DISCOVER PISTOIA n° 36

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CLIENTE E PROGETTO: CONAD VERSO NATURA LOGO SOLO LABEL QUADRICROMIA DATA: 16/03/2016

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Giovanni Capecchi Direttore Editoriale Managing Editor —

g.capecchi@discoverpistoia.it

Il viaggio di Pinocchio

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ontinua a sgambettare e a correre sulle strade del mondo il burattino (e poi bambino) Pinocchio, “nato” il 7 luglio 1881, giorno in cui appare, sul “Giornale per i Bambini” (allora diretto da un altro pistoiese di adozione, Ferdinando Martini) la prima puntata della fortunatissima storia di Carlo Lorenzini, in arte (e in omaggio al paese dove vivevano i nonni) Carlo Collodi. Sono passati 140 anni, ma il tempo non pesa sulle pagine di Collodi, sulla freschezza, vitalità e profondità di una storia per grandi e

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piccoli; è trascorso quasi un secolo e mezzo, ma Pinocchio prosegue il suo viaggio attorno alla terra. Un viaggio che, non dobbiamo dimenticarlo e non dobbiamo smettere di ripeterlo a chi non lo sa o non lo ricorda, parte dal nostro territorio e che al nostro territorio dovrebbe, alla fine, tornare. Non perché un testo letterario abbia una patria (e anzi, al contrario, un testo letterario attraversa i confini e appartiene al mondo), ma perché ogni pagina scritta ha delle radici. E le radici di Pinocchio sono in Toscana e, in particolare, a Collodi.

DISCOVER PISTOIA È UN PROGETTO DI COMUNICAZIONE INTEGRATA, CHE COMPRENDE UN SITO WEB DI VALORIZZAZIONE TERRITORIALE E UN URBAN MAGAZINE MENSILE DISTRIBUITO GRATUITAMENTE SCOPRI PISTOIA CON NOI SU www.discoverpistoia.it

Direttore Editoriale Giovanni Capecchi - g.capecchi@discoverpistoia.it Direttore Responsabile Emanuele Begliomini - redazione@discoverpistoia.it Art Director Nicolò Begliomini - n.begliomini@giorgiotesigroup.it

26 35 GIORGIO TESI EDITRICE s.r.l.

EDITORIALE

Sommario

Coordinamento Redazionale Lorenzo Baldi - redazione@discoverpistoia.it

Coordinamento Grafico Carolina Begliomini c.begliomini@giorgiotesigroup.it Pubblicità Maria Grazia Taddeo commerciale@discoverpistoia.it Segreteria Irene Cinelli redazione@discoverpistoia.it

Stampa - Industrie Grafiche Pacini

Registrazione Tribunale di Pistoia - N°628/2018 del 9 Aprile 2018 Iscrizione al ROC (Registro Operatori della Comunicazione) n° 30847 del 15 Gennaio 2018

SEZIONE DI PISTOIA

Comune di Pistoia

Comune San Marcello Pitglio

Comune Quarrata

Via di Badia, 14 - 51100 Bottegone - Pistoia -Italy Tel. +39 0573 530051 - Fax +39 0573 530486 - redazione@discoverpistoia.it


FOCUS

FESTIVAL DIGITALE DELLE RIVISTE

Periodicamente Al via dal 6 aprile la manifestazione organizzata a cura della rete documentaria della Provincia di Pistoia

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Nonostante le molte trasformazioni di cui le biblioteche sono state protagoniste, è istintivo immaginare che il loro cuore sia costituito da libri. Pensare al patrimonio delle biblioteche fa subito immaginare dizionari, codici, manuali, romanzi, saggi... Eppure anche tra gli scaffali c’è qualcosa che le caratterizza forse maggiormente, ed è la custodia di un tesoro più nascosto, diversificato e anche più fragile di quello contenuto nei libri: il patrimonio immenso di conoscenza contenuto, in modo a volte anche un po’ disordinato, nel magmatico mondo delle riviste. Nessuno sa dettagliatamente cosa si trovi dentro tutti quei periodici pubblicati e conservati nelle biblioteche, raramente indicizzati, niente affatto sintetizzati dal loro nome o dal loro titolo. Ogni numero è un vaso di pandora. Ogni numero è un forziere misterioso. Ogni numero è parte di una linea più sottile, legata a un evento, a una discussione, a una curiosità. Magari a una storia che può lasciare un segno nei secoli come passare ed essere dimenticata, nascosta in un fascicolo mai più sfogliato. E invece quanto raccontano di noi, e da quanti punti di vista, queste pagine!

Le riviste rappresentano più di ogni altro prodotto editoriale la varietà degli interessi, delle prospettive, dei livelli e degli infiniti motivi per cui si legge. Si va dalle prestigiose riviste di architettura e design ai giornalini per l’infanzia, dal settimanale di psicologia elementare alla fanzine di musica hard rock, dalla rassegna filosofica semestrale al mensile di taglia-e-cuci, dalle pubblicazioni di interesse locale a quelle internazionali e plurilingue, da quelle riccamente illustrate a quelle ciclostilate, da quelle di lunghissima tradizione ai numeri unici di riviste nate per occasioni speciali e subito abortite. Alcune si trovano sin da subito solo in biblioteca; la maggior parte di loro, a differenza dei libri, sono conservate solo dalle biblioteche e dagli archivi. PERIODICAMENTE vuol essere dunque da un lato un omaggio al mondo delle riviste e dall’altro un modo di presentare attraverso loro il patrimonio, l’identità e il lavoro delle biblioteche e degli altri istituti di documentazione. In particolare quelli che costituiscono la Rete Documentaria della Provincia di Pistoia. Il festival prevede dal 6 al 27 aprile un programma di appuntamenti vario come vario è il mondo che intende rappresentare, come variegata è la natura degli istituti che compongono la Rete Redop. Toccheremo una lunga serie di momenti e di luoghi:

l’età dell’oro delle riviste letterarie in Italia, ovvero gli anni centrali del secolo XX; l’attivismo di figure fondamentali per la Toscana e l’Italia, come Piero Calamandrei e Giovanni Spadolini, e le loro grandi riviste fiorentine; il vivace dibattito interno all’universo delle riviste marxiste e cattoliche all’indomani di due eventi importantissimi come l’invasione d’Ungheria e il Concilio Vaticano II. Ci sposteremo in luoghi a noi più vicini, per scoprire il ruolo delle riviste locali nella definizione dell’identità di una piccola comunità locale come Pistoia negli anni tra l’Unità d’Italia e il Ventennio. Attraverso una ricca rassegna di testimonianze esploreremo le modalità e le motivazioni che stanno dietro al ricco panorama delle attuali riviste di ricerca storiografica e al loro impegno. Dedicheremo spazio anche a riviste di più larga fruizione per scoprire l’importanza che possono avere nella vita di tutti i giorni, per esempio per conoscere e apprezzare maggiormente i tesori artistici dei territori in cui viviamo e per orientarsi nella variegata offerta musicale dei nostri giorni. Sarà un viaggio, un’Odissea, sulla scorta del multiforme ingegno non di un uomo ma di un patrimonio comune, quello conservato per noi dalle nostre biblioteche. Una piccola parte di quello che fa sì che noi tutti siamo ciò che siamo.


PROGRAMMA

Tutti gli appuntamenti sono in modalità telematica, alle ore 17.00

Si svolge tutto online all’indirizzo periodicamente.comune.pistoia.it. È inclusa la traduzione simultanea in Lingua Italiana dei Segni (LIS)

Venerdì 9 aprile DUE GRANDI RIVISTE TOSCANE Il dibattito culturale e politico del secondo ‘900 sulle riviste fiorentine «Il Ponte e «Nuova Antologia» Attraverso le figure chiave delle due riviste, Piero Calamandrei per «Il Ponte» e Giovanni Spadolini per «Nuova Antologia», i relatori contestualizzano queste riviste nel grande panorama culturale e politico italiano del secondo Novecento. Intervengono: Lanfranco Binni («Il Ponte»), Cosimo Ceccuti (direttore della rivista «Nuova Antologia»), Simone Fanucci (Biblioteca di Lamporecchio), Marcello Rossi (direttore della rivista «Il Ponte») A cura delle Biblioteche comunali di Lamporecchio e di Marliana Martedì 13 aprile I DUE DISSENSI Le dispute su Invasione d’Ungheria e Concilio Vaticano II nelle riviste militanti socialiste e cattoliche L’invasione ungherese del 1956 da parte dell’Urss generò reazione differenti nel mondo socialista. Analogamente, il Concilio Vaticano II (1962-1965) divenne il momento centrale di una profonda riflessione nel mondo cattolico. Il dibattito ebbe luogo soprattutto in alcune riviste, nuove e tradizionali, come «Quaderni Rossi», «Quaderni

Piacentini» e «Inchiesta» nel mondo socialista e «Testimonianze» e «Vita Sociale» nel mondo cattolico. Intervengono: Alberto Coco (Biblioteca dei Dominicani), Diego Giachetti (storico), Pietro Giovannoni (docente ISSR “Santa Caterina da Siena”), Roberto Niccolai (Archivio Roberto Marini Oltre il Secolo breve) A cura dell’Archivio Roberto Marini di Pistoia e della Biblioteca dei Domenicani di Pistoia

Venerdì 16 aprile SFOGLIARE L’ARTE Un viaggio nel territorio pistoiese tra riviste, biblioteche e luoghi d’arte Una conversazione sull’importanza della divulgazione dell’arte ed in particolare dell’arte contemporanea attraverso la presenza di periodici di arte nelle biblioteche della rete Redop. Intervengono: Paolo Bolpagni (direttore di «Luk»), Giovanni Capecchi (direttore di «Naturart» e «Discover Pistoia»), Stefania Gori (storica dell’arte, curatrice), Annamaria Iacuzzi (storica dell’arte, curatrice) A cura delle Biblioteche comunali di Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia e Quarrata Martedì 20 aprile LEGGERE LA MUSICA Riviste di carta, magazine on line, blog e molto altro. Una chiacchierata sulla critica musicale in Italia. Rispetto ai decenni precedenti, oggi gli appassionati si trovano davanti un’offerta quasi

illimitata, non solo per la musica in streaming ma anche per l’informazione e la critica: riviste cartacee, online, blog, pagine social. Forse può essere utile una bussola per capire come orientarsi, e magari una sfera di cristallo per prevedere quale sarà il futuro del settore. Intervengono: Carlo Bordone (critico musicale), Luca Buonaguidi (scrittore), Chiara Meattelli (giornalista) Lorenzo Mei (giornalista), Stefano “Bizarre” Quario (critico musicale) A cura della Biblioteca Comunale San Giorgio di Pistoia Venerdì 23 aprile IL MOSAICO DELL’IDENTITÀ DI UNA COMUNITÀ IN DIVENIRE Periodici e numeri unici come momenti di formazione dell’opinione pubblica pistoiese tra l’Unità d’Italia e il fascismo Attraverso la stampa periodica pistoiese è possibile ricostruire le vicende e il ruolo di un’opinione pubblica attenta e sensibile alle problematiche locali e nazionali, con una particolare fioritura nel periodo liberale. L’angolatura prescelta per illustrare questo processo è quella dei numerosi periodici e dei tanti numeri unici conservati nella Biblioteca Forteguerriana. Intervengono: Sonia Bonechi (Biblioteca Forteguerriana), Andrea Ottanelli (storico), Giampaolo Perugi (storico) A cura della Biblioteca comunale Forteguerriana di Pistoia e dell’Associazione Storia e città Martedì 27 aprile LE RIVISTE E L’IMPEGNO CULTURALE: UNA RASSEGNA Motivazioni, modi, formati e pubblico delle riviste di ricerca storiografica Un confronto fra riviste, alcune delle quali “rinate” o che sono in fase di rilancio e ridefinizione identitaria, tutte accomunate dall’intendere l’operazione storiografica come forma di attivismo culturale. La discussione ruoterà intorno a due domande strettamente intrecciate fra loro: che senso ha oggi fare una rivista, anche alla luce delle questioni poste dalla Public History, e come si fa, con che struttura, con quali formati (elettronici o cartacei), a che pubblico ci si rivolge. Intervengono: Paolo Bagnoli («Rivista storica del socialismo»), Stefano Bartolini («Farestoria»), Andrea Bottalico («Officina Primo Maggio»), Donata Cei (Centro di Documentazione di Pistoia), Francesco Cutolo («Storia locale»), Carlo De Maria («Clionet»), Antonio Fanelli («Il De Martino»), Omar Salani Favaro («Venetica»), Francesca Tacchi («Passato & Presente»). A cura del Centro di Documentazione di Pistoia, della Fondazione Valore Lavoro e dell’Istituto Storico della Resistenza di Pistoia

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Martedì 6 aprile LE RIVISTE E LE IDEE L’età dell’oro delle riviste letterarie italiane Un excursus attraverso le principali riviste conservate presso la Biblioteca della casa Museo Sigfrido Bartolini indirizzato a evidenziare il dibattito culturale, caratteristico della cultura del ‘900, svoltosi in maniera significativa attraverso le riviste. Un’attenzione particolare sarà rivolta alle riviste «Candido» di Giovannino Guareschi e «Il Selvaggio» di Mino Maccari. Intervengono Simonetta Bartolini (Professore associato dell’Università degli Studi Internazionali di Roma), Francesca Rafanelli (Biblioteca Casa Museo Sigfrido Bartolini), Giuseppe Parlato (Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice, e Professore Ordinario dell’Università degli Studi Internazionali di Roma), Danilo Breschi (Professore associato dell’Università degli Studi Internazionali di Roma) A cura della Biblioteca della Casa Museo Sigfrido Bartolini


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SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO

FONDAZIONE CARIPT

Tanto gentile...

La lirica di Dante e di altri poeti del Duecento italiano

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Il personaggio non ha certo bisogno di presentazioni: Dante Alighieri, caposaldo imprescindibile per l’arte e la letteratura tutta, che con la sua Commedia è stato precursore, innovatore e creatore. E ispiratore per le generazioni a venire, ancora oggi. Una vera e propria star internazionale, come si legge sul sito del Consorzio ICoN (Italian Culture on the Net), da sempre sinonimo di lingua e cultura italiana, amato all’estero quanto in madrepatria. Per celebrarne la grandezza, nell’ambito di altre iniziative e offerte digitali per l’anniversario dei settecento anni dalla sua morte, ICoN ha realizzato Tanto gentile... La lirica di Dante e di altri poeti del Duecento (Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti, Cino da Pistoia), un audiolibro della durata di circa quaranta minuti dedicato al Dante poeta d’amore e alla poesia del Duecento. Il racconto è infatti incentrato sulla Vita Nova, opera fondamentale nella poetica dantesca (è proprio qui che nasce il mito di Beatrice), e vede Dante interagire con altri poeti del suo tempo, ovvero Guido Cavalcanti, Guido Guinizelli e Cino da Pistoia. L’audiolibro – fruibile e scaricabile gratuitamente dal sito del Consorzio su tutti i dispositivi e tutte le piattaforme di ultima generazione – è a cura di Alberto Casadei,

presidente di ICoN, professore ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Pisa, critico letterario e scrittore ed è realizzato con il contributo della Fondazione Caript, che omaggia così, fra l’altro, l’amicizia del sommo poeta con il concittadino Cino. Le letture sono dello stesso Casadei, Eleonora Mazzoni, Stefano Lotti, con la partecipazione straordinaria di Ugo Pagliai. Con il prezioso coordinamento della Professoressa Caterina Andreini, che ha curato i rapporti con gli istituti scolastici della provincia, negli scorsi mesi la Fondazione ha finanziato e sostenuto lo studio del “padre della lingua italiana” nelle scuole secondarie della provincia anche attraverso una serie di video-lezioni dedicate agli studenti del Liceo Scientifico Statale “Amedeo di Savoia Duca d’Aosta” e del Liceo Classico Statale “Niccolò Forteguerri” di Pistoia; del Liceo Scientifico Statale “Coluccio Salutati” di Montecatini Terme; della Scuola secondaria di primo grado “Bonaccorso da Montemagno” di Quarrata. Un ciclo di tre conferenze a cura del Consorzio ICoN e dell’Associazione degli Italianisti (ADI) in cui alcuni docenti universitari di diversi atenei hanno dato indicazioni, aggiornate dal punto di vista filologico e critico, per la trattazione scolastica della Commedia, l’opera classica

per antonomasia della letteratura italiana. I video delle conferenze sono anch’essi fruibili online sul canale YouTube di Fondazione Caript.

