uno dei migliori ensemble del nostro tempo, ospite delle più importanti stagioni concertistiche del mondo, torna a Pistoia per un appuntamento imperdibile, con un programma che si apre nel segno del classicismo del K 590 di Mozart, prosegue con l’ammaliante miscela di tardo romanticismo e impressionismo del Quartetto n. 1 di Szymanowski e culmina in uno dei più noti capolavori di Schubert, “La morte e la fanciulla”.
ORCHESTRA DELLA TOSCANA Giovanni Sollima concertatore e violoncello Musiche di Eliodoro Sollima, Giovanni Sollima, Francesco Pulizzi I soli archi dell’ORT protagonisti: il loro capitano è un asso del violoncello (e della composizione), Giovanni Sollima, un musicista che trasforma i concerti in esperienze travolgenti di spettacolo facendo sì che il suo strumento prenda vita, reciti, canti, danzi, piroetti, volteggi a occhi bendati su una fune sospesa nel vuoto, senza rete di sicurezza. In questo concerto rende omaggio all’arte di colui che l’ha svezzato alla musica: suo papà Eliodoro (scomparso nel 2000). Ma presenta anche il proprio Concerto per violoncello e orchestra Fecit Neap 17, dove mixa memorie del barocco napoletano ad atmosfere orientali.
PICCOLO TEATRO MAURO BOLOGNINI / PISTOIA sabato 12 Febbraio (ore 16)
Stagione 2022 TEATRO COMUNALE / LAMPORECCHIO sabato 12 febbraio (ore 21)
PETER PAN
BARTLEBY LO SCRIVANO
scritto e diretto da Tonio De Nitto con Ilaria Carlucci, Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Fabio Tinella fascia d’età: dai 7 anni Fondazione Sipario Toscana onlus / un progetto di Factory compagnia transadriatica
di Francesco Niccolini liberamente ispirato a Melville regia Emanuele Gamba con Leo Gullotta, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci Arca Azzurra Produzioni
Con questa nuova avventura affronto uno dei personaggi più amati e conosciuti della letteratura mondiale, Peter Pan. La storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, di un tempo che sfugge al nostro controllo, delle esperienze che ci fanno diventare grandi anche senza volerlo, di sentimenti che solo crescendo possiamo iniziare a capire. È un piccolo romanzo di formazione… Peter Pan non è solo il bambino che continuerà ad affacciarsi alla nostra finestra, è il nostro io bambino che riaffiora alla finestra del nostro cuore fino a che la lasceremo aperta… (Tonio De Nitto)
Un ufficio a Wall Street o in qualunque altra parte del mondo, poco cambia. È una giornata qualunque nello studio di un avvocato, un uomo buono, gentile, così anonimo che non ne conosciamo nemmeno il nome. Ma in quell’ufficio sempre uguale a se stesso da chissà quanto tempo, è entrato un vento inatteso, che manda all’aria il senso normale delle cose, e della vita. Arriva Bartleby… Un giorno decide di rispondere a qualsiasi richiesta, dalla più semplice alla più normale in ambito lavorativo, con una frase che è rimasta nella storia: “Avrei preferenza di no”…
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PICCOLO SIPARIO a teatro con la famiglia
ARTE
Medioevo a Pistoia Eventi e importanti iniziative di approfondimento nell’Antico Palazzo dei Vescovi e nella città GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO ORE 18, Auditorium Antico Palazzo dei Vescovi ORIZZONTI APERTI Un ciclo di incontri in occasione della mostra Medioevo a Pistoia Scritture e figure Attilio Bartoli Langeli, già professore di Paleografia e Diplomatica nelle Università di Perugia, Venezia, Padova e, in pensione, nel Pontificio ateneo Antonianum di Roma
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La conferenza ha lo scopo di valorizzare le scritte che accompagnano le figure nei manufatti d’arte: sculture, dipinti, oggetti. Di solito intese come pure fonti di informazioni, invece le scritte possono essere apprezzate in sé. Si prendono così in esame alcune delle scritte presenti nelle opere esposte nella mostra Medioevo a Pistoia. Ce ne sono di incise a scalpello sulla pietra e a bulino su metalli, nelle forme della capitale epigrafica. Ce ne sono soprattutto di dipinte, sia come didascalie separate dal contesto figurale sia come parti integranti delle immagini: le più tipiche sono le scritte che alludono a testi biblici, dipinte nei libri aperti e, almeno teoricamente, leggibili. Un’ultima categoria del rapporto tra figura e scrittura è quella delle miniature in libro, riccamente presenti nella mostra: qui il rapporto è rovesciato rispetto alle scritte dipinte e incise, poiché la figurazione è funzionale alla scrittura, è subordinata al testo. La descrizione di questi fatti fa capire come e quanto le scritte, nel loro testo e nelle loro forme, siano segni di cultura: di cultura figurativa, alfabetica, linguistica.
MERCOLEDÌ 2 E 16 FEBBRAIO ORE 17, Antico Palazzo dei Vescovi
SABATO 12 FEBBRAIO ORE 16.30, Antico Palazzo dei Vescovi
RITRATTI PREZIOSI. Per famiglie con bambini dai 3 ai 6 anni
VISITA GUIDATA DEL WEEKEND. Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico
Quali sono gli ingredienti per realizzare il ritratto perfetto di una persona cara? Non occorre essere dei disegnatori provetti, ma sicuramente è importante essere dei bravi osservatori. Imparare a osservare chi ci sta accanto ci aiuta anche a riscoprirne il valore. Ritratti preziosi è un laboratorio creativo che permette a adulti e bambini di realizzare il ritratto di un famigliare o di un amico traendo ispirazione dalle opere della mostra Medioevo a Pistoia, Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico e utilizzando tecniche e materiali creativi non convenzionali.
Visita la mostra Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico in compagnia di parenti e amici e con l’accompagnamento di una guida di Pistoia Musei. Le sculture di Nicola e Giovanni Pisano, antichi dipinti su fondo oro, opere di oreficeria e codici miniati riuniti per la prima volta presso l’Antico Palazzo dei Vescovi che riapre al pubblico dopo il rinnovo dei propri spazi museali. Assolutamente da non perdere!
DOMENICA 13 E 27 FEBBRAIO ORE 10.30, Antico Palazzo dei Vescovi
Quali sono le canzoni del nostro passato che sono rimaste impresse nel nostro cuore? Come possiamo condividerle e farle apprezzare anche a chi non le ha amate quanto noi? L’arte può aiutarci a raggiungere questo obiettivo? Canzoni in miniatura è l’attività per famiglie che permette di scoprire in modo divertente e accessibile la mostra Medioevo a Pistoia, Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico dando l’opportunità ai partecipanti di condividere una parte di sé con i propri cari. GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO ORE 18, Auditorium Antico Palazzo dei Vescovi ORIZZONTI APERTI Un ciclo di incontri in occasione della mostra Medioevo a Pistoia Crescita urbana e decoro cittadino: la metamorfosi delle città comunali nell’Italia del tardo Medioevo Jean-Claude Maire Vigueur, già professore di storia medioevale alle Università di Firenze e Roma Tre Marco Folin, professore di Storia dell’architettura, Università degli Studi di Genova Nei primi tre secoli dopo l’anno Mille, fino alla peste nera del 1348, le città dell’Italia comunale furono teatro di un’enorme crescita demografica, dovuta in gran parte all’immigrazione dalle campagne. Fu così che una delle principali sfide cui dovettero far fronte i regimi comunali dalla metà del Duecento in poi fu quella di accogliere la massa dei nuovi arrivati, dotando le città delle infrastrutture necessarie per la difesa e i bisogni elementari di un crescente numero di abitanti. La fisionomia delle città italiane ne uscì profondamente trasformata. Non furono però solo le necessità materiali a orientare i programmi di governo dell’epoca, ma anche altre motivazioni fra cui peso non marginale ebbero quelle d’ordine estetico: la persuasione che l’aspetto fisico della città fosse una componente importante dell’immagine, se non dell’identità, degli abitanti; l’idea che ogni intervento di carattere urbano, edilizio, architettonico, potesse mirare non solo all’utile, ma anche al bello; la convinzione che la convivenza civile fosse indissociabile dalla cura del decoro urbano. Nell’incontro vengono illustrate alcune delle realizzazioni più significative della politica urbana delle città italiane nel periodo di maggior splendore della civiltà comunale. SABATO 26 FEBBRAIO ORE 15, Antico Palazzo dei Vescovi GRAND TOUR DEL MEDIOEVO. Visita congiunta alla mostra Medioevo a Pistoia e alla Chiesa del Tau In collaborazione con la Direzione regionale dei musei della Toscana, Pistoia Musei propone un calendario di visite guidate che includono la mostra all’Antico Palazzo dei Vescovi e la Chiesa del Tau, sede del ciclo di affreschi trecenteschi di Niccolò di Tommaso e di una serie di capolavori di Marino Marini.
Info e prenotazioni: pistoiamusei.it – 0573 974267
www.fondazionecrpt.it
SESSIONE EROGATIVA PER CONTRIBUTI FUORI BANDO È aperta fino al 10 febbraio la sessione erogativa con cui Fondazione Caript mette a disposizione contributi per sostenere progetti che non rientrano, perché privi di appositi requisiti, nei vari bandi specifici promossi dall’ente. I progetti dovranno essere dedicati ai seguenti settori: arte, attività e beni culturali; educazione istruzione e formazione; volontariato, filantropia e beneficenza; sviluppo locale e edilizia popolare locale; salute pubblica; ricerca scientifica e tecnologica; protezione e qualità ambientale. Possono richiedere contributi enti pubblici ed enti privati senza scopo di lucro e di natura non commerciale oltre a cooperative e imprese sociali. Il regolamento della sessione erogativa è pubblicato sul sito www.fondazionecript. it nella sezione attività/bandi e contributi. Info: 0573/9742-87-45 - interventi@fondazionecrpt.it
SÌ … GENIALE! LA SCIENZA TI FA VOLARE È prorogata al 28 febbraio la scadenza del bando Sì … Geniale! La scienza ti fa volare, rivolto a tutte le scuole della provincia di Pistoia per progettare e realizzare un Prodotto d’ingegno dedicato all’intelligenza, alla bellezza e all’utilità della scienza; all’arte, al patrimonio culturale e al loro rapporto con la società; alla sostenibilità, alla cura e alla salvaguardia dell’ambiente. Sì … Geniale! è un progetto che Fondazione Caript dedica a studenti e insegnanti delle scuole dall’infanzia alle secondarie di secondo grado con l’obiettivo di trasmettere a chi studia un’immagine “amichevole” della scienza, dell’arte e dell’ambiente. Testimonial di questa edizione è Silvia Marchesan, docente di chimica all’università di Trieste, selezionata dalla prestigiosa rivista Nature tra gli undici più importanti scienziati emersi a livello mondiale per risultati conseguiti. Info: interventi@fondazionecrpt.it – www.fondazionecrpt.it
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CANZONI IN MINIATURA. Per famiglie con bambini dai 7 ai 12 anni
NATURA
GIARDINO ZOOLOGICO DI PISTOIA
Il canto melodioso della foresta Le storie a volte contengono in sé altre storie e quella che vi raccontiamo vuole far luce sulla situazione in Vietnam dei Gibboni dalle guance rosa ma anche far conoscere l’avventura di Lii e della sua bellissima famiglia
Testo a cura di Eleonora Angelini
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C’è un canto la mattina che si sente in tutto il Giardino Zoologico (e anche oltre i suoi confini): è un duetto a cui poi si aggiungono i richiami dei più giovani. Se si chiudono gli occhi e si immagina di essere in una delle ultime foreste primarie del sud est asiatico vengono i brividi a pensare che la situazione è così compromessa da rischiare di perdere per sempre questo meraviglioso suono. Sono i Gibboni dalla guance rosa (Nomascus gabriellae) ad emettere i forti gorgheggi: per noi un canto, per loro segnali precisi con cui delimitare il territorio e rinforzare i legami famigliari. Vivono in Laos, Vietnam del Sud e Cambogia orientale e volteggiano tra i rami della parte alta della foresta, non scendono quasi mai a terra. Lassù è il loro habitat: lì trovano cibo, riposo e amore. Quando si costituisce una coppia rimane coesa per sempre, intenta nella gestione familiare: ogni 2-3 anni nasce un piccolo che resta in famiglia fino a 6-8 anni. Particolarità di questa specie è il cambio di colore del manto durante i primi anni di vita: i gibboni dalle
guance rosa nascono tutti biondi e quasi spariscono tra le braccia della madre che ha lo stesso colore. A due anni circa diventano neri come il padre e solo a 6-8 anni con la maturità sessuale le femmine tornano ad essere bionde. Sono annoverati nella Lista Rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) ad alto rischio di estinzione minacciati dal taglio della foresta e dai bracconieri che catturano i piccoli per venderli come animali da compagnia. La pratica indebolisce doppiamente la popolazione in natura poiché, per prelevare i giovani, spesso vengono uccise le madri impendendo così ulteriori nascite. I piccoli gibboni sono bellissimi e per morfologia e sviluppo delle loro capacità cognitive assomigliano a cuccioli di uomo. Ben lo sappiamo qui al Parco dove qualche settimana fa è nato Thai, il terzo figlio di Trilli e Lii. Ancora non sappiamo se sia maschio o femmina, poiché la madre lo tiene avvolto tra
le braccia ed impedisce di scoprirne il sesso. E’ bellissimo vederli volteggiare tra i rami mentre i due fratelli più grandi giocano e si rincorrono. Su tutti vigila il babbo Lii; la sua storia ben rappresenta la situazione di sfruttamento di questa specie da parte dell’uomo. Lii è stato catturato dai bracconieri in foresta e venduto ad un mercato. Una turista per sottrarlo alle condizioni terribili in cui veniva tenuto, lo ha acquistato ma alla dogana la polizia lo ha sequestrato e affidato allo staff dello zoo di Saigon. Una volta adulto è stato iscritto nei progetti internazionali per la riproduzione delle specie in via d’estinzione. Grazie al lavoro in rete dei giardini zoologici Lii è arrivato in Europa e ha trovato moglie in Germania. Dopo alcuni anni è rimasto vedovo e il coordinatore europeo dell’ EAZA (Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari) lo ha trasferito Pistoia dove Lii ha incontrato Trilli, una giovane femmina piemontese, nata al Parco Faunistico La Torbiera e allevata a mano poiché abbandonata
la Società Zoologica di Francoforte. Gli obiettivi del progetto sono: - acquisire sempre più informazioni sullo stato in natura di questa specie con il censimento di individui nel parco - informare e formare la popolazione locale (soprattutto nelle scuole) circa l’importanza della salvaguardia della foresta e della fragilità di questa specie. Per interrompere la pratica della cattura dei piccoli è importante far crescere la cultura del rispetto della fauna selvatica che non può essere
utilizzata come fonte di animali da compagnia -formare i rangers affinché possano partecipare al censimento e al monitoraggio della specie all’interno del parco Possiamo agire in Vietnam grazie al supporto di tutti i nostri visitatori che non solo ci vengono a trovare ma partecipano attivamente anche all’iniziativa “Adotta una specie” con la quale raccogliamo fondi da devolvere a selezionati progetti di conservazione della natura. E’ possibile ancora invertire la rotta e permettere ai nostri figli di ascoltare il melodioso canto dei gibboni, insieme possiamo fare la differenza! Se vuoi partecipare anche tu visita il nostro sito: www.zoodipistoia.it
INIZIATIVE
IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI Febbraio è il mese del carnevale e anche al Parco festeggiamo i colori della natura. Gli animali sono abilissimi a camuffarsi, a prendere sembianze di altri, a nascondersi tra le foglie. I loro colori possono sembrare a volte troppo accesi o improbabili per non essere visti, ma quasi a tutto c’è una spiegazione. Una caccia al tesoro vi svelerà tutti i loro trucchi e alla fine potrete mascherarvi anche voi: a tutti i bambini partecipanti sarà regalata una mascherina da portare a casa per giocare ancora con noi. Per partecipare non è necessaria la prenotazione: si potrà ritirare la cartolina della caccia al tesoro all’ingresso del Parco e ritirare il premio alla fine del percorso. Che aspetti a venire a trovarci?