BANDI

Bando Per la cultura #iorestoattivo

È online il bando Per la cultura #iorestoattivo, dedicato agli operatori del settore, per rigenerare, anche attraverso la cultura, quei legami di comunità e di socialità interrotti dall’emergenza. Scadenza 30 aprile 2021 Info: interventi@fondazionecrpt.it – www. fondazionecrpt.it


Fondazione Pistoia Musei

Appuntamento con DomenicaDOC Torna il programma di proiezioni in streaming gratuito che racconta il mondo dell’arte e i suoi protagonisti

Maggiori informazioni e modalità di accesso su: www.fondazionepistoiamusei.it

NOVITÀ

Pistoia – Dialoghi sull’uomo in Podcast Pistoia – Dialoghi sull’uomo lancia il Progetto Podcast: 192 incontri, dialoghi e lezioni che raccontano la storia, lunga 11 anni, del primo festival di antropologia del contemporaneo. Tutti disponibili gratuitamente su Spotify, su Google Podcasts e su Apple Podcasts. Maggiori informazioni su www.dialoghisulluomo.it

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Dopo il successo delle precedenti edizioni, nate dalla necessità di proporre contenuti di qualità anche durante il periodo di chiusura dei musei causato dal lockdown, Pistoia Musei torna a proporre al suo pubblico gli appuntamenti con DomenicaDOC, il programma di proiezioni in streaming gratuito che racconta il mondo dell’arte e i suoi protagonisti attraverso una ricercata e non convenzionale selezione di documentari. “Sono stati selezionati documentari molto appassionanti per tutti coloro che amano l’arte e che possono essere utili sia per chi ha già visto che per chi vedrà presto le mostre Aurelio Amendola. Un’antologia e Pistoia Novecento. Sguardi sull’arte dal secondo dopoguerra allestite nelle sedi di Pistoia Musei. DomenicaDOC è un progetto molto coinvolgente che permette al pubblico la fruizione di contenuti d’eccellenza, sarebbe stato ancora più appassionante vedere i documentari insieme, in presenza, ma in questo momento così complicato questo progetto è una grande opportunità”. – Luca Barni, curatore della rassegna

In programma domenica 4 aprile Il venditore di colori diretto da Daniele Costantini e prodotto da Istituto Luce/Cinecittà. Il film racconta la storia di Domenico Mancini detto Memmo, appunto il venditore di colori nella bottega della Ditta Poggi a Roma, che negli è diventato figura di riferimento per tutti i clienti, tra i quali molti grandi artisti, da De Chirico a Guttuso, da Schifano a Balthus. Conclude il cartellone, domenica 11 aprile, il documentario L’occhio sull’arte. Aurelio Amendola di Beatrice Corti. Il maestro pistoiese della fotografia si racconta di fronte alle telecamere, accompagnando gli spettatori in un viaggio a ritroso fino agli albori della sua carriera: dai primi incontri con la scultura e i suoi “amici” Michelangelo e Canova, ai ricordi di Andy Warhol e Roy Lichtenstein a New York. Il film conta la partecipazione anche di esperti e critici, fra cui Marco Meneguzzo, Carlo Arturo Quintavalle e Gianluigi Colin, che aggiungono preziosi e affascinanti dettagli alla narrazione.


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BIBLIOTECA

INIZIATIVE

Attivo il servizio di ritiro e prestito a domicilio

Per attivarlo è necessario chiamare il numero 0573 371600 EVENTI

Verso San Iacopo Il 25 luglio, San Jacopo, quest’anno cade di domenica: un avvenimento religioso e spirituale che offrirà occasioni di incontro e riflessione, grazie al ricco calendario di eventi culturali promossi dal Comune di Pistoia. Anche la biblioteca Forteguerriana sarà partecipe attraverso una mostra, curata dagli studiosi Iacopo Cassigoli e da Ginevra Ballati, e visite guidate.

È stato attivato dalla biblioteca San Giorgio il servizio di ritiro a domicilio dei materiali prestati. Si tratta di un’opportunità avviata grazie alla disponibilità dei volontari del progetto Socialmente del Comune di Pistoia (Auser Pistoia, Anteas Pistoia, Misericordia Pistoia e A.P.D. Pistoia), che da novembre si stanno occupando di far arrivare libri, riviste, cd e dvd direttamente a casa.

Per richiedere il ritiro è sufficiente telefonare al numero 0573 371600 e fissare l’appuntamento. Per utilizzare il servizio di Prestito a domicilio è necessario innanzitutto prenotare i libri e i documenti di cui si ha bisogno. Lo si può fare attraverso il sistema MyDiscovery oppure rivolgendosi al servizio di assistenza telefonica attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19 al numero 0573 371600.

LA COPERTINA

PINOCCHIO VISTO DA VINICIO BERTI 8 | DISCOVERPISTOIA | APRILE 2021

La copertina di questo 36° numero di Discover Pistoia è un’ opera dell’astrattista toscano Vinicio Berti che ci è stata concessa dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi ed è quindi dedicata al burattino più famoso nel mondo, preziosa eccellenza espressa dal nostro territorio. Berti (1921 – 1991) è stato tra i fondatori dell’astrattismo italiano ed accanto alla pittura ha praticato con passione e costanza la grafica (sue le illustrazioni dell’”Atomino” di Rodari e di tanti altri classici dell’infanzia nelle edizioni degli anni 50 e 60). L’artista ha affrontato Pinocchio con uno stile particolare, immediato, mosso e colorato riuscendo a far incontrare felicemente una grande sensibilità artistica straordinariamente comunicativa con forme positivamente popolari, celebrando al meglio un tema che appartiene a tutti noi.


IL PIÙ RICHIESTO

IL PIÙ PRESTATO

Fiore di Roccia

La disciplina di Penelope

Tra i libri più prestati, segnaliamo il romanzo Fiore di Roccia di Ilaria Tuti, opera che celebra il coraggio e la resilienza delle donne, la capacità di abnegazione di contadine umili ma forti nel desiderio di pace e pronte a sacrificarsi per aiutare i militari al fronte durante la Prima guerra mondiale. La Storia si è dimenticata delle Portatrici per molto tempo. Questo romanzo le restituisce per ciò che erano e sono: indimenticabili. «Quelli che riecheggiano lassù, fra le cime, non sono tuoni. Il fragore delle bombe austriache scuote anche chi è rimasto nei villaggi, mille metri più in basso. Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto: alle nostre schiene, alle nostre gambe, alla nostra conoscenza di quelle vette e dei segreti per risalirle. Dobbiamo andare, altrimenti quei poveri ragazzi moriranno anche di fame. Riempiamo le nostre gerle fino a farle traboccare di viveri, medicinali, munizioni, e ci avviamo lungo gli antichi sentieri della fienagione. Risaliamo per ore, nella neve che arriva fino alle ginocchia, per raggiungere il fronte. Ci aggrappiamo agli speroni con tutte le nostre forze, proprio come fanno le stelle alpine, i “fiori di roccia” …

Tra i più richiesti, La Disciplina di Penelope di Giannrico Carofiglio, che con questo romanzo ci consegna una figura femminile dai tratti epici: una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità. Nel romanzo Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l’ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell’autunno milanese. Faceva il pubblico ministero, poi un misterioso incidente ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l’omicidio della moglie. Il procedimento si è concluso con l’archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L’uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l’onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà della madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere dall’insistenza di un suo vecchio amico, cronista di nera. Comincia così un’investigazione che si snoda fra vie sconosciute della città e ricordi di una vita che non torna.

Autore: Ilaria Tuti Pubblicazione: Milano - Longanesi, 2020 Pagine: 320 ISBN: 9788830455344

Autore: Gianrico Carofiglio Pubblicazione: Milano Mondadori, 2021 Pagine: 185 ISBN: 9788804726739

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MUSEI

ARTE E CULTURA

www.musei.comune.pistoia.it

Ricerca e sviluppo per il Museo Civico di Pistoia Nel piano di ampliamento e sviluppo (anche strutturale) dei musei comunali, l’attività di ricerca della Scuola Normale Superiore di Pisa è centrata sul patrimonio artistico conservato presso il Museo Civico, in vista della revisione museologica e museografica delle collezioni

Testo a cura di Elena Testaferrata Giacomo Guazzini

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Il piano di ampliamento e sviluppo (anche strutturale) dei Musei Civici di Pistoia si riferisce alla rete dei musei comunali di Pistoia, cioè al complesso organico di luoghi interamente comunale nella proprietà e/o nella gestione, costituito dal Museo Civico d’arte antica in Palazzo Comunale, dal Museo dello Spedale del Ceppo, dal Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, dalla Casa-studio Fernando Melani. Al suo interno Palazzo Fabroni, rinnovato nel suo assetto complessivo e fulcro del rapporto fra la città e il contemporaneo, è da considerare come il vero e proprio Museo del Novecento e del Contemporaneo di Pistoia. Nel novembre del 2019 si è

particolarmente orientato in questa direzione il recupero di quattro delle sei nuove sale del pianoterra, che ospitano oggi le civiche raccolte d’arte dedicate al Novecento artistico pistoiese dalla seconda metà degli anni Venti alla fine degli anni Sessanta. Questo complessivo riassetto di Palazzo Fabroni è stato possibile, per ragioni museologiche e museografiche ben precise, grazie soprattutto al trasferimento dal mezzanino del Palazzo Comunale delle opere del Novecento pistoiese in gran parte acquisite dal Comune in prossimità della Prima Mostra Provinciale d’Arte del 1928 con l’intento di costituire una pubblica galleria

d’arte moderna: uno spostamento il cui completamento renderebbe interamente disponibile il mezzanino del Palazzo Comunale alla necessaria revisione museologica e museografica delle collezioni del Museo Civico d’arte antica. E’ proprio per perseguire tale obiettivo che, nell’ottobre scorso, è stato attivato un assegno di ricerca di durata biennale che consentirà, da un lato, l’aggiornamento scientifico dell’enorme patrimonio di opere custodito nel museo, da effettuarsi con il ricorso alle più avanzate metodologie di ricerca e alle tecnologie più innovative; dall’altro, di avviare e accompagnare la revisione delle collezioni secondo una


PER INFORMAZIONI sito web: musei.comune.pistoia.it pagina Facebook: Musei Civici Pistoia

ATTIVITÀ DI RICERCA

I lavori in corso

Il lavoro svolto finora dall’assegnista di ricerca della Scuola Normale Superiore di Pisa si è concentrato, da un lato, sull’aggiornamento critico e scientifico delle collezioni del Museo Civico, implementando le conoscenze dei singoli beni in base agli studi più recenti; dall’altro, sul completamento della digitalizzazione delle fotografie dei pezzi, così da disporre per quasi l’intera totalità del patrimonio (849 unità) di immagini identificative digitali organicamente ordinate. Contestualmente è stato possibile avviare la revisione dell’inventario storico risalente al 1975, completandone le schede mancanti, nonché avviare il puntuale riscontro dei beni all’interno degli inventari storici del museo, a partire da quello del 1914, quindi del 1922, del 1935, del 1956, fino a quello del 1975. Si è potuto in tal modo recuperare preziose informazioni relative a provenienze originarie e condizioni proprietarie, elementi spesso tralasciati o persi nel corso delle varie redazioni, eppure essenziali non solo per condurre le indagini storiche, ma anche per chiarire alcuni aspetti gestionali e amministrativi. Parallelamente si è dato inizio anche alla verifica della collocazione dei beni conservati nei diversi ambienti del Palazzo Comunale, così come, in particolar modo, nei depositi, individuandovi pezzi significativi, degni di essere recuperati o valorizzati in vista del prossimo riallestimento del museo. D’altro lato, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e con il partner di progetto attivo su Palazzo dei Vescovi, è stato avviato il processo di individuazione e allestimento di una piattaforma informatica, utile non solo per una migliore gestione amministrativa interna, ma anche e soprattutto per la pubblica consultazione on line delle collezioni civiche. Nel prossimo futuro, a seguito del compimento delle attività ricordate, il lavoro potrà quindi concentrarsi sul vero cuore della ricerca: l’indagine delle opere d’arte in relazione agli originari contesti architettonici (e decorativi) di provenienza. Questa operazione, impostata su basi metodologicamente e scientificamente rigorose, potrà non solo arricchire le opere del museo, ma anche riattivare un dialogo più diretto e coinvolgente col territorio pistoiese e la sua cittadinanza, al fine di recuperare, valorizzare e comunicare, con linguaggi e modalità nuove, chiare e accattivanti, tale stratificata ricchezza.

Via San Biagio in Cascheri 44- Pistoia - Tel/Fax +39 0573 1940482 Mob. +39 338 7494535

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visione basata sulla capacità dei musei di comunicare in modo innovativo i propri contenuti e le connessioni con il territorio, e pertanto finalizzata a mettere il pubblico, in tutte le sue diverse componenti, al centro delle politiche e delle strategie museali. Nell’ambito del Piano Strategico della Cultura di Pistoia, l’attivazione dell’assegno di ricerca - di cui è risultato vincitore, tramite apposito bando, lo storico dell’arte pistoiese Giacomo Guazzini, noto per la clamorosa scoperta di alcuni inediti affreschi di Giotto a Padova - è stata resa possibile, grazie al progetto convenuto con la Scuola Normale Superiore di Pisa, denominato Piano di Sviluppo del Museo Civico, dell’Antico Palazzo dei Vescovi e della Fondazione Marino Marini, con sede in Pistoia e attuato grazie al bando sui fondi POR FSE 2014/2020 - Asse A - Occupazione, Avviso pubblico per progetti congiunti di alta formazione attraverso l’attivazione di assegni di ricerca in ambito culturale, anno 2018, Asse A - Azione A.2.1.7, Programma COMAST Collezioni museali e archivi storici toscani: analisi dei materiali, digitalizzazione avanzata, disseminazione multimediale.


NATURA

GIARDINO ZOOLOGICO DI PISTOIA

Testo a cura di Eleonora Angelini

Piccolo a chi? Isotta è la femmina di ippopotamo pigmeo del GZP, non la scambiate per il piccolo di un Ippopotamo comune.

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Isotta è un Ippopotamo pigmeo ma il suo aspetto è simile a quello di un piccolo di Ippopotamo comune (quello grande per intendersi) tanto che molte persone la scambiano per un cucciolo oltretutto abbandonato pensano i più, perché accanto non c’è nessuno. Isotta invece è proprio da sola: la solitudine è una delle caratteristiche di questa specie. Si potrebbe infatti sostituire il detto “sei proprio un orso!” riferito a persona solitaria e poco amichevole, con il più adatto “sei proprio un ippopotamo pigmeo!” L’Ippopotamo pigmeo vive nelle foreste dell’Africa nord occidentale in un areale ormai ridottissimo tra Guinea, Liberia, Costa d’Avorio e Sierra Leone, scegliendo le aree più ricche d’acqua; passa gran parte della sua vita in perfetta e consapevole solitudine, interrotta solo dal breve momento dell’accoppiamento, per il quale maschio e femmina devono abdicare alla loro indole e accettare il compagno/a in favore del proseguimento della specie. Il piccolo

per tutti gli altri Ippopotami della zona. Il messaggio cambia da individuo a individuo: se è una femmina in calore sarà senz’altro una “lettera d’amore” quella che resta attaccata ai fili d’erba. I maschi, invece, usano gli escrementi per marcare il territorio. Entrambi hanno anche una strana sudorazione: un’antica leggenda africana narra che siano in grado di sudare sangue, ma la scienza ha dimostrato che si tratta di una secrezione che gli ippopotami producono per proteggere la pelle dai raggi ultravioletti del sole, una specie di crema solare a portata di…pelle! Se dell’Ippopotamo comune sappiamo quasi tutto, non abbiamo molte notizie circa il comportamento dell’Ippopotamo pigmeo, specie elusiva che si muove nella fitta foresta di notte e dorme in pozze d’acqua o di fango resta con la madre poco meno di un durante il giorno. Difficilissimo da anno e poi ognuno per sé. censire, da trovare e da studiare. I ricercatori che per primi Le ultime stime parlano di 2000incontrarono l’Ippopotamo pigmeo lo 2500 individui con un crollo della scambiarono per un individuo rachitico popolazione incredibile: probabilmente del già noto Ippopotamo comune e solo erano circa 30000 negli anni ’80 nel 1911 la specie fu classificata, dopo quando il taglio della foresta a favore l’importazione di 5 individui in Europa. delle piantagioni di gomma, caffè e Ci si accorse che alcune caratteristiche palme da olio ha portato gli ultimi fisiche, oltre alle dimensioni (gli individui a rifugiarsi nel folto delle ippopotami pigmei sono circa dieci volte più piccoli di quelli comuni), distinguevano i due Ippopotami come ad esempio la posizione degli occhi, laterali in quello pigmeo che ha una vita molto più terrestre rispetto all’Ippopotamo comune che passa molto tempo immerso nell’acqua e che, per questo, ha gli occhi nella parte alta della testa così da poter controllare tutto pur restando nascosto nel fiume. Altre caratteristiche sono invece comuni tra i due pachidermi come le valvole che chiudono naso e orecchie quando si immergono in acqua o l’abitudine di sparpagliare le feci quando si muovono nel loro territorio, un vero e proprio messaggio profumato


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CURIOSITÀ

UN’ANTICA LEGGENDA AFRICANA NARRA CHE…

Quando fu il momento della creazione degli animali, il Signore disegnò l’ippopotamo ma si accorse di averlo fatto troppo grosso e pesante per potersi muovere agevolmente sulla terraferma. Rimediò dicendo: “Senti ippopotamo potrai passare tutta la giornata nell’acqua del fiume ma mi devi promettere di non mangiare i pesci perché c’è già il coccodrillo che lo fa. Tu la sera uscirai dall’acqua e andrai a pascolare nei campi intorno al fiume”. L’ippopotamo così iniziò a vivere nel fiume e ogni sera usciva dall’acqua per pascolare. Un giorno però, vedendo il coccodrillo soddisfatto di aver mangiato un grosso pesce, volle provare anche lui, sicuro che nessuno lo avrebbe visto. Dopo poche ore si sentì chiamare: “Ippopotamo cosa hai mangiato oggi?” chiese il Signore. “Erba, solo erba come tu mi hai chiesto di fare” “ Per dimostrarmelo muovi la coda mentre fai la cacca per sparpagliarla così che io possa vedere che cosa hai veramente mangiato” ordinò il Signore. All’ippopotamo non restò che ubbidire e così si vide molto bene la lisca del pesce che aveva segretamente mangiato. Il Signore a questo punto guardandolo negli occhi gli disse: “Torna nel fiume e fai come ti avevo chiesto. Non mangiare più pesci e la sera quando esci sparpaglierai i tuoi escrementi muovendo la coda così che io possa sempre controllare”. E da allora gli ippopotami quando defecano agitano la corta coda e sparpagliano gli escrementi lungo i sentieri contribuendo sia alle dispersione dei semi delle piante che mangiano, che alla fertilizzazione del terreno.

EVENTI

22 APRILE - 51° GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA Arrivata alla 51esima edizione, la Giornata Mondiale della Terra ci trova ancora più consapevoli di come l’equilibrio tra la nostra specie e la natura sia fondamentale per la nostra stessa salute. La pandemia ce lo ha insegnato: quando l’uomo utilizza in modo inappropriato o ecessivo le risorse naturali può accadere qualcosa di irreparabile, un quid che altera per sempre scenari che ci apparivano solidi e punti di riferimento. E’ per questo che ancora di più il 22 aprile (e tutti i giorni prima e quelli dopo) è forte la necessità di prenderci cura di noi stessi e della nostra Terra. Lo insegniamo ai bambini come a voler rimandare l’impegno ma è chiaro che è di tutti il dovere di sottoscrizione al manifesto delle azioni necessarie ad invertire la rotta. Iniziamo con un gesto, in questa giornata di festa: al Giardino Zoologico metteremo a dimora un albero e ognuno di voi potrà prendersi qualche minuto per prendersi cura delle piante del terrazzo, aggiungere un’essenza in giardino, sedersi a leggere una storia ad un bambino, trovare il modo di celebrare la giornata, raccontarne il senso, condividere l’intento. Scattate una foto, inviatela a didattica@zoodipistoia.it costruiremo il nostro manifesto per la Terra con le vostre immagini e lo pubblicheremo sui nostri social. Buona giornata della Terra a tutti!

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riserve, di cui la più importante è il Parco Nazionale del Tai. L’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) classifica la specie come Endangered, uno dei gradi più alti di rischio d’estinzione: quello che preoccupa è il trend negativo della popolazione assediata anche dalla caccia per uso alimentare. I bracconieri trovano facile accesso alle ultime aree di foresta grazie alle strade costruite per raggiungere le miniere: l’attività di estrazione di minerali è in crescita e con essa la minaccia di estinzione per il piccolo Ippopotamo. Isotta è ignara di tutto questo mentre è immersa sotto la cascata d’acqua al Parco intenta a godere della sua seduta di idromassaggio: nata nel 2016 allo Zoo di Seghedino in Ungheria, è arrivata a Pistoia nel 2018 grazie al programma europeo per la riproduzione delle specie in via d’estinzione (EEPs) Come potete facilmente immaginare la vita del coordinatore europeo degli Ippopotami pigmei non è facile: è sempre alla ricerca di luoghi dove trasferire i piccoli che, appena raggiungono la maggiore età (i loro 2 anni), già non vanno più d’accordo con la madre. Per questo Pistoia ospita una giovane femmina e magari chissà, in futuro, con un recinto doppio e separato, potremo accogliere anche il maschio. Per ora Isotta cresce e le sue dimensioni sono ormai quelle dell’adulto. Spesso la sorprendiamo immersa nel fango per lunghe dormite, oppure intenta a grandi scorpacciate di frutta e fieno. Va matta per le melanzane! Mi raccomando: se venite a trovarla non indicatela al grido di “guarda il piccolo di ippopotamo!” Potrebbe offendersi tantissimo!


TEATRO

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Il Teatro non si ferma

Al via al Manzoni le prove di Zio Vanja di Čechov spunti burleschi; d’altronde i buffoni, i clown, gli eccentrici, non sono l’immagine della solitudine e della tristezza? Ogni personaggio declama i propri sogni, le proprie sofferenze; ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore: tutti però incapaci di agire. Così, come in Beckett, i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore.”

In attesa che le limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19 possano allentarsi e consentire così la riapertura degli spazi per organizzare, in piena sicurezza, un’ultima sezione di stagione ‘al chiuso’ o per definire il ricchissimo cartellone estivo di teatro, musica e danza già in fase di progettazione, l’Associazione Teatrale Pistoiese scalda... i motori, aprendo le porte del Teatro Manzoni alle prove della nuova produzione, ZIO VANJA di Anton Čechov. A curare la regia dello spettacolo è Roberto Valerio, protagonisti due attori molto amati dal pubblico, come

Vanessa Gravina e Giuseppe Cederna, assieme a Elisabetta Piccolomini e Massimo Grigò (tutti già presenti nel cast del Tartufo, la cui tournée potrà riprendere nella stagione 2021/2022). A loro si aggiungono Pietro Bontempo, Alarico Salaroli e Federica Bern. “Anton Čechov – commenta Roberto Valerio – considerava Zio Vanja una commedia, quasi un vaudeville. I personaggi, monadi afflitte, annaspano nella noia, perdendosi in sterili sogni. All’interno del testo troviamo un continuo balenio di

Tra i progetti di punta a cui l’Associazione Teatrale Pistoiese sta lavorando in questo periodo, segnaliamo l’importante debutto, atteso all’inizio dell’estate, de Il Purgatorio. La notte lava la mente, nuova elaborazione scenica della seconda cantica del poema dantesco a cui il regista Federico Tiezzi darà vita a partire dalla drammaturgia del poeta fiorentino Mario Luzi, appositamente realizzata per la compagnia Lombardi-Tiezzi nel 1990. Lo spettacolo è coprodotto da Associazione Teatrale Pistoiese, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Fondazione Teatro Metastasio, Campania Teatro Festival, Teatro di Napoli con il sostegno e il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. www.teatridipistoia.it

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PISTOIA COM’ERA

PISTOIA COM’ERA

Verso la prima cerchia muraria: l’ingresso nel cuore della città. Dal palazzo Agati al “Globo”, il vero cuore pulsante cittadino.

Testo di Emiliano Nappini

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Avevamo lasciato il nostro viaggiatore viaggiatore aveva già incontrato al immaginario intento a coltivare i suoi suo arrivo in città nella loro sede “vizi” alla tabaccheria n. 15 di Emilio di via XX Settembre) dando vita al Magherini, in via Atto Vannucci celebre marchio Agati-Tronci che, per angolo Corso Umberto I (l’odierno svariati decenni, fu il più richiesto a Corso Silvano Fedi), al piano terra di livello nazionale, uscendo perfino dai quel palazzo Pacini (già dei Nerli di nostri confini. Il Palazzo Agati, nel Firenze, poi dei Cellesi e, quindi, dei 1933/1934 lasciò il posto al Palazzo delle Matani) che al suo interno presentava Corporazioni (poi sede della Camera un elegante loggiatino. Riprendiamo di Commercio e a tutt’oggi tale) adesso con lui quel viaggio che ci realizzato con imponenti linee di gusto condurrà nel cuore cittadino di più di razionalista su progetto dell’architetto cento anni fa, con qualche immancabile Raffaello Brizzi e caratterizzato digressione storica. internamente da un maestoso ed Attraversato il Corso che cinge la città elegante scalone di marmo. Entrato a sud, naturale evoluzione di quella così nella via che rende omaggio al seconda cinta muraria abbattuta dai nostro più celebre concittadino, quel fiorentini e dai lucchesi in seguito Guittoncino de’ Sigibuldi che tutti alla resa di Pistoia dell’11 aprile 1306, conosciamo come Cino da Pistoia, il il nostro ospite avrebbe notato subito nostro ospite avrebbe notato alcuni davanti a sé il bel palazzo Agati (1), negozi sul lato occidentale della strada, progettato dall’architetto Luca Agati e prossimi al Corso, ma soprattutto, sorto al posto dei preesistenti edifici dopo il Palazzo Agati, la sua attenzione dei Franchini Taviani nel 1844 come si sarebbe soffermata certamente su abitazione familiare e sede produttiva uno stabilimento di produzione di di quella celebre famiglia di organai di mobili, quello della (allora) nuova cui aveva, sicuramente, svariate volte sede di Guerrino Mazzoncini, la sentito parlare per la grande fama e “Casa del Mobilio”, situata proprio per la maestria che aveva contribuito davanti all’edificio (civico n. 8) della a fare di Pistoia una realtà produttiva succursale cittadina della Banca musicale di interesse nazionale; la d’Italia. Proseguendo ancora la marcia famiglia Agati, nel 1883, decise di di avvicinamento al cuore pulsante fondersi con i suoi più importanti cittadino del “Globo”, dopo la “Casa concorrenti (quei Tronci che il nostro 2del Mobilio”, il turista avrebbe potuto 3

apprezzare la vivacità imprenditoriale pistoiese: un susseguirsi di attività di vario genere, tra le quali negozi di articoli sportivi (Casa della Gomma di Vittorio Zanchi), negozi di biancheria, maglierie e profumerie (Bargiacchi & Rafanelli e Lucia Palandri), Fabbriche di carrozze (Raffaello Spagnesi & Figli), pelletterie (Andrea Carli), pasticcerie e cioccolaterie (Cino Bini), fiorai (Bartolommeo Lotti), due studi notarili presenti all’interno degli eleganti palazzi nobiliari (quello di Giulio Cesare Chiostrini e quello di Gino Carraro), un parrucchiere (Italo Pacinotti), la famosa tipografia, libreria e cartoleria 2 del Cav. Alberto Pacinotti (il quale fu anche un noto editore di cartoline), la “salsamenteria” e gastronomia di Ferdinando Rontani, prossima al Globo. Estremamente attraente doveva apparire, agli occhi del nostro ospite, il Bar Imperial di Talino Bianchi, che offriva la possibilità di dilettarsi in partite di “bigliardo” all’interno delle proprie “sale da giuoco”. Anticamente il nome di questa strada, dedicata a Cino solamente dal 1866, fu di via publica quae vadit ad pustierlam, in quanto tutto il borgo intorno ad essa fino alle mura era denominato “Borgo di Postierla”. Si parlava, quindi, ancora di postierla fino alla Barriera in quanto l’arretramento della cinta muraria dalla seconda alla terza cerchia aveva arretrato anche la postierla quale porta secondaria di uscita dalla città in corrispondenza quasi esatta rispetto alla preesistente cerchia. Successivamente, a partire dal 1495, il nome mutò in “via della Trinità”. Il motivo fu semplice: questa strada ospitava la chiesa della Santissima Trinità, fondata nel 1401 da un’antica congregazione di preti denominata Società dei preti della Trinità (Societas Presbiterorum Pistoriensium Magis Antiqua) con annesso spedale per accogliere preti poveri e bisognosi di cure. Tale Società doveva essere particolarmente potente