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dalla madre. Tra i due è stato amore a prima vista, ma la vera sfida è stata quella di capire se Trilli fosse in grado di allevare i propri figli. Le cure parentali sono un bagaglio di conoscenze in parte genetico e in parte appreso e non è detto che una femmina allevata a mano sappia a sua volta allevare i figli. Trilli ci ha sorpreso tutti: è un’ottima mamma ormai alla sua terza esperienza. La nascita di Thai è un contributo importante per la tutela di questa specie ma l’impegno del Parco non si ferma qui. Da qualche anno sosteniamo un progetto per cercare di salvare dall’estinzione il Gibbone dalle guance bianche di Annam (Nomascus annamensis), specie scoperta solo nel 2010 grazie alla particolarità del canto differente da qualsiasi altro gibbone. E’ simile per il colore del mantello al Gibbone dalle guance rosa ma la genetica ha messo in evidenza l’appartenenza a due specie differenti. Il gibbone di Annam vive nel nord del Vietnam, in Laos e nel nord-est della Cambogia. L’area interessata dal progetto è il Kon Ka Kinh National Park uno dei 10 parchi nazionali più grandi del Vietnam e con alto indice di biodiversità con ben 42 specie di mammiferi, 160 di uccelli e 51 di rettili.Il progetto per il Gibbone di Annam è stato lanciato nel 2016 grazie ad una cooperazione tra Stiftung Artenschutz (una fondazione tedesca per la tutela delle specie minacciate) e
In collaborazione con
MOSTRE
www.musei.comune.pistoia.it
MUSEI
Gualtiero Nativi e Giovanni Michelucci
Courtesy Archivio Gualtiero Nativi
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Giovanni Michelucci di Fiesole, la mostra in corso a Palazzo Fabroni approfondisce il rapporto intenso del pittore con l’architetto pistoiese
Testo a cura di Musei Civici 12 | DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022
Fondazione Giovanni Michelucci
La mostra #NATIVI100, a cura di Giovanna Uzzani, promossa e realizzata dal Comune di Pistoia/ Musei Civici, in collaborazione con Fondazione Giovanni Michelucci, Tempo Reale, Associazione Electo Arte e Archivio Nativi, aperta a Palazzo Fabroni fino al 5 giugno 2022, offre nella prima sala del percorso espositivo un interessante approfondimento sul rapporto
intenso del pittore Gualtiero Nativi (Pistoia, 1921 – Greve in Chianti, 1999) con l’architetto pistoiese Giovanni Michelucci. Nativi deve all’architetto Michelucci, maestro carismatico ed amico, la capacità di interpretare modernamente la decorazione pittorica nello spazio pubblico in ambienti fiorentini, purtroppo oggi perduti, quali la Saletta del Caffè Donnini. Nel 1949 l’architetto Michelucci propone al giovane pittore, da lui conosciuto l’anno precedente, di collaborare al riallestimento di una delle sale del Caffè Donnini, lo storico ritrovo in Piazza della Repubblica a Firenze. L’incarico è l’occasione ideale per concretizzare quel concetto michelucciano di “progettazione corale” in cui l’opera dell’artista si pone in continuità con quella dell’architetto e non a suo servizio. L’intervento interessa un vano affacciato sulla piazza, nel quale Michelucci risolve il problema dell’introspezione con una schermatura di doghe in noce che dall’ingresso seziona longitudinalmente la sala, distinguendo l’ampia zona ristoro dal corridoio che conduce agli altri ambienti. Le pareti bianche sono scandite da una quadrettatura di cornici d’acero arricchita in basso da tiranti diagonali per appendere i quotidiani offerti in lettura, mentre nella parte superiore si stagliano quattro grandi pannelli di Nativi a doppia faccia che, attraverso la loro retroversione, creano due varianti di percezione dello spazio architettonico. In continuità con le composizioni
astratte, il soffitto viene riformulato in chiave dinamica con due falde asimmetriche rivestite di listelli disposti a coltello, che incanalano e diffondono la luce delle lampade a parete. Al centro della sala, a contrasto con il vivace disegno irregolare del pavimento in palladiana, sono disposte due file di tavolini rettangolari e tondi dalle gambe affusolate, abbinati a una miriade di sedie “Scapolari”. Nonostante l’efficace integrazione tra architettura, arte e artigianato, la saletta non viene accolta con favore in città e lo stesso Nativi ricorda con amarezza gli atti di vandalismo di alcuni avventori che con disprezzo solevano scaraventare a terra le sedie-scultura del maestro pistoiese e sfregiare le pitture con scritte irridenti.
Archivio Giovanni Michelucci, Serie Fotografie
cui viene promossa la convergenza tra architettura, arte, artigianato e design attraverso un ricco programma di iniziative. Infatti, tra le tante attività cui Michelucci si dedica, vi è anche la progettazione di “mobili moderni d’arte”, affiancando eccellenti ebanisti locali in grado di interpretare le sue idee. Le sedie Scapolari sono i pezzi più rinomati di questo sodalizio che durerà dal 1945 fino al 1950. La realizzazione della prima sedia è del 1946 e si caratterizza per il
modellato rigido della spalliera che riproduce la sagoma frastagliata delle scapole; la seconda, dello stesso anno, è una preziosa poltroncina ispirata alle sedie da balia ottocentesche con lo schienale che asseconda la fisionomia umana in un impressionante biomorfismo. La terza, del 1949, esalta la fusione di spalliera, schienale e gambe posteriori, in una continuità organica che emula l’apertura alare di un volatile e si chiude nella parte terminale a coda di rondine. Di quest’ultima, a differenza del modello presentato in galleria, la versione Donnini ha le due gambe frontali più esili ed eleganti per meglio abbinarsi alla linea sinuosa dei tavolini.
#NATIVI100
a cura di Giovanna Uzzani Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni Pistoia, via Sant’Andrea 18 19 dicembre 2021 / 5 giugno 2022 Orari: dal martedì al venerdì ore 10.00 / 14.00; sabato, domenica e festivi ore 10.00 / 18.00; chiuso il lunedì Biglietti: € 3.50 (intero), € 2.00 (ridotto), gratuito per gli aventi diritto, comprensivi della visita alla collezione permanente di Palazzo Fabroni; possibilità di biglietti cumulativi con gli altri Musei Civici di Pistoia (Museo Civico d’arte antica in Palazzo Comunale e Museo dello Spedale del Ceppo). Informazioni Palazzo Fabroni 0573 371817 musei.comune.pistoia.it Facebook: @museicivicipistoia @palazzofabroni Courtesy Archivio Gualtiero Nativi
DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 13
Per gli arredi del Caffè Donnini, Giovanni Michelucci propone una sedia-scultura che rappresenta l’ultima evoluzione dell’iconico modello “Scapolare”, nato ispirandosi alla conformazione delle scapole umane, a partire da una serie di schizzi del 1945. L’ideazione di queste sperimentazioni risale al periodo in cui l’architetto è impegnato in qualità di direttore artistico alla Galleria Vigna Nuova, lo spazio fiorentino dei fratelli Danilo, Sergio e Valeria Santi, in
NATURA
PADULE DI FUCECCHIO
Birdwatching negli ambienti naturali della Toscana Corso teorico-pratico sull’identificazione degli uccelli.
Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio torna ad organizzare un corso di Birdwatching, strutturato in 4 incontri in presenza e 3 uscite in campo per esercitarsi in natura. Ad aprire il corso sarà l’ornitologo Lorenzo Vanni, che affronterà gli aspetti legati alla conservazione degli uccelli in relazione alla pratica del BW. Minimizzare il disturbo recato agli animali, partecipare alla raccolta di dati su questa classe dei vertebrati, tutelare le aree di maggiore interesse per l’avifauna, fanno parte delle buone pratiche del birdwatcher. Trattandosi infatti di un’attività ricreativa che si fonda su conoscenze puntuali, il birdwatching offre la
possibilità di dare un contributo concreto alle attività di studio e di conservazione degli uccelli. Questo primo incontro servirà quindi, non solo ad acquisire gli elementi di base, ma soprattutto e ad imparare ad accostarsi (eticamente e praticamente) in modo corretto al mondo straordinario della biodiversità. Seguiranno tre incontri relativi agli ambienti naturali più significativi della Toscana, tenuti da esperti del Centro R.D.P. Padule di Fucecchio e del Centro Ornitologico Toscano: birdwatching nelle zone umide (relatore Alessio Bartolini); birdwatching e birdlistening negli ambienti forestali (relatore Guglielmo Londi) e birdwatching nei pratipascoli e ambienti rupicoli (relatore Andrea Vezzani). Il corso, rivolto ad un pubblico ampio di appassionati, studenti, tecnici ed amministratori, si svolgerà in presenza nei locali del Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, a Castelmartini (Larciano – PT), a partire da venerdì 4 marzo. Nel rispetto delle norme anti contagio vigenti, per accedere al Centro Visite è richiesto il Green Pass rafforzato (vaccinazione/guarigione) e all’interno è obbligatorio l’utilizzo della mascherina di protezione.
Nel mese di marzo sono previste anche tre uscite sul territorio la domenica mattina, con la partecipazione di esperti: nel Padule di Fucecchio, sul Colle di Monsummano (Montalbano), e a Croce a Veglia (colline di Pescia). Il corso verrà attivato al raggiungimento del numero minimo di 15 partecipanti e prevede un numero massimo di 25 partecipanti: ai corsisti è richiesta una quota di adesione di 50 euro (quota scontata di 30 euro per gli studenti). Per informazioni e adesioni è possibile contattare il Centro RDP Padule di Fucecchio (tel. 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it); per l’iscrizione inviare nome e recapito telefonico.
PROGRAMMA Venerdì 4 marzo, ore 21,15 Birdwatching e conservazione della natura Lorenzo Vanni Domenica 6 marzo, ore 9-12 Uscita sul Colle di Monsummano Venerdì 11 marzo, ore 21,15 Birdwatching nelle zone umide Alessio Bartolini Domenica 13 marzo, ore 9-12 Uscita nel Padule di Fucecchio
14 | DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022
Venerdì 18 marzo, ore 21,15 Birdwatching e Birdlistening negli ambienti forestali Guglielmo Londi Venerdì 25 marzo, ore 21,15 Birdwatching nei prati-pascoli e ambienti rupicoli Andrea Vezzani Domenica 27 marzo, ore 9-12 Uscita a Croce a Veglia
Centro Ricerca Documentazione e Promozione Padule di Fucecchio
LE SPECIE ALLOCTONE INVASIVE
Dalla conoscenza ad una corretta gestione
Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio organizza sabato 5 febbraio (ore 16,30) un incontro per offrire una panoramica generale sulla problematica delle specie alloctone invasive ed un approfondimento specifico sulla situazione della fauna ittica, che risulta particolarmente minacciata. Sono previsti gli interventi di due ricercatori di prestigiosi istituti: Andrea Monaco (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale) su “Fuoriposto. La minaccia globale delle specie aliene invasive” e Annamaria Nocita (Sistema Museale di Ateneo, Università di Firenze) su “Le introduzioni di specie alloctone nelle acque interne della Toscana”. L’introduzione da parte dell’uomo di specie esotiche invasive è considerata, per importanza a livello mondiale, la seconda causa di perdita di biodiversità, preceduta solo della distruzione degli habitat. Si tratta di piante, animali, funghi ed altri organismi trasferiti (volontariamente o accidentalmente) da una regione all’altra del pianeta, in aree dove sono in grado di adattarsi e costituire nuove popolazioni allo stato selvatico, la cui capacità di espansione ed accrescimento numerico rappresenta una minaccia per molte specie autoctone. Queste specie, oltre ad entrare in concorrenza diretta con specie indigene, possono alterare lo stato degli habitat e degli ecosistemi naturali, e a volte provocare ingenti danni economici ad attività produttive o rappresentare in alcuni casi una minaccia per la salute pubblica (potendo veicolare agenti patogeni trasmissibili all’uomo). In linea con tutte le principali convenzioni internazionali in materia di tutela della biodiversità e con la Strategia Nazionale per la Biodiversità, l’Italia opera attivamente per prevenire la diffusione di specie esotiche invasive e per controllare o eradicare quelle specie che siano già presenti sul nostro territorio. Il Centro RDP Padule di Fucecchio affronta questa complessa problematica da oltre 20 anni, promuovendo attività di ricerca e di divulgazione; già nel 2002 ha organizzato un convegno nazionale sulla gestione delle specie “aliene” in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze. Ora il Centro torna ad affrontare l’argomento proponendo un incontro a carattere divulgativo, in considerazione della fondamentale importanza di creare una diffusa conoscenza e consapevolezza nell’opinione pubblica, volta anche a contrastare gesti inconsapevoli che possono favorire la diffusione di specie invasive. L’incontro sulle specie alloctone invasive verrà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina /paduledifucecchio; sarà possibile interagire con i relatori tramite la chat (organizzazione tecnica a cura di AmicoBIT).
LIBRI
Un volume sulla biciclettata della salute
Dall’inizio alla fine, per ora. La società di atletica Silvano Fedi ha realizzato un libro che ricorda gli oltre trent’anni della Biciclettata della salute, manifestazione che ha animato la fine delle estati pistoiesi fino all’avvento della pandemia. Il testo ne ripercorre la storia, partendo dagli anni ’80 dello scorso secolo. Da quegli anni in cui l’evento è nato come ritrovo tra amici si arriva alle ultime edizioni in cui la competizione goliardica è stata capace di annoverare migliaia di iscritti. Tante le fotografie dei protagonisti nei vari anni, tutte caratterizzate da una visibile felicità dei protagonisti. Il finale pone un quesito: la tradizionale sfilata benefica (ricordiamo che tutto l’incasso viene devoluto in beneficenza) riuscirà a riprendere la propria strada dopo la pandemia? La speranza è quella di poter proseguire il proprio percorso.
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DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 15
Il programma aggiornato è disponibile su questa pagina (nell’evento) e sul sito www.paduledifucecchio.eu; per info rivolgersi al Centro RDP Padule di Fucecchio, email fucecchio@zoneumidetoscane.it
In collaborazione con
GIALLO PISTOIA
INTERVISTA
Il caso Rocco Giuseppe Previti incontra il noto avvocato pistoiese Andrea Mitresi, che recentemente ha pubblicato il suo primo libro intitolato “Il caso Rocco”, un giallo-giudiziario assolutamente da leggere In questo periodo è un po’ l’uomo del giorno a Pistoia ma si sta facendo conoscere un po’ in tutta Italia dopo la pubblicazione del suo romanzo d’esordio, “Il caso Rocco” (Pegasus Edition) che sta avendo un grande successo.