2 A cura di

FARMHOUSE

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OLIO BIOLOGICO CERTIFICATO

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Ma che ne sarà stato, nel frattempo, del nostro ospite? Giunto in piazza Cino (oggi piazza Gavinana), ossia sul “Globo” come è d’uso chiamare questa piazza a Pistoia, notato da lontano un grande affollamento di vetturini in partenza e in arrivo davanti ad una grande balconata nonché vari capannelli di persone intente a chiacchierare a gruppi di quattro-cinque dei più svariati argomenti d’attualità e di politica in ogni angolo della piazzetta, ha subito capito di essere arrivato nel punto dove ha prenotato la sua cena nonché la sua camera d’albergo: quell’Hotel du Globe et Londres di cui tanto ha sentito parlare per la sua ottima gestione e la familiare accoglienza data dal suo titolare, quel Napoleone Melani che ancora oggi gli storici ricordano per la bontà d’animo e per la capacità imprenditoriale sia a Pistoia che, soprattutto, nella vicina Montecatini. Giusto il tempo, prima che un inserviente dell’albergo gli si faccia in contro per prendergli la valigia e accompagnarlo alla camera, di buttare un’occhiata alla splendida cornice d’angolo opposta all’albergo, la gioielleria di Aristide Panconesi, splendidamente ingabbiata in elegantissimi sporti di legno realizzati dalla falegnameria artistica locale di Alfredo Giannini, sormontati da una tettoia in splendido gusto Liberty. “Davvero graziosa, questa cittadina!” esclama al garçon, ancor prima che questo gli chieda, come da rituale, se abbia fatto un buon viaggio. E chissà ancora quante e quali sorprese lo aspettano…

(1): Il quadrivio del Corso Umberto I, oggi noto a tutti i pistoiesi come “quadrivio del cinema Lux”, durante una parata militare. Sullo sfondo della cartolina notiamo la notevole estensione del palazzo Agati, che poi lascerà il posto nel 1934 al Palazzo delle Corporazioni, quindi alla C.C.I.A.A. Sull’angolo destro in alto notiamo l’insegna del Sale e Tabacchi n. 15 di Emilio Magherini, all’inizio d via Atto Vannucci. Cartolina viaggiata l’08/01/1919 per Napoli. 146 Ed. Luigi Badioli. Collezione E. Nappini. (2): L’inizio di via Cino appena oltrepassato il palazzo Agati, con in bella evidenza il negozio “Casa del Mobilio” di Guerrino Mazzoncini. Sul lato opposto, la succursale di Pistoia della Banca d’Italia. Cartolina viaggiata il 10/09/1941 per Cusano (MI) – Edizione anonima. Collezione E.Nappini.

L’Agriturismo A Casa Nostra vi presenta il suo olio Extra Vergine di Oliva Biologico certificato, vincitore settimanale del concorso ‘Olio d’oro’ di TVL. I nostri olivi, coltivati sulle colline pistoiesi nella varietà di leccino, frantoio e moraiolo, ci permettono di ottenere il nostro olio, prodotto dalla prima spremitura delle olive raccolte e frante in giornata.

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ed abbiente, tanto che non badò a spese pur di decorare riccamente gli interni e dotare l’altare maggiore di una stupenda pala commissionata nel 1455 al maestro fiorentino Francesco di Stefano detto “Il Pesellino”. La mirabile pala, recante la rappresentazione simbolica della Santissima Trinità con ai lati San Jacopo, San Zeno, San Girolamo e San Mamante, dopo la prematura morte del pittore fiorentino avvenuta nel 1457 fu portata a compimento da fra’ Filippo Lippi e, dopo che la chiesa venne sconsacrata nel 1783 nell’ambito delle note soppressioni ricciane, venne smembrata in varie parti ed entrò nel mercato collezionistico privato fino a quando la National Gallery di Londra, attuale proprietaria dell’opera, la riacquistò e la ricompose. Nel 1856 un incendio divorò l’intero edificio che venne poi ricostruito nel 1870 come Palazzo Demaniale su disegno del pistoiese Falorni e dotato di loggiato davanti alla facciata, aggettato sulla odierna piazza Gavinana (al tempo piazza Cino). Il nuovo fabbricato divenne quindi la sede centrale cittadina delle Regie Poste e Telegrafi e rimase tale fino a che il regime non decise di realizzare un edificio a ciò destinato che fosse più consono alla moda del tempo, affidandone la progettazione ad Angiolo Mazzoni nel 1935, poi disattesa nei risultati in seguito a varie discutibili trasformazioni cosicché nel 1939 le vecchie Poste centrali sul “Globo” passarono il testimone a quelle che attualmente trovano sede in via Roma.


CULTURA

IL GIARDINO DELLE PAROLE

La strega mangialibri Nella libreria pistoiese un bel reparto dedicato alle letture per bambini…

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C’era una volta...un villaggio tutto grigio. Le case erano grigie, gli alberi grigi, il cielo grigio, i bambini grigi. Il villaggio era diventato cosi’ ,dopo un incantesimo malvagio fatto da una strega cattiva. La strega era analfabeta e odiava i libri,.che erano stati tutti buttati via cosi’ che nessun bambino sapesse leggere. E si sa. Dove non esistono libri, non esistono i colori. Un bel giorno, nel villaggio, arrivano due sorelle con un grosso sacco sulle spalle , che essendosi perse, disperatamente cercano un riparo sicuro per la notte. Tutto quel grigiore mette loro addosso tristezza. Che è poi lo stato d’animo degli stessi abitanti del villaggio. Infelici e senza sorriso. La prima delle due sorelle, la piu’ curiosa, chiede subito ad una signora per strada ,dove possono trovare una locanda per la notte. La signora senza parlare indica – la’ in fondo - Le due sorelle riprendono

il cammino e appena fuori dal villaggio trovano una casetta. Sara’ sicuramente questa! Gridano in coro. Invece quella e’ casa della strega, che sentendo urlare, esce sulla porta. Un po’ sorpresa, scruta le ragazze: - Ehi, quanto baccano! Chi siete? Cosa fate davanti a casa mia? - Ci scusi, noi siamo solo due povere sorelle in cerca di un riparo per la notte. Dobbiamo lasciare questo sacco di libri alla scuola elementare piu’ vicina, ma ci siamo perse. Potrebbe ospitarci? Per favore, solo per stanotte! La strega, sentendo le parole libri e scuola, diventa, da grigia com’era, tutta rossa, poi blu, poi verde, e comincia ad uscirle del fumo dal naso. - Cosaaaa? Come vi permettete? Sparite subito o vi trasformo in due rospi! Libri? Li odio! Via, via! Le due ragazze si guardano, tra l’incredulo e lo spaventato. La piu’ spavalda chiede: Signora

strega, non si arrabbi. Ce ne andiamo subito! Ma mi scusi, cosa le abbiamo fatto? La strega, come impazzita, comincia a urlare: -Sparite! Sparite! Voi e quei maledetti libri! Io odio i libri! E odio voi perché li avete portati qui! Ma come tutti sanno, la gente non e’ mai cosi’ cattiva davvero come sembra, e dagli occhi arrabbiatissimi della strega, mentre ancora sta urlando, scende una lacrima. E poi due, tre, fino a diventare un pianto dirotto. Le due ragazze le si avvicinano e l’abbracciano, perche’ la cattivissima strega sicuramente aveva un segreto doloroso, ma a nessuno probabilmente era mai importato molto. - Signora strega, che succede? Magari parlandone possiamo aiutarlaE la strega, che mai aveva sentito parole cosi’ gentili nei suoi confronti, comincia a raccontare. Da piccola un dottore l’aveva chiamata dislessica, ma i suoi genitori non avevano mai ben capito cosa fosse e non avevano mai avuto la pazienza di seguire i suoi problemi. Men che meno le maestre, che preferivano avere a che fare con quelli che imparavano normalmente a leggere. Perche’ a scuola lei c’era andata, aveva provato, ma proprio non ci riusciva. E i compagni la deridevano, e questo faceva troppo male. Per cui aveva deciso di rimanere analfabeta e le era rimasto un odio feroce verso i libri. Le due ragazze, guardandosi, prendono una decisione. Si fermeranno li’, e a turno, insegneranno alla strega a leggere. Con pazienza, usando i libri che hanno nel loro sacco. Passa cosi’ il tempo, e pian piano nel villaggio e nei suoi abitanti ricominciano ad apparire i colori. Gli adulti sono diventati allegri, e ancora di piu’i bambini ,che


finalmente corrono, giocano,cantano e...ah quasi dimenticavo, leggono tantissimo. Si’, perche’ nel frattempo nel villaggio e’ stata aperta una piccola libreria, dove ci sono libri per tutti. E la strega insieme alle due sorelle, scelgono personalmente ogni singolo volumetto da vendere, con bellissime e avventurose storie o con stupende immagini. Si’, la strega ha imparato a leggere, anche a scrivere, ed e’ talmente felice che vuole che ogni bambino possa farlo. Perche’ si sa, dove esistono i libri, esiste la felicita’. P.S In libreria abbiamo un bel reparto dedicato alle letture per bambini. Ogni libro è scelto accuratamente e personalmente da strega Barbara, con una particolare attenzione a illustrazioni e storia.

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10.000€ MADELINE E IL CANE CHE LE INSEGNO’ AD AMARE I LIBRI

Una storia che ci insegna il potere dell’attesa, dell’ascolto attivo senza giudizio e di quanto sia importante avere la possibilità di mettersi in gioco, con qualcuno che semplicemente con la sua vicinanza ci trasmette fiducia e voglia di riprovare. A volte basta un buon amico per fare la differenza, anche se ha quattro zampe. Il finale vi commuoverà. E’ uno di quegli albi che resta nel cuore…

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RECENSIONI


In collaborazione con

GIALLO PISTOIA

GLI AMICI DEL GIALLO

A tu per tu con Andrea C. Cappi Continuano, in questo momento legato all’emergenza covid-19, le esclusive interviste di Giuseppe Previti con alcuni dei giallisti più interessanti nel panorama nazionale.

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Andrea Carlo Cappi, conosciuto anche con gli pseudonimi di François Torrent, Alex Montecchi e Andrew Cherry (Milano, 8 settembre 1964), è uno scrittore e traduttore italiano. Si occupa soprattutto di letteratura noir, thriller e avventurosa, ma ha scritto anche storie umoristiche, horror, fantasy e fantascientifiche. Ha pubblicato romanzi originali imperniati su celebri personaggi quali Martin Mystère (per il quale ha collaborato anche ad alcuni albi a fumetti) e la coppia Diabolik & Eva Kant, pubblicando per editori quali Mondadori, Sonzogno, Sperling & Kupfer e Vallardi. Vive e scrive tra l’Italia e la Spagna. Ciao Andrea, ci presenti il tuo ultimo libro pubblicato o da pubblicare? “Nightshade -Dossier Contreras”è uscito in volume e ebook il 4 marzo.

Fa parte della collezione “storica” dedicata da Oakmond alle avventure di Mercy Vontreras, la contractor spagnola nel mondo dei servizi segreti, apparse su Segretissimo Mondadori negli anni Duemila, ma questo è un libro particolare, costituito per metà da materiale inedito, la protagonista ripercorre le vicende della propria famiglia estesa, dalla Guerra Civile spagnola fino alla sua iniziazione alla “intelligence community”. L’ho definito “ un viaggio nella memoria in undici thriller” perché racconta soprattutto la Spagna negli anni della dittatura e della Transizione alla democrazia, per arrivare al reclutamento di Nightshade dopo l’11 settembre 2001. Nel frattempo in maggio continueranno in volume e ebook le vicende della nuova serie di Mercy in “Agente Nightshade Mosaico Iran” con scottanti rivelazioni su quanto avvenuto tra il dicembre e il gennaio scorsi. Pensi di utilizzare questa terribile esperienza della Pandemia da Covid-19 in un tuo prossimo libro? Sto già scrivendo quello che potrebbe essere il primo romanzo giallo ambientato in questo periodo. E dal momento che le vicende di molti miei personaggi si svolgono sul filo della cronaca internazionale, è probabile che anche nei miei prossimi Segretissimo se ne parli. Quali consigli potrebbe dare o come si comporterebbe il vostro protagonista in questa situazione? A seconda di dove erano dislocati al momento della crisi nei vari paesi: “tuttiipetono” “iorestoacasa”, “yomequedoencasa,”stayhome”. So che in questo preciso momento Nightshade si trova in una “casa sicura” a Berlino e non credo abbia

intenzione di uscirne fino a quando ci saranno rischi. Una lettura da consigliare in questo periodo? Mi sembra adattissimo....”Dieci piccoli indiani”di Agathja Christie! Su quale canale social (facebook, twitter, instagram ecc) possiamo trovare notizie sulla tua attività di scrittore? Sono attivo soprattutto su Facebook, Instagram e Youtube, sui quali pubblico anche una serie di documentari autoprodotti in cui racconto casi famosi, intitolata “Dossier K-Storie dalla Storia” e sto partecipando a varie iniziative, come per esempio il documentario “Comics Contagion” realizzato da La Tenda Rossa. Il 3 aprile scorso Rai5 ha trasmesso il docufilm di Giancarlo Soldi “Diabolik sono io”, proiettato al cinema nel 2019, a cui ho partecipato anch’io.


UNICEF e YOUNICEF

Sei un giovane o una giovane interessata alla promozione e alla tutela dei diritti dei bambini/e e degli adolescenti? Desideri proporre una tua collaborazione? Aderendo al programma di volontariato YOUNICEF (Young for Unicef) potrai sostenere la mission dell’Unicef, promuovere attività di advocacy e di raccolta fondi a livello locale ed essere coinvolto in iniziative nazionali e internazionali di formazione e partecipazione. YOUNICEF si rivolge ai ragazzi ed alle ragazze dai 14 ai 30 anni d’età che si riconoscono nei valori dell’Unicef e che desiderano contribuire alla loro realizzazione. Il volontariato con e per l’Unicef rappresenta anche l’opportunità di entrare in contatto con i propri coetanei, acquisire nuove conoscenze, ottenere una nuova consapevolezza di sé e degli altri e il piacere di IMPEGNARSI ATTIVAMENTE. È in questa prospettiva che i giovani immaginano iniziative, ne promuovono l’azione e le mettono in pratica affinché si possa costruire un mondo a misura di bambino! Per maggiori informazioni o per uno scambio di idee potete scrivere a comitato.pistoia@unicef.it. Vi aspettiamo numerosi!

DOMOTICA

Come cambieranno le nostre case e gli uffici dopo la pandemia?

A cura di DOMUS Sistemi

In passato, altre pandemie hanno modificato il nostro modo di abitare e anche questa volta, inevitabilmente, ci saranno dei cambiamenti nel quotidiano. Dal lato più pratico e funzionale, avremo sicuramente una nuova progettazione degli edifici, con una diversa distribuzione interna degli spazi. Gli architetti, insomma, si troveranno a dover ripensare l’assetto che avranno le abitazioni “del domani”, quello in cui il Covid-19 sarà, se non sconfitto, almeno disarmato. Qualcosa, in realtà, è già cambiato adesso, con la grande diffusione dello smart working. In futuro, quindi, gli ambienti lavorativi saranno in parte annullati e sostituiti da questa forma di lavoro, portando ad un salto avanti nell’uso di tecnologie di comunicazione. Negli ambienti privati diventerà fondamentale tenere conto del limite di permanenza di troppe persone dentro un ambiente, la necessità di adozione di sistemi igienizzanti e di materiali con proprietà antibatteriche ed antivirali, senza dimenticare il miglioramento della ventilazione naturale e il ricambio dell’aria. Per evitare rischi per la salute e danni all’edificio, come la crescita di

E’ importante, adesso più che mai, mantenere alta l’attenzione sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza. E’ trascorso un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da COVID-19, un periodo in cui si è parlato molto di ‘distanza sociale’ come importante salvaguardia della salute individuale e collettiva. La rubrica online organizzata dal Comitato Provinciale UNICEF di Pistoia intende offrire la possibilità di superare idealmente le distanze e gli spazi quotidiani per aprire lo sguardo sul mondo, con particolare attenzione alle condizioni di vita dei bambini e delle loro famiglie. Le informazioni pubblicate sul canale Facebook@Comitato Unicef Pistoia, offrono approfondimenti su tematiche cruciali del panorama contemporaneo, quali salute, istruzione, emergenza sanitaria, ed anche sugli interventi edi programmi promossi da Unicef sul campo. Di seguito, a titolo esemplificativo, alcune note informative estratte dalla pagina Facebook: Povertà educativa L’alfabetizzazione è un momento formativo complesso nel quale si sommano competenze prettamente scolastiche e competenze acquisite informalmente nel contatto familiare e socioculturale del vissuto quotidiano. Sui nostri canali l’intervista - realizzata dall’INVALSI- sulla povertà educativa in Italia è rivolta a Marco Rossi Doria (esperto di politiche educative e sociali) e ci porta a capire meglio l’incidenza del fenomeno in Italia e quelli che sono i motivi del suo aumento. Scuola E’ evidente come il Covid-19 stia avendo delle ripercussioni negative nell’istruzione. La DAD (Didattica a distanza), è diventata parte integrante del quotidiano di tutti, adulti e bambini, e se per alcuni può rappresentare uno strumento di formazione efficace ed efficiente,non è detto che ciò valga altresì per altri, specie per gli studenti ormai sempre più distanti dalla “comunità scolastica” capace, attraverso una concreta realizzazione, di valorizzare l’unicità dell’individuo e il suo contributo ad una crescita collettiva. Riconoscimenti Children’sPeacePrize - l’equivalente del Nobel perla pace, in cui viene premiato un giovane che ha contribuito a difendere i diritti dei bambini. Nel 2019 il premio venne vinto dall’attivista per il clima Greta Thunberg, nel 2020 è stata la volta di Sadat Rahman creatore dell’appCyber Teens il cui scopo è aiutare i giovani a denunciare gli abusi online. Chi desidera ricevere direttamente sulla propria posta elettronica gli aggiornamenti pubblicati, può comunicare il proprio indirizzo e-mail scrivendo a comitato.pistoia@unicef.it e richiedere espressamente di ricevere le comunicazioni relative a UNICEF da noi e nel mondo.

muffe, vi è, dunque, la necessità di una continua ventilazione interna. Utilizzando i sensori di CO2, e di sensori VOC (Volatile Organic Compounds) ovvero composti chimici di vario genere, formati da molecole di differente natura, ma tutte caratterizzate dalla volatilità, cioè dalla capacità di evaporare facilmente nell’aria, per intenderci i PM 2.5 E se vengono superati determinati valori, questi invieranno un segnale all’automazione degli edifici (in questo i dispositivi KNX sono l’ideale) in modo tale da far aumentare all’impianto di ventilazione il flusso di aria immesso in modo del tutto automatico, contribuendo anche al risparmio energetico, evitando il fai da te. Sempre nell’ottica di contenere le possibilità di contagio, possono essere installate placche bianche in tecnopolimero trattate con ioni d’argento per prevenire la formazione e la proliferazione di germi dovuta al contatto e all’utilizzo da parte di più persone e dove è possibile ed ergonomico, può essere consigliato installare sensori di presenza intelligenti ed integrati con l’impianto domotico, che evitano di dover toccare l’interruttore su cui possono rimanere tracce di batteri e virus. Infine, grazie all’integrazione degli assistenti vocali, è possibile ordinare di spegnere, accendere o regolare una luce o aprire o chiudere una tapparella senza dover toccare nessun pulsante. Ecco, dunque, come potrebbe essere la casa del post-pandemia. Arrivano e arriveranno nuove esigenze e nuovi bisogni abitativi, ma la tecnologia sarà in grado di offrire a tutti la massima comodità e sicurezza. www.domussistemi.it e mail info@domussistemi.it Tel: +39 380 7924742

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UNICEF DA NOI E NEL MONDO


ASSOCIAZIONE VOGLIA DI VIVERE PISTOIA

Punto e a capo Superato ormai l’anno dall’inizio della pandemia, un po’ tutti facciamo il bilancio di questi mesi, trascorsi fra l’alternarsi di speranze e delusioni, propositi e intenzioni, talvolta con lo sgomento per non vederne vie di uscita.

Testo a cura di Alessandra Chirimischi

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Proprio su queste pagine, nell’aprile 2020, scrivevamo che «Rosa è il colore che contraddistingue Voglia di Vivere, perché dipinge il mondo con vitalità e passione È quello che ci rappresenta perché simboleggia lo slancio di amore e solidarietà verso gli altri. Perciò è sempre con questo rosa che vogliamo guardare al futuro»: a questa filosofia, ispiratrice delle origini e delle attività che l’associazione svolge, siamo rimaste fedeli, nonostante il virus. Per quanto possibile – vale a dire per le attività da poter svolgere anche a distanza – sono state mantenute le consulenze nutrizionale, di immagine e psicologica. Certo attraverso un approccio diverso, ma tale da far sentire comunque la forza di una mano tesa, rassicurante, nel momento

in cui maggiormente si sentiva il bisogno di compensare gli abbracci che non c’erano. Quando possibile, abbiamo mantenuto l’attività degli ambulatori in presenza, dando fondo a tutte le energie che le nostre volontarie potevano mettere in campo. Ma, d’altra parte, se fai la scelta di dedicare anche solo un po’ del tuo tempo al volontariato, dai per scontato che potrai farlo solo mettendoci tutta la tua passione: quindi le visite al seno sono riprese con regolarità, come pure i servizi di supporto nutrizionale e psicologico hanno ricominciato a essere svolti in presenza, e si è pure aggiunto l’ambulatorio di agopuntura. Per il benessere dello spirito, poi, abbiamo ripreso anche a camminare insieme,

concedendoci lunghe passeggiate nel verde ristoratore. L’estate ci ha trovate al Parterre, insieme alla Filarmonica Borgognoni e agli Amici della San Giorgio, per alcuni incontri culturali, poi a settembre è partito il progetto sulla prevenzione alimentare “A tavola per prevenire, per guarire, per integrare”, dove il virus ha messo la coda per fortuna solo parzialmente: rimandato a data da destinare l’ultimo degli incontri programmati nei circoli Arci, abbiamo portato a termine on line il concorso di tradizione culinaria che lo accompagnava, e per il quale abbiamo in programma… non lo sveliamo adesso, anticipiamo soltanto di mantenervi liberi per un pomeriggio maggiolino di festa, in cui saranno protagoniste le amiche e gli amici che hanno partecipato al concorso di cucina “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo” e al concorso fotografico “Sento, vedo, racconto la Camminata che vorrei”. Volendo quindi fare un bilancio del nostro “anno con il Covid”, ci riteniamo soddisfatte perché – nel rispetto dei limiti previsti per il contenimento del virus – non solo abbiamo mantenuto vivace la nostra Voglia di Vivere, ma abbiamo anche rincarato la dose, aggiungendo nuove attività: è infatti appena partito, per ripetersi a cadenze regolari, il laboratorio letterario, un momento di incontro creativo – che terremo sia online sia in presenza, non appena sarà possibile farlo – per raccontare e soprattutto raccontarsi, nell’intento di scrivere… tanti bei quaderni del Punto e a capo! Dal sito dell’associazione - www. vdvpistoia.org - potete restare informati su tutte le nostre attività.


TRA LE RIGHE

QUATTRO PROFESSORESSE E UN LIBRO

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Ogni lunedì sera, da un’idea di Paola Bardelli e Riccardo Fagioli, alle ore 19,50 su TVL va in onda la piacevole e seguita trasmissione culturale Tra le Righe; quattro professoresse si alternano nella presentazione di un libro di narrativa, soprattutto consigliano, in pochi minuti, una valida lettura che può essere un classico o un romanzo di recente pubblicazione. Le docenti Silvia Cocchini, Valentina Fiorineschi, Valentina Baldi e Simona Priami, come sempre professionali e preparate, espongono con linguaggio semplice ed efficace, l’argomento di cui parla il romanzo, tratteggiandone sinteticamente la trama, citando qualche notizia dell’autore, suscitando la curiosità di chi ascolta; viene inoltre indicato a chi si rivolge la lettura analizzata, quale può essere il lettore ideale, orientando così lo spettatore nella scelta di un libro adatto alle sue aspettative, visto anche il complesso panorama editoriale di questo periodo. Sono stati analizzati testi di tutti i generi, partendo, per fare un semplice esempio, da Dante di Alessandro Barbero; visti i settecento anni dalla morte e le tante commemorazioni del Sommo Poeta, l’autore della Divina Commedia è stato spiegato con naturalezza, semplicità e un pizzico di ironia, dando inoltre un’immagine reale e immediata del complesso e avvincente periodo medioevale; inoltre Follia di Patrick McGrath irresistibile e coinvolgente storia passionale tutta al femminile che vede una protagonista tormentata e seducente proprio come la famosa Madame Bovary, capolavoro intramontabile di Gustave Flaubert. Tra gli argomenti trattati, non mancano il viaggio, il coraggio, la curiosità e l’avventura ben descritti nel poema classico, l’Odissea di Omero, letta e rivista in chiave moderna, attualizzata come ricerca disperata di una terra dove vivere. Presentata anche una vivace storia francese dalla trama originalissima e scorrevole, Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin, in cui la protagonista lavora in un cimitero, da qui il titolo dell’opera; l’autrice partendo da un incipit singolare, sviluppa una trama brillante e irresistibile, ricca di amori e colpi di scena ma anche di dispiaceri profondi e grandi opportunità di rinnovarsi e ripartire, una ricerca forte e costante della felicità; finiamo ricordando Filelfo, L’assemblea degli animali, una fiaba ambientalista, dolce e pungente, ricca di riferimenti letterari, un libro di grande successo che riesce anche ad affrontare il tema di questa terribile pandemia, che ci sta costringendo a rinunciare ai rapporti umani già da più di un anno. Questi sono solo una parte degli argomenti trattati da questa simpatica trasmissione capace di arricchire culturalmente tutti, dai ragazzi, agli adulti, agli anziani, perché per leggere va bene qualsiasi età; un appuntamento che continuerà fino a Maggio e non solo, un lavoro che ha come obiettivi, oltre a fare apprezzare la forza e l’arricchimento interiore della lettura, incuriosire e fare in modo di aumentare i frequentatori di librerie e le presentazioni di arte e cultura. Ringraziamo TVL sempre attiva e sensibile davanti a temi come questi e vi aspettiamo ogni lunedì sera alle 19,50, poco prima delle notizie, con Tra le righe.


In collaborazione con

MONTAGNA PISTOIESE

TERRITORIO

Terapia antistress e relax alla “Foresta del Teso”

Testo di Domenico Murrone

Forest bathing: si montano tende per dormire sugli alberi

Aspettando la fine delle limitazioni imposte dalla pandemia, alla Foresta del Teso si montano le tende volanti, appese ai tronchi di pino. Per rilassarsi… a contatto con la bellezza e i benefici del bosco. Si chiama Forest bathing, un’attività ‘connessa’ dell’azienda agricola della rete Coldiretti della montagna pistoiese. La “Foresta del Teso”, inserita nel meraviglioso contesto dell’omonimo bosco, è un vivaio che produce frutti di bosco, nato dal recupero produttivo di un bene pubblico di proprietà della Regione. Tra le attività connesse messe a punto dall’azienda c’è il bagno di foresta, “Una vera e propria terapia –spiega Fabio Bizzarri, uno dei soci dell’azienda-, che attraverso l’esposizione, o meglio, l’immersione nelle

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Fattoria Bonaria e il suo Agriturismo sono il punto ideale per percorsi in bici e trekking verso le Roncole, il Lago Scaffaiolo, la Doganaccia e la Croce Arcana. Località Montaglioni 51028 Spignana Italia Tel. +39 349 239 2323 - www.savigni.com

sostanze organiche volatili del bosco mira a rigenerare il corpo e la mente, stimolando le difese immunitarie e attenuando gli effetti negativi dello stress”. Attività ora bloccate dall’emergenza covid, ma si ripartirà: intanto si mettono a punto strutture e attrezzature per poter ospitare gli amanti della montagna ‘lenta’, anche dormendo sulle tende volanti. In prospettiva c’è l’attivazione di un agricampeggio ‘volante’ con punto ristoro. “La terapia forestale è una tecnica di respirazione per beneficiare dei ‘terpeni’ molecole aromatiche presenti in alcune piante, insegnata da specialisti. E gli effetti benefici sono potenziati se si è immersi elevati da terra”. Si tornerà a ‘volare’ sotto una tenda appesa agli alberi.