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Andrea Mitresi, che vive a Pistoia dove esercita la professione di avvocato penalista di provata esperienza e capacità, debutta come scrittore con “Il caso Rocco” dove puntualizza un principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico, ovvero il diritto fondamentale, qualunque sia l’imputazione a essere difesi dal punto di vista giuridico. Il Caso Rocco vede a confronto due personaggi, un avvocato penalista e un uomo gravato di un’accusa infamante, quella di essere un pedofilo. La narrazione è strutturata secondo gli schemi di un giallo giudiziario, un avvocato con la sua vita, la sua famiglia, i suoi hobby, un uomo invece messo in carcere, e che quando i due si incontrano l’avvocato gli dirà che lui non è lì per giudicarlo ma semplicemente per assicurargli una giusta difesa e un equo giudizio.
Prima di dirci come sei diventato scrittore vorrei sapere come e perché sei diventato avvocato? Ho sempre pensato che fare l’avvocato penalista sia una vocazione. Te lo devi sentire dentro. E’ un po’ come diventare medico, sono due professioni particolari per le quali, a mio avviso, occorre una passione che ti devi sentire addosso. E così è stato per me. Non avrei voluto fare altro se non l’avvocato penalista. Una bella fortuna quindi…. Oggi che hai maturato una lunga esperienza, improvvisamente, decidi di scrivere un libro sulla professione di avvocato, “Il caso Rocco”, perché? L’intento del mio libro è quello di veicolare a chi non è un avvocato penalista tutti quei concetti propri di uno Stato di diritto e, in particolare, il concetto fondamentale per cui chiunque, imputato di qualsiasi crimine, ha diritto ad essere difeso e ad avere un giusto processo. Principio sacrosanto ma che, credetemi, non è apprezzato o ritenuto condivisibile da tutti. Il tuo è un romanzo di cronaca giudiziaria con i connotati del Giallo e con tanti colpi di scena, perché sei ricorso alla struttura del Giallo ?
Ho scelto lo schema del romanzo Giallo perché non ho voluto rischiare di essere didascalico, troppo teorico o di voler insegnare qualcosa a qualcuno. Ho ritenuto che intrecciando i temi della giustizia con quelli della vita quotidiana di ognuno di noi, i viaggi, l’amore, la musica, il calcio, la lettura fosse più piacevole e diretta a tutti, anche e soprattutto a chi non è tecnicamente preparato ad affrontare certi argomenti. Matteo Falco, l’avvocato protagonista del romanzo, è un penalista a cui si rivolge un uomo accusato di un crimine orribile, la violenza sessuale su una bambina di 10 anni. Qual è il primo pensiero di un avvocato di fronte alla richiesta di assistenza in una situazione del genere?
Qual è in generale l’impegno di un avvocato penalista? Spesso, nell’immaginario collettivo, la figura dell’avvocato è vista in senso dispregiativo. Ci ricordiamo tutti la definizione Manzoniana “Azzeccarbugli”. Nell’opinione pubblica poi, l’avvocato è spesso considerato una sorta di connivente se non addirittura di complice del proprio assistito. Niente di più fuorviante ed errato. L’avvocato è invece colui che deve assicurare il sacrosanto diritto a essere difesi, a che sia celebrato un giusto processo, secondo quelle che sono le regole del processo penale all’esito del quale, laddove un soggetto sia condannato, deve essere applicata una pena giusta ed equa e mai esemplare.
Ci parli della coscienza di un avvocato dinanzi al caso che tratta? Ritengo che un avvocato non debba porsi problemi di natura morale, che non debba avere scrupoli di coscienza. E’ un tecnico, il suo compito non è quello di giudicare. Come ho detto, deve lavorare affinché il processo si celebri garantendo il pieno e legittimo diritto di ogni imputato e per qualsiasi reato, ad essere difeso. E’ per questo che sono assolutamente critico con i processi sommari, con la gogna mediatica per certi soggetti che, quotidianamente, vediamo sui giornali, nei talk show televisivi e sui Social Network, in cui impera il giustizialismo e spesso si condannano le persone senza neppure aver letto le carte e prima che gli sia data la possibilità di esporre le proprie difese.
Esiste il rischio che l’avvocato penalista si immedesimi nel proprio assistito (volutamente non usiamo il termine accusato)? Certamente questa possibilità esiste. E’ possibile che un difensore si faccia
Qual è il ruolo dell’avvocato nel processo di oggi? Il ruolo dell’avvocato nel processo penale è quello di garante. Deve cioè vigilare sul corretto svolgimento del processo e spendersi affinché si svolga secondo le regole stabilite che, badate bene, sono quelle dettate dal legislatore. Non è l’avvocato che scrive le leggi. Ricordiamocelo sempre quando si critica l’operato di un avvocato perché magari solleva un’eccezione preliminare, una questione di diritto, o evidenzia un difetto di notifica che fa regredire il processo alla fase precedente. Non è una inutile perdita di tempo che vanifica il corso della giustizia. E’ soltanto il rispetto di quelle regole che non ha dettato l’avvocato.
Ogni avvocato prima di essere tale è certamente un uomo. Nel suo libro “Il Caso Rocco” si parla
anche di amore, di musica, di viaggi, di calcio. Certamente ogni avvocato è prima di tutto un uomo o una donna e come tutti gli uomini e le donne vive le gioie, i dolori, le soddisfazioni e le delusioni della vita quotidiana. Proprio per questo, per cercare di rendere il romanzo più vicino alla realtà e più piacevole nella lettura, ho intrecciato la vita del protagonista del libro con storie e situazioni della realtà quotidiana. Un capitolo importante del libro è dedicato a una missione in Turchia, a cui lei ha realmente partecipato, finalizzata a sostenere la battaglia degli avvocati turchi reclusi in carcere soltanto per aver esercitato la loro professione. Purtroppo è proprio così. Ho partecipato, in qualità di delegato dell’Osservatorio Avvocati Minacciati dell’Unione Camere Penali Italiane, ad una missione in Turchia durante la quale ho fatto visita ai Colleghi turchi detenuti presso un carcere di Istanbul per portare loro solidarietà e per attirare l’attenzione della Comunità Internazionale sui gravi fatti accaduti in quel contesto. Una vicenda che mi ha profondamente segnato e che ho voluto raccontare tramite la storia dell’avvocato Matteo Falco protagonista del mio libro. “Il Caso Rocco” ha iniziato il suo viaggio. Te lo aspettavi così? Lo ripeterai? Se devo essere sincero non mi aspettavo così tanta attenzione e, soprattutto, così tanti consensi, Ho avuto molti apprezzamenti, soprattutto dai miei Colleghi, e questo mi gratifica molto. Io sono comunque un avvocato, non uno scrittore, e questo continuerò a fare. Ma, come si dice, mai dire mai. Ultima domanda. La vendita di questo libro ha anche un’altra finalità. Quale? Parte del ricavato delle vendite del libro nella Libreria Feltrinelli di Pistoia e delle altre librerie presso le quali si può ordinare, oltre a quelle sul web (Amazon, e siti vari che vendono i libri) andrà all’Associazione Culturale Pegasus. Invece, per quanto concerne i libri che io venderò personalmente, l’intero ricavato, detratte le spese di stampa e pubblicazione per l’Editore, saranno devolute alla Fondazione Radioterapia dell’Ospedale Careggi di Firenze.
DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 17
coinvolgere. D’altra parte prima che un avvocato ognuno di noi è un uomo con tutte le debolezze e le situazioni soggettive che lo caratterizzano. Ma sarebbe un errore imperdonabile, l’avvocato deve sempre “spersonalizzarsi” dalla vicenda di cui si occupa, non deve mai farsi coinvolgere emotivamente o, come si dice, “sposare” la causa del proprio cliente. Ed è per questo che, a mio modo di vedere, un avvocato non dovrebbe mai difendere una persona a cui è legato emotivamente, un figlio, un fratello, un genitore, perché non sarebbe sereno, lucido e sufficientemente distaccato nelle valutazioni da prendere.
Dal 1990 a Pistoia
Nel mio libro ho proprio cercato di far capire questo. L’avvocato penalista che è chiamato a difendere un soggetto accusato di un qualsiasi crimine, anche il più abietto, non deve giudicare il proprio cliente, non deve avere preconcetti né dare giudizi morali o personali. L’avvocato deve soltanto prestare la sua assistenza assicurando la miglior difesa possibile al suo cliente. Nel libro ho volutamente tracciato il parallelismo tra il Matteo Falco avvocato e il padre, Questa scelta non è casuale ma dettata dall’esigenza di porre all’attenzione del lettore, su due binari paralleli, le due figure di Matteo Falco. Da una parte il padre, innamorato della propria figlia, che vive in simbiosi con lei e che ha con lei un rapporto speciale e, dall’altra, l’avvocato che si trova a dover difendere un cliente accusato di aver commesso una violenza sessuale su una bambina della stessa età di quella figlia che ama tanto. Matteo padre, Matteo avvocato. E lui non ha dubbi, non ha scrupoli di coscienza, non può e non deve averne. Matteo è un avvocato. E un avvocato non deve farsi influenzare e deve sgomberare il campo dagli aspetti morali e personali. Alla domanda che gli viene posta su come si faccia a difendere un criminale che si sa essere colpevole Matteo risponde che un avvocato non si può e non si deve porre un problema etico.
In collaborazione con
BIBLIOTECA
MOSTRE
La Forteguerriana racconta Pistoia Si tratta di 17 appuntamenti tutti alle ore 16 nella sala Gatteschi, in programma fino alla fine di giugno. Scrittori e storici locali parleranno delle loro ricerche sui temi legati alla storia e alla cultura pistoiese Giovedì 17 febbraio: Barbara Innocenti, Ferdinando Martini (1768-1848) e Cassandra Arrighetti, ovvero quando la vita diventa romanzo; A seguire, visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi Giovedì 24 febbraio: Antonio Lo Conte, Pestilenze ed epidemie a Pistoia tra medioevo ed età moderna Testi (Fioravanti, Dominici). A seguire, visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi.
18 | DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022
Ha per titolo “La Forteguerriana Racconta Pistoia” il ciclo di incontri partito il 13 gennaio che si concluderà giovedì 30 giugno. Si tratta di 17 appuntamenti che si svolgeranno alle ore 16 nella sala Gatteschi della biblioteca di piazza della Sapienza. L’iniziativa è realizzata anche quest’anno grazie all’impegno di intellettuali pistoiesi che hanno aderito con entusiasmo al progetto di restituire alla città, in modo semplice e divulgativo, il frutto delle loro ricerche su temi legati alla storia e alla cultura di Pistoia. Questo ciclo prevede una visita guidata al termine della conferenza, ai luoghi o alle raccolte documentarie che sono state oggetto dell’incontro. Un’occasione per avvicinare e conoscere meglio edifici, dipinti, fondi documentari e museali della nostra città. Dopo il primo appuntamento di giovedì 13 gennaio con Alberto Coco e “Un’antica e discreta presenza tra storia e spiritualità: il presepe in San Domenico di Pistoia”, ecco il programma completo da febbraio a giugno:
Giovedì 3 marzo: Alberto Cipriani, La piccola Pistoia ottocentesca nel diario di Antonio Marini; Seguirà la visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi. Giovedì 10 marzo: Giovanni Berti, I carteggi tra Renato Fucini e i letterati pistoiesi. Seguirà la visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi. Giovedì 17 marzo: Giacomo Sambusida, “Le memorie sopra i teatri” di Giuliano Gatteschi. Tracce di passione scenotecnica del XVIII secolo. Seguirà la visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi. Giovedì 31 marzo: Claudia Becarelli, San Giovanni Battista al Corso: la chiesa, il monastero, il conservatorio dalle origini ai recuperi post-bellici; a seguire visita guidata alla chiesa e al conservatorio San Giovanni Battista. Giovedì 14 aprile: Benedetta Pacini, La memoria degli anziani legata al giorno di Pasqua a Pistoia. Giovedì 21 aprile: Stefano Bartolini, 130 anni di Primo Maggio a Pistoia: 1891-2021; a seguire visita alla statua di Andrea Lippi, Scioperanti, in piazza San Leone, e in piazza del Duomo.
Giovedì 28 aprile: Francesca Rafanelli, Vittorio Bellini da Pistoia. Maestro acclamato dell’arte musicale. Seguirà la visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi. Giovedì 5 maggio: Costantino Ceccanti, Il revival ottocentesco in Danimarca e le sue connessioni con Pistoia. A seguire, visita guidata ad alcuni luoghi del centro cittadino. Giovedì 12 maggio: Alessandra Chirimischi, A spasso con Gianna: la Pistoia nel cuore di Gianna Manzini. Seguirà una visita guidata ai luoghi di Gianna. Giovedì 19 maggio: Maria Valbonesi, Focaccia: un altro pistoiese all’ “Inferno”. Seguirà la visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi. Martedì 31 maggio: Francesca Rafanelli e Alberto Coco, Il Fondo Del Carlo Puccini: la riscoperta di carte inedite di Giacomo Puccini conservate in Forteguerriana. Seguirà la visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi. Giovedì 9 giugno Isa Gaggioli, La Biblioteca medica Mario Romagnoli, Ospedale del Ceppo Pistoia. Seguirà la visita guidata alla biblioteca stessa. Giovedì 16 giugno: Gianluca Chelucci, Un’industria d’arte a Pistoia: la Fonderia Michelucci. A seguire, visita guidata al luogo dove sorgeva la fonderia, in via dell’Anguillara. Giovedì 30 giugno: Giampaolo Perugi, Lapide sì/lapide no. Il caso Castellazzo. Seguirà una visita alla mostra documentaria in sala Gatteschi.
Durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, l’accesso alla Biblioteca Forteguerriana avviene nel rispetto delle regole fissate a livello nazionale e regionale per i luoghi della cultura. Poiché tali regole possono variare nel tempo in ragione all’evoluzione delle condizioni sanitarie, prima di accedere agli eventi si invitano gli interessati a consultare la pagina del sito www.forteguerriana.comune.pistoia. it/accesso-agli-spazi oppure a telefonare alla biblioteca per conoscere quali sono al momento le regole vigenti per l’accesso.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www. forteguerriana.comune.pistoia. it oppure scrivere alle mail forteguerriana@comune.pistoia.it a.pierattini@comune.pistoia.it oppure telefonare allo 0573-371462
Pistoia Ragazzi CONSIGLI DI LETTURA PER GIOVANI LETTORI TROPPO LUNGO? LO LEGGO! È vero che agli adolescenti piacciono i libri brevi? E che i romanzi con troppe pagine sono noiosi? A giudicare dal successo di certi volumoni che narrano storie dalle trame intricate ed impegnative, si direbbe di no. In biblioteca puoi trovare romanzi che, con le loro duecento e più pagine, rappresentano una vera sfida per chi non si lascia intimorire dalla mole di un volume che potrebbe rivelarsi una bella lettura. Eccone qui un assaggio. Altri sono segnalati al link https://www. sangiorgio.comune.pistoia.it/troppo-lungo-lo-leggo/ “LE PAROLE DI ERICA BLOOM” di Karol Ruth Silverstein, Giralangolo, 2021 Erica è così arrabbiata che dice una parolaccia dietro l’altra. Per fortuna la rabbia può passare, grazie a nuove amicizie e a nuovi interessi.
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“SOGNI E MOSTRI DI DIVINITÀ” di Laini Taylor, Fazi, 2021 Karou è una chimera, innamorata di Akiva, un angelo. Riuscirà a coltivare il suo amore, in un mondo in cui le chimere e gli angeli sono nemici da sempre? Assistenza tecnica e fornitura di materiali di consumo e cancelleria
IL PIÙ PRESTATO
IL PIÙ RICHIESTO
Quando volevamo fermare il mondo
Per niente al mondo
Tra i più prestati Quando volevamo fermare il mondo di Antonio Fusco. Solitario, taciturno, appassionato di musica rock, Massimo Valeri è un ispettore di polizia, da tutti chiamato l’Indiano per via dei tratti somatici ereditati dalla madre, una circense di origine sinti che lo abbandonò quando aveva due anni. Vive su una barca che un tempo apparteneva al padre adottivo e non ha legami se non quello con la sua moto, che gli fa riscoprire l’anima nomade. Seduto al tavolino di un chiosco vicino al mare, sta aspettando una persona legata a un passato dal quale è fuggito molti anni prima, dopo aver vissuto la delusione del tradimento. Pietro, l’amico con cui condivideva sogni e ideali, che era come un fratello finché l’amore per Giulia non li ha divisi mandando tutto in frantumi. Una distanza incolmabile che fatalmente si è quasi annullata a Genova, nei drammatici giorni del G8, dove entrambi, senza saperlo, si trovavano a pochi metri l’uno dall’altro, solo su due fronti opposti: Massimo tra chi vestiva la divisa, Pietro tra i manifestanti No-global. Un’esperienza sconvolgente che, in modo diverso, ha lasciato su di loro cicatrici profonde.
Tra i più richiesti, invece, Per niente al Mondo di Ken Follet un romanzo travolgente, che coniuga il ritmo serrato con la verosimiglianza dei romanzi storici. Nel cuore rovente del deserto del Sahara, due giovani e intraprendenti agenti segreti – l’americana Tamara Levit e il francese Tab Sadoul – sono sulle tracce di un pericoloso gruppo di terroristi islamici, mettendo così a rischio la loro vita. Quando si innamorano, le loro carriere arrivano inevitabilmente a un punto di svolta. Poco distante Kiah, una vedova coraggiosa e bellissima, decide di abbandonare il suo paese flagellato da carestia e rivolte e partire illegalmente per l’Europa con il suo bambino, nella speranza di cominciare una nuova vita. Nel corso del suo viaggio disperato viene aiutata da Abdul, un uomo misterioso che potrebbe non essere chi dice di essere. A Pechino la visione riformista e moderna di Chang Kai, l’ambizioso viceministro dei servizi segreti esteri, lo costringe a fare i conti con i vertici comunisti del potere politico che potrebbero portare la Cina e il suo alleato, la Corea del Nord, sulla via del non ritorno. Intanto Pauline Green, la prima donna presidente degli Stati Uniti, deve gestire i rapporti sempre più tesi con i suoi oppositori, mentre l’intero pianeta è scosso da un vortice di ostilità politiche, attacchi terroristici e dure rappresaglie. La presidente farà tutto il possibile per evitare lo scoppio di una guerra non necessaria….
Autore: Ken Follett - Traduzione di Annamaria Raffo Casa editrice: Mondadori, 2021 Pagine: 701 ISBN: 9788804742319 Data:2021 Allestimento sale riunioni, videoconferenze e installazioni multimediali
Tosco Data S.r.l. Via Pietro Borgognoni 2/l, 51100 Pistoia Tel 0573/22160 www.toscodata.it
DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 19
Autore: Antonio Fusco Casa editrice: Giunti, 2021 Pagine: 246 ISBN: 9788809901940 Data:2021
Consulenza e assistenza IT
PISTOIA COM’ERA
PISTOIA COM’ERA - (Prima parte)
Verso il pieno centro storico passando per Sant’Andrea Quando Pistoia ebbe il suo piccolo “ministero”
Testo di Emiliano Nappini
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metri di strada, avrebbe certamente destato l’attenzione del viaggiatore, sul lato sinistro, il grande edificio in angolo con via Ricciardetto, o per meglio dire, collocato sul bivio formato da questa con l’ultima parte di via S.Andrea rivolta verso piazza Mazzini (alcuni secoli fa era proprio questo angolo di città a fungere da spartitraffico tra la strada che saliva per la montagna pistoiese, via Modenese, e la strada che occorreva intraprendere per uscire dal centro cittadino e raggiungere l’Appennino bolognese) (2). Tale edificio svolse un ruolo primario 1 nell’economia politica dell’intero Stato granducale. Il Granducato di Toscana, Ritornato in piazza San Francesco, il per volere diretto di Cosimo I de’ nostro viaggiatore immaginario della Medici istituì, nel 1542, la Magona fine degli Anni Dieci del secolo scorso del ferro e l’amministrazione delle avrebbe trovato davanti a sé, allora miniere e fonderie, vale a dire un come oggi, due possibili soluzioni ufficio centrale di Stato che fungeva per tornare con immediatezza nella da organo per l’amministrazione zona centralissima della Città: del monopolio della produzione verosimilmente, avendone già del ferro, a partire dall’estrazione percorsa una in senso contrario (via del minerale, che avveniva all’Elba, Bozzi), avrebbe deciso di addentrarsi passando per la prima trasformazione nel tessuto medievale cittadino in blocchi di ghisa nelle fornaci di servendosi della (quasi) parallela via Follonica, Cecina e Valpiana fino Sant’Andrea (1). alla realizzazione del prodotto Una strada certamente non densa di attività come quelle già attraversate (i vecchi annuari ci riportano, in quei tempi, solamente le indicazioni della legatoria di libri di Raffaello Biagini, oltre alla Caserma dei Carabinieri Reali e agli uffici di leva, di pubblica sicurezza e della sottoprefettura; qualche anno dopo sarebbero state aperte anche la cuoieria di Bindo Bartoletti, il negozio di macchine da scrivere di Ilio Lensi, la produzione di aceto di Niccolò Giannoni e la segheria e rivendita di legname di Camillo Mantellassi), ma capace di accogliere un buon numero di bei palazzi nobiliari e residenze storiche tra i quali, dopo solo pochi 2
semilavorato come filo e lamiere e dei singoli prodotti finali in varie officine produttive del Granducato, buona parte delle quali si trovava a Pistoia e sulla montagna pistoiese. Ferriere, distendini (ossia officine specializzate nel distendere il ferro in filo e lamiera) e svariate officine per la realizzazione di prodotti quali chiodi (va detto che i “chiodajoli” pistoiesi erano assai famosi e i loro eccellenti prodotti richiesti in tutta la Penisola) serrature, chiavi, cardini e picconi, ma anche prodotti di utilizzo agricolo come zappe, vanghe, badili, falci, aratri, etc., erano presenti capillarmente nel nostro territorio e la filiera si completava perfettamente anche grazie alla presenza di corsi d’acqua e la facilità di reperimento di legname e carbone necessari per questa produzione industriale, con la nobile famiglia dei Vivarelli Colonna, imprenditori e possidenti terrieri che faceva, con questo genere di attività strategica, la parte del leone. Non deve apparire, quindi, affatto strano, vista l’importanza di Pistoia nella filiera siderurgica, che l’edificio pistoiese della Magona (da cui l’ultimo tratto di via S.Andrea
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A cura di
prese il nome “via della Magona” dal 1777 al 1866), inizialmente usato come sede di magazzino del ferro lavorato con funzione di succursale della originaria sede fiorentina, nonché residenza dei funzionari fin dal 1614, poi completamente ristrutturato nel 1784, fosse divenuto addirittura la residenza ufficiale dei ministri e che la nostra Città avesse assunto pienamente il ruolo di sede direzionale e amministrativa della Magona granducale. Pistoia così, di fatto, con il trasferimento della sede da Firenze, ebbe all’interno del Granducato di Toscana il suo piccolo “Ministero” che mantenne fino al 1835 quando la Magona granducale fu abolita e la produzione ceduta in appalto ai privati. Ma la produzione e la lavorazione del ferro e del metallo, in generale, a Pistoia non si interruppe mai, anzi, assunse sempre di più un pregio anche artistico che è arrivato, anche se in misura ridottissima, fino ai nostri giorni. Fu, infatti, allora che molte ferriere si trasformarono in fonderie e molte di esse si trasferirono in città avviando un’attività aziendale per la produzione di oggetti; altre proseguirono quanto appreso con le precedenti generazioni, intraprendendo la produzione artistica del ferro battuto o della
fusione per la produzione di oggetti d’uso musicale, come le famose percussioni locali; altre ancora trovarono la loro realizzazione nel campo delle fusioni artistiche. Celebri aziende del XIX e XX secolo quali Benvenuti, Michelucci, Bresci, Lippi, Isaia Benti e quindi Marradi Benti, Rafanelli, Ignazio e Ottaviano Pacini, i Tronci e molte altre, ognuno eccellenza nel rispettivo settore produttivo di competenza, sono state il risultato di questa straordinaria e lunga epopea storica che iniziò col pionierismo industriale legato alla filiera siderurgica. Proseguendo la camminata verso il centro storico il nostro turista di oltre cento anni fa avrebbe incontrato il lungo prospetto di Palazzo Fabroni (3), oggi sede museale ed espositiva comunale, che svolgeva le funzioni amministrative della sottoprefettura in quanto Pistoia, fino al 2 gennaio 1927, risultava amministrativamente inserita all’interno del compartimento della Provincia di Firenze. Fu poi il Fascismo a “restituire il maltolto” riconsegnando alla Città la dignità di capoluogo, ricostituendone la Provincia; proprio Palazzo Fabroni in quel periodo fu anche sede della federazione provinciale del Partito Nazionale Fascista.
NOTE ALLE IMMAGINI: (1): Visuale di via Sant’Andrea da Piazza Mazzini. Cartolina non viaggiata. 674 Cartoleria e Libreria Pagnini – Pistoia. Conc. Milani Giovanni. Collezione E.Nappini. (2): Visuale dello scorcio all’altezza della piazzetta di S.Andrea verso l’edificio della Magona, che appare sullo sfondo come “spartitraffico”, creando un bivio tra l’ultimo tratto di via S.Andrea (un tempo via della Magona) verso piazza Mazzini e via Ricciardetto a dx. Cartolina viaggiata per Trieste il 23/12/1912 (e annullata dalle poste in arrivo il giorno di Natale del 1912!). Cartoleria e Libreria Pagnini, Pistoia. Collezione E. Nappini.
(3): Il prospetto del Palazzo Fabroni in una immagine evidentemente antecedente alla creazione della Provincia di Pistoia del 02/01/1927 (la didascalia riporta infatti ancora lo status di sottoprefettura), ma utilizzata per essere spedita dopo che la Provincia fu creata, il 12/01/1927. L’istituzione della Provincia fu talmente sentita nella popolazione, tanto che chi spedì questa cartolina ad Alessandria ci tenne ad oscurare la parte di didascalia “Sotto-” come prefisso di “Prefettura”. 212 Cartoleria e Libreria Pagnini – Pistoia. Conc. Milani Giovanni. Collezione E. Nappini.
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FARMHOUSE
ARTE E TERRITORIO
DIGITALIZZAZIONE
Un dono di Castagno al Mondo! Il Borgo Museo di Pistoia in un archivio digitale
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Con l’archivio digitale, Castagno di Piteccio - il Borgo Museo di Pistoia mette a disposizione di chiunque e ovunque la sua collezione (che oggi conta ben 66 opere d’arte), con il desiderio di creare attorno a sé una comunità glocale ancora più ampia e partecipe, e la consapevolezza di lasciare uno strumento prezioso a chi in futuro vorrà continuare a prendersi cura di questo Museo all’aperto (fondato nel 1975 da Tommaso Paloscia) e diffuso, che oggi è un po’ più di tuttə! A cosa serve un museo se non a custodire memoria e creare cultura ovvero comunità? A cosa serve la collezione di un museo se le sue opere non sono fruibili, studiate, conservate, raccontate, condivise, vissute? A cosa serve l’arte se non ad avvicinare e unire persone, storie, società, culture diverse? Con l’archivio digitale, Castagno di Piteccio - il Borgo Museo di Pistoia mette a disposizione di chiunque e ovunque la sua collezione (che oggi conta ben 66 opere d’arte), con il desiderio di creare attorno a sé una comunità glocale ancora più ampia e partecipe, e la consapevolezza di lasciare uno strumento prezioso
a chi in futuro vorrà continuare a prendersi cura di questo Museo all’aperto (fondato nel 1975 da Tommaso Paloscia) e diffuso, che oggi è un po’ più di tuttə! Nel 2019, la Pro Loco ha iniziato un percorso di rigenerazione a base culturale del territorio a cura di CCTSeeCity (guidezine: www.cct-seecity. com | studio: www.cct.world). In questi tre anni, tanti piccoli passi sono stati fatti, dal Libro Guida al Festival… Ultimo il progetto “Le opere, gli artisti e le artiste - o meglio, lə artistə - del Borgo Museo di Pistoia” che valorizza e condivide la collezione attraverso linguaggi e strumenti contemporanei (come i QR codes presenti sulle nuove targhette) creando un archivio digitale sul sito www.castagnodipiteccio.it e quindi una maggiore accessibilità alla fruizione del bene culturale Borgo Museo, esperienza che può avvenire prima-durante-dopo la visita, anche a distanza!
Alla base, un lavoro collettivo di schedatura, quindi ricerca e scrittura per ogni singola opera, che ha portato a scoprire molti fatti importanti, tra i quali anche il legame esistente tra Borgo Museo e Gallerie degli Uffizi, scoperta dalla quale è nata l’idea di aderire alla rete Uffizi Diffusi. Quest’ultimo progetto - ideato e curato da CCT-SeeCity e realizzato con il contributo della Pro Loco di Castagno, del Comune di Pistoia e della Fondazione Caript nell’ambito del bando Per la cultura #iorestoattivo 2020 - è un dono di Castagno al Mondo! Il CdP staff ci tiene a ricordare che sono però le persone a fare i luoghi, e quindi, nella pagina web che introduce all’archivio, si legge: “adesso che sei qui, naviga quanto vuoi sul sito, poi però prendi un treno, scendi a Castagno Stazione Climatica M. 500 s.l.m. (come recita il vecchio cartello) e vieni a vagare tra arte e natura, lə Castagnolə ti aspettano.”