MERCATI CAMPAGNA AMICA IN PROVINCIA PESCIA – Passerella Sforzini Tutti i martedì dalle 8.30 alle 12.30 QUARRATA – Piazza Risorgimento Tutti i giovedì dalle 8.30 alle 12.30 PISTOIA - Via dell’Annona Tutti i sabati dalle 8.30 alle 12.30

www.pistoia.coldiretti.it


Lo Statuto intellettuale del Fintocolto pistoiese

VI ASPETTIAMO PER UNA CONSULENZA GRATUITA V. Panciatichi, 16 - 51100 Pistoia (PT) Tel. +39 0573 30319 - info@uditovivo.com

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DISCOVERPISTOIA | APRILE 2021 | 25

Il Fintocolto è ovunque. Ha una reflex e citazioni stampate in fronte, ha smartphone e Moleskine, una grande voglia di insegnare al mondo quel che non ha capito.Se qualcuno capisce che non capisce, allora finge che sia attitudine al non capire per conoscere l’essenziale. Il Fintocolto si piace ma non può dirlo. Anche tu ne conosci sicuramente qualcuno. Se non ti viene in mente nessuno, prova a guardarti intorno. Se non hai niente intorno, prova a guardarti allo specchio. Tra i tanti, talvolta pure poco riconosciuti o conosciuti, Pistoia ha l’autorevole primato della più antica raccolta di leggi e regole di un Comune, ovvero lo Statuto dei Consoli del 1117. E chissà cosa succedeva, a quei tempi, in questa cittadina tanto precisa e corretta da dotarsi di uno strumento tanto avanzato e interessante dopo aver in qualche modo sovvertito il precedente ordine di potere vescovile. Di sicuro, quel passaggio fu, qui come altrove, l’emersione potente di un’esigenza nuova di decidere della propria comunità, di uno spirito che dal basso voleva contare e aggiungere un mattone alla casa comune. Troppo poetico, dite? Non lo escludo, ma è pur vero che il Fintocolto, compreso quello pistoiese, la propria vuole comunque dirla o farla percepire: ha un proprio Statuto che regola la bulimia di pensieri e posizioni non richieste che intende prendere ogni giorno nel mondo. Uno Statuto non scritto, e per la verità anche poco rispettato, ma che comunque è disegnato in quella ipertrofica testolina coperta da occhiali. Uno Statuto i cui capitoli principali, se pur sinteticamente e in ordine sparso, sono: fare finta di svolgere importanti operazioni finanziarie tramite smartphone quando, intorno a sé, si sta discorrendo di argomenti sconosciuti; buttarla sul “questione di gusti” quando le cose si fanno complicate; utilizzare il sarcasmo come esorcismo della propria vaga voglia di omicidio intellettuale; non raccontare mai due volte lo stesso aneddoto inventato; trovare il modo di entrare di nuovo in argomento di una discussione di sei mesi prima quando, dopo l’ennesima doccia riflessiva, si sono trovate casualmente le parole perfette per controbattere chi ci aveva intellettualmente freddati, peraltro infierendo col sarcasmo. Ma guardate che di stranezze ve n’erano pure a quei tempi lì. E di curiosità pure, ché la curiosità non ha tempo né spazio. Quindi, come al solito, eccone alcune molto pistoiesi: • Nel dodicesimo secolo la vita di Pistoia era scandita dal suono delle campane per intero, compresa l’apertura e la chiusura delle porte della città: tanto che, chi arrivava oltre chiusura, faceva di tutto per farsi sentire dai custodi, che erano quattro per ogni quartiere. Tutto, proprio tutto il rumore possibile: ovvero, “arrivare alle porte co’ sassi”. • Certe fantasie erotiche non hanno proprio tempo: una delle più lascive usanze dell’epoca erano le “stufe”, grandi tinelli d’acqua calda in cui le coppie potevano spassarsela, tra cibo e...insomma, avete capito. • Oggi gli infermieri sono sempre più preparati e specializzati, ma allora non godevano sempre di ottima fama: venivano chiamati anche “pappini”, perché portavano la pappa, il cibo, agli ammalati. E secondo voi, come mai via delle Pappe si chiama proprio così? • Se pensate che il Palazzo di Giano, che oggi domina la nostra splendida Piazza del Duomo, sia stato il primo palazzo comunale, sbagliate di grosso. A inizio Duecento ne era stato costruito un altro: purtroppo però venne distrutto troppo presto e ad oggi non sappiamo dove fosse posizionato. • Se i pesanti e rabbiosi litigi sui social network di oggi vi sembrano inaffrontabili, consideratevi comunque fortunati: è vero che agli albori della vita comunale a Pistoia le armi non potevano essere portate in giro, ma l’eccezione prevista diceva molto del clima: “a parte in caso di imminente duello”. Di quali altre “pistoiesità” vorresti che il Fintocolto parlasse? Scrivi a ilfintocolto@gmail.com


EVENTI

LeggiAMO Pistoia

Pistoia città dei pulpiti Alla scoperta del volume della collana “Avvicinatevi alla bellezza” dedicato a questi capolavori artistici pistoiesi VISITA GUIDATA

LE CHIESE ZEBRATE Sabato 24 Aprile dalle 15.30 alle 17.00 è previsto il recupero della visita guidata “Le chiese zebrate di Pistoia” inizialmente prevista per sabato 27 marzo (rinviata a causa dell’emergenza Covid), un itinerario per il centro città alla riscoperta delle chiese medievali conosciute per l’inconfondibile paramento bicromo in marmo bianco e verde tipicamente romanico. Grazie alla collaborazione tra OltrePistoia e Discover Pistoia, sulla scia del comune obiettivo di valorizzazione e promozione di Pistoia e del suo territorio, chi parteciperà potrà acquistare a un prezzo scontato il libro “Pistoia città dei pulpiti” e potrà scegliere tra due modalità di prenotazione: visita guidata + libro a 25€ oppure sola visita guidata a 10€ + buono sconto del 20% valido per l’acquisto del libro presso la libreria Giunti al Punto di Pistoia Per info e prenotazioni (obbligatorie): Clara 3401123952 - info@oltrepistoia.it

Testo a cura di Clara Begliomini

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Pistoia è conosciuta come “la città dei pulpiti” vantando, già in epoca medievale, tanti esempi di queste piccole architetture che oggi consideriamo come capolavori del nostro patrimonio artistico, ma che in origine facevano parte integrante dell’arredo liturgico. Oggi in città se ne conservano pochi esemplari: solo tre, se si considerano gli esempi medievali giunti integri ai giorni nostri (San Giovanni Fuorcivitas, Sant’Andrea e San Bartolomeo in Pantano); almeno cinque se invece si tiene conto di quello antico della Cattedrale – sostituito alla metà del Cinquecento con un pulpito di foggia più “moderna” - e di quello della Pieve di San Michele in Groppoli, ad oggi inaccessibile. Il volume edito da GT Editrice presenta il tema in modo approfondito, con contributi critici precisi e autorevoli. Interessante la lettura teologica che viene data dei pulpiti: in epoca medievale essi rappresentavano la “Bibbia

dei poveri” il cui senso a noi oggi sfugge, ma che allora era tenuta in altissima considerazione dai fedeli che – per lo più analfabeti - avevano a disposizione uno strumento a loro accessibile per comprendere le Sacre Scritture attraverso le immagini scolpite, e non la parola. Il volume è molto divulgativo, grazie anche all’apparato fotografico che lo correda: scatti artistici che ritraggono particolari scolpiti altrimenti poco godibili ad occhio nudo. Partecipando alla visita guidata “Le chiese zebrate” di sabato 24 aprile potrai acquistare il libro a un prezzo vantaggioso. Altre info nel box dedicato Per info e prenotazioni (obbligatorie): Andrea 3386754034 Clara 3401123952 info@oltrepistoia.it

INFO

IL CAMMINO DI SAN JACOPO

in collaborazione con Andrea Massai Tuscany Trekking A passo lento e corto da Firenze fino a Lucca In seguito all’ordinanza del 7 marzo scorso che ha determinato la permanenza in zona rossa della provincia di Pistoia, abbiamo dovuto annullare le date del Cammino che avevamo già programmato. Le nuove date da noi individuate sono le seguenti: Prima tappa Firenze – Prato sabato 10 aprile Seconda tappa Prato – Pistoia domenica 25 aprile Terza tappa Pistoia – Pescia sabato 1 maggio Quarta tappa Pescia – Lucca domenica 9 maggio Le prenotazioni sono aperte con riserva e gli organizzatori aggiorneranno i partecipanti in caso di eventuali cambi di programma. Il costo di ogni tappa è di 30€ a persona (comprensivi di assicurazione, guida GAE e guida turistica). Per info e prenotazioni (obbligatorie): www.oltrepistoia.it - info@oltrepistoia.it Andrea 3386754034 - Clara 3401123952


ECCELLENZE PISTOIESI

IL DESIGN AUTOMOBILISTICO SI FA ARREDO

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Ecco che i pezzi di ricambio delle auto da corsa rivivono nelle fattezze di un tavolo basso da salotto, dove una parte del paraurti blu della Subaru, la giapponese regina dei rally, si combina con il piano in vetro, materiale che richiama il lunotto posteriore del veicolo. Gli sportelli delle auto da corsa o le vecchie insegne luminose? Diventano coloratissimi quadri appesi alle pareti di casa. I soprammobili della libreria che mixa vetro antico, plastica e metallo? Insoliti fari di auto e volanti d’epoca. Il tavolo design addicted per la sala da pranzo? È in legno e riproduce l’intero modello in scala di un’auto da corsa. «Immaginare, progettare, creare è il mio mantra. La conoscenza di materiali, lavorazioni e processi produttivi accumulata negli anni nei settori dell’arredamento e della moda mi permette di dare sfogo alla creatività e proporre ai clienti soluzioni mai scontate» rivela il designer Giacomo, che nel 2019 è stato nominato per i Frame Awards 2019 (il premio organizzato da Frame, prestigiosa rivista olandese di interior design) nella categoria “Small Office of the Year” per il progetto Magazzino03. Tanti i progetti per nel futuro di Lazzaro. «Insieme al settore auto, voglio valorizzare anche l’interior design del luxury yacht: un sogno che unisce artigianalità di lusso, manualità e stile».

È l’idea di Giacomo Lazzaro, designer toscano, classe 1993: cassette degli attrezzi, volanti e semafori come mobili e sportelli delle auto come coloratissimi quadri Casa o garage? Interior design e mondo delle auto, un mix vincente. Il garage esce dal ruolo di mera rimessa outdoor e trova spazio all’interno del salotto di casa o in ufficio. Mettere insieme la passione per il mondo delle auto da corsa e la voglia di sperimentare nuove tendenze del living design. Da qui nasce l’idea di Giacomo Lazzaro, designer toscano, classe 1993: il design automobilistico si fa arredo e corre su quattro ruote. «Tutto è nato in un grande capannone industriale di Pistoia - racconta il designer Giacomo, che ha esportato l’artigianalità e la professionalità Made in Italy a Dakar, dove ha sviluppato un grande progetto all’interno di un immobile di quattromila metri quadrati nella nuova area di Diamniadio - . Nella mia terra, nella provincia di Pistoia, volevo rendere unico un ambiente particolare come un capannone. Quale migliore soluzione se non utilizzare proprio la mia passione per il mondo auto e trasformare le vetture in oggetti funzionali di arredamento? Ho pensato così di riadattare veicoli interi o alcune loro parti, definendo, poi, il tutto con dettagli estetici complementari, come lampadari a sospensione o punti luce più moderni. Un modo per valorizzare l’ambiente con le loro forme uniche contemporanee».


In collaborazione con

MONTAGNA PISTOIESE

Comune San Marcello Piteglio

SAN MARCELLO PISTOIESE

Un appello per salvare la chiesa di Calamecca L’edificio necessita di importanti e costosi lavori di restauro: per salvarla c’è bisogno dell’aiuto di tutti

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Rischia il crollo la chiesa di San Miniato a Calamecca nel comune di San Marcello Piteglio, una delle più belle dell’Appennino pistoiese. Oggi chiusa a fedeli e visitatori in attesa del restauro. Chi conosce la Val di Forfora ha senz’altro impresso nella memoria il profilo del paese, coronato, alla sommità, dal profilo della bella e spaziosa chiesa parrocchiale, a cui si arriva salendo una larga e scenografica scalinata, aperta su una grande terrazza panoramica da dove si domina tutta la vallata. L’interno della chiesa è sorprendente. La navata centrale è coperta da un soffitto a cassettoni dipinto con figure degli apostoli risalente alla metà del XVIII secolo. Poi, su ogni lato, altari in pietra serena realizzati tra sei e settecento. Nelle colonne che dividono l’interno con grandi arcate due capitelli presentano una curiosa e straordinaria decorazione scolpita con protomi umane (un re, un cortigiano, una dama) e ferine (un leone, un capro). Poi, nelle pareti più lunghe, a destra e sinistra, una vera rarità della montagna: due confessionali con tutti

gli elementi in pietra serena. La chiesa è oggi in gravissime condizioni statiche. Vistose crepe, dovute a un cedimento del terreno nella testata d’angolo sud-occidentale, hanno causato un movimento trasversale che mette a rischio l’intera struttura. Le coperture, assai rovinate dalle infiltrazioni d’acqua rivelano una situazione estremamente precaria, aggravata dal distacco di intonaco nei controsoffitti delle navate laterali. Una situazione rischiosissima, che invoca un urgente intervento. Al momento la parrocchia ha predisposto un progetto di restauro e consolidamento già approvato dalla Soprintendenza Un intervento necessario, ma consistente economicamente (circa 450.000 euro), che ha richiesto la collaborazione di numerose realtà del territorio: dalla Diocesi di Pistoia al Comune di San Marcello Piteglio, dalla Pro Loco all’Eco Museo della Montagna Pistoiese, dal Lyons Club della montagna, al Cai di Pescia, alla Pinocchio Sport di Pescia e

all’associazione Valle Lune della Montagna Pistoiese. Una rete di relazioni che incoraggia e spinge a sostenere, insieme, il lancio di questo intervento, che per una piccola comunità, come quella di Calamecca è economicamente molto rilevante. Da qui l’accorato appello anche del parroco don Ugo Feraci, che invita a sostenere il progetto di recupero dell’edificio sacro, prima che questo patrimonio finisca distrutto per sempre. Un appello rivolto anche alle aziende con sede legale nel territorio della Regione Toscana, che possono, attraverso una donazione, iscriversi al progetto per l’Art Bonus regionale. I mecenati potranno fruire di importanti sgravi fiscali. A tale scopo la parrocchia fornisce anche l’Iban: IT76B0760113800001048046484, con la causale “Salva la chiesa di San Miniato a Calamecca”. Il parroco di Calamecca, don Ugo Feraci, e la Pro Loco di Calamecca, si stanno muovendo per coinvolgere e sensibilizzare gli abitanti della montagna e i visitatori della Val di Forfora attraverso azioni di promozione sui social network: fra tutte ricordiamo la campagna SOS Calamecca, attiva nella omonima pagina FB o sulla pagina della parrocchia. Le iniziative sono in corso di costruzione, tra le varie azioni, una sarà lanciata per Pasqua con l’obiettivo di organizzare un crowdfunding sulla piattaforma Eppela: solo con la partecipazione numerosa delle persone si potrà costruire il futuro del territorio pistoiese e montano. Se volete scrivete anche a chiesacalamecca@gmail.com. www.soscalamecca.it


SAN MARCELLO PISTOIESE

ConViviamo L’Associazione culturale Convivio OdV dona un PC all’ospedale Pacini di San Marcello ECOMUSEO DELLA MONTAGNA PISTOIESE

#CultureForFuture

Testo di Gabriele Carradori Presidente Associazione culturale CONVIVIO OdV

Un errore fatto dal personale ospedaliero nel voler ringraziare la nostra associazione culturale (che invece si chiama”Convivio OdV”) per il dono di un pc portatile che è stato consegnato sabato 13 marzo all’ospedale Pacini di San Marcello con l’obiettivo di fornire aiuto alla struttura locale in modo a potenziare la propria struttura interna e gestire il piano vaccinale per la popolazione. L’Associazione Convivio, nata a luglio 2019, mira a valorizzare, attraverso la partecipazione, collaborazione e creazione di eventi, la promozione e divulgazione della storia, cultura e tradizioni locali, della provincia di Pistoia, troppo spesso dimenticati. Un errore che però ha in noi membri dell’associazione, che lo scorso Settembre attraverso l’Arte, abbiamo cercato di documentare questo difficile momento storico per raccogliere fondi da destinare a questo piccolo e importante ospedale di montagna, è sembrato dare una nota in più. Un inaspettato riconoscimento quel

Conviviamo, come a indicare una “Famiglia Sociale”, che unita sta affrontando questo difficile momento e questa guerra che dobbiamo vincere insieme. Riconoscimento fatto a tutte le persone, aziende e associazioni pistoiesi e sammarcelline e alla risposta degli artisti da tutta Italia che hanno dato vita a “La Montagna a Fumetti” e permesso di portare oggi questo nuovo computer, che aiuterà la struttura ospedaliera locale a potenziare le proprie capacità di comunicazione e formazione interna e gestire il piano vaccinale per la popolazione. Una consegna sobria, con pochissime persone, avvenuta alla presenza del Sindaco di San Marcello Piteglio Luca Marmo, una rappresentanza del Piot e della Croce Rossa, nel rispetto di tutte le restrizioni dovute dall’emergenza, ma ci auguriamo che questo piccolo grande contributo a questo piccolo grande ospedale possa aiutare a farci “Convivere” tempi in cui tornare presto a Condividere abbracci.