PERCHÉ LO SCHWA
Nel testo introduttivo che presenta l’archivio digitale, il CdP staff ha scelto di usare lo schwa (scrivendo ad esempio “lə artistə”) perché il Borgo Museo è un nuovo centro culturale, un luogo dove, per arte e per natura, si sperimenta; un luogo aperto, dinamico, creativo, contemporaneo, dove si crea cultura e comunità; un luogo che intende essere accogliente e inclusivo, o meglio, un luogo dove le differenze convivono. Per approfondire, si consiglia la “Brevissima storia dello schwa” raccontata dalla sociolinguista Vera Gheno (ospite al Borgo Museo Festival 2021) in un video TEDx Talks che si trova a questo link: https://youtu.be/UCx9t2OLOSY. Contatti: • castagnodipiteccio@gmail.com • +39 334 2580342 (Pro Loco) • +39 366 9777735 (Borgo Museo) • www.castagnodipiteccio.it
ASSOCIAZIONE VOGLIA DI VIVERE
QUANTO È GRANDE UN CUORE? La
prevenzione continua
Chi conosce Voglia di Vivere certamente sa come sia sempre prodiga di idee, e di come sia capace di trasformarle in progetti concreti, a supporto della salute. Nata da un gruppo di donne operate di cancro alla mammella, pur orientando le attività verso la prevenzione in generale, la fragilità della persona nel momento delicato che va dalla diagnosi alla cura, rimane soggetto privilegiato della sua attenzione. Fra i tanti progetti realizzati, quello che continua a trovare i maggiori consensi fra le pazienti oncologiche è un cuscino di formato speciale, un cuore un po’ insolito per le dimensioni particolari: il cuore-cuscino è un sostegno – a forma di cuore, appunto – appositamente disegnato per dare sollievo alle donne che hanno avuto lo svuotamento ascellare. Un’idea ingegnosa che si sta diffondendo con successo, e la cui scintilla è stata innescata nel nostro Paese attraverso il progetto “Gruppo crea e cuci, un cuore per le donne” di Enza Pregnolato e Erica Bonello, due signore torinesi il cui pensiero si trova in perfetta sinergia con lo spirito di Voglia di Vivere. In ogni realtà in cui il progetto ha preso la forma, sono sempre dei cuori di donne volontarie a preparare il cuore per altre donne, a donare loro una coccola per alleviare – almeno un po’! – il carico delle cure, sui loro corpi e nello spirito. Il laboratorio creativo di Voglia di Vivere realizza i cuscini per le pazienti pistoiesi, che li ricevono – grazie alla collaborazione con la breast unit dell’ospedale San Jacopo – come una sorta di “kit sopravvivenza”, in una busta che lo contiene insieme con altri oggetti utilissimi: la borsetta porta drenaggio, il “Quaderno del punto e a capo” dove annotare le proprie emozioni, i librettini via via pubblicati da Voglia di Vivere con consigli su alimentazione e benessere psicologico, oltre alle informazioni su tutti i servizi che l’associazione rende loro disponibili, e come attivarli. Le pazienti finora hanno dimostrato di apprezzare il dono – offerto loro a partire dalla scorsa estate – confermando che il gioco di squadra porta sempre a ottimi risultati: inizia con il lavoro delle volontarie che cuciono il cuscino, per passare alla collaborazione con la brest unit (quindi personale sanitario di diagnosi, poi infermiera e chirurgo di senologia, successivamente i sanitari del day hospital e della radiologia), le professioniste attive in associazione, ciascuna per la propria competenza specifica. La paziente, così, si sente coccolata e rassicurata. Lasciatecelo dire: può dormire fra due guanciali… anzi, uno!
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Stabilire la grandezza anatomica di un cuore è cosa abbastanza complessa, in cui coniugare parametri ben precisi conseguenti a variabili come età, peso corporeo, genere e via dicendo. Però non è questo cuore a cui ci riferiamo, almeno non in questa circostanza, e neppure quello legato alla generosità del volontariato: o, almeno, non direttamente.
WELFARE
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NOVITÀ
Assegno Universale per i figli: oltre 53 mila i potenziali beneficiari a Pistoia La rete Coldiretti supporta tutti i cittadini per presentare la domanda: agricoltori e non solo familiari con figli a carico a doversi attivare per presentare la domanda. “La rete Coldiretti, Caf e patronato Epaca –spiega Pagliai-, supporta tutti i cittadini (non solo gli agricoltori) per ottenere l’attestazione Isee aggiornata e presentare la domanda. C’è tempo fino a fine febbraio per procedere e iniziare a ricevere l’assegno, ma senza perdere diritto agli arretrati si può presentare la domanda fino al 30 giugno 2022. Gli interessati possono contattare gli uffici zona di Coldiretti Pistoia: Pistoia 0573991011, Pescia 0572444448, San Marcello 0573630474, Quarrata 057372738 e Monsummano Terme 0572950504: https://pistoia.coldiretti.it.
Testi di Domenico Murrone
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I potenziali beneficiari sono oltre 53 mila ‘figli’ pistoiesi fino a 21 anni, i cui genitori (a determinate condizioni) possono richiedere l’assegno unico universale, erogato dall’Inps a favore di lavoratori dipendenti, autonomi ed in altra condizione. “Entra così nel vivo la riforma degli assegni per i figli fino a 21 anni (ma senza limiti di età in caso di disabilità) -spiega Alessandro Pagliai, responsabile provinciale di Epaca-
Coldiretti-. La riforma, auspicata da Coldiretti, porta con sé un aumento delle cifre di cui beneficeranno i lavoratori autonomi in agricoltura e in tutti gli altri comparti: anche per loro sarà erogato un contributo mensile per figlio. Per i nuovi nati l’assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza”. I pistoiesi da 0 a 21 anni sono 53mila, oltre un sesto della popolazione provinciale. Saranno tanti i nuclei
L’erogazione avviene tramite bonifico sul conto corrente. L’importo dell’assegno unico è determinato anno per anno (dal 1 marzo al 28 febbraio dell’anno successivo) anche in base all’Isee del nucleo familiare, in corso di validità. L’assegno spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori senza limiti di reddito. L’importo è commisurato sulla base dell’Isee, tuttavia nel caso in cui non si volesse presentare un Isee è possibile fare domanda e ottenere l’importo minimo. L’assegno sostituisce il premio alla nascita o all’adozione, l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli orfani, l’assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni. Per i nuovi nati l’assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza.
PERARIA FESTIVAL
ASCOLTA, GUARDA, SCOPRI Ha preso il volo il PerAria Festival, il progetto culturale che abbraccia arti visive, musica e territorio. Un serie di webtour musicali che si pone l’obbiettivo di raccontare bellezza e cultura toscane al di fuori delle sue mete più celebri e ha come sue prime tappe i territori della montagna pistoiese: dai crinali innevati di Abetone alle rotte del ferro tra Piombino e Maresca, dal parco delle Stelle a Gavinana al Mulino di Giamba a Orsigna. Il festival, che spicca il volo sulla pagina www.perariapistoia.it, è diretto da Luca Minutoli, presidente dell’associazione PerAria, Pierluigi Giannasi, vicepresidente e Eva Bizzarri, segretaria. L’Associazione PerAria è nata nell’inverno del lookdown con il primo obbiettivo quello di supportare la montagna pistoiese, e spera adesso di offrire una nuova prospettiva comunicativa per far conoscere i tesori e le opportunità che un territorio può offrire ad un pubblico senza età interessato ai viaggi, alla cultura e alla natura. Ogni puntata del festival vede il lancio di un video, sei gli appuntamenti in programma, dove le splendide immagini che raccontano una location sono accompagnate da creazioni esclusive realizzate da musicisti pistoiesi. Il tutto arricchito da didascalie che offrono note culturali, sentieri, e cenni storici.
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EVENTI
RISCOPRIAMO PISTOIA
Le Piastre, un borgo da scoprire Tra storia e gusto, riscopriamo le tradizioni che rendono le Piastre un posto speciale.
Uno degli obiettivi del progetto OltrePistoia è promuovere non solo Pistoia ma soprattutto la provincia. Per fare questo, organizziamo passeggiate guidate a borghi e paesi non compresi negli itinerari di visita più battuti:
esperienze che permettono a tutte le persone curiose di scoprire autentici gioielli. Proprio uno di questi paesi della nostra Montagna Pistoiese sarà protagonista di un evento speciale: LE PIASTRE. Durante una passeggiata tra i vicoli del paese del famoso Campionato della Bugia ti racconteremo storie vere ma anche tanti aneddoti (e forse, qualche bugia!) – e scopriremo le tante tradizioni che rendono Le Piastre un posto speciale. La produzione del ghiaccio e del carbone, la Fontana Campari, l’ex Cinema Italia: sono solo alcune delle storie che incontreremo lungo il nostro itinerario! Appuntamento domenica
20 febbraio dalle 15.30 alle 16.30, giorno in cui – disposizioni Covid permettendo – dovrebbe svolgersi anche la tradizionale Sagra della polenda dolce: una ghiotta occasione per gustare la tipica ricetta locale e altre leccornie a base di farina di castagne. Costo della visita: 10€ (gratuito per bambini con meno di 7 anni) Tutti i dettagli sul sito www. oltrepistoia.it oppure sui canali social di OltrePistoia. Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 info@oltrepistoia.it www.oltrepistoia.it
VISITE GUIDATE
Le Chiese zebrate
Il Teatrino Gatteschi
In continuità con il mese di gennaio, a febbraio si conclude il ciclo di visite guidate dedicato all’epoca medievale a Pistoia. L’ultima passeggiata guidata chiuderà idealmente il cerchio e sarà dedicata a uno degli elementi più iconici della città: LE CHIESE ZEBRATE. Appuntamento domani pomeriggio – DOMENICA 6 FEBBRAIO - dalle 15.30 alle 16.30 in Piazza del Duomo. Si tratterà di una piacevole passeggiata in città per raggiungere le chiese romaniche pistoiesi. Rinominate le chiese “zebrate” per la tipica decorazione a strisce in marmo bianco-verde che ricopre le loro facciate, ne scopriremo le loro storie, molto rappresentative del periodo in cui sorsero.
Dopo la pausa delle feste natalizie, riprende anche il calendario degli appuntamenti fissi di OltrePistoia e - tra questi – non possono mancare le visite guidate in esclusiva al Teatrino Gatteschi di Vicolo del Malconsiglio. Le visite guidate si svolgeranno il primo sabato di ogni mese, a partire da oggi pomeriggio - SABATO 5 FEBBRAIO - nelle seguenti modalità: tre turni di visita a partire dalle 16.30 con aperitivo o merenda finale (a scelta dei partecipanti) presso la Caffetteria del Polo Culturale. I posti – causa disposizioni Covid-19 - sono limitati (max. 8 persone a turno) e la prenotazione è obbligatoria.
Costo della visita: 10€ (gratuito per bambini con meno di 7 anni) Dettagli sul sito www.oltrepistoia.it e sui canali social di OltrePistoia Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 | info@oltrepistoia.it
Costo della visita guidata: 10€ (visita + aperitivo) Turni di visita disponibili: 16.30, 17.00 e 17.30 Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 | tour@oltrepistoia.it
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ASSOCIAZIONI
Curare e avere cura: la diversità di genere
Carla Ghelardini, attuale Vice presidente della sezione FIDAPA pistoiese, è Professore Ordinario di Farmacologia presso l’Università di Firenze. La diversità lei la studia per trasformarla in concrete opportunità di cura, partendo dalla conoscenza di dati biologici. Le abbiamo chiesto di “togliersi il camice” e raccontarci in parole semplici perché – nella ricerca farmacologica – il tema della diversità di genere è tanto importante. «L’idea di cui spesso si sente parlare di una sempre maggiore precisione e della personalizzazione della cura non può non investire un aspetto come quello legato al genere, a cominciare dalle differenze che influenzano maggiormente le malattie e, conseguentemente le terapie, è una delle grandi sfide della medicina. Numerosi lavori scientifici dimostrano che uomini e donne si ammalano in maniera diversa, e che una stessa patologia può avere un impatto differente; che le donne rispetto agli uomini sono colpite con maggiore frequenza (da 1,5 a 1,7 volte) e in maggior misura dagli effetti collaterali delle terapie. Ciò che balza agli occhi della comunità scientifica è che nonostante queste siano conoscenze ormai ampiamente acquisite, di fatto non se ne tiene ancora in debita considerazione, come dimostra la quasi totale assenza di donne negli studi clinici, che non può trovare giustificazione con le variabili – per quanto reali – come gravidanza, fasi del ciclo e terapia contraccettiva. A oggi le donne sono per lo più rappresentate, in percentuali minoritarie, nelle fasi iniziali degli studi.» Come mai questo gap? «L’argomento è ancora “giovane”: basti come esempio che il tema della medicina di genere declinato in ambito dolore, è stato sdoganato per la prima volta a livello internazionale nel 2016, presso la Columbia University di New York, e che solo nello stesso anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha organizzato due giornate di studio focalizzate all’individuazione delle differenze in questa tematica della salute. L’appropriatezza di diagnosi e terapia non può prescindere da una considerazione sul genere: studiare protocolli clinici genere-mirati, approntare linee guida terapeutiche specifiche per il genere femminile, studiare le influenze dell’ambiente e del ruolo sociale della donna sulla salute dovrebbero essere punti essenziali per procedere con utili provvedimenti operativi. In questi ultimi anni, la Società Italiana di Farmacologia di cui sono segretaria nazionale sta promuovendo numerose iniziative proprio per portare il tema di diagnosi e terapia genere-dipendenti all’attenzione della comunità scientifica e delle istituzioni, affinché ne prendano atto.» In tutto questo… Pistoia? «Anche nella nostra città per iniziativa della socia FIDAPA Dott.ssa Anna Maria Celesti, alcuni anni fa è stato organizzato un convegno su questo tema, da cui scaturirono pregevoli collaborazioni scientifiche tuttora in atto: mi riferisco a quella che sto portando avanti con il Prof. Paolo Novelli sul dolore post-chirurgico in odontoiatria.»
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La diversità è uno dei punti di forza di FIDAPA: donne diverse per competenze e personalità, uniscono le forze diventando risorsa per la loro comunità con la condivisione di idee e progetti.
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MONTAGNA PISTOIESE
Comune San Marcello Piteglio
Alla scoperta dell’Itinerario del Ferro sulla Montagna pistoiese Sono due le tappe dell’Itinerario del Ferro, il percorso che racconta la storia della siderurgia in epoca tardo medievale e preindustriale sulla Montagna Pistoiese.
La prima è l’Antica Ferriera Papini di Maresca, che propone un viaggio alla scoperta del mondo della lavorazione del ferro attraverso gli strumenti e i meccanismi conservati nello spazio museale, mentre la seconda è il Museo del Ferro di Pontepetri, dove l’esperienza di visita è arricchita dalle grandi macchine idrauliche nel Giardino dell’energia rinnovabile.
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L’Antica Ferriera Papini di Maresca. Il ferro ai tempi del Granduca Correva l’anno 1388 quando il signor Bartolo di Giovanni acquistò per 100 fiorini d’oro una fabbrica ad acqua sul torrente Maresca, dando così inizio alla storia della più antica ferriera della Toscana ancora esistente.
Già attiva nel XIV secolo, la Ferriera di Maresca viene citata in una lettera del 1542 di Cosimo I de’ Medici come importante opificio per la lavorazione del ferro sull’Appennino pistoiese. Grazie alla presenza fitti boschi, quindi di legname da trasformare in carbone, e all’abbondanza di acqua, da utilizzare come forza motrice, la Montagna pistoiese fu infatti scelta dai Medici, signori di Firenze, per diventare il primo polo siderurgico del Granducato di Toscana. Nel marzo del 1543 un contratto stipulato tra Cosimo I e il signore di Piombino Jacopo V Appiano assicurò alla Corona il monopolio del ferro, esercitato tramite la Magona, magistratura che ne controllava la distribuzione nello Stato mediceo. La Montagna era l’ultima tappa della Via del Ferro: il minerale grezzo, proveniente dall’Isola d’Elba, arrivava, dopo un lungo percorso via mare, fiume e infine a dorso di mulo, alle ferriere per la trasformazione. Una volta lavorato, veniva utilizzato per
ricavare attrezzi agricoli, armi e altri oggetti di uso quotidiano. Gioiello di archeologia industriale, la Ferriera Papini rappresenta una preziosa testimonianza della storia di questa attività, tanto importante che nel 1995 la Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, Pistoia e Prato ha dichiarato l’edificio con i suoi macchinari un bene di rilevante interesse culturale. L’Ecomuseo della Montagna Pistoiese ne ha curato il restauro e l’ha riaperta al pubblico nel 2016, riportando in vita una parte importante della memoria storica della Montagna. Visitando la Ferriera, non solo è possibile vedere i macchinari, i grandi magli in legno e le trombe idroeoliche – affascinanti meccanismi per la produzione di aria compressa, che per la loro genialità potrebbero essere attribuiti a Leonardo da Vinci – ma anche assistere dal vivo all’arte della battitura del ferro e provare in prima persona le tecniche di forgiatura.
Nelle sale del museo sono esposti attrezzi, utensili da fabbro e documenti storici raccolti dai vari opifici del territorio, oltre ad alcuni modellini in scala, che possono essere azionati per ammirare i movimenti delle macchine idrauliche e meccaniche tipiche delle ferriere. All’aperto, nel Giardino dell’Energia Rinnovabile, sono state ricostruite a grandezza naturale due ruote idrauliche, ingegnosi meccanismi azionati dall’acqua, già descritti nel primo secolo a.C. dall’architetto romano Vitruvio. Qui i visitatori possono osservare in funzione due grandi ruote in legno, che fanno muovere un maglio e una macina. L’acqua che
le fa girare è deviata dal torrente Maresca attraverso un sistema di canali e chiuse; la calla si solleva, l’acqua piomba in basso e aziona le macchine: la ruota orizzontale, utilizzata nei mulini, muove una macina in pietra; la ruota verticale, identica a quella della Ferriera di Maresca, fa battere un grosso maglio, riproducendo il processo di lavorazione del ferro. Una sorpresa finale: il getto d’acqua nella turbina fa accendere una piccola lampadina. Una vera e propria centrale idroelettrica in miniatura, che porta con sé un messaggio sulle fonti di energia rinnovabile e pulita. In questo periodo entrambi gli spazi sono visitabili con tour guidati da prenotare: il numero da chiamare è 800 974102. Per saperne di più: www.ecomuseopt.it
PILLOLE DI MONTAGNA
UNA FINESTRA SUGLI ITINERARI DEL SIMOP
Nell’ambito del progetto Open Museum verso il digitale, proposto dal Sistema Museale Montagna Pistoiese (SiMoP), finanziato dalla Regione Toscana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Ministero della Cultura (Contributo annuale alle istituzioni culturali ai sensi dell’art. 8 della legge n. 534 del 17 ottobre 1996), sono stati realizzati brevi video dedicati ai nostri itinerari, chiamati Pillole di Montagna. Filmati che riassumono le unicità del nostro territorio: mostrando paesaggi, borgate, architetture e collezioni museali che raccontano la Montagna Pistoiese, con l’intento anche di richiamare turisti e nuovi visitatori. Il montaggio e la regia sono stati curati dal videomaker pistoiese Lorenzo Marianeschi. A partire da mercoledì 8 dicembre 2021, l’Ecomuseo ha iniziato a pubblicare ogni settimana le sue “Pillole” sui social network (Facebook, Instagram e YouTube). Il primo video, dal titolo “Pillole di Montagna - L’Arte Sacra / The Sacred Art”, è un viaggio per immagini tra le meraviglie di Popiglio, dal Museo Diocesano, che custodisce preziosi oggetti, manufatti e opere d’arte sacra, al trecentesco Ponte di Castruccio, oggi punto di passaggio del cammino devozionale di San Bartolomeo. Di seguito il link per accedere alla visione del video, “Pillole di Montagna - L’Arte Sacra / The Sacred Art”, su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=zePAjA-zD2w Per maggiori info: Ecomuseo della Montagna Pistoiese N. Verde 800 974102 Palazzo Achilli 0573 638025 ecomuseopt@gmail; FB/IG @ecomuseopt
La professionalità al servizio del sorriso Uno Staff preparatissimo e un ambiente familiare che mettono da subito a suo agio il paziente.
Cieffe Odontoiatrica è uno studio dentistico a Pistoia in Via Bassa della Vergine n.36 all’interno del Parco della Vergine, che si occupa dell’odontoiatria moderna a 360 gradi, sia per pazienti adulti che bambini. Uno staff di medici pieni di entusiasmo ed appassionati del loro lavoro, fanno di questa realtà una struttura moderna e all’ avanguardia. Preparazione ed aggiornamenti costanti e continui sono il punto di forza di questo staff che mette al servizio dei propri pazienti nuove metodiche, professionalità e competenza, esaminando con attenzione l’apparato dentale ed elaborando trattamenti personalizzati per risolvere ogni problematica utilizzando macchinari ed attrezzature all’avanguardia, ricordando sempre che al centro di tutto c’è la cura e l’interesse per il paziente. Chi arriva a Cieffe Odontoiatrica viene visitato in modo scrupoloso ed accurato, concordando e programmando un piano di cura su misura, offrendo inoltre soluzioni agevolate di pagamento. Il cliente viene costantemente seguito anche nel post cura, perchè la sua salute è l’elemento centrale nella filosofia del centro. Cieffe Odontoiatrica offre ai propri pazienti moderne metodologie, come la chirurgia computer guidata per interventi meno invasivi e dalla convalescenza più veloce, impronta con scanner digitale per ovviare alla fastidiosa e più comune impronta dentale, esami in 3 D per valutazioni altamente precise e dettagliate e laser odontoiatrico per trattare la malattia parodontale oggi purtroppo largamente diffusa. L’equipe di Cieffe Odontoiatrica è composta da uno staff di professionisti (assistenti, igienisti dentali e collaboratori medici), guidati dal Direttore Sanitario dr. Giovanni Vultaggio: uno staff di prim’ordine che copre a 360° tutte le esigenze odontoiatriche, a cominciare dai bambini fino agli anziani, occupandosi di protesi fisse e mobili, ortodonzia fissa, mobile ed invisibile, conservativa ed endodonzia, estetica dentale ed implantologia.
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DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 29
Il Museo del Ferro e il Giardino dell’Energia Rinnovabile di Pontepetri
COMUNE DI QUARRATA
In collaborazione con
PROGETTI
“Coltiviamo la legalità” COMUNE DI QUARRATA
Assegnato al Comune di Quarrata il terreno confiscato alla Camorra: rinascerà grazie ad un progetto presentato da Comune, Libera Pistoia, Cgil, Cisl e Uil
30 | DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022
L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità ha assegnato al Comune di Quarrata un terreno confiscato alla Camorra, posto in via Statale in località Catena. Nelle scorse settimane, infatti, l’Amministrazione comunale, insieme a Libera Pistoia, Cgil, Cisl e Uil, grazie all’attività di raccordo della Prefettura di Pistoia, ha presentato al bando del Ministero dell’Interno “Spazi per ricominciare” il progetto dal titolo “Coltiviamo la legalità”, con l’obiettivo di restituire dignità e fruibilità pubblica ad un bene attualmente del tutto inutilizzato e fonte di degrado. A seguito di decisione pronunciata dal Tribunale di Prato, confermata dalla Corte di Appello di Firenze e dalla Corte di Cassazione, il terreno in questione è stato confiscato ad una società immobiliare proprietaria di aziende e di beni immobili legata a soggetti riconducibili ad organizzazioni camorristiche. Il progetto prevede sia un percorso di ripulitura del bene, anche
attraverso la realizzazione di un Campo E!State Liberi indirizzato a ragazzi dai 14 ai 19 anni e aperto alla cittadinanza, sia un percorso educativo da svolgere con le scuole secondarie di Quarrata sui temi della lotta alla mafia, della giustizia sociale e della partecipazione attiva. Per quanto riguarda gli istituti secondari di primo grado, si propongono percorsi di 3-4 incontri di tipo laboratoriale, di un’ora ciascuno, da strutturare insieme al personale docente, in modo da costruire e condividere una proposta adatta e specifica per ogni classe. Tra i possibili temi da affrontare il progetto indica “Il bello delle regole”, “Cittadini si diventa”, “Mafia e antimafia”. Per quanto riguarda la scuola secondaria di secondo grado, si propongono altre tematiche (sempre da condividere e declinare coi docenti) tra le quali “Le radici storiche della mafia. Mafia e mafie”, “Le vittime di mafia”, “L’antimafia sociale e la partecipazione attiva”. Nel progetto i soggetti proponenti hanno chiesto l’assegnazione dell’appezzamento per 18 mesi (periodo massimo previsto dal bando, eventualmente prorogabile), richiesta accolta dall’Anbsc. All’esito della conferma ufficiale dell’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale, il Prefetto Gerlando Iorio ha dichiarato: “Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto proposto dal Comune di Quarrata; in particolare, mi preme evidenziare l’efficace attività di raccordo condotta dal Nucleo di supporto per i beni confiscati della Prefettura che ha permesso di mettere a fattore comune le diverse esigenze manifestate dalla comunità locale per l’utilizzo, a fini sociale ed educativi, di un bene della
criminalità organizzata. In particolare, la progettualità proposta sulla base di una consultazione svolta con la rete dell’associazionismo locale ha permesso di dimostrare, con la realtà dei fatti, l’impegno profuso nell’attività di ascolto delle esigenze della collettività locale e della condivisione delle iniziative per l’affermazione del principio di legalità sul territorio. Un esempio importante che sottolinea la validità delle nuove modalità di approccio alla questione dei beni confiscati grazie alle quali è ora possibile intervenire sugli altri immobili confiscati presenti in provincia per liberarli, con l’attiva partecipazione delle Amministrazioni locali, dalle criticità che si frappongono al loro utilizzo. Auspichiamo, quindi, che anche nelle altre realtà della provincia di Pistoia possano presto avviarsi con successo ulteriori iniziative che vedano l’associazionismo locale parte attiva insieme alle Amministrazioni locali per l’utilizzo dei beni confiscati alle mafie”.
“La confisca dei beni – commenta il Sindaco Marco Mazzanti - è una delle più efficaci armi che lo Stato e le istituzioni democratiche hanno per
combattere la criminalità organizzata. Altrettanto importante è, a seguito della confisca, il lavoro del territorio per la messa a valore da un punto di vista sociale e di utilità collettiva di questi beni: per quanto riguarda il terreno di Quarrata, si tratta di un bene di modeste dimensioni, ma è un segnale importante che testimonia il fatto che, quando le parti migliori della società, delle istituzioni e dello Stato uniscono le forze possono raggiungere risultati importanti per la difesa della democrazia del nostro Paese”.
PROGETTI URBANI
Dal Governo arrivano i fondi per la riqualifica delle zone urbane
Cinque milioni di euro per un nuovo teatro al Polo Tecnologico e per la riqualificazione del campo sussidiario dello stadio Raciti, con nuovi spogliatoi e un manto in sintetico Sono stati ammessi e finanziati i due progetti presentati dal Comune di Quarrata al bando nazionale per la rigenerazione rigenerazione urbana. Si tratta di una parziale trasformazione del Polo Tecnologico in teatro e in altri spazi culturali e della riqualificazione del campo sussidiario dello stadio Raciti, con la realizzazione degli spogliatoi e di un manto in sintetico per il calcio a 11. In totale ammontano a 5 milioni di euro le risorse che arriveranno a Quarrata grazie alla capacità del Comune di intercettare i fondi messi a disposizione dal Governo e ora confluiti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 31
“Ogni volta che un bene confiscato alle mafie viene restituito alla collettività e riutilizzato a scopo sociale - affermano CGIL CISL e UIL - si compie un passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e per la diffusione della cultura della legalità. Siamo orgogliosi che l’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni confiscati abbia accolto il nostro progetto, frutto della proficua collaborazione con il Comune di Quarrata e Libera. Ciò rappresenta il punto di partenza di un percorso che auspichiamo porterà alla sua assegnazione definitiva”.
www.primanaturagiardini.it
“Libera Pistoia – afferma la referente ad interim Alessandra Pastore - esprime soddisfazione per l’assegnazione del bene confiscato al Comune di Quarrata, esito positivo non scontato di un complesso percorso sostenuto dalla corresponsabilità e dalla fattiva collaborazione di Istituzioni e Associazioni. Un sentito ringraziamento va alla Prefettura di Pistoia nelle persone del Prefetto Gerlando Iorio e del Capo Gabinetto Eugenio di Agosta, al Sindaco di Quarrata Marco Mazzanti, a CGIL, CISL e UIL con i quali abbiamo proposto l’utilizzo sociale del bene”.
Nel dettaglio, con lo scopo di ampliare il più possibile la tipologia di gare disputabili all’impianto sussidiario dello stadio Raciti, si prevede l’ampliamento delle dimensioni del campo da gioco, la realizzazione di un manto in erba sintetica, l’efficientamento dell’impianto di illuminazione e il rifacimento della recinzione perimetrale. Sarà inoltre realizzato un blocco autonomo di spogliatoi e di servizi annessi, così da consentire l’attività sportiva ed agonistica presso il campo sportivo sussidiario, anche in maniera indipendente da quella dello stadio. La stima economica dell’intervento è di 2.450.000 euro, di cui 2.300.000 sono finanziamenti nazionali. Il secondo progetto riguarda il Polo Tecnologico Libero Grassi e prevede la sua parziale trasformazione in uno spazio culturale per cinema e teatro ed in altri locali sempre vocati ad attività culturali. Nello specifico, si prevede di intervenire sulle sale Zampini e Vangucci e sugli spazi adiacenti, compresi quelli attualmente occupati dal Suap e dall’ufficio del Commercio, per ricavarci una sala teatrale, cinematografica e per convegni da 217 posti a sedere, dotata di camerini e servizi igienici. Nel progetto di fattibilità è inoltre prevista la realizzazione di un’ulteriore sala per convegni o attività culturali al piano primo, con capienza di 128 posti a sedere. L’ingresso al cinema teatro, da parte del pubblico, sarà da via Lenzi, nel punto in cui ora vi è l’ingresso del Suap: qui le persone saranno accolte da un ampio foyer con biglietteria. L’opera ha un costo complessivo di 2.880.000 euro, di cui 2.700.000 finanziati con risorse nazionali.
FONDAZIONE NAZIONALE CARLO COLLODI COLLODI
Maggi in mostra negli spazi del giardino e del chiostro
L’esposizione, intitolata Ircocervi, si può visitare il sabato e domenica fino al 28 febbraio mentre dal 1 marzo al 3 aprile sarà visitabile tutti i giorni, dalle 10.00 alle 16.00.