Continuano anche in Aprile gli appuntamenti con “#CultureForFuture - Tesi di Laurea all’Ecomuseo!”, che si svolgeranno tramite video chiamata Zoom. • Giovedì 8 aprile 2021, ore 18.00 Tiziano Traversari, Dott. in Scienze Storiche e Orientalistiche, presenta il suo lavoro dal titolo “Ascesa e declino di Laiazzo. Una porta commerciale verso il Levante dall’invasione mongola alla conquista mamelucca.” • Giovedì 15 aprile 2021, ore 18.00 - Valentina Matteoni, Dott.ssa in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua, presenta il suo lavoro dal titolo “Undergraduate research e inquiry-based learning: una ricerca interpretativa.” È possibile accedere alla riunione con il link https://us02web.zoom.us/j/81578338832?pwd =WlNyNjVxTnYxdHBsWFZ0OXRlZzFxZz09 ID riunione: 815 7833 8832 Passcode: 757464 oppure seguire la diretta in streaming sulla pagina FB dell’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese @ecomuseopt. Gli appuntamenti rimangono poi a disposizione, per chi non ha potuto vederli in tempo reale, sulla nostra pagina FB e sul canale YouTube Ecomuseo Montagna Pistoiese. Per info: N. Verde 800 974102 ecomuseopt@gmail.com - www.ecomuseopt.it FB/IG @ecomuseopt

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Tesi di Laurea all’Ecomuseo!


COMUNE DI QUARRATA

In collaborazione con

COMUNE DI QUARRATA

FESTA DELLA DONNA

Il Comune premia operatrici socio-sanitarie ed infermiere

Con questo riconoscimento si valorizza il ruolo centrale delle donne nel mondo del lavoro

Lunedì 8 marzo, alle ore 11.45, nel giardino a parterre della Villa Medicea La Magia si è svolta la cerimonia di consegna dei riconoscimenti al personale infermieristico e socio-sanitario dell’Asl Toscana Centro che opera sul territorio quarratino. In questo modo l’Amministrazione ha voluto ringraziare le persone impegnate nel lavoro di assistenza infermieristica e socio-sanitaria e celebrare la Festa internazionale della donna:

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“Quest’anno – ha detto il Sindaco di Quarrata Marco Mazzanti – abbiamo voluto celebrare la Festa internazionale della donna conferendo un riconoscimento pubblico alle professioniste dei settori infermieristico e socio-sanitario del nostro territorio; abbiamo così voluto sottolineare quanto sia fondamentale il ruolo delle donne nel mondo del lavoro, prendendo ad esempio proprio il settore sanitario così importante, oggi e sempre, per l’intera comunità. Purtroppo il traguardo di una concreta ed effettiva parità di genere non è ancora raggiunto: lo dicono gli studi che

evidenziano come nel mondo del lavoro vi sia ancora un rilevante squilibrio salariale tra uomini e donne e una vistosa prevalenza di uomini nei ruoli apicali. Ancora oggi, inoltre, le donne si trovino a portare sulle proprie spalle tutto il peso del carico familiare, aggravato in questo periodo anche da nuovi impegni, come quelli derivanti dalla chiusura delle scuole per le misure anti-covid e della didattica a distanza dei figli. Occorre per questo l’impegno di tutte e di tutti e a maggior ragione di noi uomini che dobbiamo essere i primi a operare per invertire la rotta a fianco delle donne e per le donne. Alle professioniste oggi premiate esprimo il mio più sentito ringraziamento e rivolgo a loro e a tutte le cittadini di Quarrata e non solo i miei più cari auguri per la Festa internazionale della donna”. Durante la cerimonia il Sindaco Mazzanti ha consegnato un attestato di ringraziamento e un mazzetto di mimosa a alle infermiere Anna Flejmer, Antonella Bruni, Chiara Chiti, Chiara Giovannelli, Gaia Bianchi, Maria Librando,

Monica Monteroppi, Silvia Marziali, Valeria Bonacchi, alla coordinatrice infermieristica della Piana Pistoiese Paola Panichi e alla operatrice sanitaria Rossana Gentili. All’infermiere Riccardo Pacini, unico uomo, è stato consegnato l’attestato. All’iniziativa erano presenti anche il dottor Paolo Cellini Direttore della Struttura Organizzativa Complessa Gestione Pistoia AUSL Toscana Centro, la dottoressa Monica Chiti Dirigente delle Professioni Sanitarie Gestione infermieristica di Pistoia, il dottor Carmelo Cocivera Coordinatore sanitario della Piana pistoiese per l’AUSL Toscana Centro, la dottoressa Sabrina Sergio Gori Coordinatrice dei medici di medicina generale di Quarrata e Serravalle Pistoiese. Durante la cerimonia gli artisti Marcello Scuffi e Marcello Brotto hanno donato una propria opera alla Casa della Salute di Quarrata. Per ragioni di prevenzione del contagio da Covid19, l’iniziativa non era aperta al pubblico.


CULTURA

RESTAURATI TRE VOLUMI STORICI DELLA BIBLIOTECA

Si tratta dei primi due censimenti postunitari e uno statuto del diciassettesimo secolo Si è appena concluso il progetto “Identità e memoria” finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia nell’ambito del bando 2019 “Restauro e valorizzazione del patrimonio artistico”, a cui la biblioteca di Quarrata ha partecipato, insieme ad altri 11 istituti della rete documentaria di Pistoia, per un finanziamento complessivo di oltre 47 mila euro. Grazie a questo progetto la biblioteca Michelucci ha potuto far restaurare tre opere importantissime per la storia del territorio: i primi due censimenti della popolazione della comunità di Tizzana effettuati dopo l’Unità d’Italia (1861 e 1871), che avevano subito seri danni risalenti all’ultimo conflitto mondiale, dovuti all’umidità, alla polvere e ai topi, e lo Statuto in pergamena del 1620, che aveva macchie estese, dorso lacero e legatura rovinata. I censimenti fotografano il dettaglio della realtà sociale del territorio e rappresentano una fonte storica di primaria importanza sulla composizione anagrafica, sul grado di scolarizzazione e sulla conoscenza della lingua ma anche sulle professioni svolte e le religioni professate, nonché sullo stato di salute dei cittadini, e si prestano a un ampio ventaglio di studi e approfondimenti.La lettura degli statuti fornisce invece un quadro molto articolato delle singole strutture amministrative e quindi uno spaccato della vita quotidiana dell’epoca che in questo caso va dal 1538 al 1721, visto che il volume del 1620 è una copia del 1538 con aggiunte successive che forniscono informazioni sulle esigenze locali e sulla vivacità politica del territorio. Il restauro di questi beni ha permesso di restituire ai cittadini e agli storici fonti informative a carattere locale indispensabili, prima inaccessibili.

La giunta comunale ha deliberato l’intitolazione delle due nuove strade che stanno sorgendo tra via Piero della Francesca, via Firenze e via Larga a due illustri imprenditori quarratini, che hanno contribuito a far crescere la città nella seconda metà del secolo scorso. Si tratta di Romano Chiti, fondatore dell’azienda di trasporti Chiti tuttora attiva e Arzelio Belli, fondatore dell’azienda di mobili Cimot. A Chiti sarà intitolata la strada che da via Piero della Francesca porta alla nuova rotonda su via Firenze, in costruzione proprio in queste settimane. A Belli sarà invece intitolata la via che dalla nuova rotonda si congiungerà a via Larga. I lavori di realizzazione di queste due nuove strade sono iniziati lo scorso settembre e sono tuttora in corso.

“Il nuovo raccordo – spiega il Sindaco Marzo Mazzanti - avrà lo scopo di mettere in comunicazione le principali aree produttive di Quarrata con la viabilità di raccordo al casello autostradale di Prato Ovest, così da offrire una viabilità più efficiente alle aree artigianali ed industriali di via Brunelleschi e dei “Martiri”,

nei pressi del viale Europa. Le nuove strade, dunque, saranno principalmente a supporto delle aziende e per questo motivo abbiamo pensato di dedicarle a due nostri illustri concittadini, che con il loro lavoro e la loro capacità imprenditoriale, hanno contribuito allo sviluppo di Quarrata”.

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DUE NUOVE VIE DEDICATE AGLI IMPRENDITORI QUARRATINI ARZELIO BELLI E ROMANO CHITI

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INIZIATIVE


COLLODI

FONDAZIONE NAZIONALE CARLO COLLODI

Testo a cura di Adele Tasselli

L’Europa fa tappa a Collodi Ai cammini storici che attraversano la provincia di Pistoia nell’ultimo anno si è unito un itinerario riconosciuto dal Consiglio d’Europa: la Strada Europea dei Giardini Storici.

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Una delle tappe della Strada Europea dei Giardini Storici passa da Collodi, dove si trova lo Storico Giardino Garzoni, monumento nazionale gestito dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Il Consiglio d’Europa (Strasburgo ) è l’organismo deputato alla valutazione e alla certificazione di percorsi che rispondano a precisi indirizzi. Come si legge: “Gli itinerari culturali sono un invito al viaggio e alla scoperta del ricco e variegato patrimonio culturale europeo. Il loro scopo è quello di creare una rete di persone e luoghi legati tra loro grazie a una storia e a un patrimonio comuni. Gli Itinerari Culturali mettono in pratica i valori del Consiglio d’Europa: diritti umani, diversità culturale, dialogo e scambi interculturali” (www.coe.int). A Collodi si sta lavorando per la certificazione di un secondo itinerario del quale la Fondazione Nazionale Carlo Collodi è ideatrice e promotrice: la Via europea della

Fiaba. Si tratta di un percorso dove le comuni radici culturali dell’Europa geografica si rintracciano attraverso le fiabe e i loro personaggi, come Pinocchio, protagonista del romanzo italiano più tradotto al mondo. Le adesioni all’associazione che dovrà presentare la richiesta di

riconoscimento al Consiglio d’Europa stanno crescendo e ad oggi si contano Zagabria in Croazia, Nicosia a Cipro, in Germania tappa a Rheine e a Francoforte, Atene in Grecia, Dublino in Irlanda, Riga in Lettonia, Czarnów e Varsavia in Polonia, Vilnus in Lituania, Mosca in Russia.


CULTURA

STRADA EUROPEA DEI GIARDINI STORICI

CULTURA

VIA EUROPEA DELLA FIABA

Chi sono alcuni personaggi della Via europea della Fiaba? Spanos, Rigaina, Aphrodite, Kalikatzaros, Digenis Akritas (Cipro), la donna-uccello e Pierino Porcospino (Germania), Ulisse (Grecia), Leprechaun (Irlanda), Sprīdītis e Il Barone di Munchausen (Lettonia), Kakė Makė (Lituania), Il drago di Wawel e Re Matteuccio Primo (Polonia), Baba Yaga (Russia). Ma se ne contano ancora tanti come Don Chisciotte, il Piccolo Principe, la Sirenetta…

LA TUA AZIENDA! LA NOSTRA MISSIONE E’ PROTEGGERLA!

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Lo Storico Giardino Garzoni di Collodi è uno dei 35 giardini che formano questo straordinario percorso botanico, architettonico e culturale che tocca vari Paesi. Con il riconoscimento della Via europea dei giardini storici salgono a quaranta le strade europee certificate ad oggi dal Consiglio d’Europa. Oltre al Giardino Garzoni, in Italia ci sono il parco del Castello di Miramare, Boboli, la Reggia di Caserta, Villa Adriana e Villa d’Este.


In collaborazione con

LARCIANO

Comune di Larciano

COMUNE DI LARCIANO

“Fare squadra” al tempo del Covid-19 Il Comune di Larciano attivo con numerosi servizi rivolti alle fasce più a rischio, ai positivi e alle persone in quarantena.

Siamo ormai a un anno dall’inizio della pandemia e, sebbene questa abbia interessato la quotidianità di tutti, in particolar modo ha visto protagoniste tutte quelle persone che da molti mesi ormai dedicano il proprio tempo al prossimo con azioni più o meno visibili agli altri ma comunque fondamentali. Sul

nostro territorio, fin da subito, sono partiti servizi rivolti ai positivi, ai soggetti in quarantena e alle fasce più a rischio della nostra cittadinanza. Tra i servizi ricordiamo la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio, consegna libri in prestito dalla nostra biblioteca comunale, consegna periodica di mascherine a domicilio e sacchi per i rifiuti, controllo afflusso persone presso i punti più critici del territorio, distribuzione dei pacchi alimentari. Tutte queste attività sono state rese possibili grazie alla stretta collaborazione tra Comune e associazioni del territorio. Ogni associazione ha contribuito secondo le proprie forze, sacrificando momenti liberi e giorni di festa. Essenziale è stato anche il saper far squadra tra le varie associazioni, la collaborazione e la suddivisione del lavoro sempre in un’ottica costruttiva con l’obiettivo di offrire un servizio a chi in questi mesi ha dovuto affrontare o sta affrontando la malattia. Società Soccorso Pubblico, Vab Larciano, Avis, Auser

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LA PORTA DELLA MONTAGNA VIA NAZIONALE 55 - PRACCHIA - PISTOIA TEL. 0573 766446

e tutte le altre associazioni hanno garantito un costante appoggio a tutta questa impegnativa organizzazione senza mai far mancare il loro supporto. Un ringraziamento doveroso va inoltre rivolto a tutte le aziende del territorio che hanno contribuito con beni e contributi per far fronte a quante più richieste possibili e ai medici e alle farmacie del nostro Comune per la costante disponibilità mostrata.