Testo a cura di Adele Tasselli
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La Fondazione Nazionale Carlo Collodi porta in mostra a Collodi le opere dell’artista Massimiliano Maggi, in una esposizione che si potrà vedere fino al prossimo 3 aprile al Parco Pinocchio – Collodi, nelle sale espositive del giardino storico e chiostro di villa Garzoni. A descrivere l’artista Maggi è il curatore della mostra, Nicola Micieli: “Maggi non ha mai avuto una nozione astratta dello spazio, non lo ha mai rappresentato come tridimensionale con una qualche convenzione d’ordine geometrico. Nemmeno nel senso del mero piano/superficie o fondo che dir si voglia, sul quale il segno si depositi stando al qui, mai presupponendo l’oltre. La superficie della carta è anzi per lui il diaframma osmotico d’uno spazio organico
totalmente inclusivo dell’oltre, che Maggi dà sotto specie di nuclei generatori del segno e sovente di globuli oculari che dal profondo scrutano il qui. Che si scrutano e ci scrutano. E sono specole dell’oltre, evidenti segnali proiettivi del sommerso psichico contiguo alla fisiologia dello spazio organico e, junghianamente, dello spazio cosmico”. Continua Micieli nella descrizione: “Il tutto si manifesta nella concretezza del segno lanciato a ordire le sue trame stereografiche, se è vero che il segno determina complesse strutture morfologiche delle quali si leggono, dicevo come in radiografia, gli strati e le articolazioni interne. Sono un ampio campionario di figure dell’immaginario che ho chiamato ircocervi biomorfi, tra psichici e astrali. Nella loro eteronomia e varietà morfologica, esse hanno sempre,
pur scomposta e ibridata, un rimando alla fisiologia e all’anatomia umana. In particolare la testa, il cranio e il volto, con a fuoco gli occhi e la bocca e, in sezione, la “macchina” dei tessuti e del cervello, che è il motore dei sistemi fisiologici e dei processi cognitivi ed espressivi, del sogno e della prefigurazione. Vero e proprio archetipo generatore di infinite variazioni morfologiche - scomposizioni, scarnificazioni, deformazioni, metamorfosi, notomizzazioni e manipolazioni genetiche - la testa è il leitmotiv del disegno di Maggi, e penso di poter affermare che davvero egli la profili in nuce, in modo automatico da vero surrealista, avviando molte sue opere nelle quali, una volta concluse, sarà magari difficile rinvenirne le tracce”. Ecco dunque che il critico spiega il titolo della mostra: “Sono dunque anzitutto radiografiche teste e volti umani in versione anche bionica i fantastici ircocervi che popolano lo schermo grafico di Maggi, composti - o forse meglio scomposti - da linee dinamiche variamente filamentate intersecate modulate, come manifestazioni ambigue e mutanti di presenze aliene, emanazioni del profondo cosmico o psichico che lo si voglia considerare. Sono nuclei radianti e fasciami di fibre peduncolate, gangli e filamenti che si sviluppano in labirintiche reti neuronali. Sono racemi vegetali nodulati e ciliati che fanno pensare a macchinosi insetti o colonie di insetti mimetici, a inviluppi organici e reperti anatomicamente inclassificabili, portatori d’un erotismo naturalmente congenito al loro potenziale di inseminazione e propagazione della forma grafica dai punti e nuclei generatori nello spazio.” Si ricorda che gli accessi al Parco e Giardino sono secondo le norme sanitarie in vigore. Per informazioni: parcodipinocchio@pinocchio.it
IL FINTOCOLTO, CHIACCHIERE E PAROLE
Massimiliano Maggi è nato nel 1968 a Camaiore (Lucca), dove vive e lavora. Pilota di moto da trial, ha partecipato a competizioni regionali e nazionali indoor e outdoor, specializzandosi in seguito in performance acrobatiche, dove tenta continuamente di oltrepassare i propri limiti e quelli del mezzo meccanico. Autodidatta, predilige da sempre il disegno, sperimentando la tecnica a inchiostro, carbone e china, su carta e tavola; di recente ha scoperto la passione per l’incisione. Sia nel piccolo sia nel grande formato, i tratti neri, come graffi dell’anima, tentano di dare voce al suo universo interiore, creando sentieri interrotti, senza meta e senza fine. Mentre esegue le sue opere, ama ascoltare musica per organo: i suoi gesti vengono incalzati dalle note di Bach, Boëllmann, Guilmant, Saint-Saëns, Gigout. Pur avendo alimentato e ampliato la sua produzione nel corso di tutta la vita, non ha mai mostrato la sua opera in pubblico fino al 2019, anno in cui ha organizzato la sua prima esposizione a Pietrasanta, proseguendo poi con personali e collettive.
Il Fintocolto è ovunque. Ha una reflex e citazioni stampate in fronte, ha smartphone e Moleskine, una grande voglia di insegnare al mondo quel che non ha capito.Se qualcuno capisce che non capisce, allora finge che sia attitudine al non capire per conoscere l’essenziale. Il Fintocolto si piace ma non può dirlo. Anche tu ne conosci sicuramente qualcuno. Se non ti viene in mente nessuno, prova a guardarti intorno. Se non hai niente intorno, prova a guardarti allo specchio. Quanta importanza che hanno, per un vero Fintocolto, le parole! Si tratta di una sfida costante a scovare quelle perfette, a separare i registri senza confonderli, a impararne di nuovi per non usare sempre e comunque le medesime. E non che ci sia alcunché di negativo nel generico: “cosa” è probabilmente tra le più belle parole che possano esistere proprio perché può rappresentare tutto e può riempire il niente, talvolta anche contemporaneamente. È una sorta di Vicks Vaporub potentissimo a sciogliere il naso tappato dell’indecisione, la molla sempre perfetta, ed invisibile quindi innocua, per vincere al salto in alto. Allo stesso modo, quale forma d’amore più potente di un bel “Come stai?” sentito e franco? Certo, sarà banale, non sarà un approccio strabiliante: ma cosa c’è di più bello? Insomma, a volte il diavolo si nasconde nella complessità. Se è vero come è vero che la scrittura è una forma d’arte molto simile alla scultura, poiché consta sostanzialmente del togliere e sfoltire in modo efficace, le parole sono al contempo marmo e scalpello. Eppure tutto questo sembra non passare: il Fintocolto sogna comunque un parlare aulico, orazioni fruttuose e fruttate come alcuni buoni vini, sogna di rilasciare interviste variegate e mai scontate. Insomma, al Fintocolto in verità dispiace usare “cosa” e chiedere “come stai?”. D’altronde, così come è vero che la parola può essere una forma di erotismo potentissima, la scelta delle parole può essere una forma di autoerotismo pesantissima. Al colloquio di lavoro, nel dare indicazioni a una persona interessante, nel trascendentale e sempreverde baccaglio sui Social Networks. Un gioco di ombre, una partita a Dama al buio, con i colori delle pedine a malapena visibili. E allora potremmo aggiungere ancora un po’ di sale a questo piatto: perché non citare anche tutte quelle parole in più che ci stiamo dimenticando? Quelle che pensavamo di poter abbandonare a lato della strada, che auspicavamo di aver lanciato nella botola sconosciuta in mezzo al salotto dell’esistenza, quelle che potremmo tirare nuovamente fuori dal cappello per aggiungere ancora un pezzetto di caos in questa grade selezione naturale del linguaggio. Visto che siamo a Pistoia, e qui di Pistoia si parla, andiamo a prendere qualche esempio e proviamo a fare un gioco: vediamo di utilizzare nel prossimo mese almeno una buona metà di queste parole. Chiamate “Canapino” un bambino con i capelli molto chiari, fate un bel “Bèrcio” quando vi faranno arrabbiare, date del “farfanicchio” a quel tipo mingherlino che viene con voi in palestra e ancora non ha un solo muscolo, date invece del “gagarone” a quel bellimbusto che dopo la palestra si improfuma tutto. Fate poi un bel “prillo” quando volete saltare di gioia, e vi auguriamo di poterlo fare spesso, fate un bel “poltricchio” con tutte quelle cianfrusaglie che volete buttare via e liberatevene, guardatevi bene dai “settecervelli” che vi vogliono insegnare come vivere e lasciateli “sfalombrare” senza dar loro troppo peso. Copritevi bene quando “zizzolate” di freddo e guardatevi bene dal “dindirellare” troppo, perché il tempo è denaro e non conviene mai abusare dello “gnegnero” dandogli troppo da pensare inutilmente. Anche perché il vero rischio è che a far troppa confusione poi si prenda una bella “lacca” sul viso (anzi, nel viso), e quelle non sono semplici “mattìe” infantili ma fanno del male sul serio. E poi, se vi prende fame, fatevi un bel “pusigno” e andatevelo anzi a mangiare all’aria aperta, possibilmente evitando “prunicciai”. Insomma, fate i bravi e le brave. Anche con le parole. Di quali altre “pistoiesità” vorresti che il Fintocolto parlasse? Scrivi a ilfintocolto@gmail.com
DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 33
BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
MONTECATINI TERME
EVENTI
Montecatini Terme a Expo Dubai Connetti le Menti, crea il Futuro. La bellezza unisce le persone
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Da sempre l’Associazione culturale Il Parnaso ci ha abituato a eventi di prestigio e trasferte strategiche per promuovere a 360° la città e il territorio nel mondo, vedi l’ultima in Kazakhstan. E il 2022 partirà col botto con destinazione gli Emirati Arabi. Dal 2 febbraio, infatti, grazie alla musica e al cinema Montecatini Terme e il suo territorio saranno all’Expo a Dubai dove il Padiglione Italia ha riservato una giornata dedicata esclusivamente a loro e alle proprie eccellenze. “Non pensavamo proprio di riuscire in questa impresa– ha detto Maria Giulia Grazzini - il percorso è stato molto lungo e complicato ma alla fine ce l’abbiamo fatta! É per noi un grande orgoglio che il Padiglione Italia ci abbia aperto le porte. Vogliamo sfruttare al meglio questa occasione per raccontare l’arte, la bellezza e le varie opportunità che il nostro territorio è in grado di offrire, tra cui poter visitare un sito Patrimonio dell’Umanità. Allo stesso tempo cercheremo di gettare le basi per future collaborazioni. “La bellezza unisce le persone”: è questo il proclama dell’Italia a Expo Dubai ed è proprio su Arte e Bellezza che si deve costruire la ripartenza, in quanto valori identificativi della nostra identità che tutto il mondo ci invidia. Possediamo una grande eredità culturale che rappresenta non solo il nostro passato e il presente ma anche il futuro. Auspichiamo che la città e il territorio facciano squadra attorno a questo progetto”. “Crediamo molto nell’ internazionalità degli eventi di promozione del nostro territorio in quanto elemento imprescindibile di competitività – ha concluso Lorenzo Lavarini - la Toscana non è soltanto Firenze, Pisa e Siena. Anche Montecatini Terme e il suo territorio hanno tutte le carte in regola per essere protagonisti e attrattori a livello internazionale. Troppe volte siamo stati lasciati indietro. Covid permettendo, vogliamo che il 2022 sia l’anno del rilancio della città. Ovviamente dobbiamo lavorare sulla programmazione a medio e lungo termine, sulla comunicazione e sul marketing. Siamo convinti che la presenza all’Expo di Dubai sarà veramente un’occasione unica per valorizzare il nostro brand e mostrare un assaggio delle nostre bellezze ed eccellenze.
Eventi come questi sono straordinari, poiché hanno una cassa di risonanza mondiale. Sono ben 195 i Paesi coinvolti da tutto il mondo. Per il nostro padiglione è stato previsto un afflusso di oltre 28 mila visitatori al giorno e oltre 5 milioni nell’arco della manifestazione.”
La partecipazione all’Expo non è altro che un ulteriore traguardo dell’ambizioso progetto itinerante “Le Stagioni della Musica in the world” basato sulla realizzazione di eventi di presentazione del territorio più diretta, emozionale e interattiva.
Mo.C.A. MONTECATINI TERME
Il mio pinocchio di Ezio Gribaudo Nel 140esimo anno dalla pubblicazione delle prime storie del personaggio creato dalla penna di Carlo Lorenzini, la Galleria civica, per degnamente onorare questa ricorrenza, ospita le opere di un grande artista, il Maestro Ezio Gribaudo, il quale nel corso della sua lunga carriera, ha dato vita a molteplici rappresentazioni del burattino caro a Collodi e a generazioni di lettori in tutto il mondo. Protagonista della scena culturale internazionale, artista, editore e collezionista cosmopolita, la cui vasta produzione incontra il libro e la letteratura, Gribaudo è presente in mostra con 50 dei suoi “Pinocchi”, interpretati in vari modi e attraverso tecniche diversificate. La mostra, che ha ricevuto il patrocinio del Mibact e della Regione Toscana, sarà visitabile al Mo.C.A. fino al 5 marzo 2022.
La Comunità educante al centro!
Le istituzioni, la scuola e le famiglie per il contrasto al cyberbullismo dentro e fuori dalla classe Da Marzo 2022 il Comitato provinciale per l’UNICEF di Pistoia svilupperà, grazie alla presenza di operatori selezionati di Servizio Civile Nazionale, un progetto educativo di educazione al giusto utilizzo delle tecnologie, nonché di prevenzione e lotta a bullismo e cyberbullismo dentro e fuori dalla classe. Su piano nazionale il progetto si realizzerà, oltre che nella provincia di Pistoia, nelle province di Ascoli Piceno, Avellino, Benevento, Caserta, Catanzaro, Milano, Napoli, Pistoia, Potenza, Taranto. E’ un’offerta orientata alla realizzazione di percorsi di promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per bambini, bambine e adolescenti, oltre che per docenti, famiglie e l’intera comunità di riferimento. Sono obiettivi specifici del progetto: -il potenziamento degli strumenti di prevenzione e contrasto ai fenomeni sopra citati, come l’alfabetizzazione emotiva e l’educazione alla relazione, -lo sviluppo di abilità e competenze su questi temi da parte della comunità educante -la condivisione di una strategia partecipativa tra scuole, agenzie educative e territorio nell’ottica di azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno di bullismo e cyberbullismo, -l’attivazione di reti di cooperazione efficaci nel tempo, oltre il periodo di durata del progetto stesso. Verranno, pertanto, realizzate attività per la mappatura delle risorse presenti sul territorio, nonché incontri informativi-formativi con bambini, ragazzi, famiglie e adulti in genere. Il progetto avrà la durata di un anno. Tutti i soggetti interessati a partecipare a questo progetto possono scrivere una mail a comitato.pistoia@unicef.it oppure telefonare a Laura 3462184852 e verranno fornite le necessarie informazioni nel dettaglio.
SOLIDARIETÀ
NUOVA AUTO PER IL COMITATO DI PIANA PISTOIESE CRI
La nuova macchina, una Sandero Dacia a 5 porte acquistata grazie al contributo dei due enti, affiancherà le altre autovetture già in dotazione del Comitato ed utilizzate per i servizi di trasporto non sanitari e per le attività sociali, implementando e diversificando così il parco macchine della Croce Rossa quarratina. “Devo ringraziare la Banca Alta Toscana e la Fondazione Giorgio Tesi Group per i contributi erogati – ha concluso Claudio Cibella – e per la sensibilità ed il supporto che hanno garantito al Comitato in un momento come questo, che ci vede impegnati in prima linea a dare risposte all’emergenza Covid19. In questi mesi, abbiamo dovuto far fronte a servizi nuovi e a tante nuove richieste da parte dei cittadini.”
Vieni a trovarci Ti aspettiamo! Via Fonda di Sant’Agostino 6 - 51100 Pistoia a soli 3 minuti dal Centro Commerciale Panorama
DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 35
Prodotti di qualità a prezzo di fabbrica!
In collaborazione con
LARCIANO
Comune di Larciano
MOSTRE
Le macchine di Leonardo Una iniziativa voluta dal Comune di Larciano su proposta della locale Proloco per la valorizzazione e la promozione del territorio e delle sue attività
Più di 90 modelli costruiti dall’Architetto Andrea Neri con sorprendente attinenza e precisione, tanto da avere avuto riconoscimenti dal Prof. Carlo Pedretti universalmente riconosciuto come massimo esperto del grande genio a livello mondiale. Ogni modello è corredato di una riproduzione del disegno originale e da alcune note e curiosità. Una interessante opportunità per
scuole, ospiti delle varie strutture ricettive, o singoli cittadini di approfondire la conoscenza del grande genio attraverso le sue opere di ingegneria civile, idraulica, militare ed i suoi studi sul volo. Sarà inoltre possibile visionare alcuni modelli dei siti archeologici ritrovati nel nostro Comune: il mulino di epoca Romana, la fornace di epoca medievale, lo storico frantoio Spinelli, oltre al plastico completo del Borgo di Larciano Castello. Come era solito dire Leonardo: “LA CONOSCENZA E’ FIGLIA DELL’ESPERIENZA” quale miglior occasione per arricchire le proprie conoscenze se non fare esperienza delle opere del grande Leonardo ingegnere. E dopo concedersi nuove conoscenze culinarie sperimentando l’eccellenza dell’ospitalità e dei prodotti locali. E’ possibile visitare la mostra presso la sede della locale Proloco, posta in via Puccini 97, previo appuntamento chiamando i numeri di seguito riportati: Andrea 337 797850; Alessandro 349 5889353; Valter 389 5839321 oppure scrivendo all’indirizzo email: info@prolocolarciano.it
36 | DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022
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Profema S.r.l. Via Copernico 8, 20125 Milano Italia Cell. +39 366 67 03 699 info@profema.it - www.profema.it
Daniela Mangani - Agente di zona Cell. +39 339 86 63 803 danielamangani@libero.it
MONSUMMANO TERME
Comune Monsummano Terme
EVENTI
Le domeniche al planetario Alla scoperta dello spazio in compagnia dell’Associazione Astrofili Valdinievole
MOSTRE
DI VAGARE
Al Mac,n – Museo di Arte Contemporanea e del ‘900 l’esposizione di quattro giovanissimi artisti L’11 dicembre, al Mac,n, è stata inaugurata con successo la mostra “DI VAGARE”, esposizione di quattro giovanissimi artisti, Jacopo Francesconi, Veronica Greco, Giulia Guidicelli e Federica Vaia. La mostra, a cura di Ilaria Nerli, anch’essa giovanissima, testimonia con stili e tecniche diverse, le loro personali visioni della natura, dei suoi colori e delle sue atmosfere. Una mostra, visitabile fino al 27 febbraio che, nonostante la giovane età dei suoi interpreti, ha un tratto estremamente raffinato ed elegante. L’ingresso è gratuito e regolato da green pass. Per info: 0572.952140 (telefono fisso in orari di apertura del museo), 366.5363331 (cellulare museale) oppure macn.villa@gmail.com Continuano gli appuntamenti delle “Domeniche al Planetario” a cura dell’Associazione Astrofili Valdinievole presso il Planetario del Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme in Piazza Ferdinando Martini. Ciascuno dei pomeriggi in calendario inizierà alle ore 16.00 nella Sala Walter Iozzelli e sarà caratterizzato, come sempre, da una conversazione su un tema a carattere scientifico e astronomico di circa un’ora, seguita dalla lezione sotto il planetario. Ecco il programma delle prossime date: Domenica 13 febbraio 2022, COMETE E METEORE, Relatrice: Cecilia Bencini; Domenica 6 marzo 2022, PSICOLOGIA DELL’ESPLORAZIONE SPAZIALE, Relatore: Marco Meucci; Domenica 20 marzo 2022, LE AURORE POLARI, Relatore Dott. Massimo Macucci. Saranno osservate le norme anti Covid - Gli incontri sono gratuiti e regolati da Super Green Pass. Per prenotare e avere informazioni rivolgersi alla Biblioteca Comunale aperta tutte le mattine dal lunedì al venerdì 9.00-13.00 e i pomeriggi di martedì e giovedì dalle 16 alle 19.Tel. 0572-959500- mail: biblioteca@comune.monsummano-terme.pt.it
DISCOVER PISTOIA | FEBBRAIO 2022 | 37
In collaborazione con
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SLAM DUNK
SPORT E CITTÀ
BASKET MASCHILE
Nuovo Presidente per il Consorzio Pistoia Basket City
Francesco Giuseppe Cioffi è il nuovo presidente del Consorzio Pistoia Basket City e vice presidente del Pistoia Basket 2000.
L’assemblea ordinaria del Consorzio per la sostituzione all’interno del CdA di AlbertoPeluffo - che lo scorso dicembre ha lasciato i suoi incarichi all’interno del Consorzio e del club biancorosso a causa di impegni professionali che lo porteranno a trasferirsi fuori città - .a tutela della salute di tutti in un momento così delicato, si è tenuta in remoto e ha visto l’adesione-record di oltre il 90% delle aziende consorziate, fra presenze e deleghe. La votazione ha visto prevalere a larga maggioranza Francesco Giuseppe Cioffi, 33 anni, laureato in giurisprudenza
ed economia aziendale, dottore commercialista specializzato in operazioni straordinarie presso RPC Tax & Legal, prestigioso studio professionale con sede a Firenze e Milano, già membro del CdA del Pistoia Basket 2000. L’altra candidatura è stata quella di Sentilian Hila, socio titolare del Gruppo Tm Wagen, azienda operante nel settore automobilistico, già membro del comitato relazionale del Consorzio. Successivamente, i CdA del Consorzio Pistoia Basket City e del Pistoia Basket 2000 hanno ratificato la nomina di Cioffi, rispettivamente in qualità di presidente e vice presidente. Prima di tutto – queste le prime parole da Presidente di Cioffi - desidero ringraziare Alberto Peluffo per il suo eccellente operato e tutti i consorziati per la fiducia che mi hanno accordato. Sono felice di questo risultato perché arriva a conclusione di un percorso di crescita all’interno del Consorzio iniziato dalla sua fondazione nel 2015, quando fin
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da subito cercai di dare un piccolo contributo coinvolgendo nel progetto le aziende che seguivo professionalmente. Credo che questa sia una nomina che va nel segno della continuità: Alberto è per me un esempio e lascia un’eredità pesantissima, soprattutto in un periodo così complicato. Adesso sarà importante consolidare la posizione del Consorzio nel solco dell’ottimo lavoro fatto finora, ripartendo dalla vitalità dimostrata dall’ampia partecipazione dei consorziati a questa assemblea e proseguendo con l’interlocuzione con le aziende che ci sono vicine, che lo sono state e che lo saranno.
BASKET FEMMINILE
L’ANALISI DI COACH NIEDDU
La prima parte di stagione vista dall’allenatore della Giorgio Tesi Group Nico Basket.
Gage Davis sostituisce Jazz Jhonson Rescisso consensualmente - certamente con grande rammarico da ambo le parti - il contratto con Jazz Jhonson a causa della positività all’antidoping riscontrata dopo la gara del 12 Dicembre in casa con Treviglio a cui è seguita la sospensione cautelare del tribunale Antidoping in attesa della squalifica, Marco Sambugaro si è messo subito sul mercato per cercare di sostituire al meglio l’americano, dovendo però “pescare” obbligatoriamente, a causa dei visti già spesi, tra atleti comunitari oppure tra gli stranieri già vistati in A1 o A2 con almeno 5 partite disputate. La scelta è caduta su Gage Davis, guardia polivalente di 197 cm per 84 kg nato a Waterloo, in Iowa, il 9 dicembre 1995. Il nuovo americano della Giorgio Tesi Group inizia la propria carriera nella Bolingbrook High School per poi esplodere nella Saint Cloud State University. Nel suo quadriennio con la maglia degli Huskies vanta una media di 22 punti e 8 rimbalzi per partita, entrando nella storia dell’ateneo con svariati record personali, tra i quali spiccano quelli di miglior realizzatore assoluto e di miglior rimbalzista difensivo di sempre. Giocatore versatile su entrambi i lati del campo, chiusa l’esperienza universitaria sbarca in Europa e, dopo una buona stagione di apprendistato in Danimarca negli Horsens (18 punti, 7.5 rimbalzi, 2.7 assist e 2 rubate a partita), si guadagna la chiamata in Italia. Nella Capitale, con la maglia dell’Eurobasket Roma, si mette in evidenza con 15.5 punti e 6.5 rimbalzi di media tra Supercoppa e regular season nel girone rosso, seppur frenato da alcuni guai fisici che ne limitano il rendimento. Abbiamo trovato un giocatore – ha detto coach Brienza - che potrà integrarsi bene all’interno del nostro gruppo dandoci una mano fin da subito, al netto del momento della stagione in cui arriva. Davis è un buon atleta e un buon difensore, che può vantare ottimi numeri in tante voci statistiche fin dai tempi del college. Avremo bisogno di un po’ di tempo per conoscerci, ma sono convinto che darà un importante contributo alla causa.
Proviamo a stilare un bilancio a metà stagione circa. Di cosa sei più soddisfatto? Cosa invece non è andato come pensavi? La cosa che più mi ha soddisfatto è stato senza dubbio l’atteggiamento in palestra durante gli allenamenti. Si è creato un clima piacevole e al tempo stesso costruttivo. Devo dire che pur essendo una squadra giovanissima tutte le ragazze hanno ottime abitudini, dimostrando una professionalità che non rispecchia certo la loro età anagrafica. Inoltre sono state molto brave nell’assimilare un sistema di gioco che sappiamo non essere semplice. Quello che forse avremmo potuto avere in più sono un paio di vittorie, che ci sono sfuggite per poco, ma sappiamo bene che una squadra come la nostra deve tenere a mente il processo di crescita durante la stagione. In cosa può migliorare la squadra? A cosa hai lavorato principalmente durante la sosta? L’aspetto mentale che dobbiamo migliorare è la continuità nell’arco della partita, abbiamo ancora troppi alti e bassi nella partita che spesso condizionano il risultato finale e la nostra età anagrafica media non può rappresentare una scusante dopo oltre dieci partite. Siamo la squadra che genera più possessi del girone e dal punto di vista tecnico dovremo crescere in difesa, perché se è vero che i molti punti subiti derivano anche dal nostro stile di gioco, i nostri avversari tirano spesso con percentuali troppo alte. Dobbiamo crescere in aggressività e consistenza. Purtroppo la situazione sanitaria
attuale ha un po’ stravolto la nostra programmazione durante la sosta. Avendo poche giocatrici a disposizione ci siamo concentrati sul lavoro fisico e sulla tecnica individuale: la priorità è mantenere una buona condizione fisica, recuperando al meglio chi si è fermato e al tempo stesso dedicare tempo a qualche piccolo dettaglio. Ritieni che la classifica attuale sia lineare oppure pensi che cambieranno molte posizioni nei prossimi mesi? I primi posti secondo me sono ipotecati dalle squadre di cui ho detto sopra, mi sembrano abbiano qualcosa in più. Subito dietro invece sussiste un grandissimo equilibrio e per adesso abbiamo avuto una classifica davvero corta. Due partite possono fare la differenza nel bene o nel male. Purtroppo anche questa stagione sarà condizionata dalla pandemia. Dopo la sosta, le assenze, la gestione dei rientri e il calendario degli inevitabili recuperi condizionerà molto l’andamento del campionato. Chi saprà gestire al meglio queste variabili potrà avvantaggiarsi molto. Che emozione hai provato quando è arrivata la chiamata di Tintori in nazionale? Ho pensato che porto fortuna, visto che ho allenato da assistente anche il fratello e anche lui ha vestito la maglia azzurra in quell’anno. A parte le battute, sono stato contento perché è stata una opportunità di fare una nuovo esperienza di alto livello per Margherita. Opportunità che senz’altro ha meritato perché in questi mesi è cresciuta tantissimo dal punto di vista mentale, recuperando da un brutto infortunio l’anno scorso e mettendosi alla prova in questi primi mesi per giocare in maniera diversa, con più responsabilità in difesa e nella costruzione del gioco. Qual è stata a tuo parere la partita più bella della Nico questa stagione? Le nostre tre vittorie casalinghe sono state tutte molto emozionanti e spettacolari, ma ti dico la vittoria a Capri. Venivamo da quattro sconfitte consecutive, alcune brucianti, ma nonostante questo le ragazze si sono preparate benissimo alla partita, hanno giocato una partita molto attenta, rispettando il piano partita, ma soprattutto rimanendo coese in un momento di grande difficoltà della squadra. Forse non è stata la più bella ma è stata molto importante. Penso che questa forte coesione potrà diventare la nostra arma in più per la seconda parte del campionato.
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BASKET MASCHILE
Al primo anno sulla panchina della Nico Basket, anche se la stagione passata era già vice di Luca Andreoli, si è saputo imporre per la cura degli aspetti tecnici e la meticolosità degli allenamenti. Sotto le sue cure le numerose giovani della società pontigiana stanno crescendo a vista d’occhio ed alcune di loro sono riuscite a ritagliarsi uno spazio importante anche in prima squadra. Parliamo di Francesco Nieddu, allenatore bolognese che prima di passare al femminile ha accumulato esperienze di alto livello con BSL San Lazzaro e Virtus Bologna, ma che adesso sembra aver trovato il suo ambiente ideale in Toscana. Abbiamo approfittato della sosta, prima dovuta alle festività natalizie e poi all’emergenza sanitaria, per analizzare la prima parte di stagione della Nico Basket, alla ricerca di un posto nei Playoff che assegneranno la promozione in serie A1.
in collaborazione con
UN 2022 INSIEME ALLA CULTURA
Giovanni Capecchi
Sara Masiani
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Promossa da UNISER, la società strumentale della Fondazione CARIPT che si occupa di ricerca, innovazione e alta formazione, la prima Agenda Letteraria completamente dedicata al nostro territorio è composta da 184 pagine in formato 11,5x18,5 cm che contengono, oltre a tante splendide illustrazioni, nomi, brevi biografie, date e citazioni di decine e decine di letterati pistoiesi o che a Pistoia hanno vissuto, lavorato, viaggiato, o che della provincia pistoiese hanno scritto. Con testi a cura del Professor Giovanni Capecchi, arricchita dalle illustrazioni della giovane illustratrice pistoiese Sara Masiani, è edita da Giorgio Tesi Editrice.
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