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PADULE DI FUCECCHIO

Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione Alla scoperta di un’eccellenza espressa dal territorio

internazionale, e di altri ambienti della Toscana settentrionale, con particolare riferimento al bacino dell’Arno. Il Centro partecipa alla gestione della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, fornendo la propria consulenza tecnico-scientifica sugli interventi manutentivi e di rinaturalizzazione, nonché per la redazione di materiale scientifico e divulgativo. Organizza la fruizione dell’area protetta sia a fini didattici che turistici e svolge attività di ricerca e di monitoraggio della qualità ambientale, elaborando progetti di

Per info: CRDP Fucecchio Via Don Franco Malucchi 115 - 51036 Larciano - Toscana http://www.paduledifucecchio.eu/ fucecchio@zoneumidetoscane.it 0573 84540

Villa Zaccanti Via Bel Riposo, 167 - 51039 Quarrata (PT) Tel. 392 1772190 - Fax 0573 72944 info@villazaccanti.com

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Via Luigi Galvani, 15 - 51100 Pistoia Tel. 333 5248396 - ssg.giaconi@yahoo.it

DISCOVERPISTOIA | APRILE 2021 | 35

Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio Onlus promuove la conservazione e la valorizzazione delle qualità storiche, ambientali e naturalistiche del Padule di Fucecchio, del Lago di Sibolla e degli ambienti vicini ed composto da rappresentanti di Enti pubblici e di Associazioni interessate alla salvaguardia di questo ambiente con lo scopo di promuovere la conservazione e la valorizzazione delle qualità storiche, ambientali e naturalistiche del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla, come aree umide di interesse nazionale ed

studio, conservazione e ripristino naturalistico che coinvolgono anche altre aree umide della regione. Il Centro dà un particolare rilievo alle attività di educazione e divulgazione rivolte a tutte le fasce di età, comprendenti anche corsi di educazione permanente e corsi di aggiornamento per insegnanti. Gestisce il Laboratorio per l’Educazione Ambientale nel Padule di Fucecchio, con sede a Castelmartini, che offre alle scuole 50 diversi itinerari didattici, sia di tipo naturalistico che storico-ambientale, sul Padule di Fucecchio e su altri ambienti vicini: lago di Sibolla, Colline delle Cerbaie, Montalbano. Per ogni classe partecipante, sono previsti incontri sul territorio e negli spazi interni attrezzati. Il Centro organizza anche escursioni guidate, rivolte sia alle classi scolastiche che a gruppi di adulti, svolte da Guide Ambientali Escursionistiche riconosciute ai sensi della Legge Regionale 86/2016.


TERME DI MONTECATINI

SALUTE E BENESSERE

Acque Termali segreto di bellezza e salute Combattono gli stati infiammatori, migliorano l’attività delle vie respiratorie e donano immediato relax. COSA SERVE PER ANDARE ALLE TERME DI MONTECATINI?

Sono molteplici i benefici delle acque termali, vera e propria risorsa preziosa della natura. Con le acque termali di Montecatini è possibile curare molte delle patologie legate ad una cattiva alimentazione e ad uno stile di vita non sano, oltre che, talvolta a fattori genetici ereditari. Fra le patologie più frequenti che curiamo alle Terme di Montecatini, ci sono l’obesità, il dismetabolismo lipidico e in particolare ipercolesterolemia. Queste patologie vengono curate alle Terme di Montecatini attraverso l’impiego della cura idropinica e della balneoterapia.

Assumendo per via orale le bibite termali delle fonti Leopoldina, Tettuccio, Regina e Rinfresco, infatti, si produce nel nostro organismo un miglioramento fisiologico degli organi preposti al controllo e alla funzionalità del metabolismo. A livello topico, invece, cicli di balneoterapia con immersione in vasca o piscina termale producono un effetto miorilassante, anticontratturante e vasotonico con miglioramento cardiovascolare e antireumatico. Con le acque termali di Montecatini è possibile mitigare i sintomi dello stress, una delle principali condizioni

Potrete recarvi alle Terme di Montecatini con uno dei seguenti documenti: – impegnativa (rossa) del medico curante con la dicitura “fanghi e bagni termali terapeutici” oppure “aerosol termali” (consigliata per soggiorni superiori a 4 notti) – certificato medico (ricetta bianca) che attesta la necessità di effettuare un soggiorno alle Terme (per soggiorni di qualsiasi durata, anche solo una notte) Sia con impegnativa che con ricetta, serve sempre l’autocertificazione che citi sia il giorno dello spostamento sia la prescrizione del medico. Anche la giunta e il consiglio comunale dI Montecatini hanno sottoscritto l’abbonamento annuale alle Terme per sostenere la principale azienda della città.

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di sofferenza psico-fisica della società moderna. Tali patologie producono un malessere percepibile a livello psicologico che però si ripercuote solitamente anche a livello fisico, con sensazioni di spossatezza e stanchezza cronica. Una ricerca scientifica curata dall’equipe dell’Università di Pisa ha inoltre dimostrato che attraverso cicli di immersioni in acqua termale delle fonti Leopoldina e Rinfresco, eventualmente addizionata con Ozono, si produce nel nostro organismo un aumento della Serotonina, neuromediatore responsabile degli effetti anti-stress e anti-ansia.

Per informazioni Whatsapp - 334 6649087 Tel. +39 0572 7781 - +39 0572 778511


MONSUMMANO TERME

Comune Monsummano Terme

MONSUMMANO TERME

Musei Civici… Musei “on line” In un periodo così incerto e difficile, i musei si sono riorganizzati, dando ampio spazio ai social, che sono diventati il nuovo mezzo di fruizione culturale e di condivisione.

Anche i due Musei Civici di Monsummano Terme, si sono attrezzati in questa nuova direzione “on line”, che al di là delle chiusure dovute al Covid 19, può comunque diventare ulteriore occasione di arricchimento per gli utenti di tutte le età. Il Mac,n - Museo di Arte Contemporanea e del Novecento già dalla “prima ondata” del virus, aveva portato l’arte della sua Collezione Civica “nelle case” dei visitatori virtuali con la rubrica giornaliera #unoperaalgiorno, idea che poi si è ampliata e trasformata in una vera e propria programmazione settimanale “fissa” di appuntamenti di approfondimento sull’arte, piccoli laboratori, video e schede per bambini dedicati al Parco Bowie di Villa Renatico Martini. Non dimentichiamo poi la creazione di veri e propri eventi “on line”, come la premiazione del concorso “Destinazione Lab”, l’inaugurazione

della mostra The Unseen D.B.: New Works by Yorgos Giotsas e la Giornata del Contemporaneo. Anche il Museo della Città e del Territorio non è stato da meno: con la prima chiusura ha dato il via a #inviaggiocolmuseo, ciclo di appuntamenti giornalieri che

hanno riportato indietro nel tempo i visitatori virtuali, ai primi del Novecento e addirittura al Medioevo. E non dimentichiamo l’inaugurazione on line della mostra fotografica di Francesco Noferini, Le donne e i bambini della cava di Pissy. Ma c’è posto anche per la natura e le tradizioni sul social del Museo di Piazza Martini: e così è arrivato anche Il Padule è… on line, il nuovo percorso per i bimbi ed i ragazzi che potranno conoscere l’ambiente, la storia e le tradizioni di questa nostra “grande bellezza”. Un percorso di immagini, testi, video e piccole attività alla scoperta del grande Padule, dove, in sinergia con il Museo, saranno utilizzati anche gli oggetti conservati nelle sezioni dedicate all’area umida. Allora che dire: aperti o chiusi, i Musei Civici di Monsummano Terme non si fermano e rimangono con voi.

Per informazioni Tel. +39 0572 954463 www.museoterritorio.it Fb: @Museod’arte

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In collaborazione con


In collaborazione con

SLAM DUNK BASKET

f o r z a

Testo di Lorenzo Baldi

d e l l a

n a t u r a

BASKET

Il punto di Gek

Due chiacchiere con Giacomo Galanda sull’attuale stagione delle due squadre pistoiesi di A2 targate Giorgio Tesi Group.

Giunti quasi alla fine della regular season dei campionati di serie A2 maschile e femminile che vedono impegnati il Pistoia Basket 2000 e la Nico Basket, entrambe con title sponsor Giorgio Tesi Group, sentiamo cosa ne pensa Giacomo Galanda, Project Manager in campo sportivo per l’azienda vivaistica pistoiese.

Ciao Gek e grazie per questa breve intervista. Una stagione sportiva condizionata inevitabilmente dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid – 19 sta per raggiungere lo step della fine della regular season. Cosa pensi del cammino della squadra maschile in A2? Grazie a voi! Direi subito che tutti – a partire dalla società passando per tutti gli sponsor fino ad arrivare ai tifosi- sapevamo della particolarità e della difficoltà di questa stagione sportiva. Per quanto riguarda la squadra maschile, forse ci aspettavamo tutti qualcosa in più, ma non dobbiamo dimenticare le difficoltà incontrate nella fase iniziale, quando abbiamo avuto per un lungo periodo la squadra decimata dal Covid e poi quando all’inizio del campionato abbiamo giocato diverse partite con un solo straniero. Come title sponsor, noi siamo i primi tifosi del Pistoia Basket 2000 continuando con entusiasmo a fornire il nostro supporto da bordo campo e confermando il nostro impegno accanto alla società. Naturalmente per il futuro ci aspettiamo di

t e l . 0 57 3 9 3 94 8 8 38 | DISCOVERPISTOIA | APRILE 2021

Via

P. N e r u d a

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crescere e di migliorare i risultati sportivi. Da quest’anno Giorgio Tesi Group è anche title sponsor della Nico Basket femminile. Cosa puoi dirci di questa nuova esperienza? Alla nostra azienda piace molto guardare alle realtà emergenti e proprio in questa ottica è nata la partnership con la società guidata dal Presidente Nerini. Grazie anche al nostro contributo siamo riusciti a riportare a Pistoia il basket “rosa” ad alto livello. Siamo molto contenti di questa collaborazione e soprattutto di sapere che Pistoia, come pochissime altre realtà in Italia, ha due squadre di basket in A2. Dopo una partenza con qualche difficoltà le ragazze di coach Andreoli hanno preso il binario giusto e nonostante qualche infortunio, grave purtroppo quello della Gianolla a cui faccio gli auguri di pronta guarigione, la squadra ambisce a disputare i play off nel classico ruolo di “mina vagante”, quindi senza nessun tipo di pressione. Da conoscitore del basket, devo dire che sono rimasto piacevolmente impressionato dalla qualità del gioco e dallo spirito di squadra e dall’entusiasmo espresso da queste ragazze.


NICO BASKET GIORGIO TESI GROUP

Nonostante la giovane età, Luca Andreoli allena da diversi anni ad alti livelli ed il suo ritorno alla Nico Basket è stato caratterizzato da risultati importanti, nella scorsa stagione purtroppo sospesa a causa dell’emergenza sanitaria così come nell’attuale, che vede la squadra alla ricerca di una posizione di prestigio in classifica e, di conseguenza, nei playoff che sanciranno la promozione in serie A1. Ciao Luca e grazie per questa chiacchierata. Cosa puoi dirci di questo periodo delle ragazze? Dopo un inizio difficile in termini di risultati, ma soprattutto un paio di mesi trascorsi alla ricerca di un gioco complicato per la categoria, stiamo vivendo un buon momento. I risultati parlano per noi ma questo deve essere un ulteriore monito a cercare di migliorare ancora di più il nostro gioco offensivo, dare qualità a quello che facciamo tutti i giorni in palestra e provare a mantenere questa condizione nei prossimi mesi.” Alla vigilia del derby di ritorno, poi vinto con personalità dalla Nico Basket, l’allenatore di Livorno ha dichiarato che sei il migliore coach del torneo. Personalmente ti ha colpito qualche squadra, per il modo di giocare e per come è allenata? Credo che ci siano tanti buoni allenatori in questa categoria. Le squadre più belle da affrontare quest’anno sono state a mio avviso Umbertide, nonostante la perdita di Giudice, e La Spezia, e quando intendo belle voglio dire squadre che non puntano soltanto sulla forza delle singole giocatrici. Noi siamo per scelta all’opposto di tutte le altre compagini, ma comunque queste due squadre hanno dimostrato di sapere stare sul campo in modo originale. Poi ci sono formazioni come Faenza e Selargius che giocano un basket molto solido e Brescia, che tira tantissimo da tre punti e dipende molto da Turmel. A proposito di Brescia, il campionato riserva sorprese. Ti ha colpito la sconfitta casalinga con Livorno? Livorno si è senza dubbio rafforzata con l’inserimento di Peric, che ha donato solidità mentale difensiva e più opzioni in attacco. In generale è un gruppo abbastanza giovane che è cresciuto molto. Sono state brave a togliere i tiri dalla lunga distanza alle bresciane e mettere la partita sui giusti canali. C’è una squadra che vorresti evitare nell’eventuale primo turno dei playoff? I playoff sono un campionato a parte. Dovremo capire quali ambizioni avranno le società che vi parteciperanno e soprattutto quale sarà lo stato di forma in quel momento delle varie squadre. Di sicuro Faenza perché ha dodici giocatrici forti ed una mentalità vincente grazie a Ballardini. Al momento è la squadra da battere. Poi eviterei volentieri pure Selargius e Patti, che sono campi estremamente complicati.

Dal 1990 a Pistoia

A TU PER TU… CON LUCA ANDREOLI

Questo anno così particolare, a causa del Covid-19, ti ricorda qualche stagione precedente, anche se per motivi differenti? Non potrò mai dimenticarmi l’anno in cui allenavo Vigarano e andammo allo spareggio salvezza con Faenza. Il campionato di A1 allora era di dieci squadre e dopo le prime sei giornate avevamo otto punti e avevamo perso con Venezia e con Schio, ovvero le squadre migliori, con più di una recriminazione. Quell’anno segnammo anche il record italiano di punti in un quarto contro Broni. Poi si fece male Armstrong, il nostro quattro che era una sorta di play aggiunto, e dopo due mesi Samuelson fece le valigie. Non potendo più tesserare americane, prendemmo Trebec che si rivelò molto tecnica ma poco solida mentalmente e così finimmo per giocarci quello spareggio al cardiopalma. A sei minuti dalla fine eravamo sotto di quindici lunghezze, poi per fortuna riuscimmo a raddrizzare la gara portandola al supplementare e infine vincendola grazie alle iniziative di Zempare, Bagnara e Cigliani. Non ho mai sentito la pressione della società, nemmeno in quei minuti finali, però quella vittoria mi ha insegnato tanto e infatti la stagione successiva fu la migliore nella storia della società.

OTTIMI RISULTATI A LIVELLO NAZIONALE PER LA ASD DLF PATTINAGGIO ARTISTICO PISTOIA E’ stato un inizio anno davvero da incorniciare per gli atleti della Asd DLF Pattinaggio Artistico Pistoia, che nonostante l’emergenza legata alla pandemia da Covid-19, nel rispetto delle normative vigenti hanno avuto la possibilità di partecipare ad alcuni eventi sportivi organizzati dalla FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici) nei mesi di gennaio e febbraio, ottenendo ottimi risultati sia nella specialità obbligatori che nel Libero. Grande soddisfazione per la convocazione di Marina Pieracci e Martina Risaliti e la chiamata in visione di Federico Buracchi al Raduno Nazionale OBBLIGATORI che si è tenuto al Palapilastro di Bologna lo scorso 7 marzo e che ha visto la partecipazione dei tre atleti accompagnati dall’allenatore Daniele Capacci.

DISCOVERPISTOIA | APRILE 2021 | 39

GIORGIO TESI JUNIOR



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